LE SORPRESE DEL DESTINO di Summer7 (/viewuser.php?uid=1009692)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un Nuovo Inizio ***
Capitolo 2: *** La Festa ***
Capitolo 3: *** Tradimento ***
Capitolo 4: *** Chiarimenti ***
Capitolo 5: *** Confessioni ***
Capitolo 6: *** Partenze ***
Capitolo 7: *** Errori ***
Capitolo 8: *** Decisioni ***
Capitolo 9: *** Il Fidanzamento ***
Capitolo 10: *** Il Matrimonio ***
Capitolo 1 *** Un Nuovo Inizio ***
Un
Nuovo Inizio
" Crystal,
Crystal "
Una marea di fotografi era affascinata nello scattare foto ad una delle
modelle più gettonate del momento a New York.
Crystal era il nome d'arte di Kristin
Reed.
Kristin era una ragazza alta, snella, capelli color nocciola e
grandissimi occhi azzurri.
Una tipa piuttosto superficiale e sicura di sè, in parte il
suo comportamento era dovuto anche in base all'ambiente in cui
lavorava, quando si è adulati da tutti, diventa automatico
non sentirsi importanti.
Kristin doveva parte del suo successo a sua madre Vivian.
Vivian Johnson si chiamava, ed era una grande stilista di
moda oltre che organizzatrice di eventi, la sfilata di
quella sera era proprio ideata da lei.
Quella a cui Kris partecipava era una serata importante per tutte le
modelle, una serata di gala con importanti critici dell'alta moda e
forse una delle ragazze lì in passerella avrebbe
avuto l'occasione di sfondare e diventare una delle più
grandi modelle del momento, compresa Kristin.
"
Crystal sei stata grande, hai fatto tremare la passerella "
"
Grazie Stacy, ma non ti nego che sono alquanto nervosa "
"
Nervosa tu? tu che ami stare al centro dell'attenzione? "
disse Caroline, che non aveva molta simpatia per la ragazza, a sua
detta era una raccomandata grazie alla fama di sua madre.
"
Caroline smettila e vatti a preparare che tocca a te "comandò Stacy.
"
Che stronza! " disse Kris.
" Si,
lo è "
"
Grazie per avermela tolta dai piedi " disse Kris finendo
di prepararsi col trucco.
" Di nulla Kris "
" E
questi bei fiori? sono per me ? " chiese la ragazza
alzandosi e annusando i bei fiori.
" Si,
li manda Ian, ha detto che è leggermente in ritardo ma ti
raggiungerà a momenti, è rimasto bloccato nel
traffico "
" E
la mamma ha chiamato ? sta arrivando ? "
" No,
lei non ha lasciato nessun messaggio "
"
Crystal, ecco gli abiti per la prossima passerella, dai che sei uno
schianto stasera "
"
Grazie, ma è tutto merito di Deborah, i suoi trucchi fanno
miracoli "
"
Nah, in parte devo ringraziare il soggetto " rispose
Deborah adulandola.
Crystal fece altri 3/4 cambi in passerella, il suo mestiere le piaceva
molto, era stata sua madre a farle intraprendere la strada della moda
dicendole che era bellissima e che sarebbe potuta arrivare lontano,
proprio come lei, e Kris per farla contenta si iscrisse ad un agenzia
di modelle e da allora tra studi e passerelle e anche riuscita a
diplomarsi.
I suoi genitori avevano divorziato, il padre si era strasferito in un
piccolo paesello in Italia con la sua nuova giovane moglie.
"
Questi tacchi mi hanno sfinita, non potremmo sfilare senza? "
" A
chi lo dici Becky, sarebbe bello "
"
Rebecca è il tuo turno, muoviti "
" Questi qui non ti danno
nemmeno il tempo di respirare " concluse
Rebecca facendo sorridere l'amica.
Rebecca Spencer era
la sua migliore amica, una bellissima ragazza di colore, alta e con dei
bellissimi occhi verdi, portava sgargianti capelli rosso fuoco.
Caratterialmente era una ragazza frizzante e pazzerella, Kris l'aveva
conosciuta due anni fa ad una sfilata di moda e da allora divennero
ottime amiche.
In quel momento entrò Ian.
"
Ian, finalmente, temo che tu sia leggermente in ritardo, non devo
più sfilare per stasera "
Ian Carson è il ragazzo di Kris, alto, moro,
bellissimo.
Ian è un fotografo pubblicitario, fa questo mestiere da
quando aveva diciotto anni, seguendo le orme del padre e innamorandosi
di quest'arte.
"
Scusami e che è successa una cosa "
" Di
che si tratta? sei pallido, stai bene? "
"
C'è stato un brutto incidente qua fuori "
"
Davvero? di che tipo? che è successo? sei strano, mi stai
facendo preoccupare "
"
Un incidente stradale... Kris, è tua madre "
"
Cosa? ma sta bene, vero? "
"
Cerca di stare calma, non serve che ti agiti, i soccorsi stanno
arrivando "
" I
soccorsi? "
La ragazza scattò come una furia fuori dal suo camerino,
pronta a raggiungere l'uscita.
Ian per quanto fosse più grande di lei di stazza, non
riuscì a fermarla.
L'intero staff sapendo la notizia interruppe la sfilata e la maggior
parte dei stagisti accorsero fuori sulla scena, dove erano arrivati
già la polizia e un ambulanza.
Kristin riuscì a raggiungere sua madre che per l'urto con il
camion era volata fuori dall'auto che era irriconoscibile, una scena
davvero straziante.
C'era molto sangue, Kris prese sua madre Vivian tra le braccia.
"
Mamma, sono io, Kris " chiamò
la ragazza tra le lacrime.
"
Kris sei tu?, mi dis-piace, ho fatto tardi "
"
Mamma, non lasciarmi ti prego, mamma guardami "
"
Sono riuscita per lo meno a ved-erti realizzata "
" Non
parlare, mamma non ti sforzare, adesso i medici ti aiuteranno e
andrà tutto bene "
Vivian rimase immobile tra le sue braccia.
"
Mamma -
chiamò la ragazza -
mamma, parlami, mamma,
mamma no! "
Vivian era appena morta tra le sue braccia lasciandola nella
più totale disperazione.
Il
Giorno Seguente
Era il giorno del funerale di Vivian, Kris era ancora nella sua camera
a spazzolarsi i capelli e indossando l'accappatoio.
Rebecca entrò per consolarla e darle forza.
"
Kris, posso entrare? è ora di andare, ma perchè
non sei ancora vestita? "
" Non
riesco a trovare niente! In quest'armadio non c'è un solo
capo nero che... "
La ragazza non riuscì a finire la frase, ogni volta che
cercava di aprire bocca non poteva fare a meno di piangere, per quanto
si sforzasse di trattenere le lacrime, aveva gli occhi gonfi e un
groppo in gola ogni volta che tentava di aprir bocca.
" Ti
dò una mano io, ecco, questa può andare
è di tessuto leggero "
" E'
orribile! a lei nemmeno piaceva il nero "
infuriò Kris strappando la maglia tra le mani dell'amica ,
gettandola sul letto.
"
Cerca di calmarti Kris, non ti fa bene "
"
Vorrei solo che tutto questo fosse un sogno, vorrei svegliarmi
è scoprire che niente è stato reale, voglio
essere perfetta per lei, mi capisci vero? "
"
Certo che ti capisco, è poi per Vivian tu sei sempre
perfetta "
"
Sono incinta "
"
Cosa? "
"
Sono incinta e lei nemmeno lo sapeva, volevo dirglielo dopo la sfilata
di ieri "
"
Ian lo sa? "
"
Volevo che lei fosse la prima a saperlo "
"
Sono sicura che lo sa, lei è sempre con te, sarà
il tuo angelo custode da ora in poi, lei vivrà in te, per
sempre "
" Sei
un amica eccezionale Becky " rispose Kris abbracciandola.
"
Fugurati "
" Ok,
ci metto un attimo, mi aspetti? "
"
Certamente, avviso Ian che sei quasi pronta, auguri tesoro "
disse Rebecca lasciandola a prepararsi e facendole gli auguri per la
bella notizia nonostante la giornata non fosse delle migliori.
Anche se era una giornata triste, fuori c'era una splendida giornata di
sole, l'aria era mite e nel cielo non vi era una nuvola.
In molti erano accorsi per dare l'ultimo saluto a Vivian, anche il suo
ex marito John
era lì, il padre di Kris.
La veglia si tenne alla villa di Vivian.
"
Tesoro, tutto bene? "
"
Papà, sono contenta che sei venuto "
"
Scherzi? appena ho saputo ho preso il primo volo, non potevo lasciarti
sola "
" Ti
voglio bene " disse la ragazza abbracciandolo.
I due vennero raggiunti da Ian.
"
Papà lui è Ian il mio ragazzo "
"
Piacere signor Reed " disse Ian dandogli la mano.
" E
un vero piacere conoscerti "
" Lui
fa il fotografo pubblicitario papà "
"
Ah interessante, qualche volta puoi mostrarmi i tuoi lavori allora "
"
Sarà un immenso piacere signor Reed "
"
Chiamami pure John, tesoro vado a prendermi da bere, ti porto qualcosa?
"
" No
papà, grazie "
" E
stato un piacere Ian "
"
Anche per me John "
"
Hai fatto colpo su papà "
"
Tesoro , ti serve qualcosa? "
"
Ian potresti telefonare all'agenzia e dirgli che per un pò
di tempo mi fermo? non me la sento di lavorare in queste condizioni "
"
Certamente, domani mattina li chiamerò subito "
"
Grazie, ti amo, ah Ian c'è una cosa di cui vorrei parlarti "
Kris voleva solo che quel brutto giorno passasse in fretta.
5
anni dopo
Erano trascorsi cinque anni dalla morte di sua madre, ora Kristin
conviveva insieme a Ian e alla loro bambina: Vivian
Rose, le avevano dato il nome di sua madre.
I due vivevano ancora a New York ma avevano affittato una casa tutta
loro, non erano ancora sposati, ma ci stavano pensando da un bel
pò.
"
Si, si grazie, non ve ne pentirete, le foto vi devono essere
già arrivate, rientra nei vostri gusti? ottimo! allora a
presto, grazie "
Ian riattaccò la chiamata tenendo Kris sulle spine.
"
Beh, che ti hanno detto? sù parla! "
" Gli
sei piaciuta, inizi a lavorare la settimana prossima "
"
Wow è una notizia fantastica! questo ingaggio mi serviva
proprio ... hai sentito amore? "
" La
mia mamma è bellissima " disse la bambina
mentre disegnava.
" Si
lo è, e presto potrai vederla su un cartellone gigantissimo
in mezzo alla città " disse Ian orgoglioso.
" A
proposito, ce la farai senza di me ad occuparti di Vivian? "
"
Certo! per chi mi hai preso? piuttosto cerca di dare il meglio di te "
" Non
vedo l'ora di lavorare sulla costa, lì in mezzo alla natura,
sarà fantastico! "
Kris e Ian si scambiavano i ruoli a vicenda ogni volta che i due
avevano un impegno, così era più facile per loro
occuparsi della piccola.
Una Settimana Dopo
La troupe era
già tutta sulla costa, pronta per iniziare le riprese della
pubblicità.
Le fotocamere venivano posizionate per raccogliere la luce migliore,
Kris era lì da un ora, doveva arrivare solo il secondo
modello che l'avrebbe affiancata nella pubblicità.
Kris era pronta, le avevano anche finito di sistemare il trucco e i
capelli, indossava un mini jeans cortissimo, una camicetta da safari
tutta aperta sul davanti che faceva intravedere il costume dorato, era
una pubblicità estiva.
Gary
, il fotografo del servizio era gay e piuttosto ansioso
per dirla tutta, sudava e anche parecchio.
" Ma
dov'è finito il mio modello? voi mi farete impazzire me lo
sento, mi farete morire di crepacuore... allora? è arrivato?
Macon? ma dove sei? tesorooo "
E così che si chiamava il modello che avrebbe accompagnato
Kris ( in arte Crystal ) nella pubblicità.
Macon Carter doveva essere
bravissimo nel suo mestiere, veniva ingaggiato da molte delle
più famose firme dell'alta moda.
Kris lo conosceva di vista, dalle riviste aveva riconosciuto la sua
faccia ma era la prima volta che lo vedeva di persona.
Gary ricomparve con la sua statura di un metro e cinquanta.
"
Cosa guardi Cry? i soldi non aspettano, la facciamo o no questa
pubblicità? "
" Non
ti agitare Gary che diventi paonazzo " ironizzò
il secondo aiutante che era con Gary, anche
Marshall
era gay.
"
Marshall smettila e cammina "
" E'
davvero un posto magnifico " disse Kris ad una delle
stagiste.
La costa era meravigliosa illuminata dal forte sole della giornata,
l'acqua era cristallina e la luce che si rifletteva su di esso lo
faceva sembrare un enorme distesa brillante.
" Si,
ci è voluto parecchio per trovare un luogo simile, Gary
è davvero un rombiballe sul lavoro "
" Non
è colpa sua, ci è nato nella moda, se non sbaglio
sua madre è stata una grande modella alla sua epoca , giusto
Alice? "
"
Si, la più favolosa degli anni 60-70, come avrei voluto
nascere in quell'epoca per farle indossare le mie creazioni "
"
Puoi sempre ispirarti a lei e a quegli anni e far rivivere il mito "
disse Kris.
" Sai
che mi hai dato un ottima idea? "
Il sole picchiettava forte in quel giorno di metà luglio,
tutti erano di buon umore, il panorama lasciava senza fiato, il mare
era piatto e il vento era piacevole sul viso.
"
Crystal vieni qui, vieni "
"
Arrivo Marshall " disse
la ragazza pronta a raggiungerlo.
"
Ecco il tuo compagno nello spot, Macon ti presento Crystal-Crystal ti
presento Macon, ora che vi siete conosciuti facciamo queste maledette
foto? per l'amor del cielo " imprecò lo
stilista alzando gli occhi al cielo.
"
Nemmeno il tempo di una stretta di mano? che ansiosi che siete " disse
ironicamente Macon.
Kris appena lo vide ne rimase attrata, aveva davvero un bel sorriso,
doveva avere anche un bel carattere, pensò.
Era alto, magro, biondo, occhi verdi e pelle ambrata.
Gli scatti iniziarono, non c'era alcuna tensione tra loro, svolsero
entrambi il loro lavoro alla perfezione, erano fantastici insieme.
La maggior parte delle foto li ritraevano vicino al mare e tra uno
scatto e l'altro la giornata e il lavoro volsero al termine.
"
Grazie di cuore Gary per questa opportunità, mi sono davvero
divertita oggi "
" Non
c'è di che zuccherino, ma ora scusami, ho da fare "
"
Sempre di fretta il nostro Gary " disse Macon
avvicinandosi.
"
Già, è fatto così, grazie Macon ho
lavorato davvero bene con te oggi "
"
Anch'io, Crystal giusto? ecco la mano che prima Marshall mi ha impedito
di darti per presentarmi "
"
Grazie, comunque il mio vero nome è Kristin ma puoi
chiamarmi Kris, mamma ha deciso di farmi affiliare il nome Crystal "
"
Già ho saputo dai giornali di tua madre, mi spiace deve
essere stata dura "
"
Già, lo è stato... beh, devo dire che sei
parecchio professionale e bravo nel tuo mestiere " disse
Kris cambiando discorso.
"
Faccio del mio meglio, e poi l'adulazione non serve "
" Ma
io non ti sto adulando, sono solo sincera e non mi guardare
così... ok come vuoi, ma ora sarà meglio che
vada, mia figlia mi sta aspettando "
" Hai
una figlia? e anche un marito suppongo "
constatò il ragazzo guardandola dalla testa ai piedi.
Kris era quasi in imbarazzo da quell'occhiata, da quando sua madre era
morta, la ragazza era cambiata caratterialmente.
Se prima era superficiale, adesso dava un senso in più alla
sua vita.
"
Si, ho una figlia, ma non un marito, un compagno, lo so che ragazza
moderna "
" Non
giudico, la scelta è tua "
" Ehi
Macon, vieni a farti un tiro? " gridarono alcuni ragazzi
in gruppo in disparte dalla troupe.
"
Arrivo subito Josh "
" Non
dovresti fumare, il fumo fa venire il cancro "
" Ma
io sono del leone " disse Macon facendo una battuta prima
di andarsene, al primo impatto fece colpo su Kristin.
La ragazza ritornò a casa da Ian, Vivian si era
già addormentata, lui la accolse tra le sue braccia
baciandola.
"
Ehi, da quanto non mi vedi? "
" Per
me è un eternità "
"
Cos'hai intenzione di farmi? baciarmi per tutta la sera? "
"
Tesoro, questo non è che l'inizio " disse Ian
con sguardo seduttore.
" Mi
piace la tua sfacciattagine, ma io so essere più pericolosa
di te "
"
Tremo tutto, che paura "
Ian la strinse forte a sè fino a condurla nella loro camera
da letto, e da lì in poi lei fù sua.
Il
Giorno Seguente
Kris e Ian erano ancora a letto, la sveglia segnava le sette del
mattino, Ian aveva un servizio fotografico da svolgere alle dieci.
"
Dove vai Kris, perchè già ti alzi? il mio lavoro
inizia alle dieci, abbiamo ancora tre ore buone da passare a letto " disse
lui iniziando a baciarla.
" Il
tuo comincia alle dieci, il mio tra poco, Vivian deve andare a scuola e
devo anche preparare la colazione "
"
Come vuoi, sei una bellissima donna di casa proprio come lo era tua
madre "
"
Già, ti ricordi quando venivi a casa? non si fermava un
attimo, la casa era uno specchio, aveva la smania delle pulizie e
stravedeva per te... mi manca sai? "
"
Scusami tesoro, ho riaperto una brutta ferita "
"
Sono solo ricordi ormai, in fondo è quello che resta di noi,
no? "
"
Vieni qui un attimo che voglio chiederti una cosa "
"
Di che si tratta? che sguardo serio "
" So
che ne abbiamo parlato in passato e siccome è trascorso un
pò di tempo e ci sto davvero bene con te, volevo
chiederti... "
Ian prese una scatolina blu da sotto il cuscino, dentro c'era un
bellissimo anello in diamanti.
"
Ian è bellissimo! è quello che penso? "
" In
fondo non te l'ho mai chiesto ufficialmente ma lo farò adesso
- Ian scese dal letto e si mise in ginocchio - Kristin Reed,
vuoi sposarmi? "
" Io,
mi hai presa alla sprovvista "
Ian la fissava in attesa della sua risposta, lei lo amava con tutta
sè stessa e avevano una figlia, pensò che sarebbe
andata a meraviglia come sempre e quindi con tono deciso diede la sua
risposta:
" Si
Ian Carson, voglio essere tua moglie " affermò
lei baciandolo.
" Mi
hai reso l'uomo più felice del mondo, ti amo "
disse lui mettendogli l'anello.
Kris lo baciò così immensamente che finirono di
nuovo a letto, tanto concedersi un altra mezz'oretta non le avrebbe
fatto male.
Più
Tardi
Erano le sette di
sera e per festeggiare il lieto evento Ian aveva prenotato in un
ristorante molto elegante per la sua futura moglie.
Il cameriere li fece accomodare al loro tavolo, erano davvero
accoglienti in quel posto.
"
Fammi capire Ian, avevi già prenotato tutto? e se ti avessi
detto di no? "
" Ci
avrei portato la mia amante, ovvio "
"
Che stupido che sei "
" E
tu che bella che sei "
"
Ah, non adularmi "
"
Sbaglio o ti vedo ansiosa? "
" E
solo che è la prima volta che lasciamo la bambina da sola "
" Non
è sola, c'è Roberta con lei,
è una donna in gamba e a Vivian piace "
Kris e Ian erano pronti per ordinare e cenare lì, il
servizio era piuttosto ottimo e alla mano.
Voltandosi Kris vide che nel ristorante era appena entrato Macon, era
solo.
"
Che c'è? perchè fissi quel ragazzo? " domandò
Ian notando la stranezza di lei nel guardarlo.
" E
Macon Carter, il modello che mi ha affiancato nella
pubblicità "
"
Quello è Macon Carter? ma è uno dei modelli
più famosi "
Macon si accorse di Kris e si avvicinò al loro tavolo per
salutarla.
"
Che sorpresa Kris trovarti qui, piacere... "
" ...
Macon Carter, so chi sei, io sono Ian Carson futuro marito di Kris,
stiamo festeggiando il lieto evento " intervenne il
ragazzo prendendolo di sorpresa e finendo lui la sua presentazione.
" La
mia fama mi precede, beh ora vi lascio cenare e festeggiare il lieto
evento, congratulazioni Kris, non voglio disturbarvi certo la serata "
"
Scherzi? se sei da solo puoi unirti a noi, accomodati pure "
lo invitò Ian prendendo Kris alla sprovvista, non riusciva a
capire il perchè la presenza di Macon la intimidisse.
" Se
a Kris non dispiace "
" No,
figurati, più siamo meglio è! "
esclamò Kris spostandosi per farlo sedere.
Era un pò ansiosa quando lui le era accanto, aveva questa
sensazione e non sapeva perchè, era successo da dopo la
pubblicità.
" E
dimmi Macon: ceni qui spesso? " domandò Ian
appena lui si sedette.
"
Quando ne ho l'occasione, non rinuncerei a questo posto per nessuna
ragione al mondo, si mangia divinamente qui... e dimmi di te invece,
che lavoro fai? "
"
Sono un fotografo pubblicitario "
"
Bello, magari un giorno ti toccherà fotografare me "
"
Sarebbe magnifico, insomma, tu sei Macon Carter "
"
Per voi solo Macon, lasciamoci il lavoro alle spalle "
" Hai
ragione, ordiniamo? " domandò Kris
intervenendo nella conversazione.
" Con
piacere " rispose Macon guardandola.
La serata era nel vivo, Kris non spese una sola parola per tutto il
resto della serata e per tutto il tempo fù sempre Ian a
parlare, quei due non la smettevano più di chiacchierare.
"
Allora, quando vi sposerete? "
" Non
lo sappiamo ancora, mi piacerebbe i primi di settembre è la
stagione che Kris preferisce "
" E
vostra figlia quanti anni ha? "
"
Cinque, è una bambina bellissima "
"
Come sua madre suppongo " disse lui sfacciatamente
guardando Kris e facendole abbassare lo sguardo.
" Si,
esattamente " rispose Ian un pò restio per la
sfacciattagine di Macon.
I due continuarono a parlare del più e del meno, e dopo cena
tutti e tre uscirono dal ristorante per passare ai saluti.
"
Grazie amico, mi hai fatto passare una serata diversa dal solito,
dovremmo rincontrarci ancora un giorno di questi, magari ci facciamo
una birra "
"
Perchè no, grazie per l'ottima compagnia Macon "
disse Ian dandogli la mano.
"
Kris stasera non hai detto una parola " constatò
Macon guardandola.
"
Beh, ha parlato sempre Ian "
"
Spiritosa, beh è ora di andare "
" Si,
Vivian ci starà aspettando "
" Ci
si vede Macon "
Finiti i saluti Ian e Kris se ne ritornarono a casa, dando la
buonanotte a Roberta.
" Si
è appena addormentata "
"
Grazie Roberta, buonanotte " salutò la ragazza.
"
Però Macon è simpatico "
" Se
lo dici tu "
"
Perchè? non lo è? "
" Voi
maschi, non la finivate più di parlare "
"
Mammina, papà " intervenne Vivian comparendo
dalla sua stanza.
"
Ecco la mia bambina, mi sei mancata, come mai sei sveglia? "
domandò Kris baciandola.
"
Signorina è ora di tornare a nanna , sù " disse
Ian prendendola tra le braccia, giocando.
" Mi
leggi una favola? "
"
Certo, andiamooo "
Ian prese la piccola in modo come se la stesse facendo volare, le sue
urla di gioia riempirono la casa e Kris ne era felice, anche se per una
ragione a lei ancora sconosciuta stava ancora riprensando alla cena con
Macon.
Settimane
dopo...
Kris quella mattina
telefonò alla sua amica Rebecca.
"
Pronto Becky? ma dove sei stata? sono giorni che ti chiamo e non sei
raggiungibile "
" Aloha, sono
appena ritornata dalle Hawaii, dovevo staccare la spina "
" Letteralmente, hai staccato il cellulare? "
" Si, volevo riposare,
l'ultimo ingaggio è stato pesante, che mi dici di bello?
novità? "
" Sto benissimo, ah tieniti forte, mentre sto parlando
con te al mio dito c'è un grosso anello di diamanti "
" Che vuoi
dire?... no, aspetta.. ti sposi? AAAHHHH!!! "
" Mi hai otturato un orecchio, perchè gridi? e
poi si, mi sposo "
" E magnifico, a quando
il lieto evento? io sarò la tua damigella vero? "
" Ma certo sciocchina, Ian ha deciso per i primi di
settembre, ma ancora non abbiamo una data precisa "
" Sono davvero
strafelice per te, dobbiamo festeggiare, quindi stasera senza storie
vengo a prenderti alle otto e andiamo al moonlight e non si accettano
no! "
" E a che serivrebbe? mi convinceresti lo stesso, no? "
" Magnifico, e mi
raccomando vestiti sexy è la tua ultima uscita in
libertà, tra qualche mese sarai una donna sposata "
" Non me lo dire, ciao " concluse Kris
riattaccando.
Quella Sera
Quella sera Kris era pronta per uscire.
"
Dove vai mammina? "
"
Esco con la zia Becky amore, ma ti prometto che sarò di
ritorno tra un paio d'ore "
"
Puoi anche rientrare più tardi, non hai il coprifuoco lo
sai, ognuno i suoi spazi "
" Lo
so, ma non ho voglia di restare fuori a lungo "
Da fuori il clacson di una macchina suonava: era Rebecca.
"
Ecco Becky, allora... come sto? "
" Sei
uno schianto! "
" Sei
bellissima mammina "
"
Anche tu amore "
Rebecca bussò alla loro porta, e aprendo era più
splendida che mai tutta in tiro.
"
Aloha, tantissimi auguri ai futuri sposini, ciao Vivian ma come siamo
cresciute "
"
Ciao zia Becky , sei bellissima "
" Lo
so tesoro, andiamo cocca, e tu tranquillo che te la riporto intera "
disse Becky con ironia rivolta a Ian e trascinando Kris con
sè fino alla macchina.
" A
dopo Ian " salutò Kris.
"
Divertitevi "
La piccola salutò la sua mamma dalla finestra.
"
Cavolo! Vivy cresce ogni giorno di più "
"
Già, mi sembra ieri che la vedevo gattonare per casa "
"
Chissà se rimorchierò qualcuno stasera alla festa
" disse
la rossa alzandosi il decollète.
" Ti
avverto Becky, starò fuori solo un paio d'ore per farti
contenta , ok? "
"
D'accordo suor Kristina " disse Becky mimando verso Kris
con le mani congiunte a segno di preghiera.
Le due amiche si punzecchiavano a vicenda, poi arrivarono alla festa
dove c'era moltissima gente, sopratutto fotografi.
"
Che marea di gente " affermò Kris.
" E
di vip vuoi dire, c'è talmente tanta gente che non si riesce
mai a salutarla tutta quella che si conosce "
" Oh
mio Dio! "
"
Che c'è, chi hai visto? "
"
Credo di aver visto Gary, se mi vede è finita, la
pubblicità che abbiamo girato sembra abbia avuto successo e
non vorrei che se mi vedesse fosse contento e mi baciasse con tutta la
sua faccia sudaticcia "
"
Che schifo, a me una volta è capitato con un fotografo,
nascondiamoci... a proposito, chi è il tipo che ti affianca
nelle foto? è un figo da paura "
"
Nessuno, non mi ricordo nemmeno il suo nome "
"
Perchè non ti credo? dì la verità
è un figo pazzesco "
"
Direi... passabile "
" Carter, ma si, Macon Carter, Kris quel ragazzo è una
leggenda "
" Ma non lo so " rispose
Kris essendo vaga.
"
Volete un martini signore? " domandò un
cameriere di passaggio.
"
Volentieri " disse Rebecca prendendone uno dal vassoio.
" Io
passo "
" E
dai Kris, è solo un bicchierino... ehi, chi è
quello schianto laggiù? sto per svenire, guarda che capelli,
sta parlando con Gary o sbaglio? "
Rebecca aveva addocchiato la sua preda, quando Kris si volse vide che
era Macon.
Ma che ci faceva a quella festa?
"
Aspetta, ma è Macon, non mi dimentico mai un viso,
sopratutto uno come quello, che dici mi butto? "
domandò Rebecca sistemandosi capelli e decolletè
sfacciatamente.
" Non
credo sia il tuo tipo "
"
Lascialo decidere a me, come stanno i capelli? "
" In
effetti stasera sono un pò opachi "
" Chi
se ne frega! io mi butto, a dopo "
"
Becky aspetta! "
Kris fallì nel tentativo di fermarla, perchè poi?
Era confusa e non riusciva a capire il suo comportamento da quando
aveva conosciuto Macon.
Per non farsi vedere incominciò ad aggirarsi tra la folla
avendo sempre l'occhio vigile su Rebecca e Macon.
Il ragazzo offrì da bere alla rossa e si misero a parlare,
parlavano affiatatamente e Kris si domandava cosa si stessero dicendo.
"
Sai, sono qui con una mia amica, Kris la conosci no? avete fatto le
foto insieme qualche giorno fa per un servizio pubblicitario... ma
dov'è? scusami un attimo "
Rebecca vide l'amica nascosta dietro una pianta.
" Mi
spieghi perchè ti nascondi? "
"
Niente, è per via di Gary te l'ho detto "
"
Vieni, Macon ci aspetta "
"
Eccoti finalmente, perchè ti eri nascosta ? "
domandò Macon guardandola dalla testa ai piedi.
" Io
non mi stavo nascondendo "
" Non
farci caso, sta per sposarsi, ha la testa tra le nuvole in questi
giorni "
" Un
tipo fortunato " constatò Macon con
sfacciataggine.
"
Scusami Becky ma devo proprio scappare, Ian mi ha appena chiamata, ha
bisogno di me, okay? è stata una magnifica serata,
divertiti... ciao Macon "
" Ma se non siamo qui da neanche mezz'ora? "
" Se potessi restare lo farei "
"
D'accordo, credo che stasera io mi farò accompagnare da
Macon "
Kris trascinò Becky in disparte.
" Ne
sei sicura? e se poi ti delude? "
" Non
voglio mica sposarlo? ma passare una piacevole notte e
chissà... "
" Io
credo che tu non debba "
" Non
te ne stavi andando? Kris sembri mia nonna, Hasta la vista Baby! "
Rebecca
ritornò da Macon e Kris se ne ritornò a casa.
Cosa avrebbe combinato la sua amica con Macon quella notte?
E perchè le importava tanto?
Continua
|
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Capitolo 2 *** La Festa ***
La Festa
Sabato
mattina il sole era talmente caldo che Kris decise di portare sua
figlia sulla spiaggia, mentre Ian era a lavoro fuori città
per un servizio fotografico.
Kris guardava sua figlia giocare con la sabbia e l'occhio le cadde
sull'articolo in prima pagina del giornale che aveva tra le mani e che
ancora doveva leggere: Nella foto compariva la sua amica Rebecca con
Macon.
" Il modello più
gettonato della moda, Macon Carter è stato avvistato l'altra
notte nei pressi di NewYork mentre usciva da un locale notturno insieme
a una rossa, come sarà andata a finire la serata?
è la sua nuova fiamma? "
Era incredibile come le notizie corressero veloci, era successo solo
poche ore fa è oggi era già su tutti i giornali.
A questo punto le vennero in mente tutti i pensieri che ieri notte le
frullavano in testa;
Come sarà realmente finita la serata tra Becky e Macon ?
Becky sarà andata a casa sua?
Lui da lei?
O magari in qualche albergo?
Ma perchè era tanto ossessionata da volerlo sapere?
Non era che in fondo Macon le piacesse?
A staccarla da quei pensieri ci pensò la piccola Vivian.
"
Mammina ho fame, mangiamo le patatine fritte? "
"
Certo amore, andiamo subito a comprarle "
Arrivati ad un McDonald vicino, la piccola divorò tutto il
suo pranzo, era veramente affamata.
Sulla via del ritorno, camminando lungo il viale, Kris non
potè non notare che sulla strada di fronte vi era una
gigantografia della pubblicità che aveva fatto con Macon.
"
Mammina quella sei tu? allora papà aveva ragione "
" Si
amore, sono proprio io... E incredibile! il risultato è
riuscito alla perfezione "
Kris guardava ammirata quella foto, più che altro il suo
sguardo era volto su Macon e non si spiegava perchè provava
simili emozioni e sensazioni nei suoi riguardi.
Che si stesse innamorando?
"
Impossibile " pensò, sarebbe diventata la
moglie di Ian tra pochi mesi e lo amava con tutta se stessa quindi
scacciò quei pensieri dalla testa.
D'improvviso alle sue spalle comparve Rebecca:
" Ehi
schianto! sei davvero bellissima su quel manifesto, ciao anche a te
piccolina "
"
Ciao zia Becky " rispose Vivian.
"
Perchè mi fissi? " domandò Kris
notando un certo qual modo di osservarla da parte della rossa, la
conosceva fin troppo bene e sapeva che stava tramando qualcosa.
"
Perchè ieri alla festa non hai voluto parlare con Macon? "
" Ti
sbagli, è una tua impressione, Ian aveva bisogno di me te
l'ho detto e sono dovuta andar via... a proposito, come è
andata poi ieri? sei già su tutti i giornali di gossip lo
sai? "
"
Gossip spazzatura, quegli stronzi, ops scusa Vivy tappati le orecchie
che zia Becky deve dire una cosa alla mamma - la piccola
la assecondò e si tappò le orecchie, Kris ne era
divertita - ...
Quei bastardi mi hanno citata come " la rossa " che
figli di puttana, non si sono nemmeno ricordati il mio nome "
" Non
c'è che dire, il solito linguaggio colorito "
" Si,
si, ma come siamo diventate belle Vivian, sei una signorina ormai " disse
Rebecca dileguando quel discorso.
"
Grazie zia Becky "
"
Chiamami Becky e basta, sono ancora troppo giovane per essere una zia,
a parte che non lo diventerò mai essendo figlia unica "
Il sarcasmo di Rebecca divertiva molto sia Vivian che Kris, ogni sua
battuta era piena di brio.
"
Dove stavate andando? " chiese la rossa.
" Ce
ne stavamo ritornando a casa, sei dei nostri? "
" Si,
Becky, vieni a casa con noi, voglio farti vedere la mia nuova barbie
che mi ha regalato il mio papà " disse la
piccola Vivian con entusiasmo.
"
Perchè no? potrei mai rifiutare? beh, che aspettiamo?
andiamo " concluse la rossa avviandosi con Vivian per
mano, mentre Kris diede un ultima occhiata al cartellone.
Arrivate a casa, le due amiche stavano consumando un thè con
biscotti nel piccolo giardinetto fuori casa.
"
Avete sistemato bene la casa a quanto vedo, è da un
pò che non ci mettevo piede, carina " disse
Rebecca riferendosi alla casa dell'amica.
"
Grazie, Ian è stato molto attento sui dettagli,
và matto per il bricolage "
" Non
l'avrei mai detto... beh, in confidenza tra noi, vuoi sapere
come è finita ieri? "
"
Se ci tieni tanto "
" Che
entusiasmo! me l'hai chiesto tu poco fa in strada o no?.... beh, ora te
lo dico, credo di aver trovato la persona giusta, finalmente,
è stato come un colpo di fulmine, credo che ci frequenteremo
a lungo e poi chissà "
"
Non me lo sarei mai aspettato, insomma non prenderla a male ma tu e
Macon, non vi ci vedo proprio insieme " disse Kris in tono
aspro.
" Ma
quale Macon, io mi riferisco a Josh il suo amico, l'ho conosciuto ieri
a casa sua quando mi ha invitata per un aperitivo tra amici, lui era
lì, ci siamo messi a chiacchierare ed è scoccata
la scintilla, un giorno di questi te lo presento "
La rossa era entusiasta e Kris tirò un sospiro di sollievo
ed era incredula, quella confessione dell'amica l'aveva spiazzata.
"
Sono molto contenta per te, finalmente un uomo nella tua vita "
" Si,
è non l'ho nemmeno cercato... è che uomo direi "
confermò Rebecca ridendo entrambre.
"
Deve essere talmente speciale se ne parli cosi "
" E io che non credevo ai colpi di fulmine "
Kris era rilassata nel sapere che Rebecca e Macon non si
frequentassero, ma era davvero felice per l'amica che aveva finalmente
trovato un uomo nella sua vita, aveva forse trovato la
felicità che cercava da tempo, non era stata molto fortunata
in amore e sperava che questo Josh fosse a posto e che l'avrebbe resa
felice.
Vivian raggiunse la rossa;
"
Becky, mi pettini come te? "
" Si,
vieni qui tesoro che ti faccio diventare una barbie "
"
Però, ci sai fare con i bambini, un lato di te sconosciuto "
disse Kris vedendo come Vivian andasse d'accordo con l'amica.
"
Si, forse è una mia dote nascosta "
"
Beh, Josh ha scelto proprio bene direi "
" Non
corri un pò troppo? Non parlarmi di bambini che al solo
pensiero rabbrividisco e poi dobbiamo ancora vedere come va "
In quel momento rientrò Ian dal lavoro.
" Dove sono
le ragazze più belle del mondo? "
"
Spero che questo complimento valga anche per me " disse
Rebecca rientrando anche lei dalla veranda.
"
Rebecca che sorpresa, vieni qua fatti abbracciare... sei in splendida
forma "
" Ok,
ora lasciami che sennò tua moglie diventa gelosa "
" Tra
qualche mese sarò sua moglie "
"
Papino sei tornato! " disse Vivian saltandogli al collo e
baciandolo.
" Ho
comprato del cinese per stasera, mangi con noi Rebecca? "
" Mi
piacerebbe molto, ma stasera ho già un impegno "
" Non
trattenerti, sù dillo anche a lui "
" Se
ci tieni tanto, mi vedo con un ragazzo e forse la cosa è
seria, stavolta "
"
Magnifico, buon per te " disse Ian felice per quella
notizia.
"
Lavora nel settore della moda come costumista, si chiama Josh ed
è fantastico! "
Rebecca aveva una luce che le brillava negli occhi quando parlava di
questo Josh, doveva averla colpita all'istante e senza perdere altro
tempo, la rossa li salutò per andare a prepararsi per la
grande serata che l'aspettava.
Era proprio felice e ansiosa di rivedere il suo nuovo amore.
Qualche Giorno Dopo
Lunedì
fù una giornata impegnatissima per Kris, aveva infatti
ricevuto un altro incarico di lavoro sempre con Gary, ormai era
diventata la sua musa.
Si trattava stavolta di uno spot per pubblicizzare un profumo famoso,
era la prima volta che sarebbe comparsa in tv e per giunta la pagavano
profumatamente.
Quando dopo il lavoro ritornò a casa, preparò la
cena per Ian e Vivian era giù di morale a tavola.
"
Amore della mamma che ti succede? non hai detto una sola parola, la
cena non ti piace? "
"
Sono infelicissima mamma "
"
Perche mai? "
"
Perchè in questi giorni non ci sei stata "
"
Mi dispiace, la mamma ha dovuto lavorare, però eri con
papà "
" Si,
ma io voglio stare con tutti e due " disse la piccola
sotto lo sguardo dispiaciuto dei genitori.
" La
settimana prossima il lavoro finisce e ti prometto che passeremo il
weekend tutti e tre insieme, contenta? " disse Kris con un
sorriso sollevandola.
" Me
lo prometti? "
"
Certo che te lo promettiamo, io e la mamma manteniamo sempre le
promesse per la nostra principessa, sei contenta? " intervenne
Ian rendendola felice.
"
Adesso si, sono contenta "
"
Bene principessa, ora và a lavarti i denti che ti metto a
letto "
Mentre Kris e Ian erano in salotto, bussarono alla porta.
"
Vado io " disse Ian alzandosi per andare ad aprire la
porta, fuori c'era un fattorino.
"
Posso aiutarla? "
" Sto
cercando la signorina Kristin Reed, è in casa? "
domandò.
" Si
è in casa ma può lasciare a me... chi li manda
questi? e poi a quest'ora della sera fate ancora consegne? "
" E
stata una giornata piena signore, mi sono liberato solo adesso "
" Ian
chi è alla porta? " domandò Kris
raggiungendolo sulla porta.
" Una
consegna per te "
" Per
me? "
" La
signorina Reed? " domandò il fattorino.
" Si,
sono io "
"
Questi sono per lei, mi mette una firma qui per favore? ... Grazie e
buona serata " concluse il fattorino andando via.
" Ma
chi li manda? "
"
Sono per te e sono anonimi, hai un ammiratore segreto? "
domandò Ian con una punta di gelosia nella voce.
" Non
essere geloso, non so davvero chi me li abbia potuti mandare, forse
sono di Gary, in fondo a Stacy ricordo che una volta le
riempì casa di margherite per l'ottimo lavoro che fece...
hanno un ottimo odore " disse lei annusandoli dopo averli
depositati in un vaso sul tavolo da cucina.
Kris non era neanche tanto sicura delle sue parole, non voleva
sbagliarsi ma era stato spruzzato del profumo sui fiori, un odore che
lei conosceva, ma non poteva essere, era assurdo anche il solo pensarlo.
"
Perchè mi fissi Ian? "
" Tu
sei la mia rovina Kris "
"
Andiamo, non fare il geloso adesso, io amo te e poi la scelta
è stata tua, presto sposerai una figa da paura! Dai scherzo,
adesso andiamocene a letto che è stata una giornata piena "
concluse la ragazza trascinandoselo nella loro camera da letto.
Giorni
Dopo
Sabato pomeriggio Ian, Kris e Vivian andarono al luna park come
promesso, un pomeriggio in famiglia da passare insieme alla loro
piccola.
Erano meravigliosi tutti e tre insieme, proprio come una vera famiglia.
D'improvviso il cellulare di Kris squillò: era Marshall.
"
Scusami Ian devo rispondere... pronto Marshall? "
Marshall la chiamò per dirle che l'indomani sera ci sarebbe
stata una festa, un famoso regista doveva sponsorizzare il suo film e
per l'occasione avrebbe mandato in anteprima lo spot pubblicitario che
la ragazza aveva girato.
"
Marshall vorrei poter venire ma non so cosa mettermi, mi hai chiamata
all'ultimo minuto e poi ero impegnata... come sarebbe niente scuse? ...
in compagnia? e di chi? Macon? io davvero non... ok, ho capito, hai
vinto, ciao " concluse la ragazza chiudendo la chiamata.
Era appena stata incastrata e con Macon per giunta!
"
Qualche problema tesoro? "
"
Marshall mi ha appena incastrata ad andare ad una festa domani sera "
" E
la tragedia qual'e? "
" Ma
come? avevamo promesso a Vivian di passare il week end insieme "
"
Capirà, e ci andrai da sola ? "
Ecco fatto!
Come faceva a dirgli che sarebbe andata con Macon?
-
Meglio farlo subito senza mentire - pensò:
" No,
Marshall mi ha trovata un accompagnatore, ricordi Macon? il modello "
" Si,
me lo ricordo, ma se non vuoi andarci non può costringerti "
" Ho
tentato, ma sa come farsi ubbidire, sarà sponsorizzata la
mia pubblicità e se non ci vado mi dimezza lo stipendio "
" Che
bastardo! " disse Ian senza mezzi termini.
"
Già, se invece ci vado mi darà il trenta per
cento in più sul contratto "
" Mi
spiace dirtelo tesoro, ma i soldi non bastano mai, è solo
una serata, passerà "
"
Devo telefonare subito Rebecca e chiederle in prestito un vestito, non
so cosa mettermi e tu sai che lei è la regina della moda "
Il
Giorno Seguente
L'indomani sera Kris era tutta in tiro per l'evento.
Indossava un bellissimo abito bianco con sfumature dorate, il vestito
lasciava intravedere il suo decolletè sodo e la sua
giovinezza.
Si sentiva un pò a disagio con quel vestito di Rebecca, ma
era il più coperto che la rossa aveva nel suo guardaroba.
Ci sarebbe stata anche lei alla festa, insieme a Josh ovviamente.
Intanto da fuori il clacson di una macchina la avvertì che
Macon era arrivato a prenderla.
"
Anche la limousine? deve essere una festa importante " osservò
Ian guardando fuori dalla finestra la lunga macchina che si era
accostata.
"
Allora, come sto? " domandò la
ragazza facendo un giro su sè stessa per farsi
ammirare.
"
Sei bellissima come sempre "
" Mi
dispiace lasciarti da solo a casa "
"
Non devi preoccuparti, passerò la serata a fare incetta di
film e pizza "
" Non mangiare troppo mi raccomando, beh adesso è meglio che
vada, prima finisce questa serata, meglio è "
"
Sei bellissima tesoro, ti amo " disse Ian baciandola.
" Ti
amo anche io, ricordalo sempre " rispose lei baciandolo di
rimando e accarezzandogli il viso prima di uscire.
Arrivata alla limousine Macon le aprì la portiera per farla
salire.
"
Sei bellissima stasera " disse una volta partiti.
"
Grazie " rispose lei con una punta di imbarazzo abbassando
lo sguardo.
"
Scusa, non volevo metterti a disagio "
"
No, è un bel complimento, anche tu stai bene "
Macon era davvero elegante nel suo smoking nero.
" Il
tuo uomo deve essere stato geloso, insomma passare la serata con un
altro ragazzo non farebbe piacere nemmeno a me, avrei dei dubbi a
riguardo "
" Ian
non è quel genere di ragazzo, abbiamo fiducia l'un l'altro,
è su questo che si basa il nostro rapporto "
rispose Kris alla sfacciataggine di Macon.
" Se
lo dici tu " rispose lui mentre lei restò muta
per tutto il tragitto.
Macon era divertito perchè sapeva che con lui Kris era in
imbarazzo, era un provocatore.
I
due arrivarono alla festa, dovevano esserci minimo duecento persone
all'evento.
I due rimasero folgorati dalla bellezza della villa appena furono
entrati.
" Che
lusso! ne ho viste di ville ma questa di sicuro le batte tutte, si
tratta bene questo regista " constatò Macon
scrutando l'abitazione da ogni angolo.
La villa aveva più piani, era davvero lussuosa ed era tutta
arredata di bianco.
Kris e Macon iniziarono ad aggirarsi tra la folla, all'evento c'erano
fotografi, giornalisti, manager e nomi importanti dell'alta moda
accompaganti da modelle e modelli.
Dietro di loro comparve Rebecca che li raggiunse.
"
Eccovi finalmente, cocca sei uno schianto con quest'abito, ma avresti
dovuto scegliere quello rosso "
"
Grazie Rebecca ma preferisco questo e caspita! anche tu sei uno
schianto! "
" Lo
so, era quella la mia intenzione " rispose la rossa
fasciata dal suo miniabito nero che lasciava intravedere poco o
più delle sue forme.
"
Confermo, sei stupenda stasera "
"
Grazie Macon, scusa te la rubo un attimo " disse Rebecca
portando Kris in disparte.
" Che
succede Becky? "
"
Perchè non mi hai detto che Macon ha cenato con te e Ian al
ristorante ? "
"
Perchè avrei dovuto? ci siamo solo ritrovati a cenare nello
stesso ristorante, tutto qua "
" Tu
non me la racconti giusta "
In quel momento vennero raggiunti da un ragazzo alto, dalla pelle scura
e bellissimi occhi smeraldo, aveva una bella presenza.
"
Eccoti Josh, lui è l'amico di Macon di cui ti ho parlato,
Josh lei è Kris la mia migliore amica, Kris lui è
Josh " presentò la rossa.
"
Piacere "
"
Piacere mio, hey Macon non so te, ma qui è un mortorio "
disse Josh un pò freddo.
"
Vedrai che tra un pò si riscalda, sai come sono le feste,
succederà qualcosa prima o poi "
" Lo
spero, sennò ci penso io a rianimare la serata " affermò
lui bevendo dal suo bicchiere.
"
Intanto tesoro perchè non mi presenti un pò di
gente? " disse la rossa prendendolo sotto braccio, era
sempre stata atratta da quel mondo.
" Ci
si vede in giro " salutò Josh allontanandosi
insieme a Rebecca e lasciando nuovamente soli Macon e Kris.
" Mi
è venuta un idea, perchè non andiamo a vedere
cosa c'è di sopra? se il salotto è
così non immagino il resto " propose il ragazzo
prestandole il braccio.
"
D'accordo, perchè no " rispose Kris
assecondandolo.
I due si fecero largo tra la folla, c'erano parecchie persone anche
sulle scale a consumare i loro drink, a chiacchierare e a fumare
chissà quali sostanze.
In quella villa girava anche dell'eroina, tipico!
Anche se per fortuna a Kris non sortiva alcun effetto e quindi era
immune a quella situazione.
"
Qualcosa non va? " domandò Macon.
" Mi
sento un pò a disagio qui, e poi Marshall non si
è ancora fatto vivo "
" E
per via della droga? anche io all'inizio mi sentivo come te, ma chi
è onesto si salva da solo proprio come ho fatto io "
"
Grazie, il fatto e che sono abituata a lavorare e tornarmene a casa,
non amo molto le feste "
" Ma
a volte è necessario venirci, mi spiace evidentemente
preferivi restartene a casa col tuo uomo, invece sei stata incastrata
con me "
" Non
è questo, mi fa piacere essere qui con te in
verità "
Macon e Kris entrarono in una delle stanze della villa, e come loro
supposizione era una camera immensa e con una bella vista sul mare.
" E
una vista spettacolare " disse Macon alludendo non solo al
panorama ma anche a Kris.
" Ho
sempre adorato il mare "
Kris si appoggiò alla ringhiera dove poteva vedere da sotto
il viavai di gente che entrava e usciva dalla villa.
Macon la raggiunse.
"
Stasera non è solo la vista ad essere mozzafiato "
A quelle parole ci fù un minuto di silenzio e Macon si stava
avvicinando a Kris pronto a baciarla, ma i due furono interrotti dalla
brusca apertura della porta della camera da letto.
"
Eccovi finalmente, è da un pò che vi cerco, quasi
mi veniva un infarto a seguirvi "
Era Marshall che irruppe nella stanza sotto lo sguardo contrario di
Macon.
"
Marshall " chiamò la ragazza allontanandosi dal
modello.
"
Venite di sotto che Gary ci aspetta, sù forza! "
Marshall era il solito ansioso, proprio come lo era Gary.
Dopo aver visto la pubblicità Kris era pronta a concludere
quella serata.
Macon non le aveva staccato gli occhi da dosso per tutto il tempo.
"
Grazie Marshall per tutto "
" Ma
grazie a te zuccherino, ora devo andare, sai com'è, magari
qui stasera ci guadagno anche qualche contatto famoso, bye bye "
disse lo stilista allontanandosi.
Qualche ora dopo Kris raggiunse l'uscita.
"
Kris aspetta, ti porto a casa "
"
Macon non voglio rovinarti la serata, chiamerò un taxi "
"
Scherzi? mi hai dato un buon pretesto per lasciare questo mortorio,
aveva ragione Josh "
Kris e Macon lasciarono la villa a bordo della limousine che li aveva
accompagnati ore prima.
" Eri
bellissima nella pubblicità "
sussurrò il ragazzo.
"
Grazie, sono contenta del risultato, Marshall è molto
pignolo sui dettagli, non sia mai che ci sia qualcosa fuori posto "
Erano partiti da quasi venti minuti.
" Hai
visto le loro facce? credo proprio che gli sei piaciuta "
" Ne
sono contenta, è la prima volta che esco in tv "
" Hai
un bello stile, credimi ed io ne ho viste di modelle "
"
Grazie per tutti questi bei complimenti, certo che sei davvero un
adulatore Macon e dire che non ami gli elogi "
Macon la fissò senza mai staccargli gli occhi di dosso.
" Non
è che non amo i complimenti, e che nel mio lavoro ne ricevo
tanti, ma solo per il nome che mi sono fatto, di sinceri ne ricevo
pochi "
" E
quello che penso spesso anche io " rispose la ragazza.
"
Dimmi: hai ricevuto i fiori che ti ho fatto recapitare? "
domandò il ragazzo confermandogli che li aveva mandati lui
come lei pensò.
" Li
hai mandati tu? "
" Si,
per ringraziarti della tua piacevole compagnia "
"
Toglimi una curiosità, perchè anonimi? "
" Per
non far elettrizzare il tuo uomo, per non fargli trarre strane
conclusioni capisci ? "
Ad un tratto l'auto si fermò e si abbassò il
finestrino.
"
Signore credo che dovremmo allungare il cammino di parecchio, la strada
è bloccata per un incidente, credo "
" Ma
all'andata era tutto ok, scusa Macon ti ho rovinato la serata " disse
Kris.
" Non
è colpa tua, Cooper prosegui "
comandò Macon all'autista che rialzò il
finestrino e fece retromarcia prendendo un altra strada.
"
Serata movimentata " disse la ragazza.
"
Direi che è la serata più bella che abbia mai
passato " affermò il ragazzo che in un attimo
prendendola alla sprovvista la baciò.
Kris non sapendo nè perchè, nè per
come, ricambiò quel bacio senza tirarsi indietro.
Ovviamente Macon non si fermò e i due si baciavano con
sempre più trasporto.
Lei era stata attratta fin dal primo momento che lo aveva visto e
iniziò a sbottonargli la camicia incurante che si trovavano
in una limousine.
Kris non voleva tradire Ian ma era come se il suo corpo fosse
distaccato dalla mente e agisse per conto proprio facendosi trasportare
dalla situazione.
Lei lo voleva!
Voleva Macon e se lo prese non curante delle conseguenze.
Alle
due del mattino Kris non poteva far a meno di pensare a quello che era
successo nella limousine con Macon, avendo continuamente quella scena
dinanzi ai suoi occhi.
Non solo aveva tradito Ian, la quale stava per sposare, ma si sentiva
in colpa sopratutto nei riguardi di sua figlia Vivian.
Per fortuna al suo rientro Ian era già a letto.
Si sentiva sporca, non avrebbe avuto coraggio di guardare Ian negli
occhi.
Proprio quest'ultimo si svegliò.
" Kris che ore
sono? " chiese lui svegliandosi.
"
Sono le due in punto ho fatto tardi scusa "
" Che cosa hai fatto alla festa? "
"
Non ho fatto niente! " esclamò la ragazza.
"
Kris, stai bene? "
"
Scusami, forse ho bevuto troppo "
"
Sicura? - domandò lui sedendosi accanto a lei,
quando la ragazza annuì con lo sguardo basso - Beh avevo
pensato che tu e Vivian potreste venire sul set all'ora di pranzo
domani "
" Non
credo ne avrò il tempo, ho parecchie cose da fare oggi "
"
Che devi fare? "
"
Molte cose "
"
Allora possiamo chiamare Roberta e mi faccio portare Vivian a pranzo,
così farai anche le tue faccende, che ne dici? "
chiese Ian con un sorriso.
" Per
me va bene, domani mattina la chiamo, ora meglio che mi metta a
dormire, sono stanca "
"
Okay... ti amo " concluse Ian baciandola, mentre Kris non
riuscì nemmeno a guardarlo negli occhi.
Continua
|
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Capitolo 3 *** Tradimento ***
Tradimento
Verso mezzogiorno Roberta andò a prendere Vivian per
portarla da suo padre, avrebbe visto anche un pony da vicino e lei
amava i cavalli, Ian era stato ingaggiato per fotografare uno spot sul
FarWest.
Kris le salutò e rimase da sola in casa con i suoi soli
pensieri a farle compagnia.
La ragazza decise allora di risolvere quella situazione al
più presto, prese le chiavi della sua macchina e si
avviò verso l'albergo dove alloggiava Macon.
Sapeva bene dove lui alloggiasse perchè era nello stesso
posto dove Josh, il fidanzato di Rebecca si conobbero quando la rossa
venne invitata da Macon per un aperitivo dopo la festa.
Arrivata rimase immobile fuori la porta, quando quest'ultima si
aprì:
"
Kris, mi hai spaventato, che ci facevi immobile fuori la porta? "
"
Dobbiamo parlare " disse lei decisa.
" Ok,
entra, stavo per andare a pranzo "
" Non
ci metterò molto "
" Come sapevi dove alloggio? "
" Rebecca è stata qui, per questo lo so "
"
Perchè sei qui? "
" Per
sapere cosa c'è stato tra noi due ieri notte "
"
Penso tu lo sappia bene e credo anche che nella tua situazione
è stato un errore, stai per sposarti ma se devo essere
onesto sei stata tu a saltarmi addosso o forse mi sbaglio? "
Macon aveva una gran faccia tosta e lei si irritò, ma doveva
ammettere che aveva ragione, per un motivo a lei incerto aveva ceduto
al suo fascino e anche adesso desiderò baciarlo, ma nello
stesso attimo sapeva che se ne sarebbe pentita.
" Lo
vedo che te ne sei pentita ma io no, non sei la prima ragazza che porto
a letto, nè l'ultima, sei stata una delle tante, quindi non
preoccuparti, diciamo che è stata la prestazione di una
notte "
Macon la irritò completamente con la sua
sfacciataggine.
" Hai ragione sai? spero solo che Ian non venga mai a saperlo "
"
Tranquilla se è questo che sei venuta a dirmi puoi
rilassarti, non vado in giro a vantarmi delle mie conquiste ed ora se
non ti spiace ho da fare, ho un servizio fotografico tra un ora e se
non metto qualcosa sotto i denti... Kris è stato un piacere
" concluse Macon accompagandola all'uscita, poi mentre
lei si avvicinò all'ascensore per andarsene disse:
"
Credevo fossi diverso, ma sei esattamente come tutti gli altri, quelli
della festa "
" Ti
ricordo che anche tu fai parte del mio stesso mondo principessa, non
dimenticarlo "
Kris quella sera non faceva che ripensare alla situazione avvenuta in
albergo, come ha potuto Macon dire quelle cose?
Ian e Vivian erano rientrati a casa per l'ora di cena.
"
Tesoro ti vedo strana, c'è qualche problema? come
è andata ieri alla festa? "
"
Non ho voglia di parlarne "
"
Qualche problema col lavoro? la pubblicità non è
piaciuta? "
" La
pubblicità è andata ok, ho solo avuto una piccola
discussione con Marshall " mentì la ragazza, di
certo non poteva dirgli la verità.
" Se
è il lavoro che ti preoccupa puoi stare tranquilla, i soldi
li porto io a casa, ho avuto un nuovo ingaggio "
"
Sono contenta per te, a volte penso che non ti merito "
" Ma che dici? "
" La
verità, una mattina di queste ti sveglierai e mi vedrai per
quella che sono, io non sono perfetta come pensi "
" Tu
per me lo sei, sei una ragazza e una mamma fantastica, e presto anche
una moglie, non vedo l'ora di sposarti Kristin Reed "
confessò lui baciandola.
"
Sono stanca, forse è meglio che vada a letto, mi gira un
pò la testa "
"
Hai fatto le tue faccende oggi? "
"
Si, ho sistemato tutto oggi "
"
Và a riposare, non mi piace vederti abbattuta "
Kris amava Ian, e la sua mente era tormentata dallo sbaglio che aveva
commesso.
Nella mente della ragazza ormai albergava un solo pensiero, quello che
non si poteva più tornare indietro.
Settimane Dopo
Passarono settimane da quella sera in
cui Kris aveva tradito Ian e non aveva più rivisto Macon.
Il ragazzo era a lavoro e quel giorno Kris e Vivian uscirono per
prendersi un gelato, poi andarono a fare un giro sulla spiaggia.
Vivian gocciolava gelato alla fragola dappertutto.
"
Guarda che sporcacciona, torniamo a casa a farci un bel bagno caldo
signorina "
Kris era frastornata e nonostante cercasse in tutti i modi di
distrarsi, non riusciva a smettere di pensare, pensare e ancora pensare.
Da quando aveva parlato con Macon in albergo non l'aveva più
rivisto.
Quella sera Ian non era ancora tornato nonostante fosse notte fonda,
Kris era ancora sveglia ad aspettarlo quando dalla camera da letto
sentì finalmente la porta di casa aprirsi e Ian la raggiunse
di soppiatto senza far rumore credendo che la ragazza stesse dormendo.
"
Finalmente sei rincasato, sono quasi le tre di notte " lo
rimproverò la ragazza.
" Sei
sveglia, lo so e che questo lavoro te l'ho detto, non ha un orario
preciso, abbiamo avuto una complicazione però ho una buona
notizia: mi hanno pagato extra per questa falla quindi domani chiamo
mia madre e le chiedo se vuole tenerci Vivian e questo fine settimana
io e te ce ne andiamo a Bolinas! "
"
Dici sul serio? forse dovremmo... "
"
Niente scuse e non tenermi il muso, ora sono qui e ti amo "
Ian iniziò a baciarla,
voleva stare con lei ma Kris si tirò indietro con una scusa
per non lasciarsi andare.
"
Forse è meglio che tu ti riposi, hai fatto tardi stasera, e
anche io sono stanca morta! " disse Kris.
"
Kris ma che succede? in queste ultime settimane sei, non so...
distaccata "
" Ian
ti prego, ne riparliamo domani, ti prego "
"
Perchè non vuoi fare l'amore con me? " domandò
lui senza mezzi termini.
" Ma
di che stai parlando? "
" Da
quando non dormiamo insieme? e non intendo l'uno accanto all'altra,
sembra che appena ti tocchi tu trovi una scusa per non lasciarti andare
"
"
Adesso non essere paranoico per favore "
Dall'altra stanza Vivian chiamò.
"
Vado io, tu riposati " disse Kris uscendo dalla stanza.
"
Okay ho capito... buonanotte " concluse lui che
conoscendola bene intuiva che qualcosa non andava.
Il fine settimana a Bolinas fu meraviglioso, la spiaggia era caldissima
e il mare piacevole da ammirare, ma per Kris era sempre più
difficile ritrovare la serenità con Ian, non poteva
perdonarsi quello che gli aveva fatto e per lei fingere era diventato
difficile.
Non poteva sempre tirarsi indietro ogni volta che lui la voleva senza
farlo insospettire.
"
L'acqua è caldissima, sicura di stare bene Kris? insomma
è da un pò di tempo che ti vedo strana "
" Ian
non c'è niente che non vada, te l'ho detto... e adesso
forza, godiamoci quest'acqua meravigliosa "
"
Come vuoi "
Ian sapeva benissimo che qualcosa non
andava, ma lasciò stare, conoscendola era più che
sicuro che prima o poi lei gliene avrebbe parlato, prima o poi.
Lunedì Kris ebbe una telefonata, era stata ingaggiata per un
nuovo lavoro, finalmente!
Doveva sponsorizzare una nuova bevanda.
" Kiki, ho pensato subito a te per questa pubblicità, che ne
pensi? "
"
Penso che hai pensato proprio bene a chiamarmi Marshall, mi serviva
proprio questo ingaggio "
"
Beh però c'è un problema, non so con precisione
quando la gireremo, siamo ancora in cerca di una seconda modella "
" Se
posso permettermi, che ne pensi di Rebecca? la ragazza rossa che hai
incontrato alla festa quando hanno sponsorizzato la mia
pubblicità? "
"
Rebecca? ma perchè non ci ho pensato prima? è
quella ragazza alta con quei favolosi capelli rossi, vero? "
"
Proprio lei "
"
Ma sarebbe perfetta! è anche una pubblicità di
colori estivi e direi che la tua amica ne ha parecchi, è
fresca, chiamala subito! e poi vi faccio sapere quando inizierete il
lavoro, mi hai salvato la vita zucchero, baci "
"
Figurati, aspetto tue notizie, grazie ancora "
Kris compose il numero dell'amica per darle la bella notizia.
Mercoledì lei e Rebecca erano pronte per la
pubblicità, erano sedute con delle sedie sotto un albero
all'ombra aspettando che iniziasse il servizio fotografico.
" Marshall
mi ha detto che è stata una tua idea farmi assumere, grazie
Kris, mi servivano proprio dei soldi "
" Fra
amiche ci si aiuta "
"
Cosa farai questa estate? dove andrete "allegra famigliola? " "
" Non
ne ho idea, in Messico forse "
"
Io me ne andrò a Beverly Hills insieme a Josh nella sua
lussuosa villa "
"
Lussuosa! sono contenta per te "
"
Se volete venire basta che me lo dici, siete i benvenuti "
"
Grazie per l'offerta, ma credo che andremo altrove, sempre che Ian la
smetta di lavorare fino a notte fonda "
"
Che c'è? hai paura che abbia un amante? "
" Ma
no, cosa vai pensando? "
"
Già, vi amate così tanto che non vi tradireste
mai "
A quell'affermazione di Rebecca, Kris si incupì, lei aveva
tradito Ian... con Macon.
"
Ragazze siamo pronti " gridò Marshall.
" Ehi
cocca, ti muovi? ma che ti succede? sei distratta " disse
Rebecca all'amica che era ancora seduta, immobile a fissare un punto
nel vuoto.
"
Eccomi, arrivo " rispose lei riportata alla
realtà da Becky.
Quella stessa giornata Kris stava rinfrescandosi le idee al parco dove
amava passare il suo tempo libero, in relax.
Il vento che muoveva le foglie le dava un senso di pace e calma, quando
voleva restare da sola andava sempre lì.
Tornata a casa vi trovò un invito sotto la porta, l'invito
ad una festa, una specie di asta fotografica a cui doveva parteciparvi
Ian.
Quando il ragazzo ritornò a casa con la piccola Vivian, Kris
gli diede la notizia.
La festa era giovedì sera e lei essendo la sua compagna
poteva benissimo parteciparvi come accompagnatrice.
Giovedì sera i due erano
alla festa, era più che altro una specie di mostra
fotografica in cui comparivano anche alcuni scatti di Ian.
"
Non ci posso credere! qui c'è il tuo nome, la foto
è tua! sono fiera di te amore "
"
Grazie, non mi aspettavo di vedere mai una mia foto alla parete di una
mostra "
" Io
invece ne ero sicura, sei bravissimo e tuo padre è fiero di
te " affermò lei baciandolo sulla guancia.
"
Forse è questo tuo credere in me che mi ha fatto arrivare a
questo punto senza mollare mai, ti amo così tanto Kris e non
riesco a immaginarmi una vita senza te "
Sentendo quelle parole Kris capiva quanto Ian la amasse, e i sensi di
colpa riaffiorarono in lei, anzi non erano mai spariti.
"
Ian, Richard ti cerca, ha una notizia importante da dirti " informò
Brian un suo collega raggiungendoli.
"
Arrivo Brian, ti lascio un momento tesoro "
" Mi
trovi in giro, speriamo sia una buona notizia "
Kris in attesa di Ian si guardò in giro, quelle foto erano
veramente belle ed era fiera di lui, ma questo la faceva sentire molto
male, lei lo aveva tradito e non si poteva più tornare
indietro.
Il ragazzo ritornò da lei con un espressione spenta in volto.
"
Tesoro che succede? brutte notizie dal boss?" chiese Kris
dandogli un bicchiere di vino.
"
Grazie - rispose lui facendone un sorso - Ho avuto
una buona notizia, ma non sarà lo stesso per te "
"
Di che si tratta? perchè dici così? "
" Un
importante agente fotografico ha visto le mie foto e vuole ingaggiarmi,
ma dovrei trasferirmi in Italia per alcuni mesi, ci sarà il
50% in più sullo stipendio "
"
E dov'è il problema? "
"
Come faremo con Vivian? e poi c'è il matrimonio "
"
Non preoccuparti per noi, sono solo un paio di mesi, passano in fretta
e poi ci sposeremo, e poi ci sarà Becky a darmi una mano "
" Sei
sicura? potrei anche rifiutare "
"
Apprezzo il gesto, ma so quanto è importante per te, e
finalmente dopo duri anni di lavoro hai la tua occasione, non sprecarla
"
"
Sicura ? "
"
Più che sicura, e dimmi, quando dovresti partire? "
"
Domani stesso "
"
Domani? così presto? io credevo tra qualche settimana "
" Per
questo sono scosso "
"
Lo so che è presto, ma devi accettare "
" Vi
chiamerò ogni giorno "
" O
ogni notte, ricorda che c'è il fuso orario, pensa solo che
dopo questi mesi io diventerò tutta tua ufficialmente "
"
Non vedo l'ora di sposarti Kristin Reed "
affermò lui baciandola appassionatamente.
Kris pensò che sarebbe stata bene qualche mese da sola, a
pensare se Ian stando lontano fosse veramente la persona giusta per lei.
Il Giorno Seguente
L'indomani
Kris e Vivian insieme alla tata Roberta avevano accompagnato Ian
all'aeroporto per i saluti prima della sua partenza.
" Papà ma quando ritorni? "
" Presto amore, nel frattempo starai con la mamma e con Roberta "
" Ok, ho fame mammina "
" Roberta ti
spiace? " disse Kris facendole segno di portare Vivian a
prendere qualcosa.
" Andiamo
piccolina, ci aspetta un enorme gelato al cioccolato "
disse la tata.
" No, alla
fragola " rispose la piccola.
" Vivian
saluta papà " disse Kris , mentre Ian prese la
piccola tra le braccia e la salutò prima di partire.
Dopo
i saluti Roberta portò la piccola Vivian a prendere un
gelato, Ian e Kris rimasero da soli.
" Mi
mancherai " disse Ian abbracciandola.
" Anche tu, tanto "
" Questo periodo lontano da te durerà un eternità
"
I
due si baciarono mentre dall'altoparlante venne annunciato il volo di
Ian.
"
Ecco il mio volo, allora vado "
" Fa buon
viaggio amore " disse Kris con una lacrima che le
rigò una guancia.
Ian
prese la sua borsa e mentre si avviava le gettò con la mano
un ultimo bacio.
Quel
pomeriggio Kris e Vivian erano a casa di Rebecca per un thè.
" Non mi sporcare il pavimento
coi colori tesoro, che questo parquè mi è costato
una fortuna " disse
la rossa alla piccola che stava colorando alcuni album.
" Sta a sentire la zia... ops, Becky tesoro "
" Allora come
stai? La partenza improvvisa di Ian ti ha scossa? non puoi restare un
attimo, un secondo lontano da lui? " domandò
Becky simulando dei baci con le labbra.
" Smettila, in effetti credo che mi farà bene stare un
pò da sola, per pensare "
" Attenta
che il thè scotta... ma che succede Kris? ti senti male? " domandò
la rossa vedendo l'amica portarsi una mano alla testa.
" Sto bene, solo un giramento di testa "
" Sicura? se vuoi ti dò qualcosa "
" Sto bene non preoccuparti "
" No! "
" Che c'è? "
" Non sarai
di nuovo incinta? " domandò Rebecca facendola
sbarrare gli occhi.
" Non dirlo nemmeno per scherzo "
" Perchè scusa? non ne saresti contenta? Ian scoppierebbe di
gioia, già lo vedo saltare dappertutto "
"
Smettila Rebecca, ti prego! non gridare che c'è la bambina "
" Ma che ti prende? sei strana, Vivian sarebbe contenta di una
sorellina o un fratellino "
" Le cose
non stanno... io... tu non capisci " disse Kris alzandosi
e raggiungendo la veranda.
La
casa di Rebecca affacciava su una bella vista sull'oceano, era un posto
magnifico dove chiunque potesse rilassarsi, ma non Kris.
"
Ehi, cocca, mi dici una volta per tutte che succede? "
" Ok, ma lo dovrai tenere per te capito? "
" Ehi, per
chi mi hai presa? per una che va a sparpagliare notizie a chiunque? se
fosse stato così avrei scelto il campo del giornalismo
anzichè la moda "
Kris
si sedette sul divano seguita da Rebecca.
" Ti ricordi la sera in cui ci siamo incontrate alla festa di Marshall?
"
" Si, circa un mese fa, eri con Macon "
"
Me ne ero ritornata a casa prima... comunque, quella sera sulla via del
ritorno ci fù una complicazione, la strada verso casa mia
era rotta e abbiamo dovuto rifare un lungo giro per ritornare indietro,
Macon a
quel punto mi ha baciata "
" Caspita! non mi dirai che è successo altro? "
" Sono stata a letto con Macon "
" A macchina vuoi dire? "
" Rebecca per favore "
" Ok, scusa, ma Ian lo sa? "
" Credi che se lo sapeva mi starebbe per sposare? "
" Hai
ragione, ma Kris come hai potuto fare una cosa del genere? non ti ci
vedevo che tradissi Ian, tu lo ami e quando ritornerà vi
sposerete "
Kris
era confusa.
" Non so nemmeno io cosa mi sia preso, ero atratta da Macon e non so
davvero cosa dirti, sono confusa "
" Provi qualcosa per Macon? "
"
Non lo so, il giorno dopo sono andata nel suo albergo per chiarire e
lui è stato freddo, distaccato paragonandomi a tutte le
altre che si è portato a letto "
"
Che bastardo! ma tu stai bene? "
" E come potrei, spero davvero di non essere incinta, sarebbe un grosso
guaio perchè so che è sicuramente di Macon "
"
Beh, una cosa alla volta ok? domani andiamo dal dottore io e te, hai
bisogno di un pò di riposo, potresti chiamare Roberta e
lasciarle Vivian se vuoi,
e io e te stiamo un pò insieme, hai bisogno di svago Kris "
"
Forse hai ragione, ma Vivian è stata appena lasciata da suo
padre, non posso lasciarla anche io e poi è meglio aspettare
ancora qualche giorno "
" Come vuoi, ora però devi solo riposare, resterete qui con
me tu e la piccola ok? "
" Grazie Becky, sei veramente un amica eccezionale "
" Lo so "
disse Becky abbracciandola.
Continua
|
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Capitolo 4 *** Chiarimenti ***
Chiarimenti
L'indomani
Kris era con Rebecca per accompagnarla a fare shopping.
"
Kris davvero non capisco perchè non vuoi farti vedere da un
dottore " chiese la rossa.
" Ti
ho detto che sto bene, è stato solo un capogiro dovuto alla
stanchezza "
" Se
lo dici tu "
Kris aveva solo paura della verità, e cioè che
forse fosse incinta... di Macon.
A questo non voleva assolutamente pensare.
" Senti Becky, ti spiace se torni a casa da sola? mi voglio andare a
rinfrescare un pò le idee "
" Sicura? ok, ma non fare tardi, mi trovi a casa "
" Grazie, a dopo "
Kris
andò a passeggiare nel solito parco dove andava spesso a
pensare, quel luogo era di meditazione per lei.
Poi andò a prendersi un caffè, una volta fuori al
locale andò a scontrarsi proprio con... Macon.
" Kris "
chiamò il ragazzo stupito, lei non lo vedeva da un mese,
dall'ultima loro chiacchierata all'hotel.
" Che
sorpresa, Macon " disse lei con poco entusiasmo quando
stava per allontanarsi.
" Aspetta "
" Che
c'è? devi farmi un altra delle tue prediche? " domandò
la ragazza con furia.
Kris
più lo osservava e più non potè fare a
meno di pensarlo.
"
Lo so che sono stato uno stronzo quel giorno all'albergo, mi sono
comportato da vero coglione "
" Si, lo hai fatto, vuoi chiedermi scusa? "
" Si, ti chiedo scusa e voglio che tu sappia che in realtà
non pensavo veramente quelle cose che ti ho detto, Kris io da quella
sera non faccio altro che pensare a te, in queste settimane che siamo
stati distanti ho capito che forse provo qualcosa per te "
" Non parli sul serio, io mi sto per sposare, tra un paio di mesi Ian
sarà mio marito, non posso "
" Ian,
giusto " disse Macon in tono rassegnato.
" Se non ti spiace io vado "
" Dimmi solo un ultima cosa: quella sera per te c'è stato
qualcosa di più? "
" Che vuoi dire? vuoi sapere forse se ho provato qualcosa per te? "
" E cosi? "
" Credevo,
ma io amo Ian, mi spiace - affermò
Kris quando si allontanò da lui per poi girarsi nuovamente
per dirgli un ultima cosa: - Macon, non
te la prendere poi così tanto, in fondo puoi avere ogni
ragazza che vuoi, io sono come tutte le altre, no? "
E
con questa frecciatina Kris lo lasciò, lo si vedeva che era
rimasto irritato.
Più
Tardi
A cena Rebecca notò lo sguardo assente dell'amica.
"
Ehi cocca, che succede? "
" Nulla, Vivian è ora di andare a letto "
"
Mammina ma ho voglia di guardare la tv "
" Niente storie, a lavare i denti e a letto... di corsa "
" Ehi vacci
piano, un altro anno e Vivy ti si rivolterà contro " disse
Rebecca.
In
quel momento suonò il cellulare di Kris, era Ian.
"
Tu rispondi pure, me la vedo io con Vivy... andiamo piccoletta "
Kris
rispose alla chiamata.
"
Ian, come è andato il viaggio? già mi manchi "
" Amore
qui è meraviglioso, ma senza di te manca qualcosa "
" Non farmi star male più di quanto non sto già "
" Qui
è fantastico, e si mangia una meraviglia, un giorno veremmo
qui insieme, io tu e Vivian
"
" Non ne dubito "
" E
tu che fai? Vivian sta già dormendo? "
" Si, è appena andata a letto, io e Vivian siamo ospiti di
Rebecca, sai com'è ha insistito tanto e non è
facile dirle di no "
" E
una brava amica, c'è sempre per te e sapere che non stai da
sola mi rassicura... amore ora devo staccare, il lavoro chiama e il
fuso orario mi fa impazzire "
" Ok, non voglio trattenerti... ti amo "
" Ti
amo anch'io, futura signora Carson
"
concluse lui riattaccando.
Quella
situazione non faceva che confondere Kris ancora di più.
Il cellulare risuonò nuovamente e senza guardare il display
Kris rispose:
" Hai
dimenticato di darmi la buonanotte? " domandò
sicura che era di nuovo Ian, ma ritrovò un altra voce
familiare a risponderle dall'altro capo del telefono.
" Sono
io, Macon "
" Che cosa vuoi? chi ti ha dato il mio numero? "
" Questo
non ha importanza, devo parlarti assolutamente "
" Non ho nient'altro da dirti, ora devo staccare "
" No Kris,
asp... "
Macon
venne interrotto da quella chiamata dalla stessa Kris che
riattaccò senza fargli finire la frase.
Ma come aveva fatto Macon ad avere il suo numero?
Rebecca la raggiunse alla veranda.
" Che
c'è? " domandò la rossa.
" Nulla, io vado a letto, a domani, buonanotte "
" Notte "
rispose Rebecca vedendo l'amica sempre più strana.
Il
Giorno Seguente
Il giorno seguente Vivian venne accompagnata a scuola, poi Kris
passò per casa sua per ritirare la posta e prendere qualche
vestito per lei e sua figlia da portare a casa di Rebecca.
Quando arrivò fuori casa sua, le sembrava di averla lasciata
da un secolo, ora che Ian non c'era non sapeva spiegarsi il
perchè provava un senso di sollievo.
In quelle ultime settimane non riusciva più a stare con lui
come una volta e forse lui se ne era accorto, Kris si sentiva sporca
dentro e non meritava un ragazzo come Ian, in più non sapeva
neanche se fosse incinta.
Mentre era assorta nei suoi più remoti pensieri, qualcuno
bussò alla porta.
La ragazza aprendo non poteva credere a chi avesse di fronte.
" Che cosa ci
fai qui? mi stai pedinando? " domandò a Macon
fermo sulla soglia.
" Io devo parlare con te "
" Come hai fatto ad avere il mio numero? e come fai a sapere dove
abito? "
" Non ha importanza questo "
" Per me ce l'ha, voglio saperlo "
" Dopo, ora per favore mi fai entrare? "
" No, allora? come mai mi hai chiamato ieri sera? non mi pare che ci
siamo scambiati i numeri di cellulare "
" Ma come sei pesante, ok, me lo hanno dato Marshall e Gary... ora
posso entrare? "
" Qualunque cosa devi dirmi, puoi anche dirmela qui sulla soglia "
" Hai paura che possa succedere qualcosa se entro? "
" Tu sei folle, sei così sicuro di te che... "
" Che cosa? dillo, avanti "
" Senti, sei venuto qui per litigare? "
" Sono qui per parlare, ma sei tu che inverti le circostanze "
" Tu perchè non inverti quella macchina con la quale sei
venuto e te ne vai? "
" Kris, tu hai solo paura di accettare la realtà "
" E sarebbe? "
" Tu provi qualcosa per me, come io la provo per te "
" Tu sei pazzo "
" Allora perchè sei così agitata quando ti sto di
fronte? se non provassi nulla saresti indifferente "
" Io non sono agitata "
" Ah no? "
Macon con un passo in avanti la fece indietreggiare fino a entrare in
casa.
Con un passo veloce in avanti, gli si parò ad un centimetro
dalla faccia in modo prepotente.
Kris sentì il suo cuore battere all'impazzata, era
paralizzata da quel centimetro che li divideva, nemmeno un filo di
vento riusciva a passare da quella distanza.
" Guardami
negli occhi e dimmi che non provi nulla per me " disse
Macon mettendo a dura prova la pazienza della ragazza.
Macon
sentiva che Kris voleva baciarlo, ma mentre sembrava che fosse
così si distaccò dalla ragazza convinto delle sue
supposizioni.
" Lo
immaginavo, io non mi sbaglio mai, e ti dico solo una cosa Kris, io non
rinuncierò a te, quando sono sicuro di una cosa, lotto
contro tutto e tutti, sappilo " disse lui lasciando la
casa.
Kris
rimasta da sola chiuse di fretta la porta per poi farsi cadere dietro
essa in un lungo pianto.
Kris quel pomeriggio era assorta nei suoi pensieri, Rebecca la
raggiunse.
" Kris, non
hai toccato cibo stasera, c'è qualcosa di cui mi vuoi
parlare? - domandò Rebecca quando guardandola
in viso notò che la ragazza stava piangendo - Ehi,
perchè piangi? "
" Rebecca,
non ce la faccio più " confessò
Kris gettandosi tra le braccia dell'amica.
Senza
dire più nulla, Rebecca la strinse forte a sè
pronta a consolarla.
La mattina seguente la rossa aveva appena finito di preparare la
colazione.
" Come hai
dormito cocca? " domandò la rossa avvicinandosi
al tavolo dove Kris era seduta porgendole una tazza di caffè.
" Non ho dormito per niente, ho solo un enorme mal di testa "
" C'entra Macon in quella scena di ieri sulla veranda? le lacrime erano
per lui? "
" Si, ieri l'ho rivisto e mi ha detto delle cose che... mi hanno
confusa "
" Del tipo? "
" Che prova qualcosa per me "
" E tu provi qualcosa per lui? "
" Io.. non lo so "
" Beh Kris, io non sono esperta di triangoli, anzi con Josh mi va
più che bene, ma tu hai un uomo che sta lavorando fuori
città ed hai una figlia con lui, quindi se pensi di provare
qualcosa per Macon dovresti dirglielo "
" Come? no, non se ne parla "
"
Devi chiarirti le idee Kris, una volta per tutte "
" Io non so come fare, sono troppo confusa Rebecca "
" Devi chiarire al più presto questa faccenda "
" Ok, devo sentire Ian... accidenti, ho lasciato il cellulare a casa,
accompagno Vivian a scuola e passo a casa a prenderlo "
" Beh io vado da Josh, vuole portarmi a pranzo fuori oggi, passa una
bella giornata ok? spero che tutto si risolva "
" Grazie "
Quella
mattina Kris accompagnò sua figlia a scuola e
passò di casa a prendere il suo cellulare.
Ian non aveva chiamato e lei si domandò il
perchè, era strano.
Mentre stava per uscire Macon ricomparve di nuovo sulla porta come il
giorno prima.
" Ma allora
tu lo fai apposta? sei diventato uno stalker o cosa? " domandò
Kris stizzita.
" Io ti amo Kris "
A
quelle parole la ragazza si sentì morire, non voleva
crederci, davvero Macon era lì a dirle quello che aveva
appena detto?
"
Tu sei fuori "
" Ti ho appena confessato che ti amo "
" E ti aspetti un premio per questo? "
" Io devo sapere se provi anche tu le stesse cose Kris "
" Sei incredibile, non puoi essere innamorato di una che conosci appena
"
" Io ti ho amata dalla prima volta che ti ho vista Kris, è
stato un colpo di fulmine, da allora non riesco a smettere di pensarti "
" Ma che
fai? " domandò Kris quando lui entrando in casa
chiuse la porta d'ingresso.
" Non uscirai di qui fino a quando non mi dirai se provi le mie stesse
sensazioni "
" Ok, ora basta con questa pagliacciata, fammi uscire "
" No! "
esclamò lui parandosi di fronte a lei.
" Vuoi tenermi prigioniera in casa mia? "
" Se serve si "
" Macon
fammi uscire "disse la ragazza mentre lui la
afferrò e la baciò.
Kris
si liberò da quel bacio rubato e gli mollò uno
schiaffo, poi dopo cinque secondi lo ricambiò gettandosi tra
le sue braccia baciandolo con sempre più foga.
Kris si ritrovò nuovamente tra le braccia di Macon, il
ragazzo la fissava con sguardo serio.
Erano finiti di nuovo a letto insieme e per Kris quella cosa era
imbarazzante e nello stesso tempo sbagliata.
" Tutto bene?
" domandò lui fissandola.
" Questo non doveva accadere Macon "
" Come non
doveva accadere quella sera nella limousine? si, non doveva accadere "
confermò lui baciandola.
" Parlo sul serio, Ian è in Italia e io sono qui con te, a
fare l'amore nel nostro letto e poi c'è Vivian che... io non
posso fargli questo "
" E troppo tardi, lo hai già fatto e per ben due volte , e
poi non hai tradito nessuno se non i tuoi sentimenti "
" Rivestiamoci, muoviti! "
Kris
alzandosi per prima dal letto si rivestì sotto lo sguardo
sempre fisso di Macon.
"
Questa è la conferma di ciò che ti dicevo,
perchè scappi e non vuoi ammetterlo Kris ? negarlo fa male
solo a te "
Kris
lasciò la camera dirigendosi al piano di sotto in cucina.
Poco dopo Macon rivestitosi anche lui, la raggiunse.
" Dovresti
andare via " suggerì lei senza guardarlo.
" Dovrei si, ma ormai non puoi più scappare dalla
verità Kris "
" Ancora insisti? "
" Insisto
perchè ho ragione e ne ho avuto la prova... comunque ho un
lavoro da fare, tra qualche giorno spero tu possa cambiare idea, ciao "
concluse lui prendendo la sua giacca e lasciando la casa.
Kris rimase nuovamente sola, e come esattamente un mese fa nella
limousine aveva ceduto ancora una volta al fascino di Macon.
Continua
|
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Capitolo 5 *** Confessioni ***
CONFESSIONI
Passarono
settimane dalla vicenda con Macon e lui non si era fatto più
vivo se non per telefono, alla quale Kris aveva deciso di non
rispondere, e nemmeno Ian aveva più chiamato, e la ragazza
iniziava a preoccuparsi.
Quella mattina erano le sette e mezza in punto, stava per iniziare un
altra giornata.
Kris venne attratta dal profumo del caffè che Rebecca aveva
appena preparato.
"
Buongiorno "
"
Giorno Becky, che profumino, a cosa devo tutta questa delizia su questo
tavolo? "
" Tieniti forte, Josh mi ha chiesto di ufficializzare il nostro
rapporto "
"
Che intendi con "ufficializzare"? "
" Vuole che
io e lui andiamo a convivere insieme, mi ha fatto già vedere
la casa, è una specie di villa, la villa che ho sempre
desiderato "
"
Sono contenta per te, vieni qua " disse Kris
abbracciandola.
" Mi
spiace solo per te e Vivian, mi stavo abituando a vivere con voi "
"
Ah, non ci pensare, prima o poi dovevamo tornare a casa nostra, anzi
grazie per l'ospitalità "
" Figurati, hai l'aria preoccupata, che succede? stai così
per via di Ian? vedrai che non ti ha chiamata perchè
avrà avuto molto da fare "
"
Già, sicuramente è così "
" Quindi cosa hai pensato di fare a tal proposito? "
"
Che vuoi dire? "
"
Gli parlerai di Macon quando ritornerà "
" Io
non so, credi che dovrei? "
" Il
vostro rapporto si è sempre basato sulla verità e
sulla fiducia, e poi è meglio che gliene parli tu prima che
lo venga a sapere da altri "
Ovviamente Rebecca non sapeva che in realtà Kris e Macon
erano stati di nuovo insieme.
"
Hai ragione, quando ritornerà gli dirò tutta la
verità, anche se ho un pò paura delle conseguenze
"
"
Hai tutto il mio appoggio lo sai "
" Ah dimenticavo, se per te va bene io e Vivian ritorniamo a
casa oggi stesso, ho parecchie cose da fare "
"
Per me potete restare tutto il tempo che volete, lo sai che questa
è anche casa tua, l'abbiamo scelta insieme quando l'ho
comprata "
" Lo so, ma preferisco avere il mio spazio "
"
Come vuoi , la mia porta è sempre aperta... ancora per
poco" disse la rossa con entusiasmo e ironia, non
vedeva l'ora di convivere con Josh e di certo non ne nascondeva la
gioia.
In quel momento suonò il cercapersone di Rebecca.
"
Che cazzo! Gary è una sanguisuga quando si tratta di lavoro,
crede che non arrivi in tempo sul set e mi chiama 40 minuti prima,
senza contare i 30 messaggi in segreteria "
" Lo sai che quell'uomo è ansioso, ti conviene prepararti
sennò sarai accusata del suo infarto "
"
Dovrebbe darsi una calmata quel nanetto "
Rebecca riusciva sempre a strappare un sorriso a Kris anche nei momenti
più seri.
Più
Tardi
Quel
pomeriggio Vivian giocava sulla veranda quando Macon stava spiando
dalla finestra fuori casa in attesa di vedere Kris.
"
Sei un ladro? " domandò la piccola smettendo
di colorare.
"
Ciao piccoletta, no, non sono un ladro "
" E
perchè spii in casa mia? "
"
Non stavo spiando, osservavo... tu sei Vivian giusto? "
"
Come conosci il mio nome? "
" Io
sono un amico della mamma, piacere Macon "disse lui
presentandosi alla bambina.
" Io
non ti ho mai visto "
" Mi
hai conosciuto ora... e questi? li hai disegnati tu? sono bellissimi " disse
Macon prendendo uno dei disegni.
Kris era in cucina quando dalla finestra che affacciava sul giardinetto
di casa vide sua figlia che stava parlando con Macon e uscì
di corsa.
"
Vivian, quante volte ti ho detto di non parlare agli sconosciuti? "
"
Mammina ma lui non è uno sconosciuto, è Macon il
tuo amico "
"
Comunque sia entra in casa, lavati le mani che devi mangiare "
"
Macon quando ritorni? " domandò la bambina.
"
Devi dirlo alla mamma, anzi, perchè non la convinci a
prenderci un gelato e a fare un pic nic nel parco domani? "
" Si
mammina, facciamo il pic nic con Macon? "
"
Non se ne parla nemmeno su entra "
La piccola entrò in casa, Kris era furiosa.
"
Cosa ti sei messo in testa? mettere delle idee in testa a mia figlia
per farmi accettare un tuo invito? "
"
Non lo farei mai, è una cosa che stai pensando tu "
"
Hai davvero una bella faccia tosta a ripresentarti qui "
" Perchè non mi hai mai risposto al telefono? "
Prima che Kris potesse controbattere, Vivian uscì di nuovo
sul porticciolo.
"
Mammina, perchè Macon non mangia con noi? " domandò
la bambina intervenendo nella conversazione.
"
Tesoro mio, Macon non può rimanere da noi "
"
Perchè no? non ho impegni stasera, sono libero come l'aria "
"
Mammina ti prego "
Kris non sapeva come dire no a sua figlia.
"
Come vuoi, lo faccio solo per Vivian e dopo te ne vai " disse
lei in tono minaccioso verso Macon.
Kris
era tesa, mentre Macon andava molto d'accordo con la piccola Vivian.
La cena si consumò quasi subito, Kris era alquanto agitata.
"
Macon domani ritorni? " domandò la piccola.
"
Certo, ora và a dormire che sennò la strega
cattiva ti fa un incantesimo e ti fa diventare brutta, brutta, brutta "
La bambina rise di fronte a ciò che diceva Macon poi
raggiunse la sua camera.
Il ragazzo si infilò il suo giubotto pronto ad uscire.
"
Beh, è stata un ottima cena, rispetto il mio patto e me ne
vado... notte Kris "
"
Aspetta... dimentichi la borsa "
"
Giusto, che sbadato "
Macon tornò indietro e raccolse la sua tracolla, poi si
avvicinò a Kris che stava tenendo la porta di casa aperta
per farlo uscire.
" Ci
si vede " disse Macon mentre la baciò senza che
lei si tirasse indietro, poi uscì rimanendola lì
sulla porta.
Il
Giorno Dopo
Il
giorno dopo mentre erano al parco Vivian chiese di Macon.
"
Mammina quando ritorna Macon? "
"
Che? cosa hai detto amore? " domandò Kris
discosta dai suoi pensieri.
"
Quando ritorna Macon? "
"
Perchè? lo vuoi rivedere? "
"
Si, mi fa ridere "
"
Tesoro, tu non devi pensare a Macon, tra poco ritorna il tuo
papà, non sei contenta? "
"
Si, ma Macon è il mio amichetto "
Kris in quel momento ebbe un piccolo giramento di testa.
"
Tesoro, sarà meglio che torniamo a casa adesso, la mamma non
si sente molto bene "
"
Ok, me lo compri il gelato? "
"
Assolutamente, chi arriva per ultima prende quello al cioccolatooooo "
Quello stesso pomeriggio Kris era dal suo medico di fiducia, Vivian era
a casa con Roberta.
Il dottor
Martin
entrò nello studio raggiungendo Kris.
"
Allora dottore? "
"
Dagli esami Kristin, lei è sana come un pesce "
"
Meno male, e a cosa sono dovuti questi giramenti di testa? "
"
Nulla di grave, sono contento di annuciarle che diventerà di
nuovo madre, lei è incinta signorina Reed, congratulazioni "
"
Come sarebbe a dire? non è possibile "
"
Si, lo è, lei è incinta "
A quella notizia Kris non poteva crederci, era frastornata, si sentiva
mancare anche perchè il figlio che aspettava era di Macon.
"
Signorina la aspetto tra un mese per la visita di controllo e per
vedere se la gravidanza procede bene "
"
Grazie dottore, a presto " salutò Kris ansiosa
di lasciare al più presto quel posto.
Kris tornò a casa dove pochi minuti dopo venne raggiunta da
Rebecca.
" Kris come mai tutta questa fretta di vedermi? Come è
andata dal dottore? " domandò l'amica.
Kris la afferrò e la portò nella stanza da letto
per non far sentire Vivian la loro conversazione.
"
Sono incinta! "
"
Cavolo! E allora è di.... "
" Macon, mi sembra ovvio, questo non ci voleva, che faccio adesso? "
" E
proprio una situazione complicata amica mia, devi dire a Ian che provi
qualcosa per Macon e devi dire a Macon che aspetti un figlio suo "
" No, non posso, sei pazza? quando Ian ritornerà, dobbiamo
sposarci "
"
Non vorrai sposare Ian e fargli credere che il bambino che aspetti
è suo? "
" Io
amo Ian, non posso lasciarlo per Macon "
" Amica mia, tu non vuoi accettare il fatto che forse sei cotta di
Macon, non lo accetti perchè non vuoi ferire Ian "
" Io
amo Ian, forse li amo entrambi, è possibile? "
" Io
credo che si possano amare due persone, ma devi comunque scegliere
altrimenti rischi di perderli entrambi, la scelta spetta solo a te "
" Hai ragione, mi sono messa proprio in una bella situazione, ma si
può risolvere, devo parlare con Macon, mi tieni Vivian ? "
" E
ora che hai intenzione di fare? " domandò
la rossa mentre Kris era già andata via.
Kris raggiunse l'hotel dove alloggiava Macon, restò fuori la
porta e ci mise 10 minuti prima di bussare.
Macon aprì la porta e si sorprese di trovarla lì.
"
Che sorpresa, entra " la invitò lui.
"
Dobbiamo parlare di una cosa importante "
" Ti
ascolto "
"
Questa storia deve finire Macon, non posso più andare avanti
così, se mi ami come dici devi lasciarmi andare "
" Aspetta, ma che succede? Ian è ritornato? "
"
Quando Ian ritornerà diventerò sua moglie, quindi
è meglio che ti dimentichi di me, e scordi tutto quello che
ci è stato tra di noi "
"
Aspetta, come puoi venire qui a dirmi una cosa del genere? " domandò
Macon afferrandola per un braccio e facendole cadere la borsa.
"
Hai capito bene, tu forse mi ami, ma io no, fattene una ragione! "
" Lo
pensi davvero? e quello che è successo tra di noi? "
" E
stato un errore, forse fingevo di provare qualcosa o era solo
attrazione fisica "
" Fingevi? ne sei sicura? "
"
Senti Macon, tu proverai pure qualcosa per me, ma non puoi
constringermi a stare con te, non sono un oggetto "
"
Hai ragione, forse è come dici tu, se vuoi così,
così sia, ecco la tua borsa "
"
Grazie, ora che ci siamo chiariti, spero che in futuro le cose
ritornino come erano, addio " salutò Kris
lasciandolo nella sua stanza.
Giorni
Dopo
Passarono giorni, Kris era a casa sua a pensare e lo stesso stava
facendo Macon dalla sua camera di albergo.
Mentre faceva zapping dalla tv, pensava a quello che gli aveva detto
Kris, non smetteva di pensarla.
D'improvviso i suoi pensieri vennero disturbati dal suono del
cellulare, la cosa strana era che non proveniva dal suo che era spento,
e lì si accorse che c'èra un telefono gettato
sotto il letto che suonava, probabilmente era di Kris che lo aveva
perso quando gli cadde la borsa.
Il cellulare continuò a squillare e Macon decise di
rispondere anche se non doveva.
"
Pronto? "
" Pronto è la
signorina Reed? " domandò
una voce femminile all'altro capo del telefono.
"
No, ma può dire a me "
" Sono l'assistente
del dottor Martin, l'appuntamento è stato rimandato a
giovedì prossimo, dica alla signorina di presentarsi per
accettarci che la gravidanza proceda bene, sa che i primi mesi sono
delicati, grazie e arrivederci "
Macon non poteva crederci, Kris era incinta e ora il fatto che lo
tormentava era sapere se quel figlio che aspettava era suo.
Kris era distesa sul divano di casa sua,
quando bussarono alla porta.
" Ma
chi è a quest'ora? "
"
Kris apri, sono Macon, dobbiamo parlare "
"
Che ci fai qui a quest'ora? sono le nove passate "
"
Questo è tuo "
" E
il mio telefono, perchè ce l'hai tu? sono giorni che lo
cerco "
"
Sei incinta? " domandò con un colpo secco
Macon.
"
Che hai detto? come fai a sapere... "
"
... Allora è vero, ha chiamato uno studio medico, hai un
appuntamento giovedì "
" Tu
hai risposto al mio cellulare? come ti sei permesso? "
"
Si, ho risposto al tuo cellulare, ora tu rispondi alla mia domanda, sei
incinta? "
" Se
hai risposto al cellulare e ti hanno detto che sono incinta
perchè lo chiedi? "
" E'
mio? "
Kris non riusciva nemmeno a guardarlo negli occhi.
"
Rispondimi: E' mio o di Ian? "domandò
insistentemente Macon avvicinandosi.
"
Questo non deve importare, risolverò questa situazione al
più presto "
"
Che vuoi dire? vuoi toglierti il bambino Kris? "
" Ti
ho già detto che a te non deve importare, e ora vattene!
lasciami sola "
" Perchè vuoi scappare dalla verità Kris, io ti
amo e sono pronto a crescere questo bambino con te "
"
Non ho detto che è tuo figlio "
" Si
che lo è, primo: Ian è fuori città da
un mese, e secondo: Se fosse di Ian non ti scalderesti così
tanto ti pare? "
"
Una volta per tutte Macon, tu che vuoi da me? " domandò
in tono di resa Kris.
"
Solo che tu mi dica la verità, che in fondo provi qualcosa
per me e non vuoi ammetterlo, ti giuro che dopo me andrò "
Kris era sconvolta e se c'è una cosa di lei ereditata da sua
madre, era che non sapeva nascondere le sue emozioni, e diceva sempre
la verità.
" E
va bene, hai vinto, io ho provato qualcosa per te dalla prima volta che
ti ho visto, ma non posso essere sicura che sia amore "
"
Visto che non era tanto difficile? "
Macon si avvicinò a lei e le accarezzò il viso,
poi le loro labbra si sfiorarono fino a quando qualcuno non li
interruppe di sorpresa.
" Che succede
qui? "
Voltandosi in direzione della voce i due vennero sorpresi
dall'anticipato ritorno di Ian.
"
Ian, non è come sembra " disse Kris pronta a
giustificarsi.
"
Che ci fai qui, hai una relazione con mia moglie? "
"
Ehi amico calmati, primo: non è ancora tua moglie e
secondo... "
"
... Secondo: se non te ne vai ti spacco la faccia " disse
Ian minaccioso.
"
Provaci " controbattè Macon avvicinandosi
faccia a faccia, quando Kris si mise tra i due.
"
Basta! Smettetela, tu Macon per favore vattene "
" Me
ne vado solo perchè lo dici tu... e per nostro figlio " disse
Macon uscendo dalla casa.
Ian parve confuso.
"
Quale figlio? Kris mi spieghi che succede? "
"
Ian, io, mi dispiace per ciò che ho fatto, è
stato un errore, non so cosa mi sia successo "
" Mi
hai tradito con lui mentre ero fuori? mentre lavoraro per poter tornare
qui e sposarti? e sei incinta? e suo il bambino? parla! " ordinò
Ian minaccioso, quando il silenzio di Kris fece capire la risposta che
lui aspettava.
Il ragazzo era in preda all'isteria e collera, non poteva credere a
tutto ciò.
Pensò in quel momento che tutte le stranezze di Kris prima
della sua partenza, il distacco creatosi tra loro, tutte le domande che
lui si poneva, adesso avevano finalmente una risposta.
E quella risposta non gli piaceva per niente.
"
Sapevo che c'era qualcosa sotto, ti sei stranita il giorno dopo che sei
andata a quella maledetta festa con lui "
" Ian
io... "
Kris non riusciva a parlare, le parole le morivano in gola, non sapeva
che dire.
" Lo
ami? " domandò il ragazzo.
" Io
amo te Ian, non volevo farti del male " confessò
lei piangendo.
" Ma
non ti sono bastato a quanto pare, credevo fossi diversa, ma sei come
tutte le altre, non riesco neanche a guardarti " disse furioso il
ragazzo.
"
Aspetta, Ian "
"
Dimmi solo una cosa: è dalla festa che avete una
relazione? da quando sono andato via ve la sarete spassata "
Il silenzio di Kris confermava tutto.
"
Sei una puttana! mi fai schifo! "
"
Papino, sei tornato " disse Vivian comparendo dalla sua
stanza e tuffandosi tra le braccia del papà.
"
Principessa mia, ma che fai ancora sveglia? " domandò
lui prendendola tra le sue braccia.
" Ho
sentito le voci, sono contenta che sei qui, non sto sognando vero? "
" No
amore di papà, magari fosse tutto un sogno " affermò
lui guardando Kris.
"
Mammina, perchè piangi? "
" La
mamma è solo felice di vedere il papà, sai, gli
ha fatto davvero una bella sorpresa, e ora andiamo a letto "
concluse Ian con quel pizzico di ironia mischiata alla collera.
Kris era mortificata e quindici minuti dopo Ian uscì dalla
cameretta di Vivian.
"
Dove vai? " domandò Kris vedendolo andare in
corridoio.
Ora
la domanda che aleggiava nella mente della ragazza era quella di aver
perduto Ian per sempre?
Ian
raggiunse la loro camera da letto, aprì l'armadio ed era
pronto a preparare le valigie.
Ian guardò il letto immaginado Kris e Macon e la collera gli
pervase dentro, il solo pensiero di loro due insieme lo faceva stare
male.
Kris arrivò alla soglia della porta.
"
Ian, che fai? "
"
Non lo vedi? prendo le mie cose, dormirò fuori stanotte "
" Ma
che stai dicendo? "
"
Non posso restare qui "
" E
a Vivian non pensi? sei appena ritornato, non puoi lasciarla di nuovo "
"
Tornerò domani a trovarla, non mi dimentico certo delle
persone che amo e sopratutto non le tradisco "
" E
stato un errore " disse
lei con le lacrime agli occhi.
" No, errore e quando si sbaglia una cosa e non la si commette
più di una volta, mi sembra abbastanza evidente che tu provi
qualcosa per Macon, e non dire il contrario "
"
Ian, io amo anche te e... "
" ... Hai visto? lo hai appena detto, ami anche me, quindi ti sei
invaghita di quel bastardo "
"
Lui non è... lasciamo perdere, io non so cosa provo "
" Se
penso a quanto mi mancavi in quelle notti in cui dormivo da solo, ma tu
avevi un altro nel tuo letto, anzi nel nostro, sono proprio uno stupido
"
" Ti
prego Ian, è stato un errore, non puoi lasciarmi
così, fallo per Vivian, ti prego " lo
supplicò Kris avvicinandosi a lui e abbracciandolo.
Ian si sentiva male a quel contatto, la amava tanto ma era un tipo
troppo orgoglioso e non poteva perdonargli quel torto.
" E
va bene, io ti amo Kris e tanto, ma non posso crescere il figlio di un
altro, questo non me lo puoi chiedere, pensarti tra le sue braccia
mentre io ero da solo a lottare per il nostro futuro, non ce la faccio,
scusami... "
Ian se ne andò, lasciandosi tutta questa brutta storia alle
spalle.
Kris affogò nuovamente le sue pene amorose nelle lacrime.
Il
Giorno Dopo...
Nel pomeriggio Rebecca andò a trovare la sua
amica.
" Che
faccia, che è successo? "
"
Ian è ritornato "
"
Davvero? ma è fantastico, non lo è? cosa
è quella faccia? " domandò
la rossa incuriosita.
"
Rebecca, Ian è tornato ieri sera, e ora è andato
a dormire in un motel, e credo di averlo perso... per sempre "
"
Che vuoi dire per sempre? non capisco, spiegami, gli hai parlato di
Macon? "
" Ieri sera Macon è venuto qui, io gli ho confessato che
forse provo qualcosa per lui, sa che sono incinta e poi lui mi ha
baciato e Ian ci ha sorpresi, sapessi com'era arrabbiato, volevo che in
quel momento la terra sotto di me mi inghiottisse " informò
Kris sedendosi in cucina.
" Ma
non era finita con Macon? mi sono persa qualcosa? perchè poi
è tornato da te se... "
"
... Vuoi sapere perchè mi perseguita? ci sono cascata
ancora, sono stata di nuovo con lui, dopo quella notte nella limousine "
Rebecca era incredula di quella confessione e si sedette
di fronte a lei.
" Mamma mia che storia, sembrate usciti da una telenovela... ma ora tu
stai bene? e Macon? che fine ha fatto? "
"
Non importa di Macon, sto più male per Vivian, le ho
rovinato la vita "
"
Non dire così, possiamo sempre raccontarle che il
papà deve lavorare fuori e che presto ritornerà a
casa appena si sistemerà tutto "
"
Sembra facile detto così, non so più che fare e
ho voglia di parlare con Macon, sono confusa " confessò
Kris tenendosi la testa tra le mani.
" In
fondo ti stai solo rendendo le cose più difficili, vedi: se
ami Macon e vuoi stare con lui non devi farti tanti problemi, Vivian
capirà e tu vivrai meglio "
"
Certo, gli farò un fratellino che è figlio di
Macon, Ian tornerà a trovarla ogni tanto uccidendomi con lo
sguardo ogni volta, Macon lo odierà ogni volta che
metterà piede in casa e io mi sentirò solo una
povera stronza, traditrice e bugiarda, davvero una bella vita! "
Rebecca si alzò di scatto dalla sedia pronta a
farla reagire.
" Senti cocca, hai deciso tu di complicarti la vita, la prossima volta
tenevi le gambe chiuse con Macon e a quest'ora sarebbe tutto risolto "
"
Stai dicendo che è colpa mia? bell'amica che ho "
" "Amica" non vuol dire che devo darti sempre ragione, hai torto e devi
affrontare le conseguenze che tu hai causato "
"
Sei una stronza! "
" E
tu una puttana! se non vuoi sentire ragioni, non chiamarmi
più "
" Va, va pure tra le braccia di Josh, sa quanti uomini ti facevi al
giorno prima di lui? e vuoi chiamare puttana me? ma per favore "
"
Non ti dò peso perchè so che sei arrabbiata e non
ti controlli, ti saluto, sta pure qui a piangerti addosso, addio "
Rebecca era talmente arrabbiata che se andò sbattendo la
porta.
In una sola notte Kris aveva forse lasciato Macon, aveva perso Ian e
ora anche la sua migliore amica.
Forse era la punizione più adatta pensò per il
male o lo sbaglio che aveva commesso e non si poteva più
tornare indietro.
Continua
|
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Capitolo 6 *** Partenze ***
PARTENZE
Macon
era nella sua stanza d' albergo, il ragazzo era assorto nei suoi
pensieri.
Pensava a Kris e al figlio che aspettava, si era innamorato per davvero
di quella ragazza non appena la vide.
Macon era sempre stato un ragazzo da avventure, ma lei era diversa,
sentiva, anzi, ne era certo di amarla per davvero.
I suoi pensieri erano stati disturbati dal brusco bussare alla sua
porta.
Si chiedeva adesso chi potesse essere, nessuno sapeva che alloggiava in
quell'albergo, forse era Kris?
Si precipitò ad aprire.
Aprendo la porta Macon non vi trovò chi sperasse ma un pugno
in piena faccia lo tramortì facendolo cadere al suolo per il
forte impatto.
" Mi
chiedevo quando fossi venuto, chi ti ha dato il mio indirizzo? " domandò
Macon alzandosi, di fronte a lui nella camera c'era Ian.
" In
piedi bastardo, voglio guardarti in faccia "
"
Sei venuto ad uccidermi? " domandò il modello
ironicamente parandosi di fronte a lui.
"
Non mi provocare "
"
Come mi hai trovato? "
" Ho
le mie fonti "
"
Beh, che fai lì impalato, se non sei qui per uccidermi, sei
venuto per fare a botte? parlare, dimmi "
" Tu
la ami? "
"
Cosa? "
" Tu
ami Kris? rispondi "
"
Si, io la amo e non rinuncerò a lei se è la
verità che vuoi "
Ian odiava quella situazione, soffriva dentro ad avere di fronte a lui
l'uomo con la quale Kris, l'amore della sua vita lo aveva tradito.
E dopo quella confessione che gli fece Macon, ammettendo di amarla, la
cosa che gli faceva più male era che anche Kris provasse
qualcosa per lui, e aspettavano un figlio, e forse l'avrebbe perduta
per sempre, cosa che forse era già successa.
"
Devi lasciare la città, oggi stesso, non ti voglio qui "
"
Cosa? amico tu sei pazzo, io non prendo ordini da nessuno,
nè tantomeno lascio questa città "
"
Credimi, ti conviene, leggi questo "
Ian gli porse una busta, Macon leggendola gli apparve un espressione di
amarezza sul volto.
"
Come hai fatto a trovare queste informazioni? "
" Ti ho fatto spiare, sapevo che a Kris era successo qualcosa da dopo
la festa, dovevo sapere "
" Mi hai fatto spiare? Kris questo lo sa? "
" Non sono affari tuoi, l'unica cosa che adesso devi fare è
andartene "
"
Credi che allontanandomi lei mi dimenticherà ? "
"
Non essere così sicuro di te stesso "
" Lei prova qualcosa per me, lo so, me lo ha confessato, che
c'è? ti spaventa tanto la competizione che per allontanarmi
hai trovato un modo per farmi lasciare la città? "
"
Non sei tanto stupido da rimanere qui, sai che ci perderai e non potrai
rivederla mai più se sei in prigione, anzi ti
dirò di più, non potrai mai più
mettere piede in questo stato "
Macon gli tirò un pugno, come a pareggiare i conti, ma Ian
gliene diede uno di rimando.
Macon era nuovamente a terra per il forte dolore nello stomaco dove Ian
lo aveva attaccato.
"
Non mi ripeterò, lascia questa città Macon se
così posso chiamarti " concluse Ian
lasciandolo lì sul pavimento.
Kris
quel pomeriggio era al parco con sua figlia, la bambina stava giocando
con altri suoi compagni sull'altalena.
"
Kris "
"
Macon, che ci fai qui? "
" Ti
ho vista da lontano e volevo sapere come stavi "
"
Come vuoi che stia? Ian non dorme più a casa e non ne vuole
più sapere di me dopo che gli ho detto che... "
La ragazza non proseguì la frase.
"
Che gli hai detto? "
"
Che provo qualcosa per te, in realtà la provo per entrambi,
non lo so "
"
Kris guardami: ti amo, e parlo sul serio, non voglio che tu stia male
per colpa mia quindi, me ne ritorno in Spagna "
"
Quando? così, improvvisamente? "
"
Si, così starai tranquilla, è quello che volevi
no? "
Kris guardandolo vide che aveva un ematoma sul viso.
" Ma
che hai fatto alla faccia? Macon che è successo? "
"
Non è successo nulla, è meglio così "
" E
nostro figlio? "
" Io
non me la sento, mi spiace, non sono pronto per tutto questo "
" E
tutte quelle belle parole su di noi, e sul voler crescere questo
bambino? "
" Io
non posso farlo, ti amo, ma non posso "
Adesso Kris era molto confusa, sentiva dentro di
sè che qualcosa era successo, Macon non partirebbe
così su du piedi lasciandola.
" Cosa c'è sotto? ti è successo di sicuro
qualcosa, non te ne andresti mai così "
"
Devo andare, ho un volo da prendere, addio Kris "
Macon si stava allontanando quando Kris lo
fermò per un braccio.
" E quando è il volo? "
"
Giusto tra un ora, devo andare lì per lavoro, mi
è capitato in un momento adatto per allontanarmi "
"
Perfetto! in un paio di giorni ho perso il mio futuro marito, la mia
migliore amica e adesso anche tu te ne vai, ma è giusto
così, devo pagare le conseguenze delle mie azioni "
"
Macon! " chiamò Vivian atterrandogli tra le
braccia.
"
Hey piccola, come stai? "
" Io
bene, mangi a casa con noi stasera? "
"
No, piccola, devo partire, ma ora che è ritornato il tuo
papà starai con lui "
"
Tornerai? "
"
Forse, un giorno, ora va a giocare "
La bambina gli diede un bacio e tornò dai suoi compagni di
gioco.
"
Beh, allora io vado, è stato bello conoscerti Kris " disse
Macon dandole un ultimo bacio sulla guancia prima di lasciarla.
In quell'ora Kris non faceva che pensare a Macon, quell'ultimo bacio
che gli aveva dato le aveva fatto capire che non poteva farlo andare
via senza un ultimo chiarimento.
Kris di fretta e furia prese Vivian e con la sua auto si
apprestò a raggiungere il prima possibile l'aeroporto,
adesso sapeva solo che la sua mente le diceva di correre da lui, senza
pensare alle conseguenze.
"
Dove stiamo andando mammina? "
" La
mamma ha una cosa da fare tesoro, ora allacciati bene la cintura "
Arrivata Kris chiese ad una hostess di tenerle Vivian per un secondo e
poi si fece dare le indicazioni per poter raggiungere Macon al suo volo
per Madrid.
Seguite tutte le indicazioni, Kris arrivò dopo 5 minuti al
Gate d'imbarco.
"
Signorina non può passare di qui, è chiuso " gli
disse un agente della sicurezza.
.
" Lo
so, ma ho bisogno di parlare assolutamente con un vostro passeggero,
Macon Carter è importante, sennò non sarei qui "
"
Signorina temo che lei sia un tantino in ritardo "
"
Che vuol dire? "
" Il
volo per Madrid è appena decollato, guardi " gli
disse l'uomo indicandole la grande finestra dove l'aereo diretto in
Spagna era appena decollato e con esso era andate vie tutte le sue
speranze.
Kris era sulla via del ritorno
verso casa.
Macon era partito e lei lo aveva perso per
sempre, ma nello stesso momento pensava anche a Ian.
Aveva le idee confuse, sapeva, anzi ne era certa che amasse Ian, ma
nello stesso momento provava qualcosa per Macon.
Era incinta di quest'ultimo e ora non sapeva davvero come sarebbe stata
la sua vita.
Arrivata a casa con Vivian vi trovò proprio Ian.
"
Papà " chiamò la bambina gettandosi
tra le sue braccia.
Kris era ancora imbarazzata nel guardarlo.
"
Che ci fai qui? "
"
Sono venuto per Vivian " rispose lui senza guardarla.
"
Giusto, Vivian " replicò lei rassegnata.
" Ho
trovato una casa in affitto non lontana da qui, vorrei portare Vivian
con me per un paio di giorni se a te sta bene "
" Mi
sta bene, sei suo padre "
" A
te va di venire a stare un pò con papà? "
"
Siii, la mamma non viene? "
" No
amore, la mamma deve lavorare "
"
Uffi, è perchè non stiamo qui a casa tutti
insieme? " domandò la piccola.
"
Perchè papà non può lavorare a casa, e
vuole passare del tempo con te principessa, ma se non vuoi venire... "
" Si
papino voglio venire " confermò la bambina
abbracciadolo, Kris aveva le lacrime agli occhi.
"
Preparo le sue cose, sarà pronta tra mezz'ora "
Kris preparò una borsa per Vivian, era distrutta dentro, ma
al di fuori si conservava il più meglio possibile, non
voleva far trapelare le sue emozioni per non far trasparire nulla alla
piccola.
Ora ne era certa, appena fuori da quella porta anche Ian sarebbe uscito
per sempre dalla sua vita.
La ragazza raggiunse il salotto, Ian era già pronto per
andare via con Vivian.
"
Ecco la borsa, mi mancherai questi due giorni piccolina " disse
lei abbracciandola.
"
Anche tu mi mancherai mammina "
" Fa
la brava e ascolta tutto quello che ti dice papà, ok? "
" Va
bene "
"
Andiamo amore, sennò facciamo tardi " intervenne
Ian prendendo la borsa poggiata a terra.
"
Papino non baci la mamma? "
Vivian era una bambina e non capiva di certo il mondo dei grandi,
perciò Ian baciò Kris sulla guancia
perchè glielo aveva chiesto sua figlia.
Kris a quel contatto confermò che Ian era l'amore della sua
vita.
Il ragazzo lasciò quella casa con sua figlia, ora Kris era
tutta sola, e in quell'enorme salone riecheggiò solo il
rumore del suo pianto.
Era più che sicura di amare Ian, e nello stesso tempo era
contenta di essere arrivata tardi in aeroporto, forse quella con Macon
era stata solo un attrazione fisica.
Un attrazione che le aveva costata cara.
Quella
sera Kris raggiunse la casa di Rebecca.
Arrivata alla porta, non ebbe nemmeno il coraggio di bussare e
restò lì per un bel pò cercando il
coraggio di bussare.
Passarono cinque minuti e Kris fece dietro front perchè non
se la sentiva di incontrare l'amica dopo il loro ultimo incontro.
Era stata dura con lei.
Mentre la ragazza stava andando via incrociò proprio la
rossa, che stava rientrando a casa.
"
Kris "
"
Becky "
Quelle furono le loro uniche parole, Becky si apprestò ad
aprire la porta e la lasciò aperta per Kris, che
capì che doveva entrare anche se l'amica non aveva detto una
parola.
Erano amiche da troppo tempo e si capivano al volo.
Erano amiche da troppo tempo per lasciare che una stupidaggine o
malinteso le dividesse.
Kris entrò:
"
Becky io ti chiedo scusa per come mi sono comportata, e tutte quelle
cose che ti ho detto, sono stata una stronza! ho rovinato la mia vita e
me la sono presa con te, io non sono brava con le parole e l'unica cosa
che ti chiedo e se potrai mai perdonarmi, ho perso Ian, Macon
è andato via e se perdo anche te non so come
andrò avanti "
Rebecca ascoltò in silenzio l'amica, quell'attesa per Kris
era snervante e imbarazzante.
Rebecca la guardò coi suoi grandi e bellissimi occhi verdi,
occhi dalla quale non si riusciva a capire se era uno sguardo severo o
se la stesse semplicemente guardando, poi l'attesa finalmente
finì.
"
Questa lite valeva la pena solo per vedere la tua espressione adesso,
Kris non ho nulla da perdonarti, vieni qui cocca! "
Rebecca strinse forte a sè l'amica in un abbraccio.
Kris non sapeva come avrebbe fatto senza la sua migliore amica.
" Mi
spiace per le cose orribili che ti ho detto "
"
Non devi, primo: capisco che eri arrabbiata e secondo: hai detto la
verità, prima di Josh ero una stronza che usciva con tutti,
ma adesso che ho trovato quello giusto non ne ho più
bisogno, sono stata una puttana ma presto sarò una moglie "
"
Moglie? "
domandò Kris lasciandola dall'abbraccio.
"
Si, Josh me lo ha chiesto ieri a cena, guarda qua che brillocco! " esclamò
lei entusiasta mostrandole l'anello al suo dito.
Kris era felice per Becky, ma un ombra cupa le comparve sul viso.
Anche lei tra qualche mese sarebbe stata una donna sposata se non
avesse rovinato tutto.
"
Kris mi spiace, che stronza che sono, farti gioie del mio matrimonio
quando il tuo è saltato "
"
Non ti scusare, sono io che ho rovinato tutto "
"
Ian? "
"
Ian è andato via con Vivian in un appartamento che ha
comprato "
Ci fù un piccolo silenzio spezzato da Rebecca.
"
Josh mi ha detto che Macon è partito per Madrid e forse non
tornerà più "
"
Spero che lì si dimentichi di tutto quello che è
successo come spero di farlo io "
" So che non sono fatti miei, però prima andate a letto, ti
mette incinta e da un giorno all'altro se ne va, lasciami dire , ma che
amore "
"
L'unica cosa a cui riesco a pensare adesso è Ian , da sola
in casa ho avuto modo di pensare, Macon adesso lo so è stata
solo un attrazione fisica con lui, ma quando ho Ian vicino sento che
voglio dare tutta me stessa, è lui il mio amore " affermò
Kris con convinzione.
" Ne
sei sicura al cento per cento? "
" Si
Becky, adesso si "
"
Allora riprenditelo "
"
Sembra facile, lui adesso mi odia, aspetto anche il figlio di un altro "
"
Non è facile come situazione lo so, ma tu prova, lui ti ama "
"
Che farei senza di te "
"
Moriresti ovvio, è ora che ne dici di dormire da me stasera?
però ti avverto non sei il mio tipo, quindi non mi saltare
addosso stanotte "
Rebecca riusciva sempre a strappare un sorriso all'amica.
" Su
raccontami tutto! non ci credo che ti sposi, è stato davvero
un colpo di fulmine se ti ha chiesto in sposa dopo solo pochi mesi...
Josh è un uomo fortunato "
" Lo
so, adesso vieni che ti racconto tutto! "
Kris e Becky chiacchierarono fino alle prime luci dell'alba, Becky
sapeva come consolare l'amica e sopratutto come farle dimenticare per
un attimo i suoi pensieri.
L'indomani mattina Kris
raggiunse Becky sulla veranda, la rossa aveva preparato la colazione e
sedendosi Kris si versò una tazza di caffè.
"
Giorno "
"
Giorno, ho una bella notizia Kris, siamo state invitate da Gary e
Marshall a una festa stasera "
"
Becky non so se sono in vena di andare a una festa "
" Ci
saranno importanti stilisti di alta moda, magari qualcuno ci nota, mi
servirebbe proprio un lavoro adesso, non sopporto più
Marshall e la sua ansia, e poi cosa ci fai a casa da sola? "
"
Hai ragione sai, forse mi serve svagare, ci sto! "
Quel pomeriggio Kris e Becky erano a far compere, la rossa voleva
comprare qualcosa di nuovo per la festa di stasera, le due amiche erano
in camerino mentre Becky si provava degli abiti.
"
Questo come ti sembra? " domandò la rossa
indossando un bellissimo vestito color oro.
" E
perfetto " rispose Kris convinta.
"
Non lo so, non si intona con i capelli, forse dovrei cambiare colore
che dici? "
"
Come ti pare, sei bellissima comunque "
"
Questo lo so, e tu? cosa ti compri? "
" Non so, si inizia a vedere una certa rotondità, e se Gary
e Marshall se ne accorgono? Senti Becky compra tu qualcosa, non sono in
vena di fare shopping "
"
Come vuoi, non te lo chiedo nemmeno, spero solo con tutto il cuore che
tu risolva questa situazione al più presto "
"
Senti Becky , io ti aspetto fuori, qui dentro mi viene la nausea "
" Va
bene, cinque minuti e ti raggiungo " disse l'amica mentre
si provava un altro abito.
La
sera stessa...
Kris e Rebecca erano arrivate alla festa, c'era anche Josh.
Becky cercava un aggancio per un lavoro mentre Kris era in giro per la
festa, era da sola e la maggior parte degli invitati non li conosceva
nemmeno.
Restò lì qualche ora poi disse a Rebecca che
sarebbe ritornata a casa, e una volta lasciata la festa, appena
arrivata fuori la porta di casa sua sentì il telefono
suonare.
Arrivò in tempo per rispondere ma dall'altro capo nessuno
rispose.
"
Macon sei tu? "
Ma ancora nessuna risposta, Kris si stava innervosendo quando una voce
parlò:
" Sono io "
"Cavolo!"
pensò, non ne combinava una giusta, era la voce di Ian.
"
Ian "
" Avresti preferito che fosse Macon? "
" Ti prego non cominciare , non è come pensi "
" Non mi interessa, ti ho chiamato solo per dirti che domani dopo aver
accompagnato Vivian a scuola passerò a casa, dobbiamo
parlare di questioni serie "
" Ok ti aspetto, Ian... "
Ian riattaccò lasciandola lì con ancora il
telefono in mano.
Kris era preoccupata di cosa Ian l'indomani volesse parlarle.
L'indomani Kris aspettava ansiosa Ian che finalmente arrivò.
" Prima che
inizi a parlare ti devo spiegare cosa è successo "
" Mi
sembra tutto molto chiaro Kris "
" Tu
mi devi ascoltare, te ne prego, è già difficile
per me, almeno ti devo delle spiegazioni "
"
Non c'è nulla da spiegare, ti prego Kris, è
già difficile per me essere qui " confessò
lui sedendosi sul divano.
" Io
parlo lo stesso, anche se non mi ascolterai, Macon è
comparso nella mia vita all'improvviso, in un momento particolare della
mia vita ed ho ceduto a lui ed ho commesso un errore andandoci a letto,
però questo mi è servito per capire che era solo
un attrazione fisica, il mio vero amore sei tu Ian e so che non mi
perdonerai mai, ma questa è la verità anche se
non ci sono giustificazioni per ciò che ti ho fatto "
Kris si mise in ginocchio davanti a lui che era seduto.
" Già non ce ne sono, ma cosa vuoi Kris? che io ti perdoni?
e poi? aspetterò che compaia un altro Macon e mi tradirai di
nuovo? magari avrei anche potuto perdonarti perchè nella
vita si commettono errori, ma non posso crescere il figlio di un altro
Kris, questo non puoi chiedermelo "
" Affronterò le conseguenze dei miei errori, ma voglio che
tu sappia, che ci creda o no che sei tu l'amore della mia vita "
" E
questo quando lo hai capito? hai un aria strana, che c'è?
è successo qualcosa? "
" Ma
di cosa stai parlando? "
"
Lasciamo perdere "
Ian si sentiva morire dentro, per quanto volesse fare il duro amava
Kris con tutto sè stesso ma non riusciva a perdonargli il
tradimento.
Immaginarla tra le braccia di un altro lo faceva stare male.
"
Allora, di cosa volevi parlarmi? " domandò lei
distogliendolo dai suoi pensieri.
"
Sto pensando di ritornarmene in Italia "
"
Ah, quindi riparti di nuovo? "
"
Si, mi hanno offerto un posto fisso lì, se accetto
partirò e sarà per sempre "
"
Che vuol dire " per sempre" ? che non ritornerai più ? " domandò
lei ansiosa quando lui si alzò e si avvicinò alla
finestra fissando un punto fuori per non vederla in faccia.
"
Avevo l'intenzione di accettare subito, ma volevo parlarne prima con te
al mio ritorno, avevo comprato una casa tutta per noi dopo esserci
sposati, ma la vita non va come tu pensi "
"
Non so che dire "
"
Non è la questione del trasferimento che sono venuto qui a
dirti, io vorrei portare Vivian con me "
" Cosa? no, tu non puoi farmi questo, no "
" E
anche mia figlia, e la voglio con me "
" Tu
vuoi portarla con te solo per punirmi, per quello che ti ho fatto "
" Io non rinuncerò a mia figlia e se necessario domani
stesso parlerò con degli avvocati "
" Tu
non parli sul serio "
"
Sei tu che ci hai messo in questa situazione, e se poi porto Vivian con
me ti rimane sempre un altro figlio con la quale consolarti "
Ian alludeva al figlio di Macon e Kris e la ragazza a quelle parole gli
mollò uno schiaffo.
E Ian ricambiò mollandogli anche lui uno schiaffo e Kris non
se lo aspettava, Ian non gli aveva mai messo le mani addosso fino a
quel momento.
"
Sarà meglio che vada, avrai mie notizie "
Ian uscì arrabbiato e Kris rimase nuovamente da sola.
La
sera stessa...
Kris non riusciva ancora a credere a ciò che era successo
con Ian quella mattina.
Prese le chiavi della macchina e raggiunse l'appartamento dove lui
alloggiava.
Arrivata bussò con decisione e quando gli aprì
lei entrò di scatto sorprendendolo.
"
Che ci fai qui? come mi hai trovato? "
"
Tua madre mi ha detto dove stavi a quanto pare non le hai ancora detto
che ci siamo... insomma hai capito, mi ha detto anche che Vivian
è lì con lei perchè tu dovevi
sistemare alcune questioni col lavoro... in Italia, quindi hai
accettato? "
" Si, ho deciso di accettare, non c'è più nulla
qui per cui valga la pena di restare, non ti devo spiegazioni, non
più, e adesso vattene! "
"
No, non me ne vado senza aver prima chiarito, davvero vuoi gettare via
tutti questi anni insieme? "
"
Ancora insisti? "
" Quelle tue parole di oggi non mi avevano convinto e forse ora
sò il perchè, sei stato da Macon vero? "
"
Non so di cosa stai parlando "
" Lo
sai che è partito? se ne è andato, ma non mi
sembri tanto sorpreso "
"
Non ho nulla a che fare con quell'idiota , e ora vattene , ho da fare "
" Sei stato tu a fargli quell'ematoma sul viso vero? ma non mi
è ancora chiaro del perchè sia partito "
Ian la prese per un braccio e la indirizzò verso la porta,
lei si dimenò.
"
Non me ne vado "
" Ti
stai rendendo ridicola ma non te ne accorgi? "
"
Sono pronta a ridicolizzarmi per te "
" Perchè non accetti che è finita!
sarà stato il destino a mettere Macon sulla nostra strada,
ci pensi? "
"
Macon non esiste più, è partito "
" Ah
è così lui è partito e vorresti
consolarti con me? "
" Non dire schiochezze "
"
No, tu sei schiocca, ti porta a letto e ti molla con un figlio, solo tu
potevi trovarti uomo peggiore "
"
Adesso basta "
" Ad ogni modo non credo che la nostra storia sarebbe durata, ho
conosciuto una persone in Italia, mi sta aspettando " disse Ian facendole
mancare il respiro.
" Stai scherzando vero? "
Kris si liberò dalla stretta e
rientrò in casa sotto lo sguardo spiazentito di Ian.
"
Pensaci, forse era destino che comparisse nella nostra vita, almeno mi
ha aperto gli occhi, ed è ora che lo faccia anche tu,
perchè non abbiamo un futuro insieme "
" Io
non credo nel destino, il futuro ce lo creiamo da soli ed io sono
sicura di essere qui adesso perchè ti amo! e so che mi ami
anche tu, l'amore non svanisce da un giorno all'altro "
"
Non te ne approfittare, smettiamola qui "
Ian era sempre più vicino a Kris.
Kris lo prese di sorpresa e lo baciò.
All'inizio lui si scostò ma lei lo baciò
nuovamente nonostante lui non volesse, ma poi l'amore prese il
sopravvento e sempre con più trasporto Ian
ricambiò.
I due fecero l'amore, e Kris era disposta a tutto pur di riprendersi
Ian.
Forse non tutte le sue speranze erano perdute.
CONTINUA
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Capitolo 7 *** Errori ***
ERRORI
Kris
era a letto e Ian era in piedi di fronte alla finestra, di spalle.
" Ian
"
"
Sarà meglio che ti vesti e te ne vai "
" E
quello che è successo? "
" E'
stato un errore, che non si dovrà ripetere mai
più "
Kris iniziò a vestirsi e Ian decise di lasciare
l'appartamento.
"
Dove vai adesso? "
"
Vado a prendere Vivian e al mio ritorno non voglio trovarti qui "
concluse lui uscendo quando il cellulare di lei squillò.
"
Pronto "
"
Signorina Reed chiamo dallo studio del dottor Martin, dovrebbe venire
domani mattina allo studio per una questione urgente "
"
Avevamo appuntamento giovedì, qualcosa non va? "
chiese lei ansiosa.
"
Niente di grave ma è una questione che è meglio
parlarne da vicino "
" Ok,
domani verrò allo studio " concluse
riattaccando.
L'indomani Kris era lì.
"
Allora dottore non mi tenga sulle spine, qualcosa non va? "
"
Kristin nulla di cui preoccuparti, la gravidanza procede bene, ma io
sono mortificato, alcune schede non so come si sono scambiate comprese
la sua "
"
Non capisco, cosa sta cercando di dirmi? "
" Che
c'è stato un errore nei calcoli, lei è incinta di
12 settimane "
"
Cioè facendo i calcoli sarei rimasta incinta quando? "
"
Metà giugno "
Kris era incredula a quella notizia, quell'affermazione del dottor
Martin voleva dire solo una cosa: che il figlio che aspettava non era
di Macon, ma di Ian.
Macon l'aveva conosciuto solo a Luglio, e quindi era già
incinta e non stressata come lei credeva.
Adesso vedeva tutto con molta più chiarezza.
Adesso le si era aperta una speranza sul suo futuro con Ian.
"
Signorina Reed sono mortificato per quest'errore "
" Non
si scusi dottore, anzi mi ha dato un ottima notizia, forse non
è tutto perduto " concluse lei uscendo dallo
studio, rimanendo il dottor Martin confuso.
Ora nella sua mente esisteva solo il pensiero che doveva riprendersi
Ian.
Adesso che sapeva che il figlio che aspettava era suo.
Kris aveva avuto una
buona notizia dal dottor Martin, il figlio che aspettava non era di
Macon come lei credeva, ma era di Ian.
Questa notizia l'aveva sollevata, nonostante avesse provato attrazione
fisica per Macon, fu contenta di sapere che il bambino era di Ian.
Adesso ne aveva avuto la conferma, Macon era stata solo una parentesi
nella sua vita, ma colui col quale voleva passare il resto della sua
vita era Ian.
In quel momento anche se era arrabbiato con lei, Kris non si sarebbe
data per vinta e se lo sarebbe ripreso.
La notte che avevano appena passato insieme ne fù la
conferma, Ian era ancora innamorato di lei.
Kris si recò a casa di Rebecca per raccontarle cosa era
appena accaduto.
Arrivata all'appartamento della rossa decise di farle un improvvisata e
quindi prese dalla sua borsa la chiave che le aveva regalato l'amica ed
entrò.
Kris arrivò alla camera di Rebecca che probabilmente stava
ancora dormendo:
"
Rebecca sveglia! oh mio Dio! " imprecò Kris
portandosi le mani agli occhi per coprirli.
Entrando aveva sorpreso l'amica nel letto insieme a Josh, che al solo
vederla si coprirono di scatto.
"
Kris, ma che ci fai qui? " domandò la rossa
imbarazzata coprendosi con un lenzuolo.
"
Scusami Becky, forse è meglio che ti aspetti in salotto " disse
uscendo dalla camera sempre con gli occhi coperti.
Pochi minuti dopo sia Rebecca che Josh la raggiunsero... vestiti.
"
Josh ti chiamo più tardi e ci vediamo a pranzo ok? "
" Ok
tesoro, a presto Kris " salutò Josh prima di
uscire.
" Oh
mio Dio Becky scusami tanto, volevo farti una sorpresa e ti ho beccata
in fragrante "
"
Dovevi vedere la tua faccia "
"
Non prendermi in giro, e lasciami dire che ti faccio i miei
complimenti, Josh è attrezzato proprio bene "
" Ma
come siamo allegre stamattina, ne deduco che ieri è andata
bene con Ian "
"
Insomma, ma adesso siediti che quello che devo dirti ha
dell'incredibile "
Kris accompagnò l'amica in salotto.
"
Allora: ieri sera sono andata a parlare con Ian come mi avevi
consigliato, ed è successo che siamo finiti a letto insieme "
" Tu
e Ian? allora ti ha perdonata "
"
Non proprio, mi ha detto che quello che era successo non si
dovrà ripetere "
"
Però per finire di nuovo a letto con te prova ancora
qualcosa, e da qui immagino che deriva la tua felicità "
Kris si avvicinò all'entrata che portava sulla veranda
osservando il mare calmo e blu di quella mattina.
"
Si, è quello che penso anche io, Ian prova ancora qualcosa
per me, mi ha anche detto che ha conosciuto una persona in Italia, ma
io non gli credo, lo conosco e so che lo ha detto solo per allontanarmi
e ora che ho avuto questa bella notizia dal dottor Martin sono disposta
a tutto per riaverlo, non so come sia successo ma hanno
scambiato degli esami compresi i miei e quindi quando ho conosciuto
Macon a giugno ero già incinta, capisci? "
Rebecca parve confusa.
"
Cioè stai cercando di dirmi che il figlio che aspetti... "
"
... E di Ian! questo vuol dire che non tutto è perduto,
stasera gli racconterò tutto "
"
Wow cocca, se non saresti stata tu a dirmelo non ci avrei mai creduto "
" Quando ho avuto questa notizia ne sono stata sollevata sai? quella
con Macon è stata solo un attrazione fisica, e quando il
dottore mi ha detto che il bambino è di Ian, ne sono stata
contenta, questo fa di me una brutta persona? insomma se il figlio
fosse stato di Macon "
Kris non prosegui lasciando la frase a metà, mentre Rebecca
alzandosi dal divano la raggiunse.
"
Pensi che se il figlio fosse stato di Macon non lo avresti amato
abbastanza? io credo che a prescindere da chi fosse stato il padre lo
avresti amato in egual modo lo stesso, ma sapendo che è di
Ian lo amerai sapendo che è stato frutto del vostro amore "
"
Si, è proprio come dici sai? però devo ripetere
che sono contenta che è figlio mio e di Ian, e non vedo
l'ora di dirglielo stasera "
Kris era felicissima e anche Rebecca era felice per l'amica, forse non
tutto era perduto.
"
Spero davvero che le cose tra te e Ian si sistemino e a proposito, io e
Josh abbiamo finalmente una data, ci sposeremo a fine ottobre "
" Wow
Becky, sono davvero felice per voi "
" Abbiamo deciso per allora così potremmo fare una luna di
miele prolungata fino a Natale, e non fare
quella faccia, magari prima di allora tu e Ian avrete fatto la pace e
anche tu sarai una donna sposata "
" Lo
spero proprio "
Quella Sera
La sera stessa Kris andò nuovamente da Ian.
"
Mammina sono felice di rivederti " disse la bambina
correndole incontro.
"
Anche io tesoro mio "
"
Che ci fai qui, mi pareva di essere stato abbastanza chiaro "
" Mammina mangi con noi? "
" Si, perchè non mi inviti a restare a cena? non
puoi dire di no a Vivian "
Ian era appena stato incastrato, come aveva detto Kris non poteva dire
di no a sua figlia e quindi accettò.
" La
cena è ottima " disse Kris provocandolo per
farlo parlare.
"
Si, è ottima " disse, e queste furono le uniche
parole che Ian disse per tutta la cena mentre la piccola Vivian
raccontò a Kris come avesse passato questi giorni con il
padre e la nonna.
Finita la cena Ian mise la piccola Vivian a letto.
"
Beh ora che hai finito di cenare puoi anche andartene "
" Ian aspetta "
"
Kris cosa ti è preso stasera? credi che non mi sia accorto
del tuo comportamento? "
" Di
che parli? sono sempre la stessa "
"
Credi che quello che è successo ieri notte cambi forse
qualcosa? "
Kris gli si parò di fronte bloccandolo prima che
arrivasse alla porta per farla uscire.
"
Ian ho bisogno di parlarti "
"
Non voglio ascoltarti, domani ho una cosa da fare e non voglio fare
tardi "
"
Quello che devi fare può aspettare "
" Ti
prego va via, sennò sarò costretto a farti uscire
con la forza "
" Ok
allora, fallo " disse lei in tono di sfida.
" Ti
stai rendendo davvero ridicola "
" Io
non ti lascerò uscire dalla mia vita , di nuovo "
"
Non esiste una vita insieme se non te ne sei ancora accorta "
" Si , invece, è vero, ho sbagliato ma succede a tutti
sbagliare o no? "
"
Beh lasciami dire che nel tuo caso non lo chiamerei errore "
" E
vero e me ne sono pentita, se potessi tornare indietro cancellerei
tutto, devi credermi, io amo te Ian e voglio sposarti per passare il
resto della mia vita con te e i nostri figli "
Ian a quelle parole la guardò negli occhi.
"
Figli? mia figlia sta dormendo nella stanza accanto, e non sa che
aspetti un fratellino da un bastardo che chissà
dov'è "
" E
tuo figlio "
" Ma
che stai dicendo? tu sei pazza "
"
Stamattina sono stata dal dottor Martin, sono incinta di 12 settimane,
non capisci Ian? il figlio che aspetto è tuo "
Kris lo guardava immobile aspettando una sua reazione.
Ian rimase zitto pochi secondi assorbendo nella mente la
concretizzazione di quella sua affermazione.
"
Ian, parlami, dì qualcosa, hai sentito quello che ti ho
detto? "
"
Non ci credo, tu lo dici solo perchè ti senti davvero in
colpa e vuoi farmi credere che il figlio è mio solo
perchè Macon ti ha piantata andando via "
" Tu non dici sul serio vero? mi ritieni davvero così
perfida da inventare una balla del genere? "
" Io
ti ritengo capace di tante cose, e adesso vattene "
Ian la scostò da sè e apri la porta per farla
andare via.
Kris non avrebbe mai creduto che lui potesse pensare cose
così cattive sul suo conto, forse stavolta non c'era davvero
possibilità di un ritorno da parte di Ian.
Questa cosa la lasciò nella più disperata
sconsolazione, ma si era ripromessa di combattere per riaverlo e non si
sarebbe fermata di fronte a nulla, neanche alle parole che Ian le
diceva, parole dettate dalla rabbia.
Questa era la sua decisione.
" Ok
vado via, ma non finisce certo qui "
La
Mattina Seguente
La mattina seguente decise che era arrivato il momento di giocarsi il
tutto per tutto con Ian, e decise quindi di raggiungere la sua
abitazione.
Arrivata vide che non c'era ma vi trovò sua suocera che
stava sistemando l'appartamento.
"
Kris come mai qui? "
" Maggie, dov'è Vivian? "
" L'ho accomagnata a scuola stamattina, te l'avrei portata a casa oggi
pomeriggio "
"
Maggie, io stavo cercando Ian "
"
Ian? Ian è partito stamattina presto per l'Italia non te
l'ha detto? "
"
Come partito? "
"
Si, doveva completare un lavoro, ma cosa succede tra voi due? credi che
non me ne sia accorta? Vivian che dorme da me, Ian che prende un nuovo
appartamento, che succede? "
Kris non era pronta a confidare cosa in realtà era successo
a sua suocera.
E a quanto aveva capito neanche Ian gli raccontò nulla.
" Io
e Ian abbiamo litigato, non te l'ha detto? "
" Mi
ha accennato solo che per il momento eravate separati, ma non mi ha
detto il motivo e qualunque sia spero che lo risolviate presto "
"
Sono incinta "
" Oh
ma questa è una bellissima notizia, Ian lo sa? "
disse Maggie euforica abbracciandola.
" Io
devo assolutamente parlare con Ian "
"
Qualunque cosa sia successa, conosco mio figlio, appena
saprà che sei incinta ne sarà felice l'
arrabbiatura gli passerà e sarà lui che
verrà da te a sistemare le cose, lui è davvero
innamorato di te "
" Lo
so, anche io lo amo ed è per questo che devo risolvere la
cosa subito "
" Che
vuoi dire cara? "
Kris era più decisa che mai riguardo Ian.
"
Maggie ho un enorme favore da chiederti "
" Se
posso aiutarti, dimmi "
"
Dovresti tenermi Vivian per qualche giorno, devo vedere assolutamente
Ian "
"
Che intenzioni hai ? "
" Io
devo partire per l'Italia, o adesso o mai più "
" Ma
nella tua condizione non credo tu possa "
" Non
mi importa, oggi stesso chiamerò il dottor Martin e mi
farò dare il permesso, se non ci vado adesso avrò
perso Ian per sempre "
Maggie le si avvicinò e le prese le mani tra le sue.
" Se
è questo che pensi e sei decisa a fare, hai tutto il mio
appoggio cara, questo che tu provi si chiama amore e sono
più che sicura che il tuo viaggio non sarà
invano, mio figlio ti ama veramente, và a riprenderti il tuo
amore "
"
Grazie Maggie sapevo che mi avresti capita "
" Il cuore di una madre sente certe cose, mio figlio sarà
felice solo insieme a te "
Kris era convinta più che mai a riprendersi l'amore della
sua vita e avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui non badando alle
conseguenze.
Quella sera Kris ebbe una telefonata di Rebecca la quale
raccontò tutto.
"
Kris sei sicura di volerlo fare? "
"
Più che sicura Becky, fosse l'ultima cosa che faccio "
"
Non parlare così che mi spaventi, e cerca di ritornare in
tempo che devi farmi da damigella "
"
Ritornerò in tempo, sana e salva e con Ian, su questo puoi
scommetterci "
"
Sta attenta mi raccomando "
" Lo
farò, grazie per l'appoggio Becky, non sai quanto
è importante per me "
"
Ma figurati, sei la mia cocca e voglio solo che tu sia felice, beh vado
a finire i preparativi per il matrimonio, non sai che fatica "
"
Immagino, a presto Becky " concluse riattaccando.
Il
Giorno Seguente
Il giorno dopo Kris si
era fatta dare il permesso
dal dottor Martin di poter prendere l'aereo nonostante le sue
condizioni.
La ragazza era in aeroporto insieme a sua suocera e Vivian che la
salutò prima di partire per l'Italia.
Italia-Roma
Kris era finalmente atterrata nel bel paese, Roma, la città
eterna, non era la prima volta che ci metteva piede, ci era stata
qualche tempo fa quando mosse i primi passi nel mondo della moda
insieme a sua madre Vivian.
Su indicazioni di Maggie cercò di raggiungere quanto prima
l'appartamento dove risiedeva Ian.
Erano quasi le nove di sera, l'aria era frizzantina e Roma era una
città movimentata, la ragazza arrivò
all'appartamento di Ian e senza pensarci due volte bussò.
Ad aprirle trovò una bellissima ragazza dagli occhi di
ghiaccio, bruna e di bell'aspetto che le ricordava tanto...lei.
Osservandola non poteva fare a meno di pensare che Ian forse le aveva
detto la verità, forse era lei la misteriosa donna che lo
stava aspettando?
"
Desidera? " domandò con un bell'accento
italiano.
" Io,
devo aver sbagliato, cercavo l'appartamento di Ian Carson "
" Si
è questo, entra "
Kris accettò l'invito della ragazza ed entrò
facendosi già mille pensieri in testa.
" Ian
è in casa? " domandò Kris
osservandola dalla testa ai piedi con una punta di gelosia.
" No,
ma rientrerà tra poco, vuoi bere qualcosa? "
" No,
grazie "
" Tu
devi essere Kris " disse la ragazza cogliendola di
sorpresa.
Come faceva a conoscere il suo nome?
" Tu
come fai a sapere il mio nome? chi sei? "
" Mi
chiamo Giulia e sono l'assistente di Ian, ti chiederai cosa ci faccio
qui nel suo appartamento "
" In
effetti, si, è quello che mi stavo chiedendo "
" Ian
in sua assenza mi ha prestato il suo appartamento per una festa, il mio
monolocale ha subito un piccolo incidente con delle tubature, stavo
solo ripulendogli la casa, sai ho ricevuto una promozione "
Kris non si fidava affatto di quel viso angelico.
" Mi
gira la testa, mi posso sedere? "
"
Certo, vuoi un bicchiere d'acqua? "
"
Sono incinta "
"
Come? sei incinta e sei partita? " domandò
Giulia dalla cucina dove le portò un bicchiere d'acqua.
"
Sono qui per Ian, il bambino è suo "
" Se
sei venuta fin qui per lui è proprio fortunato "
" Tu
lavori insieme a lui? "
" Io
e Ian lavoriamo ormai a stretto contatto da un mese, è
davvero un ragazzo fantastico " confessò lei
sedendosi accanto a Kris.
"
Quindi passate la maggior parte del tempo insieme? state insieme?"
" A
volte ci è capitato di passare nottate intere per finire un
lavoro, ma adesso non trarre strane conclusioni, sei tu la donna che
ama "
"
Te lo ha detto lui? "
"
Come pensi che conosca il tuo nome? appena ti ho vista lì
fuori la porta ho capito subito chi eri dalla descrizione che lui mi ha
fatto, non ho mai visto tanto amore in quelle parole che ha speso su di
te , sei una ragazza fortunata Kris, Ian è speciale ,
tienitelo stretto "
"
Non credo sia tanto facile, ho commesso un errore e adesso lui non ne
vuole più sapere di me " raccontò
Kris disperata.
In quel momento si chiese se avesse fatto bene a partire.
" Io
credo che ci sia ancora qualche speranza e so che lo pensi anche tu
altrimenti adesso non saresti qui "
"
Grazie "
In quel momento un rumore di chiavi nella serratura lasciò
capire che Ian stava rientrando e dal salotto Giulia lo raggiunse
andandogli incontro.
"
Finalmente sei ritornato "
"
Giulia credevo fossi già andata via a quest'ora "
"
Già, ma mi hanno trattenuta, c'è una visita per
te "
Giulia accompagnò Ian in salotto dove c'era Kris ad
aspettarlo.
Il ragazzo era incredulo di vederla lì, era davvero l'ultimo
luogo dove si aspettava di vederla.
" E
ora che io vada, il mio lavoro qui è finito, è
stato un piacere conoscerti Kris - salutò la
ragazza , poi rivolta a Ian prima di andarsene gli disse - Sei un uomo
molto fortunato "
I due rimasero da soli.
" Che
ci fai qui Kris? "
"
Sono venuta per te Ian "
"
Kris ti prego "
"
Devi lasciarmi parlare Ian, adesso ho preso una decisione "
" Di
che decisione parli? "
" Io
voglio te e soltanto te e non me ne andrò di qui finche non
ci sarò riuscita, non posso perderti, almeno non senza
lottare "
Kris aveva appena preso la sua decisione, era lì per Ian e
per salvare il loro amore e la loro famiglia ed è
ciò che lei avrebbe fatto a qualsiasi costo.
"
Kris dove hai lasciato Vivian? "
"
Vivian è con tua madre, mi ha detto lei dove trovarti e ora
parliamo di noi "
" Non
esiste più nessun noi, possibile che non te ne renda conto? "
"
Aspettiamo un bambino Ian, è tuo figlio "
"
Ancora con questa storia, non è mio figlio "
" Si
che lo è "
"
Sono stanco, è stata una giornata dura, voglio solo
riposarmi "
" Non
posso credere che tu non voglia accettare che il bambino è
tuo, non ti ho detto mai bugie, dovresti saperlo e non
inizierò di certo ora "
Kris gli si avvicinò ad un centimetro dal suo viso e
iniziò ad accarezzarlo.
"
Smettila "
"
Giulia mi ha detto tutto, lo so che tu mi ami ancora "
" Io
non posso, non posso farlo Kris " disse lui discostandosi.
"
Allora lascerai vincere il tuo orgoglio? e rinunciare a me per sempre? "
"
Rispondi a una domanda, se io ti avessi tradito tu come reagiresti? "
Kris era davvero disperata nel comprendere che forse Ian non l'avrebbe
mai perdonata, conosceva il suo ragazzo e sapeva quanto fosse
orgoglioso e difficilmente avrebbe cambiato idea.
Le lacrime iniziarono a rigarle il viso, e aveva la testa pesante.
" Non
hai una risposta a quanto vedo "
" Io ti amo "
" L'amore non basta, in un rapporto deve esserci anche rispetto e tu me
ne hai mancato anche troppo Kris, tu e quel bastardo, se penso che ...
lasciami solo ti prego "
Kris avvertiva quanto Ian stesse soffrendo per causa suae
questo la faceva stare male.
" Ian guardami negli occhi e dimmi che non mi ami "
" Io non posso amare una persona come te, credevo di aver trovato
finalmente la persona giusta per me ma mi sono sbagliato, sinceramente
non so più cosa io provi per te , ma so che per il momento
voglio starti lontano, non ce la faccio a vederti "
"
Io, non ce la faccio, non mi sento bene " disse mentre
improvvisamente le venne un mancamento svenendo tra le braccia di Ian.
"
Kris, Kris stai bene? rispondimi! Kris "
Ian la chiamò in preda alla paura, la prese tra le braccia e
la poggiò stesa sul divano.
"
Rispondimi ti prego "
Ian l'amava con tutto sè stesso e la paura di perderla
offuscava la sua mente.
"
Ian, qualcosa non va "
Furono le uniche parole che lei riuscì a dire mentre
accennava al ventre, sentiva che qualcosa nella gravidanza non andava e
dopo... il buio totale.
CONTINUA
|
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Capitolo 8 *** Decisioni ***
DECISIONI
Kris si svegliò in un letto d'ospedale, Ian l'aveva portata
di corsa lì dopo che lei aveva perso i sensi svenendo tra le
sue braccia.
La vista le si fece nitida a poco a poco che riprendeva i sensi, di
fianco a lei su una sedia c'era Giulia.
"
Giulia " chiamò ridestandosi.
"
Kris ti sei svegliata, come ti senti? "
"
Dov'è Ian ? "
" E
dovuto correre a lavoro, gli hai fatto prendere un bello spavento "
" Lui
mi ha portata qui? "
" Ha
detto che gli sei svenuta tra le braccia "
" L'unica cosa che mi ricordo e che stavo parlando con lui e poi il
buio "
Kris pensando ad Ian aveva discosto per un attimo il pensiero dallo
stato in cui si trovava, fece uno scatto dal letto quasi a ricordarsi
in un botto:
"
Come sta il bambino? " domandò in preda
all'ansia.
" Sta
calma Kris , non devi agitarti " rispose Giulia
preoccupandola ulteriormente.
In quel momento entrò un dottore che le raggiunse.
"
Finalmente svegli, come si sente signorina? "
"
Dottore come sta il mio bambino? " chiese agitata.
" Il
bambino per fortuna sta bene, è tutto regolare ma lei adesso
deve stare distesa e riposare, vogliamo essere sicuri che sia tutto a
posto entro la fine della serata, faremo un altra ecografia per
accertarci, ma lei resti tranquilla, lo sa che ha rischiato molto a
prendere un aereo? "
"
Ha ragione il dottore Kris, l'unica cosa che devi fare è
rimanere calma e distesa... beh, ora che mi sono assicurata che stai
bene, devo scappare a lavoro, dirò a Ian che va tutto bene "
"
Giulia, grazie per essere stata qui con me "
" Ma
figurati, tengo molto a Ian, ora scappo a dargli la bella notizia, tu
riposati e guarisci presto "
Più
Tardi
Giulia raggiunse Ian a lavoro.
" Ehi
bel giovanotto eccomi " disse lei raggiungendolo e
baciandolo sulla guancia.
"
Giulia grazie per essere stata con Kris "
" Ma
figurati, a proposito sta bene, sia lei che il bambino " informò
quando lui si incupì.
"
Sono contento che lei stia bene "
"
Lei? " domandò Giulia notando che aveva parlato
al singolare.
" E
una storia complicata "
" Ian
ci conosciamo da poco e non pretendo che tu ti confida con me, e
sinceramente non so cosa sia successo tra di voi, ma se lei
è venuta fin qui nelle sue condizioni ed ha rischiato la
vita è perchè ci tiene a te "
Ian restò in silenzio, poi fu lei a parlare.
" Beh non
è facile perdonare un tradimento " disse Giulia quando
Ian la guardò spiazzato, aveva colto nel segno.
" Te lo ha detto Kris? "
" No, e non
guardarmi così, non bisogna andare tanto lontano con la
fantasia, quando due persone si allontanano amandosi come voi c'entra
solo un terzo incomodo "
" Mi ha
tradito - confessò
Ian -
Io sinceramente non sò cosa provo per lei in questo momento "
" Non è una situazione facile, adesso ti senti confuso,
frustato, come se in un attimo ti fosse caduto il mondo addosso e non
sai se riesci a contenere tutto quel peso "
" Sembri conoscere molto sull'argomento "
" Ho
vissuto una situazione simile e quando volevo sistemare le cose era
già troppo tardi "
" Che è successo? oh, scusa non dovrei neanche chiedertelo "
Giulia si sedette seguita da Ian su una delle sedie
lì vicino.
" Non ti preoccupare, parlarne per me non è un problema, il
mio fidanzato mi tradì, una mattina tornai a casa
perchè avevo dimenticato la borsa e sorpresi lui e la mia
migliore amica a letto insieme, non ci vidi più dalla rabbia
e scappai via, lui per una settimana mi veniva dietro dichiarando che
si era pentito e che mi amava, ed io orgogliosa non ne volevo sapere,
ma poi l'amore che provavo per lui prese il sopravvento e decisi di
perdonarlo, ma non riuscì a fare quella chiamata, il giorno
dopo mi decisi e andai a casa sua ma venni a sapere che lui era morto
in un incidente, aveva accettato un lavoro fuori città e
decise di andarsene per colpa mia, ma fù troppo tardi se lo
avessi chiamato il giorno prima tutto ciò non sarebbe
accaduto "
Giulia si fece prendere dalle emozioni nel ricordare ciò,
era in lacrime e Ian la consolò.
" Mi
dispiace tanto "
" So che non dovrei intromettermi ma, il tradimento che hai subito
è recente e questo ti ha destabilizzato ma non commettere il
mio stesso errore, sei ancora in tempo, và da Kris "
" Non ce la faccio adesso a vederla "
" Se ti va di parlarne io ci sono, sai che sono diplomata in
psicologia? "
" E come mai lavori nella fotografia? "
" Non faceva per me, ho solo accontentato un desiderio dei miei
genitori, ma poi mi sono detta che dovevo inseguire i miei sogni, e
così ho fatto "
Giulia si riprese dalle
lacrime e si asciugò il viso.
"
Allora penserai a ciò che ti ho detto? "
" E
una situazione particolare "
" Lui adesso
dov'è? il terzo incomodo dico, a New York? "
" Lui
è partito quando la situazione si è complicata,
ha fatto la scelta giusta "
" E
davvero fortunata Kris ad avere un uomo come te nella sua vita, ed ha
sbagliato si, ma alla fine è venuta da te "
"
Questo non cambia le cose "
" Per
come la vedo io, mi hai detto che questo amante è partito,
Kris poteva benissimo prendere un aereo e raggiungerlo, ma non lo ha
fatto, mentre per venire da te non ci ha pensato due volte "
Ian restò in silenzio.
"
L'ho ha fatto perchè si sente in colpa "
"
Certo che sei testardo, tu la ami ancora, vero? "
"
L'amore non basta a tenere insieme una coppia, ci vogliono fiducia e
rispetto e quando la fiducia viene tradita l'amore si disintegra e
muore "
" Quindi mi stai dicendo che non la ami più? "
" Sono confuso "
" Tu non vuoi
accettare il torto che ti ha fatto perchè sei talmente
innamorato da non sopportarlo e questo ti impedisce di perdonarla "
Forse Giulia aveva ragione, forse Ian era talmente innamorato di Kris e
non voleva cedere a quel sentimento per non sentirsi troppo vulnerabile
nei suoi confronti.
Quella sera all'ospedale
si ripresentò Giulia.
"
Giulia, ciao "
" Ti
ho portato qualcosa da mangiare "
" Ti
ringrazio , non ho mai sopportato il cibo d'ospedale ... Ian non
c'è? " domandò Kris presa dallo
sconforto.
"
Magari verrà più tardi "
" Non
verrà, ormai l'ho perso per sempre "
" Non
dire così, devi dargli tempo "
Mentre Giulia era a far visita a Kris , Ian era fuori la porta della
camera dove era ricoverata e senza farsi vedere origliò la
loro conversazione.
"
Deduco che sai il perchè non stiamo più insieme "
" Si,
me lo ha detto "
"
Chissà che opinione ti sarai fatta su di me "
" Io
non giudico nessuno "
"
Perchè sei qui? " domandò Kris con
voce più impostata verso Giulia.
"
Voglio solo aiutare Ian "
" Ti
sei innamorata di lui? "
" Wow
dritta al punto, ti dirò la verità, ho lavorato a
stretto contatto con Ian e mi sono presa una cotta per lui, si forse lo
amo, ma so di non avere speranza perchè lui ama solo te "
"
Questo te lo ha detto lui? "
" Non
ne ha avuto bisogno, glielo leggo negli occhi, se guarderebbe me in
quel modo sarei la donna più fortunata del mondo "
" Non
mi fido di te " disse Kris senza mezzi termini.
"
Neanche io mi fiderei di una che conosci appena e che ti aiuta invece
di provarci con lui e sperare che provi qualcosa per te "
"
Perchè lo fai? "
" Te
l'ho detto, io stimo molto Ian e se posso aiutarlo per renderlo felice,
lo farò, e se tu sei la sua felicità
proverò di tutto per convincerlo a prendere la strada
migliore "
Kris restò ammirata dalla forza di volontà della
ragazza.
" Ti
ho giudicata male, mi spiace per le cose che ho detto, e che non so
più che pensare arrivata a questo punto "
" Non
ti scusare, adesso devo andare, ci vediamo Kris "
"
Giulia, grazie " disse Kris mentre la ragazza la
salutò con un sorriso.
Mentre uscì dalla stanza , Giulia incorciò Ian.
"
Ehi, che sopresa, deduco che hai ascoltato tutto "
"
Solo l'essenziale "
" Dai
entra e non fare storie "
"
Giulia non so davvero come ringraziarti "
" Di
nulla, a domani "
Giulia lasciò l'ospedale e una delle infermiere
entrò per fare un ecografia a Kris.
Preparò tutto l'occorrente e mentre faceva la visita, Kris
non poteva credere a chi c'era sulla porta della stanza.
" Ian
" chiamò lei sorpresa e contenta nello stesso
istante.
" Lei
è un parente? " domandò la
dottoressa.
" Si,
è il padre del bambino " disse Kris coprendo
il silenzio di lui.
" Si
accomodi " invitò l'ostetrica mentre lui si
avvicinò e guardò il display che avevano di
fronte.
Kris e Ian osservavano dal monitor, la ragazza era emozionata e in
lacrime vedendo la loro creatura.
"
Beh, vedo che procede tutto bene, è al terzo mese di
gravidanza, ha concepito a metà giugno, questo è
il vostro bambino, adesso vi faccio sentire il suo cuoricino "
informò la dottoressa mentre a quelle parole Ian aveva avuto
la conferma che il bambino era suo.
Kris era in lacrime nell'ascoltare il cuore del suo bambino e Ian le
prese la mano, gesto che Kris non si aspettava e la strinse forte.
" La
gravidanza prosegue più che bene, e anche se ancora non si
vede bene credo che sia un maschietto, congratulazioni .... vi lascio
un pò da soli " concluse la dottoressa
lasciando momentaneamente la stanza.
"
Credevo non saresti mai venuto "
"
Volevo solo accertarmi che stessi bene "
" Hai
mandato Giulia per questo "
Ian non sapeva cosa dire.
"
Sono contenta che tu sia venuto "
" E'
un maschio " disse lui guardando il monitor.
" Si,
è un maschio, ed è figlio tuo, adesso lo sai che
non ti ho mai raccontato bugie "
"
Kris in questo momento sono troppo confuso "
" Ti
aspetterò, ti darò tutto il tempo che vuoi, ma
sappi che ti amo " affermò lei ancora una volta
stringendogli la mano.
La dottoressa ritornò.
"
Eccomi, allora gli esami sono più che perfetti, è
stato uno spavento momentaneo e se vuole ora stesso può
lasciare l'ospedale "
"
Grazie dottoressa "
"
Bene, congratulazioni per il vostro bambino, se viene con me le faccio
firmare delle carte per la dimissione " disse l'infermiera
rivolta a Ian che lasciò la stanza con lei.
" Le
faccio i miei complimenti, lei è fortunata ad avere accanto
un uomo del genere " disse l'ostetrica con un sorriso.
" Si,
adesso lo so, sono davvero fortunata " concluse
Kris.
Ian dopo il lavoro andò a trovare Giulia nel suo
appartamento.
"
Ian? che ci fai qui? entra "
"
Giulia scusa se sono passato senza avvisare, ho bisogno di parlarti "
"
Accomodati pure, ti preparo un caffè "
Ian si sedette in salotto.
"
Sono stato da Kris ora lei è a casa è stata
dimessa "
"
Finalmente ti sei deciso, immagino la sua contentezza "
" Io
provo ancora qualcosa per lei, ma sono troppo orgoglioso per ammetterlo
prima a mè stesso che a lei "
Giulia lo raggiunse posando il vassoio col caffè sul tavolo
vicino al salotto.
" Da
quanto tempo state insieme? "
"
Quasi sette anni "
" Un episodio
successo in un momento particolare della vita non può
mandare all'aria una relazione costruita sulla fiducia e reciproco
rispetto "
" Non
posso lasciare che questo rovini la mia famiglia, presto
avrò un altro figlio, adesso lo so, è mio "
"
Sono davvero contenta per questo "
Ian restò a fissarla per un pò senza parlare.
" La
prima cosa da fare è far guarire le ferite e neutralizzare
la rabbia , cosi almeno potrai comunicare con Kris senza ucciderla con
lo sguardo, così si potrà riparare la fiducia che
è stata tradita "
"
Come posso riuscirci? "
" Beh
la risposta è nell'impegno che ci metterai "
" Il
risentimento potrebbe ripresentarsi spesso "
"
Probabile, ma se farai vincere l'amore non dovrai preoccupartene "
Ian era affascinato da Giulia.
"
Grazie per esserci sempre "
" Ma
figurati "
"
All'ospedale quando hai parlato con Kris , non volevo origliare ma l'ho
fatto "
" E
hai sentito tutto lo so " chiese Giulia riferendosi anche
ai sentimenti che aveva confessato di provare per lui.
" Si,
Giulia tu sei una ragazza magnifica e vorrei provare le stesse cose per
te se non... "
" ...
Se non ci fosse Kris "
"
Troverai sicuramente un uomo che ti amerà per i tuoi pregi,
sei meravigliosa "
" Non
elogiarmi troppo che potrei crederci "
" Tu
devi crederci, non saprei cosa avrei fatto senza di te "
" E
stato un piacere per me aiutarti, è ora che farai? partirai
con Kris? "
" Non
lo so, dovrei dare la risposta definitiva per il lavoro
stabile, e non posso certo far tornare Kris a New York da sola, in
più c'è nostra figlia lì "
Giulia gli prese le mani tra le sue.
"
Devi partire, và a casa con Kris da tua figlia, è
poi decidi cosa fare col lavoro, io ho una buona influenza sul boss e
posso convinverlo a darti un permesso "
" Sei
una vera amica " rispose lui abbracciandola.
" Ora
va da Kris, avrete molto di cui parlare "
"
Grazie Giulia "
Ian ritornò da Kris nel suo appartamento.
"
Grazie Ian per ospitarmi stanotte a casa tua, non avrei saputo
dove andare e domani mattina ho il volo per New York "
"
Vuoi mangiare qualcosa? "
"
Qualunque cosa hai per me va bene "
Ian raggiunse la cucina.
"
Ian, possiamo parlare? "
"
Okay parliamo " rispose lui sorprendendola raggiungendo il
salotto.
"
Inizio io " propose Kris.
"
Come vuoi "
"
Bene, sarò ripetitiva ma ho commesso un errore e me ne pento
"
" Per
me non esistono errori, esiste quello che fai e che non fai "
" Si,
hai ragione e non ho giustificazioni per quello che ti ho fatto "
" No,
non ne hai "
Kris era davvero a pezzi per aver distrutto Ian, sapeva con certezza
che lui la amava e anche lei.
"
Ho imparato dai miei errori e so che non è una
giustificazione ma questo mi ha accertato che sei tu l'amore della mia
vita "
" E doveva
essere Macon ad aprirti gli occhi? "
" Io
non ho parole, davvero, e se decidi di non perdonarmi lo
accetterò, non posso neanche immaginare come ti sia sentito
e come ti senti adesso "
Ian la guardava finalmente in volto.
" Mi
è crollato il terreno sotto i piedi e la mia vita di piccole
certezze è finita, Giulia mi ha raccontato una cosa e adesso
mi chiedo se qualcosa della nostra storia potrà essere
recuperato, se i pezzi della nostra storia potranno essere rimessi
insieme "
A quelle parole Kris le si avvicinò e gli prese le mani.
" Io
ti chiedo solo di provarci, magari possiamo consultare uno specialista,
so che ho ferito il tuo orgoglio e so anche che non posso obbligarti,
ci si perdona in due e forse neanche io ho ancora perdonato me stessa,
ma ti assicuro che è te che amo "
Kris più la osservava e più sentiva dentro di lui
che lei gli stava parlando con sincerità.
" Non
ti prometto niente, mi serve del tempo "
"
Quanto te ne serve te lo concedo "
"
Avrò modo di valutare la cosa, ora è meglio
riposare, domani abbiamo un volo da prendere "
Kris non poteva credere a quelle sue parole.
"
Torni a New York? "
"
Torniamo a New York, nostra figlia ci sta aspettando "
Kris non poteva che essere più che felice di sentire quelle
parole dalla bocca di Ian e lo abbracciò forte, e lui
ricambiò la stretta di quell'abbraccio.
Continua
|
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Capitolo 9 *** Il Fidanzamento ***
IL FIDANZAMENTO
Quella mattina Kris stava aspettando che
Ian finisse di
preparare l'ultimo bagaglio per ritornare a New York.
Si sentiva felice di ritornare a casa insieme a lui, anche se non aveva
la totale conferma che Ian la perdonasse, le faceva stare bene il
pensiero che almeno ci avrebbe provato.
Ormai nella sua mente contava solo questo e Macon era ormai un lontano
ricordo, un capitolo della sua vita che voleva dimenticare.
A destarla dai suoi pensieri ci fu il campanello della porta, era
Giulia.
"
Giulia, entra " invitò Kris.
"
Giulia, ti stavamo aspettando " disse Ian raggiungendole
in salotto.
"
Sono riuscita a farti dare quel permesso "
"
Grazie, sei un angelo "
"
Spero solo che penserai bene ad accettare questo lavoro, sei uno dei
migliori nel tuo campo e potresti arrivare molto in alto "
" Ci penserò, te lo prometto "
"
Non metterci troppo e magari al tuo ritorno sarete in quattro "
disse Giulia con un sorriso verso Kris.
"
Si, chi può dirlo " rispose Ian ottimistico.
"
Beh, è ora, mi mancherai molto "
" Mi
mancherai anche tu, ma non abituartici, potrei tornare molto presto " disse
Ian abbracciandola.
" Ti
prendo in parola sai? "
"
Ian potresti portare le valigie in taxi? vorrei salutare Giulia " disse
Kris facendogli capire di restare da sole.
"
D'accordo, non ci mettere molto, abbiamo l'aereo tra un ora, ciao
Giulia, a presto "
" Ti
auguro un buon viaggio, a presto "
Ian si chiuse la porta alle spalle facendole restare da sole.
"
Giulia ti volevo ringraziare "
" Ma
figurati, vedo qualche progresso da parte di Ian "
"
Si, è la cosa mi sorprende molto, non so cosa tu gli abbia
detto, ma grazie "
" Te l'ho detto, io non demordo, voglio solo che lui sia felice... e
che lo sia anche tu, meritate la felicità "
"
Spero proprio che le cose si sistemino "
" La
vita comporta errori, e per fortuna quasi tutti gli sbagli hanno una
soluzione "
"
Sei una ragazza meravigliosa, spero di rivederti presto "
" Lo
spero anche io, fate buon viaggio " concluse Giulia
abbracciandola.
New York
Ian e Kris erano finalmente tornati a casa, Vivian fu
molto contenta di rivederli.
"
Mammina, papino siete ritornati finalmente " disse
correndo tra le loro braccia.
"
Amore della mamma, quanto mi sei mancata " rispose Kris
stringendola sempre più.
"
Tesoro, un bacio al tuo papà non lo dai? "
" Te
ne do due "
Kris era davvero felice della scena che le si presentava davanti agli
occhi.
"
Cosa mi avete portato? "
" Oh
Dio, nella fretta non ho pensato a comprarti un regalo amore, ma la
mamma si farà perdonare , lo giuro "
" In
verità - disse Ian intromettendosi nella
conversazione - io
e la mamma lo abbiamo un regalo per te "
"
Davvero? che cosa papino? "
"
Però è una cosa che dovrai aspettare ancora un
pò per vederla "
Ian di sorpresa prese la mano di Kris cogliendola di sorpresa.
" La
mamma e io abbiamo una cosa da dirti " disse Ian quando
Kris lo ricambiò con un sorriso.
"
Dimmelo papino "
"
Vuoi dirglielo tu Kris? "
"
Si, tesoro mio, presto avrai un fratellino... contenta? "
" No
" disse lei imbronciata.
"
Non lo vuoi un fratellino, amore? "
"
Dopo vorrete più bene a lui che a me "
" Ma
non devi pensarlo neanche principessa, il papà e la mamma
sono contenti, tu no? "
" Mi
vorrete sempre bene? "
" Di
più " dissi rassicurandola.
"
Allora sono contenta "
Tutti e tre ci abbracciammo come una vera famiglia, anzi tra un
pò tutti e quattro!
Non mi sembrava vero tutto ciò che stavo vivendo.
Il
Giorno Seguente
"
Dove vai? " domandò Ian vedendo Kris
indossare la giacca.
"
Volevo passare da Becky, mi ha lasciato almeno quindici messaggi in
segreteria "
" Ok,
io resto qui con Vivian "
" Ok,
sarò di ritorno presto "
"
Sono contento di essere ritornato a casa "
"
Anch'io sono felice di vederti qui " dissi prima di
baciarlo sulla guancia e uscire.
Arrivata a casa di Rebecca le volevo fare una sorpresa, sperando di non
coglierla di nuovo sul fatto con Josh.
A mio rischio presi la chiave nella mia borsa e aprì
lentamente la porta :
"
Becky dimmi che sei vestita, ti prego " dissi
annunciandomi.
"
Kris? "
"
Sono proprio io, in carne ed ossa "
"
Cocca , vieni qui , fatti abbracciare "
Becky mi stritolò facendomi mancare il respiro.
"
Becky mi manca l'aria "
" Oh
scusami, e che sono troppo felice di vederti "
"
Sono tornata da poco dall'italia, scusa se non ti ho chiamata ma il
viaggio è stato faticoso puoi immaginare " dissi passandomi
una mano sul ventre.
"
Tranquilla l'importante è che adesso sei qui... in tempo per
il matrimonio " disse con entusiasmo.
"
Becky devo dirti una cosa "
"
Cosa? "
" Non
sono sola " le dissi facendole capire a cosa stavo
allundendo.
" Non
mi dire, Ian è con te? "
" Si,
è a casa e forse mi ha perdonata "
" Che
stronza che sei, alla fine ce l'hai fatta! e dimmi: come hai fatto a
convincerlo? "
" E'
una storia lunga che ti racconterò volentieri, a proposito
aspetto un maschio " le dissi mentre ci sedemmo sul divano
pronta a raccontarle tutto.
Settimane
Dopo
Era quasi passato un mese dal ritorno in Italia, io e Ian stavamo
riprendendo la nostra storia a poco a poco.
La mia gravidanza procedeva più che bene e già si
vedeva il pancione.
Eravamo pronti per partecipare alla festa di fidanzamento di Rebecca,
poche settimane e si sarebbe sposata!
Io e Ian eravamo arrivati al ristorante, Vivian era a casa della nonna.
Stavamo consumando la cena fino a che Josh non richiamò la
nostra attenzione:
"
Signore e signori un attimo di attenzione prego, volevo ringraziare
tutti per essere qui stasera a questa cena che segna uno dei momenti
più importanti della mia vita, qualche mese fa non avrei mai
pensato di arrivare ad un gesto del genere, l'unica cosa che contava
per me erano i soldi e una posizione, nel lavoro che ho intrapreso ho
avuto molte opportunità, ma poi una sera venni invitato ad
una festa e la vidi: la ragazza più bella che abbia mai
visto, quando la guardai mi dissi: " questa rossa deve essere
mia" è così è stato, non
vedo l'ora di sposarti Rebecca Spencer "
Becky e Josh si baciarono appassionatamente e tutti li applaudimmo.
Poi fu Becky a parlare.
"
Anche io vorrei dire una cosa, quando ho visto Josh mi sono innamorata
di lui all'istante, ho sempre pensato che ci avrei messo una vita a
trovare la mia anima gemella, e invece è successo tutto in
una sera, con Josh ho capito che è inutile stare a
cercarla, è lei che ti trova, diciamo che mi sono trovata al
posto giusto nel momento giusto, ti amo Josh "
Non avevo mai visto Rebecca così felice e devo dire che ero
davvero felice per lei.
Ad un tratto alla cena si presentò una persona che credevo
non rivedere più: Macon.
"
Macon? " chiamò Becky sorpresa.
Macon si stava avvicinando giusto verso me, ero in preda all'ansia.
"
Kris , dobbiamo parlare "
" Non
abbiamo nulla da dirci, che sei venuto a fare? "
" Io
ti devo parlare, vieni con me " disse prendendomi la mano
pronto a trascinarmi via con sè.
"
Lasciala stare, non verrà da nessuna parte con te "
si intromise Ian.
" Tu
levati di mezzo "
" E
una minaccia? "
Ian e Macon erano sul punto di azzuffarsi.
" Ehi
amico, ma sei ubriaco? " domandò Josh
vedendolo barcollare.
"
Sarà strafatto, cacciatelo via da qui "
" Ian
ti prego calmati, non fare scenate ti prego, e tu cosa vuoi?
perchè sei ritornato? " domandai furiosa verso
Macon.
" Se
non vuoi venire con me ok, ne parliamo qui, davanti a tutti, sai
perchè me ne sono andato? è lui che mi ha fatto
lasciare la città " disse Macon puntando Ian.
" Ma
di che parli? " chiesi.
" Lui mi minacciò di andarmene dalla città, ci
aveva fatto spiare da dopo la festa, ha trovato informazioni
riservate su di me che mi compromettevano, il bastardo mi ha voluto
togliere di mezzo, capisci? "
" Ian
ma di che sta parlando? "
" Si,
digli anche di te, il tuo nome non è Macon, vero Xavier? "
Ma di cosa stavano parlando?
Non ci capivo più nulla.
" Ma
di che state parlando? Macon che ci fai qui? "
domandò Becky.
"
Sono qui per riprendermi ciò che è mio "
Ovviamente Macon si riferiva a me.
"
Kris? amico ti conviene tornartene da dove sei venuto se non vuoi che
chiami la polizia " minacciò Ian.
"
Provaci, ma ti avverto che stavolta sarà difficile togliermi
di mezzo " disse Macon puntandogli una pistola contro.
"
Macon ma che fai? sei impazzito? metti giù quella pistola "
dissi urlandogli contro mentre mi misi davanti a Ian per difenderlo.
"
Togliti Kris, senza di lui saremo tutti più felici, io, tu e
nostro figlio "
"
Abbassa la pistola, Macon ti prego, tu non vuoi uccidere Ian "
" Non
capisci? senza di lui potremmo vivere felicemente "
"
Kris è pazzo, non dargli retta, vuole spararmi? che lo
faccia pure "
Ian mi passò davanti e si mise faccia a faccia con Macon.
" Su,
avanti, fallo "
" Ian
"
"
Tranquilla Kris "
"
Credi che non abbia il coraggio? " domandò
Macon puntandogli l'arma in faccia.
"
Certo che tu hai coraggio, ma l'unica cosa che ti trattiene
dall'uccidermi è Kris, se tu mi spari la perderai per sempre
perchè dopo lei ti odierà, e sai che altro
c'è? il tuo viaggio è andato a vuoto, il bambino
che Kris aspetta è mio "
"
Stai mentendo! " infuriò Macon tremante mentre
gli puntava l'arma.
Macon sembrava impazzito e Ian non sapevo davvero che intenzione avesse.
" Tu
sei un bastardo, mi hai allontanato da lei per poterla riprendere con
te "
" Si,
perchè io la amo e non permetterò che un lurido
verme come te rovini la mia famiglia, e poi lei mi ama, tu sei stato
solo una semplice attrazione "
" Tu
menti, io lo so che lei mi ama, me lo ha confessato prima che partissi "
" Ok,
se non credi a me , chiedilo a lei "
Ian aveva forse usato una sua tattica per distrarlo perchè
quando Macon si volse verso me pronto a farmi una domanda, Ian lo
attaccò facendo partire un colpo di pistola, mentre
atterrò Macon.
Ci fù il panico in sala e per fortuna il colpo
andò a vuoto, la pistola cadde a terra e Ian la
allontanò con un calcio.
Macon e Ian si presero a botte pesantemente.
La lotta durò qualche minuto, non riuscivano a separarli,
vedevo solo il sangue dai loro visi, qualcuno chiamò la
polizia e Macon riuscì a scappare nonostante fosse pestato a
sangue.
Anche Ian era pestato a sangue.
"
Meglio tornare a casa, Becky mi spiace di averti rovinato la cena "
"
Kris non dirlo nemmeno per scherzo, ti accompagniamo a casa "
" No,
non serve, me la vedo io "
"
Macon è libero potrebbe farsi vivo a casa vostra, ha perso
la testa " disse Josh.
"
Grazie Josh, ma credo che con la polizia alle calcagna adesso non si
farà vivo "
" Tu sapevi che era ritornato? " domandò
Becky a Josh.
" Non ne sapevo niente, non sapevo nemmeno che non si chiamasse Macon "
" Ad ogni modo credo che con la polizia in giro non si farà
vedere molto presto "
Ero più che convinta di questo, e quindi portai Ian a casa
chiudendo a chiave tutte le porte e entrate per sicurezza.
" Ho
telefonato a tua madre, Vivian sta già dormendo, la vado a
prendere domani "
Ero davvero esausta, avevo dimenticato gli affanni di una gravidanza,
allora era più giovane quando ebbi Vivian.
In più l'ansia di quella serata non aiutava.
" Kris tu
stai bene? "
" Mi
spieghi cosa è questa storia di Macon? "
" Ha
ragione si, sono stato io a fargli lasciare New York, io dovevo
sapere, era dalla festa che eri strana, sapevo che c'era qualcosa sotto
"
" Ci
hai fatto spiare? " domandai furiosa.
" Si, l'ho fatto "
" Io davvero
non posso crederci " dissi passandomi una mano sulla
fronte.
" Lui non è chi dice di essere, ha mentito a tutti, il suo
nome non è Macon, ma Xavier "
" Non
voglio ascoltare, di certo tu non sei stato migliore di lui, dovevi
dirmelo è la nostra storia che si basava sulla fiducia
reciproca? io davvero non posso credere che tu mi abbia fatta spiare "
" Vuoi
parlare proprio tu di fiducia? perchè ti arrabbi tanto? che
c'è? rivedendolo hai provato qualcosa per lui? "
" Non
dire schiocchezze, c'è mancato poco che ti sparasse
"
Avevo le lacrime agli occhi.
" Senti Kris, mi dispiace per quello che ho fatto, ma la rabbia era
tanta, non ci ho pensato due volte, io ero preda della gelosia "
" Io non credo a tutto quello che sta succedendo, vorrei solo tornare
indietro "
Ian si avvicinò.
" Mi dispiace tanto "
" Meglio disinfettare queste ferite "
Una volta presa la cassetta medica iniziai a curarlo.
" Guarda qui quanto sangue " dissi iniziando a
disinfettare il suo viso.
" Sei
arrabbiata con me? "
" Si,
lo sono, ma so anche che hai agito in preda alla gelosia, ti ho tradito
e mi pento davvero di ciò che ho fatto, e se hai agito come
hai fatto è solo per colpa mia , se ti avesse
sparato ... "
"
Kris non piangere, vieni qui " disse Ian prendendomi tra
le braccia.
" Se
ti avesse fatto qualcosa io ne sarei morta "
" Per
fortuna non è successo niente "
" Mi
sono sentita morire in quel momento, l'unica cosa che pansavo e che non
volevo perderti e che... "
" ...
Non pensare a cosa sarebbe potuto succedere, l'importante è
che siamo qui, stiamo bene e siamo insieme "
Ian aveva ragione, l'importante è che tutto fosse finito
bene o quasi, Macon era sparito ed era fuori da qualche parte e mi
chiedevo quando si sarebbe ripresentato.
" A
cosa pensi? " mi domandò Ian.
"
Pensavo a Macon, e vorrei che non fosse mai esistito nella mia vita " dissi
senza pensarci.
Mentre pronunciavo quelle parole, da fuori la finestra qualcuno stava
ascoltando e spiando dalla grande vetrata... Macon.
Continua
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Capitolo 10 *** Il Matrimonio ***
IL MATRIMONIO
Erano
passati diversi giorni, Macon non si era fatto vivo, forse aveva
lasciato di nuovo la città per via della polizia che era
costantemente presso casa nostra.
Era una mite giornata di novembre, le foglie imbrattavano il lungo
viale fuori casa, osservavo sempre affascinata questa stagione, anche
Ian ne era pazzo e non perse tempo nello scattare alcune foto.
Ero al quinto mese di gravidanza, e domani si sarebbe sposata Becky.
Tra poco ci saremmo viste per l'ultima prova dell'abito.
"
Ian tra poco esco, devo andare da Becky per l'ultima prova dell'abito,
domani è il gran giorno "
"
Vuoi che ti accompagni? "
"
No, vado con la mia macchina, non fare quella faccia, andrà
tutto bene, ormai è passata quasi una settimana e lui non si
è più fatto vivo e non credo abbia il coraggio di
farlo con la polizia addosso "
Ian mi mise una mano sul pancione.
" Lo
sai che mi preoccupo per te, anzi per voi, se vi succedesse qualcosa
non me lo perdonerei "
"
Non ci capiterà nulla, te lo prometto, ritorneremo sani e
salvi " dissi accarezzandogli il viso per poi baciarlo.
" Ora
scappo sennò Becky chi la sente, ah mi raccomando per
stasera, non fare troppa baldoria all'addio al celibato di Josh "
" E
tu a quella di Becky "
"
Promesso "
" Kris, forse è meglio se ti accompagno, così mi
sento più sicuro " disse Ian deciso
prendendo le chiavi dell'auto.
" E va bene, a che sevirebbe dirti di no "
Lo ribaciai prima di uscire.
Arrivammo di fronte alla boutique dove Becky mi stava aspettando
già da qualche minuto.
" Se
vuoi ti aspetto "
" Ian
mi faccio riaccompagnare da Becky, non preoccuparti "
" Ok,
ti aspetto a casa, ti amo "
" Ti
amo anch'io "
Entrando
nella boutique vidi Becky che era già a provarsi l'abito.
" Finalmente
Kris, è un ora che ti aspetto "
"
Scusa Becky c'era traffico, mi ha accompagnata Ian "
" Non ti molla un attimo "
" Non è ancora abituato a rivedermi col pancione, mi tratta
come un invalida, sono solo incinta... ma cosa hai fatto ai capelli? "
dissi notando il nuovo taglio cortissimo che aveva.
" Ti
piacciono? ho voluto cambiare sia colore che l'acconciatura, ho voluto
darci un taglio, da domani comincierò una nuova vita, con
Josh "
"
Stai benissimo, anzi sei bellissima, ma su questo non c'era dubbio "
Backy era davvero stupenda fasciata nel suo abito bianco.
Fece una giravolta su sè stessa prima di esclamare:
"
Domani sarà il giorno più bello della mia vita,
mi sento una principessa! "
Mentre osservavo Becky mi resi conto che ormai avrebbero dovuto essere
già due mesi che sarei stata sposata con Ian.
"
Cocca ma che fai, piangi? "
" Mi
sono solo emozionata, sono gli ormoni non farci caso "
"
Asciugati i tuoi begli occhi e aiutami a finire gli ultimi dettagli,
poi non dimenticare di provarti l'abito di damigella anche tu "
" Mi hai presa ancora in tempo, per fortuna sono sempre stata un tipo
magro, sennò sarei sembrata una mongolfiera in volo "
Mentre la aiutavo a sistemarsi nel suo abito bianco le dissi:
"
Sai che sarebbero stati due mesi che ero sposata? "
"
Non fare il muso lungo bella, come si sono messe le cose non tarderai a
sposarti anche tu, ma prima ti consiglierei di partorire, non vorrai
sembrare una balena in abito bianco? "
"
Sei sempre la solita, ti adoro e spero tu abbia ragione "
"
Certo che ce l'ho, io ho sempre ragione "
Becky sapeva sempre come mettermi di buon umore e sopratutto darmi
speranze.
Forse aveva ragione , me lo sentivo anche io che le cose si sarebbero
sistemate.
" E
adesso quello sguardo tra le nuvole? "
"
Pensavo "
" Sei
preoccupata per via di Macon? " mi domandò
Rebecca.
" Non
ti nego che ho un pò di ansia, non si è
più fatto vivo e la polizia non è ancora riuscita
a trovarlo, vivo col terrore che possa ricomparire da un momento
all'altro "
" Di
certo non è una bella situazione ma nel tuo stato non devi
agitarti, si risolverà tutto vedrai "
"
Spero tu abbia ragione "
" Dai, finiamo gli ultimi ritocchi e poi stasera si fà
baldoria! "
Quella
Sera
La sera stessa ero al telefono con Ian mentre guardavo Becky divertirsi
con alcune nostre amiche alla sua festa di nubilato.
"
Come va tesoro? ti stai divertendo? "
"
Più che altro Becky lo sta facendo, lo sai che le feste non
mi sono mai piaciute, adesso vorrei essere lì con te e poi
è impossibile che riesca a muovermi con questo pancione "
"
Ma se non sei ancora al sesto mese? "
" E
tu? ti stai divertendo? "
"
Vorrei essere con te adesso "
" Ti
amo Ian "
"
Ti amo Kris "
" Ora
è meglio che scappi, Becky mi chiama "
"
Ok, dopo passo a prenderti? "
" Non
c'è bisogno, mi accompagnano Becky e Stacy, passeranno per
casa con la limousine, ci vediamo li, a dopo "
Riattaccai felice, ormai le cose con Ian stavano ritornando alla
normalità.
" Ehi
cocca, possibile che non riesci a stare un minuto senza il tuo Ian? "
disse Becky ironizzando e simulando baci iniziando ad abbracciarmi.
" Dai
vieni a fare il gioco del mai " disse Stacy.
"
Stacy non posso bere lo sai "
"
Tranquilla Kris, ti daremo una gassosa " intervenne Becky
trascinandomi al tavolo.
"
Inizio io - disse Stacy - "Mai" pensato
che Deborah avrebbe dovuto cambiare mestiere vista la sua faccia "
" E
dai che perfida, ha sempre voluto essere una truccatrice da bambina, ma
il gioco non funziona così , devi dire "mai" e finire una
frase, se è una cosa che hai fatto bevi, se non l'hai fatta
non bevi " disse Becky.
" Lo
so, è che mi andava di dirlo "
ribattè Stacy ridendo di gusto.
" Non
è carino sparlare di chi non c'è "
dissi.
" Dai
Kris non dirmi che non lo hai mai pensato anche tu "
In effetti non potevo di certo negarlo.
"
Okay ricominciamo "mai" invidiato le mie migliori amiche
perchè più belle di me " disse Stacy
bevendo.
"
Stacy "
"
Verità Becky, vi odio per quanto siete belle "
"
Tutta madre natura e infatti io non bevo perchè mi amo -
disse Rebecca pavoneggiandosi -
Ma
basta con queste schiocchezze, io voglio roba vera, sù
cacciate qualcosa di piccante "
"
Tocca a me - intervenne Karla - "mai" stata
tradita da l'unico uomo di cui mi importasse veramente "
concluse bevendo e avrei dovuto fare un sorso anche io.
"
Karla, quando è successo? " domandò
Stacy.
"
L'ho scoperto la settimana scorsa, in lavanderia quando portai la roba
da stirare, aveva dimenticato il cellulare in una delle giacche e ho
letto i messaggi "
" Mi
dispiace tanto " disse Stacy abbracciandola.
"
Già, ma non voglio rovinare la serata , volevo solo farvelo
sapere, se non si parla con le amiche con chi potrei sfogarmi? "
" E
quasi imbarazzante per me sposarmi domani dopo questa tua confessione "
" E
la vita Becky, ma dai beviamoci sù " disse
Karla alzando i bicchieri.
" Ok
cocca tocca a te "
" Ok,
fammi pensare... "mai" litigato con una delle persone più
meravigliose che abbia avuto la fortuna di conoscere e temere di
perderla " dissi bevendo insieme a Stacy e Karla,
ovviamente mi riferivo a Becky e alla nostra ultima litigata.
" Oh
cocca vieni qui fatti abbracciare "
Becky era mezza brilla da quando avevamo iniziato il gioco, era
già da un quarto d'ora che lei, Stacy e Karla andavano
avanti ridendo di gusto.
"
Backy non ti starai ubriacando troppo? "
"
Zitta Kris è la mia ultima notte da single, allora senti
questa ... " mai " pensato che Ian fosse talmente sexy da portarselo a
letto, ma già prenotato dalla mia migliore amica " disse
Becky bevendo insieme a Stacy e Karla.
"
Ehi, andateci piano, è l'ubriachezza che ti fa parlare
Becky? forse è meglio smetterla qui prima che la cosa
diventi imbarazzante " dissi incredula mentre lei non la
smetteva di ridere.
"
Scusaci Kris, è che devi sapere che quando preparavamo le
sfilate facevamo fantasie su chi avremmo voluto portarci a letto e Ian
era in cima alla lista " disse Stacy sfacciatamente.
"
Ragazze non so se è l'alcool che parla o siete veramente
voi, ma bada a mattere giù le mani e toglietevi certi
pensieri "
"
Tranquilla Kris, nessuna di noi toccherà il tuo Ian, non
almeno nella fantasia " concluse Becky ridendo.
Secondo me lo faceva apposta per farmi arrabbiare, sapeva come
stuzzicarmi.
"
Smettila dai, senti Becky con tutto questo bere devo andare un attimo
in bagno, vi raggiungo tra un minuto "
" Ok
ma sbrigati "
Andai in bagno a sciaquarmi il viso.
La sensazione dell'acqua fredda sul viso mi rilassò, ma
appena alzai lo sguardo nello specchio sopra il lavandino lo vidi: era
lui, e mi stava fissando.
"
Macon " dissi pronunciando il suo nome mentre lo guardavo
dallo specchio senza avere il coraggio di guardarlo.
" Non
gridare "
" Ok,
non grido, che intenzioni hai? "
"
Voltati "
Mi volsi lentamente e finalmente lo guardai in faccia, era molto
dimagrito rispetto l'ultima volta che lo vidi.
" Che
intenzioni hai Macon? "
"
Sono qui per te già lo sai "
"
Perchè? "
"
Perchè ti amo e voglio stare con te e nostro figlio "
" Lui
non è... "
" ...
E Ian? è lui che ti ha messo certe cose in testa, non ti
rendi conto che è lui il male nella nostra storia? vuole
farmi credere che il figlio che aspetti è suo, voleva
allontanarmi da te perchè non sopporta l'idea che tu mi ami "
Non riuscivo a dire una parola, mi sembrava di sentire le parole di un
pazzo, non mi sembrava il Macon che avevo conosciuto.
" E'
vero? " chiesi.
"
Cosa ? "
" Il
tuo vero nome è Xavier? "
" Non ha importanza, adesso non ho tempo, poi ti spiegherò
tutto, ti dirò tutta la verità, dobbiamo solo
andarcene adesso, ho la macchina nel retro qui fuori " disse lui
perlustrando la zona fuori la porta del bagno come un ladro.
"
Andare dove? "
" Per il momento usciamo da qui poi si vedrà "
" Ti prego lasciami andare "
Macon mi guardò sospettoso.
"
Vuoi tornare da lui? "
" Io
amo Ian "
" No, tu credi di amarlo ma non è così,
è lui che ti fa credere di esserlo "
" Ti prego Macon "
Avevo quasi le lacrime agli occhi, l'ansia saliva e il
cuore iniziava a pulsarmi sempre più rapido nel petto.
" Kris perchè vuoi negare la cosa? Ti ricordi quando abbiamo
fatto l'amore? Io lo sentivo che tu mi volevi come io volevo te "
" E' stato un errore, non doveva capitare "
"
Menzogne! - gridò lui in preda all'isterismo- Tu ami me ma
non hai il coraggio di ammetterlo, io ti amo Kris, io sono pazzo di te
perchè non capisci? "
Macon si avvicinò e iniziò a baciarmi, non potevo
tirarmi indietro nè tantomeno cercare di fuggire per lo
stato in cui mi trovavo.
"
Lasciami ti prego "
" Hai
paura di me? "
" Si,
mi fai paura "
" Non
devi, io non ti farei mai del male - disse poggiandomi la
mano sul ventre - Io vi amo,
presto avremmo il nostro bambino, quando sistemerò tutto "
" Che
vuoi dire? "
"
Quando toglierò Ian di mezzo allora potremmo essere felici
tutti e tre insieme, e crescerò Vivian come se fosse mia "
Erano le parole di un pazzo, un folle, a quelle parole mi sentivo
mancare.
"
Cosa vuoi fare a Ian? " domandai in preda alle lacrime.
"
Kris? "
Sentìì la voce di Becky che mi chiamava.
"
Entra e non dire una parola su di me " minacciò
lui tenendomi in ostaggio facendomi entrare in bagno.
Becky entrò e si rinfrescò il viso e il trucco di
fronte allo specchio.
"
Cocca sei lì? "
" Si
Becky, sono qui "
" Sei
in bagno già da dieci minuti, stai bene? "
" Si,
sto bene "
Silenzio.
Macon mi teneva in ostaggio, avevo la pistola puntata dietro la schiena
e volevo e dovevo trovare un modo per uscirmene da quella situazione.
"
Cocca ti sento strana, qualcosa non va? "
" Sto
bene non preoccuparti, torna pure dalle ragazze, vi raggiungo "
"
Okay, ma fa presto "
Becky uscì dal bagno e anche io e Macon.
"
Vuoi tenermi in ostaggio? "
"
Voglio solo che tu stia con me e con nostro figlio, andremo via stasera
stessa se non farai schiocchezze "
In quell'attimo Becky rientrò di nuovo in bagno.
" Tu?
"
" Becky " chiamai
terrorizzata.
" Aiuto! " gridò
lei per far accorrere le persone in nostro aiuto.
Macon venne preso alla sprovvista da Becky e andando nel panico la
sbattè di peso nel muro e scappò vià.
Riuscìì a uscire da quella situazione grazie a
Becky.
"
Becky stai bene? " domandai
aiutandola a rialzarsi.
"
Sapevo che qualcosa non andava, hai perso troppo tempo "
"
Grazie, mi hai salvata "
" Tu
stai bene? ti ha fatta del male? "
" Per
fortuna no "
Delle persone accorsero ad aiutarci comprese Stacy e Karla.
" Oh
mio Dio! "
" Che
è successo? "
"
Quel pazzo si è ripresentato e mi ha sbattuta contro il muro"
disse Becky.
"
State bene? "
" Si,
grazie Stacy ora è meglio che andiamo " dissi
io allontanandomi con Rebecca.
"
Becky sicura di stare bene? "
" Si
Karla, pensa se quello stronzo mi avesse colpito in faccia, domani mi
sposo e mi avrebbe rovinata! Dobbiamo chiamare la polizia "
" Ora
il problema sarà Ian "
"
Meglio se lo chiamiamo, anche se non ti piacerà dobbiamo "
" Ok,
hai ragione "
Una ventina di minuti dopo Ian venne a prendermi.
Josh ovviamente corse da Becky.
"
Josh " chiamò Rebecca accorrendo tra le sue
braccia.
"
Amore stai bene? "
"
Si, per fortuna che mi sono accorta della situazione in tempo "
Ian mi corse incontro iper agitato.
"
Kris, stai bene? se ho quel
bastardo davanti, lo ammazzo! "
"
Cerca di calmarti Ian "
"
Come faccio a calmarmi? "
" Per
fortuna Becky è arrivata in tempo "
"
Già, grazie Becky "
"
State attenti, quel pazzo è in giro, ho avvisato la polizia "
" Forse è meglio se domani non vengo al matrimonio, con
Macon in giro se la polizia non lo cattura ho paura che si ripresenti
di nuovo "
" Cosa? Kris se tu non vieni io non mi sposo "
" Kris credo che tu sia più al sicuro al nostro matrimonio- intervenne Josh - insomma
sarà presente tutta la stampa e sarà pieno di
giornalisti e poliziotti, non credo Macon riuscirà a
imbucarsi e poi sarai sempre sotto occhio sia da Ian che da noi "
" Ha ragione Josh, ti terrò d'occhio io fin quando non
cattureranno quel bastardo, e fino ad allora è meglio che
Vivian resti a casa da mia madre "
" Ora questa vicenda finirà su tutti i giornali " disse Stacy.
" E
tutta colpa mia "
" No
Kris non pensarlo nemmeno, e poi fanculo i gossip e i magazine, domani
mi sposo "
" Kris ma cosa c'entri tu con quel pazzo? " domandò
Karla.
"
Ragazze vi prego, Kris è meglio che vada a riposare, ci
sentiamo domani ok? " disse
Becky congedandole.
" Ok, chiamaci " conclusero
andandosene.
" Tesoro meglio che andiamo a riposare anche noi " disse
Josh.
" Sono
d'accordo, beh ora andiamo a casa, voglio solo mettermi questa nottata
alle spalle , ci vediamo
domani cocca "
" Non
preoccupatevi domani al matrimonio ci saranno delle guardie a
sorvegliare, non permetterò a Macon o come diavolo si chiama
di rovinare il giorno più bello della mia vita, non posso
credere che ci abbia mentiti tutti, quello è pazzo! " concluse Josh prima
di andare via con Becky.
" Forse
è meglio se stasera dormiamo nella mia casa in centro, la
nostra non è più sicura per ora, Macon non sa del
posto e per fortuna ancora nessuno l'ha affittata"
Pensavo alle parole di Macon riguardo a Ian e lo strinsi
forte a me, il solo pensiero che gli avrebbe fatto qualcosa mi
raggelava il sangue, ma non dissi una parola a riguardo.
" Ho
paura Ian "
" Ci
sono io con te, non gli permetterò di farci del male "
Quella notte non riuscivo a chiudere occhio e anche Ian si
svegliò.
"
Kris "
"
Scusa , ti ho svegliato? "
"
Non riesci a dormire? come stai? il bambino? "
" Il
bambino sta bene, sono io che non riesco a chiudere occhio fino a che
questa storia non sarà finita "
Ian mi raggiunse vicino alla finestra e mi strinse tra le sue braccia.
"
Non permetterò che ti faccia del male "
" Io
non so come ho potuto cadere nella sua trappola, se avessi saputo "
"
Nella vita si commettono errori continuamente, ma ti prometto che
questa storia si concluderà il prima possibile e allora
saremo di nuovo una famiglia felice, te lo prometto " disse
Ian baciandomi.
Tra le sue braccia mi sentivo al sicuro, e speravo davvero nelle sue
parole, volevo che Macon sparisse per sempre dalla mia vita.
Il Giorno Seguente
La mattina dopo eravamo pronti per il matrimonio di Rebecca e Josh.
Ero nell'ansia più totale.
Ad ogni movimento sospetto ero in preda all'isterismo, ma per fortuna
Ian non mi mollava un attimo.
A mezzogiorno Rebecca e Josh si scambiarono i voti diventando marito e
moglie.
Ero davvero felice per la mia amica, si era finalmente sposata e aveva
trovato l'amore della sua vita.
Eravamo al ricevimento quando i novelli sposi mi raggiunsero sulla
veranda.
"
Sono davvero felice per te Becky, meritate tutta la felicità
del mondo "
"
Grazie cocca, dopo il ricevimento partiremo per la nostra luna di miele
e poi ci trasferiremo a Los Angeles, mi mancherai tanto "
"
Anche tu mi mancherai "
" Ma
ci pensi? se Ian accettasse quel lavoro in Italia vivremo ai lati
opposti del mondo "
" Non
ci avevo pensato, beh potremmo sempre sentirci tramite web cam, e
potresti venire a trovarmi quando vuoi "
" Ti
voglio bene cocca " disse Becky abbracciandomi quando Ian
ci raggiunse.
" Ve
la posso rubare un attimo? "
"
Certo, vieni Josh lasciamo questi due piccioncini da soli "
" Per
te, tranquilla è gassosa " disse Ian
porgendomi da bere.
" Grazie "
" Visto Becky che sguardo che mi ha fatto? se non fosse sposata
giurerei che mi ha mangiato con gli occhi " disse Ian
scherzando.
" Non
direi, sai cosa ho scoperto? che nelle segrete confessioni delle donne
dove lavoravo eri in cima ai desideri femminili "
"
Davvero? "
" Ero
incredula anche io, non che tu non sia sexy, ma purtroppo per loro sei
già prenotato " confessai
baciandolo.
" Beh mi spiace per loro ma il mio cuore è tuo " disse lui
facendomi emozionare.
" Mi
spiace per quello che ti ho fatto " dissi pentita.
" Sai, il matrimonio di Rebecca e Josh mi ha fatto pensare a noi "
"
Anche io ci ho pensato spesso, sarebbero stati già due mesi "
" Io
vorrei che non fosse solo qualcosa da ricordare o che sarebbe potuto
essere, ma vorrei che fosse una cosa che si concretizzasse "
"
Ian "
" Hai
dimenticato questo sul lavandino del bagno stamattina " disse mostrandomi
l'anello che mi aveva donato.
" Che sbadata scusa, e che ho la testa altrove "
Ian si
inginocchiò ai miei piedi.
" Forse
è destino... Kristin Reed te lo chiedo una seconda volta,
vuoi sposarmi? "
"
Ian, certo che si! "
" Ti
amo e sono pronto a iniziare una nuova vita lasciandoci questa vecchia
alle spalle "
Ian mi mise l'anello al dito.
" Non so cosa farei senza di te, ma adesso sono io che voglio dire una
cosa a te "
" Se
mi guardi con quella faccia è una cosa seria "
"
Come tu hai detto se dobbiamo lasciarci questa vita alle spalle e
iniziarne una nuova, dobbiamo andare in un posto nuovo "
" Cio'è ? "
" Io
voglio che tu firmi il contratto di lavoro in Italia, e che quando ci
sposiamo noi quattro andremo a vivere lì lontano da tutto e
tutti "
" Ne
sei sicura? "
"
Si, insomma adesso qui non c'è niente che mi trattenga,
Becky andrà a vivere a Los Angeles, Gary e Marshall non mi
hanno più offerto lavoro da quando sono incinta e poi con
due bambini non credo di calcare le scene tanto presto e poi in Italia
c'è anche papà, e credo che i bambini debbano
crescere con il loro nonno, ho perso la mamma troppo presto e non
voglio più dare niente per scontato "
"
Sono d'accordo con te, faremo come vuoi, ti amo tanto Kris "
" Ti amo anch'io " risposi
abbracciandolo.
"
Solo un ultima cosa "
"
Tutto quello che vuoi "
"
Meglio se ci sposiamo dopo la nascita del bambino, non vorrei sembrare
una mongolfiera al nostro matrimonio "
"
Come vuoi tu,mi concede un ballo futura signora Carson ... di nuovo? "
" Con
piacere "
Iniziammo a ballare e non potevo credere che stava succedendo per
davvero, Ian mi aveva perdonata ormai ne ero più che certa.
Ero incinta, mi sarei sposata, però la mia era una mezza
felicità.
Non riuscivo a non pensare a Macon, era ancora fuori in giro, da
qualche parte e la polizia non riusciva a trovarlo.
Ero con la paura costante che si sarebbe fatto vivo da un momento
all'altro, o che forse avrebbe fatto qualcosa di brutto a Ian.
Volevo scacciare quei brutti pensieri dalla mente ma non ci riuscivo.
Il matrimonio di Rebecca e Josh era giunto a termine.
" Vi
faccio di nuovo i miei complimenti, siete una coppia meravigliosa "
"
Cocca non sai quanto mi mancherai " disse Becky
abbracciandomi.
"
Abbiamo una bella notizia da darvi " intervenne Ian.
"
Si, Ian me lo ha appena chiesto di nuovo, ci sposiamo, dopo la nascita
del bambino " dissi con entusiasmo mostrando fiera
l'anello al mio anulare.
"
Congratulazioni " disse Josh.
"
Tesoro sono felice per voi, finalmente ti sei deciso a perdonarla Ian,
congratulazioni, sarò la tua damigella vero? "
" E'
scontato! "
"
Tesoro adesso è meglio andare sennò perdiamo
l'aereo " intervenne Josh.
"
Già partite? " chiesi.
"
Si, Josh ha affittato un Jet privato, prima andiamo in luna di miele
meglio è, anche se mi dispiace lasciarti in un momento
così delicato "
"
Non preoccuparti, staremo bene, tu vivi la tua vita e la tua
felicità "
" Mi
mancherai Kris "
Ci abbracciammo nuovamente e dopo i saluti Rebecca e Josh partirono e
io e Ian ce ne ritornammo a casa.
Quella sera come tutte le sere precedenti non riuscivo a chiudere
occhio a differenza di Ian che già dormiva.
Andai in cucina a prendermi un bicchiere d'acqua e il telefono mi
vibrò sul tavolo lì vicino e sul display comparve
un numero anonimo.
Avevo paura di rispondere perchè sapevo per certo chi era
all'altro capo del telefono e bloccai la chiamata.
Il display lampeggiò di nuovo e quindi andai in bagno a
rispondere per non far sentire nulla a Ian.
"
Pronto? "
"
Pronto amore "
Era la sua voce.
"
Cosa vuoi? "
" Mi
sembra ovvio, te "
" Ti
prego Macon, lasciami in pace, c'è la polizia fuori casa, mi
basta un cenno per farti catturare "
" Ma
io e te sappiamo che non ne avresti il coraggio "
"
Non provocarmi "
"
Dove sei? Lo so che non sei a casa, Ian dove ti ha portata? "
"
Non te lo dirò mai "
"
Non sto giocando Kris, ti aspetto sulla costa dove ci siamo conosciuti
per la prima volta "
"
Scordatelo, non verrò mai "
" Lo
sospettavo, per questo ho qui con me qualcuno che ti convincesse "
" Di
che stai parlando? "
"
Perchè non chiami tua suocera? ah, e non azzardarti a
chiamare la polizia, te ne pentiresti "
"
Cosa hai fatto? " domandai agitata, quando lui
riattaccò.
Non ci pensai due volte e composi il numero di Maggie.
"
Kris, come mai chiami a quest'ora? è successo qualcosa? "
"
Maggie come stai? "
"
Sto bene, non dovrei? ah, oggi sono stata talmente impegnata che non ho
avuto tempo di chiamare Ian, digli di avvertirmi la prossima volta che
va a prendere Vivian a scuola "
Quelle parole mi raggelarono il sangue.
Mi stava per venire un mancamento.
"
Kris sei ancora in linea? "
"
S-si , okay glielo dirò - dissi mentre chiudevo
la chiamata - Maggie
ti chiamo domani " riattaccai e siccome il numero era
anonimo aspettavo in preda all'ansia che Macon richiamasse.
Il cellulare vibrò e non persi tempo a rispondere.
"
Allora? hai chiamato tua suocera? "
"
Cosa hai fatto Macon? dov'è Vivian ? "
"
Vivian sta bene, ci siamo presi anche un gelato e giocato tutto il
giorno "
" Ti
prego, fammi parlare con lei "
"
Mammina "
"
Amore della mamma stai bene? "
"
Quando vieni a prendermi? "
"
Arrivo subito "
"
Sulla costa tra un ora, da sola, non azzardarti a dire niente a Ian "
Riattaccò.
Non persi tempo a mettermi un jeans e ad uscire di soppiatto senza
svegliare Ian.
Circa un quarto d'ora dopo arrivai al luogo stabilito.
"
Dov'è Vivian? "
" E'
in macchina, si è addormentata "
" Perchè mi fai questo? " gli gridai contro.
"
L'ho faccio per noi, adesso che sei qui possiamo partire "
" Io
non verrò da nessuna parte con te "
Macon aveva la pistola con sè.
"
Kris ti prego non farmi arrabbiare, andiamo in macchina "
" E
se non volessi? cosa vuoi fare? vuoi uccidermi? perchè
questo sarebbe l'unico modo per portarmi con te "
In quel momento mi squillò il cellulare.
" E' lui? vero? "
" Io devo rispondere "
" No, non devi , dammi il cellulare "
" Se non rispondo si insospettirà "
" Ok, ma non azzardarti a dire una sola parola di dove ti trovi "
" Pronto? "
" Kris ma dove sei? "
" E' tutto apposto Ian, sono solo uscita a fare quattro passi per
schiarirmi le idee "
" Kris non scherzare con me, mi ha appena chiamata mia madre, dove sei?
Vivian sta bene? ho avvisato la polizia, dimmi dove sei "
" Riattacca subito "
" Ian è tutto a posto davvero, sono uscita a
prendere solo una boccata d'aria .... sulla costa "
Macon mi strappò il telefono dalle mani facendolo cadere a
terra e mi mollò uno schiaffo.
" Sei
una puttana! " imprecò puntandomi contro la
pistola per poi trascinarmi sulla costa lontano dalla macchina.
"
Macon lasciami ti prego, mi fai male "
"
Cammina e non parlare...Avevo grandi progetti per noi, ma tu hai
rovinato tutto "
In quel momento Vivian uscì dall'auto.
"
Mammina "
"
Vivian entra in macchina tesoro, la mamma arriva subito "
La bambina ubbidìì e mentre Macon voleva portarmi
alla macchina delle auto della polizia accostarono presso la costa.
" Hai
chiamato la polizia? "
" No,
non sono stata io "
" E'
stato quel bastardo! " disse Macon
riferendosi a Ian.
"
Xavier Contreras metti le mani in alto dove possiamo vederle "
disse un agente dall'altoparlante.
Mi sorpresi di vedere lì la polizia, come aveva fatto ad
arrivare in un attimo sulla costa?
Penso sia stato Ian a chiamarla, ma come faceva a sapere dov'ero?
" Non
ci penso nemmeno, vieni con me " disse lui trascinandomi
sulla costa.
"
Cosa hai fatto? Perchè la polizia ti è addosso?
è perchè ti facevi chiamare Macon? "
" Vuoi sentire la mia storia? Ok, sono cresciuto per strada, la mia
vera madre mi ha abbandonato come un rifiuto umano sulla strada, mio
padre non sapevo nemmeno chi fosse, venni preso in adozione da famiglia
in famiglia, fino a che mi adottarono i Carson, bella famiglia fino a
che il mio patrigno non perse sua moglie e il figlio in un incidente,
iniziò ad ubriacarsi e mi picchiava, mi picchiava talmente
forte che un giorno persi la testa , non accettava che io mi fossi
salvato dall'incidente... Subivo in silenzio fino a che un giorno
iniziai reagire, lo presi a pugni , lui cadde all'indietro,
sbattè la testa e morì sul colpo, e da allora mi
rubai l' identità del figlio scomparso, divenni Macon Carter
, bella storia eh? potrei scriverne un best seller, non so come Ian
abbia fatto a scoprire tutto, ma poco importa... poi ho conosciuto te,
tu mi hai fatto provare l'amore vero, cosa vuol dire essere ricambiati
ma mi hai tradito come tutti gli altri "
" Hai
ucciso il tuo patrigno? Macon ti prego, devi costituirti "
"
Costituirmi? non ci penso nemmeno "
In quel momento arrivò anche Ian sulla costa.
"
Kris? "
"
Ecco il mio uomo " disse Macon minaccioso.
" Non
fargli del male ti prego "
"
Macon lasciala andare se non vuoi finire nei guai, credimi non ti
conviene " disse
Ian dall'altoparlante della polizia.
"
Xavier butta la pistola e lascia andare la ragazza "
Macon mi portò sulla punta della costa, eravamo
vicino al dirupo.
"
Fate salire solo lui o giuro che la butto di sotto "
La polizia acconsentì e Ian ci raggiunse.
"
Ian, no "
"
Tranquilla Kris è tutto okay "
" Eccolo l'uomo che mi ha rovinato la vita, fatti guardare in faccia
bastardo "
disse Ian tenendomi stretta per il collo mentre puntava la pistola in
faccia a Ian.
" Io
non ho fatto niente, sei tu che ti sei rovinato da solo, lascia andare
Kris se non vuoi peggiorare la situazione "
" Tu
hai rubato la mia felicità, per colpa tua Kris mi ha
lasciato, le hai insinuato dentro dei dubbi su di me, vuoi rubarti la
mia felicità, ma da adesso non sarai più un
problema per noi "
Macon era pronto a sparare contro Ian ed io senza pensare alle
conseguenze agì di impulso pensandogli un piede e
morsicandogli il braccio.
"
Kris! " gridò Ian avvicinandosi.
"
Puttana, morirete entrambi " minacciò lui
quando raggiunsi Ian.
Ian gli si scaraventò addosso, per fortuna il colpo lo
colpì di striscio e durante il corpo a corpo la pistola
cadde di sotto.
Non sapevo più che fare, i due erano vicini alla costa, al
dirupo.
"
Mammina "
Vivian mi chiamò di nuovo e corsi a prenderla di sotto.
Durante lo scontro, Macon venne colpito da uno degli agenti e cadde di
sotto per il colpo, Ian tentò di tenerlo per non farlo
precipitare ma accadde l'inevitabile e non potevo credere a tutto
ciò che successe quella notte.
Ian era esterefatto dalla vicenda.
" Ian
" chiamai in preda alle lacrime.
Ian raggiunse me e Vivian prendendola in braccio coprendole gli occhi
per non farla vedere.
La polizia accorse da Macon.
" E
morto " confermò un agente.
Quella storia era finita,
il capitolo si era chiuso nel peggiore dei modi, Macon o Xavier era
uscito definitivamente dalle nostre vite.
Non avevo mai creduto in un finale del genere.
" E' finita " disse Ian dispiaciuto, anche lui non voleva certo
arrivare a tanto.
Il capitolo Macon era chiuso definitivamente.
5
Mesi Dopo
Erano passati cinque mesi dalla vicenda di Macon.
Io e Ian ci eravamo trasferiti in Italia dove Ian aveva accettato il
lavoro e lavorava con Giulia la quale mi aiutava molto in casa con
Vivian venendoci a trovare spesso.
Mi aiutava molto anche con il piccolo John che aveva quasi un mese.
Mio padre veniva a trovarci di tanto in tanto, abitava nelle nostre
vicinanze e spesso teneva Vivian con sè.
La bambina si era già abituata alla nuova scuola e alle
nuove amichette e stava imparando anche l'italiano.
Non mi ero ancora ripresa da quella notte, ma Giulia mi
aiutò molto con le mie emozioni, Ian mi aveva detto che era
laureata in psicologia.
Man mano riuscì ad elaborare la situazione ed ad accettarla.
E come se si fosse chiuso un vecchio capitolo della mia vita, ed ora
ero pronta a guardare avanti, al futuro e in questo mio futuro c'era
Ian.
Qualche
Mese Dopo
Era arrivato il gran giorno, io e Ian tra poche ore ci saremmo sposati.
Giulia mi stava aiutando con l'abito.
" Sei
davvero meravigliosa "
"
Grazie Giulia, sono molto emozionata, ho aspettato questo giorno da
tanto "
" Lo
so, tra poche ore sarai la signora Carson "
"
Già, ma mi sa che tra un pò dovrai prepararti
anche tu "
" Non
ho fretta, quando Paolo si deciderà a chiedermelo
accetterò senza pensarci "
" Ti
aspettavi che tra te e il capo... "
"
Decisamente no, guardati, sei un incanto " disse Giulia
mentre osservavamo entrambe il risultato dal grande specchio di fronte
a noi.
"
Vado a prendere la collana " disse Giulia lasciandomi.
Mi osservavo dallo specchio e non vedevo l'ora di sposare Ian, l'amore
della mia vita.
Sentivo aria nuova, di vita nuova.
Mentre mi osservavo nello specchio mi comparve dietro Becky.
"
Becky, sei arrivata? "
"
Cocca sei uno splendore! " esclamò venendo ad
abbracciarmi.
"
Guardati , sei raggiante "
"
Anche tu, tra poco sarai la signora Carson, Giulia mi ha dato questa -
disse mostrandomi la collana che dovevo indossare - ti aiuto a
metterla "
"
Strano vedere le parti inverse, io che mi sposo e tu che sei incinta al
quinto mese di gravidanza "
"
Già, così è la vita, a proposito il
piccolo John è uno splendore, e io aspetto una femmina "
" Che
bella notizia "
" Mi
spiace non essere venuta prima "
" So
a cosa ti riferisci, ma tranquilla è passato "
"
Sicura? "
" Si,
è tutto a posto, davvero, Giulia mi ha aiutata molto "
" Hmm
sono invidiosa sai? "
" Non
devi, lo sai che sei insostituibile per me "
"
Eppure se ci penso, non ci credo ancora che Macon sia morto, ma non
voglio affliggerti nel giorno più bello della tua vita "
In quel momento entrò papà.
"
Signore, è arrivato il momento "
Papà mi accompagnò all'altare dove c'era Ian ad
aspettarmi, ero davvero felice come non lo ero mai stata.
Il giorno che tanto
aspettavo e desideravo era finalmente arrivato.
Io e Ian ci sposammo e divenni la signora Carson.
" Vi
dichiaro marito e moglie - disse il prete - puoi baciare
la sposa "
La cerimonia fù per pochi intimi tra cui alcuni colleghi di
lavoro di Ian.
Avevo tutto ciò che desideravo dalla vita, Ian, Vivian,
John, la mia famiglia, la mia migliore amica.
" Sei
bellissima, ti amo signora Carson " concluse Ian
baciandomi, baciando sua moglie.
Da oggi potevo finalmente
prendermi la felicità che meritavo, da oggi iniziava la mia
nuova vita.
Kristin Carson era pronta a tutto per la sua famiglia.
Un nuovo capitolo della mia vita stava iniziando.
FINE
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