Princess

di Anonimo1267
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L' inizio ***
Capitolo 2: *** Delusa ***
Capitolo 3: *** Promettilo ***
Capitolo 4: *** Principessa ***
Capitolo 5: *** LadyNoir ***
Capitolo 6: *** Guanciotte rosse ***
Capitolo 7: *** L' incubo ***
Capitolo 8: *** Devo Cambiare ***
Capitolo 9: *** La Rosa ***
Capitolo 10: *** Nocturne ***
Capitolo 11: *** Aveva Capito ***
Capitolo 12: *** "Cos'ha di tanto speciale" ***
Capitolo 13: *** Il Portafortuna ***



Capitolo 1
*** L' inizio ***


-Salve LadyBug- la salutò l’ anziano che con pazienza aspettò la risposta della ragazza.

Marinette lo guardò confusa, come faceva a sapere il suo segreto lei non lo aveva mai detto a nessuno, forse qualcuno aveva letto il suo diario! O peggio Tikki l’ aveva tradita! E quella volta che era malata e lei l’ aveva portata da questo anziano Tikki gli racconto tutto!...Ma no è un idea troppo stupida, è stata proprio Tikki a dirle di non raccontare in giro che lei è LadyBug.

-accomodati- ripetè il maestro per la terza volta, risvegliando Marinette dalle sue teorie.
-come fà a saperlo?- domandò Marinette con un tono di cattiveria.
Tikki spuntò fuori dalla borsetta e rispose al posto del maestro Fu,

- lui è il maestro Fu il guardiano dei Miraculous, ti ho portata qui per dargli il libro-
Marinette fu sollevata da quel folle pensiero che le era venuto prima, si avvicinò lentamente a Fu e gli consegnò il libro

-Come l’ hai trovato?- Le chiese Fu, iniziando a sfogliare le sue pagine con cautela

Marinette cambiò radicalmente espressione, da curiosa e confusa, si ritrovò davanti al maestro con un viso imbarazzato e leggermente arrossito. Non ci poteva fare nulla, ogni volta che pensava ad Adrien arrivavano le farfalle nello stomaco e diventava rossa come un pomodoro, per non parlare di quando lo vedeva dal vivo...

Marinette rispose dopo un paio di secondi – Beh.. io.. a dire la verità non l’ ho trovato...-
Non sapeva proprio come dirglielo, se diceva che l’ ha rubato ad un suo compagno di classe, l’ avrebbe presa per ladra.

Fu sapeva perfettamente che è stata Tikki a prendere il libro, e sapeva perfettamente che Marinette in quel momento non sapeva come dirglielo, lui le ha fatto quella domanda solamente per non rimanere nel silezio assoluto mentre lui osservava attentamente ogni singola pagina del libro. erano seduti a terra, con davanti un piccolo tavolino circolare con delle candele su di esso. Non c'era molto in quella stanza, oltre ad una piccola libreria e alcune finestre, ricoperte da tende rosse, comunque era lo stesso molto ospitale

-non devi dirmi niente se non vuoi- disse Fu con aria gentile, regalandogli un sorriso.
Marinette rispose annuendo.

-posso andare?- chiese Marinette ancora un pò imbarazzata per prima.
-certo, ci rivediamo presto- rispose il maestro con la faccia appiccicata al libro.



Marinette usci’ dal centro massaggi confusa da quello che era appena successo, dalle poche frasi che si sono detti dedusse che Fu fosse un uomo di poche parole, ma con quelle poche parole è in grado di far riflettere la gente che lo incontrava. Arrivata a casa si buttò sulla sedia davanti alla scrivania, accese il cumputer e iniziò a guardare gli ultimi aggiornamenti sul LadyBlog. -Alya mi fa impazzire con le sue teorie! Tikki, guarda un pò il suo ultimo aggiornamento!- Tikki si avvicino allo schermo ed iniziò a leggere -Salve ragazzi, bentornati sul LadyBlog, oggi vorrei farvi vedere la mia teoria. Noi tutti sappiamo che LadyBug, ha un altra identità segreta, allora io mi sono chiesta, come fa a trasformarsi in LadyBug? Ho pensato che lei in realtà è una scienziata, che è stata morsa da una coccinella radioattiva e poi si è trasformata in LadyBug- Tikki osservò le ultime ultime frasi a bocca aperta, per poi girarsi verso Marinette, che stava ridacchiando da tutto il tempo. -Hahahaha, quella ragazza mi fa morire!- scherzò la corvina portandosi il kwami sulla testa. La giornata passò in fretta per Adrien, dopo l’ ennesimo servizio fotografico, si sdraio sul letto e ci rimase per circa 2 minuti, perchè dalla sua giacca sbuco fuori il suo amichetto felino con un pezzo di camembert nella zampa, come al solito...

-Cos’ hai Adrien, fino a 10 minuti fa ridevi e scherzavi e ora?!... ora sembri esausto!- protestò Plagg svolazzando intorno alla testa del biondo, addentando il primo pezzo di Camembert.
-Plagg quello era un finto sorriso per una foto... a volte voglio solo essere come ogni ragazzo normale a passare i giorni con gli amici-
Plagg sembrava non essere preoccupato per lui ma dentro di se soffriva a sentirlo dire queste frasi, posandosi sulla sua coscia, piegò la sua piccola testolina ed iniziò a parlare.
-Adrien,ma cosa c'è di bello nell'essere normale, nessuno lo è, capisco che fare ogni giorno centinaia di foto non sia il tuo hobby preferito ma puoi sempre stare con i tuoi amici e potrai sempre contare su di me, perchè io ci sarò qualunque cosa succeda per te-
Adrien a quella frase sorrise e sussurò un lieve grazie per poi sedersi sul divano bianco ad osservare le foto di sua madre su suo cellulare.


Bene ragazzi questa è la fine del primo capitolo, un pò corto ma il prossimo sarà già più lungo (per i curiosoni: cerco di pubblicarla il più presto possibile) spero vi sia piaciuto, mi scuso per eventuali errori nel testo vedrò di correggerli appena li trovo tutti.
alla prossima!

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Capitolo 2
*** Delusa ***


Il ragazzo accese per un attimo la televisone, spegnendola subito dopo ricordandosi che aveva ancora i compiti da fare.

-maledetti compiti- disse rivolgendo lo sguardo verso la sua borsa.
Sapeva già che sarebbe stato tutta la sera a fare i compiti, o anche di più...


-Marinette!.... Marinette!!-
Chiamò sua madre dal piano di sotto –vuoi arrivare in ritardo anche oggi?!-

Marinette si sveglio per il gran caos che sentiva dalla strada, era mattina presto e tantissima gente doveva andare a lavorare,già, la mattina non si può proprio stare in pace.

-sto arrivando mamma!- disse Marinette ancora mezza addormentata.

Si alzò dal letto e guardo sul suo cellulare –le 7.30?! sono in ritardissimo!- 
Urlo la ragazza sapendo che per prepararsi ci metteva sempre 3 secoli.

Si precipitò verso il bagno aprendo il rubinetto per lavarsi la faccia e pulirsi i denti, pettinò i suoi capelli e li avvolse nei due soliti codini. Corse nella sua stanza, si tolse il pigiama rosa fatto da lei e si mise i vestiti che si era preparata la sera prima.

Era una felpa completamente nera e dei semplici jeans blu con delle sfumature più chiare.

Scese in cucina e vedendo che erano le 7.57 scivolò fuori di casa senza neanche fare colazione, attraversando la strada arrivò giusto prima che iniziasse la lezione.

-Marinette!- urlò La sua migliore amica Alya –vieni qui, subito!-

Marinette si avvicinò alla ragazza pensando fosse arrabbiata con lei, infatti lo era...

-dov’ eri ieri? Ti ho mandato un messaggio se volevi venire con me al parco, ma non hai risposto, ti ho pure chiamata due volte!-

-eeh...beh... io....ero...ero... in biblioteca! si proprio la, e avevo lasciato il telefono a casa-

Marinette sapeva bene che non poteva dire assolutamente nulla ad Alya, dopo il combattimento con Volpina, che durò quasi tutto il pomeriggio doveva andare a portare il libro a Fu, quella sera non ne voleva sapere più niente di uscire di casa, voleva solo dormire, se non fosse stata cosi' stanca sarebbe stata volentieri in compagnia di Alya.

-okay allora andiamo a fare shopping il fine settimana?-

-tutto per la mia migliore amica!-

Erano passate tutte e sei le ore, che a Marinette sembrarono un eternità, 
Finalmente poteva tornare a casa e lavorare sulle sue creazioni.

Ovviamente arrivò Chloe con il suo passo da viziata e la sua schiava accanto, che lei definiva pure migliore amica.

-Adrien!-

-Si Chloe?- disse il biondo leggermente irritato, ovvio Chloe gli saltava addosso ogni volta che lo vedeva.

-Hai sentito cosa ha detto la professoressa?-

Marinette si ricordo all’ improvviso le sue parole, TUTTE QUANTE.
Era cosi’ sicura di chiederglielo ma Chloe fu più veloce di lei “non me ne capita mai una buona!”  pensò la corvina.

-Cosa?- chiese Adrien, anche se sapeva perfettamente cosa gli avrebbe chiesto.

-Ha detto che presto ci sarà il ballo di fine anno e ovviamente tu verrai con me.

Adrien si sbagliava, non glielo aveva chiesto...  lo ha semplicemente detto, come se...  Fosse stato obbligato.

Marinette era delusa, si esattamente da Adrien, non aveva il coraggio di dire a Chloe che non voleva, stava semplicemente annuendo come se fosse stato.... Obbligato.


Di colpo senti delle urla provenire dal parco, “ deve esserci un aKumizzato”, penso Marinette mentre andava a nascondersi in bagno per trasformarsi.

-Tikki trasformami!-
-Plagg trasformami-


-Contenta di rivedermi my lady?-

LadyBug fece un lieve sorriso a ChatNoir e iniziarono a combattere.
Il nemico aveva il potere di teletrasportarsi, come potevano sconfiggerlo, se lo avrebbero catturato o tenuto stretto, poteva semplicemente teletrasportarsi.

-Ha un potere tosto- affermò il biondo cercando di colpirlo con il bastone

LadyBug rispose con tono preciso e ironico –a noi non serve mica teletrasportarci per battere le vittime di Papillon-

-Uso il LuckyCharm tu cerca di distrarlo, ok?-

-Come vuoi LadyBug-

-LuckyCharm!-
-una corda...-  LadyBug osservo per bene il nemico, non trovando niente di speciale in cui si potrebbe essere nascosta l’ akuma.

-il guanto! L’akuma è nel guanto,  tiene la mano sempre chiusa tranne quando si teletrasporta è sicuramente la l’ akuma!- gridò il ragazzo lottando contro la vittima del misterioso Papillon.

In quel momento seppe cosa fare.
Legò la corda ad un palo della luce e la nascose dietro la schiena, facendo una breve recita.

-vuoi il mio Miraculous? Vieni a prenderlo-
  
Teneva ancora la corda stretta dietro la schiena.

Il nemico si teletrasportò da LadyBug e allungo la mano in cui non aveva il guanto per prendere gli orecchini, ma la corvina con velocità della luce afferrò l’ altra mano e la legò alla corda per far in modo che non la potesse aprire o in qualche modo attaccarli.

L’ akumizzato era davvero in difficoltà, Papillon sapeva già di aver fallito di nuovo.

ChatNoir prese il guanto e usando il suo potere lo distrusse dando la possibilità alla sua lady di catturare l’ akuma

-Ciao ciao farfallina- disse ladyBug come dopo ogni combattimento, poi si girò verso ChatNoir

-Ben fatto!-

Furono interrotti dal suono degli orecchini di LadyBug.

-Alla prossima Chat!-

Disse mentre spariva tra i tetti delle case di Parigi.

 “Oggi LadyBug era triste si vedeva dai suoi occhi, dai suoi meravigliosi occhi blu” pensò il biondo sdraiato sul divano.

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Capitolo 3
*** Promettilo ***


Adrien, appena sentita la sveglia, decise con tutta la tranquillità del mondo di alzarsi dal letto
E iniziare a prepararsi. Lui si metteva la sveglia abbastanza presto per potersi preparare con calma.

Appena fini’ di prepararsi, senti’ bussare alla porta.
-avanti!- Adrien prese la sua borsa per la scuola e si diresse verso la porta.
-E’ pronto?- domandò Nathalie aprendo la porta.
-certo possiamo andare-

Marinette quel giorno era magicamente 15 minuti in anticipo, non sapeva neanche lei come era possibile una cosa del genere.
Appena entrata in classe Marinette vide tutti i suoi compagni osservare come Chloe e Sabrina terminavano la loro amicizia.
-Sono stufa di te Chloe!- Le urlò contro la ragazza mentre si toglieva la spilla che essa le aveva regalato
-noi due non siamo e non saremo mai piu’ amiche!- Sabrina si diresse verso il bagno infuriata più che mai-
-oh no...- Marinette non voleva assolutamente arrivare in ritardo per un altra akuma,no, non quel giorno che era in anticipo, allora iniziò a correre verso Sabrina.

-Marinette?- Il biondo entrò in classe proprio nel momento in cui Marinette atraversò la porta.
-Amico! Ti sei perso il litigio più demenziale della storia!- Urlò Nino alzando la mano per farsi notare dal suo migliore amico.
-Puoi dirmi cosa è successo?- 
-Beh.. Sabrina si era appena seduta al suo posto vicino a Chloe dandogli i compiti,come al solito,Chloe tirò fuori dalla sua borsa un quaderno su cui c’ erano dei documenti importanti di Sabrina per la scuola, non sappiamo perche’ li teneva Chloe, comunque inizio a strappare ogni pagina del quaderno davanti a Sabrina, gridandole contro : perchè mi hai fatto solo i compiti di francese, storia, geografia e scienze? Mancano quelli di matematica!.
A quel punto Sabrina dichiarò che era stufa di lei,che era insensibile e annunciò che la loro amicizia sia finita per sempre e se ne scappò in bagno-

-nessuno è intervenuto?- chiese Adrien con aria delusa.
-a dire la verità.... no, ma Marinette era appena entrata in classe e corse dietro a sabrina- rispose Nino cercando di fargli cambiare espressione.
-è una ragazza d’ oro!- Adrien si fece scappare quelle poche parole che lo misero in un imbarazzo assurdo, dato che Alya era dietro di lui e appena sentite le sue ultime parole si mise a ridacchiare.

-Sabrina, ti prego non dar retta a Chloe, io l’ ho sempre ignorata ed è cosi’ che non mi ha mai fatto troppi problemi- cercò di consolarla Marinette.
- si ma mi ha strappato dei documenti importantissimi per la scuola, come devo fare ora!-
-sono sicura che c’ è una soluzione, bisogna solo trovarla, intanto ci sono sempre io qui per te-
Sabrina scoppiò a piangere sentendo quelle parole, accompagnate da una voce dolce e gentile come quella di Marinette.
-Va tutto bene, Chloe non merita un’ amica speciale come te, però ora dobbiamo tornare in classe, ok?-
Marinette la avvolse in un abbraccio di consolazione facendo annuire l' amica.
Appena tornarono in classe c’ era già Alya a chiamare Marinette –Come fai a consolare le persone in questo modo lo sai solo tu!-
Marinette le saltò addosso abbracciandola.
-promettimi che noi due resteremo migliori amiche per sempre!-
Alya era sconvolta, perchè lo stava facendo in quel momento? Cosa era successo in quel bagno?!
-Te lo prometto- Aggiunse Alya ricambiando il gesto della sua amica del cuore, mentre tutta la classe le osservava.

Le lezioni quel giorno durarono poco per Marinette, dato il gran caos che era successo prima che iniziassero, inizialmente Marinette era con l’ intento di tornare a casa e non fare niente oltre a 
rilassarsi, quando una mano calda e soffice le afferò il polso.




Hehehhe, vi lascio cosi’ sulle spine, lo so sono malvagia MUAHAHHAHAHHAHHA, ok forse devo smetterla.
Alla prossima!

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Capitolo 4
*** Principessa ***


-Cos...-

Marinette spostò lo sguardo sul suo polso, per poi alzarlo sul biondo, per poco non le venne un infarto.

-Ciao Marinette!- Adrien mollò la presa per portarsi la mano alla nuca massaggiandosela e iniziando a parlarle –Hai da fare oggi?-

-Eeh..ehm...n-no- Marinette cercò di restare il più calma possibile anche se dentro di se la situazione stava degenerando di brutto.

-Mi chiedevo se volevi passare un pò di tempo con me, sai non ci parliamo mai, sembra quasi che non ci conosciamo- sorrise il ragazzo a Marinette, che sembrava essere pietrificata.

Arrivò Alya che vedendo Marinette pietrificata rispose al suo posto –Ma certo che vuole!-

-Io? Cosa!?.. EEEEH.. volevo dire c-erto!- affermò Marinette, rossa come un pomodoro per la situazione che si era creata.
Alya, prima di andarsene concluse il discorso con – sto pomeriggio alle 15 in punto da Marinette ciaooo!-

-Va bene, o...-
-si si va benissimo, a dopo!- stava senza dubbio per svenire.

Adrien  era appena arrivato a casa, la prima cosa che disse al suo piccolo amichetto fu -ma perchè balbetta sempre con me e mai con ChatNoir!?-
-Eh toglitele ste fette di salame dagli occhi! Mi sembra ovvio che è perdutamente innamorata di te!-
-Mah nooo!..... Dici?- ad Adrien era già venuta una risposta del genere alla sua domanda di prima.
-certo- gli garanti’ il suo kwami
-e se oggi cerco di abbattere i suoi muri! Voglio che Marinette riesca a parlare normalmente con me!-
-come dici tu..- replicò Plagg con un pezzo di Camembert nelle zampe.

-hai sentito Tikki!-
-si Marinette, è fantastico-
-cosa!? No è una catastrofe cosa dovremmo fare soli nella mia stanza!... La mia stanza? LA MIA STANZAAAA!!!! Devo togliere tutte le sue foto!-
-Marinette stai calma, l’ ultima volta che Adrien era venuto da te non eri cosi’ agitata, poi potete giocare a quel gioco dell’ ultima volta-
-e se si annoia! E se io faccio di nuovo una figuraccia! E se...-
-Basta Marinette! Andra tutto bene-
La corvina iniziò a respirare profondamente, per non andare nel panico –daccordo-
Insieme iniziarono a prendere tutte le foto di Adrien per posarle nello sgabuzzino delle scarpe di Marinette.


*Campanello*
-E’ lui- Marinette stava nuovamente andando nel panico, ma Tikki riusci’ a calmarla.

-Nasconditi Tikki!- il kwami entro nella sua borsetta un secondo prima che Adrien bussò alla botola.
-entra pure!- 
il biondo apri' la botola vedendo Marinette seduta davanti alla scrivania-ciao!-
-c-c-c... ehhm CIAO!-
ricominciamo, devo riuscirci, l’ impresa di oggi è fare confidenza con Marinette ” pensò Adrien mentre Marinette cercava di dire qualcosa di sensato.
-a-accomodati!-
Il ragazzo segui' gli ordini della corvina sedendosi accanto a lei davanti alla scrivania.

-che ne dici di parlare un pò dei nostri interessi, giusto per conoscerci meglio- consigliò il biondo.
Marinette degluti’ mentre stava uscendo pazza nella sua mente “oh no.. vuole parlare..io...io cosa gli devo dire...cioe’ non ho niente da dirgli oltre al mio solito balbettio che non capisce nessuno cosa io stia cercando di dire

-so che a te piace molto la moda-
-s-si...ti va di vedere cosa ho fatto fin’ ora?- “sono riuscita a dire una frase senza balbettare!Quasi... aspetta... ma lui mi ride in faccia appena vede quelle schifezze nel mio quaderno! NO NO NO NO!
La corvina si alzò e prese il suo quaderno cercando di non far notare quanto lei stesse tremando ma non servi’ a molto, Adrien se ne accorse subito.
Forse sto andando toppo di fretta? Possible? Trema anche, credo di starla mettendo a disagio, forse se le chiedo cos’ ha si calma, o la situazione peggiora
-Marinette tutto bene?-
-si va tutto alla g- grande!- “ma cosa sto dicendo!?
-scusami se sono troppo invadente- 
-cosa? Invadente? Ma se sono io ad aver proposto di guardare un pò il mio quaderno! Probabilmente mi riderai in faccia, ma va bene-
-non mi permetterei mai di ridere in faccia ad una principessa come te- “forse ho esagerato...”
-P-p-p-principessa?-
si ho decisamente esagerato” –si, principessa, sei una principessa Marinette, sei bella tenera gentile potrei andare avanti all’ infinito, ma sei cosi’ dannatamente timida! Puoi dirmi perchè balbetti sempre con me?-
Marinette ormai era diventata un peperone “sto sognando o l’ ha detto veramente?” La corvina iniziò a ridere, ridere a crepapelle, mentre adrien sembrava confuso, ci era riuscito? Aveva davvero preso confidenza?

La corvina fece un respiro profondo e iniziò a parlare –A-adrien, anche t-tu sei gentile,sensibile, altruista, bellissimo..eehm..voglio dire...ormai penso sia ovvio il perchè balbetto sempre con te-
-sei estremamente carina quando babetti, lo sai? affermò il biondo con tono malizioso.



È finito anche questo capitolo ragazzi, già dal prossimo ne vedremo delle belle, lo pubblicherò o domani o dopodomani, preparatevi.
Alla prossima!

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Capitolo 5
*** LadyNoir ***


In un disperato tentativo di prendere confidenza, Adrien l’ aveva solo messa in imbarazzo, cioe' balbettava ancora, ma aveva smesso di tremare, per lui era già ad un buon punto.
-Ci vediamo domani a scuola!-
 
-S-si a d-domani!-
 
Appena i due finirono di salutarsi, delle urla giunsero alle loro orecchie.
Adrien corse dietro ad un muro assicurandosi che nessuno lo stesse vedendo
-Plagg, trasformami!-
 
-Tikki ti rendi conto!?-
 
-Ehm, no?-
 
-Adrien ora sa che sono innamorata di lui, come farò ora a dormire la notte!-
 
-Marinette, in un modo o nell’ altro dovevi pur dirglielo!-
 
-si ma lui non ricambia i miei sentimenti, cioe’ guardami!-
 
-l’ ha detto lui stesso che sei bella e gentile, devi smetterla di sottovalutarti-
 
-ora non importa, Tikki trasformami!-
 
 
-salve m’ lady- ChatNoir le afferò la fragile mano per portarsela alla bocca e baciarla, notando che stranamente LadyBug non la tirò indietro come al solito.
 
-ehm va tutto bene? Da quando in qua ti fai baciare la mano senza tirarla indietro?-
 
-posso tranquillamente tornare a farlo se proprio lo vuoi!-
 
-no no no no, mi dispiace forse dovevo starmi zitto, hehe-
I due super eroi di Parigi iniziarono a combattere.
 
 
-Ciao ciao farfallina! E’ stato più facile del solito non credi?-
 
- dovresti saperlo che sono sempre daccordo con te, m’ lady,- “ho un idea!”
ChatNoir prese in braccio la ragazza per portarla al tetto in cui potevano vedere meglio il tramonto.
in quel momento LadyBug poteva ammirare i ciuffi ribelli del ragazzo muoversi da un lato all' altro, mentre lui era estremamente convinto di ciò che stava facendo  
-eehm.. perchè mi hai portata qui? Ho solo cinque minuti tra un pò mi devo ritrasformare!-
 
-abbiamo tutto il tempo del mondo, guarda questo splendore! Non credi che Parigi sia bellissima?- ribadi’ il biondo sdraiandosi sul tetto.
 
-beh..si non ti posso dare torto- Rispose LadyBug.
 
-sembri triste, posso sapere cos’ hai?-
La ragazza si sdraiò alla destra di ChatNoir rispondendo –se vuoi proprio saperlo... c’è questo ragazzo, nella mia classe, ed un altra ragazza che lo “obbligò” diciamo cosi’, ad andare al ballo di fine anno con lui, ne sono rimasta delusa, tutto qui-
 
-sicura, sicura?- ChatNoir si avvicino a lei con uno sguardo a dir poco ipnotizzante, non aveva mai detto che ChatNoir fosse brutto, può anche essere affascinante, ma Marinette dentro di se non voleva ammetterlo.
 
-s-si perchè?-
 
-credo proprio che ti sei presa una bella cotta per quel ragazzo, posso sapere come si chiama?-
 
- non ti dirò mai il suo nome! Eh poi, io? Una cotta? Ma di che cosa stiamo parlando! Non dico che deve andare al ballo con me, ma almeno dire a Chloe che non vuole andare con lei! Si vedeva troppo che si sentiva a disagio con lei!- LadyBug dopo le sue ultime parole, si tappò subito la bocca, “cavolo un altro indizio per ChatNoir per la mia vera identità, spero non sia nella mia classe e anche se, che non sapesse nulla”.
 
-Chloe!- “senza ombra di dubbio quel ragazzo sono io, ciò vuol dire che LadyBug è nella mia stessa classe e anche che è delusa di me, che bello!”-
 
-Siamo nell stessa classe vero?- LadyBug non poté fare a meno di ridere, era cosi’ sui nervi per Chloe che per poco non diceva a ChatNoir la sua vera identità.
 
-credo proprio di si-
Gli orecchini di LadyBug suonarano per avvertire i due giovani che mancavano solo 4 minuti.
 
-devo scappare, ci vediamo domani a scuola!- LadyBug si fece scappare un brevissimo occhiolino scomparendo tra i tetti di Parigi.
 
 
-oh Tikki- Marinette si fece trascinare sul suo letto – Ora sa anche ChatNoir che ho una cotta per Adrien, ti rendi conto del casino che è successo oggi?-
 
-insomma...non ne può essere cosi’ sicuro dato che tu l’ hai negato-
 
-speriamo- Marinette si addormentò dopo soli 5 minuti risvegliandosi il mattino seguente, con il cuscino sporco di mascara, classico problema delle donne.
 
-solo dormendo combino guai, la mamma mia uccide se vede sta roba!-
 
-hahahha- Tikki si mise a ridere vedendo la faccia della sua amica arrabbiata e disperata allo stesso tempo.
 
-dai Marinette, sono sicura che capira- la assicurò Tikki.
 
 
arrivata a scuola vide Adrien sorriderle mentre entrava in classe, e lei ovviamente diventava un peperone...
 
-Marinette, Domani è sabato! Lo sai che significa?- chiese Alya come se fosse una domanda da un milione di dollari.
-come potrei mai dimenticarmelo Alya!-
-e sai pure chi viene con noi?-
Marinette conoscendo Alya già sapeva che aveva invitato Nino e Adrien ad andare con loro, ma lo stesso le rispose... -n-no?-
-beh te lo dico io! Adrien e Nino! E dopo faremo un pajama party a casa mia!-
-un p-pajama party?! Ma tu sai benissimo che io parlo nel sonno, sai benissimo che farò una figuraccia!-
-ma no! E’ tutto sotto controllo, fidati-
-mi fido...-
 
 
 
Hehheheh cosà farà ora ChatNoir? Ci proverà con tutte le ragazze della classe o si farà guidare dal suo cuore?
Sto diventando come Alya, domanda da un milione di dollari!
Alla prossima! Modifica: ragazzi mi sono accorta solo ora che nei miei testi c'erano tipo troppi errori, sorry Ho appena finito di correggerli, aggiungendo alcuni particolari che magari renderanno più piacevole leggere la storia, vi consiglio di ridare un occhiata!

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Capitolo 6
*** Guanciotte rosse ***


-Bene, bene, bene-
-Alya, arrivi al punto?-
-Se proprio ci tieni, dimmi SUBITO cosa è succeso ieri con Adrien, c’è stato un piccolo bacietto, vero?-
-Ma sei impazzita?! Abbiamo solo parlato dei nostri interessi niente di più, ma se ci penso bene...-
-Cosa!-
-ora sa che ho una cotta per lui...- La corvina abbassò lo sguardo per non far notare quanto fosse rossa.


Alya era andata il pomeriggio da Marinette per parlare un po di cosa era successo negli ultimi giorni.

-Marinette... Ho un idea!-
-sentiamo il folle piano di Alya-
-Ha ha ha molto divertente... Comunque, completiamo il tuo vestito per il ballo!-
-credo sia meglio iniziare a farne uno per te, Alya-
-Davvero... per me? SIIII!- Alya era davvero contenta di sentire Marinette dire quella frase, era un eternità che aspettava!
Marinette inizio con un dolce sorriso per poi passare ad una risata, era soddisfatta di vedere la sua migliore amica cosi’ felice, si chiedeva a cosa stesse pensando, forse stava già pianificando il modello di vestito, oppure immaginava come lei e Nino ballavano insieme, Alya e Nino sono fatti l’ uno per l’ altra, il ragazzo era sempre in giro con le sue cuffie nere che con delle linee blu e arancioni formavano l’ iniziale del suo nome, il suo berretto rosso e i suoi occhiali, che gli davano un aspetto buffo ma allo stesso tempo da ragazzo sicuro di se con un gran senso dell’ umorismo, esattamente come Alya, fissata con il suo Ladyblog e che c’è sempre per Marinette  quando ne ha bisogno.

-Prima di tutto bisogna scegliere il colore!-
-Hmm... azzurro!-
-daccordo, iniziamo a disegare il modello-

Dopo circa mezz’ora erano riuscite a disegnare un vestito, con delle maniche lunghe di un tipo di stoffa trasparente a brillantini verdeacqua, lungo fino alle ginocchia, con una piccola apertura lungo i fianchi, che facevano notare il fisico magro della ragazza,senza mostrare troppo, erano orgogliose del loro lavoro.Ora dovevano prendere le misure con il nastro da sarta di Marinette.
La corvina si avvicinò a lei iniziando con l’ altezza, per poi passare alla larghezza delle spalle, dei fianchi e della vita. In quel momento era impegnata più che mai, si vedeva dal suo sguardo concentrato sui minimi dettagli, si vedeva proprio che ci teneva a quel che faceva.

-Ecco fatto! Ora andiamo al pezzo più difficile, la realizzazione-
-credo ci staremo tutto il pomeriggio, ah no! Dimenticavo che sono con una proffessionista!-
-ti prego Alya- le due ragazze scoppiarono a ridere, c’è qualcosa di più bello, della compagnia di una cara amica? Probabilmente no.

Marinette e Alya erano appena arrivate a metà,ma si senti’ il telefono della mora squillare, era sua madre.
_Hai intenzione di tornare a casa oggi?_
Alya in quel momento era abbastaza confusa, guardò l’ora sul telefono e vide che erano già le nove di sera.
-come cavolo è possibile?-  protestò al mora che iniziava a metersi i quaderni nella borsa.
-lo finiremo Lunedi’ prossimo- la informò Marinette accompagnandola alla porta.
-è stato un bel pomeriggio, non credi?- si confidò la corvina.
-certo, è sempre un piacere! Ci vediamo domani da me alle quattro!- aggiunse Alya mentre attraversava la strada.
-A domani!-


-Plagg, devo assolutamente dire a Chloe che non voglio andare al ballo con lei, non voglio che LadyBug rimani delusa- il biondo si lamentava ormai da mezz’ora con il povero kwami che era costretto ad ascoltarlo e finalmente decise di rispondergli.
-Allora perchè non vai da lei e glielo dici, invece di lamentarti con me?!-
-si ma... non so come fare, poi lei ci rimarrà male-
-ma tu hai idea di quante persone sono rimaste male per colpa sua?!-
- Plagg, hai ragione, per una volta deve essere Chloe a soffrire -


-Adrien!- Chloe gli saltò addosso continuando a parlare –lo so, lo so... non riuscivi a stare senza di me allora sei venuto a farmi visita! Che dolce che sei-
-Chloe, ascolta, stai maltrattando tutta la classe non credi di star esagerando?-
-io? Sono gli altri che mi trattano male-
-Chloe!-
-Cosa? Eh poi non ho tempo per gli altri, devo ancora vedere cosa mettermi al ballo!-
-Davvero non hai tempo per pensare a gli altri? Ma non mi dire-
Chloe non aveva neanche notato quanto il biondo fosse arrabbiato con lei e continuò a parlare senza problemi.
-hai già visto quella stupida di Sabrina, ha concluso la nostra “amicizia” se cosi’ si poteva chiamare,- la ragazza sbuffò riprendendo da dove si era interrotta –Come se m’ importasse qualcosa di lei, per me può anche morire male- 
Davvero non si era resa conto di quanto fosse crudele? Adrien oramai ne era convinto, strinse i pugni e gli urlò in faccia la cruda verità –Chloe sei una persona orrenda e senza cuore, Sabrina era l’ unica persona che ti voleva bene oltre a tuo padre che ti ha viziata a non finire, e tu ti permetti di parlare di lei in questo modo? Te lo volevo dire da quando mi hai costretto a venire al ballo con te, ma non volevo che ci restassi male ma ora ne ho abbastanza, non voglio parlare con te, pensare a te, respirare la tua aria, guardarti e sicuramente non voglio venire al ballo con te!-
Adrien si girò di spalle e si incamminò verso casa sua soddisfatto di essersi sbarazzato di Chloe, mentre ella era davanti alla porta di camera sua con la bocca aperta e gli occhi spalancati.



-Ma salve Marinette!- Alya la accolse a braccia aperte dentro casa.
-Sei pronta?- chiese Marinette mentre attraversava la porta
- si, dobbiamo solo aspettare ad Adrien e Nino-
-certo-
Non passarono neanche cinque minuti che i due ragazzi suonarono il campanello.
-Ciao!-  salutarono Adrien e Nino.
Non c’era niente da fare, Adrien era sempre più bello,quegli occhi verdi sembravano fatti apposta per far innamorare all’istante coloro che li guardavano.
-Era ora!- sgridò Alya i due ragazzi che le stavano davanti –Marinette, saluta!-
La corvina era pietrificata dalla bellezza del modello.
-eh? A si c-erto, c-ciao-


-abbiamo finito?!- per Nino fare shopping era un tortura, stare li ad aspettare 6 ore, solo per scegliere gli indumenti, poi altre sei ad aspettare che li provassero tutti. Questo vestito è orrendo, questo è troppo piccolo, questo è troppo grande, bla bla bla... era cosi’ che facevano le due ragazze

-ma non abbiamo nemmeno iniziato!- disse scherzosa Alya, mentre tutti e quattro si dirigevano verso un altro negozio.
Marinette da una vetrina vide una vestito castano a puntini bianchi, con una cintura che formavano un piccolo fiocchetto nero. Era lungo quasi fino alle ginocchia, a spalle libere.

-Credo ti starebbe benissimo- il biondo si avvicinò a lei.
-davvero? A me piace il colore molto, cioe’..a me piacere il colore, volevo dire.. ah lasciam perdere-
Adrien la prese per mano facendola arrossire, per portarla nel negozio.
-mi scusi! Dove possiamo trovare il vestito in vetrina?- chiese il biondo alla commessa tenendo ancora per mano Marinette.
-li in fondo! C’è ne sono di quattro colori diversi-
Adrien la porto fino al vestito che avevano visto in vetrina, mollando la presa alla mano di marinette per farle cenno di scegliere un colore.
-Adrien, perche’ lo stai facendo, non c’è bisogno di...-
-Marinette ho visto come lo stavi guardando dalla vetrina, permettimi di farti un piacere, principessa- la zitti’ Adrien, facendole l’ occhiolino.

-Awww, non si trovano molte coppie come voi in giro al giorno d’ oggi- disse la commessa che li osservava dal bancone.
-cosa? Nooo! Magari, AAH VOLEVO DIRE.... non siamo una coppia!- Marinette era nuovamente diventata un pomodoro.
-credetemi, stareste benissimo insieme!- aggiunse la commessa, come se non bastasse.
-Mi dispiace signora, ma possiamo parlare in pace io e Marinette?-
-come volete!- la signora tornò alla cassa per servire altri clienti.

-Ma lo sai che sei rossa come un pomodoro?- scherzò il biondo.
-Sono abituata...-
-Non importa Marinette, sei tenerissima quando sei in imbarazzo-
-G-grazie- ridacchiò la corvina mentre sceglieva il colore del vestito.
-devi promettermi una cosa, daccordo?- chiese il biondo.
-Daccordo, ma cosa?-
-che non dirai ne ad Alya che a Nino quello che sto per fare-
-Cosa stai per fa...- Marinette non ebbe il tempo di finire la frase che Adrien le venne sempre più vicino, fino a sentire le sue labbra sulla guancia destra. E’ stato bellissimo sentire il calore di un altro corpo trasmetterlo sul suo, specialmente se si è perdutamente innamorati di quella persona.
-Uh... Adrien, p-perche’ l’ hai f-fatto?-
-eri troppo tenera, quelle guanciotte rosse che avevi e hai tutt’ ora... non potevo resistere, scusa-
- no no no.. non devi scusarti, è s-stato p-piacev-vole- Marinette si stava sforzando immensamente per dire una frase del genere.
-davvero? Eeeh, ma che domande faccio!?- Adrien era leggermente arrossito ma non gli importò più di tanto dato che marinette era un pomodoro da tutto il tempo.

-V-vado a p-provarmi il ves-tito t-torn... AAH ma riesco a dirla una frase senza balbettare!?- protestò la ragazza entrando nel camerino.
Adrien ridacchiò per un attimo, aspettando che Marinette finisse di provare il vestito.
-Allora?- gridò il biondo per farsi sentire da Marinette.
La ragazza usci’ dal camerino, mostrandosi ad Adrien.
-che te ne pare?-
-sei magnifica...aspetta, hai detto una frase senza balbettare!-
-grazie, credo di essere ad un buon punto!-
-concordo-

I due uscirono dal negozio, raggiungendo Alya e Nino che li stavano aspettando fuori dal negozio.
-Ragazzi, sono già le otto, decidete voi, andiamo già da me e cazzeggiamo un pò o andiamo al cinema?- chiese Alya a tutti e tre che la stavano ascoltando.



Eh niente è finito anche questo capitolo, Yeeeeh, non preoccupatevi aggiornerò appena posso dato che questa settimana ho tantissimo tempo, cosi’ tanto da pubblicare un capitolo al giorno, e si vede da quanto sono scritti male! Comunque è la mia prima storia quindi penso sia accettabile.
Alla prossima!

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Capitolo 7
*** L' incubo ***


-io sono per il cinema- Affermò Nino alzando la mano e guardando entusiasto negli occhi di tutti e tre.
Alya con il cellulare in mano e gingomma in bocca, come se non gli importasse poi cosi’ tanto, si uni’ a Nino per andare al cinema.
Marinette, sentendo che anche la sua amica vuole vedere un film , si uni’ anche lei al team cinema. Era restato solo Adrien che sapeva benissimo che la maggioranza vince e non aveva altra scelta –penso proprio che andremo tutti al cinema!- i quattro iniziarono a camminare lungo le strade di parigi, illuminate dai lampioni della luce e dalla luna. In lontananza si potevano notare le luci sulla Tour Eiffel, ogni sera a parigi è uno spettacolo non importa quante volte guardi quel sole tramontare, non ti stancherai mai, dell’ aura emotiva romantica e magica che ti mandano quelle luci, ti arriverà sempre un piccolo pizzicotto da farti rimanere a bocca aperta.
Le giovani coppie che passavano la sera nel parco, gli spettacolini di marionette e la storia dietro a questa splendida città ti facevano essere orgoglioso di abitarci.

-cosa guardiamo? Io propongo un bel film d’amore... Vero Marinette..?- disse Alya guardando Marinette in modo malizioso, facendola anche arrossire, Marinette abbassò lo sguardo, pregando che si sarebbero decisi che film guardare il più presto possibile.
-Ma che dici!? Vediamo un horror!- Nino era troppo entusiasto per il nuovo film che era uscito un paio di giorni fà, ne parlava sempre con Adrien e se non l’ avrebbero visto oggi avrebbe continuato a parlarne in eterno
-Credo sia meglio un comico- aggiunse Adrien mentre tutti aspettavano la risposta di Marinette –Eeeh, io..-
 -daccordo romantico! Andiamo!- la mora le afferrò il braccio trascinandola verso una sala in cui il film stava per iniziare, facendo arrivare anche i due ragazzi, Alya non aveva la più pallida idea di che film stavano per vedere, non se ne importava più di tanto, l’ importante per lei è che Adrien avrebbe dato un baciettino piccolo piccolo a Marinette.
-Alya almeno sai che film è?- chiese la sua migliore amica sperando non sia uno di quelli pesanti.
-no- dichiarò decisa Alya mentre cercava quattro posti –ecco! Sediamoci qui!- c’erano ancora cinque posti liberi in seconda fila, ed’ Alya non avrebbe permesso a nessuno di rubarglieli.

Ed eccoli li, il film stava per iniziare e Marinette era sollevata da non essere vicino ad Adrien, la fila era: Marinette, Alya, Nino, Adrien.
La corvina non avrebbe osato immaginare cosa sarebbe potuto succedere durante il film e per non fare figuraccie cercò in tutti i modi di non sedersi vicino al biondo e ci era riuscita!
Mentre Marinette e Alya stavano parlando, Adrien si separò da Nino senza farsi notare da Marinette passò da dietro facendo attenzione a non dar fastidio alle persone che attendevano l’ inizio del film e si sedette di fianco a Marinette, non sapeva bene neanche lui perché l’ aveva fatto, voleva stare vicino a lei e basta. All’ improvviso qualcuno le toccò la spalla per farla girare dell’altro lato.
-AAAAH... A-a-ad...- Un altra volta la ragazza stava per avere un infarto
-Adrien Agreste, piacere- scherzò il ragazzo – vuoi che chiami un ambulanza, sembri un po rossa-
Marinette si girò di nuovo verso Alya incrociando le braccia, come per fare l’arrabbiata.
-ho..ho esagerato, mi dispiace a volte lo faccio...- mentre diceva la frase era con l’ intenzione di farla girare verso di lui, ma lei non lo fece, restò girata verso Alya, guardando come parlava con Nino, Allora il biondo abbasso la mano e se la portò sulla gamba, aspettando che iniziasse il film.
Marinette non riusciva a trattenersi, si girò ridendo verso Adrien.
-Non dirmi che era uno scherzo!- Adrien iniziò a ridere con Marinette godendo della sua compagnia. Non se ne era mai accorto “Marinette ha il suo stesso splendido sorriso...” Adrien scosse la testa per scacciarsi quei pensieri, non è che non gli piacerebbe che Marinette fosse la sua lady,  Marinette può anche essergli simile ma è troppo timida, LadyBug era sempre sicura di ciò che faceva, il contrario di Marinette.



-Erano troppo carini ammettilo Nino!- lo sgridò Alya
-ok, ok erano carini insieme ma la trama del film non aveva senso- dichiarò il ragazzo.
 

I quattro amici si ritrovarono sul marciapiede ad andare da Alya, Marinette ed Adrien stavano dietro ad Alya e Nino, Adrien tirò leggermente Marinette per il braccio facendoli rallentare un pò per allontanarsi da Alya e Nino.
-Ti è piaciuto il film?- domandò Adrien con tono dolce, abbastanza silenzioso da non farsi sentire dalla coppia davanti.
-s-si, era carino-
Adrien le sorrise, tornando a guardare sulla strada, lasciando il braccio di Marinette. Adorava passare il tempo con i suoi amici. Era una sensazione piacevole, che ti faceva sentire... amato e protetto da qualcuno che ti vuole bene veramente.


-Ragazzi dobbiamo andare in soffitta a prendere i letti mobili, come si chiamano?... insomma quelli, forza!-
Tutti e quattro seguirono Alya, che sali’ su una scala e apri’ una botola. Era li la soffitta, illuminata solamente dalla torcia del telefono di Alya, non c’era nulla di cui avere paura ormai, con tutti i film horror che avevano visto, quella era una cosa banalissima per loro. La mora mosse la fonte di luce per di qua e per di là, fino a che non vide quel che stava cercando, focalizzando la luce della torcia su dei lettini piegabili e dei materassi in degli scatoloni accanto.
-Eccoli!- Alya catturò l’ attenzione dei tre ragazzi. Insieme portarono uno ad uno tutti i lettini di sotto, c’era pochissima polvere, ma i quattro la fecero scomparire con l’aspirapolvere, poi ci misero delle lenzuola fresche e uno alla volta entrarono in bagno e si misero il pigiama.
-Tikki entra nella borsetta, devo uscire!- la piccola creaturina rossa a puntini neri si infilò nella borsetta.
Plagg invece entrò nello zainetto in cui Adrien aveva messo il pigiama e lo spazzolino.
-è stato faticoso- disse Marinette buttandosi sul letto e sospirando di avercela fatta.
Era contentissima che Adrien le aveva comprato quel meraviglioso vestito, che lei aveva scelto in bianco e nero. Ripensando a cosa aveva detto Adrien due giorni fà, le venne la la pelle d’oca, l’ aveva chiamata principessa, esattamente principessa.


Erano le tre di notte ed i ragazzi stavano dormendo tranquillamente, fino a che Marinette non inizio a muoversi da un lato all’ altro, afferare le lenzuola e tirarle a se, stava avendo un incubo.
La ragazza stava facendo cosi’ da oramai cinque minuti e finalmente si calmò, facendo cadere una lacrima sul suo cuscino.
Adrien si svegliò sentendo la ragazza piangere, la prima cosa che fece fu svegliare Alya –Alya, svegliati!- sussurrò cercando di non svegliare tutti.
-hmmm, che c’è?-
-Marinette sta piangendo nel sonno, non credi dovremmo svegliarla?-
Nella folle mente di Alya, arrivò l’idea del secolo
-Marinette mi parla spesso dei suoi incubi, mi dice che fa incubi terribili che le sembrano incredibilmente veri e spesso si ritrovava la mattina con le lenzuola a terra e il cuscino sotto ai piedi- fin qui Alya diceva la verità, ma poi..  –non bisogna assolutamente svegliarla o rischierebbe di avere un attacco di cuore!- Alya cercava di essere il più credibile possibile –bisogna andare da lei e calmarla, nel senso che bisogna accarezargli la testa e magari sussurrargli parole dolci... a cosa stai aspettando vai!-
-Cosa!? Perchè io?!-
-dai Adrien lo sanno tutti che ha una cotta per te!- cercò di convincerlo la mora. 
-daccordo vado- Adrien si avvicinò alla corvina che stava ancora piangendo, si mise sotto le coperte con lei ed iniziò ad asciugargli le lacrime e poi accarezzargli le guancie, le stesse guanciotte rosse che aveva baciato ore fà. Non avrebbe mai pensato di arrivare a questo punto, Marinette che singhiozzava e lui a baciargli la fronte accarezzandogli i capelli neri, cosa non si fa per una cara amica... o forse... di più.

Era di nuovo giorno ed Adrien essendo il più mattiniero, si svegliò per primo, vide Marinette ancora sdraiata sul letto e cercando di fare meno rumore possibile si alzò e prese il telefono per controllare i messaggi ricevuti.
-amico! Sei già sveglio!- Nino gli tirò il suo cuscino in faccia dando inizio alla battaglia tra cuscini. Adrien  prese un cuscino dal letto in cui aveva dormito finche’ non andò da Marinette e si diresse verso Nino che lo stava aspettando con un altro cuscino in mano. I due si colpirono a vicenda finche’ non svegliarono anche le due ragazze.
-ma che cosa sta succedendo?!- Alya si strofinò gli occhi nel tentativo di vedere Nino e Adrien, ma non era cosi’ semplice senza i suoi occhiali. 
Marinette intanto guardava la scena con i capelli in faccia mentre sbadigliava a non finire.
 Alya con il cuscino in mano andò verso i ragazzi che la guardavano confusi, si uni’ anche lei alla battaglia, mancava solo Marinette che guardava come i suoi tre migliori amici si colpivano a vicenda con i cuscini.
-hahahahaha, dovreste vedervi!- esclamò Marinette mentre rideva a crepapelle, spostando l’ attenzione dei ragazzi verso di lei.
Alya saltò da Marinette colpendola con il cuscino e Marinette che ricambio il gesto urlando –che guerra sia!- tutti e quattro iniziarono a rincorrersi con cuscini in mano ridendo e scherzando come dei pazzi.
-prendi questa!-
-come osi!?-
Inutile dire che ormai in quella stanza c’era il degenero più totale.


-A domani Alya- Marinette la abbracciò molto brevemente per poi mettersi in cammino per tornare a casa, stessa cosa per gli altri.

-non è stato cosi’ tremendo come pensavo, almeno non ho fatto figuraccie- disse Marinette al suo piccolo kwami dentro la borsetta, mentre tornavano a casa.
-se sapessi...- disse Tikki ridacchiando
- ma non mi dire, ho parlato nel sonno-
-non del tutto, meglio se non te lo dico- aggiunse il piccolo kwami ridacchiando ancora



Anche questo capitolo è finito! Non preoccupatevi tra un pò arriva la MariChat, e li succedono i casini, non vi dico niente :)
Alla prossima!

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Capitolo 8
*** Devo Cambiare ***


Un altro giorno di scuola era appena iniziato, Marinette ed Alya entrarono in classe seguite da Nino ed Adrien.

Improvvisamente la professoressa entro in classe con Sabrina dietro, che camminava a testa bassa.

-ragazzi vi devo parlare, sedetevi sui vostri posti, non voglio sentir volare una mosca- la professoressa era davvero arrabbiata, Marinette era sicura che Sabrina avesse a che fare qualcosa con il tutto e non poté fare a meno di guardarla preoccupata.

Gli alunni tornarono tutti ai loro posti, cercando di fare meno rumore possibile per non beccarsi una nota.



-Una settimana fà avevo dato alcuni documenti a Sabrina...-

Marinette, cambiò subito espressione, come se voleva sentire di più anche se già sapeva le parole che avrebbe detto la professoressa.

- Quando Sabrina era entrata in classe circa mezz’ora fà andammo insieme dal preside, per portargli i documenti. Avevo affidato i documenti a Sabrina, essendo lei la rappresentante di classe. Entrando nell’ ufficio del preside, egli disse a Sabrina di dargli i documenti, ma lei non apri’ bocca. Quelli erano i documenti più importanti che il preside mi aveva mai dato. Quei fogli c’è li aveva mandati la banca, per le nostre spese per la scuola, le donazioni ai bambini malati, e la cosa che vi avrebbe fatto più piacere, che però non ci aveva mandato la banca, avevamo organizzato di fare una gita di due settimane in Italia. Ora... se qualcuno sà cosa è successo a quei documenti, gli ordino di dirmelo immediatamente!-

L’ intera classe si girò verso Chloe facendo spalancare la bocca alla professoressa arrabbiata più che mai.

-Chloe Bourgeois, dimmi cosa hai fatto!-

Chloe, iniziò a guardarsi intorno confusa, non sapendo come aveva fatto a scoprire che era stata lei a strapparle i documenti, ma tutto le fù chiaro quando vide l’ intera classe guardarla.

-Ehm... daccordo, lo ammetto... è stata Rose!- Nell’ ultimo tentativo di salvarsi aveva solo peggiorato la situazione con una scusa palesemente falsa.

Marinette si alzò in piedi e iniziò a parlare –Professoressa, non le creda! Tutta la classe ha visto cosa ha fatto! Ha strappato tutti i documenti davanti a Sabrina, poichè non le aveva fatto tutti i compiti, me l’ ha detto Sabrina di persona!-

La professoressa credeva di più a Marinette, sapendo com’ era fatta Chloe – Chloe... Devi pagare le conseguenze delle tue azioni. Devi andare in banca e dirgli di rispedirci i documenti, chiamare il numero dell’ hotel per la gita, che ti lascerò sulla mia cattedra. Dovrai riorganizzare tutto insieme a tuo padre, infine non potrai venire in gita con la tua classe. Sabrina, tu invece... perché non mi hai detto che dovevi fare i compiti a Chloe? Questa cosa è vietata nella nostra scuola, la prossima volta che Chloe ti costringerà a fare i tuoi compiti, dimmelo... mi dispiace Sabrina, ma non puoi esser più il capo classe se non riesci a  gestire la tua compagna-

Sabrina si stava mordendo le ughie durante tutto il discorso dell’ insegnante, guardando sul suo banco per non mostrare la sua delusione verso la professoressa, anche lei era cosi’ severa da togliergli il ruolo da rappresentante di classe, non bastava Chloe che non la lasciava in pace.



Alla fine delle lezioni, Chloe prese il foglio lasciato dalla professoressa sulla cattedra.

devo cambiare” queste due parole conquistarono la mente di Chloe da ormai più di quattro ore. Si decise finalmente di andare da sola alla banca e organizzarsi con il direttore di un prossimo incontro. Dopo varie firme e spiegazioni arrivò la chiamata dell’ insegnante verso la banca.

-come posso essergli d’aiuto?-

-salve, sono l’ insegnante del liceo scientifico di Parigi e volevo informarla che presto arriverà una mia alunna a mettere in chiaro qualcosa e..-

-si si si, è già arrivata da circa mezz’ora, mi ha spiegato tutto, stavamo firmando dei contratti per ristampare i documenti-

-benissimo! Allora dovrei correggere alcune verifiche se non le dispiace, a presto!-

-Buona serata-



Chloe sapeva che stavano parlando di lei e non appena la chiamata si concluse chiese –chi era?-

-la sua professoressa, signorina, voleva informarmi del tuo arrivo, ma tanto è già arrivata da un pezzo.. non è vero? Comunque, deve leggere solamente questi due fogli per confermare il tutto sulla donazione, firmate qui e qui e può andare- disse il signore indicando sui due contratti

-d'accordo..-

I due finirono di salutarsi e non appena Chloe usci’ dall’ edificio vide il caos più totale. Sabrina era stata akumizzata.

In parte era colpa di Chloe e lei ne era consapevole. Vedeva come LadyBug e ChayNoir cercavano di sconfiggerla ma non ci riuscivano.

Il nemico era di carta ed era in grado di formare delle sagome anch’esse di carta che poi prendevano vita, non appena toccavano qualcosa di solido, inoltre poteva pure volare.

Chloè voleva aiutare per una volta. Avvicinandosi ai due supereroi rimase li pochi minuti ad osservarli combattere contro l’ esercito che l’ akumizzata si era creata.

-LuckyCharm- LadyBug lanciò in aria il suo yoyo, che fece comparire una bottiglia d’acqua – e questa?-

Chloe vide l’oggetto cadere tra le braccia di LadyBug. La bionda sapeva cosa dovevano fare con quella bottiglia. Quando l’acqua bagna un foglio di carta esso si ammoscia e non ci si può più scrivere sopra, stessa cosa doveva succedere con quelle sagome di carta.

-LadyBug! Passami la bottiglia, ho la soluzione!- esclamò Chloè, mentre la corvina la guardava insicura.

 

-LadyBug, prova a fidarti di lei, magari fa la cosa giusta- la convinse Chat guardandola nei suoi occhi blu come il mare.

-d'accordo- LadyBug gli lanciò la bottiglia e successivamente torno a combattere con le sagome, mentre la vittima dell’akuma li guardava sopra di essi, con il sorriso stampato in faccia.

-Chloe iniziò a versare l’ acqua addosso alle sagome facendole ammoscire, LadyBug guardava la scena sconvolta, combattendo allo stesso tempo.

-brava Chloè!- la incoraggiò ChatNoir



Assieme avevano sconfitto tutte le sagome, il nemico li guardava a bocca aperta da li sopra, per poi iniziare a farne altre, ma non fice in tempo di crearne una, che LadyBug prese con il suo yoyo la borsa da dove prendeva i fogli di carta, la diede a Chat per fargli cenno di usare il suo potere per distruggerla.



-ciao ciao farfallina!.... Grazie Chloe, sei stata molto brava-

Chloe cercava di restare seria, ma non era cosi’ facile. Un sorriso a trentadue denti le conquisto il volto, non tutti i giorni si riceveva un complimento da LadyBug.



Erano le sette, Marinette e Tikki stavano osservando Parigi dal terrazzo, quando Tikki avverti’ Marinette che il maestro fu la stava chiamando. I kwami erano in grado di comunicare tra di loro, non potevando farlo in modo chiaro ma riuscivano ad avvertirsi quando succedeva qualcosa di pericoloso o importante e Wayzz le aveva appena detto che il maestro Fu voleva parlare con Marinette.



Marinette entrò nella stanza del maestro Fu, che la stava aspettando con il libro in mano.

-Salve Marinette-

-Salve! Ehm Tikki mi ha detto che dovete parlarmi...-

-si, devo raccontarti una cosa molto importante-

La corvina si sedette accanto al maestro e cercò di essere il più attenta possibile.

Il maestro poggiò il libro sul tavolino e iniziò a sfogliare le sue pagine,con movimenti lenti e delicati per far in modo che non si rovinassero ed iniziò a parlare  - anni fà, prima che mio nonno mi lasciasse, mi ha dato un baule, in cui dentro c’erano i Miraculous, mi disse di non perderli per nessun motivo al mondo, li aveva affidati a me, era tutto nelle mie mani. Per sei anni restarono rinchiusi nel baule, fin quando non arrivarono le creature degli abissi e quelle sulla terra che stavano terrorizzando gli abitanti del paese. I Miraculous sono stati creati, per combattere inizialmente i ladri o gli animali mostruosi che si nascondevano nei luoghi più bui,  poi uscivano ad aggredire le persone per avere qualcosa da mangiare, non sono stati creati per combattere contro Papillon, perchè Papillon, i suoi poteri c’è l’ ha grazie al Miraculous della farfalla-



-quindi quello di Papillon è un Miraculous?-



-esatto. In quel periodo, mio fratello mi rubò due Miraculous prima di andare in guerra quello della farfalla e quello del pavone, diceva che con quelli sarebbe stato imbattibile, ma non andò cosi’ dopo 3 anni mia madre mi disse che era stato ucciso da un nemico e che qualcuno prese i Miraculous che aveva conservato nel suo zaino, ma nessuno sapeva chi, finché arrivò a Papillon che decise di usare il gioiello per far del male, ma non abbiamo nessuna traccia di chi abbia il Miraculous del pavone. Tu e ChatNoir non potete farcela a battere Papillon da soli, avevete bisogno di aiuto, ed è per questo che ti darò i tre Miraculous che mi sono rimasti, dovrai scegliere tu a chi darli, ma stai attenta alle tue scelte, LadyBug-



-Daccordo maestro, farò attenzione! Non la deluderò!-

Fu prese le due scatoline, in cui dentro c’erano i Miraculous della volpe e dell’ape, li mise sul tavolino e successivamente guardò verso Wayzz che pian piano arrivava verso di loro

-bene, è arrivato il momento, Mi mancherai Wayzz, sono sicuro che Marinette farà la scelta giusta e tu avrai un buon possessore. Addio, Wayzz- disse il maestro sorridendogli dolcemente.

L’esserino fece in tempo per abbracciargli la guancia un ultima volta per poi scomparire, quando Fu si tolse il braccialetto, lo posò nella scatolina con cura e diede a Marinette tutte e tre le scatoline,  sembrava essere commossa e allo stesso tempo dispiaciuta, sapendo che un giorno toccherà pure a lei.





Mancava ormai solo una settimana al ballo di fine anno e a luglio avrebbero fatto la gita in Italia. La classe era emozionata come non mai, Alya e Nino stavano organizzando un piano su come far ballare Adrien e Marinette insieme al ballo e Marinette completava il vestito di Alya.

-è bellissimo Marinette!- si complimentò Tikki

-grazie! Non vedo l’ora di vederlo su Alya, spero gli piaccia...-

-ma certo che gli piace stai tranquilla!-



Era Mercoledì, un altro noiosissimo giorno di scuola iniziò per Marinette e tutto sembrava filare liscio per lei, passò la ricreazione a riflettere “a chi posso darli i Miraculous?” finalmente lo sapeva. "Alya ama i supereroi, le piacerà troppo diventarne uno, lei avrà quello della volpe! Ma quello dell’ ape?" Marinette non ne era cosi’ sicura, ma Chloe l’ altra sera si era dimostrata capace e con dispiacere decise di affidarlo a lei. Mancava solo quello della tartaruga, Marinette avrebbe desiderato tantissimo darlo ad Adrien, ma non poteva sempre pensare a lui, doveva cambiare. “Nino è più adatto per Wayzz” affermò la corvina nella sua mente.

Durante la lezione Marinette infilò la scatolina con il gioiello nella borsa di Alya che stava ascoltando la professoressa.

Quando fini’ la scuola vide Chloe che stava per entrare nella limousine, corse da lei e iniziò a parlare –Heeey! Chloe! Ti piacciono i supereroi?-

Chloe la guardò per qualche secondo e rispose –si..perché?-

-no no cosi’.... guarda li!- la corvina cercò di distrarla puntando il dito in cielo per farla girare e poi lanciare la scatolina nella limousine, facendo finta di niente.

-Oh... mi sono sbagliata non c’era niente, heheh, oh ma guarda che tardi! Devo proprio andare... ciao!- Mari fuggi via verso casa sua e non appena entrata nella sua stanza andò ad osservare dalla finestra, Chloe che se ne andava.



Quando Chloe si accorse della scatolina pensò subito a cosa potesse essere e arrivata a casa l’apri’ senza pensarci due volte, una lucina gialla illuminò il volto della bionda, mentre lei si allontanava sempre di più.

-Ciao Chloe! Il mio nome è Buzz, io sono il kwami dell’ape e tu d’ora in poi sarai QueenBee!-

-come?! Tu cosa sei!?-

-sono un kwami, io ti posso dare i poteri, tu hai il potere di volare e la tua arma sarà uno scettro, da cui sparerai del miele appiccicoso per bloccare i nemici! Devi solo metterti questo piccolo pettine nei capelli-

-eehm ok? Ma puoi ripetere come mi dovrò chiamare?- chiese la bionda infilandosi il piccolo pettine tra le sue ciocche cercando di nasconderlo il più possibile

- ti chiamerai QeenBee e per trasformarti devi dire: Buzz, Trasformami-

-Eeeh, daccordo?-





Alya invece quando iniziò a fare i compiti notò nella sua borsa anche lei la scatolina contenente la collana.

-e questa come ci è finita qua dentro?- si chiese aprendo la scatolina incuriosita. Mentre appariva Trixx, il kwami della volpe, Alya teneva ancora in mano l’oggetto guardando a bocca aperta cosa stava succedendo. Questa volta però fu Alya a fare il primo passo.

-Ciao! Mi chiamo Alya tu? Cosa sei? Come ci sei entrata in quella scatolina? É troppo piccola per te! E questa collana? Non dirmi che è un Mir...-

Trixx la zitti’ cercando di rispondere alle sue domande

-eeeh, Ciao Alya! Mi fa piacere che non sei svenuta appena mi hai vista, come è successo l’ultima volta! Oh, forse questo non dovevo dirlo...comunque! Io sono un kwami e...si quella collana è un Miraculous! Ma come facevi a saperlo?-

-beh... io ho un LadyBlog, dove parlo di LadyBug, ho già fatto un intervista privata con lei! Comunque... so che a LadyBug e ChatNoir serve un Miraculous per trasformarsi in supereroi, quando usano i loro poteri,dopo un minuto si sente un suono, a me sembrava provenire dai loro gioielli, quindi ho pensato che è grazie a quello che possono trasformarsi e LadyBug ha confermato il tutto nella mia intervista rivelando come si chiamano i loro gioielli, Miraculous!- rispose Alya con aria sognante



-Da oggi anche tu avrai un Miraculous Alya! Quello della volpe, tu ti chiamerai RenaRouge. Il tuo potere è la super velocità e la tua arma è un flauto che ti permette di stordire il nemico, ma solo il nemico!-

-wow! E per trasformami?-

-dovrai semplicemente dire: Trixx trasformami!-



Marinette era a casa ad immaginare la reazione di Chloe e Alya

-spero di aver fatto la scelta giusta Tikki-

-sono sicura che lo hai fatto Marinette, non ti preoccupare!-

-ma aspetta... il ballo... è questo sabato!-

-allora?- chiese curiosa Tikki

-devo completare il mio vestito! Non c’è l’ha farò mai!-

-Marinette..-

-si?- chiese disperata, buttandosi sul letto

-ma... Adrien, non ti ha comprato quel vestito...-

-Tikki ma sei un genio! Posso indossare quello!-

Tikki ridacchiò vedendo Marinette tanto entusiasta

- ora devo solo dare a Nino il Miraculous della tartaruga!-

-si!- esclamò Tikki svolazzando intorno alla corvina



-Marinette!- chiamò Alya quando la vide entrare in classe

-Ciao-

-lo sai cosa farai oggi?-

-ehm...n-no? cos’hai fatto, Alya?-

-niente,niente... –

-ook...-



Finite le lezioni Marinette fece in tempo ad infilare la scatolina nella borsa di Nino. La corvina sospirò, felice di essersi tolta un altro peso dalle spalle.



-Ciao, Marinette- Il biondo si avvicinò a lei

-ciao!- rispose Marinette

-Ecco... Alya, mi ha detto che ti piacerebbe fare qualcosa con me questo pomeriggio...-

-lo sapevo che aveva in mente qualcosa!- protestò la ragazza

 Adrien regalandogli un sorriso continuò  - quindi ho pensato se ti piacerebbe venire al parco con me-

-si c-certo- Marinette diventò tutta rossa mentre Adrien concludeva la breve chiacchierata – bene, allora vengo a prenderti alle quattro?-

La corvina annui’ e i due si salutarono.



-Alyaaaaa!- le due ragazze stavano discutendo al telefono da ormai dieci minuti

-dai Marinette andrà tutto bene!-

Ad interromperle fu il suono del campanello.

-ecco.. è arrivato! Sono spacciata! Devo chiudere Alya-

-buona fortuna!- Alya chiuse la chiamata iniziando a ridacchiare insieme a Trixx

-la tua amica è davvero simpatica!- disse Trixx posandosi sulla testa di Alya

-già, non so cosa farei senza di lei!-





-Arrivo!- gridò la corvina, catapultandosi verso la porta

-salve, principessa!- disse Adrien chinando il capo.

Marinette era diventata nuovamente rossa ma ormai ne era abituata.

-c-ciao-

-pronta?-

s-si..-

i due scesero le scale e si ritrovarono davanti al portone, Adrien le apri’ la porta e le fece cenno di uscire.

-ti piace il gelato?-

-a chi non p-piace?- cercò di dire senza balbettare,  non riuscendoci

-perfetto!-



Adrien e Marinette stavano parlando e scherzando da mezz’ora, ma ecco che arriva un nuovo akumizzato a rovinare il tutto.

-Marinette, dobbiamo andarcene!- Il biondo porto l’amica fino a casa, i due si salutarono ed Adrien si nascose per potersi trasformare.

Marinette sbuffò per poi parlare con Tikki –c’è qualcuno più sfortunato di me?!-

-non c’è tempo Marinette dobbiamo andare a combattere-

-daccordo. Tikki trasformami!-

Marinette usci’ sul terrazzo per dirigersi verso l’akumizzato, finche’ non vide Chat che faceva amicizia con RenaRouge e QueenBee. Ridacchiò per un attimo e si avvicino al gruppo.

-salve m’lady- la salutò Chat

-Ooooh, ChatNoir! Che romantico!- esclamò RenaRouge mettendolo in imbarazzo

-ciao! Io sono QueenBee- si presentò alzando la mano, iniziando a sorridere

-io RenaRouge-

-mi sono già presentato, manchi solo tu insettina-

-piacere LadyBug- fece un dolce sorriso ai tre – dobbiamo andare a salvare Parigi, forza!-





-ciao ciao farfallina!... RenaRouge QueenBee, siete fantastiche, Chat tu non sei da meno, anzi! Oggi sei stato meglio di me, ma ora devo andare. Ciao!-

LadyBug se ne ando giusto prima che i suoi orecchini suonassero una seconda volta.

ChatNoir salutò le altre due ragazze e rimase su un tetto a pensare a cosa stava succedendo nelle ultime settimane, scopre che Marinette ha una cotta per lui, lui che DORME con Marinette, rompere la sua amicizia con Chloe, scoprire che a Luglio faranno una gita in italia e conoscere due nuovi supereroi. La cosa che lo face diventare triste è che quel giorno stava “uscendo” con Marinette e purtroppo sono stati insieme solo 30 minuti “forse potrei andarle a fare visita” penso il biondo alzandosi in piedi.

Saltando per i tetti di Parigi, arrivò davanti a casa di Marinette, che stava aggiungendo altri dettagli al vestito di Alya.

ChatNoir si posò sulla ringhiera del balcone in modo lento ed elegante, esattamente come un gatto, aveva una rosa in mano, che aveva preso mentre si dirigeva verso casa di Marinette.

La corvina, finito di fare gli ultimi ritocchi, neanche a farlo apposta, apri’ la botola che portava verso l’esterno, poiché voleva godersi la serata coricandosi sulla sdraio ad osservare Parigi con la tranquillità che la avvolgeva ogni volta che vedeva la luna, assaporava l’aria fresca della sera contando le stelle in cielo e parlando delle cose successe durante il giorno con la sua amichetta rossa.

Non appena giratasi verso la ringhiera vide il suo partner seduto di spalle su di essa -Chat?- chiese la ragazza chiudendo la botola dietro di se ed avvicinandosi al felino ancora seduto di spalle, mentre la notte li trasportava nell’ universo dei sognatori, da cui Marinette prendeva spunto per le sue creazioni.





Ragazzuoli... ho cercato di portarvi un capitolo più lungo del solito per la settimana di assenza, spero vi piaccia... cosa? Ah... vi siete arrabbiati per la fine del capitolo? MUHAHHAHAHA.

Alla prossima!

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Capitolo 9
*** La Rosa ***


Appena sentita la sua voce, il ragazzo si accorse della presenza di Marinette, ma decise di starsene muto sulla ringhiera sorridendo quando si accorse che la corvina probabilmente lo prendeva per pazzo, sentiva l’aria passargli sul volto, stava arrivando un bel ventino a scompigliargli i capelli, nonostante l’estate era alle porte, se non già arrivata. Si lasciò condurre dal suo istinto, chiuse gli occhi, sollevò la testa verso il cielo e successivamente riaprì le palpebre dando spazio a gli occhi verdi smeraldo, che luccicanti come quella volta non erano mai stati, osservò le innumerevoli stelle sopra di lui, grandi o piccole, erano tutte stupende.
-ChatNoir, mi devo preoccupare?- domandò la ragazza avvicinandosi a lui, che ancora stava ancora seduto sulla ringhiera, facendo penzolare la sua gamba sinistra al di fuori di essa.

In fondo l’unico modo per esprimersi ed essere libero veramente per Adrien, è grazie al suo Miraculous, grazie ad esso può trasformarsi nell’eroe parigino, che non ha paura di aprire la bocca, dove e quando gli pare. Invece quando è Adrien, sembra quasi essere costretto a fare bella figura per gli occhi di suo padre, non poteva neanche pensare di fare certe cose.
-Chat! Vuoi rispondermi!- lo rimproverò la corvina guardandolo portare il suo sguardo verso di lei. 
-no- 
-no cosa?-
-non ti rispondo-
Marinette lo guardò stranita, che senso avevano le sue parole? Infatti non c’è l’avevano.
-Ma cosa!?- la ragazza scoppio a ridere, mentre Chat la guardava con i suoi occhi luccicanti che subito dopo si spostarono verso la rosa che aveva nell’altra mano, che fortunatamente Marinette non aveva ancora visto. Mentre la ragazza si riprendeva, ChatNoir si portò la rosa davanti a gli occhi, per poi allungare il braccio verso la corvina, aspettò vari secondi, prima che la ragazza gli fece una domanda al quanto ovvia.
-per...me?-
-Per te, Principessa-
La corvina allungando la mano prese la rosa, potendo a malapena vedere come il felino si allontanava, saltando per di quà e per di là sui tetti di Parigi.
È stata come quella volta in cui Adrien gli donò il suo ombrello, questa volta però al posto di Adrien e l’ombrello, c’erano ChatNoir e una rosa.
La stessa sera Nino notò la scatolina nella sua borsa, la aprì e quando apparì il piccolo esserino verde, indietreggiò lentamente andando a sbattere contro la televisione di camera sua, che per poco non si frantumava a pezzi essendo quasi caduta da mobile che la sostiene.
-cosa sei?! Un coso porta sfortuna? Insomma... per poco non mi cadeva il televisore addosso-
-Eeeh..no in realtà...-
-non ti preoccupare! Non è successo niente amico. Dimmi....come ti chiami?-
-Wayzz, mi chiamo Wayzz, maestro-
-amico! Puoi tranquillamente chiamarmi amico!-
-Oookay? Ehm... bene...amico, io sono un kwami,beh ecco... hai presente LadyBug e ChatNoir?-
-certo!-
-loro si possono trasformare grazie a noi e ai loro Miraculous, da ora anche tu sei uno di loro!-
-Foooorte!-
-Il tuo il tuo potere speciale è poter schivare ogni freccia o pugno senza muovere un muscolo, in pratica hai uno scudo invisibile-

-Ragazzi, volevo solo informarvi che Chloé è riuscita a riorganizzare la gita in italia e a far ristampare tutti i documenti, volevo complimentarmi con lei, perché ci è riuscita molto in fretta. Brava Chloe- così la professoressa Bustier iniziò la lezione.

I giorni passarono, Nino si era aggiunto con facilità al gruppo di supereroi, che con il tempo stavano migliorando a dismisura.
Finalmente il grande giorno arrivò
-Marinette!- chiamò Alya svegliandola
-Eeh? Alya, cosa ci fai qui alle tre di notte?-
-amica mia. Solo perché tu sbarri le persiane, in modo che non entri la luce mattutina in camera tua, non significa che sono le tre di notte, infatti sono le dieci- rispose Alya aprendo le persiane
-Le dieci?! Ma dobbiamo andare a scuola!-
-Marinette...-
-Alya!?-
-è sabato-
-ah- La corvina sospirò, coricandosi nuovamente sul suo letto e rinchiudendosi nelle sue coperte non appena la luce arrivò ai suoi occhi.
-cosa ti metti al ballo?- chiese Alya tirandogli via le coperte
-Alya! Fa freddo! Ridammela!-
L’amica si sistemo sotto le coperte con Marinette 
-vuoi dirmi cosa metti al ballo?- chiese ancora Alya 
-eeeh, io... no..Adrien, mi ha comprato un vestito...- le disse Marinette arrossendo leggermente al suo pensiero
-no!-
-si- ribatté la corvina con la voce che gli andava a mancare
Alya stava letteralmente impazzendo, ma non più di Marinette quando scoprì che il ballo sarebbe stato quella sera
-Alya, sono spacciata!-
-Ma no!- stavano discutendo da anni ormai, Marinette credeva che avrebbe fatto una figuraccia davanti ad Adrien, prima di un evento importante doveva prepararsi fisicalmente, altrimenti non andava bene.
-Marinette! La vuoi finire di pensare sempre e solo ad Adrien?! Devi stare calma, Adrien ti ha mai deriso con tutte le volte che hai fatto una figuraccia davanti a lui?-
-Non mi ricordare le milioni di figuraccie!-
-rispondi!-
-No, non mi ha mai deriso-
-allora, cosa c’è da preoccuparsi?-

*campanello*
-chi potrà mai essere? I miei genitori sono a trovare un mio parente e non torneranno prima di sta sera, mi hanno avvertita ieri-
La mora aprì la botola scendendo le scale ridacchiando, aprì la porta e due ragazzi entrarono in casa.
-Alya, sei sicura che ha detto di si?- chiese Nino seguendo Alya che saliva le scale
-certo che ne sono sicura- un istante prima di aprire la botola, la ragazza si ricordò di tutti i poster di Adrien che tappezzavano l’intera stanza dell’amica
-Eeeh... ragazzi sedetevi un attimo sul divano, devo dire una cosa a Marinette!-
Nino e Adrien riscesero le scale e avvicinandosi al divano sprofondando su di esso e aspettarono ad Alya

-Marinette!-
-chi era?-
-Ma dove sono i poster di Adrien?-
-non ti ricordi? Quella volta che Adrien era venuto, ho dovuto toglierli io e con la mia pigrizia non li ho rimessi-
-perfetto!-
-Alya! Dove vai? Dimmi chi ha suonato il camp... e se ne è andata- 
Scendendo le scale, Alya, vide i due ragazzi che stavano ancora aspettando.
-Potete venire!- esclamò la mora attirando l’attenzione dei suoi amici che la seguirono fino in camera di Marinette.
-ciao!- la salutarono i due in coro
-Eh Alya?-
-si amica mia?- chiese avvicinandosi al suo letto, facendo arrivare anche gli altri
-Alya ci ha detto che..- La mora tappò la bocca al suo fidanzato prima che potesse dire una parola in più
-Cosa ha fatto?- chiese Marinette sconvolta
-sorpresa!- gridò Alya cercando di non mandarla nel panico

Nonostante ciò Marinette era agitata, ma non troppo per alzarsi dal letto e salutare i ragazzi.
Passarono il loro tempo chiacchierando e usando il loro cellulare.
-Ragazzi! Ho una barzelletta per voi!- Esclamò Marinette 
-racconta- 
-C’era una volta un tizio, che era caduto in una pozzanghera. Poi era sporco!-
I tre amici la osservarono confusi, in quanto lei era l’unica che in quel momento rideva
-Marinette...- la chiamò Alya
-Eh s-si?- riuscì a dire a malapena, perché stava ridendo a crepapelle da un’eternità
-non fa ridere-
-Ah no?-
-no-
Insomma il pomerigio andava più o meno così.

Dopo una lunga giornata insieme si fecero le sei e mezza, in quel tempo i quattro amici dovevano vestirsi, impresa impossibile per Marinette che era ancora in pigiama e doveva anche truccarsi. Adrien e Nino portarono i loro smoking e Marinette portò Alya verso il vestito appeso nel suo armadio.
-Marinette! Ma è bellissimo!-
-Alya lo abbiamo fatto insieme-
-siamo una bella squadra vero?-
-esatto!-
Alle due ragazze che si stavano abbracciando, si avvicinarono anche Adrien e Nino che notarono subito il vestito che Alya estraeva dall’armadio.
-l’avete fatto voi quel vestito?- chiese Adrien puntando il dito su di esso
-Si! Insomma ha fatto di più Marinette, io l’ho solo aiutata- 
-Davvero?- domandò Nino rimanendo stupito
-più o mein..- rispose Marinette accompagnando Alya nel bagno
-siete bravissime!- si complimentò Adrien
-Nino! Vieni con me a cambiarti!- ordinò la mora
-cosa?!-
-Nino siamo fidanzati! Muoviti!-
-ok ok stai calma!-

Soli soletti Marinette e Adrien stavano aspettando la coppia che si stava cambiando, il silenzio regnava tra di loro, neanche un respiro si sentiva in quella stanza “dovrei dire qualcosa?” pensò il biondo che si guardava intorno, finché il suo sguardo non cadde su un vaso, con una sola rosa all’interno. Era sulla scrivania, in bella vista, era la stessa rosa che le aveva regalato giorni fà nei panni di ChatNoir. Marinette non aveva intenzione di farla appassire, anzi! Non ci pensava proprio! Allora chiese a sua madre se aveva dei piccoli vasetti e qualche bustina di terra, per poterla conservare.
-questa rosa- chiese Adrien avvicinandosi al vaso
-Ehm... ChatNoir.. lui-
-ti ha regalato una rosa?-
-s-si-
-carino, vero?-
-si è u-un b-bel ges-sto da parte s-sua- balbettò la corvina, sperando che la coppia nel bagno sarebbe arrivata il più presto possibile
-ragazzi abbiamo finito!- avvertì Alya entrando nella stanza. Successivamente Marinette si catapultò nel bagno con il suo vestito senza dire una parola, si chiuse dentro e respirò molto intensamente
-finalmente!- sussurò alla sua piccola amichetta
-Marinette fa presto! Il ballo è tra meno di venti minuti!-
-certo!-

Dopo che anche Adrien finì di vestirsi, insieme si diressero verso il ristorante in cui ci sarebbe stato i ballo.
-Vedo che ti piace il vestito, in effetti ti sta una favola, Marinette- si complimentò Adrien aprendole la porta per entrare nel ristorante in cui tutta la classe stava festeggiando. Quell’anno la scuola aveva deciso che ogni classe avrebbe organizzato la propria festa con l’insegnante, cosa bellissima per i quattro amici.
La sala era abbastanza grande, le luci rosse da discoteca invasero il locale e un enorme buffet al centro della sala, con cibo dal dolce al salato.
Nino, non esitò a fare il DJ e quando neanche erano entrati, era già li a scegliere le playlist della serata.
-lui e il set da DJ sono una cosa sola!- esclamò Alya raggiungendo Nino.

Chloé era seduta da sola davanti al bancone, si vedeva chiaramente che gli mancava Sabrina, ma a Sabrina non mancava Chloé, si era aggiunta al gruppo di Juleka e Rose, non sembrava importarsi della sua vecchia amica.
A quello ci pensò Adrien che iniziò a parlare con Chloé
-Chloé, va tutto bene?-
-Oh..Adrien, sei tu-
-Ti manca Sabrina?-
-Puoi andartene, perfavore?-
-Chloé, per una volta voglio aiutarti, ti prego-
-ok...si mi manca Sabrina! Allora!?- 
-allora chiedigli di fare pace- gli consigliò il ragazzo che si sedette accanto a lei
-non ne vuole più sapere di essere mia amica, l’altro giorno, gli ho chiesto se voleva fare pace, ma lei disse di no-
-Mi dispiace per quella volta in cui ti ho rimproverata, ma doveva essere- si scusò Adrien
-non fa niente, sono la malvagità in persona, guardami!-
Adrien iniziò a guardarla e notò che anche lei aveva un vestito lungo fino ai piedi di colore giallo con le spalle scoperte.
-vedo solo una ragazza normale che può essere meravigliosa se lo vuole, Chloé, prova ad essere più compassionevole, prova a cambiare-
-Adrien io..-
Il biondo la zittì –niente scuse Chloé! Fallo per me, se lo farai, potrei essere di nuovo tuo amico...-
-d’accordo- confermò la ragazza facendo un patto con Adrien.

-é andato da lei?- chiese Alya delusa alla sua amica che stava osservando Chloé e Adrien ridere e parlare insieme
-si, esatto- rispose Marinette
-non ci credo! Poteva benissimo ballare con te, e se ne è andato da lei!? Ok! Va bene... io non lo capisco proprio questo ragazzo!-
-ma sei impazzita! Non ballerebbe mai con me! E poi io morirei di imbarazzo!-
-Amore, tieni- arrivò Nino che diede una delle due bevande in mano ad Alya
-grazie! Hai già visto?-
-cosa?- chiese Nino guardandosi attorno
-Adrien! Sta lì... con Chloé-
-allora?- sbuffò il ragazzo iniziando a guardarlo anche lui
-vai a parlargli! Doveva ballare con Marinette sta sera, non ti ricordi?-
-è vero! Vado...-

Nino si avvicinò al biondo che stava ancora parlando con Chloé
-Hey amico!- i due si diedero il pugno e Nino iniziò a parlare
-cosa ci fai qui?- chiese Nino, guardando male Chloé
-Ehm..il ballo-
-giusto! Che sciocco che sono!hahahah...Adrien vieni con me- disse il moro prendendolo per il polso e portandolo in bagno –Amico che ti prende! Cosa ci facevi li con Chloé!?-
-Nino, stavo solo parlando con lei, non vedi che è sola da tre settimane?!-
-colpa sua, se si comporta in questo modo!-
-è cambiata- concluse Adrien uscendo dalla stanza e dirigendosi nuovamente verso Chloé
-scusami, sai Nino...-
-non devi scusarti-

Era cambiata davvero?
Adrien la prese per il polso e la porto al centro della sala
-vuoi ballare?- le chiese. Non aspettò neache la sua risposta, iniziò semplicemente a ballare con lei mentre vedeva un sorriso spuntarle in faccia. Non aveva mai visto un sorriso così sul suo volto... era... dolce...
Marinette li guardava in lontananza, sentendo una lacrima rigarle la guancia. Uscì di fretta e furia dal locale sedendosi in un  vicolo cieco, posò la faccia sulle ginocchià nascondendosi nelle sue braccia. Le gocce che scendevano sulle sue guancie portavano con se anche il trucco che si era messa un ora fà, perciò si vedeva chiaramente che stava piangendo “non dovevo dargli il Miraculous, non se lo merita!” pensò la corvina asciugandosi le lacrime.


Anche questo capitolo è finito!
Ragazzi.... ammettetelo sono la persona più crudele del mondo! Dal prossimo capitolo succedono cose... cose gravi... moooolto gravi.
Volevo avvisarvi che mancano pochi capitoli alla fine della storia, lo so non era un granché essendo la prima che scrivo. Non ho avuto nessuna esperienza da scrittrice, volevo solo provare ad immergermi in questo “mondo”
Poi volevo ringraziare Stella cometa 94 per avermi avvisato su errori di accento in giro per la storia.
Alla prossima!

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Capitolo 10
*** Nocturne ***


Tikki spuntò da una borsetta nera che Marinette si era cucita anni fa, era una delle prime che aveva fatto, con l’aiuto di sua nonna che se ne andò poco dopo.
-Marinette, la tua vita personale non ha niente a che fare con chi hai deciso di dare il Miraculous-
-Ok... io non volevo che Adrien ballasse con me, ma non posso vedere lui e Chloé insieme!- le lacrime ripresero a rigarle la guancia. Goccie fredde le caddero sui capelli neri. Non bastava quello che era successo... doveva pure piovere.

-Nino! Dov’è Marinette?- chiese Alya quando vide arrivare il ragazzo con una faccia stranita
-Non lo so... Adrien dice che Chloe è cambiata, spero non si sia innamo..-
Il moro non riuscì a finire la frase, poiché vide Adrien e Chloé, mano nella mano che ballavano.
-É  una catastrofe!- Urlò esasperata Alya
-Non ci credo! Vuoi dirmi che si è davvero innamorato di quella gallina?!- Nino non credeva che Adrien si potesse abbassare a quei livelli.
-Vola via mia piccola Akuma e oscura il suo cuore!-
Nel freddo di quella sera l’Akuma passò da tutta Parigi fino ad’arrivare alla vittima.
-Oh no...- sussurò Marinette alzandosi da terra non appena vide la farfalla cercare di entrarle negli orecchini.
-Tikki! Aiuto!- urlò la ragazza
-Marinette pensa positivo, non permettere l’Akuma di entrare negli orecchini, sarebbe la fine!-
-No!- Urlò l’ennesima volta Marinette, prima che la farfalla riuscì ad entrare in un orecchino, quando era caduta a terra scivolando per il terreno bagnato dalla pioggia.
-Salve Nocturne, io sono Papillon, il tuo dovere è di portarmi il tuo Miraculous e quello di ChatNoir entro mezzanotte, ci stai?-
-certo Papillon!-
 
Nocturne si allontanò dal vicolo cieco per poter distruggere la città grazie al Kataclisma. Il suo potere era di poter usare sia il LuckyCharm di LadyBug che il Kataclisma di ChatNoir, un insieme dei due Miraculous più potenti, ma poteva usarli quando voleva.
-ChatNoir! Dove sei?- strillò la ragazza che aveva già distrutto edifici importanti come le Notre Dame o la Tour Eiffel

L’intera classe abbandonò il locale per dirigersi di fretta e furia verso casa loro, sperando che ChatNoir sarebbe arrivato al più presto, tutti tranne Adrien che restò solo nel locale con le luci spente, a causa dei pannelli elettrici distrutti.
Stava crollando l’intera città
-Plagg trasformami!-
Con un balzo felino uscì dall’edificio in cui era stato neanche un’ora. Vide il suo gruppo combattere inutilmente contro...“chi è?” si chiese il ragazzo. Non ci mise molto a capirlo, aveva un costume nero a pois rossi addosso, ne era certo...-È stata akumizzata- disse il biondo guardando l’intera città al buio, edifici crollati e cittadini terrorizzati che fuggivano nel buio pesto.
Nocturne riusciva a schivare facilmente i colpi dei tre eroi, grazie allo scudo che si era creata con il LuckyCharm. Poteva tranquillamente usare il Kataclisma contro i tre ragazzi ma non ci riuscì solo grazie a CaraPace che ogni volta che Nocturne cercava di toccare qualcuno, lui si metteva in mezzo e non subiva danni grazie al suo scudo invisibile.
ChatNoir prese il suo bastone e saltò sul tetto della scuola, l’unico edificio non ancora crollato, non del tutto...
Là stavano lottando i ragazzi.
ChatNoir non voleva lottare contro la sua Lady, sicuramente non quando era consapevole di ciò che faceva, ma doveva, per il bene di Parigi. 
che senso ha?” si chiese il biondo “Non possiamo catturare l’Akuma!
Saltò giù dal tetto e si ritrasformò –Plagg, è inutile.. non posso catturare l’Akuma-
Quella sera, l’espressione di Plagg era totalmente diversa, Adrien non lo aveva mai visto così serio
-Adrien, ti devo portare da una parte-
-ora? Ma c’è LadyBug che sta distruggendo la città!-

-Non è più LadyBug, quando il possessore del Miraculous della coccinella viene Akumizzata diventa Nocturne, perché ha il tempo di una notte per prendere il Miraculous di ChatNoir- Disse Fu.
Plagg lo aveva portato in un edificio già distrutto che aveva un bunker al suo interno, in cui il maestro sfogliava le pagine del libro in cerca di una soluzione alla catastrofe che si era creata.
-e... se non ci riesce?- domandò il biondo che si era seduto davanti al maestro
-LadyBug... lei...morirà, il Miraculous si distruggerebbe e successivamente anche tutti gli altri.
-No...- cercò di convincersi il ragazzo sentendo le lacrime negli occhi
-C’è un modo p-per... risolvere?- chiese con voce tremante, cercando di non far uscire le lacrime
-Mi dispiace....-
-No!- urlò il ragazzo facendo cadere le lacrime a terra 
-Adrien, ascoltami... c’è un modo ma è una cosa a dir poco impossibile da fare, ma credo che il vostro sia amore vero, l’ho capito quando tu le hai donato il tuo ombrello, la fiducia che si è costruita con il tempo tra di voi, il modo in cui entrambi vi volevate confessare i vostri sentimenti a San Valentino-
-Io.. le ho dato il mio ombrello?-
-si Adrien, è lei la ragazza di cui ti sei innamorato il primo giorno che l’hai vista-
Il ragazzo ridacchiò a quel che disse Fu. Aveva ragione. Aveva sempre e solo ragione.
-non posso permetterlo, non posso lasciarla andare così. Non riuscirei a vederla soffrire senza ferire anche me-
-Bene, ti spiego quel che devi fare-

ChatNoir uscì dall’ edificio e torno sul tetto della scuola. Prima di andarsene il maestro lo avvertì che mancavano solamente due ore a mezzanotte. Rimase scioccato quando vide i tre ragazzi sconfitti.
Chiazze di sangue ricoprivano quasi tutto il tetto.
Rimasero Nocturne e ChatNoir. Faccia a faccia.
-ChatNoir... sei pronto?- Chiese ridacchiando
Sotto la pioggia e con il buio che li avvolgeva nella notte si ritrovarono a guardarsi negli occhi.
-certo m’lady...ma dimmi... ti ricordi?-
-cosa?-
-quando ti ho regalato una rosa-
-mi prendi in giro? Fatti avanti!-
-o...quando ti ho dato il mio ombrello.-
-la smetti!? Kataclisma!- Urlò correndo su di lui
-davvero? Vuoi farlo davvero?-
-lo vedrai tra poco-
-cosa vedrò?-
-come scomparirai dalla faccia della terra! Questo gatto è peggio di come me lo ricordassi..-
-allora ti ricordi quando cercai di dirti i miei sentimenti- disse il ragazzo mettendosi leggermente a ridere
Nocturne era giusto un pelo di distanza da ChatNoir, fermandosi quando sentì la sua ultima frase. Sentì il respiro di ChatNoir sul suo, non ebbe il coraggio di aprire gli occhi finché un altra frase uscì dalla bocca del ragazzo
-quando cercai di dirti l’amore che provo per te-
Spalancò gli occhi e abbassò la mano con cui stava per toccarlo, ritrovandosi i suoi occhi verde smeraldo davanti, che fecero uscire una nuova lacrima.
-Cosa fai? Prendi il suo Miraculous!- gridò Papillon
-Mi dispiace, Papillon- concluse Nocturne cadendo sulle ginocchia.
Chat si abbassò e alzò il viso di Nocturne, in modo di poter guardare nei suoi splendidi occhi che si riempivano anch’essi di lacrime, si avvicinarono lentamente, Chat sentiva i singhiozzi della ragazza che diminuivano appena i loro nasi si toccarono, entrambi chiusero gli occhi e le loro labbra si unirono. Erano fatti l’uno per l’altra, due pezzi che dovevano unirsi e che insieme combaciavano perfettamente. La pioggia che ormai aveva sciacquato per bene i loro capelli. Quando si staccarono di malavoglia Nocturne somparì dagli occhi del biondo e al suo posto apparve Marinette che con i capelli fradici e inginocchiata a terra, lasciò lo sguardo verso il basso. Quando Chat vide le lacrime della corvina tra la pioggia, gli rialzò il volto
-Scusa Chat..- Disse piangendo. Si avvicinò di nuovo alle sue labbra, lo prese per il volto e lo baciò riassaporando le sue labbra.
-M-mar-rin-nette- Tikki era distrutta, era sdraiata sul tetto, che aspettava l’amica
-Tikki! È tutta colpa mia! Ho distrutto l’intera città! Mi dispiace- disse baciandogli la fronte
-N-non im-mport-ta, d-devi p-port-tarmi da F-fu-
-subito!-
Chat la prese in braccio e la portò fino all’edificio.

-Non è possibile! Neanche LadyBug stessa riesce a portarmi il suo Miraculous!-

Anche questo capitolo è finito baby! Eh ops, forse non dovevo dirlo....
Spero vi sia piaciuto! Ci vediamo venerdi’ o sabato prossimo.
Alla prossima!

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Capitolo 11
*** Aveva Capito ***


-ChatNoir!- Il maestro scattò in piedi non appena vide i due ragazzi ed il kwami entrare nel bunker, illuminato solamente da una candela al centro della stanza. Fu posò il libro a terra e prese Tikki dalle braccia di Marinette, che con gli occhi ancora un po gonfi si allontanò da Chat per poter vedere nel cassetto in cui Fu stava frugando. 
-Eccolo!- esclamo l’anziano estraendo una bottiglietta con un liquido rosso al suo interno, c’è ne era ancora pochissima “forse è già successo più volte che la portatrice del Miraculous della coccinella è stata akumizzata” pensò Marinette sperando che non fosse stata l’unica a fare danni così gravi. Con un lungo sospiro, cercò di non pensarci più, anche se era difficile.
-Cos’è?- chiese ChatNoir
-Vi spiego una cosa, se per sbaglio ChatNoir tocca con il Kataclisma LadyBug o altri portatori, questi non muoiono, ma perderanno tutti i sensi e sverranno, al risveglio avranno perso la memoria. Se questo succede con una persona normale, questa invece scomparirà all’istante. Con il potere di Papillon è pure così, cambia solo che quando le persone vengono akumizzate non succede nulla a nessuno, forse... se invece il portatore di un Miraculous viene akumizzato il procedimento cambia, ChatNoir a te l’ho già detto a Marinette no...se non avresti portato il tuo Miraculous e quello di ChatNoir a Papillon entro mezzanotte saresti....morta, ma ChatNoir è riuscito a salvarti, perché l’unico modo per salvare una LadyBug akumizzata sono....le parole. Ora tornando a Tikki, quando il portatore di un Miraculous viene akumizzato il kwami verrà risucchiato dall’ogetto in cui si è infilata l’akuma, quando tutto sarà finito, si sentirà così tanto debole da non riuscire a muovere un muscolo, con questa pozione potrò curarla, ci voranno due giorni- spiegò poggiando Tikki su un cuscino e iniziando a versarsi il liquido sulle mani per poi spalmarlo sulla fronte del kwami.
Marinette teneva ancora lo sguardo basso, si sentiva in colpa, aveva ferito i suoi amici e distrutto tutta la città “è tutta colpa mia se Tikki ora sta male! Tutta colpa mia!
Chat iniziò ad osservarla, ora che tutta l’agitazione era svanita nel nulla, aveva capito. Aveva capito quanto fosse stato cieco a non accorgersi che Marinette fosse sempre stata l’amore della sua vita e lui come uno scemo a dire che era solo un’amica. Aveva capito pure perché non ha voluto ammettere che era innamorato di lei, perché si sentiva in colpa, non voleva tradire LadyBug, ma ora che sa che sono la stessa persona, gli è tutto chiaro...
-Marinette, vuoi forse dirmi perché...- stava per dire Chat
-perché sono stata akumizzata?-
-Si..Sempre se vuoi-
-Bene, dobbiamo lasciarla riposare per due giorni- Fu attirò di nuovo l’attenzione dei ragazzi
-cosa dovremmo fare due giorni in una città distrutta?- chiese ChatNoir sedendosi davanti al cuscino su cui Tikki stava riposando
-Oh beh io continuerò a decifrare le pagine di questo libro-
-Fantastico due giorni interi a  non fare niente e tutto per colpa mia- sussurrò la ragazza inginocchiandosi a terra davanti a Fu, che da uno sguardo preoccupato fa un dolce sorriso per poi iniziare a rassicurarla –Marinette, non ti devi preoccupare, una volta che avrai usato il tuo LuckyCharm tutto tornerà come prima, è normale essere arrabbiati qualche volta, però con chi possiede il Miraculous questo è molto difficile che accada, deve essere successo qualcosa che ti abbia fatto arrabbiare tanto, qualcosa che ti faccia stare male solo a pensarci...Marinette, vuoi forse dirci cosa ti è successo di tanto grave per esserti fatta akumizzare?-
-D’accordo...Al ballo di fine anno della mia classe, c’era...un ragazzo...- la ragazza sospirò -ok lo ammetto ne sono perdutamente innamorata! L’ho visto ballare con la più odiata della scuola, se non la mia acerrima nemica... Non volevo assolutamente ballare con lui, sarei morta di imbarazzo! ma se balla con...Chloé mi fa perdere tutte le speranze...Infatti le ho già perse-
-Ne eri davvero molto innamorata per esserti fatta akumizzare- disse Fu lasciando i due ragazzi parlare in pace portandoli nella seconda stanza del bunker. Entrambi erano muti, seduti a terra, l’una davanti all’altro.
-Chat..-
-Non iniziare a scusarti! È solo colpa di quel ragazzo se sei stata akumizzata! Non sa che si è perso, non è riuscito a ballare con la ragazza più bella di Parigi..no...del mondo! Carina, gentile, tenera, talentuosa, timida ma allo stesso tempo coraggiosa e decisa...Potrei andare avanti all’infinito!- disse ChatNoir sapendo perfettamente che quel ragazzo era lui. Si era di nuovo preso la colpa per tutto.
-Chat, non iniziare a incolparlo, può fare quello che vuole, se gli interessa Chloé, non mi importa più niente, è inutile continuare ad amarlo-
-non dire così! Sono sicuro che Chloé rimane per lui solo una vecchia amica, nulla di più!-
- É carino da parte tua consolarmi, ma...non importa più-
-Marinette, devo mostrarti una cosa..- disse togliendosi lentamente l’anello. Marinette guardandolo con stupore, gli occhi si illuminarono in poco meno di un secondo e guardò a bocca aperta ciò che stava per fare il suo partner ma, Fu aprì la porta un attimo prima che si potesse ritrasformare, facendo voltare i due ragazzi
-Presto venite!- esclamò catapultandosi nuovamente nell’altra stanza
-Tikki! si sta per risvegliare!- disse l’anziano risedendosi, eccitato più che mai
-Ma non ci volevano due giorni?- chiese Marinette avvicinandosi al kwami che pian piano aprì gli occhi
-Si.. in teoria ci vogliono due giorni, ma ha fatto effetto prima a quanto pare- spiegò il maestro posando il libro che aveva in mano tutto il tempo su uno scaffale, che per poco non cade a terra a pezzi.
Era come se il destino volesse che le loro identità rimanessero segrete.
-M-marinette!- chiamò Tikki appena si risvegliò completamente
-Quanto tempo è passato!- esclamò la corvina
-Eh..un paio d’ore?- Ridacchiò il biondo
-le solite battute di ChatNoir!- scherzò la ragazza
Fu aprì un barattollo e portò fuori dei biscotti al cioccolato esclusivamente per il kwami
-Tieni Tikki, i tuoi biscotti preferiti!- esclamò Fu porgendogli il barattolo
-Grazie!- Disse il piccolo kwami iniziando a svolazzare in torno ai biscotti mentre tutti e tre la osservarono divertiti, quanto era adorabile!
-Tikki stai meglio ora?- chiese Marinette con tono dolce
-Shi!- rispose a bocca piena 
-Hahaha, mastica prima!- Marinette era così felice di rivedere la sua piccola amica.
-Bene! Ora dovreste mettere apposto un pò di cose là fuori- disse Fu accompagnandoli alla porta d’ingresso.
Insieme uscirono dall’edificio e Marinette molto imbarazzata, non sapeva che fare in quel momento, ora che ChatNoir sapeva la verità
-Chat...Ora dovrei trasformarmi..-
-si certo! Non guardo giuro!-
-Si...sai, mi vergogno, giuri?-
-Parola di gatto, Meow!- disse facendo un piccolo gesto con la mano per ricordare un gatto.
-Tikki trasformami!-
ChatNoir si girò di fretta e aspettò con il sorriso stampato in faccia la fine della trasformazione di Marinette.
-Pronto?...aspetta ma io devo solo usare il LuckyCharm, pronto per cosa!? LuckyCharm!-
Quei movimenti, il biondo si ritrovava in paradiso ogni volta che li vedeva!
-Un ombrello... Oookay.. beh allora lo lacio in aria- disse lanciandolo e dicendo la solita frase Miraculous LadyBug!
Scintille rosa avvolsero l’intera città, compresi i tre supereroi ancora sul tetto, che con difficoltà riuscivano a muoversi. LadyBug e ChatNoir corsero verso il gruppo di amici, che si rialzarono accorgendosi che finalmente le ferite erano sparite, era tutto tornato come prima. Pioveva ancora, ma era tutto come prima!
-State bene?- chiese il biondo preoccupato
-si, ora si!- disse QueenBee avvicinandosi a ChatNoir abbracciandolo, in tutto questo LadyBug la guardava male, ma male male male!
-ChatNoir, vieni!- gridò LadyBug prendendolo per il braccio e tirandolo verso RenaRouge e CaraPace, almeno la si sentiva bene.
-M’lady cos’hai? Non ti vengo portato via così in fretta, tu lo sai!- scherzò il ragazzo.


Le vacanze estive! Non c’è periodo più bello!
-C-chat, hahaha...Basta!- Implorò la ragazza.
ChatNoir stava facendo visita a Marinette ogni sera da giusto una settimana. 
-Dai! È troppo bello farti il solletico, lo faccio solo per vedere il tuo splendido sorriso!- Chat si avvicinò con il suo sguardo malizioso al naso della corvina che era visibilmente rossa. Marinette si girò ridacchiando –non ci provare, gattino!- disse suonandogli il campanello che teneva al collo –Guarda un pò... è già l’una...- 
e allora?- chiese Chat sarcastico
 –è ora di andare a dormire genio! A domani sera- 
-a domani purrincess! Certo che vola il tempo quando sto con te!- disse saltando da un tetto all’altro. Marinette scese le scale e chiuse la botola che porta al terrazzino, dove si incontravano i due ragazzi.
-Mari! Eccomi!- Alya si catapultò nella stanza di Marinette
-Oh già! Quasi mi dimenticavo! La Challenge delle tre di notte! Abbiamo due ore per prepararci!-





Finito anche questo capitolo! Cosa combineranno questa volta? Lo scoprirete solo nel prossimo capitolo! 
Se questo vi è piaciuto potete farmelo sapere con una recensione, magari potete anche dirmi cosa posso migliorare.
Alla prossima!

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Capitolo 12
*** "Cos'ha di tanto speciale" ***


Intanto Chat con un balzo felino, atterrò nella sua stanza annullando la trasformazione e con un sospiro buttarsi sul letto, con uno sguardo ancora non soddisfatto, osservò il soffitto. Aveva bisogno di più, non gli bastava una semplice serata da “amici” si girò a pancia in giù e con la faccia sprofondata nel letto, prese il cuscino e si rigirò sulla schiena. Ora che era solo, aveva tempo per riflettere. Perché Marinette ha deciso di baciarlo quando era stata akumizzata e ora lo respinge sempre quando lui ci prova?

-Marinette...- sussurrò con aria sognante, ritrovandosi abbracciato al suo cuscino e dimenticandosi comletamente dell’esistenza del suo amichetto kwami. Chiuse gli occhi e sospirò un’altra volta.
-certo, perché una settimana fa era solo un’amica e ora che sai che è LadyBug, ne sei perdutamente innamorato! Sei proprio un moccioso, te lo dico da amico..- si lamentò Plagg prendendo l’ultimo pezzetto di formaggio rimasto nella scatolina e portandolo al naso del biondo che fece una faccia stranita quando sentì quel terribile odore.
-Plagg! Leva questo coso! Ma perché non mi capisci?! Mi sono giurato di amare questa ragazza e che non mi importa chi ci sia dietro quella maschera! Sono sempre stato innamorato di Marinette, ma mi sentivo in colpa per LadyBug, ma ora che so che sono la stessa persona, mi rendo conto di quanto io sia stato stupido. Dovevo immaginarlo che Marinette è LadyBug! Marinette è cosi talentuosa bella e gentile, come ho fatto a non accorgermene prima- rispose Adrien colpendosi continuamente la testa con il cuscino che un paio di secondi fa stava abbracciando. 

-beh... te l’ho detto centinaia di volte che sei un moccioso- 

-La vuoi finire con il tuo moccioso di quà moccioso di là...-

-quando la finirai di essere così moccioso...si-

-hahaha, molto simpatico... ora torniamo a Marinette- ricominciò, facendo tornare i suoi occhi luccicanti e tornando ad abbracciare il cuscino. Pensare che le due ragazze che gli piacciono sono la stessa persona, gli faceva venire i brividi. La seconda sera della sua visita, Marinette gli mostrò i suoi design. Quella ragazza era strepitosa! Adrien non aveva idea come faceva a farlo impazzire ad ogni suo singolo movimento. 
-è fantastica!- esclamò il biondo rotolando sul letto e facendo ridacchiare Plagg.

Intanto Marinette e Alya cercando qualche Challenge su internet e non trovando niente che potesse sembrare minimamente pauroso, le occhiaie si fecero avanti e il sonno delle due ragazze che ormai dormivano in piedi, avvolse tutta la camera, Alya spense il cellulare e si girò verso l’amica che rilasciò un urlo quando vide la sua faccia, era stanca morta e si vedeva, anche tanto!

-cosa gridi!? stanno dormendo i tuoi genitori!- disse tappandogli la bocca e guardandosi attorno come se qualcuno li stesse spiando
-scusa! Alya sto svenendo possiamo dormire?- disse facendo uno sbadiglio alla fine
-si, forse è meglio se....- Alya si addormentò in mezzo alla frase e la sua testa sprofondò nel cuscino. Marinette ridacchiò e subito dopo si mise comoda e si addormentò anch’ella in mezzo secondo.


-Mari...Mari!- Urlò Alya vedendo la corvina aprire lentamente gli occhi
-cosa?-
-sono le undici, dovremmo alzarci? O chiamiamo Nino e Adrien?-
-Adrien?- mormorò Marinette

-si! Perché chiedi?-Tutto fù chiaro ad Alya quando vide la sua amica scoppiare in lacrime, non si era ancora levata dalla testa Adrien e Chloé.

-Va tutto bene, scordatelo..okay? non ti merita- la consolò Alya abbracciandola –vuoi forse stare un pò sola? Se vuoi posso andare- Marinette annuì e le due ragazze si salutarono con un nuovo abbraccio “é senza dubbio la mia migliore amica” pensò la corvina, asciugandosi le lacrime con il pollice.
Chat intanto la osservava dalla finestra e era dispiaciuto per lei, forse aveva pure intuito il perché iniziò a piangere. Senza esitare bussò alla finestra vedendo come Marinette si girò verso di essa, con un dolce sorriso la salutò con la mano vedendosi ricambiato il gesto.

-Ciao Chat! Sei qui di prima mattina vedo..-
-prima mattina?- ridacchiò il ragazzo sedendosi accanto a lei –Stavi piangendo?- d’un tratto si fece serio e accarezzandogli dolcemente le guancie, vide come la ragazza prese fiato per iniziare a parlare

-si... immagino vorrai sapere il perché...-
-è una tua scelta m’lady...-
-posso fidarmi?- chiese quasi sussurrando
-Non ho detto a nessuno il tuo segreto più grande, quindi credo di...si?-
-Ho ripensato a quando Adrien ha ballato con Chloé e le lacrime sono scese involontariamente-
-mi dispiace- sussurrò il biondo abbracciandola
-non è colpa tua, non ti devi dispiacere per me- disse stringendolo a sé e giocando con una ciocca dei capelli biondi
-sicura?- Chat si allontanò di pochi centimetri per poterla guardare negli occhi
-Si, ne sono sicura, in fondo sei tu il ragazzo che mi accetta per quello che sono, che non ha mai smesso di amarmi anche se io ti rifiutavo sempre, dovrei essere io a scusarmi!-
-Mari sei la ragazza più dolce che io conosca, ma se non ti piace il mio continuo flirt...Devi solo dirlo- disse ridacchiando leggermente per poi avvicinarsi lentamente a lei
-Chat...- Le lacrime riuscirono nuovamente ad uscirsene senza troppa fatica e con molta calma chiuse gli occhi, i loro nasi si toccarono ma Marinette interruppe il momento tanto atteso da Chat allontanandosi e riaprendo gli occhi
-non posso- disse piangendo a raffica e nascondendosi nelle sue braccia
-Provi ancora qualcosa per questo ragazzo vero?- chiese Chat guardandola con dolcezza, Marinette annuì e riabbracciò Chat che con difficoltà riusciva a tenere la sua identita segreta. Marinette si alzò per prendere un fazzoletto e iniziò a parlare restando di spalle -Grazie Chat-

-per cosa?-

-per esserci- la corvina si sedette di nuovo accanto al felino che la guardava con stupore. Gli regalò l’ennesimo sorriso e Chat era ormai sicuro che nella sua vita non potrebbe avere ragazza più dolce di lei.

-cos’ha di tanto speciale Adrien?-
-me lo chiedo anche io, ho cercato la risposta ma...non l’ho trovata- 

Chat sospirò e con un’altro dei suoi salti, andò sul terrazzino ma venne fermato da Marinette prima che potesse saltare sul prossimo tetto

-ci vediamo sta sera!-
-A sta sera principessa!-

Marinette si ritirò in camera sua e si sdraiò sul letto riflettendo su ChatNoir, non era mica come Adrien, il suo amore era vero, non ha iniziato a farle visita solo quando ha saputo che lei è LadyBug, prima che era venuto a saperlo, le aveva regalato un rosa.
Chat” sospirò mettendosi a sedere e controllando i nuovi messaggi sul cellulare.

Alya: Hey Mari! Ti senti meglio? Se hai bisogno della strepitosa Alya, chiama pure! Ci sono sempre io per te!
Adrien e Chat si distolsero dai suoi pensieri facendola concentrare sulla sua migliore amica. Incredibile come riusciva sempre a gestire la situazione più impanicata, come riusciva sempre  rassicurarla e quando a volte riusciva a farla andare sui nervi e poi farsi perdonare come se non fosse successo niente. Un giorno glielo deve dire, è la sua migliore amica, è la persona di cui si fida di più al mondo, non potrebbe mai tradirla come Marinette non potrebbe mai tradire Alya.
Trascinò il dito sullo schermo arrivando a una notifica che avrebbe preferito non vedere...

Adrien: Ciao! Mi chiedevo se oggi volevi venire con me per prenderci qualcosa, che ne dici?

Marinette inspirò profondamente e iniziò a scrivere sulla tastiera
Mari: D’accordo
Prese quasi un infarto quando il telefono vibrò tra le sue mani, guardò insicura sullo schermo del cellulare e vide la chiamata di Adrien, ancora insicura rispose alla chiamata e portò il cellulare al suo orecchio

-P-pronto?-
-Ciao Mari! Allora... vuoi venire?-
-ehm..si, ci incontriamo al parco alle cinque?-
-come vuoi tu principessa!-
ma perché mi chiamano entrambi così?!
-Adrien aspetta non chiudere!-
-cosa c’è?-
-ehm... te lo dico dopo, ciao-

-ciao-




Aaaaah! Un capitolo nuovo di zecca! Avete già visto l’ottavo episodio della serie? Tranquilli non faccio spoiler... ho solo una cosa da dire... essendo una Fangirl pazza di questa serie, ho fangirlato....esiste questo verbo??
In ogni caso, vi avverto che il prossimo capitolo sarà quello che concluderà questa ff, subito dopo ne scriverò un altra, anzi! Ho già scritto il primo capitolo. Quindi preparatevi gente! 
Alla prossima!

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Capitolo 13
*** Il Portafortuna ***


-Perché ho accettato?- si chiese Marinette lasciando cadere il cellulare a terra. Tikki si posò sulla sua guancia e rispose con tono dolce e allo stesso tempo buffo
-vorrà farsi perdonare-
-come se gli importassi qualcosa- la ragazza sbuffò, Non si rendeva conto neanche lei di cosa stava dicendo
-non vuoi proprio capire Marinette?- disse Tikki arrabbiandosi 
-cosa devo capire? Non ho già capito abbastanza?- sbuffò ancora, riprendendo il telefono che era caduto a terra, riguardando tutto ciò che si scrissero con Adrien
-ogni volta che aprì la sua bocca usando il tuo nome fù sempre un complimento!-
Marinette ci pensò un po, poi si rese conto che Tikki aveva ragione. Ma quel che si stava chiedendo era... perché lo odia così tanto ma non può fare a meno di amarlo? In effetti perché odiarlo?
 Si ripeteva continuamente che Adrien potesse fare ciò che volesse, ma tutte quelle volte in cui se l’era ripetuto, aiutarono solo ad odiarlo di più. Perché lo odiava quando si diceva questa frase? Forse, perché l’idea di non averlo per sé non le piaceva? Stava senza dubbio impazzendo. Ormai non riusciva a respirare normalmente quando pensava a lui, stessa cosa per Chat, quando lo vede, il cuore inizia a batterle forte nel petto. Le piacevano molto le visite serili di Chat, ma tutto il divertimento con lui svaniva nel nulla quando pensava ad Adrien, malinconia e amore allo stesso tempo, era possibile?

-Tikki non ci sto capendo più niente...-
-Lo so Mari è difficile in questo periodo, ma cosa provi per Adrien?-
-e se invece ti piace Chat?-
-Non lo so, ChatNoir è un bravo ragazzo, quando viene a vedere come sto, il mio cuore inizia a battere forte, a volte non voglio neanche che lui se ne vada-


Adrien si sentiva terribilmente in colpa, doveva chiarirsi con Marinette, non poteva continuare a vederla così, era tutto così caotico. Ora che capì che Marinette fosse il suo unico e grande amore, lei lo odiava. Il destino a volte gioca brutti scherzi. Prima che Marinette venisse akumizzata, si era ritrovato a non capire chi amasse, Marinette o LadyBug? Ora che finalmete aveva scoperto la sua vera identità era a dir poco il ragazzo più felice al mondo, c’era solo un problema, Marinette non ne vuole più sapere, almeno così pensava lui. Adrien prima di uscire di casa si guardò allo specchio controllando ogni minimo dettaglio, ma l’aspetto non avrebbe avuto molto importanza quella sera.
Marinette prima di aprire il portone, sospirò profondamente e con fare insicuro uscì di casa. Una volta raggiunto il parco si sedette sulla prima panchina che vide aspettando a gambe incrociate il tanto atteso Adrien Agreste.
Non passò molto tempo, che Adrien arrivò a piedi. Senza farsi notare, passò da dietro la corvina che stava messaggiando con Alya. Da dietro la sentì ridacchiare, lui facendo un dolce sorriso le toccò le spalle spaventandola.
-Aaahh- urlò facendo scivolare il cellulare dalle sue mani, per fortuna c’era Adrien sempre pronto a tutto e riesce a salvarlo un secondo prima che cadesse rovinosamente a terra.
-Adrien?! Eri qui dietro?-
-si, ti ho spaventata?- domandò ridandole il telefono
-si...- rispose diventando subito cupa
Adrien si sentiva a disagio, non era abituato ad’una Marinette così seria, sedendosi accanto a lei, iniziò a parlare mentre Marinette teneva ancora una volta lo sguardo basso.
-Marinette, senti...Mi dispia..-
La corvina interuppe il ragazzo rialzando il volto per guardarlo negli occhi – per cosa?-
Adrien si imbambolì vedendo quei magnifici occhi da così vicino, come se fosse stata la prima volta che li vide
-P-per ehm...-
-Adrien non hai niente di cui scusarti, non hai colpe. Sei perfetto, okay? Semplicemente perfetto-
-come puoi dirlo? Mi conosci così bene da dire che non ho colpe? Non sono perfetto e soprattutto non sono quello che tutti pensano. E poi, se non ho niente di cui scusarmi, oggi hai pianto per niente? -
-scusami, ma tu come fai a saperlo? Ma mi posso fidare di qualcuno!? A chi altro l’ha detto ChatNoir?-
-Io e ChatNoir siamo molto amici...-
-cos’altro ti ha detto?-
Adrien frugò nella sua tasca estraendo da essa il portafortuna che Marinette gli aveva regalato tempo fà.
-mi ha detto che ti ama alla follia, così tanto da non riuscire a stare un giorno senza vederti, tanto da non dormire la notte, così tanto da non riuscire a vederti soffrire per una cosa talmente inutile. È costantemenete in conflitto con se stesso, si sente in colpa di continuo, vorrebbe fare qualcosa per te ma non sa come- disse porgendole il portafortuna –Ti ricordi di questo, quando me l’hai dato mi sono dimenticato di restituirtelo, l’ho sempre tenuto con me e ha funzionato benissimo, ora vorrei ridartelo-

Marinette intanto diventò rossa come un pomodoro. Quel ragazzo era completamente pazzo “Mi sta chiaramente mettendo due scelte davanti agli occhi

-Perché lui dovrebbe sentirsi in colpa?- disse ignorando il gesto del ragazzo
-Perché per colpa sua tu stai male quando pensi a me-
-cosa? Adrien non ci sto capendo niente-
-neanche io Marinette, stiamo entrambi impazzendo per qualche motivo assurdo, non ho capito niente di ciò che è successo in queste ultime due settimane, ho capito solo quello che provo per te-
Adrien la prese per il volto e la avvicinò a se, Marinette non riusciva a credere ciò che stava facendo, rimase a bocca aperta finché le loro labbra non si toccarono, lei lo prese per il collo ed entrambi si erano finalmente uniti. Ma Marinette aveva ancora un peso sullo stomaco, si rese conto che quel che stava facendo non era giusto nei confronti di Chat. Marinette si staccò da quel bacio respingendolo indietro
-Scusa Adrien...-
-Non ti piace?-
-Si, mi piace! non è il bacio, neanche tu...io..io..non lo so cosa mi prende scusami davvero- disse prendendo la borsetta e correndo verso la pasticceria lasciando il biondo solo con il portafortuna in mano.
Adrien rimase seduto sulla panchina a guardare come Marinette chiuse di furia il portone, spostò lo sguardò verso la sua mano, notando che non riprese il suo portafortuna.
-non li capisco proprio i suoi sentimenti- affermò il ragazzo versando una lacrima.

Marinette corse in camera sua e si buttò sul letto e facendo scendere le lacrime che aveva trattenuto fino a quel momento. Non riusciva a capire cosa stava cercando, doveva essere uno dei due, ma chi? 
ChatNoir e Adrien, le piacevano entrambi. Adrien al parco le aveva finalmente chiarito le idee, entrambi erano i ragazzi più dolci cha avesse mai incontrato.
Aspettò ansiogeno fino alle nove seduto su quella panchina, voleva assolutamente andare da lei nei panni di Chat per chiudere la questione una volta per tutte. Si nascose dietro un albero e si trasformò. Con un agile salto atterrò sul terrazzino della ragazza spiando dalla finestra cosa stesse facendo. Come immaginava, era sdraiata sul letto a piangere. Busso alla finestra e tornò subito sul terrazzino, aspettandola lì.
Marinette corse in bagno per lavarsi la faccia e non far preoccupare Chat. Dopodiché aprì la botola e lo vide sulla ringhiera ad aspettarla
-Hey!-
-Ciao Mari-
Marinette chiuse la botola dietro di sé e andò accanto all’eroe parigino che osservava il panorama, esattamente come la sua prima visita.
-Perché hai detto tutto ad’ Adrien?-
-non gli ho detto niente, lo sapeva già-
-Chat, rispondi seriamente-
-è la verita principessa-
-Oggi mi ha invitata al parco e abbiamo parlato, mi ha messo due scelte davanti agli occhi, tu o lui. Mi ha detto le tue cose private, sapeva già anche quelle? Non credo proprio che proprio tu gli vada a raccontare cosa provi per me, ha detto che siete amici, non mi pare che gli amici vadano a raccontare in giro cosa prova l’altro per una persona, avresti dovuto dirmelo tu...-
-Marinette, te l’ho detto io cosa provo per te-
ChatNoir si girò verso di lei con uno sguardo triste stampato in volto.
-in..in che senso, cioé io...in questo ultimo periodo sto uscendo fuori di testa! Tu e lui! È colpa vostra se sto impazzendo, entrambi mi piacete e ora non so chi scegliere! Siete stupendi, vi mettete continuamente a confronto qui dentro!- disse puntando sulla sua testa come ad’indicare che lì dentro stia succedendo chi sa cosa –Ops, forse non dovevo dire tutto questo..- disse mentre Chat assumeva un’espressione divertita e dolce allo stesso tempo 
–io ti amo alla follia, così tanto da non riuscire a stare un giorno senza di te, tanto da non riuscire a dormire la notte, così tanto da non riuscire a vederti soffrire per una cosa talmente inutile. Sono costantemente in conflitto con me, mi sento in colpa di continuo...non ti ricorda qualcosa?- Chat le mostrò il portafortuna che aveva al parco vedendo Marinette non sapeva cosa osservare, una volta guardò Chat che le sorrideva dolcemete e una volta guardava il portafortuna  -vorrei solo sapere se la mia principessa prova lo stesso per me.-
-Non ci credo, i due ragazzi per cui stavo uscendo pazza sono..sono la stessa persona!- esclamò coprendosi la bocca e facendo uscire di nuovo le lacrime, lentamente lo abbracciò singhiozzando mentre lui ricambiava il gesto. Gli prese il volto e lo baciò per la milionesima volta, le sue labbra gli mancavano nonostante lo avesse baciato ore prima senza saperlo.
Marinette lo lasciò e si allontanò di qualche centimetro, Adrien seppe subito cosa voleva vedere la corvina, sapeva che lei si fidava ciecamente di lui, ma fa sempre bene un’altra prova per dimostrarle che lui non gli mentì mai -Plagg, detrasformazione!-
Il fascio di luce verde avvolse il ragazzo e anche la corvina che era sconvolta da quel che stava accadendo.
Si erano loro. Marinette rimase a bocca aperta quando da quella luce verde sbucò fuori Adrien Agreste che sorridendo dolcemente si avvicinò a lei, abbassandosi leggermente con le ginocchia per poterla guardare dritta negli occhi.
-non ci credo -
-si sono io Purrincipessa!-
Marinette si ributtò su di lui e lo riabbracciò. Adrien che ancora stava sorridendo, lasciò anche lui uscire le lacrime

-Ti amo Chaton-

-Ti amo anche io Princess-






Si, è finita la ff esatto! Spero tantissimo vi sia piaciuta, so che per essere l’ultimo capitolo è un pò corto, ma ci ho messo tutto il cuore per scriverlo, ho anche fatto attenzione a non fare errori, se ne trovate qualcuno potreste scrivermelo con una recensione? Mi farebbe molto piacere :)
 già domani uscirà una nuova, non ho ancora idea di come chiamarla,ma tranquilli! questo ultimo capitolo l’ho scritto una settimana prima che uscisse, devo solo trovare un nome! Vi voglio tanto bene! 
Un saluto!

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