Uno strano incontro

di rosanera_orchideablu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** 1 ***
Capitolo 3: *** 2 ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Un pomeriggio piovoso di metà autunno, due ragazze siedono annoiate su un letto, studiando (o quantomeno provandoci).

"Quindi, il valore di delta G stabilisce lo spostamento dell'equilibrio di reazione?" Chiede una delle due, Michelle, quella con i capelli biondi raccolti in una coda e gli occhi chiari come il cielo terso d'inverno, nascosti dietro una montatura nera. Indossa una felpa bianca e nera, sopra ad una maglietta nera con Brontolo, e un paio di leggins, anch'essi neri. Si, il nero è il suo colore preferito.

"Si, ed è legato ai valori di delta E e delta H." Risponde la seconda, Lyra, sistemandosi gli occhiali dalla montatura verde scuro. Ha gli occhi marroni e i capelli rossi tenuti su con una matita, e indossa una t-shirt bianca con gli Avengers e un paio di jeans.

"Perchè devono essere tutti legati? Non posono vivere da soli senza rompere le balle?"

"La chimica trae piacere dal tormentarci, tesoro."

Con un sospiro, riprendono le loro precedenti attività, fino a quando, pochi minuti dopo, un rumore forte ed improvviso le fa sobbalzare, e la rossa si lascia andare un gridolino.

"Che cavolo è stato?!" Esclamano all'unisono, guardandosi.

"Il... cane?" Chiede la bionda.

"In campeggio con i miei." Scuote la testa l'altra.

Si guardano ancora un momento, prima di annuire, e senza una parola alzarsi per andare a controllare, armate di ciabatta strategica. Non si sa mai giusto?

Si avvicinano con una certa cautela alla fonte del rumore, che sembra essere la cucina.

Nulla sembra diverso a prima vista, salvo poi notare qualcosa che sbuca da dietro il tavolo. Le due ragazze si avvicinano silenziose, e, una volta che hanno dato uno sguardo a ciò (o a chi) che è spalmato sul pavimento, le loro armi improvvisate cadono loro di mano.

"Due ragazzi..." Fa la rossa. "Li vedi anche tu vero?".

" Sì, sembrano... " Aggiunge l'altra.

"Sì, sì, lo sembrano."

"Che... come..."

"Ladri non sono, dubito esista gente abbastanza pazza da fare rapine in cosplay."

"Quindi?"

"Maniaci? Il sogno segreto delle fangirl? Un trip di eroina? Le possibilità sono infinite."

"Eee... cosa ne facciamo?"

"Un paio di idee ce le avrei..." Sogghigna la rossa in tono allusivo. E chi può biasmarla, perchè davanti a loro, svenuti, ci sono due ragazzi tali e quali a Zoro e Sanji di One Piece. E se i capelli biondi, il sopracciglio ricciolino e lo smoking di uno non sono prova abbastanza, di certo i capelli verdi, l'haramaki e le tre spade dell'altro lo sono.

La sua amica la guarda alzando le sopracciglia, e le tira una botta leggera sul braccio. "Contieniti."

"Tranquilla, non intendo saltare addosso a nessuno." Sospira. "Ma hai ragione, dobbiamo capire che farcene di 'sti due."

"Intanto aspettiamo che si sveglino."

" Si, ha senso. E nel frattempo vado a farmi un thè... o una bottiglia di vodka..."

"Non li spostiamo?"

"No. Fisicamente, non riusciremmo a sollevarli... anche se potremmo usare una carriola."

"Non mi sembra il caso."

 

POCO TEMPO DOPO

 

Dopo un quarto d'ora passato a sorseggiare tisana, un grugnito mezzo addormentato riporta l'attenzione delle due ragazze sui loro attesi ospiti.

"E inizia il divertimento." Le due si alzano, avvicinandosi ai ragazzi che cominciano a dare segni di ritorno alla vita.

"Ben svegliati, belle addormentate." Ridacchia la bionda, chinandosi leggermente sui due.

"Che diavolo succede? Chi siete?! Dove siamo?!" Domanda allarmato lo spadaccino dai caplli verdi, portando una mano verso l'elsa di una delle sue katane.

"Ragazze!! Sono in paradiso!" Gongola il biondo, prima di girarsi verso il suo compagno, e con un'espressione di disappunto aggiungere: "No, c'è anche Zoro, deve essere l'inferno."

"Benvenuti. Mi spiace informarvi che non siete più sulla Rotta Maggiore."

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Capitolo 2
*** 1 ***


“Che coooosa?!” urlano i due ragazzi, ancora seduti a terra.

“Non c'è bisogno di urlare, ci sentiamo benissimo.” Commenta la bionda.

“E non vogliamo che i vicini pensino che abbiamo rapito qualcuno.” Aggiunge Lyra. “Probabilmente già pensano che sia una casa di maniaci.” Mormora poi.

“Forse... dovremmo prima presentarci?” Chiede Michelle.

“Hai anche ragione.” La rossa si gira verso i due pirati. “Molto piacere, sono Lyra.” Poi, con un sorriso malvagio aggiunge: “ E sono il vostro peggiore incubo.”

Prima che la sua amica le tiri una gomitata. “Finiscila.”

“Aww! Ma è divertente!” Si lamenta l'altra.

“In ogni caso, io sono Michelle, piacere.” Sorride tendendo una mano allo spadaccino per aiutarlo ad alzarsi, mentre la sua amica fa lo stesso con il cuoco.

“Zoro.” Replica spiccio il ragazzo dai capelli verdi, alzandosi senza degnare di uno sguardo la mano tesa verso di lui e guadagnandosi un'occhiataccia dalla ragazza.

“Il mio nome è Sanji, e sono lieto di fare la conoscenza di due così splendide ragazze.” Dice invece il biondo, baciando delicatamente le nocche della rossa, che sorride imbarazzata al gesto. “Ma, diteci, dove siamo?”

“A casa sua, in un piccolo paesino in Italia.” Fa la bionda.

“E come ci siamo arrivati qui?” Chiede Zoro.

“Veramente, stavamo per chiederlo noi a voi.” Risponde Lyra. “Siete comparsi dal nulla... letteralmente.”

“L'ultima cosa che ricordo è la tempesta che ci ha sorpresi... poi penso di essere stato sbalzato fuori bordo...” Mormora Sanji, accarezzandosi il mento con fare pensieroso. “Tu ricordi qualcos'altro, Zoro?” Chiede volgendo lo sguardo verso il suo compagno di ciurma.

“Zero assoluto.” Scuote la testa il verde.

“Perfetto.” Gira gli occhi la bionda, sospirando.

“Ehm... ecco... prima di tutto, mi dispiace informarvi che siete molto probabilmente in un altro mondo... universo... dimensione... quello che è!” Cerca di spiegare la rossa, ma anche lei non ha un'idea precisa di cosa sia successo.

“E come fate a dirlo?” Chiede Zoro con fare tranquillo.

“Ecco....” Le due ragazze i guardano un momento, pensando a come spiegare ai due che sono personaggi di un anime. Dopo tutto, non si può mica dire loro: “Ehi, siete personaggi di una storia e si suppone che voi non esistiate davvero.” Giusto?

Michelle sembra avere un'improvvisa idea. “Facciamogli vedere...”

L'altra alza il sopracciglio. “Beh, tanto vale.” Annuisce e guarda la sua amica dirigersi verso la camera da letto, dove lei tiene i manga. Poi si gira verso i due ragazzi, che stanno in piedi silenziosi e pensierosi, e cerca di fare un mezzo sorriso, che probabilmente somiglia di più ad una smorfia imbarazzata.

Piomba un silenzio che, almeno per lei, è imbarazzante.

'Diavolo, Miche non sono brava con gli estranei...' Pensa tra sé e sé.

Per fortuna, Michelle torna presto portando con se uno dei primi volumetti della serie, e dice, porgendolo ai due pirati: “Come potete vedere, vi 'conosciamo' in un certo senso.”

“Fate parte di una storia, non avremmo mai nemmeno pensato che foste reali.” Aggiunge piatta Lyra, prima di sgranare gli occhi. “Cioè, non che ci dispiaccia, voglio dire, ehm... ecco, non volevo offendere.” Esclama arrossendo.

I due ragazzi non rispondono mentre sfogliano le pagine osservando prima con curiosità, poi con sorpresa e vaga preoccupazione le immagini stampate sulla carta.

“ Come è possibile?” Chiede Zoro, impallidendo.

“Tutto ciò che ci è successo... è impossibile.”

“Avete bisogno di sedervi?” Chiede la ragazza dagli occhi azzurri indicando il divano, su cui i due si lasciano andare senza troppi complimenti.

“Se può consolarvi, faremo di tutto per aiutarvi a tornare indietro.” Sorride incoraggiante la ragazza.

“Faremo delle ricerche... potremmo iniziare subito guardando su internet.” Propone la rossa, per poi aggiungere sottovoce, in modo da non farsi sentire: “Sempre se troveremo qualcosa.”

“E forse voi dovreste cambiarvi.” Aggiunge la bionda.

“E per quale motivo?” Domanda Zoro.

“Perché se arrivasse qualcuno dareste molto nell'occhio... non vi preoccupate, vado a cercare qualcosa da farvi indossare.” Offre Lyra, scomparendo nella sua camera a caccia di vestiti per i due, seguita poco dopo dal resto della banda.

I tre la osservano mentre scava tra i cassetti e i ripiani, mettendo occasionalmente da parte alcuni indumenti.

“Niente di troppo scollato mi raccomando!” Esclama ridacchiando Michelle, guadagnandosi delle occhiate stranite dai due alle sue spalle.

“Non ti preoccupare, al massimo un paio di calze a rete.” Risponde l'altra ridendo. Girandosi poi verso i suoi ospiti, aggiunge: “Non vi preoccupate, ho dei vestiti da uomo che dovrebbero starvi, non vi farei davvero andare in giro con una gonna.”

Una volta soddisfatta, porge ai due gli abiti e le ragazze escono lasciando loro un po' di privacy.

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Capitolo 3
*** 2 ***


“Hot damn...” Si lascia sfuggire la rossa, quando i due ragazzi tornano in cucina, vestiti in abiti più 'normali'.

Zoro indossa un paio di semplici jeans e una maglietta nera con il logo di una serie Tv, che sulla ragazza a cui appartiene risulta enorme, ma sul suo fisico muscoloso calza a pennello. Sanji, invece, indossa un paio di jeans neri e una maglietta grigia con un jolly roger. Sembrano usciti da una rivista di Vogue.

“Cavolo, state meglio voi di me con i miei stessi vestiti.” Commenta una volta ripresasi, beccandosi un'altra gomitata nel fianco dalla biondina. “Ahio! Che c'è? E' vero!”

E mentre Zoro guarda le due con un'espressione leggermente imbarazzata, il suo compagno si avvicina con una piroetta, stringendo le mani della rossa nelle sue. “Aah! Mia adorata come sei gentile! Ma sono sicuro che staresti bene con qualsiasi cosa!”

“Ook?” Lyra si scambia un'occhiata con l'amica, il sopracciglio alzato, mentre l'altra scrolla le spalle, come a dire: ' Non guardare me è a te che piace il maniaco.'

“Ok, basta flirtare, voi due. Dobbiamo iniziare la nostra ricerca.” Interrompe poi Michelle spiccia.

“Sì, vado a prendere il pc.” Annuisce la rossa, approfittandone per dileguarsi in camera sua.

Non ci impiega molto a tornare, ma la bionda utilizza quel tempo per osservare non troppo subdolamente lo spadaccino dai capelli verdi. Come quest'ultimo faccia a non accorgersene, è un mistero, o, più semplicemente, decide di ignorare lo sguardo interessato che gli viene rivolto.

“Eccomi!” Esclama Lyra irrompendo in cucina e sollevando il suo portatile, guadagnandosi un sopracciglio alzato dal verde, mentre l'altro inizia a proclamare quanto gli sia mancata e come sia felice 'che il tempo che hanno dovuto passare divisi sia stato così breve'.

Lanciando un'occhiata stranita al cuoco, la ragazza prende posto al tavolo, invitando gli altri ad unirsi a lei. Apre e accende il computer, ma una domanda la ferma.

“Che cos'è quell'affare?”

“Oh, bene...” Mormorano le due giovani donne.

 

UNA LUNGA E DETTAGLIATA SPIEGAZIONE DOPO.... MOLTO LUNGA

 

In qualche modo, dallo spiegare cosa sia un pc, e il modo in cui funziona, sono passati al web, ai cellulari e a tutto ciò che non è presente nel mondo dei due giovani pirati.

Anche le ricerche non hanno dato i risultati, eccetto fanfiction, siti di fanatici e maniaci e qualche teoria magico-scientifica campata in aria.

“Non ce la faccio più...” Bofonchia la rossa, la fronte appoggiata sul tavolo, gli occhi chiusi.

“A chi lo dici.” Le risponde l'amica un po' più composta ma altrettanto esausta e infastidita. Le due sembrano quasi esalare un'atmosfera scoraggiata.

Racimolando quelle poche energie fisiche e mentali che le rimangono, Michelle guarda l'orologio a muro appeso alla sua sinistra. “E' anche quasi ora i cena...”

“Ordiniamo una pizza?” Domanda l'altra, girando il viso in modo che ora la sua guancia sia appoggiata alla superficie del tavolo. Di solito cucinerebbe lei senza alcun problema, ma con un cuoco come Sanji presente, si sentirebbe troppo a disagio, e l'amica sembra intuirlo perchè annuisce senza troppe domande.

“Non ce n'è bisogno.” Parli (o meglio pensi) del diavolo...”Posso cucinare io, sarebbe il minimo che posso fare per ringraziarvi.”

“Ma non sarebbe giusto... Siete ospiti, non potrei chiedervi...” Mormora la rossa combattuta. Da una parte, la possibilità di assaggiare la cucina d cui ha letto e visto così tanto, dall'altra, non le sembra giusto far lavorare il ragazzo.

“Insisto. Non è un problema per me, anzi, mi fa piacere cucinare per due così belle donne.”

“Almeno lasciaci aiutare!” Interrompe la bionda.

“Sì!” Si alza l'altra. “ Dicci cosa dobbiamo fare e lo faremo!” Esclama.

Per un paio di secondi il cuoco si limita a osservarle, prima che dal suo naso inizi a cadere un piccolo rivolo di sangue e lui cominci a gongolare, qualcosa riguardo a 'due ragazze faranno tutto ciò che dico loro!'

Le due lo osservano prive di espressione, mentre lo spadaccino lo colpisce in testa con il fodero delle sue katane,borbottando un: “Cuoco idiota.”

E insorge il caos.

In qualche modo (cioè, la rossa che, col suo tono più convincente chiama il cuoco: “Sanji, possiamo iniziare? Sono ansiosa di vederti all'opera.” E la bionda che trascina via lo spadaccino) la quasi rissa viene sedata senza oggetti (o ossa) rotti e la cena viene preparata in un tempo decisamente breve, grazie all'abilità culinaria del giovane col sopracciglio ricciolino.

Sul tavolo sono presenti abbastanza pietanze da nutrire un'armata, e hanno tutte un profumo e un aspetto deliziosi.

“Woah!” Esclamano e ragazze, osservando tutto quel cibo.

“Sembra tutto così buono.” Fa la bionda.

“Che aspettate? Assaggiate.” Incita il cuoco.

Con un cenno di assenso, le due amiche prendono posto al tavolo, e tutti insieme iniziano la cena.

“E' buonissimo!” Esclama Michelle dopo aver ingoiato il primo boccone, lasciandosi andare un piccolo gemito di piacere.

“Grazie mille, ma avete dato una mano anche voi due.” Sorride Sanji, prima di voltarsi verso la rossa, che non ha ancora detto nulla, e ha lo sguardo fisso sul suo piatto con ancora la forchetta in bocca. Quasi sentisse lo sguardo inquisitore del pirata, incrocia i suoi occhi, rimuovendo l'utensile dalle labbra e fissando seria il ragazzo.

“Sposami.”

A quelle parole, la bionda strabuzza gli occhi interrompendo il suo pasto, la mano ancora ferma a mezz'aria, lo spadaccino inizia a tossire cercando di buttare giù il boccone che gli è andato di traverso per la sorpresa, venendo poi aiutato da Michelle non appena la ragazza si riprende dallo shock. Il diretto interessato invece si ritrova il viso di un bel color porpora mentre balbetta un: “G-grazie.” Riprendendosi lievemente aggiunge: “Sarei felice di cucinare per te ogni giorno.”

“E' anche un ottimo modo per far gemere una donna senza nemmeno toccarla.” Aggiunge poi la rossa con un sorrisetto sulle labbra.

Un tonfo fa girare tutti verso il cuoco, svenuto a terra con una copiosa epistassi.

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