Diario di un piccolo Jotun

di Meggy the Witch
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lo strano baratto di Odino ***
Capitolo 2: *** Le guerre senza senso e la testa parlante ***
Capitolo 3: *** Il folgorante martello di Thor ***
Capitolo 4: *** Il gigante, il suo cavallo e un piano non finito esattamente bene... ***
Capitolo 5: *** Il rapimento della cuoca ***
Capitolo 6: *** La figlia dell'aquila ***
Capitolo 7: *** Thor e il serpente marino ***
Capitolo 8: *** Il salvataggio travestito di Mjollnir ***
Capitolo 9: *** Vacanze a Midgard: il viaggio di andata ***
Capitolo 10: *** Vacanze a Midgard: il gigante Utgarda ***
Capitolo 11: *** Vacanze a Midgard: il rientro ***
Capitolo 12: *** Baldur è davvero antipatico ***



Capitolo 1
*** Lo strano baratto di Odino ***


Caro Diario,

Sono ad Asgard da sole due settimane e posso già confermarti che sono finito in mezzo a degli psicopatici. Odino (sì, si chiama effettivamente così) è un tipo molto particolare… gli piace aumentare la propria conoscenza personale. Farebbe di tutto pur di aumentare anche pochi punti il suo QI. E quando dico "tutto" intendo davvero "tutto". Infatti sto qui lunedì scorso ha deciso di andare a scoprire cosa ci sia alla base dello Yggdrasil, l'albero su cui sono costruiti tutti i nove mondi esistenti. L'unico modo per arrivare alla base, è tuffarsi in un grande mare che circonda Asgard e lasciarsi cadere sul fondo... bene, Odino l’ha fatto per davvero! È pazzo! Arrivò sul fondo dopo nove giorni e vi trovò delle enormi rune incise lungo la parete del tronco che indicavano il destino, fatti accaduti, pettegolezzi vari, gossip... e grazie a queste scoprì che in quella zona abitava un vecchio di nome Mimir che da secoli viveva dissetandosi con l'acqua di una fonte cosmica, ricca della conoscenza primordale dell'universo. Così Odino si presentò a casa di questo vecchietto chiedendogli da bere. Allora, mettiti nei panni di questo vecchino: non vedi anima viva da secoli, ormai sei vecchio e decrepito, ricordi a malapena chi sei ma conosci regole sulla fisica spaziale che non ti servono a nulla e d'improvviso ti bussa alla porta un tipo che senza nemmeno presentarsi ti chiede da bere. Mi sembra ovvio che come minimo sia rimasto un po' confuso e che non abbia voluto far entrare Odino in casa. Ma ho come l’impressione che a Papy (insiste perché lo chiami così) piaccia essere invadente. Infatti insistette per entrare, ma Mimir non ne volle sapere. Finché alla fine, per cacciarlo via, gli disse che gli avrebbe dato un bicchiere di acqua se gli avesse regalato un occhio. Il vecchio era sicuro che se ne andasse...invece Odino si cavò per davvero l'occhio. Mimir (per pietà o non so per che altro) gli diede un bicchiere di acqua saggia. Così ieri sera Odino è ritornato a casa più saggio, ma senza occhio. E dopo qualche giorno, non contento, tornò giù e si portò a casa anche Mimir che venne a vivere anche lui ad Asgrad (ce l’ha di vizio allora!)

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Capitolo 2
*** Le guerre senza senso e la testa parlante ***


Caro Diario,

Papy si diverte ad esibire la sua saggezza e il suo occhio mancante (che perfetto esibizionista!). Però ha un forte gap culturale: non sa nulla riguardo magie e stregonerie. È un argomento che lo affascina davvero tanto! Spesso mi chiede di mostrargli qualche trucco magico da gigante. Però io sono solo un gigante, non uno stregone e Odino vuole saperne di più! Non sono così tanto abile nella stregoneria! Così ha deciso di invitare ad Asgard per un po’ di tempo una bellissima e piccola strega di nome Freya che appartiene al popolo dei Vanir. Freya si diverte ad incantare il popolo dei Aesir con le sue magie, anche perché tutti gli Aesir sono molto ignoranti in fatto di stregoneria e quindi tutti rimangono affascinati da ciò che quella streghetta riesce a fare. Ha all’incirca la mia età e siamo diventati molto amici, soprattutto grazie alla conoscenza sulla magia che ci accumuna. È così simpatica e…bella! Come in tutte popolazioni però, anche tra di noi ci sono dei rompi...ehm...tipi un po' petulanti, i quali sostengono che le magie di Freya allontanerebbero il popolo degli Aesir dai suoi principi fondamentali tra i quali onore, forza, rispetto e robe simili che in realtà nessuno rispetta. Così hanno convinto tutti a bruciare Freya. No, dai perché?! Insomma, ragioniamo... Freya è una strega, è magica, e quindi il fuoco non le fa una beata min…non le fa niente e cercare di bruciarla più volte non cambia le cose! (Che popolo di idioti!) Non riuscendo a bruciarla, gli Aesir hanno dichiarato guerra ai Vanir. Era una guerra ad armi pari e inizialmente non sembrava esserci vantaggio per nessuno dei due. La cosa pareva però tirarsi per le lunghe ed entrambi erano stanchi di lottare per niente, così giunsero ad un accordo di "sopportazione", il quale si concluse con uno scambio di ostaggi: loro ci mandarono Freya, suo fratello Freyr e loro padre, mentre noi invece gli mandammo Mimir e il suo nipote emo (ma consegniamoli delle persone a caso! Non il vecchio saggio che ci serve!). Mimir fece credere ai Vanir che il saggio non fosse lui, ma suo nipote: in pratica gli sussurrava frasi filosofiche nell'orecchio e poi l'emo le ripeteva facendo credere che fossero sue. Però poi i Vanir gli chiesero dei consigli da solo, senza la presenza del vecchio; per un po' se la cavò con frasi filosofiche a caso, poi i Vanir lo sgamarono e così tagliarono la testa al vecchio (ma perché???) e ce la spedirono. Odino riuscì in qualche modo a salvare la testa di Mimir, che iniziò a parlare da sola e fu messa su un mobile (Frigg dice che tra qualche secolo verrà chiamato “il grande capo di art-attack”) e questa continuò a dare consigli saggi a tutti. Comunque... i due popoli continuarono a combattere finché non si stancarono nuovamente. Così ci bevvero su e una volta ubriachi marci presero una vasca e ci sputarono dentro in segno di pace (e di condivisione di germi e batteri).

E in tutto questo casino c’è di buono che adesso Freya vive con noi!!! Yuppy!

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Capitolo 3
*** Il folgorante martello di Thor ***


Caro Diario,

Sono secoli che non ti scrivo. Beh…adesso io sono ancora un bambino pestifero mentre Thor è diventato il tipico ragazzino adolescente che ha appena scoperto che le ragazze sono più interessanti della Playstation. Ti ricordi di Thor, il tipo biondone? Sarà anche senza cervello, ma è un gran simpaticone! Mi vuole bene!!! È l’unico di questa famiglia che si diverte a giocare con me! E ora mi vuole ancora più bene! Sai perché? Te lo spiego subito! Dunque qualche mese fa Thor ha iniziato a frequentarsi con una certa Sif: bionda, gnocca, fisico da modella, ma simpatica quanto un...ehm...diciamo che non capisco cosa il mio fratellone ci trovi in lei (saranno le tette enormi? Bah!). Mi sta antipatica per due motivi: mi considera inferiore solo perché sono uno Jotun e perché da quando c'è lei non riesco più a giocare con Thor. Ogni volta che gli proponevo di fare qualcosa insieme, mi rispondeva sempre che non poteva perché doveva andare da Sif! Uffa! Un giorno mi stufai, così presi delle forbici, andai da Sif e... ZAC! Le tagliai tutti i capelli in un colpo solo.

...

Non ho mai corso così tanto in vita mia. Thor voleva darmele di santa ragione e quella gatta morta non faceva altro che strillare disperata per quei suoi stupidi pelacci, aizzando mio fratello contro di me. Freyr mi aiutò a nascondermi e mi consigliò di rimediare al danno fatto comprando una parrucca per Sif. Non ne avevo per niente voglia; Sif non si meritava di avere nuovamente dei capelli, però non potevo passare il resto dei miei giorni con il rischio che Thor mi scuoiasse vivo! Così andai al mercato dei Nani (dei tipi strani, abili a far tutto) e trovai diverse offerte. Uno di loro voleva vendermi una parrucca con in omaggio una barca tascabile (si poteva piegare e mettere in tasca per davvero) e una lancia dai strani poteri. Mi parve un affare conveniente, così comprai la parrucca, la barca e la lancia. Mentre tornavo a casa incontrai altri due Nani che cercarono di vendermi cose stranissime; erano i nemici commerciali del nano a cui avevo comprato la parrucca e volevano che comprassi qualcosa anche da loro. Io gli dissi che avrei acquistato tre oggetti da loro solo se fossero stati più eccezionali di quelli realizzati dal loro avversario. In realtà avevo finito i soldi (le mance di tre mesi messe da parte!) ed ero convinto che quei due idioti non fossero in grado di creare qualcosa di decente. Si misero al lavoro e per assicurarmi che effettivamente non fossi costretto a comprare tre cose in più, mi trasformai in un insetto e iniziai a pungerli mentre lavoravano. Così facendo, finì solamente per aiutarli: infatti uno fece cadere per colpa mia il suo lavoro nel fuoco, dal quale ne uscì un cinghiale bioluminescente (che cavolo c’era in quel fuoco?), l’altro fece cadere il suo anello in una pozione e questo acquisì il potere di automoltiplicarsi ogni nove giorni (oh, no!) ed infine tutti e tre, tra uno sbaglio e l’altro, realizzammo un martello di ferro stramegasuperfigo, che tornava indietro una volta lanciato e con anche qualche altro potere che scoprii nel corso degli anni successivi. Erano degli oggetti troppo eccezionali… e non potevo pagarli. Riuscii in qualche modo a stordire quei due e scappai ad Asgard con tutta la mercanzia. Ne ho approfittato per fare un po’ di regali a tutti. Sif riebbe i suoi capelli (non che questo cambiò i nostri rapporti), mi lavorai per bene Freyr regalandogli il cinghiale e la lancia (così adesso gli sto più simpatico e mi permette di giocare per più tempo con sua sorella Freya), feci una sorpresa a papà con l’anello strano e la barca tascabile (che lui decise di tenere da parte per quando io e Thor avremmo fatto la patente) ed infine riuscii a far pace con mio fratello regalandogli l’oggetto più bello, alla cui realizzazione avevo collaborato in qualche modo anch’io: il martello. Ne fu incredibilmente entusiasta! Gli diede pure il nome Mjollnir e da quel giorno divenne il monile più prezioso che possedeva (e io diventai il suo fratellino preferito).

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Capitolo 4
*** Il gigante, il suo cavallo e un piano non finito esattamente bene... ***


Ciao Diario,

Sì, sei arrabbiato con me. Sono passati anni da quando ho regalato Mjollnir a Thor e non ti ho più scritto da allora… ma vedi sono successe…cose… sono diventato mamma! Sì, te lo giuro! Non sono pazzo! Andiamo con ordine. Da quando regalai Miollnir a Thor, Asgard era diventata incredibilmente più sicura, ma non lo era abbastanza. Era ancora molto fragile ed indifesa. Ad uno dei consigli degli dei si propose di far costruire un muro di protezione intorno, almeno per impedire l'entrata di celti, romani invasori e gentaglia simile. Ovviamente nessuno di noi voleva un muro qualunque, volevamo qualcosa che fosse a regola d'arte e ad impatto zero sull'ambiente, così Odino contattò un gigante architetto famoso e gli chiese un preventivo: sto gigante proponeva di costruire un bel muro in sole tre stagioni (era davvero bello, con tanto torrette, pannelli solari e sistema anti-piccioni) ma chiedeva come paga il sole, la luna e Freya come moglie. Cosa?! La mia Freya?! Cioè, intendo…la mia cara amica Freya, certo siamo solo amici, niente di più…ok, lo ammetto. Mi piace Freya. Quando ero piccolo mi affascinava solamente, ma poi con il passare degli anni quel fascino era così…aumentato! No, non potevo permettere che si portasse via la ragazza che mi piaceva!  Era un architetto molto noto e ci aspettavamo dei costi alti ma non così alti! Freya, ovviamente, non aveva la ben che minima intenzione di sposarselo e il sole e la luna servivano alla sopravvivenza dei midgardiani, non potevamo toglierli! Però nessun'altro architetto era riuscito a proporci di meglio e gli dei volevano così tanto quel muro... dovevo trovare una soluzione. Idea! Consigliai di proporre all'architetto il seguente accordo: lo avremmo pagato come desiderava se avesse completato il muro entro la fine dell'inverno e se avesse lavorato da solo, con l'unico aiuto del suo cavallo. Ero più che sicuro che non avrebbe mai finito in tempo e così avremmo potuto ritrattare il pagamento. Gli dei trovarono geniale la mia idea e così proposero l'accordo al gigante che accettò senza troppi problemi. Avevo sottovalutato il cavallo. Infatti sto ronzino lavorava come dieci uomini messi insieme e nel giro di tre mesi il muro fu quasi pronto! Tutti diedero la colpa a me (ma...ma...) dicendo che era stata un'idea mia e che quindi avrei dovuto risolvere quel problema io! Come potevo sapere che avrebbe finito così in fretta?!?!?! Odino mi minacciò di morte se non avessi impedito al gigante di completare il muro entro la fine dell'inverno (ma che bel papà 😒). Al muro mancavano solo poche pietre, l'inverno sarebbe finito in due giorni, io sarei morto e Freya l’avrebbe dovuto sposare!!! AAAAHHHH! Per fortuna il mio fratellone Thor (l'unico che in questa famiglia mi vuole un po' di bene) si offrì di aiutarmi. Organizzammo un piano: io avrei distratto il cavallo e lui avrebbe istigato gli dei contro l'architetto di modo che venisse licenziato. Così quella sera mi trasformai in una gnocchissima e sexyssima giumenta (un semplice incantesimo che svanisce dopo 12h) e iniziai a lanciare sguardi seducenti al cavallo dell'architetto. Questo, come mi aspettavo, iniziò ad inseguirmi ed io scappai nella foresta, sperando che il ronzino si perdesse. L'architetto rimase da solo, incapace di ultimare il muro. Thor, come da piano, convinse gli altri dei a licenziarlo, ma la cosa degenerò un tantino; gli dei iniziarono ad insultare l'architetto, a picchiarlo ed infine lo condannarono a morte, costringendo Thor ad ucciderlo a martellate. Nel frattempo io ero ancora nella foresta con alle calcagna quel cavallo che non riuscivo in nessun modo a seminare. Cercai di raggiungere Asgard...ma lui era più veloce... mi raggiunse… e così è nato Sleipnir, un carinissimo puledro ad otto zampe che continua chiamarmi “mamma”. È un amore! Sì, è una peste... ma è davvero un tenero e bellissimo cucciolone, proprio come la sua mamma ♡♡♡

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Capitolo 5
*** Il rapimento della cuoca ***


Caro Diario,

Ti ho mai parlato di Idun? È la nostra fantastica cuoca. Fa dei piatti davvero spettacolari, inimitabili, in quantità a volte esagerate, ma sempre rispettose delle esigenze alimentari di ciascuno. Io la adoro!!! La sua specialità sono le crostate con la marmellata di mele della giovinezza, un tipo di frutto che sa far crescere solo lei. Odino un giorno propose a me e a Honir (un altro dei suoi figli, con tendenze punk), di andare a fare una gita di un paio di giorni in montagna. Eravamo entrambi entusiasti di quella piccola escursione! Idun ci riempì di cibo da portaci dietro 😋: non voleva che corressimo il vago rischio di morire di fame. Il giorno dopo partimmo: io portavo la tenda, Punky (così lo chiamo io) i sacchi a pelo e Odino il cibo. Arrivammo in cima alla montagna per l'ora di cena e sia io che Punky avevamo una fame allucinante. Ci fiondammo sullo zaino di papy per scoprire poi che...era vuoto! Quello stron...ehm... papà si era mangiato tutto durante il viaggio! Ma…io lo odio! Dovevamo procurarci la cena e così catturammo un bue e cercammo di cuocerlo, ma Honir è un pessimo cuoco e non riusciva a cuocere la bestia! Non potevamo mangiarcelo crudo!!! Il problema, però, non era l'incapacità generale del punk, ma di un'aquila che saltò fuori dal nulla, urlando che il bue non cuoceva perché lei gli aveva gettato sopra un incantesimo e l'avrebbe tolto solo se l'avessimo condiviso. Già un bue in tre è poco, dividerlo in quattro era impensabile. Presi un ramo e feci per cacciare via l'aquila... ma lei fu più veloce, mi prese, si alzò in volo e mi portò via! Mettimi giù! Doveva avermi considerato come un cibo più sostanzioso di un quarto di bue e non aveva la benché minima intenzione di riportarmi a terra. Non so perché lo feci, ma le dissi che se mi avesse lasciato, l'avrei invitata a cena ad Asgard (sottolineando quanto fosse buona la cucina di Idun). L'aquila accettò immediatamente e mi riportò da Odino e Honir, che non avevano ancora deciso se venirmi a salvare o no. Così tornammo ad Asgard con sta poiana. La portai da Idun e le chiesi se poteva prepararci una cena. La mia intenzione era quella di trovare un modo per far fuori l'aquila e poi farla cucinare ad Idun, ma sta bestia era troppo sgamata e rapì la cuoca prima che potessi fare qualcosa. Ci ritrovammo privi di qualcuno che sapeva cucinare e tutti gli dei diedero la colpa a me! Renditi conto: mi rapiscono, mi adottano senza consenso, non mi ringraziano per avere ottenuto una mura gratis, mi hanno fatto crescere da solo Sleipnir e in più mi accusano ingiustamente! Odino minacciò che sarei diventato io la sua cena se non avessi risolto la situazione. Era davvero nei cazzi. Thor non ne voleva sapere di aiutarmi: era costretto a digiunare per colpa mia e sai bene quanto sia importante il cibo per Thor. Freya però si offrì di aiutarmi (forse ricambia) e mi diede delle piume che mi avrebbero permesso di trasformarmi in aquila. Volai verso il nido di quella bestiaccia e vi trovai Idun intenta a cucinare. La trasformai in una noce e volai via. L'aquila mi sgamò e mi inseguì verso Asgard (oh no, basta essere inseguito da animali!). Gli altri dei ci avvistarono e Odino centrò con una freccia quella cavolo di poiana. Quella sera festeggiammo in grande il ritorno di Idun che preparò per tutti una buonissima aquila arrosto 😋

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Capitolo 6
*** La figlia dell'aquila ***


Caro Diario,
odio Odino. Non è mio padre e non può programmarmi la vita! Avevo appena salvato Idun e tutti gli dei stavano festeggiando il suo ritorno gustandosi la buonissima aquila arrosto. Nel pieno della festa irruppe d'improvviso una tipa, una certa Skadi, che dichiarò di essere la figlia dell'aquila e che era venuta ad Asgard per vendicarsi dell'omicidio del suo genitore. Odino, che non era del tutto sobrio, la invitò ad accomodarsi e le spiegò che avrebbero potuto scusarsi in maniera pacifica senza scannarsi a vicenda... papy come ti viene in mente di farla accomodare davanti ad un piatto pieno di suo padre arrosto?!?!?!?!? Skadi, ovviamente, non si accomodò e attese le "scuse" di Odino. Ci è andata bene che non l'abbia presa come una provocazione! Papà decise di regalarle la luce, il sorriso e l'amore. Così prese dal suo piatto gli occhi dell'aquila e li trasformò in due stelle, dandole la luce. Poi prese una capra, me la lanciò e mi ordinò di far sorridere Skadi. Cosa?! Perché io?! Ma soprattutto, perché la capra?!?! Mi inventai un tiro alla fune con quell’animale (vinse la capra) e non so come questo rese felice quell'aquilotta. Non capii perché Odino avesse obbligato me, finché non annunciò il terzo regalo per Skadi: avrebbe potuto prendere come marito uno degli uomini in sala a sua scelta. Ah! Ecco il piano di quel malefico vecchiaccio! Odino non sopporta l'idea che tra me e Freya ci sia un certo feeling, così ha cercato di attirare l'attenzione di Skadi su di me! Quindi preferisce che io mi sposi con una a caso?!?! Con la figlia dell'aquila che aveva cercato di mangiarmi?! Lo odio! Speravo davvero che la mia performance con la capra fosse risultata patetica. Tutte le speranze mi vennero spente da Sigyn, una dea molto carina ma un po’… come dire… appiccicosa; insomma ultimamente ho l’impressione che continui a fissarmi e a seguirmi. Comunque, Sigyn elogiò il mio tiro alla fune con la capra per tutto il banchetto e stavo davvero iniziando a pensare che avrei dovuto zittirla prima che Skadi le desse ascolto. Per fortuna l’aquilotta era feticista e scelse il suo futuro marito osservando i piedi di tutti gli uomini in sala. In realtà sperava in questo modo di sposarsi Baldur, il più figo ed amato tra i figli di Odino. Però scelse i piedi di Njord, una divinità marina, convinta che fossero quelli di Baldur. Se lo sposò comunque (Odino tiè) e fecero un bellissimo matrimonio. Dopo il matrimonio non sapevano dove andare a vivere: ad Asgard nessuno voleva vedere in giro quell'aquilotta. Lui propose di andare nella casa al mare, lei invece preferì andare nella sua casa in montagna. Provarono a vivere a settimane alternate, una settimana in montagna e una al mare ma la cosa non funzionò, iniziarono ad odiarsi, divorziarono e Odino mi odiò.
Ps. C’è un’antisgamista (Sigyn) fuori dalla mia stanza che cerca di spiarmi. Sta iniziando ad essere troppo appiccicosa.

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Capitolo 7
*** Thor e il serpente marino ***


Caro Diario,

Ho appena rimesso la cena più indigesta che abbia mai fatto. Ho dovuto mangiare carne di orca marina perché Thor non sa la differenza tra un pesce e un cetaceo! Bleah! È la carne più grassa che abbia mai provato! Come ci è finita nel piatto un’orca? Allora… papà ha invitato ad Asgard due giganti cuochi, Aegir e Ran, specializzati nel cucinare qualunque bestia sia in grado di nuotare. Idun gli prestò la sua cucina, ma gli invitati al pranzo erano troppi e Idun non aveva un bollitore abbastanza grande per tener dentro un quantitativo di pesci sufficiente. L'unico in tutti nove mondi che ne aveva uno era Hymir, un gigante che viveva sulla costa nord. Thor aveva sentito dire che al largo della costa nord viveva un leggendario serpente marino che nessuno era mai riuscito a catturare. Più volte era andato in quella zona, ma non lo aveva mai trovato. Quella era una nuova occasione per ritentare. Thor così si offrì per andare da Hymir (anche perché è l'unico Aesir a cui stanno simpatici i giganti). Hymir fu felice di ospitare Thor e in suo onore uccise due buoi, convinto che bastassero a sfamarlo per tutta la sua permanenza...sì, certo, convinto... quei buoi non bastarono neanche per una cena. Thor infatti se li mangiò interi contemporaneamente e non contento cercò anche di mangiarsi il tavolo! Hymir (a dir poco scioccato) gli rivelò che non aveva altro cibo in casa e quindi il giorno dopo sarebbero dovuti andare a pesca se voleva mangiare. Era l'occasione che Thor tanto aspettava! Il mattino dopo Hymir lo mandò a procurarsi le esche: Thor aveva bisogno di una grossa esca per attirare il serpente, così decapitò l'ultimo bue di Hymir. Il gigante fu fortemente tentato di scuoiarlo vivo (era il suo ultimo bue!), ma mantenne l'autocontrollo e sperò che la pesca andasse bene, almeno da riparare il danno di Thor. Si inoltrano con una sola barca in mare aperto. Thor gettò l'esca speranzoso. Pescarono due di quelle che Thor chiama “balene” ma in realtà sono “orche”, anche perché le balene mangiano al massimo del krill! Purtroppo non c'era traccia del serpente. Hymir era entusiasta di quella pesca e non capiva perché Thor non volesse rientrare. Cercò di convincerlo a remare verso riva, ma mio fratello si diresse ancora più al largo. Dopo ore qualcosa abboccò. Era il serpente! Thor preparò il martello pronto a colpire la bestia appena fosse uscita dall'acqua. Ignorò le urla terrorizzate di Hymir e tirò il serpente in superficie. Questo uscì, facendo oscillare pericolosamente la barca nel tentativo di liberarsi dall'amo. Thor preparò il colpo e... Hymir era troppo terrorizzato, così tagliò la corda della canna, il serpente ritornò in acqua e scappò. Thor aveva ancora il martello a mezz'aria, pronto per abbattere l'animale...fissò desolato l'acqua perfettamente immobile...poi buttò in acqua Hymir, gli rubò le orche (“Sono come i pesci! Sono commestibili!” cit. Thor), il bollitore e tornò ad Asgard. Adesso anche lui odia i giganti.

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Capitolo 8
*** Il salvataggio travestito di Mjollnir ***


Caro Diario,

ho friendzonato Sigyn. Non per cattiveria e che è davvero troppo ossessionata da me! Finché mi seguiva senza farsi notare troppo, ok. Ma poi è diventata…gelosa! Insomma non potevo nemmeno rivolgere un gentile saluto a qualsiasi ragazza, se non volevo che Sigyn la aggredisse. Adesso credo sia ancora in qualche angolino a piangere. Anche perché a me piace Freya! A proposito, l’ho salvata ancora da un altro matrimonio. Sono un eroe!!! Be, sì…ehm… l’eroe sarebbe Thor, ma io…ho collaborato, mi merito un po’ di gloria anch’io! In pratica un bel giorno Thor si svegliò allegro come sempre. Si voltò verso la culla del suo martello Mjollnir per augurargli un buongiornissimo...ma era vuota! Mjollnir era sparita! La cercò ovunque ("magari è andata dal nonno, magari aveva fame, magari aveva paura del temporale..." stai calmo!) ma non era ad Asgard. Io e il resto della famiglia lo aiutammo, ma niente. Finché a mezzogiorno non ricevemmo una lettera da Thrym, il capo dei giganti: lui aveva rapito Mjollnir e l'avrebbe restituita solo se Freya l'avesse sposato (BASTA!!! FREYA È MIA!!!). Nessuno voleva che Freya finisse vittima di quel gigante, però Asgard senza Mjollnir era davvero troppo indifesa e soprattutto non potevamo lasciare Thor nella disperazione. Odino propose di attaccare i giganti, ma era troppo rischioso. Io pensai di rubare Mjollnir: quell'idiota di Thrym aveva specificato il posto in cui l'aveva nascosta. Potevamo benissimo rubarla! Ma Heimdall, il guardiano di Asgard ebbe un'idea che per il resto della mia vita mi chiederò come sia potuta risultare migliore della mia. Lui propose che Thor si sarebbe dovuto travestire da Freya e presentarsi al posto suo da Thrym. Allora... un biondone, figone e barbuto come diamine lo trasformi in una ragazza magrolina e tenerina senza che i giganti se ne accorgano??!?!?! Io e Thor scoppiammo a ridere, invece gli altri dei parvero davvero affascinati da quel piano. Thor si rifiutò; era una questione di onore. Non poteva farlo scendere così tanto travestendosi da donna! Odino allora gli fece un discorsone sulla responsabilità, che era suo dovere proteggere Asgard e che senza Mjollnir sarebbe stata invasa dai giganti (“E tu figliolo non vorrai certo che venga invasa dai giganti, vero?”). Thor accettò controvoglia. Frigg, Freya e Sif si occuparono del travestimento e devo dire che realizzarono proprio un bel vestitino da sposa bianco, pieno di pizzetti e tutto ricamato che stonava solo con i pelaz…ehm, sì, abbiamo dovuto costringere Thor a depilarsi. Fu in ogni caso il peggior travestimento che abbia mai visto; era comunque palesemente mio fratello! Fu una vera e propria umiliazione per Thor. Non potevo abbandonarlo in quel modo, così mi trasformai in donna (io posso ^^) e lo accompagnai, fingendo di essere la sua damigella. Ci dirigemmo verso Jotunheim, il paese dei giganti, sicuri che Thrym avrebbe riconosciuto Thor immediatamente. Invece fummo accolti con grandi onori, anzi, Thrym rimase particolarmente affascinato dalla bellezza di “Freya” e ammise che non se l’era immaginata così immensamente stupenda (un barbuto biondone vestito da sposa… non voglio sapere cosa si aspettava Thrym) e non vedeva l’ora di sposarla il giorno dopo. Ci era andata bene, almeno fino a cena. Thor, da perfetto antisgamista, si mangiò un bue, otto salmoni, dieci torte, il mio muffin (ehy!) e trangugiò parecchi litri di birra. Thrym rimase impressionato, sottolineando come non avesse mai visto in vita sua una donna mangiare così tanto. Io inventai che “Freya” era talmente estasiata dal quel matrimonio che non era stata in grado di mangiare per settimane. Se la bevve per fortuna! Ad un certo punto questo cercò di baciare mio fratello. Lo dovette guardare malissimo, tanto che il gigante non osò più avvicinarsi e mi chiese per quale motivo a “Freya” le si fossero infuocati gli occhi appena aveva cercato di baciarla. Gli spiegai che oltre a non aver mangiato, non era riuscita nemmeno a dormire e per questo aveva gli occhi rossi. Parve convincersi anche quella volta. Il giorno dopo tutto era pronto per il matrimonio. Thor insistette perché il martello fosse riconsegnato prima della cerimonia; Thrym accettò e lo fece portare. Non ebbe il tempo di pronunciare parola che io e mio fratello ci rivelammo, ci riprendemmo Mjollnir e uccidemmo tutti i giganti. E finalmente tornammo ad Asgard dove Thor poté riavere felicemente i suoi normali vestiti.

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Capitolo 9
*** Vacanze a Midgard: il viaggio di andata ***


Caro Diario,

Non ti ho scritto per un bel po’ perché ero in vacanza. A Midgard. O meglio, inizialmente doveva essere una vacanza rilassante, poi è degenerata un tantino…Io e Thor ci stavamo dirigendo verso Jotunheim e dovevamo attraversare Midgard, il paese degli umani. Ne approfittammo per farci un bel giro turistico (non che io apprezzi gli umani, ma ammetto che hanno stile). Io avrei preferito viaggiare a cavallo, ma, per motivi non del tutto chiari, viaggiammo sul carro da guerra di Thor, ovvero un tenerissimo carretto trainato da due caprette (molto bellico, vero?). Una sera fummo ospitati da una coppia di contadini Midgariani che avevano due bambini di sei anni, Thjalfi e Roskva. Per ringraziarli di tanta gentilezza, gli offrimmo come cena una delle capre. Erano capre OGM, in grado di rigenerarsi dalle proprie ossa appena queste fossero state toccate da Mjollnir. La famiglia ne fu felicissima! Finita la cena, Thor chiese ai contadini di mettere le ossa della capra in posizione anatomica sul pavimento; le avrebbe lasciate lì tutta notte con il martello e il giorno dopo la capra sarebbe stata viva ed intera, come se non fosse mai stata mangiata. I due bimbi mi aiutarono a sistemare le ossa (che dolci!) e poi andammo a dormire. Non erano poi così tanto dolci...infatti il giorno dopo trovammo la capra viva, ma senza una gamba! Una di quelle due bestie l'aveva rotta per mangiarsi il midollo e quindi non si era rigenerata! E ora?! Come ci andavamo a Jotunheim con una sola capra???? Thor si incazzò a bestia (era una delle sue amate capre!) e minacciò di martello tutta la famiglia. Ogni genitore che si rispetti in una situazione del genere avrebbe fatto di tutto per proteggere i figli... invece quelli ci lanciarono i due marmocchi, con l'invito di mangiarceli, e scapparono. Non avrei mai immaginato che esistessero genitori peggiori di Odino! Non essendo cannibali decidemmo di lasciar perdere quella strana famiglia e preparammo il carro per ripartire (con una sola capra!). I bimbi furono molto gentili e ci aiutarono scusandosi per la capra. Poi iniziarono a fissarci con degli occhioni enormi e dolciosi... dovevamo abbandonarli lì, da soli, indifesi, due poveri piccoli teneri cuccioli di umano... E così io e Thor adottammo i due marmocchi.

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Capitolo 10
*** Vacanze a Midgard: il gigante Utgarda ***


Non avevamo una vaga idea di come comportaci: portare i due marmocchi con noi a Jotunheim era rischioso, ma non c'era tempo per portarli ad Asgard. Dovevamo per forza tenerceli. Una sola capra non riusciva a trainare il carretto con quatto persone così Thor propose che noi due avremmo viaggiato sul carro e i bambini ci avrebbero seguito a piedi, ma la capra non riusciva comunque a trainarci. L'unico modo per viaggiare era mettere i bambini sul carro e farci noi il tragitto a piedi. Ci stavamo già pentendo di averli presi con noi. Thor non ha mai avuto esperienze tipo genitore; io ho Sleipnir, ma non ero convinto che i metodi di allevamento per puledri andassero bene anche per i cuccioli di umano. Cosa dovevamo fare??? I bimbi iniziarono a riempierci di domande su chi eravamo, dove abitavamo, cosa facevamo, così gli raccontammo di Asgard, dove viveva il loro nuovo nonno Odino, la loro nuova nonna Frigg e il loro nuovo fratellone Sleipnir. Parve piacergli particolarmente l'idea di avere come fratello adottivo un cavallo ad otto zampe. Non vedevo l'ora di presentarli al mio piccolino! Sarebbe stato così felice! Thor non aveva il mio stesso entusiasmo: Sif aveva chiarito che non voleva in nessun modo dei bambini. Con quali parole le avrebbe spiegato la situazione? Finalmente arrivammo al freddo ed innevato confine di Jotunheim, la mia vecchia patria. Non sapevamo esattamente perché dovevamo andarci; sapevamo solo che Utgarda, il nuovo re dei giganti, aveva chiesto di parlare con dei rappresentanti di Asgard e Odino aveva mandato me e Thor. Pigro! Poteva andarci benissimo lui! Però nessuno aveva idea di cosa avrebbe dovuto dirci. Incontrammo un gigante di nome Skrymir (molto simpatico per essere un gigante) che conosceva Utgarda e ci offrì un passaggio verso il suo castello. Accettammo e ci accomodammo all'interno della sua bisaccia. Per fortuna trovammo quel gigante! Grazie a lui arrivammo da Utgarda in poche ore anziché due giorni come avevamo previsto. Utgarda fu molto ospitale con noi e ci accolse volentieri nella sua casa. Fu anche molto carino nei confronti dei bimbi che fecero subito amicizia con i gigantini di Utgarda

"Noi abbiamo due nuovi papà!" Papà? Che strano... Sleipnir mi ha sempre chiamato mamma; mi ci dovrò abituare. Utgarda ci prese in disparte e ci spiegò perché ci aveva convocato: da qualche settimana aveva perso le tracce di Hrungnir, un terribile gigante che non piaceva neanche ai giganti stessi. Temeva che questo avrebbe cercato di mettersi in contatto con Odino per organizzare una rivolta contro Jotunheim. Utgarda voleva avere dei rapporti pacifici con Asgard e non voleva entrare in guerra con noi. Gli rassicurammo quindi che avremmo riferito ad Odino quanto ci aveva detto e che avremmo ucciso Hrungnir in caso lo avessimo trovato. Utgarda poi ci ospitò per la notte. Durante la cena io fui sfidato da uno dei giganti in una gara di velocità: chi mangiava più velocemente il bue vinceva. Pft, sono cresciuto con Thor, sono fin troppo allenato in questo tipo di cose. Infatti terminai in pochissimo tempo il bue ripulendo per bene tutte le ossa. Il gigante aveva finito nel mio stesso tempo ma si era mangiato anche le ossa...non era previsto che dovessi mangiare anche quelle! Fu dichiarato lui come vincitore comunque. Thjalfi e Roskva vennero sfidati da due gigantini in una gara di corsa. Io e Thor obiettammo, insomma i giganti avevano delle gambe alte il doppio delle loro, era ovvio che avrebbero vinto...ma gli altri giganti non ci ascoltarono e li lasciarono gareggiare. Vinsero ovviamente i gigantini! Glielo l'avevo detto ai bambini! È inutile che si lamentano! Thor infine fu sfidato da un gigante ad una gara alcolica: chi finiva per primo il boccale di birra vinceva. Cercai di convincerlo a non fare certe scenate davanti ai bambini, ma non ci fu nulla da fare… Thor accettò e iniziò a trangugiare dal boccale. Il gigante finì in pochi secondi, Thor dopo 10 minuti non capiva più niente e stava cercando di parlare con il gatto di Utgarda e non era nemmeno a metà boccale. Mi pareva assurdo che lì dentro ci stesse così tanta birra; infatti osservandolo attentamente notai che era collegato direttamente con una botte! Avevano imbrogliato! Lo feci presente ad Utgarda. Il gigante rimase indignato dalla mia accusa (cosa?!) e ci cacciò via dal suo castello, ordinandoci di tornare immediatamente ad Asgard.

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Capitolo 11
*** Vacanze a Midgard: il rientro ***


Skrymir fu molto gentile con noi e ci riaccompagnò al confine di Asgard; era davvero dispiaciuto per come Utgarda ci aveva trattato, però ci tenne a specificare che questo re era molto più disponibile e diplomatico del precedente. Ringraziammo Skrymir e ci dirigemmo tutti e quattro con le due capre (di cui una senza gamba) verso la nostra amata casa. Thor si era ripreso, anche se in quel momento avrebbe preferito essere ancora ubriaco marcio; era convinto che così sarebbe stato in grado di dire a Sif che aveva adottato due bambini. Thjalfi e Roskva non vedevano l’ora di conoscere la loro nuova famiglia! Finalmente Odino avrebbe smesso di rompere perché voleva dei nipoti non animali e inoltre avrei fatto sicuramente una bellissima impressione su Freya. Già mi immaginavo il suo sguardo addolcirsi nel vedermi con quelle due creaturine mentre giocavano con i suoi amati gattini…sentii Thor scrollarmi dalla mia visione per farmi notare che Heimdall stava galoppando con Sleipnir verso di noi. Ci urlò di correre immediatamente entro le mura di Asgard e che ci avrebbe spiegato tutto durante il tragitto. In pratica appena io e Thor partimmo per Jotunheim, il gigante ricercato Hrugnir aveva invitato Odino per un tè, così da poter discutere su possibili alleanze. L’incontro doveva essere degenerato in qualche modo, tanto che Odino e Hrugnir si erano sfidati ad una corsa a cavallo, dove papà aveva vinto con Sleipnir.

Odino, come si è permesso?! Senza avvisarmi?! Sleipnir è in punizione. Non mi importa se ha vinto, non deve fare corse clandestine senza il consenso della sua mamma! Odino aveva poi invitato il gigante ad Asgard. Heimdall aggiunse che ormai erano cinque giorni che Hrugnir alloggiava da noi e che nessuno era riuscito a farlo andar via. Il gigante spesso minacciava di distruggere l’intera famiglia ad eccezione di Sif e Freya che invece aveva intenzione di rapire. Freya riusciva a tenerlo calmo facendolo ubriacare, però così stava mettendo fine alle riserve alcoliche di Asgard e quello era davvero un bel problema. Ci fiondammo entro le mura di Asgard e trovammo Hrugnir ubriaco da paura, disteso sul pavimento ed incapace di muoversi. Perché i nostri fratelli non l’avevano fatto fuori?! Era completamente inerme! Devono far fare il lavoro sporco a noi, eh? Thor si preparò a colpirlo con Mjollnir, ma Hrugnir gli sbiascicò che ucciderlo così sarebbe stato troppo disonorevole e gli propose un duello ad armi pari. No Thor! Fallo fuori subito! Non ascoltarlo! Ma il mio fratellone ritenne che il gigante aveva ragione e accettò la sfida. Ho un fratello idiota! Appena Hrugnir tornò sobrio iniziò il duello. Thor puntò molto sul far scena, attirando in continuazione fulmini con il martello, per intimorire il gigante. Questo, non so con quale criterio, si era armato di un tantissime pietre che iniziò a tirare a Thor, ognuna però finì in frantumi appena veniva a contatto con Mjollnir. Hrugnir finì i sassi e scappò; Thor lo inseguì, finché non lo raggiunse e lo prese a martellate. Asgard era salva!!! W THOR!!! Uno dei frammenti delle rocce però gli si era incastrato nella fronte. Odino lo portò da una maga curatrice che diceva di essere in grado di toglierglielo. Secondo me non era una curatrice, perché appena sentì il frammento muoversi nella fronte di mio fratello svenne dallo schifo. Thor cercò di incoraggiarla, ma niente. E così Thor si tenne per sempre un pezzo di sasso nella fronte.

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Capitolo 12
*** Baldur è davvero antipatico ***


Caro Diario,
Ti ho mai parlato di Baldur? Sarebbe il mio fratello più piccolo. È sempre stato un bimbo tenero e spaventato dalle armi. Ora è cresciuto e…nel peggiore dei modi. Odia ancora le armi, sogna un mondo pacifico e senza guerre, è vegano e quel poco che mangia deve pure essere biologico. È il cocco di papà, di mamma, di tutti i parenti e tutti gli vogliono bene. È bello, certo…capelli bianchi, pelle bianca, si veste di fiori e tutte le Asinne impazziscono per lui. Be, anch’io sono un bel tipo, perché non guardano anche me?! Perché ora tutte vogliono lui e non più questo bellissimo Jotun?! Solo io e gli altri fratelli lo vediamo per quello che veramente è: un emerito incapace in tutto e anche un gran piagnucolone. Un giorno fece un brutto sogno (chissà cosa avrà mangiato) e papà, tutto preoccupato, andò da una sacerdotessa a chiederle spiegazioni (come se gli altri figli non avessero mai fatto incubi!) Questa gli disse che sto stron...ehm nostro fratello, sarebbe morto a breve. Mamma allora fece un incantesimo al cocco per proteggerlo da tutte le armi esistenti, comprese tazze, graffette e post-it. E be, io e gli altri fratelli iniziammo a sfotterlo pesantemente per questa cosa. Sì, hai ragione...lo sfottevamo sempre, ma in quell’occasione raddoppiammo gli insulti. Lui si difendeva, rispondendoci che lui era praticamente immortale e noi no. Immortale? Volevo proprio fargli vedere fin dove arrivava la sua “immortalità”. Chiesi a mamma se fosse sicura di averlo protetto da proprio tutto e lei disse di sì tranne che dal vischio (“cosa vuoi che gli faccia il vischio? E piccolo ed innocuo! Non vedo come possa fargli del male.”), allora io presi del vischio (muahahah) e lo affidai casualmente a Hodr, il nostro fratello cieco, che lo lanciò per sbaglio al cocco che morì (Io lo dicevo a tutti i natali che doveva essere intollerante a qualcosa). Allora Baldur? Dov’è la tua immortalità? Ahahaha. E niente, poi si tenne un funerale da schifo, dove la moglie di Baldur morì di infarto, il suo cavallo morì bruciato (Thor cercò di spegnerlo con il martello, quindi potrebbe anche essere morto di martellate) e per finire la barca con sopra la pira si incagliò nella sabbia e dovemmo chiamare i giganti per spostarla. Insomma, proprio un funerale di m***a e nessuno pensò di indagare su chi avesse ucciso Baldur per ringraziarlo! Punky ad un tratto ebbe una strana idea: sarebbe andato nel regno dei morti per recuperare Baldur! Odino la ritenne una buona idea e così gli diede il permesso di andare. Sto punkettone di un fratello non aveva voglia di andare nel regno dei morti da solo e con chi ci andò? Con Sleipnir! Ma chi diamine gli ha dato il permesso?!?!?! Almeno mi avesse avvisato! Comunque... Punky entrò nel regno dei morti ma Sleipnir decise di rimanerne fuori e di accompagnarlo solo fino alla porta (bravo amore di mamma♡). Punky trovò Baldur (morto) mentre se la stava facendo con la regina dei morti (ma guardalo!) e cercò di convincerla a ridarglielo indietro. Lei rispose che se tutto l'universo avesse pianto per lui, allora lo avrebbe rilasciato; in caso di rifiuto se lo sarebbe tenuta. Punky tornò a casa ad avvertire la famiglia e la famiglia avvertì tutti. Tutti accettarono (ma siete impazziti?) tranne un gigante che proprio gigante non era: infatti ero io travestito da gigante (muahahah). E così Baldur rimase morto.

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