Road to Evolution

di Watashiwa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Soldato (Hybrid Theory) ***
Capitolo 2: *** Uomo dei graffiti (Meteora) ***
Capitolo 3: *** Ombre (Minutes to Midnight) ***
Capitolo 4: *** Eclissi solare (A thousand suns) ***
Capitolo 5: *** Faccia decomposta (Living things) ***
Capitolo 6: *** Modello 3D di un cacciatore (The Hunting Party) ***
Capitolo 7: *** Affetti (One more light) ***



Capitolo 1
*** Soldato (Hybrid Theory) ***





Lucida quell'elmo e spiega le ali
guerriero di questa luce vitale
frantumato da piaghe incolmabili
che strisciano nella tua pelle friabile
tagliando la tua carne senza che nessuno
accorra in tuo soccorso
durante notti paranoiche ed esanimi
Dimenticato alle luci d'un'alba morente
alla ricerca di una cura,
d'una parola che possa sconvolgere
l'instabilità d'un universo perduto
tra lacrime, grida, risentite viscere
Sei uno spirito che si confonde
tra un cielo pregno di polvere
d'un Dicembre oramai perenne;
sei il soldato della teoria ibrida
che nessuno affermerebbe per darti sollievo
Prendi le tue armi e le tue creative idee
andrai avanti con l'ira angelica
che pian piano cullerà i tuoi cultori
E tutto quel sangue che circola
sacro e fluente intorno a te
è lì per ricordare quanto
la vita sia un paranoico incubo
ma, in fondo un'imprevedibile emozione
per la quale è necessario lottare sempre
la unica e pur sempre
la sola


 





 

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Capitolo 2
*** Uomo dei graffiti (Meteora) ***




Solitario uomo
in un solitario, piatto tetto
la vita scalpita e t'abbatte
appiattendo ogni tuo flusso creativo
in favore di una nera monotonia
Dentro di te un tenero bimbo,
degno e supremo artista
d'un'emozione che viene d'ogni luogo;
l'accogli, l'abbracci e la produci
in un incontro inatteso
concreto ed onesto,
la bugia tra le meno dolenti
Ammiri solitario il tuo operato
sensibil inspiegato caos
partorito da una nascente armonia
Ti ci perdi, perdi e riperdi
l'attimo di realizzare
quanto occhi altrui fraintenderanno
un messaggio invece per te chiaro;
la meteora 
fiammeggiante in un lampo
contaminata da risposte
ahitè, vacuamente inutili.




 





 
 
 

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Capitolo 3
*** Ombre (Minutes to Midnight) ***




Destatevi!
Eroi d'un mondo desolato;
che si staglia in un
futuro grigiamente mesto e
pragmaticamente morto
privo di valori reali
per i quali soccombere
Eroi fragili 
inascoltati ormai dalla gente,
spettrale ombra di giorni,
ridondanti
come un ticchettio qualunque 
d'un orologio esplosivo
pronto a ferire nient'altro 
che anime innocenti,
come voi
solo voi.
Minuti passati a soffrire 
arrendendosi,
ore in pezzi a reagire,
Nel mezzo di un cammino 
che dura solo e 
per sempre,
ventiquattr'ore.
Il tempo volge al termine,
un'altra notte sofferente
soffocati da lancinante sudore
Vivete per gli ultimi attimi,
cancellando ciò che vi ha segnato;
ricordi che lasciano senza fiato
mentre i minuti lenti 
rincorrono la mezzanotte
L'ultima 
della vostra esistenza;
la tua.




 





 
 
 

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Capitolo 4
*** Eclissi solare (A thousand suns) ***



Lamentele,
proteste aspre
e guerre cineree;
darei davvero qualsiasi cosa
appartenente all'accecante, cruda eternità
pur di chiudere eternamente questo cerchio.
Non ho tempo per curarmi
dell'ammasso di ferite
sul mio docile, corpo violato
Ascolto solo battiti sanguinolenti
d'un animo ribelle ma meticoloso
nel contare minuti vuoti trascorrere
così dannatamente abradenti,
volenteroso d'aprire completamente
stanze inacessibili e galassie infinite.
Sono solo un fragile catalizzatore,
contenitore di scoppiettanti sensazioni
perse in un sordo rimbombo
ma irradiate da raggi solari pregni d'ardore;
un viaggiatore dello spazio, tempo e suono
alla ricerca della propria luce,
alla scoperta di qualcuno come te.
Tutto brucia in un attimo,
intorno a galassie troppo vaste
per poterci dare una mano
a sopravvivere dal
dolore di queste piaghe levigate
Sono semplicemente un messaggero
della saggezza e della giustizia
ma solo se vorrai cercherò
inequivocabilmente
d'essere il tuo personale,
compagno d'amore.


 
(C) Watashiwa

 

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Capitolo 5
*** Faccia decomposta (Living things) ***




Esseri viventi
che corrono incontrollate
in un mondo senza contegno,
che si perdono silenti
in altre, magnifiche
cose piccole,
viventi o non viventi
questo alla fine poco importa
Percorrono strade mai percorse
col cocente rischio di piegarsi
forse spezzarsi un po' per volta,
esseri fatti di pelle ed ossa
contenitori d'emozioni d'ogni sorta
ch'esplodono durante quotidiane guerre
nate per un'intera, incerta rivolta
Punti scomposti in quest'universo,
organismi con così pochi poteri
criticati, gettati, accartociati
come un'idea così scadente
non così degna d'esser
tra le prime d'una grande lista
enunciate
Esseri viventi persi tra castelli
costruiti per aria o sul proprio dolore
che preservare vorrebbero
in cuore che pulsa scostante,
quasi pronto a sparire per sempre,
in un mondo senza battaglie
sbagli, croci e coltelli
Urla che vivono
ma restano fino a quel momento
nient'altro che suoni latenti
Cose fragili e frangibili
che lasciano un indelebile segno,
esseri viventi che vivono
un'ultima, ulteriore speranza
ch'afferranno per illudersi
d'una frenetica vita
alla fine mai così totalmente
viva


 
(C) Watashiwa

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Capitolo 6
*** Modello 3D di un cacciatore (The Hunting Party) ***




Ho stretto forte le chiavi
ch'appartengono alla vita mia,
regno d'una landa ormai battuta
da guerre colpevoli, opportunità perdute
Volevo solo ricordare che significasse
sentirsi liberi nel niente
di un percorso che ha privato
l'essenza del benestare
di un animo bonariamente ribelle
Sto provando a virare verso voci
appartenenti a volti limpidamente nudi,
suoni che potrebbero donarmi
un altro motivo per restare,
non pensare solo che
abbandonando verrò agli altri
mancare
Vorrei poter urlare
di ridarmi ciò che m'apparteneva
ma qualcosa è ormai cambiato
irreversibilmente in me,
qualcosa di fin troppo grande
da poter contrastare
con la mia sola pertinacia
Segna quel ricordo che tu hai di me,
del cacciatore che ha da sempre
corso verso la sua astratta preda,
per i suoi ideali e sogni
sparsi nelle profondità d'acque gelide
di una verità compresa
troppo tardi per stare
inesorabilmente, a galla.


 

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Capitolo 7
*** Affetti (One more light) ***



Nella mente mia contaminata
sprofondo con fare silente
in un abisso d'inquietudine,
luogo prossimo a
un mesto, olocausto
personale.

Dalle fredde correnti
di questo fiume
mi lascio paralizzare,
in cerca di puro riparo
scivolo, della vita mia
alligno gli ultimi istanti

A lasciare ho provveduto
per questo mondo lacerato
la mia indelebile traccia,
quella luce in più
per chi mi ha amato, 
forte a sè ora abbraccia.

Scelte istintuali pericolose
che provocano encomiabili sofferenze,
grida pesanti e così impotenti
nel donare al proprio cammino
un sinfonico senso
con i suoi invidiabili acuti

In questo sforzo di personale purezza
son spirito d'una strada dissolta
persone determinate batteranno;
che infine la mia storia trascini via
da qualunque rigagnolo corrotto
i miei più cari affetti, voi.



 

 


 
 
Considerazioni e premesse sull'intero progetto

Forse da un lato può essere stato ipocrita portare avanti questo progetto dopo il 20 Luglio 2017, però ho voluto cominciare per raccontare una relazione tra me e questo gruppo: i Linkin Park.
Seguo i Linkin Park ufficialmente dal 2007 (What I've done, che pezzo) ma li conoscevo prima grazie principalmente alla pubblicità martellante di "Meteora" e ai cosiddetti AMV su Dragon Ball con canzoni come Numb (la prima in assoluto), Forgotten, anche Breaking the habit.
Suona un po' strano di aver conosciuto un gruppo così, ma è la pura verità che vi posso raccontare.
I Linkin Park sono degli artisti poliedrici: hanno fatto capolavori che racchiudono più generi musicali, hanno fatto canzoni discutibili, pazzi falsi dai quali hanno imparato e li hanno resi dei trasformisti musicali piuttosto apprezzabili.
Quando si parla di band in generale, per me il "vocalist principale" ha sempre ricoperto un ruolo piuttosto importante perché è quello che ti racconta con un testo, la sua interpretazione e le sue sensazioni, tutto ciò che un gruppo ha da dire, in uno schema di dialogo, conversazione ed empatia.
Quello che è riuscito a fare Chester Bennington è essere riuscito a farmi sentire bene con i miei problemi e le mie paranoie, accogliendomi come se fosse una persona più esperta pronta a insegnarmi qualcosa di nuovo che non riuscivo a visualizzare perché frustrato, infelice.
Quindi quando qualcuno di così ispiratore decide di terminare il proprio percorso in quel modo per molti vigliacco ma in realtà molto coraggioso e sofferto (almeno per me) è una brutta notizia che ti fa riflettere su tutto quello che è significato quel tempo passato tra loro, la loro musica e te.
Ogni album della loro discografia è riuscito a lasciarmi qualcosa a livello di contenuti e considerando che mi piace comporre dei piccoli componimenti, ho pensato di riassumere tutto quello che di buono e sincero c'è all'interno del tutto, scrivendo una poesia per ogni album ufficiale in studio.
È una raccolta tributo a questi ragazzi, alla fragilità corrosiva di Chester e tutto quello che è significato e continuerà a significare con il tempo che scoprirò qualcosa di nuovo, riascoltando e riascoltando la musica in certe occasioni, così varie, così tante.
Grazie Chester, un anno senza di te e il tuo sentimentalismo è stato tremendamente difficile.
 

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