Due cuori e...una gelosia

di ekylove
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** captolo 2 ***
Capitolo 4: *** capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** capitolo 13 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


- Akane… Akane svegliati devi andare a scuola!!-
La dolce sveglia di Kasumi desta Akane dai suoi sogni… sogni in cui il finale era sempre lo stesso… un lungo e dolce bacio di Ranma, ma che ancora rimaneva tale.
 
Dopo il matrimonio fallito erano passati cinque lunghi mesi, in cui tra di loro non c’erano stati molti cambiamenti, le corteggiatrici di Ranma erano sempre molto vigili e chiassose e doveva ammettere che dopo quel giorno erano molto più insistenti, si insomma non avevano quasi più avuto un momento per loro, ad Akane mancavano quegli attimi insieme… tornare a casa da scuola da soli, mangiare un gelato facendo una passeggiata, loro erano sempre li e quello stupido di Ranma non riusciva mai a dir loro niente di niente e questo la faceva infuriare ancora di più.
 
Infatti quel giorno per svegliare Ranma, come di consuetudine riempie un secchio di acqua gelata e glielo lancia addosso trasformandolo in ragazza - AAAh!! Akane!! Perché mi devi svegliare così!! Non sei per niente carina!!- Akane dandogli le spalle frustrata sussurrò - Si lo so… non sono carina…- il ragazzo accorgendosi della reazione insolita della fidanzata rimane ammutolito… se solo fosse più gentile con lui…
-RANMAAA!! Sei triste?! Fatti abbracciare, ti tiro su io il morale!!- Happosai arrivato all’improvviso da chissà dove si lancia sul seno della rossa stritolandola, accigliandosi con un pugno lo lancia per aria - Maledetto vecchio maniaco!! Sparisci!!-
 
Akane intanto aveva fatto colazione ed era già in cammino per andare a scuola, ma c’era qualcosa che non andava, mettendosi in posizione di difesa si guarda intorno pronta a contrastare l’attacco, qualcosa o per meglio dire qualcuno stava precipitando su di lei - AKANUCCIAAA!! Ranma mi tratta male, consola questo povero vecchio!! Fatti abbracciare!!- Ranma più veloce di lui afferra Akane dalla vita e salta sul muretto adiacente alla strada, facendogli sbattere il muso sull’asfalto - Ben ti sta vecchiaccio!! Non la devi importunare Akane! Sono stato chiaro?!- Akane ancora stretta al petto del suo fidanzato arrossisce lievemente per la vicinanza –Ranma…- lui girandosi a guardarla arrossisce di rimando - Si insomma… i-io…- lo scampanellio di una bici poco distante di li, fa ritornare alla realtà i due ragazzi, sapevano già di chi appartenesse - Lanmaaa!!! - Shampoo si ferma esattamente sul povero Happosai ancora incosciente, Akane nel mentre si era staccata a malincuore e si ricompone di fronte alla sua acerrima nemica - Amole!! Pelchè non salti le lezioni e vieni a fale un gilo con me?! Daiiii!!- era fin troppo languida per i suoi gusti pensava tra sé e sé Akane. Ranma un po’ dispiaciuto del distacco improvviso della ragazza, decide di prendere posizione, le afferra la mano e risponde asciutto - No Shampoo, non dire sciocchezze, dobbiamo andare a scuola! Andiamo!- sorpresa sorride, era da molto tempo che non la teneva per mano e soprattutto vedere l’espressione della cinesina la diceva lunga, infatti risentita prende dalla cesta della sua bici una bottiglietta d’acqua e versandosela addosso si lancia, ormai gatta, su un povero Ranma totalmente spaventato, correndo qua e là, lasciando Akane indietro… ormai era abituata a certe scene, un po’ demoralizzata riprende la strada per la scuola.
 
Per far perdere le tracce dalla sua corteggiatrice saltava di tetto in tetto senza una logica, riuscendo ad arrivare davanti al cancello della scuola con qualche minuto in anticipo, pensandoci su, si rimprovera di essere fuggito in quel modo, ma era stato più forte di lui, aveva una vera e propria fobia per i gatti… dopo cinque mesi aveva avuto il coraggio di riprenderla per mano, la sua Akane… dopo il giorno del matrimonio i pretendenti della ragazza erano a dir poco asfissianti, per non parlare delle sue corteggiatrici… non era sicuro, però se Akane ci facesse caso, ma ogni volta che ad esempio Ryoga, Kuno o anche Gosonguci si mettevano in testa cose strane ci pensava sempre lui a sistemarli senza farlo pesare alla fidanzata, o come… - Tsk… eccoli di nuovo– si disse a se stesso - vuol dire che Akane è nei paraggi…- dal portone della scuola erano sbucati tutti quei ragazzi che volevano uscire con lei… non si erano più fatti vivi da quando avevano saputo di lui, ma evidentemente avendo saputo che il matrimonio tra loro non era andato in porto, ha acceso la speranza a molti per riprovare a conquistare la ragazza. Vedendo che la fidanzata era ancora abbastanza lontana, si tuffa letteralmente sulla folla caotica…
Akane arrivata in prossimità del cancello, vede una distesa di corpi davanti a se, tutti privi di coscienza, e accanto a loro un Ranma apparentemente tranquillo - Cosa è successo Ranma?!- domanda Akane un po’ preoccupata, facendo il finto sorpreso risponde distaccato - Non ne ho idea, ma ora andiamo siamo in ritardo su- senza chiedere altro imbocca l’entrata in aula.
 
Nabiki li osservava dalla finestra che puntava proprio sul cortile della scuola e sorrise tra sé e sé -Che tontoloni… ma forse posso fare qualcosa per loro...-
 
Alla pausa pranzo la sorella era entrata correndo nell’aula di Akane - Cosa Nabiki? Qual è questa notizia clamorosa di cui mi hai accennato poco fa?- Nabiki con aria sognante annuncia - Te lo dico ma… per 2000 yen sorellina– lei spazientita accetta ma solo perché le aveva anticipato che la notizia riguardava la felicità di Ranma, - Tieni ricattatrice…- prendendo i soldi e con una strana luce negli occhi quasi da far paura, li conta piano e minuziosamente, soddisfatta continuò il discorso - Bene… allora, ha chiamato ieri la guida cinese di Jusenkyo…- alla ragazza manca un battito del cuore emozionata – Coosa?! Continua avanti!!- Nabiki sorrise per l’evidente interesse – Ogni sorgente è tornata a posto… avendo saputo la disavventura del matrimonio e del dono perso che vi aveva fatto, ci ha voluto avvertire… la fonte della Nan Nichuan è al suo solito posto pronta per essere usata…- Akane era felicissima per la notizia, era la cosa che ambiva di più il suo fidanzato, la possibilità di tornare normale, un uomo a tutti gli effetti e ora che le sorgenti erano al loro giusto posto ce l’avrebbe fatta, infatti rivolgendo un bel sorriso alla sorella si apprestava ad andare a rivelare la notizia al suo Ranma - Vado a dirglielo subito!! Ne sarà felicissimo!!- vedendo la sorella non convinta delle sue intenzioni allora la invita a continuare il discorso - Bè ecco… ieri sono andata alla piscina comunale con delle amiche e…- Akane era diventata impaziente - E…?- con il sorriso sornione mostra il palmo della mano vuota - Sicuramente per altri 1000 yen continuo…- la sorella sconvolta inveisce contro di lei – Nabiki!!! Vuoi arricchirti sulle spalle di tua sorella?!- lei sbuffando delusa capendo che non sarebbe riuscita a guadagnare oltre decise di finire comunque il discorso - ...Taccagna… Bè constata tu stessa se è interessante o meno…- porge una locandina ad Akane, leggendo velocemente, sorride con gioia, si era decisamente interessante...


Questa è la mia prima fun fiction,  ditemi cosa ne pensate... ci ho messo tanto a decidermi se pubblicare o meno... vi ringrazio a prescindere!
 
 

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Capitolo 2
*** capitolo 1 ***


Ranma finite le lezioni stava tornando a casa, ma senza Akane, gli aveva detto di avere delle cose urgenti da fare, aveva provato a dirle che l’avrebbe accompagnata ma lei niente doveva andare da sola – Quella testarda!!- imprecò tra sé e sé, c’erano così pochi momenti in cui potevano stare un po’ da soli e quello era uno di essi.

Era riuscito ad ammetterlo, le mancava averla intorno con quel suo sorriso che gli scaldava tanto il cuore e quelle espressioni buffe che faceva ogni volta quando la prendeva in giro era così… lei…

-Occhi sognanti?- Ranma imbarazzato si voltò meccanicamente –M..ma cosa d..dici? Oh…U-chan ciao! Cosa ci fai da queste parti? Non dovresti essere al ristorante? Ukyo felice corse verso di lui – Ran-chan si infatti stavo andando, ho dovuto fare un po’ di spesa… come mai sei così rosso? A cosa stavi pensando?- Ranma a disagio rise nervoso passandosi la mano fra i capelli – A niente in p..particolare…che ne dici se mi facessi uno di quegli okonomiyaki che mi piacciono molto?- la ragazza intuendo il tentativo di sviare il discorso prese la decisione di non indagare oltre, lo conosceva abbastanza bene per capire che forse era meglio per lei far finta di niente, l’unica consolazione che poteva trovare era di poter passare un po’ di tempo in sua compagnia.

Mentre si dirigevano all’ Ucchan, il ragazzo aveva il pensiero fisso di quali fossero quegli impegni così importanti della fidanzata.

 

Akane intanto si trovava di fronte alla piscina comunale, aveva le idee molto chiare su cosa fare.

 

Passarono due settimane d’allora e Ranma era esasperato dalla situazione e anche dal suo orgoglio.

Akane non gli aveva dedicato neanche un secondo, al mattino si alzava prestissimo e andava poi direttamente a scuola, dopo le lezioni scappava di corsa e ritornava alla sera tardi e crollava appena rientrata.

Non riusciva a capire cosa stesse combinando e questo lo faceva innervosire e non poco, aveva pensato a qualsiasi cosa e non riusciva a darsi pace… - E se ci fosse un altro?- la voce di Nabiki gli fece mancare un battito al suo povero cuore – Bha! Non mi interessa niente di quello che fa quella stupida, sfortunato quello che se la piglia quel maschiaccio mancato!!- imprecò Ranma continuando a mangiare le patatine di fronte alla tv.

Nabiki imperturbabile continuava a sfogliare la sua rivista, poi guardando distrattamente il ragazze disse- Ma chi stava parlando con te? Ho letto una notizia riguardo i miei attori preferiti e ho ipotizzato a voce alta se lei avesse un altro…Fammi capire, pensi che Akane ti stia trascurando per un altro Ranma? E’ questo il motivo per cui sei così giù di corda ultimamente? – Il ragazzo essendo cascato in pieno al tranello della calcolatrice, e con gli sguardi dei familiari addosso, decisamente imbarazzato rispose cercando di essere il più distaccato possibile – Tsk! Ma che mi importa! Ora vado in camera a fare i compiti per domani! Buonanotte!!- poco convincente, corse su per la scala, chiudendosi in camera.

Kasumi, guardando la sorella con rimprovero, non riuscì a non dire la sua – Nabiki! Perché devi prenderlo in giro?! Non stavi leggendo nessuna notizia su quel giornaletto…- la ragazza accanto a lei rise di gusto, buttando la rivista sul tavolo – Scusa Kasumi! Ma non ho resistito… volevo solo provocarlo un po’, deve darsi una mossa con la nostra sorellina… non credi anche tu? Ahahah che ridere…ha detto che andava a fare i compiti… Ahahah… una scusa migliore la poteva anche trovare no?! Ahahah- vedendo la sorella ridere in quel modo, anche a lei scappò una risata uscita dal cuore.

 

Ranma si sistemò sul tetto, proprio sopra la finestra di Akane, come suo solito, sapendo che lei era in camera sua, non avrebbe corso alcun pericolo, e lui poteva stare tranquillo… ma da due settimane a questa parte, non lo era per niente, non sapeva nemmeno dove fosse o con chi…

E per lui era a dir poco frustrante, quella sera Akane era più in ritardo del solito, ormai erano le 23 passate, non era da lei…

Aveva detto al padre, che sarebbe salito sul tetto perché voleva stare un po’ per conto suo e rilassarsi, ma in realtà l’unica cosa a cui era interessato, era guardare la strada per vedere se la fidanzata facesse capolino dall’incrocio.

Difatti dopo qualche minuto d’attesa, eccola arrivare, si vedeva quanto fosse stanca, lo rivelava la postura nella camminata – Chissà cosa sta combinando quella pasticciona?- si chiedeva, ma un po’ più tranquillo nel vederla arrivare.

Quasi arrivata dalla porta di casa, non accorgendosene, inciampò su qualcosa, per evitare la rovinosa caduta d’istinto Ranma si precipitò sulla ragazza prendendola in braccio – Stupida!! Dove hai la testa?! Potevi farti male Akane, accidenti!! Devi stare più att…- si bloccò, la fidanzata  si era addormentata fra le sue braccia. La sua arrabbiatura svanì quasi subito facendo spazio ad un altro tipo di sentimento che si era fatto più forte e presente negli anni…ed era stata dura ammetterlo… per la sua timidezza e per non darla vinta al padre… ma non riusciva a sopprimere l’emozione anche solo ad averla vicino, come in quel momento – Quanto mi dai da fare…- sussurrò piano ad Akane, accompagnato con un sospiro demoralizzato per tutta quella situazione, la ragazza inaspettatamente gli getta le braccia intorno al collo , facendolo sussultare, rimanendo immobile, spostò timoroso lo sguardo sul suo viso, era ancora addormentata ma questa volta sorrideva, probabilmente si sentiva protetta e questo gonfiò il suo ego e le sorrise di rimando. In quel momento si accorse di essere ancora in mezzo alla strada, rosso in viso, saltò con l’agilità di un felino sul muretto di casa Tendo, fino dentro alla camera della fidanzata, la pose sul letto e le rimboccò le coperte – Buonanotte Akane… fa bei sogni…- la guardò ancora una volta prima di uscire dalla finestra, ma la ragazza bofonchiò qualcosa nel sonno – Ce la farò… per te…- quelle parole lo colpirono come acqua gelata… cosa voleva dire?! Uscì in tutta fretta, rimettendosi sul tetto a rimuginare – Per te…- si ripeteva, chi diamine era questa persona?! Possibile che Nabiki ci avesse preso sul serio?! C’era davvero qualcun altro? E cosa doveva fare da farla stancare in quel modo?! Tutte quelle domande lo stavano facendo impazzire… si spettinò i capelli con forza come se lo aiutasse a trovare pace alla confusione che aveva dentro la testa, poi guardandosi le mani ripensò all’episodio appena successo, certo che era proprio minuta rispetto alle sue braccia, era riuscito ad avvolgerla completamente… - Cosa mi metto a pensare in un momento simile…cavolo…-  si disse irritato, non poteva lasciare le cose al caso.

Alla fine pensò e ripensò  per tutta la notte… era arrivato il momento di agire…

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Capitolo 3
*** captolo 2 ***


Il mattino seguente Akane si stiracchiò nel letto ancora assonnata… - Strano…- si guardò nello specchio distrattamente, non aveva messo il pigiama la sera precedente, evidentemente era stata fin troppo stanca per cambiarsi pensò li per li…

Con calma si prese tutto il tempo per fare colazione e un bel bagno caldo, poi in camera finì di prepararsi, per sbaglio urtò qualcosa sulla sua scrivania, era la foto che Ranma le aveva regalato a Natale, sorrise prendendola, quanto gli era mancato in quei giorni, non l’aveva quasi visto, ma in cuor suo lo sapeva, era un sacrificio che doveva fare…assolutamente! Doveva farcela!

 

Uscì di casa, come ogni mattina per fare la sua solita corsetta, ne aveva bisogno, si sentiva ancora appesantita dalla sera precedente, non ricordava neppure come c’era finita a letto… la stanchezza le faceva brutti scherzi… anche in quel momento, aveva una brutta sensazione, c’era qualcosa di diverso quella mattina, ma non riusciva a capire esattamente cosa fosse.

Dopo un ora buona, ritornò a casa e velocemente si preparò, quel giorno non aveva scuola, quindi l’attendeva una giornata ancora più impegnativa, ma non la spaventava di certo.

Vicina alla sua meta, ne fu sicura, qualcuno la stava seguendo.

 

-Piscina Comunale?!- una ragazza dai capelli rossi con grossi occhiali da sole ed un grosso cappello, era nascosta dietro ad un bidone della spazzatura, curiosa guardava dove si stava dirigendo la ragazza – Per quale motivo si trova qui?! In acqua è un piombo!! Non riesco davvero a capire cosa le passa per il cervello!!- continuava a chiedersi senza avere risposta –RANMAAAA!!-

Riconoscendo la voce, si voltò secco facendogli cenno di far silenzio, poi parlando a bassa voce – Ooh… Ryoga sei vivo allora!! Che bella notizia!! Credevo ti avessero cucinato, maialino arrosto con sal…- il ragazzo decisamente irritato gli tirò l’ombrello sulla testa facendolo abbassare di qualche centimetro –Sta zitto stupido!! Che diamine ci fai qui?! E per quale motivo dobbiamo parlare piano?! Stavo cercando casa dei Tendo, devo dare dei souvenir ad Akane- Ranma indicò la direzione di dove si trovasse la fidanzata e Ryoga vedendola si emozionò così tanto che gli corse incontro senza pensarci…senza accorgersi degli idranti delle aiuole, che costeggiavano il passaggio per arrivare alla piscina, si erano attivate… finendo per trasformarsi –P-chan!! – gridò di gioia Akane – cosa fai qui?! Come sono felice di vederti!! Sei tutto bagnato… ooh… ti hanno sorpreso gli idranti?! Povero piccolo… - Se lo strinse felice al petto dove il grazioso maialino si accoccolò sempre più a lei, guardando sornione oltre la spalla della ragazza, si trovava un Ranma con occhi pieni di odio – Ora lo cucino sul serio quel maiale- pensò tra sé e sé , ma non doveva tradirsi, era venuto per uno scopo, la vendetta era un piatto da servire freddo infondo…

 

-Akane!! Eccoti come sei mattiniera oggi…- un ragazzo di bella presenza le sorrise felice vedendola arrivare, lei un po’ imbarazzata si diresse direttamente negli spogliatoi – Arrivo subito Kei, vado a cambiarmi - il ragazzo sorrise di nuovo, era alto, moro, con grandi occhi verdi, con un fisico asciutto e delineato e stava guardando la sua fidanzata più del dovuto.

Ryoga completamente bagnato dalla testa ai piedi sbucò dietro Ranma ancora nascosto – Chi diamine è quello?- la rossa concentrata continuava a squadrarlo da cima a fondo – Ancora non lo so, ma ho intenzione di scoprirlo presto!-

 

Dopo qualche ora Akane si rese conto che dopo settimane di allenamenti si vedevano i frutti del suo operato, finalmente era riuscita a fare qualche bracciata, si non era una campionessa, ma per lei era così tanto e tutto questo grazie a Kei, era molto gentile e paziente con lei…

 

Ormai la sera era calata sulla città di Nerima, la ragazza stava rincasando soddisfatta ed appagata, varcò il giardino di casa, ma una voce rigida la sorprese – Akane, ben tornata…- guardò in alto, in direzione della voce, notò Ranma sul tetto che la guardava piuttosto accigliato.

Akane, decisamente sbigottita, non si aspettava quella improvvisata, essendo in difficoltà, decise di comportarsi come se nulla fosse – Oh… ciao Ranma, m..mi hai spaventata, come va? E’ da un po’ che non ci si vede eh?!- intanto, ripresasi dallo shock continuò a camminare per il giardino per arrivare in casa.

 Il ragazzo vedendo la fidanzata fare finta di niente si innervosì ancora di più, d’istinto si lanciò dal tetto atterrando proprio di fronte a lei – Dove sei stata?- la ragazza si bloccò di colpo, era decisamente troppo vicino a lei, quanto gli era mancato, era l’unica cosa a cui riuscisse a pensare in quel momento, vedendo il suo sguardo perplesso allora si ricompose o almeno ci provò – P..perchè?- il ragazzo indifferente, con le mani in tasca, fece spallucce – Solo curiosità… quindi? Dove sei stata da questa mattina?- Akane impreparata a quel tipo di discorso abbassò lo sguardo confusa – In questo periodo sono un po’ impegnata… ma ti prometto che te ne parlerò a tempo debito, non prima, d’accordo? Ora scusa sono molto stanca, vado a dormire… Buonanotte Ranma…- risentito, la guardò dritta negli occhi – Per quale motivo non me ne puoi parlare? Non ti fidi di me? – lei si morse la lingua, non era quello che voleva dire, non voleva capisse cose non vere, cercò di spiegarsi meglio – Ma cosa dici stupido? Non posso dirtelo adesso, perché non sono ancora pronta per parlartene, ma ti posso assicurare che appena sono più tranquilla, sarai il primo a cui ne parlerò…- abbassò nuovamente lo sguardo, non poteva ancora parlargliene, doveva prima essere sicura di se stessa, solo allora avrebbe spiegato – Si tratta di un ragazzo?- la domanda di Ranma la fece sussultare – Cosa stai dicendo?! Cosa c’entra un rag…- si fermò, la faccia del fidanzato era un misto tra sconcerto e tristezza, fissava un punto basso inesistente, vedendolo in quel modo rimase un attimo senza parole, come poteva pensare che lei avesse un altro? Possibile che ancora, dopo tutto quello che avevano passato non riuscisse a capire quello che provava? Tutto quello che stava facendo era solo per lui!

 Tutto quel vorticare di domande nella sua testa la fece innervosire –Ranma sei solo uno stupido!! Ma che diamine ti dice il cervello? Ti ho solo detto che te ne parlerò con calma quando sarò più tranquilla!!- il ragazzo ferito da quella risposta inveì contro di lei – Bene d’accordo maschiaccio, non me ne vuoi parlare? Va bene! Farò a mio modo!! Dormi bene!! – saltò sul tetto con uno slancio degno di lui, poi si fermò e voltandosi le gridò – Stupida!!!!- la ragazza indispettita gli fece la linguaccia – Tu sei stupido!!- nervosa varcò la soglia di casa, chiudendo la porta con forza dietro di lei, calmandosi appena, si appoggiò ad essa, chiudendo gli occhi sussurrò – Non volevo finisse così… accidenti… - ma pensò che per potergliene parlare doveva davvero essere sicura di se, non poteva permettersi di deluderlo, doveva impegnarsi ancora di più cosicché gli avrebbe permesso di potergli spiegare ogni cosa, era certa che sarebbe stato felicissimo, e non aspettava l’ora che arrivasse quel momento.

 

Ranma decisamente agitato dalla litigata con la fidanzata, non riusciva a prendere sonno, continuava a camminare sul tetto di casa Tendo, _da notare sempre sopra la camera di Akane_, non riusciva a non pensare a quello a cui aveva assistito durante il giorno e alle sue risposte, non poteva certo confessarle di averla seguita, aveva sperato che mettendola alle strette le avrebbe spiegato e invece niente, gli aveva fatto venire ancora più dubbi – Aah… Accidenti a quella stupida di Akane!! Scoprirò cosa stai combinando!! E quel Kei non me la racconta giusta per niente…- dietro di lui sentì dei movimenti strani, stranito si voltò e notò Ryoga appena arrivato con a carico nuovamente tutti i souvenir dei suoi numerosi viaggi – Neanche a me piace quel tipo! Guardava troppo Akane per i miei gusti… si la seguirò di nuovo domani e capirò cosa c’è sot…- una voce squillante rimbombò nella notte –P-CHAN!!! DOVE SEI?! Kasumi, hai visto dove è finito? Era qui in giro… Non vorrei si fosse perso… P-CHAN!!- i due ragazzi si guardarono per qualche secondo, poi Ryoga senza dire una parola si tuffò nella pozza d’acqua di fronte alla casa, seguito a ruota da un furioso Ranma – Fermo!! Non dormirai di nuovo con lei maledetto suino!!- Prima di arrivare a destinazione qualcosa avvolse la sua caviglia tirandolo nuovamente sul tetto seguito da una risata inconfondibile – Oh.. oh.. cosa ho pescato!!! Amore mio, oggi non mi scappi!! Sei il mio prigioniero d’amore!! Oh.. Oh.. – il ragazzo terrorizzato, era ormai legato come un salame dal nastro della pazza – K..Kodachi?! C..cosa vuoi da me?- con la coda dell’occhio si rese conto intanto, che Ryoga ormai trasformato, stava cercando di entrare nella finestra della sua fidanzata – Accidenti a te Ryoga!!- cercò di divincolarsi dalla presa, non poteva permetterlo.

Qualcosa di tagliente, strappò il nastro, liberandolo.

 Piombò su di loro Shampoo – Lascia stale il mio futulo malito, Pazza!- Kodachi indispettita le lanciò le clavette – Io pazza?! Oh..Oh.. sparisci, lui è mio chiaro?!- Shampoo con eleganza le scansò tutte, colpendola a sua volta con i Chui, le sue armi tipiche, Kodachi per niente impreparata, tirò verso di lei una rosa nera. Non era una rosa normale infatti si schiuse e ne uscì fuori una grande nuvola bianca, sia Ranma che Shampoo, ne vennero avvolti e guarda caso era un anestetico, infatti non riuscivano più a muoversi.

Il ragazzo perse l’equilibrio e cadde dal tetto, nessuno si accorse che la sua caviglia era ancora impigliata al nastro con cui l’aveva legato precedentemente, e dato che era sparso per tutto il tetto, cadendo Ranma si portò anche le ragazze dietro di lui.

 Con quella poca agilità che riusciva ancora a disporre, riuscì a trovare un appoggio durante la caduta… ma ad azione corrisponde una reazione… -Da che pulpito… IO avrei qualcun altro?!- si rese conto che l’appoggio trovato era proprio la finestra aperta di Akane, guardandola cercò di contrastare l’accusa, ma si rese conto di avere qualcosa di strano, pesava fin troppo, infatti avvinghiate a lui si trovavano le sue corteggiatrici che si strusciavano e non poco su di lui.

Ranma, intuendo i pensieri disastrosi che si stavano creando nella mente della fidanzata, sorrise incerto – A..Akane non è come s..sembra…- la ragazza avvicinando il viso al suo sussurrò – Ma dici sul serio?!- per la vicinanza inattesa, arrossì un po’, non accorgendosene, la ragazza ormai furiosa, con un colpo fulmineo chiuse la finestra, facendo perdere la presa al fidanzato e precipitando nella pozza d’acqua.

Risultato, la ragazza dai capelli rossi correva di qua e di la, seguita da Kodachi che inveiva contro di lei convinta di averle nascosto il suo Ranma da qualche parte, e seguita anche dalla oramai gatta cercando di farle le fusa.

Akane intanto seduta sul letto era davvero furibonda – Ben gli sta a quello stupido!! E io ancora che mi sentivo in colpa perché mi dispiaceva di averlo fatto rimanere male!! Da che pulpito accusa me?! Lui non riesce nemmeno a chiarire la sua posizione con loro!! Incredibile! Dai P-chan, andiamo a dormire…-  ancora arrabbiata si sistemò sotto le coperte, cercando di prendere sonno.

Ciao a tutti!!!! Sono riuscita ad aggiungere un altro capitolo in tempi brevi... spero vi piaccia!! Ditemi cosa ne pensate!! Vi ringrazio in anticipo!

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Capitolo 4
*** capitolo 3 ***


Il mattino seguente Akane si trovava già in piscina era arrivata molto presto… non era riuscita a chiudere occhio per colpa di quello stupido che si trovava per fidanzato, quindi nervosa aveva deciso di iniziare prima il suo allenamento.

 

Nello stesso momento poco distante da li, sulle tribune si trovava la rossa con il suo inconfondibile grande cappello e gli occhialoni da sole, accusando di avere un bel gran mal di testa, la sera prima non aveva dormito quasi niente, quelle due pazze l’avevano seguito in lungo e in largo per tutta Nerima…aveva provato ad impedire al maiale di dormire con Akane, ma alla fine era solo riuscito a far arrabbiare ancora di più la sua fidanzata.

Comunque dato che ormai il sonno lo aveva abbandonato, aveva pensato di fare una bella passeggiata e guarda caso capitò casualmente di fronte alla piscina, e sempre per coincidenza era arrivata da poco anche Akane, ma non la stava seguendo, era li alla fine dalle 6.00 AM quindi… perché non rimanere un altro po’?!

 

-Akane! Come siamo mattiniere! Sono forse io in ritardo? Ho capito male l’orario in cui ci dovevamo vedere?- il bell’imbusto di Kei era già arrivato e a Ranma servì tutto il suo autocontrollo per continuare a rimanere in disparte, era troppo confidenziale con lei.

Akane cordiale sorrise – No No Kei… anzi direi che sei in anticipo… non riuscivo a prendere sonno e quindi ho pensato di venire un po’ prima e fare del riscaldamento…tutto qui- Kei si avvicinò a lei e con delicatezza portò una ciocca caduta sul viso, dietro il suo orecchio sorridendo –Sono contento di non averti fatto aspettare Akane, non me lo sarei mai perdonato- Akane imbarazzata si ritrasse dalla sua portata, entrando di corsa in acqua – Kei iniziamo ti va?- aveva la capacità di farla agitare in un attimo, era decisamente troppo intraprendente per i suoi gusti, però non riusciva a trattarlo come faceva con Kuno, era così gentile nei suoi riguardi, se solo Ranma fosse un po’ più come lui, pensando a lui le venne in mente la nottata precedente, il nervoso crebbe in un istante… no doveva concentrarsi…non doveva pensare a lui…

 

A Ranma le erano caduti gli occhiali da sole per terra, ed era rimasta a bocca aperta, ora quel bell’imbusto stava davvero esagerando… non riusciva più a sopportare quella situazione… - Come si permette di toccare Akane!! Adesso me la pagherà- iniziò la discesa dalle tribune, per cercare di essere alla loro portata.

In quel momento Kei si tuffò in acqua vicino ad Akane, impartendo direttive alla giovane –Forza!! Sono proprio qui dietro… perciò devi stare tranquilla… dai 1..2, 1..2…- iniziò a fare qualche bracciata e con sorpresa di Ranma ci riuscì senza problemi.

Akane fermandosi qualche metro più in la, si rimise in piedi e voltandosi fece il sorriso più bello che avesse mai visto, ma purtroppo non era per lui – Kei ci sono riuscita!!-  il ragazzo esultò con gioia – Ottimo Akane!! Visto con un po’ di allenamento e costanza, puoi fare qualsiasi cosa!!- pensandoci era così, anche in altre occasioni aveva provato a nuotare ma con scarsi risultati, si demoralizzava quasi subito, e poi con le prese in giro di Ranma , le sue speranze erano diminuite…

Forse per la tensione o poca concentrazione, sentì la gamba irrigidirsi e a fargli male, molto male – Aah… u..un crampo- li per li si spaventò, ed immediatamente iniziò a sparire nell’acqua, ingoiandola e ad affondare piuttosto velocemente.

 

Kei si tuffò subito, quasi arrivato a prenderla sentì delle braccia forti allontanarlo da lei, ritornato in superficie, notò un ragazzo con un buffo codino portare fuori la graziosa Akane tra le braccia.

 

Ranma si rese conto di essersi trasformato in un ragazzo, l’acqua stranamente era riscaldata in quella vasca, ma non era il momento di farsi certe domande, la priorità era Akane, l’esaminò, sembrava stesse bene, in quel momento era svenuta, probabilmente era stato lo shock di sprofondare nell’acqua, con tutta calma portò la ragazza verso gli spogliatoi.

Una voce dietro di lui lo fermò – Hei amico! Grazie per averla salvata… lasciala pure a me, ci penso io a lei ora…- Ranma adirato si girò piano verso di lui – Tsk! Ascolta, io non sono tuo AMICO e non lo sarò mai! E poi tanto per chiarirci a lei, ci penso io! Sono stato abbastanza chiaro?!-  Kei uscì dall’acqua sorpreso da quel tono di voce – Ehi… calma calma, la conosci? Me lo dovevo aspettare, è così carina e gentile, è normale abbia molte conoscenze- Il ragazzo orgoglioso, non poteva sentire certe cose da un perfetto sconosciuto, così iniziò, come suo solito, a straparlare _infondo è sempre lo stesso_ -Tu non la conosci!! E’ rozza, lunatica e per niente carina!!- il ragazzo rise divertito – Ahaha Dici sul serio?! E’ la ragazza più carina che abbia incontrato da sempre… sei sicuro di conoscerla sul serio?! Giusto oggi volevo chiederle se fosse fidanzata…ha bisogno di qualcuno che la ami davvero, che la rispetti, si insomma uno come me…- Ranma rise di gusto – Uno come te?! Non scherziamo!! Non perdere tempo, risolverò io il tuo problema, mi dispiace deluderti ma è già fidanzata, in casa…quindi, mettiti l’anima in pace!- Kei un po’ deluso, guardò Akane – Capisco… ma non credo sia un fidanzamento di cui lei sia contenta, da quando l’ho conosciuta, il suo ragazzo non è mai venuta a vederla, ed è sempre abbattuta… Comunque non mi demoralizzo!! Mi piace molto… e cercherò in ogni maniera di conquistarla!!- il ragazzo era molto soddisfatto della sua risposta.

 

Ranma sbigottito da tanta sincerità, lo guardò stralunato – M..ma ti ho appena detto che è fidanzata…- Kei con fare beffardo, gli sorrise, sorpreso – Ho capito certo… ma sono convinto che ci siano dei problemi, e se è così lei cadrà tra le mie braccia ne sono sicuro… Per fortuna sono arrivato io per lei… la mia Akane- quella fu la goccia – Ora basta!! Tu non ne sai niente del nostro rapporto!! I..io I..io… aaah accidenti!!- Kei sorpreso ma divertito chiese – Amico… ma tu chi sei?!- lui imbarazzato ma sicuro di sé stinse più forte Akane al suo petto – Sono Ranma, Ranma Saotome e sono il suo fidanzato! E tu devi stare lontano da lei o ti spacco tutto!!- si voltò deciso senza più fermarsi.

Rimasto solo, si scompigliò i capelli ancora bagnati – Saotome… interessante…sono fidanzati in casa… devo saperne di più…e forse so già come fare…-

 

Ranma arrivò a casa Tendo, con ancora Akane svenuta tra le braccia, erano appena le 9 della mattina e sapeva già che i familiari non si trovavano in casa – Meno male, meno cose da spiegare- si disse tra sé…

Spiegare… e cosa avrebbe dovuto spiegare?! Akane voleva imparare a nuotare a tutti i costi non sapendo il motivo e il suo istruttore ci provava spudoratamente con lei, dichiarando apertamente che la voleva conquistare a tutti i costi…

Tutta quella storia non aveva senso…

Entrò nella camera di Akane, la sdraiò, per poi andare a prepararle un bel tè caldo, in realtà non sapeva bene cosa doveva fare in quelle circostanze, era cresciuto con un padre completamente irresponsabile e quindi non aveva avuto un infanzia propriamente normale, ma gli sembrò la scelta più adatta.

 

-…N..non non riesco a respirare…n..non riesco a muovermi… R..Ranma?! 6 tu?! 6 venuto a salvarmi?!- Akane aprì all’improvviso gli occhi scossa, e ansimò più e più volte – Che spavento stavo affogando- sentiva la gamba ancora intorpidita per il crampo, due braccia forti l’avevano portata in salvo, aveva ancora la sensazione di quelle mani grandi sulla sua pelle, calde e tranquille, si era sentita protetta e al sicuro, non l’aveva lasciata un minuto, come se avesse paura che potesse scappare da un momento all’altro… aveva la certezza che fosse stato Ranma, purtroppo era svenuta quasi subito, ma certe sensazioni erano state così vivide…

Si toccò il viso, era calda, non sapeva se fosse per il pensiero del suo fidanzato o perché le fosse venuta la febbre…aveva ancora i capelli umidi, non si trovava li da molto.

Dei passi dietro la sua porta la fecero tornare alla realtà, d’istinto si ributtò sotto le coperte, immaginò fosse Ranma, non sapeva bene cosa dirgli, l’ultima volta che si erano visti avevano bisticciato, si era la scelta giusta… doveva fare finta di dormire.

 

Qualcuno aprì la porta, curiosa socchiuse appena gli occhi, per poco non le venne un infarto, l’immagine di Ranma con i capelli bagnati con quelle goccioline che scendevano lungo il collo inumidendo appena la canotta bianca il quale era solito portare, metteva in risalto i muscoli scolpiti negli anni, era un immagine idilliaca, infondo capiva perché fosse così corteggiato, era davvero molto bello, come poteva non essere gelosa di lui?!

Cercò di pensare ad altro, anche se era molto difficile, sperò solo di non essere scoperta.

 

Il ragazzo non curante di quello che stava succedendo, entrò piano nella stanza della giovane, sistemò la tazza sulla scrivania e si sedette sul suo letto, guardandola – Akane… stai ancora dormendo? Direi di si… volevo solo avvisarti che siamo soli in casa, penso rientreranno tra qualche ora.

Ho molte domande da porti… i..io ti ho seguito in questi giorni… ero curioso ecco… non eri mai a casa _ Akane si accorse che stava giocando con la coperta nervoso_  Poi ti ho vista in piscina, e non capisco perché tu ti sia intestardita a voler imparare a nuotare, e soprattutto perché tu abbia coinvolto quel bell’imbusto… si insomma potevi chiedere a me… non capisco… e tutto ciò… ecco… mi ha dato davvero fastidio… n..non è da me fare certi discorsi… accidenti… Akane…- libero dallo sfogo, si voltò appena a guardarla, inconsciamente sorrise, scostò delle ciocche dal suo viso finendo in una carezza con una delicatezza che non pensava di avere – Non sai che spavento abbia provato non vedendoti risalire dall’ acqua, ho ripensato a quel giorno in cui credevo che non ti avrei più rivista, quando ho creduto che tu fossi m…- il ricordo gli morì in gola.

Faceva ancora così male pensarci… la sua Akane… si era sacrificata per lui, e si era ripromesso che da quel giorno in avanti l’avrebbe protetta per sempre… per tutta la vita… nessuno le avrebbe fatto più del male, nessuno!

Si rese conto che la ragazza aveva le guance arrossate, forse era stata troppo sotto l’acqua, poi si soffermò sulle sue labbra carnose ed invitanti, chissà quale sapore avessero, avrebbe tanto voluto saperlo… E se avesse provato a baciarla ? Ma a che diamine stava pensando?!  

Si insomma, certo aveva capito che non gli era indifferente, forse, ma anche lei avrebbe voluto che lui la baciasse? Arrossì violentemente fino alla punta dei capelli, si forse era meglio andare, era stato fin troppo tempo a guardarla e a fantasticare, quindi si alzò il più piano possibile…

 

Akane, non riusciva ancora a credere che Ranma avesse confessato quelle cose, allora era stato lui a seguirla, avrebbe voluto che gli chiedesse di insegnarle a nuotare… si era sentita prendere fuoco, sperava vivamente non se ne fosse accorto.

Anche lui ripensava a quel giorno, non ne avevano più parlato, come tacito accordo, ma sapeva quanto gli pesasse.

Suo padre di recente, le aveva confessato che di tanto in tanto, aveva gli incubi, sempre riguardanti quel giorno… avrebbe voluto fare qualcosa per lui, fargli capire che lei ora era li, non più in pericolo…

Lentamente sentì il ragazzo alzarsi dal letto, non voleva andasse via in quel modo, non dopo le cose sentite, d’istinto gli prese la mano.

 

Ranma alzandosi piano si sentì afferrare la mano dalla fidanzata, rosso in viso, non sapeva cosa pensare, che avesse sentito qualcosa?

 

-R..Ranma…cos’è successo? Ero in piscina…- Akane decise di rimediare all’impulso del momento, facendo finta di essersi appena svegliata, sentendolo rilassarsi un po’, si risedette sul letto – Si infatti, eri in piscina Akane… credo ti sia venuto un crampo alla gamba sai? I..io ero li e…- la ragazza sorrise imbarazzata – E.. mi hai salvata tu Ranma?-  lui guardandosi le mani, annuì.

Il suo timidone, si accorse che gli teneva ancora la mano, doveva combattere almeno lei la timidezza, solo un po’, cosa voleva in quel momento? Voleva Ranma vicino a lei… - Potrei chiederti di restare qui con me finché non mi addormento…mi sento così stanca…- chiese un po’ incerta, ma si costrinse a guardarlo negli occhi.

 

Il ragazzo era rapito da quegli occhi nocciola, li conosceva bene, quella luce che solo lei aveva… di risposta meccanicamente, si sistemò alla meglio, continuando a stringerle a sua volta quella piccola manina, prima di vedere gli occhi della fidanzata chiudersi, gli sfuggì un piccolo sospiro represso dai pensieri che lo stavano attanagliando.

 

Che profumo dolce… sa di… vaniglia…- Ranma di colpo aprì gli occhi – P..profumo?!- voltò lentamente il viso, i capelli di Akane gli sfioravano il mento, emanando quel delizioso profumo che lo stava lentamente avvolgendo, era accoccolata a lui.

Si guardò intorno spaventato, come diamine c’era finito in quel modo?

L’unica cosa a cui riusciva a ricordare, si era seduto accanto ad Akane e si era appoggiato appena alla spalliera del letto. Probabilmente si era addormentato e nel sonno si era sistemato per essere più comodo…

Non sapeva cosa pensare, doveva trovare una soluzione e andar via… subito… se Akane avesse scoperto che alla fine si era addormentato nel suo letto, avrebbe pensato che se ne volesse approfittare…accidenti era così maledettamente vicina a lui, anche fin troppo, il suo selfcontrol era agli sgoccioli… posò piano una mano sulla sua spalla per spostarla, lei invece di avere una delle solite reazioni di cui il ragazzo conosceva molto bene, si rilassò al tocco, come se aspettasse solo quello. Con un lamento della ragazza, Ranma si focalizzò su di lei, stava facendo sicuramente un brutto sogno, alla fine sussurrò appena – N..non mi lasciare…- si strinse ancora più forte a lui. Rimase sorpreso, non si era mai sentito più in imbarazzo, cosa doveva fare? Le bastò guardare quel viso sofferente per capire – Accidenti… E chi ti lascia stupida?! Non succederà mai e poi mai…- abbracciandola forte, come quel giorno, quel giorno non era riuscito a proteggerla come avrebbe dovuto, ma non sarebbe più successo.

 

Nel tardo pomeriggio, il profumo della cucina di Kasumi aveva invaso oramai tutta la casa, svegliandosi dolcemente la piccola Akane, non poté non ricordare il bel sogno che stava facendo, Ranma l’abbracciava forte e le aveva confessato che non l’avrebbe mai lasciata… stava incominciando ad odiare quei sogni, le lasciavano l’amaro in bocca ogni volta…

 

Dopo poco, la porta si aprì, Ranma con un vassoio aveva portato la cena – Oh… ehi sei sveglia, finalmente sei riuscita a riposare, era da settimane che avevi due occhi da far paura…-  Akane sorrise appena, le faceva piacere che si fosse preoccupato per lei… - Non ricordo se ti ho ringraziato per avermi salvata…e… accidenti…- il ragazzo vedendola così preoccupata subito chiese curioso – Cosa?! Che succede?!- si battè una mano sulla testa - … Non ci avevo pensato… Kei sarà molto preoccupato… dovrei avvertirlo che sto bene…- il rumore secco del vassoio sulla scrivania attirò la sua attenzione – Kei… tsk! Il bell’imbusto eh?! Certo che i tuoi gusti sono peggiorati negli anni Akane!- un cuscino lo colpì in pieno – Che cosa stai dicendo?! E’ solo stato gentile con me tutto qui… - Ranma cogliendo la palla al balzo – Bene già che ci siamo, perché hai deciso di imparare a nuotare? E perché proprio adesso? E soprattutto cosa c’entra il bell’imbusto?- la ragazza messa alle strette doveva trovare un modo per rispondere – Quante domande… sei troppo curioso per i miei gusti… mi sembrava di aver affermato che te lo avrei detto a tempo debito, o sbaglio?!

Comunque, se vuoi saperlo, Kei mi ha vista in difficoltà, sapendo cosa volessi fare mi ha offerto il suo aiuto, tutto qui…- un colpo che arrivò dritto al cuore del fidanzato – Vuoi forse dirmi che lui lo sa?! Si può sapere cosa stai combinando?!- Akane innervosita dal tono e dalle accuse – Se sei così curioso, va direttamente da lui e chiediglielo allora!! Io non ti dirò nulla di nulla!! Ora vattene stupido!!- una lampada lo sfiorò appena prima di chiudere la porta – Non sei per niente carina!!- riuscì a dire infine stizzito.

 

Decise di andare al dojo sfogandosi come poteva – Stupida di un’ Akane! Come posso tornare li e fare come se nulla fosse… ha chiaramente espresso le sue intenzioni… Perché lui sa ogni cosa e invece io non so nulla, sono io che ho più diritti qui!!- effettuava dei kata molto complicati, che ormai li eseguiva in modo impeccabile, ne era soddisfatto, anche se la mente era da tutt’altra parte… cercava in ogni modo di non far vedere le sue reali emozioni, ma si tradiva ogni volta… pensare che aveva passato tutta la mattina accoccolato a lei, era la sensazione più bella e naturale che avesse mai provato in vita sua… si era stato già tra le braccia di Shampoo, Kodachi e Uckyo, ma con lei era diverso… con lei è sempre stato diverso… ed il pensiero che quel Kei potesse portarla via, lo faceva impazzire.

 

Una presenza arrivò alle sue spalle, Ranma per niente impreparato, lo prese e lo lanciò direttamente nel laghetto di casa Tendo, da esso ne uscì un panda enorme con un cartello _ Non dovresti trattare così il tuo vecchio_, il ragazzo facendo spallucce – Lo sai che quando mi alleno sono sempre all’erta… e… ma si certo… farò così…- senza dire altro corse di tutta furia in camera sua.

 

Nabiki vedendo tutta la scena sorrise sorniona, sapeva tutto del piano di Akane, e l’aveva pagata piuttosto profumatamente per tenersi tutto per sé … - Immagino cosa vuol fare Ranma… che tipo prevedibile ihih…- Kasumi con un bel vassoio di biscotti appena sfornati era appena arrivata nella sala, con curiosità si rivolse alla sorella – Cosa vuol fare?!- la sorella rubando un biscotto rise nuovamente – Diciamo che farà ogni cosa in suo potere per scoprire il mistero della nostra sorellina ihih- Kasumi perplessa – Nostra sorella ha un mistero?- Nabiki rise più forte – Guarda per adesso la faccio vedere solo a te, quando sarà finita questa storia farò tanti bei soldoni sicuro!!- Kasumi curiosa guardò la foto che le stava mostrando, arrossì appena sussurrando solo – Cariniii-  Nabiki la nascose subito, sperando che la sorella non facesse capolino proprio in quel momento – Li ho trovati così stamattina, abbracciati e vicini vicini… vedrai che grazie al mio aiuto, quei due tontoloni riusciranno a confessare quello che provano l’un l’altra…- Kasumi sorpresa sorrise – Incredibile quanto tu ti stia sforzando per loro… e cosa ci guadagni in tutto ciò? – conoscendola sapeva benissimo che ci fosse una ragione , poi vedendola guardare fuori senza un motivo preciso spiegò – Sai Kasumi, dopo quello che ci hanno raccontato dopo il loro ultimo viaggio in Cina e quello che stava per succedere ad Akane io… ho pensato che l’unica cosa che avrei voluto per lei fosse la sua felicità… e… perché non aiutarla in qualche modo?- Un po’ in imbarazzo per la confessione, ma si riprese subito scuotendo il capo - Naturalmente riuscirò ad avere la mia parte qua e là come in questo caso la foto… ci guadagneremo entrambe… sisi… ora vado a dormire, Buonanotte! - scappò in camera, lasciando la sorella più grande a riflettere di quanto fosse orgogliosa di lei, era tutta apparenza, la vera Nabiki quando voleva sapeva essere molto dolce, anche se non lo avrebbe mai ammesso.

Ciao a tutti!! Eccomi di nuovo qui, con un altro capitolo... spero vi piaccia!! Ditemi cosa ne pensate :) Grazie come sempre a presto!!

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Capitolo 5
*** capitolo 4 ***


Akane, alla fine si svegliò il giorno dopo, si alzò sempre molto presto… aveva però qualche rimorso di coscienza, aveva litigato con Ranma, di nuovo.

Era rimasto con lei quando glielo aveva chiesto, gli aveva portato la cena in camera, si era preoccupato per lei… e poi avevano bisticciato per Kei, non capiva il motivo per cui avesse reagito così… ma sicuramente doveva chiarire la situazione…

 

Con titubanza bussò alla porta della sua camera, senza alcuna risposta, l’aprì piano, ma con sorpresa trovò solo il panda dormiente che russava peggio di un trattore e del ragazzo nemmeno traccia.

Girò per tutta casa, ma niente… Nabiki appena alzata vide Akane in giardino confusa – Akane? Che ti prende? E’ presto ancora… cosa ci fai già in piedi?- la ragazza le andò incontro – Buon giorno… stavo cercando Ranma, l’hai visto per caso?-  la sorella andò verso l’atrio sorridendo – Oooh… sorellina guarda non ci sono le scarpe, è uscito ihih, vado a dormire ancora un po’, a più taaardii- ritornò in camera sempre ridendo.

Non riusciva a capire le risa della sorella, poi si disse tra sé – Ma dove potrebbe essere andato alle 9.00 di domenica mattina?- ci pensò su, poi una lampadina si accese nella mente della ragazza al che sorrise – Non è che… sei proprio uno stupido…-

 

-Forza, Forza ragazze!! Su con quelle gambe!! Tonificare, tonificare!!- Kei incitava con foga le donne di tutte le età che facevano ginnastica in acqua, e ognuna di loro aveva occhi solo per lui, aveva decisamente un grande successo.

Ranma lo guardava da lontano non gli piaceva proprio per niente quel tipo arrogante, quanto gli costava fare questa cosa, ma doveva sapere in un modo o nell’altro… Non aveva ottenuto nulla da una parte? Bene…

Finiti gli esercizi si versò l’acqua fredda addosso, si cambiò velocemente e si lanciò sul bell’imbusto facendo la voce più seducente che gli permettesse la coscienza – Ciao! Piacere di conoscerti, io sono Ranko e … - il ragazzo la interruppe quasi subito sorridendo come se la sapesse lunga – So chi sei!! Sei la cugina di Akane giusto?! Si mi aveva avvisato che forse un giorno saresti passata essendo molto protettiva nei suoi riguardi… Piacere dolcezza, sono Kei Tanaka, la bellezza è di famiglia vedo…- ammiccando, Ranko si innervosì e non poco, alla fine Akane aveva previsto che lui sarebbe andato li a chiedere informazioni… gliel’aveva fatta sotto il naso quella furbetta…

 

Il ragazzo vedendo la rossa persa nei suoi pensieri, le scompigliò i capelli per attirare la sua attenzione – Volevi chiedermi qualcosa ragazzina?- Ranko scansandosi dalla mano disgustata, ritornò ad essere smielata – Oh… si in effetti dato che ti ha avvertito, volevo sapere… quando hai conosciuto Akane?-

Il ragazzo pensandoci su – Un po’ più di due settimane fa… io qui sono un istruttore di nuoto, perciò vedo persone di ogni tipo e di ogni genere di carattere… quando vidi lei, notai qualcosa di diverso, aveva quello sguardo così carico di determinazione che non avevo mai visto in vita mia… sono rimasto rapito… ma appena mise un piede in acqua sprofondò quasi subito…- Ranko sorrise, lo sapeva bene quanto fosse un piombo in acqua - … riprovò molte e molte volte, ma niente, credevo mollasse e invece quello sguardo era deciso più che mai, da galantuomo offrì il mio aiuto…- Ranko pensando a voce alta - ed ha accettato…-

Kei scosse piano il capo – No…ha rifiutato cortesemente.-

Ranko confusa si sedette sulla panca accanto agli spogliatoi – Non riesco a capire… tu le dai lezioni giusto?- Il ragazzo sedendosi accanto a lei sorrise nuovamente – Mi disse che era li per imparare a nuotare e avrebbe fatto qualsiasi cosa per farlo… ma da sola… non so nemmeno io perché ma quell’atteggiamento, quel coraggio… mi entrò nel cuore… così all’inizio mi limitai solo a dare dei consigli da lontano, alla fine ammetto che sono stato io ad impuntarmi, se voleva sul serio imparare avrebbe dovuto cogliere il mio aiuto, e si arrese.

La sua volontà è di ferro, ed il motivo che la spinge ogni giorno a farlo dev’essere di grande importanza per lei!

Sai… forse è per questo che tua cugina ha iniziato poco a poco a piacermi… l’unica cosa basilare della mia vita sono sempre stati i miei sport, invece ora mi rendo conto di pensare sempre più a lei…-  

Ranko lo colpì violentemente sulla nuca facendolo cadere – Oh… scusa avevi un insetto che ti volava intorno alla testa e mi sono spaventata…- un foglio uscì dalla tasca di Kei, che subito recuperò, curiosa chiese – Cosa stai nascondendo? Cos’è quel foglio?- Kei decisamente evasivo – No niente figurati, ho promesso ad Akane che me lo sarei tenuto per me… non avrei dovuto dirlo a nessuno, fino a che non fosse stata sicura…- Ranko non vedendoci più gli strappò dalle mani il foglio – Ora basta con questa storia!! Sicura o no, non mi interessa!! C’è troppo mistero, ed il troppo stroppia!!- aprendo il foglio, notò che era una locandina, curiosa lesse a voce alta

 

 – Vacanza per due persone! Partecipate alla caccia al tesoro, in tutte le vasche dell’edificio, man mano che la sfida andrà avanti, verrà spiegato il regolamento… Si raccomanda una buona preparazione in nuoto e sommersioni.

La finale della gara si sposterà all’esterno dell’edificio.

La vacanza premio sarà per tutta la costa orientale, dal Giappone, alla Cina fino in Corea…-

 

Ranko rimase immobile a guardare il foglio senza dire nulla… poi balbettò – C..Cina?- Kei deluso per non aver impedito l’avvenimento annuì – Si esatto, la vacanza dura una settimana, si può con calma visitare tutto quello che si vuole…- Ranko iniziò a saltellare ovunque per la notizia, se avesse partecipato sarebbe potuto ritornare a Jusenkyo e prendere la Nan Nichuan e finalmente tornare ad essere un uomo in tutto e per tutto, ormai erano passati mesi dall’ultima volta, se lo sentiva sicuramente tutto sarebbe tornato a posto.

 

Si vede che siete cugine…- sorrise guardando la rossa felice come una Pasqua – mi ha confessato anche lei di essere molto entusiasta di questa caccia al tesoro, e avrebbe fatto di tutto per poter partecipare… infatti ogni giorno appena aveva un momento libero veniva qui e provava e riprovava- Ranko a quelle parole si bloccò, quasi lo assaltò – Quindi voleva imparare a nuotare per il concorso?- Kei allontanandola appena – E..Ehi ragazzina mi soffochi così…comunque si voleva partecipare alla caccia al tesoro… non voleva dirlo a nessuno perché voleva prima essere sicura di saper nuotare abbastanza bene, quando ne fosse stata certa, lo avrebbe rivelato, ad una persona in particolare- Ranko si sedette di nuovo sulla panca a pensare.

 

Akane si era messa in testa di voler imparare a nuotare per la caccia al tesoro, voleva vincere il premio, l’avrebbe rivelato solo quando fosse stata sicura di aver imparato a nuotare e lo avrebbe detto subito ad una persona in particolare… che fosse lui questa persona?!

Aveva fatto tutto questo per lui vero?!

 

- Kei per caso sai a chi si riferisse Akane? Si insomma avrebbe partecipato per il premio, ma con chi lo avrebbe condiviso?- Kei pensandoci – In effetti glielo ho chiesto… se per caso si trattasse del suo fidanzato ad esempio…- a Ranko le si mozzò il respiro in gola, era davvero lui il motivo per cui aveva messo tempo e fatica per imparare in una disciplina in cui era evidente quanto fosse inetta… - Quindi?!- Kei sorridendo – Diciamo che non ha fatto in tempo a rispondere, è caduta in acqua e stava rischiando di affogare, eheh- Ranko cadde delusa dalla risposta – Tsk! Accidenti!- Kei guardò la rossa per terra e curioso si decise – Ascolta ragazzina… tu conosci il ragazzo di tua cugina?- ripresasi dallo shock, infastidita rispose a tono – Certo che lo conosco! E’ un ragazzo affascinante, simpatico e decisamente molto forte, e se tu ci provassi con Akane te ne pentiresti di certo!!- Kei serio la guardò dritta negli occhi – Phh… Credi sul serio che un tipo cosi mi possa fare paura?- Ranko lo guardò perplessa, non lo aveva mai visto così convinto come in quel momento – Akane si stuferà di certo di un tipo burbero come lui, ne sono sicuro…- una panca volante lo prese in pieno facendolo sprofondare in acqua con un gran tonfo, riemerso a fatica dalle acque – M..ma che diamine… non è che sei interessata a quel tipo anche tu?-

Una terza voce alle spalle della rossa parlò – No tranquillo l’unico problema di mia “cugina Ranko” è la gelosia nei miei riguardi… giusto?!- lei arrossì violentemente vedendo arrivare la fidanzata – G..geloso?! M..ma che dici? A..aspetta…- corse negli spogliatoi, dopo qualche minuto tornò in versione maschile – Akane…so tutto…- faticava a guardarla negli occhi, e lo stesso valeva per lei, certo che non le rendeva vita facile, quegli occhi blu mare che a fatica cercavano i suoi, se solo avesse saputo quali emozioni provava in certi momenti…

 

Ranma alla fine gonfiò il petto, era un uomo accidenti e doveva comportarsi come tale, prese la mano di Akane, attirando su di se l’attenzione, incollandosi quei bellissimi grandi occhi nocciola di lei nei suoi – A..Akane… dimmi… volevi partecipare al concorso… per andare in Cina?-  la ragazza in imbarazzo abbassò gli occhi, poi sospirando si decise,non aveva altra scelta – Ranma… ora ti spiego… è successo tutto settimane fa.

Nabiki mi ha detto che le sorgenti sono ritornate come prima, la guida aveva chiamato per confermare, poi mi ha mostrato la locandina della caccia al tesoro… così mi sono detta perché non provare, prima di dirtelo volevo essere sicura di essere in grado di partecipare, per questo ero così misteriosa, non volevo che mi prendessi in giro affermando di essere un piombo in acqua… oppure tirarmi fuori dai giochi partecipando tu stesso senza che io ti fossi d’impiccio… volevo… volevo farti una sorpresa… ecco… volevo vincere per poterti dare i biglietti e finalmente ottenere quello che desideri davvero…sperando che non succeda come il giorno del nostro mancato matrimonio… quindi volevo fare il più possibile di nascosto… mi dispiace se ho creato tanti dubbi… ma ero determinata…- sospirò nuovamente dopo aver riversato la confessione quasi tutto d’un fiato si sentì un po’ più libera da una parte ma anche in ansia dall’altra, come avrebbe reagito?

 

Ranma ammutolì, questo creò disagio in Akane, preoccupata si avvicinò piano a lui…

Lui sorrise improvvisamente, abbracciò la ragazza stritolandola – Le sorgenti sono tornate come prima!! Possiamo andare in Cina- e ricominciò a saltare nuovamente come un grillo ovunque.

Akane e Kei si guardarono perplessi, la ragazza non era sicura avesse capito totalmente le sue parole, insomma aveva confessato che tutto quello che aveva fatto in quel periodo l’aveva fatto per lui, ma vederlo così felice, sorrise, infondo cosa poteva aspettarsi da lui? E’ sempre il solito Ranma no?!

Mentre gioiva, Kei prese la palla al balzo, con fare da don giovanni si avvicinò alla ragazza sorridendo in modo seducente – Mia cara, andiamo a fare lezione su, il giorno del concorso è vicino, e sicuramente andrà di bene in meglio – Akane imbarazzata sorrise – Si, grazie Kei, andiamo- delle mani forti presero dalle spalle la ragazza tirandola indietro – Spiacente Kei! Ora ci penso io a lei! Dopotutto fa tutto questo per me, ed il minimo che io possa fare è aiutarla…- Akane non poteva credere alle sue orecchie, infatti lo guardò allibita, il fidanzato a disagio non riusciva a guardarla – A..Akane non vorresti il mio aiuto?- sussurrò appena, non avendo avuto alcuna risposta, lei preoccupata diede voce alla sua ansia – Sei sicuro? Sono migliorata ma ho ancora tanto lavoro da fare… e…- lui sorrise teneramente – Dopo che hai fatto tutto questo, sarei stupido a non offrirti il mio aiuto… insieme riusciremo a vincere ne sono sicuro- lei sorrise sollevata.

Kei decisamente contrariato – Bene, se è una volontà di Akane… ma io vi guarderò da qua… ci tengo alla vita sua vita, amico… - I loro sguardi parlavano da soli, per smorzare la tensione spinse Ranma verso gli spogliatoi – Su su… iniziamo forza…-

 

Ranma si tuffò in acqua, sempre nella vasca riscaldata, aspettando la fidanzata con ansia, aveva cercato di affievolire l’aria tesa che si era creata pocanzi, quando la ragazza le aveva confessato ogni cosa, troppo imbarazzante, non sapeva davvero che pensare e poi tutto di fronte a quel bell’imbusto, tutto muscoli e niente cervello, avrebbe voluto stringere Akane tra le sue braccia, sentire ancora il suo profumo vanigliato dei suoi capelli e magari… -A..Akane?!- nel mezzo dei pensieri, uscì la fidanzata dagli spogliatoi, aveva un costumino giallo decisamente avvolgente, metteva in risalto il corpo snello della ragazza, e non solo lui aveva notato quel particolare – Akane entra in acqua forza!!- lei si avvicinò piano – M..mi sono ritrovata questo costume nel borsone… temo sia stata Nabiki a metterlo…- Ranma imprecò maledicendo la calcolatrice, poi guardandosi intorno quasi esasperato l’ammonì – Ci pensiamo dopo a tua sorella, entra prima che mi tocca fare una strage…- Akane entrando in acqua, gli si avvicinò incredula – Come?!- lui impacciato si voltò tuffandosi – Dai iniziamo su…- lei rise, le piaceva vederlo geloso, anche se lui non lo avrebbe mai ammesso, si ripromise comunque di punire severamente la sorella appena tornata a casa.

 

Con sorpresa di Akane, il fidanzato rimase tutto il tempo accanto a lei, paziente e un buon insegnante.

Ranma dal canto suo, era molto orgoglioso di lei,_ma non glielo avrebbe detto_, i miglioramenti erano evidenti, si aveva ancora qualcosa da perfezionare, ma da come era, aveva fatto passi da gigante…

Kei, invece fissava i fidanzatini non dandosi pace, quel ragazzo burbero gli stava rovinando i piani, quindi decise che per il momento si sarebbe accontentato di stuzzicarli. Ogni cosa spiegata da Ranma, il ragazzo era pronto a correggerlo.

-Akane, il braccio prova a metterlo più dritto… vedrai che ti viene meglio la bracciata- invece Kei subito pronto – Cara, non dargli retta, era una buona bracciata, te l’ho già detto quanto ti sta bene quel costume??-

- Ora basta!- Ranma si mosse per uscire dall’acqua, aveva sopportato abbastanza per i suoi gusti, aveva provato a fargli capire con le buone, la scorsa volta, di lasciar perdere la fidanzata, ma era evidente quanto fosse duro di comprendonio, Akane capendo le sue intenzioni, lo afferrò per il braccio –Ti sta solo provocando… penso ci sia rimasto male perché sei tu a farmi lezione, ti prego rimani qui con me…- Lui la fissò forse per un tempo fin troppo lungo dato che lei abbassò lo sguardo imbarazzata, non era voluto, resisterle era sempre più complicato – S..si hai ragione, pensiamo alla caccia al tesoro…- lei annuì, non era la risposta che avrebbe voluto sentire, ma ci passò sopra, il concorso era importante.

 

Dopo circa due ore buone – Bene per oggi va bene così… domani lavoreremo il doppio- alla ragazza per poco le venne un colpo, ma vedendolo così felice e soddisfatto, non poté dire nulla, andò a fare la doccia.

 

Ranma si sistemò sulla panca asciugandosi i capelli con un asciugamano – Akane è davvero una bella ragazza vero?!- il ragazzo riconoscendo la voce, si alzò per andare verso le docce, non voleva sentirlo – Piantala Kei, la mia pazienza ha un limite, ora non c’è Akane, potrei farti male… quindi vedi tu qual è la giusta decisione da prendere- Kei sorridendo, gli andò faccia a faccia – Pensi che stia scherzando? Ascolta… Facciamo il tutto più interessante… alla caccia al tesoro… partecipiamo entrambi… chi vincerà non solo otterrà la vacanza, ma anche la mano della graziosa Akane!

Non penso tu sia un codardo da non accettare… oppure sei già sicuro di perdere?- Ranma caduto nella trappola inveì contro di lui – IO non sono un codardo!! Sia ben chiaro!- Kei rise – Ottimo! E’ proprio quello che volevo sentire!!- Ranma infuriato quasi gli urlò – Akane è la mia fidanzata… e lo resterà sempre!- Kei prima di allontanarsi rispose ammiccando – Ooh… si vedremo caro Ranma… allora buona…caccia-

 

Ciao a tutti!! Ditemi cosa ne pensate di questo capitolo… Vi ringrazio come sempre!!! J

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Capitolo 6
*** capitolo 5 ***


Dopo qualche giorno, ad Akane non tornava qualcosa, aveva creduto che il loro rapporto, dopo aver scoperto cosa nascondesse, andasse a migliorare… invece Ranma era più strano del solito, solitario, sempre sulle nuvole, distratto, poco concentrato… non era da lui, si stava sinceramente preoccupando.
 
Ranma, aveva annunciato che avrebbe partecipato anche lui al concorso, aveva promesso che non avrebbe interferito con i suoi allenamenti. Non l’avrebbe aiutata in nessun modo, l’avrebbe fatto solo ed unicamente con le sue forze. Le aveva confessato, di aver fiducia in lei, ma voleva provare a partecipare. Sapeva che Akane ci fosse rimasta un po’ male…ma non poteva certo dirle cosa c’era d’altro in ballo, quel bell’imbusto, come osava sfidarlo così apertamente… e addirittura voleva garantirsi la mano della SUA fidanzata, quello era pazzo…
 
Da quando era stato svelato il mistero, continuavano ad andare in piscina di nascosto, non potevano farsi scoprire dai vari spasimanti, avrebbero sicuramente rovinato le cose, come al matrimonio fallito, quindi finite le lezioni inventavano mille scuse, si dividevano, per poi ritrovarsi in piscina ad allenarsi.
Per loro quello era diventato, il loro momento ritrovato, dopo tanto tempo… Akane era stanca da tutto quell’allenamento, ma finalmente stavano insieme e lui era un bravo insegnante e paziente…anche Ranma pensava ugual modo, le era mancata tanto in quelle settimane ed ora era li con lui sotto la sua tutela, e di certo non l’avrebbe persa per quel tipo..
Stranamente dopo quell’ultimo incontro non si era più fatto vivo Kei, o lo aveva solo intravisto qualche volta sporadica, ed aveva sempre quell’aria spocchiosa che odiava tanto, non vedeva l’ora iniziasse la caccia al tesoro, ma non solo per tornare alla Jusenkyo…
 
- Cosa ci fate qui?- la voce di Nabiki sorprese delle persone che guardavano dalle tribune della piscina nascoste, tutti loro la guardarono perplessi alla fine parlò quello che conosceva meglio di tutti – Mia cara Nabiki Tendo…avendo bisogno di allenarmi, mi sono arrecato di fronte alla piscina comunale, li si trova una palestra molto rinomata di kendo… quando mi sono reso conto di aver visto la dolce Akane Tendo in compagnia di quell’odioso Saotome, sono venuto così a vedere cosa stessero facendo…- recitò in modo esemplare Tatewaki Kuno, - Immagino che volevi vedere Akane in costume tuono blu o sbaglio?!- la faccia del ragazzo arrossì leggermente, Nabiki aveva centrato in pieno la questione – Ho seguito mio fratello oh oh ed ho trovato il mio unico amore… ma è con quella, ho molti conti in sospeso con lei… oh oh – centinaia di petali neri volarono ovunque riempiendo tutti, Kodachi certe volte era snervante, anche lo stesso fratello era senza parole.
– E voi altri??- Shampoo si alzò dal nascondiglio – Lanma non mi dedicava neanche un secondo, scappava semple, così oggi ho tlovato Lyoga che celcava la piscina pelchè ha detto che il maschiaccio di Akane si compoltava in modo stlano e Lanma stava celcando di capile pelchè… e l’ho accompagnato… e ho visto questa scena… pelchè stanno così vicini quei due??- Nabiki guardò di sottecchi Ryoga, era da un bel pezzo che non lo vedeva e ora capiva perché, si era perso cercando la piscina…
- Ok d’accordo, per voi lo posso ancora capire… ma voi… perché?!- Genma e Happosay si guardarono, in un batter d’occhio si ritrovarono in un panda che giocava con un salvagente ed un Happosay sopra di lui gridando – Vai Vai panduccio ahaha- la ragazza trasformò il panda con l’acqua calda, sapeva come trattare con certi personaggi – Happy li vorrebbe gli slip di Akane?? Signor Genma vorrebbe avere una bella informazione??- aveva attirato la loro attenzione e non solo, anche Kuno e Ryoga si erano voltati sentendo degli slip della sorella – Allora mi dite perché siete qui??- Happosay divenne insolitamente serio – Non posso dirtelo mia cara Nabiki, anche a costo di rinunciare alle mutandine di Akanuccia…- Nabiki per la prima volta in vita sua si sorprese, non era in programma una reazione simile, notò anche Genma molto serio il che era preoccupante…
- Maestro Happosay, benvenuto… lei dev’essere il signor Saotome giusto?- Kei andò loro vicino facendo il sorriso tipico del suo essere – Venite pure nel mio ufficio, dobbiamo parlare… il signor Tendo non è potuto venire?- di nuovo trasformato in panda scrisse nel cartello – Ci raggiungerà tra poco- Kei sorridendo nuovamente fece cenno a loro di seguirlo – Ottimo…-
 
Nabiki rimase allibita, qualcosa non andava… era troppo strana quella situazione, perché mai anche suo padre sarebbe dovuto andare li? Doveva scoprirlo o il suo piano non sarebbe andato in porto… ma non dimenticò un altro problema – Ascoltatemi ragazzi, se voi state buoni buoni e non interferite con i loro allenamenti oppure disturbarli per altri motivi futili, vi posso togliere il 10 % dei vostri debiti nei miei riguardi… è un occasione ragazzi, io ci penserei…- i quattro ragazzi rimasti si guardarono negli occhi, all’unisono annuirono insieme – Bene bene…a prestooo!!- Shampoo indispettita prima di farla andare via le chiese – Ma tu cosa ci facevi qui?!- Nabiki mostrò la fotocamera – Devo fare solo un lavoretto eheh- la ragazza amareggiata – Sei venuta a spialli anche tu…- la ragazza andandosene sorrise divertita, si doveva pur guadagnarci qualcosa in tutto ciò, un suo più caro cliente si trovava pure li con lei, ma in quel momento voleva sapere altro… e l’avrebbe scoperto in un modo o nell’altro.
 
-Brava Akane, direi che per oggi va bene così… andiamo a casa…- Ranma si poteva ritenere soddisfatto, si impegnava molto e la fatica non la spaventava, ma conosceva già la caparbietà della fidanzata, quindi non si stupiva più di tanto. Uscendo prima di lei, decise di sedersi nelle tribune ed aspettarla.
Ryoga, con tanto di borsone, era appena passato davanti a lui ignorandolo – Non si saluta più ora? Che ci fai qui?- il ragazzo sorrise sotto i baffi – Molto bene, mi hai parlato tu, quindi non sto interferendo nessun allenamento ne tanto meno disturbarvi… coff coff, comunque è qui che volevo venire, quel Kei, volevo capire cosa volesse da Akane…hai scoperto qualcosa?- Ranma immaginando fosse almeno una settimana che girasse a vuoto si arrese – Il tuo senso dell’orientamento è imbarazzante… Voleva insegnarle a nuotare e… ci avevamo visto giusto, gli piace Akane… mi ha sfidato alla caccia al tesoro…per avere la sua mano - Ryoga lo prese dalla casacca tirandolo verso di se – Gli piace Akane?? Quale caccia al tesoro?- il ragazzo si morse la lingua – N..no niente… eheh – li affisso, accanto a lui, si trovava una locandina, proprio col titolo CACCIA AL TESORO, la lesse minuziosamente – Si!! Ci sto anch’io!! Anche io parteciperò per lei!! L’importante è sconfiggervi giusto?!- sistemandosi la casacca Ranma lo guardò di soppiatto – Oh interessante, quindi non vuoi andare alla Jusenkyo, hai accettato di essere un maiale allora…- pensandoci su sorrise felice – E’ verooo!! Non ci avevo pensatoo!! Potrò diventare di nuovo un uomo a tutti gli effetti!!- Ranma crollò dalla panca, non ci aveva pensato – Si avrò la mano di Akane, e potrò ottenere la Nan nichuan, cosa posso volere di più? Che la fortuna stia girando dalla mia parte?!- non riuscendo più a sopportare il monologo gli versò sopra un secchio di acqua gelata – Piantala porcellino o ti porto dalla cleptomane, ti ricordi di Azusa Shiratori? Piccola charlotte…. Ahahah – finì la frase ridendo diabolicamente, il piccolo P-chan al ricordo rabbrividì, non voleva mai più vedere la pattinatrice pazzoide… ma i suoi pensieri cambiarono in un attimo vedendo la ragione della sua felicità, saltellando sotto gli occhi esasperati del rivale, si tuffò su di Akane, che lo strinse forte al petto, quelli erano gli attimi più belli di quando era un porcellino, stare con la persona che amava più al mondo.
 
Arrivati a casa più tardi del solito, non se ne erano resti conto, era ormai già buio da un pezzo.
La verità era che stava talmente bene con Akane da non accorgersi del resto, tutto ciò lo stava preoccupando, decisamente più spesso del solito, si rendeva conto di guardarle frequentemente le sue labbra… che stesse impazzendo?
Aprendo la porta, non trovarono nessuno, Akane trovò un biglietto attaccato al frigorifero
 
- Scusateci se non vi abbiamo aspettato, siamo andati a mangiare qualcosa, se avete fame guardate in frigorifero, baci Kasumi.
PS. Non sappiamo a che ora torniamo, divertitevi in nostra assenza. Nabiki.-
 
I ragazzi rossi in viso si guardarono giusto il tempo di distogliere lo sguardo… ancora una volta erano da soli in casa.
 
Ranma prima di commettere l’errore della vita, prese in mano la situazione – Dato che oggi sei stata così brava, cucinerò io per premiarti eh?!- la ragazza alzando le sopracciglia leggermente irritata – Si… certo immagino…- ma decise di impedirsi di arrabbiarsi per quella volta. Mangiarono tranquilli, momenti di serenità con altrettanti fatti di scherzi e qualche insulto qua e là… quanto le piaceva quell’atmosfera, così si sarebbe aspettata la vita insieme a Ranma, proprio lui interruppe l’atmosfera – Che ne dici di guardare un bel film?- lei sorrise contenta.
 
Un lampo squarciò la notte cupa nella città di Nerima, delle nubi scure si avvicinavano cariche di pioggia ed un vento ostile soffiava basso fischiando.
Akane sotto una coperta per terra, restava vigile accanto al fidanzato, brutto tempo, un film catastrofico riguardo incidenti e maremoti… sembrava tutto fatto di proposito, le venne un brivido per tutta la schiena.
Ranma, si accorse dello stato d’animo della fidanzata, così, facendo finta di niente, approfittando dell’oscurità in casa, si posizionò dietro di lei e aspettando una scena di suspance le  toccò i fianchi facendola saltare per aria – AAAh!!!! RANMA!!- il ragazzo rise di gusto – Scusa Akane ahaha, eri troppo concentrata non ho resistito- lei per vendicarsi si precipitò su di lui facendogli il solletico ma il ragazzo riuscì a ribaltare la situazione, trovandosi in una posizione decisamente ambigua.
 
La fidanzata si ritrovò sotto di lui ed il ragazzo per non gravarle addosso aveva appoggiato i gomiti sul pavimento all’altezza delle spalle di lei, erano faccia a faccia, gli occhi blu mare si specchiavano in quelli nocciola di lei, era letteralmente rapito da quello sguardo, si di imbarazzo ma carico di elettricità che solo con lei riusciva a provare. Eccole… i suoi occhi trovarono le sue labbra, quelle maledette labbra che lo torturavano nei suoi sogni, li erano state sue un milione di volte… era così bella la sua Akane…
 
Akane era rimasta immobile, non sapeva neanche da quanto fossero così, non che ne fosse preoccupata, non si sarebbe spostata per nulla al mondo, riusciva solo a fissarlo, voleva memorizzare ogni tratto di quel ragazzo che tanto la faceva disperare ma che senza era il nulla più assoluto… quanto avrebbe voluto confessargli quello che le passava per la testa, ma lui come avrebbe reagito? L’avrebbe rifiutata? Quella paura la paralizzava…
 
_Al diavolo_ pensò Ranma, sapeva benissimo quello che desiderava, non poteva vivere nel rimpianto, si mosse appena verso di lei, e con suo sollievo Akane non si spostò… oramai erano questioni di centimetri…
 
…… SPLASH…….
 
Dell’acqua gelida investì i due giovani, trasformando Ranma nella bellissima rossa – M..Ma che diamine?!- Shampoo, Kodachi, Uckyo e Kuno si trovavano tutti di fronte a loro urlando – CHE STATE FACENDO?!- Ranma alzandosi frettolosamente agitò le mani di fronte a se – N..No niente… non stavamo facendo nulla… dai cosa potevo fare con una come lei, con la vita larga e priva di sex appil?!- si morse la lingua appena finita la frase, che ormai avesse preso l’abitudine di dire certe cose?!
Akane si alzò con calma e iniziò a salire le scale per andare in camera sua, Ranma la rincorse immediatamente – A..aspetta … I..io- non si sapeva come e dove avesse trovato tanta roba, ma gli lanciò contro ogni oggetto a portata di mano ingiuriandolo in ogni modo, ma solo le ultime parole riuscirono a colpirlo davvero – Come puoi dirmi certe cose anche adesso?! Credevo che… invece sei solo un Don Giovanni e davvero uno stupido… non voglio più vederti- Ranma di rimando – I..io non sono un Don Giovanni e tanto meno stupido… Akane vieni qui…- si chiuse la porta dietro di se, si buttò sul letto, insomma si erano avvicinati di nuovo in quel periodo, e poco prima aveva avuto l’impressione che la stesse per… per bac…che si fosse sbagliata?! Lui, come sempre, continuava a giustificare i suoi atteggiamenti con loro… riversò le lacrime fin troppo trattenute soffocandole contro il cuscino, non poteva permettersi di farsi sentire, solo P-chan vicino a lei vedendola in quello stato si precipitò al piano di sotto.
 
Ranma intanto tornato ragazzo continuava a scappare ovunque dalle corteggiatrici e anche da Kuno inseguendolo per concedergli la sua preziosa Akane. Le ragazze avevano proposto una gara di cucina obbligandolo a mangiare le loro pietanze, okonomiyaki, ramen e biscotti contenente qualche narcotico, ogni pietanza volava ovunque, il ragazzo era esausto dalla situazione si sedette sconfortato sul pavimento.
Si sentì tirare verso l’alto –RANMA!!!!-  Ryoga appena trasformato lo aveva in pugno – Cosa hai fatto ad Akane?! Perché sta piangendo in camera sua senza darsi pace?!-
Ranma sorpreso si rabbuiò _l’aveva fatta di nuovo piangere_ pensò, non riusciva ad essere onesto con lei, con i suoi sentimenti… colpevolizzandosi gli passò un velo nero sugli occhi- Ryoga un secondo, come fai a sapere queste cose?! La stavi aspettando in camera per poter dormire di nuovo con lei?!- Lui per difesa quasi urlò – Volevo starle accanto così poi l’indomani potevo andare con lei ed allenarci per la caccia al tesoro e vincere entrambi i premi- tutti gli altri nella stanza rimasero immobili – Caccia al tesoro?!- Ranma ebbe l’impressione che da li a poco si sarebbe creato quello che aveva temuto da tanto tempo…

​Rieccomi... sono contenta di essere riuscita a pubblicare abbastanza presto... spero vi sia piaciuto ... a presto!!
 

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Capitolo 7
*** capitolo 6 ***


Le luci dell’alba non tardarono ad arrivare nella cameretta di Akane, aveva pianto talmente tanto da addormentarsi con ancora gli stessi vestiti del giorno prima. Era stata una nottata strana, aveva fatto ogni genere di incubi, si sentiva già esausta e frustrata, infatti aveva deciso di fare una corsetta più lunga del solito, magari quella sensazione si sarebbe levata, o almeno lo sperava.

 

Aprì la porta della camera, un girasole era li per terra, guardò ovunque per vedere se ci fosse qualcuno nei paraggi, ma niente neanche l’ombra, ritornò sul fiore lo prese e si accorse di un bigliettino legato alla foglia _ Sono stato stupido, scusa. Buon giorno Akane_ la ragazza sorrise per quel piccolo ma unico, gesto inaspettato, quel fiore profumava di novità, belle novità.

Prima di andar via diede un’altra occhiata al regalo del fidanzato, immaginando quali colori avesse preso il suo viso appoggiando il girasole di fronte alla sua porta, non poté far altro che soffocare una risata. Forse quella mattina si poteva ancora salvare…

 

Scese di corsa nella sala da pranzo, aveva pensato di prendere un bicchiere di latte per poi proseguire finalmente nella corsa, per rilassarsi un po’… quando sentì rumori strani venire dal dojo… si avvicinò piano, fino a sporsi un poco dalla porta.

Ranma era li, stava eseguendo ogni tipo di kata, era sempre stata affascinata vederlo allenarsi , anche se non glielo avrebbe mai detto, non si perse neanche un attimo della bellezza che emanava, con che semplicità riuscisse a fare le cose più complicate, invidiava a volte questa sua caratteristica, ci teneva tanto ad allenarsi con lui, ma non la prendeva mai sul serio e questo le dispiaceva, insomma un giorno avrebbero ereditato la palestra insieme… arrossì al pensiero… abbassò lo sguardo, e si nascose senza rendersi conto… il cuore aveva iniziato a battergli frenetico nel petto, quel ragazzo sarebbe davvero diventato suo marito?

 

Quel giorno, aveva accettato di sposarlo, convinta di avergli sentito dire che l’amava, e ne era stata davvero felice, finalmente stavano per giurare al mondo intero che si amavano, ma sentendo quale fosse il regalo di nozze, era sfociato in un putiferio, e alla fine non si concluse nulla… ne era rimasta delusa… ma non glielo aveva mai fatto notare… lo sapeva che quell’acqua era più importante di qualsiasi cosa… quindi appreso la notizia di quel premio, si era decisa… Avrebbe agito, solo lei poteva essere l’artefice della sua felicità, avrebbe vinto, preso l’acqua e alla fine si sarebbe dichiarata… non poteva continuare a vivere in quel modo nell’incertezza, e non poteva aspettare che lui si sarebbe deciso a mettere in chiaro i suoi sentimenti.

Doveva prendere lei in mano il suo cuore e consegnarglielo nelle sue mani, con tutte le conseguenze che ne avrebbe portato naturalmente… ma si dice o la va o la spacca giusto?

 

Con la coda dell’occhio si riaffacciò alla porta del dojo, trovandosi il ragazzo a qualche centimetro da lei, il suo povero cuore perse un battito, titubante fece un passo indietro inciampando su di un asse un po’ sporgente, Ranma pronto l’afferrò tirandola verso di sé stringendola – Mi spii?- sussurrò, Akane per quel contatto improvviso balbettò imbarazzata – N..No certo… i..io…-  non riuscì a finire la frase, il ragazzo di nascosto inalò il delicato profumo dai suoi capelli, tenendola ancora stretta a sè, non riusciva in quel momento a guardarla – Scusami per ieri…io… si sono davvero uno stupido…- Akane ancorata a lui, immobile sorrise contro il suo petto – Si l’avevo capito dal biglietto di questa mattina… sei gentile quando vuoi allora- Ranma la scostò appena per guardarla in cagnesco – Cosa vorresti dire?- dire che se ne pentì subito era dir poco, la guardò, il suo volto era un po’ arrossato ma i suoi occhi parlavano da sé, si addolcì immediatamente, perché le creava tutto quel trambusto dentro di se?

Poi lei le sorrise in quel modo che solo lei sapeva fargli battere il cuore fino a scoppiare, gli prese la mano – Corriamo ti va? Chi perde avrà una bella penitenza!- Ranma in quel momento capì che quella ragazza sarebbe stata la sua rovina, ne era certo, ma sinceramente non ne era così preoccupato, sorrise a sua volta – Va bene maschiaccio, ci sto!! Ricorda… io non perdo mai!!-

 

I ragazzi ridendo e spingendosi qua e la uscirono dalla tenuta Tendo sotto gli occhi attenti dei genitori e del maestro Happosay. – Andrà tutto bene Tendo vedrai…- Genma guardandoli batté la mano sulla spalla dell’amico – Lo spero amico mio…- di risposta Soun preoccupato guardò il vecchio Happosay rimasto in silenzio a fumare la pipa. Nabiki li osservava poco distante, quasi studiandoli, non gliela si faceva a lei… ancora qualche informazione ed avrebbe completato il puzzle…

 

Una rossa infuriata seguiva la piccola Tendo ridendo allegramente – Hai barato!!- Akane rise di gusto a vedere la ragazza completamente zuppa correrle dietro – Che colpa ne ho se la rete si è staccata dal muro e sei scivolato in acqua scusa?- la ragazza saltò posizionandosi di fronte alla fidanzata – Si e tu sei volata in casa, senza preoccuparti del sottoscritto!!- la ragazza sorniona avvicinò il viso al suo, a pochi centimetri, la rossa deglutì a fatica – Ricorda Ranma…io non perdo mai!!- rise per poi correre verso il cancello della scuola. Ranma si appoggiò al muro – Mi farà impazzire quella ragazza… accidenti…- chiuse gli occhi per un momento, sospirò, poi si precipitò anche lui a lezione.

 

Finite le lezioni, Ranma ripassò il discorso da fare alla fidanzata, prima o dopo l’avrebbe saputo, quindi era meglio che glielo dicesse lui.

Deciso l’aspettò davanti al cancello, dopo un po’ di attesa, la vide arrivare… arrabbiata non era la parola più giusta – RANMA!! 6 uno stupido!! - l’aggredì furiosa, il ragazzo non capendo reagì come suo solito – Stupido a chi?! Non sei per niente carina!! E poi perché mi aggredisci così?!- Akane prendendolo per l’orecchio spiegò urlando – Ukyo e Kuno sanno ogni cosa riguardo la caccia al tesoro, quindi deduco che lo sappiano quasi tutti ormai giusto?!- Ranma capendo a cosa si stesse riferendo guardò in basso, l’aveva già saputo, si era preparato quel discorso tutta la mattina – E’ successo per caso… avevano già capito qualcosa…- la ragazza senza controllo lo fece volare chissà dove con un bel calcio assestato – Lo sapevo che dovevo tenermi tutto per me!! Avevano capito qualcosa… e hai ritenuto necessario spiegare tutto?! Stupido!- quel giorno andò da sola in piscina, doveva sbollentare.

Possibile che non si rendesse conto del pericolo delle sue azioni? Ora che tutti sapevano, arrivare al premio era sempre più difficile, e sicuramente avrebbero fatto ogni cosa per ottenere l’acqua…

Cosa doveva farci, ormai il latte era stato versato, avrebbe dovuto impegnarsi ancora di più, indietro non si poteva tornare.

 

Ranma quella sera non riusciva proprio a dormire, ormai la gara era agli sgoccioli, decise di salire sul tetto, magari con l’aria fresca sarebbe riuscito a mettere insieme tutti i pensieri disordinati nella sua testa…

Anche lui era nervoso, nessuno di loro doveva sapere nulla e invece, tra Ryoga e gli altri che avevano sospettato qualcosa si era creata una baraonda, come sempre, Akane sembrava davvero furiosa… Possibile che riuscisse solo a farla arrabbiare quella ragazza?!

Gli ritornarono in mente le parole di Kei, con lui sarebbe stata felice, con una persona che l’amasse sul serio - Tsk! Non te la lascerò mai maledetto!- disse a voce alta – Di cosa stai parlando?- la voce dietro di lui era un misto di curiosità, si voltò di scatto, Akane era appena salita sul tetto con il suo solito pigiama giallo canarino.

 Anche se si fosse messa un sacco sarebbe stata carina, pensò distratto, scosse la testa – No niente di che… non riesci a dormire nemmeno tu? – la ragazza si sistemò accanto a lui – Già… sono un po’ tesa… oramai ci siamo… mi auguro che vada tutto bene- Ranma scompigliandosi i capelli, non riusciva a guardarla – E’ stato un incidente prima… davvero…- Akane gli sorrise – Sono stata io troppo istintiva… avrebbero scoperto comunque prima o poi… sai mi auguro solo di non esserti di impiccio, come è già successo…- il ragazzo sgranò gli occhi – Cosa dici? Andrai alla grande!! Quale impiccio? Tu mi hai sempre dato la forza di affrontare qualsiasi ostacolo che sembrasse insormontabile e…- d’istinto la ragazza gli diede un bacio delicato sulla guancia, si alzò in fretta sorridendo – Grazie Ranma, hai dato a me la forza questa sera… ora vado… Buonanotte- scese di corsa dal tetto e si rifugiò sotto le coperte nel suo letto, aveva prevalso l’istinto, ma non ne era pentita, si accoccolò al cuscino al ricordo delle ultime sue parole, sorrise imbarazzata, si addormentò poco dopo.

Ranma rimasto da solo sul tetto era rimasto impietrito, non aveva avuto la forza di dire o fare nulla, si sdraiò sul tetto, scompigliandosi i capelli freneticamente – E ora chi dorme? – si disse a se stesso… - Andrò ad allenarmi… si è meglio…- si rifugiò nel dojo e passò così l’intera notte.

 

Il giorno della gara era imminente, i ragazzi si andarono ad iscrivere e notarono con una nota di disappunto, che molti amici/rivali si erano iscritti.

Shampoo corse ad abbracciare Ranma – Amole, vincelemo noi due e andlemo in Cina… siculo!!!- il ragazzo in difficoltà cercò in tutti i modi di scostarsi, quando una voce dietro di lui lo fece andare sull’attenti – Interessante Saotome… quindi non ti basta solo la tua fidanzata… allora non ti dispiacerà se riuscirò ad avere la sua mano… giusto?!- Ranma cercò il contatto visivo di Kei, gli lanciò uno sguardo di fuoco che avrebbe intimorito chiunque… ma non lui, rise – Ahaha Saotome… sei divertente… sei troppo sicuro di te, dovresti prima capire chi è il tuo avversario…- lui lo guardò perplesso – Cosa vorresti dire?- Kei sicuro di se gli fece l’occhiolino – Sei curioso amico, non posso dirti nulla, ma sono sicuro che arriverà il momento in cui capirai ogni cosa… ooh mia dolcissima Akane… sono sicuro che il concorso andrà benissimo per te… e per me… a presto!- fece un baciamano esemplare ad un imbarazzata Akane. 

Guardò il fidanzato perplesso, non avendo seguito il discorso si era trovata impreparata, rimase senza parole, l’aria tesa si tagliava con il coltello. Il ragazzo riuscì a dirgli solamente in tono disprezzante – Non sicuramente per te Kei Tanaka.-


​Ciaoo!! spero vi sia piaciuto, fatemi sapere il vostro pensiero... grazie!! A presto!!

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Capitolo 8
*** capitolo 7 ***


Il grande giorno arrivò, tutti i partecipanti si riunirono all’esterno della piscina aspettando le direttive riguardo alla famosa caccia al tesoro. Akane era decisamente su di giri, tante settimane ad allenarsi, ora finalmente doveva dare il meglio di se, Ranma credeva in lei, non pensava fosse d’impiccio e per lei era una carica in più.

 

L’organizzatore della caccia al tesoro si posizionò di fronte a loro, un uomo sulla 60ina, con un grande sorriso prese il microfono e iniziò a spiegare in cosa consistesse la gara – Buon giorno a tutti!! Benvenuti in questo giorno così importante, essendovi presentati così in tanti sono stato costretto a modificare l’intera gara, ma non preoccupatevi solo i migliori, comunque sia andranno avanti.

Ho deciso di iniziare mettendovi a squadre, esattamente 5 squadre, laggiù in quello stand, potrete pescare il colore con cui presenzierete alla gara. Forza, vi aspetto dentro per iniziare la prima gara… Buona fortuna ragazzi.-

Ranma e Akane si guardarono incerti, avrebbero dovuto vincere ad ogni costo.

Le squadre si formarono piano piano, effettivamente erano più del previsto, la voce si era sparsa – ASPETTATEE!!- una voce preoccupata arrivò dietro di loro – Ryoga, non riesco a crederci hai trovato la piscina, mi hai sorpreso- Ranma ironizzò dando una pacca sulla spalla del ragazzo, lui guardandolo in cagnesco – Sono partito 5 giorni fa, e ce l’ho fatta…avanti fatemi pescare il colore della mia squadra… A..Akane, quale colore hai?- lei andandogli in contro fece vedere una fascia legata al polso di colore arancione, lui convinto estrasse la fascetta dalla boccia – Benissimo le squadre si sono formate, verde per lei signore, complimenti… prego potete dirigervi all’interno dell’edificio…- Ryoga deluso si guardò intorno era in squadra con chi? Curioso guardò il polso del rivale e tirando un sospiro di sollievo notò che lui aveva la fascia rossa al braccio, bene avrebbe lottato in tutti i modi per stare con Akane.

 

Tutti i concorrenti si misero di fronte alla vasca formando le 5 squadre, Ranma fece un sopraluogo per capire come fossero messi di quelli che conosceva, ogni squadra era composta da più di una decina di persone.

Akane si era trovata in squadra con Kodachi.

Ryoga, era insieme ad Uckyo e Mousse.

Lui era con Shampoo e Kuno.

L’altra squadra aveva il colore giallo dove c’erano tre personaggi di cui gli dava impressione di conoscere ma non riusciva a capire dove, avevano gli occhialini da nuoto, bandane sul capo e avevano strane maschere sul viso, personaggi strani ne aveva visti, ma quelli superavano ogni immaginazione.

Ed infine l’ultima, di colore blu, Kei lo continuava a fissare in modo beffardo, iniziava a non sopportare quella sua convinzione, quelle parole gli erano rimaste in testa, lui doveva conoscere l’avversario? Semmai era lui che non sapeva con chi avesse a che fare.

 

L’organizzatore riprese parola – Benissimo, allora come vedete infondo alla vasca ci sono tre forzieri posti ai lati di essa e altri tre al centro, ci sono due catene che percorrono l’intero specchio d’acqua, con attaccate centinaia di chiavi, con colori attinenti alle squadre.

Ogni squadra dovrà puntare alla chiave del medesimo colore e cercare di aprire il forziere giusto, solo coloro che riusciranno nell’intento potranno prendere l’oggetto all’interno per poi proseguire.

Ricapitolando solo tre persone a squadra riusciranno ad andare avanti… bene buona fortuna… al suono potete iniziare- Akane si rese conto che la prova era tutt’altro che facile, doveva dimostrare di avere una buona conoscenza del nuoto e delle immersioni, ma doveva mettercela tutta, non era il momento di essere preoccupata, doveva solo dare il meglio di se.

 

DOOON

 

Il suono smosse tutti dalla tensione e dai pensieri e si buttarono in acqua, con felicità Ranma si accorse che era sempre la stessa vasca riscaldata, ma pensandoci su non era una cosa decisamente a suo favore, poteva trarne vantaggio dagli altri concorrenti che si sarebbero trasformati per colpa della maledizione, ma forse era meglio così non amava avere favoritismi, amava la competizione e vincere grazie solo alla sua bravura.

Erano davvero in tanti, d’ogni parte in cui si girava trovava persone che nuotavano in lungo ed in largo, certi erano già riusciti a staccare delle chiavi, altri avevano raggiunto i forzieri, alcuni ancora erano già risaliti sottovalutando la prova, bisognava avere una buona dose di fiato… fiato giusto… Akane?

La cercò con lo sguardo, si era migliorata ma come avrebbe reagito a quel tipo di pressione? La trovò impegnata a staccare una chiave con tutta la sua forza, era molto concentrata, soddisfatto, anche lui seguì la scia verso il suo colore.

 

Kodachi con un colpo di nastro staccò tutte le chiavi del suo colore, prendendole andò verso i forzieri, Akane rimasta con un colpo di mosche in mano la seguì velocemente per ricuperare il bottino, prendendo fiato la ragazza gli urlò contro – Kodachi!! Devi rimettere le chiavi dov’erano, non puoi barare così!!- la ragazza ridendo a sproposito come suo solito rispose ad Akane – Barare?! Cosa dici? Nessun regolamento mi vieta di fare questo sciocca Akane Tendo, nella mia squadra vincerò solo io oh oh oh - di risposta gli urlò – E poi per quale motivo stai partecipando?!- lei sorrise nascondendosi da una rosa nera tirata fuori da chissà dove – Vincerò per fare una vacanza con il mio amore Ranma è ovvio, io e lui da soli, e il nostro amore sboccerà… non vedo l’ora… oh oh – dietro di lei una spada di legno la colpì sulla nuca facendola svenire, Kuno afferrò Akane fra le braccia stringendola – Non permetterò a mia sorella di farti questi inutili dispetti, non lo accetto mia dolce Akane Tendo… vincerò io e tu verrai con me in vacanza, spero che la ragazza con il codino non rimanga delusa… poi ci porterò anche lei… s..- Ranma prese Kuno per un braccio – Stai tranquillo non si offenderà di certo… ma intanto staccati da Akane!!- facendo una perfetta giravolta lo fece volare per aria, - Accidenti a lui, ci sta facendo solo perdere tempo..- si voltò verso la ragazza che aveva appena salvato, sorrise come ringraziamento prima di rituffarsi, nemmeno lei voleva perdere tempo, il ragazzo notò con piacere che infondo i suoi modi a volte poco carini stavano migliorando, a sua volta la seguì.

 

Dopo poco Ranma, notò Kei uscito dalla vasca, lui era già passato, anche gli altri tre personaggi misteriosi della squadra gialla.

Guardò nella squadra di Ryoga inutile dire che Uckyo era già dall’altra parte della vasca, guardava incerta nella direzione degli altri componenti esasperata, l’eterno disperso stava andando in depressione non trovando la chiave giusta, mentre mousse creava disordine non riuscendone a vedere il colore, continuava a staccare tutte quelle che trovava, quindi la gara stava durando più del previsto per colpa sua…

Dando un occhio ad Akane invece, notò con piacere che era appena passata, _bene un pensiero in meno_ si disse tra sé, prese un’altra chiave, la girò nella serratura e finalmente girò nel modo giusto, aprì il forziere e vi trovò un’altra chiave ma più grande rispetto a quella precedente, risalì ed uscì dalla piscina correndo verso la fidanzata, ma non riuscì a raggiungerla per colpa di Shampoo che si accoccolò contro di lui – Amole sono qui!! Mi stavi celcando folse?? Ce l’ho fatta anche io… olmai siamo vicini ad avele quello che vogliamo, l’acqua e una bella vacanza pel festeggiale e colonale il nostlo amole…Wo ai ni…- cercò di avvicinarsi per baciarlo, Ranma rimase un po’ scioccato dalla sfrontataggine della ragazza, un forziere intero gli si precipitò sulla testa facendolo abbassare di qualche centimetro – A..Akane… m..ma perché mi hai colpito!!- la ragazza ignorandolo si coprì con uno asciugamano andando ad incitare Ryoga ancora in difficoltà – Dai Ryoga forza puoi farcela!!- il ragazzo innervosito andò anche lui vicino alla fidanzata – Si dai forza Charlotte…- Akane perplessa si rivolse al fidanzato accanto a lui – Perché lo hai chiamato Charlotte?- dall’acqua uscì il ragazzo che colpì Ranma con lo stesso premio appena trovato dal forziere gridando – Zitto Ranmaaaa!! A..Akane ce l’ho fatta, grazie a te…- lei non riuscendo a capire cosa stesse succedendo sorrise imbarazzata.

Dopo poco riuscì anche Mousse nell’intento, ma proprio per puro caso.

 

L’organizzatore vedendo finita la prima gara riprese euforico il microfono – Eccellente ragazzi!! Complimenti, ora siete rimasti in 15, la prossima sfida sarà ancora più impegnativa, dovrete essere in forma e coraggiosi, dirigiamoci verso l’altra nostra vasca…-

 

Ranma felice si rese conto che alla fine i fratelli Kuno tra una cosa e l’altra non erano passati, meno impicci, non riusciva comunque ad essere sereno, i 3 personaggi misteriosi sembravano andare d’accordo con l’odioso bell’imbusto, era tutto troppo strano.

Kei intanto cercava di approcciare con Akane – Volevo farti i complimenti Akane, sei andata alla grande!- la ragazza imbarazzata si mise in ordine i capelli, sistemandosi la ciocca ribelle ricaduta sul viso dietro l’orecchio – Grazie Kei, gentile come sempre, mi è mancato un po’ il fiato all’ultimo…- il ragazzo sorridendo in modo accattivante cercò la sua mano, cosa che non sfuggì a qualcuno…

Prendendole prima la mano Ranma diede una spallata al ragazzo sorpreso, con due falcate si era staccato dal gruppo – R..Ranma che stai facendo?!- il ragazzo non voleva guardarla, si sarebbe tradito, come poteva essere così ingenua – Tsk! Quanto mi dai da fare accidenti!-

Kei guardandoli allontanare scosse il capo ridendo – Ne ha coraggio lo devo ammettere… non è così vecchio?- Si rivolse al personaggio misterioso più piccolo accanto a lui – Sono curioso di vedere cosa succederà, sinceramente… è una testa calda, ma è molto forte Kei..- lui facendo spallucce – Non sono ne intimorito ne preoccupato, so cosa voglio… anche io non sono da sottovalutare, o non mi avresti mai allenato anni orsono, giusto vecchio?- il piccolo uomo annuì, non voleva farlo vedere ma era davvero preoccupato dei piani del ragazzo accanto a lui, si girò appena verso gli altri 2 componenti della sua squadra il loro sguardo parlava da sé.



​Ed eccoci finalmente con la prima prova... spero vi sia piaciuto lo svolgimento, l'ho scritto un pò di fretta quindi, se ci sono errori vi chiedo scusa!! Ditemi cosa ne pensate a presto bacioni!!

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Capitolo 9
*** capitolo 8 ***


-Rieccoci qui ragazzi!! Allora ora vi spiegherò la vostra seconda gara… intanto volevo congratularmi con tutti voi, siete stati molto bravi ad arrivare fin qui_ decisamente euforico si aspettò un qualcosa da parte dei partecipanti e invece rimasero tutti zitti e quasi scocciati dall’attesa_ coff coff… bene, allora… vi stavo introducendo l’altra prova.

In questa piscina abbiamo introdotto degli ostacoli, parteciperete uno contro uno, nella vasca abbiamo inserito alcune chiavi appese qua e là sempre del colore della vostra squadra, dopo averla presa, dovrete uscire da essa e raggiungere quella porta la in fondo dove passerete alla prova sucessiva… ma solo uno dei due potrà andare avanti…spero di essermi spiegato bene… buona fortuna!!-

 

Ranma ascoltò tutto attentamente, gli sembrava fin troppo facile, sicuramente c’era qualcosa sotto, doveva solo capire il trucco…

 

Nuovamente pescarono il numero per formare le coppie, alla fine si ritrovò a gareggiare contro Mousse.

 

Partì per primo Kei contro uno di quei pochi sconosciuti che erano riusciti a passare.

Per Kei fu facile il percorso ad ostacoli, arrivato al fondo l’attraversò senza remora, dopo qualche minuto anche l’avversario fece lo stesso. Nessuno dei presenti poteva vedere chi dei due avesse vinto, solo una volta usciti dalla stanza, avrebbero capito chi era riuscito nell’intento. Dalla porta sentiva vociferare lo sconosciuto, ma non si sentiva la presenza del bell’imbusto, poi totale silenzio.

 

Fu la volta di Ryoga contro un personaggio misterioso che ancora non aveva capito chi fosse.

Ryoga sembrava in netto vantaggio, ma anche l’avversario non era da meno, riuscirono ad arrivare alla porta e la chiusero subito dopo, da essa uscirono rumori preoccupanti. Akane era sempre più allarmata, tutto quel mistero la stava facendo innervosire, e non poco.

 

In seguito fu la volta di Uckyo con il piccolino con cui andava tanto d’accordo Kei.

Si era reso conto, Ranma, di avere sempre il suo sguardo su di sé, come se lo stesse studiando, la cosa lo irritava parecchio.

Il piccoletto era molto agile, era riuscito ad arrivare alla porta in un baleno, e la cosa fece infuriare la ragazza, non poteva accettare di essere battuta in quel modo. Mise una marcia in più, e attraversò la porta. Un urlo attraversò l’intero edificio.

 

Tutti i presenti si guardarono confusi, cosa diamine c’era dietro quella porta?! Anche con le altre coppie avevano sentito vari rumori, di ogni genere, gli era sembrato troppo facile a Ranma…

Quei pochi personaggi non conosciuti, spaventati, rinunciarono a continuare.

Essendo in differenza, l’ultimo personaggio misterioso, ma anche quello che gli era più familiare passò automaticamente dall’altra parte.

 

Fu il momento di Akane contro Shampoo.

Akane cercò preoccupata lo sguardo del fidanzato, lui di risposta gli sorrise incoraggiante, sapeva che con la cinesina come sfidante sarebbe stata una sfida complicata, ma credeva in lei.

La ragazza dai capelli viola con voce sensuale si rivolse a Ranma – Amole ci vediamo dall’altla palte, non stale in pensielo pel me… vedlai che salà una passeggiata!!- Mousse rivolgendosi all’amata – Ma certo, sarai la migliore, vincerai tu mia adorata Shampoo…- la ragazza a dir poco adirata – Mousse, sono qui imblanato di un papelo!! Comunque non mi stavo livolgendo a te… oooh… che pazienza…- si misero in posizione, dopo il suono di inizio si tuffarono contemporaneamente.

 

Akane percorse veloce tutti gli ostacoli, trovò la chiave arancione, della sua squadra, con la coda dell’occhio, guardò a che punto fosse la cinesina, e doveva ammettere che non era solo agile sulla terra ferma, ma era anche una nuotatrice provetta, in breve tempo si ritrovò davanti alla porta.

Poi Shampoo uscendo dalla vasca, si girò verso Ranma, gli fece l’occhiolino ed entrò sicura di sé.

Ranma concentrato sulla fidanzata gli gridò – Dai Akane!! Ce la puoi fare!! Stai attenta quando attraverserai la porta, io arriverò tra poco!!- la ragazza sentendosi incoraggiata, passò l’ultimo ostacolo, corse verso la porta e prima di proseguire gridò di rimando – Ti aspetto dall’altra parte, ce la farò!!- chiuse la porta.

 

Il ragazzo cercò di sentire qualsiasi cosa che gli poteva far capire cosa stesse accadendo, rumori, voci e alla fine un tonfo… come di un corpo caduto inerme… allarmato Ranma d’istinto cercò di correre verso la porta.

L’organizzatore vedendo il ragazzo partito in quarta lo bloccò  – Ragazzo se vai ora verrai squalificato, e non potrai più partecipare… mettiti in posizione, tra poco tocca a te…-  Ranma combattuto si fermò, sperò solo non fosse Akane ad essere caduta, con la tensione che aveva in corpo avrebbe sicuramente fatto qualche sciocchezza, doveva credere in lei… glielo aveva promesso.

 

Si mise in posizione con Mousse – Saotome, vedrai che perderai ahaha, l’acqua sarà mia e con me in quella vacanza porterò Shampoo ahahah- mentre il ragazzo monologava, non si rese conto che potevano partire, ma Ranma non se lo fece sfuggire di certo, s’immerse in un baleno, lasciandolo li a bordo vasca.

Superò quella moltitudine di ostacoli, riuscendo a trovare la chiave di colore rosso con facilità, infine uscì dalla vasca, e senza dare un occhiata all’avversario entrò, aveva solo un pensiero in testa in quel momento, accertarsi che Akane stesse bene.

 

All’interno della stanza, non riusciva ad orientarsi, era completamente al buio, non si sarebbe stupito di trovarci ancora Ryoga a girovagare per trovare l’uscita, a tentoni proseguì.

Troppi rumori erano intorno a lui, ma non riusciva a capire cosa fossero… accidenti era o non era un artista marziale, non doveva lasciarsi trasportare dall’ansia.

Chiuse gli occhi per calmarsi, e cercare di orientarsi in base agli altri sensi, un sibilo scosse l’aria, si scostò giusto in tempo, un enorme rete si staccò dal soffitto prendendo in pieno Mousse – M..ma che diamine è questa cosa?!- il ragazzo capì che gli ostacoli non erano ancora terminati, continuò lentamente, si rese conto che il suo udito si era fatto più sensibile, infatti riusciva a scorgere ogni rumore e cercava di identificarlo.

Bastoni volanti, corde ad altezza caviglie, buche, quel percorso sembrava infinito, era riuscito ad evitare tutto, mentre per il povero mousse non si poteva dire che fosse lo stesso, era riuscito a scontrarsi contro ogni cosa, alla fine il ragazzo superò Ranma nervoso, - B..Basta… ora devo uscire di qua e…. aaaaah…- una scrosciata di acqua gelata lo investì, trasformandolo in papero, esasperato cercò di spiccare il volo sperando solo che riuscisse ad evitare altre trappole.

Una luce infondo alla stanza fece smuovere il papero felice, quasi arrivato non vide una serie di bastoni che caddero proprio davanti a lui, si scontrò contro di essi, rialzandosi Mousse fece un passo indietro per capire se si potesse passare da un'altra parte, ma non aveva notato la grande voragine dietro di lui e cadde con un grande tonfo nuovamente nell’acqua al fondo di essa.

Ranma vedendo cosa fosse appena successo, non riusciva a credere che il ragazzo era riuscito a prendere tutte le trappole li presenti, per carità, era contento di avergli svelato l’ultima trappola prima di raggiungere l’uscita.

Con passo svelto aprì la porta che conduceva all’esterno dell’edificio, trovando coloro che avevano passato il turno.

 

Con sguardo incerto cercò Akane, non vedendola si rattristò, non era riuscita a passare…

-Ranmaa!!- quella voce lo destò dai suoi pensieri –A..Akane!! Ma allora ce l’hai fatta?!- lei guardandolo torva – Avevi qualche dubbio per caso?!- lui rise sollevato, con sguardo intenerito posò la sua mano sulla testa scompigliandole i capelli – Assolutamente no Akane… sei stata brava- lei incredula a quel gesto di affetto, non riusciva ad alzare lo sguardo imbarazzata – E’ stato difficile lo ammetto, Shampoo è stata molto attenta, ed è sempre stata in vantaggio, ma si è tradita non vedendo la buca all’ultimo momento, cadendo si è trasformata in gatta e io sono riuscita a passare, ho evitato ogni trappola, sono fiera di me…- anche il ragazzo si sentiva orgoglioso di lei, era riuscita ad arrivare sin li, con solo il suo impegno e la determinazione che la caratterizzava – Ottimo lavoro davvero!- una terza voce si avvicinò ai ragazzi – Sapevo che ci saresti riuscita Akane. Ero sicuro di trovarti da questa parte…- Kei accanto a loro lodava la ragazza, ma senza prima lanciare occhiate fulminanti a Ranma e lui di rimando lo guardava torvo.

Akane spostò il fidanzato, capendo la tensione – Forza ragazzi andiamo a vedere finalmente, come sta andando la gara su…-

 

L’organizzatore uscito anche lui fece una rapida osservazione su chi fosse rimasto, ad un tratto dalla porta dietro di loro si aprì di colpo né uscì il personaggio misterioso partito insieme a Ryoga strisciando pieno di lividi all’esterno, aiutato immediatamente dagli altri componenti della sua squadra – Q..Quel ragazzo potrebbe perdersi anche per un corridoio lungo e senza altre vie d’accesso… mi ha fatto perdere anche a me, lui è ancora la dentro… aaah…- Ranma sbarrando gli occhi, non riusciva a credere a quello che aveva appena sentito… quindi il pensiero che aveva fatto era reale, era ancora la dentro il maiale, non riusciva a trovare l’uscita, ed era partito tra i primi, eppure non lo aveva notato, ma dove diamine si era perso?!

 

Ranma riguardò tutti coloro che erano rimasti, i tre della squadra gialla, quel bell’imbusto di Kei, Akane ed infine lui.

 

L’organizzatore riprese il microfono ed esaltato annunciò – Bravissimi ragazzi!! Voi siete gli ultimi sei in gara!! Siamo arrivati alla battuta finale, ora ognuno di voi ha 2 chiavi con se giusto?!

Bene ora la vera e propria caccia al tesoro ha inizio… solo uno vincerà il premio, un forziere nascosto che si aprirà solo grazie all’unione di quelle 2 chiavi, quindi tenetele strette amici miei…

Vi spiegherò ogni cosa…- Ranma si avvicinò alla fidanzata, vedendola in ansia d’istinto le prese la mano, stringendola senza farle male ma quanto bastava per rassicurarla, anche lei ricambiò la presa.

 

Intanto il povero Ryoga continuava a girare per quella stanza buia, non riuscendo a capire dove fosse, già trasformato in maialino, data la bassa statura la sua prospettiva era cambiata e non aveva la stessa visuale che aveva prima… ma non poteva rinunciare, doveva vincere per poter avere la mano di Akane, vedendo una luce in lontananza prese la rincorsa e si lanciò per quella direzione…ma il buco traditore lo fece precipitare dentro di esso… si sentì infine solo un grugnito disperato prima del tonfo in acqua.

Avrebbe aspettato ancora un po’ prima di trovare l’uscita…



​Ciao a tuttiii!!!! Ed ecco la seconda prova... spero vi sia piaciuta :D Ora finalmente vedremo cosa succederà nell'ultima prova... ce la faranno Ranma o Akane a vincere il premio? Oppure Kei avrà la meglio? Ditemi cosa ne pensate!! Grazie in anticipo!! ciaoo!!!

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Capitolo 10
*** capitolo 9 ***


I ragazzi ansiosi aspettavano che l’organizzatore finalmente parlasse, alla fine riprese in mano il microfono – Bene ragazzi… ora vi spiegherò l’ultima gara, daremo ad ognuno di voi una pergamena dove ci sarà un indovinello, qui davanti a voi come vedete ci sono una serie di oggetti, se riuscirete ad indovinare la soluzione al quesito, l’oggetto che prenderete avrà il giusto indizio per arrivare al tesoro… bè io direi di iniziare… buona fortuna ragazzi…-

 

Ognuno di loro prese una pergamena a testa e con calma iniziarono a leggere.

 Il piccoletto del gruppo appena ebbe finito di leggere, saltò a prendere un oggetto in mezzo alla massa, trovato quello che cercava, lesse lo rigettò nella cesta e si mise a correre.

- Tsk! Accidenti…- preoccupato Ranma continuava a rileggere il suo indizio, non riusciva ad essere lucido…

Kei provocatorio passò di proposito di fronte a lui sorridendo – Ti aspetterò all’arrivo se vuoi ahah…- prese anche lui un altro oggetto, una lampada e poi si diresse con passo veloce verso la sua meta.

 

Esasperato il ragazzo si grattò il capo con forza, Akane sorridendo gli diede un consiglio – Ehi… con calma, se continui ad agitarti non riuscirai mai a trovare la soluzione, tranquillizzati, prova a dirla a voce alta… magari ti viene in mente…- lui guardò dubbioso la ragazza – E’ difficile accidenti… aspetta… Akane ma tu hai già risolto il tuo?- con titubanza si avvicinò ad un oggetto, un libro, l’aprì e lesse l’ultima pagina, poi rivolgendosi al fidanzato – Ranma prova a fare come ti ho detto… credo in te… io ora devo andare, devo portare a termine il mio obiettivo… riuscirò a farti tornare in Cina!- con un sorriso pieno di speranza, corse via, lasciando il ragazzo senza parole, ci teneva così tanto a fargli avere l’acqua della Nan Nichuan, eh si… l’amava davvero quella ragazza…

 

Era inutile sia negarlo che nasconderlo… era l’unica tra tutte le sue corteggiatrici, che si era sempre comportata da vera fidanzata nei suoi riguardi, ogni volta che era in difficoltà, lei era sempre li pronta ad aiutarlo, anche se era arrabbiata o delusa, si era messa in pericolo per lui, tante volte… troppe… ogni volta che si era trovata in certe situazioni strane per colpa sua, non si era mai tirata indietro… anzi… come in quest’occasione, aveva deciso di mettersi in gioco, superare un suo grande limite per l’unica cosa che voleva davvero… tornare un vero uomo, si era una cosa che desiderava ardentemente… ma col tempo in cui era arrivato a Nerima, aveva capito che non era l’unica cosa che voleva… si era arrivato il momento di prendere davvero quel tipo di coraggio e cercare di fare come gli aveva proprio fatto capire lei, superare i propri limiti… l’avrebbe fatto, ma prima doveva solo arrivare a vincere quel maledetto premio, Kei non avrebbe mai e poi mai avuto la sua Akane!

 

Decise di seguire il consiglio della ragazza, gli altri due personaggi misteriosi erano come lui in evidente difficoltà, lesse a voce alta il quesito che gli avevano proposto

 

- Il primo rebus è qua sotto

Fai attenzione a non far casotto.

Può essere di tutti i colori,

si usano per evitare guai peggiori.

Può essere in lattice

O altro materiale

La sua dimensione può variare.

Alcuni sono aderenti,

si possono sfilare con i denti.-

 

Ranma guardò tutti gli oggetti, per avere un’idea… doveva trovare la soluzione a tutti i costi.

 

Il suo sguardo alla fine si posò su un oggetto in particolare, sorrise, - Ma certo!! Erano davanti a me!!- prese l’oggetto interessato – Possono essere di tutti i colori, si mettono per proteggere dal freddo, possono essere in lattice o qualsiasi altra cosa, possono essere piccoli o grandi e si possono sfilare con i denti… i guanti!!- Akane aveva avuto ragione, doveva solo concentrarsi un po’ di più… guardò all’interno, lesse veloce, l’entusiasmo svanì in un istante, vi si trovava un altro stupido indovinello, gli veniva da piangere…

 

-Chi si spoglia quando fa freddo?-

 

Lasciò indietro i 2 ancora in evidente crisi, per andare via di li, ma per dove? Ancora non lo sapeva per certo… sapeva solo che doveva raggiungere il suo obiettivo, essere determinato quanto Akane.

 

Chi diamine poteva essere che si spogliava quando faceva freddo? Non aveva senso… ci pensò su, camminò, camminò non sapeva neanche lui per quanto, chissà se Kei era già arrivato? No non doveva neanche pensarci…

 

Sulla strada notò Nabiki, fece un segno per salutarla, ma lei non contraccambiò subito era sulle nuvole, strano non era da lei.

Incerta si avvicinò – Ranma…- il ragazzo vedendola così preoccupata chiese curioso – Ehi che succede? 6 preoccupata per qualcosa?- lei guardandosi intorno annuì – In verità si… so tutto riguardo il patto che hai fatto con Kei…- lui paonazzo in viso – E..Ecco i..io… mi ha fregato… credo… lo so che Akane non è un premio e io…- lei interrompendo il soliloquio intervenne – Si lo so che tu non centri niente, è altro che mi preoccupa… credo di aver capito di cosa si tratta, ma ho bisogno di altre prove… ti posso solo dire, che Kei non è un semplice allenatore di nuoto… dovresti stare molto più che attento… credo stia cercando di fare in modo che questa storia diventi decisamente più seria… e non solo un accordo parlato…- Ranma la guardò confuso – Nabiki non sto capendo a cosa ti stai riferendo… cosa vorresti dire? Mi ha detto che Akane sarebbe stata la sua fidanzata se avesse vinto…- lei annuì come se la soluzione fosse più che ovvia, ma evidentemente non per lui, la continuava a guardare come un pesce lesso, la ragazza si arrese alla sua ottusità, si mise una mano in faccia esasperata – Infatti Ranma, vuole che l’accordo sia preso seriamente in considerazione… hai capito?! Ha contattato i nostri genitori!! Da quanto ho potuto capire il discorso ruotava intorno al vostro fidanzamento in casa… non ho solo capito con che pretesa potrebbe rendere nullo il vostro accordo matrimoniale… sto indagando… e…-  la ragazza si bloccò di colpo non aveva mai visto suo “cognato” in quello stato, il suo viso era inespressivo ed era sbiancato di colpo, poi piano la guardò, se non avesse saputo il motivo si sarebbe spaventata per quello sguardo – Cosa hai detto?! Vuole rendere nullo il nostro fidanzamento? Può farlo?- lei guardando altrove, non riusciva proprio a guardarlo in quello stato, rispose – E’ quello che sto cercando di scoprire, i nostri genitori sono spariti e anche Happosay… li sto cercando in lungo e in largo… ti prometto che farò del mio meglio per capire… ora vai non perdere tempo con me, hai una caccia da affrontare… mi dispiace avertelo detto così, ma ho pensato che fosse giusto metterti al corrente… - lui annuì, riprese il biglietto in mano dove c’era scritto l’indovinello, anche la ragazza lo lesse prima di correre via, gli urlò solo – Non pensare ad un essere vivente, pensa solo all’inverno!!- capendo il messaggio si recò di corsa al parco, la soluzione era ovvia si trattava… dell’albero.

 

Mentre correva in lungo ed in largo continuava a pensare alle parole della ragazza, arrivate come una doccia gelata nel suo cervello… rendere nullo il loro fidanzamento… come poteva fare?!

Glielo avrebbe impedito, si ripromise, non poteva permettersi di perderla ora che era chiaro ogni giorno di più cosa provasse per Akane… arrivò finalmente al parco, e vide…lei…

 

Akane era spazientita, aveva cercato in quasi tutti gli alberi del parco ma niente, non aveva trovato l’altro indizio… eppure l’indovinello era chiaro, si trattava dell’albero, era piuttosto evidente… quando era arrivata li sia del piccoletto misterioso che di Kei non ne aveva visto traccia… quindi loro avevano già capito, ed erano andati oltre… - chissà se Ranma è riuscito ad andare avanti?- gli scappò il pensiero a voce alta, era realmente preoccupata, avrebbe voluto arrivare con lui al premio, sicuramente insieme sarebbero stati fortissimi…

 

Una presenza dietro di lei, la fece scattare sull’attenti, stava per mettersi in posa difensiva quando due forti braccia l’afferrarono da dietro per stringerla contro il suo petto… la stava abbracciando… lei rimase immobile, avrebbe riconosciuto quelle braccia tra mille, era lui… il suo Ranma…

Il suo respiro era caldo e affannato contro il suo collo, il cuore batteva velocissimo, e la stringeva forte, ma senza farle male, strano ma vero era quasi delicato.

Non riusciva né a muoversi, né a parlare, era incredula a quello che stava succedendo, continuava a concentrarsi sul suo cuore che non smetteva di battere in quel modo all’unisono con il suo, il suo profumo muschiato la stava avvolgendo, non era mai stata così confusa, chiuse gli occhi per assaporare quel momento – Akane…- era poco più di un sussurro, quasi detto con timore, non  lo aveva mai sentito così… piano si sciolse da quell’abbraccio e si decise a voltarsi…

Quando arrivò al suo sguardo era così fragile in quel momento da fargli male al petto, non era mai stato in vita sua così insicuro di qualcosa – R..Ranma…cos’è successo?...- il ragazzo accorgendosi di aver agito d’impulso, si allontanò da lei imbarazzato.

L’aveva vista là in mezzo a tutti quegli alberi, e la paura che gliela portasse via quel bell’imbusto aveva azzerato ogni muro che aveva posto tra lui e lei, aveva liberato l’ansia opprimente creatasi poco prima, Akane lo stava seguendo, sapeva che se si fosse voltato non sarebbe riuscito a fermarsi, non era quello il momento giusto… doveva prima accertarsi che le intenzioni di Kei sarebbero state vane.

- A..Akane…- si bloccò di colpo davanti a lei , quasi urlando, non ci stava sinceramente capendo più niente… - Guarda quell’albero!!- lei confusa si concentrò su di esso, era l’unico albero che effettivamente era già spoglio, l’autunno era appena iniziato, gli altri alberi erano ancora pieni zeppi di foglie - ma certo era quello l’albero a cui si riferiva l’indovinello!!- corsero insieme verso il tronco dell’albero, vi si trovava un piccolo foro nella corteccia, ed Akane riuscì a intravedere un foglio di carta lo estrasse delicatamente, quando qualcuno nascosto fra le fronde dell’albero accanto si lanciò sulla ragazza, tramortendola.

 

Ranma cercando di afferrarla, venne colpito con forza al fianco, facendolo indietreggiare di qualche passo, alzò dolorante lo sguardo, lo scenario che si poneva di fronte a lui era scioccante.

Kei aveva afferrato Akane ancora intontita e la teneva stretta a sé, mentre il piccoletto misterioso teneva il foglietto dell’indizio fra le mani, - M..Maledetti!! Lasciate stare Akane!!- Kei sorrise ambiguamente – Tsk! Grazie per averci aiutato con l’indizio, ora ci penserò io alla dolce Akane, non vedo l’ora che diventi la mia fidanzata a tutti gli effetti ahah… Addio Amico! Vecchietto ci pensi tu a lui giusto?! Ottimo- con agilità corse verso l’ignoto con Akane ancorata a lui, non poteva farli andare via così, li rincorse, ma il piccoletto gli si parò davanti e con solo un pugno lo fece volare verso l’alto sorprendendolo.

L’unico modo per andarsene evidentemente era batterlo, Ranma si mise in posizione, doveva essere il più veloce possibile.

 

 

Eppure gli ricordava qualcuno, ma chi?!

Il piccoletto non aveva mai parlato, non riusciva a vederlo in viso, doveva togliergli tutta quella roba intorno alla testa… come fare?!

Il ragazzo avanzò lento verso di lui studiandolo, il piccoletto di risposta rimase immobile a fissarlo, sembrava troppo sicuro di sé…

Se Kei aveva deciso di affidargli questa responsabilità voleva dire che lo riteneva molto forte… come un fulmine a ciel sereno s’illuminò – Possibile?!-

 

Il vecchietto aspettando qualche mossa del giovane si stufò di quell’attesa prolungata, con una mossa fulminea gli si scagliò contro con la gamba ben tesa verso di lui. Ranma di risposta si scostò semplicemente, arrabbiato iniziò ad assestare una serie di calci contro il ragazzo, che evitò accuratamente, non rispondeva ai suoi attacchi stranamente.

 

Si fermò, cercando di capire a che gioco stesse giocando, quando notò sul suo viso un cenno di sorriso, si allontanò di qualche passo, andando verso una fontanella, inclinando il rubinetto verso di sé si schizzò l’acqua fredda addosso, diventando una donna, scoprendosi appena il petto, ammiccò verso il personaggio misterioso… si guardarono per qualche secondo…

 

- RANMAAAAA!!!! Fatti dare un abbracciooooo!!!- la rossa di risposta gli scaraventò direttamente l’intera fontanella sulla testa – Vecchio maniaco!! Cosa c’entri tu in tutta questa storia?! Perché stai dalla parte di quel bell’imbusto?! Rispondimi!! Sai almeno cosa c’è in ballo?!- Happosay massaggiandosi la testa si mise a piangere – Ranma come sei cattivo con me… mi tratti sempre male…- capendo che in quel modo non riusciva ad avere risposte, avrebbe dovuto giocare d’astuzia… - Dai vecchiaccio… se rispondi alle mie domande ti farò toccare una parte del mio corpo- facendo l’occhiolino – promesso-

Happosay smise di piangere, ci pensò su per un po’ e poi divenne serio – Ranma… credo che tu debba sapere ogni cosa… tanto l’avresti scoperto…- la rossa capendo che si trattava di un discorso serio prestò molta attenzione - … Ho allenato tuo padre ed il padre di Akane… molto tempo fa… e come sai, ebbero la brillante idea di imprigionarmi e rinchiudermi… quando finalmente riuscì ad uscire il mio unico pensiero era quello di punirli per aver trattato in questo modo il loro maestro… quindi cercai in ogni modo di trovarli… durante il mio cammino mi imbattei in un mio vecchio discepolo, ormai aveva poche speranze, era molto malato… mi chiese un favore e non sono riuscito a negarglielo.

Avrei dovuto prendermi cura di suo figlio ed allenarlo, così feci in effetti, per parecchi anni abbiamo viaggiato insieme, fino a quando mi disse che il suo cammino doveva essere diverso, i miei conflitti non erano i suoi, avrebbe continuato da solo.

Da quel momento l’ho perso di vista… fino a qualche giorno fa… mi arrivò una lettera… nel quale mi disse che aveva scoperto che infondo i miei conflitti in qualche modo lo riguardavano e c’era qualcosa che gli interessava…- Ranma lo fissò, subito non connesse cosa potesse c’entrare quella storia con le domande che gli aveva posto… poi poco a poco collegò – Vuoi forse dirmi che quel Kei è stato un tuo discepolo?! Quindi cosa vuole da noi? Cosa gli interessa?-

- Possibile che tu non lo capisca Ranma?! – la squillante voce di Nabiki si unì alla loro – Capendo chi fossi e chi fosse il tuo maestro, ha chiaramente detto che gli interessa Akane.

Lo scopo del vostro fidanzamento è unire le discipline per formare un'unica palestra indiscriminata… quindi da quanto ho potuto capire, ha fatto leva sui suoi diritti… Dicendo chiaramente di essere il discepolo del maestro e che poteva unire la sua scuola con quella di Akane, facendo in modo di annullare il vostro fidanzamento per consolidare il loro… capisci?!

Accettando quella sfida, che per te era stupida, dato che voi siete fidanzati in casa e nessuno poteva intaccare la vostra unione… ora se lui vincesse potrebbe davvero avere Akane tutta per se… ed ufficialmente… ho trovato i nostri genitori ancora li impegnati a capire la prima parte dell’indovinello… e sono riuscita a farmi raccontare ogni cosa… frignavano come poppanti… come diamine non sei riuscito a capire che i due imbacuccati fossero loro?!-

 

Finalmente ogni cosa aveva senso… ecco il motivo per cui Kei era così sicuro di se, e continuava a dirgli frasi del tipo che prima di parlare doveva capire chi avesse di fronte… Quanto era stato ingenuo… cosa doveva fare ora?

 

- Mi dispiace Ranma… non pensavo che col tempo diventasse così subdolo quel ragazzo… ho cercato di fargli abbandonare quell’idea… ma ha iniziato a farmi sentire in colpa, riguardo al padre, dovevo prendermi cura di lui in sua memoria e di aiutarlo, per quello che desiderava davvero cioè la piccola Akane… non sapevo come comportarmi…-

 

Ranma alzò la testa, Nabiki previdente aveva portato un bollitore e versandogli l’acqua sulla testa gli disse solo – Va a riprendertela Ranma… vuoi davvero che quello se la sposi?- il ragazzo sorrise con provocazione – Manco morto gliela lascerei… quella ragazza è la MIA fidanzata, MIA e basta! Se c’è qualcuno che la dovrà sposare… bé quello sarò io…- si mise a correre sotto lo sguardo di una Nabiki compiaciuta e un Happosay un po’ preoccupato ma fiducioso.

Nell’aria fresca d’autunno si sentì solo la voce di un uomo gridare – Devi mantenere la tua promessa Ranma!! Ricordalooo!!!!-

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Capitolo 11
*** capitolo 10 ***


Ranma correva all’impazzata, il dramma è che non sapeva esattamente per dove… non sapeva quale fosse l’indizio… quindi stava girando alla ceca…

Potevano essere ovunque – Maledizione!- continuava ad imprecare, era stato troppo sicuro di sé, senza immaginare a cosa stesse puntando realmente, doveva fermarlo assolutamente!!

 

-…MMM… che… succede?- Akane si era appena ripresa, si rese conto di non essere più al parco, si trovava sdraiata sul prato accanto al fiume da sola… ma cosa ci faceva li?

Si toccò la testa ancora dolorante, ricordò di essere stata tramortita, si alzò piano in piedi, di certo non c’era finita li da sola, qualcuno l’aveva trasportata… si guardò in torno... con passo scattante raggiunse la strada per andare via – Mia dolce Akane, ti sei svegliata vedo…- si fermò, dietro di lei si trovava Kei con un foglio in mano – So dov’è il tesoro… la caccia è finita… e tu mia piccola Akane non sarai più costretta a stare con quel burbero…- Akane indietreggiò a quelle parole, non lo aveva mai visto in quel modo – Cosa vorresti dire Kei?! Perché hai partecipato anche tu alla caccia, volevo già chiedertelo, ma non ti ho quasi più visto in questi giorni… sai a quanto ci tenessi e…- Kei si avvicinò sempre di più alla ragazza – Voglio dire che il tuo Ranma, ha accettato la mia provocazione per mettere in gioco il vostro fidanzamento, ma non sa che realmente posso far cambiare le cose…

Io sono un discepolo di Happosay e ho appreso praticamente quasi tutte le sue tecniche… quindi possiamo unire noi i nostri stili, creando la nostra scuola di arti marziali indiscriminata… ora raggiungerò il tesoro e tu diventerai la mia fidanzata… non riesco a credere che tu abbia voluto fare tutto questo per lui…-

 

Akane a quelle parole rimase shoccata… - I..io… i..io NON SONO UN PREMIO!! E’ un assurdità!! Tutto questo è un assurdità!! Io non sarò mai la tua fidanzata Kei!! Non ci sto a tutto questo!!- urlò talmente forte, che la gola incominciò a farle male, sentiva le lacrime riempire i suoi occhi, ma cercò in tutti i modi di ricacciarle indietro. Non doveva mostrarsi debole di fronte a lui…

Kei le accarezzò la guancia – Anche io sarei arrabbiato se fossi in te, ti ha messa in gioco… mi sono informato su di voi, il tipo di coppia che siete e… non è mai stato chiaro con te o mi sbaglio? Pensi sul serio che tu sia così importante per lui? Se tu fossi stata la mia donna… non avrei mai permesso che ci fossero fraintendimenti o questa stupida sfida… sei più importante di tutto il contorno Akane… Sono qui per questo, per fartelo capire… lo so che non provi nulla per me, ma saprò conquistarti… il primo passo è quello di vincere intanto la sfida… vieni con me, so già dove andare…-

 

Ranma con il fiato mozzato si appoggiò alla rete metallica vicino a lui… non sapeva dove andare, dove cercare… si guardò le mani, per la prima volta in vita sua le sentiva tremare, aveva una brutta sensazione, come di perdita…

NO! Doveva reagire!

-Ranma… che succede? - Kasumi si avvicinò al ragazzo preoccupata – Cosa ci fai qui da solo? Hai litigato con Akane? L’ho vista poco fa, aveva una faccia… mi ha salutata così frettol…- Ranma con speranza si illuminò – Dove l’hai vista Kasumi?- la ragazza sorpresa sobbalzò – E..Ecco era davanti al cancello della vostra scuola… era con un ragazzo, ma non lo conosco… è successo qualcosa?- lui senza perdere tempo saltò in cima alla rete metallica e iniziò a fare lunghi salti davanti a se, ringraziandola semplicemente con un cenno, doveva solo fare il più presto possibile.

 

Akane intanto guardava la scuola come se fosse la prima volta, era con la testa fra le nuvole, non voleva ammetterlo ma le parole di Kei erano arrivate dritte al suo cuore.

Aveva ragione lui non aveva mai chiarito con le sue pretendenti, non le aveva mai fatto capire niente di più… che provasse davvero solo lei certe cose?

Sapeva che ci teneva a lei, l’aveva protetta, l’aveva salvata un sacco di volte, ma che sentimento provava realmente?

La vedeva come una amica importante?

O il fatto che abitassero insieme abbia cresciuto un senso di protezione nei suoi riguardi?

Aveva negato qualsiasi cosa tra di loro, che forse il fidanzamento gli stesse più stretto del previsto? Tanto da giocarselo? Non importandogli del risultato?

Era molto confusa, era ferma con occhi vitrei a guardare semplicemente l’edificio.

Dopo qualche minuto, scosse la testa, si è vero non sapeva cosa volesse lui, ma sapeva cosa voleva lei comunque, lei era sicura dei suoi sentimenti e anche se non fosse stata corrisposta, voleva la sua felicità.

Si l’avrebbe fatto per lui, solo per lui.

 

Finalmente Ranma arrivò davanti al cancello, non c’era nessuno nei dintorni, sperò che non fosse così tardi.

Si precipitò all’interno della scuola – Akane!! Akane!!!- nessuna risposta, continuava ad aprire ogni aula ma niente, di loro nessuna traccia.

Sentì ad certo punto lo scroscio dell’acqua, si bloccò, veniva da fuori, si affacciò alla finestra, nella piccola piscina della scuola si erano tuffati sia Akane che Kei.

Al fondo di essa, si… finalmente il tesoro!

Aprì la finestra , prese un po’ di rincorsa e si lanciò nel vuoto.

Si tuffò nello specchio d’acqua, nuotò velocemente verso il forziere, ma due grandi mani afferrarono il suo codino, sbalzandolo fuori e facendolo precipitare sul pavimento piastrellato accanto alla vasca.

 

Cadendo, si rifece male al fianco già dolorante da prima, con una smorfia di dolore si mise in piedi, mai mostrare i punti deboli all’avversario!

 

Kei uscì dall’acqua guardandolo con sufficienza – Incredibile Amico… quindi è vero, tu con l’acqua fredda diventi una donna?! Ahahah Interessante ahahah Mi dispiace per il tuo destino… ascolta io amo le sfide, e oltre alla nostra che è in ballo, facciamone un'altra… che ne dici se io ti lasciassi il premio per farti andare in Cina… e tu mi lasciassi Akane?-

Ranko si ammutolì, non si aspettata niente del genere, come poteva fargli questo tipo di domanda?

Avrebbe dovuto scegliere tra la possibilità di diventare uomo a tutti gli effetti o Akane?

 

…La sua Akane?

 

Ranko strinse i pugni lungo i fianchi pronta per dare la sua risposta, quando Akane uscì furiosa dalla vasca con il forziere fra le mani, si posizionò di fronte ad entrambi e urlò – Ora lo voglio dire chiaramente ad entrambi! IO non sono un premio chiaro?! Quindi questa sfida corrente e quella che vorreste fare non avverrà! Sono stata abbastanza chiara?!- Kei pungolando la ragazza sorrise divertito – Non sei curiosa di sapere cosa vorrebbe fare il tuo fidanzato? Cosa avrebbe scelto?- Akane scosse violenta il capo – No non lo voglio sapere va bene?! Perché sto per ottenere il premio! Quindi non avrà neanche la possibilità di scegliere perché gli darò esattamente quello che vuole…- il ragazzo si avvicinò improvvisamente a lei, alzandogli il mento con la mano, guardandola dritta dritta negli occhi – Tu sai già che sceglierà il premio giusto? Non te lo vuoi sentir dire… è così? In cuor tuo è così…-

Ranko la guardò con stupore, non aveva risposto a nessuna sua domanda, aveva distolto lo sguardo… possibile che davvero Akane non avesse capito niente di niente?

La rossa aprì la casacca, aveva portato un termos con se immaginando che gli sarebbe tornato utile un po’ di acqua calda, se la versò addosso, ritornando ad essere uomo.

Con velocità tirò una serie di pugni contro il mal capitato Kei, che con sorpresa perse l’equilibrio per precipitare nuovamente dentro la piscina, prese con una mano, la mano di Akane e con l’altra il forziere poi corse all’interno dell’edificio.

 

-R..Ranma!! Dove stai andando?! A..Aspetta!!- riusciva a mala pena a seguire il ragazzo, continuava a correre senza voltarsi mai una volta, fino a che arrivarono nella terrazza della scuola.

Arrivati le lasciò la mano e posò il forziere di fronte a loro, continuando a non guardarla, si avvicinò al muretto della terrazza a guardare il vuoto.

 

Akane non capiva quel gesto impulsivo, non sapeva neanche da dove iniziare per un qualsiasi discorso, finì per guardare il forziere – Ranma, forza prima che ci raggiunga apriamo il forziere e vinciamo il premio per poi andare in Cina, avrai quello che vuoi! Finalmente, è da un sacco di tempo che vuoi andarci, sono così felice per t…-

 

 - Per me può anche rimanere li…- Ranma senza mai voltarsi la spiazzò a quelle parole dette così di getto, piano si avvicinò preoccupata – Non capisco… perché hai detto queste cose… i..io credevo che…- il ragazzo si girò per la prima volta, decisamente furente – Si credevi che io avrei scelto il viaggio in Cina ad ogni costo giusto? Mi credi sul serio una persona senza cuore? Pensi sul serio che io sia quel tipo di ragazzo? Akane guardami!!-

Non riusciva a guardarlo era la verità, i suoi begli occhi blu di solito come il mare d’estate ora erano cupi come l’abisso più profondo…

 

Ranma spazientito afferrò Akane per le spalle, quel contatto gli fece perdere appena l’arrabbiatura, la vedeva insicura, piccola… - Akane… guardami…- lo disse in un sussurro, lei finalmente alzò lo sguardo – Ranma… io non penso che tu sia senza cuore… però si ho avuto paura, non volevo sapere quanto io potessi contare nella tua vita, a che posto mi avessi messo… se sono considerata come una delle tante altre… non credo di volerlo sapere…- lui non riusciva a credere a quello che aveva sentito… d’istinto l’abbracciò, un po’ impacciato, le schiacciò il viso contro il suo petto in modo tale da non riuscire a guardarsi, se avesse alzato gli occhi non avrebbe mai finito il suo discorso – Akane, sei una stupida…- la ragazza a quelle parole cercò di reagire ma lui la teneva forte a se accarezzandole piano la testa, allora si calmò quasi subito – Volevo dire… in Cina potrei avere tante altre occasioni per andarci, non metterei mai a rischio il nostro… il nostro fidanzamento… ecco… non avrei mai scelto il premio! Sono rimasto zitto in quel momento perché mi sembrava così strana quella scommessa… ma se fossi stato costretto a rispondere ad ogni costo… avrei scelto… ecco…- Akane riuscì ad uscire dalla morsa del fidanzato e a guardarlo – Avresti scelto me Ranma?- decisamente più rosso della sua casacca annuì – S..si…certo…non dovresti neanche avere alcun dubbio… accidenti… - anche a lei si imporporarono le guance, sorrise felice e lo abbracciò con più trasporto del ragazzo.

Sorpreso, la guardò per un istante, per poi abbracciarla anche lui forte contro di se.

Akane era così morbida e calda, era così felice in quel momento, si guardarono, a lui venne subito d’istinto accarezzarle la guancia arrossata, non si ritrasse anzi socchiuse gli occhi, deliziata da quel momento che si era creato.

 

La porta della terrazza si aprì con forza, era arrivato Kei – Non hai ancora vinto Saotome! La partita è ancora tutta da giocare! Stai lontano da Akane!!- Ranma strinse a se la fidanzata più forte – Kei!! Te lo ripeto se vuoi… Akane è la mia fidanzata, e non ho intenzione di starle lontano!! Per nulla al mondo lo farei!!- la ragazza sorpresa da quelle parole arrossì nuovamente, era davvero il suo Ranma ad aver detto quelle parole?

Kei rise – Hai un sacco di ragazze al tuo seguito o mi sbaglio? Lei è solo uno svago, e lo sa anche Akane… perché non mi ha risposto prima secondo te? Sa che il viaggio, tutte le altre sono più importanti di lei… Non è così? Quindi che senso ha lasciarla in sospeso? Non fare l’egoista… se ha la possibilità di essere felice, non impedirglielo…-

Ranma a quelle parole si infuriò – Ascoltami bene perché non ho intenzione di ripeterlo!! Non la lascerò mai a nessuno, tanto meno a te!! Per me lei è molto importante, più di chiunque altra, tanto meno di un viaggio… i..io….- Kei si avvicinò curioso alla coppia ancora stretta nell’abbraccio – Da come parli allora… sembra che tu l’ami… è così?- il ragazzo diventò di ogni colore non riuscendo a rispondere, allora Kei rise più forte rivolgendosi ad Akane questa volta – Akane vuoi davvero al tuo fianco una persona che non riesce ad essere onesto con i suoi sentimenti? Per me sei una ragazza speciale, ti farei felice ne sono sicuro… al mio fianco potremmo gestire la palestra, il tuo sogno… insieme… mi piaci sul serio… e te lo farò capire…- si mosse verso il forziere.

Capendo le sue intenzioni entrambi i ragazzi si precipitarono anche loro in quella direzione.

Ranma sperando fosse un buon piano usò la tecnica delle castagne modificata, sollevando il forziere , ma Kei con un calcio lo colpì, con troppa forza, tanto da farlo precipitare oltre il muretto della terrazza.

Akane senza pensarci due volte si lanciò nel vuoto.

 

​Ciao a tutti!! Rieccomi qua... siamo nel clou della gara... spero tanto vi stia piacendo!! Fatemi sapere cosa ne pensate!! Grazie come sempre un grosso bacio!!

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Capitolo 12
*** capitolo 11 ***


- AKANEEE!!!!!- Ranma si era lanciato a sua volta riuscendo a prendere la ragazza al volo, aggrappandosi ad una sporgenza e si teneva ben stretto ad esso – Sei stupida o cosa?! Perché ti sei lanciata, non hai pensato a cosa potesse succedere?!- di risposta la ragazza gli fece vedere che era riuscita a prendere il forziere, anche se affaticata dal peso, gli sorrise – Pur quanto tu dica che ci sono altri modi per arrivare in Cina, so quanto è importante per te… lo rifarei altre mille volte!! – Ranma furente – La Cina rimarrà sempre li dov’è… non posso permettere di metterti in pericolo per me, non di nuovo… possibile che tu non capisca, quanto tu sia importante per me?! – Akane sbalordita da quelle parole, felice, rispose semplicemente - Possibile che tu non capisca, quanto tu sia importante per me?!...- il ragazzo sentendo di rimando quelle parole la guardò, in quel momento avrebbe tanto voluto averla tra le braccia come poco prima e stringerla a se…sentirla al sicuro contro il suo petto… con tutta la sua forza cercò di tirarsi su dalla sporgenza, cercando di arrampicarsi per uscire da quella situazione.

 

-AAAH…- Akane lanciò un urlo, Kei era affacciato ad una finestra dell’edificio e la tirava per un piede verso di se, con un ultimo strattone riuscì nell’intento, la strappò dalle mani del fidanzato – Maledetto di un Kei!! – con agilità si dondolò sulla sporgenza, con una spinta si tuffò all’interno dell’aula, mettendosi in posizione di combattimento.

 

Il bell’imbusto teneva stretta la ragazza, capendo che voleva sfidarlo, la spostò e si mise anche lui pronto per combattere.

 

Iniziò Kei, si lanciò prontamente sul ragazzo, con un pugno cercò di colpirlo direttamente sulla faccia, ma con agilità Ranma, riuscì ad evitarlo abbassandosi, colpendolo a sua volta al mento facendolo barcollare per un attimo.

Si riprese quasi subito, sorrise, lo guardò per la prima volta con odio, fino a quel momento era sempre stato così sicuro di se, si era sempre sentito superiore, ma in quel momento vedeva un Ranma deciso e concentrato, probabilmente aveva davvero toccato l’unica persona di cui gli importasse davvero… se lui faceva sul serio, doveva farlo anche lui.

 

Ranma in quel momento era davvero incazzato, si era sempre innervosito alle sue provocazioni, e si era sempre trattenuto essendo un ragazzo corretto, avrebbe dimostrato la sua abilità, in altri campi… ma era arrivato al limite… aveva giocato per troppo tempo col fuoco, se gli voleva portar via la sua fidanzata bè… avrebbe combattuto, e avrebbe vinto.

 

Eseguì nuovamente la tecnica delle castagne modificata, colpendolo più e più volte velocemente.

Con sorpresa, Kei, la maggior parte dei colpi riuscì ad incassarli con facilità , poi cogliendo l’attimo in cui Ranma stava diminuendo la velocità, si ricordò di una cosa… abbassandosi all’improvviso gli tirò a tradimento un pugno al fianco dove prima si era fatto male per la caduta.

Il ragazzo si piegò per il dolore, Kei approfittandosi dell’occasione lo riempì di pugni e calci, non lasciandogli tempo di recuperare.

 

Caduto a terra, Kei non gli dava tregua, continuava a colpirlo a ripetizione.

Si fermò prese una bomba, simile a quelle di Happosay pronto a lanciargliela, quando Akane si protese verso Ranma proteggendolo con il suo corpo.

 

- Kei non farlo ti prego…- Akane si era messa da scudo per proteggere il ragazzo, lasciando Kei senza parole – Come puoi proteggerlo… si ha detto che sarai importante… ma non ti ha mai detto che ti ama, potresti essere solo un amica… tu ti sacrificheresti per lui comunque?- Ranma cercando di mettersi seduto, cercò appena di spostare la ragazza – Spostati Akane… non è giusto che tu ti intrometta nella nostra sfida, sono leale, non devo avere aiuti… avanti, facci finire il combattimento…- Kei rise all’improvviso – Ma sentilo… hai visto Akane, non vuole il tuo aiuto, come puoi proteggerlo ancora?!-

 

Akane decisa come non mai non si spostò di un millimetro, anzi si mise anche lei in posizione di attacco dicendo decisa – Io non sto aiutando nessuno… Sto lottando per me stessa. La sfida riguarda il nostro fidanzamento giusto?! Bene, io combatterò contro di te, so cosa voglio. Hai ragione non so se mi ama… ma sai cosa ti dico… Io… Io sono sicura di quello che provo… e non mi tiro indietro! Lotterò per noi anche io… quindi stai pronto!-

Kei la guardò perplesso, aveva indagato su loro come coppia in quegli anni passati insieme, sapeva che ne avevano passate tante, avevano sempre litigato, fraintendimenti, addirittura un matrimonio fallito… eppure lei avrebbe rischiato la vita per lui… quegli occhi…

 

Kei in quel momento capì che l’amore che provava per quel ragazzo era forte… ma sapeva che anche il suo andava a crescere, si era innamorato di quegli occhi determinati, proprio come li aveva in quel momento… - Akane non voglio battermi con te, vorrei essere il tuo compagno, vorrei unirmi a te e fondare una nostra scuola… abbiamo tutte le carte in regola per poterlo fare… volevo lasciar perdere le arti marziali sai? Avevo troppi brutti ricordi legati, mio padre ha dato la vita per questo, e poi è stato portato via da me per una malattia, lo stesso mia madre, mi hanno lasciato in mano al loro amico che mi ha fatto da mentore…

Avrei dovuto anche io dare la mia vita per questo?

Ho iniziato ad odiare questa disciplina… quale scopo avrei avuto nella mia vita?

Provare odio?

Cercare vendetta?

No… non mi apparteneva, il nuoto per me è tutto, poi…poi ho visto te Akane… entrare nel mio mondo con quella determinazione… ho capito quanto fossi speciale, diversa dalle altre, in tutto quello che fai ci metti passione, e al mio fianco vorrei una persona così… sono sicuro che se stessimo insieme avrei uno scopo per continuare le arti marziali…-

 

Akane si ammutolì provava pietà per quel ragazzo, aveva capito che si sentiva molto solo e in lei aveva visto una qualche speranza, qualcuno a cui appoggiarsi, da una parte era felice che provasse quei sentimenti, ma dall’altra parte era consapevole di non poterlo illudere, lei aveva un altro destino, completamente differente – Kei… io…-

Ranma intanto cercò di riprendersi dal male intenso al fianco, era rimasto intontito dalle parole di Akane… sorrise tra se, sicuramente finita quell’assurda storia avrebbero parlato… chiarendosi finalmente.

Si alzò titubante scostando la ragazza con un po’ più di forza, guardò Kei, era rimasto toccato dalle sue parole – Kei mi dispiace per quello che hai passato… sono sincero, ma non posso lasciarti Akane, lei è stata promessa a me, noi uniremo le nostre scuole, lei sarà al mio fianco, lei è la mia forza…-

Akane lo guardò, davvero voleva tutto ciò, non riusciva a crederci… talmente felice da piangere, ma non era il momento, l’ira crescente di Kei la riportò alla realtà.

 

Il bell’imbusto non vedendoci più dalla rabbia riprese ad attaccare Ranma, cercò in tutti i modi di colpire il suo punto debole, il fianco.

Ranma capendo dove erano rivolti i colpi, indietreggiò proteggendo la parte del corpo indebolita, ma sapeva di non poter continuare a difendersi e basta, quindi iniziò ad indietreggiare ad aspirale.

 

Akane non riusciva a capire perché non cercasse di contrattaccare, si sapeva che era ferito, ma aveva abbassato la guardia Kei, molte volte, per colpa della rabbia, ne avrebbe potuto approfittare, pensando più lucidamente si rese conto che i suoi movimenti lo stavano portando ad un punto preciso, facendo un cenno al fidanzato uscì fuori dall’aula per non essere coinvolta.

- Uragano del dragone!!- Ranma con forza alzò il pugno verso l’alto era arrivato al centro dell’aspirale, tutto intorno a Kei iniziò ad alzarsi finendo del vortice creatosi dal ragazzo e lui stesso – Sii!! Ha funzionato!!- all’improvviso le pareti il soffitto iniziarono a creparsi e ben presto crollò tutto su di loro.

Non aveva tenuto conto che si trovavano ancora all’interno di un aula e non in uno spazio aperto, quindi l’uragano con tutta la forza combattiva dell’avversario, era decisamente molto potente, tanto da spaccare tutta quella parte di edificio.

L’urlo di Akane lo fece scattare sull’attenti, si aveva capito che doveva andare via da li , ma di sicuro non aveva previsto quanto potesse essere forte e grande l’attacco, come neanche lui del resto si era aspettato.

 

Salì sulla terrazza o almeno quello che ne era rimasto, il panico prese il sopravvento non riusciva a vederla – RANMAA!!-  Akane urlava il suo nome ma non la riusciva a trovare… le macerie erano ovunque intorno a lui… si accorse che poco a poco l’uragano si stava attenuando, lasciando al suo posto un gran silenzio…

…non sentiva più la sua voce…

 

-AKANEEE!!!- disperato iniziò a spostare ogni singolo pezzo di cemento della terrazza , per quale motivo non sentiva più la sua voce?!

Una mano… una mano spuntava da sotto una grande lastra di pietra, corse il più rapidamente possibile, si era Akane, non era riuscita a fuggire in tempo, il pavimento aveva ceduto sotto di lei, i detriti l’avevano intrappolata.

In fretta e furia la tirò sulla terrazza ancora integra… quella scena, lei fra le sue braccia, priva di ogni segno di vita,

pallida, ferita…

 

-A..Akane… svegliati ti prego… è colpa mia avrei dovuto portarlo fuori dalla scuola… e non ti sarebbe accaduto nulla… mi dispiace…- un tonfo dietro di lui lo fece girare di scatto, un pugno secco rimbombò sulla sua faccia facendolo volare per qualche metro… con l’avambraccio si toccò la parte colpita, in bocca sentiva il sapore ferreo del sangue, gli aveva rotto il labbro… guardò nella direzione da dove era partito il pugno e vide un Kei piuttosto provato reggersi a mala pena in piedi, ansimante e ferito… poi l’occhio ricadde sulla ragazza ancora inerme al suolo… quella fu davvero la goccia.

 

Ranma si lanciò sull’avversario colpendolo anche lui al viso, vedendo i riflessi diminuiti ne approfittò, un calcio in pieno petto, poi un altro, poi un altro ancora, sempre nello stesso punto.

Saltò e lo colpì nuovamente ma a piedi uniti, facendolo cadere a terra, lo afferrò per la maglia gridandogli contro – Tu non sei realmente interessato ad Akane!! Avresti visto cosa le è successo, prima di continuare questa stupida sfida ti saresti preoccupato per lei e invece… sai che ti dico sei esattamente come volevi evitare di essere, preso dall’odio e dalla vendetta!! Fai quello che ti pare ora, non ho tempo da perdere con uno come te!-

Veloce prese tra le braccia la fidanzata e saltò di tetto in tetto portandola via di li, lasciando Kei ancora a terra, incapace di alzarsi, si per il dolore fisico, ma soprattutto le parole di Ranma l’avevano lacerato più profondamente, è vero non si era nemmeno reso conto che Akane era rimasta ferita… era stato accecato dall’odio… chiuse gli occhi, per la prima volta in vita sua si rese conto di aver sbagliato, eppure sapeva quanto lei contasse per lui, ma non aveva pensato che fosse in pericolo, come invece aveva fatto il suo rivale…avrebbe dovuto fare qualcosa per riuscire a conquistarla… di certo non mollava…

Girando il capo notò qualcosa tra le macerie, si avvicinò strisciando, non riuscendo ad alzarsi, finalmente lo raggiunse, si mise a ridere all’improvviso – Da non credere…- riuscì solo a dire prima di collassare,

 

- Dottor Tofu!! Dottor Tofu!! La prego salvi Akane!!-

Il Dottor Tofu aprì velocemente l’ambulatorio vedendo Ranma ferito vacillare verso di lui con Akane fra le braccia inerme, fece loro spazio, dedicandosi in primis alla ragazza.

Dopo poco Tofu sentì un tonfo nella stanza dove aveva lasciato il ragazzo, si affacciò e vide Ranma a terra svenuto.



​Ciaooo!!! Come andiamo? Spero abbiate passato un buon Natale!! :) Sono riuscita a pubblicare regolarmente e ne sono felicissima...
Ero un pò indecisa ma alla fine sono arrivata alla conclusione di iniziare a concludere questa prima parte di storia... e un pò  mi dispiace... ma vi posso già tranquillamente parlare di un seguito, e ho già varie idee da buttare giù ^.^ 
​Vi ringrazio  come sempre di seguire la mia prima storia... a prestoo!! 

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Capitolo 13
*** capitolo 12 ***


…Kei stava prendendo la rincorsa, si lanciò su di lui…

non riusciva a muoversi…

riusciva a vedere Akane in lontananza… piangeva…

 

 

…Ormai Kei era li a due passi, un urlo…lei era a terra priva di sensi… non riusciva ancora a muoversi…

 

…Kei lo stava per colpire…

Akane era immobile,sembrava m..mor…

 

- AAKANE!!!- urlò quel nome con tutta la forza che aveva in corpo, quell’incubo lo aveva destabilizzato, dopo quello che era successo in Cina purtroppo gli capitava di fare dei sogni simili a quello, ma quell’ultimo sembrava così… reale… ansimò, sudava freddo, si guardò intorno era nello studio del Dottor Tofu, le sue ferite medicate… ci pensò sul perché fosse li, poi il viso di Akane prese posto nella sua mente… l’aveva portata li, era rimasta coinvolta, per colpa sua… di nuovo, ma ora dove si trovava?

 

Cercò di alzarsi in qualche modo, due mani forti lo trattennero – Ranma rimani qui, sei ancora debole…- Genma lo fece sdraiare – TU! Cosa vuoi da me?! Lasciami andare!! Devo andare a vedere come sta Akane… non ho tempo da perdere con te… sapevo che eri un genitore degenere… però sul serio non riesco a capire, prima vuoi che mi fidanzi con lei e poi ti allei con Kei… non riesco ancora a crederci!!- Genma abbassò lo sguardo, scosse il capo con fare serio lo guardò – Figlio ingrato!! Pensavo fossi più intelligente… tua madre ne sarà dispiaciuta…-

Ranma cercò di colpirlo con tutta la forza che aveva, ma Genma gli buttò l’acqua fredda addosso, scansando il colpo – Figliolo io non mi sono alleato con Kei… qualche settimana fa, ha contattato me il maestro e Soun, dicendoci che era interessato ad Akane e sapendo che il nostro scopo era di unire le nostre scuole, allora si è fatto avanti… noi a quel punto non potevamo dir nulla… Kei ci ha obbligato a partecipare, in modo tale che nessuno interferisse con la vostra sfida, arrivati in finale se fosse stato necessario avremmo dovuto intervenire e farti perdere tempo…- la rossa lo guardò intensamente – Capisco, avete fatto finta di non capire l’indovinello per non seguire i suoi comandi… sono commosso…- Genma decisamente più serio di quanto non volesse essere prese anche lui un bicchiere d’acqua e se lo versò addosso.

Diventato panda si mise a giocare con una palla enorme presa chissà dove, Ranma lo guardò rassegnata scompigliandosi i capelli – No…evidentemente non avevate sul serio capito gli indovinelli giusto?- il panda estrasse un cartello con solo scritto – GIUSTO –

La rossa si sdraiò sul letto distrutta – Bha genitore del cavolo…-  si accorse che ancora gli faceva male il fianco, quel tipo gli aveva dato molti colpi sempre nello stesso punto, si guardò le mani la sensazione del corpo inerme di Akane non se ne era ancora andata via… voleva solo sapere come stava…

 

Akane schiuse gli occhi, si trovava sdraiata, intontita, ma tutto sommato si sentiva bene. Si mise a sedere, sentiva la testa leggera, aveva solo un pensiero, Ranma.

Doveva vederlo, capendo cosa volesse fare prima, era scappata cercando di non essere coinvolta… il primo pensiero che le venne in mente era andare in terrazza per cercare di mettere in salvo il forziere, ma appena tornata li, l’enorme uragano aveva distrutto metà terrazza, il forziere stava cadendo nel vuoto, lanciatasi contro non si era resa conto che il pezzo in cui si era appoggiata aveva ceduto, finendo anche lei in mezzo… da li in poi non ricordava più nulla.

Si alzò con fare titubante e si avvicinò alla porta dell’altra stanza in cui di solito stavano i pazienti feriti, l’aprì lentamente, vide Ranma in versione femminile che stava dormendo, era un livido unico, la sua faccia era contratta, notò che la mano era appoggiata al fianco, gli doveva fare ancora molto male, piano si avvicinò al letto, senza rendersi conto le accarezzò la testa.

 

- Akane stai bene?- la voce del Dottor Tofu la sorprese, imbarazzata ritrasse la mano – Oh… Dottore mi ha sorpreso… io sto bene, davvero… Ranma come sta?- avvicinandosi anche lui al letto le sorrise – Meglio, era conciato un po’ male, ma devo dire che si riprende in fretta, ha una forza di volontà incredibile… è riuscito a calmarsi solo ora…- Akane guardando la rossa si intenerì – Ci credo chissà che male tutti quei colpi…- lui scosse la testa ridendo – Ma no… non per quello… a tutti i costi voleva che mi accertassi che prima venissi visitata tu, e fino a che non gli ho detto che eri fuori pericolo, non si è lasciato toccare, solo dopo ho potuto curarlo…-

 

Akane rimase tutto il tempo accanto a lui _l’aveva intanto trasformato_  era stato così preoccupato per lei… i suoi sentimenti per lui non poteva più trattenerli… se l’avesse respinta o presa in giro, avrebbe incassato sarebbe stata male da morire, ma sicuramente più leggera…

Si aveva preso la decisione giusta.

 

Ranma aprì gli occhi. Tutto intorno era buio, doveva essere notte fonda, aveva dormito per un bel po’… era da un po’ che non gli capitava di fare un sonno senza incubi, senza svegliarsi ogni secondo, si sentiva come se fosse stato coccolato per tutto il tempo.

Si accorse di non essere solo, accanto a lui a braccia conserte si trovava Akane, gli stringeva la mano.

Arrossì violentemente, distolse lo sguardo per un secondo, poi ritornò a guardarla, dormiva profondamente… la pelle chiara veniva intensificata dalla luce della luna, aveva le guance appena arrossate e le labbra rosee, piene e delicate…sembrava una bambola di porcellana.

Le toccò distrattamente i capelli corvini, setosi e lisci, solo sfiorarli non poté non sentire la solita fragranza vanigliata a cui era tanto legato, adorava quel profumo, gli ricordava ogni volta di quanto fosse preziosa per lui, sospirò… quante cose avrebbe voluto dire… quante cose avrebbe voluto fare…

Senza pensare a niente, decise semplicemente di seguire l’istinto.

Si avvicinò piano al viso di lei, il respiro era delicato e regolare, appoggiò la fronte alla sua, poteva vedere ogni particolare le ciglia lunghe, quel piccolo accenno di lentiggini, il viso perfetto… si sentiva accaldato, nervoso… era arrivato fino a li, non poteva essere un codardo… avrebbe tanto voluto specchiarsi nei suoi occhi in cui si perdeva ogni volta, o forse era meglio di no, magari si sarebbe tirato indietro per la timidezza…

Con delicatezza sfiorò le labbra con il pollice, lo sapeva erano così morbide, tra sé sorrise, si avvicinò, e delicatamente la baciò.

 

Un bacio puro, casto, delicato, a fior di labbra, sembravano dolci come lo zucchero, sapeva che non ne avrebbe mai avuto abbastanza, si staccò appena… riaprendo gli occhi si immerse nei grandi occhi nocciola di Akane.

 

…occhi nocciola di A..Akane?!...

 

-AAAAH!! A..Akane?! E..Eri sveglia?!- Ranma si tirò indietro contro la spalliera del letto sorpreso, paonazzo dalla testa ai piedi era pronto a ricevere insulti o oggetti contundenti contro, invece felicemente sorpreso si rese conto che lei era semplicemente sorpresa ed imbarazzata, ma immobile, continuava solo a fissarlo e a toccarsi le labbra.

 

Akane non riusciva a muoversi, lui l’aveva baciata… Ranma, quel Ranma l’aveva sul serio baciata?! Sentiva ancora le labbra in fiamme al tocco di lui, cosa avrebbe dovuto dire? Non lo sapeva… riusciva solo a fissarlo imbambolata. Piano riuscì a mormorare qualcosa – P..Perchè mi hai baciata? – il ragazzo ancora di tutti i colori, si scompigliò forte i capelli – N..Non lo so…- Akane risentita si alzò di colpo – Se era solo un capriccio potevi baciare Shampoo o Uckyo… ma non me…-

 

Akane di colpo scostò la sedia per andare via, Ranma capendo di aver detto nuovamente una stupidaggine l’afferrò per il braccio tirandola indietro, talmente forte da sbilanciarla facendola sedere sul letto – Non potrei mai baciare nessun’altra che non sia tu stupida!-

 

La guardò dritta negli occhi, con convinzione, lei arrossì violentemente, si costrinse a distogliere lo sguardo – M..Ma hai appena detto che non sapevi il motivo per cui lo hai fatto…- Ranma riprese a scompigliarsi i capelli, era molto nervoso – H..Ho detto così perché ero in imbarazzo, forse non avrei dovuto, ma non per il motivo per cui stai pensando tu… avrei prima dovuto parlarti, spiegarti, e non approfittarmene, quando tu fossi incosciente, ma  l’ho fatto d’istinto… scusa…-

Akane lo guardò, era evidente il suo imbarazzo, si avvicinò appena – Ranma cosa mi volevi dire allora prima di farlo?- lui avvertendo l’avvicinarsi della ragazza, si innervosì ancora di più… ormai non poteva tirarsi indietro…

 

- T..Ti avrei detto… bé sai…ecco.. si è vero che non sei carina, priva di sex appeal, maschiaccio, stupida, lunatica, per niente gentile…- Akane si stava innervosendo, intuendo l’aria tesa nella stanza, Ranma rise e con uno sguardo gentile spiegò -… ma sei anche tanto altro Akane, ci sei sempre stata per me, ti sei sacrificata non so neanche quante volte per me, mi hai sempre aiutato in ogni occasione… quando Kei mi hai chiesto cosa sei per me, ho subito detto che sei importante ed è così… ma… credimi non come amica, come potrebbe essere con Shampoo o Uckyo… tu per me… tu per me sei sempre stata… ecco…speciale…diversa dalle altre… i..io…-

 

Akane colmò l’infinita distanza, con un Ranma esasperato e a disagio, non riuscendo a trovare le parole adatte…

Gli prese la mano sempre più imbarazzata – Ranma, anche per me è lo stesso… -  lui la guardò sorpreso – D..Davvero?- lei semplicemente sorrise, si accorse di avere gli occhi umidi, si era commossa dalle sue parole, così sincere, da quanto aspettava quel momento…

Ranma si rese conto delle piccole gocce lucenti ai lati dei suoi occhi, con delicatezza estrema mise entrambe le mani ai lati del suo viso, con le dita le raccolse, sorridendo teneramente sussurrò – Non volevo farti piangere… non voglio farti piangere mai più…- con tutto il coraggio del momento, si avvicinò piano a lei.

 

Akane chiuse gli occhi, il respirò si mozzò, il cuore aveva iniziato a battere all’impazzata, sentiva ogni tipo di emozione contrastarsi tra di loro…sarebbe successo davvero? Senza contare il bacio rubato di poco fa e quando era sotto effetto della famosa fobia dei gatti… quello era il suo primo bacio…

 

Le loro labbra inesperte si unirono, era un bacio delicato, tremante, pieno di incertezza, ma al tempo stesso cercato, desiderato…

Ranma affondò la mano tra i capelli morbidi di Akane con delicatezza disarmante, lei titubante dischiuse la bocca permettendo a lui di esplorarla, quel bacio si faceva sempre più intenso e passionale…

Il cuore di entrambi martellava nel petto, il respiro corto e ansimante, non riuscivano a staccarsi…avevano perso la percezione del tempo…

 

Il rumore di passi dietro la porta li fece saltare in aria.

 

- Oh siete voi… avevo sentito parlottare e sono venuto a controllare e … cosa vi è successo? Siete rossissimi… avete la febbre?- il dottor Tofu, aveva spalancato la porta senza mezzi termini.

Entrambi i ragazzi posizionati rispettivamente ai lati della stanza, non riuscivano a guardare niente altro che il pavimento o il soffitto – N..No no Dottore… credo… che ritornerò nella mia stanza… ho molto sonno - Akane in un soffio riuscì a trovare una scusa plausibile per allontanarsi velocemente da quella situazione a dir poco imbarazzante…

 

Ranma vedendola correre via, iniziò a scompigliarsi energicamente i capelli, l’aveva fatto… l’aveva fatto sul serio…

Aveva baciato Akane…

Non si era tirata indietro, anzi…

Al solo pensiero diventò ancora più paonazzo, era felice, quanto gli dispiaceva che fosse scappata via… Anche lei era felice vero?! Si insomma, è scappata solo per la situazione non perché fosse pentita… giusto?!

 

Il Dottor Tofu guardava perplesso il ragazzo, continuava ad agitarsi come un pazzo, prima rideva, poi si disperava, poi sorrideva guardando nel vuoto sognante, poi si nascondeva nel cuscino scuotendo il capo… richiuse la porta lentamente, era meglio non sapere…

 

Akane non riusciva a prendere sonno, si sentiva decisamente sovraeccitata per tutto quello che era successo… Ranma le aveva detto che non l’aveva mai vista come amica, ma speciale, diversa dalle altre e che non l’avrebbe fatta piangere mai più… e poi… l’aveva baciata… Ranma l’aveva sul serio baciata… non riusciva a crederci… eppure sentiva ancora la percezione delle sue labbra sulle sue… quanto era felice… con il sorriso sulle labbra si addormentò.



​Ciaoooo!! Buon anno a tutti!! E... con l'anno nuovo finalmente i 2 baka hanno smosso le acque XD Spero vi sia piaciuto questo capitolo... mi auguro di essere riuscita nel mio intento... ossia farli interagire nel modo giusto rimanendo coerenti con il loro carattere... ditemi cosa ne pensate ^.^ bacioni!!!!! 

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Capitolo 14
*** capitolo 13 ***


- OOh Ranma… come sei audace!!- il ragazzo lentamente aprì gli occhi si ritrovò abbracciato a Nabiki sotto gli occhi della sua famiglia e di tutti quelli della famiglia Tendo, naturalmente compresa anche Akane, decisamente furente di rabbia.

 

Si ritrovò stritolato sotto le mani di Soun e Genma che continuavano ad urlare – Abbiamo fatto il possibile per contrastare Kei per ufficializzare il vostro fidanzamento e ora abbracci Nabiki?!? Ti ammazziamoooo!!!!- Kasumi e la Signora Nodoka ridevano sotto i baffi, mentre Nabiki si avvicinò alla furiosa Akane e piano sussurrò al suo orecchio – Quando sono arrivata continuava a parlare nel sonno, diceva: Akane Akane vieni da me.., e poi mi ha abbracciata credendo fossi tu… che audace sorellina, cosa avete combinato voi due ieri?- lei sussultò diventando rossissima – M..ma che dici Nabiki?!- la sorella con il tipico sorrisino diede delle pacche alle sue spalle – Tranquilla sorellina non lo dirò a nessuno… lo puoi dire a me… fino a che punto siete arrivati? – Akane scappò dalla stanza imbarazzata uscendo fuori dall’ambulatorio cercando un po’ di aria fresca, faceva troppo caldo la dentro.

 

La fuga non sfuggì sotto gli occhi di Ranma, decisamente più in forma di come era arrivato li, riuscì a divincolarsi dai genitori e scappò dalla finestra.

Akane era appena uscita dalla porta, la stava inseguendo Nabiki, senza pensarci due volte, atterrò di fronte alla fidanzata – Scappiamo!!- Akane lo guardò perplessa – C..Cosa?!- senza pensarci oltre la prese in braccio e iniziò la fuga, saltando di tetto in tetto, allontanandosi velocemente da ognuno di loro.

Nabiki soddisfatta li guardò allontanarsi, sapeva che erano riusciti a concludere qualcosa… finalmente…

 

Ranma si stava godendo la sensazione dell’aria fresca sul viso, gli era mancata in quei giorni, al contempo avere Akane tra le braccia, gli faceva provare altri tipi di sensazioni, poi dopo quello che era successo… non l’aveva più affrontata…doveva iniziare lui a dire qualcosa, pensò.

 

- A..Akane, non volevo abbracciare Nabiki, non so perché è successo… stavo… stavo dormendo…- sentì la fidanzata ridere appena contro il suo petto, discostandosi incrociò lo sguardo ansioso del ragazzo – Lo so… volevi abbracciare me giusto?- Ranma perse l’equilibrio, scivolò dal tetto, fortunatamente riuscì a darsi appena lo slancio per atterrare sul prato adiacente al fiume, facendo scudo con il suo corpo, riuscendo a non far prendere alcun colpo ad Akane.

 

- Ranma stai bene?!- Akane preoccupata accanto al fidanzato lo scuoteva a ripetizione, alla caduta era svenuto – Ranma!! Lo sapevo non ti sei ancora ripreso… perché lo hai fatto?! Ranma!!!- una risata la fece sobbalzare – ahah Akane sto bene ahah non sono riuscito a continuare, avevi una faccia ahah…-

La ragazza decisamente infuriata, tirò un pugno verso il fidanzato, ma con agilità lo scansò giusto in tempo finendo per fare un buco nel prato, lasciandolo di stucco per la sua incredibile forza.

Non contenta riprovò a colpirlo, questa volta riuscì a bloccarle i polsi – Stupido!! Credevo ti fossi fatto di nuovo male!! Mi hai fatto preoccupare!!- Ranma la guardò con tenerezza – Akane sto bene, sono una roccia lo sai!! Di certo non basta questo per mettermi KO…- le lasciò piano i polsi, avendo paura di qualche ripercussione, invece rimase semplicemente immobile a guardare il vuoto, offesa.

 

Ranma sospirò, era così carina quando era imbronciata, la prese tra le braccia sussurrandole appena – Si… avrei tanto voluto abbracciare te Akane…- la ragazza felice ed imbarazzata lo abbracciò forte – Ranma…- si scostò per cercare il suo volto – Ranma volevo scusarmi… purtroppo non sono riuscita a raggiungere il forziere alla caccia al tesoro… tutta questa fatica per niente… i..io…- lui appena distratto prese ad accarezzarle teneramente i capelli – L’importante ora è sapere che tu sia qui con me e in salute… va bene così…- Akane a quelle parole arrossì violentemente, si nascose contro il suo petto, anche lui era nervoso lo sentiva chiaramente… - A..Akane?...- lei fece un cenno impercettibile per assecondarlo nel discorso – dimmi…- cercando di trovare le parole, deglutì con forza – R..riguardo a ieri sera…ecco… s..sei felice vero?! N..non ti sei pentita giusto?! Sei scappata in quel modo…i..io…- lei lo guardò allibita, vedendolo completamente rosso in viso e guardando per aria per evitare il suo sguardo, si liberò in una risata, divertita, lui risentito, si accigliò – T..Ti faccio ridere?!- Akane scosse il capo, poi spostandosi i capelli, nervosa ritornò a guardarlo con dolcezza, chiuse gli occhi e si avvicinò piano a lui, Ranma capendo le accarezzò il viso e delicatamente la baciò… si sentiva così bene in quel momento…

 

-LANMAAA!!!- Shampoo lasciò cadere la zuppa di ramen che stava portando ad un cliente, sconvolta si lanciò verso i due ragazzi, tirando fuori i chui presi chissà dove, si avventò su di loro.

 

Ranma prese Akane tra le braccia e con destrezza scansò ogni colpo della cinesina – Shampoo!! A..Aspetta!! Fammi spiegare - Akane si liberò dalla presa del ragazzo adirata – Naturale… devi dare delle spiegazioni a lei giusto?! Bene io me ne vado!!- esasperato la fermò – No Akane, non andare via! Non hai capito proprio niente!! Rimani ti prego…- la guardò in un modo che non riuscì a dire di no.

Quindi scocciata con mani giunte aspettò da un lato che parlasse con Shampoo.

La cinesina con fare seducente – Avanti Lanma!! Hai sempre detto che Akane è un maschiaccio… cosa ha da offlilti che io non ho… avanti… vieni qui… sono molto più bella e femminile di lei…- cercò di abbracciarlo, ma Ranma sorprendentemente la prese per le spalle obbligandola a guardarlo negli occhi – Shampoo…ascoltami bene… E’ vero ho sempre detto che Akane è un maschiaccio, lunatica, per niente carina… ahi…- un sasso gli arrivò dritto dritto in testa -….ehmn… stavo dicendo… a me… è… - deglutì a fatica, guardò Akane di sfuggita, notò che era impaziente, non riusciva a guardarlo, che avesse paura che l’avrebbe delusa? No non sarebbe successo, le aveva promesso che non avrebbe più pianto… mai più…

- Shampoo…a me è sempre piaciuta Akane… mi dispiace… non trovavo il coraggio di ammetterlo a me stesso… ma non posso continuare così… non è giusto per me, per lei… e neanche per te…- la cinesina sgranò gli occhi non riuscendo a credere alle sue parole, iniziò a piangere – N..Non è vero!! Non ti piace Akane… litighi semple con lei…- lui non riuscendo a guardarla negli occhi scosse il capo – Credo che mi piaccia anche per quello… mi piace litigare con lei, mi piace prenderla in giro, mi piace il modo in cui mette il broncio … ma soprattutto mi piace far pace con lei… Shampoo mi dispiace davvero…-

 

La ragazza dai capelli viola si ritrasse dalla presa del ragazzo, disorientata, guardò Akane con odio, poi scappò senza voltarsi indietro.

 

Ranma la seguì con lo sguardo correre via, odiava vedere una ragazza piangere, ma era necessario chiarire le cose… doveva farlo… sentì stringere la mano, Akane era accanto a lui – Andiamo a casa…- lui le sorrise, sotto sotto era un po’ preoccupato, sapeva che Shampoo era pericolosa… ma avrebbe protetto Akane ad ogni costo.

 

Poco distante qualcuno li osservava, era a dir poco furente… aveva qualche idea che gli vorticava in testa… avrebbe aspettato il momento giusto…

 

- Ecco i piccioncini di ritorno… dove siete andati, fino a quest’ora?!- Nabiki li accolse appena varcarono la soglia di casa, i ragazzi si guardarono, poco prima avevano deciso che davanti ai genitori avrebbero negato ogni cosa, pensando che li avrebbero fatti sposare ad ogni costo… non si sentivano ancora pronti per un passo simile. Ranma levandosi le scarpe la guardò appena  – Tsk! Nabiki che dici?! Vado in camera mia!!- Akane distaccata – Vado in cucina, ho voglia di cucinare qualcosa!!- Ranma per poco inciampò – Akane ti prego mi sono appena ripreso… vuoi farmi andare di nuovo dal Dottor Tofu?!- la ragazza indispettita gli lanciò la scarpa appena tolta, in testa – Stupido di un Ranma!! Allora non mangiare nulla!! -

Ranma offeso salì di corsa le scale, mentre Akane si chiuse la porta della cucina con forza dietro di se, lasciando Nabiki nell’atrio decisamente perplessa.

 

 

Ranma sdraiato, sopra il tetto di casa Tendo, pensava alla sua Akane, da quando erano arrivati a casa non avevano avuto modo di stare un po’ da soli, ma anzi ogni volta che si vedevano si stuzzicavano come pazzi, sempre per non dare sospetti, l’unica di cui era un po’ preoccupato era Nabiki, capiva sempre quando qualcuno di loro mentiva… ma sicuramente quella volta non sarebbe caduto in alcuna trappola.

Un aereo planino di carta planò dritto dritto sulla sua faccia, sorpreso si guardò intorno. Non trovando nessuno, si dedicò ad aprire accuratamente il foglietto di carta

– RANMA VEDIAMOCI AL DOJO TRA 10 MINUTI, LA TUA AKANE!-

Il ragazzo contento si alzò energico. Allora anche lei voleva un momento da sola con lui, soddisfatto scese di corsa dal tetto.

 

I minuti volarono, davanti al dojo, era impaziente di incontrarla, sembrava da stupidi però, anche se l’aveva vista poco prima, si sentiva emozionato il poterla vedere senza nessuno intorno… ora erano fidanzati a tutti gli effetti, il pensiero lo mandò in tilt.

 

- Ranma…- Akane era li accanto a lui, la luna traditrice in quel momento fece capolino, illuminando il suo viso, per poco non perse un battito – E..ehi sei arrivata… come stai?- la ragazza sedendosi accanto a lui, non riuscendolo a guardare negli occhi si mise ad osservare la volta celeste – bene credo… anche se è dura mandare avanti la farsa, non mi piace mentire a tutti loro…- lui si voltò appena verso di lei a guardarla – Si hai ragione, anche  a me non piace… però siamo costretti lo sai… se no potrebbe succedere come l’altra volta, con il matrimonio…- al pensiero deglutì a fatica, non che non ci abbia mai pensato, anzi, ultimamente pensava spesso a come doveva essere la vita matrimoniale con lei…però era realmente troppo… troppo presto!

Akane si strinse in un abbraccio infreddolita – Si forse hai ragione… i nostri genitori darebbero di matto come sempre… voglio procedere con calma… si insomma per il momento…ci siamo…si b..baciati, ma per sposarci penso che ci vorrà ancora un po’ di tempo… non credi anche tu?! Andiamo ancora a scuola… ecco… - sentendo quelle cose divenne paonazzo, poi vedendola infreddolita si tolse la casacca e gliela mise sulle spalle – Ma…- Akane cercò di rifiutare, ridandogliela, ma lui con galanteria semplicemente sorrise – Io sto bene, davvero, credevo ti vestissi un po’ più pesante, dato che mi hai chiesto di venire qui, davanti al dojo, questa sera è più fresca l’aria…- la ragazza lo guardò allibita – Aspetta… cosa avrei fatto io?- lui corrucciando la fronte non capendo – Mi hai mandato l’aereo planino dicendomi di venire qui… no?!- lei agitata – Tu mi hai tirato un sasso con avvolto un pezzo di carta dicendomi di venire qua… e di corsa anche, non ho fatto nemmeno in tempo di cercare una felpa e… ma…-

Si guardarono intorno in ansia, non riuscendo a capire cosa stesse succedendo, se non erano stati loro a darsi appuntamento… allora chi era stato?!

 

Dentro il dojo sentirono rumori strani e uscì all’improvviso una telecamera che puntava diretta su di loro, con dietro di essa una divertita Nabiki.

-Ora ditemi un po’… pensavate sul serio di potermi tenere qualcosa di nascosto voi due?!- sia Ranma che Akane si guardarono preoccupati, il ragazzo prese la parola – Non dire nulla ai nostri genitori ti prego!!- Nabiki riguardò la telecamera - … Va bene, non dirò nulla… al modico prezzo di 2000 yen ahaha- entrambi i ragazzi rassegnati consegnarono i soldi alla euforica sorella diabolica.

 

- Comunque scherzi a parte… - i ragazzi innervositi urlarono – Scherzi a parte un corno!! Ridacci i nostri soldi!!- Nabiki continuò il discorso non curante delle loro lamentele - … Dovreste parlare ai nostri genitori… mettendo le cose in chiaro… comunque sono contenta che finalmente vi siate dichiarati…aah l’amore, come ve lo siete detti? “Akane ti amo!” “ OOh Ranma anche io ti ho sempre amato” accidenti volevo esserci e riprendervi… quanti soldi avrei fatto…- i due si alzarono imbarazzati e trovarono scuse per andare via di li, lasciando la mezzana davanti al dojo.

La ragazza sola, riflettè a voce alta– Fatemi capire… si sono baciati, ma ancora non si sono detti che si amano… io non ho parole… cosa devo fare con loro?!- sospirò pesantemente allibita alla incredibile timidezza di entrambi.

 

Ranma salì in camera veloce, si buttò sul futon esasperato, era riuscito a trovare il coraggio di baciare Akane, si era fatto trasportare dagli eventi, ma dirle chiaramente i suoi sentimenti, era troppo imbarazzante… no no non poteva ancora farlo…

 

Akane invece seduta sul letto di camera sua, abbracciava forte il cuscino, Ranma l’aveva baciata e lei aveva contraccambiato si certo… ma non si erano detti nulla di simile…

Un ricordo le balenò in mente, Kei glielo aveva chiesto se l’amava, ma non aveva risposto… si schiaffeggiò possibile che non riusciva ad accontentarsi? Aveva finalmente messo le cose in chiaro anche con Shampoo… e le aveva ammesso che la persona, la quale gli era sempre piaciuta era proprio lei… e questo l’aveva resa davvero felice… per il momento andava bene così.

 

Shampoo in preda allo sconforto era nella sua camera, continuava a piangere, Cologne e Mousse si trovavano dietro la porta sconsolati, non riuscivano a farla smettere.

- Adesso vado da lui e lo ammazzo!!- Mousse cercò di andare verso la porta, ma Cologne lo bloccò con il lungo bastone che aveva sempre con se – Lascia stare… il futuro marito ha fatto la sua scelta temo… anche a me dispiace vederla così, ma se è stato così chiaro come ci ha detto lei… bè non c’è più niente da fare…- Mousse combattuto si appoggiò alla parete, si sentiva inutile, si lei stava piangendo per un altro uomo, questo lo stava uccidendo, ma vederla in quello stato lo logorava ancora di più.

Shampoo, ad un certo punto sentì dei rumori venire fuori dalla finestra, curiosa si affacciò e vide un ragazzo che le faceva cenno di aprire le ante, l’aveva già visto da qualche parte, ma non ricordava dove – Chi sei?- gli chiese tra un singhiozzo e l’altro, lui sorridendo sornione – Dolcezza asciugati quelle lacrime, non si addicono ad una combattente delle amazzoni come te… lo rivuoi il tuo Ranma?!- lei lo guardò torva – Cosa sai tu? E ti ho già chiesto chi sei?- lui ridendo riprese – Ci siamo già incontrati Shampoo, io so tutto di quello che circonda Akane… quindi so anche di te dolcezza!!- lei con un salto saltò giù dalla finestra e decisamente fuori di se, con forza lo sbatté contro il muro della casa vicina, bloccandolo con il gomito dritto alla sua gola – Non nominale quel nome in mia plesenza!! Ti lipeto chi diavolo sei tu?! Ho poca pazienza in questo momento… Dolcezza!- lui sorpreso dalla reazione non perse comunque il sorriso sfacciato – E’ questa la carica giusta che mi aspetto da un amazzone… piacere di conoscerti, io sono Kei e ho un piano che secondo me ti potrebbe interessare…- la ragazza tese le orecchie, quel tipo non gli piaceva, ma non le costava niente ascoltare quello che aveva da dire.




​Ciao a tutti!! Scusatemi se ho fatto un po' di ritardo... per forza maggiore sono riuscita solo ora... 
​Ed ecco qua il finale della mia prima parte di storia... Dopo un lungo pensare e ripensare, mi è sembrata la scelta migliore finire con un finale aperto... 
​I due baka si sono avvicinati finalmente... ma ancora sono troppo timidi per confessarsi apertamente, Kei e Shampoo hanno qualcosa in mente... ma cosa potrebbe essere?! 
​Vi prometto che non vi farò aspettare molto per il seguito, perchè come vi ho già anticipato... ci sto già lavorando... 
​Volevo ringraziare tutti quanti voi per avermi seguito e commentato... per me è stata la mia prima storia, ed essendo molto timida è stato un mettermi in gioco... e vi ringrazio per avermene dato l'opportunità...scusate per qualche errorino qua e là... eheh
​Spero tanto che seguirete anche il continuo...
​Un ringraziamento speciale va a Tillyci che non ha mancato a commentare ogni capitolo... Mi hai incoraggiata e mi hai dato preziosi consigli... ti ringrazio davvero di cuore!!! 
​Bene grazie ancora... allora a presto!! Bacioni!! ^.^

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