Edward Masen- Nuova versione

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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chicago 14 settembre 1917 ***
Capitolo 2: *** Edward... ***
Capitolo 3: *** La cena ***
Capitolo 4: *** Disperata ***
Capitolo 5: *** Il lieto fine di Trina ***



Capitolo 1
*** Chicago 14 settembre 1917 ***


Catrina Bertan camminava tranquilla per strada, la nuvolosa Chicago non era stata ancora raggiunta dall'orrore della guerra, capitava di rado che suonassero gli allarmi antibombardamento, non c'era ancora un coprifuoco specifico.

Catrina era una giovane di 15 anni, molto carina, magra, con setosi capelli neri e con dei bellissimi occhi color cioccolato fuso, intensi e caldi, era  di famiglia abbastanza agiata aveva potuto studiare e ben  presto avrebbe sposato il figlio del generale Edward Mansen: Edward Anthony Masen.

Trina era consapevole che il suo non sarebbe stato un matrimonio felice, era consapevole che non appena compiuti diciotto anni il suo dolce maritino l'avrebbe lasciata magari già con un figlio per partire per il fronte ma sperava ardentemente che quella guerra finisse prima che Edward junior compisse il diciottesimo anno di età.

 Il matrimonio tra lei e Edward non era stato propriamente combinato, loro si erano conosciuti ad una festa,si erano piaciuti e si erano innamorati, i parenti di entrambi erano stati felici di combinaree il loro fidanzamento perchè entrambe erano famiglie borghesi abbastanza agiate inoltre il genereale Masen avrebbe lasciato ai due giovani sposi molte case e terreni ottenuti come premi di guerra.

Ma non era la ricchezza della famiglia Masen a spingere Trina al matrimonio con Edward; lei voleva sposare Edward perchè lui era il più bello,  gentile e premuroso ragazzo in tutta Chicago, aveva gli occhi verdi, i capelli ramati e un fisico atletico inoltre sapeva cosa piaceva ad una donna e trattava la giovane Trina con tutti i riguardi e le cortesie degne di una principessa, certo c'era quel piccolo particolare cioè che era fissato con le armi e con la guerra ma Trina sapeva che quando la guerra fosse diventato un pensiero lontano avrebbe dimenticato quella sua ossessione.

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Capitolo 2
*** Edward... ***


Edward Masen era un ragazzo di sedici anni e a detta di tutti il suo aspetto era semplicemente quello di un angelo.

Aveva gli occhi del verde più brillante che si potesse immaginare e i capelli color del bronzo, un fisico atletico e inoltre era un gentiluomo.

Tutte le reagazze in età da marito di Chicago desideravano ardentemente divantare la signora Mansen e tutte le donne di Chicago invidiavano la giovane Catrina, la piccola e scialba Trina dagli occhi color cioccolato.

Edward amava follemente la sua piccola Trina e sognava di sposarla il più presto possibile. Desiderava la calma vita familiare, desiderava prendersi cura di sua moglie e dei piccoli che sarebbero venuti, desiderava vivere tutta la sua vita con Trina che ai suoi occhi era la fanciulla più bella dell'intero universo.

Il matrimonio era fissato per il 13 marzo 1918 cioè tre giorni prima che lui partisse per il fronte.

 Il suo desiderio di combattere era forte ma ciò chetutti, a partire dalla sua famiglia e da Trina avevano sempre frainteso era il fatto che lui non era uno ossessionato dalla guerrae dalla violenza, lui adorava la pace, la tranquillità, l’arte, la bellezza, la musica ma sapeva che l’unico modo per proteggere la sua famiglia era combattere e sperare che la guerra maledetta finisse il prima possibile.

Questi pensieri passavano per la testa del giovane Edward mentre leggeva un libro steso sul piccolo sofà del salone di Villa Mansen. Sentiva sua madre che parlava in uno spagnolo stantato alla cuoca e impartiva ordini sulla cena di quella sera... già la cena tra la sua famiglia (lui e sua madre visto che suo padre era al fronte) e quella di Trina. Una noiosissima cena in cui lui e Trina avrebbero dovuto pudicamente guardarsi da lontano.Uno sbuffo sfuggì dalle labbra di Edward, non ce l'avrebbe fatta tutta la sera senza poter neanche sfiorare la sua meravigliosa futura sposa.

Trina era molto pudica come ragazza come lui e lui non si sarebbe mai azzardato a toccarla prima del matrimonio però era molto bello passare del tempo a dandosi casti baci e sfiorandosi il viso e guardandosi in maniera così profonda da sembrare immersi in una conversazione; quella sera non ci sarebbe potuto essere nulla di tutto ciò, solo sguardi da lontano e qualche parola scambiata nel più completo imbarazzo di trovarsi di fronte i rispettivi genitori.

Era sempre stato tutto molto semplice fra lui e Trina fin da quando si erano conosciuti, già quando si erano conosciuti... Edward lo ricordava come fosse accaduto solo un giorno prima invece erano passati già più di sei mesi. Era il giorno dell'annuale fiera di Saint Giorge,  Edward si trovava lì con sua madre e si stava annoiando a morte quando aveva visto comparire d'avanti ai suoi occhi la fanciulla più bella dell'universo, si era innamorato all'istante, per lui era stato un colpo di fulmine,  lei era stata più difficile da convincere, per almeno un mese era stata convinta che lui la prendesse in giro: perchè quell'angelo dagli occhi verdi avrebbe dovuto scegliere lei quando tutte le ragazze di Chicago e provincia gli sbavavano dietro e alcune erano notevolmente più belle di lei. Trina si era convinta che l'amore che Edward provava per lei era autentico una sera. Passeggiavano semplicemente insieme tenendosi per mano e lui la guardava come se guardasse il gioiello più prezioso del mondo, glielo aveva fatto notare e lui aveva semplicemente detto:"Io guardo il gioiello più belli del mondo" e poi aveva fatto qualcosa che aveva convinto definitivamente convinto Trina gli aveva dato un bacio sulla fronte, il bacio più dolce del mondo un bacio che non conteneva passione ma amore nella forma più pura e semplice. Da quel momento Trina aveva accettato pienamente l'amore di Edward e un mese prima si erano ufficialmente fidanzati.




lady cat: sono felice che la storia ti stuzzichi, continua a seguirmi e recensirmi... sono stata abbastanza veloce nel postare? P.S mi farebbe piacere avere un tuo parere anche per la mia altra storia: Can you love me?

Uchiha_chan: Io semplicemente ti adoroooooo! Adoro le tue recensioni, i tuoi complimenti mi fanno un immenso piacere!

Bene postato il nuovo capitolo mi faccio un po di pubblicità: Su questo sito sto pubblicando un'altra fanfic:
Can you love me? e inoltre ho pubblicato anche una one-shot nella sezione classici greci e latini:Euridice vuole morire, sarei felice di avere un vostro parere, vi prego lasciatemi qualche commento.

 

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Capitolo 3
*** La cena ***


Senza accorgersene Edward, perso fra i suoi pensieri era passato dalla veglia al sonno. Fu proprio Trina ad andarlo a svegliare.

Non appena Edward aprì gli occhi si trovò d'avanti quelli splendidi color cioccolato della sua ragazza.

- Ciao amore-

La voce di Edward impastata dal sonno era dolcissima.

 - è ora di mangiare, hai dormito un bel po'-

Quella di Trina se possibile suonava ancora più dolce.

-Sono già arrivati tutti?- la ragazza fece un cenno di assenso.

 Edward si stiracchiò e sia avviò con lei verso la sala da pranzo addobbata a festa da sua madre.

 Mentre si trovavano vicino alla porta fra il salone e la sala da pranzo e ancora erano nella penombra dove nessuno poteva vederli Edward afferrò un braccio della ragazza

- che c'è?-

 -Devo fare una cosa per sopravvivere tutta la serata!- disse lui con il tono più sensuale del mondo e poi diede un leggero e casto bacio sulle labbra della ragazza che incrociò le braccia dietro la sua nuca; poi Edward cominciò ad accarezzare la schiena della sua fanciulla, non l’aveva mai desiderata più di quanto la desiderasse in quel momento e sapeva che per Trina era lo stesso.

-EDWAAARD; TRINAAAA VENITEEEE!" La signora Elisabeth Mansen li chiamò dalla sala da pranzo, “Tempismo perfetta” sussurrò fra se il ragazzo poi guardò il viso di Trina e le sue labbra umide e gonfie di desiderio - Ops- le sussurrò e poi fece un sorriso sghembo che era il preferito di Trina e la ragazza arrossì.

La festa fu abbastanza tranquilla, i ragazzi di tanto in tanto si scambiavano occhiate innamorate e alcune volte cariche di passione, non vedevano l'ora che tutto finisse volevano trovarsi di nuovo da soli, decisamente detestavano le riunioni di famiglia, era molto più bello passare i pomeriggi loro due da soli a passeggiare a guardarsi negli occhi e scambiarsi baci dolci. I loro baci erano sempre stato il loro metodo immediato di comunicazione persino il giorno del loro primo incontro non avevano potuto fare a meno, scambiate le prime parole, di darsi un bacio. Il contatto fisico era molto importante per loro due e quello, oltre all’amore folle che provavano uno per l’altra era stato il motivo per cui avevano deciso di sposarsi il prima possibile. Volevano qualcosa in più dal loro rapporto ma entrambi volevano arrivare vergini al matrimonio per conservarsi intatti per quella fatidica prima notte.

Fra una riflessione e l’altra finalmente arrivarono al dolce e la festa volse al suo termine. Edward e Trina per pochi minuti si trovarono di nuovo da soli, giusto il tempo per un altro bacio rubato poi la madre di Trina chiamò la ragazza e le disse che era ora di andare.

Mentre Edward la salutava sulla porta le sussurrò in un orecchio- Non vedo l'ora di sposarti futura Signora Mansen- la ragazza sorrise; -Anche io mio futuro marito-

-Ti amo piccola mia Trina-

-Ti amo, non ti lascerò mai-

-Neanche io-

 Mentre la ragazza si allontanava Edward la guardava e pensava che mai sarebbe stato più innamorato di com'era in quel momento, pensava anche che non vedeva l'ora di passare la sua vita legato a quella fanciulla.

Quello che Edward non sapeva era che quello sarebbe stato l'ultimo giorno in cui avrebbe mai visto Trina.




lady cat: scusa se non sono stata veloce a postare questo capitolo ma questa settimana sono stata impegnatissima. Spero ti piaccia.
Uchiha_chan: ovviamente non posso dirti se la tua deduzione è giusta o no ti dico solo che.... anche io adoro le cose assurde.

Un bacio a tutti.
Frida

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Capitolo 4
*** Disperata ***


Per tutto il week-end Trina non vide Edward che era andato a pesca con degli amici, la domenica sera era eccitatissima all’idea di poterlo incontrare l’indomani e dunque andò a dormire molto presto impaziente.

Quando si svegliò il mattino dopo aveva i capelli attaccati alla fronte e alla nuca madidi zuppi di sudore; era attorcigliata nelle coperte come se avesse lottato e sentiva addosso un senso di angoscia. Sicuramente doveva aver avuto un incubo ma non ricordava di cosa si trattasse, doveva entrarci in qualche modo Edward, era l’unico che avesse il potere di agitarla così.

Trina si vestì e scese in sala da pranzo, la tavola era apparecchiata per la colazione e sua madre già era andata a lavoro come sempre da quando suo padre era morto e lei aveva trovato quel lavoretto da insegnante per sopravvivere.

Trina mangiò velocemente, l’incubo le aveva messo addosso un senso d’angoscia e si sarebbe calmata solo se avesse visto Edward cosa che sarebbe potuta accadere solo dopo le tre di quel pomeriggio cioè dopo che il suo fidanzato avesse finito di studiare.

 Quando finì di mangiare, per distrarsi decise di pensare a cosa regalare ad Edward per il suo 17° compleanno a cui mancava poco più di una settimana; la cosa la tenne impegnata per parecchio tempo e le permise di rilassarsi un po’ facendole momentaneamente dimenticar e le angosce di quella mattina così che quando arrivò vicino casa Masen a verso le tre e mezza era tutta allegra e frizzante.

Di fronte a casa Masen però si accorse che c’era qualcosa che non andava; ciò che vide d’avanti a casa di Edward le fece venire le lacrime agli occhi. C’era un’ambulanza assieme alla macchina nera del dottor Cullen. La cosa era strana, la signora Elisabeth Masen godeva di ottima salute, Trina cercò di pensare cosa potesse essere successo, forse qualcosa a Edward… timorosa bussò alla porta che le fu aperta non dalla cameriera come di solito ma dal dottor Cullen, bellissimo e biondissimo.

Trina aveva sempre avuto paura di quell uomo dal pallore spettrale, per quanto tutti lo giudicassero un benefattore lei sospettava che avesse qualche scheletro nell’armadio… insomma come poteva aver fatto a diventare un medico così quotato a poco più di trent’anni...

-Non può entrare signorina, la casa è in quarantena!- disse l’uomo con voce melodiosa.

 -Quarantena?- il viso e il cuore di Trina furono assaliti dal terrore, lo stomaco si chiuse in una morsa d’acciaio ma il suo cervello ancora non aveva capito.

-Ci sono due casi di Spagnola, dobbiamo portare la signora Masen e suo figlio in ospedale, la casa e la servitù devono restare in quarantena!- La notizia si abbattè su Trina come un treno quando finalmente il suo cervello realizzò cosa stesse succedendo, con gli occhi vitrei si lasciò scivolare lungo il muro esterno della casa.

Il dottore la guardò con tristezza e compassione ma senza capire chi fosse la giovane donna, con delicatezza provò ad alzarla e le chiese chi fosse. Trina dopo averguardato per un attimo infinito il dottore senza rispondere scappò via.

Smise di correre solo quando giunse a casa dove tra le braccia di sua madre si lasciò andare ad un pianto liberatorio

 -Oddio! Non ci credo, lo amo troppo non ce la faccio… non lo posso perdere!-

 _ Cosa è successo tesoro mio?- Chiese dolce sua madre

-Edward…- La frase che stava per pronunciare le morì in gola e lei fu sopraffatta da nuovi singhiozzi

 - Ti ha lasciata?- chiese dura la donna Trina scosse la testa- No no! Però non mi sposerà, non potrà mai più né amarmi né sposarmi- ululò la ragazza e poi sembrò non avere né più lacrime né fiato, riuscì’ a proferire solo un ultimo rantolo roco- Sta morendo…- Detto ciò, sopraffatta dalla disperazione perse i sensi e non sentì più nulla.




Ringrazio chi ha letto e commentato... vi giuro che la prossima volta vi rispondo, a proposito il prossimo sarà l'ultimo capitolo, spero che questo vi piaccia, è un po' triste ma infondo si sapeva che andava a finire così, ed deve diventare vampiro per incontrare la nostra amata Bella no?

Kiss Frida

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Capitolo 5
*** Il lieto fine di Trina ***


2 febbraio 1918.

Quella data era stata la fine e l'inizio di tutto.

In quel giorno Catrina aveva saputo da sua madre che in mattinata era morta Elisabeth Masen e dopo poche ore suo figlio Edward l'aveva seguita.

Il dolore aveva seppellito Trina che per parecchi giorni dopo la notizie rimase confinata nella sua stanza senza mangiare nè uscire, gemendo sul letto e lamentandosi del suo amore poerduto.

Poi dopo molti giorni o forse pochi chissà la giovene aveva deciso di uscire dal suo limbo e di ricominciare a vivere, infondo lo doveva ad Edward, Edward che tanto la amava e che  avrebbe voluto che lei continuasse la sua vita.

Dunque Trina decise di andare via da Chicago dove ormai si sentiva chiamare “Vedova del figlio del generale Masen” senza averlo mai sposato.

La scelta della città in cui ricominciare la sua vita era ricaduta sulla piccola cittadina nello stato di Washinton chiamata Forks.

Il motivo della scelta non lo aveva mai capito bene neanche lei, probabilmente era stato per via del cielo sempre nuvolo che si abbinava benissimo con ciò che lei aveva nel cuore.

Proprio come sua madre aveva trovato quasi subito un lavoro da insegnante e inoltre si era comprata una bella casetta da cui si poteva vedere il fiume.

Trina si ambientò benissimo nella nuova cittadina così diversa da Chicago che sembrava toccata appena dalla grande guerra e da tutti gli avvenimenti che avevano sconvolto il resto del mondo.

Quella piccola città che sembrava uscita da una favola era l'ideale per non pensare, per ricominciare.

Dopo poco tempo tutti nella città si affezionarono a Trina che dopo i primi giorni passati segregata in casa nel più nero sconforto, aveva ricominciato ad essere allegra e disponibile con tutti.

Ma la parte più brutta della giornata era  la notte, quando Edward tornava a farle visita nei sogni.

Pian piano però i sogni si fecero sporadici e dopo qualche tempo il cuore di Trina si aprì di nuovo

Lo sceriffo Benjamin Swan, molto più grande di lei, cominciò a farle una corte spietata.

Lo sceriffo era una persona tranquilla e buona, silenziosa e timida, profondamente diverso da Edward, ma Trina finì per affezionarsi a lui ed infine se ne innamorò, così dopo un paio d'anni dal suo arrivo a Forks convolò a nozze con lui.

Trina e Benjamin ebbero dei figli che a loro volta ne ebbero altri e così via.

La famiglia Swan non lasciò mai Forks e Trina morì felice e circondata da nipoti e pronipoti all'età di novant'anni, dieci anni dopo suo marito.

Il nipote preferito di Trina, Charlie figlio di suo figlio si era sposato da due mesi quando lei morì e aspettava con sua moglie Reneè la prima figlia che si sarebbe chiamata Bella.

Trina si spense serenamente nel cuore della notte, negli ultini istanti di vita ripensò alla sua vita a Chicago, un po' di nostalgia le avvolse il cuore quando ricordò il suo ragazzo dagli occhi smeraldini ma poi vide la sua vita presente, la sua splendida famiglia e ringraziò Nostro Signore perchè se anche non le aveva concesso Edward era stato davvero benevolo con lei.






Lady cat: Scusa il ritardeo, come vedi l'ultimo capitolo è arrivato, fammi sapere cosa ne pensi!
Uchiha_chan: Non so se la pillola si addolcisce con questo finale però come vedi abbiamo in comune la passione per le cose strambe! Che mi dici di questo finale? P.s. Perchè non mi aggiungi su msn così parliamo un po'?

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