Un magico Natale

di Tilly e Nica
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pensieri a confronto ***
Capitolo 2: *** Chiarimenti: Ryoga e Ukyo ***
Capitolo 3: *** "...i fraintendimenti continuano!" ***
Capitolo 4: *** "Un passo avanti e...tre indietro!" ***
Capitolo 5: *** "Buon Natale Ranma...Buon Natale Akane!" ***



Capitolo 1
*** Pensieri a confronto ***


Passano i giorni. Gli alberi ormai spogli e i primi fiocchi di neve, che scendono leggiadri attecchendosi al suolo, hanno segnato l'inizio dell'inverno e, con esso, l'arrivo del Natale.
Già...forse, questo Natale sarebbero cambiate tante cose, o almeno, è quello che spera il mio cuore, è ovvio.
Passeggiando per le vie di Nerima, in cerca di qualche regalo da fare alla mia famiglia, il freddo pungente non fa altro che imbattersi su di me, costringendomi a rifugiarmi ancora di più dentro al cappotto, per quanto possibile. Avverto le guance farsi rosse dal freddo ma, nonostante questo, mi sono prefissata che entro oggi avrei trovato i regali per tutti.
Fare i regali di Natale alla mia famiglia non era mai stato un problema, sapevo bene cosa regalare ad ognuno di loro...per mio padre e il sig. Genma, ad esempio, una bella bottiglia di sake di ottima qualità li avrebbe sicuramente resi felici, per Kasumi un nuovo set di mestoli con pentole e padelle nuove di zecca, è proprio quello che ci vuole per renderla felice, per Nabiki, un vestitino, abbastanza aderente e scollato, è il regalo più adatto.
E poi…poi, viene il regalo più difficile da fare, quello per Ranma.
Con lui, ho sempre avuto difficoltà nel trovare il regalo adatto. Qualche anno addietro, provai a fargli una sciarpa con le mie stesse mani e lui, anche se titubante all'idea di indossarla, alla fine l'accettò senza fare troppe storie ma ad essere onesta, quella sciarpa, era davvero raccapricciante. Quindi, quest'anno, vorrei trovare un regalo più adatto a lui.
Passeggiando osservo le vetrine dei negozi. Le luci colorate e le ghirlande al loro interno danno proprio aria di festa. Ma solo uno di questi mi attrae all'istante, quando, spalancando gli occhi noto qualcosa che mi lascia letteralmente a bocca aperta.
..." sarebbe bello regalare questo a Ranma, in effetti, sono due regali in uno" penso sospirando intensamente…
Soffermandomi più del dovuto, osservo quelle due sottili e semplici collane in oro bianco alle quali è appeso un ciondolo a forma di cuore da dividere poi in due. Classico regalo per chi è fidanzato...
Me ne innamoro all'istante, tanto che una commessa del negozio, abbastanza coraggiosa da uscire fuori con questo freddo, e senza neanche indossare un cappotto, mi invita ad entrare.
Imbarazzata più che mai, mi ritrovo ad osservare quelle collane più da vicino e, soprattutto, fisso incantata quel ciondolo con degli occhi che, forse, hanno preso la sua stessa forma...
A malincuore, ringrazio la commessa e dopo averle augurato di trascorrere un Buon Natale, me ne vado frustrata.
Mi ritrovo, di nuovo a passeggiare ma questa volta, con una stretta al petto che a malapena mi lascia respirare.
Non avendo più quell'euforia di prima, finisco per comprare i regali a tutti tranne che per lui.
Manca ancora una settimana, quindi, ho ancora del tempo per pensarci un po’ su...
 
Arrivata ormai a casa, non voglio farmi vedere con le buste contenenti i regali, così, decido di arrampicarmi sull'albero posto sul lato della casa per entrare dalla finestra della mia camera e poggiare le buste per terra. Il pensiero però è sempre rivolto a quelle collane…più che altro mi fanno riflettere sul mio rapporto con Ranma.
Dopo il matrimonio andato a monte, non abbiamo più parlato di quanto accaduto.
Non ho la più pallida idea di cosa gli passi per la testa e questo, è terribilmente frustrante.
Su cosa si basa il nostro rapporto? Se così si può definire…
Certo, è sempre pronto a proteggermi in qualsiasi circostanza e io, ho sempre avuto piena fiducia in lui, però, credo che questo non sia sufficiente a definirci una vera coppia.
Noi, cosa siamo? 
Al buio e seduta per terra con le spalle poggiate al letto, mi ritrovo per l’ennesima volta a sospirare passandomi una mano fra i capelli per poi avvicinare le ginocchia al petto e poggiarci sopra la testa. 
Perché deve essere così complicato? Perché non possiamo essere come tutti gli altri? 
Rifletto...
Forse, devo essere più gentile con lui, in fondo glielo devo...
Alzando il capo e guardando l'orologio, noto che si è già fatta ora di cena, così nascondendo i regali all'interno del mio armadio, mi decido a scendere.
Raggiunto il soggiorno, il suono della sua voce mi fa mancare un battito…è sempre così, la sua voce, il suo odore, il solo stargli accanto, mi provocava questa emozione ma, ovviamente, ho sempre provato con tutte le mie forze a non darlo a vedere. Adesso però, ogni giorno che passa, diventa sempre più difficile nascondere tutto ciò.
Sedendomi al suo fianco come ogni sera, consumo il mio pasto con calma cercando di nascondere agli altri la mia agitazione.
Tutti parlano dell'imminente festa, come organizzare e allestire il Dojo, chi invitare e così via...
E, a quelle parole, mi congelo all’istante rabbrividendo, al solo pensiero di trascorrere un altro Natale alle prese con quelle tre pazze scatenate, che finiranno sicuramente per trasformare tutto in un caos totale, solo per contendersi quello che in teoria dovrebbe essere il mio fidanzato. Tutto ciò mi da sui nervi.
Senza badarci, do un pugno sul tavolo facendo zittire tutti...
Dieci paia di occhi mi guardano come se davanti avessero una sorta di chissà quale strana creatura, ma la rabbia che provo per quelle tre oche giulive è tanta, troppa! Per causa loro, io e Ranma non abbiamo mai avuto la possibilità di stare soli, ogni volta che si presentava l'occasione, loro, erano sempre pronte a rovinare tutto...
Non fanno altro che stare sempre all'erta, spiando ogni nostro singolo movimento e sempre pronte ad intervenire per rovinare tutto.
No! 
Non voglio che succeda anche questo Natale! 
Vorrei semplicemente trascorrerlo in pace e serenità, almeno per una volta e...vorrei tanto che...tra noi, le cose cambiassero una volta per tutte.
Lasciando tutti ancora seduti, io e i miei pensieri, decidiamo di alzarci per andare a prendere una boccata d'aria.
Il luogo più adatto dove di sicuro non posso essere disturbata è sicuramente il tetto.
Un leggero strato di neve ha ricoperto le tegole, rendendole scivolose ma in questo momento l'unica cosa che voglio è starmene per conto mio.
Seduta ad accogliere i fiocchi di neve che scendono lenti dal cielo, chiudo gli occhi, facendo un altro grande sospiro...
D'improvviso, qualcosa di morbido e caldo mi porta ad aprirli. Una calda coperta mi copre interamente ma, non è questo a sorprendermi maggiormente, la cosa che più mi lascia senza fiato è che, sotto quel grande tessuto, c'è anche Ranma...
 
- stupida! Cosa ti è saltato in testa? Vuoi prenderti un raffreddore?? -  parlando a bassa voce e guardandomi abbastanza serio, posso scorgere nei suoi occhi una nota di preoccupazione...
 
- non chiamarmi stupida! Avevo solo bisogno di prendere un po’ d'aria e...grazie, per...per la coperta…- vicino, troppo vicino, eppure anche se agitata, allo stesso tempo mi sento bene, con lui, riesco a sentirmi viva!
 
- allora…perché te ne sei andata così? Cosa ti ha infastidito?- ecco! Questa era la domanda che avrei voluto non mi facesse...
Che fare? Dire la verità o continuare a mentire? 
Non ho idea di cosa rispondere ma una cosa è certa, più guardo quei suoi profondi occhi blu, più sento il cuore battere velocemente, tanto che sono ad un passo dal fiondarmi addosso a lui. Alla fine, però, non lo faccio perché la mia più grande paura mi blocca proprio ad un a passo dal compiere questa azione. 
Lui, quali sentimenti prova per me?
 
*****
 
Sbatto le palpebre perplesso. Si può sapere cosa diamine le prende?! Mi sta fissando così intensamente con quei profondi occhi color cioccolato che io, proprio, non posso fare a meno di pensare che ultimamente la mia fidanzata è davvero strana…
Capisco che dopo il mancato matrimonio le cose tra noi siano rimaste un po’, come dire…in sospeso - e il fatto di non aver mai parlato dell’accaduto, forse, ha soltanto complicato il rapporto tra noi - ma…
…”aspetta…cosa ho detto??!! La…la m…mia…”fidanzata”??”
Inclino la testa, ancora più confuso di prima, irrigidendomi di colpo, al pensiero di averla definita così, senza neanche pensarci e…il bisogno impellente di fuggire da questa situazione saltando su tutti i tetti di Nerima, come al solito, è tanto ma stranamente non lo faccio.
Sarà per quel suo sguardo magnetico che, solo adesso, noto imporporarsi appena, sarà perché avverto in qualche modo che anche lei è turbata dalle stesse emozioni che sto provando io adesso, sarà perché…sarà perché semplicemente non voglio.
Forse, dico forse, non voglio allontanarmi da lei…forse, e ripeto forse, sono salito fin quassù con la neve perché ho sentito una fitta la petto quando improvvisamente se n’è andata via e, poi, ero davvero preoccupato per lei.
Aaahhhhhhh!!!! Cosa sta succedendo a me adesso??!! Scuoto la testa, scompigliandomi i capelli quando sento di nuovo la sua voce.
 
- Ranma?! Che ti succede?? Non avrai mica la febbre?- ed ecco che accade tutto in un attimo, la sua mano sempre più vicina al mio viso, le sue esili dita che mi scostano la frangia e il suo tocco caldo, quasi bollente, sulla fronte…
 
- certo che no!!- le rispondo stizzito, non tanto per il gesto in sé ma per quello che ciò ha scatenato dentro di me…
 
Ammetto che, forse, ho un tantino esagerato ma sembra quasi che negli ultimi cinque minuti io abbia completamente perso ogni controllo sulle mie emozioni!
Di riflesso, aspettandomi una delle sue solite reazioni, mi sposto velocemente per incassare la sua furia ma ciò non avviene…
Sì, è decisamente strana e…triste?! Oh kami…ben fatto Ranma, sei venuto fin qui, armato di tutte le migliori intenzioni del mondo e, invece, guarda cos’hai combinato…sei stato solo capace di peggiorare la situazione.
Chi avrebbe mai immaginato che, raggiungerla sul tetto stasera, mi avrebbe provocato tutto questo subbuglio interiore…
Cerco di salvare il salvabile, provando a dire qualcosa di intelligente per interrompere questo imbarazzante silenzio ma sembra proprio che, in questo momento, io non ne sia capace e finisco inesorabilmente per dirle l’ennesima idiozia.
 
- mmm…io…scusa, non volevo essere brusco…ma…tu…tu non…NON hai risposto alla mia domanda, ecco!!- incrociando le braccia al petto, finisco nel peggiore dei modi la frase che per un attimo aveva avuto l’effetto desiderato, quello di farle ripoggiare lo sguardo su di me.
 
Ma è solo per una frazione di secondo perché poi la vedo rabbuiarsi ancora e questa volta la sua reazione non tarda ad arrivare.
 
- Ranma sei uno stupido!!!-
 
Scatta in piedi, con così tanta foga da allontanare la coperta non solo da se stessa ma anche dal sottoscritto. Le braccia lungo i fianchi, i pugni serrati e il fatto che stia tremando, sicuramente non per il freddo, non preannunciano niente di buono.
Mi preparo al peggio, questa volta l’ho fatta davvero grossa, sono sorpreso io stesso del mio comportamento. Inaspettatamente, però, non aggiunge altro e non so se questo sia un bene o un male. So solo che improvvisamente sono spinto dallo strano istinto di abbracciarla, rassicurarla dicendole che sì, sono uno stupido colossale e, soprattutto, ho tanta voglia di dirle ciò che in realtà provo per lei. Perché è arrivato il momento di ammetterlo, almeno a me stesso, ciò che ho sempre saputo e nascosto un po’ per paura e un po’ per orgoglio.
Come un flash, la mia mente ripercorre a ritroso questi ultimi mesi fino a quel maledetto giorno in Cina, quando credetti di averla persa per sempre. Allora, sembrava tutto così chiaro…non c’erano dubbi a riguardo, sconvolto e sconfitto nell’animo le urlai quel “ti amo” così forte dentro di me, che speravo davvero mi potesse sentire, che potesse tornare…viva. E lei si era svegliata veramente e, a quanto pare, aveva sentito perfettamente quella mia disperata dichiarazione, che ingenuamente credevo di aver solo pensato.
Ero felice, continuavo a piangere dallo spavento ma anche dalla felicità, poi, tornati a casa, tutto è tornato come prima. Fino ad ora, ho sempre pensato al lato positivo della cosa, in fondo eravamo tornati alla normalità e questo non poteva che essere rassicurante per le nostre assurde vite.
Solo adesso mi rendo conto di quanto mi sbagliassi…
Dopo quel tragico episodio, niente poteva e non doveva tornare come prima!
E io l’ho capito solo adesso.
Non che io mi ritenga un ragazzo poco sveglio, il mio intuito nelle arti marziali lo dimostra, ma oltre quello, a volte, mi rendo conto di esserne un po’ carente, soprattutto, se c’è Akane di mezzo. Già questo avrebbe dovuto farmi riflettere…quando si tratta di Akane il mio cervello va in tilt ed emozioni contrastanti si impadroniscono di me…“che sia questo l’amore?”…
Di certo quell’idiota di mio padre, ha pensato bene di tenermi all’oscuro sull’argomento, concentrandosi esclusivamente sul fattore “virilità” che, a suo dire, mal si sposa con sentimenti di questo tipo. E per uno che ha puntato l’intera vita del figlio su un matrimonio combinato è proprio il colmo…
Ma adesso basta. Se continuiamo così, rischio davvero di perderla per sempre. Forse sono ancora in tempo per cambiare le cose…per far evolvere il nostro rapporto.
Lei è sempre li davanti a me in silenzio mentre io, illuminato dai miei stessi pensieri, mi preparo convinto a mettere in pratica le mie stesse constatazioni. Cerco di avvicinarmi ma la vedo indietreggiare per poi passarmi di lato e oltrepassarmi più veloce che mai, nonostante le tegole ghiacciate ricoperte da un sottile strato di neve.
Per un attimo spiazzato dal gesto, mi ritrovo, poi, a serrare un pugno notando di sfuggita l’espressione del suo viso e quella lacrima birichina che, probabilmente, stava cercando di trattenere da tanto. E capisco allora il motivo della sua fuga. La conosco bene la mia Akane…e a questo pensiero non posso fare a meno di accennare un breve sorriso, presto sostituito da una stretta al cuore, immaginandola in camera sua a piangere per colpa mia.
 
- baka!! Hai intenzione di rimanere lì tutta la sera? Oppure vuoi davvero ammalarti?! Mio caro cognatino…- infagottata nel suo bel cappotto invernale, vedo Nabiki proprio sotto di me e dall’espressione beffarda che ha devo dedurre che ha assistito a parte della conversazione, se non tutta.
 
In effetti non ci avevo pensato che eravamo proprio in corrispondenza della piccola terrazza di legno, quando sono salito sul tetto per raggiungere Akane…
E cosa potevo aspettarmi dalla mia astuta cognata, se non questo…
 
- da quanto sei lì, Nabiki?!- le dico mentre con un rapido e agile balzo la raggiungo parandomi davanti.
 
- abbastanza da sapere che sei davvero uno stupido senza speranze…-
 
- hey!!! Guarda che io…- provo a spiegare, ma non me ne da il tempo e poi, che diavolo sto facendo, non devo di certo dare spiegazioni a lei…
 
- shhhh…visto che tra una settimana è Natale, mi sento generosa e ti aiuterò con Akane, per quanto mi è possibile ma al grosso ci dovrai pensare da solo, credi di esserne capace, Ranma?!- mi chiude la bocca con un dito mentre straparla come al solito con quella sua tipica aria furba e io so già dove vuole andare a parare…o almeno credo…
 
- si può sapere cosa stai farneticando?? Se è soltanto un modo per spillarmi altri soldi, iena che non sei altro, ti informo che sono al verde, perciò…- scanso la sua mano senza risultare troppo brusco,  urlandole però contro tutto il mio disappunto
 
- ma allora sei davvero baka, non dirmi che ti sei dimenticato del Natale?? I regali?? Del regalo ad Akane? E poi, non sono qui per chiederti soldi ma per aiutarti offrendoti un prestito…credo che farle il regalo giusto possa risolvere la bizzarra situazione in cui ti sei cacciato con la mia sorellina!-
 
Lo dice come se fosse ovvio e con un sorriso così grande e luminoso che potrebbe abbagliare tutto il Giappone. Però, in effetti, non ha tutti i torti! È anche vero che con i prestiti di Nabiki non si scherza e molti qui a Nerima ne sanno qualcosa…mi premo con tre dita lo spazio in mezzo agli occhi, alludendo chiaramente ai miei strambi amici.
 
- e dimmi…tu che ci guadagni??- cerco di smascherarla, evidentemente non riuscendoci…
 
- è ovvio no?! La felicità della mia sorellina…- sì, come no…
 
- se non ti fidi della tua generosa cognata, allora “buona fortuna” Ranma! Credo che ne avrai tanto bisogno…- odio quando fa così, ha la capacità di far arrendere tutti al suo volere con poche e semplici parole
 
- d’accordo, mi hai convinto! Qual è il piano…- incrocio le braccia al petto aspettando delucidazioni
 
- sei sordo per caso?? Ti ho detto che ti farò un generoso prestito ma il resto spetta a te…- controbatte portando le mani sui fianchi, visibilmente seccata
 
- ok, ok…- sbuffo anch’io, pensando che forse me ne pentirò
 
Allora la vedo sorridere soddisfatta e tirare fuori dalla tasca interna del cappotto il suo prezioso portafoglio, per poi sventolarmi davanti agli occhi un bel mazzetto di banconote.
 
- eccoti 20 mila yen…fanne buon uso, mi raccomando!-
 
Dopo avermi fatto l’occhiolino, si gira su se stessa e rientra in casa lasciandomi lì impalato con tutti quei soldi tra le mani.
Tornando in me, guardo il cielo ancora tempestato da quei piccoli fiocchi bianchi, come a fare un giuramento, mentre rafforzo la stretta su quelle banconote che a dire di Nabiki mi aiuteranno a mettere a posto la situazione incasinata con Akane. Magari è un po’ presuntuoso da parte mia, pensare che la situazione possa cambiare solo grazie ad un regalo, ma forse la mia cara cognatina ha voluto solo darmi il pretesto per poter spiegare alla mia fidanzata quello che provo per lei. La prenderò come una sfida…sì, devo assolutamente mettercela tutta.
 
*****
 
Entrando dalla finestra, mi tuffo letteralmente sul letto.
Non voglio piangere, ma non riesco a trattenermi.
Calde lacrime presto si presentano inumidendo anche il cuscino dove ho istintivamente sprofondato il mio viso, cercando di celare i singhiozzi dovuti al pianto. Per quanto mi sforzi non riesco a non piangere e, questo, mi fa stare davvero male.
Non riesco più a sopportare questa situazione, non tollero di dover stare male per uno “stupido” come lui.
Sì, Ranma! Tu, non sei altro che uno stupido! 
Come fai a non capire?!
Apro all'istante gli occhi, al solo pensiero del suo sguardo preoccupato e al gesto che...forse stava per compiere...sentendomi poi mancare un battito. Porto una mano al petto riflettendo attentamente...stava per abbracciarmi?? Non lo so, ma una cosa è certa, col carattere che mi ritrovo e questa diavolo di timidezza a negare che un mio pensiero possa diventare realtà, per l'ennesima volta sono fuggita, non trovando il coraggio di stare lì con lui e preferendo andar via, pur di non affrontare la circostanza creatasi.
Eppure, era proprio quello che volevo...
Stare da sola con lui, dare un senso a tutto questo, dare un senso a...noi.
Alzandomi lentamente e asciugandomi gli occhi con la manica della maglia che indosso, un sorriso ironico compare sul mio volto, mentre ascolto la mia coscienza...
 
"Akane, devi crescere, non sei più una bambina, devi assumerti le tue responsabilità e soprattutto non devi essere codarda. Trova il coraggio dentro di te, trova la forza di volontà, trova il coraggio di esprimere i tuoi sentimenti prima che sia troppo tardi, prima che qualcun'altra te lo porti via per sempre..."
 
Poi, osservando il nulla, penso anche di non aver risposto alla sua domanda...
Ma come avrei dovuto rispondergli??
Che al solo pensiero di dover trascorrere un altro Natale alle prese con quelle tre pazze pseudo-fidanzate che si ritrova, mi sale il sangue al cervello?!
Che vorrei trascorrere un Natale in santa pace con lui, senza dovermi preoccupare di essere spiata da qualche telecamera nascosta o aggredita da quei folli di pretendenti che ci ritroviamo?!
Che non ho nessuna intenzione di dividere il mio fidanzato con nessun'altra?!
Che...semplicemente, vorrei solo poter stare con il ragazzo che amo?!
Mancandomi il respiro a questo ultimo pensiero, avverto le guance imporporarsi incredibilmente.
Non troverò mai il coraggio di dirgli nessuna di queste ipotetiche risposte...
Sbuffo portando le mani in fronte sapendo già, con fare rassegnato, che purtroppo anche questo Natale mi toccherà passarlo come gli altri anni...
 
 
 
 
Carissimi lettori/rici siamo tornate!!!
Il richiamo natalizio ci ha risvegliato dal nostro lungo letargo e contagiate un po’ dall’aria di festa e un po’ dalla voglia di tornare a scrivere dei nostri amati baka, siamo ora pronte a proporvi una nuova, speriamo, emozionante storia!
Protagonisti indiscussi, ovviamente, Ranma, Akane e i loro sentimenti…tutto contornato dal magico sfondo del Natale. Ve lo abbiamo detto, ci siamo fatte contagiare, forse, un po’ troppo ma, a costo di sembrare banali, questo è quello che le nostri menti diaboliche hanno immaginato.
Vi anticipiamo però (e questo lo consideriamo un po’ come il nostro personalissimo regalo di Natale) che abbiamo già in cantiere un’altra idea, sempre a tema sentimentale ma un po’ più divertente! Questo per dirvi che non vi libererete così facilmente di noi!!!
Buona lettura e fateci sapere cosa ne pensate!
Ciao ciao da Tilly e Nica
 
 

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Capitolo 2
*** Chiarimenti: Ryoga e Ukyo ***


- Lanma amole, fai aaaaah…-
 
- no Ran-chan, prendi questo! Aaaaah…-
 
- Ah Ah Ah!!! Ranma caro, non stare a sentire quelle due povere insignificanti e inette ragazze! Vieni da me e ti farò assaggiare i migliori manicaretti di Natale!-
 
- i..io…veramente…- mi ritrovo a balbettare mentre sono strattonato da una parte all’altra come un pupazzo in mano a delle bambine che non hanno nessunissima intenzione di mollare la presa sul loro giocattolo preferito.
 
Ma, quando le ragazze intorno a me cominciano a combattere tra loro e allentare la presa, riesco finalmente a fuggire correndo più che posso verso qualsiasi destinazioni mi porti il più lontano da loro!
Nessuna meta sarà mai troppo lontana per sfuggire alle loro grinfie…
 
- aspetta Ran-chan…dove vai, non hai ancora finito di assaggiare la mia Okonomiyaki Christmas special!!!-
 
- Lanmaaaaa, non cledele di sfuggile così!!!-
 
- Ah Ah Ah!!!-
 
Maledizione! Lo sapevo…si sono accorte troppo presto della mia fuga e adesso mi ritrovo come sempre a correre tra i tetti della citta, rincorso da tre pazze che per prendermi farebbero qualsiasi cosa, anche scagliarmi contro qualche stramba arma cinese, spatole di ogni dimensione o qualsiasi attrezzo ginnico a disposizione.
 
- ahnf..ahnf...ahnf- corro e stranamente, nonostante la mia prestanza fisica, temprata dai lunghi allenamenti, sono già stanco e in preda al fiatone rallento il passo finendo inevitabilmente per accorciare le distanze da loro, che ormai mi stanno raggiungendo!
 
Mi giro di scatto, evitando una mini spatola che mi squarcia la maglia all’altezza della spalla e indietreggio piano piano per evitare il nastro rosso schioccato col solo obbiettivo di intrappolarmi le gambe…ma…
Qualcosa va storto…spicco un salto con le ultime forze rimaste per allontanarmi da li ma, circondato da miriadi di petali neri, non mi accorgo che sto in realtà per schiantarmi rovinosamente sulla palestra dei Tendo.
 
- ahi ahi ahiiii…-
 
L’impatto è tremendo mai, però, quanto la vista che mi si para davanti una volta che, rialzatomi a sedere e massaggiandomi la testa, riapro gli occhi…
Il tetto del dojo completamente distrutto, pezzi di legno sparpagliati ovunque e ammassati sulle splendide decorazioni ormai rovinate, che fino a qualche attimo prima adornavano e rendevano meno spoglio e formale l’ambiente. Ma più di ogni altra cosa, l’albero…lo splendido albero posto al centro della palestra completamente distrutto da…me!
Per tutti i Kami, proprio sull’albero dovevo andare a schiantarmi??!!!
Con lo sguardo cerco l’unica persona di cui mi importa veramente in quella sala gremita di gente e, a parte gli sguardi sbigottiti di parenti e amici e i ghigni compiaciuti delle pazze scatenate che hanno contribuito a tutto ciò, non vedo quello della mia fidanzata. Possibile che non sia stata presente??
Con un barlume di speranza, cerco di alzarmi ma come nella scena di un film all’improvviso la folla si dirada rivelando la figura di Akane che, rigida con le braccia lungo i fianchi e pugni chiusi, ha lo sguardo basso e sono sicuro, anche se nascosti dalla frangetta, gli occhi invasi dalle lacrime.
 
- ehm…Aka…Akane, non è colpa mia, io…io, stavo sfuggendo da lo…- non riesco a finire la frase perché improvvisamente il suo sguardo tagliente e triste mi incatena, provocandomi una stretta al petto inaspettata.
 
Con passo svelto e movenze rigide a grandi falcate mi raggiunge fermandosi a pochi passi da me…
 
- no, Ranma…non ci provare nemmeno a dare la colpa di tutto “questo” a loro! È tua la colpa…sì, del tuo essere sempre indeciso, perché se loro fanno così è perché tu glielo hai sempre permesso!!! Basta! Ne ho abbastanza, non voglio più avere niente a che fare con te…- la sua voce trema non so se più per la rabbia o per la delusione che vedo nei suoi occhi umidi
 
- ma io…Akanee aspetta!!- le urlo dietro nel momento in cui la vedo girarsi e allontanarsi per andarsene, ma con uno slancio riesco ad afferrarla per il braccio
 
- come al tuo solito non vuoi neanche starmi a sentire, eh?…salti sempre alle conclu… -
 
“…Ciaaff…”
 
“sdoing!!!”
 
- sì! Cosa??? Ahiiiii!!!!!- un dolore improvviso alla faccia mi scuote
 
Sudato a massaggiarmi la parte colpita, mi ritrovo nel mio letto mentre fuori albeggia appena.
Mi guardo intorno e capisco da dove proviene la causa del mio dolore…
 
- idiota di un padre, ma si può sapere cosa diavolo fai??-
 
- bo bo booo- nella sua maledetta forma di panda con sguardo minaccioso mi sventola in faccia il suo fidato cartello, un attimo fa fonte del mio male
 
- “ In-ve-ce di agi-tar-ti tanto nel so-nno, perché non vai da lei?”-  con non poco sforzo riesco a leggere la pessima scrittura di mio padre che risulta ancora più illeggibile quando è nella sua forma maledetta
 
- co…cosa vuoi dire, idiota?!-
 
Aspetta, sonno?? Quindi questo vuol dire che quello di poco fa era solo un sogno?? Fiuuuh…
Sollevato e con un peso in meno sul cuore, mi asciugo con il dorso della mano il sudore dalla fronte e ignorando completamente il gigantesco panda seduto di fianco a me, ringrazio i Kami che tutto ciò non sia stato che frutto della mia immaginazione.
 
- Eh eh eheeee…per fortuna! E poi non poteva che essere un sogno…quando mai…-
 
Un momento, in fondo è già successo…in più di un occasione…non mi riferisco solo all’ultimo Natale ma ripensandoci ogni qualvolta siamo riuniti per qualche occasione particolare, io finisco sempre, anche se indirettamente, per rovinare tutto a causa di Shan-pu, Ukyo e Kodachi!
E ogni volta il risultato è sempre lo stesso…deludere Akane!
No! Io non voglio che succeda ancora, non voglio più farla arrabbiare, almeno per questo, e non voglio più vederla piangere perché io non sono abbastanza determinato nel voler essere chiaro con le altre mie “fidanzate”.
Una smorfia spontanea mi fa corrucciare la bocca al solo pensiero di aver anche solo ipoteticamente immaginato i loro nomi vicino al termine “fidanzata”.
No, assolutamente è un immagine che voglio immediatamente cancellare dalla mia testa e senza neanche accorgermene mi ritrovo a scuotere il capo mentre con le mani mi arruffo i capelli già spettinati dal sonno.
 
“sba-doing!!!”
 
- ahiiiii!!!- un altro colpo di cartello mi colpisce questa volta da dietro, in piena nuca
 
- la vuoi piantare??!-
 
- bo, bo boboooo “Smet-tila di fare ca-sino, voglio dormire! Figlio in-gra-to”-
 
- ok, ok, ho capito!!!- massaggiandomi la parte colpita mi alzo dal futon e mi dirigo verso la porta della nostra stanza
 
Ormai sono sveglio e dopo il sogno appena fatto non riuscirei comunque a riprendere sonno. Dopo le riflessioni di ieri e gli incoraggiamenti inaspettati di quella iena di Nabiki ero così contento quando sono andato a dormire che non ho minimamente pensato che, anche se oggi avessi trovato il regalo giusto per Akane e nonostante tutti i miei sforzi per farle capire i miei reali sentimenti, sarebbe stato tutto inutile se alla fine quello che succede ogni volta si ripeterà ancora, proprio come ho sognato.
Devo assolutamente risolvere anche questa cosa…sì, e per farlo c’è solo un modo!
È arrivato il momento di parlare con loro. Devo mettere in chiaro le cose una volta per tutte!
Non so se ci riuscirò ma devo tentare…credo che almeno con una di loro di avere più probabilità di riuscita, o meglio che sia più semplice in quanto la conosco da più tempo. Sì, posso iniziare da Ukyo, la mia amica d’infanzia…sono sicuro che se sono abbastanza chiaro e uso le parole giuste almeno lei mi starà a sentire. Con le altre due la situazione è più complicata, tralasciando Kodachi che è davvero matta da legare, con Shan-pu non sarà per niente una passeggiata! Mi darà filo da torcere ne sono sicuro, ma lo devo fare, ci devo riuscire per la felicità di Akane.
Non voglio che lei debba passare anche questo Natale nel caos più totale!
Voglio che questa volta sia tutto diverso!
Questa volta voglio regalarle un magico Natale!
 
 
Oltrepassando il portone di casa Tendo inizio a correre più in fretta che posso. Nonostante sia ancora molto presto, non ho assolutamente voglia di perdere tempo. E poi, come mi hanno prontamente ricordato Kasumi e Nabiki durante la mia veloce colazione, avevo promesso ad Akane qualche giorno fa di aiutarla con gli addobbi, perciò non voglio fare tardi, rischiando di farla arrabbiare più di quanto non sia già.
Talmente sono concentrato non mi accorgo neanche del freddo pungente, se non per il fumo che esce fuori dalla mia bocca. Nella mia testa adesso si fanno spazio solo due pensieri, o meglio due obbiettivi…
Prima cosa, cercare il regalo per Akane! Poi…poi passare all’Ucchan e parlare alla mia migliore amica! Al pensiero deglutisco sonoramente pensando alle parole più giuste da usare, convincenti e, soprattutto, chiare sperando che alla fine capisca e non mi odi per quello che le dirò.
In un attimo che a me è sembrato un’eternità arrivo finalmente nel centro di Nerima, dove le strade, ormai addobbate a festa, sono contornate da miriadi di negozi pronti a essere presi d’assalto dagli acquisti natalizi più sfrenati. Con poca convinzione, perché non abituato a questo tipo di situazione, ma con tanta determinazione mi accingo anch’io a fare la mia parte in questo turbinio chiamato shopping natalizio.
Man mano che passo da un negozio all’altro senza trovare minimamente quello che cerco però, la mia determinazione sembra esaurirsi e con essa la fiducia che avevo riposto nella buona riuscita dei miei propositi per la giornata. Possibile che non riesca a trovare proprio niente di appropriato???
Sembra proprio di no…e quasi rassegnato, con sguardo basso continuo a camminare svogliato per le vie del centro con le mani in tasca e scalciando con i piedi qualcosa che in realtà non esiste.
Se avessi almeno qualche vaga idea su cosa cercare…
In effetti sono partito in quarta pensando, e sperando, che appena arrivato in città avrei trovato sicuramente qualcosa, che l’idea mi sarebbe piombata così dal cielo oppure che alla fine tra tutti i negozi ci sarei andato a sbattere contro senza voler..
 
- ahiiii!!!- sbalzato a terra in malo modo, mi ritrovo presto a pensare che oggi proprio non deve essere la mia giornata, basta pensare a come è iniziata…a colpi di cartello e adesso questo!
 
- Ranmaaaa!!! Preparati a morireeee…- questa voce mi suona familiare
 
Con un balzo degno del miglior artista marziale del Giappone mi metto in guardia, pregustando già lo scontro tra me e quel dannato suino. Si una bella sfida è proprio quello che mi ci vuole per sfogarmi e allentare un po’ i nervi.
 
- ah ah ah ah!!! Come sei prevedibile Ranma…- confuso guardo Ryoga davanti a me con un ghigno stampato in faccia
 
- su rilassati…stavo scherzando!! E poi, cos’è quel muso lungo che ti ritrovi??-
 
- ma ti va di scherzare, suino che non sei altro!- ci mancava solo lui a rovinarmi la giornata, se almeno avessimo iniziato la lotta la sua presenza avrebbe avuto un senso
 
- beh, allora??- da quando in qua Ryoga preferisce parlare piuttosto che attaccar briga
 
- beh…sto cercando…sto cercando…un regalo di Natale!- gli dico balbettando…e, soprattutto, perché glielo sto dicendo??
 
- per Akane, giusto?-
 
- sì! cioè no…cioè…forse…aspetta come fai a saperlo??- ancora più confuso mi avvicino sospettoso
 
- vedi, non credo che ci voglia un genio per capirlo e considerando lo stato di difficoltà in cui ti ho trovato non può altro che essere il regalo per lei, la persona che ami…- incrociando le braccia al petto sembra darsi arie di chi la sa davvero lunga
 
- co…cosa hai detto??- del tutto sorpreso, non provo neanche a smentirlo, dal momento che ho deciso di essere chiaro con le mie corteggiatrici perché non approfittarne e fare un discorsetto anche al il mio caro amico maiale, che sbava dietro la mia fidanzata…
 
- e su dai…cos’è quella faccia sorpresa?? Dopo quello che è successo in Cina poi…- mi guarda divertito e io non so se essere sollevato dal fatto che lo abbia capito da solo e dal risparmio di parole ed energie che ciò significa oppure irritato dall’aria divertita che ha messo su
 
- ehm, ehm…a proposito di questo, dato che ci siamo, vorrei essere chiaro su alcune cose…Akane è la mia fidanzata e ho intenzione di chiarirmi con lei e, soprattutto, con le “altre” per cui non sarò più tollerante con te, non ti permetterò più di avere certi atteggiamenti con lei quando sei P-chan e, cosa più importante, non ti permetterò ancora di dormire insieme a lei nel suo letto, hai capito??- fiero del mio discorso, lo guardo serio sperando di non replicarmi e doverla finire così, in modo da ritornare in fretta al mio obbiettivo principale, il regalo!
 
- ah ah aha!!! come se avessi altra scelta…sai dopo essere tornato dalla Cina e dopo il matrimonio andato a monte, che ammetto anche a causa mia, ho riflettuto molto sulla mia dolce Akane e…-
 
- Ryoga, attento a come parli! Ti ho appena detto di non…- lo aggredisco dopo aver sentito le parole “mia”, “dolce” e “Akane” tutte nella stessa frase
 
- brutto stupido mi vuoi far finire??!! Dicevo…ho riflettuto molto e, per quanto mi sforzi, per lei io sarò sempre e soltanto un caro amico che ogni tanto le porta qualche souvenir da chissà dove e anche se posso godere del suo affetto sotto forma di animale domestico, ciò non può bastarmi. Mi costa molto ammetterlo ma non potrò mai sperare di essere ricambiato e potermi avvicinare anche solo minimamente a quello che lei prova per un idiota come te! Questo, ormai, lo so bene…-
 
- …animale domestico?? Vorrai dire un maiale di nome e di fatto!!!- gli dico divertito e con aria di scherno, mascherando in realtà la commozione che le sue parole mi hanno suscitato
 
Per fortuna con Ryoga è andata bene, spero di avere la stessa fortuna anche con le altre, almeno con Ukyo!
 
- io sarò anche un maiale, come hai appena detto, ma tu sei una vera e propria donnicciola Ranma…non te ne accorgi ma stai cominciando ad avere atteggiamenti femminili anche quando sei nella tua forma maschile…-
 
Anche Ryoga prendendomi in giro, in realtà mi ha tacitamente fatto capire di essere contento del nostro chiarimento. Ma non saremmo noi se, anche senza motivi apparenti, non ci facessimo prendere da una bella zuffa, così senza neanche accorgercene ci ritroviamo a lottare senza sosta tra i passanti sconcertati, ignari del fatto che per noi tutto ciò equivale ad una stretta di mano.
Stiamo ancora saltando da una parte all’altra della via principale, impegnati in calci a mezz’aria e tecniche indiscriminate ormai non tanto segrete, quando un colpo ben assestato mando a tappeto il mio “avversario”.
 
- ah haaaa!!! Arrenditi Ryoga…non mi batterai mai!!- non faccio in tempo a compiacermi a lungo della mia vittoria che lo vedo scagliarsi verso di me urlando, una delle sue abili, e quanto mai terribili, tecniche
 
- Bakusai Tenketsuuuu!!!-
 
Io, ovviamente, riesco a schivarlo, indietreggiando con un balzo ma vengo fermato dal vetro di una vetrina di uno dei tanti negozi sparsi per la strada e convinto di essere io quello che questa volta finirà al tappeto mi paro il viso con le mani, per l’imminente esplosione che quell’irresponsabile causerà nel bel mezzo della strada. Ma niente di tutto ciò accade. Sto per abbassare la guardia quando un dolore allo stomaco mi fa accasciare improvvisamente a terra.
 
- adesso siamo pari Saotome!- afferma divertito, mostrando quei suoi bizzarri e appuntiti canini mentre si scrocchia le dita della mano con la quale mi ha appena assestato un bel pugno
 
Dopo qualche colpo di tosse causato dal micidiale destro appena ricevuto, mi rialzo più veloce che mai e prendendolo per il colletto della casacca gialla lo schianto senza cerimonie sulla stessa vetrina che aveva frenato la mia fuga.
 
- ma sei scemo ad usare la tecnica dell’esplosione qui??!! Siamo in città, in mezzo ad un sacco di gente, potevi combinare un disastro…qualcuno poteva rimanere feri..- mi blocco all’istante attirato da qualcosa alle spalle di Ryoga
 
- stavo scherzando, stavo scherzando…non avrei mai usa…ohi Ranma? Ranma?!- Ryoga sventola entrambe le mani davanti al mio viso cercando di attirare la mia attenzione che, ormai, è completamente attratta dall’oggetto esposto nel negozio davanti a noi.
 
Lasciando la presa su Ryoga mi accingo ad osservare con i palmi spiaccicati sul vetro il regalo che ho appena deciso di fare ad Akane. Sì, ho trovato il regalo adatto a lei, sono sicuro che questo sia appropriato e spero che le piacerà tanto quanto penso, perché in fondo la conosco bene la mia Akane.
 
-…è perfetto…- bisbiglio appena
 
- Ranma…si può sapere co..- Ryoga, ancora ignaro di quello che mi frulla in testa, è sempre più confuso e nel momento in cui mi si avvicina per chiedere spiegazioni si ritrova preso a tradimento, questa volta sul braccio
 
- forza Ryoga…entriamo!!!- senza mezzi termini lo trascino dentro al negozio in questione
 
Il nostro ingresso, poco discreto, viene annunciato dallo scampanellare della porta d’ingresso e come previsto veniamo presto raggiunti dalla commessa che con sguardo indecifrabile ci scruta per poi ridacchiare piano, sicuramente a causa del nostro aspetto trasandato a causa dello scontro.
 
- posso fare qualcosa per voi, ragazzi??- con un sorriso ormai accentuato la commessa si mette a nostra completa disposizione e io non la faccio attendere oltre
 
- sì, beh…vorrei vedere quelle collane in vetrina…quelle…quelle con lo stesso ciondolo a forma di cuore…- un po’ imbarazzato cerco di spiegare a quale oggetto mi sto riferendo senza sembrare un completo idiota
 
-  ah si, quelle con il ciondolo a forma di cuore da dividere, certamente! Aspettatemi pure qui, torno subito- cordialmente la commessa si dirige verso la vetrina mentre noi attendiamo li impalati come due perfetti idioti
 
- eh eh ehe, Saotome…non ti facevo così romantico sai?!- con gli occhi furbi ridotti a due fessure, il mio amico cerca di stuzzicarmi ancora ma tutto ciò che ottiene è solo il mio gomito in pieno petto e un…
 
- sta un po’ zitto tu!! Sta tornando…- a bassa voce lo ammonisco tornando a sorridere alla commessa, la quale ci raggiunge con l’oggetto tra le mani
 
- ecco qua!- dice compiaciuta appoggiandolo su un espositore con la base di velluto per farmelo osservare meglio e da più vicino
 
Più le guarde e più mi convinco che sia la scelta giusta. Non sono tipo da portare cose simili, io…però sono sicuro che è l’oggetto giusto per la mia situazione.
Sospiro felice di aver, almeno in parte, raggiunto uno degli scopi di oggi e senza rendermene conto inizio a sognare ad occhi aperti la possibile reazione di Akane alla vista del gioiello. Ancora imbambolato non mi accorgo che la commessa sta continuando a parlare fin quando le sue parole, accompagnate da una risatina divertita, ricatturano la mia completa attenzione.
 
- co..cosa?- non ho capito niente di quello che mi ha detto, ero totalmente distratto ad immaginare la reazione di Akane alla vista del regalo e, lo ammetto, anche sull’immagine del collo niveo della mia fidanzata impreziosito da una delle collane
 
- stavo dicendo che è molto strano…è già la seconda volta che mi chiedono di queste particolari collane!-
 
Nonostante la ragazza davanti a me stia sorridendo, non posso fare a meno di rabbuiarmi al pensiero che anche qualcun altro sia interessato allo stesso regalo che ho appena deciso di fare ad Akane, perciò, senza neanche preoccuparmi di chiedere il prezzo, comunico alla commessa la volontà di acquistare il gioiello.
 
- …lo prendo!- forse l’ho urlato un po’ troppo a giudicare dalle facce sorprese sia della commessa sia del suino al mio fianco
 
- Ranma, sei sicuro? Non hai neanche chiesto il prezzo…- mi fa notare Ryoga
 
- oh beh…eh ehe…giusto…- cerco di far finta di niente per non passare per lo stupido che in realtà sono e sperando allo stesso tempo che la cifra presto annunciata dalla commessa rientri nel budget “gentilmente” concesso da Nabiki 
 
- oh beh, entrambe le collane vengono 18 mila yen! Però mi pare di capire che si tratta di un regalo di Natale molto speciale per la tua fidanzata quindi se volessi aggiungere solo altri 2 mila yen possiamo far incidere i rispettivi nomi sul retro delle due metà dei cuori- la commessa sfodera il suo miglior sorriso, fiera del suggerimento appena dato mentre io, seppur all’inizio felice di sapere che ho esattamente la somma che mi serve, assumo tutte le sfumature di rosso possibili all'allusione appena fatta
 
La commessa continua a fissarmi divertita aspettando una risposta, mentre Ryoga sghignazza senza pudore e senza un briciolo di comprensione verso il suo amico in difficoltà. Ci vorrei vedere lui in una situazione come questa, anzi quante volte l’ho visto imbambolato e balbuziente nel solo gesto di consegnare un souvenir ad Akane. Per questo potrebbe essere più solidale e smetterla di prendermi in giro rendendo tutto questo ancora più imbarazzante, in fondo sto facendo cose che non sono abituato a fare e sul quale ho trovato coscienza solo da poco.
Prendendo le collane tra le mani e più serio che mai, accetto con gratitudine il suggerimento delle incisioni e indico i nomi alla commessa che meticolosamente annota sulla ricevuta d’acquisto.
Sono sicuro che Nabiki approverebbe questo dispendio di denaro, in fondo è stata proprio lei a dirmi che con il regalo giusto avrei potuto fare la differenza, avrei potuto risolvere in parte la quanto meno bizzarra situazione in cui mi sono cacciato con la mia fidanzata. E proprio mentre penso alla mia astuta cognata e ai suoi “spassionati” consigli, tiro fuori le banconote da portafoglio, accennando un sorriso divertito che solo io posso capire, vista la situazione.
Questa volta, dovrò sdebitarmi come si deve con la mia cara cognata…
Dopo averci fatto gli auguri per la festa imminente, la ragazza mi ricorda di passare il giorno indicato per ritirare il pacchetto.
Felice e con un peso in meno sul cuore, la ringrazio e insieme a Ryoga esco dal negozio, non prima di averle fatto gli auguri a nostra volta.
Ma la serenità sulla quale mi stavo crogiolando, così come è arrivata, improvvisamente viene spazzata via al pensiero che adesso un’ altra sfida mi aspetta.
Forse, adesso mi dovrò confrontare con una delle più dure battaglie che abbia dovuto affrontare. Affrontare una volta per tutte quelle tre furie che si considerano le mie fidanzate.
 
- Ranma, ehi Ranma, non sei felice di aver trovato il regalo ad Akane?? Perché adesso ti sei di nuovo incupito? Chi ti capisce è bravo…- ovviamente non ha capito che ancora non posso ritenermi sollevato
 
- già…vedi, adesso devo riuscire a parlare con loro. Devo riuscire a rendere speciale questo Natale ad Akane e per farlo devo mettere le cose in chiaro con le “altre”…non voglio che anche quest’anno il loro comportamento sconsiderato rovini la festa, il Dojo e la sua serenità- guadandolo dritto negli occhi cerco di far capire a Ryoga la situazione in cui mi sto per cacciare e dall’espressione che assume il suo viso capisco che ha compreso il mio turbamento
 
- ho capito…da chi pensi di iniziare?- mi chiede mettendomi una mano sulla spalla, forse per infondermi un po’ di coraggio
 
- Ukyo! Andrò prima da lei, penso che tra le tre, lei, sarà quella più comprensiva…-
 
 
Abbandonato ormai già da qualche minuto il centro della città, caratterizzato dal caos dello shopping natalizio più sfrenato, mi ritrovo a camminare nella strada che ospita il ristorante di Okonomiyaki della mia amica.
Sono fermo davanti all’entrata del piccolo locale, indugiando e fissando un po’ troppo a lungo quell’insegna che molte volte mi ha visto entrare impaziente, come il miglior cliente che un professionista dell’arte culinaria possa desiderare e tutto ciò che, invece, ho in mente adesso è che vorrei essere ovunque tranne che qui. Solitamente quando apro questa porta è per gustare una delle specialità della casa ma oggi, pensando alla situazione che presto dovrò affrontare, il cibo è proprio l’ultimo dei miei pensieri, anzi posso dire di avere lo stomaco chiuso dalla tensione.
Certo, se sono così agitato con Ukyo che è la mia amica d’infanzia, non oso pensare a quando dovrò affrontare l’amazzone cinese…forse lo scoglio più grande! Beh, forse il problema è proprio questo…
Ukyo è sempre stata una buona amica, la conosco da quando eravamo piccoli e anche se ero convinto fosse un maschio e per lungo tempo ci siamo persi di vista, ho un bel ricordo della nostra amicizia da bambini. Nonostante lei abbia più volte causato problemi a me e ad Akane – per non parlare delle innumerevoli volte in cui è stata responsabile, insieme alle altre, della distruzione del Dojo o della casa dei Tendo – io la considero ancora tale, perciò se provo questa sensazione di timore penso sia normale, non voglio perdere la sua amicizia.
Però devo assolutamente riuscirci, perché più di ogni altra cosa non voglio più commettere gli stessi errori del passato nei confronti di Akane e se non mi decido a sistemare questa situazione incasinata che la mia poca fermezza ha causato, rischio davvero di perderla per sempre.
Deciso e animato da nuovo coraggio, faccio scorrere la porta del ristorante con una determinazione che solo nei più duri combattimenti ho riservato.
 
- oh, Ran-chan!!! Sei tu?! Che bello, non ci speravo proprio che venissi oggi al locale…- tutta sorridente e fregandosene apparentemente degli altri clienti, la ragazza dietro al bancone si sbraccia come se fosse una bambina dell’asilo
 
- …ehm…già, vedi io…- maledizione! non è così che avevo intenzione di cominciare
 
- dai accomodati! Cosa ci fai lì impalato? Va…tutto bene, Ran-chan?- improvvisamente si fa più seria, guardandomi intensamente senza smettere di armeggiare con le piccole spatole sulla piastra incandescente
 
- eh? Si, si…- come un ebete e con una mano dietro la nuca, sorrido falsamente, decidendo di incamminarmi verso il bancone al quale poi mi accomodo seduto su uno degli sgabelli liberi
 
- allora?? C’è qualcosa che non va?? Non dirmi che hai di nuovo litigato con Akane??-
 
- si…no!...cioè, forse…io, in realtà…- oohhh al diavolo, avrei dovuto seguire il consiglio di quel suino di Ryoga e iniziare prima con Shan-pu o Kodachi e pensare di più e meglio alle parole da usare con la mia migliore amica…
 
Forse ho di nuovo commesso un errore…avrei dovuto immaginare che non sarebbe stato facile con lei…e io che ero convinto del contrario! Beh, ormai sono qui e non posso di certo tornare indietro senza averle detto quello che ho da dirle.
Prendendo tempo per cercare le parole adatte e formulare la prima frase di senso compiuto da quando sono entrato qui dentro, non mi accorgo che Ukyo ha ripreso a parlare a raffica ignorando la mia poca attenzione…
 
- …oh beh, non ci pensare…lo so quanto può essere fastidioso doverla sopportare sempre, ogni giorno…aaahh, ma non ti preoccupare, stavo giusto pensando che per questo Natale potremmo…si insomma…noi due potremmo passarlo insieme…da soli…io e te, come due veri fidanzati…che ne dici?- un po’ imbarazzata, ma allo stesso decisa mi spiattella davanti non solo l’Okonomiyaki special alle seppie, la mia preferita e che generalmente avrei ingurgitato senza tanti formalismi, ma anche il suo invito a passare il Natale insieme, a suo dire, soluzione a miei guai che ha in realtà il sapore di una proposta vera e propria…
 
Silenzio.
La vedo sbattere le palpebre confusa e in attesa di risposta, con ancora il piatto tra le mani, mentre io continuo a fissarla come in trance per poi metter su un’espressione accigliata. È successo di nuovo…sentire le sue parole e, soprattutto, il termine “fidanzati” associato a me e ad una ragazza diversa da Akane proprio non mi va giù!
Mando giù il groppo che ormai da tempo ho in gola e dopo un lungo sospiro che sembra infinito  inizio a parlare…e questa volta senza balbettare e senza alcun tentennamento.
 
- no, Ukyo…non passerò il Natale da solo con te! Potrai venire alla festa che si terrà alla palestra dei Tendo come tutti gli anni, questo non posso impedirtelo e ad essere onesto non voglio impedirtelo, anzi desidero sinceramente che tu sia presente come il resto dei nostri amici…perché è così che io ti considero, una mia amica, la più cara amica che ho, quella con cui ho condiviso l’infanzia, ma nulla più…- sollevato, sììì mi sento sollevato adesso che ho iniziato a parlarle con le idee ben chiare e il cuore in mano, ma non posso dire lo stesso della persona davanti a me a giudicare dai suoi occhi già annebbiati dalle prime lacrime
 
- Ra…Ran-chan…cosa vuoi dire…io non capisco- la sua voce trema e se non finisco il discorso in fretta, mettendo tutto bene in chiaro, non so se sarò in grado di continuare
 
-…vedi, se sono passato oggi è proprio per questo…dovevo parlarti, avevo bisogno di chiarire alcune cose che sto trascinando, ormai, da troppo tempo. Ho deciso che avrei fatto chiarezza con “voi” per il suo bene e anche per il mio…sai, finalmente ho capito che è arrivato il momento di essere onesti, prima di tutto con me stesso e poi con tutti gli altri. C’è sempre stata solo una fidanzata per me…e questa non sei né tu, né Shan-pu o Kodachi. L’ho capito dopo che l’ho quasi persa in Cina, ma in realtà dentro di me l’ho sempre saputo di provare sentimenti tanto forti solo per lei…Akane. Non l’ho mai voluto ammettere per orgoglio, per non mostrarmi debole o una femminuccia dal momento che già per metà lo sono a causa di quelle maledette sorgenti e se non ho mai fatto trasparire nulla e non ho mai fatto niente per allontanarvi non è stato perché non l’ho mai amata o abbia provato tale sentimento per una di voi, semplicemente non sono bravo a gestire questo tipo di situazioni. Ho deciso, però, che quest’anno le regalerò un vero Natale, passato in allegria e tranquillità senza scontri, inseguimenti e palestre distrutte…perché è lei la mia fidanzata ed è con lei che lo voglio passare-
 
Cerco di sorriderle dolcemente in modo da farle capire che, sì ho mandato a farsi friggere i suoi piani, ma che al di là di tutto per me è importante e che ha perso quello che credeva il suo fidanzato ma non il suo amico.
Aspetto una sua reazione, ma tutto ciò che ottengo è silenzio, almeno in principio. È rimasta immobile tutto il tempo mentre stavo parlando, non un movimento, non un accenno di parola a mostrare il suo stato d’animo fin troppo turbato. Ancora adesso è così, eccetto che per la testa abbassata, le mani tremanti, ancora a stringere quel piatto ormai freddo e piccole gocce salate che sfrigolano a contatto con la piastra rovente.
Mi dispiace davvero vederla così però…
 
- …perché?- un bisbiglio appena nella sua voce quasi rotta dal pianto
 
- uh?- pensavo di essere stato chiaro, per la miseria e adesso non credo di riuscire a trovare parole altrettanto convincenti…
 
- PERCHÉ??- questa volta il suo è un urlo disperato che porta tutti quanti all’interno del locale a voltarsi verso di noi…
 
E io per qualche secondo riacquisto la mia aria ebete non sapendo che cosa dirle…
 
-…perché lei e non me??! Io sono la fidanzata “carina”, io sono quella che devi sposare perché tuo padre ha rubato al mio il carretto degli Okonomiyaki, io sono quella brava a cucinare e a prendermi cura di te, io…io sono la tua fidanzataio…- sbattendo con violenza il piatto che fino a poco fa teneva ancora tra le mani, il suo ultimo e disperato tentativo di farmi cambiare idea si risolve con un Okonomiyaki alle seppie sparsa per tutto il bancone
 
- perché, dici?? Forse proprio perché lei non farebbe mai un discorso del genere!!! Forse perché lei, al di là della promessa fatta tra due perfetti imbecilli quali sono i nostri genitori non la userebbe mai come pretesto per farsi rivalere sulle altre…e, soprattutto, perché non ha mai avuto comportamenti scorretti o mai escogitato qualsivoglia macchinazione per ottenere quello che voleva fregandosene dei sentimenti degli altri! E se l’ho sempre snobbata sull’aspetto, dicendole che non è per niente carina e che ha il sex-appeal di un cetriolo è per non mostrare agli altri e, soprattutto, a lei quanto, in realtà, per me fosse vero il contrario! Sulla cucina, beh quello è un discorso a parte…lasciamo perdere…comunque non credo sia un fattore su cui basare i propri sentimenti!- arrabbiato e deluso con uno slancio a dir poco rumoroso mi alzo dallo sgabello sul quale ero seduto per dirigermi in fretta verso l’uscita del locale, ma le parole di Ukyo mi bloccano dal farlo
 
-…capisco…va bene, cioè…non va bene per niente! Però non posso farci niente, giusto? Non riuscirò mai a farti cambiare idea, vero? In fondo me lo aspettavo, prima o poi…in fondo l’ho sempre saputo che era lei quella che alla fine avresti scelto, solo che non ci volevo credere e mi sono aggrappata alla falsa speranza che un giorno, tu, ti saresti accorto anche di me! Che sciocca…sono stata! Ho sempre guardato dall’altra parte, quando ti affannavi per lei, nelle situazioni di pericolo in cui spesso si ritrovava, pensando che il tuo fosse solo un gesto di onore verso la famiglia che ti ha per lungo tempo ospitato…e nel frattempo pensavo “stupida Akane!” erede di una palestra di arti marziali, sempre pronta a farti volare sui cieli di Nerima ma quando la situazione lo richiede non è neanche in grado di difendersi da sola…intanto però, si guadagnava le tue premure e non per questioni di responsabilità, a quanto pare.-
 
- Ukyo…io…mi dispiace!- ritrovando quel poco di calma perduto, mi rimetto a sedere sullo sgabello di fronte a lei
 
- no! Non dirlo...mi farebbe stare ancora peggio. Non voglio essere compatita…è l’ultima cosa che vorrei e poi…anch’io ho una dignità che credi!!- mi sorride sinceramente anche se i suoi occhi sono gonfi e pieni di lacrime, così per stemperare la tensione accumulata le faccio una richiesta insolita non per me, ma per la situazione…
 
- ehi Ucchan…che dici, adesso la posso avere una delle tue buonissime Okonomiyaki special??- essermi tolto di dosso il peso della conversazione con la mia amica mi ha fatto venire fame e anche a costo di sembrare un insensibile, non voglio andarmene così lasciando lei in questo stato pietoso a cui io l’ho portata
 
- baaaka!!! Mmmm…solo se poi mi aiuti a portare di qua delle scatole che ho sul retro!- eccola la mia Ucchan, anche se ancora scossa e con gli occhi gonfi, sono felice che, almeno, non mi abbia mandato al diavolo
 
*****
 
Apro gli occhi lentamente per poi portare un braccio in fronte e sbuffare sonoramente…
Uffa! È già mattina, ciò significa che devo svegliare quel baka.
Con una malavoglia mortale, a fatica, esco dal mio caldo e morbido letto per recarmi in bagno.
Guardo il mio viso riflesso nello specchio.
Ho una faccia davvero orribile, dopo ieri sera, non ho chiuso occhio per tutta la notte e adesso mi tocca anche svegliare quel rammollito, fare colazione e cominciare ad addobbare il Dojo...
Dopo aver indossato una semplice tuta da ginnastica, esco dal bagno sbuffando ancora una volta, mi sa che andrò così per il resto della giornata.
Cammino lungo il corridoio con una lentezza pari a quella di una lumaca fino a quando arrivo davanti la porta della sua camera.
Faccio scorrere lentamente la porta e rimango al quanto sorpresa...
E Ranma, dov'è? Mi rendo conto dopo, di aver assunto una faccia da vera e propria scema quando capisco di essere rimasta fin troppo a lungo ad osservare quel letto disfatto...
Scendo giù in soggiorno e dopo aver dato il buongiorno a tutti quanti, noto che non è seduto a tavola. Sedendomi, afferro la mia ciotola di riso mentre Kasumi mi porge con gentilezza una tazza di tè calda e fumante. La guardo...lei è sempre cosi dolce e gentile, a volte, mi chiedo come può essere sempre così calma, così pacata.... probabilmente sarà un dono che le avrà tramandato nostra madre non ci sono dubbi. E mentre sto per terminare la colazione, mia sorella Nabiki con uno sguardo indagatore osserva ogni mio minimo movimento per poi attirare l'attenzione di tutti con...
 
- se stai cercando Ranma, sappi che è uscito stamattina presto-  finisce la frase con un sorrisetto che a mio dire non la racconta giusta.
 
- io non ho chiesto nulla e per quanto mi riguarda può fare ciò che vuole, neanche mi interessa saperlo- rispondo stizzita e fredda come il ghiaccio...
 
- Akane, non essere arrabbiata già di prima mattina, avrà avuto i suoi buoni motivi per non dirti nulla- lancio uno sguardo a mio padre e giuro che se potessi avere il dono di fulminare le persone con gli occhi, a quest'ora l'avrei ridotto in un mucchietto di cenere.
 
Senza proferire parola, poggio con poca eleganza la ciotola sul tavolo sentendo scricchiolare la porcellana, non ne sono certa ma forse l'ho rotta e infatti, appena la lascio andare, la vedo sgretolarsi in tanti minuscoli pezzettini...avverto un calore invadere le guance, se potessi osservare il mio viso di sicuro potrebbe fare concorrenza ad un pomodoro. Come se avessi ingoiato un bastone, mi alzo e a grandi falcate mi dirigo dritta al Dojo.
Ma vedi un po’ che mi tocca sentirmi dire...
Come se a me importasse cosa cavolo fa! E poi...guarda cos'ho combinato! Sempre per colpa di quel deficiente...già la colpa è solo sua!
Apro il ripostiglio e comincio a prendere i vari cartoni contenenti gli addobbi di Natale, ma è tutto inutile anche se sto provando a concentrarmi sul da farsi, la mente è sempre rivolta a quello scemo!
Ma che diamine, come faccio a fare un lavoro decente se non riesco minimamente a pensare ad altro? 
E va bene! Basta! Mi sono scocciata, gli addobbi possono anche aspettare, devo sapere dove si è andato a cacciare quello scansafatiche che oltretutto doveva anche darmi una mano.
Dimenticandomi di indossare il cappotto esco fuori e a dirla tutta, fa  proprio un freddo cane ma non me ne curo più di tanto, devo, anzi voglio sapere dov'è e giuro che appena lo vedo gliene dico quattro! 
Cammino senza sosta per le vie fredde, anzi gelide, della città affondando i miei poveri piedi in uno strato sottile di neve, in cerca di lui, ma niente...
Sono congelata dal freddo, tremo come una foglia, devo al più  presto cercare riparo se non voglio rischiare di morire assiderata. Mentre guardo le mie povere mani tremanti assumere uno strano colorito rossastro, annuso nell'aria un profumo invitante e alzando lo sguardo noto il ristorante di Ukyo proprio davanti a me, così, decido di entrare.
Aprendo la porta, la vedo dietro il suo bancone intenta a cucinare i suoi soliti okonomiyaki e non vorrei dire un’ assurdità ma da come mi sta guardando non sembra essere felice di vedermi.
 
- ciao Ukyo!- le dico avvicinandomi al bancone
 
- che ci fai qui?- risponde decisamente irritata...
 
- sbaglio o la mia presenza ti infastidisce??- le domando alzando un sopracciglio...
 
Mentre sta per aprire bocca e rispondermi, sento una voce provenire dal retro...
Una voce maschile per esattezza.
Non vorrei sbagliarmi ma sembra essere quella di...
Ranma?!
Ed ecco che me lo ritrovo davanti con delle scatole in mano...
Spalanco gli occhi e lui fa lo stesso. Tutto intorno a me sembra essere scomparso, non faccio più caso ad Ukyo, né ai suoi clienti seduti ai tavoli che parlano....i miei sensi sono tutti concentrati solo su di lui.
Rimaniamo a guardarci per qualche secondo senza proferire parola e quando vedo che posa le scatole per venirmi incontro, ecco che esco di corsa dal locale.
Corro senza mai fermarmi, che diavolo ci faceva li?! La stava aiutando? Ha preferito aiutare lei anziché aiutare me??? Mille domande tormentano la mia mente in cerca di qualche risposta.
Questa non gliela perdono! 
Come ho fatto ad essere così scema, non dovevo entrare da Ukyo.
Non voglio più saperne di lui! Mai più! Arrivata a casa, spalanco il portone e chiudendomi all'interno del Dojo, comincio a prendere gli addobbi ed appenderli a casaccio. Dopo un po’, mi fermo.
Cosa sto facendo...domando a me stessa...
È tutto inutile... Guardo il pasticcio che ho combinato e mi lascio cadere lentamente per terra portando le ginocchia al petto...
Ma che diavolo mi prende? Perché sto così male? Ho sempre detto che non m'importa di lui...allora perché ho questa stretta al petto?
D'improvviso lo soccorrere della porta mi fa sussultare e quando noto lui che mi sta fissando con aria preoccupata, non posso fare a meno di essere così tremendamente arrabbiata da guardarlo con sguardo omicida.
 
- Akane...non...non è come pensi!- agitando le mani in aria sembra essere quasi spaventato...
 
- non mi devi nessuna spiegazione, non mi interessa cosa fai o con chi vuoi passare il tuo tempo, ma fammi un favore, d'ora in poi non voglio avere più niente a che fare con te!- lo guardo così male che al momento l'unica cosa che vorrei fare e spedirlo all'altro capo del mondo
 
- hai...hai frainteso, cioè voglio dire....che che...- lo vedo grattarsi e scompigliarsi i capelli nervosamente come in cerca di qualche scusa...
 
- Ranma! Oggi dovevi aiutarmi con gli addobbi! E invece...hai preferito aiutare la tua dolce amichetta- dico arrabbiata mentre noto lui alzare gli occhi e fare una faccia alquanto disgustata mista ad incredulità quando osserva il casino che ho combinato...
 
- già! Da sola non sai fare altro che danni- sussurra appena portandosi una mano dietro la nuca, ed ecco che senza pensarci troppo, con un calcio lo spedisco fuori dal Dojo. 
 
- vai pure da Ukyo, io so cavarmela!- urlo come una vera e propria pazza senza un minimo di ritegno.
 
Sbattendo la porta, rimango sola, guardo tutto intorno a me, pensavo di trascorrere una giornata divertente e invece si è trasformata in una giornata orribile.
A questo punto, non mi va neanche di trascorrere questo Natale a casa...con lui, a guardarlo mentre quelle tre oche gli si strusciano addosso e lui senza un minimo di fegato che non riesce a respingerle...
Non voglio più vedere la sua brutta faccia per il resto della mia vita!
Che si scelga una di loro come fidanzata, io...non lo voglio più! 
 
 
 
 
Buon Sabato a tutti!!! 🤗
Prima di tutto ci tenevamo a scusarci con tutti voi, per questo enorme ritardo...
Avremmo tanto voluto terminare questa storia nel periodo delle feste, questa era la nostra idea iniziale e il nostro obbiettivo, ma sfortunatamente una serie di sfortunati eventi ci ha fatto slittare tutto fin da subito!
Una volta risolto, però, non ce la siamo sentite di abbandonarla e/o di lasciarla in sospeso così senza un degno continuo e, soprattutto, conclusione...quindi, anche se il Natale è passato già da un po’, la porteremo avanti! 
Scusateci anche per questo nostro essere, ormai, leggermente fuori tema😅
Comunque non sarà una storia lunga  perciò contiamo di finirla in tempi brevi (salvo imprevisti).
Parlando del capitolo...beh, come avrete sicuramente notato è decisamente lungo😅
Speriamo di non avervi annoiato!!!
Non ci dilunghiamo oltre, se non per ringraziare chi ci ha fatto sapere la sua nel capitolo precedente, chi ha messo la storia tra le seguite o preferite e anche chi ha solo speso parte del proprio tempo per leggerla! 😊😊😊
Aspettiamo con ansia la vostra opinione anche su questo secondo capitolo!
Ciao ciao da Tilly e Nica 😘
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 3
*** "...i fraintendimenti continuano!" ***


Mi giro e rigiro sotto le coperte, manco fossi una trottola per poi sbuffare come un treno a vapore.
Niente! Non riesco a prendere sonno e per di più non ho neanche cenato per colpa di quello stupido. Ma solo e soltanto per non guardare quella brutta faccia che si ritrova.
In tutto ciò, il brontolio del mio stomaco rimbomba per tutta la stanza, mi sa che è meglio andare a mangiare qualcosa...
A passo felpato scendo giù per le scale e una volta arrivata in cucina vedo sul tavolo la mia cena con accanto un biglietto...
 
" te l'ho messa da parte nel caso ti venga fame, Kasumi "
 
Accenno un sorriso per poi sedermi e finalmente riempire il mio stomaco.
Dopo aver terminato la cena, anche se ormai fredda, scrivendo un " grazie " sotto la frase di mia sorella, decido di tornare in camera. Passando da davanti alla sua camera mi soffermo solo un secondo...
E...sono davvero tentata di dare una sbirciatina, ma, quando mi rendo conto del gesto che sto per compiere, mi blocco all'istante, imprecando contro me stessa...
Ma che diavolo mi è venuto in mente?
Rientro di corsa all'interno della mia stanza e quasi come a volermi nascondere dall'imbarazzo che ho provato, al solo pensiero di guardarlo mentre dorme, mi infilo sotto le coperte avvertendo un calore invadere le mie guance...
Che stupida che sono...magari starà anche sognando quella gatta morta di Ukyo....
Ormai decisa a prendere sonno e dopo aver dato mentalmente del maniaco pervertito al diretto interessato, chiudo gli occhi e la mente si annulla completamente...
 
 
Un suono ovattato comincia a disturbare il magnifico sogno che sto facendo. Provo a strizzare gli occhi e a far finta di niente continuando a dormire, fino a quando, ormai sveglia, mi rendo conto che la mia sveglia sta suonando già da un pezzo...
Mi sbatto una mano in faccia esasperata, avrò dormito si è no tre ore...
Perché?  Perché???  
Domando a me stessa portando entrambe le mani a coprirmi il viso...
È colpa sua! Solo e soltanto sua! 
Lui è la causa del perché ieri sera non ho cenato in orario...
Lui è la causa del mio non riuscire a prendere sonno...
Impreco senza sosta come una furia scatenata...
Lui, è la causa del mio stare male...
Senza rendermene conto, esce dalle labbra questa frase che...lascia sorpresa anche me...
Con lo sguardo puntato al soffitto, tiro un lungo, lunghissimo sospiro per poi decidere, a malincuore che è già ora di alzarmi... 
Devo ancora comprargli il regalo, anche se... l'unica cosa che vorrei regalargli in questo momento  è un volo diretto sulla Luna, usando uno dei miei calci micidiali. Un viaggio di sola andata, così da non aver più niente a che fare con lui.
Inaspettatamente un sorriso compare sul mio viso, anche se ancora arrabbiata, ogni volta che penso a lui, inevitabilmente lo faccio…
Entrando in bagno giusto per fare una doccia e indossare un jeans accompagnato da un caldo maglioncino bianco, mi guardo allo specchio...
Sono proprio una scema...
Ormai pronta, raggiungo il resto della famiglia giù in soggiorno, anche oggi non è seduto a tavola...
Che sia andato di nuovo da lei?
Al solo pensiero avverto la rabbia impadronirsi sempre di più...
Oppure, forse, non si è ancora svegliato?! 
Con mille punti interrogativi sulla testa,  cerco in tutti i modi di far finta di niente e una volta seduta a tavola provo a fare colazione...
 
- mi dispiace per te, ma Ranma anche oggi è uscito presto, mi chiedo come mai...Tu ne sai qualcosa Akane?- con gli occhi ridotti a due fessure e un mezzo sorriso stampato sul volto, Nabiki mi guarda come a volermi stuzzicare solo per il gusto di farlo...
 
Ovviamente, dovevo aspettarmi una delle sue solite battutine che per ovvi motivi, mi ha chiuso letteralmente la fame...
Avverto la pressione salire a dismisura e mentre sto per risponderle...
 
- Akane, Nabiki, se avete terminato, dovreste venire un momento con me- Kasumi con una espressione insolita, ci fa cenno di seguirla....
 
Arrivate dentro la sua camera, con un cenno della mano, ci invita a sederci sul suo letto...
 
- ho deciso di fare una riunione tra sorelle, e...Nabiki, metti da parte solo per un attimo il tuo atteggiamento punzecchioso nei confronti di Akane perché, è una cosa seria...- 
 
Non l'ho mai vista così e Nabiki dopo averle fatto cenno col capo l'affianca.
Mi ritrovo da sola, seduta sul letto con le mie due sorelle di fronte a guardarmi come se avessero davanti una causa persa...
 
- ma si può sapere che vi prende?- chiedo sbattendo le palpebre...
 
- Akane è ora di smetterla con queste assurde scenate! Ormai è chiaro a tutti che sei innamorata di Ranma! E poi, se vi decideste a mettervi insieme una volta per tutte, con i miei scatti fotografici, pensa quanti fior di quattrini potrei ricavare...- le parole di Nabiki, e la sua espressione sognate...mi colpiscono come un treno in piena corsa...
 
- ma che...- riesco a malapena a dire..
 
- Nabiki non è così che devi parlarle...- Kasumi le rivolge per la prima volta uno sguardo truce, mentre io, seduta, con il viso basso e le mani strette a pugni sulle gambe, sento che sto per esplodere da un momento all'altro, quando invece... un calore sulle  mani, mi porta ad alzare lo sguardo, vedendo mia sorella maggiore, inginocchiata di fronte a me...
 
- Akane, non voglio che ti arrabbi né tanto meno uscirtene con una delle tue solite sfuriate. Ti sarei grata se ascoltassi cosa ho da dirti senza interrompermi- mi guarda con quei suoi occhi così dolci che io non posso far altro che annuire restando in silenzio...
 
- ormai sei grande, ne hai passate davvero tante, hai dovuto anche affrontare un matrimonio che poi per strane ragioni non è andato a buon fine, ma quello che sto cercando di farti capire e che...puoi negare al mondo intero, puoi negarlo a tutti, ma...non puoi più negare a te stessa i sentimenti che ti legano a Ranma-
 
- non fraintendere le mie parole, non voglio vedere mia sorella sbandierare i suoi sentimenti come fanno quelle tre strane ragazze, però quello che vorrei è che facessi una volta per tutte chiarezza con te stessa perché se continui a respingerlo, Ranma potrebbe stancarsi e decidere di frequentare qualche altra ragazza...è chiaro a tutti il legame che vi lega. Lui è sempre pronto a proteggerti in qualsiasi circostanza, è sempre lì, per te, quando hai bisogno...e....ha anche detto di amarti, quando ha rischiato di perderti...quindi, prova a mettere da parte il tuo lato aggressivo dettato solo dall'orgoglio e prova per favore, almeno per una volta, a ragionare col cuore,  prima che...sia troppo tardi...io ho sempre pensato che dovevate sbrigarvela voi due, ma non mi va più di vedere te stare male per lui è lui stare male per te...e posso assicurarti che ieri sera, a tavola, Ranma aveva davvero una brutta cera. Poche volte l'ho visto così e ogni volta è stato sempre per qualche vostro brutto litigio. Certo, magari anche lui dovrà mettersi d'impegno e piantarla con tutte queste pretendenti che gli gironzolano intorno...ma...di una cosa sono sicura...quando ti guarda...i suoi occhi dicono quello che il cuore e la mente sono incapaci di esprimere e non preoccuparti per quelle tre folli...lui...ha occhi solo per te, nel suo cuore c'è spazio solo per una persona...e... quella persona, sei tu Akane.
Quindi, cerca di avere più pazienza con lui e vedrai che solo insieme sarete felici- con tutta la dolcezza del mondo, Kasumi terminato il suo discorso mi abbraccia ed io avverto un emozione così grande che inevitabilmente scoppio a piangere...
 
Come fa ad essere così...
Lei, che non parla mai, che sembra essere sempre nel suo mondo, ha capito tutto...
 
- Kasumi, ammetto che mi hai stupito - intervenendo anche Nabiki, la vediamo avvicinarsi per poi stringerci in un grande abbraccio fraterno...
 
- Akane, Kasumi ha ragione, il tempo dei bambini immaturi è finito, ora, devi cominciare a fare sul serio!- ed ecco che facendomi l'occhiolino e alzando un pugno per aria...Nabiki, inevitabilmente riesce a farmi ridere...
 
- d'accordo...cosa dovrei fare?- dico arrendendomi all'evidenza, in un sussurro imbarazzato...
 
- vai a comprargli il regalo visto che ormai mancano solo tre giorni a Natale e poi...poi cerca di fare la pace con lui e magari chissà, con la magia del Natale tutto può succedere - Kasumi facendomi un gran sorriso e una carezza sulla guancia, mi sorride...
 
- da oggi proverò a cambiare questo mio essere aggressiva nei suoi confronti...ma per quanto riguarda il regalo...non ho proprio idea di cosa potergli fare...- dico in preda allo sconforto...
 
Non posso prendere quelle collane, non so che reazione potrebbe avere lui al solo pensiero di indossare una cosa del genere...
Potrebbe anche ridermi in faccia o guardarmi sbalordito o addirittura scappare via a gambe levate...
 
Vabbè, qualcosa troverò....
 
Dopo aver ringraziato le mie sorelle ed essere uscita fuori, cammino senza sosta in cerca del suo regalo...
Guardo ogni singolo negozio ma non riesco a trovare qualcosa che mi colpisce...
Fino a quando, soffermandomi in quella vetrina dove avevo visto le collane, noto, che non ci sono più.  
Abbasso lo sguardo....mi piacevano davvero tanto...beh! Pazienza...
Entrando e dando un occhiata, grazie anche all'aiuto della commessa, mi blocco su un bracciale...
In caucciù con un Dragone in argento...
 
- questo bracciale mi ricorda tanto lui- sussurro...
 
Devo ammettere che è davvero molto bello...
 
- vuole acquistarlo?- la ragazza mi guarda sorridendo oserei dire con un pizzico di malizia...
 
Rossa in viso più che mai e dopo aver tentennato giusto un pochino...decido di acquistarlo.
 
Uscita dal negozio, faccio  un grande sospiro di sollievo, non mi sembra ancora vero di essere riuscita a trovare un regalo adatto a lui. Adesso non mi resta che fare la pace e poi dargli questo bracciale...
E mentre percorro la strada verso il parco, per godere di un po’ d'aria fresca, rifletto senza sosta a tutto quello che mi ha detto Kasumi...
Quando...
Avvertendo una minaccia alle mie spalle, faccio in tempo a fare un salto e a scansare quella matta di Shan-pu in groppa alla sua bici...
 
- ma sei matta per caso?!- le urlo guardandola truce...
 
- non ho tempo da peldele con te...- senza aggiungere altro la vedo allontanarsi e subito dopo ecco che vedo Ranma inseguirla come un matto...
 
Comincio a correre senza perderli di vista.
Ma perché è lui ad inseguire lei? 
Nascondendomi dietro un muro li vedo...
Shan-pu, entra dentro al suo ristorante e Ranma entra subito dopo...
Ma si può sapere che cavolo gli è preso?
Che stia facendo il cascamorto?
E se...Happosai per vendicarsi di qualcosa  gli ha fatto una sorta di maleficio e Ranma adesso è diventato un maniaco? 
Oh no! Non posso crederci! Non...non può essere vero!
Quasi stritolando il povero pacchetto che mi ritrovo tra le mani, decido,  questa volta, di non entrare e andare dritta a casa...
Un'altra volta, con mille punti interrogativi sulla testa, seguiti da tanti dubbi e perplessità....
 
*****
 
Maledizione!!! Guarda in che situazione mi sono andato a cacciare...
Certo in questi giorni il mondo si è messo a girare proprio al contrario.
Dovevo aspettarmelo dagli insoliti eventi di due giorni fa. Io che mi decido a fare sul serio con Akane, Ryoga, il mio migliore amico innamorato perso della mia fidanzata, che senza opporre resistenza accetta la situazione e, soprattutto, riuscire a chiarire con la mia amica d’infanzia nonché mia accanita corteggiatrice, Ukyo.
Ma questa, ad essere onesto, proprio mi mancava!
Correndo, come se avessi il peggiore dei nemici alle calcagna, sorrido amaramente pensando alla bizzarra situazione in cui mi trovo, o meglio in cui quella pazza di Shan-Pu mi ha costretto.
La verità è che, almeno questa volta, non sto scappando…non è assolutamente una di quelle classiche e ormai scontate situazioni in cui mi ritrovo a fuggire da lei.
No. Questa volta è tutto al contrario e quella che fugge da me è lei ed io quello che la sta inseguendo.
Sì. È decisamente strano. Credo che sia la prima volta…
Certo è già capitato in passato, per le ragioni più o meno strampalate in cui lei finiva sempre, mio malgrado, per coinvolgermi…dal recuperare qualche pozione miracolosa in grado di “curare” la mia maledizione o antidoto per risolvere problemi causati sempre a me o ad Akane.
Questa volta è diverso. Questa volta non ci sono pillole, shampoo o polverine magiche in ballo. Questa volta la sto rincorrendo perché lo voglio, perché ho bisogno di parlare con lei seriamente, anche se, sinceramente, ancora non so da che parte iniziare.
Ho pensato e ripensato decine, anzi no, centinaia di volte al discorso da farle, come iniziare e i punti su cui premere per farle capire chiaramente una volta per tutte come stanno le cose.
Ma niente!
Due giorni, da quando ho parlato con Ukyo, passati con l’ansia e l’angoscia a cercare parole che, forse, non saranno mai abbastanza efficaci con lei, finendo per rimandare l’inevitabile con il solo risultato di aver perso tempo prezioso.
Cosa che mi ero ripromesso di non fare mai più.
Il fatto è che…beh, odio ammetterlo anche solo a me stesso ma ho paura.
So che qualsiasi cosa le dirò, lei non capirà o farà finta di non capire, continuando quindi a perseguitarmi o nella peggiore delle ipotesi, finendo per dare la colpa ad Akane. Di questo ho paura, perché tra tutte loro, lei è sicuramente quella più pericolosa, quella che senza scrupoli finirebbe per rifarsela su Akane.
Kodachi, lei…beh è una matta fuori dal comune, sempre pronta ad avvelenare il prossimo con i suoi cocktail soporiferi ma non l’ho mai reputata veramente pericolosa. E il fatto che sia fuori dal Giappone insieme a Kuno mi ha davvero fatto tirare un sospiro di sollievo.
 
“Il padroncino e la padroncina non sono in casa…sono in vacanza alle Hawaii con il signor Kuno.”
 
Così mi ha detto Sasuke il giorno che, deciso e determinato come mai prima d’ora, mi sono recato alla residenza Kuno, pronto a replicare ad entrambi il discorso del giorno prima fatto all’Ucchan.
Insomma, un problema in meno…questo è quello a cui ho pensato li per li. Un problema che è stato però solo rimandato e con il quale dovrò fare i conti appena, entrambi, faranno ritorno a casa.
Adesso però comincio ad averne abbastanza di questa corsa all’inseguimento del gatto col topo…
 
- maledizione Shan-pu…vuoi fermati?!!- saltando da un tetto all’altro, cerco disperatamente di raggiungerla, determinato a fermarla anche con la forza se necessario
 
- plendimi, se ci liesci…- sta chiaramente giocando o forse ha capito, non so come, i miei propositi e sta prendendo le distanze per non dover ascoltare ciò che ho da dirle
 
- dannata!!! Non ho tempo per questi giochetti…- le urlo dietro, emettendo del fumo dalla bocca per via del freddo che in questo momento non credo di sentire ed è, infatti, l’ultimo dei miei pensieri
 
Sto davvero cominciando a perdere la pazienza e quando penso di aver accorciato almeno un po’ le distanze tra noi, la vedo entrare nel suo ristorante come una furia.
Non mi piace, no, questa situazione non mi piace per niente. Che sia una trappola?? Che sia stato tutto un modo per attirarmi li per poi stregarmi con qualche altra sua diavoleria, spalleggiata da quella vecchia mummia che si ritrova per bisnonna??
Non lo so, ma non ho altra scelta se non entrare. Almeno li, bene o male avrò modo di finire il discorso che ho cercato di formulare senza successo appena l’ho incontrata per strada.
 
- Shan-pu!- la richiamo quasi urlando, una volta entrato al Neko Hatten
 
Ma non ho neanche il tempo di mettere a fuoco l’interno del locale che me la ritrovo spalmata addosso con le sue braccia intorno al collo in una morsa dalla quale a fatica riesco a liberarmi
 
- smettila! E ascoltami…dobbiamo parlare, che tu lo voglia o no!- la rimprovero, spintonandola lontano da me
 
- oh! Futuro marito…che espressione seria che hai! Sei finalmente venuto a prenderti le tue responsabilità nei confronti della mia cara nipote?- perfetto, ci mancava Obaba a complicare la situazione
 
- no, vecchia…esattamente il contrario! Sono qui per farla finita con questa assurda storia! E con le vostre stupide idee antiquate…- bene, non era esattamente così che avevo immaginato di iniziare il discorso ma considerando che, con Ukyo, parlare facendomi guidare dall’istinto e, soprattutto, dal cuore ha funzionato…perché non provarci anche con loro?!
 
- cosa stai dicendo Lanma??? Non fare lo scemone…- cerca di avvicinarsi ancora con aria maliziosa, ma io non glielo permetto
 
- non ci provare! Hai capito bene…è arrivato il momento che tu capisca che non ti sposerò mai! Che non ho nessuna responsabilità nei tuoi confronti, non solo perché è un’antica quanto stupida legge amazzone ad imporlo ma, soprattutto, perché non è con te che voglio passare il resto della mia vita. Per troppo tempo ho lasciato in sospeso questa cosa perché incapace di gestirla o per semplice orgoglio ma la verità è che - e penso tu lo abbia già capito da sola come Ryoga - io amo Akane e non riesco ad immaginare la mia esistenza se non con lei- tutto d’un fiato e senza esitare un attimo le sputo in faccia il succo del discorso mentre la guardo con aria quasi di sfida, con l’intento di non farla minimamente replicare
 
Ma ovviamente, questo, non succede…
 
- non falmi lidele…quel maschiaccio, plivo di sex appeal che neanche è capace di cuocele del semplice liso bollito?! Non è che pel caso la lagazza violenta ti ha dlogato?? Ah ah ah…- controbatte con ironia, ridacchiando fastidiosamente come quell’invasata di Kodachi
 
Lo sapevo, sarà più dura del previsto ma se c’è una cosa che proprio non sopporto è il fatto che Shan-pu stia accusando la mia Akane di una colpa di cui non si è mai macchiata e che solitamente è sua prerogativa.
 
- non essere ridicola. Lo sai bene che Akane non scenderebbe mai a questi meschini trucchetti! Tu e le altre avete sempre cercato di costringermi con ogni mezzo a fare ciò che sapevate benissimo non avrei mai fatto di mia spontanea volontà. Akane non si è mai abbassata al vostro livello, lei non mi ha mai costretto a fare niente che io non volessi e…e…per il resto…ho sempre mentito! Ho sempre affermato il contrario di ciò che pensavo realmente, proprio perché non si capisse quanto in realtà lei mi piacesse e per la cucina, beh…sarei disposto a passare tutti i giorni col mal di stomaco pur di stare con lei- sull’ultima parte, sì, sono convinto ma questo non mi evita il brivido lungo la schiena al pensiero che potrebbe essere una visione realistica del futuro, dal momento che solo un miracolo potrebbe risolvere il suo “problema” con la cucina
 
- ma in fondo tu…cosa puoi saperne, ti stai aggrappando ad una stupida legge del tuo villaggio infischiandotene dei sentimenti altrui!- rincaro la dose
 
Odio farlo, ma forse è l’unico modo per farle capire…l’unico modo per farla veramente finita…
 
- futuro marito, io penso che…- nel frattempo Obaba cerca di intromettersi nella discussione ma irritato da quell’ appellativo che ormai non riesco più a tollerare la interrompo bruscamente
 
- non chiamarmi così!!! Te lo ripeto vecchia, stanne fuori…- con voce decisa l’ammonisco ritornando poi con lo sguardo sulla ragazza difronte a me
 
E così lo capisco, dalla sua espressione accigliata e dalla posa rigida, che ha capito che faccio sul serio ma al tempo stesso che ha qualche strana idea che, sono convinto, rispecchia la mia più grande paura.
Oooh no…so a cosa stai pensando e non te lo permetterò!
 
- ti avverto Shan-pu, se dovesse succedere qualcosa ad Akane non risponderò delle mie azioni anche se questo significasse mettere le mani addosso ad una ragazza! Non l’ho mai fatto e spero vivamente che tu non mi costringa a farlo…ma nel caso non saprei davvero come potrei reagire. Ovviamente, questo, vale anche per qualsiasi atto nei miei confronti o sabotaggio di feste e riunioni di famiglia. Voglio passare un Natale tranquillo e se ci tieni davvero a me come hai sempre affermato, il miglior regalo che puoi farmi è accettare i miei sentimenti e lasciarmi libero di stare con la mia unica e vera fidanzata, Akane!-
 
L’ho praticamente minacciata ma, a giudicare dal suo viso pallido e dai suoi occhi sgranati, penso che questa volta abbia capito che faccio sul serio.
Rimane stranamente in silenzio. Non l’ho mai vista così e non so se essere più sollevato o preoccupato per l’inusuale comportamento della ragazza che fino ad ora se ne era infischiata dei miei No.
Decido che è ora di andarmene, ma non prima di assicurarmi che abbia realmente recepito il messaggio.
 
-…so che Kasumi vi ha mandato l’invito per festeggiare la vigilia al Dojo…ed io…non posso impedirvi di partecipare, se accompagnate da buone intenzioni, è ovvio! Ma…provate solo a dare qualche fastidio a me, ad Akane o ai Tendo e ve la farò pagare!- le ultime parole prima di voltarmi e uscire chiudendo energicamente la porta scorrevole dietro di me
 
Tirando un forte sospiro di sollievo e potendo rilassare finalmente i muscoli finora contratti dalla tensione del momento, mi incammino verso casa. E non posso che domandare a me stesso se veramente sia finita.
Non posso crederci…posso davvero stare tranquillo?!
A giudicare da come l’ho lasciata, immobile e senza diritto di replica penso proprio di si…con lei forse era l’unico modo!
Adesso posso godermi questi ultimi tre giorni prima di…oddio al pensiero sono emozionato e impaurito.
Ehe eheee, forse adesso viene la parte più difficile…parlare con la mia fidanzata! Quella vera!
E so già, che anche questa non sarà un impresa facile. È così distante ultimamente e più infastidita del solito…e non credo che sia per quella discussione che abbiamo avuto sul tetto. C’è qualcos’altro che la tormenta? Possibile che sia ancora arrabbiata perché mi ha visto all’Ucchan quel giorno?
Sicuramente, quella stupida, avrà frainteso come suo solito…dovrò sistemare anche questo…
Perciò devo riflettere bene su come avvicinarmi…non voglio commettere errori!
Da questo dipende la nostra futura felicità.
 
 
 
Buondì a tutti😊
Come avrete già letto, abbiamo pubblicato anche il terzo capitolo...
In questa fase della storia, avvengono tanti  cambiamenti.
Troviamo un Ranma molto più riflessivo, Nabiki e Kasumi, da vere e proprie sorelle maggiori, cercare di dare conforto ad Akane e, soprattutto, spronarla sul da farsi e infine proprio quest'ultima, sempre più piena di dubbi e incertezze....
Diciamo che i fraintendimenti non mancano mai ma,  si sa, fanno parte della loro vita quotidiana.
Detto questo, ci farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate.
Ci risentiamo al prossimo capitolo.
Buona giornata da Tilly e Nica.
 
 
 

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Capitolo 4
*** "Un passo avanti e...tre indietro!" ***


Non posso, non voglio assolutamente credere che quel vecchiaccio ha fatto una cosa del genere a Ranma.
Ancora oggi non riesco a dimenticare che, per colpa di quel dannato cerotto che io in persona gli avevo messo sul naso, se ne andava in giro a corteggiare chiunque portasse delle mutandine femminili... 
Adesso Happosai se la vedrà con me! 
Se prima ero preoccupata solo per quelle tre oche giulive, adesso lo sono ancor di più...
Qui, c'è il rischio di trovarmi dentro casa tutte le ragazze dell'intero quartiere! 
E per di più, giusto ora che gli ho anche comprato il regalo e che ho ammesso a me stessa e alle mie sorelle i sentimenti che provo per lui!
Una cosa del genere è inaccettabile! 
A grandi falcate, finalmente, raggiungo la mia abitazione e senza tener conto di nessuno, vado dritta in camera di quel porco maniaco pervertito...
Spalanco la porta trovandolo intento a stirare il suo prezioso bottino...
 
- senti un po’ tu! - con sguardo truce e tono alterato, mi rivolgo a quello che in teoria dovrebbe essere anche il mio maestro...
 
- dimmi mia dolce Akane, posso fare qualcosa per te?- senza far caso al mio stato d'animo, poggia il ferro da stiro per poi prendere in mano la sua pipa e annebbiare tutta la camera...
 
- non ho nessuna intenzione di trascorrere un Natale orribile, solo perché TU hai dato qualche strano intruglio a Ranma, per chissà quale tua vendetta, facendolo diventare il donnaiolo di tutta Tokyo - più arrabbiata che mai, continuo a fulminarlo con lo sguardo...
 
- Akanuccia, se devo essere onesto, io non ho fatto un bel niente a quel rammollito, ma, se quello che mi stai dicendo è vero, voglio a tutti i costi questo filtro magico che ha preso lui...così finalmente il mio sogno potrà  avverarsi!  Avrò tutte le donne ai miei piedi...ahahahah - pieno d'entusiasmo, scoppia a ridere ed io, invece, con volto basso e pugni stretti lungo i fianchi, scatto come una molla facendolo volare via dalla finestra...
 
Dopo aver ripreso fiato ed essermi resa conto che lui non è l'artefice dello strano comportamento di Ranma, decido di scendere giù in soggiorno.
L'unica persona che può essere a conoscenza di una cosa simile, è solo quella succhia soldi di mia sorella.
A Nabiki, queste cose non sfuggono di certo e sicuramente lei è l'unica che potrà darmi delle risposte. Ammetto che non mi entusiasma affatto chiedere a lei, ma non ho altra scelta...
 
- Akane, che è successo al vecchio?- eccola che davanti alla tv, sgranocchiando un pacco di patatine, si accorge della mia presenza...
 
- Niente d'importante...Nabiki, voglio sapere cosa sta succedendo a Ranma, sono anche disposta a pagarti- le dico seria e decisa...
 
- sorellina, cosa vuoi che ne sappia io...- 
 
- avanti, tu sai sempre tutto, come puoi non sapere una cosa del genere?- le domando quasi con tono supplichevole...
 
- ma, scusa Akane, Ranma è il tuo fidanzato, dovresti essere tu a sapere se c'è qualcosa che non va...- mi guarda come dire...confusa...
 
- come non detto! Vuol dire che lo capirò da sola! - e con quest'ultima frase, faccio per uscire dal soggiorno, quando, ecco che mi ritrovo davanti il diretto interessato, più sereno che mai...
 
Sono sicura che dai miei occhi si intravedono fiamme, lo capisco dal terrore che è appena comparso sul suo viso...
 
- levati di torno!- gli dico dandogli una spallata per passare...
 
- ma che diamine ti prende?- mi chiede sembrando un allocco...
 
- cosa prende a me? Tu piuttosto! Che te ne vai in giro a fare il cascamorto con tutto il genere di sesso femminile!- 
 
- tu, sei completamente matta! Ma ti sei bevuta il cervello? Cos'è che farei io???- sembrando quasi sconvolto, continua a guardarmi male...
 
- sono stanca di tutta questa storia! Non ne posso più Ranma!  Se non ti sta bene la vita che conduci qui, sei libero di andartene e sceglierti tutte le fidanzate che vuoi! Io...non...- ecco che le parole mi muoiono in gola, non riesco a dirgli che non lo voglio più. Lui è l'unico ragazzo che abbia mai amato e anche se volessi dirglielo solo per rabbia, so per certo che  poi me ne pentirei....
 
Così, senza aggiungere altro, decido di salire su per le scale e chiudermi in camera. 
 
*****
 
Rimango a guardare interdetto quella che, in teoria, dovrebbe essere la mia vera fidanzata salire su per le scale come una furia, a dir poco inferocita.
Ma che accidenti le prende adesso? Perché ogni giorno è sempre più scontrosa? Una cosa è certa, io, a volte proprio non la capisco...
 
- non vorrei disturbarti, ma...che problemi ha Akane? - seduto al mio solito posto, domando confuso a Nabiki che mentre è occupata a divorarsi un pacco di patatine è letteralmente assorta da una di quelle serie tv strappa lacrime...
 
- ma che avete tutti quanti?? Vi sembro l'ufficio informazioni per caso???- mi lancia un’occhiataccia ma...me ne frego altamente...
 
- oh andiamo…ma se sei sempre stata tu quella a sapere tutto di tutti! Mi è sembrato scontato che tu sapessi cosa sta succedendo, no?! - le dico incrociando le braccia al petto leggermente piegato in avanti, aspettando una sua risposta...
 
- beh, perché invece di stare qui a perdere tempo con me, non vai tu stesso a chiederle cosa c'è che non va, cognatino?- controbatte guardandomi furba con gli occhi ridotti a due fessure...
 
Era ovvio che mi rispondesse così. E io che gliel’ho anche chiesto…sa tutto di tutti solo quando pare a lei!!!
Ci mancava pure questa a complicare la situazione già di per sé delicata. Se non risolvo al più presto questa atmosfera tesa che si è venuta a creare con Akane non avrò modo neanche di avvicinarmi a lei, figuriamoci passare un Natale sereno e…e…dichiararle i miei sentimenti.
Così, decido di lasciar perdere Nabiki e facendole un gesto annoiato con la mano, mi alzo e salgo di sopra con l’intenzione di seguire il consiglio della mia “cara” cognata.
Ammetto che non mi sento affatto tranquillo. L'idea di affrontarla un po’ mi spaventa, ma voglio sapere cosa c’è che non va e se si tratta ancora di quella storia con Ukyo, spiegarle che ha solo frainteso tutto, come suo solito...
Per un attimo sorrido, pensando che la mia Akane non cambierà mai…
Arrivato davanti alla porta della sua camera, mi faccio di nuovo serio…
Adesso l'unica cosa a dividerci è la porta della sua camera. Nell'incertezza se bussare o meno, mi ritrovo a tenere un pugno sospeso in aria come un vero e proprio deficiente. Faccio un lungo sospiro…speriamo di non peggiorare la situazione e finire a litigare come solo noi sappiamo fare.
Di solito, quando è così arrabbiata è decisamente meglio starle alla larga...
Mi fermo a riflettere giusto un momento...
 
"SBAMM" 
 
- Ahiiii…che male!!! Ma sei scemo?!- quel cretino di mio padre è sempre tra i piedi...giuro che uno di questi giorni, glielo faccio togliere io il vizio di colpirmi con i suoi stupidi cartelli
 
- bobo, bobobobobo?- che idiota…
 
- si può sapere che diavolo stai dicendo? Non ti capisco, imbecille!!-  porto una mano in fronte esasperato, aspettando che quell’ idiota di mio padre scriva sul suo cartello quello che stava cercando di dirmi un attimo prima...
 
“ invece di startene lì impalato come uno stupido, davanti alla porta della tua fidanzata, perché non bussi e passi del tempo con lei?”
 
- bobo...boboboooo- 
 
- questi non sono affari che ti riguardano e poi...quante volte te lo devo dire che Akane non è la mia fidanzata?! - mi tappo la bocca all'istante. Ma porca miseria...
 
Ancora devo farci l'abitudine a esternare ad alta voce quello che in realtà provo per lei...
Improvvisamente la porta si apre e la visione che mi si para davanti, è da film horror...
Mio padre scappa via lanciando i suoi preziosi cartelli per aria, mentre io, mi ritrovo completamente paralizzato nel vederla circondata dalla sua consueta aura rossa fuoco, i capelli per aria e uno sguardo da Oni che...se perdo anche solo un secondo in più del dovuto, mi sa che non arriverò alla sera di Natale...
Qualcosa mi dice che forse sarebbe meglio cercare di spiegarle...oppure no?!
 
- …Akane…io…!!!- le uniche parole che riesco a dire
 
NO! Meglio attuare la leggendaria tecnica finale segreta della Scuola di Arti marziali Indiscriminate Saotome…”La fuga a gambe levate!!!” 
 
 
 
Intanto alle Hawaii…
 
- coooosaaaa?! Sasuke perché non mi hai avvertito prima??-
 
“La prego di scusarmi padroncino ma…pensavo che lei e la padroncina, beh sì insomma…che avreste passato le feste di Natale con il Sig. Kuno, lì alla villa…”
 
- non dire sciocchezze!!! Non posso rifiutare l’invito della mia dolce Akane Tendo…-
 
“…signorino Tatewaki non vorrei deluderla ma, in realtà, è stata la signorina Kasumi a mandare l’invito per la vigilia di…”
 
- Sasuke!!! Prepara tutto per il mio imminente ritorno…-
 
- Ah ah ah ah!!!! Che succede fratello caro??-
 
- niente che ti possa interessare, stupida sorella…-
 
- Ah ah ah ah, dai qua!!! Sasuke, cosa succede???-
 
“…beh, vede signorina Kodachi, qualche giorno fa è arrivato l’invito per la festa di Natale che si terrà a casa dei Tendo e…”
 
- coooosaaaa?! Il mio adorato Ranma è venuto per invitarmi a passare il Natale con lui…Ah ah ah ah!!!! Tatewaaaaakiiii, fratello caro, cosa aspettavi a dirmelo??-
 
“…padroncina…ehm, in realtà, come ho già detto al padroncino, è stata la signorina Kasumi a mandare l’invito. Il signorino Ranma è venuto sì, ieri, ma voleva parlare con entrambi...gli ho riferito che voi eravate in vacanza con il sig. Kuno…”
 
- stupido di un servitore!!! Dovrei licenziarti per questo…perché non mi hai detto subito che il mio amato mi stava cercando??-
 
“…io…veramente stava cercando anche il signorino Tatewaki…”
 
- dannata sorella, restituiscimi subito quel telefono!!! E smettila di spargere petali di rose dappertutto!!! Pronto Sasuke…cos’è questa storia di Saotome???-
 
“…padroncino io…come stavo dicendo alla signorina Kodachi…vede, Ranma Saotome è passato dalla villa ieri, chiedeva di voi e…”
 
- ma certo, ho capito!!! Mi voleva portare un messaggio della ragazza con il codino…quel bocciolo di rosa vuole andare alla festa di Natale a casa dei Tendo con il sottoscritto, il tuono blu del liceo Furinkan!!! Huu huu huuu…beh, non posso deludere la mia amata e non posso deludere neanche quel candido fiore della mia Akane…-
 
“…signorino…”
 
- Sasuke! Prepara tutto per il mio imminente ritorno a casa!-
 
“SBONK”
 
- Ah ah ah ah…Sasuke! Prepara tutto per il mio imminente ritorno a casa!
 
“…pfuuuuhhh…si padroncini…come desiderate!”




Buon pomeriggio e buon Sabato a tutti 🤗
Chiediamo umilmente perdono per il “leggero” ritardo 😅 ma tra influenze e impegni vari non siamo riuscite ad aggiornare prima.
Quel che conta, però, è che alla fine ci siamo riuscite…
Questo capitolo, come avrete notato, è puramente di passaggio. Un piccolo intermezzo che prelude la fine. Ebbene sì, gente! Ci stiamo avvicinando alla conclusione di questa piccola idea che spero, anzi speriamo entrambe, sia stata per voi interessante da leggere.
Che altro dire…Akane è sempre più intollerante per cose che esistono solo, ahimè, nella sua testa. Ranma, invece, fa un passo avanti e tre indietro…ha convinto quasi tutti tranne la diretta interessata! Ma per questo ci sarà tempo…forse…
E infine loro…pensavate di scamparla, eh?? 😂😂😂 Anche Ranma pensava di avere un problema in meno a cui pensare per il momento e invece…Le loro assurdità riusciranno a rovinare i piani del baka? Chissà…!
Come sempre, volevamo ringraziare chi ha recensito, inserito la storia tra le seguite/preferite ma anche chi ha trovato un po’ di tempo per soffermarsi solo a leggere…grazie a tutti!
A questi ringraziamenti volevo (Tilly) aggiungerne un altro, molto speciale per me, nei confronti di una persona che con la sola “presenza” mi ha spronato e dato l’ispirazione giusta…GRAZIE infinite Oniichan!!! 😘😘😘
Bene, aspettiamo con ansia la vostra opinione anche su questo capitolo!
A presto da Tilly e Nica
 
 

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Capitolo 5
*** "Buon Natale Ranma...Buon Natale Akane!" ***


Eccomi qua...
All'interno della mia camera a guardare la mia immagine riflessa nello specchio come una scema...
Nabiki ha tanto insistito nel volere che indossassi un suo vestito, cosa che mi ha fatto infuriare non poco...ma poi, pensandoci...mi sono detta, perché no?! E adesso con questo abitino rosso, con scollo a barca, stretto in vita e corto fin sopra il ginocchio, devo ammettere che non sto affatto male...
Manca solo mezz'ora all'arrivo degli invitati...mi chiedo perché ogni volta dobbiamo tenere queste grandi feste, sapendo già a priori che succederà il vero caos.
Scuotendo leggermente il capo e portando una mano in fronte penso che, la mia famiglia non la capirò mai, c'è poco da fare...
È come se, in qualche modo, ci prendessero gusto ad infilarsi in certe situazioni! Capisco Nabiki, lei lo fa continuamente, solo per il gusto di farlo o per strapparci qualche yen con il ricatto ma gli altri…Kasumi…alla mia sorellona non posso dire niente, lei è così ingenuamente buona da sperare sempre per il meglio, ma questo non vale per quegli idioti di mio padre e del signor Genma. Loro sono davvero un caso a parte…
Sospiro amaramente…possibile che anche io, in fondo, sia uguale agli altri??
Nooo, macché vado a pensare…ridacchio tra me e me, scacciando questo ridicolo pensiero.
Poi, c’è “lui”. L’ho volutamente ignorato, perché sono ancora arrabbiata e tutte le volte che penso al baka io…beh, io…
Il pensiero improvvisamente si sposta al cassetto della scrivania e aprendolo lentamente, osservo quel piccolo pacchetto regalo. È l'unico che non ho messo sotto l'albero...
Che faccio?? Lo prendo e lo porto con me oppure lo lascio qui? Non so che fare...
Ed ecco che mi ritrovo a sbuffare....
Forse, sarebbe meglio lasciarlo qui, anche perché sapendo già cosa succederà, potrei perderlo...
E poi a questo punto non sono poi così convinta di volerglielo dare! Certo però, ormai l’ho comprato…
Ma si, gli dimostrerò che sono superiore a queste cose! Glielo darò alla fine della serata, penso sia la cosa migliore e poi comunque...non mi sembra il caso di darglielo davanti a tutti. A dire la verità, è anche perché voglio vedere come si comporta, se dovesse, infatti, fare il donnaiolo davanti la sottoscritta, giuro che glielo faccio ingoiare questo bracciale, compreso il pacchetto con tanto di fiocco rosso! 
Al solo pensiero, mi viene l'ansia, ma credo sia ora di raggiungere gli altri.
Scendo le scale notando la casa al buio, sono tutti all'interno del Dojo.
Sono convinta che anche a quattro isolati da qui, possano sentire le canzoni natalizie che ha messo mio padre con il suo fedele amico, sicuramente già in balia dell'alcool...
Faccio scorrere la porta e la visione che ho davanti mi lascia senza fiato...Kasumi ha sistemato tutti gli orrori che avevo messo mentre l'albero, in un angolo della palestra, è semplicemente spettacolare. Continuo a guardarmi intorno sbalordita, quando mi accorgo che sono tutti già qui, evidentemente avevano fretta di cominciare i festeggiamenti...e mentre mi faccio spazio tra gente che neanche conosco, eccolo! L’oggetto dei miei continui tormenti. Più bello che mai...con il suo pantalone nero ed un maglione bianco a collo alto...
Ammetto che è davvero...WoW...
Ad ogni passo, sono sempre più vicina a lui, come attirata da una calamita e...sento mancare il respiro. Le mie gambe sembrano muoversi da sole mentre tutto, intorno a me, scompare.
Esiste solo lui.
Ancora non mi ha visto, mi chiedo che faccia farà appena mi vedrà con questo vestito. E poi, ecco che i nostri sguardi s'incontrano ed io avverto il cuore schizzare in gola...
Mi sorride, perché dev'essere così maledettamente bello?! 
Lo detesto anche per questo, perché ha la capacità di mandarmi in confusione anche solo con un semplice, banale, strepitoso e meraviglioso sorriso.
Provo a mantenere la calma anche se...mi riesce alquanto difficile visto che il suo sguardo, solo per una frazione di secondo, mi è sembrato scendere fino alle mie gambe per poi risalire ad incrociare di nuovo il mio...
Lo sa che odio essere osservata, mi mette in imbarazzo, ma notando il suo viso, che al momento è paragonabile ad una rossa palla di Natale, penso che...
Un momento! Mi ha guardata dalla testa ai piedi e poi è arrossito...che abbia pensato...
Ma no! Mi ha sempre considerata una ragazza priva di fascino, rozza e violenta...come potrebbe mai pensare...
Che sciocca che sono...
Magari avrà caldo con quel maglione...
Si...penso sia questo...
 
- ci…ciao Akane - portando una mano dietro la testa mi sorride oserei dire...imbarazzato...
 
- ciao Ranma - rispondo titubante...
 
- visto che bel lavoro ha fatto Kasumi?!- 
 
- ammetto che è molto meglio del pasticcio che avevo combinato...- sorrido imbarazzata, sperando non commenti come al solito il mio senso estetico nel disporre le decorazioni
 
- senza dubbio!- risponde facendo una risatina, cosa che...mi porta ad un livello di irritazione quasi difficile da gestire...
 
- vuoi qualcosa da bere?- mi chiede girandosi i pollici...
 
Ma che gli prende stasera?
Non vorrà mica fare il cascamorto con me?
Happosai mi aveva assicurato di non avergli dato nessun intruglio, che lo abbia ricevuto da qualcun altro??
 
- sicuro di stare bene?- gli chiedo incrociando le braccia al petto e riducendo gli occhi a due minuscole fessure...
 
- certo! Perché?- risponde con naturalezza...
 
- mmmhh...niente...- 
 
- ti prendo un succo di frutta?- 
 
- si grazie- 
 
Si allontana giusto per andare al tavolo del buffet e mentre guardo la sua figura di spalle non posso far altro che pensare che…
C'è qualcosa di strano...Non mi convince…
 
- ciao Akane! - una voce alle mie spalle mi porta a distogliere lo sguardo...
 
- oh! Ciao Ryoga- rispondo sorridendo
 
- come va?- mi chiede facendo un sorriso...

- bene grazie- 
 
- ciao Akane, ciao Ryoga- ed ecco che con una mano alzata a mo’ di saluto, Ukyo si aggrega a noi...
 
Ryoga e Ukyo sembrano così strani, forse sarà l'aria del Natale, magari solo per questa sera hanno deciso di seppellire l'ascia di guerra...
Con non poca titubanza, li osservo, e mentre parliamo del più e del meno, Ranma ci raggiunge con due bicchieri tra le mani...
 
- ciao ragazzi!- dice dandomi nel frattempo il mio succo di frutta...
 
Ukyo per un attimo cambia espressione, il suo sguardo è diventato cupo ma Ryoga stranamente la invita a bere qualcosa ed ecco che senza farselo ripetere, lei, lo afferra per il braccio e se lo trascina verso il buffet...
 
- ma che hanno quei due, si può sapere??- dico sbattendo le palpebre 
 
- avranno capito che in fondo vanno d'accordo! - risponde il baka emettendo una risatina isterica...
 
- sarà...ma secondo me, qualcosa non quadra...- rispondo stranita...
 
Ma non ho tempo di soffermarmi a lungo su questo perché d'improvviso vediamo i nostri padri salire sul palco con in mano un microfono ed ecco che mi porto una mano in fronte immaginando cosa stanno per combinare...l'hanno montato apposta giusto per darsi delle arie, facendo strani giochi di prestigio e cose varie...
 
- Signori e Signore, grazie a tutti voi, speriamo che questa festa sia di vostro gradimento, auguri di Buon Nataleee- più ubriachi che mai, riescono a malapena a stare in piedi, mi chiedo come riusciranno a stare svegli per tutto il resto della serata...
 
Improvvisamente qualcosa, o meglio, qualcuno, attira la mia attenzione…
Che stupida sono stata a pensare che ci fossero già tutti, quando in realtà mancavano proprio loro…  Ovviamente, quale persona sana di mente poteva sperare che quella mummia rinsecchita di Obaba e quella vipera di Shan-pu potessero festeggiare il Natale da un’altra parte?!
Ma adesso il punto è un altro…
Per poco non mi casca la mascella appena noto il vestitino che indossa…in pieno stile cinese.
In raso, rosso con dei decori colore oro, corto fin troppo sopra il ginocchio per i miei gusti e con uno spacco che lascia ben poco all'immaginazione...
 
- ciao Lanma- con la sua sgradevole voce sensuale, si avvicina a lui, dedicando alla sottoscritta solo uno sguardo disgustato...
 
- c..ciao Shan-pu- risponde imbarazzato...
 
- visto com’è bella stasera mia nipote, "Ranma"?- Obaba con un sorrisetto sarcastico lo provoca ed io non posso fare a meno di controllare la pressione sanguigna...
 
- si...come sempre- risponde senza esitare ed io rimango a guardarlo a bocca aperta...
 
Come sarebbe a dire, come sempre??? È sempre stato uno stupido ma…non si era mai spinto fino a questo punto…fare apprezzamenti così, in maniera naturale…come se niente fosse!
Questo è troppo! Non posso sopportare una cosa del genere...
Non ha mai fatto altro che insultarmi, prendermi per un cetriolo privo di sex appeal e chi più ne ha più ne metta e adesso?! Alla domanda della vecchia lo sento rispondere "come sempre"??!!
Da dove viene tutta questa sua nonchalance??!!
Senza dire una parola decido di allontanarmi ma la sua presa sul mio braccio me lo impedisce...
 
- dove vai?- mi chiede guardandomi dritto negli occhi...
 
- non ho voglia di stare qui ad ascoltare i tuoi apprezzamenti su Shan-pu, se ti piace così tanto perché non te la prendi?!- ed ecco che a malo modo gli faccio lasciare la presa sul mio braccio, mentre io...mi dirigo fuori a prendere aria...
 
Sapevo che era sbagliato! Non dovevo partecipare a questa stupida festa! Dovevo starmene chiusa in camera, così da evitare queste assurdità! Da evitare questa morsa al petto…
 
- ma sei scema ad uscire fuori con questo freddo senza cappotto?!- ed eccolo che raggiungendomi mi guarda pure arrabbiato
 
- che t'importa! Non sono affari che ti riguardano…”come sempre”!- rispondo dandogli le spalle...
 
- la tua salute mi preoccupa invece, ma perché ti ostini a non capire?!- mi urla ed io a queste parole...sento mancarmi un battito...
 
- capire cosa?- gli domando infuriata...
 
- ca...capire... che...beh...si...ecco...- 
 
- mia dolce Akane Tendo, rifugiati tra le mie braccia e posati sul mio petto colmo d’amore per te…-
 
- …-
 
- la mia felicità è sovrastata soltanto dalla tua bellezza…mi hai aspettato tutto questo tempo qui fuori, al freddo. Solo il pensiero di una ragazza innamorata può valicare i principi del tempo e sconfiggere le notti gelide del rigido inverno. Adesso, però, ci penserò io a te, corri dal tuo amato- spalanco gli occhi, quando vediamo comparire Kuno con due mazzi di rose rosse...
 
- ah! ah! ah! Ranma caro, eccomi! Prendimi e stringimi fra le tue forti braccia- anche quella pazza sconsiderata di Kodachi ci si mette...
 
Perfetto adesso siamo davvero al completo…
 
- io non prendo proprio un bel niente!- risponde Ranma afferrandomi per mano e portandomi di nuovo dentro al Dojo...
 
- e no! Questa volta non mi sfuggirai, mio amato!- con il suo nastro, in mezzo a tutta la gente, Kodachi lo ha letteralmente intrappolato, mentre io mi preparo all'arrivo di quello stupido...
 
- fermati Kuno! Non ho nessuna intenzione di farmi abbracciare da te!- gli urlo infuriata
 
Il Dojo viene invaso da milioni di petali neri mentre Kuno con quei due mazzi di rose viene verso di me, Ryoga e Ukyo sembrano pronti ad attaccare, Shan-pu è alle prese con Kodachi per togliere Ranma dalla sua presa ed io...sconsolata osservo per l'ennesima volta lo stesso scenario di sempre.
È tutto come avevo immaginato…
È tutto un maledetto caos...
E poi, ecco che per la prima volta in vita mia vedo mia sorella Kasumi, con un mestolo tra le mani, accompagnata anche da Nabiki con sguardo truce, dirigersi verso di noi...
 
- fermi!- l'urlo di Kasumi rimbomba per tutto l'intero Dojo- 
 
- ho faticato tanto per organizzare questa festa e non sarete di certo voi a distruggere il mio lavoro come fate ogni anno- picchiettandosi il mestolo tra le mani, la guardiamo tutti sbalorditi...
 
- Kuno, muoviti, devo farti vedere una cosa- Nabiki senza esitare se lo prende sotto braccio...
 
- e tu, Ranma! Porta Akane in casa, avevi detto che dovevi farle vedere una cosa, no?! E cerca di darti una mossa!- Nabiki passando di fianco a noi si rivolge a Ranma con tono quasi minaccioso...
 
- Kodachi, so che sei un ottima cuoca ed ho bisogno del tuo aiuto, penserai dopo a Ranma e…Ukyo aiutami anche tu per favore...- con sguardo risoluto, ma stranamente rilassato, Kasumi le invita a seguirla e inaspettatamente, senza fare obiezioni, Kodachi lascia la presa per poi passarmi accanto...
 
- tua sorella quando vuole fa più paura di te!- e senza aggiungere altro, la seguono lasciando me e Ranma a bocca aperta...
 
- ma che sta succedendo?? È peggio degli altri anni...- dico affranta portando una mano in fronte...
 
- vieni con me- d'improvviso sento di nuovo la sua presa sulla mia mano, lasciandomi sorpresa e senza dire niente mi ritrovo a seguirlo...
 
Una volta entrati in casa, senza lasciare la sua mano, lo seguo su per le scale. Il mio cuore sembra impazzito, va così veloce che ho il terrore possa schizzarmi fuori dal petto in qualsiasi momento e non di certo perché il baka sta letteralmente correndo, rischiando di farmi inciampare. Dove vuole portarmi? Sposto lo sguardo dagli scalini al suo viso e lo vedo…agitato. Sì, sembra nervoso, ma perché? Non ci insegue più nessuno ormai, può anche rallentare…invece i suoi passi si fanno sempre più accelerati fino a quando, oltrepassando la mia stanza e quelle delle mie sorelle, arriviamo davanti la porta della sua camera…ed è allora che si ferma. 
Cosa vuole fare…non avrà per caso intenzione…
Per un attimo, il terrore che qualcuno possa davvero avergli somministrato qualche intruglio magico, in grado di sbloccare certi istinti, ritorna ad affacciarsi nella mia mente.
Rossa come un pomodoro maturo, cerco di respirare piano per ritrovare un minimo di calma…
 
 - ma che succede? E perché mi hai portato qui?- gli chiedo riuscendo ad intravede a malapena il suo viso, dato le luci spente del piano superiore...
 
- non so per quanto riusciranno a tenerli a bada, anche se...posso contare su Ryoga e Ukyo...- 
 
- ma di che parli?- oddio che abbia davvero intenzione di…
 
Senza rispondere, apre la porta della sua stanza ed io rimango a bocca aperta...
Dal tetto scendono delle splendide palline di Natale, in tutto il perimetro della stanza ci sono tante piccole candele accese ed al centro della stanza, per terra, una coperta con un piccolo pacchetto regalo...
 
- che...che significa?- dico in un sussurro, portando una mano al petto e cercando di nascondere il viso paonazzo causato scioccamente dai pensieri fatti poco prima
 
- ti ho fatto un piccolo regalo e....non...non mi andava di dartelo davanti a tutti ecco...- decisamente imbarazzato mi invita a sedermi sulla coperta...
 
- aspetta un attimo!- gli dico uscendo di corsa dalla sua stanza e rientrando poco dopo con in mano il regalo per lui...
 
- anch'io ti ho fatto un regalo e...stai tranquillo, questa volta ho preferito comprarlo anziché farlo con le mie mani- gli dico arrossendo leggermente...
 
- allora, io apro il tuo e tu il mio va bene?- mi chiede e non vorrei sbagliarmi ma da come si tortura le mani sembrerebbe nervoso...di nuovo!
 
Ecco perché era agitato…
 
- va bene- rispondo con il cuore in gola...
 
Rimango senza parole appena mi trovo tra le mani un piccolo cofanetto...
Sento le guance andare a fuoco, il cuore battere a mille, sto per andare nel panico più totale...
 
- avanti aprilo- in questo suo sussurro percepisco la sua ansia...
 
Lentamente apro la piccola scatolina trovandomi davanti agli occhi...quelle due collane che avevo visto poco tempo prima...
 
- ti…ti piace?- mi chiede incerto, mentre io continuo a guardare quel ciondolo e quelle due catenine avvertendo le lacrime pungermi gli occhi...
 
- se...se non ti piace possiamo sempre cambiarlo- si avvicina di più a me portando una mano dietro la nuca…
 
Senza dire niente, neanche una parola, lo abbraccio...
Provo a nascondere il viso poggiandomi sulla sua spalla per non fargli vedere le mie lacrime e lui piano...mi stringe.
Prima incerto, poi, in una stretta salda.
In ginocchio, dentro la sua stanza ci ritroviamo ad essere abbracciati e io, mai come adesso, mi sono sentita così bene...
 
- questo significa che ti piace?- mi chiede in un sussurro...
 
- certo che mi piace scemo- rispondo sorridendo...
 
Piano, mi allontana da lui...
Osservo le sue mani tremanti prendere il ciondolo e dividerlo in due per poi inserire metà cuore in una catenina, quando noto, che ha già messo il bracciale, forse ero troppo intenta ad osservare il suo regalo da neanche rendermi conto che lo aveva già messo al polso. Mi guarda come a volere il mio consenso e con un cenno del capo, lo invito ad allacciarla al mio collo mentre io...subito dopo, faccio lo stesso con lui.
 
- Ranma...questo cosa vuol dire?- gli chiedo perdendomi dentro quel suo sguardo così profondo...
 
- che per me l'unica vera fidanzata sei tu, lo sei sempre stata- mi risponde senza distogliere lo sguardo...
 
- Ra...Ranma- sussurro il suo nome mentre lo vedo avvicinarsi sempre più...
 
- non esiste altra ragazza al mondo per me- ed ecco che prendendomi il viso tra le mani avverto il suo respiro sul mio viso...
 
Chiudo gli occhi e...sulle labbra avverto un calore. Le sue...delicate, morbide...
Mi sta baciando ed io non posso far altro che ricambiare questo tanto sognato, atteso e desiderato...
nostro primo bacio.
 
- io credevo che tu…- sono così in estasi da non riuscire a formulare un concetto di senso compiuto e lui di nuovo riesce a sorprendermi
 
- lo so, quello che credevi…e come sempre hai frainteso tutto! Stavo solo cercando di mettere le cose a posto ed eliminare questioni lasciate per troppo tempo irrisolte…stavo solo cercando di regalarti un magico Natale…
 
- Buon Natale Akane- 
 
- Buon Natale Ranma- 
 
Poco dopo, in piedi, davanti alla finestra, osserviamo i fiocchi di neve scendere giù lenti e con questa magica atmosfera a farci da sfondo ci ritroviamo a stringerci, guardandoci negli occhi...
 
Solo una parola, in un sussurro, esce dalle nostre labbra...
 
- " ti amo"-
 
 
 
 
Eccoci qua… 🤗
Siamo arrivate alla conclusione di questa breve storia natalizia.
Ci siamo dilungate un po’ con i tempi, visto che Natale è già passato da un po’…ma ci tenevamo a finirla nonostante i molti impedimenti. Anche perché l’idea c’era e ci sembrava buona! Speriamo sia stata piacevole anche per voi da leggere, come lo è stato per noi scriverla. 😅 😅 😅
Fateci sapere quindi se vi è piaciuta!!
Che dire…alla fine, nonostante gli sforzi di Ranma, il caos c’è stato lo stesso anche se non ai livelli di sempre. Parlare a quattr’occhi con Ryoga, Ukyo e Shan-pu è servito certo ma nessuno poteva immaginare la comparsa dei Kuno, rientrati appositamente dalle Hawaii.
Akane, invece, aveva ipotizzato uno scenario del genere ma sicuramente non si sarebbe mai aspettata un finale simile…
Concludiamo ringraziando tutti quanti, chi ha recensito, inserito la storia tra le seguite e preferite e anche chi ha solo letto.
Come sempre ci siamo divertite davvero molto a scrivere insieme e, infatti, lo faremo ancora!
Qualche idea nelle nostre testoline c’è già…quindi ci leggerete molto presto! 😂
Un bacione da Tilly e Nica 😘
 

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