Salvate mio figlio

di JacopoCorazza
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Puntata 1 ***
Capitolo 2: *** Puntata 2 ***
Capitolo 3: *** Puntata 3 ***
Capitolo 4: *** Puntata 4 - ultima puntata ***



Capitolo 1
*** Puntata 1 ***


Puntata 1: Trama

Chieti ore 11:20
A scuola durante la ricreazione, Luca e Domenico con la complicità di altri due ragazzi rubano dalla tasca dello zaino di Marco, ragazzetto del primo liceo, il telefonino per poi rivenderlo e ricavarci dei soldi per comprarsi vestiti. No i due ragazzi non erano poveri di famiglia, anzi erano molto benestanti, facevano questo per hobby, quasi per noia. Mentre erano in azione i ragazzi vengono beccati in flagrante da Lorenzo, compagno di banco di Marco, i ragazzi non si erano accorti di lui. Lorenzo però preso dal panico scappa e urta accidentalmente un banco. Stava correndo verso la presidenza. Luca sentendo il rumore si affaccia insieme a Domenico e vede Lorenzo scappare. Subito ordina agli altri due ragazzi di inseguirlo “Prendetelo!” disse con aria furibonda. Mirko e Andrea raggiungono Lorenzo e lo immobilizzano, lo trascinano poi nel bagno. Arrivano così Luca e Domenico. Luca inizia ad intimidire Lorenzo con aria da bulletto, voleva evitare che quest’ultimo parlasse. Luca è il capogruppo, rappresentate d’istituto e tipo violento, ha 20 anni e fa il quinto superiore, si sente padrone di tutto. Tutti nel liceo temono lui e il suo gruppo. Quando passa ogni ragazzo abbassa lo sguardo. Domenico invece è meno irruento, più razionale. Le ragazze della scuola sono tutte innamorate di Luca, anche la ragazza che piace a Lorenzo. Il ragazzino rimasto da solo in bagno si lava il viso, non sa cosa fare. Arriva Marco migliore amico di Lorenzo e lo incita a sbrigarsi perché la professoressa stava ritornando in classe per ricominciare la lezione. Marco però nota qualcosa di strano nell’amico e quindi gli chiede se sta bene, se va tutto bene, avendo notato che a Lorenzo manca un bottone della camicia. Lorenzo rincuora l’amico sulla questione del bottone, gli dice che forse lo aveva perso prima. Durante la lezione, Marco cerca il telefono nella tasca dello zaino per controllare l’ora ma non lo trova e chiede a Lorenzo, quest’ultimo fa il vago ma si blocca, prende tempo e questo insospettisce Marco che crede sia uno scherzo dell’amico e quindi gli dice di restituirgli il telefono. Lorenzo dice di non saperne niente e il suono della campanella lo salva. Marco nota che Lorenzo è troppo strano, ma non fa in tempo a seguirlo, perché mentre mette apposto lo zaino il suo compagno di banco era già scappato via. Mentre torna a casa Lorenzo riflette a quanto successo oggi, ha una paura tremenda, le parole di Luca lo avevano terrorizzato. Il ragazzo arrivato davanti al cancello di casa, lo apre ed entra. Sua madre era in giardino che curava le piante e come ogni giorno chiede al figlio come fosse andata a scuola. Lorenzo dice che la giornata è andata bene, già il ragazzo aveva deciso di non parlare era troppo scioccato. Aveva paura di quel ragazzo di sei anni più grande di lui. Il ragazzo poi si dirige verso l’ingresso di casa. La madre lascia stare le piante, si pulisce le mani nel grembiule che indossava e segue il figlio. Paola apre la porta della stanza del figlio e lo vede sdraiato sul letto che fissa il soffitto con le braccia conserte. Tra una chiacchierata e l’altra Paola viene catturata da un particolare, anche lei dopo Marco nota che al figlio manca un bottone della camicia. Chiede così spiegazioni, Lorenzo le racconta di averlo perso giocando con Marco durante la ricreazione ripensando però all’aggressione ricevuta da Luca e il suo gruppo. Ad un tratto suona il campanello. Paola chiede al figlio se può andare ad aprire, ma lui non la sente. Con aria scocciata dall’assenza di collaborazione di Lorenzo, Paola va ad aprire e aprendo la porta nota la Signora Cecilia mamma di Marco. Lorenzo scendendo le scale vede sua madre parlare con la signora Cecilia, e subito capisce che la mamma di Marco è lì per la storia del telefono, quindi si sofferma e si mette ad ascoltare. La signora Cecilia racconta tutto l’accaduto a Paola. Lorenzo sempre fermo sulle scale prende coraggio e decide di scendere. Capisce subito di essere nei guai. Paola chiede al figlio chiarimenti, lei è convinta che lui sia innocente, ma vuole esserne certa. Anche la signora Cecilia è convinta dell’innocenza di Lorenzo, ma sa che il ragazzetto sappia qualcosa. Tra una parola e l’altra la signora Cecilia svela un particolare sul bottone smarrito della camicia di Lorenzo. Suo figlio Marco le disse che aveva beccato Lorenzo in bagno a lavarsi il viso, e con un bottone della camicia mancante. Sentendo queste parole Paola chiede chiarimenti al figlio, che dice di non poter parlare, ha troppa paura. Lorenzo allora si mette a piangere e scappa in camera sua chiudendo la porta a chiave. Cecilia e Paola quindi adesso sanno che Lorenzo è a conoscenza di qualcosa. La signora Cecilia vuole andare a fondo alla questione e domani mattina andrà a scuola con i carabinieri. Paola allora congeda la signora Cecilia, la tranquillizza, dicendole che parlerà con il figlio. Con queste parole la signora Cecilia lascia la casa di Lorenzo e va via. Paola una volta chiuso il portone si dirige subito al piano superiore e bussa alla porta della stanza del figlio. Lorenzo non risponde, però decide di aprire la porta alla mamma, è in lacrime e subito abbraccia la mamma e le confessa tutta la sua paura. Però pian piano le racconta la vicenda. Paola esce dalla stanza del figlio e lo lascia studiare, si dirige verso il garage, prende la macchina e va a fare la spesa. Nel frattempo Luca sta piazzando il telefono rubato la mattina a scuola, riesce a venderlo ad una signora, ricavandone 400 euro. Domenico soddisfatto si dà anche lui il merito di questo colpo, Luca però non ci sta e placa l’entusiasmo dell’amico rispondendogli male. Squilla il cellulare della signora Cecilia, è Paola che le racconta della chiacchierata con Lorenzo. Cecilia una volta riagganciato spiega a suo figlio Marco che Lorenzo ha raccontato la verità. Marco chiede se Lorenzo sia colpevole o solo testimone, sua madre gli spiega che Lorenzo si è trovato li accidentalmente. L’indomani mattina il Capitano dei Carabinieri Umberto Molla, un uomo distinto, moro alto e fedele ai suoi ideali scorta dalla preside la signora Cecilia, Paola, Lorenzo e Marco. La preside, Lucrezia Nobili, ascolta la testimonianza di Lorenzo. La preside decide all’ora alla luce dei fatti di sospendere Luca per tre giorni, invece per un solo giorno Domenico, Mirko e Andrea. I quattro ragazzi poi vengono portati in caserma, devo rispondere del reato di furto, sono maggiorenni e questo porterà delle conseguenze. I ragazzi vengono messi sotto lo stato di fermo, ora per chiudere il cerchio bisogna trovare il telefono di Marco. Una volta messo al corrente il Generale Pasquale Ferri, il Capitano ottiene l’autorizzazione a tracciare la sim di Marco. Ottime notizie giungono da questa ricerca, la donna non ha ancora effettuato il cambio scheda. Il Capitano entra in possesso del telefono e della testimonianza della donna che lo aveva acquistato, Luca, Domenico, Mirko e Andrea vengono messi in galera con l’accusa di furto e ricettazione di materiale rubato. Le famiglie dei rispettivi ragazzi non la prendono bene, soprattutto la famiglia di Luca. Sua madre la signora Claudia sta meditando vendetta verso Lorenzo quel ragazzino aveva incastrato suo figlio, nessuno al mondo doveva toccarle Luca. Passano pochi giorni, Lorenzo viene rapito all’uscita di scuola.

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Capitolo 2
*** Puntata 2 ***


Puntata 2: Trama

Sono le 14:00 quando Paola non vedendo tornare il figlio da scuola inizia ad agitarsi, di solito a quell’ora il figlio era già tornato. Ora invece era in forte ritardo. Decide allora di provare a contattarlo, il telefono del ragazzo squilla a vuoto, nessuno risponde. Già il telefono di Lorenzo è caduto mentre lo portavano via con la forza. Paola decide allora di contattare il Capitano Molla. Quest’ultimo riferisce che prima delle 48ore non si possono iniziare le ricerche da prassi, ma Paola è sconvolta, teme il peggio, Lorenzo non si era mai allontanato da casa, non era solito a colpi di testa, qualcosa secondo sua madre doveva essergli accaduto. Paola allora agitata esce dalla caserma, sale in macchina e si dirige verso casa della signora Cecilia per parlare con Marco. Il ragazzo non sa niente, all’uscita i due si sono separati, e quindi non sa cosa sia successo al compagno di banco. Paola allora decide di fare una cosa che mai si sarebbe immaginata di dover fare, contattare il padre di suo figlio. Paola e Daniele avevano divorziato diversi anni fa, cause su cause per decidere l’affidamento di Lorenzo. Cause che hanno visto Paola vincere e Daniele rassegnarsi. Daniele ora vive lontano da Chieti, si è trasferito a Roma dove ha messo su una nuova famiglia. Paola chiede a Daniele di venire a Chieti perché deve parlargli di cose urgenti. Lui è spaventato, non sentiva Paola da anni, e se lei lo ha contattato era per qualcosa di grave. Prende allora la macchina e va a Chieti. Quando la sua ex moglie lo mette al corrente dell’accaduto, Daniele viene colto da un malore. Passa qualche ora, Daniele si riprende, i medici riferiscono che non è nulla di grave ma per precauzione dovrà passare la nottata sotto osservazione. Il capitano Molla contatta Paola, chiedendole se avesse notizie sul figlio, ma niente Lorenzo non si è fatto vivo. Intanto a casa della Signora Cecilia, Marco cerca di ricordare se all’uscita da scuola avesse notato qualcosa di strano. Un Flash, ricorda di aver visto una monovolume nera con i vetri oscurati nell’angolo dove di solito Lorenzo svolta per tornare a casa. La signora Cecilia allora chiama il capitano dei carabinieri per metterlo al corrente di quanto il figlio avesse ricordato. In caserma si ritrovano Paola e Marco con sua madre. Il capitano chiede a Marco se ricordasse altro, ma niente il ragazzo non sa altro. Intanto in ospedale i medici scoprono che Daniele è un assuntore abituale di cocaina, lui però prega i medici di non dire nulla a sua moglie. Si torna In caserma, bussano alla porta del capitano, è il tenente Valerio. Molla lo invita ad entrare ma lui fa cenno al capitano di volergli parlare in privato. Molla si scusa con i presenti ed esce dalla stanza, c’è un testimone, il direttore della banca ha visto un uomo aggirarsi con fare sospetto fuori da scuola, aveva dei guanti neri in piena primavera, cosa inusuale e soprattutto coincide con quanto riportato da marco, quest’uomo usciva da una monovolume nera. Molla è scosso, chi può aver rapito Lorenzo, a quale scopo poi. A Chieti non era mai successo nulla di simile. Una volta tornato in stanza Paola chiede al capitano se ha novità, Molla chiede alla signora di farsi coraggio e le confessa che Lorenzo è stato rapito ci sono delle testimonianze. Paola inizia ad interrogarsi, rapito ma da chi, questo è il suo dilemma. Allora la signora prega Marco di ricordare, è disperata, sono le 20:00 e suo figlio ancora non torna. Il capitano decide allora di fare uno strappo alla regola e chiama il generale. Quest’ultimo però è restio ad aprire un caso di rapimento, ma Molla non demorde “è sparito un ragazzo minorenne, non si sa che fine abbia fatto, abbiamo delle testimonianze che sia stato rapito dobbiamo indagare!” queste le sue parole al telefono con il generale. Una volta attaccato Paola chiede al capitano se ha delle buone notizie, il capitano riferisce che non è stato autorizzato a partire con le indagini perché per ora ci sono solo testimonianze e zero prove. Paola inizia a piangere è ormai rassegnata all’inevitabile, ma Molla la rincuora dicendole “La divisa mi impone di aspettare le 48ore, ma la coscienza mi dice che abbiamo perso fin troppo tempo. Le indagini partono da adesso!!”. Il capitano invita tutti ad andare a riposare, ci penserà lui adesso al caso. L’indomani mattina Molla mentre le scale dell’ingresso del liceo, nota qualcosa, ci sono delle telecamere che puntano sui lati della scuola e una sull’ingresso principale. Molla vuole visionare i filmati ma la preside glielo impedisce, lui non ha un mandato ufficiale e quindi lei non può fornire le immagini. Il capitano allora vuole puntare sulla coscienza della preside, ma lei invita il capitano a presentarsi con un mandato. Molla esce dalla stanza della preside e si fa un giro intorno alla scuola, camminando nota un fazzoletto e dice “che incivili!!” mentre sta per buttarlo però sente uno strano odore. Odorando meglio capisce che quello è cloroformio. Chiama subito la scientifica per farlo analizzare, ma preferisce non dire nulla a nessuno. Passa qualche ora e Il capitano mette pressione al reparto della scientifica vuole quei risultati al più presto. Poco dopo il tenente porta i risultati al capitano, c’è del DNA su un lato del fazzoletto, sembra saliva. Molla allora esce dalla caserma, va a casa di Paola e le chiede un indumento del figlio, lei gli fa mille domande ma lui non può dire nulla. Una volta ottenuto l’indumento Molla gira tutto alla scientifica. I risultati arrivano, il DNA sul fazzoletto appartiene a Lorenzo. Il capitano chiama il Generale sono passata poco più di 24 ore, lo mette al corrente dei fatti e il generale allora avendo adesso delle prove decide di aprire il caso, si tratta di rapimento.

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Capitolo 3
*** Puntata 3 ***


Puntata 3: Trama   
  

Daniele viene dimesso ed è in crisi di astinenza, decide allora di contattare il suo pusher per prendere la roba. Quest’ultimo gli dà appuntamento a Roma ma Daniele riferendo di essere a Chieti convince il suo pusher a raggiungerlo, promettendogli di avere ciò che lui vuole, ovvero i soldi ma per telefono era meglio non essere espliciti.
Quando il pusher arriva, Daniele gli chiede la roba, è in crisi nera. Il pusher però prima vuole i soldi, e quando capisce che Daniele non ne ha lo picchia selvaggiamente con calci e pugni “mi hai fatto fare tutti questi km per niente e io cretino che ci sono cascato, parlerò con chi sai tu e sappi che cammini su un filo di lana mio caro Daniele!”. Il pusher mentre va via chiama chi è più in alto di lui, gli riferisce l’accaduto.
Questa persona così in alto incute timore solo a sentirlo nominare, è il capo dello spaccio di Roma. Al pusher viene ordinato di tornare a Roma, ci sono delle novità. Daniele è ancora a terra dolorante quando passa un gruppo di persone e lo vede. Gli si fanno vicino e cercano di aiutarlo. Daniele sviene e viene riportato in ospedale.
Quando il medico che lo teneva sotto cura già dal primo ricovero lo vede capisce che c’entra qualcosa la storia della droga, e cerca di convincere Daniele a sporgere denuncia. Daniele sa che quelle sono persone pericolose, quindi come versione ufficiale dice che è caduto dalle scale dell’hotel dove si trova questi giorni.
Paola la sua ex moglie viene convocata in caserma, Molla ha delle novità. Quando Paola scopre che suo figlio è stato rapito viene colta da attacchi di panico, inizia a dare di matto a urlare, Molla la ferma con la forza e le promette di ritrovarle suo figlio vivo.
Nel frattempo esce un articolo di giornale in prima pagina si parla del caso di Lorenzo, dal titolo “Ragazzo rapito a Chieti, i carabinieri brancolano nel buio”. Il tenente porta il giornale dal capitano che come da aspettative va su tutte le furie, c’è stata una fuga di notizie, l’articolo è scritto da una donna.
Michela Rovere è la firma dell’articolo, quel nome al capitano suona familiare e quando la giornalista viene convocata, Molla capisce subito chi ha di fronte. Molla per non creare ulteriori casini congeda Paola e parla con la giornalista.
Michela è la fidanzata del suo collega della scientifica e da li capisce che il collega si è fatto scucire della parole. Lo convoca e chiede chiarimenti. I tre iniziano a discutere nella stanza, l’uomo della scientifica se la prende con la sua fidanzata, lei aveva frugato tra le carte di lui sulla scrivania e aveva trovato la comparazione del DNA e tutta la relazione sul caso.
Il capitano non la prende bene, se pure i carabinieri avevano qualche vantaggio ora invece si erano giocati tutto per uno stupido articolo. Ancora una volta il tenente bussa alla porta del capitano, questa volta è per girargli l’autorizzazione a prendere i filmati delle telecamere. Molla allora prende la giacca e di corsa sale in macchina, Paola che si era appostata lì fuori lo segue fin fuori la scuola.
Quando Molla esce lei lo ferma, vuole sapere se ci sono novità, il tempo passa e di suo figlio non ci sono tracce. Il capitano le dice di stare tranquilla e di andare a casa a riposarsi. Appena giunto in caserma Molla si chiude nel suo ufficio, accende il pc e si mette a visionare i filmati frame per frame.
Si vede un uomo, con un cappellino che afferra alle spalle Lorenzo e lo trascina nella monovolume. Nel frattempo Paola riceve una telefonata la voce parla e le dice “Ora sai che si prova quando ti strappano un figlio, il mio mi è stato tolto a causa di tuo figlio!”. Paola cerca di rispondere ma non le viene data possibilità di replica, allora lei decide di contattare il suo ex marito e di andare in caserma.
Molla che stava per uscire vedendo Paola e Daniele arrivare dice “cercavo proprio voi! Ci sono delle novità, venite nel mio ufficio!”.
Prima di fargli visionare il filmato però Molla viene informato della telefonata ricevuta da Paola, grazie ai tabulati si scopre che la telefonata è partita dal telefono della madre di Luca che viene subito convocata. Prima che la donna arrivi Molla fa vedere il filmato ai due, Daniele riconosce subito quella persona, non dal viso ma dagli indumenti e dal cappellino, Paola dice di non averla vista prima. Daniele anche avendola riconosciuta dice di non sapere chi possa essere. Arriva la Mamma di Luca che viene subito interrogata, la donna ammette di avere rancore nei confronti di Lorenzo e della sua famiglia ma lei con il rapimento non c’entra, non ne sa nulla.
Paola la prega di parlare se sa qualcosa questa situazione la logora. Molla fa uscire Daniele e Paola, e chiede spiegazioni alla mamma di Luca che rimane coerente, sembra proprio non saperne nulla. Mentre Paola e Daniele aspettano di fuori accade qualcosa, lui le dice che per motivi di lavoro deve rientrare a Roma lei rimane di stucco, suo figlio è stato rapito e lui pensa al lavoro. Allora lei le dà un ultimatum dicendogli “se vai a Roma per il lavoro vuol dire che non tieni a tuo figlio, e sappi che se fai questa scelta non te lo farò mai più vedere puoi starne certo!”.
Daniele fa finta di non ascoltare scende le scale e va via. In macchina Daniele sa chi contattare digita il numero e telefona alla persona che nel video ha riconosciuto. “Sei un bastardo a prendertela con mio figlio, me la pagherete”.

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Capitolo 4
*** Puntata 4 - ultima puntata ***


Puntata 4 - ultima puntata: Trama

Daniele è al telefono con l’uomo che lo aveva aggredito poche ore prima, il pusher gli dice sapevo che farmi vedere dalla telecamera sarebbe stato proficuo, so che mi hai riconosciuto dal cappellino, lo indossavo anche oggi, se vuoi tuo figlio vivo indietro, porta i soldi che ci devi e vieni senza polizia altrimenti sai cosa accadrà. Paola vedendo il marito agitato in macchina non crede alla storia del lavoro e torna indietro da Molla. Daniele nel frattempo mette la prima e parte sgommando. E’ diretto a Roma. Paola racconta a Molla dell’accaduto, lui prima pensa che sia stato Daniele a rapire Lorenzo ma poi Paola gli spiega la situazione e Molla capisce che è tutto molto più grave. Daniele va seguito. Nel frattempo in caserma arriva il medico che avendo letto i giornali inizia a capire meglio la situazione. Il medico racconta che Daniele è un assiduo assuntore di cocaina, che non ha detto niente prima per il segreto professionale, ma adesso c’è di mezzo un ragazzo che è stato rapito. Paola non vuole crederci, quell’uomo che lei aveva sposato non era un tossico. Ma il medico come prova porta gli esami del sangue. Molla allora contatta il generale per farsi dare l’ok a mettere sotto controllo il telefono di Daniele, vuole tutte le telefonate in entrata e uscita al più presto possibile. Ormai è notte e Molla invita Paola ad andarsi a riposare. L’indomani mattina ripartono le indagini, Il tenente porta al capitano i tabulati telefonici del telefono di Daniele e relative registrazioni, Molla ascolta l’ultima, quella avvenuta fuori dalla caserma. Capisce che Daniele sta andando ad incontrare quelle persone da solo. Allora ordina al tenente di far tracciare il segnale del telefono di Daniele, una scoperta, Daniele è ancora in città segno che l’incontro avverrà Chieti e non a Roma. Paola torna in caserma, Molla la vede entrare ma viene distratto da una cosa, Daniele sta lasciando l’hotel dove soggiorna inizia a muoversi. Paola vedendo tanto forse troppo movimento in caserma inizia a preoccuparsi, ma Molla sta uscendo lei lo cerca di seguire ma viene bloccata da due brigadieri. Molla chiama il generale vuole dei rinforzi, va seguito Daniele, quell’uomo si sta mettendo nei guai. Il tenente rimane in caserma a tenere traccia degli spostamenti di Daniele per aggiornare il capitano. Radunati gli uomini Molla parte all’inseguimento di Daniele, l’uomo sta uscendo dal centro città, sta andando verso la periferia, ci sono dei casali abbandonati uno su tutti coglie l’attenzione del tenente, questo casale si trova in una posizione strategica su una collina lontano da tutto e tutti. Molla allora capisce che l’appuntamento è lì e invita gli uomini ad accelerare per arrivare li prima di Daniele. Gli uomini del capitano sono arrivati e circondano il casale senza farsi notare dai presunti inquilini. Daniele arriva, mentre sta per spegnere il cellulare gli arriva un messaggio, Molla lo avverte che i carabinieri hanno circondato il casale e sono pronti ad intervenire. Daniele non è d’accordo ma ormai non può fare niente. Arrivano i sequestratori di Lorenzo, tra i quali il pusher e l’uomo che è al capo dello spaccio di Roma. Viene fatto scendere Lorenzo che appena vede il padre vorrebbe correre da lui ma viene bloccato. Il pusher chiede a Daniele i soldi, quest’ultimo prende la valigetta, mentre il pusher la sta aprendo Daniele estrare la pistola e urla al figlio di scappare, Lorenzo riesce a mettersi in salvo dentro una rimessa di fieno, Molla, ordina ai suoi di intervenire ma l’uomo al capo dello spaccio della capitale apre il fuoco contro Daniele che cade a Terra. Vedendo i carabinieri i sequestratori cercano di scappare ma vengono fermati. Daniele prima di morire dice al capitano queste ultime parole “dica a mio figlio che l’ho amato più di ogni altra cosa!”. Una volta portati in caserma Paola non vedendo arrivare il suo ex marito chiede chiarimenti al capitano, Daniele è stato ucciso, rivela lui alla donna che cade in ginocchio. Molla però la rincuora e dice “è stato molto coraggioso, per una volta ha pensato a suo figlio e basta!”. Paola riabbraccia suo figlio, e si accorge di una cosa, si è innamorata del capitano.

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