Il Lato Oscuro della Forza attende

di hola1994
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Naboo ***
Capitolo 2: *** Esame ***
Capitolo 3: *** Università ***
Capitolo 4: *** Dimmi di cosa hai paura ***
Capitolo 5: *** Lotta contro un Jedi! ***
Capitolo 6: *** Coruscant ***
Capitolo 7: *** Il pianeta dell'Orlo Esterno ***



Capitolo 1
*** Naboo ***


à 1.NABOO
Il venticello dell'estate su Naboo è fresco e frizzante, non come sul pianeta centrale Coruscant, in cui è incredibilmente caldo. I due pianeti sono così diversi che anche il paesaggio è molto differente: mentre su Coruscant ci sono grattacieli altissim
i: tutto è cemento.
Hanno poco verde.
Naboo è pieno di vitalità; ci sono fiumi su cui navigano gondole, navi, cascate pittoresche, foreste verdi e rigogliose.

In questo momento Palpatine è a scuola sta guardando degli ologrammi sulle leggi politiche, assorto e interessato a quello che sta leggendo.
Il droide spiega.
Intorno a lui i presenti chiacchierano, fanno rumore, annuiscono distrattamente senza prestare la minima attenzione alla lezione.
Gli uccelli sugli alberi cinguettano.
Lui invece no, quella è l'unica materia che segue con vera passione, al contrario delle altre materie assurde e inutili che continuano a imporre agli studenti.

I suoi compagni lo deridono continuamente, gli dicono che è stupido
.
Sogna Coruscant perché là c'è il Senato Galattico.
Gli rivolgono la parola solo per dire cattiverie, ma lui cerca di non sentire.

Solo una ragazza sta con lui senza farsi alcun problema, il suo nome è Padmè Amidala.
Pensa a lei quando uno dei suoi compagni, Finis Valorum, si china in avanti per sussurrargli con cattiveria in un orecchio:”Tanto sei troppo stupido... l'esame non lo passerai mai, dovresti ritirarti.”
Palpatine si volta a guardare quegli occhi azzurro schernirlo silenziosamente.
“Zitto, Finis! Merito di passarlo molto più di te.”sibila tornando alle leggi.
Il nemico si alza minaccioso. Fisicamente non c'è confronto: è molto più robusto e più muscoloso di Palpatine ma niente cervello."Vedremo. Non farti cacciare prima dell'esame..."dice freddo, poi esce lasciando Palpatine con gli ologrammi politici, che prima di conoscere Padmè considerava i suoi unici amici. Il ragazzo si è fatto cacciare da quattro scuole per quel comportamento litigioso.

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Capitolo 2
*** Esame ***


à 2.ESAME
Palpatine, un pomeriggio, decide di invitare Padmè a casa sua. La gente del posto vive in armonia con i Gungan, infatti scambiano attraverso il commercio armi, viveri e altra merce più futile. Hanno tantissima cura degli altri, perché dall'età infantile dicono loro di aiutare quelli meno fortunati, ed è per questo che Palpatine studia così tanto!
Vuole un mondo dove tutti sono uguali.
Sembra impossibile o forse non lo è? Deve impegnarsi.
Alla fine questo è il motivo che lo spinge a vincere per quella scuola.”Domani c'è il test... sei nervoso?”domanda lei cercando di distrarlo.
“Un po'... Finis non merita quel posto.”
“Non agitarti... sei il più bravo e ricorda che se perdi puoi rifarlo!”prima di andare Padmè lo saluta con la mano, dopodiché esce dalla villa. Lui resta solo con i suoi pensieri. Guarda le porte automatiche senza vederle davvero. È stanco così va a letto.
Il sogno di Palpatine.
Il mio rivale di sempre, Finis Valorum, è riuscito a entrare all'università prima di me, non posso accettarlo! E come se non bastasse, va al Senato Galattico su Coruscant... occupa un posto che dovrebbe essere mio! Se fossi in lui abolirei la schiavitù, approverei leggi sull'uguaglianza di tutti, ma... sono attratto da un alieno.”Mio apprendista... Lord Sidious...”vedo delle iridi gialle.
Palpatine si sveglia di soprassalto, agitato. La luce dell'alba illumina tutta la stanza.
Guarda l'ora e sbuffa: mancano ancora più di due ore al test di ammissione, ma sa perfettamente che non riuscirà più a riprendere sonno. Quindi si alza e apre l'armadio, si veste con le prime cose che trova, troppo agitato per pensare a cosa mettersi addosso. Una volta pronto, va verso l'ingresso della casa ed esce.
Cammina cercando di ripassare tutto ciò che ha studiato negli ultimi mesi, finché non arriva al cancello della scuola.
Nonostante cerchi di concentrarsi sui teoremi che aveva letto poche ore prima, non può fare a meno di domandarsi distrattamente chi sia Lord Sidious, il nome sentito in sogno.
Conoscere quell'allieno diventa una fissazione.
E' a questo che pensa quando la voce di Finis gli arriva alle orecchie.”Vieni dentro! Stanno dando gli orari.”l'adolescente entra e sgrana gli occhi: ci sono tanti studenti.
Dopo più di un'ora lo chiamano per sostenere il test.
Cammina incerto.
L'aula è grandissima, ci sono decine di banchi tutti uguali su cui sono posati i fogli dell'esame.
Nervoso si guarda attorno e i suoi occhi si fissano su Padmè.
Quando torna a fronteggiare il foglio davanti a sé, è un po' più sicuro.
"Avete 3 ore da adesso!”dice l'ologramma, e lui comincia a scrivere.
“Ricorda che sono più veloce...”sussurra Finis, seduto nel banco accanto.
Palpatine scrive tutto quello che sa e quando finisce è soddisfatto.
Padmè va con lui ad attendere la tabella dei risultati nell'atrio dell'istituto.
Insieme, un'ora più tardi, controllano le olo-tabelle: lui e Finis sono entrambi ammessi all'università.
Si guardano stupiti.
Persino Finis, che di solito lo tratta male, sta zitto stavolta, non aspettandosi un ottimo risultato da parte del compagno.
Padmè lo abbraccia.”Palpatine, andiamo a festeggiare!”propone con un sorriso. Raccolgono le loro cose e si dirigono allegri in un bar non lontano dalla scuola; ma sulla strada per esso Palpatine incrocia degli occhi gialli.”Aspetta... guarda... è lui!”grida, indicando all'amica l'individuo.
“Non mi piace... fa paura!”dice Padmè mentre lo trascina lontano.
“E' quello del mio sogno...”non fa in tempo a finire la frase che l'alieno sparisce... i due si guardano confusi.
Padmè scrolla le spalle e apre la porta del locale, prima di entrare al suo interno.
Dopo il superamento dell'esame, i giorni continuano monotoni, tra studio, casa e qualche uscita con la sua migliore amica. Tuttavia lui vuole sapere l'identità di quell'alieno dagli occhi gialli, non riesce a darsi pace. Durante le lezioni è sempre distratto perso nei suoi pensieri.
”A cosa pensi?”chiede il droide-insegnante un giorno, vendendo che lui non prende appunti da diversi minuti.
“Eh? Oh, scusi. Sto seguendo, sono solo concentrato.”non vuole dire cosa lo preoccupa davanti a Finis, dato che questo poi gli farebbe domande per indagare.

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Capitolo 3
*** Università ***


à 3.UNIVERSITA'
Nella sua casa Padmè gioca con il droide protocollare, costringendolo ad aggiustare i fiori del vaso. Quel poveretto è obbligato a eseguire gli ordini essendo programmato per questo! Sul video del PC appare un messaggio olografico, con scritto: SEI STATA SCELTA SENZA FARE ESAMI PER ENTRARE ALL'UNIVERSITÀ DI CORUSCANT. SPERIAMO CHE VERRAI, LA SCUOLA COMINCIA TRA UNA SETTIMANA. È VICINO AL SENATO GALATTICO... A PRESTO.

La ragazza rilegge il messaggio tante volte, non crede per nulla a ciò che dicono quelle parole, sembra troppo facile! L'università di Coruscant ha studenti con molti Crediti Della Repubblica, ovvero denaro. In realtà, riguardo alla tassa, Padmè non ha problemi a pagarla, è solo curiosa di sapere perché hanno scelto lei. Stare qui così non mi darà risposte. L'unico modo per averle è andare su Coruscant! Forse sono solo troppo sospettosa. Pensa agitata. Finalmente può diventare una pittrice, come ha sempre sognato. Questa possibilità la rende talmente felice da non vedere cosa mette in valigia mentre si prepara alla partenza. Se studiasse nella sua città poi farebbe fatica a trovare lavoro, invece in questo modo sarà più semplice, anche se le dispiace trasferirsi.”Cosa faccio con queste cose? Non voglio lasciarle a voi, siete impegnata...”dice il droide, mentre muove la testa tutto preoccupato verso Padmè.
Sa che deve farlo lui.
”No dai, faccio io dopo. Tu devi stirare questi.”ordina passandogli alcuni abiti.
L'indomani, prima di partire per Coruscant, si gira un'ultima volta verso la propria casa, per poi chiudere il cancello dietro di sé.
Coruscant è pieno di cittadini, venditori, negozi, ristoranti, bar, pub, locali e grattacieli.
Scende dall'aerobus.
Una volta raggiunta la scuola, si dirige verso il dormitorio, scoprendo di essere in stanza con un Pittore. Lui ha i capelli neri, ricci e gli occhi sognanti.
”Ciao! Mi chiamo Padmè. Faccio il corso per diventare una pittrice!”
“Puoi chiamarmi semplicemente Pittore. È ciò che sono... studio per essere un politico, però.”spiega il Pittore con tono triste alla compagna di stanza.
“Non dovresti fare una cosa per obbligo, si tratta del tuo futuro!”
“Lo so, ma come Pittore non posso mantenermi!”nel suo cervello, anche senza dirlo, sa che Padmè ha ragione. La vita è una e non può sprecarla, per questo alla fine cambia corso ed entra in quello che gli permetterà di avere una qualifica di artista.
Dopo le dovute presentazioni, lui l'accompagna in classe, poi corre dove hanno già iniziato a parlare delle leggi che ha fatto il Senato. Perché devo perdere tempo qui?! Tanto non cambierà nulla! Al Senato fanno solo ciò che conviene a loro! I pennelli invece no... ti seguono fino alla fine del lavoro, beh sono obbligati! Dipingono attenti senza fare richieste. Ho i colori in stanza... e io... invece devo stare qui. Pensa frustrato il Pittore. È talmente preso da quei pensieri da non accorgersi che Padmè si è seduta là con lui.”E' una lezione interessante! Cosa ne pensi della schiavitù nella galassia?”chiede con tranquillità, senza dare spiegazioni per la sua presenza in quel corso.
“La detesto... è ingiusta! Siamo tutti uguali o almeno dovrebbe essere così nel Senato!”risponde lui rabbioso, non ce l'ha con lei ma con il Senato perché gli pare che parlano senza concludere mai nulla.
”Non è semplice mettere d'accordo tutti quei senatori, dai loro fiducia. Sono certa che le cose cambieranno.”al termine delle lezioni, le ore passano. Ormai è l'ora di cena, perciò vanno a mangiare insieme, poi tornano in camera. L'adolescente non ha sonno, dunque prende i pennelli, dopodiché comincia la sua opera. Raffigura il suo pianeta: Abbavuz, un luogo che ha molti boschi.
Gli manca.
È un posto perfetto per disegnare. Gli manca casa sua, spera di poterci tornare questa volta per sempre.
”Guarda, ti piace? È il mio pianeta.”spiega alla ragazza che lo raggiunge incuriosita.
Ha rappresentato la città in cui vive, ha solo modificato leggermente i colori, ma l'aspetto degli oggetti è uguale.
”Oh... sì! È meraviglioso. Hai usato dei colori allegri. Vedi di non sprecare il tuo talento!”gli ordina l'amica sorridendo, mentre prende il pennello sporco di tempera per lavarlo nel lavello.
”No, infatti ho deciso di ascoltarti e fare l'artista! Puliscilo con l'acqua fredda e sfrega bene!”dice orgoglioso della sua decisione. È la prima volta che decide in modo autonomo e gli piace.
”Pittore... guarda se va bene! Non voglio rovinarlo...”le va vicino sospettoso, controlla che abbia fatto come deve.
”Uhm... sì... è la fortuna del principiante, però.”
“Ma no, perché dici questo?! Adesso mi offendo, ecco!”dice Padmè, mentre fa gli occhi dolci. Giocano un po', scherzando e ridendo come bambini, poi il Pittore va a fare la doccia. Lei invece, coricata sul letto, pensa al suo futuro. Sono felice per il mio amico... spero che riesca a realizzare il suo sogno! Io voglio essere la senatrice di Naboo e rappresenterò la mia gente nel Senato! Sogna a occhi aperti.
Gli anni passano e una volta conclusi gli studi, le loro storie sembrano essersi invertite: il Pittore infatti diventa un artista, Padmè invece senatrice.

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Capitolo 4
*** Dimmi di cosa hai paura ***


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4.DIMMI DI COSA HAI PAURA

A Naboo nella sua casa Palpatine è così contento da non ricordare l'ossessione per Occhi Gialli. Andrà su Coruscant al Senato Galattico! Poiché deve essere eletto non può mettersi nei guai. Palpatine cena con la famiglia allegro, è una cosa insolita perché litigano quasi sempre.”Non puoi andare al Senato. Devi restare per potermi aiutare con l'azienda... mi dispiace.”dice suo padre, l'adolescente sente di essere furente infatti fissa l'uomo con odio.”NON PUOI COSTRINGERMI! TI DISPIACE?! ALLORA FAMMI ANDARE!”grida facendo esplodere tutti gli oggetti della cucina... i famigliari lo guardano terrificati; quasi non osano respirare, notano nei suoi occhi una follia omicida mai vista prima.”Cerchiamo di ragionare... non fate i bambini... fallo partire...”ordina sua madre agitata al marito, dalla porta intanto entra l'alieno con la pelle verde e gli occhi gialli.”Mio apprendista uccidi le donne rapidamente con la Forza. Loro non c'entrano. Il problema è lui!”esclama indicando l'uomo; l'adolescente usa la Forza per soffocare le donne, muoiono in pochi secondi! Per quel mostro ucciderle rapidamente è una gentilezza. L'alieno estrae un'arma Jedi dallo zaino... tira l'oggetto al ragazzo.”Ti do un'ultima possibilità... padre... mi fai partire o no? Questa è un'arma Jedi!”domanda divertito accendendo la Spada Laser, il rosso della lama illumina tutto.”No! È inutile... anzi ti farò uccidere dai Cacciatori Di Taglie più spietati della galassia!”risponde tranquillo; suo figlio infila l'arma nel corpo dell'uomo facendo schizzare sangue ovunque, dopo poco muore. L'essere cammina verso l'apprendista Sith,”Sei il mio apprendista Sith. Andremo su Korriban. Vivrai per uccidere i Jedi. Ti chiamerai: Lord Darth Sidious.”spiega serio.

Si. Maestro. Lo farò! Nessuno di loro vivrà.”dice sicuro inginocchiandosi in segno di rispetto davanti a lui. Escono nel cortile della casa per prendere l'astronave e partire... meta: Korriban! Quel posto era abitato dai Sith quindi il Male è ovunque. Arrivati sul pianeta scendono dalla navetta, l'adolescente osserva curioso l'ambiente circostante; c'è solo deserto, castelli diroccati e città vuote.”Vieni! Ti faccio vedere il castello e la sala esperimenti. A proposito mi chiamo Darth Plagueis Il Saggio...”chiama l'adolescente. Al loro passaggio nei corridoi del castello i droidi li salutano.”Benvenuto Lord Sidious. Saremo felici di servirvi. Se avete bisogno ditelo!”dice un robot-cameriere. Scendono nel sotterraneo, là fa più fresco perché non batte il sole. La sala esperimenti è grande, quadrata, con pavimento di moquette grigia, muri in pietra, animali nelle gabbie e incubatrici.”Maestro... a cosa servono quelle incubatrici? C'è dentro qualcosa...”domanda Palpatine schifato.”Voglio usare la Forza per creare dei bambini. Lì prenderà chi è sterile.”risponde fissando l'incubatrice con dentro una persona addormentata.”L'esperimento 134 è ancora vivo. La pancia del mostro cresce.”dice un robot al padrone poi controlla gli animali in gabbia.”Dimmi... ragazzo... qual è la tua paura più grande? Devi vincerla o non sarai mai Sith!”l'adolescente è confuso, ci pensa un po' ed infine risponde:”Di perdere la mia amica Padmè. È l'unica a cui voglio davvero bene.”
“Oh... lo so. Ho visto nella tua mente mentre dormivi! Lei è qui...”indica l'incubatrice con del liquido verde; sentendo quella frase al ragazzo diventano gli occhi gialli! Accende la Spada e lo stesso fa Plagueis.”Liberala o ti friggo! Lei non c'entra in tutto questo!”ordina minaccioso, l'alieno batte l'apprendista Sith dopo poco.”Non minacciarmi mai più! Se lo rifai torturo Padmè. Hai capito?”domanda il Maestro avvicinandosi, gli scarica dei Fulmini Di Forza così intensi da farlo contorcere e svenire... Plagueis libera Padmè spegnendo l'incubatrice; dopodiché se ne va. L'adolescente si sveglia sul pavimento accanto all'amico. Il droide-medico aiuta Padmè.”Gli altri droidi ti aiuteranno. Vai su.”
“Ok... e lui? Aiutami. Non posso lasciarlo qui...”dice lei trascinando l'apprendista per le ascelle.”No. Non posso lasciare il laboratorio. È contrario alla mia programmazione.”l'adolescente non volendo lasciare Palpatine là, lo porta fino alle porte dell'ascensore. Sospira accaldata, lui intanto rinviene; la prima cosa che fa è abbracciare l'amica ritrovata dopo sei anni! I due ragazzi vanno nella camera di Palpatine. Chiacchierano degli anni trascorsi. Vivranno là finché Palpatine non finirà l'addestramento.

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Capitolo 5
*** Lotta contro un Jedi! ***


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5.LOTTA CONTRO UN JEDI!

Plagueis tutte le sere dopoché i ragazzi dormono esce dal castello di nascosto e anche quel giorno fa lo stesso, l'unica differenza è che viene seguito da Palpatine! L'alieno attiva la Spada per vedere... camminano finché all'improvviso non vengono attaccati da due uomini, l'adolescente si nasconde dietro un macigno.”Maestri Jedi siete qui per uccidermi? Vi informo che tra anni ci sarà una guerra, metterà in crisi la Repubblica.”informa allegro i Maestri, loro restano sconvolti perché se quella cosa è vera significa che nella galassia inizieranno delle guerriglie infinite.”Tu sei un Signore Dei Sith. Come possiamo crederti se dite sempre falsità ogni volta ci vediamo?!”domanda l'uomo con i capelli castani, corti e gli occhi dello stesso colore vestito di nero.”Capisco. Allora... se non ci credete chiedetelo a Syfo – Dyas. Sapevate che lui sa vedere il futuro mentre dorme?”mentre parla l'altro Maestro attiva la Spada e corre, Plagueis però usa i Fulmini sull'uomo facendolo svenire.”Il Consiglio vuole che ti porti da loro... su Coruscant...”viene interrotto dall'alieno.”Dooku! È inutile tanto non vengo! Se vuoi portarmi là arrestami!”dice ridendo il Signore aspettando l'attacco dell'uomo. Dooku lo ferisce al braccio quindi per difendere Plagueis nel duello interviene Palpatine.”Attento... ragazzo... potresti ferirti...”dice confuso respingendo l'attacco del ragazzo, dalle lame quando si toccano escono le scintille.”Il mio Maestro non sarà arrestato! Ti ucciderò! Voi Jedi siete da estinguere!”con l'aumentare della rabbia gli occhi diventano gialli.”Se vuoi avere una vita migliore senza omicidi sarò a Dreshdae all'albergo Vium.”dice mettendo sul sellino dello Spider l'amico svenuto, allaccia la cintura poi monta pure lui e accende il motore successivamente parte. L'alieno è orgoglioso dell'allievo. Palpatine vede dei cani con zoccoli e corna da capra correre verso di loro.”Maestro... cosa sono quei cosi? Hanno delle zanne... vogliono mangiarci...”dice spaventato.”Sono Tuk'ata... di solito mangiano gli Shyrack non noi...”spiega contando quante creature ci sono... l'alieno usa la Forza per controllare un cane e fargli uccidere quattro animali, gli altri esseri capendo il trucco lo azzannano alla gola! Plagueis esausto sviene quindi l'adolescente li decapita. Il cielo è più chiaro. Palpatine guarda l'arma nervoso. Spegne la Spada e trascina il Maestro sulle dune sabbiose sporcandolo. Arrivati al castello un droide corre da loro.”Signorino. Cosa gli è successo?”domanda preoccupato.”Chiama il droide-medico! Io devo andare in città...”dice correndo all'astronave. Preme i tasti per accendere il motore, imposta le coordinate poi allacciata la cintura parte; dopo tre ore giunge a Dreshdae. Va in bagno a lavarsi dal sangue infine indossa dei vestiti puliti. Scende dall'astronave. Osserva curioso la città: tutti gli edifici sono fatiscenti. Si avvicina al droide-poliziotto.”Credo di essermi perso. Sai dove posso trovare l'albergo Vium?”domanda dubbioso osservando i passanti assonnati, essendo le 07.00 in strada comincia a esserci gente.”E' l'edificio vicino alla posta. Devo andare.”dice prima di andarsene. Giunto all'albergo entra. Dooku siede al tavolo, sta mangiando un frutto viola. Va da lui e zitto attiva l'arma facendo fuggire tutti.”Se sei un'apprendista Sith significa che sai usare la Forza! Perché non sapevamo della tua esistenza?!”dice pensieroso versando nel bicchiere il liquido viola; l'adolescente lo guarda infastidito.”Riferisci al Consiglio che Lord Sidious li ucciderà tutti!”sussurra freddo sfidandolo. Lottano sentendo dei rumori arrivano tre uomini e una ragazza.”E' lui che ti ha sfidato? Sith... sei in arresto!”dice lei attivando l'arma blu, Dooku essendo a capo della missione deve decidere.”NO! IL MAESTRO YODA VUOLE CHE LO PORTIAMO A CORUSCANT! JOCASTA NON UCCIDERLO!”ordina gridando sopra il ronzio delle armi, i Jedi lo guardano stupiti intanto Palpatine strozza Syfo – Dias con la Forza! Notando che il corpo dell'amico cade sul pavimento morto Dooku lancia l'arma ferendo l'adolescente alla gamba.”NON MERITI PIETA'! SPERI CHE IL CONSIGLIO TI DIA L'ERGASTOLO!”grida furioso l'uomo con i capelli lunghi, castani. Dooku riesce ad ammanettarlo dunque lo portano sulla loro astronave. Fa sedere il prigioniero e se ne va lasciandolo con Jocasta... la ragazza apre l'armadietto per prendere un pacchetto di cracker, glielo da poi prende il tablet.

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Capitolo 6
*** Coruscant ***


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6.CORUSCANT
Palpatine dopo una settimana di viaggio viene portato su Coruscant per essere processato davanti al Senato Galattico. Seduto sul sedile guarda il pianeta dal finestrino affascinato. Dalla galassia sembra una grande metropoli collegata. Entrati nell'atmosfera guarda c'è un sole pallido con nebbia inquinata, altissimi grattacieli brillanti, neon luminosi e traffico. Arrivati nel parcheggio del Senato scendono dalla navetta. L'adolescente fissa il Senato affascinato: è un edificio nero e ha 10 piani. I Maestri portano dentro Palpatine. L'interno ha muri grigi, moquette blu, vetrate ovali e sedie. Dooku spinge Palpatine. Nel corridoio incontrano Finis.”Ce l'hai fatta a venire! Sì... però arrestato e ammanettato! Bravissimo!”è stupito di vedere l'ex compagno arrestato e scortato dai Jedi.”Hai visto? Te l'avevo detto anni fa ma tu non mi credevi...”dice freddo controllando quella rabbia omicida per evitare di venire scoperto dai Maestri.”La tua amichetta ti ha lasciato solo? Quanto mi dispiace.”lo fissa indifferente. Dooku porta davanti al Senato il ragazzo, siedono sulle sedie.”Siete stato arrestato dai Maestri Jedi per omicidio e terrorismo. Cosa rispondete?”domanda l'uomo vestito di blu, con occhi marroni e capelli neri. Dooku lo slega.”Ho ucciso quell'uomo perché se non l'avessi fatto il mio Maestro mi avrebbe torturato.”spiega mostrando ai presenti le cicatrici fatte dall'alieno durante l'addestramento.”Il tuo Maestro è un Signore Dei Sith? Da quel poco che so sono estinti 1000 anni fa.”domanda confuso il Cancelliere.”Esatto! Cancelliere Organa io sento che questo ragazzo è sincero. Se vorrà potrà diventare un Cavaliere Jedi...”mentre Dooku parla lo guardano sconvolti, Jocasta se ne va arrabbiata invece l'altro ragazzo resta zitto.”Ma... Maestro... lui ha ucciso Syfo – Dyas! È l'allievo di un Signore Dei Sith! Non dovete perdonarlo!”dice al Maestro arrabbiato fissando quell'odioso ragazzo, non può perdonarlo perché gli ha ucciso l'amico. Ai Jedi è vietato affezionarsi ma inevitabilmente vivendo insieme dopo anni succede.”E' meglio che trascorra una notte in prigione. Siete favorevoli o contrari? Votate!”ordina dubbioso dopo poco i Senatori avendo votato sullo schermo esce il risultato.”Grazie per avermi salvato ma non diventerò un Jedi, preferisco fare altro... ho ucciso tante persone.”sussurra tranquillo all'uomo.”Metà dei Senatori hanno votato sì e anche io... polizia arrestatelo.”dice ai droidi leggendo i risultati sullo schermo. Palpatine viene ammanettato e portato dai robot in prigione. Il droide attiva la porta laser inserendo un codice. Sfilate le manette lo spinge dentro.”Arrivederci. Signore se ha bisogno di qualcosa suoni il campanello.”dice poi se ne va. Esce e attiva i laser. L'adolescente guarda fuori dalla finestrella. Il Tempio Jedi è davanti a lui. Quei Cavalieri Jedi saranno uccisi da me. Lord Sidious vi fregherà. Pensa contento. Guarda i laser rosa. Davanti alla porta arriva il Cavaliere Jedi.”Cosa vuoi? Cavaliere Jedi qual è il tuo nome?”domanda tranquillo sfidandolo poi siede sulla brandina. Il ragazzo dopoché entra lo guarda con odio.”Mi chiamo Qui – Gon Jin. Sei riuscito a convincerli della tua innocenza ma io non ti credo...”dice prendendo un bisturi dalla tasca del pantalone.”Sono stato torturato per anni. Non mi fai paura. Cosa vuoi fare?”domanda divertito osservandolo. Qui – Gon senza rispondere gli mette l'oggetto sulla pelle della mano, il bisturi taglia e la ferita sanguina.”Dim... mi... la veri... tà... sei un'apprendista Sith...”ordina affaticato infilando sempre più dentro quel coso sottile, anche se ha male deve resistere! Non parlare significa essere leali all'alieno che l'aveva addestrato.”Io... sono un... ragazzo che vuole rappresentare il suo pianeta... al Senato. Vengo da Naboo.”è pallido perché dalla ferita il sangue continua a uscire... l'adolescente estrae il bisturi.”In tutti i sistemi della Repubblica e oltre si conosce la leggenda dei Jedi!”replica freddo. Appoggia l'oggetto sul tavolo poi sveste Palpatine per ferirlo sul petto.”No! Basta torture! Ho detto la verità... ti... prego...”supplica tentando di respingere Qui – Gon che ignorandolo continua a torturarlo! L'adolescente usa un trucco mentale Jedi per farlo parlare.”Dimmi la verità... chi sei tu?”domanda ritirando il bisturi nella tasca della veste, poiché la mente del ragazzo è forte non può essere ipnotizzato. Qui – Gon deluso se ne va lasciandolo solo. L'adolescente striscia verso il campanello; fa appena in tempo a schiacciarlo perché poi sviene.

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Capitolo 7
*** Il pianeta dell'Orlo Esterno ***


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7.IL PIANETA DELL'ORLO ESTERNO

Il robot vedendo che Palpatine è svenuto disattiva i laser della porta ed entra. Lo trascina in corridoio poi video chiama l'ospedale. Dei droidi medici caricano la capsula sulla navetta. Arrivati portano l'adolescente in sala operatoria, quando cercano di cucirlo la pelle si toglie mostrando della carne aperta; perciò ricoprono tagli e cicatrici con dell'epidermide sintetica. Quando viene dimesso dall'ospedale cerca un telefono pubblico per video chiamare l'alieno.”Mi dispiace ma sono stato arrestato dai Jedi. Dove sei?”domanda all'immagine olografica dispiaciuto.”Io e Padmè stiamo andando su Tatooine a Mos Eisley. Ci vediamo all'uscita dell'hangar.”ordina Plagueis prima di spegnere la chiamata. L'adolescente raggiunta un'auto ci sale. Acceso il motore guida fino all'hangar e affitta una navetta. Imposta le coordinate per Tatooine sulla mappa stellare. Attiva l'Iper velocità. Tatooine è un pianeta dell'Orlo Esterno: c'è solo deserto con aria calda secca, infatti gli abitanti estraggono l'umido dalla terra trivellandola. Dopo 12 ore di viaggio finalmente giunge a Mos Eisley. Sceso dalla navetta cerca l'alieno, quando lei lo vede corre ad abbracciarlo felice.”Lui vuole comprare una schiava. L'alieno incinto è morto stanotte.”dice sussurrando mentre raggiungono l'alieno.”Sai dove posso trovare un bar che fa scommesse?”domanda dando 20 Woopie all'uomo: nei pianeti dell'Orlo Esterno i Crediti Della Repubblica non vengono usati.”Se volete vi accompagno. Io volevo andarci.”dice accompagnandoli intanto che camminano Palpatine osserva quel posto strano. Ci sono strade sterrate, sabbia, bancarelle, igloo gialli, negozietti, animali, alieni e umani. Giunti nel bar l'uomo siede al bancone. È un piccolo locale senza finestre con muri gialli, piastrelle bianche, sedie e tavoli di pietra grigia. L'alieno siede con un uomo per giocare ai dadi.”Vuoi giocare? Se vinci ti do tutti i miei soldi. Tu cosa scommetti?”domanda tranquillo mostrando i soldi.”Ho finito i soldi. Posso darti la mia schiava. È molto tranquilla.”dice indicando una ragazza vestita di grigio con occhi marroni e capelli dello stesso colore lisci lunghi.”Va bene... qual è il nome della ragazza?”domanda mentre tira i dadi l'allievo Sith di nascosto li gira usando la Forza.”E' Shmi Skywalker. Oggi sono sfortunato, meglio andare a casa!”esclama infastidito di aver scommesso sulla sua schiava migliore. Shmi va dall'alieno. Tornano sull'astronave che ormai è sera. I tre ragazzi siedono al tavolino del cucinotto.”Noi siamo Padmè Amidala e Palpatine. Tu cosa facevi con quell'odioso uomo?”lei è curiosa di sapere cosa facesse per l'ex padrone, non può credere che esista ancora la schiavitù nella galassia.”Io... mia signora ero la sua schiava. Grazie per avermi liberata...”risponde grata all'alieno intanto Padmè le offre del latte, lei esita successivamente accetta.”Chiamami Padmè! Da quale pianeta vieni?”domanda curiosa mangiando della carne essiccata.”Non lo so. Ho sempre viaggiato nella galassia cambiando spesso padroni.”spiega dispiaciuta di non saperle rispondere. Palpatine annoiato le lascia parlare andando dal Maestro.”Maestro... se non mandate Padmè su Coruscant ci tradirà e il vostro lavoro si perderà.”dice tranquillo sedendosi sul sedile vicino al suo.”Aspettiamo e poi decido cosa fare. Tu controlla la schiava.”ordina schiacciando dei tasti.”La schiava vi è grata quindi farà tutto ciò che le direte...”spiega rassicurandolo del fatto che non darà problemi ma anzi sarà felice di servirlo. Shmi si ricrederà perché se l'ex padrone era violento, questo qui facendo degli esperimenti sulla schiava la metterà incinta; creando così un Figlio Della Forza potentissimo... per riuscirci deve piegare i Midichlorian alla propria volontà.”Quella ragazza vi serve per degli esperimenti?”sussurra curioso osservandolo.”Sì. Voglio usare la Forza per piegare i Midichlorian e creare un Sith potente!”spiega guardando gli asteroidi volare lenti tra le stelle dello spazio, il ragazzo dopo essere andato in camera si stende sul letto a vedere un film al PC.”Combatterò al Senato affinché la schiavitù diventi illegale in tutti i pianeti della galassia.”sentendo l'amica parlare Palpatine ride divertito; perché lui trasformerà la Repubblica nel primo Impero Galattico uccidendo tutti i Jedi! L'unico modo per essere in pace è fare una dittatura. Ci metterà 40 anni ma si sa l'Oscurità, essendo generosa ripaga sempre gli sforzi basta saper aspettare.

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