La danza del clown

di Violetta_Keehl_2002
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I sospetti di Adrien ***
Capitolo 2: *** La prova ***
Capitolo 3: *** Vivere o morire? ***
Capitolo 4: *** Lo spettacolo finale ***
Capitolo 5: *** Corsa nella neve ***



Capitolo 1
*** I sospetti di Adrien ***


"Ti prego, ti prego, ti prego, Adrien!" Mi implorò Marinette "Voglio quell'autografo!"
"Ma non possiamo, domani a mezzogiorno dobbiamo prendere l'aereo per tornare in Francia!" Le risposi
"Per favore, ti giuro che mi sveglierò presto!"
Poi ripensai all'annuncio del clown e direttore del circo che eravamo andati a vedere:Aveva detto che firmava gli autografi alle 8:30 del mattino. Ci riflettei su, poi dissi:"D'accordo, Marinette, ma dovremmo svegliarci molto presto, ok?"
"D'accordo!" Disse lei, abbracciandomi "Grazie, grazie, grazie mille Adrien!"
"Prego!" Dissi, così ci mettemmo il pigiama, ci lavammo i denti e andammo a dormire, anche se erano solo le nove di sera.
Marinette sarà stata pur contenta, ma quel clown, Kenny mi pare si chiami, non mi piaceva proprio per niente, anzi, mi insospettiva:Perché mai una persona normale avrebbe dovuto far radunare la gente in una fabbrica fuori dalla città? Non prometteva nulla di buono.
"Ok, Adrien" Mi dissi tra me e me "Quel Kenny è una persona normale, non un mostro, quindi rilassati" E mi addormentai.
La mattina dopo, andammo alla fabbrica in cui Kenny ci aveva dato appuntamento, e lo incontrammo. Allora mi resi conto di una cosa:Quel clown non era un essere umano, ma bensì un mostro, anzi, un vero mostro.
Spazio autrice:D'accordo, abbiamo della nuova carne fresca, nonché nuovi schiavi per Kenny! Come andrà a finire questa volta? Ci rivediamo al prossimo capitolo!

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Capitolo 2
*** La prova ***


Non appena Kenny arrivò, bloccò l'entrata e ci ordinò di stare zitti, puntandoci la pistola contro.
Avevamo tutti un'aria spaventata e nessuno osava fare rumore. Kenny, nel frattempo, ci guardava uno ad uno. A un certo punto egli si fermò da Marinette e le disse:"Sai, ragazzina, sei molto affascinante; Saresti un'ottima artista, al contrario di quelli che avevo prima"
"E-e gli altri?" Chiese lei impaurita
"Quelli lì? Mamma mia che schifo hanno fatto, ho dovuto ucciderli, per cui VOI sarete i miei nuovi artisti!"
Il resto fu terribile:Kenny ci aveva mostrato un ballo molto strano e ci ordinò di ripeterlo, per dimostrare che eravamo degni di "lavorare" al suo "circo". 
Chi commetteva anche solo il minimo errore, veniva ucciso senza pietà da quel folle.
Che fossero uomini, donne o bambini, quel clown non si faceva scrupoli a uccidere.
Non appena arrivò il mio turno, andai al centro della stanza e mi misi a ballare, mentre gli altri, soprattutto Marinette, mi guardavano preoccupati. Fortunatamente sono riuscito a sopravvivere e a salvarmi dalla morte. 
Dopo due o tre persone, arrivò il turno di Marinette:Non appena cominciò, si mise a ballare; Potevo anche sentirla piangere dalla paura. Non riuscivo a immaginare una vita senza di lei:Siamo sempre stati migliori amici, anche se poi mi resi conto che quello che provavo per lei era più di una semplice amicizia, ma un vero e proprio amore, solo che, nonostante il mio carattere molto aperto, non riuscivo a dichiararmi.
Tornando a noi, fortunatamente Marinette venne risparmiata, riuscendo a restare ancora insieme.
Nel frattempo, altre persone vennero uccise da quel folle di un clown:Infatti, su 26 persone ne rimasero solo 5, inclusi io e Marinette.
"Non è possibile!" Urló Kenny "Non posso fare uno spettacolo con solo cinque persone!" Poi ci rifletté un attimo e ci disse l'alternativa:Uno spettacolo di danza classica o la morte. Ovviamente scegliemmo la prima cosa, così Kenny ci marchiò a fuoco, sulla mano destra, dei numeri da 1 a 5, in base alla nostra bravura a ballare. Un dolore inimmaginabile, infatti la mia mano si mise a sanguinare ininterrottamente e bruciava da morire. 
Tornando a noi, Kenny, una volta marchiati a fuoco, ci fece salire su un camion e ci portò in una fabbrica abbandonata, lontana da tutto e tutti. Da allora iniziò l'inferno.
Spazio autrice:E rieccoci con una nuova storia di Kenny il clown, allora, che ne pensate? Ce ne saranno delle belle, anche questa volta! Adesso vado, a presto!

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Capitolo 3
*** Vivere o morire? ***


Una volta giunto alla fabbrica, insieme agli altri schiavi e a Marinette, mi sembrò di essere in un lager:Il posto era grande, sia dell'esterno che dall'interno, buio sporco e disordinato. Ormai avevo già capito che non sarei mai più tornato a casa, nè tantomeno a Parigi, ovvero casa mia (e di Marinette).
Appena entrati, Kenny ci ordinò di stare zitti e di seguirlo fino alla stanza in cui dovevamo dormire:Era piccola, senza finestre e non c'erano letti, ma degli scomodi giacigli.
Non venivamo mai chiamati per nome, ma solo per numero, come ad esempio:"Numero 4!" Oppure "Numero 5!"
Ormai era come se non mi chiamassi più Adrien, nè tantomeno di essere un umano, ma un cane.
Ogni giorno dovevamo danzare, in modo da allenarci per lo spettacolo. Kenny ci costringeva a farlo scalzi, per avere più flessibilità ai piedi. O almeno secondo lui, visto che i miei piedi erano continuamente pieni di lividi e ferite.
A causa di questi allenamenti, puzzavamo di sudore, così Kenny ogni mattina ci ordinava a tutti di spogliarci, tranne che a Marinette. Lei era l'unica ragazza sopravvissuta, per cui veniva lavata per ultima.
Una volta spogliati, Kenny ci lavava spruzzandoci dell'acqua da un tubo di gomma collegato a un lavandino. Il getto era talmente forte che spesso finiva nel naso e la si sputava fuori attraverso la bocca, tossendo. Era una sensazione orribile, quella.
Marinette veniva lavata al nostro stesso modo, nuda e con un tubo dell'acqua, ma, essendo sola, era anche parecchio vulnerabile, soprattutto per l'imbarazzo di essere senza vestiti davanti a un uomo, ovvero Kenny, il quale ha addirittura  tentato di molestarla più di una volta, senza mai riuscirci, per fortuna.
Le punizioni erano davvero disumane:La maggior parte delle volte ti frustava, ma altre invece no.
Vi faccio un esempio:Una volta Billy, il numero 3, aveva cercato di rubare un succo di mela perché stava morendo di sete, e Kenny non lo faceva bere, così è scappato dagli allenamenti e ha cercato di dirigersi verso la cucina, ma non ci riuscì. A causa di ciò, Billy venne frustato davanti a tutti e gli fu impedito di bere per una notte intera.
Un vero mostro:Come si può anche solo pensare di fare una cosa del genere a un bambino di soli 10 anni?!
Quel clown era un vero mostro:Non ci faceva mangiare, bere, dormire o andare in bagno se non ce lo permetteva lui.
Eravamo piuttosto malnutriti:Una volta Kenny ci diede, come pasto, uno scoiattolo investito, dei coltelli e delle forchette per mangiarlo. Ma, prima di farlo, dovevamo aprirgli la pancia e mangiarne gli organi interni. Un vero orrore, tanto che Steve, il numero 1, si mise a vomitare. 
A quel punto avrei preferito uccidermi, piuttosto che continuare a vivere così.
Fortunatamente, dopo quelli che sembravano secoli, venne il giorno del nostro spettacolo, nonché quello della nostra disfatta.
Spazio autrice:Saaalve, come va? Spero bene, almeno finché non avete pagliacci assassini in casa! XD
Scherzi a parte, dopo una lunga descrizione su come Kenny tenga i suoi schiavi, eccoci qui con lo spettacolo finale! Al prossimo capitolo, gente!

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Capitolo 4
*** Lo spettacolo finale ***


"Signore e signori" Annunciò Kenny "Io sono Kenny il pagliaccio, direttore e clown di questo circo e, questa volta, ho intenzione di aggiungere uno spettacolo di danza classica. Ma ora basta parlare, cominciamo!"
A quel punto, dopo gli applausi dal pubblico, io e gli altri schiavi cominciammo a ballare. Eravamo tutti vestiti da ballerini, mentre Marinette indossava un tutù rosa. Era veramente carina, vestista così,  anche con i suoi capelli neri legati con una spilla.
La musica era assordante e mi faceva male alle orecchie.
Continuavamo a danzare, mentre Kenny ci fissava, rendendoci più nervosi di come non lo fossimo già, soprattutto per la paura di morire.
"E ora il gran finale!" Esclamò Kenny:Dovevo prendere Marinette e sollevarla in aria. Avevo molta paura di non riuscirci, ma, nonostante ciò, ci riuscí comunque.
Dopo gli applausi e la scusa dell'autografo, Kenny ci riportò nel furgone che aveva usato per portarci in quel dannato tendone da circo, si fermò in mezzo a un bosco lontano da tutto e tutti, fermò il camion, venne da noi e ci uccise tutti. Solo Marinette era riuscita a scappare da quel folle, così si mise a correre il più velocemente possibile, mentre Kenny la inseguiva.
Spazio autrice:Ciao! Come va? Spero bene! Allora, scusate se questo capitolo vi sembra un po' corto, ma volevo creare un po' di tensione per scoprire la sorte di Marinette, della quale farò raccontare il prossimo capitolo. Ora vado, a presto!
 

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Capitolo 5
*** Corsa nella neve ***


La neve era gelida e mi stava congelando i piedi. Avevo solo delle scarpe da ballerina, delle calze, un tutù e una spilla che mi teneva fermi i capelli.
"Se Kenny non mi ucciderá" Pensai tra me e me "Allora lo farà il freddo"
"Fermati immediatamente, Numero 4!" Mi urlò Kenny. 
Cazzo, quel clown era un vero mostro:Ci aveva tenuti imprigionati come bestie e ci aveva costretti a ballare ogni santissimo giorno.
I miei vestiti erano troppo leggeri e mi facevano tremare dal freddo.
Correvo, correvo e correvo, ma quel clown riusciva sempre a trovarmi. 
"Cosa posso fare, cosa posso fare?" Mi chiedevo tra me e me, mentre correvo, fino a che, a un certo punto, trovai una strada:Era un bosco talmente fitto che non si vedeva il cielo, così corsi in quella direzione, riuscendo anche a seminare Kenny.
Faceva freddo, molto freddo, e i miei vestiti non erano adatti per la neve.
"Cazzo" Mi dissi "Non credevo che mi sarei mai trovata in una situazione del genere!"
All'improvviso, mentre correvo, inciampai e caddi a terra. Sentivo il freddo sulla faccia e sulle mani e battevo i denti dal freddo, così mi alzai a stento.
Dal correre ero arrivata a camminare:Non mi sentivo la gamba dal freddo, così mi sedetti su una dunetta di neve a pensare:Come potevo essere stata così sciocca da andare a farmi fare un autografo in una fabbrica lontana da tutto e tutti? Se non lo avessi fatto sarei potuta tornare in Francia, invece che a morire di freddo. Adrien era morto e la colpa era solo mia:Come avevo potuto farlo? 
Mentre riflettevo mi misi a piangere:Ero sempre stata innamorata di Adrien ma non sapevo se lui provasse lo stesso o meno.
Ormai ero triste e ferita:Il freddo mi stava uccidendo e non facevo altro che tremare. 
A un certo punto iniziai a sentire i passi di Kenny, così mi alzai, a fatica, e mi rimisi a correre, mentre nel frattempo aveva cominciato a nevicare.
Non appena mi fermai a riprendere fiato, mentre ispiravo, mi entrò la neve dei polmoni. Fu allora che mi sdraiai sulla neve. 
Non mi importava più di andare dalla polizia o di tornare a casa, ormai volevo solo morire.
Ripensai ad Adrien:Il più grande amore della mia vita.
Ripensai ad Alya:La mia migliore amica in assoluto. 
Ripensai ai miei genitori:So che mi hanno sempre voluto bene, sentiranno molto la mia mancanza, ne sono sicura.
A quel punto i miei occhi si chiusero e dormí, questa volta per sempre.
Spazio autrice:Buon natale a tutti, anzi, buona VIGILIA di natale, gente! 
Ok, se Kenny non ha ucciso Marinette, allora ci ha già pensato il freddo. Allora, come va la vita? Spero bene! D'accordo, ora vado, a presto!

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