All of me di ChristineEverett (/viewuser.php?uid=1042659)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Teenage Dream (Una svolta inaspettata) ***
Capitolo 2: *** But Love is Love ***
Capitolo 3: *** I Always Need You, Chris. ***
Capitolo 1 *** Teenage Dream (Una svolta inaspettata) ***
Capitolo 1 (Teenage Dream)
Teenage Dream (Una svolta inaspettata)
Note
dell'autrice: Non riesco ancora a credere di essermi convinta
a pubblicare davvero questa storia. Spero che ci sia qualcuno che
avrà voglia di leggerla, e naturalmente spero che possa piacervi.
Questo è solo il primo capitolo, solo un piccolo inizio.
****
Le
prime luci del mattino iniziarono a scaldare e a disturbare il suo
sonno profondo e confortevole. Chris si strofinò gli occhi,
rifiutandosi di aprirli. Era domenica e dopo mesi, era la prima senza
impegni impellenti, quindi l'unica cosa che avrebbe voluto fare era
rimanere esattamente dov'era, nel suo letto.
Ma il sole insistente
ebbe la meglio e dovette arrendersi al nuovo giorno che lo chiamava,
iniziò aprendo incertamente prima un occhio e lentamente anche
l'altro.
Ecco
fatto.
Il suo programma di dormire per tutta la giornata era
andato in fumo, perchè, come al solito, si era dimenticato di
chiudere le tende la sera prima.
Ormai
era sveglio, non sarebbe riuscito a riaddormentarsi come voleva. Si
mise seduto sul letto con la schiena poggiata allo schienale, poi si
voltò alla sua sinistra, e si soffermò ad osservare la figura
distesa vicino a lui, coperta del solo lenzuolo fino alla vita,
lasciando la schiena nuda.
Impossibile
per Chris non sentire un brivido guardando quel corpo perfettamente
scolpito. Quei muscoli rilassati,quella pelle leggermente
abbronzata.
Risalendo con lo sguardo, però, la sensazione
cambiava.
I riccioli neri e scompigliati gli coprivano parte del
volto e si alzavano, di tanto in tanto, con il respiro profondo del
suo lieve russare.
Chris era abbastanza vicino da sentire il
calore del fiato di Darren solleticargli il fianco ed il braccio
sinistro.
Istintivamente, facendo attenzionea non
svegliarlo, con la mano destra gli accarezzò i capelli spostandoli
da quel viso perfetto, perfetto anche quando dormiva, mostrando
completamente la sua vulnerabilità ed innocenza.
Chris
si sentiva sempre così fortunato ad avere il privilegio di
osservarlo in quel modo, era l'unico vantaggio dell'essersi svegliato
per primo.
Così
all'improvviso Chris si ritrovò a fantasticare adocchi aperti, anzi
a ricordare...
Anni
prima...
Chris
si era svegliato presto quella mattina, non era un tipo mattiniero,ma
sicuramente era un tipo curioso. E soprattutto ansioso. Qualcosa gli
diceva che per una volta sarebbe dovuto arrivare agli Studios
puntuale.
L'inizio delle riprese della seconda stagione era alle
porte e ancora non sapeva quale futuro ci fosse in serbo per il suo
Kurt. Aveva sentito Ryan nei giorni precedenti ma l'unico indizio che
era riuscito ad estrapolargli era "Ci
saranno grandi novità per Kurt Hummel!".
Questo
ovviamente non aveva fatto altro che alimentare la sua voglia di
sapere.
Raggiunta
la sala riunioni, dove era prevista la prima lettura generale dei
primi episodi, Chris fu sorpreso di scoprire che forse non era
l'unico impaziente.
Infatti,
appena fuori dalla porta, c'era già un'altra persona. Un ragazzo.
Lo
osservò in silenzio, era intento a leggere quella che sembrava
essere una copia stampata dello script.
Non lo conosceva,
sicuramente non era uno dei suoi vecchi colleghi di Glee. Ma i ricci
scuri che gli scendevano sulla fronte gli sembravano familiari.
Nuova
stagione, nuovi personaggi, gente nuova... è ovvio. Pensò
Chris.
Sentendosi
probabilmente osservato, il nuovo arrivato alzò di colpo lo sguardo
e i suoi occhi incrociarono per la prima volta quelli di Chris
Colfer, che sussultò, temendo che si fosse reso conto che lo stava
letteralmente fissando.
Deglutì, sperando che l'altro non si
fosse accorto di niente, nemmeno del suo assurdo ed insensato
nervosismo. Per fortuna era così.
Chris
accennò un sorriso imbarazzato. Dì qualcosa, penserà che
sei un cretino! Dovresti essere tu quello di casa qui... Pensò
Chris, cercando inutilmente di auto-spronarsi. Ma era come
paralizzato. Il nuovo era davvero molto carino. Non molto alto. Moro.
Ricci ribelli. E uno sguardo che, anche attraverso grandi gli
occhiali da vista che indossava, era riuscito a far ammutolire
persino Chris Colfer.
"Ciao!
Tu sei Chris Colfer, vero? Kurt! Kurt...Hummel!" Il nuovo
arrivato lo precedette, riportando Chris alla realtà.
"Ehm..
si in persona. Ma puoi chiamarmi Chris." Disse infine sorridendo
e schiarendosi leggermente la voce, che risultò più roca del
solito.
"Piacere, io sono Darren Criss." Rispose
ricambiando il sorriso e stringendogli la mano.
"Harry
Freakin' Potter!" Esclamò Chris, quando finalmente capì perchè
gli era sembrato un volto familiare.
"In persona. Ma
puoichiamarmi Darren."
"Ok, Darren..."
"Siamo
proprio una bella coppia." Disse il moro compiaciuto, buttando
un occhio verso il copione che aveva ancora in mano. Ma Chris non lo
notò subito, e inizialmente non capì a cosa alludesse.
Si,
è vero che era un tipo curioso, ma anche pigro e si era
completamente dimenticato di aprire l'email di Ryan, con in allegato
lo script.
Chris
si fiondò dentro la stanza, dove tutto era già pronto per la
lettura e afferrò una delle copie che erano sul tavolo. Lesse
velocemente in cerca del nome del suo personaggio.
"Buongiorno
ragazzi! Chi è emozionato per la nuova stagione?" Chiese Ryan
entusiasta. Con lui c'erano anche Cory e Lea. Poco a poco anche il
resto del cast, vecchio e nuovo, iniziò ad arrivare.
Presero
tutti posto a sedere intorno al tavolo, qualcuno leggeva lo script
direttamente dal proprio tablet, altri approfittarono delle copie a
disposizione.
Chris alzò lo sguardo un secondo, sbuffando
seccato dalla diligenza dei suoi colleghi. Ma non prestò abbastanza
attenzione per capire che non era l'unico impreparato. In molti
chiesero infatti chiarimenti e sentivano in quel momento, per la
prima volta, la storyline dei loro personaggi.
Dopo
aver spiegato la trama generale della seconda stagione, Ryan iniziò
a spiegare anche agli attori presenti quello che avrebbe voluto per i
loro personaggi. Illustrò i vari retroscena, i cambiamenti, e le
novità. Presentando infine anche i personaggi e di conseguenza gli
attori che avrebbero preso parte allo show a partire quasi da subito.
"E
veniamo a Kurt... e Blaine." Esclamò Ryan, richiamando
l'attenzione di Chris e Darren.
Chris
era talmente preso dal leggere il copione, che non si era nemmeno
reso conto che Darren si era seduto accanto a lui, dato che era stato
il primo membro del cast che gli aveva rivolto la parola. Darren
aveva già letto il copione ed era quindi a conoscenza del tipo di
interazione che ci sarebbe stata in futuro tra i loro personaggi,
quindi voleva sin da subito iniziare a conoscere la persona con cui,
inevitabilmente, avrebbe passato più tempo insieme sul set.
"Per
chi ancora non lo conosce, o non lo ha riconosciuto, vi presento
Darren Criss. Il suo personaggio si chiamerà Blaine Anderson e sarà
il nuovo leader degli Usignoli, quindi uno studente della Dalton.
Blaine e Kurt faranno amicizia e vedremo dove questa nuova amicizia
li porterà. Ah! dimenticavo, Blaine è gay."
Iniziarono
tutti a sorridergli per dargli il benvenuto, come avevano fatto con
Chord poco prima. Darren fece un cenno di saluto con la mano e
ringraziò timidamente, con il solo labiale.
Ma con l'ultima
precisazione di Ryan, tutta l'attenzione si diresse su Chris.
"Scommetto
che le cose si faranno interessanti per il nostro Kurt, allora."
Disse Lea sorridendo emozionata.
Finalmente Chris si decise a
chiudere il copione e ad alzare lo sguardo, anche se imbarazzato dai
vari apprezzamenti dei suoi colleghi. Si guardò intorno e incrociò
lo sguardo rassicurante di Darren, che cercava di non mostrare il
leggero rossore comparso sulle sue guance. Istintivamente Chris
riuscì a rilassarsi, e iniziò a scherzare anche lui con gli altri.
Darren compreso.
Spiegate
tutte le cose principali, Ryan dichiarò conclusa la prima riunione
della seconda stagione. Tutti gli attori, quindi non persero tempo,
prima che a Ryan venisse in mente qualcos'altro, e iniziarono tutti
ad uscire dagli Studios.
"Sembri
dispiaciuto. Non ti piace l'idea di Kurt che cambia scuola per
caso?"O sono io che non ti piaccio? Avrebbe
voluto chiedere Darren, a Chris che intanto si bloccò di colpo
mentre si dirigeva alla sua auto. Non si era minimamente accorto che
Darren stava camminando ad un paio di passi di distanza da lui.
"Che?
No... cioè è un bel cambiamento improvviso. Non me lo aspettavo.
Proprio non riesco ad immaginare Kurt Hummel con la divisa della
Dulton e quindi vestito sempre uguale, ne morirà il mio povero
Kurt." Disse semi-serio, facendo ridere Darren.
"Beh..
nemmeno tu sembri il tipo da blazer." Aggiunse poi, ammiccando
un pò, notando l'abbigliamento decisamente più casual del suo nuovo
collega.
"E
aspetta di vedere quello che combineranno con questi." Rispose
Darren passando una mano tra i suoi ricci.
******
Quei
ricci.
Quella mano fra i ricci ribelli.
Quanto
avrebbe voluto passare la sua mano in quei capelli.
Accidenti
Chris! Ma che diavolo ti viene in mente!
Era
notte fonda, e Chris avrebbe dovuto dormire già da un pò. Ma ogni
volta che chiudeva gli occhi, un immagine fissa nella sua mente non
lo lasciava addormentare.
Perchè un ragazzo appena
conosciuto doveva invadere così tanto i suoi pensieri? Avevano
chiacchierato solo per qualche minuto, ma già sentiva che nella sua
vita era arrivata quella che alcuni avrebbero interpretato
come una svolta inaspettata.
Ancora
non sapeva niente di questo Darren Criss. Non lo conosceva. Così
come ancora non conosceva Blaine Anderson.
Il copione che avevano
ricevuto aveva pochissimi dettagli su questo nuovo personaggio, dato
che non sarebbe entrato in scena prima del sesto episodio della
stagione.
Vi era quindi soltanto descritto il loro primo incontro
alla Dalton, il suo esordio come Usignolo, cantando una canzone di
Katy Perry. E poco più.
Non era riuscito ancora a capire nemmeno
il tipo di rapporto che Blaine avrebbe avuto con Kurt. Ryan aveva
accennato al fatto che Kurt stanco di essere la vittima di Karofsky
avrebbe cambiato scuola e che sarebbe andato alla Dalton. Ma non era
entrato troppo nei dettagli.
Ma era abbastanza semplice e scontato
da capire, essendo entrambi i personaggi gay. O meglio
gli unici personaggi gay.
Così Chris,
fantasticando su quello che aspettava al suo Kurt, in quella che
sembrava essere una nuova vita, riuscì ad addormentarsi.
Inutile
dire che per tutta la notte continuò a sognare quei dannati ricci, e
la sua mano fra di essi.
Presente:
Chris
sorrise ripensando a quell'incredibile giornata di diversi anni
prima, a come quel momento aveva dato inizio a qualcosa di
inimmaginabile, come quel nuovo arrivato avesse sconvolto
completamente la sua vita. E sorrise ancora quando scostò un riccio
dalla fronte di Darren, ancora addormentato, e accarezzò i
suoi capelli, passando le sue dita sottili in quei ricci scuri.
Anni
prima:
Le
riprese della seconda stagione di Glee erano iniziate e, finalmente,
era giunto il momento di cominciare a girare il sesto episodio.
Erano
passati giorni, settimane, da quell'incontro. E Chris non era più
riuscito a vedere Darren.
Nella
settimana precedente Darren era stato chiuso in sala registrazione
per dare il meglio di sé nella canzone che avrebbe presentato il suo
Blaine Anderson al pubblico di Glee.
Tutto
era pronto per la grande entrata in scena del nuovo leader degli
Usignoli e Darren era già in postazione, blazer perfettamente
indossato e capelli completamente domati dal gel.
Chris
invece arrivò sul set della Dalton, come suo solito, leggermente in
ritardo. Infatti non ebbe la possibilità di scambiare nemmeno una
parola con Darren, come avrebbe voluto.
Anzi,
forse, era proprio lui il motivo del ritardo.
Questa
volta Chris era preparato, in fondo era un professionista. Sapeva che
l'episodio che avrebbero iniziato a girare quel giorno era quello
dell'incontro di Kurt e Blaine. Le loro erano tutte scene semplici e
quindi non avevano avuto bisogno di provarle prima. Quindi quella era
la prima volta che Chris rivedeva quei neri ricci, dal vivo, e non
più solo nei suoi sogni assurdi, anche se adesso erano nascosti da
tonnellate di gel e capì a cosa si era riferito Darren la volta
precedente.
Aveva
atteso il giorno in cui si sarebbero rivisti con ansia e confusione,
non capiva perchè uno sconosciuto lo avesse sconvolto così tanto
dopo poche chiacchiere in un parcheggio.
Avrebbero
iniziato le riprese dell'episodio, partendo dall'esibizione di Blaine
e degli Usignoli.
Quando la musica partì, facendo risuonare le
note di teenage dream, Chris rimase piacevolmente
stupito ascoltando la voce registrata di Darren che si muoveva
perfettamente in sincrono, ballando e cantando, continuando a puntare
i sui occhi nella sua direzione. Chris ringraziò, silenziosamente,
il cielo e chiunque avesse scritto la sua parte. Era rimasto lì
imbambolato, completamente catturato da quella visione.
"Stop!"
L'urlo
del regista fece finire quella sorta di nuovo sogno ad occhi aperti,
tutti si fermarono, compresa la musica, in attesa delle nuove
indicazioni.
"Molto
bene. La rifacciamo per avere più inquadrature. Darren ottimo
lavoro. Chris ricordati di respirare. E che devi iniziare a sorridere
e a guardarti intorno sorpreso, non restare solo a fissare Blaine
come se avessi visto un fantasma."
Chris
sentì il volto in fiamme per l'ultimo commento. Nemmeno si era reso
conto di essersi dimenticato di... recitare.
Dopo
un altro paio di ciak, terminarono la scena e finalmente agli attori
venne dato il permesso di ritirarsi nei loro camerini per una pausa.
Chris
non se lo fece ripetere e cerò di sparire più velocemente
possibile, cercando di dimenticare la figuraccia fatta poco prima.
Appena
entrato nel suo camerino, si apprestò a chiudere la porta e iniziò
a specchiarsi ripetendo a se stesso: "Idiota!
Idiota!Idiota!".
Il suo mantra venne però interrotto
quando sentì bussare.
Erano passati solo pochi minuti, non
potevano essere già venuti a chiamarlo per girare le altre scene.
Non restava che aprire la porta per scoprire chi ci fosse dall'altra
parte.
"Ehi,
ciao. Disturbo?"
Darren.
Darren
era in piedi davanti a lui e non aspettava altro che Chris lo
lasciasse entrare nel suo camerino. Cosa che fece dopo istante di
esitazione.
"No!
Affatto, prego." Disse, facendogli cenno di entrare, richiudendo
poi la porta alle sue spalle.
"Intanto
volevo salutarti, dato che non ho avuto ancora modo di farlo."
"Scusa,
è vero! Non ci siamo nemmeno più visti. Immagino sarai stato molto
indaffarato a registrare."
"Già.
Ero anche curioso di sapere che ne pensi della scena, della canzone.
Insomma è il mio primo giorno di riprese e pensavo che, dato che tu
sei stato il mio primo amico, in questa nuova
avventura, magari potresti darmi qualche dritta."
Chris
fu sorpreso nel sentirsi già definire amico. Iniziò a pensare cosa
dirgli, voleva cercare di essere più professionale possibile. Lui
era quello con l'esperienza lì. Non poteva dirgli quello che aveva
pensato davvero. Ovvero: meraviglioso, semplicemente
perfetto! Ma non era facile cercare un altro modo per
descrivere lui e la sua esibizione.
"Meglio
di Katy Perry!" Esclamò poi spontaneamente, rendendosi conto
che forse suonava meglio quello che aveva pensato.
Darren
scoppiò poi a ridere mostrando quanto fosse realmente nervoso di
sapere la sua opinione.
Ma
qualcun altro busso alla porta.
"Pausa
finita Colfer!" Annunciò un membro della crew.
"Senti,
forse ne potremmo parlare in un altro momento, se ti va, ovviamente.
Non so magari davanti ad un caffè... o una pizza. Sei libero quando
stacchiamo?" Disse a quel punto Darren, prendendo Chris, ancora
una volta, di sorpresa.
"Mi
sembra un'ottima idea." Rispose quindi Chris, sorridendo.
****
Note
dell'autrice:
Fatemi sapere se questo primo capitolo vi piace. E grazie a tutti
coloro che sono arrivati a questo punto
Yours
ChristineEverett.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** But Love is Love ***
Capitolo 2
Note
dell'autrice: Bentornati e buona lettuara, fatemi sapere cosa ne pensate. :)
But Love is Love
E fu così che Darren e Chris diedero vita ad una grandissima ed importante amicizia.
Davanti
ad una fumante tazza di caffè, parlarono dei loro personaggi e
delle scene girate quel giorno. Chris non poté dare alcuna
dritta a Darren, come lui gli aveva gentilmente chiesto, semplicemente
perchè non ne aveva alcun bisogno. Così gli parlò
dei suoi nuovi colleghi e dei loro boss, per prepararlo sul
comportamento di ognuno, senza essere poi preso alla sprovvista da
manie di protagonismo di qualcuno, o mancanza di concentrazione da
parte di qualcun altro.
Una cosa tira l'altra e, dopo aver parlato sufficientemente a lungo di
lavoro, cominciarono a parlare di loro stessi, delle loro origini, dei
loro gusti musicali e, ovviamente, tra le tante cose, della loro
passione comune per Harry Potter.
Iniziarono a conoscersi.
Quel
caffè divenne solo il primo di molti altri, fino a diventare un
rito quotidiano. Ben presto ci furono colazioni, e poi cene, serate
pizza o sushi, più film a casa di uno dei due, o qualsiasi scusa
gli permettesse di passare del tempo insieme.
Chris
dovette ammettere a se stesso che inizialmente si era sicuramente preso
una bella cotta per il nuovo arrivato, in fondo come avrebbe potuto
resistere allo charm di Darren Criss?
Ma più la loro amicizia prendeva forma, più si rese
conto, che quella innocente infatuazione non aveva più motivo di
esistere. O almeno se lo ripeteva con così tanta convinzione,
che l'auto-convincimento iniziava a funzionare.
Non
aveva ancora chiesto apertamente a Darren se fosse etero o meno. Non
sapeva nemmeno più se davvero gli interessava saperlo. Forse
perchè la risposta era piuttosto palese davanti ai suoi occhi,
senza dover porre alcuna domanda. Non avrebbe voluto in alcun modo che
la sua curiosità creasse qualche tipo di imbarazzante
fraintendimento.
Finché non arrivò il giorno delle riprese del sedicesimo episodio della seconda stagione.
Come
si erano abituati a fare, dato che ormai condividevano la maggior parte
delle scene, Darren e Chris leggevano insieme il copione, appena gli
veniva inviato. Così quando distrattamente Chris notò di
aver ricevuto l'email, relativa all'episodio, che già sapeva
avrebbe compreso anche il momento tanto atteso delle competizioni, si
diresse direttamente nel camerino di Darren.
Bussò. "Dare, ci sei?" Non attese la risposta, ne il permesso, semplicemente entrò.
Darren, sapendo che sarebbe arrivato da un momento all'altro, appena
ricevuta l'email, si era già posizionato alla scrivania e stava
aprendo il suo portatile.
"Ah! allora ci sei. Potresti anche rispondere, e se tu fossi stato nudo?"
"Chris,
se fossi stato nudo, la porta sarebbe stata chiusa a chiave...
forse..." Rispose tranquillo, senza sottolineare che comunque era
entrato senza dargli il tempo di rispondere. Chris decise di ignorare
quello che aveva detto e prese posto sulla sedia vicino a lui, per
leggere finalmente l'email con lo script.
"Ryan
ci ha promesso un duetto, dimmi che abbiamo un duetto! Che canzone ci
è toccata? Dare?" Chris, iniziò a blaterare impaziente.
Darren, che aveva iniziato a scorrere le pagine dello script, per una
prima veloce lettura, era rimasto in silenzio, concentrato su
alcune parole che apparivano sullo schermo del suo PC.
Chris,
continuò ad osservarlo, aspettando che dicesse qualcosa, quando
vide un enorme sorriso formarsi sul suo volto. Ma dato che Darren
continuava a non parlare, Chris si avvicinò allo schermo per
leggere lui stesso.
"Blaine
si avvicina..." Lesse svogliatamente, a bassa voce, per poi alzarla in
un crescendo che lo portò quasi ad urlare "... e BACIA KURT!"
Portò la mano alla bocca, come se volesse zittirsi da solo, per
aver letto l'ultima parte in quel modo. D'altronde era stato preso alla
sprovvista.
Avevano provato entrambi, più volte, a scoprire, se e quando,
Blaine sarebbero diventato più di una semplice cotta a senso
unico per Kurt, ma Ryan continuava a ripetere che non sapeva ancora se
far sì che Blaine diventasse il ragazzo di Kurt, oppure il suo
mentore.
E
poi eccole lì, quelle parole, digitate nero su bianco,
annunciavano che Blaine si sarebbe dichiarato a Kurt, per poi
avvicinarsi a lui e baciarlo.
Rimasero in silenzio per finire di leggere tutta la scena e le loro battute.
Per quanto fossero entrambi emozionati per il passo importante che i
loro personaggi stavano per fare, avevano modi differenti di
esprimerlo. Darren sorrideva sempre più vistosamente e
Chris aveva ancora la mano sulla bocca.
"Finalmente! Sapevo che avrebbe scelto questa strada." Disse Darren, sinceramente contento, rompendo il silenzio per primo.
"Già...
la storia del mentore non mi ha mai convinto." Rispose, quindi Chris
cercando di non mostrarsi troppo nervoso dal fatto che presto avrebbe
dovuto baciare quello che ormai considerava il suo migliore amico.
"Beh, per te sarà sicuramente strano, per me imbarazzante,
forse, ma ti avverto non ti sarà facile resistermi una volta-"
"Perchè dici che per me sarà strano?
È un bacio. Che ha di strano un bacio?" Domandò Darren,
quasi offeso, interrompendo Chris, che cercava di mostrarsi più
disinvolto e a suo agio possibile verso l'argomento, che non sapeva
come aveva preso una piega imprevista.
"Forse
perchè siamo due uomini? Tu sei quello etero, no? Per questo
credevo-" Spiegò quindi Chris con ovvietà." Ma venne
ancora interrotto dall'altro.
"Io.. Io non l'ho mai detto."
"Cosa non hai mai detto?"
"Io non mai detto di essere etero."
Chris
spalancò gli occhi, incredulo nel sentirgli pronunciare
un'affermazione simile, non riuscendo a controbattere, aspettò
che Darren continuasse. Non stava più sorridendo, era
completamente serio, sembrava davvero che ci fosse rimasto male.
"Non mi sono mai piaciute le etichette."
Disse virgolettando l'ultima parola con le dita a mezz'aria, con
un'espressione quasi di disgusto, ma anche leggermente impaurito di
mettere Chris a disagio, o peggio di insultarlo, sapendo che lui
essendo dichiaratamente gay, potesse in qualche modo offendersi, ed era
l'ultima cosa che Darren avrebbe voluto fare con le sue parole.
Chris
fortunatamente non percepì quella ammissione come un'offesa nei
suoi confronti, molte persone sceglievano di non essere etichettate,
non era certo la prima volta che qualcuno gli aveva detto qualcosa di
simile, ma il più delle volte era solo un modo carino per fargli
capire che non lo giudicavano per i suoi gusti sessuali.
Sapeva
che la domanda, che stava per porgli sarebbe suonata la più
stupida in assoluto, dato che si sarebbe trattato ancora di una
cosiddetta etichetta, come Darren l'aveva definita. Ma a quel punto aveva bisogno di chiederglielo.
"Allora... sei gay?" Domandò con un filo di voce, che risultò quasi un sussurro.
"No." Rispose subito Darren. "Troppo veloce?"
"Già."
Chris rispose alzando le spalle, strinse gli occhi accennando un
sorriso, si aspettava quella risposta da parte dell'altro.
"Non
volevo risultare un ipocrita, te lo giuro. L'amore, quello vero, quello
che cantiamo ogni giorno, devo ancora scoprirlo davvero. Solo che credo
che l'amore è amore. Uomo, donna... Non sono mai stato con un
uomo, ma non mi piace che questo definisca chi o come devo essere. "
Chris
si sentì colpito da quelle parole come un fulmine a ciel sereno.
Il suo cuore si fermò sentendolo parlare d'amore con così
tanta naturalezza. E forse trattenne anche il respiro, perchè
per un attimo la sua testa iniziò a girare, riempiendosi di
milioni di nuove fantasie e speranze, represse così fortemente
negli ultimi mesi, che davvero credeva di averle dimenticate, ma con un
ulteriore sforzo riuscì a tornare alla realtà.
D'un
tratto il resto del copione, sullo schermo del portatile di Darren,
divenne particolarmente interessante, scene di altri comprese.
Iniziò a scorrere le pagine con il mouse, mentre l'altro senza
sapere lui stesso il perchè, lo stava ancora osservando,
imbambolato, forse anche lui era stato stupito e frastornato dalle sue
stesse parole, parole uscite spontanee, senza la minima premeditazione.
"Eccolo! Abbiamo il nostro duetto! Spero ti piaccia Candles e... Oh.. Rise your glass!"
Esclamò, riuscendo finalmente a cambiare argomento, riportando
l'attenzione di entrambi al loro lavoro, liberandoli dalla strana
tensione che si era creata in quel camerino, che sembrava essersi
quasi rimpicciolito negli ultimi minuti.
.................
"Avevo bisogno di un pezzo un po' più romantico."
"Perchè hai scelto proprio me per questo duetto?"
La scena ebbe inizio, così come il botta e risposta delle loro battute.
E fin qui tutto bene. Poi..
"Kurt, arriva un momento... In cui diciamo a noi stessi...Oh! Eccolo la, cerco uno così da una vita..."
Chris
cercò di rimanere concentrato sulla scena, su Kurt e Blaine,
continuando a ripetersi che anche se la voce era quella di Darren, non
era Darren a parlare.
Poi
quella mano posata delicatamente sulla sua, per un attimo lo fece
sussultare, ma per fortuna nessuno, ne il regista o i membri della crew
se ne accorsero, nemmeno Darren.
Distratto
e perso in quello sguardo ambrato, che lo consumava così tanto,
come se fossero dei veri occhi innamorati, Chris iniziava a non capire
più niente. Dio, come recitava bene Darren. Era riuscito a farlo
paralizzare, facendogli quasi dimenticare, ancora una volta, di
recitare. Ma si svegliò da quel sogno ad occhi aperti quando
vide il volto di Darren avvicinarsi pericolosamente al suo.
"E...
Stop!" Gridò il regista, prima ancora che i loro occhi si
chiudessero e che le loro labbra si toccassero. "Bene, ma la
rifacciamo. Ripartiamo da quando ti sei seduto Darren. Quindi con le
tue battute Chris, ok? Poi bacio! "Spiegò, anche lui un po'
divertito, e forse emozionato, per la situazione. Entrambi annuirono e
si scambiarono uno sguardo, accompagnato da due sorrisi un po' nervosi.
Tentarono tutti e due di capire cosa li faceva sentire così agitati:
Darren cercava di convincersi che un bravo attore deve saper dare
sempre il meglio di sé, senza prendere le cose troppo sul serio,
troppo sul personale, non era lui che stava per baciare Chris per la
prima volta, ma era Blaine che stava per baciare Kurt.
Chris,
invece, per quanto cercasse di respingere ogni sensazione, era
spaventato perchè in fondo era consapevole dell'effetto che
Darren aveva su di lui, sin dal giorno in cui lo aveva conosciuto, non
sapeva cosa avrebbe potuto provocargli il contatto con le sue labbra,
ma doveva tornare concentrato e pensare che non era lui che stava per
baciare Darren per la prima volta, ma Kurt stava per essere baciato da
Blaine.
Per
poco non sussultò di nuovo quando sentì la mano di Darren
sulla sua. Preso dall'ansia, dato che sarebbe dovuto essere lui il
primo a parlare, si guardò intorno, credendo di essersi perso
ancora nelle sue fantasie, e di non essersi accorto che la scena era
ripartita, ma si tranquillizzò rendendosi conto che il
regista stava controllando qualcosa con dei tecnici, forse qualche
problema con le luci, poco importava, quella era davvero la mano di
Darren sulla sua, non quella del suo personaggio questa volta.
"Ehi, Chris? Tutto bene?"
"Ehm..Si, certo, tutto perfetto, perchè me lo chiedi?"
"Volevo essere sicuro che tu non fossi in imbarazzo, come credevi."
"Ah, no. Assolutamente no. Tranquillo." Mentì spudoratamente,
sorridendo. Forse era un attore migliore di quello che credeva lui
stesso, ma quella bugia gli uscì così spontanea che ci
avrebbe creduto chiunque.
"Beato te. Io invece sono un po' nervoso. Hai detto che non sarà
difficile resisterti e non vorrei finire per saltarti addosso qui
davanti a tutti." Disse semi serio Darren, seppur scherzasse, per
smorzare un pò l'atmosfera, aggiungendo poi anche un'occhiolino.
Per poco a Chris non venne un infarto, ma allo stesso tempo, anche se
quelle parole erano sembrate destinate forse a farlo sentire ancora
più in imbarazzo, scoppiarono entrambi a ridere di gusto,
tornando finalmente a loro agio.
"E ora che prende a voi due?" Chiese il regista, pronto per avviare il nuovo ciak.
"Niente!" Esclamarono in coro, sforzandosi entrambi di fare silenzio e tornare seri nelle loro parti.
Ripetettero tutte le battute un paio di volte.
"...tu mi emozioni Kurt. E questo duetto sarebbe una scusa per passare più tempo con te."
Nessuna interruzione, nessun stop, fu gridato. La scena poteva andare avanti. Potevano... dovevano baciarsi.
Il copione prevedeva un bacio sulle labbra, breve, a stampo.
Una cosa semplice e delicata, veloce.
Così Darren, preso un bel respiro per incoraggiarsi, si avvicinò, lentamente.
Gli occhi di Chris erano fissi su di lui, in attesa. Immobile.
E poi in un attimo le loro labbra si trovarono e finalmente si
toccarono, annullando la distanza. Non avrebbero dovuto fare molto
più di questo, un leggero sfiorarsi di labbra.
Almeno da quello che il copione descriveva.
Ma istintivamente Darren portò la sua mano sul viso di Chris,
approfondendo quel bacio a stampo che divenne un vero bacio quando
entrambe le bocche si aprirono, ansimanti, come se per la prima volta
avessero scoperto il modo giusto di respirare, e quando anche Chris
portò la sua mano al volto di Darren, ci fu un velocissimo
sfiorarsi di lingue che li riportò alla realtà.
Così quasi all'unisono si staccarono.
Ci
vollero alcuni istanti prima che i loro battiti tornassero regolari e
che riuscissero a recuperare l'uso della parola per continuare la scena.
"Do-dovremmo provare."
"Non era già una prova?"
Dissero, cercando di tornare nei loro personaggi. I loro cuori
battevano così forte che era difficile credere davvero che quel
bacio fosse stato solo un bacio scenico.
Darren
si fiondò di nuovo su quelle labbra, ansioso di sentire, di
capire, di riconoscere, quella nuova sensazione, provata poco prima.
Le loro bocche si aprirono subito ma...
"Stop!" Una nuova interruzione fece ricordare ai due attori che si
trovavano ancora sul set. Si guardarono per un istante, studiandosi a
vicenda, per poi distogliere lo sguardo, increduli, forse scioccati,
per quello che era successo in quel bacio, per quello che entrambi
avevano sentito.
Ricordandosi che era stato chiesto loro solo un bacio a stampo, già si aspettavano un rimprovero per aver... esagerato?
"Wow,
ragazzi! Non so se vi siete messi d'accordo o lo avete improvvisato, ma
quel bacio era perfetto. Mi sono eccitato." Disse sinceramente il
regista.
Inutile dire che non fu necessario ripetere ancora la scena.
...................
Cosa era successo?
Come avrebbero potuto fingere che non fosse stato niente. Quel bacio
gli aveva trasmesso sensazioni completamente nuove. Un'emozione mai
provata prima. Chris in cuor suo forse sapeva il perchè, anche
se si imponeva di non dargli retta, mentre Darren ne era rimasto
sinceramente sorpreso, e confuso. Per quanto gli piacesse
atteggiarsi al tipo senza etichette,
non avrebbe mai immaginato che baciare una persona del suo stesso
sesso, gli avrebbe potuto trasmettere una cosa simile, o forse non
avrebbe mai pensato che avrebbe provato qualcosa del genere baciando
Chris Colfer, il suo migliore amico, il suo primo amico da quando aveva
messo piede negli Studios, il primo giorno.
La
loro amicizia era la cosa più importante che avevano e non
potevano permettere che uno stupido bacio, davanti alle telecamere per
giunta, rovinasse il meraviglioso rapporto che erano riusciti a
costruire. Sebbene fossero passati solo dei mesi, sembrava che avessero
fatto sempre parte l'uno della vita dell'altro, tanto da non riuscire
ad immaginare un prima e un dopo.
Così
entrambi presero, inconsapevolmente, la stessa silenziosa decisione di
non dire niente. La loro amicizia era l'unica cosa di cui gli importava
e andava protetta ad ogni costo. Sicuri che affrontare l'argomento
avrebbe solo potuto mettere in pericolo quel rapporto speciale, ma
completamente ignari di avere le medesime paure. E chissà gli
stessi... sentimenti?
Con
non poche difficoltà iniziali ed un grande sforzo da parte di
entrambi, riuscirono a superare quell'imbarazzo inevitabile nei primi
giorni, o almeno a nasconderlo.
Anche
se quando non erano insieme non era sempre facile riuscire a scacciare
il pensiero, o il ricordo, di quel bacio, che come lo aveva definito il
regista, era stato perfetto.
Note
dell'autrice:
Fatemi sapere se il secondo capitolo vi piace, le cose dovrebbero farsi più interessanti di volta in volta.
Grazie a tutti
coloro che sono arrivati a questo punto.
Yours
ChristineEverett.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** I Always Need You, Chris. ***
capitolo 3
Note
dell'autrice:
Bentornati e buona lettuara, fatemi sapere cosa ne pensate. :)
I
Always Need You, Chris.
I
giorni trascorsero, Darren e Chris, cominciarono a tornare quelli di
prima, almeno cercavano di sembrarlo quando erano insieme. Vennero
girati anche i successivi sei episodi e la seconda stagione fu presto
completa.
"Come
sarebbe adire che non vieni alla festa di domani sera? Chris non puoi
mancare! Andiamo!" Darren si lamentò continuando a mangiare
popcorn. Si trovavano a casa di Chris, rannicchiati ai lati opposti del
divano. In mezzo a loro una ciotola, ormai semi vuota, di popcorn. Sul
televisore, scorrevano le immagini di un film, al quale ormai non
stavano dando molta attenzione, soprattutto dopo che Chris aveva detto
che non sarebbe andato alla grande festa che si sarebbe tenuta il
giorno dopo agli Studios.
"Non
mi va. Preferisco starmene a casa con Brian." Ammise, guardando il suo
gatto che dormiva sulla poltrona vicino a loro, il quale, sentendo
pronunciare il suo nome, scosse le orecchie, ma lo ignorò.
"Ma
dai, tu adori questi eventi! Non dire cavolate. È la festa di
fine stagione. Ci saranno tutti, Lea, Cory, Chord, Ryan... e poi..."
Disse togliendola ciotola, che appoggiò sul tavolino di fronte a
loro, per poi avvicinarsi, facendo sì che Chris trattenesse
istintivamente il fiato quando gli contornò le spalle con un
braccio. "E poi..."Disse di nuovo Darren, sussurrando direttamente
nell'orecchio dell'altro, ormai del tutto pietrificato. "Ci sono io."
A Chris sembrò di perdere un battito. Cercò di ricordare
come si respira, non riuscendoci, si limitò a guardarlo storto,
senza dire niente. Così Darren continuò a parlare, sempre
da quella distanza tanto pericolosa, con voce suadente, altrettanto
nociva per l'autocontrollo di Chris Colfer. "Dai Chris, non puoi
lasciarmi da solo. Cosa ci faccio io alla festa senza dite?"
Portò
l'altra mano sul fianco dell'amico, per provare a fargli il solletico,
cercando una qualsiasi reazione da parte dell'altro, un qualsiasi segno
di vita. E probabilmente riuscì a trovare il pulsante per farlo
tornare alla realtà, perchè finalmente scattò,
provocato da quelle dita dispettose.
"Dare,
hai appena detto che ci saranno tutti, non sarai solo, figuriamoci se
Darren Criss ha bisogno di me per divertirsi ad una festa."
Disse,cercando di mostrarsi disinvolto, nonostante quell'assurda ed
inutile vicinanza.
"Io ho sempre bisogno
di te, Chris." Rispose Darren, così spontaneamente che era quasi
impossibile non credergli. Gli occhi, color del cielo, incontravano gli
occhi color del sole. Bastò un semplice sguardo per
trasmettere tutta la sincerità di quelle parole.
"Cosa devo fare per convincerti a venire?" Aggiunse il moro,
sciogliendo quell'abbraccio per mettere le mani in preghiera, ormai
supplicante per una risposta positiva.
"Smetterla
di essere così melenso e insistente Criss, non ti sopporto
più, e siamo già ai titoli di coda. Mi hai fatto perdere
il finale del film." Rispose Chris, lamentoso, indicando il televisore
sul quale stavano scorrendo solo scritte bianche, silenziose, su sfondo
nero.
E Darren sapeva che ce l'aveva fatta, era riuscito a
convincerlo.Sorrise, soddisfatto della sua vittoria e riprese a
mangiare popcorn,mentre Chris, fintamente scocciato, prendeva il
telecomando e rimandava indietro il film. In realtà era felice
di avere una scusa per prolungare il tempo che passava insieme a Darren.
....................
Dopo
che lo aveva convinto per sfinimento, Darren, temendo che Chris avesse
altri ripensamenti e davvero non andasse alla festa, era passato a
prenderlo a casa, per poi arrivare insieme agli Studios, dove
riuscivano a sentire la musica anche dal parcheggio all'esterno.
"Che c'è? Non ti piace più nemmeno la musica Colfer?"
Sbottò Darren notando che Chris aveva iniziato a sbuffare appena
sceso dalla sua auto.
"Certo che no. Non lo so. Ho come un brutto presentimento. Ti avevo detto che volevo starmene a casa con Brian."
Appena i due attori entrarono negli Studios vennero accolti da Ryan, pronto a porgere ad entrambi due flute di champagne.
"Oh, finalmente è arrivata anche la mia coppia preferita!"
"Ehi!"Esclamarono in coro Cory e Lea, che si erano avvicinati insieme a
lui. "Non vale hai detto la stessa cosa anche a noi quando siamo
arrivati!" Si lamentò Lea, fingendosi offesa, ma sorridendo
subito dopo.
"Beh..tecnicamente io non potrei ancora bere... o forse dovrei dire legalmente..." Provò a precisare Chris.
"Vabbè dai un brindisi per festeggiare la seconda stagione, non
ti farà male, non lo diremo a nessuno." Lo incitò Ryan e,
seppur riluttante, Chris,che voltandosi, notò l'occhiolino
incoraggiante di Darren, dovette cedere all'offerta del suo capo.
"Ad un'altra stagione di grandi emozioni!" Urlò Ryan, alzando in alto il suo calice.
"Ad un'altra stagione di grandi emozioni!" Ripetettero in coro gli altri facendo, tintinnare i bicchieri all'unisono.
Ed
uno ad uno, Ryan, Cory e Lea, si allontanarono, per andare a salutare
anche Kevin e Harry, che erano appena arrivati, lasciando soli Darren e
Chris.
"Non
devi berlo tutto per forza." Disse Darren, vedendo Chris indugiare dopo
aver bevuto giusto un sorso per il brindisi. Il più piccolo
sorrise, capendo che gli aveva letto nel pensiero. Non gli andava di
bere, non era abituato e non sapeva che effetti avrebbe avuto l'alcol
su dilui, così porse il bicchiere a Darren, che mandò
giù lo champagne rimasto e posò da qualche parte entrambi
i bicchieri vuoti, per poi afferrare la mano di Chris e senza dire
niente trascinarlo con sé,verso la pista da ballo, dove quasi
tutti i loro amici stavano già ballando.
La
serata proseguì, tra risate, festeggiamenti, musica e altro
champagne. Fiumi di champagne. E non solo. Infatti non ci volle molto
prima che la maggior parte dei presenti fosse completamente ubriaca. Quasi tutti,
tranne Chris, che non aveva bevuto altro, se non quell'unico sorso e
una diet-coke. Sembrava che tutti si divertissero davvero molto,anche
se probabilmente il mal di testa del giorno seguente, non sarebbe stato
altrettanto divertente.
Chris
si sarebbe reso conto,ben presto, che quella di rimanere sobrio era
stata la miglior decisione. Era arrivato lì in auto con Darren,
che in quel momento stava improvvisando assurde coreografie insieme ad
Harry. Non sarebbe stato certamente in grado di guidare, essendo
proprio lui uno dei più alticci della festa.
Chris
era rimasto a ballare con gli altri finchè la situazione non
aveva iniziato a degenerare, il resto della serata se n'era stato a
sedere in disparte, osservando quanto ridicoli fossero i suoi colleghi
da ubriachi. Iniziò a chiedersi quali effetti catastrofici
l'alcol avrebbe potuto avere su di lui, era sicuro che non sarebbe
stato affatto un bello spettacolo ed in cuor suo sapeva che
probabilmente avrebbe fatto qualcosa di cui pentirsi, come ad esempio
saltare addosso al suo migliore amico.
Darren, dopo essere inciampato più volte, nei propri piedi,
tentando il più goffo moon-walk mai visto. Chris, che finalmente
si distrasse e smise di pensare su quale pianeta avrebbe traslocato,
scoppiò a ridere, non riuscendo più a trattenersi,
attirando l'attenzione dell'amico riccioluto, che puntò poi
nella sua direzione.
"Stai ridendo di me, Colfer?"
"Chi io? Non oserei mai!" Disse mordendosi il labbro inferiore, per non
ricominciare a ridere, alzando le mani in segno di innocenza. "Penso
solo che il buon vecchio Michael si starà rivoltando nella
tomba."
Darren,
avvicinandosi, strinse gli occhi cercando di mettere a fuoco sia lui,
che le sue parole, non comprendendo realmente quello che aveva sentito
a causa dell'alcol, che iniziava seriamente ad offuscargli la mente.
All'improvviso,come
un bambino in cerca di coccole, senza dire niente, si sedette sulle
gambe di Chris, abbracciandolo e appoggiando la testa nell'incavo della
sua spalla.
Chris,
sorpreso di quel gesto inaspettato, non sapeva come comportarsi o
muoversi.Sapeva che Darren non era lucido e probabilmente non si stava
rendendo minimamente conto di quello che faceva, ma il suo cuore
iniziò a battere comunque ad un ritmo tachicardico, quando
Darren alzò lentamente la testa per trovarsi a pochi millimetri
di distanza dai suoi occhi, i loro nasi si sfioravano e Chris riusciva
perfettamente a sentire il respiro di Darren, che profumava di
champagne e di mojito.
Rimasero così per un tempo che non furono in grado di definire.
Uno per la mancanza di lucidità dettata dall'alcol e l'altro per
la mancanza di lucidità dettata dalla vicinanza dei loro volti.
Dei loro respiri.
Come poteva crearsi così tanta tensione sessuale, se quello
seduto sulle sue gambe non era altri che il suo miglior amico, ubriaco
e etero? Si chiese Chris, sentendo che l'autocontrollo stava per
abbandonarlo.
"Ehi
voi due! Prendetevi una camera." La voce di Mark, arrivata alle loro
spalle riuscì a far rinsavire Chris, che guardandosi intorno,
notò che molte persone avevano già lasciato la festa e
che finalmente era arrivato il momento anche per lui.. loro... di
tornare a casa e fuggire da quella tortura.
"Ehi Dare!"Disse quasi sottovoce, come se avesse paura di svegliarlo. "Dare,che dici? Andiamo?"
"Mmm." Fu l'unica risposta di Darren, che però, barcollante, si
alzò in piedi,permettendo a Chris di fare lo stesso.
"Mi devi dare le chiavi della tua macchina. Non penserai che ti lasci
guidare in questo stato Criss?" Criss non obiettò e gli porse
subito le chiavi. Sorreggendosi ad un braccio dell'amico, con la testa
appoggiata alla sua spalla, si avviarono verso il parcheggio.
Chris
decise che la cosa più pratica da fare fosse portarselo a casa
sua. Era più vicina e a lui non piaceva guidare l'auto di
qualcun altro troppo a lungo, inoltre nella propria casa sarebbe stato
più semplice anche prendersi cura di lui.
Una
volta entrati in casa, Chris aiutò Darren, che si reggeva appena
in piedi, a sdraiarsi sul divano, gli tolse le scarpe e gli
posizionò un paio di cuscini sotto la testa.
"Aspetta,
vado a prenderti una coperta." Disse andando poi verso la sua camera.
Al ritorno sembrava che Darren si fosse già addormentato.
Poggiò vicino al divano un bidoncino, nel caso la sbronza avesse
preso una piega sgradevole, poi lo coprì facendo attenzione a
non svegliarlo.
Quando
con la coperta raggiunse il suo petto la mano di Darren afferrò
di colpo quella di Chris. E i suoi occhi spalancati trovarono quelli di
Darren, adesso aperti. Chris deglutì per il piccolo spavento,
mentre l'altro si mise seduto, trattenendo ancora le mani ferme sul suo
petto, bloccando anche Chris che si dovette sedere di fronte a lui per
non perdere l'equilibrio.
"Stai bene, Dare? Se devi vo-" Quasi non lo vide arrivare, ma venne
interrotto dalle labbra di Darren che si fiondarono sulle sue
all'improvviso. In un bacio a labbra chiuse ma comunque un bacio forte,
che sembrò durare ore, mentre erano passati solo pochi istanti,
quelli sufficienti per permettere a Chris di reagire e spingerlo via.
"Darren!" Gridò Chris toccandosi le labbra che per un attimo gli parvero incandescenti.
"Mi
piaci Chris! Mi piaci così tanto." Disse teneramente Darren, ma
al contempo sembrò triste, come se avesse evitato di dirlo a
voce alta da una vita, ma con l'aiuto dell'alcol era stato impossibile
evitare che il suo corpo agisse senza controllo e che quelle parole
uscissero da sole.
E anche se Chris avrebbe pagato tutto l'oro del mondo, per
sentire quelle parole,pronunciate da quella voce meravigliosa, sorrise
dolcemente,osservando come dei ricci scomposti gli scendevano sulla
fronte,scostandoli delicatamente da una parte, per poi rimanere con la
mano appoggiata sulla sua guancia, ritrovando miracolosamente la calma,
per rispondere sinceramente.
"No, Darren io non ti piaccio, almeno non in quel modo." Provò a
spiegare,togliendo la mano dal volto dell'altro, che lo guardava come
se stesse parlando una lingua a lui sconosciuta.
"E
tu che ne sai?Ti dico che mi piaci.. tanto.. non mi importa se sei un
uomo, mi piaci Chris!" Disse Darren, con il tono di un bambino
capriccioso,avvicinandosi per provare a baciarlo di nuovo, ma il
più piccolo questa volta riuscì a respingerlo e a farlo
sdraiare nuovamente,tornando a coprirlo e alzandosi subito in piedi per
allontanarsi.
"Dare, a te è piaciuto troppo lo champagne stasera. Ti assicuro
che domattina io non ti piacerò più e il mal di testa che
avrai ti farà dimenticare anche di averlo detto o pensato. Ora
dormi."
....................
Il
mattino seguente, dopo una strana notte, dal sonno completamente
irrequieto per gli assurdi avvenimenti di poche ore prima, Chris si
alzò a fatica e si diresse in salotto per vedere come si sentiva
il Michael Jackson dei poveri e se gli effetti del post sbronza si
fossero già palesati. Rimase molto sorpreso nel vedere che sul
divano al posto di Darren c'era solo la coperta piegata e Brian che
dormiva su di essa.
Chris
si sentì uno stupido, perchè inconsciamente si era
immaginato di passare la mattinata con Darren, magari facendo colazione
insieme, ridendo e scherzando, parlando della sera prima, della festa,
e del momento più divertente in assoluto, quando il suo migliore
amico lo aveva baciato, era sicuro che ci avrebbero riso su, ed invece
Darren non c'era.
Chris
frustrato tornò nella sua camera e si ributtò sul letto,
molto probabilmente Darren nemmeno si ricordava di come ci fosse finito
a casa Colfer.
Prese il cellulare distrattamente e notò che aveva ricevuto un messaggio.
Ore 7.36: Grazie per tutto... e se avessi per caso fatto qualcosa di inopportuno, ti chiedo scusa.
A presto.
Dare.
Chris avrebbe voluto rispondere "Adesso ho capito perchè hai insistito tanto.Ti serviva un passaggio o un'infermiera...", e
forse in un altro momento lo avrebbe fatto, ma non ebbe voglia di
scherzare e cancellò quelle parole più volte.
Pensò
a lungo cosa scrivergli, ma cosa avrebbe potuto dirgli con un
messaggio: E' vero che i bambini e gli ubriachi sono i più
sinceri? Perchè da ubriaco mi hai baciato? Piacere alla tua
parte tutt'altro che lucida ha qualche minima importanza anche per la
tua parte consapevole? Perchè sei scappato via senza dire
niente? Cosa significa aver fatto qualcosa di inopportuno per te? Ma
almeno ricordi qualcosa di ieri?
Queste, insieme ad un milione di altre domande,passavano per la mente
di Chris, ma come poteva farle al diretto interessato, senza creare un
punto di non ritorno nella loro preziosa amicizia?
Si limitò a scrivere:
Ore 9.11: Tutto ok. A presto.
Note dell'autrice: Fatemi sapere se i primi tre capitoli vi sono piaciuti. Vi auguro Buone Feste! A presto. (Il prossimo capitolo potrebbe arrivare prima del solito ;) )
Yours ChristineEverett.
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=3709777
|