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di xren_x
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1. Lei è dalla nostra parte ***
Capitolo 3: *** 2. Resistenza ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


PROLOGO


“Unisciti a me Rey. Insieme porteremo un nuovo equilibrio nella galassia”.
Kylo le porgeva tremante una mano. L’altra era stretta a pugno attorno al guanto di pelle nera che si era appena sfilato.
I due si ergevano su una scena desolata; il sangue delle guardie si confondeva con il lucido pavimento nero, il corpo di Snoke giaceva per metà a terra, mentre l’altra  parte era ancora abbandonata sul trono. Le spade erano gettate al suolo, lontane dai ragazzi, testimoni di tutto quello che era appena accaduto. Lo scintillante schermo olografico dietro le spalle di Rey mostrava le navi della Resistenza che cercavano invano l’approdo sul vicino pianeta Crait; cadevano come mosche, sotto i colpi dei cannoni del Primo Ordine.
“Ben, puoi ancora fermare tutto questo! Ti prego …”
Rey aveva la voce incrinata, spezzata a tratti dalla preoccupazione. Sulle navi della Resistenza c’erano sia Finn che Leia e perdere anche loro dopo Han sarebbe stato insopportabile.
Sapeva che in Ben Solo c’era tanta Luce quanta Oscurità; avrebbe potuto convertirlo, portarlo dalla sua parte e riunirlo finalmente alla realtà che davvero gli apparteneva.
“Nessuna Resistenza, nessun Primo Ordine … Ricominceremo da capo, io e te.”
La mano di lui ancora tesa, speranzosa, in cerca di una risposta.
Per favore …”
Scrutava freneticamente il volto di Rey, cercando di cogliere anche la sua più piccola espressione. Sentiva un legame talmente forte con quella ragazza che un rifiuto avrebbe spezzato in altri minuscoli pezzi la sua anima. E si sa che questi più sono piccoli, più sono difficili da rimettere insieme.
Inoltre sarebbe stato da veri stupidi lasciarsi scappare quell’opportunità: Rey era potente e il suo dominio della forza si avvicinava molto a quello di Kylo; era un' ottima materia grezza da plasmare. Preferiva indubbiamente averla come alleata che come nemica, viste le sue doti innate. L’avrebbe portata dal suo lato, strappata dalla Luce che la ghermiva. L’Oscurità in lei era forte e Kylo la sentiva palpitare con costanza, come se fosse il suo stesso cuore a pomparla nelle vene.
Il massacro intanto continuava. Erano cadute altre due navi Ribelli e ne erano rimaste soltanto sei in viaggio verso il pianeta Crait.
Rey strinse gli occhi e una lacrima solitaria le scivolò sul viso, incrostato di sporco e sangue.
“Se accetto … promettimi che cesserai il fuoco”.
E improvvisamente una nuova prospettiva si aprì agli occhi della ragazza. Accettando la proposta di Ben avrebbe potuto portarlo più facilmente verso la Luce e nel contempo avrebbe controllato la sua parte Oscura, che sentiva crescere ogni giorno di più da quando era caduta nella grotta sotterranea sull’isola di Ahch-To.
Kylo si raddrizzò, in volto un’espressione tra la sorpresa e la confusione. Guardava Rey negli occhi, quasi a darle una risposta, la sicurezza di un placido patto.
E allora, anche se con un attimo di incertezza, lei la strinse. La mano di Ben era incredibilmente calda, forte e sicura. Una mano che si era macchiata di tanti orrori ed errori. Ma a tutto si poteva porre rimedio, tutto poteva cambiare, anche un mostro come lui e ormai Rey aveva preso la sua decisione. Non si fidava di quell’uomo, ma credeva fortemente nella sua parte luminosa, in quella parte che non si era mai del tutto spenta e che aspettava solo il momento per splendere di più.
Kylo esitò un poco, poi si staccò e avvicinandosi allo schermo olografico diede il comando di cessare il fuoco. I cannoni del Primo Ordine smisero subito di sparare e le navi ribelli rimaste continuarono il loro viaggio verso il pianeta Crait.
La ragazza sospirò di sollievo e un macigno si sollevò dal suo petto, sebbene fosse consapevole di essersi auto-imprigionata in una gabbia da cui sarebbe stato difficile uscire, se non impossibile. Lo avrebbe cambiato, ci avrebbe provato in qualsiasi modo. Sempre se lui non fosse riuscito prima a cambiare lei.

“Cosa diavolo sta succedendo?”
Poe si allontanò basito dal grande finestrone della nave, rivolgendosi al generale Organa con le braccia allargate. BB-8 gli girava freneticamente intorno, lampeggiando ed emettendo fischi acuti e suoni lamentosi.
“Il Primo Ordine non lascia andare così facilmente i propri nemici. Si starà preparando per attaccarci di nuovo e questa volta per finirci del tutto”.
L’intero equipaggio si voltò con occhi sgranati verso Finn. Se per un momento avevano pensato di arrivare in salvo sul pianeta Crait, con le parole del ragazzo anche la più minima speranza era andata sfumando.
“No, no … c’è qualcos’altro”
Leia si alzò lentamente e con fatica, provata ancora dall’incidente che aveva subito sull’Incrociatore.
Guardava la nave ammiraglia del Primo Ordine come se potesse vederne attraverso, alla ricerca di qualcosa, o di qualcuno.
Percepiva la paura e la sofferenza di Rey. Le sentiva vive e reali, come se le stesse provando lei stessa; sentiva il peso della sua anima, lacerata tra Luce e Oscurità. Ma le arrivava anche altro, una sorta di tranquillità sopita, quasi invisibile  e un’ esplosione di volontà e coraggio.
Cosa stava facendo? Come aveva convinto il Primo Ordine a cessare il fuoco, a lasciarli andare?
Strinse forte il trasmettitore luminoso che aveva consegnato alla ragazza per farle ritrovare la via di casa in qualsiasi momento e sussurrò piano “Rey …”



 
Buona sera!
Dopo aver visto l'ottavo episodio mi sono
completamente innamorata di Kylo e Rey
quindi, non essendo rimasta soddisfatta
e credendo fermamente nel cambiamento 
di Kylo, mi sono messa al computer. Mi scuso
per eventuali errori della trama, ma la mia
conoscenza non va oltre i film e quello che
internet ha da offrirmi. Il prologo riprende
quasi esattamente la scena della morte di
Snoke e la conversazione che ne segue,
ne avevo bisogno per far combaciare il tutto.
Come si può notare entrambi hanno intenzione
di portare l'altro dalla propria parte e questa sarà
la linea che cercherò di tenere nella storia.
Non vi aspettate grandi smancerie e dimostrazioni d'amore,
cercherò il più possibile di rimanere aderente alla personalità
 che ci hanno mostrato nei film dei protagonisti.
Ringrazio chi ha letto fin qui e vi prego di 
farmi notare se qui e/o in seguito ci saranno falle
nella trama.Un bacione a tutti! 

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Capitolo 2
*** 1. Lei è dalla nostra parte ***


CAPITOLO 1

Il portellone si aprì con un fischio e uno sbuffo, seguiti dal rumore dei passi cadenzati e veloci del generale Hux. I pesanti stivali di cuoio nero rimbombavano sul pavimento lucido coperto di sangue e il lungo mantello si muoveva minaccioso dietro le sue spalle.
“Ren!” urlò furioso, gli occhi color smeraldo che dardeggiavano.
Ma si arrestò di colpo subito dopo, assumendo un’espressione indefinibile per quanto fosse sconvolto. Si ritrovò davanti le guardie di Snoke ridotte in poltiglia e quest’ultimo tranciato di netto a metà, mentre le tende dell’enorme sala bruciavano lentamente, dando uno crepitio di sottofondo.
“Leader Supremo …” balbettò in preda alla confusione, poi scattò di nuovo verso Kylo “Cosa è successo qua dentro Ren?!” un tono alto, violento, in cerca di spiegazioni che faticavano ad arrivare.
Kylo si voltò d’impulso e, allungato il braccio destro, attirò verso di se Hux. Le punte degli stivali di questo strusciarono fastidiosamente a terra mentre il suo collo raggiungeva la stretta ferrea del ragazzo.
Il volto del generale da bianco assunse tutti i toni del rosso per poi raggiungere un viola accentuato, come se la sua testa dovesse esplodere da un momento all’altro.
“Snoke è morto, per mano della mercante di rottami. Prendo il controllo io adesso”
Kylo aveva parlato lentamente, con una freddezza e una calma smisurate. Quella bugia era nata con naturalezza dalla sua bocca e aveva colpito Rey dritta al petto, alla sprovvista. Ma nella scelta che aveva appena fatto doveva mettere in conto anche questo; Kylo era un uomo subdolo, meschino e mutevole. Un momento prima era lì che ti tendeva una mano, quello dopo ti gettava nell’ iperspazio come se niente fosse.
Hux girò lo sguardo come poté, notando la ragazza per la prima volta da quando era entrato nella stanza, poi riprese finalmente a respirare. Ren aveva lasciato la presa e adesso il generale era inginocchiato a terra, in attesa che l’aria ricominciasse a circolare nei suoi polmoni. Si massaggiò il collo e una volta alzatosi in piedi rantolò “Queste sono le mie truppe, le mie navi! Non ne hai alcun diritto!”
Kylo ormai l’aveva superato e gli dava le spalle, mentre si accingeva a raccogliere la sua spada laser. Hux poteva contestare quanto voleva, ma sapeva bene di non poter fare nulla per cambiare quella decisione. Fino a prova contraria quello che aveva smisurati poteri oscuri era Ren. Avrebbe potuto ucciderlo facilmente; una mossa della mano, un fendente ben assestato … ma gli era debitore. Durante il collasso della Starkiller, il generale era personalmente arrivato in suo soccorso, salvandolo dal gelo e dai crepacci incandescenti che si erano aperti nel pianeta. E poi aveva bisogno di uno come lui: misurato, calcolatore, irremovibile nelle disposizioni.
“E il cessate il fuoco verso i Ribelli? Anche questa è stata un’idea della mercante per caso?”
“Le consiglierei di smetterla, generale”. Con una mossa fluida Kylo si era voltato e lo minacciava per la seconda volta, puntandogli alla gola la spada sfrigolante, rossa come il sangue che sarebbe sgorgato copioso dal suo collo se solo l’avesse avvicinata ancora di qualche centimetro. “La ragazza è dalla nostra parte adesso”
Ben ritrasse la lama e lanciò un’occhiata a Rey, che fino a quel momento non aveva fiatato ne si era mossa, troppo occupata a vedere all’azione l’uomo (che di umano aveva davvero poco) con cui avrebbe vissuto. Tutto quel potere oscuro la intimoriva, ancora di più perché lo aveva percepito in se stessa; aveva sentito tutta l’irruenza e la forza con cui le chiedeva di lasciarsi andare a quella parte, tutto il trasporto con cui le cresceva dentro, cercando di spezzarla, di trovare una crepa per poi filtrare ovunque.
Sapeva che quel conflitto c’era anche in Ben, che la Luce cercava di farsi strada in mezzo al buio e a alla sofferenza. Ma questa avrebbe sempre vinto contro l’Oscurità, era una certezza che le scorreva calda nelle vene e che la tranquillizzava; non sarebbe diventata come quell’uomo, mai.
Intanto Hux si era avvicinato a Rey e la scrutava da vicino “Sei dalla nostra parte, eh ragazzina” le soffiò sul viso, girandole intorno con le mani incrociate dietro la schiena. Poi le si parò di nuovo davanti e dovette alzare la testa per guardarlo dritto negli occhi, visto che era diversi centimetri più alto di lei “Ma non mi convincerai così facilmente. Ti terrò sotto controllo, costantemente”
Il generale scandì ogni lettera dell’ultima parola, facendole intendere che il suo soggiorno sarebbe stato tutt’altro che piacevole, anche se questo Rey già lo immaginava.
E poi fu un attimo: i piedi dell’uomo si staccarono da terra e con un gran tonfo precipitò di schiena sul pavimento, grugnendo dal dolore.
Kylo ruotò la testa mentre esaminava il corpo senza vita di Snoke e rimase colpito dalla scena. Alzò un sopracciglio quando Rey scavalcò con un passo Hux e recuperò da terra la sua spada laser, agganciandola alla cintura. Poi la ragazza si voltò verso di lui con le mani sui fianchi, quasi a chiedergli che cosa bisognasse fare, arrivati a quel punto.
“Generale, prepari la mia nave e gli alloggi per la ragazza” disse, prima di prendere a grandi falcate la strada per l’uscita.
Dopo alcuni istanti di esitazione Rey lo seguì, allungando il passo verso l’imponente portellone metallico. Appena fu fuori quattro Stormtroopers la circondarono, due a destra e due a sinistra, preceduti di un paio di metri da Kylo.
“Ben …” la ragazza tentò di attirare la sua attenzione, ma l’unica cosa che ricevette fu un impercettibile sguardo di sottecchi del diretto interessato, mentre il mantello di pesante stoffa scura frusciava ad ogni suo movimento.
Uno Stormtrooper le diede una botta al braccio destro con il suo blaster “Sta zitta ragazzina” ringhiò con la voce distorta.
Una fitta di fastidio e dolore le si irradiò fino alla spalla, rendendosi conto solo in quel momento della ferita che durante il combattimento una guardia le aveva procurato. La manica della sua tenuta, ormai sporca e stracciata, era imbevuta di sangue scarlatto. Strinse i denti, raddrizzando la schiena e alzando il mento: doveva farsi rispettare anche dalle truppe d’assalto, oltre che dal generale Hux, altrimenti chiunque le avrebbe messo i piedi in testa e i bastoni tra le ruote, rovinando i suoi piani.
Camminarono ininterrottamente per altri minuti, attraversando corridoi labirintici e ponti sospesi della nave ammiraglia. Avrebbe parlato con Ben quando sarebbero arrivati sul suo vascello; in realtà non era pienamente sicura di cosa dovergli dire, ma quell’impulso la tormentava.
All’improvviso Rey si sentì mancare il respiro e la terra sotto i piedi, come se le si fosse aperto un buco tra lo stomaco e la gola, mentre percepiva la testa come stretta in una tenaglia. Si bloccò di colpo, annaspando per cercare di prendere aria, poi perse i sensi e si lasciò scivolare esanime, sbattendo una guancia sulla passerella dura e fredda.

“Signore, la ragazza è … svenuta”
Tutti gli Stormtroopers avevano puntato i blaster su Rey quando questa si era accasciata al suolo, un riflesso naturale per quelli come loro.
Kylo si voltò “Smettetela idioti” disse, e questi abbassarono le armi con quello che sembrò imbarazzo.
Si avvicinò a Rey e la sollevò da terra, avvolgendole un braccio sotto le ginocchia e l’altro intorno alla vita; era più leggera di quanto pensasse, minuscola a confronto con la sua stazza imponente. Eppure dentro di lei scorreva una Forza enorme, tanto violenta quanto mansueta e accogliente.
Non appena si era bloccata per cercare di riprendere aria, Kylo aveva percepito una fitta tra le scapole; non sapeva spiegare se fosse stato per la connessione che avevano avuto o per altri fattori esterni, ma era consapevole che quel legame non fosse indotto solamente da Snoke … era stato tutto troppo intimo.
Scosse la testa e strinse forte la mascella; la Luce in lei prevaleva e vinceva sull’Oscurità.
Erano le facce di una medaglia che non avrebbero mai potuto convivere insieme.

 
Buongiorno!
Eccomi qui con il primo capitolo!
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito
e messo la storia tra le preferite/ ricordate/ seguite.
Mi ha fatto davvero piacere leggere i vostri commenti
e sapere cosa ne pensavate. Se riuscirò cercherò di 
aggiornare a giorni alterni, visto che sono parecchio indietro 
e ho tante idee che mi frullano per la testa.
Spero che anche questo capitolo piaccia 
come il prologo, come al solito vi chiedo di farmi notare qualsiasi cosa.
Un bacione e grazie ancora per aver letto fin qui.

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Capitolo 3
*** 2. Resistenza ***


CAPITOLO 2


La Resistenza era sbarcata sul desolato pianeta Crait da ormai diverso tempo: sei ore e quarantasette minuti per la precisione. Finn continuava a camminare senza sosta avanti e indietro, di fronte all’immenso portellone che chiudeva la miniera dove avevano trovato rifugio; era stata una vecchia base dell’Alleanza Ribelle nella lotta contro l’Impero e ora tutto era ricoperto da uno spesso strato di polvere, terra e sale, che avevano danneggiato in maniera irrecuperabile gran parte dell’attrezzatura e le navicelle da combattimento.
Avevano perso decine e decine di uomini, tra ufficiali e semplici imbarcati, le loro vite spezzate sotto i colpi dei cannoni del Primo Ordine.
Eppure Finn non riusciva a togliersi dalla testa Rey, l’unica di cui gli importasse veramente qualcosa in tutta quella faccenda. Aveva sentito Leia e Poe parlare subito dopo il loro attracco: Rey si trovava sulla nave ammiraglia nemica, ma perché ancora non era tornata? Le era successo qualcosa? Il Primo Ordine l’aveva catturata? O cosa più terribile, era stata uccisa?
Tutte queste incertezze lo tormentavano e lo facevano andare fuori di testa. Si rincorrevano incessantemente nella sua mente e più tempo passava, più si aggiungevano alla lista numerose altre ipotesi, nessuna che gli desse un minimo di sollievo.
Un paio di Vulptices gli girarono intorno con il loro manto cristallino prima di andare a rintanarsi nella miniera; stava arrivando una tempesta e da lontano già si vedeva la grande nube polverosa che si avvicinava. Con quel tempo Rey non sarebbe neanche riuscita ad atterrare, semmai fosse dovuta tornare.
“Dannazione!”
Finn diede un calcio a terra e il sale e la terra che aveva alzato, a causa del vento, gli finirono in faccia, facendolo sputacchiare. Adesso si era veramente stancato; sarebbe andato lui a recuperarla, invece di continuare a girarsi i pollici su quel pianeta deserto.
Entrò a grandi passi nella base, spintonando piloti e ufficiali che parlottavano con veemenza tra di loro.
Si guardava intorno in cerca di un casco, uno qualsiasi sarebbe andato bene. Ne trovò uno abbandonato su una pila di scatoloni di legno, che mise subito sotto braccio.
“Finn!” si sentì chiamare da una voce fin troppo conosciuta.
Rose l’aveva bloccato per un polso e lo guardava con un sorriso, ma si corrucciò di colpo quando vide il casco in mano al ragazzo.
“Che fai con quello?”
“Io ehm, niente! E’ di Poe, mi ha chiesto di portarglielo” Finn allargò le braccia e indicò vagamente dietro di lui, con un’ espressione che diceva la verità a differenza delle sue parole.
“Stai cercando di andartene?! Di nuovo!” Rose spalancò la bocca sconvolta e con una mossa tirò fuori dalla tasca dei pantaloni il suo teaser, puntandolo contro il compagno “L’ho già fatto una volta, non ho problemi a colpirti ancora” aveva lo sguardo risoluto di chi non si arrende mai e che lotta per la giustizia, come la prima volta che si erano incontrati.
“Okay okay, ora calmati con quel coso” Finn alzò le mani in segno di resa e la spinse indietro, chiedendole con lo sguardo di fare silenzio per un momento “Sto andando a recuperare Rey” le rivelò a bassa voce, guardandola negli occhi.
Rose rimase interdetta, travolta da un’ondata di emozioni; che fosse gelosia, rabbia o tristezza ancora non lo sapeva. Abbassò il braccio e ripose il teaser al suo posto.
“Non puoi andare, sta arrivando una tempesta” cercò di persuaderlo, afferrandolo saldamente per la manica della giacca.
“Proprio per questo è il momento adatto. Quando sarà finita avrò già sprecato troppo tempo … non posso permettermelo”
Finn si tirò via dalla stretta della ragazza, forse un po’ troppo bruscamente e la lasciò lì, sola e delusa, mentre cercava una nave adatta alla sua partenza.
Dentro quella base non c’erano che inutili catorci e a furia di guardarsi in giro non si accorse di aver colpito in pieno petto un pilota con i capelli scuri e gli occhi indagatori, che adesso lo fissava sospettoso.
“Dove vai con quello Finn?” Poe indicò con un sopracciglio alzato il casco bianco e arancione, che fino a quel momento aveva causato al ragazzo solo che problemi.
Finn roteò gli occhi al cielo “Vado a prendere Rey”
Cercò di sorpassare il pilota ma quello lo bloccò per una spalla “No, tu non vai a prendere Rey” Poe gli puntava un dito al petto, tenendolo ancora stretto e non avendo alcuna intenzione di mollarlo.
“Non posso lasciarla al Primo Ordine! Le è sicuramente successo qualcosa” si scrollò infuriato l’uomo di dosso; ma davvero nessuno capiva quanto fosse importante per la Resistenza quella ragazza?! Di quanto fosse importante per lui?
“E pensi di andarla a recuperare con questi Ski Speeder?” Poe tirò un calcio alla navetta li vicino, da cui cadde subito un grande pezzo di ferraglia arrugginito.
Finn si avvicinò ad una che si trovava a pochi metri da quella che il pilota aveva appena colpito e, con aria di sfida, montò sulla scaletta. Purtroppo non riuscì ad entrare nell’abitacolo che subito venne tirato giù.
“Poe dannazione smettila! Non mi darò pace finché non sarà qui!”
“Piantala di fare il matto per una buona volta e ascoltami!” guardò negli occhi Finn, nel modo in cui si danno le brutte notizie o quello che non si vorrebbe mai sentir dire “Rey non è stata catturata dal Primo Ordine …” un attimo di silenzio, mentre il ragazzo in preda alla confusione scuoteva leggermente la testa “E’ rimasta lì di sua spontanea volontà”.

Rey si trovava sul punto più alto dell’isola di Ahch-To. Un vento gelido soffiava dal mare burrascoso e la investiva completamente, facendole svolazzare le fasce della sua tenuta e spettinandole i capelli. Il cielo era grigio e le onde sembravano di metallo fuso, in contrasto con il verde brillante dell’erba dell’isola.
Quando si voltò, vide Luke venirle in contro da lontano, con in mano il bastone che era stato suo fedele compagno negli innumerevoli anni su Jakku.
Una volta che fu vicino la trapassò con il suo solito sguardo; la ragazza stava per dirgli quanto fosse felice di vederlo, che aveva bisogno dei suoi consigli e che sapeva quello che stava facendo. Ma prima di poter aprire bocca, Luke le diede la sua stessa arma in testa, provocandole una fitta acuta.
“Ehi! Credevo che mi avresti accolta meglio!” si lamentò Rey, storcendo la bocca e portandosi le mani al punto doloroso.
Per tutta risposta l’uomo l’attaccò arrabbiato “Che diamine ti dice la testa ragazzina?! Rimanere con il Primo Ordine, con Ben!”
“Non è come dici tu. Può cambiare, ho avuto una visione del suo futuro, lo sai”
“Certo, quando non avreste dovuto toccarvi!” Luke era davvero furioso; la Resistenza aveva bisogno di lei e sicuramente Kylo l’avrebbe soltanto usata per i suoi scopi personali, oltre che tentato di passarla al lato Oscuro.
“C’è della Luce in lui. Se tu non sei riuscito a riconoscerla non è colpa sua, io l’ho vista”
La determinazione di Rey lo lasciava davvero ammirato, anche se continuava a pensare che quello che aveva fatto fosse davvero una pessima decisione. Non le avrebbe mai detto che in realtà era in pensiero per lei, che non voleva che cadesse nel buio dove Ben invece aveva costruito il suo rifugio. Non voleva fallire di nuovo, non con Rey.
“Ma la morte di migliaia di persone, la morte dei suoi compagni e quella di Han … è stata colpa sua”
Il Maestro sembrava essersi calmato, addolorato dal ricordo di tutte quelle perdite.
La ragazza strinse i denti e i pugni; l’aveva odiato, odiato davvero quando con la sua spada laser aveva trafitto  il corpo stanco del padre. Un odio profondo e difficile da controllare, così violento che avrebbe potuto annientarla.
Non che le cose fossero cambiate drasticamente, ma adesso lo capiva ed era sicura che anche lui fosse sfinito di lottare contro se stesso. Avevano più cose in comune di quanto ci si potesse aspettare.
Rey quasi se lo immaginava: un bambino introverso e dai capelli scuri fuori posto, lasciato ad uno zio che probabilmente non aveva mai visto prima. Leia troppo occupata con gli affari della Ribellione e Han in giro per chissà quale angolo della galassia nel suo fedele Millennium Falcon, entrambi estremamente indaffarati nelle loro questioni per prendersi cura del proprio figlio.
Rey si avvicinò di un passo a Luke “Ce la farò, abbi fiducia” sapeva che la sua richiesta era azzardata, ma dagli occhi del Maestro si levò un pesante velo, che  distese le rughe del suo viso.
Stava per afferrargli una mano quando prima Luke, poi tutto il paesaggio circostante si dissolsero di colpo, vorticando in una nube indistinta. Rimase solo il mare, freddo e in tempesta, dove la ragazza cadde. L’acqua le entrava nei polmoni e la soffocava, mille aghi puntati nel suo torace.
Cercava di tornare in superficie, agitando scompostamente le braccia, ma non aveva mai saputo nuotare e tutti i suoi sforzi risultavano vani. Era come se un peso legato alla vita la trascinasse sempre più giù, nel buio.


 
Buongiorno!
Mi dispiace per il ritardo ma sono stata davvero
impegnata e non ho avuto tempo per pubblicare.
Capitolo di passaggio, la scena di Luke che da 
il bastone in testa a rey nella mia mente sembrava
divertente, non so messo su "carta" :')
Ringrazio tutti quelli che recensiscono ogni volta e che 
seguono la mia storia, davvero, sono infinitamente grata!
Spero che questo capitolo sia piaciuto, vi aspetto tutti al prossimo.
Un bacione!

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