21 Guns

di ale_417
(/viewuser.php?uid=61845)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Due mesi prima.. ***
Capitolo 3: *** I Wanna Go Home! ***
Capitolo 4: *** Please don't stop the rain.. (Kurama) ***
Capitolo 5: *** I gotta feeling... ( mancanza di titoli :-P) ***
Capitolo 6: *** Please don't stop the music! ***
Capitolo 7: *** Dirty Little Secret..? ***
Capitolo 8: *** Rock this party! ***
Capitolo 9: *** Diventerai una star!! ***
Capitolo 10: *** If you'll be my girl...! ***
Capitolo 11: *** Whatever it takes ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


21 Guns
Ecco: ora direte, "Che noia il prologo!", soprattutto quando quel tizio non la smette di parlare
senza un'accidenti di conclusione, anzi, sembra che si diverta a impicciare le idee, con tutte quelle sue
parole sparate a raffica. Una dietro l'altra, senza logica, solo per occupar spazio nella pagina e dire
" Wow ho messo insieme qualche lettera!!". Ehi ehi un momento.. Cosa sto facendo? 


Perché quando ti senti deluso e senza nessuno, inizi a pensare alle cose più strane.. Persino a come
sei arrivato qui, a camminare sotto la pioggia incessante, senza meta poco prima di Natale, tra le persone che vanno troppo veloce alla ricerca del regalo perfetto.
E non pensano mai a quello che hanno intorno o a quello che si perdono nella loro folle corsa verso chissà cosa.

E io? Io invece non so nemmeno perché sono qui da solo, avanzando con noncuranza tra le spallate della gente. Continuo a pensare agli avvenimenti di questo periodo, a come il successo mi aveva accarezzato e sedotto e a come sono ora,
vuoto..  


 Proseguo  seguendo la strada, passo davanti al  bar in cui eravamo soliti riunirci tutti e 4, quando ancora non eravamo celebrità.. Solo 4 ragazzi con un grande sogno , troppo grande e ambizioso per loro,  che della vita non  hanno ancora capito niente. Uno sguardo distratto alla vetrina, sembra  di rivedermi là , ultimo tavolo a destra, seduto sempre accanto al vetro per osservare la gente che passa e a deriderli per alcuni loro atteggiamenti impacciati seguito a ruota dai miei migliori amici.. Ero sempre un passo davanti al presente, con gli occhi rivolti al futuro.
Vorrei tornare indietro e dirmi che il periodo più bello della mia vita lo stavo vivendo lì, tra quei tavoli e il profumo di crostate appena fatte, con quei discorsi insentati tipici di 4 ragazzi e commenti sulla barista... Ero felice, e l'ho capito solo ora.

Passo il bar e arrivo all'incrocio. Mi fermo a osservare il semaforo rosso, aspettando il suo segnale per riprendere la mia inutile camminata..Uf, quanto ci mette?
Abbasso lo sguardo sulla felpa, fradicia, che mia avevano regalato quei 3 scapestrati.. Faccio una smorfia, cacciando dentro tutto questo inutile sentimentalismo: è solo uno stupido capo di abbigliamento..Nero, per giunta. E dire che avevano tentato di comprarla rosa quegli idioti..! Sorrido al ricordo.. Ok, non sono normale.
Scosto un ciuffo di capelli incollati sulla fronte e guardo nuovamente il semaforo: era scattato senza che me ne accorgessi. Inizio ad attraversare la strada deserta, con passo abbastanza svelto per arrivare sull'altro lato prima che scattasse il rosso..
" Ehi tu testone aspetta! Hiei!"
Trasalisco a quella voce: solo una persona osa darmi del testone! Mi fermo e mi volto per urlargli una degna risposta, ma una luce accecante mi costringe a portarmi un braccio davanti agli occhi..

... Un rumore sordo, lo stridio delle gomme sull'asfalto, un dolore lancinante.. Non ricordo altro se non la sua voce..

" Hiei!!"



Angolo dell'autrice:
Dopo un bel po' di tempo lontana dallo scrivere ( meglio per voi, lo so XD) mi rimetto in gioco con questa nuova idea...  Cancellate le Song Fic, ho deciso di scrivere un qualcosa di diverso, con come titolo una canzone che mi ha ispirato... Spero di avervi incuriosito con questo capitoletto, aspetto commenti anche e soprattutto negativi !

Grazie della lettura!!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Due mesi prima.. ***


21 Guns 2
" Ci vediamo al solito  posto alle 4.30.. Puntuali, ho notizie interessanti! Yusuke ^_^"

Rilessi il messaggio ancora una volta... E menomale che aveva scritto "puntuali"! Era da venti minuti che aspettavo sia lui sia gli altri due.. Hn, che razza di amici!..  Sentendo il cigolio che la porta del bar produceva sempre  quando si apriva,  mi voltai distrattamente augurandomi che fosse Yusuke per prenderlo a insulti, ma al suo posto vidi arrivare Kazuma, tutto in tiro e con gli occhiali da sole in viso:
- Ehi spilungone, nuovo tentativo per nascondere la faccia?- ironizzai subito io, contento sotto sotto di avere qualcuno con cui parlare, e perché no, da prendere a insulti.
- Sempre il solito, tappo.. Piuttosto dov'è Yu?- risponse dandomi un cazzotto leggero sulla spalla e accomodandosi sulla sedia di fronte alla mia.
- Se fosse arrivato sarebbe qui, no?- Detestavo quando faceva domande idiote..! Ma in fondo, è un idiota..
- Già.. E dire che pensavo di essere in ritardo!-
Stavo per replicare che lui era COMUNQUE in ritardo, ma l'arrivo di Kurama mi distolse dal tentativo. Anche lui in fatto di puntualità non scherzava..!
- 'Giorno ragazzi, scusate il ritardo, ho avuto un problema con il motorino.. Ho bucato.. - si giustificò prendendo posto accanto a me - E Yu?-
- Non è ancora arrivato..- Kazuma mi tolse le parole di bocca - Figurarsi se Yusuke è puntuale!-
- Solitamente il ritardatario sei tu-  affermai con noncuranza osservando fuori la vetrina del bar.
- Hiei ti ha fregato stavolta..!- sentenziò Kurama, abbandonata il suo solito ruolo di pacere tra noi due.
- Ecco Yu..- dissi vedendo Yusuke parcheggiare il motorino e correre verso l'entrata del bar. - Tre..Due..Uno...-
- Ragazzi scusate il ritardo!- disse tutto d'uno fiato irrompendo nel bar con la forza di un tornado facendo spaventare la cameriera.
- Allora che dovevi dirci?- chiesi io mentre lui prendeva posto tra Kurama e Kazuma.
- Grandi novità ragazzi.. Keiko..-
- Ecco dov'era il nostro Yu!- lo interruppe Kazuma facendolo arrossire
- Simpatico.. Dicevo: Keiko conosce uno che può organizzarci una serata al Hope's!!"- disse calcando sull'ultima parola, il nome del locale più in della città. Bastava guardarlo negli occhi per vedere l'entusiasmo presente in tutti e 4, la voglia di dare il meglio di sè, la sensazione di fortuna e successo vicini e a portata di mano. Nonostante tutto,  Kurama, Kazuma e io eravamo ammutoliti, incapaci di reagire a una simile affermazione.
- Stai scherzando - fui io a rompere il silenzio.
- Hiei, ma che..- iniziò Yu leggermente infastidito dal mio intervento
- Non era una domanda, devi scherzare, altrimenti io ora ti salterei al collo e pagherei da bere a tutto il bar - cercai di mantenere il tono più freddo possibile ma non riuscì a fare a meno di sorridere.
- Allora in questo caso mi conviene dire che hai ragione, ok?- anche lui riuscì a tenere a freno una risata in cui, dopo alcuni secondi passati a guardarci negli occhi, scoppiammo attirando su di noi gli sguardi sconcerarti dei clienti.
- Quando sarebbe la serata??- chiese Kazuma appena finito di ridere.
- Non è ancora sicuro ma dovrebbe essere per sabato prossimo.. Ci siete vero?-
- Io non ho problemi - dissi acavallando le gambe e poggiandomi sullo schienale della sedia reclinando il capo.
- Nemmeno io.. ma le prove?? Quando le facciamo e soprattutto..Dove?- domandò Kurama, sempre più realista di noi 3.
- Bel problema.. Casa tua Kazuma non è più libera vero?-  Yu guardò sconsolato l'altro, il quale alzò le spalle.
- Mi dispaice ragazzi, ma mia sorella scassa perché dice che facciamo troppo rumore-
- Da me non possiamo .. Mio fratello è piccolo dorme il pomeriggio - Kurama precedette la domanda di Yu
- E casa mia non ha spazio.. Hiei!!-
Eccolo che iniziava con gli occhi dolci, lo sguardo da cucciolo bastonato e i sensi di colpa, tutto pur di convincermi a cedere casa.
- .. E poi sarebbe un gran peccato , insomma sacrificare il gruppo per un pomeriggio solo!- Ok, ora in teoria aveva finito la predica di un'ora e mezza.
- Vada, tanto avrei detto di si anche senza la paternale.. - biascicai io, mentre gli altri 3 si davano ai festeggiamenti.
- Posso portarvi qualcosa ragazzi?- Chiese una bella ragazza con gli occhi viola e capelli blu con la fragia di lato. Le sorrisi.
- Per me una cola.. Voi?- dissi rivolgendomi ai miei compagni che si scambiavano gomitate e sguardi da intenditori.
- Anche per noi- rispose Kurama, più serio rispetto aglia ltri due idioti.
- Ok, ve le porto subito!- disse la ragazza andando dietro il bancone.
- Avanti, chiedile il numero..!- mi incitò Yu.
- E perché dovrei?-
- Perché le piaci! E non è niente male!- aggiunse strizzandomi l'occhio.
- Ma che dici.. Pensa a Keiko tu!- senza volerlo guardai nella direzione della ragazza. Era carina, non molto alta, ma decisamente graziosa.
- Dai che pure Hiei si sistema!- Lanciai un'occhiataccia all'idiota che aveva pronunciato la frase, ovviamente Kazuma.
La ragazza tornò a portarci da bere e mentre sistemava le lattine sul tavolo Yu la chiamò:
- Ciao senti.. Vedi quel mio amico lì?- disse facendo un cenno verso di me, come se gli fossi lontano decine di metri - Vorrebbe sapere il tuo numero, ma ha paura a chiedertelo..- gli mollai un calcio da sotto il tavolo, tale che emise un mezzo gemito: decisamente stava esagerando..!
- Lascialo perdere, deve fare il cretino - mi giustificai io, mentre Kazuma e Kurama ridevano sotto i baffi. Lei mi accennò un timido sorriso e fece per andarsene, quando a un tratto si voltò verso di me:
- Comunque, io sono Nihal, e tu?-
- Hiei.. - risposi, anche se avevo la sensazione di arrossire - Piacere-
- Piacere mio- disse lei andandosene, lasciandomi alle prese con uno sventurato Yusuke..

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** I Wanna Go Home! ***


21 Guns 3 Grazie a Dada88 per la recensione!! Spero di non deluderti con questo nuovo capitoletto, premettendo che la parte più movimentata inizierà tra un altro paio di chap..XD

P.S: La Nihal che ricorre in questa ff non ha niente a che fare con il libro " Le cronache del Mondo Emerso" o con la mia precedente ff " Vita da Demone".. Diciamo che mi serviva una figura femminile fuori dal manga e Nihal mi piaceva come tipo..! Spero di non annoiarvi per questo, grazie di leggere!.. Un ultima cosa.. cercasi ragazza per Kurama nella fic
^_^!





Che vuoi di più? Hai pure rimediato il numero!- chiese, sprezzante del pericolo, Yusuke mentre mi riaccompagnava a casa con la sua scassatissima e rumorosissima moto che odiavo.
- Resta comunque il fatto che dovevi sta'  zitto - ribattei tenendomi al giaccone di Yu con più forza ad ogni curva che lo zuccone si ostinava a percorerre alla massima velocità. - Anche fosse, che ci faccio con il suo numero?-
- La chiami, genio! Possibile che tu sia bravo alla chitarra quanto sfigato in amore?- insinuò Yu mentre svoltava per l'ultimo tratto della mia via.
- Aspetta che scendo e te lo faccio vedere io lo sfigato..!- gli risposi. Lui si limitò a sghignazzare, accelerando negli ultimi 500 m, non avrei saputo dire se per vedere quanto ci metteva quel trabiccolo a scassarsi o per farmi scendere in modo che mi potessi vendicare. In ogni caso, dovette attendere soli 5 minuti, quando il catorcio nero frenò davanti al mio cancello: scesi con un balzo e inizia a sfilarmi il casco, mentre Yu spengeva il motore, restando però seduto sulla sua amata moto.
- Hai mai pensato di cambiare quest'affare?- gli domandai d'un tratto rivolgendo un cenno al mezzo di trasporto.
- Questa moto ha qualcosa di me.. - iniziò sorprendendomi per la serietà e la passione con cui parlava di quel pezzo di ferraglia - Te lo ricordi come l'ho ottenuta?-
- Lavorando all'officina sotto casa tua.. - azzardai io sempre più sorpreso da quella conversazione.
- Un giorno il proprietario mi presentò davanti un rottame e mi disse che se riuscivo a farlo ripartire lo avrei potuto tenere.. - sorrise al ricordo e continuò a guardare la sua moto - Lavorai un bel po', ma alla fine eccola la mia  migliore amica!- concluse poi lanciandomi uno sguardo sereno e leggermente imbarazzato, avendo forse capito di essersi lasciato andare troppo all'emozione.
- Bah, motociclisti valli a capire- dissi porgendogli il caso tentando di rendere più ironico il nostro dialogo troppo simile ormai a quelle idiozie proposte nelle telenovelas.
- A voi sfigati il mondo dei motori e delle donne è ignoto - Ok, ora aveva esagerato: gli lanciai addosso il casco un nanosecondo prima che lo prendesse dalla mia mano.
- Pensa alle prove.. Ci vediamo domani, scegli l'ora con gli altri, per me è uguale- presi le chiavi dal giubbotto e le infilai nella serratura del cancello, mentre sentivo il fracasso della moto di Yu riavviarsi e sciamare piano piano.


Appena entrato in casa, chiusi la porta alle spalle, lanciai il giubbotto sul divano e mi tolsi la maglietta. Faceva stranamente caldo per essere ai primi di novembre, quindi potevo permettermi quel piccolo lusso: mi buttai a mia volta sul divano, con telecomando in mano e accesi la tv. Restai a fare zapping per un buon quarto d'ora quando sentì il cellulare suonare.
- Dove l'ho messo dannazione..- imprecai tra i denti mentre rovistavo e mettevo a soqquadro il salone. L'illuminazione che non l'avevo toccato e quindi era ancora nella tasca del giubbotto mi arrivò troppo tardi, quando ormai avevo mandato all'aria i tentativi di mia madre di mettere un po' d'ordine tra quelle quattro mura.
Lo ripescai quando ormai aveva smesso di suonare, trovando una chiamata persa: immaginai fosse Yu o Kurama che mi informavano dell'ora in cui avrebbero dovuto fare irruzione a casa mia, quindi sbiancai quando vidi il nome "Nihal (Bar)"  apparire sullo schermo. Mi decisi a richiamarla, e dopo pochi squilli, sentì risuonare la sua voce dall'altro capo del telefono.
- Pronto?-
- Emh.. Nihal?-
- Hiei! Ciao.. Ho provato a chiamarti prima.. Volevo solo avvisarti che hai lasciato il portafoglio al bar!-
Instintivamente corsi le mani lungo le tasche del pantalone, ma non avvrtendovi alcun gonfiore, mi persuasi che la ragazza doveva aver ragione.  - Vero.. Senti.. Avete già chiuso al bar?-
- Si .. Se vuoi io sto tornando a casa in macchina, possiamo vederci così te lo lascio-
Sospirai - Mi dispiace farti allungare la strada.. Possiamo vederci all'incrocio di Via Kaesar, ok?-
- Nono tranquillo.. Abito da quelle parti! Facciamo tra venti minuti?-
Lanciai uno sguardo all'orologio prima di accettare: mi rimisi maglietta e giubbotto e uscì di casa, correndo per strada per arrivare in tempo all'appuntamento.. Che poi proprio appuntamento non era, mi ripetei tra me e me, ma da un alto nn mi dispiceva vederla così. Ad interrompere i miei pensieri, nuovamente il telefonino che suonava, ma stavolta chi rompeva era realmente Kurama.
- Ciao Hiei.. Senti a te va bene domani alle 16? Le prove ricordi..-
- Si Kurama.. Non.. Sono..Stupido..Come Kuwabara- dissi con il fiatone
- Ma che stai facendo??-
Gli raccontai dello "pseudo-appuntamento" con la ragazza del bar, e il suo unico commento fu una risata che mi fece seriamente prendere in considerazione l'idea di andare sotto casa sua e bucare anche l'altra ruota della sua moto. Peccato che ero in ritardo con Nihal..Ma al ritorno..
- Hiei ci sei ancora..?-
- Scusa Kurama, ti richiamo dopo- senza attendere una risposta agganciai e attraversai la strada dove avevo visto Nihal appoggiata al cofano di quella che doveva essere la sua  auto.
- Ti ho fatto aspettare?- le chiesi arrivandole alle spalle e facendola sussultare lievemente
- Ehm.. Nono sono qui da poco...- mi rispose porgendomi poi il portafoglio che teneva in mano - L'avevi lasciato alla cassa..-
- Si quando ho pagato devo essermelo dimenticato..Grazie- esclamai prendendo il portafogli e sfiorandole la mano, che subito dopo lei mise nelle tasche del giubbotto a giromanica che indossava.
- Io vado.. Ci sentiamo o ci vediamo al bar - disse aprendo lo sportello della Mini
- Ok.. Ciao - le ripsosi sforzandomi di essere loquace, ma senza risultati. Feci per andarmene quando lei mi richiamò:
- Ti serve un passaggio fino a casa? Sembra che stia per piovere..- aggiunse accennando allo scurirsi del cielo.
- Mi faresti un altro favore..- le risposi andandole incontro e accomodandomi sul sedile del passeggero. A quanto pare, toccava sempre a qualcuno portarmi a casa..

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Please don't stop the rain.. (Kurama) ***


21 Guns 4 Grazie e ancora grazie a Dada88 per l'appoggio che mi da!! Spero di non deluderti con questo chap! ^_^ kiss
Dopo molto ritardo, ecco il 4 capitolo, stavolta con i pensieri di Kurama.. buona lettura a tutti!

Kurama...

- Sempre più strano questo ragazzo... - borbottai rimettendo il cellulare nella tasca... Hiei al primo appuntamento!!

Continuai a camminare diretto casa mia, mani in tasca e testa china, con le cuffie dell' I-pod nelle orecchie , ascoltando una di quelle solite canzoni d'amore.. D'altronde,non mi dispiacevano.
Poco dopo iniziò a piovere, prima una pioggiarella leggera, poi un acquazzone violento... Uf.. Estrassi dalla sacca della palestra da dove venivo un ombrello portato previdentemente (Kurama è pur sempre Kurama ...nda) e allungai il passo. Canticchiavo tra me e me il ritornello di una canzone, quando mi accorsi di lei: in una viuzza, seduta a terra sotto la pioggia tutta rannicchiata, stava una ragazza tremente dal freddo. Mi fermai all'improvviso. Non si era accorta di me, dei miei passi coperti dal rumore della pioggia e dei lampi: non sapevo perché mi ero fermato o perché mi stavo preoccupando di una sconosciuta... Sapevo solo che non potevo vederla ancora così.
- Posso offrirle una cioccolata calda?-
Per un istante, lessi felicità in quegli occhi nocciola.


- Non so davvero come ringraziarla.. - mormorò la ragazza sorseggiando il cioccolato, senza smettere di guardarmi negli occhi.
- Stia tranquilla, Reis...- le dissi sorridendo e pronunciando quel nome strano che mi aveva rivelato poco prima.
Lei poggiò la tazza vuota sul tavolo e ricambiò il sorriso timidamente - Non vorrei essere per lei un peso.. -
- Assolutamente non si preoccupi.. Meglio qui che là  fuori - le risposi ammiccando verso la vetrina su cui la pioggia batteva incessante. -Le sembrerò indiscreto, ma che ci faceva in quel vicolo?-
Reis si strinse nel giaccone che le avevo dato per coprirsi e e prese a dondolare la tazza della cioccolata lentamente, come per evitare l'argomento. Avevo ormai lasciato morire la domanda quando la sentì parlare a bassa voce, più con se stessa che con me.
- Sono scappata di casa.. Non lo sopportavo più.. Ho avuto paura.. -
Rimasi sorpreso da quella confessione.. Dovevo avvertire la polizia?
Lei alzò gli occhi quasi intuendo i miei pensieri - So cosa faccio, non si preoccupi. Non sono né una ladra né una ragazzina ribelle che decide su due piedi di andarsene  di casa per una litigata in famiglia - si tolse il mio giaccone restando solo con una bagnatissima felpa grigia e iniziò ad arrotolare la manica destra, fino a scoprire un grande livido poco sopra il gomito.
- E come questo ce ne sono altri.. - mormorò - L'ho lasciato alla fine proprio perché non ne potevo più.. L'ho lasciato, lui ha provato a fermarmi ma alla fine me ne sono andata-
- Avrebbe dovuto denunciarlo.. - mi permisi di dire evitando però di guardarla negli occhi.
- Ho 18 anni  e ho preso una decisione. Non mi servirebbe a niente chiamare la polizia, si fidi Kurama- mi lanciò uno sguardo determinato e sicuro mentre si alzò dalla sedia. - Non voglio pesarle di più, mi permetta di pagare io il conto, glielo devo-
- Scherza? Offre la casa! - le feci l'occhiolino strappandole un sorriso. Lei si portò i lunghi capelli biondi dietro l'orecchio abbassando gli occhi timidamente.
- Dove andrà ora?-
- Non lo so.. Troverò un albergo in periferia credo.. - disse restituendomi il giaccone mezzo inzuppato.
- E' un po' imprudente da parte sua. E' pur sempre una donna sola...- protestai distrattamente pagando il barista.
- E quindi?- chiese lei sorridendomi
Restai a pensare un po' sul dafarsi - Mmm.. Ci sono! Se no sbaglio mia madre non ha affittato a nessuno il monolocale sotto da noi per questo periodo.. Se per lei non ci sono problemi potremmo darlo a lei!-
Reis mi fissò sorpresa, poi un ombra di felicità le attraversò gli occhi nocciola e un timido sorriso si fece largo sull'ovale del suo viso.
- Ho perso il conto di quanto le devo.. Accetterei volentieri ma avrei problemi per il pagamento del primo mese.. Non ho ancora lavoro e quello che ho difficilmente potrebbe coprire le spese -
- Fino a quando non troverà lavoro non le chiederemo niente ok?- proposi io al limite della gentilezza.. Ma che diavolo mi prendeva?
Per poco non le venne da piangere: mi buttò le braccia al collo e mi strinse forte, quasi da togliermi il respiro.
- Grazie grazie grazie! Che il cielo la benedica Kurama! Non so proprio come ringraziarla!-
- Emh.. niente davvero.. - risposi staccandomi da lei e passandomi una mano dietro al nuca imbarazzato.  - Iniziamo a darci del tu va bene?-
- Ricevuto!- cinguettò lei  prendendomi la mano stringendola energicamente.
Sentì il cellulare vibrare nella tasca: liberai la mano dalla presa scusandomi e presi il telefonino . Un nuovo messaggio, chissà chi era.. Trattenni una risata nel leggerlo pregustandomi già la scena...

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** I gotta feeling... ( mancanza di titoli :-P) ***


21 Guns 5 Eccoci!
Kirakira90: ehi grazie! Sono contenta che ti sia piaciuta! Hai proprio ragione, qui volpe ci cova.. Mentre Hiei, in difficoltà anche lui! Grazie ancora per il commento incoraggiante, spero ti piaccia!
Dada88: Mi auguro che mi approverai con la decisione della"ragazza" per Kurama...! Contentissima invece, che ti piaccia la storia! Prometto che cercherò di allungare i capitoli..^_^ grazie!
Buona lettura!


- Ferma pure qui.. Grazie - mormorai alla ragazza che, facendomi l'occhiolino, accostò la sua Mini nera accanto al cancello di casa mia.
- Nulla figurati!- cinguettò lei sorridendomi e spengendo la radio, la cui unica funzione in quel breve tragitto, era stata coprire i nostri silenzi e rendere il meno imbarazzante possibile la scena.
Tentai di ricambiare il sorriso, ma mi resi conto da solo di essere risultato ai suoi occhi una sorta di sfigato che cerca di rimorchiare.. Patetico, davvero. Scossi la testa cercando di non farmi troppe paranoie, uscii dalla macchina e chiusi lo sportello alle spalle.
Neanche un attimo dopo e sentii il clacson della Mini suonare due volte.
Mi avvicinai allo sportello di Nihal evitando agilmente, modestie a parte, le pozzanghere varie che allagavano la mia via. - Dimmi, Nihal!-
- Non so se è una tua abitudine.. Ma stavi lasciando di nuovo il portafoglio sul cruscotto!-
Ok,  mi considerava uno sfigato.
- E pare sia una tua abitudine ritrovarlo sempre- ribattei prendendo il portafoglio che mi porgeva e restando imbambolato accanto al finestrino dell'auto senza motivo, così come lei non riusciva o,mi azzardo a pensare, voleva premere l'accelleratore.
Nihal sorrise timidamente abbassando lo sguardo sul volante. - Meglio che vada.. Rischio di farti prendere un accidenti sotto questa pioggia.. Poi se non suonerai bene sabato mi sentirò in colpa..!- concluse cogliendomi di sorpresa.
- Come fai a saperlo?-
- L'ho sentito mentre lo urlava quel tuo amico con la maglietta blu al bar-
Era intuibile che si trattasse di Yu solo per il fatto che era l'unico genio a entrare in un bar urlando. - Si.. Yu tende a comunicare urlando.. - biascicai stringendo le spalle. - Verresti..?- azzardai chiederle. Tanto, già mi considerava uno sfigato perchè non rincarare?
- A sentirti suonare? Si volentieri - rispose tranquilla, stavolta togliendo il freno a mano e preparandosi a fare inversione.
- Ok..Sabato, noi iniziamo alle 9, va bene?- chiesi sperando come non mai in un si.
- Non ci sono problemi..! Ci vediamo al bar o sabato!- le risposi con un cenno mentre aprì il cancello fiondandomi dentro casa in fretta, non prima però, di aver lanciato un ultimo sguardo a quella Mini nera che si allontanava.


- E lei ha detto che verrà?- chiese mia madre tutta contenta.
- Si..- mormorai a denti stretti per la centesima volta.Infatti  sfortuna voleva che mentre Nihal faceva inversione, fosse sbucata con la sua auto anche mia madre che riaccompagnava a casa mia sorella e da lì...
- Come hai detto che si chiama la tua amica?-
Ero stato costretto a dirle tutto.. Aaa le donne!  - Nihal.. Ma questo deve essere l'argomento del giorno?-
Mia madre sorrise e mi fece un sorta di linguaccia, che mi preoccupai di contraccambiare con una smorfia scocciata.
- E quindi farete le prove per il concerto qui domani?- chiese mia sorella Yukina cambiando fortunatamente discorso.
- E' una serata non proprio un concerto.. Comunque si staremo qui.. Andremo in garage, stai  tranquilla- dissi a mia madre non dandole così nemmeno il tempo di ribattere e iniziare chissà quale predica madornale sul gruppo e sul rumore che facevamo..
- Allora vi preparerò un dolce! Bisogna festeggiare questa occasione!- esclamò Yukina tutta contenta prendendo dal frigo gli ingredienti per una torta.
Dandole le spalle e facendo ben attenzione a non farmi scoprire, sorrisi a mia sorella dolcemente.
Sin da bambina era di una dolcezza unica, e a dirla tutta, nonostante fosse più piccola di me di un paio d'anni mi superava per maturità il più delle volte... Naturalmente Kazuma aveva una cotta per lei da quando l'aveva disgraziatamente conosciuta, ma avrebbe dovuto passare sul mio cadavere prima di poter uscire da solo con lei.. Non che Yukina dimostrasse un grande interesse per lo spilungone, anzi, se acconsentiva a uscire con lui lo faceva per pura cortesia, credo non capendo dove  l'idiota voleva andar a parare.. Ma tanto con loro alla fine uscivo anche io, quindi la situazione era sotto controllo...
Salii le scale che portavano in camera mia e appena entrato, mi chiusi la porta alle spalle. Estrassi il cellulare dalla tasca e sdraiato sul letto scrissi un sms a Kurama.. Mi serviva qualcuno di intelligente a cui chiedere consiglio riguardo al fattore Nihal, qualche essere maschile, chi meglio di lui..??
" Ok, ora scatenati pure con le risate sciagurato.. Senti un po'.. Ho fatto una pazzia e ho chiesto a quella del bar di venire sabato al Hope's... "
Ecco cosi doveva andare.. Non era un modo diretto per chiedere un consiglio ma nemmeno un rompicapo.. Era una vita che chiedevo consigli a Kurama in quel modo, avrebbe capito anche questa volta.
Dopo nemmeno 5 minuti sentì il cellulare vibrare nella mia mano: però veloce nel rispondere! Come mi aspettavo aveva colto in pieno il mayday..
" Cosa? E bravo, non ti facevo tanto latin lover.. :-P Hai fatto bene almeno inizi a distrarti anche tu.. Kurama"
Rilessi più volte il messaggio.. Mmm qualcosa non mi convinceva..
" Che intendi con anche tu?" scrissi alla fine.
Quando arrivò la risposta "kuramiana" i miei sospetti trovarono la dovuta conferma.. Ma guarda te si doveva permettere di fare pure l'enigmista con me!
" Sapessi.. Domani ti racconto.. Ora sono un po' impegnato.. Ciao sola vedi di non fare le ore piccole! "
Chissà perché, avevo la sensazione che Kurama in quel momento fosse più distratto di me...
" Sola a chi ??? :@"
Messaggio in codice che mai e poi mai avrebbe capito.. "Grazie sei il migliore!"







Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Please don't stop the music! ***


21 Guns 6 Dopo molto, ma eccoci! Nuovo capitolo!
Kirakira90: grazie delle correzioni! HO riletto il capitolo precedente più volte tanto per essere sicura di non aver scritto altre corbellerie.. Xd Spero che questo ti piaccia, novità in vista!
Dada88: E si, capisco il debole per Kurama! In questo capitolo l'ho fatto apparir poco ma nel prossimo rimedierò! Grazie dei compliementi buona lettura!

Le prove si svolsero il giorno seguente a casa mia. Nonostante il nervosismo, il provarci continuo di Kuwabara con mia sorella, la demenzialità di Yu, eravamo andati piuttosto bene.. Saremmo andati meglio se ogni volta che toccava a me fare un assolo con la chitarra quell'idiota di Kazuma avesse evitato di urlare "Nihal!!" per farmi sbagliare e al tempo stasso farsi 4 risate con il suo compare Yu. Infatti questi non solo si sganasciava dalle risate, ma osava anche fare l'imitazione della ragazza che mi acclamava dal parterre con un falsetto a dir poco osceno.. Non so con quale strumento li avrei uccisi se quell'anima santa di Kurama non avesse riportato un po' di serietà tra noi ricordandoci della serata imminente..
Finalmente giunse Sabato! Diamine che agitazione.. Non solo per il fatto di avere un pubblico dal vivo a cui suonare, non solo perché tra quel pubblico ci fosse Nihal, mia madre e mia sorella.. Non sapevo perché ma avevo un presentimento, un'ansia inspiegabile, di cui mi preoccupai di non fare parola con nessuno del gruppo, appunto perché insensata. Puntuali tutti e 4 arrivammo al Hope's un'ora prima dell'esibizione per sistemare gli strumenti sul palco e per accordare gli ultimi punti con il gestore.
- Bene ragazzi, la vostra esibizione è prevista per le 9, dopo quella di un altro gruppo - annunciò un uomo tranchiato sulla cinquantina squadrandoci tutti - vedete che potete fare.. Vi ha raccomandati un mio carissimo amico dicendo che eravate in gamba.. Penso sia superfluo dire che se non piacete io non vi pago giusto?-
Yu annuì a nome di tutti, prima di scoppiare in insulti appena fu solo con noi nel camerino - Ma guarda questa mezza cartuccia! " E, perché se non piacete io non vi pago" ma chi si crede di essere?!-
- Il proprietario forse?- rispose sarcastico Kurama.
- Al diavolo! Ci ha fatto fare la parte dei raccomandati senza talento! Vedremo la faccia che farà quando il locale scoppierà in applausi!- continuò ancora Yu in piena furia.
- Calmati Yusuke.. Caricandoti così rischi di salire sul palco teso come la corda di un violino, e questo non sarà a nostro favore -  dissi io stranamente sereno - Andiamo lì e facciamogli vedere di che pasta sono fatti i...-
- Ehi che ti è preso ? Si è inceppata la macchinetta?- chiese Kazuma idiota come sempre.
- No, accidenti! Non abbiamo un nome! Che facciamo?- cavolo non ci avevo pensato!
- Hiei ha ragione... Che proponete?-  domandò Kurama.
- Mmm.. Mi dispiace ragazzi, non ne ho idea - Yu si lasciò cadare su una sedia alzando le mani in segno di resa.
- Idem buio completo..- gli fece eco Kazuma.
Dopo qualche minuto presi la parola - Nobody's Home.. -
Yu alzò la testa incuriosito - mmm.. Niente male-
Kurama annuì convinto facendomi un occhilino.
- Beh se la casa non ci offre di meglio ci possiamo stare..- disse Kazuma troppo idiota per farmi mezzo complimento. Bah, vallo a capire..
- Ehi voi 5 minuti e attaccate. Preparatevi - si intromise un tizio dello staff del locale.
- Possibile che qui siano tutti acidi??- Yu trattenne gli istinti omicidi salendo sul palco sfoderando il sorriso più naturale e calmo che avesse.
Suonammo inizialmente una cover che andava molto in quel periodo. Yu cantava benissimo nonostante la tensione, io non avevo combinato nessun guaio con la chitarra, Kurama suonava la pianola con una maestria tale che sembrava non sfiorare nemmeno lo strumento e Kazuma non era caduto dal palco..Perfetto!
Scorsi la mia famiglia in fondo ad un tavolo del locale.. Così come vidi Nihal appoggiata a una colonna, carina come sempre... "Diamine, basta distrarsi! " mi disse mentalmente preparandomi ad eseguire il mio assolo...

- Grazie gente!- Urlò Yu al microfono finito il nostro turno, dopo altre cinque o sei canzoni tra cui un bis! Tanto perché il propietario ce la tirava, hn..!
Tra gli applausi lasciammo il palco diretti in camerino. Yusuke non fece in tempo a mettere piede a terra che Keiko intrufolatasi tra le quinte gli buttò le braccia al collo.
- Yuske sei stato bravissimo! Il propietario è rimasto allibito, dice che riuscirà a farvi suonare anche per qualche altra serata: non è fantastico?!-
- Wow! Keiko scherzi vero? Avete sentito ragazzi? Addio garage!- in preda all'euforia Yu prese in braccio la ragazza e fece un giro su se stesso ridendo come un matto.. Ma Yu è matto, dimenticavo.
Decidemmo di mandare Kurama dal vecchio acido per chiedere il pagamento, anche perché era il più grande ( per un anno poi, bah!) nonché il  più calmo di noi: mandare Yu equivaleva a darsi la zappa sui piedi.. Kazuma mi chiese con aria vaga se fosse venuto QUALCUNO a vedermi, ma capii immediatamente dove voleva andare a parare.
- Kazuma te l'ho già detto: non la prendere come una questione personale ma.. Lascia perdere mia sorella!-dissi crecando di mantenermi il più deciso e freddo possibile.
- Avanti Hiei.. Lo sai che io e Yukina siamo solo buoni amici..- tentò di giustificarsi l'idiota colto in castagna.
- Appunto con lei non combinerai niente!- ribattei io spiazzandolo.
- Si comunque è venuta, valla a salutare, è tra i tavoli in fondo - aggiunsi poi, mentre andavo in camerino, in preda a un impeto di bontà dovuta al successo del concerto.
- Sapevo di poter contare su di te! - Urlò Kazuma al settimo cielo correndo da mia sorella. Tsk.. Che sia la prima e l'ultima..
Raggiunsi la porta del camerino. Ero solo, ma non mi andava di assistere all'incontro tra mia sorella e l'idiota, oppure a Kurama che sbrigava un sacco di pratiche inutili o a Yu e Keiko impegnati in chissà cosa.. Non avevo nemmeno intenzione di andare da Nihal in quel momento, volevo darmi una sistemata veloce prima di incontarla.. Arrossii quando mi sorpresi a pensarla, ancora, forse stavo davvero male.
- Hiei Jaganshi..Sbaglio?-
Una voce femminile mi fece voltare di scatto. Mi ritrovai davanti una donna con i capelli rosso-arancio: una lunga frangia le nascondeva l'occhio destro, azzurro, a giudicare da quello sinistro. I lineamenti delicati, la pelle lievemente pallida, il naso piccolo e dritto, le labbra rosse e fini la rendevano bellissima.
- Si, lei chi è?- chiesi sospettoso..Una fan??
- Volevo complimentarmi con lei per l'esibizione di stasera. Lei e gli altri membri del gruppo siete stati fantastici:fareta altri concerti?-
La donna aveva elegantemente sviato la mia domanda, quindi attesi prima di riproporgliela. - Grazie.. Riguardo ai concerti non lo so, come mai?-
Sorrise, mostrando uan fila di denti bianchissimi. - Per favore, non mi prenda per un'invadente. Sono rimasta molto colpita dal vostro talento: sono la proprietaria di una casa discografica e gradirei che mi chiamaste siccome mi piacerebbe conoscervi meglio.-
Feci per aprire bocca, ma lei mi interruppe - Tenga questo è il mio biglietto da visita.. A risentirci, Hiei-
Non tentai di dirle nulla mentre se ne andava dopo avermi dato il biglietto. Incuriosito lessi il nome di quella sconosciuta tanto misteriosa.
...Mukuro....

- Bel concerto!- sobbalzai sentendo una voce squillante e due mani delicate che mi presero per le spalle.
- Ma che.. Nihal! Mi hai fatto prendere un colpo.. - dissi sorridendo timidamente alla ragazza.
- Ho visto Kurama e grazie a lui mi hanno fatto entrare qui - spiegò prendendo posto su una sedia accanto alla mia - Ho pensato di venirti a salutare.. Ma se sei impegnato me ne vado!-
- No macché.. Mi fa piacere vederti.. Allora ti è piaciuto lo spettacolo?- chiesi senza falso interesse.
- Scherzi? Siete stati fantastici! Il pubblico non la finiva più con gli applausi! E poi il tuo assolo prima.. Sei stato bravissimo!- esclamò allegra.
Tirai un sospiro di sollievo. Almeno non era venuta per fischiarmi dietro..
- Grazie Nihal..- non riuscii ad aggiungere altro che un invadente Yusuke irruppe nel camerino insieme a Keiko sparando idiozie come suo solito.
- Ops.. Ecco un' altra coppietta!- ok, stavolta era morto.


Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Dirty Little Secret..? ***


21Guns7 Ringraziamenti:
Dada88: Contenta che ti sia piaciuto! Non sapevo proprio che nome dare XD.. Riguardo a Nihal e Mukuro, posso solo dirti che Hieiuccio ne vedrà delle belle eheh.. Grazie di seguirmi, buona lettura e buone feste!!


Chiusi lo sportello della macchina di Nihal dopo che lei fu entrata guadagnandomi un dolcissimo sorriso. Ricambiai mentre guardavo la Mini nera fare inversione verso l'uscita del locale: ero così preso dalla vettura che sobbalzai quando Kurama mi mise una mano sulla spalla. Mi ero dimenticato che era venuto con me ad accompagnare Nihal al parcheggio restando un po' in disparte, per togliermi dall'imbarazzo senza che glielo avessi chiesto, con la mediocre scusa del "Ti devo parlare in privato quando avete finito".. Hn..!
- Hiei, ti devo parlare - la sua voce seria mi sorprese. Allora non era una scusa!
- Davvero?!- domandai stupidamente: e ora che era successo?
- Emh.. Niente di preoccupante tranquillo! Riguarda una ragazza... Comunque tu con Nihal.. - disse come per evitare di parlare dei SUOI problemi.
- Non c'è niente - troncai netto mettendo in difficoltà quella volpe d'amico - mi dicevi.. Hai conosciuto una?-
Kurama si poggiò su un muretto e si mise a guardare il cielo, forse per nascondere il rossore sulle guance: - Non l'ho detto nemmeno a Yu e Kuwabara.. Sei il primo a saperlo... Si chiama Reis..-
Mi raccontò di come l'aveva conosciuta.. Di cosa aveva provato a vederla rannicchiata a terra sotto la pioggia e di come alla fine le aveva chiesto di andare a vivere nel monolocale della madre. Ascoltai in silenzio, come lui appoggiato sullo stesso muretto a fissare il cielo,  lasciandolo sfogare un po' per il gusto di vederlo impacciato, un po' perché non  sapevo che dirgli dato che solitamente ero io lo sfigato in amore secondo il gruppo..
- La conosco da poco.. Però con lei sto bene.. Però ho paura di deluderla, ho paura che lei non voglia più saperne per un po' di avere un ragazzo dopo quello che ha passato e poi non sarebbe gius..-
- Ma piantala!- lo interruppi staccandomi dal muretto - Cavolo ti piace? Invitala a uscire! Poi sarà lei a scegliere quello che è giusto o no! Non sei un tipo di ragazzo come quello che l'ha picchiata.. E credo che lei l'abbia capito.. Quindi smettila di fare il paranoico e sii più deciso!-
Tra noi calò il silenzio. Kurama se ne stava con lo sguardo imbarazzato puntato a terra, invece io non potevo minimamente credere di aver sparato tutte quelle parole insieme. Proprio io, che dell'amore non sapevo niente, come avrei potuto consigliarlo?
- Hai ragione Hiei.. - mormorò Kurama guardandomi con stampato in faccia un sorriso pieno di gratitudine. Quanto odio questi momenti!
- Senti forse sono stato troppo aggres..-
- No - tagliò corto lui - sei stato Hiei. Ed era quello di cui avevo bisogno. Speravo che mi dicessi così, grazie -
Stavolta fui io ad arrossire, non abituato ad essere ringraziato da qualcuno.- Lascia perdere.. Dai torniamo dentro qui fa freddo - e così dicendo misi le mani in tasca sfiorando il biglietto da visita di quella donna prima, Mukuro. Stavo per parlarne a Kurama, ma lui mi precedette:
- A parte gli scherzi.. Te e la tua ragazza siete stati questi mezz'ora a parlare difronte alla sua macchina.. Che è successo? Sai ho chiamato mia madre mentre aspettavo e sono rimasto girato..- concluse con un sorriso malizioso.
- Non è la mia ragazza tanto per iniziare! Che vuoi che sia successo? Niente.. Mi ha detto che le era piaciuta la serata tutto qui..-
- La serata.. O tu che suonavi?- Kurama scoppiò a ridere mentre io gli affondai un cazzotto sulla spalla arrossendo come non mai.

Rientrammo nel locale. Kuwabara aveva detto a mia madre che ci avrebbe pensato Yu o Kurama ad accompagnarmi a casa in modo che Yukina non prendesse freddo aspettandomi. Inutile dire che non mi piacquero tutte queste sue attenzioni nei confronti di mia sorella, anche se dovevo ammettere, erano fondate: aspettai che Yu finisse di salutare Keiko prima di chiamare tutti e di informarli riguardo a Mukuro. Quando ebbi finito erano tutti ammutoliti, Yu quasi piangeva di gioia e mi abbracciava urlando come l'idiota che era mentre io mi dimenavo per scollarmelo di dosso.
- Mukuro hai detto? Questo nome non mi è nuovo.. - disse Kurama accarezzandosi il mento con due dita - Vabbè pazienza, mi verrà in mente poi..-
- La chiami, eh tappo?? Vero che la chiami??- gridò Kuwabara strattonandomi "delicatamente".
- Io?? Yu è il solista, quindi tocca a lui! - protestai
- Ma quello che si occupa di affari è Kurama! - esclamò Yu. Ecco ora iniziava lo scarica-barili.
- Se per questo chi finanzia è Kuwabara- aggiunse Kurama, ammettendo la triste verità.
- Si però quella lì ha dato il numero a Hiei, non a me!- ribattè lo spilungone. Eravamo da capo a dodici.
Mi avvicinai a Kuwabara mentre discuteva con Kurama e gli misi il biglietto nel taschino della giacca:
- Ecco, ora il biglietto ce l'hai tu e quindi la devi chiamare TU. 'Notte ragazzi...!- dissi facendo dietro-front a andando nel parcheggio prima che potesse ribattere qualcosa.
Avevo appena messo il piede fuori che mi ricordai di un piccolo particolare: con cosa tornavo a casa?? Uscita di scena con stile rovinata!.
- Cercavi un passaggio?- la voce di Yu mi sorprese, così come lo fece il casco che mi tirò. - Monta su sfigato, sempre a pensare a la cameriera?- concluse sghignazzando.
- Nihal - precisai salendo sul trabiccolo nero. - E poi non la stavo pensando.. -
- Ti è venuta a vedere.. - iniziò a rompere Yu accendendo la moto
- L'ha fatto per amicizia tutto qui.. - ribattei con calma.
- Si certo... Comunque sei stato proprio bravo stasera, l'avrai sicuramente colpita.-
Restammo tutti e due in silenzio fino a quando non arrivai a casa e lo ringraziai.
- Hiei.. -
Rieccolo che deve fare una battuta cattiva. - Si?-
- Domani ci sono le prove a casa di Kurama.. Alle 19.00-
- Come mai così tardi?- chiesi ridandogli il casco.
Yu di tutta risposta alzò le spalle e mi fece "Ciao ciao" con la mano, come i bambini. Vabbé ma in fondo Yu è un bambino..

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Rock this party! ***


21 Guns 8 Scasate per l'enorme ritardo!!! Spero comunque di farmi perdonare con questo chap!
Dada88: Grazie milleee! Devo inventare un sinonimo di "Grazie" ricordamelo! Buona lettura e ancora grazie di seguirmi!


Guardai l'orologio. Le sette e un quarto. Ero giunto a casa di Kurama 
con un po' di ritardo..
"Beh meglio tardi che mai" mi dissi mentalmente, quindi suonai il citofono.
Qualche minuto dopo sentii la serratura del cancello scattare ed entrai nel giardino: in pochi passi arrivai alla porta dell'appartamento. Stavo per bussare quando mi resi conto che questa era socchiusa.
" Kurama?" chiamai il padrone di casa, ma non ebbi risposta.
Feci lo stesso con i nomi degli altri ragazzi, ma niente. Spalancai la porta, deciso ad entrare comunque: in fondo conoscevo da 18 anni quella casa. Poggiai la chitarra accanto alla porta per evitare di urtare qualcosa mentre procedevo a tentoni verso il salone, poiché tutte le tutte le luci spente e non trovavo l'interruttore. Tanta premura non mi impedì, tuttavia, di dare una ginocchiata qua e una testata là:  imprecai in tutte le lingue del mondo, e nonostante l' amica sfiga sempre vigile per me, arrivai al salone.
Tastai la parete del muro alla ricerca dell'interruttore della luce: non appena ebbi premuto il pulsante, sentii una presa forte sulla spalla che mi immobilizzò e subito dopo un'idiota a caso mi urlò nell'orecchio..
- Auguri sola!!!!! - esclamò Yu rompendomi il timpano - Credevi che ci fossimo dimenticati che oggi è il tuo compleanno eh..?-
Non feci in tempo a replicare che il Re degli Idioti in persona aggiunse:
- Beh sono 18 anni che questo sfigato ci onora della sua presenza... Le disgrazie non si dimenticano mai!- C'è bisogno di dire che a parlare era Kuwabara?
E si, c'erano proprio tutti: i ragazzi, e persino mia madre e mia sorella che ridevano insieme alla madre di Kurama. Mi cadde l'occhio su una ragazza bionda dietro Kurama che mi sorrideva timida.. Pensai si trattasse di quella Reis di cui il mio "amico" mi aveva parlato ieri, ma preferii non domandare.
Yu nel frattempo mi aveva messo un braccio intorno alle spalle e conversava con Kuwabara, insomma una consulto tra le alte sfere ( d'idioti..), e Kurama colse l'occasione per avvicinarsi a me insieme alla misteriosa ragazza:
- Invecchi eh?- disse scherzando
- Senti chi parla.. Tu già vai per i 20 - risposi alzando un sopracciglio.
Lui sorrise, poi si scansò un poco facendo avanzare la bionda. - Lei è Reis, un'amica -
Trattenni una risata davando al rossore di Kurama - A già, Kurama mi aveva parlato di te..Io sono Hiei-
Reis sorrise porgendomi la mano - Piacere.. Lo so che qui non c'entro niente , ma Kurama ha insistito.. Spero di non essere di troppo-
- Affatto, sinceramente la cosa - dissi gesticolando per indicare la festa - non era nemmeno in programma -
- Lo dici tu! E' da un mese che ci lavoriamo, esattamente dal compleanno di Kuwabara! - ribattè Yu impicciandosi nella conversazione quasi offeso sentendo chiamare la SUA festa a sorpresa "cosa". Era sicuro infatti, che questa fosse tutta opera sua...
- Figlio sconsiderato, mi raccomando davanti agli amici non saluatare mai la famiglia!- mia madre mi mise le mani sulle spalle, abbracciandomi forte da dietro: non che mi dispiacesse, ma mi sentivo in imbarazzo come non mai..
- Auguri fratellone!- disse Yukina dandomi un bacetto sulla guancia e buttandomi le braccia al collo dopo che mia madre ebbe mollato la presa assassina. Lanciai un' occhiata a Kuwabara che guardava Yukina, mentre stava facendo finta di prestare ascolto a Yu mentre gli raccontava di come aveva fattoa  organizzare "una così bella festa" senza che me ne accorgessi. Insomma parlava a vanvera, come sempre..
- Bene Shiori, io proporrei di andare di là. I ragazzi vorranno stareun po' da soli, senza che due "vecchiacce"tra i piedi. - propose mia madre facendomi l'occhiolino
- Giusto Hina. Bene, noi andiamo nello studio a vedere un film allora, divertitevi!-
Ok, ora iniziava la festa vera e propria e il ghigno sadico di Yu preannunciava il peggio...

Peggio?? Di più!
Io odio i balli di gruppo, il gioco della bottiglia, i buffet pieni di cose ipercaloriche, la musica tecno a palla e Kuwabara appiccicato a mia sorella: allore perché Yu ha messo tutto questo nella mia festa??
Dopo l'ennesimo ballo mi buttai sul divano stremato: chiusi gli occhi per riposarmi un po', in fondo erano le undici passate. Dopo neanche un secondo sentii una mano sulla spalla.
- Perché non balli?-
Noooo ancora Yu!!!
- Yuske, ho ballato fino ad ora. E poi ora Kurama ha messo un lento. Con chi dovrei ballare, con te?-
Yu storse il naso. - Decisamente no, senza offesa, ti sei scatenato in pista.. Cavolo avessi avuto il numero della cameriera l'avrei chiamata, non ci ho pensato!-
.- Te l'ho detto si chiama Nihal.. E poi non mi piace, siamo solo amici. A proposito, Keiko che fine ha fatto? So di non esserle proprio simpatico è per questo che non è venuta?-
Yu si accomodò accanto a me. - Veramente.. Abbiamo litigato stamattina.. Per una sciocchezza non stiamo qui a parlarne..-
Sospirai - Ti sei di nuovo dimenticato l'anniversario?-
Yu mi guardò seccato per tutta risposta - Ehi! Non è mica colpa mia se è capitato lo stesso giorno del tuo compleanno.. Non ci ho pensato occupato com'ero!-
Lo guardai male: fantastico ora la colpa era mia. - Occupato tra un videogioco e un altro, o tra un fumetto e un altro?-
- Occupato tra un cappellino e una tromebetta!- rispose lui dandomi un pugno sulla spalla. - Kuwabara domani chiama quella Mukuro.. -
Lanciai uno sguardo allo spilungone che ballava con mia sorella, vicino a Kurama e Reis: contai fino a 10 per non saltargli alla gola, poi dissi a Yu:
- Speriamo bene.. Non mi sembra vero.. Ti rendi conto che entro un mese se tutto va bene registreremo un Cd??-
Yu fece per rispondermi, ma si fermò avvertendo il silenzio che si era venuto a creare intorno a noi.
- Emh emh..- Kurama aveva preso il microfono e richiamò l'attenzione con un paio di colpi di tosse.
" Oddio il discorso no..!" pregai in silenzio.
- Avanti lo sai caro mio, ti tocca, almeno oggi.. - Kurama mi porse il microfono con un sorriso angelico mentre Yu mi tirò su dal divano spingendomi al centro della sala.
Afferrai quel dannato arnese e improvvisai:
- Bene.. Yu tranquillo che questa me la segno, e anche tu Kurama non credere di passarla liscia - dopo queste prime minacce mi schiarii la voce - Beh.. Cari complici di Yu, io odio i discorsi e lo sapete, però avete voluto comunque che parlassi, quindi non aspettatevi un elogio alla vita. Che devo dirvi? Datemi almeno un tema, non posso parlare a vuoto fino a quando mi addormenterò in piedi..-
- Tranquillo abbiamo la roba del buffet da tirarti alle brutte!- urlò Kuwabara del fondo.
- Rassicurante..- fu il mio alquanto diplomatico commento - Comunque tornando a noi.. Grazie di essere venuti-
Bene avevo sparato una frase né idiota né minacciosa. Scontata, ma meglio di niente.
- Finalmente maggiorenne,  vi ho raggiunti Yu e Kuwabara. Tu, Kurama, ormai sei andato. L'unica cosa che mi consola è che siamo pochi oggi,  almeno questo mio desiderio Yu l'ha rispettato: sinceramente sono felice. Non è da me confessarvi tutto ciò, mi va stretta la parte del sentimentale e dell'oratore. Sono più un tipo diretto, che agisce anziché parlare, spesso facendo guai, anche se in quel caso intervenite per tirarmi fuori. E va bene, va bene, vi voglio bene, contenti? Guai a voi se lo dite in giro.. Ma grazie di esservi ricordati che 18 anni fa è nato un idiota testardo, impulsivo e orgoglioso e di avergli regalato momenti indimenticabili: ora non mi pare il caso di raccontare di quando Yu mi picchiava all'asilo, di quando mi hanno costretto a fare il piccolo aiutante di Babbo Natale alla recita di 4 elementare o di quando Kuwabara mi ha investito con la bicicletta. Insomma, i miei momenti da sfigato, se me lo permettete li tengo per me, ma tranquilli avrete l'occasione di vederne altri. In ogni caso ora siamo tutti qui, e di questo ve ne sono eternamente grato.-
Restai in silenzio, poi spensi il microfono e lo lasciai sul tavolo dietro di me. Mi aspettai che o Yu o Kuwabara mi lanciassero pop corn e patatine, ma non accadde.
- Allora Kuwabara che fai prepari le munizioni?- dissi girandomi verso di loro ma restai stupito dal vedere mia madre dal fondo della sala, mia sorella e persino Yu piangere. Oddio, che avevo fatto?? Peggio di un funerale!
Kurama prese la parola avanzando verso di me:
 -Bel discorso, Hiei. Sappiamo come sei fatto e sappiamo che per te non è stato facile. Ma volevamo sentirti dire a modo tuo cosa ti sembrava di questi 18 anni. Insomma - gesticolò un po' - non siamo il massimo come amici, però forse su qualcosa abbiamo azzeccato..-
"Eccome" pensai, ma lasciai intravedere questo mio pensiero tramite un sorriso.
- Bene, bravo bimbo, ora gente asciugate le lacrime e diamo i regali a questo marmocchio.. - Kuwabara si voltò e prese da sotto il tavolo due pacchetti che mi porse poco dopo.
- Ragazzi, no i regali no, vi prego.. -
Niente da fare: dovevo scartarli.
Aprii il primo pacco, naturalmente da tutti e tre i miei amici. Una bellissima felpa con la zip nera a scritte bianche, scritte a mano da loro: erano le frasi di una canzone che avevamo composto in terza media se non sbaglio..
" Because you live and breathe,
   Because you make me belive in myself when nobody else can help*"
Restai stupito e a salvarmi dalle lacrime o da frasi sdolcinate fu Yu:
- Volevamo fartela rosa, ma Kurama diceva che il nero ti donava..-
- Si ti slancia tappo.. - aggiunse Kuwabara senza una nota di cattiveria.
Li guardai, sorrisi e indossai immediatamente la felpa mentre presi l'altro pacco e vi trovai un paio di jeans di marca. Stavolta nessuna scritta per fortuna!
Per ovvi motivi tecnici non li indossai al momento, e li riposi nel pacco dopo aver ringraziato i tre.
Poi fu il turno di mia madre e mia sorella.
 - All'uomo di casa - disse mia madre porgendomi una scatolina. Guardai ia sorella  cercando di decifrare la sua espressione, ma niente. Aprii anche questo pacchetto.
Oddio..
No, non potevo crederci!
Estrassi stupefatto dalla scatolina un piaio di chiavi piccole, con un portachiavi che riportava il logo della Yamaha: lanciai uno sguardo a mia madre, di rimprovero più che altro, intuendo la marea di risparmi spesi per il regalo. Lei mi rispose con una scrollata di spalle a significare " Almeno una volta nella vita". Yukina mi prese per mano e mi portò nel giardino di Kurama da dove ero entrato e dove il padrone di casa si trovava trascinando un qualcosa coperto da un telo nero. Mi avvicinai e con il suo aiuto tolsi il telo: una moto bellissima di un nero lucente rispecchiava la luce lunare,  assumendo sfumature biancastre. Non sapevo che dire, avevo un groppo in gola e anche stavolta, la voce di Yu mi salvò dal sentimentalismo.
- Così non scassi più  per farti accompagnare a casa! -
Yukina mi abbracciò e mi chiese che ne pensassi: la guardai sorridendoe le accarezzai i capelli.
- Grazie.. davvero grazie... -
Versai una sola lacrima, il regalo per me da me per il mio compleanno..

* Frasi tratte da "Because you live" di J. Mc Cartney

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Diventerai una star!! ***


21 Guns 9 Dada88: oi!!! Grazie per l'ultima recensione, nonostante sia passato un bel po'! Spero che mi perdonerai con questo capitolo! Ancora scs x il ritardoo!


Affascinante, non c'era dubbio.
Si muoveva sinuosa da un angolo all'altro dell' enorme ufficio, sicura di sé e con un sorriso beffardo in viso, avrebbe conquistato chiunque volesse. Aveva quel fascino del mistero a cui non si può sfuggire, quella spavalderia e sicurezza che l'avevano resa una delle migliori manager sulla piazza. Mukuro mi lanciò uno sguardo penetranrte un paio di volte durante le due ore di colloquio a cui eravamo stati invitati a partecipare tutti e quattro: sicuramente lei sapeva che bastava poco per convincere un gruppetto di ragazzi, eccitati dal successo imminente, ad accettare condizioni di lavoro a lei favorevoli, per questo non potevo fare a meno di chiedermi se quella donna avesse qualcosa di diabolico in sé e se potessimo fidarci di lei.
" Una firma qui.. Si all'altezza della crocetta sul modulo, bravo" disse in tono mellifluo indicando a Yu dove firmare il contratto con la casa discografica. Yu emozionato,  scrisse  il suo nome e passò la penna a Kurama. Dopo Kuwabara toccò a me depositare la firma.
Ebbi l'impressione che lei attendesse quel momento più degli altri, nonostante avesse visto questa scena già tre volte prima. Nello sguardo che incrociai per pochi secondi, mi sembrò che lei mi osservasse con maggior attenzione, riuscendo a mettermi in soggezione malgrado fosse difficile per uno come me.
" Perfetto" esclamò lei riprendendo il contratto e infilandolo in una cartellina " Direi di iniziare le prove per la settimana prossima, martedì, ovvio se non avete problemi"
Inutile dire che il " se non avete problemi" era una pura e semplice forma di cortesia, detta da una donna che non ammetteva repliche.
" Affatto " rispose Kurama per noi mentre si sistemava sulla confortevole poltrona rossa.
" Per le 9?" domandò lei sistemandosi una ciocca di capelli rossi dietro l'orecchio.
" Per le 9" fece eco Yu lanciando uno sguardo a me e a Kuwabara.
" Benissimo. Sono felice che abbiate accettato il mio invito, avete talento. Potete andare"
Mi aspettai che stringesse la mano a Kurama, nostro portavoce, o a Yu, il solista. Invece scelse me porgendomi la mano destra, candida e fredda, con una grazia fuori dal comune: feci attenzione a non stringergliela con troppa forza, risultando impacciato probabilmente dato che lei sorrise maliziosa. Non lo davo a vedere ma il mio cuore tornò a battere più lentamente solo quando passammo l'uscita dell'edificio.

Non volevamo essere presi per dei novellini, quindi passammo più tempo del solito a provare. Inutile dire che per ognuno di noi fu un piccolo sacrificio: Yu incrinò ancora i rapporti con Keiko, e nonostante non lo dimostrasse con noi tre, ero sicuro che per lui era un brutto colpo. Kurama dovette fare letteralmente i salti mortali per far coincidere gli orari di lavoro con quelli delle prove, a Kuwabara toccò arrivare a studiare di notte per evitare di perdere l'anno e per me.. Beh, io non avevo un lavoro, non rischiavo di perdere l'anno e non avevo nemmeno una ragazza. Per qualche giorno Nihal mi mandò dei messaggi, anche stupidi del genere " come va" " che fai", ma non le risposi o perché preso dalle prove o semplicemente perché non sapevo cosa scriverle. Non vedendo una mia risposta, smise di scrivermi: ad essere sincero un po' mi dispiacque. La maggior parte delle prove si teneva a casa mia, quindi l'unico fastidio che mi derivava era il "far ordine in garage" ogni volta: certo ogni tanto anche Yukina mi aiutava  ma mi sbrigavo a rimandarla in camera sua, siccome non volevo che divetasse un peso anche per lei. Fu durante uno di questi nostro battibecchi che lei mi disse:
" Te ne andrai?"
" Perché dovrei?"
" Perché tutte le star se ne vanno per fare tournéé nel molndo.. "
" Ehi, io non sono una star.. Non lo pretendo nemmeno.."
" Invece lo sei... Sei bravissimo lo ha detto anche quella donna! Potete farcela! Da una parte sono contenta per te, dall'altra.. Mi dispiace.. Insomma.. Mi mancherai fratellone!"
Restai guardarla sorpreso, poi decisi di stringerla un po' tra le braccia. " Tranquilla, dovunque sarò sarai sempre con me.."
Lei rise prima di versare qualche lacrima.

Salii in camera. Distrutto ovvio. Mi buttai sul letto ripensando alla giornata. Non so perché ma mi sentivo di buon umore, non euforico, ma bene con me stesso. Sembrava che tutto stesse andando per il verso giusto, fantastico!
Mukuro..
Quella donna.. Dannazione era bellissima.. Ma no, non ci sarebbe stato altro. Era più grande di me, era così.. Non riuscivo a trovare una parola che potesse definire quella sua sapueriorità sprezzante, quel suo modo beffardo di vedere chiunque. L'esatto contrario di..
Nihal.
Eccola là. Guarda dove vado a parare! E lei che c'entra? E' un estranea, punto.
Presi il cellulare dal comodino: riflettei se scriverle o meno, e se lo avessi fatto, con che scusa le avrei parlato? Magari ce l'aveva con me perché on le avevo risposto..
Mi riscossi: ma in fondo, a me che me ne veniva? Tra me e lei non c'era niente da mettere in ballo, anzi se Yu quel giorno avesse tenuto la bocca chiusa..
... Non mi sarei sentito così bene mentre le inviavo un sms.


Kurama
"
Hiei dimmi..."
Uf... Entrato a casa ero crollato a dormire sul divano. Non avevo nemmeno cenato, non avevo fame e poi ero solo. Mamma quella sera aveva una cena di lavoro, e anche l'idea di invitare Reis a mangiare qualcosa fuori era svanita quando avevo visto salendo le scale del palazzo lei che parlava con un bel ragazzo biondo sulla soglia di casa. Forse era stato quello a farmi passare la fame..
" Kurama? "
" Sisi ci sono.. parla.."  inutile dire che avrei preferito allungare il mio sonnellino, ma quando Hiei vhiamava, era perché ne aveva fatta una grossa.
" Ho bisogno di una mano... Guai a te se lo dici in giro!"
Ecco, appunto.
" Cosa posso fare?"
" E' meglio un "ciao" o un " Ehi!" ?"
All'inizio lo presi per pazzo, ma poi iniziai dettargli il messaggio.



Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** If you'll be my girl...! ***


21 Guns 10 Dada88: Thanks darling xD Ho messo anche Kurama in questo capitolo per farti contenta =D! Spero ti piaccia, anche se t anticipo che ci saranno colpi di scena ! un bacioooooooo!

Unholy Spirit : Benvenuta e grazie per la recensione! Sono contenta che ti piaccia la ff!! Sostenitrice di Mukuro, non mi odiare per questo capitolo!! Spero continuerai a seguirmi, ciaociaoooo kissss!

Grazie anche a chi legge solamente, Buona lettura!!!


" Stronzo...!"
Da una decina di minuti continuavo a maledirmi mentalmente, esattamente da quando il padrone del bar era entrato a chiamare la sua dipendente dicendo che c'era un idiota fuori che le voleva parlare immediatamente. Niente di strano fin qui, a parte che l'idiota ero io, la dipendente Nihal ed era quasi mezzanotte. Ma che ci sono venuto a fare qui? Presi il cellulare dalla tesca del giubbotto e lessi il messaggio che le avevo scritto sotto dettatura di Kurama, a cui lei non aveva risposto nemmeno a pensarci...
"Probabilmente è arrabbiata con te" mi aveva detto Kurama. 
"Bell'intuizione, c'ero arrivato!" ribbattei seccato. Lui alzò le spalle e aggiunse che avrei dovuto parlarle e chiarire, faccia a faccia.
Ma perché l'avevo ascoltato?!
Un rumore sordo mi distolse dai miei pensieri, giusto in tempo per vedere Nihal sbattere la porta del bar e dirigersi verso di me con un'aria non proprio pacifica. Fantastico!
" Ciao" mormorai quando mi fu abbastanza vicino.
" Ci si rivede!" rispose lei sarcastica " Che mi dovevi dire?"
La domanda che temevo.. " Niente, nel sens.."
" Vuoi dirmi che sei venuto a mezzanotte in un bar a due isolati da casa tua per chiamarmi e dirmi ciao?!" Mi interruppe lei imbronciata.
Dannazione come era carina...
" No" risposi lasciando da parte certi pensieri "Non mi hai risposto l'altro giorno e..."
" Io! Ti ho mandato messaggi per più di una settimana e sei stato TU a non rispondere! Sei sparito non ti ho più visto! Credevo che dopo il concerto, almen.." non continuò la frase ma si limitò ad abbassare lo sguardo. " Senti io torno dentro, devo finire di mettere apposto così chiudiamo, ci vediamo" .
Fece per andarsene quando all'improvviso la presi per il braccio tirandola verso di me senza farle troppo male. Lei perse l'equilibrio e si aggrappò alla mia maglietta per evitare di cadere: alzò gli occhi verso i miei, forse per mandarmi a quel paese una volta per tutte, ma non glielo permisi. Non appena mi accorsi di quanto mi era vicina, agii di istinto e la baciai, tenendola stretta tra le braccia.
"Stupido" mi dissi una volta che mi staccai da lei. Le lessi in viso la sorpresa, rabbia e orgoglio misti a tante domande che avrebbe voluto farmi: mi restava abbracciata  fino a quando mi disse:
" Era una presa in giro?"
" No"
Restò un attimo in silenzio " Se è uno scherzo è di pessimo gusto Hiei..."
" Non ho detto che lo sia "
" Cos'era allora?" disse sempre più confusa.
" Un mio tentativo, stupido, imbranato e impacciato, per farti capire che tengo a te.."
Mi stupii del mio coraggio quasi quanto lei mi rispose con un nuovo bacio. " E questo?" le chiesi  mentre la stringevo con un sorriso soddisfatto in viso.
Lei rise abbracciandomi, e questa per me era la risposta migliore.

Kurama.
Dopo una decina di minuti, in cui attesi pazientmente davanti all'entrata della casa discografica, vidi arrivare Kuwabara e Hiei preceduti da Yu. Saluatai per ultimo il neo-fidanzatino dandogli una pacca sonora sulla spalla per complimentarmi con lui dell'affare fatto: inutile dire che si irritò parecchio, ma mi divertivo a stuzzicarlo, come del resto facevano Yu e Kuwabara.
Entrai con loro nella sala prove, decisamente nervoso, ma pensavo che fosse lo stesso per il resto del gruppo; era una stanza enorme, con le pareti rosse e completamente spoglia, eccezion fatta per gli strumenti musicali posti al centro tra due microfoni che scendevano dal soffitto. Un lato della camera era occupato da una finestra che metteva in comunicazione con la sala per le registrazioni dove circa 5 operai lavoravano ad alcune apparecchiature sorvegliati dallo sguardo vigile del capo, la bella Mukuro. La fissai per qualche secondo anche se lei non se ne accorse, poiché rivolgeva tutte le sue attenzioni al nostro Hiei che si accordava con Yu sul brano da eseguire. 
" Ne è affascinata" pensai. Non avevo espresso questa mia opinione a Hiei, nemmeno prima che si mettesse con Nihal. Non volevo passare per un ciarlatano, ma ero sicuro che anche lui aveva notato lo strano atteggiamento della manager nei suoi confronti: malizioso, pensai addirittura che ci trovassimo lì grazie ai begli occhi di Hiei, al suo fisico o altro, anziché per le nostre composizioni. Mi tolsi dalla testa quei pensieri e mi avvicinai alla tastiera: scrocchiai le nocchie e diedi a Kuwabara il segnale per iniziare.
Un colpo magistrale con la batteria e le mie dita saltavano agili da un tasto all'altro accompagnando la voce calda di Yu e preparando la strada ad un  assolo travolgente dell'inimitabile Hiei.

Provammo per ore, e tra una canzone e l'altra, notai gli occhi di ghiaccio di Mukuro scorrere dal display dell'equilizzatore al fisico di Hiei: non so perché ma mi diede fastidio tutto questo suo interesse per il mio amico, non per gelosia nei suoi confronti, ma perché mi faceva sentire inutile in quella sala, come se lei fosse lì non per sentirci suonare ma per sbavare dietro al nostro chitarrista. A causa di questi pensieri sbagliai un paio di accompagnamenti, costringendo i miei compagni a fermarsi e ricominciare daccapo; Hiei si accorse della mia mancanza di concentrazione e così, quando lo staff delle registrazioni ci accordò una pausa, lui lasciò la sua amata chitarra e venne da me.
" Che hai fatto?"
Fu presto raggiunto da Yu e Kuwabara, anche loro insospettiti dal mio comportamento. Lanciai uno sguardo ai microfoni e vidi che erano spenti, almeno potevo parlare con loro senza la paura di essere ascoltato da "Giulietta".
Fissai Hiei " Che ne pensi di Mukuro?"
Lui sgranò gli occhi, mentre Yu mi lanciò un'occhitaccia: non era una domanda giusta da fare ad uno appena fidanzato.
" E' molto bella." rispose semplicemente, ma con mio sommo godimento lo disse in un modo disinteressato, ben lontano dall'innamorato pazzo che speravo non fosse.
" Bene tutto qui." conclusi sorridendo.
" Rivalità in amore per caso?" Aggiunse malizioso Kuwabara
Hiei si indispettì mentre Yu rise di gusto. " Affatto. Il nostro Hiei è fidanzato, e io ho un amore platonico con Reis, ricordi?"
Kuwabara annuì ricordando la ragazza bionda al compleanno di Hiei, poi continuò: " Allora perchè glielo hai chiesto?"
" Saranno affari loro no?" ribatté Yu al posto mio, tornando al microfono al segnale di Mukuro. Anche Hiei e Kuwabara tornarono alle loro postazioni: guardai Hiei per un minuto ancora. Lui mi notò e mentre si sistemava la chitarra in braccio mi fece capire che dopo mi avrebbe parlato in privato.
La domanda di prima non doveva essergli andata giù.






Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Whatever it takes ***


Yusuke.

"Non ce la faccio più!"  Esclamai non appena l'arpia dai capelli rossi spense i microfoni.
Speravo veramente di aver concluso le prove per quel giorno: la gola mi doleva, le gambe non mi reggevano più e inoltre qualcosa era... Diverso.
Guardai fugacemente i miei compagni in cerca di sostegno, ma ognuno sembrava perso nei propri pensieri: dopo la domanda su Mukuro era calato uno strano silenzio
tra Hiei e Kurama, che nemmeno  le battute di Kuwabara erano riuscite a riempire.
Bah, ci mancava anche questo!
Il pensiero andò subito alla lite con Keiko che avevo avuto il giorno prima.
"Verrò sempre dopo qualcos'altro per te!"
"Adesso devo pensare al gruppo, non posso deluderli, è il nostro momento!"
"Allora forse è il caso di pensare bene a cosa stiamo costruendo"
Uff... Sempre lo stesso discorso.
Tenevo a lei più che a chiunque altro, era la mia migliore amica e quanto di più vicino a una famiglia, ma non potevo allentare la presa sul gruppo, non adesso! Lo dovevo ai ragazzi, dato che ognuno di loro stava rinunciando a qualcosa per il nostro sogno, e a me.
Sì, a me. Volevo sentirmi ancora come dopo la serata al Hope's, gli applausi, l'adrenalina, i brividi.
Gente, preparatevi ad ascoltare Yusuke Urameshi e i Nobody's Home!
Non nascondo che la voce di Mukuro che decretava la fine delle prove per quel giorno fu un sollievo per me.

Hiei.

L'ultima parte delle prove fu un supplizio: Yu e lo spilungone davano segni di stanchezza e sebbene Kurama avesse ritrovato la concentrazione, io avevo perso la mia dopo quella domanda.
Che sarebbe a dire che ne penso di Mukuro? Ma come se ne esce!
Kurama sapeva come mettere in agitazione qualcuno, esattamente come quella donna: non ci aveva mollato un attimo, eppure non aveva lasciato cadere nemmeno un commento sul nostro modo di suonare. Lei osservava e basta, finché non sentimmo la sua voce dagli altoparlanti:
" Direi che per oggi abbiamo finito, riconosco che il nervosismo abbia giocato a vostro sfavore. Domani avrete bisogno di meno interruzioni " disse con un tono che non ammetteva repliche, sfilandosi le cuffie e dando ulteriori ordini ai tecnici in sala.
Posai distrutto la chitarra nella custodia e cercai con lo sguardo gli altri: Yu aveva recuperato il suo cellulare e stava probabilemte leggendo un SMS, potevo immaginare chi fosse il mittente dall'espressione cupa sul suo viso.
" Ragazzi esco per una telefonata, vi aspetto nell'atrio!"
"Ovviamente quando c'è da caricare le borse con gli strumenti in auto se la svigna!" borbottò Kuwabara raccogliendo il suo borsone e avviandosi fuori dalla sala.
"Tsk, sempre a lamentarti! La mia chitarra la carico io, non mi fido dei tuoi modi da cavernicolo!"
"Senti che arroganza il nanerottolo! Ricorda che sono l'unico con la macchina! "
"Hiei voleva sicuramente dire che ti aiuteremo a caricare le cose più pesanti, tu inizia ad andare che ti raggiungiamo!" disse Kurama, poi si rivolse a me trattenendo un sorriso "Nemmeno Nihal ti ha addolcito un po'?"
"Va al diavolo!"
Indossai il giubbotto e la tracolla della chitarra, mentre Kurama spense pigramente le luci della sala.
"Perché mi hai chiesto di Mukuro?"
Kurama sembrò pesare con cura le parole negli istanti precedenti la risposta: conoscevo quell'aria assorta, qualcosa lo insospettiva.
"Mi è sembrata molto interessata a te: ma da come hai risposto prima, so che non devo preoccuparmi" 
 "E' interessata a noi, non farti inutili film mentali. E poi di cosa dovresti preoccuparti?" ribattei infastidito.
Lui mi fissò come per valutare la qualità della mia risposta, poi annuì e mormorò " Sì hai ragione, sono solo mie paranoie. Non volevo insinuare nulla, solo che ho..."
Fu interrotto da un familiare tacchettio che sembrava scandire il tempo con cui chiunque nella casa discografica avrebbe dovuto lavorare: il passo sinuoso quanto deciso di Mukuro annunciò la sua presenza nel corridoio fuori la sala prove, richiamando perfino Kuwabara, che nel frattempo era quasi giunto alle scale del piano.
"Temevo di non trovarvi più, riconosco di aver preteso molto da voi nel vostro primo giorno, ma prima vi abituerete a questi ritmi, prima potremmo iniziare a parlare seriamente di affari."
Come fa ad essere così inquietante e allo stesso tempo bellissima?
"Vi ricordo inoltre che domani avrete il primo incontro con il fotografo per studiare la copertina del nuovo singolo e i poster pubblicitari, doveva essere per questa sera ma la parte delle prove è durata più a lungo del previsto"
"Ma veramente... Non abbiamo ancora deciso che brano pubblicare per primo, perfino il nome del gruppo è provvisorio, dobbiamo anc.." tentò di ribattere Kuwabara
" Non ricordo di averti chiesto il punto della situazione, ora certe decisioni non sono solo più nelle vostre mani" lo interruppe lei infastidita.
Credetti di aver perso un battito quando i suoi occhi gelidi si posarono su di me. Le sue labbra si incurvarono in un leggero sorriso quando poi aggiunse:
"Ti dispiace salire un attimo nel mio studio? Avrei bisogno di un'ultima firma sul contratto, hai saltato una pagina"
Non aspettò nemmeno che rispondessi, si voltò e iniziò ad incamminarsi verso lo studio. Non ammetteva rifiuti.
Malgrado l'espressione perplessa di Kurama e Kuwabara, la seguii senza dire nulla.
Mentirei se dicessi di non essere attratto da lei.

Yusuke.

Attaccai con Keiko dopo un quarto d'ora abbondante di conversazione.
Non ricordo bene come mi sentii in quel momento. Stanco? Arrabbiato? Triste?
"E' la cosa giusta da fare" mi ripetei. Non potevo agire altrimenti, anche se ciò significava rinunciare al mio sogno e probabilmente alla felicità.
Tornai meccanicamente verso la sala prove per parlare con gli altri, sicuro che mi avrebbero capito. Trovai Kurama e Kuwabara a confabulare nel corridoio.
"Finalmente sei tornato! E' passata Mukuro, domani abbiamo il fotografo e Hiei è and..."
"Ho rotto con Keiko."

Hiei.

Il tragitto in ascensore mi sembrò interminabile. Mukuro cercò di scambiare qualche parola, ma non mi impegnai a trovare un valido argomento di conversazione.
Ero a disagio con lei, soprattutto dopo le parole di Kurama: e se avesse ragione...?
Idiozie. Può avere chiunque, non ha bisogno di me.
Sembrava leggermi nella mente, era perfettamente padrona di cosa stava accadendo. Arrivammo davanti la porta del suo studio, quando il mio cellulare iniziò a squillare: frettolosamente iniziai a cercarlo tra le tasche del giubbotto maledicendomi per non aver messo il silenzioso. La mia compagna sembrò attendere pazientemente accomodandosi nel suo studio: mi fece cenno di rispondere mentre pescava un fascicolo di fogli dalla scrivania.
Non guardai nemmeno di chi fosse il numero della chiamata.
"Beh ti hanno rapito? Posso già prenotarmi per il concerto?"
La risata di Nihal mi era mancata, anche se detestavo ammetterlo.
"Ho appena finito, poi ti racconto. Finisco di firmare una cosa e ti raggiungo al bar, tanto chiudete tra un'ora, no?"
Mukuro mi rivolse qualche sguardo distratto, ma sapevo che stava ascoltando tutto.
" Va bene, non correre... Guida piano!"
"Non sono un bambino, ci vediamo tra poco!"
Attaccai, con uno strano senso di piacere: la sensazione di disagio era sparita al pensiero di Nihal e per qualche strana ragione avevo ancor più voglia di vederla. Riposi il cellulare in tasca e feci per entrare nello studio, quando Mukuro mi fermò.
"Devo essermi sbagliata, la firma c'è. Ricordi come uscire. no?"
Restai impalato sull'entrata, incapace di formulare una frase sensata.
" Beh, che hai? Sbrigati, o la tua ragazza si spazientisce..." Aggiunse con tono canzonatorio, reso ancor più fastidioso da quel suo sorriso beffardo.
"Sì certo, a domani"
Mi voltai e uscii da quell'edificio più velocemente possibile.

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=424653