Real nightmares

di friendsdontlie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Era ormai passato un anno da quando Undici aveva chiuso la porta del Sottosopra e le loro vite erano tornate alla normalità.

Aveva cominciato ad andare a scuola con gli altri nelle vesti di Jane, e i suoi risultati scolastici erano decisamente buoni, per una ragazzina che non aveva mai imparato a leggere e scrivere.
Ora non doveva più nascondersi, anche se Hopper le aveva raccomandato comunque di fare attenzione.

La relazione con Mike procedeva a gonfie vele. Lui era sempre premuroso e al suo fianco quando aveva bisogno di aiuto – che si trattasse  di scuola o altro –

Anche con il resto del gruppo le cose andavano bene; era perfino diventata amica di Max, con la quale parlava spesso e volentieri di cose “da ragazze”.

Ma questa breve parentesi felice non era destinata a durare a lungo.

Da ormai diverse sere Undici aveva cominciato ad avere brutti sogni inerenti il dottor Brenner.
Non aveva detto niente a nessuno al riguardo, nemmeno a Mike e Hopper, in quanto non la riteneva una cosa importante, e non voleva in nessun modo farli preoccupare inutilmente.

Il sogno era sempre lo stesso: lei che si trovava in una stanza con Brenner e conversavano.
Non era mai riuscita a sentire o a ricordare cosa si dicevano, ma il sogno terminava sempre con lei che urlava e il mostro ombra che li raggiungeva nella stanza.

Cosa avessero a che fare il mostro ombra e Brenner non lo sapeva. D’altronde il dottore era morto prima di scoprire dell’esistenza del Mind Flayer.

-Ehi Jane? Ci sei?- fece eco la voce di Max.

Undici si destò dai pensieri che le stavano frullando nella testa.
Era in compagnia di Max. Le due stavano prendendo un the insieme e la rossa le stava raccontando la sorpresa che Lucas le aveva fatto per il loro anniversario.

-Sì, scusami, mi sono incantata un attimo.-

-Tutto bene?- chiese l’amica interrogativa.

-Sì perché?-

-Ti sta uscendo sangue da naso!-

Undici sgranò gli occhi sorpresa e prese di fretta dalla borsa lo specchietto.

-Merda!- esclamò ispezionandosi il naso.

Non le era mai successo che le uscisse sangue, se non quando usava i suoi poteri. E questa cosa la inquietava parecchio, che avesse a che fare con gli incubi recenti?

-Jane, ma che hai? Mi preoccupi.- confessò Max porgendole un fazzoletto per pulirsi.

Undici sentì la necessità di confessare i suoi pensieri a qualcuno, qualcuno che non fosse Mike o Hopper.

-Senti, se ti dico una cosa prometti di non dirla a nessuno? Neanche a Mike e a Hopper?-

Max la guardò interrogativa, cosa mai aveva da dirle da tenerlo nascosto al suo ragazzo e a suo padre?

-Certo, hai la mia parola.- giurò l’amica

E così Undici cominciò a raccontarle tutto.



ANGOLO AUTRICE:
Ciao a tutti!
Ho deciso di pubblicare questa ff perché sono assolutamente in crisi d'astinenza da Stranger Things, e visto che non penso
di resistere fino al 2019 ho pensato di distrarmi un po' come meglio potevo, immaginando un possibile scenario della terza stagione.
Non so che cosa ne può uscire, ma vedremo :)
Mi rendo conto che il capitolo è un po' breve, vedrò di fare meglio le prossime volte.
Grazie comunque per aver letto e spero che possiate apprezzare.
A presto!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Una volta finita la confessione Undici tirò un sospiro di sollievo, come se si fosse tolta un peso.

Avere qualcuno con cui parlarne senza sentirsi rivolgere domande del tipo “come stai?” “stai bene?” “hai fame?” “hai sete?” “stai per morire?” era davvero liberatorio.

Max aveva ascoltato tutto attentamente senza mai interrompere.

-Wow, che dirti Jane…non penso ti debba preoccupare più di quel tanto…Penso sia normale avere degli incubi dopo un’esperienza simile.-

-È quello che ho pensato anch’io. Ma perché a distanza di un anno dal mostro ombra e due da Brenner? E perché loro due insieme? E perché il sangue da naso? Non ho usato i miei poteri.-

Erano domande che rivolgeva più a se stessa che a Max, d’altronde cosa ne poteva sapere l’amica?

-Per il fatto che sia passato un anno e poco più credo sia normale. Del resto non c’è una tempistica precisa. Forse sogni loro due perché sono le due “cose” che più ti hanno segnata. Hai vissuto la tua infanzia con quel bastardo e hai sconfitto quel mostro da sola con le tue proprie forze. E per il sangue da naso…capita anche a noi persone “comuni”. Ma perché non vuoi dirlo a Mike e Hopper?-

-Perché so che li farei preoccupare e non voglio allarmarli inutilmente. Quello che ho bisogno è un’amica obbiettiva e razionale come te.-

-Certo, capisco. Stai tranquilla che con me il tuo segreto è al sicuro. Ma se questa storia va avanti e non accenna a cessare magari è il caso che ne parli anche con loro.-

-Va bene. Grazie mille Max, sei una vera amica.-

Chi l’avrebbe mai detto che un giorno Undici avrebbe pronunciato queste parole?

Di certo non quella volta che l’aveva fatta cadere dallo skateboard perché era convinta che fra lei e Mike ci fosse del tenero.

Pagarono il conto e si diressero ognuna a casa propria, non prima di salutarsi con un abbraccio.

-Mi raccomando Jane.- disse Max guardandola dritta negli occhi.

Undici le sorrise in segno di assenso.

Tornata a casa cenò serenamente con Hopper, parlando del più e del meno. Fece i compiti e guardò il suo programma preferito in TV.

Insomma, tutto sembrava così dannatamente tranquillo e normale.

Chissà se avrebbe potuto dire lo stesso della notte che stava per arrivare.
 
 ***

Era passata una settimana da quando Undici aveva confessato i suoi incubi a Max, e la situazione non era per niente migliorata.

Ogni notte si svegliava in un bagno di sudore con il cuore a mille.

“È solo un sogno”
“È normale”
“Hai vissuto esperienze bruttissime”

Continuava a ripetersi, grata almeno del fatto che si svegliava senza emettere particolari rumori, in modo da non destare Hopper e allarmarlo.

Il cattivo sonno le dava però non pochi problemi a scuola, dove rimanere concentrati e attenti era un’impresa. Ogni mattina le sue occhiaie erano sempre più violacee e marcate. Se con Hopper poteva camuffarle (aveva il turno prestissimo quella settimana, quindi non si ritrovavano a fare colazione insieme) era ben più difficile tenerle nascoste a Mike.

-Undi, stai bene? Mi sembri molto stanca.- gli aveva chiesto in pausa pranzo.

-Sìsì, tutto a posto. Sto dormendo poco ultimamente perché sto alzata fino a tardi per studiare. Voglio fare bene il compito di matematica, sai...- rispose lei sulla difensiva.

-Ok, ma se vai avanti così rischi poi di addormentarti durante quel compito di matematica. Sono sicuro che sei ben preparata. Vai a letto presto stasera.-

Bene, l’aveva bevuta. Poi le venne in mente che gli amici non mentono.

Bhè, tecnicamente loro non erano più amici, ma ragazzo e ragazza. Valeva lo stesso?

Ad interrompere le sue teorie ci pensò Will, che si aggiunse al loro tavolo.

-Ragazzi, non prendete impegni per domani sera. Organizzo un pigiama party da me. Saremo un po’ stretti in camera mia ma non importa. Dico a Jonathan di noleggiarci un film figo.-

-Non lo so Will. Undi non dorme da giorni. Forse preferisce stare a casa tranquilla e riposare un po’- rispose Mike.

-Sciocchezze, posso benissimo dormire la mattina dopo!-

Forse dormire con i suoi amici e con Mike vicino le avrebbe fatto bene. Tentar non nuoce.

-Sei sicura?- le domandò timoroso Mike.

-Assolutamente sì.- confermò lei decisa.

Domani sera avrebbe dormito come un tempo.
 
 
 
 
 

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