Another fantasy

di thisisgiulia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chi sono io? ***
Capitolo 2: *** Nuovi incontri ***
Capitolo 3: *** Il suo nome ***
Capitolo 4: *** L'incontro ***
Capitolo 5: *** Allenamenti e piani loschi ***
Capitolo 6: *** Gli alberi di ciliegio ***
Capitolo 7: *** Scontri e ricordi ***
Capitolo 8: *** Ti amo ***
Capitolo 9: *** Ognuno al proprio destino ***
Capitolo 10: *** Dubbi ***
Capitolo 11: *** Da che parte? ***
Capitolo 12: *** Nuove alleanze ***



Capitolo 1
*** Chi sono io? ***


- È il blu -
- No, ti ho detto che non le piace il blu -
- Senti, dobbiamo trovare un dannato regalo per tua sorella e per chiuderlo mi serve un fiocco -
La ragazza si sentiva felice dopo tanto tempo, aveva passato due anni di inferno dopo quella maledetta tragedia, e ora ne doveva affrontare un'altra, ma finché lui sarebbe stato accanto a lei sarebbe andato tutto bene...

- Che male... - fu la prima cosa che disse. Sentiva dolori per tutto il corpo, e vedeva tutto appannato. 
Toccò il terreno con le mani: era sdraiata su un terreno roccioso. 
Si mise seduta lentamente e si stropicciò gli occhi per poi urlare spaventata: cosa ci faceva in quel deserto? Come ci era finita? 
Vedeva solo sabbia e rocce... e una torre nera circondata da nubi grigiastre. 
- Ok... è un sogno... è solo... - 
Un altro dettaglio la spaventò: non si ricordava niente. Il suo nome, la sua famiglia, la sua vita... Niente. 
Decise di alzarsi in piedi e respirare a fondo per non andare nel panico. 
Non le era mai capitato un sogno lucido, forse era uno di quelli? 
Continuava a convincersi di star sognando, ma era tutto troppo reale. 
Provò a saltare sul posto, e sembrava proprio la realtà. 
- Stai bene... va tutto bene, ora ti sveglierai nel tuo letto... nella tua casa... - continuava a ripetere all'impazzata, ma la paura continuava a crescere dentro di sé. 
- Ehi, devi essere quella nuova - disse una voce femminile alle sue spalle.
La ragazza sobbalzò spaventata, ma lieta di non essere sola. 
La cosa bizzarra di quella donna era l'aspetto.

Perché mai era vestita e truccata in quel modo? Forse era una cosplayer?
Ciao... sai cosa succede? - domandò la ragazza ancora confusa dalla situazione. 
La donna rise - Non hai idea di cosa tu ci faccia qui, vero? - 
La ragazza annuì spaventata: e se l'avessero rapita? Ma chi poteva rapirla? 
- Mi chiamo Artemisia, ora dimmi di te - disse la donna. 
La ragazza balbettò - Io... io non mi ricordo niente - disse sul punto di scoppiare a piangere dal panico. 
- Immaginavo - proseguì Artemisia voltandosi - Non tutti arrivano con i ricordi intatti -
La ragazza, ancora scossa, si sedette ancora a terra, ma si alzò di scatto sentendo una mano sulla sua spalla. 
- Cosa... -
- BUBUSETTETE! - urlò qualcuno nel suo orecchio, facendola cadere. 
- Kefka! Smettila per una volta di fare l'idiota! - disse Artemisia rivolgendosi ad uno strano tizio vestito e truccato come un clown. 
- Volevo solo dare il benvenuto alla nuova alleata - disse il clown. 
- Alleata? - domandò la ragazza - Potete dirmi cosa succede? Per favore -
Kefka rise - Davvero non sai niente? Sei una ragazzina -
- PARLATE ORA! - urlò la ragazza emanando una sottospecie di aura oscura dagli occhi, spaventandosi. 
Artemisia sorrise - Sei quella giusta allora, seguimi -
I due strambi si diressero verso la torre, seguiti dalla ragazza ancora senza nome.

•••

- Ehi! C'è nessuno? - urlò il ragazzo appena si accorse di essere in un deserto di sabbia. Pensò che fosse uno stupido scherzo organizzato dai suoi amici, anche se sarebbe stata una cosa abbastanza bizzarra. Il ragazzo cominciò a muoversi, ma realizzò di non ricordare niente di sè, nemmeno il suo nome. 

Era calmo, pensava sempre positivo, si sentiva che tutto sarebbe tornato alla normalità.

- Ehi - una voce alle sue spalle attirò la sua attenzione, così si voltò e salutò il ragazzo biondo dai capelli a punta dietro di lui.

- Ciao... sai dove mi trovo? Io... -

- Non ricordi niente, vero? - disse il biondo - Recupererai presto parte della tua memoria, nel frattempo io sono Cloud - 

Il ragazzo si sentiva confuso e inquieto - Parte della mia memoria? - domandò.

- Esatto, ora per favore non fare domande e seguimi, ti spiegherò tutto - Cloud si voltò e cominciò a camminare verso una torre altissima che era inizialmente sfuggita dalla vista del ragazzo ancora senza nome.

 

Da sempre, armonia e discordia sono in conflitto. Ora è tempo di decidere chi vincerà l'eterna battaglia.


ANGOLO AUTRICE:
Ciao a tutti :) per prima cosa: sono Giulia e mi ero iscritta ad EFP anni fa, scrivevo cose ALTAMENTE imbarazzanti che ora ho cancellato (fidatevi, è meglio così) e mi sono trasferita su Wattpad dove ho quasi completato una serie su Kingdom Hearts ma che attualmente ho lasciato in sospeso.
doro scrivere storie su Final Fantasy e KH, ma non mi ero mai dedicata a Dissidia, così ho voluto provare a vedere cosa ne usciva fuori. Premetto tantissime cose: non ho giocato a TUTTI i Final Fantasy, quindi non conosco bene tutti i personaggi e non sono brava a star dietro a così tanti personaggi, per cui perdonatemi se a volte mi dedicherò più ad uno che ad un altro ma è tutto ai fini della storia.
Per di più, inserirò personaggi che in Dissidia non ci sono, come Zack(Crisis Core), Garnet/Daga(IX), Ardyn(XV) e forse altri hehehehe... Altra cosa: la protagonista è la ragazza, il ragazzo sarà il protagonista secondario e non posso dire altro su di loro ;)
Altra ed ultima super premessa: inizialmente stavo pensando di scrivere una storia su Final Fantasy IX (il mio preferito) su cui ho idee abbastanza chiare, quindi se vedo che le cose con questa storia non andranno benissimo, proverò a dedicarmi a quella.
Spero che questa storia vi piaccia,
al prossimo capitolo!
- Giulia

 

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Capitolo 2
*** Nuovi incontri ***


Quindi... non siamo soli? - domandò il ragazzo camminando accanto a Cloud, che annuì di risposta.

E ad altre persone è successa questa identica cosa? - domandò ancora il ragazzo, ricevendo la stessa risposta di prima.

Capisco... - disse passandosi la mano tra i suoi capelli mori e scompigliati, chiedendosi se presto sarebbe tornato alla sua vita normale... e se quello fosse solo un sogno bizzaro e realistico.

Cloud si fermò di colpo, seguito dal ragazzo che si guardò intorno. Cloud gli fece gesto di restare fermo mentre cercava di sentire la presenza di qualcuno.

- Zack, ormai non funziona più questo gioco con me – disse il biondo. Un ragazzo moro, alto e vestito quasi come Cloud, sbucò dal nulla alle loro spalle, sorridendo amichevolmente.

- Volevo riprovarci – disse stirando in alto le braccia, per poi osservare l'altro ragazzo – Il nuovo alleato, dico bene? - domandò.

- A quanto pare – rispose il ragazzo – Mi chiamo... emh... - Zack ridacchiò e gli strinse la mano – Io sono Zack, non preoccuparti, entro domani mi dirai il tuo nome -

Il ragazzo rise, poi sgranò gli occhi – Domani? - Cloud sospirò e alzò gli occhi al cielo – Eravamo d'accordo... Cosmos gli spiegherà tutto -

- Cosmos? - disse ancora il ragazzo – Voglio sapere cosa succede, ora. Qualcuno vi ha incaricato di rapirmi? O è solo uno stupido scherzo? Un reality show? -

Zack e Cloud si guardarono confusi – Strano, nessuno dava così tanti segni di confusione – disse Zack grattandosi la testa.

- Credo sia palese che io sia confuso, e ora mi sto anche preoccupando: insomma... perchè non ricordo niente? Cosa ci faccio qui? Come facevate a sapere che sarei arrivato qui? - il ragazzo cominciava ad innervosirsi e ad essere più spaventato, i due amici lo avevano notato, ma Cosmos era incaricata di spiegare tutto.

- Cloud... se vuoi posso parlare io - disse Zack - Non penso che a Cosmos dia fastidio... se spieghiamo noi - 

Cloud annuì - Va bene - disse incrociando le braccia al petto, mentre il ragazzo si preparava ad ascoltare ogni cosa assurda che sarebbe uscita dalla bocca di Zack.

- Vedi... tutti noi, come ti avrà già detto Cloud, ci siamo svegliati qui senza ricordare niente, ma per un motivo importante: dobbiamo combattere una guerra divina - 

il ragazzo stava già ridendo, ma lasciò proseguire il discorso.

- So che sembrerà assurdo... ma in questo mondo ci sono due divinità: Cosmos, la Dea dell'armonia, e Chaos, il Dio della discordia. Da sempre sono in lotta, e hanno deciso di formare due eserciti di guerrieri di luce e di oscurità per porre fine a questa battaglia. Sei qui perchè sei stato chiamato da Cosmos... per lottare - 

Zack guardò Cloud cercando un segno di approvazione, ma il biondo non dava nessun gesto, come sempre. Il ragazzo sorrise - Fine? - mentre Zack aggrottò la fronte in segno di disappunto.

- Bella fiaba, ora potete finire di raccontare sciocchezze e dirmi come torno a casa? - domandò il ragazzo, mentre Cloud si irritò sentendo quelle parole arroganti.

- Seriamente? Pensi davvero che sia una sciocchezza? Parliamo di divinità, ragazzino! - esclamò il biondo, mentre Zack cercava di calmarlo tenendolo per un braccio.

Il ragazzo si voltò, facendo per allontanarsi, ma quasi urlò di paura vedendo una sagoma trasparente di fronte a lui... e identica a lui.

- Zack, a questo ci penso io - Cloud impugnò una spada enorme, apparsa dal nulla tra le sue mani, e si scagliò sulla sagoma attaccandola e facendola vaporizzare - Semplice - disse facendo svanire la spada.

Il ragazzo rimase a bocca aperta, tremando un po' e senza sapere cosa dire.

- Pensi ancora che sia una sciocchezza? - disse Zack aiutandolo ad alzarsi.

Il ragazzo fece di no con la testa, ancora scosso. Forse era arrivato il momento di crederci, e di parlare con questa Cosmos.

•••

La ragazza camminava a circa due metri e mezzo di distanza da Artemisia e Kefka, ancora inquieta dai due strani personaggi. 

Aveva paura di far domande, e sperava che presto sarebbe tornata a casa... se ne aveva una.

Continuava a chiedersi però cosa le era successo poco prima agli occhi, aveva come sentito delle fiamme sul suo volto, e nel suo petto... qualcosa di assurdo, o la sua immaginazione? Quella donna le aveva detto che lei era "quella giusta"... ma per che cosa?

- Ehi, ferma - disse Artemisia, fermandosi insieme a Kefka.

- Cosa ti turba, carissima? - domandò il clown.

La ragazza si guardò intorno, ma non vedeva niente e nessuno. Improvvisamente una sottospecie di sfera di energia le sfrecciò accanto, facendola quasi cadere a terra dallo spavento.

Artemisia sospirò - Kuja, che cosa ci fai qui? - 

Uno strano ragazzo apparve accanto alla donna, spostandosi i capelli indietro - Non credo siano affari tuoi - disse in modo arrogante.

- Stavi per fare secca la nuova alleata! Ti pare per caso il modo? - starnazzò Kefka.

- In realtà miravo a te, stupido insetto - rispose Kuja, voltandosi verso la ragazza - Così ora Chaos recluta ragazzine? - 

La ragazza si innervosì sentendosi chiamare in quel modo - Ragazzina? Guarda che ho 18 anni! - esclamò per poi tapparsi la bocca, realizzando di essersi ricordata la sua età.

- Molto bene - disse Artemisia - Ora possiamo andare? Potete restare qui a scannarvi, voi due bambini - aggiunse ridendo.

- Temo di no, non ho tempo da sprecare con voi, e Ardyn mi ha chiesto di parlargli - disse Kuja allontanandosi - Addio, se non ci rivedremo -

La ragazza era sempre più colpita da quelle persone, ma sperava che non fossero tutti così, e che qualcuno l'avrebbe aiutata a tornare indietro.

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Capitolo 3
*** Il suo nome ***


- Ehi! Sei finalmente maggiorenne! Ora puoi finire in prigione -
- Grazie, non chiedevo miglior augurio - 
- Oppure possiamo finalmente andarcene insieme, dimenticarci di tutto - 
- Non lo so... sai, c'è mia sorella -

- Mia sorella? -
- Oh, vedo che i ricordi ti tornano velocemente - disse Artemisia accompagnando la ragazza davanti ad una scalinata enorme. 
La ragazza rimase a bocca aperta ammirando quell'immenso e maestoso palazzo dai colori oscuri e intensi. 
- Chaos vuole vederti - disse ancora Artemisia, ma fu interrotta da una figura in cima alle scale. 
- Chaos non è presente - un ragazzo dai capelli blu chiaro, e delle sottospecie di vene violette sulla fronte, le raggiunse, inchinandosi davanti alla ragazza. 
- Mi chiamo Seymour, piacere di conoscerti - concluse baciandole la mano. 
La ragazza arrossì imbarazzata, e cercò di sorridere ma le uscì una specie di ghigno. 
- Cosa significa, Seymour? - domandò Artemisia. 
- Significa che Chaos non è qui, e non sembra essere nemmeno nei dintorni - 
Artemisia sospirò - Perfetto, ora che ne facciamo di lei? - 
Una piuma si posò ai piedi della ragazza, che alzò lo sguardo e vide un uomo dai lunghi capelli argentati saltare dal corrimano della scala fino ad atterrare davanti a lei. 
- Sephiroth - disse Seymour - Cosa ti porta qui? -
L'uomo si mise ad osservare la ragazza, scrutandola attentamente
Ci sono... problemi? - domandò la ragazza. 
Sephiroth smise di guardarla e si rivolse a Seymour - Chaos ha detto che dobbiamo occuparci noi della nuova alleata -
- Cosa? - disse Artemisia irritata - Io ho già pensato a portarla qui, sono stanca e ho pure io i miei impegni -
- Osi opporti al Dio della discordia? - disse Seymour sorridendo sarcasticamente
Scusate - si intromise la ragazza - Posso prendermi cura di me stessa da sola, ricordo di avere 18 anni, quindi sono maggiorenne... però vorrei sapere cos'è questa storia dell'alleata, per favore - 
I tre si guardarono e nessuno sembrava aver la minima voglia di parlarne, era davvero una cosa così difficile?
- Ci penso io - un uomo dai capelli lunghi e scompigliati, con una bandana legata sulla fronte e un enorme tatuaggio sul petto, fece la sua comparsa. 
- Grazie, Jecht - disse Artemisia allontanandosi. 
Sephiroth si allontanò senza dire una parola, mentre Seymour fece una strana smorfia e fece lo stesso. 
- Benvenuta - disse Jecht, rivolgendosi alla ragazza ancora confusa dalla situazione. 
- Grazie, tu puoi spiegarmi cosa succede? - domandò lei.

Jecht rise, quella ragazza gli faceva quasi tenerezza dal modo in cui chiedeva gentilmente le cose, tanto valeva spiegarle tutto.

- Va bene, ma non so se ci crederai dato che... sembra tutto assurdo all'inizio - spiegò Jecht, mentre la ragazza sembrava ancora più confusa - Non importa, ascolto - disse lei, incrociando le braccia.

- Dunque, in questo momento sei in un altro mondo: la tua casa, i tuoi amici, la tua famiglia... non sono qui e non puoi raggiungerli. Ti trovi qui perchè sei stata scelta per combattere una battaglia che costerà la vita di tutti noi, e il nostro sovrano è Chaos: il Dio della discordia, è stato proprio lui a sceglierti - 

La ragazza non batteva ciglio e sembrava più seria che mai, Jecht allorà proseguì.

- Chaos è da sempre nemico della Dea dell'armonia: Cosmos. Ora però, vogliono porre entrambi fine a questa lotta eterna, e noi siamo i guerrieri di Chaos che dovranno affrontare quelli di Cosmos. Quindi, ecco tutto... oh, avrai un arma o un potere speciale, e i tuoi ricordi pian piano torneranno, da quanto ho capito stai già ricordando qualcosa -

La ragazza annuì, e rispose - Certo, ricordo di avere 18 anni, di avere una sorella, e di chiamarmi Chloe... - quasì urlò: si era finalmente ricordata il suo nome, all'improvviso.

- Fai grandi passi avanti - rispose Jecht.

- Comunque, sembra davvero un sogno... assurdo. Non è uno scherzo? - chiese quasi dolcemente Chloe.

- Tutto vero, ragazza - disse Jecht - Ora dovresti seguirmi, presto scopriremo le tue abilità speciali - 

Chloe lo seguì, entusiasta ma ancora un po' spaventata: se era davvero tutto così vero, che ne era stato dei suoi genitori? Sua sorella?...

- Ah, dimenticavo ancora - si fermò Jecht - Arriviamo tutti in coppia: arriva un guerriero di Chaos, e arriva anche un guerriero di Cosmos. C'è qualcun altro qui, ed è sempre qualcuno che conosci nel tuo mondo -

Chloe spalancò la bocca - Cosa? E chi sarebbe? -

- Io di certo non lo so, lo scoprirai tu da sola - rispose Jecht riprendendo a camminare.

Chloe cercò di pensare, ma i ricordi erano ancora offuscati. Sperava soltanto che l'altra persona non fosse qualcuno a lei troppo cara, dato che probabilmente avrebbero dovuto lottare uno contro l'altra.

 

 

- Chloe - disse l'altra voce al telefono - Mi dispiace davvero tanto, le mie condoglianze... anche dalla mia famiglia -

La ragazza trattenne una lacrima e rispose - Ti ringrazio, mia sorella è... è ancora sconvolta -

- Sembra... così, impossibile... sono venuto proprio ieri a casa tua, lui era lì... -

- Lo so - rispose Chloe - La morte non ha pietà per nessuno -

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Capitolo 4
*** L'incontro ***


Chloe non riusciva a capire lo scorrere del tempo in quel posto, erano passati giorni? Settimane? O addirittura mesi? Si era stranamente abituata a quella situazione ancora a lei assurda, aveva capito cosa doveva fare anche se prima non avrebbe mai pensato di dover lottare contro qualcuno a lei caro.

Per di più pensava di essere avvantaggiata avendo come arma una pistola, che poteva materializzarsi tra le sue mani a comando.

Forse erano solo passati giorni, ma come poteva capirlo?

- Ragazza - riconobbe la voce di Nube Oscura alle sue spalle - Non dovresti startene lì impalata e basta -

Chloe sbuffò - Lo so - e si mise in cammino fuori dalla torre. Le avevano spiegato che esistevano altri posti fuori dalla torre, e lì forse avrebbe trovato il suo avversario.

- Carissima -

Ardyn Izunia. Lo aveva inquadrato subito come un tipo losco e manipolatore, le sembrava forse il più cattivo tra tutti quanti.

- Ehi - rispose Chloe cercando di non alzare lo sguardo al cielo.

- Oggi sembri infastidita - disse Ardyn avvicinandosi a lei - Quando sei arrivata eri così timida e spaventata -

Chloe alzò le spalle - Forse sto riacquistando il mio vero carattere -

- E che caratterino - rispose Ardyn. Chloe voleva davvero andarsene, ma non poteva sloggiare così.

- Ti serve qualcosa, Ardyn? - domandò Chloe, pregando che la conversazione finisse.

- In realtà sì -

Chaos, se esisti aiutami - pensò Chloe, dato che veramente non aveva ancora incontrato questo misterioso Chaos.

- Chloe, ecco cercavo proprio te -

Chloe sospirò di sollievo sentendo la voce di Kuja chiamarla.

Ardyn lo squadrò: quei due avevano probabilmente discusso il giorno dell'arrivo della ragazza.

- Potresti seguirmi? - domandò, lasciando Ardyn indietro.

- Emh, ok? - rispose Chloe, pur di allontanarsi da Ardyn.

- Da quando... -

- Ardyn è una persona losca, era un tranello - rispose Kuja. 

- Oh, capisco - disse Chloe voltandosi indietro, Ardyn era già sparito.
 
Chloe vide in lontananza una specie di portale, come una porta per qualche posto oscuro. 

- Cosa c'è laggiù? - domandò la ragazza osservando quello strano portale. 

- Un portale per un altro mondo - 

Chloe rise - Aspetta, sei serio? -

Kuja entrò nel portale, mentre Chloe incuriosita osservò: sembrava una specie di aura dalla forma ovale e dai colori oscuri... un altro mondo? La ragazza non si fece altre domande ed entrò.

•••

Il nuovo ragazzo si era ambientato subito tra i suoi compagni. Aveva chiara la situazione ed era pronto a tutto, soprattutto con la sua nuova e lucente arma: una katana.
 
E finalmente ricordava il suo nome: Jake. Ma i suoi ricordi ancora non erano lucidi: ricordava di avere una vita da normale adolescente. 

Si chiedeva tante cose però: com'era la sua famiglia? Aveva degli amici? Com'erano? O una ragazza? In che scuola andava? 

- Jake - 

La voce di Daga lo richiamò. Gli succedeva spesso in quei giorni (giorni? O addirittura mesi?) di viaggiare con la mente, cercando di ricordare il passato, ma i suoi compagni lo facevano scendere subito dalle nuvole.

- Lo vedi questo mondo? - disse Daga, mentre Jake non credeva ai suoi occhi: gli avevano parlato di "altri mondi", ma quello davanti a lui era uno spettacolo incredibile.

- Sono... cristalli? - disse Jake ancora a bocca aperta.

- Sì, questo è il Mondo di cristallo. Credo... di esserci stata nella mia vita normale - rispose Daga.

Jake aveva il fiato sospeso da così tanta meraviglia - Come sono gli altri mondi? Puoi farmeli vedere? - domandò il ragazzo più entusiasta.

Daga rise - Se lo desideri tanto, va bene -

 

- Bene bene, chi abbiamo qui? -

Daga riconobbe subito quella voce, Kuja era inconfondibile per lei.

Notò che con lui c'era una ragazza: giovane, capelli corti e castani, vestita... normale, come Jake, una semplice felpa e dei jeans. Che fosse lei la nemica di Jake? Non sembrava malvagia.

- Per favore, la guerra non è ancora iniziata - disse Daga, già sulla difesa.

- Oh già! Dimenticavo che a voi serve tanto più tempo per prepararvi... a morire - rispose Kuja.

Chloe osservò il ragazzo e la ragazza: lei sembrava una semplice giovane come lei, ma più agguerrita, e lui... un normale adolescente. Proprio come lei.

I due ragazzi si avvicinarono, sotto gli sguardi confusi di Daga e Kuja.

- Come ti chiami? - domandò Jake

- Chloe - rispose la ragazza - Tu? -

- Mi chiamo Jake - rispose lui - Sei tu la mia... rivale -

Chloe annuì - Lo so, quindi noi ci conosciamo? - 

Jake sospirò - Non lo so... non ricordo quasi niente, ma so che ci conosciamo. Sono sicuro -

Chloe era dispiaciuta di sapere che uno dei due sarebbe morto in quella guerra, e lei non poteva farci niente. Era spaventata da quello che sarebbe successo, e dallo scoprire cosa la legava a Jake nella sua vita normale.

- Sono contento di... averti incontrata, Chloe - disse Jake, un po' titubante.

- Anche io - rispose Chloe sovrappensiero.

Jake si voltò e andò verso il portale per uscire da quel posto, Daga lo seguì ancora confusa.

- Questo... è successo solo a me? - domandò Chloe.

- Credo di sì, è strano vedere legami affettivi qui - rispose Kuja, mentre Chloe seguiva ancora Jake con lo sguardo, mentre spariva nel portale.

ANGOLO AUTRICE
Scusate l'assenza, ma sto cercando di prepararmi anche per il rientro a scuola e ho fatto fatica a stare dietro alla storia.
Perdonatemi se durante il periodo scolastico non aggiornerò frequentemente, ma ci metterò tutto il possibile per continuare. 
Abbiate pazienza, e scusate se il capitolo non è il massimo.
Al prossimo capitolo!
- Giulia

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Capitolo 5
*** Allenamenti e piani loschi ***


Quell'incontro scosse molto entrambi i ragazzi, specialmente Chloe che non sembrava più la stessa: spariva anche per giorni interi e stava totalmente da sola a pensare, a cercare di ricordare chi fosse Jake per lei. 

Ma in fondo lei era sicura che Jake fosse qualcuno di molto importante.

 

Jake invece cercava di distrarsi allenandosi con la katana, passava ore a farla roteare e a tagliare l'aria.

Non voleva pensare a Chloe, al fatto che lui avrebbe dovuto combattere contro di lei e forse ucciderla 

Forse potevano scappare, trovare un modo per tornare a casa e dimenticare tutto.

- Ehi Jake - lo salutò Tidus, riportandolo alla realtà (se era realtà quella)

- Ciao - disse ancora assorto dai suoi pensieri.

- Qualcosa non va? - domandò Tidus, notando il suo atteggiamento.

Jake sospirò - No... sono solo nervoso - il ragazzo cercò subito di cambiare argomento - Quando potrò incontrare Cosmos? - domandò.

Tidus venne colto alla sprovvista, in fondo nemmeno lui sapeva niente - Ecco... forse dovresti chiedere a Guerriero della luce, magari sa più di me... -

Jake annuì e invocò la katana, voltandosi verso Tidus - Mi daresti una mano a migliorare? -

Tidus sorrise, non vedeva l'ora di tornare ad allenarsi - Certamente! - esclamò il biondo prendendo la sua spada in mano.

Jake corse verso Tidus, ma l'alleato balzò in aria atterrando alle sue spalle in meno di due secondi. Jake cercò di colpirlo ancora, ma Tidus parò il colpo.

- Devi imparare a prevedere le mosse degli altri! - esclamò Tidus.

- Ti sembro un indovino? - rispose Jake roteando su se stesso e perdendo quasi l'equilibrio, mentre Tidus lo colpì alla schiena un secondo dopo.

Jake non riusciva a credere alla velocità impressionante del suo amico, era un dono o una questione di duro allenamento?

- Vuoi riprovare? - domandò Tidus.

Jake si alzò e impugnò di nuovo la katana, più determinato di prima - Non mi arrenderò finchè non diventerò più bravo di te! - 

 

Chloe si era decisa: voleva concentrarsi solo sul suo obiettivo e dimenticare tutto, nessun Jake e niente sentimenti dovevano ostacolarla.

Doveva assolutamente imparare a maneggiare meglio la pistola e migliorare la mira.

Doveva solo trovare l'avversario giusto, anche se preferiva fare le cose da sola.

La torre sembrava deserta, Chloe si chiese dove fossero tutti.

- Ehilà? - disse Chloe - Cos'è, nascondino per caso? - 

- O forse un briciolo di illusione -

Chloe strinse i pugni e si voltò di scatto - Ardyn, ancora tu? - disse irritata Chloe - Mi stai seguendo? - domandò.

- Se vuoi la verità: sì, ti sto seguendo, ma per un motivo ben preciso - disse Ardyn avvicinandosi a lei con quel sorriso irritante.

- Sputa il rospo - disse seccata Chloe.

- Avrai notato anche tu che Chaos non c'è, da quando sei arrivata poi... - 

- Vai avanti -

- Vorrà dire che se l'è fatta sotto! Non vuole più combattere e ci ha lasciati ai nostri inutili destini! - disse Ardyn quasi teatralmente.

Chloe non capiva dove volesse arrivare.

- Serve un nuovo capo, qualcuno che prenda il suo posto - 

- Tu? - disse incredula Chloe.

Ardyn continuò a sorriderle - Esatto, ma non posso farlo da solo... - 

Chloe aveva capito tutto, e ovviamente non aveva alcuna intenzione di allearsi con lui.

- Se rifiuterai, allora avrai un nemico in più, stai molto attenta... -

- Mi minacci pure? - Chloe con uno scattò gli puntò contro la pistola, e Ardyn alzò le mani in alto.

- Ehi ragazza! Nessuno vuole usare le maniere forti, non ora - Ardyn svanì per poi sbucare alle sue spalle, ma Chloe fu più veloce e si voltò allontanandosi di tre passi indietro tenendo la pistola ferma.

- Lasciala in pace - una voce provenì dagli ultimi scalini della grande scala: Jecht.

Ardyn fece una smorfia, quasi di disgusto e svanì nel nulla.

- Grazie - disse Chloe facendo sparire la pistola, ma Jecht era già sparito.

Chloe fece per salire le scale, ma un forte mal di testa la fece piegare in due a terra.

 

 

Sua madre piangeva. Singhiozzava a più non posso. Chloe non l'aveva mai vista così in 16 anni di vita.

Rimase a fissarla, finchè lei non si accorse della sua presenza e corse ad abbracciarla forte, ancora piangendo.

Chloe era spaventata, cosa mai poteva essere successo? Dov'era papà?

- Mamma - disse Chloe guardandola. 

La madre sapeva già qual era la domanda.

- C'è stato un incidente mentre papà tornava dal lavoro - 

 

ANGOLO AUTRICE

Per fortuna ho trovato del tempo per aggiornare.

Pian piano i pezzi del passato di Chloe si stanno ricomponendo, arriveranno anche quelli di Jake tranquilli hehe 

Ardyn ha sempre in mente piani malvagi a quanto pare, chissà come farà...

Al prossimo capitolo

- Giulia

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Capitolo 6
*** Gli alberi di ciliegio ***


Una canzone. 
Jake stava ricordando una canzone. 
Ricordava la melodia e soprattutto una frase: "all the best people are crazy"
Forse era il ritornello. 
In quei giorni si era ricordato tante cose: aveva 18 anni, viveva con i suoi genitori anche se la madre era spesso via di casa per lavoro.
Jake forse sapeva suonare... la chitarra? O il basso?

- Ancora a pensare ai tasselli mancanti? - 
Jake non ricordava bene tutti gli altri, ma ricordava bene Noctis per il fatto che era abbastanza simile a lui, anche nel vestire. 
- Esatto - sospirò Jake - Ho bisogno di ricordare -
Noctis lo affiancò mentre guardavano il vasto deserto fuori dalla torre. 
- È capitato a tutti, ma penso te lo abbiano già detto - rispose Noctis.
- Di nuovo esatto... -
Noctis notò un senso di malinconia in Jake, sentiva la mancanza di qualcosa che non ricordava, che non poteva pensare. 
- Cosa succederà quando tornerò a casa? - domandò Jake al moro. 
Noctis lo guardò per 10 secondi, in effetti sarebbe stato corretto dire "se" sarebbero tornati a casa e quando.
- Non saprei... penso che ognuno riprenderà la propria vita - rispose, ma Jake continuava a fissare il vuoto, cercando altre risposte. 
Noctis pensò che forse era meglio lasciarlo da solo a riflettere, così si allontanò lasciandolo alle sue spalle, ma sentì Jake dire qualcosa. 
- A lei piacevano gli alberi di ciliegio -

•••

Chloe aprì gli occhi, sentendo un forte dolore alla schiena, come se fosse caduta dall'alto. 
Aveva gli occhi umidi come se avesse pianto, ma ricordava solo di essersi accasciata a terra dopo un forte mal di testa. 
Poi ricordò: suo padre, un incidente, la voce di sua madre. 
Si alzò in piedi trovandosi in una specie di città fantasma, il cielo era ostruito da un grande "piatto" che oscurava tutto. 
Chloe non capiva che posto fosse, se era un altro mondo o se era finita da tutt'altra parte. 
Si guardò intorno, ma non sentiva nemmeno volare una mosca. La accompagnava solo il rumore dei suoi passi e il suo respiro. 
Prese coraggio e urlò - Ehi! C'è qualcuno qui? - 
Nessuna risposta.
Continuò a camminare, poi finalmente un movimento: qualcosa luccicò dietro ad un palazzo abbandonato. 
- Ehi! - esclamò Chloe prendendo la sua pistola. 
Si avvicinò lentamente, poi scattò ad inseguire quella figura misteriosa. 
- Jake? Sei tu? - disse fermandosi, ma sentiva che non era lui - Non voglio lottare - disse infine guardando la sua arma, e decidendo di metterla a posto. 
Davanti a lei si presentò un ragazzo mai visto, moro con i capelli scompigliati e due occhi limpidi e chiari. Nelle mani stringeva una spada gigantesca. 
- Chi sei? - domandò Chloe, sicura che fosse un guerriero di Cosmos. 
Il ragazzo non rispose, osservandola da testa a piedi, cosa che la scocciò parecchio. 
- Amico, voglio solo sapere il tuo nome, insomma guardati intorno! - esclamò Chloe allargando le braccia esasperata. 
Il ragazzo mise via la spada, e sorrise a Chloe. 
- Sei la nuova alleata di Chaos? -
Chloe annuì - Fa ridere la cosa? -
- No, è che non sembri così spaventosa - rispose il ragazzo. 
Chloe, ancora più irritata, con uno scatto prese la pistola e gliela puntò contro. 
Il ragazzo rise ancora - Non sai nemmeno che c'è una rotella, vero? -
- Cosa? - domandò confusa Chloe guardando l'arma, poi il ragazzo con un dito sollevò una rotella nascosta sulla sua pistola: facendola girare si vedevano i simboli del fuoco, dell'acqua, del tuono e del ghiaccio. 
- Oh, emh... grazie? - disse Chloe ancora intenta a capirne l'utilizzo. 
- Non spara proiettili, spara magie elementali - spiegò il ragazzo. 
Chloe si sentiva abbastanza confusa e imbarazzata, mentre non sapeva ancora il nome del ragazzo. 
- Mi chiamo Zack - disse lui - E questo posto si chiama Midgar -
Chloe alzò le spalle - Interessante - poi domandò - È dove vivevi? -
Zack annuì - Esatto, e vedo che ora ti interessa -
Chloe si rese conto di essere quasi interessata a parlare con quel Zack, forse sapeva qualcosa di più. 
- Tu... aspetta... - Chloe si appoggiò la mano sulla fronte e ispirò profondamente - Insomma, non dovremmo essere nemici? -
Zack alzò le spalle - Non per forza se lo vuoi, senti il bisogno di combattere contro di me? -
- Cosa... no, ora no - disse Chloe - Sono... sono solo ancora scossa da tutto questo, sono qui da poco -
Zack improvvisamente si illuminò - Aspetta, tu sei Chloe vero? -
La ragazza annuì lentamente - Jake ti ha parlato di me? -
Zack annuì - Sì, ha parlato di te - 
Chloe sorrideva. Sorrideva, ma non capiva il motivo. 
- Per caso lui... ti piace? - domandò Zack. 
Chloe arrossì e nervosamente disse - No! Cioè, volendo non potrei nemmeno permettermelo... - riprese, dopo essersi interrotta - Vorrei tanto sapere cosa ci collegava... nella vita fuori -
Alle spalle di Zack apparve un portale, ma aveva colori più chiari e brillanti. 
- So che non dovrei dirlo ma... se vuoi venire con noi, anche solo per vedere Jake... - disse Zack, andando verso il portale - Lo dico perché non sembri una minaccia, davvero -
Chloe non rispose, e lo salutò dicendo - È stato un piacere - concluse voltandosi lasciando Zack alle sue spalle, mentre il portale si chiudeva. 

Chloe rimase in piedi a guardare il panorama meraviglioso davanti a lei, era in piedi da almeno più di 2 minuti senza essersi mossa. 
Quei candidi petali rosa la incantavano mentre scendevamo lentamente verso il suolo, tanto che sarebbe rimasta ore lì ferma. 
- Sono bellissimi, amo gli alberi di ciliegio - disse Chloe, voltandosi a sinistra - Grazie, Jake -

ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutti! Ecco un nuovo capitolo fresco fresco ;) Zack sembrerebbe disponibile ad aiutare Chloe, mmmh sarà la cosa giusta da fare? 
Intanto riemergono nuovi ricordi... chissà

Ora vorrei parlare di Dissidia NT: ho provato la beta aperta ed è SPETTACOLARE, la cosa che più mi ha colpita è la grafica mozzafiato! La storia sembra intrigante, poi ci sono davvero i portali che fanno passare da un mondo all'altro, ero tutta esaltata hahaha 
Mi sono anche spoilerata alcune cutscenes quindi per chi non vuole SPOILERS metto qui sotto tre pallini che segnano l'inizio dello spoiler hahaha


••• 
Allora, non ho visto TUTTO, ma da quello che ho visto ho capito(le cutscenes erano solo in giapponese) che alcuni cattivi si alleeranno con i buoni, tipo Jecht e KUJA
Cioè, ho visto questa scena dove Kuja salvava Gidan e Terra ed ero tipo "Ommioddio sta davvero succedendo" 
Per ora ho visto quella e quelle promozionali che erano già uscite, e non vedo l'ora che arrivi il 30 per correre a comprarlo hahaha 
••• FINE SPOILER


Ditemi cosa ne pensate e commentate il capitolo!
Alla prossima
- Giulia
P.S. La frase "all the best people are crazy" l'ho presa dalla canzone "Mad hatter" di Melanie Martinez :)

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Capitolo 7
*** Scontri e ricordi ***


"They say we're losers and we're alright with that, we are the leaders of the not coming back"

Chloe si fermò, e continuò a pensare "Un attimo... stavo canticchiando qualcosa?"

Poi, appena arrivata fuori dal palazzo, sentì una strana presenza vicino a lei.

- Ehi! - esclamò voltandosi di scatto, vedendo Seymour.

- Buongiorno - disse lui.

"Esistono il giorno e la notte qui?" pensò Chloe, poi rispose - Buon...giorno -

- Cercavo proprio te - proseguì lui.

- Wow, mi cercano proprio tutti in questo periodo - Chloe sospirò, pensando al fatto che forse non si era mai sentita così importante - Quindi, dimmi -

Seymour accennò un sorriso abbastanza inquietante, avvicinandosi a Chloe e passandole una mano sui capelli - Ho saputo della tua "discussione" con Ardyn, quel viscido -
- Oh, vedo che i gossip passano in fretta qui - rispose Chloe scansandosi appena. 
- Esatto - rispose lui - Sappi che devi guardarti le spalle da lui, è un perfido manipolatore, un doppiogiochista - proseguì, fermandosi di fronte a lei - Per questo voglio chiederti di unirti a me, e sconfiggerlo -
Chloe sentiva qualcosa, quelle parole puzzavano - È un nostro alleato -
- Finché Chaos non c'è, qui regna l'anarchia - rispose Seymour, con un tono più deciso. 
- Chi lo dice? - domandò lei, insospettendosi, e forse capendo dove Seymour voleva arrivare. 
- Aspetta - si fermò lei - Tu... lo so perché vuoi sconfiggere Ardyn - 
Seymour rise, e Chloe proseguì - Perché anche tu vuoi prendere il posto di Chaos - disse voltandosi, e sentendolo prendere il suo scettro. 
Chloe rapidamente prese la pistola, puntata sulla magia Fire, ma Seymour la inquietava. 
- Mi basta un gesto per invocare l'eone più potente che ho, che con un soffio ti spazzerà via - disse lui, stringendo lo scettro - Pensaci: hai una sola possibilità, e due opzioni: o con me, o contro di me -
Chloe indietreggiò, sentendo una nuova presenza vicina, e familiare. 
- Vuoi giocare, Seymour? - disse Jecht, sbucando accanto a Chloe. 
Seymour guardò minaccioso Jecht, e ringhiò - Non è affar tuo -
- Lo è finché siamo confinati qui, e se vuoi far del male ad un alleato, nuovo per di più - disse Jecht, prendendo la sua spada. 
Chloe era pronta a sparare la magia, appena sarebbe stato il momento. 
- Jecht, questo posto è troppo piccolo per entrambi - ribattè Seymour. 
- Esatto, perché non giri i tacchi? - rispose Jecht, balzandogli addosso, ma Seymour evitò la spada. 
Alzò in aria lo scettro, pronto ad invocare, ma Chloe non ci vide più. 
- FIRE! - urlò chiudendo gli occhi. 
Quando li riaprì, vide Seymour cadere all'indietro tenendosi la spalla: lo aveva colpito. 
- Tu... brutta mocciosa! - urlò. 
Alle spalle di Chloe si aprì un portale, e Jecht le urlò - Corri! Ti raggiungo tra poco! - 
Senza pensarci, entrò dentro al portale.

•••

- Ciao tesoro - disse suo padre, mentre Chloe saliva in macchina appena uscita da scuola. 
- Com'è andato il primo giorno? - domandò. 
- Bene, grazie - rispose lei - I compagni sono simpatici -
- Qualcuno in particolare? - domandò ancora.
Chloe alzò le spalle - No, per ora non lo so -
Suo padre mise in moto, e partirono per tornare verso casa. 
Chloe non amava molto i contatti sociali, preferiva stare a casa a sentire la musica piuttosto che uscire con degli amici, infatti non ne aveva nemmeno tanti. Era la seconda volta che cambiava scuola perché non si trovava bene con i compagni e con i professori, gli altri la escludevano sempre per le sue abitudini e i suoi gusti, e lei non era nemmeno amante dello studio... i risultati erano pessimi. 
La musica era la sua unica via di uscita da quel mondo che tanto odiava, che a volte avrebbe voluto distruggere... ma poi si ricordava della sua famiglia, della sua cara sorellina, e ricordava che nel mondo ci sono delle cose belle. 
- Chloe, c'è la tua canzone - disse suo padre alzando il volume della radio. 
Chloe adorava quella canzone, in particolare una frase, in cui si rispecchiava molto.

"They say we're losers and we're alright with that, we are the leaders of the not coming back"

 

ANGOLO AUTRICE

La frase della canzone è da "She's kinda hot" dei 5 seconds of summer 

Scusate se il capitolo non è il massimo, ho davvero poco tempo ma ci tengo ad aggiornare, sto anche andando avanti con le idee per la storia su Final Fantasy IX ("Sister")

Alla prossima!

- Giulia

 

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Capitolo 8
*** Ti amo ***


Attraversato il portale, Chloe si trovò in una bellissima spiaggia, circondata da scogli e piante meravigliose. 
L'unico suono che c'era era quello delle onde, intorno c'era solo la pace. 
Per un attimo pensò di essere tornata al mondo reale, ma notò in fondo dietro ad uno scoglio un altro portale. 
Si sedette sulla riva, e lì chinò la testa e scoppiò a piangere. 
Si era tenuta dentro quelle lacrime per troppo tempo, si sentiva sola in quello strano mondo ancora sconosciuto, voleva tornare dalla sua famiglia, nella sua casa, e rivedere suo padre.
Si era finalmente ricordata di lui: i suoi capelli castani, gli occhi limpidi e sempre allegri, la risata fragorosa, i viaggi lunghissimi in macchina e le canzoni cantata a squarciagola con il finestrino abbassato. 
Come aveva potuto dimenticarselo? Perché proprio a lei doveva succedere tutto quello?
Una mano sulla spalla la fece sobbalzare. 
- Papà? - disse, quasi senza rendersene conto, ma accanto a lei c'era semplicemente Jecht. 
- Seymour non ti scoccerà per un po' - disse, mentre Chloe si rialzava asciugandosi le lacrime. 
- Scusami, non volevo tirarti in mezzo - disse lei. 
Jecht era abbastanza titubante sul suo comportamento, perché una guerriera di Chaos si comportava così gentilmente con tutti? 
- Senti, non ti sei mai chiesta perché tu sia con noi e non con Cosmos? - domandò Jecht. 
Chloe scosse la testa - Mi chiedo solo cosa ci faccio qui, perché questo Chaos abbia scelto me -
Jecht rise - Forse devi ancora far uscire il tuo vero potenziale, Chaos sceglie bene chi arruolare - 
- Forse questa volta ha sbagliato - Chloe fece per andarsene verso il portale, ma Jecht la richiamò - Sappi solo che sono anche io contro Ardyn e Seymour, so cosa stanno tramando - 
Chloe si voltò, e rimase a fissarlo: per un secondo aveva davvero rivisto suo padre nel suo sguardo e nella sua voce. 
- Grazie - disse prima di entrare nel portale
•••
- Fire! Blizzard! Thunder! - esclamava Jake mentre cercava di schivare gli attacchi ripetuti di Gidan. 
- Rigene! - Esclamò Daga invocando la magia bianca su di lei e Gidan. 
Jake parò l'ennesimo attacco con la sua katana e balzò indietro prima che Gidan lo colpisse. 
- Gidan! Dietro di te! - esclamò ancora Daga prima che Jake riuscisse quasi a colpirlo. 
Jake si sedette per terra a riprendere fiato, affiancato da Gidan e Daga. 
- Ti avevo detto che due contro uno era difficile - disse Daga ridendo. 
- Lo so, ma devo esercitarmi no? - rispose Jake.
Il ragazzo si alzo in piedi, stirando in alto le braccia, ma subito dopo perse l'equilibrio a causa di un forte mal di testa che lo fece cadere in ginocchio. 
- Jake! - esclamò Gidan andandogli vicino, ma Jake non riusciva a rispondere dal dolore. 
I due non sapevano cosa fare per aiutarlo, ma Jake si riprese subito senza dare strani segni di altri dolori. 
- Stai bene? - domandò Daga. 
Jake si rialzò, e tranquillamente rispose - Sì sto bene - per poi allontanarsi come niente fosse. 

- Per favore, promettimelo -
- Che cosa, Chloe? - domandò Jake. 
- Non lasciarmi anche tu - 
Jake la guardò: notò i suoi occhi lucidi dal pianto. 
- Ovvio che non ti lascio - rispose abbracciandola. 
I due si guardarono negli occhi e si sorrisero a vicenda. 
- Ti amo -
- Ti amo anche io -

 

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Capitolo 9
*** Ognuno al proprio destino ***


Zack, con il fiatone, raggiunse Jake, Daga e Gidan, sembrava molto agitato. 
- Dovete venire assolutamente alla torre, ora - disse cercando di riprendersi. 
- Va bene, ma che succede? - domandò Daga. 
- Vedrete voi stessi - disse Zack, e insieme corsero verso la torre. 
Salirono in fretta le scale e raggiunsero la sala principale, dove doveva esserci Cosmos, ma qualcosa non quadrava. 
Gidan notò che mancavano alcuni all'appello. 
- Gli altri dove sono? - domandò Daga. 
- Siamo tutti qui - disse Lightning. 
Jake contava tredici persone nella stanza, compreso lui, erano meno del previsto. 
- Allora, cosa succede? - domandò Tidus preoccupato. 
Cloud e Squall, davanti al gruppo, appoggiarono a terra una specie di sfera di cristallo e la toccarono: da essa uscì un ologramma di Cosmos. 
- Benvenuti, guerrieri, sono Cosmos. So bene che è da tempo che non vi convocavo qui, ma è stato un imprevisto questa volta - annunciò la Dea - Purtroppo non sarò con voi, perché una strana forza ha circondato quel mondo in cui vi trovate, e vieta a noi Dei l'accesso -
Un bisbigliare generale dei guerrieri si alzò, erano tutti confusi e sconvolti dal fatto che ci fosse una forza del genere che bloccasse gli Dei. 
- Una forza oscura sta divorando quel mondo, dovete fare in modo di fermarlo... o verrete inghiottiti anche voi nelle tenebre eterne -
- Cosa?! - urlò Jake. 
- Confido in voi, guerrieri di luce - concluse Cosmos, svanendo nell'ologramma. 
Jake indietreggiò quasi furioso: non era prevista la storia dell'essere inghiottiti, che lui aveva interpretato come morire. 
- Ragazzi... c'è un'altra cosa che non mi quadra - disse Zack - Siamo di meno -
I presenti erano Jake, Bartz, Terra, Cloud, Zack, Squall, Gidan, Daga, Tidus, Yuna, Vaan, Lightning e Noctis. In effetti gli altri in quei giorni avevano notato l'assenza degli altri, ma pensavano che li avrebbero raggiunti. 
- Se Cosmos non può raggiungerci - disse Yuna - Allora nemmeno gli altri alleati possono farlo... -
- Dobbiamo iniziare a pensare a cosa fare, deve esserci un modo per salvare questo posto - intervenne Noctis. 
- E salvare noi stessi - rispose Vaan incrociando le braccia. 
- Per di più Guerriero della luce non c'è, lui avrebbe già saputo cosa fare - disse infine Gidan. 
Jake, senza dire niente, corse fuori dalla torre, ma gli altri notarono il suo sguardo spaventato e preoccupato. 
Lightning lo seguì, insieme a Bartz e Vaan. 
•••
Chloe tornò alla torre, dove tutti gli altri alleati erano presenti, a quanto pare qualcosa di importante era in corso. 
- Credo che sia da parte di Chaos - disse Artemisia tenendo in mano una strana sfera di cristallo. 
Chloe, restando in disparte, attese mentre Artemisia appoggiò la sfera mostrando un ologramma di Chaos. 
- Guerrieri oscuri, ancora una volta vi troverete in quel mondo dove spesso siete stati convocati per lottare contro i guerrieri di luce - disse il Dio, mentre tutti ascoltavano attentamente - Questa volta, siete stati abbandonati al vostro destino -
- Cosa... - sussurrò Chloe. 
- Una strana forza oscura non permette a noi Dei di raggiungervi, e se non la fermerete... verrete inghiottiti in un'oscurità eterna ed incontrollabile - 
Chloe non capiva, cosa stava a significare? Chaos non disse altro e l'ologramma svanì. 
Genesis, un alleato con cui Chloe non parlava mai, disse - Aspettate, qui non sono tutti presenti -
In effetti, erano presenti soltanto Chloe, L'imperatore, Nube Oscura, Kefka, Sephiroth, Genesis, Artemisia, Kuja, Jecht, Seymour e Ardyn. 
- Sarà la forza di cui parlava Chaos, impedisce a chiunque di raggiungerci - rispose L'Imperatore - Il che vuol dire che siamo abbandonati al nostro destino, dobbiamo fare qualcosa e subito -
Chloe ancora non capiva, ma si paralizzò quando vide Ardyn indicarla - Sappiamo bene cosa sta succedendo -
Chloe fece un passo indietro, cercando di stare calma - Cosa... cosa vuoi dire? -
Ardyn rise guardando gli altri e si avvicinò a lei - Nessuno si è domandato perché tutto questo succede ora? Guarda caso con l'arrivo della nuova alleata - 
Chloe strinse i pugni e rispose - Io non ho fatto niente! Non so nemmeno cosa ci faccio qui! - 
- Certo, come no - Ardyn la spinse con le spalle al muro, senza lasciarle via di scampo - Scommetto che se ti faccio fuori tornerà tutto come prima -
Prima che potesse fare qualcosa, Jecht spinse Ardyn a terra con la sua spada, e Chloe si scansò. 
- Che intenzioni hai? - domandò Ardyn. 
- Io? Tu che intenzioni hai? Attaccare un'alleata? - disse Jecht puntandogli la spada contro - Siamo pure in minoranza, i guerrieri di Cosmos sono 13 e noi siamo 11 - 
- Uno più uno meno... - intervenne Kefka - Cosa cambia? - 
- Cambia parecchio - rispose Kuja - Non dobbiamo sottovalutare nulla, quindi Chloe resta, ci servono risorse -
Ardyn sbuffò alzandosi, poi sorrise a Jecht - Sembra che abbia girato i tacchi di sua spontanea volontà -
Infatti, Chloe era sparita dalla stanza.

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Capitolo 10
*** Dubbi ***


Chloe corse lontana dalla torre, ma il fiatone la costrinse a fermarsi a riprendersi. 
E se le ipotesi di Ardyn fossero vere: se lei fosse la causa di tutto? Forse lo era inconsapevolmente, o lo aveva dimenticato. 
Ripensò a cosa le aveva detto Jecht, in effetti non si era mai chiesta se appartenesse davvero al gruppo di Chaos, lei non si sentiva come loro. 
Poteva provare ad andare da Cosmos? L'avrebbe accettata?
- Ehi! - 
- Jecht, ancora tu? - 
Chloe ormai riconosceva bene la sua voce, e si domandava anche perché continuava a seguirla. 
- Devo solo dirti una cosa - disse lui cercando di parlarle con calma. 
- Cosa? Avete scoperto che sono io la causa? - 
- Cosa stai dicendo? - domandò Jecht - È ovvio che non sei tu la causa, Chloe. Ardyn è un idiota -
Chloe rise, sentendo quella affermazione che pensava anche lei, ma non lo diede a vedere. 
- Jecht, ci ho pensato, penso che il mio posto sia con Cosmos - disse Chloe. 
Jecht scosse la testa - Ora lo pensi perché ti senti la causa, ma sono sicuro che il tuo posto è qui. Se andrai con loro, avrai tutti contro, e se gli altri guerrieri ti credessero una spia? - 
Chloe ci pensò: forse non sarebbe stato così, magari l'avrebbero accolta bene, l'avrebbero trattata come una alleata importante, o un'amica. 
- Non lo so - sussurrò lei. 
- Te lo prometto, insieme affronteremo chi si metterà contro di te, li faremo ricredere su tutte le cazzate che dicono - disse Jecht. 
Chloe si voltò con gli occhi pieni di lacrime, e Jecht le domandò - Ora perché piangi? -
Sorrise, mentre altre lacrime le solcavano il viso - Mi ricordi tanto mio padre - disse, asciugandosi le guance - Il modo di parlare, di fare... mi ricorda tanto lui - 
Jecht imbarazzato si grattò la testa e rispose - Grazie, lo prenderò come un complimento - e riaccompagnandola indietro disse - Fidati di me, ho un piano - 

•••

Jake si sedette sul terreno, a gambe incrociate, e ispirò a pieni polmoni. 
Se lo sentiva, era lui la causa di tutto. Inconsapevolmente forse, magari riprendendo i vecchi ricordi avrebbe capito qualcosa. 
Sarebbe stato un problema per tutti averlo tra i piedi, dove poteva andare? Conosceva pochi posti lì, e gli altri lo avrebbero trovato, compresi i guerrieri di Chaos.

- Jake! - esclamò Bartz raggiungendolo, seguito da Vaan e Lightning. 
- Che ti è preso? - domandò Vaan. 
Jake non li guardò, continuando a guardare dritto davanti a sé, e disse - Sono io la causa di questo, inconsapevolmente vi ho condannati qui... mi dispiace - 
I tre si guardarono confusi, poi Lightning intervenne dicendo - Credi seriamente questo? -
Jake la guardò, e lei proseguì - Un umano normale come te potrebbe bloccare degli Dei? Non cerco assolutamente di dire che tu non abbia grandi poteri, ma nemmeno tutti noi messi insieme ne saremmo capaci - 
Jake scosse la testa, non convinto - Forse lo sto facendo inconsapevolmente - 
- Nessuno sprigiona un potere del genere inconsapevolmente - disse Bartz

 - Esatto, cioè nemmeno Lightning ne sarebbe capace - disse Vaan - E Lightning è molto forte -

La ragazza rise - Grazie Vaan, tanto non ti perdono per quello sgambetto che mi hai fatto -
- Cosa... e dai! - esclamò Vaan, e tutti quanti scoppiarono a ridere compreso Jake, sembrava sollevato. 
- Grazie ragazzi - disse alzandosi - Forse avete ragione, è solo una mia fantasia -
Bartz gli mise una mano sulla spalla, e gli sorrise - Non preoccuparti, risolveremo tutto, tu tornerai a casa... e saremo tutti al tuo fianco -

 

"Chloe. 
A Chloe piace tanto la musica, le piace ascoltarla e saltare sul letto a ritmo di rock. 
Le piace uscire per ore in posti nascosti, dove la gente non passa mai. Le piace correre, urlare, ridere... A Chloe piace vivere. 
A Chloe piace anche amare, ma quello lo concede a poche persone. 
Lei ha scelto me, ma ancora non capisco cosa io abbia di speciale rispetto ad altre persone. 
Insomma, io sono solo Jake"

 

ANGOLO AUTRICE

Ciao, scusatemi se ci ho messo un po' ad aggiornare ma sto avendo un piccolo blocco da scrittrice ^^'' 

Mi sono davvero incartata in alcuni capitoli, ho dovuto cancellarne due interi perchè pensavo di introdurre un personaggio nuovo, ma l'idea era uscita fuori male e quindi ho lasciato perdere.

La storia sta andando un po' lenta, lo so e ne sono consapevole, vi prego di avere pazienza (vi regalerò un unicorno e tanti cioccolatini)

Spero di riprendere il ritmo giusto!

Alla prossima,

Giulia 

 

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Capitolo 11
*** Da che parte? ***


- Signorina, si calmi e mi spieghi cosa è successo - disse la dottoressa, mentre Chloe non smetteva di piangere e tremare. 
- Allora, eravamo uscite fuori per 10 minuti, a prendere aria... stava scendendo le scale del ponte e l'ho vista cadere... ho provato a chiamarla, a scuoterla, ad urlare... ma non si muoveva - 
La dottoressa annotò qualcosa su un block notes, poi alzò lo sguardo verso Chloe. 
- Lei è la sorella della ragazzina? - 
Chloe annuì. 
- Mi ripete il suo nome e quello di sua sorella? -

- Chloe Hastings. Mia sorella è Vanessa Hastings e ha 12 anni - 

 

Chloe aveva mille pensieri in testa: sua sorella Vanessa, l'ospedale, i dottori, la malattia... ma quale malattia? 
Non ricordava cosa aveva sua sorella, poteva essere qualsiasi cosa.

Si sedette sul prato sconfinato di Cornelia, circondato da alberi maestosi e verdissimi. 
Si sdraiò osservando il cielo limpido e azzurro, e alzò in alto un braccio quasi come per toccare le nuvole.
- Tornerò indietro, te lo prometto - disse continuando a guardare il cielo - Vanessa... - 
Chiuse gli occhi, li strizzò più che poté e disse - Ti prego, fammi tornare indietro - 
- Posso pensarci io - 
Quella voce, di nuovo? 
Chloe balzò in piedi e prese la sua pistola all'istante sentendo la voce di Ardyn, ma era in compagnia di Nube Oscura e L'Imperatore. 
- Lasciatemi in pace - disse caricando la magia Fire, ma sapeva di non avere speranze da sola. 
- Tranquilla, vogliamo solo aiutarti - disse Nube Oscura. 
- Ti riporteremo a casa, come desideri - proseguì L'Imperatore.
Chloe aveva le mani bloccate, si sentiva completamente paralizzata da testa a piedi, ma voleva lottare... cosa glielo impediva allora?
La paura?
Una magia blizzard la colpì in pieno facendola cadere a terra, seguita da una fire. 
Ardyn la raggiunse mentre era ancora a terra dolorante, senza dire una parola. 
- Lo sai che dovrai arrenderti - disse appoggiando il suo stivale sul suo petto. 
Chloe con un ringhio disse - Che cosa vuoi da me? -
Ardyn rise - Mi sembra ovvio: farti sparire - 
- Credi ancora che io abbia fatto tutto? - domandò Chloe ancora più furiosa. 
- Ne siamo certi - rispose L'Imperatore.
Chloe non riusciva più a trattenersi, cercò di prendere la sua pistola ma un'incantesimo la inchiodò a terra. 
- LASCIATEMI ANDARE! - urlò a squarciagola.
Ardyn aprì la mano, puntandogliela davanti al viso, e invocò una sfera di energia oscura. 
- No - disse Chloe seccamente. 
- E tanti saluti a tua sorella - disse freddo Ardyn. 
Chloe chiuse gli occhi trattenendo il respiro, ma avvertí un'altra presenza. 
- Cosa ci fai tu qui? - disse Nube Oscura, Chloe cercò di alzare la testa per vedere, ma non riusciva. 
Ardyn si era voltato verso qualcuno - Non sei proprio capace di farti gli affari tuoi? Tu e Jecht... siete irritanti - 
- Parli proprio tu? Divertente -
Chloe riconobbe vagamente la voce di Kuja, ma cosa voleva fare? 
- Gira a largo - disse Ardyn allontanandosi, ma l'incantesimo su Chloe non perdeva effetto. 
- Subito - disse Kuja, e improvvisamente sentì Ardyn cadere a terra. 
Chloe finalmente si alzò e riafferrò la pistola, facendo una magia fire su Nube Oscura colpendola in pieno. 
- Lurido traditore! - esclamò Ardyn cercando di rialzarsi. 
Chloe lo colpì con thunder appena in tempo facendolo ancora cadere, intanto che Kuja colpiva L'Imperatore. 
Chloe vide un portale tra gli alberi, forse sarebbe riuscita a raggiungerlo in tempo. 
Nube Oscura era a terra ormai, ma L'Imperatore e Ardyn resistevano ancora. 
- Che facciamo? - domandò Chloe a Kuja. 
- Già, che cosa farete? - domandò Ardyn, pronto ancora ad attaccare. 
Rimasero zitti per qualche secondo, poi Chloe si sentì afferrare il braccio e iniziò a correre verso il portale, mentre i due nemici cercavano di prenderla con qualche magia. 
Si trovò dall'altra parte del portale, ma con la schiena dolorante e a terra. 
- Il portale è chiuso, non ci prenderanno - disse Kuja. 
Chloe si alzò dolorante, l'avevano colpita alla spalla con una magia, ma non era niente di grave. 
La ragazza si rialzò e notò di essere di nuovo a Midgar, dove aveva incontrato Zack. 
Si sentì in debito con Kuja per averla salvata quasi da morte certa, così gli disse, riprendendo ancora fiato - Grazie - seguito da una domanda - Perché mi hai salvata? -
Kuja rise, e Chloe lo guardò confusa - Sono seria -
- Mi sembra ovvio ormai, siamo entrambi considerati una minaccia per i guerrieri di Chaos, tanto vale allearsi - 
Chloe non capiva lo stesso, e non capiva cosa c'entrasse Kuja in tutta quella questione. 
- Tu? - domandò Chloe - Pensavo che il problema fosse solo Ardyn - 
- A quanto pare hanno qualcosa anche contro di me - proseguì lui, ma Chloe aveva dei dubbi. 
- O forse hai bisogno di qualcuno dalla tua parte perché sei da solo? - 
- Certo che no - 
Chloe fece qualche passo avanti, sentendo altre presenze, e le avvertí quando vide un'esplosione più avanti. 
- Io vado, vieni - disse Chloe iniziando a correre seguita da Kuja, fermandosi vedendo Artemisia e Seymour lottare contro due guerrieri di Cosmos. 
Aveva già visto quella ragazza, la prima volta che aveva incontrato Jake. 
- Non ce la faranno mai - disse Kuja. 
Chloe improvvisamente sentì qualcosa, il suo cuore le stava dicendo di andare ad aiutarli.

- Gidan! - urlò Daga, vedendolo stramazzare a terra dalla stanchezza. 
Seymour gli puntò contro lo scettro, mentre Artemisia cercava di rompere lo scudo protettivo di Daga. 
- Allora, ci dite la verità? O a quanto pare preferirete morire subito - disse Seymour. 
Gidan non riusciva a muoversi dal dolore, dovevano aver lottato tanto. 
- No - sussurrò. 
Seymour rise - Bene - e iniziò a caricare una potente magia.

Chloe non ci vide più, e corse in mezzo tra Seymour e Gidan.

 

ANGOLO AUTRICE

Bene bene, Chloe ha un nuovo alleato dalla sua parte ;) 

Cosa farà Chloe ora?

Stay tuned

- Giulia

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Capitolo 12
*** Nuove alleanze ***


Avviso: Questo capitolo contiene uno spoiler su Final Fantasy IX

Chloe aprì gli occhi trovandosi di fronte ad uno scudo protettivo che aveva generato inconsapevolmente.

Aveva ancora le braccia spalancate mentre Gidan era a terra alle sue spalle. 
- E io che avevo scommesso su di te - disse Artemisia. 
- Scommesso cosa? - domandò Chloe. 
- Che ci avresti portati alla vittoria - rispose la strega. 
- Non in questo modo! - esclamò Chloe - Non uccidendo! - 
- Ingenua - disse Artemisia. 
Lo scudo di Chloe si stava indebolendo, se si fosse rotto Artemisia l'avrebbe colpita. 
- Non puoi vincere, Chloe - disse Artemisia caricando un'altra magia.

- Non da sola - disse Kuja raggiungendola e puntandole contro una sfera di oscurità - Insieme vi annienteremo -
Artemisia scoppiò a ridere - Voi due? Che coppia bizzarra -
- Stiamo facendo ciò che è giusto! - esclamò nuovamente Chloe furiosa. 
Gidan intanto si era ripreso, ma Daga stava ancora lottando contro Seymour con tutte le sue forze. 
Ad un certo punto lei cadde a terra, e Seymour le aspirò qualcosa dal petto con un gesto della mano: qualcosa che luccicava. 
- Digli addio! - esclamò Seymour lanciando via quello strano bagliore. 
Gidan la raggiunse colpendo Seymour, mentre Chloe sparò una magia Blizzard su Artemisia seguita da un attacco di Kuja.
Artemisia si fermò e raggiunse Seymour. 
- Siamo quattro contro due! - esclamò Gidan - Andatevene! -
La strega rise guardando il suo alleato e insieme svanirono in un portale. 
Chloe tirò un sospiro di sollievo e guardò Kuja - Te la cavi bene -
- Lo so - rispose lui, andando verso un altro portale, ma Chloe lo fermò - Che fai? -
- Me ne sto andando - 
- Quello lo avevo capito, ma perché? Abbiamo salvato loro due - disse Chloe indicando Daga e Gidan. 
- Non li ho aiutati - rispose l'alleato - Tu ti sei voluta mettere in mezzo -
La ragazza rise - Quindi l'hai fatto per salvarmi? -
- Che? - disse imbarazzato - No! -
- No? - disse Chloe ancora ridendo - Ne sei sicuro? -
La ragazza sentiva alle sue spalle il bisbigliare dei guerrieri della luce, e si voltò a guardarli. 
- Avete qualcosa da dire? - domandò. 
Daga guardò Gidan come per dirgli di parlare al suo posto, e il ragazzo disse - In realtà sì -
Chloe si avvicinò a Gidan, curiosa, e lui rispose dicendole - Ci chiedevamo perché, se siete entrambi con Chaos, ci avete aiutato - 
- Lo chiede proprio lui... - sussurrò Kuja quasi irritato. 
Chloe, ancora confusa dalla situazione, disse - In realtà... non lo so, è stato istintivo, ho fatto la cosa giusta -
Gidan rise - Non serve un motivo per voler aiutare qualcuno - 
Kuja sbuffò, Chloe si voltò a guardarlo e le pareva parecchio infastidito dalla presenza di Gidan, ma per quale motivo? 
Daga sorrise - Forse il tuo cuore in realtà è di luce -
- Il mio... cuore? - domandò Chloe.
Dipendeva tutto dal cuore quindi? Era tutto sempre più assurdo, cose del genere Chloe le aveva solo lette nei romanzi fantasy. 
- Finitela - intervenne Kuja - Ho sentito il suo cuore, è oscuro, altrimenti sarebbe con voi ora - 
Chloe continuava a non capire, intanto i due ragazzi iniziavano ad alterarsi. Qualcosa diceva a Chloe che Gidan e Kuja si conoscevano già da tempo. 
- Ah sì? - disse Gidan - Proprio come il tuo! Tsk -
Chloe trattenne una risata, così anche Daga. 
- Cosa dovresti saperne tu? Sei un ragazzino! - rispose Kuja - E il mio cuore è sicuramente più forte del tuo -
- Oh, ora capisco! - esclamò Gidan - Ti mancavo, non è così? - 
- Stai zitto Gidan! -
- In fondo non siamo fratelli? - 
Chloe spalancò la bocca - Fratelli? - disse sconvolta, Gidan e Kuja erano fratelli? 
Kuja alzò gli occhi al cielo esasperato, e disse - Esatto, ma la storia è assai complessa - 
Gidan alzò le spalle, e si voltò verso Daga, che sembrava dover spiegare qualcosa di importante. 
- Seymour durante la battaglia ha tolto da me l'evocagemma di Alexander - intervenne Daga - Devo assolutamente trovarla - 
- Capisco - rispose l'amico - Beh sicuramente loro due ci aiuteranno - indicò i due guerrieri oscuri, e la ragazza rispose subito - Certo - mentre Kuja la guardò dicendo - Cosa? -
- Non vuoi aiutare tuo fratello? - domandò lei. 
- Smettila di chiamarlo così - rispose freddo Kuja - Comunque... va bene, ormai per gli altri siamo traditori -
Chloe sorrise, non si sentiva in quel modo da tempo: era felice. 
Felice di aiutare qualcuno.

 

ANGOLO AUTRICE

Per chi non capisse una cosa: la storia dei ricordi degli altri e di quelli di Chloe e Jake verrà spiegata, non è una svista che tutti gli altri abbiano più ricordi e loro due non tutti ^^

 

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