Disagiati Fomentati

di TrashiamoStorie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: Inizio dell'anno ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1: Essere Studenti ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2: Piccioni Viaggiatori ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3: Lactobacillus ***



Capitolo 1
*** Prologo: Inizio dell'anno ***


"Benvenuti, un nuovo anno è iniziato, diamo un benvenuto ai nuovi studenti che frequenteranno la Kokuyo, io sono il preside Kouen e come ogni cerimonia di inizio anno, voglio avvertire i nuovi studenti delle regole dell'edificio: 1) Rispettare i propri docenti e i loro Senpai 2) Prima della fine del primo mese scolastico è obbligatorio scegliere un club 3) per chi dovesse finire in presidenza...la punizione è uguale per tutti ovvero l'espulzione. Ora voglio presentarvi il vertice più alto dell'edificio ma secondo a me, vi presento mia figlia Mariapia presedentessa del comitato disciplinare."

"AH CIAOOOOO NOVELLINI IO SONO IL PRESIDENTE DEL COMITATO DISCIPLINARE E DOVETE AMARMI"

Da parte degli studenti c'è solo un silenzio assordante, finché il preside non ricomincia a parlare.

"Bene, potete andare."

Si crea subito quella confusione per i nuovi arrivati per capire in quale aula sono mistati. La campana segna l'inizio delle lezioni. La Kokuyo è una scuola d'elite e per questo in ogni classe gli studenti pochi, per via degli esami di ammissione.

"Io sarò il vostro professore e cordinerò il 1-A ovvero la vostra classe. Mi chiamo Madara Uchiha, ed ora passiamo all'appello ogni volta che chiamo il vostro nome alzate la mano."

L'appello passa in fretta e anche l'assemblea per la scelta del rappresentate di quell'aula, che guarda caso è Aurora Del Sasso. L' Orario scolastico finisce e la maggior parte degli studenti del primo anno si incuriosisce nel vedere le proposte dei vari club scolastico.

"Spero davvero che entrino nel club Yaoi"

"Raffaella è inutile...già l'anno scorso quando sei entrata in questo edificio hai creato il panico shippando di qua e di là, ora hai creato il club, non credo che a qualcuno interessi."

"Ah ah ah, Almeno io non cerco di rimorchiare in costume da bagno mio caro Filippo, solo per questo hai tante persone nel club."

"Sai e il problema è che la maggior parte sono maschi...e la cosa mi preoccupa."

Appena Raffaella sta per prenderlo in giro le si avvicina una ragazza.

"WOW IO LO SAPEVO CHE ESISTEVA MUAHAHHAHAHAHAHA"

"Tutto bene?" Domanda Raffaella

"Si, mi chiamo Costanza e voglio entrare nel tuo club Yaoi"

Raffaella si illumina d'immenso per poi stritolare quella ragazza.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1: Essere Studenti ***


Era iniziato un nuovo anno alla Kokuyo, la scuola era grande per far entrare il maggior numero di studenti possibili. Peccato che poi gli alunni non fossero poi così tanti al dire la verità, le classi erano come dire “striminzite” e in una singola classe non potevano esserci più di diciassette persone il che poteva essere una cosa positiva ma allo stesso tempo un po’ deprimente. Le aule che quindi non veniva utilizzate erano dunque occupate per occupare i vari club che erano organizzati sia da studenti che da alcuni professori. C’era il club di nuoto, il club di letteratura, il club d’arte per citarne alcuni più comuni anche in altre scuole della penisola poi c’erano quelli un po’ più particolari e innovativi come il club dello Yaoi, il club di alchimia, il club di cucina, persino il club della siesta! Per non parla poi dei vari corsi di lingua che gli studenti potevano tranquillamente frequentare, anche se onestamente la classe di islandese non è molto frequentata detta tra noi. Filippo per esempio era il capitano della squadra e capo del club di nuoto e come vice aveva Mary, peccato che lei si facesse vedere poco e niente nell’ultimo periodo durante le lezioni del club. Raffaella invece era il presidente del club dello Yaoi, nonostante stampasse migliaia di fan art su i muri quasi nessuno tendeva ad entrare subito nel club per quanto riguardava le classi appena entrate. Poveri e piccolo ingenui bambini del primo anno. C’era anche il club di pallavolo, era molto frequentato da diversi studenti come il club di nuoto in quanto permetteva di fare delle piccole trasferte fuori la scuola con la propria squadra, e il presidente di questo club era niente po’meno di che Francesca. In ogni caso questi sono dei piccoli accenni della scuola. Avere come preside della scuola comportava ad avere dei veri e propri vantaggi, in quanto la sua scuola era basata principalmente sulla serietà e il duro lavoro (poi il fatto che queste cose venissero rispettate era ancora un mistero) e poi lui non era quasi mai presente (probabilmente era a pascolare con quelli del suo calibro). Ora torniamo a dove eravamo rimasti, davanti a Filippo e Raffaella che stavano “discutendo” su quale club fosse il migliore davanti a loro gli si presentò una ragazza mingherlina e con i capelli castani riccioluti e lunghi ed era molto più bassa rispetto a Raffaella.

"Voglio entrare nel club dello Yaoi"

 disse senza problemi con grande sicurezza di sé 
"dove devo firmare?"

A Raffaella gli si illuminarono gli occhi, erano come se delle piccole stelle comete si trovassero nelle sue iridi castane, però cercò comunque di darsi un contegno non poteva fare figuracce davanti a un primino

"Oh, ma certo! Devi solo scrivere il tuo nome sul foglio appeso vicino l’entrata della segreteria. Non puoi sbagliarti, è superata la fontana!"

Non si vedeva che era felice, vero? Era la prima volta che un primino entrava nel suo club, forse avrebbe dovuto iniziare con qualcosa di soft nel primo incontro … o forse no? Quando la ragazza stava per ringraziarla Filippo si intromise con in mano il manifesto del club di nuoto. Quel manifesto non era altro un’orca con un costume verde e con indosso occhialetti oltre che a una cuffia, questo animali probabilmente torturato nella realizzazione di tale poster saltava nella piscina schizzando acqua. L’orca aveva vicino alla sua testa una vignetta che diceva: “"Vieni a fare due tuffi anche tu nel club di nuoto!"”
Giustamente, chi non ci farebbe un salto no?

"Club di Yaoi? Perché non entri nel club di nuoto piuttosto!"

Esclamò spingendo il manifesto dritto sulla faccia della nuova arrivata

"Garantiamo, tuffi, divertimento, vittoria e ai nuovi arrivati biscotti!"

Tutto questo fu detto con un sorriso smagliante sul volto. La ragazza alzò un sopracciglio confusa scostando il volantino
"Spiacente ma la “Regina” Costanza vuole entrare nel club Yaoi!"

Forse questo non era l’anno di Filippo per quanto riguardava le iscrizioni al suo club. Intanto, a far pubblicità ai propri club non erano solamente Raffaella e Filippo, bensì anche gli altri senior si stavano dando da fare. Infatti, vicino alla segreteria ad attaccare i vari volantini vi erano due ragazze. Una era abbastanza alta e con i capelli lunghi e castana che stava attaccando il foglio dell’iscrizione con una puntina nera mentre l’altra aveva i capelli ricci ed era più bassa di lei.

"Francesca sei così fortunata! Tutti entrano nel club di pallavolo! E poi siete così forti come squadra! Quest’anno dovete assolutamente vincere, punto tutto su di voi!"

Sorrise la ragazza mentre stringeva a sé i volantini colorati del suo corso d’arte
"Ci proveremo! L’anno scorso abbiamo per una manciata di punti, questa volta si punta più in alto! Speriamo che le nuove reclute si uniscano alla squadra, Mina. Alcuni sono l’anno scorso perché hanno finito gli studi"

Disse firmando il foglio guardando la ragazza al suo fianco

"Ne sono sicura! Sarà un successo! Io sono solo fortunata che ho la collaborazione con il club dello Yaoi, per fortuna c’è ancora qualcuno che vuole disegnare le sue coppie canon!".

Francesca faceva parte del terzo anno, ed era uno dei senior più influenti della scuola. I senior non erano molti ma venivano visti un po’ come il gradino più alto da raggiungere in quanto si occupavano quasi di tutto ed erano in contatto diretto con i professori, capitava spesso infatti che spesso si vedesse i senior andare a pranzo con i professori. Oltre ad avere responsabilità però i senior aveva molti vantaggi riguardati la scelta dei menù a scuola ad esempio oppure accettare o meno un club all’interno dell’edificio. Chi aveva detto che avere grandi poteri comporta grandi responsabilità? Ovviamente si hanno anche dei piccoli vantaggi! I senior quindi potevano essere come dei semidei ma allo stesso tempo anche i cavalieri dell’apocalisse.

"Ad ogni modo, dovrei anche sbrigarmi! Questa mattina siamo noi senior a fare lezione, visto che i docenti stanno finendo di sistemare gli orari e sono in riunione!"

Disse Francesca e di tutta risposta Mina portò la mano destra sul capo imitando il saluto militare strizzando gli occhi

"Certo! Metticela tutta senpai!"

Eppure proprio quando pronunciò quella fatidica frase davanti a loro esplose l’aula di fronte alla segreteria. Era il laboratorio di chimica. La porta ormai rotta e distesa sul pavimento lasciava intravedere l’interno dell’aula. Vi era infatti uno strano profumo rosa che dava solletico al naso, eppure si poteva vedere dei piccoli brintallini nel fumo o forse era per via della luce del sole? Restò il fatto che dalla stanza uscirono diversi ragazzi, che ne Mina e ne Francesca conoscevano. Erano per caso i novellini del primo anno? Chi era stato l’idiota che aveva fatto esplodere il laboratorio il primo giorno di scuola?! Una ragazza uscì urlando, aveva i capelli caschetto e una felpa bianca che ora sembrava riempita di bigbubble. Scuoteva la testa cercando di liberarsi la testa dai brillantini, a lei ne seguirono un'altra ragazza e due ragazzi. La seconda ragazza aveva i capelli cortissimi ma che parevano in qualche modo morbidi, portava una sciarpa gialla e rossa che spiccava su i vestiti neri e gli stivali con le catene mentre i due ragazzi … erano due vero? Certo! Non ci vedete doppio ve lo posso assicurare! Mina e Francesca batterono le palpebre al vedere quello spettacolo che poteva essere definito fin troppo rosa. 

"Ehi, state bene?!"

Urlarono quasi all’unisono lasciando i volantini per dirigersi poi verso il gruppo di ragazzi appena usciti dall’aula piena di fumo.

"Credo di sì … però all’open day non c’era scritto a proposito di queste lezioni esplosive!"

La ragazza con gli stivali sembrava quella conciata meglio, visto che gli bastò una spolverata per levarsi i brillantini da dosso. Forse quelli messi davvero male erano i due gemelli che avevano il volto ricoperto di questo strato enorme di gomma rosa che li faceva sembrare dei Babbi Natale con dubbie tendenze. Mina si diresse verso la ragazza urlante cercando di toglierle quella cosa rosa e sbrilluccicosa dai capelli senza farle male e lo stesso fece Francesca con i due gemelli.

"Eravate voi solo voi in classe? E avete provato a fare il piccolo chimico, fatemi capire?"

Chiese Francesca alzando il sopracciglio buttando l’ammasso rosa a terra e i ragazzi rimasero impietriti scuotendo la testa

"E come facevano? Solo un senior ha le chiavi dove teniamo tutti gli attrezzi e le sostanze chimiche, no?"

Confutò Mina che era al quanto confusa come Francesca, ma anche gli stessi ragazzi nuovi. «In realtà, non eravamo da soli» provò a dire uno dei due ragazzi ma proprio quando finì la sua frase dall’aula uscì una sagoma tutta rosa che poteva fare invidia all’omino Mishlean. Questa sagoma faceva fatica a camminare e anzi sembrava essere più che altra spinta, talmente tanto che era traballante che cadde a terra abbracciando la porta sotto di sé.


"Stefano! Questo ammasso di zucchero filato ti fa sembrare un ciccione! Non riesco ad uscire, non voglio diventare una caramella come te!"

Urlò un ragazzo che si trova dietro a quella sagoma che aveva soprannominato “Stefano” e che non riusciva a scavalcare perciò alla fine rimbalzò solamente. Questa sua mossa gli provocò solo un ciuffo di capelli rosa, sembrava il principe Gommorosa.

"Jonk! Cosa avete combinato?! E perché … perché Stefano è una caramella gommosa appiccicosa?!"

Ricordate quando vi disse che i Senior potevano essere eroi ma anche i cavalieri dell’apocalisse? Ecco, questo può essere un caso. Loro non erano altro che Jonk e Stefano, due alunni del terzo anno della classe Senior.

"Chiara, Elisa e i gemelli Andrea e Simone stanno bene?"

Confabulò la massa rosa che fece spuntare fuori una testa ricciolina, sembrava non essersi fatto niente. I ragazzi annuirono un po’ insicuri, forse per via dello spavento ma c’era da immaginarselo. Non capita tutti i giorni di diventare una gomma da masticare.

"Se per colpa tua dovrò buttare la mia felpa te la farò pagare!"

Urlò la ragazza col caschetto leggermente arrabbiata per la sua felpa rovinata

"Beh, poteva andarti molto peggio!"

Rispose Mina facendo spallucce spolverandole le braccia, staccandogli i pezzi di zucchero con i volantini per non sporcarsi le mani

"Non ha tutti i torti, Chiara il rosa ti rende più carina!» ridacchiò il ragazzo gomma e a quella volta fu la ragazza a diventare rossa di ira e imbarazzo … e forse c’era un accenno di rosa. «Perché sono destinata ad essere carina?! Non potrò mai cosplayera un PG seme!"

Esclamò disperata Chiara mettendosi le mani in faccia.

"Come se manchassero uke al mondo, giusto!"

Rise uno dei gemelli mentre l’altro si levava il rosa dagli occhiali

"Non ridere tu! Ora lo spieghi a tu a mamma il perché siamo rosa!"

"Tempo al tempo, fratello!"

"La spiegazione la daranno Stefano e Jonhk! Cosa vi è saltato in mente?"

Domandò Francesca guardando il disastro disperata, non gli andava di fare rapporto il primo giorno di scuola.

"Giuro non lo so! Ho seguito le istruzioni del libro di chimica, non posso essermi sbagliato così tanto! Jonhk mi stava aiutando!"

Stefano cercò di alzarsi ma staccarsi dalla porta era più difficile di quanto pensava

"Ragazzi, una mano sarebbe gradita!"

Sospirò e subito tutti si accalcarono per liberarlo dalla sua prigiona gommosa.

"Stefano questa è l’ultima volta che vengo in laboratorio con te!"

Sospirò Jonhk, eppure nemmeno lui si spiegava cosa potesse essere andato storto. Non sapevano però che qualcuno tramava nell’ombra, un trio stava infatti infondo al corridoio nell’angolino nascoste mentre ammiravano il loro operato.

"Ha funzionato?»

Chiese una ragazza con i capelli tra il blu e il verde scuro guardando la scena con un sorriso spaventato dipinto sul volto

"Sembrano pieni di zucchero! Ora il diabete farà loro visita!"

Rispose un'altra ragazza che sul volto aveva disegnato per metà dei denti spaventosi simili a quelli di uno scheletro. A quelle frasi la ragazza dietro di loro, che sembrava più grande cominciò a ridere silenziosamente tenendo le mani giunte davanti al suo volto come se volesse in qualche modo evitare di scoppiare in una risata troppo forte.

"Perfetto! Il piano ha funzionato, mie piccole discepole presto conquisteremo il mondo!"

Soffocò la risata con un attacco di tosse mentre le due ragazze la guardavano.

"Non dovevamo prima conquistare la scuola?"

Le due inclinarono appena il capo confuse e la ragazza più alta poggiò la mano sulle loro teste scompigliando i capelli ad entrambe con il sorriso presente sul proprio volto, non se ne sarebbe andato presto visto che il suo piano stava prendendo forma.

"La scuola è solo un trampolino di lancio, la Kukoyo sarà presto in mano nostra e poi passeremo alle altre scuole educando gli studenti al male! È geniale! Pensateci un mondo governato dalle nostre regole così nessuno ci deriderà più!"

La sua risata uscì fuori più forte e i suoi occhi scintillarono come un fulmine a ciel sereno.

"Manca poco e la mia vendetta sarà vicina, ho lavorato tutto l’anno scorso per questo! Non falliremo, e voi mi aiuterete!» Le due ragazzine misero su un ghigno chiudendo le palpebre chinando il capo «Non saranno sacrifici vani, presidentessa!"


La ragazza alta si girò e cominciò a camminare verso la fine del corridoio dove vi era la sua base, nascosta e al buio per via delle lampadine fulminate

"E allora cosa aspettiamo? Continuiamo con il nostro giochetto, li faremo cadere."
 

"Ho sentito una risata… Hai sentito pure tu, Ilaria?"

Chiese la ragazza con i capelli ramati e con gli occhi e corti con la maglietta di zelda nera, mentre teneva in mano un PSP. Si guardò attorno, non aveva una bella sensazione. Ilaria e l’altro ragazzo al suo fianco la guardarono confusi storcendo appena il labbro alzando le sopracciglia

"Te la sarai immaginata Silvia, io non ho sentito nulla."

le rispose per poi rimettersi in bocca la caramella in bocca, quasi fosse uno stuzzicadenti

"Ilaria ha ragione, io nemmeno ho sentito nulla. Forse sei stata troppo tempo alla console, quante volte hai sconfitto Capitano Uncino?"

Domandò il ragazzo gonfiando la guancia scocciato

"Marco! Ce l’ho quasi fatta! Non darmi fretta!"

E l’argomento cadde nel vuoto, quasi come se non fosse mai accaduto.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2: Piccioni Viaggiatori ***


Per i corridoi non c’era quasi più anima viva, ma neppure anima morta. Tutti avevano ormai trovato modo di occuparsi nelle varie aule dell’istituto. I presidenti dei club continuavano a farsi pubblicità più o meno occulta, cercando di reclutare con metodi a volte molto discutibili i giovani pargoletti del primo anno. C’era chi offriva biscotti, chi offriva banane, chi twerkava a ritmo di K-Pop (Jonk, terzo anno, era il maestro assoluto del twerk corano). Ma in questo momento di pace e armonia dei sensi, una losca figura si aggirava tra i corridoi, il viso allungato e dai lineamenti appena marcati coperto da una sciarpa nera tirata su fino al naso, i capelli lunghi e mossi nascosti in una parrucca cinese pagata 2 euro con i saldi dell’anno del pesce arrosto del Mare dei Mostri. Lo sguardo e l’orecchio all’erta, girava appiccicata alla parete grigiastra come per nascondersi da un’eventuale pericolo. Il respiro corto e affannato, i pugni stretti. Doveva raggiungere il secondo piano, dove c’era la sede di molti club storici dell’istituto, era quasi arrivata alle scale, quando una voce spietata e cupa le fece gelare il sangue e la fece venire i brividi.

" Che cosa stai facendo conciata così, Mary?"

la giovane dagli atteggiamenti furtivi si congelò sul posto, le gambe iniziarono a tremare. Non poteva essere stata colta in fragrante, non in quel momento, non prima di aver compiuto la sua missione… non da lui. Fece finta di nulla, riprese a camminare con un’andatura più sciolta e aggraziata, come di una ballerina mutilata su un palco in fiamme, nel vano tentativo di apparire una semplice studentessa vestita da attentatrice che passeggiava per i corridoi in un orario proibito. 

"Quante volte ti ho detto di smetterla di cacciarti nei guai? E soprattutto, DOVE DIAVOLO SEI STATA PER GLI SCORSI 6 MESI, CI MANCAVA LA DORSISTA NELLA STAFFETTA MISTA SCELLERATA IRRESPONSABILE!"

Filippo implose dalla rabbia, creando per qualche secondo un buco nero che risucchiò una porta spedendola in una dimensione spazio/temporale alternativa. La ragazza finalmente si voltò, tirandosi via la sciarpa in un elegante gesto di sfida. Il corridoio vuoto era il posto ideale per un duello all’ultimo sangue.

 
"Finalmente mi hai trovata."

Sul suo volto si dipinse un ghigno crudele, negli occhi le ardeva una fiamma inestinguibile, la sua voce era come una tempesta implacabile. Nella sua mente risuonavano epicamente i brani migliori della colonna sonora di “Bastardi senza gloria”, sentiva il fruscio del vento dei condizionatori, si sentiva come Hugo Stiglitz di fronte a 13 soldati della Gestapo. 

"Mi dispiace che finisca in questo modo fratello."


 "No, non è vero."

Filippo, fratello gemello della losca e misteriosa Mary, vice presidentessa scomparsa del club di nuoto, aveva dipinta in volto l’espressione di un tacchino davanti ad un uovo di capretta: sconvolto. Aveva ancora in mano i volantini del club, l’oca, mascotte della squadra di nuoto, era l’immagine più evocativa del disagio che scorreva nelle vene dei due fratelli. La guardò spazientito, poi le lanciò in faccia una risma di manifesti, colpendola dritta sul naso informe e storto, a causa degli occhialetti della piscina troppo stretti. 

"Adesso fai il tuo dovere, altrimenti sarò costretto a farlo."

Lo sguardo di Filippo si fece malvagio e spietato, mentre la povera e indifesa sorella iniziò a tremare.


 "No… NON FARLO! NON PUOI FARE QUESTO A ME, TUA SORELLA!"

La ragazza si tappò le orecchie, terrore puro si leggeva nei suoi occhi scuri e anonimi. Filippo si lasciò andare in una risata malefica, scaldandosi la voce affinché potesse sentirlo meglio. Sapeva bene come piegarla al suo volere.

 
"AGNI È…" 

Non riuscì a concludere la fatidica e orrenda frase che una giovane misteriosa apparve in soccorso dell’indifesa Mary, ancora terrorizzata e in lacrime a causa dei traumi degli ultimi mesi. Leggere manga faceva male, maledetta Raffaella e il suo gruppo di Yaoi che l’avevano portata al lato oscuro! 


 "FERMOOOOO!"

Una ragazza del terzo anno, tra le più popolari dell’istituto, famosa per la sua abilità del creare abiti di alta sartoria anche in mezzo ad una tornado di squali durante un’eruzione vulcanica, si parò tra i due fratelli con fare eroico. Aveva un metro da sarta personalizzato che le cingeva la vita, come fosse una cintura, numerosi spilli le spuntavano dalla camicia appena imbastita, se ne cuciva una nuova ogni ora, di ogni forma, di ogni colore, ne aveva una collezione infinita in continuo aggiornamento. Si voltò verso Mary, accasciata a terra ancora terrorizzata e piagnucolante. La ragazza sospirò, poi le se avvicinò spazientita.

" Allora, ce l’hai la roba?"

Chiese in tono minaccioso, peggiorando ancor di più lo stato di paura della piccola e non così tanto innocente Mariapia, che prese a frugarsi nello zaino convulsamente alla ricerca della roba misteriosa. 


"Sì! Sì! Devo solo trovar… ECCOLA!"

L’ex nuotatrice dalle spalle possenti e potenti come un carrarmato, dall’aria cupa e misteriosa, tirò fuori dalla sua cartella uno scapolo di un metro e mezzo per un metro e mezzo di purissima seta dorata del Bengala. Era talmente splendente, preziosa, unica, sfavillante, evanescente, succosa come un cocomero, carnevalesca, graziosa, nobile, bella ancor più di Megara di Hercules, che emanava luce propria, tanto che Filippo dovette mettersi gli occhiali da sole per non morire bruciato. Emily, questo era il nome della ragazza presidentessa del club di cucito, si lasciò andare in un boato di gioia, esplose in una nube scarlatta, che ruotò tre volte sulla testa di Mary, poi si condensò e tornò umana
-

"è MERAVIGLIOSAAAA!"

Esultò, abbracciando la stoffa.

"Grazie, Mary, non so come tu abbia fatto ma sei stata incredibile. Oggi dopo le lezioni ti dirò tutto ciò che so. "

Strizzò l’occhio, ancora al culmine della felicità. Il piano di Mary era riuscito alla perfezione e nella scuola era appena nata una nuova letale alleanza tra due delle ragazze all’apice della gerarchia scolastica, un’alleanza che sarebbe stata destinata a stravolgere le sorti del mondo e forse anche del cosmo intero. Finalmente avrebbe messo mano su informazioni segretissime che solo la presidentessa del club di cucito poteva fornirle, finalmente il suo piano stava prendendo piede. – Adesso devo andare, ci vediamo oggi in quel posto.  soddisfatta del patto appena stipulato e della ricompensa ricevuta in cambio della sua collaborazione, si apprestò ad andarsene saltellando, non potendo aspettare oltre per cucire qualcosa di magggggico con quella stoffa maggggggica.


"NON COSì IN FRETTA. "

Una voce acuta e graziosa si levò nell’aria e in fondo al corridoio apparve la delicata e esile figura di una guerriera invincibile che aveva riflessi negli occhi i suoi ricordi più truci della guerra in Vietnam. I capelli blu elettrico erano tirati in su in una coda, un’espressione d’orrore le si era stampata in volto.

" IL TUO ORLO È IMBASTITO MALEEEEEEEEEEEEEEEE. "

Accorse urlante ad osservare sconcertata l’orlo di Emily che presentava un minuscolo difettino dovuto dalla fretta, ma che l’acutissima e attentissima Aurorina, sergente maggiore dell’esercito misterioso e ultra segreto della scuola, braccio destro di Mary, non che sua bae, aveva notato. Lo prese, lo rigirò, tirò via gli spilli e lo risistemò, discutendo con Emily, che era la regina indiscussa di tutto ciò che si cuciva, riguardo a come andasse fatto.

Approfittando della situazione, Mary provò a fuggire, non dopo aver ringraziato tutti gli dei dell’Olimpo per aver mandato la sua adorata a salvarla, ma Filippo non gliela fece passare liscia. La prese per il cappuccio della felpa e la sollevò, mentre questa urlava e sbraitava.

" ADESSO NOI ANDIAMO A NUOTARE, HAI CAPITO, SCANSAFATICHE???????? "

Mary piangeva, Filippo rideva, il mondo girava attorno al sole e le persone respiravano. 


" NON VOGLIO, NON VOGLIO! "

Piangeva la ragazza cercando di liberarsi dalla sua morsa invincibile, ma Filippo sogghignò ancora, pronto ad utilizzare la sua malvagia, crudele e criminale arma segreta contro la sua fragile mente. 


" AGNI È MORTO! "

Ma le urla di dolore e tristezza che si levarono per il corridoio non furono solo quelle di Mary, che era sprofondata nel baratro della sua tristezza per consumare quel lutto incolmabile. Dall’altra parte del corridoio una ragazza si stava disperando a quella crudele notizia, rotolandosi a terra come se stesse cercando di impanarsi come una cotoletta. Al suo fianco altre due giovani cercavano in vano di sorreggerla e placare la sua sofferenza. Raffaella, capostipite delle lettrici di manga e presidente del club dello yaoi, era ferita da quella notizia tanto quanto lo era Mary, se non anche di più. La sua nuova e fedele discepola Costanza (non Costanza d’Altavilla, quella è morta nel 1198) le stava accanto e le teneva la mano, non sapendo come reagire. Mentre l’altra ragazza al suo fianco, dal viso incorniciato da una meravigliosa chioma riccioluta, si scagliò contro Filippo e gli diede uno schiaffetto affettuoso, ma neppure così tanto.

-
"QUANTE VOLTE TI DEVO DIRE DI NON TRATTARE COSì TUA SORELLA E LA TUA SIS. "

Mina, presidente del club di arte, aveva i vestiti sporchi di acrilico, cosa che fece agitare sia Aurora che Emily che iniziarono a prenderle le misure per confezionarle un nuovo abito dalla maestosa bellezza.

" SEI IN PUNIZIONE, NIENTE PIÙ ADDOMINALI DI SOUSUKE PER UNA SETTIMANA. "

E, sottomettendosi al capostipite della famiglia, dato che Mina era la fata madrina di Mary e mamma improvvisata di Filippo e Raffaella, il ragazzo lasciò andare Mary e si mise a piangere strappando in mille pezzi i volantini del club di canottaggio alpino, un club non ufficiale gestito da 3 pappagalli indigeni. 

I disguidi familiari furono risolti rapidamente e tutti, inclusa la losca Mary, tornarono a svolgere le loro mansioni. Filippo, indignato dall’ingiusta punizione, fu molto severo con i suoi sottoposti del club, uccidendo i loro poveri muscoli trapezzoidali con un allenamento sfiancante e ai limiti del sopportabile umano. Mary, che si era presa un semestre sabbatico dal nuoto, si limitò a farsi qualche andatura blanda e a galleggiare come una balena spiaggiata. Emily accettò in via del tutto eccezionale Aurorina nel suo club per quella giornata, dato che quest’ultima non ne faceva ufficialmente parte, e insieme cucirono un abito stile vittoriano, pieno di fronzoli e cose, con la stoffa bengalese fornita da Mary. Mina dipinse una tavola meravigliosa da esporre nell’atrio, colma di colori e sfumature dolci e gioiose. Stava a rappresentare l’armonia e la felicità dell’istituto e la pace che univa gli studenti. Era un’opera piuttosto utopica, ma pur sempre affascinante e emozionante. Raffaella si era calmata solo dopo aver letto 18 doujinshi yaoi ed essersi rivista qualche episodio della seconda serie di Kuroshitsuji, mentre Costanza le passava gelato da consumare per combattere la tristezza. 
Tutto procedeva tranquillo in quella felice scuola di periferia, ma quanto sarebbe durata? Quanto ancora avrebbe retto l’istituto senza essere devastato dai Disagiati Fomentati? Spoiler: circa 7 minuti e 48 secondi.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3: Lactobacillus ***


La campana segna l’ora dell’inizio delle lezioni e tutti gli studenti sono in classe a seguire le lezioni. 

“Su Gabriele corri o il prof ci ammazza!” 

“Aspetta Fra!...” 

Il ragazzo si ferma ansimando e rimuginando che non avrebbe dovuto fermarsi in quel bar a mangiare 5 crepes con la nutella solo perché venivano 1 euro l’una. Fatto sta che i due ragazzi del primo anno si prendono una bella sgridata dal loro professore. 

“Se vi ribecco di nuovo in ritardo va la vedrete con me, e ora fumare un classe!” 

“SI MADARA-SENSEI!” 
I due ragazzi gli rispondono in giro per poi correre in classe spaventati a morte e sudando freddo. 

“Gabriele, Fra cos'è successo questa volta?” Domanda Simone. 

“Sapessi…mentre venivo ho incontrato Gabriele che mi ha detto che la pasticceria ha messo degli ottimi sconti e ci siamo andati, e ci siamo finiti tutti i scompartimenti di crepes e saker” 

Risponde Fra soddisfatta di quell’impresa. 
“Fra…si nota che sei sporca su mezza faccia.” 
La ragazza si specchia e nota che ha la faccia piena di residui di cioccolato e zucchero a velo. 
“AH…Grazie Chiara gentilissima” 

“E di che…” 

Costanza si avvicina alle due e nota una certa stranezza in Chiara. 

“Perché sei vestita così…cioè…” 

“Così come?” Chiara alza un sopracciglio dubbiosa. 

“Bé…tutto questo nero…le lenti azzurre, ti sei sciolta i capelli e…e PERCHÉ HAI UN FRUSTINO DA EQUITAZIONE?” Aggiunge Fra. 

Chiara si illumina d’immenso per poi dare la sua risposta piena di convinzione e autostima. 

“Ragazzi vedere io sono il SEME SUPREMO!!” 
In quel  momento Chiara si sente come se fosse sopra uno scoglio e le onde si schiantano su esso, ma il tutto diventa una risata di gruppo sulla sua affermazione. 

“AHAHAHAHAHHAHAHA…ODDIO SCUSA MA TU SEME…AHAHAHAHAHHAHHA NON SCHERZIAMO.” 

Quella frase giunge alla povera ragazza che nella disperazione va in bagno e per la sua frustrazione si nasconde sotto i lavandini. La lezioni finiscono e tutti si recano nel proprio club, ma quella pace viene interrotta da un esplosione che proviene dal club bellico. 

“Wow Vale ci sei riuscita a ciò soltanto scindendo un nucleo di plutonio e uno di zinco” 

“Esatto Ilaria ho creato il Bazooka più potente del mondo MUAHAHAHHAHAHAHAHA!” 

Quella felicità però viene smorzato dalle urla di Silvia, anzi dalle sue lacrime, gridando che un lama le ha rotto la P.S.P 

“CAZZO ILARIA TI AVEVO DETTO DI LEGARLO…!” 

“ODDIO IL LACTOBACILLUS È SCAPPATO E SE SI METTE A CAGARE GELATO E SPUTARE BAZOOKA PER NOI È LA FINE…IL PRESIDE CI ESPELLERÀ.” 

“ODDIO HAI RAGIONE” 

Le due ragazze escono e cercano l’animale,  chiedendo in giro se lo avessero visto. 

“Ehm…no” 

“Grazie Emily” 

Emily guarda la due ragazze sparite all’orizzonte per poi ritrovarsi il professore del primo anno di fronte e come per istinto lo prende, lo sbatte al muro sussurrandogli sensualmente “HASHIRAMAAAAAA”, ma il professore pone resistenza facendo schiantare la ragazza con un shinra tensei dentro il club di arte. 

“Ehi, Emily tutto apposto?” 

“Si Mina Grazie” 

Fra le si avvicina incazzata nera fissando Emily. 

“Cazzo, sei caduta sopra il mio dungeon di carta pesta e adesso per punizione ti lego su una sedia e ti strappo le dita dei piedi e intanto mi dici quanto fa 1000-7 bastarda, e se non rispondi bene ti ficco una scolopendra nell’occhio.” 

Emily rimane impassiva e riesce a fuggire alla morsa della ragazza e si dirige al suo club annunciando ai suoi sottoposti Nivan e Marcin che aveva la robba. 

“Uhhhhh questo volta sniffiamo glitter dotato uhuhuhu” 

“Nivan, sei uno scemo dobbiamo preparare il Cosplay di MariaPia.” 

Marcin cerca di dargli un buffetto, ma per la sua bassezza non può, fatto sta che i tre si rimboccano le mani per iniziare ciò  che sarebbe stato un capolavoro. 
Nel mentre Valentina e Ilaria cercano disperatamente il Lactobaccillus,per poi sentire delle voci dal club di CrossDress. 

“Ragazzi che succede?” domada Ilaria. 

“Niente di che abbiamo trovato questo lama e lo stiamo 
vestendo, quanto gli dona la minigonna” 

“Gabriele dobbiamo aggiungere il rossetto e il fard” aggiunge Andrea. 

In quel momento il Lama si accorge delle due ragazze per poi scappare ad essere rincorso. Nel frattempo Filippo è intento ad attaccare i manifesti dei campionati regionali che ci saranno con i nomi scritti sopra di chi è stato ammesso, ma viene interrotto da una ragazza. 

“Ehi ti prego fammi entrareeeeeeeeeeeee!” 

“No, lo fai solo per stalkerare mia sorella, insomma fai paura ti si vede la bava uscire dalla bocca ogni volta che la fissi.” 

Aurora arrossisce per poi cambiare discorso. 

“Ma lei partecipa ai campionati?” 

“Farà solo i 100 m farfalla, per la staffetta non è stata ammessa per le sue assenze” 

“COOOOOOOSAAAAAAAAAAA?” 

L’urlo proviene da MariaPia che si era nascosta in una botte per un motivo a noi nascosto. 

“Come non partecipo,  sono bravissima lo sai Baka-nii “ 

“Semplice quelle rare lezioni che vieni fai il morto a galla oppure mostri i muscoli ad Aurora mentre sbava , mentre per il resto stai architettando piani malvagi per diventare una dittatrice sulla scuola.” 

“E tu come lo sai?” 

“Semplice tu quando progetti non è che bisbigli, urli e non mi fai dormire.” 

MariaPia sta per mettersi a piangere quando in sua difesa arrivano Raffaella, Costanza e Chiara che riempiono di  insulti Filippo e in più Aurora gli da uno schiaffo, la quattro si allontanano con una MariaPia differente. 

“AHHHHHHH OGGI NON È GIORNATA PERCHÉ STO SEMPRE A PERDERE, MARCO TU USI I CHEAT!!!!” 

“Non è vero Silvia è solo che io ho più esperienza dopotutto gioco di più di te a Kritika” 

“Uffaaaaaaaaa” 

Mentre i due ragazzi giocano con le proprie console nel club dei Nerd inaspettatamente passa il Lactobacillus che distrugge le loro console con un peto. 

“AHHHHHHHHHHHHH IO LO AMMAZZO MAGIA DEL GHIACCIO CONGELA IL LAMAAAAAAA!!!” 

“Si…vacci convinta” 

Mentre Marco consola la povera ragazza, passano di corsa al loro fianco Ilaria e Valentina con i polmoni ansimanti alla ricerca del loro Lama. 

“NOOOOOOOOOOOOOOO QUELLA CI AMMAZZA LEVATEIELO DALLA BOCCA” 

Ilaria e Valentina sentono le urla e vanno nella loro direzione per poi notare che il loro lama stava mangiando della stoffa dorata. 

“Marcin sculaccia il Lama, Nivan tu leva la stoffa dalla sua bocca io invece gli blocco il collo.” 

“SISSIGNORE” rispondo in coro i due ragazzi ad Emily. 
Ilaria e Valentina riescono a fermare il trio calmando il loro lama e riportarlo al suo nascondiglio. 
Mentre le due ragazze riportano l’animale, MariaPia entra nella stanza e nota che Emily, Marcin e Nivan in lacrime. 

“Che è successo?” 

“Ecco…ci dispiace ma ma il loro lama ha mangiato la tua robbaaaaaaaaa” I tre scopppiano in lacrime con il timore di una morte assicurata. 

Si girano verso MariaPia e notano che la ragazza inizia a emanare Fiamme dal colore Blu sarà la fine per la scuola?

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