Principessa Ceneretasu

di Monkey D Akiko
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


~PRINCIPESSA CENERETASU~

CAPITOLO I

C’era una volta, in un regno molto, molto lontano chiamato Tokyo, una giovane fanciulla dalle lunghe trecce verdi e dagli occhi del color del mare il cui nome era Ceneretasu.
La ragazza viveva con le tre sorellastre che non facevano che maltrattarla obbligandola a fare le faccende domestiche e i loro compiti, ma Ceneretasu era troppo buona per lamentarsi e obbediva ad ogni loro ordine, sperando che un giorno le sue sorellastre le avrebbero voluto bene.
Così trascorreva le sue giornate lavorando, solo la sera si chiudeva nella sua stanzetta a cucire peluches, i suoi unici amici. Tra questi c’era Mash, un piccolo e soffice cuoricino rosa con grandi occhioni, un paio d’ali e una lunga coda terminante con un pom-pon, a cui confidava tutti i suoi pensieri come all’amico più caro che avesse e così si sentiva meno sola. Spesso gli raccontava che sognava che un bel giorno un principe azzurro l’avrebbe aiutata e che tutti avrebbero vissuto felici e contenti.
A quel sogno si aggrappava così forte perché convinta che se ci avesse creduto fino in fondo si sarebbe realizzato.
 
Un giorno arrivò inaspettatamente per le quattro donzelle un invito al gran ballo reale, organizzato per trovare la futura sposa del principe Ryo Shirogane. Le sorellastre impazzirono per la gioia, e anche Ceneretasu era felice perché questo sarebbe stato il suo primo ballo e forse avrebbe conosciuto il principe. Purtroppo ben presto questa speranza andò in frantumi.
“Ceneratasu tu non verrai!” ordinò la sorellastra dai capelli rossi.
“Già, ci faresti fare brutta figura davanti al principe!” continuò la bionda.
“Ora cucici degli splendidi vestiti, dobbiamo distinguerci dalle altre invitate!” terminò la castana.
Ceneretasu non ebbe il coraggio di replicare e corse in camera a cucire gli abiti per le sorelle. Dopo aver confezionato tre bellissimi vestiti si accorse che le era rimasta abbastanza stoffa per cucirne un quarto, più semplice rispetto agli altri ma comunque molto carino.
“Perché ho cucito questo abito? Tanto non potrò partecipare al ballo … – pensò tra sé sconsolata Ceneretasu – Ma forse se dico alle mie sorelle che vorrei tanto andarci e che non mi avvicinerò al principe me lo permetteranno …”
 
I giorni trascorsero velocemente e venne la sera del ballo tanto atteso. Le tre ragazze erano già tutte agghindate ed erano pronte a salire sulla carrozza che le avrebbe condotte alla festa. Timidamente Ceneretasu si mise davanti a loro con addosso il suo vestitino, provocando così la rabbia delle sorellastre.
“Che cosa ti avevamo detto?”
“Tu non puoi venire!” la rimproverarono.
“Ma io ci terrei tanto a partecipare, vi prometto che il principe non si accorgerà nemmeno di me!” le pregò congiungendo le mani davanti al volto.
Le sorelle si guardarono l’una con l’altra sogghignano malefiche.
“Certo che non si accorgerà di te con un vestito così orribile ahahah!” la presero in giro.
“Uno straccio come questo è meglio buttarlo via subito!”
Detto questo le tre streghe strapparono il vestitino di Ceneretasu mentre la poverina le supplicava tra le lacrime di smettere. Dopo quello scempio le tre salirono sulla carrozza, ridendo ancora per la loro malefatta, Ceneretasu invece corse a rifugiarsi in camera.
Si buttò sul letto e ricoprì il cuscino di lacrime, poi vide il piccolo pupazzetto e lo strinse al petto per confortarsi.
“Oh Mash, avrei tanto desiderato andare al ballo!” si sfogò singhiozzando tra una parola e l’altra.
Improvvisamente il cuoricino rosa si illuminò e da quella calda luce comparvero quattro giovani fanciulle.
“E voi chi siete?” domandò sorpresa Ceneretasu.
“Noi siamo le Mew Mew, le tue fate madrine!” affermò allegramente la giovane dai capelli rossi.
Dopo di che le quattro si presentarono con i rispettivi nomi.
“Ora Ceneretasu dicci perché sei così triste” la invitò Ichigo.
Così la ragazza raccontò loro tutta la storia.
“Non puoi lasciare che ti trattino così! Ora tu andrai al ballo!” dichiarò grintosa la piccola Purin.
“Quelle tre si meritano una lezione” continuò Zakuro, che però mantenne un atteggiamento contenuto.
“Ma io non posso, non ho più un abito e non so come arrivare al ballo …” rispose tristemente Ceneretasu.
“A questo ci pensiamo noi, ti aiuteremo e staremo al tuo fianco tutta la sera!” la incitò Ichigo.
“Ora pensiamo agli abiti, lasciate fare a me” disse Mint e con la sua magia fece comparire cinque splendidi abiti per ognuna di loro.
Ceneretasu era meravigliosa, il vestitino che aveva cucito non era niente in confronto al sontuoso vestito verde che le calzava a pennello. Come una sirena in mezzo all’oceano, una piccola tiara svettava tra le lunghe verdi onde lasciate libere dalle trecce. Ceneretasu stessa stentava a riconoscersi.
“Ed ora la carrozza!” esclamò Purin.
E con una magia fece comparire un’enorme carrozza a forma di budino, al che le ragazze rimasero un pochino perplesse.
“Non è bellissima?!” esclamò trionfante.
Le ragazze vi salirono sopra e si diressero al gran ballo, inconsapevoli che qualcuno stesse tramando nell’ombra …
“A quanto pare le Mew Mew sono tornate”
“E sembrano dirette a un ballo”
“Vorrà dire che animeremo la festa eh eh eh”

In poco tempo le fanciulle arrivarono a destinazione, ma prima di fare il grande ingresso nella sala, le Mew Mew fecero un’ultima raccomandazione a Ceneretasu: al dodicesimo rintocco della mezzanotte la loro magia sarebbe svanita.
La fanciulla si ripromise che sarebbe tornata a casa prima che questo accadesse, d’altronde non pensava che un ballo potesse durare così tanto.
Aperto l’enorme portone di legno massiccio, la musica di un valzer accompagnò le ragazze all’interno di un nuovo mondo tutto da scoprire. Pavimenti splendenti come specchi, quadri preziosi e tende di velluto rosso appesi alle pareti, ricchi candelabri pendenti dal soffitto alto e una piccola orchestra in un angolo della sala. Gli occhi di Ceneretasu non avevano mai visto uno spettacolo più bello!
Gli invitati, al contrario, rimasero incantati dalla bellezza della fanciulla e delle sue quattro amiche. Non appena entrarono tutti si fecero da parte e iniziarono a chiedersi chi fossero. La loro presenza destò anche l’attenzione di una persona speciale.
“Ragazze perché tutti ci guardano?” chiese Ceneretasu titubante.
“Sono ammaliati dalla nostra bellezza, è ovvio. Andiamo a ballare, questo è un ballo!” spiegò Mint con aria altezzosa.
“Mint ha ragione, forza buttiamoci!” la spinse Ichigo per darle la carica.
 A causa della sua goffaggine la ragazza urtò qualcuno e così si scusò immediatamente.
“Le chiedo scusa, mi dispiace molto. Spero di non averle fatto male!” si scusò molto preoccupata.
Dopo di che alzò gli occhi e realizzò chi si trovava di fronte. Un bellissimo ragazzo in uniforme bianca, con i capelli biondi e gli occhi color cielo la guardava dolcemente.
“Sono io che spero che una bella fanciulla come voi non si sia fatta male” le rispose con un sorriso rassicurante.
Non poteva crederci, il principe Ryo era lì davanti a lei e le stava parlando! Questo però voleva anche dire che tra tutti si era scontrata proprio con un principe …
“Vostra altezza! Sono mortificata non vi avevo visto!” si scusò ancora, ma molto più agitata di prima.
Il principe rise.
“Non c’è bisogno di agitarsi, non ho mai mangiato nessuno – scherzò per metterla a suo agio – posso sapere con chi ho l’onore di parlare?”
“Mi chiamo Ceneretasu, è un piacere conoscervi” si presentò facendo un piccolo inchino.
“Il piacere è tutto mio. Ora che ci conosciamo, diamoci del tu e chiamami per nome” le propose sorridente.
“Siete sicuro? Voglio dire, voi potete chiamarmi come preferite, ma io …” esitò Ceneretasu.
“Stai tranquilla, non mi sono mai piaciute tutte queste formalità” la rassicurò e la ragazza annuì sorridente.
In quel momento l’orchestra iniziò a suonare una nuova canzone e i cavalieri portarono le loro dame al centro della sala per danzare con loro.
“Mi concedi questo ballo?” domandò il principe porgendo la mano alla ragazza.
Ceneretasu esitò un secondo per cercare l’approvazione delle sue fate madrine ma loro non erano più dietro di lei, bensì si erano trovate tutte un cavaliere, tutte tranne Purin che si era fiondata sul banchetto. Così si fece coraggio e accettò l’invito di Ryo.
I due si portarono al centro del gruppo e iniziarono a danzare sotto lo sguardo curioso e un po’ invidioso degli altri invitati. Tutti si domandavano chi fosse la bella fanciulla dai capelli verdi che aveva il privilegio di stare così vicino al principe. Anche le tre sorellastre di Ceneretasu se ne accorsero.
“Guardate quella! Dovrei esserci io al suo posto!” si lamentò la bionda.
“È appena arrivata e già si è accalappiata il principe! E comunque dovrei ballare io con lui” protestò la rossa.
“Lasciando perdere che io dovrei ballare con il principe – iniziò la castana fulminando le sorelle – a voi non sembra Ceneretasu?”
“No è impossibile, quella stracciona non è così bella!”
“E poi come avrebbe fatto ad avere quel vestito e ad arrivare qui?”
La incalzarono le due.
“Potrebbe averlo cucito lei ed aver architettato un piano per ingannarci e venire qui!” replicò la castana.
“Quella stupida ingenua non può essere così furba” disse la rossa.
“Io non ne sarei così sicura. È meglio tenerla d’occhio, potrebbe essere davvero la nostra inutile sorellastra e se è così ce la pagherà cara!” terminò la bionda e le sorelle annuirono cariche di risentimento.


NOTE DELL'AUTORE
Salveee a tutti! <3
Dopo secoli sono tornata in questo fandom con una nuova coppia, anche se la mia preferita rimane la Purin x Taruto ^^
Come avete visto si tratta di una rivisitazione della fiaba di Cenerentola, interpretata dalla nostra dolce e servile Retasu, chi meglio di lei poteva avere quel ruolo? *^*
Tra gli altri personaggi figurano le quattro Mew Mew, diventate fate madrine, le tre "amiche" di Retasu che bene interpretano le sorellastre cattive (niente matrigna questa volta, cast troppo giovane ... XD ) e tanti altri!
La storia sarà breve, circa tre capitoli e avrà una pubblicazione settimanale (giorno non fisso).
Ringrazio tutti coloro che leggeranno e spero con tutto il cuore che vi piaccia! <3
A presto!
Monkey D Akiko <3

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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


~PRINCIPESSA CENERETASU~

CAPITOLO II

Ceneretasu e il principe Ryo si lasciavano trasportare dalla melodia circondati da coppie con vestiti sgargianti come pesci che danzano tra coralli e anemoni della barriera corallina. La fanciulla non aveva mai ballato prima d’allora, ma il principe era così bravo che anche lei sembrava essere nata per danzare. Sfortunatamente la sbadataggine di Ceneretasu tornò alla carica e la poverina calpestò un piede a Ryo.
“Oh mi dispiace tanto! Lo sapevo che avrei sbagliato qualcosa. È meglio se smettiamo, non vorrei fare altri danni …” esclamò sconsolata.
“Perché sei sempre così remissiva? Tutti commettiamo errori, ma non per questo dobbiamo rinunciare a fare qualsiasi cosa” rispose il principe.
Ryo infatti non aveva smesso di ballare e non avrebbe lasciato scappare la sua dama.
“Lo so, però io …” sussurrò tenendo basso lo sguardo.
“Questo è il tuo primo ballo, non è così? – le chiese teneramente il principe e Ceneretasu annuì piano – allora perché sei così triste? Stai andando benissimo e adesso ti insegno io, così diventerai una ballerina provetta” la incoraggiò.
“Ti ringrazio, tu sei molto buono ma non sei costretto a fare tutto questo per me” gli disse guardandolo tristemente negli occhi.
“Nessuno mi costringe, a me piace ballare con te!” affermò sorridente.
Quel caldo sorriso era il primo raggio di primavera che riscaldava il povero cuoricino di Ceneretasu, da tempo tormentato dalle intemperie. Per la prima volta si sentiva ben voluta e non un fardello per le sue sorellastre.
Finalmente anche lei sorrise, un sorriso bellissimo e pieno d’amore e dolcezza.
“Anche a me piace ballare con te” rispose raggiante.
Il principe rimase ammaliato dalla sua bellezza fresca e innocente.
 
Le tre sorellastre intanto stavano studiando un modo per allontanare la fanciulla in verde e allo stesso tempo scoprire se fosse Ceneretasu. La loro rabbia e invidia cresceva a dismisura e se non fossero intervenute presto, sarebbero scoppiate! Fortunatamente per loro si accese un barlume di speranza quando videro tra i presenti Lord Keiichiro, il maestro e consigliere nonché amico del principe Shirogane.
“Sorelle mi è venuta un’idea geniale: faremo in modo che Lord Keiichiro faccia il lavoro al nostro posto!” affermò malignamente la rossa, dopo di che spiegò il piano alle altre.
Le tre fanciulle erano però ignare che qualcuno le avesse sentite e che era pronto a intervenire in aiuto di Ceneretasu.
Le tre non esitarono ad entrare in azione e si fiondarono dal ragazzo fingendosi molto preoccupate.
“Scusate Lord Keiichiro, voi sapete chi sia la fanciulla che balla con il principe?” iniziò una.
“Buonasera signorine – le salutò inchinandosi – sono spiacente ma è la prima volta che la vedo, le belle ragazze come voi non si dimenticano” rispose loro galantemente.
“Vedete siamo un po’ preoccupate perché assomiglia molto a una nostra domestica …” continuò un’altra.
“E abbiamo paura che possa essere venuta qui di nascosto e che abbia rubato il vestito e i gioielli che indossa” terminò la terza.
“Ne siete sicure? A me sembra una brava ragazza” rispose Keiichiro dopo averla studiata attentamente.
“No, ma per esserlo sarebbe opportuno chiederle di presentarsi” replicò la prima sorella.
Il giovane si girò nuovamente a guardare Ceneretasu. Gli sembrava impossibile che quella fanciulla potesse essere un’impostora e una ladra, soprattutto perché Ryo era in sua compagnia e il suo amico sapeva capire subito l’animo di una persona.
Mentre era immerso in questi pensieri, arrivò Zakuro, colei che aveva sentito il piano delle tre arpie.
“Garantisco io per lei, la ragazza è una giovane nobile” dichiarò con portamento regale.
“E tu chi saresti?”
“Potrebbe essere una complice!” protestarono le ragazze.
Zakuro però non diede loro retta e si rivolse a Keiichiro.
“Se anche non fossimo nobili avremmo comunque tutto il diritto di essere qui perché l’invito era rivolto a tutte le fanciulle del regno, e poi se fossimo delle ladre avremmo dovuto rubare abiti e gioielli a delle nobili, ma poiché sono tutte qui e nessuna ha denunciato alcun furto, non siamo ladre” spiegò con calma e razionalità.
Keiichiro le sorrise per dirle che le credeva e che non avrebbero avuto problemi, poi si rivolse alle sorellastre.
“Bene signorine, ora potete tornare a godervi il ballo senza preoccupazioni” le liquidò con gentilezza.
Le ragazze erano furiose ma non poterono far altro che andarsene sconfitte incenerendo con lo sguardo Zakuro, la quale tornò a godersi la festa con aria soddisfatta.
 
“Sei molto più carina quando sorridi” affermò Ryo fancendo l’occhiolino a Ceneretasu.
La ragazza divenne rossa per l’imbarazzo, non aveva mai ricevuto dei complimenti.
“Gr-grazie, ma io non credo che sia c-così …” balbettò agitata guardando ovunque ma senza avere il coraggio di incrociare gli occhi del biondo.
“Stai forse dicendo che mento?” domandò fingendosi offeso.
“N-no no! Non mi permetterei mai di insinuare una cosa del genere!” si precipitò a negare Ceneretasu.
Ryo scoppiò a ridere, in vita sua non aveva mai conosciuto una ragazza che lo divertisse così tanto come lei.
“Lo vedi? Sei sempre pronta ad addossarti la colpa per ogni sciocchezza”
Ceneretasu abbassò lo sguardo. Sapeva che il principe aveva ragione, ma quella era la sua natura perché ormai era abituata ad assumersi ogni giorno tutte le responsabilità per colpa delle sorellastre.
“Vedi, a volte è più semplice prendersi la colpa per qualcosa che non si ha fatto per non creare altri problemi e vivere più tranquilli” confessò timidamente.
“Invece è sbagliato – affermò deciso senza un solo secondo di esitazione – non puoi essere sempre succube di qualcuno, dovresti alzare la testa e farti valere, essere decisa e sicura di te!” la rimproverò per farla reagire ai soprusi.
 “Io lo so però non è semplice …” tentennò la ragazza.
“Vuoi parlarne?” Ryo la invitò a raccontargli la sua storia, voleva capire perché Ceneretasu fosse così triste, ci teneva ad aiutarla.
La fanciulla esitò un momento, prima d’allora si era confidata solo con Mash e le sue fate madrine ma mai con persone reali. Ryo però le ispirava un senso di fiducia e sicurezza, sebbene lo avesse appena conosciuto si sentiva a suo agio. Non si era nemmeno resa conto che stavano continuando a danzare, ormai la musica era parte di loro. Si fece finalmente coraggio e decise di raccontargli la sua storia, ovviamente mantenne il segreto delle sue fate madrine e della magia perché lo aveva promesso loro.
“La verità è che io non dovrei essere qui, la mia famiglia non voleva che venissi anche se sapevano quanto io ci tenessi. Per fortuna però delle care amiche mi hanno aiutata, è grazie a loro se ho trovato la forza per realizzare questo mio sogno” iniziò a raccontare.
Ceneretasu gli parlò poi delle sue sorellastre, ma non fu troppo dura con loro, si limitò a dire che erano prepotenti e che le facevano fare i loro compiti, ma alla fine disse anche che voleva il loro affetto perché infondo lei voleva bene a loro.
“Sei una ragazza dal cuore d’oro, Ceneretasu, nonostante le difficoltà credi ancora nella bontà del prossimo. Non avevo mai conosciuto nessuna come te” ammise il principe che ora provava una profonda ammirazione nei suoi confronti.  
“Potrei dire la stessa cosa di te Ryo. Si potrebbe credere che un principe sia altezzoso e superficiale, ma tu sei il contrario: sei un buon ascoltatore e sai capire l’animo delle persone. Sono più che certa che diventerai un re saggio e amato dal tuo popolo!” affermò piena di entusiasmo e con gli occhi che brillavano.
Questa volta fu il principe ad arrossire per l’imbarazzo, le parole di Ceneretasu l’avevano davvero colpito.
“È merito del mio maestro …” rispose imbarazzato guardando altrove, provocando così il riso della fanciulla.


NOTE DELL'AUTORE
Salveee a tutti! <3 Rieccomi con il secondo capitolo, il prossimo sarà l'ultimo ^^
Ceneretasu e il principe se la intendono bene, mentre le tre sorellastre passano all'azione in modo meschino. Per fortuna Zakuro arriva al momento giusto e risolve la situazione!
Nel prossimo capitolo ci sarà un grande colpo di scena, vi aspetto in tanti mi raccomando! ^^
Ringrazio tutti coloro che hanno letto la storia, chi l'ha inserita tra le preferite, seguite e ricordate e The Rosablue91 pr aver recensito il capitolo precedente <3
A presto!
Monkey D Akiko <3



 

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Capitolo 3
*** Capitolo III ***


~PRINCIPESSA CENERETASU~

CAPITOLO III

Mentre tutti si stavano godendo la festa, fuori dal castello tre misteriose figure si libravano nel cielo stellato aspettando il momento opportuno per mettere in atto il loro malefico piano.
“Questa volta riusciremo a sconfiggere le Mew Mew e impediremo loro di realizzare un altro lieto fine eh eh eh!” rise malignamente uno di loro.
“Non vedo l’ora di dare una bella lezione a quelle befane! Ahahahah!” gridò eccitato il più piccolo.
“Smettetela di perdere tempo e entriamo in azione!” li rimproverò il più grande.
“Agli ordini!” risposero ironicamente in coro gli altri due e subito scomparvero tutti e tre.
Improvvisamente ci fu una scossa di terremoto e all’interno della sala si materializzò un mostro dalle sembianze di una zucca.
“Oh no un chimero!” gridò Mint.
“Presto ragazze dobbiamo distruggerlo prima che sia troppo tardi!” dichiarò Ichigo richiamando a raccolta le compagne.
Intanto la gente era in preda al panico e si ammassava verso l’unica via di fuga urlando e schiacciandosi gli uni con gli altri. Il mostro aveva già iniziato a demolire il banchetto e la parete vicina.
“Ceneretasu presto scappa!” urlò il principe spingendola verso l’uscita mentre lui sfoderò la spada per cercare di aiutare il suo popolo.
“Ryo!” Keiichiro si unì subito a lui per aiutarlo.
Le Mew Mew non esitarono oltre e si trasformarono in supereroine iniziando a combattere il chimero.
“Se qui c’è un chimero significa che Kisshu, Taruto e Pai non sono lontani” sostenne Mew Zakuro.
Come se fossero stati invocati, i tre nemici si materializzarono nel salone.
“Salve Mew Mew, ci si rivede eh?” fece lo sbruffone Kisshu.
“Ancora voi!” esclamò arrabbiata Mew Mint.
“Siamo qui per distruggere il sogno della vostra protetta” spiegò gelido Pai.
“Noi non ve lo permetteremo! Ceneretasu merita una vita felice e noi la aiuteremo!” dichiarò decisa Ichigo.
“Vediamo se ci riuscite … chimero all’attacco!” ordinò Taruto.
Subito il mostro orientò i suoi colpi contro le guerriere che prontamente li schivarono e passarono al contrattacco. Sembravano avere la meglio, ma subito si resero conto che avevano sottovalutato il potere di una zucca: il mostro rotolava verso di loro come un masso che precipita da una montagna, usava i rami e le foglie come fruste e sparava semi a raffica.
“Ahahahah questa volta è la vostra fine!” esclamò Kisshu vittorioso.
“Non parlare troppo presto! – improvvisamente il principe Ryo si lanciò contro i tre nemici a spada sguainata e riuscì a ferire Kisshu al braccio e a graffiargli la guancia – Non vi permetterò di fare del male al mio popolo!” dichiarò orgoglioso.
“Come osi, stupido umano!” gridò furioso Taruto per l’affronto subito e perché il suo compagno stava soffrendo.
“Attaccalo chimero!” ordinò Pai precedendo gli altri due.
La zucca non se lo fece ripetere e con un ramo lo colpì per poi afferrarlo e stritolarlo tenendolo a mezz’aria.
“Ryo!” lo chiamò preoccupato Keiichiro cercando di intervenire anche lui, ma fu fermato da Mew Pudding che lo allontanò prima che il mostro catturasse anche lui.
Purtroppo nel giro di pochi secondi il chimero catturò tutte le Mew Mew che si erano avvicinate troppo per liberare il principe.
“Oh no Ryo, ragazze!” esclamò angosciata Ceneretasu che era rimasta nascosta dietro il portone perché non se la sentiva di scappare lasciandoli da soli.
Si sentiva impotente, non poteva fare niente per salvarli anche se avrebbe fatto qualsiasi cosa. E mentre la fanciulla si struggeva, avvenne la magia: Mash aveva preso vita e stava volando da lei.
“Ceneretasu devi trasformarti, devi trasformarti!” esclamò con una vocina tintinnante mentre dalla sua bocca uscì un medaglione d’oro.
“Ma i-io non posso …” rispose titubante.
“Ceneretasu devi aiutarci!” la chiamò Mew Ichigo.
“Trasformati e vieni ad aiutarci!” continuò Mew Zakuro.
La fanciulla però era come pietrificata, stava accadendo tutto troppo in fretta e poi lei non era una creatura magica, non poteva trasformarsi.
“So che puoi farlo, coraggio!” la richiamò Mew Ichigo, appoggiata dalle altre.
Ceneretasu guardò il principe, poi strinse determinata il medaglione e si trasformò in Mew Lettuce! Stentava a crederci, lei era una supereroina adesso. Dopo essersi osservata per un istante, si rese conto che doveva intervenire subito. In qualche modo si sentiva legata all’acqua e decise di dar voce a ciò che sentiva nel profondo del cuore, così riuscì a creare la sua arma e a sferrare un attacco al mostro.
“Ribbon Lettuce Rush!” esclamò.
Un’onda d’acqua inondò il chimero che per il colpo lasciò cadere gli ostaggi, le Mew Mew erano di nuovo pronte a combattere.
“Ryo come stai?!” Mew Lettuce corse dal principe per assicurarsi che non fosse ferito.
“Adesso ve la vedrete con me! – affermò Mew Ichigo impugnando la sua arma – Non vi perdonerò per aver trasformato questa notte da sogno in un incubo! Ribbon Strawberry Surprise!”
La potente luce sprigionatasi distrusse la zucca in un batter d’occhio, i nemici erano sconfitti!
“Ancora una volta no!” frignò Taruto dimenandosi a mezz’aria.
“È inutile lamentarsi, vinceremo la prossima volta” lo calmò Pai e i due svanirono nel nulla.
“State attente Mew Mew, prima o poi vinceremo noi e a quel punto il mondo sarà nostro!” dichiarò Kisshu.
“Non ve lo permetteremo mai!” replicò Mew Ichigo.
“Tsk staremo a vedere, Mew Ichigo” disse prima di scomparire anche lui.
Intanto il principe Ryo aveva ripreso i sensi tra le braccia di Mew Lettuce.
“Ce-neretasu …” balbettò in un sussurro.
“Va tutto bene, ora è tutto finito” lo rassicurò dolcemente.
Le Mew Mew li osservavano soddisfatte, ma proprio quando sembrava che tutto andasse per il meglio si udirono i primi rintocchi della mezzanotte.
“È già mezzanotte!” constatò Mew Mint.
“Dobbiamo avvertire Mew Lettuce, presto!” affermò allarmata Mew Ichigo, ma Mew Zakuro la trattenne per una spalla e scosse la testa in senso di diniego.
“Ormai è troppo tardi” disse indicando la fanciulla.
La magia stava pian piano svanendo e da supereroina, Ceneretasu tornò temporaneamente nei panni di principessa. Anche la carrozza scomparve.
“Oh no, il mio bel budino!” piagnucolò Mew Pudding.
Ceneretasu si rese subito conto di ciò che stava accadendo, ma ormai non poteva fare più niente.
“Cosa sta succedendo?” chiese preoccupato Ryo vedendo la fanciulla avvolta da una strana luce.
Poi avvenne. Al dodicesimo rintocco della mezzanotte, Ceneretasu tornò ad indossare i suoi stracci, i gioielli erano scomparsi e i suoi lunghi capelli erano di nuovo raccolti in due trecce.
“Io non capisco …” farfugliò incredulo il principe.
“Lo sapevo, lei è Ceneretasu!” affermò la sorellastra dai capelli castani.
Tutti gli invitati infatti si erano riavvicinati al castello quando avevano visto che il mostro era stato sconfitto.
“Lei è solo una sguattera!”
“Cacciatela!” strepitarono le altre due.
Gli occhi di tutti erano puntati sulla povera fanciulla, mentre i suoi si stavano riempiendo di lacrime. Guardò tristemente il principe e poi scappò via senza voltarsi indietro. 
“Aspetta Ceneretasu!” provò a fermarla Mew Ichigo.
“Mew Ichigo, questo non è compito nostro!” la rimproverò Mew Mint.
“Ma sta scappando in lacrime e non potrà vivere felice e contenta!” protestò la piccola Mew Pudding agitando le braccia in aria.
“Io non credo, guardate anche voi” disse calma Mew Zakuro.
Il principe Ryo dopo un iniziale stato di confusione, si era rialzato in piedi e ora si era buttato all’inseguimento di Ceneretasu.
La fanciulla stava correndo a perdifiato giù per la lunga scalinata del palazzo. Improvvisamente inciampò in un gradino, ma prima che potesse cadere, due braccia forti la afferrarono per la vita. Ceneretasu si sentì stringere contro il petto di qualcuno e piano alzò gli occhi consapevole di chi si sarebbe trovata di fronte.
“Potevi farti male! Perché sei scappata così?” la rimproverò il principe.
“Mi dispiace, ti ho mentito” pianse Ceneretasu.
“Non so di che stai parlando” disse arrabbiato.
“Tu ti sei fidato di me e invece io ho rovinato tutto non dicendoti chi sono veramente, una ragazza povera vestita di stracci che non ha amici e che anche le sorelle odiano!” urlò tra i singhiozzi.
Ryo la abbracciò per tranquillizzarla, poi le fece alzare la testa prendendola per il mento e le asciugò le lacrime.
“Tu non mi hai mentito, Ceneretasu. Tu sei esattamente la stessa persona con cui ho ballato e parlato, anzi sei ancora più speciale – le confessò con voce rassicurante e sguardo dolce – e a me piaci così come sei”
Il cuore della fanciulla batteva così forte che sembrava che stesse per scoppiare da un momento all’altro.
“Dici davvero?” domandò incredula.
“Stai ancora dubitando di me? – ridacchiò arruffandole i capelli per poi tornare serio – Ceneretasu, non ho mai conosciuto nessuna come te, stare in tua compagnia mi rende felice e ti vorrei sempre al mio fianco. Vuoi sposarmi?”
I suoi occhi azzurri penetrarono nell’anima di Ceneretasu come le sue belle parole. Ora le lacrime della ragazza erano di gioia.
“Sì lo voglio!” esclamò felice.
I due suggellarono la promessa con un bacio casto e poi si abbracciarono forte rimanendo stretti a lungo.
“Ti amo!” dichiarò Ceneretasu.
“Ti amo anch’io!” rispose Ryo.
Improvvisamente la notte fu illuminata a giorno da degli splendidi fuochi d’artificio dei colori dell’arcobaleno.
“Addio Ceneretasu, sii felice!” la salutarono le Mew Mew volando verso la grande luna fino a sparire.
“Grazie di tutto, non vi dimenticherò mai!” le salutò tra le lacrime Ceneretasu agitando un braccio.
E così grazie alla magia di quattro fate madrine, una giovane fanciulla riuscì a trovare il coraggio per affrontare il mondo. Ryo e Ceneretasu si sposarono e divennero il re e la regina più amati della storia, mentre le tre sorellastre si ritrovarono a fare le faccende domestiche.
E vissero tutti felici e contenti.


NOTE DELL'AUTORE
Salveeee a tutti! <3 Rieccomi con l'ultimo capitolo della storia ^^
Allora, cosa ne pensate? Vi è piaciuta? Io spero di sì <3
Non è stata la classica storia della scarpetta perduta, Ceneretasu non si è lasciata salvare, anzi, ha combattuto per proteggere il suo bel principe ^^
Ringrazio tutti coloro che leggono la storia, chi l'ha messa tra le seguite, preferite e ricordate e The Rosablue91 per aver recensito il capitolo precedente <3
Che dire? Siamo alla fine, ma prima o poi tornerò con altre storie e con nuove coppie!
A presto!
Monkey D Akiko <3

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