La Draikirj Ribelle

di erika26mocci
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I ***
Capitolo 2: *** II ***
Capitolo 3: *** III ***
Capitolo 4: *** IV ***
Capitolo 5: *** V ***



Capitolo 1
*** I ***


《Signorina Finley!》tuona la voce dell insegnante di Filosofia.

Davanti a me Mr. Jonson, 1 metro e 80 di altezza, magro e dal fisico asciutto.
Due occhi piccoli e neri incastonati nelle fessure degli occhi, piccoli e assottigliati, sguardo tagliente e affilato.
Capelli biondo cenere e secchi, uomo passabile sulla quarantina con i baffi alla francese.

Mi guarda torvo e non ne capisco il perchè..
Ah si probabilmente per il fatto che forse e dico Forse mi sono addormentata sul banco.

《Prof m..mi dica》balbetto stropicciandomi gli occhi guadagnandomi strane occhiate da Saphira Glaswoo e risolini strozzati.

Saphira mi guarda coi suoi occhi azzurri enormi, intensi, provocanti e scrutatori.
Ha occhi grandi e azzurri mare come se avesse degli zaffiri incastonati al posto degli occhi.
Lei è la mia migliore amica ma siamo totalmente diverse.
Lei è Bionda con capelli lunghi e lisci, occhi azzurri e pelle abbronzata.
In pratica la tipica ragazza dell' Arizona.

Conosco Saphira da quando sono nata e infatti siamo nate anche vicine di giorno e nello stesso ospedale.
Per poco non compiamo gli anni insieme, giusto una manciata di minuti mi rendono più grande di lei.

Io sono nata il 21 febbraio alle 23;58 e sono acquario lei invece il 22 alle 00:04 ed é pesci.


Per mia fortuna l'ora di filosofia finisce e quindi ora sono libera di andare a casa.

Mi alzo prendendo il mio zaino viola dell eastpak e dirigendomi verso la porta dove aspetto Saphira che come sempre é l ultima ad arrivare.

《Amy vieni da me?》

mi chiede allegra e sorridende mentre percorriamo il corridoio centrale.

Lei é così,con un pizzico di sua allegria riesce a contagiarti fino a farti cambiare la giornata.

Per questo le voglio bene, é unica.

Mi giro verso di lei annuendo e il tempo di perdere di vista il corridoio per qualche secondo che vado a sbattere contro un tizio.

Una scossa mi attraversa e sento quasi il bisogno di abbassare la testa come per non volerlo guardare, per sottomettermi al suo sguardo.

Ma io non sono cosí anzi, io non mi sottometto e sottometteró mai, forse é anche per questo che molti ragazzi provano ad avere le mie attenzioni ma nessuno ci riesce, sono quella che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno ed infatti per questo non ho mai incontrato l' amore ma ho solo molti pretendenti illusi e mai ricambiati.

Finalmente si gira mostrandomi il suo viso con occhi di sfida ed io di risposta lo guardo male studiandolo.

Ha folti capelli neri e lisci con un ciuffo pronuciato ed abbastanza lungo, spalle muscolose e schiena e petto scolpiti messo in risalto dalla maglia verde aderente.
Ha dei jeans normalissimi blu con qualche strappo sulle ginocchia e ai piedi delle banali All Star Nere.

Gli occhi, oh cazzo che occhi.
Sono neri scherziati di qualche sfumatura e pagliuzza viola, al contrario dei miei che sono di una singolare sfumatura di Grigio tendente al viola e poi di solito quando sono con Saphi diventano totalmente Viola, viola ametista come il nome che porto.

Mi guarda e si sofferma sui miei occhi,anche lui sembra non capire e infatti i nostri sguardi sono lunghi ed intensi, nessuno azzarda a staccare gli occhi dall altro, sarebbe come arrendersi al volere dell' altro.

Mi guarda con fare altezzoso e fiero aspettandosi che io mi abbassi ai suoi piedi ma si sbaglia di grosso.

Saphira o meglio Saphi o Sa' come la chiamo io, ci guarda corrugando la fronte mentre viene affiancata da un altro ragazzo.

Quest'ultimo ha l'aria gentile e sorride al ragazzo dai capelli neri mettendogli una mano sulla spalla 《Eddy basta..ti farai notare》sussurra guardandolo con apprensione e sorridendo.

Vedo Saphira che è completamente presa dagli occhi di quest'ultimo ragazzo che si é appena guadagnato un ringhio da parte di quello scorbutico dai capelli neri e stacca all istante il filo delle nostre occhiatacce alzando lo sguardo e tornando con schiena dritta e portamento fiero.

Mi sento bassa nei suoi confronti, io che sono alta solo 1.65, ho lunghi capelli castani ramati con grossi boccoli nel fondo di essi, un fisico proporzionato ma con le giuste curve ovvero tette e fianchi accentuati, labbra sottili e ciglia lunghe.

《Hai intenzione di scusarti? Sai dovrei andare a casa》dice con fare arrogante il ragazzo dai capelli neri sfidandomi con lo sguardo altezzoso.

Il ragazzo dai capelli rossicci al suo fianco, ovvero quello gentile, gli da una gomitata porgendoci la mano e stringendo quella di Saphi 《Io sono Simon e lui è Edward》sorride amichevole e posso ammettere che é un sorriso vero perché nello stesso istante anche gli occhi marrone/dorati sorridono scintillando 《Dai Eddy non fare l orgoglioso e presentati》sussurra all amico.

E quindi si chiama Edward lo sbruffone, lo guardo con sguardo truce allora Saphi mi ricambia lo sguardo quasi intuendo i miei pensieri di puro odio e di omicidio verso quel ragazzo.

Con me e Saphi é sempre stato così, ci capiamo al volo, ci leggiamo nel pensiero come se fossimo gemelle ma in realtà non lo siamo anche se in viso ci assomigliamo molto, stesse labbra sottili, stessa forma degli occhi, zigomi alti e pronunciati ma nulla di più.

《Io sono Saphira e lei è Amytist》sorride la mia migliore amica al ragazzo dai capelli rossicci.

A sentire i nostri nomi i due ragazzi hanno un sussulto ma si ricompongono subito, Edward nasconde subito la leggera nota di stupore rimanendo serio e composto in quella posizione rigida ma riesco comunque ad intercettare una piccola scintilla nei suoi occhi così simili quanto opposti ai miei.

Edward mi guarda《Ora si che posso concludere la mia giornata inziata di merda e finita peggio》dice sbuffando irritato 《Forza Sim andiamo non voglio essere di nuovo preso di mira da una ragazzina altezzosa》dice puntando le sue lame nere su di me per poi sorridere malignamente e darci le spalle e incamminarsi verso l uscita col suo zaino messo su una sola spalla.

《Scusatelo e un po' stressato》dice il rosso gentilmente《Sono sicuro che ci rivedremo più presto di quanto pensiate》sussurra avvicinandosi a Saphira facendola arrossire per poi staccarsi e darci le spalle sotto il mio sguardo irritato.

Odio quell Edward e penso che meno vicino ci sto vicino e meglio é, ma Saphira non sembra della stessa opinione su Simon e alquanto ho capito dove va uno va l'altro quindi..

O me lo faró piacere diventandoci amica..
O lo odierò a morte litigando con quello sbruffone seguendo il mio istinto.

《Lo odi già vero?》mi chiede Saphira spezzando il percorso dei miei pensieri avendo già intuito la situazione.

《Si e non sai quanto》dico sbuffando per poi aprirmi in un sorriso inquietante che non promette nulla di buono 《sarà divertente, ci voleva un nuovo rompipalle nella mia vita》sospiro 《Non bastava di certo Set.》

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HEY DRAGHETTI♡

ECCO IL PRIMO CAPITOLO DEL MIO NUOVO LIBRO 'LA DRAKI RIBELLE' SPERO VI PIACCIA COME INIZIO E COMMENTATE :*

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Capitolo 2
*** II ***


"Mi sveglio depresso e odio me stesso, Mi guardo allo specchio e odio il fottuto riflesso" Cit. Mondo Marcio Mmmm che bello sono sola in casa e mi sono anche svegliata di buon umore. Sorrido alzandomi dal letto per avvicinarmi alla finestra di camera mia dove sottili tendine viola rendono semivisibile il giardino esterno. Un albero di Ciliegie, un pratino verde costantemente irrigato, la piscina azzurra in cui Saphira ama stare eppoi io amo passarci i giorni estivi, quelli secchi che ti fanno affannare mancando il respiro. Mi guardo davanti allo specchio e sorrido, sono in condizioni pessime come al solito. Ammetto di non essere un ragazza con molta autostima, odio me stessa o almeno quella esteriore. Sono fatta così, forte ed introversa interiormente ma estremamente insicura quando si parla di me. Odio andare al mare e anche mettermi in costume anche se molti mi dicono di avere un bel fisico, odio il caldo e il sole quindi anche Phoenix in un certo senso. Sospiro e mi riavvicino per rifare il letto e guardo l orologio.. CAZZO LA SVEGLIA NON HA SUONATO! Sono le 8:30 e le lezioni iniziano alle 9:00 e mi servono almeno 10 minuti a piedi da casa a scuola. Scatto rifacendo il letto alla velocità della luce per poi prendere dall armadio le prime cose che mi capitano. Jeans Neri a vita alta e una Felpa Grigia anonima di circa 2 taglie piú grandi della mia ed infatti mi arriva fin sotto il sedere e abbastanza accollata presa nel reparto maschile di OVS mentre accompagnavo Set a fare shopping. Corro a lavarmi i denti per poi prendere lo zaino e mettermelo in spalla non assicurandomi nemmeno di aver messo dentro i libri giusti. Guardo lo schermo del mio smartphone e leggo 8:52, 3 messaggi da Saphira e 2 su whastapp, intuisco già di chi siano quelli su whastapp. Cazzo è tardissimo..è meglio mettersi a correre,per mia fortuna sono sempre stata brava nella corsa,non di certo la migliore peró diciamo che me la cavo. Arrivo a scuola e sono le 9:05 e ho il corso tenuto da Mrs. Beverly alla aula 23, per mia fortuna la 23 è solo al secondo piano e non al terzo. Corro su ed entro ancora col fiatone, sono un disastro, capelli spettinati, trucco andato a puttane e mi giungono occhiatacce da tutti i miei compagni ormai giá seduti ai propri posti. Guardo la classe dirigendo il mio sguardo subito infondo alla classe a sinistra, ovvero il mio solito posto difianco alla finestra per poter distrarmi per tutta la lezione. INVECE NO! mi hanno già fottuto il posto, e stranamente é un ragazzo dai capelli neri e occhi nero violetto che come sono entrata ha puntato le sue lame nere su di me entrandomi dentro quasi perforandomi l'anima. 《Signirina Finley è in ritardo.》dice severa la donna《 si sieda vicino al signor Still e veda di seguire la lezione per le prossime 3 ore》dice risoluta. Sbuffo e mi avvio verso il banco, ovvero quello difianco al Mio banco. Arrivo e mi siedo sospirando rassegnata, dovró stare difianco a questo sbruffone per ben 3 ore. Apro lo zaino e sbuffo, niente libro di storia, Edward mi guarda ridacchiando 《Finley sei sporca di dentrificio》dice in modo altezzoso e derisorio. Io sospiro, Calma Amy, Sta Calma o potresti ucciderlo. Lo guardo con uno sguardo di sufficenza e sospiro 《Lasciami in pace Eddy.》dico irritata usando e calcando il soprannome con cui lo chiama Simon. Lui mi guarda e ringhia《Testarda, acida e orgogliosa.》poi sussurra qualcos' altro che non riesco a capire, senza nemmeno degnarmi di uno sguardo mi spinge il gomito mettendo il libro a metà tra i due banchi. Odio vedere qualcuno che mi fa la carità e che mi concede qualcosa solo perché assomiglio ad un cane bastonato dagli enormi occhi viola e soprattutto come si permette di giudicarmi senza conoscermi? Sospiro《Non voglio il tuo libro.》 《Smettila di fare l'orgogliosa, siete tutte dannatamente uguali voi della Luna.》dice scuotendo la testa mentre un leggero sorriso malinconico gli affiora sulle labbra. 《Cosa intendi per voi de..》 《SIGNORINA FINLEY, SIGNOR STILL!》dice severa Mrs. Beverly guardandoci con innata cattiveria《Vi siete guadagnati una bella ricerca di coppia per settimana prossima》 Sgrano gli occhi 《C-Cosa?》già mi scoccia starci vicino per 3 ore figuriamoci esporre e creare una ricerca insieme. Stupida dea Bendata chiamata fortuna vieni qui che ti tolgo la benda, mi stai solo portando sfiga. 《Certo Mrs. Beverly》dice Edward in modo derisorio con una nota di sarcasmo forse troppo accennata perchè essa lo guarda come se gli uscisse il fumo dalle orecchie. 《Bene, Finley e Still farete una ricerca sulle leggende mitologiche medioevali come elfi,draghi,fate》dice sorridendo《Eppoi visto che il signor Still ha voglia di scherzare lo manderei volentieri a fare i lavori socialmente utili insieme a lei Finley ormai ha quasi superato i ritardi massimi mensili quindi credo che non le dispiacceranno i lavori.》dice seria Ci mancava solo questa. 《Bene ora torniamo alla lezione..》dice rivolgendo il suo sguardo alla classe annoiata riprendendo la lezione di storia 《Fino al 1912 la capitale dell'antico Territorio dell' Arizona era Prescott, città situata circa 160 km più a Nord, ma con l'annessione dell'Arizona all'Unione il giorno 14 febbraio 1912 Phoenix divenne capitale del nuovo Stato. La nostra città è situata al centro della Valley of the Sun, (la Valle del sole) ,fu fondata nel 1868 dal pioniere ed esploratore Jack Swilling sulle rive del fiume Salt River, oggi asciutto dopo che le sue acque sono state intercettate con la diga Roosevelt Dam costruita nel 1912..》 L'ascolto per circa 20 minuti poi mi stufo,è troppo noiosa e comunque la sua materia cè l ho sopra quindi non mi preme troppo stare attenta, guardo Edward ed esso risponde al mio sguardo tanto intensamente finchè non sono proprio io a interrompere il contatto visivo con una domanda. 《Cosa intendevi prima?》sussurro alzando un sopracciglio. Lui mi guarda sospirando 《Sta attenta alla lezione, non voglio un altra ricerca Finley》dice distaccato. Mi rassegno, non mi darà le risposte che cerco lo so, appoggio la testa sulle mie braccia e aspetto il suono della prima campanella con ansia. Finalmente è finita. mi alzo dal banco andando verso la porta mentre ricevo un occhiataccia da tutti e soprattutto Edward che mi fa 《Dove stai andando?》chiede sussurrando perchè sono ancora abbastanza vicina ai banchi. Sospiro《è finita l ora, ora ho storia dell arte》sorrido, amo quella materia. Edward ridacchia sventolando un foglio 《Principessa》dice in modo derisorio《Guarda che ora hai l'ora di geografia》ridacchia《In questa classe,difianco a me e con la prof Beverly, storia dell'arte cè l hai alla prossima ora》dice leggendo il mio orario. Io sbuffo e mi avvicino alla prof non degnando di una risposta Edward,lo degno solo di una occhia malevola e irritata. 《Mrs. Beverly posso andare in bagno?》 《Certo vai vai》dice accompagnando le parole con un gesto della mano che indica la porta. Sospiro e esco, prima o poi impazziró difianco a quel ragazzo, è irritabile, scontroso e lunatico, Non lo sopporto. vado in bagno e torno in classe di malavoglia, mancano gli ultimi 45 minuti di lezione, posso farcela devo solo restare calma. 《Il clima dell Arizona è tipicamente desertico, con poche piogge e temperature elevate durante gran parte dell'anno. Le precipitazioni sono fortemente irregolari tra settembre e la prima metà di luglio: può accadere che non cada neanche una goccia d'acqua per oltre 3/4 mesi consecutivi. Tra la metà di luglio e settembre aumenta l'umidità per le correnti provenienti dal golfo della California, e sovente possono verificarsi temporali, alcuni anche molto violenti, che scaricano la maggior parte dell'accumulo annuale..》spiega la prof in un tentativo fallimentare di coinvolgere la classe nella spiegazione e farla interessare all argomento. Mi dispiace prof ma a nessuno piace la GEOGRAFIA. --- --- --- --- --- --- HEY DRAGHETTI♡ LA NOSTRA PROTAGONISTA ODIA GEOGRAFIA E VOI? QUANTI ANNI AVETE E COSA PENSATE DELLA SCUOLA? COMPAGNI DI CLASSE CARINI? *sguardo malizioso*

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Capitolo 3
*** III ***


"Cerchi dei sorrisi in cicatrici sulle spalle, larve nello stomaco che mangiano farfalle" Cit. Nitro La giornata per mia fortuna finisce presto,le 3 ore difianco ad Edward anche. Ora sono le 14 ed ho appena finito le mie lezioni. Sono con Saphira che mi incammino verso il cancello di uscita quando questa inizia l'interrogatorio.. 《Come hai passato la mattinata?》chiede entusiasta 《 Oggi non avevamo corsi insieme e quindi non ho potuto esserti vicino》sussurra leggermente. Lei è come me,ci sentiamo perse una senza l'altra ma a mia differenza lei è davvero timida e indifesa, non sa rispondere ne farsi valere, infatti capita spesso che venga presa ingiro o che venga lasciata in disparte dagli altri. È socievole con le ragazze e conosce quasi tutti ed è molto popolare ma pultroppo non si sa difendere ed infatti siamo sempre insieme, ma non per quest'anno, quest'anno che sono al terzo e anche lei abbiamo dovuto scegliere la specializzazione quindi i nostri corsi non sono più tutti insieme ma solo alcuni e le nostre strade si sono divise in classi e materie diverse. 《Ti hanno presa in giro Sa'?》chiedo alzando un sopracciglio con fare protettivo, lei é come una sorellina per me. Lei abbassa il viso e annuisce per poi rialzarlo e aprirsi in un sorriso stupendo 《Ma c' era Simon con me..》 Quel Simon mi inspira fiducia nonostante mi faccia piacere che qualcuno la protegga mentre io non ci sono bisogna ricordarsi che lei è la mia migliore amica e ne sono gelosa come tutti quelli che tengono a lei del resto. 《Sa' devi dirmi qualcosa?》chiedo sorridendo, voglio solo il meglio per lei e credo che lei sia abbastanza cotta di Simon ed infondo lui non è ne un brutto ragazzo ne cattivo,o almeno non lo sembra dal mio istinto. Si il mio sesto senso che mi permette di inquadrare le persone al primo impatto ed è molto difficile che mi sbagli ed infatti ho anche un idea chiara su quei due: -Simon, gentile, protettivo e galant'uomo. -Edward, uno sbruffone che nasconde qualcosa. Vedo Saphira arrossire di botto e balbettare 《B-eh n-o non c-credo..》dice con un sorriso da ebete perchè proprio in quel momento arriva Simon che le scocca un tenero bacio sulla guancia facendola arrossire, se possibile, piú di quanto non fosse già. 《S-imon!》esclama lei imbarazzata. 《Si Saphira?》chiede con non curanza lui guadagnandosi una terribile occhiata divertita da me. Okey, l'hai difesa, le vuoi bene ma la conosci da troppo poco non puoi già diventare una cozza con la mia e sottolineo Mia migliore amica. Nello stesso istante in cui guardo sorridendo i due abbracciati con una certa nota di irritazione arriva la persona che con 'irritante' ci fa di cognome e secondo nome. 《Prima facciamo la ricerca e meno staremo insieme visto che dobbiamo pure passare un pomeriggio a pulire.》dice con voce irritata. Saphira e Simon ci guardano alzando un sopracciglio e scoppiando in una fragorosa risata《Ci nascondete qualcosa voi due visto che vi odiavate tanto?》chiede il rosso. 《No, noi ci odiamo comunque, ma siamo costretti a fare una ricerca insieme e a fare lavori socialmente utili》dico irritata dal suo sguardo perforante che mi attraversa la pelle fino ad accarezzare l' anima. 《Vostra altezza sapete di essere stupidamente Acida e orgogliosa.》sussurra Edward guardandomi male e guadagnandosi una mia occhiataccia di risposta sia da me che da tutti gli altri, ovvero Saphira e Simon. Ore 15:30 《Amy hanno suonato al campanello sono i tuoi amici?》chiede mia madre. Mia madre una donna magra e slanciata, con lunghi capelli lisci e marroni ramati, occhi azzurri, io non le assomiglio per niente apparte la singolare sfumatura di capelli, dello stesso colore di mia madre ma con onde finali prese da mio padre ovvero un uomo alto e muscoloso, biondo e riccio dagli occhi neri.  Madre Amy, Savannah (Rena Sofer)  Padre Amy, Jonh (Luke Mitchell) Non mi sono mai spiegata il mio aspetto tanto differente dal loro e loro di risposta mi hanno sempre detto che assomiglio molto a mia nonna, ovvero la madre di papà morta circa subito dopo la mia nascita. 《Si mamma!》dico correndo giú dalle scale in leggins neri che mettono in risalto le mie curve e una lunga camicia lilla di lino che mi avvolge le braccia e i fianchi che tento disperatamente di nascondere sempre. Apro la porta e davanti a me trovo i due colossi, Edward e Simon, che fanno da ombra e guardia del corpo alla figura esile e piccina davanti a loro dai lunghi capelli biondi, Saphira. I ragazzi entrano accomodandosi subito sul divano e lì li raggiunge mia madre 《Buon pomeriggio ragazzi》dice sorridendo e scoccando un bacio sui capelli di Saphira che accetta di buon grado chiudendo gli occhi beandosi delle leggere coccole di mia madre. 《Io sono Simon e lui é Edward》fa le presentazioni il rosso porgendo la mano a mia madre che l'afferra subito sorridendo per poi guardare Edward che si è appena aperto in un sorriso. E io che credevo che non sapesse essere educato, mi sbagliavo, solo con me non è educato. Mia madre va in cucina prendendo la borsa《Amy io vado a lavoro, non combinare disastri e per qualsiasi cosa chiamami》urla andando verso la porta cercando freneticamente le chiavi dell auto che non trova finchè non alza lo sguardo guardandomi 《Amy non è che..》dice guardandomi mentre ho le chiavi in mano e gliele scuoto vicino alla spalla per poi afferrarle e sorridere《Grazie》dice per poi scappare fuori dalla porta. Tutti mi guardano in silenzio finchè Saphira non lo spezza《Andate su voi due a fare la ricerca io voglio i popcorn》dice saltellando verso la cucina sapendo dove li tengo. 《Sa' ma tu non sai cucinare i popcorn, tu li bruci》ridacchio 《Infatti me li cucina Simon》fa spallucce lei, quei due nascondono qualcosa lo sento. 《Garantisco io per Simon, lui è un bravo cuoco》dice Edward leccandosi il labbro inferiore come in ricordo di qualcosa che gli ha cucinato il rosso. 《Tranquilla Amy non ti distruggeremo la cucina》sorride Simon alzandosi per poi andare da Saphi. Sono carinissimi quei due. 《Okey allora noi andiamo su》 dico ad Edward iniziandomi ad incamminare verso le scale precedendolo lasciandolo dietro di me. 《Ci si divertirà..》sussurra con un pizzico di malizia e anche di acidità.. Non capiró mai questo ragazzo. Saliamo su in camera e vedo subito Edward sedersi sul mio letto con non-chalance e molto elegantemente si toglie le scarpe sedendosi a gambe incrociate sul letto. Prendo il portatile mettendomi sul letto e aprendo google e iniziamo la ricerca. I nostri toni sono pacati e distaccati, nessuno dei due stuzzica l altro anzi lasciamo stare i sentimenti e li mettiamo da parte per fare la ricerca in modo veloce e professionale senza battibecchi. La ricerca giunge a termine, forse un po' a malincuore perché ero certa che la prossima volta che l' avrei rivisto sarebbe stato il solito scorbutico Edward non il professionale e gentile che ho ora di fronte. Chiudo il computer e lo guardo, 《Cosa intendevi con "Voi Luna" oggi a lezione?》chiedo dando sfogo ai miei dubbi. Lui mi guarda alzandosi dal letto subito irritato dalla domanda 《Niente.》dice serio avvicinandosi alla porta. Io corro e in uno scatto la chiudo a chiave facendo avvicinare Edward al muro 《Dimmelo, tu mi nascondi qualcosa, e io lo so.》dico parandomi davanti a lui con decisione. 《Non sono affari che ti riguardano.》dice serio e acido mettendomi le mani sui fianchi per spostarmi peró non riuscendoci. Gli prendo le mani stringendogli i polsi sempre più adirata《Dimmelo!》ringhio arrabbiata. Lui mi fissa negli occhi e io fisso i suoi. I suoi che hanno perso qualsiasi pagliuzza viola,ora sono semplicemente e bellissimi pozzi neri. 《Hai gli occhi viola》esclama sussurrando non divincolandosi dalla mia stretta anzi abbandonandosi alla parete dietro di se come per voler arrendersi e sottomettersi al mio volere. 《Lo so, ma di solito diventano viola solo quando sto con Saphira, con gli altri restano grigi》sospiro staccondo le mani dai suoi polsi e portandomene una alla fronte 《Non so perchè con te..》sussurro flebile mentre sento le sue mani stringermi la vita per tirarmi a se. 《Amy che succede?》sussurra gentilmente cercando di non mandarmi in panico. Mi sta molto più simpatico questo Edward gentile e premuroso. 《I-o non mi s-sento ben..》non faccio intempo a finire che tutto intorno a me diventa nero e svengo. L'ennesima crisi. --- --- --- --- HEY DRAGHETTI♡ MMM LA FAREI ANCHIO UN COMPITO DI PUNIZIONE CON IL BELL EDWARD E VOI? CHE NE PENSATE DEL MISTERIOSO EDWARD? *sorride*

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Capitolo 4
*** IV ***


"È il vento che tira che porta ognuno verso il crollo" Cit. Emis Killa I giorni passano e sono ben 4 giorni immobilitata a letto. Odio le mie crisi,ce le ho da quando ho compiuto 7 anni e succedono sempre più spesso in questi periodi e soprattutto quando sto con Saphira, infatti lei ormai é abituata a gestirle riuscendo a calmarmi e a mettermi a letto senza troppa difficoltà. Le mie crisi i medici non se le sanno spiegare, di solito svengo e inizio a sudare e ad avere spasmi e a muovermi a caso come in un attacco epilettico. So solo che quando mi sveglio e Saphira non é con me mi sento persa perchè di solito è sempre lei che si prende cura di me in queste crisi, ormai sono 10 anni che si occupa di me quando sto male. Mi guardo intorno, sono le 8:00 posso benissimo andare a scuola. Mi alzo anche se a fatica e mi vesto lentamente, jeans azzurri, camicia lilla come quella che portavo il pomeriggio della ricerca. Me la metto goffamente e un profumo strano mi assale, sa di selvatico e di dolce allo stesso tempo, chiudo gli occhi e ricordo le braccia di Edward intorno alla mia vita e le mie mani che gli stringono i polsi mentre io ringhiavo arrabbiata, ricordo i suoi pozzi neri e poi nulla, il vuoto. Metto la giacca nera di pelle e prendo lo zaino scendendo giù dalle scale vedendo la faccia stupita di mia madre 《Amy che ci fai in piedi?》mi chiede allarmata. 《Vado a scuola no?》chiedo ovviamente,sono 4 giorni che non mi rialzo dal letto e vivo come un ameba rinchiusa in camera mia. 《Amy ma che dici sei ancora debole e pallida,torna a letto su》dice mia madre abbracciandomi. Scorgo una voce dal salotto 《Amy sei sicura di voler andare a scuola?》chiede mio padre alzandosi e venendo verso di me. Voglio molto bene a mio padre anche se a volte esagera con l'essere protettivo, infondo ho 17 anni e ho una vita, ma lui non é ancora pronto per lasciare la sua bambina. 《Si voglio andare a scuola,non cè la faccio più a stare a casa, ora sto bene》 Mia madre alza un sopracciglio《Jonh l'accompagni tu?》chiede a mio padre mentre lui mi si avvicina. 《Certo amore》sorride gentile. 《Tesoro oggi sei in classe con Saphi? Non vorrei che ti venisse un altra crisi..》sussurra abbassando il volto. 《No,oggi sono sola in classe》dico sorridendo per rassicurarla,mia madre é una persona buona, forse troppo. 《Non ci sarà nemmeno quel ragazzo dai capelli neri che é venuto l ultima volta?》chiede speranzosa. 《Come come un ragazzo? Chi é?》chiede mio padre a mia madre. 《Jonh é quel ragazzo dai capelli neri che hai visto ieri, Edward se non mi sbaglio》dice mia madre in tono pacato. 《Cosa? Edward era qua ieri?》che storia era questa? Edward a casa mia? 《É venuto tutti i giorni, ed è stato lui a farti calmare, hai avuto una crisi mentre eri con lui che facevate la ricerca te lo ricordi?》chiede mio padre leggermente irritato dalla paura che un ragazzo conquisti la sua bambina ma evidentemente non ha capito niente perchè Edward per me non é assolutamente niente. 《Tutti i giorni passava almeno 2 ore difianco al tuo letto guardando che non ti svegliassi》dice mia madre accarezzandomi i capelli. 《Ma siamo sicuri che parliamo dello stesso Edward?》chiedo ai miei genitori. Mia madre guarda l'orologio 《dai amore vai o arriverai in ritardo》sorride mentre mio padre afferra le chiavi della macchina e andiamo entrambi verso la porta d'ingresso. Dopo non più di 3 minuti di auto sono nel cortile della scuola che punto dritta verso i cancelli per entrare in aula. Entro e come attraverso la porta la campanella suona e tutti i ragazzi in classe mi guardano e io di risposta tengo la testa alta vado in fondo alla classe e mi siedo al mio solito posto, ultimo infondo a sinistra, il banco alla mia destra é vuoto come spesso accade daltronde. Prendo lo zaino e lo poggio sulla sedia tirando fuori il libro di Matematica, svogliatamente lo poggio sul banco e aspetto che la prof entri, che bell inizio di giornata con matematica alla prima ora.. Io odio la matematica. Vedo la prof entrare con un ragazzo dai capelli neri e occhi neri, la sua vista mi uccide, cazzo sta venendo verso di me. 《Principessa Tutto bene?》chiede con finta gentilezza mentre sposta il mio zaino per sedersi al banco. Perché doveva proprio sedersi vicino a me? Io volevo stare sola. 《Si.》dico fredda guadagnandomi una brutta occhiatacchia da lui che scutra ogni mio movimento come se fossi fragile e non sapessi badare a me stessa《La pianti di guardarmi così?》chiedo leggermente irritata dal suo sguardo su di me. Lui sorride e scuote la testa 《Lo vuoi ancora un gatto per il tuo compleanno?》 Sgrano gli occhi incredula, Come fa a sapere che voglio un gatto, cazzo le crisi, durante le crisi dico tutto ció che penso e che mi passa per la testa come se stessi delirando.. cosa altro gli avró detto? Mi guarda e poggia una mano sul mio avambraccio《Ho avuto paura per te Amy》sospira stringendomi il braccio 《Sei svenuta, non rispondevi poi hai iniziato a muoverti senza senso e ti ho steso sul letto e sono corso giù a chiamare Saphira ma stava dormendo insieme a Simon sul divano.》 Lo guardo 《e quando sei tornato su che ti ho detto?》chiedo allarmata. 《Sono tornato ed eri stesa sul letto con le maniche della camicia alzate》a quel punto perdo un battito 《Ti stavi graffiando e mi hai detto che avivi tanto prurito e anche "Regalami un gatto per il compleanno voglio qualcuno che non mi abbandoni mai" e io ti ho preso le mani e le ho messe sul mio baccio》dice sereno e vedo alzarsi la felpa scoprendo un braccio pieno di cicatrici fresche. Avvicino una mano e accarezzo la superfice morbida ma allo stesso tempo dura《Ti ho fatto io questo?》sussurro afflitta. Lui annuisce alzandomi la manica della camicia 《e tu ti sei fatta questo.》dice indicando i miei graffi sul braccio. Rabbrividisco sentendo i suoi polpastrelli affondare nelle cicatrici《Edward,i-o posso spiegare..》sussurro cercando di essere credibile. Saphira sa che durante le crisi sono incontrollabile, Lei mi sta vicino, lei cé sempre. 《Principessa tranquilla ora sei solo in debito con me..》sussurra accarezzandomi il braccio. 《C-osa vuoi?》chiedo guardandolo ormai con le lacrime agli occhi. Sto cedendo, per la prima volta sto cedendo. 《Vieni da me questo pomeriggio, vieni da me e finiamo la ricerca senza doppi fini》sussurra accarezzandomi il braccio ferito. 《A che ora?》sospiro. 《Alle 15 da me》sorride 《E lascia stare i tuoi fianchi,loro non hanno fatto niente per essere trattati cosí》 sussurra amaro. Ha visto tutto.. ---- ---- ---- --- ---- --- HEY DRAGHETTI♡ CHE NE PENSATE DELLA STORIA? SO CHE SIAMO SOLO AL QUARTO CAPITOLO MA SAREI FELICE DI SAPERE CHE NE PENSATE

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Capitolo 5
*** V ***


"Vivo il male perché non posso più permettermi il bene; Fare a pezzi é facile, il difficile è rimetterli insieme." Cit. Gemitaiz, Fuori di Qua Sono davanti al suo appartamento, alla sua porta, legno massiccio, scuro e di ottima fattura. Mi guardo intorno fino a decidere di suonare. E se mi aprissero i suoi che faccio? Se mi aprisse suo padre? Gli assomiglierà? Avrà gli occhi neri come lui? Se mi aprisse sua madre invece? Avrà gli stessi capelli neri? Magari ha gli occhi viola e il padre neri ed è per questo capisco i strani occhi bicolore. Se magari mi aprisse lui? come dovrei comportarmi? Oddio troppe domande assillano la mia piccola mente stanca e stressata. Non ci vuole molto a sentire dei passi avvicinarsi alla porta per poi vedere abbassare la maniglia e vederla apririsi notando Edward. È strano vederlo con una tuta grigia,una maglia deformata dagli innumerevoli lavaggi in lavatrice e i capelli arruffati e spettinati. 《Entra》mi dice inespressivo come se fosse un ordine. Mi irrigidisco subito ed entro con portamento ingessato e fiero e mi dirigo subito verso un grande divano grigio scuro a penisola. Mi siedo accavallando le gambe mentre lo vedo tornare con una barretta di cioccolato e due bicchieri di spremuta su un vassoio che poggia sul tavolino davanti al divano. 《Sono felice che tu sia venuta Amy》dice il ragazzo arricciando le labbra all insù in un sorrisetto sgembro e quasi derisorio. 《Vivi da solo?》chiedo curiosa. 《Si,i miei hanno preferito non seguirmi al collage e visto che abito molto lontano mi hanno comprato questo appartamento lasciandomelo sfruttare a mio piacimento.》dice sereno come se i suoi genitori e il fatto di essere lontano da loro non lo toccassero minimamente. Mi guardo intorno sorridendo, mi piace questa casa, stile sobrio, molto pulito e dai colori neutri come Grigio e Bianco. Tavolo di vetro e lampadari piccoli, non troppo appariscenti ma raffinati. Uno stile quasi minialista. Afferro il bicchiere di spremuta e lo guardo intensamente《Parli dei tuoi genitori con indifferenza..brutto rapporto con tuo padre vero?》dico sorridendo portandomi il bicchiere alle labbra bevendo un sorso di spremuta. 《Cosa te lo fa credere?》dice con voce impassibile. 《Faccio psicologia certe cose le capisco.》sussurro poggiando il bicchiere sul tavolino. Lo vedo prendere un fazzoletto di carta e annientare la distanza fra i nostri corpi avvicinandosi fino a far toccare i nostri nasi per poi pulirmi le labbra e il mento da delle piccole goccie di quel denso succo arancione. 《Anche se fosse vero non lo racconterei a te》sussurra avvicinandosi a me fino a farmi indietreggiare fino al bracciolo del divano e farmici finire contro con lui sopra di me. Brutta situazione. Cazzo. Ho il fiato corto per l agitazione e la paura che mi possa fare del male ma infondo so che lui non me ne farebbe mai. 《E perchè non me lo diresti? I segreti con me sono al sicuro》dico con falsa voce forte quando invece mi viene solo un piccolo sibilo tremante. 《Perché sei una Luna e ne potresti morire.》dice lui strofinandomi il naso sul collo costringendomi ad inclinare la testa per aiutarlo a compiere l'azione. Segnali contrastanti giungono dal mio corpo, la mia mente si rifiuta di cedere alle sue lusinghe e il mio corpo invece è attratto da lui. Che mi sta succedendo.. Mi confonde.. 《Voglio sapere questa storia della luna.》dico decisa appoggiando le mie mani sul suo petto per spingerlo via ma non riesco é troppo forte e possente. 《E anche se la volessi sapere io non te la racconterei》sussurra facendo intrecciare volutamente le mie gambe, che sembrano avere vita propria, con le sue. 《Bastardo》ringhio. 《allora vorresti dirmi che sei attratta dai bastardi》alza un sopracciglio sorridendo. Quanto lo odio. 《Sei tu quello venuto tutti i giorni ai piedi del mio letto》dico vedendolo sussultare. SBAMM ho fatto centro. 《Certo mi sentivo in colpa》dice abbandosi ancora di più verso le mie labbra mentre fa aderire le mie gambe, semi aperte con in mezzo le sue, e il suo possente amico dalla mezza erezione, evidente dalla tuta, sulla mia amica che manda segnali di eccitazione impazziti al mio cervello. Mi fa uno strano effetto essere così a stretto contatto con lui. Sento la sua mano scivolare verso il mio fianco e alzare lo strato di tessuto che ricopre la pelle nuda scossa da brividi per poi metterci la sua calda mano sopra e accarezzare ogni singola cicatrice con lentezza disarmante e dolcezza unica. Lui non voleva stuprarmi voleva solo accarezzarmi e farmi stare serena,lui vuole solo prendersi cura di me.. Chiudo gli occhi cercando di godermi quelle coccole inaspettate quando invece le lacrime sotto le mie palpebre si fanno sempre più presenti e forti spingendo per uscire fino a farmi cedere. Piccole lacrime scendono dai miei occhi chiusi e vedo Edward fermare subito il movimento sul fianco fino a staccarsi e a sedersi lasciandomi aria per poi prendermi in braccio e poggiarmi sulle sue ginocchia e cullarmi contro il suo petto. 《Principessa che succede? Ho esagerato? Io volevo solo coccolarti un po' e sembrava piacerti.》sussurra stringendomi. Questo abbraccio è familiare, è come inciso sulla mia pelle e mi fa affiorare ricordi sbiaditi di un passato lontano. 《Nessuno mi ha mai accarezzato cosí..》sussurro《E m-i p-iacc..》non faccio in tempo a finire che i miei occhi viola si sbarrano alla vista dei suoi profondi neri. 1.. 2.. 3.. Vedo tutto buio, sento il mio corpo muoversi ma non sono io a controllarlo, sento Edward che mi stringe più forte e mi culla cercando di farmi calmare. Tutto nero e solo nero. Nella mia testa ci sono continui flashback e una voce dolce e morbida mi accompagna. Un bambino dai capelli neri che tiene in braccio un neonato avvolto da una coperta rosa, sicuramente è femmina, mi avvicino e la guardo, ha grandi occhi viola e orecchie lilla appuntite, quasi fossero orecchie di drago, ha un medaglione al collo con una Luna in argento e una gemma di ametista incastonata. 《Guardami principessa》sussurra il bimbo toccando il naso di questa che sfodera dei piccoli canini e lo morde compiaciuta. Vedo avvicinarsi una donna anziana insieme ad un bambino dai capelli rossastri che tiene un altro fagottino rosa in braccio《Guardami Piccolina》dice il bimbo. Mi avvicino anche a lui e guardo il neonato, ha corti ma folti capelli biondi incollati alla pallida testolina, occhi blu mare come degli zaffiri purissimi, piccole fessure all altezza delle guance che sembrano branchie e una collana d'argento a forma di goccia con incastonato uno zaffiro. Il ricordo finisce e riapro gli occhi di scatto, chi erano quei bambini e perchè tenevano in braccio delle neonate? Sono in un letto,lenzuola nere e trapunta grigia, vedo Edward poco dopo varcare la soglia della porta e avvicinarsi a me che mi guardo in giro disorientata. 《Ben svegliata》mi sussurra accarezzandomi la guancia con evidente aprensione di chi ha paura. 《S-to bene..》sussurro guardandolo. 《Ci credo..sono 3 ore che dormi》dice lui notando la mia faccia perplessa e sconvolta. 《Io dovevo essere a casa 2 ore fa》sussurro. Lui sorride mostrandomi il mio cellulare《Mi sono permesso di rispondere ad una chiamata di tua madre e le ho spiegato tutto lei mi ha detto di tenerti qui e farti riposare, e domani di impedirti di andare a scuola》dice pacatamente. La voce femminile della mia testa torna "fidati di lui" sussurra in un sibilo e io annuisco ad Edward 《Va bene..》 《Mi dovrai delle spiegazioni poi Principessa》sussurra questo toccandomi il naso, come il bimbo alla neonata nel mio ricordo.. ---------------------------- HEY DRAGHETTI♡ MMMM SOGNO O REALTÀ QUELLI DI AMYTIST?

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