First and Last

di martaweasley
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** First Meeting ***
Capitolo 2: *** First Blush ***
Capitolo 3: *** First Laught ***
Capitolo 4: *** First declaration of love ***
Capitolo 5: *** First Date ***
Capitolo 6: *** First Kiss ***
Capitolo 7: *** First Secret ***
Capitolo 8: *** First New Friend ***
Capitolo 9: *** First Goodbye ***
Capitolo 10: *** Last Goodbye ***



Capitolo 1
*** First Meeting ***


First Meeting

 

Era il solito giorno caldo, il sole splendeva alto nel cielo, come il giorno prima e come quello prima ancora e così via. 
Sempre lo stesso caldo, sempre lo stesso sole, sempre lo stesso cielo con le stesse nuvole, perché era sempre lo stesso giorno, il 3 settembre 1940.
Quel giorno i ragazzi speciali di Miss Peregrine erano da soli alla villa, Miss P era dovuta uscire dall'anello per una questione che aveva tenuto segreta ed avrebbe rivelata al suo ritorno. 
Quindi gli Speciali erano liberi di fare quello che volevano senza supervisione. 
Olive stava volando alta nel cielo, fortunatamente Emma la teneva tramite una corda che era legata alla vita della bambina, così che non volasse via. Claire stava saltellando nel prato e Bronwyn la seguiva per assicurarsi che non si facesse male. Millard, il ragazzo invisibile, se ne stava nel salotto della villa comodamente seduto a leggere un grosso libro polveroso. Enoch aveva dato vita ad un grande esercito di soldatini fatti con l'argilla e li stava facendo lottare fra di loro. Horace era in camera sua e sistemava il suo armadio per la millesima volta. Hugh, invece, se ne stava da solo sdraiato sul prato e guardava le sue api volare spensierate. 
Tuttavia quel giorno non fu del tutto uguale agli altri. 
Quel giorno Miss Peregrine tornò a villa portando con se una ragazza, una Speciale. Aveva l'aria sperduta, vestiti sporchi e poco curati, come se non le importasse. La ragazza aveva capelli castano scuro e disordinati con qualche petalo di fiore e filo d'erba tra essi. Teneva lo sguardo chino come se avesse paura di incontrare lo sguardo degli altri.
Fu Miss Peregrine a presentarla, la ragazza si chiamava Fiona Frauenfeld.
«Che potere hai?» Chiese Milliard, ma non ottenne risposta.
«Miss Frauenfeld è come madre natura, ha il potere di comunicare con le piante, i fiori, riesce a farli crescere» rispose il falco pellegrino sorridendo. 
Gli altri speciali si presentarono mostrando alla nuova arrivata il proprio potere. L'ultimo fu Hugh, il quale si alzò a fatica dal prato su cui era sdraiato. 
«Sono Hugh, è un piacere conoscerti» disse il ragazzo sorridendo e dalla sua bocca sfuggì una piccola ape che volò dritto verso Fiona. 
«Scusa adesso la richiamo» intervenì subito il ragazzo delle api con paura di spaventare la nuova arrivata, ma lei gli fece segno di fermarsi con la mano, mentre con l'altra faceva nascere un piccolo fiore bianco. L'ape che fino a quel momento era stata ferma vicino al volto di Fiona si avvicinò con velocità al fiore per impollinarlo. 
«Fantastico, sembra contenta» disse Hugh guardando la sua ape sorridendo. 
In quel momento Fiona alzò lo sguardo per vedere il volto del ragazzo, mentre lo osservava sentì una strana sensazione di calore nel petto. Non l'aveva mai provata prima, infatti non riusciva a capire cosa fosse, ma le piaceva come sensazione. 
Miss Peregrine condusse Fiona dentro la villa per mostrarle la casa. 
Hugh guardò Fiona allontanarsi e mentre la guardava avvertí un calore sul petto e le api nel suo stomaco si agitarono. Quella sensazione lo disorientò, ma non gli dispiaceva, anche lui non aveva mai provato nulla di simile.

Dopo cena prima che Fiona andasse nella sua stanza Hugh la fermò.
«Potremmo farlo un'altra volta? I tuoi fiori con le mie api, intendo, alle mie piacerebbe molto... e anche a me» Disse timidamente. Fiona ne rimase sorpresa, ma annuì ed accennò ad un sorriso.
Mentre Fiona si incamminava verso la sua stanza pensò: "Oggi è stata una giornata diversa, io ero diversa, ed è successo tutto in un attimo, è successo tutto quando ho visto il suo sorriso"
Invece l'ultima cosa che pensò Hugh prima di addormentarsi fu: "Oggi è stata una giornata diversa dalle altre, anche domani lo sarà, ed è perché c'è lei... Fiona... mi ha sorriso poco fa, un sorriso bellissimo".





 

Buongiorno ☀️ 
Ed ecco qui una nuova storia sulla trilogia dei libri di Ransom Riggs.
Avevo intenzione di scrive un'altra storia sulla saga di Harry Potter, ma qualche giorno fa ho finito di leggere l'ultimo librola "biblioteca delle anime"che racconta le vicende di Jacob e dei suoi amici speciali. Li consiglio a tutti, sono tre libri veramente stupendi. Niente quindi finito di leggere l'ultimo libro mi è venuto in mente di poter scrivere qualcosa su Hugh (uno dei miei preferiti) e Fiona. Sono praticamente la mia coppia preferita, perché il loro rapporto sembrava così naturale e speciale. 
Anyway spero vi sia piaciuto questo primo capitolo.

Detto questo vi saluto,
Kiss and hugs
||MarthaWeasley||

 
 

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Capitolo 2
*** First Blush ***


First Blush

 

Era passato poco più di due settimane dall'arrivo di Fiona Frauenfeld alla villa dei ragazzi Speciali. La ragazza se ne stava sempre per conto suo, non parlava molto con gli altri Speciali, a dire la verità non parlava mai. 
«Ma secondo te gli stiamo tutti antipatici?» chiese Hugh a Milliard mentre giocavano a pallone nel giardino. 
Fiona era dall'altra parte del giardino distesa sul prato, con il gomito che le teneva su la testa per guardare i fiori che aveva appena fatto crescere.
«Non lo so, abbiamo provato tutti a parlarle, ma lei preferisce stare da sola»
Hugh non parve del tutto convinto. Certo, anche lui aveva provato a parlare con Fiona, ma lei se ne era andata in camera per stare da sola. Il ragazzo ape voleva ritentare, ma aveva paura di ricevere una altra porta chiusa in faccia. 

Dopo pranzo gli Speciali si sparpagliarono, come prima, in giardino. 
Hugh, questa volta non andò con Milliard, ma si incamminò verso Fiona. La ragazza dei fiori l'aveva visto arrivare, ed era già agitata. Non capiva perché, ma quando c'era Hugh vicino lei si agitava e si sentiva strana, non voleva sentirsi strana per questo gli aveva chiuso la porta in faccia l'altro giorno. 
«Ciao, posso sedermi qui?» chiese Hugh sorridendole. 
Fiona contro ogni volontà annuì, perché quando Hugh le sorrise tutte le preoccupazione andarono via.
«Posso far uscire le api o ti danno fastidio?» 
In risposta Fiona fece crescere dei fiori poco distanti da dove erano seduti, il ragazzo sorrise per poi aprire leggermente la bocca e far uscire le sue piccole amiche dai colori giallo e nero.
«Ti piace stare qui? ti trovi bene?»
«Si»
Quando la ragazza dei fiori parlò, anche se molto a bassa voce, fu una sorpresa per il ragazzo ape, non se lo aspettava. Ne fu felice era stato così bello sentire la sua voce, la sua dolce voce. Hugh decise che da li in poi avrebbe sempre cercato di far parlare Fiona perché voleva risentire e risentire ancora quella dolce suono.
«Hai una bella voce, dovresti parlare più spesso»
Lo sguardo di Fiona che fino a quel momento era stato fisso negli occhi di Hugh andò subito a terra e le sue guance presero una tonalità di rosso simile al colore dei pomodori. Cercò di nascondere il rossore mettendosi una ciocca di capelli davanti al viso e quando Hugh ridacchiò il rossore divenne ancora più evidente e iniziò anche ad avvertire un certo calore.
«Non devi nasconderti, sei bella anche quando arrossisci»
Hugh non poteva credere di averlo detto, nemmeno Fiona poteva credere a quello che aveva sentito, ma ne fu felice infatti tornò a guardare il ragazzo ape negli occhi.
«Grazie» mormorò a bassa voce sorridendogli.
Questa volta fu Hugh ad arrossire leggermente ed il sorriso di Fiona si fece più grande.









Buonaseraaaa
Come va? 
Spero che questa raccolta di Missing Moments vi stia piacendo e continuerete ad andare avanti.
Fatemi sapere che cosa ne pensate

Kiss and hugs
||MartaWeasley||

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Capitolo 3
*** First Laught ***


First Laught





«Secondo me ci sono le macchine volanti» affermò Hugh ridacchiando.
«Aerei» 
«No, intendo delle vere e proprie automobili che volano» spiegò convinto.
Dopo un mese che viveva con gli altri Speciali, Fiona si era adattata, ma ciò nonostante non parlava molto con gli altri, solo qualche parola ogni tanto. Mentre con Hugh più di una parola la diceva, ora stavano esponendo le loro teorie su come fosse il futuro.
«E poi?» chiese la ragazza spronando Hugh ad andare avanti.
«Non lo so, vorrei tanto vedere il futuro, ma se uscissi dall'anello diventerei polvere» 
«A me non piacerebbe che accadesse» affermò Fiona sorridendogli, Hugh ricambiò il sorriso. 
«Allora tu cosa pensi che ci sia nel futuro?»
«Non lo so, forse è meglio non immaginare altro... perché poi ci rimarremmo male dato che non possiamo verificare se sono giuste le nostre teorie»
«Come desidera Miss Frauenfeld» disse il ragazzo ape facendo un piccolo inchino, per trattenere una risata Fiona si coprì la bocca con la mano. 
«Sbaglio o ti ho quasi fatto ridere?» 
«Sbagli» mormorò lei tornato seria. 
«Io non credo... scommetto che entro la fine della giornata ti farò ridere»
«Accetto la scommessa, cosa vuoi in cambio?» chiese Fiona sempre con il suo tono di voce basso, ma gentile.
«Nulla, sentirti ridere sarà già un premio» rispose Hugh allontanandosi ed incamminando verso la villa. Fu un bene, perché così non vide il volto di Fiona diventare color bordeaux.

«Emma!»
«Oh Hugh come posso aiutarti?» chiese la ragazza che stava giocando con una piccola palla di fuoco che teneva tra le mani. 
«Cosa fa ridere voi ragazze?» 
Emma chiuse la mano in pugno in modo da spegnere la palla di fuoco, poi fece cenno a Hugh di sedersi sulla poltrona di fronte a lei. 
«Perché questa domanda?» chiese con un ghigno sul volto. 
«Così, tanto per sapere»
«Tanto per sapere cosa?» Domandò Milliard entrando in salotto. 
«Nulla, è una conversazione privata ci puoi lasciare da soli?»
«Il salotto non vostro, quindi posso benissimo restare qui e poi sono curioso»
«Chi è curioso?» chiese Olive entrando in salotto seguita da Claire e Bronwyn. 
Hugh fece cadere la testa all'indietro, ma era possibile? Mancavano solo Horace e Enoch e poi sarebbe stati tutti lì tranne Fiona.
«Oh c'era una riunione di cui non ero stato informato?» Domandò Horace che li vide dal corridoio tutti insieme in salotto. 
«Hugh ha qualcosa di segreto che non ci vuole dire» lo informò Milliard sghignazzando. 
Horace sorrise, un sorriso consapevole, come se sapesse già tutto e questo era perfettamente vero. 
Nonostante sapesse già di cosa si trattasse grazie al suo potere speciale, Horace si sedette su un sedia poco distante dalla poltrona su cui era seduta Emma. 
«Allora Hugh?» chiese Claire sorridendo. 
Il ragazzo ape lanciò un sguardo a Emma per chiederle aiuto, ma anche lei sorrideva. 
Era un complotto? Si erano messi tutti d'accordo? Pensò Hugh cercando disperatamente qualcosa per tirarsi fuori da quella situazione. 
«Enoch! Vieni!» gridò Olive al ragazzo che era appena entrato nella villa. 
«Perché? Perché siete tutti qui?» Domandò entrando in salotto. 
«Hugh deve dirci qualcosa» lo informò Claire. Il moro allora si sedette curioso a piedi del divano. 
«Io non devo dire proprio niente. È una cosa che non vi riguarda» 
«Allora qualcosa c'è» osservò Milliard sorridendo. Nessuno poteva vederlo, ma Hugh era sicuro che il suo amico stesse ridendo, ormai lo conosceva troppo bene. 
«Vuoi che ti risponda lo stesso?» chiese Emma tornando seria. Hugh rimase in silenzio perché non sapeva bene cosa dire o pensare. 
«È una cosa soggettiva, non tutte ridono per lo stessa che cosa, devi trovare tu cosa possa farla ridere, tu la conosci meglio di chiunque altro qui dentro»
Nella stanza si sentirono mormori, tutti avevano capito di chi parlavano. Come avrebbero fatto a non capirlo? Si vedeva anche da lontano un miglio che a Hugh piaceva Fiona. 
Il ragazzo ape annuì, poi si alzò per uscire dalla villa e raggiungere Fiona. 
«Sai Hugh siete molto carini insieme» disse Olive quando Hugh era ancora abbastanza vicino da sentirla. 

«Buonasera Miss Frauenfeld»
«Buonasera Hugh Apiston» 
Hugh iniziò a fare cose stupide e sciocche per farla ridere, ma niente. Si vedeva che alcune cose erano forzate. A Fiona sembrava uno di quei pagliacci nei circhi che cercano disperatamente di far ridere il pubblico.
«Hai finito?» chiese infine la ragazza. 
«Si... a quanto pare non riesco a farti ridere» rispose esausto il ragazzo. 
Mentre si incamminava verso Fiona, per sedersi accanto a lei, inciampò nei suoi stessi piedi. Cercò di aggrapparsi a qualcosa ma non ci riuscì, un secondo dopo si ritrovò a fluttuare testa in giù. 
Non capendo si guardò intorno, un arrampicante, una pianta che Fiona aveva fatto nascere e crescere in pochissimo tempo aveva preso Hugh impedendogli di cadere e farsi male. 
«Oh wow... come se non mi sentissi già un completa idiota»
«Potresti dirmi grazie. Se non fosse per la mia pianta saresti finito con la testa contro quel sasso e ti saresti fatto molto male» disse Fiona seria con le mani pigiate sui fianchi, per poi sostare il sasso lontano con un calcio. 
«Grazie» 
A quelle parole la presa della pianta si allentò.
«Aspetta così cad-» Hugh si interruppe perché la sua faccia finì contro la terra umida.
«Forse non è stata un grande idea... alla fine sei caduto lo stesso» riflette Fiona ad alta voce. Hugh si tirò su e prima di parlare dovette sputare dei fili d'erba che li erano finiti in bocca.
«Già» mormorò poi a bassa voce. 
Fiona scoppiò a ridere. Non sapeva perché forse per la faccia di Hugh, o per i fili d'erba che aveva in testa oppure per come era rimasto a testa in giù prima. 
L'espressione di Hugh cambiò di colpo. 
Fiona stava ridendo ed era bellissima.
«Ce l'ho fatta!» gridò felice iniziando a saltellare, facendo ridere ancora di più Fiona.

«Ho vinto io, Enoch mi devi il tuo dolce» esultò Emma felice.
Enoch sbuffò rumorosamente e andò a sedersi sulla poltrona. Gli Speciali che erano rimasti in salotto avevano assistito alla scena di Hugh che faceva ridere Fiona, stando incollati alla finestra. Alcuni di loro avevano pure scommesso se Hugh ce l'avrebbe fatta o no.
«Io te l'avevo detto di non scommettere» gli ricordò Horace compiaciuto, il che fece sbuffare un altra volta Enoch.





 

Ecco il terzo capitolo! 
Spero vi stia piacendo questa storia :)
Kiss and hugs

||MartaWeasley||

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Capitolo 4
*** First declaration of love ***


First declaration of love



«Non le hai ancora detto che ti piace?» chiese Emma sorpresa. 
«No, dovrei?» 
Emma roteò gli occhi, ma poi sorrise al suo amico. 
Era da una settimana che Hugh si confidava con Emma e si faceva consigliare da lei per qualunque cosa.
«Si, dovresti! Tu sei qui, lei è qui, siete insieme ed avete a disposizione l'eternità... alcuni non sono così fortunati» 
Hugh sapeva benissimo di chi stava parlando, Abe Portman. Abe ed Emma erano sempre stati legati da un grande affetto, ma lui se n'era andato, perché poteva a differenza degli altri Speciali, ed Emma era rimasta sola.
«Ti devi muovere! Dichiarati!»
Hugh annuì spaventato all'idea di dover rivelare i suoi sentimenti a Fiona, si incamminò in camera e rimase lì dentro, tutta la mattina, a pensare e ripensare come dire a parole quello che provava.

"Chissà qual è il fiore preferito di Hugh? Potrei regalargliene uno, dopotutto è sempre stato gentile con me" pensò Fiona mentre passeggiava in giardino lontana dagli altri Speciali.
"Pancia potresti gentilmente smetterla di agitarti, cuore vai più piano... perché mi sento così ogni volta che parlo o penso a lui?" si chiese frustrata facendo crescere fiori rossi lungo il suo cammino. Crescevano sempre quando pensava a lui, in pratica il giardino della villa si era riempito di quei fiori.
"Anche lui si sente così? Gli altri Speciali? Magari è una malattia che ci viene... potrei chiedere a Miss Peregrine... o a Hugh, no meglio a Miss P" pensò convinta e quando si girò per tornare indietro si ritrovò davanti Hugh.
«Oh buongiorno... mi hai spaventato, non ti ho sentito arrivare» 
«Scusami» mormorò a bassa voce il ragazzo ape.
«Vedo che le tue api apprezzano i miei fiori» sorrise la ragazza osservando le api di Hugh che impollinavano i fiori rossi.
«Tutto bene?» Domandò non vedendo reagire il ragazzo di fronte a lei.
«Mi piaci» disse Hugh alzando finalmente lo sguardo per incontrare quello della ragazza dei fiori.
Lei sorrise, poi annuì.
«Anche tu mi piaci, sei una persona molto gentile» 
Hugh la osservò cercando di capire il significato di quella frase, ma proprio non riusciva a comprendere cosa intendesse Fiona. Anche lei provava i suoi stessi sentimenti? Oppure gli piaceva come amico? Forse lei non lo aveva compreso quello che intendeva lui?
«Fiona... hai presente quello che provava Horace per i vestiti?»
La ragazza dei fiori annuì, ormai aveva capito l'amore che Horace provava per i vestiti, era lo stesso sentimento che lei provava per la natura.
«Ecco io provo quello per te» 
Inizialmente non si era reso conto di averlo detto veramente, ma poi quando lo realizzò il suo volto divenne rosso come i fiori da cui erano circondati.
Quando dopo circa cinque minuti, non ricevette ancora nessuna risposta Hugh decise di continuare a parlare, ora che aveva iniziato non si voleva fermare.
«Vedi Fiona quando sto con te non posso fare a meno di sorridere. La tua risata mi provoca un calore qui, nel  petto, che mi fa stare bene. Quando ci guardiamo, per me, è come se ci fossimo solo noi. Quando non sei vicino a me, non posso fare a meno di cercarti. Vorrei sempre vederti sorridere, perché il tuo sorriso fa sorridere anche me. Vorrei sempre sentirti ridere, perché la tua risata è il suono più bello che io abbia mai sentito. Lo so che questa potrebbe sembrare una dichiarazione immensamente smielata, ma è la mia prima dichiarazione e ci sto mettendo tutto il mio cuore»
Fiona rimase a bocca aperta, incredula. Nessuno le aveva mai detto niente di simile, sentirsi dire quelle parole l'aveva resa piena di gioia, soprattutto perché era stato il ragazzo ape a dirglielo.
«Hugh tu vuoi dire che provi un sentimento di amore nei miei confronti?» 
Al ragazzo venne quasi da ridere per quella domanda, ma poi annuì.
«Come fai a saperlo?» domandò curiosa di sapere la risposta.
«Vedi quando ti sto vicino o ti penso il mio stomaco, anzi le mie api, vanno in subbuglio; il mio cuore batte velocemente ed ogni cosa che fai o dici per me è importante. Come ho già detto non faccio che cercarti, perché senza di te non posso stare è come stare senza ossigeno, impossibile. Non posso fare a meno di te, se questo non è amore allora dimmi che cos'è?»
Ci fu un altro lungo silenzio, Hugh stava già pensando di chiedere scusa e andarsene, ma quando fu sul punto di farlo, lei parlò.
«Nessuno mi ha mai detto così tante belle parole. Io... non so se è amore, ma mi piace quando tu sei vicino a me, mi piace quando mi sorridi, quando mi guardi. Mi fai sentire unica e questo mi fa battere forte il cuore. Poi quando penso a te, senza nemmeno accorgermene, faccio crescere rose rosse ovunque cammino»
«Abbiamo capito, vi piacete entrambi ora datevi un bacio» gridò la piccola Claire da dietro un albero. 
Si sentì subito la voce di Emma che le riferiva di stare in silenzio. 
Hugh e Fiona diventarono di colore bordeaux, sentendo gli altri Speciali ridacchiare, Hugh prese la mano di lei ed iniziò a correre portando con sé la ragazza dei fiori. 
Voleva stare in un posto in cui nessuno li avrebbe raggiunti, era stanco che gli altri Speciali si intromettessero, voleva stare da solo con Fiona. 
Arrivarono vicino all'ingresso dell'anello temporale, nessuno avrebbe pensato che si nascondessero lì.
Quando Hugh si accorse di tenerle ancora la mano, fece per toglierla, ma lei la strinse. 
«No... restiamo ancora un po' così» mormorò lei a bassa voce. I due si sedettero sull'erba, appoggiati con la schiena al tronco di grosso albero, poi Fiona poggiò la sua testa sulla spalla del ragazzo, rimasero così finché il sole non calò e sorse la luna fredda e pallida.







 

Buonasera ❄️
Come va la vida? 
Ecco un nuovo capitolo, spero vi sia piaciuto,
fatemi sapere cosa ne pensate :)

❄️❄️❄️❄️❄️❄️❄️❄️❄️❄️
Kiss and hugs
||MartaWeasley||

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Capitolo 5
*** First Date ***


First Date
 

«Sei agitato? Nervoso?»
«Come ti vestirai?»
Chiesero Millard e Horace al ragazzo ape che era sdraiato sul suo letto. 
«È ovvio che sono agitato, agitatissimo. Cosa possa fare?»

«Miss P lo sa che Hugh e Fiona sono innamorati» disse Olive a cena. Per poco il ragazzo ape non si strozzo con il boccone che stava inghiottendo. Fiona, invece, sorrideva non provava più imbarazzo. Era felice e sentendo gli altri parlare di lei e Hugh si rendeva conto che non era un sogno, era tutto vero. 
«Quindi finalmente vi siete dichiarati?» domandò Miss Peregrine sorridendo, facendo ridere le bambine più piccole. 
«Lei lo sapeva?» chiese Hugh sorpreso e sempre più imbarazzato. Lui si vergognava ancora quando gli altri Speciali parlavano di loro due. 
«Io so sempre tutto, quindi quando il primo appuntamento?» Chiese scherzando Miss Peregrine.
«Voglio venire anch'io al vostro appuntamento» disse Olive alzando la mano, per farsi notare, Claire fece lo stesso subito dopo. 
«Si quando Hugh?» domandò Enoch con ghigno sul volto, mentre il ragazzo ape avrebbe preferito scambiarsi con Millard e diventare invisibile. 
«È una cosa nostra, decideremo noi quando accadrà» disse tranquillamente Fiona a bassa voce, sorridendo a Hugh. 
Dopo cena si alzarono per uscire e azzerare l'anello, dopodiché tutti si incamminarono verso il proprio letto per dormire dopo la lunga e calda giornata. 
«Fiona» la chiamò Hugh prendendole la mano, gesto che ormai era diventato naturale. 
«Ti prometto che il nostro appuntamento sarà stupendo e ti sorprenderà»
«Ne sono sicura» rispose dolcemente la ragazza dei fiori. 
«Ho una domanda?» chiese poi Fiona curiosa.
«Dimmi pure» 
«Quando?»
«Tra sei giorni» disse Hugh deciso, aveva bisogno di tempo per organizzare qualcosa di speciale per lei. 
«D'accordo, sogni d'oro Hugh»
«Buonanotte Fiona»

«Invece di startene sdraiato sul letto a lamentarti fatti venire un'idea! L'appuntamento è oggi» gli rammentò il ragazzo invisibile, come se ci fosse bisogno di ricordarglielo. 
«Grazie, mi stavo proprio chiedendo quando fosse» disse Hugh con tono acido, però si scusò subito dopo con il suo amico.
«Qualcosa di bello, devo trovare qualcosa di bello da fare» mormorò a bassa voce, lo disse più a se stesso che ai suoi amici. 

«Nervosa? Agitata?»
«Ti posso pettinare?»
Chiesero Olive e Claire saltando intorno a Fiona. 
Il loro appuntamento doveva rimanere segreto, ma ovviamente lo sapevano tutti, perché così accedeva alla villa.
«Ragazze calmatevi» disse Bronwyn.
«Sono... agitata, ma felice» 
Emma sorrise, poi si avvicinò alla ragazza dei fiori. 
«Non ho mai visto Hugh tanto contento, tu lo rendi felice e questo fa piacere a tutti noi»
Fiona arrossì leggermente poi sorrise. 
«Posso sistemarti i capelli?» chiese Emma gentilmente, la ragazza dei fiori annuì titubante. 
I suoi capelli erano sempre stati un aggroviglio, pieni di qualche filo d'erba e petali.
«Ma non è giusto! Gliel'avevo chiesto prima io» si lamentò Claire, ma Brown riuscì a calmarla. 
Emma dopo aver sciolto tutti i nodi, racchiuse i capelli in uno chignon morbido, alcuni ciuffi erano sfuggiti all'acconciatura e le incorniciavano il viso di Fiona. 
«Vorrei metterti dei fiori nello chignon, ad esempio delle margherite piccole»
«Non puoi strappare un fiore, morirà» disse Fiona severa, non voleva che la natura dovesse risentirne per un'acconciatura. 
«Ma sei io ne cogliessi uno e poi tu ne ripiantassi un altro? Oppure dopo lo rimetti nel terreno e lo fai ricrescere»
Fiona annuì e si lasciò mettere delle piccole margherite tra i capelli. 
«Sembri madre natura, sei molto bella» disse Olive sorridendo.
«Grazie mille»

Intanto nel giardino Hugh stava dando gli ultimi ritocchi, per l'appuntamento con Fiona. Sperava che tutto andasse per il meglio. 
«Okay qui c'è tutto» disse Millard consegnando un cesto. 
«Perfetto, allora torniamo alla villa»  

«Vedo Hugh e Millard! Stanno tornando, ti verrà a prendere ora» gridò Claire che stava guardando fuori dalla finestra. 
Dopo qualche minuto bussarono alla porta. 
Emma aprì la porta rivelando la figura di Hugh, indossava uno dei completi di Horace, ma senza cravatta . 
«Buonasera ragazze la cena è pronta» 
Emma, Bronwyn, Olive e Claire annuirono e uscirono dalla stanza lasciando i due ragazzi da soli. 
«Miss Fiona Frauenfeld vuole seguirmi così la posso condurre al nostro appuntamento»
«Con molto piacere» rispose la ragazza stringendo la mano di Hugh. 
Lui la condusse sul retro della casa, nel giardino. 
«Hugh è stupendo»
«Ti piace veramente?»
Fiona annuì. 
Nel mezzo del giardino c'era una tovaglia sopra essa un cestino di legno, con dentro piccoli tramezzini e dolcetti. Intorno c'erano delle candele all'interno di un barattolo così da non rischiare di dare fuoco al giardino e la luna splendeva alta nel cielo. 
«Preparati ho fatto io da mangiare, spero sia buono»
«Lo sarà di sicuro»
I due rimasero lì per quel che parvero ore, anche dopo aver finito di mangiare, si sdraiarono a guardare le stelle mano nella mano. Parlarono e scherzarono era un momento tutto per loro ed era bellissimo. 
«D'ora in poi sarai tu a cucinare per me, potresti diventare sempre più bravo» 
Lui rise non riusciva a credere che Fiona fosse sempre così gentile. 
«Guarda Hugh! Una stella cadente esprimi un desiderio» gridò emozionata mentre indicava la stella. 
«L'hai vista? Hai espresso un desiderio?» 
«Sì l'ho vista, ma non devo esprimere nessuno desiderio , ho già tutto quello che voglio. Sono qui con te» rispose il ragazzo ape guardando la ragazza accanto a lui. 
«Come siamo dolci signor Apiston» rispose lei scherzando. 
«Comunque anch'io non ho bisogno di nulla finché ci sei tu» 
Detto questo lei si avvicinò per poggiare la testa sulla spalla di lui, mentre Hugh cinse con un braccio la vita di Fiona. 
Rimasero ancora un po' di tempo svegli a guardare le stelle, poi si addormentarono l'una tra le braccia dell'altro. 



 

Buonasera 💫
Ho scritto questo capitolo tra una pausa e l'altra dallo studio, non è esattamente come lo immaginavo, ma spero vi piaccia, 
fatemi sapere cosa ne pensate :3

Kiss and hugs 
||MartaWeasley||

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Capitolo 6
*** First Kiss ***


First Kiss




Solito giorno. 
Solito sole.
Solito caldo.
Ma nuovo giorno insieme, questo era il pensiero che passava per la mente di Hugh e di Fiona.

«Millard smettila, stai barando!» si lamentò il ragazzo ape.
«Ma non è vero! Se perdi non dare la colpa a me» si difese il ragazzo invisibile.
Hugh sbuffò, ma un momento dopo il broncio che aveva si trasformò in uno sorriso vedendo Fiona che lo salutava dalla finestra che dava sul giardino. 
«Milliard hai ragione. Hai vinto tu, sei più bravo di me, ci vediamo!» disse alzandosi dalla sedia lasciando le carte sul tavolo per correre fuori.
«Passeggiamo?» Chiese la ragazza prendendogli la mano.
«Certo»
«Hugh! Fiona! Avete visto che belle nuvole ci sono? Quella è a forma di papera»
«Si Olive, ora ci potresti lasciare da soli?» Chiese il ragazzo ape gentilmente alla bambina che subito iniziò a ridere sotto i baffi. 
«Certo che vi lascio soli piccioncini» 
I due risero poi iniziarono a parlare del più e del meno, fino a fare tutto il giro del giardino e ritornare davanti alla villa. 
Si sedettero sugli scalini davanti all'ingresso.
«Non pensi mai che prima o poi tutta questa pace finirà?» chiese Hugh improvvisamente.
«Spero di no, come mai questi tetri pensieri?»
«Ho fatto un cattivo sogno questa notte, arrivava uno spirito vacuo alla villa»
«Non posso predire il futuro e per fortuna nemmeno tu, perché se questo sogno l'avesse fatto Horace allora si che sarebbe stato spaventoso»
«Hai ragione, godiamoci questa tranquillità»
«Hugh vieni a giocare con la palla? Claire non ha voglia di corre, Horace non si vuole sporcare il vestito e Enoch non vuole e basta» chiese Olive piagnucolando. 
«Va bene, Fiona vieni?» 
«No, mi limiterò a guardarvi» disse alzandosi e andando a sedersi sotto l'enorme cespuglio potato a forma di animale. Ce ne erano di molti tutti raffiguravano creature fantastiche. Successivamente Bronwyn si unì a loro, ma con un tiro troppo potente mandò la palla tra i rami di un albero. La piccola Olive si offrì per la missione: recupero palla. Si fece legare una corda in vita così da non volare via. 
Fortunatamente riuscirono a recuperarla, ripresero a giocare e piano piano si unirono tutti gli speciali, per fino Horace. Il gioco consisteva in una passaggio del pallone e non bisognava farlo cadere. 
«Enoch prendilo!»
«Non farlo cadere siamo a 43 passaggi» gli ricordò Emma. 
Enoch purtroppo non riuscì a prenderla, ma Miss Peregrine sì. Anche la direttrice iniziò a giocare e convinse Fiona a fare lo stesso. Si divertirono tutti insieme, come una famiglia. 
Purtroppo Hugh dovette smettere di giocare perché era scivolato nel fango e doveva andare a pulirsi, prima della cena che si sarebbe tenuta a breve. Fiona lo accompagnò, anche se continuava a ridere per la caduta di Hugh. 
«Potresti anche finirla, mi sono fatto male»
«Scusa, hai ragione, ma è stata una scena buffa. Dove ti sei fatto male?» chiese lei cercando di tornare seria. 
«Ecco... ehm... mi fa male il fondo schiena» rispose lui un po' imbarazzato, Fiona scoppiò nuovamente a ridere nonostante cercasse di smettere. 
«Ti giuro che sto provando a non ridere... ma non ci riesco» disse tra una risata e l'altra. 
All'improvviso non si sentirono più le risate della ragazza dei fiori. 
Non si sentirono più perché Hugh posò le sue labbra su quelle di lei. 
«Ecco fatto ora hai smesso di ridere di me» mormorò il ragazzo ape tornando a camminare in direzione della villa. 
Fiona rimase ferma dov'era con il cuore che le batteva all'impazzata, sfiorò con la mano le labbra pensando a quello che fa successo.
«Allora mi accompagni o preferisci rimanere lì?» chiese Hugh con un ghigno divertito. Voleva mostrarsi sicuro di se, ma in realtà anche a lui il cuore batteva fortissimo e si continuava a domandare se avesse fatto bene o no. 
La ragazza dei fiori lo raggiunse prendendogli la mano. 
Insieme camminarono, in silenzio, fino alla villa ripensando al loro bellissimo primo bacio.





 

Buonaseraaaa!
Come state? Piaciuto il capitolo? Spero di si, ho già scritto metà del prossimo quindi non dovrei metterci tanto a pubblicarlo :)
Intanto spero davvero che questo momento tra Hugh e Fiona vi sia piaciuto, fatemi sapere cosa ne pensate ☺️

Kiss and hugs
||MartaWeasley||

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Capitolo 7
*** First Secret ***


First Secret
 

Erano passati anni ed anni da quando Fiona era arrivata alla villa.
Ormai si era ambientata, era diventata parte della famiglia, tutti le voleva bene e lei voleva bene a tutti. Tuttavia sentiva che c'era qualcosa che le nascondevano. Sentiva che tutti ne erano al corrente tranne lei e questo la faceva sentire male, era come se ancora non si fidassero di lei. Per fino Hugh non le aveva detto niente, questo la faceva stare ancora peggio. Credeva che tra li loro non ci fossero segreti, eppure i fatti dimostravano il contrario. 
«Buongiorno Fiona come stai?» le chiese Claire sedendosi affianco a lei, sul prato all'ombra di un grande cespuglio dalle sembianze di una creatura magica, che aveva fatto Fiona appena arrivata alla villa. 
Lei annuì facendole capire che stava bene.
«Anch'io bene, ma se stai bene allora perché crescono fiori dai colori tristi e spenti? Di solito fai crescere fiori dai colori accesi, brillanti e felici» 
Lei scosse le spalle come per dire che non se ne era accorta.
Claire la guardò confusa, sapeva che non era così. 
«Sarò piccola, ma non stupida. C'è qualcosa che non va? Un problema di cuore?» 
Fiona sorrise, aveva imparato a conoscere i ragazzi, però alcuni trovavano il modo di sorprenderla ancora. 
«C'è qualcosa che tutti voi sapete ed io no» 
Claire si sforzò di capre a cosa si riferisse, poi le venne in mente e con tono da saputella di mise a spiegare.
«Prima qui c'era un ragazzo di nome Abe, lui è come noi, uno Speciale, ma..»
Fiona la fermò dicendo che sapeva già tutto di Abe Portman. A lei sarebbe piaciuto conoscerlo, ma non era stato possibile purtroppo. Hugh e Emma gliene avevano parlato tanto, soprattutto Emma, di com'era, perché se ne era andato. Emma le aveva fatto leggere anche qualche lettera speditagli da lui per lei, le aveva fatto persino vedere una foto di loro due insieme. Emma custodiva tutto come se fosse un tesoro. C'era una altro dubbio che aveva e che secondo lei si connetteva al segreto che nessuno voleva dirle. 
«Forse ha a che fare con una porta chiusa al piano superiore»
Claire a quella affermazione parve capire tutto ed il suo sguardo diventò triste improvvisamente. 
La ragazza dei fiori capí che la piccola aveva capito di che segreto parlava, adesso doveva solo aspettare che glielo rivelasse.
«Fiona, mi spiace, ma non posso parlartene io deve essere Miss Peregrine o Bronwyn» detto questo saltellò via.
"Con Miss Peregrine o Bronwyn?" ripeté nella sua mente pensando a quale nesso logico potesse esserci tra Miss P, Bronwyn, la porta chiusa al piano superiore e il fatidico segreto.
«Buongiorno mio fiore preferito, come stai quest'oggi?» chiese Hugh sedendosi affianco a lei, occupando il posto in cui poco prima c'era Claire. 
«A quanto pare sei troppo immersa nei tuoi pensieri per rispondermi» continuò ridacchiando. 
Fiona gli sorride annuendo per fargli capire che stava bene, poi tornò a fissare il vuoto nuovamente immersa nei suoi pensieri.
«Cosa ti passa per la testa? Se si può sapere»
«Al segreto che c'è in questa villa, quel segreto che sanno tutti tranne me e al fatto che non vi fidiate di me per dirmelo»
Ripose impulsivamente spiazzando Hugh, che non si aspettava quella risposta e non sapeva cosa dire.
«Fiona io te lo direi anche, ma cerca di capire non è una cosa che riguardi me cioè non mi riguarda da vicino. Se vuoi saperlo devi chiedere a..»
«Miss Peregrine o Bronwyn, lo so» concluse lei la frase. 
Lui sorrise poi le diede un bacio sulla fronte. 
«Noi ci fidiamo di te. Dai vieni, andiamo alla villa così potrai ottenere delle risposte» 
Lei annuì e prese la mano che lui le porse.

Quando entrarono in casa tutti gli Speciali erano già in salotto in compagnia di Miss P, sembrava che Claire avesse riferito la conversazione avuta con Fiona.
«Vieni Miss Frauenfeld risponderemo a tutte le tue domande» le disse la direttrice facendole segno di sedersi sul divano accanto a lei. I volti dei suoi amici Speciali erano tesi e tristi, la ragazza dei fiori notò che Bronwyn cercava di mostrare un sorriso, ma invano. Enoch se ne stava appoggiato al muro infondo alla stanza, isolato e all'ombra. Gli altri erano seduti sparsi per il salotto, Claire e Olive tenevano ognuna una mano di Bronwyn. 
«Allora dei sapere che prima che arrivassi tu è successa una cosa terribile...»
Miss Peregrine raccontò tutta la storia, raccontò di Victor e del Vacuo, di tutto, senza tralasciare nulla. 
Non si aspettava niente di simile, era sempre più scioccata soprattutto quando venne a sapere chi c'era nella camera chiusa al piano superiore. Ora si spiegava anche perché due volte all'anno tutti gli Speciali si si vestivano di nero, anche lei si vestiva di nero, ma non ne sapeva il motivo, erano le date di nascita e di morte di Victor.
«Mi dispiace davvero tanto. Non posso neanche immaginare cosa abbiate passato. Soprattutto non posso immaginare cosa tu possa provare, Bronwyn. Non sei solo forte come pensano tutti per il tuo potere speciale» disse alzandosi e avvicinandosi a lei. 
«Sei forte anche dentro, sei una persona veramente forte. Quando sono entrata mi hai sorriso, nonostante sapessi che da lì a poco, a causa mia, avresti riascoltato quella storia. Sono felice di essere amica tua» concluse la ragazza dei fiori per poi abbracciarla, a quel punto Bronwyn scoppiò in lacrime. 

«Per una che non parla praticamente mai, oggi hai parlato tanto e di fronte a tutti, di solito parli solo con me» disse il ragazzo ape sorridendo. 
«Comunque ora sai tutto» mormorò mentre accompagnava Fiona in stanza dopo la cena che era stata molto silenziosa, ma era naturale dopo aver rivissuto quel brutto ricordo. 
«Già... mi dispiace Hugh, eravate molto amici?» 
«Non ero il suo migliore amico, però gli volevo bene, tutti gli volevano bene» 
Fiona guardò Hugh e lui subito capí cosa gli volesse chiedere. Tra i due quello che parlava di più era sempre lui. Lei a causa di quelle che aveva vissuto parlava poco, quasi mai davanti agli altri Speciali solo quando era inevitabile.
«Enoch» 
In quel momento la ragazza dei fiori capí il comportamento di Enoch, non aveva mai superato la perdita del suo migliore amico. 
Diede un leggere bacio sulle labbra di Hugh e lui sorrise.
«Grazie, ma ormai è passato tanto tempo non ho più bisogno di sfogarmi. Avrei voluto che lui ti conoscesse, gli saresti piaciuta e sarebbe stato contento per me. Victor era come uno fratello maggiore per tutti qui.»
«Sono sicura che sarà stato un buon amico»
Lui annuì poi le diede un bacio sulla guancia bianca e delicata di lei.
«Buonanotte Miss Frauenfeld»
«Buonanotte Mr Apiston»





 

Buonaseraaaa 
So di averci messo un po', ma eccomi con tutti i nuovi capitoli. La maturità finalmente è finita... sono in vacanzaaaa
Comunqueeee spero vi sia piaciuto questo capitolo, non c'è stato un grande momento tra Hugh e Fiona, ma spero vi sia piaciuto lo stesso.
Fatemi sapere
☺️

Kiss and hugs
||MartaWeasley||

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Capitolo 8
*** First New Friend ***


First New Friend



Sono passati altri anni e finalmente succedeva qualcosa di nuove alle monotone vite degli Speciali.
Il giorno prima avevano avuto una visita, un ragazzo dai capelli scuri e dall'aria incerta era venuto alla villa accompagnato da Emma e Millard. Il ragazzo si chiamava Jacob Portman e diceva di essere il nipote di Abe.
«È meraviglioso! Potremmo avere un nuovo amico! Ci potrà raccontare di come procede il mondo» esultò Olive a colazione. 
La sera prima, Jacob si era fermato a cena ed era stato bombardato di domande. 
Hugh aveva dovuto mangiare in un tavolo isolato sotto una grande zanzariera per evitare che le sue api dessero fastidio al nuovo amico. Le api di Hugh sono sempre state curiose e quindi una nuova persona avrebbe attirato tutta la loro attenzione. A Fiona era dispiaciuto lasciarlo lì da solo, ma Miss Peregrine aveva preferito che rimanesse al tavolo con gli altri. 
«Sono contento che Abe abbia avuto una famiglia, perfino un nipote... piacerebbe tanto anche a me» disse Hugh a bassa voce per farsi sentire solo da Fiona che era seduta affianco a lui. Ovviamente alcune api uscirono dalla sua bocca, mentre parlava, queste girovagarono un po' per la stanza poi tornarono nello stomaco del ragazzo.
Fiona sorrise poi gli diede un leggero bacio sulla guancia. 
«Pronti per lo spettacolo di oggi?» chiese Claire sorridente ed emozionata.
Tutti annuirono poi uscirono in cortile per preparare tutto il necessario.

***

Sul palco ora c'era Bronwyn che mostravo il suo dono a Jacob che rimaneva sempre più sbalordito. 
«Dopo tocca a te, buona fortuna my lady» le disse Hugh facendole un piccolo inchino, le ridacchiò poi lo ringraziò. 
La ragazza si posizionò davanti alla fioriera, tese le mani in avanti poi con dei fluenti gesti fece crescere delle stupende margherite, tutti si alzarono in piedi per applaudirle. 
Fiona scese dal palco lanciando un sguardo di sfida a Hugh, come per chiedergli se lui sapesse fare di meglio. Il ragazzo ape accettò.
Sul palco erano rimasti i fiori che aveva fatto crescere Fiona, allora Hugh aprí la bocca per far uscire le sue api che subito andarono ad impollinare i fiori creati dalla ragazza. 
Dopo il grande spettacolo tutto si disperso per godersi la giornata soleggiata. 
Hugh e Fiona corsero al limitare del bosco, per stare da soli. 
«Vai sono pronto» affermò Hugh. Allora Fiona si concentrò al massimo e fece crescere un albero al quale Hugh si aggrappò, quest'albero lo portò abbastanza in alto da consentirgli una bellissima vista. Non era la prima volta che Fiona lo faceva, ma ogni volta era solo stesso faticoso. 
«Tocca a te» le gridò il ragazzo ape. 
Fiona fece crescere un ramo che la portò su all'altezza di Hugh. 
«È sempre bellissimo stare qua su» 
«Si» concordò lei stringendo la mano di lui. 
«Vorrei fermare il tempo e rivivere questo istante per sempre. Io, te, questa vista, immersi nella natura è tutto perfetto» 
Lei gli sorrise poi lui la baciò e per un attimo rischiò di perdere l'equilibrio, ma lo recupero subito dopo, fortunatamente.
Rimasero lì soli, fino allora di pranzo, poi dovettero ritornare alla villa. 
«Cosa ne pensi di Jacob?» domandò Fiona mentre camminavano verso la villa. 
«Si vede che è il nipote di Abe, però sono molto diversi. Abe era più sicuro di quello che faceva, ma Jacob ha scoperto tutto all'improvviso quindi è normale che sia dubbioso su quello che fa... comunque secondo me diventerà come suo nonno, chissà forse anche meglio»
«Mi sarebbe piaciuto conoscere Abe o Victor»
«Non ci pensare, penso al fatto che abbiamo conosciuto una nuova persona, abbiamo un nuovo amico e abbiamo scoperto che le macchine volanti non esistono ancora» 
Fiona rise ricordandosi di una conversazione avuta con Hugh sul futuro molti anni prima.
«Hai ragione» 
«Come sempre» 
Fiona gli diede una leggera spinta, Hugh sorrise. 
«Cosa ho detto? Guarda che io ho sempre ragione» 
«Se ti piace pensarla così va bene» gli rispose sorridendo e poi iniziò a correre verso la villa lasciando il ragazzo indietro. 
«Fiona! Per quale motivo corri via? Non sei d'accordo che io abbia sempre ragione?»
Il ragazzo sentì Fiona ridere mentre cercava di raggiungerla sapeva che lei faceva così per giocare. Una volta, un anno fa, Fiona si era nascosta per scherzo e dopo un minuto Hugh l'aveva già trovata, da lì fanno questo gioco. Mai una volta Fiona ha vinto.
«Lo sai che ovunque ti nascondi io ti trovo sempre» rispose Hugh guardandosi intorno. Fiona fa sempre fatica a trattenersi dal ridere, ma quella volta ce la mise tutta.
«Trovata» le sussurrò all'orecchio, facendola sobbalzare perché non si aspettava arrivasse alle sue spalle.
«È inutile mio bel fiore, il filo che ci unisce rende impossibile stare separati per questo ti trovo sempre»
Lei si avvicinò per baciarlo, ma in quel momento udirono Enoch gridare: "Innamorati venite a tavola! Mancate solo voi". 
Allora Fiona si voltò per correre alla villa e sentì dietro di lei il ragazzo ape che si lamentava del fatto che Enoch li avesse interrotti. Per renderlo di nuovo di buon umore Fiona si girò e mormorò: "Ti amo" poi scappò via tutta rossa in volto, Hugh sorrise per il resto della giornata.






 

Nuovo capitolo! 
Jake è arrivato, nonostante fosse una novità non mi sono voluta soffermare su di lui perché la mia storia non è su Jacob, ma su Hugh e Fiona.
Anyway spero che il capitolo vi sia piaciuto☺️
Vi ringrazio di leggere la mia storia, fatemi sapere cosa ne pensate!


Kiss and hugs
||MartaWeasley||

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Capitolo 9
*** First Goodbye ***


First Goodbye
 
 

Erano successe un sacco di cose dopo l'arrivo di Jacob alla villa. 
Spettri e Vacui avevano attaccato l'anello.
Jacob aveva ucciso un Vacuo, l'anello non era stata azzerato, Miss Peregrine era bloccata e non riusciva a trasformarsi in essere umano. Erano fuggiti dagli spettri che però ancora li inseguivano, erano entrati in un altro anello nel quale avevano trovato dei nuovi amici, animali Speciali. Addison, un cane parlante, aveva informato loro di una possibilità per salvare Miss P. Dovevano partire, ma la piccola Claire, aveva la febbre, e non poteva viaggiare in simili condizioni. Doveva rimanere in quell'anello con gli animali Speciali, ma i ragazzi non volevamo lasciarla sola. 
«Ci sono volontari?» chiese Emma, sperando che qualcuno si offrisse di stare con la bambina.
«Non ci arrivi?» chiese Enoch dando una gomitata a Horace.
«Questa è la scusa perfetta per te!» 
«Io voglio partire, davvero. Sebbene non mi dispiacerebbe arrivare al mio centocinquesimo compleanno, se possibile. Mi promettete che non cercheremo di salvare tutto il mondo?»
«Il nostro obiettivo è salvare Miss P» gli rispose Emma, per poi aggiungere: «ma non garantisco nulla sui compleanni futuri»
Nel frattempo nessuno diceva nulla, la questione su chi sarebbe rimasto ci Claire sembrava sospesa. 
«Non c'è problema, posso cavarmela da sola» disse la bambina con voce debole. 
«Neanche per sogno. Noi Speciali dobbiamo restare uniti»
In quel momento una mano si levò in aria. Qualcuno si era offerto di rimanere lì con Claire. Tuttavia nessuno si aspettava che fosse lei.
«Fee, non puoi!» protestò Hugh, chiamandola davanti a tutti con il soprannome che di solito usava quando c'erano solo loro due. Non voleva separarsi da lei, non voleva lasciarla da sola dopo tutti i pericoli che avevano affrontato. Lei gli rivolse un sorriso triste, ma non ritrasse la mano.
«Grazie Fiona, con un po' di fortuna, ci ritroveremo tutti tra qualche giorno»
Sia Hugh che Fiona speravamo davvero di rivedersi il prima possibile. 
«Se gli uccelli lo vorranno» concluse Bronwyn. 
«Se gli uccelli lo vorranno» le fecero eco tutti gli altri. 
Sarebbe partiti nel tardo pomeriggio, ma prima che facesse buio. 
Fiona e Hugh se ne andarono per stare un po' da soli prima della partenza di lui. 
«Perché Fiona? Perché tu?» 
Lei lo guardò cercando di fargli capire che era l'unica soluzione, ma lui non voleva capire. 
Si guardò intorno con aria arrabbiata. 
«Ma non lo capisci che non voglio lasciarti! Non mi piace l'idea di saperti qui da sola»
Fiona prese la mano di Hugh tra le sue e gli sorrise. 
«Andrà tutto bene» sussurrò lei. 
Hugh a qual punto la strinse tra le sue braccia.
Fiona si lasciò coccolare poggiando la testa sulla spalla di lui. 
«Adesso ti tengo così per sempre, così non ci dovremmo separare» 
Lei rise. 
Hugh, dopo averla sentita ridere, si resa conto che non avrebbe risentito la sua risata per chissà quanto tempo. Sarebbero stati solo pochi giorni come aveva detto Emma? Oppure di più? 
«Torniamo dagli altri, tra poco dovrai partire» mormorò a bassa voce, perché anche lei stava male. Non voleva separarsi da lui. Temeva che potesse succedergli qualcosa, fuori dall'anello c'erano spettri e vacui. 
Hugh però non fece un passo e strinse Fiona ancora tra le sue braccia, poi la baciò. In quel bacio entrambi ci misero tutto il loro amore e le loro paure.
«Tornerò a prenderti appena possibile» le sussurrò all'orecchio. Lei annuì consapevole che sarebbe stato così. 
Poi tenendosi per mano tornarono dagli altri. 
Claire era rimasta dov'era prima, sdraiata sotto una grande albero avvolta in una coperta. Fiona salutò con un cenno di mano tutti, troppo triste per abbracciare i suoi amici, la sua famiglia. Aveva paura che una abbraccio equivalesse a un addio. Mentre tutti si misero a salutare Claire, I due innamorati rimasero all'ombra di un altro albero, con le mani ancora intrecciate e fronte contro fronte, era il loro addio. Un addio silenzioso che cercava di essere il meno doloroso possibile. 
Gli altri Speciali avendo finito di salutare Claire erano pronti a partire, ma non volevano interrompere l'addio di Hugh e Fiona.
All'improvviso si separarono Fiona si tolse dai capelli selvaggi dei semi e li getto a terra vicino a loro, poi con il suo dono fece crescere un cespuglio pieno di rose rosse. Hugh liberò le sue api in mondo che anche le api di lui e i fiori di lei potessero dirsi addio. In quel momento entrambi realizzarono che si stavano separando, tra pochi minuti non sarebbero più stati l'uno affianco all'altra. Fiona lo abbracciò, sforzandosi di non piangere gli sussurrò: «Ti amo Hugh Apiston, torna da me, per favore»
Lui annuí. 
«Ti amo Fiona Frauenfled»
Dopodiché si voltarono e trovarono tutti i loro amici che li guardavano. Fiona arrossì, lui invece lasciò la mano di lei, con difficoltà, e si incamminò verso gli altri seguito dalle sue api. 
«Andiamo, non c'è niente da vedere» disse una volta raggiunti i suoi amici. 
Ora che erano tutti pronti si incamminarono pronti ad affrontare la prossima avventura. 
Fiona scoppiò a piangere una volta che Hugh fosse troppo lontano per vederla e sentirla. 
«Non ti preoccupare, torneranno tutti, Jake me l'ha promesso» la rassicurò Claire.
Fiona cercò di calmarsi e le sorrise.
Intanto che camminava Hugh sentiva il cuore diventare sempre più pesate, una parte di lui voleva tornare indietro, ma sapeva che doveva andare avanti per Miss P. 
«Mi dispiace che tu ti sia dovuto separare da Fiona» gli disse Millard.
Il ragazzo delle api sorrise a fatica.
«Dai Hugh! Siamo migliori amici non devi fingere di stare bene con me»
Detto questo Millard lo prese sotto braccio e cominciò a fare battute per distrarre il suo amico. Hugh gliene fu immensamente grato.

 

Buona fortuna Hugh, sono convinta ci rivedremo presto pensò Fiona prima di addormentarsi.

Non ti preoccupare, salveremo Miss Peregrine e tornerò a prenderti pensò High prima di chiudere gli occhi e addormentarsi.


 

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Capitolo 10
*** Last Goodbye ***


Last Goodbye




Tutti esultavano.
Tutti ridevano, felici si abbracciavano, ma come poteva lui unirsi a loro se dentro si sentiva vuoto. 
L'unica cosa a cui pensava da quando si erano separati era che alla fine si sarebbero rivisti. Lei era sempre nei suoi pensieri. 
Voleva rivederla. 
Voleva stringerla tra le sue braccia ancora una volta. 
Voleva farla ridere. 
Voleva sentire la sua voce. 
Voleva baciarla. 
Ma non poteva, perché Fiona era morta. 
Hugh si allontanò dagli altri, per starsene da solo a pensare a lei. 
«Hugh! Dove vai?» chiese Millard attirando l'attenzione di tutti. 
«Voglio... voglio stare da solo» rispose cercando di reprime le lacrime. 
«Hugh mi dispiace, capisco che deve essere difficile» gli disse Jacob, che anche lui al solo pensiero di dover lasciare Emma si sentiva morire. 
Hugh si voltò con le lacrime che gli rigavano le guance pallide. 
«Jacob tu non puoi capire... Emma è lì, affianco a te, per tutto questo tempo è stata accanto a te. Io non vedo... vedevo... Fiona da quella che mi è persa un'eternità e non la rivedrò mai più» detto questo si allontanò senza che nessuno glielo impedisse. Camminò per un bel po' lungo una strada che non conosceva, in una città che non conosceva, in una anello che non era il suo. 

Aveva perso le sue api, che avevano dato la loro vita per difenderlo dagli spettri e aveva perso la sua Fiona. Non riusciva ad accettarlo, le lacrime continuavano a scendere ininterrottamente. Si accasciò a terra coprendosi il volto con le mani, come per non dover vedere un mondo senza di lei. 
«Mi dispiace... mi dispiace... io... io non ero lì con te... 
non avrei mai dovuto separarmi da te... Fiona»  
Spera che lei potesse sentirlo in qualche modo. 
Si sentiva in colpa, un senso di colpa che non faceva che aumentare.
«Non puoi essere... non puoi essere mor... no! Fiona ti prego dimmi che sei ancora viva, perché... perché io ti amo»
E se l'amore è vero ed eterno come può la morte portarlo via? 
All'improvviso sentì una mano poggiarci sulla sua spalla. 
«Hugh non è colpa tua» era la voce di Miss Peregrine che preoccupata per il suo ragazzo ape l'aveva seguito ed aveva sentito tutto. 
«Se fossi stato con lei, magari sarebbe ancora viva» 
Miss Peregrine si sedette per terra affianco a Hugh. 
«Questo non lo puoi sapere, poi se tu non fossi andato con gli altri chi li avrebbe salvati quella volta che erano stati catturati tutti tranne te. Tu li hai salvati, tu e le tue api» gli disse sorridendogli dolcemente. 
Hugh, però non a smise di piangere. 
«Va tutto bene, devi sfogarti dopo andrà meglio, un po' alla volta, ma ricorda che non è colpa tua» gli ricordò stingendolo tra le sue braccia. 
Gli altri Speciali li avevano raggiunti, ed ora molti di loro avevano le lacrime agli occhi nel ricordare Fiona e nel vedere Hugh così distrutto. 
Emma si avvicinò al ragazzo ape e Miss P per abbracciare Hugh. Dopodiché tutti si avvicinarono e lo abbracciarono, un gesto che lo fece sentire meglio e non più solo.
Fiona, non ti dirò addio, ma arrivederci perché sono sicuro che ci rivedremo nel paradiso degli Speciali. Aspettami, se puoi. Non vedo l'ora di rivederti mia ragazza dei fiori. 
Mia Fiona.



 

Capitolo triste lo so. 
Quando nel libro si viene a scoprire della morte di Fiona, era così che immaginavo il dolore di Hugh. 
Prima solo con il cuore straziato e pieno di sensi di colpa. Poi il dolore che diminuisce con la sua famiglia vicino.
Vi giuro che non mai accettato la morte di Fiona nel libro, lo trovavo così ingiusto. Lei e Hugh erano una coppia meravigliosa, è per questo che ho scritto questa storia. 
C'è stato un momento in cui ho pensato di cambiare il finale del libro, ma per chi ha già letto la mia storia "Look me again" sa che non mi piace cambiare i finali, per quanto tristi essi siano. 
Ora sto valutando se fare un epilogo o concluderla qui, che mi consigliate?

Nonostante il triste capitolo, spero vi sia piaciuto.

Kiss and hugs
||MartaWeasley||

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