Non c'è niente qua, se non il ricordo di te.
Le valli erbose, morbide come il tuo petto.
Gli alberi alti, solidi come i tuoi abbracci.
I fiumiciattoli e i rigagnoli, freschi come la tua pelle.
Il vento, soave come la tua voce quando pronuncia il mio nome.
Il mare, blu come la tua essenza.

Non c'è niente qua, se non il ricordo di te.
Le lenzuola bianche e piene di pieghe, come le tue mani quando mi accarezzano.
I mobili in legno antico, scheggiati come la tua anima.
I libri polverosi, che come te, sono pieni di storie e colori.
I campi di grano, dolci come i tuoi baci.
Non c'è niente qua.
Non c'è niente qua,

Prima o poi mi dimenticherò di te.

Prima o poi
lascerò andare il tuo ricordo.

Lo lascerò scivolare
come acqua
tra le mie dita,
e svanirà
per non tornare mai più.

Prima o poi mi dimenticherò
dei tuoi riccioli biondi
e delle tue labbra sottili
come spighe.

Prima o poi mi dimenticherò
delle tue mani
morbide e grandi
e dei tuoi occhi
così profondi
in cui io riuscivo sempre a scorgere un po' di mare
nonostante non fossero blu.

Prima o poi mi dimenticherò
di tutte le cose che mi hai detto,
di tutte le poesie che mi hai dedicato,
di tutte le canzoni che mi hai fatto venire in mente.

Prima o poi mi dimenticherò
di tutta la bellezza che hai fatto nascere in me.

E allora,
quando sarò in grado di dimenticare,
potrò ricominciare
a vivere nel presente
e smettere di trascinarmi in questo
malinconico
passato
morto.

Prima o poi mi dimenticherò di te.

Mostrami come respira il mondo.

Mostrami come fa il mare a respirare.
Fammi scoprire come boccheggiano le spighe di grano.
Dimmi come fa la rosa
e il giglio
e l'orchidea.

Sussurrami all'orecchio il segreto della valle erbosa.
Indicami i polmoni dei laghi e dei ghiacciai.
Fammi vedere come fanno i fiumi a respirare.

Mostrami come respira il mondo.
Svelami il segreto della terra
perché io mi ci possa fondere
e possa sentire il suo cuore battere in me.
Voglio sentire la sua linfa nelle mie vene
e il calore del sole
nel mio stomaco.

Voglio sentirmi parte
dell'universo immenso.
Voglio che i miei occhi si tramutino in stelle
e i miei capelli
in comete di fuoco.
Voglio che il mio ombelico si
trasformi
in un buco nero
e il mio sorriso
in una costellazione.
I miei denti saranno
meteore splendenti
e il mio naso un pianeta
rosso.
Il mio cuore invece,
il mio cuore è una supernova
pronta a esplodere
se mi sfiorerai la pelle.
 

Un tornado
ha baciato il mio cuore
putrefatto
e lo ha fatto
a pezzi.

Tanti piccoli pezzi di carne
maciullata
e putrida
e nera.

Tanti piccoli pezzi di carne
maciullata
sono sparsi nel mio petto
divisi da
centimetri di aria
e di vuoto
e i sentimenti non
hanno più una casa
e non hanno più un gabinetto
dove vomitare lacrime di odio
e rabbia
e tristezza.

Un tornado
ha baciato il mio cuore
e lo ha estirpato
dal suo posto designato
in mezzo ai polmoni
e mi ha rotto qualche costola
e mi ha tolto il respiro.
Non respiro più.

Non respiro più
non piango più
non rido più.

Non respiro più
non piango più
non rido più.

Un tornado
ha baciato il mio cuore
putrefatto.
E non respiro più
per colpa tua.

Sento il cuore battere nel mio stomaco vuoto.

È l'una e mezza di notte e sto pensando a te.

Nutro I passerotti con le croste delle mie ferite
e, ad ogni beccata, si riaprono un poco
e il sangue torna a scorrere
caldo e vermiglio
sulla mia pelle sporca
di emozioni blasfeme.

Nutro i passerotti con le croste delle mie ferite
e con ogni beccata
si portano via un po' di carne infetta
che mi brucia
e pulsa
e minaccia di esplodere
lasciandomi nuda
vestita solo delle mie candide ossa.

Nutro i passerotti con le croste delle mie ferite
e dopo ogni beccata esisto un po' di meno
un po' meno materia avvolge la mia
impalpabile
essenza divina
che brucia e si contorce
insaziabile d'amore.

Nutro i passerotti con le croste delle mie ferite
e aspetto.

Aspetto che il vuoto
mi avvolga per sempre.