Una vera storia d'amore

di Fanta Gaia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cosa sono ***
Capitolo 2: *** Il processo ***
Capitolo 3: *** Nuova vita ***
Capitolo 4: *** Amore ***



Capitolo 1
*** Cosa sono ***


La guerra era finita, il mondo magico era stato completamente liberto dal male, una volta per tutte era stato come rinascere. Tutti era felice per aver sconfitto Voldemort ma guerra stava per far pagare il conto, presto ci sarebbero stati i funerali e le famiglie avrebbero pianto i loro cari morti in battaglia, dopo i funerali Draco sapeva ci sarebbe stato il processo perché qualcuno doveva pagare per tutto quello, è quel qualcuno sarebbe stato lui. Draco era entrato nella sala grande aveva visto i feriti, i morti aveva sentito le urla disperate dei sopravvissuti, a cosa portava la guerra a questo, tutto gli sembrava profondamente ingiusto ma adesso era troppo darti per far emergere il suo lato buono, il biondino si guardò attorno inoridito e torno dai suoi genitori seduti sugli scalini all'ingresso. Nessuno sembrava notarli ma presto quella pace sarebbe finita lo sapevano e stavo semplicemente aspettando quel momento. Passo una settimana prima che giungesse il gufo a casa per dirgli di presentarsi al ministero anche se inizialmente avevano pensato di scappare, dove sarebbero potuti fugiere erano marchiati a vita dall'essere stati Mangiamorte. Draco era stato al funerale di Fred, anche se era stato lontano, anche se non lo avrebbe mai ameso con nessuno dei Wesley quelli che gli piacevano di più erano proprio Fred e George, erano sempre così allegri, chi avrebbe mai potuto dimenticare come avevano lasciato la scuola, e quante volte aveva saltato le lezioni grazie ai loro dolci e speso su era divertito con i loro scherzi, Draco si fermò a riferimento mentre sentiva i singhiozzi di Molly e si George che non riuscivano a smettere di piacere, Harry, Ron ed Hermione si stringevano cercando di dare conforto a Ron, Ginny stringeva George, mentre Molly piangeva sulla spalla del marito. A Draco per tutta la vita gli era stato insegnato a disprezzare chiunque non fosse un sangue puro, in più la sua famiglia aveva un odio profondo verso i Wesley spesso lui aveva schernito Ron, si stava pentendo di averlo fatto per lo meno lui aveva avuto il coraggio di lasciare tutto per seguire Harry ed andate a combattere il signore oscuro, mentre lui aveva fatto la scelta più facile, come il resto della sua famiglia si era schierata a favore del signore oscuro, ancora anche nei suoi pensieri aveva paura di chiamarlo per nome, questo era quello che la maggior parte pensava ma lui non aveva avuto scelta era stato costretto a schierarsi con Voldemort come avrebbe potuto fare altrimenti, aveva fatto di casa sua la sua fortezza, controllava i suoi genitori e non poteva scegliere era stato costretto a fare quello che Voldemort gli aveva chiesto se voleva che la sua famiglia restare viva, ma naturalmente questo nessuno lo aveva mai pensato era più facile pensare che lui era semplicemente cattivo, i suoi pensieri furono interrotti da una donna bassa e grassottella che era a pochi passi da lui senza dire niente con il volto rigato lo aveva abbracciato lui era rimasto completamente immobile, poi aveva risposto all'abbraccio e se ne era andata seguita dalla sua famiglia, non c'era più nessuno vicino alla tomba, Draco si avvicinò con il suo solito passo elegante, aveva osservato per un attimo le tombe prima di dirigersi verso quella di Fred, la terra era smossa ma ciò non aiutava ad identificarla, ma non ebbe problemi a trovarla aveva osservato la famiglia e si era diretto nel lungo intorno al quale si erano riuniti, la tomba era semplice e lui penso che era il massimo che la famiglia Wesley potesse permettersi, recitava semplicemente Fred Wesley, che tu possa rallegrare gli angeli, la foto mostrava Fred che rideva, era colpa sua se la sua famiglia non avrebbe più sentito la sua risata, quanto male aveva potuto fare un solo uomo. Draco si sentiva distrutto per un attimo una lacrima le rigo il viso e lui si affrettò ad asciugarla, si voltò è lascio il cimitero, ma qualcosa dentro di lui era cambiato. Non so se una storia di questo genere può piacere mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate

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Capitolo 2
*** Il processo ***


Il giorno del processo arrivo in fretta Draco era insieme alla schiera di altri Mangiamorte, Harry, Ron ed Hermione entrarono nell'aula prima di lui, Harry lo guardo solo per un attimo prima di distogliere lo sguardo, entro nell'aula ma non alzò la testa fin quando non senti pronunciare il suo nome era uno dei Mangiamorte più giovane. Il ministero disse << Draco Malfoy >> lui si fece avanti, << ha qualcosa da dire in suo difesa? >> Molti Mangiamorte avevano provato a dire che erano sotto la maledizione imperius ma Draco decise di essere sincero, non era da lui ma adesso le cose erano cambiate << so di aver sbagliato, e so che volete che qualcuno paghi ed io pagherò ma voglio solo che voi sappiate che al posto mio voi avreste fatto la stessa cosa, io non ho avuto scelta >> mentre parlava si sentiva su di lui tutti gli occhi, Harry era seduta sulla tribuna, gli torno in mente quando Draco stava abbassando la bacchetta ed era arrivato Piton ad uccidere Silente, non sapeva perché ma Harry penso per la prima volta che fosse sincero, quando senti la pena si oppose non voleva che Draco passasse il resto della sua vita in prigione, riuscì a fargli dare solo pochi anni e poi sarebbe stato sotto vigilanza ma almeno avrebbe avuto una altra possibilità. Draco fu contento della sentenza avrebbe pagato come era giusto ma avrebbe avuto una seconda possibilità e non voleva sprecarla, era deciso a cambiare. Fu portato in prigione quel luogo anche senza i dissenatori sembrava comunque un luogo oribile, inizialmente fu spaventato e si sentì completamente perso quando la porta venne chiusa dietro di lui, era in una cella singola, completamente buia, non vedeva mai nessuno l'unica luce che c'era erava dalla apertura fatta per passargli il cibo, la prima settimana passo lentamente aveva paura di impazzire e ne era quasi sicuro come poteva un uomo non impazzire solo ed al buio, presto la sua coscienza inzio a farsi sentire, lo tormentavano i rimorsi e spesso non riusciva a dormire a causa dei suoi incubi, nonostante non avesse ucciso nessuno, ci era andato vicino tante volte ma mai lo aveva fatto, la sua anima era ancora integra ma allo stesso tempo si sentiva in colpa qualcuno avrebbe potuto vivere qualcuno sarebbe potuto essere ancora vivo se lui si fosse opposto. Uno dei sogni più ricorrenti era quello dove Voldemort lo abbracciava e poi Harry non si riprendeva e si alza restava li fermò immobile e lui lo osservava ma lui continuava a non muoversi e Voldemort cominciava a prendere il potere. Draco sentiva di essere ad un passo dal esaurimento, una notte mentre dormiva fece un sogno nuovo, era in un posto luminoso, pulito, sentiva il calore dei raggi del sole quando gli era mancato, guardandosi intorno vide Delle panchine sembrava di essere in una piazza da un l'atto c'era un grande muro, mentre dall'altra parte c'erano due strade che si separavano avevano un aria completamente diversa, si voltò di nuovo verso la panchina e vide un uomo con una lunga barba, impiego un po' a riconoscerlo era Albus Silente ma com'era possibile lui era morto, si spaventi e si allontanò verso il muro ma una voce tranquilla e calma lo raggiunse << Draco siediti va tutto bene >> Draco resto immobile, silente riprese di nuovo la parola << sono qui per aiutarti >> Draco non sapeva cosa fare ma alla fine decise di avvicinarsi e con passo incerto si avvicinò ad Albus e si sedette accanto ad Albus che aveva rivolto il suo sguardo di fronte a se, Draco non riusciva a prendere la parola e rimase in silenzio sapendo che presto il preside avrebbe la parola, << sono qui perché tu hai bisogno di aiuto >> <<< ma lei è morto >> << si >> << ed allora come facciamo a parlare >> << lo stiamo facendo come puoi vedere >> << come può aiutarmi? >> << Devi fare una scelta >> Draco lo guardo non capendo << vedi quel muro quello è il tuo passato puoi vederlo ma non puoi modificarlo perché non puoi tornare indietro, na vedi di la ci sono due strade quelle sono il tuo futuro, anzi una di essa lo è perché ora è giunto il momento che tu faccia la tua scelta ed io sono qui perché ti possa aiutare >> << e tra cosa dovrei scegliere? >> << Questo dovresti dirmelo tu >> << tra il bene e il male >> Draco non capi come quelle parole gli erano uscite di bocca, << bene ed allora cosa devi fare >> << devo sceglierne decidere se voglio essere migliore ed abbandonare il male per poter essere una persona migliore è quella è la strada un po' più tortuosa piena di buche dove io potrei cadere perché io sono sono usciti brava persona, oppure c'è l'altra completamente libera sarebbe facile da scegliere ma ... >> << Cosa vuoi essere Draco ora hai la possibilità di scegliere? >> << io voglio ... >> Si fermò un attimo ed osservo le due strade, erano così diverse lui non si sentiva pronto ad affrontare quella del bene ma allo stesso tempo non voleva diventare cattivo, chiuse gli occhi fece un profondo respiro e disse << voglio prendere questa >> indico la staffa del bene, silente gli mise una mano sulla spalla e gli disse << ne sei sicuro, è una strada lunga e difficile, è una scelta importante non voglio che tu la prenda troppo alla leggera >> << le assicuro che o visto dove potrei cadere e non mi importa ho la possibilità di scegliere e sta volta voglio fare la scelta giusta >> Draco di incamminò vero ilsentiero del bene e si sveglio con un senso di pace nel cuore, aveva capito cosa la sua coscienza voleva dirgli ed era deciso a fare di tutto per poter essere migliore, il resto del tempo che passo in prigione lo passo cercando di imparare a controllarsi, voleva riuscire a dimenticare quello che fino ad allora gli era stato insegnato e finché era stato lì in quella cella buona era stato anche piuttosto facile ma ora stava per uscire e le cose sarebbero cambiate

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Capitolo 3
*** Nuova vita ***


Draco era stato in carcere per cinque lunghi anni, aveva avuto tutto il tempo per rendersi conto di quello che aveva fatto è quando stava per uscire si era fatto una promessa si era detto che sarebbe stato migliore che avrebbe ricominciato. Appena uscito senti i raggi del sole sulla sua carnagione bianca, si sentì riscaldare era così bello li fuori fece un profondo respiro e si incamminò era libero, o almeno era quello che pensava. Era tornato a Villa Malfoy ma era deciso ad andarsene al più presto appena avrebbe avuto qualche soldo per poter comprare una casa sua, i beni della sua famiglia erano stati completamente requisiti dal ministero ma gli avevano lasciato la possibilità di vivere alla villa, grazie a l'intervento di Hermione. Draco si era deciso a cambiare vita e lo stava facendo, aveva imparato a cucinare cosa che non aveva mai fatto in vita sua ed aveva imparato anche a stirare, la cosa gli era riuscita inizialmente male, ed aveva bruciato un paio di camice ma adesso se la cava ed anche se non faceva dei lavori perfetti era sempre meglio di niente. Dopo due giorni che stava a casa, aveva deciso di trovarsi un lavoro aveva provato in vari negozi e persino al ministero ma ogni volta veniva cacciato senza un motivo apparente ma le cosa era chiaro nessuno voleva un Mangiamorte, e la sua famiglia e lui era marchiati a vita, dopo due settimane era riuscito a trovare un lavoro alla ghirigoro in magazzino dove nessuno lo avrebbe mai visto e lui era stato ben lieto di accettarlo, per lo meno avrebbe iniziato a guadagnare qualcosa lo aveva assunto un uomo anziano, sembrava che avesse passato tutta la sua vita lì quando lo aveva assunto gli aveva detto che se avrebbe causato problemi avrebbe fatto in modo che nessuno lo assumesse mai più Draco aveva accettato questa condizione, aveva preso a lavorare senza sosta e sodo, non si faceva mai vedere, ed allo stesso tempo sistema il magazzino, se lui il vecchio non lo avrebbe assunto, probabilmente avrebbe pensato che i libri e gli scaffali si sistemavano da soli. Più o meno un mese dopo che era stato assunto Draco lavorava in magazzino senti dei rumori e si apprestò a nascondersi dietro uno scaffale aveva paura che fosse qualche cliente, una ragazza molto carina, aveva dei capelli lunghi marrone chiaro, due occhi di un marrone scuro ma molto dolci noto Draco da dietro lo scaffale, la ragazza entro nel magazzino, Draco non sapeva se poteva permettersi di dirgli che quella era una zona riservata ma la ragazza sembrava sicura di quello che stava facendo si avvicinò ad uno scaffale mentre osservava i libri disse << so che sei qui sono la nipote del signore che ti ha assunto, puoi farti vedere >> Draco rimase spiazzato non sapeva che il vecchio avesse una famiglia, ma noto una certa somiglianza avevano lo stesso modo di sorridere dolce, Draco che nonostante lavorasse in magazzino cercava di essere elegante aveva una camicia bianca ed aveva tirato su le maniche per poter lavorare più facilmente, si abbassò le maniche per poter evitare che vedesse il marchio nero sul suo avambraccio non sapeva se il vecchio glielo aveva detto, uscì da dietro lo scaffale e la ragazza gli diede un occhiata veloce, << ora lavoro anch'io qui, prenderò il posto di mio nonno sai per lui è giunto il momento di andare in pensione >> Draco non disse nulla si limitò ad annuire lei lo osservava con la coda dell'occhio, << vorrei sapere come tieni in ordine le cose >> Draco voleva essere onesto voleva dirgli che lui era un Mangiamorte almeno avrebbe chiarito la cosa subito e avrebbe capito se doveva cercasi un altro lavoro, Draco gli mostrò come teneva in ordine il magazzino, la ragazza stava per andarsene << suo nonno le ha detto chi sono >> la ragazza lo guardo perplessa, poi la sua espressione muto in un sorriso << si un Mangiamorte, Draco Malfoy >> << ed a lei sta bene che io continui a lavorare qui? >> << Si, se a te va bene stare qui in magazzino >> << per me è perfetto, grazie >> << per cosa >> Draco non rispose, come suo nonno lei sembrava avere fiducia nella gente e Draco fu contento di averla incontrata. La mattina seguente quando arrivo trovo la ragazza che apriva la libreria le diede una mano prima di rintanarsi nel retro, dopo aver acceso tutte le luci e preparato il tutto lui senti la porta aprirsi, la ragazza saluto qualcuno, lui si limitò a continuare a lavorare, dopo qualche minuto si sentì chiamare, ma non uscì il vecchio allora si affaccio sul retro e gli diede la possibilità di andare fuori, Draco uscì il vecchio gli presento sua nipote << Draco questa è mia nipote Astoria, lei prenderà il mio posto per i primi tempi dovrai aiutarla perché non sa dove si trovano le cose >> << Astoria lui sarà il tuo assistente è anche l'unico collaboratore che hai puoi utilizzarlo a tuo piacimento e un grande lavoratore >> i due si strinsero la mano Draco torno sul retro ma dopo qualche minuto fu richiamato da Astoria << puoi farmi vedere come fare ad usare questo registratore >> Draco le mostro con utilizzare il registratore, quando lei ebbe capito lui gli diede qualche consiglio per fare prima, poi torno sul retro non sapeva se era ancora valida la regola di non farsi vedere ma ci si era abituato, Astoria girava per il negozio leggendo i vari titoli dei libri cercando di ricordarsi dove trovare i vari titoli. Per i primi clienti non ebbe problemi ma quando arrivo più di tre, quattro clienti ebbe qualche problema di tempo e quindi chiamo Draco che non uscì, lei si affaccio su retro e gli chiese di darle una mano lui si coprì il marchio ed usci sapeva che sarebbe stato riconosciuto comunque ma voleva tenersi il lavoro, uscì e in una decina di minuti avevano servito tutti i clienti quelli di Draco lo avevano guardato male, lui se lo era aspettato, la maggior parte aveva preso il libeo come se fosse infettato, lui aveva cercato di non notarlo ma come farlo a meno. Astoria aveva notato quei sguardi e aveva visto il comportamento di Draco, quando i clienti se ne furono andati disse << mi dispiace >> << non è colpa sua >> << dammi del tu se non ti avessi chiesto aiuto non saresti dovuto uscire >> << aveva bisogno di una mano ed io sono qui per guadagnarmi lo stipendio >> << non dargli retta >> lui stava per andarsene e lei gli prese un attimo il braccio, prima di lasciarlo lui si voltò un attimo vide che lei voleva dirgli qualcos'altro ma ora non se la sentiva, senza essere brusco si allontanò e torno a lavorare nel retro.

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Capitolo 4
*** Amore ***


Draco aveva iniziato a farsi vedere di più nella libreria Astoria non voleva che passasse tutto il tempo nel retro quando non c'erano clienti chiacchieravano all'inizio per lo più parlava soltanto lei ma con il tempo Draco si stava sciogliendo, non parlarono mai del suo passato ma bensì del futuro, Draco la mattina arrivava un po' prima le portava il caffè e le dava una mano ad aprire, avevano trovato una loro routine ed avevano stretto un bel rapporto di amicizia, ormai Draco riusciva a capire con che cliente avesse a che fare Astoria semplicemente guardandola, speso si era fermata ad osservarla era proprio una ragazza carina e poi a Draco piaceva il modo in cui sorrideva, sembrava quasi un angelo. Le cose andavano bene troppo bene per poter essere vere pensava Draco, sapeva che non poteva meritarsi nulla di buono e doveva stare attento altrimenti avrebbe rovinato tutto sentiva come dentro una voce che gli diceva non rovinare tutto, Draco era stato molto attento ad ogni parola che era uscita dalla sua bocca durante quel suo primo anno di libertà non si era fatto vedere molto in giro aveva comprato una bella casetta non molto lontano dalla libreria e quando non lavorava, l'aveva piano piano aggiustata era diventato davvero bravo con gli incantesimi di ristrutturazione, con il tempo aveva anche scoperto che era davvero bravo in cucina e gli piaceva cucinare, cosa che non poteva dire dello stirare ancora non era nenache lontanamente vicino a qualcosa di buono i suoi vestiti era stirati ma mai perfetti. Astoria qualche volta lo aveva preso in giro per questo gli diceva << sempre elegante e mai stirato >> la prima volta lui aveva assunto un espressione strana ma ora capiva quello che voleva dire nonostante avesse lavorato sul retro era sempre venuto in camicia a lavoro ed ora che lavorava in libreria faceva lo stesso, anche se di tanto in tanto le camicie erano un sgualcite e spesso aveva dovuto ricomprarle perché le aveva bruciate. Draco ed Astoria nonostante fossero amici non si erano quasi mai praticamente visti fuori dal lavoro, nessuno dei due ne aveva mai sentito il bisogno e poi mentre erano in libreria avevano tutto il tempo che volevano per parlare, Draco decise di chiedere ad Astoria se avrebbe voluto festeggiare con lui la caduta di Voldemort per lui quella era stata una data particolare era stato il giorno in cui la sua vecchia vita finiva ed il giorno in cui quella nuova inziava, Astoria aveva visto più di una volta l'espressione di Draco quando cercava di parlare del suo passato era come bloccato e le poche volte che lo faceva sembrava che non stesse parlando di lui ma di un altro, e Astoria capi che era cosi Draco non era più quello della guerra magica ora era una persona diversa ed a lei non interessava ciò che era stato ma ciò che adesso era. La sera mentre chiudevano la libreria Draco diede una mano, quando lei stava per salutarlo lui la blocco << volevo dirti una cosa >> Astoria lo guardo con aria seria capendo che per Draco era importante << capirò se rifiuti ma mi chiedevo se ti andrebbe di festeggiare la fine di Voldemort a casa mia? >> Ormai tutti pronunciavano il suo nome ma per Draco era diverso << certo ma non so dove abiti? >> Draco le scrisse l'indirizzo e le diede un orario le 7 di sera e le primissime che gli avrebbe fatto assaggiare una Delle bontà di cui avevamo parlato. Il loro appuntamento arrivo in fretta anche se Draco continuava a ripetersi che non era così ma sapeva che se aveva scelto di passare una giornata importante come quella con lei qualcosa significava, aveva lucidato la casa, aveva mandato in tintoria dei suoi vestiti così sarebbe stato anche stirato è passato gran parte della giornata a cucinare aveva preparato un antipasto, un bel primo e per secondo sapeva che Astoria amava il pesce è quindi aveva preparato del salmone, aveva comprato del vino che si abbinase ai piatti per l'occasione, più volte aveva cambiato la disposizione dei piatti sul tavolo, non accorgendosi che le sette erano già arrivate senti suonare alla porta ed andò ad aprire aveva ancora il grembiule e vide Astoria sulla porta butto uno sguardo all'orologio e vide che era in perfetto orario la fece accomodare dopo essere stato leggermente in imbarazzo a causa del grembiule, le gli sorrise e gli porse una bottiglia di vino che aveva portato, Draco la prese e la mise sul tavolo, appese il suo cappotto al attaccapanni e si tolse il grembiule si guardò un attimo allo specchio e torno da Astoria. Lei si stava guardando attorno osservando il salotto << hai una bella casa, ci ho lavorato molto le foto che mi avevi fatto vedere sembrava quasi che crollasse >> << ci è voluto un po' per evitare che lo facesse ma adesso è piuttosto accogliente >> << che hai prestato di buono? >> << Vedrai >> gli elenco il menù e lei sembro pensarci su un attimo << allora resto >> Draco rise leggermente nervoso, ma da allora la serata andò in discesa, mangiarono e chiacchierarono guardarono i fuochi d'artificio dalla finestra, e le stelle cadenti mentre guardavano le stesse cadenti Draco di rabbuio, Astoria lo noto distolse lo sguardo dalle stelle e cerco di prendere la mano di Draco che aveva lo sguardo perso nel vuoto, Draco con voce pari ad un sussurro inzio a parlare << io ero un Mangiamorte ho fatto cose oribili ma voglio che tu sappia che non sono più quella persona sono cambiato,.voglio che tu lo sappia so benissimo che nessuno può amare qualcuno come me forse nenache io so cosa significa amare ma so cos'è l'odio è non voglio provarlo mai più, voglio solo che tu sappia che non sono più Draco il Mangiamorte >> mentre diceva ciò scoprì il marchio nero lei lo accarezzo dolcemente poi lo bacio, Draco rispose al suo bacio << sei sicura? >> << Più che sicura io ti amo >> << ma io... >> << Non mi interessa >> lui la bacio << anch'io ti amo >> rimasero a baciarsi mentre nel stelle cadenti cadevano nel cielo. Mi farebbe piacere cosa ne pensate

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