Psycho Enigmist

di VineaHime
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Segni ***
Capitolo 2: *** Occultamento ***
Capitolo 3: *** Le lacrime dell'anima ***



Capitolo 1
*** Segni ***


 

Erano passati oramai dodici mesi da quando Kuroko e Aomine iniziarono,dopo varie controversie,la loro relazione.
Aomine ancora non riusciva a credere,a distanza di tempo,di avere accanto l'unica persona che davvero lo avesse amato nonostante tutti i suoi innumerevoli difetti.
Molte volte si chiedeva ancora se fosse entrato in una specie di coma e stesse solamente sognando.
Questione smentita dall'assillante e vivace Momoi,che gli tirava le orecchie per trascinarlo agli allenamenti e,anzi,le andava pure bene! 
Non so cosa il ragazzo fantasma avesse fatto a Daiki ma,alcune volte,veniva di sua spontanea volontà con stupore di tutta la squadra.
Se prima nessuno credeva ai miracoli,quel ragazzo fantasma ne aveva appena compiuto uno.
Avrebbero potuto persino considerarlo una Divinità per quel miracolo che,a detta di tutti,era praticamente impossibile.
Kuroko,dal canto suo,era esausto.
Spronarlo ad andare agli allenamenti era davvero dura e,da crederci o no,iniziava ad avere pietà per Momoi che lo faceva tutti i giorni.
Ma in una coppia i compromessi sono leciti.
Di fatto i due passavano molto tempo insieme,soprattutto in casa, e ciò lascia dedurre come mai il più grande era così felice di andare ad allenarsi se era Tetsuya a chiederglielo.
Ma qualcosa sfuggiva all'occhio vigile di Tetsuya: la strana premura di Aomine.
Quest'ultimo,senza far sospettare nulla,stava organizzando una sorpresa al fidanzato per il loro primo anniversario.
Voleva qualcosa di bello,speciale ed originale per lui.
Ma nell'organizzare era un completo disastro,lo ammetteva lui stesso.
Così ebbe iniziato a buttare giù idee già mesi prima,creando una lista notevole che nemmeno Dante avrebbe potuto competere.
Doveva tener conto anche che l'anniversario ricadeva all'inizio del torneo nazionale,il che comportava un organizzazione più curata.
Probabilmente avrebbe chiesto i piani al piccoletto riguardo agli allenamenti con la sua squadra,così da poter tenere tutto in conto. Senza dover destare sospetti.
Nello stesso momento in cui lui scriveva tutti i suoi pensieri al riguardo,Kuroko era ancora preso dagli allenamenti.
Il Seirin si era riclassificato nuovamente,assieme ad altre squadre per i nazionali.
Riko metteva tutti molto sotto pressione per allenarsi al meglio.
Nessuno osava fiatare perchè sapevano che lei,oltre ad essere la migliore,lo faceva per il bene della squadra ed andava bene così.

 

< Sono distrutto.. > si lamentò il rosso come sempre.

 

< Kagami-Kun,piantala di lamentarti. Non ti riprenderai di certo facendo così. >

 

<  Ehh? Senti chi parla! Tu sembri un cadavere! > 

 

< Solo carenza di vitamine. > ribbattè scocciato l'azzurro.

 

< Non litigate,per l'amor del cielo. > si intromise Hyuga,quasi più morto di loro.

 

< Muovetevi a cambiarvi ed andiamocene tutti a casa! > chiuse definitivamente il discorso Riko,da dietro la porta.

 

I ragazzi,presi dal panico,si velocizzarono come non mai.Nessuno voleva una strigliata da Riko,non dopo tutta quella fatica.
Dopo circa dieci minuti,ognuno di loro era pronto. Tutti tranne Kuroko che era rimasto li a fissare il cellulare con un'espressione assai confusa.
Hyuuga ed Izuki uscirono per primi,seguiti da Teppei e gli altri,stile parata.

 

< Oi,Kuroko! Ti muovi? > sbottò nervoso Taiga.

 

< Ah.. Kagami-kun.. tu vai,io ci metterò un pò. >

 

Il rosso guardò stranito il compagno. Normalmente andavano via insieme,ma quella sera non sarebbe stato così.
Dopo ogni allenamento si fermavano sempre a mangiare qualcosa prima di rincasare. Non questa volta.
Kagami,sulla via del ritorno,ripensava alla strana espressione sul volto dell'amico.
Qualcosa non lo convinceva,ma non ci diede peso. Forse problemi con Aomine? meglio non metter bocca.
Il piccoletto si sentì in colpa verso l'amico ma non potè fare altrimenti.
Il messaggio sul suo cellulare era inquietante.

" Pericolo in vista "

Tre parole e mille significati. Una cosa era certa: meglio rincasare in fretta.
Si mise la sua giacca e si arrotolò attorno al collo la sua sciarpa azzurra.
Prese il borsone e uscì con scatto lesto dallo spogliatoio.
Non si fermò nemmeno a prendere il suo frullato preferito,andò spedito a casa.
In quel periodo dell'anno faceva davvero freddo e lui odiava il freddo.
L'unico pericolo per lui era il gelo.
Dopo venti minuti di camminata buona,era giunto quasi alla sua abitazione.
Sembrava davvero tutto tranquillo e,probabilmente,quel messaggio anonimo era uno scherzo. Sicuramente era così.
Non lo avesse mai pensato; già si stava maledicendo da solo.
Due ragazzi su una moto ,ben coperti come se avessero un burka,gli sfrecciarono accanto come un razzo.
Il ragazzo dietro,nel mentre,espose una mazza,come se volesse colpirlo forte.
Grazie a non so quale riflesso,Tetsuya si parò con il suo borsone il viso ma,l'urto aggiunto alla sua formazione fisica,lo squilibrarono facendolo finire a terra,accanto a dei gradini di marmo.
I ragazzi sulla moto girarono all'incrocio più avanti,mentre Kuroko rimase lì cercando di metabolizzare l'accaduto,cercando di rialzarsi; cosa leggermente impossibile : la caviglia.
In tutta questa "scena" lampo,non si accorse che Aomine lo stava chiamando.
Chiamate andate a vuoto data la mancata risposta.

< Non risponde. > borbottò Daiki incredulo.

< Normalmente risponde o richiama subito. Oh...non si sarà messo già a dormire? Cavolo..ma quanto dorme?! >

Richiuse il telefono,buttandosi sul letto a pensare.
Nemmeno il tempo di focalizzare qualcosa nella sua testa,qualsiasi cosa,che si rialzò di colpo.
Aveva appena realizzato che erano le sei di pomeriggio. Come si poteva dormire a quell'ora?
Così provo un'ultima volta a chiamare il fidanzato. Nessuna risposta.

 

< Tetsu... ma che stai facendo? >

 

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NdA: 

Eccomi qua! Sono tornata con il sequel promesso.

Ho aggiunto parecchie cose a questo sequel quindi..vedremo anche personaggi nuovi e avvenimenti nuovi.

Ps: ho aggiunto un personaggio di mia inventiva(come giusto che sia),perchè usare solo i main è troppo..bhè si,troppo scontato.

 

Vi aspetto al prossimo capitolo!
Grazie a chi supporta e legge le mie storie!- VineaHime

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Capitolo 2
*** Occultamento ***


 

Quell'evento sgradevole segnò in modo quasi indelebile una specie di trauma nella mente di Kuroko.
Non esisteva trauma più brutto nell'avere mille domande e nemmeno una risposta.
In aggiunta,doveva delle spiegazioni ad Aomine.
Non ricordava come fosse miracolosamente riuscito a tornare a casa dopo un evento del genere,non guardò nemmeno le chiamate perse se non la mattina successiva.
Più di trenta chiamate e messaggi di Aomine.
Mentre scese in cucina per preparare la colazione,già lavato e con addosso la divisa scolastica,rifletteva su cosa dire al fidanzato per non dargli preoccupazioni e pensieri inutili.
L'unica cosa che gli venne in mente quella mattina era solo una: caduto dalle scale di casa.
Conoscendo il ragazzo,gli avrebbe creduto sicuro. Ed effettivamente era caduto a terra,quindi non era proprio una bugia.
Due uova al tegamino erano più che abbastanza,con quell'appetito che si ritrovava decisamente sotto le scarpe.
Prese la propria borsa ,uscì assicurandosi di aver chiuso bene la porta a chiave e prese la solita strada di tutti i giorni.
Durante il tragitto,ebbe l'accortezza di mandare il fatidico messaggio a Daiki,per "spiegargli" la sua assenza. Se così poteva definirsi.

 

"Sms to: Aomine-kun
 From: Kuroko Tetsuya

Aomine-kun,ho visto stamani tutti i messaggi e le chiamate perse.
Mi dispiace molto per ieri sera.
Purtroppo sono caduto dalle scale ed essendo solo in casa,mi sono dovuto arrangiare come potevo.
Se ti va bene,ci vediamo dopo gli allenamenti. Sempre se riuscirò a farli. "

Bene,sembrava abbastanza convincente.
Ripose immediatamente il telefono nella tasca e proseguì verso la scuola.
Matematica,Giapponese moderno ed inglese. Una giornatina molto "leggera".
Taiga,come suo solito,all'ora di matematica,si addormentava tutte le volte e tutte le volte veniva svegliato dalla professoressa con una "pacca" del suo registro.
Finalmente arrivò la beata pausa pranzo,così da poter staccare un po' da tutte quelle informazioni che venivano apprese,quasi da tutti,ogni giorno.
Il cervello aveva bisogno spesso di nutrirsi,in modo da funzionare bene e risultare così attivo.

< Oi,Kuroko! Mi spieghi perchè è da questa mattina che cerchi di abbassarti i pantaloni sulle caviglie ed alzare il colletto della divisa? Cos'è una nuova tecnica di rimorchio? >

< Smettila,Kagami-kun! Credo solo si sia accorciata.. > mentì.

< Accorciata? e da quando ti saresti evoluto da puffo a Grande puffo? > replicò divertito il rosso.

< .... E da quand'è che ti sei evoluto da finto simpatico a simpatico scadente? > replicò l'azzurro in tutta risposta.

< ..Era una battuta? >

< La tua lo era? >

< Si. >

< Anche la mia. >

Per Kagami era impossibile vincere un "botta e risposta" con Kuroko. Tanto finiva sempre che il più piccolo avesse sempre una risposta a tutto,per qualsiasi argomento e in qualsiasi situazione.
Così lasciò perdere la questione e si gustarono tranquillamente il loro pranzo nel cortile della scuola.
Era una bella giornata soleggiata,si stava davvero bene.
Non era ne freddo ne caldo,quindi escludendo le lezioni,era la giornata perfetta.

 

bzzz bzzz

Una strana vibrazione avvertì l'arrivo di un messaggio. Forse Aomine.
Mentre Taiga si ingozzava con tutti i suoi numerosi panini,Kuroko tirò fuori dalla tasca il telefono dalla tasca di destra per controllare il mittente.
Il ragazzo fece una sottospecie di smorfia,forse era più una smorfia interrogativa: mittente anonimo.
Tre messaggi da un mittente anonimo. Li aprì dal primo ricevuto sino all'ultimo,quello recente.

"From: Anonimo
 To: Kuroko Tetsuya

Stai occultando gli eventi.Vero? "

 

"From: Anonimo
 To: Kuroko Tetsuya

 I tuoi staranno via per un po'., ti senti solo? Non ti farà compagnia Aomine."

 

"From: Anonimo
 To: Kuroko Tetsuya

- 5 (chissà che cosa sarà.) "

A Tetsuya gli si gelò il sangue leggendo quei messaggi.
Altre domande si aggiunsero alla sua lista infinita di "trauma mentale".
Come sapeva dei suoi genitori? Aomine era in pericolo? E cosa voleva dire -5?
Soprattutto..come sapeva che stava occultando l'accaduto?
In quel momento ebbe una fitta alla testa.
Si sentiva mancare le forze,si sentiva debole. Troppe domande che gli pesavano sopra e non riusciva a trovar nemmeno mezza risposta.
Un'altra vibrazione avvertì il ragazzo di un quarto messaggio,facendolo sbiancare più di quanto non lo fosse già.
Fortunatamente però,era Aomine.

"From: Aomine-kun
To: Tetsu

Ma mi potevi chiamare???! Ah,oggi riposiamo dagli allenamenti.
Quindi andiamo a casa insieme,o meglio,ti vengo a prendere. Chissà  che male se sei caduto da quella rampa di scale assassine. "

< Si Kagami-kun? >

< Non hai sentito la campanella suonare?Inoltre hai fatto una faccia spaventosa prima,stai bene? >

< E basta torturare quella divisa,dannazione! >

< . . . . >

< Oi..Kuroko aspetta! Dai! Non fare così! > supplicò il rosso preso dall'agitazione.

Anche le ultime ore passarono e finalmente iniziarono le attività dei club.
Tutto procedette regolarmente,o meglio quasi.
Riko si accorse che Kuroko non era in forma,di certo non gli sfuggì i lividi sulla caviglia e vicino al collo,precisamente ad inizio scapole. Fece finta di nulla,ma una pulce continuava a ronzargli intorno: Kuroko non aveva mai lividi.
Finiti anche gli allenamenti,tutta la squadra si ritirò nello spogliatoio a cambiarsi.
E lì iniziò il dilemma di Tetsu.

chiese Izuki sorpreso.

< Li dove? >

< tra fine collo e scapola. E caviglia. >

Anche gli altri incuriositi,si girarono verso di lui per guardare.
Lividi ben visibili. Anche Kagami osservò bene.La prima cosa a cui pensò fu che Aomine lo avesse picchiato ma,non fece in tempo a chiedergli o ad arrabbiarsi che l'amico prese parola di fretta e furia.

< Sono caduto dalle scale di casa mia ieri. ed i miei sono fuori da due giorni. Tutto qui. >

< Per questo litigavi con la tua divisa oggi? >

replicò con tono vendicativo nei confronti del compagno.

Chiarita la questione,i ragazzi sembravano più tranquilli,soprattutto Taiga.
Uno per uno si avviò verso la propria casa,mentre Kuroko,restò un altro po' li,affermando ai ragazzi che avrebbe aspettato Aomine al cancello della scuola.

Bzz bzz

< Un messaggio,forse Aomine è arriva- >

 

"From: Anonimo.
To: Kuroko Tetsuya

Tik Tok. Il tempo vola via.
Più va e più UNA vita si porta via. 
 >-5< "

< Di nuovo quel -5,ma che significa.. >

Bzz bzzz

"From: Aomine-kun
To: Tetsu

Oi,sono qua fuori! Ma sei morto nella palestra?!  "

Chiuse il telefono e si diresse veloce verso il cancello.
Era preso da ansia e paura,e senza accorgersene,la sua mente bacillava come due piatti di una bilancia.
Non sapeva neanche se ciò che stava vivendo era reale,un incubo o pura illusione. Era stato drogato? No.
Reale? Probabile.
Ma in quel momento l'unica cosa reale erano le mani del blu che lo bloccarono all'uscita.
Un tetsuya spaventato,agitato e che sudava freddo era un qualcosa mai visto prima.

< Oi,Tetsu! Sembri  un cadavere più del solito- >

Solo in quel momento il blu notò lo sguardo irrequieto e privo di razionalità del fidanzato.

< . . . .  >

< OI. RISPONDI! >

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NdA:

E bene si..sono ancora viva! 

Le mie uscite sono molto irregolari purtroppo,ma studio e libro mi stanno praticamente divorando l'anima(?)

Vedrò di trovare spazi nel week end,così da continuare ogni storia in contemporanea "uscita capitoli".

Grazie della pazienza!- VineaHime

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Capitolo 3
*** Le lacrime dell'anima ***


 

< Vedi io... sono solo un po' spossato. Tutto qua. >

< Eh?! >


Aomine fissò per un attimo il ragazzo.
Non riusciva a comprendere il motivo per il quale stesse mentendo e, sapeva benissimo che lo stava facendo.
Inizialmente pensò che era davvero la stanchezza di tutti quegli allenamenti e della pressione a cui era sottoposto.
Ma non era così stupido, quel giorno aveva notato qualcosa di strano e voleva scoprirlo.
Non con la forza s'intende.
Si limitò a sorridere ed a fare cenno di incamminarsi, senza più porre domande inerenti alla cosa.
Avrebbe trovato un altro modo per scoprire cosa stava accadendo al fidanzato.
In quel momento si ricordò qualcosa che avrebbe fatto al caso suo.
Lui era da solo perché i suoi erano fuori a causa del lavoro così, prendendo la palla al balzo, prese Kuroko contropiede e lanciò una proposta inaspettata.


< Senti. >

< Come mai così all'improvviso? E' strano detto da te.>

< Bhe...si >

< Tetsu... non cambierai mai.>



sorrise il blu

I due ragazzi si fermarono al solito posto.
Kuroko ordinò il suo solito frullato, mentre Aomine ne chiese uno alla frutta.
I due iniziarono a gustarsi i loro frullati in tutta tranquillità, come se tutto andasse per il verso giusto.
Parlarono del più e del meno, di quanto Momoi fosse così testarda nel rompergli le scatole, di quando gli allenamenti alla Touou fossero sempre noiosi e così via.
Il tempo passava senza che nessuno dei due se ne rendesse conto e, fortunatamente, il più piccolo gli ricordò di avvertire casa e poi di avviarsi prima che iniziasse a piovere.
Il blu uscì fuori quasi scocciato con il telefono all'orecchio.
Odiava chiamare casa, ma ora era necessario.
Dalla vetrina del locale, Kuroko lo osservava parlare e scrutava tutti quei movimenti che facevano intendere il suo sforzo nel fare quella telefonata.
A pensarci bene i suoi dissapori iniziarono quando la madre di Daiki scoprì la loro relazione, convinta che lui e Satsuki si sarebbero messi insieme un giorno, dicendo cose abbastanza pesanti riguardanti Kuroko, guadagnandosi l'ira del figlio.
Dopo vari avvenimenti e discussioni, la madre lo accettò ma la diffidenza del figlio nei suoi confronti rimase.
Per quanto riguarda il padre e i genitori di Kuroko fu tutto più semplice.
Accettarono la cosa semplicemente dicendo che sarebbero rimasti loro figli a prescindere da tutto.
 Però, sperava che i loro rapporti sarebbero tornati limpidi un giorno.

 Però, sperava che i loro rapporti sarebbero tornati limpidi un giorno

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Bzzz Bzz

Il suo telefono squillò nuovamente.
Un nuovo messaggio, una nuova tortura.
E con tutto ciò aumentavano i sensi di colpa per tenere il suo ragazzo all'oscuro di tutto ma poi, pensò seriamente, a cosa sarebbe accaduto se glielo avesse detto.
Sarebbe stato al sicuro sul serio? O sarebbe diventato parte di quel meccanismo infernale?
Non trovò mai una risposta.
Si limitò ad aprire il telefono per leggere una delle tante mail senza pietà che, giorno dopo giorno, gli stavano logorando mente ed anima.
Nel mentre , il ragazzo rientrò tutto agitato, a causa di quella telefonata che avrebbe voluto risparmiarsi. Ma per Kuroko avrebbe fatto di tutto.
Al suo rientro l'espressione del ragazzo era diventata come quella di un cadavere, con tanto di gocce di sudore freddo.
Non aveva nemmeno finito il frullato, rimanendo imbambolato a guardare lo schermo.
Il blu, stufo di vederlo così, gli strappò il telefono dalle mani.

Non riusciva a credere di ciò che era riportato in quel messaggio.
Tutti i vecchi messaggi non erano da meno.
Ora capiva perché del livido sulla caviglia di Kuroko, il suo malumore e perché sembrava sempre ad un passo dalla fossa.
Perché non gliene aveva parlato?
Voleva davvero sapere cosa stava sopportando il suo ragazzo.
Voleva davvero saperlo.

< .... >  Kuroko non fiatò. Sapeva che prima o poi lo avrebbe affrontato.

< Cos'è questo? E perché ce ne sono così tanti?>

< ...>


replicò il blu  con tono misto tra l'arrabbiato e il preoccupato.

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ndA:

Sono risorta dalle ceneri come le fenici è_é

E no, il messaggio verrà rivelato nel prossimo capitolo, bisogna avere un po' di suspence (?)
che rende tutto più bello e buono <3

Ps: Aomine non ti arrabbiare con lui...vuole proteggerti;^^;

 

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