Non c'è tempo per dirsi addio

di Khailea
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 28: *** Non c'è tempo per dirsi addio ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


Il cielo è completamente oscurato da nuvole nere, il vento freddo mi graffia il viso mentre io continuo a guardare in alto, il sole è svanito e pochi raggi trapassano le nubi. Mi sono vestita con un semplice maglione arancione dei pantaloni neri e degli stivaletti marroni, il freddo non mi disturba. Mente cammino verso la scuola mi sento come se fossi rimasta sola, le persone intorno a me sono come dei semplici manichini neri, passo inosservata, quasi come un'ombra, ma in fondo per tutti è sempre stato così. Non ho mai dato nell'occhio fin da quando ero piccola, eppure sono molto diversa dagli altri. Anche se ho diciassette anni sono magra e bassa, non ho un seno molto prosperoso come alcune mie coetanee, i capelli rossi come le foglie d'autunno sono sempre spettinati non importa quanto possa curarli, i miei occhi sono rosso sangue e tutti li scherniscono con una tale leggerezza da farli sembrare inumani. Tanta gente potrebbe pensare che sono la tipica ragazza presa di mira dai bulli e che si taglia per sfogare la sua rabbia contro il mondo intero, e invece non è così. Non vengo presa di mira da nessuno per il semplice motivo che nessuno mi vede, posso essere circondata da mille persone identiche ma nessuno mi nota, per la società io non esisto e non mi importa nemmeno, appartenere ad un mondo così sporco non fa per me. Per quanto riguarda i tagli non me ne sono mai fatti, la mia pelle bianca come la neve non è stata mai intaccata da lividi tagli o alcun che, perchè avrei dovuto se niente mi fa star male a tal punto?Non mi interessa del mondo attorno a me, non mi importa di essere paragonabile ad un ombra o a un soffio di vento, tutti sono dei semplici manichini neri. Nonostante il tempo presagi pioggia io non me ne curo, e non sono nemmeno sicura che accada. Ora mai sono davanti al cancello della mia scuola, sembra quello di una casa stregata tutto nero con degli spuntoni in cima, la scuola invece è un gigantesco edificio bianco, dai vetri delle finestre vedo che gli alunni sono già nelle proprie classi, tutti a fissare lo stesso medesimo punto con la stessa espressione, gli stessi pensieri. Lentamente attraverso il cancello, la strada che conduce alla porta l'hanno contornata di cespugli di rose, che però ora non ne hanno nemmeno una, e gli alberi dietro son spogli. Non mi sembra la trovata migliore per invogliare le persone ad entrare. Sopra la porta d'entrata c'è un'enorme scritta di benvenuto, la campanella non è ancora suonata ma non è strano per me che non ci sia nessuno per i corridoi. Quelli del primo piano sono bianchi esattamente come l'esterno, sembra più un ospedale ma hanno scelto questo colore per indicare la purezza degli alunni delle classi prime e seconde, perchè non sono ancora intaccate da qualcoa, attraversandoli sento l'odore ben distinto della vaniglia, mentre osservo dalle finestre trasparenti sulla porte nelle classi non vedo altro che persone identiche senza volto. Salendo le scale il colore è grigio e questo vale per tutte, è come se fosse un limbo staccato dai livelli formati dai vari piani e di conseguenza dipinte diversamente ad indicare il fatto che non appartengono a niente. I corridoi del secondo piano invece sono dipinti di azzurro, indicano che non si è più puri come un tempo ma si è ancora innocenti, qua l'odore è di tè al gelsomino, è strano come ogni luogo abbia un odore proprio, guardando fuori dalla finestra il tempo si è annuvolato ancora di più ma non mi ci soffermo troppo, il secondo piano è diviso tra gli studenti del terzo e del quarto anno. Salgo le scale e giungo al terzo piano, qui i corridoi sono dipinti di un violaceo chiaro, indica che qualcosa ha intaccato la purezza degli studenti ad uno stadio più alto rispetto ai precedenti piani, la mia classe però è completamente in fondo all'edificio, il terzo piano appartiene agli studenti del quinto ed ultimo anno, ed è a mio parere il piano più strano. Camminando per i corridoi viola sento odore di lillà, ma il muro che riveste la mia classe non ha ne lo stesso odore ne lo stesso colore..quei muri sono dipinti di nero. È la classe della feccia della scuola, il luogo in cui ci sono i soggetti di cui si è certi che non abbiano un futuro. Mi sono sempre chiesta perchè i colori fossero tutti abbastanza chiari ma quella parete completamene nera, e solo varcandone la soglia lo realizzai. Bianco dei puri, azzurro dei ragazzi mediamente intaccati dall'inpurezza del mondo, violaceo per indicare che i ragazzi di cui ormai il mondo gli ha macchiato l'anima ma solo come adulti quali sono, e nero per quelli senza speranza, per i diversi. Avvicinandosi alla porta l'odore di lillà viene sostituito da quello del sangue e di sigarette, sinceramente fa abbastanza impressione vedere le mura tutte viola per poi posare gli occhi su un muro nero dipinto malamente, ma abbastanza spesso da non far vedere nessun'altro colore, non è però fatto in modo che sia ben chiaro quando sia separato dal resto del corridoio, sembra che qualcuno ci abbia lanciato contro dei barattoli di vernice e gli schizzi  segnano il territorio. Tutti gli alunni appartenenti a questa classe vengono scherniti alle spalle da tutti, anche dai professori però nessuno ha mai avuto il coraggio di dirci qualcosa in faccia per paura delle conseguenze. Io sono finita qui per il semplice motivo che passo troppo inosservata, e di conseguenza per il mondo non sono niente. Mi avvicino alla porta tirando un lungo sospiro, la apro piano quasi senza far rumore, e davanti a me, come ogni giorno, ricevo sguardi sbiechi da parte dei miei compagni. È molto strano ma a quanto pare qui non vedo solo dei manichini, ognuno ha un proprio volto e un proprio carattere. Il mio banco è quello più infondo vicino alla finestra, non siamo molti in aula perciò non devo preoccuparmi del chiasso assordante che , come di consuetudine, dovrebbe appartenere alle classi. Il professore entra aprendo la porta di scatto facendo molto più rumore di quello fatto da me, lui al contrario è il solito manichino nero, la sua voce è roca e si nota chiaramente la punta di rammarico causata dal fatto di dover insegnare a noi. Incomincia l'appello di malavoglia.

-Cuddles.-

Cuddels è un ragazzo alto e magro dai capelli color crema, si veste sempre di giallo e non pensa ad altro che a divertirsi, non gli importa dei pericoli che potrebbe correre vuole vivere la vita come se ogni giorno fosse l'ultimo, non ha problemi a pavoneggiarsi e a stare al centro dei riflettori.

-Giggels.-

Lei si crede la più affascinante della classe, passa la maggior parte del suo tempo a controllare come stanno i suoi capelli rosa pastello, se il trucco è apposto e non presta molta attenzione agli altri, si veste solo con abiti rosa che però variano la tonalità, sulla testa ha un enorme fiocco rosso, pensa di vivere in un romanzo rosa e ogni ragazzo potrebbe essere il suo principe, sempre che corrisponda ai suoi canoni ovviamente.

-Toothy.-

E' un ragazzo dai capelli viola e i dentoni da castoro, sta sempre assieme a Cuddles e si veste con tonalità varie di viola, non ama il pericolo ma farebbe tutto per il suo amico, e al  contrario suo preferisce non dare inutili spettacoli tranne quando si tratta di cantare, si crede un tenore fantastico da quando ha fatto il protagonista alla recita di natale.

-.Petunia.-

Dio li fa e poi li accoppia mi viene da dire, se già non bastava il duo più chiassoso del limone e il castoro arriva lei , la migliore amica di Giggles, se non fosse che lei ha lunghi capelli azzurri con in mezzo una striscia bianca direi che sono sorelle, porta al collo un deodorante per ambienti ed è una maniaca della pulizia, prima di entrare in classe sterilizza ogni cosa, ma a parte questo adora truccarsi e pavoneggiarsi, come la sua amica vive in un romanzo rosa.

-Lumpy.-

Il tipico idiota del villaggio ,è un tipo alto con i capelli corti e turchesi, ha due orecchini a forma di corna d'alce anche se quello a destra è al contrario, si veste con jeans e magliette azzurre, si distrae facilmente e causa una marea di incidenti nei modi più improbabili, ha degli strani hobby come quello di coltivare un enorme pannocchia di mais.

-Nutty.-

E' un ragazzo con i capelli verde mela, il suo occhio sinistro è ballerino e tutto verde a causa della quantità disumana di zuccheri che mangia, ne ha pure tra addosso : un bastoncino di zucchero sulla felpa verde, un lecca lecca sulla guancia e una piccola mela caramellata sulla testa. E' un esagitato e non sta mai fermo, non passa un ora che deve mangiare dello zucchero.

-Sniffles.-

Lui è forse il ragazzo più intelligente di tutto l'edificio, ha degli occhiali molto spessi e tiene i capelli blu legati con un codino, si ostina a portare un camicie dicendo che qualsiasi momento è buono per creare marchingegni, molti dei quali esplodono o vanno distrutti, è molto amico di Nutty ma più che altro lo usa come cavia da laboratorio per i suoi esperimenti.

-Lammy.-

Lei è la pazzia allo stato puro, si veste di bianco con un cappello viola e si porta sempre dietro un peluche a forma di cetriolo , ci parla e ci discute, gli da anche la colpa quando combina dei casini, ha una visione più realistica rispetto alle altre due ma non per questo è meno strana. La prima volta che la viti la paragonai ad una pecora, sia per i capelli bianchi vaporosi  che per i vestiti che la facevano sembrare una palla di cotone.

-Splendid.-

Mister ego come lo chiamo io, indossa una maschera rossa e si crede la persona più forte e veloce del mondo, eccelle in vari sport e si pavoneggia davanti alle ragazze. Pensa di essere un supereroe e si impiccia in problemi altrui, causandone altri o peggiorando la situazione. Ha i capelli corti e blu, indossa una specie di tuta e se non fosse per il fatto che sembrerebbe ancora più ridicolo temo che si metterebbe addirittura un mantello.

-Handy.-

E' un ragazzo gentile che aiuta sempre tutti, è una specie di tutto fare e sa aggiustare ogni cosa, è molto strano visto che gli mancano le braccia dai gomiti in giù. Non vuole essere aiutato in nessun modo, ha i capelli arancioni e indossa una maglia a maniche corte con le bretelle, ai gomiti indossa delle fascie. Per precauzione, come dice lui, in testa ha un casco da operaio giallo.

-Shifty e Lifty.-

Loro sono due gemelli che hanno un chiodo ben fisso nella testa, i soldi,. Rubano truffano fanno di tutto pur di averne. Sono identici, alti e magri con i capelli verdi, hanno sempre un ghigno beffardo sul volto, si vestono con un gilè grigio una camicia nera e dei pantaloni neri, l'unica cosa che li distingue è il cappello verde muschio di Shifty.

-Flaky.-

Mi chiedo perchè ogni giorno faccia sempre la solita solfa dell'appello, tanto nessuno di noi è mai mancato, nessuno ha niente di meglio da fare. Mentre il prof incomincia con la sua lezione io mi perdo ad osservare fuori dalla finestra, spesso mi rilassa e mi fa dimenticare di tutto ciò che mi circonda, raramente mi fermo a guardare la mia classe. I banchi di legno sono mal tenuti, la cattedra è molto vecchia e si vedono i chiari segni del legno che sta marcendo. Sul soffitto si vedono ancora delle palline di carta appiccicate lì da secoli ormai, risalgono al giorno in cui Cuddles ha sfidato Splendid  ad una gara di quale dei due riusciva a farne una che resistesse di più, inutile dire che nessuno si è mai preso la briga di ripulire. E' proprio la classe più scadente che ci sia non c'è altro da dire, l'unico che segue la lezione è Sniffles, che puntualmente interrompe il prof con aneddoti mai richiesti da nessuno. Anche se per molti è l'aula più strana io non vi trovo niente che valga la mia attenzione, certo sono gli unici che io considero persone ma niente di più, alla fine non sono mai utili per nessuno. A metà lezione il professore stanco di noi esce dall'aula con la solita scusa delle faccende da sbrigare, non è la prima volta che se ne esce con questa ridicola scusa, potrebbe semplicemente dire che si è stufato di stare qui. La classe nel frattempo riprende le proprie mansioni, le ragazze che si sistemano il trucco, la pazza che ride col pupazzo, i due mister ego che si pavoneggiano come se non ci fosse un domani sotto gli sguardi di tutti i ragazzi rimasti, l'esagitato che trangugia caramelle e io che sto in silenzio, niente di più monotono. Dopo venti minuti circa il professore entra in classe ma non è solo, vicino a lui c'è un ragazzo.

-Ascoltatemi lui è Flippy, è nuovo perciò...-

-Trattatelo bene?-

-Splendid conoscendovi è inutile dirlo, Flippy siediti dove ti pare. Io vado a farmi un caffè.-

Il nuovo arrivato è un ragazzo alto abbastanza muscoloso, indossa una maglia nera e dei jeans, i suoi capelli sono color lime e al collo porta due medagliette tipiche dei militari, rimane fermo giusto il tempo per decidere dove mettersi mentre tutti lo guardano diffidenti, nessuno di loro sembra volerci fare amicizia o interagirvi eppure non gli staccano gli occhi di dosso. Smetto di guardarlo una volta squadrato per bene, per quanto mi riguarda può mettersi anche al posto del professore, sento i suoi passi però che si fanno sempre vicini e quando alzo lo sguardo per vedere dove si è messo lo ritrovo esattamente nel banco accanto al mio, adiacenti e davanti ce ne sono almeno due, perchè non ha scelto uno di quelli ed è dovuto venire attaccato a me?Non so nemmeno il motivo per cui ho alzato lo sguardo, curiosità forse? Il fatto di aver percepito qualcuno stranamente vicino a me? Sta di fatto che ora è lui a fissare me con i suoi occhi gialli ridotti a due fessure, nessuno mi ha mai guardata così a lungo o mi ha mai notata e sentire quegli occhi freddi come il ghiaccio ma allo stesso tempo caldi come il fuoco mi fa uno strano effetto, come se appartenessi realmente a questo mondo e non fossi sono un ombra. I suoi occhi finalmente smettono di osservarmi come se fossi uno strano animale selvatico a cui dare la caccia ed incomincia a fissare il vuoto. Continuo a fissarlo per il resto della lezione, non me ne sono nemmeno resa conto ma il suo sguardo mi ha messo soggezione in qualche modo. Fa per alzarsi ma io lo fermo, non so il motivo per cui l'ho fatto ma so che ora sono sotto gli occhi di tutti, mi sono parata davanti a questo ragazzo senza nemmeno conoscerlo o avergli rivolto mai un saluto.

-Perchè mi hai fissata?-

Non mi risponde, sento nuovamente il suo sguardo su di me, cerco di mantenermi il più fredda e distaccata possibile.

-Sei strana.-

Sei strana?Sei strana!E' questo il motivo per cui mi ha guardata così?Resto a bocca aperta, non mi aspettavo una simile frase. Lui senza dire altro esce dalla classe lasciandomi come un baccalà. Mi riprendo dopo alcuni minuti ed esco dalla classe andandolo a cercare, davanti a me ci sono solo figure nere ma verso le scale lo riesco ad intravedere. Riesco a sgusciare in mezzo alla folla e senza pensarci due volte lo afferrò per la maglia, quando me ne rendo conto mi pietrifico. Il suo sguardo è, se possibile, ancora più freddo di prima. Si stacca dalla mia presa e mi concede un ghigno beffardo.

-Non c'è tempo per dirsi addio.-

 

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


-Non c'è tempo per dirsi addio.-
Perchè questa frase mi suona così normale pronunciata dalle sue labbra? Non centra assolutamente niente col contesto del discorso,non aveva motivo per dirlo oltretutto non ci siamo nemmeno presentati. Eppure non la trovo così strana, anche se il mio cervello sta letteralmente esplodendo per trovare una risposta sul perchè l'abbia detto, possibile che lo conosca già? No no impossibile sono certa che sia la prima volta in assoluto che lo vedo.
-Ora se non ti dispiace..-
-..ah certo.-
Durante i miei pensieri l'ho continuato a tenere per la manica senza nemmeno accorgermene, sono certa che mi avrà fissata pensando che non ho tutte le rotelle apposto, ma non vedo perchè questo dovrebbe importarmi. Lo lascio andare continuando a fissarlo negli occhi, sembra quasi che dentro di se stia scoppiando a ridere per quello che ho fatto,riprende a camminare in mezzo alla folla, noto che evita il contatto con tutti nessuno lo sfiora minimamente, da dietro noto ancora una volta il suo corpo muscoloso e sento un dolce profumo di miele che va a svanire sempre più. Molti si sono girati verso di me e stanno ridendo, ma di quello che pensano non mi importa e velocemente torno nella mia classe, apro la forza con una violenza che non mi si addice facendola sbattere con un rumore sordo, davanti a me ci sono Giggles e Petunia.
-Oooh Flaky non mi dire che conosci quel tipo,non è malaccio vero?Non avrei immaginato che ti saresti comportata così solitamente sei sempre buona. Peccato per i suoi occhi non trovi?-
-Sembra l'inizio di uno di quei bellissimi romanzi in cui l'asociale e il figo di turno si innamorano al primo sguardo..aaaaah che bello.-
Non mi degno nemmeno di rispondere, non ho motivo di sprecare fiato con due oche che pensano solo all'amore, la vita non è un romanzo rosa quando lo capiranno sicuramente vedranno il loro bel castello di carte crollare.
-Non vedo perchè a una ragazza carina come lei dovrebbe interessare un tipo così, non lo conosce nemmeno..-
-Splendid non dirmi che sei geloso!-
-Un triangolo amorosooo!-
Ma perchè i miei compagni di classi sono dei matti?! Senza dire niente torno a sedermi al mio banco, ho bisogno di capire bene cosa sia successo. Quel tipo non ha l'aria di un bravo ragazzo ed il fatto che sia finito qui ne è la conferma. Dovrei smetterla di pensarci, non è il primo che non mi appare come una manichino perciò non ha assolutamente niente che possa interessarmi. Splendid Giggles e Petunia continuano a parlare di intrighi amorosi e cose varie mentre tutta la classe se la ride guardando le loro reazioni, io mi limito come sempre ad osservare o ignorare, l'ultima cosa è ciò che faccio più spesso con il mondo che mi circonda,ma non so perchè qui no,sembrano tutti diversi e interessanti a modo loro,anche se non ne ho mai avuto la certezza. Non sono solita rapportarmi con la gente e non ho mai avuto motivo per farlo.
-Flaky potevi anche risponderle per farla star zitta, adesso non la smette di parlare.-
-Shifty lasciala stare,si vede che qualcosa la turba.-
-E' vero quello che dice?Riguarda il nuovo arrivato?Ti ha fatto qualcosa?-
-Non le ho fatto niente.-
Flippy è appena entrato mettendo fine all'interrogatorio di Shifty,sembra seccato dalle sue parole e lo fissa con aria di sfida, l'altro non è da meno ovviamente.
-Che le hai fatto?!-
-Bel innamorato ti ho detto che non ho fatto niente alla tua ragazza!-
Le ultime parole le ha dette con un tono disgustato, nei suoi occhi ora si legge un accenno di rabbia.
-Lei non è la mia ragazza.-
-Per me e mio fratello si può dire che è come una sorella e per questo non ti permettiamo di farle del male.-
Flippy però se ne era già andato appena finita la frase, non penso che esista qualcuno di più scontroso e maleducato
-Non mi ha fatto niente,e non è possibile che mi consideriate vostra sorella.-
-SI INVECE! CI HAI AIUTATI MOLTE VOLTE!-
Non penso di aver fatto niente per loro, ricordo che qualche tempo fa ho evitato loro che fossero scoperti dal preside da una loro marachella ma è successo per caso, stavano correndo verso il tetto e io ho semplicemente aperto la porta per poi chiudermela a chiave alle spalle, non mi importava se rimanevano bloccati dovevo andare a pranzare. C'è stata anche quella volta in cui ho dato loro le risposte dei compiti e ho evitato venissero bocciati, ma non volevo aiutarli semplicemente quelle risposte erano quasi tutte errate e quel foglio era come una malacopia perciò non mi sarebbe stato utile, e non ho nemmeno raccontato ai prof che si facevano le canne e fumavano sigarette nei bagni, solo perchè non ci avrei guadagnato niente. Mi sembra un po troppo per considerami una sorella ma non ho voglia di discuterne ora, inseguo Flippy che si è andato a sedere al suo banco e mi staglio davanti a lui.
-Cosa significa quella frase.-
-Niente.-
-Uno non dice "non c'è tempo per dirsi addio"così senza alcun significato!-
Sono stata presa dalla rabbia ed ho sbattuto violentemente le mani sulla cattedra,ora tutti sono girati verso di me,mi da alquanto fastidio ma non è niente in confronto allo sguardo di Flippy, lui però si limita a sedersi lasciandomi così. Le lezioni riprendono ma io non riesco a smettere di essere arrabbiata,con le unghie rigo la matita rovinandola e non riesco ad ascoltare, la cosa che mi da più fastidio è il fatto di non capire ne il significato ne il motivo della mia collera. Le lezioni finalmente terminano e io senza curarmi minimamente degli altri prendo le mie cose e me ne vado, dando una gomitata al nuovo che era sulla mia strada, sbatto la porta chiudendomela alle spalle, sento quelli delle altre classi mormorare e anche se non vorrei ascolto.
-Guarda è una di quei falliti, avrà avuto una giornataccia.-
-Per me l'ha avuta da quando è nata, certa feccia non dovrebbe esistere.-
-Rovinano il nostro buon nome.-
-Dovrebbe sparire assieme ai suoi amici.-
-Ma lei è quella che...-
-BASTA! Non voglio più ascoltarvi! Vi odio la feccia non sono io, siete voi che giudicate la gente senza conoscerla! Fanno tutti schifo siete solo degli stupidi manichini e io preferisco essere sola che avere a che fare con voi!-
Cala il silenzio, nessuno osa proferire nessuna parola,vicino ci sono alcuni professori che stanno mormorando, di certo vogliono punirmi ma non ho intenzione di star qui e prendermi una punizione immeritata, scendo le scale ed esco da quell'edificio pieno di idioti e gente che vuole solo uniformarsi alla massa di idioti,il cielo è molto più nuvoloso di prima ed io sono senza ombrello, la giornata non poteva andare peggio di così, e sono solo a metà. Non voglio sollevare lo sguardo da terra,prendo a camminare velocemente per arrivare a casa il prima possibile, il mormorio della gente che ride e parla comincia a svanire,finalmente sono da sola e non devo più preoccuparmi di avere altre brutte sorprese. Mi viene da chiedermi quando ho incominciato ad accorgermi di come sia fatto il mondo, qualcosa in me è cambiato col tempo o sono nata così? Farmi queste domande a cui non riceverò mai una risposta è veramente inutile ma non posso farne a meno,voglio sempre sapere tutto e capire il meccanismo con cui funziona qualcosa, trovare in tutto una logica.
-Non avevi bisogno di reagire così.-
-Perchè mi hai seguita?-
-Non ti ho seguita,semplicemente casa mia è lungo questa strada.-
-E allora vattene Flippy..-
-Ascolta abbiamo incominciato male e anche se non so perchè dovrei farlo, ti invito a prendere un the con me.-
-Se non sai il motivo non farlo è ovvio.-
-So che è la cosa giusta da fare.-
-Non è comunque un buon motivo,ci sono tante cose che sono giuste da fare ma la gente non le fa.-
-Però io voglio andare a prendere il the!-
-E allora vacci da solo se lo desideri tanto.-
-Devi venire anche tu.-
-Non vengo.-
-Non accetto un no,alle cinque ci incontriamo qui e andremo a prendere un the.-
-E perchè proprio un the?-
-E' una bevanda rilassante.-
-Tsk, dovresti migliorare i tuoi atteggiamenti.-
-Anche te se per questo.-
-Io vado.-
-A dopo.-
Perchè insiste?! Non ho voglio di prenderci un the assieme,oltretutto non ne ho motivo, non mi ha nemmeno chiesto gentilmente di andare assieme a lui, perciò i motivi per non andarci battono quelli di andare. Finalmente arrivo a casa,da tre anni abito qui da sola, è una casa a due piani il rivestimento esterno è bianco e il tetto color porpora,ho costruito una recinzione in ferro che circonda la casa e i rampicanti l'hanno ricoperta,il giardino è piccolo ma vi è un grande salice piangente all'estremità, i cespugli sono ben curate,ho molto tempo libero e lo dedico alla cura della casa. La porta è di quercia,impossibile che un ladro la possa abbattere, l'interno l'ho reso più confortevole per me,aprendo la porta entra nella sala, i muri sono verde chiaro, il divano rosso è stato messo in mezzo alla sala davanti alla tv, vicino c'è un pianoforte, lo trovai in casa quando mi sono trasferita e non l'ho spostato, è tutto nero con qualche ammaccatura. La cucina è la stanza più piccola, con un forno, un frigo, un tavolo e un lavandino dove lavo i piatti, gli utensili da cucina sono attaccati alla parete vicino al frigo. Salendo le scale di legno ci si ritrova nel corridoio che separa le due camere da letto e il bagno, questo ha una grande vasca in cui mi rilasso quando ho bisogno, come in questo momento, di un po di realx. Camera mia è quella a destra, l'ho dipinta di un viola chiaro, c'è una grande finestra da cui filtra la luce che mi permette di svegliarmi presto la mattina, il letto è un matrimoniale con le lenzuola di pizzo e enormi cuscini morbidi, attaccato al muro c'è il grande armadio in mogano e un vecchio pendolo. L'ultima stanza è provvista solo di un semplice letti in caso avessi ospiti o, più probabilmente, se la mia camera dovesse essere ristrutturata, le pareti sono verdi come il salotto e vi è un piccola scrivania. Vado a stendermi sul divano per riposarmi e vedo che l'orologio segna le cinque meno un quarto,non ho assolutamente voglia di uscire,però continuo a pensare a come si sia comportato con me...è stato proprio...rozzo.

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Le cinque e mezza..dovrei sentirmi in colpa per non essere andata all'appuntamento, ma non ho assolutamente voglia di incontrare qualsiasi altra persona, la pace di casa mia mi rende più che felice. Se ci ripenso mi viene da ridere, aveva uno sguardo così serio mentre diceva che non avrebbe accettato un no, di sicuro sarà già tornato a casa sua...non è assolutamente la prima volta che sono scortese con qualcuno perciò non ci faccio nemmeno più caso alle malelingue, sono certa che a partire da domani anche lui andrà a dire che sono una maleducata e che l'ho trattato male, ma più ci penso e più mi viene da dire chi se ne frega. Mi sono accoccolata sul divano con un libro sotto le coperte, con questo dolce tepore mi sto assopendo lentamente, se mi fossi preparata un buon th...em una cioccolata calda sarebbe tutto perfetto. Continuo nella mia lettura ma un incessante rumore mi distrae, è ritmato e insistente, mi da sui nervi e decido di ignorarlo. Sta andando avanti da alcuni minuti e la mia testa sta rimbombando, chi è così stupido da bussare in questo modo alla porta?!
-Arrivo insomma!-
Apro la porta e mi ritrovo davanti quel tipo, rimango immobile non so cosa dire una qualsiasi altra persona se ne sarebbe andata a casa mentre adesso me lo ritrovo qui davanti..
-Andiamo.-
Ancora con questa stupida idea! Ma che cosa ha le pigne in testa?!-
-I-io..tu...ehy! Ma come facevi a sapere che abito qui?!-
-Ti ho aspettata fino alle cinque poi ho chiesto in giro se qualcuno sapeva dove abitavi dicendo che sono un tuo compagno di classe e che avevi perso un libro, il pasticciere da cui vai sempre non si è insospettito ed è stato più che lieto di aiutarmi.-
-Tu sei uno stolker...-
-No semplicemente dovevamo incontrarci e non sei venuta, sono solo venuto a prenderti.-
Non ha tutte le rotelle a posto...ma continuando di questo passo il cerchio durerà all'infinito.
-Va bene andiamo..-
Nessun cambio di espressione sul suo volto, si limita semplicemente a voltarmi le spalle e ad avviarsi, avrei molte cose da dire ma è molto meglio tacere, chiudo la porta e lo seguo in silenzio. Sono sorpresa che si sia scomodato fino a questo punto solo per un thè, però pensando a come ha ottenuto il mio indirizzo mi viene in mente solo una parola, stalker. In che altro modo si potrebbe chiamare uno così? Durante il tragitto non parliamo, in fondo però lo trovo normale non abbiamo nulla da dirci, arriviamo in un bar stile inglese, i tavoli fuori hanno le tovaglie bianche ricamate in pizzo, ciascuno coperto da un ombrello a strisce bianche e azzurre. La porta è di legno ed è finemente decorata, vi è anche un incisione gialla "Benvenuti". Dalla vetrata si vede chiaramente l'interno. C'è un grande bancone di legno e i tavoli all'interno sono di vetro, le pietanze che vengono servite sono scritte su una lavagna nera. Non sembra il tipo che Flippy frequenterebbe, lui è alto muscoloso e il suo sguardo a tratti incute timore, ma lo conosco da poche ore e non posso esser certa che le apparenze corrispondano alla realtà.
-Sediamoci qui.-
Non posso credere che ho accettato, forse se avessi insistito le cose sarebbero andate diversamente, sono talmente immersa in questi pensieri che non ho notato che lui si è già seduto e mi fissa.
-La sedia non morde.-
Accidenti potrebbe anche star zitto, è ovvio però che una sia diffidente dal modo in cui mi ha chiesto di venire qui è il minimo. Aspettiamo un po in sacro santo silenzio quando arriva finalmente la cameriera.
-Signore lei il solito giusto?-
-Si.-
-E lei signorina che cosa desidera?-
-The nero.-
-Perfetto ve li porto subito.-
E' la prima volta che vengo qui, solitamente le bevande me le preparo a casa nella più beata tranquillità, ma devo dire che non è male questo bar.
-Non sei una tipa molto loquace.-
-Parla lui, mi obblighi a venire qui con te e non mi volti le spalle quando dobbiamo andare stando muto.-
-Io ho aspettato che tu arrivassi e sono stato costretto a cercare il tuo indirizzo per arrivare a questo punto.-
-Bene buon per te.-
-Non è necessario essere così freddi sai?-
-Non amo parlare con la gente.-
-Ma stai parlando come me ora.-
-Tu non sei una persona, sei uno stalker.-
-Se fossi venuta per tempo non avrei dovuto far tutto questo.-
-Se tu avessi accettato il mio no sarebbe andata anche meglio.-
Con questo penso di averlo finalmente zittito, per un po mi guarda dritto negli occhi ma poi scoppia in una sonora e grassa risata.
-Sei veramente strana.-
-...n-non sono io quella che dice frasi senza senso in un contesto che non centra niente.-
-Ma sei quella che ribatte ad ogni cosa e che non sopporta la gente a tal punto da abitare nella casa più isolata di tutte.-
-Mi hai trascinata qui solo per prendermi in giro?Bene allora posso benissimo andarmene.-
-Ferma,non ci hanno ancora portato il the, e comunque non ti ho chiesto di venire qui per questo.-
-E allora per cosa?Non ci conosciamo nemmeno.-
-Appunto che male ci sarebbe?Non fraintendermi tu non mi piaci ma non penso che sia una tragedia bere qualcosa assieme.-
Chi se ne frega se non gli piaccio, è bastata una semplice conversazione per farmi saltare i nervi.
-Ecco due tazze di the nero.-
-Vorrei cambiare, non amo bere la stessa bevanda di uno stalker.-
-Cosa...se non le piace glielo porto subito via.-
-No non si scomodi, è solo un po arrabbiata con me non si preoccupi.-
-Molto bene..vi lascio soli allora.-
Non pensavo che avremmo ordinato la stessa cosa, lui però non sembra curarsene e sorseggia lentamente il the, i suoi occhi sono socchiusi come a voler cercare di assaporare maggiormente il sapore, non voglio sprecare così qualcosa perciò comincio a bere.
-Solitamente quando si beve assieme bisognerebbe conversare.-
-Lo abbiamo fatto finora...-
-Hai un concetto molto strano di conversazione, sai dovresti uscire con gli amici ogni tanto.-
- Non mi importano di queste idiozie.-
-Non è facile stare da soli.-
-Io mi trovo benissimo così, se tu sei un festaiolo che ama star in mezzo alla gente non mi riguarda.-
-Non sono così, e non penso che tu sia la ragazza che dici di essere.-
Che ne può sapere, non mi conosce e non ha il diritto di fare queste supposizioni, ma perchè oltretutto sono ancora qui..
-Basta io me ne vado.-
-Tranquilla pago io, ci rivedremo domani a scuola tanto.-
Non ci voglio nemmeno pensare accidenti, è anche vicino a me e in quella classe non potrò starmene in pace un solo istante. Me ne vado velocemente senza voltarmi o salutarlo, oggi mi sono comportata in maniera strana rispetto al solito, ho accettato di andare in un bar insieme a una persona che conosco da un giorno, non ho mantenuto la mia calma e non sono andata via subito, di solito stare in mezzo alla gente non mi suscita alcun tipo di emozione..e allora perchè con lui mi sentivo frustrata e arrabbiata accidenti! Rientro in casa e vedo che si sono fatte le sei e mezza, è ancora molto presto per andare a dormire perciò vado a farmi una lunga doccia calda, mi servirà per calmare i nervi. Mentre aspetto che l'acqua diventi calda comincio a levarmi i vestiti, poso il mio morbido maglione marrone e le calze nere sulla sedai vicino allo specchio, i miei capelli rossi sono abbastanza lunghi da coprirmi i seni ma guardandomi allo specchio vedo quanto la mia pelle sia bianca e quanto io sia magra, eppure mangio il giusto e sto spesso al sole su una panchina a riposare, non ho delle belle forme come le mie coetanee e i capelli sono così spettinati da sembrare il doppio di quelli che sono, non bado molto al mio aspetto ma in questi momenti preferirei che tutti gli specchi del mondo non esistessero. Mi metto sotto il getto d' acqua, il getto violento mi rilassa e svuoto completamente la mente...questi momenti di pace li adoro, nessuna persona a disturbarmi e niente che possa darmi noie..non devo pensare troppo altrimenti si creeranno solo problemi inutili,e soprattutto non devo più pensare a quello stupido stalker!

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


La sveglia suona, un altro giorno ha inizio, sento una leggera brezza sfiorarmi il viso e mentre lentamente apro gli occhi la sveglia continua a suonare imperterrita, dopo cinque minuti mi decido a spegnerla. Oggi non ho molta voglia di andare a scuola, e per un valido motivo a cui non voglio nemmeno pensare, fa molto freddo perciò mi metto un maglione grigio e una sciarpa pesante per coprirmi, esco di casa facendomi travolgere dal freddo pungente, per la strada non vedo nessuno e la cosa devo dire che mi inquieta, sono abituata ad un gran caos che dilaga ovunque, ma non ci faccio troppo caso e arrivo all'entrata della scuola. La cosa che detesto di più è il fatto che la mia classe è all'ultimo piano in fondo all'ultimo corridoio, sono costretta a passare davanti agli sguardi indiscreti di tutti. Arrivata alla classe apro la porta lentamente, dentro è tutto buio e i banchi completamente vuoti.
-Saranno tutti in ritardo...-
Mi siedo al mio posto e guardo fuori dalla finestra cercando i miei compagni di classe, ma non vedo nessuno, nemmeno i professori. Le lezioni dovrebbero essere appena incominciate e non è da loro tardare così, decido di andare a cercarli, perlustro i corridoi vuoti fino ad arrivare alla palestra, e sento dei gran schiamazzi. Apro la porta e vedo che sono tutti radunati in cerchio, Petunia mi vede e corre verso di me con gli occhi sbarrati.
-Flaky presto Flippy e Shifty si stanno picchiando!-
Cos..allora è per questo che nessuno è venuto, mi avvicino e vedo che diceva la verità, se le stanno dando di santa ragione e sono anche feriti!
-Ma cosa...e-e a me c-cosa importerebbe?!-
-Fai qualcosa prima che la situazione degeneri!-
Non centro niente io...dovrei semplicemente girare i tacchi e tornare in classe...e allora perchè mi sto facendo largo tra tutti?
-Smettetela idioti!Volete scatenare un putiferio?!-
Sembrano non sentirmi, cerco di strattonare Shifty per la maglia nel tentativo di allontanarli ma vengo spinta via, riprovo stavolta con Flippy ma il risultato è medesimo.
-Datevi una calmata!-
So che Shifty si porta un coltello e il pensiero mi manda nel panico, mi è stato affidato l'incarico di separarli ma io sono sola, gli altri stanno a guardare atterriti! Mi alzo e mi dirigo verso il magazzino alla ricerca di qualcosa per separarli, l'unica cosa che c'è è una mazza da baseball, la prendo in mano e mi fiondo davanti ai due, non si sono accorti di niente e mentre tutti mi guardano attoniti la alzo sopra di me e con tutta la forza che ho in corpo batto un colpo esattamente in mezzo a loro.
-BASTAA!-
La mazza si è rotta ma almeno loro hanno smesso, stanno perdendo sangue e i loro occhi mi fissano sperduti.
-F-Flaky..-
Li prendo entrambi per le maniche e li trascino fuori, nessuno ha detto niente o si è mosso, li trascino fino all'infermeria, è vuota ma so perfettamente dove prendere tutto il necessario. Prendo un fazzoletto e lo bagno con acqua fredda, Shifty ha un taglio sulla guancia e comincio a pulirla dal sangue, Flippy invece ha un taglio verso la tempia e con maggior cura la pulisco, dopo di che uso su entrambi l'acqua ossigenata, Shifty è diventato tutto rosso mentre Flippy non la smette di fissarmi, non ho aperto bocca e mi son limitata a cicatrizzare le due ferite mentre gli altri son solo lividi.
-Per essere una brontolina non credevo avessi tutta quella forza...-
-Come ti permetti di dirle così ingrato! Ti ha cicatrizzato la ferita, anche se avrebbe dovuto metterti una fascia in faccia così da non vedere il tuo brutto muso!-
-Idiota non ti è bastato prima? Se ne vuoi ancora io sono pronto!-
-Finitela non ho intenzione di aiutarvi ancora!-
-Fatti i cavoli tuoi!-
Flippy è uscito dalla stanza sbattendo violentemente la porta, non capisco che gli sia preso la prossima volta non lo aiuto nemmeno.
-Sarebbe meglio tornare in classe...-
-Si forse..comunque è strano che quel tuo cappello non sia caduto per tutto il tempo.-
-Eheh ci sono molto attaccato.-
-Andiamo.-
Sembra che nessuno si sia accorto di niente per fortuna, arrivati in classe l'atmosfera è molto tesa e mi guardano in modo strano...non vedo da nessuna parte quell'idiota però. L'insegnante oggi non sembra essere venuto quindi mi posso godere un'ora di pace, è un peccato che dopo ci sia la ginnast...oh no! La mazza! Se qualcuno la vedesse punterebbero il dito su questa classe e sarebbero casini! Comincio a sudare freddo, sono sempre stata una semplice spettatrice e non mi ero mai ritrovata in una simile situazione. Non posso andare a nasconderla perchè a questa ora i professori iniziano a girare per i corridoi e non riuscirei ad arrivarci senza essere vista, non ho modo di levarmi da questa situazione! Mentre mi scervello non noto che l'ora è finita e l'insegnante di ginnastica è arrivato.
-D'accordo ragazzi andiamo facciamo una cosa veloce, alzatevi e andate in palestra, oggi farete attività libera basta che vi muoviate.-
Siamo tutti in silenzio e io non ho trovato un modo per nascondere quella maledetta mazza, camminiamo in fila indiana e arriviamo alla palestra, ma quando le porte si aprono dentro c'è già Flippy. Il prof non si è accorto di niente ed è andato a sedersi in un angolo della palestra, guardandomi intorno non vedo nessuna mazza e sollevata vado a cambiarmi nello spogliatoio, solitamente chiacchierano ma oggi stanno in assoluto silenzio, cosa che stranamente mi da fastidio.
-F-Flaky...noi  stavamo pensando..che sei stata molto coraggiosa prima.-
-Mi ci hai costretta tu Petunia...-
-Si ma..non ci aspettavamo una cosa simile.-
-Sono solo due stupidi che litigano senza ragione, e pensare che si sono incontrati solo ieri.-
-Ecco a dire il vero un motivo c'è..-
-Che intendi Lammy?-
-Vediii...mmmmm..Petunia diglielo tu.-
-Perchè io?! Comunque sia hanno litigato per te.-
-Che intendi dire per me?-
-Flippy ha detto che quando siete andati a bere il thè eri molto scontrosa e brontolavi sempre, così Shifty si è arrabbiato e lo ha insultato, la cosa poi è degenerata in una rissa, come hai potuto vedere, nemmeno Lifty è riuscito a calmare il fratello, anche se lo ha insultato pure lui, ma almeno ha avuto il buon senso di non lottare a scuola.-
Non ho parole, sono veramente due deficienti se litigano così ferocemente per una cosa così...e non vedo nemmeno il problema sinceramente.
-Andiamo.-
Ora il mio umore è nero, se prima ero infastidita ora sono veramente incavolata, prendo una palla da basket e comincio a fare qualche tiro, le lezioni di ginnastica si svolgono sempre così e questo è il minor sforzo fisico che posso fare, e ormai non sbaglio mai un colpo. Sto per fare un'altro canestro quando una mano afferra il pallone in aria bloccandomelo, non mi ero accorta che Flippy si era avvicinato, parte anche lui a fare dei tiri centrando.
-E' fin troppo facile giocando soli, non si compete.-
Non ho intenzione di parlargli, cerco di prendergliela ma lui si allontana non smettendo mai di palleggiare.
-Non vuoi parlarmi?-
Mi lancio su di lui e gli prendo la palla, mi preparo per fare un lancio ma me la ruba nuovamente.
-Guarda che siamo pari, ho nascosto "l'arma del delitto".-
Quindi è per questo che la mazza non c'era..
-Grazie...ma ora ridammela.-
-Ti ho già detto che così è troppo semplice, cerca di smarcarmi e prendermela tu stessa, come prima, vedrai che ti diverti se socializzi.-
E' insopportabile, però non mollo facilmente, cerco di smarcarlo in ogni modo possibile ma alla fine dopo quasi dieci minuti comincio a stancarmi, sembra impossibile prendere quella stramaledetta palla dalle sue mani quando finalmente la perde, Shifty da dietro gliela ha rubata e ora me la porge.
-Non dovresti infastdirla.-
-Scusa non pensavo che fossi così geloso della tua ragazza!-
Oh ho ha una faccia veramente arrabbiata, non vorrei che riprendessero a fare a botte ma sono ormai senza fiato.
-Non è la mia ragazza è mia sorella!-
Flippy lo guarda ad occhi aperti, la sua espressione è completamente cambiata.
-S-sorella?-
-Nostra sorella, ci sono anche io se non ve ne fosti accorti.-
Ora anche Lifty si è unito a noi..che bello, mentre li fisso Flippy ne approfitta per riprendere la palla.
-Stavamo giocando, volete unirvi?-
Ora sta sorridendo pure! Ma che ha nella testa le noci?! Anche i gemelli sono sorpresi.
-Va bene tutti contro tutti.-
Non so come ma sono finita in una partita amichevole, e sto anche partecipando, i gemelli mi lanciano la palla e se la fanno prendere dopo pochi loro giochetti, mentre Flippy non mi da tregua, non so come abbiano fatto a convincermi...ma non è male.

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***



Nota,le frasi scritte con un differente testo saranno i ricordi


-Sai mi sono divertito molto, non siete così male.-
-Nemmeno tu Flippy, anche se hai fatto a botte con mio fratello devo dire che sei un tipo apposto.-
-Comunque io te ne ho date di più..-
-Hahhahaha.-
Abbiamo passato l'intera ora a giocare, alla fine gli altri si sono uniti a noi e abbiamo fatto una partita di gruppo, con tanto di cheerleader da parte di Lammy, Petunia e Giggles, i tre adesso si stanno dando delle leggere pacche sulle spalle, sembrano amici da sempre...guardandomi intorno vedo che molti mi fissano sorridendo, Splendid si avvicina a me e poggia la mano sulla mia testa, sono molto più bassa di lui e sembra usarmi come appoggino.
-Sai sei sempre stata così schiva che nessuno si avvicinava per paura di disturbare, ma dopo questa partita penso che diventerai una carissima amica.-
Amica...amica...a questa parola dentro di me comincia a ribollire una gran rabbia.
-NON HO BISOGNO DI AMICI!-
Adesso gli sguardi di tutti sono attoniti, a passo svelto mi dirigo verso la porta dello spogliatoio e una volta chiusaci dentro comincio a tirare pugni alle panche. Stupidi, cosa credono di fare con i loro falsi sorrisi, sono solo degli ipocriti!Mi placo dopo un quarto d'ora e mi siedo a terra, le mie mani sono rosse ed esce un po di sangue..
-Non ho bisogno di amici..-
Io non centro niente, adesso esco e sarà tutto come prima, dopo la mia reazione di certo non vorranno più parlarmi. Esco dalla porta e non vedo nessuno, come pensavo. Hanno lasciato la porta aperta e sento una brezza gelida, non sento neppure gli uccelli cinguettare come al solito.
-Non ho voglia di tornare in classe...-
Torno negli spogliatoi e mi cambio, oggi ho indossato le solite pantacalze nere e un maglione blu scuro a collo alto, tengo i capelli legati con la coda di cavallo, non mi va di avere quella zazzera in faccia. Quando ho voglia di stare sola ci sono pochi posti in cui andare e dove mi trovo a mio agio, incredibilmente ne trovai uno proprio in questa palestra, più precisamente sul tetto, arrivarci non è difficile, l'edificio non è grande e dietro c'è un muretto, salita su di esso basta fare un salto ben calcolato e tirarsi sul tetto aggrappandosi alle sporgenze, qui su nessuno ci salirebbe mai perchè tecnicamente non è raggiungibile, la griglia per la bocca di ventilazione è stata rimossa e lo spazio è abbastanza grande per permettermi di entrarvi ma non abbastanza per permetterlo a qualsiasi altra persona.
-Essere piccola ha i suoi vantaggi...-
Si..ha i suoi vantaggi...
"essere piccoli come te ha i suoi vantaggi, puoi stare in questi spazi senza farti male"
-Be a tutto c'è rimedio...-
Istintivamente poso la mano destra sulla mia gola..così sottile e fragile, sarei curiosa di vedermi ora, di certo i miei occhi sono vuoti, nessuna emozione o lacrima può trapelare da essi di questo ne sono certa. La mia mente assente vaga per ricordi ma la campanella mi riporta alla realtà, le prime due ore sono finite e altra gente verrà qui, ma a me non importa, mi accoccolo alla ben e meglio e chiudo gli occhi, sprofondando tra le braccia di Morfeo.
"-Hahahah come sei simpatica, dai vieni ci divertiremo.-
-G-grazie.-
-Come sei adorabile Flaky, del resto sei la mia migliore amica.-"

-NANA VIENI QUI!-
A causa del brusco risveglio sbatto la testa e ho un lieve capogiro, mi sento intorpidita ma per quanto tempo ho dormito?!
-Ti ho trovata finalmente...-
Quei sottili occhi gialli, quella voce roca...
-Stalker...come sei arrivato qui?-
-Ho visto il muretto e ho pensato che una piccola come te sarebbe riuscita perfettamente a nascondersi in spazi irraggiungibili e angusti.-
-Ma che bravo detective, dai torniamo in classe adesso.-
-Le lezioni sono finite.-
Finite?Ma come è possibile non ho dormito così tanto!
-Scema..-
Flippy mi prende un braccio e mi tira verso di lui forzatamente, non riesco a reagire dalla sorpresa fino a che non mi prende in braccio.
-Mettimi subito giù!-
Non mi risponde e comincia ad avvicinarsi al bordo, spero che non sia così pazzo da saltare, si romperebbe una gamba come minimo!
-Tieniti.-
-AAAH!-
Con un balzo è saltato giù, mi aggrappo al suo collo più forte che posso e metto il viso fra l'incavo del collo.
-Ehy siamo giù.-
Con la coda dell' occhio guardo per vedere se è vero.
-M-ma come hai fatto a non farti male..E SEI SCEMO?!-
-Prego per averti fatto scendere, e comunque non è poi così alto. Non sei nella posizione di dirmi che sono scemo però.-
-Che intendi?-
-Guarda come mi stai ancora aggrappata, ti devo veramente piacere.-
-MA NON DIRE ASSURDITA'!-
Scendo frettolosamente allontanandomi di qualche passo, sento che il mio viso si sta arrossando ma non gli darò mai la soddisfazione di vedermi in imbarazzo.
-Andiamo.-
Senza dire niente mi prende per mano trascinandomi via, mi sa che è nel suo stile essere così brusco, o forse è così solo con me. Tenendomi la mano mi porta verso la strada di casa, ha paura che possa perdermi o andarmi a nascondere da qualche parte?Noto però che zoppica con la gamba sinistra, alla fine quel salto gli deve aver fatto male, ora che ci penso per tutto il tragitto non mi ha mostrato il viso.
-Bene siamo arrivati, me ne vado.-
Non mi mostra ancora il viso, non che mi dispiaccia non vedere il suo brutto muso ma non me la darà a bere, lo afferro per la manica saldamente.
 -Entra, ti fa male la caviglia non è vero?-
-Ma non dire cretinate!-
-Allora entra e fammi vedere!-
Adesso si è girato, ci fissiamo in silenzio per qualche secondo, stavolta non gliela darò vinta entrerà che lo voglia o no.
-....bene.-
-Mph lo sapevo che avrei vinto.-
Sono certa di aver visto un piccolo sorriso,ma forse è il sole negli occhi, lo faccio entrare in casa e distrattamente guardo l'orologio, le 16:30 cavolo ho veramente dormito tanto.
-Vieni in cucina che ti faccio sedere.-
-Ok, carina la casa.-
Sembra un cucciolo appena entrato in una nuova casa, i suoi occhi ora sembrano dolci e curiosi, non è poi così male dal punto di vista estetico. A questo pensiero mi sento avvampare.
-Di carattere però è antipatico!-
-Come scusa?-
-A-a no niente ho pensato ad alta voce...grazie ehehe.-
Cavolo che figuraccia, adesso sono io che non voglio fargli vedere il mio viso, lo faccio sedere su una sedia.
-Levati la scarpa così posso vedere la caviglia.-
-Va bene, però tratta bene il mio stivalone.-
-L'unica cosa in pericolo sarà l'odore della mia casa.-
Mi assesta un pugno sulla testa, molto leggero ma abbastanza forte da far intendere che si è offeso. Il piede non sembra messo male a prima vista.
-Se tocco qui ti fa male?-
-No.-
-Sicuro?Guarda che non devi sottovalutare anche un semplice dolorino.-
-Non fa male, solo un leggero fastidio.-
-Ecco già la versione è cambiata...prendo un po di ghiaccio.-
-Non penso che serva.-
Caspita certo che questo è veramente testardo, penso che anche se se lo fosse rotto pur di dimostrare il contrario farebbe i salti mortali, prendo del ghiaccio dal frigo e glielo metto nella mano, nel frattempo mi metto su una sedia vicino.
-Tienilo sul piede per un po.-
-Sei una vera esperta te. Senti ma perchè hai reagito così prima?Non ti avevamo fatto niente di male e per tua informazione i calci si sentivano fino a li, anche con le porte chiuse.-
-Non sono affari tuoi..-
-....sei tutta un concentrato eh?-
Perchè adesso mi fissa con un piccolo sorriso?Mi mette a disagio.
-Ehy ma la scuola finisce alle 14:00 perchè tu eri li a quell'ora?-
-Ti abbiamo cercata nell'intervallo e quando sono dovuti andare a casa io ho continuato.-
-Chi mi ha cercata?-
-Tutta la classe, nessuno escluso.-

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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


-Tutta la classe, nessuno escluso.-
Quelle parole in qualche modo le fecero male, perchè avrebbero dovuto tutti andare a cercarla?No era una presa in giro.
-Smettila di dire cretinate..-
Flippy cambia improvvisamente espressione, mi fa un po paura, con forza mi prende il polso sollevandolo e sbattendomi contro la parete, la presa è ben salda ma io non emetto nemmeno un gridolino.
-Idiota perchè dovrei mentirti?!Ci hai fatti preoccupare che ti è saltato in mente!-
La sua presa si fa sempre più forte, lascerà sicuramente dei segni.
-M-mi fai male..-
-E tu credi di non averne fatto?!Noi non ti abbiamo fatto niente!Che credi  di essere superiore a tutti?!-
"Fai schifo, credi di essere come noi?Idiota fai schifo ti sei solo illusa, nessuna avrebbe voglia di stare con una stramboide come te!"
-S-smettila..-
La vista comincia ad appannarsi, la mia gola è secca e questi ricordi fanno male, ma non voglio sbagliare ancora, lui intanto mi fissa spaesato, faccio dei lunghi respiri e mi sento il viso avvampare, ma non molla la presa.
-Che hai?-
-Vattene...VATTENE DA CASA MIA!-
Mi guarda per un istante poi mi lascia il polso, ci sono dei segni proprio come credevo, se ne va senza dire una parola, mi accascio al suolo, ora che sono sola posso sfogarmi, comincio a piangere e a singhiozzare convulsamente ricordando qualcosa che non sarebbe mai più dovuto accadere...
DRIN DRIN DRIN DRIN
La sveglia suona ma non ho voglia di andare a scuola, sono andata a dormire con gli stessi vestiti di ieri e ho gli occhi gonfi, non voglio vederlo dopo quello che è successo, anzi non voglio vedere proprio nessuno. Possibile che io abbia veramente sbagliato?No non devo lasciarmi influenzare per la miseria!Mi accarezzo il polso destro, i segni sono rossi e si vedono chiaramente, non capisco perchè si sia infuriato tanto oltretutto non erano affari suoi. Odio quella scuola, odio tutto vorrei sparire, non sono però quelle ragazze che si tagliano i polsi o altro, io sono abbastanza forte da cavarmela da sola non ho bisogno di nessuno.
-Di certo nessuno avrà notato la mia assenza.-
Staranno chiacchierando prendendomi in giro, a ridere e a passare una loro normale giornata, quel cretino invece starà col muso o vorrà farmela pagare.
-Ma tanto chi sene frega..-
Prendo un bicchiere d'acqua ed ingoio le pastiglie che mi ha prescritto il medico, fanno veramente schifo non capisco perchè continuo a prenderle. Sono ormai le dieci, il tempo sembra non passare mai, non ho nessuna intenzione di alzarmi dal letto ma almeno mi levo i vestiti del giorno prima restando in mutande e canotta, tanto chi vuoi che venga a farmi visita non succede mai. Provo a dormire ancora ma non riesco, continuo a pensare ai suoi occhi, quegli stupidissimi occhi che mi fissano con uno sguardo che non riesco a decifrare.
-Aaah cristo devo smetterla!-
Putto la faccia sotto il cuscino, è mezzogiorno ormai ma io non ho assolutamente fame, ma perchè non sono andata a scuola comunque?Così sembro solo una debole, ed io non lo sono affatto...però ora mi sento proprio così, una calda lacrima scende lungo il mio viso, essere forte ha i suoi lati negativi, non hai nessuno con cui sfogarti.
-Devo smetterla di piangere, io sono forte!-
Lo dico così convinta solo per farmi smettere, ma non riesco, mi odio tantissimo per questo vorrei non avere questo carattere, sembro una stupida bambina di cinque anni. Si sono fatte le tredici e mezza, dovrei preparare il pranzo ma mi sento così pesante...non sento nemmeno il cinguettio degli uccelli, il mondo sembra quasi essersi fermato ma è solo una mia impressione perchè il tempo continua a scorrere.
-Se non fossi nata...-
"Se non fossi nata sarebbe meglio per tutti noi"
TRIN TRIN TRIN
-Chi è che suona a quest'ora?-
Mi metto un maglione che mi arriva fino alle ginocchia, non mi importa di pettinarmi tanto sarà il postino, il campanello continua a suonare.
-Arrivo!-
Quando apro la porta non mi sono accorta di avere il volto bagnato e gli occhi ancora gonfi.
-C-ciao Flaky...ecco non sei venuta a scuola perciò siamo venute a trovarti..-
Cuddles e petunia sono qui davanti a me, tengono lo sguardo basso come se si stessero dichiarando a qualcuno ed hanno il viso un po arrossato.
-Ehy ma che ti è successo!-
-Oddio non è che stai male vero?Entra subito in casa forza!-
Entrambe mi portano dentro trascinandomi per le braccia, mi fanno sedere sul divano e non staccano la presa, mi ricordano qualcuno se non fosse per il fatto che sparano mille parole a raffica.
-E' per questo che non sei venuta?-
-Eravamo preoccupati.-
-Si Petunia ha ragione tutti lo eravamo.-
-Sei sempre stata presente.-
-Hai la febbre?Ti fa male da qualche parte?-
-Che sono quei segni!-
-Oddio qualcuno ti ha picchiata!Per questo hai gli occhi gonfi!-
-Giggles tu stai qui io controllo di sopra e do una bella lezione a quel bruto.-
-Oh non preoccuparti noi siamo qui con te.-
Non ho capito una mazza di quello che sia successo o del perchè io mi ritrovi tra le braccia di Giggles, Petunia è salita in camera mia  ed è scesa di corsa, quanto caffè hanno bevuto?
-Su non c'è nessuno.-
-Allora se ne deve essere andato, o ma non preoccuparti noi staremo qui.-
-Chi è stato a proposito?!-
Mi fissano tutte e due ed io mi sento in soggezione, non so proprio cosa rispondere.
-Non mi hanno picchiata, è successo quando ieri Flippy mi ha fatta scendere dal tetto dove ero andata, ho rischiato di scivolare  e mi ha afferrata un po troppo saldamente, poi si è fatto male e l'ho fasciato.-
Non voglio che sappiano la verità, vorrei solo che ora se ne andassero però.
-Aaah allora non ti ha ferita!-
-Temevamo il peggio, oggi era di pessimo umore, sembrava che ci fosse un orribile aurea nera attorno al suo corpo, quando Nutty si è avvicinato tra un po lo strozzava.-
-Vero, il suo umore varia spesso ieri era allegro oggi è arrabbiato, domani chi sa.-
-Arrap..-
-Petunia!Non dire quelle cose solo perchè sei fidanzata con Handy..-
-Ma dai anche loro avranno un intesa. E comunque stiamo insieme da tre anni.-
-Sisi siete adorabili, però non penso che loro abbiano già questo tipo di intesa.-
-Io e Flippy non siamo una coppia.-
-Si ma stareste bene assieme, come io e Cuddles.-
-Vero sembra esserci una specie di intesa, Giggles ma tu sempre a parlare del tuo innamorato.-
-Sei partita prima tu con Handy.Hai veramente una bella casetta Flaky, e poi ti invidio se così adorabile e non ti trucchi.-
-Secondo te come starebbe?-
-Da dio dopo faremo un make up a Flaky!-
-Un che?-
-Prima io vado a cucinare qualcosina, voi nel frattempo non spettegolate su cose interessanti.-
Mi sta venendo il mal di testa.
-Senti domani ti va di venire a scuola con noi?Dai ci divertiremo!-
-V-va bene..-
Se le contraddico chi le sente.
-Yeeee che bello!Dopo mangiato poi ci trucchiamo così domani passiamo da te e andiamo a scuola.-
-Si è una bella idea!-
Giggles continua a parlare di moda e scarpe ma io non ne capisco molto, non so perchè siano venute qui non riesco a spiegarmelo.
-Eccomi ragazze, vi ho fatto le mie speciali frittelle alle fragole.-
-Grande!-
Le due cominciano a mangiare con foga, sembrano delle principessine ma a mangiare fanno un po di casino sporcandosi anche il viso, assaggio anche io quelle strane frittelle rosa e gialle.
-S-sono deliziose!-
-Oooow come sei carina!-
Mi fermo a fissarle, sembra un sogno, forse non mi sono mai svegliata e tutto questo non è reale.
-Perchè siete venute qui?-
-Eravamo preoccupate, sei una nostra compagna, poi dopo la partita di ieri ti abbiamo trovata simpatica e volevamo passare con te più tempo.-
-Vero e non sbagliavamo ci stiamo divertendo tantissimo, ora che abbiamo finito però...trucco!-
Mi portano fino al bagno, dove li mi mettono un elastico per scoprire il viso e cominciano a truccarmi, ridono e scherzano di tante cose, soprattutto di come hanno fatto a fidanzarsi, a Petunia è arrivato un cacciavite di Handy in testa quando lui stava aggiustando la porta rotta a scuola, e si è fatta offrire una cena per perdonarlo, poi lei ha continuato a cadere sotto i suoi attrezzi facendosi venire un emicrania fino a che non si sono messi assieme, a Giggles Cuddles è caduto addosso dopo che lui ha provato a scendere con lo skate la rampa di scale, lo ha seguito in tutte le sue spericolate acrobazie, facendogli da materasso, e alla fine lui le ha chiesto di mettersi insieme.
-Finto!-
-Sei venuta veramente bene Flaky.-
-Un amore.-
-G-grazie.-
-Come sei carina quando sei timida!-
-Adorabile!-
Andiamo in sala e cominciamo a parlare, loro mi chiedono che tipo di vestiti metto l'abbigliamento preferito e cose che riguardano l'alta moda, parliamo fino alle sei.
-Adesso dobbiamo andare, ci siamo divertite tantissimo!-
-E' vero dobbiamo rifarlo! Ciao a domani!-
-Ciao.-
Chiudo la porta e mi ritrovo a pensare ad oggi, sono state molto gentili ed io mi sono divertita, se metto da parte l'orgoglio devo dire che è stato bello, domani poi vogliono venire a scuola con me..
-Forse dovrei cominciare a staccarmi dal mio passato..-

 

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Capitolo 7
*** capitolo 7 ***


DRIN DRIN DRIN
La sveglia suona imperterrita ma a me non interessa, è dalle cinque che sono sveglia, sdraiata sul letto nella semi oscurità a riflettere, perchè si sono comportate in quel modo?Che scherzo mi vorranno giocare...eppure sembravano così gentili, hanno addirittura detto che saremmo andate a scuola assieme e ieri le hanno fatto molti complimenti.
"Sei fantastica FLaky."
No non dicevano la verità ne sono certa.
-Meglio prepararsi per andare a scuola.-
Vado in bagno e mi faccio una doccia veloce per poi mettermi la divisa, è ancora presto perciò potrò andare senza fretta, mi chiudo la porta alle spalle e prendo a camminare.
"Sai è bello stare in tua compagnia."
Devo smettere di pensarci, preferisco restare sola piuttosto che provare lo stesso dolore di allora...
-Flaky!Che bello ci sei venuta incontro!-
Giggles e Petunia stanno correndo verso di me, allora non mi hanno mentito!
-Menomale temevamo di essere in ritardo.-
-Si è vero fortunatamente non sei andata prima.-
-Oggi non dovrebbero esserci lezioni, passeremo tutto il tempo in classe a fare quello che ci pare.-
-Come sempre..-
-Si hai ragione, non è molto giusto nei nostri confronti.-
-E poi anche il colore nero lungo il corridoio è di pessimo gusto.-
-Non siamo mica dei criminali, non hanno il diritto di lanciarci tutte quelle occhiatacce e schernirci alle spalle.-
Mi sorprende che conoscano il significato di queste parole, a causa della voce stridula che usano sembrano delle ochette ma sono più intelligenti di quanto appaiano.
-Sai ieri Flippy a lezione era incavolato nero, tra un po menava Splendid.-
-Già non ho ben capito il motivo ma Splendid avrebbe dovuto capire che per lui non era giornata.-
-Ma lo sappiamo bene quanto sa essere fastidioso, io non biasimo Flippy ma sarei curiosa di capire perchè era così infuriato.-
-Quello è solo un idiota...-
-Cosa hai detto Flaky?-
-No niente.-
-E' bello poter andare a scuola tutte assieme, è rilassante.-
-Si dopo tutto noi dobbiamo stare unite, con la scuola contro non è il caso di star da sole.-
-Oh guardate siamo già arrivate!-
-Mi raccomando entriamo a testa alta e fiere, noi non siamo inferiori a nessuno.-
Ho sempre creduto che entrassero a scuola in quel modo per arroganza, mi sono veramente sbagliata sul loro conto. Quando siamo davanti alla porta sento una strana sensazione, credo che tutti mi guarderanno male ridendo alle mie spalle, magari è questo il loro piano, attirarmi qui facendo le carine per poi giocarmi un tiro mancino, cerco di prepararmi ma quando entriamo nulla è come me lo aspettavo, si girano tutti a fissarmi e i loro volti sono raggianti, tutti tranne Flippy che appena mi vede si gira dall'altra parte, si avvicinano tutti tempestandomi di domande.
-Sorellina perchè ieri non sei venuta?Hai deciso di marinare la scuola come noi?-
-Che bello la prossima volta potremmo saltare la scuola tutti assieme!-
-Non dite sciocchezze lei non è il tipo da marinare la scuola senza ragione, magari si stava  esercitando per essere un super eroe, cioè eroina.-
-Non ha la mentalità di un bambino di cinque anni come te Splendid, magari aveva qualche muro di casa da sistemare.-
-Non è il caso di chiedere?-
-Si allora come mai sei stata assente?!Eravamo in pensiero, dopo la tua sfuriata avevamo paura che avessimo fatto qualcosa per offenderti.-
-I-io..-
-Ragazzi andate subito a sedervi, rimarrò in classe per poco fortunatamente ma non voglio sentir volare una mosca mentre sono qui.-
Salvata dal prof, non mi aspettavo una simile accoglienza, non so dire se mi faccia piacere o no ma spero che non riprendano quando il prof se ne andrà, sedendomi al mio posto, Flippy non accenna minimamente a guardarmi, lo devo aver fatto incavolare parecchio, davanti a me vedo che Lammy continua a fissarmi spostando lo sguardo da me a lui, tiene il pupazzo in mano facendogli fare i suoi stessi movimenti, è veramente inquietante.
-Ok ragazzi io adesso me ne vado ma voi state immobili, potete girare le sedie per parlare con quello dietro ma non potete alzarvi o urlare, perciò parlate a bassa voce...-
Avrei giurato di scorgere un pezzenti sulle sue labbra, tutti formano piccoli gruppi, Flippy si alza prendendo la sedia e mettendola in un angolino lontano da me, non so il motivo ma mi da fastidio.
-Ti da fastidio non è vero?-
-Ma che!-
Perchè Lammy si è girata e adesso mi fissa con aria divertita?E cosa intendeva dire con "ti da fastidio".
-Al fatto che il tuo amico si sia spostato.-
-Non è mio amico.-
-Non sembra, comunque non leggo nella mente ma si intuisce dalla tua faccia ciò che vuoi dire, anche Mr Pickles  dice che sareste una bella coppia.-
-Ma non dire cavolate!-
-Siete come acqua e cotone, o ratto e sifone, tu poi te ne stai sempre da sola perciò è naturale che ti sia affezionata.-
-Io non mi sono affezionata a nessuno.-
-Non capisco il motivo, non sei antipatica anche se ti sei arrabbiata con noi.-
-Mi vuoi lasciare in pace?-
-Mr Pickles dice che non devo e io non lo farò.-
-Ma tu fai tutto quello che ti dice il pupazzo?!-
-Se ha ragione.-
-Bene.-
Prendo il cetriolo dalle sue mani e glielo faccio ballare davanti alla faccia.
-Lascia stare Flaky.-
-No stavolta ti sbagli.-
Se lo riprende lasciandomi a bocca aperta, ma ha le pigne nel cervello?!
-Ti piacciono le gomme?-
-Si.-
-Quali sono le tue preferite?Io adoro quelle alla ciliegia.-
-Avrei detto al cetriolo, fragola comunque.-
-Si sembri una tipa piuttosto dolce, non trovi ridicolo quell'insegnante?Non ha nemmeno un capello in testa e pretende di fare lo spaccone, mi potrei specchiare su quella testa.-
-Se la passerà a lucido a posta.-
-Hahaha si.-
Mi scappa un involontaria risata che subito sostituisco al mio solito viso.
-Sai non dovresti nascondere le tue emozioni, non fa bene al cuore.-
-Non nascondo niente io.-
-Mr Pickles dice che Flippy sembra triste.-
-A me sembra solo arrabbiato cetriolino.-
-Gli hai parlato?-
-A chi?-
-Mr Pickles..-
-E' una tua esclusiva?-
-N-no anzi...mi fa piacere che tu lo abbia fatto, mi prendono tutti per matta e mi prendono in giro perchè ci parlo, ma lui mi risponde veramente!-
-Anche io penso che sei pazza ma non ti prendo in giro, se tu lo senti rispondere sono affari tuoi.-
-Ti piace il gelato?Io amo quello alla vaniglia e fragola.-
-Io preferisco tutto cocco.-
-E' molto freddo non trovi?Forse dovrebbero farne uno caldo.-
-Non sarebbe più gelato, dal nome appunto deve essere gelato.-
E' alquanto strana questa ragazza, ma non sembra cattiva, continua a parlarmi di cibo e di come si può cucinare la pasta, la fa nei modi più strani addirittura nei panini, la campanella dell'intervallo suona e Petunia e Giggles si avvicinano a noi.
-Che bello Flaky stai facendo amicizia in fretta!Vi va di mangiare assieme a noi la merenda?-
-Certo.-
Lammy risponde per entrambe ma prima che me ne renda conto loro sono già sedute e con i loro cestini, hanno un sacco di roba da mangiare e io, con grande dispiacere per il mio stomaco, mi accorgo di averlo dimenticato a casa.
-Flaky ha dimenticato il cestino, forse dovremmo dividercelo, io ho del mango.-
-Oh davvero Flaky?Ecco tieni il mio panino.-
-E la mia cioccolata, è alle nocciole spero ti piacciano.-
-G-grazie...-
Mi sento in imbarazzo ma non posso fare a meno di sentire uno strano calore dentro di me, mangiamo tutte assieme ridendo e parlando del più e del meno, il prof non torna e l'intervallo dura più di due ore, in cui Shifty e Splendid si sfidano a chi ha la testa più dura lanciandoci delle cose contro, all'ultimo giro noto che Lifty ha approfittato del fatto che il rivale del fratello fosse impegnato per sfilargli il portafogli, c'era da aspettarselo che fosse tutta una messinscena. Finalmente la campanella suona e tutti ci prepariamo per andare a casa.
-Mi sono veramente divertita con voi, purtroppo io e Giggles dobbiamo prendere il treno e dobbiamo sbrigarci, ci vediamo domani a scuola ragazze!-
-Ciao.-
-Be vorrà dire che ti accompagnerò io.-
-Lammy non serve.-
-Si invece tu hai parlato con Mr Pickles.-
Non posso credere che solo perchè ho parlato al suo pupazzo ora voglia seguirmi, per tutto il tragitto mi parla di come il cetriolo combini un sacco di guai a casa sua, rompendo le cose e bucando con un ago i suoi peluche, mi viene da ridere sentendo tutte queste assurdità, cambia spesso discorso perciò mi ci vuole un bel po di impegno per seguirla e non mi accorgo nemmeno che sono arrivata.
-A domani allora.-
-Si ciao.-
Che strano, mi aspettavo una giornata molto diversa, tutti che mi vogliono accompagnare a casa e a scuola...non è che mi vogliono fare qualcosa e mi stanno studiando vero?No adesso devo smetterla di pensare, voglio solo rilassarmi. Entro in casa e comincio a prepararmi un piatto di pasta per pranzo, mentre mangio penso a quanto sia strana Lammy ma allo stesso tempo divertente, poi Mr Pickles non è da meno...
-Aah ma che vado a pensare!Io non ho bisogno di nessuno.-
Mentre sono immersa nei miei pensieri su ciò che sia giusto fare qualcuno bussa alla mia porta, mi chiedo di chi possa trattarsi...

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Capitolo 8
*** capitolo 8 ***


Accidenti non ho fatto neppure in tempo a mangiarmi qualcosa che già scocciano, chiunque sia sembra urgente non la smette di bussare.
-Chi è?!Uh...-
Non c'è nessuno, per terra vicino alla porta qualcuno ha lasciato un biglietto.
"Vieni  alle sei al parco degli skater per un meraviglioso spettacolo"
Sembra una stupidaggine, poi chi è che bussa come un forsennato e poi scappa...va be non importa, ho fame non ho tempo per queste cose. La pasta è ormai pronta, non penso che mi farò anche il secondo, la merenda con le altre ragazze era piuttosto abbondante, vado sul divano con il mio piatto ma mi accorgo che davanti alla finestra c'è un'altro bigliettino.
"Mi raccomando non mancare al grandioso spettacolo alle sei"
Ma è una fissazione chi diamine è!Non posso godermi nemmeno in santa pace il pranzo.
-Certo che....il pasto preparato da Petunia era veramente buono..-
No non devo abbassare la guardia, non è il caso...finisco di mangiare e vado a lavare il piatto, sono state tutte molto gentili con me, è strano di solito nessuno mi parlava nemmeno, continuo a pensare che sia solo parte di un orribile scherzo...però...
-E che cavolo un altro biglietto!-
"Non mancare assolutamente alle sei"
-E va bene!Chiunque sia spero che tu mi senta ora puoi smetterla di rompermi con questi bigliettini!-
Sembra quasi Flippy, insiste insiste fino a che l'altro esasperato non lo accontenta, pensando a Flippy mi viene spontaneo toccarmi il polso, i segni non ci sono ma la sua reazione mi ha stupita, non riesco a capire perchè abbia reagito così. Vado su in camera da letto per riposare, la gente è veramente strana, sopratutto lui, ancora poi non ho capito cosa significasse la frase non c'è tempo per dirsi addio, non aveva senso ed era assolutamente fuori luogo, mentre continuo a pensarci non mi accorgo che si sono fatte le cinque e mezza, forse è il caso di andare. Mi metto una felpa con cappuccio bianca e dei jeans, con essa posso nascondere i capelli ed evitare che il tipo che mi ha mandato i biglietti mi riconosca, lo dovrei trovare facilmente e mi farò dare delle spiegazioni. Il parco è piuttosto lontano, è abbandonato perchè tempo fa dei vandali lo distrussero e nessuno ci è più andato se non per degli spettacolini. Arrivata vedo che oltre a me ci sono solo poche persone, non ne conosco nemmeno una ma per lo più sono ragazze, sono tutte vestite con delle minigonne e delle magliette attillate, non vorrei mai essere costretta a vestirmi così, poi sono attaccate ad un cellulare manco fosse l'essenza della loro stessa vita.
-Benvenute a tutte belle ragazze, siete pronte a  essere stupite dalla mia bravura?-
O santo cielo...dovevo aspettarmi che fosse Splendid ad aver organizzato questa stupidaggine , è sulla rampa più alta con indosso un mantello rosso e la sue maschera da eroe.
-Mi lancerò da questa altezza e atterrerò  come una piuma!-
-Ma finiscila non sei un ragazzino-
-Ha ragione ti spaccherai solo da testa cretino!-
Le ragazze lo stanno prendendo in giro, non credevo avrebbero avuto una smile reazione, e più ragazze lo fanno più l'aggressività aumenta, fanno veramente pena approfittano del loro numero, non riesco a vedere bene il viso di Splendid ma immagino che non sia felice.
-Forza ce la puoi fare!-
Ho cercato di rendere la mia voce più profonda per non farmi riconoscere da lui, ma adesso tutte le ragazze mi guardano.
-Che scemo a incitarlo.-
-Già sarà colpa sua se crepa, tanto vale andarsene adesso.-
A poco a poco rimango sola, Splendid intanto si sta preparando a saltare.
-Ringrazio il mio splendido pubblico, be splendido come me d'altronde . Banzaaaiii!-
 Si è messo in posa da supereroe, il suo mantello svolazza nell'aria e lui ha un enorme sorriso dipinto sul volto, fa alquanto ridere ma alla fine non si meritava di essere trattato male.
-Gwah ha aiuto!-
Oh no il suo mantello è rimasto impigliato in un chiodo sporgente e ora è bloccato a mezz'aria....certo che è proprio scemo, salgo sulla rampa cercando di non scivolare e lo raggiungo.
-Adesso ti faccio scendere.-
-Sono indistruttibile non mi farò niente cadendo da questa misera altezza.-
-Non ti potresti slogare nemmeno una caviglia ma cerca di non cadere come un sacco di patate..-
Si è impigliata proprio la punta del mantello, lo avrebbe dovuto fare più corto, il chiodo non vuole saperne di staccarsi perciò devo strapparle il tessuto.
-Sei pronto?Uno due...tre!-
STRAP
-Ouch!-
-Tutto ok?Aspetta che scendo.-
-Tanto non vado da nessuna parte..-
Vedo che il suo umorismo è intatto, non sembra essersi fatto niente si sta solo massaggiando la testa, sembra quasi un cucciolo smarrito.
-Si può sapere perchè lo hai fatto?Erano andate tutte via.-
-Si ma eri rimasta tu, sai ti ho  riconosciuta quando hai gridato, grazie sei stata gentile.-
-Ancora non capisco perchè lo fai.-
-Perchè io sono fatto così. Sin da piccolo amavo i super eroi e ho sempre voluto diventare come loro, non voglio che solo per le prese in giro altrui io debba rinunciare al mio sogno.-
-Capisco, è sciocco ma lo capisco. Alla fine sei un eterno bambino.-
-Hahaha hai ragione, allora vuoi che questo eterno bambino ti accompagni a casa?-
-Va bene, riesci a camminare?-
-Ma certo io sono indistruttibile!-
Ecco che ci risiamo, non dovevo dargli corda , però alla fine non è così antipatico. Per tutto il tragitto mi ha parlato dei vari poteri che vorrebbe avere e che un giorno salverà il mondo intero, e di come tutti  i bambini al parco giochi si divertano a salirgli sulle braccia.
-Ma sei stato tu a riempirmi di biglietti per venire a vederti?-
-Ehehe si non volevo che mancassi.-
-Non era necessario metterne uno ogni volta che mi spostavo come un maniaco.-
-Chi vorrebbe perdersi lo spettacolo di un super eroe?-
-Come è possibile che per un semplice sogno di bambino tu rischi di romperti l'osso del collo?-
-Be...vedi non è un semplice sogno per bambini.-
Ha cambiato tono di voce e il suo viso si è scurito.
-Guarda che se non te la senti non sei obbligato a parlarmi.-
-A dire il vero..sento che tu sei una delle poche persone a cui puoi confidare un segreto senza timore che lo spifferi.-
-Be grazie.-
-...vedi quando ero piccolo ero molto malato, sono rimasto anni chiuso in un ospedale e non avevo amici. Periodicamente venivano i lavavetri e quando passavano a pulire si travestivano come dei super eroi per rallegrarci, ho sempre voluto essere super come loro, aiutare e rendere felice tutti, e anche salvare le vite. Alla fine io sono guarito anche grazie a loro che mi facevano sorridere fingendo di essere degli eroi che venivano a farmi visita.-
-Caspita, è veramente bello quello che facevano.-
-Sorrido sempre e faccio lo spavaldo anche nelle situazioni come quella di prima perchè non voglio più essere triste per qualcosa.-
-Fai bene, non avrei mai pensato che dietro i tuoi comportamenti ci fosse questo, non lo dirò a nessuno.-
-Grazie sei veramente un amica, e ora via voliamo a casa tua!-
-Ehy ma che!-
Mi ha presa sulle spalle e ora corre all'impazzata saltellando.
-Hahahahaha.-
Alla fine siamo arrivati molto più in fretta di quanto pensassi, è stato divertente devo ammetterlo.
-Grazie per avermi accompagnata.-
-Grazie a te per aver volato con lo Splendid express. A domai!-
Quel tipo è veramente strano, non ho fatto nemmeno in tempo a salutarlo che è già corso via. Sfioro la maniglia di casa ma con orrore mi accorgo che ho dimenticato di chiuderla, lentamente entro in casa e vedo dei piedi che sporgono dal mio divano, mi precipito in cucina afferrando una padella e lentamente mi avvicino pronta a colpire.
-C-chiunque tu sia ti avverto  n-non fare movimenti bruschi...-

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Capitolo 9
*** capitolo 9 ***


Mi avvicino lentamente al divano, intravedo solo un braccio penzolante, non riesco a fare a meno di tremare è la prima volta che qualcuno entra in casa  mia. Riesco a vedere qualche ciocca di capelli..hanno un colore familiare...
-Flippy?-
-Mmmm..-
La padella mi cade dalle mani facendo un tonfo secco e causando un coccolone a Flippy che scatta sull'attenti.
-Chi è?!-
-Questo dovevo dirlo io, cosa ci fai in casa mia?-
Mi guarda  alquanto spaesato, poi sembra ricordarsi di dove si trova e abbassa lo sguardo, scorgo anche un lieve rossore sulle sue guance, mi fa quasi tenerezza.
-Io...ero venuto solo a parlarti.-
Non percepisco alcuna ostilità nel suo tono di voce, e non sento nemmeno il fremito di fastidio che ho provato a scuola, mi siedo sul diano vicino a lui, continua a girarsi i pollici imbarazzato.
-Ti...ti ho fatto male?-
In un primo momento non capisco di cosa stia parlando, poi mi viene in mente l'episodio di pochi giorni fa, mi ha afferrato il polso e con rabbia mi ha sbattuta sulla parete.
-Un po...-
-Mi dispiace, ma mi hai fatto arrabbiare.-
-E in che modo io avrei fatto arrabbiare te?-
-Perchè hai detto che erano cretinate...-
-Cosa?Non ricordo per filo e per segno ciò che ti ho detto.-
-Avevi appena sbroccato a scuola e tutti ti abbiamo cercato, quando poi te lo raccontai hai detto che erano cretinate!-
-E quello ti sembra un buon motivo per lasciarmi un segno sul polso?!-
-Non volevo ma è stato più forte di me.-
-Non capisco...perchè ti ha dato così fastidio?-
Adesso il suo sguardo si è incupito, non mi guarda nemmeno in faccia fissa il pavimento a testa bassa, forse non avrei dovuto chiederglielo.
-Prima di venire in quella classe non avevo amici, tutti mi ignoravano, e quando tu ti sei lamentata di una cosa che a me avrebbe fatto felice mi sono arrabbiato. Mi sarebbe piaciuto che qualcuno si preoccupasse per me, tu invece sembra quasi che ti dia fastidio..-
-Non mi da fastidio, non ci sono abituata....poi mi sembra di essermi preoccupata per la tua caviglia no?-
Adesso Flippy è improvvisamente diventato rosso, però è comparso un leggero sorriso, devo dire che mi fa piacere anche se non so perchè.
-Eheh già hai ragione, sei stata gentile.-
-N-non c'è di che.-
Adesso sono io ad essere imbarazzata, e mi pare anche che faccia improvvisamente più caldo, nessuno dei due parla più e ci guardiamo intorno senza mai incrociare i nostri sguardi, quando guardo l'orologio vedo che è ora di cenare.
-Flippy...è tardi e se ti va potresti mangiare qui.-
-Si grazie.-
Ha un grande sorriso sulle labbra, sento di star diventando porpora, mi alzo e dirigendomi verso la cucina gli prendo la mano per poi portarlo a tavola, intanto quel dannato sorriso non vuole scomparire.
-Ci metterò poco.-
Farò solo della pasta e due bistecche, mi sembra sufficiente per due persone, mentre preparo la pasta penso al motivo per cui l'ho invitato a cena, forse per intavolare una qualsiasi conversazione, oppure...mi fa piacere e basta che stia qui, sembra strano ma alla fine non è male, è addirittura venuto qui per chiedermi scusa, per certi versi non è veramente male. Mentre mi perdo a pensare non mi accorgo che esce dell'acqua dalla pentola, accidenti adesso mi tocca pure pulire.
-Vuoi una mano?-
-Da quanto sei qui?-
-In casa tua o dietro di te?-
-Dietro di me, e anche in casa mia!-
-Da quando hai iniziato a distrarti, per quanto riguarda la seconda da quando tu sei uscita. Lascia asciugo io.-
-O-ok...-
Che imbarazzo adesso ho fatto pure la figura dell'imbranata, mi pento di aver pensato quelle cose carine su di lui.
-A proposito perchè non mi hai chiesto scusa a scuola?Mi hai ignorata tutto il tempo non è stato gentile.-
-Nemmeno tu mi hai parlato.-
-Si ma io ero dalla parte della ragione.-
-Mmm certo...comunque l'ho fatto perchè tu non mi hai parlato, mi ha dato un po fastidio sai?Sembri una che dice quello che pensa, non aspettavo altro che litigare con te in classe.-
-Hahahaha.-
Non so perchè ma sono scoppiata a ridere immaginando come sarebbe andata, mentre ipotizziamo quella scena la pasta è pronta, lui apparecchia la tavola e io porto i piatti.-
-Buon appetito!-
-Vai piano non serve che ti strafoghi, è pure calda.-
-Forse ma è molto buona, sei brava.-
-A-ah g-grazie.-
-Domani allora amici come prima?Ci lasciamo alle spalle quel litigio?-
-Be...va bene, in fondo capisco adesso perchè ti sei arrabbiato.-
-Comunque come mai non eri in casa?-
-Ah Spelndid ha fatto uno spettacolo e sono stata costretta ad andarci, mi ha tempestato di biglietti anonimi.-
-E ti ha dato fastidio?Gli dico che non deve più farlo.-
-Non è che mi ha dato fastidio, è stato solo strano trovarsi biglietti sulle finestre e non sapere il mittente.-
-E che ha fatto?-
-Al parco abbandonato ha cercato di lanciarsi da una rampa ma è rimasto appeso per il mantello, ho dovuto strapparlo o sarebbe rimasto appeso come un salame.-
-Hahaha la prossima volta verrò con te, già mi immagino la figuraccia.-
-C'erano anche altre ragazze ma se ne sono andate tutte subito, alla fine siamo rimasti soli e mi ha accompagnato a casa.-
-E che ti ha fatto?-
-Hahaha  niente, ma che sei geloso?-
-Non è che son geloso, è che lui ci prova con tutte e non vorrei che ci provasse anche con te.-
-E perchè?-
-Perchè sono sicuro che quel poveretto si beccherebbe un pugno sul naso.-
-Ma io non sono aggressiva.-
-Non da te..-
Facendo il finto offeso Flippy si riempie la bocca di pasta e riprende a mangiare, mi fa ridere nuovamente di gusto ma mi è sembrato di sentire qualcosa mentre mangiava, forse ha solo detto un'altra sciocchezza. Finiamo di mangiare dopo un oretta di chiacchiere, ha fatto finta di essere un buon gustaio ed ha dato un dieci ai miei piatti.
-Adesso è il caso che vada, domani dobbiamo alzarci presto.-
-Si hai ragione, però ammetto che non è stata malaccio come serata.-
-Lo stavo per dire io, potrei abituarmi sai?-
-Non allargarti la mia casa non è un ristorante.-
-La prossima volta vorrà dire che verrai a cena da me. Adesso vado però sono stato bene, sei meglio di quanto pensassi.-
-G-grazie.-
-A domani.-
-Ciao.-
Vado in camera mia a cambiarmi, mi sento sfinita dopo lo spettacolo e questa cena, però è stata una bella giornata devo ammetterlo. Ripenso a quanto è successo negli ultimi giorni, non sembrano avere cattive intenzioni e anche se le avessero dovrebbero essere degli attori formidabili, credo di poter dar loro un pizzico di fiducia in più. Mi addormento  felice sperando di aver finalmente trovato qualcuno che mi apprezza, e dopo tanto tempo riesco ad addormentarmi senza avere incubi.

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Capitolo 10
*** capitolo 10 ***


La sveglia quel giorno non aveva il solito suono, era più dolce alle mie orecchie e la luce del mattino non la trovavo odiosa ma calda e rassicurante, rimango qualche secondo in posizione fetale sul letto per godermi quest'attimo di beatitudine, saranno passati anni da un risveglio così, dopo circa una decina di minuti però capisco che è il caso che io mi prepari o arriverò in ritardo. Fatta una dovuta doccia e essermi vestita scendo  verso la cucina preparandomi un toast che infilo in bocca e apro la porta di casa, mentre sono intenta a chiuderla qualcuno mi picchietta sulla spalla e quando mi giro una zazzera verde mi piomba addosso mangiano metà del toast che avevo in bocca.
-Fuonfiorno.-
-F-Flippy!-
Il mio viso deve essere completamente paonazzo in questo momento, non mi aspettavo nulla di tutto questo, sopratutto che mangiasse metà toast direttamente dalla mia bocca!
-Ti sto aspettando da mezz'ora, coraggio andiamo a scuola.-
Non ho nemmeno il tempo di rispondere che mi spinge incitandomi a camminare, credo di non essermi mai sentita così  in imbarazzo vicino a qualcuno, non ho voglia di guardarlo perciò ammiro il paesaggio che mi circonda, gli alberi sono rigogliosi e verdi, il marciapiede è stato pulito da poco perciò sembra quasi una strada nuova di zecca, il cielo è limpido e ci sono poche nuvole grandi e bianche, sembrano zucchero filato. Le case vicine sono separate solo dagli steccati, hanno tutte più o meno una tinta calda. Siamo quasi arrivati ma Flippy improvvisamente fa una deviazione.
-E' più divertente questa strada.-
-Ma la scuola è dietro l'angolo!-
Non mi ascolta  nemmeno continuando a camminare, non so perchè lo seguo ma ormai voglio vedere perchè dice che è più divertente, passiamo lungo alcune vie e strade secondarie fino a sbucare in un grande parco, il prato verde è adornato dalla rugiada del mattino che lo fa risplendere, ci sono fiori di vario tipo e colori messi però in un determinato modo a formare delle scritte, non riesco a leggere bene perchè Flippy continua a camminare e la sua falcata equivale a tre miei passi. Gli alberi sono bene curati e attorno a loro c'è un corso d'acqua che passa a fianco ad ognuno di essi, passiamo sopra un minuscolo ponte, noto che ce ne sono molti, saranno fatti per i passanti evitando così di dover fare un giro più lungo.  Il corso arriva fino ad un grande lago e in mezzo a questi c'è la fontana di amore e psiche finemente lavorata in quello che mi pare marmo, devo ammettere che chi ha ideato questo posto è stato veramente bravo, ci sono anche molte panchine, persino i cespugli sono trattati con cura.
-Non è magnifico questo posto?Io ci passo ogni mattina, ci vuole un po per arrivare a scuola ma ne vale la pena.-
-Già....-
Devo ammettere che ha ragione, fare questo giro ogni mattina non deve essere male, difficilmente ci si stancherebbe, il parco è circondato da un recinto alto e nero coperto dal basso con una coltre di cespugli, arrivati all'uscita ci dirigiamo verso la scuola, non c'è nessuno  ma non mi importa più di tanto.  Saliamo le scale e arrivati alla porta della classe si può udire il solito fracasso che determina quel posto.
-Flaky ciao come stai?-
-Come mai sei venuta con Flippy? Avete dormito insieme e vi siete svegliati tardi?
-Petunia sei sempre la solita...
-Flaky non dormirebbe mai assieme a lui!-
-Già è più probabile che siano arrivati entrambi in ritardo.
-Uff non è divertente così...
Vado a sedermi al mio solito posto ma vedo che Flippy continua a seguirmi e torna a sedersi vicino a me, in qualche modo mi fa piacere....con la coda dell'occhio vedo Lammy guardarmi con aria sorniona, anche il Mr. Pickles  mi pare abbia assunto una faccia simile, non faccio in tempo a pensarci che il professore entra in classe.
-Allora ragazzi oggi farete un compito assieme non voglio sentire parola mentre sono qui, tu ragazza col fiocco e quella con l'alberello al collo andate vicino a quel tipo con i capelli gialli e l'altro col cappello arancione e le bretelle, tu con gli occhiali vai da quello col lecca-lecca la tipa col cetriolo e  quello con gli orecchini, tu con i dentoni vai con il ragazzo con i capelli verdi, i due gemelli con la rossa, adesso zitti che ho delle cose più importanti da fare.-
Certo come fumarsi una sigaretta....dopo un po di casino tutti si sono messi in ordine, Shifty e Lifty hanno un sorriso radioso sul viso.
-Che bello non potevamo chiedere di meglio.-
-Già con la nostra sorellona non ci annoieremo.-
-Io non sono vostra sorella.-
-Uffa ancora con questa storia?Per noi è come se lo fossi.-
-Ehy Flaky vuoi vedere una cosa divertente?-
Shifty tira fuori dalla tasca un piccolo coltellino svizzero, si avvicina al banco del prof senza che lui se ne accorga e fa uno strano movimento con le mani, dopo torna silenziosamente a sedersi facendo cenno di stare in silenzio, mi mostra un orologio un portafogli un cellulare  e....un pezzo di cintura?Lifty se la ride ma io non capisco il perchè, il professore ci sente e infastidito fa per alzarsi ma quando è vicino alla porta i pantaloni gli cadono improvvisamente mostrano i suoi boxer bianchi a pallini rossi, c'è uno scoppio di risate in classe e devo ammettere che anche a me è venuto da ridere.
-RAZZA DI IDIOTI SAPEVO CHE DOVEVO ANDARE IN UN ALTRA CLASSE!-
Raccoglie i suoi pantaloni e sbatte violentemente la porta andandosene, adesso tutti si sono alzati in piedi prendendo a fare ciò che vogliono, Flippy invece si è seduto vicino a me e si è messo a dormire, io posso solo guardare ciò che accade e il paesaggio fuori dalla finestra, l'ora passa velocemente ed è il momento della pausa, vado alla macchinetta che c'è nel cortile fuori dalla scuola per prendermi da bere ma questa stupida macchinetta non funziona.
-Accidenti...-
Sto per andarmene quando Lifty sbuca fuori dando un calcio alla macchina e facendomi avere la mia bibita, dietro di me invece c'è Shifty che si avvicina e mi porge la bevanda.
-Non male come trucco eh?-
-Si grazie.-
-Di nulla Flaky in famiglia questo e altro.-
-....seriamente volete spiegarmi perchè mi chiamate così?Non posso credere che sia perchè qualche volta ho evitato che finiste nei guai.-
I loro volti si fanno scuri improvvisamente, forse ho sbagliato far loro una simile domanda?I due mi afferrano per le spalle continuando a guardare verso il basso.
-Ehy ma che state facendo?!-
-Volevi sapere il perchè no?Allora seguici ma in silenzio....-
Mi portano verso una zona della scuola che non conoscevo, sembra essere stata lasciata andare allo scorrere del tempo e dimenticata da tutti, i muri sono rovinati e il terreno sporco pieno di varie cartacce e siringhe, è inoltre un luogo poco illuminato rispetto al resto, mi fanno sedere su una panchina di cemento senza schienale e braccioli, sembra un tavolo in realtà.
-Questo posto non dovrai farlo vedere a nessuno....-
Cala un improvviso silenzio e io sinceramente non me la sento di interromperlo, ma l ami curiosità ha la meglio.
-Allora?Mi avete portato in questo strano posto mi volete dire adesso perchè mi chiamate sorellona?-
-.....noi quando eravamo piccoli vivevamo con i nostri genitori in una gigantesca villa a due piani, avevamo di tutto, una piscina, videogiochi, persino un campo da calcio, nostro padre era un uomo molto ricco e diceva che i soldi erano tutto, insinuava che con quelli era riuscito a comprare nostra madre....-
-Noi però sapevamo che non era così...nostra madre era una donna bellissima e molto giovane rispetto a lui, sembrava un'adolescente. Ci ripeteva sempre che non voleva la chiamassimo madre perchè voleva instaurare un rapporto simile all'amicizia con noi, allora la chiamavamo....-
Sorellona....ma cosa centra con me?
-Aveva  dei bellissimi capelli marroni che ci ricordavano le castagne autunnali ed era magra e alta, era gentile con tutti  possedeva un cuore d'oro, non sopportava vedere qualcuno soffrire. Nostro padre spesso la trattava male sopratutto quando lei chiedeva di dare dei soldi ai più bisognosi, certe volte la picchiava poi le lanciava dei soldi dicendole che poteva benissimo prendere un'altra donna, lei soffriva ma non lo voleva far vedere...un giorno ci disse che aveva deciso di stare con quell'essere perchè voleva fargli capire che i soldi non erano tutto e vivere  in modo più onesto..-
-Dopo l'ultimo litigio che fecero lui la....la violentò....noi eravamo troppo piccoli e non potevamo farci nulla. Quel gesto però spezzo l'animo di nostra madre, diceva sotto voce che aveva sprecato la sua vita e i suoi occhi erano vuoti, continuava a dire che avrebbe potuto fare qualcosa con la sua vita per rendere felici gli altri ma invece l'aveva sprecata per aiutare un mostro che non voleva essere salvato, ogni volta che lui derideva i suoi lavoratori lei piangeva per il modo in cui li trattava. Una sera venne in camera nostra dandoci un bacio sulla fronte...-
I due hanno improvvisamente iniziato a piangere.
-L'indomani lei era sparita e....la ritrovammo in questo luogo....impiccata all'albero che vedi qui davanti... Nostro padre pagò i giornalisti e la scuola affinché  la notizia della moglie suicidata non trapelasse infangando il suo nome, disse a tutti che era scappata con una buona parte dei suoi soldi ma erano solo bugie di quello stronzo!Nessuno è mai venuto a salutare la mamma, solo noi sappiamo questo ma non ci hanno creduto.-
-Scappammo di casa e decidemmo che saremmo diventati abbastanza ricchi per comprare la scuola e sistemare questo posto in suo onore. Ti chiederai cosa centra con te be....tu ce la ricordi. I tuoi capelli ricordano l'autunno come i suoi e non vuoi far vedere che stai male certe volte, poi ci hai aiutati cosa che nessuno aveva mai fatto da quando siamo scappati, vicino a te ci sentiamo come se lei fosse qui con noi....-
Io...io non ho parole , non avevo idea di questa storia e mai lo avrei immaginato, Shifty e Lifty ora sono chini a coprirsi il volto per non mostrare il loro dolore, istintivamente prendo il volto di uno asciugandogli le lacrime e faccio lo stesso con l'altro, po mi alzo e afferro le loro mani.
-Andiamo ragazzi, la vostra sorellona non vuole vedervi tristi.-
I due mi si gettano addosso abbracciandomi e ricominciano a piangere,  mi spiace per ciò che è successo  e questo forse è tutto ciò che posso fare per il momento...Torno da sola in classe, non vogliono farsi vedere entrambi con gli occhi gonfi perciò aspetteranno un po,  tutti sono ai propri banchi intenti a chiacchierare tra di loro, Flippy invece è ancora addormentato sul banco.
-Ehy fiocco allora dove sei stata?Mr. Pickles ti ha visto dalla finestra e si chiedeva dove fossi andata.-
-A prendere da bere Lammy.-
-Potevi portargliene un po, ama il succo di granturco.-
-Non ho mai sentito quella roba.-
-Allora dovresti farne un po per la prossima volta.-
-Farai così ogni volta che andrò a bere?-
-Solo quando porterai il granturco.-
Certo che è proprio strana, però non è così male parlare con lei, la giornata passa normalmente, Flippy non si è svegliato per tutto il tempo e i gemelli sono tornati all'ultima ora lanciandomi un sacco di sorrisi e saluti, senza accorgermene mi sto avvicinando ad ognuno della classe, anche Petunia e Giggles durante l'ora hanno scambiato dei bigliettini con me parlando di quanto noiosi fossero i prof, avvicinarsi a queste persone non è così male come pensavo.

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Capitolo 11
*** capitolo 11 ***


A lezioni finte sono l'ultima ad uscire, a dire il vero la penultima visto che Flippy continua a dormire, si può sapere come mai ha questo sonno ? Mi avvicino a lui, sembra così rilassato...una ciocca verde gli cade sugli occhi, istintivamente cercando di non svegliarlo allungo una mano scostandogliela, i suoi capelli sono così morbidi che non mi accorgo di starli accarezzando. La ritraggo di colpo e sento il mio viso accaldarsi, che cosa mi prende?! Non riesco a staccare gli occhi da lui e...devo ammettere che è un ragazzo molto carino...
-Hai intenzione di stare in classe tutto il giorno o possiamo andare?-
-Yeeek!-
Faccio un leggero salto presa alla sprovvista, credevo dormisse! Mi fissa come se fossi un alieno, possibile che non si sia accorto che lo stavo fissando?Si alza stiracchiandosi, ora che lo guardo bene....noto una "leggera"differenza di altezza tra noi di almeno quindici centimetri buoni....effettivamente io sono la più bassa di tutta la classe... mi posa la mano sulla testa appoggiandosi a me con fare ancora assonnato.
-Allora andiamo?-
-S-si...-
Perchè ho balbettato?Accidenti mi sento così stupida in questo momento, usciamo dalla classe, le persone delle altre ci spintonano e sento parecchie risate di scherno, qualcuno cerca  anche di farmi lo sgambetto e io rischio di cadere, Flippy mi prende prima che possa toccare terra si gira e sferra un pugno al ragazzo dietro di noi scaraventandolo a terra, adesso tutti ci hanno distanziati, sento la gente che parla disgustata di noi.
-Ascoltatemi bene stronzi se qualcun'altro ci prova lo mando all'ospedale a calci nel sedere da quella finestra chiaro?-
Detto questo mi prende il polso trascinandomi via, un professore sta cercando di raggiungerci per rimproverarci ma Flippy lo distanzia e prima che me ne accorga siamo quasi arrivati a casa mia, per tutto il tragitto non parliamo, lui ha uno sguardo accigliato che mi incute timore, però non accenna a lasciarmi il polso.
-Flippy?-
Nessuna risposta....
-Non c'era bisogno di..-
-Si invece.-
Mentre lo dice la sua presa si fa più forte.
-Se qualcuno ti da fastidio dimmelo chiaro?-
-O-ok calmati però...-
Mi accompagna fino alla porta di casa, forse dovrei ringraziarlo ma le parole sembrano non voler uscire.
-Senti...ma i tuoi genitori non sono mai in casa?-
-No vivo sola da tre anni, mi sono trasferita da un'altra città.-
-Ah, anche io vivo da solo, ma toglimi una curiosità....che lavoro fai per mantenerti?-
Mi vergogno un po a dirglielo, non perchè sia qualcosa di scandaloso o stupido ma....l'uniforme che indosso mi mette sempre in imbarazzo...
-Lavoro in un bar-pasticceria qui vicino.-
Sto sul vago così evito che mi venga a trovare, lavoro e vita privata devono rimanere assolutamente separati.
-Interessante,  be allora a domani Flaky, ti passo a prendere alla stessa ora, cerca di non farmi aspettare.-
-O-ok.-
Il mio viso è completamente rosso, cerco di scacciare ogni pensiero dalla mia mente ed entro, presto inoltre dovrò andare al lavoro perciò non ho tempo per rilassarmi, mi preparo un toast alla marmellata di ciliege e mi distendo sul divano, come mai adesso quando gli sto vicino la mia testa va da tutt'altra parte?La mia vita sta lentamente cambiando ma, non è poi così male..
BIP BIP BIP
Il mio cellulare sta squillando, aprendolo vedo che mi sono arrivati quattro messaggi da Giggles e Petunia, come hanno avuto il mio numero?!
"Ciao Flaky!Scusa il disturbo abbiamo scoperto il tuo numero oggi quando sei andata a prendere da bere lo avevi lasciato in classe, domani ti va se veniamo a casa tua? :D "-"Ehy a proposito Flippy oggi mentre dormiva ripeteva il tuo nome :3 che cosa tenera"-"Petunia dice che potremmo vedere anche un film dell'orrore XD"-"Rispondi presto eh!!! XD"
Sono parecchio insistenti, però l'idea del film non è così male, rispondo che per me va bene e domani potremmo metterci d'accordo su cosa guardare, appena lo invio mi arrivano una valanga di risposte, un sorriso appare sul mio volto, sbagliavo a giudicarle male in fondo sono solo due ragazze piene di energia. Guardo l'ora e mi accorgo che tra poco sarà l'ora del mio turno, accidenti ero così presa che non ho nemmeno finito il toast, esco di casa a tutta velocità, per fortuna non è troppo distante, nel giro di dieci minuti infatti sono lì, "Sweet-cake", il proprietario si chiama Truffles, un omone paffuto con den una barba turchese le guance rosse e un atteggiamento aperto, indossa dei pantaloni bianchi coperti da un grembiule blu, la maglia è bianca a righe rosse, i dolci che vende sono fatti a mano da lui e sono deliziosi. Il bar non è molto grande ma esprime grande calore, l'esterno è azzurro con l'insegna bianca, vi sono tre tavolini gialli, l'interno ha sul pavimento una decorazione a scacchiera bianca e turchese, ci sono vari tavoli a sinista mentre a destra il bancone e dietro di esso degli scaffali con vari dolci, vendiamo anche varie bevande. E' molto rilassante lavorare in questo posto , i clienti sono educati e Truffles non è male come capo, l'unica cosa è la divisa......è un vestito bianco e azzurro che arriva poco sopra le ginocchia, la gonna è a sbuffo e ci sono vari fronzoli, il corsetto azzurro ha le maniche che lasciano scoperte le spalle e arrivano fino al gomito, alle mani ci indosso dei guanti bianchi, il grembiule è una gonna a forma di cuore, in testa indosso un cerchietto bianco e devo portare dei codini ai lati, mi sento come una caramella gigante per questo preferisco che nessuno che conosco mi veda.
-Allora Flaky pronta per il lavoro?-
-Si capo.-
-Te l'ho già detto mille volte, chiamami Truffles. Adesso vai a prepararti mia cara.-
-Certo....capo....-
Mi diverte stuzzicarlo, gli si arrossa il viso e scoppia in una fragorosa risata, vado a cambiarmi ma ogni volta che mi guardo allo specchio provo un notevole imbarazzo, esco dalla stanza e vado a servire ai clienti, la nostra specialità è la torta panna e cioccolato, è anche il dolce più richiesto, passa un ora e ho servito tantissime persone, molte ragazze fanno apprezzamenti su quanto sono carina con quel vestito, la mia bassa statura non mi aiuta e sembro una bambola di porcellana.
-Signorina posso avere un caffè nero per favore?-
-Subito signor-FLIPPY!-
O santo cielo che diamine ci fa qui!Mi ha seguita?Come faceva a sapere che lavoro in questo posto?Che imbarazzo vorrei sprofondare nelle viscere della terra e non riemergere più, fisso Flippy per qualche istante e mi accorgo che ha la gote un po arrossata e questo causa in me un ulteriore motivo di imbarazzo, senza dir nulla vado a preparargli il caffè, sento le mie mani tremare insieme al resto del mio corpo, sento il suo sguardo costantemente su di me e non riesco a concentrarmi, alzo gli occhi e vedo che Truffles mi fissa con un raggiante sorriso.
-Aaaaah la gioventù....-
Ma che cavolo dice!Nel frattempo porto il caffè a Flippy che mi fissa con aria strana.
-G-grazie, stai molto bene vestita così sai...-
-A-ah be grazie...a dire il vero mi sento un po in imbarazzo vestita così.-
-Non dovresti....-
Ci fissiamo per qualche secondo, non riesco a smettere di fissare quegli occhi gialli che fino a poco tempo fa non sopportavo mentre ora....ma che sto pensando!Meglio tornare a lavorare, trascorro un'altra ora a servire i clienti ma il suo sguardo continua a seguirmi ovunque, non riesco ad abituarmi eppure non voglio nemmeno che smetta, noto anche che Truffles  si è messo a parlare con lui continuando a ridere e facendo arrossire Flippy sempre di più, mi chiedo di che cosa stiano parlando....Finalmente finisco di lavorare e vado a cambiarmi, Flippy è rimasto tutto il tempo ad aspettarmi allo stesso tavolo, ha il viso completamente rosso.
-Non era necessario  che rimanessi qui per tutto questo tempo...-
-Mi andava.-
-A proposito come mai sapevi che lavoro qui?-
-E' l'unico bar che vende dolci vicino a casa tua, non è stato difficile.-
Saluto velocemente Truffles che ci lancia sguardi ammiccanti , un brivido mi scende lungo la schiena.
-Hai intenzione di accompagnarmi di nuovo a casa?-
-Certo che si.-
Il suo sorriso mi pietrifica, non riesco più a dire una parola fino a quando non arriviamo davanti al cancello di casa, ci fissiamo per qualche istante quando lui senza preavviso mi accarezza la testa e se ne va di corsa, resto qualche attimo a bocca aperta, ma quanto può esser stato stupido questo gesto?!Non ha un minimo di senso e avrebbe quantomeno potuto aspettare che lo ringraziassi! Adesso la mia mente è tornata a ragionare correttamente e posso dire solo una cosa.
-Scemo....-

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Capitolo 12
*** capitolo 12 ***


Quella giornata era cominciata tranquillamente, mi sono svegliata serena  e con molta calma mi sono preparata, Flippy era davanti alla porta ad aspettarmi, non ci siamo parlati lungo il tragitto verso la scuola ma non smetteva di sorridere e la cosa mi rendeva felice. In classe  Giggles e Petunia mi accolgono calorosamente abbracciandomi, sento il mio cuore scaldarsi e ricambio debolmente.
-Allora Flaky che film ti piacerebbe vedere?-
-Ecco io...non sono molto ferrata nel genere horror non ne conosco.-
-Noi li guardiamo spesso, potremmo venire da te verso le otto e farti una sorpresa riguardo al film che ne dici ?-
-Penso che sarebbe grandioso!-
-Che bello!-
-Se avessimo avuto il coraggio di parlarti prima ci saremmo divertite da matti.-
-E' stata anche colpa mia, in fondo non sono una che parla molto.-
-Ma sei una buona amica.-
Mi sento felice al suono di queste parole, ma mi rammarico di ciò che pensavo di loro....sono stata un immatura a chiudermi al mondo solo per paura che riaccadesse...mentre sono immersa in questi pensieri il professore entra cucciandomi e dirigendosi alla cattedra, estrae un giornale e in silenzio si accende anche una sigaretta. Vado al mio banco e comincio a riflettere su questa scuola, danno a noi della feccia schernendoci e evitandoci ma alla fine siamo davvero noi a essere dei rifiuti?Abbiamo più o meno tutti buoni voti e non abbiamo commesso dei crimini orrendi che io sappia...forse è la scuola che pretende che gli alunni siano perfetti non accettando chi si oppone...
-Hai preso il succo?-
-Lammy!-
Non mi ero accorta che mi stava fissando...anzi non mi sono nemmeno accorta che avesse girato la sua sedia e fosse davanti a me!
-Mr.Pickles dice che vuole giocare ad obbligo o verità.-
-Ma....oh va bene, tanto avrei passato la lezione ad annoiarmi.-
-Secondo te quanto bisogna saltare per salire su una stella?-
-Ma questo non centra col gioco!-
-E' la versione 2.0.-
-Se lo dice lui....comunque credo sia impossibile saltare su una stella.-
Lammy prendendo una mano di Mr.Pickles fa il gesto di darmi uno schiaffo.
-Non è vero un modo c'è.-
I suoi occhi per qualche secondo si sono spenti, come se la gioia che li contraddistingueva fosse celata da una qualche tristezza.
-Tocca a te.-
-O-oh va bene...ecco....da quanto tempo conosci Mr.Pickles?-
-Quindici anni.-
-Wow sembra nuovo di fabbrica!Te ne prendi molta cura.-
-Se sapessi cosa rende felice una persona la distruggeresti?-
-No perchè dovrei?-
-Non lo so io non leggo nel pensiero, tocca a me, sei mai stata triste?-
-Be si è una cosa normale essere tristi.-
Di nuovo quegli occhi, ha smesso pure di parlare e  si è rannicchiata sul tavolo a disegnare sul mio quaderno, ha lasciato Mr.Pickles vicino a lei ma messo così rischierebbe di cadere dal banco, lo prendo mettendolo davanti a lei,  sembra così assorta che ho paura di disturbarla...ma forse con lui non ci saranno problemi....lo sollevo a pochi centimetri dal banco facendo sfiorare i piedi e muovendoli verso di lei.
-Signorina Lammy?-
Nessuna risposta.
-Signorina Lammy tutto bene?-
Lei si alza improvvisamente e corre fuori dalla classe sotto lo sguardo preoccupato di tutti, ha lasciato qui persino il suo pupazzo, forse ho fatto qualcosa che l'ha infastidita...Flippy mi sta guardando con fare interrogativo e l'unica cosa che posso fare è alzare le spalle e seguire Lammy, il professore non sembra essersi accorto di nulla nel frattempo. Mi chiedo dove possa essersi cacciata, lungo i corridoi non la vedo, ho guardato sul tetto e nel cortile ma niente, dove cavolo è finita quella ragazza?!Cerco di riflettere e mi rendo conto che l'unico posto in cui non ho guardato è il bagno, entro sbattendo la porta e vedo che ci sono tre ragazze che tengono ferma una porta... ai miei occhi però loro sembrano solo dei manichini neri con un sorriso bianco agghiacciante.
-Oh guardate ce n'è un'altra, vuoi fare compagnia alla tua amica?-
-Hahaha che scema ha uno stupido pupazzo a forma di cetriolo!Che pervertita forse è venuta in bagno per farci qualcosa.-
-Non ti preoccupare ce ne occupiamo noi tappetta.-
Una di loro tenta di strapparmi Mr.Pickles dalle mani, io la spingo via ma le sue amiche cominciano a darmi addosso, non posso permettere però che lo rompano!Mi stendo in posizione fetale mettendolo sotto di me mentre le ragazze continuano a calciarmi, il tempo sembra non passare mai quando finalmente le sento affaticate.
-Uff sei così abituata a prendere calci che non gridi nemmeno eh merda?Andiamocene dai abbiamo di meglio da fare che schiacciarla.-
Grazie al cielo Mr.Pickles non si è rovinato, sono ancora distesa a terra ma non sento particolarmente dolore, mi alzo con poca fatica e sento dei sussulti da un bagno, è chiuso con un lucchetto ma dentro si sente perfettamente che c'è qualcuno.
-Attenta sto per aprire!-
Prendo una leggera rincorsa e dopo due o tre colpi il lucchetto cede, fortunatamente era di un materiale scadente, apro la porta e vedo Lammy con i capelli bagnati le lacrime agli occhi e qualche segno rosso sul viso, mi fiondo accanto a lei assicurandomi che non sia ferita gravemente, lei continua a singhiozzare.
-Lammy che è successo?!-
Non mi risponde, sembra in uno stato di trance, non so cosa fare ma  all'improvviso un idea mi balena in mente, le porgo Mr.Pickles e finalmente i suoi singhiozzi cessano.
-L-l'hai difeso...grazie....-
-Che cosa è successo?-
-M-mentre parlavamo dovevo andare al bagno...ma c'erano quelle e mi hanno picchiata messo la testa nel gabinetto e....pensavo l'avessero rotto...-
Altre lacrime scendono lungo il viso mentre abbraccia il pupazzo.
-Ci tieni molto a lui eh?-
-Si....è l'unico che mi voglia bene...-
-Perchè dici così?-
-...la mia famiglia è molto ricca....ma io sono nata con qualche disfunzione celebrale...ho sempre cercato di non farlo pesare sulla mia famiglia e cerco sempre di avere un carattere allegro come quando parlo con Mr.Pickles, io non penso di dire delle cose stupide ma tutti  mi evitano....-
Sono sorpresa di sentirla parlare in questo modo, è una frase di senso compiuto e non ha nulla di strano...in qualche modo però non mi piace.
-La mia famiglia mi rinchiuse in camera facendomi prendere tonnellate di medicinali, alcuni forse sono la causa dei miei comportamenti, e un giorno un infermiera mi portò lui....non ero più sola...MA TI GIURO CHE E' VIVO!-
Non so bene cosa dirle, non mi viene in mente una sola frase sensata....
-Sai...magari con un  hul hoop arriviamo ad una stella...-
Lei mi guarda ad occhi aperti, poi mi abbraccia e nasconde il viso nel mio collo, le accarezzo i capelli per farla calmare, so che piange ma forse è di felicità perchè si è accorta che ci sono anche io con lei, la alscio sfogare per tutto il tempo necessario fino a quando il suo respiro non si regolarizza.
-Che ne dici torniamo in classe?-
-Affermativo!E....scusa per quello che ti hanno fatto.-
Prende la mano di Mr.Pickles e mi accarezza la guancia, io poi lo prendo per l'altra e delicatamente lo tiro aiutandola ad alzarsi, la sua manina è molto morbida, torniamo in classe così, con lei che non smette di sorridere e senza più quell'alone di tristezza, quando apro la porta il professore ci guarda infuriato.
-Dove diamine siete state?!E perchè tenete un pupazzo in mano?!-
-Su una stella.-
-E non è un pupazzo si chiama Mr.Pickles!-
Ci guarda allibito per qualche secondo poi con un gesto veloce della mano fa per mandarci a qual paese uscendo dalla porta, tutti in classe poi scoppiano a ridere, ma non sembra una risata di scherno.
-Hahahaha le avete risposto per le rime a quell'imbecille!-
-Petunia avremmo dovuto filmarlo hahaah.-
Anche Lammy sta ridendo, io invece sono un po in imbarazzo e gioco con una ciocca di capelli per non mostrare un leggero rossore, il resto delle ore scolastiche passò ridendo della reazione del professore che credeva ci fossimo fumate qualcosa.
-Ehy Flaky andiamo?-
-Ah si arrivo.-
Come ieri Flippy ha deciso di riaccompagnarmi a casa, è un gesto carino da parte sua devo dire.
-Che cosa è successo con Lammy?-
-Oh niente di che era andata in bagno.-
-Ah...e quei segni te li ha fatti lei?-
Se ne è accorto!Ma credevo che fosse sparito il rossore, lo guardo negli occhi e ha nuovamente quell'espressione omicida.
-Ti avevo detto che se ti facevano qualcosa dovevi chiamarmi!-
-Ma non è stata Lammy!Delle ragazze erano in bagno e per salvare Mr.Pickles..-
-Tutto questo per un pupazzo?!-
-PER LEI ERA IMPORTANTE!-
Ci fissiamo qualche istante, entrambi con la rabbia in corpo, dopo un po il suo viso si rilassa e fa un leggero sbuffo.
-Se veramente troppo buona...-
-Non è vero!-
-Hahaha va bene tranquilla, siamo arrivati ormai, però ti avverto....se mi nascondi ancora qualcosa picchierò tutta la scuola...-
-O-ok va bene tranquillo, non serve scaldarsi tanto.-
-A domani allora.-
-Ciao.-
Certo che su certe cose è veramente un impiccione...mi preparo un piatto di spaghetti, oggi non abbiamo fatto nulla e non ho minimamente sonno, mi accendo anche la tv e mi rilasso mangiando, passo tutta la giornata così rilassata sul divano, mi sono solo cambiata mettendomi un pigiama azzurro quando sento suonare al campanello.
-Oh cavolo mi ero scordata dell'appuntamento!-
Sono in pigiama con i capelli arruffati come posso presentarmi così?!Loro saranno tutte perfette e con i capelli ordinati....il campanello suona nuovamente e sono ormai rassegnata alle loro risate che echeggiano nella mia mante, ma quando apro la porta resto a bocca aperta...

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Capitolo 13
*** capitolo 13 ***


-Flaky che bello sei già pronta per la nostra fantastica serata!-
Davanti a me non ci sono le tue ragazze perfette che ho sempre visto a scuola, ci sono due ragazze vestite con un pigiamone e i capelli scopigliati, Giggles ne indossa uno rosa con coni gelato gialli mentre Petunia uno blu a cuori arancioni, entrambe non hanno un filo di trucco in volto e hanno dei sacchetti in mano.
-M-ma siete venute così?-
-Certo visto che domani non c'è scuola possiamo passare la notte in bianco!-
Una volta entrate mi mostrano che si sono portate del gelato e delle piccole torte al cioccolato, fragola, crema e panna, sono piacevolmente sorpresa la fragola è il mio gusto preferito. Ci sediamo sul divano e cominciamo a chiacchierare del più e del meno mentre mangiamo i dolci.
-Certo che i nostri professori sono delle vere spine nel fianco, menomale che noi studiamo per conto nostro altrimenti saremmo ignoranti a livelli inimmaginabili.-
-Già e tutti gli studenti che ci snobbano non sono da meno, eppure nessuno ha il coraggio di dircelo in faccia, sono tutti dei codardi.-
-Io non li considero nemmeno, non ne vale la pena.-
-Lo immaginavamo non ti avevamo mai vista parlare con qualcuno, però siamo felici che ti sei aperta con noi.-
-Anche io.-
-Dopo ti mostreremo il film che abbiamo scelto ma prima ho una notizia da darvi....avete presente Cuddles?Usciamo insieme!-
-Aaaah come sono felice per te!Ora potremmo fare un uscita a quattro io te e i nostri ragazzi!Anzi a sei contando Flippy e Flaky!-
Tra un po mi strozzo con la torta mentre loro ridono come matte.
-C-cosa stai dicendo!-
-Andiamo state sempre insieme lui è molto protettivo...si vede che c'è del tenero...-
-N-no vi sbagliate!-
-E allora come mai sei rossa?-
-P-perchè è il mio colore naturale...-
-Hahaha come sei tenera, però dicci la verità...è carino per te?-
-Be...non è brutto...-
-Allora lo ammetti!Che dolce che sei.-
Senza accorgermene mi sono ritrovata le braccia di entrambe sul mio collo e siamo entrambe distese sul pavimento, scoppiamo tutte a ridere, era da tanto che non ridevo così. Ci tiriamo su e parliamo fino a quando non finiamo le torte, mi hanno chiesto se lavoro raccontandomi poi che loro lavorano in un fast-food e di alcuni piccoli incidenti che avvengono, come quando mettono il sale nella coca di alcuni  alunni della nostra scuola, quasi mi scendono le lacrime ad immaginare la scena.
-Sai magari un giorno potresti venire a trovarci, lavoriamo il lunedì ,mercoledì e venerdì subito dopo la scuola.-
-Faremo in modo che tu abbia qualche patatina in più-
-Grazie siete molto gentili.-
-Sai comunque una volta pensavo che tra te e Shifty ci fosse qualcosa.-
-Anche io a dire il vero.-
-Ancora col gossip!-
-Beh è l'elemento principale della vita d'oggi.-
-Quando poi abbiamo capito che siete come fratello e sorella abbiamo cancellato il tuo triangolo amoroso tifando per te e Flippy.-
-Ma io e lui non stiamo insieme!-
-Per adesso ehehe.-
-Cambiamo discorso...-
-Mmmm hai notato che Lammy aveva dei lividi sul viso?Mi chiedo quali codardi possano averle fatto del male.-
-Già con lei non parliamo molto ma non permetteremmo mai che una nostra compagna venga picchiata!Codardi se la prendono contro una ragazza sola!-
-Avranno ciò che si meritano un giorno.-
Se penso a cosa è successo in quel bagno mi sale la rabbia, io non ho potuto fare nulla per aiutarla ma anche se avessi provato ero comunque in minoranza.
-Sapete potremmo invocare un demone e chiedergli di fargliela pagare..-
-Ma che dici non credo funzionerebbe.-
-Giggles va molto di fantasia, però lunedì potremmo far merenda tutte assieme con Lammy.-
-Non è una cattiva idea.-
Alla fine si fanno le nove e le due si scambiano sguardi complici, Giggles va a spegnere la luce mentre Petunia va a mettere su il cd per poi tuffarsi, nel vero senso della parola, vicino a me trattenendo piccoli risolini. Il film parte, si chiama ouija, non mi sembra così spaventoso ma devo ricredermi, nella casa riecheggiano le nostre urla spaventate, più le mie perchè quelle di Giggles e Petunia finiscono con delle fragorose risate. Mi sono appena ripresa da un forte spavento quando ecco che arriva un altro e dalla paura nascondo il viso sul petto di Giggles, è .....grande e morbido.....l'occhio mi cade sulle mie così piccole ma dopo pochi secondi divento rossa dall'imbarazzo per la mia azione, Giggles invece mi abbraccia e urla perchè, grazie al cielo, c'è stata un'altra scena spaventosa.
-Non sono fantastici questi film?-
-S-se lo dite voi..-
-Noi li guardiamo ogni sera, non possiamo farne a meno.-
-Non so come fate...io quasi non riesco a guardare lo schermo.-
-E' questione di abitudinAAAAH!-
-AAAAAAAAAAAAH!-
Il cuore mi va a mille, alla faccia dell'abitudine urlano quanto me!A fine film siamo completamente al buio...è abbastanza inquietante e nessuna di noi sembra abbia intenzione di alzarsi per accendere la luce.
-A-allora...qualcuno accende ?-
-V-vacci tu....-
-No t-tu, era solo un film non dovresti temere nulla..-
-O-ok allora vado...-
Petunia lentamente si stacca da noi e si allontana, è la prima volta che vedo un horror e fa molta più paura quando spegni la tv di quando vedi il film.
-P-Petunia ci sei?-
Nessuna risposta....
-P-Petunia non fare la cretina!-
Ancora nulla, adesso ho veramente paura, io e Giggles abbracciate ci alziamo per cercarla ma qualcosa ci tocca.
-AAAAAAH!-
Non so cosa stia succedendo, sento le urla di Giggles e altri strani rumori, io cerco di gattonare in una qualsiasi direzione quando qualcosa mi afferra il piede, urlo e cerco di scalciare e finalmente mi libero. Il mio cervello non riesce a pensare razionalmente , sbatto contro vari mobili fino ad arrivare alla porta, sento dei passi verso di me e d'istinto la apro correndo fuori, penso di star per avere un attacco di cuore. Arrivo fino al cancello di casa mia quando voltandomi vedo Petunia sull'uscio che ride sguaiatamente e Giggles dietro di lei che si avvicina con aria minacciosa con una padella in mano, io cado a terra cercando di riprendere fiato.
-Hahaha ci siete cascate! Non ve lo aspettavate eh?-
Non riesco a parlare, mi rialzo lentamente e rientro, Petunia non si è accorta di Giggles dietro di lei.
-Non potevi capire quanto difficile fosse trattenere le risate, certo che scalci forte Flaky.-
Continua a ridere quando finalmente si gira e anche lei caccia un urlo quando vede la mostruosa faccia che Giggles ha in questo momento, cade a terra mentre noi due cominciamo a ridere. Alla fine decidiamo di fare il bis, a quanto pare si erano portate più di un film, come prima non facciamo altro che urlare e ridere delle nostre reazioni, ma questa volta abbiamo lasciato una luce accesa. A fine film guardando l'ora vediamo che si è fatto molto tardi e cominciamo tutte ad avere sonno, decidiamo di dormire in sala, vado a prendere dei cuscini ed una coperta e ci sistemiamo comodamente. Non credevo di potermi divertire tanto in una sola serata, sono veramente felice di aver stretto un legame con loro ma ancora mi sento in colpa...
-Ragazze...-
-Si?-
-Volevo chiedervi scusa....prima di conoscervi vi credevo delle oche che credono di vivere in un romanzo a cui importa solo di essere belle....mi dispiace ora che vi conosco mi rendo conto di quanto siete fantastiche....vi chiedo scusa...-
-Flaky non preoccuparti.-
-Anche noi ci eravamo fatte un'idea sbagliata su di te, pensavamo fossi una stronza che se la tira e si crede troppo intelligente per parlare con qualcuno, invece sei buona e gentile eri solo timida.-
-Già alla fine la verità è venuta a galla e adesso siamo un magnifico trio.-
-Grazie ragazze.-
Adesso il mio cuore è più sereno, e sento di potermi finalmente fidare di queste persone che piano piano sto imparando a conoscere. 

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Capitolo 14
*** capitolo 14 ***


Oggi posso rilassarmi quanto voglio, ieri sera io Giggles e Petunia ci siamo veramente divertite a vedere quei film dell'orrore ma adesso sono a pezzi. Guardo l'ora e vedo che è quasi mezzogiorno.
-Credo che mangerò una pizza..non ho voglia di cucinare.-
Il tempore del mio letto mi fa alzare con maggiore fatica, se potessi girerei soltanto col mio letto. Mi vesto ed esco, qui vicino c'è una pizzeria molto buona si chiama "La pizzeria super", nome molto stravagante ma azzeccato devo dire, è vicino alla scuola quindi non ci impiego troppo.
-Buongiorno.-
-Buongiorno signorina cosa desidera?-
-Una pizza ai quattro formaggi per favore.-
-Subito, Splendid per favore fai accomodare la signorina al tavolo.-
-Subito signore, ehy Flaky che sorpresa vederti!-
-Splendid?!Non sapevo lavorassi qui!-
-Eheh che ti posso dire, mi piace la pizza e il capo è una persona simpatica, vieni ti faccio accomodare, poi posso farti un  po di compagnia mentre aspetti.-
-Ma non dovresti lavorare?-
-Sei l'unica qui dentro per adesso, di solito la gente ordina a casa la pizza o viene la sera.-
Lo squadro da capo a piedi, la sua divisa sembra persino più imbarazzante della mia, in testa ha un cappello a forma di pizza con gli occhi le scarpe bianche hanno disegni di pizza ovunque mentre la maglia è a righe rosse e blu, indossa anche un grembiule che, sorpresa, è una pizza gigante, indossa però la solita mascherina rossa.
-Da quanto lavori qui?-
-Qualche mese, sai la cosa migliore è che alcune pizze le faccio io e la gente le adora.-
-Davvero?Scommetto però che le fai a forma di supereroe.-
-Quello è il mio marchio di fabbrica!-
-Hahaha non ne dubitavo.-
La pizzeria ha un aspetto molto accogliente, i tavoli all'interno sono in legno con delle tovaglie rosse, ci sono varie foto del proprietario assieme a molta gente, lui è un uomo magrolino piccolo e pelato ma sempre con un grande sorriso, il pavimento è coperto da una moquette viola, al soffitto sono appese delle lampade a forma di pizza.
-Sai tra qualche giorno ho intenzione di fare un'esibizione a scuola, magari potresti essere la mia assistente.-
-Meglio di no, preferisco guardare.-
-Hahaha se lo dici tu, vado a vedere a che punto è la tua pizza.-
-Va bene.-
Dopo quindici minuti vedo Splendid tornare con la mia fumante pizza.
-Ecco a lei signorina, buon appetito!-
-Grazie Splendid.-
La pizza è perfetta, morbida dalla crosta croccante, la mangio senza lasciare nulla nel piatto.
-Allora ti è piaciuta?-
-Molto era ottima.-
-Bene spero di vederti presto qui allora.-
-Certo ciao.-
Pago e mi dirigo verso casa, la giornata è iniziata bene, è anche una bella giornata e sembra impossibile che qualcuno possa rovinarla. Sono quasi arrivata a casa ma dietro di me sento delle voci che conosco molto bene.
-Sorellona!-
-Shifty Lifty che ci fate qui?-
-Stiamo organizzando uno scherzo al nostro professore, ti va di aiutarci?-
-Ti prego non dirci di no.-
Prima che possa rispondere mi prendono entrambi a braccetto ed iniziano a camminare.
-Almeno mi potete dire cosa volete fare?-
-Niente di che, manomettiamo il campanello di casa sua in modo che suoni all'infinito, sulla porta di casa sua mettiamo un secchio in modo che quando apra gli cada in testa con dentro della farina, quando è stordito lo bersagliamo con un fucile da paintball e poi ce ne andiamo.-
-Non vi sembra un po esagerato?-
-No.-
-E dove avete intenzione di prendere tutte queste cose?-
-Nel negozio qui vicino, i fucili li abbiamo già quindi ci mancano gli attrezzi il secchio e la farina.-
-Certo che vi divertite con poco eh?-
-Be sai ci piace passare il tempo, e tu come mai eri fuori?-
-Sono andata a mangiare la pizza.-
-E non ci hai portato nulla?!Eeeh allora per ripagarci devi per forza aiutarci.-
-A dire il vero non sapevo nemmeno che vi avrei visti.-
Arriviamo ad un piccolo negozio, i gemelli mi dicono di aspettare lungo gli scaffali e vedere se arrivava qualcuno, dopo poco mi prendono per le spalle e intavolando una conversazione senza senso usciamo subito dal negozio. I due si fermano e guardandomi ridono estraendo ciascuno alle tasche un sacchetto di plastica contenente della farina.
-Guardati nelle tasche dei pantaloni.-
-Ma cosa...come ci sono finiti degli attrezzi qui?!-
-Siamo bravi eh?-
-Pagarli era troppo difficile?-
-Si, adesso manca solo il secchio ma per quello sappiamo già dove trovarlo.-
Camminiamo per venti minuti fino ad arrivare ad una casa, li Shifty e Lifty si mettono a sogghignare.
-Mi raccomando Flaky fai attenzione, tu starai qui e controllerai se quel rompiscatole sta uscendo di casa, non farti vedere però, dovresti vederlo da quella finestra.-
-Va bene..-
Spero che nessuno ci vedi, l'idea però di fare uno scherzo ad un nostro professore rompiscatole non mi dispiace, Shifty e Lifty girano prima intorno alla casa e quando vanno verso la porta hanno in mano un secchio, ci mettono dentro la farina e cominciano a sistemarlo sulla porta, ogni tanto allungano l'occhio verso di me e io gli faccio un gesto per dirgli che va tutto bene. Lifty poi si avvicina a me e dal cespuglio vicino alla casa prende due fucili mentre Shifty armeggia col campanello.
-Li abbiamo sistemati qui ieri sera, mio fratello si occupa del campanello e quando il prof esce io e te gli spariamo, dietro a queste foglie non dovrebbe vederci.-
-Ma io non ho mai sparato.-
-E' facile va bene anche se becchi la casa o il prato.-
Sono sia agitata che emozionata, Shifty si alza all'improvviso e corre verso di noi, il professore nel frattempo esce e gli cade addosso la farina, sto cercando di trattenermi dal ridere e insieme a Lifty iniziamo a sparare, lui non manca un colpo mentre io a fatica gli colpisco i piedi, quando finiamo i colpi scappiamo via senza smettere di ridere.
-Hahahah sapevamo che ti saresti divertita.-
-Si alla fine non è stato male.-
-Eddai ammettilo che è divertente stare con noi.-
I gemelli cominciano a farmi il solletico.
-Hahaha basta e va bene!Siete divertenti.-
-Bene allora quando dovremo fare altri scherzi ti chiameremo.-
-Non fateci l'abitudine.-
-Hahaha adesso dobbiamo andare sorellona, ci piacerebbe accompagnarti a casa ma siamo in ritardo per il nostro lavoro.-
-Voi due lavorate?!-
-Certo, entriamo nelle case altrui e prendiamo quello che ci pare.-
-Tranquilla sta scherzando, lavoriamo da un parrucchiere.-
-Voi due parrucchieri?Non vi ci vedo molto.-
-Be sai così è più facile prendere piccoli oggetti alla gente e rivenderli.-
-Ah ecco così si che lo cose quadrano.-
-Hahaha ci vediamo lunedì.-
-Si ciao.-
Ormai si sono fatte le quattro e  vorrei tanto riuscire a tornare a casa, sembra che il mondo voglia farmi incontrare tutti quelli che conosco...non vorrei incontrare anche lui, mi trascinerebbe chissà dove, magari a prendere il tè. Senza che me ne accorgessi sono andata proprio in quel locale dove mi costrinse a prendere il tè con lui...chissà perchè cavolo il mio corpo è voluto venire qui..
-Fiocchetto come mai sei nel regno del tè?-
-Lammy!-
-E Mr.Pikles, allora perchè sei qui?-
-Non lo so nemmeno io, penso di aver girato a vuoto, e tu?-
-Io ogni giorno vengo a prendere il tè a quest'ora, ti va di fare la merenda con me?-
-Certo.-
-Signorina per favore ci potrebbe portare dei pasticcini?-
-Certamente.-
Lammy sta muovendo Mr.Pikles come se stesse ballando, è molto carina quando fa così e se ne va con la mente in un mondo tutto suo.
-Che hai fatto di bello oggi?-
-Ho mangiato una pizza e ho incontrato i gemelli.-
-Ah interessante, io ho mangiato zuccherò filato col miele e sono venuta qui. Mr.Pikles voleva il tè al kiwi ma non c'era.-
-Non credo che esista...-
-Esistono pezzi di metallo che volano perciò non vedo perchè non un tè al kiwi. Oh guarda i nostri pasticcini.-
Hanno tutti un aspetto delizioso, ce ne sono due al cioccolato uno alla crema e due con un velo di zucchero sciolto, io prendo uno di questi ed il sapore è fantastico.
-Buono vero?Sai quelli al cioccolato sono i miei preferiti, mentre quelli alla crema piacciono a Mr.Pikles.-
-Avete gusti molto differenti.-
-Si ma proprio per questo siamo amici....Flaky...-
-Si?-
-Mi dispiace per quello che è successo nel bagno.-
-Non devi chiedermi scusa, sono state quelle ragazze a prendersela con noi.-
-Si ma se io non ti avessi parlato tu non ti saresti fatta male.-
-E non saremmo nemmeno diventate amiche!Non devi preoccuparti di ciò che è successo.-
-Si ma...-
-Niente ma!Mr.Pikles non vuole che tu stia male per qualcosa che non è stata colpa tua.-
-Va bene...grazie...-
Continuiamo a chiacchierare fino all'ultimo pasticcino, la nostra conversazione non ha molto senso ma è divertente.
-Adesso devo tornare a casa ho la lezione di violino.-
-Tu suoni il violino?-
-Si da quando sono piccola, ci vediamo a scuola fiocco.-
-Certo a lunedì!-
Finalmente riesco a tornare a casa, mi ha fatto piacere rivedere tutti loro, però secondo me il mondo ha veramente voluto farmi incontrare quasi tutte le persone con cui ho instaurato un legame....certo tutte tranne...
-No,no non devo pensarci, adesso torno a casa e mi rilasso.-
E' stata veramente una bella giornata però, adesso conosco meglio quelle persone e la cosa mi fa molto piacere.

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Capitolo 15
*** capitolo 15 ***


Non so perchè ma ho un orribile presentimento...è da quando mi sono svegliata che lo sento. Sono seduta in cucina a sorseggiare il mio caffè ma continuo a fissare il vuoto, una morsa mi attanaglia lo stomaco e sto sudando freddo, forse dovrei uscire a fare una passeggiata...
Fa molto freddo ed è ancora buio, non sarebbe l'ora più adatta per una ragazza di uscire da sola, ma di stare in casa così non ho voglia. Cammino senza meta guardandomi intorno, è tutto così diverso eppure così familiare, sembra che tutto quanto sia avvolto da un alone di paura e tristezza, come se qualcosa avesse risucchiato tutta la gioia, cammino anche attraverso quel meraviglioso parco che Flippy mi ha mostrato qualche giorno fa ma persino qui l'atmosfera non cambia...tutto intorno a me è grigio. Il mio cuore continua a battere velocemente ed ho un noto alla gola, non capisco perchè mi sta succedendo questo senza un apparente motivo. Sono arrivata alla mia scuola ma il mio corpo si sta allontanando da solo e mi sento sempre peggio, adesso sto correndo senza sosta e arrivo in una zona a me sconosciuta. Le case i negozi, niente che io conosca, però non torno indietro e vado avanti. Arrivo fino a dei capannoni distrutti, in  questo momento credo che avrei fatto meglio a stare a casa mia quando improvvisamente sento delle urla e delle risate. Corro verso l'origine dei suoni e mi ritrovo in una zona abbandonata, i suoni diventano sempre più forti e mi pare di riconoscere le urla.
-Giggles!Petunia!-
Svolto l'angolo da cui le sento urlare ma poi il mio cuore perde un battito.
-Oh ma guardate chi c'è. Flaky da quanto tempo..-
Lacrime rigano improvvisamente il mio volto senza che possa controllarle. A terra vedo Giggle e Petunia legate e circondate da tre persone, sono coperte di lividi e graffi. Cercano di alzarsi ma crollano a terra, spero che non siano gravi le loro condizioni.
-Oooh ma guardatela come trema....eheh come sei adorabile Flaky, del resto sei la mia migliore amica.-
No..no vi prego ditemi che è solo uno scherzo. Quelle parole mi colpiscono come un pugnale al cuore, le lacrime stanno aumentando compresa la mia paura, vorrei scappare ma il mio corpo paralizzato come è mi permette solo di fare qualche passo per poi inciampare.
-Vedo che non sei cresciuta nemmeno un po da quando ci siamo viste l'ultima volta eh?Mi sembra....quattro anni fa prima che venissi spedita in quella classe.-
Vi scongiuro qualcuno venga a salvarmi....vi prego.
-Non sei stata una buona amica con noi.....-
-Ti meriti una punizione.-
Prima che potesse accorgermene mi arriva un calcio in faccia seguito poi da molti altri.
-Brutta merda allora sei ancora viva!Ti avevamo detto di morire!Lo vuoi capire che tutti ti odiano?Sei inutile!-
Mi rannicchio su me stessa per evitare di essere ferita gravemente ma altre due si avvicinano e cominciano a tirarmi pugni e calci come lei
-Cosa fai cerchi di opporti?Non ricordi tutto quello che ho fatto per te?!Il minimo che tu possa fare è subire e stare zitta!-
Istintivamente faccio ciò che mi ha detto, levo le braccia dal mio viso e distendo le gambe, altri calci mi arrivano nel ventre e sulla schiena, poi i due mi afferrano le braccia  tirandomi su, arriva un terzo che mi sputa in faccia ridendo seguito dagli altri.
-Non è fantastico tutto questo sfigata?E' come una magnifica rimpatriata con i tuoi vecchi compagni di classe!Certo stavolta però non dovrò aspettare per picchiarti idiota.
Mentre mi tengono ferma lei mi comincia a tirare calci e pugni su tutto il corpo, non so cosa faccia più male se i ricordi che tornano o i suoi colpi.
-Sai cominciavi a mancarmi, nessuno in classe adesso è adatto a prendere il tuo posto, ma tanto tu sei quella sempre felice no?E allora sorridi!-
-Come quelle volte poi non emette fiato, non ti da su i nervi?-
Sento che la presa sulle mie braccia si sta facendo sempre più forte con l'intento di ferirmi, il mio sguardo cade su Giggles e Petunia, mi sanno guardando con le lacrime agli occhi, io però le sorrido per dirle che andrà tutto bene.
-Ah così ti diverti a prendermi per il culo!Non ne hai avute abbastanza!-
Mi tira un ultimo pugno e vengo lasciata cadere a terra, ricominciano a tirarmi i calci ma uno di loro si allontana e torna con una corda.
-Ti ricorderai il nostro "gioco" non è vero?-
No, non quello..tutto ma non quello vi prego!
-AAAAAAAAH!-
Urlo in preda alla disperazione sperando di attirare l'attenzione di qualcuno ma è tutto inutile, le mie urla aumentano solo il loro divertimento.
-E' inutile, siamo in una zona abbandonata, puoi urlare quanto vuoi..-
Con la corda mi legano le mani, poi mi strappano la maglia e i pantaloni riducendoli a brandelli, fanno poi passare una parte della corda attorno al mio collo e, continuando a ridere, mi portano via mentre le mie urla riecheggiano nella zona. Quando ci avviciniamo alle case mi mettono una benda attorno alla bocca in modo che non possa urlare, mi stanno trascinando attraverso la corda legata attorno al mio corpo...vi prego...qualcuno....qualcuno venga a salvarmi...
-E la vuoi smettere di piangere lurida cagna?!-
L'ennesimo calcio sta per arrivarmi sul volto quando però qualcosa lo ferma, chiudo gli occhi e tutto ciò che sento sono delle grida, poi qualcosa si posa su di me. Apro gli occhi e davanti a me c'è Flippy, mi toglie la benda e mi slega.
-Flaky che cavolo è successo!Chi erano quelle persone!-
-F-Flippy. Ti prego Giggles e Petunia sono ancora in quel posto!Devi andare a salvarle!-
-Non prima di averti portato al sicuro. Dimmi dove sono.-
-Se vai sempre dritto arriverai in una zona abbandonata, sono dietro ad un capannone.-
-Ho capito.-
Mi prende delicatamente in braccio, mi sento al sicuro adesso ma continuo a tremare e a piangere. Sta facendo la stessa strada di prima ma invece che andare dritto svolta a sinistra e si dirige verso una casa isolata, deve essere la sua. Apre la porta e salendo le scale mi adagia sul letto.
-Vado e torno.-
Non so dire come sia riuscito ad arrivare in tempo, ma non potrei essere più felice. Mi guardo attorno e vedendo l'orologio noto che sono le sei, inoltre ciò che avevo sentito sul mio corpo era la sua giacca verde militare, sotto sono senza vestiti e mi sento in imbarazzo. Ripenso a tutto ciò che è successo...perchè ho dovuto rivederli....adesso che la mia vita stava cambiando adesso che credevo di avere trovato dei veri amici..e se anche loro mi lasciassero?
-Flaky!-
Flippy come un fulmine si è messo in ginocchio davanti a me, il suo sguardo è preoccupato ed infuriato allo stesso tempo.
-Come stanno?-
-Le ho portate all'ospedale. Mi dici perchè cavolo eravate li?-
-I-io...io non lo so...loro erano li prima di me ed io...ho camminato a vuoto e mi sono ritrovata in quel posto..-
Guardandolo mi tornano in mente quei giorni, il mio cuore si sta nuovamente spezzando e ricomincio a piangere, questa volta però circondo il collo di Flippy tra le mie braccia e do libero sfogo alle mie lacrime.
-Ti prego non mi lasciare sola!Non voglio esserlo di nuovo!-
Piango senza sosta e sento che Flippy mi sta abbracciando accarezzandomi la schiena, restiamo così per un po fino a quando finalmente mi calmo, lui mi guarda e stavolta in lui vedo solo preoccupazione.
-Come stai adesso?-
-Meglio, grazie.-
-Ti va di parlarne?-
Mi ha salvata, forse con lui posso dire tutto...però ho paura che dopo se ne andrebbe, ma il mio cuore mi dice che devo farlo.
-Quelle persone erano nella mia classe il primo anno....-
 

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Capitolo 16
*** capitolo 16 ***



Era il mio primo giorno di scuola, avevo paura perchè caratterialmente sono sempre stata timida e faticavo a fare amicizia. Al tempo vivevo ancora con i miei genitori che mi accompagnarono a scuola augurandomi di fare tante amicizie e di diventare una studentessa modello. Arrivati rimasi a bocca aperta quando ci fecero fare il giro della scuola.
-Miei cari alunni benvenuti in questa nuova scuola, qui ci aspettiamo il meglio da voi e desideriamo che vi impegnate seriamente per non infangare il nome della nostra amata scuola. Al primo piano ci sono le aule di voi nuovi studenti e di quelli delle seconde, sono dipinte di bianco perchè voi siete esseri puri e tali dovete rimanere per il resto dell'anno. Al secondo piano le pareti sono state decorate di azzurro e sono per il terzo e quarto anno, all'ultimo è stato fatto un violaceo, un giorno arriverete li e sarte alunni modello di cui andare fieri!Mi raccomando contiamo tutti su di voi.-
Il discorso del preside suscito un fragoroso applauso da tutti, io intanto mi stavo guardando attorno, la scuola è completamente bianca e sopra alla porta c'è un grande striscione di benvenuto, il cancello è ciò che mi ha inquietato di più, sembrava quello di una casa stregata. I miei nuovi compagni guardavano tutti davanti, sembravano dei soldati e la cosa mi vece ridere, arrivata in classe ancora non smettevo di sorridere, ero così emozionata. I  professori erano gentili ed io mi impegnavo sempre raggiungendo sempre i massimi voti e rispondendo sempre a tutte le domande, inoltre non smettevo mai di sorridere. Non lo facevo per vanità ma perchè mi veniva spontaneo, ero solo una piccola ragazzina dai capelli rossi che era felice della sua vita....
Non avevo ancora avuto il coraggio di parlare con nessuno ed era già passato un mese, di solito nell'intervallo leggevo e studiamo ma poi un giorno qualcuno mi si avvicinò.
-Ciao!-
-C-ciao.-
-Ti dispiace se mi siedo vicino a te?-
-N-no fai pure.-
-Eheh come sei carina sei arrossita tutta.-
-Ti piace molto studiare eh?-
-Be si...da molte soddisfazioni alla fine, anche se è un po stancante.-
-Magari durante l'intervallo potresti staccare la spina e venire con noi a chiacchierare.-
Il sorriso di quella ragazza mi sembrava così sincero che non potei rifiutare, era così bello avere trovato un'amica. Mi presento tutti quelli nella classe e cominciammo ad uscire ogni giorno, i miei genitori erano fieri di me, studentessa modello e con tanti amici, ed io ero veramente felice. Passarono i mesi e non passava un giorno che non sentissi quella ragazza, ridevamo tantissimo assieme e uscivamo spesso raccontandoci segreti e parlando di quello che ci piaceva e l'aiutavo a fare i compiti, pensavo seriamente che fosse la mia migliore amica.
-Sai sono veramente felice di averti conosciuta.-
-Anche io Flaky, sei così gentile ad aiutarci tutti a scuola grazie a te stiamo migliorando.-
-Haha ma dai non sono cose poi così difficili, alla fine capito il meccanismo è tutto più semplice.-
-Hahaha hai ragione, mi piace tanto stare in tua compagnia. Be del resto sei la mia migliore amica.-
-E tu la mia.-
Mancavano poche settimane al mio compleanno ed io non vedevo l'ora che quel giorno arrivasse, avevo organizzato una festa con tutti i miei compagni, li conoscevo tutti e loro erano sempre felice di stare con me, li aiutavo tutti quando avevano bisogno di ripetizioni o altro e mi dicevano sempre che ero dolcissima ed una grande amica.....poi....
"Flaky ti aspetto nella palestra della scuola, mi raccomando non fare tardi.
La tua migliore amica."
Corsi a perdifiato verso la palestra felice come non mai, avevo un sorriso raggiante e quando entrai il cuore mi batteva a mille...ma tutti mi fissavano in silenzio. Mi sentivo strana come se qualcosa non andasse, cercai lo sguardo della mia amica che si stava avvicinando a me....per poi colpirmi con un pugno in faccia che mi stese a terra.
-Che cavolo hai da sorridere sempre razza di idiota!-
Prese a tirarmi calci in faccia mentre ero a terra, urlavo ai miei compagni di aiutarmi ma questi mi fissavano ridendo, quando i calci terminarono lei mi afferrò per i capelli.
-Idiota chi credi che ti aiuterà?Qui ti odiamo tutti!Sei sempre allegra e di buon umore inoltre sei la migliore della classe!-
Mi sbatté la testa a terra riprendendo a picchiarmi, a lei poi si unirono altre persone.
-I miei genitori non facevano altro che rompermi su quanto tu fossi allegra e sul fatto che io non andassi bene come te!Per colpa tua loro non mi hanno voluto più bene stronza!-
I colpi si facevano sempre più forti mentre le lacrime ed il sangue prendevano a rigarmi il viso.
-P-perchè...hai detto che eri...-
-Amiche?Che razza di scema l'ho fatto solo per farti fare i compiti al posto mio, credevo che prendendoti tutto quel tempo i tuoi voti sarebbero crollati e invece eri sempre la migliore....poi non smettevi mai di sorridere...hai rovinato la vita di tutti!Se non fossi nata sarebbe meglio per tutti noi.-
-Ma guardatela la cocca dei prof come piange.-
-Facciamogliela pagare così la smette di sorridere.-
-La vuoi sapere un'altra cosa?Io mi sono avvicinata a te solo per pietà quel giorno, facevi pena li tutta sola e volevo mostrare ai prof come fossi buona. Fai schifo, credi di essere come noi?Idiota fai schifo ti sei solo illusa, nessuno avrebbe voglia di stare con una stramboide come te.-
Il cuore mi faceva malissimo, dopo tutto quello che avevamo passato il mio mondo si stava distruggendo....
-Ragazzi perchè non ci divertiamo in un modo "speciale" adesso?-
Mi legarono le braccia e fecero passare una corda attorno al mio collo, poi mi strapparono tutti i vestiti, cercai di urlare ma mi imbavagliarono. Mi trascinarono poi verso il tetto della scuola con la corda legata al mio collo, poi mi calarono facendo dei nodi alle grate con le corde che mi tenevano le mani legate, i polsi mi sanguinavano e qualcuno tirava la corda al mio collo facendomi male, si ammucchiarono sotto di me cominciando a tirarmi degli oggetti quasi fossi un tira a segno. Non sapevo cosa facesse più male se le loro parole o quello che mi stavano facendo...il tempo sembrava non finire mai e quel che è peggio nessuno stava passando vicino alla scuola per aiutarmi. Alla fine mi fecero scendere tirandomi gli ultimi calci e sputandomi addosso.
-Ascoltami cagna...se osi dire quello che è successo la punizione sarà peggiore...chiaro?-
Mi lasciarono sola nel mio sangue e nelle mie lacrime, si fece tardi e zoppicando tornai a casa, non c'era nessuno. Andai nella mia stanza e piansi tutte le mie lacrime, mi chiesi cosa avevo fatto di sbagliato, se mi meritavo tutto quello...da allora le mie giornate peggiorarono. Durante le pause e il ritorno a casa venivo sempre malmenata, mi rubavano gli oggetti tiravano i sassi o ricevevo bigliettini in cui mi auguravano di morire...smisi completamente di sorridere e a causa di quei maltrattamenti la mia media peggiorò. A casa i miei genitori erano sempre infuriati con me, dicevano che ero diventata una delusione e che di una figlia così potevano farne a meno, intanto facevo di tutto per nascondere i lividi e i tagli. Qualche mese dopo che i ragazzi mi tesero un imboscata, e al comando c'era sempre lei....la consideravo la mia migliore amica ed ora era in prima fila per ferirmi. Ero sola nei corridoi mi presero tappandomi la bocca e mi infilarono nel piccolo cassetto che tenevano all'entrata per gli oggetti smarriti, lo fecero poi rotolare giù per le scale.
-Essere piccoli come te ha i suoi vantaggi, puoi stare in questi spazi senza farti male....be a tutto c'è rimedio....-
Tirandomi per i capelli mi fece uscire, avevo il viso sporco di sangue, non riuscivo nemmeno ad urlare. Senza farsi vedere mi portarono fuori mettendomi un pezzo di stoffa in bocca mi legarono le braccia e mi misero nel baule dell'auto di un ragazzo, il viaggio sembrava interminabile poi quando arrivammo mi buttarono di forza per terra legando poi l'altra estremità della corda alla macchina.
-Qui non passa nessuno perciò è il posto ideale per "allungarti"-
La paura mi assalì al pensiero di quello che stavano per fare, cercai di sciogliere i nodi ma l'auto parti....il dolore che provai fu indescrivibile, la mia pelle bruciava staccandosi e lasciando una scia di sangue lungo la strada, acceleravano e rallentavano a loro piacimento, durò ore questa tortura..mi lanciarono contro anche una bibita ghiacciata e passarono su una strada coperta di sassi appuntiti, ormai non avevo più lacrime da versare...
Alla fine del viaggio mi lasciarono nuovamente sola, raccontarono ai professori che ero uscita senza permesso e venni punita sia a casa che a scuola.
-Flaky basta non ce la facciamo più con te!Si può sapere che cosa ti è preso?!Ti comporti come una perfetta idiota!-
Avrei voluto dir loro tutto, ma il pensiero di ciò che potevano farmi mi rendeva muta, ogni sera piangevo in silenzio maledicendo la mia stupida vita. A scuola diventai sempre più fredda con i professori, usavo toni che li infastidivano e dicevano che il mio sguardo dava sui nervi, cominciai a odiare anche loro, prima quando facevo la brava si complimentavano sempre con me adesso invece non si domandano nemmeno cosa sia successo per rendermi così.
-Non ti rendi conto che infanghi il buon nome di questa scuola!-
Sembrava che importasse solo questo a loro, imparai a non ascoltarli e ad evitare il più possibile i miei compagni di classe, spesso però mi prendevano ed andavo in infermeria a medicarmi le ferite, però le cicatrici che avevo nel cuore non sarebbero mai guarite. A fine anno decisi di andarmene di casa, i miei continuavano a chiedermi il perchè di questa scelta, di cosa mi fosse successo, io però non rispondevo e non mi voltai nemmeno a salutare quando chiusi la porta alle mie spalle, avevo un lavoro e potevo mantenere sia la mia iscrizione a scuola che avere una casa mia. In seconda la mia vita non fu tanto diversa, i ragazzi continuavano a torturarmi picchiandomi per sfogare la loro rabbia, nella mia mente continuavo a chiedermi perchè si comportassero così, se quelle motivazioni poi fossero giuste, non ricevetti mai delle risposte nemmeno quando provai a parlarci. Finalmente però in terza quasi tutti si erano trasferiti in altre scuole, rimanevano solo poche persone che però smisero di picchiarmi, divenni un'ombra che passa inosservata tra la gente, e questi divennero per me semplici manichini. In quarta non rividi più nessuno di loro, nemmeno a scuola o in città, ma la storia si ripeteva ogni anno, venivo presa di mira dalle malelingue ed evitata come la peste, nessuno si avvicinava ma sentivo chiaramente le loro parole di odio per una ragazza asociale con uno sguardo che sembra dirti continuamente "Ti odio." Perchè alla fine era così, io li odiavo. Quando poi dovetti andare in quinta il preside mi comunicò la mia classe.
-Ti sei rivelata solo uno scarto, i tuoi voti sono orrendi, marini la scuola sei un'asociale e incuti timore a chi ti sta intorno. Quelli come te compromettono il nostro buon nome. Non posso permettere che ci trascini nella feccia insieme a te. La tua classe sarà quella nera in fondo al corridoio del quinto piano, li non potrai danneggiarci.-
E così finì in quella classe che per la scuola non esisteva....e per me andava più che bene...



 
 
Finito di raccontargli tutto Flippy adesso mi sta guardando con aria furente, quasi mi spaventa i suoi occhi sono terrificanti e pieni di una furia omicida. Però non dice niente e mi stringe tra le sue braccia.
-Ti prometto che ti proteggerò da chiunque provi a farti del male, io non voglio che tu soffra ancora. Non ti lascerò sola..-
Quelle parole alle mie orecchie suonano sincere, il mio cuore dice che non sta mentendo, allungo le braccia e rimaniamo abbracciati per qualche minuto mentre mi accarezza i capelli, poi io lancio un urlo e mi stringo più forte a lui.-
-C-che succede!?-
-S-sono senza vestiti!-
-O-o-o s-si scusa!E-ecco t-tieni questa maglia.-
Chiude gli occhi e si gira permettendomi di metterla, che imbarazzo accidenti me ne ero completamente dimenticata!La sua maglia verde mi sta tre volte più grande, quasi mi arriva alle ginocchia.
-F-fatto?-
-Fatto...-
Si gira lentamente, in viso è completamente rosso ma io di sicuro non sono da meno...
-Dovremmo occuparci delle tue ferite, aspettami qui.-
Mentre lo aspetto ne approfitto per guardarmi intorno, il letto di Flippy è molto ampio ha due morbidi cuscini e una coperta marrone, le pareti sono dipinte di verde, c'è un solo armadio aperto nella stanza che contiene vari pantaloni maglie e giacche, ai muri ci sono solo pochi quadri di diversi paesaggi.
-Eccomi.-
Delicatamente mi disinfetta i graffi, brucia solo un po per fortuna, mi fascia con estrema cura chiedendomi in continuazione se stringe troppo, è veramente dolce....
-Ecco fatto.-
-Grazie.-
Notando meglio lo trovo un po assonnato.
-Vorresti dormire un po?-
-Che?-
-Sembra che tu abbia molto sonno.-
-Be sai com'è sono le sei e mezza del mattino...e tu?-
Devo ammettere che anche io mi sento piuttosto stanca, prima che abbia il tempo di rispondergli però lui prendendomi di sorpresa mi fa distendere sul cuscino, è così morbido che quasi mi addormento sul colpo ma subito mi irrigidisco.
-C-che stai facendo?!-
-Questa è casa mia e tu sei mia ospite perciò dormi e fammi recuperare il sonno perso.-
Maledetto ma come può dire una cosa così facilmente!Sto per rispondergli ma lui si è già addormentato cingendomi con un braccio la vita e stringendomi a se, la situazione è veramente imbarazzante riesco a sentire il suo respiro sul mio viso... però. Non me la sento di svegliarlo, è molto carino quando dorme...be per qualche ora non finirà il mondo no?Mi accoccolo contro il suo petto col viso che va a fuoco ma con un sincero sorriso sulle labbra e insieme ci addormentiamo.

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Capitolo 17
*** capitolo 17 ***


Quando mi sveglio rimango un po intontita, vicino a me non c'è Flippy ma forse è meglio così, sono ancora molto imbarazzata per aver dormito abbracciata a lui, però sono felice che mi sia rimasto accanto...
-Ben svegliata.-
-Giorno.-
-Ho preparato delle frittelle ne vuoi?-
-Si grazie, non sapevo ti piacesse cucinare.-
-Se ci frequentassimo di più sapresti molte cose di me.-
Mi alzo lentamente dal letto, ho le gambe un po indolenzite e Flippy mi aiuta a scendere le scale, sento un dolce profumo che mi inebria le narici. La casa non è molto grande, sala e cucina sono unite, per terra c'è un tappeto blu con vicino un divano grigio e una poltrona arancione, lungo le pareti non ci sono foto solo attestati di scuole e medaglie.
-Le hai vinte tu queste?-
-Si, ho partecipato a molti sport e gare ed in quasi tutte ho vinto.-
-Caspita!-
La sua gote diventa un po rossa e sfoggia un sorriso imbarazzato, alla sinistra della stanza vicino ai fornelli e al frigo c'è un tavolo con due piatti piene di frittelle, staccandomi da Flippy mi avvicino a passo svelto e mi giro verso di lui fissandolo con un luccichio negli occhi.
-Haha serviti pure le ho fatte per te.-
-Grazie!-
Il sapore è squisito, si sciolgono in bocca e il miele le rende paradisiache, mi gusto ogni boccone lentamente socchiudendo gli occhi, sto per prendere un'altro boccone quando noto che Flippy mi fissa con un sorriso e la mano sul mento appoggiato al tavolo.
-C-che c'è?-
-Nulla mi fa piacere che ti piacciano, non cucino spesso per qualcuno.-
-Vivi da solo?-
-Si, da molti anni vivo qui da solo, mi sono trasferito in molte scuole diverse ma ho sempre abitato qui.-
-E i tuoi genitori?-
Il suo viso si rabbuia improvvisamente, forse ho parlato troppo...
-Loro non abitano con me da tanti anni, sai per tutti i cambi di scuola e i traslochi.-
Vorrei fargli altre domande ma sono un po titubante, non vorrei curiosare troppo.
-Certo casa mia non è paragonabile alla tua, ma si sta bene.-
-Io la trovo carina.-
Ancora quel sorriso, il mio cuore comincia a battere più forte, riprendo a mangiare questa volta con più voracità.
-A te piace cucinare?-
-Non molto, preferisco mangiare. Però amo la musica.-
-Anche io!Il mio genere preferito è il rock.-
-A-anche il mio.-
-Abbiamo più cose in comune di quante sapessimo, per il mangiare allora vienimi a trovare ti farò dei piatti speciali.-
-G-grazie...a-allora anche io farò qualcosa per te.-
-Mi va bene anche la tua compagnia.-
E' diventato completamente rosso e cerca di evitare il mio sguardo incominciando a mangiare quando io per scherzo avvicino la forchetta al suo piatto, quando finiamo lo aiuto a pulire i piatti.
-Vai pure sul divano, io metto a posto la camera.-
-Ok.-
E' stato veramente gentile a venirmi a salvare, non sembra nemmeno che abbia voglia di abbandonarmi, al solo pensiero qualcosa dentro di me freme...spero solo che non accada. Anche se sono a casa di un ragazzo adesso mi sento molto rilassata, anche se indosso solo la maglia non mi sento molto imbarazzata.
-Eccomi, ho anche cercato qualcosa che ti stesse bene mi spiace ma è tutto troppo grande.-
-Non importa, anche questa maglia va benissimo, grazie ancora.-
Flippy si avvicina a me, posa le mani sullo schienale del divano bloccandomi e mi fissa negli occhi.
-Smettila di ringraziarmi, non ti avrei mai lasciata in balia di quelle la.-
Credo si sia accorto della nostra vicinanza perchè ha improvvisamente sbarrato gli occhi, mi sento strana, non ho l'impulso di fuggire....questa vicinanza mi fa sentire bene. Sento il suo respiro vicino al mio viso, non smettiamo di guardarci negli occhi, poi lui si avvicina ancora di più, molto lentamente....
DRIIIN DRIIIN DRIIIN
Dallo spavento Flippy è scivolato ed è caduto per terra, io invece ho quasi perso dieci anni di vita, a suonare è il telefono di casa.
-V-vado subito a rispondere.-
E' una mia impressione o fa più caldo qui?Era tutto così assurdo che non so cosa dire.
-Pronto?Si sono io. Davvero?Bene son felice, oggi pomeriggio verrò a salutarle.-
-Chi era?-
-L'ospedale in cui ho portato Giggles e Petunia, i medici dicono che hanno solo poche lesioni e che possono già tornare a casa, ho dato il mio numero in caso succedesse qualcosa.-
-Verrò anche io!-
-No tu sei ancora ferita, fai fatica a camminare.-
-Io verrò!Sono mie amiche.-
-Flaky...-
-Ho detto che vengo!-
-Ok ok...però se vedi uno di quei tipi me lo devi dire.-
-Certo!-
Sono molto felice che loro due stiano bene, ma che cosa ci facevano in un posto simile?
-Mentre aspettiamo magari potremmo fare una partita ai videogiochi.-
-Volentieri.-
Giochiamo assieme a super smash bro, io uso link di ocarina of time mentre lui usa sempre luigi, per due partite siamo finiti pari ma una volta presa la mano vinco tutte le partite, alla fine lui stremato si sdraia sul pavimento.
-Non potevi farmi vincere almeno una volta?-
-Fammici pensare....no.-
-A si?Vediamo come reagisci a questo.-
Si sdraia su di me e comincia a farmi il solletico.
-Hahahahaha Flippy ti prego basta!-
-No così impari.-
Siamo in bilico sul divano e non la smetto di dimenarmi mentre lui mi sovrasta, sto per scoppiare quando cadiamo entrambi sul pavimento, lui sopra di me e io sotto di lui.
-Ti sei fatta male?-
-N-no, tu?-
Non mi risponde, come prima siamo ad un palmo dal naso,  i suoi occhi magnetici mi attraggono, le sue labbra leggermente dischiuse, senza accorgermene allungo una mano verso la sua guancia e sono io ad avvicinarmi.
-F-Flaky.-
Oddio che sto facendo!Spalanco gli occhi e mi giro a pancia in giù dandogli le spalle, le guance mi vanno a fuoco.
-Grosso errore.-
-Hahahahahahah!-
No accidenti! Flippy ha ripreso a farmi il solletico, questa volta lasciandomi respirare un minimo ma continua per un tempo che mi pare infinito, finalmente riesco a sgusciare fuori dalle sue braccia e i miei occhi si posano sull'orologio appeso al muro.
-Caspita sono già le tre e mezza!Non credi che potremmo andare a trovarle?-
-Si ma...tu ci vuoi andare solo con la mia maglia?-
-Non mi importa voglio sapere come stanno.-
-Sei veramente una brava persona.-
Uffa ma possibile che oggi non smetto di arrossire?!
-Ce la fai a camminare?-
-Si, basta che andiamo piano.-
Fuori il cielo è nuvoloso, sembra in procinto di piovere. L'ospedale non è molto lontano ma non siamo arrivati nemmeno a metà percorso, se non mi facessero male le gambe...
-Ah!Flippy ma che fai?-
-Così facciamo prima.-
Mi ha preso improvvisamente in braccio e sta correndo, mi sento veramente in imbarazzo c'è molta gente che ci guarda. Accidenti ma non poteva almeno dirmelo?!
-Siamo arrivati.-
Entriamo e sentiamo un forte odore di medicinali, un'infermiera mi vede e credendo che abbia bisogno di cure mi si avvicina.
-Avete bisogno?-
-Si stiamo cercando due ragazze ricoverate qui stamattina, si chiamano Giggles e Petunia.-
-Ah certo sono al primo piano nella camera trecentodiciassette, signorina ma lei è sicura di non avere bisogno?-
Non le rispondo nemmeno e mi precipito subito verso l'ascensore, arrivata alla stanza l'apro lentamente.
-Giggles?Petunia?-
-Flaky sei tu?-
-Come stai?!Sei ferita gravemente?-
-No sto bene grazie a Flippy.-
Hanno entrambe delle bende alle braccia ma non sembrano gravi, hanno qualche graffio sul viso però...
-Cosa ci facevi li?-
-Questo dovrei chiedervelo io. E perchè quelli se la sono presa con voi?-
Entrambe si scambiano con aria seria, poi Petunia fa un cenno all'amica.
-Vedi...già da piccole eravamo grandi amiche, la mia famiglia era molto ricca e molta gente voleva appropriarsi del nostro denaro. Un giorno...venimmo rapite, il bersaglio ero io ma stavo giocando con Petunia e presero anche lei...fu un'esperienza orribile. Per due settimane ci picchiarono ogni volta che i miei negavano loro l'enorme somma di denaro che chiedevano, e noi piangevamo sempre sperando che presto tutto sarebbe finito. A rapirci furono duo uomini e un giorno uno di loro....-
Petunia era scoppiata in lacrime, Giggles era sul punto di cedere.
-Ci spogliarono e cominciarono a toccarci ovunque, urlavamo e sperammo con tutto il cuore che arrivasse qualcuno, fortunatamente prima che potessero violentarci un poliziotto irruppe nel capannone in cui eravamo e li fermò, c'erano anche altre persone assieme a lui. Ci furono molti spari e finalmente venimmo liberate, quell'uomo che ci salvò era a terra in una pozza di sangue.-
-Oggi era l'anniversario della sua morte, quel luogo era dove ci tenevano e noi ci portiamo sempre dei fiori.-
Sono scioccata, come è possibile che qualcuno possa compiere azioni tali!Non riesco a trovare delle parole adeguate per confortarli.
-Riguardo a quei tipi non sappiamo perchè se la siano prese con noi, ci hanno insultate per il nostro aspetto dandoci delle riccone e hanno cominciato a picchiarci.-
La rabbia mi ribolle dentro, prima o poi quelle persone pagheranno per le loro azioni, adesso però mi avvicino alle mie amiche e le abbraccio lasciandole ad un pianto liberatorio. Tutte insieme usciamo dalla stanza e ad aspettarci c'è Flippy.
-Scusa se ti ho lasciato indietro.-
-Non importa, come state?-
-Bene, grazie per averci aiutate, soprattutto per Flaky, è stato tremendo guardarla in quello stato senza poter far niente.-
-Be almeno adesso è tutto finito.-
-Giusto! Flaky che ne dici se andiamo tutti a casa tua a festeggiare.-
-Io ho delle cose da fare mi spiace.-
-Ma come Flippy dai vieni!-
-Magari la prossima volta, ciao ragazze.-
Mi dispiace che se ne vada, mi sarebbe piaciuto stare ancora un po con lui...poi però noto lo sguardo complice delle due e rabbrividisco.
-Ehy Flaky cos'è quell'espressione innamorata ehehe?-

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Capitolo 18
*** capitolo 18 ***


-M-ma che dite!Io non ho nessuna espressione del genere!-
-E allora come mai hai un sorrisetto e sei tutta rossa?-
-Ooh come siete teneri, quindi tra voi è successo qualcosa?-
-No ma che andate a pensare....-
Mentre parlo rivedo il suo viso vicino al mio, i suoi occhi che scavavano a fondo dentro di me, le sue labbra schiuse...
-Terra chiama Flaky, andiamo allora?-
-Ah si arrivo subito!-
Giggles e Petunia sono veramente incredibili, anche se hanno appena passato un momento doloroso vanno avanti come se fossero passati anni...io invece sono sprofondata in un abisso di solitudine che io stessa ho  creato, non ho nemmeno mai cercato di uscirne e mi sono sempre di più chiusa in me stessa credendo che il mondo fosse uno schifo e la gente uguale a quelli che mi picchiavano, solo ora mi rendo conto di quanto sbagliavo.
-Ehy Flaky noi conosciamo l'indirizzo di Lammy, che ne dici di andarla a trovare?-
-Si penso che le farebbe piacere.-
-E' un po lontana da qui casa sua, mezz'ora al massimo se non sbaglio.-
-Ce la fai a camminare fin la Flaky?-
-Si non preoccupatevi.-
Sono solo un po indolenzita ma grazie alle cure di Flippy adesso sto bene, ci incamminiamo verso la casa della nostra amica e una volta arrivate rimango a bocca aperta.
-Non è una casa, è una villa!-
Il giardino è enorme, i cespugli potati a formare animali, la villa è dipinta di bianco e ci sono molti uomini che stanno pulendo.
-Desiderate signorine.-
-Ecco...noi stiamo cercando Lammy.-
-Al momento madame sta esercitandosi col proprio strumento, vi prego di ripassare più tardi se necessitate di vederla.-
-Non ce ne sarà bisogno, Giggles Petunia Flaky prego, entrate.-
Lammy indossa una gonna nera lunga che le copre i piedi, un corsetto bianco ed una cravatta nera, tutte e tre siamo stupite a vederla così. Entriamo ed il nostro stupore aumenta, siamo davanti a un grandissimo salone con un tappeto rosso un candelabro di cristallo e delle imponenti scale.
-Le miei stanze sono ai piani superiori.-
Questa non è la Lammy che conosco, non ha la stessa allegria, ora che la guardo meglio non c'è nemmeno Mr.Pickles con lei. La sua stanza è grande quasi quanto il pian terreno di casa mia!C'è una grande finestra che da sul giardino, le pareti dipinte di bianco e sul letto a baldacchino.....Mr.Pickles!Lammy si chiude la porta alle spalle e ci rivolge uno sgargiante sorriso.
-Fiocco gomma alberello!Quanto son felice che siate qui a casa mia!Venite venite, anche Mr.Pickles vuole salutarvi. Ma perchè quelle bende?!-
-Nulla di che alcune matte se la sono presa con noi.-
-Oh no mi dispiace tantissimo...ma come mai siete qui?Vi ho fatto impressione tutta pomposa eh hahahha?-
-Devo dire che non mi aspettavo quella scena.-
-Io non mi aspettavo questa casa!-
Lammy mi si getta al collo stringendomi in un lungo abbraccio.
-Non sai quanto sono felice mi sento come in un lago di zucchero a velo.-
-Anche noi siamo felici di vederti.-
-Vi andrebbe di fare merenda ragazze?Farò portare dei pasticcini  e delle torte deliziose.-
-Si dai!Che ne dite poi se abbassiamo le tende e raccontiamo delle storie di fantasmi?-
-Io preferirei sentire la storia di Flaky su cosa sia successo col suo innamorato....-
-Fiocco e foglia si sono scambiati effusioni!Mr.Pickles è ansioso di sentire nei dettagli tutto quanto.-
-Ma che state dicendo non ci siamo scambiati effusioni!Mi ha portata a casa sua abbiamo giocato e..-
-Chissà che tipo di giochi.-
-Petunia!-
-Aaaaah l'amore, che sentimento meraviglioso.-
-Mangiamo o no questi pasticcini?!-
-Li faccio portare subito.-
Mentre attendiamo continuano a farmi domande su domande e urlano di gioia quando racconto la scena imbarazzante dei nostri volti vicini, finalmente arrivano i pasticcini, li porta l'uomo che ci ha "accolte prima, avrà una cinquantina di anni, calvo con una barba bianca e vestita come un pinguino.
-Spero siano di vostro gradimento signorine.-
-Grazie.-
Ha portato un intero carrello di dolci!Torte al cioccolato alla fragola alla panna, dolcetti alla crema salate, di tutto! Giggles e Petunia ci si fiondano sopra come se non mangiassero da mesi invece Lammy imbocca con una salata Mr.Pickles, io invece assaggio una fetta di torta alla fragola.
-Ma è deliziosa!-
-E sono tutte fatto a mano.-
-Caspita non manca niente in questo posto!-
-Si non è male, ma è di una tale noia.-
-I tuoi genitori dove sono?-
-All'estero sono via già da un po, ma non c'è molta differenza. Sapete dopo mangiato potremmo andare a farci una cavalcata.-
-Hai pure dei cavalli?!-
-Si tre uno bianco uno marrone e uno nero, sono magnifici e mansueti. Io starò a terra così vi lascerò cavalcare.-
-Ma no io e Petunia useremo un cavallo insieme.-
-Sicure?-
-Certo, andiamo subito!-
Lammy ci scorta fino alla stalla, il giardino è ancora più grande di quanto mi era parso, davanti a noi ci sono i tre magnifici cavalli di cui ci ha parlato, Lammy sale sulla schiena del cavallo bianco mentre un uomo aiuta Petunia e Giggles a salire assieme.
-Io terrò il vostro cavallo sotto controllo così nessuna delle due correrà rischi.-
-La ringraziamo.-
-Bene ragazze faremo una bella passeggiata qui attorno, vi garantisco che è un paesaggio meraviglioso poi il vento che scompiglia i capelli è una sensazione altrettanto bella.-
Mentre parla io sto cercando di salire sul cavallo nero, accidenti sono troppo bassa!Quasi mi avesse sentito il cavallo si inginocchia permettendomi si salire.
-Gli piaci.-
-E' veramente bello.-
Lammy ha ragione, tutto questo è veramente incredibile, è la prima volta che cavalco ma il cavallo sembra sapere perfettamente quello che deve e non deve fare, be menomale altrimenti non saperi cosa fare. Lammy mentre cavalca tiene Mr.Pickles nella sua maglietta con la testa che sporge.
-Sapete è la prima volta che cavalco in compagnia delle mie amiche.-
-Per noi invece è proprio la prima volta che cavalchiamo.-
-Bellissimo non è vero?-
-Si mi sento come una bella principessa.-
-E io cosa sarei il principe?-
-Allora siamo due principesse lesbiche.-
-Hahaha Handy e Cuddles non ne saranno entusiasti.-
-Al cuor non si comanda.-
-Hahahahah.-
Facciamo l'intero giro del giardino fino a quando il sole non tramonta.
-E' ora di tornare, vi va di mangiare qui ?Potremmo anche fare un pigiama party-
-Si dai!Così domani andiamo a scuola tutte assieme.-
-Si dai è una bellissima idea.-
-Signorine la tavola è già stata imbandita per la cena, e i letti preparati per questa evenienza.-
-Perfetto arriviamo subito.-
Per cena mangiamo in una lussuosa stanza piena di quadri famosi, la tavola ha una tovaglia bianca, al centro una gigantesca bistecca della frutta e dei dolci, ci sono  quattro sedie vicine e qui due piatti uno sopra l'altro e un set di coltelli e forchette, il cibo è assolutamente delizioso. A fine cena torniamo nelle sua stanza di Lammy.
-Allora che ne pensate di casa mia?-
-E' fantastica.-
-Gigantesca.-
-Veramente bella.-
-Ehehehe vi ringraziamo, però come vi ho detto è molto noiosa, non succede mai nulla, perciò la vostra visita è stata più che gradita.-
Passiamo la serata parlando della scuola dei nostri hobby e di cosa più ci piace, poi tutte e quattro ci sistemiamo nello stesso letto.
-Grazie ancora per essere venute a farmi visita.-
-Grazie a te per questa magnifica giornata.-
-Sai spero che tra te e Flippy vada tutto pe ril meglio.-
-Si ha ragione, si nota che lui ci tiene a te.-
-Ancora con questa storia?!-
-Hahaha quanto sei carina Flaky.-
Faccio finta di essermela presa ma poi insieme a loro scoppiamo tutte a ridere, è stata un'altra bellissima giornata in loro compagnia.

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Capitolo 19
*** capitolo 19 ***


Sento un dolce odore di vaniglia solleticarmi il naso, apro lentamente gli occhi e mi prendo molta calma per alzarmi, Giggles e Petunia  stanno ancora dormendo, entrambe hanno i capelli sciolti e scompigliati e sono abbracciate, sono così tenere; Lammy invece si trova seduta su una sedia cui vicino si trova un carrello con dolci e thè.
-Buongiorno Fiocco.-
-Giorno, che ore sono?-
-Le sette, abbiamo tutto il tempo per alzarci sistemarci e andare a scuola con molta calma.-
-E tu da quanto sei sveglia?-
-Io mi sveglio regolarmente alle sei del mattino.-
-Caspita sei molto mattutina!-
-Mmmm abbassate la voce.-
-Che ore sono?-
-Le sette e due minuti.-
-Allora possiamo anche andare con calma, oh ma guarda quanti dolci!-
-Certo che ti devono piacere molto Lammy.-
-Sono l'ideale per iniziare una giornata.-
Iniziamo a mangiare in silenzio, siamo un po assonnate ma il sapore dei dolci ci sprona a stare sveglie, finita la colazione andiamo in bagno e per l'ennesima volta noi tre rimaniamo strabiliate;le mattonelle dei pavimenti bianche e splendenti come perle, la vasca gigantesca con i gradini col parquet lillà, lo specchio col mobiletto pieno di boccette ed un gigantesco armadio.
-Mr.Pickles ama farsi un bagno caldo.-
Lammy in meno di dieci secondi si è già tolta tutto e si è tuffata nella vasca come fosse una piscina.
-Entrate è perfetta!-
-Non ce lo facciamo ripetere due volte!-
Giggles e Petunia la imito e sto per seguirle quando i miei occhi cadono sul loro petto, poi sul mio nuovamente sul loro e infine sul mio.....credo che entrerò vestita.
-Andiamo Flaky vieni!-
-Non farci aspettare.-
-Si ma sapete ci tengo a questa maglia e non vorrei separarmene...-
Le tre mi fissano con aria sorniona e mi si avvicinano.
-Io le tolgo tutto voi tenetela ferma!-
-C-cosa!?-
Non ho nemmeno il tempo di reagire che mi stanno già lanciando in acqua, istintivamente mi copro il seno....se lo avessi;le mie amiche poi mi seguono a ruota.
-Aaaah non è fantastica?-
-Si devo ammettere che è fantastico il tuo bagno.-
-Vero, poi con i fisichetti che noi quattro abbiamo i ragazzi farebbero la fila per stare qui.-
-Ma possibile che tu sia così maniaca?!-
Continuiamo a ridere e scherzare, io mi dimentico pure del mio imbarazzo, poi ci asciughiamo e ci rimettiamo i nostri vestiti.
-Signorine vi accompagneremo noi con l'auto di famiglia se volete.-
-Va bene, ma ci fermeremo davanti a casa di Flaky.-
-Perchè ?Pensa come ci guarderanno tutti!-
-Appunto è meglio così, con la reputazione che abbiamo ci incolperebbero di aver rapito il proprietario e di aver rubato nome casa auto e maggiordomo..-
-Non hai tutti i torti...-
-Bene signorine andiamo.-
-Wow!-
Altro che macchina!Questa è una limousine!Mi sento una diva ad andare in giro con questa, Lammy sembra esserci abituata; arriviamo a casa mia  poi ci dirigiamo verso la scuola.
-Sarà molto difficile continuare la vita di tutti i giorni dopo aver visto la tua reggia.-
Arriviamo in anticipo, in classe ci sono solo Flippy Cuddles ed Handy.
-Sembra che i vostri "uomini vi aspettino".-
-Lammy!-
Credo di essere la sola ad essere in imbarazzo per la sua frase, anche perchè Giggles e Petunia si sono fiondati sui loro ragazzi.
-Ciao Flippy.-
-Ciao!Sei in anticipo oggi.-
-Lo so abbiamo dormito a casa di Lammy, vedessi che posto sembrava un castello.-
-Quindi tu eri la principessa...e io visto che ieri ti ho salvata il principe.-
-M-ma che dici..-
-Hahah sei diventata tutta rossa.-
-Anche tu se è per questo!-
Gli tiro piccoli pugni sul petto e lui non reagisce continuando a ridere, sento il suo odore solleticarmi il naso...è molto buono.
-S-senti...dopo ti andrebbe di, uscire a fare una passeggiata?-
-Certo, mi farebbe piacere.-
Non mi aspettavo che mi chiedesse di uscire, ma non ho dovuto pensarci molto per rispondere;le lezioni sono incominciate ed io continuo a pensare a quello che è successo tra me e Flippy, della fitta che sento quando ci parlo e del mio continuo arrossire. I miei pensieri vengono interrotti dal suono della campanella, Lammy va in bagno con Mr.Pickles ed io resto a chiacchierare con Flippy sotto lo sguardo complice delle mie amiche.
-Flaky io vado dal distributore a prendere da bere, tu vuoi qualcosa?-
-Si grazie una coca-cola.-
-Perfetto torno subito.-
Nemmeno il tempo che uscisse che Giggles e Petunia sono già vicino a me, ma stranamente hanno un'aria preoccupata.
-Flaky Lammy è via già da un po e doveva solo andare in bagno, siamo preoccupate noi quattro la stiamo cercando verresti anche tu?-
-Certo.-
Dove potrà mai essere?Ho un pessimo presentimento, tra i piani delle varie classi non c'è quindi mi dirigo verso il soffitto e sento le urla di tre ragazze.
-Lasciatela andare!-
-Scappiamo presto!-
Sto salendo le scale quando le tre mi vengono addosso e rischio di cadere.
-Flaky presto vieni ad aiutarmi!-
-Cuddles!Hai trovato Lammy?-
-Si è qui, quelle tre stavano cercando di buttarla giù dal tetto ed ora è svenuta.-
-Arrivo subito!-
Lammy è distesa a terra, non ha segni di violenza è solo priva di sensi.
-Lammy, Lammy coraggio!-
-Non scuoterla così!-
-Ah si scusa.-
-Fa niente, menomale che l'hai trovata subito prima che fosse troppo tardi.-
-Già....-
Cuddles improvvisamente si rattrista e gli scendono delle lacrime lungo le guance.
-Ehy che ti prende?!Siamo riusciti a salvarla non c'è nulla per cui piangere.-
-Si ma....io sono felice di aver fatto in tempo....un codardo come me è riuscito a fare qualcosa di buono...-
-Ma che stai dicendo?Fai sempre pazzie difendi i tuoi amici dai bulli, saresti un codardo per fare queste cose?-
-No...però...quando ero alle medie c'erano dei bulli che se la prendevano con un mio caro amico, io avevo paura e non feci nulla per aiutarlo, lui però mi stava sempre accanto prendendosi la colpa anche per ciò che facevo io. Un giorno...quei ragazzi lo buttarono giù dal tetto della scuola..-
Cuddles lanciò un gemito di dolore, non ho la minima idea di cosa fare ma gli poso una mano sulla spalla per calmarlo.
-Io ero li Flaky!Ero li e non feci nulla!Uno come me non merita di vivere, non ho fatto nulla per salvarlo!-
-Cuddles, calmati sono sicuro che il tuo amico non vorrebbe vederti così, hai sbagliato perchè sei umano ma non è stata colpa tua.-
-Dici davvero?-
-Certo, adesso però pensiamo a Lammy.-
Cerchiamo assieme di rianimarla e finalmente ci riusciamo dopo qualche minuto.
-Mr.Pickles?Dove Mr.Pickles!-
-Lammy stai bene?-
-Si ma lui dov'è!-
-Calmati sarà qui da qualche parte, perchè quelle ragazze hanno cercato di ucciderti?-
-Non lo so, hanno detto che una strana come me non merita di vivere...-
-Quelle luride...-
-Vieni torniamo in classe, troveremo il tuo amico.-
Per le scale non lo abbiamo visto perciò forse è nel bagno in cui era andata, quando torniamo in classe Giggles Handy e Petunia stanno parlando a bassa voce, Petunia ha in mano...
-Mr.Pickles!-
-Lammy!-
Si è fiondata sul pupazzo tra le lacrime abbracciandolo sotto lo sguardo felice di tutti, però qualcuno manca.
-Scusate dov'è Flippy?-
-E' andato a cercarti, dovrebbe tornare tra poco.-
Invece non fu così, le lezioni incominciarono e fino alla fine lui non tornò in classe, dove cavolo sarà andato?Non è che quelle ragazze gli stanno facendo qualcosa?Finite  le lezioni vado a cercarlo in giardino e me lo ritrovo esattamente davanti alla porta che mi fissa rosso in viso e con un sorriso dipinto sul volto.
-Flippy!Si può sapere dove ti eri cacciato!?-
-Dovevo sistemare alcune cose per la nostra uscita, allora andiamo?-

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Capitolo 20
*** capitolo 20 ***


Flippy mi prende la mano ed io comincio a sentirmi strana.
-Dove vuoi portarmi?-
-E' una sorpresa.-
Ci dirigiamo verso casa sua ma la superiamo e raggiungiamo una collinetta isolata da tutto, ci sono solo fiori e un salice piangente.
-E' stato il signor Truffles a consigliarmi questo posto, ha detto che ti piace il silenzio e che per il...primo a-appuntamento un normale ristorante forse sarebbe stato troppo chiassoso.-
-Ah allora era per questo che stavi arrossendo quando stavo lavorando?-
-Quello e anche per la tua divisa, mi aveva anche fatto notare che ti stava molto bene.-
Adesso siamo entrambi rossi, ma mi sento comunque molto felice di essere qui, Truffles aveva ragione non mi sarebbe piaciuto molto andare in un posto troppo chiassoso.
-Ho preparato qualcosa da magiare e credo che questo posto sia l'ideale per parlare un po senza interruzzioni.-
-Si sono felice che mi hai portata qui.-
Ci sediamo sull'erba, Flippy da dietro l'albero prende un cestino da pic-nic.
-Ho preso dei panini e delle bibite, vanno bene?-
-Benissimo, in questi giorni sembra che al mondo esistano solo i dolci.-
-Hahaha allora ho fatto proprio bene.-
-Si.-
I panini sono perfetti, al prosciutto e formaggio i miei preferiti.
-Come ti trovi in questa scuola?-
-Non è male, se leviamo quei cretini di tutte le altre classi che si comportano come dei pavoni e non hanno il coraggio di dire quello che pensano in faccia.-
-Hahah già hai ragione, tu poi sei un tipo che non riesce a non dire quello che pensa.-
-Perchè dici così?-
-Ti ricordi quando giocammo tutti a basket e io feci quella scenata?Tu  non ti sei fatto problemi a dirmi che sbagliavo, certo sei stato un po brusco ma non avevi tutti i torti.-
-Scusa ancora se sono stato brusco.-
Mi mette il braccio attorno alla spalla, il mio cuore sta cominciando ad accelerare e un sorriso spunta sul mio viso
-Nessun problema. Raccontami di te, che cosa ti piace?-
- Be le solite cose, tra gli sport mi piace molto il basket come musica il rock e la musica classica, ogni tanto leggo qualche libro. Per un po da piccolo ho praticato la box.-
-Interessante, io non amo molto le attività fisiche ma anche a me piace il rock e leggere.-
-Anche cucinare mi piace, anche se non sono tanto bravo.-
-Ma che dici le tue frittelle erano buonissime!-
-G-grazie.-
Il mio cuore perde un battito quando mi concede l'ennesimo sorriso.
-Hahah sai non avrei mai detto che un giorno saremmo usciti assieme, io poi credo che non ti stavo molto simpatico.-
-No non è che non mi piacevi, solo che non sono abituata a relazionarmi con la gente.-
-Hahah mi chiamavi stalker .-
-Be tu hai trovato casa mia senza che ti avessi detto nulla!-
-Si ma perchè volevo parlarti, ci eravamo conosciuti in modo brusco.-
-E mi hai trascinata a bere un thè con te.-
-E abbiamo scoperto che entrambi amiamo il thè nero.-
-Poi c'è stato il litigio tra te e i gemelli...a proposito  spiegami perchè ti eri infuriato con loro?Poi quando mi hanno chiamata sorellona hai voluto invitarli a giocare.-
-Be...mi dava un po fastidio insomma...ti stavano sempre appiccicati e credevo che...-
-Credevi che?-
-...allora come è lavorare in una pasticceria?-
-Non cambiare discorso!-
Lo faccio sdraiare salgo su di lui e gli salgo addosso cominciando a fargli il solletico.
-Dimmelo o continuo.-
-Hahaha smettila!-
-No dimmelo!-
Sento che sta per cedere quando si alza invertendo le posizioni, adesso lui mi sovrasta ma non smette di ridere.
-Uno scricciolo come te  non può battermi.-
Gli faccio una linguaccia, poi  però lui diventa serio e comincia a fissarci;è tutto come quella volta....il suo viso vicino al mio, i nostri sguardi che non si separano.
-Flaky...-
Si avvicina lentamente, questa volta però non me la sento di allontanarmi, mi accarezza delicatamente la guancia e posa le sue labbra sulle mie, sono calde e dolci ma allo stesso tempo rudi, il mio corpo è attraversato da un fremito e quando lui preme la mano sulla mia nuca per intensificare il contatto emetto involontariamente un gemito. Gli passo le braccia sul collo e lo stringo a me, continuiamo a baciarci fino a quando il bisogno d'aria non supera il desiderio di continuare. I nostri sguardi si incontrano nuovamente e ora so perchè mi sentivo strana; mi sto innamorando di lui.
-F-Flippy.-
Entrambi ci alziamo e ritorniamo seduti spalla a spalla, nessuno di noi riesce a dire nulla.
-E' stato...bello.-
-Si.-
Mi prende la mano stringendola, io istintivamente lo ricambio.
-Non voglio che altri ragazzi ti bacino, voglio essere l'unico a poterlo fare...-
-Quindi...vorresti che noi due ci mettessimo assieme?-
-Si, tu mi piaci. Tu che ne pensi?-
Ho un groppo in gola, mi sta fissando in attesa di risposta ma le parole non riescono ad uscire, faccio un leggero cenno di si con la testa, lui sfodera un enorme sorriso e mi da un bacio sulla guancia.
-Dovrò ringraziare il tuo capo per avermi consigliato questo posto.-
Anche io lo dovrò ringraziare. Flippy mi prende da dietro abbracciandomi, sembro un piccolo peluche, posa il mento sulla mia testa.
-Sei molto comoda.-
-Tu sei gigante.-
-Oppure sei tu che sei molto piccola.-
Rimaniamo così a chiacchierare fino a quando non devo andare a lavoro.
-Ti accompagno, questo posto sarà bellissimo ma qui intorno non è molto sicuro.-
-Grazie.-
Mi aiuta ad alzarmi e ci teniamo per mano fino al bar, davanti c'è Truffles che ci guarda con fare soddisfatto.
-Allora com'era la collina?-
-Perfetta grazie.-
-Sapete lì ho passato dei momenti splendidi, non dimenticherò mai il mio primo bacio.-
Lancio uno sguardo a Flippy, accidenti Truffles ha sempre la frase giusta al momento giusto per mettermi in imbarazzo. Lui sembra accorgersene perchè fa un lungo sospiro, come se avesse capito quello che è successo tra noi.
-Eeeh l'amore tra i giovani.-
-Ci vediamo domani allora Flaky.-
-Si ciao.-
Mi da un bacio e corre via, mi sento un po imbarazzata perchè Truffles non la smette di sogghignare, ma credo che questo sia il giorno più bello della mia vita, nemmeno la mia uniforme mi mette di cattivo umore. Il tempo passa velocemente e nell'aria è rimasto il profumo dei dolci del bar.
-E' difficile che questa giornata possa diventare ancora più bella.-
Mentre torno a casa ripenso alle sue labbra sulle mie, è stato tutto così improvviso eppure così bello...
-Ehy Flaky!-
-Oh ciao Splendid, che ci fai qui?-
-Sto andando a fare uno spettacolo, ti va di venire?-
-Mi spiace ma ho appena finito di lavorare e sono molto stanca, che tipo di spettacolo sarà?-
-Uno per bambini nulla di pericoloso.-
-Che gesto carino da parte tua, allora ci vediamo a scuola.-
-Certo!Ciao e salutami Flippy.-
-Certo, aspetta ma perch...-
Si è volatilizzato!Ma come mai ha detto di salutargli Flippy?Forse ci ha visti prima, non oso immaginarmi Petunia e Giggles quando gli dirò di noi due, spero che Splendid non lo faccia prima o chi le sente. Entro in casa e mi stendo sul letto, addosso ho ancora l'odore di Flippy.

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Capitolo 21
*** capitolo 21 ***


 
Per la prima volta nella mia vita mi sto preoccupando del mio aspetto, appena sveglia mi sono fiondata in bagno cercando di sistemarmi i capelli ma niente da fare, ho cercato anche dei vestiti che mi facessero sembrare bella ma non ho il fisico adatto...
-Accidenti ma perchè di colpo devono importarmi così tanto queste cose!-
E' inutile che me lo domandi, tutti questi pensieri sono a causa di Flippy, cerco ancora tra la mia roba quando suonano al campanello.
-Arrivo subito!-
Mi sono messa un vestito di lana grigio che mi arriva fino alle ginocchia, sotto delle pantacalze nere e degli stivaletti viola, i capelli sono scostati di lato anche se spettinati come sempre, sento il cuore battere all'impazzata e ho lo stomaco un po agitato. Quando apro la porta Flippy è davanti a me, col solito sorriso di sempre, mi sento molto in imbarazzo...non so bene come rapportarmi con lui adesso che abbiamo deciso di intraprendere una relazione, e la mia mente è tempestata da una miriade di dubbi.  Come dovrei comportarmi adesso nei suoi confronti?Devo imparare ad essere più dolce o gli darebbe fastidio?Vuole che la cosa tra di noi sia segreta o...
-Sei molto carina oggi.-
-A-ah grazie.-
Non è la prima volta che andiamo a scuola assieme, ma non riesco a non pensare che il silenzio tra di noi sia insopportabile, eppure mi trovavo bene anche senza parlare fino a poco  tempo fa, devo trovare un modo per spezzare questo silenzio.
-Bella giornata eh?-
-Insomma è nuvoloso e minaccia di piovere.-
Accidenti!Iniziamo bene, vorrei sotterrarmi per questa figura, Flippy rimane calmo il suo comportamento non è minimamente variato.
-Senti, tu sei la prima ragazza che voglio frequentare, perciò potrei fare dei casini, ma non voglio che ci comportiamo troppo diversamente da prima, anche punzecchiarci lo trovavo divertente...-
Per qualche secondo rimango interdetta, sembra quasi che mi abbia letto nella mente.
-Te l'ho detto perchè quando te ne sei uscita con il tempo ho capito che eri in agitazione.-
-Ma che dici!Figurati se mi agito per te.-
-Ahahaha allora perchè sei rossa?-
-Mph.-
Sono felice che vuole che le cose siano come prima, non saprei come approcciarmi onestamente, e anche io preferisco che le cose stiano così, almeno per adesso.
-Certo però che potresti anche andare più piano, ogni tuo passo sono dieci miei...-
-Vuoi che ti prenda in braccio tappetta?-
Gonfio le guance e metto su uno sguardo accigliato, glielo faccio vedere io se questa tappetta ha bisogno di esser presa in braccio, allungo il passo distanziandolo di un metro, lui per tutta risposta aumenta la velocità  e senza accorgercene ci ritroviamo a correre a perdifiato.
-H-ho vinto!-
-No, uff, hai solo approfittato del mio buon cuore e hai fatto uno scatto all'ultimo secondo, siamo pari!-
-Ma che pari eri anni luce dal raggiungermi.-
-Certo certo, andiamo in classe dai.-
Siamo arrivati in largo anticipo grazie a quella corsa improvvisata, mi sento alquanto divertita dalla situazione, ciò non toglie però che ho vinto io e lui lo ammetterà prima o poi. Quando arriviamo in classe però qualcosa non va....
-Ragazzi...-
-Flaky esci, subito.-

Al centro della classe ci sono due ragazze di questa scuola legate, hanno il volto rigato dalle lacrime e la bocca tappata con del nastro adesivo, intorno a loro ci sono Cuddles, Toothy, Splendid, Lumpy e Handy, Splendid in mano tiene un coltello e hanno tutti uno sguardo furente.

-Che cosa...-

-Flippy portala fuori da qui.-

-No io non me ne vado!Che diavolo vi prende perchè..-

-Hanno tentato di uccidere Lammy!Questo coltello è loro sapevano che lei viene a scuola prima di tutti e la stavano aspettando!E' un miracolo che siamo riuscite a fermarle!-

Non ci posso credere....perchè avrebbero dovuto fare una cosa simile, che cosa potrebbe aver fatto loro per meritarsi tanto?

-Flaky una punizione la meritano, il peggio è che l'hanno fatto perchè la considerano un rifiuto della società, esci per favore, non faremo nulla di grave ma non rimarremo immobili davanti a queste azioni.-

-...dov'è Lammy..-

-Nel bagno con le altre ragazze e Nutty, ha una leggera ferita alla tempia ma ha bisogno di calmarsi.-

-Flippy io vado da lei, non riesco ancora credere a quello che è appena successo....-
Lui non dice niente, mi fa un semplice cenno con la testa, prima di uscire mi volto a guardare le due ragazze, nei loro occhi vedo il totale terrore....ma è giusto provare pietà?Avevano intenzione di ammazzare una mia....amica, si la mia amica Lammy, forse sono così scioccata perchè lei per me ha acquisito importanza in questi giorni, non è più una semplice persona come tutte le altre adesso, ed è mio dovere andare subito da lei.
-Lammy!-
E' seduta per terra abbracciata a Mr.Pickles, i suoi occhi sono gonfi e ha una fasciatura in testa, pochi graffi sulle gambe e braccia, vicino a lei ci sono gli altri che la consolano.
-Flaky ci sei anche tu!-
-Come stai?Cosa ti hanno fatto?-
-N-non lo so nemmeno io....-
-Tranquilla va tutto bene, non ti faranno più del male, ci penseranno i ragazzi.-
-Adesso è meglio non parlarne, quando si sentirà pronta si sfogherà.-
-Non c'è nulla di cui parlare!Quelle stronze l'hanno aggredita perchè la considerano inferiore!Cosa dovrebbe dire?! -
-Nutty calmati, non ha senso agitarsi davanti a lei.-
-Si ma..-
-Voglio solo tornare in classe e fingere che non sia successo nulla, anche Mr.Pickles non vuole parlarne.-
-Adesso la classe è.....occupata, dopo vado a controllare tu però non preoccuparti.-
-Va bene...-
I suoi occhi sono vuoti, sembra che niente la tocchi, a come siamo arrivati a tanto..
Mi alzo per andare a controllare cosa sta succedendo in classe, mi fa male dover lasciare Lammy sola, io non c'ero nemmeno quando aveva bisogno.
-Vengo con te.-
Nutty mentre cammina non riesce a tener ferme le mani, che sia per tutto lo zucchero che ha in corpo o per la rabbia?
-Merda questa volta hanno veramente esagerato!-
-So come ti senti...-
-Non credo proprio!Sapevo quello che avevano in mente eppure non le ho fermate!-
Lo afferro per il collo della camicia sbattendolo contro il muro sono molto più bassa ma tirandomi sulle punte gli arrivo vicino agli occhi, sono furiosa in questo momento.
-Che intendi dire.-
-Lavoro in una pasticceria in cui loro vengono sempre, le avevo sentite parlare di uno scherzo speciale a qualcuna....dovevo capire che centrava la nostra classe....-
Lo guardo negli occhi, o meglio nell'occhio normale, uno dei due guarda chissà dove..il suo sguardo è colmo di tristezza.
-Nutty non potevi saperlo, non devi dire così.-
-Dovevo sospettarlo, conosco quelle ragazze da molto, da piccolo ero sempre vittima dei loro scherzi, mi rubavano le caramelle e le nascondevano nei posti più impensabili, col tempo la loro cattiveria si è spostata su altre persone ma è anche cresciuta.-
-Pagheranno per tutto, dai andiamo. Ah scusa per il modo in cui ti ho spinto contro il muro.-
-Ehehe al tuo posto mi avrei tirato un pugno...non era la prima volta che facevano così...-
-Che intendi dire?-
-Ecco quando ero bambino loro mi prendevano sempre di mira, andavamo in classe assieme e mi facevano bruttissimi scherzi, mi spogliavano e costringevano a girare nudo, mi picchiavano assieme altri ragazzi e nascondevano le cose. Non avevo modo di difendermi allora mangiavo i dolci della pasticceria di mio padre, era un modo per sfogarmi, poi ne sono diventato dipendente e ora non sono in grado di smettere.-
Lo dice grattandosi la testa e sorridendo forzatamente, certo che in questa scuola ci sono veramente dei matti....Arriviamo alla classe, quando l'apriamo
Torniamo in classe, vedo le ragazze legate con delle corde, stanno ancora tremando, i ragazzi hanno uno sguardo omicida in volto, mi fanno quasi paura, anche Flippy non è da meno, i suoi occhi gialli lo fanno sembrare ancora più pericoloso, non ci hanno visto entrare e Flippy da un calcio ad una sedia, le due ragazze tentano di urlare ma invano, io sobbalzo.
-Lammy sta meglio ma non vuole più parlare di questa faccenda.-
Cuddles e Toothy si guardano pensierosi, Splendid invece è appoggiato alla finestra con Handy vicino, Lumpy è seduto sulla cattedra, Flippy cambia improvvisamente espressione quando mi vede e io non riesco a fare a meno di distogliere lo sguardo arrossendo.
-Noi stavamo pensando a cosa farne di loro....-
Le guardo entrambe negli occhi....mi ricordano....
-Niente.-
-Cosa?-
-Non faremo nulla.-
Lumpy si alza di scatto arrivando vicino a me sovrastandomi, la vena sulla tempia gli pulsa.
-Sai cosa hanno fatto?-
-Io....io non credo che saremmo meglio di loro punendole, così passeremo solo dalla parte del torto. Io non le conosco ma al loro posto mi sentirei in colpa per il resto dei miei giorni e...-
Lumpy da un pugno contro alla porta dietro di me, continuando a fissarmi, fa veramente paura così, Flippy ha un aria contrariata e gli si avvicina allontanandolo da me, i due ora si stanno fissando con sguardi carichi di rabbia, afferro una mania della giacca di Flippy e mi faccio coraggio.
-I-insomma...penso che farle star male per conto loro sia già abbastanza, e la nostra classe ha già una cattiva reputazione loro spargerebbero solo la voce...-
Silenzio, nient'altro che silenzio, passano alcuni minuti in cui le due mi guardano speranzose e con gli occhi lucidi.
-Vattene...-
Lumpy mi spinge fuori dalla porta poi la chiude davanti a me, tento di riaprirla quando sento delle urla soffocate e dei colpi, busso e cerco di forzare la porta ma qualcuno la sta tenendo ferma. Continuo invano, ma perchè sto facendo questo?!Hanno aggredito una mia amica ma....ora mi sento come se fossi quelle ragazze che mi prendevano di mira....passano dieci minuti quando la porta si apre e le ragazze escono spinte da qualcuno, hanno i capelli disordinati le guance rosse con dei segni e qualche graffio, indietreggio di qualche passo mentre queste scappano via, sento poi la voce di Handy dietro di me.
-Flaky a noi non frega niente di quello che pensano di noi, non potevamo non fare nulla.-
Li guardo scioccata, non avevo mai visto nessuno di loro fare una cosa simile, quando guardai verso Flippy lui non incrocia nemmeno il mio sguardo, non so che cosa pensare in questo momento la mia mente è completamente vuota. Nessuno ha più parlato quel giorno, Lammy è tornata insieme alle altre poco dopo, sembrava star meglio, l'unica cosa che mi ha detto è stato dirmi che  aveva sentito di me e Flippy, poi nient'altro. Ci sediamo tutti guardando la lavagna, nessuno parla e così è per le seguenti ore, anche durante l'intervallo, quando è ora di uscire sento solo dei ciao. Lammy verrà accompagnata a scuola da Nutty e le altre, forse prenderanno la macchina. Flippy ancora non mi guarda, stiamo camminando insieme per arrivare a casa mia ma sembra quasi che sia da sola, siamo quasi arrivati quando mi fermo.
-Perchè non mi parli?-
Silenzio, insopportabile e doloroso silenzio, è perchè non ho accettato di far del male a quelle due?
-Andiamo.-
Non mi guarda nemmeno mentre risponde, mi sento ferita, corro nella direzione opposta lasciandolo li fermo, perchè sto correndo?Forse perchè non sono in grado di gestire una discussione o l'ennesimo rifiuto perciò scappo....arrivo fino ad una pasticceria, guardandola è molto carina. L'insegna è un gigantesco lecca-lecca, con il segno di qualche morso però, la vetrina mostra dolci di vario genere, mi fanno dimenticare quasi l'accaduto di oggi dallo stupore.
-Ehy Flaky!-
-Nutty!-
-Che ci vai dalla mia pasticceria?-
Nutty indossa un grembiule rosa con tantissime caramelle come decorazioni e un cup-cake in testa, però sorride e non sembra esserne imbarazzato.
-Quindi questa è la pasticceria dove lavori...sembrano molto buone quelle cose.-
-Lo sono!Da piccolo provai anche a mordere l'insegna, ma non fu una bella idea...-
Ci mettemmo a ridere insieme, dopo la tensione della giornata una risata era l'ideale .
-Sai dall'altra parte della strada invece c'è il negozio di musica di Cuddles, ogni tanto ci vado per rilassarmi, ero uscito proprio per far questo vuoi venire?-
-Certo.-
Stiamo per attraversare la strada quando sento una voce familiare.
-Oooooooh yea, guarda un po chi si vede, la bambolotta Flaky!-
Un signore sulla trentina è uscito dalla pasticceria, ha una maglia scollata bianca con lustrini, una capigliatura afro arancione, degli occhiali viola trasparenti, scarpe con tacco alto e camminava ballonzolando e facendo giravolte.
-Disco Bear!-
Era un vecchio amico di famiglia, più che amico era il proprietario di un negozio di dischi in cui mio padre era un buon cliente, quando andavamo da lui giocava sempre con me, lo chiamavo Disco Bear perchè vestiva come se la sua vita fosse nella discoteca e, be Bear per tutti i peli sul petto che mi ricordavano un orso. Erano quattro anni che non lo vedevo....smisi di andarlo a trovare quando le cose per me peggiorarono, prima andavo da lui molto spesso.
-Picccina è da un fracco che non ci si vede oooh yea!-
-Ecco...sono stata molto impegnata...-
-Lo immaginoooo, stavo andando giusto al negozio di musica laaaagiù, vieni anche tu?-
-Certo.-
Mi era molto simpatico anche se troppo espansivo, era sempre stato un vero donnaiolo ma non riusciva a trovare una donna nemmeno impegnandosi. Il negozio di Cuddles ha un insegna luminosa a forma di chitarra, in vetrina si vedono vari strumenti, entriamo e parte un pezzo rock, Cuddles sbuca dal nulla finendo di suonare una chitarra invisibile, è inginocchiato a terra che si dimena. Disco Bear si lascia trasportare e si mette a ballare assieme a lui, quando poi finisce finalmente si danno una calmata.
-Flaky non mi aspettavo vi vederti qui oggi!-
Mi accoglie con un enorme sorriso, mentre parla comincia a girare per il negozio, saltella quasi come un coniglio.
-E noi due?-
-Voi venite sempre qui.-
Comincio a guardarmi un po intorno.
-Bello vero?Adoro questo negozio!Mio padre mi ha affidato questo posto quando ho cominciato le superiori, ho trascorso praticamente la mia infanzia in questa stanza, è fantastica!-
-Deve essere stato bello.-
-Tantissimo, la musica mi distrae da tutto, e grazie a lei ho avuto una bella infanzia, non me ne fregava nulla di quelli che mi prendevano in giro per questo, anzi davo loro dei bei cazzotti sul naso hahaha.-
Guardandomi intorno vedo che la maggior parte dell'arredamento consiste in dischi musicali o strumenti, ne sfoglio qualcuno, ce ne sono veramente tantissimi e di vario genere!
-Allora baby, come mai non ti sei fatta più vedere?-
Disco Bear mi interrompe nei miei pensieri.
-Ecco, ho avuto qualche problema...-
-Si...ho sentito e mi spiace..-
Non parla mai normalmente e quando lo fa vuol dire che è serissimo. Ma aspetta, ha detto che lo sapeva!?
-Ogni tanto venivo dalla tua scuola e ti vedevo in difficoltà, mi spiace non esserti stato d'aiuto ma se non me ne hai parlato significava che non l'avresti voluto.-
-Mi dispiace.-
Mi afferra per la spalla cominciando a ballare improvvisamente.
-Ooooooh baby se vuoi farti perdonare allora riprendi a venire nel mio negoziooo.-
-Hahha va bene va bene,ora però devo andare si è fatto tardi, a domani.-
Saluto tutti e mi dirigo verso casa, mentre cammino il pensiero di Flippy mi assale attanagliandomi il cuore, forse non dovevo correre via, ma lui poteva anche parlarmi!La tristezza si sostituisce a rabbia, quando arrivo sbatto violentemente la porta e mi siedo sul divano, sento però un mugolio e guardando bene su cosa mi sono seduta vedo che è...
-Che ci fai qui?-
-Volevo scusarmi..-
Flippy mi circonda con le braccia, sento un forte calore partire dal mio petto, posa il mento sulla mia spalla.
-Non dovevo fare così, ma credevo ti fossi arrabbiata con me e la cosa non mi andava giù..-
Mi stringe e mi sento strana, è una bella sensazione ma allo stesso tempo mi sento in imbarazzo, non riesco a parlare, sento il suo respiro sulla spalla. Si stende sul divano portandomi con se, io gli do ancora le spalle, mi da un bacio sulla spalla e sento un brivido sulla schiena, istintivamente gli do una gomitata nello stomaco e mi alzo in piedi rossa in volto.
-S-stupido!Non ero arrabbiata!Adesso si perchè non mi hai parlato fino ad ora e adesso vieni qua come un maniaco in casa mia senza dirmi niente!-
Mi guarda per qualche secondo poi scoppia a ridere.
-Hahha scusa scusa, va bene mi dispiace non averti parlato. Però non ti permetterò più di scappare da me...-
Mi prende per mano riportandomi vicino a lui, mi sento un pezzo di legno ma tra le sue braccia mi sento protetta....mi tiene abbracciata a lui, rimaniamo in silenzio per un po godendoci quel tepore...non mi ero mai sentita così.

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Capitolo 22
*** capitolo 22 ***


 
La mattinata inizia in maniera piuttosto normale....se non fosse che sono ancora sul divano tra le braccia di Flippy! Credevo che ieri sera se ne fosse andato! Come ha fatto a entrare?Be questa domanda non è la prima volta che me la pongo ma prima o poi dovrà darmi una risposta!
​-Giorno .-
Mi sento intorpidita, con uno scatto mi allontano da lui cadendo per terra, gattono  fino al bagno e mi sciacquo il viso. Ok Flaky concentrati,  cosa è successo ieri?
Vediamo...ricordo  tutto fino a quando non sono entrata e c'era lui, poi mi sembra di averlo accompagnato fuori casa, mi sono sdraiata sul divano addormentandomi. E allora perchè lui è qui?
Sento bussare alla porta, non ho il coraggio di aprire in questo momento, farò finta che non ci sia!Mi sistemo come ogni mattina apro la porta per raggiungere camera mia per cambiarmi e..
-Perchè sei per terra sdraiato?!-
-Non aprivi.-
Ma è scemo?Non rispondo e vado a cambiarmi, quando esco dalla mia stanza Flippy è già sulla soglia di casa ad aspettarmi.
-Ce ne hai messo di tempo.-
-Non era necessario che mi aspettassi.-
-No ma mi andava.-
Non credo riuscirò mai a capire il modo in cui ragiona, ci dirigiamo a scuola e non sembra che ci sia nulla di strano, o pericoloso. Lammy sembra star bene, è seduta al suo solito banco con le ragazze che le parlano, sorride. Oggi nella nostra classe ci hanno assegnato un supplente, questo ovviamente ha perso una scommessa perchè non sembra particolarmente entusiasta di far lezione con noi, dopo tutto siamo la classe peggiore di tutte, quella senza speranza. Il supplente è piuttosto giovane però, perciò invece che lasciarci fare quello che volevamo come ogni professore ci ha divisi in gruppo e spediti fuori dalla classe a fare delle ricerche. Io sono con Lumpy Shifty e Lifty, che hanno minacciato il professore se li avesse separati e nel frattempo gli avevano anche rubato il portafogli. Flippy invece è con Giggles Handy e Nutty, non ha fatto nessuna smorfia quando ha saputo che non eravamo in gruppo, anzi era allegro e pimpante, la cosa ovviamente non mi interessa.
-Andiamo sul terrazzo, li non ci va mai nessuno e potremmo rilassarci.-
-Ottima idea, solo noi e il bidello abbiamo la chiave tanto.-
Il terrazzo non ha nulla di particolare, nemmeno una recinzione perchè tanto non ci va mai nessuno,  ma non è una cattiva idea. Apriamo la porta che emette un cigolio, non verrà oliata da chissà quanti anni. Ci chiudiamo la porta alle spalle sedendoci a terra.
-Certo che quel tipo poteva anche evitare di mandarci tutti fuori.-
-Potevamo benissimo stare in classe, tanto facciamo esattamente le stesse cose che qui.-
-Niente.-
Si accendono una sigaretta ciascuno, non mi sono mai piaciute hanno un odore terribile, nessuno parla fino a quando Lumpy non interrompe il silenzio.
-E così tu e Flippy state insieme.-
Sento come un crack nella mia testa, da dove se ne è uscita questa domanda?!E come fa a saperlo?I gemelli strabuzzano gli occhi e alzandosi si avvicinano a me.
-Cosa!-
-Flaky che sta dicendo?!-
-Non puoi esserti veramente messa insieme a lui!-
-Vi conoscete da soli cinque mesi!-
Divento rossa come un pomodoro, non mi piace che queste cose si vengano a sapere in così poco tempo.
-Avete già fatto qualcosa?!-
-Lui ha fatto qualcosa?!-
-Tu hai acconsentito o ti ha costretta?!-
-Se sei costretta a stare con lui gliela faremo pagare!-
-Giusto, adesso vado a prendere la mazza e andiamo da lui!-
-Ehy ehy ehy!Calmi smettetela!Non mi ha fatto proprio nulla state calmi!-
I due mi fissano, improvvisamente sbiancano e si accasciano al suolo schiena contro schiena ripetendo  "sorellona sorellona". Lumpy guarda tutto senza dire nulla, si alza poi improvvisamente in piedi.
-La volete vedere una cosa divertente?-
Nessuno risponde, io lo guardo seria e ancora imbarazzata, si avvicina al margine del terrazzo facendo degli strani movimenti.
-Io sono un ottimo equilibrista!-
Si mette in verticale iniziando a camminare sulle mani, mi sembra un po troppo pericoloso sinceramente, e credo che anche Shifty e Lifty lo pensino perchè si sono fatti seri e attenti.
-Hop.-
Fa un salto con le mani rischiando di sbilanciarsi.
-Lumpy attento!-
Continua a fare questi salti fino a quando una mano non gli scivola. E' quasi a rallentatore, lui continua a sorridere mentre cade e lo vedo scivolare giù, mi riscuoto quando sento un tonfo e vedo i gemelli sul bordo del terrazzo sporgersi. Mi alzo subito quasi inciampando e vedo che tengono Lumpy.
-Hahaha non è divertente?-
-Idiota stai fermo!-
Lui continua a dondolarsi avanti e indietro, scuote anche la braccia. Afferro per le maglie i due sperando di aiutare, con non poca fatica lo tirano finalmente su.
-Ma sei cretino?-
-Hahah certo non si vede?-
-Sei serio!Accidenti potevi morire.-
Lumpy smette di ridere, ma il suo sorriso non se ne va, proviamo a parlargli ma non risponde, Shifty e Lifty decidono di portarlo via da li prima che faccia qualcos'altro. Scendiamo in giardino.
-Flaky stai un attimo con lui, abbiamo bisogno di bere qualcosa...-
-Nemmeno da ubriachi quella situazione sarebbe stata divertente...-
Non so cosa dire, Lumpy non la smette per un attimo di sorridere, non ha risposto a nessuna domanda prima.
-A papà piaceva tanto questo gioco.-
-Cosa?-
-Al mio papà, piacevano questi giochi, farmi stare in terrazza la notte. o portarmi in un bel bosco. Gli piacevano tanto. Alla mamma no però, e quando lui beveva ce le dava di santa ragione.-
Non so come mai abbia cominciato a dire queste cose proprio ora ma me ne sto in silenzio.
-Un giorno, l'ha colpita fino a quando non si è più mossa, allora ha cominciato a picchiare me. Lo faceva anche quando difendevo la mamma.-
Guardava il cielo, mi dispiaceva molto per lui.
-Ora la nonna visto che lui non c'è più si prende cura di me, però penso, che se avessi continuato a farmi picchiare la mamma si sarebbe mossa quella volta....-
-Non è stata colpa tua...-
-....mamma diceva sempre di sorridere....-
-Lumpy perchè mi stai raccontando queste cose?-
-Perchè non ti vedevo mai sorridere. Insomma anche se le brutte cose accadono, perchè non bisogna sorridere?-
Rimaniamo  in silenzio fino a quando i gemelli non tornano.
-Allora come sta adesso?-
Guardo Lumpy che continua a sorridere, penso a quello che mi ha detto, a come mi sono sempre comportata, il mio viso per molto tempo non ha visto l'ombra di un sorriso, ora dopo l'arrivo di Flippy sembra che la mia vita si sia stravolta. Guardo i gemelli sfoggiando un timido sorriso.
-Credo meglio ora.-
-Perfetto, amico non farci più prendere uno spavento simile capito?-
Restiamo in cortile per qualche ora, poi torniamo in classe, il supplente deve stare ancora con noi. Ci sediamo tutti ai nostri posti, Flippy si addormenta, le ragazze si truccano Lammy gioca con Mr. Pickes, io intanto mi metto a fissare fuori dalla finestra.
-Signorina, crede di poter distrarsi   così?Esca dalla classe e ci resti per tutta la lezione!-
Ha usato un suono autoritario e severo, di sicuro l'ha fatto per "dimostrare il suo potere"su di noi prendendosela con uno a caso, o semplicemente quello che sembra più debole. Dubito che uno dei ragazzi lo ascolterebbe anzi, ma per me non fa molta differenza, mi alzo senza far rumore per non svegliare Flippy ed esco dirigendomi verso le scale e sedendomi li. Certo che questa scuola è fuori, usano la nostra classe per far sentire gli altri migliori e spingerli a non finire da noi, ma in confronto noi siamo molto meglio. E in effetti....gli altri perchè sono in quella classe?
-Oh signorina Flaky salve!Che ci fa qui?-
-Signor Pop!-
Lui è il bidello di questa scuola, al contrario degli insegnanti e degli studenti è gentile con tutti noi, ha un figlio di nome Cub, lavora in questa scuola da quando la moglie morì in un incidente, è un uomo molto gentile , ha circa cinquant'anni e porta con se sempre una simpatica pipa, i capelli arancioni come la sua barba, spesso sono andata a casa sua a badare a Cub, ora che ci penso devo andarci anche oggi.
-Allora signorina come mai qui?-
-Il supplente per incutere timore ha mandato me fuori dalla classe.-
-Aaah, non li capirò mai quei professori, con gli alunni bisognerebbe creare un rapporto di reciproco rispetto, se li vedi come spazzatura loro penseranno lo stesso di te.-
-Dovrebbe far lei l'insegnante.-
-Hahahah, be ognuno fa quel che può. Dimmi come va con i tuoi compagni quest'anno?-
-Bene credo, all'inizio stavo in silenzio ma con il nuovo arrivato tutto è cambiato, sono uscita con le ragazze ho fatto un pigiama party. E non so perchè tutti mi stanno raccontando il loro passato...-
-Be dagli errori altrui si può occasionalmente imparare, poi se lo fanno forse è perchè credono tu sia una persona di fiducia che merita di ascoltare il loro passato. Non trovi sia meraviglioso avere qualcuno così accanto?-
Penso al giorno in cui ho rivisto i miei bulli, e Flippy mi ha salvata, quando gli ho raccontato tutto è come se il mio cuore si fosse liberato perdendo  un grosso peso.
-Si ha ragione.-
-Ora devo tornare al lavoro, ci vediamo dopo la scuola allora, Cub non vede l'ora di vederti.-
-Certo a dopo.-
Gli rispondo con un sorriso, trascorro le ore su quelle scale fino a quando la campanella di uscita non suona, e vedo il supplente uscire dalla classe tutto bianco, mi guarda malissimo, mi avvicino a Giggles.
-Che cosa è successo?-
-Quando Flippy si è svegliato e ha visto che non c'eri ha chiesto perchè, e dopo ha usato il prof come lavagna quando gli ha chiesto di scrivere cento volte "questa classe fa schifo".-
Mi viene quasi da ridere, Flippy esce per ultimo dalla classe, mi avvicino e lui mi guarda ghignando.
-Hai fatto la cattivella?Non ti ho più vista quando mi sono svegliato.-
Si china per avvicinarsi a me, timidamente gli do un bacio sulla guancia sotto gli sguardi di tutti, poi mi allontano rossa come un pomodoro. Mi è venuto naturale farlo dopo ciò che ha fatto, prima di andarmene ho notato che anche lui è arrossito non muovendosi di un millimetro. A passo veloce esco dalla scuola quando sento qualcosa afferrarmi per la vita e sollevarmi.
-Dove credi di andare?-
-F-Flippy!-
E' ancora rosso in viso, mi guardò dritto negli occhi poi riprese a camminare tenendomi come un sacco di patate.
-E-Ehy guarda che so camminare da sola!Poi non devo andare a casa mia.-
Mi guardò improvvisamente serio.
-E allora dove devi andare?-
-A fare la baby-sitter a casa del bidello...-
Mi lascia andare delicatamente, finalmente aggiungo anche.
-Ti accompagno allora, tanto oggi non avevo nulla da fare.-
Arriviamo fino a casa del signor Cub, è un appartamento modesto, fuori è grigio con delle terrazze per ogni piano, abita al primo. La sua casa è costituita solo da due camere un bagno e una sala in cui c'è anche la cucina, anche se piccola è molto accogliente e il colore predominante è l'arancione.
-Oh Flaky che bello sei già qui, oh chi è un tuo amico?-
-Lui è Flippy, si è offerto di...-
-Darle una mano.-
Avevi detto solo di accompagnarmi!Non aveva accennato a nessun aiuto poi a me non serve....
-Che bello sono così felice, ora devo tornare al lavoro, Pop è nel suo letto che si riposa, ho preparato qualcosa da mangiare mi spiace se non basta aspettavo solo Flaky, in caso prendete pure quel che volete.-
-La ringraziamo.-
Visto che si è "imbucato"farò finta che non ci sia, Cub è un bel bambino di cinque anni, è molto buono ed ama colorare, non è mai stato un problema passare il tempo con  lui, entro nella sua stanza, ai muri ci sono tantissimi disegni fatti da lui, alcuni credo anche insieme a suo padre, lo guardo nel suo lettino dormire beato. Flippy è sull'uscio della porta che guarda.
-Puoi entrare, micca ti morde.-
Senza parlare entra, sembra imbarazzato in questo momento, Cub nel frattempo apre gli occhi e ci sorride.
-Ciao Pop!Oggi staremo un po insieme mentre tuo padre lavora , questo è Flippy e starà compagnia.-
-Ciao ciao!-
Flippy saluta il piccolo con la mano mentre lo prendo in braccio, mi viene da ridere è così carino in questo momento, andiamo in sala e insieme coloriamo, Flippy ora si è sciolto e gioca con Cub, lo lancia in aria facendo "vola vola!", e sembra che il piccolo si diverta molto. Stanno fingendo anche di giocare alla guerra, Cub ha steso Flippy che ha fatto finta di accasciarsi al suolo morente, poi con uno scatto si è lanciato su di me atterrandomi e facendomi il solletico mentre Cub rideva , quando si è fermati siamo rimasti per qualche secondo a guardarci, i suoi occhi sembravano scrutare nel profondo della mia anima, le sue mani sui miei fianchi e le mie braccia attorno a suo collo, una mano passa dai fianchi alla guancia, quando si sta avvicinando però io gli do uno spintone che lo fa ribaltare, il tutto sotto lo sguardo di Cub che se la ride, io mi sento rossa come un peperone. Riprendiamo a giocare non accorgendoci del tempo che passa, alla fine siamo seduti sul divano e Pop è tra le nostre braccia che dorme.
-Sono tornato!-
-Oh signor Pop, Cub adesso si è addormentato ma ha trascorso una bella giornata.-
-Ne sono felice, mi dispiace molto non poter passare più tempo con lui....grazie per il vostro disturbo.-
-Di nulla è un piacere.-
Quando torniamo a casa Flippy mi tiene per mano e io gli sorrido, incontrarlo ha veramente stravolto il mio mondo ma in meglio.
-Sono felice quando sorridi.-
Ci salutiamo sulla porta dandoci un semplice bacio, sto cominciando ad abituarmi a tutto questo, oggi sembravamo una famiglia felice, è stato bello passare così il tempo

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Capitolo 23
*** capitolo 23 ***


Ormai è una routine che Flippy mi accompagni a scuola, infatti anche oggi è stato così, solo che qualcosa è diverso...il suo modo di guardarmi...i suoi occhi gialli mi scrutano da cima a fondo, anche ora è così. I nostri banchi sono vicini da quando è arrivato in questa classe, oggi però l'ha avvicinato ancora di più, e continua a fissarmi. E' sdraiato sul banco appoggiando la testa sulle braccia, e mi fissa, non so perchè ma provo una strana sensazione, non è che il mio aspetto ha qualcosa che non va oggi?Cerco di distogliere lo sguardo fissando la lavagna nera oppure il paesaggio fuori dalla finestra, il mio cuore batte velocemente perchè sento ancora il suo sguardo su di me. Ad un tratto non sento solo il suo sguardo, ma anche la sua mano sulla mia gamba, volto la testa di scatto rossa in viso per chiedere spiegazioni ma lui mi fissa impassibile, non capisco però cos'è quello strano sguardo, la sua mano mi accarezza delicatamente la coscia, lentamente in un movimento continuo, aumentando però a poco a poco la vicinanza al bordo del mio maglione, indosso solo quello e delle calze nere, mentre mi fissa la sua mano inizia a salire, vorrei fermarlo ma tutto quello che riesco a fare è graffiare il banco con le unghie....sento una strana sensazione crescere dentro di me....

DRRRIN!
 
La campanella dell'intervallo però fortunatamente mi salva, mi alzò di scatto mentre il suono trillante mi riporta alla realtà ed esco velocemente dalla classe. Perchè mi stava accarezzando in quel modo?!Mi dirigo verso il terrazzo, forse ho solo bisogno di un po d'aria fresca, arrivata alla porta su per le scale sto per aprirla ma una mano la richiude.
<Dove credi di andare?>
Flippy mette entrambe le mani contro la porta impedendomi qualsiasi via di fuga, si incurva leggermente vista la nostra differenza di altezza e avvicina il volto al mio
<A prendere...una boccata d'aria..>
Non dice nulla e continua a fissarmi, il rossore sul mio viso continua ad aumentare.
<S-si può sapere che ti è preso oggi?>
Solo qualche battito di ciglia in risposta, fermo immobile come una statua
<Perchè non dici niente...>
<Perchè se parlassi scapperesti via.>
Sgrano gli occhi e lo fisso, cosa significano queste parole?Si è stancato di me?Ho qualcosa che non gli va più bene?Al pensiero di ciò gli occhi mi si inumidiscono leggermente, perchè ogni volta che devo essere felice qualcosa rovina tutto?Perchè mi devono sempre prendere in giro...stringo i pugni quasi sbiancandomi le nocche ma Flippy fa qualcosa che non mi sarei mai aspettata, inizia a baciarmi il collo mentre fa scivolare una mano sul mio seno mentre l'altra mi accarezza la coscia, i suoi baci sono famelici e mi morde leggermente, il cuore mi scoppia ma tutto questo in qualche modo mi piace,  dalla mia gola escono involontariamente dei gemiti mentre mi aggrappo a lui, tutto questo non va bene!Siamo a scuola e non...non...non mi è mai successa una cosa simile!Sento un irrefrenabile impulso però che mi impedisce di allontanarlo, lo sento sospirare mentre continua a mordermi e ad accarezzarmi, mi solleva mettendo le mani sotto il mio sedere schiacciandomi contro la porta ed iniziando a sfregare il suo bacino sul mio, dal collo passa alle labbra, mi bacia con passione facendomi schiudere leggermente la bocca, approfittandone così per far entrare la sua lingua ed iniziare una danza di pura passione, nei suoi occhi gialli ora capisco perfettamente cosa sia quella strana scintilla che avevo visto. Desiderio. E mi sta portando al delirio solo con queste semplici carezze. Si ferma poi appoggiando la testa sulla mia spalla, mentre le mie mani sono aggrappate alla sua camicia bianca
<Ti voglio...non ce la faccio più ti desidero con tutto me stesso....ma non voglio costringerti a far nulla Flaky. Io aspetterò tu sia pronta, ma sappi che ti desidero>
Non riesco a dire una parola, continuo a stringere la sua camicia mentre il mio petto si alza e si abbassa velocemente, la mia mente è completamente andata e non riesco a capire nulla. Mi posa a terra prendendomi poi per mano
<Allora, non volevi prenderti una boccata d'aria?>
<S-si...>
Quindi mi desidera, e vuole far qualcosa con me!Non so se sia peggio questo o il pensiero che mi lasci, e se non riuscissi a soddisfarlo?Da rossa come un peperone ora sono sbiancata per l'agitazione, e stringo involontariamente la sua mano
<Non volevo spaventarti prima...>
<N-non mi hai spaventata!>
<Sei tutta bianca..>
Mi guarda scettico per la mia risposta, ma è la verità non era paura quella che avevo provato!
<Ti dico che non mi hai spaventata!>
<Hahaha ok ok ti credo non ti scaldare Flaky.>
<Mi...mi hai solo colta di sorpresa.>
Sorridendomi mi da un dolce bacio sulle labbra, è molto diverso da quello di prima, e forse io sento il desiderio di ricevere nuovamente quella passione..
<Mi dispiace, ma non sarà l'ultima volta, aspetterò si ma non mi tratterrò con te più di tanto...>
Il sorriso diventa un ghigno malizioso che mi fa tornare rossa.
<S-Se le cose stanno così allora prenditi tu una boccata d'aria per calmare i bollenti spiriti!>
A testa alta inizio ad incamminarmi verso la porta
<Anche se mi dai le spalle io sono moooolto felice, c'è comunque un bel panorama.>
Un bel panorama?Che cosa.....
<PORCO!>
Urlo rossa coprendomi il sedere, ma lui scoppia solo in una fragorosa risata che riesco a sentire chiaramente anche scendendo le scale, non posso crederci che abbia un lato così perverso!Per il resto delle lezioni cerco in ogni modo di ignorarlo ma non la smette di fissarmi!Mi sento come se fossi nuda davanti a lui ed ho l'istinto di coprirmi, gli vorrei quasi cavare gli occhi!Maledizione cosa posso fare adesso?Non trovo uno straccio di soluzione ed ora le lezioni sono finite.
<Credo prenderò la strada più lunga oggi!>
<Meglio, più tempo assieme>
<Non serve mi segui!>
<Si invece, uno scricciolo come te tutto solo?Anzi il MIO scricciolo tutto solo?Non se ne parla>
<Non sono uno scricciolo!>
Cercando di camminare il più velocemente possibile provo a distanziarlo, ma dieci passi miei sono due passi suoi!
<Perchè devi avere le gambe così lunghe!>
<Ho bevuto molto latte da piccolo>
<Tutte scuse...>
Non conosco molto bene questa strada, ci sono tantissimi negozi che non conosco, di musica, di cibo, di vestiti, c'è proprio di tutto. Noto poi un gigantesco negozio, mi incuriosisce un po ha soprattutto dei maglioni
<Andiamo a vedere Flippy>
Prendendolo per mano entriamo, il negozio ha le pareti dipinte di viola  e vari manichini, anch'essi viola , al proprietario questo colore deve piacere proprio tanto. Dando un occhiata intorno noto che ci sono oltre ai maglioni molti stivali e calze di vari colori, il genere è soprattutto invernale, penso ci verrò più spesso qui, sembra fatto apposta per me!
<Flippy, Flaky , sono felice di vedervi qui.>
<Toothy, come mai sei qui anche tu?>
<Io ci lavoro>
Ci sorride timidamente abbassando lo sguardo
<Ecco....Lammy...come sta?>
<Meglio adesso, fa come se non fosse mai successo nulla.>
<Capisco...vorrei tanto chiederle scusa..>
<Non   è stata colpa tua però....>
<Si invece...quelle persone bullizzavano anche me alle medie...e le avevo sentite parlare di quello che volevano fare, ma avevo troppa paura...>
Gli occhi viola del ragazzo si riempirono in pochi secondi di lacrime, non ho la minima idea di cosa fare non sono brava a consolare gli altri
<Non c'è bisogno di piangere amico, abbiamo già risolto tutto.>
<Si ma...>
<Ma niente, smetti di piangere poi parlerai con la pazza, sta bene no?Quindi non serve a nulla piangere>
Certo che Flippy ha un gran tatto, mentre parla appoggia il gomito sulla mia testa, è un po umiliante..
<S-si...>
Toothy è veramente un ragazzo troppo sensibile, ora invece che di tristezza si sta mettendo a piangere di gioia...forse non tornerò così spesso in questo negozio...riprendiamo il giro per tornare a casa, Flippy non sembra intenzionato a lasciarmi andare da sola...
<Vuoi pure entrare in casa?>
<Se proprio insisti>
<Ero ironica.>
<Io no.>
Mi da un bacio sulla guancia scompigliandomi i capelli con la mano, come se non fossero già abbastanza scompigliati
<Allora ci vediamo domani>
<Come non volevi farmi entrare?>
<Ma ti ho detto che non ero seria!>
Sembra però che non serva dirglielo, lo faccio entrare in casa ma appena chiudo la porta mi ritrovo nella stessa identica posizione di prima, solo che stavolta sono voltata di spalle....Flippy mi afferra un seno con una mano e ricomincia a baciarmi il collo
<F-Flippy!>
<Qui siamo soli...>
Mi  gira di scatto iniziando a baciarmi , la mano stavolta va sotto l'indumento mentre l'altra mi accarezza la guancia, le nostre lingue nuovamente si scontrano ma questa volta sono stata più accondiscendente, lentamente dalla guancia la mano scivola dal mio collo, al seno, al ventre, fino a raggiungere l'orlo delle mie calze nere. Sento la sua mano che con un dito scosta l'indumento dalla mia pelle e fa scivolare la mano sotto ad esso, mi agguanta prima la natica iniziando a palparla, sento crescere nuovamente quella passione ma allo stesso tempo mi trovo in difficoltà.
<F-Flippy..>
<Se mi chiami così non mi aiuti..>
Fa strusciare i nostri bacini mentre entrambi sospiriamo , lui riprende a baciarmi il collo mordicchiandomi occasionalmente l'orecchio, la mano poi sotto i pantaloni inizia a giocare con le mie mutandine, sfregando lentamente il dito verso la mia apertura ancora coperta dall'indumento, mi sento bruciare e nonostante l'imbarazzo vorrei che continuasse, o addirittura osasse di più. Il dito indice scosta lentamente l'oggetto rivelandogli la mia condizione, mi accarezza delicatamente l'apertura sfiorandomi le labbra, passando il dito in cerchio quasi non volesse concedermi il piccolo desiderio che va a crescere dentro di me, mentre io continuo a sospirare stringendomi a lui che mi martoria il collo. Aggiungendo un altro dito continua questa tortura, stimolando anche il clitoride ed iniziando a farmi provare un piacere totalmente nuovo, con l'altro dito poi inizia ad entrare dentro di me, lentamente quasi con il timore di farmi male, io non riesco più a trattenere i miei gemiti mentre il ritmo usato continua incessante. Come è riuscito a farmi questo?Come è possibile che gli abbia permesso tutto ciò?Forse perchè è capitato così velocemente che non ho potuto impedirlo...non so come ma tutto questo continua  a procurami un immenso piacere, le sue dita che giocano con la mia apertura ormai totalmente umida, stimolandomi fino a portarmi ad un tale piacere che mi viene da urlare, e lui se ne accorge perfettamente che mi sta portando verso il limite perchè ha aumentato la velocità. Raggiungo l'orgasmo mentre mi bacia dolcemente, non con passione ma solo un semplice bacio, il mio petto si muove ritmicamente, il fiato corto mi porta a fare dei grandi sospiri alla ricerca di aria, lui mi bacia la fronte sorridendo. Non riesco nemmeno a dirgli qualcosa, mi abbraccia continuando a sorridere
<Non ti costringerò mai a far nulla che non ti vada, se non volevi scusami.>
<N-no....ma io...io non ho mai fatto tutte queste cose...stiamo insieme da qualche mese, non pensavo...>
<Tu mi piaci per come sei dentro, ma anche il tuo aspetto lo adoro, anche per me...tutto questo è nuovo.>
Era leggermente imbarazzato, non credo di averlo mai visto così, mi viene da sorridere, dopo qualche minuto l'abbraccio cessa
<Allora a domani>
<Si, a domani>

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Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***


Dopo la conversazione di ieri mi sento molto confusa, Flippy ha chiaramente detto di volermi ma io sono in grado di concedermi?
Ci frequentiamo da molto ma non ho mai avuto un'esperienza simile con altri e temo di deluderlo, forse a causa di questi miei stessi pensieri oggi sono più silenziosa del solito, nonostante entrambi stiamo andando a scuola insieme non riesco a dire nulla e nemmeno lui sembra a suo agio.
Ho paura di star rovinando tutto ma non riesco comunque a dire qualcosa.
Arrivati in classe mi sbrigo a sedermi evitando il suo sguardo, ho quasi paura possa leggermi la mente e scovare tutte le mie paure.
I pensieri di tutti però vengono presto interrotti dall'arrivo di Lumpy che tiene sulle spalle una grossa radio con la musica a tutto volume.
-Giorno gente!-
Muovendo le mani a tempo di musica prende posto al proprio banco, ovviamente però senza poter evitare di creare qualche danno, con lo spigolo della radio infatti colpisce la testa di Sniffles e con il suo ancheggiare urta il banco di Handy facendo cadere ogni cosa per terra.
-Una vera mina vagante...-
Dice Flippy ridacchiando leggermente divertito dalla situazione, il divertimento però viene guastato dall'arrivo dell'ennesimo professore dalla luna storta.
-Visto che come al solito siete indietro col programma oggi vi dividerete a gruppi svolgendo alcune delle verifiche, non mi importa se copiate o meno basta vi diate una mossa.-
Non è così strano quello che sta accadendo, vista la nostra classe nessun professore ha mai avuto intenzione di seguirci correttamente ma per evitare di avere dei problemi devono comunque farci svolgere dei compiti.
Purtroppo per questi è il professore stesso a dividerci, e per quanto io abbia protestato sono stata messa in gruppo con Lumpy ed Handy, il primo aveva messo i piedi sul tavolo muovendo le dita a ritmo di una canzone che sentiva solo nella sua testa, l'altro invece sta cercando di afferrare con i moncherini la matita per iniziare a scrivere sul foglio che il professore ci ha consegnato.
-Potresti cercare di concentrarti?-
Dico lanciando un occhiataccia a Lumpy.
-E perché?-
-Perché dobbiamo fare questo compito magari?-
-Ah, beh si fa così.-
sotto il mio sguardo stupito inizia a scrivere una serie di formule e parole sul foglio con una rapidità incredibile, in nemmeno un minuto ha già finito tutto ed a giudicare da ciò che so è tutto giusto.
-Ma come...-
Handy è incredulo quanto me.
-Sapevi le risposte?-
Dico guardando Lumpy scioccata.
-No erano cose facili.-
-Facili?!Ho avuto bisogno di giorni per imparare solo la prima formula!-
Lo stupore di Handy cresceva ogni secondo di più mentre io cercavo di controllarlo, l'avevo sempre visto come uno stupido ed ora veniva fuori che risolveva così facilmente formule complicate?
-Posso insegnarti se vuoi.-
-Si!-
-E tu Flaky?-
-No grazie...-
-Capisco, preferisci pensare sui tuoi dubbi.-
-I miei dubbi?-
-I problemi con Flippy no?-
Spalancando gli occhi lo guardo con quasi la mascella sul banco, come fa a sapere che ho qualche dubbio nei confronti di Flippy?
Ma soprattutto quanto effettivamente conosce?
-Io ti dico di rilassarti un po', sembra un bravo ragazzo, ed anche delicato in quelle faccende.-
-Ma che stai dicendo!-
-Beh nell'ultimo periodo il contatto fisico tra voi è aumentato, ed oggi siete due blocchi di ghiaccio. Non è così strano pensare che vi stiate avvicinando alla base successiva e che tu sia agitata.-
Diventando tutta rossa mi guardo intorno sperando nessuno l'abbia sentito, non riesco a credere abbia capito tutto questo solo guardandoci!
Anche Handy sembra essere imbarazzato dal discorso ed infatti sta giocherellando con i moncherini pur di non guardarmi.
-E'...beh...una cosa normale credo?-
Dice poi cercando di stare dalla mia parte, annuendo Lumpy socchiude gli occhi e fa il gesto di sistemarsi dei finti occhiali sugli occhi.
-Stavamo parlando del fatto che sei capace di risolvere queste cose...-
-Vero, però fidati, anche solo un paio di respiri potrebbero aiutarti.-
-Da dove viene tutta questa sicurezza?-
Chiedo ormai diventata un peperone.
-Beh, quando la gente non fa altro che darti dello stupido devi pur capire come evitare di star male. Nei momenti peggiori per calmarmi io faccio così.-
-La gente non penserebbe che sei stupido se non ti comportassi da matto però...-
Dico guardandolo seria, effettivamente è molto più intelligente di quanto pensassi, ma i suoi modi di fare non permettono di capirlo a meno che non ci si parli.
-Perché dovrei?Alla fine se qualcuno vuole conoscermi meglio deve solo parlarmi. Almeno sono felice senza dover accontentare nessuno.-
Rispondendomi con fare giocoso inizia a roteare la matita tra le dita, involontariamente però così facendo la lancia sulla testa di Handy che fortunatamente ha il casco.
Devo ammettere che il suo ragionamento non fa una piega, da sempre anche io l'ho reputato uno stupido ma...mi sbagliavo...adesso mi sento in imbarazzo per tutte le volte che ho pensato male di lui.
-Se imparassi anche a non fare danni sarebbe il massimo.-
Sbuffando Handy agita la testa per togliere la punta della matita dal casco, ridendo Lumpy l'aiuta facendo di tutto per non farsi vedere. Tutti sanno che l'altro non vuole aiuti.
Dopo questa piccola rivelazione Lumpy spiegò con calma come bisognava risolvere le varie espressioni del compito, aveva molta pazienza e quasi più competenza del professore.
Durante l'ora ho potuto scoprire molte cose riguardo a quei due. Lumpy non solo svolge una grande varietà di lavori ma ha anche tantissimi hobby che porta avanti ogni giorno, tra i quali c'è anche la coltivazione della più grande pannocchia di mais che si sia mai vista. Ha il portafoglio pieno di sue foto quasi come se fosse suo figlio.
Non appena la lezione è finita sento le braccia di Flippy circondarmi la testa, sono sollevata che abbia ripreso ad avere un contatto con me, credevo che per il resto della giornata sarebbe stato freddo.
-Hey ragazzi se oggi non avete nulla da fare perché non venite in cantiere qualche ora?Due braccia in più fanno sempre comodo.-
Tra tutti i cantieri in cui lavora mi chiedo dove voglia portarci, è un ragazzo molto volenteroso che non si occupa solo di semplici riparazioni.
-Mh perché no, io non ho nulla da fare tanto, tu Flaky vieni?-
-D'accordo...-
Non è certo il modo più rilassante per passare un pomeriggio ma infondo non sarà nulla di così grave, ovviamente Handy si è ben astenuto dall'invitare Lumpy, se fosse stata una demolizione sarebbe certamente servito molto di più.
Dopo aver trascorso tutte le lezioni nella più completa noia il suono della campanella è stata come la benedizione del cielo, sia io che Flippy ci muoviamo rapidamente verso la porta ma veniamo fermati da qualcuno che alle nostre spalle ci tira gli zainetti.
Con stupore scopro che si tratta di Handy, come diamine è riuscito a fermarci senza le braccia?
-Hey è ora di lavorare, ve ne siete scordati?-
-Ah nono, è che questa giornata è stata talmente lenta che temevo mi crescesse la barba a restar più del dovuto.-
Risponde Flippy mettendo un braccio attorno al mio collo, insieme al nostro compagno di classe usciamo velocemente dalla scuola.
Non ho idea di quale strada stiamo percorrendo ma Handy sembra così sicuro che mi è difficile ribattere, tenendo la mano di Flippy mi guardo intorno cercando dei punti di riferimento.
-Sei sicuro che vestiti così possiamo aiutarti?-
-Certo, vi darò dei caschi per evitare vi facciate male in caso cadesse qualcosa.-
-Confortante...-
Sospirando continuo a muovermi e dopo quasi un'ora arriviamo finalmente al cantiere in questione, non ci sono molte persone e la casa sembra ancora all'inizio, ma almeno la maggior parte delle fondamenta sembrano esserci.
-Bene, oltre a noi ci sono alcuni volontari, incluso quell'uomo lì. Si chiama Disco Bear, è un fanatico della disco ma non manca mai di venire ad aiutarmi.-
Il volonteroso e caritatevole personaggio in questione stava al momento flirtando con delle ragazze di passaggio, sembrava una persona in piena crisi di mezza età, i capelli arancioni afro erano grandi almeno quattro volte la sua testa, sul viso invece degli occhialini di protezione teneva degli occhiali rotondi dai vetri viola. Indossava una camicia bianca aperta che dava, purtroppo, modo di vedere l'enorme quantità di peli sul petto. Si muoveva a passo di danza su delle scarpe con le zeppe.
-Uh ah oh!Ma chi è questa ragazza qui oooh!-
Facendomi raggelare l'uomo s'avvicina ancheggiando, sembra stia cercando di imitare delle fusa ma tutto ciò che ottiene è di far degli schizzi di saliva.
-La mia ragazza.-
Risponde rapidamente Flippy ringhiandogli contro, facendomi così arrossire, fortunatamente però questo sembra scoraggiare l'uomo dal tentare qualsiasi altro approccio.
-D'accordo...non penso servano altre presentazioni. Venite ragazzi vi mostro cosa dovete fare.-
Sperando d'esser il più lontana possibile da quel tizio mi sposto assieme ai due, a quanto pare Flippy sarà impegnato a montare una delle pareti mentre io dovrò assicurarmi che tutti i chiodi siano al loro posto.
-Bene, se non avete domande io vado a sistemare alcune cose. Se vi serve una mano fatemi un fischio.-
Così dicendo Handy s'allontana salutandoci, apprezzo il modo in cui scherzi sulla sua mancanza delle mani, ad un certo punto sdrammatizzare la situazione può aiutare.
Sorridendo mi metto subito all'opera controllando ogni chiodo, la maggior parte di questi li ha sistemati Disco Bear e forse è per questo che sono tutti storti, ma fino a quando non combina disastri veramente gravi non importa.
Con quanta più rapidità possibile sistemo ogni cosa e senza accorgermene le ore passano rapidamente, Flippy sta aiutando altri nel lavoro e devo ammettere che vederlo solo con una canottiera bianca mi fa un certo effetto, i suoi muscoli sono ben definiti e tesi per lo sforzo, i capelli leggermente gocciolanti per il sudore.
Distratta dal suo aspetto m'accorgo troppo tardi che il martello che tengo tra le mani sta rapidamente cadendo sopra il mio dito, fortunatamente non ho usato troppa forza ma devo tapparmi la bocca per evitare d'attirare l'attenzione degli altri.
Dopo aver sistemato le ultime cose, con il dito dolorante, vado a restituire gli attrezzi ed il casco ad Handy.
-Grazie mille per oggi, il vostro aiuto ha portato avanti i lavori senza intoppi.-
-E' stato un piacere, non penso però di riuscire a farlo tutti i giorni, le dita mi fanno un gran male.-
Dico massaggiandomi il pollice.
-Eh lo so, anche io le prime volte mi facevo sempre male alle dita. Almeno ora non è più un problema.-
-Oh scusami non volevo offenderti.-
Non ho minimamente pensato che poteva sembrare scortese e fuori luogo la mia frase, ma lui continua a sorridere senza preoccupazioni.
-Hey tranquilla, tutti cercano sempre di evitare di toccare questo argomento ma è come tenere la testa sotto la sabbia.-
-Forse hai ragione, mi dispiace molto però...cioè tu ti impegni molto in tutto ciò che fai e non ti fai spaventare dalle difficoltà. Anche se immagino per te sia difficile fare alcune cose.-
-Si, non lo nascondo, ma non è un problema sul serio.-
-Handy, non te l'ho mai chiesto ma cosa ti è successo?-
Stavolta a parlare  è stato Flippy, effettivamente nonostante siamo in classe insieme da molto non gli abbiamo mai fatto questa domanda.
-Beh, saranno passati almeno cinque anni da allora. Stavo facendo una passeggiata quando ci fu un incidente non molto distante da me, due auto si erano scontrate ribaltandosi, l'urto è stato abbastanza forte da lanciare un bambino a bordo fuori dal finestrino. Purtroppo era finito proprio in mezzo alle due auto e sembrava mancare pochissimo tempo prima che una di queste lo schiacciasse, si trovava attaccato alla ruota della seconda. Non ho certo potuto restare lì a guardare, sono corso da lui ed ho cercato di portarlo via ma alla fine la prima delle due auto ha ceduto schiacciandomi le braccia.-
-Oh no...è orribile ed il bambino?-
Chiedo portando le mani alla bocca scioccata.
-I soccorsi sono arrivati in tempo, cadendo l'auto l'ha rinchiuso in una specie di gabbia di metallo ma si è salvato. Purtroppo per me c'era poco da fare, ma poteva sempre esserci la mia testa.-
-Sei stato molto coraggioso.-
Dice Flippy guardandolo con rispetto, non avevo idea che gli fosse successa una cosa simile, eppure lui è riuscito ad andare avanti rimanendo indipendente.
Dopo aver sentito la sua storia entrambi ci allontaniamo in silenzio, immersi nei nostri pensieri.
Dal primo giorno di scuola ho sempre visto i miei compagni in maniera superficiale ma a poco a poco sto imparando a conoscerli, tutto ciò da quando ho incontrato Flippy

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Capitolo 25
*** Capitolo 25 ***


-FIIIIII!-
Il suono di un fischietto mi fa sobbalzare, mi trovo in un ampio campo da baseball nascosto sotto ad un tendone, sono sulla prima base e sto giocando insieme a Flippy, Cluddles, Toothy e Nutty, non è una partita seria ma i primi due sembrano star giocare con tutte le loro forze.
Come mi sono ritrovata a giocare con loro?
 
*Poche ore prima*
 
Io e Flippy stiamo camminando tenendoci la mano, sento il cuore battermi forte nel petto ad un ritmo incontrollabile. E' passato ormai un mese da quando ci siamo messi insieme e penso che sia il momento giusto per concedermi, infondo lui è stato sempre attento a non spingermi mai su qualcosa che non volevo fare ed ha aspettato senza lamentele.
Sono certa di ciò che provo per lui e penso di potermi fidare, ma ancora non so come dirglielo...
-Va tutto bene?Oggi sei silenziosa.-
-S-si...-
Rispondo sorridendo, non voglio farlo preoccupare inutilmente, con tutta la gentilezza che ho gli accarezzo la mano ed alzandomi sulle punte gli do un bacio sulla guancia.
Siamo ormai arrivati e sorridendo entriamo in classe, oggi sembra particolarmente calma, l'unico a parlare è Cuddles che sembra star cercando di convincere Toothy a fare un qualche gioco.
-Andiamo sarà questione di poco!-
-Lo dici sempre ma alla fine mi prendi tutto il giorno.-
-Solo perché ti fai male!-
-E questo dovrebbe farmi dire di sì?-
-Ah!Hai detto sì!-
-Lo sai non intendevo...-
-Troppo tardi, verrai a giocare a baseball oggi pomeriggio.-
-Non possiamo giocare in due.-
-Troverò qualche altro volontario.-
Sorridendo inizia a guardarsi intorno, rapidamente io cerco d'allontanarsi dal suo campo visivo ma Flippy non sembra aver intuito i miei movimenti e presto viene braccato dal biondo.
-Hey Flippy!Sei proprio l'uomo che stavo cercando!-
-Avevo capito avresti scelto uno qualunque.-
-E tu sei quell'uno qualunque perfetto!Immagino avrai sentito cosa foglio fare.-
-Non sono un grande appassionato del baseball.-
-Oh capisco, forse non hai abbastanza fiducia nelle tue capacità?-
Oh no, ti prego non cascarci Flippy, non farti fregare!
-Semplicemente ho altro da fare.-
-E questo altro è più importante di dimostrare la tua bravura?-
-Penso che qualsiasi cosa sia meglio che cadere nei tuoi trucchi.-
Sono quasi tentata di tirare un sospiro di sollievo, ma mi rendo conto è ancora troppo presto.
-Mh, non pensavo che a Flaky piacessero i polli.-
Improvvisamente lo sguardo di Flippy cambia, sembra molto serio e forse anche minaccioso.
-Che vorresti dire?-
-No tranquillo, è che sembri quel tipo di ragazzo che farebbe di tutto per proteggere la propria compagna, ma se una partita ti spaventa...-
-Non mi spaventa.-
-Fantastico!Allora ti aspetto al campo dopo la scuola, può venire anche lei se vuole.-
Senza permettergli di rispondere Cuddles corre verso il proprio banco totalmente soddisfatto, io invece sbiancando mi avvicino al mio ragazzo.
-Ti prego dimmi che non ci andremo...-
-Se tu non ne hai voglia non sei costretta a venire.-
Mi risponde lui secco andandosi a sedere.
-Certo che lo sono, stiamo insieme infondo.-
-E' solo una partita.-
-Oh non penso proprio, vuoi dimostrargli d'essere un ragazzo forte ed è diventata una questione personale.-
-Non avrebbe vinto in ogni caso.-
-Lo so, ma ti prenderà tutta la giornata  non avrai più tempo per far nulla.-
-Tanto non avevo impegni, se verrai poi almeno non mi annoierò.-
Non posso fare altro che sospirare sconfitta, avrei tanto voluto restare a casa ma  non me la sento di lasciarlo solo con quell'esagitato, potrebbero arrivare a sera senza nemmeno accorgersene.
Durante le lezioni partecipo con il minimo interesse, vorrei che passassero lentamente ma a quanto pare invece il tempo sta correndo sempre di più.
Non appena l'ultima campanella suona sia Flippy che Cuddles si alzano di scatto camminando spalla a spalla verso la porta, i loro occhi sono colmi di sfida.
Insieme a me c'è anche Toothy, fortunatamente lui è molto più calmo dell'amico quindi non devo preoccuparmi di correre.
-Anche tu sei costretta ad andare eh?-
-Si...spero non ci mettano troppo.-
-Non conosco Flippy ma sono sicuro che Cuddles non si stancherà tanto presto, almeno però tu all'inizio non sarai costretta a giocare.-
-Dici?-
-Sicuramente all'inizio sarà troppo concentrato sul tuo ragazzo per badare a te, quando si saranno calmati chiameranno me poi sarà il tuo turno.-
-Sembra di star andando al patibolo.-
-Se non ti piace lo sport in un certo senso è così.-
Sorrido leggermente per quella battuta, sono contenta che almeno lui prenda le cose con calma.
A quanto pare non è la prima volta che il suo amico lo convince a giocare e per questo motivo sa bene dove andare, ne sono felice visto che ho completamente perso di vista Flippy e Cuddles.
Dopo circa quaranta minuti di camminata arriviamo vicino ad un grosso campo da baseball, per evitare che nei giorni di pioggia questo diventi inutilizzabile l'hanno coperto con un ampio tendone che permette di vedere attraverso la porta una piccola parte del campo.
-Eccoli lì.-
Dice Toothy indicando dentro al tendone, deve aver un occhio di falco perché tutto ciò che vedo io è qualcuno in lontananza che sta...correndo.
-Oh.-
Adesso capisco chi è che sta correndo, a quanto pare la loro gara andava ben oltre una semplice partita di baseball.
Entrando nel tendone vedo che ai bordi ci sono alcuni spalti dove la gente può sedersi, ed è subito lì che io e Toothy andiamo, per il momento non penso ci sia bisogno d'interrompere gli altri due.
Flippy sembra in leggero vantaggio rispetto a Cuddles ma durante le curve i ruoli s'invertono.
Si fermano del tutto solamente quando quest'ultimo s'accorge di noi.
-Finalmente siete arrivati!-
-Continuate pure, non c'è fretta!-
Risponde Toothy tentando d'allungare il suo periodo di riposo, l'amico però correndogli incontro lo prende per le mani facendolo alzare, con lo sguardo io intanto osservo Flippy, si è tolto la camicia rimanendo solo con la canottiera. Ha dei muscoli ben definiti e per qualche motivo vederlo leggermente sudato mi fa battere il cuore.
-Flaky ti sei incantata?-
-C-cosa?-
A quanto pare Cuddles mi ha detto qualcosa ma io non l'ho proprio sentito.
-Ho detto che mentre noi facciamo un'altra gara tu potresti andare a prendere delle mazze se non è un disturbo.-
-O-oh si, si certo adesso vado...-
Forse è meglio così, almeno mi terrò impegnata per qualche minuto.
Cercando di controllarmi vado nel ripostiglio che mi hanno indicato e prendo tutto il necessario, a quanto pare non avrò bisogno di fare più viaggi visto che ci sono delle sacche apposta per queste cose.
E' però piuttosto pesante e sono costretta a trascinarlo per terra, sorridendo felice Cuddles mi corre incontro aiutandomi.
-Fantastico, possiamo già metterci in posizione. Tanto gli altri dovrebbero arrivare a minuti.-
-Gli altri?Credevo ci saremmo stati solo noi.-
Dice Flippy confuso, in effetti non mi sembrava avesse chiesto ad altri di unirsi al gioco, ma Cuddles non risponde aiutando gli altri a sistemarsi.
Cuddles si sistema al centro del campo tenendo la palla stretta tra le mani, Flippy è il ricevitore e sta dalla parte opposta con la mazza da baseball, Cuddles dietro di lui è vestito con ogni possibile protezione, ma qualcosa mi dice non serviranno a molto. Per il momento io resto in panchina ad osservare.
Questo riscaldamento non sembra procedere male, Flippy riesce a colpire quasi tutte le palle anche se i tiri di Cuddles aumentano di forza ogni volta.
Toothy è stato anche piuttosto fortunato, la palla si è incastrata solo una volta nel suo casco evitando che gli colpisse il naso, e la mazza da baseball di Flippy lo ha solo sfiorato la volta in cui gli è venuto da starnutire.
Inizio quasi ad abituarmi a questa calma quando sento alcune voci provenire dalla porta principale, si tratta di un gruppo di bambini vestiti con delle divise rosse e con tutto il necessario per giocare, appena li vede Cuddles corre verso di loro.
-Ciao piccole furie!Siete pronti per il vostro allenamento?-
-Si!-
Rispondono tutti in coro sorridendo, mi sento leggermente confusa ma ci pensa Toothy a spiegarmi la situazione, anche lui notando l'arrivo dei bambini si è spostato per andare a riposare.
-Cuddles fa del volontariato in questo posto per evitare che chiuda, per questo ogni volta allena i ragazzi che arrivano.-
-Come mai proprio qui fa questo lavoro?-
-Suo padre era una persona che adorava gli sport, andavano insieme ovunque ma questo era  il loro posto preferito. Sfortunatamente ha avuto un incidente alla gamba e non possono più praticare sport insieme, non vuole che tutto questo sparisca.-
-Ah mi dispiace molto.-
-Non preoccuparti, non è nulla d'irreparabile ma Cudlles tiene troppo a questo posto per lasciarlo andare. Lavora però anche in altre palestre, dice che gli fa sempre piacere vedere la soddisfazione negli occhi di chi raggiunge i propri risultati.-
-Cuddles loro sono dei tuoi amici?-
Chiede un bambino sorridendo.
-Si sono tutti miei compagni di classe, e come me sono fortissimi!Beh non proprio come me ma ci siamo vicini ahaha.-
-Come hai detto scusa?-
Flippy non sembra esattamente dello stesso pensiero.
-Vuoi fare un'altra gara?-
-Se non hai troppa paura.-
-Benissimo, un'unica sfida. Io e Toothy contro te e Flaky.-
-Ci sto.-
Flippy non impiega nemmeno un secondo per rispondergli con convinzione, sia io che Toothy ci sdraiamo sugli spalti come per cercare di sparire.
-Ma perché devono fare così...-
 
 
La loro sfida è iniziata da una buona mezz'ora, ad ogni punto segnato uno dei ragazzini fischia per tenere il conto.
In questo momento siamo pari.
E' come una normale partita di baseball ma ci sono solo due squadre da due.
Sento il cuore esplodermi nel petto e sono completamente sudata, ma fino ad ora ce la siamo cavata piuttosto bene.
-Flaky sei sicura di voler continuare?-
Mi chiede Flippy preoccupato, mi dispiace vederlo così ed anche se faccio fatica cerco di rispondergli con un sorriso.
-Si, stai tranquillo, abbiamo quasi vinto.-
-Si, il prossimo punto è quello decisivo.-
Sono così felice che siamo ormai alla fine, anche Toothy sembra stanco quanto me ed immagino non veda l'ora di veder vincere qualcuno.
Con l'ultimo lancio di Cuddles si deciderà come tutto questo finirà, abbiamo deciso che dopo questo io e Flippy saremmo andati a casa mia per riposare insieme.
Vedo la palla venir lanciata da Cuddles e colpita da Flippy, tutto sembra andare a rallentatore, con tutta la forza che ho inizio a correre senza staccare gli occhi di dosso dalla palla, il colpo è stato talmente buono che ancora non ha toccato terra.
Toothy cerca d'afferrarla al volo ma fallisce dandomi così altro tempo per muovermi, mi manca ormai pochissimo per ottenere l'ultimo punto.
Cuddles correndo come un razzo recupera la palla muovendosi nella mia direzione, non capisco come fa ad esser così veloce, ma ormai ci sono.
Gettandomi a terra raggiungo la meta e l'ultimo assordante fischio s'espande per il tendone.
-Abbiamo vinto!-
Abbracciandomi Flippy mi sorride da terra, sembra quasi aver vinto un intero torneo e non una semplice partita amichevole, che tra l'altro non seguiva nemmeno tutte le regole.
-Bella partita, devo ammettere che non credevo sareste riusciti a vincere.-
Dice Cuddles avvicinandosi per stringere la mano a Flippy.
-E' stato divertente alla fine, ora però dobbiamo veramente andare.-
Sono così felice che l'abbia detto, salutiamo velocemente entrambi prima d'uscire dal tendone.
-Vuoi che ti porti in braccio Flaky?-
-No tranquillo sto bene. Però...ti andrebbe di venire a casa mia?-
Non è difficile intuire il motivo per cui sono diventata rossa in viso, e forse lui l'ha intuito.
-Va bene.-
Dopo avermi risposto sorridendo stringe ancora di più la mano, contando ogni passo arriviamo fino a casa mia, spero veramente di non metterlo a disagio oggi.
-Ti dispiace se mi faccio una doccia?-
-Fai pure, non ho però dei vestiti da darti.-
-Non importa, userò questi ed una volta arrivato a casa mi cambierò. Cercherò di metterci poco.-
Dopo averlo accompagnato in bagno gli lascio alcuni asciugamani per dopo, io nel frattempo lo aspetterò nella mia stanza.
Sedendomi sul letto tuttavia lo trovo improvvisamente scomodo, forse è perché sono così tesa?
Stringo le mani tra loro cercando di non pensare troppo ma mi è impossibile, voglio veramente fare questa cosa con lui ma ho comunque paura che lui poi se ne vada.
Nel mentre che cerco di convincermi che andrà tutto bene sento i suoi passi avvicinarsi, ci ha veramente messo poco tempo.
-Grazie ancora, ne avevo proprio bisogno.-
-Figurati!-
Forse ho risposto con troppa energia, imbarazzata inizio a torturami una ciocca dei capelli, sono così secchi, forse avrei dovuto usare uno shampoo ammorbidente...
-Sembri molto agitata.-
-Mi spiace...però...è da un po' che ci frequentiamo e penso sia arrivato il momento giusto...-
-Sei sicura?-
-Penso di si. Se devo aspettare che passi la paura allora non lo sarò mai. Ma mi fido di te.-
Rispondo sorridendo sinceramente, sento le labbra di Flippy sfiorare le mie in un tenero bacio, il cuore riprende nuovamente a battere rapidamente.
Mi accarezza prima la mano, poi le spalle ed infine la guancia, iniziando così ad approfondire il nostro bacio.
La lingua mi stuzzica le labbra in attesa d'aver il permesso per entrare, glielo concedo e devo trattenere alcuni sospiri per ciò che sta facendo.
E' delicato ma allo stesso tempo deciso, quasi mi piacerebbe non smettere mai.
Nel momento in cui ci separiamo si toglie rapidamente la maglia restando a petto nudo, penso che sia il mio turno ma sono molto agitata, non mi trovo esattamente a mio agio con il mio corpo.
-Se vuoi puoi toglierti solo i pantaloni.-
Dice intuendo la mia situazione, l'idea di sicuro è migliore visto anche che indosso uno spesso maglione rosso che mi arriva alle ginocchia.
Respirando profondamente mi tolgo i jeans tornando a sedere sul letto.
Il nostro bacio riprende nel frattempo che ci sdraiamo insieme, lo vedo togliersi i pantaloni per restare con solo le mutande, già così riesco a vedere la sua erezione e mi chiedo se sarò in grado di accoglierlo.
In silenzio lo vedo prendere dal portafogli una piccola bustina, non sono così inesperta da non sapere che si tratta di un preservativo.
-Volevo esser sempre pronto in caso...beh tu fossi pronta.-
Mi dice imbarazzato, non posso far a meno d'esser intenerita dalla sua reazione.
-Sono pronta Flippy.-
Baciandolo avvicino le mani ai suoi fianchi abbassando l'indumento, è la prima volta che vedo il membro di un ragazzo ma sono certa che le sue dimensioni siano decisamente notevoli.
Lascio che sia lui ad infilarsi il profilattico e mentre non guarda mi sfilo a mia volta l'intimo, nascondendomi però sotto le coperte.
Appena ha finito lui mi raggiunge, evitando di guardare troppo in basso, sono felice che capisca ciò di cui ho bisogno.
-Cercherò di non farti male.-
Annuendo lo lascio sistemare nella mia fessura, sento un forte calore in quel punto ma allo stesso tempo inizio ad avvertire un leggero fastidio.
E' normale visto che è la prima volta ma solo la punta è decisamente troppo grande per me.
Mordendomi la lingua porto le mani sulle sue braccia stringendolo, lui come per cercare d'aiutarmi mi bacia le guance e con molta calma cerca di spingersi dentro di me.
Provo un misto d'eccitazione e dolore, dopo tutto il tempo che sta passando mi chiedo come faccia a non essere ancora completamente entrato, quando però questo accade si ferma dandomi il tempo d'abituarmi.
-Va tutto bene?-
-S-si...continua.-
Dico quasi in un sussurro, annuendo lui prende a muoversi cercando di non ferirmi, è molto dolce anche se è difficile che ci riesca, dopo un po' però sento il dolore diminuire e questo gli permette d'aumentare la velocità.
Lo sento sospirare contro le mie labbra e come ha fatto lui prima cerco di leccargliele, non appena lo sfioro vedo che chiude gli occhi e mi lascia fare.
-Flaky...ti amo.-
Dice nascondendo il viso nel mio collo mordendolo leggermente, vorrei rispondergli ma riesco solamente ad emettere dei sospiri mentre le spinte si fanno ancora più rapide.
Continuiamo in questo modo per molto tempo fino a quando non raggiunge l'apice del piacere, in quel momento lo stringo a me baciandogli l'orecchio con molta delicatezza.
Rimaniamo abbracciati per qualche minuto prima di separarci, ma non ho intenzione di farlo alzare senza avergli dato una risposta.
-Anche io ti amo Flippy.-

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Capitolo 26
*** Capitolo 26 ***


Ero certa che oggi sarei dovuta rimanere a casa.
Inizialmente era partito tutto per il meglio, dopo ieri Flippy è rimasto a dormire a casa mia e mi sono svegliata tra le sue braccia, aveva insistito tanto per restare a letto ma io non ho voluto, in questo momento vorrei tanto tornare indietro...
Una volta che il professore è arrivato ci ha spiegato che per questa giornata avremmo dovuto fare del volontariato, non gli importava cosa facessimo.
Ci ha anche divisi in vari gruppi, ed ovviamente io non sono in quello di Flippy...
Il mio gruppo è composto da Shifty, Lifty e Sniffles.
Tutti gli altri sono già usciti per andare a svolgere i loro incarichi mentre noi siamo ancora in classe, i due gemelli sono seduti nei banchi vicino al mio, entrambi con i piedi sui tavoli, Sniffles invece è alla cattedra che sta costruendo chissà quale cosa per riuscire a decidere.
-Hey Flaky, è da un po' non chiacchieriamo.-
-Non abbiamo mai veramente chiacchierato Shifty.-
Non è il genere di compagnia che vorrei spesso vicino, potrei finire in qualche guaio senza nemmeno saperlo.
-Forse, ma da quando ti sei messa con Flippy è stato anche peggio.-
Risponde lui iniziando a fumare.
-E' vietato dal regolamento fumare delle sigarette all'interno della scuola.-
-Infatti quella non è una sigaretta Sniffles-secchione.-
Risponde Lifty ghignando.
-Tu vuoi fumare Flaky?-
-Passo...-
-Riceverete una punizione.-
Continua Sniffles ancora intento con la sua invenzione, i gemelli si limitano a ridacchiare facendogli il verso.
-Magari se riuscissi ad avvitare meglio quel bullone sapresti far andare quell'affare.-
-E tu che ne sai di queste cose Shifty?-
Nel momento in cui il ragazzo si alza vedo l'altro arretrare, forse ha paura che lo picchi, ma Shifty si limita a strappargli il cacciavite dalle mani e ad armeggiare sull'invenzione, perfino io sono stupida dal suo gesto ma ancor di più quando vedo che effettivamente ha ragione, ed il marchingegno inizia a funzionare.
-Abbiamo lavorato per anni in un'officina, oltre a moto e macchine c'erano dei pazzi come te.-
Vedo la faccia di Sniffles diventare color porpora ma si limita a gonfiare le guance senza rispondere.
-Bene, ora che quel coso funziona io direi di andare a lavorare al parco.-
Dice Lifty battendo le mani ed alzandosi.
-Ma ho appena fatto partire la mia invenzione!Non possiamo decidere così ci vuole uno studio, dei calcoli precisi!-
-Zitto e cammina.-
Risponde l'altro gemello calandosi il cappello sulla testa.
-Dai Flaky, se ti stancherai almeno ci saranno delle panchine.-
Mi dice sorridendo Shifty, senza nemmeno darmi il tempo per rispondere esce dalla classe con il fratello, certi che li avremmo raggiunti.
-Ma come caspita ha fatto...-
Sento il borbottio di Sniffles mentre smanetta con l'invenzione.
-L'importante è che funzioni no?-
-Si ma...insomma l'ha fatta partire lui!Che non sta mai attento in classe e fa il bulletto!-
-Si lo so...ma si vede che anche loro hanno qualche qualità.-
Sbuffando il ragazzo rinuncia a parlare di quest'argomento, non sembra gli faccia molto bene inoltre. Insieme seguiamo i due gemelli camminando con calma assieme a loro verso il parco in cui dobbiamo andare.
Non è molto conosciuto visto anche le sue dimensioni, e forse è per questo che è così mal ridotto, ci sono vari pezzi di spazzatura sparsi per il prato e molte panchine sono rovinate, uno dei professori ci ha lasciato tutto il necessario per lavorare con calma, visto poi che non c'è quasi nessuno non sarà difficile.
-Direi che io, mio fratello e Flaky possiamo lavorare insieme.-
-Perché io devo stare da solo?-
Ribatte Sniffles irritato all'affermazione di Shifty.
-Perché se qualcosa esplode preferirei che lei non si facesse male.-
-Non farò esplodere nulla!-
-Certo come no.-
-Ragazzi dovremmo lavorare...-
Dico spazientita raccogliendo un sacco della spazzatura ed un bastone dalla punta affilata per raccogliere l'immondizia, i tre però non mi ascoltano nemmeno.
-Sono pronto a scommettere!-
La parola proibita...scommettere.
Con quei due è meglio evitare di dire qualcosa di simile o si rischia di perdere perfino le mutande, gli occhi dei gemelli iniziarono a brillare.
-Perfetto, non dovrai costruire niente per tutto il giorno, altrimenti ci farai i compiti per il resto delle superiori.-
Che richiesta esagerata, anche se Sniffles ha un carattere decisamente testardo non credo si lascerà abbindolare da...
-Perfetto!Ma se vinco io mangerete il cappello di Shifty!-
I gemelli strinsero saldamente entrambe le mani del ragazzo stringendo così il patto.
-Adesso che avete fatto possiamo iniziare a sistemare questo posto?-
-Con calma Flaky, abbiamo tutta la vita per fare moltissime cose infondo.-
Mi risponde Lifty sorridendo, raccogliendo un secchio di vernice e dei pennelli.
-Però sarà meglio lavorare tutti insieme, almeno non faremo troppa fatica.-
-Io sono d'accordo con lei.-
Dice Sniffles annuendo, fortunatamente i due gemelli non ribattono e tutti iniziamo a metterci a lavoro.
Mentre i due riparano e pitturano le panchine io mi occupo di raccogliere la spazzatura insieme a Sniffles.
-Sei sicuro sia stata una buona idea fare quella scommessa?-
-Sono solo un paio d'ore.-
Tuttavia sembra star già sudando freddo, che sia per l'astinenza al creare qualcosa?
-Si, magari non avrai nemmeno così tanti problemi.-
-Tu dici?-
-Non ti conosco molto bene ma non vedo perché no.-
Non ne sembra molto convinto ma mi sorride comunque con fare sincero.
-Grazie...effettivamente non conosco bene quasi nessuno nella nostra classe.-
-Infondo sei sempre con il naso nei libri o nelle tue invenzioni.-
-Lo so...è che mi concentro talmente tanto da non accorgermi del tempo che passa.-
In effetti è la conversazione più lunga che gli ho mai sentito fare con qualcuno, pensavo fosse uno di quei ragazzi secchioni e con la puzza sotto il naso ma non ha completamente questo atteggiamento.
Raccogliendo un pezzo di spazzatura sorrido prendendo la mira verso il suo sacco, facendo  canestro all'interno d'esso.
Dopo pochi secondi lui intuisce le mie intenzioni e raccogliendo una vecchia bottiglia fa il mio stesso gesto, anche se manca il sacco.
Dopo qualche minuto ci stiamo divertendo talmente tanto che appoggiamo entrambi i sacchi a terra, tenendoli bene aperti, ed iniziamo una vera e propria partita.
Sono talmente concentrata che non m'accorgo nemmeno più dei gemelli, solo durante le ultime mosse noto che questi hanno riparato solamente una panchina e sono andati a parlare con alcune persone, vedo che queste sorridendo consegnano loro dei soldi, dopo di che proseguono con la loro passeggiata.
Sbuffando m'avvicino ad entrambi guardandoli con fare serio.
-Cosa state facendo?-
-Hey Flaky, raccogliamo fondi per la classe.-
-Ma la nostra classe non ha bisogno di fondi Shifty.-
-Allora stiamo raccogliendo fondi per le nostre tasche.-
Risponde Lifty ridacchiando.
-Dovreste lavorare invece che comportarvi così.-
-Hey non abbiamo fatto nulla d'illegale.-
-Avete mentito a delle persone per ricevere dei soldi!-
Ribatto all'affermazione di Lifty, ma lui continua a difendersi.
-E' la base di qualsiasi affare.-
So bene che è inutile discutere con loro ma è quasi impossibile non ribattere, sospirando mi volto prendendo gli attrezzi per riparare le panchine ed i pennelli.
-Se non volete lavorare vorrà dire che ci penserò io.-
Fermandomi sento Shifty prendermi entrambi gli oggetti dalle mani, guardandomi con fare rassegnato.
-Va bene va bene, non ti scaldare adesso continuiamo.-
Non sono molto fiduciosa, mi dispiace lasciare Sniffles solo a concludere il lavoro ma devo assicurarmi che questi due lo facciano veramente.
Sorvegliandoli tuttavia mi stupisco della loro rapidità.
-Se vi impegnaste sicuramente otterreste dei risultati incredibili in tutto.-
-Sembra di sentire i professori.-
Dicono i due guardandomi.
-Non capisco però, perché se avete questo talento nel costruire vi impegnate solo nelle bravate.-
-Ci piace il nostro modo di vivere e non vediamo motivo per cambiare semplicemente.-
Risponde Shifty facendo spallucce.
-Ma abbiamo anche noi dei limiti, vedi quei due che giocano a scacchi?-
Mi dice Lifty indicandomi due uomini, uno ha i capelli tinti di viola ed è truccato come un mimo, l'altro invece, pelato, ha semplicemente un maglione viola, dei pantaloni neri e degli scuri occhiali rotondi.
Stanno giocando ad un tavolino ed accanto a questo c'è una grossa lavagnetta con su scritti due nomi, Mime e Mole, quest'ultimo ha segnati numerosi punti e sembra star vincendo ancora.
-Quelle sono i tipi di persone a cui non rubiamo nulla, o che non truffiamo, anche se sono i polli migliori. Anche noi abbiamo un codice.-
Non so dire quanto la cosa mi rassicuri ma certamente mi fa piacere sapere che anche loro sanno quando fermarsi.
-A proposito d'approffittarsi...Sniffles non sarebbe il caso di creare qualcosa che tenga il punteggio per quei due?-
Chiese Lifty urlando, a quelle parole vedo l'altro venir scosso da un brivido, serra ancor di più le mani sul bastone tentando di trattenersi.
-O magari qualcosa che possa far vincere a scacchi?-
Continua sull'onda del fratello Shifty, Sniffles sembra star facendo ancor più fatica.
-Ragazzi questo è barare!-
-Nono Flaky, stiamo solo suggerendo delle idee alla sua immaginazione.-
-Ma non è giusto se avete appena fatto una scommessa Lifty.-
-N-non preoccuparti Flaky, p-posso creare qualcosa che m'impedisca di creare...-
Il viso di Sniffles è completamente bianco, sento che non resisterà ancora per molto, anche se la faccenda non mi riguarda sento di dover fare qualcosa per aiutarlo...
Guardandomi intorno con fare agitato afferrò la prima cosa che ho sotto mano, un pennello sporco di tempera, e colpisco il viso di Shifty, non abbastanza forte da fargli male ma lo colgo comunque alla sprovvista tingendolo di bianco.
Rimaniamo tutti per almeno un minuto buono in silenzio in attesa della sua reazione, fino a quando non lo vediamo ghignare e prendere un pennello.
Prima di potermene rendere conto sono finita in una lotta di vernice alla quale stanno partecipando tutti, Lifty in difesa del fratello e Sniffles nella mia squadra, è così strano vederli ridere tutti insieme tuttavia...è praticamente impossibile non farlo.
Forse questa giornata non è stata così brutta come temevo.
Alla fine la giornata passa molto rapidamente ma prima che tutti se ne vadano li fermo.
-Hey Sniffles, alla fine sei riuscito a resistere dal creare qualcosa.-
Gli occhi del ragazzo s'illuminano mentre i due gemelli si guardano deglutendo, effettivamente c'era un patto che a quanto pare avevano dimenticato.
-Non avete fame ragazzi?-
Alla domanda di Sniffles Shifty si toglie con riluttanza il cappello, guardandolo per qualche secondo prima di prendere a mangiarlo con il fratello.

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Capitolo 27
*** Capitolo 27 ***


Ormai la fine della scuola sta arrivando, mi sembra incredibile quanto quest' anno sia passato velocemente e quante cose siano cambiate.
I miei legami con molte persone sono migliorati ed ora ho dei veri amici con me.
In questo momento sono ad un appuntamento con Flippy, abbiamo scelto di venire ad un nuovo bar che vende esclusivamente dolci.
-Sei molto carina oggi.-
-Grazie, anche tu stai molto bene così.-
Si è messo una maglia grigia ed una giacca militare, trovo che questo stile gli doni.
Abbiamo ordinato entrambi delle frittelle giganti ricoperte di sciroppo, ancora però non sono arrivate quindi ci limitiamo a chiacchierare.
-Presto ci sarà un ballo per la fine della scuola.-
-Si ho sentito.-
-Magari potremmo andarci.-
-Forse...-
Non ho mai ballato in vita mia e non sono sicura di voler tentare.
-Sicuramente staresti molto bene in abito da sera.-
-Hahah non penso, sto bene così al momento.-
Dopo pochi minuti finalmente arrivano i nostri dolci, hanno un aspetto veramente invitante!
Iniziamo entrambi a mangiare con gusto ma qualcosa attira la nostra attenzione, non molto distante da noi c'è Nutty, un nostro compagno di classe ossessionato dai dolci. Sembra ne abbia ordinati quasi un centinaio, dopo aver preso tutto ciò che gli serve si siede proprio nel tavolo accanto al nostro.
-Mmmh buonissimo!Irresistibile!-
Sono certa che se potessero i suoi occhi diventerebbero a forma di cuore, sta mangiando talmente in fretta però che alcuni pezzi di cibo stanno volando  per la stanza.
-Nutty fai attenzione a come mangi...-
-Scusami Flippy ma questi dolci sono così buoni.-
-Si, ma cerca di fare un po' d'attenzione per favore.-
Dico guardandolo.
-Cercherò di mangiare con più calma, voi però dovreste provare altri dolci, quelli non fanno per voi.-
-Come fai a dirlo?-
-Intuito, per te Flaky andrebbe bene un dolce alla vaniglia, per Flippy invece al cocco, provate.-
Risponde lui facendo spallucce.
Sia io che Flippy lo guardiamo confusi, sembra veramente sicuro di quello che dice, e visto che quello che abbiamo mangiato non basta di certo a riempirci decidiamo di provare i dolci che ci ha consigliato.
Non appena arrivano Flippy si blocca al primo morso.
-Dannazione...è veramente buonissimo!-
-L'avevo detto io.-
Anche io devo ammettere che è delizioso, potrebbe benissimo essere tra i miei preferiti.
-Non posso credere che tu abbia avuto ragione.-
-Conosco bene i dolci.-
Risponde soddisfatto Nutty facendo spallucce.
-Non ci conoscevi nemmeno così bene, chissà se puoi sfruttare questo tuo talento.-
-Non penso m'interessi, amo gli zuccheri, se lavorassi per qualcosa di simile penso perderebbero il loro fascino...nah è impossibile ahaha.-
Così dicendo  Nutty riprende a mangiare, ogni tanto chiacchieriamo un po' con lui scoprendo molte cose sulla sua ossessione, conosce moltissime cose della cucina a quanto pare, anche se mangia solamente cose contenenti zuccheri.
Alla fine della giornata io e Flippy torniamo a casa continuando a parlare del ballo scolastico, credo che alla fine potrebbe convincermi ad andare.
 
 
Oggi è l'ultimo giorno di scuola, tra poche ore si terra il ballo che hanno organizzato, mi sento terribilmente agitata all'idea di partecipare.
Giggles e Petunia si sono offerte d'aiutarmi sia con l'abito che con il trucco.
-Starai benissimo Flaky!-
-Hai chiesto aiuto alle persone giuste.-
Mi dice Petunia sorridendo.
-Siete sicure?-
-Al cento per cento, guardati.-
Mi risponde Giggles mettendomi davanti ad uno specchio, indosso un abito rosso che mi arriva poco sotto le ginocchia, ho anche una cintura nera in vita. I capelli sono raccolti con un elastico nero e lasciando solo alcune ciocche libere.
E' veramente strano vedersi così ma dopo tutti gli incitamenti delle mie amiche non me la sento di dire nulla di negativo.
Ormai però è il momento di andare, sento anche qualcuno bussare alla porta ed una volta precipitatami vedo Flippy vestito con un elegante abito da sera nero, si è anche messo del gel tra i capelli.
-Wow Flaky, sei bellissima.-
-G-Grazie, anche tu stai veramente bene così.-
-Vogliamo andare?-
Chiede sorridendomi porgendomi un braccio, annuendo io gli prendo il braccio incamminandomi assieme a lui.
Abbiamo fatto questa strada tantissime volte ma è come se fosse la prima, il mio cuore batte all'impazzata e non riesco a smettere di sorridere.
Arrivati davanti alla scuola non mi interessa nemmeno come le altre classi ci guardano, rispetto all'inizio non è cambiato nulla, siamo ancora la classe più odiata ma anche la più legata.
Nessuno può vantare un amicizia come la nostra.
Guardandomi intorno vedo che Giggles sta ballando con Cuddles, Toothy invece sta parlando con Lammy e Mr. Pickles mentre Petunia danza con Handy. Shifty e Lifty bevono del ponce mentre Splendid scatta numerose foto. Lumpy a quanto pare sta lavorando come buttafuori. Sniffles e Nutty chiacchierano a quanto pare su una nuova invenzione del primo, una caramella super zuccherata e super resistente.
La persona che si sta occupando della musica ho sentito che è un vero artista, si chiama Russell, veste come un pirata ed ha perfino un uncino e due gambe di legno, ma nonostante questo il suo stile è impareggiabile.
Non appena inizia a suonare una musica romantica io e Flippy iniziamo a danzare, non è nulla di troppo complicato ma non posso fare a meno d'agitarmi e di diventare completamente rossa.
-Sei perfetta.-
Mi dice lui baciandomi la guancia.
-Sono così felice d'averti incontrato Flippy.-
-Anche io.-
Risponde abbracciandomi.
-Flippy, posso chiederti una cosa?-
-Certo.-
-Perché quando ci siamo incontrati mi hai detto "non c'è tempo per dirsi addio"?-
E' una domanda che mi sono posta tante volte ma che non ho mai avuto il coraggio di fare.
-Vedi, quando ero piccolo mio padre faceva parte dell'esercito, un giorno dovette andare via di casa e non era sicuro di tornare. Non c'era molto tempo così mi disse semplicemente queste parole e mi abbracciò. Quel giorno era l'anniversario della sua scomparsa...non l'ho più visto.-
Lo stomaco mi si stringe in una morsa, sono veramente una stupida.
-Mi dispiace...-
-Stavo pensando a quel giorno e senza volerlo ho detto quella frase invece che altro.-
E' incredibile che sia stata proprio quella a restarmi in testa così a lungo, ma ha veramente un profondo significato per lui.
Per il resto della serata restiamo in silenzio godendoci il momento, scambiandoci ogni tanto dei teneri e sinceri baci.

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Capitolo 28
*** Non c'è tempo per dirsi addio ***


Certe volte per immergersi nei ricordi basta un semplice libro ed una comoda stanza, in questo caso completamente bianca, all'interno di questa una ragazza che avrà da poco concluso la scuola è sistemata sopra un morbido letto, con tra le mani un vecchio diario rosso.
Il viso della ragazza è estremamente pallido, gli occhi coperte da numerose occhiaie, eppure sotto una certa luce è splendida, con i suoi rossi capelli spettinati che le ricadono lungo la schiena ed il viso.
Una flebo è attaccata al suo polso mentre una macchina le conta i battiti del cuore, vicino al letto c'è anche una sedia, al momento vuota.
In quella vuota stanza la ragazza per molto tempo ha ricordato i giorni più belli della propria vita, le uscite con le sue amiche, il giorno in cui Giggles aveva dichiarato di doversi sposare con Cuddles, quando ha ottenuto una promozione, quando finalmente Sniffles ha ottenuto un laboratorio tutto suo, perfino il pomeriggio in cui i gemelli avevano aperto un negozio in cui si compra e si vende l'oro. La notte in cui era rimasta a guardare le stelle con Flippy, il giorno in cui lui le aveva chiesto di andare a vivere insieme e quando finalmente erano riusciti a farlo.
L'unica connessione con l'esterno che ha è una finestra alla sua sinistra, al momento chiusa a causa di un temporale dall'altra parte d'essa, ed il suo diario, aperto sull'ultima pagina.
 

-Cuddles-
 
Cuddles è un ragazzo alto e magro dai capelli color crema, si veste sempre di giallo ed è incredibilmente bravo negli sport, la sua allegria ed il suo desiderio di non mollare mai è talmente contagioso che certe
volte è difficile non allenarsi con lui.
 
-Giggles.-
 
E' forse tra le ragazze più affascinanti della scuola, proprio come il suo aspetto è incredibilmente dolce anche interiormente e molto capace nel trucco. Se bisogna andare ad una festa per Halloween è decisamente il caso di chiederle aiuto per sembrare dei veri mostri. E' anche capace d'ascoltare e prendersi cura delle altre persone.
 
-Toothy.-
 
E' un ragazzo dai capelli viola con due buffi denti da castoro, gli sono molto utili nelle gare di mangiate di pannocchie. E' il miglior amico di Cuddles e spesso è insieme a lui, nonostante sia un ragazzo timido e tranquillo. Se si cerca un po' di calma è la persona migliore con cui parlare.
 
 
-Petunia.-
 
E' la migliore amica di Giggles, ha una vera e propria mania per la pulizia. Se si ha bisogno di sistemare qualcosa si può contare su di lei, è incredibile quante tecniche conosce e quando uno dei suoi amici si ammala è la prima ad arrivare per debellare la malattia. Sarebbe una fantastica dottoressa.
 
-Lumpy.-
 
Può dare l'impressione d'esser un ragazzo con la testa tra le nuvole ma si gode semplicemente la vita. Riesce a fare quasi un centinaio di lavori contemporaneamente, non c'è nessuno come lui. E' anche molto intelligente e generoso, se gli chiedi una mano non mancherà di dartela.
 
-Nutty.-
 
E' un ragazzo con i capelli verde mela, il suo occhio sinistro è ballerino e tutto verde a causa della quantità disumana di zuccheri che mangia, ne ha pure tra addosso: un bastoncino di zucchero sulla felpa verde, un lecca lecca sulla guancia e una piccola mela caramellata sulla testa.  Forse non esiste, per quanto riguarda i dolci, un buongustaio migliore di lui, se si cerca di fare il dolce migliore del mondo è necessario sentire il suo parere.
 
-Sniffles.-
 
Lui è forse il ragazzo più intelligente di tutto l'edificio, ha degli occhiali molto spessi e tiene i capelli blu legati con un codino, si ostina a portare un camicie dicendo che qualsiasi momento è buono per creare marchingegni, è incredibile quanto sia capace in quello che fa e soprattutto la sua creatività ed inventiva.
 
-Lammy.-
 
Credo non esista nessuno come lei, può sembrare schiva ma ha un animo molto buono e dolce, porta sempre con sé il suo pupazzo Mr. Pickles. Se si cerca un'amicizia sincera con lei si è in una botte di ferro.
E' il classico esempio del non giudicare un libro dalla copertina.
 
-Splendid.-
 
Indossa sempre una maschera rossa sul viso, riesce sempre a mostrare un sorriso a tutti quanti ed è desideroso d'aiutare chiunque nel mondo.
Il suo spirito della giustizia non si spegne mai, ha tanta dedizione e volontà in ciò che fa.
 
-Handy.-
 
E' un ragazzo gentile che aiuta sempre tutti, è come un tuttofare nonostante gli manchino le braccia dai gomiti in giù, ma questo non l'ha mai fermato dall'aiutare in ogni genere di lavoro.
Porta sempre un casco giallo in testa ed indossa una divisa da cantiere, è molto simpatico anche oltre ad essere dedito al lavoro.
 
-Shifty e Lifty.-
 
Sono due gemelli completamente identici, si distinguono solamente dal fatto che uno indossa un cappello sulla testa. Possono sembrare solo due poco di buono ma hanno molto potenziale e perfino una morale, non ingannano chi si trova in difficoltà gravi e sono incredibilmente bravi nei lavori manuali, in un paio di giorni forse sarebbero capaci di costruire un furgone.
 
-Flippy.-
 
Lo amo.
 
 

Con un leggero sorriso la ragazza chiude il proprio diario mentre una piccola lacrima le riga la guancia sinistra.
In poco tempo per lei sono cambiate tantissime cose, e tutto dall'arrivo del ragazzo che ama e con cui aveva deciso di passare il resto della sua vita.
All'inizio si sentiva molto sola, vuota, ma adesso perfino in quel momento sentiva il cuore colmo dalla gioia, nonostante la malattia che lentamente l'aveva consumata non si era mai data per vinta.
I battiti cardiaci incominciarono a farsi più lenti mentre gli occhi più pesanti.
La porta della stanza nel frattempo s'aprì e comparve un ragazzo dai corti capelli verdi vestito con una divisa militare, non appena vide le condizioni della sua compagna le corse incontro urlando qualcosa, lei però non riuscì a sentirlo.
Lei aveva pensato spesso a quel momento, quello in cui il suo corpo non ce l'avrebbe più fatta, ed aveva pensato di riuscire a dire tantissime cose prima d'arrivare a questo, ma a quanto pare non c'era tempo per dirsi addio. Il ragazzo continuava a parlare mentre non riusciva più a trattenere le lacrime, fino a quando la ragazza si sollevò leggermente attirandolo a sé.
-Flippy...abbracciami soltanto.-

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