Child Again

di LadySweet
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 13... davvero?? ***
Capitolo 2: *** Sempre più indietro ***
Capitolo 3: *** Guai all'orizzonte ***
Capitolo 4: *** Cominciano i problemi ***
Capitolo 5: *** Baby Sitter per caso. ***
Capitolo 6: *** Trovare Kimberly ***
Capitolo 7: *** La dimensione del terrore ***
Capitolo 8: *** Era tutta una trappola...? ***
Capitolo 9: *** Il Piano (parte 1) ***
Capitolo 10: *** Il Piano (parte 2) ***
Capitolo 11: *** Il Sacrificio ***
Capitolo 12: *** Salvare il Mondo... ***
Capitolo 13: *** .... e Kimberly! ***
Capitolo 14: *** Lo scontro Finale ***
Capitolo 15: *** La guerra è finita! ***



Capitolo 1
*** 13... davvero?? ***


L'autunno aveva fatto il suo ingresso in città ormai da un pezzo, l'aria era fresca e pungente, e il cielo plumbeo dominava le giornate. Una pioggia incessante cadeva copiosa da giorni senza tregua, e il vento peggiorava la situazione.
Nonostante tutto questo,Tommy non si fece scoraggiare, e armato di ombrello e felpa di riserva nello zaino, andò sotto casa di Kimberly per farle una sorpresa. Quando la ragazza aprì la porta di casa e lo vide dall'altra parte della strada un gran sorriso si aprì sul suo volto. Lui le andò incontro per prenderla con se sotto l'ombrello e le poggiò un tenero bacio sulla guancia già rossa e fredda.
T- Buongiorno bellezza, sei già infreddolita
K- Buongiorno a te. Si fa freddissimo
Al che Tommy le porse l'ombrello e aprì la sua giacca per scaldarla un po. Lei si poggiò accanto al suo petto, richiuse il lembo della giacca su di se, e si incamminarono sotto la pioggia battente in direzione della scuola.
K- Spero che questo tempaccio finisca presto...
T- Hai ragione, inizio a stancarmi della pioggia. Ma almeno mi da l'occasione per fare una passeggiata romantica sotto la pioggia con te. - disse sorridendole e lei ricambiò il sorriso. Poi si fermarono e si scambiarono un bacio, unendo le loro labbra.
Ripresero il cammino e quando furono arrivati a scuola lui la accompagnò al suo armadietto e le diede la felpa in più che aveva portato.
T- So che non sopporti il freddo e ho pensato che qualcosa in più sulle spalle ti avrebbe fatto comodo....
K- Ohh grazie Tommy sei proprio un tesoro! - e la indossò subito. Naturalmente le stava molto comoda e un pochino lunga, ma così sarebbe stata più calda. - Prometto che te la restituisco domani lavata e stirata.
T- Ma no, puoi tenerla per tutto il tempo che ti serve, ne ho tante a casa.
K- Dici davvero? Allora accetto volentieri. Sarà come averti sempre con me!
T- Ma io sono sempre con te... - dandole un altro bacio sulla guancia e le augurò buona giornata.
Il tempo a scuola era piacevole quando lo si passava con i propri amici, e per fortuna Kimberly poteva contare su un gruppo molto affiatato e sul suo Tommy, ultimo acquisto della compagnia che aveva reclamato sin da subito un posto speciale nel suo cuore.
C'era però una cosa che la insospettiva: non avevano ancora ricevuto una chiamata dal centro di comando. Erano già due giorni che tutto scorreva tranquillo, forse troppo tranquillo. Non che le dispiacesse passare un po di tempo senza dover lottare, ma il suo istinto pizzicava. Cercò di non pensarci, concentrandosi sui suoi amici e sul compito in classe di storia del giorno dopo.
Tr- Che disdetta questo compito in classe domani
B- Infatti. Avevo sperato di potermi concentrare sull'ultimazione della mia nuova invenzione: un macchinario per la previsione e l'analisi meteorologica.
J- Hei ragazzi che ne dite se ci troviamo tutti insieme a studiare come per il compito di scienze?
Z- Sai che è una buona idea? L'altra volta è servito.
K- Si, per me va bene... ma basta incubi però!!
T- Incubi??
J- E' una lunga storia, magari te la raccontiamo.
K- Ah, ragazzi voi cominciate ad avviarvi, io devo passare un momento da casa, devo sbrigare una commissione veloce per mia madre, e poi vi raggiungo!
T- Posso accompagnarti se vuoi...
K- Certo, volentieri. Allora a dopo ragazzi!
E così i due si incamminarono verso casa della ragazza. Almeno aveva smesso di piovere. Ma appena imboccato il sentiero che entrava nel parco, videro spuntare un gruppo di patties che non persero tempo ad attaccarli. Quando la lotta stava per volgere al termine, uno strano fascio di luce nera avvolse Kimberly. Tommy accortosi di quello che stava succedendo, corse subito ad attaccare i patties che la tenevano bloccata per le braccia, e proprio in quel momento tutto finì e la ragazza cadde a terra priva di sensi. Tommy la prese prontamente fra le braccia e tentò di risvegliarla. E quando questa riaprì gli occhi notò qualcosa di strano.
K- Tommy, sei sempre stato così alto?
Il ragazzo guardò se stesso, poi guardò Kimberly, e la differenza fra la sua spalla e quella di lei: era vero che la superava di un po' in altezza, ma anche a lui sembrò più del solito. Ma anche un altro dettaglio fece insospettire i due: la voce di lei. La voce con cui aveva detto l'ultima frase sembrava un po più acuta rispetto al solito.
T- Ehh in realtà credo che sia tu ad esserti abbassata....
K- Mi stai dicendo che sono una tappa?? Va bene che sono bassina, ma non mi era mai sembrato un problema, e adesso mi vieni a dire che mi sono addirittura rimpicciolita??
T- No Kimberly, non sto scherzando. Ascolta la tua voce... non noti nulla?
K- E cosa dovrei notare?... Ma che voce ho?? Sembra la voce che avevo quando avevo 13 anni. -la ragazza si guardò, e automaticamente si portò le mani al petto e al viso- ma sono piatta!! E ho i brufoli!! Che cosa mi sta succedendo????
T- Credo sia stato quel raggio che ti ha colpita. Andiamo al centro di comando, forse Zordon sa dirci che sta succedendo. Sarà meglio avvisare anche gli altri. Jason mi senti sono Tommy.
J- Ti sento, che succede?
T- E' successa una cosa strana, troviamoci tutti al centro di comando.
J- Va bene Tommy, stiamo arrivando.
E detto questo si teletrasportarono tutti al centro.
Tr- Kimberly che ti è successo?
K- Si vede così tanto che c'è qualcosa che non va??
Z- E si sente anche. Sembri una ragazzina di 13 anni...
-Ed è proprio quello che è Zach. Abbiamo visto la scena e quello che ha colpito Kimberly è un raggio molto potente che fa regredire l'età di una persona. - disse Zordon – Adesso sei tornata all'età di 13 anni. Purtroppo l'effetto del raggio agirà per fasi, questo significa che fra qualche ora sarai ancora più piccola...
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Ciao a tutti! Questa è la prima storia sui PR che scrivo. Ho visto il film al cinema e da quel momento mi è tornata voglia di vedere la serie originale di cui il film è il remake. Guardando gli espisodi mi sono venute in mente un paio di idee che ho deciso di condividere con voi. Questa è una storia che non si collega a nessuno degli episodi della serie, è un'idea a se stante. Vi chiedo di essere molto sinceri nel dirmi cosa ne pensate, cosa c'è da migliorare e in che modo, ma cosa più importante, fatemi sapere se l'idea vi piace e avreste piacere che la storia continui. Attendo vostre notizie! Grazie a tutti per la collaborazione!! 
LadySweet

 

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Capitolo 2
*** Sempre più indietro ***


Lo sguardo già spaventato della ragazza si trasformò in una smorfia. Era proprio in un bel guaio questa volta.
B- Zordon, e se provassi ad invertire il processo? Magari tornerebbe della sua età... - tentò per ridare un po' di speranza all'amica.
-Purtroppo Billy, finché l'effetto del raggio non si sarà esaurito, intervenire sarebbe troppo rischioso per Kimberly.
K- E quand'è che avrebbe fine l'effetto?
-Non possiamo saperlo con certezza. Quello che sappiamo è che continuerai a regredire di età, questo vuol dire che non puoi essere lasciata sola. Anche se la tua mente rimane quella di una adolescente, una parte del tuo cervello agirà e penserà in base all'età che avrai, e se dovessi tornare ad una età infantile potresti non essere più in grado di badare a te stessa.
K- Fantastico... per fortuna che mia madre è a Parigi, o come glielo avrei spiegato questo casino?
Tr- La questione importante ora è stabilire chi resta con lei...
Ma proprio in quel momento, una delle creature di Lord Zedd fece la sua comparsa in città facendo scattare l'allarme.
-Rangers, guardate nel globo di osservazione. Quella è Vanity, uno dei mostri più pericolosi di Lord Zedd. Se hanno usato il raggio della regressione può voler dire una cosa sola: che sono alla ricerca delle lacrime di un bambino puro di cuore, e quella creatura è l'unica che ha il potere di usarle. Starà sicuramente cercando Kimberly. Dovete intervenire immediatamente!
K- Bene, ho proprio voglia di dare una lezione a quella banda di antipatici!!
-No Kimberly, tu resterai qui. Nelle tue condizioni non sappiamo se il tuo corpo possa reggere la trasformazione e il combattimento.
T- Non ti preoccupare Kim, ti proteggeremo noi!
J- Tommy ha ragione, non permetteremo a nessuno di farti del male.
Tr- Siamo i tuoi amici, e ci prenderemo cura di te.
B- Ti prometto che finita la battaglia inizierò a studiare un modo per invertire il processo
Z- Fai il tifo per noi!
Così Kimberly guardò i suoi amici andare a combattere per lei, e sedendosi sullo scalino osservò tutta l'azione dal globo di osservazione. Zordon aveva ragione: a quanto pare quel matto di Zedd la riteneva pura di cuore più degli altri e l'aveva trasformata in una bambina per rubare le sue lacrime e usarle per scatenare una potente maledizione che avrebbe reso schiava la popolazione della terra, loro compresi. E quel mostro non scherzava, era davvero forte. Dopo vari attacchi, (da soli o tutti insieme non fece nessuna differenza) il mostro non aveva subito il minimo danno e dato che secondo lei stava solo perdendo tempo, svanì. E così demoralizzati e abbacchiati per il duro scontro, i cinque rangers tornarono al centro di comando.
Tr- Zordon è troppo forte per noi.
Z- Si, non le abbiamo fatto nemmeno il solletico.
J- Cosa possiamo fare Zordon?
-Alpha sta analizzando la registrazione della battaglia per tentare di scoprire il suo punto debole...
Ma mentre parlavano, un fascio di luce nera invase Kimberly, e dopo qualche secondo, al posto di una 13enne, c'era una graziosa e un po' scossa bambina di 7 anni.
T- Oh no Kimberly... come ti senti? - le chiese passandole un braccio dietro la schiena per sorreggerla.
K- Stordita... e arrabbiata!! Sono stanca di questo giochetto!! - rispose con una vocina ancora più acuta e un pelino stridula.
B- Kimberly, ti prego non prendertela, ma ho bisogno di chiedertelo: quanti anni hai adesso?
La ragazza si diete un'occhiata nel suo specchio e dopo un lungo sbuffo disse sconsolata
K- Ad occhio e croce direi 7...
Tr- Povera Kimberly. Ora si che non possiamo lasciarti da sola. Senti se vuoi posso venire io a stare con te stasera.
K- Dici davvero Trini?
Tr- Ma certo, faremo un bel pigiama party solo donne!
K- Aggiudicato. Ho proprio bisogno di svagarmi un po. - rispose abbozzando un mezzo sorriso.
-Trini fai attenzione: se dovesse regredire ancora avvertimi subito. - le chiese il robot
T- E se hai bisogno di qualcosa chiamami, verrò a darti una mano.
Tr- Va bene, ma non preoccupatevi, staremo benissimo.
T- Ad ogni modo verrò domani mattina a darti il cambio.
Essendo tutti d'accordo sul da farsi, si lasciarono e Trini e Kimberly andarono a casa di quest'ultima. Il mondo per Kimberly era diventato più grande, più strano, e lei si sentiva a disagio... perfino in casa sua. Salì in camera sua e fece un po' fatica con le scale; aveva difficoltà ad arrivare al bancone, anche con lo sgabello, tant'è che Trini dovette metterle un cuscino per rialzarla. Era proprio giù di morale, ma sapeva che la sua amica sarebbe riuscita a farla stare meglio, infondo c'era sempre riuscite, ormai erano amiche da tanti anni e si conoscevano bene.
Tr- Allora cosa ti piaceva mangiare quando eri piccola Kim?
K- Vediamo... ricordo che la mamma mi preparava sempre la minestrina paradiso, così la chiamava.
Tr- Beh se ti va, dimmi come si fa e te la preparo io. Se no possiamo mangiare qualsiasi cosa tu voglia.
Così le due si misero in cucina e si divertirono tanto a preparare la cena, e fecero anche una torta per dessert. Poi portarono tutto sul tavolino della sala, misero la cassetta preferita di Kim e passarono una serata allegra e tranquilla. Durante la serata Kimberly riscoprì cosa significava essere una bambina di 7 anni, e ne trovò anche qualche lato positivo: uno era che se si fermava a pensare, tutto risultava estremamente semplice ai suoi occhi; il suo letto sembrava gigante e poté spaparanzarsi come volle, ritrovò le sensazioni e i sapori di molti anni prima e le tornò alla mente quando suo padre le leggeva sempre una favola per farla addormentare... cosa che chiese a Trini, che naturalmente fece: in effetti Trini era un'ottima babysitter.
Rimasta da sola nella sua camera, con l'amica in quella accanto Kimberly fece un po' fatica ad addormentarsi. La favola che aveva chiesto per la buonanotte era più una cosa sentimentale che per stimolare il sonno, ma dopo una mezz'oretta finalmente prese sonno, ma fu un sonno molto agitato...
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Ciao a tutti! :)
Ho visto che sono riuscita a incuiriosire più di qualcuno di voi, quindi senza attendere oltre ecco il secondo capitolo! Spero di riuscire a continuare a stuzzicare la vostra curiosità. Come sempre accetto critiche costruttive e consigli utiili! 
Ringrazio tantissimo Stardust94!!
Al prossimo capitolo!
LadySweet

PS: Vi lascio la legenda dei nomi per evitare equivoci ;)
J= Jason  T=Tommy  Tr= Trini  B=Billy Z=Zack  K= KImberly G= Goldar  -in corsivo è Zordon
-normale è Alpha 5
 

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Capitolo 3
*** Guai all'orizzonte ***


Fece uno strano sogno, su uno strano macchinario, in un posto buio e pauroso pieno di pareti di roccia ricoperte da ragnatele,. Non c'era nessuno li con lei, ma sentiva lo stesso strazianti lamenti e urla. Poi, ad un tratto vide spuntare dal buio degli occhi rossi che splendevano e una bocca molto grande, con labbra sottilissime, che pian piano si apriva in una risata spaventosa, rivelando i molti denti aguzzi. Vide gli occhi illuminarsi ancora di più e diventare di un rosso più scuro e intenso, poi la bocca smise di ridere, si spalancò all'improvviso emettendo un tremendo ruggito e vi avvicinò violentemente a lei come se volesse divorarla. Si svegliò di soprassalto e accese subito la luce con mano tremante, visibilmente spaventata e con il fiatone. Sentiva le gocce di sudore scivolare giù dalla fronte. Portò una mano alla schiena sentendola bagnata, ma non andò lo stesso a chiamare Trini. Dopotutto la sua mente era ancora in parte quella di un power ranger, anche se nel corpo di una bambina, e così si disse che era solo colpa della giornataccia, che era troppo stressata e che nulla era reale. Tentò di calmarsi e tirò un respiro profondo e si risdraiò concentrandosi su pensieri allegri e positivi, ma riaddormentarsi fu un'impresa.
L'indomani mattina Trini andò a svegliare l'amica, e passandole una mano sulla fronte la trovò ancora un po' umida di sudore. Kimberly sentendo una cosa fresca sulla fronte si svegliò di scatto, ma vedendo che era solo Trini si calmò.
Tr- Kim stai bene?
K- Si... e che mi sono spaventata... scusami.
Tr- Andiamo a fare colazione?
K- Si, inizio ad avere fame – disse scendendo dal letto e facendo attenzione a non calpestare la camicia da notte che ora le arrivava sotto i piedi.
Scesero di sotto e fecero colazione insieme, facendo un po' di chiacchiere, ma senza nessun riferimento all'incubo, e poi attesero l'arrivo di Tommy che non tardò ad
arrivare.
T- Buongiorno principessa, come stai oggi?
K- Buongiorno, abbastanza bene grazie. - rispose tentando di restare sul vago.
T- Trini allora? Com'è andata la serata?
Tr- Molto bene, abbiamo preparato la cena, abbiamo fatto una torta, visto i cartoni e poi tutte a letto.
T- Ma brave, ve la siete spassata quindi! - le disse dando un buffetto sul naso a Kimberly per farla ridere.
Tr- Bene, io ora devo andare a scuola se no faccio tardi.
T- Oh Trini ricorda: se i professori chiedono, Kim è a letto con l'influenza, mentre io sono ad una gara di karate organizzata dalla scuola, va bene?
Tr- Perfetto, a dopo!
Salutata l'amica rientrarono in casa.
T- Allora, cosa ti va di fare oggi?
K- Non lo so... fuori c'è brutto tempo, e al parco c'è tutto bagnato. Tu hai idee?
Tommy ci pensò qualche istante, si guardò un attimo in giro e poi chiese:
T- Hai ancora conservati i tuoi giocattoli?
K- Certo
T- Allora si, ho un'idea.
Andarono in soffitta a recuperare i vecchi giochi di quando era bambina, poi con delle lenzuola crearono una tenda in camera e si misero a giocare a tutto quello che gli
veniva in mente, e si divertirono come matti. Vederla così felice faceva stare meglio anche Tommy, che non solo aveva appurato che la sua Kimberly era una bambina adorabile, ma che era riuscito a farla divertire nonostante la situazione che stava passando. E farla sorridere era la cosa più bella. Amava quella ragazza con il cuore, e avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei, sarebbe arrivato in capo al mondo per salvare la sua principessa rosa.
All'ora di pranzo lo stomaco della bambina brontolò con insistenza e così scesero in cucina a provvedere al pranzo, mettendo Tommy ai fornelli, mentre la bimba apparecchiava il bancone e dava indicazioni all'amico su dove avrebbe trovato utensili e ingredienti. A giudicare dal profumino che si spandeva sempre più nell'aria doveva essere anche un buon cuoco. Mangiarono e Kimberly fece i complimenti a Tommy: non pensava che sapesse cucinare così bene, e ancora una volta la bimba notò che Tommy riusciva sempre a sorprenderla, anche nelle piccola cose. La giornata stava procedendo fin troppo bene, infatti accadde qualcosa: mentre Kimberly tentava di scendere dal suo sgabello rialzato, un altro fascio d luce nera avvolse la piccola che perse l'equilibrio, cadde a terra, e quando la luce svanì era ancora più piccola. Tommy che stava lavando i piatti, allertato dalla luce forte si girò e sentì il tonfo. Allora mollò tutto e andò ad aiutare la piccola ad alzarsi e controllò che non si fosse fatta male.
T- Kimberly! Oh no accidenti... quant'è piccola!! Kim, Kim guardami... hei, ti sei fatta male?
K- No... - biascicò la piccolina portandosi una mano sulla testa nel punto in cui era caduta. Ma il bel sorriso di poco fa era scomparso lasciando il posto ad un faccino triste, sull'orlo di scoppiare in lacrime.
T- sai dirmi quanti anni hai? - La bimba si guardò una manina e poi con le dita formò il numero quattro. - QUATTRO ANNI?!? - Ma non ebbe il tempo di stupirsi troppo perché il suo comunicatore suonò: significava emergenza.- Dimmi Zordon ti sento!
-Tommy teletrasportati subito al centro di comando, e porta Kimberly con te.
Il ragazzo prese in braccio la piccola e volò via. Arrivato al centro di comando gli altri erano già li ad attenderlo.
Tr- Tommy non dirmi che quella è Kimberly...
K- Ciao ciao – fece la piccola con una vocina bassa, ancora aggrappata alla spalla di Tommy e con il muso lungo
T- Si ragazzi. E' successo pochi minuti fa. Ha quattro anni adesso..
-Come temevo. Ecco perché sono comparsi i putties poco lontano dalla casa di Kimberly: vogliono rapirla per raccogliere le sue lacrime, ora è dell'età giusta.
B- Zordon è possibile che Kim diventi ancora più piccola di così?
-Non saprei risponderti Billy, ma tu e Alpha potreste fare dei test per scoprirlo.
Tommy mise a terra la piccola Kimberly. Il robot si avvicinò a lei con uno scanner, ma la piccola ebbe paura e si rifugiò dietro la gamba di Tommy. Ma lui si chinò e la rassicurò dicendole di stare ferma e che Alpha avrebbe fatto in fretta. Così la bimba stette immobile con gli chiusi e quando Alpha ebbe concluso, volle essere ripresa in braccio.
J- Zordon non possiamo lasciare che rapiscano Kimberly. Tommy te la senti di andare a sconfiggere quei putties?
T- Ma certo amico!
Z- Hei io vengo con voi, vi servirà una mano.
T- Giusto!! Trini tu resta con la piccola e prenditi cura di lei, Billy, vedi se riesci a scoprire qualcosa, noi torneremo il prima possibile.
Tr- D'accordo, ci penso io. Se avete bisogno chiamateci e verremo ad aiutarvi. - e prese Kimberly dalle braccia dell'amico. Kimberly non era molto d'accordo nel lasciare che i suoi 3 amici andassero da soli, e fece qualche lamento, ma Trini le prese la mano e la tranquillizzò.
J- TRASFORMAZIONE!!
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Ciao a tutti!
Eccomi tornata con un nuvo capitolo. Lo so questi sono capitoli un po lenti da una parte, un po veloci dall'altra, ma sono necessari per arrivare al punto, e fidatevi che dal prossimo capitolo entriamo nel vivo della storia, un pochino di pazienza ancora. Spero intanto che apprezzerete questo capitolo. 
Vi ricordo che siete liberi di dire la vostra sui capitoli e sulla storia, se avete bisogno di chiarimenti, di dirmi cosa vi piace e cosa va migliorato. 
Alla prossima
-LadySweet-

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Capitolo 4
*** Cominciano i problemi ***


I tre ragazzi sparirono dal centro, ognuno avvolto da un fascio di luce del proprio colore. Trini continuò a distrarre la piccola Kimberly in modo che Billy poté effettuare altri test su di lei. Purtroppo nessuno diede l'esito sperato, ma indicavano almeno che la bimba stava bene e che il suo corpo non aveva subito alterazioni strane durante il processo di decrescita. Ma nemmeno il tempo di gioire della piccola buona notizia che l'allarme suonò di nuovo.
B- E adesso che succede?
-Guardate nel globo di osservazione: Vanity è tornata in cerca della piccola Kimberly. Dovete annientarla prima che distrugga la città per trovarla. I rangers avranno bisogno di voi!
Tr- Si ma come facciamo con Kimberly?
-Lasciatela qui, sarà al sicuro. Alpha baderà a lei.
Tr- Va bene. Pronto Billy?
B- TRASFORMAZIONE!!
Kimberly guardò andare via i suoi amici e fece ciao con la manina, mentre nella sua testa gli augurava buona fortuna, pensando che avrebbe voluto essere al loro fianco a combattere. Poi andò a sedersi sul gradino davanti al globo e osservò la scena.
Sentì Tommy dire al mostro che non le avrebbe mai permesso di mettere le mani su di lei, che loro l'avrebbero protetta sempre, e un sorriso apparve sul suo faccino paffuto. Ma poi iniziò lo scontro che vedeva i suoi amici in svantaggio, subire un colpo dopo l'altro, mentre i suoi occhi iniziavano a inumidirsi e quando li vide cadere a terra dopo un colpo tremendo e tornare con le loro sembianze normali, sentì il cuore battere all'impazzata, mentre la rabbia cresceva dentro di lei, e senza riuscire più a trattenersi, scoppiò a piangere disperata.
In quel momento i rangers tornarono al centro di comando zoppicanti e visibilmente scossi, e quando Kimberly vide Tommy si alzò dal suo gradino e gli corse incontro abbracciandogli una gamba. Al che il ragazzo la prese in braccio, e la piccola gli si strinse subito al collo senza mai smettere di piangere.
T- Hei Kim cosa c'è? Alpha perché piange?
-Non lo so Tommy. Ha iniziato a piangere quando siete stati colpiti. - li informò Alpha
-Probabilmente questo è il suo modo di esprimere i suoi sentimenti: è arrabbiata perché non può essere d'aiuto, ma è anche triste perché state rischiando la vita per lei, e di conseguenza è molto preoccupata.
J- Oh piccola, non devi piangere, noi stiamo bene vedi?
Z- Si, siamo tutti interi
Dissero i due amici avvicinandosi alla piccola che tirava su con il naso, prendendole le manine e sorridendole.
Tr- Vuoi venire con la zia trini che ti pulisce i lacrimoni? - chiese la ragazza avvicinandosi a Kimberly e tendendo le braccia. La bimba la guardò un'istante poi si protese verso di lei, e Tommy la passò all'amica, che preso un fazzolettino le asciugò le lacrime dagli occhietti e le soffiò il nasino. - Ecco qui, ora sei pulita – rivolgendole un gran sorriso, sperando che anche lei facesse lo stesso.
T- Billy sei riuscito a scoprire qualcosa da quei test?
B- Negativo Tommy. L'unica cosa che sono riuscito a capire è che la struttura corporea e molecolare di Kimberly non ha subito mutazioni durante i processi di decrescita, ma nessun calcolo ha saputo dirci se e quando decrescerà ancora purtroppo.
-Rangers, ora che Kimberly è più vulnerabile, Lord Zedd tenerà in qualsiasi modo di rapirla. Sarebbe più saggio per voi se la portaste in un luogo fuori città e che steste tutti insieme, in modo che se foste attaccati potreste disporre di tutta la vostra forza.
B- Possiamo tornare nella mia casa in montagna.
Z- Ottima idea Billy, li avremo più possibilità di proteggere Kimberly.
E così deciso tornarono ognuno a casa sua a preparare il necessario e avvertire le famiglie che avrebbero passato il weekend in montagna in preparazione di un compito di scuola, e poi Tommy tornò al centro di comando a recuperare Kimberly, che nel mentre si era addormentata su quello che ormai era il suo scalino. Trini e Billy erano poi andati per negozi a fare un po di spesa e prendere il necessario per una bambina di quell'età.
Durante il viaggio in macchina la piccola dormì tutto il tempo sul petto di Tommy.
Tr- Ohh guardate che dolce, si tiene il pollice in bocca. Sembra proprio comoda li sopra... - disse indicando il petto dell'amico, che per quanti addominali potesse avere, ciò non sembrava nuocere la piccola e il suo sonnellino.
T- A quanto pare. Almeno sta tranquilla per un po'
J- Povera Kimberly. Chissà come dev'essere strano per lei tutto questo...
Z- Chissà poi perché succedono sempre tutte a lei. Mi viene il dubbio che l'abbiano presa di mira...
B- Se facciamo una rapida statistica di tutte le volte in cui Kim è finita nei guai negli ultimi scontri, la teoria di Zach verrebbe confermata con una percentuale del... 86% circa.
Tr- Ma se così fosse, perché l'hanno puntata? Cosa vogliono da lei?
T- Bella domanda. Intanto vediamo di risolvere questa situazione e riportiamo Kimberly alla sua età naturale. - disse il ragazzo facendo una lieve carezza sul viso della piccola che continuava beatamente il suo sonnellino con ancora il pollice fra le labbra.
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Ciao a tutti!
Lo so, sono stata assente per qualche giorno e mi rifaccio viva con un capitolino corto in cui non succedere praticamente nulla... avete ragione, ma la latitanza è stata dovuta all'influenza da cui sto riemergendo oggi (e ancora non è finita), e questo vi giuro che è l'ultimo capitolo di transizione, dal prossimo arrivano i guai veri, PROMESSO!! Spero di non avervi persi lungo la strada!! 
Alla prossima
-LadySweet-

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Capitolo 5
*** Baby Sitter per caso. ***


Arrivati nella casa di montagna di Billy, i ragazzi scaricarono spesa e bagagli mentre Trini si occupava di Kimberly che nel frattempo si era svegliata. Montarono con pochino di difficoltà il box che avevano trovato nella cantina a casa di Kim e attrezzarono il fasciatoio nel bagno per cambiarla. E tra un lavoro e l'altro si era fatta ora di cena. Così mentre Trini e Billy preparavano da mangiare per tutti, Jason e Zach usufruirono dei due bagni per farsi una doccia, nel mentre Tommy attendeva il suo turno guardando Kimberly che giocava nel suo box. Sperava che la notte passasse tranquilla, anche se sapeva benissimo che non sarebbe mai stato così. Se Zedd voleva qualcosa non si fermava finché non l'otteneva, e sta volta voleva le lacrime della sua Kimberly, che aveva regredito ad una piccola e innocente bimba di appena quattro anni. Ma non avrebbe permesso a nessuno di avvicinarsi a lei. Avrebbe difeso Kimberly a costo della vita, specialmente ora che lei non era in grado di badare a se stessa.
J- Tommy puoi andare a fare la doccia se vuoi, resto io qui con lei.
T- Grazie amico.
E così si diedero il cambio mentre un ottimo odorino si spandeva per tutta la casa. Finalmente fu l'ora di cena e si sedettero a tavola con un gran appetito, gustando tutte le prelibatezze che i loro amici avevano preparato, e discutendo di argomenti leggeri per alleggerire la tensione. Infondo per loro era una piccola vacanza, sempre se nessun essere malvagio minacciava di rapire la loro migliore amica. Poi verso la fine della cena anche la piccola Kimberly, dopo tutto quel giocare si ricordò di avere fame e così iniziò a chiamare i suoi amici affinché la nutrissero. Si offrì Zach di darle da mangiare, riuscendoci anche abbastanza bene.
Ma la vera sfida iniziò dopo cena: se i ragazzi dopo la lunga giornata iniziavano ad avere gli occhi pensati, e i muscoli indolenziti, la stessa cosa non valeva per Kimberly, che riposata dopo il lungo pisolino in macchina, non voleva saperne di dormire, lei voleva guardare i cartoni e correre per tutta la casa con la sua bambola ridendo e gridando a squarciagola. A nulla servirono i tentativi di leggerle una favola, cantarle una ninna nanna, metterla a letto e spegnere la luce... tutto inutile. Così disperati e sfiniti si sedettero tutti sul divano con lei in mezzo a guardare i cartoni animati. Risultato: alle 2 di notte lei era sveglia e pimpante che rideva davanti alla televisione, circondata da cinque adolescenti pesantemente addormentati uno sopra l'altro.
E fu proprio in quel momento di debolezza, che Lord Zedd, inviò sulla terra Goldar che silenziosamente, tentò di afferrare la piccola senza svegliare i rangers. Questa però sentendosi prendere per un braccio emise un piccolo urlo un secondo prima di sparire, che fece sobbalzare i ragazzi dal loro torpore.
Z- Cos'è stato?
T- Dov'è Kimberly?
Tr- Ho sentito urlare... che sia successo qualcosa??
J- Dividiamoci e cerchiamola. Dev'essere qui da qualche parte.
Si alzarono dal divano di fretta e furia e si divisero per cercare la bambina. La chiamarono a gran voce per tutta la casa, guardando dietro le porte, sotto i letti, dentro gli armadi e in qualsiasi angolo piccolo e assurdo in cui una bambina si potrebbe nascondere, ma nulla. Kimberly era sparita. Si ritrovarono un'ora più tardi di nuovo nel salotto e scossero la testa all'unisono quando le loro trasmittenti suonarono.
B- Parla Zordon, siamo in ascolto.
-Rangers, venite subito al centro di comando.
E senza nemmeno rispondere si teletrasportarono
T- Zordon non troviamo più Kimberly, è sparita!!
-Lo so Tommy, Goldar l'ha rapita mentre dormivate
Tr- Oh no. E dov'è adesso Zordon?
-Goldar l'ha portata in una delle dimensioni oscure di Lord Zedd. Purtroppo non siamo ancora in grado di localizzarla.
T- Maledizione!! E' stato tutto inutile, sono riusciti a portarla via!! E adesso chissà cosa le faranno...
J- Sta calmo Tommy, vedrai che la ritroveremo.
B- Alpha dammi una mano, credo di avere un'idea di come localizzarla. Trini, potresti tornare un momento a casa e prendere la bambola di Kimberly per favore?
Tr- Ma certo, vado e torno.
Z- Che cosa hai in mente Billy?
B- Voglio provare ad isolare il DNA di Kimberly pendendo questo suo capello dalla bambola e mettendolo nel computer, per vedere se trova una corrispondenza da qualche parte.
Dopo circa mezz'ora suonò l'allarme.
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Ciao a tutti! 
Allora finalmente stiamo entrando nel vivo della storia. Questi capitoli sono un po corti e succede poco, mi rendo conto, ma vedrete che dai prossimi comminciamo a velocizzare l'azione. Sperando che la storia vi stia piacendo lo stesso, ringrazio tutti viu che state seguendo questo piccolo esperimento.
Alla prossima
-LadySweet-

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Capitolo 6
*** Trovare Kimberly ***


T- E adesso che c'è??
-Rangers, guardate nel globo di Osservazione. A quanto pare Zedd è riuscito a raccogliere le lacrime di Kimberly e usarle per potenziare Vanity che sta distruggendo la città. Sappiate che questo è solo un diversivo...
Z- In che senso? Un diversivo per cosa?
-Le lacrime di Kimberly sono state raccolte principalmente per creare un potente sortilegio, che però richiede una preparazione lunga e complicata. Lord Zedd deve aver mandato il suo mostro potenziato per tenervi occupati mentre creano il sortilegio. Dovete andare a fermarla, e per farlo, dovrete ricorrere al super cannone thunder. Ora andate e fare attenzione ranger, Alpha continuerà la ricerca di Kimberly.
I ragazzi si trasformarono e partirono per lo scontro. Il mostro mandò loro contro prima una squadra di putties per sfinirli un po' e poi si scagliò lei stessa contro i rangers, che subirono duri colpi. Se prima era forte, adesso era quasi imbattibile, ma i rangers non si scoraggiarono: sapevano che da qualche parte la loro migliore amica stava subendo chissà quali torture, e quindi loro non potevano arrendersi. Nonostante i colpi subiti e le cadute continuavano sempre a rialzarsi e gettarsi contro il mostro, che purtroppo continuava a schernirli.
Prima di arrivare allo stremo, messi alle strette dalla situazione, i cinque ragazzi chiamarono a se il cannone: erano consapevoli che senza il potere del pink ranger non avrebbero raggiunto la massima potenza, ma sarebbe stato comunque sufficiente per indebolire la sua difesa e potersi creare un varco per attaccarla corpo a corpo.
Scagliarono il colpo che andò nel segno, ma non la distrusse, la indebolì soltanto costringendola alla ritirata. Fu una reazione inaspettata per loro, ma da una parte fu meglio, perché poterono tornare al centro di comando e recuperare un po' di energie.
T- Alpha hai trovato Kimberly?
-Si Tommy, l'abbiamo localizzata nella dimensione del terrore. Guardate il globo di Osservazione.
La piccola Kimberly era legata polsi e caviglie ad una seggiolina, posizionata sopra un piano rialzato, ed aveva indosso una sorta di strani occhiali aderenti alla pelle, con delle coppe sotto la montatura che raccoglievano le lacrime della bimba. Da queste coppe partivano po due tubicini sottili che andavano a collegarsi sotto la sedia ad un recipiente più grande. Questo era collegato da un altro tubicino ad una provetta che stava poggiata su un tavolo li accanto, e che faceva parte di un complesso sistema di reazioni chimiche, degno del più pazzo degli scienziati.
Tr- Zordon ma cosa le stanno facendo??
-Purtroppo l'hanno condotta in una dimensione che la costringe a rivivere all'infinito le sue paure più profonde. Ed essendo lei così piccola e facilmente impressionabile, è più incline al pianto. In questo modo Lord Zedd avrà una scorta infinita di lacrime. Ma quello che non ha tenuto in considerazione e che tutto quel piangere indebolisce sempre più Kimberly. Essendo tenuta prigioniera attaccata a quella macchina infernale nessuno si sta prendendo cura di lei: senza una nutrizione adeguata e con tutto quello sforzo nel piangere il suo corpo di bambina non reggerà ancora a lungo.
Z- E' terribile!! Come si fa ad essere così crudeli?
T- Zordon devo portarla via da li e subito! Come faccio a raggiungerla?
-Purtroppo non è facile raggiungere quella dimensione. Ci si può entrare solo se chi conosce la via vi ci conduce.
T- In pratica dovrei farmi catturare da Goldar per riuscire ad entrare...
B- Esatto, ma non lo farebbe mai. Zedd sa bene che stiamo cercando un modo per salvare Kimberly, e di certo non è così sciocco da condurti da lei. Se ti facessi
catturare saresti portato altrove. Dobbiamo studiare un altro modo.
-Intuizione esatta Billy.
Passò un'ora e la tensione nella sala era davvero alta. L'unico rumore erano le strilla e il pianto di Kimberly che ogni tanto venivano dal Globo di osservazione quando controllavano le sue condizioni. Più la piccola piangeva e strillava, più il cuore di Tommy si stringeva e la rabbia montava.
T- Non posso più stare così fermo a sentirla piangere, non ce la faccio più. Billy, Alpha, ditemi che avete un modo per raggiungerla.
B- In effetti in modo ci sarebbe, ma vista la complessità del processo richiederà tutta la nostra energia
T- Andrà bene Billy. Dicci che dobbiamo fare.
Il ragazzo chiese ancora un po' di pazienza ai suoi compagni, insieme al robot iniziarono a costruire uno strano marchingegno. E così finché Billy concluse la sua invenzione, passò un'altra ora, ma adesso tutto era pronto per andare a salvare la loro amica: operazione che necessitava un lavoro di squadra. Ecco perché convinsero Tommy che sarebbero dovuti andare tutti insieme.
Si disposero tutti in cerchio, unirono le mani e concentrarono la loro energia sul dispositivo che Billy vi aveva posto al centro. Lampi di luce colorata uscirono dal contatto delle mani, convogliando dentro il dispositivo che si illuminò sempre di più, fino ad emettere un grosso fulmine che si diramò in cinque direzioni facendo sparire i ragazzi. 
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Ciao a tutti!!
Ecco qui il nuovo capitolo dove finalmente entriamo nel vivo della storia: da qui in poi siamo nel pieno dell'azione. Spero che sia di vostro gradimento!!
Alla prossima
-LadySweet-

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Capitolo 7
*** La dimensione del terrore ***


Dopo qualche istante riapparirono nella dimensione del terrore e subito furono invasi da un'aria gelida e una sensazione di inquietudine. Era una caverna bassa e con le pareti nere striate di rosso. Una strana nebbiolina galleggiava a pochi centimetri da terra, rendendo difficile vedere chiaramente il terreno. C'era pochissima luce, così accesero le loro torce e si guardarono intorno per orientarsi: dalla caverna dov'erano loro partivano 3 tunnel: uno di questi li avrebbe condotti dalla loro amica... poi però si accorsero di quello strano silenzio: insomma si aspettavano di sentire le urla della piccola Kimberly, e invece nulla. Com'era possibile?
T- Billy sei sicuro che siamo nel posto giusto?
B- Positivo Tommy, le coordinate sono esatte. Kimberly dev'essere qui da qualche parte.
Tr- Ragazzi c'è troppo silenzio... speriamo che Kimberly stia bene.
J- Andiamo, iniziamo a cercarla.
Girovagarono per tutta la caverna, dividendosi in coppie per esplorare tutta la zona, compresi i tre tunnel, ma della bambina o del macchinario nessuna traccia. Ogni tunnel sembrava un vicolo cieco. Poi Zach, sentì una voce ovattata provenire da dietro una parete. Tese l'orecchio alla pietra per tentare di sentire meglio, e captò una voce che poteva essere quella di Goldar, anche se non poteva esserne completamente certo. Tornò indietro e chiamò gli amici.
Z- Hei ragazzi, ci siete?? - chiese vedendo spuntare i suoi amici dalle imboccature dei tunnel
T- Cosa c'è Zach? Hai trovato qualcosa?
Z- Credo di aver sentito la voce di Goldar, e se lui è qui...
B- … sicuramente ci sarà anche Kimberly.
T- Zach, mostraci dove hai sentito Goldar...
Z- Venite.
Il Black Ranger li condusse alla parete dove aveva sentito le voci e invitò gli amici a tendere l'orecchio e controllare loro stessi. Questi appoggiato un orecchio alla parte chiusero gli occhi per concentrarsi sull'ascolto, e confermarono che la voce era del tirapiedi di Zedd, e quindi i loro sospetti che dietro quella parete potesse celarsi anche la piccola Kimberly, si fecero sempre più fondati.
Si scambiarono tutti uno sguardo complice e presero le loro armi mirando dritti alla parete.
Sapevano che facendo crollare la parete avrebbero perso l'effetto sorpresa, ma erano pronti a continuare a sparare per colpire chiunque ci fosse stato dietro. Dopo qualche secondo la pietra crollò sotto i loro colpi rivelando un passaggio piccolo buio e stretto, ma nessuno ad attenderli. Strano. Facendosi luce con una sola torcia per dare meno nell'occhio e tenere l'effetto sorpresa, seguirono il piccolo tunnel in silenzio, e quando videro uno spiraglio di luce rossa arrivare dalla fine, capirono di essere vicini e si appiattirono contro le pareti per poter spiare la situazione senza essere visti.
Ma quello che videro non era esattamente quello che si sarebbero aspettati di vedere: il macchinario c'era, ma non era in funzione. Goldar e un gruppo di putties stavano seduti su delle rocce, e poco distante da loro, su un cumulo di paglia c'era Kimberly che dormiva su un fianco, e a terra, li vicino un piatto vuoto e uno strano oggetto che ricordava vagamente un biberon. Tommy fece cenno agli altri di tornare indietro. E tornati nell'antro in cui erano apparsi si consultarono.
T- C'è qualcosa di strano in tutto questo...
J- Si sono presi cura di lei. Com'è possibile?
B- Forse gli servono più lacrime e l'unico modo per averle e mantenere Kim in vita.
Tr- Ma se così fosse, questo può voler dire due cose: o che intendono tenere Kim prigioniera per sempre... o che una volta raggiunta una quantità di lacrime sufficiente ai loro scopi... la uccideranno.
G- Io opterei più per la seconda! Ahahahaha!! - Goldar spuntò all'improvviso alle loro spalle facendoli spaventare – ma bravi rangers, benvenuti nella dimensione del terrore, dove tutte le paure più profonde vengo a galla! Ahaha! Non avete scampo qui dentro pivelli!
T- Ah si? Stremo a vedere chi avrà paura alla fine!
G- Avete sottovalutato questo posto... nel tempo che avete trascorso qui la caverna ha assorbito le vostre paure e continuerà ad assorbire anche la vostra energia, proprio come la mocciosa, ma con lei non era così divertente, si stancava subito. Con voi mi divertirò a distruggervi una volta che la paura vi avrà consumato, AHAHAHAHAHAH!! Ci vediamo impiastri!!
E così dicendo scomparì. I rangers si scambiarono una rapida occhiata e corsero subito nella stanza segreta notando che Kimberly era ancora li, girata su un fianco, ma i
putties erano spariti. Andarono verso di lei, ma nel girarla videro che era solo una bambola.
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Ciao a tutti!
Bene, eccoci giunti nel pieno svolgimento della nostra storia, quale piega prenderà la situazione??
Alla prossima
-LadySweet-

 

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Capitolo 8
*** Era tutta una trappola...? ***


T- MALEDZIONE!! Era tutta una trappola, e noi ci siamo cascati come degli stupidi!! - tirò un pugno ad una parete talmente forte che la grotta tremò.
J- Hei amico calmati, vedrai che Kimberly sta bene, dopotutto gli serve viva se vogliono avere lacrime a sufficienza per alimentare quel mostro e creare la maledizione, no?
Z- E poi il piatto e questa specie di biberon sono veri, quindi può essere che le abbiano dato davvero da mangiare.
B- Qui nel cumulo di paglia ho trovato dei capelli... devono forza essere quelli di Kim, o il computer non avrebbe trovato le coordinate di questo posto.
Tr- Evidentemente l'hanno portata via quando si sono accorti che eravamo qui... dai Tommy non preoccuparti, vedrai che la troveremo. Andrà tutto bene! - disse passandogli una mano sulla spalla.
T- Lo spero tanto. - disse perdendo lo sguardo apparentemente nel vuoto.
Ma Tommy non stava guardando nel vuoto, stava avendo una chiara visione di Kimberly tornata della sua età, stesa a terra senza vita; i suoi amici chini su di lei in lacrime, che appena notarono la sua presenza gli puntarono il dito contro, accusandolo di aver lasciato morire la ragazza, che era colpa sua se la città era distrutta e che non valeva nulla ne come leader ne come power ranger.
Il ragazzo si portò le mani alla testa gridando per la paura e il dolore, tanto da finire in ginocchio a terra: nonostante sapesse che quella era un'illusione perché i suoi veri amici erano alle sue spalle e non davanti, era lo stesso angosciante e doloroso vedere Kimberly morta... quella era la sua paura più profonda: perderla.
B- Tommy, stai calmo, qualsiasi cosa tu stia vedendo non è reale, e noi siamo qui accanto a te! - disse poggiando una mano sulla sua spalla.
T- Billy, è morta...
J-No amico, nessuno è morto! Kimberly sta bene! Ci sta aspettando!!
Ma mentre diceva questo Trini iniziò a gridare. Stava avendo anche lei una visione terribile, e Zach tentò di trattenerla dal correre contro una parete. Era proprio vero che quel posto faceva uscire le loro paure per usarle contro di loro e indebolirli. E fu proprio in quel momento che Goldar ricomparve e attaccò subito Tommy che non riuscì a parare il colpo e cadde a terra. Stesso destino toccò alla yellow ranger per mano di Vanity. I tre amici rimasti in piedi si scagliarono contro lo scimmione e il mostro per dare ai compagni il tempo di riprendersi. Attacco dopo attacco Billy, Jason e Zach non riuscirono più a tenere testa ai due mostri, ed erano sempre più esausti, mentre Tommy e Trini ancora non si erano ripresi dalle visioni.
Fortunatamente Alpha riuscì a teletrasportare i rangers al centro di comando prima che fosse troppo tardi.
Sparite le visioni Tommy e Trini ripresero possesso delle loro menti, tirando un lungo respiro.
-Trini, Tommy, come vi sentite? - chiese il robot ai suoi amici.
Tr- Alpha grazie di averci salvati! Come faremmo senza di te!!
-Rangers, lo scontro è stato duro e voi siete sfiniti. Andate a riposarvi e recuperate le energie. Appena troveremo Kimberly vi avviseremo.
Era quasi l'alba ormai ed erano tutti stanchi morti, e non se lo fecero ripetere. Così tornarono alla casa di montagna e se ne andarono a dormire. Perfino Tommy si addormentò, ma ebbe degli incubi terribili su Kimberly che veniva spaventata nei modi più orrendi, rendendogli impossibile il riposo. Al terzo risveglio brusco si alzò, si trascinò come uno zombie nel bagno e si sciacquò la faccia con acqua fredda. Si guardò allo specchio e viste le pesanti occhiaie iniziò a ripetersi un mantra su Kimberly che stava bene e su lui che doveva dormire!! Tornò a letto, si stese, chiuse gli occhi mentre mentalmente continuava a ripetere la cantilena, che ebbe l'effetto desiderato e finalmente si addormentò.
Quando riaprì gli occhi aveva una gran mal di testa. Mise a fuoco e vide Jason accovacciato accanto al suo letto:
J- Tommy tutto bene? Dormi da parecchio...
T- Ho passato un momentaccio e mi sono addormentato tardi. Cosa mi sono perso? - chiese alzandosi.
J- Nulla. Nessuna novità ancora. Almeno non stanno attaccando la terra.
T- L'unica cosa positiva della giornata.
B- Oh bene Tommy, sei sveglio. Abbiamo messo qualche spuntino sul tavolino in salotto, se volete scendere.
J- Si arriviamo.
Scesero entrambi e si accomodarono sul tappeto, visto che sul divano erano già in tre. La serata prima sui braccioli era bastata. Trini versò loro del succo e distribuì piattini di plastica e tovaglioli.
Rimasero li qualche secondo a guardarsi a vicenda: tutti volevano dire qualcosa ma nessuno sapeva come iniziare.
Era come se una sensazione di fallimento aleggiasse su tutti loro.
Non c'era mai stato imbarazzo nel gruppo, eppure adesso nessuno osava dire nulla. 
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Ciao a tutti!
Allora premettiamo subito una cosa: è vero i capitoli sono corti per natura, alcuni più di altri, ma è una scelta forzata, nel senso che per come la storia è strutturata, per mantenere l'effetto suspance, la divisione dei capitoli e corta e il ritmo veloce, ma verso la fine della storia ho fatto delle migliorie e spero che apprezzerete il leggero cambiamento. Detto questo, oggi torniamo alla componente "umana" dei nostri rangers: mi piace fare una caratterizzazione dei miei personaggi, quando non sono nell'azione. Quindi spero che il capitolo vi sia piaciuto, sto lavorando sul finale per sorprendervi un po' ;)
Alla prossima
-LadySweet-

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Capitolo 9
*** Il Piano (parte 1) ***


Gli stomaci brontolarono e Zach ruppe il ghiaccio.
Z- Ragazzi questa situazione è assurda, lo ammetto. Ma io sto morendo di fame. - disse iniziando a servirsi qualche stuzzichino
Tr- Zach ha ragione, se vogliamo mettere fine a questa storia non possiamo trascurarci, dobbiamo mangiare e riposare.
E a quel punto la tensione si sciolse e tutti cominciarono a mangiare e discutere di quello che era appena successo e come risolvere la questione. Sapevano che Kimberly era in mano di Zedd, presumibilmente viva. Sapevano anche che era stata nella dimensione del terrore perché la macchina era li insieme ad alcune cose che provavano il suo passaggio. Quello che non sapevano era quanto tempo ancora sarebbe servito per finire quella pozione, quando l'avrebbero scagliata sulla città (e quindi bisognava trovare un modo per annullarne gli effetti) e soprattutto se Kimberly servisse ancora o meno a Zedd, e cosa ne avrebbe fatto dopo.
Ad un certo punto, ecco l'illuminazione, e Tommy che fino a quel momento era rimasto in silenzio, si alzò di scatto.
T- Ragazzi ho un'idea!!
J- Sarebbe?
T- Sappiamo che portano Kim in quella dimensione per usare la macchina giusto? - e tutti fecero si con la testa – e sappiamo anche che quando la macchina non è in funzione Kim li non c'è giusto? - e di nuovo tutti asserirono – quindi dov'è che tutti si raccolgono quando non sono in missione sulla terra??
B- Sulla Luna, al castello di Zedd! - Billy iniziava a capire dove Tommy stava andando a parare. - Non dirmi che vuoi andare fin lassù e mettere a ferro e fuoco il castello finché non troviamo Kimberly. Hai idea di quanti mostri e quanti putties ci sono? Per non parlare di Zedd e Goldar: se ci attaccassero insieme saremmo finiti in 3 minuti.
J- Billy ha ragione Tommy, sarebbe una missione suicida! Dobbiamo trovare un modo alternativo per portare Kim in salvo.
T- Però possiamo chiedere a Zordon di controllare se Kim è effettivamente li o chissà dove.
B- Credo che Zordon e Alpha tengano sempre monitorata la situazione sulla luna... se Kimberly si trova li ce lo diranno. La cosa che non mi spiego è come mai il computer abbia dato le coordinate di quella dimensione e non quelle del castello...
Tr- Beh se quando siamo arrivati noi l'avevano appena portata via, la presenza del DNA di Kimberly era più concentrata.
Z- Noi stiamo dando per scontato che quando non è attaccata a quella macchina sia al castello... ma se non fosse così? Se la tenessero in una di quelle prigioni in cui Jason e Tommy sono stati rinchiusi una volta?
J- Non ci avevo pensato in effetti. Ma se anche fosse li come facciamo a raggiungerla?
T- Si, senza qualcosa che indirizzi il tuo macchinario non abbiamo possibilità di entrare, e se anche avessimo del DNA dei putties, controllarle tutte ci vorrebbe troppo tempo, e al secondo passaggio ci scoprirebbero e sarebbe stato tutto inutile.
Z- Un bel grattacapo...
Tr- Eppure ci dev'essere un modo per mettere fine a questa situazione.
Ma in quel momento il comunicatore suonò.
T- Zordon ti ascoltiamo.
-Rangers, Vanity e Goldar sono comparsi sulle colline di Angel Grove, venite subito al centro di Comando.
Si teletrasportarono immediatamente.
-Benvenuti rangers. Guardate nel Globo di Osservazione: temo che il sortilegio sia pronto, e quindi l'utilità di Kimberly è finita. Rilevo tracce della sua presenza sulla terra, ma il segnale è disturbato e non riusciamo a capire con precisione dove sia.
Z- Come facciamo a neutralizzare il sortilegio Zordon?
-Dovete prendere l'ampolla e portarla qui, evitando che riescano a svuotarla in un luogo di rapida diffusione. Se la pozione entra in circolo per l'umanità sarà la fine.
B- Su quelle colline c'è la sede idrica della città, che controlla anche la diga. Se fossero diretti li il loro scopo sarebbe quello d gettare la pozione nell'acqua e poi distruggere la diga, ottenendo così un doppio effetto distruttivo
-Esattamente Billy. Non dovete permettere in alcun modo che questo accada. Andrete in gruppo ma avrete due compiti diversi: Tommy, tu affronterai Goldar e gli impedirai in qualsiasi modo di essere di supporto a Vanity, e lo costringerai a rivelarti dove tengono Kimberly. Rangers, voi vi occuperete di Vanity, facendo moltissima attenzione a non rompere l'ampolla. Dovete riportarla qui integra. Per il momento limitatevi a questo. Con il sortilegio lontano dalle loro mani, sconfiggerla sarà più facile. Ora andate e che il potere vi protegga.
I ragazzi si trasformarono e raggiunsero il luogo in cui avevano visto i due nemici, ma loro non c'erano. Provarono a guardarsi intorno e li trovarono poco più avanti. Rimasero a distanza, nascondendosi dietro tutto quello che trovavano: il piano era scoprire dove erano diretti e prima che potessero fare qualcosa attaccarli e sventare i loro progetti. Ma come sempre nulla va come programmato, perché infatti i due mostri si accorsero della presenza dei rangers, ma fecero finta di nulla, ma per depistarli, Vanity fece in modo che loro vedessero che era lei a tenere l'ampolla, e ad un certo punto prese una strada diversa da quella di Goldar.
A quel punto i rangers seguirono il mostro, mentre Tommy rimase dietro a Goldar.
Vanity prese una sentiero molto lungo, che andava in direzione opposta alla rete idrica, ed entrava dentro una caverna. Billy iniziava a sospettare qualcosa e appena il mostro fu entrata nella caverna loro si nascosero dietro un grosso masso rimanendo all'esterno.
B- Ragazzi c'è qualcosa che non va: se lei ha l'ampolla perché non è andata dritta alla rete idrica? Perché venire qui?
Z- Forse ci siamo sbagliati, forse hanno un altro piano e si deve incontrare con qualcuno...
Tr- E con chi? Lord Zedd non è uno che scende sulla terra, o che agisce in prima persona.
J- E se fosse una trappola? E se li dentro fosse pieno di mostri che vogliono farci la festa??
B- Altamente probabile, ma dobbiamo comunque recuperare l'ampolla.
Z- Hei ragazzi e se invece li dentro ci fosse Kimberly? Magari è venuta qui a prendersi un altro po' di lacrime...
J- Se questo fosse vero dobbiamo stare doppiamente attenti: allora entriamo e vediamo com'è la situazione. Abbiamo due obiettivi: salvare Kimberly e recuperare quella ampolla.
Così i cinque rangers si avviarono verso l'entrata della caverna e si affacciarono all'entrata. Peccato che ci fosse una curva subito dopo e quindi non riuscirono a vedere nulla: erano costretti ad entrare....
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Ciao a tutti!
Signore e Signori, il momento che avete a lungo atteso è finalmente arrivato: da questo capitolo in poi inizia la parte action della nostra storia, che inizia a prendere la sua dirittura d'arrivo, fra qualche capitolo! Dal prossimo avremo decisamente meno dialoghi e molta più descrizione, quindi preparatevi! Spero intanto che questo capitolo vi sia piaciuto!!
Alla prossima
-LadySweet-

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Capitolo 10
*** Il Piano (parte 2) ***


Tommy rimase dietro a Goldar, non lo perse di vista nemmeno un'istante, convinto che l'avrebbe portato dritto dritto dove tenevano Kimberly. Ma quando si rese conto che stava puntando alla rete idrica della città, iniziò a non capire più quale fosse il loro piano. E tra l'agitazione e la rabbia non aveva la mente lucida per pensare: l'unica cosa certa era che i suoi amici si stavano occupando dell'ampolla... ma se non volevano gettarla nell'acqua come diavolo intendevano usarla???
Doveva ammetterlo: questo era il miglior piano che Zedd avesse ideato. Era riuscito a metterli in confusione, e si era convinto sempre più che loro stavano andando esattamente dove lui li voleva... ma a quel punto poco importava. Non era la prima volta che cadevano in una trappola, e nonostante tutto ne erano sempre usciti vincenti: questa volta non sarebbe stato diverso.
Ma perso nei suoi pensieri non si era accorto che dalla collina erano scesi fino alla vecchia discarica abbandonata. Nascosto dietro la carcassa di un'auto, vide Goldar estrarre la sua spada e disegnare una strana figura nella terra, ma non riuscendo a capire di cosa si trattasse, data la distanza. Poi apparve un gruppo di putties che arrivarono con degli strani oggetti che vennero posizionati in punti ben precisi della figura. Poi il mostro estrasse un'ampolla color lilla luminescente e iniziò a far colare il liquido lungo i solchi che aveva fatto nel terreno, finché l'intera figura non fu ricoperta dal liquido.
Poi sia Goldar che i suoi tirapiedi scomparvero. Sicuro che non ci fosse nessuno uscì dal suo nascondiglio e si avvicinò all'altarino che avevano creato per terra... per scoprire che non era altro che uno stupido diversivo per dividerlo dagli altri. La melma colorata di viola non faceva altro che mettere in risalto la scritta “FREGATO”, e gli oggetti disposti sulla scritta, altro non erano che i vestitini e alcuni giocattoli della piccola Kimberly, messi li a sfregio per ricordargli che lei era ancora in mano loro.
La rabbia montava sempre più dentro di lui che perse la calma e la lucidità che lo aveva sempre caratterizzato, e iniziò a urlare imprecazioni contro quel branco di mostri, calciando via la sabbia per cancellare la scritta, facendo volare anche gli oggetti di Kim. La furia di Tommy fu incontenibile e si scagliò su tutto quello che gli capitava a tiro, e mentre sfogava la sua frustrazione gli tornò in mente la visione avuta nella grotta, e iniziò a pensare che forse non valeva nulla come leader della squadra, visto come stavano andando le cose... pensiero che non fecero altro che peggiorare la situazione dando il colpo di grazia all'ira di quel povero ragazzo che dopo aver distrutto vari cumuli di vecchi rifiuti cadde a terra stremato e in lacrime. Aveva perso la lucidità e aveva sfogato tutta la frustrazione, la tristezza, la paura e la rabbia che da giorni regnavano nel suo cuore.
Dovette sdraiarsi a terra e chiudere gli occhi per riprendere fiato e ritrovare la ragione. Ma una volta rinsavito tentò di mettersi in contatto con i suoi amici, ma stranamente questi non gli risposero. Allora scattò di nuovo in piedi e contattò il centro di comando:
T- Zordon sono Tommy
-Parla Tommy
T- Quello di Goldar era un trucco per dividerci... e non riesco a mettermi in contatto con gli altri, sai dove sono?
-Si Tommy, per ora stanno bene. Alpha ti sta inviando le coordinate così potrai raggiungerli.
T-Grazie Alpha.
E così ricevute le coordinate il ragazzo si teletrasportò dai suoi compagni.
Dopo che il fascio bianco avvolse il ragazzo portandolo via, la melma viola si espanse in piccoli rivoli per poi venire assorbita dal terreno, per continuare ad espandersi nel sottosuolo, rapida e mortale.
Tommy comparse giusto in tempo per vedere i suoi amici entrare nella caverna. Così, dato che non si erano accorti del suo arrivo, gli corse dietro e li raggiunse.
J- Tommy che ci fai qui?
T- Quello di Goldar era solo un modo per dividerci... cosa c'è qui di interessante??
B- Non lo sappiamo ancora, ma nulla di buono comunque.
Z- L'unico modo che abbiamo per scoprirlo è entrare.
Così si avventurarono dentro la caverna misurando ogni passo, non sapendo chi o cosa li attendesse dietro l'angolo. Ma la loro presenza non venne intercetta, poiché man a mano che si avvicinavano, sentivano sempre più confusione di gente che esultava.
Quando finalmente girarono l'angolo, trovarono una immensa caverna, con il soffitto tempestato di stalattiti appuntite, grandemente illuminata da grossi focolari, e piccole torce alle pareti. Infondo alla grotta c'era un massiccio altare di pietra, con due candelabri neri ai lati, e una lama ben affilata al centro dell'altare. Al centro di tutto quello spazio un'enorme c'era una pozza d'acqua cristallina, quasi trasparente. Le voci che riecheggiavano erano quelle di centinaia fra mostri e putties che agitavano le braccia al cielo ed esultavano festosi e festanti. Dietro l'altare, c'erano Lord Zedd al centro, Goldar da una parte e Vanity dall'altra con l'ampolla fra le mani. Sembrava che stessero attendendo qualche cosa, o l'arrivo di qualcuno.
Poi Zedd diede un'ordine, disse solo “portate il sacrificio”, e le urla nella sala si fecero ancora più alte e chiassose.
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Ciao a tutti!
Allora, sono cominciati i guai... quelli seri... ;) spero che il capitolo vi piaccia! 
Alla prossima!
-LadySweey-

 

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Capitolo 11
*** Il Sacrificio ***


Da una apertura nella parete poco lontano da loro uscirono quattro putties con una portantina sulla spalle. Sopra questa base di legno molto spartana, c'era una donna, con le braccia alzate sopra testa e i polsi legati insieme con una spessa corda, i lunghi capelli castani lasciati sciolti sul petto, e indossava una leggerissima tunica bianca, tagliata sotto il seno con una profonda scollatura, che ricadeva morbida lungo i fianchi. Peccato che avesse il volto completamente girato dall'altra parte rispetto al loro punto di osservazione, e quindi non riuscirono a vedere con precisione chi fosse.
La portantina fu condotta all'altare di pietra, e il corpo della ragazza adagiato sopra di esso.
Adesso che il corpo era messo in posizione perfettamente orizzontale, loro erano troppo lontani per poter definire chi fosse l'ostaggio. Accidenti!! Se solo avessero potuto avvicinarsi di più... ma non c'era modo di confondersi con la folla.
Ma non si rese necessario escogitare un piano, perché quella specie di rituale stava per iniziare e Lord Zedd prese la parola:
Miei fedeli sudditi, oggi siamo qui radunati per assistere una volta per tutte alla distruzione di questo inutile pianta. Dopo tante sconfitte, oggi noi elimineremo per sempre Zordon e quei suoi patetici power ranger. Oggi assisterete al trionfo delle forze del male per mano mia, Lord Zedd! Il mio carissimo Goldar ha già provveduto a dare inizio al processo di distruzione immettendo nel sottosuolo una sostanza mortale che sta già inquinando terreni e falde acquifere – disse mentre dava una pacca sulla spalla al suo secondino – e ora la nostra perfidissima Vanity, metterà fine a quello che resta di quei patetici adolescenti colorati. Prego prego, non siate timidi, unitevi alla festa!!” e così dicendo il perfido stregone indicò proprio loro, facendo segno di venire avanti; erano stati scoperti, o forse faceva tutto parte del piano sin dall'inizio.
Si scambiarono delle rapide occhiate fra loro per capire cosa fare, ma non c'era poi molta scelta: tutti gli occhi erano puntati su di loro. Così si fecero coraggio, e rimanendo vicini uscirono da dietro la parete e si esposero al pubblico. La folla aprì un varco per farli passare, e loro sfilarono in silenzio, fra quelle facce orrende, ricevendo insulti e sbeffeggiamenti da quei mostri che li avevano affrontati in passato. Arrivarono a passo lento in prossimità dell'altare, e finalmente riconobbero il viso della ragazza ancora priva di sensi con i polsi legati sopra la testa: era Kimberly, tornata della sua età. Quando Tommy la vide corse da lei, ma prima che potesse solo sfiorarla dei putties lo immobilizzarono con le braccia dietro la schiena, sorte che toccò anche agli altri rimasti qualche metro più indietro. Poi Zedd riprese il suo discorso:
Guardala Tommy, finalmente ha un po' di riposo. - disse sghignazzando – Povera Kimberly ha pianto tanto in questo periodo. Il suo cuoricino così puro, sarà la vostra rovina!! - e fece cenno ai putties di allontanarlo. - Amici miei, il momento tanto atteso è finalmente arrivato! Preparatevi al sacrificio!!
E così dicendo afferrò con entrambe le mani la lama che stava ancora sull'altare accanto al corpo di Kimberly, la sollevò al celo, e la mirò in direzione della scollatura dell'abito della ragazza, che metteva in piena mostra la posizione del suo cuore. Il perfido tiranno abbassò la lama con decisione e velocità.... che vennero fermate ad un millimetro dalla pelle della ragazza dalle daghe di Trini che era riuscita a liberarsi dalla presa dei fantocci d'argilla.
In quel momento scoppiò il delirio: i rangers si erano liberati e si trasformarono subito per affrontare i nemici che gli si scagliavano addosso. Non tutti presero parte a quella mischia, ma parecchi si. Zedd, Goldar e Vanity furono attaccati da Tommy e Jason con l'intento di prendere tempo e trovare un modo per liberare Kimberly. La battaglia era decisamente impari, ognuno di loro doveva tenere testa ad almeno tre mostri, e per ogni colpo inferto, ne incassavano tre. Erano troppi da affrontare, e anche se avessero chiesto l'aiuto degli zord, probabilmente li avrebbero presi d'assalto, danneggiandoli. Non avevano nemmeno il tempo di pensare ad uno straccio di strategia, i nemici erano troppi e sicuramente potenziati dalle lacrime della loro amica. Qualche mostro cadde in quella battaglia, alcuni caddero per la seconda volta, i putties furono decimati, ma arrivò il momento in cui i cinque rangers si ritrovarono allo stremo delle forze, e furono circondati dai molti nemici ancora rimasti in piedi. E fu proprio in quel momento che Zedd levò la lama al cielo e la fece penetrare dritta nel cuore della ragazza. Una luce bianca quasi accecante invase tutta la stanza e pose fine a quello scontro infernale... e quando Tommy si voltò verso la fonte della luce e vide il manico del pugnale spuntare dal petto della sua ragazza, un grido straziato di dolore gli partì dal petto e riecheggiò in tutta la grotta, facendo tremare le punte di pietra sul soffitto appena sopra di loro. I quattro amici corsero a stringersi intorno al White ranger che stava già correndo verso l'altare di pietra, incurante dei mostri, della luce, di Zedd e tutti i pericoli che erano racchiusi in quei pochi metri che lo dividevano dalla sua Kimberly. La sua più grande paura, quella di perderla, si era avverata sotto i suoi occhi mentre lui stava lottando con tutte le sue forze per tentare di evitarlo.
Aveva fallito.
Billy che aveva mantenuto un briciolo di lucidità notò che alcuni fasci di luce andavano dritti verso la pozza d'acqua. Così approfittò del momento di stordimento generale per allontanarsi e andare a controllare di persona quale strano fenomeno si stava verificando.
Nel frattempo Zedd si era fatto consegnare l'ampolla da Vanity, e la portò in aria davanti a se lasciandone cadere qualche goccia in modo che un fascio di luce bianca le illuminasse.
Quando questo accadde, tutta la stanza diventò riflessa di nero, e i raggi di luce che andavano dritti nell'acqua, la mutarono: da cristallina che era, divenne scura.
Vanity e Goldar oltrepassarono il muro di mostri e i rangers, e andarono alla pozza, con altre due ampolle, e vi versarono il contenuto.
Così l'acqua divenne rosso sangue per qualche istante per poi tornare più nera di prima.
A quel punto Zedd si avvicinò alla pozza, facendo segno ai suoi mostri di portare anche i rangers. Arrivati al bordo della pozza, lo stregone toccò la superficie dell'acqua con la punta del suo scettro e recitò una formula magica indecifrabile. Ed ecco che alcune colonne d'acqua nera fuoriuscirono per andare a depositarsi sul terreno, per poi addensarsi in creature mostruose, completamente nere, e non del tutto delineate, dagli occhi color rosso fuoco e una bocca di denti aguzzi, e artigli affilati al posto delle mani. Sembrava quasi che galleggiassero sospesi sulla terra.
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Ciao a tutti!
Eccoci qua... come promesso siamo nel pieno dell'azione, e i capitoli sono decisamente più descrittivi: meno parole e più fatti! 
Lascio a voi la parola adesso e ci vediamo al prossimo capitolo!! ;)
-LadySweet-

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Capitolo 12
*** Salvare il Mondo... ***


Si formò rapidamente un esercito davanti agli occhi increduli non solo dei rangers, ma anche dei mostri, che subito formarono un gruppo da un lato per lasciare posto a quelle creature che un poco spaventavano anche loro. I cinque rangers non potevano credere ai loro occhi: non solo quel maligno aveva ridotto la loro amica una bambina innocente per creare una sostanza mortale, ma aveva tramutato la luce della sua purezza e innocenza in una fascio nero di distruzione e male, per creare un esercito di demoni che ad un semplice cenno di Zedd si riversarono sulla città e iniziarono a distruggere qualsiasi cosa gli capitasse a tiro: umano, animale, vegetale o inanimato che fosse... non facevano nessuna differenza.
Tommy e i suoi amici erano power rangers, erano stati scelti per essere i protettori della terra, e in quel momento la terra aveva bisogno di loro, Kimberly aveva bisogno di loro. Così lasciarono tutti li com'erano, uscirono fuori dalla caverna, chiamarono a se i propri zord, e a moduli separati iniziarono ad inseguire quelle creature. Giunsero in città, e trovarono già palazzi semi distrutti, colonne di fumo iniziavano ad apparire da tutte le parti e le grida della gente spaventata si spandevano nell'aria. Ogni rangers sparò contro quelle creature più e più volte, ma nessuna di queste crollò. La semplice artiglieria infatti non bastava per abbattere quei demoni, poiché i colpi gli passavano attraverso, e tutta quella lotta per le vie della città sempre più distrutta, sembrava essere stata inutile, per non parlare di tutti i mostri che si erano riversati per le vie a fare da supporto alla causa di distruzione, anche loro sembravano rinforzati e quasi indistruttibili... e loro erano praticamente impotenti. Ma dopo un primo momento di sconforto iniziale Billy ebbe l'intuizione: l'unico modo per sconfiggere delle creature forgiate dalle forze del male, era quello di combatterle con le forze del bene.
Così assemblarono il megazord, e lo alimentarono con la bontà e la giustizia che c'era nei loro cuori, facendo convogliare questo potere nelle monete che davano energia alle loro macchine, e fu così che quell'enorme robot fu avvolto da una aura bianca luminescente e colpo dopo colpo, demone dopo demone, mostro dopo mostro, l'esercito della morte fu spazzato via, creando però altra distruzione intorno a loro. Ma non era finita: c'erano strutture pericolanti da mettere in sicurezza, e gente in pericolo da salvare, danni ingenti e pericolosi da sistemare... tutte cose che i rangers fecero disassemblando il megazord e tornando con i moduli separati, che cooperando fra loro ristabilirono un minimo di ordine in quel caos di distruzione che era diventata la loro città, lasciando che le forze dell'ordine e i pompieri si occupassero del resto: loro avevano ancora una questione da sistemare urgentemente: la sostanza mortale che stava inquinando la terra: come debellare un problema del genere?
Ovviamente la risposta stava nell'acqua della pozza della caverna, ma andava prima purificata.
Tornarono alla caverna ormai semi deserta: pochi mostri erano rimasti al fianco di Zedd, che non si era spostato dall'altare in cui giaceva ancora Kimberly con la lama piantata nel cuore, che emanava raggi di luce nera.
E così siete tornati per finire quello che avete iniziato mocciosi? Avrete pure distrutto il mio esercito di demoni e mostri, ma il veleno sta uccidendo la vostra terra, che presto diventerà un arido deserto... e voi sarete tutti miei schiavi!! Finché questa lama resterà dentro il cuore di Kimberly avrò energia sufficiente per spingere il mio veleno mortale fino alle viscere di questo inutile pianeta e distruggerlo!!
T- Non te lo permetteremo!! La terra è la nostra casa e noi la difenderemo a qualunque costo!!
Ma in quel momento Zordon richiamò a se i suoi guerrieri teletrasportandoli al centro di comando.
J- Zordon che succede?
-Rangers, per fermare il flusso velenoso che sta inquinando il sottosuolo dovrete diffondere l'acqua di quella fonte per tutta la terra.
B- Ma come facciamo?? Non abbiamo mezzi abbastanza potenti per ricoprire l'intero pianeta! E poi l'acqua della fonte è ancora contaminata...
-L'unico modo per depurare l'acqua e farla tornare chiara è quello di deviare i raggi di luce... togliendo la lama dal cuore di Kimberly. Ma vi avverto: quella lama tiene in precario equilibrio il funzionamento del cuore, nel momento in cui la lama verrà estratta, a Kimberly resteranno pochi minuti di vita prima che muoia. Dovete immergere anche lei nella fonte prima che il tempo scada, o la vostra amica sarà persa per sempre.
T- Ce la faremo Zordon!
J- Ci hai scelti per difendere la terra, ed è quello che faremo!
Tr- E poi Kimberly è una di noi e sta soffrendo tantissimo in questo momento! La salveremo!
-Siamo fieri di voi rangers, vero Zordon?
-Certo Alpha, abbiamo fatto la scelta giusta!! Che il potere sia sempre con voi e vi protegga!!
Così i cinque ragazzi tornarono all'entrata della caverna e si consultarono prima di rientrare.
J- Cosa proponete di fare ragazzi, ci serve un piano...
B- Una cosa è certa, non sarà facile avvicinarsi a Kim.
T- Ci serve un diversivo per Goldar Vanity e Zedd.
Z- Hei ragazzi non vi state dimenticando che c'è un gruppetto di mostri che fa la guardia al malefico trio... con loro come la mettiamo??
T- Sentite ho un'idea...
E si strinsero ancora più vicini per sentire meglio il piano.
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Ciao a tutti!
Continuano le peripezie dei nostri eroi. Vedremo come si evolverà. VI anticipo che stiamo per volgere al termine di questa storiella! 
Alla prossima
-LadySweet- 

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Capitolo 13
*** .... e Kimberly! ***


Trini e Zach entrarono nella caverna e cominciarono ad attirare l'attenzione del gruppo di mostri rimasti di guardia. Uno scappava da una parte, mentre l'altra correva nella direzione opposta, con l'intento di farsi inseguire. Mentre loro correvano, Billy era appostato appena a ridosso dell'angolo alla fine della cura iniziale con la sua pistola, mirando dritto al gruppo di stalattiti appuntite.
Il Balck e la Yellow rangers si riunirono esattamente nel punto stabilito, circondati dal gruppo: quando Zedd ordinò loro di attaccare tutti insieme, questi non ci pensarono due volte, correndo come forsennati verso il centro del cerchio, ammassandosi tutti nel punto dove prima c'erano i due rangers, che si erano prontamente scansati, permettendo a Billy di colpire le stalattiti, che crollarono sul mucchio, eliminando alcuni mostri e immobilizzando i pochi sopravvissuti. Con loro fuori gioco restavano i tre ossi duri.
Iniziava la seconda parte del piano: Zack e Jason avrebbero affrontato Goldar, Billy e Trini si sarebbero occupati di Vanity, e Tommy si sarebbe scontrato con Zedd. Sapevano che non sarebbero mai riusciti ad eliminarli per sempre, perciò bastava semplicemente stordirli e allontanarli quanto più possibile dall'altare per permettere a Billy e Tommy di salvare Kimberly e purificare l'acqua.
Così lo scontro ebbe inizio. Zack e Jason si gettarono in volo su Goldar, facendolo sbattere contro la parete che aveva dietro, e iniziarono a menargli colpi a raffica, e intanto condurlo verso l'uscita della grotta.
Billy e Trini invece sparono dei colpi a Vanity che tolse l'attenzione al suo capo e corse in contro ai due ranger, che estratte le armi iniziarono un lungo combattimento corpo a corpo. Dovevano indebolirla finché erano in due, in modo che la yellow ranger potesse tenerla a bada da sola nel momento in cui il suo amico si fosse dovuto occupare di altro. Ma quel mostro era davvero tenace e non fu facile per i due reggere lo scontro, e più di una volta dovettero aiutarsi a vicenda a rialzarsi.
Tommy si era lasciato Zedd tutto per se: l'artefice dell'incubo che stavano vivendo lui e i suoi amici, ma ancora di più la sua Kimberly, era opera sua, e gliela avrebbe fatta pagare molto volentieri. Con un salto oltrepassò l'altare di pietra e si trovò faccia a faccia con il suo nemico che non perse occasione di schernirlo e fare pressione sulla sua mente, ma il white ranger era calmo e concentrato, nonostante sentisse la rabbia montare sempre più. Si studiarono a lungo, osservandosi, e allontanandosi dall'altare, fino ad arrivare ad un punto in cui il combattimento potesse avere luogo senza nuocere al corpo di Kimberly.
Poi finalmente i due partirono l'uno verso l'altro con le armi sguainate, in un violento scontro ravvicinato, dove ognuno dei due parava i colpi dell'altro quasi come se intercettassero le reciproche mosse. Fu uno scontro alla pari, in cui entrambi riportarono solo un po' di affanno. In quel modo però non avrebbe concluso nulla pensò Tommy. Doveva trovare il modo di mettere quel demonio a terra e liberare la ragazza da quella lama. Ripresero lo scontro, ma questa volta il giovane riuscì a mettere a segno qualche colpo sfruttando qualche mossa dello stesso Zedd che era riuscito a ricordare... ma non era sufficiente. Così dopo qualche altro colpo, si allontanò, prese la rincorsa, superò il nemico portandosi alle sua spalle e colpendolo alla nuca mentre era ancora in volo, atterrando qualche metro più in la, e senza nemmeno fermarsi a controllare fece cenno a Billy di seguirlo e insieme arrivarono all'altare.
Per evitare che Zedd ostacolasse la loro corsa, Jason e Zach e Trini fecero atterrare i due mostri contro cui stavano combattendo, addosso al loro signore per guadagnare tempo.
Billy e Tommy arrivarono all'altare, e il leader della squadra afferrò la lama con entrambe le mani, e con non poca fatica la estrasse dal corpo dell'amica. Mentre lo faceva iniziava a vedere il sangue di Kimberly che iniziava a scolare, ma non si perse d'animo, lui l'avrebbe salvata. Nel frattempo i fasci di luce nera stavano sparendo uno dopo l'altro, e quando la lama fu completamente estratta Billy era già in posizione vicino alla fonte per fare quello che doveva per depurare il terreno e salvare la terra dal veleno.
Tommy gettò a terrà il lungo pugnale e prese la sua ragazza fra le braccia per portarla alla fonte, ma mentre correva qualcosa gli afferrò la caviglia e perdendo l'equilibrio caddero entrambi a terra. Uno dei mostri intrappolati nella gabbia di stalattiti era riuscito a liberarsi e intralciare il piano. Raccolse Kimberly mettendosela su una spalla a mo di sacco e tornò dritto all'altare.
Tommy si rialzò in fretta e corse dietro a quel mostro, ma un raggio rosso lo immobilizzò.
Zedd era dietro di lui e aveva usato la sua magia per impedire i movimenti non solo a lui ma anche ai suoi compagni, ma per fortuna Billy era riuscito ad uscire dalla caverna e mettere in atto il loro piano.
Dannatissimi Rangers!!! Avete distrutto i miei sogni di gloria!! Ero così vicino alla conquista del mondo! Il mio era un piano perfetto... ma non me ne andrò a mani vuoti! Se devo andare all'inferno la vostra amichetta affonderà tra le fiamme con me!!
E detto questo bevve da una ampolla le ultime lacrime che gli erano rimaste e si ingigantì sfondando il tetto della caverna. Prese Kimberly dalla spalla del mostro con la punta delle dita, e poi di diresse verso la città che ancora tentava di rimettersi in sesto dopo il caos.
Dopo qualche metro la magia di Zedd smise di funzionare e i quattro amici poterono tornare a muoversi. Videro che i massi crollati dal tetto erano finiti nella fonte e molta acqua era fuoriuscita. Così corsero fuori e chiamarono i loro moduli per formare l'ultra megazord.
Sapevano che non sarebbe stato facile distruggere Zedd, ma avrebbero fatto qualunque cosa
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Ciao a Tutti!
Come andrà a finire lo scontro fra i nostri eroi e il perfido Zedd e la sua squadra?? Ce la faranno a salvare Kimberly?
Lo scoprirete nella prossima puntata ;)
-LadySweet-

 

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Capitolo 14
*** Lo scontro Finale ***


Una volta assemblata la macchina inseguirono lo stregone fino a raggiungerlo e gli si pararono davanti per evitare che avanzasse oltre: lo scontro era meglio tenerlo fuori dalla città.
T- Billy hai localizzato Kimberly?
B- Non ancora Tommy, dammi qualche altro minuto.
T- Zedd questo è l'ultimo avvertimento: libera Kimberly e arrenderti e non ti faremo del male.
Voi non mi farete del male? Non vi rendete conto che ogni volte che avete mandato all'aria un mio piano, mi avete fatto molto male... e adesso voglio vendicarmi e lo farò fino in fondo, dopo tutto siete voi quelli che hanno tutto da perdere!!” Disse indicando prima la città, e poi tirando fuori da un fianco una provetta di vetro che teneva fra le punta di medio e pollice, dove dentro c'era il corpo della loro amica priva di sensi. La fece vedere bene ai rangers e poi la ripose fra le sue costole metalliche.
Poi si fiondò con il suo bastone puntato, dritto verso di loro e diedero inizio ad un durissimo scontro che per i primi minuti vide i rangers incassare colpi in maniera massiccia, fino a perdere l'equilibrio e crollare a terra con tutto il megazord. Rimessosi in piedi, Jason notò i primi danni. Se avessero continuato a prendere colpi non sarebbero durati a lungo, e senza il megazord non avrebbero avuto nessuna speranza. Richiamarono a se quindi la spada del potere e passarono al contrattacco, ma per quante volte potevano colpirlo nessun colpo sembrò scalfirlo in modo decisivo, e in ogni caso non avrebbero potuto usare la massima potenza per non uccidere il pink ranger. Decisero che almeno era un buon modo per evitare che fosse lui a colpirli, e quindi continuarono con gli affondi, e finalmente riuscirono a farlo cadere, e nella caduta Trini fece notare che la provetta che conteneva Kimberly era caduta e non era più in mano sua, ma non sembrava che lui se ne fosse accorto. Ora si che potevano caricare i colpi alla massima potenza. Ma qualcosa da dietro blocco il colpo che stavano per infliggere al nemico: Goldar era riuscito ad ingigantirsi ed era li per combattere contro di loro iniziando a colpirli ripetutamente con la sua spada, senza dare un attimo di tregua, per dare il tempo al suo signore di rialzarsi e colpirli alle spalle facendoli collassare sulle ginocchia. Gli Zord erano sempre più danneggiati e piccole colonne di fumo uscivano qui e la dalla grossa macchina.
Videro i due mostri alzare le loro armi al cielo e prepararsi a colpirli contemporaneamente, e proprio quando stavano per ricevere il colpo finale, i due mostri furono distratti da qualcosa. Quello che i rangers videro era l'ultima cosa che si sarebbero mai aspettati di vedere: le forze dell'ordine e l'intero esercito militare si erano mobilitati per aiutare i rangers in quella battaglia. Loro aveva sempre fatto moltissimo per Angel Grove ed i suoi abitanti, e adesso che erano loro ad essere in difficoltà, la città si era mossa per aiutarli. I generali diedero l'ordine di fare fuoco e tutti i carri armati, le pistole, ogni tipo di arma puntò contro i due giganti che indietreggiarono, tentando di riparasi da tutta quella raffica di colpi. Questo diede la possibilità ai rangers di attingere alle fonti di energia di emergenza per caricare la loro spada ed infliggere i due colpi mortali ai due mostri che finalmente erano stati debellati.
Quando questi caddero a terra in una esplosione, un enorme applauso si levò da terra, seguiti da urla di gioia e abbracci fra le persone comuni che erano corse ad assistere allo scontro. I rangers disassemblarono il megazord e scesero fra la gente a ringraziare tutti per quel prezioso aiuto e dopo qualche minuto li invitarono a tornare in città con a capo Billy che stava spiegando a tutti come fare per aiutare a rendere di nuovo fertili i terreni avvelenati.
Con tutti i civili in salvo, Tommy corse a cercare Kimberly, e la ritrovò dietro una collinetta.
Tutti insieme aprirono la capsula e tirarono fuori il corpo della ragazza... esanime.
Zordon aveva detto loro che una volta estratta la lama dal suo cuore avrebbero avuto a disposizione una manciata di minuti per bagnarla con l'acqua della fonte, altrimenti il cuore non avrebbe retto. Ma a quel punto erano passate ore e la povera Kimberly non ce l'aveva fatta. La sua pelle cerea iniziava ad essere fredda, come l'aria quasi invernale che tirava intorno a loro.
Il white ranger tentò in tutti i modi di scrollare la giovane che non diede nessun segno. I suoi occhi si riempirono di lacrime, mentre la sua voce che continuava a chiamare il suo nome si faceva sempre più spezzata e bassa, fino a diventare un sussurro... poi partì un grido straziante, pieno di dolore, un grido che fece stringere il cuore agli altri presenti che non ebbero il coraggio di dire nulla, nemmeno di avvicinarsi a lui.
Senza più la trasformazione i ragazzi piangevano le loro lacrime sul corpo della loro amica che non erano riusciti a salvare. Jason tentò di staccare Tommy dal corpo di Kimberly per poterlo portare altrove, ma lui non volle allontanarsi da lei. In quel momento Billy tornò dai suoi amici e apprese la terribile notizie, stringendosi agli altri nel dolore.
Seguirono minuti in cui l'unico rumore era il pianto di quei cinque amici che avevano perso una parte di loro. Ma qualcuno non era disposto a rassegnarsi a quella perdita e con ancora gli occhi lucidi, Tommy prese il corpo della sua ragazza e lo portò dentro la grotta, e chiese ai suoi amici di togliere i massi dalla pozza. Forse avrebbe funzionato lo stesso. L'acqua rimasta non era molta ma poteva essere sufficiente e così raccolse le mani a coppa e ne raccolse un po', riversandola sulla ferita ancora aperta sul petto di Kimberly...
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Ciao a tutti,
perdonate l'assenza ma sono stata un po' impegnata. Questo è il penultimo capitolo, quindi con la prossima concluderemo questa aventura! Spero vi piaccia, e vi prometto che non dovrete attendere troppo per la fine! 
Alla prossima
-LadySweet-

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Capitolo 15
*** La guerra è finita! ***


Le gocce d'acqua colarono sulle macchie di sangue ormai secche, scivolarono nel profondo solco che la lama aveva lasciato ma non successe nulla. Così Tommy prese altra acqua e fece in modo di farla cadere tutta nella ferita. Ma non successe nulla lo stesso: o almeno non quello che si aspettava. Tutti loro si aspettavano che succedesse qualcosa, come l'uscita di luce bianca, o la ferita che si rimarginava da sola... ma niente. La ferita rimase aperta, il sangue secco al suo posto e gli occhi di Kimberly ancora chiusi.
In un ultimo disperato tentativo allora, la posarono delicatamente dentro la pozza, sperando che la quantità d'acqua la ricoprisse e magari compisse un altro miracolo, guarendo la ragazza come aveva guarito la terra. Ma dopo qualche minuto non c'erano segni di miglioramento.
Che l'acqua della fonte poteva fare un solo miracolo?
Che la ferita fosse troppo profonda?
Che fosse davvero troppo tardi...?
Sconsolato, sconfitto, pieno di rabbia e di dolore Tommy maledisse quei giorni e iniziò a tirare pugni nell'acqua, schizzando il liquido ovunque, continuando ad imprecare contro il destino, contro se stesso, contro il mondo.
Sfogata la sua rabbia, mise una mano dietro il collo di Kimberly e le tirò su la testa. La guardò attentamente, come se volesse stampare per sempre quell'immagine di lei nella sua mente, e con gli occhi ancora rigonfi e rossi poggiò un tenero e candido bacio sulle sue labbra morte. Le accarezzò la fronte con l'altra mando, baciandole anche la fronte e ripose la sua testa sul pelo della poca acqua che era rimasta.
B- Sarà meglio andare a chiamare qualcuno che si occupi di lei... - disse prendendo l'amico per un braccio e, aiutato da Jason dall'altra parte, lo tirarono fuori da li e lo aiutarono a camminare fuori dalla grotta, seguiti da Trini che aveva ripreso a piangere vigorosamente e da Zach che la teneva stretta a se per consolarla, quando lui stesso non riusciva a trattenere le lacrime.
Uscirono dalla grotta e guardarono il cielo che si stava rischiarando, mentre qualche pallido raggio di sole del tramonto faceva capolino dalle nuvole grigie.
T- I raggi sono rosa... la mia Kimberly è salita in cielo ed ha portato la sua allegria lassù.
B- Ha smesso di soffrire Tommy. La sua tortura è finita... - disse raggiungendo l'amico
J- Non è più tra noi, ma vuole farci sapere che lei è ancora qui a vegliare su di noi...
Z- Guardate che tramonto mozzafiato ragazzi... credo che sia il suo ultimo regalo per noi.
Tr- E poi il suo sacrificio non è stato inutile. Abbiamo salvato moltissime vite innocenti ed evitato la distruzione della terra. Adesso i fiori che lei amava così tanto torneranno a crescere... io credo che sarebbe fiera di noi!
Rimasero ad osservare il tramonto finché non si fece quasi buio. Decisero quindi che era giunto il momento di annunciare a tutti la perdita, e stavano per prendere la via per la città, quando una luce bianca molto forte li costrinse a voltarsi verso la caverna. Tentarono di avvicinarsi nonostante la luce fosse quasi accecante, ma poi questa piano piano di dissolse, lasciano il posto ad una figura.
Davanti a loro, Kimberly era in piedi in tutta la sua bellezza, la veste bianca che ancora aveva indosso era tornata candida, la ferita sul petto guarita e con un meraviglioso sorriso sulle labbra. Tommy rimase spiazzato per qualche secondo, poi corse dritto dalla sua Kimberly, la abbracciò forte e la baciò con tutta la passione che aveva, passando le sue dita fra i capelli di lei, sulle spalle. Aveva bisogno di sentire che fosse di nuovo lei, di nuovo viva, di nuovo sua. Quando separarono le labbra si scambiarono un lungo sguardo, con lui che non riusciva ancora a crederci, e lei che non smetteva di sorridere. Poi lo scostò delicatamente e corse ad abbracciare i suoi amici che erano rimasti un pochino in disparte. Diede a tutti un forte abbraccio, per confermargli che non stavano sognando, che lei era tornata davvero. Poi finalmente parlò:
K- Ragazzi volevo ringraziarvi davvero di cuore per quello che avete fatto per me, ma soprattutto per quello che avete fatto per la nostra città e per la terra! Siete stati
degli eroi magnifici e sono fiera di voi!! - disse senza smettere di sorridere
T- Temevamo di averti persa... - disse senza lasciare la sua mano.
B- Alla fine come hai fatto a tornare? Hai visto l'aldilà?
K-Beh credo che sia stata l'acqua di quella pozza a guarirmi, perché quando mi sono risvegliata ero sul fondo, ma era tutto asciutto. Perfino io sono asciutta... E mi dispiace deludervi, ma non ricordo nulla di quel periodo... era come se fossi svenuta.
Tr- L'importante è che tu sia tornata amica mia! - disse abbracciandola di nuovo
Z- Adesso che Zedd e Goldar sono distrutti dite che potremmo tornare alle nostre vite?
J- Non lo so... dovremmo andare a parlare con Zordon... ma suppongo che ci sarà tutto il tempo.
K- Jason ha ragione.
E senza dire più nulla si raggrupparono tutti insieme e ripresero la via della città per farsi una bella passeggiata, lasciando Kim e Tommy infondo al gruppo
I due si guardarono negli occhi e si scambiarono un altro bacio, mentre la luna sorgeva dietro di loro.
T- Ero disperato nel sapere che ti avevo persa...
K- Invece mi hai salvata, ed ora sono qui, con te.
T- Te l'ho mai detto che sei bellissima? - le chiese per poi vederla sorridere e arrossire – e ti ho mai detto che ti amo?
K- No... ma dillo tutte le volte che vuoi – la voce si era fatta un sussurro poggiato sulle labbra di lui, che non perse occasione di catturare fra le sue. - Anche io ti amo Tommy. Ora che succederà?
T- E che può dirlo? Ma qualsiasi cosa arriverà, l'affronteremo...
K- … insieme!!
E abbracciati si incamminarono anche loro per raggiungere gli altri, e tutti e sei camminarono nella notte, sicuri, verso il futuro che li attendeva giusto dietro l'angolo.

FINE

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Ciao a tutti!!
Bene, siamo giunti alla fine di questa avventura! Io spero che vi sia, piaciuta e che vi siate divertiti a passare qualche momento con me e i nostri beniamini. Vi dico subito che ho un progetto già in cantiere, sempre di questo fandom, che però sarà una cosa completamente diversa da questa... tutto per dire che presto (non so precisamente fra quanto però) tornerò!! Io ringrazio tutti voi che avete letto questa storia e ringrazio quelli che hanno lasciato una recensione!! Un abbraccio a tutti e alla prossima!!
-LadySweet-

 

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