Sakura Haruno: anche i fiori di ciliegio possono essere letali

di mikasa_akerman_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio ***
Capitolo 2: *** Dieci anni dopo ***
Capitolo 3: *** Decisioni ***
Capitolo 4: *** Nuovi amici ***
Capitolo 5: *** Entrata in accademia ***
Capitolo 6: *** Nuove e vecchie conoscenze ***
Capitolo 7: *** Squadra ***
Capitolo 8: *** Incontri ravvicinati ***
Capitolo 9: *** The First Mission 1a parte ***
Capitolo 10: *** The First Mission 2a parte ***
Capitolo 11: *** Si aggiungono altri problemi. ***



Capitolo 1
*** L'inizio ***


-Ueee,ueee...-
-Portatela via, salvatela...salvate la mia bambina-
Era notte fonda quando scoppiò un violentissimo incendio nel villaggio di Hana.
 Quella notte tutti i migliori jonin (compreso il governatore di esso) erano in missione speciale per aiutare il villaggio della foglia che era alle prese con la Volpe a nove code; a sorvegliare il villaggio erano rimasti solo dei genin e qualche chunin. 
Era stata presa d'assalto la residenza del governatore e si mirava a rapire sua figlia, la piccola Sakura. Nessuno pensava che sarebbe potuta succedere una cosa simile. Tutti credevano che l'unico villaggio ad essere preso di mira fosse quello della Foglia ma a quanto pare, tutti si sbagliavano. 
Così nessuno ebbe l'idea di mettere qualcuno a sorvegliare il villaggio e andarono a dormire tranquillamente. Solo dopo qualche ora l'intero villaggio era caduto nella disperazione più completa: donne e bambini giacevano a terra feriti gravemente dall'incendio e qualche anziano che era stato un ninja da giovane tentava di fermare il genocidio che si stava verificando. 
La notizia arrivò subito all'Hokage che mandò i suoi migliori giovani per aiutare il suo alleato (tra i quali vi era un giovane Kakashi). Fu inutile dire che era troppo tardi ormai per salvare il villaggio di Hana : esso era stato completamente distrutto, quindi non restava che cercare dei superstiti da poter curare.
-Ehi c'è qualcuno?! C'è qualcuno qui?!- kakashi urlava come non mai, gli dava fastidio il fatto che fossero arrivati così in ritardo.
-Se solo fossimo arrivati anche solo qualche minuto prima avremmo evitato di avere così tanti morti- mentre sussurrava tra se e se queste parole, sentì il pianto di un neonato. Subito si rianimò e si mise a cercare quel bambino.
 Correva e correva e finalmente quel rumore si faceva sempre più vicino fino a trovare il bambino , anzi la bambina che faceva così tanto chiasso. Accanto a lei c'era una donna che probabilmente doveva essere sua madre. Lei salutò la sua piccola bambina e chiese a quel ragazzo di portarla via e di salvarla. Kakashi non se lo fece ripetere due volte e scappò subito via con la bambina in braccio. 
Arrivato a konoha fece un resoconto dettagliato a quello che era stato il Terzo Hokage e gli lasciò la bambina per poi venire a sapere che il Quarto Hokage (ovvero il suo maestro) e sua moglie, erano morti eroicamente nell'atto di salvare il villaggio della Foglia sigillando la Volpe a nove code nel loro figlioletto appena nato. La bambina venne immediatamente identificata grazie alla collanina che portava al collo e che aveva lo stemma della sua famiglia. Il Terzo Hokage decise che per il suo bene doveva vivere lontano da konoha e quindi la affidò a una famiglia di due anziani di cui si fidava ciecamente di un villaggio molto lontano da quello. Mentre per quando riguarda il bambino della Volpe, decise di occuparsene personalmente. 
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ANGOLO AUTRICE
 Ciao a tutti!!! Spero di avervi incuriosito con questo inizio. Questa è la mia prima fanfiction quindi sappiate che sono una vera e propria dilettante!!!
CI RIVEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO!😉

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Capitolo 2
*** Dieci anni dopo ***


Sono passati dieci anni dalla distruzione del villaggio di Hana. Sakura è cresciuta tantissimo: capelli rosa lunghi fino al sedere e occhi grandi di un verde brillante mai visto prima. La vita nel villaggio in cui viveva era la normale vita di una bambina che viveva con i suoi nonni e che credeva i genitori morti durante una missione. Tutto sembrava essere normale fino a quando un giorno piombarono in casa due uomini dallo sguardo di ghiaccio che cercavano una bambina.
-Cosa volete da noi?! Non sappiamo niente di niente della bambina che cercate!- urlò il vecchio. Intanto la nonna tentava di farla scappare. 
-Sakura scappa, scappa, non devi farti trovare qui va via , va via!-
Sakura era stordita, non riusciva a capire cosa stesse succedendo e così si nascose sotto il letto mentre sentiva le urla dei suoi nonni che venivano uccisi barbaramente da quegli uomini vestiti di nero. Capì  che era lei la bambina che stavano cercando così decise di rimanere nascosta lì. Sentiva dei passi che venivano verso di lei. 
-Dov'è dov'è?!- disse adirato uno di loro.
-Se non la troviamo verremo disintegrati dal capo - continuò sempre la stessa persona.
-Sicuramente  quella vecchia l'avrà fatta scappare in qualche modo...non penso che l'abbia fatta rimanere qui- disse l'altro 
-Andiamo a cercarla fuori: essendo una bambina non sarà andata molto lontano-  dicendo questo uscirono dalla casa e sparirono. 
Sakura rimase lì ancora per un po' finché non uscì dal suo nascondiglio e vide i corpi dei suoi adorati nonni. Non piangeva ma era evidente che la disperazione si era impadronita di lei. Non sapeva cosa fare: avvertire le autorità del fatto accaduto o scappare? Non pensava in modo lucido in quel momento e cominciò a correre verso il suo rifugio: il bosco. Correva e correva  finché non inciampò e cadde a terra. Iniziò a piangere come non aveva mai fatto prima e a pensare ai suoi nonni, che erano morti a causa sua. Piangendo le sue palpebre cominciarono a essere sempre più pesanti, finché dopo qualche minuto non si addormentò per la stanchezza. 
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ANGOLO AUTRICE 
Ciao a tutti!!! Vi ringrazio se state avendo la pazienza di leggere questa fanfiction e siccome in questi giorni sarò più occupata del solito (per gli esami di 3^ media) pubblicherò (si spera) il prossimo capitolo il prima possibile.

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Capitolo 3
*** Decisioni ***



-Dove sono?- Sakura si trovava stesa a terra in un posto che non conosceva. Era scoppiato un incendio. Vedeva persone urlare e morire come mosche.  

Ad un certo punto un ragazzo attirò la sua attenzione: aveva i capelli color argento e in braccio una bambina che assomigliava tanto a lei da piccola.
-Ehi ma quella bambina mi assomiglia tantissimo! Com’è possibile?! Beh a pensarci bene tutti i neonati si assomigliano- pensava. Ma si continuava a chiedere  come mai era in quel posto e perché era così calma. Sembrava stesse facendo da spettatore. Era anche lei vicino alle fiamme eppure non sentiva il loro calore. Poi, in un attimo il tutto si oscurò e scomparì. Ora si trovava nel nulla, nell’ oscurità.
-Ahhh!!!!Cosa è successo?! E dove mi trovo?- non finì neanche di parlare quando si accorse che era in una stanza, stesa su un letto e, a quanto pare, quello di poco fa, era solo un sogno.
Ad un certo punto entrò in camera un anziano signore vestito in modo strano:
 
- Oh vedo che ti sei svegliata figliola-                                                                                                                         
 
- Cosa mi è successo ? Perché mi trovo qui? E lei chi è?- cominciò a fare domande a raffica, poi si accorse di avere un forte mal di testa. 

- Ristenditi, piccola ora ti racconto tutto- le disse.                                                                                                                  
 
  - vediamo… da dove posso cominciare…-                                                                                                                         
   
   -Oh ecco, è successo che dei ninja, miei sottoposti, ti hanno trovata distesa a terra nel bosco mentre tornavano da una missione e ti hanno portata qui.
Ora dimmi bambina, come mai eri li? Cosa ti è successo?-  
  
Sakura era ancora scombussolata per tutto quello che le stava succedendo: la morte dei nonni, due assassini che la cercavano e ora era su un letto ad ascoltare le parole di uno sconosciuto in un villaggio che non conosceva, così non rispose.                                                                                                                                            
- Capisco, non hai voglia di parlare, va bene ora ti lascio riposare qui.-
 
L’anziano era l’Hokage del Villaggio della Foglia e, nonostante avesse rivolto quelle domande alla piccola, sapeva già le risposte. In realtà sapeva che i suoi cari amici a cui aveva affidato quella bambina, erano stati uccisi così aveva mandato una squadra di ninja a cercarla prima che fosse troppo tardi, ma fortunatamente la bambina era scappata nel bosco, dove l’ hanno trovata.
-Cosa facciamo adesso con la bambina?-
-E come la sistemiamo?-                                                                                                                                                 
Era stata indetta un’ assemblea tra i membri della Radice e i Jonin di Konoha. C’era un gran vociare per la sala, tutti si domandavano cosa fare finché il Terzo non zittì tutti.                                                                         
  
 -Dobbiamo decidere cosa fare. Fino ad ora della bambina si sono presi cura i nostri cari amici che come ben sappiamo, adesso sono deceduti. Sappiamo che l’ Organizzazione Alba ha scoperto di lei e dei suoi poteri in qualche modo, e la sta già cercando. Come sappiamo tutti, la piccola è la figlia dell’ ex demone dell’ adesso inesistente Villaggio di Hana. Ora non sappiamo che fine abbia fatto insieme alla moglie, ma dobbiamo trovare una soluzione al problema e capire per quale motivo la cerca l’Organizzazione Alba. Sono sicuro che il sangue semi-demoniaco che scorre nelle sue vene è equivalente a quello di una Forza Portante, quindi non possiamo assolutamente ignorarla.-                                                                                                                 
Tutti i presenti all’ assemblea erano d’accordo con le parole del Terzo, così si decise di lasciare la bambina nel  Villaggio e di farla entrare nell’ Accademia ninja.                                                                                             
Nel frattempo Sakura, che non voleva rimanere a letto e riposare, uscì dalla finestra della stanza in cui si trovava e andò a sedersi su una panchina lì vicino. Nonostante avesse un gran mal di testa, non voleva dormire, doveva capire cosa stava succedendo. Pensava intensamente e cercava di ripercorrere i fatti accaduti il giorno prima: voleva assolutamente capire cosa volevano da lei quei due uomini  per arrivare addirittura ad uccidere delle persone. Aveva capito che si trattava di una cosa seria e non poteva, anzi non doveva restarsene con le mani in mano, doveva diventare più forte perché voleva fare giustizia per la morte dei suoi unici parenti che le rimanevano, che si erano tanto presi cura di lei.                                                        
Dopo qualche minuto, sentì delle persone disperate, probabilmente cercavano lei.                                            
-Oh è vero, allora ero in un ospedale prima. Non ho neanche pensato di uscire normalmente dalla porta, sono uscita dalla finestra come se stessi scappando…che stupida che sono- pensò, quando finalmente quelle persone la trovarono.                                                                                                                                         
    
- Scusatemi, non era mia intenzione scappare, è che non avevo voglia di rimanere chiusa in quella stanza, così sono uscita a prendere una boccata d’ aria- si scusò in modo educato come le avevano insegnato i nonni.                                                                                                                                                                                     
-Vedo che hanno fatto un bel lavoro i miei amici- disse il Terzo accompagnato da due infermiere dell’ ospedale.                                                                                                                                                                               
- I miei amici? Intende i miei nonni, vero? Come faceva a conoscerli?                                                                           
- Beh io conosco molte persone mia cara bambina. Allora cosa vuoi fare? Rimarrai qui?- le chiese Sarutobi.
La ragazza non rispose ma neanche lei sapeva cosa fare.                                                                                                
- Chi tace acconsente. Bene ti propongo una cosa. Ho trovato una bella casa dove potrai sistemarti qui al Villaggio della Foglia.
Ti dico già che io sono il capo villaggio, l’ Hokage e che ci sono anche molti altri bambini che vivono da soli perché rimasti orfani come te. Inoltre per quanto riguarda…- non finì di parlare che la bambina lo fermò:                                                                                                                                                       
- Io vorrei diventare un ninja se possibile; vorrei diventare più forte e capire perché quei due uomini mi cercavano e a quale scopo-                                                                                                                                                   
- Di questo non ti devi preoccupare: si stanno già prendendo provvedimenti, mentre per quanto riguarda il voler diventare ninja, sei fortunata perché questo è uno dei cinque grandi villaggi ninja quindi potrai frequentare un’ accademia -                                                                                                                                                     
-La ringrazio tanto per la sua disponibilità, a breve le presenterò il mio modulo d’iscrizione per l’accademia.- dicendo questo,Sakura si alzò dalla panchina su cui era seduta, e si avviò verso la casa che le era stata assegnata. Intanto il Terzo Hokage che la guardava allontanarsi, rimase di stucco per la grande cordialità con cui lei, gli si era rivolta: -Non ho mai visto una bambina della sua età, essere così educata e rispettosa verso gli adulti- pensò.
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ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutti ragazzi, come promesso è arrivato il nuovo capitolo, spero che vi piaccia. Innanzitutto  finalmente ho risolto il problema con l’HTML e niente, vi ringrazio per la lettura. Ci vediamo nel prossimo capitolo!!!!! ;)

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Capitolo 4
*** Nuovi amici ***


-La ringrazio tanto per la sua disponibilità, a breve le presenterò il mio modulo d’iscrizione per l’accademia.- dicendo questo,Sakura si alzò dalla panchina su cui era seduta, e andò via.
-Allora vediamo…la via deve essere questa e la casa…eccola!!!- dopo aver camminato per circa un’ora, Sakura era finalmente riuscita ad arrivare alla sua nuova casa. Aveva le chiavi così entrò.
- wow che bella, devo assolutamente ringraziare di nuovo il vecchietto, senza di lui non avrei proprio saputo cosa fare.- Sakura ancora non riusciva a credere che un giorno potesse cambiare tutta la sua vita. Fece un giro generale per capire dove si trovassero le stanze, poi guardandosi allo specchio, decise di farsi un bel bagno e dopo, di andare a fare un giro per Konoha. Più o meno un quarto d’ora più tardi, uscì dal bagno.
-Ah ci voleva proprio un bel bagno ristoratore, per rilassarsi un po’. Bene e ora non mi resta che conoscere un po’ di più il posto in cui dovrò vivere- dicendo questo, uscì di casa ma notò che in giro non c’era quasi nessuno: infondo erano solo le quattro del pomeriggio.
- chissà se qua vicino c’è il mare: mi piace molto ascoltare il rumore delle onde-
- beh a dire il vero, mi piaceva andare al mare con i miei nonni. Ora che non ci sono più cosa farò?- delle lacrime, le rigarono il viso prima che lei stessa potesse accorgersene.
- Ora basta! Basta piangere come un’idiota! Pensandoci bene, fino ad adesso sono sempre stata aiutata dai miei nonni, loro hanno perso la vita per proteggermi e farmi essere felice, non penso che loro lo siano adesso, se mi vedessero in questo stato.- mentre parlava da sola, si era accorta che aveva camminato a lungo. Si guardò intorno e poi si accorse che ai bordi della stradina su cui stava camminando c’era un lago.
- oh che bello. Un lago! Certo non è come il mare, ma sicuramente posso ugualmente ascoltare il rumore delle onde-  mentre diceva questo, si sedette sul soffice prato. Era molto stanca, gli ultimi tre giorni erano stati veramente shockanti per lei: la morte dei nonni, il trasferimento a konoha…tutto era cambiato, anche lei. Intanto il rumore delle onde e la morbidezza del prato, la “convinsero” a sdraiarsi e, senza neanche accorgersene, si era addormentata.
Una o due ore dopo…
-ehi tu! Svegliati! Per caso sei morta?- un ragazzino probabilmente della sua stessa età, stava cercando di svegliarla.
-nonna ma oggi è domenica lasciami dormire un altro po’-
-Eh, nonna?! Ma che problemi hai?!!-
-Ma voglio dormire altri 5 minuti !!!!- Sakura ancora non era uscita dal suo stato sognante e non si era ancora accorta che la persona vicino a lei non era purtroppo la sua cara nonnina, ma era un bambino alquanto scocciato.
- ehi sveglia, vuoi capire che non sono tua nonna?!?!!!!!- quella frase riuscì finalmente a destarla.
- ahhhhhhhh!!!!!! Lasciami in pace pervertito!- e gli diede uno schiaffo che lo fece saltare a un metro di distanza da lei.
- oddio scusami non volevo!!! Scusa davvero. E’ che appena sveglia, mi sono trovata la tua faccia alla distanza di un capello e mi sono spaventata!-
- va bene, non è niente- disse il ragazzino. Era biondo e gli occhi azzurri, la sua espressione era la solita espressione che hanno i bambini tonti.
- sei sicuro che non ti fa male? Credo di aver esagerato con la forza.-
- no, non niente. Sono un uomo, non mi faccio mica male se una ragazza mi colpisce!-
- beh ma almeno permettimi di metterti un cerotto sulle ginocchia, ti ho anche fatto cadere e sbucciare le ginocchia!-
- eh va bene-
-dai vieni a casa mia. Ah io mi chiamo Sakura e sono nuova del villaggio.-
- già è vero, non ti ho mai vista qui. Comunque io  mi chiamo Naruto e il mio sogno è di diventare hokage!-
- ah a  proposito dell’Hokage….potresti dirmi dove abita? Non l’ho neanche ringraziato per bene per avermi aiutata dopo la morte dei miei nonni…-
- aspetta non è che per caso, anche tu sei un’orfana?-
- beh diciamo di si- Sakura abbassò lo sguardo e cambiò discorso.
- bene questa è casa mia, entra così  ti disinfetto le ferite e ti metto i cerotti-
-va bene!-
Dopo aver fatto tutto questo:
-ehi Naruto che ne diresti di farmi fare un giro per konoha? Vedi sono arrivata qui ieri e non conosco il posto quindi…-
-ma certo che sì! Vieni con me, ti farò conoscere anche i miei amici-
- beh non intendevo questo, però va bene-
Camminarono per un bel po’ e poi arrivarono nel centro del villaggio.
-Ecco lì abita il Terzo Hokage.- 
- Perfetto così potrò ringraziarlo- fece per bussare alla porta, ma Naruto la fermò dicendole di volergli fare uno scherzo.
- Cosa?! Uno scherzo? Per me va bene, però sarai solo tu a farlo ok?-
- Uff, e va bene-
Naruto entrò di soppiatto dalla finestra. Subito dopo…
-Tecnica seducente!!!-
Dopo di ciò, si sentì un rumore da caduta.
-Ma cosa sta succedendo qui?- Sakura entrò in casa e vide il Terzo Hokage a terra.
-Ma cosa gli hai fatto? Non lo avrai ucciso, spero?!-
- Tranquilla, la sua colpa è di essere un pervertito – un bambino dai capelli castani e con una lunga sciarpa era entrato nella stanza.-
- Ehm, ook…-
- Aspetta un attimo, lui è tuo nonno?-
- Sì perché?-
- Beh volevo tanto ringraziarlo per avermi aiutata…-
-Ho capito, ho capito. Beh se vuoi ringraziarlo regalagli dei dolci-
-Che cosa? Konohamaru, non dire fesserie, tutti sanno che i dolci piacciono a te! E non fare il maleducato con lei!-
-tranquillo Naruto, se vuole dei dolci posso farglieli-
-Dici davvero?- si illuminò il bambino.
- Ma certo, Konohamaru giusto? Dimmi a cosa li vuoi e te li faccio-
- Mi piacciono tanto i dolcetti al cioccolato!-
- E che dolcetti al cioccolato siano!- gli sorrise Sakura-
-Uh ma guarda come si diverte il piccoletto!-
- Non ti preoccupare Naruto, te ne farò qualcuno anche a te d’accordo?- Naruto arrossì, nessuno era mai stato così gentile con lui.
-Bene, ora si sta facendo tardi, devo andare ciaoo!!! È stato davvero bello conoscervi, ci vediamo domani!- Sakura così andò via.
- Wow che bella ragazza dolce e gentile, credo proprio di essermi innamorato!-
- Allora Naruto, tu sei il mio rivale! Anche se so che per il mio fascino, Sakura si sarà già innamorata di me-
- Sì come no?!- scoppiarono tutti e due a ridere.
Intanto Sakura…
-Oh cavoli! Se non mi sbrigo farà buio!- dicendo questo non si era accorta però di essere andata addosso a un ragazzo.
-Ehi guarda dove vai!-
-Ma se sei stata tu a venirmi addosso- disse il misterioso ragazzo e poi continuò per la sua strada ignorandola.
- Ma che sfacciataggine! Come ti permetti di ignorarmi? Uffa!- detto ciò Sakura corse via.
- è proprio vero che le ragazze sono strane- disse il ragazzo per poi ritornare sui suoi passi.
- vedi che ti ho sentito!- disse Sakura ora più lontana di prima, che si girò e ritornò a casa.
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ANGOLO AUTRICE:
Ciao a tutti ragazzi! Scusatemi tantissimo se vi ho fatto aspettare: l’esame di terza è finito il 22 giugno e tra feste, uscite e imprevisti non ho trovato il tempo di scrivere. Grazie per aver letto questo nuovo capitolo e ci vediamo al prossimo. Un bacioooo!!!!!    

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Capitolo 5
*** Entrata in accademia ***


- Ma che sfacciataggine! Come ti permetti di ignorarmi? Uffa!- detto ciò Sakura corse via.
- è proprio vero che le ragazze sono strane- disse il ragazzo per poi ritornare sui suoi passi.
- vedi che ti ho sentito!- disse Sakura ora più lontana di prima, che si girò e ritornò a casa.
 
-Ma, cosa mi è preso? Ho un po’ esagerato. Se lo incontro di nuovo dovrei chiedergli scusa? Aspetta un attimo ma perché dovrei, e soprattutto perché mi sto facendo tanti problemi solo per aver bisticciato con un ragazzo che forse non incontrerò più? Mah sono proprio strana- pensò Sakura entrando in casa.
Appena entrata in casa, i suoi pensieri si spostarono su cose molto più importanti di quelli di prima:
-Ora che ci penso, non ho ancora compilato il modulo d’iscrizione per entrare nell’accademia ninja. Se non ricordo male, ho appoggiato il foglio sul tavolo della cucina-
In effetti il foglietto era lì, così prese una penna e riempì tutti gli spazi che c’erano, ma poi si fermò sull’ ultimo spazio bianco da riempire: la firma.
-Nonna-
…il giorno seguente…
Sono le 8.00 di mattina. Sakura, pronta per uscire, prende il foglio e si avvia dritta per la casa di Sarutobi.
-Allora, ieri Naruto mi ha fatto vedere dove vive il vecchio, quindi non dovrebbe essere così tanto difficile andare a consegnare il modulo- pensò.
-Il fatto è che non ricordo minimamente niente!-
-E così cerchi quel vecchio del Terzo Hokage, eh?- un bambino dalla faccia già conosciuta, si fiondò di fronte a lei.
-Konohamaru!- gli occhi di Sakura iniziarono a luccicare e ringraziando il cielo della sua grande fortuna gli chiese dove potesse trovarlo.
- Konohamaru ti prego devi aiutarmi-
- Farei di tutto per la mia futura ragazza-
- Che cosa? Futura ragazza?! Va beh lasciamo perdere (scosse la testa), ho bisogno che tu mi porta da tuo nonno. Devo consegnargli questo foglio per iscrivermi all’accademia, puoi accompagnarmi? Non conosco ancora bene questo villaggio-
- Ma certo Sakura-sama se ci sono io non devi preoccuparti di niente, seguimi!-
- Ehm…ok….-
…circa una mezz’oretta dopo…
-Ah siamo arrivati, ora entriamo che ti porto nel suo ufficio-
-Sì!-
Toc toc, sakura arrivata di fronte all’ ufficio dell’Hokage bussò alla porta.
-Sì, avanti!-
-Oh ma sei tu Sakura. Cosa ti porta qui?-
-Nonno non farla lunga, ho accompagnato qui Sakura perché ti deve dare un foglio-
-Un foglio?- il vecchio si voltò dalla parte della ragazza con sguardo interrogatorio.
- Beh ho portato il modulo d’iscrizione per entrare nell’accademia ninja- gli rispose prontamente lei.
- Oh sì giusto. Allora, la scuola per te inizia subito da domani alle 8.05. Ti inserirò nella classe del Maestro Iruka, va bene?-
- Er…si ma certo!-
- Bene comunicherò tutto al Maestro Iruka-
-Perfetto possiamo andarcene- disse Konohamaru.
-Un attimo, Sakura. Per quanto riguarda gli effetti personali rimasti nella tua vecchia casa, sono stati recuperati compresi ovviamente soldi e i tuoi vestiti. Ti saranno portati tutti entro stasera-
-Ok, va bene- disse seria.
-Ora potete andare-
-Siiii che bello! Andiamo a giocare al parco su!!!-
-Ehi Konohamaru non importunare Sakura!-
-Ma nonno!-
-Non si preoccupi signor Hokage, suo nipote non mi sta importuando, anzi mi sta facendo compagnia, quindi non lo sgridi la prego-
-Va bene ma se ti dà fastidio, non esitare a farmelo sapere-
-Va bene-
Usciti dall’ufficio:
-Grazie Sakura mi hai salvato!-
-Ahahahah, ma no, non ti preoccupare-
-Beh io torno a casa, scusami ma non posso giocare con te perché devo organizzare delle cose, sai per la scuola…-
-Oh che peccato!-      
-…e poi devo ancora preparare i dolci al cioccolato per te e Naruto,no? Dai su col morale, potremo giocare tante altre volte ok?-
-E va bene-
-Allora io vado, ciao Konohamaru- gli disse facendogli l’occhiolino
-o-ok- konohamaru arrossì e si diresse in cerca di qualcun altro con cui giocare.
…intanto Sakura…
-Come sono felice! Adoro la scuola!!! Non vedo l’ora che arrivi domani-
…il giorno dopo…
Sakura si alzò prestissimo un po’ per l’eccitazione/ansia da primo giorno di scuola e un po’ perché doveva controllare che i vestiti arrivati il giorno prima, che aveva lavato, fossero asciugati. Fortunatamente erano tutti ben asciutti e ora non restava che scegliere. Dopo una mezz’ora abbondante, finalmente scelse i suoi vestiti e decise di andare a scuola con una t-shirt che le lasciava scoperto l’ombelico di colore rosa, una gonna a pieghe lunga fino al ginocchio di colore nero e degli stivaletti con un po’ di tacco di colore nero. Poi si acconciò i capelli lasciandoli sciolti e formando un ciuffo al lato destro della testa.
-Perfetto, sono pronta, sono le 7.38. Ora mi basta preparare la borsa e poi andare a scuola-
Prese uno zainetto di colore bianco e ci mise dentro un quaderno e una penna oltre alla merenda e i dolci preparati per Naruto e Konohamaru, se lo mise in spalla e uscì di casa.
Arrivò all’accademia(che poi aveva la stessa sede dell’ufficio dell’Hokage) in circa 20/25 minuti ed entrò. Erano circa le 8.00 nel cortile era tutto pieno di ragazzi: alcuni della sua età e altri più grandi e piccoli. Era un po’ imbarazzata anche perché i suoi vestiti erano completamente diversi da quelli degli altri, si fece coraggio e iniziò a camminare. Tutti i ragazzi presenti si accorsero della presenza della nuova arrivata che diventava sempre più rossa a ogni passo che faceva. Poi finalmente un uomo richiamò i ragazzi, intimandoli di entrare perché era arrivata l’ ora dell’inizio delle lezioni. Tutti si precipitarono di corsa verso la porta d’ingresso, si creò una gran confusione e Sakura rimase lì ferma. Dopo quel minuto di caos rimase sola ed entrò. Intanto incontrò il Maestro Iruka e si diressero insieme verso la classe.

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Capitolo 6
*** Nuove e vecchie conoscenze ***


~~-E quindi sarai tu la mia nuova alunna!- iniziò col dire Iruka mentre si dirigevano verso la classe.
-Si, sono io, Haruno Sakura, signore- disse la ragazza ancora rossa in volto per l’imbarazzo.
I due fecero un altro po’ di strada, finché il maestro non si fermò davanti alla classe più chiassosa del corridoio: la sua.
-Oh Santo Cielo perché fanno tutto questo chiasso già di prima mattina?- si domandò l’uomo con aria rassegnata.
-Caspita, se anche stavolta l’artefice di tutto è Naruto, gli darò una lezione coi fiocchi! Sakura tu rimani fin qui finché non ti dico io di entrare, devo prima sistemare quei cani dei miei alunni-
Sakura osservò il maestro entrare in classe:
-Mi sbaglio, o ha detto Naruto?-
Da fuori, si sentiva il maestro sgridare gran parte della sua classe, poi dopo circa un quarto d’ora di predica:
-Per oggi basta con le prediche, passiamo a noi; da oggi in poi avrete una compagna di classe in più, prego ora puoi entrare- disse girandosi verso la ragazza (e tutti a seguirlo con lo sguardo).
-Bene ragazzi, lei è Haruno Sakura, e si è trasferita qui a Konoha da meno di una settimana, spero possiate far amicizia al più presto-
-Maestro, dove devo seder-…
-Sakura! Vieni a sederti qui vicino a me- era Naruto; a quanto pare non aveva sentito male un attimo prima…
-Vedo che già conosci qualcuno della classe Sakura, in questo caso ritieniti libera di poterti sedere vicino a Naruto, anche se non è il massimo esempio di studente modello…-
Detto questo, la ragazza andò a sedersi vicino al suo amico.
-Allora Konohamaru non mi aveva mentito, dovevi venire veramente qui!-
-Eh si-
-Naruto non vorrai già iniziare a importunare la nuova arrivata?- si avvicinò al banco, un ragazzo con capelli castani, e un cagnolino in testa
-Che vuoi tu?! Questa ragazza è mia amica dal giorno in cui è arrivata qui, quindi stai zitto, cane ringhioso!-
-piacere Sakura io sono Kiba e questo è il mio cagnolino Akamaru, lascia perdere quella testa quadra di Naruto-
-Come hai osato chiamarmi????? Brutto cagnaccio!!!!-
-No ragazzi, non dovreste litigare smettetela subito!-
-E va bene Hinata lo facciamo solo perché ce lo chiedi tu- dissero i due.
La stessa ragazza che intimava i due di smetterla, si avvicinò a Sakura:
-Io sono Hinata, possiamo diventare amiche se vuoi- le disse, sorridendole timidamente
-Certo Hinata sarei felice di esserlo- fece altrettanto lei.
Ad un certo punto, si avvicinò a lei un altro ragazzo:
-Shino- disse e poi andò via facendo rimanere Sakura di sasso.
Subito dopo si sentì il rumore di un sacco di ragazze, correre dalla finestra (dalla quale ammiravano qualcuno) alla porta, dove qualche attimo dopo entrò un ragazzo con un’aria da “non mi interessa”, che le ignorò completamente e si sedette al suo posto con una non-chalanche mai vista prima.
-Perché tutte quelle ragazze vanno dietro a quel tizio? Neanche le considera…-
-Perché vedi, noi siamo tutte innamorate di lui e ci piace osservarlo, anche se lui non ci “considera”- le rispose una ragazza dai capelli biondi.
-Io sono Ino, se vuoi, puoi unirti al nostro gruppo- continuò la stessa
- Grazie ma non sono interessata a quel ragazzo al momento-
-Meglio, una rivale in meno!- e andò a sedersi al suo posto come tutte le altre.
-Non preoccuparti, è normale, è sempre stata così con tutte, comunque io sono Shikamaru-
-E io sono Chouji- i due le passarono davanti e andarono a sedersi al banco dietro di lei
-Piacere di conoscervi (che gente strana)-
-Hinata per favore puoi sederti vicino a me e Naruto?- la ragazza come risposta annuì e arrossì guardando il biondo.
-Ragazzi visto che ora ci siamo tutti, possiamo iniziare la lezione. Allora prima faremo qualche problema alla lavagna, e poi andremo fuori a fare pratica con le varie arti- dicendo questo,
 iniziò a scrivere delle espressioni e qualche problema da risolvere, poi dopo aver dato un po’ di tempo agli alunni per risolverli, chiamò il ragazzo “popolare” per risolvere nuovi tipi di problemi a quanto pare molto difficili. Quest’ultimo svolse ciò che gli era stato assegnato magnificamente.
-Ho la strana sensazione di aver già visto quel ragazzo e quel modo di comportarsi, chissà dove…- pensò Sakura.
Dopo, la classe uscì (come era già stato deciso) e, tutti si cimentarono nel lanciare gli shuriken o nell’allenarsi in altre discipline come le arti marziali.
Sakura non sapeva cosa fare, quell’ambiente per lei era completamente nuovo (come tutte le altre cose del resto), così cercò di osservare gli altri per quella volta. Ad un certo punto però:
-Sakura vieni qui, alleniamoci un po’ insieme- le fece Naruto.
Mentre correva verso di lui, sfortunatamente, inciampò sul ragazzo più popolare della classe, Sasuke e gli finì addosso.
-Sta’ più attenta- le disse lui alzandosi e andando via.
-Scusa non volevo, non l’ho fatto apposta…- disse lei
-Aspetta un attimo…ho già vissuto questa scena- pensò
-Ehi tu! Fermo dove sei! Dovresti sapere che ignorare le persone non è una cosa carina da fare. Scommetto che il ragazzo dell’altro giorno eri tu!-
-Ma di cosa stai parlando?- le disse lui stranito
-Ma dai, non fare finta di non ricordare…qualche giorno fa, sono inciampata su un  ragazzo che aveva i tuoi stessi modi di fare, quindi non potevi essere che tu!-
-Mhm, si ora ricordo…-
-Ad ogni modo devo dire di aver esagerato quel giorno quindi ti chiedo scusa-
-Ok-
-Come ok? Va bene…-
-Lasciami in pace, mi sei venuta addosso e mi hai chiesto scusa, punto non vedo cosa dovrei dire o fare…-
-va bene addio! (che ragazzo!)- mormorò tra sé e sé.
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Ciao a tutti lettori! Scusate se questo capitolo è arrivato così in ritardo…..ma per favore capitemi! XD
In queste settimane ho avuto un sacco di cambiamenti: scuola, amici, materie, che dire! Tutto bellissimo, tranne il fatto che non ho potuto scrivere.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e nienteh alla prossima ;)   

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Capitolo 7
*** Squadra ***


Sono passati già un bel po' di mesi dall'inizio della nuova vita di Sakura. È riuscita a integrarsi perfettamente nella classe dell' accademia ninja e si è fatta molti amici. Ora si trova a fine anno scolastico e a lei e ai suoi compagni toccherà affrontare un esame molto importante: l'esame del diploma che permetterà loro di diventare Genin. 
-Bene ragazzi, l'anno scolastico è quasi finito, siamo già alla fine di maggio, e come sapete dovrete affrontare un esame per essere promossi e diventare dei ninja di grado Genin. Anche tu, Sakura dovrai sostenere l'esame anche se per te è il primo anno. Proprio per questo se non riuscirai a passare l'esame avrai una possibilità in piu per recuperarlo ed essere al passo con i tuoi compagni che sono all'accademia da più tempo di te. Penso che nessuno di voi abbia delle difficoltà molto gravi nelle varie discipline e penso che anche le eccezioni potrebbero riuscire a passarlo...- dicendo questo, il Maestro Iruka, si voltò verso Naruto che come al solito non era presente mentalmente.

-Continuando...vi dico che le verifiche si faranno già a partire da domani, quindi studiate e allenatevi molto- 
 
Usciti dalla classe al termine delle lezioni, molti ragazzi erano in ansia e di certo Sakura faceva parte di loro.
 Naruto era la solita testa quadra a cui non interessava niente, tanto sapeva già di non  avere le capacità per superare l'esame. 
Hinata pur essendo agitata anche lei, cercò di tranquillizzare Sakura e di intimare Naruto a studiare almeno un po' senza naturalmente ottenere nulla.
Chouji mangiava il suo solito pacco di patatine e Shikamaru borbottava le sue solite frasi sul non voler fare niente.
Ino e il gruppo di ragazze era intenta ad ammirare il ragazzo perfetto, quello con la solita aria da menefreghista che non era per niente preoccupato per l'esame perché tanto sapeva già di essere il migliore come al solito.
Infine Shino era come il suo solito, intento a parlare con i suoi amici insetti e Kiba faceva altrettanto con il suo fedele amico Akamaru.

 La giornata passò in fretta e in men che non si dica si trovarono tutti a fare la fila per eseguire il test da fare per diventare finalmente ninja. Era abbastanza semplice per chiunque avesse un po' di talento e avesse studiato le discipline basi. Esso consisteva nel riuscire a fare almeno una copia di sé stessi per avere la sufficienza.

Fortunatamente tutti riuscirono a passare l'esame e diventarono così dei Genin.

-Sono davvero contento di tutti voi ragazzi. Domani avrete i vostri attestati e ognuno di voi sarà assegnato ad una squadra composta da tre individui capitanati da un Jonin, mi raccomando, non fatemi fare una brutta figura e siate educati e ubbidienti con i vostri futuri Maestri-
 
Tutti erano felici per il bel risultato della classe; il giorno dopo fu fatto tutto come aveva già spiegato il Maestro Iruka.
A mano a mano le squadre si formavano e quando si arrivò al Team n°7, Sakura sentì pronunciare il suo nome, affiancato da quello del suo amico Naruto e da quello del menefreghista ragazzo perfetto chiamato Sasuke. Un po' era felice di stare in squadra con Naruto ma con Sasuke si sentiva molto a disagio, non riusciva a parlargli normalmente se non per litigare. Non le erano mai piaciuti i ragazzi troppo altezzosi e sicuri di sé e Sasuke non faceva eccezione. 
-Cercherò di lasciarlo perdere così non litigherò con lui come faccio di solito- pensò tra se e se. 

....il giorno dopo...

Tutti i ragazzi che avevano passato l'esame si riunirono nelle classi con le loro squadre ed era arrivato il momento di aspettare i Maestri. Ormai nessuno di loro poteva essere considerato un bambino, ora ognuno di loro poteva essere fieramente chiamato ninja del Villaggio della Foglia. 
Man mano le classi si svuotarono e tra le ultime squadre, c'era la numero 7. Tutti, seppur non lo dimostrassero erano ansiosi e agitati, quando il team 7 si vide l unico ad essere rimasto, a Naruto venne una grandiosa idea:
- Dato che il nostro signor Maestro non si è ancora fatto vedere, gli darò una bella lezione!-
- Fammi indovinare...vuoi fargli uno dei tuoi soliti scherzi idioti...- affermò molto sarcasticamente Sasuke.
- Indovinato! E se non ti sta' bene puoi anche lasciarmi da solo con la mia adorata Sakura-
- Tua cosa? Ti ricordo che non ho nessun interesse a fidanzarmi nè con te nè con nessun altro. E tu, signor "sono il migliore di tutti", potresti essere più simpatico con gli altri-
Sasuke si voltò dall'altra parte e Naruto iniziò a preparare il suo scherzo.
- Ehi, non è voltandoti dall'altra parte che risolvi la situazione. Fino ad ora ho fatto finta di non vedere il tuo attegiamento  irritante, ma ora che sei capitato in squadra con me, puoi farti il segno della croce perché ti toglierò quell'espressione sempre depressa e menefreghista!- sbattè la mano sul suo tavolo per attirare ancora di più la sua attenzione e mentre faceva questo, la porta si aprì e comparve Kakashi, il loro Maestro. In quel mentre gli cadde in testa qualcosa e Naruto scoppiò a ridere.
- Smettila di fare l'idiota!!!- dissero entrambi in coro; subito dopo si diedero un' occhiataccia. 
- Iniziamo bene! Il vostro gioco di squadra è già PERFETTO!- 
- Maestro ci scusi, non volevam-
- Che idiota a cascare in un mio scherzo ahahah!- 
- Non faccia caso a lui! Non sa cosa sta dicendo- disse Sakura tappandogli la bocca.
- Io sono il Maestro Kakashi e voi sarete la mia squadra- dicendo questo uscì dalla finestra e si sedette sul ramo di un albero lì vicino.
Sakura iniziò a guardarlo in continuazione, era come se avesse già visto quella persona, come se avesse già sentito quel profumo. 
- Che c'è, ti sei innamorata?- le lanciò una frecciatina Sasuke.
- Che cosa?-
- Lo guardi in continuazione così maniacalmente- sorrise malignamente.  
- Sta' zitto- 

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Capitolo 8
*** Incontri ravvicinati ***


“Lo guardi in continuazione così maniacalmente”
Quella frase rimase impressa a Sakura, ma in fin dei conti Sasuke aveva ragione: senza rendersene conto, il suo sguardo ricadeva sempre su quell’uomo. Forse l’aveva già incontrato da qualche parte, forse era un amico dei nonni, ma una cosa era certa: quel viso lo aveva già visto.
-Sakura! Stai bene? È ora di presentarsi, dai tocca a te!-
-Che idiota…non solo dà fastidio agli altri, ma si prende anche la comodità di addormentarsi durante una lezione…roba da pazzi!- Sasuke si era rianimato.
Sakura scosse la testa.
Come aveva fatto ad addormentarsi?
-Mi scusi Maestro, io sono Haruno Sakura-
-Sakura, perché sei qui?- chiese kakashi alla ragazza
-Il mio principale obiettivo è quello di diventare più forte per vendicare la morte degli unici parenti che mi erano rimasti-
-Capisco-
Kakashi dopo aver sentito le ragioni della ragazza, capì subito che quella era la stesa bambina che aveva salvato 10 anni e mezzo prima.
-Ragazzi, quella di oggi non sarà una vera e propria lezione. Inizieremo i veri allenamenti e tutto a partire da domani perché abbiamo una missione da svolgere-
I tre ragazzini, si sbalordirono un po’ anche se non vedevano già l’ora di iniziare.
Così dopo aver concordato l’ora e il luogo d’incontro dell’indomani, tornarono tutti e tre a casa per prepararsi. Kakashi, invece andò dal Terzo Hokage.
-Terzo, cosa significa tutto questo? Non sapevo che alla fine quella bambina fosse arrivata qui. E per ironia della sorte fa parte della mia squadra con il ragazzo della Volpe e l’Uchiha-
-Kakashi, tu sei tra i migliori ninja di grado jonin del villaggio. Chi meglio di te poteva gestire quei tre ragazzi?-
-La ringrazio per la stima che lei prova per me, ma non posso garantirle che riuscirò a tenerli-
-Ora pensa alla missione che svolgerai domani-
 
In quel mentre, Naruto, Sakura e Sasuke erano già tornati a casa e ognuno di loro si stava preparando per la loro prima missione.
Sakura aveva già preparato l’abbigliamento per l’occasione e ora stava facendo una corsa per scaricare la tensione.
Naruto, andò subito con Iruka a mangiare del Ramen all’Ichiraku.
E infine Sasuke, andò a rilassarsi sulla riva di un laghetto a pensare.
-Ahhh, che corsa che ho fatto! Sono persino arrivata al lago senza rendermene conto! Sono proprio brava ahahahah!- era proprio vero che correre faceva venire il buon umore!
-Visto che fa caldo, potrei anche andare a farmi un bagno al lago- iniziò ad andare verso la riva, togliendosi la maglietta sudata.
Rimase con shorts e top sportivo e sfortunatamente non si accorse della presenza di un altro individuo.
-Che bello l’acqua è freschissima!-
-Ehy! Chi c’è là?-
-Sa-Sasuke?!-
-Stupida di una ragazza, che ci fai qui?-
-Potrei farti la stessa domanda!-
-Non solo dovrò sopportarti tutti i giorni perché fai parte della mia squadra…ora mi segui anche? Cosa sei, una stalker?-
-Ma che cazzo stai dicendo? Perché mai dovrei stalkerare un tipo come te? E poi mi sono ritrovata qui per caso-
Solo dopo un po’ di tempo, Sasuke si accorse che Sakura era senza maglietta.
-Al posto di dire stupidaggini, mettiti qualcosa addosso- arrossì
-Cosa vedono i miei occhi? Sasuke è imbarazzato! E se decidessi di togliere anche il top? Cosa succederebbe? Ahahahahah!-
-Smettila di prenderti gioco di me, scema!-
- è meglio se la smetti di parlare perché diventi sempre più rosso…non ti facevo così pervertito-
Sasuke le mandò un’altra occhiataccia
-Ok ok la metto, ahahahah-
Mentre la ragazza andava a prendere la maglietta, inciampò e cadde un’altra volta e questa volta si ritrovò Sasuke tra le tette.
Questa volta, fu lei ad arrossire no solo per l’imbarazzo ma anche per la rabbia.
-Scemoooo!!!!!!- e gli mollò un ceffone
-Ehy, vedi che sei stata tu a cadermi addosso!-
-Potevi spostarti o evitare di farmi cadere! Ma lascia perdere, sebbene tu mi sembrassi un ragazzo intelligente, non ci arrivi a certi discorsi!-
Andò a prendere la maglietta e ritornò a casa.
-Mio Dio! Che figura!!!-
Sasuke non aveva ancora capito cosa fosse successo, ma la cosa che lo aveva stupito era che le sensazioni che aveva provato gli erano inaspettatamente piaciute.
Il profumo che aveva sentito era così buono…quella ragazza per lui aveva un che di interessante anche se non volva ammetterlo.

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Capitolo 9
*** The First Mission 1a parte ***



-Quello stupido farà una brutta fine se continuerà a starmi vicino! Che figura di merda, quella di prima...-
Ritornò a casa in fretta e furia, era arrabbiata tantissimo, ma alla fine decise di far finta di niente e di calmarsi.
-Basta, è tardi, mi metterò a dormire-
Circa un quarto d'ora dopo, si era già addormentata, e inaspettatamente, si ritrovò difronte a uno scenario già visto: vedeva un ragazzo dai capelli color argento che portava in braccio una bambina ed era circondato da fiamme.
"Quei capelli, quel viso, mi sono molto familiari, chissà chi è quel ragazzo"
Si svegliò, non riusciva a capire perchè faceva sempre lo stesso sogno, da quando era arrivata a Konoha, da quando le erano morti i nonni, la sua vita era diventata molto diversa e anche strana, si era da poco accorta, che i suoi cinque sensi erano molto più sviluppati rispetto al normale: riusciva a sentire la presenza di qualcuno e la sua identità solo sentendo l'odore e rumori molto forti come quelli dei fuochi d'artificio, non riusciva proprio a sopporarli.
Continuava a non riuscire a dormire, non solo per i sogni che faceva, ma anche per la missione che dovrà svolgere il giorno dopo:
"Sarò all'altezza? Sono forte abbastanza? E se mi bocciano?" queste erano le domande che si faceva da qualche ora.
La notte sembrava che non volesse finire, ma dopo un po', Sakura riuscì finalmente a chiudere le palpebre.
Finalmente arrivò la mattina e lei era stata la prima della squadra ad arrivare al luogo dell'incontro, seguita dal suo "migliore amico" Sasuke. 
-Già qua stai?- disse Sasuke scocciato
-Problemi?-
-Sì-
-Beh e risolviteli!-
Tutti e due si girarono, l'uno dalla parte oposta dell'altra.
-Non mi sembravi tanto scocciato ieri quando ti sei messo tra le mie cose-
-Cose? Ahahahahahahah! Ma se sei piatta come una tavola da surf!-
-Ma amore mio, ho solo 11 anni-
-Ragazzi! Siete già qui?-
-Ecco è arrivato lui-
-Sta' zitto!- mentre diceva questo, Sakura schiacciò i piedi di Sasuke e lui gemette per il dolore.
-Ma ciao Naruto! Ti sei allenato abbastanza?-
-Certo! Ieri mi sono mangiato 4 scodelle di Ramen e stanotte ho dormito anche benissimo!-
-Ahahah!-
-Ma il Maestro quando si vuole decidere ad arrivare- (Naruto)
-Spero prest-...-
-Eccolo è lui!-
-Ciao ragazzi, scusate il ritardo!-
-Maestr-...o mio Dio, il ragazzo del sogno...ha i suoi stessi capelli e il suo stesso odore, ce sia lui? Che quest'uomo mi abbia già conosciuta?- pensò Sakura
-Allora, la missione che svolgeremo sarà di grado C e dovremmo proteggere quell'uomo- indicò un anziano signore che veniva verso di loro
-E dovendolo proteggere, incontreremo molto probabilmente dei pericoli, la cosa che dovrete fare è soprattutto, lavoro di squadra, se non i dimostrerete che non siete capaci di collabrare insieme, sarete bocciati-
L'anziano signore, arrivò appena Kakashi finì di parlare, così i cinque, si incamminarono verso il villagio di quest'ultimo. Lui era perseguitato da dei malviventi perchè doveva costruire un ponte che avrebbe comportato meno guadagno per degli uomini d'affari molto importanti.
Arrivarono al suo villaggio, la sera e i quattro ninja vennero ospitati dalla figlia dell' anziano.
Sakura intanto, continuava a pensare se chiedere a Kakashi se si fossero già incontrati o meno. Non sapeva se aspettare. 
Dopo aver cenato, Kakashi andò a dormire nella stanza che gli avevano preparato, e Naruto, Sasuke e Sakura dovettero cnstatare che dovevano dormire insieme.
-No, non posso dormire con voi, sono pur sempre una ragazza-
"E poi ho anche il ciclo, se mi sporco o cose simili, se ne accorgeranno"
-Ma dai Sakura che sarà mai? Non succede niente se dormi con noi- disse Naruto
-A me non interessa niente anche se penso sia meglio dormire tutti in stanze separate-
-Peccato che abbiamo solo questa stanza a disposizione, sapientone!-
"Mi sto innervosendo, ho mal di pancia!!!"
-Ehi ragazzi, ho preparato i vostri letti, potete andare a dormire-
-Grazie signorina- Sakura sorrise.
-E vabene dividiamo queste coperte e facciamo che ognuno dorme al suo angolo- 
-Sakura la coperta è una- 
-Grazie Naruto, non lo avrei mai capito-
-Ma io non voglio dormire con Sasuke!-
-Lo stesso vale per me Testa Quadra!-
-Se è per questo anch'io vorrei dormire da sola!-
Alla fine non conclusero niente tutti e tre da quella discussione e si misero a dormire tutti e insieme: Sakura in mezzo, e gli altri due ai lati.
Dopo qualche minuto, Naruto già si era addormentato e aveva iniziato a russare.
-Ci mancava solo questa! Ora si mette anche a russare!!! E che mal di pancia- bisbigliò la povera ragazza. 
Si tappò le orecchie e si voltò dalla parte opposta a Naruto e si ritrovò i capelli di Sasuke molto vicino a lei. 
"sempre meglio che sentir russare Naruto"
Il mal di pancia si faceva sempre più grande, non riusciva più a stare coricata, così decise di alzarsi molto sileziosamente.
-Che stai facendo? Scappi via?- 
-Dormi! Non sono cose che tu potresti capire- uscì dalla finestra e si sedette sul tetto. Intanto Sasuke la osservava.
-Mi faccio una camminata, forse allevia il dolore-
Ad un certo punto, sentì una presenza aggirarsi lì intorno.
-Fatti vedere-
-Ma come sei cresciuta-
-Chi sei?-
-Non posso dirtelo, ora piccola- 
Su, giù, destra, sinistra e ora era vicino a lei, un ragazzo con una maschera sulla faccia. Le si avvicinò e le diede un bacio sulla guancia, poi scomparve.
Sasuke aveva assistito alla scena. Sakura pensò che lui fosse il ragazzo misterioso, così gli si avvicinò e iniziò a combattere.
Sakura continuò a tirargli pugni finchè non si accorse di star combattendo contro Sasuke.
-Finalmente ti sei accorta che sono io-
-Chi era quel ragazzo?-
-Non lo so, non lo so, non so niente di quello che mi sta succedendo- disse con tristezza lasciandosi cadere a terra.
-Torniamo a dormire- disse Sasuke caricandosi in spalla la ragazza
-Perchè sei così gentile oggi?- non finì di parlare che il sonno prevalse su di lei e si addormentò.

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Capitolo 10
*** The First Mission 2a parte ***


La mattina dopo, Sakura si svegliò.
Era rimasta solo lei a dormire.
-forse gli altri si staranno già allenando- pensò.
Le ritornò in mente quello che le era successo la sera prima e si accorse di essere piena di lividi alle gambe e non appena si alzò si accorse anche di un'altra "sorpresa" guardandosi allo specchio.
I suoi occhi erano gonfi, come se avesse pianto tutta la notte e, inoltre stava perdendo sangue dal naso.
-Non riesco a capire cosa mi stia succedendo...cos'è la pubertà?!-
Si lavò la faccia e con un fazzoletto iniziò a tamponare il naso. 
-Non mi sono mai successe cose simili, mi stupisco di me stessa ogni giorno che passa!-
Subito si sistemò e andò dagli altri.
-Finalmente ti sei svegliata!- ecco Naruto con le sue esclamazioni piene di entusiasmo.
Sasuke la guardò per qualche secondo e poi si voltò dall'altra parte. E più lontano c'era il maestro Kakashi che era scuro in volto. 
Le fece cenno di andare da lui e lei lo fece senza farselo ripetere due volte.
-Sakura hai le gambe piene di lividi e stai perdendo sangue dal naso...che ti sta succedendo?- 
-Sto perdendo ancora sangue dal naso? Pensavo che avesse smesso-
-Sakura che ti sta succedendo?-
-Maestro Kakashi, non lo so nemmeno io...ieri notte mi sono allontanata per fare una passeggiata notturna e ho incontrato uno strano tizio con la maschera-
-E poi cos'è successo?-
-Poi, non ricordo bene, mi è sembrato che Sasuke mi avesse portato a casa, ma non ricordo bene i dettagli-
-Ieri Naruto e Sasuke si sono accorti che tu non eri con loro e mi hanno avvisato, così abbiamo iniziato a cercarti... poi ti abbiamo trovata in mezzo al bosco quindi diciamo che mezze cose le ricordi-
-Però non capisco chi fosse quel ragazzo con la maschera-
-Su questo non ti devi preoccupare e ora vai a sorvegliare il vecchio sul ponte-
Sakura si allontanò e Kakashi diventò ancora più scuro in volto di prima.
-Naruto, Sasuke venite subito qui-
-Cosa c'è?-
-Si sa qualcosa di quello che è successo ieri a Sakura?- chiese subito Naruto.
-E' proprio di questo che devo parlarvi-
-Sakura mi ha detto di aver incontrato uno strano tizio con la maschera ieri-
-Strano, non ho avvertito nessuna presenza quando l'ho trovata- disse Sasuke
-Probabilmente le avrà fatto qualcosa... avrete notato che è piena di lividi alle gambe e che stava perdendo sangue dal naso-
-Cosa può esserle successo Maestro?-
-Naruto, la cosa sembra più seria di quanto pensassimo, quello che sappiamo, è che il nostro fantomatico nemico, o è in grado di nascondere la sua presenza, o è molto veloce. Quindi dobbiamo stare molto attenti-
Il cielo iniziò a riempirsi di nuvole e ben presto iniziò a piovere.
Intanto kakashi, Sasuke e Naruto avevano raggiunto Sakura che era seduta a guardare gli altri lavorare al ponte, cosa alquanto noiosa.
A causa della pioggia tutti dovettero tornare a casa. Ora la cosa si faceva molto più pericolosa: con la pioggia chiunque poteva provare ad attaccare l'artefice del ponte ossia il vecchio, perciò tutti dovevano essere molto attenti.
Come previsto, si fece avanti un uomo che Kakashi riconobbe subito.
Quello era il Demone della Nebbia, e il suo nome era Zabuza.
-Ci si rivede, Kakashi-
-Sakura, porta il vecchio al sicuro, Naruto e Sasuke, sapete cosa fare-
I quattro iniziarono a correre per allontanarsi il più velocemente possibile, ma vennero fermati da un altro ragazzo, il tizio con la maschera che aveva incontrato Sakura la notte prima.
-Tu!- Sakura era sempre più agitata
Intanto Naruto creò delle copie che portarono il vecchio lontano da lì.
-Ci rivediamo Sakura- il ragazzo parlò
-Quel quel ragazzo...- le gambe della ragazza iniziarono a tremare 
Naruto e Sasuke capirono subito chi fosse.
-Come fai a sapere il mio nome? si può sapere cosa sta succedendo?!-
-Calmati Sakura!- le disse Naruto, che si scambiò una rapida occhiata con Sasuke.
-Dimmi, ti sei sentita più strana da quando mi hai incontrato?-
-Cosa vuoi da lei? Ti conviene rispondere!- disse Sasuke
-Cosa voglio? Non le farò del male se è questo che vuoi sapere! Ma per ora la mia missione è quella di catturare il vecchio, no posso assolutamente deludere il mio capo-
-Noi te lo impediremo!-
-Si come no!- iniziò a correre. 
-Forza seguiamolo!- dissero Sasuke e Naruto 
-Sakura riprenditi!- (Sasuke)
-Non c'è bisogno che me lo dica tu!-
Si misero all'inseguimento del nemico.
-Cavolo! E' incredibilmente veloce!-
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ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutti! Era da molto che non mettevo l'angolo autrice! Sono proprio sbadata! Spero che la storia vi stia piacendo. Mi scuso per eventuali errori di ortografia, ma sappiate che la causa non è il mio poco studio della grammatica, ma nella mia poca bravura nello scrivere al computer! Fatemi sapere cosa ne pensat della storia. Si accettano ovviamente anche le critiche! Ho assolutamente bisogno di sapere dove devo migliorare. Detto questo, ci rivediamo nel prossimo capitolo!!!

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Capitolo 11
*** Si aggiungono altri problemi. ***


Sakura, Sasuke e Naruto erano intenti a inseguire il loro nemico incredibilmente veloce rispetto a loro. 

-Questo tipo non è da sottovalutare- pensò Sasuke che stava cercando di escogitare un piano 

-Non vedo l'ora di iniziare a combattere! - pensò l'altro, il solito a cui non interessava chi fosse il suo nemico, l'importante era fare a botte. 

Sakura non si stava sentendo per niente bene, anche a causa delle parole contraddittorie del ragazzo con la maschera. 

La stava prendendo in giro? Era un nemico? Continuava a non capire il perché.  Tutto ad un tratto sentì le sue gambe senza forza come se si fossero addormentate e così si fermò. 

-Ragazzi, io devo fare delle cose, voi continuate a inseguire quel ragazzo- disse agli altri due. 

Naruto e Sasuke vennero colti alla sprovvista: il Maestro con "sapete cosa fare" intendeva non solo inseguire il nemico ma anche e soprattutto sorvegliare Sakura.  

I due non seppero cosa fare, ma in quel momento, la persona più in pericolo era l'anziano che rischiava seriamente di morire, quindi accantonarono il "problema Sakura" e continuarono l'inseguimento. 

-Sasuke non pensi che stiamo abbandonando un compagno? Kakashi ha detto che per lui è più importante il lavoro di squadra- 

-Naruto lo so benissimo...quella ragazza non fa altro che causare problemi! - 

-Non è vero! -  

-E va bene facciamo così: io inseguo il ragazzo e tu vai da lei va bene?- 

-Ma io voglio combattere!!!- 

Sasuke alzò gli occhi al cielo in segno di disperazione 

-Va bene allora facciamo che tu insegui e io vado da lei...ti va bene ora?- 

Naruto ci pensò un attimo. 

-E se Sakura si innamorasse di Sasuke- Non poteva lasciarli da soli.  

-Però loro due litigano in continuazione- pensò, ma d'altronde voleva assolutamente scontrarsi con qualcuno!  

-Allora Testa Quadra?- 

-E va bene vada per a seconda opzione!- 

Ovviamente tutto questo è successo mentre saltavano di albero in albero. 

Così Sasuke deviò il suo percorso e tornò indietro. 

-Risolviamo al più presto con Sakura, non è solo Naruto a voler combattere- 

Intanto Sakura si era seduta sotto un albero, non riusciva più ad alzarsi: ormai era come se non avesse più delle gambe. 

Non potevano di certo essere quei "pochi" lividi ad averle fatto un tale danno. Cosa poteva essere? Iniziò a massaggiare le parti che non sentiva più, che non riusciva a muovere. 

Sasuke si avvicinava sempre di più. Ad un certo punto, si fermò, era lontano dalla compagna di squadra sì e no una decina di metri, eppure non proseguì oltre. 

Era come pietrificato: aveva percepito una forza spirituale giantesca. 

-Non riesco a capire da dove provenga tutta questa forza- 

Scese dall'albero e provò un po' ad usare lo Sharingan. 

-Sakura! Sakura!- 

Sakura che era ancora intenta a fare degli auto-massaggi che pareva stessero migliorando qualcosa, sentì Sasuke chiamarla. 

-Cosa diavolo vorrà? La missione è più importante di qualsiasi altra cosa!- pensò 

-Sakura, dove sei?!- 

-Sono qui, sono qui!-  

Sasuke sentì il suono della voce della ragazza e finalmente la trovò. 

Rimase immobile per qualche secondo: l'immensa energia, l'immensa forza che percepiva non veniva altro che da Sakura. 

-Troppa fatica alzarsi? Stai diventando una sfaticata?- 

-Sasuke, non riesco ad alzarmi, non sento più le gambe, non sono mica una sfatiacata!- 

-Come non senti più le gambe? Alzati!- 

-Ci sto provando!- 

-Prendi le mie mani e vedi se ci riesci se ti aiuto- le disse porgendole le mani. 

-Che mani calde- pensò. 

-Dai, alzati!- Sasuke cercò di aiutarla ma non riusciva neanche lui a smuoverla da terra. 

-Sei improvvisamente diventata di piombo, ma che ti sta succedendo?- 

-Vorrei saperlo anch'io...è come se avessi un sacco di chakra ma questo non fa altro che confondermi!- 

-Un sacco di chakra... prova a trasferire il tuo chakra ad un'altra cosa, per esempio, all'albero dietro di te- 

-Ci provo- Sakura riuscì almeno a girarsi, e appoggiò i suoi palmi sulla corteccia di esso 

Sasuke intanto, attivò lo Sharingan e con grande stupore, vide che l'energia che emanava Sakura, andava dissolvendosi.  

Dopo qualche minuto disse a Sakura di fermarsi e di provare ad alzarsi, e finalmente ci era riuscita. 

-Non capisco perché si sia verificato tutto quell'accumulo di Chakra- pensò Sasuke. 

Sakura intanto, dopo neanche un minuto ebbe un collasso. 

-Ma che sta succedendo?!- Sasuke era sempre più disorientato.  

La prese in braccio e andò verso Naruto e gli altri: 

 la situazione stava degenerando, Sakura ormai stava molto male, Kakashi era impegnato a combattere contro un temibile avversario e colui che li aveva assoldati era fortemente in pericolo. Cosa dovevano fare? 

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