Twin Peaks 3

di VELC
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parte 1 ***
Capitolo 2: *** Parte 2 ***
Capitolo 3: *** Parte 3 ***
Capitolo 4: *** Parte 4 ***



Capitolo 1
*** Parte 1 ***


La luce calda del primo pomeriggio filtrava dalle finestre incastonate nel legno, rimbalzando nella piccola stanza quadrata fino a diffondersi e ad amalgamarsi in un tepore diffuso e fermo. Il dr. Hayward e il tenente Harry Truman erano al capezzale dell' unico letto presente nella stanza. Una ruga lentamente abbandonò il volto teso di Harry, seguita presto dalle altre, fino a che un leggero sorriso di sollievo seguì le parole del dr. Hayward che ruppe il silenzio

« Ecco si è svegliato»

« Cooper...»

Con uno sforzo l'agente speciale Dale Cooper sbattè le palpebre più volte come a voler testare quello che vedeva; era veramente nella sua stanza d' albergo al Great Northern hotel ; poi stancamente e con lentezza si rivolse ai due uomini

« Non stavo dormendo... Annie? Come sta Annie? »

« E' ricoverata all' ospedale, ma se la caverà vedrai » rispose Harry, di nuovo teso in volto.

« Ho bisogno di lavarmi i denti »

« Certo...vieni »

« Faccia attenzione » consigliò il dottore, mentre aiutava Harry a far alzare Dale dal letto.

Ancora intorpidito fece fatica a mettersi in piedi, ma testata la tenuta delle gambe si diresse trascinando i passi verso il piccolo bagno; prima di entrare si volse verso Harry « Ho bisogno di lavarmi i denti »

« E' una buona idea »

Dale aprì pesantemente la porta del bagno facendo stridere la serratura non ben aperta , la richiuse dietro di sé e si diresse ciondolante verso il lavabo. Si guardò allo specchio; era ridotto uno straccio.

Prese il tubetto di dentifricio e ne spremette una giusta quantità sullo spazzolino. Poi afferrò meglio il tubetto, e cominciò a spremerlo nel lavandino , svuotandolo lentamente, con una soddisfazione crescente sul volto. Improvvisamente si fermò, alzando lo sguardo per incontrare i suoi occhi nello specchio. Dal suo volto scomparì per un istante ogni sorta di espressione, poi con decisione afferrò saldamente le mani alla fredda ceramica e tirò una violenta testata contro il vetro, che si spaccò increspandosi profondamente.

« Cooper?! » esclamò Harry allarmato dal rumore.

« Cooper! » ripetè con maggiore fermezza nella voce.

Dale alzò lentamente la testa dal vetro , per vedere dall'altra parte un ghigno deforme espandersi sui lineamenti di un volto animalesco , incorniciato da lunghi e sudici capelli grigi , e fremere tra i solchi nello specchio, gli occhi tremanti di indicibili follie; Dale piegò la testa di lato ora con lo stesso ghigno sui suoi lineamenti mentre da fuori Harry continuava a chiamare 

« Cooper!!! » 

Lui con una voce che quasi non sembrava la sua cominciò a ripetere ossessivamente e in un crescendo di perverso divertimento « Come sta Annie...come sta Annie? » , seguito da risate malate di cupa soddisfazione.

Bob era tornato a Twin Peaks.

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Capitolo 2
*** Parte 2 ***


Harry irruppe nel piccolo bagno aprendo con forza la porta

« Cooper!!! »

L'agente speciale era appoggiato al lavabo con le braccia, che sembravano però non riuscire a sostenere interamente il peso che le gambe si rifiutavano di sorreggere; il vetro era rotto e sporco di sangue e Dale era scosso da quelli che agli occhi di Harry sembrarono fremiti.

« Cooper !!! Dr. Hayward mi venga ad aiutare presto »

Harry lo afferrò da sotto le ascelle cercando di sorreggerlo.

« Mi aiuti a rimetterlo a letto » .

« Dannazione ma quanto pesa questo ragazzo » esclamò il dottore mentre afferrava anche lui Dale e lo portava nell'altra stanza.

« Dovrò medicargli quella ferita sulla testa ... sembra che lei abbia bisogno di andare per gradi agente Cooper, il corpo molte volte non segue quello che la mente gli vorrebbe far fare »

« Dr. Hayward non sottovaluti il potere della mente : una mente ben allenata può prevaricare qualsiasi costrizione mortale »

« Comunque Cooper lei ha bisogno di riposo e di una buona colazione: è quasi due giorni che non tocca cibo»

« Non riposerò bene finché non avrò visto Annie » disse con un velo di tristezza nella voce.

« Ti ci porterò » lo sollevò Harry, « ma non prima che tu abbia buttato giù qualcosa da mangiare... non vorrai avere un mancamento come quello di prima anche in ospedale »

« Nel caso sarei già nel posto giusto » e i due risero brevemente ma di gusto, come era un po' che non facevano.

« Bene si è fatto tardi, devo tornare all'ospedale per le visite ... » Harry fece un cenno al dottore che si interruppe bruscamente « ...allora a più tardi »

« A dopo, aspetti la accompagno »

Harry aprì la porta al dr. Hayward, e gli sussurrò piano « non mi sembrava il caso di accennare a Cooper dell'esplosione alla banca... almeno non adesso »

« Non era mia intenzione parlarne, ma capisco la tua preoccupazione Harry...su, ci vediamo dopo e fai mangiare quel ragazzo »

« Sarà fatto »

Harry chiuse la porta e tornò da Dale con un sorriso un po' stiracchiato e un bicchiere d'acqua

« Vestiti Cooper che di sotto ci aspettano due tazze di caffè nero bollente! » .

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Capitolo 3
*** Parte 3 ***


« Ah... Non c' è niente di meglio che una tazza di caffè nero »

« Meno male che ti conoscono , hai talmente stordito quella cameriera di indicazioni sui toast che è incredibile ti abbia ascoltato »

« Più che altro hanno imparato a sopportarmi » i due sorrisero per poi farsi improvvisamente seri

 « Harry lo so che c' è qualcosa che non va da prima... è successo qualcosa mentre ero nella Loggia Nera? »

« Pare che il dr Hayward abbia colpito il signor Horne durante una lite... ora ha un bernoccolo in testa » I due sorrisero lievemente, e Cooper prese un generoso sorso di caffè, che sentì farsi strada attraverso l'esofago fino a scadargli lo stomaco; espirò come per mitigare quel calore improvviso.

« C' è dell'altro? » chiese Dale anche se avrebbe voluto che le novità finissero lì. Guardò Harry e l'atmosfera si fece cupa.

« Purtroppo sì Cooper. C'è stata un'esplosione alla banca di Twin Peaks, sembra che la misteriosa scatola che Thomas Eckhardt ha lasciato a Catherine Martell contenesse una chiave di una cassetta di sicurezza . Lei ha mandato Pete a controllare... »

« Oh Santo cielo ... »

« In banca c'era anche Audrey Horne , manifestava contro il progetto Ghostwood, ma per fortuna l'esplosione non è stata così violenta; vicino al corpo di Pete ne abbiamo trovato un altro; purtroppo l'esplosione lo ha colpito in pieno volto e ogni tentativo di riconoscimento sarebbe inutile... comunque aspettiamo l'autopsia per saperne di più »

« Harry quando sarà il funerale ? »

« Domani mattina ».

(sciroppo d'acero su toast e silenzio).

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Capitolo 4
*** Parte 4 ***


L'ospedale di Twin Peaks era una struttura piccola, ma che non aveva mai fatto mancare nulla alle esigenze della tranquilla popolazione del paese; ultimamente però, se non altro dalla morte di Laura Palmer, era apparso evidente che i locali avrebbero avuto bisogno di tecnologie migliori e, data la sempre maggior affluenza di pazienti, di una mensa migliore.

Il tenente Harry Truman e l'agente speciale Dale Cooper entrarono dalla grossa porta vetrata dell'ingresso principale e subito nella stanza a sinistra del corridoio scorsero la figura di una giovane ragazza dai capelli nero corvino

« Agente Cooper... come si sente? »

« Come ti senti tu Audrey, non sono io ad essere in un letto d'ospedale » disse Dale con un sorriso.

Audrey sorrise brevemente.

« oh è più per precauzione, sono stata sciocca...»

Il sorriso improvvisamente scemò, poi i suoi occhi incominciarono a diventare lucidi

« Pete era un brav'uomo, mancherà a tutti » la anticipò Dale.

Ci fu una pausa, poi Audrey scacciò indietro le lacrime

« Sa una volta mi ha portata a pesca, con le esche e tutto il resto, a pescare trote sotto la luce della luna, solo perché ero triste ... ma adesso sono io che vedo lei triste e credo di sapere il perché ; Annie è nella stanza in fondo al corridoio, ma stia tranquillo, sta bene » L'agente Cooper diede un lungo bacio sulla fronte ad Audrey, un lungo ed umido bacio che la fece tremare anche se non seppe per quale motivo.

« Audrey grazie , e riposati »

Lei Rimase a fissarli andare via con una sensazione strana addosso.

Nel corridoio incontrarono il dr. Hayward che gli venne incontro salutandoli

« Dr. Hayward come sta Audrey? »

« Meglio Cooper , ha una intossicazione da fumo: tra la confusione e lo spavento non riusciva più a liberarsi dalle manette e ne ha respirato molto ... povera cara... per fortuna Hawk è arrivato in tempo . » Poi guardando Dale 

« Annie invece è di qua ; non ha subito grossi traumi fisici tranne un taglietto sulla fronte ; sul lato emotivo invece deve essere stato un grosso shock » 

 e fissò Dale di sfuggita incamminandosi per il lungo corridoio ; entrarono nella stanza scarsamente illuminata dove solo poche lame di luce riuscivano a sfuggire dalla persiana non proprio nuovissima, creando piani di luce definiti nell'aria densa e un po' stantia , che sembrava tagliassero gli odori di disinfettanti, medicazioni e cibi insipidi. Harry si fermò sulla soglia della piccola stanza con un cenno verso Cooper, che entrò nell'oscurità in modo silenzioso, quasi come un' ombra. 

Annie dormiva beatamente, i lunghi capelli mossi un po' arruffati ad illuminarle il volto. Dale si sedette in uno degli sgabelli ai bordi del letto e le afferrò delicatamente una mano. Rimasero così per un po' , poi Annie si svegliò di soprassalto, come fosse stata tratta a riva dopo una nuotata faticosissima; vide per un attimo una mano sporca tenere la propria, e ne sentì i calli e le unghie sudice graffiarle la pelle; 

« Annie » alzò lo sguardo trattenendo il respiro , poi lasciò andare la tensione affondando ancora più mollemente nel cuscino. 

« Dale » la sua mano era morbida e candida come sempre

« Annie come stai ? »

« Non lo so. Ora meglio, ma non so come interpretare quello che ho visto, certe cose non le insegnano neanche in convento »

« No di certo , per fortuna è finita » i due si sorrisero, anche se quello di Dale si traformò piano, deformandosi, come tirato da fili invisibili

« Ho temuto di perderti » esplose una risata silenziosa dentro Cooper, come una iena che vede la sua preda, e sa di avere un vantaggio.

Le diede un bacio continuando a ridere dentro, poi si calmò : non era quello il momento

 « Se il dr. Hayward è d'accordo ti passo a prendere sta sera così potrai dormire nel tuo letto » 

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