Destino di Monster_ (/viewuser.php?uid=72680)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: ***
Capitolo 2: *** L' inizio della fine. ***
Capitolo 3: *** Visioni ***
Capitolo 4: *** Senza di te non sarei nessuno ***
Capitolo 5: *** Un marchio nel sangue ***
Capitolo 6: *** La Guardiana ***
Capitolo 7: *** Il Portale Del Destino(Il marchio) I Parte ***
Capitolo 8: *** Il Portale Del Destino(Adam) II parte ***
Capitolo 9: *** Il Portale Del Destino(Guardiana) Parte III ***
Capitolo 10: *** Labbra Di Rubino ***
Capitolo 11: *** 11 Sognare... ***
Capitolo 12: *** Le statue silenziose, vedono il peccato ***
Capitolo 13: *** Il serpente che si morde la coda ***
Capitolo 1 *** Prologo: ***
Prologo
Non
poteva crederci.
non poteva essere
vero, perché?
Cosa aveva fatto di
tanto orribile da meritarsi una fine come quella?
Cosa poteva volere
ancora, la vita da lei?
La morte? Forse...
I suoi occhi
guardavano spauriti la lama.
Quella lama che tra
pochi istanti, l' avrebbe trapassata, che l' avrebbe fatta andare a
miglior vita.
La lama che, sia lei,
sia quegli occhi blu cobalto guardavano spaventati.
Pochi secondi. Non
sentì dolore, ma le sue iridi cremisi fissavano ancora lo
scintillio di quella lama, ora rossa.
La lama che ora, le
era entrata nel petto.
Che ora faceva male.
Ma non era una male fisico il suo.
Era un male
psicologico. Solo il pensiero di non rivederlo, non rivedere quegli
occhi,
non rivedere il
sorriso beffardo che le piegava le ginocchia.
Quello la faceva
morire.
Guardò per
l' ultima volta quel viso che tanto aveva amato, e che,
inevitabilmente amava
ancora.
Accasciandosi al
suolo, un solo pensiero prima di perdere lucidità; grazie a quella lama:
Ti
amerò per sempre Shade. Sempre.
Solo un nome
risuonò in quell' angolo di mondo, dove la morte faceva il
suo lavoro: "FINE!!!"
Salve.
E' la prima volta
che scrivo in questa sezione, mi ero ripromessa di farlo e l' ho fatto.
Stavo solamente
aspettando l' ispirazione... E' arrivata!! ^^
Comunque, se non
avete capito niente, non vi preoccupate. Spiegherò tutto a
suo tempo. Inoltre, siamo solo al prologo!!
Spero che la
storia vi abbia incuriosito. Fatemelo sapere!!
Un bacio a
tutti!!
Steph^^
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Capitolo 2 *** L' inizio della fine. ***
Capitolo
primo: L' inizio della fine
Sono passati sei anni,
da quando le gemelle prescelte, Fine e Rein, hanno sconfitto l'
oscurità con Prominence.
Sei anni da quando,
secondo Fine, non passavano più un' avventura.
La ragazza rossa, era
diventata molto bella. Aveva lasciato quell' aria da bambina golosa, e
aveva indossato le vesti di una ragazza quasi
donna.
Intendiamoci; golosa
lo era rimasta lo stesso.
I suoi bellissimi
capelli cremisi chiaro erano diventati lunghi e Fine, li teneva legati
con una coda alta, o a
volte, li lasciava
morbidi sulle spalle.
La gemella azzurra,
era diventata anch' essa più bella, con i lineamenti del
viso delicati e i tratti d' adulta.
I suoi capelli
ricascavano sinuosi sino al fondo schiena, sempre scintillanti e
profumati.
Le due, nonostante
ciò, non avevano abbandonato il titolo delle "principesse,
meno principesche del pianeta Wonder" Cosa che faceva
infuriare oltre ogni
dire Rein.
**
"Dai Rein, calmati."
Mormorò Fine.
La sorella continuava
a sparlare incavolatissima, senza nemmeno prestare attenzione.
"Ma che gli abbiamo
fatto?
Ci comportiamo
educatamente, non cadiamo più alle nostre entrate, siamo
sempre regali e affascinanti e invece ci becchiamo pure
quel titolo???"
Urlò a
nessuno in particolare. Fine cercò di dissuaderla dal
buttare per terra un piatto di porcellana dalla rabbia.
"Ti prego Rein!!"
Le due erano appena
rientrate da un ballo. Era stato semplice, con i loro amici.
Avevano ballato e
mangiato (Specialmente Fine) e si erano divertite.
La rossa
però, non si era svagata come la sorella tra le braccia del
suo amatissimo principe Bright, lei aspettava una persona, che
stranamente non si era
fatta vedere.
Shade quella sera, non
aveva partecipato al ballo e Fine ne era rimasta veramente dispiaciuta.
Non che tra loro ci
fosse qualcosa; Come si giustificava Fine ogni volta che qualcuno
provava a fare delle allusioni su lei e il principe della
Luna.
Era solo, semplice e
banale amicizia.
Bright l'aveva
invitata a ballare vedendola sola, ma lei aveva gentilmente rifiutato
percorrendo la strada per il giardino.
Lì era
stata poi raggiunta da tutti gli altri, capendo in quel momento che,
nella loro compagnia, non c'era modo di stare da soli.
**
"Rein!!"
Gridò per l'ultima volta la rossa.
Rein sembrò
ridestarsi. "Fine, ops scusami!!" Disse posando il piatto.
A Fine
spuntò un grosso gocciolone: "Niente. Allora, che ne dici di
andare a dormire?"
"Sono d' accordo,
è stata una lunga giornata." Confessò l' azzurra
sbadigliando.
Fine la
guardò con un sorrisetto ironico. "Certo Rein,
perchè si fatica molto a stare tra le braccia del proprio
principe e ballere vero?"
Rein
arrossì furiosamente. "FINE!! Ma come te ne esci?? Io...
parlavo della giornata in particolare!!"
Fine sorrise.
"Scusami. Ora non ti arrabbiare, sennò ti verranno le rughe
e poi Bright non vorrà più sposarti!" Disse
correndo per scappare
alle ire della sorella.
Rine rimasta un attimo
di sale, assimilò la battuta. "Fineeeeeeeeeee!!!!!!!!! Vieni
quiiiiii!!!!!!!!" Si rincorsero finchè non si
arrivò alla
lotta con i cuscini.
Caddero ognuno sul
proprio letto esauste.
Rein, ripresasi,
chiese gentilmente. "Perchè eri così triste oggi?"
Fine si mise a sedere
nel letto della gemella. "Niente di che, ero solo stanca!"
Rein sorrise sorniona.
"Non centrerà uno strano principe che qualche anno
fà aveva un' identità segreta. E che oggi non si
è fatto vedere?"
Fine
diventò incandescente. "Ma cosa centra Shade?!" Chiese
urlando.
"Shh!! E' tardi, se ci
scoprono lo sai che succede no?. Comunque, siamo suscettibili eh?"
Sorrise l'azzurra.
"Non sono affari
tuoi!! E comunque hai ragione: è tardi. A dormire!" Disse
scendendo dal materasso e entrando nelle coperte soffici
del suo letto.
L'ho scampata bella!!
Riflettè la
rossa spegnando la luce.
L' ultimo pensiero
prima di addormentarsi fu per lui. Per lui che le aveva rubato il cuore.
Per lui che la
proteggeva, per lui che lei amava.
L' ultimo pensiero fu
per Shade.
**
Il principe della Luna
si svegliò di soprassalto con un brutto presentimento.
Quello strano sogno
che aveva fatto su Fine non gli piaceva per niente.
Già.
"Fine..." Sussurrò, sedendosi sul letto.
Non era potuto andare
al ballo quella sera.
La madre era stata
male, non poteva lasciarla da sola.
Chissà se
Fine aveva ballato con qualcuno. Se aveva riso con qualcuno. Se si era
divertita, sempre con quel "qualcuno" che non era lui.
Scosse la testa
più volte scacciando il pensiero.
Se ci avrebbe
riflettuto a lungo, sarebbe stato capace di andare da Fine adesso e
chiederle con chi aveva ballato, per poi uscire ed andarlo
a cercare per fare
"due chiacchiere".
Si era infine
addormentato quella sera, dopo essersi accertato che la madre riposava,
e aveva fatto uno strano sogno, proprio
sulla principessa
Solare.
Cosa vorrà
dire?
Bha! I sogni hanno una
logica tutta loro.
Si stese e chiuse gli
occhi. Pensò a lei, come tutte le sere prima di
addormentarsi.
Pensò a
quella principessa, che, nonostante gli anni, era ancora una
pasticciona, che riusciva a portare allegria, che amava
semplicemente
perchè era Fine.
E con questi pensieri
sprofondò nel sonno.
**
Due ragazzi che si
sognano...
Che si amano, che si
pensano e si proteggono.
Qualcosa li unisce.
Qualcosa di profondo ed invisibile, qualcosa che però...
Può essere
spezzato.
Salve!! Ecco a voi il primo
capitolo, spero vi piaccia!!
_Valux_ :
Grazie per il
complimento ^^!!
animalcrossing94 :
Grazie^^ FinexShade For
ever!!!! XDXD
I love Sasunaru :
Grazie anche a te
Roby!! Si FinexShade!!!! Li adoro, niente da fare!!XDXD
Commentate,
e Fatemi sapere!
Un bacio!!
Steph<3
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Capitolo 3 *** Visioni ***
Capitolo
secondo: Visioni
Fine si era svegliata stranamente presto quella mattina, il suo stomaco
reclamava cibo a grande quantità.
Senza fare rumore si diresse in cucina, gettando un' occhiata a Rein,
che abbracciava il cuscino e mormorava il nome del principe dei
Gioielli.
La ragazza rise mentre usciva dalla sua stanza.
Si precipitò in cucina. Durante il corridoio
rischiò seriamente il collo, inciampando nei fili di lana
che Lulù aveva lasciato lì in terra.
Entrata nella grande cucina non vi trovò nessuno.
Meglio
così... Posso mangiare quanto voglio!! VIVA!!
Pensò la principessa Solare. Aprii il frigo trovando subito
dei bignè alla crema; infine i suoi bellissimi occhi
cremisi, trovarono una torta al
cioccolato gigantesca.
Si rimpinzò con foga. Finito con i dolci si rempì
un bicchierone di latte e lo bevve tutto d' un fiato...
Una soffiata d' aria fredda le fece venire la pelle d' oca e la fece
voltare di scatto.
"Chi c'è?" Chiese flebile.
Sicuramente lo
avrò immaginato...
"FINE!!" Una voce la fece voltare verso la finestra spalancata. I suoi
occhi erano increduli.
Lui era lì... La fissava. Con odio e con... paura?!?
Shade.
Cosa ci faceva lì? Perchè la guardava
così? Come se... fosse arrabbiato.
"S-Shade?!" Chiese facendo un passo verso di lui.
Il ragazzo la guardò con odio. Nei suoi occhi cobalto il
disprezzo. "Ti detesto!" Gridò.
Il mondo per Fine smise di girare, perchè?
Perchè le aveva detto questo?
Il bicchiere le cascò di mano in un tonfo sordo. Le schegge
di quel sottile involucro trasparente si persero per il pavimento della
cucina.
Si piegò e le raccolse, una scheggia le ferì una
mano e una lacrima cascò in terra all' unisono ad una goccia
del suo sangue.
In quel momento, il portale si aprì.
La porta del destino, destinata a restare siggilata si
splancò.
In quell' attimo Fine alzò gli occhi, Shade era sparito. Al
suo posto, per un decibel di secondo, Fine lo vide.
Il portale si mostrò ai suoi occhi cremisi. Solo per un
secondo.
Tutto svanì in un vortice, la rossa si sentì
sballottare e un senso di nausea l' avvolse.
Si appoggiò al tavolo, le scheggie di vetro raccolte le
caddero di mano.
Cadde in ginocchio sulle schegge, che le ferirono la pelle e la
trapassarono.
Si mise le mani tra i capelli.
Un urlo riecheggiò nel regno Solare. L'urlo dell' inizio che
segna la fine...
**
La rossa aprì gli occhi trovandosi a letto.
Girò la testa; Rein dormiva ancora abbracciata al cuscino.
Si alzò in piedi. Guardò le ginocchia: Niente
graffi.
Quindi niente schegge. Quindi niente bicchiere.
Solo una spiegazione: Era stato un sogno. Un incubo.
Istintivamente guardò la mano destra, quella ferita.
Sulla sua mano candida c' era una cicatrice. La stessa che si era
procurata nel sogno.
Pulsava. Faceva male. Come era possibile?
Si allontanò dal letto per affacciarsi alla finestra.
Cercò la sua immagine tra le stelle, nella luna, gli
mancava. Aspettava domani. L' avrebbe rivisto, non ne vedeva l' ora.
Sorrise e si sdraiò nel letto.
chiuse gli occhi e sprofondò nel sonno.
La rossa dormiva, e non si ricordò dello spiraglio.
Lo spiraglio di luce che aveva creato quella porta.
La porta del destino che era stata inesorabilmente aperta. Quella porta
che avrebbe messo la parola fine.
E a cui nessuno sarebbe potuto scappare...
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Capitolo 4 *** Senza di te non sarei nessuno ***
Capitolo terzo: Senza di te non sarei nessuno
Shade guardò dalla finestrella
della sua mongolfiera.
Stava volando a tutta velocità nel regno Solare, dopo una
lettera arrivata al suo regno per convocare lì lui e sua
madre.
La regina, purtroppo ammalata, dovette restare a letto.
Lui però non si era fatto scrupoli;
era anche una buona occasione per rivedere la sua principessa.
Atterrò egregiamente sulla pista, facendo calare il
poniticello per il passaggio alla terra ferma.
"Principe Shade" Lo accolse una guardia.
"Salve. Dovevo incontrarmi con i sovrani" Proferì lui.
La guardia annuì. "Certo, seguitemi."
Il ragazzo seguì l' uomo che lo portò nella
stanza dove i sovrani del regno di Wonder e i loro figli l' attendevano.
"Salve principe della Luna." Lo salutò la regina Elza,
sorridendo.
"Salve a voi maestà. Sono giunto qui sotto ordine di una
vostra richiesta, mia madre purtroppo è stata costretta a
letto" Confessò il giovane,
guardandosi intorno per cercare un viso famigliare che non trovava.
"Oh, mi dispiace molto per la regina Maria, sareste così
gentili da porgele i miei saluti, al vostro ritorno?" Chiese Elza.
"Con immenso piacere." Rispose il principe della Luna.
**
"Lo sapevoooo!!!! E' tutta colpa tua Rein!!!" Gridò la rossa
infilandosi la sua gonnellina rosa chiaro.
L'azzurra cercava la camicia. "Ma cosa ho fatto io?" Chiese poi.
"Chi è che stamane non voleva svegliarsi perchè
sognava un certo principe dei gioielli?" Chiese Fine maliziosa.
Rein arrossì furiosamente. "Ma io... Siamo in ritardo
sbrigati!!" Gridò poi, infilandosi i suoi fidati
pantaloncini azzurri.
"Certo, certo; svia il discorso!" Rise l'altra guardandosi
distrattamente allo specchio.
Erano molto belle. La rossa indossava una gonnellina rosa chiaro e una
camicetta bianca che entrava dentro la mini.
I suoi capelli cremisi erano lasciati sciolti sulle spalle.
L' azzurra invece, indossava un paio di pantaloncini corti azzurri, con
una camicia blu sopra. I capelli erano legati con un nastrino bianco.
Le due iniziarono a correre. Erano in ritardo per la riunione. Stavolta
i genitori si sarebbero arrabbiati.
**
"Ma insomma!! Dove sono Fine e Rein?!" Chiese re Tolouse arrabbiato.
Shade si portò una mano in fronte.
Non è
possibile che facciano tardi anche adesso!
Sospirò, per poi individuare un posto libero e tentare di
sedersi, quando:
"ECCOCIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!" Le due ragazze entrarono spalancando la
porta.
Rein riuscì a frenare all' ultimo e a rimanere in piedi.
La rossa era stata meno fortunata. (Per me invece era stata mOOOlto
fortunata)
Mentre correva, non riuscendo a frenare andò a sbattere
contro qualcosa di morbido che si piegò sotto il suo peso.
Oh mamma! Sono andata a
sbattere contro il muro? No, il muro non si piega.
Aprì gli occhi e restò ammaliata da due iridi
cobalto.
Shade era diventato ancora più bello. Il suo fisico era
statuario, il suo viso dava a Fine quel senso di protezione, che
nessuno le aveva mai
fatto provare. I suoi occhi erano pieni di sentimenti nascosti, Fine
credeva di affogarci, ogni volta che si perdeva a guardarli.
Lo fissò intensamente, come per imprimersi a marchio di
fuoco, la sua immaggine nella memoria.
La rossa, però non si accorse di essere placidamente
"sdraiata" sul principe della Luna che la guardava divertito.
"Fine..." Salutò lui.
Fine avvampò. "Emh... Shade, ciao come stai?" Chiese ridendo
nervosamente.
"Abbastanza bene, grazie!" Rispose Shade.
I due restarono immobili a guardarsi finchè un colpo di
tosse non spezzò quella magica atmosfera.
L' azzurra era felice del momento di intimità creatosi tra i
due, ma guardandosi intorno si accorse che, tutti i sovrani,
più i loro figli, guardavano la scena divertiti e maliziosi.
Decise così, di mala voglia, di far capire a quei due che
non erano soli.
Fine alzò di scatto lo sguardo e, diventando cremisi per l'
accaduto, si alzò di colpo da Shade. "Scusami..."
Farfugliò.
"Niente." Rispose lui sorridendo alla sua amata pasticciona.
I sovrani guardarono le figlie di traverso, per far capire di spostare
la sveglia a un' ora prima e iniziarono a parlare del vero motivo di
questa riunione.
"Ci dispiace di avervi disturbati. La situazione si sta facendo grave.
Ieri è successa una cosa che io e la mia consorte non
credevamo possibile.."
Ammise il re del regno Solare.
"Cos' è successo Tolouse?" Chiese il sovrano del regno dei
gioielli preoccupato.
Il re prese un profondo respiro. "Quello che sto per dirvi non deve
intimorirvi. Ci siamo trovati in situazioni peggiori. Ascoltatemi
bene..."
Fine non capiva. Cos' era successo di tanto grave da far riunire qui
tutti i sovrani di Wonder?
La mano destra cominciò a pulsargli.
La rossa guardò attentamente quella cicatrice; Sembrava un
marchio. Come un simbolo di riconoscimento.
Cominciò a formicolare e pulsare. Era un dolore alquanto
antipatico; ma cercò comunque da non prestarvi attenzione.
Tolouse guardò negli occhi ogni sovrano e figlio di esso. Si
posò infine su Fine che, vide preoccupata e... come
sofferente.
Non vi badò e continuò con la notizia. "Sovrani
del regno di Wonder... Il Portale Del Destino è stato
aperto..."
Un silenzio tombale cadde nella stanza.
Le facce dei vari sovrani venne soprafatta dalla paura e dall' orrore
di quella notizia.
"Com' è possibile?" Urlò il re del regno di
Mera-Mera.
Elza scosse la testa. "Non lo sappiamo. Sta notte siamo stati colpiti
da un brutto presentimento. Il ciondolo che porto al collo è
diventato nero.
Il Portale è stato aperto."
"Ma di cosa parlano?" Chiese Rein alla sorella.
"Non ne ho idea." Ripose quella stringendosi la mano destra che
continuava a farle male.
Ad un tratto sentì una scarica elettrica passare per la sua
spina dorsale.
Abbassò lo sguardo sulla mano ferita e la vide tra quella di
Shade.
"Ma come diavolo hai fatto a tagliarti in questo modo?" Chiese il
principe della Luna prendendo la piccola mano di Fine tra le sue.
La ragazza arrossì a quel contatto. "Emh... un bicchiere."
Balbettò.
Lui passò il dito indice con un tocco leggero sulla ferita,
avanti e indietro.
Fine stava perdendo il controllo!
Fine!! Calmati!! E tu
smettila di battere così velocemente!
Intimava al suo cuore ormai impazzito.
Il principe della Luna trovava strano che un bicchiere potesse tagliare
così profondamente.
Passando il suo dito sulla mano di Fine, si stupì di quando
fosse morbida e liscia la sua pelle.
Shade fece troppa pressione con il suo dito e la ragazza
ritirò di scatto la mano.
"Scusa, ti ho fatto male?" Chiese bisbigliando.
Lei dissentì col capo. "No, non ti preoccupare."
Dopo qualche secondo di imbarazzo, Shade prese di nuovo la mano di Fine
tra la sua e la strinse.
La ragazza sussultò, ma non si ritrasse. La stretta di Shade
non era forte da farle male, era gentile, anche se ferrea.
Mentre i sovrani discutevano ancora e i ragazzi si tenevano la mano,
Fine notò che al collo della madre vi era un ciondolo.
Era diviso a metà. E c' era della sabbia bianca.
La rossa cercò di guardare meglio e si accorse, che
più tempo passava più la sabbia si anneriva.
Non capiva. Cos' era quel ciondolo? E quel Portale Del Destino di cui
parlavano?
Shade teneva ancora la mano di Fine, mentre era intento a capirci
qualcosa di più sull' argomento di quella riunione.
Niente. Possibile che
solo avere la mano di Fine tra le mie, mi faccia perdere
lucidità?
Pensò il Principe della Luna sbalordito. Guardò
di nuovo verso la rossa.
Era davvero bella. Non si sarebbe mai stancato di guardarla. Lei se ne
accorse e si girò verso di lui.
Sorrise. Il cuore del principe perse un battito e, mentre si girava per
interessarsi alla conversazione, stringendo la mano di Fine un solo
pensiero
gli vorticò in testa.
Senza di te non sarei
nessuno...
Hola!! Eccomi a voi!!
nicenena
: sono
contenta di aver attirato la tua attenzione!! Spero tu continui a
commentare!! un saluto!
Un bacio a tutti^^
|
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Capitolo 5 *** Un marchio nel sangue ***
Capitolo
quarto: Un marchio nel sangue
I sovrani erano ancora in riunione. Avevano deciso di lasciar uscire i
ragazzi, avendo capito che non potevano essere d'aiuto.
Fine era seduta su una panchina in giardino mentre guardva gli amici di
fronte a se confabulare.
"Ma voi sapete cos' è questo Portale Del Destino?"
Chiese la principessa Rein a nessuno in particolare.
Bright sospirò. "Ne ho sentito parlare... pare si tratti di
un portale che si trova nel nucleo del regno Solare"
Shade fece una smorfia. "Nel nucleo? In che senso?" Chiese.
Bright si sedè sulla panca di fianco a Fine. "Al centro; al
centro del regno solare. E' lì che si trova il Portale..."
Rivelò.
I principi si guardavano disorientati e fu in quel momento che Fine
fece la sua domanda. "Cosa c' è dall' altra parte del
portale?"
Bright la guardò un attimo, poi sospirando rispose. "Non ne
sono sicuro, ma da quanto ho letto, dall' altra parte del portale ci
dovrebbe essere la
Guardiana." ...
**
"Cosa facciamo?" Chiese allora il re del regno del Mulino a Vento.
Tolouse scosse la testa. "Non lo so. Elza non può
combartterlo per sempre. La sua forza di volontà
è al limite." Disse guardando la moglie con
un sorriso tirato.
Il sovrano del regno dei Gioielli sbattè un pugno sul
tavolo. "I nostri figli sono ancora troppo giovani per questa storia!"
Urlò irritato.
"Cosa proponi? Di farci sterminare tutti da Adam?" Chiese il sovrano di
Mera-Mera.
"Non dico questo, ma forse, dovremmo dargli quello che vuole!" Rispose
il suo interlocutore.
Tolouse in quel momento si alzò adirato. "Mia moglie
resterà con me! Non permetterò a nessuno di
portarmela via, sia chiaro!"
Il cuore di Elza perse un battito. Suo marito l' amava così
tanto e, lei gli avbrebbe affidato la sua vita e quella delle due
figlie, sapendola in buone
mani.
Guardò la sua mano destra, simbolo di quella notte. Di
quell' incubo dove tutto era cominciato. Guardò il palmo
orami segnato da una cicatrice, che,
in quel momento si accorse essere sparita.
"Caro!" Gridò.
Tolouse si abbassò alla sua altezza. "Cosa c'è?"
Chiese preoccupato.
"I-il marchio... sono... libera. Sono LIBERA!" Abbracciò di
slancio il marito dalla felicità.
Toulose si ritrasse non capendo. "La cicatrice è scomparsa."
Disse guardando il palmo di sua moglie.
"Allora è non è più la prescelta!"
Esclamò la regina del regno dei Gioielli.
Si alzarono tutti, felici da quella scoperta che per loro, era la
più grande liberazione. Non sapendo che quel marchio di
sangue esisteva ancora.
Il marchio era stato solamente spostato ad una persona che loro,
conoscevano molto bene...
**
"Guardiana?" Chiese Rein.
"Esattamente. La guardiana è una persona che si trova in
questo mondo, colei è la prescelta che dovrà
impedire a chiunquedi aprire o
oltrepassare il portale.
L' altra guardiana invece, è quella dall' altra parte del
Portale. Si dice che sia l' esatto opposto della prescelta.
Se le due prescelte si dovessero trovare faccia a faccia, per il mondo
di Wonder, sarebbe la fine." Precisò Bright.
"Perchè sarebbe la fine?" chiese Tio curioso come se stesse
ascoltando una favola sui pirati.
Bright scosse la testa. "Non chiedermelo, non lo so. Ho letto
pochissimo su questo argomento."
Un portale...
Dov'è che ho visto un portale?... Cavolo Fine, possibile tu
sia così sbadata?
Fine si schiacciò la mano destra in fronte, quando l'
investì in pieno il dolore della cicatrice.
Cacciò un piccolo urlo di dolore e, alzandosi di scatto
dalla panca, si tenne il polso destro.
Tutti la guardavano stralunati.
"Fine?!" Si accertò Rein. "Tutto ok?" Chiese.
Lei annuì. "Si scusatemi. Dovrei andare a medicarla." Disse
indicando il marchio.
"Cavoli che brutta ferita! Come tela sei procurata?" Chiese Tio.
Shade sorrise. "Un bicchiere." Rispose prima della rossa, che, di tutta
risposta lo guardò tirando fuori la lingua.
"Ragazzi scusatemi, vado a medicarla e torno!" Disse voltando le spalle
agli amici.
"Aspetta! Vengo con te; Grazie alla tua sbadataggine non voglio nemmeno
sapere cosa combineresti!" Affermò sereno Shade
raggiungendola.
Fine si voltò offesa. "Antipatico" Proferì.
"Si vede proprio che sono cotti!" Disse l' azzurra avvicinandosi a
Bright.
"Già!" Il ragazzo la fece accomodare sulle sue ginocchia.
"Ti ho già detto che sei bellissima oggi?" Chiese. Era
diventato molto più galante e sicuro da quando, un mese fa,
i due si erano dichiarati.
"No! Penso tu abbia tralasciato." Rispose avvicinandosi a lui.
Le loro labbra si sfiorarono, possibile che ogni bacio tra loro, aveva
l' effetto di far perdere la testa a Rein?
Si sentiva leggera, senza pensieri.
Un colpo di tosse però, interruppe la magia.
"Qui ci saremmo anche noi." Disse Altezza seccata.
Sophie le diede una gomitata amichevolmente. "Dai Altezza! Non vedi
come sono carini?"
"Sophie ha ragione! E poi, non danno fastidio a nessuno!" Intervenne
Lione.
Rein guardò le due sorridendo. "Grazie ragazze!"
**
"Vuoi starti ferma?" Disse bruscamente il principe della Luna alla
rossa, mentre cercava di medicargli la ferita.
"Come faccio a starmi ferma, se tu mi fai male? Hai la delicatezza di
un elefante!" Lo rimproverò lei.
Shade sbuffò. "Senti da che pulpito viene la predica!"
Fine gli diede una pedata. "Cosa vorresti insinuare?"
Shade saltò sul posto. "Quello che hai appena dimostrato da
sola!" Disse sornione.
Finito con la fasciatura, i due decisero di raggiungere gli altri.
"Ti capita mai di fare sogni strani?" chiese ad un tratto Fine.
"Strani in che senso?" Rispose, domandando lui.
Fine si fermò. "Non lo so... Come se, avessi attivato
qualcosa... Qualcosa che non doveva essere scoperto."
Farfugliò.
Shade la guardò con aria strana. "Mi sono perso qualcosa
Fine?" chiese.
Lei scosse la testa. "Non lo so. Ho come la sensazione di aver
combinato un guaio. Ma non so che guaio sia." Disse sospirando e
chiudendo gli occchi
cremisi.
Il principe della Luna le mise una mano sulla spalla. "Vedrai Fine,
sarà solo stanchezza." Il suo tono era dolce, tanto da far
sorridere Fine.
"Hai ragione. Forza andiamo!" Disse girandosi.
"Fine..." Shade la trattenè.
"Mh?!" Chiese girandosi.
I loro visi erano vicini. Troppo vicini, a parere di Shade.
Fine aveva le gote arrossate, non capiva cosa stava succedendo, ma si
lasciò trasportare.
Shade sentiva il dolce profumo di Fine sul suo viso. Con un altro passo
avrebbe completamente annullato la distanza tra loro.
Quella semplice constatazione gli fece mancare il respiro.
Ecco. Si avvicinavano. Quale strana forza magnetica li stava comandando?
Devo dirglielo. Ora!!
Pensò il principe della Luna. "Fine..." Sussurrò
roco, quasi sulle sue labbra.
Lei alzò gli occhi per fargli capire che aveva la sua
attenzione, non riusciva a parlare.
"I-io.." Farfugliò il principe.
"Fine!!!"
Una voce li fece separare di scatto.
"Rein! Dimmi." Disse Fine un pò scocciata.
Non sai cosa ti aspetta
sta sera, cara la mia sorellina. Ti farò rimpiangere di aver
interrotto il mio momento romantico...
Pensò la rossa fissando la gemella con un' aria omicida.
"Emh... ho interrotto qualcosa?" Chiese Rein ridendo nervosamente.
Shade fece una smorfia. "Niente, tranquilla. Cosa volevi?"
Rein si attorcigliò le mani, capendo di aver fatto la sua
comparsa nel momento meno opportuno.
"Vedete, ci sono tutti i sovrani riuniti in giardino. Pare ci debbano
parlare." Disse l' azzurra.
"Andiamo allora." Proferì la rossa precedendoli.
**
"Avete attuato il piano?" Una voce risuonò dentro una
caverna.
"Come da lei richiesto." Rispose un' essere sdraiato mangiando una
carcassa di un' animale.
"Perfetto. Come si chiama la nuova Guardiana?" Chiese con un sorriso
maligno.
L' essere si avvicinò al suo padreone sussurrando. "Fine."
Forse il Destino aveva fatto il suo dovere.
Forse la rossa, aveva qualcosa da spartire con la vita.
Forse, il fato, le stava solo giocando un brutto scherzo...
Salve... Ho
notato che come storia non ha fatto molto successo. Ditemi se devo
continuare...
Un bacione a tutti^^
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Capitolo 6 *** La Guardiana ***
Capitolo
quinto: La Guardiana
Fine, Shade e Rein raggiunsero il gruppo
che si era formato in giardino.
Fine vedeva sua madre al settimo cielo. Pensò che qualsiasi
cosa l' avesse turbata prima, ora fosse passata.
"Fine, Ragazzi siete arrivati! Ma quanto ci avete messo?!" Chiese
Altezza scocciata.
"Non sbuffare; ora siamo qui." Disse Fine irritata ancora per l'
interruzione di prima.
La regina Elza si avvicinò alle figlie. "Oggi è
un giorno gioioso. Non dovreste litigare." Affermò.
"Mamma, come mai sei così felice? Prima eri preoccupata."
Constatò Rein.
"Lo so tesoro. Ma vedi avevamo dei problemi, ma ora sono risolti."
Disse felice Elza.
Le due annuirono serene.
L' attenzione di Fine venne catturata dal ciondolo che la madre portava
al collo. "Mamma, posso vederlo?"
"Mh?" La madre capì che si trattava del cioncolo del Portale.
"Emh... magari un' altra volta." Disse sorridendo. "Ora salutate, che
gli altri ritornano ai loro regni."
Le due annuirono. Rein si fiondò da Bright abbracciandolo
come se non si sarebbero visti per anni.
Fine, molto titubante, si avvicinò a Shade; Il ragazzo la
guardava farsi avanti con il cuore a mille.
"Allora ci vediamo. Alla prossima!" Disse Fine fermandosi davanti a lui
e sorridendo.
A parere di Shade, quello era il miglior sorriso che avesse mai visto.
Per come la pensava, era talmente radiosa quella ragazza, da poter far
risvegliare un trapassato. Solo con la luminosità del suo
viso.
"Certo!" Shade si avviò.
In un momento però si ricordò di un particolare
da chiarire. Tornò indietro e si mise di fronte a Fine.
"Senti... mi dispiace di non essere venuto
al ballo l' altra sera..." Farfugliò.
Fine sorrise. "Non ti devi preoccupare. Ma grazie per le scuse."
Rispose.
Shade si mise una mano dietro la nuca. Si fece serio. "Senti... Un'
ultima cosa... Ti sei divertita? Con chi hai ballato, alla festa?"
Fine lo guarda stupita. "Perchè ti interessa?" Chiese
ingenuamente.
Shade fece una smorfia. "Solo per andare a vedere quei poverini all'
ospedale con i piedi rotti! Con quante volte glieli avrai calpestati"
Sorrise.
Oppure, per mardarli io
stesso all' ospedale!
Pensò il principe della Luna.
"Stupido!!" Gridò Fine furiosa. "Se proprio vuoi saperlo, ho
ballato con molti ragazzi e tutti mi hanno fatto i complimenti per il
mio modo di danzare."
Si inventò la rossa.
Shade strinse i denti. "Davvero? Bhe si vede che non hanno il minimo
senso della danza. E nemmeno estetico se ti hanno invitato a
ballare!!"
Fine per poco non gli rompe il naso con un pugno in piena faccia.
"Idiota!" Grida per poi fare dietro-front e ragiungere la sorella
furiosa.
Shade si massaggia la parte dolorante e girando i tacchi anche lui,
naturalmente arrabbiato, Se ne sta per tornare alla mongolfiera.
Nessuno fa in tempo a fare niente. Un lampo squarcia il cielo.
I presenti si ritrovano immobilizzati davanti ad un ragazzo
magnificamente bello spuntato fuori da chissà dove.
Elza reprime un sighiozzo.
Come può
essere che sia lui? Il marchio... io non l' ho più!
Pensò la regina spaventata.
Il bellissimo ragazzo si avvicinò a lei: Aveva lunghi
capelli ramati legati in una treccia. Gli occhi erano profondi, color
ghiaccio.
Sul viso un sorriso beffardo. Il suo fisico era statuario, non era
esaeratemente dotato di muscoli, ma era proprio quella la cosa che
attraeva in lui.
Era una bellezza semplice ed effimera. Ma che veniva resa
più dura e realistica da una profonda cicatrice che aveva
sulla guancia sinistra.
Elza si allontanò di un passo, mentre Tolouse si metteva tra
i due. "Cosa vuoi ancora?" Chiese adirato.
Il ragazzo sorrise. "Non voglio tua moglie non preoccuparti. Oramai lei
non mi interessa!"
Istintivamente Bright si mise davanti Rein. Shade invece, tornato
indietro si affiancò a Fine.
Alla rossa faceva male la mano.
La cicatrice pulsava e formicolava. Fine si stringeva il polso
convulsamente.
Il ragazzo si avvicnò di più a Tolouse e Elza.
Con un gesto delicato e aggraziato della mano fece scansare il primo.
Si avvicinò alla sovrana del regno Solare.
Elza aveva lo sguardo puntato su due occhi di ghiaccio. "Cosa vuoi da
me Adam?" Chiese scandendo bene quel nome.
Adam sorrise di nuovo. Con uno scatto che nessuno si aspettava, prese
alla donna la catenina che legava il ciondolo al suo collo.
Quello strano involucro però non era poggiato al collo come
qualunque altro ciondolo, era infisso nella carne.
Adam lo strappò con forza, facendo gridare la regina.
"Mamma!" Gridò Rein.
Fine non resisteva. La mano le doleva troppo. Non stava minimamente
prestando attenzione a quello che le accadeva intorno.
Adam lasciò crollare la donna a terra con il solito sorriso
di beffa sulle labbra fine e rosse.
Il re andò subito a soccorrere sua moglie.
"Chi è la Guardiana di questo tempo?" Chiese Elza
annaspando. Un segno rosso contornato da sangue le era rimasto al collo.
Adam si girò. "Ma come Elza? Mi sorprendi... Non sai chi
è la Guardiana? Eppure la conosci bene!"
Elza sussultò.
La conosco? Chi
può essere? Nessuno qui ha il marchio di sangue.
Rifelttè la regina.
Adam si librò a pochi centimetri da terra.
"Ma cosa succede?" Chiese Shade a Bright.
"Non lo so amico. Ma la cosa non mi piace per niente!"
Confessò il biondo.
Il raggazzo posò le sue iridi color ghiaccio su Shade
passando poi a Fine.
Qualcosa balenò nei suoi occhi.
Con uno scatto felino si avventò sulla rossa e, prendendola
per il collo la fece attaccare ad un tronco.
"FINE!!" Gridarono i ragazzi. Shade stava per correre da lei, ma Elza
lo fermò. "Non le farà niente, lei non
è la Guardiana, e lui è troppo forte.
Persino per noi." Era chiaramente visibile nei suoi occhi lo spavento
per la figlia.
La rossa aprì di scatto gli occhi ritrovandosi catapultata
in un mare ghiacciato.
Adam sorrise dolcemente. Perchè?
Elza si fece avanti. "Lasciala stare lei non centra nulla!"
Gridò.
Il sorriso dolce di Adam divenne un ghigno. "Non centra nulla dici?"
Alzò il polso destro di Fine e stappò la
fasciatura. "E questo?" Chiese
beffardemente.
"I-Il marchio? Come può averlo Fine?" Sussurrò la
regina.
Tolouse si avvicnò ad Elza. "Perchè Fine ha
quella cicatrice?" Urlò.
Lei scosse la testa e si inginocchiò di fronte a Rein che
guardava la ferita della sorella.
"Tu lo sai? Come ha fatto a farsi quella cicatrice?" Chiese Elza alla
figlia.
Rein scosse la testa. "Ci aveva detto con un bicchiere." Rispose Shade
che era alquanto scosso.
Un urlo li fece girare.
Adam aveva conficcato il ciondolo nel collo di Fine.
Un dolore immenso avvolse la rossa. Si sentiva nauseata. Come quella
notte, come quel sogno.
Cosa le succedeva?
Il ciondolo si adattò benissimo al collo perlaceo di Fine,
lasciando cadere una piccola stilla di sangue.
"Fine..." Il sussurro di Shade risuonò nelle orecchie della
rossa che lo sentì amplificato a mille.
Adam la lasciò cadere in terra.
Lei si rialzò poggiandosi al tronco.
Il ragazzo dagli occhi di ghiaccio le si avvicinò. Le prese
la mano con il marchio e poi guardò i suoi profondi occhi
cremisi, che ora, erano esausti.
Era come se si sfidassero a vicenda, solo con quello scambio di sguardi.
Shade li aveva notati e la gelosia si fece sentire.
Adam abbassò lo sguardo e avvicinò la mano di
Fine al suo viso. Guardò la cicatrice e poi vi
depositò un bacio leggero.
Fine restò spiazzata.
Ma come, prima mi vuole
uccidere e poi fa il gentile?
Pensò la rossa.
Adam si avvicinò al suo orecchio e sussurrò. "Ci
rivedremo Guradiana. Verrò a prenderti per farti aprire il
Portale Del Destino"
Detto questo sparì. Lasciano Fine ad occhi spalancati e
sanguinante.
Cadde in ginocchio esausta, mentre vedeva figure sfocate correrle
incontro. Due braccia possenti la circondarono e la alzarono da terra.
Solo quando capì di essere al sicuro, tra le braccia di
Shade, si lasciò svenire tranquillamente;
Ignara dei pericoli che da quel giorno in poi... avrebbe dovuto
affrontare...
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Capitolo 7 *** Il Portale Del Destino(Il marchio) I Parte ***
Capitolo
sei: Il Portale Del Destino(Il marchio)
I parte
Si sentiva strana. La testa le vorticava,
aveva la nausea e uno strano sapore alla gola.
Si mosse nel grande letto rosso. Un fascio di luce si
soffermò sulla sua pelle perlacea, rivelando il ciondolo e
facendolo risplendere.
Fine aprì gli occhi con fatica, li sentiva pesanti.
Si ritrovò a fissare il soffitto della sua camera. Un
famigliare formicolio le avvolse la mano destra.
La rossa mise il palmo davanti ai suoi occhi cremisi e la
guardò rapita. Ogni istante che passava sembrava assumere
sempre di più una forma, ma per
ora restava una cicatrice indefinita.
La principessa si tirò su a sedere, accorgendosi di essere
sola. Istintivamente portò una mano al collo;
Sentì una forma ovale completamente
attaccata alla sua pelle.
In quel momento si ricordò tutto. I ricordi si fecero spazio
nella sua mente tutti insieme.
Il marchio; Il ciondolo, Adam; il sangue; lo svenimento; le
grida dei suoi amici e famigliari. Il volto di Shade mentre la portava
al sicuro.
La testa le girò e lei infilò una mano tra i suoi
capelli cremisi scuro.
"Shade..." Sussurrò.
**
Shade e gli altri erano nella sala del trono. Il principe della Luna
era completamente scosso da quello che aveva visto.
Rein si stringeva a Bright. Ad un tratto il viso dell' azzurra si fece
serio ed alzandosi si mise davanti sua madre. "Perchè?
Perchè non ci avevate detto
quello che sarebbe successo?" Chiese frustrata.
Elza sospirò. "Noi non sapevamo che Fine avesse il marchio.
E ancora non ce ne capacitiamo."
Rein si adirò ancora di più. "Come sarebbe a dire
non lo sapevate? Mi è sembrato di capire che conoscevi molto
bene quell' Adam, mamma!
Quindi come potevi non prevedere che Fine sarebbe stata aggredita e che
ora si trovasse in un letto priva di conoscenza??" Gridò con
le
lacrime agli occhi.
Shade strinse i pugni a quelle parole.
Tolouse si alzò. "Basta Rein! Non hai il diritto di parlare
così a tua madre!"
Rein si riscosse. "Io... Scusa mamma." Disse per poi riaccomodarsi
vicino il suo adorato principe.
Elza sospirò. "Se noi avessimo saputo prima che Fine aveva
il marchio... forse... " Non finì la frase che venne
interrotta dal principe della Luna.
"Cos' è questo marchio di sangue?" Chiese stizzito.
La sovrana guardò per un momento il ragazzo. In quegli occhi
blu tanta tristezza e paura.
"Il marchio di sangue è come un simbolo, un segno di
riconoscimento. L' unica che lo ha è la Guardiana."
Rivelò la regina.
Auraa sospirò. "Si può sapere con esattezza cos'
è questa Guardiana?" Chiese.
Lione però lo bloccò. "Non sarebbe meglio
aspettare che Fine si risvegli per le spiagazioni?" Chiese rivolta a
tutti.
La regina annuì. "Sono d'accordo con voi. Se volete noi
intanto andiamo a farci un the per discutere insieme di questa
faccenda..." Domandò rivolta
ai sovrani degli altri pianeti.
Quando tutti i sovrani furono usciti Shade si lasciò cadere
sul divano.
"Come la prenderà mia sorella al risveglio?" Chiese Rein
preoccupata.
Bright scosse il capo. "Non lo so."
Auraa si avvicnò ad Altezza. "Povera Fine. Cosa
vorrà adesso Adam da lei?" Domandò a nessuno in
particolare.
Il silenzio cadde nella stanza.
E' colpa mia! La dovevo
proteggere, difendere. Invece ho lasciato che quel lurido verme le
incastonasse nella sua pelle delicata quel dannato
ciondolo... Che tu sia
maledetto Adam...
"Dov'è Milky?" La voce di Sophie riportò il
principe della Luna alla realtà.
Shade sospirò. "Sarà andata a vedere Fine."
Rispose chiudendo gli occhi.
**
Fine, nel frattempo, era riuscita ad alzarsi e raggiungere la porta
senza imprevisti.
Mise una mano sulla maniglia dorata attirandola dolcemente a se. La
porta si aprì, la rossa guardò fuori e si accorse
di una figura che
fluttuava nell' aria.
"Milky!" Disse sorpresa.
La bambina sospesa sulla stella d'oro cominciò a piangere.
"Daa bi-du!!" Biascicò buttandosi tra le braccia della rossa.
"Su Milky, ora sto bene!" Cercò di rassicurarla lei
stringendola a se.
La bambina, dopo un bel pianto, si staccò da Fine e con aria
dura le disse. "Bi buuda!!??"
"Si lo so che dovrei essere a letto. Ma ti prego Milky non ne posso
più." Spiegò Fine.
Milky sorrise.
"Approposito, come mai sei qui? Quando sei arrivata?!" Chiese la rossa.
"BbaaDu-sibu!!" Spiegò la bambina con dei vagiti
incomprensibili.
"Ok capisco. Certo che tuo fratello è fatto apposta per far
preoccupare le persone. E poi che senso ha chiamare casa per avvertire?
Così fa sentire
peggio la regina..." Sospirò Fine. "E' proprio un caso
perso. Vero Milky?" Chiese poi.
La bambina annuì.
Una risata spontanea uscì dalle labbra della ragazza.
"Allora Milky dove sono gli altri?" Chiese dopo poco Fine.
"Oobodude-biby!" Rispose Milky.
Fine sorrise. "Ok! Allora è alla sala del trono che
andremo..." Rispose per poi avviarsi.
Durante il traggitto Fine ebbe un capogiro; Ma grazie a Milky e
sopratutto al muro, che non la fece cadere, si riprese quasi
completamente.
**
Fine arrivò alla sala del trono e sentì delle
voci. Si affacciò alla porta senza farsi vedere.
Rein era abbracciata a Bright mentre lui le parlava dolcemente. Auraa
era seduto vicino ad Altezza mentre cacciava via Tio che voleva
intromettersi; Lione, Sophie e Mirlo parlottavano e Shade era seduto
sul divano con gli occhi chiusi.
Milky fece la sua comparsa. "Baadibuuu" Urlò felice.
Shade si alzò velocissimo dal divano. Gli altri rivolsero
immediatamente l' attenzione alla bimba.
"Allora come sta Fine? Sta dormendo?" Chiese premuroso Shade alla
sorella.
Ma prima che questa potesse rispondere lo fece una voce. "Sta bene, sta
bene!" Fine uscì fuori da dietro l' angolo.
"FINE!!!" Gridò Rein correndo da lei.
"Si, non così forte perfavore. La testa mi gira ancora un
poco." Confessò l' altra sorridendo.
"Allora siediti! Come ti senti?!" Chiese Altezza.
Fine sorrise accomodandosi sul divano di pelle. "A essere sincera stavo
meglio prima!" Scherzò, ma nessuno rise.
La rossa abbassò lo sguardo. "Fine!!" La madre e i sovrani
entrarono felici di vedere la principessa sveglia.
La donna abbracciò stretta la rossa. "Oh bambina mia, stai
bene vero?" Chiese premurosa.
La ragazza annui. "Aya!!" Gridò poi. La mamma senza volervo,
le aveva urtato il ciondolo facendolo spostare di qualche centimetro.
La donna si scansò visualizzando l'involucro. "Scusami
Fine." Disse roca.
"Mamma, non so quello che è successo esattamente, ma non
tene faccio una colpa." Disse la rossa accarezzando la nuca della madre.
"Io non sapevo sarebbe finita così, Fine... Avrei fatto
qualcosa altrimenti. Lo giuro." Una lacrima solcò il viso
della regina.
La figlia con sguardo dolce l' asciugò. "Non voglio che
piangi mamma. Allora ora però spiegami quello che
è successo." Chiese Fine.
La donna annuì e si andò a sedere dinnanzi alla
figlia. Gli altri anche presero posto.
Rein si sedè accanto a Fine tenendole la mano. Shade si
accomodò al lato destro della rossa.
"Vedete, quando ero una ragazza, credo un anno in più di
voi; mi successe una cosa stana." Cominciò la regina
stringendo la mano del sovrano.
"Feci uno strano incubo, mi trovavo in una foresta e una persona a me
cara mi si presentò dinnanzi, mi disse delle parole
orribili, Cominciai a
piangere dentro quella foresta. Sembrava tutto così reale;
Finchè non mi svegliai nel mio letto, pensai ad un normale
incubo, ma
quando mi accorsi della strana cicatrice che avevo sul palmo destro
cominciai a pormi domande."
Come d' istinto Fine si portò la mano destra davanti agli
occhi ed osservò quella riga rossa.
"A cosa serve quindi questo marchio?" Chiese Sophie. La sovrana
sorrise. "Ancora non ne sono molto sicura. So solo che chi lo ha,
sarà destinata
a diventare la Guardiana del Portale Del Destino." Rispose.
"Perchè?". Chiese Fine attirando l' attenzione di tutti.
"Perchè io? Cosa ho di speciale. O forse è per
farmi fuori che hanno scelto me."
La madre la guardò con infinita dolcezza. "Cara, il simbolo,
o marchio di sangue, è destinato solo alle persone pure di
cuore. Chi
possiede talmente tanto amore dentro se, che può donarlo
agli altri... Chi è pronto a tutto, anche a sacrificarsi.
Ecco perchè hanno scelto te...
Anche se non ha una logica."
Fine abbassò lo sguardo.
Io non sono
così. Non sono come mi dipingi mamma, non ho tutto questo
amore dentro me. Non sono coraggiosa.
L' unica cosa per cui
farei di tutto sono i dolci... Possibile che non capiate che sono la
persona sbagliata?
Pensò la rossa malinconica.
Shade la guardò a lungo. Perchè alla Sua Fine era
stato affidato un compito così arduo?
Quella ragazza tanto dolce e gentile, tanto orgogliosa, ma fragile.
Sembrava si potesse spezzare da un momento all' altro; scoppiare in
lacrime.
"Cosa deve fare la Guardiana?" Chiese Rein.
La madre sospirò. "Deve fare in modo che nessuno; Nemmeno
lei, passi la soglia del Portale Del Destino. MAI!"
"Perchè?" Ribattè l' azzurra.
"Non lo so... Ma questo porterà tanti pericoli a Fine. Io
stessa li ho affrontati..." Disse la donna.
"Chi è Adam?" Chiese Shade caricando quel nome. La scena del
bacio sulla mano ancora bruciava.
"Lui è l' uomo più malvagio che ho mai visto...
E' davvero spietato. Non conosco bene la sua storia, ma da quando ho
avuto il ciondolo e
il marchio mi ha sempre messo i bastoni tra le ruote. Ha sempre cercato
di prendermi con se, per aprire il portale. Ma per fortuna questo
non è mai successo. Fino ad adesso. Ora il Portale
è aperto; ma non capisco perchè e sopratutto
come?" Rivelò la sovrana.
"Fine cosa hai fatto per avere quel marchio?" Chiese poi.
Fine non ascoltava. La testa le girava e sentiva gli occhi pesare.
"Scusate. Io tornerei a dormire. Ne parliamo domattina." Disse la rossa
per poi
congedarsi.
"Povera piccola. Ci credo che sarà stanca. Se la
sentirà di partecipare al ballo di domani?" Chiese Tolouse a
Elza.
"Non lo so. Poi vedremo. Shade, Bright voi potete restare
tranquillamente a soggiornare qui." Disse.
I ragazzi annuirono ringraziando.
I sovrani, poco dopo ripartirono alla volta dei propri regni.
E' colpa mia?
Avrò azionato io quel maledetto Portale? E questo Adam? A me
non è sembrato così cattivo come lo dipinge mia
madre...
Sarò in grado
di farcela? Non c'è più mia sorella a combattere
al mio fianco. Questa battaglia è soltanto mia. Ne
uscirò vincitrice?
La rossa era rannicchiata nel suo grande letto rosa e dava la schiena
alla porta. Questi erano i pensieri che le vorticavano in testa.
Una piccola stilla luminosa uscì dai suoi occhi stanchi.
Li chiuse. Non voleva piangere, non POTEVA piangere. Lei era forte.
Si asciugò le lacrime con stizza.
La porta alle sue spalle si aprì. Pochi passi.
Qualcuno si accomodò sul suo letto.
"Rein, non ho voglia di parlare." Disse roca.
"Ma io non sono Rein!" Disse una voce famigliare, con il suo solito
tono beffardo.
La rossa si girò di scatto. "S-Shade! Cosa ci fai qui?"
Chiese.
"Hai pianto?" Rispose, domandando lui; vedendo gli occhi cremisi di lei
affaticati e lucidi.
Lei scosse il capo. "No."
Lui sorrise. Fine non sapeva mentire, figuariamoci se era capace a dire
una bugia innocente come quella.
"Posso?!" Chiese il principe della Luna indicando il letto.
La principessa diventò incandescente mentre annuiva.
Shade si sdraiò al suo fianco, la rossa però
cercava di mantenere le distanze. Se si avvicinava troppo a lui avrebbe
perso il controllo.
"Cos'è che ti turba Fine?" Chiese Shade guardandola negli
occhi.
La rossa sorrise falsamente. "Assolutamente niente, sono solo stanca!"
Shade sorrise tornando a guardare il soffitto. "Fine... Non sono
così stupido sai?" Chiese scherzoso lui.
Lei sussultò. "Ti ho detto la verità." Rispose.
Un silenzio irreale piombò nella stanza...
Lui si girò per guardarla negli occhi. "Lo sai vero? Che io
ci sarò sempre per te?" Chiese serio il principe della Luna.
Fine restò colpita. Aveva sempre sognato che Shade le
dicesse cose del genere. E ora succedeva.
La rossa si girò di spalle. Non ci riusciva adesso le
lacrime scivolavano dai suoi occhi senza che lei potesse fermarle.
Aveva bisogno di sfogarsi.
Di buttare via il peso che si sentiva sulle spalle.
Shade sorrise sentendo un singhiozzo. "Quanto sei scema!"
Proferì per poi abbracciarla da dietro.
La rossa rimase immobile nel suo abbraccio.
Girandosi di scatto si aggrappò a lui con tutte le sue
energie; era la sua salvezza.
Cosa avrebbe fatto senza di lui?
Il principe della Luna carezzava gentilmente i capelli cremisi alla
ragazza, mentre piano piano i singhiozzi si affievolivano.
"Ora calmati... Ci sarò sempre io, per te."
Sussurrò al suo orecchio.
Fine si accocolò meglio tra le braccia di Shade, che ora la
stringeva per la vita; mentre la sua guancia era poggiata sui capelli
di lei.
**
Finalmente la rossa si stava addormentando serena, tra le braccia del
suo principe.
Tra lo stato del dormi-veglia la ragazza non si accorse di sussurrare.
"Ti amo tanto... Shade..."
Non potè vedere, quindi, il sorriso dolce di lui e nemmeno
le sue labbra che formarono una muta risposta. "Anche io Fine...
tanto..."
I due ragazzi sprofondarono in un sonno ristoratore, ignari della
dichiarazione che l' uno aveva fatto all' altro.
Salve, allora, spero davvero tanto di non avervi deluso. Lo spero con
tutto il cuore...
Ali_94 : Ti ringrazio^^ Spero ti piaccia
anche questo capitolo!
redeagle86 : Grazie molte. Anche io adoro le
storie drammatiche*.* Spero di non averti deluso con questo
capitolo^^"
Comunque io sono anche sul forum, non so se lo sai, ho lo stesso nick
di qst sito^^ . Ma grazie per i complimenti
anche perchè adoro le tue storie*.*
Posterò presto il prossimo capitolo. Grazie ancora^^
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Capitolo 8 *** Il Portale Del Destino(Adam) II parte ***
Capitolo settimo: Il Portale Del Destino(Adam)
II
parte
Un raggio di sole si posò lieve
sulla pelle perlacea di Fine. La rossa cominciò stancamente
ad aprire un occhio, per poi spalancarli completamente.
Il colore giallo della sua tunica le salto subito all' occhio.
Il principe della Luna era sdraiato al suo fianco e la teneva
possessivamente per la vita.
Il suo respiro caldo arrivava al collo di Fine provocandole mille
brividi.
La ragazza arrossì violentemente e cercò di
spostarsi. Non poteva restare lì. Cosa sarebbe successo se
poi si sarebbe svegliato e fosse
subbentrato l'imbarazzo?
Scese dal letto senza problemi e guardò Shade per l' ultima
volta prima di uscire.
Era così bello e affascinante. Sembrava calmo e pacato anche
mentre dormiva.
Sorrise involontariamente pensando a quanto erano stati vicini la notte
precedente.
**
Fine chiuse la porta e vi si appoggiò sospirando. Cosa le
succedeva?
Ok lo ammetto sono
sempre stata innamorata di Shade, ma non è mai successo che
il mio cuore battesse così forte da sembrare
impazzito; Un infarto
imminente sarebbe stato niente al confronto...
Pensò la rossa.
Fine si staccò dalla superfice liscia e fredda della porta e
si avviò per la cucina.
Il suo stomaco cominciava a farsi sentire.
Entrata nella stanza vide Bright e Rein abbracciarsi stando seduti
sullo stesso divano.
"Ma siete sempre appiccicati?" Chiese sghignazzando.
Rein si girò di scatto. "Non sarebbe meglio: Buon giorno
sorellina sono contenta di vederti?" Chiese l' altra irritata.
Bright rise. "Buon giorno Fine, come stai?" Domandò.
"Bene, grazie." Sorrise la rossa.
"Hai visto Shade?" Chiese Rein.
Fine a quel nome arrossì e la fetta della torta le
andò di traverso. "Mmm... No, no! Perchè?" Chiese
ripresasi.
L' azzurra fece spallucce.
Dopo un' abbondante colazione Fine si alzò da tavola.
"Dové mamma?" Chiese a Rein.
La sorella ci pensò un pò. "Penso sia nella sala
del trono con papà e gli altri ospiti."
"Ospiti?" Chiese Fine incredula.
Rein rise. "Fine sveglia! La festa di fine estate."
Fine sospirò. "Già la festa di stasera...
Bhè ci vediamo dopo eh?" Detto questo, la ragazza si
congedò.
**
La festa di fine estate.
Beati loro che pensano alla festa. Io invece mi sto qui a preoccupare
per me stessa visto che non ci ho ancora
capito niente di questa
storia!
Pensò la rossa guardandosi il palmo destro.
Tutta intenta a pensare non si accorse che una figura si stava
avvicinando.
"Ma guarda tu se sono sempre io quella sfortunata della famiglia!"
Disse a voce alta per poi fermarsi e chiudere gli occhi.
Poggiò una mano al muro, un senso di nausea purtroppo
famigliare l' assalì.
Aprì di scatto gli occhi per il dolore della cicatrice.
Una figura le passò accanto pacato e magnifico.
Sorrise beffardo per poi guardarla e sparire.
Fine si girò, ma della sagoma nemmeno l' ombra.
"Buon giorno principessa!" Salutò una voce.
La rossa si girò trovandosi incatenata a due iridi cobalto.
"B-Buon giorno Shade." Farfugliò imbarazzata.
Il principe della Luna sorrise. "Come ti senti?" Chiese premuroso.
"Bene, grazie." Rispose la sua interlocutrice.
Tra i due calò un silenzio imbarazzante che fu interrotto
ben presto da una domanda alquanto maliziosa di Shade.
"Dormito bene sta notte?" Chiese il principe della Luna.
"S-Si..." Rispose rossa lei. Perchè doveva sempre metterla
in imbarazzo?
"Bene. Andavi da qualche parte?" Chiese curioso.
Fine annuì. "Si, nella sala del trono. Bhè ci
vediamo! " Disse per poi correre via.
Shade si girò.
La mia Fine... Cosa
farei senza di te?
Pensò sorridendo.
Rigirandosi raggiunse Bright e Rein in cucina.
**
"Posso mamma?" Fine bussò alla porta della sala del trono.
La regina Elza sorrise. "Certo Fine, entra pure."
Entrando Fine vide lì tutti i sovrani più i loro
figli che l' assalirono di domande.
La ragazza, dopo aver risposto a tutti si fece largo e chiese alla
regina. "Mamma, ti potrei parlare in privato?"
Elza annuì. Era coscente di quello che la figlia voleva
sapere. La verità, e lei, gliel' avrebbe raccontata.
**
Le due si trovavano nella stanza da letto dei sovrani, mentre gli
ospiti erano andati a cercare Bright, Rein e Shade.
"Mamma... sia chiaro, io non ti faccio una colpa di quello che
è successo... ma vorrei sapere con esattezza quello che mi
è accaduto!"
Disse seria Fine.
Era raro vedere la principessa con quello sguardo pacato e gentile, ma
minaccioso e sicuro di se.
"Hai ragione Fine. Sai già cosa quella cicatrice
significhi." Disse frettolosa.
La figlia annuì e chiese diventando leggermente rossa.
"Mamma... Ecco a me interessa un' altra cosa...Chi è Adam?"
La donna sorrise. "Adam. Lui è un mago." Disse calma.
"Un mago?" Chiese Fine stupita.
"Esattamente. Lui viene dal regno Solare Fine..." Disse sorridendo.
la rossa restò sbalordita. "Da... da casa nostra?
Cioè dal nostro regno?"
"Si... lui era innamorato di me Fine, ma io ho scelto tuo padre. Non me
lo ha mai perdonato. E' diventato così...
cattivo e perfido... Per me era come un fratello." La voce della regina
era nostalgica, come se, mentre guardava fuori dalla finestra vedeva
delle immaggini soltanto sue e del suo passato.
Fine si ricordò di un particolare. "Mamma scusa ma, se tu
dici che Adam viveva qui ed era innamorato di te, dovrebbe avere l'
età tua e di papà ma,
senza offesa, a me è sembrato un ragazzo forse poco
più grande di me..." Puntualizzò irritata.
"Già. Con una delle sue pozioni a fatto sì di
restare giovane per tutta la vita... Fine... non lo devi odiare lui...
" La donna si fermò di colpo.
La rossa era sparita, era uscita andandosene.
"Mi dispiace tanto Fine... Scusami." La regina non si proibì
di lasciarsi andare alle lacrime.
**
Tutto questo... Quello
che sto passando, è solo perchè mia madre ha
scelto mio padre e non lui.
Ma come... io potrei
morire e lei mi dice di non odiarlo!? Qui a nessuno importa di me?!
Pensò Fine infuriata.
Senza pensarci entrò in cucina dove c' erano tutti gli altri.
"Fine!" Chiamò la sorella felice.
"Lasciatemi in pace!!" Urlò lei di rimando uscendo e
sbattendo, appena fu entrata, la porta della sua camera.
"Cosa ha fatto?" Chiese Lione sconvolta. Non aveva mai visto Fine
arrabbiata.
Nessuno aveva mai visto, la dolce e sorridente Fine arrabbiata.
"Vado io..." Disse Shade. "No." La voce della regina lo
fermò. "Deve sbollire la rabbia da sola."
Shade strinse i pugni. Questa volta, non poteva aiutarla.
**
Fine era seduta sul letto. Piangeva, nel modo più silenzioso
possibbile.
Appena sentiva scendere altre lacrime le asciugava con forza e con
rabbia verso se stessa. Verso sua madre. Verso tutti quelli che non la
capivano.
La mano istintivamente andò al ciondolo. Corse in bagno, si
guardò allo specchio. Mise subito a fuoco quell' involucro
nero che aveva al collo.
Con le mani cerco di torglierlo, si graffiò la pelle in
tutti i modi, voleva levarlo. Cercò delle pinse che non
trovò... Con rabbia spaccò
lo specchio della camera. Non voleva sentire quel ciondolo sulla sua
pelle. Cercò ancora di levarlo graffiandosi.
Con le unghie lo spostava di qualche millimetro. L' unico risultato che
otteneve era la pelle tinta di rosso e graffi sul collo.
Corse alla porta e la spalancò uscendo dalla stanza. Si
precipitò in cucina, coprendosi con il maglione il collo.
"Mi servono dei fazzoletti." Disse con voce roca.
Tutti la guardarono. Nei loro sguardi tanta compassione.
La ragazza odiava la compassione!
"Abbiamo dei fazzoletti?" Urlò poi. La regina si
alzò. "Tesoro cosa... Ma tu sanguini!!" Gridò
alla figlia.
Il maglione bianco si era tinto di rosso sotto le sue mani. "Non
è niente, mi servono solo dei fazzoletti!" Ripetè.
Rein si alzò e, avvicinandosi alla sorella, le tolse con
forza le mani dal maglione rivelando i graffi e il sangue.
"Fine..." Sussurrò Shade.
Fine abbassò la testa. "Smettetela!" Farfugliò.
"Smettetela di guardarmi come se vi facessi pena!" Urlò.
Rein prese la sorella per un braccio. "Vieni..." disse portandola via
dolcemente.
**
"Guarda che ti sei combinata..." La rimproverò sorridente
l'azzurra.
Fine non parlò; una lacrima non trattenuta lo fece per lei.
Rein la vide e l' asciugò. "Fine. Fine devi reagire... Tu
sei l' allegra, la vivace, la golosa, cosa faccio se mi crolli tu? Devi
resistere. Ce la farai, anzi
ce la faremo insieme!" Si corresse.
Fine la guardò. L' abbracciò di slancio. Rein le
carezzava i capelli sentendola piangere silenziosamente. "Va tutto
bene..." Le ripeteva.
Quando la rossa si fu calmata, Rein andò in cucina per
avvertire gli altri mandandoli a prepararsi per la fasta
tranquillamente.
Tornò in camera vedendo Fine seduta sul letto.
"Hey..." Salutò.
"Hey." Rispose la rossa. "Mi dispiace io..." Ma fu interrotta.
"Non ti devi scusare Fine. Mi basta che ti riprendi." Le disse
sorridendo.
La sorella ricambiò il gesto. "Ok."
Rein si mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Bene, forza a prepararsi..." Disse.
"Per cosa?" Chiese la sua interlocutrice.
Rein sbuffò. "Per la festa di fine estate..."
Fine sbiancò. "No... Rein no, ti prego. Non sono dell'
umore." Proferì.
Rein cambiò espressione. "Oh, ti pregooo!!! Non puoi
lasciarmi da sola!! E poi, non vorrai che Shade balli con altre
ragazze." Sorrise.
La rossa sbuffò. "Non vale. Giochi sporco!"
Borbottò.
**
"Allora sei pronta?" Chiese Rein per la quinta volta alla porta del
bagno.
"Quasi..." Fine era davanti allo specchio e non riusciva a coprire i
graffi intorno al collo. "Oh chi se ne importa!!" Proferì
esasperata.
Quando aprì la porta e vide Rein sorrise. L' azzurra era
davvero carina. Indossava un abitino celeste chiaro di pizzo, con varie
sfumature
blu notte verso la fine, le arrivava di poco sotto il ginocchio. Ai
piedi due sandali chiusi di vernice blu e i capelli turchini erano
legati in un chinon.
Era leggermente truccata.
"Sei davvero bella Rein" Disse sorridendo la rossa.
Rein guardò a sua volta la gemella.
Fine indossava un abito lungo a sirena ma morbido, il colore panna le
donava ed era perfetto con la sfumatura di rosa pallido che avevano le
sue scarpette con tacco. il busto però, era ornato da
qualche perlina bianca che risaltava tra l'opacità del
vestito. I capelli cremisi erano lasciati
sciolti e morbidi sulle spalle, pettinati con cura e ornati solo da una
piccola mollettina bianca.
"Oh Fine sei davvero magnifica!" Disse Rein.
Fine fece una smorfia. "Tu dici?" chiese diffidente.
"Fidati... ma... con un filo di trucco staresti meglio, aspetta che..."
Ma fu interrotta. "Tu non toccherai il mio viso con i tuoi
arnesi sta sera Rein..."
Disse scherzosa la gemella.
"Perchè??" Chiese sofferente l'azzurra. "Faresti cadere ai
tuoi piedi tutti i ragazzi della sala." Disse maliziosa.
Fine sorrise. "Rein, non voglio che i ragazzi mi cadano ai piedi
perchè il mio viso è ricoperto da una maschera di
trucco... Mi devono accettare
per come sono... Semplice e pasticciona. Se così a loro non
va bene, per me possono anche cambiare regno!" Spiegò.
"Hai ragione tu. Bene andiamo." Sorrise l' azzurra.
Fine annuì.
**
" Le principesse Solari. Fine e Rein! " La voce annunciò le
due che non si fecero attendere.
Stranamente non inciamparono ne caddero per la lunga scalinata.
La festa iniziò insieme a tutti i loro amici.
"Fine sei davvero bellissima!" Disse Lione.
Fine arrossì. "Grazie..." Si guardò in giro lo
cercò tra la gente, cercò i suoi occhi, ma non li
trovò. Shade non era lì.
La rossa si rattristò molto.
Fine guardava sua sorella ballare e volteggiare con Bright,
erano proprio una bella coppia.
"Posso avere l'onore di questo ballo?" Una voce dolce interruppe i
pensieri di Fine.
La rossa si girò. "Papà... certo, con molto
piacere." Rispose al padre per poi prendere la sua mano e cominciare a
danzare.
"Ti chiedo scusa in anticipo per i piedi..." Sorrise Fine al re.
"Non ti preoccupare. Sono allenati con quelli di tua madre..." Rispose
sghignazzando.
Dopo qualche minuto di ballo silenzioso il re mormorò alla
figlia. "Lo sai Fine, sei davvero bellissima."
La ragazza arrossì. "Grazie papà."
La musica si fermò e i due si allontanarono facendosi a
vicenda un leggero inchino. "Vado a riprendermi tua madre... non si sa
mai..."
Fine rise. "Papà non essere geloso." Il re sorrise e la
lasciò in mezzo alla pista.
La musica ripartì. Fine stava per andare in giardino, quando
si sentì tirare per un braccio. In un secondò si
ritrovò a volteggiare
come non aveva mai fatto.
Si sentì ad un tratto, stretta ad un corpo maschile, mentre
si muoveva sinuosa insieme al suo compagno.
Fine alzò gli occhi per incontrare due iridi color ghiaccio
nascoste da una maschera.
Il ragazzo che la stringeva a se con forza era bellissimo visto da
fuori. Indossava una divisa bianca e nera. i capelli erano legati, Fine
non riuscì a vederne il colore però.
il viso era bellissimo; aveva dei lineamenti delicati, da quello che si
riusciva a vedere.
Il ragazzo misterioso aveva una maschera in volto che lasciava scoperti
solo gli occhi e la bocca.
Fine si sentiva strana ma allo stesso tempo eccitata. Sapeva che c'era
qualcosa di pericoloso in quel ragazzo ma le piaceva proprio per quello.
Il ragazzo in questione le si avvicinò all'orecchio e
sussurrò. "Non vuole ballare con me, principessa?" Chiese
beffardo.
"Mi pare che io lo stia facendo." Rispose ammiccando la rossa.
Le labbra del ragazzo si incurvarono in un sorriso sghembo che fecero
piegare le ginocchia a Fine.
Shade aveva tardato per cercare Milky che non si trovava.
Si era vestito con la sua tunica gialla. Era sempre magnifico con quei
occhi profondi color cobalto.
Stava facendo sempre più tardi. Raggiunse l' entrata della
sala e focalizzò i suoi amici.
Andò da loro scusandosi. "Mi dispiace ragazzi. Ma Milky..."
Non finì di parlare perchè i suoi amici non lo
stavano ascoltando. guardavano fissi
davanti a loro. Shade decise di capire cosa avesse attirato la loro
attenzione così si girò.
Il cuore smise di battere, il mondo si rovesciava. Si sentiva steso a
terra.
I suoi occhi misero bene a fuoco. Strinse i pugni, sentendo di doversi
scaricare; picchiare qualcuno, magari il ragazzo a cui era avvinghiata
Fine era quello giusto.
"Lo sa... non siamo ad una festa in maschera..." Disse Fine sulla
difensiva.
Il ragazzo sorrise. "Lo so." Disse laconico. Fine fece una smorfia per
poi stare zitta.
La musica cessò e il ragazzo l'attirò di
più a se. Fine divenne incandescente, il cuore batteva
furioso. Il rossore sulle guancie si divampava.
Il ragazzo la guardò per poi sfiorargli con un sorriso dolce
i graffi sul collo. Quel tocco fece sussultare la ragazza.
Lui ammiccò per poi sussurrare. "Il Destino non esiste..."
Dopo quella frase si girò e sparì tra la folla,
lasciando una rossissima Fine con mille
domande, mentre un solo nome le uscì dalla labbra. "Adam..."
**
La rossa era seduta su una panca in giardino. La musica arrivava fino
lì, anche se flebile.
Sospirò per la millesima volta. Come aveva fatto a farle
battere il cuore così? Un ragazzo che non era Shade poi...
La ragazza fece una smofia e, piegandosi si tolse le scarpette restando
a piedi nudi sull' erba.
"L'ho sempre detto io che le scarpe da ginnastica sono le migliori..."
Sussurrò al vento.
Come ha osato? Quel...
quel... se me lo ritrovo davanti non gli lascerei il tempo di dire
"scusami"... L'ha stretta a se... Ci ha ballato un lento.
L'ha fatta arrossire...
Le ha sussurrato all' orecchio e le ha toccato il collo... Non so,
volevi ferci qualche altra cosa?
Shade stava passaggiando per il giardino. Aveva bisogno di sbollire la
rabbia.
La gelosia lo stava accecando.
Qualcosa si mosse, lui si fermò e mise a fuoco. Era un
angelo seduto su una panchina?
No... solo Fine. Per lui però era un angelo. La
guardò alla luce della luna. Così, semplice com'
era lei. Di una bellezza effimera e speciale.
Sembrava brillare di luce propria. Vide le scarpe vicino a lei;
Sorrise... Non era capace di comportarsi da principessa nemmeno per una
serata...
Si avvicinò di qualche passo. La vide mettersi una ciocca di
capelli dietro l'orecchio. Quel gesto era così... sensuale
per lui.
Avrebbe tanto voluto farlo, ma non sapeva se lei glielo avrebbe
permesso.
Fine sentiva i raggi fiochi della luna illuminarla; una sensazione
bellissima.
"Posso avere l'onore di un ballo?" Chiese una voce.
La rossa si girò di scatto. "Molto volentieri." Disse
sorridendo al principe della Luna.
Si alzò dalla panchina senza rimettersi le scarpe e avvolse
le braccia intorno al collo di Shade.
Le mani del principe si posarono sui fianchi della ragazza. "Sai, sei
molto bella sta sera." Sussurrò roco.
"Grazie..." Si imbarazzò Fine.
Shade sorrise. "Lo sapevo che tanto non ci riuscivi a tenerle per tutta
la festa." Sghignazzò facendo un cenno alle scarpe.
"Molto spiritoso. Provaci tu a stare in equilibrio con i tacchi, che in
più ti fanno pure male..." Ribattè lei.
Shade sbuffò. "La mia era una battuta!"
La rossa ammiccò.
Il principe della Luna si fece serio improvvisamente. "Senti, chi era
quel ragazzo con cui ballavi?" Chiese.
Fine sussultò. "Non lo conosco... mi ha chiesto di ballare e
io ho accettato." Mentì.
"Oh. Strano sembravate in sintonia." Rispose facendo una smorfia.
La rossa sorrise. "Senta principe... Non è che per caso, lei
è geloso?"
Shade si innervòsì. "Ma non scherziamo. Era solo
semplice curiosità. Sai, ho visto come ti ha toccato il
collo."
Fine rise. "Primo me lo ha sfiorato. Secondo era per vedere i graffi e
chiedermi se mi ero fatta male." Mentì ancora.
Il principe sorrise. "Oh bhè... allora."
I due continuarono a ballare l'uno stretto all' altro.
Una ciocca di capelli si posò vicino alla guancia di Fine.
Prima che lei potesse prenderla per sistemarla, la mano di Shade l'
afferrò con delicatezza
e la ripose dietro l'orecchio della fanciulla.
Quel gesto fece venire i brividi a Fine lungo tutto il collo e la
schiena.
Si Shade... Non ci posso
fare niente, il mio cuore ti appartiene.
Pensò la rossa mentre i due si avvicinavano... Shade
sfiorò con la mano il ciondolo e poi il collo di lei,
soffermandosi sui graffi.
I loro volti si stavano unendo, le loro labbra a pochi centimetri l'una
dall'altra, bramavano già quel contatto che faceva
imporporare loro le guance.
Ma non ci fu niente di tutto ciò.
"Fine! Shade! Venite dai, stanno andando tutti via!" Urlò la
voce di Rein.
I due ragazzi si separarono di malavoglia. Fine riprese le scarpette e
cominciò a camminare verso casa.
Shade dopo qualche secondo la seguì.
Giuro solennemente che
sta sera non la passi liscia Rein!! Vedrai!!
**
"Ti odio!!!" Fine tirò un altro cuscino alla sorella.
"Fine ti ho già chiesto scusa..." Mormorò l'
azzurra scansandosi. "Non vi avevo visti." Finì poi.
"Cavolo Rein eravamo appiccicati... Mi stava per baciare. Per la
seconda volta!" Piagnucolò Fine sdraiandosi sul letto.
Rein si mise nel suo. "Ti chiedo di nuovo scusa. Ora però
andiamo a dormire..."
"Certo, certo." La rossa sospirò per poi infilarsi sotto le
coperte.
Pensava a Shade, a quel bacio irraggiungibile che non riuscivano a
darsi.
Pensava a come era bello con quei occhi enigmatici. A come era geloso.
Poi tutto a un tratto lo scenario cambiò... Ora non pensava
a Shade... Ma ad un ragazzo con una maschera, con due profondi occhi
color ghiaccio. Ma come, ora perchè pensava ad Adam?
Forse perchè era riuscito a farle battere il cuore?
Perchè quel sorriso le aveva fatto piegare le ginocchia? Non
lo sapeva, sapeva solo
che l' unica immagine prima di lasciarsi andare tra le braccia di
Morfeo erano due occhi... diversi tra loro...
Un' iride blu cobalto e una color ghiaccio...
Salve^^
Spero
tanto che vi sia piaciuto!!!!
Ringrazio
tutti quelli che commentano e chi ha messo la storia tra i preferiti:
GRAZIE^^
|
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Capitolo 9 *** Il Portale Del Destino(Guardiana) Parte III ***
Capitolo
ottavo: Il Portale Del Destino(Guardiane)
III parte
"Un
pic-nic?"
Rein
sbuffò. "Quante volte devo dirtelo Fine? Si. Un pi-nic...
allora ci vieni?"
"Non so Rein."
Cominciò la rossa.
Rein la
tirò per un braccio. "Ti prego! Cosa faccio io senza di te?"
Chiese piagnucolando.
Fine
sbuffò sonoramente. "Va bene. Ci vengo." Sospirò.
Rein
l'abbracciò con forza. "Grazie, grazie, grazie!!"
Fine sorrise. "Va
bene, va bene, ora staccati. Allora chi ci sarà?" Chiese
titubante.
Rein
sembrò pensarci. "Mmm allora... Tu, io, Bright, Shade,
Lione, Tio, Sophie, Mirlo, Altezza e Auraa." Dichiarò
contenta.
"Non facevi prima a
dire: Ci saremo tutti?" Chiese la rossa scherzosa.
Rein le fece la
linguaccia. "Non fai ridere!!"
Fine si arrese. "Va
bene. Quando si parte?" Chiese.
Rein sorrise con
fare drammatico. "Emh... tra dieci minuti." Rivelò.
"Cosa???" L'urlo di
Fine risuonò nel castello.
**
"Ma quanto ci
mettono?" Si lamentò Altezza vicino ad Auraa.
"Dai Alte, lo sai
come sono fatte." Si scusò per loro Bright.
"Già."
Rispose la bionda con una smorfia.
Lione sorrise.
"Certo, però possiamo dire che con loro due non ci si annoia
mai."
Shade
annuì. "Puoi dirlo forte." Replicò.
Bight rise. "Certo
che anche dopo anni sono sempre due pasticcione."
La combriccola
intera fu presa da un attacco di risate mal celate.
"Eccoci!!"
Gridò Rein.
"Parla per te."
Rispose Fine per niente contenta di quella uscita.
L'azzurra le
rivolse uno sguardo di fuoco. "Smettila!"
Shade
guardò Fine di sottecchi, non le pareva particolarmente
entusiasta di partecipare alla gita.
Bright si
avvicinò a Rein stampandole un casto bacio sulle labbra che
fece fare una smorfia ad Altezza.
"Allora tutti
pronti ad andare?" Chiese entusiasta Auraa.
Un coro di "Si" Si
alzò in aria. Solo due voci erano rimaste escluse: Quella
roca e profonda del principe della Luna e quella dolce e
solare di Fine.
Shade guardava la
sua bella principessa che era immersa nei suoi pensieri.
Che
strano. E' come se nessuno si ricordasse di quello che mi è
successo. Per carità non è mania di grandezza.
Non voglio stare al centro
dell'attenzione.
Ma è come se tutti si fossero dimenticati di Adam e del
ciondolo.
Istintivamente la
rossa portò la mano al collo. Il ciondolo era sempre
lì, insieme ai graffi che lei stessa si era procurata.
Chiudendo gli occhi
si fermò per un secondo.
"Hei!" La
richiamò una voce. Fine sobbalzò come una lepre
puntata da un' aquila e, scansandosi mancò poco che cadesse.
Un
bracciò però la serrò.
Fine vedeva gli
occhi cobalto di Shade guardarla preoccupato.
"Tutto ok?" Chiese
il principe.
Fine si
scostò stizzita da lui. "Si. Tutto al meglio." Disse per poi
superare lui e gli altri che avevano assistito alla scena e ora la
guardavano
allontanarsi di
traverso.
Basta!
Basta con questi sguardi! La prossima volta glielo urlo in faccia!!
Cos' hanno da guardarmi così? Non sono mica un alieno...
Pensò la
rossa. Non si rese conto che stava lasciando i ragazzi indietro che
dovettero cominciare a correre per raggiungerla.
**
Dopo un quarto
d'ora di viaggio arrivarono al laghetto del regno della Luna.
"Che bello!!"
Esclamò Sophie.
"Già,
uno spettacolo come pochi." Concordò Rein.
Ognuno
cominciò a guardarsi intorno. Sophie, Mirlo e Lione si
accomodarono sull'erba, Altezza e Auraa su degli sogli vicino al
leghetto; Rein, Bright
Shade e Tio a
parlare guardando i pesci.
Fine era
particolarmente attirata da un albero, era maestoso, forte e robbusto.
Aveva il suo fascino.
Era come se quella
vecchia Quercia le parlasse, le facesse capire qualcosa. Voleva che
capisse qualcosa.
Fine
allungò una mano verso il grande albero, voleva toccarlo per
capire, per sperare che fosse vero. Consistente.
"Fine!" La
scuotè una voce.
La rossa si
voltò di scatto. "Mh?" Chiese girandosi.
"Tutto bene?"
Chiese premurosa Rein.
"Si, si. Emh... io
vado a fare una passeggiata." Dissse Fine cominciando ad avviarsi.
Shade fece per
seguirla, ma l'azzurra lo bloccò. "Ha bisogno di stare da
sola."
il principe
obbedì come un cane bastonato.
**
Fine vagava per
quel fitto bosco verde, che ora le sembrava infinito da; non sapeva
precisamente quanto tempo.
La rossa pensava ai
suoi amici, pensava a Shade, ad Adam.
I suoi amici e sua
sorella sembravano aver dimenticato tutto. Perchè?
Shade era
preoccupato per lei, forse, aveva ragione...
Adam... Adam,
perchè pensava ad Adam? Cosa centrava lui nella sua vita?
Lui che per poco non la uccideva e le aveva conficcato il ciondolo nel
collo.
Adam che
però, le aveva baciato la mano e l' aveva fatta ballare...
Adam... NO!
Non Adam, Shade!
Lui. Era Shade quello che amava, non Adam. Adam era in nemico e
Shade... E Shade. Cos'era Shade?
Improvvisamente si
accorse di essersi addentrata un pò troppo nel bosco, che
ora non distingueva più.
Cominciò
ad agitarsi. Dove si trovava?. Sbuffò; come le era venuto di
addentrarsi così tanto, da sola poi...
"Guardiana!" Una
voce agghiacciante la raggiuse.
Fine si
girò. Nessuno. "Sei la Guardiana! Si. Il mio padrone aveva
ragione: sei davvero un bel boccocino!" Rise beffardamente.
"Chi sei?" Fine
sgranò gli occhi. Non pensava di possedere tutto questo
coraggio, la vecchia Fine sarebbe scappata con grandi falcate.
Un' altra risata la
fece tornare al mondo reale.
"Chi sono io,
chiedi?" La voce si fece più vicina insieme a un rumore
sommesso di passi.
"Questo, non ti
è dato sapere." Continuò la voce.
Fine fece una
smorfia. "Bene. Allora vattene, cosa vuoi da me?" Chiese girandosi.
"Oh, sono molte le
cose che vorrei da te... Ma sai, mi devo attenere agli ordini, quindi
ti torturerò solo per un pochino." Rise beffardamente.
Fine
cominciò a tremare. "E cosa ti fa pensare che io mi
farò maltrattare da un tipo vigliacco come te?" Detto questo
con uno scatto felino
cominciò
a correre. Doveva tornare da loro, dai suoi amici, dove avrebbe trovato
sicurezza, doveva tornare da lui, dove avrebbe trovato protezione.
Purtroppo la sua
corsa cessò nel momento in cui una losca figura le si
parò davanti.
"Oh no bambina,
così mi rendi le cose difficili!" Sorrise.
Un uomo sulla
trentina la guardava maligno.
"Lasciami andare."
Gridò Fine quando si sentì afferrare i polsi.
"Su Guardiana non
farmi storie, sennò mi tocca farti più male del
previsto e non mi va... ha un così bel visino." Disse
prendendole il mento
tra due dita.
Fine gli sputo in
un occhio. "Non toccarmi, con le tue mani!" Gli urlò in
faccia.
Dall'uomo
provenì una sonora risata. "Ora ragazzina cominci a passare
il limite, vediamo che punizione posso infliggerti.."
Fine venne legata
ad un albero, la schiena scoperta ed esposta alle frustate che
partivano dall' uomo.
La rossa non
urlava. Piangeva in silenzio. All' ultima frustata sentì il
dolore divampare in lei.
Le lacrime non
bastorono, doveva urlare. Voleva urlare.
"AAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"
Una luce
abbagliante l'avvolse, Fine aveva gli occhi spenti, vuoti. Dal ciondolo
si sprigionò qualcosa. L' uomo fece un passo indietro. Si
allontanava
sempre
più finchè non imprecò tra i denti e
scappò via.
**
"AAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"
Shade si
alzò di scatto, insieme agli altri seduti per terra. "Fine!"
Gridarono tutti all' unisono.
Era da un
pò che il principe si scervellava cercando di capire dove
fosse andata, ma più lei tardava a tornare più
brutti pensieri si facevano largo nella
sua mente.
Arrivarono ad una
piccola radura, dove di fronte a loro, c'era una figurina legata ad un
albero, inginocchiata, la schiena scoperta da cui colava
sangue da profondi
squarci, i capelli arruffati e i vestiti sporchi.
I ragazzi si
avvicinavano con cautela. Come fosse tutto un incubo.
Rein
cominciò a singhiozzare. Bright la strinse a se, baciandole
la fronte.
Shade si
avvicnò di più, finchè non
notò che qualcosa avvolgeva Fine. Come una barriera, le
iridi cobalto di lui si posarono su quelle cremisi di lei.
Il principe si
ritrasse come spaventato.
I bellissimi occhi
cremisi di Fine, gli occhi di cui si era innamorato, erano spenti,
vuoti.
Si riscosse quasi
subito. "Bright, vieni ad aiutarmi." Disse all'amico poco
più giù.
"E'-è
proprio... lei?" Sentì mormorare dalla vocina flebile di
Rein.
Shade
annuì.
Rein
scoppiò in lacrime.
Bright lo
raggiunse. La barriera di Fine crollò improvvisamente.
Shade sciolse le
corde e Bright tenne la testa di Fine.
Il principe della
Luna prese il fragile corpo della rossa tra le sue braccia. La ragazza
tremava. La riportarono nel regno solare dove venne curata.
Shade aveva fatto
una promessa. Avrebbe preso quel bastardo e lo avrebbe fatto fuori Con
le SUE mani.
Lo avrebbe ucciso,
costasse quel che costasse...
**
Riprendendo
conoscenza non sentì dolore. Era come se niente fosse
successo, ora si sarebbe alzata avrebbe litigato con sua sorella, si
sarebbe vista
con Shade e...
Ma cosa stava
pensando?
Aprì un
occhi dolorante, chiudendolo subito dopo per il colore lucente del sole
che filtrava dalle tende.
"Si sta
svegliando..." sentì mormorare da una voce famigliare ma
che, in quel momento, le suonava irriconoscibile.
Aprì gli
occhi normalmente, piano, per abiutarsi alla luce.
"Co-Cosa
è successo?" Chiese flebile
Rein
l'aiutò a metteri seduta senza rispondere. Appena la schiena
di Fine toccò la spalliera del letto un dolore sordo la
invase.
Chiuse gli occhi e
strinse i denti. "Oddio scusa!" Sentì dire dalla gemella.
Fine sorrise.
"Niente... non sei stata tu. Ma... cos'è che mi fa
così male?" Chiese come non ricordando.
Shade fece un passo
avanti. "Ma, non ricordi?" Chiese stringendo i pugni.
"Ricordarmi di
cosa?" Chiese la rossa. "E poi, ma noi non eravamo al lago? Come mai mi
trovo nel mio letto?" Continuò.
"Non ricordi
proprio?" Chiese Lione curiosa.
Fine scosse la
testa.
"Questo, ti ricorda
qualcosa?" Shade tirò fuori una frusta nera che aveva
trovato per terra. L'oggetto era tutto insanguinato.
Fine
guardò a lungo la frusta di pelle. I ricordi cominciavano ad
arrivare. Il dolore si fece sentire. La faccia dell' uomo le
tornò in mente.
Si, ora ricordava.
"Oh." Fu l'unica cosa che le uscì dalle labbra.
"Ti sei ricordata?"
Chiese Bright. La rossa annuì.
"Chi-è-stato?"
Scandì molto bene Shade.
Fine
alzò lo sguardo e incatenò gli occhi a suoi. "Non
lo so." Rispose.
Shade fece una
smorfia. "Adam?" chiese.
"NO!!"
Urlò Fine. I ragazzi si girarono a guardarla.
Shade si
infuriò. "Bene! Allora chi è stato?" Chiese
adirato.
"Ti ho detto che
non lo so! Era un uomo vestito di nero, e mi ha picchiata, scusa se non
gli ho chiesto il nome!" Urlò la rossa, spiazzando tutti.
Shade
capì il suo errore. "F-Fine... io"
"Fuori!" Disse la
ragazza. Shade alzò lo sguardo.
"Ho detto fuori mi
sentite?!" Urlò poi.
I ragazzi ucirono
piano piano, ognuno guardando Fine...
**
Appena la rossa fu
sola, si vestì e uscì, naturalmente strinse i
denti più di una volta mentre si infilava la maglietta.
Cercò di
non farsi vedere da nessuno mentre usciva.
Arrivò
nel bellissimo lago del regno Solare, prese una barca e, date due tre
remate si fermò mettendosi a riposare...
Due occhi color
ghiaccio stavano fissando una barca ferma su un lago, una fanciulla vi
riposava. L'acqua si stava agitando,
la barca si
agitava, la fanciulla dormiva.
Un sorriso spuntò sulle labbra fine e
contornate di Adam... Ora, sapeva cosa fare.
_______________________________________________________________________________________
Salve a tutti, chiedo scusa per il ritardo!!!
_Valux_
: Grazie
mille per il commento! Bravissima? Mi fai arrossire così, ma
grazie^^
Kami: Moreeeeeee!!!!!!!!!!!!!!! Lo
sai che sono felicissima quando commenti! Sono contenta ti piaccia la
storia.
Ti adoro, ci sentiamo su
msn, un bacio!
|
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Capitolo 10 *** Labbra Di Rubino ***
Capitolo
nono: Labbra di Rubino
L'acqua si
increspava, la barca oscillava su quella distesa blu...
Fine riposava; Gli
occhi cremisi erano chiusi, le braccia strette intorno al corpo per il
tenue venticello.
Sognava.. Sognava
di essere leggera come una piuma, di volare, di sentirsi in pace: con
se stessa e con il mondo.
Volare...
Cos'è il volo se non la pace interiore?
Cos'è la
felicità se non un sentimento effimero?
Fine sognava
questo, ma non la toccava, non era reale. Niente era più
reale per lei...
L'acqua
cominciò a muoversi di più, più
l'acqua si agitava, più la barca si muoveva.
un' onda improvvisa
la face capovolgere.
Fine
sentì il liquido entrarle nei polmoni, lo sentì
scendere e invaderla.
La barca era sopra
di lei, non riusciva a risalire. Dormiva a se ne era accorta troppo
tardi.
Non riusciva a
respirare, sentiva il corpo pesante, piccole bollicine uscivano dalle
sue labbra in cerca d' ossiggeno.
Mentra il suo corpo
diveniva un' ancora che affondava, un solo pensiero :
S-Shade...
**
"Mh?" Shade si
girò di scatto verso la finestra.
"Cosa ti prende?"
Chiese Bright.
"No, non
è possibile!" Urlato questo, Shade corse fuori,
catapultandosi da Regina e cominciando a calvalcare verso il lago.
"Fine!"
Urlò quando fu arrivato. Non la vedeva. La sua principessa
non era lì.
Guardò
meglio, sul lago ora immobile c'era una barca capovolta.
"No!" Shade si
buttò in acqua nuotando fino alla barca.
Lì si immerse e la vide.
Bianca come un
cadavere e bellissima. Anche circondata dall'acqua per lui era uno
spettacolo.
L'
afferrò per la vita, e la fece risalire.
**
Ora erano distesi
per terra, lei avvolta dalle sue braccia. Non si muoveva.
"Fine... ti prego."
Pronunciò flebile Shade.
La rossa, in
qualunque posto si trovasse lo sentì. Fu lì che
decise di tornare.
Ma non per lui, ma
per mettere delle cose in chiaro.
Fine
aprì i suoi bellissimi occhi cremisi iniziando a tossire.
Sputava flotti d'acqua.
"Brava Fine,
così, respira..." Le diceva dolcemente Shade.
La rossa si
girò per guardarlo e ricominciò a sputare acqua.
Quando ebbe finito,
Shade la strinse a se e le sussurrò: "Lo sai, avevo paura di
perderti, non farmi mai più certi scherzi!" Disse.
Fine per un momento
si accoccolò a lui, ma poi ricordando, si ritrasse e si
alzò, nonostante il grande freddo che sentisse.
"Dove vai?" Chiese
stranito Shade, da come si era separata da lui.
"Non sono affari
tuoi." Rispose lei.
Il principe della
Luna la fermò per un braccio. "Perchè mi tratti
così Fine?" Chiese sofferente.
Lei si
dimenò. "Tu sei solamente un altro di loro che si
è sempre preso gioco di me!" Urlò cominciando
piangere.
"M-ma cosa dici?"
Chiese Shade cercando di tenerla ferma. Riuscì a
immobilizzarle tutte e due i polsi.
"Lasciami! A
nessuno importa niente di me, nessuno!" Gridò lei.
Shade si
arrabbiò e la tirò a se guardandola negli occhi.
"Noi ti vogliamo bene Fine, io..." Ma non finì
perchè la rossa cominciò di nuovo
ad agitarsi. "Non
è vero, mi odiate e anche io vi odi..."
Fine
spalancò gli occhi. Sentiva distintamente le labbra di Shade
sulle sue.
Ma come era
successo, un secondo prima gli urlava contro e un secondo dopo, lo
baciava?
Il suo primo bacio;
con Shade.
Lui era
così, buono: sapeva di cioccolato e a Fine piaceva il
cioccolato.
Il principe della
Luna non sapeva cosa fare, quindi optò per un medoto
drastico per azzittirla, ma anche dolce.
Lui aspettava da
tanto di poter baciare le labbra rosee di Fine. Ora lo stava facendo ed
era... wow... Non trovava le parole giuste.
Shade
portò i polsi di Fine, ancora imprigionati dalle sue mani,
dietro il suo collo, dove la ragazza si strinse di più a
lui, attirandolo a se.
Il principe mise le
mani dietro la schina di lei, dove con un movimento ondulande scendeva
e risaliva.
Sembrava che quel
bacio non volesse finire.
Ma i polmoni
avevano bisogno d'aria. Le labbra dei due si staccarono.
La fronte di Shade
si appoggiò a quella di Fine.
Gli occhi si
incatenarono. Il principe della Luna sussurrò: "Labbra di
Rubino..."
Le bocche si
incontrarono di nuovo mentre i respiri si mescolavano, i sapori si
confondevano.
Shade
accarezzò la gota di Fine, finendo il bacio con un leggero
schicco.
"Se sapevo che per
farti zittire bastava un bacio lo avrei fatto appena ci siamo
conosciuti..." Scherzò sorridendo.
Fine fece un
sorriso. "Non sarebbe stato male." Disse poggiando il capo sul suo
petto.
Shade
annuì.
Fine
alzò la testa di scatto. "T-tu non mi hai baciata per
zittirmi vero?" Chiese preoccupata.
Il principe della
Luna scoppiò in una risata che a stento riuscì a
fermare. "Fine... ma te lo devo dire proprio?" Chiese.
La rossa
annuì.
Shade si
schiarì la gola. "Fine io t..." "No!" La principessa lo
interruppe.
"Cosa?" Chiese lui.
"Non lo dire
così, dimmelo quando lo senti, sennò sembra
premeritato, no, io voglio che tu me lo dica quando lo senti dal
cuore." Rispose.
Shade sorrise. "Si,
l'ho sempre detto che sei strana."
Fine gli fece la
linguaccia.
Restarono
abbracciati per più di un quarto d'ora, finchè il
principe disse: "Forse è meglio tornare, siamo spariti
così..."
Fine
annuì trisemente.
Appena i due si
incamminarono mano nella mano, una figura uscì da diero
l'albero.
Alzandosi in volo
si sedette sulla barca rovesciata di Fine. Sorrise. "Bene Guardiana, il
mio gioco, è appena iniziato"
Alzandosi poi, un
facio di luce che partì dalla sua mano, ruppe in mille pezzi
la barca. "Ora vedremo..."
Con queste parole
si dileguò nella notte.
**
"Dove eravate??" La
voce di Rein risuonò nel palazzo.
"R-Rein sta
calma... noi.." Cercò di calmarla la rossa.
"Sta calma??? STA
CALMA???? Ma ti sei ammattita?!?!? Vi abbiamo cercato per tutto il
palazzo!!" Si infuriò l'azzurra.
Shade mantenendo il
suo sangue freddo rispose. "Guarda che noi eravamo davanti la porta
della camera di Fine..."
Rein lo
guardò di sottecchi. "Ci siamo passati, li non c'era
nessuno!"
Fine si
illuminò. "Perchè infatti, Shade è
corso da Regina per dargli da mangiare, io ero a letto e uscendo per
venire da voi l'ho incontrato e ci siamo
messi a
chiacchierare..." Spiegò ridendo nervosamente.
"Ah, si?" Chiese
Rein.
Shade e Fine
annuirono.
"Oh bhe allora
è tutto risolto!" Si intromise Bright.
Fine lo
guardò con adorazione e sussurrò un "Grazie" ,
mentre Shade non vedeva la cosa di buon occhio.
Tutti stavano
tornando a casa. Shade e Fine si erano ritrovati in giardino per
salutarsi. "Ci vediamo domani Fine" Disse Shade.
Fine
annuì.
Shade le prese il
meno con la mano e la guardò negli occhi. "Tutto bene?"
Chiese.
"S-si... Non
preoccuparti." Rispose l'altra.
Shade le diede una
casto bacio sulle labbra, mentre la stringeva a se. "So già
che stanotte non dormirò." Rivelò lui.
Fine rise. "Non
pensavo fossi maniaco fino a questo punto"
Shade
arrossì un poco. "Hey, sono pur sempre un maschio."
"Un maschio
maniaco, ma bello e affascinante." Scherzò lei.
Shade le diede un
altro bacio. "Va bene, te lo concedo solo per il bello e
l'affascinante." Rispose.
"La modestia non
è mai troppa vero principe?" Chiese lei.
"Nel mio caso, hai
perfettamente ragione." Le sussurrò.
Fine sorrise.
"Adesso è meglio che vai." Rispose.
Shade stava per
baciarla di nuovo, quando lei si ritrasse. "Eh no. Sennò poi
non dormi davvero" urlò mentre correva a palazzo.
Lui di rimando
sorrise e urlò a sua volta. "Mi devi un bacio!"
Si diresse alla
mongolfiera e partì.
**
Fine dormiva
pensando a Shade, non si accorse della figura seduta sul suo letto che
sussurrava al suo orecchio.
"Stai attenta ai
sogni che fai, mia principessa..."
________________________________________________________________________
Ringrazio ancora una
volta chi mi segue. Anche solo chi legge^^
Poi i ringraziamenti a
chi lascia recensioni:
_Valux_
: Grazie
mille^^ Ma così mi fai arrossire davveroXDXD Un salutone
enorme^^
Kami: More! In effetti Shade mi sta
sbraitando contro O.O Help! Il capitolo undici arriva tra poco, so che
è il tuo
preferito XDXD Tvb, a
presto^^
Heart: Grazie mille^^ Spero
continuerai a seguire!
|
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Capitolo 11 *** 11 Sognare... ***
Capitolo decimo: Sognare...
"Guardati dalla strega, che ella
si assicurerà la tua anima con la magia nera,
facendoti
dimenticare la tua casa, i tuoi cari e perfino il tuo stesso volto."
Parole di Saggezza
Terrance Hope
Perchè
le mie gambe sono così pesanti? La testa mi gira...
Ho la nausea. Questa cavolo di cicatrice o di marchio o come si chiama
mi fa
sempre più
male...
Non ci riesco, vorrei aprire gli occhi, ma ho
paura di non trovarmi a casa mia, sento, di non
trovarmi a casa mia.
Li
apro... ci posso riuscire!
La
rossa aprì gli occhi sobbalsando. Dove si trovava? Non
era la sua camera. Pareti stranamente scure, camera spoglia...
Si
mise a sedere scostandosi da quella brandina che le
aveva fatto da giaciglio. "Ma dove mi trovo?" Chiese a nessuno in
particolare.
Si
alzò in piedi. "S-Shade? Rein? ...Ragazzi?"
Chiamò. La paura cominciava a farsi sentire, insieme alla
consapevolezza di
essere sola.
"Puoi
chiamarli quanto vuoi!" Una voce la fece
sobbalsare.
"Perchè?
Dove sono? Sei... Sei Adam vero? Fammi
uscire!" Gridò.
La
voce roca di Adam rise. "No Fine, perchè? Non ti
diverti, ci resterai per sempre qui!"
"Ti...
Ti prego Adam" Scongiurò.
La
voce taque. In un sussurro aggiunse. "Non vuoi
proprio restare con me..." Constatò.
Fine
non capiva, nella sua voce c'era come una nota di...
malinconia mal celata.
"I-Io
non ho mai detto questo." Rispose lei.
Nessuno
parlò. "Adam?" Chiamò. "Adam?"
Niente...
"No.
Non Adam." Fine si voltò di scatto.
Dinnanzi a lei una figura.
Capelli
rossi, lunghi e scompigliati, occhi cremisi e
sorriso sbilenco. Fisico perfetto e asciutto.
Fine
rimase sbalordita. "Tu sei uguale a me..."
Disse.
"Sveglia
la ragazza. " Rispose quella in tono
provocatorio. "Io sono te."
Fine
indietreggiò. "Come puoi essere me?"
L'altra
sbuffò. "Chiamami Lust. Comunque, per la
cronaca, io sono l'altra guardiana." Spiegò.
Fine
si infuriò. "Puoi essere chi vuoi, ma perchè hai
il mio aspetto?" Chiese.
"Stai
calma ragazzina. Ho il tuo aspetto perchè sono
TE! Lo vuoi capire?" Rispose Lust.
Fine
abbassò lo sguardo. "Sei la guardiana del
portale?" Chiese.
"Esattamente,
io non devo far uscire niente dal
portale, mentre il tuo compito è quello di non far entrare
niente e nessuno."
Disse.
"I-Il
mio compito?" Chiese.
"Si.
Siamo due guardiane."
Fine
si avvicinò. "Sai dirmi perchè sono qui?"
Chiese.
"Stai
sognando." Rispose Lust.
"Sognando?"
Fece eco la rossa.
"Esatto.
Tra poco ti sveglierai nella tua stanza.
Sai, volevo conoscerti, per capire di chi si era infatuato Adam"
Rispose.
Fine
arrossì. "Infatuato? Adam, di me?" Domandò.
"Già,
ma non sei poi un granchè. Infondo siamo uguali
- cominciò -E non capisco perchè non scelga
me..." Sussurrò infine.
Fine
deglutì. "Ma io... non sono innamorata di
Adam." Rispose.
"Cosa?
Ah no?" Chiese Lust sbarrando i grandi
occhi cremisi. "Sei strana sai..." Confessò.
"Senti
chi parla." Bofonchiò la rossa.
Lust
cominciò a ridere. "Già. Ma ti avverto..."
Cominciò avvicinandosi. "Adam è mio."
Nero...
**
Fine
aprì gli occhi di scatto mettendosi seduta. "Un
sogno..." bisbigliò.
Lo
sguardo le cadde sulla grande finestra della sua
camera. "Come mai tutto questo sole? Saranno si e no le nove di
mattina."
La
ragazza scese dal letto sbadigliando, dirigendosi verso
il bagno afferrò i vestiti.
Dopo
circa un quarto d'ora era vestita di una gonnellina
di cotone bianco panna con una magliettina a maniche corte rosa,
abbinata
al
nastro dei capelli, che aveva usato per fissarli con
una coda alta.
Aprì
svogliatamente la porta percorrendo il corridoi. Sentì
schiamazzare da dietro il soggiorno... Ospiti??
Spalancò
le porte e... Rein era sopra una scala colorando
con delle stelle il soffitto, Bright reggeva gli addobbi; Milky
assaggiava i
bignè
alla
crema da un gran vassoio, Tio rincorreva Lione per
riprendersi dei, cappellini a punta??
Un
grande striscione era attaccato al soffitto e sopra
spiccava una scritta. "Auguri Fine e Rein!"
Tutti
erano affaccendati, qaundo Fine fece un passo avanti
e disse: "Non è il nostro compleanno."
Un
silenzio surreale scese nella stanza, tutti si girarono
verso la rossa sbuffando.
Rein
andò su tutte le furie e, scendendo dalla scala
urlò.
"Ecco! Addio sorpresa! Ma porca...!"
Fine
la fissò sbalordita. "Rein! Ma che diavolo
succede?" Chiese.
"Non
ci vedi?" Replicò l'azzurra ancora
stizzita. "Doveva essere una sorpresa per il nostro compleanno."
"Primo
di tutto oggi non è il nostro compleanno;
Secondo poi, anche tu lo avresti saputo!" Commentò la rossa
lamentandosi.
Rein
sbuffò ancora per poi addolcirsi. "Vero, ma per
la cronaca il nostro compleanno è dopodomani rammendi? E poi
cavolo, doveva
essere
una sorpresa per te!" Disse imbronciandosi.
"Oh.
Emh... ok, allora, io non ho visto niente?"
Chiese facedo un passo indietro.
Gli
occhi verde acqua di Rein si illuminarono. "Esattamente,
grazie!" Commentò, spingendo fuori la gemella.
Fine
ridacchiò chiudendo la porta.
"Buon
giorno!" Due braccia le circondarono la
vita, tenendola stretta.
La
rossa sorrise, riconoscendo la voce profonda. "
'Giorno! Allora, tu non sei ad addobbare, per la mia festa a sorpresa,
senza
sorpresa?" Chiese.
Shade
appoggiò il mento sulla spalla sinistra si lei
sussurrando. "Tanto lo sapevo che li beccavi." Sorrise.
"Già."
Le mani di lei andarono a ricoprire,
quelle ancora strette attorno ai suoi fianchi. "Qualche
novità? Come sta
la regina Maria?"
"Come
al solito, e tu? Come stai?" Domandò il
principe dando un leggero bacio al collo della ragazza.
Fine
sussultò. "Ora sto meglio." Ridacchiò.
Shade
annuì. "Bene." Sorrise.
Il
ragazzo la rigirò a se. Fine sentiva il cuore
scoppiargli nel petto, ogni volta che incrociava i suoi occhi cobalto.
Le
tra i due si dissolsero, finchè le loro labbra non si
incontrarono in un casto e dolcissimo bacio.
"Spero
di averti fatto comprendere come mi sento
io." Sorrise Shade.
La
ragazza scosse la testa sconsolata. "Non potrei
avere una ripetizione? Sai mi è sfuggito qualcosa." Disse
ridacchiando.
"Ai
suoi ordini!" Rispose il rpincipe,
chinandosi nuovamente su di lei.
Questa
volta il bacio fu più marcato.
Fine
si staccò per prima sentendo un mugugno di
disapprovazione da parte del ragazzo. Rise leggera e si
allontanò. "Dai,
passeggiata in giardino?"
Chiese.
"Ci
sto." Rispose, prendendola per mano.
Fine
era sicura: Era falie, niente li poteva dividere. Ne
era certa.
La
felicità è una condizione o emozione, fortemente
positiva, percepita soggettivamente, sempre secondo criteri
soggettivi...
Quindi,
è
una pura e mera illusione del nostro subconscio, per
farci sentire vivi e protetti. L'uomo si crogiola in questa emozione.
Ma
se la felicità, non esistesse, o venisse spezzata. Cosa
ci resterebbe?
_______________________________________________________________________________________
scusate
il ritardo, spero vi sia piaciuto il capitolo**
Esmeralda94: Ti
ringrazio molto, spero di non averti delusa ^^
Kami:
Moreeeeeeeeeeeee, il prossimo sarà il tuo cappy!!!! Non vedo
l'ora di pubblicarlo ** TVB
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Capitolo 12 *** Le statue silenziose, vedono il peccato ***
Capitolo
undicesimo: Le statue silenziose, vedono il peccato
"Guardati dallo stregone, fai mostra di benevolenza,
che
i suoi poteri superano la tua immaginazione."
Steghe,
stregoni e maghi
Altus,
Polidarmus, 1618
"Auguri!!!"
La rossa aprì
stancatamente un occhio, per poi richiuderlo e girarsi di fianco.
Sentì
qualcuno imprecare, per poi buttarsi sul suo letto di peso e urlargli
in un orecchio. "AUGURI!!!!"
La ragazza
sobbalsò. "Rein! Cavolo, dormivo." Rispose imbronciata.
"Possibile tu sia di
cattivo umore anche al tuo compleanno?" Chiese l'azzurra.
Fine fece due calcoli.
E' vero, quel giorno era proprio il suo compleanno. Sorrise alla
gemella. "Grazie, e auguri anche a te!"
Rein sorrise a sua volta
e, abbracciando stretta la sorella, canticchiava allegramente.
"Come mai
così felice?" Chiese la rossa, entrando in bagno.
"Non vedo l'ora di
vedere Bright, per sapere del suo regalo!! Di sicuro sarà un
gioiello. AHHHHH!! Non vedo l'oraaaaa!!!" Urlò entusiasta.
Fine sorrise, uscendo.
"E tu?" Si sentì domandare. "Come va con Shade?"
La rossa finì
di vestirsi, per poi rispondere con indiffereza. "Oh, stiamo insieme."
Silenzio.
Fine si girò
per guardare la sorella, quando questa le saltò addosso, in
un abbraccio soffocante. "Ahhhhhhhhhh!!!!!!! E quando me lo avresti
detto?
Al tuo matrimonio?"
Chiese.
"Rei-n N..non
res-spiro..!" Biascicò la rossa. L'azzurra la
lasciò di scatto. "Scusa."
"Niente. Noi non
l'abbiamo detto solo per... bhe in realtà, non lo so nemmeno
io." Rise nervosamente.
"Tu non me la racconti
giusta, ma farò finta di crederti." Rispose Rein,
continuando a fare il letto.
"Bene. Allora
affrettiamoci, ci devono fare gli auguri. Che pizza." Sbuffò
la rossa. Rein invece, era super eccitata.
**
"Auguri, figlie mie!"
Salutò re Tolouse.
"Grazie
papà!" Risposero in coro le gemelle.
Gli stessi auguri gli
vennero fatti dalla madre, dai sudditi, dagli addetti alle grondaie, da
quelli della cucina, e così via.
"Oh basta, per
carità!" Pregò la rossa buttandosi,
letteralmente, sul suo letto.
"Basta? Niente affatto!
Ora arrivano i ragazzi, c'è la festa ricordi?"
Ricordò eccitata Rein.
"Perchè devi
sempre farmi sentire peggio?" Chiese scherzosa Fine.
"Perchè ci
godo!" Rispose l'azzurra contenta.
Fine le fece la
linguaccia e entrò in bagno a prepararsi. Per sua grande
fortuna, il padre le aveva comunicato che poteva vestirsi come le pareva
prima della sera. Poi
invece, si sarebbe dovuta mettere in ghingheri.
Sospirò. Cosa
si sarebbe messa? Se chiedeva consiglio a Rein l'avrebbe conciata
peggio di un albero di natale...
Prese al volo i suoi
pantaloncini bianchi, corti, abbinandoci una semplice magliettina rosa
senza maniche.
Uscita, trovò
Rein conciata per le feste. Gonnellina blu, magliettina celeste, trucco
e scarpe con tacco.
"Emh... sorellina, non
avrai esagerato?" Chiese piano la rossa.
"Manco per idea, sono
perfetta, insomma dovrò pur far colpo, no?" Rispose decisa.
Fine annuì per non peggiorare la situazione.
Le due uscirono dalla
stanza, ridendo e scherzando sulla serata che, da lì a poco
avrebbero trascorso.
Entrarono in salone.
Rein tratteneva il respiro, anche conoscendo quello che sarebbe
successo.
Tre, due, uno...
"AUGURI!!!!" Un coro di voci si alzò da tutte le parti della
grande e imponente stanza.
I loro amici uscirono
dal loro nascondiglio, cominciando a fare gli auguri alle due.
Rein si
fiondò sul suo amato Bright, cominciando a tempestarlo di
attenzioni. Tutti gli altri, dopo aver fatto gli auguri, si misero a
ridere con Tio.
"Se consideriamo la felicità come il sole
e la
tristezza come la luna
allora
possiamo dire che la vita è un lungo ed eterno inverno
dove
il giorno dura poco
e la
notte non passa mai"
Anonimo
Fine si stava divertendo
come una matta a vedere Tio, fare le imitazioni dei suoi amici.
La rossa si
sentì stringere da dietro. "Auguri." Un soffio che venne
sussurrato nel suo orecchio.
"Hey. Grazie." Rispose
lei, poggiandosi al suo torace. "Allora, come va il compleanno?" Chiese
Shade.
"Ora bene." Rispose lei
convinta. Lo sentì ridere roco.
"Vieni?" Le chiese
tirandola leggermente da dietro. La rossa annuì,
così i due si allontarono dal resto del gruppo.
Finirono in giardino.
"Come ci sono finite tutte queste statue qui?" Chiese la rossa.
Il suo amato giardino,
era ricoperto di statue bianche.
"Non chiedermelo non lo
so. Io volevo parlarti." Disse Shade deciso.
"Ok, dimmi." Si
preparò Fine sedendosi sulla panca. "Qualcosa di
preoccupante?"
"No, no assolutamente.
Io..." Non riuscì a continuare, prima doveva assolutamente
fare una cosa. Si chinò leggermente su di lei e le
posò un leggero
bacio sulle labbra. "Ok,
ora sto meglio e posso continuare." Disse, concentrandosi come un
bambino che deve dire alla mamma di aver rotto un vaso.
Fine lo
guardò divertita da tanta tenerezza.
Shade la
guardò negli occhi. Cremisi nel cobalto. "Devo partire per
due giorni. Sono pochi lo so, ma se non ti ho accanto io sto male,
quindi ti prego
vieni con me. Se non
vorrai ti capirò, insomma forse sono stato avventato, oppure
..." Shade non potè continuare, visto che un dito della
rossa gli si era posato
sulle labbra. "Scusa, ma parlavi troppo." Sorrise lei.
Lui tolse il dito di
Fine dalle sue labbra e vi posò un leggero bacio. "Allora,
parti con me?" Chiese.
"Certamente!" Rispose
lei, quasi offesa che il ragazzo ne avrebbe dubitato.
Gli occhi di Shade si
illuminarono. L'abbracciò fortissimo e la baciò,
senza dargli il tempo di ricambiare l'abbraccio.
Solo lei sapeva quanto
amava il suo principe dall'aria burbera, ma tanto dolce.
"Allora..."
Cominciò Shade lasciandola respirare. "Credo sia il momento
del mio regalo." Confessò. Si girò un secondo ed
estrasse un lungo pacchetto
rettandolare.
La carta che lo
avvolgeva sembrava stoffa, il colore vermiglio risaltava agli occhi
cremisi di Fine.
"Auguri... Amore mio."
Disse lui, un pò imbarazzato. Fine sorrise dolcemente,
prendendo il pacchetto tra le mani.
"Bhè, non lo
apri?" Chiese Shade. Fine guardò a lungo quell'involucro di
stoffa. "E che... ho paura di rovinarlo." Confessò,
ridacchiando di se stessa.
Sospirando, poi lo
aprì lentamente.
Nei suoi occhi si
rifletteva l'immagine del braccialetto d'argento. Con cura lo
osservò nei minimi dettagli, la catenina era semplice, di
quel colore argenteo che
lei tanto amava, Shade doveva sapere che lo preferiva all'oro. Il
metallo si intrecciava e concludeva il tutto con un ciondolo.
Era la cosa
più bella che Fine avesse mai visto. Un sole ed una luna che
si incontravano per poi intrecciarsi tra loro. Erano di un materiale che
sembrava cristallo.
Uniti, come solo loro povevano essere, la Luna oscurava una parte del
Sole e il Sole splendeva per la Luna.
I suoi occhi si
soffermarono a lungo sul suo regalo, per poi sospirare, chiudere il
coperchio e abbracciare di slancio il povero Shade, che non essendo
preparato,
rischiò davvero di perdere l'equilibrio.
"I-Io non ho parole,
è bellissimo... Grazie." Concluse, affondando il viso nella
sua spalla.
Shade sorrise. "Sono
contento che ti piaccia."
"Come potrebbe non
piacermi? E' il regalo più bello che io abbia mai ricevuto."
Disse con gli occhi colmi di una luce serena e felice.
Shade la
guardò attentamente, sapeva che quello era il moento.
"Ti amo." Un sussurro
che arrivò dritto al cuore della ragazza. Alzò
gli occhi per incontrare quelli del principe. "Anche io." Rispose
alquanto
imbarazzata. I due si
baciarono a lungo, prima di rientrare, sicuri che niente, sarebbe
andato storto.
Ma la sicurezza, non
è mai perfetta...
**
"Sei pronta?" La voce di
Fine risuonò nella camera delle gemelle.
"Si, si, ho fatto." Rein
uscì dal bagno. Aveva un abito lungo, blu notte a sirena, i
guanti del medesimo colore le arrivavano al braccio.
I capelli erano tirati
su in uno chinon. Trucco leggero e scarpette abbinate con il tutto.
"Splendida!"
Confessò Fine.
Rein si
imbronciò. "Voglio sapere perchè io che mi do
tanto da fare, non ottengo mai il tuo risultato." Disse guardando la
gemella, davvero
magnifica.
Fine indossava un abito
bianco, senza maniche, lungo. Alla fine sfumava nel rosa pallido, che
lei adorava. Le scarpette erano bianche,
come del resto le
piccole mollettine che le adornavano i capelli, facendo sì,
che restassero su.
L'abito non le stringeva
in nessuno punto, sembrava cucito su di lei. Naturalmente non mancava
il bellissimo bracciale di Shade.
Un filo di lucidalabbra
e il risultato era garantito.
"Guarda che stai
benissimo, ora andiamo!"
Dopo varie ore di
festeggiamenti con tutti i sovrani e rispettivi figli, tutti si
divisero in coppiette.
Rein e Bright danzavano
al centro della sala.
"Sei davvero
incantevole, sai Rein?" Chiese il principe dei gioielli.
La ragazza
avvampò. "G-Grazie Bright." Farfugliò imbarazzata.
Bright la fece fermare.
"Ti devo dare il mio regalo ricordi?"
"Si." Rispose lei,
sicura. Vide il ragazzo allontanarsi da lei, inginocchiarsi e tirare
fuori dalla tasca interna della sua 'tenuta da principe',
una scatolina in stoffa
blu.
"B-Bright?" La voce di
Rein era un sussurro. Tutti nella sala si erano fermati a guardarli.
"Principessa Rein..."
Cominciò il ragazzo, aprendo pian, piano la scatoletta.
"Vuoi diventare mia
moglie?" Chiese, aprendo del tutto l'involucro mostrando ai presenti e
alla principessa, un anello fine in oro giallo, con una
pietruzza blu nel mezzo
e due piccoli brillantini ai lati.
Rein sgranò
gli occhi verde acqua. "I-Io... certo che lo voglio!" Rispose baciando
il ragazzo. I due si guardarono mentre Bright metteva l'anello
al dito di Rein. Tutta
la sala scoppiò in una doppia festa.
"So già che
sta notte, mi terrà sveglia raccontandomi ogni minima
sfaccettatura della proposta di Bright..." Sospirò Fine,
facendo ridere tutti.
Quando gli altri si
allontanarono restò da sola con il suo principe.
"Allora, tu non mi
chiedi di sposarti?" Chiese furba la rossa.
Shade restò
ammutolito per un secondo.
"Guarda che scherzavo,
scemo!" Confessò ridacchiando lei. Il ragazzo
tornò a respirare normalmente.
I due risero per qualche
secondo, finchè Shade si fermò. "Scusa un attimo
devo parlare con Milky, approposito di mamma."
"Certo, non
preoccuparti." Sorrise lei.
Quando il principe
svanì dalla visuale di Fine, la ragazza barcollò,
poggiandosi al muro.
Che
succede? Ho la nausea, di nuovo quella sensazione...
Il marchio di Sangue
cominciò a formicolare, il ciondolo sembrava avere
volontà prorpia visto che la giudò in giardino.
La ragazza si
ritrovò tra mille statue bianche. Silenziose, sembravano
guardarla, spiare i suoi movimenti.
Fine si sedette
sull'erba, sciogliendosi i capelli e, come per il ballo precedente,
togliendosi le scarpe.
Chiuse gli occhi alla
leggera brezza.
"Auguri principessa."
Una voce che sembrava sussurrata vicino al suo orecchio la fece
voltare. Nessuno.
Le statue la guardavano,
ne era sicura. Si alzò di scatto, si girò per
tornare alla festa, quando un urlò gli rimase in gola.
Adam era dinnanzi a lei
e l'aveva fatta spaventare di brutto.
"Ma sei scemo? Mi hai
fatto prendere un infarto!!" Gridò la ragazza. Il 'mago' la
guardò, per poi scoppiare a ridere.
"Cosa diavolo ridi?"
Sbuffò, imbonciata la rossa.
Tornato serio, Adam si
avvicinò a lei.
"C-Che fai?" Chiese la
ragazza, indietreggiando.
Lui allungò
una mano sui capelli sciolti di Fine accarezzandoli. "Volevo solo
augurarti un felice compleanno, mia principessa." Rispose.
La rossa
deglutì, perchè alla luce della Luna, quel
ragazzo sembrava ancora più bello ed affascinante?
Lui ammiccò,
cominciando a chinarsi su di lei.
"N-no!"
Protestò indietreggiando. Lui la bloccò per un
polso e la tenne ferma. "Questo è il mio regalo..."
Adam si chinò
di più, Fine sentiva il suo respiro sulle labbra. Non
poteva, non poteva!!
Gli occhi cremisi si
spostarono sul luogo intorno a lei, ora era sicura che le statue la
stavano fissando. Riportò gli occhi su Adam, mentre le sue
labbra sfiorarono le
proprie.
Per un secondo si
lasciò andare a quel bacio, mettendo una mano sulla spalla
del ragazzo e stringendolo a se, involontariamente.
Adam era... fresco. Dava
alla rossa una sensazione di freschezza, ma allo stesso tempo di
disperazione e solitudine.
Poi, ecco che la ragione
fece ritorno nella mente della ragazza. Con la mano sulla sua spalla,
lo allontanò bruscamente da se.
"Cosa... Cosa hai
fatto?" Chiese sull'orlo di uno schok.
"Cosa abbiamo,
fatto."Puntualizzò lui.
Fine si
guardò in giro, le statue la guardavano, ridevano di lei,
della sua debolezza.
La ragazza si
allontanò da lui, sempre più.
Qualcuno, dietro ad un
albero, pieno di rabbia e frustrazione, scomparve dentro il castello
del regno solare.
"Vattene!" Disse Fine.
Adam non si mosse da
lì. "Vattene ho detto!" Urlò adirata
più con se stessa. Alzò di scatto gli occhi
accorgendosi di non trovarsi nel giardino.
Dov'era? Spostando gli
occhi vide un lago, le sembrava famigliare... Ma certo, il lago dove
erano stati pochi giorni fà.
Lei e Adam erano fermi
dinnanzi una Quercia. La Quercia che lei, si era fermata ad ammirare.
Che sembrava parlasse.
"Dove siamo?" Chiese con
voce flebile. "Questo..." Cominciò Adam, sorridendo
sbilenco. "E' il passaggio che porta al Portale Del Destino..."
_____________________________________________________________
Angolo dell'autrice:
Okay, posso essere linciata, davvero
^^''
Quanto ci ho messo ad aggiornare? Un anno? Si, probabile... Perfavore
non mi ammazzate *Si
inginocchia*
Il prossimo capitolo è già pronto, tra circa una
settimana lo posterò. Scusate ancora, e ora rispondo a
quelle sante anime pie che mi
seguono nonostante tutto <3
mini
ichigo fine:
Grazie mille per il complimento ^^, chiedo venia per l'attesa!! Spero
seguirai ancora la soria, a presto.
Lellas92: Oh, grazie mille
^____^ Spero che anche con il leggero *seee* ritardo la seguirai
comunque. A presto!
RaMoNa_MoMi_Mona_91: Grazie mille
davvero, spero ti piaccia il capitolo ^^ Scusa il ritardo anche tu, un
bacio ^^
Konny.
|
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Capitolo 13 *** Il serpente che si morde la coda ***
Il serpente
che si morde la coda
"Nessun uomo annegando saprà mai quale goccia d'acqua
porrà fine al suo ultimo respiro"
Le
pagine della nostra vita
Nicholas
sparks
Bright stava tornando all'interno della sala da ballo. Stringeva i
pugni, le nocche erano bianche.
La delusione che provava
in quel momento era immensa. Come aveva potuto, come?
Il tenue venticello gli
mosse la chioma bionda.
"Alla fine ha ceduto."
Una voce glaciale, scostante, lo fece trasalire.
Shade stringeva le mani
sulla ringhiera di ferro. Guardava oltre l'amico, ora fermo ad
osservarlo.
Bright non poteva
crederci, anche lui aveva visto?
Ricordava perfettamente
il momento in cui era uscito per prendere una boccata d'aria,
poggiandosi ad un albero.
Sentendo delle voci si
era girato, riconoscendo Fine e Adam. Dopo qualche scambio di battute i
due si erano baciati, per poi dileguarsi.
Il ragazzo aveva stretto
i pugni e si era deciso a tornare dentro.
Stava appunto pensando
cosa fare con il principe della Luna, quando, se lo ritrovò
davanti.
Bright
abbassò lo sguardo. "S-Shade... io..." Cominciò
il biondo.
"Lascia stare Bright. Io
torno al mio regno. Ci si vede." Detto questo, il principe della Luna
si girò, scomparendo all'interno dell'immenso salone.
Bright
abbassò lo sguardo. "Mi dispiace..."
L'albero... Era
l'albero, ecco perchè si era sentita così, il
giorno del pic-nic, lei lo sapeva. Lo sentiva. Quella Quercia era
davvero speciale.
L'albero era il
passaggio.
Non poteva crederci.
Stava per vedere il portale. Adam accanto a lei fremeva.
Ogni muscolo del suo
corpo era sotto tenzione. Poteva vedere il suo torace alzarsi e
abbassarsi ad un ritmo velocizzato.
"Cosa vuoi che faccia,
una volta raggiunto il portale?" Chiese guardinga.
Il ragazzo sorrise.
"Dovrai solo guardarlo e sentire la sua essenza. Non è
ancora giunto il momento di attraversarlo. Sei troppo ingenua, ancora."
Si voltò
verso Fine. "Non conosci la sofferenza." Concluse ammiccando.
Fine rispose con un
sorriso. "Sei stato tu a mandare quell'uomo per picchiarmi, non
è così." Era un affermazione.
"E' così. Non
sei ancora pronta. Devi capire. Devi comprendere il dolore del mondo.
Devi passare dalla nostra parte." Rispose lui.
"Perchè? Cosa
c'è dalla vostra parte? Cosa devo capire ancora, del dolore
del mondo? Perchè lo devo avere sulle spalle." La rossa
cominciò ad
irritarsi. Adam le
sorrise. "Fine... Sei stata tu ad attivare il tutto... Non ricordi?"
Chiese. Il suo tono cambiò radicalmente. Da freddo e crudele
a dolce
e pacato.
Fine
sussultò. "C-Cosa? Io non ho voluto questo?"
Replicò.
"Ah, no? Non ricordi
come ti sei fatta quel marchio?" Chiese beffardo.
Fine sembrò
rifletterci. Improvvisamente gli occhi cremisi si sgranarono. "I-Il
sogno..." Mormorò.
Adam rise roco. "E'
quello Fine. Quello è il centro di tutto. Il Portale Del Destino
è solo un intermediario. Ma chi credi che ti abbia fatto
avere quel
sogno?" Chiese.
Gli occhi di Fine si
accesero di odio. "Sei stato tu?" La voce cominciò a
tremarle.
"Oh no, Fine. Non io. Ma
mi pare tu abbia sognato questa persona, una volta. E c'ero anche io."
Ricordò ammiccando.
"Lust." Rispose secca la
rossa. "E' stata la mia sosia."
Vide, con la coda
nell'occhio Adam annuire. "Lust. Esattamente."
"Perchè?"
Chiese la rossa. Adam si girò di scatto...
"Non capisci Fine?"
Prese la ragazza per le spalle. "Tu non sei come le altre guardiane in
passato. Tu non governi solo il portale. Tu sei riuscita a farlo
aprire. Il Portale Del Destino
è aperto. Aspetta solo che tu lo varchi." Disse. Gli occhi
ghiaccio, scintillarono.
"Perchè? Cosa
succederà se lo varco?" Chiese tremante.
"Saranno salvi. Tutti
saranno salvi, non soffriranno più a causa tua. E noi, Fine,
avremmo il potere." Disse, lasciandole le spalle e prendendola per
mano. "Vieni..."
Fine si tirò
indietro, ma Adam prese il suo gracile polso e lo adattò
alla corteccia del tronco, della Quercia.
L'albero
cominciò a cambiare, forma, colore. No... Non era l'albero.
L'intero panorama.
La rossa
serrò gli occhi. Sentiva la corteccia rude dell'albero
risucchiarle le energie.
Quando all'improvviso la
sua mano non toccò più niente, e Adam le
lasciò il polso, Fine aprì gli occhi cremisi.
Un gigantesto portale,
stagliato in mezzo al nulla, su uno sfondo bianco, si ergeva in tutta
la sua maestosità.
Immenso, alto e nero.
Nero come la pece, un nero in contrasto con il bianco. Dei ritocchi
rossi, saltavano all'occhio.
In cima c'erano due
angeli. La loro espressione era... cattiva.
Quello che
più colpì Fine, fu l'occhio.
Quell'occhio enorme che
era situato esattamente al centro del portale. Quell'occhio chiuso.
Sembrava perfettamente
siggilato. Ma poi notò. Al centro esatto dell'occhio, c'era
uno spiraglio. Il Portale Del Destino era stato davvero aperto!
Ed era stata lei.
Ricordò quando nel suo sogno vide quel portale, lo vide
aprirsi di poco. Era colpa sua, dunque?
Poi guardò
meglio. Sull'occhio, sempre chiuso, vi era un simbolo: Una croce, un
serpente che gli girava intorno e che si mordeva, alla fine, la coda.
Restò
ammalliata da quella visione. Era una sorta di bene e male. La croce.
Simbolo cristiano che rappresenta il bene.
Il serpente, intorno ad
essa, simboleggiando il male.
"Guarda la tua mano,
Guardiana." Bisbigliò Adam.
Fine lo fece, senza
pensarci. Alzò la mano destra. Guardò il palmo,
ciò che vide la lasciò sconvolta.
Una croce ed un serpente
che si morde la coda! Quello era la vera forma del marchio di sangue.
Alzò lo
sguardo "Adam..." Voleva sicurezza, una spiegazione, qualcuno che le
dicesse che andava tutto bene.
Invece non
trovò nessuno. Adam non c'era. A passi lenti, si diresse al
portale. Quel portale immenso e pauroso, dinnanzi a lei.
Quando gli fu di fronte,
deglutì pesantemente. Ad un tratto, si fece tutto sfocato,
il portale cominciò a diventare indefinito. Le cose cadevano
a pezzi.
E lei... si
ritrovò in giardino.
Nel giardino del suo
regno. Pieno di quelle statue bianche.
Si alzò in
piedi. Il bellissimo vestito era sgualcito, i capelli sembravano aver
preso una scossa.
I piedi erano sporchi,
si sentiva uno schifo. Guardò di nuovo il marchio sulla sua
mano. C'era sempre, insieme a quel dannato serpente.
"Fine." Una voce,
alterata la chiamò.
La ragazza si
girò e sorrise. "Ciao Bright." Disse, reggendosi ad un
tronco.
Bright la
guardò negli occhi. Un leggero venticello soffiò
tra i due. I capelli dell'una e dell'altro, svolazzarono.
Gli occhi del biondo,
color rubino erano pieni di rancore.
"B-Bright... cosa
c'è?" Chiese preoccupata. "E' successo qualcosa a Rein? Tu
stai bene?" Disse avvicinandosi.
Il ragazzo la
fermò con un gesto freddo della mano. "Rein ed io stiamo
bene. Ma in effetti si. E' successo qualcosa. Ti ho vista, Fine." Disse
d'un
fiato il biondo.
"Vista? Non capisco
Bright." Si accigliò la rossa.
"Non fare la finta tonta
Fine. Ho visto te e Adam." Rispose duro lui.
Fine sgranò
gli occhi. Lui aveva visto il... bacio.
"B-Bright, non
è come sembra!" Urlò, era disperata. Se lo avesse
saputo Shade. Cosa sarebbe successo?
"Certo, non è
mai come sembra vero Fine?" Chiese il biondo, con un sorriso sbilenco.
"Bright ti prego. Non
scendere a conclusioni affrettate. E' stato lui a baciarmi!"
Esclamò.
Bright strinse i pugni.
"Fine... Tu non sei così. Come hai potuto?
Io mi ero innamorato di
te qualche anno fa, per il tuo carattere. Dolce, forte e fragile. Ti
amavo tanto.
E quando ero sotto
l'effetto del 'Cristallo Oscuro' è stato lo stesso. Ma poi,
Rein è entrata nella mia vita ed è stata come un
fulmine a ciel sereno.
Ma tu Fine... Tu sei
cambiata, la tua solarità si è spenta. La tua
fragilità si è dissolta. Sei solo diventata
più forte. Forse troppo forte.
Sai quanto ti voglio
bene Fine. ma tu..." Il principe dei gioielli lasciò la
frase a metà.
"Le persone cambiano
Bright." Cominciò la rossa.
"Tutti cambiamo e
cresciamo, anche se a volte non si cresce come vorremmo." Fine era a
capo chino. Sapeva di aver
detto quello che pensava.
Bright
sospirò. "Perchè l'hai fatto?" Chiese.
Sta volta Fine non
mentì. "Si, l'ho baciato anche io. Adam... mi attira in un
certo modo." Diventò rossa solo al pensiero.
"Ma ti prego-
iniziò la rossa- Non dirlo a Shade... Io non lo
tradirò mai, lo amo troppo..."
Bright la
guardò negli occhi. "Vedi Fine..."
"Bright, Fine. Che ci
fate la fuori? venite!" La voce di Rein raggiunse i due.
Fine guardò
la sorella. Quanto la invidiava. Lei era tutto. Lei aveva tutto.
Invece Fine, non era
niente. E aveva più problemi che altro.
**
"Oh, capisco. Bene, mi
farebbe una cortesia se gli riportasse di chiamarmi appena torna...
Certo, la ringrazio. Arrivederci."
Fine attaccò
il telefono.
Shade era partito. Quel
viaggio che dovevano fare insieme l'aveva intrapeso da solo. Con tre
giorni di anticipo.
La rossa non sentiva il
principe della Luna da quando avevano ballato insieme, al giorno del
suo compleanno...
--------
Shade
restò ammutolito per un secondo.
"Guarda
che scherzavo, scemo!" Confessò ridacchiando lei. Il ragazzo
tornò a respirare normalmente.
I
due risero per qualche secondo, finchè Shade si
fermò. "Scusa un attimo devo parlare con Milky, approposito
di mamma."
"Certo,
non preoccuparti." Sorrise lei.
--------
La rossa si ricordava
perfettamente quella giornata. La dichiarazione di Shade, il suo
regalo. La sua proprosta per partire insieme.
Il ballo, Rein al
settimo cielo per la proposta di Bright.
Adam... Il bacio con
Adam. Il Portale Del
Destino dinnanzi i suoi occhi. Il simbolo, quel maledetto
simbolo.
La rossa si
guardò il palmo della mano. La croce con il serpente.
Sospirò,
buttandosi pesantemente sul divano del salotto.
Chiuse gli occhi e si
rilassò. Quando li riaprì, non era di certo nel
salotto di casa sua.
"Fine. Mi sei
mancata..." Una voce femminile e suadente la fece girare.
"Lust!" Riconobbe la
rossa.
"In carne ed ossa.
Allora, hai approfittato della mia assenza!" Disse la sua sosia,
andando direttamente al punto della faccenda.
"Scusami?" Chiese Fine,
spaesata.
La donna si
alzò dalla poltrona sui cui stava comodamente seduta. I
capelli cremisi, lunghi e lisci, svolazzarono.
"Non fare la finta tonta
ragazzina, ho visto che tu e Adam vi siete baciati." Chiarì
con odio. Nei suoi occhi una scia di perfetta malinconia.
Fine era nei guai,
sapeva che quella donna era pericolosa. "A me Adam non interessa, mi
pare di avertelo già detto." Cercò di
fronteggiare.
"Certo. Con questa
storia della santarellina, stai prendendo in giro tutti. Tranne me. E,
a quanto pare, il tuo amichetto biondo."
Sorrise.
"Loro lasciali fuori da
tutto questo." Si alterò la rossa.
"Come hai fatto tu? Hai
detto loro di aver visto il portale? Della forma che ha preso il tuo
marchio?. No, Fine, non hai detto niente a nessuno."
Disse, avvicinandosi di
più alla ragazza che indietreggiò.
"Non voglio farli
preoccupare." Disse.
"No. Tu non li vuoi fra
i piedi. Perchè tu, sei come me!" Rispose convinta Lust.
Fine abbassò
gli occhi. "Non sono come te. Scordatelo!" Le urlò.
Lust rise di gusto.
"Bene. Allora, quando tornerà, spiegalo anche al tuo
ragazzo, che hai baciato Adam, solo per un momento di debolezza..."
"Ma Shade... lui non lo
sa." Rispose Fine, con voce inclinata.
"Ne sei sicura?" Chiese
la donna, sorridendo sbilenca.
Così come era
apparsa, sparì.
E Fine si
ritrovò sul divano del salona, con occhi sgranati. Pieni di
lacrime inversate...
"Dicono che
la sofferenza è la debolezza che abbandona il corpo. "
Il
cerchio del lupo
Michael
Connelly
_____________________________________________________________________________________
Angolino dell'autrice:
Non ci credo che dopo tanto
tempo che ho aggiornato ancora seguite questa storia, grazie T.T
Bhè, spero
che il capitolo vi sia piaciuto ^^ Tranquilli che non lascio
così Fine e Shade, u.ù
Ci sentiamo alla
prossima che non so quando darà visto che ora mi staccano
internet ç.ç
Ora la risposta alle recensioni che io adoro, grazie ragazze!
So97LoveEd: Ciao Sofy! Che
bello sentirti, grazie mille per la rece ç.ç So
che adori questa storia e grazie mille per seguirla nonostante i miei
ritardi stratosferici! T_T Spero che continuerai a seguirla! Grazie
mille per a rece, Ti voglio bene! Apresto su msn ^^
Heart:
Chiedo venia anche a te per il ritardo del precedente capitolo! Spero
che questo sia di tuo gradimento e grazie per continuare a seguire la
storia! Un salutone!
Hikarydream: Grazie mille per i
complimenti e grazie per continuare a seguire la storia nonostante i
ritardi! Spero che il capitolo sia di tuo gradimento! Un salutone!
Esmeralda94: Grazie per avermi
risparmiato XD Troppo buona ^^ No davvero, grazie anche a te per i
complimenti, spero che questo capitolo ti piaccia!
Lellas92: Grazie mille
ç.ç Mi fai sempre complimenti bellissimi, grazie!
Sei troppo buona! E per di più non mi hai ucciso *-* xD
Spero che il capitolo ti piaccia e grazie ancora ^__^ Un bacio!
Grazie ancora, un
salutone a tutti.
Konny.
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