Destino

di Monster_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: ***
Capitolo 2: *** L' inizio della fine. ***
Capitolo 3: *** Visioni ***
Capitolo 4: *** Senza di te non sarei nessuno ***
Capitolo 5: *** Un marchio nel sangue ***
Capitolo 6: *** La Guardiana ***
Capitolo 7: *** Il Portale Del Destino(Il marchio) I Parte ***
Capitolo 8: *** Il Portale Del Destino(Adam) II parte ***
Capitolo 9: *** Il Portale Del Destino(Guardiana) Parte III ***
Capitolo 10: *** Labbra Di Rubino ***
Capitolo 11: *** 11 Sognare... ***
Capitolo 12: *** Le statue silenziose, vedono il peccato ***
Capitolo 13: *** Il serpente che si morde la coda ***



Capitolo 1
*** Prologo: ***


Prologo

Non poteva crederci.
non poteva essere vero, perché?
Cosa aveva fatto di tanto orribile da meritarsi una fine come quella?
Cosa poteva volere ancora, la vita da lei?
La morte? Forse...

I suoi occhi guardavano spauriti la lama.
Quella lama che tra pochi istanti, l' avrebbe trapassata, che l' avrebbe fatta andare a miglior vita.
La lama che, sia lei, sia quegli occhi blu cobalto guardavano spaventati.

Pochi secondi. Non sentì dolore, ma le sue iridi cremisi fissavano ancora lo scintillio di quella lama, ora rossa.

La lama che ora, le era entrata nel petto.
Che ora faceva male. Ma non era una male fisico il suo.
Era un male psicologico. Solo il pensiero di non rivederlo, non rivedere quegli occhi,
non rivedere il sorriso beffardo che le piegava le ginocchia.
Quello la faceva morire.

Guardò per l' ultima volta quel viso che tanto aveva amato, e che,
inevitabilmente amava ancora.
Accasciandosi al suolo, un solo pensiero prima di perdere lucidità; grazie a quella lama:

Ti amerò per sempre Shade. Sempre.

Solo un nome risuonò in quell' angolo di mondo, dove la morte faceva il suo lavoro: "FINE!!!"





Salve.
E' la prima volta che scrivo in questa sezione, mi ero ripromessa di farlo e l' ho fatto.
Stavo solamente aspettando l' ispirazione... E' arrivata!! ^^
Comunque, se non avete capito niente, non vi preoccupate. Spiegherò tutto a suo tempo. Inoltre, siamo solo al prologo!!
Spero che la storia vi abbia incuriosito. Fatemelo sapere!!
Un bacio a tutti!!
Steph^^

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Capitolo 2
*** L' inizio della fine. ***


Capitolo primo: L' inizio della fine

Sono passati sei anni, da quando le gemelle prescelte, Fine e Rein, hanno sconfitto l' oscurità con Prominence.
Sei anni da quando, secondo Fine, non passavano più un' avventura.

La ragazza rossa, era diventata molto bella. Aveva lasciato quell' aria da bambina golosa, e aveva indossato le vesti di una ragazza quasi
donna.
Intendiamoci; golosa lo era rimasta lo stesso.
I suoi bellissimi capelli cremisi chiaro erano diventati lunghi e Fine, li teneva legati con una coda alta, o a
volte, li lasciava morbidi sulle spalle.

La gemella azzurra, era diventata anch' essa più bella, con i lineamenti del viso delicati e i tratti d' adulta.
I suoi capelli ricascavano sinuosi sino al fondo schiena, sempre scintillanti e profumati.

Le due, nonostante ciò, non avevano abbandonato il titolo delle "principesse, meno principesche del pianeta Wonder" Cosa che faceva
infuriare oltre ogni dire Rein.

**

"Dai Rein, calmati." Mormorò Fine.
La sorella continuava a sparlare incavolatissima, senza nemmeno prestare attenzione.
"Ma che gli abbiamo fatto?
Ci comportiamo educatamente, non cadiamo più alle nostre entrate, siamo sempre regali e affascinanti e invece ci becchiamo pure
quel titolo???"
Urlò a nessuno in particolare. Fine cercò di dissuaderla dal buttare per terra un piatto di porcellana dalla rabbia.
"Ti prego Rein!!"

Le due erano appena rientrate da un ballo. Era stato semplice, con i loro amici.
Avevano ballato e mangiato (Specialmente Fine) e si erano divertite.
La rossa però, non si era svagata come la sorella tra le braccia del suo amatissimo principe Bright, lei aspettava una persona, che
stranamente non si era fatta vedere.

Shade quella sera, non aveva partecipato al ballo e Fine ne era rimasta veramente dispiaciuta.
Non che tra loro ci fosse qualcosa; Come si giustificava Fine ogni volta che qualcuno provava a fare delle allusioni su lei e il principe della
Luna.
Era solo, semplice e banale amicizia.

Bright l'aveva invitata a ballare vedendola sola, ma lei aveva gentilmente rifiutato percorrendo la strada per il giardino.
Lì era stata poi raggiunta da tutti gli altri, capendo in quel momento che, nella loro compagnia, non c'era modo di stare da soli.

**

"Rein!!" Gridò per l'ultima volta la rossa.
Rein sembrò ridestarsi. "Fine, ops scusami!!" Disse posando il piatto.
A Fine spuntò un grosso gocciolone: "Niente. Allora, che ne dici di andare a dormire?"
"Sono d' accordo, è stata una lunga giornata." Confessò l' azzurra sbadigliando.
Fine la guardò con un sorrisetto ironico. "Certo Rein, perchè si fatica molto a stare tra le braccia del proprio principe e ballere vero?"
Rein arrossì furiosamente. "FINE!! Ma come te ne esci?? Io... parlavo della giornata in particolare!!"
Fine sorrise. "Scusami. Ora non ti arrabbiare, sennò ti verranno le rughe e poi Bright non vorrà più sposarti!" Disse correndo per scappare
alle ire della sorella.
Rine rimasta un attimo di sale, assimilò la battuta. "Fineeeeeeeeeee!!!!!!!!! Vieni quiiiiii!!!!!!!!" Si rincorsero finchè non si arrivò alla
lotta con i cuscini.
Caddero ognuno sul proprio letto esauste.
Rein, ripresasi, chiese gentilmente. "Perchè eri così triste oggi?"
Fine si mise a sedere nel letto della gemella. "Niente di che, ero solo stanca!"
Rein sorrise sorniona. "Non centrerà uno strano principe che qualche anno fà aveva un' identità segreta. E che oggi non si è fatto vedere?"
Fine diventò incandescente. "Ma cosa centra Shade?!" Chiese urlando.
"Shh!! E' tardi, se ci scoprono lo sai che succede no?. Comunque, siamo suscettibili eh?" Sorrise l'azzurra.
"Non sono affari tuoi!! E comunque hai ragione: è tardi. A dormire!" Disse scendendo dal materasso e entrando nelle coperte soffici
del suo letto.

L'ho scampata bella!!

Riflettè la rossa spegnando la luce.
L' ultimo pensiero prima di addormentarsi fu per lui. Per lui che le aveva rubato il cuore.
Per lui che la proteggeva, per lui che lei amava.
L' ultimo pensiero fu per Shade.

**

Il principe della Luna si svegliò di soprassalto con un brutto presentimento.
Quello strano sogno che aveva fatto su Fine non gli piaceva per niente.
Già. "Fine..." Sussurrò, sedendosi sul letto.
Non era potuto andare al ballo quella sera.
La madre era stata male, non poteva lasciarla da sola.

Chissà se Fine aveva ballato con qualcuno. Se aveva riso con qualcuno. Se si era divertita, sempre con quel "qualcuno" che non era lui.
Scosse la testa più volte scacciando il pensiero.
Se ci avrebbe riflettuto a lungo, sarebbe stato capace di andare da Fine adesso e chiederle con chi aveva ballato, per poi uscire ed andarlo
a cercare per fare "due chiacchiere".

Si era infine addormentato quella sera, dopo essersi accertato che la madre riposava, e aveva fatto uno strano sogno, proprio
sulla principessa Solare.
Cosa vorrà dire?
Bha! I sogni hanno una logica tutta loro.

Si stese e chiuse gli occhi. Pensò a lei, come tutte le sere prima di addormentarsi.
Pensò a quella principessa, che, nonostante gli anni, era ancora una pasticciona, che riusciva a portare allegria, che amava
semplicemente perchè era Fine.
E con questi pensieri sprofondò nel sonno.

**

Due ragazzi che si sognano...
Che si amano, che si pensano e si proteggono.
Qualcosa li unisce. Qualcosa di profondo ed invisibile, qualcosa che però...
Può essere spezzato.





Salve!! Ecco a voi il primo capitolo, spero vi piaccia!!
_Valux_ : Grazie per il complimento ^^!!
animalcrossing94 : Grazie^^ FinexShade For ever!!!! XDXD
I love Sasunaru : Grazie anche a te Roby!! Si FinexShade!!!! Li adoro, niente da fare!!XDXD
Commentate, e Fatemi sapere!
Un bacio!!
Steph<3



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Capitolo 3
*** Visioni ***


Capitolo secondo: Visioni


Fine si era svegliata stranamente presto quella mattina, il suo stomaco reclamava cibo a grande quantità.
Senza fare rumore si diresse in cucina, gettando un' occhiata a Rein, che abbracciava il cuscino e mormorava il nome del principe dei Gioielli.
La ragazza rise mentre usciva dalla sua stanza.

Si precipitò in cucina. Durante il corridoio rischiò seriamente il collo, inciampando nei fili di lana che Lulù aveva lasciato lì in terra.
Entrata nella grande cucina non vi trovò nessuno.

Meglio così... Posso mangiare quanto voglio!! VIVA!!

Pensò la principessa Solare. Aprii il frigo trovando subito dei bignè alla crema; infine i suoi bellissimi occhi cremisi, trovarono una torta al
cioccolato gigantesca.
Si rimpinzò con foga. Finito con i dolci si rempì un bicchierone di latte e lo bevve tutto d' un fiato...

Una soffiata d' aria fredda le fece venire la pelle d' oca e la fece voltare di scatto.
"Chi c'è?" Chiese flebile.

Sicuramente lo avrò immaginato...

"FINE!!" Una voce la fece voltare verso la finestra spalancata. I suoi occhi erano increduli.
Lui era lì... La fissava. Con odio e con... paura?!?

Shade.
Cosa ci faceva lì? Perchè la guardava così? Come se... fosse arrabbiato.
"S-Shade?!" Chiese facendo un passo verso di lui.
Il ragazzo la guardò con odio. Nei suoi occhi cobalto il disprezzo. "Ti detesto!" Gridò.

Il mondo per Fine smise di girare, perchè?
Perchè le aveva detto questo?
Il bicchiere le cascò di mano in un tonfo sordo. Le schegge di quel sottile involucro trasparente si persero per il pavimento della cucina.
Si piegò e le raccolse, una scheggia le ferì una mano e una lacrima cascò in terra all' unisono ad una goccia del suo sangue.

In quel momento, il portale si aprì.
La porta del destino, destinata a restare siggilata si splancò.

In quell' attimo Fine alzò gli occhi, Shade era sparito. Al suo posto, per un decibel di secondo, Fine lo vide.
Il portale si mostrò ai suoi occhi cremisi. Solo per un secondo.
Tutto svanì in un vortice, la rossa si sentì sballottare e un senso di nausea l' avvolse.
Si appoggiò al tavolo, le scheggie di vetro raccolte le caddero di mano.

Cadde in ginocchio sulle schegge, che le ferirono la pelle e la trapassarono.
Si mise le mani tra i capelli.
Un urlo riecheggiò nel regno Solare. L'urlo dell' inizio che segna la fine...

**

La rossa aprì gli occhi trovandosi a letto.
Girò la testa; Rein dormiva ancora abbracciata al cuscino.
Si alzò in piedi. Guardò le ginocchia: Niente graffi.
Quindi niente schegge. Quindi niente bicchiere.
Solo una spiegazione: Era stato un sogno. Un incubo.

Istintivamente guardò la mano destra, quella ferita.
Sulla sua mano candida c' era una cicatrice. La stessa che si era procurata nel sogno.
Pulsava. Faceva male. Come era possibile?

Si allontanò dal letto per affacciarsi alla finestra.
Cercò la sua immagine tra le stelle, nella luna, gli mancava. Aspettava domani. L' avrebbe rivisto, non ne vedeva l' ora.
Sorrise e si sdraiò nel letto.
chiuse gli occhi e sprofondò nel sonno.

La rossa dormiva, e non si ricordò dello spiraglio.
Lo spiraglio di luce che aveva creato quella porta.
La porta del destino che era stata inesorabilmente aperta. Quella porta che avrebbe messo la parola fine.
E a cui nessuno sarebbe potuto scappare...

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Capitolo 4
*** Senza di te non sarei nessuno ***


Capitolo terzo: Senza di te non sarei nessuno


Shade guardò dalla finestrella della sua mongolfiera.
Stava volando a tutta velocità nel regno Solare, dopo una lettera arrivata al suo regno per convocare lì lui e sua madre.
La regina, purtroppo ammalata, dovette restare a letto.
Lui però non si era fatto scrupoli;
era anche una buona occasione per rivedere la sua principessa.

Atterrò egregiamente sulla pista, facendo calare il poniticello per il passaggio alla terra ferma.
"Principe Shade" Lo accolse una guardia.
"Salve. Dovevo incontrarmi con i sovrani" Proferì lui.
La guardia annuì. "Certo, seguitemi."
Il ragazzo seguì l' uomo che lo portò nella stanza dove i sovrani del regno di Wonder e i loro figli l' attendevano.
"Salve principe della Luna." Lo salutò la regina Elza, sorridendo.
"Salve a voi maestà. Sono giunto qui sotto ordine di una vostra richiesta, mia madre purtroppo è stata costretta a letto" Confessò il giovane,
guardandosi intorno per cercare un viso famigliare che non trovava.
"Oh, mi dispiace molto per la regina Maria, sareste così gentili da porgele i miei saluti, al vostro ritorno?" Chiese Elza.
"Con immenso piacere." Rispose il principe della Luna.

**

"Lo sapevoooo!!!! E' tutta colpa tua Rein!!!" Gridò la rossa infilandosi la sua gonnellina rosa chiaro.
L'azzurra cercava la camicia. "Ma cosa ho fatto io?" Chiese poi.
"Chi è che stamane non voleva svegliarsi perchè sognava un certo principe dei gioielli?" Chiese Fine maliziosa.
Rein arrossì furiosamente. "Ma io... Siamo in ritardo sbrigati!!" Gridò poi, infilandosi i suoi fidati pantaloncini azzurri.
"Certo, certo; svia il discorso!" Rise l'altra guardandosi distrattamente allo specchio.

Erano molto belle. La rossa indossava una gonnellina rosa chiaro e una camicetta bianca che entrava dentro la mini.
I suoi capelli cremisi erano lasciati sciolti sulle spalle.

L' azzurra invece, indossava un paio di pantaloncini corti azzurri, con una camicia blu sopra. I capelli erano legati con un nastrino bianco.

Le due iniziarono a correre. Erano in ritardo per la riunione. Stavolta i genitori si sarebbero arrabbiati.

**

"Ma insomma!! Dove sono Fine e Rein?!" Chiese re Tolouse arrabbiato.
Shade si portò una mano in fronte.

Non è possibile che facciano tardi anche adesso!

Sospirò, per poi individuare un posto libero e tentare di sedersi, quando:
"ECCOCIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!" Le due ragazze entrarono spalancando la porta.
Rein riuscì a frenare all' ultimo e a rimanere in piedi.

La rossa era stata meno fortunata. (Per me invece era stata mOOOlto fortunata)
Mentre correva, non riuscendo a frenare andò a sbattere contro qualcosa di morbido che si piegò sotto il suo peso.

Oh mamma! Sono andata a sbattere contro il muro? No, il muro non si piega.

Aprì gli occhi e restò ammaliata da due iridi cobalto.
Shade era diventato ancora più bello. Il suo fisico era statuario, il suo viso dava a Fine quel senso di protezione, che nessuno le aveva mai
fatto provare. I suoi occhi erano pieni di sentimenti nascosti, Fine credeva di affogarci, ogni volta che si perdeva a guardarli.
Lo fissò intensamente, come per imprimersi a marchio di fuoco, la sua immaggine nella memoria.

La rossa, però non si accorse di essere placidamente "sdraiata" sul principe della Luna che la guardava divertito.
"Fine..." Salutò lui.
Fine avvampò. "Emh... Shade, ciao come stai?" Chiese ridendo nervosamente.
"Abbastanza bene, grazie!" Rispose Shade.

I due restarono immobili a guardarsi finchè un colpo di tosse non spezzò quella magica atmosfera.

L' azzurra era felice del momento di intimità creatosi tra i due, ma guardandosi intorno si accorse che, tutti i sovrani,
più i loro figli, guardavano la scena divertiti e maliziosi.
Decise così, di mala voglia, di far capire a quei due che non erano soli.

Fine alzò di scatto lo sguardo e, diventando cremisi per l' accaduto, si alzò di colpo da Shade. "Scusami..." Farfugliò.
"Niente." Rispose lui sorridendo alla sua amata pasticciona.

I sovrani guardarono le figlie di traverso, per far capire di spostare la sveglia a un' ora prima e iniziarono a parlare del vero motivo di
questa riunione.
"Ci dispiace di avervi disturbati. La situazione si sta facendo grave. Ieri è successa una cosa che io e la mia consorte non credevamo possibile.."
Ammise il re del regno Solare.
"Cos' è successo Tolouse?" Chiese il sovrano del regno dei gioielli preoccupato.
Il re prese un profondo respiro. "Quello che sto per dirvi non deve intimorirvi. Ci siamo trovati in situazioni peggiori. Ascoltatemi bene..."

Fine non capiva. Cos' era successo di tanto grave da far riunire qui tutti i sovrani di Wonder?
La mano destra cominciò a pulsargli.
La rossa guardò attentamente quella cicatrice; Sembrava un marchio. Come un simbolo di riconoscimento.
Cominciò a formicolare e pulsare. Era un dolore alquanto antipatico; ma cercò comunque da non prestarvi attenzione.

Tolouse guardò negli occhi ogni sovrano e figlio di esso. Si posò infine su Fine che, vide preoccupata e... come sofferente.
Non vi badò e continuò con la notizia. "Sovrani del regno di Wonder... Il Portale Del Destino è stato aperto..."

Un silenzio tombale cadde nella stanza.
Le facce dei vari sovrani venne soprafatta dalla paura e dall' orrore di quella notizia.
"Com' è possibile?" Urlò il re del regno di Mera-Mera.
Elza scosse la testa. "Non lo sappiamo. Sta notte siamo stati colpiti da un brutto presentimento. Il ciondolo che porto al collo è diventato nero.
Il Portale è stato aperto."

"Ma di cosa parlano?" Chiese Rein alla sorella.
"Non ne ho idea." Ripose quella stringendosi la mano destra che continuava a farle male.
Ad un tratto sentì una scarica elettrica passare per la sua spina dorsale.
Abbassò lo sguardo sulla mano ferita e la vide tra quella di Shade.
"Ma come diavolo hai fatto a tagliarti in questo modo?" Chiese il principe della Luna prendendo la piccola mano di Fine tra le sue.
La ragazza arrossì a quel contatto. "Emh... un bicchiere." Balbettò.
Lui passò il dito indice con un tocco leggero sulla ferita, avanti e indietro.
Fine stava perdendo il controllo!

Fine!! Calmati!! E tu smettila di battere così velocemente!

Intimava al suo cuore ormai impazzito.

Il principe della Luna trovava strano che un bicchiere potesse tagliare così profondamente.
Passando il suo dito sulla mano di Fine, si stupì di quando fosse morbida e liscia la sua pelle.

Shade fece troppa pressione con il suo dito e la ragazza ritirò di scatto la mano.
"Scusa, ti ho fatto male?" Chiese bisbigliando.
Lei dissentì col capo. "No, non ti preoccupare."

Dopo qualche secondo di imbarazzo, Shade prese di nuovo la mano di Fine tra la sua e la strinse.
La ragazza sussultò, ma non si ritrasse. La stretta di Shade non era forte da farle male, era gentile, anche se ferrea.

Mentre i sovrani discutevano ancora e i ragazzi si tenevano la mano, Fine notò che al collo della madre vi era un ciondolo.
Era diviso a metà. E c' era della sabbia bianca.
La rossa cercò di guardare meglio e si accorse, che più tempo passava più la sabbia si anneriva.
Non capiva. Cos' era quel ciondolo? E quel Portale Del Destino di cui parlavano?

Shade teneva ancora la mano di Fine, mentre era intento a capirci qualcosa di più sull' argomento di quella riunione.

Niente. Possibile che solo avere la mano di Fine tra le mie, mi faccia perdere lucidità?

Pensò il Principe della Luna sbalordito. Guardò di nuovo verso la rossa.
Era davvero bella. Non si sarebbe mai stancato di guardarla. Lei se ne accorse e si girò verso di lui.
Sorrise. Il cuore del principe perse un battito e, mentre si girava per interessarsi alla conversazione, stringendo la mano di Fine un solo pensiero
gli vorticò in testa.

Senza di te non sarei nessuno...




Hola!! Eccomi a voi!!
nicenena : sono contenta di aver attirato la tua attenzione!! Spero tu continui a commentare!! un saluto!
Un bacio a tutti^^

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Capitolo 5
*** Un marchio nel sangue ***


Capitolo quarto: Un marchio nel sangue

I sovrani erano ancora in riunione. Avevano deciso di lasciar uscire i ragazzi, avendo capito che non potevano essere d'aiuto.

Fine era seduta su una panchina in giardino mentre guardva gli amici di fronte a se confabulare.
"Ma voi sapete cos' è questo Portale Del Destino?" Chiese la principessa Rein a nessuno in particolare.
Bright sospirò. "Ne ho sentito parlare... pare si tratti di un portale che si trova nel nucleo del regno Solare"
Shade fece una smorfia. "Nel nucleo? In che senso?" Chiese.
Bright si sedè sulla panca di fianco a Fine. "Al centro; al centro del regno solare. E' lì che si trova il Portale..." Rivelò.
I principi si guardavano disorientati e fu in quel momento che Fine fece la sua domanda. "Cosa c' è dall' altra parte del portale?"
Bright la guardò un attimo, poi sospirando rispose. "Non ne sono sicuro, ma da quanto ho letto, dall' altra parte del portale ci dovrebbe essere la
Guardiana." ...

**

"Cosa facciamo?" Chiese allora il re del regno del Mulino a Vento.
Tolouse scosse la testa. "Non lo so. Elza non può combartterlo per sempre. La sua forza di volontà è al limite." Disse guardando la moglie con
un sorriso tirato.
Il sovrano del regno dei Gioielli sbattè un pugno sul tavolo. "I nostri figli sono ancora troppo giovani per questa storia!" Urlò irritato.
"Cosa proponi? Di farci sterminare tutti da Adam?" Chiese il sovrano di Mera-Mera.
"Non dico questo, ma forse, dovremmo dargli quello che vuole!" Rispose il suo interlocutore.
Tolouse in quel momento si alzò adirato. "Mia moglie resterà con me! Non permetterò a nessuno di portarmela via, sia chiaro!"

Il cuore di Elza perse un battito. Suo marito l' amava così tanto e, lei gli avbrebbe affidato la sua vita e quella delle due figlie, sapendola in buone
mani.
Guardò la sua mano destra, simbolo di quella notte. Di quell' incubo dove tutto era cominciato. Guardò il palmo orami segnato da una cicatrice, che,
in quel momento si accorse essere sparita.
"Caro!" Gridò.
Tolouse si abbassò alla sua altezza. "Cosa c'è?" Chiese preoccupato.
"I-il marchio... sono... libera. Sono LIBERA!" Abbracciò di slancio il marito dalla felicità.
Toulose si ritrasse non capendo. "La cicatrice è scomparsa." Disse guardando il palmo di sua moglie.
"Allora è non è più la prescelta!" Esclamò la regina del regno dei Gioielli.

Si alzarono tutti, felici da quella scoperta che per loro, era la più grande liberazione. Non sapendo che quel marchio di sangue esisteva ancora.
Il marchio era stato solamente spostato ad una persona che loro, conoscevano molto bene...

**

"Guardiana?" Chiese Rein.
"Esattamente. La guardiana è una persona che si trova in questo mondo, colei è la prescelta che dovrà impedire a chiunquedi aprire o
oltrepassare il portale.
L' altra guardiana invece, è quella dall' altra parte del Portale. Si dice che sia l' esatto opposto della prescelta.
Se le due prescelte si dovessero trovare faccia a faccia, per il mondo di Wonder, sarebbe la fine." Precisò Bright.
"Perchè sarebbe la fine?" chiese Tio curioso come se stesse ascoltando una favola sui pirati.
Bright scosse la testa. "Non chiedermelo, non lo so. Ho letto pochissimo su questo argomento."

Un portale... Dov'è che ho visto un portale?... Cavolo Fine, possibile tu sia così sbadata?

Fine si schiacciò la mano destra in fronte, quando l' investì in pieno il dolore della cicatrice.
Cacciò un piccolo urlo di dolore e, alzandosi di scatto dalla panca, si tenne il polso destro.
Tutti la guardavano stralunati.
"Fine?!" Si accertò Rein. "Tutto ok?" Chiese.
Lei annuì. "Si scusatemi. Dovrei andare a medicarla." Disse indicando il marchio.
"Cavoli che brutta ferita! Come tela sei procurata?" Chiese Tio.
Shade sorrise. "Un bicchiere." Rispose prima della rossa, che, di tutta risposta lo guardò tirando fuori la lingua.
"Ragazzi scusatemi, vado a medicarla e torno!" Disse voltando le spalle agli amici.
"Aspetta! Vengo con te; Grazie alla tua sbadataggine non voglio nemmeno sapere cosa combineresti!" Affermò sereno Shade raggiungendola.
Fine si voltò offesa. "Antipatico" Proferì.

"Si vede proprio che sono cotti!" Disse l' azzurra avvicinandosi a Bright.
"Già!" Il ragazzo la fece accomodare sulle sue ginocchia.
"Ti ho già detto che sei bellissima oggi?" Chiese. Era diventato molto più galante e sicuro da quando, un mese fa, i due si erano dichiarati.
"No! Penso tu abbia tralasciato." Rispose avvicinandosi a lui.
Le loro labbra si sfiorarono, possibile che ogni bacio tra loro, aveva l' effetto di far perdere la testa a Rein?
Si sentiva leggera, senza pensieri.
Un colpo di tosse però, interruppe la magia.
"Qui ci saremmo anche noi." Disse Altezza seccata.
Sophie le diede una gomitata amichevolmente. "Dai Altezza! Non vedi come sono carini?"
"Sophie ha ragione! E poi, non danno fastidio a nessuno!" Intervenne Lione.
Rein guardò le due sorridendo. "Grazie ragazze!"

**

"Vuoi starti ferma?" Disse bruscamente il principe della Luna alla rossa, mentre cercava di medicargli la ferita.
"Come faccio a starmi ferma, se tu mi fai male? Hai la delicatezza di un elefante!" Lo rimproverò lei.
Shade sbuffò. "Senti da che pulpito viene la predica!"
Fine gli diede una pedata. "Cosa vorresti insinuare?"
Shade saltò sul posto. "Quello che hai appena dimostrato da sola!" Disse sornione.

Finito con la fasciatura, i due decisero di raggiungere gli altri.
"Ti capita mai di fare sogni strani?" chiese ad un tratto Fine.
"Strani in che senso?" Rispose, domandando lui.
Fine si fermò. "Non lo so... Come se, avessi attivato qualcosa... Qualcosa che non doveva essere scoperto." Farfugliò.
Shade la guardò con aria strana. "Mi sono perso qualcosa Fine?" chiese.
Lei scosse la testa. "Non lo so. Ho come la sensazione di aver combinato un guaio. Ma non so che guaio sia." Disse sospirando e chiudendo gli occchi
cremisi.
Il principe della Luna le mise una mano sulla spalla. "Vedrai Fine, sarà solo stanchezza." Il suo tono era dolce, tanto da far sorridere Fine.
"Hai ragione. Forza andiamo!" Disse girandosi.
"Fine..." Shade la trattenè.
"Mh?!" Chiese girandosi.

I loro visi erano vicini. Troppo vicini, a parere di Shade.
Fine aveva le gote arrossate, non capiva cosa stava succedendo, ma si lasciò trasportare.
Shade sentiva il dolce profumo di Fine sul suo viso. Con un altro passo avrebbe completamente annullato la distanza tra loro.
Quella semplice constatazione gli fece mancare il respiro.
Ecco. Si avvicinavano. Quale strana forza magnetica li stava comandando?

Devo dirglielo. Ora!!


Pensò il principe della Luna. "Fine..." Sussurrò roco, quasi sulle sue labbra.
Lei alzò gli occhi per fargli capire che aveva la sua attenzione, non riusciva a parlare.
"I-io.." Farfugliò il principe.

"Fine!!!"
Una voce li fece separare di scatto.

"Rein! Dimmi." Disse Fine un pò scocciata.

Non sai cosa ti aspetta sta sera, cara la mia sorellina. Ti farò rimpiangere di aver interrotto il mio momento romantico...

Pensò la rossa fissando la gemella con un' aria omicida.
"Emh... ho interrotto qualcosa?" Chiese Rein ridendo nervosamente.
Shade fece una smorfia. "Niente, tranquilla. Cosa volevi?"
Rein si attorcigliò le mani, capendo di aver fatto la sua comparsa nel momento meno opportuno.
"Vedete, ci sono tutti i sovrani riuniti in giardino. Pare ci debbano parlare." Disse l' azzurra.
"Andiamo allora." Proferì la rossa precedendoli.

**

"Avete attuato il piano?" Una voce risuonò dentro una caverna.
"Come da lei richiesto." Rispose un' essere sdraiato mangiando una carcassa di un' animale.
"Perfetto. Come si chiama la nuova Guardiana?" Chiese con un sorriso maligno.
L' essere si avvicinò al suo padreone sussurrando. "Fine."


Forse il Destino aveva fatto il suo dovere.
Forse la rossa, aveva qualcosa da spartire con la vita.
Forse, il fato, le stava solo giocando un brutto scherzo...


Salve... Ho notato che come storia non ha fatto molto successo. Ditemi se devo continuare...
Un bacione a tutti^^

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Capitolo 6
*** La Guardiana ***


Capitolo quinto: La Guardiana

Fine, Shade e Rein raggiunsero il gruppo che si era formato in giardino.
Fine vedeva sua madre al settimo cielo. Pensò che qualsiasi cosa l' avesse turbata prima, ora fosse passata.

"Fine, Ragazzi siete arrivati! Ma quanto ci avete messo?!" Chiese Altezza scocciata.
"Non sbuffare; ora siamo qui." Disse Fine irritata ancora per l' interruzione di prima.
La regina Elza si avvicinò alle figlie. "Oggi è un giorno gioioso. Non dovreste litigare." Affermò.
"Mamma, come mai sei così felice? Prima eri preoccupata." Constatò Rein.
"Lo so tesoro. Ma vedi avevamo dei problemi, ma ora sono risolti." Disse felice Elza.
Le due annuirono serene.
L' attenzione di Fine venne catturata dal ciondolo che la madre portava al collo. "Mamma, posso vederlo?"
"Mh?" La madre capì che si trattava del cioncolo del Portale.
"Emh... magari un' altra volta." Disse sorridendo. "Ora salutate, che gli altri ritornano ai loro regni."
Le due annuirono. Rein si fiondò da Bright abbracciandolo come se non si sarebbero visti per anni.

Fine, molto titubante, si avvicinò a Shade; Il ragazzo la guardava farsi avanti con il cuore a mille.
"Allora ci vediamo. Alla prossima!" Disse Fine fermandosi davanti a lui e sorridendo.
A parere di Shade, quello era il miglior sorriso che avesse mai visto. Per come la pensava, era talmente radiosa quella ragazza, da poter far
risvegliare un trapassato. Solo con la luminosità del suo viso.
"Certo!" Shade si avviò.
In un momento però si ricordò di un particolare da chiarire. Tornò indietro e si mise di fronte a Fine. "Senti... mi dispiace di non essere venuto
al ballo l' altra sera..." Farfugliò.
Fine sorrise. "Non ti devi preoccupare. Ma grazie per le scuse." Rispose.
Shade si mise una mano dietro la nuca. Si fece serio. "Senti... Un' ultima cosa... Ti sei divertita? Con chi hai ballato, alla festa?"
Fine lo guarda stupita. "Perchè ti interessa?" Chiese ingenuamente.
Shade fece una smorfia. "Solo per andare a vedere quei poverini all' ospedale con i piedi rotti! Con quante volte glieli avrai calpestati" Sorrise.

Oppure, per mardarli io stesso all' ospedale!

Pensò il principe della Luna.
"Stupido!!" Gridò Fine furiosa. "Se proprio vuoi saperlo, ho ballato con molti ragazzi e tutti mi hanno fatto i complimenti per il mio modo di danzare."
Si inventò la rossa.
Shade strinse i denti. "Davvero? Bhe si vede che non hanno il minimo senso della danza. E nemmeno estetico se ti hanno invitato a
ballare!!"
Fine per poco non gli rompe il naso con un pugno in piena faccia. "Idiota!" Grida per poi fare dietro-front e ragiungere la sorella furiosa.
Shade si massaggia la parte dolorante e girando i tacchi anche lui, naturalmente arrabbiato, Se ne sta per tornare alla mongolfiera.

Nessuno fa in tempo a fare niente. Un lampo squarcia il cielo.
I presenti si ritrovano immobilizzati davanti ad un ragazzo magnificamente bello spuntato fuori da chissà dove.

Elza reprime un sighiozzo.

Come può essere che sia lui? Il marchio... io non l' ho più!

Pensò la regina spaventata.
Il bellissimo ragazzo si avvicinò a lei: Aveva lunghi capelli ramati legati in una treccia. Gli occhi erano profondi, color ghiaccio.
Sul viso un sorriso beffardo. Il suo fisico era statuario, non era esaeratemente dotato di muscoli, ma era proprio quella la cosa che attraeva in lui.
Era una bellezza semplice ed effimera. Ma che veniva resa più dura e realistica da una profonda cicatrice che aveva sulla guancia sinistra.

Elza si allontanò di un passo, mentre Tolouse si metteva tra i due. "Cosa vuoi ancora?" Chiese adirato.
Il ragazzo sorrise. "Non voglio tua moglie non preoccuparti. Oramai lei non mi interessa!"
Istintivamente Bright si mise davanti Rein. Shade invece, tornato indietro si affiancò a Fine.

Alla rossa faceva male la mano.
La cicatrice pulsava e formicolava. Fine si stringeva il polso convulsamente.

Il ragazzo si avvicnò di più a Tolouse e Elza. Con un gesto delicato e aggraziato della mano fece scansare il primo.
Si avvicinò alla sovrana del regno Solare.
Elza aveva lo sguardo puntato su due occhi di ghiaccio. "Cosa vuoi da me Adam?" Chiese scandendo bene quel nome.
Adam sorrise di nuovo. Con uno scatto che nessuno si aspettava, prese alla donna la catenina che legava il ciondolo al suo collo.
Quello strano involucro però non era poggiato al collo come qualunque altro ciondolo, era infisso nella carne.
Adam lo strappò con forza, facendo gridare la regina.
"Mamma!" Gridò Rein.

Fine non resisteva. La mano le doleva troppo. Non stava minimamente prestando attenzione a quello che le accadeva intorno.

Adam lasciò crollare la donna a terra con il solito sorriso di beffa sulle labbra fine e rosse.
Il re andò subito a soccorrere sua moglie.
"Chi è la Guardiana di questo tempo?" Chiese Elza annaspando. Un segno rosso contornato da sangue le era rimasto al collo.
Adam si girò. "Ma come Elza? Mi sorprendi... Non sai chi è la Guardiana? Eppure la conosci bene!"
Elza sussultò.

La conosco? Chi può essere? Nessuno qui ha il marchio di sangue.

Rifelttè la regina.
Adam si librò a pochi centimetri da terra.
"Ma cosa succede?" Chiese Shade a Bright.
"Non lo so amico. Ma la cosa non mi piace per niente!" Confessò il biondo.

Il raggazzo posò le sue iridi color ghiaccio su Shade passando poi a Fine.
Qualcosa balenò nei suoi occhi.
Con uno scatto felino si avventò sulla rossa e, prendendola per il collo la fece attaccare ad un tronco.
"FINE!!" Gridarono i ragazzi. Shade stava per correre da lei, ma Elza lo fermò. "Non le farà niente, lei non è la Guardiana, e lui è troppo forte.
Persino per noi." Era chiaramente visibile nei suoi occhi lo spavento per la figlia.

La rossa aprì di scatto gli occhi ritrovandosi catapultata in un mare ghiacciato.
Adam sorrise dolcemente. Perchè?

Elza si fece avanti. "Lasciala stare lei non centra nulla!" Gridò.
Il sorriso dolce di Adam divenne un ghigno. "Non centra nulla dici?" Alzò il polso destro di Fine e stappò la fasciatura. "E questo?" Chiese
beffardemente.
"I-Il marchio? Come può averlo Fine?" Sussurrò la regina.
Tolouse si avvicnò ad Elza. "Perchè Fine ha quella cicatrice?" Urlò.
Lei scosse la testa e si inginocchiò di fronte a Rein che guardava la ferita della sorella.
"Tu lo sai? Come ha fatto a farsi quella cicatrice?" Chiese Elza alla figlia.
Rein scosse la testa. "Ci aveva detto con un bicchiere." Rispose Shade che era alquanto scosso.

Un urlo li fece girare.
Adam aveva conficcato il ciondolo nel collo di Fine.
Un dolore immenso avvolse la rossa. Si sentiva nauseata. Come quella notte, come quel sogno.
Cosa le succedeva?
Il ciondolo si adattò benissimo al collo perlaceo di Fine, lasciando cadere una piccola stilla di sangue.

"Fine..." Il sussurro di Shade risuonò nelle orecchie della rossa che lo sentì amplificato a mille.
Adam la lasciò cadere in terra.
Lei si rialzò poggiandosi al tronco.
Il ragazzo dagli occhi di ghiaccio le si avvicinò. Le prese la mano con il marchio e poi guardò i suoi profondi occhi cremisi, che ora, erano esausti.
Era come se si sfidassero a vicenda, solo con quello scambio di sguardi.
Shade li aveva notati e la gelosia si fece sentire.

Adam abbassò lo sguardo e avvicinò la mano di Fine al suo viso. Guardò la cicatrice e poi vi depositò un bacio leggero.
Fine restò spiazzata.

Ma come, prima mi vuole uccidere e poi fa il gentile?

Pensò la rossa.

Adam si avvicinò al suo orecchio e sussurrò. "Ci rivedremo Guradiana. Verrò a prenderti per farti aprire il Portale Del Destino"
Detto questo sparì. Lasciano Fine ad occhi spalancati e sanguinante.
Cadde in ginocchio esausta, mentre vedeva figure sfocate correrle incontro. Due braccia possenti la circondarono e la alzarono da terra.
Solo quando capì di essere al sicuro, tra le braccia di Shade, si lasciò svenire tranquillamente;
Ignara dei pericoli che da quel giorno in poi... avrebbe dovuto affrontare...

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Capitolo 7
*** Il Portale Del Destino(Il marchio) I Parte ***


Capitolo sei: Il Portale Del Destino(Il marchio)
I parte

Si sentiva strana. La testa le vorticava, aveva la nausea e uno strano sapore alla gola.
Si mosse nel grande letto rosso. Un fascio di luce si soffermò sulla sua pelle perlacea, rivelando il ciondolo e facendolo risplendere.
Fine aprì gli occhi con fatica, li sentiva pesanti.
Si ritrovò a fissare il soffitto della sua camera. Un famigliare formicolio le avvolse la mano destra.
La rossa mise il palmo davanti ai suoi occhi cremisi e la guardò rapita. Ogni istante che passava sembrava assumere sempre di più una forma, ma per
ora restava una cicatrice indefinita.

La principessa si tirò su a sedere, accorgendosi di essere sola. Istintivamente portò una mano al collo; Sentì una forma ovale completamente
attaccata alla sua pelle.
In quel momento si ricordò tutto. I ricordi si fecero spazio nella sua mente tutti insieme.
Il marchio; Il ciondolo, Adam; il sangue; lo svenimento; le grida dei suoi amici e famigliari. Il volto di Shade mentre la portava al sicuro.
La testa le girò e lei infilò una mano tra i suoi capelli cremisi scuro.
"Shade..." Sussurrò.

**

Shade e gli altri erano nella sala del trono. Il principe della Luna era completamente scosso da quello che aveva visto.
Rein si stringeva a Bright. Ad un tratto il viso dell' azzurra si fece serio ed alzandosi si mise davanti sua madre. "Perchè? Perchè non ci avevate detto
quello che sarebbe successo?" Chiese frustrata.
Elza sospirò. "Noi non sapevamo che Fine avesse il marchio. E ancora non ce ne capacitiamo."
Rein si adirò ancora di più. "Come sarebbe a dire non lo sapevate? Mi è sembrato di capire che conoscevi molto bene quell' Adam, mamma!
Quindi come potevi non prevedere che Fine sarebbe stata aggredita e che ora si trovasse in un letto priva di conoscenza??" Gridò con le
lacrime agli occhi.
Shade strinse i pugni a quelle parole.
Tolouse si alzò. "Basta Rein! Non hai il diritto di parlare così a tua madre!"
Rein si riscosse. "Io... Scusa mamma." Disse per poi riaccomodarsi vicino il suo adorato principe.

Elza sospirò. "Se noi avessimo saputo prima che Fine aveva il marchio... forse... " Non finì la frase che venne interrotta dal principe della Luna.
"Cos' è questo marchio di sangue?" Chiese stizzito.
La sovrana guardò per un momento il ragazzo. In quegli occhi blu tanta tristezza e paura.
"Il marchio di sangue è come un simbolo, un segno di riconoscimento. L' unica che lo ha è la Guardiana." Rivelò la regina.
Auraa sospirò. "Si può sapere con esattezza cos' è questa Guardiana?" Chiese.
Lione però lo bloccò. "Non sarebbe meglio aspettare che Fine si risvegli per le spiagazioni?" Chiese rivolta a tutti.
La regina annuì. "Sono d'accordo con voi. Se volete noi intanto andiamo a farci un the per discutere insieme di questa faccenda..." Domandò rivolta
ai sovrani degli altri pianeti.

Quando tutti i sovrani furono usciti Shade si lasciò cadere sul divano.
"Come la prenderà mia sorella al risveglio?" Chiese Rein preoccupata.
Bright scosse il capo. "Non lo so."
Auraa si avvicnò ad Altezza. "Povera Fine. Cosa vorrà adesso Adam da lei?" Domandò a nessuno in particolare.
Il silenzio cadde nella stanza.

E' colpa mia! La dovevo proteggere, difendere. Invece ho lasciato che quel lurido verme le incastonasse nella sua pelle delicata quel dannato
ciondolo... Che tu sia maledetto Adam...

"Dov'è Milky?" La voce di Sophie riportò il principe della Luna alla realtà.
Shade sospirò. "Sarà andata a vedere Fine." Rispose chiudendo gli occhi.

**

Fine, nel frattempo, era riuscita ad alzarsi e raggiungere la porta senza imprevisti.
Mise una mano sulla maniglia dorata attirandola dolcemente a se. La porta si aprì, la rossa guardò fuori e si accorse di una figura che
fluttuava nell' aria.
"Milky!" Disse sorpresa.
La bambina sospesa sulla stella d'oro cominciò a piangere. "Daa bi-du!!" Biascicò buttandosi tra le braccia della rossa.
"Su Milky, ora sto bene!" Cercò di rassicurarla lei stringendola a se.
La bambina, dopo un bel pianto, si staccò da Fine e con aria dura le disse. "Bi buuda!!??"
"Si lo so che dovrei essere a letto. Ma ti prego Milky non ne posso più." Spiegò Fine.
Milky sorrise.
"Approposito, come mai sei qui? Quando sei arrivata?!" Chiese la rossa.
"BbaaDu-sibu!!" Spiegò la bambina con dei vagiti incomprensibili.
"Ok capisco. Certo che tuo fratello è fatto apposta per far preoccupare le persone. E poi che senso ha chiamare casa per avvertire? Così fa sentire
peggio la regina..." Sospirò Fine. "E' proprio un caso perso. Vero Milky?" Chiese poi.
La bambina annuì.
Una risata spontanea uscì dalle labbra della ragazza.
"Allora Milky dove sono gli altri?" Chiese dopo poco Fine.
"Oobodude-biby!" Rispose Milky.
Fine sorrise. "Ok! Allora è alla sala del trono che andremo..." Rispose per poi avviarsi.

Durante il traggitto Fine ebbe un capogiro; Ma grazie a Milky e sopratutto al muro, che non la fece cadere, si riprese quasi completamente.

**

Fine arrivò alla sala del trono e sentì delle voci. Si affacciò alla porta senza farsi vedere.
Rein era abbracciata a Bright mentre lui le parlava dolcemente. Auraa era seduto vicino ad Altezza mentre cacciava via Tio che voleva
intromettersi; Lione, Sophie e Mirlo parlottavano e Shade era seduto sul divano con gli occhi chiusi.

Milky fece la sua comparsa. "Baadibuuu" Urlò felice.
Shade si alzò velocissimo dal divano. Gli altri rivolsero immediatamente l' attenzione alla bimba.
"Allora come sta Fine? Sta dormendo?" Chiese premuroso Shade alla sorella.
Ma prima che questa potesse rispondere lo fece una voce. "Sta bene, sta bene!" Fine uscì fuori da dietro l' angolo.

"FINE!!!" Gridò Rein correndo da lei.
"Si, non così forte perfavore. La testa mi gira ancora un poco." Confessò l' altra sorridendo.
"Allora siediti! Come ti senti?!" Chiese Altezza.
Fine sorrise accomodandosi sul divano di pelle. "A essere sincera stavo meglio prima!" Scherzò, ma nessuno rise.
La rossa abbassò lo sguardo. "Fine!!" La madre e i sovrani entrarono felici di vedere la principessa sveglia.
La donna abbracciò stretta la rossa. "Oh bambina mia, stai bene vero?" Chiese premurosa.
La ragazza annui. "Aya!!" Gridò poi. La mamma senza volervo, le aveva urtato il ciondolo facendolo spostare di qualche centimetro.
La donna si scansò visualizzando l'involucro. "Scusami Fine." Disse roca.
"Mamma, non so quello che è successo esattamente, ma non tene faccio una colpa." Disse la rossa accarezzando la nuca della madre.
"Io non sapevo sarebbe finita così, Fine... Avrei fatto qualcosa altrimenti. Lo giuro." Una lacrima solcò il viso della regina.
La figlia con sguardo dolce l' asciugò. "Non voglio che piangi mamma. Allora ora però spiegami quello che è successo." Chiese Fine.
La donna annuì e si andò a sedere dinnanzi alla figlia. Gli altri anche presero posto.
Rein si sedè accanto a Fine tenendole la mano. Shade si accomodò al lato destro della rossa.

"Vedete, quando ero una ragazza, credo un anno in più di voi; mi successe una cosa stana." Cominciò la regina stringendo la mano del sovrano.
"Feci uno strano incubo, mi trovavo in una foresta e una persona a me cara mi si presentò dinnanzi, mi disse delle parole orribili, Cominciai a
piangere dentro quella foresta. Sembrava tutto così reale; Finchè non mi svegliai nel mio letto, pensai ad un normale incubo, ma
quando mi accorsi della strana cicatrice che avevo sul palmo destro cominciai a pormi domande."
Come d' istinto Fine si portò la mano destra davanti agli occhi ed osservò quella riga rossa.
"A cosa serve quindi questo marchio?" Chiese Sophie. La sovrana sorrise. "Ancora non ne sono molto sicura. So solo che chi lo ha, sarà destinata
a diventare la Guardiana del Portale Del Destino." Rispose.

"Perchè?". Chiese Fine attirando l' attenzione di tutti. "Perchè io? Cosa ho di speciale. O forse è per farmi fuori che hanno scelto me."
La madre la guardò con infinita dolcezza. "Cara, il simbolo, o marchio di sangue, è destinato solo alle persone pure di cuore. Chi
possiede talmente tanto amore dentro se, che può donarlo agli altri... Chi è pronto a tutto, anche a sacrificarsi. Ecco perchè hanno scelto te...
Anche se non ha una logica."
Fine abbassò lo sguardo.

Io non sono così. Non sono come mi dipingi mamma, non ho tutto questo amore dentro me. Non sono coraggiosa.
L' unica cosa per cui farei di tutto sono i dolci... Possibile che non capiate che sono la persona sbagliata?

Pensò la rossa malinconica.
Shade la guardò a lungo. Perchè alla Sua Fine era stato affidato un compito così arduo?
Quella ragazza tanto dolce e gentile, tanto orgogliosa, ma fragile. Sembrava si potesse spezzare da un momento all' altro; scoppiare in lacrime.

"Cosa deve fare la Guardiana?" Chiese Rein.
La madre sospirò. "Deve fare in modo che nessuno; Nemmeno lei, passi la soglia del Portale Del Destino. MAI!"
"Perchè?" Ribattè l' azzurra.
"Non lo so... Ma questo porterà tanti pericoli a Fine. Io stessa li ho affrontati..." Disse la donna.
"Chi è Adam?" Chiese Shade caricando quel nome. La scena del bacio sulla mano ancora bruciava.
"Lui è l' uomo più malvagio che ho mai visto... E' davvero spietato. Non conosco bene la sua storia, ma da quando ho avuto il ciondolo e
il marchio mi ha sempre messo i bastoni tra le ruote. Ha sempre cercato di prendermi con se, per aprire il portale. Ma per fortuna questo
non è mai successo. Fino ad adesso. Ora il Portale è aperto; ma non capisco perchè e sopratutto come?" Rivelò la sovrana.
"Fine cosa hai fatto per avere quel marchio?" Chiese poi.

Fine non ascoltava. La testa le girava e sentiva gli occhi pesare. "Scusate. Io tornerei a dormire. Ne parliamo domattina." Disse la rossa per poi
congedarsi.
"Povera piccola. Ci credo che sarà stanca. Se la sentirà di partecipare al ballo di domani?" Chiese Tolouse a Elza.
"Non lo so. Poi vedremo. Shade, Bright voi potete restare tranquillamente a soggiornare qui." Disse.
I ragazzi annuirono ringraziando.
I sovrani, poco dopo ripartirono alla volta dei propri regni.

E' colpa mia? Avrò azionato io quel maledetto Portale? E questo Adam? A me non è sembrato così cattivo come lo dipinge mia madre...
Sarò in grado di farcela? Non c'è più mia sorella a combattere al mio fianco. Questa battaglia è soltanto mia. Ne uscirò vincitrice?

La rossa era rannicchiata nel suo grande letto rosa e dava la schiena alla porta. Questi erano i pensieri che le vorticavano in testa.
Una piccola stilla luminosa uscì dai suoi occhi stanchi.
Li chiuse. Non voleva piangere, non POTEVA piangere. Lei era forte.
Si asciugò le lacrime con stizza.

La porta alle sue spalle si aprì. Pochi passi.
Qualcuno si accomodò sul suo letto.
"Rein, non ho voglia di parlare." Disse roca.
"Ma io non sono Rein!" Disse una voce famigliare, con il suo solito tono beffardo.
La rossa si girò di scatto. "S-Shade! Cosa ci fai qui?" Chiese.
"Hai pianto?" Rispose, domandando lui; vedendo gli occhi cremisi di lei affaticati e lucidi.
Lei scosse il capo. "No."
Lui sorrise. Fine non sapeva mentire, figuariamoci se era capace a dire una bugia innocente come quella.
"Posso?!" Chiese il principe della Luna indicando il letto.
La principessa diventò incandescente mentre annuiva.

Shade si sdraiò al suo fianco, la rossa però cercava di mantenere le distanze. Se si avvicinava troppo a lui avrebbe perso il controllo.
"Cos'è che ti turba Fine?" Chiese Shade guardandola negli occhi.
La rossa sorrise falsamente. "Assolutamente niente, sono solo stanca!"
Shade sorrise tornando a guardare il soffitto. "Fine... Non sono così stupido sai?" Chiese scherzoso lui.
Lei sussultò. "Ti ho detto la verità." Rispose.
Un silenzio irreale piombò nella stanza...

Lui si girò per guardarla negli occhi. "Lo sai vero? Che io ci sarò sempre per te?" Chiese serio il principe della Luna.
Fine restò colpita. Aveva sempre sognato che Shade le dicesse cose del genere. E ora succedeva.

La rossa si girò di spalle. Non ci riusciva adesso le lacrime scivolavano dai suoi occhi senza che lei potesse fermarle. Aveva bisogno di sfogarsi.
Di buttare via il peso che si sentiva sulle spalle.

Shade sorrise sentendo un singhiozzo. "Quanto sei scema!" Proferì per poi abbracciarla da dietro.
La rossa rimase immobile nel suo abbraccio.
Girandosi di scatto si aggrappò a lui con tutte le sue energie; era la sua salvezza.
Cosa avrebbe fatto senza di lui?

Il principe della Luna carezzava gentilmente i capelli cremisi alla ragazza, mentre piano piano i singhiozzi si affievolivano.
"Ora calmati... Ci sarò sempre io, per te." Sussurrò al suo orecchio.
Fine si accocolò meglio tra le braccia di Shade, che ora la stringeva per la vita; mentre la sua guancia era poggiata sui capelli di lei.

**

Finalmente la rossa si stava addormentando serena, tra le braccia del suo principe.
Tra lo stato del dormi-veglia la ragazza non si accorse di sussurrare. "Ti amo tanto... Shade..."
Non potè vedere, quindi, il sorriso dolce di lui e nemmeno le sue labbra che formarono una muta risposta. "Anche io Fine... tanto..."

I due ragazzi sprofondarono in un sonno ristoratore, ignari della dichiarazione che l' uno aveva fatto all' altro.




Salve, allora, spero davvero tanto di non avervi deluso. Lo spero con tutto il cuore...
Ali_94 : Ti ringrazio^^ Spero ti piaccia anche questo capitolo!
redeagle86 : Grazie molte. Anche io adoro le storie drammatiche*.* Spero di non averti deluso con questo capitolo^^"
Comunque io sono anche sul forum, non so se lo sai, ho lo stesso nick di qst sito^^ . Ma grazie per i complimenti
anche perchè adoro le tue storie*.*
Posterò presto il prossimo capitolo. Grazie ancora^^

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Capitolo 8
*** Il Portale Del Destino(Adam) II parte ***


Capitolo settimo: Il Portale Del Destino(Adam)
II parte


Un raggio di sole si posò lieve sulla pelle perlacea di Fine. La rossa cominciò stancamente ad aprire un occhio, per poi spalancarli completamente.
Il colore giallo della sua tunica le salto subito all' occhio.
Il principe della Luna era sdraiato al suo fianco e la teneva possessivamente per la vita.
Il suo respiro caldo arrivava al collo di Fine provocandole mille brividi.

La ragazza arrossì violentemente e cercò di spostarsi. Non poteva restare lì. Cosa sarebbe successo se poi si sarebbe svegliato e fosse
subbentrato l'imbarazzo?
Scese dal letto senza problemi e guardò Shade per l' ultima volta prima di uscire.

Era così bello e affascinante. Sembrava calmo e pacato anche mentre dormiva.
Sorrise involontariamente pensando a quanto erano stati vicini la notte precedente.

**

Fine chiuse la porta e vi si appoggiò sospirando. Cosa le succedeva?

Ok lo ammetto sono sempre stata innamorata di Shade, ma non è mai successo che il mio cuore battesse così forte da sembrare
impazzito; Un infarto imminente sarebbe stato niente al confronto...

Pensò la rossa.
Fine si staccò dalla superfice liscia e fredda della porta e si avviò per la cucina.
Il suo stomaco cominciava a farsi sentire.

Entrata nella stanza vide Bright e Rein abbracciarsi stando seduti sullo stesso divano.
"Ma siete sempre appiccicati?" Chiese sghignazzando.
Rein si girò di scatto. "Non sarebbe meglio: Buon giorno sorellina sono contenta di vederti?" Chiese l' altra irritata.
Bright rise. "Buon giorno Fine, come stai?" Domandò.
"Bene, grazie." Sorrise la rossa.
"Hai visto Shade?" Chiese Rein.
Fine a quel nome arrossì e la fetta della torta le andò di traverso. "Mmm... No, no! Perchè?" Chiese ripresasi.
L' azzurra fece spallucce.

Dopo un' abbondante colazione Fine si alzò da tavola. "Dové mamma?" Chiese a Rein.
La sorella ci pensò un pò. "Penso sia nella sala del trono con papà e gli altri ospiti."
"Ospiti?" Chiese Fine incredula.
Rein rise. "Fine sveglia! La festa di fine estate."
Fine sospirò. "Già la festa di stasera... Bhè ci vediamo dopo eh?" Detto questo, la ragazza si congedò.

**

La festa di fine estate. Beati loro che pensano alla festa. Io invece mi sto qui a preoccupare per me stessa visto che non ci ho ancora
capito niente di questa storia!

Pensò la rossa guardandosi il palmo destro.

Tutta intenta a pensare non si accorse che una figura si stava avvicinando.
"Ma guarda tu se sono sempre io quella sfortunata della famiglia!" Disse a voce alta per poi fermarsi e chiudere gli occhi.
Poggiò una mano al muro, un senso di nausea purtroppo famigliare l' assalì.
Aprì di scatto gli occhi per il dolore della cicatrice.
Una figura le passò accanto pacato e magnifico.
Sorrise beffardo per poi guardarla e sparire.

Fine si girò, ma della sagoma nemmeno l' ombra.
"Buon giorno principessa!" Salutò una voce.
La rossa si girò trovandosi incatenata a due iridi cobalto. "B-Buon giorno Shade." Farfugliò imbarazzata.
Il principe della Luna sorrise. "Come ti senti?" Chiese premuroso.
"Bene, grazie." Rispose la sua interlocutrice.

Tra i due calò un silenzio imbarazzante che fu interrotto ben presto da una domanda alquanto maliziosa di Shade.
"Dormito bene sta notte?" Chiese il principe della Luna.
"S-Si..." Rispose rossa lei. Perchè doveva sempre metterla in imbarazzo?
"Bene. Andavi da qualche parte?" Chiese curioso.
Fine annuì. "Si, nella sala del trono. Bhè ci vediamo! " Disse per poi correre via.
Shade si girò.

La mia Fine... Cosa farei senza di te?

Pensò sorridendo.
Rigirandosi raggiunse Bright e Rein in cucina.

**

"Posso mamma?" Fine bussò alla porta della sala del trono.
La regina Elza sorrise. "Certo Fine, entra pure."
Entrando Fine vide lì tutti i sovrani più i loro figli che l' assalirono di domande.

La ragazza, dopo aver risposto a tutti si fece largo e chiese alla regina. "Mamma, ti potrei parlare in privato?"
Elza annuì. Era coscente di quello che la figlia voleva sapere. La verità, e lei, gliel' avrebbe raccontata.

**

Le due si trovavano nella stanza da letto dei sovrani, mentre gli ospiti erano andati a cercare Bright, Rein e Shade.
"Mamma... sia chiaro, io non ti faccio una colpa di quello che è successo... ma vorrei sapere con esattezza quello che mi è accaduto!"
Disse seria Fine.
Era raro vedere la principessa con quello sguardo pacato e gentile, ma minaccioso e sicuro di se.
"Hai ragione Fine. Sai già cosa quella cicatrice significhi." Disse frettolosa.
La figlia annuì e chiese diventando leggermente rossa. "Mamma... Ecco a me interessa un' altra cosa...Chi è Adam?"
La donna sorrise. "Adam. Lui è un mago." Disse calma.
"Un mago?" Chiese Fine stupita.
"Esattamente. Lui viene dal regno Solare Fine..." Disse sorridendo.
la rossa restò sbalordita. "Da... da casa nostra? Cioè dal nostro regno?"
"Si... lui era innamorato di me Fine, ma io ho scelto tuo padre. Non me lo ha mai perdonato. E' diventato così...
cattivo e perfido... Per me era come un fratello." La voce della regina era nostalgica, come se, mentre guardava fuori dalla finestra vedeva
delle immaggini soltanto sue e del suo passato.
Fine si ricordò di un particolare. "Mamma scusa ma, se tu dici che Adam viveva qui ed era innamorato di te, dovrebbe avere l' età tua e di papà ma,
senza offesa, a me è sembrato un ragazzo forse poco più grande di me..." Puntualizzò irritata.
"Già. Con una delle sue pozioni a fatto sì di restare giovane per tutta la vita... Fine... non lo devi odiare lui... " La donna si fermò di colpo.
La rossa era sparita, era uscita andandosene.
"Mi dispiace tanto Fine... Scusami." La regina non si proibì di lasciarsi andare alle lacrime.

**

Tutto questo... Quello che sto passando, è solo perchè mia madre ha scelto mio padre e non lui.
Ma come... io potrei morire e lei mi dice di non odiarlo!? Qui a nessuno importa di me?!

Pensò Fine infuriata.
Senza pensarci entrò in cucina dove c' erano tutti gli altri.
"Fine!" Chiamò la sorella felice.
"Lasciatemi in pace!!" Urlò lei di rimando uscendo e sbattendo, appena fu entrata, la porta della sua camera.

"Cosa ha fatto?" Chiese Lione sconvolta. Non aveva mai visto Fine arrabbiata.
Nessuno aveva mai visto, la dolce e sorridente Fine arrabbiata.
"Vado io..." Disse Shade. "No." La voce della regina lo fermò. "Deve sbollire la rabbia da sola."

Shade strinse i pugni. Questa volta, non poteva aiutarla.

**


Fine era seduta sul letto. Piangeva, nel modo più silenzioso possibbile.
Appena sentiva scendere altre lacrime le asciugava con forza e con rabbia verso se stessa. Verso sua madre. Verso tutti quelli che non la capivano.
La mano istintivamente andò al ciondolo. Corse in bagno, si guardò allo specchio. Mise subito a fuoco quell' involucro nero che aveva al collo.
Con le mani cerco di torglierlo, si graffiò la pelle in tutti i modi, voleva levarlo. Cercò delle pinse che non trovò... Con rabbia spaccò
lo specchio della camera. Non voleva sentire quel ciondolo sulla sua pelle. Cercò ancora di levarlo graffiandosi.
Con le unghie lo spostava di qualche millimetro. L' unico risultato che otteneve era la pelle tinta di rosso e graffi sul collo.

Corse alla porta e la spalancò uscendo dalla stanza. Si precipitò in cucina, coprendosi con il maglione il collo.
"Mi servono dei fazzoletti." Disse con voce roca.
Tutti la guardarono. Nei loro sguardi tanta compassione.
La ragazza odiava la compassione!
"Abbiamo dei fazzoletti?" Urlò poi. La regina si alzò. "Tesoro cosa... Ma tu sanguini!!" Gridò alla figlia.
Il maglione bianco si era tinto di rosso sotto le sue mani. "Non è niente, mi servono solo dei fazzoletti!" Ripetè.
Rein si alzò e, avvicinandosi alla sorella, le tolse con forza le mani dal maglione rivelando i graffi e il sangue.
"Fine..." Sussurrò Shade.
Fine abbassò la testa. "Smettetela!" Farfugliò. "Smettetela di guardarmi come se vi facessi pena!" Urlò.
Rein prese la sorella per un braccio. "Vieni..." disse portandola via dolcemente.

**

"Guarda che ti sei combinata..." La rimproverò sorridente l'azzurra.
Fine non parlò; una lacrima non trattenuta lo fece per lei.
Rein la vide e l' asciugò. "Fine. Fine devi reagire... Tu sei l' allegra, la vivace, la golosa, cosa faccio se mi crolli tu? Devi resistere. Ce la farai, anzi
ce la faremo insieme!" Si corresse.
Fine la guardò. L' abbracciò di slancio. Rein le carezzava i capelli sentendola piangere silenziosamente. "Va tutto bene..." Le ripeteva.

Quando la rossa si fu calmata, Rein andò in cucina per avvertire gli altri mandandoli a prepararsi per la fasta tranquillamente.

Tornò in camera vedendo Fine seduta sul letto.
"Hey..." Salutò.
"Hey." Rispose la rossa. "Mi dispiace io..." Ma fu interrotta.
"Non ti devi scusare Fine. Mi basta che ti riprendi." Le disse sorridendo.
La sorella ricambiò il gesto. "Ok."

Rein si mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Bene, forza a prepararsi..." Disse.
"Per cosa?" Chiese la sua interlocutrice.
Rein sbuffò. "Per la festa di fine estate..."
Fine sbiancò. "No... Rein no, ti prego. Non sono dell' umore." Proferì.
Rein cambiò espressione. "Oh, ti pregooo!!! Non puoi lasciarmi da sola!! E poi, non vorrai che Shade balli con altre ragazze." Sorrise.
La rossa sbuffò. "Non vale. Giochi sporco!" Borbottò.


**

"Allora sei pronta?" Chiese Rein per la quinta volta alla porta del bagno.
"Quasi..." Fine era davanti allo specchio e non riusciva a coprire i graffi intorno al collo. "Oh chi se ne importa!!" Proferì esasperata.
Quando aprì la porta e vide Rein sorrise. L' azzurra era davvero carina. Indossava un abitino celeste chiaro di pizzo, con varie sfumature
blu notte verso la fine, le arrivava di poco sotto il ginocchio. Ai piedi due sandali chiusi di vernice blu e i capelli turchini erano legati in un chinon.
Era leggermente truccata.
"Sei davvero bella Rein" Disse sorridendo la rossa.
Rein guardò a sua volta la gemella.
Fine indossava un abito lungo a sirena ma morbido, il colore panna le donava ed era perfetto con la sfumatura di rosa pallido che avevano le
sue scarpette con tacco. il busto però, era ornato da qualche perlina bianca che risaltava tra l'opacità del vestito. I capelli cremisi erano lasciati
sciolti e morbidi sulle spalle, pettinati con cura e ornati solo da una piccola mollettina bianca.
"Oh Fine sei davvero magnifica!" Disse Rein.
Fine fece una smorfia. "Tu dici?" chiese diffidente.
"Fidati... ma... con un filo di trucco staresti meglio, aspetta che..." Ma fu interrotta. "Tu non toccherai il mio viso con i tuoi arnesi sta sera Rein..."
Disse scherzosa la gemella.
"Perchè??" Chiese sofferente l'azzurra. "Faresti cadere ai tuoi piedi tutti i ragazzi della sala." Disse maliziosa.
Fine sorrise. "Rein, non voglio che i ragazzi mi cadano ai piedi perchè il mio viso è ricoperto da una maschera di trucco... Mi devono accettare
per come sono... Semplice e pasticciona. Se così a loro non va bene, per me possono anche cambiare regno!" Spiegò.
"Hai ragione tu. Bene andiamo." Sorrise l' azzurra.
Fine annuì.

**

" Le principesse Solari. Fine e Rein! " La voce annunciò le due che non si fecero attendere.
Stranamente non inciamparono ne caddero per la lunga scalinata.
La festa iniziò insieme a tutti i loro amici.
"Fine sei davvero bellissima!" Disse Lione.
Fine arrossì. "Grazie..." Si guardò in giro lo cercò tra la gente, cercò i suoi occhi, ma non li trovò. Shade non era lì.
La rossa si rattristò molto.

Fine guardava sua sorella ballare e volteggiare con Bright, erano proprio una bella coppia.
"Posso avere l'onore di questo ballo?" Una voce dolce interruppe i pensieri di Fine.
La rossa si girò. "Papà... certo, con molto piacere." Rispose al padre per poi prendere la sua mano e cominciare a danzare.
"Ti chiedo scusa in anticipo per i piedi..." Sorrise Fine al re.
"Non ti preoccupare. Sono allenati con quelli di tua madre..." Rispose sghignazzando.

Dopo qualche minuto di ballo silenzioso il re mormorò alla figlia. "Lo sai Fine, sei davvero bellissima."
La ragazza arrossì. "Grazie papà."

La musica si fermò e i due si allontanarono facendosi a vicenda un leggero inchino. "Vado a riprendermi tua madre... non si sa mai..."
Fine rise. "Papà non essere geloso." Il re sorrise e la lasciò in mezzo alla pista.

La musica ripartì. Fine stava per andare in giardino, quando si sentì tirare per un braccio. In un secondò si ritrovò a volteggiare
come non aveva mai fatto.
Si sentì ad un tratto, stretta ad un corpo maschile, mentre si muoveva sinuosa insieme al suo compagno.
Fine alzò gli occhi per incontrare due iridi color ghiaccio nascoste da una maschera.
Il ragazzo che la stringeva a se con forza era bellissimo visto da fuori. Indossava una divisa bianca e nera. i capelli erano legati, Fine
non riuscì a vederne il colore però.
il viso era bellissimo; aveva dei lineamenti delicati, da quello che si riusciva a vedere.
Il ragazzo misterioso aveva una maschera in volto che lasciava scoperti solo gli occhi e la bocca.

Fine si sentiva strana ma allo stesso tempo eccitata. Sapeva che c'era qualcosa di pericoloso in quel ragazzo ma le piaceva proprio per quello.
Il ragazzo in questione le si avvicinò all'orecchio e sussurrò. "Non vuole ballare con me, principessa?" Chiese beffardo.
"Mi pare che io lo stia facendo." Rispose ammiccando la rossa.
Le labbra del ragazzo si incurvarono in un sorriso sghembo che fecero piegare le ginocchia a Fine.


Shade aveva tardato per cercare Milky che non si trovava.
Si era vestito con la sua tunica gialla. Era sempre magnifico con quei occhi profondi color cobalto.
Stava facendo sempre più tardi. Raggiunse l' entrata della sala e focalizzò i suoi amici.
Andò da loro scusandosi. "Mi dispiace ragazzi. Ma Milky..." Non finì di parlare perchè i suoi amici non lo stavano ascoltando. guardavano fissi
davanti a loro. Shade decise di capire cosa avesse attirato la loro attenzione così si girò.

Il cuore smise di battere, il mondo si rovesciava. Si sentiva steso a terra.
I suoi occhi misero bene a fuoco. Strinse i pugni, sentendo di doversi scaricare; picchiare qualcuno, magari il ragazzo a cui era avvinghiata
Fine era quello giusto.

"Lo sa... non siamo ad una festa in maschera..." Disse Fine sulla difensiva.
Il ragazzo sorrise. "Lo so." Disse laconico. Fine fece una smorfia per poi stare zitta.
La musica cessò e il ragazzo l'attirò di più a se. Fine divenne incandescente, il cuore batteva furioso. Il rossore sulle guancie si divampava.
Il ragazzo la guardò per poi sfiorargli con un sorriso dolce i graffi sul collo. Quel tocco fece sussultare la ragazza.
Lui ammiccò per poi sussurrare. "Il Destino non esiste..." Dopo quella frase si girò e sparì tra la folla, lasciando una rossissima Fine con mille
domande, mentre un solo nome le uscì dalla labbra. "Adam..."

**

La rossa era seduta su una panca in giardino. La musica arrivava fino lì, anche se flebile.
Sospirò per la millesima volta. Come aveva fatto a farle battere il cuore così? Un ragazzo che non era Shade poi...
La ragazza fece una smofia e, piegandosi si tolse le scarpette restando a piedi nudi sull' erba.
"L'ho sempre detto io che le scarpe da ginnastica sono le migliori..." Sussurrò al vento.

Come ha osato? Quel... quel... se me lo ritrovo davanti non gli lascerei il tempo di dire "scusami"... L'ha stretta a se... Ci ha ballato un lento.
L'ha fatta arrossire... Le ha sussurrato all' orecchio e le ha toccato il collo... Non so, volevi ferci qualche altra cosa?

Shade stava passaggiando per il giardino. Aveva bisogno di sbollire la rabbia.
La gelosia lo stava accecando.
Qualcosa si mosse, lui si fermò e mise a fuoco. Era un angelo seduto su una panchina?
No... solo Fine. Per lui però era un angelo. La guardò alla luce della luna. Così, semplice com' era lei. Di una bellezza effimera e speciale.
Sembrava brillare di luce propria. Vide le scarpe vicino a lei; Sorrise... Non era capace di comportarsi da principessa nemmeno per una serata...

Si avvicinò di qualche passo. La vide mettersi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Quel gesto era così... sensuale per lui.
Avrebbe tanto voluto farlo, ma non sapeva se lei glielo avrebbe permesso.

Fine sentiva i raggi fiochi della luna illuminarla; una sensazione bellissima.
"Posso avere l'onore di un ballo?" Chiese una voce.
La rossa si girò di scatto. "Molto volentieri." Disse sorridendo al principe della Luna.
Si alzò dalla panchina senza rimettersi le scarpe e avvolse le braccia intorno al collo di Shade.
Le mani del principe si posarono sui fianchi della ragazza. "Sai, sei molto bella sta sera." Sussurrò roco.
"Grazie..." Si imbarazzò Fine.
Shade sorrise. "Lo sapevo che tanto non ci riuscivi a tenerle per tutta la festa." Sghignazzò facendo un cenno alle scarpe.
"Molto spiritoso. Provaci tu a stare in equilibrio con i tacchi, che in più ti fanno pure male..." Ribattè lei.
Shade sbuffò. "La mia era una battuta!"
La rossa ammiccò.
Il principe della Luna si fece serio improvvisamente. "Senti, chi era quel ragazzo con cui ballavi?" Chiese.
Fine sussultò. "Non lo conosco... mi ha chiesto di ballare e io ho accettato." Mentì.
"Oh. Strano sembravate in sintonia." Rispose facendo una smorfia.
La rossa sorrise. "Senta principe... Non è che per caso, lei è geloso?"
Shade si innervòsì. "Ma non scherziamo. Era solo semplice curiosità. Sai, ho visto come ti ha toccato il collo."
Fine rise. "Primo me lo ha sfiorato. Secondo era per vedere i graffi e chiedermi se mi ero fatta male." Mentì ancora.
Il principe sorrise. "Oh bhè... allora."
I due continuarono a ballare l'uno stretto all' altro.

Una ciocca di capelli si posò vicino alla guancia di Fine. Prima che lei potesse prenderla per sistemarla, la mano di Shade l' afferrò con delicatezza
e la ripose dietro l'orecchio della fanciulla.
Quel gesto fece venire i brividi a Fine lungo tutto il collo e la schiena.

Si Shade... Non ci posso fare niente, il mio cuore ti appartiene.

Pensò la rossa mentre i due si avvicinavano... Shade sfiorò con la mano il ciondolo e poi il collo di lei, soffermandosi sui graffi.
I loro volti si stavano unendo, le loro labbra a pochi centimetri l'una dall'altra, bramavano già quel contatto che faceva imporporare loro le guance.
Ma non ci fu niente di tutto ciò.
"Fine! Shade! Venite dai, stanno andando tutti via!" Urlò la voce di Rein.
I due ragazzi si separarono di malavoglia. Fine riprese le scarpette e cominciò a camminare verso casa.
Shade dopo qualche secondo la seguì.

Giuro solennemente che sta sera non la passi liscia Rein!! Vedrai!!

**

"Ti odio!!!" Fine tirò un altro cuscino alla sorella.
"Fine ti ho già chiesto scusa..." Mormorò l' azzurra scansandosi. "Non vi avevo visti." Finì poi.
"Cavolo Rein eravamo appiccicati... Mi stava per baciare. Per la seconda volta!" Piagnucolò Fine sdraiandosi sul letto.
Rein si mise nel suo. "Ti chiedo di nuovo scusa. Ora però andiamo a dormire..."
"Certo, certo." La rossa sospirò per poi infilarsi sotto le coperte.

Pensava a Shade, a quel bacio irraggiungibile che non riuscivano a darsi.
Pensava a come era bello con quei occhi enigmatici. A come era geloso.
Poi tutto a un tratto lo scenario cambiò... Ora non pensava a Shade... Ma ad un ragazzo con una maschera, con due profondi occhi
color ghiaccio. Ma come, ora perchè pensava ad Adam?
Forse perchè era riuscito a farle battere il cuore? Perchè quel sorriso le aveva fatto piegare le ginocchia? Non lo sapeva, sapeva solo
che l' unica immagine prima di lasciarsi andare tra le braccia di Morfeo erano due occhi... diversi tra loro...
Un' iride blu cobalto e una color ghiaccio...




Salve^^
Spero tanto che vi sia piaciuto!!!!
Ringrazio tutti quelli che commentano e chi ha messo la storia tra i preferiti: GRAZIE^^

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Capitolo 9
*** Il Portale Del Destino(Guardiana) Parte III ***


Capitolo ottavo: Il Portale Del Destino(Guardiane)
III parte

"Un pic-nic?"
Rein sbuffò. "Quante volte devo dirtelo Fine? Si. Un pi-nic... allora ci vieni?"
"Non so Rein." Cominciò la rossa.
Rein la tirò per un braccio. "Ti prego! Cosa faccio io senza di te?" Chiese piagnucolando.
Fine sbuffò sonoramente. "Va bene. Ci vengo." Sospirò.
Rein l'abbracciò con forza. "Grazie, grazie, grazie!!"
Fine sorrise. "Va bene, va bene, ora staccati. Allora chi ci sarà?" Chiese titubante.
Rein sembrò pensarci. "Mmm allora... Tu, io, Bright, Shade, Lione, Tio, Sophie, Mirlo, Altezza e Auraa." Dichiarò contenta.
"Non facevi prima a dire: Ci saremo tutti?" Chiese la rossa scherzosa.
Rein le fece la linguaccia. "Non fai ridere!!"
Fine si arrese. "Va bene. Quando si parte?" Chiese.
Rein sorrise con fare drammatico. "Emh... tra dieci minuti." Rivelò.
"Cosa???" L'urlo di Fine risuonò nel castello.

**

"Ma quanto ci mettono?" Si lamentò Altezza vicino ad Auraa.
"Dai Alte, lo sai come sono fatte." Si scusò per loro Bright.
"Già." Rispose la bionda con una smorfia.
Lione sorrise. "Certo, però possiamo dire che con loro due non ci si annoia mai."
Shade annuì. "Puoi dirlo forte." Replicò.
Bight rise. "Certo che anche dopo anni sono sempre due pasticcione."
La combriccola intera fu presa da un attacco di risate mal celate.

"Eccoci!!" Gridò Rein.
"Parla per te." Rispose Fine per niente contenta di quella uscita.
L'azzurra le rivolse uno sguardo di fuoco. "Smettila!"
Shade guardò Fine di sottecchi, non le pareva particolarmente entusiasta di partecipare alla gita.
Bright si avvicinò a Rein stampandole un casto bacio sulle labbra che fece fare una smorfia ad Altezza.
"Allora tutti pronti ad andare?" Chiese entusiasta Auraa.
Un coro di "Si" Si alzò in aria. Solo due voci erano rimaste escluse: Quella roca e profonda del principe della Luna e quella dolce e
solare di Fine.
Shade guardava la sua bella principessa che era immersa nei suoi pensieri.

Che strano. E' come se nessuno si ricordasse di quello che mi è successo. Per carità non è mania di grandezza. Non voglio stare al centro
dell'attenzione. Ma è come se tutti si fossero dimenticati di Adam e del ciondolo.

Istintivamente la rossa portò la mano al collo. Il ciondolo era sempre lì, insieme ai graffi che lei stessa si era procurata.
Chiudendo gli occhi si fermò per un secondo.
"Hei!" La richiamò una voce. Fine sobbalzò come una lepre puntata da un' aquila e, scansandosi mancò poco che cadesse.
Un bracciò però la serrò.
Fine vedeva gli occhi cobalto di Shade guardarla preoccupato.
"Tutto ok?" Chiese il principe.
Fine si scostò stizzita da lui. "Si. Tutto al meglio." Disse per poi superare lui e gli altri che avevano assistito alla scena e ora la guardavano
allontanarsi di traverso.

Basta! Basta con questi sguardi! La prossima volta glielo urlo in faccia!! Cos' hanno da guardarmi così? Non sono mica un alieno...

Pensò la rossa. Non si rese conto che stava lasciando i ragazzi indietro che dovettero cominciare a correre per raggiungerla.

**

Dopo un quarto d'ora di viaggio arrivarono al laghetto del regno della Luna.
"Che bello!!" Esclamò Sophie.
"Già, uno spettacolo come pochi." Concordò Rein.
Ognuno cominciò a guardarsi intorno. Sophie, Mirlo e Lione si accomodarono sull'erba, Altezza e Auraa su degli sogli vicino al leghetto; Rein, Bright
Shade e Tio a parlare guardando i pesci.
Fine era particolarmente attirata da un albero, era maestoso, forte e robbusto. Aveva il suo fascino.
Era come se quella vecchia Quercia le parlasse, le facesse capire qualcosa. Voleva che capisse qualcosa.
Fine allungò una mano verso il grande albero, voleva toccarlo per capire, per sperare che fosse vero. Consistente.
"Fine!" La scuotè una voce.
La rossa si voltò di scatto. "Mh?" Chiese girandosi.
"Tutto bene?" Chiese premurosa Rein.
"Si, si. Emh... io vado a fare una passeggiata." Dissse Fine cominciando ad avviarsi.
Shade fece per seguirla, ma l'azzurra lo bloccò. "Ha bisogno di stare da sola."
il principe obbedì come un cane bastonato.

**

Fine vagava per quel fitto bosco verde, che ora le sembrava infinito da; non sapeva precisamente quanto tempo.
La rossa pensava ai suoi amici, pensava a Shade, ad Adam.
I suoi amici e sua sorella sembravano aver dimenticato tutto. Perchè?
Shade era preoccupato per lei, forse, aveva ragione...
Adam... Adam, perchè pensava ad Adam? Cosa centrava lui nella sua vita? Lui che per poco non la uccideva e le aveva conficcato il ciondolo nel collo.
Adam che però, le aveva baciato la mano e l' aveva fatta ballare...
Adam... NO!
Non Adam, Shade! Lui. Era Shade quello che amava, non Adam. Adam era in nemico e Shade... E Shade. Cos'era Shade?

Improvvisamente si accorse di essersi addentrata un pò troppo nel bosco, che ora non distingueva più.
Cominciò ad agitarsi. Dove si trovava?. Sbuffò; come le era venuto di addentrarsi così tanto, da sola poi...
"Guardiana!" Una voce agghiacciante la raggiuse.
Fine si girò. Nessuno. "Sei la Guardiana! Si. Il mio padrone aveva ragione: sei davvero un bel boccocino!" Rise beffardamente.
"Chi sei?" Fine sgranò gli occhi. Non pensava di possedere tutto questo coraggio, la vecchia Fine sarebbe scappata con grandi falcate.
Un' altra risata la fece tornare al mondo reale.
"Chi sono io, chiedi?" La voce si fece più vicina insieme a un rumore sommesso di passi.
"Questo, non ti è dato sapere." Continuò la voce.
Fine fece una smorfia. "Bene. Allora vattene, cosa vuoi da me?" Chiese girandosi.
"Oh, sono molte le cose che vorrei da te... Ma sai, mi devo attenere agli ordini, quindi ti torturerò solo per un pochino." Rise beffardamente.
Fine cominciò a tremare. "E cosa ti fa pensare che io mi farò maltrattare da un tipo vigliacco come te?" Detto questo con uno scatto felino
cominciò a correre. Doveva tornare da loro, dai suoi amici, dove avrebbe trovato sicurezza, doveva tornare da lui, dove avrebbe trovato protezione.
Purtroppo la sua corsa cessò nel momento in cui una losca figura le si parò davanti.
"Oh no bambina, così mi rendi le cose difficili!" Sorrise.
Un uomo sulla trentina la guardava maligno.
"Lasciami andare." Gridò Fine quando si sentì afferrare i polsi.
"Su Guardiana non farmi storie, sennò mi tocca farti più male del previsto e non mi va... ha un così bel visino." Disse prendendole il mento
tra due dita.
Fine gli sputo in un occhio. "Non toccarmi, con le tue mani!" Gli urlò in faccia.
Dall'uomo provenì una sonora risata. "Ora ragazzina cominci a passare il limite, vediamo che punizione posso infliggerti.."

Fine venne legata ad un albero, la schiena scoperta ed esposta alle frustate che partivano dall' uomo.
La rossa non urlava. Piangeva in silenzio. All' ultima frustata sentì il dolore divampare in lei.
Le lacrime non bastorono, doveva urlare. Voleva urlare.
"AAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"
Una luce abbagliante l'avvolse, Fine aveva gli occhi spenti, vuoti. Dal ciondolo si sprigionò qualcosa. L' uomo fece un passo indietro. Si allontanava
sempre più finchè non imprecò tra i denti e scappò via.

**

"AAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"
Shade si alzò di scatto, insieme agli altri seduti per terra. "Fine!" Gridarono tutti all' unisono.
Era da un pò che il principe si scervellava cercando di capire dove fosse andata, ma più lei tardava a tornare più brutti pensieri si facevano largo nella
sua mente.
Arrivarono ad una piccola radura, dove di fronte a loro, c'era una figurina legata ad un albero, inginocchiata, la schiena scoperta da cui colava
sangue da profondi squarci, i capelli arruffati e i vestiti sporchi.
I ragazzi si avvicinavano con cautela. Come fosse tutto un incubo.
Rein cominciò a singhiozzare. Bright la strinse a se, baciandole la fronte.
Shade si avvicnò di più, finchè non notò che qualcosa avvolgeva Fine. Come una barriera, le iridi cobalto di lui si posarono su quelle cremisi di lei.
Il principe si ritrasse come spaventato.
I bellissimi occhi cremisi di Fine, gli occhi di cui si era innamorato, erano spenti, vuoti.

Si riscosse quasi subito. "Bright, vieni ad aiutarmi." Disse all'amico poco più giù.
"E'-è proprio... lei?" Sentì mormorare dalla vocina flebile di Rein.
Shade annuì.
Rein scoppiò in lacrime.
Bright lo raggiunse. La barriera di Fine crollò improvvisamente.
Shade sciolse le corde e Bright tenne la testa di Fine.
Il principe della Luna prese il fragile corpo della rossa tra le sue braccia. La ragazza tremava. La riportarono nel regno solare dove venne curata.
Shade aveva fatto una promessa. Avrebbe preso quel bastardo e lo avrebbe fatto fuori Con le SUE mani.
Lo avrebbe ucciso, costasse quel che costasse...

**

Riprendendo conoscenza non sentì dolore. Era come se niente fosse successo, ora si sarebbe alzata avrebbe litigato con sua sorella, si sarebbe vista
con Shade e...
Ma cosa stava pensando?
Aprì un occhi dolorante, chiudendolo subito dopo per il colore lucente del sole che filtrava dalle tende.
"Si sta svegliando..." sentì mormorare da una voce famigliare ma che, in quel momento, le suonava irriconoscibile.
Aprì gli occhi normalmente, piano, per abiutarsi alla luce.
"Co-Cosa è successo?" Chiese flebile
Rein l'aiutò a metteri seduta senza rispondere. Appena la schiena di Fine toccò la spalliera del letto un dolore sordo la invase.
Chiuse gli occhi e strinse i denti. "Oddio scusa!" Sentì dire dalla gemella.
Fine sorrise. "Niente... non sei stata tu. Ma... cos'è che mi fa così male?" Chiese come non ricordando.
Shade fece un passo avanti. "Ma, non ricordi?" Chiese stringendo i pugni.
"Ricordarmi di cosa?" Chiese la rossa. "E poi, ma noi non eravamo al lago? Come mai mi trovo nel mio letto?" Continuò.
"Non ricordi proprio?" Chiese Lione curiosa.
Fine scosse la testa.
"Questo, ti ricorda qualcosa?" Shade tirò fuori una frusta nera che aveva trovato per terra. L'oggetto era tutto insanguinato.
Fine guardò a lungo la frusta di pelle. I ricordi cominciavano ad arrivare. Il dolore si fece sentire. La faccia dell' uomo le tornò in mente.
Si, ora ricordava. "Oh." Fu l'unica cosa che le uscì dalle labbra.
"Ti sei ricordata?" Chiese Bright. La rossa annuì.
"Chi-è-stato?" Scandì molto bene Shade.
Fine alzò lo sguardo e incatenò gli occhi a suoi. "Non lo so." Rispose.
Shade fece una smorfia. "Adam?" chiese.
"NO!!" Urlò Fine. I ragazzi si girarono a guardarla.
Shade si infuriò. "Bene! Allora chi è stato?" Chiese adirato.
"Ti ho detto che non lo so! Era un uomo vestito di nero, e mi ha picchiata, scusa se non gli ho chiesto il nome!" Urlò la rossa, spiazzando tutti.
Shade capì il suo errore. "F-Fine... io"
"Fuori!" Disse la ragazza. Shade alzò lo sguardo.
"Ho detto fuori mi sentite?!" Urlò poi.
I ragazzi ucirono piano piano, ognuno guardando Fine...

**

Appena la rossa fu sola, si vestì e uscì, naturalmente strinse i denti più di una volta mentre si infilava la maglietta.
Cercò di non farsi vedere da nessuno mentre usciva.

Arrivò nel bellissimo lago del regno Solare, prese una barca e, date due tre remate si fermò mettendosi a riposare...

Due occhi color ghiaccio stavano fissando una barca ferma su un lago, una fanciulla vi riposava. L'acqua si stava agitando,
la barca si agitava, la fanciulla dormiva.
Un sorriso spuntò sulle labbra fine e contornate di Adam... Ora, sapeva cosa fare.



_______________________________________________________________________________________




Salve a tutti, chiedo scusa per il ritardo!!!

_Valux_ : Grazie mille per il commento! Bravissima? Mi fai arrossire così, ma grazie^^
Kami: Moreeeeeee!!!!!!!!!!!!!!! Lo sai che sono felicissima quando commenti! Sono contenta ti piaccia la storia.
Ti adoro, ci sentiamo su msn, un bacio!

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Capitolo 10
*** Labbra Di Rubino ***


Capitolo nono: Labbra di Rubino

L'acqua si increspava, la barca oscillava su quella distesa blu...
Fine riposava; Gli occhi cremisi erano chiusi, le braccia strette intorno al corpo per il tenue venticello.

Sognava.. Sognava di essere leggera come una piuma, di volare, di sentirsi in pace: con se stessa e con il mondo.
Volare... Cos'è il volo se non la pace interiore?
Cos'è la felicità se non un sentimento effimero?
Fine sognava questo, ma non la toccava, non era reale. Niente era più reale per lei...

L'acqua cominciò a muoversi di più, più l'acqua si agitava, più la barca si muoveva.
un' onda improvvisa la face capovolgere.

Fine sentì il liquido entrarle nei polmoni, lo sentì scendere e invaderla.
La barca era sopra di lei, non riusciva a risalire. Dormiva a se ne era accorta troppo tardi.
Non riusciva a respirare, sentiva il corpo pesante, piccole bollicine uscivano dalle sue labbra in cerca d' ossiggeno.
Mentra il suo corpo diveniva un' ancora che affondava, un solo pensiero :

S-Shade...

**

"Mh?" Shade si girò di scatto verso la finestra.
"Cosa ti prende?" Chiese Bright.
"No, non è possibile!" Urlato questo, Shade corse fuori, catapultandosi da Regina e cominciando a calvalcare verso il lago.

"Fine!" Urlò quando fu arrivato. Non la vedeva. La sua principessa non era lì.
Guardò meglio, sul lago ora immobile c'era una barca capovolta.
"No!" Shade si buttò in acqua nuotando fino alla barca. Lì si immerse e la vide.
Bianca come un cadavere e bellissima. Anche circondata dall'acqua per lui era uno spettacolo.
L' afferrò per la vita, e la fece risalire.

**

Ora erano distesi per terra, lei avvolta dalle sue braccia. Non si muoveva.
"Fine... ti prego." Pronunciò flebile Shade.

La rossa, in qualunque posto si trovasse lo sentì. Fu lì che decise di tornare.
Ma non per lui, ma per mettere delle cose in chiaro.
Fine aprì i suoi bellissimi occhi cremisi iniziando a tossire. Sputava flotti d'acqua.
"Brava Fine, così, respira..." Le diceva dolcemente Shade.
La rossa si girò per guardarlo e ricominciò a sputare acqua.
Quando ebbe finito, Shade la strinse a se e le sussurrò: "Lo sai, avevo paura di perderti, non farmi mai più certi scherzi!" Disse.
Fine per un momento si accoccolò a lui, ma poi ricordando, si ritrasse e si alzò, nonostante il grande freddo che sentisse.
"Dove vai?" Chiese stranito Shade, da come si era separata da lui.
"Non sono affari tuoi." Rispose lei.
Il principe della Luna la fermò per un braccio. "Perchè mi tratti così Fine?" Chiese sofferente.
Lei si dimenò. "Tu sei solamente un altro di loro che si è sempre preso gioco di me!" Urlò cominciando piangere.
"M-ma cosa dici?" Chiese Shade cercando di tenerla ferma. Riuscì a immobilizzarle tutte e due i polsi.
"Lasciami! A nessuno importa niente di me, nessuno!" Gridò lei.
Shade si arrabbiò e la tirò a se guardandola negli occhi. "Noi ti vogliamo bene Fine, io..." Ma non finì perchè la rossa cominciò di nuovo
ad agitarsi. "Non è vero, mi odiate e anche io vi odi..."
Fine spalancò gli occhi. Sentiva distintamente le labbra di Shade sulle sue.
Ma come era successo, un secondo prima gli urlava contro e un secondo dopo, lo baciava?
Il suo primo bacio; con Shade.
Lui era così, buono: sapeva di cioccolato e a Fine piaceva il cioccolato.

Il principe della Luna non sapeva cosa fare, quindi optò per un medoto drastico per azzittirla, ma anche dolce.
Lui aspettava da tanto di poter baciare le labbra rosee di Fine. Ora lo stava facendo ed era... wow... Non trovava le parole giuste.
Shade portò i polsi di Fine, ancora imprigionati dalle sue mani, dietro il suo collo, dove la ragazza si strinse di più a lui, attirandolo a se.
Il principe mise le mani dietro la schina di lei, dove con un movimento ondulande scendeva e risaliva.
Sembrava che quel bacio non volesse finire.

Ma i polmoni avevano bisogno d'aria. Le labbra dei due si staccarono.
La fronte di Shade si appoggiò a quella di Fine.
Gli occhi si incatenarono. Il principe della Luna sussurrò: "Labbra di Rubino..."
Le bocche si incontrarono di nuovo mentre i respiri si mescolavano, i sapori si confondevano.
Shade accarezzò la gota di Fine, finendo il bacio con un leggero schicco.
"Se sapevo che per farti zittire bastava un bacio lo avrei fatto appena ci siamo conosciuti..." Scherzò sorridendo.
Fine fece un sorriso. "Non sarebbe stato male." Disse poggiando il capo sul suo petto.
Shade annuì.
Fine alzò la testa di scatto. "T-tu non mi hai baciata per zittirmi vero?" Chiese preoccupata.
Il principe della Luna scoppiò in una risata che a stento riuscì a fermare. "Fine... ma te lo devo dire proprio?" Chiese.
La rossa annuì.
Shade si schiarì la gola. "Fine io t..." "No!" La principessa lo interruppe.
"Cosa?" Chiese lui.
"Non lo dire così, dimmelo quando lo senti, sennò sembra premeritato, no, io voglio che tu me lo dica quando lo senti dal cuore." Rispose.
Shade sorrise. "Si, l'ho sempre detto che sei strana."
Fine gli fece la linguaccia.

Restarono abbracciati per più di un quarto d'ora, finchè il principe disse: "Forse è meglio tornare, siamo spariti così..."
Fine annuì trisemente.

Appena i due si incamminarono mano nella mano, una figura uscì da diero l'albero.
Alzandosi in volo si sedette sulla barca rovesciata di Fine. Sorrise. "Bene Guardiana, il mio gioco, è appena iniziato"
Alzandosi poi, un facio di luce che partì dalla sua mano, ruppe in mille pezzi la barca. "Ora vedremo..."
Con queste parole si dileguò nella notte.

**

"Dove eravate??" La voce di Rein risuonò nel palazzo.
"R-Rein sta calma... noi.." Cercò di calmarla la rossa.
"Sta calma??? STA CALMA???? Ma ti sei ammattita?!?!? Vi abbiamo cercato per tutto il palazzo!!" Si infuriò l'azzurra.
Shade mantenendo il suo sangue freddo rispose. "Guarda che noi eravamo davanti la porta della camera di Fine..."
Rein lo guardò di sottecchi. "Ci siamo passati, li non c'era nessuno!"
Fine si illuminò. "Perchè infatti, Shade è corso da Regina per dargli da mangiare, io ero a letto e uscendo per venire da voi l'ho incontrato e ci siamo
messi a chiacchierare..." Spiegò ridendo nervosamente.
"Ah, si?" Chiese Rein.
Shade e Fine annuirono.
"Oh bhe allora è tutto risolto!" Si intromise Bright.
Fine lo guardò con adorazione e sussurrò un "Grazie" , mentre Shade non vedeva la cosa di buon occhio.

Tutti stavano tornando a casa. Shade e Fine si erano ritrovati in giardino per salutarsi. "Ci vediamo domani Fine" Disse Shade.
Fine annuì.
Shade le prese il meno con la mano e la guardò negli occhi. "Tutto bene?" Chiese.
"S-si... Non preoccuparti." Rispose l'altra.
Shade le diede una casto bacio sulle labbra, mentre la stringeva a se. "So già che stanotte non dormirò." Rivelò lui.
Fine rise. "Non pensavo fossi maniaco fino a questo punto"
Shade arrossì un poco. "Hey, sono pur sempre un maschio."
"Un maschio maniaco, ma bello e affascinante." Scherzò lei.
Shade le diede un altro bacio. "Va bene, te lo concedo solo per il bello e l'affascinante." Rispose.
"La modestia non è mai troppa vero principe?" Chiese lei.
"Nel mio caso, hai perfettamente ragione." Le sussurrò.
Fine sorrise. "Adesso è meglio che vai." Rispose.
Shade stava per baciarla di nuovo, quando lei si ritrasse. "Eh no. Sennò poi non dormi davvero" urlò mentre correva a palazzo.
Lui di rimando sorrise e urlò a sua volta. "Mi devi un bacio!"
Si diresse alla mongolfiera e partì.

**

Fine dormiva pensando a Shade, non si accorse della figura seduta sul suo letto che sussurrava al suo orecchio.
"Stai attenta ai sogni che fai, mia principessa..."



________________________________________________________________________


Ringrazio ancora una volta chi mi segue. Anche solo chi legge^^
Poi i ringraziamenti a chi lascia recensioni:
_Valux_ : Grazie mille^^ Ma così mi fai arrossire davveroXDXD Un salutone enorme^^
Kami: More! In effetti Shade mi sta sbraitando contro O.O Help! Il capitolo undici arriva tra poco, so che è il tuo
preferito XDXD Tvb, a presto^^
Heart: Grazie mille^^ Spero continuerai a seguire!

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Capitolo 11
*** 11 Sognare... ***


                                                             Capitolo decimo: Sognare...

 

 

                                                                                                                                                        "Guardati dalla strega, che ella si assicurerà la tua anima con la magia nera,

facendoti dimenticare la tua casa, i tuoi cari e perfino il tuo stesso volto."

Parole di Saggezza
Terrance Hope

                                                                                                    

 

Perchè le mie gambe sono così pesanti? La testa mi gira... Ho la nausea. Questa cavolo di cicatrice o di marchio o come si chiama mi fa sempre più

male... Non ci riesco, vorrei aprire gli occhi, ma ho paura di non trovarmi a casa mia, sento, di non trovarmi a casa mia.

 

Li apro... ci posso riuscire!

 

La rossa aprì gli occhi sobbalsando. Dove si trovava? Non era la sua camera. Pareti stranamente scure, camera spoglia...

Si mise a sedere scostandosi da quella brandina che le aveva fatto da giaciglio. "Ma dove mi trovo?" Chiese a nessuno in particolare.

Si alzò in piedi. "S-Shade? Rein? ...Ragazzi?" Chiamò. La paura cominciava a farsi sentire, insieme alla consapevolezza di essere sola.

"Puoi chiamarli quanto vuoi!" Una voce la fece sobbalsare.

"Perchè? Dove sono? Sei... Sei Adam vero? Fammi uscire!" Gridò.

La voce roca di Adam rise. "No Fine, perchè? Non ti diverti, ci resterai per sempre qui!"

"Ti... Ti prego Adam" Scongiurò.

La voce taque. In un sussurro aggiunse. "Non vuoi proprio restare con me..." Constatò.

Fine non capiva, nella sua voce c'era come una nota di... malinconia mal celata.

"I-Io non ho mai detto questo." Rispose lei.

Nessuno parlò. "Adam?" Chiamò. "Adam?"

Niente...

"No. Non Adam." Fine si voltò di scatto. Dinnanzi a lei una figura.

Capelli rossi, lunghi e scompigliati, occhi cremisi e sorriso sbilenco. Fisico perfetto e asciutto.

Fine rimase sbalordita. "Tu sei uguale a me..." Disse.

"Sveglia la ragazza. " Rispose quella in tono provocatorio. "Io sono te."

Fine indietreggiò. "Come puoi essere me?"

L'altra sbuffò. "Chiamami Lust. Comunque, per la cronaca, io sono l'altra guardiana." Spiegò.

Fine si infuriò. "Puoi essere chi vuoi, ma perchè hai il mio aspetto?" Chiese.

"Stai calma ragazzina. Ho il tuo aspetto perchè sono TE! Lo vuoi capire?" Rispose Lust.

Fine abbassò lo sguardo. "Sei la guardiana del portale?" Chiese.

"Esattamente, io non devo far uscire niente dal portale, mentre il tuo compito è quello di non far entrare niente e nessuno." Disse.

"I-Il mio compito?" Chiese.

"Si. Siamo due guardiane."

Fine si avvicinò. "Sai dirmi perchè sono qui?" Chiese.

"Stai sognando." Rispose Lust.

"Sognando?" Fece eco la rossa.

"Esatto. Tra poco ti sveglierai nella tua stanza. Sai, volevo conoscerti, per capire di chi si era infatuato Adam" Rispose.

Fine arrossì. "Infatuato? Adam, di me?" Domandò.

"Già, ma non sei poi un granchè. Infondo siamo uguali - cominciò -E non capisco perchè non scelga me..." Sussurrò infine.

Fine deglutì. "Ma io... non sono innamorata di Adam." Rispose.

"Cosa? Ah no?" Chiese Lust sbarrando i grandi occhi cremisi. "Sei strana sai..." Confessò.

"Senti chi parla." Bofonchiò la rossa.

Lust cominciò a ridere. "Già. Ma ti avverto..." Cominciò avvicinandosi. "Adam è mio."

Nero...

 

 

**

 

 

Fine aprì gli occhi di scatto mettendosi seduta. "Un sogno..." bisbigliò.

Lo sguardo le cadde sulla grande finestra della sua camera. "Come mai tutto questo sole? Saranno si e no le nove di mattina."

La ragazza scese dal letto sbadigliando, dirigendosi verso il bagno afferrò i vestiti.

 

Dopo circa un quarto d'ora era vestita di una gonnellina di cotone bianco panna con una magliettina a maniche corte rosa, abbinata

al nastro dei capelli, che aveva usato per fissarli con una coda alta.

Aprì svogliatamente la porta percorrendo il corridoi. Sentì schiamazzare da dietro il soggiorno... Ospiti??

 

Spalancò le porte e... Rein era sopra una scala colorando con delle stelle il soffitto, Bright reggeva gli addobbi; Milky assaggiava i bignè

alla crema da un gran vassoio, Tio rincorreva Lione per riprendersi dei, cappellini a punta??

Un grande striscione era attaccato al soffitto e sopra spiccava una scritta. "Auguri Fine e Rein!"

Tutti erano affaccendati, qaundo Fine fece un passo avanti e disse: "Non è il nostro compleanno."

Un silenzio surreale scese nella stanza, tutti si girarono verso la rossa sbuffando.

Rein andò su tutte le furie e, scendendo dalla scala urlò. "Ecco! Addio sorpresa! Ma porca...!"

Fine la fissò sbalordita. "Rein! Ma che diavolo succede?" Chiese.

"Non ci vedi?" Replicò l'azzurra ancora stizzita. "Doveva essere una sorpresa per il nostro compleanno."

"Primo di tutto oggi non è il nostro compleanno; Secondo poi, anche tu lo avresti saputo!" Commentò la rossa lamentandosi.

Rein sbuffò ancora per poi addolcirsi. "Vero, ma per la cronaca il nostro compleanno è dopodomani rammendi? E poi cavolo, doveva

essere una sorpresa per te!" Disse imbronciandosi.

"Oh. Emh... ok, allora, io non ho visto niente?" Chiese facedo un passo indietro.

Gli occhi verde acqua di Rein si illuminarono. "Esattamente, grazie!" Commentò, spingendo fuori la gemella.

 

Fine ridacchiò chiudendo la porta.

"Buon giorno!" Due braccia le circondarono la vita, tenendola stretta.

La rossa sorrise, riconoscendo la voce profonda. " 'Giorno! Allora, tu non sei ad addobbare, per la mia festa a sorpresa, senza sorpresa?" Chiese.

Shade appoggiò il mento sulla spalla sinistra si lei sussurrando. "Tanto lo sapevo che li beccavi." Sorrise.

"Già." Le mani di lei andarono a ricoprire, quelle ancora strette attorno ai suoi fianchi. "Qualche novità? Come sta la regina Maria?"

"Come al solito, e tu? Come stai?" Domandò il principe dando un leggero bacio al collo della ragazza.

Fine sussultò. "Ora sto meglio." Ridacchiò.

Shade annuì. "Bene." Sorrise.

Il ragazzo la rigirò a se. Fine sentiva il cuore scoppiargli nel petto, ogni volta che incrociava i suoi occhi cobalto.

Le tra i due si dissolsero, finchè le loro labbra non si incontrarono in un casto e dolcissimo bacio.

"Spero di averti fatto comprendere come mi sento io." Sorrise Shade.

La ragazza scosse la testa sconsolata. "Non potrei avere una ripetizione? Sai mi è sfuggito qualcosa." Disse ridacchiando.

"Ai suoi ordini!" Rispose il rpincipe, chinandosi nuovamente su di lei.

Questa volta il bacio fu più marcato.

Fine si staccò per prima sentendo un mugugno di disapprovazione da parte del ragazzo. Rise leggera e si allontanò. "Dai, passeggiata in giardino?"

Chiese.

"Ci sto." Rispose, prendendola per mano.

Fine era sicura: Era falie, niente li poteva dividere. Ne era certa.

 

 

La felicità è una condizione o emozione, fortemente positiva, percepita soggettivamente, sempre secondo criteri soggettivi... Quindi,

è una pura e mera illusione del nostro subconscio, per farci sentire vivi e protetti. L'uomo si crogiola in questa emozione.

Ma se la felicità, non esistesse, o venisse spezzata. Cosa ci resterebbe?

_______________________________________________________________________________________
scusate il ritardo, spero vi sia piaciuto il capitolo**


Esmeralda94: Ti ringrazio molto, spero di non averti delusa ^^

Kami: Moreeeeeeeeeeeee, il prossimo sarà il tuo cappy!!!! Non vedo l'ora di pubblicarlo ** TVB

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Capitolo 12
*** Le statue silenziose, vedono il peccato ***


                                          Capitolo undicesimo: Le statue silenziose, vedono il peccato







"Guardati dallo stregone, fai mostra di benevolenza,

che i suoi poteri superano la tua immaginazione."

Steghe, stregoni e maghi
Altus, Polidarmus, 1618








"Auguri!!!"

La rossa aprì stancatamente un occhio, per poi richiuderlo e girarsi di fianco.
Sentì qualcuno imprecare, per poi buttarsi sul suo letto di peso e urlargli in un orecchio. "AUGURI!!!!"
La ragazza sobbalsò. "Rein! Cavolo, dormivo." Rispose imbronciata.
"Possibile tu sia di cattivo umore anche al tuo compleanno?" Chiese l'azzurra.
Fine fece due calcoli. E' vero, quel giorno era proprio il suo compleanno. Sorrise alla gemella. "Grazie, e auguri anche a te!"
Rein sorrise a sua volta e, abbracciando stretta la sorella, canticchiava allegramente.
"Come mai così felice?" Chiese la rossa, entrando in bagno.
"Non vedo l'ora di vedere Bright, per sapere del suo regalo!! Di sicuro sarà un gioiello. AHHHHH!! Non vedo l'oraaaaa!!!" Urlò entusiasta.
Fine sorrise, uscendo. "E tu?" Si sentì domandare. "Come va con Shade?"
La rossa finì di vestirsi, per poi rispondere con indiffereza. "Oh, stiamo insieme."
Silenzio.
Fine si girò per guardare la sorella, quando questa le saltò addosso, in un abbraccio soffocante. "Ahhhhhhhhhh!!!!!!! E quando me lo avresti detto?
Al tuo matrimonio?" Chiese.
"Rei-n N..non res-spiro..!" Biascicò la rossa. L'azzurra la lasciò di scatto. "Scusa."
"Niente. Noi non l'abbiamo detto solo per... bhe in realtà, non lo so nemmeno io." Rise nervosamente.
"Tu non me la racconti giusta, ma farò finta di crederti." Rispose Rein, continuando a fare il letto.
"Bene. Allora affrettiamoci, ci devono fare gli auguri. Che pizza." Sbuffò la rossa. Rein invece, era super eccitata.

**

"Auguri, figlie mie!" Salutò re Tolouse.
"Grazie papà!" Risposero in coro le gemelle.
Gli stessi auguri gli vennero fatti dalla madre, dai sudditi, dagli addetti alle grondaie, da quelli della cucina, e così via.
"Oh basta, per carità!" Pregò la rossa buttandosi, letteralmente, sul suo letto.
"Basta? Niente affatto! Ora arrivano i ragazzi, c'è la festa ricordi?" Ricordò eccitata Rein.
"Perchè devi sempre farmi sentire peggio?" Chiese scherzosa Fine.
"Perchè ci godo!" Rispose l'azzurra contenta.
Fine le fece la linguaccia e entrò in bagno a prepararsi. Per sua grande fortuna, il padre le aveva comunicato che poteva vestirsi come le pareva
prima della sera. Poi invece, si sarebbe dovuta mettere in ghingheri.
Sospirò. Cosa si sarebbe messa? Se chiedeva consiglio a Rein l'avrebbe conciata peggio di un albero di natale...
Prese al volo i suoi pantaloncini bianchi, corti, abbinandoci una semplice magliettina rosa senza maniche.
Uscita, trovò Rein conciata per le feste. Gonnellina blu, magliettina celeste, trucco e scarpe con tacco.
"Emh... sorellina, non avrai esagerato?" Chiese piano la rossa.
"Manco per idea, sono perfetta, insomma dovrò pur far colpo, no?" Rispose decisa. Fine annuì per non peggiorare la situazione.

Le due uscirono dalla stanza, ridendo e scherzando sulla serata che, da lì a poco avrebbero trascorso.
Entrarono in salone. Rein tratteneva il respiro, anche conoscendo quello che sarebbe successo.
Tre, due, uno... "AUGURI!!!!" Un coro di voci si alzò da tutte le parti della grande e imponente stanza.
I loro amici uscirono dal loro nascondiglio, cominciando a fare gli auguri alle due.
Rein si fiondò sul suo amato Bright, cominciando a tempestarlo di attenzioni. Tutti gli altri, dopo aver fatto gli auguri, si misero a ridere con Tio.





"Se consideriamo la felicità come il sole

e la tristezza come la luna
allora possiamo dire che la vita è un lungo ed eterno inverno
dove il giorno dura poco
e la notte non passa mai"

Anonimo


                                                                                                                                                                       
                                                                                                                                                                             




Fine si stava divertendo come una matta a vedere Tio, fare le imitazioni dei suoi amici.
La rossa si sentì stringere da dietro. "Auguri." Un soffio che venne sussurrato nel suo orecchio.
"Hey. Grazie." Rispose lei, poggiandosi al suo torace. "Allora, come va il compleanno?" Chiese Shade.
"Ora bene." Rispose lei convinta. Lo sentì ridere roco.
"Vieni?" Le chiese tirandola leggermente da dietro. La rossa annuì, così i due si allontarono dal resto del gruppo.
Finirono in giardino. "Come ci sono finite tutte queste statue qui?" Chiese la rossa.
Il suo amato giardino, era ricoperto di statue bianche.
"Non chiedermelo non lo so. Io volevo parlarti." Disse Shade deciso.
"Ok, dimmi." Si preparò Fine sedendosi sulla panca. "Qualcosa di preoccupante?"
"No, no assolutamente. Io..." Non riuscì a continuare, prima doveva assolutamente fare una cosa. Si chinò leggermente su di lei e le posò un leggero
bacio sulle labbra. "Ok, ora sto meglio e posso continuare." Disse, concentrandosi come un bambino che deve dire alla mamma di aver rotto un vaso.
Fine lo guardò divertita da tanta tenerezza.
Shade la guardò negli occhi. Cremisi nel cobalto. "Devo partire per due giorni. Sono pochi lo so, ma se non ti ho accanto io sto male, quindi ti prego
vieni con me. Se non vorrai ti capirò, insomma forse sono stato avventato, oppure ..." Shade non potè continuare, visto che un dito della
rossa gli si era posato sulle labbra. "Scusa, ma parlavi troppo." Sorrise lei.
Lui tolse il dito di Fine dalle sue labbra e vi posò un leggero bacio. "Allora, parti con me?" Chiese.
"Certamente!" Rispose lei, quasi offesa che il ragazzo ne avrebbe dubitato.
Gli occhi di Shade si illuminarono. L'abbracciò fortissimo e la baciò, senza dargli il tempo di ricambiare l'abbraccio.
Solo lei sapeva quanto amava il suo principe dall'aria burbera, ma tanto dolce.
"Allora..." Cominciò Shade lasciandola respirare. "Credo sia il momento del mio regalo." Confessò. Si girò un secondo ed estrasse un lungo pacchetto
rettandolare.
La carta che lo avvolgeva sembrava stoffa, il colore vermiglio risaltava agli occhi cremisi di Fine.
"Auguri... Amore mio." Disse lui, un pò imbarazzato. Fine sorrise dolcemente, prendendo il pacchetto tra le mani.
"Bhè, non lo apri?" Chiese Shade. Fine guardò a lungo quell'involucro di stoffa. "E che... ho paura di rovinarlo." Confessò, ridacchiando di se stessa.
Sospirando, poi lo aprì lentamente.
Nei suoi occhi si rifletteva l'immagine del braccialetto d'argento. Con cura lo osservò nei minimi dettagli, la catenina era semplice, di
quel colore argenteo che lei tanto amava, Shade doveva sapere che lo preferiva all'oro. Il metallo si intrecciava e concludeva il tutto con un ciondolo.
Era la cosa più bella che Fine avesse mai visto. Un sole ed una luna che si incontravano per poi intrecciarsi tra loro. Erano di un materiale che
sembrava cristallo. Uniti, come solo loro povevano essere, la Luna oscurava una parte del Sole e il Sole splendeva per la Luna.
I suoi occhi si soffermarono a lungo sul suo regalo, per poi sospirare, chiudere il coperchio e abbracciare di slancio il povero Shade, che non essendo
preparato, rischiò davvero di perdere l'equilibrio.
"I-Io non ho parole, è bellissimo... Grazie." Concluse, affondando il viso nella sua spalla.
Shade sorrise. "Sono contento che ti piaccia."
"Come potrebbe non piacermi? E' il regalo più bello che io abbia mai ricevuto." Disse con gli occhi colmi di una luce serena e felice.
Shade la guardò attentamente, sapeva che quello era il moento.
"Ti amo." Un sussurro che arrivò dritto al cuore della ragazza. Alzò gli occhi per incontrare quelli del principe. "Anche io." Rispose alquanto
imbarazzata. I due si baciarono a lungo, prima di rientrare, sicuri che niente, sarebbe andato storto.
Ma la sicurezza, non è mai perfetta...

**

"Sei pronta?" La voce di Fine risuonò nella camera delle gemelle.
"Si, si, ho fatto." Rein uscì dal bagno. Aveva un abito lungo, blu notte a sirena, i guanti del medesimo colore le arrivavano al braccio.
I capelli erano tirati su in uno chinon. Trucco leggero e scarpette abbinate con il tutto.
"Splendida!" Confessò Fine.
Rein si imbronciò. "Voglio sapere perchè io che mi do tanto da fare, non ottengo mai il tuo risultato." Disse guardando la gemella, davvero
magnifica.
Fine indossava un abito bianco, senza maniche, lungo. Alla fine sfumava nel rosa pallido, che lei adorava. Le scarpette erano bianche,
come del resto le piccole mollettine che le adornavano i capelli, facendo sì, che restassero su.
L'abito non le stringeva in nessuno punto, sembrava cucito su di lei. Naturalmente non mancava il bellissimo bracciale di Shade.
Un filo di lucidalabbra e il risultato era garantito.
"Guarda che stai benissimo, ora andiamo!"

Dopo varie ore di festeggiamenti con tutti i sovrani e rispettivi figli, tutti si divisero in coppiette.
Rein e Bright danzavano al centro della sala.
"Sei davvero incantevole, sai Rein?" Chiese il principe dei gioielli.
La ragazza avvampò. "G-Grazie Bright." Farfugliò imbarazzata.
Bright la fece fermare. "Ti devo dare il mio regalo ricordi?"
"Si." Rispose lei, sicura. Vide il ragazzo allontanarsi da lei, inginocchiarsi e tirare fuori dalla tasca interna della sua 'tenuta da principe',
una scatolina in stoffa blu.
"B-Bright?" La voce di Rein era un sussurro. Tutti nella sala si erano fermati a guardarli.
"Principessa Rein..." Cominciò il ragazzo, aprendo pian, piano la scatoletta.
"Vuoi diventare mia moglie?" Chiese, aprendo del tutto l'involucro mostrando ai presenti e alla principessa, un anello fine in oro giallo, con una
pietruzza blu nel mezzo e due piccoli brillantini ai lati.
Rein sgranò gli occhi verde acqua. "I-Io... certo che lo voglio!" Rispose baciando il ragazzo. I due si guardarono mentre Bright metteva l'anello
al dito di Rein. Tutta la sala scoppiò in una doppia festa.

"So già che sta notte, mi terrà sveglia raccontandomi ogni minima sfaccettatura della proposta di Bright..." Sospirò Fine, facendo ridere tutti.
Quando gli altri si allontanarono restò da sola con il suo principe.
"Allora, tu non mi chiedi di sposarti?" Chiese furba la rossa.
Shade restò ammutolito per un secondo.
"Guarda che scherzavo, scemo!" Confessò ridacchiando lei. Il ragazzo tornò a respirare normalmente.
I due risero per qualche secondo, finchè Shade si fermò. "Scusa un attimo devo parlare con Milky, approposito di mamma."
"Certo, non preoccuparti." Sorrise lei.

Quando il principe svanì dalla visuale di Fine, la ragazza barcollò, poggiandosi al muro.

Che succede? Ho la nausea, di nuovo quella sensazione...

Il marchio di Sangue cominciò a formicolare, il ciondolo sembrava avere volontà prorpia visto che la giudò in giardino.
La ragazza si ritrovò tra mille statue bianche. Silenziose, sembravano guardarla, spiare i suoi movimenti.
Fine si sedette sull'erba, sciogliendosi i capelli e, come per il ballo precedente, togliendosi le scarpe.
Chiuse gli occhi alla leggera brezza.
"Auguri principessa." Una voce che sembrava sussurrata vicino al suo orecchio la fece voltare. Nessuno.
Le statue la guardavano, ne era sicura. Si alzò di scatto, si girò per tornare alla festa, quando un urlò gli rimase in gola.
Adam era dinnanzi a lei e l'aveva fatta spaventare di brutto.
"Ma sei scemo? Mi hai fatto prendere un infarto!!" Gridò la ragazza. Il 'mago' la guardò, per poi scoppiare a ridere.
"Cosa diavolo ridi?" Sbuffò, imbonciata la rossa.
Tornato serio, Adam si avvicinò a lei.
"C-Che fai?" Chiese la ragazza, indietreggiando.
Lui allungò una mano sui capelli sciolti di Fine accarezzandoli. "Volevo solo augurarti un felice compleanno, mia principessa." Rispose.
La rossa deglutì, perchè alla luce della Luna, quel ragazzo sembrava ancora più bello ed affascinante?
Lui ammiccò, cominciando a chinarsi su di lei.
"N-no!" Protestò indietreggiando. Lui la bloccò per un polso e la tenne ferma. "Questo è il mio regalo..."
Adam si chinò di più, Fine sentiva il suo respiro sulle labbra. Non poteva, non poteva!!
Gli occhi cremisi si spostarono sul luogo intorno a lei, ora era sicura che le statue la stavano fissando. Riportò gli occhi su Adam, mentre le sue
labbra sfiorarono le proprie.
Per un secondo si lasciò andare a quel bacio, mettendo una mano sulla spalla del ragazzo e stringendolo a se, involontariamente.
Adam era... fresco. Dava alla rossa una sensazione di freschezza, ma allo stesso tempo di disperazione e solitudine.
Poi, ecco che la ragione fece ritorno nella mente della ragazza. Con la mano sulla sua spalla, lo allontanò bruscamente da se.
"Cosa... Cosa hai fatto?" Chiese sull'orlo di uno schok.
"Cosa abbiamo, fatto."Puntualizzò lui.
Fine si guardò in giro, le statue la guardavano, ridevano di lei, della sua debolezza.
La ragazza si allontanò da lui, sempre più.

Qualcuno, dietro ad un albero, pieno di rabbia e frustrazione, scomparve dentro il castello del regno solare.

"Vattene!" Disse Fine.
Adam non si mosse da lì. "Vattene ho detto!" Urlò adirata più con se stessa. Alzò di scatto gli occhi accorgendosi di non trovarsi nel giardino.
Dov'era? Spostando gli occhi vide un lago, le sembrava famigliare... Ma certo, il lago dove erano stati pochi giorni fà.
Lei e Adam erano fermi dinnanzi una Quercia. La Quercia che lei, si era fermata ad ammirare. Che sembrava parlasse.
"Dove siamo?" Chiese con voce flebile. "Questo..." Cominciò Adam, sorridendo sbilenco. "E' il passaggio che porta al Portale Del Destino..."


_____________________________________________________________

Angolo dell'autrice:

Okay, posso essere linciata, davvero ^^''
Quanto ci ho messo ad aggiornare? Un anno? Si, probabile... Perfavore non mi ammazzate *Si inginocchia*
Il prossimo capitolo è già pronto, tra circa una settimana lo posterò. Scusate ancora, e ora rispondo a quelle sante anime pie che mi
seguono nonostante tutto <3

mini ichigo fine: Grazie mille per il complimento ^^, chiedo venia per l'attesa!! Spero seguirai ancora la soria, a presto.

Lellas92: Oh, grazie mille ^____^ Spero che anche con il leggero *seee* ritardo la seguirai comunque. A presto!

RaMoNa_MoMi_Mona_91: Grazie mille davvero, spero ti piaccia il capitolo ^^ Scusa il ritardo anche tu, un bacio ^^


Konny.



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Capitolo 13
*** Il serpente che si morde la coda ***


                                                                                  Il serpente che si morde la coda







"Nessun uomo annegando saprà mai quale goccia d'acqua porrà fine al suo ultimo respiro"

Le pagine della nostra vita
Nicholas sparks








Bright stava tornando all'interno della sala da ballo. Stringeva i pugni, le nocche erano bianche.

La delusione che provava in quel momento era immensa. Come aveva potuto, come?
Il tenue venticello gli mosse la chioma bionda.
"Alla fine ha ceduto." Una voce glaciale, scostante, lo fece trasalire.
Shade stringeva le mani sulla ringhiera di ferro. Guardava oltre l'amico, ora fermo ad osservarlo.
Bright non poteva crederci, anche lui aveva visto?
Ricordava perfettamente il momento in cui era uscito per prendere una boccata d'aria, poggiandosi ad un albero.
Sentendo delle voci si era girato, riconoscendo Fine e Adam. Dopo qualche scambio di battute i due si erano baciati, per poi dileguarsi.
Il ragazzo aveva stretto i pugni e si era deciso a tornare dentro.
Stava appunto pensando cosa fare con il principe della Luna, quando, se lo ritrovò davanti.
Bright abbassò lo sguardo. "S-Shade... io..." Cominciò il biondo.
"Lascia stare Bright. Io torno al mio regno. Ci si vede." Detto questo, il principe della Luna si girò, scomparendo all'interno dell'immenso salone.
Bright abbassò lo sguardo. "Mi dispiace..."

L'albero... Era l'albero, ecco perchè si era sentita così, il giorno del pic-nic, lei lo sapeva. Lo sentiva. Quella Quercia era davvero speciale.
L'albero era il passaggio.
Non poteva crederci. Stava per vedere il portale. Adam accanto a lei fremeva.
Ogni muscolo del suo corpo era sotto tenzione. Poteva vedere il suo torace alzarsi e abbassarsi ad un ritmo velocizzato.
"Cosa vuoi che faccia, una volta raggiunto il portale?" Chiese guardinga.
Il ragazzo sorrise. "Dovrai solo guardarlo e sentire la sua essenza. Non è ancora giunto il momento di attraversarlo. Sei troppo ingenua, ancora."
Si voltò verso Fine. "Non conosci la sofferenza." Concluse ammiccando.
Fine rispose con un sorriso. "Sei stato tu a mandare quell'uomo per picchiarmi, non è così." Era un affermazione.
"E' così. Non sei ancora pronta. Devi capire. Devi comprendere il dolore del mondo. Devi passare dalla nostra parte." Rispose lui.
"Perchè? Cosa c'è dalla vostra parte? Cosa devo capire ancora, del dolore del mondo? Perchè lo devo avere sulle spalle." La rossa cominciò ad
irritarsi. Adam le sorrise. "Fine... Sei stata tu ad attivare il tutto... Non ricordi?" Chiese. Il suo tono cambiò radicalmente. Da freddo e crudele a dolce
e pacato.
Fine sussultò. "C-Cosa? Io non ho voluto questo?" Replicò.
"Ah, no? Non ricordi come ti sei fatta quel marchio?" Chiese beffardo.
Fine sembrò rifletterci. Improvvisamente gli occhi cremisi si sgranarono. "I-Il sogno..." Mormorò.
Adam rise roco. "E' quello Fine. Quello è il centro di tutto. Il Portale Del Destino è solo un intermediario. Ma chi credi che ti abbia fatto avere quel
sogno?" Chiese.
Gli occhi di Fine si accesero di odio. "Sei stato tu?" La voce cominciò a tremarle.
"Oh no, Fine. Non io. Ma mi pare tu abbia sognato questa persona, una volta. E c'ero anche io." Ricordò ammiccando.
"Lust." Rispose secca la rossa. "E' stata la mia sosia."
Vide, con la coda nell'occhio Adam annuire. "Lust. Esattamente."
"Perchè?" Chiese la rossa. Adam si girò di scatto...
"Non capisci Fine?" Prese la ragazza per le spalle. "Tu non sei come le altre guardiane in passato. Tu non governi solo il portale. Tu sei riuscita a farlo
aprire. Il Portale Del Destino è aperto. Aspetta solo che tu lo varchi." Disse. Gli occhi ghiaccio, scintillarono.
"Perchè? Cosa succederà se lo varco?" Chiese tremante.
"Saranno salvi. Tutti saranno salvi, non soffriranno più a causa tua. E noi, Fine, avremmo il potere." Disse, lasciandole le spalle e prendendola per
mano. "Vieni..."
Fine si tirò indietro, ma Adam prese il suo gracile polso e lo adattò alla corteccia del tronco, della Quercia.
L'albero cominciò a cambiare, forma, colore. No... Non era l'albero. L'intero panorama.
La rossa serrò gli occhi. Sentiva la corteccia rude dell'albero risucchiarle le energie.
Quando all'improvviso la sua mano non toccò più niente, e Adam le lasciò il polso, Fine aprì gli occhi cremisi.
Un gigantesto portale, stagliato in mezzo al nulla, su uno sfondo bianco, si ergeva in tutta la sua maestosità.
Immenso, alto e nero. Nero come la pece, un nero in contrasto con il bianco. Dei ritocchi rossi, saltavano all'occhio.
In cima c'erano due angeli. La loro espressione era... cattiva.
Quello che più colpì Fine, fu l'occhio.
Quell'occhio enorme che era situato esattamente al centro del portale. Quell'occhio chiuso.
Sembrava perfettamente siggilato. Ma poi notò. Al centro esatto dell'occhio, c'era uno spiraglio. Il Portale Del Destino era stato davvero aperto!
Ed era stata lei. Ricordò quando nel suo sogno vide quel portale, lo vide aprirsi di poco. Era colpa sua, dunque?
Poi guardò meglio. Sull'occhio, sempre chiuso, vi era un simbolo: Una croce, un serpente che gli girava intorno e che si mordeva, alla fine, la coda.
Restò ammalliata da quella visione. Era una sorta di bene e male. La croce. Simbolo cristiano che rappresenta il bene.
Il serpente, intorno ad essa, simboleggiando il male.
"Guarda la tua mano, Guardiana." Bisbigliò Adam.
Fine lo fece, senza pensarci. Alzò la mano destra. Guardò il palmo, ciò che vide la lasciò sconvolta.
Una croce ed un serpente che si morde la coda! Quello era la vera forma del marchio di sangue.
Alzò lo sguardo "Adam..." Voleva sicurezza, una spiegazione, qualcuno che le dicesse che andava tutto bene.
Invece non trovò nessuno. Adam non c'era. A passi lenti, si diresse al portale. Quel portale immenso e pauroso, dinnanzi a lei.
Quando gli fu di fronte, deglutì pesantemente. Ad un tratto, si fece tutto sfocato, il portale cominciò a diventare indefinito. Le cose cadevano a pezzi.
E lei... si ritrovò in giardino.

Nel giardino del suo regno. Pieno di quelle statue bianche.
Si alzò in piedi. Il bellissimo vestito era sgualcito, i capelli sembravano aver preso una scossa.
I piedi erano sporchi, si sentiva uno schifo. Guardò di nuovo il marchio sulla sua mano. C'era sempre, insieme a quel dannato serpente.
"Fine." Una voce, alterata la chiamò.
La ragazza si girò e sorrise. "Ciao Bright." Disse, reggendosi ad un tronco.
Bright la guardò negli occhi. Un leggero venticello soffiò tra i due. I capelli dell'una e dell'altro, svolazzarono.
Gli occhi del biondo, color rubino erano pieni di rancore.
"B-Bright... cosa c'è?" Chiese preoccupata. "E' successo qualcosa a Rein? Tu stai bene?" Disse avvicinandosi.
Il ragazzo la fermò con un gesto freddo della mano. "Rein ed io stiamo bene. Ma in effetti si. E' successo qualcosa. Ti ho vista, Fine." Disse d'un
fiato il biondo.
"Vista? Non capisco Bright." Si accigliò la rossa.
"Non fare la finta tonta Fine. Ho visto te e Adam." Rispose duro lui.
Fine sgranò gli occhi. Lui aveva visto il... bacio.
"B-Bright, non è come sembra!" Urlò, era disperata. Se lo avesse saputo Shade. Cosa sarebbe successo?
"Certo, non è mai come sembra vero Fine?" Chiese il biondo, con un sorriso sbilenco.
"Bright ti prego. Non scendere a conclusioni affrettate. E' stato lui a baciarmi!" Esclamò.
Bright strinse i pugni. "Fine... Tu non sei così. Come hai potuto?
Io mi ero innamorato di te qualche anno fa, per il tuo carattere. Dolce, forte e fragile. Ti amavo tanto.
E quando ero sotto l'effetto del 'Cristallo Oscuro' è stato lo stesso. Ma poi, Rein è entrata nella mia vita ed è stata come un fulmine a ciel sereno.
Ma tu Fine... Tu sei cambiata, la tua solarità si è spenta. La tua fragilità si è dissolta. Sei solo diventata più forte. Forse troppo forte.
Sai quanto ti voglio bene Fine. ma tu..." Il principe dei gioielli lasciò la frase a metà.
"Le persone cambiano Bright." Cominciò la rossa.
"Tutti cambiamo e cresciamo, anche se a volte non si cresce come vorremmo." Fine era a capo chino. Sapeva di aver
detto quello che pensava.
Bright sospirò. "Perchè l'hai fatto?" Chiese.
Sta volta Fine non mentì. "Si, l'ho baciato anche io. Adam... mi attira in un certo modo." Diventò rossa solo al pensiero.
"Ma ti prego- iniziò la rossa- Non dirlo a Shade... Io non lo tradirò mai, lo amo troppo..."
Bright la guardò negli occhi. "Vedi Fine..."
"Bright, Fine. Che ci fate la fuori? venite!" La voce di Rein raggiunse i due.
Fine guardò la sorella. Quanto la invidiava. Lei era tutto. Lei aveva tutto.
Invece Fine, non era niente. E aveva più problemi che altro.

**

"Oh, capisco. Bene, mi farebbe una cortesia se gli riportasse di chiamarmi appena torna... Certo, la ringrazio. Arrivederci."
Fine attaccò il telefono.
Shade era partito. Quel viaggio che dovevano fare insieme l'aveva intrapeso da solo. Con tre giorni di anticipo.
La rossa non sentiva il principe della Luna da quando avevano ballato insieme, al giorno del suo compleanno...

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Shade restò ammutolito per un secondo.
"Guarda che scherzavo, scemo!" Confessò ridacchiando lei. Il ragazzo tornò a respirare normalmente.
I due risero per qualche secondo, finchè Shade si fermò. "Scusa un attimo devo parlare con Milky, approposito di mamma."
"Certo, non preoccuparti." Sorrise lei.

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La rossa si ricordava perfettamente quella giornata. La dichiarazione di Shade, il suo regalo. La sua proprosta per partire insieme.
Il ballo, Rein al settimo cielo per la proposta di Bright.
Adam... Il bacio con Adam. Il Portale Del Destino dinnanzi i suoi occhi. Il simbolo, quel maledetto simbolo.
La rossa si guardò il palmo della mano. La croce con il serpente.
Sospirò, buttandosi pesantemente sul divano del salotto.
Chiuse gli occhi e si rilassò. Quando li riaprì, non era di certo nel salotto di casa sua.
"Fine. Mi sei mancata..." Una voce femminile e suadente la fece girare.
"Lust!" Riconobbe la rossa.
"In carne ed ossa. Allora, hai approfittato della mia assenza!" Disse la sua sosia, andando direttamente al punto della faccenda.
"Scusami?" Chiese Fine, spaesata.
La donna si alzò dalla poltrona sui cui stava comodamente seduta. I capelli cremisi, lunghi e lisci, svolazzarono.
"Non fare la finta tonta ragazzina, ho visto che tu e Adam vi siete baciati." Chiarì con odio. Nei suoi occhi una scia di perfetta malinconia.
Fine era nei guai, sapeva che quella donna era pericolosa. "A me Adam non interessa, mi pare di avertelo già detto." Cercò di fronteggiare.
"Certo. Con questa storia della santarellina, stai prendendo in giro tutti. Tranne me. E, a quanto pare, il tuo amichetto biondo."
Sorrise.
"Loro lasciali fuori da tutto questo." Si alterò la rossa.
"Come hai fatto tu? Hai detto loro di aver visto il portale? Della forma che ha preso il tuo marchio?. No, Fine, non hai detto niente a nessuno."
Disse, avvicinandosi di più alla ragazza che indietreggiò.
"Non voglio farli preoccupare." Disse.
"No. Tu non li vuoi fra i piedi. Perchè tu, sei come me!" Rispose convinta Lust.
Fine abbassò gli occhi. "Non sono come te. Scordatelo!" Le urlò.
Lust rise di gusto. "Bene. Allora, quando tornerà, spiegalo anche al tuo ragazzo, che hai baciato Adam, solo per un momento di debolezza..."
"Ma Shade... lui non lo sa." Rispose Fine, con voce inclinata.
"Ne sei sicura?" Chiese la donna, sorridendo sbilenca.
Così come era apparsa, sparì.
E Fine si ritrovò sul divano del salona, con occhi sgranati. Pieni di lacrime inversate...







"Dicono che la sofferenza è la debolezza che abbandona il corpo. "

Il cerchio del lupo
Michael Connelly












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Angolino dell'autrice:


Non ci credo che dopo tanto tempo che ho aggiornato ancora seguite questa storia, grazie T.T
Bhè, spero che il capitolo vi sia piaciuto ^^ Tranquilli che non lascio così Fine e Shade,  u.ù
Ci sentiamo alla prossima che non so quando darà visto che ora mi staccano internet ç.ç
Ora la risposta alle recensioni che io adoro, grazie ragazze!


So97LoveEd: Ciao Sofy! Che bello sentirti, grazie mille per la rece ç.ç So che adori questa storia e grazie mille per seguirla nonostante i miei ritardi stratosferici! T_T Spero che continuerai a seguirla! Grazie mille per a rece, Ti voglio bene! Apresto su msn ^^

Heart: Chiedo venia anche a te per il ritardo del precedente capitolo! Spero che questo sia di tuo gradimento e grazie per continuare a seguire la storia! Un salutone!

Hikarydream: Grazie mille per i complimenti e grazie per continuare a seguire la storia nonostante i ritardi! Spero che il capitolo sia di tuo gradimento! Un salutone!

Esmeralda94: Grazie per avermi risparmiato XD Troppo buona ^^ No davvero, grazie anche a te per i complimenti, spero che questo capitolo ti piaccia!

Lellas92: Grazie mille ç.ç Mi fai sempre complimenti bellissimi, grazie! Sei troppo buona! E per di più non mi hai ucciso *-* xD Spero che il capitolo ti piaccia e grazie ancora ^__^ Un bacio!


Grazie ancora, un salutone a tutti.

Konny.

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