Cose lasciate in sospeso.

di Fujiko91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Rimpiango di non averti mai detto ti amo ***
Capitolo 2: *** Sono dentro ad una gabbia chiamata nostalgia ***
Capitolo 3: *** Prima c'era Bilbo, ora ci sei tu ***
Capitolo 4: *** La memoria di te sta svanendo dalla mia mente ***
Capitolo 5: *** Ti ricordi quei roseti in fiore? ***
Capitolo 6: *** Una lettera a madama morte. ***
Capitolo 7: *** Ai miei occhi... ***
Capitolo 8: *** Tu per me eri più di un fratello. ***
Capitolo 9: *** Una vita fa. ***
Capitolo 10: *** Dialogo. ***
Capitolo 11: *** Guardami. ***
Capitolo 12: *** Sono felice di avervi conosciuto. ***



Capitolo 1
*** Rimpiango di non averti mai detto ti amo ***


Note: nel inizio di ogni One shot, inserirò le avvertenze (se ce ne sono)  e i personaggi presenti e genere.! *^*
Personaggi: Thorin/Bilbo - Gandalf.
Genere: Angst.
Betato: ringrazio per la sua correzione Ciuffettina grazie :*




 

“Perché sei qui, Gandalf?”

Una sola domanda, ma non sapevo se gliel’avessi fatta veramente o no.

Non mi sentivo in vena per nulla, avevo solo voglia di andarmene da quel luogo…

Quel luogo di dolore, di sentimenti mai confessati. Se le cose fossero andate secondo i piani, Erebor sarebbe stato il nostro nido d’amore, Thorin.

Ora il nome Thorin è solo, uno dei tanti eroi della Terra di Mezzo.

Per tutti sarà un eroe, ma a me cosa rimane di quest’avventura?

Nulla!

Una sola parola, che mi colpisce, che mi ferisce e m’impedisce di alzare lo sguardo per incontrare, quello di Gandalf…

Vorrei dirgli, che non rimpiango nulla di questo viaggio, ma non sarebbe la verità.

Infatti c’è una cosa che rimpiango, e sei tu, Thorin.

Rimpiango di non averti detto, quanto ti amavo, di non averti mai baciato, di non averti mai stretto a me…

Eppure io avrei voluto fare tutto ciò ogni giorno, avrei voluto stringerti a me e dirti: “Tu puoi contare su di me!” o “io non ti abbandonerò mai! E mai ti tradirò!”

E invece non te l’ho mai detto, anzi ti ho tradito e nei peggiori dei modi…

Tu mi hai perdonato… ma io non mi perdonerò mai!

Cosa mi è rimasto?

Se non una bara fredda su cui piangere?

Vorrei averti qui, e ti direi tutto ciò che provo per te, perché sì io provo ancora molte cose per te, prima di tutto amore, poi odio.

Odio, tu non capirai ma io quando sono giunto per salvarti, un’altra volta da quel lurido orco, e invece ti trovai morente, io ti odiai con tutto me stesso…

Perché tu mi abbandonasti, per sempre!

E la tua preoccupazione non era rivolta a me, bensì alla tua gente, al tuo popolo.

Quello stesso popolo che ti aveva voltato le spalle, che ti aveva lasciato solo. Che non ti aiutò nel momento del bisogno…

Durante il viaggio chi c’era al tuo fianco, eh? Chi si prendeva cura di te durante le notti, in cui avevi gli incubi? Chi ti ha salvato da te stesso?

Io! Sempre io! E nessun altro, ma questo non è servito a nulla alla fine, tu sei ugualmente morto.

Il fato ti ha portato via da me. Aveva ragione Gandalf: questo viaggio mi ha cambiato, ora non m’innamorerò più!

L’amore fa male.

L’amore è per i deboli, cui piace soffrire.

Però io sono qui, e non voglio andarmene, via.

Voglio rimanere qui, fino a quando, non morirò!

Perché ti amo non so proprio cosa fare con questo sentimento e a chi donarlo, non mi hai lasciato nulla…

Erebor non mi appartiene, la compagnia si è sciolta, i nani non mi vedono di buon occhio e tu?

Tu non ci sei più ed io rimpiango di non averti detto del mio amore per te, forse a quest’ora tu saresti al mio fianco!

Forse il potere e la forza dell’amore ti avrebbero salvato dalla morte.

Forse tu lo sapevi ed è per questo, che non hai mai aiutato, non hai mai fatto in modo che tali sentimenti ti allontanassero dal tuo scopo.

Il tuo scopo era di salvare Erebor… sei morto per una montagna ma ti rendi conto?

Io invece sono qui, pieno di sensi di colpa e di rimpianti, di un amore che poteva essere, ma non è stato…

Forse è meglio che me ne vada via e non ritorni mai più.

Ma non lo farò, cosa dovrei mai fare una volta, che sarò a casa?

La contea, in questa stagione è tutta fiorita… avrei le ciliege da raccogliere, ti avrei fatto la mia famosa torta. Tu avresti sicuramente brontolato, che fosse troppo dolce. Infondo il dolce, non piace ai nani!

Ma cosa ci penso a fare.

Alla fine, si ritorna sempre al punto di partenza, tu sei morto e non tornerai mai più da me. È’ così che stanno le cose, ed è meglio che io me ne faccia una ragione.

Gandalf, doveva essere ancora lì accanto a me, così finalmente alzai lo sguardo, e incontrai immediatamente i suoi occhi i quali mi scrutavano con curiosità.

“Allora mio caro amico, dovresti tornare a casa, sai ho proprio voglia di quella tua torta di ciliege!”

“Mi manca… non so se potrò mai ricominciare da capo… non con le mie sole forze…”

“In effetti per un po’ di tempo, non ho nulla da fare, potrei passare la primavera e l’estate alla contea a casa tua amico mio!”

“Sarebbe una grande, idea. Ma non penso di poter mai amare qualcun altro… io lo amavo molto…”

“Lo so! L’ho sempre saputo, e mi dispiace molto averti trascinato in questa impresa, Bilbo. Ma sono sicuro che troverai qualcun altro d’amare. Sai ci sono vari tipi d’amore. C’è l’amicizia, quella che c’è tra di noi! Poi c’è l'amore paterno, sono sicuro che un giorno lo proverai… Poi c’è l’amore che provavi per i tuoi genitori e infine c’era l’amore che sentivi per Thorin. Ma hai tanto tempo per poterti rifare una tua vita felice.”

“Grazie, Gandalf”

“Prego, è ora di andare, dirgli addio”

Mi avvicinai alla grande tomba e mi chinai sulla statua fredda, in marmo con le sembianze del mio amato.

E gli diedi un piccolo bacio e gli sussurrai: “Ti amo, addio”



 

A Erebor non ci misi mai più piede.

Tornai a casa con Gandalf e quella primavera fu molto bella, la passai a mangiare torte fatte di varie marmellate in compagnia del mio migliore amico.

Poi quella stessa estate, entrò a far parte della mia vita, un piccolo Hobbit di nome Frodo.

In quel momento, mi feci una promessa con lui non avrei mai commesso lo stesso errore, che feci con Thorin, nessun rimpianto ci sarebbe mai stato con Frodo.

Così la prima cosa che gli dissi, quando lui attraversò la soglia di Bag End fu: “Benvenuto, da oggi in poi questa sarà casa tua ed io sarò tuo zio Bilbo Baggins!”

Non so e non penso che lo saprò mai, ma sono sicuro che Gandalf sapeva che questo giorno sarebbe arrivato, e sono felice, di trovarmi qui a casa mia con questo bellissimo e dolcissimo Hobbit, perché lui sarà la mia forza per riprendermi dalla morte di Thorin.

Ti amerò per sempre, Thorin, ma ora nel mio cuore c’è solo posto per Frodo e magari un giorno, per alcuni piccoli e dolci nipotini!

Angolo dell'autrice:
 
ciao a tutti, già che ci sono vi faccio anche i miei più cari auguri di buon natale! :*
Questa raccolta sarà praticamente tutta Angst!
Non mi uccidete, ma per una volta le volevo scrivere di questo genere!
Volevo cambiare un po' ù.ù
 Le uscite non saranno regolari, infatti pubblicherò ogni volta che mi verrà in mente qualcosa **
Ringrazio chi la recensirà e chi leggerà e chi magari inserirà in futuro questa raccolta tra le seguite ecc. grazie :*
A presto! Fuji.

 

 

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Capitolo 2
*** Sono dentro ad una gabbia chiamata nostalgia ***


Note: ecomi qui con una nuova storia! 
Coppie: Fili/Kili - Kili/Haldir.
Genere: Slash - Angst
Avvertenze: Incest .
Betato: ringrazio ciuffettina per il suo aiuto, nella correzione :*





Sento la voce dell’orco, alzo gli occhi e in quell’istante incontro i tuoi…

I tuoi occhi di color verde, in quel momento sono pieni di terrore, sanno quello che sta per capitare, sanno che è arrivato il giorno in cui si chiuderanno, per non riaprirsi più…

Dopo pochi istanti anche i miei lo capiscono perché da essi escono lacrime, il mio cuore ne esce spezzato.



 

Ti sento urlare, ogni muscolo del mio corpo, non riesce più a muoversi, sento la prima pugnalata colpirti, tu che soffri, il mio cuore chiede di andarsene via, poi la lama che esce e infine l’orco che dice qualcosa…

 

E in quel momento il tuo corpo morto che cade ai miei piedi.

Non riesco a guardarti negli occhi, in quel momento sento solo paura e rabbia.

Paura perché so che se ti guardo, scoprirò ciò che è già ovvio per la mia mente ma non per il mio cuore…

 

E poi rabbia perché non sono venuto con te e non ti sono stato vicino, non ti ho salvato da quell’essere.

 

In quel momento sento la voce di zio Thorin, mi dice qualcosa, ma io non lo ascolto, mi chino e prendo il tuo cadavere.

 

Mi dirigo verso uno dei carri, lo prendo e infine mi allontano da tutto, come se scappare da quel luogo, ti avrebbe riportato da me!


Non so quanto sia passato da allora, so solo, che sono qui nella brughiera, i cavalli sono stanchi. Fili è sempre più freddo e rigido.

Dovrei fermarmi e magari tornare indietro, ma non lo farò. Non voglio scoprire che altri sono morti.

È come se i cavalli seguissero un loro percorso, perché quando mi riprendo, non sono più sul carro, ma sono su di un letto bianco e morbido.

Accanto a esso c’è un’elfa alta e bionda.

Faccio per alzarmi, ma lei mi ferma: “Che cosa fate signore? Non potete muovervi, le guardie vi hanno trovato svenuto…” In mano ha un bicchiere. “Ora beva, il suo amico è…” la stanza cade in un silenzio surreale, lei non sa cosa dire, invece io non voglio sentirlo così presi il bicchiere e bevvi.

Dopo aver bevuto, chiesi: “Dove ci troviamo?”

“Questo è Gran Burrone! Ora vado ad avvertire, il mio signore” L’elfa se n’era già andata.

Quando fui raggiunto da un elfo maschio, vidi che era biondo come Legolas anzi gli assomiglia parecchio, per qualche istante mi osserva per poi dire: “Tu sei Kili, nipote di Thorin Re sotto la Montagna, non è vero?”

“Dipende da chi me lo sta chiedendo… io non la conosco, signore.”

“Sei un giovane nano, saggio. Io sono Haldir sono il guardiano delle frontiere di Lorien , ma per te non sono altro che il tuo salvatore.”

“Che cosa? Tu mi avresti salvato? Tu non mi hai salvato, mi hai condannato a una vita senza Fili…” Non continuai, lo sguardo dell’elfo mutò e si fece pensieroso.

“Pensavo che tra i nani certi rapporti fossero proibiti!”

“Sì…”

“Allora dimmi, l’altro nano non è tuo fratello?”

“Sì lo è! Ma per me era…” Le parole mi morirono in bocca.

Cos’era per me Fili?

Durante il viaggio avevo capito di desiderarlo come un amante, volevo baciarlo, stringerlo a me. Anche se tali pensieri mi avrebbero condotto alla pazzia o peggio alla morte. Ma non m’importava, io amavo Fili.

“Che cos’era per te ?”

“Per me ero molto di più di un semplice fratello… ma ora che importanza ha?”

“I nostri elfi preparatori hanno ripulito il suo corpo, gli hanno messo un’armatura. Ora il suo corpo è su un tavolo, pronto per tornare dalla sua gente. Lo verranno a prendere. Magari tu gli vuoi dire addio?”

“Che cosa vuoi dire con “lo verranno a prendere”? Perché, dove lo vogliono portare?”

“A Erebor, non può rimanere qui! È un nano, queste non sono le sue terre!”

Sospiro, non so cosa dirgli, è vero lui non è un elfo, ma non posso farglielo portare a casa.

“Allora lo porterò altrove! Ma se tornasse là, non potrei più andarlo a trovare, il mio amore non verrebbe accettato…”

“Dove pensi di andare?”

“Magari alla contea! Gli hobbit sono brave creature.”

“Allora è meglio partire! Tuo zio sta arrivando, scortato da altri nani”

Per un attimo fui felice, di sentire che Thorin era vivo, ma poi pensai anche che se mi avesse trovato, sicuramente, mi avrebbe arrestato per averlo abbandonato nel bel mezzo della guerra e per avergli portato via il cadavere di Fili.

“Si!”

Mi alzai, indossai gli abiti puliti che l’altra elfa mi aveva lasciato, sul letto.

Una volta vestito, seguii il cavaliere prendemmo un carro. Fili fu sistemato, sopra di esso.

Invece io mi accomodai al fianco di Haldir.

Il viaggio fu lungo, ma quando arrivammo, fummo accolti bene.

Agli hobbit non importò della nostra presenza.

Passarono due mesi, i quali li passai a casa di Bilbo, anche se lui non fece mai ritorno da Elebor.

A Fili, scavai una torba sulla collina e infine sopra di essa ci feci piantare dei soffioni, i suoi fiori preferiti.

Alcune volte la mia mente si staccava e vagava per dei ricordi ormai passati.

“Io e Fili che correvamo, per la brughiera, all'inseguimento di nostro zio…

Fili che veniva a dormire, nel mio letto o io nel suo…

Io che durante il nostro viaggio, capii che lo amavo, ma l’unica cosa che feci era stargli il più vicino…

Poi la promessa, che una volta presa la montagna gli avrei detto tutto e l’avrei chiesto in sposo…”

Quando mi ripresi, andai all’interno della casa, dove davanti al camino acceso vi trovai Haldir.

“Perché stai qui con me?”

“Perché non ho altro da fare… e poi siamo in una terra libera!”

“Sì, ma nulla non importa. Hai fame?”

“Ho già mangiato, ricordati io mangio solo cibo verde. Per te di là c’è del cinghiale!”

Non lo ringraziai, andai in cucina e mi misi a mangiare.

Un altro giorno stavo dormendo, a un certo punto al mio fianco sentii qualcuno. Non mi girai ma sussurrai: “Fili”

“Mi dispiace ma non sono lui… è che ti ho sentito piangere…”

“Come stavo piangendo? Non me ne ero reso conto” Mi girai di scatto. “Haldir! Io non stavo piangendo, ma anche se lo stavo facendo, non sono affari tuoi!”

“Lo so, ma visto che ti ho salvato e ora vivo qui con te, mi sento responsabile, per il tuo benessere…”

Però da quel momento in poi, qualcosa cambiò.

Haldir ora dormiva con me, ed io sapevo di poter contare su qualcuno.

 

Un giorno di due anni dopo Haldir mi disse: “Sai penso di essermi innamorato di te. Ma non penso che sia una cosa giusta.”

“Perché non è giusta?”

“Perché tu ami ancora Fili, sei legato da un senso di nostalgia, parli sempre del passato e di lui. Capisco che oltre a essere il tuo amato, Fili era anche tuo fratello. Ma io ne sono geloso.”

Quelle parole erano vere ma sapere che lui ne era geloso, mi rese felice, perché significava che lui mi amava.

“Non posso dirti o prometterti, che mi dimenticherò di Fili. Ma ti prometto, che da oggi in poi, pian piano nel mio cuore ci sarai solo tu!”

Un sorriso radioso si fece largo sul suo bellissimo viso.


Ormai la nostra vita insieme stava andando bene. Ma un giorno una lettera cambiò ogni cosa.

“Haldir, se tu parti, vengo con te!”

“No, tu rimani qui ad aspettarmi io tornerò da te, te lo prometto.”

 

La Guerra dell’anello ebbe iniziò, arrivò anche alla contea. Fu spietata, ogni cosa andò in fiamme.

Un anno dalla fine, Gandalf venne solo per aiutare gli Hobbit a ricostruire il loro regno, non sapeva di trovarmi lì.

“Kili, sei proprio tu?”

“Gandalf! Come stanno tutti?”

Lui scese da cavallo, mi si avvicinò e si chinò per abbracciarmi.

Io lo feci salire sulla collina e lo feci accomodare, all'interno.

Gandalf si accomodò su di una sedia. Si accese la pipa e dopo averne prese due boccate disse: “Thorin e Bilbo sono rimasti a Erebor, ma ora sono salpati per i porti grigi. Bilbo era provato per essere stato uno dei portatori dell’anello. Tuo zio, puoi immaginarti, che per amore l’abbia voluto seguire subito. Balin e altri nani sono morti a Moria. C’è un'altra notizia… sai speravo di non dovertela dire io…” Si fermò i suoi occhi si fecero lucidi, poi ricominciò: “Si tratta di Haldir, è morto. Kili, mi dispiace così tanto. Io non so cosa dirti.”

Il mio cuore si spense, Gandalf dopo aver bevuto il suo tè se ne andò via.

 

Forse erano passati altri anni, non so neppure io quanti.


Sono seduto sul prato vicino alla tomba di Fili…

Mi sento rinchiuso dentro ad una gabbia fatta di nostalgia, per un passato che non tornerà e fatto di parole non dette…

A  Fili non ho mai detto del mio amore e a te Haldir non ti ho dato delle motivazioni più concrete per rimanermi accanto.

Ora sono qui, da solo.

Mi alzo vado in casa, e mi siedo al tavolo, non sono da solo accanto a me da una parte c’è Fili e dall'altra c’è Haldir. Come capo tavolo c’è Thorin con Bilbo parlano di Erebor. Dall'altra parte c’è Balin, Dwalin, Bifur, Bofur e tutti gli altri.

Ognuno di loro ha una storia da raccontarmi.

Sono felice, di trovarmi in questa gabbia di nome nostalgia, almeno qui io non sarò mai più solo!

 

Angolo dell'autrice:
1- vi avevo avvertito che è una raccolta di Angst, e oltre tutto qui è doppio! u.u
2- ringrazio chi l'ha inserita tra e seguite. chi lo farà in futuro e chi recensirà! Grazie :*
3- Approffito già e vi faccio gli auguri di buon anno nuovo! *^*
A presto! Fuji.

 

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Capitolo 3
*** Prima c'era Bilbo, ora ci sei tu ***


Note: stanno finendo le vacanze... eccomi con una nuova One shot!
Coppie: Thorin/Bilbo - Thorin/Nuovo personaggio
Genere: con brevi accenni di slash , però è Het.
Betato: ringrazio Ciuffettina per la sua correzione grazie :*

 
 
 
 

Thorin entrò nel suo studio, chiuse la porta dietro di sé. Si accomodò su di una sedia. Aprì il primo cassetto della sua scrivania e ne tirò fuori una pergamena e una piuma.

Dopo aver intinto la piuma nella boccetta dell'inchiostro, iniziò a scrivere sulla pergamena...

Mio caro,

su quel lago ghiacciato, tu mi hai salvato, eri uno hobbit coraggioso.

Ma io mi sto odiando, perché quel giorno ero io a dover morire e non tu…

Io ti amavo molto, una volta che la guerra fosse finita, volevo chiederti in sposo.

Perché tu mi hai cambiato molto, durante il viaggio, mi hai insegnato il vero significato dell’amore. Mi hai insegnato a dimostrare il mio affetto per i miei nipoti, a dimostrarglielo senza dover parlare con loro.

Ma, sopratutto, mi hai reso un nano migliore e un re amato dalla sua gente.

Io non sarei qui se non fosse stato per te, io non sarei un re, ma neppure un nano amato e rispettato dal suo popolo.

La verità è che il vero eroe di questo viaggio eri tu, mio amato Bilbo.

Tu con il tuo coraggio, con la tua purezza e bontà d’animo.

Con la tua pacatezza, la tua saggezza e soprattutto la tua intelligenza.

Abilità che ho sempre apprezzato in te, ma che non ho mai avuto il coraggio di dirti. Non ti ho neppure mai detto grazie, per avermi salvato da me stesso, dalla mia pazzia, di avermi concesso questa seconda possibilità. grazie.



 

La porta dello studio di Thorin fu aperta, e vi entrò una meravigliosa ragazza, dai capelli lunghi e ricci. “Thorin, ti stavo cercando! Ma si può sapere cosa stavi facendo?”

Il nano alzò lo sguardo dalla pergamena e appoggiò la piuma di lato. “Mia cara Lucrezia, stavo solo scrivendo una breve lettera dedicata, al mio caro amico Bilbo. Tu non l’hai conosciuto, ma è grazie a lui, se ora tu hai me come tuo marito!”

Lucrezia si avvicinò al marito e si china, per poterlo stringere a sé. “Che cosa vuoi dire?”

“Un tempo non ero così… ahimè ero un nano dal cuore indurito perché avevo veduto troppe persone a me care morire… poi durante il viaggio per Erebor, conobbi Bilbo Baggins uno hobbit, molto coraggioso. È stato lui a insegnarmi ad amare, a riaprire il mio cuore al prossimo Ad avere di nuovo fiducia. Quindi è grazie a lui, se ora tu mi ami!”

“Allora sono davvero molto grata, al tuo amico Bilbo, per avermi dato la possibilità di avere un marito come te, Thorin!”

A quel punto la ragazza dalla folta chioma si avvicinò alla porta. “Mi raccomando di non far tardi, ti aspetto a letto.”

“Ma certo, mia cara Lucrezia!” e dopo averlo detto, la ragazza se ne era già andata.

A quel punto il nano tornò alla sua lettera.

 

E ti devo anche ringraziare, non mentivo è grazie a te se io ho conosciuto Lucrezia, lo so, non è una nana. Ma è una grande guerriera, mi piace il suo stile.

Ha anche un suo caratterino, sa farsi rispettare, oltre tutto non gli piacciono molto gli elfi…

È un punto a suo favore!

Però tu mi manchi, oh mio Bilbo, tu eri una parte del mio cuore… Tale parte è ancora per te, l'altra è per lei.

L’unica cosa che non le ho detto, è che è stata lei ha salvarmi, da me stesso, sai dopo la tua morte, io stavo per ammalarmi di nuovo.

Ma un giorno, andai a Dale, per parlare con Bard, lì ho incontrato Lucrezia, all’inizio è stato tutto un po’ strano, lei è alta ed io sono un… nano… è stato strano, ma tu mi dicevi sempre che dove c’è l’amore tutto il resto non conta! Ed è vero, per me lei è dell'altezza giusta e anche per lei vale questa stessa frase.

Un’ultima cosa che mi dispiace è che io non sia riuscito a dirti, neppure in punto di morte, che ti amo.

Ma ora sono pronto a dirtelo: “Bilbo, io ti amavo!”

Ma ora il mio cuore appartiene a Lucrezia.

 

Dopo aver riposto, la pergamena nel cassetto, scese dalla sedia, andò alla porta e l’aprì, lì appena fuori seduta su di una delle sedie nel corridoio, c’era Lucrezia.

“Cara, ho appena finito. Ora possiamo andare a dormire.”

“Oh! Thorin, ma ti sembra il caso, stavo dormendo…”

“Scusa credevo… lascia perdere, sai che ti amo?”

“Anch’io ti amo, mio stupido nano! Ora si va in camera a dormire?”

“Sì sì! Ora andiamo!”

Lucrezia, si mise subito sotto le coperte, mentre Thorin andò dalla finestra.

“Addio mio Bilbo”

“Allora vieni sotto le coperte?”

“Si! Mia cara amata.”

“Anch’io ti amo mio bellissimo nano”

Thorin dopo essersi messo sotto le coperte, baciò la sua amata e i due si addormentarono, cullati dall’aria calda del camino accesso.




Angolo dell'autrice:

Questa One shot la dedico a te tesoro! Spero che ti piaccia :*


Per una volta anzi la seconda nella mia vita, faccio morire Bilbo! Ma secondo me ci stava bene, infondo per cambiare un po!
Non fa mai male cambiare u.u

Fatemi sapere cosa ne pensate! Grazie ù.ù E non siate timidi, le recensioni fanno sempre piacere , tranquilli non vi mangio! u.u

A presto! 
Fuji.

 

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Capitolo 4
*** La memoria di te sta svanendo dalla mia mente ***


Note: preparate i vostri fazzoletti! E poi leggete...
Genere: Angst
Coppia: Sam/Frodo
Betato: ringrazio Ciuffetina grazie :*

 
 
 
 

Vorrei poter dire, che la vecchiaia non si sia portata via nulla, ma sarebbe una bugia…

Purtroppo il ricordo di padron Frodo è scivolato via…

Non ricordo più il suo volto, i suoi baci, le sue risate ma soprattutto il tempo passato insieme.

 

Vorrei averlo accanto a me, almeno per dirgli che lo amo ancora, questa è l’unica cosa che ricordo. Perché una volta che sarò morto, potrò dirgli: “ti amo!”

 

Da giovani, giocavamo su questi prati, da adulti, siamo partiti per portar via quell’anello, poi siamo tornati…

Ma per cosa? Per doverti dire addio… tu sei partito, da solo senza lasciarmi scegliere, sarei venuto con te padron Frodo, in fondo appartengo a te.

 

Quella notte, sulle montagne Nebbiose, abbiamo fatto l’amore, pensavo che volesse dire questo per entrambi, invece quando tu salpasti per i porti grigi, io mi sentii usato, per essere gettato via come un oggetto…

 

Ora che ho la bellezza di centoquarant'anni, la memoria di te sta svanendo dalla mia mente…

Mi sono sposato, ho avuto molti figli, ora sono anche nonno!

Ma nulla mi ha fatto sentire bene, solo tu ci riuscivi. Ti vorrei baciare, toccare, spogliare e rifare sesso, perché forse per te era solo questo…

Fa male doverlo ammettere, ma è la verità. Tu ed io non eravamo come padron Bilbo e Thorin, quell’amore è unico e come tale, non si ripete se non fra secoli.


Alcune volte vorrei dimenticarti, altre volte vorrei averti qui.

Volevo salpare per i porti grigi, ma una volta lì, mentre mi stavo per imbarcare, venni a sapere che tu ti eri sistemato, non eri salpato…

Forse Pipino non lo fece per cattiveria, lui in fondo è fatto così, ma mi disse: “Frodo, vive a Minas Tirith” pensavo di morire.

 

Quindi tu pensa a come mi senta sciocco, sono qui che sto morendo e ti sto dedicando i miei ultimi pensieri, solo perché voglio rivederti nell’altro mondo e dirti: “Ti amo, come la prima volta!”

 

Anche se non mi ricordo neppure il tuo volto… ma questo è un altro problema… so solo il tuo nome, e il mio cuore batte ogni volta più forte, quando lo sente.

 

In fondo cos’è la memoria? È una cosa strana, finché ero giovane, non mi preoccupavo per essa, ma ora che sono vecchio, ogni ricordo che se ne va, mi fa capire che la memoria è la cosa più importante che abbiamo, senza di essa non saprò neppure chi sono o chi sono stato.


Già molte cose sono svanite nel nulla, come il nostro primo incontro quando eravamo piccoli hobbit, i volti dei nostri amici d’allora, gli amici nani, elfi e umani del viaggio non ci sono più.

Ogni cosa è più scura, ieri non sapevo neppure chi fosse mio figlio e quale mio nipote…

E pensare che da giovani eravamo due hobbit pieni di vita, ogni giorno era un’avventura, facevamo così tante cose, oggi non riesco neppure ad alzarmi da solo dalla sedia…

Che fine hanno fatto quegli hobbit spensierati, che fine hanno fatto i nostri amici?

Merry e Pipino sono morti l’anno scorso degli altri non so nulla, ma forse tu me lo saprai dire.

 

Tu che hai vissuto in quella città dei Re, mi saprai dire se ti sei sposato, se sei rimasto solo, se mi hai mai pensato.

 

Sono ridicolo, eppure io vorrei che tu mi mentissi, sì mentimi, dimmi che mi ami, che l’hai sempre fatto e che sei rimasto solo ad aspettarmi!

 

In fondo non ti verrebbe così male, l’hai già fatto e lo faccio anch’io, sono vecchio e patetico, lo so queste cose le so ancora.

Eppure, ogni volta che ci ripenso, è tutto diverso io vengo con te, e ora tu sei qui al mio fianco e tutto sta andando bene.

 

Però ora sto arrivando, da te per sapere la verità amor mio.


Angolo dell'autrice:
posso dire per esperienza personale che avere un parente che perde la memoria è una cosa molto triste, in questa One shot io volevo esprimere, i sentimenti che prova la persona e in questo caso lo Hobbit, che sta perdendo la memoria e si rende conto di questa cosa... e ci soffre molto ;.;

Fatemi sapere cosa ne pensate! Ringrazio chi l'ha inserita tra le seguite e chi recensisce grazie :*

Alla prossima! Fuji.

 

 

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Capitolo 5
*** Ti ricordi quei roseti in fiore? ***


Avvertenze: incest.
Coppia: Framir/Boromir.
Betato:ringrazio Ciuffettina per la sua correzione dei miei piccoli errori di battitura! :*

 




Non puoi dire di non ricordarti di quella giornata.

Eravamo andati per conto di nostro padre a parlare con il re degli elfi.

La terra degli elfi in quel periodo era piena di rose in fiore.

A un certo punto, arrivammo in questo enorme roseto e tu mi dicesti: “Tu, fratello mio, sei la mia rosa.”

 

Divenni rosso e non ti dissi nulla continuammo il nostro viaggio.

Fino al palazzo e lì molte elfe ci diedero un caloroso benvenuto.

Mi lasciasti lì e fosti tu ad andare a parlare con quel Re dalla lunga chioma dorata…

 

Il letto che ci avevano dato era troppo piccolo per entrambi. Ma tu eri più forte di me ti adattavi con più facilità. Ma quella notte avevi voglia di parlare:

“Tu profumi come loro sai?”

“Profumo come chi?”

“Non fare lo sciocco Faramir, tu profumi come le rose. Sei puro come loro!”

“Davvero? Penso che tu, Boromir, sia stanco ecco tutto…”

“Rimarrai puro per me?”

“Cosa? Ma così mi fai arrossire e poi cosa direbbe nostro padre di tutto ciò?”

“Non m’importa che dica ciò che vuole! Tu sei la mia rosa e rimarrai puro finché non tornerò da te per raccoglierti!”

“Perché dove andrai?”

“In un luogo dove tu non puoi venire con me. Appena torneremo a Minas Tirith, io dovrò partire perché ci sono voci che sussurrano di un ritrovamento…”

“Cosa hanno ritrovato?”

“L’anello… l’unico… ora capisci perché non puoi venire con me?”

“Non devi andarci… il mio cuore è già in pena per te, fratello.”

“Ti prego, per questa notte chiamami Boromir. Facciamo finta di non conoscerci, facciamo che io raccolgo ora la tua purezza e che me la porto con me in quelle terre lontane, che ne dici Faramir?”

“Non avevi detto che ero una rosa? Le rose non hanno voce. Esse vengono raccolte da tutti coloro che vogliono farlo.”

“In questo caso è meglio che ti raccolga in fretta.”

“Sì! Sii il mio giardiniere… io come rosa ti dono la mia purezza. Prendimi sarò tuo per sempre.”

Da quella notte sono passate molte altre notti fatte di solitudine e di pianti.

Mi sento una rosa trascurata, non mi hai più concimato con il tuo amore.

Come puoi lasciarmi appassire così?

 

Tu mio cavaliere, che sei perito in quella battaglia.

Tu che hai preferito tale morte con onore all’amore di una rosa.

Tu cha hai preferito fare il cavaliere invece di essere semplicemente il mio amore.

Tu che eri mio fratello.

Tu che quella notte ti sei preso la mia purezza.

Ora ti chiedo: ridammela indietro, senza di essa mi sento vuoto. Ti rivoglio qui con me, Boromir.

 

Forse se io non mi fossi fatto cogliere, tu saresti tornato da me. Magari solo per paura che qualcun altro l’avrebbe fatto al tuo posto.

Ma così non è stato ed io ora sono una rosa senza un posto dove andare.

Ho una sposa, però non mi sento di appartenere a lei.

 

Io sono per sempre tuo.

Io sono la tua rosa.

Io sono la rosa di quel roseto.

Io sono me stesso.

Io forse non so più chi sono.

Io sono Faramir tuo fratello, profumo di rose e ti amerò per tutta la mia vita.

 

Sai sono tornato in quei roseti dopo anni. Ci sono ancora. È come se il tempo da quelle parti si fosse fermato.

 

C’è ancora anche il Re elfo con la sua chioma dorata.

Mi ha raccontato una storia assurda:

“Dopo che lei e suo fratello ve ne siete andati via, una delle mie rose è diventata bellissima. Non sfioriva mai neppure in autunno o in inverno. Poi all’improvviso è appassita. Quel giorno i miei messaggeri arrivarono con la notizia della morte di suo fratello…

Io pensai che la rosa fosse lui. Invece non era così, la rosa era lei.

Perché ora se lei va verso il centro del roseto, troverà la sua rosa. Essa è di nuovo bella e piena di vita come un tempo. Proprio come lei, Faramir”

 

Rimasi senza parole. Ma alla fine appena riuscii di nuovo a muovermi andai al centro del roseto e lì c’era davvero un’enorme rosa bianca.

 

Così capii per la prima volta nella mia vita il senso di quelle parole di mio fratello. Aveva ragione ero una rosa. Ed ero ancora puro e pieno di vitalità e pronto a continuare la mia vita anche senza Boromir al mio fianco.

 

Mi mancherai, fratello. Ma ora al mio fianco c’è Eowyn e tra poco molte altre piccole rose bianche nasceranno intorno a essa. Perché l’amore genera altro amore. Il nostro genererà molte altre nuove generazioni.

 

Questo non è un addio è solo un arrivederci.




Angolo dell'autrice:
la mia amica Ciuffettina mi ha detto che mi sono superata, voi cosa ne pensate? Fatemi sapere! u.u

Io non mi monto la testa però sono fiera di me stessa.  E sarò felice di sapere la vostra opinione al riguardo.

Ringrazio chi continua a recensire! E chi magari lo farà in futuro e chi legge solo grazie :*

A presto col la nuova On shot.
Fuji.

 


 

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Capitolo 6
*** Una lettera a madama morte. ***


Note: eccomi con la nuova One Shot di questa raccolta!
Avvertimenti: Incest perchè Merry e Pipino sono cugini / AU perchè si parla dell'Eden e della valle della morte.
Betato: ringrazio Ciuffettina per la sua correzione dei piccoli errori :*


 

Cara madama morte,

 

puoi recapitare questa lettera allo hobbit di nome Peregrino Tuc?

Sa io non sapevo a chi mandarla e così ho deciso, dopo vari ripensamenti, di inviarla a lei che si occupa di traghettare i morti dall’altra parte.

E avrà il suo bel da fare, Pipino fa sempre domande su tutto ciò che vede per la prima volta… ma la prego di essere clemente con lui!

 

Non le sto scrivendo questa lettera per parlare con lei, senza offesa ma per ora non ho voglia di fare due chiacchiere con lei madama.

 

Preferirei parlare con te, Pipino, mio unico amore, sì è vero siamo cugini, ma non ci è mai veramente importato. A chi dovrebbe importare una cosa simile?

Di certo non a te, tu che sei sempre stato fuori dalle regole, tu che facevi sempre domande, molte delle quali inopportune o fatte nel momento sbagliato della vita…

Il viaggio dell’anello in quella battaglia finale, solo allora quando credetti che tu fossi morto sotto quell’elefante io capii, che per me non c’era più alcun motivo per continuare a vivere.

 

Compresi che senza di te la vita sarebbe stata noiosa. Quando tu hai ripreso i sensi, volevo dirti tutto l’amore che provavo per te, volevo urlarlo al mondo ma non lo feci.

Nemmeno dopo l’incoronazione di Aragorn, alla fine ti lasciai fare la tua vita, tu che eri partito in prima linea per la difesa della Contea.

Ma tu eri diverso da me, sei sempre stato il più testardo, il più stupido… non puoi dire che non sia vero!

Ma non importa, non sto di certo scrivendo questa lettera perché voglio insultarti! Ho forse sì?

Vorrei averti qui per litigare, per stringerti forte a me, per non lasciarti andar via mai più.

Ma non voglio portati via da madama morte, perché sono sicuro che lei ti abbia già trovato una sistemazione.

 

Non possiamo tornare indietro, per riavere la nostra giovinezza, a mio dire questo è un vero peccato… soprattutto che Gandalf non avesse un tale incantesimo di vita eterna…

Ah! La vita eterna la vorremmo tutti, sopratutto io ma non per nostalgia di quei tempi, ma solo per poter vivere molte altre avventure insieme a te.

 

Ci sono molte altre terre da vedere, oltre il mare tu una volta mi dicesti:

“Sai, Merry, oltre il mare cosa c’è?” ed io non ti diedi retta perché ero sicuro che mi avresti dato una delle tue stupide risposte.

Una risposta arrivò ma non era così malaccio e fu:

“Oltre il mare c’è solo l’oltre… ma ti rendi conto? L’oltre è il nulla, quindi se noi prendiamo una barca e navighiamo conosceremo il nulla, secondo te è un uomo o una donna?”

“Tu cosa pensi che sia?”

“Io credo che sia una maestosa dama con lunghi capelli dorati, che ferma i viandanti dandogli un bacio e a quel punto -”

“Continua.”

“E a quel punto si muore, perché lei è il nulla! E quindi è la morte.”

Alla fine mi addormentai e la mattina dopo, tu eri di nuovo il solito Pipino, di quel filosofo notturno non ce ne era più alcuna traccia.

 

Eppure quel tuo lato, mi fece innamorare ancor di più di te.

Ancora oggi se ci penso, mi vengono i brividi lungo la spina dorsale.

 

Pipino, il grande hobbit, che tutti conoscevano bene o male. Ti eri fatto una fama, tu che alla fine di ogni viaggio tornavi da me. Tu che mi portavi con te per baciarmi tutto il giorno.

 

Baci lunghi pieni d’amore.

Baci brevi per necessità.

Baci affamati perché ne eri rimasto in astinenza per troppo tempo.

 

Con te ogni cosa era sempre una novità era come aver a che fare con diversi Pipini.

 

Vorrei riaverti e ripartire insieme per quel lungo viaggio nella Valle dell’Eden.

Sì perché tu una volta mi dicesti che dopo la morte si viene portati lì.

 

Me lo descrivesti così:

 

“La valle dell’Eden è una valle piena di fiori e di erba, ogni cosa è più bella e la gente laggiù è tutta felice.

Tutti van d’accordo, quando piove, viene subito l’arcobaleno…

Ci sono anche i fiumi ovviamente io e te avremo la nostra casa ci sembrerà di stare nella Contea.

Ma oltre l’Eden c’è un cancello, lì ci vive la madama morte.

Gli uccelli smettono di cantare e ogni cosa è più tetra e fredda.

Non c’è amore, in fondo la dama nera, non ha bisogno d’amore per campare. Lei ha solo bisogno di morte.

La dama non andrà mai nell’Eden, ne ha paura.

Perché potrebbe scoprire che la morte è solo il principio per una nuova vita più felice e più serena.

Non penso che tu possa capir tutto ciò, Merry, perché tu ed io siamo diversi.

Sono io quello che viaggia di fantasia.”


In questo momento, invece ti dico mio caro Pipino che mi auguro con tutto il cuore che quel luogo esista davvero. Perché voglio venire da te in quella tua nuova casa per stare insieme per sempre.

 

Madama morte mi auguro che lei non abbia letto tutta l’intera lettera e che non si sia offesa. Ma deve sapere che Pipino non la odia e neppure io, almeno non più forse un po’ all’inizio per avermelo portato via.

Ma come dice lui, è il suo lavoro non può farne a meno.

È la sua vita infondo lei è il nulla.

E immagino che con quest’ultima frase io abbia capito un qualcosa in più, sulla morte e su quello che c’è dopo di essa…

Ma la speranza è l’ultima a morire, quindi mi lasci sperare nell’Eden!

 

E un arrivederci.


Meriadoc Brandibuck.








Angolo dell'autrice:

io sono sempre stata attratta dalla valle dell'Eden! Adoro pensare che oltre la morte ci sia questa valle, non è religioso ma io sono atea. Quindi spero di non aver turbato nessun religioso non era mia intenzione u.u

Io dell'Eden mi ci feci un'idea  di cosa fosse leggendo un libro di Bram Stoker sull'argomento il libro si chiamava "Il Paese del Tramonto" un libro che consiglio perchè è molto bello. *-*

Ringrazio chi lascia una recensione e chi solo legge e chi l'aggiunta tra le seguite grazie! :*

Alla prossima. Fuji.


 



 

 

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Capitolo 7
*** Ai miei occhi... ***


Note: eccovi la nuova storia!
Coppie: coppia principale Thranduil/Bard - coppia inserita come comparsa Thorin/Bilbo
Betato: ringrazio Ciuffettina per la sua correzione :*



 
 

Ai miei occhi…

 

tu apparivi come un essere umano comune.

Ora invece il mondo degli uomini e quello dei nani ti ricorderanno come l’uccisore di draghi.

Ma per me rimarrai l’uomo che mi ha rubato il cuore.

 

Il mio cuore ti apparterrà per sempre, mio Bard. Anche se tu, per amore dei tuoi figli, hai ferito e calpestato.

Tu ti sei preso ogni cosa, tutto ciò che mi rimane, è il mio regno.

Anche mio figlio Legolas se ne andato via e non è più tornato…

 

Non avrei mai dovuto innamorarmi di un essere umano, siete troppo deboli e la vostra esistenza è troppo breve rispetto a quella di noi elfi.

Se tu non mi avessi mandato via in malo modo, io ti avrei donato parte della mia mortalità…

 

In quella notte stellata fu solo sesso.

Sesso liberatorio.

Per liberarsi dai nostri rispettivi fardelli.

Vorrei tanto che le nostre esistenze avessero preso strade comuni.

Ma così non è stato!

 

Tu sei diventato un re di un regno che pensavi di non meritare ed io…

Io ho solo seguito le leggi del mio popolo. Non mi sono lasciato coccolare e trasportare dall’amore.

Un sentimento ritenuto da noi elfi solo adatto alle femmine.

Ma non di certo adatto a un re!

 

Però desidererei che le cose tra di noi fossero state più semplici.

I nostri incontri alla fine erano divenuti solo per fini commerciali.

A mio dire, un vero peccato e triste.

 

Quella notte, le stelle mi sono state testimoni, per me era amore.

Tu sei stato un po’ violento, ho portato i tuoi marchi su di me per diversi giorni.

Ma mi è piaciuto appartenerti.

Avrei voluto avere per sempre i tuoi denti sul mio corpo.

Ma così non è stato.

Non sempre si ha ciò che si desidera avere.

 

Io mi sentivo e mi sento tutt’oggi combattuto tra te e il regno.

Eppure in cuor mio so che sceglierei te mille volte.

 

Ma per cosa?

Per ricevere di nuovo una risposta negativa del tipo “vengono prima i miei figli.

 

Sarebbe tutto troppo per me.

Troppo d’accettare.

Troppo da sopportare.

Il mio cuore e il mio animo non reggerebbero il carico.

 

Questo mio pensiero lo sto lasciando al vento perchè sono imbarcato su di una nave che mi porterà alle terre immortali.

 

Ti aspettavo sulle coste speravo di vederti un’ultima volta.

Ma le uniche persone che ho rivisto sono stati Thorin e Bilbo.

Entrambi anziani e innamorati come il primo giorno.

Troppo a lungo il mio sguardo li ha guardati alla fine mi sono dovuto sedere per non farmi veder piangere.

 

Tu, Bard, per me sei sinonimo di dolore.

Se parlo di te, piango.

Se penso a te, il mio cuore duole.

Che cosa ci posso fare, non potevo di certo competere con i tuoi figli.

 

Io da padre ti capisco bene. Dopo la morte della mia amata, volevo davvero prendermi cura di Legolas, ma dal suo sguardo alla forma del viso mi ricordavano quelle di lei…

Non riuscivo neppure a guardarlo o a prenderlo in braccio, che padre farebbe mai una cosa simile?

Ora sono solo ma forse me lo merito.

Questa solitudine mi fa vedere sotto occhi diversi tutta la mia intera esistenza.

Sono sempre stato un egoista pensavo sempre e solo a me e al mio popolo.

Sono arrivato anche a pensare che non mi meritavo il perdono di Thorin.

Io l’ho abbandonato nel momento del bisogno…

Quale amico lo farebbe? Nessuno.

 

Ma tu saresti stato il mio nuovo inizio, ma così non è stato ed io non ci posso far nulla.

Per la prima volta nella mia vita tu, Bard, mi hai fatto sentire impotente.

Mi hai fatto sentire un essere come tutti gli altri.

Senza di te, mi sono reso conto di essere un elfo comune.

Perché cos’è l’immortalità senza amore?

Cos’è l’amore senza una persona d’amare?

A queste domande non trovo alcuna risposta da darmi.







Angolo dell'autrice:

visto che non a tutti piace questa coppia per far felice una persona ho inserito anche Thorin e Bilbo! u.u

Poi in questo periodo ho molte idee! E le sto sfruttando al massimo, cosa ne pensate di questa che avete appena letto? Fatemelo sapere grazie *-*

Ringrazio chi recensisce, chi legge e chi l'ha inserita tra le seguite! Grazie :*

Alla prossima!
Fuji.

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Capitolo 8
*** Tu per me eri più di un fratello. ***


Note: Coppie presenti: Dwalin/Thorin - Thorin/Bilbo.
Betato:ringrazio Ciuffettina per la sua correzione :*



 

 

Tu eri un fratello, non posso pensare di averlo fatto!

Non posso pensare di aver ceduto ai miei sentimenti per te!

Avrei voluto essere più forte.

Avrei dovuto andarmene via e invece quella notte ho approfittato del tuo momento di pazzia.

Quella notte a Erebor io ti ho fatto credere di essere Frerin… non sai quanto io mi senta in colpa!

Ma non si può cambiare ciò che ti ho fatto. Abbiamo fatto l’amore senza amore.

Ti ammiravo come un figlio, ti avrei dovuto proteggere da tutto, Thorin, e invece sono stato il primo a fallire.

Non mi sono reso conto di quanto tu avessi sofferto per la morte dei tuoi familiari.

Non mi ero reso conto di quanto fosse un peso per te portare quel titolo di Re di Erebor.

Una montagna che non sentivi tua...

Avrei voluto capirlo prima!

Prima di trovarti su quel lago ghiacciato ormai morente.

Come ho potuto abbandonarti così?

Non so che risposta darmi forse dopo quella notte, ho temuto le tue ire o forse è stata semplicemente vigliaccheria.

Tu sei morto in una terra che non volevi. Hai perso la vita in una battaglia che non volevi combattere. E per colpa dell’egoismo di noi tutti sono morti anche Fili e Kili…

E sempre per il nostro egoismo di nani tu non hai mai potuto esprimere il tuo vero io.

A te piacevano i nani maschi Balin lo sapeva, ma diceva che era legato alla tua età giovane. Io lo sapevo ma non volevo ammettere che ti amavo.

Mi vergognavo forse per la diversità di età o perché eravamo di due ranghi troppo diversi tra di loro.

Ho odiato Bilbo perché a lui hai permesso di entrare nel tuo cuore e di leggerlo. Per lui eri un libro aperto. Lui sapeva ogni cosa di te.

Ed io sapevo delle vostre notti d’amore.

E ne ero geloso.

E alla fine la gelosia ha prevalso su ogni cosa…

 

Che cosa ti posso dire?

Ti dovevo dire di seguire il tuo cuore.

Ti dovevo dire di non seguire il destino dei Durin perché era infausto.

Ti dovevo dire che ti amavo.

Ma soprattutto ti dovevo convincere ad andartene via con Bilbo!

Forse in questo modo tu ora saresti ancora vivo.

 

Ma la cosa più importante era che tu saresti stato felice.

Invece noi il tuo popolo, io il tuo migliore amico abbiamo messo al primo posto il nostro popolo, il nostro orgoglio e il nostro oro.

Per cosa? Per nulla.

Perché alla fine è ciò che ci rimane…

A tutti noi non rimane altro che quello.

I nostri cuori soffrono. Bilbo è tornato alla Contea ma i suoi occhi…

Thorin… gli occhi del tuo prezioso hobbit erano vuoti e pieni di dolore e di incomprensione.

Lui non capirà mai il perché di quella guerra e perché tu sei morto.

 

E sai perché non lo si saprà mai?

Perché questo tipo di guerre non dovrebbero esistere.

Perché stavamo combattendo?

Per cosa lo stavamo facendo?

Perché per riprenderci una montagna, abbiamo sacrificato Fili, Kili e te?

Non lo sapremo mai!

Per il semplice fatto che non esiste un perché.

Non esisterà mai una risposta.

La storia cambierà sempre perché le leggende sono fatte per resistere e per essere raccontate a chi ne avrà più bisogno negli anni.

E tutti si ricorderanno solo di un re nanico che ha riconquistato Erebor per ridarlo al suo popolo.

Ma nessuno si ricorderà il nano o l’amico.

No, tutti ricorderanno Thorin Scudodiquercia il Re che ci ha fatto vincere la guerra.

Ma io so cosa eri. Tu eri un nano forte e coraggioso. Tu eri mio fratello.

Ed io e Bilbo ti abbiamo amato. E ti ameremo per sempre.










Angolo dell'autrice:
è la prima volta che scrivo qualcosa su questa coppia! Ma il rapporto che c'è tra Dwalin e Thorin è una rapporto che adoro *-*
Sono come fratelli! O anche qualcosa di più U.U

Ringrazio chi recensisce e chi la inserita tra le seguite ecc.. Grazie :*

Alla prossima One shot!
Fuji.

 

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Capitolo 9
*** Una vita fa. ***


Note: Coppia: Thorin/Bilba.
Tipo di coppia:Het
Avverntenza: gender bender (Bilba è la versione femminile di Bilbo!)
Betato: ringrazio Ciuffettina per la sua correzione grazie :*




 



È stata una vita fa non ci sono altre parole.

Mi ero innamorata di te.

Fin dalla prima volta che sono annegata in quei due pozzi blu.

Quando ho aperto la porta di casa Baggins.

Ti avrei detto subito di sì, ma il mio caratteraccio ha avuto la meglio e così per i primi tempi non ti piacevo.

Ma poi a casa di Bard è capitato di dirci la verità…

 

Detesto la mia debolezza di donna.

A casa di Bard in quella stanza. Tu ci eri entrato solo per parlarmi: “Bilba, ti prego torna indietro…”

“Cosa? Ma stai scherzando, vero?”

“No! Tu non sai ciò che potrebbe capitare, i Durin sono pazzi. , una volta che sarò entrato in quella montagna, potrei impazzire e farti del male. Non me lo perdonerei mai…”

“Perché?”

Non avrei mai dovuto farti quella domanda non ero pronta alla risposta.

“Perché ti amo!”

“Non posso aspettarti qui e lo sai bene. Io vi servo, senza di me non potete entrare… permettimi di rimanerti accanto, Thorin!”

Quella notte tra di noi ci fu amore vero.


Quello che avvenne dopo, fu orrore.

Io spero davvero che tu abbia capito che ciò che ho fatto con l’archengemma, lo feci per te. Lo rifarei mille volte.

Mentre tu mi stavi insultando su quella terrazza, io ti ho affrontato solo perché in quegli occhi non rivedevo più quel nano.

“Tu non sei Thorin! Lui non mi avrebbe mai trattata così! L’ho fatto per te e lo rifarei sempre. Non mi pento di nulla.”

“Allora vattene via con me hai chiuso per sempre. Per me tu Bilba sei morta!”

Solo quelle parole bastarono per uccidermi.

 

Poi venne la guerra che ti ha portato via da me per sempre.

 

Sei morto da solo su quel lago ghiacciato nel tuo stesso sangue.

L’unica cosa che non dovevi fare, era dirmi addio.

 

Sono tornata alla contea solo per sentirmi in colpa.

Non volevo sopravvivere a te e ai tuoi nipoti.

No, io volevo farmi una nuova vita con te in quella montagna. Volevo diventare tua moglie.

Ma il destino c’è stato avverso. La contea mi sembrava un posto vuoto senz’anima. La mia casa mi pareva un buco soffocante.

Uscire con gli amici, i quali parlavano solo di giardinaggio, non rientrava più nel mio divertimento.

 

Iniziai a farmi una fama di hobbit strana. Ma quando ogni cosa sembrava aver preso una strada sbagliata arrivò un piccolo hobbit di nome Frodo.

 

Il mio unico nipote riportò la luce nella mia vita. Ricominciai a fare torte, dolci di ogni tipo. Partecipavo di nuovo alle varie feste.

 

E ora sono qui e sai a cosa sto per fare?

Mi sto per sposare con un bravissimo Hobbit.

E sono felice, sì tu mi manchi ancora ma fai parte di un’altra mia vita che ho vissuto molti anni fa.

Tu non tornerai mai più. Ed io ora amo lui. La tua Bilba è divenuta un’hobbit forte e coraggiosa. Che si sposerà con quest’altro hobbit coraggioso e poi partirà per una nuova avventura.


Sarò felice se un giorno in un’altra vita noi due potremo avere ciò che in questa ci è stato negato.

 

Sono sicura che tu sarai felice per me.

Ora è meglio che io vada, gli ospiti mi stanno aspettando.

Sai Frodo è un hobbit molto dolce e molto forte, forse ti sarebbe piaciuto e magari avrebbe fatto amicizia con Fili e Kili e chissà quali guai avrebbero combinato. Solo a pensarci mi viene da ridere.

 

Io ringrazio il fatto di averti conosciuto e di averti seguito.

Ma tutto ciò faceva parte di una vita fa!

Ora io vado a godermi questa mia nuova vita addio mio Thorin.









Angolo dell'autrice:
era da un po' di tempo che non usavo Bilba! Ma alla fine me ne sono innamorata di questa coppia fuori dagli schemi! Per chi non lo sà Bilba è la versione femminile di Bilbo! *-*

Ed è dolcissima! u.u
Fatemi sapere cosa ne pensate! Ringrazio chi recensisce ecc. Grazie! :*

Alla prossima!
Fuji.

 

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Capitolo 10
*** Dialogo. ***


Note: Coppie: Thorin/Bard - Bard/Thranduil - Thorin/Bilbo.
Avvertenze: Non-con
Betato: ringrazio Ciuffettina per la sua correzione! :*




 

Un'unica parola che tu, Thorin, non hai neppure tentato di usare…

Non hai provato ad aprire un dialogo con il mio popolo.

Forse perché credevi che il popolo di Dale ti avesse girato le spalle.

Ma non fu così, mio padre ha lottato fino alla fine per salvare la montagna e per preservare il proprio popolo.


Ma il drago era più forte!

Ed è il drago l’unico colpevole di quella strage, ricordatelo.

 

Eppure eccoci qui. Tu non mi vuoi aprire la porta della tua casa.

Malgrado io ti chieda solo un dialogo.

Ti sto chiedendo aiuto!

Aiutami a salvare il mio popolo.

 

Ciò nonostante tu hai urlato guerra!

Ed è ciò che stiamo facendo… anche se di motivo non ce n’è alcuno.

Perché se tu ti fossi aperto al dialogo, non ci sarebbe stato alcun motivo di combattere. Non voglio che, per causa dell’oro, il mio popolo muoia.

Io voglio solo che tu mi ascolti.

“Ascoltami e credimi quando ti dico che voglio solo che tu mantenga le promesse che mi hai fatto Thorin Scudodiquercia!”

Ma tu mi hai ignorato.

 

Una notte sei venuto al campo in preda alla pazzia sei penetrato nella mia tenda.

Ho sentito dei rumori e mi sono svegliato di soprassalto, solo per trovarmi la tua spada puntata alla mia gola.

“T-Thorin, ti prego…”

Ma tu non hai ascoltato, i tuoi occhi erano vitrei e in loro non c’era vita.

In modo meccanico mi hai abbassato le vesti, la lama fredda della tua spada la sentivo contro la mia gola.

È uno dei ricordi che avrò per sempre nella mia mente. L’altro è il calore che ha avvolto il mio intero corpo. Non c’è stato alcun tipo d’affetto solo violenza e desiderio quella notte di pioggia.

 

Il mattino dopo fu guerra. E la guerra ti portò alla morte.

Tutti i tuoi compagni piangevano per te, anche quel piccolo e dolce Hobbit.

Molti popoli vennero ha farti visita. Io fui l’unico a non fare nulla per ricordarti anzi feci di tutto per toglierti dalla mia mente.

Bilbo non capiva, i miei figli non mi riconoscevano più ed io mi odiavo.

Tutto il mio popolo si chiedeva dov’era finito il loro buon Re Bard.

Io ero morto dentro, quella notte tu mi hai portato via tutto.

Con quella violenza la mia anima è stata frantumata.

Non ci si può riprendere da una cosa così terribile.

Io non ti amavo, non ho mai provato nulla per te… in cuor mio io ho sempre amato una sola persona: Thranduil. Tu con quel gesto, mi hai portato via la gioia di poter provare un amore senza dolore. Ma ogni volta che lo si faceva io associavo quelle carezze del mio elfo alle tue ed è stato così che siamo arrivati alla fine della storia...

Piangevo sempre non riuscivo più a dormire.


Non mangiavo più.

Non volevo più vivere.

Non volevo essere compatito da Thranduil.

Non volevo che i miei figli mi vedessero ridotto in quello stato.

 

E così un giorno me ne sono andato via.

Sì sono scappato, lontano dalla tua terra e dal tuo ricordo.

 

Sono andato a Rohan.

Non sapevo neppure io a cosa sarei andato incontro.

Quelle terre di grandi cavalieri di cui le leggende albergavano i miei sogni di gioventù erano cambiate in peggio.

Non potevo crederci, gli orchi erano giunti anche lì. L’oscurità aveva avvolto ogni cosa. E così il mio viaggio mi portò in un altro angolo del mondo più bello.

 

La contea!

Non andai mai dalle parti della casa di Bilbo, anche se sapevo bene dove abitasse.

Ma i primi due anni decisi che era meglio starne alla larga, non sapevo cosa dirgli.

Alla fine un giorno, decisi che gli dovevo parlare, che dovevo assolutissimamente liberarmi con qualcuno e così ci andai.

Mi trovai davanti un Bilbo un poco più invecchiato ma non di molto.

“Bard! Tu qui? Quali buone notizie ti hanno portato a bussare alla mia porta?”

Nella mia mente si fece largo una sola parola dialogo.

Così entrai e appena Bilbo chiuse la porta dissi: “Quando era pazzo, lui mi ha violentato… non sono riuscito a fermarlo… sentivo la sua lama sulla mia gola…” sentivo le lacrime che mi pungevano gli occhi. Bilbo mi strinse forte a sé. “Thorin era malato. Con questo non lo sto giustificando, l’unica cosa che ti posso dire è che mi dispiace!”

“Perché mi chiedi scusa come se la colpa fosse tua?”

“Perché io lo amavo. All’inizio del viaggio non mi sopportava poi un giorno mi disse che provava qualcosa per me. Ma aveva paura di ciò che sarebbe successo una volta all’interno di quella montagna. E aveva ragione… quindi mi dispiace!”

“Oh Bilbo. Non so più cosa fare. Io vorrei tornare a casa da Thranduil e accettare la sua proposta di fidanzamento. Ma come gli posso dire questa cosa? Lui non capirà”

“Ma certo che ti capirà! Se ti ama davvero, capirà. Tu non hai alcuna colpa, mi duole ammetterlo ma l’unico che ha delle colpe è Thorin e lui è morto. È ora che anche tu faccia come me e giri pagina!”

“Tu l’hai fatto, Bilbo?”

“Sì e non da solo, ma con l’aiuto di uno hobbit speciale. Frodo, vieni un attimo qui, c’è un amico che ti voglio presentare!”

In quel momento uno hobbit giovane con due occhietti azzurri e vispi fece capolino dalla porta della sala da pranzo.

“Non sapevo che ti fossi sistemato!?”

“Oh no, lui è mio nipote, purtroppo sono morti i suoi genitori ed io sono l’unico parente che gli è rimasto. Io aiuto lui e lui aiuta me a rifarmi una vita! Ecco anche tu, Bard, torna da Thranduil e rifatti con lui una nuova vita. Vai avanti con la tua vita.”

“Grazie Bilbo!”

 

Tornai a casa mi sentivo davvero molto meglio quel dialogo mi aveva fatto davvero molto bene.

Andai subito nel Bosco Atro e lì seduto sul suo trono c’era Thranduil il quale appena mi vide chiese: “Bard, cosa ti porta qui nelle mie terre?”

“Lo sai bene il motivo che mi ha condotto qui! Io ti risponderò di sì alla tua proposta di un mese fa. Ma prima devi ascoltarmi.”

“Va bene, parla pure.”

Mi accomodai. “La notte prima della battaglia, Thorin è entrato furtivamente nella mia tenda. Io non feci in tempo a contrastarlo. L’unica cosa che sentii fu la lama fredda della sua spada contro la mia gola e dopo avermi tolto le vesti, lui mi penetrò. Fu una cosa molto dolorosa, ma non feci nulla. La verità è che la paura di morire s’impadronì di me.”

Thranduil si alzò e mi si avvicinò, credevo che mi avrebbe scacciato e invece mi fece alzare e mi abbracciò forte a sé. “Se potessi, riporterei in vita quel lurido, solo per ucciderlo io stesso! Dimmi solo una parola ed io taglierò ogni rapporto con il suo popolo, perché ti amo!”

“Non farlo! Il suo popolo non ha alcuna colpa. In effetti neppure lui… gli unici veri responsabili sono quell’arkengemma e la pazzia dei Durin! Thorin non ha alcuna colpa…”

“Tu lo stai difendendo, Bard?”

“Certo che no! E solo che sono stato da Bilbo. E quello hobbit ha ragione il popolo di Thorin ha già sofferto abbastanza, hanno riavuto la montagna ma a quale prezzo. Hanno perso il loro re e due giovani valorosi nani. Nessun oro del mondo può valere tanto!”

“Parole sagge! Mio amore, non farò nulla. Ma se non ci saranno dei validi motivi, il nostro popolo non tenterà in alcun modo di avere a che fare con quel popolo di nani. La terra di mezzo è grande, ci sono altri popoli più onorevoli di quello anche tra i nani. Apriremo nuove strade di dialogo e vedrai!”

 

Accettai ogni singola parola, mi ci vollero parecchi mesi prima di poterlo amare come si deve.

Con le mie sole forze senza fargli pesare troppo alcunché riuscii a riprendermi dallo stupro.


Thorin oramai era un lontanissimo ricordo.

Anzi era una leggenda da raccontare ai bambini la sera.

Il vero re dei nani che cambiò ogni cosa sotto il punto di vista commerciale fu Dain II Piediferro, con cui si aprirono di nuovo le vie commerciali a Dale tra i nani, gli elfi e gli umani. Poi con il passare del tempo si aggiunsero anche alcuni Hobbit.

Dopo che Dain II, perse la vita nella battaglia dell’anello.

Divenne re sotto la montagna suo figlio Thorin III Elminpietra.

Io ero ancora vivo perché Thranduil mi aveva fatto dono di parte della sua immortalità.

L’aveva fatto perché voleva che io gli rimanessi accanto per sempre.

Tutti i nani saggi che avevo incontrato nella mia vita erano morti, tra cui anche il povero Balin.


Un giorno venni convocato nella montagna a parlare con quel nano.

Thranduil si offrì più volte di accompagnarmi ma io gli dissi: “Non corro alcun pericolo! Stai tranquillo, amore mio”

 

Appena entrai, mi accorsi che la montagna all’interno non era cambiata poi molto, anzi Dain II non ci aveva più rimesso piede dopo la morte del cugino.

Così essa era in stato di abbandono.

Seduto sul trono dei Durin c’era lui Thorin III, non riuscii a chiamarlo con il suo nome così decisi e gli dissi: “Mio sire, perché mi avete voluto qui?”

Lui si voltò verso di me ed io mi sentii mancare era Thorin più giovane, però i suoi occhi erano più dolci, pensai solo che se Scudodiquercia non avesse dovuto sopportare tutte quelle cose, sarebbe stato così.

Una lacrima solitaria rigò il mio volto.

Il giovane nano non ci fece caso e continuò a parlare: “Ti ho fatto venire qui, Re di Dale, perché aprirò un dialogo con i vari popoli. Ho già aperto un dialogo con il Re degli uomini, che è anche un mio grande amico. E così ho già riunito il regno di Arnor e Gondor di Re Elessar. Ora ti chiedo, vuoi unire Dale a Erebor e farle divenire prosperi?”

“Sì! Questo era il dialogo che cercai molti anni orsono con Thorin Scudodiquercia! Ma non lo ricevetti mai…”

Il nano sospirò: “Anni bui da dimenticare. Leggende buone solo per i giovani nani. Storie prive di verità. Avi avari di oro che non pensavano al bene del nostro popolo. Thorin sarebbe stato un buon re ma prima del drago e forse in un’altra vita ecco tutto. Non pensa anche lei?”

“Sì ma diamoci pure del tu, Thorin III, sei un re e un nano molto intelligente, sono doti che apprezzo molto!”

“Ed io apprezzo davvero molto venir apprezzato da un uomo come te. Di grandi virtù e che ha sposato un re come Thranduil, un elfo assai fortunato.”

“Grazie, allora a un nuovo inizio!” e brindammo.


Il nuovo inizio durò per sempre e ora Dale era di nuovo piena di vita e i nani usavano la montagna per le miniere, ma non solo anche per abitarci e come fortezza in caso di guerre

L’oro veniva cerato e rivenduto o sciolto per crearci manufatti che poi venivano rivenduti nei vari paesi della terra di mezzo.

Il re ne manteneva solo lo stretto necessario per una vita dignitosa.

Il tutto per non attirare mai più alcuna ira su di sé.

 

Dale invece si buttò sul commercio fluviale e marittimo.

Invece la mia vita andava benissimo, Thranduil non si poteva lamentare anche lui ci aveva guadagnato perché i viandanti dovevano passare da Bosco Atro e quindi pagare un dazio. Mio figlio mi sostituì e fu un buon Re.

E a quel punto io e Thranduil ci decidemmo a salpare per i porti grigi, in cuor nostro sentivamo che il nostro tempo era finito e che era l’ora di lasciare spazio alle nuove generazioni.

Così salutammo tutti e salpammo.

Mentre eravamo in viaggio domandò: “Dimmi Bard, il dialogo, secondo te, è importante?”

“Sì! Ma certo, hai visto quante cose è riuscito ha fare Thorin III con il solo dialogare? E invece Thorin non era riuscito a far nulla con la guerra… è solo riuscito a portare alla morte molti nani che non meritavano quella fine…”

“Sì, in effetti hai ragione! Certo che non avrei mai pensato di dirtelo, ma io un elfo ho imparato molto da te che sei un uomo! Ma del resto sei pur sempre mio marito! Ora ci aspettano diversi vecchi volti”

“Tipo chi?”

“Bilbo, Gandalf, Frodo e moltissimi altri! Ma non lui, tranquillo.”

Lo baciai e andai a dormire, mi aspettava una nuova vita e nuova terra da visitare.

Ricordati, Thorin, il dialogo è tutto nella vita.







Angolo dell'autrice:

il dialogo è molto importante , se in questo nostro mondo in molti lo usassero sarebbe un mondo migliore u.u


Spero che le sostenertici di Thorin non si arrabbiano con me per averlo usato in questo modo xD Come il cattivo della storia ti prego tesoro perdonami! u.u

Fatemi sapere cosa ne pensate grazie! :*

Al prosimo capitolo.
Fuji.

 
 




 

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Capitolo 11
*** Guardami. ***


Note: Coppie: Legolas/Aragorn - Aragorn/Arwen.
Genere:slash/Het 
Betato:ringrazio Ciuffettina per la sua correzione! :*




 

Guardami con quei tuoi occhi occhi di color grigio…

Guardami con lo stesso sguardo che rivolgi a lei.

 

Ma lo so, l’ho sempre saputo che tale sguardo era riservato solo ad Arwen.

Sì durante il viaggio per l’anello lo hai rivolto anche a me.

Ma per poco tempo.

 

Uno sguardo pieno d’amore e di gratitudine.

Uno sguardo che emanava tutto il suo affetto.

 

Anche durante le notti d’amore loro gridavano il mio nome!

 

Ora invece quegli stessi occhi mi hanno tradito.

Ed io non so che fare. Ditemi voi cosa volete che faccia?

Voi che ogni volta che vi guardo siete sempre seri.

Ma davanti allo sguardo di lei divenite sorridenti e pieni di vita.

 

Ridatemi la mia libertà. Fatemi dimenticare il vostro colore grigio.

Fatemi scordare l’uomo che vi possiede.

 

Non voglio più vederti Aragorn. Il solo farlo mi fa piangere il cuore.

Come posso vederti felice al fianco di un altra?

Non posso!

Io solo potevo e dovevo darti tale felicità.

Ero felice quando hai lasciato Eowyn.

 

Tale felicità era destinata a finire con la fine della guerra dell’anello.

Non avrei mai pensato di rimpiangere così quell’anello che mi aveva portato così vicino a te. E la sua distruzione ha segnato la nascita del tuo regno e la fine del nostro amore.


Un amore impossibile!

Un’unica cosa che mi rende felice è il sapere che tu sei mortale.

Un giorno morirai e non sarai né mio né suo.

Questa cosa mi conforta.

Passerò per il cattivo ma non m’importa.

Questo è ciò che penso.

E nessuno cambierà tale opinione.


Arwen non ti può donare l’immortalità. Io sì.

 

Io ti avrei donato ogni cosa.

Ma si vede che sono destinato a soffrire per amore per il resto della mia immortalità.


Ora tu sei un vecchio Re ed io sono ancora quel giovane elfo.

Ma non è così quel giovane elfo che venne da te quando tu eri solo un ramingo e a cui tu hai insegnato tutto non esiste più.

Al suo posto esiste un elfo dal cuore duro che non proverà più alcun tipo d’amore.

Perché so che tale sentimento non porta nulla di buono.

Porta con sé solo dolore.


Oggi sono venuto al tuo funerale. Tutti piangevano.

Io no. Ma appena tutti se ne sono andati via.

Mi sono affacciato sulla tua tomba.

Ti hanno risposto in una teca cosicché tutti gli umani della terra di mezzo possano omaggiare il loro re di un ultimo saluto.

 

Riesco a vedere quegli occhi grigi che mi fissano anche attraverso le palpebre chiuse. E m’immagino che mi stiano chiedendo il perché io ti ho abbandonato.

 

Ed io non rispondo non c’è più alcuna cosa da dirti o da dirgli.

Mi piace pensare che anche tu eri innamorato di me e che ti sei messo con Arwen solo perché eri il Re e come tale hai dovuto farlo.

 

Addio, io me ne vado torno a Bosco Atro a casa.



Angolo dell'autrice:
che dire io adoro tantissimo gli occhi delle persone! E ho sempre pensato che i vari sguardi esprimano ogni tipo di sentimento! u.u
Voi cosa ne pensate fatemelo sapere grazie! **

Grazie tesoro perchè lasci sempre una tua opinione! :*
E grazie anche a chi legge solo!

A presto!
Fuji.

 

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Capitolo 12
*** Sono felice di avervi conosciuto. ***


Note: Personaggi: nuovo personaggio, Thorin/Bilbo, Kili/Fili, Boromir/Faramir , Merry/Pipino ecc.
Avvertimenti: incesto
Betato: ringrazio Ciuffettina per la sua correzione! :*






 

Le persone nascono, crescono e muoiono.

Purtroppo è il corso normale della vita. Non ho mai voluto lasciar andare gli hobbit, i nani, gli uomini e gli elfi conosciuti lungo la mia lunga vita.

 

Ma è così che è andata!

 

Prima se ne andarono via Bilbo e Thorin era stata una bellissima coppia. Si volevano tanto bene. Thorin era un bravo nano… basti pensare che ha abbandonato tutto il suo regno e la sua famiglia solo per stare accanto a Bilbo.

 

Bilbo sarebbe il mio trisnonno in linea di parentela anche se si sono saltati vari alberi genealogici. Infatti io sono una Sackville-Baggins e mi chiamo Rosie-Posie.

Ho appena compiuto cinquant’anni!

Ormai sono adulta, comunque parlando d’altro un'altra coppia che ho conosciuto nella mia vita, è stata quella di due nani Kili e Fili, il trisnonno diceva sempre: “Thorin ne era arrabbiato, ma poi si è ricreduto” forse perché loro erano fratelli.

Ma in seguito conobbi un’altra coppia di fratelli quella di Boromir e Faramir. Framir era davvero molto dolce… ma entrambi erano davvero molto belli.

Purtroppo Boromir morì nella guerra dell’anello e in fondo questa è la vita per fortuna non si sa quand’è che la morte ti verrà a prendere…

È l’unico lato positivo.

Faramir non si riprese mai dalla sua morte.

 

Frodo e Sam loro erano troppo dolci, io tifavo molto per il loro amore. Come tifavo per l’amore tra Merry e Pipino coppie che sono durate una vita.

Ma purtroppo la seconda se ne dovette andare via dalla contea…

L’ignoranza del popolo hobbit, che si basa solo sulla coppia a parer loro “normale”, li ha costretti ad andarsene via…

 

A parer mio si può amare chiunque, basta che ci sia rispetto e amore!

 

La mia famiglia non è di certo molto sveglia… mi riferisco alla Sackville-Baggins.

Ma tutti vogliamo bene ai Took. E così quando sono morti, li abbiamo voluti seppellire insieme.

 

Vi potrei anche parlare di altre coppie, che però la vita ha voluto separare tipo quella di Legolas e Aragorn. Ma non voglio rattristarmi più del dovuto.

 

E così mi ritiro nel mio letto, domani partirò per un’avventura!

Addio, miei cari amici, è stato bello conoscervi e imparare molte cose sulla vita e starvi accanto.

 

Ogni cosa che ho fatto con voi, farà parte per sempre del mio cuore.

Ogni viaggio, ogni passeggiata.

Anche il solo passeggiare nel giardino con te, Sam, è stato molto dolce, almeno ora so come sono fatti i fiori e come curare gli abitanti della terra di mezzo con le erbe medicamentose.

Sarò la prima Hobbit che viaggerà per curare gli abitanti di questa terra meravigliosa. Grazie a tutti per avermi donato una parte delle vostre capacità.

La capacità di combattere di Thorin, di scrivere di Bilbo, di osservare di Pipino, l’attenzione alle piccole cose di Merry, il far attenzione di Frodo, la capacità di usare l’arco di Kili e il saper ridere di Fili. Grazie!

 

Ora sto per piangere è meglio che vada. Un giorno molto più avanti ci rivedremo.

 

La vostra Rosie-Posie.




Angolo dell'autrice:

ringraziamenti:
ringrazio tantissimo ThorinOakenshield! Ti ringrazio davvero molto tesoro per aver sempre recensito e per averla inserita tra le preferite! :*


Questa raccolta volge al termine mi è piaciuto davvero molto scriverla! u.u

Tornerò in questo fandom con una FF su Rosie-Posie si un nuovo personaggio! A presto! :*

La vostra Fuji.

 

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