A tutto Reality: Ritorno sull'isola

di PsycoMoon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Proposte improponibili ***
Capitolo 2: *** Parola d'ordine: Organizzazione ***



Capitolo 1
*** Proposte improponibili ***


Quanti anni erano passati?

Sette per l'esattezza. Sette anni ed ecco che in televisione trasmettevano la nuova pubblicità di "A tutto Reality".
Riproponevano tutti i personaggi della prima stagione e tutti avevano ricevuto una lettera d'invito a prendere parte allo show. Inutile dire, che tutti i cavilli del contratto erano stati comunque analizzati, eppure...

 

"No Bridgette, non mi interessa. Non intendo sbandierare in mondovisione la mia vita privata, mi basta quello che è accaduto in passato; non puoi immaginare quanto mi ci sia voluto per ottenere i diritti di tutti gli episodi in cui comparivo, il copyright dei video e tutta quella lotta legale. Non me la sento di intraprendere di nuovo lotte legali, non è un clima che mi si addice, non vi è un'organizzazione, è solo uno spettacolo per liceali che sognano si mettersi in mostra."

Gli occhi scuri di Courtney andarono a immergersi in quelli color mare dell'amica, l'unica con la quale aveva mantenuto contatti, l'unica alla quale aveva dato possibilità di conoscere tutto di quel che era, oltre Gwen.
Erano riuscite a dimenticare tutti i litigi passati, ma in Bridgette aveva iniziato da un paio di anni a intravedere altro e pian piano era divenuta una confidente ancora più intima, chissà, forse parte del suo subconscio non riusciva a fidarsi totalmente così come faceva con Bridgette.


"Comprendo quello che dici, però dai Court, siamo cresciuti ora... mh... almeno guarderai lo spettacolo? Conto sul tuo sostegno! Così come Gwen! E poi non è da te ritirarti da una gara... c'è altro?"

L'ispanica non poté far altro che osservare l'anello al dito e sussurrare: "William... non so come la prenderebbe. Non voglio farlo. E mi sto impegnando tanto tra yoga e meditazione per tenere sotto controllo il mio spirito competitivo, ho paura di buttare tutto ai porci!"

Qualche attimo di silenzio prima che Bridgette riprendesse parola dando la busta con dentro il contratto e i contatti della direzione all'amica; sapeva a cosa si riferiva, aveva seguito passo per passo quella vicenda e poteva immaginare i timori della sua amica.

"Se tutto quel che ti dice è vero, ti amerà anche per quella testolina dura e competitiva."

"Non lo so..." Ribattè "Onestamente vorrei che ci fosse anche lui lì sull'isola con me... però poi interviene la parte più matura e mi ricorda che A tutto Reality è un programma per ragazzini... facciamo così: farò il tifo per te da casa e terrò pronti i miei avvocati qualora dovessero farti qualche ingiustizia"

Un sorriso e la conversazione andò avanti ancora per due ore intere, per poi lasciare Courtney tornare alla sua macchina.

 

"ANCHE QUI!" sbottò prendendo i volantini lasciati sul tergicristalli "E' una settimana che li becco ovunque!!"

Per un attimo le venne in mente che forse, qualcosa volesse suggerirle una via da prendere, ma fu interrotta da alcuni messaggi ai quali rispondette prontamente.
Posato il palmare, macchina in moto e via verso casa... o almeno questo era l'idea, purtroppo a un incrocio un genio di centauro non rispattando il semaforo, le tagliò la strada, fortunatamente, nessun incidente ma solo un brusco incontro....


"EHI! Ma chi ti ha dato la patente? Lo vedi il semaforo?!"

"Ehi principessa, chi non muore si rivede? Non credi sia passato un po' troppo tempo per volermi ancora morto?"

Il sangue le si raggelò nelle vene; la saliva venne meno così come forse volevano le sue gambe. Aveva riconosciuto la voce.

"Duncan..."

"In persona" disse il ragazzo togliendosi il casco

"Spero per te che tu sia assicurato, non tarderai a finire in ospedale se continui a guidare come una capra antropomorfa"

"Ehi, ehi... vacci piano.."

intanto altri automobilisti iniziavano a suonare i clacson a causa del blocco che pian piano si stava creando

 

"Devo andare, a mai più rivederci."

"Oh, non dimenticare che ci rivedremo sull'isola..."

sarebbe andato sull'isola? Di nuovo? Avrebbe tentato di nuovo la corsa al milione di dollari? Anche lui? Quanti ricordi scorrevano forti come un fiume in piena in quella mente.
Composta, nascondendo perfettamente le sue emozioni, con un sorriso sulle labbra mentre rimetteva la macchina in moto disse l'ultima frase che lasciò senza parole il punk: "Isola? No, purtroppo dovrò rinunciare, ho un impegno che non si può assolutamente spostare..." un attimo di pausa, giusto per godere della reazione "Il mio matrimonio"
Un'espressione di stupore in viso a Dunkan mentre il finestrino dell'auto risaliva e la porches nera riprendeva il suo corso...

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Capitolo 2
*** Parola d'ordine: Organizzazione ***


Matrimonio.
Sì: il suo matrimonio.

Era accaduto tutto così in fretta e in maniera così perfetta!

Il primo incontro fu un caso del fato, suo padre una volta tanto aveva avuto la brillante idea di organizzare a casa una festa invitando tutti gli amici dell'università: le solite cose degli uomini in crisi di mezza età che iniziano ad aver bisogno di ricordare i tempi passati, sentirsi giovani e rivedere coloro con cui aveva tanto disperato sui libri di giurisprudenza.
La laurea, dottorati su dottorati, uno studio legale e poi i concorsi per divenire magistrato. Una storia che si sarebbe ripetuta perché IO avevo un futuro, io mi sarei CREATA un futuro MIO.. e la cosa stava accadendo anche su un piano che credevo d'aver cancellato completamente dal mio essere, fin quando non ho conosciuto Alex...

Fisico ben messo, alto, biondo, occhi verdi... un angelo sceso in terra, per non parlare dell'ambizione e della continua ricerca della perfezione.
Certo, sono capitati gli attriti perché vogliamo comandare entrambi ma mamma lo considera un ottimo partito. Così come papà.
Sono entusiasti del matrimonio.
Mentre guidavo e ripensavo all'incontro in cui mi limitavo a fare la brava padrona di casa, mi uscì uno sbuffo. Di nuovo il traffico.

"Che noia, più vai di fretta più trovi impicci!"

Dissi mentre poggiavo la fronte al finestrino.

Le cose da fare erano innumerevoli: l'abito, gli invitati, il ristorante, i fiori...

Accendere la radio per distrarmi? Non l'avessi mai fatto!

"A tutto reality!!! TUTTI I PERSONAGGI DELLA PRIM.."

Spento. Subito.
Un alone di rabbia si stava insidiando fin nelle ossa: perché ero arrabbiata?
Il cellulare squillò:

"Mamma!! Scusami, sono imbottigliata nel traffico! ... certo, certo... ehm scusa ma sto guidando,non poss..si mamma... si.. COSA!? Bridgette sarà la mia testimone, lo sapevi! Come ti sei permessa a chiedere... No che non mi calmo!"

La telefonata fu interrotta brutalmente con il cellulare che volò sul sedile posteriore... possibile che doveva manipolare TUTTO nella sua vita?
L'unica cosa non tenuta sotto controllo era stata la relazione con Duncan e il Reality e si è visto come era andata a finire... forse facevano bene, forse loro sapevano cosa fosse giusto fare, d'altronde erano sposati da anni e avevano ottenuto tutto ciò che desideravano dalla vita.

Io però cosa desidero?
Il telefono tornò a squillare assieme al traffico che inziziò a essere più scorrevole, giungendo poi all'atelier degli abiti da sposa.

Scese di fretta e furia con un diavolo per capello: perché diamine dovevano manipolare anche le poche cose che poteva scegliere? Perché pure le cretinate???

"Zen, Zen, zen" Pensò, mentre la madre uscendo le venne incontro abbracciandola.

"Ritardataria! Ti sto aspettando da ben 13 minuti! Comunque non preoccuparti, ho già selezionato una lista dettagliata degli abiti da evitare e ho prenotato per poter togliere quello sgorbio di tatuaggio dal braccio! Non è bene che una moglie abbia simili disegni addosso, va bene per le ragazzine ma tu finalmente ora stai per mettere su famiglia!!"

Courtney sgranò gli occhi: "ma.."

"Niente ma, è già tutto programmato e non temere per gli altri appuntamenti, ho scaricato dal tuo dropbox la lista delle cose da fare e ho trovato un buco che copre esattamente il tempo che ci serve per arrivare sul posto e svolgere tutto!"

 

Una mano prendeva il polso della figlia per condurla all'interno, l'altra mano era impegnata a digitare messaggi. Quanto odiava quell'atteggiamento! Ora capiva cosa era che tutti i compagni di disavventura odiavano di lei: non era invidia era solo... QUELLO! Stava diventando la copia sputata della madre e quella cosa stava ricreando quel sentimento di ribellione che aveva scoperto di possedere grazie a...

 

Duncan.. pensò mentre guardava il braccio che, sotto la stoffa della giacca, nascondeva ancora quel mezzo cuore che si tatuarono.

Lo sguardo rimase perso nel vuoto fin quando non si mise innanzi lo specchio con il primo abito da sposa, il primo di una lunga, lunga sfilata.
Poi un sorriso: ma sì, era vero infondo. Stava per iniziare una nuova vita e non sarebbe stato giusto portare ancora i segni di una relazione che era stata un fiasco sin dal principio.

Fu quel pensiero a consolarla e a farsi strada nella sua mente mentre osservava la sua figura incorniciata da balze e merletti bianchi.

Un totale di 21 vestiti prima che madre e figlia concordassero su quale fosse il migliore.
Un'esclamazione di gioia a quella vittoria che fu interrotta da una voce maschile molto familiare a Courtney, così familiare da farla raggelare:

"NO! NO! NO! Non ci siamo! Non mette in risalto i miei bellissimi occhi! E dov'è la mia cravatta in seta? Non siete l'Atelier migliore della zona?! Cosa devo fare per avere un buon prodotto? Andare fino in Italia? Anche i cinesi farebbero di meglio! Ma cos'è questo pantalone! Pare che il mio bellissimo fondoschiena sia una mongolfiera! Devo essere impeccabile per la diretta!!"

Il viso di Courtney si voltò lentamente mentre la madre era presa dai messaggi e dalle foto da mandare alle amiche.

"Ch...Chris??" Sussurrò Courtney, mentre, proprio l'ex presentatore di "A tutto reality" Passò accorgendosi di lei. Ma cosa stava accadendo? Quel Karma contro il quale aveva tanto imprecato in passato si stava prendendo una rivincita?
Adrenalina, il desiderio di prendere a pugno tutti ma poi... un sorriso docile...

"Salve Chris, cosa ci fai qui?"

"Courtney!! Ma guarda guarda che si vede! Ti paghi il matrimonio con i soldi della causa fatta allo show?"

Courtney sogghignò "Diciamocelo, Chris, l'essere taccagni vi ha fatto finire in causa, potevate benissimo farmi rientrare senza che vi denunciassi, l'oudience forse sarebbe stata anche maggiore.. ma infondo eravamo.. giovani" ridacchiò

 

"io sono ancora giovane! Giovane e scapolo! E tu resti ancora la saccente di sette anni fa, tsk.." Silenzio mentre la madre di Courtney ignorando del tutto la scena iniziò a parlare a telefono mentre la figlia scuoteva il capo.

"ouch.. ora capisco da chi hai preso..." Un sorriso malizioso mentre il presentatore si avvicinò alla ragazza "Potresti riprenderti questa nuova edizione... questa volta il premio è molto più alto... vero, in televisione dicono che sarà di un milione ma lo scoop sarà che in realtà i milioncini sono... cinque."
 

"Cinque.. milioni.. di dollari? ... non mi interessa."

"Dici no a 5milioni? Ehi!? Courtney, sei tu? La capo-animatrice? La saccente perfettina? Ehi? Che cosa ti hanno fatto? Non sarà stata la sbobba di chef che ha creato qualche problema in quella testolina?"

"Semplicemente sono cresciuta e i soldi me li guadagno lavorando"

"Bla bla bla vorresti dirmi che rinunceresti a 5milioni di dollari per fare la dolce mogliettina che nel tempo libero giostra le cause in tribunale da bravo magistrato e poi da la pappa ai bimbi? Non prendermi in giro. Bhe, meglio così, non voglio mammolette nel mio show. Però..."

lo sguardo della ragazza cadde sul conduttore


"Però..."

"Però questa sera potresti venire alla cena dove saranno invitati tutti.. partecipanti e non. Potresti portare anche lo sfortuna... ehm! Fortunato sposo! Ancora congratulazioni per il matrimonio da quel che vedo.."

"Ancora? Non... aah.. lasciamo stare. Non lo so, sono molto impegnata."

"Facciamo così: questo è l'indirizzo, decidi tu cosa fare, tanto è Chef a far entrare gli invitati sa già chi è stato invitato e.. chi no.."

"Non avevi detto che avevi invitato tutti?"

"Tutti eccetto Ezechiel!"

"COURTNEY! MUOVITI! DOBBIAMO ANDARE, NON PERDERE TEMPO! SU! Manderai la partecipazione al signor McLain domattina."

"Arrivo Mamma... Scusa, ma ora mi reclamano.."

"non sarò io a far tardare la sposa... spero di vederti stasera!"

Courtney intanto già si stava allonanando tenendo tra le mani l'indirizzo.
Poi la decisione scritta in un SMS

"Amore, stasera che ne diresti di accompagnarmi a una cena con vecchi conoscenti? E' un party privato! Con tutti questi preparativi un po' di svago è d'obbligo!"

 

"Che fai Court?"

"niente mamma... Niente.."

Pagarono con la carta di credito, mentre si dirigevano verso la prossima tappa che si rivelò essere proprio il posto dove sarebbe stato cancellato quel simbolo di legame fra lei e Duncan.
Non le importava più nulla, lo aveva detto e spiegato tante di quelle volte, lo avrebbe fatto prima, solo che maleauguratamente ogni volta qualcosa le impediva di farlo: il lavoro, la pioggia, i dolori del ciclo, la dimenticanza, perché appunto, era facile dimenticare quel che non interessa.
Scese dalla macchina con il capo un po' chino mentre la madre guardava schifata il posto e... chissà perché, ma una lacrima le rigò il viso.
Forse era l'emozione per il matrimonio che si avvicinava. Non forse. Sicuramente.

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