NIAN - Because.. you are my life.

di NianDelena
(/viewuser.php?uid=193081)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo10 ***
Capitolo 13: *** Capitolo11 ***
Capitolo 14: *** Capitolo12. ***
Capitolo 15: *** Capitolo13. ***
Capitolo 16: *** Capitolo14. ***
Capitolo 17: *** Capitolo15. ***
Capitolo 18: *** Capitolo16. ***
Capitolo 19: *** Capitolo17. ***
Capitolo 20: *** Capitolo18. ***
Capitolo 21: *** Capitolo19. ***
Capitolo 22: *** Capitolo21. ***
Capitolo 23: *** Capitolo22. ***
Capitolo 24: *** Capitolo23. ***
Capitolo 25: *** Capitolo 24. ***
Capitolo 26: *** Capitolo 25. ***
Capitolo 27: *** Capitolo 26. ***
Capitolo 28: *** Capitolo 27. ***
Capitolo 29: *** Capitolo 28. ***
Capitolo 30: *** Capitolo 29. ***
Capitolo 31: *** Capitolo 30. ***
Capitolo 32: *** Capitolo 31. ***
Capitolo 33: *** Capitolo 32. ***
Capitolo 34: *** Capitolo 33. ***
Capitolo 35: *** Capitolo 34. ***
Capitolo 36: *** Capitolo 35. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Ian, ragazzo molto affascinante e Nina ragazza molto semplice, ma scatenata.
Due destini che si incontrano, ma che ad un certo punto si separano. Non per mancanza di amore, ma per la differenza di carattere dei due.
Ian e Nina infatti sono stati una coppia per ben 3 anni. Si sono divertiti, si sono amati, ma dopo una serie di litigi hanno deciso di chiudere la loro storia. Nina non era pronta a quello che Ian voleva offrirle.
Lui 37 anni, dopo un passato all’insegna di ragazze, mette la testa a posto e si dedica interamente al suo lavoro, alla beneficienza e a Nina, tanto da volere di più da lei.
Lei ragazza molto semplice di 27 anni, che ama ancora divertirsi ma che è pazzamente innamorata di Ian. Inizialmente tenta di capirlo, di cercare di dare al suo uomo quello che lui vuole da lei, ma si sente in una trappola. Non si sente pronta ad andare oltre con lui o forse ha solo paura. Quindi decide di lasciarlo, almeno per un po’, per riflettere.
Lei lo ama ancora, anche se tenta di nasconderlo, anche lui sembra amarla ancora.
Ma tutto cambia quando un giorno, Ian presenta ai suoi amici la sua nuova fidanzata. Nikki Reed, amica di Nina.
 
Da quel momento l’amore di Nina e Ian viene messo in dubbio. Nina si chiede se quello che entrambi hanno passato era serio o meno. Si prende una pausa dal lavoro, per evitare di vederlo ogni singolo giorno. Diverse volte lo affronta, ma le cose non vanno bene, almeno non fino a quando entrambi si ritrovano in un’isola deserta da soli. E’ allora che i due dovranno darsi spiegazioni.
Nina dovrà spiegare perché ha deciso di lasciarlo, visto che secondo Ian se il loro amore fosse stato vero, lei non sarebbe dovuta scappare, ma avrebbe dovuto cercare di affrontare la situazione con lui.
E Ian da parte sua, dovrà dire a Nina perché l’ha tradita iniziando una relazione proprio con una sua amica, che lei stessa gli ha presentato durante una sfilata per lavoro.
 
E’ ancora amore tra i due? Riusciranno a tornare insieme o decideranno di rimanere solo amici?

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo1 ***


POV NINA.
 
Vengo svegliata dagli squilli ininterrotti del mio cellulare. Mi chiedo chi possa essere alle 7 del mattino.
Mi rigiro nel letto e poi afferro il cellulare, e noto che a chiamarmi è Paul. Chissà cosa vuole a quest’ora. Non penso che sia un chiamata di lavoro, visto che mi sono momentaneamente licenziata, quindi velocemente cerco di decidere se prendere la chiamata o tornare a dormire.
Il telefono non smette di squillare, quindi sospiro e rispondo. Chissà, magari è qualcosa di importante.
“ Pronto? “ rispondo con la voce impastata a causa del sonno. Sento Paul ridacchiare, come se qualcosa lo divertisse.
“ Mi hai chiamata per prendermi in giro Paul? “ chiedo tenendo gli occhi chiusi.
Lui in un’ attimo smette di ridere.
“ No scusami Nina e che… “ sembra non trovare le parole, infatti cambia subito discorso “ ti ho chiamata ora, perché dopo sono tutto il giorno impegnato. Comunque, stasera andiamo in un locale. Ti va di venire?”
Ci penso un attimo . In effetti mi servirebbe distrarmi un po’ e farlo con alcuni miei vecchi colleghi sarà divertente. Poi sono tutti preoccupati per me, quindi se stasera vado, li farò rassicurare tutti.
“ Mmmh… va bene si. ”
“ Ottimo. “ dice velocemente lui. “ Stasera passo a prenderti con Phoebe ok? L’hotel dove alloggi è sempre lo stesso? “ chiede.
“ Si si per ora si. “
“ Ottimo. “ ripete. “A stasera.”
E prima che io possa dire qualcosa, attacca la chiamata. Strano, ma non ci faccio molto caso. Poso il cellulare sul comodino e mi metto a fissare il muro della mia “nuova” camera.
Dopo aver definitivamente chiuso la storia con Ian, non mi andava di condividere la casa che avevamo affittato insieme, quindi ho deciso di andare in un hotel, fino a quando non avrei deciso cosa fare.


FLASHBACK
E’ il mio primo giorno di lavoro e sono già in ritardo. Spero che il capo non mi dica nulla. Entro velocemente nell’enorme edificio e mi reco nel mio ufficio. Il mio lavoro da oggi, sarà quello di disegnare vestiti adatti per diversi tipi di sfilate. E’ il lavoro che ho sempre sognato, il posto adatto per me.
Passo tutta la mattinata nel mio ufficio, sono tanto presa dal lavoro che non mi accorgo di aver saltato la paura pranzo. Non fino a quando un ragazzo alto, con gli occhi azzurri piomba nel mio ufficio senza neanche bussare. Lo osservo, è sexy, ma anche un po’ maleducato a giudicare dai suoi modi di fare.
“ Scusami? “ lo osservo, lui ricambia lo sguardo e mi fa un sorrisino.
“ Ciao. Sono Ian. Io e Paul eravamo preoccupati. Sei in ufficio da ore e pensavamo che fossi morta. “
Lo fisso incredula.
“ Sto bene. Tranquillo, ma come puoi immaginare, ho tanto lavoro da fare. “
Torno a guardare i vestiti che ho disegnato, senza degnarlo di uno sguardo. Sento che si avvicina alla mia scrivania.
“ Ehm.. ecco. Forse sono partito con il piede sbagliato. “ dice subito.
“ Decisamente. “ Confermo mentre sistemo i fogli in una carpetta. Continuo a non guardarlo.
“ Aspetta! “ Dice subito e si precipita fuori dall’ufficio, chiudendo la porta. Due secondi dopo bussa di nuovo, io alzo lo sguardo verso la porta e mi chiedo quali problemi possano affliggere questo ragazzo. Insiste e io esasperata lo invito ad entrare. Lui questa volta apre la porta, ma non entra.
“ Ciao. Tu devi essere Nina, la nuova arrivata giusto? Posso? “ fa segno di poter entrare.
“ Prego.. “ acconsento. Lui non se lo fa ripetere due volte ed entra. E’ solo allora che mi accorgo che in mano ha un panino e una bottiglia d’acqua. La poggia nella mia scrivania e sorride. Dio ha un sorriso bellissimo, non posso fare a meno che guardarlo.
“ E’ il tuo primo giorno e immagino che sarai molto impegnata, quindi ho pensato di portarti qualcosa da mangiare. “ sorride gentile.
“ Oh grazie. “ Faccio e prendo il panino.
Lui sorride soddisfatto e va verso la porta, si volta a guardarmi un’ultima volta. “ ci si vede allora. “ esce subito dopo.
Io rimango a fissare la porta per qualche secondo, poi guardo il panino. Ancora davanti a me ho due grandi occhi azzurri che mi fissano.
Sarà un po’ arrogante, ma quel ragazzo ha tantissimo fascino.
“ Pensa a lavorare Nina! “ dico tra me e me. Ma il resto della giornata passa con i suoi occhi azzurri che sembrano ancora fissarmi.
 
 
Quando torno di nuovo alla realtà, mi chiedo come abbiamo potuto noi due, con il nostro amore arrivare a questo punto. Certo io sono stata parecchio vigliacca a mollarlo solo perché lui voleva formare una famiglia. Ma lui non è stato di certo corretto con me. Qualche mese dopo la nostra rottura, ha iniziato a frequentare Nikki. Una mia amica. Certo, non eravamo molto legate, ma la consideravo pur sempre un’amica. Forse la cosa che mi ha fatto più male di tutta questa storia, è il fatto di essere stata “tradita” in questo modo.
Immaginavo che Ian in qualche modo mi avrebbe fatto soffrire, e avrebbe pure avuto ragione visto che dopo la rottura ho continuato a respingerlo. Ma non avrei mai pensavo che mi avrebbe fatto questo con una mia amica.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo2 ***


POV IAN
Questa mattina insieme ai miei colleghi avevamo pensato di stare un po’ insieme anche di sera. Saremmo andati in un locare a bere qualcosa e successivamente da qualche altra parte.
Sono le 20.30 e io e Nikki ci mettiamo in viaggio. Passiamo a prendere Kat, la mia collega, a casa e poi ci rechiamo al locale dove avevamo appuntamento con gli altri.
Ovviamente Paul, il mio collega e la sua ragazza Phoebe, ancora non sono arrivavi. Ma in compenso Candice, altra mia collega e suo marito erano già seduti al tavolo. Candice lancia una strana occhiata a Nikki non appena la vede, ma poi ci saluta tutti allegramente, quindi non faccio troppo caso alla reazione di Candice. Magari le piaceva il suo nuovo vestito.
“ Allora… Paul dov’è? Quel coglione si fa sempre attendere. “ dico ridendo e mi siedo.
“ Sta arrivando. “ dice Candice sorridendo e beve un sorso dal suo bicchiere. Anche io ordino da bere e dopo qualche minuto, veniamo serviti.
“ Allora… com’è andata la vostra giornata oggi? “chiede Kat allegra guardandoci.
“ Ah io e Paul abbiamo finalmente finito di organizzare la nuova sfilata. E’ tutto pronto. NY ci aspetta ragazzi, sarà un vero e proprio successo. “ dico sorridendo e soddisfatto del nostro lavoro.
“ Io sto finendo di disegnare gli ultimi abiti, sapete senza Nina è tutt…. “ dice Candice, che qualche secondo dopo aver nominato la mia ex sobbalza. Probabilmente Kat le da dato un calcio da sotto il tavolo per farla zittire. Purtroppo Candice è fatta così. Dice quello che pensa senza riflettere. A volte può essere una cosa positiva, altre volte no.
Nikki sorseggia il drink nel suo bicchiere tranquilla. Sembra che il nome di Nina non l’abbia neanche toccata. Da un intero pomeriggio è piuttosto assente. Le ho pure chiesto cos’avesse, ma non mi ha detto nulla. Lei è un tipo che non si confida molto, quindi solitamente quando la vedo strana, tiro a indovinare. Probabilmente è stressata per il lavoro. Lei fa la commessa in un negozio di abiti da sposa.
Sento la porta del locale aprirsi. Davanti a me il sorriso di Candice si allarga, quindi capisco che sono appena entrati Phoebe e Paul. Ora siamo al completo.
“ Diciamo che ti fai attend.. “  Mentre mi giro accanto a Paul noto una ragazza dalla chioma castana. Oddio è lei.. Nina. Non può essere. Rimango un attimo stupito e fisso i 3 che si avvicinano verso di noi. Quindi hanno invitato Nina, senza dirmi nulla. Cos’hanno in mente i miei amici?
 
POV NINA.
Quando entro nel locare, riconosco subito Ian. E’ di spalle, ma ormai conosco bene il suo corpo. E’ lui.  Se avessi saputo che anche lui sarebbe venuto, sarei rimasta a casa. Le cose non si metteranno bene, non con la sua nuova sardina. Nikki gli è accanto.
La prima a notarmi è Candice che mi sorride, poi lui. Si gira e mi fissa. Io cerco di evitare il suo sguardo. In questo momento vorrei semplicemente scomparire o semplicemente andarmene, ma non posso farlo. Mi prenderebbero per pazza. Quindi insieme a Paul e Phoebe mi avvicino. Dopo io e i miei colleghi avremmo fatto un bel discorsetto.
Saluto Kat abbracciandola, evito di guardare Ian e Nikki che sono di fronte a me, ma sento il suo sguardo su di me. Non sono sicura che mi stia guardando, ma lo sento. E’ quasi soffocante. Candice mi chiede se sto bene e io a malapena la sento.
“ Si, benissimo. “ rispondo semplicemente e faccio un mezzo sorriso. Il può falso dei sorrisi.
“ Aaah ci divertiremo. “ continua lei e ordina da bere. Gli unici a parlare sono Candice, Phoebe, Paul e a volte Nikki. Io e Ian siamo zitti. Ascoltiamo, ma non parliamo. Noto che Nikki tiene la mano a Ian e mi si stringe il cuore. Ancora non capisco perché ogni volta che lo vedo o che penso a lui, sto male.
 


FLASHBACK
“Ciao Ragazzi” dice Candice, non appena arriva al tavolo dove sono seduti Ian, Paul e Kat, i miei nuovi colleghi. Io ancora non conosco molte persone, ma Candice, grazie al suo carattere, dopo solo una settimana di lavoro, mi ha fatta ambientare un poco.
“ Nina questa sera berrà qualcosa con noi. “
Io sorrido e mi siedo con loro.
“ Ciao ragazzi. “ Ordino un drink.
Iniziamo a parlare del lavoro, della vita privata. Tutti siamo immersi nella conversazione. Tutti tranne Ian, che non fa altro che fissarmi. Mi fa irritare, soprattutto dopo aver saputo del suo passato. Era un donnaiolo che ci provava con tutte, infatti metà delle sue colleghe, sono andate a letto con lui. Candice sostiene che sia cambiato, ma io non mi fido moltissimo. Non lo conosco, quindi non posso fidarmi.
Che ci prova con me è evidente, lo fa pure in un modo piuttosto strano. Mi provoca, tenta di irritarmi, di farmi arrabbiare fino a quando non sbotto e gliene dico quattro. Ma non sono i suoi modi a darmi fastidio, piuttosto i suoi scopi. In molti mi hanno consigliato di buttarmi, ma non voglio affezionarmi, non se lui non è davvero interessato.
Sono una ragazza che vive alla giornata, che ama divertirsi, ma in fatto di uomini, voglio stare attenta.
Mi squilla il cellulare e mi precipito fuori a rispondere. E’ mio fratello che mi dice che avrebbe passato il fine settimana a casa mia perché gli mancavo. Non appena rimetto il cellulare in tasca, mi ritrovo Ian dietro.
“ Ian “ dico sconvolta “ mi hai spaventata “
“ Scusami “ dice subito lui. “ volevo solo accettarmi che stessi bene, sei sola qui fuori. “
“ Sto bene, grazie. “ faccio per entrare, ma lui mi blocca.
“ Aspetta.. “ mi guarda.
“ Nina senti, so che magari i miei modi per flirtare con una ragazza non sono corretti, ma volevo dirti che.. insomma che io, se ci sto provando con te è perché mi interessi davvero. “
Io rimango un po’ sconcertata dalla sue parole e annuisco piano.
“ So che hai saputo cose non belle del mio passato. La mia fama mi precede, ma non ho più tempo per storie di una notte, voglio impegnarmi seriamente e tu mi interessi. Voglio soltanto che ti fidi di me. “
Sembra serio e io non so ancora cosa dire. Perché mi sta dicendo certe cose?
“ Ian senti, non offenderti ma, stai andando oltre. Insomma, ti conosco da una sola settimana e tu mi dici che devo… lasciami andare e fidarmi. Ma non sai neanche se sono interessata a te.”
“ Si che lo sei. Lo sei. “
“ Come fai a saperlo? “
“ Perché il primo giorno, quando ti ho portata il panino ricordi? Inizialmente eri irritata, ma poi quando ci siamo presentati la seconda volta, tu, insomma.. stavi al mio gioco, sorridevi e il giorno dopo sei venuta a scambiare due parole con me. Dopo, quando hai scoperto il mio passato, sei cambiata… “
Beh, in effetti aveva ragione. Era un vero osservatore.
“ Va bene. “ Dico annuendo e gli sorriso. “ Va bene Ian. Dimentico il passato e mi comporto come il primo giorno di lavoro. “
Lui sorride subito e annuisce.
“ Grazie. “

 
 
Passano ore a parlare. La mia mente fluttua tra un ricordo e l’altro e non seguo tanto la conversazione. Kat e Candice sembrano capire e non insistono.
“ Comunque ragazzi. Stasera danno una festa in barca, dovremmo andarci. Ci saranno ragazzi, musica e alcol. “ dice subito dopo Candice. Tutti sembrano convinti e vogliosi di andare a quella festa “illegale” che è sicuramente organizzata da ragazzini. La cosa non è molto allettante, almeno non per me, quindi mi alzo e prendo la borsa.
“ Andate voi ragazzi, io vado a riposare. Sono parecchio stanca. “
“Andiaaaamo… “ insiste Candice. Io in quel momento vorrei semplicemente ucciderla. Le voglio bene , ma a volte non capisce proprio.
“ Nina, stiamo insieme. “ dice Kat sorridendo rassicurante.
Io sono tentata se dire no o si, ma alla fine vinte il si. Sarà divertente, penso tra me e me.
Qualche minuto dopo siamo in una enorme barca, piena di ragazzi. E’ si una festa, ma non mi sembra tanto legale, visto che piovono fiumi di alcol e.. pure droga.
Per fortuna, ci dividiamo e io rimango sola con Kat. Vorrei parlarle, ma decido di godermi il momento, quindi prendo un bicchiere di birra e mi metto a ballare, cercando di distrarmi. A Ian e ai miei sentimenti confusi, ci avrei pensato più tardi.
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo3 ***


POV IAN.
Siamo su questa dannata barca e mi sono pentito mille volte di aver accettato. A quest’ora sarei a casa, nel mio letto a letto con Nikki. La mia vera e propria distrazione.
Perché a volte mi chiedo se noi siamo solo questo o qualcosa in più. Non mi mostra affetto, almeno non sempre e la cosa mi innervosisce parecchio. Ha passato tutta la serata a cercare di fare ingelosire Nina al locale, fallendo miseramente ovviamente, visto che Nina era più assente che presente, ma lei ci ha comunque provato e questo non lo accetto.
Anche perché ora che Nina è con Kat a ballare, lei è sparita. E io mi ritrovo qui solo, seduto in un angolo a bere della birra scadente. Abbiamo navigato per circa un’ora e adesso siamo fermi in mezzo all’oceano o quello che è, segno che la festa sarebbe durata per le lunghe.
“ Ehy Ian.. “ sento Paul che si avvicina. Lo guardo, perfetto è solo. Ora posso dirgliene 4.
“ Mi spieghi cosa di salta in mente Paul? Perché l’hai fatta venire? “ quasi urlo. Lui sospira.
“ Ian è una nostra collega, conosce solo noi, non possiamo lasciarla sola. Non è giusto. “
“ Piantala. Tu l’hai fatta venire di proposito e non mi piace. Sai quello che è successo tra di noi e tu me la porti davanti. Non mi vuole e io ho una fidanzata Paul, stai rovinando tutto. “
“ Ah io starei rovinando tutto? Non Nikki? Lei ti tratta male, ti usa solo per venire a letto con te quando si annoia, ti pianta in asso come ha appena fatto e io starei rovinando tutto? “
Sembra arrabbiato.
“ Sto cercando di farti aprire gli occhi, lo sto facendo pure con lei, ma non capite. Ci rinuncio Ian. Il vostro amore è grande, ma siete troppo orgogliosi per capirlo. “
“ Mi ha lasciato Paul! “ urlo. “ Volevo avere dei figli, sposarmi, creare una famiglia, ma lei è scappata e ha voluto chiudere la storia. Io l’avrei pure aspettata, ma lei non mi ha dato scelta. E’ andata… “
“ Non si sentiva pronta, o almeno questo è quello che credeva e non voleva farti aspettare. Voleva lasciarti libero, ma ha sbagliato. Non può farlo. Ti ama e tu ami lei. Ma va bene. E’ finita. Non ci proverò più stai tranquillo. “
Posa la birra e si allontana.
“ Ehy.. Paul…” provo a chiamarlo, ma lui è già lontano. “Merdaa!” urlo e poggio la testa contro il muro.
Subito dopo sento delle sirene. Era la polizia. Merda lo sapevo che le cose non si sarebbero messe bene. Nella barca in pochi secondi si crea il caos più totale. Persone che corrono a destra e a manca. Io rimango al mio posto, visto che sono parecchio isolato. Non capisco i ragazzi di oggi, prima organizzano feste clandestine, poi quando le cose si mettono male, cercano di svignarsela.
Noto Nina che guarda confusa la situazione attorno a lei, non sa che fare. E’ sul ponte della piccola barca, proprio vicino alla draglia. Dun tratto, a causa di un ragazzo che le passa accanto correndo veloce, la vedo cadere in acqua. Nessuno si accorge di lei, neanche quello stronzo che l’ha appena spinta.
Così corro e mi tuffo pure io.
“ Ninaa! “ urlo cercandola. Lei un attimo dopo riemerge e tossisce. Le afferro un braccio e la sorreggo mentre cerco la scaletta nella barca, ma non c’è. Noto però un gommone che galleggia in mare e che è collegato alla barca.
“ Vieni “ dico sorreggendola e la faccio sdraiare sul gommone.
“ Stai bene? “ chiedo preoccupato e lei annuisce.
“ Non posso farmi scoprire. Se la polizia ci scopre la mia carriera è finita! “ dice subito dopo. Io la guardo sconvolto.
“ No ma che dici.. noi siamo puliti. Non ci faranno niente. “
Lei si precipita verso la corda che collega il gommone con la nostra barca e subito dopo lo taglia.
“ Cosa???? Dove hai preso quel coltello? “ Chiedo sconvolto “perché lo hai fatto? Sei impazzita? “ le urlo contro.
“ Calmati, si stanno allontanando, aspettiamo qualche altro secondo e li seguiamo ok? “
“ Come??? Genio questo gommone non ha il motore! “
E’ allora che si fa seria. Guarda le due barche, quella dei poliziotti e quella che ci ha portato qui allontanarsi. Prova ad urlare per farsi sentire, ma invano. E’ buio e ormai sono troppo lontani.
“ Perfetto!” sibilo tra me e me non sapendo che fare. Eravamo in mezzo al mare, chissà dove. Non sapevo che strada prendere. Ovunque guardassi, all’orizzonte vedevo solo mare.. mare e ancora mare.
“ Mi dispiace… “ dice subito lei e io sono tentato se urlarle ancora contro oppure dirle che va tutto bene. Però mi limito a starmene zitto. Passiamo dei minuti così. Ora siamo solo io e lei in mezzo all’oceano. Bisognava solo aspettare. I nostri amici ci sarebbero accorti della nostra assenza e ci avrebbero salvati.
Guardo Nina che si è portata le gambe al petto e guarda il mare. Ha freddo. Mi avvicino a lei e le passo il telo che era nel gommone. Lo adagio delicato sul suo corpo, lei appena mi sente così vicino fa per allontanarsi, ma poi non mi respinge.
“ Tranquilla. “ dico alla fine. “Andrà tutto bene, scusami per prima.”
Lei mi guarda e sospira.
 
POV NINA.
Mi trovavo in mezzo al mare da sola, con il mio ex. Quando avevo tagliato quella corda, non avevo pensato alle conseguenze. In quel momento riuscivo solo a pensare a me e alla mia carriera. Era l’unica cosa che mi restava e non potevo lasciarmela sfuggire per essere andata ad una stupida festa clandestina. Magari Ian aveva ragione, non ci avrebbero fatto niente. Massimo una multa e basta, ma ormai il danno era stato fatto. Il terrore stava facendo breccia di me. Ian era silenzioso e arrabbiato e lo capivo. Ma non lo avevo fatto di proposito.
Mi stringo nel telone che lui stesso mi ha messo addosso e lo osservo.
“ Se vuoi c’è spazio anche per te. “
Anche lui era bagnato e sicuramente aveva freddo, solo che non lo mostrava quanto me. Lui annuisce e si mette accanto a me, cercando di non sfiorarmi con il suo corpo. Ma fallisce. Le nostre gambe si toccano e io chiudo gli occhi subito.
“ Andrà davvero bene? “ chiedo con voce tremante. Non per il freddo, ma per la paura.
“ Ma certo “ fa lui e mi guarda. “Si Nina tranquilla. Dobbiamo solo aspettare e.. verranno. Prova a riposare adesso. “
Io annuisco anche se non ci sarei mai riuscita. Non in questa situazione. Passano ore, ma nessuno si fa vivo. Osservo Ian che pare dormire tranquillo. Nel sonno circonda la mia vita con il suo braccio. Non lo respingo, anche perché se lo avessi fatto, lui si sarebbe svegliato.
Improvvisamente mi sento più al sicuro. Fino a quando sarei rimasta con lui, non mi sarebbe successo nulla. Ne ero certa. E così, finalmente scivolo nel sonno.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo4 ***


POV IAN.
Vengo svegliato al gommone che si scaraventa contro sabbia, nella riva di quella che sembra una spiaggia. Mi guardo incontro spaesato, noto che anche Nina sta cercando di capire.
“ Dove siamo? “ chiede scendendo dal gommone.
“ Non lo so “ faccio lo stesso e tiro il gommone ancora di più sulla sabbia per evitare che le onde lo trascinino via nuovamente. “ La corrente deve averci trascinati in quest’isola. “ dico guardandola.
Lei si limita ad annuire e si incammina per la spiaggia.
“ Ehy Nina… dove vai. “ subito la seguo.
“ Cerco aiuto. Ci deve pure essere qualcuno quì no? “ mi guarda.
“ Si ma dobbiamo stare attenti. Il fatto che potrebbe esserci qualcuno non ci da tutta questa sicurezza, non sappiamo chi ci troveremo davanti. “
Lei ride prendendomi in giro. Aaah quanto mi era mancata la sua risata. Anche nei momenti più tragici, la sua risata mi distrare da tutto e tutti.

 
FLASHBACK
“Ecco! “ Dico mentre mi sposto dalla porta, per permettere a Nina di passare e entrare in casa mia. Sono le 22 e visto che la mia casa, rispetto alla sua è più vicina, l’ho invitata a dormire da me. Personalmente quando gliel’ho chiesto, avevo dato per scontata la sua risposta, visto che ci conosciamo da solo 20 giorni, ma ancora una volta, questa ragazza, mi ha sorpreso dicendomi di si.
Da quando abbiamo avuto quella piccola discussione fuori dal bar, è più tranquilla e sembra che mi sopporti. Io mi sto davvero impegnando per piacerle, anche se non ci sono abituato. Tutte le mie storie passate, sono nate così, dal nulla, senza che io me ne rendessi conto. Non erano poi neanche “storie”. Con lei è tutto nuovo. Ammetto che dopo averla vista entrare nel suo ufficio il primo giorno, avrei voluto solo portarmela a letto. Ma ora, dopo averla conosciuta, dopo aver visto la sua voglia di vivere, il suo splendido sorriso, non posso farla soffrire illudendola. Quindi quello che le offrirò, sarà tutto vero.
“Beh… “ dice lei guardandosi intorno. “.. è una casa molto accogliente direi. Grande e bella. Un uomo come te ha pure il tempo di curarla così bene?” dice prendendomi in giro. Io rido e scuoto la testa.
“ Mia sorella Robyn ogni settimana viene qui e la mette a posto, diciamo. E’ una malata dell’ordine. E’ merito suo se in questa casa ci si può mettere piede. “
“ Anche a me piace l’ordine. Mi piace. “
Dice sorridendo e rimane ferma ad osservarmi, un po’ in imbarazzo. Quindi cerco di metterla a suo agio.
“Allora.. “ le faccio strada verso la camera degli ospiti. “Puoi dormire qui. Il bagno è in camera. Ti lascio un po’ di tempo per sistemarti. Io sono in salotto se hai bisogno. “
Le sorrido e vado a stendermi sul mio comodissimo divano, accendo la tv e guardo un programma di cucina. Non che mi piaccia cucinare, ma questa sera non c’è niente in tv. Qualche minuto dopo sento dei passi, infatti pochi secondi dopo Nina mi ha raggiunto e si è seduta sul divano accanto a me. Indossa un pigiama di seta a pantaloncini e con una maglia con lo scollo a V. Mette in risalto le sue forme. Cerco di non guardarla troppo.
“ Allora… ti piace cucinare? “ chiede guardandomi.
“ No, non proprio. Sono un tipo che solitamente ordina le cose e se le fa portare a casa. “
“ Non sai che ti perdi. A me piace cucinare, qualche volta di invito a pranzo o cena, quello che preferisci. “
Io rido e annuisco.
“ Non vedo l’ora Dobreva. “
“ Dobreva? “ chiede ridendo e mi da una pacca sulla spalla. Un attimo dopo è pensierosa, scommetto che sta già pensando al nomignolo da assegnarmi. E infatti..
“Smolderhalder o.. no aspetta.. Smolder o Smouldy. Li scelgo entrami. Sono perfetti.“
Ride subito e io le faccio il solletico.
“ Come mi hai chiamato? “ rido insieme a lei.
“ Ah Ian… per favore. “ si dimena sotto di me e ride forte. Quanto è bella quando ride. E’ bella sempre, in ogni momento, ma quando ride lo è di più. Smetto e la guardo. I nostri visi sono vicinissimi e rimango incantato. Noto che lei mi guarda le labbra e poi i miei occhi.
Che faccio adesso? Dovrei tirarmi indietro o baciarla? Oooh vorrei tanto baciarla, ma non so come lei possa reagire. Mentre io continuo a pensare sul da farsi, sento le sue labbra sulle mie. – Bravo Smolder, sei diventato una femminuccia – dice la mia vocina interiore.
Il nostro primo bacio non è niente di eccessivo, ma è dolce, romantico e un po’ passionale. Dio quanto è bello baciarla.
Dopo qualche secondo, che a me è sembrata un’eternità, ci stacchiamo e ci guardiamo senza dire nulla.
 
 
 
Quanto ritorno in me, lei è già a 10 metri di distanza da me. Quanto è testarda.
“ Nina! “ dico e inizio a correre verso di lei. “ Fermati un attimo. “
Lei acconsente e mi guarda.
“ Chiariamo una cosa. Non voglio incolparti per quello che è successo, ma questa volta devi darmi retta. Saremo cauti. Andremo a cercare qualcuno, ma ci avvicineremo solo quando siamo sicuri che questo qualcuno sia una persona sana di mente che possa aiutarci. Ok? “
Penso che stia per protestare, ma annuisce.
“ Certo, ora però andiamo che fa caldo e… ho fame. “
 Passiamo circa 2 ore a setacciare l’isola, ma senza successo. L’isola non è molto grande, certo ci sono alberi pieni di frutti, un ruscello, ma nessuno che ci viva o che sia lì anche momentaneamente. Non so cosa pensare. Sono un po’ preoccupato, perché nessuno sa che siamo qui. Neanche noi sappiamo dove siamo.
“ Ci troveranno. “ dice lei guardandomi. “ Ci cercheranno e ci troveranno. Dobbiamo solo… aspettare.”
Sembra abbastanza tranquilla. Si sfila il vestito rimanendo solo in intimo e io mi giro subito dalla parte opposta, per evitare di guardarla.
“Che c’è?” dice guardandomi.
“ Non mi sembra opportuno quello che stai facendo. “
Lei ride.
“ Non sto facendo nulla. L’abito è stretto e mi da fastidio con tutto questo caldo. Tranquillo, so che sei fedele alla tua Nikki e poi non pensare che io ci stia provando con te. “
Mi volto a guardarla sconvolto e un po’ offeso.
“ Smettila cazzo! Per quanto devi continuare a rinfacciarmi Nikki? Non intendevo quello. Solo non mi sembra opportuno che tu ti spogli davanti a me, tutto qui. “
“ Mi hai già vista nuda. “
“ Non è questo il punto. Anzi senti, lascia perdere ok? Fa come vuoi!” dico serio e me ne vado in un angolo dell’isola tranquillo, dove sembra che il sole non batta mai, grazie ai grandi alberi che ci sono intorno. Vedo che Nina è ancora ferma dove l’ho lasciata, ma evito di fissarla troppo.
Sistemo il telo da terra e metto la coperta che stava nel gommone di lato, visto che non serve.
Mi fa arrabbiare. Tenta di offendermi anche se la colpa è solo sua. Se siamo arrivati a questo punto la colpa è solo sua. Mette in mezzo Nikki, ma io non mi sono fidanzato con lei solo per farle un dispetto. L’ho fatto perché inizialmente sembrata essere l’unica persona in grado di distrarmi, mi sbagliavo ok. Ma lei non può darmi la colpa per tutto.
Non sono un santo, come non lo è nemmeno lei. In questo momento spero che si trovino al più presto.

POV PAUL.
“Signore, stia tranquillo. Li troveremo! “
Dice l’agente al distretto.
“ Ma è sicuro che erano in quella barca? Magari sono andati via prima che partisse. “ mi ripete per la milionesima volta.
“ Le ho appena detto e ridetto che erano su quella dannata barca, tutti e due. E quando siamo tornati, non sono scesi insieme a tutti noi. E’ successo qualcosa e lei deve trovarli. “
L’agente annuisce. Sono parecchio preoccupato per Ian e Nina, chissà dove possono essere adesso. Non sono scesi da quella barca, ne sono certo. Non avrebbero potuto in mezzo al mare.
“ Paul.. “ Phoebe mi prende la mano. “Su andiamo a casa a riposare. Qui non possiamo fare nulla. Le ricerche sono iniziate. Li troveranno ok? Andiamo!”
Mi trascina fuori.
“ E’ colpa mia.. “
“ No non lo è… non è di nessuno. “
“Secondo te stanno bene? “ chiedo guardandola.
“ Ma certo. Stiamo parlando di Ian e Nina. Me lo sento. Stanno bene e sono insieme questi due. “

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo5 ***


POV NINA
L’orologio da polso indica le 12 e io sono ancora qui, seduta in spiaggia a sperare che qualcuno passi e ci noti, ma niente. La fame si fa sentire e pure la sete, ma non voglio spostarmi, non voglio andare da Ian. Abbiamo avuto un’altra discussione e non voglio proprio andare da lui e dirgli che ho fame.
Sospiro e guardo il cielo che è azzurro sopra di me. Penso a come farò a passare queste ore con lui. Siamo distanti e la cosa mi fa male. Lo sento avvicinarsi.
“ Nina.. “ mi volto a guardarlo. Si è tolto la maglia ed è rimasto con solo i pantaloni. “ Su vieni di là, ho preso un po’ di frutti e acqua dal ruscello. Se stai sotto il sole senza mangiare o bere, starai male. “
“ Ma qui ci vedranno, se passano. “
“ Accenderemo un fuoco, ci sono quasi. Dai vieni. “
Io annuisco e mi alzo piano. Sono ancora in intimo, ma lui non mi dice nulla.
“ Sai accendere un fuoco? “ chiedo mentre andiamo verso gli alberi. In effetti qui’, all’ombra, si sta decisamente meglio.
“ Ho l’accendino e fortunatamente, dopo il bagno di ieri notte, ancora funziona. “
“ Oh.. “ dico sorpresa e mangio la frutta. E’ buonissima.
“ Perché hai l’accendino? “
“ Beh.. a volte fumo. Quando capita. “
“ Ma tu fumavi solo quando eri nervoso. “
“ Esatto. “ dice lui sorridendo.
“ Quindi sei nervoso? Perché? “ lui mi guarda come per dire –non è ovvio?-
“ Scusami.. “ mi affretto a dire.
“ Tranquilla. “
Tra me e me mi chiedo se quello è il momento adatto per chiarire, o almeno provarci. La discussione può finire in due modi, o bene o male. Sicuramente andrà male, come le altre volte, ma tento di provarci.
“ Senti Ian io.. “ lo guardo e lui guarda me.
“ Ah no Nina, ti prego. Quando inizio con –senti Ian- finiamo per litigare e non mi sembra il luogo adatto. “
“ No, stavolta non litigheremo. Ci ascolteremo. Una volta eravamo bravi no? “
Lui non dice nulla e si limita a guardarmi.
“ Mi spiace. So che ti ho fatto soffrire, che… ti ho fatto sentire non desiderato ma… sappi che ci tengo a te e se quando mi hai fatto intendere di voler andare oltre con me, creando una famiglia, io ho detto di no e ti ho lasciato è perché.. insomma, non ci ho mai pensato prima e la sola idea, mi terrorizzava. “
“ Ti avrei aspettata.. “ dice semplicemente.
“ Non potevi aspettare me. Tu volevi farti una vita completamente diversa, una vita che io non so se avrei mai voluto avere. “
“ E’ assurdo. Tutte la vogliono. “
“ Beh, non io… almeno credevo di no. Fino a qualche mese fa. “
“ Perché ora la vuoi? “ mi guarda.
“ Non lo so… “ dico confusa.
“ Vedi Nina. Il punto è che tu lo sai. Lo sai ma non vuoi dirlo, è per questo che mi fai incazzare. Tutto quello che provi lo tieni per te e non mi va bene. Hai paura di esprimerti, ma credimi.. peggio di così, non può andare. "
“ Perché ti sei messo con lei? “ chiedo guardandolo. E’ una domanda che mi pongo da quando per la prima volta li ho visti insieme. Ricordo ancora quando, un giorno, dopo una sfilata, li ho visti in atteggiamenti un po’ intimi dietro le quinte. Ricordo che in quel momento mi crollò il mondo addosso.
“Perché… “ sospira. “ Quando ha visto che ci siamo lasciati, lei.. è stata gentile, mi chiamava in continuazione per sapere come stessi e… ci siamo avvicinati.”
“ Quindi non mi sono sbagliata. Quando in passato ti dissi che, secondo me, lei aveva interesse per te, era vero.”
Lui annuisce.
“ So che sembra da stronzi ma.. Nina… non sono stato con lei per farti un torto. Ma ripeto, era gentile. “
“ Non saresti dovuto andare con lei a prescindere. Tutte, tutte andavano bene, ma non lei. Non l’amica con cui uscivo. A lei raccontavo tutto di noi. Avete sbagliato entrambi. “
“ Mi dispiace. “ dice sospirando ancora. “ Ma il passato è passato, perché rimuginarci su? “
“ Perché il passato eravamo noi, Ian. “
 

FLASHBACK
“Perdonate il ritardo ragazze. “ dico mentre mi siedo al tavolo dove Candice, Nikki e Kat erano sedute.
“ Che combinate tu e MR. Occhi azzurri? “ chiede Candice ridendo, io ridacchio e non rispondo.
“ Adesso vogliamo sapere però. “ fa Nikki. “cosa combini con il tuo ragazzo sexy?”
“ Ragazze stiamo insieme. Facciamo quello che ogni normale coppia fa. “
Dico io guardandole, mentre sorseggio il caffè che mi hanno prenotato le mie amiche.
“ Quindi intendi… sesso? “ continua Nikki e io la guardo sconvolta. Esce con noi da poco, un mese circa e già fa certe domande. Mi chiedo se sia una Candice alla seconda.
“ Ok va bene, la smetto. “ dice lei ridendo. “Sei molto fortunata però Nina. Insomma… hai un uomo che ti adora, che ti ama e che è parecchio romantico. Stai vivendo la tipica storia d’amore adolescenziale, anche se siete un po’ fuori età. “
“ Non ci trovo niente di male. “ interviene Kat, prima che io possa farlo. “ Insomma… se hai un uomo che ti tratta come una principessa e sei felice, nient’altro importa no? “

 
 
Solo ora, ricordando alcuni spezzoni del mio passato, mi rendo conto che Nikki, forse fin dall’inizio voleva fare sbreccia su di Ian, ma io non me ne sono accorta. Non subito almeno. E’ sempre stata gelosa della mia storia e appena io mi sono allontanata da lui, ecco che è entrata in scena lei.
“ Che stupida che sono.. “ dico tra me e me.
“ Come? “ chiede Ian.
“ Niente niente. Grazie per il pranzo. “
Decido di non dirgli nulla. Alla fine, se io gli dicessi che Nikki era gelosa di noi due, cosa cambierebbe? Nulla, un bel niente. Io ho sbagliato a lasciarlo e ora me ne rendo conto. Lui si alza e si toglie i pantaloni.
“ Vieni… ci facciamo un bagno, mentre aspettiamo che ci salvano? “
“ Cosa? Noooo. Rimango qui. “ Sorriso, lui scuote la testa e mi prende di peso.
“ Non accetto un no come risposta. “
“ Iaaan.. “ urlo mentre lui corre verso il mare reggendomi come un sacco di patate. Perché lo fa?
Dopo pochi istanti, ci ritroviamo in acqua.
“ Iaaan! “ dico ridendo e lo guardo.
“ Visto? L’acqua è calda. “
“ Avevo detto di no. “
“ Beh, ma ora stai ridendo. Carpe Diem Nina… lo dici sempre tu. “
Dice ridendo e mi schizza. Io mi giro dandogli le spalle e lui si avvicina.
“ Aspetta. “ Mi giro e lo fermo anche se lui è fin troppo vicino a me ormai. “ Perché lo stai facendo?”
Chiedo semplicemente.
“ Non lo so… “
Ammette e tenta di baciarmi. Io ovviamente vorrei ricambiare, ma lui è fidanzato e sta per sposarsi con un’altra, quindi lo respingo.
“ Stai per sposarti Ian.. “
Lui mi guarda.
“ Lo so. “
“ La ami? “ chiedo semplicemente. Lui ci pensa e mi guarda.
“ Non lo so. “

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo6 ***


POV IAN
Avevo cercato di baciare Nina. Solo dopo aver passato qualche ora con lei, ho cercato di baciarla e lei mi ha rifiutato. Come darle torto, io sono fidanzato. Io stesso sono meravigliato dai miei modi di fare.
Nikki e Nina possono pure odiarsi adesso, ma a me personalmente Nikki, non ha fatto nulla. Anzi, mi è stata accanto e non posso mancarle di rispetto baciando Nina, la mia ex. Non qui, non prima di averne discusso con lei stessa e aver messo in chiaro quello che proviamo l’uno per l’altra. Anche perché sinceramente, non so cosa provi Nikki per me. Sicuramente mi trova affascinante, ci tiene a me, ma non so se mi ama. Non quanto si dovrebbe amare un uomo, perché chiamare quello che c’è tra noi due “amore”.
Non so neanche cosa provi Nina per me, a questo punto. Ricordo ancora quando mi lasciò. Mi disse che non provava più gli stessi sentimenti di una volta. Quindi aveva mentito? Se oggi mi ha detto che semplicemente non voleva farmi aspettare per creare una famiglia, vuol dire che i sentimenti erano comunque uguali, ma che non era pronta a fare il grande passo. Forse si, forse no.
La causa della nostra rottura ancora non mi era chiara. Non lo era a nessuno a dire il vero, perché lei non si esprimeva molto. Paul, soprattutto Candice, dopo la nostra rottura insistevano dicendo che lei mi amava ancora. Quindi avevano ragione? Insomma, sono l’unico ad aver visto le cose in modo diverso rispetto agli altri?

FLASHBACK
“Apri Ian! “ Sento Paul che bussa insistente contro la porta. Lo sta facendo da 5 minuti pieni ormai. Ma io non voglio aprirgli. Questa mattina non mi sono presentato a lavoro, non ho risposto alle chiamate, quindi probabilmente sarà preoccupato.
“ Sfondo la porta se non mi apri. Non puoi chiuderti lì dentro. La tua vita non è finita. “
Si è che finita. Nina, l’unica ragione della mia vita. La donna che mi ha fatto cambiare, mi ha lasciato. Ha detto che non prova più gli stessi sentimenti. Le ho persino comprato un anello, ma non ho avuto il tempo di darglielo.
Sento la maniglia della porta aprirsi e mi volto. Paul e Candice sono ormai dentro.
“Ma che… “ come fanno ad avere la porta di casa mia? Non l’ho data a nessuno. Solo a mia sorella e a.. Nina. Certo Nina.
“ Ti sei scolato una bottiglia di vodka? Ma sei matto? “ Chiede Candice arrabbiata.
“ Ssssh biondina. Ho mal di testa! “ dico io e mi tappo le orecchie. Paul si avvicina a me e mi guarda.
“ Ian, non puoi fare così. “
“ Mi ha lasciato Paul.” Non so perché, ma mi viene da piangere. Mi trattengo.
“ Lo sappiamo. Anche lei sta male, ma decisamente sa affrontare la situazione meglio di te. “ mi fa notare.
“ Ci credo. A lei non importa di me, ovvio che affronta tutto a meraviglia. “ dico guardando la bottiglia di vodka ormai vuota.
“ Non puoi dire questo. “ interviene Candice. “ Non penso che non provi niente per te. Ci deve essere dell’altro. Ancora non ci ho parlato ma, Ian cavolo è di voi due che parliamo. Ormai eravate inseparabili.”
“ Lo credevo pure io ma, probabilmente fingeva. “ dico. E sento Paul sospirare.
“ Su. “ mi fa alzare. Io vorrei protestare, ma non dico nulla. “ Mettiti a dormire e… più tardi ne riparliamo. “
Mi porta a letto e mi sfila le scarpe come se fossi un bambino. Io rido al solo pensiero.
“ Non dovremmo lasciarlo solo.. “ sento Candice dire.
“ Prendo qualcosa a casa mia e torno tranquilla. “ la rassicura Paul.
Poco dopo non sento più nulla. Sprofondo nel sonno più profondo. Circa un ‘ora dopo credo, vengo svegliato dal campanello.
“ Paul… hai la chiave!” Urlo.
“ Ehm… non sono Paul. “ sento una voce femminile. Nikki? Che diavolo ci fa qui?


 
“ Ian ? “ mi trovo Nina davanti e la guardo. “ Mi hai sentito? Allora.. che facciamo? “
Io la guardo continuando a non capire. Mi sono perso qualcosa.
“ Si sta facendo buio. E dobbiamo mangiare qualcosa che non sia la frutta, ti prego. “
Io annuisco e mi alzo.
“ Si hai ragione. Vedo se il mare ci regala qualcosa. Tu siediti qui e … stai attenta al fuoco. Non farlo spegnere. “ La vedo annuisce e mi allontano in cerca di qualcosa da mangiare.
 
POV NINA.
Abbiamo passato tutto il pomeriggio separati, ognuno a pensare per conto proprio. Dopo questa mattina, sia io che lui siamo un po’ a disagio ma.. ci presto ci abitueremo a questa nuova, confusa situazione.
Ha tentato di baciarmi e… questo vuol dire che mi amava ancora? E Nikki? Non può averla dimenticata in una sola notte. Avrei tanto voluto ricambiare, sentivo di doverlo fare, ma all’improvviso , qualcosa mi ha bloccata. Forse il fatto che lui sarà sposato tra qualche mese.
Forse dovrei dirgli che lo amo ancora. La sua reazione mi spaventa, ma è giusto che lui lo senta dalla mia bocca. Sicuramente Candice glielo avrà già detto, ma una cosa è sentirlo da una bocca di un’amica, un’altra è sentirlo proprio da me.
A quanto pare ha davvero creduto che io l’ho lasciato solo perché non provavo gli stessi sentimenti. Ma io mi chiedo, come può fare un uomo, soprattutto dopo quello che c’è stato tra noi, a credere semplicemente che io non lo ami più? E’ vero che a volte gli uomini, credono ad ogni stronzata. Proprio vero.
Senza rendermene conto, mi accorgo che le mie guance sono piene di lacrime. Oddio… sto piangendo. Mi asciugo subito la faccia con le mani e cerco di ricompormi. Non posso farmi trovare da Ian così. Dovrei dargli spiegazioni. E non voglio. Non posso. Non ora.
Qualche minuto dopo lo vedo arrivare sorridente.
“ Si maaangia ” dice ridacchiando e io mi alzo saltellando felice come una bimba.
Siamo in un’isola sperduta. E’ passato un giorno intero e nessuno ci ha trovati. Dovrei essere spaventata, invece mi sento sollevata. Non è cambiato nulla, quando sto con lui, riesco a stare bene, anche nelle peggiori delle situazioni.
Lui deve sapere. Deve avere la conferma dell’amore che provo per lui. Anche se continuerà a stare con Nikki, deve comunque saperlo.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo7 ***


POV NINA

FLASHBACK
“ Nina perché lo hai lasciato? “ chiede Kat. Io la guardo in lacrime.
“ Voleva.. lui voleva di più io.. io no, insomma. So che è strano non volere una famiglia alla mia età, ma.. insomma lui parlava di figli, matrimonio e io.. io mi sentivo soffocare. Se non lo avessi lasciato, lui mi avrebbe chiesto di sposarlo. Me lo sento. “ 
Dico ancora sconvolta. Questa situazione mi sta facendo male, ma passerà. Deve passare per forza. Ora fa male perché ci siamo appena lasciati, ma pian piano tutto andrà meglio.
“ Perché non sei stai sincera con lui? Lui ora crede che non lo ami Nina. “
“ Non potevo essere sincera con lui. Se lo fossi stata lui mi avrebbe aspettata per altri 10 anni e non è giusto. Lo sto lasciando libero Kat. “
“ No, gli hai spezzato il cuore. E ti stai facendo del male da sola. Devi dirglielo. A noi non ci crede, ma se tu stessa gli dici che lo ami ancora, ma che ti serve tempo, lui te lo darà. “
Io scuoto subito la festa e faccio avanti a indietro nel mio ufficio.
“ No Kat e voi dovete smetterla di insistere. “ mi fermo a guardarla. “ Smettete di dirgli che lo amo, gli date false speranze. “
“ Nina stai facendo l’errore più grande della tua vita. Te ne pentirai, ne sono certa. “
“ Lo so.. “ riesco semplicemente a dire.



E’ notte fonda ormai e non riesco a dormire. Accanto a me Ian dorme beatamente e mi chiedo come riesca, visto che siamo in questa situazione. Mi rigiro in tutte le posizioni, ma non riesco ancora a dormire. 
“ Mmmh… “ lo sento mugolare. “ Mi sembra di avere accanto un terremoto. “ dice infine e si mette di fianco a fissarmi.
“ Si scusami. “ Sto immobile e lui scoppia a ridere. Io lo guardo.
“ Sono tanto divertente? “
“Un pochino. “ dice ridendo “.. che succede? Perché non riesci a dormire? “
“ Perché siamo intrappolati qui. E’ passato un giorno e nessuno è venuto. E se ci credono morti? “
Chiedo spaventata.
“ Nina. “ Poggia una mano sul mio braccio. “ Ci stanno mettendo di più perché non sanno dove siamo. Non hanno punti di riferimento. Non possono neanche cercare di localizzare i nostri cellulari, visto che sono andati. Ma tranquilla ci salveranno. “
Io annuisco e mi metto a guardarlo.
“ Grazie. “ Dico sorridendo.
“ Per cosa? “
“ Perché ti stai prendendo cura di me. Insomma, dopo quello che ti ho fatto dovresti semplicemente voltarmi le spalle e pensare solo a te stesso. “
“ Non ti porto rancore Nina. Cerco ora come ora vorrei avere più chiara la situazione, ma non potrei mai lasciarti sola e pensare solo a me stesso. “
“ Quale situazione? “
“ Quando ci siamo lasciati, mi hai detto che non provavi nulla per me. Poi Paul, Kat, Candice, Phoebe insistevano nel dire che mi avevi mentito e io.. “ fa una pausa “.. io all’inizio ci ho pure creduto, ma poi visto che tu non mi hai più detto nulla, io ho creduto alle tue parole e non alle loro. Ora… ieri dopo quella discussione, sono confuso, perché sembrava che tu ci tenessi a me. E non solo come un semplice amico. “
“ Cosa ti fa pensare che tengo a te in quel senso? “
“ Mi hai chiesto perché sono stato con Nikki, se la amo e queste sono domande che si fanno solo se c’è un’ altro interesse. Soprattutto se è la mia ex a pormele. “
Io sorriso e ridacchio.
“ Sei sempre stato un attento osservatore. “
Lui si limita a sorridere. Vuole che io gli risponda. Che gli dia delle risposte. Penso che sia giunto il momento di parlare.
“ Beh… insomma. Si, non hai sbagliato a pensarla in questo modo e quando i nostri amici ti dicevano che io ti amavo, avevano ragione. Gliel’ho detto io. Quando ti ho lasciato io.. ti amavo. “
“ Ora non più? “
Abbasso lo sguardo e sospiro.
“ Ora mi sembra addirittura impossibile vivere senza di te.”

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo8 ***


POV IAN.
Questa si che è una vera e propria rivelazione. Certo, in questi tre mesi, visti alcuni suoi comportamenti, il sospetto che mi amasse, l’ho avuto. E’ ovvio, non sono mica stupido. Ma avere la conferma proprio da lei, è tutta un’altra cosa.
Nina mi ama ancora e finalmente è riuscita a confessarmelo.
“ Tu sai che se me ne avessi parlato 3 mesi fa o magari un mese fa, avremmo potuto evitare tutto questo dolore, non è vero? “
Lei tiene ancora la testa bassa, come una bimba che sta ascoltando i rimproveri dopo aver fatto qualcosa di sbagliato. E’ tenerissima.
“ Odio vederti così triste.. “ dico guardandola e le faccio alzare il viso.
“ Tu la ami? “
Chiede guardandomi negli occhi. Rimango un attimo immobile. Sono sorpreso dalla domanda.
La amo? Non lo so neanche io.
Ripenso a quello che ho passato con Nina… alle risate, gli scherzi che abbiamo fatto insieme, a come mi sento completo quando ho accanto lei. E poi penso a me e Nikki. Non c’è paragone. Certo con Nina siamo stati insieme ben 3 anni, con Nikki da solo un mese. Però con Nina è sempre stato diverso. Sin dall’inizio, sin dal primo bacio, dalla prima volta che abbiamo fatto l’amore… mi sono sentito completamente diverso. Non posso negarlo.
“ Allora? “ insiste. Continua a fissarmi nell’attesa di una risposta.
“ Non quanto amo te. “
Riesco a dire alla fine.

POV NIKKI
Ian e Nina sono scomparsi da ormai più di 24 ore. Sono insieme, me lo sento. Quei due alla fine, finiscono sempre per passare del tempo insieme.
Mi sento un’egoista, perché in questo momento possono essere in pericolo e io penso solo a fare la gelosa, ma non posso farne a meno. Anche se Ian sta con me, vedo come guarda lei, non sono cieca. Lui è ancora innamorato di lei.
Io ho cercato in tutti i modi a far diventare la nostra storia come la loro, anche meglio, ma non ci sono riuscita.
Sorseggio il succo che ho ordinato e guardo le persone che camminano fuori dal locale dove sono seduta. Poco dopo entra Kat. Questa mattina ci siamo dati appuntamento quì. Con lei vado molto d’accordo.
“ Ehy Nikki. “ mi bacia la guancia e si siede.
“ Nessuna novità! “ dico io prima che lei possa chiedermelo “ Robyn, mi ha detto che li stanno cercando. Iniziano a pensare al peggio. “ dico seria e la guardo.
“ Al peggio? In che senso? “
“ Eravamo in mezzo al mare, pensano che sia potuto succedere qualcosa di brutto a entrambi. “ spiego.
“ Ma non ha senso. E poi a loro due? Non erano neanche insieme, non si parlavano ricordi? Possono essere anche separati. “
“ Non possiamo saperlo. Io mi ero allontanata da Ian, possibilmente hanno iniziato a parlare e poi non so. Non riesco a spiegarmi questa situazione. “ dico semplicemente. “ Sembrano spariti nel nulla. Loro due e devono per forza essere insieme. Non può essere solo una coincidenza tutto questo. “ sospiro.
“ Sei gelosa? “ chiede Kat scrutandomi.
“ Io? No! “ dico subito.
“Lo sembri! ”
“ Penso solo che si amano ancora, tutto qui! “ spiego e la vedo sgranare gli occhi.
“ Ian ti ama Nikki! ”
“ Non quanto ama lei. Fidati, la ama! ”
“ Mi dispiace “
“ Si anche a me. “ sorrido.
E’ chiaro anche a lei che i due si amano ancora e finalmente non lo nega.
“ Tu ami lui? “ mi chiede lei.
“ Io? Si. Si provo qualcosa per lui. “
“ Qualcosa o lo ami? “
“ Perché me lo chiedi Kat? “
“ Perché Ian, prima di scomparire mi ha detto che ultimamente non eri molto legata a lui. “
Io abbasso lo sguardo e poi riprendo a sorseggiare il succo finendolo.
“ Quello che ho fatto a Nina, è sbagliato. Lei si fidava di me, si confidava con me su Ian e quando si sono lasciati io ne ho approfittato, non le sono stata accanto. Quindi il senso di colpa, non mi permette di amarlo come davvero vorrei ecco. O forse semplicemente non è abbastanza per me, non lo so. Non ci capisco nulla Kat. “
“ Beh dovresti riflettere su quello che provi per lui e… dirglielo e mettere in chiaro le cose allora. “
 
POV NINA.
Quindi la ama. Non quanto ama me, ma la ama. Un po’ la cosa mi fa male.
“ Nina.. mi sono affezionato a lei. Te l’ho detto, se sto con lei è perché provo qualcosa. Forse non amore, ma qualcosa la provo. Il fatto è che a te, ti amo. Ne sono certo. Tu mi completi, come io completo te. E’ questo ciò che conta. “
“ Quindi che intendi fare Ian? Lasciarla? Tornare a come eravamo una volta? Lo faresti? “
“ Si, si lo farei. “ dice subito senza neanche pensarci.
“ E’ da egoisti lo so. Offenderei Nikki, ma lo farei. Per te farei di tutto. Lo sai. “ dice avvicinandosi e mi prende il viso tra le mani. “
“ Ian.. “ lo respingo e lui mette le mani a posto… “ Cos’altro vuoi sentirmi dire? Perché mi respingi? “
“ Cosa vuoi che faccia? Che ti baci? Mentre Nikki ti sta aspettando, probabilmente in lacrime? “
Lui annuisce subito.
“ Si scusami… Non capisco come fai… “ commenta pensieroso.
“ A fare cosa? “ chiede.
“ A portarle rispetto, anche se lei non ne ha mai avuto per te. “
Io sorriso e sbadiglio.
“ Sono fatta così e poi non penso che lo abbia fatto di proposito per farmi un dispetto. Penso che ti ama, in qualche modo. Ora possiamo dormire? Mi è venuto sonno. “
“ Certo. “ sorride. “ Buona Notte Nina. “
“ Buona Notte Ian. “
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo9 ***


POV IAN.
FLASHBACK.
“ Aspetta.. rimani immobile. “
Dico ridacchiando e le scatto una foto. Dio quanto è bella.
Io, Nina e gli altri siamo a Parigi per una sfilata e ora, visto che abbiamo un po’ di tempo libero, io e Nina ci siamo fatti un giro. Con noi ci sono anche i nostri genitori. Camminiamo per le strade di Parigi e di tanto in tanto le scatto qualche foto.
“ Basta Ian.. me ne avrai scattate più di 50 ormai. “
“ No solo 98. “ dico ridendo e la bacio. Lei è  un po’ sconvolta.
“ Certo.. mi fotografi da tutto il pomeriggio. Ci credo. “
“ Ti fotograferei 24 ore su 24 e rimarrei a fissare queste foto all’infinito. “
“ Come sei romanticone Smolder. “
Dice lei ridendo. Ovviamente mi prende in giro.
Poco dopo torniamo in albergo, ceniamo con le nostre mamme e colleghi e poi ci chiudiamo in camera.
“ Aaah sono stanchissima. “
Dice lei e si sdraia nel letto. Io mi avvicino e le salgo sopra con il broncio.
“ Non hai un momento per me? “
Lei ride e mi bacia.
“ Che pervertito! “
“ Aaaah quindi tu non hai voglia di me? “ dico fingendomi offeso.
“ Io ho sempre voglia di te. “
Qualche secondo dopo siamo nel letto nudi, ad amarci. Quanto è bello farla mia. Mi fa rilassare tantissimo. Starei a letto con lei per sempre.

***
 
Mi sveglio di colpo.
“ Merda” esclamo e mi metto a sedere. Questi sogni mi perseguitano. Sono una vera e propria tortura. Perché sogno i momenti passati con lei? Sono pazzo? Oppure anche a lei capita?
Mi guardo intorno, ma lei non c’è. Dove può essere andata?
“ Ninaaa “ la chiamo, ma non risponde. Mi alzo e vado in spiaggia, ma non c’è. Decido di andare al ruscello, magari aveva sete e voleva un po’ di acqua fresca. Arrivo e la vedo lì, proprio sotto la cascata,  completamente nuda che fa il bagno.
“ Oooh mamma… “ dico subito. Vorrei cercare di non eccitarmi, ma è troppo difficile con lei che fa così. So che lei non lo fa di proposito, ma mi tenta sempre. Rimango a fissarla, come se fosse una delle cose più belle al mondo, per me lo è.
Mi nota e mi guarda.
“Ian, non fissarmi! “
E’ arrossita e cerca di coprirsi con le mani, ovviamente fallendo miseramente. Io non riesco a muovermi.
“ Ian.. vatteneee! “
La sento urlare.
“ Oh.. si scusami. “
Dico non appena mi riprendo e mi allontano. Vado a farmi un tuffo in mare per calmarmi un po’. Dio la voglio. Sento di volerla tanto.
Dovrei sentirmi in colpa per Nikki, ma no. Niente.
Poco dopo Nina mi raggiunge ed entra in acqua.
“ Che fai ? Hai appena fatto il bagn... “
Senza neanche farmi finire di parlare, mi bacia. Io rimango sorpreso al suo gesto, infatti inizialmente non ricambio, ma la sento continuare. Le avvolgo le braccia intorno alla vita e finalmente ricambio pure io. Adesso si che mi sento di nuovo in paradiso.
“ Avevo tanta voglia di farlo. “ sussurra sulle mie labbra e io le sorrido. “ Sento di stare sbagliando. “ dice guardandomi negli occhi.
“ STIAMO sbagliando insieme. Ma non m’interessa. “ Dico. La sollevo e la porto sul telo continuando a baciarla. Le tolgo l’intimo e la bacio ovunque. E’ mia, di nuovo. Non dovrebbe esserlo. Al suo posto dovrebbe esserci un’altra donna, ma non m’interessa in questo momento. Sarò egoista, ma il fatto che sono su quest’isola con lei, è un segno.
Passiamo tutta la mattinata a fare l’amore, senza dire nulla, solo ad amarci. Esattamente come un tempo.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo10 ***


POV NINA
FLASHBACK
“ Nina.. parlami. “
Lo guardo.
“ Come facevi a sapere che mi trovavo qui? Chi te lo ha detto? “
Mi trovo al parco. E’ un posto abbastanza tranquillo, visto che ci vanno poche persone. E’ qui che molto spesso vengo a rilassarmi. Stavo cercando di farlo anche ora, ma Ian mi ha trovata. Addio posto tranquillo e segreto per me.
Sono venuta qui proprio per sfuggirgli. Ci siamo lasciati da circa una settimana, ma lui non si è ancora arreso.
“ Nina… non possiamo ricominciare di nuovo? Se non ti ho dato qualcosa, se ho sbagliato.. Dimmelo. Ma non puoi semplicemente lasciarmi da un giorno all’altro. “
“ Che devo fare Ian? Prenderti in giro? I miei sentimenti non sono più come quelli di un tempo. Prima o poi dovevo dirtelo no? “
Mento a lui e a me stessa. Lo amo, lo amo tanto, ma non sono pronta. La vita che vuole lui, non è quella che voglio io. Mi chiedo se è possibile amare una persona alla follia, ma non voler andare oltre. Probabilmente si, visto che a me è successo. Non posso dirgli la verità, non posso.
“ Prima o poi? “ dice sconvolto. “ Da quanto lo sai? “
Lo guardo e sospiro. Quello che sto per dirgli lo farà soffrire, lo distruggerà, ma è necessario. E’ l’unico modo per farlo andare via al più presto.
“ Da.. un pò. “
“ E me lo dici solo adesso? Insomma, tu lo sai da un po’ però me lo dici ora? Non provavi nulla per me, però venivi a letto con me, abitavi sotto il mio stesso tetto. “
Io abbasso lo sguardo dispiaciuta e non dico nulla. E’ un colpo basso persino per me.
“ E’ da stronzi quello che hai fatto! “ Dice serio e va via.

 **

Sono ancora sdraiata accanto a Ian. Lui mi cinge un fianco con la mano e gioca con i miei capelli.
Che ho fatto? Sono pazza forse? Non avrei dovuto. Perché amo sempre farmi del male? Prima lo mollo  mentendogli, quando lui finalmente mi lascia andare io ci vado a letto. Sono stupida.
“ Che hai? “ Mi chiede dolce e io mi alzo e mi copro con la sua camicia.
“ Non avremmo dovuto. “ Dico e lui mi fissa serio.
“ Cosa? No.. perché dici così? “
“ Sei fidanzato Ian. Cosa faremo quando torneremo? Nikki? “
Lui si zittisce un attimo.
“ Beh, le parlerò e le dirò che non siamo fatti per stare insieme. “
“ Cosa??? No. Sei accecato da me. “ dico subito.
“ Nina tu provi qualcosa per me o è stata solo una semplice scopata? E non rigirarci. Provi qualcosa per me o no? Dillo. “
Dice serio e forse anche un po’ arrabbiato.
“ Sai che provo qualcosa per te. Te l’ho detto prima. “
“ Allora perché ti fai molte domande? Quando ti ho conosciuta tu non eri così. Non ti facevi mai tutti questi problemi. “
“ Ora è diverso. “
“ Diverso perché? Nikki capirà, probabilmente lo sa già. “
Non rispondo. Non so cosa dire. Mi sento un po’ in colpa per lei. Non dovrei, visto che lei non si è preoccupata per me, ma io si.
“ Davvero Nina… ti stai preoccupando per niente. “
“ E se quando torniamo non la lasci e fingi che non sia successo nulla? “
Lui sgrana gli occhi e si alza. Poco dopo è a un centimetro da me.
“ Non lo farei mai Nina. Non potrei. “
 Io mi sposto un po’ e annuisco.
“ Ehm.. dobbiamo pranzare. “
“ Vado a cucinare il pesce che ho preso ieri. “
Capisce che mi serve un po’ di distanza da lui e si allontana a preparare il pranzo.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Capitolo10 ***


POV NINA
FLASHBACK
“ Nina.. parlami. “
Lo guardo.
“ Come facevi a sapere che mi trovavo qui? Chi te lo ha detto? “
Mi trovo al parco. E’ un posto abbastanza tranquillo, visto che ci vanno poche persone. E’ qui che molto spesso vengo a rilassarmi. Stavo cercando di farlo anche ora, ma Ian mi ha trovata. Addio posto tranquillo e segreto per me.
Sono venuta qui proprio per sfuggirgli. Ci siamo lasciati da circa una settimana, ma lui non si è ancora arreso.
“ Nina… non possiamo ricominciare di nuovo? Se non ti ho dato qualcosa, se ho sbagliato.. Dimmelo. Ma non puoi semplicemente lasciarmi da un giorno all’altro. “
“ Che devo fare Ian? Prenderti in giro? I miei sentimenti non sono più come quelli di un tempo. Prima o poi dovevo dirtelo no? “
Mento a lui e a me stessa. Lo amo, lo amo tanto, ma non sono pronta. La vita che vuole lui, non è quella che voglio io. Mi chiedo se è possibile amare una persona alla follia, ma non voler andare oltre. Probabilmente si, visto che a me è successo. Non posso dirgli la verità, non posso.
“ Prima o poi? “ dice sconvolto. “ Da quanto lo sai? “
Lo guardo e sospiro. Quello che sto per dirgli lo farà soffrire, lo distruggerà, ma è necessario. E’ l’unico modo per farlo andare via al più presto.
“ Da.. un pò. “
“ E me lo dici solo adesso? Insomma, tu lo sai da un po’ però me lo dici ora? Non provavi nulla per me, però venivi a letto con me, abitavi sotto il mio stesso tetto. “
Io abbasso lo sguardo dispiaciuta e non dico nulla. E’ un colpo basso persino per me.
“ E’ da stronzi quello che hai fatto! “ Dice serio e va via.

 **

Sono ancora sdraiata accanto a Ian. Lui mi cinge un fianco con la mano e gioca con i miei capelli.
Che ho fatto? Sono pazza forse? Non avrei dovuto. Perché amo sempre farmi del male? Prima lo mollo  mentendogli, quando lui finalmente mi lascia andare io ci vado a letto. Sono stupida.
“ Che hai? “ Mi chiede dolce e io mi alzo e mi copro con la sua camicia.
“ Non avremmo dovuto. “ Dico e lui mi fissa serio.
“ Cosa? No.. perché dici così? “
“ Sei fidanzato Ian. Cosa faremo quando torneremo? Nikki? “
Lui si zittisce un attimo.
“ Beh, le parlerò e le dirò che non siamo fatti per stare insieme. “
“ Cosa??? No. Sei accecato da me. “ dico subito.
“ Nina tu provi qualcosa per me o è stata solo una semplice scopata? E non rigirarci. Provi qualcosa per me o no? Dillo. “
Dice serio e forse anche un po’ arrabbiato.
“ Sai che provo qualcosa per te. Te l’ho detto prima. “
“ Allora perché ti fai molte domande? Quando ti ho conosciuta tu non eri così. Non ti facevi mai tutti questi problemi. “
“ Ora è diverso. “
“ Diverso perché? Nikki capirà, probabilmente lo sa già. “
Non rispondo. Non so cosa dire. Mi sento un po’ in colpa per lei. Non dovrei, visto che lei non si è preoccupata per me, ma io si.
“ Davvero Nina… ti stai preoccupando per niente. “
“ E se quando torniamo non la lasci e fingi che non sia successo nulla? “
Lui sgrana gli occhi e si alza. Poco dopo è a un centimetro da me.
“ Non lo farei mai Nina. Non potrei. “
 Io mi sposto un po’ e annuisco.
“ Ehm.. dobbiamo pranzare. “
“ Vado a cucinare il pesce che ho preso ieri. “
Capisce che mi serve un po’ di distanza da lui e si allontana a preparare il pranzo.

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Capitolo11 ***


POV IAN
FLASHBACK
Siamo a una cena di beneficienza organizzata da me. Ovviamente Nina mi ha aiutato moltissimo con i preparativi. Lei ama l’ordine e quindi insieme a mia sorella Robyn, hanno scelto la location e come abbellirla. Hanno pure invitato i nostri colleghi. Che adesso che li vedo, sono tantissimi.
Sono emozionatissimo perché tutti hanno accettato di venire per me. Ascolteranno il mio discorso che sto ripassando a mente da due giorni, e alla fine doneranno qualcosa per la mia fondazione che si occupa di salvaguardare l’ambiente e gli animali in pericolo di estinzione. E’ una cosa a cui tengo molto e avere il sostegno da parte di tutta questa gente è una cosa che mi gratifica molto.
“ Allora… sei pronto? “
Sento la voce di Nina. E’ entrata nel bagno degli uomini, dove mi sono rinchiuso. Non l’avevo neanche sentita arrivare. E’ bellissima con quell’abito blu a pois. Ha i capelli lisci e ondulati sulle punte. Splendida.
La bacio dolce e le sorrido.
“ Si pronto. Ripassavo un’ultima volta il discorso. “
Lei alza gli occhi al cielo e mi toglie i foglio che ho in mano.
“ Smettila Ian. Vai di là, saluti tutti, li accogli e poi quando arriva il momento fai il tuo discorso. Andrai benissimo. Tutti siamo fieri di te per quello che fai. Sei fantastico e.. cerchi sempre di fare del bene. Questo basta ok? “
“ Sei la mia salvezza lo sai? “
Lo è davvero. Già mi sento rilassato. Ha un potere su di me quella donna. E’ fantastica.
“ Merci. “
Dice ridacchiando e mi bacia.
**

POV ROBYN
Guardo la foto di mio fratello, insieme a Nina. Ricordo di avergliela scattata io all’evento di beneficienza. Quanto erano belli.
La nostalgia e la tristezza mi assalgono. Ho mille domande per la testa, ma nessuna ha una risposta.
Che fine hanno fatto? Ormai mancano da 4 giorni. Neanche gli agenti hanno tante speranze, pensano che siano “morti”. Ma non possono esserlo. Non mi arrenderò mai, non se prima non avrò una risposta.
Sono disposta a passare il resto della mia vita senza vedere mio fratello, ma ho bisogno di saperlo al sicuro.
Mi chiedo ancora come possono essere spariti così, dal nulla.
Tutti quelli che stavano sulla barca sono stati interrogati, ma nessuno ha notato qualcosa di sospetto, addirittura alcuni non sanno neanche chi sono quei due scomparsi.
“ Robyn.. “ dice mia madre e mi toglie la foto dalle mani.
“ Non scervellarti troppo, li troveranno. “ dice sicura.
“ Sono passati quattro giorni. “
“ Non importa. “ Dice lei.  “ Li troveremo. Stanno bene. “
“ Non puoi saperlo. “
“ Sono sua madre. Lo so. “
 
POV NINA
Sono sdraiata sul telo e guardo il cielo. E’ azzurrissimo. Mi rilassa guardarlo e sentire le onde del mare. Ian è accanto a me che mi accarezza il braccio.
“ Ci siamo ricascati di nuovo.. “ dico mentre continuo a osservare il cielo.
“Mmmmh “ annuisce e struscia il viso contro il mio collo. Io rido.
“ Aaah Ian.. il solletico. “ Mi sposto e lui mi sale mi sale sopra.
“ Mi piaci quando ridi. “
Io rido e lo bacio.
“ Non dovremmo fare così. Cioè.. intendo, litigare e poi farlo come se non fosse successo nulla. Come se fossimo una coppia normale. “
“ La normalità annoia. “ Dice lui ridendo. “ Poi ti lamenti sempre, ma ti piace. Eccome se ti piace. “
Io arrossisco e lo sposto, poi mi metto a sedere.
“ E solo che… tu non sei preoccupato? “
Finalmente lo guardo.
“ Insomma.. non è venuto nessuno. Sono passati 4 giorni ormai, quasi 5. E se… l’universo ci sta punendo per quello che stiamo facendo e ci lascia intrappolati qui per sempre. “
Lui ride prendendomi in giro, ma appena vede la mia faccia seria, smette.
“ Nina.. “ sospira “ .. ci stanno già cercando. Dagli tempo. “
“ 5 giorni Ian? Secondo me finiremo per restare qui, per sempre. Da soli. “
Lui mi guarda malizioso. “ Non sarebbe male. “
Io sbuffo e mi alzo. “ Sei il solito. Sembri un pervertito lo sai? “
“ Andiamo rilassati. Andiamo a farci un bagno su e poi cerchiamo un po’ di cibo.”
Si alza e mi prende la mano.
“ Aspetta Ian… “ cerco l’intimo.
“ Che cerchi? “
“ Devo coprirmi. Dove sono le mie cose? “
“ Ehm.. le ho lavate e stese. Anche le mie cose. “
“ Tutte? “ dico incredula.
“ Si… tanto siamo soli. Possiamo andare in giro nudi. “
“ Aaah Ian non toccare mai più le mie cose. “
Gli punto il dito contro e lui alza le mani.
“ Scusa scusa. “ dice subito “ Non mettere il broncio però, non ti si addice. “
“ Ma che hai oggi? “
Chiedo sconvolta e lo supero. Cammino per la riva e lui mi segue. Oggi è parecchio allegro e scherzoso. Sembra che siamo tornati ai vecchi tempi, quando scherzavamo ed eravamo semplicemente noi.

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Capitolo12. ***


POV IAN
Sono passati altri 3 giorni. Adesso siamo su questa dannata isola da più di una settimana e la cosa non mi piace affatto. Cerco di sembrare normale davanti a Nina, per non farla preoccupare, ma la verità è che lo sono tanto. Le ultime due notti sono state anche un po’ fredde, ma insieme abbiamo resistito.
Sono giorni che ormai andiamo d’accordo e che non litighiamo. Forse anche perché siamo soli e ci sosteniamo a vicenda, non lo so. Però così mi piace. Mi piace vederla serena, rilassata e soprattutto spontanea.
Ora è mattino e lei ancora dorme accanto a me con la mia camicia. La mette sempre, lo ha sempre fatto. E’ bellissima. Le sposto i capelli dal viso e lei emette un piccolo lamento ma non si sveglia, così ridacchio.
Continuo ad osservarla per qualche altro minuto, ma poi un rumore strano, mi distrae dalla meraviglia che ho davanti. Sembra un rumore di un elicottero.
“ Nina! “ esclamo e mi alzo. Corro in spiaggia e vedo che anche lei mi segue.
“ Oddio.. dov’è? “ mi chiede subito e fa un giro intorno a se.
“ Non lo so ma è vicinissimo. “ dico e cammino un po’ più avanti.
“ Eccolo! “ Urlo.
“ Aiuto … “ urla lei e agita le braccia. “ Siamo qui! “ urla fortissimo, penso di non averla mia vista così. Finalmente ci vedono. Oddio siamo salvi. D’istinto lei mi salta addosso e mi abbraccia.
“ Finalmente! “ dico e semplicemente la stringo. Noto che piange, quasi lo faccio pure io, però mi trattengo. Rimango a coccolarla fino a quando non sono a terra e ci fanno salire su.
POV  NINA
Ci hanno salvati. Dopo più di una settimana siamo a “casa”. Quando ci hanno caricato su, ci hanno detto se stavamo bene e poi, anche se noi, soprattutto Ian era in disaccordo, ci hanno portati in ospedale per degli esami. Sono sola nella mia camera, perché i miei parenti al momento del nostro ritrovamento, non sapevano nulla. Ma ora sono stati avvisati.
Dopo 7/8 giorni sono stata separata da Ian, un po’ mi manca già. Sicuramente la sua fidanzata non appena ha saputo, è piombata da lui. Sono insieme. Me lo sento.
Mentre sono immersa nei miei pensieri, sento la voce di mio fratello. Un secondo dopo, mi abbraccia.
“ Nina.. “ dice emozionato e mi stringe forte. “ Come stai? Sei intera? “ mi da una controllatina veloce e io sorrido.
“ Alex sto bene. “ Mi riabbraccia di nuovo. Rimaniamo così per qualche altro secondo.
“ Mamma ora arriva e pure papà. “ dice poco dopo. “ come stai? Mi hanno detto che sei finita
in un’isola con.. lui. “
“ Si si.. siamo finiti lì. Ma per colpa mia. Quando eravamo in barca sono finita in acqua, Ian mi ha visto e si è gettato, poi siamo saliti su un gommone, io non so perché ho tagliato la corda e l’acqua ci ha portati in un’isola. “
“ Oddio.. “ dice lui senza parole. “ Ma come siete sopravvissuti 8 giorni? “
“ Mangiando quello che ci dava il mare e .. i frutti. Ne ho mangiati tanti.”
Lui mi ascolta un po’ schioccato.
“ E.. comè stato… passare del tempo con.. Ian? “
Ecco la domanda che mi aspettavo mi facesse da quando è entrato.

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Capitolo13. ***


POV NINA.
Lo guardo non sapendo che dire. Insomma, non posso mica dire a mio fratello di essermi fatta Ian, di nuovo.
“ Abbastanza bene.. “ dico solamente.
“ Abbastanza? Ma parlavate almeno? “
 -Eccome se parlavamo-  penso tra me e me e sorrido.
“ Andiamo Nina.. “ insiste lui “ sono tuo fratello. Con me non puoi mentire, insomma si vede che mi nascondi qualcosa. “
“ C’è stata qualcosina. “ ammetto.
“ Qualcosina del tipo? “
“ Alex! “ lo guardo male e lui ride.
“ Ok sorellina, ho capito, ho capito. “
Finalmente smette di farmi domande, così da non torturarmi con tutta questa storia. Sono stanca e voglio semplicemente andare a casa o comunque da qualsiasi altra parte che non sia questo ospedale. Non sono malata e non vedo perché devo rimanere chiusa qui dentro.
“ Posso tornare a casa? “ chiedo a mio fratello.
“Credo che stanno preparando i moduli per le dimissioni, devi solo firmarli.”
Io sospiro di sollievo. Finalmente esco da qui. Chissà se pure Ian sta per essere dimesso, chissà se sta bene. Mi chiedo se anche lui è confuso come me e se almeno una parte di lui, voglia vedermi. Magari non mi sta pensando minimamente e io sono qui a dannarmi come un’anima in pena. E solo che, quando eravamo nell’isola, sembrava sincero, sembrava tenerci davvero a me e solitamente, se dice una cosa, cerca di mantenerla.

POV IAN.
Finalmente riesco a farmi dimettere. Mia mamma ha insistito tutta la mattina affinchè restassi ancora un po’ in ospedale, ma non è riuscita a convincermi. Io mi sento bene, almeno fisicamente e quindi posso tornare a casa. Certo, il mio appartamento sarà super pieno, visto che Nikki ci abita, mia mamma e mia sorella hanno deciso di rimanere, per controllare con i loro stessi occhi, le mie condizioni.
La cosa mi va bene, ma voglio semplicemente starmene da solo, infatti quando torniamo a casa, poso in fretta sul pavimento la borsa che mia mamma mi ha portato in ospedale e..
“ Io vado in camera a riposare un po’, va bene?”
“ Certo figliolo.” Dice mia madre comprensiva e mi bacia la guancia.
Mentalmente prego affinchè Nikki non mi segua, ma ovviamente quando entro in camera lei è dietro di me che mi osserva e segue ogni mio passo. Non so perché, ma la sua presenza m’infastidisce. In ospedale non abbiamo avuto di parlare di quello che è accaduto nell’isola con Nina, forse anche perché davanti c’erano i miei genitori che non smettevano di farmi domande sul mio stato di salute.
“Posso restare?” mi chiede poco dopo e io acconsento. Subito dopo mi sdraio nel letto.
“ Sei di poche parole Ian.. “ dice lei e si mette accanto a me. “ Non vuoi parlarne? “
“ Parlare di cosa? “ dico guardandola e lei mi guarda come per dire – non è ovvio? - . Mi sa che non ho proprio scampo.
“ Beh Nikki.. tranquilla davvero, sto bene. Me la sono cavata. “ le accarezzo i capelli cercando di rassicurarla. Non riesco a capire se è davvero preoccupata per me oppure solo gelosa, perché sa che ho passato giorni in solitudine con la mia ex ragazza.
“ E.. “ sospira “.. voglio dire. Nina è stata lì con te, so che ti ha spezzato il cuore, insomma… che avete fatto 24h su 24h insieme? Almeno è stata gentile?”
“ Si Nikki, tranquilla. Ma.. non voglio parlarne, davvero. “
Non voglio parlarne perché non posso dirle che sono stato con Nina, non posso dirle che la amo ancora e che quei giorni, sono stati quasi i più belli della mia vita. Non posso raccontarle tutto questo perché lei è la mia fidanzata. Mi sento tremendamente in colpa perché penso che dovrebbe saperlo. Perché al di là di come finirà con Nina, non so più se amo Nikki. Nina, ancora una volta, ha messo in discussione i miei sentimenti. Ha stravolto ancora una volta la mia vita.

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Capitolo14. ***


POV IAN.
Sono passati 10 giorni dal nostro salvataggio. La mia vita è tornata quasi alla normalità.
I miei genitori e mia sorella sono tornati a casa, io ho ripreso a lavorare e la relazione con Nikki va. Da quando sono tornato a casa, ha toccato pochissime volte l’argomento di cui non voglio parlare, che ovviamente è:  Nina e l’isola. E soprattutto, non ho più sentito lei, la donna che riempie i miei pensieri. Nina.
Entro in ufficio, dove c’è Paul e mi siedo davanti a lui.
“ Posso farti una domanda amico? Però non fare domande, rispondi solo con si o no ok? “
Lui alza gli occhi su di me con un sorrisetto. Probabilmente sa la domanda che sto per porgergli, ma semplicemente annuisce.
“ Dimmi Ian. “
“ Hai sentito Nina? “ decido di andare subito al sodo.
“ Si. “ risponde lui.
“ Sta bene? “
“ Intendi fisicamente? “
“ Sai che intendo! “ dico velocemente.
“ Perché non la chiami e lo chiedi a lei? “ dice subito lui.
E’ chiaro che si sono parlati. Paul è l’unico che sa di quello che è successo con lei. Avevo bisogno di parlarne con qualcuno e solo lui sembrava poter capire. Paul è un ottimo amico, ti ascolta e soprattutto non ti giudica, anche se sbagli.
“ Ian lo sai che stai sbagliando vero? Intanto stai prendendo per il culo Nikki. Insomma lei non sa che sei andato a letto con Nina, non sa niente di niente e dovresti dirglielo. E poi a Nina hai promesso che quando vi avrebbero salvati, saresti stato con lei. “
“ Aspetta… lei non era sicura di volermi. “
“ Apri gli occhi Ian. “ dice lui serio. Ovviamente non mi giudica, ma se ha qualcosa da dirmi, lo fa. Senza rigirarci intorno.
“ Che dovrei fare Paul? “
“ Allora.. prima di tutto. “ gesticola e mi guarda “ Lo dici a Nikki e soprattutto la lasci. Stai con una donna che non ami e non è accettabile. Abbi rispetto di lei.. “
“ Lei ha rispetto per me? “ chiedo subito io.
“ Anche se non ti ama, non è andata a letto con il suo ex. “
Mi zittisce in un attimo.
“ Bene. “ dice lui pochi secondi dopo avermi zittito. “ Appena hai risolto la questione con Nikki, vai da Nina e vedi se riesce a perdonarti, di nuovo. “
“ Non capisco perché stai dando la colpa a me Paul.. “
“ Non sto dando la colpa a te. Penso solo che ti stai comportando da idiota. Non puoi tenertele entrambe e se ami Nina, devi rischiare. Va da lei e cerca di conquistarla, di darle sicurezza. “
Lo guardo e annuisco.
“ Hai ragione, ne parlerò con Nikki per prima cosa e… vedo come reagisce. “
Lui sorride e mi da una pacca sulla spalla.
“ Bravo amico… ora vieni. Abbiamo tantissime cose da organizzare. “
 
POV NINA.
E’ da 10 giorni che guardo il cellulare, nella speranza di trovare un messaggio da lui. Lo so, è stato stupido da parte mia sperare che lui avrebbe lasciato la fidanzata per me. Però l’ho fatto e ancora una volta mi sono sbagliata. Ma forse me lo merito, forse questa è la sua vendetta perché l’ho lasciato.
Kat insiste nel dire che è solo confuso e preso da me. Ed è sicura che presto si farà risentire. Idem mia mamma che lo adora, lo ha sempre adorato e ha sempre sperato che io riuscissi a crearmi una famiglia con lui, anche se mi ha sempre lasciata piuttosto libera. E quando ho deciso di lasciarlo, ha accettato la cosa, anche se a malincuore.
Squilla il cellulare e io subito lo prendo. Sospiro quando nello schermo vedo scritto “Candice”. Ovviamente sono felice di poter parlare con lei, ma.. insomma.. mi sarebbe piaciuto vedere un altro nome scritto sullo schermo.
“ Candice? “ rispondo.
“ Ehy Nina ciao, tutto bene? “
Candice in questi giorni ha chiamato spesso, è anche venuta a trovarmi e da curiosona qual è, ha anche provato a farmi sputare fuori la verità su Ian, ma io non le ho detto nulla. Non perché non le voglio bene, ma semplicemente perché la sua lingua parla troppo e a volte non si rende conto di dire cose che non dovrebbe dire. Sa semplicemente che provo qualcosa per Ian, ma niente dettagli.
“ Si tutto bene. Tu? “
“Anche io… Senti, mi chiedevo. Visto che non hai nulla da fare, ti va di.. aiutarmi a disegnare degli abiti? Abbiamo una sfilata dove dobbiamo rappresentare le 4 stagioni e so che tu te la cavi molto bene. “
Non so se accettare o meno. Il mio lavoro mi manca, quindi vorrei. Ma se mi porta in ufficio e incontro Ian? Come faccio?
“ Senti Candice… dove vuoi che ti aiuti? “
Chiedo subito.
“Ehm.. in ufficio. Ma Ian non c’è. Per oggi ha terminato giuro. Saremo solo io, tu e Kat. Su.. aiutaci dai. “
Senza pensarci troppo accetto. Pochi minuti dopo sono davanti all’edificio. Quanti ricordi che ho, troppi. Mi fanno anche male, perché ogni ricordo qui dentro, riguarda lui.
Scuoto la testa per cacciare via i pensieri e salgo in ufficio. Per mia fortuna, Candice ha detto la verità. E’ deserto e ci sono solo loro due che sono già a lavoro.
“ Eccomi ragazze. “
Loro non appena mi vedono vengono ad abbracciarmi e mi spiegano velocemente meglio i dettagli di tutto. Poco dopo siamo già a lavoro.
 
FLASHBACK
Natale si avvicina e stiamo disegnando i vestiti a tema. Io e Candice ci occupiamo di disegnarli e di renderli particolari e Kat di colorarli. Abbiamo già finito 10 abiti e siamo tutte molto elettrizzate.
Sono concentrata a guardare i vestiti sul manichino. Sono davvero belli e colorati solo di rosso e a bianco. Li adoro.
“ Mmmmh secondo me saresti davvero sexy con quell’abito. “
Ian da dietro mi sussurra quelle parole vicino all’orecchio e indica un abito corto, decisamente molto sexy. Io arrossisco e mi volto a guardarlo.
“ Dirò al capo che mi distrai sai? “ dico ridacchiando e lui mi bacia dolce.
“ Ma io non ti distraggo. Sei tu che lo fai da sola. “
“ Si divertente. “ gli do una pacca sulla spalla e lui mi afferra per la vita e mi fa avvicinare a se.
“ Sei bellissima Dobrev. “ mi bacia dolce.
“ Smolder.. piantala. “ dico ridendo, ma non mi muovo di un centimetro. I nostri corpi sono praticamente accattati. La cosa non mi dispiace sinceramente. Sento le sue mani sui miei fianchi che mi stringono.
“ Aaah trovatevi una stanzaaa! “ dice poco dopo Candice guardandoci sconvolta.
“ Tu girati biondina” replica Ian ridendo e poi mi lascia andare, ma prima di lasciare la stanza mi sussurra:
“ Stasera continuiamo per bene. “
Ride ed esce, io rimango lì immobile per qualche secondo ripensando alle sue parole.

--

“Nina? “ mi chiama Candice “Allora.. che ne pensi? Ti piace l’idea?”
Io la guardo confusa e noto che ho una mano su un fianco. Oddio, da quanto tempo sono nel mio mondo? Non posso continuare così. Sembro una folle che sta sempre nel suo mondo. Forse lo sono, forse sono semplicemente pazza. Pazza di Ian.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Capitolo15. ***


POV NINA
Adesso sono 20 giorni che non sento Ian e ormai ho perso davvero le speranze. Non ci riappacificheremmo mai più. Ma vabbè, cosa potevo aspettarmi da un uomo che ho tradito?
Sto iniziando ad accettare la cosa e diciamo che sto andando avanti.
Oggi mi sono concessa una giornata di shopping e quindi sto girando per i negozi, nel frattempo ho chiesto in giro se hanno bisogno di una commessa, molti mi hanno detto di no già subito, altri mi faranno sapere. Penso che fare la commessa, per ora, sia il lavoro che voglio. Certo, sono una stilista e mia madre dice che dovrei almeno provare a trovare un lavoro simile a quello precedente. So che ha ragione, ma per ora mi accontento.
“ Ninaaa? “
Mi sento chiamare da dietro e ci metto un attimo a capire di chi è la voce. Quella voce che conosco meglio di chiunque altra ormai. Lui. E’ dietro di me. Che faccio? Mi giro? O fingo di non averlo sentito? Rimango bloccata per qualche secondo.
“ Nina? “
Mi raggiunge e mi poggia la mano sul braccio.
Sono costretta a girarmi. Lo faccio e lo guardo.
“ Ehy! “
Gli sorrido. E’ splendido, come sempre. Porta una maglia bianca che mette in risalto le sue forme e un paio di jeans. Ovviamente porta anche il cappello. Lo porto anche io, visto che quando stavamo insieme mi ha contagiata con la sua passione per i “cappelli”.
Lui guarda le borse e poi alza lo sguardo su di me.
“ Noto che ti stai prendendo cura di te! “ mi sorride.
“ Già. “ dico imbarazzata. Perché lo sono? Un tempo parlare con lui era la cosa più normale al mondo.
“ Come stai? “ continua.
“ Bene. “ dico semplicemente. “ Tu? “
“ Bene pure io. “
“ Mi fa piacere Ian. Ora però.. dovrei andare. Sai, è tardi e manco da casa da una giornata intera. “
“ Se non hai neanche una casa per ora. “
“ Si ma sono stanca e vorrei andare in hotel. “
Lui esita un attimo, ma poi continua a fissarmi.
“ Ho la macchina proprio di là. Posso accompagnarti, se vuoi. “
“ No grazie. Prendo un taxi. “
Dico sicura. Ora basta. Basta continuare a farci male entrambi. Sono pronta ad affrontarlo anche ora, se è quello che vuole.
“ Insisto. “ dice quasi pregandomi.
“ Perché Ian? Cosa vuoi da me? Non posso stare con un uomo fidanzato. Nikki sa almeno di noi? Sa quello che ci è successo o tu semplicemente non le fai raccontato nulla? “
Chiedo seria e lui sembra sorpreso dalla mia furia. Si, perché sono incazzata e vorrei pure piangere adesso, ma decido di non farlo. Lui non mi vedrà più come una donna debole.
“ Insomma Ian…. Andiamo in hotel e poi cosa? Andremo a letto insieme e quando tornerai a casa continuerai a far finta di nulla? “
“ Perché dovremmo andare a letto insieme? Volevo semplicemente accompagnarti Nina. “
“ Sai meglio di me che succederà. Lo sai.. “
Rispondo semplicemente e lui non dice nulla. Lo sa, lo sa benissimo e forse queste erano le sue intenzioni.
“ Non sono la tua puttana! “
Lui mi fissa sconvolto.
“ Nina stai scherzando vero? Non puoi dire sul serio. Sai che ti rispetto. “
“ No che non lo sai.. “ dico con occhi lucidi. “.. è questo il rispetto che mi mostri Ian? Ti ho aspettato ogni ora, ogni minuto, ogni secondo, da quando siamo tornati, ma tu… hai continuato a vivere la tua vita normalmente. Ora, mi vedi in giro e pensi di venire qui e potermi offrire un passaggio? E magari una scopata? “
Lui è sempre più visibilmente sconvolto dalla mia reazione. Si, forse è esagerata, ma ho bisogno di sfogarmi. E stavolta non con i miei amici, ma con il diretto interessato.
“ Sai che ti amo. “
“ Non ti credo più.. “
Dico tra i singhiozzi. Sono ridicola. Tutti ci stanno fissando.
“ Nina! “ mi toglie le borse dalle mani e le prende lui. “ Ti prego. Devo parlarti e tu devi calmarti. Vieni in macchina. Solo per parlare. E dopo, se non vorrai più vedermi, ti lascerò libera. “
Lo osservo e mi asciugo le lacrime con le mani.
“ Ti prego.. smettila. “
Faccio un respiro profondo e chiudo gli occhi.
“ Ti prego Nina. Ok, te lo dico ora. L’ho lasciata. Io e Nikki abbiamo chiuso, insomma, ci ho messo 20 giorni per farlo, ma comprendi almeno questo… Vieni in macchina con me. “
La sua rivelazione mi lascia di stucco. L’ha lasciata per me? Davvero lo ha fatto? Non è una presa in giro? Quindi abbiamo ancora una speranza? Ma, ora che faccio? Vado con lui o no? Insomma potrei, ma ho promesso a me stessa di non farmi del male. Non più.
Il fatto è che il mio corpo vuole seguirlo.
“ Allora? Vieni? Prometto di fare il bravo. Non mi aspetto nulla, solo che mi ascolti. Non ti costa nulla. “
Mi costa tanto invece. Questa relazione mi sta distruggendo.

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Capitolo16. ***


POV IAN.
Ci ha messo un po’, era molto indecisa, ma alla fine, per mia gioia, ha ceduto.
Non voglio tentarla e nemmeno pretendo che lei torni con me, voglio solo raccontarle quello che ho fatto, per lei.
Ieri sera finalmente ho deciso di raccontare tutto a Nikki, lei ovviamente non l’ha presa bene, ma alla fine ha capito e se n’è andata. Certo, un po’ mi spiace per lei però non ci amavamo. Almeno non tanto per stare insieme.
E Nikki lo sapeva nel profondo, sapeva che non sarebbe durata. Me lo ha pure detto.
Ora non so se rimarremo amici, non so se continuerò a sentirla, per il momento mi importa solo di Nina e di quello che pensa. E’ importante per me. Per la prima volta dopo tanto tempo, sento di aver fatto la cosa giusta.
Per tutto il viaggio, stiamo zitti. Io a volte, con la coda nell’occhio, guardo Nina per accettarmi che stia bene. Non so che dire, vorrei tanto iniziare a parlare, ma ho paura della sua reazione. Ho paura che possa reagire come prima e urlarmi contro.
Sembra calma, ma non voglio rischiare.
Non appena sono sotto il suo hotel, mi fermo e la guardo. Lei sorrideva.
“ Che c’è? “ dico subito dopo e lei scuote la testa.
“ Io non ti ho dato il nome dell’hotel. “
Sorrido e la osservo ancora. A volte è davvero ingenua. Pensa davvero che io in questi mesi non mi sia informato sul suo conto? So tutto di lei. Quello che ha fatto, dove abita, con chi esce. Tutto. Non perché sono uno stalker, ma semplicemente perché tengo a lei.
“ Si lo so. “ sorrido. “ Ti sei calmata ora? “ oso chiedere.
Lei per fortuna non ha una brutta reazione e annuisce.
“ Scusami per prima. “
“ Scusata, ma non pensare certe cose. Non ti voglio come amante o come la mia puttana personale. Ti voglio come la mia ragazza. Il fatto che tu lo abbia solo insinuato, anche se eri arrabbiata, mi ha parecchio offeso Nina. “
“ Scusa.. “ dice di nuovo e finalmente mi guarda. Per tutto il viaggio non lo ha fatto. “Perché vi siete lasciati? “ mi chiede dopo.
“ Lo sai Nina. Nell’isola te l’ho detto. “
“ Come l’ha presa? “ si affretta a chiedere curiosa.
“ Lo ha accettato. Ci è rimasta un po’ male perché in 20 giorni non le  ho raccontato nulla, ma alla fine mi ha detto che in fondo qualcosa sospettava. Sa che ci amiamo e ci augura il meglio. “
Lei sembra sorpresa.
“ Sembra una storia quasi inventata. Dove tutti stanno bene e c’è un bel lieto fine. “
“ Io e Nikki ci siamo distratti a vicenda. All’inizio abbiamo provato, ma non ha funzionato e il fatto che lei lo abbia ammesso, mi fa sentire meglio. “ dico.
“ Meno in colpa? “ chiede subito e io annuisco.
“ Ci sei andato a letto dopo essere tornato dall’isola? “
Ops.. questa è una domanda che non mi aspettavo. So che si arrabbierà, ma non posso mentirle. Se non sono sincero, non potremo mai andare avanti. E’ vero che questo posso anche evitare di dirglielo, perché lo sappiamo solo io e Nikki, ma decido di essere sincero.
“ Si.. “ sospiro “ .. ma non arrabbiarti. L’ho respinta per giorni e lei si stava insospettendo, poi io non ero pronto a dirglielo. Mi serviva tempo. “
“ Ti perdono solo perché ti ho messo io in questo casino, ma sappi che non lo condivido. Avresti dovuto dirglielo, non andarci a letto. Vuoi portare rispetto a me, ma devi portargliene anche a lei e a chiunque altro. “
“ Lo so… “
“ Ma come ho detto prima.. “ si affretta a dire. “ Ti ho portato io a questo e lo accetto. “
Mi limito a fare un mezzo sorriso.
“ Ultima domanda.. “ dice “ L’hai lasciata e ora da quel che so, vuoi ritornare da me. E se io ti dico che non ti voglio più? Insomma… tu come la prendi? L’hai lasciata per niente. “
Il solo pensiero mi fa star male.
“ Come ho detto... “ faccio una pausa. “ Non provo nulla per lei e quindi, come hai detto pochi secondi fa pure tu, devo portarle rispetto. Non posso stare con una persona e amarne un’altra. Se non mi vorrai, accetterò la cosa, in qualche modo.“
“ Giusta osservazione Smolder. “
Sorriso sentendola. Era da tanto che non mi chiamava così. La guardo e riesco solo a pensare a quanto sia splendida. Anche dopo aver pianto.
“ Ok, ora sarà meglio salire. “ dice sorridendo e apre la portiera. “ Vuoi venire? Ti offro qualcosa e nel frattempo vedi la mia stanza. “
Come può solo chiedermelo? Ovvio che voglio salire in camera con lei. Annuisco, prendo le sue borse e la seguo sorridente.
“ Solo per parlare. “ Mi avverte subito e io annuisco. Tenterò di fare il bravo. Voglio andarci piano stavolta.

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Capitolo17. ***


POV NINA
Non so bene come comportarmi e non so neanche se, portandolo nella mia camera, sto facendo la cosa giusta. Ma purtroppo è il mio cuore a comandare, non il mio cervello.
Quando sono con lui è come se non avessi un cervello, a dire il vero. Lui mi annebbia la mente, completamente. Per due persone innamorate, questo più essere positivo, ma quando devi lottare, per farti valere e non apparire come un burattino, è una cosa negativa.
Ma io non sono il suo burattino. Lui me lo ha anche affermato pochi minuti fa, in macchina.
Sono la donna che ama, almeno così ha detto e io, voglio credergli.
Lo invito a entrare nella mia stanza, è piccola .. ma molto moderna e bella.
“ Carina. “ Commenta lui e si guarda intorno.
“ Grazie. “ sorrido.
“ Hai ottimi gusti Dobrev. Sempre. “
Io ridacchio e mi siedo sul letto.
“ Cosa posso offrirti? Del vino? Lo faccio portare in camera. “
Lui annuisce. “ Si, del vino andrebbe bene. “ Io sorrido e lo ordino.
Dopo qualche minuto siamo entrambi nel letto a sorseggiarlo.
“ Allora… secondo te che dovremmo fare ora? “ mi chiede lui e a me va quasi di traverso il vino. “ Cioè, non ora ora, intendo in generale. Vuoi riprovarci con me? “ continua.
“ Non ci abbiamo già provato 3 anni fa? “
“ Quindi non vuoi stare con me? “
“ No non voglio dire questo. “ dico subito. “ Intendo dire che non mi va di iniziare da capo. Possiamo riprendere da dove abbiamo lasciato. Pian piano e vedere se va. “ sorrido.
“ Quindi… stiamo insieme? “ chiede quasi incredulo.
“ Ian lo sai che ti amo. Ti amo tantissimo e, ripeto per la centesima volta, ho sbagliato. Avevo paura, ma ora sono pronta. “
“ Ottimo. “ mi prende subito la mano e la intreccia alla mia. “ E’ un bene perché io non riesco a starti lontano. Non lo avrei fatto, io non mi arrenderò mai con te. “
Improvvisamente è a un centimetro da me.
“ Se ti serve tempo, te ne darò. Ma siamo fatti per stare insieme, anche se non vuoi sposarmi. “
Io sorrido. “ Sei scemo. Non ho detto che non voglio sposarmi, semplicemente non mi sentivo pronta. “
“ Ora lo sei? “ mi chiede.
“ Io… cioè.. “ ci penso. Sono pronta o no?
“ Tranquilla. Pensaci. “ Mi bacia la fronte e si alza.
“ Ti ho detto che avrei fatto il bravo e.. intendo mantenere la mia promessa quindi, me ne vado. “
Dice ridacchiando.
“ Ti chiamo stasera ok? “
Io annuisco e sorrido. Non so se voglio che se ne vada ma, se resta.. so che succederà e per ora devo semplicemente pensare. So di volerlo, ma devo schiarirmi le idee e parlarne con qualcuno. Lo accompagno alla porta e poi decido di chiamare le mie amiche. Kat e Candice. 

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Capitolo18. ***


POV NINA.
Stavo per chiamare le mie amiche, ma poi mi sono chiesta se era il caso che loro sapessero subito la novità. Insomma, mi fido di loro, tantissimo. Ma so che Kat ormai è pure amica di Nikki. E se Nikki le ha raccontato tutto e adesso mi giudica o peggio.. mi odia?
Oddio, non so che fare.
Rifletto e dopo decido di chiamare una mia vecchia amica. Non la sento da una vita, visto che lei è molto impegnata, ma sono sicura che questa novità, le farà piacere.
Chiamo Julianne, lei dopo il secondo squillo risponde.
“ Ehy Nina. Ciaao, sono felice di sentirti. Ho pochissimo tempo, ma dimmi. Tutto bene? “
Sorrido subito nel sentire la sua voce. Lei è davvero fantastica.
“ Ciao Ju. “ ridacchio. “ Sto bene e tu? Ti diverti? “
“ Beh, diciamo di si. Presto verrò a trovarti, promesso. Tu? Hai trovato un nuovo lavoro? “
“Ehm.. No ancora no, ma ho pensato di parlare con il mio vecchio capo per vedere se mi rivuole dentro. “
“ Ma.. “ lei sembra riflettere. “Sei sicura di voler lavorare con il tuo ex? “
“ Ecco. Io ti ho chiamata proprio per questo. Non so se è più il mio ex. Noi, vogliamo riprovarci. “
Lei si zittisce.
“ Juli? “ dico subito. “ Andiamo non mi giudicare. “
“ No Nina, sai che non lo farei mai. Pensavo soltanto. “
“ A cosa? “ chiedo subito.
“ Se stai facendo la cosa giusta. “
“ Perché dici così? “
“ Semplicemente perché Nina, una volta lo hai lasciato. Ora cos’è cambiato? Perché aumentare questo calvario? Dovresti andare avanti e lo stesso lui. “
“ Ma io lo amo Julianne… Lo amo e non riesco a vivere senza di lui. E’ la mia dolce metà. Lui è la mia vita. Quando l’ho lasciato, ho fatto la stronzata più grande della mia vita. “
“ Ne sei certa? Cioè.. se torni con lui a me fa solo piacere. Lui è.. divertente, ma non voglio che ci stai male. “
“ Ne sono certa. Dopo essere tornata dall’isola, ne sono certa. “ dico sicura.
“ Si. Quello che è successo all’isola, ne è la prova. E Nina, che devo dirti… segui il tuo cuore. Te l’ho sempre detto. Se vuoi stare con lui, fallo. Ma sta attenta alla sua ex, non sai come potrebbe reagire.”
“ Penso che non farà nulla. Nikki non lo ama. “
“ Non puoi esserne certa. Tieni gli occhi aperti e soprattutto fatti sostenere da quelli che ti sono vicini. “
“ Secondo te devo dirlo subito ai miei amici? “
“ Secondo me si. Ti vogliono bene. “
Io annuisco e sorrido subito.
“ Ti voglio bene Julianne e non vedo l’ora di abbracciarti. “
“ Oooh piccola. Anche io. Ma ora devo andare. Ma voglio che tu mi tenga aggiornata. SEMPRE. “
Io rido.
“ Ok Ju. Ciaao. “
Attacco e subito dopo chiamo Ian, anche lui risponde subito.
“ Nina? “
Sembra preoccupato. Forse pensa che ho cambiato idea.
“ Hai detto a qualcuno di noi? “ Chiedo subito.
“N.. no. Perché? Ci hai ripensato? “
“ No. “ mi affretto a dire e ridacchio. “ Non dirlo a nessuno per ora.. “
“ Perché? “ mi chiede lui.
“ Non lo so.. “ dico confusa.
“ Sono i nostri amici. “
“ Magari possiamo dirglielo insieme, ad ogni modo non ti ho chiamato per questo. “ dico diventando subito nervosa.
“ Dimmi. “
“ Stasera hai da fare? “ chiedo sperando che dica di no.
“No! “ risponde subito e io rido ancora. “ Mi prendi in giro Nina? “ continua serio.
“ No no. Stasera posso dormire con te? “
Lui non risponde. Ovviamente non si aspettava questa domanda.
“ Allora? Posso Ian? “
“ Ne sei certa? “
Mi chiede lui. Probabilmente me lo chiede, perché sa già che potrebbe succedere qualcosa e vuole essere sicuro che io faccia quello che voglio.
“ Al 100%. “ rispondo sicurissima e sorrido improvvisamente felice. Posso essere più ridicola di così? Menomale che nessuno sta vedendo la mia faccia al momento, perché sembro una ragazzina che sta per incontrare il suo fidanzatino per la prima volta.
“ Passo a prenderti. “ dice lui.
“ No prendo un taxi. “
“Passo a prenderti! “ ripete sicuro.
“ Ian perché perdere tempo? Tu, ordina qualcosa io sarà da te, tra.. “ guardo l’orologio. “.. 1 ora? Si un’ ora. “
Lo sento sbuffare sconfitto e mi trattengo dal ridere.
“ A dopo Ian. “
“ A dopo testarda. “
Attacco e vado a prepararmi.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Capitolo19. ***


POV NINA
Stiamo guardando 50 sfumature. Siamo sotto le coperte, in pigiama e guardiamo in silenzio. Noto che Ian spesso mi fissa con la coda nell’occhio, ma cerco di non farci molto caso.
Non è per niente imbarazzante guardare questo film con lui. Non so perché, però mi sento a mio agio. Sembra quasi essere tornati ai vecchi tempi, quando nelle notti di inverno, ci mettevamo a letto e guardavamo dei film. L’unica differenza è che prima stavamo tutto il tempo abbracciati, ora no. Ognuno è al loro posto. Il film è quasi alla fine e già inizio a emozionarmi.
“ Oooh Nina non dirmi che questo film ti fa piangere. Andiamo, tu piangi per ogni finale? “ mi prende in giro e io lo guardo male.
“ Si prendimi in giro. Si sono lasciati, lo vedi? Non è triste? “
“ Beh lui ha sbagliato. Ha agito d’impulso. “
“ Si ma lei deve perdonarlo. “ dico indicando lo schermo.
“ Nina… tranquilla. Si sposano, ricordi? “ continua a prendermi in giro e io gli tiro un cuscino dritto in faccia. Lui lo afferra al volo e fa il finto sconvolto.
“ Che hai fatto? “ tenta di essere minaccioso fingendo miseramente.
“ Ti ho tirato un cuscino. “ dico semplicemente e rido.
“ Ah si? “ Mi assale gettandosi su di me, attento a non farmi male e mi fa il solletico.
“ Merda! “ urlo. “Aaah di nuovo no, sai che lo odio.. Smettila. “ rido con le lacrime.
“ Chiedimi scusa monella. “
“ No! “ urlo ancora e lui non smette.
“ Oooh si. “
“ Posso farmi perdonare in un altro dopo.. “ dico urlando e ridendo. Lui si ferma e mi guarda.
“ Ah si? E come signorina? “
Io rido e non rispondo.
“ Vedi che ricomincio, se non me lo dici. “
E’ divertito. Anche io lo sono.
“ Ti vergogni a dirlo? “ chiede subito e si avvicina provocante.
“ Ti stai avvicinando troppo Somerhalder… chi ti dice che mi faccio perdonare con quello? “
“ Mi vuoi. Lo so. Ti manco, vero? Ti osservo da una sera intera e mi vuoi. “
Io lo osservo e sospiro.
“ Sei poco romantico Ian. “
“ Nina andiamo. Siamo noi.. io e te, sto scherzando. Mi conosci.. “ mi afferra le mani e me le bacia.
“ Si scusami “ dico subito, rendendomi conto di aver esagerato. Anche io stavo scherzando, quindi non posso pretendere che lui faccia il romantico. Ci stiamo divertendo.
Mi avvicino e lo bacio subito.
“ Si Ian… voglio fare l’amore con te. “
“ Oooh piccola. “ dice sorridendo e mi stringe subito. “Anche io voglio e tanto. Mi sei mancata da morire. “ dice mentre mi sfila il pigiama e si mette sopra di me.
“ Sei sicura? “ mi chiede subito dopo mentre mi accarezza i capelli.
“ Di cosa? “
“ Di questo. Non voglio che poi te ne penti e ti senti in colpa. “
“ Si.. sono sicura. “ dico sorridendo e riprendo a baciarlo.

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Capitolo21. ***


POV NINA
Il mattino successivo, quando ci siamo alzati, abbiamo fatto colazione insieme, poi lui è andato a lavoro, io in hotel. Ho deciso di ritornare a casa sua, o meglio lui ha deciso, quindi sto facendo la valigia, sperando di non dover ritornare più in questo posto, per quanto accogliente sia. Suona il cellulare, è mia madre.
Rispondo.
“ Ninaa ! “ dice lei preoccupata. “Che fine avevi fatto, non ti sento da ieri. Sai che la sera, prima di andare a dormire, devi mandarmi un messaggio vero? “
“ Mamma non sono una bambina. “
“ Si ma abiti sola e non sono tranquilla. Lo sai Nina. “ dice seria.
“ Scusami mamma. Ho dimenticato a chiamarti. Mi sono addormentata presto. “
“ Ho chiamato in hotel e mi hanno detto che non eri in camera. Dove sei stata? “
Io alzo gli occhi al cielo. Capisco che si preoccupi per me, ma esagera a volte.
“ In giro mamma. “
“ Non mentirmi. Mi nascondi qualcosa. “
In effetti le sto nascondendo proprio tutto e non capisco perché. Forse ho paura che mamma mi giudichi, ma lei adora Ian, quindi perché non sto dicendo neanche a lei che ho passato la notte con lui?
“ Ok mamma. Ero con Ian! “
Non risponde subito,  penso che stia assimilando la notizia.
“ Cosaa? E Nikki? “
“ Si sono lasciati. Non ti ho raccontato tutto, ma quando siamo stati nell’isola, abbiamo parlato e tanto e… insomma io gli ho detto la verità e lui ha capito di non amare più Nikki e ora, finalmente, l’ha lasciata. “
“ Oddio.. e hai passato la notte con lui? “
“ Abbiamo dormito. “
“ Si immagino, ma non voglio sapere quello che avete fatto, voglio solo sapere come ti senti. Insomma.. se sai quello che stai facendo. Sei sicura che con Nikki è finita? Lo adoro, ma non vorrei che alla fine ci ripensa e ti spezza il cuore. “
“ Beh, potrebbe farlo, ma abbiamo chiarito la situazione e lui sembra intenzionato a continuare la storia con me e non con lei. “
Non risponde. E perplessa sicuramente.
“ Torno a vivere con lui. “ dico.
“ Cosa? Nina non stai correndo un po’ troppo? Insomma, siete tornati insieme da quanto? 20 ore? “
“ Mamma io lo amo e lui ama me. Quando dice una cosa è quella, lo conosco da 5 anni e se dice che vuole avere un futuro solo con me, gli credo. “
“ Si hai ragione Nina ma, oddio non lo so, spero che… tu stia facendo la cosa giusta. Sei così giovane e a volte i giovani non riflettono. Agiscono d’impulso. “
“ Mamma, stiamo parlando di Ian. Uomo più serio di lui non esiste. “
“ Va bene Nina. “ la sento sorridere. “ Mi fido di te e mi fido di lui quindi ok. Ma stai attenta ok? “
“ Si mamma. Ora devo andare ok? Ti chiamo più tardi. “
“ A dopo piccola. Ciao. “
Attacca.
POV IAN
La mattinata è passata veloce. Quando ho finito di lavorare, sono passato a prendere Nina in hotel e l’ho portata a casa mia. Abbiamo deciso di invitare tutti i nostri amici a cena e raccontare le novità, ma soprattutto che io e Nina siamo tornati insieme.
Ci saranno tutti, i nostri colleghi e anche mia sorella. Finalmente tutti sapranno del nostro ritorno.
Sono in auto perché ho dimenticato delle cose in ufficio e sto andando a prenderele. Mi arriva un messaggio, è la mamma di Nina e rido mentre leggo il contenuto.
Tenta di essere minacciosa, ma so che ci tiene a me. Siamo molto amici.
“ Tranquilla, tua figlia con me è al sicuro e si, la amo. La amo tantissimo e ora che è tornata, non la lascerò andare. “
Rispondo e sorrido felice. Sembro uno scemo. Non appena parcheggio, noto Nikki. Che diavolo ci fa qui? Vorrei fare marcia indietro e fuggire, ma lei mi ha già visto.
Dopo qualche secondo, decido di uscire dalla macchina. Insomma, non posso farmi intimorire da lei.
“ Ciao Nikki. “ La saluto con un cenno della mano e faccio per entrare nell’edificio davanti a me, ma lei mi ferma.
“ Siete tornati insieme vero? “ mi chiede e io mi volto a guardarla.
“ Perché vuoi saperlo? “ chiedo.
“ Perché so che state di nuovo insieme. Insomma Ian complimenti, non è passata neanche una settimana e già torni tra le sue braccia. “ dice, probabilmente infuriata.
“ Nikki.. “ sospiro. “ Tu avevi ben chiara la situazione. Sapevi che ti lasciavo perché amo ancora Nina e hai acconsentito. Inoltre tu mi hai pure detto che non provavi amore per me, ma solo una semplice amicizia.. “
Lei mi osserva.
“ Ma almeno lasciar passare un mese? Insomma è questo il rispetto che mi porti Ian? “
“ Cosa sarebbe cambiato Nikki? Eh si, credo di essere stato rispettoso nei tuoi confronti, perché ti ho lasciata. Quando finalmente ho trovato il coraggio di farlo, ti ho lasciata. “
“ Tu mi hai lasciata perché sapevi che lei sarebbe tornata. “ continua.
“ Ti sbagli. Io non sapevo nulla. Ti ho lasciata e solo dopo le ho chiesto di ritornare con me. Lei ha accettato, ma se non lo avesse fatto, io sarei rimasto solo. Quindi no Nikki, non sapevo proprio nulla. Ho semplicemente fatto quel che è giusto. “
“ Sono incinta. “ spara. “ L’ho appena scoperto. Sono incinta Ian. Di tuo figlio. “
“ N..no. “ riesco semplicemente a dire.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Capitolo22. ***


POV IAN.
Non è possibile. Insomma, io sono stato sempre attento. Come può essere incinta? Un figlio è quello che voglio, ma non con lei. Per questo mi sono assicurato di farlo protetto.
So che dovrei parlare, dire semplicemente qualcosa, ma non ci riesco. In questo momento non riesco a pensare lucidamente, quindi rientro in macchina e vado via, ignorando Nikki.
Quando tutto si stava sistemando, ecco che arriva la bomba che sicuramente farà crollare tutto. Cosa faccio adesso? Lo dico a Nina? No non posso, lei non accetterebbe mai. Non posso. Non adesso.
Senza neanche accorgermene mi ritrovo a casa di Paul. Il mio amico.
Oh si, ho davvero bisogno di un amico in questo momento. Scendo dalla macchina e suono. A rispondere è Phoebe.
“ Ehy.. Ciao Phoebe. Paul è in casa? “
Lei mi osserva.
“ Oddio Ian. Che ti è successo? “
Come ha fatto a capire che qualcosa non va?
“ Nulla. Dovrei parlare con Paul. “ Insisto e lei annuisce.
“ Ok entra. E’ qui ma… siediti e.. cerca di calmarti. Nina sta bene? “ continua e io annuisco.
Nel frattempo arriva Paul.
“ E’ incinta. “ dico subito guardandolo.
“ Chi? Nina? “ chiede subito lui e io scuoto la testa. Lui in un attimo capisce e si blocca. Phoebe è semplicemente scioccata, se ne sta accanto a lui, senza dire una parola.
“ Che cazzo hai fatto Ian? “ dice Paul sconvolto.
“ Nulla amico. Sono stato attento, giuro. Se è incinta mi ha ingannato. “
“ Cazzate. “ dice Phoebe. “ Non dare la colpa a lei, può essere dipeso pure da te. “ sbotta lei, improvvisamente arrabbiata. Sicuramente le mie parole l’hanno toccata, visto che lei è una donna e adesso sembra che stia semplicemente incolpando Nikki. Solo Nikki.
“ Phoebe… “ dico serio “.. sai come sono. Sai che voglio una famiglia, ma con lei ci sono stato attento, te lo giuro. Ci sono stato attento perché non ero sicuro di noi e non volevo mettere al mondo un figlio che avrebbe avuto due genitori separati. Se ti dico che ci sono stato attento, è così. Mi sono fidato di lei. Non può essere un caso. “ spiego.
“ Quindi… mi stai dicendo che Nikki ti ha ingannato? Com’è possibile? “ dice lei, non comprendendo.
“ Phoebe… calmati. “ interviene Paul. “Ian sa meglio di noi della sua vita sessuale e se sta dicendo che Nikki l’ha ingannato, io gli credo. Non perchè sono un uomo anche io, ma semplicemente perché non è così stupido da fare una cazzata simile. “
“ Paul… può succedere anche se ci stai attento. “ dice lei e poi guarda me. “ Ian non puoi saperlo. Non sparare sentenze. Ci siete stati attenti, ma qualcosa può essere andato storto. “
Io sbuffo.
“ Allora Phoebe, lei ha sempre preso la pillola. Non mi risulta che con la pillola si possa rimanere incinta. A volte, quando non eravamo sicuri, addirittura abbiamo usato il preservativo. Non può essere una coincidenza. “ ripeto.
“ Può succede lo stesso Ian. Sono casi rari, ma la pillola.. magari non fa effetto. “
“ Ah e proprio a lei non doveva fare effetto? Qualcosa non mi convince. “ dico e lei mi osserva.
“ Ok. Tralasciando questo. Che intendi fare adesso? “ mi guarda.
“ Non lo so. “ rispondo io nervoso. “ Non so che fare, ma non posso perdere Nina. Non posso. “
“ Allora diglielo. “ propone Paul.
“ Cosa? Le spezzerei il cuore Paul. No. “ quasi urlo.
“ Lo verrà a sapere, probabilmente dall’interessata. Non permette a Nikki di rovinare tutto. Un figlio con lei, non cambia la relazione tua con Nina. “ continua lui.
“ Sei impazzito? E come se la cambia. Cambia tutto Paul. Qualcosa non mi convince e Nikki deve spiegarmi. “
Mi alzo.
“ Ehy dove vai? “ chiede Paul.
“ Da lei. Devo parlare con Nikki. “
“ Devi calmarti prima. Mi hai capito? “
Mi urla mentre esco dal suo appartamento. 20 minuti dopo sono a casa sua.
E’ quasi sera e Nina mi ha chiamato già 3 volte, ma io non le ho risposto. Prima devo sistemare questa situazione.
“ Apri! “ urlo mentre suono il campanello di casa di Nikki. Lei dopo attimi che sembrano interminabili, finalmente mi lascia entrare. 

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Capitolo23. ***


POV IAN.
Non appena entro, la fisso.
“ Non farmi questo. “ dico serio.
“ Non l’ho deciso io. “ dice lei tranquilla.
“ Si invece. “ urlo. “ Lo hai deciso tu. Perché sei così perfida? Mi hai preso in giro. Mi fidavo di te. Prima di finire nell’isola tu sapevi che ti avrei lasciato presto e hai pensato a un modo per farmi restare. Anche se non voglio. “ continuo.
“ Ti sbagli! “ risponde semplicemente. Non lascia trapelare nessuna emozione e questo mi conferma che ho ragione io. Non lo ammetterà mai, ma lo ha fatto di proposito.
“ Lei non merita tutto questo. “ dico. “ Ora.. per colpa tua, lei soffrirà. Ancora e ancora. “
“ Non m’importa. Questa cosa riguarda me e te. “ mi guarda.
“ A me importa invece. Importa Nikki, perché stai rovinando la mia vita e anche quella di Nina. Solo per un tuo capriccio. Che faremo ora? Insomma… pensi che torneremo ad essere la coppia di prima? “
“ Lo spero. “ dice.
“ Quindi, secondo la tua mente malata, questo bambino ci farà tornare insieme. E dimmi Nikki.. “ mi avvicino a lei. “.. questo bambino, crescerà nella menzogna? Cosa dirai a tuo figlio quando sarà cresciuto? Che hai ingannato il padre? “
“ Stiamo parlando di un bambino. Non di un giocattolo Ian. “ si sa subito seria. “ Ne parli come se non fosse nulla. “
“ No Nikki. Tu hai usato la vita di un bambino per i tuoi scopi.. “ la fisso.
“ Non l’ho fatto. “
“ Nega quanto vuoi. So come stanno le cose. Sai Nikki? Ti facevo buona, seria. Ma adesso mi fai solo schifo. Rimarrai sola. I tuoi comportamenti di faranno rimanere tremendamente sola. “
Dico e me ne vado, perché non posso più sopportare la sua presenza. Non posso sopportare di avere la donna che mi ha ingannato, davanti.
Nelle ultime ore mi sono comportato come un pazzo, me ne rendo conto. Ma sono troppo nervoso, per comportarmi come una persona normale. Un bambino, l’ho sempre desiderato. Sempre. Ma lo avrei voluto con la donna giusta e dopo essermi sposato. Non così, non con una donna che non amo. Che futuro avrà questo bambino? Che futuro avremo io e Nina? In più, lei accetterà tutta questa situazione? No, non penso proprio.
POV NINA.
Ho chiamato Ian per tutto il pomeriggio, ma non ha risposto. Sono un po’ preoccupata, ma per distrarmi, sto preparando la cena, visto che stasera abbiamo ospiti. Chissà che fine ha fatto e soprattutto, chissà perché non risponde alle mie chiamate.
Mentre metto il pollo nel forno, sento la porta aprirsi e mi precipito all’entrata. Sospiro di sollievo quando lo vedo e lo abbraccio subito.
“ Ian.. perché non hai risposto? Mi hai fatto preoccupare tanto. “
Lui mi stringe e mi bacia la fronte.
“ Scusami piccola. Non l’ho sentito, ma ora sono qui. “ fa un mezzo sorriso. E io capisco che qualcosa non va.
“ Che succede? “ chiedo subito. Mi sta salendo il panico.
“ Rilassati piccola. Sto bene. “ mi accarezza i capelli.
“ Ian.. che hai? “ improvvisamente mi bruciano gli occhi, a causa delle lacrime che vogliono uscire, ma che io cerco di cacciare via inutilmente. E’ successo qualcosa, non so cosa, ma sento che qualcosa sta per cambiare.
“ Ian.. parlami cavolo. “ lo fisso seria.
“ E’ incinta… è incinta. “ ripete e io capisco subito di chi sta parlando. Improvvisamente mi sento le gambe molli e inizia a girarmi tutto intorno. Chiudo gli occhi. Perché, perché tutto a me?

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Capitolo 24. ***


POV ELENA.

Quando riapro gli occhi, mi ritrovo sdraiata sul divano. Come ci sono finita qui?

Mi guardo intorno confusa e mi metto subito a sedere, Ian è accanto a me che mi guarda preoccupato e mi tiene la mano. Io con un gesto istintivo, gliela lascio subito.

" Che hai fatto?? " urlo.

" Nina... Nina calmati. " dice lui preoccupato e mi accarezza il braccio. Io senza neanche pensare, gli do uno schiaffo.

" Non toccarmi! " urlo e mi sposto. " Non toccarmi! "

" Nina... " dice lui semplicemente sconvolto.

In questo momento sono arrabbiata e delusa. Non riesco a parlare e soprattutto a pensare lucidamente. Riesco solo a piangere. Improvvisamente mi sento persa, disperata.

Nikki è incinta. Ian sarà padre. Lui ha sempre voluto un figlio e ora quella donna glielo sta dando. Sapevo che la nostra storia non poteva andare avanti. Ho semplicemente sognato troppo. Io e Ian, forse siamo destinati a non stare insieme.

" Nina... ti prego. Io amo te. Io.. ci sono stato attento. E' lei che mi ha ingannata. "

" Ma ti senti? Sei pazzo Ian. " dico mentre mi alzo e vado nella camera da letto. Lui mi segue.

" Nina.. No, che fai! "

Appena capisce le mie intenzioni, mi ferma e mi toglie la mia valigia dalle mani.

" No. Tu non te ne vai. " dice subito serio e forse, anche un po' spaventato. Si direi che è spaventato, anche se non capisco perché.

" Togliti e dammi la borsa Ian! " dico seria.

" No! "

" Dammi la borsa! " cerco di prenderla, ma lui è più forte e la tiene stretta. " Lasciala! " urlo, mentre tendo di strappargliela dalle mani, ma poi mi arrendo.

" Ok, me ne vado senza i vestiti. " Lo oltrepasso e prendo la mia giacca, ma lui mi si pianta davanti e io sbuffo. "

" Fai sul serio? " continuo. " Il tuo livello di stronzaggine è davvero così alto? Devi lasciarmi andare. E' finita capito? "

" No. " mi afferra per le braccia. " Nina è il suo piano. Voleva questo. Non lasciamola vincere. Io amo te. "

" Lasciami, mi fai male. " lui subito allenta la presa e mi guarda.

" Ascoltami. Devi credermi. Io ci sono stato attento. E' lei che mi ha mentito. Ha finto di aver preso la pillola, quando invece non l'ha presa e così è rimasta incinta. "

" Te lo ha detto lei? " lo guardo subito.

" No, non lo ammetterà mai. Ma l'ho capito. " dice sicuro.

" Un bambino si fa in due Ian, quindi non venirmi a dire stronzate. Non ci andavi così tanto a letto, se davvero non ti importava di lei. "

" Ma Nina... " dice lui confuso. " So che sembra così, ma lei mi ha ingannato. Capisci? Perché non capite? Sta usando il bambino per allontanarmi da te e io non voglio dargliela vinta. Ti supplico Nina. Se tu vai via, vince lei e non voglio che sia così. "

" Ma questa non è una gara. " dico sconvolta. " Se per te lo è, mi spiace. Ma per me no. "

" Noi ci amiamo e lei vuole distruggere il nostro amore. Non è una gara, ma qui' si tratta di noi due. Ti prego. " continua e io alzo gli occhi al cielo.

" Chiama i tuoi ospiti e dii loro che la cena è annullata. "

" Cosa?? No. "

"Ian. " urlo. " Non me la sento ok? Non me la sento di far finta di essere felice tutta la sera. Quindi.. chiama tutti e dii che la cena è annullata. " dico semplicemente prima di chiudermi in bagno.

Ho bisogno di stare sola per pensare e visto che Ian non mi permette di andare via, questo è l'unico posto che non può raggiungere. Fortunatamente, mi sta lasciando sola e non sta insistendo per entrare.

Lui potrebbe anche avere ragione, non lo metto in dubbio. Ma questo bambino li farà avvicinare e non so se voglio essere quella in più, tra i due. Ian ha sempre voluto costruirsi una famiglia, avere dei bambini e finalmente Nikki gliene sta dando uno, inganno o non inganno. Però devo ammettere che se davvero Ian ha ragione, Nikki è più cattiva di quanto immagini.

Solo una cosa devo capire adesso. Il mio amore, può andare oltre anche a questo? Insomma, io sono pronta a rischiare tutto per lui? E se in un futuro lui semplicemente decide di stare con la madre di suo figlio? Io perderei tutto e rimarrei di nuovo delusa. No, in effetti non sono pronta ad affrontare tutto questo e neanche so se lo voglio.

Mentre sono immersa nei miei pensieri, sento bussare.

" Nina?"sento la voce di Candice.

Cosa? Lei è qui? Avevo chiesto a Ian di annullare tutto.

" Sappiamo che hai bisogno di qualcuno. Aprici, parliamo. " dice Kat.

Oooh, c'è pure lei? Tiro su col naso e mi alzo per andare ad aprire. Non appena apro, le guardo e loro mi abbracciano subito.

" Oh Nina. " dice Kat " Ian ci ha raccontato un po', spero non ti dispiaccia. " Io scuoto la testa e le lascio entrare nel bagno.

" Nina... te l'ho detto che quella donna è perfida. Lo ha ingannato. " Candice, ovviamente gli da ragione.

" Non puoi saperlo Can. Lo dice lui e ad ogni modo che vuole fare ora? Un bimbo è quello che ha sempre sognato. Ora può averlo. Io personalmente non me la sento di mettermi in mezzo a loro. "

" Ma lui ti ama. " continua lei.

" E io amo lui, ma questo non basta. Il bambino è una cosa più grande noi, io non voglio mettermi in mezzo. Se in un futuro decide di stare con Nikki? Io che faccio? Soffro ancora? No.. " sospiro.

" Ma Nina.. " dice Kat " Se lui ama te, non ti lascia. Farà il padre e il tuo compagno. "

" A costo di sembrare egoista, non so se voglio che lui faccia il padre del figlio di un'altra. " le guardo. " E' colpa mia se siamo arrivati a questo, lo so benissimo. Ma non posso accettarlo, non pure il fatto che Nikki è incinta del figlio dell'uomo della mia vita. "

" Ok .. allora che intendi fare? " chiede Candice.

" Chiudere la nostra storia una volta per tutte. " dico sicura.

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** Capitolo 25. ***


POV NINA.

" Parli così solo perché non stai pensando lucidamente Nina. " dice subito Kat. " Non puoi lasciarlo. Tu e lui siete reali e soprattutto VERI. Lui e Nikki no, quindi come puoi solo pensare che lui semplicemente si stanchi di te? Non puoi. "

" Non posso rischiare. Non voglio più rischiare. "

" Senti che farai. " dice Candice. "Starai qui... "

" No.. " dico subito e lei mi zittisce.

" Starai qui, si. Anche perché ormai è notte e non andrai in giro sola. Starai con lui e, pian piano cercherai di capire cosa vuoi. Ma cosa vuoi davvero, non prendere scelte affrettate. Solo dopo averci pensato bene, allora si, potrai pure andartene, se è questo quello che vuoi. Ma davvero Nina, te lo dico per esperienza. Il fatto che lui abbia un figlio da un'altra, non cambia. Se ti ama non cambia." Conclude lei.

E solo ora mi torna in mente che Candice sta con un uomo che ha ben due figlie avute con una donna passata. Eppure loro mi sembrano felici. Se loro ci son riusciti, possiamo farlo pure noi no?

" Allora? Te ne pensi? " chiede Kat. " l'idea di Candice è ottima. "

" Penso che non so cosa fare. "

"Per questo devi restare e capire quello che vuoi. " dice Candice e io annuisco.

" Si ok va bene. Resterò e... vedrò. " Sorrido. " Grazie ragazze. Posso offrirvi qualcosa? " chiedo.

" No grazie. Ora hai bisogno di stare con lui sola. "

" Ma davvero. Se volete rimanere per me non... " mi zittiscono.

" Sssh e ascoltaci ok? " Candice mi bacia la guancia e poi lo fa pure Kat.

Quando le accompagno alla porta, Ian è poggiato al muro che mi guarda. Sicuramente vuole sapere la mia decisione. E' triste, si vede. Ma lo sono pure io e tanto.

" Resto. " dico semplicemente. " Ma dormo sul divano. "

Gli si illuminano gli occhi.

" No tranquilla. Ci dormo io. Tu dormi nel mio letto ok? Prenditi il tempo che vuoi. "

Io semplicemente annuisco e vado in cucina e riempirmi un piatto con il cibo che io stessa ho preparato, prima che tutto fosse rovinato dalla notizia.

" Mangio in camera io. "

" Sicura? " mi chiede.

" Sicurissima, buona notte Ian. "

" Buona Notte Nina. "

Vado in camera e prima che mia madre mi chiami, le mando un messaggio con scritto che sto bene, che sono felice e che tra un po' vado a dormire. Non ho voglia di sentire nessun'altro stasera.

POV IAN.

Già il fatto che non se ne sia andata, mi fa sentire meglio. Ho una brutta sensazione, perchè sento che questa volta è diverso, ma ancora spero che capisca e che resti. Noi ci amiamo e Nikki non può distruggere il nostro amore.

Passo la sera a guardare la tv e poi mi addormento. Il mattino successivo, Nina non è ancora uscita alla camera da letto, io dedico di non disturbarla e la lascio stare. Ma prima di uscire, mi accerto che stia bene.

Quando arrivo a lavoro, sono distratto. Non riesco a concentrarmi.

" Quindi.. è rimasta! " dice Paul guardandomi e io annuisco.
" Quella ragazza è santa. " dice lui subito dopo.

" Paul, è stata Nikki. Io che posso farci? "

" Dovevi tenerlo nei pantaloni. " dice lui.

" Devi continuare ancora per molto a rinfacciarmelo? E' il passato, ora dobbiamo pensare al futuro. "

" Si ma in questo caso, il passato ha lasciato un segno. "

" Vaffanculo Paul. "

" Scusa... " dice lui. " Volevo solo farti ridere. "

" Così? Bel modo per far ridere una persona eh? Comunque, devo assentarmi dal lavoro. Puoi sostituirmi? " chiedo e lui mi fissa.

" Dove vai? "

" Da Nikki. " dico.

" A fare cosa scusa? "

" A vedere le prove. Mi ha solo detto di essere incinta. Io non le ho dato il tempo di mostrarmi il test e voglio vederlo. " lui mi guarda strano e poi annuisce.

" Grazie amico. "

Esco di corsa dall'ufficio e vado a casa di Nikki. Suono e aspetto che mi apra. E' in pigiama.

" Ti sei calmato? " mi chiede subito.

" Non sono venuto a conversare. Voglio vedere il test. " Le sorrido e entro senza chiedere il permesso.

" Ho fatto le analisi, per esserne certa, non il test. Ma i risultati sono ancora in laboratorio, devono stamparli, ma siccome volevo sapere con urgenza se lo ero, me lo sono fatta comunicare prima. "

" Ottimo. " dico. " Avrai il bambino, ma non cambierà nulla tra di noi. Vivremo in case separate e io verrò a vedere mio figlio, passerà giorni con me, ma tu non entrerai a far parte della mia vita. " dico sicuro.

" Sarà inevitabile. " commenta lei.

" Questo lo dici tu. Pensa a quello che vuoi, ma sarà così. "

" Nina non ti ha lasciato ancora? "

" Non sono affari tuoi questi. E non metterti in mezzo mai più, intesi? "

Esco e poi decido di tornare a casa. Per oggi il lavoro è andato, domani spiegherò a Julie il motivo del mio comportamento e lei capirà. Quando entro, trovo Nina a fare pulizie.

" Ciao piccola. " le sorrido.

" Ciao. " risponde lei e mi osserva. " Non dovresti essere a lavoro ora? "

" Mi mancavi. " riesco semplicemente a dire. E' splendida.

 

***

 

COME PROMESSO ECCO IL NUOVO CAPITOLO.

Mi sto sentendo cattiva per i capitoli che sto scrivendo, ma la storia ( almeno secondo me ) aveva bisogno di una piccola svolta per poter andare avanti. Spero vi piaccia.... A presto per il nuovo capitolo. <3

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** Capitolo 26. ***


POV NINA.

E' tornato prima perchè gli manco. In questo momento vorrei semplicemente buttarmi tra le sue braccia e stringerlo forte, ma non posso. Non posso, perché la nostra relazione non va bene e forse finirà. Non so ancora cosa fare, ma devo decidere in fretta. Prima prendo una decisione, prima noi due staremo bene, magari un giorno.

" Nina.. " sospira lui. " Non cambia nulla, davvero. Perché pensi che un figlio con lei, cambi le cose con te? Io ti amo. "

" Perché Ian.. io avrei dovuto dartelo, non lei e la cosa non mi piace. In 3 anni non te l'ho dato, in 3 mesi lei è riuscita a darti, insomma quasi, quello che tu desideri. E se semplicemente lei può renderti più felice di me? " chiedo.

" Nina. Non è fregandomi che mi rende felice. Prima non la odiavo, ora si. Ora la odio perché ha deciso una cosa così grande da sola, solo per non perdermi. Il problema è che ha fatto male i conti. Si, lo ammetto, amerò questo bambino, ma amerò pure te. Tu sei la mia vita Nina. Cosa non capisci? " dice quasi pregandomi.

" E' difficile per me.. "

" Lo so Nina. Lo so che ora ti senti confusa, triste, tradita e soprattutto spaventata, ma sono Io. Ian, il tuo uomo e... io ti proteggerò sempre. Tu sei la mia piccolina. "

Sentendo quelle parole mi vengono le lacrime agli occhi. Come fa a dire sempre tutto nel modo giusto? Anche se voglio, non posso respingerlo. Non ci riesco.

" Ian... " mi asciugo una lacrima e lo vedo avvicinarsi.

" No.. " lo blocco.

" Quanto vorrei stringerti adesso Nina. "

Io scuoto la testa.

" Permettimi di consolarti, ti prego. "

" No Ian. Te l'ho detto, mi serve tempo e, non devi influenzarmi con le tue parole. Mettiti nei miei panni, che faresti al mio posto? "

" Starei comunque con te. Senza pensarci due volte. " dice subito sicuro.

" Beh, lo dici solo perché a te non è successo tutto questo, ne sono certa. Non puoi capire. "

" Hai ragione. Forse non posso capire Nina, ma ricorda che ti amo. Ti amerò sempre. "

Io annuisco e sorrido.

" Vado in camera, se non ti dispiace. " dico.

Lui annuisce e io filo subito in camera.

 

POV IAN.

I giorni successivi passano così. Sembriamo due sposi separati in casa.

Io dormo sul divano da quasi una settimana ormai, vado a lavoro, ceno insieme a Nina e poi vado a dormire. Lei sinceramente non so cosa fa. Sta tutto il tempo chiusa in camera. Un po' mi sto preoccupando, ma rispetto i suoi spazi. Alla fine, fino a quando è sotto il mio tetto, vuol dire che non l'ho davvero persa e quindi ho ancora speranza.

Non capisco perché per lei tutta questa situazione sia difficile da accettare. Insomma, non sento Nikki da una settimana e neanche ho voglia di farlo. La vedrò solo poche volte e gli appuntamenti riguarderanno nostro "figlio", non altro. Se vuole, Nina può anche assistere ai nostri incontri. Poco mi importa. L'importante è che con lei, tutto torni normale al più presto.

E' mattina e sto facendo colazione da solo, quando Nina esce dalla mia camera, che per il momento, è sua. Ha un tubino rosso e scarpe con il tacco. E' bellissima, ma mi chiedo subito perché si è vestita così bene.

" Esci? " chiedo e lei annuisce.

" Si incontro amici. " mi sorride.

" Amici? "

" Si. Amici. " ripete. " Ciao Ian. " esce senza darmi altre spiegazioni. Io vorrei seguirla, ma decido che è meglio lasciar perdere. Finisco la colazione e poi vado a lavoro.

POV NINA.

Ormai è passata quasi una settimana e la situazione con Ian non è cambiata. Ma ho un dubbio.

L'altra sera, sentendo parlare Ian con Paul, il mio ragazzo ha detto al suo amico, che Nikki non gli ha dato le vere prove sulla sua gravidanza, perché non aveva ancora ritirato le analisi. Si era semplicemente limitata a farsi dire se era incinta o meno.

Ora, forse sono paranoica, ma voglio vedere con i miei occhi quei risultati. Nella nostra zona c'è solo uno studio e Nikki sarà sicuramente andata lì. In caso contrario, loro mi aiuteranno a trovare lo studio dove ha fatto le analisi.

Entro nello studio che è a circa 100 metri da casa di Ian. Mi avvicino a un infermiere.

" Mi scusi. Avrei bisogno di un enorme favore. "

Lui mi fissa dalla tesa in giù. Io vorrei dargli uno schiaffo in quel momento, ma mi limito e sorridergli. Infondo questo tubino l'ho messo per far colpo e per cercare di ottenere delle risposte. Quando finalmente smette di sbavarmi addosso, mi guarda in faccia.

" Ehm... mi dica signorina. "

" Si, senta. Mia sorella circa una settimana fa, ha fatto le analisi. Ora, siccome ha perso il foglio con i risultati che le avete stampato, mi ha chiesto di passare per chiederne un altro, visto che mi trovo in zona. "

" Mi serve un documento e il cognome di sua sorella, devo accettarmi che sia davvero lei. "

" Certo. " Io annuisco subito e frugo in borsa, dopo qualche secondo faccio una faccia preoccupata. " ooh merda. Non la trovo. " guardo il ragazzo.

" Non posso aiutarla allora, mi spiace. "

" Ma, senta. Ho una giornata lunga da affrontare e l'ultima persona con cui voglio litigare questa sera non appena arrivo a casa, è mia sorella. Mi creda, è tremenda. Per favore, mi aiuti. "

Tento di essere il più disperata possibile. Lui sospira e mi guarda.

" Ok mi dia il nome di sua sorella, ma la prossima volta non cerchi scuse ok? "

" Certo Certo.. " dico subito io. "Nicole Reed."

Lui si mette a cercare sul computer.

" Reed.. Reed.. Reed... è sicura che ha fatto delle analisi di recente qui? " mi chiede lui.

" Si certo. Sicurissima, perché non le trova? "

" No, non le sto trovando. "

" Non siete collegati anche ad altri laboratori della zona? " chiedo.

" Esattamente, sto cercando nel sistema ma non ci sono proprio, le ultime risalgono a 8 mesi fa."
"Ne è certo? " chiedo subito.

" Signorina, no non ci sono queste analisi. "

Queste sono le ultime parole che riesco a sentire. Le analisi non ci sono. L'infermiere è pure sicuro. Che significa che le analisi non ci sono? Dov'è andata a farle? Siamo in una città, deve necessariamente averle fatte qui. Le ha sempre fatte qui, a meno che lei non...

Improvvisamente vengo colta da un giramento di testa e mi poggio al muro.

" Signorina! " l'infermiere mi fa sedere.

" H...Ha mentito. " riesco a dire ancora sconvolta. Credo di non sentirmi bene.

 

**

 

Ecco a voi un nuovo capitolo pieno di sorprese. <3

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Capitolo 27. ***


POV IAN.

Sono immerso nel lavoro, quando ricevo una chiamata. E' Nina, non aspetto oltre e rispondo.

" Nina.. tutto bene? "

A rispondere è una voce maschile.

"Ehy.. Lei è Ian giusto? "

" Lei chi è? " chiedo subito preoccupato e mi alzo. Paul se ne accorge e mi osserva smettendo di lavorare.

" Stia tranquillo, va tutto bene. Volevo semplicemente dirle che la sua ragazza è svenuta. Ora si sta riprendendo, ma per sicurezza l'ho fatta portare in ospedale. "

" In ospedale? " urlo. " Lei chi è? " ripeto.

" Sono l'infermiere che lavora nel laboratorio di analisi. La sua ragazza prima di svenire completamente, mi ha detto di chiamare solo lei. Stia calmo, sta bene. "

Io attacco e corro verso l'uscita, Paul mi segue subito.

" Nina sta male. E' in ospedale. Vado da lei. "

" Ti accompagno. " dice sicuro.

" Non serve. " dico.

" Si che serve.. Se vuoi arrivarci vivo in ospedale, sali nella mia macchina."

Per tutto il viaggio, non faccio altro che sentirmi in colpa. E' solo a causa mia se Nina sta male adesso. Tutta questa situazione l'ho stressata tanto. Ha finto di stare bene, ma è crollata.

" Sono uno stupido! " dico mentre scendo dalla macchina quando Paul parcheggia.

" Ian, devi calmarti. Non sai perché ha avuto quel malore. "

" Per me, per colpa mia. E' così chiaro Paul e poi che cazzo ci faceva in un laboratorio di analisi? Mi ha mentito questa mattina. "

Entro al pronto soccorso e vado subito dall'infermiera all'accettazione a chiedere di Nina. Fortunatamente senza fare storie mi fa entrare, ma Paul è costretto a rimanere fuori.

La cerco tra i lettini, anche se l'infermiera mi ha detto il numero del suo letto.

" Ninaa! " urlo non appena la vedo e le prendo la mano. Lei non indossa più quel meraviglioso tubino e sembra stanca in viso. "

" Nina.. che mi combini eh? " gli accarezzo i capelli e lei mi sorride debolmente. Ma che diavolo le è successo? Stamattina stava bene.

" Oooh Ian. Sei qui. " mi stringe la mano.

" Che è successo Nina? Come stai soprattutto! "

" Sto bene. " dice subito " Sono qui solo per un controllo, ma sto bene. "

" Sei svenuta, non stai bene. " dico.

" Amore.. sto bene. "

Mi ha chiamato amore. Forse sta davvero male, se mi chiama amore.

" Perché sei andata in quel laboratorio? " chiedo diretto.

" Non le ha mai fatte... " dice.

" Nina.. non ti seguo. Mi stai facendo preoccupare. "

" Nikki non ha mai fatto le analisi. "

" Cos..cosa? Ma questo che significa scusa? "

" Ti ha detto di aver scoperto di essere incinta grazie alle analisi, ma non le ha mai fatte. "

Solo dopo riesco a collegare tutto. Nina questa mattina è andata a indagare sulla gravidanza di Nikki senza dirmi nulla. Dovrei arrabbiarmi, ma in questo momento voglio solo che stia bene.

" Hai sentito? Ha mentito! "

" Q.. Questo... Insomma.. pensi che la sua gravidanza sia una falsa? " chiedo sconvolto.

" Ne sono certa. "

" Ma Nina... non puoi saperlo. Lei, insomma.... Che senso avrebbe? "

" Tu stesso mi hai detto che voleva stare con te. Detestava perderti e si è inventata di questa gravidanza. Rifletti. Lei credeva che questa gravidanza ti avrebbe fatto correre da lei. "

Sono semplicemente sconvolto e deluso. Sconvolto perché Nina ha scoperto tutto questo in poco tempo. E' stava brava e furba, al contrario di me che mi sono bevuto tutto subito. Deluso perchè, Nikki è stata in grado di giocare su una cosa simile? Io ho sempre desiderato un figlio e lei mi ha mentito. In questi giorni, mi ha fatto pensare a me padre.

" Oooh " mi poggio sulla sedia.

" Mi dispiace Ian. Tanto. " dice subito lei in lacrime. " So che lo volevi e so che probabilmente non avrei dovuto mettermi in mezzo a te e lei ma, non potevo perderti.

" Sssshh " la bacio subito. " Ti ho detto mille volte che tu fai parte delle mia vita e voglio condividere tutto con te. E solo che, in questi giorni, so che non vuoi sentirtelo dire ma, insomma mi sono immaginato padre ecco e ora... ora scopro che lei mi ha mentito. Perché mi ha fatto questo? " scuoto la testa. " Devo parlare con lei. "

" Cosa? No... ti prego resta. Ho bisogno di te ora. " dice e io annuisco.

" Certo. Va bene. Chiamo tua mamma ok? " dico.

" No. Ian, sto bene non chiamare nessuno. E' stato solo un malore dovuto allo shock. "

Io annuisco. Ha ragione. Siamo tutti schioccati.

Chiamo Paul che sta fuori e gli dico che va tutto bene e che se vuole, può andare via, ma lui decide di aspettarci. Velocemente gli racconto tutto e lui è semplicemente sconvolto. Mi consiglia di stare attento e di farmi confermare tutto da Nikki, ma non c'è nulla da confermare. Nina ha ragione. Ha mentito su tutto e io come uno stupido, le ho creduto.

Come ho potuto essere così stupido? Lei voleva questo, voleva allontanarmi da Nina e ci è quasi riuscita. Ma ora basta, non voglio più saperne di Nikki. L'unica donna della mia vita, che mi darà figli e che sposerò... è Nina. La mia metà, la mia ancora.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** Capitolo 28. ***


POV NINA.

Qualche ora dopo, Ian è uscito per poter parlare con Paul, io sono nel letto. Mi sono già cambiata visto che mi dimettono. Si avvicina il medico.

" Signorina. Salve. " mi sorride.

" Può andare via, ma stia riguardata per la situazione in cui si trova deve cercare di non stressarsi troppo. Inoltre, se ha altri problemi, non esiti a venire. "

Io lo guardo. Non capisco di cosa sta parlando. In che situazioni mi trovo?

" Scusi ma... non la seguo. Ho qualcosa che non so? " chiedo.

" Signorina Dobrev lei è incinta. "

Per poco non svengo di nuovo. Fortunatamente sono già nel letto, sennò sarei caduta a terra. Io.. incinta? Mi prende in giro? Come può essere?

" Forse.. forse non lo sapeva. " dice lui notando la mia espressione.
" Si signorina. E' di poche settimane, ma è incinta. Nella cartella che le ho dato, c'è scritto. Per il resto è tutto a posto. " mi sorride e io annuisco ancora sconvolta. Quando il medico si allontana, prendo la cartella con tutte le analisi e in effetti c'è pure il test di gravidanza, che è positivo.

Nikki scopre di non essere incinta e lo sono io? Non so come prendere questa cosa. Non so se esserne felice o triste è stato tutto così inaspettato. Ora si che mi sento strana.

" Nina? Possiamo andare? "

Mentre sono immersa nei miei pensieri, Ian entra. Che faccio? Glielo dico? Insomma dovrei. Gli sorrido.

" Si possiamo. A.. Ian? " lo guardo mentre lui afferra la mia borsa. Mi guarda.

" Dimmi. " dice.

" Grazie. " sorrido. No non sono pronta. Glielo dirò quando saremo arrivati a casa e, spero solo che la prenda bene. Mi sento giovane, ma ora che ci sono dentro, una parte di me è felice. Sarò mamma e soprattutto del figlio di Ian. L'uomo che amo. La mia vita.

Quando tutto stava per finire, le cose si sono sistemate. Inaspettatamente. Forse sono davvero destinata a stare con lui. Forse davvero nessuno potrà mai separarci. Sorrido al pensiero di me, Ian e un piccolo creato proprio da noi due.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** Capitolo 29. ***


POV NINA

"Julianne... sto bene tranquilla. Te l'ho detto solo perché mi hai cercata per tutta la mattinata e ti ho ignorata, ma sto bene. Ero solo sconvolta dalla notizia di Nikki e la sua falsa gravidanza. Insomma... chi non lo sarebbe? "

" Te lo avevo detto di stare attenta. Io non l'ho mai vista come un "angelo" a quella donna e avevo ragione. " dice la mia amica.

" Si. Tu hai sempre ragione. " ridacchio.

" Ad ogni modo. Stai a riposo e non stressarti troppo ok? Ian ti tratta ancora bene almeno? " chiede.

" Julianne mi costringe a stare a letto da questa mattina, mi sta pure preparando la cena, quindi si. Direi che mi tratta bene. Anzi benissimo. " sorrido.

" Bene. Meglio per lui. "

Ancora nessuno sa della mia gravidanza. E' una cosa che voglio condividere con tutti, ma prima vorrei dirlo a Ian. Vorrei comunicare a Julianne la notizia, ma forse è meglio se la tengo per me. Questa sera lo confesserò a Ian e vediamo come la prende lui che è il diretto interessato. Cerca di nasconderlo, ma è deluso dalla menzogna di Nikki, forse se gli dico che sarà comunque padre, gli tornerà il sorriso. Forse è proprio questa la notizia che gli serve.

" Julianne, la cena è pronta. Ti saluto ok? " dico quando vedo Ian entrare in camera con un vassoio pieno di cose. Da oggi, torniamo a dormire insieme.

" Certo. Buona Serata. A domani ok? "

" Notte Juli. "

Attacco e sorrido a Ian.

" Allora. Ho chiamato mamma, Julianne e ora posso dedicarmi a mangiare e a te. " ridacchio. Lui mi bacia la fronte e sorride.

" Si. Mangia piccola. Devi rimetterti in forze. "

Io annuisco e inizio a mangiare con gusto. E' tutto così buono. Forse la gravidanza mi fa sembrare tutto più gustoso.

" Grazie Ian è così buono. " dico con la bocca piena e lui ride.

" Sei buffa. "

" Eeeehy io mangio. " rido.

" Come stai? " chiedo subito.

" Bene, perché? " chiede lui.

" Ti ha offeso e preso in giro.. " lui annuisce.

" Va bene così piccola. Non importa. Cioè di lei non mi importa. "

" E del bambino? " chiedo.

" Mi dispiace per lui. Credevo ci fosse. " dice e sospira.

" E se .. c'è? " dico subito. Ok, devo dirglielo.

" Come? " alza lo sguardo verso di me.

" Sono incinta! " dico subito e lui si blocca a bocca aperta.

" Mi prendi in giro? Non è uno scherzo? " dice subito dopo.

" No. Il dottore me lo ha detto oggi. Lo sono davvero e ho le prove. "

" Non ho bisogno di prove con te. " dice subito e sorride.

" Aspetta ma... tu come l'hai presa? " chiede subito dopo. " Insomma so che non volevi correre e ora scopri che sei incinta. "

" Sono felice di poterti dare un bambino e penso che se è venuto, doveva. Mi sento bene e più donna in questo momento. Lo ammetto. "

" Oddio.. Nina! " mi abbraccia forte.

" Ti darò un bambino. " le mie emozioni hanno la meglio e piango per la felicità.

" Ci sono dentro e... adoro questa sensazione. Ancora lo sono da poco ma... lo voglio. Voglio questo bambino. " dico emozionata. Lui continua a stringermi e mi accarezza la schiena.

" Oooh piccola. Lo hai detto ad altri? "

" No, volevo parlarne con te prima. " ridacchio e lui mi accarezza la pancia.

" Ancora è presto amoreee. "

" Non importa. C'è. E' qui' dentro sai? "

" Oooh si lo so. "

Rido come un bimba felice.

" Vita mia. " lo riempio di baci. " Vorrei sentirmi così felice per sempre." Dico.

" Lo sarai. Con me lo sarai. " dice sicuro.

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 31
*** Capitolo 30. ***


POV NINA

Dopo aver confessato a Ian di essere incinta, tutto è tornato alla normalità.

Ora siamo felici, lavoriamo e tra meno di 9 mesi saremo in compagnia. Ho 26 anni, credo di essere pronta a diventare madre. Lo sono, perché questa notizia mi ha reso super felice.

Il giorno dopo averlo detto a Ian, lo abbiamo confessato anche ai nostri colleghi e alla nostra famiglia. Non sto qui a descrivere la loro reazione, sennò rischio di piangere ancora per l'emozione. Non credevo che tutti fossero così felici per questa notivà.

" Il lieto fine.. "ha semplicemente urlato Candice e mi ha abbracciata forte. E poi tutti gli altri l'hanno imitata. Durante la stessa settimana, mi hanno pure organizzato una festa a sorpresa per me e il bambino. Un po' eccessivo secondo me, ma devo ammettere che mi sono divertita molto.

Julie, il mio capo, finalmente mi ha ripresa con te definitivamente, quindi adesso ho un lavoro di nuovo, che per giunta adoro.

E' sera tardi e tuti sono andati già a casa, ma io no. Io voglio finire il mio lavoro e portarmi avanti. Tutto il mio piano è buio, tranne il mio ufficio. Sono al computer che sistemo delle cartelle, quando sento bussare.

" Avanti " dico distratta. Alzo lo sguardo quando la persona che è davanti a me, sta a fissarmi senza neanche dire nulla.

"Oddio.. " sussurro e mi alzo subito. Mi sarei aspettata Ian, Julie, Paul, Candice.. tutti. TUTTI, ma non lei. Che diavolo è venuta a fare qui? E soprattutto, cosa vuole da me?

" Sorpresa di vedermi? " mi sorride e si avvicina a me.




Ritorna all'indice


Capitolo 32
*** Capitolo 31. ***


POV NINA.

" Nikki... " sussurro mentre mi alzo istintivamente. Non perché ho paura, ma semplicemente perché non mi va di avere un confronto con lei. Non è la benvenuta, quindi deve andarsene.

In questi giorni ho capito che Nikki è una persona cattiva, per questo non voglio avere nulla a che fare con lei. Spero lo comprenda e che se ne vada immediatamente.

" Non sei la benvenuta Nikki. " dico seria. " Puoi uscire per favore? " indico la porta dietro di lei, mentre faccio il giro della scrivania per raggiungerla e invitarla a uscire. Lei sorride e si mette a braccia conserte.

" Sono venuta per parlarti. "

" Ma noi non abbiamo nulla da dirci Nikki.. "

" Forse tu no, ma io si. Mi hai portato via tutto.. " dice mentre si avvicina a me. Io vorrei indietreggiare perché la sua presenza mi infastidisce parecchio, ma decido di non farlo.

" Io? " la osservo. " Tu hai mentito, hai detto una bugia enorme e soprattutto cattiva. "

" Era l'unico modo per farlo stare con me e sai? Ci stavo riuscendo ma poi sei arrivata tu .. " mi punta il dito contro. "Nel giro di qualche giorno di sei trasformata in un'investigatrice e hai scoperto tutto, rovinando il mio piano. " dice seria.

" Io ? " rido. " Il tuo piano non funzionava molto. Ti sei rovinata da sola... "

" Non avevi il diritto di farlo. " mi dice.

" Io non avevo il diritto? Io ? " Urlo. " Tu mi porti via il mio ragazzo. Lo costringi a stare con te anche se non ti ama e dovevo starmene con le mani in mano? Ripeterei tutto. Di nuovo. ORA... ESCI. "

Le indico di nuovo la porta con il braccio, ma lei mi afferra il polso stringendolo.

" Zitta! "

" L..lasciami.. " dico sconvolta. " Chiamo la sicurezza Nikki! "

"Sicurezza? Sei sola stupida. "

Solo quando avvicina il viso al mio, noto che ha bevuto. Lo capisco dall'alito. Nikki è venuta mezza ubriaca ad insultarmi, ora ha pure perso il controllo e chissà cos'ha in mente.

E se sa del bambino? Se sa che sono incinta? Se è venuta per fare del male al mio bambino? Tento di mantenere la calma e la fisso.

" Nikki senti.... Capisco che sei sconvolta e che ti senti tradita. So che tu lo ami, ma non sempre l'amore è ricambiato dall'altra persona e... insomma.. bisogna accettarlo. Anche se Ian non fosse tornato con me, voi non potevate essere una coppia. Non esiste una coppia se non c'è amore. Non te l'ho portato via io, semplicemente non era destino il vostro. " la guardo negli occhi.

" Non è giusto.. se non posso averlo io, neanche tu devi. "

La fisso sconvolta. E' impazzita. Cosa faccio ora? Ancora mi stringe il polso, ma io non so se chiederle di lasciarmelo oppure no. Temo la sua reazione. Mi guardo intorno, ma tutto attorno a me è buio. Sono sola. Completamente sola con lei.

" Nikki... " sospiro. " Possiamo evitare questo. Poi, che senso ha? "

Vengo stordita dal suo schiaffo, forte contro la mia guancia. Finisco a terra. Mi ha presa alla sprovvista. Che diavolo ha in mente di fare?

Mi volto a guardarla infuriata e mi alzo.

" Non toccarmi mai più! " corro al telefono e cerco velocemente il numero di Ian, ma non appena premo la cornetta verde per chiamarlo, lei mi strappa il cellulare dalle mani e lo getta via.

" Sta buona. " dice puntandomi un coltello contro.

Io non so se ridere o piangere. La situazione sta degenerando e io ho paura. Lei ha un coltello con se e io nulla.

" Mi hai rubato una cosa.. " indica la mia pancia. " è mio. "

Solo in quel momento mi rendo conto che sa. Sa del bambino e vuole ucciderlo. Da sobria probabilmente non lo avrebbe fatto, ma ora è ubriaca e arrabbiata e vuole farmi del male. Io non so che fare, non voglio farla infuriare, ma di certo non posso starmene qui ferma a farmi ammazzare da una psicopatica come lei.

Ritorna all'indice


Capitolo 33
*** Capitolo 32. ***


POV NINA.

" Sei ubriaca Nikki. Non fare cose di cui ti pentiresti. "

" So quello che voglio.. "

" No che non lo sai.. " cerco di farla ragionare. " Andrai in prigione e ti rovinerai. Per cosa poi? Per una delusione d'amore? Non ti sembra troppo? Hai una vita davanti. "

" Non mi hai portato rispetto. Mi hai portato vita il ragazzo e ora pure il bambino.. "

" Non sai quello che dici. Il bambino tu non lo hai mai aspettato. Devi calmarti Nikki, dici cose senza senso. Calmati ti prego... "

POV IAN.

Sono a casa tranquillo, quando ricevo uno squillo da Nina. Strano, chissà cosa vuole. Provo a chiamarla, ma ha tutto spento. Magari vuole che vada a prenderla.

Mi alzo e vado verso la casa di moda. Quando arrivo, tutto è spento, ma ovviamente le porte sono aperte, quindi entro e mi dirigo verso l'ufficio della mia ragazza sorridente.

Ma man mano che mi avvicino sento delle voci. Nina non è sola? Con chi sta parlando?

Mentre mi avvicino inizio a sentire meglio la seconda voce. Mi suona familiare, ma mi rendo conto della seconda persona solo quando sono davanti alla porta.

Nikki... Nikki è dentro con Nina e la minaccia. Sbircio e noto che ha pure un coltello. Ma che cazzo... è impazzita? Non deve toccare la mia ragazza. Non deve torcerle un solo capello.

Mantengo la calma, così mi allontano e velocemente chiamo il 911. Subito dopo mi precipito nella stanza dove ci sono le due donne, ed entro.

"Nikki.. " sussurro. "che stai combinando? " la oltrepasso e abbraccio subito Nina che è visibilmente terrorizzata. Cosa le ha fatto? Le do una rapida occhiata per accettarmi che stia bene. Sembra non avere nulla.

" Tranquilla. Ci sono io. " le bacio la fronte e lei annuisce stringendosi a me. Guardo Nikki.

" Sei ridicola con quel coltello. Vattene e lasciaci in pace prima che io ti rovini per sempre e sai che posso farlo. " dico infuriato. " Inoltre, non provare a torcere un solo capello alla MIA donna. Ho chiamato la polizia, quindi sparisci. Anche se secondo me potresti accomodarti e aspettarli, perché se vai via.. ti cercheranno. Questa volta non la passi liscia. Denunceremo l'accaduto. "

Lei sta immobile davanti a me e ci fissa.

" Non è la donna giusta per te.. " dice infine e io rido.

" Ma la smetti? Ti senti? Sono adulto, lasciami decidere da solo la donna giusta. "

" Andava tutto bene tra di noi.. "

" Vattene! O te ne vai o taci, non posso più ascoltarti. "

In lontananza si sentono delle sirene e solo in quel momento lei capisce che ho fatto sul serio. Sembra tornare in se e posa il coltello. Ci lancia un ultimo sguardo e va via. Come una vigliacca, ma non gliela lascio passare liscia. Non questa volta.

Nina scoppia a piangere non appena va via e io la stringo.

" Ti ha fatto male? "

Non risponde, è sotto shock.

 

 

Mentre ascolto Nina che racconta l'aggressione davanti a me, a Julie( che è appena arrivata ) e agli agenti, mi si gela il sangue. Voleva fare del male alle due persone che amo di più nella vita. E ci sarebbe riuscita, se non fossi arrivato.

" Piccola, non ti lascerò più sola. E da lavoro esci quando finisco io. Niente più straordinari. "

" Concordo. " dice Julie.

Lei annuisce senza protestare e mi stringe la mano.

"Anzi.. " dice Julie e ci guarda. " Io penso che abbiate bisogno di una piccola vacanza, voi due. Vi do due settimane di ferie. Divertitevi, partite, pensate a voi e poi ritornate. Ma... andate via e non pensate più a tutta questa merda. "

Guardo Julie sorpreso e poi subito Nina.

" Nina... ti andrebbe? Ne hai bisogno! Dopo quello che è successo io penso che hai bisogno di un po' di relax. Solo io e te. Ok piccola? "

Lei semplicemente annuisce. Non sembra molto entusiasta della cosa, ma penso che sia solo ancora sconvolta.

Mi alzo, ma lei mi blocca subito.

" No! "

" Scusami. Sono qui con te piccola. " ritorno accanto a lei e chiamo l'agente della polizia che subito si avvicina.

" La mia ragazza è stanca e sconvolta. Possiamo andare a casa? O vi serve altro? "

" Potete andare. Siamo a posto per ora. "

" Oooh grazie al cielo. " sorrido e guardo Nina.

"Su piccola, andiamo a casa così ti fai un bagno e riposi. "

Lei annuisce piano, ma non si muove. Guardo Julie preoccupato. Lei sorride.

" Tranquillo Ian, è normale. Portala a casa e falla riposare. Soprattutto non lasciarla sola. Domani starà bene. Se vuoi posso aiutarti. " mi dice, ma io scuoto la testa sorridendo.

" No Julie grazie. Hai fatto già tantissimo. Grazie mille. "

Mi alzo e prendo Nina in braccio.

" Ian? " mi chiama Julie mentre sto uscendo dalla stanza. " Partite anche domani, se volete. Vi pago tutto io e non protestare. " dice subito. " Domani ti mando tutto. "

So che dovrei rifiutare, o almeno dirle che ci bastano i "giorni" che ci ha concesso e non il viaggio anche pagato, ma per questa sera voglio portare Nina a casa, quindi annuisco e le sorrido prima di uscire. Domani ne parleremo meglio. 

 

***

Ritorna all'indice


Capitolo 34
*** Capitolo 33. ***


POV IAN.

Per quasi tutta la notte ho coccolato Nina, per tenerla tranquilla. Nella situazioni in cui è, non deve stressarsi molto. La osservo dormire. E' semplicemente bellissima, sembra un angelo.. E finalmente tranquilla.

Non appena i nostri amici hanno saputo dell'accaduto, ci hanno chiamato subito. Nina già dormiva, così sono stato io a raccontare tutta la storia. Inutile dire che sono rimasti abbastanza sconvolti per l'accaduto. In fondo lo siamo un po' tutti.

Sapevo che Nikki a volte poteva esagerare, ma non fino a questo punto. Ieri notte ha cercato di fare del male alla mia ragazza e questo non glielo perdonerò mai. Anzi, dovrà pagarla.

" E Nina come sta ora? " mi ha chiesto Paul mentre conversavamo a notte fonda.

" Riposa. " ho risposto semplicemente.

" Stalle accanto. Insieme supererete anche questa. Penso che dovreste prendervi del tempo sai? "

" Si beh, Julie ci ha già pensato. Ci ha dato dei giorni di ferie e ci paga pure il viaggio. "

" Woow. " lo sento dire. " Quella donna è così speciale. "

" Già. " sorriso. " Però mi bastano le ferie, il viaggio lo pago io alla mia ragazza. "

Lo sento ridere.

" Ian... non protestare sempre. Accettalo. " dice.

" Paul non mi sembra corretto. Le ferie le accetto volentieri, anche perché ne abbiamo bisogno. Nina ne ha bisogno. Penso che voglia allontanarsi da qui qualche giorno e così sarà. Ma per il viaggio voglio almeno provare a chiedere a Julie di lasciami fare. "

" Perdi tempo lo sai. "

Io ridacchio.

" Si probabile. Julie non vuole mai sentire ragioni. Quando dice una cosa è quella. "

" Esatto, lo sai. Sai che fai? Riposa e pensi domani al resto. "

" Si Paul... Buona Notte e grazie. "

" Notte, domani io e Phoebe passiamo a trovarvi. "

Dopo aver attaccato, invece di dormire sono stato tutto il tempo a fissare Nina dormire.

Guardo l'ora. Sono le 10 del mattino e penso che sia ora che si svegli. La scuoto piano.

" Piccola? E' ora di svegliarsi. " le sussurro all'orecchio, lei strizza gli occhi e mugola.

" Mmmh si. " Apre gli occhi e mi guarda.

" Sei bellissima. " dico e la sento arrossire.

" Ian! " ride e mi da un bacino.

" Ti senti meglio oggi? " chiedo subito e lei annuisce.

" Scusami.. io non .. non volevo farti ricordare di ieri notte. "

" No Ian tranquillo. Non ho 10 anni, va tutto bene. "

Si mette seduta accanto a me e intreccia la sua mano alla mia.

" Sto bene. Sono ancora sconvolta, ma sto bene. Se non fossi arrivato, non so cosa sarebbe successo, ma non pensiamoci. "

Io annuisco e la bacio subito.

" Se ti avessi fatto del male.. a te o al bambino io.. io non me lo sarei mai perdonato. E' colpa mia. "

" Non è colpa tua. Nessuno di noi si aspettava una reazione così violenta da lei. E' impazzita, ma non è assolutamente colpa tua. Nella vita bisogna accettare le sconfitte e andare avanti e lei ha fallito in questo. "

" La pagherà Nina. Deve, per quello che ha cercato di farvi. "

"Lascia stare Ian. Lasciala stare. " dice guardandomi.

" Non la lascerò libera. "

9

Ritorna all'indice


Capitolo 35
*** Capitolo 34. ***


POV IAN.

Dopo aver fatto colazione, io e Nina siamo andati da Julie per parlarle e ringraziarla.

" Ian... tranquillo ok? Ho già fatto tutto. " mi dice.

" Ma.... Julie, quanto hai speso? Ti ripago tutto. " tento di convincerla.

" Ian. Prendi e fila via con la tua ragazza. " mi passa una busta, dove probabilmente ci sono i biglietti per volo, hotel e chissà cosa.

Sospiro e la guardo.

" Grazie Julie. Ok mi arrendo. "

Sorrido e mi alzo per abbracciarla.

" Sei una persona davvero speciale e non lo dico perché ci hai concesso questi giorni liberi e ci hai pagato il viaggio. Sei molto buona e comprensiva. "

Lei sorride fiera e quando si stacca da me, abbraccia subito Nina.

" Divertitevi. Sono felicissima per voi due. Siete una splendida coppia e meritate la felicità. "

La sento dirle.

--

Quando usciamo dal suo ufficio, tengo la mia ragazza per mano.

"Aspetta" mi ferma e prende la busta che Julie ci ha consegnato. La apre e si blocca.

" A.. andiamo ... " la vedo senza parole e subito mi metto a leggere.

" Andiamo in Europa. " concludo io per lei. Sono felicissimo, troppo felice. Felice a tal punto che la prendo in braccio e la faccio girare.

" Oddio Nina!" rido come uno scemo e la bacio tutta. Lei continua a leggere.

" E.. partiamo domani. " urla. "Ian domaaani capisci?" ride e saltella come una bimba. Finalmente è felice. E' così che la voglio, sempre felice.

" Sei splendida quando sorridi. "

" Solo quando sorrido? " mette il broncio, ovviamente scherza.

" Sai che intendo. " rido e la bacio dolce.

" Signorina Dobrev... le va di fare un pò di shopping? Voglio comprarle tantissime cose. "

" Ma Ian, ho tutto tranquillo. Non devi per forza spendere. "

" Signorina... " scherzo ancora. " Non accetto un no come risposta. " La prendo per mano e la trascino in un negozio.

Passiamo tutta la mattinata a fare shopping e solo quando torniamo a casa e poso le borse a terra, mi rendo conto che forse abbiamo un tantino esagerato.

" Sono tante borse.. " dice lei mentre le fissa. Io mi metto accanto a lei e rido.

" No ma che dici. Sono .. poche. " dico sorridendo.

" Ammettilo che sono tante Ian. " dice guardandomi.

" Che importa? Sono per la mia donna. Anzi, se vuoi possiamo benissimo pranzare e tornare a fare shopping. " dico e lei mi guarda sconvolta.

" No no, ma sei pazzo? " ride e corre in cucina. Io la seguo ridendo e la vedo frugare nel frigo.

" Amore cosa ti preparo? " mi chiede.

" Riscaldiamo il pollo e le patate di ieri sera? Erano buoni e se non li mangiamo ora, poi possiamo buttarli. " dico.

" Possiamo riscaldarli questa sera! " Dice mentre tiro fuori dal frigo il pollo con le patate. Mi sento il suo sguardo addosso, mi sta scrutando.

" Vuoi fare sesso! " dice infine e io rido.

" Sfacciata. " le faccio la linguaccia.

" Si vuoi sbrigarti per poter fare sesso. Lo fai sempre quando hai voglia. "

" Sono così prevedibile? " dico ridendo.

" Si, però mi piace. " dice e mi bacia.

" Quindi anche tu vuoi? " chiedo subito.

" Quando mai non voglio con te? " mi dice e mi bacia con passione. Io rido.

" Prima dobbiamo mangiare Dobrev, quindi non tentarmi. "

La vedo salire sul tavolo e guardarmi ridacchiando divertita.

" Non tentarmi! " dico guardandola.

" Ma non lo sto facendo! " dice lei con lo sguardo da innocente.

Ritorna all'indice


Capitolo 36
*** Capitolo 35. ***


POV NINA

Sono passati 10 giorni dall'accaduto. Adesso siamo finalmente io e lui. Soli. Insieme durante il nostro primo viaggio.

" Sai piccola.. " mi dice lui mentre mi accarezza i capelli dolcemente. " Quando mi hai lasciato, mi è caduto il mondo addosso, ma in quel momento, ho capito di non poter vivere senza di te. Mai. Ormai nella mia vita ci sei solo tu. "

Sorrido sentendolo e gli do un bacio sulle labbra.

" E staremo insieme sempre. Anche io ho capito moltissime cose dopo averti lasciato. E una di queste è che ti amo. Che la mia vita non ha senso senza di te. Credevo di poter stare bene, ma ho sbagliato. Ho sbagliato ad abbandonarti. "

" Ma sei tornata ed è questo che conta. Siamo io e tu adesso piccolina. " mi stringe.

" Io, tu e la nostra piccolina. " lo correggo ridendo.

" Lo so, lo so benissimo. " si china a baciarmi la pancia. " E' una bimba, lo so. "

Io rido.

" Ma ancora è piccolissima, come fai a saperlo? Non la sento neanche. "

" Poi vedrai. " mi accarezza la pancia.

" E se quando torniamo, lei continua a perseguitarci? "

Il suo sguardo diventa serio. Oh no, non avrei dovuto fargliela tornare in mente.

" Ci sarò io. Non ti lascerò mai sola e.. non ti toccherà più. Non si avvicinerà neanche. "

Dice sicuro e io lo osservo.

" Che hai fatto? "

Capisco subito che si è vendicato con lei. Non so come, ma lo ha fatto.

" Nulla. " fa spallucce.

" Ian! Hai fatto qualcosa? Ho bisogno di sapere. "

Lui alza gli occhi al cielo e sospira.

" Sai il lavoro che aveva? Bene, non lo ha più. L'hanno licenziata. "

Mi faccio seria.

" Ian! "

" Nina... non ti arrabbiare. "

" No zitto. Come hai fatto? " chiedo.

" Un mio amico conosce il suo capo e allora io.. "

Lo interrompo facendogli un cenno con la mano.

" Non voglio più sentire... "

" Nina. Te lo avevo detto. Sapevi che non gliel'avrei fatta passare liscia. "

" Hai rovinato la sua carriera Ian. "

" E lei stava spezzando la vita di nostra figlia e la tua. "

" Stav.. " mi zittisce con un dito e si avvicina a me.

" Non mi importa. Non giustificarla. Nessuno deve mettersi tra di noi e soprattutto NESSUNO deve provare a fare del male alle due persone che amo di più nella mia vita. Nessuno Nina. "

Io sospiro sconfitta e lo osservo.

" Sappi solo che non condivido. "

" Nina, lei ti avrebbe fatto fuori. Non le importa nulla. Sei troppo buona piccola. Non riesci ad odiare nessuno. "

" Mi spiace, sono debole. "

" No, non sei debole. Sei buona. " ripete " e sai perdonare. Cosa che io non riesco a fare, ma con te, migliorerò piccola. Perché tu mi rendi migliore di quello che sono. "

Sorrido.

" Ti amo. " dico semplicemente e lo abbraccio.

" Ti amo piccola mia. " dice lui.

9 MESI DOPO

Stringo questo piccolo fagottino tra le braccia ancora incredula. E' mia. Non riesco a credere di aver messo al mondo questa meraviglia. Ian è accanto a me che mi tiene stretta a se.

" Piccola sei stanca, dovresti riposare. " mi dice e io annuisco.

" Si. Altri 5 minuti. "

Lui ride e mi bacia la fronte.

" Lo hai detto anche un'ora fa. "

" E che.. è cosi' bella amore. " dico emozionata. " Ed è nostra. Guarda come dorme tranquilla tra le mie braccia. "

" Sa che sei la mamma piccola. "

Io bacio la bimba e la passo a lui sorridendo. Lo osservo mentre la adagia piano sulla culla che è proprio accanto al mio letto. Dopo averla coperta viene da me.

" Ora dormi piccola. " mi fa sdraiare e mi copre con le lenzuola.

" Sei provi tanto dolore, chiamo l'infermiera e ti faccio dare qualcosa. "

Io scuoto la testa. Certo, sono un po' dolorante per via del parto lunghissimo, ma nulla di insopportabile.

" Sto bene, solo.. stai con me? "

Lui annuisce subito e mi coccola.

" Sono qui accanto a te. " mi sussurra piano. " Ma ora dormi mammina bella e forte. "

" Bella proprio ora no. E forte non tanto. " rido.

" Beh, prima sei stata brava. E bella lo sei sempre. "

Gli stringo la mano e chiudo gli occhi.

" Ti amo così tanto Ian. "

" Ti amo pure io piccola. "

Mi addormento stanca, ma felice con le sue coccole. Finalmente la mia vita è completa. Ho un uomo che amo e una figlia che mi ha reso la donna più felice del mondo. Adesso ho tutto ciò che ho sempre desiderato.

***

L'ANGOLO DELL'AUTRICE.

E con questo capitolo, si conclude la storia.

Spero che abbiate apprezzato il finale e tutta la storia in se. Grazie mille per avermi seguita e sostenuta in questa avventura. Buone Feste e ALLA PROSSIMA.. <3 <3

 

GRAZIE GRAZIE GRAZIE. <3

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3491155