Not too young

di AThousandSuns
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Litigio ***
Capitolo 2: *** Twitter ***



Capitolo 1
*** Litigio ***


Prompt: Shuri/Everett: "Sei troppo piccola" "Ma non troppo stupida".
 
Quando Shuri si accorge che Everett è appena entrato nel laboratorio nemmeno si volta a guardarlo. «Mi stai evitando.»
Lui si schiarisce la voce, a disagio. «Non ero sicuro che mi volessi ancora qui dentro.»
Shuri si allontana dal computer e punta gli occhi scuri su di lui incrociando le braccia sul petto. «Sei tu quello che è fuggito come una gazzella; non credevo fossi così veloce.»
Everett le rivolge un sorriso tirato. «Per via della mia età?»
Lei corruga la fronte, perplessa. «Per via delle tue gambe corte.» Scuote la testa e abbassa lo sguardo a terra. «Immagino che dovrei scusarmi per il mio comportamento; credevo lo desiderassi anche tu, evidentemente mi sbagliavo.» Ha teso la sua trappola, aspetta che lui vi cada: sa benissimo perché è fuggito.
Everett fa un solo passo nella sua direzione, esitante, prima di fermarsi. Distoglie lo sguardo dal viso della ragazza e le parla in un sussurro. «Non ti sbagli. Ma non possiamo più farlo.»
L’espressione di Shuri cambia: c’è un sorriso scaltro ora sul suo volto e una scintilla di divertimento le illumina gli occhi. «È un gran peccato perché io vorrei baciarti di nuovo, agente Ross.» Si avvicina all’uomo ed Everett pensa che somigli proprio ad una pantera mentre cammina lenta e flessuosa. È una cacciatrice, e lui la preda.
L’uomo deglutisce a vuoto ma non osa muovere un muscolo: è vicina, vicina quanto l’ultima volta e anche se non vorrebbe, Everett ripensa al bacio lieve che gli ha posato sulle labbra, timida ma decisa.
Shuri lo guarda dritto negli occhi e poi abbassa lo sguardo sulla bocca dell’uomo. La sua voce calda non è altro che un sussurro. «Hai paura di mio fratello?»
Everett chiude gli occhi e tenta di concentrarsi: è un agente della CIA, non un ragazzino alla prima cotta, dannazione! La guarda e quasi si perde in quelle pozze scure che lo fissano di rimando. «Ho paura di te. Perché sei così intrepida, così spontanea… e sei troppo piccola.»
Ha detto piccola, non giovane, ed è peggio: per lei è un insulto. «Ma non troppo stupida.»
Si sente offesa ma prima che l'uomo possa risponderle lei continua: «Avevo immaginato che l’età fosse un problema per te, ma volevo darti il beneficio del dubbio.»
Everett la ignora. «Intelligenza non è sinonimo di maturità.»
«Sono abbastanza matura da capire che ti stai tirando indietro per una questione che non ha la minima importanza!»
L’uomo scuote la testa. «Non so nemmeno cosa ci trovi in un vecchio colonizzatore come me.»
Il tono è dispregiativo e manda Shuri su tutte le furie: quasi le sfugge un ringhio quando afferra la giacca di Everett per attirarlo a sé. Questa volta vuole baciarlo sul serio, fargli capire che è abbastanza matura da poter decidere per sé stessa.
Gli morde il labbro inferiore e quando lui geme contro la sua bocca Shuri ne approfitta per approfondire il bacio; le piace avere il controllo e le piace ancora di più il modo in cui Everett si arrende a lei. Inclina il viso e gli passa una mano sui capelli in un gesto affettuoso; lui si rilassa tra le sue braccia e finalmente la stringe a sé.
Shuri vorrebbe che la toccasse di più ma decide che tormentarlo è ugualmente divertente e si separa da lui con un sorriso sulle labbra.
Everett ha gli occhi socchiusi. «Non puoi vincere ogni discussione con un bacio.»
Lei si abbandona a quella risata che gli piace così tanto. «Scommettiamo?»

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Capitolo 2
*** Twitter ***


 
Prompt: Shuri/Everett: Shuri apre un profilo sui social network.

«Mi spieghi cos’è questo?»
Shuri gli dà le spalle, ma conosce bene quella voce; il fatto è che ora sta lavorando ad una nuova armatura per suo fratello e non può proprio dare retta all’agente Ross.
Everett le si para davanti mostrandole lo schermo del suo cellulare.
Uh-oh. L’ha beccata.
«È un account Twitter» spiega sfoderando la sua migliore faccia da poker.
Lui non ci casca – dopotutto è una spia; alza gli occhi al cielo e Shuri non può far a meno di notare quanto sia adorabile quando le tiene il broncio.
Everett studia criptico la sua espressione per un istante e poi le rivolge quel mezzo sorriso che la fa distrarre agitando le braccia mentre le parla. Sì, adorabile.
«So benissimo cos’è Twitter, non sono così vecchio. E per la precisione, è un account infarcito di mie citazioni poco lusinghiere, ma credo che tu già lo sappia.»
Shuri prova davvero a trattenere un sorriso, con scarsi risultati. «Non capisco di cosa tu stia parlando.»
«Sei talmente intelligente che non riesci nemmeno a fingere di essere tonta.» C’è dolcezza nella voce di Everett e Shuri si rende conto che per l’ennesima volta le ha fatto un complimento sul suo intelletto, per quanto mascherato da rimprovero.
La ragazza abbassa lo sguardo a terra imbarazzata, e con tutta probabilità Everett crede che lo faccia perché è stata scoperta; la verità è che Shuri non sa come gestire le strane sensazioni che le parole dell’uomo le suscitano. Non che non sia abituata ai complimenti, ma i suoi per qualche motivo sono diversi. Si ripete che quelle sono solo reazioni bio-chimiche che giocano con il suo cervello e il suo corpo, nessuna magia. Forse dovrebbe dire qualcosa… Sì, una battuta divertente che la tiri fuori dai guai come fa sempre; peccato che il suo cervello si rifiuti di collaborare. Traditore.
Everett la guarda perplesso e quasi teme di averla offesa, così legge lo schermo. «“Il Colonizzatore Confuso”? Con un quoziente intellettivo così alto mi sarei aspettato di meglio.»
È un altro complimento quello? Shuri scuote la testa. «È facile da ricordare, d’impatto e riassume il contenuto dei tweet.»
Everett le sorride, non le sembra poi così offeso da quell’account. Si schiarisce la voce. «”Non sapevo ci fossero montagne in Wakanda”, dice #ilcolonizzatoreconfuso alla Tribù delle Montagne.» Everett alza le spalle. «In effetti sono sorpreso che M’Baku non abbia riso quando l’ho detto.»
Shuri ridacchia e si rilassa un po’ mentre l’uomo continua a leggere. «”Ma quello è un rinoceronte?” chiede #ilcolonizzatoreconfuso davanti a un rinoceronte.» Everett scuote la testa. «A mia difesa, devi ammettere che i vostri rinoceronti sono enormi
«Anche se enormi, restano rinoceronti!»
Lui ride e decide di ignorarla. «Ah, questa è la mia preferita.»
Shuri gli sottrae il cellulare per capire di cosa sta parlando: è una foto di Everett che la guarda lavorare ad un ologramma con espressione sognante. Lei arrossisce e spera che l’uomo non se ne accorga. «Questa è colpa di T’Challa però.»
Everett non le risponde e Shuri è costretta ad alzare lo sguardo su di lui, incrociando i suoi occhi; vi legge incertezza e… qualcos’altro. L’uomo apre la bocca e sembra sia sul punto di parlare, ma poi la richiude di scatto e abbassa il capo fissandosi le punte delle scarpe. «Era davvero un bell’ologramma.»
La ragazza annuisce e distoglie lo sguardo da lui. Perché il cuore le batte così veloce nel petto? Shuri prende un respiro per raccogliere i suoi pensieri e ignorare le reazioni del proprio corpo. «Mi dispiace per l’account, se vuoi posso-»
«No, non voglio che lo elimini: solo, sappi che lo so e non sono offeso.» Everett si guarda intorno. «Stavi lavorando, meglio che vada.»
«Puoi rimanere, se vuoi; non è un problema.» Shuri gli sorride e decide di punzecchiarlo. «Mi piace rispondere alle tue domande… confuse.»
Everett incrocia le braccia sul petto serio, ma il sorriso che non riesce a trattenere lo smaschera. «Ammettilo, sei a corto di citazioni per Twitter.»
Shuri ridacchia mentre ritorna al suo lavoro. «Sai che ti dico? Dovresti essere contento che abbiano chiuso Vine: allora sì che mi sarei divertita.»
Alle sue spalle c’è un momento di silenzio. «Cos’è Vine?»
Shuri tenta di soffocare una risata mentre annota a mente di twittare quella frase più tardi.

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