Piove di kamy (/viewuser.php?uid=60751)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.1 ***
Capitolo 2: *** Cap.2 ***
Capitolo 3: *** Cap.3 ***
Capitolo 4: *** Cap.4 ***
Capitolo 5: *** Cap.5 ***
Capitolo 6: *** Cap.6 ***
Capitolo 7: *** Cap.7 ***
Capitolo 8: *** Cap.8 ***
Capitolo 9: *** Cap.9 ***
Capitolo 10: *** Cap.10 ***
Capitolo 11: *** Cap.11 ***
Capitolo 12: *** Cap.12 ***
Capitolo 13: *** Cap.13 ***
Capitolo 14: *** Cap.14 ***
Capitolo 15: *** Cap.15 ***
Capitolo 16: *** Cap.16 ***
Capitolo 17: *** Cap.17 ***
Capitolo 18: *** Cap.18 ***
Capitolo 19: *** Cap.19 ***
Capitolo 20: *** Cap.20 ***
Capitolo 21: *** Cap.21 ***
Capitolo 22: *** Cap.22 ***
Capitolo 23: *** Cap.23 ***
Capitolo 24: *** Cap.24 ***
Capitolo 25: *** Cap.25 ***
Capitolo 26: *** Cap.26 ***
Capitolo 1 *** Cap.1 ***
Ringrazio anche solo chi legge.
27/27.
Cap.1
Piove.
Tsuna singhiozzò, le calde
lacrime gli rigavano il viso
mischiandosi alla pioggia gelida, chinò il capo dalla
zazzera castana
scompigliata, ogni ciocca di capelli ricadeva pesante e umida. Il
livido sulla
caviglia gli doleva, la schiena gli pulsava, i suoi vestiti erano
fradici, la
sua cravatta sciolta gocciolava.
“Sono stanco di essere
preso in giro! Io non sono imbranato”
biascicò, tirando su con il naso. < Il vento si
è portato via il mio
ombrello > pensò, venendo scosso da tremiti di freddo.
Sawada si avvicinò
all’altro e lo coprì con il proprio
ombrello arancione.
“Se mi dici chi ti ha fatto
piangere, gli darò fuoco” promise.
Tsuna gli sorrise.
[110].
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Capitolo 2 *** Cap.2 ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Takeshi/Gokudera shonen-ai.
Cap.2
Piove, senti come
piove.
Gokudera infilò i pollici
nella cintura, facendo tintinnare
la catena e chinò il capo, sbuffò sonoramente, i
suoi capelli argentei gli
ricadevano davanti al viso e gocciolavano, il fiato si addensava
davanti al suo
viso.
“Neh…
Senti come piove?!”
gridò Takeshi alle sue spalle.
“Lo vedo che
piove” borbottò Gokudera.
Takeshi si piegò in avanti.
“Con tutto il caldo che ha
fatto in questi giorni, ci voleva
proprio. Non credi?” chiese.
Gokudera lo guardò di
sottecchi e sbuffò sonoramente.
“Penso di amare la pioggia
estiva, anche se al momento ho
freddo” borbottò.
Takeshi si tolse la giacca e gliela
mise sulle spalle.
[102].
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Capitolo 3 *** Cap.3 ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Tsunayoshi/Byakuran, non-con.
Cap.3
Madonna come piove,
senti come viene giù.
Tsuna si premette la mano contro la
ferita all’addome, lì
dove sgorgava il sangue. Indietreggiò e ricadde
pesantemente, il suo sguardo
divenne spento e le sue iridi vacue, di un marrone che tendeva al
grigiastro.
Byakuran se lo appoggiò
contro e ridacchiò, mentre dal cielo
iniziavano a cadere delle gocce di pioggia di sangue.
Quest’ultime, dense e di
colore rosso scuro, rigarono il viso di entrambi, macchiando i loro
vestiti, infiltrandosi
sotto di essi, rimanendo impigliate nei loro capelli.
“Madonna, senti come piove,
Tsunayoshi-kun. Guarda come
viene giù” disse Byakuran con tono fischiettante.
Si piegò in avanti e posò le
proprie labbra su quelle di Tsuna.
[106].
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Capitolo 4 *** Cap.4 ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.4
Hai visto che piove,
senti come viene giù.
Gokudera si piegò,
appoggiando le ginocchia sull’asfalto,
inumidendosi i pantaloni, con una mano teneva il manico del suo
ombrello giallo
canarino.
“Vieni qui, Uri. Non vedi
che piove? Le tue fiamme della
tempesta rischiano di spegnersi e tu di prendermi un malanno”
disse. Allungò
l’altra mano, coperta come l’altra da un pesante
guanto invernale, verso il
gattino maculato, quest’ultimo miagolò. Si
acquattò e balzò in una pozzanghera,
schizzando Hayato di acqua sporca.
“Dai, micio, hai visto che
piove e quanta acqua sta venendo
giù. Fatti portare al caldo” disse Gokudera.
Afferrò il gattino, che si
divincolò miagolando rumorosamente e se lo strinse al petto
coperto dal
giaccone.
[107].
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Capitolo 5 *** Cap.5 ***
Ringrazio anche solo chi legge.
XS.
Cap.5
Tu che dicevi che non
pioveva più.
Xanxus appoggiò una mano
sul fianco e allungò l’altra
davanti a sé, scoppiando rumorosamente a ridere.
“Vooooi!
Perché
diamine ridi?!” sbraitò.
Xanxus lo raggiunse e gli avvolse il
fianco con il braccio.
“E tu eri convinto che non
sarebbe piovuto più e ora sei
tutto bagnato, feccia” gli soffiò
all’orecchio.
Squalo arrossì.
“Non sono il
meteo” borbottò.
< La mia pioggia farebbe
qualsiasi cosa per restare al
mio fianco, anche far piovere in agosto > pensò.
Avvolse Superbi nella
propria casacca e aprì uno degli ombrelli che gli aveva
lasciato Levi.
Squalo lo guardò di
sottecchi, sorridendo.
< Per voi pioverà
sempre, mio signore > pensò.
[106].
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Capitolo 6 *** Cap.6 ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Dino/Xanxus oneside; Dino/Kyoya.
Cap.6
Che ormai non ti
saresti mai più innamorata.
Dino alzò
l’ombrello di carta rosa sulla testa, sopra cui
cadevano dei petali di ciliegio. Guardò Hibari intento a
bere dell’acqua, dalle
mani pallide a coppa. Osservò i capelli morbidi e neri di
lui che ricadevano
sul suo viso, le labbra rosse e la sua figura di fronte al laghetto di
acqua pura.
< Pensavo che ormai non mi
sarei più innamorato, dopo di
lui > pensò Dino.
Xanxus era
accomodato
sul trono, i capelli mori gli ricadevano sul viso abbronzato. I suoi
occhi
rossi intensi fissavano Dino, che arrossì, sentendo il
battito cardiaco accelerato.
< ... invece Kyoya mi ha
ridato motivo di vivere >
rifletté Dino.
[108].
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Capitolo 7 *** Cap.7 ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Kyoya/Ryohei; MiraiHana/MiraiRyohei.
Cap.7
E adesso guardati sei
tutta bagnata.
“Guardati, sei tutto
bagnato. Così finirai per ammalarti”
borbottò
Hana. Si tolse la giacca e la mise sopra le spalle di Kyoya, il giovane
era
inzuppato, i capelli mori gli aderivano al viso pallido, la temperatura
gli
stava salendo e la sua casacca gocciolava.
“Voi uomini siete tutti dei
babbuini che cercano di trovare
sempre il modo di morire” si lamentò.
“Aspettavo te”
disse Kyoya.
“Mi dispiace, non mi
piacciono i ragazzi… Aspetta, non avrò
infranto qualche regola? Sei qui per mordermi a morte?”
domandò Hana.
“No. Voglio chiederti di
stare lontana da Sasagawa” rispose
Kyoya.
< Non vi farò
sposare! > giurò.
[103].
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Capitolo 8 *** Cap.8 ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Kyoya/Takeshi subtext.
Cap.8
E piove, madonna come
piove, sulla tua testa.
Hibari stringeva i tonfa
con entrambe le mani, la pioggia gli sferzava il viso,
infilandosi tra i
suoi lisci capelli mori, alcune gocce cadevano nelle pozzanghere ai
suoi piedi,
dando vita a dei cerchi nell’acqua.
Il vento faceva volare petali di
ciliegio tutt’intorno.
“Fufufu,
piove.
Madonna, come piove, sulla tua testa. Eppure sembra che a te piaccia.
Forse
perché ti ricorda un certo carnivoro” lo prese in
giro, Mukuro apparendo alle
sue spalle.
“Ed io che pensavo che la
pioggia facesse scomparire la
‘nebbia’. Beh, me ne occuperò io stesso.
Ti morderò a morte, Rokudo Mukuro!”
sbraitò. Scattando nella direzione di Mukuro.
[102].
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Capitolo 9 *** Cap.9 ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.9
E l'aria si rinfresca.
Yamamoto si strinse la cintura del
kimono rosso che
indossava, si legò la katana alla vita e la sua rondine gli
atterrò sulla testa,
tra i corti capelli mori.
Reborn, vestito da geisha,
l’osservò.
Tsuyoshi era
intento a
fasciarsi il petto con delle bende, si voltò verso di lui e
gli fece
l’orecchino.
“Neh, sarà divertente Roberto. Non
credi?”
domandò.
Reborn si
calò il
cappello nero a falde larghe sul capo.
“Non
ne dubito, con te
ci si diverte sempre” disse.
Balzò sulla spalla di
Yamamoto.
“L’aria si
rinfresca, presto scoppierà a piovere. Ci
divertiremo, neh?” chiese.
“Ci conto”
rispose Reborn.
[101].
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Capitolo 10 *** Cap.10 ***
Ringrazio anche solo chi legge.
XS; Xanxus/Lussuria. 10 anni nel
futuro.
Cap.10
E pioverà
fin quando la terra non sarà di nuovo piena e poi si
rasserena.
Squalo appoggiò la testa
sulla spalla di Lussuria e
sbadigliò.
“Il Boss un tempo non ci
avrebbe mai lasciati andare da soli
in giro per il mondo” disse quest’ultimo.
“Voooi!
Non
abbiamo mica fatto niente” disse Superbi. Osservando la
pioggia scrociante che
cadeva oltre la caverna dove avevano trovato riparo dalla tempesta.
“Squa-chan, pensi che
quando torneremo da questo viaggio per
renderti imperatore della spada, almeno sarà
geloso?” chiese Lussuria.
“Pioverà fino a
quando la terra non sarà di nuovo piena e
poi si rasserenerà.
Il sole torna sempre, e
così farà il nostro Boss con noi” lo
rassicurò Squalo.
[100].
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Capitolo 11 *** Cap.11 ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Tsuna/Mukuro.
Cap.11
Senti le gocce che
battono sul tetto.
Mukuro teneva un braccio piegato
dietro la testa, i capelli
blu gli ricadevano lunghi ai lati del viso, la sua capigliatura era
sciolta.
Ci fu un tuono e Tsuna, steso al
fianco a lui, si aggrappò
al suo petto sottile, nascondendosi sotto il lenzuolo.
“Pauuuura.
Iiiiih,
sembra l’inferno” gemette.
“Fufufu.
Rilassati, Sawada. Una nebbia come me non ha paura di un paio di gocce
d’acqua.
Piuttosto, piccolo Cielo, ascolta le gocce che battono sul tetto. Sono
sempre
uguali e rassicuranti” disse Mukuro.
Tsuna lo guardò e
arrossì.
< In alcuni momenti sembra
così serio e profondo,
affascinante > pensò, baciandogli il petto.
[102].
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Capitolo 12 *** Cap.12 ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Mammon/Belphegor.
Cap.12
Senti il rumore
girandoti nel letto.
La Mammon adolescente si
coricò su un fianco, alzandosi il
lenzuolo sul corpo ignudo.
Belphegor, steso accanto a lei,
l’abbracciò da dietro,
passandole le mani sotto i seni sodi. I suoi capelli biondi risaltavano
sul
cuscino.
Mammon si girò
dall’altra parte nel letto. Sentiva il rumore
della pioggia ticchettare sui vetri della finestra.
Il vento che entrava dalle fessure
degl’infissi faceva
ondeggiare i petali rossi e azzurri delle piantine dentro un vaso sul
davanzale.
Belphegor accarezzò con il
pollice uno dei segni triangolari
sulla gota di Mammon, mentre con le dita affusolate
dell’altra mano le sollevò
il mento, sfiorandole le labbra con le sue.
[104].
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Capitolo 13 *** Cap.13 ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Triangolo: Rasiel/Fran/Belphegor.
Cap.13
Rinascerà,
sta già nascendo ora.
Fran camminava con aria spenta, i
passi cadenzati, le gocce
di pioggia inumidivano i suoi capelli verdi, rendendogli
semi-trasparente la
camicia candida che indossava sul corpo sottile.
< La rivalità che
unisce i due senpai rinasce sempre,
per ogni motivazione > pensò.
Belphegor si mise alle spalle di
Fran, coprendolo con un
ombrello azzurro.
“Shishishi.
Penso
di accompagnarti con me” disse.
“Va bene” disse
atono Fran.
“Grrr”
ringhiò
Rasiel, raggiungendoli a sua volta. Stringeva un ombrello nero in una
mano,
Belphegor afferrò Fran per un braccio e cercò di
trarlo a sé.
< Sta già nascendo
ora > pensò Fran.
[100].
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Capitolo 14 *** Cap.14 ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Yamamoto!centric.
Cap.14
Senti che piove e il
grano si matura.
Yamamoto conficcò la spada
nel terreno umido, avvertendo la
pioggia gelida investirlo. Appoggiò il mento sul dorso della
mano, teneva gli
occhi socchiusi, le sue iridi castane erano scure. Si deterse le labbra
con la
lingua, i suoi vestiti si erano impregnati d’acqua. Osservava
l’immenso campo
di grano maturo davanti a sé ed espirò
rumorosamente.
< Non posso scegliere tra la
spada e il baseball, tra
questa sensazione di pace e il desiderio di vittoria. Non
perché sia troppo
confuso nella scelta, ma perché scelgo entrambe, sono le due
facce della stessa
medaglia.
Anzi, il problema è che mi
manca il terzo punto della triade
> pensò.
[107].
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Capitolo 15 *** Cap.15 ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Belphegor/Fran.
Cap.15
E tu diventi grande e
ti fai forte.
Fran s’inginocchio davanti
al letto, la luce di un lampo
illuminò la camera di bianco.
“Shishishi”
rise
Belphegor.
Fran gli alzò la maglietta
a righe, lasciandogli scoperto il
ventre piatto dalla pelle pallida. Iniziò a posargli dei
baci bollenti, lì dove
c’era una mezzaluna vicino all’ombelico.
“Uh,
ti fai sempre
più coraggioso. Valletto, potrei iniziare a considerarti
grande e forte” disse
Belphegor con voce roca. Le sue iridi azzurre divennero liquide. Nella
penombra
la sua coroncina brillava.
Fran si tolse il cappello e lo
appoggiò sul pavimento.
“Sarò sempre la
vostra rana, anche se dovessi trasformarmi in
un principe” rispose.
[100].
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Capitolo 16 *** Cap.16 ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Giotto/Alaude oneside.
Cap.16
E quelle foglie che
ti sembravan morte,
ripopolano i rami
un'altra volta.
Alaude si passò una mano
tra i corti capelli biondi,
avanzando lungo la strada di pietra, il vento freddo gli sferzava la
pelle
pallida arrossandogliela e alcune gocce gli segnavano il volto.
< Le stelle sopra di me
giudicano le mie azioni. Nessuna
pietà, come soldato devo portare avanti la
moralità ad ogni costo. La gente
comune non si rende conto che non si alzerà mai se non
imparerà a essere
integerrima > rifletté. Vide le foglie secche di un
albero, di colore
marroncino, tornarono verde.
Alaude impallidì vedendo
che riprendevano vita.
“Alaudeee!”
gridò
Giotto, correndo sotto la pioggia verso di lui.
[102].
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Capitolo 17 *** Cap.17 ***
Ringrazio
anche solo chi legge.
Kikyo/Bluebell
BROTP.
Cap.17
E la primavera che bussa alla tua porta.
Kikyo
era seduto sulla
riva del lago, le gocce di pioggia gli scivolavano lungo il viso,
gocciolavano
dai suoi capelli e gli inumidivano i vestiti, il suo sguardo era
liquido.
Osservò la sirena dalla coda azzurra, che si era adagiata
stesa davanti a lui e
le mise un fiore tra i capelli color del cielo.
“Vedrai,
Bluebell, la
tristezza passerà. Lo senti questo rumore? È la
primavera che già bussa alla
tua porta. Presto tornerai ad essere felice” le disse.
Posandole un bacio sulla
fronte umida.
La sua figura si rifletté nelle iridi azzurre della giovane
con la fiamma della
pioggia.
[101].
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Capitolo 18 *** Cap.18 ***
Ringrazio
anche solo chi legge.
Ooc.
What if.
Cap.18
E
piove, madonna come piove.
Lancia
indietreggiò,
gli occhi vitrei e sgranati, la figura oscura davanti a lui avanzava,
sferzava
dalle gocce di pioggia. L’ululato della tempesta risuonava
tutt’intorno, mentre
l’hitman lombardo sentiva il freddo penetrargli fin nelle
ossa.
“I-io…
Io ti giuro che
non ne sapevo niente! Ti prego, risparmiami! La mia vita è
appena ricominciata!
Ti supplico” gemette. Andò a sbattere contro la
parete del vicolo. Il tridente
si conficcò nella sua gola ripetutamente, mentre
l’iride vermiglia dell’aggressore
brillava nell’oscurità.
“Fufufu. La colpa più grave
è proprio l’ignoranza” disse Mukuro,
guardando il cadavere di Lancia cadere ai suoi piedi, schizzando
l’acqua della
pozzanghera.
[100].
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Capitolo 19 *** Cap.19 ***
Ringrazio
anche solo chi legge.
Ooc.
What if. Gokudera/Tsuna.
Cap.19
Prima che il sole ritorni a farci festa.
Gokudera
era seduto sulle
rose candide che ricoprivano lo spiazzo del cortiletto, la schiena
appoggiata
alla parete di cemento. I suoi occhi erano coperti dalle disordinate
ciocche
grigie e il suo fiato condensato si mescolava al fumo della sua
sigaretta.
“Mi
dispiace,
Gokudera-kun. Temo che non rivedrò il ritorno del sole dopo
questa pioggia”
esalò Tsuna.
Gokudera
gli stava
tenendo le mani sulla ferita, sporcandosi le dita di sangue. Una
lacrima gli
rigò il viso, mentre osservava la pioggia scrosciante cadere
oltre la tettoia
sotto cui erano riparati.
“Nii-san sarà triste di non
potermi fare la festa tornato dall’America”
gemette Sawada.
[101].
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Capitolo 20 *** Cap.20 ***
Ringrazio
anche solo chi legge.
Takeshi/Genkishi.
Cap.20
Senti,
senti come piove.
“Yo!” salutò Takeshi,
alzando la mano in cui impugnava la spada.
Genkishi
lo guardò e
le sue gote pallide si tinsero di rosa.
“Yamamoto,
sei venuto
ad allenarti, poh” disse.
Abbassò lo
sguardo, facendo ondeggiare le lunghe ciglia.
Takeshi
inarcò un sopracciglio,
la pioggia gli rigava il viso e gli faceva ricadere i capelli mori ai
lati del
viso.
“Con
questa bella
pioggia? Non sarebbe meglio andare a divertirci, neh,
Gen-chan?” domandò.
“Assolutamente
no.
Bisogno allenarsi con ogni tempo! PO!”
ribatté Genkishi.
“Ma
Geeeen” si
lamentò Takeshi. Gonfiò le
guance e sbuffò.
<
Rischia di
ammalarsi con tutta quest’acqua > pensò.
[101].
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Capitolo 21 *** Cap.21 ***
Ringrazio
anche solo chi legge.
AU.
Genkishi/Tsuna.
Cap.21
Senti le gocce battere sulla tua testa.
“Mi
dispiace,
Sawada-kun, avrei dovuto controllare le previsioni meteo prima di
portarti alle
terme con me” disse Genkishi con voce atona.
Giocherellò con una ciocca dei
suoi capelli mori, la sua capigliatura liscia gocciolava.
Le
gocce di pioggia
picchiettavano sulle loro teste.
Tsuna
si aggrappò alle
rocce in riva alla pozza, rosso in viso e negò con il capo,
dimenando
furiosamente la coda da tigre.
“N-non
è così male. Si
sta al caldo lo stesso e poi ti sono costati tanto questi
biglietti” sussurrò,
abbassando le orecchie arancioni.
“Grazie”
disse
Genkishi, la sua voce era incolore, ma le sue iridi dorate brillarono.
[102].
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Capitolo 22 *** Cap.22 ***
Ringrazio
anche solo chi legge.
Cap.22
Tu
che credevi che oramai le tue piantine
s'eran
seccate e non sarebbero cresciute più.
Gokudera
si passò la mano sulla fronte bagnata,
togliendosi le ciocche grigie dal viso, la sua sigaretta si era spenta
e le
narici gli pungevano, mentre gocce scendevano anche lungo il suo naso.
“Siete
sicuri che questa sia la strada giusta?”
domandò.
“Ho
studiato attentamente la mappa. La missione è in
questa zona” disse secco Kyoya. Le sue gote si erano
arrossate e vedeva sfocato.
Notò che alcune piantine con alcune foglie secche, tremavano
sotto la pioggia e
i loro steli, assorbendola dal terreno, tornavano verdi.
Takeshi
l’osservò e lo vide sorridere.
“Sei
proprio un cuore tenero, Hibàri” disse.
“Io
ti mordo a morte” borbottò Kyoya.
[106].
|
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Capitolo 23 *** Cap.23 ***
Ringrazio
anche solo chi legge.
Cap.23
Hai
aspettato un po', ma senti come piove.
Bianchi
alzò il capo, la pioggia le sferzava il viso,
i lunghi capelli rosa gli gocciolavano, incrociò le braccia
al petto sotto i
seni sodi. Abbassò lo sguardo, il suo corpo sottile tremava
e il fiato si
condensava davanti al viso. Alle sue spalle c’era una fontana
di marmo,
raffigurava una dea con un vaso da cui sgorgava l’acqua.
Bianchi
tossì, la gola le bruciava e vedeva sfocato,
guardò l’orologio che aveva al polso sottile.
<
Sono già due ore > pensò.
“Ciaooos”
udì la voce di Reborn.
Bianchi
si voltò di scatto e sorrise.
<
Non importa aspettare ‘un po’’, mi basta
sapere
che arrivi > si disse.
[109].
|
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Capitolo 24 *** Cap.24 ***
Ringrazio
anche solo chi legge.
Cap.24
Sulla
tua testa senti come viene giù.
Tsuna
tirò su con il naso, la pioggia gli ticchettava
sul capino, inumidendogli i corti capelli castani. Starnutì,
il suo nasino era
arrossato e lo sentiva pizzicare.
“Vi
aiuto io, Decimo!” gridò il piccolo Hayato. Una
scarpetta
rimase bloccata nel fango e la perse, si sbilanciò e cadde,
affondando in una
pozzanghera. Scoppiò a piangere, la giacchetta gli era
finita sul capo. “Ho
fallito. Scuuuuusate,
Decimo!”
strepitò. Le lacrime gli rigavano il viso.
Tsuna
lo guardò confuso e si mise il cappuccio sul
capo.
“Ho
un ombrelloooo!”
gridò Takeshi raggiungendoli, teneva un ombrello bianco
grande due volte lui
sulla testa e li utilizzò per coprire i due coetanei.
[108].
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Capitolo 25 *** Cap.25 ***
Ringrazio
anche solo chi legge.
Cap.25
Non
eri tu che ormai ti eri rassegnata,
e che dicevi che non ti saresti più innamorata.
Squalo
teneva un ombrello con una mano, con l’altra il
giornale, leggeva distrattamente le notizie.
<
Vediamo come hanno coperto l’esistenza di quel
cazzo di Boss. Ormai mi sono rassegnato agli stupidi incendi che
appicca >
rifletté. Le gocce di pioggia ticchettavano sulla stoffa.
“Neh, sensei?
Che leggi? Che fai? Senseeeei? Senseeei?”
lo chiamò Takeshi.
Squalo
osservò lo sguardo intenso del giovane, i
capelli neri gli ricadevano più lunghi sulla fronte, la sua
pelle che si stava
abbronzando e le iridi castane che brillavano di riflessi blu intenso.
<
Ho sempre pensato che non mi sarei mai più
innamorato, a lui è sempre un’eccezione >
pensò.
“Voooi! Rondine
petulante” borbottò.
[110].
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Capitolo 26 *** Cap.26 ***
Ringrazio
anche solo chi legge.
Kyoko/Takeshi.
Cap.26
La
terra a volte va innaffiata con il pianto,
ma
poi vedrai la pioggia tornerà.
Kyoko
stava seduta sulla panchina, le lacrime le
rigavano il viso. La giovane aveva il volto coperto da una sciarpa
arancione, i
capelli le coprivano il viso in ombra, mentre dal cielo cadevano dei
fiocchi di
neve grandi un pugno.
Hibari
la vide e si sedette al suo fianco, indossava
un cappello e una sciarpa blu notte, ed una lunga giacca grigia.
“Ti
manca Takeshi, vero?” domandò con voce roca.
Sasagawa
annuì, muovendosi lentamente.
“Sai,
l’amore è come la pioggia. Ci sono momenti in
cui sembrano perduti per sempre.
La
terra a volte va innaffiata con il pianto, ma
vedrai, la pioggia tornerà” la
rassicurò Kyoya.
[106].
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