The revolt of the half-bloods and the Pandora's box

di Hagne
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Red snow ***
Capitolo 2: *** Unbreakable pact ***
Capitolo 3: *** the wheel of the destiny starts to turn ***
Capitolo 4: *** Invisible looks ***
Capitolo 5: *** Scars of a dark heart ***
Capitolo 6: *** Alive or dead ***
Capitolo 7: *** A bad soul ***
Capitolo 8: *** mad angelic doll ***
Capitolo 9: *** bloody eyes ***
Capitolo 10: *** The return ***
Capitolo 11: *** War for her heart ***
Capitolo 12: *** I'm virgin ! And so what ? ***
Capitolo 13: *** That's Halloween ***
Capitolo 14: *** Like Romeo & Giulietta ***
Capitolo 15: *** Witch of the West ***
Capitolo 16: *** Time of Dying ***
Capitolo 17: *** Dance with the devil ***
Capitolo 18: *** Black roses ***
Capitolo 19: *** She's crying ***
Capitolo 20: *** Fairytale ***



Capitolo 1
*** Red snow ***


Bastò un bambino privato troppo presto dall’amore  materno  .
Un ragazzo cresciuto nell’odio e nel rancore .
Un uomo che si era lasciato sedurre dal male che in lui dimorava  a inculcare nelle menti umane il disprezzo verso quegli esseri che egli stesso  etichettò come sangue sporco .
Fu dal semplice odio di un uomo soltanto , dall’evidente follia che muoveva le sue azioni e quelle dei suoi sempre più numerosi seguaci , dalla smania di potere di un singolo essere umano che si prese atto dell’estirpazione di innumerevoli vite innocenti .
Concretamente giustificate dal semplice fatto di possedere sangue impuro , miserevole , babbano .
Tom Orvoloson Riddle.
Questo il nome che nessuno ricordava , a stento l’uomo stesso .
Lord Voldemort .
Questo il nome di colui il quale  mise in ginocchio il mondo magico  , facendolo sprofondare in un abisso senza fondo .
Fino a quando , in una notte tetra e aspra , un traditore condusse il potente lord oscuro lì dove insonne giaceva un innocente bambino di nome Harry James Potter .
Nome che nulla rievocava nella mente dei maghi  se non il fatto di essere figlio di una mezzosangue e di un mago di stirpe pura .
E lì era l’inghippo .
Un mezzosangue .
Un essere che i mangia morte , fedeli seguaci del lord oscuro  , erano in dovere di uccidere per salvaguardare il mondo da quella feccia ancora in fasce .
Prima che potesse infettare il loro mondo .
Prima che potesse appropriarsi di quella magia che solo ai veri maghi era dato conoscere .
Ma nulla giocò a favore dell’uomo che molte donne e bambini aveva crudelmente ucciso .
Non quella notte .
Non quella volta .
Fu un bambino e l’amore di sua madre a sconfiggerlo , a prosciugarlo di quella forza con la quale aveva abbattuto le porte di mille case segnate dal marchio .
La forza con la quale aveva fatto elevare urla stridule , infantili , virili .
Urla smorzate da un fascio verde che aveva tolto loro la vita .
E in quella notte ancora una volta segnata dal sangue nacque il bambino sopravvissuto .
Eroe e speranza dei maghi .
Ma mentre la gente , barricatasi nelle proprie case , festeggiava la fine di un incubo .
C’era chi non venne premiato , chi quella notte perse allo stesso modo i suoi genitori , ma che conforto non ebbe .
 
 
 




°°°
 
 
 


 
Fu nelle innevate vie di Mosca , accanto all’imponente cattedrale di San Basilio che un pugno di incappucciati , ancor prima di venire  a conoscenza  della morte del proprio signore ,  massacrarono più di mille persone in una volta  .
IL più grande massacro nella storia del mondo magico .
Un lago di sangue si sparse per  le strade ghiacciate della capitale russa .
Cadaveri ammassati l’uno all’altro , abbracciati ai propri vicini giacevano sulla neve tinta di rosso .
Solo una figura , piccola , circondata da una pelliccia bianca rimaneva in piedi .
La piccola figura che attirò l’attenzione del capo di quella spedizione punitiva .
Glaciali occhi grigi fissarono oltre la maschera scheletrica  la minuscola bambina dalla pelle ambrata  tenere stretta tra le mani inguantate quella della madre accasciatole contro , quasi a proteggerla .
Non un guizzo nei lineamenti delicati della bambina , non una lacrima a bagnare gli inquietanti occhi d’oro della mezzosangue che impassibile ricambiava lo sguardo .
- Lucius .
Una nuvoletta di fumo lasciò le labbra  serrate di un uomo dagli occhi di un bizzarro blu elettrico che seguirono  lo sguardo severo del biondo compagno dall’espressione così assorta  .
E quando anche quell’uomo , quel mangia morte che freddamente aveva ucciso tutta quella povera gente che ignara della guerra stava passeggiando con la propria famiglia si voltò ,  si scoprì enormemente turbato dallo sguardo inespressivo dell’unica superstite .
-  Me ne occupo io .
Senza che nessuno dei due uomini fiatasse , un mangia morte , di propria iniziativa ,  puntò  la bacchetta contro la bambina che lentamente si voltò verso di lui , un lampo di rabbia  negli occhi d’oro .
Il delizioso viso a cuore divenuto improvvisamente inespressivo , come lo sguardo che rivolse in seguito al suo assalitore .
- Vediamo di finirla - ma la voce dell’uomo fu smorzata da un impressionante fiamma vermiglia che  , materializzatasi sulla spalla del mangia morte  , lo inghiottì voracemente , facendolo diventare simile ad un torcia umana .
Lucius Malfoy fece un passo indietro  quando il corpo divorato dalle lingue di fuoco  del mangia morte si accasciò ai suoi piedi  , privo di vita , il viso bruciato da quelle fiamme che come erano comparse svanirono nel nulla .
- è pericolosa . Cosa facciamo ?
- Andiamo via .
Nessuna inflessione nella voce di Lucius Malfoy che , afferrato per un braccio l’amico d’infanzia diede le spalle alla bambina , sentendo comunque il suo sguardo trapassarlo da parte a parte quasi a punizione per quello che aveva fatto.
E per la prima volta l’uomo ebbe paura per se stesso , per sua moglie , per suo figlio ancora in fasce .
Fu solo lo sguardo di una bambina alla quale tutto era stato tolto a far vibrare il cuore di ghiaccio che l’uomo si era persino dimenticato di avere .
Furono quegli occhi di un bizzarro ed inquietante dorato , la loro sconfinata profondità , la loro glacialità , la loro inespressività a far correre a perdifiato l’uomo dalla sua famiglia .
Pentito per la prima volta di quello che aveva fatto .
Pentito di aver ucciso tutta quella gente per puro svago .
Pentito di aver causato quello sguardo che solo una volta ebbe la possibilità di vedere .
Lo stesso sguardo implacabile ed enigmatico di colui che quella notte perì per mano di un bambino , lasciando come suo ricordo una cicatrice a saetta  che diede vita ad una leggenda .






 
   °°°




 
 
 
 
Il rombo di un tuono accompagnò l’entrata  di un alta e massiccia figura che si profilava sinistramente sulla soglia della porta appena spalancata .
Figura che attirò l’attenzione delle due ombre sedute sul pregiato tappeto persiano che accolse lo sgocciolio del mantello dell’uomo entrato con tanto impeto .
-  Lucius ? – pacata ,  la voce dell’elegante figura femminile  dalla chioma dorata richiamò l’attenzione del mangia morte appena arrivato  nel proprio maniero , il braccio che pulsava spasmodicamente , facendolo piegare leggermente su se stesso per il dolore  .
-  è morto .
- Chi ?
-  Il nostro  signore .
Un espressione di puro panico distorse i lineamenti delicati di Narcissa Black che  , d’istinto ,  trasse a sé il minuscolo bambino che fino a poco prima aveva giocato con lei e che ora osservava sorpreso il proprio padre .
-  Come è successo ?
Non ci fu risposta al tono improvvisamente turbato della donna che sgranò i grandi occhi cerulei quando il marito , sorprendendo lei e se stesso   , si slanciò verso di lei ,  abbracciandola assieme al loro bambino in una morsa protettiva .
- Basta Narcy , dobbiamo toglierci da questa situazione ora che ne abbiamo l’occasione - la frettolosa parlata dell’uomo , e il nomignolo che di rado usava con lei sembrò confondere la povera donna che ,  allibita ,  vide il proprio marito prendere in braccio il bambino che poco prima teneva stretto al seno  con ansia .
- Non voglio che Draco abbia quello stesso sguardo .
Incerta la piccola mano della donna sfiorò la spalla del marito , così come il suo sguardo fattosi d’improvviso dolce   si posò su suo figlio che rigido restava tra le braccia paterne .
-  Lo sguardo di chi ?
- Di lei .
Trasse a sé la propria moglie e loro figlio , Lucius Malfoy , quando gli parve di scorgere oltre l’enorme vetrata che dava sull’immenso giardino del maniero una piccola figura che gli fece accapponare la pelle .
E per l’uomo fu come riudire le urla straziate dei babbani che quella notte aveva contribuito ad uccidere .
Fu come se assistette per la seconda volta a quella strage .
E  per la prima volta nella sua vita rimase disgustato dalla vista di tanto sangue che riuscì ad annegare la città bianca .
 Fu in quella notte .
Quando il mago più potente di tutti i tempi perì .
Quando un bambino fino ad ora sconosciuto divenne leggenda .
Quando una bambina di cui nessuno sapeva il nome subì lo stesso atroce destino di innumerevoli vittime di quella guerra ingiusta .
Fu in quella notte che Lucius Malfoy capì di non voler fare crescere suo figlio in tutto quel dolore e nell’odio che aveva corroso anche lui  .
Fu in quella notte che Lucius Malfoy  prese sua moglie e suo figlio costringendoli a partire il più lontano possibile  .
Fu in quella notte che Lucius Malfoy convinse i suoi più cari amici   , Leonard Zabini , William Grengrass e Taddeus Parkinson  ad accompagnarlo assieme alle loro famiglie lontano da quel destino troppo crudele per i loro figli .
Fu in quella notte che Lucius Malfoy e la sua stretta cerchia di amici rinnegarono  il lord oscuro che nell’oscurità si aggirava come un animale in gabbia , debole , ma ancora vivo e pronto a tornare alla ribalta non appena l’occasione giusta fosse stata a portata di mano .
 
 

 
Continua…

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Capitolo 2
*** Unbreakable pact ***


Harry Potter

Harry Potter

 

 

 

 

 

C’era una costruzione decadente e abbandonata in Russia .

Un  edificio adibito per anni a un centro di ritrovo per bambini disagiati , malati o anche solo fuggiti di casa .

L’unico posto in tutta Mosca ad essere sotto il controllo del ministero della magia inglese , fattosi improvvisamente pressante nei confronti di quella casa a quattro piani dopo la caduta di Colui-che-non-deve-essere-nominato .

Per quanto lo riguardava il ministero russo permise alla gemella  inglese di trasformare l’ormai disabitata baracca nel centro di accoglienza per  mezzosangue  orfani di genitori in seguito alla guerra contro il lord oscuro  .

Fu in ricordo del massacro avvenuto alla morte del mago dagli occhi vermigli che l’orfanotrofio venne battezzato St. Basilio il Benedetto , l’unico centro di riabilitazione per i  bambini segnati dalla sanguinosa battaglia conclusasi qualche anno fa .

E fu  in questo orfanotrofio che vennero portati i superstiti della guerra , bambini dai 2 ai 10 anni presero dimora nella colorata casa di mattoni rossi e dal tetto amaranto che risultava incredibilmente falsa agli occhi dei russi .

La stessa falsità che una bambina dagli occhi d’oro notò   non appena scortata assieme ad altri 100 bambini in quella che sarebbe diventata la loro nuova casa provò la fastidiosa sensazione di gelo che mai nella sua vita l’avrebbe abbandonata  .

 

 

 

 

 

 

 

 

<  Snegurocka > fu  la sottile voce di Selina , una graziosa  bambina dai boccoli biondi ad attirare  su di sé l’attenzione dei cento bambini che guardavano assorti  una minuta figura  che sedeva nel mezzo del cerchio con un enorme libro aperto sulle gambe  . < Sta zitta , non vedi che non è ancora finita la storia > < Cosa c’è Selina ? > fu la più piccola tra loro , quella seduta al centro a calmare l’irritazione generale con un occhiata materna dei grandi occhi d’oro che pazienti scrutavano  il visetto pallido dell’irrequieta bambina bionda . < E se noi trovassimo questa invisibile città di Kitez ? Se la prendessimo solo per noi e basta ? Staremo per sempre con te Snegurocka . Solo noi mezzosangue e basta > un espressione triste occupò d’un tratto il viso di tutti i bambini presenti nell’enorme dormitorio ora silenzioso , mentre la piccola bambina chiudeva dolcemente il libro delle leggende russe dalla sgargiante copertina rossa  .

< ha ragione Selina , potremo stare insieme per sempre . Questo mondo non è fatto per noi > a parlare questa volta fu il più grande tra loro  , Sergej  , gli occhi color zaffiro intenti a scrutare il delizioso viso a cuore  della loro Snegurocka , la bambina di tre anni che fin dal loro arrivo li aveva difesi , protetti , amati nonostante fosse la più piccola tra loro .

< Sono anni che nessuno entra qui , nessuno ci vuole . Anche se la guerra è finita da tre anni , nessuno vuole avere dei mezzosangue come figli, nessuno > < Io non credo > una voce più sottile e pacata delle altre catturò l’attenzione dei bambini dagli sguardi bassi , attenti ora per ascoltare ogni parola uscita dalle sottili labbra color carminio di Snegurocka  . < Vi ho già spiegato il perché nessuno vieni qui . è colpa loro , non nostra . Anche noi siamo maghi , streghe , persone . La sola differenza è che noi siamo speciali >< è vero , ha ragione Snegurocka > < Siamo speciali > < Siamo maghi e streghe forse anche più forti di loro > e poi d’un tratto le voci concitate dei bambini furono smorzate da un rumore di passi frettolosi , passi fin troppo familiari a Snegurocka che alzatasi in piedi si frappose tra i bambini e la porta , gli occhi d’oro fattisi improvvisamente glaciali .

E fu quando la porta si aprì che tre alte figure si stagliarono minacciose sulla soglia della porta , gli sguardi spenti e calcolatori accesisi di una luce che tutti conoscevano da anni .

< Siete ancora svegli ? Non vi avevo detto di andare a dormire un ora fa ? Scommetto che è tutta colpa tua Hermione  , come sempre d’altronde ? > fu la stridula voce di Caroline , una dei tre tutori dell’orfanotrofio a far sbiancare vistosamente Selina e gli altri bambini , le piccole mani che tentavano di tirare indietro la loro Snegurocka che immobile ricambiava lo sguardo della giovane donna .

< Comunque sono qui per darvi una buona notizia , da stasera avrete una nuova compagna di letto , salutate Angelique > con uno spintone la donna gettò a terra una minuscola bambina di quattro anni dai grandi occhi color nocciola , subito aiutata da  Snegurocka che con una spintarella la nascose dietro le proprie spalle .

< dato che siete svegli vogliamo giocare  tutti insieme ? > una voce maschile , terribilmente grottesca e cupa fece rialzare il visetto della bambina che divideva le due compagini con determinazione , gli occhi dorati puntati ora sulla cintura che Teodor aveva tolto da passanti  dei pantaloni .

< Non lo fare  > < Vuoi giocare solo tu allora ? Non sei un po’ egoista ? > prima ancora che l’uomo facesse un passo i letti e le vetrate cominciarono a tremare , mentre gli occhi d’oro della bambina si assottigliavano leggermente , facendo indietreggiare il più giovane del trio .

< Non mi fai paura mocciosa , questa sera toccherà a qualcun altro non a te > e d’un tratto una mano pallida si protese oltre la spalla della bambina che diede uno spintone ad Angelique , facendola cadere tra le braccia di SErgej , gli occhi chiari ora puntati  sui letti unitisi l’uno all’altro a muraglia per difenderli dai loro tre aguzzini .

< Non ti sono bastati questi anni per capire che non ho pietà per i bambini ? Vieni con me mocciosa > Selina e i compagni , aggrappatisi alle sbarre dei letti protesero le mani verso la piccola figura della loro Snegurocka che strattonata da Caroline sorrise loro con dolcezza , prima che la porta si chiudesse davanti ai loro sguardi sbarrati per l’orrore  .

E i bambini scoppiarono a piangere , mentre SErgej stringeva al petto la nuova arrivata in quell’inferno dal quale la piccola Hermione li aveva sempre salvati facendosi punire al posto loro .

 

 

 

 

 

 

< Prendi la bacchetta , la cinta non ha più effetto su di lei > rimasta sola la bambina si vide sbattere  contro la  parete di mattoni  dello studio di Caroline che cominciò a rovistare frettolosamente nel cassetto della scrivania , mentre Teodor giocherellava distrattamente con la cinta appoggiato alla porta  .

< Potremo lasciarla andare per stasera no  ? Non ha fatto nulla > Paul , il più piccolo dei suoi fratelli si strinse nelle spalle quando sua sorella maggiore lo schiaffeggiò sul viso con rabbia , i lunghi capelli neri a nascondere lo sguardo folle .

< Perché dovremmo lasciarla andare ? Non sei fatto per questo lavoro caro fratellino te l’ho sempre detto > sconfortati gli occhi azzurri del ragazzo si posarono sulla piccola bambina che muta guardava oltre la  finestra con aria assente , tranquilla , come se non stesse per essere punita

Per  l’ennesima volta per colpe che non aveva .

< Trovata, ora vediamo come te la cavi brutta impertinente > la bambina riportò la sua attenzione sulla donna che ora ghignante stringeva tra le dita affusolate una sottile bacchetta nera , familiare allo sguardo della piccola hermione che nascose un sorriso di scherno .

< Crucio > non un gemito di dolore lasciò le labbra carminio della bambina , un leggero tremolio delle spalle , questo e nulla più provocò una delle maledizioni senza perdono .

< Come diavolo è possibile ? > l’urlo isterico della donna fece ridere leggermente la piccola che divertita vide Tedoror sottrarre con stizza la bacchetta dalla mano della sorella minore , puntandolo serio verso di lei .

< Crucio > un tremolio più forte del precedente , tanto forte da smuovere  la divisa grigia dell’orfanotrofio troppo grande per lei scoprì parte della schiena della bambina , segnata da cicatrici che la cinta di Teodor le aveva inferto in anni di punizioni .

< Brutta mocciosa io > ma l’attenzione della bambina e di Caroline fu presto  catturata da una figura femminile che dall’altro lato della strada li guardava nascosta sotto un ombrello  nero .

< Cosa diavolo ci fa ancora qui ? > sia Teodor che Caroline abbandonarono la stanza di corsa , e la bimba aggrappatasi al davanzale si mise sulle punte per guardare meglio la donna vestita di blu che ricambiava tristemente il suo sguardo da sotto il bizzarro capello di piume bianco

 .

Prima che si smaterializzasse lontano non appena notò due figure andarle incontro , facendo cadere l’ombrello che sospinto dal vento cominciò a volteggiare tra la neve che cadeva su Mosca .

L’ombrello che la bambina continuò a seguire con lo sguardo , curiosa , mentre Paul presala in braccio l’accompagnava nei dormitori .

L’ombrello nero che sporgendosi oltre la spalla del tutore vide venir preso da  Caroline che con un colpo di bacchetta lo bruciò , facendo nascere nella mente fin troppo sveglia della bambina mille domande a cui avrebbe dato presto una risposta .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un timido sole nascosto dietro grandi nuvole bianche illuminava il rigoglioso giardino nel quale i bambini dell’orfanotrofio St. Basilio il Benedetto giocavano , circondato da una staccionata di legno costruita più  per salvare le apparenze che per altro .

< Andrey > un bambino  di 9 anni  corse incontro alla palla lanciatagli dal compagno , fermandosi di botto quando il pallone venne raccolto da due mani femminili prima che andasse in strada  .

< è tua questa palla ? > Snegurocka smise di giocare con Angelique e le altre bambine quando udì la voce incerta di una donna provenire da dietro le sue spalle  , e si stupì leggermente quando voltandosi vide la stessa signora  della scorsa notte porgere con un sorriso il pallone ad Andrey .

Con Selina e Mira strette contro il proprio  fianco la bimba  si avvicinò lentamente alla donna , annuendo ad Andrey affinchè riprendesse il pallone che la signora gli porgeva , mentre curiosa portava i grandi occhi d’oro sul volto pallido della donna .

Era molto bella .

Aveva dei lineamenti delicati , da bambola , la pelle pallida e morbida , guance del colore delle pesche mature  , dei lunghi capelli neri  come le folte ciglia che adombravano gli occhi chiari solcati da un leggero stupore quando guardò la piccola  .

< Ciao > le due bambine si strinsero maggiormente alla loro Snegurocka  , e il resto dei compagni smise di giocare quando piegatasi sulle gambe la signora accarezzò i lunghi boccoli scuri della bambina dagli occhi d’oro.

< Sei una bellissima bambina sai ? > < Chi è lei ? > i maggiori tra di loro raggiunsero correndo le tre bambine , mettendosi ai loro lati quasi in un gesto intimidatorio per l’estranea che aveva osato toccare la loro Snegurocka .

< Sono una strega  > pacata e tranquilla la voce della donna rilassò per quanto possibile i più grandi , mentre gli altri bambini le si accalcavano attorno , curiosi . < Perché è qui ? Chi cerca ? > la piccola Hermione così come SErgej colsero il lampo di sorpresa comparso negli occhi della donna che riacquistato lo sguardo dolce di poco prima

 , sorrise loro .

< Tutti  e nessuno > < Cosa….> la voce irritata di Selina venne sovrastata da quella di Caroline appena comparsa sui gradini che portavano dentro la casa . < Bambini con chi state parlando ? > < Ora devo andare ,spero ci rivedremo > dopo un ultima carezza al viso della piccola Hermione la misteriosa donna si volatilizzò nel nulla , mentre piccoli fiocchi di neve cominciarono a cadere dal cielo improvvisamente rannuvolatosi .

< torniamo dentro > < E perché ? > < sta per piovere > ubbidendo alla voce autoritaria della bimba dagli occhi d’oro gli ormai  101 bambini rientrarono nella casa , mentre assieme alla neve fulmini e saette caddero dal cielo illuminando il viso a cuore di Snegurocka fattosi impassibile e tremendamente gelido  .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

< Perché la chiamate  Snegurocka se si chiama Hermione ?  > la tintinnante voce di Angelique rimbombò assieme ad un tuono nel dormitorio , mentre le bambine riunitesi attorno alla nuova arrivata ridevano dell’ignoranza della compagna . < Non conosci la leggenda di Snegurocka ? > uno scuotimento del capo da parte della bambina dagli occhi nocciola fu tutto quello che Tamara ebbe ,mentre con un sospiro Selina prendeva il libro di leggende nascosto sotto il proprio cuscino .

< La vedi ? Questa è Snegurocka > il piccolo dito della bambina indicò la sinuosa figura di una bellissima ragazza dallo sguardo di ghiaccio , lo stesso che la bimba aveva visto in Hermione quando aveva fronteggiato i tre adulti per difenderla qualche mese fa  .

< Snegurocka era la figlia della fata primavera e del vecchio inverno . Un giorno la fata confessò agli uccelli di non voler abbandonare la figlia ma Iarilo  , il sole , geloso di questo   gettò una maledizione sulla ragazza . Se mai lei si fosse innamorata sarebbe morta . Avendo paura che il sole potesse sciogliere il cuore di ghiaccio della figlia con sentimenti d’amore l’inverno la nascose cedendola a un contadino > subito i bambini che fino a poco tempo fa stavano in disparte accerchiarono la piccola figura di Selina , che assunta un espressione seria continuò il suo racconto con voce solenne . < Quando lei lasciò la foresta per trovarsi una casa , annoiata , venne invitata dalla migliore amica Kupava alle sue nozze . Purtroppo però il fidanzato di Kupava , Mizguir , si innamorò di Snegurocka abbandonando la sua promessa  . Ma Snegurocka non amava nessuno , come disse allo zar quando egli la interrogò , ed egli non sapendo come far riconciliare le due donne le invitò alla festa per l’inverno .

Kupava accettò l’amore di un pastore , mentre Mizguir confessò  il suo amore a Snegurocka che colpita dalla confessione andò  in cerca della madre per supplicarla di concederle  dei sentimenti .

La fata della primavera acconsentì  e portò una ghirlanda di fiori che fece  nascere nella figlia il sentimento dell’amore > < è molto romantico > l’espressione triste di Selina però fece zittire subito Angelique che guardandosi intorno non colse altro che tristezza negli occhi degli altri bambini.

< Non è ancora finita > il sussurro di Sergej fece incuriosire la bambina che spinse l’amica a continuare il racconto . < Nel giorno delle nozze però un raggio di sole , simbolo dell’amore , colpì Snegurocka che si sciolse  , scomparendo . Mizguir disperato si gettò in un lago . E scomparsa la fanciulla dell’inverno il solo ricominciò a splendere > piccole lacrime cominciarono a rigare le gote pallide della piccola Angelique , mentre Selina finito il racconto riponeva il libro sotto il cuscino , tirando su con il naso .

< è triste . Ma perché l’avete chiamata così ?Ancora non l’ho capito  > d’un tratto l’espressione triste dei bambini lasciò posto ad una più dolce e confortante , tanto che la bambina smise di piangere . < Hermione somiglia molto alla fanciulla , è gelida come lei  , tanto gelida che a volte fa paura . Ma a differenza della ragazza dell’inverno lei è forte e dolce , ed è in grado di provare i sentimenti . è per quel suo sguardo di ghiaccio che l’abbiamo chiamata così .

Ha sempre quello sguardo quando cerca di proteggerci > sorrise la piccola Angelique , così come i bambini che la circondavano , mentre all’esterno del dormitorio , un piccola figura illuminata dalla luna percorreva in punta di piedi i corridoi della casa .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In assoluto silenzio la piccola  Snegurocka percorreva il lungo corridoio che la divideva dalla propria meta , dalla porta di legno scuro sempre chiusa a chiave durante il giorno .

La divisa grigia strisciava sul tappeto di velluto segnato da recenti impronte di piede , segno che finalmente i tutori si erano decisi ad aprire la porta .

La bambina si era segnata i giorni nei quali la porta a loro proibita veniva aperta .

Ogni tre mesi , a mezzanotte esatta aveva udito il cigolio di quella porta  fin dal suo letto .

Ed ora , dopo che era divenuta invisibile  per il piccolo incantesimo che aveva trovato nel libro che aveva rubato a Paul , la bimba aspettava che Teodor lasciasse la propria stanza per raggiungere la sorella già chiusa da ore dietro quella porta .

 

 

Fu il cigolio della porta a far schiacciare contro la parete la bambina , gli occhi d’oro , vispi , intenti ora a seguire l’alta e scompigliata figura di uno dei tutori che di malavoglia si dirigeva verso la porta .

Cercando di fare attenzione , seguì l’uomo , soffermandosi per la prima volta a guardarlo oltre l’aura aggressiva che emanava .

Alto , pelle estremamente bianca , spalle larghe , braccia eccessivamente muscolose che la bimba spaventò enormemente immaginandosi stretta tra quelle tenaglie di ferro .

Corti capelli neri , scompigliati sopra gli occhi neri identici a quelli di  Caroline .

Gelò sul posto , la piccola ,quando lo scricchiolio del  pavimento  sul quale era appena passata attirò l’attenzione dell’uomo .

 

La bambina smise anche di respirare quando il mago , afferrato dalla tasca dei pantaloni la propria bacchetta fece luce innanzi al suo volto , cercando con gli occhi scuri l’intruso .

< Teodor muoviti , che diavolo aspetti ? > la voce stridula di Caroline oltre la porta sembrò smuovere l’espressione arcigna dell’uomo che , riposta la bacchetta nella tasca, riprese con un grugnito a camminare assieme alla bambina che cominciava a sudare freddo .

E  la piccola  Snegurocka fu costretta a correre quando la porta si chiuse velocemente dietro le ampie spalle di Teodor , costringendola a buttarsi di peso prima che lo schiocco della serratura le facesse battere i denti .

< Che fai lì impalato . Stasera abbiamo un sacco da fare vieni > quando l’uomo si avvicinò al piccolo tavolino sul quale la sorella spostava innumerevoli fogli , la bambina scorse ciò che da anni stava cercando .

Il libro degli incantesimi proibiti .

Senza che potesse evitarlo , la bambina sentì gli occhi inumidirsi,  e il cuore cominciare a battere all’impazzata .

La loro speranza di fuga .

La bimba cominciò a strisciare sul pavimento lucido e gelido , sopprimendo alcuni brividi di freddo ,mentre con le manine  si faceva forza per andare avanti .

 

 

 

 

 

Da quando era entrata la piccola  Snegurocka non aveva alzato il viso per paura di essere scoperta , ma fu costretta a farlo quando afferrato tra le mani tremanti il libro da lei ricercato vide una mano insanguinata cadere  sulla pelle dell’enorme tomo .

< Cosa diavolo è stato ? > Caroline smise di rovistare tra i fascicoli quando le parve di aver udito  uno squittio che le fece assottigliare  gli occhi scuri fino all’inverosimile .

< Cosa stai dicendo ? > anche Teodor , leggermente insospettito dal suono acuto scostò lo sguardo dai fogli , cercando nella stanza il responsabile di quella specie di gemito quando i suoi occhi brillarono di cattiveria non appena posò lo sguardo sul corpo di suo fratello accasciato contro la parete .

< è solo quell’idiota di Paul , non preoccuparti . Comunque perché papà vuole che la muriamo ? Di cosa ha paura ? > < Ha paura che lo scoprano , con questo Harry Potter bisogna stare attenti . Anche quel vecchiaccio di Silente sta investigando , e papà non vuole essere scoperto . Ed è per questo che ha deciso di darci un taglio . è anche per questo che ha mandato quella mocciosa qui , per evitare che scoprano il suo segreto  > riprese a respirare , la piccola Snegurocka non appena il pericolo sembrò evitato ,ma fu quando la bimba rialzò il visino  che sentì il cuoricino battere talmente forte che ebbe paura che i due alle sue spalle l’avrebbero sentita .

 

Sofferenti gli occhi azzurri di Paul  fissavano la bimba,  come se la vedesse , il viso insanguinato , il labbro tumefatto , il corpo pieno di lividi e di ferite , sembrava in fin di vita .

< Dobbiamo togliere di mezzo anche quella dannata mocciosa , prima che qualcuno scopri

 chi diavolo sia .

 Se papà fosse stato più attento , e si fosse tenuto su i pantaloni adesso  non ci saremo trovati in questa situazione. Persino quell’imbecille di Paul si è fatto pestare a sangue perché non voleva accettare il compito assegnatoci da papà , idiota . 

 > il tono velenoso della donna fece accapponare la pelle di Paul che vedeva oltre il velo delle lacrime una piccola figura accostata ai suoi piedi , la piccola figura sbiadita della quale però riconobbe gli incredibili occhi d’oro .

< Anzi sai che ti dico ? Facciamola finita questa notte stessa così potremmo andarcene da questo posto maledetto . Sono ormai tre anni che quel bastardo ci tiene segregati qui dentro  > Caroline scostò con un spintone il fratello , puntando la bacchetta contro una piccola porticina violetta chiusa da una fila impressionante di lucchetti magici .

E  in silenzio Paul e la piccola Snegurocka videro una stella a cinque punte blu ,   identica ai tatuaggi che i tre tutori avevano dietro l’orecchio destro  ardere sulla superficie rugosa della piccola entrata , facendola scomparire nel nulla  .

< Bene , ora vediamo di fare fuori quell’impiastra > ma mentre Teodor afferrava nuovamente la bacchetta , seguendo la sorella appena uscita dalla porta la bimba dagli occhi d’oro dovette aggrapparsi al braccio insanguinato di Paul per non urlare .

Fu una mano del ragazzo infatti  ad  impedire alla piccola di gridare con quanto più fiato in gola , attirando così l’attenzione dei due ragazzi ancora troppo vicini .

< Fa silenzio o ti uccideranno . Io non posso più fare niente per voi , non posso fare niente per nessuno > a fatica Paul si rimise in piedi , aiutato dalla piccola che freneticamente scostava lo sguardo da lui ai due fratelli che erano sempre più vicini alla porta del dormitorio .

< Ascolta piccola > nonostante il terrore che scuoteva per la prima volta la piccola Snegurocka , la bimba guardò il ragazzo che arrampicatosi su una piccola finestra che dava sul guardino ne ruppe le vetrate , chiudendo gli occhi quando l’aria gelida gli sferzò il viso tumefatto .

E fu quando la guardò , quando inchiodò la bimba con gli occhi azzurri divenuti improvvisamente disperati  e supplichevoli  che un senso di inquietudine scosse la piccola Snegurocka da capo a piedi .

< Non dimenticare mai quello che hai visto stasera . Capirai , un giorno capirai . E che Dio ci perdoni per quello che abbiamo fatto , che ci perdoni tutti . Buona fortuna piccola Snegurocka , buona fortuna > e con quelle ultime parole Paul si gettò fuori dalla finestra , cominciando a zoppicare lontano dalla casa .

Mentre la bambina , immobile , vedeva fuggire lontano da quella prigione l’unico  che in quegli anni di silenzio aveva trattato quei bambini come esseri umani  .

Finchè un urlo disperato non fece voltare la piccola Snegurocka , la pelle ambrata impallidita vistosamente , così come i grandi occhi d’oro colato furono velati per la prima volta di terrore .

 

 

 

 

 

 

 

 

< Vieni qui piccola bastarda > SErgej riparò con il proprio corpo la piccola Angelique , mentre Thomas e Priscilla , gli unici come lui ad avere 13

  anni , spintonavano i bambini dietro i letti che con la magia posero a loro difesa .

< Tamara , Lucien , John di qua > i tre bambini corsero dove la piccola Selina li chiamava con le lacrime agli occhi , mentre Teodor li rincorreva con un sorriso da squalo che fece accorrere la piccola bimba dai boccoli biondi  in loro aiuto .

Un urlo di rabbia sfuggì ad

 uno dei due tutori quando la bambina bionda affondò piangente i denti nel braccio dell’uomo che cadde malamente , venendo subito  accerchiato dai bimbi usciti dai loro nascondigli per imbavagliarlo e legarlo con le lenzuola , mentre i più piccoli gli puntavano alla gola la propria bacchetta appena confiscatagli .

 

< Dammi subito quella bambina ho detto > il fragore del tuono fece sussultare i pargoli assieme all’urlo isterico di Caroline che minacciosa strattonava per il colletto dell’uniforme il povero Sergej , impassibile alle grida della donna  . < Lasciami stare strega > con un calcio allo stomaco il bambino fece piegare sulle ginocchia la donna, mentre gli altri bambini urlavano alla piccola Angelique , la vittima designata dai due, di correre verso la porta .

La bambina dagli occhi nocciola , terrorizzata , fece come Sergej le ordinò .

Cominciò a correre verso la porta chiusa con le piccole gambe paffute , mentre le bambine si gettavano sulla donna con grida stridule che sembrarono tramortire la strega , ma non per molto .

 

 

 

Accadde tutto così velocemente ,  che i bimbi non fecero in tempo neanche ad avvisare la piccola Angelique che Caroline , scacciati gli orfani ,con un colpo di reni si rimise in piedi con la bacchetta stretta tra le mani .

La bacchetta dalla  quale un fascio di luce verde saettò verso la minuta figura che nell’intento di aprire la maniglia che ancor prima di toccarla aveva cominciato a girare , si accasciò con un tonfo sordo sul pavimento , mentre la porta veniva spalancata  dalla piccola  Snegurocka che impotente assistette alla tragedia che si  consumò quella notte .

 

 

 

Un lampo illuminò le figure che immobili  nell’ombra della stanza  guardavano sconvolti il piccolo corpicino di Angelique sdraiato sul pavimento in una posa innaturale  , il visino pallido  coperto dai lunghi capelli neri che ne nascondevano quasi tutta la figura .

Solo il respiro affannoso di Caroline e il mugolio di Teodor ancora imbavagliato rompevano  il sepolcrale mutismo dei bambini che accasciatisi contro i propri compagni cominciarono a piangere silenziosamente , tutti eccetto la più piccola tra loro che immobile sostava sulla soglia della porta , impietrita .

Non un sospiro lasciò le labbra serrate della bambina dagli occhi d’oro .

Non un tremolio nell’esile corpicino .

Non un guizzo negli occhi d’oro ghiacciatisi come laghi d’acqua dolce sopraffatti all’improvviso da una bufera impetuosa .

Nulla , se non il movimento delle minuscole manine chiuse ora in piccoli pugni .

 

Caroline guardava stancamente la bambina coricata per terra , tamponandosi con una mano la spalla che quelle bambine pestifere le avevano graffiato  con le unghie .

Gli occhi neri della donna, offuscati dal dolore riuscirono a scorgere solo in seguito una piccola figura chinata sul cadavere della peste dagli occhi nocciola .

Una cascata di riccioli scuri coprì entrambe le bambine che guardava insofferente , zoppicando verso il fratello imprigionato contro uno dei tanti letti accatastati .

< Alzati, abbiamo finito il nostro lavoro > come se nulla fosse la donna tirò in piedi il fratello , liberandolo con un colpo di bacchetta delle lenzuola che lo imprigionavano , mentre sentiva attorno a sé gli sguardi di vetro dei 100 bambini mezzosangue .

< Andiamo via > < Caroline non…> ma Teodor inghiottì l’aria tanto velocemente che fu sul punto di strozzarsi quando vide frapporsi tra loro e la porta la piccola bambina dagli occhi d’oro che da anni torturavano .

La bambina che mai aveva pianto .
La bambina che si era caricata del  dolore di tutti i 100 bambini sopravvissuti alla guerra .

La bambina dal cuore e dallo sguardo di ghiaccio .

Il punto di riferimento  di tutti quei mezzosangue .

 

 

Seguendo lo sguardo terrorizzato di suo fratello Caroline piegò le labbra in un sorriso sarcastico , spintonando l’uomo davanti a sé , mentre con un alzata di spalle puntava la bacchetta sulla bambina che nascondeva lo sguardo sotto la criniera riccioluta .

< Spostati se non vuoi fare la sua stessa fine . Muoviti > un brivido gelido fece irrigidire entrambi i tutori quando la stanza cominciò a restringersi quasi attorno a loro

, così come i vetri si appannarono e le lenzuola cominciarono a vorticare come fantasmi attorno ai due fratelli .

< Ti ho detto di muoverti . Non mi hai sentito non…> < Zitta > raggelata dallo sguardo della piccola bambina Caroline si nascose per puro istinto dietro le larghe spalle del fratello  nel tentativo di cercare riparo da quello sguardo di una glacialità tale da congelare l’aria stessa .

< Sergej > il bambino , seppur a fatica , alzò il capo al richiamo della sua adorata Snegurocka , rabbrividendo leggermente quando sentì il sangue gelare nelle vene tanto inavvicinabile era ora la piccola bimba dagli occhi d’oro .

< Porta i bambini fuori , e andate a cercare aiuto . Porta Angelique con te , e andate dai pompieri . Dite loro che è scoppiato un incendio nell’orfanotrofio > annuendo il bambino dagli occhi zaffiro raccolse attorno a sé i bambini .

E seguendo gli ordini della loro Snegurocka , dopo aver raccolto il corpo gelido della loro compagna uscirono dal dormitorio .

E si misero a correre , terrorizzati a morte ,quando videro  la bambina chiudere la porta davanti al suo viso a cuore , l’intera sua figura circondata da un alone nero che tutti inquietò e spinse a correre

il più velocemente possibile .

 

 

 

 

 

< Quale incendio ? Cosa diavolo stai dicendo ? > Teodor cominciò a provare un insana paura quando vide la piccola avvicinarsi con passo lento a lui e a alla sorella , lo sguardo dorato che saettava da lui alla donna con inquietante lentezza e intensità .

< Ho sopportato le vostre punizioni solo perché ero troppo piccola per far qualcosa contro di voi .

Chissà come doveva essere divertente inferire su bambini che avevano già perso tutto vero ? Vigliacchi > sussultarono con un urlo terrorizzato, i due adulti , quando le finestre andarono in frantumi alla legger alterazione della voce della piccola che si avvicinava sempre di più a loro .

< Mi ero detta che col tempo sareste cambiati , che non avreste provato a fare loro del male

se mi fossi offerta io al posto degli altri quando decidevate di punire qualcuno > con uno squittio

disperato Caroline vide la sua

 mano che stringeva la bacchetta alzarsi di propria volontà verso suo fratello , che con la fronte imperlata di sudore raccoglieva la propria imitando la sorella .

< Cosa diavolo ci stai facendo ? Piccolo mostro lasciaci stare > con le proprie  bacchette   puntate  alla gola,  i due tutori , incapaci anche solo di voltare il capo  , cominciarono a gettare maledizioni sulla bambina che da sopra un letto li osservava impassibile .

< Lasciaci andare e subito > affondò dolorosamente la punta delle bacchette nella giugulare dei due che si morsero le labbra a sangue per non pronunciare quelle parole che sentivano premere per uscire sulla punta della lingua .

< Questa è l’ultima volta che un mezzosangue muore per mano di gente come voi > fuggevoli lacrime abbandonarono gli occhi serrati dei due adulti , entrambi terrorizzati da quella piccola figura che sfogliava svogliatamente un libro dalla copertina rossa .

< Questa è l’ultima volta che un mezzosangue rimane impotente contro gente come voi >

Cominciò a piangere Caroline , mentre Teodor tentava ancora di combattere quella forza che lo costringeva a pronunciare la maledizione senza perdono .

< Questa è l’ultima volta che un mezzosangue china il capo e si lascia uccidere da voi che presto assaggerete la vendetta della gente che uccideste con tanta semplicità > caddero sul pavimento gelido del dormitorio i due cadaveri colpiti contemporaneamente da un fascio di luce verde pronunciato da loro stessi .

E mentre le urla dei bambini svegliavano la capitale russa , una nube nerastra si elevò da

sopra il famoso orfanotrofio St. Basilio il Benedetto .

E per chi per primo accorse , un effetto ottico costò a tutti la perdita di un battito quando nelle fiamme che avevano inghiottito il secondo piano della casa  videro una piccola figura sedere sul letto inglobato  dalle lingue di fuoco scarlatte .

Una piccola figura della quale si riuscirono a scorgere solo due grandi occhi dorati che nel buio della notte fecero da guida ai bambini che in quello sguardo trovarono la loro casa .

La loro gelida e dolce Snegurocka corsa per l’ennesima volta in loro aiuto .

 

 

 

 

 

 

 

C’era un costruzione fatta interamente di mattoni rossi a Mosca  .

Un edificio che il ministero russo , divenutone finalmente unico proprietario , non senza lamentele da parte della gemella inglese ,   ricostruì  dopo l’incendio nel quale si dice morirono i tre tutori del vecchio orfanotrofio .

L’unico spazio che sopravvisse al disastroso incendio fu una piccola stanza , utilizzata forse come archivio dei dati dei bambini .

Solo quelle quattro pareti riuscirono a scampare al disastro .

 

 

Lo scandalo che però sconvolse l’intero mondo magico , e non solo quello russo , fu l’uccisione proprio da parte dei tutori di una piccola bambina mezzosangue di nome Angelique  di provenienza e nazionalità sconosciuta.

 

Il ministero russo , già insofferente a qualsiasi presenza straniera nella propria terra additò immediatamente

 il ministero della magia inglese data  la nazionalità dei tre tutori ,per l’appunto  inglese .

Non ci fu risposta dalla controparte che si chiuse in un mutismo che guastò i rapporti tra le due compagini  .

 

 

Fu ancora più sconvolgente vedere come le adozioni fioccarono non appena furono aperti i cancelli del vecchio orfanotrofio

 che divenne un centro ricreativo   per i bambini di tutta la Russia .

 

99 degli orfani furono adottati complessivamente in  7  anni , non per mancanza di richieste , ma per un particolare che molti genitori adottivi trovarono bizzarro .

Infatti furono  dichiarate da fonti certe che ai colloqui con il ministro della magia russo  

, egli stesso divenuto genitore adottivo  di un bambino di nome Sergej,

 era sempre presente una bambina dagli impressionanti e strani occhi dorati .

 

Secondo alcune indiscrezioni era proprio lei  a ritenere idonei o meno i genitori che venivano presentati

e per questo servirono ben 7  anni per rilasciare tutti e 99 i bambini orfani ,

 sotto

permesso di quella curiosa bimba che tutti i bambini di Mosca chiamavano Snegurocka

, la principessa di Russia  .

  

 

 

 

 

Riuniti attorno ad una piccola lapide di marmo bianco 100 bambini depositavano fiori di ogni colore e profumo sulla tomba della loro defunta compagna .

Vestiti di nero gli ormai cresciuti ragazzini sfilavano assieme ai loro nuovi genitori nel cimitero di Mosca ,

mentre una leggera pioggerellina bagnava il capo riccioluto  dell’unica figura non accompagnata .

< Ti vendicheremo Angelique , questa è una promessa >

una ragazzina di appena tredici anni dai folti boccoli biondi accarezzò con la  mano  pallida la lapide della bambina perita 7 anni fa .

< Ora che faremo ? Non ci vedremo più ? > la voce squillante della piccola Mira trillò nel cimitero oramai deserto .

Solo loro erano ancora lì

sotto la pioggia ,

immobili ,

 quasi stessero aspettando qualcosa .

La parola di qualcuno .

 

Quel qualcuno di 10 anni che sedeva sull’unico gradino che portava alla tomba della bambina che non riuscì a salvare .

L’incubo che durante ogni temporale torturava la piccola Snegurocka .

< 

 Qui oggi faremo un patto infrangibile  . Sempre uniti , sempre insieme , sempre fedeli tra di noi > con voce solenne e melodica la bambina dagli occhi d’oro , portate le mani sull’erba appena tagliata recitò un antico incantesimo che aveva trovato su uno dei mille  libri che aveva letto  in tutti quegli anni di libertà  .

 

Subito i 100 bambini si presero per mano , invitando con un sorriso la loro preziosa Snegurocka ad unirsi al cerchio attorno alla lapide .

< Fratelli e sorelle di sangue sempre saremo . Mai divisi , mai soli , mai abbandonati > e la voce bassa e carezzevole di

Snegurocka fu accompagnata da un coro di voci che strinsero il loro patto di sangue , mentre una catena argentata si avvolgeva sulle mani unite di tutti e 100 i bambini .

< E per sempre saremo legati cuore ed anima  . Troveremo la città invisibile e la faremo nostra .

Noi i ribelli .

Noi i bambini perduti  .

Noi mezzosangue>

Prima che però il cerchio si sciogliesse prese parola Sergej , che con voce graffiante e calda come quella di un ragazzo di 18 qual’era

aggiunse le parole che fecero della loro Snegurocka

la loro casa,

la loro speranza ,

la loro vita .

< E lei sarà in eterno la nostra guida , colei per la quale daremo la nostra vita .

La bambina che ci salvò dal dolore .

La ragazzina che ci diede una casa .

La futura donna che noi ameremo e proteggeremo  per sempre >

 

E uno schiocco , come di una chiusura e  di una serratura e di un tintinnio di manette

 risuonò per il cimitero ,

 mentre i bambini ,

 i ragazzi si abbracciavano ancora una volta prima di tornare dai loro genitori .

 

Prima di lasciare alle loro spalle la loro preziosa Snegurocka.

< Troverò la città Angelique ,e  starai per sempre con me > e il sussurro della bambina dagli occhi d’oro si perse nel vento , insieme al pianto di donna che la fece voltare .

E un sorriso dolce curvò le labbra carminio della piccola

 che baciato la lapide corse verso la signora vestita di blu e dal bizzarro capellino bianco che piangeva disperata sotto un albero poco lontano .

 

E fu in quel giorno che i mezzosangue ,

i bambini perduti ,

 i ribelli

 promisero di trovare la leggendaria città invisibile per costruire un loro mondo .

 

Fu in quel giorno che i bambini perduti promisero di difendere colei che tutti aveva e avrebbe protetto .

 

 

Fu in quel giorno che anche la Snegurocka fu adottata da una donna inglese di nome Charlotte Thompson .

 

Fu in quel giorno che la bambina della Russia diede un caldo  arrivederci alla città che l’aveva adottata

 per trasferirsi assieme all’acquisita madre in una tranquilla zona .

In una delle tante case all’indirizzo  di  Privet Drive , dove la Snegurocka sarebbe divenuta

la casa ,

la speranza ,

la vita ,

del bambino più famoso di tutti i tempi .

Harry James Potter .

 

 

 

Fu in quel giorno che la famosa Snegurocka ,

 la bambina dallo sguardo di ghiaccio ,

divenne consapevole alla  tenera età di 10 anni dell’immenso  potere oscuro che in lei dimorava .

Lo stesso potere che fece di un uomo il mago più temuto del mondo magico

E che avrebbe fatto di lei il terrore e il tesoro di coloro che presto avrebbe incontrato ..

 

 

CONTINUA…

 

 

 

 

 

 

ED ORA PASSO AI RINGRAZIAMENTI

 

X palli93: grazie di cuore , sia per essere stata la prima sia per il bellissimo commento che hai lasciato , sono contenta che la storia ti sia piaciuta così tanto e spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto . Grazie di cuore al prox aggiornamento baci

 

 

 

X Amanda Malfoy : Grazie per il commento , anche se non ho ben capito se ti è piaciuto , ma c’è qualcosa che non va XD . Grazie davvero , spero commenterai anche questo baci

 

X semplicementeme : Grazie davvero per i complimenti e per il consiglio , sono aperta a tutti i consigli che potrai darmi per migliorare ancora di più . Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuta e che la lunghezza non annoi , perché i prossimi capitoli saranno altrettanto lunghi e forse anche un po’ di più Xd .

Grazie ancora baci

 

X Troue_xxx : Si , la bambina con gli occhi ambrati è Hermione , come accennato nell’introduzione alla storia Hermione sarà un personaggio essenziale ed importante della storia , come Harry e Draco , mentre attorno a loro ruoteranno alcuni personaggi di mia invenzione che spero vi piaceranno .

Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto baci baci

 

 

Bene per concludere vi informo che data la lunghezza dei capitoli ci vorrà un po’ per  postare , e dato che la settimana prox forse scenderò a casa a mare probabilmente sarà il penultimo  che posterò per un bel po’.

Spero davvero che abbiate pazienza e vi prometto il 3 capitolo prima che scenda a mare .

Grazie di cuore a tutti spero commentiate

Baci baci …gold eyes

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** the wheel of the destiny starts to turn ***


Harry Potter

Harry Potter

 

 

 

 

 

 

< Sono arrivati , vieni caro > con uno squittio acuto  una donna minuta e dal naso adunco corse verso la finestra che dava sul giardino della graziosa casa dall’alta staccionata , mentre il grasso marito la raggiungeva con espressione annoiata sul viso flaccido . < Chi è arrivato Petunia ? > < I nostri nuovi vicini Vernon , Dudley tesoro vieni a vedere anche tu > un obeso ragazzino  dallo sguardo ebete  lasciò  cadere sul pavimento  il coetaneo che fino a poco prima   stava  strattonando , eseguendo gli ordini della madre divenuta quasi isterica . < Guarda quanta roba stanno scaricando . Devono essere ricchissimi > il ragazzino ancora steso a terra distolse lo sguardo disgustato  dalla propria famiglia , sistemandosi gli occhiali  che il cugino con rabbia solo in seguito si accorse , aveva rotto . <

Guarda caro ha una figlia , potemmo invitarli stasera da noi a cena . Si , andrò proprio adesso a chiederglielo  > per nulla interessato il ragazzino di 10 anni sgusciò via , chiudendosi nello sgabuzzino che i suoi zii gli avevano lasciato come stanza , accucciandosi contro la gelida parete con sguardo stanco .

Il povero ragazzino era ormai esasperato  dai maltrattamenti a cui gli  zii lo avevano sottoposto da quando era nato .

Ed  ora che erano arrivati i nuovi vicini ,  se erano quantomeno simili  alla sua famiglia , si disse , il suo limite di sopportazione non avrebbe retto a lungo .

Si intristì , il bambino , dopo aver lanciato degli improperi contro quel suo pestifero cugino quando la nostalgia dei genitori defunti lo fece accasciare stancamente sul piccolo letto che occupava tutto lo stanzino .

Era stanco , Harry , di dover vivere in quel modo .

Senza amici con cui giocare .

Senza nessun ricordo dolce a cui reggersi , essendo stato strappato a sua madre troppo presto per potersela ricordare .

Senza conoscere la sua storia e il posto in quel mondo apatico che lo disgustava .

E fu con questi pensieri che il bambino si addormentò , stretto contro la parete che un po’ di conforto sembrava concedergli , gli occhi verdi smeraldo che speravano di vedere qualcos’altro che la solita tappezzeria giallo acido della propria prigione .

Non sapendo che quella sera il suo desiderio si sarebbe avverato .

 

 

 

 

 

 

< Dove lo mettiamo questo ? > due energumeni dai buffi capellini azzurri si fermarono di fronte ad una bella e affascinante donna che fin dall’inizio del trasloco , entrambi , non avevano perso di vista nemmeno per un secondo .

 < Nella camera della bambina per favore > bastò un solo sorriso dell’avvenente signora a far arrossire i due scaricatori che , imbarazzati ,  si affrettarono a salire le scale ,

 un leggero strato di sudore ad imperlare il loro viso data la pesantezza eccessiva del baule nero che stavano trasportando .

< Mamma > una voce pacata e dolce fece abbassare  gli occhi grigi della donna sulla piccola figura comparsa come per magia affianco a lei , una manina abbronzata a stringere teneramente la sua , pallida  .

Cominciarono a pungere , gli occhi della donna, quando nella figlia adottiva con la quale aveva vissuto per alcuni mesi in Russia rivide una bimba che per paura e vigliaccheria

 non seppe proteggere .

 < Mamma stai bene ?> un espressione cupa  irrigidì i lineamenti perfetti del viso della bambina eccessivamente bella e matura per essere ancora così piccola .

L’espressione cupa  che fece sussultare la donna , improvvisamente tornata con i piedi per terra . < Scusa tesoro, ero sovrappensiero , comunque perché non vai di sopra a vedere la tua nuova stanza > impensierita la piccola bambina dagli occhi d’oro lasciò la mano della madre come lei le aveva ordinato  ,

cominciando a salire le scale dove due enormi uomini in salopette rotolarono giù quando la videro .

 

 

Chiusa nell’enorme stanza da letto la piccola Snegurocka poté  tirare un sospiro di insoddisfazione    al ricordo dell’espressione rassegnata e colpevole della donna che l’aveva adottata , la donna che ancor ora la stupiva con i suoi continui sbalzi di umore così frequenti .

 

Scostati quei pensieri per nulla confortanti la piccola strega dagli occhi d’oro cominciò a rovistare nell’enorme baule nero dove teneva tutti i suoi libri di magia , più quelli che sua madre non sapeva neanche possedesse .

Magia proibita .

 

Un sorriso furbo curvò le labbra carminio della bambina , mentre con un saltello aggraziato si sedette sulla sedia a dondolo accostato alla parete rosa

, aprendo sulle piccole gambe un libro logoro e dall’aria consumata  .

 

Era sul punto di cominciare a leggere uno dei tanti incantesimi che da autodidatta aveva imparato quando una voce terribilmente fastidiosa e acuta

fece aggrottare le sopracciglia scure di Hermione .

 

Quella non era certo la voce della madre.

Seppur infastidita la bambina continuò a leggere dondolando la mano

in circolo ,

mentre scintille bluastre scoppiettavano davanti al viso a cuore della bambina .  

< Ne sarei onorata , ma dov’è la sua adorabile bambina ? >

Fu stupita , la piccola Hermione , di poter sentire distintamente fin lì

la voce stridula della donna che era al piano di sotto con la madre

che neanche dopo pochi secondi da quella della sua ospite

 la invitò a scendere per conoscere la loro nuova vicina .

 

Per nulla allettata dalla prospettiva  , la bimba

non diede peso alle parole della madre,

fino a quando quell’odiata voce gracchiante non le fece stringere le mani sulle pagine ingiallite che quasi si strapparono .

 

< Arrivo > la voce gelida di Snegurocka sembrò zittire immediatamente le suppliche della donna ,

 e con un espressione insofferente la bimba discese le scale che la separavano dal piano inferiore , storcendo il naso quando le si presentò davanti una donna dall’aria bruttina .

 

 

 

< ha davvero una figlia bellissima signora > un sopracciglio nero della bimba si sollevò  all’istante , scomparendo quasi sotto la frangetta

quando Hermione percepì l’esitazione della donna sulla parola “figlia” .

 

La bambina per prima era consapevole delle differenze tra lei e la madre adottiva  .

A partire dalla pelle delicata e pallida della donna così diversa da quella ambrata e liscia della bambina .

Dai lineamenti marcati e dolci di Charlotte e quelli invece quasi disegnati e perfetti di Hermione .

Dai grandi occhi grigi che si contrapponevano a quelli leggermente allungati e di quell’insolito dorato della bimba .

Nonostante questo , nessuno mai si era dato la pena di sottolinearlo con tanta veemenza come quella donna che fece congelare immediatamente lo sguardo della piccola Snegurocka .

 < Comunque come le stavo dicendo io ed Hermione saremo liete di venire a cenare da lei , infondo si sta facendo buio e non ho nulla nel frigorifero > con un sorriso accondiscendete Charlotte tentò di allentare la tensione tra la sua vicina e sua figlia ,

immobile alle sue spalle ,

inavvicinabile .

< Certo , potete venire anche adesso . Io mio marito e mio figlio saremo lieti di avervi come ospiti > Petunia deglutì vistosamente , quando la bambina la trapassò da parte a parte con quegli occhi davvero inquietanti che le fecero accapponare la pelle .

 

Ma nonostante la soggezione che quella bambina le incuteva tentò di sorriderle .

< Io mi chiamo Petunia piccola Hermione piacere di conoscerti >

Un cenno del capo fu tutto ciò che la babbana ebbe , prima

che la bambina la fissasse con un espressione impassibile .

< Io sapevo che con voi vivesse  anche vostro nipote signora ,

o almeno così ci avevano detto all’agenzia > il tono serioso e neutrale della bimba fece sussultare la donna , mentre Charlotte sospirava sconfortata per il comportamento della figlia  .

< Si , mio nipote … , me ne ero dimenticata , scusatemi . è il figlio di mia sorella che morì alcuni anni fa assieme al marito e così lui rimase con me .

Si chiama Harry Potter > fu a quel punto che un sorriso abbagliante

si aprì nel viso a cuore della bambina che

con gli occhi d’oro addolcitisi all’improvviso guardò

curiosa  la donna .

< Harry Potter ? Posso andare  anche ora a casa sua ? >

Sorpresa dal cambiamento della bimba , ma totalmente avvinta

dall’espressione calorosa della figlia della sua nuova vicina annuì senza neanche accorgersene .

E mentre Charlotte continuava a chiacchierare con la babbana momentaneamente confusa ,

Hermione correva a perdifiato verso quella

casa dove il salvatore del mondo e

dei mezzosangue si

ritrovava nuovamente impotente sotto le torture di suo cugino .

 

 

 

 

 

< Cosa fai ? Ti metti a piangere ?> Harry Potter si rialzò furioso all’ennesima spinta del cugino , mentre suo zio guardava con aria persa la tavola apparecchiata per cinque persone .

< Smettila > il viso da maiale di Dudley divenne ancora più orrendo quando il ragazzino rise sguaiatamente , facendo digrignare i denti al cugino .

< Sei solo uno stupido , tu e quei pezzenti dei tuoi genitori  > fu a quelle parole che gli occhi verdi del ragazzino si dilatarono dietro le lenti appannate e rotte degli occhiali , mentre le labbra sottili del bambino si indurivano come i suoi lineamenti ora rigidi .

< Tu brutto .. > ma la voce  affannosa  di Harry per la rabbia che a stento riusciva a trattener

 si

 smorzò quando la porta di casa fu spalancata 

da un piccolo turbine nero che

rischiò di investire il bambino dagli occhi verdi .

 

E d’un tratto zio Vernon , Dudley e lo stesso Harry si zittirono e sgranarono leggermente le pupille quando una stupenda e sconosciuta bambina sorridente si fermò in mezzo al salotto .

 

Lo sguardo di Hermione vagò curioso per la stanza , sorpassando un bambino che le fece storcere il naso

per l’espressione poco intelligente  e un uomo dallo sguardo acquoso che la lasciò indifferente ,

 ma fu quando sorvolò su entrambi che i suoi occhi d’oro si spalancarono per la sorpresa

quando riconobbe sulla fronte di un bel bambino dagli occhi verdi la famosa cicatrice a saetta .

< Tu devi essere Harry Potter vero ? Sono felicissima di conoscerti >

un lieve rossore colorò le gote pallide di Harry quando la bambina sconosciuta gli si gettò addosso , abbracciandolo con calore ,

 mentre

il bambino ,  immobile,  guardava davanti a sé , terribilmente

turbato .

 

Strinse con dolcezza le braccia attorno alla vita della speranza dei maghi ,Hermione , sopprimendo uno strillo di felicità che premeva sulle sue labbra sorridenti per uscire  .

< Sai tutti ti conoscono , io sono Hermione Jane Thompson > con un inchino la bambina si scostò da Harry , ancora leggermente sorpreso dalla gioia della piccola che solo ora si diede la briga di guardare .

 

Lunghissimi boccoli bruni incoronavano  come un aureola una minuta figura avvolta da un

grazioso abitino bianco dalle maniche a sbuffo

che faceva risaltare la pelle ambrata della bambina .

 

Un visino dai lineamenti preraffaelliti* incorniciavano   delle labbra sottili e di un vistoso rosso carminio e due occhi leggermente allungati e contornati da folte ciglia nere che racchiudevano  degli occhi che lo fecero deglutire e trattenere il fiato .

Due lucenti occhi d’oro colato .

 

< Chi sei tu ? > fu la voce burbera di Vernon a far scomparire il sorriso dalle labbra di Hermione che solo allora si accorse delle condizioni del bambino sopravvissuto .

Gli occhiali rotti e un livido violaceo sul polso destro .

 

Con un fluido ed elegante  gesto dei piedini  la bambina si frappose tra Harry e il cugino , ritrovatosi improvvisamente a volteggiare per aria come un aquilone .

< Cosa fai ? Lasciami > < Come osi fargli del male piccolo idiota > d’improvviso la voce carezzevole e dolce che poco prima Harry aveva udito provenire dalla feroce bellezza in miniatura entrata come un turbine poco prima

divenne gelida e altrettanto scivolosa  come il ghiaccio.

 

< Cosa sta succedendo qui ? > la voce terrorizzata di Petunia attirò l’attenzione delle quattro figure che all’unisono si voltarono verso la donna tremante ,

accompagnata dall’avvenente Charlotte

che stranita vedeva la figlia far levitare con la sola forza del pensiero un bambino grassoccio che emetteva grida simili a grugniti .

 

< Hermione cosa succede ? > bastò la voce seria di sua madre ad adombrare il delizioso viso della piccola Snegurocka , le labbra carminio strette in una linea dura ,

 mentre gli occhi d’oro continuavano ad incenerire il bambino che la supplicava di farlo scendere .

 

< Allora siete come lei . Siete delle streghe ? >

Harry sobbalzò alle parole della zia , strabuzzando gli occhi quando vide

un espressione ironica

comparire sul volto cupo della bimba che gli stava davanti,

lo sguardo di ghiaccio fattosi impenetrabile .

< Si signora , sono una strega . A quanto posso capire Harry non sa di avere dei poteri magici vero ? >

 

La piccola Hermione scorse con la coda dell’occhio il viso del ragazzino sbiancare

vistosamente ,  e fu sul punto di far scendere quel rumoroso bambino

quando l’occhio le cadde su un piccolo stanzino sotto le scale .

Incuriosita la bimba aguzzò la vista , scorgendo sulla porta che portava in quel buco

una frase che la fece gelare .

Harry’s room .

 

< Hermione > la voce impaurita di Charlotte si unì al sinistro tintinnare del lampadario che cominciò a tremare ,

così come l’intera villetta fu scossa da un leggero tremore che mandò in panico i babbani .

< Hermione basta > Harry sgranò gli occhi quando vide la bambina che aveva davanti  stringere

le piccole mani in pugni , mentre

un alone opaco e quasi impalpabile la avvolgeva .

 

D’un tratto però la casa smise di tremare e Dudley si ritrovò schiacciato  per terra quando Hermione sentì una

dolce pressione sulla sua mano destra ,

la mano che Harry stringeva debolmente .

 

< Vieni con me >

senza dar neanche il tempo al ragazzino di capire cosa volesse fare,

Hermione lo sospinse verso la porta ,

 dove con un occhiata perforante fece fuggire via Petunia , mentre richiamando con

 voce pacata la madre portava il suo nuovo vicino

nella propria camera dove aveva intenzione di far dormire il bambino dagli occhi verdi e dalla leggendaria cicatrice a saetta

che in quella bambina dagli occhi d’oro trovò il desiderio di una vita  .  

 

 

 

 

 

In silenzio Harry Potter sedeva sull’elegante letto a baldacchino rosa dove pochi minuti prima la bambina dagli occhi d’oro lo aveva lasciato prima di

andare con uno sbuffo dalla madre che dal piano inferiore la chiamava a gran voce .

Ancora sconvolto , il bambino , guardava senza neanche vederla l’ordinata stanzetta dal tocco decisamente femminile .

 

Lo sguardo curioso di Harry vagò per la stanza senza sapere neanche cosa cercare , soffermandosi

però su una pila di enormi libri dall’aria misteriosa che lo spinsero a scendere dal letto .

 

A piccoli passi , quasi avesse paura di fare rumore , il ragazzino allungò una mano su quei tomi dall’aria polverosa , aprendo con mano tremante un libro semichiuso  su una sedia a dondolo .

Si sporse leggermente sul bracciolo della sedia , aggrottando le sopracciglia nere quando non riuscì a riconoscere la difficile scrittura così simile  a degli geroglifici per lui .

 

 

< Eccoti > saltò in aria , Harry , quando la voce dolce della bambina lo colse tanto di sorpresa

che il bambino si riscoprì con il cuore in gola e il respiro mozzo .

< Non avere paura di me > il sussurro della piccola Snegurocka calmò immediatamente

 il ragazzino dagli occhi verdi che goffamente sorrise alla bambina dall’espressione improvvisamente materna e terribilmente confortante .

< Vieni qui , ti racconterò la tua storia > come risucchiato dagli occhi d’oro della piccola il bambino afferrò la mano tesa di Hermione, seguendola sul letto a baldacchino sul quale entrambi si sedettero .

 

< Tutto cominciò in una notte buia e tetra ..> la voce carezzevole di Hermione cominciò a tracciare quel mondo di magia , leggende e storie fantastiche nel quale era vissuta , addolcendo il tono non appena

 vedeva l’espressione di Harry farsi sempre più sorpresa e curiosa .

 

 

 

E fu in quella notte , quando la piccola Snegurocka , la guida dei mezzosangue conquistò totalmente il cuore del salvatore dei maghi

 ,che fu  raccontata  la leggenda del bambino

in fasce che aveva salvato lei per prima  .

 

 Il bambino

che si affacciava su un mondo che

neanche con la sua fervida immaginazione avrebbe

mai pensato di poter ideare .

 

Quel mondo che  ,

Harry James  Potter

 capì di aver inconsapevolmente salvato ,

mentre cullato dalla voce pacata   della bambina scivolava in un sonno profondo

 , stringendo la calda mano che non lo abbandonò per il tutto il suo sogno

costellato da draghi sputa fuoco ,  creature magiche e leggendarie  .

 

 

 

 

 

 

 

 

< Coraggio pigrone , concentrati  ancora un po’ > Hermione , seduta sulla sua sedia a dondolo , osservava con espressione attenta il bambino che tentava di pronunciare

il facile incantesimo che avrebbe fatto levitare il piccolo portagioie posto su un piccolo mobile di legno sul piccolo  letto a baldacchino rosa .

 

< Io non…ci riesco > con un sospiro di sconforto Harry si lasciò cadere per terra , mentre i grandi occhi verdi osservavano con stizza la minuscola scatoletta di porcellana

che non era riuscito neanche a smuovere di  un millimetro  .

< Si che ci riesci , hai la magia nel sangue > seppur confortato dalle parole della bimba

che da qualche giorno a quella parte aveva cominciato a insegnargli le basi

fondamentali

 della magia ,

il ragazzino non riuscì a nascondere l’espressione stizzita per il  suo ennesimo fallimento  .

 

 

 

< Non sei abbastanza concentrato , forse dovrei metterti sotto pressione > < IO sono concentrato > il ragazzino , infastidito dalla sua incapacità di muovere quell’odiato portagioie ,

soffiò tra i denti la frase che solo dopo si accorse di aver sibilato verso la bambina dagli occhi d’oro

che d’improvviso si fece silenziosa .

 

Terribilmente mortificato , Harry avanzò verso la piccola Hermione divenuta ora simile ad un statua di ghiaccio ,

tanto  fredda e scostante che il ragazzino sentì un forte dolore al petto farlo ritrarre

dallo sguardo serio della bambina

che con pazienza lo aveva accolto nella propria casa salvandolo dalla cattiveria

della sua famiglia .

.La bambina che aveva risposto con voce dolce e confortante alle mille domande che gli erano frullate  in testa in tutti quei giorni .

 

La bambina che lo aveva consolato amorevolmente quando era venuto a conoscenza della vera morte dei genitori ,

avvenuta  per mano dell’essere che da quella notte cominciò ad odiare .  

 

Chinò il capo , Harry , cominciando a tormentarsi le mani quando nessuna  parola o frase

lasciò le labbra carminio della bambina dagli occhi d’oro ,

facendolo sentire terribilmente turbato

nel non udire la familiare voce materna della coetanea

alla quale oramai da settimane di era abituato .

 

 

< IO…> il bambino trasse un lungo respiro , mordendosi il labbro inferiore per il nervosismo . < Mi dispiace > ma fu quando Harry rialzò il volto che sentì

la terra crollargli sotto i piedi

 quando vide

Hermione chiudere le palpebre lentamente ,

 mentre

due mani nere comparse dal nulla la afferravano per le spalle sbattendo  lei e la

sedia a dondolo

contro  la parete rosa pallido .

 

 

 

< No >

riaprì di scatto gli occhi d’oro ,

 la piccola Snegurocka ,

sorpresa del

grido terrorizzato del suo nuovo amico  

che con un espressione disperata le si gettò contro , strappandola dalle mani nere che subito  si dissolsero ,

mentre il carillon ,lo specchio ovale fissato alla parete e perfino la scrivania

si schiantarono  

 contro il muro sul quale era premuta

dal corpicino tremante di Harry .

 

< Non andare via > sussultò , Hermione , quando udì  la voce strozzata dal pianto

del bambino premutole contro ,

stupendosi di come  il cuore cominciò a battere furiosamente non

appena percepì qualcosa di bagnato

scivolare dal suo collo

fino al petto .

Le lacrime di Harry .

 

 

 

< Mi dispiace , non sarei dovuta essere così crudele > non comprese in un primo momento le parole dell’amica,  il ragazzino dalla cicatrice a saetta ,

finchè non sgranò gli occhi colmi di lacrime

quando scostatosi appena dalla bambina vide frammenti di legno e porcellana occupare tutto il pavimento attorno a loro  .

 

< Sono stata troppo rude , ma almeno hai visto quanto puoi essere potente Harry > rimase talmente sconcertato , talmente sconvolto

che rimase letteralmente raggelato anche quando   Hermione lo abbracciò  dolcemente ,

 nascondendogli

il viso rigato di lacrime sul piccolo petto palpitante,

cominciando a dondolare entrambi sulla sedia  .  

 

< Tu sei destinato a grandi cose Harry , e  tenterò di starti accanto il più possibile  fino a quando potrò .

Sembra strano ma mi sono affezionata molto a te , come se fossi il fratellino che

non ho mai avuto ,

mi dispiacerà lasciarti > < e allora non farlo > d’un tratto la voce che prima sembrava mancargli tornò incredibilmente forte e quasi sinistra

 , mentre Hermione ,

 leggermente

turbata addolciva lo sguardo aumentando la presa attorno al corpo del coetaneo .

< Devo mantenere una promessa Harry , devo proteggere un sacco di persone .

È per questo che sto cercando di diventare la più forte , devo essere la più forte per proteggervi tutti e lo sarò > si accucciò contro di lei ,

Harry ,

lasciando che Hermione gli accarezzasse dolcemente i capelli ,

mentre una figura nera sbirciava dalla porta socchiusa

i due bambini abbracciati l’uno all’altro con forza

,quasi cercassero nel compagno un qualche sostegno  .

 

La figura che strinse tra le dita il pomello della porta

tanto forte da sentire le ossa delle dita affusolate scricchiolare , mentre

i grandi occhi grigi assumevano una sfumatura disperata che

la sua adorata figlia e il suo nuovo amico

non colsero .

 

 

 

 

 

 

< Non è pericoloso che stia fuori di casa così a lungo  ? Potrebbero tentare di rapirlo > la voce bassa e matura di una donna dal viso pallido come un cencio creò una soffice

nuvola di fumo che si perse nella gelida brezza di dicembre assieme a due risate infantili

che fecero sorridere la figura accostata a quella della donna .

< Non ho mai visto Harry così felice > quella fu l’unica risposta che Minerva McGranitt ebbe dal mago più potente che il mondo magico avesse mai conosciuto oltre al lord oscuro .

  Albus Percival Wulfric Brian Silente osservava la piccola figura di Harry Potter , imbacuccato in un pesante giaccone nero ,  rincorrere ridendo una bambina che gli dava le spalle e che non ebbe

il piacere di vedere .

< Ma è pericoloso Albus , non possiamo lasciarlo così senza protezione . Ci sono ancora i mangia morte in giro .Non vorrai che gli facciano del male . è ancora troppo piccolo e non sa nulla della magia , lui ..>ma  la donna si zittì immediatamente

 quando riconobbe  negli occhi chiari

del grande mago la stessa luce  che solo una volta ebbe l’opportunità di vedere ,

quella in cui  Silente scoprì Tom Orvoloson Riddle

e ne rimase  totalmente affascinato  .

< Su questo non ne sarei così sicuro Minerva , credo che  accanto a  quella bambina Harry sia più al sicuro di quanto  io avrei mai sperato > fu  alle parole sussurrate  di Silente

che la piccola

che il mago guardava con tanta insistenza si voltò verso di lui non appena riuscì ad abbracciare Harry e a farlo cadere sulla neve assieme a lei .

 

Un impressionante corrente d’aria gelida si avventò sui due adulti con incredibile ferocia ,

costringendoli perfino a ripararsi con i pesanti mantelli che sotto

lo sguardo sbalordito della donna di nome Minerva furono rivestiti da uno spesso strato di ghiaccio

che rischiò quasi di assiderarla .

 

< Credo ci abbia scoperto > con un sorriso amichevole ,

Silente ,

dopo aver liberato lui

e la donna dal gelido strato

, uscì da dietro l’enorme abete che aveva utilizzato

assieme alla strega come punto di osservazione .

 

E mentre il mago  attraversava lentamente la strada deserta , la bambina che Silente non aveva mai perso

d’occhio si alzò in piedi , sospingendo Harry dietro di lei , mentre un espressione familiare per il mago congelò gli impressionanti occhi d’oro della bambina .

 

 

Un lampo di  sorpresa saettò per gli occhi cerulei del grande mago

 nascosti dietro gli occhiali

a mezzaluna ,  appannatisi improvvisamente quando l’ennesima corrente gelida lo investì

con più ferocia della prima ,

facendolo indietreggiare leggermente .

 

 

 

< Chi siete ? > la voce tesa di Harry addolcì i lineamenti intirizziti del mago ,

mentre Minerva , turbata dallo sguardo della bambina correva  verso l’ uomo

, battendo i denti per la temperatura che sembrava essere calata in modo impressionante .

 

< Sono un amico > nonostante la voce pacifica dell’uomo , l’espressione impenetrabile della bambina che aveva davanti non mutò , anzi

si fece perfino più inquietante .

 

Aveva  gli stessi occhi di Tom , inespressivi  e impenetrabili  .

Silente non potè evitare di paragonare lo sguardo gelido della bambina

a quello del suo vecchio alunno .

 

 

< Siamo molto diversi invece . Io  sono più forte professor Silente  > sgranò leggermente gli occhi azzurri ,  il mago ,

 all’udire la voce pacata e neutra  della piccola

rilassarsi come l’espressione severa del delizioso viso .

 

Quando Minerva arrivò trafelata al fianco  del mago ,

sobbalzò appena quando vide Albus posare la mano rugosa e pallida sui riccioli scuri

della bambina che accennò ad un sorriso .

 

 

< Chi siete ? > nuovamente Harry ripetè la domanda alla quale non aveva avuto nessuna risposta , accostandosi ad Hermione per stringere nelle sua quella gelida della bambina,

quasi avesse paura che quei due sconosciuti dall’aria bizzarra volessero portarla via  da lui  .

 

 

< Siamo dei maghi . E a quanto posso capire dal tuo sguardo questa graziosa signorina ti ha già spiegato tutto . Io sono il preside della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts

che tra poco frequenterai Harry > gli occhi verdi del bambino si accesero

di gioia alle parole del mago ,

mentre Hermione rimaneva vigile al suo fianco , gli occhi d’oro

intenti a scrutare attentamente l’espressione amichevole dell’uomo che mille volte aveva

trovato descritto nei libri

come il più grande mago esistente .

 

< E spero che anche lei signorina frequenti la scuola > < Non posso > furono quel parole ,

 quel tono scostante a far gelare il piccolo Harry ,

 il viso pallido sbiancato di colpo ,

mentre i grandi occhi verdi  scrutavano sorpresi l’espressione neutra dell’amica al suo fianco .

 

< Perché non puoi ? > la voce tremante e quasi tradita del bambino

fece sobbalzare leggermente la piccola Snegurocka che

a fatica riuscì a scostare i suoi occhi da quelli del ragazzino

per guardare lontano ,

là dove le sue promesse l’attendevano .

 

< Non posso perché dovrò  tornare  di nuovo in Russia , ho troppe

cose da fare per frequentare una scuola .

Per ora non ne ho bisogno , ho tutte le conoscenze che mi servono

per far quel che devo fare >

si indurì la voce della bambina sull’ultima frase ,

lo notò anche  Harry che aumentò  la stretta attorno alla mano di

Hermione ,

facendole socchiudere gli occhi per la malinconia

che il lasciare l’amico  le causava .

 

 

 

< Se vuoi potresti  anche frequentare la scuola come visitatore estero , prendendo parte alle lezioni

, ma senza parteciparvi come studente  .

Sei russa da quanto ho potuto comprendere dalle tue parole , e credo che troverai le risposte che stai cercando nella nostra biblioteca, è la più grande del mondo magico > un guizzo

d’interesse lampeggiò per i grandi occhi d’oro della piccola Snegurocka che ,

annuito debolmente alle parole dell’uomo chiese ai due adulti di attendere

il suo ritorno e di far compagnia ad Harry fino ad allora . 

 

Seppur

lamentandosi il bambino la lasciò entrare

nel camino

ed Hermione , inghiottita dalle fiamme, 

si volatilizzò   in un batter di ciglia  , mentre

Silente invitava  con un sorriso bonario il bambino sopravvissuto a prendere con lui e Minerva una

tazza di thè fumante .

 

 

 

 

  

 

 

 

 

Sergej sorseggiava annoiato il pregiato vino italiano  che l’elfo domestico  gli aveva offerto su un vassoio di finissima porcellana  ,  

mentre gli occhi zaffiro scrutavano interessati gli uomini che

circondavano lui e il genitore .

 

< Avrei intenzione di finanziare la sua idea di ingrandire e modernizzare

Il centro di accoglienza dei mezzo sangue giù in città > la voce strascicata di Lucius Malfoy , abbigliato in un costosissimo abito di sartoria blu scuro , attirò lo sguardo di Edgar , il ministro della magia russo , allettato dalla possibilità di usufruire dell’appoggio finanziario

dei purosangue inglesi trasferitisi più di 7 anni fa nel suo paese .

 

< E perché mai se posso chiederglielo signor Malfoy lei e i suoi amici vorreste  investire una tale somma di denaro per aiutare i mezzosangue ?

Non le sembra un po’ azzardato da parte vostra ? A quanto ho potuto capire  da alcuni miei amici inglesi le vostre famiglie appoggiavano pienamente il piano di sterminio del lord oscuro  > un lieve irrigidimento della mascella di Leonard Zabini attirò l’attenzione di SErgej ,

che impassibile  attendeva la risposta degli uomini seduti sulle lussuose poltrone dell’immenso salone di casa sua .

 

< Non le mentirò  signor Jusupov . Continuo a pensare che i purosangue siano superiori ai mezzosangue , ma non per questo sono anche d’accordo sul fatto di ucciderli .

Mi sono pentito della mia scelta per molti anni ,

è per questo che voglio rimediare in qualche maniera .

E un sostegno economico è tutto quello che possiamo  offrire > la filippica di William Grengrass , un uomo terribilmente affascinante dalla chioma leonina e dal sorriso seducente ,

zittì Sergej , affondato nel soffice tessuto della poltrona , mentre

attorno a lui i quattro  purosangue inglesi ripresero a

parlare  con suo padre .

 

< Andrò a fare compagnia a mia madre e alle vostre mogli , vi aspetto di là > con un elegante inchino Sergej si dileguò nella stanza adiacente , mentre

due occhi grigi continuavano insistenti a

guardare le fiamme verdi dell’immenso camino ,

fiamme che fremettero leggermente , segno

che qualcuno era venuto a fare visita alla potente famiglia russa .

Quel qualcuno che cambiò la vita dei quattro  purosangue ,

ignari della venuta della bambina

alla quale spezzarono il cuore sterminando

tutta la sua famiglia .

 

 

 

 

 

< Draco, guarda com’è bella la mia Elisabeth > gelidi occhi grigi lasciarono l’avvenente donna dalla chioma dorata , per passare su una deliziosa bambola dai boccoli biondi  e dagli enormi occhi azzurri

che una bambina dai corti capelli neri accarezzava con fare dolce .

< Si , bella Pansy > l’annoiata voce di Draco Malfoy , un

angelo biondo dagli occhi glaciali , fece immusonire una deliziosa bimba dal caschetto nero

che insoddisfatta dalla risposta del coetaneo si appellò al ragazzino

che le stava di fianco  .

< Potresti dimostrare più interesse almeno per  una volta >

fu una bambina dalla pelle diafana e dagli occhi chiari fattisi improvvisamente dolci nel vedere il broncio adorabile di Pansy a far alzare un sopracciglio dorato del bambino

dagli impressionanti occhi color piombo fuso

, mentre la petulante voce di Theodor Nott , un

ragazzino dai cupi occhi neri , faceva sorridere Pansy Parkinson .

< Ha ragione Daphne , rischi di diventare noioso >

il tono maturo di un bambino dai profondi occhi blu oltremare riuscì

per la prima volta a smuovere l’espressione indifferente di Draco Malfoy , ora intento

a guardare con sguardo acuto il migliore amico .

< Certo Blaise . Oh , guarda Daphne , sta arrivando il tuo principe azzurro >

un lieve rossore si diffuse per le guancie pallide di Daphne , quando

la velenosa voce di Malfoy annunciò la  venuta di Sergej

il magnifico adone dagli occhi zaffiro

 del quale la bambina dalla testa bionda si era subito innamorata .

 

severa Pansy Parkinson bacchettò l’amico che come se non l’avesse ascoltata

Continuò a prendere in giro la sempre più rossa compagna .

 

 

< Signorino Sergej . Ci sarebbe un ospite che è venuto a farle visita > fu la voce

sottile di un elfo domestico ad attirare gli sguardi delle donne che sedute attorno ad un elegante tavolo di cristallo chiacchieravano amabilmente ,

quelli dei bambini improvvisamente fattisi curiosi  ,

 e quello di

SErgej ,

 gli occhi zaffiri continuamente annoiati .

 

 

 

< Non voglio vedere nessuno ora > l’espressione mortificata

dell’elfo fece insospettire Sergej ,

mentre

suo padre e i quattro  purosangue stavano entrando nella sala

e Lucius malfoy , distaccatosi dalla

combriccola gli si avvicinava

con sguardo amichevole  .

 

< Va bene signorino . Dirò alla signorina di non entrare allora > d’improvviso tutti i presenti ,

specialmente Daphne furono sorpresi di

vedere la noia che sempre accompagnava il giovane mezzosangue

venire sostituita da uno sguardo sorpreso ed eccitato che

incuriosì persino Draco Malfoy .

 

< Lei è qui . è venuta da me . Perché non me lo hai detto subito . Dov’è ora ? > impaurito da tutte quelle domande

E dal tono impaziente del

Padroncino

 il povero elfo indicò tremante  la porta che portava al corridoio , mentre

i presenti ,

ignari di chi avesse fatto mutare il carattere scostante di Sergej

seguirono curiosi il dito storto del piccolo elfo .

 

 

< Falla entrare che aspetti >     

L’elfo si precipitò alla porta , girando la maniglia della porta ,

mentre Sergej sentiva il cuore accelerare paurosamente  

per la possibilità che la sua adorata Snegurocka

 fosse venuta  da lui dopo tutti quei mesi di silenzio .

 

E mentre la porta si apriva con una lentezza che fece infuriare terribilmente Sergej ,

mentre Draco allungava il collo per vedere la nuova arrivata

 Lucius Malfoy posò una mano pallida e forte

sulla spalla del diciottenne ,

sentendo d’improvviso una sensazione di gelo  

ghiacciare le ossa e fargli voltare il capo verso la minuta figura ferma sulla soglia della porta .

 

 

 

 

< Hermione , piccola , è un piacere vederti > la soffice di Desdemona ,

 la madre di Sergej ,

attirò immediatamente l’attenzione della piccola Snegurocka ,

che con un sorriso dolce salutò la donna dai modi tanti gentili .

 

E i suoi occhi d’oro vagarono per la stanza ,

saltando le piccole figure nascoste dietro le gambe del padre di Sergej e di alcuni uomini

che sul momento non osservò attentamente ,

fino a quando il suo sguardo caloroso

si posò su Sergej e sull’uomo che lo teneva per una spalla .

 

 

E d’improvviso qualcosa parve spezzarsi dentro Hermione , quel qualcosa che

Risucchiò tutto l’affetto dai suoi occhi d’oro

facendola irrigidire e indietreggiare leggermente , mentre una folata di vento gelido

spense le candele che illuminavano la stanza

facendola calare nel buio .

 

 

< Perché...non …> si zittì ,

 Sergej ,

 quando vide lo sguardo della sua adorata Snegurocka mutare con una tale rapidità

che si sentì smarrito quando si accorse che quello

sguardo di ghiaccio e inespressivo che mille volte aveva rivolto a coloro

che avevano tentato di fargli del male , questa volta

era rivolto proprio  a lui .

 

 

 

< Sono venuta qui per chiederle un favore signor Jusupov > l’uomo ,

turbato dallo sguardo inquietante e dalla voce

terribilmente affilata

della

meravigliosa bambina dai lunghi boccoli bruni annuì per puro istinto ,

sentendosi improvvisamente soggiogato dalla piccola

che tutto il suo paese adorava come una dea

chiamandola Snegurocka ,

la principessa di Russia .

 

 

 

< Volevo chiederle se può concedermi un permesso per frequentare la scuola di HOgwarst come visitatore russo e non come studente  >

chiuse gli occhi Hermione , sentendo

su di sé lo sguardo terrorizzato e smarrito

 di Sergej ,

sguardo che la intristì e la sconvolse interiormente a tal punto che fu costretta a dargli  le spalle  , incominciando ad incamminarsi verso il camino

 che l’avrebbe portata via da tutto quel dolore che alla vista dell’uomo dagli occhi grigi l’aveva sopraffatta .

 

 

< Hermione , Hermione aspetta > fu la voce disperata di Sergej

a far mutare l’espressione indifferente degli d’oro

di Hermione ,

fattosi improvvisamente lucidi , mentre

la bambina cominciava a correre verso l’uscita della casa

.Per la prima volta impaurita

da ciò che avrebbe potuto fare se si fosse voltata e avesse

guardato nuovamente gli occhi di colui

che la privò di tutto il suo mondo .

 

 

 

 

 

Sobbalzò , Harry Potter, quando un insolito brivido lo scosse da capo a piedi ,

attirando l’attenzione di Silente che

sistematosi gli occhiali sul naso elegante guardò curioso il bambino

dalla cicatrice a saetta .

 

< Cosa succede Harry ? Qualcosa non va ? > il ragazzino scosse il capo

, puntando i grandi occhi verdi sul camino dove più di un ora fa Hermione era scomparsa

, troppo tempo .

Era successo qualcosa  se lo sentiva .

 

 

< Harry ! > < Devo andare > con uno slancio considerevole

Harry , afferrata un po’ di polvere magica

urlò rabbioso il nome del luogo dove Hermione era andata ,

pregando che il brutto presentimento che lo aveva scosso fosse

solo frutto della sua immaginazione .

 

 

 

 

 

Riaprì gli occhi poco prima serrati , il bambino sopravvissuto ,

quando si ritrovò in un enorme e lussuoso  salone  che in un primo momento lo incuriosì .

Ma una voce maschile attirò la sua attenzione ,

o meglio il nome che quella voce invocava .

corse verso la porta dietro la quale provenivano le urla , mentre

Il cuore galoppava furioso nel suo piccolo

petto

e la mente elaborava ad una velocità folle i mille incantesimi che Hermione gli aveva insegnato

e che ora erano divenuti per lui indispensabili   da utilizzare .

 

 

 

 

Spalancò le porte che davano alla strada innevata ,

 la piccola Snegurocka ,

piegandosi sulle ginocchia quando il fiato cominciò  a mancare alla bambina ,

mentre la voce di Sergej le faceva digrignare i denti per la rabbia .

 

 

< Hermione , Hermione ferma > Sergej ,

trovata la piccola immobile in mezzo alla strada principale che portava fuori

dal suo maniero ,

rallentò il passo , poggiandosi su una delle colonne di marmo del portico ,

gli occhi zaffiro intenti a scrutare

turbati

la figura della sua amata Snegurocka .

 

 

< Perché …perché sei corsa via ? >

Non una risposta fu data a Sergej ,

 rizzatosi in piedi per raggiungere la bambina che guardava fisso davanti a sé , mentre

udiva alle sue spalle il rumore di numerosi passi

che correvano nella loro direzione .

 

< Cosa succede ? Puoi dirmelo >

Lucius Malfoy raggiunge SErgej ,

piegato sugli scalini che davano alla strada ,

 assieme ai bambini accorsi più per la curiosità che per altro.

 

< Vuoi sapere cosa succede ? >

Fu la voce graffiante e cupa della bambina ad attirare come una calamita Draco Malfoy  che, sbucato da dietro le gambe del padre

 guardò la bambina con gli occhi grigi leggermente sgranati  .

 

 

< Dimmi cosa succede Snegurocka , per favore > un tremito nelle mani ,

fu tutto quello che Sergej potè vedere nella

sua adorata

Snegurocka

prima che

Hermione si voltasse di scatto nella sua direzione

trapassandolo da parte a parte con i terrificanti occhi d’oro ghiacciati in un espressione di rancore .

 

 

< Succede che mentre io passo il tempo a cercare la città , tu ti diverti in compagnia di coloro che hanno ucciso la mia famiglia e sterminato più di mille persone >

Indietreggiò , Lucius Malfoy ,

quando con un brivido riconobbe lo sguardo di quella notte riaffiorare negli occhi

della bambina che altera e impassibile

si avvicinava con passo felino a SErgej ,

sconvolto dalle parole della sua Snegurocka  .

 

< Succede che hai accolto in casa tua i responsabili del più grande sterminio di mezzosangue della storia del mondo magico > un leggero rumore di passi attirò l’attenzione di Pansy ,

strettasi contro il fianco di Daphne che paralizzata ascoltava la voce

ipnotica della bellissima bambina dagli occhi d’oro .

 

 

< Succede che gli uomini che hanno  ucciso mia nonna , mia madre , mio padre , i miei due unici cugini

di 3 e 8 anni e i miei due zii siano  quelli che ora hai alle tue spalle .

Sergej .

Coloro che massacrarono senza pietà 1000 persone e che

tinsero  le strade di Mosca di rosso >

 

 

< è vero ? papà ? > Blaise ,

raggelato dalle parole della bambina rialzò il visetto pallido verso suo padre appena accorso , così

come i compagni .

E tutti , nessuno escluso ebbero lo stesso vergognoso e pentito sguardo basso

che sorprese perfino Draco Lucius Malfoy .

 

 

 

< Herm…> < Hermione > sgranò gli occhi ,

la piccola Snegurocka , quando le parve di udire

 la voce di Harry in lontananza .

E rimase quasi impietrita quando vide il ragazzino dalla cicatrice a saetta scivolare tra le figure dietro le spalle di Sergej ,

correndole contro .

 

< Oh Hermione , ero così spaventato > sotto lo sguardo

perso di Sergej ,

Harry abbracciò stretto l’amica ,

accarezzandole i boccoli bruni e annusando il familiare profumo di neve

che lo aveva sempre calmato .

 

 

< papà , papà , davvero hai ucciso tutte quelle persone . è vero ? > William Grengrass si morse il labbro inferiore con forza quando vide la figlia strattonarlo per i pantaloni ,

mentre gli occhi azzurri della bambina si riempivano di lacrime all’idea

che il padre fosse uno dei mangia morte che uccisero tutte quelle persone .

 

 

< State indietro > rimasero tutti sorpresi

, allibiti ,

nel riconoscere nel bambino di 10 anni che nascondeva tra le sue braccia la bambina dagli occhi d’oro ,

Harry Potter ,

il salvatore del mondo magico.

 

 

< Ora basta > in un frusciare di foglie , d’improvviso centinaia di occhi

comparvero nel buio del maniero , mentre un elegante figura

femminile si avvicinava ai due bambini stretti l’uno nell’altro .

 

< Priscilla > SErgej,

ancora sconvolto dalle parole strozzate della bambina ,

 riconobbe nella bella ragazza dai lunghi capelli neri e dallo sguardo dolce

chinata sui due ,

Priscilla ,

una dei cento bambini perduti .

 

rialzò lo sguardo vuoto,

Hermione ,

quando riconobbe la vellutata voce di Priscilla che ,

sorridente abbracciò lei ed Harry Potter,

coprendoli con il pesante mantello verde che indossava .

 

 

 

 

< La porterò con me Sergej . Sai dove trovarci se vuoi chiarire con Snegurocka .

E per quanto riguarda voi >

Lucius Malfoy  trasse contro il proprio fianco suo figlio e la moglie appena accorsa  ,

imitato dai compagni ,

quando migliaia di figure sbucarono dall’ombra ,

attorniando la bambina nascosta sotto il mantello verde

che scosse il capo ,

sussurrando alcune parole in russo che Priscilla accolse con un sorriso teso .

< Non vi faremo alcun male , almeno per ora . Snegurocka non vuole che altri bambini perdano i propri genitori .

Ringraziate la sua bontà d’animo signori , perché nessuno sarebbe stato così

magnanimo .

Nessuno > e con questo ultimo sibilo Priscilla e le altre figure vennero inghiottite dall’oscurità ,

scomparendo nel nulla ,

mentre Sergej cadeva in ginocchio,

la mani a coprirne il volto disperato e gli occhi lucidi .

 

 

< Era lei vero ? > la tesa voce   di Narcissa Malfoy attirò su di sé gli sguardi dei purosangue ,

compreso quello dei bambini che ancora increduli guardarono la donna

dall’aria mortificata .

 

< Si , era lei > strinse la mano di sua moglie ,

Lucius Malfoy ,

mentre William ,Leondar e Taddeus si stringevano alle loro famiglie .

E né l’uomo , né gli altri bambini dallo sguardo perso

si accorsero che qualcuno tra di loro era rimasto folgorato da quell’inquietante e stupefacente

bambina dagli occhi d’oro .

Un ragazzino dai crini biondi e dai gelidi occhi grigi

che per la prima volta

nei suoi 10 anni sentì il suo cuore palpitare ad un ritmo

curioso al solo guardare

quella che da quel giorno divenne la sua più grande ossessione .

Colei che senza saperlo sarebbe divenuta il  primo ed unico amore di Draco Lucius Malfoy .

Il principe purosangue .

 

 

 

 

CONTINUA…

 

 

 Ed ora passo ai ringraziamenti .

Per prima cosa la storia di Snegurocka non è opera mia ma è una vera fiaba  russa , così come la città di Kitez è una leggenda davvero riportata come tale  .

Volevo creare la storia su qualcosa di vero ed esistente già nella realtà per dare un pizzico in più alla storia .

Spero di essere stata chiara sul fatto che la fiaba e la leggenda non siano mia opere ma di veri autori russi .

ED ora passo ai veri ringraziamenti :

 

X Troue_xxx : grazie davvero per il bellissimo commento   e come avrai capito la storia di Snegurocka , non mi mi appartiene .

Sono contenta che fino ad ora la storia ti sia piaciuta e spero di sentire il tuo parere anche su questo capitolo . Baci

 

X semplicementeme : Grazie per i consigli , spero che in questo capitolo non ci siano errori grammaticali come nel primo , ma nel poco tempo che ho avuto ho cercato di controllare .

Spero che non mi sia sfuggito niente . Sono contenta che la storia ti affascini .

Spero continuerai a commentare . Baci

 

X Come ho già detto la favola non è mia , ma di un autore russo . Grazie di cuore per il commento , e sono d’accordo con te , i bambini non si toccano , ma a volte ci sono persone malate . E dato che comunque la storia ha uno sfondo dark e gotico , di pazzi ce ne saranno a bizzeffe .

Grazie di cuore spero continuerai a commentare baci

 

 

Credo che questo sarà il mio ultimo aggiornamento , spero di risentirvi al più presto e di trovare commenti che mi spingano a muovermi con gli aggiornamenti .

Grazie di cuore a tutti , buone vacanzeeee a voi e alle vostre famiglie

Baci baci gold eyes .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Invisible looks ***


Harry Potter

Harry Potter

Heading 2

Normal

 

 

 

Scrutava con occhio attento , Priscilla , la piccola Snegurocka

. Sporta di poco dal tetto amaranto del centro di accoglienza per mezzosangue  sul quale da ore sorvegliavano Mosca

 .In attesa di scorgere coloro che da notti terrorizzavano i passanti

per le innevate vie della capitale russa .

< Sta dormendo vero ? > la pacata

voce di Hermione fece sussultare la mezzosangue che sorrise debolmente ,

 annuendo  sotto lo

sguardo neutro della ragazzina dagli occhi d’oro

tornata a vegliare sulle piccole figure che ignare del pericolo passeggiavano

come se nulla fosse .

< Sono contenta che tu e Thomas vi siate fidanzati .

Fin da piccolo aveva un debole per te , lo sapevano tutti ,  persino i muri >

un lieve rossore imporporò le pallide guance  di Priscilla ,

mentre dal tetto opposto  , Hermione , riuscì a scorgere lo scintillio

del pigro sorriso  di un bel ragazzo dagli occhi nocciola

che nel buio della notte salutò entrambe con una mano

 .

< E tu invece ? Non hai trovato nessuno che ti  faccia battere il cuore Snegurocka ? > un sorriso sardonico fu tutto quello che Priscilla riuscì a vedere prima che il mantello

nero che la ragazzina indossava

oscurasse l’espressione ironica   degli occhi d’oro

tornati nuovamente gelidi e distaccati , mentre una folata di vento particolar mente

ghiacciata faceva stringere Priscilla nel proprio mantello .

< Quando succederà sarò pronta . Ma ora ho troppe cose da fare Pri ,

appena sarò ad Hogwarts andrò a dare un occhiata alla sezione proibita ,

ho già capito come trovarla , mi serve solo il mezzo e …> si interruppe ,

Hermione ,

quanto d’improvviso l’aria cominciò a farsi pesante e la ringhiera sulla quale poggiava si ghiacciò  letteralmente , così come

il resto dei bambini perduti , strettisi ai propri compagni ,

notarono alcune ombre scure volteggiare sinistramente per i vicoli bui della cittadina .

< Dissennatori , Voldemort ha scelto bene i suoi servitori > rabbrividendo al nome del mago oscuro pronunciato con freddezza da Hermione  ,

 Priscilla sfoderò la sottile bacchetta nera , richiamando il suo patronus

.Mentre sugli altri tetti ,  celesti figure evanescenti cominciarono a prepararsi per la battaglia

accanto ai propri padroni .

< Questa è una buona occasione per sperimentare il mio nuovo incantesimo >

con un saltello Hermione si rimise in piedi ,

gli occhi d’oro intenti a seguire una precisa figura che con tristezza riconobbe come

quella di Sergej.

Pedinato  senza neanche accorgersene da  cinque ombre più piccole che

si nascondevano allo sguardo zaffiro del ragazzo

che come smarrito percorreva

le strade senza sapere dove andare .

 

< Quanti sono ? > aguzzò la vista , Priscilla ,

irrigidendo la mascella quando neanche le dita bastarono a contare le sempre

più numerose figure nere che volteggiavano come sospinte dal vento .

E fu quando le sue labbra smisero di numerarli che gli occhi chiari della diciottenne si sbarrarono per l’orrore , mentre un brivido di paura scuoteva lei e l’enorme cavallo evanescente

che nitrì sentendo la presenza sempre più pressante dei nemici  fin troppo numerosi i .

< Sono troppi Snegurocka , saranno una cinquantina . Ma come possono girare così indisturbati ?

Il ministero non li aveva reclusi come carcerieri ad Azkaban ? >

Ma con stupore , Priscilla , non notò neanche un tentennamento nello sguardo di Snegurocka , che

sorprendendola,  sorrise enigmaticamente.

Gli occhi d’oro accessi   di eccitazione e di  un insana voglia di combattere che la fece fremere leggermente .

< Tu e gli altri proteggete i bambini , a loro ci penso io . Aspettavo con impazienza che qualcuno si facesse avanti  > senza neanche dar il tempo alla ragazza di ribattere ,

Hermione ,

oltrepassata la ringhiera con un piccolo balzo

si gettò nel vuoto ,

mentre le labbra color carminio pronunciavano quell’incantesimo da lei stessa

realizzato .

.L’incantesimo che avrebbe dimezzato i servitori di colui –che- non- doveva –essere- nominato

creduti fino ad allora invincibili ,e avrebbe fomentato il brusio tra le fila oscure

per quella bambina che sembrava voler spodestare dal suo trono il loro signore .

 

 

 

 

< Saremmo dovuti restare a casa , hai avuto una pessima idea Daphne > il sussurro di Pansy  si perse nel vento , mentre Draco , Blaise e Theodor osservavano

accigliati l’esile figura dell’amica seguire ciecamente ogni movimento  di Sergej , che con la testa incassata nelle spalle avanzava con passo incerto .

< Ci proteggerà Sergej , sono sicura  che non permetterà a nessuno di farci del male > un ghigno

sarcastico si aprì sul volto albino di Draco Malfoy , che seppur

di malavoglia aveva seguito l’amica   più per tenere lei e i compagni sotto controllo che per altro .

Annoiato si guardava intorno , sbadigliando ogni qual volta vedeva

la compagna sospirare nell’ammirare con occhi innamorati

 le imponenti spalle

del ragazzo che ora sembravano schiacciate da un peso che il mezzosangue non riusciva a

reggere .

< Ho paura > < Tranquilla Pansy , ci sono io con te > un sorriso dolce illuminò il visetto pallido della bambina dal caschetto nero, che arrossendo leggermente

strinse la mano di Theodor che protettivo le si era avvicinato ,

mentre con la mano libera  stringeva al petto la bambola dai boccoli d’oro che il suo adorato padre le aveva regalato quando aveva 3 anni  .

< Fermi , c’è qualcuno che ci segue >

Tutti e cinque i bambini gelarono sul posto quando Blaise , afferrato per un braccio Draco e Daphne li spinse assieme agli altri due bambini in un vicolo vicino   ,

mentre alcune figure nere fluttuanti venivano illuminate dai lampioni che costeggiavano le strade ,

facendo piagnucolare la piccola Pansy che terrorizzata si strinse contro Theo .

< Shh > Draco fu lesto a tappare la bocca di Daphne che

era sul punto di urlare quando otto esseri vestiti di stracci

appena usciti dai vicoli bui cominciarono ad aggirarsi

per le strade in cerca di qualcosa o di qualcuno , mentre il terrore annidato nei cuori dei bambini

cominciò a farli tremare , nessuno escluso  .

< Sergej . Sergej è in pericolo > terrorizzata a morte,  Daphne , si divincolò dalla stretta dell’amico , guardando con le lacrime agli occhi la maestosa figura di Sergej che ignaro  del pericolo

continuava a camminare con passo malfermo ,

mentre quegli strani esseri gli si avvicinavano di soppiatto .

< Daphne sta ferma >

Serrò gli occhi per il dolore , Draco , quando la biondina gli morse la mano con la quale tentava di farla stare in silenzio ,

mentre la bambina si gettava nella strada urlando il nome

del diciottenne che si voltò ,

sgranando gli occhi zaffiro quando vide la piccola Daphne sbracciarsi nella sua direzione .

 

< Attenta > l’urlo di Sergej fece sorridere debolmente la piccola che ,

consapevole delle presenze alle sue spalle smise di correre ,

chiudendo gli occhi per il terrore che ora scuoteva tutto il suo corpicino ,  

nell’attesa della fine ,

 fine che non arrivò .

 

< Snegurocka > riaprì debolmente le palpebre , Daphne , quando si sentì stringere contro qualcuno che sembrava abbracciarla con fare protettivo ,

quel qualcuno che scoprì essere la bellissima bambina che aveva visto due notti fa a casa di Sergej , la bambina alla quale suo padre aveva ucciso tutta la famiglia .

< Uscite di là , svelti >

Subito dopo l’ordine impartito da quella voce autoritaria  , Draco ,  afferrato  per

 i mantelli i propri compagni ,

 li spintonò  dietro le spalle della bambina che altera come una regina

osservava quegli strani esseri con sguardo di ghiaccio , le

labbra sottili curvate in un sorriso divertito .

 

 

Un strillo acuto costrinse tutti i bambini a coprirsi  le orecchie per il dolore

quando videro una delle figure ricoperte di stracci avanzare pericolosamente verso Hermione ,

per nulla intimorita dall’incedere dei dissennatori e dalle loro strilla graffianti .

< Snegurocka >

Fu la voce preoccupata di Sergej a far discendere come angeli neri gli incappucciati dai tetti delle case dalle quali vegliavano sulla cittadina,

accorsi in aiuto di quella undicenne dal sorriso  enigmatico e dagli ipnotici occhi d’oro

che fieri  scrutava le oscure creature .

< Attenta > inciampando nella neve Pansy Parkinson tentò di trarre a sé  la bambina che li aveva protetti con il suo piccolo corpicino ,

ma fu quando rialzò il viso umido di lacrime che uno strillo acuto abbandonò le sue sottili labbra

quando si ritrovo di fronte un immensa tigre siberiana ringhiante  .

 

A gattoni si rifugiò dietro le gambe di Theodor , accorso in suo aiuto

, mentre il resto dei bambini si stringeva al fianco di Draco Lucius Malfoy .

Perso nella contemplazione di quelle tre tigri evanescenti che fluttuando nell’aria

strusciavano il muso sulla piccola bambina

che sorridente ricambiava in carezze le effusioni degli enormi felini .

 

< State indietro >

Un leggero tremolio nello sguardo di ghiaccio del piccolo Malfoy fece aggrottare le sopracciglia di Blaise ,

chinato su Daphne ,cascata per il terrore sulla gelida neve

 , mentre Priscilla

, colta la nota imperiosa nella voce pacata della loro Snegurocka sospinse i bambini accanto a SEgej .

Intento

anch’egli come gli altri bambini perduti a seguire con  sguardo attento la  principessa di Russia .

 

 

< Non tollero che i servitori del lord oscuro osino anche solo avvicinarsi alla mia famiglia ,

ma pensare di poter girare indisturbati nella mia città ,

è una dimostrazione di come vogliate morire per primi in questa guerra >

una folata di vento gelido accompagnò le parole sussurrate di Hermione ,

issatasi sulla schiena di uno delle tre tigri ,

lo sguardo nascosto dai lunghi boccoli bruni , mentre la piccola mano si innalzava verso il cielo

terso .

< Pagherete tutti per ciò che avete fatto , non ci sarà pietà per nessuno >

Draco Lucius Malfoy sentì per la prima volta la paura

gelargli il cuore  quando vide la bambina scattare urlante contro  i dissennatori ,

il piccolo pugno chiuso,  rivestito di una luce nera

che la mezzosangue riversò contro gli avversari sotto forma di un enorme vortice nero

che inghiottì lei e i nemici ,

innalzando intorno a loro la neve che sotto forma di bufera 

si abbatté su di loro .

 

< Svelti dentro il centro , muovetevi > sovrastando l’assordante fischio del vento Thomas afferrò Priscilla per una spalla ,

invitando con un gesto del capo il resto dei compagni a eseguire i suoi ordini prima che il vortice nero inghiottisse anche loro .

Ma fu quando riuscì ad aprire la porta

E a far rifugiare i bambini al suo interno

che si accorse impallidendo  di una piccola figura ancora immobile

in mezzo a tutto quel caos .

Una figura che ad occhi sgranati sembrava ammirare

l’interno del vortice oscuro .

< Thomas , muoviti o verrai risucchiato > ma Thomas non udiva le urla della sua ragazza , né

le imprecazioni dei compagni ,

i suoi occhi nocciola erano attratti dalla chioma dorata del piccolo Malfoy sconvolta dall’impressionante vento

, gli occhi argentati come ipnotizzati dalle tenebre che lentamente stavano inghiottendo le abitazioni e i dissennatori che da essa tentavano di fuggire .

< Dracooo> l’urlo di Blaise ZAbini sembrò far tremare i vetri e la porta che con uno scossone si chiuse di fronte lo sguardo angosciato di Thomas e di Priscilla ,

mentre la fievole luce lunare veniva  inghiottita dalle ombre

e il buio rese ciechi gli occhi sgranati dei bambini perduti

, terrorizzati da cosa la loro piccola Snegurocka era riuscita a creare

con il solo palmo di una mano .

 

 

 

 

Hermione stringeva contro di sé il piccolo corpicino che nel nero del vortice aveva visto

venire risucchiato ,

sentendo sul mantello la presa ferrea di due eleganti mani diafane

che persino dopo la fine del vortice avevano

continuato a stringerla quasi con disperazione .

Non si scostò da quello che comprese dai biondissimi capelli che le sfioravano il viso

Essere Draco Lucius Malfoy ,

il purosangue figlio del mangia morte che aveva sterminato la sua famiglia .

 < Draco , draco cosa…> rialzò lo sguardo dorato , Hermione , quando udì la voce stridula di Blaise Zabini e dei suoi amici ,

tutti impietriti di fronte all’immagine che si presentava loro innanzi  .

Draco Lucius Malfoy che abbracciava con forza la mezzosangue che i loro genitori avevano crudelmente strappato dalla sua famiglia .

E fu guardando i loro occhi , così identici a quelli dei  suoi aguzzini che Hermione sentì il dolore

Infrangere quelle barriere che si era imposta .

Quel dolore che costrinse la bambina a scivolare via dalla presa del ragazzino che ad occhi sgranati la vide dargli le spalle ,

nascondendo gli occhi feriti ,

ricolmi di quelle immagini di donne , uomini , bambini che non era riuscita a proteggere

dalla crudeltà dell’uomo .

 

 

< Hermione > Harry Potter , risvegliatosi dal sonno disturbato ,

discese in strada quando intravide dalla finestra della sua stanza Hermione

immobile di fronte ad un bambino dagli occhi grigi che

nella corsa spintonò con rabbia , circondando con le braccia

la figura rigida  dell’amica .

< Cosa è successo ? Ti sei fatta male ? > con la voce spezzata il bambino sopravvissuto tentò di avere qualche risposta per gli innumerevoli

stracci che occupavano le vie di Mosca ,

ma nessuno , né gli incappucciati alle sue spalle né l’amica gli risposero .

< Sei gelida Herm > sorpreso , Harry si ritrovò stretto nell’abbraccio

freddo della bambina dagli occhi d’oro che

senza dire una parola ,  ricambiò

la stretta , puntando lo sguardo limpido  sul bambino dagli occhi grigi che immobile la fissava .

 

 

E Draco Malfoy , incredulo ,

si sentì risucchiare da quegli occhi che parevano ora senza fondo .

Due specchi dorati attraverso i quali riuscì a vedere se stesso ,

nei quali vi annegò senza via di scampo .

Gli occhi che sembrarono studiarlo

, comprenderlo ,

giustificarlo .

 

 

< Fa che non debba mai farti del male piccolo Malfoy. Né a te né alle persone che ti circondano .

Fa che non odi te come odio tutta la tua casata >

E con queste parole Hermione scomparve in un turbine di vento ,

portandosi dietro un rancoroso Harry Potter che nessuna pietà concesse nel suo sguardo

all’undicenne che quella notte divenne il suo più acerrimo nemico .

 

 

 

 

Il fischio del treno avvisò  Narcissa Malfoy dell’ormai inevitabile partenza del suo unico figlio .

Accostato a suo marito con uno sguardo che sembrava voler  inghiottirti e divorarti

l’anima per poi risputarla come se non meritassi di incrociar i suoi occhi glaciali

 .

In  quei pochi mesi che avevano diviso il suo bambino dall’inizio della scuola , la donna aveva notato un insolito distacco da parte del figlio nei confronti di Lucius

. Distacco che Narcissa aveva giustificato come un reazione  passeggera per

l’ormai evidente crescita del rampollo dei malfoy .

Ma ben presto ,  persino Lucius , per nulla turbato

dall’iniziale  glacialità del suo erede

aveva cominciato a mostrarsi irritato per l’indifferenza

che suo figlio sembrava sbattergli in faccia con cattiveria .

La cattiveria che accendeva anche ora

lo sguardo di Draco  ,

rigido in una postura che trasudava superiorità e strafottenza verso le persone che gli sfilavano davanti .

 

Fino a quando la donna non fu attratta da un leggero brusio che si era elevato non

Appena dal muro che divideva la stazione da quella dei babbani

erano apparsi due piccole figure che camminavano per mano , le due figure che attrassero

perfino l’attenzione di suo figlio .

 

 

E percepì l’irrigidirsi della mano di suo figlio stretta alla sua  , quando anch’egli

riconobbe Harry James Potter ,

un sorriso dolce sul bel viso e gli occhi verdi intenti a contemplare l’esile

e minuta figura che gli camminava di fianco con passo felino .

 

Osservò a sua volta , Narcissa , 

l’incedere sicuro di quella bambina dall’espressione pacata

che ad ogni sorriso del compagno

piegava debolmente verso l’alto  le labbra sottili e  di un sinistro rosso carminio , mentre gli occhi di un inquietante oro sembravano studiare l’ambiente circostante .

 

Seguì rapita , la donna , i gesti della undicenne ,

deglutendo vistosamente quando quegli occhi che la stazione avevano fino a poco prima studiato si posarono su di lei ,

lasciandola con il respiro mozzo per lo scintillio cupo che aveva oscurato lo sguardo della piccola .

 

< Hermione andiamo , il treno sta per partire > potè tirare un sospiro di sollievo ,

l’ormai non più Black , quando quegli occhi glaciali  ritornarono ad osservare il bambino sopravvissuto ,

strettosi contro il fianco dell’amica non appena ebbe notato uno sguardo a lui

odiato posarsi su Hermione .

 

  

 

 

 

Intanto , nascoste dietro le enormi nuvole candide che occupavano il cielo azzurro , tre figure volteggiavano a bordo delle loro scope con aria annoiata ,

mentre il treno iniziava la sua corsa e alcuni genitori salutavano un ultima volta i loro pargoli affacciati ai finestrini  .

< Che diavolo aveva da guardare quella donna ? Se osa ancora una volta

Posare i suoi occhi su Snegurocka io …> < Calma SElina , non ti alterare >

a placare l’improvvisa irritazione di una ragazzina dai vaporosi boccoli biondi fu

la voce dolce e zuccherata di Mira ,

gli occhi color ghiaccio intenti a controllare le rotaie sul quale il treno andava a tutta velocità .

< Non ti alterare ? Non ti alterare ? Ma Mira quella donna è una Malfoy ,

dovrebbe trovarsi in carcere con suo marito e quel piccolo diavolo

che loro chiamano figlio .

Tu che ne pensi SErgej ? > non riuscendo ad estorcere neanche un cenno positivo dalla compagna , Selina ,

inferocita ,  si voltò verso il diciottenne che neanche a dirlo le snocciolò alcune ramanzine sul suo comportamento troppo violento

che fecero guadagnare al biondo un bell’occhio nero .

< Per avere solo dodici anni sei troppo violenta Sel , non troverai mai un ragazzo così > massaggiandosi energicamente la parte lesa ,

il ragazzo riportò l’attenzione sull’amica , aspettando una delle solite risposte pungenti ,

ma Selina non sembrava intenzionata a fare nulla del genere ,

al contrario .

L’espressione rabbuiata del suo volto aveva lasciato spazio ad una più preoccupante  della solita aria strafottente di SElina ,

la paura .

< Cosa vedi Mira ? Cosa c’è > i lunghi capelli neri dalla dodicenne andarono a ricoprire gli occhi di ghiaccio che immobili scrutavano lontano , mentre SErgej , impensierito

dal silenzio della compagna le si accostò ,

afferrandola dolcemente per il braccio .

< Cosa senti ? >

< Curiosità , protezione , affetto > le parole sussurrate dell’empatica scivolarono dolcemente fuori dalle sue labbra carnose  ,

venendo sommersa  lei stessa da quei sentimenti che sentiva provenire da

una figura poco distante da loro .

Ma d’improvviso la dolcezza dei lineamenti di Mira fu  distorta da una maschera furiosa ,

mentre SElina , terrorizzata dal cambiamento improvviso della dodicenne le prese una mano tra le sue

nel tentativo di lenire la rabbia che sapeva stava sommergendo

Mira .

< Rabbia , violenza , voglia di uccidere e…> sia Sergej che Selina  ammutolirono e sbiancarono all’unisono quando Mira ,

sgranati gli occhi azzurri sussurrò un nome che fece perdere a lei stessa un battito .

< Snegurocka > .

 

 

 

 

 

 

 

< Tu devi essere Harry Potter vero ? Io sono Ronald Weasley piacere > Harry sorrise debolmente al ragazzino dai buffi capelli rossi che impacciato gli tendeva una mano , mentre con la coda dell’occhio guardava Hermione appoggiata ad  una delle porte che conducevano alle cabine

con la consueta espressione pacata .

< E tu ? Come ti chiami ?> il piccolo Weasley ,

scostato imbarazzato lo sguardo dal salvatore dei maghi ,

portò la sua attenzione sulla ragazzina della quale tutti parlavano

.

E fu costretto a dare ragione alle dicerie che circolavano riguardo la bellezza feroce che

la piccola streghetta sembrava emanare .

Così come fu costretto ad abbassare immediatamente lo sguardo  quando l’interessata lo fissò con i suoi grandi e bizzarri  occhi d’oro che

tanto clamore avevano scatenato tra gli  studenti di Hogwarts .

Hermione aggrottò le sopracciglia , notando   come il ragazzino

Cominciasse  ad arrossire violentemente sotto il suo sguardo impassibile

. E forse fu proprio quel rossore a far piegare le sue labbra color

carminio verso l’alto

, un sorriso amichevole che fece ammutolire  coloro che assieme a lei occupavano il corridoio .

< Hermione Jane Thompson Granger > con un moto di irritazione Harry strinse maggiormente la mano di Hermione nella sua ,

incenerendo con lo sguardo due identici ragazzi dalla stramba chioma rossa che

con un enorme sorriso

si piegarono verso l’amica .

Ora  priva di uno dei suoi rari sorrisi

che scaldavano il cuore del bambino sopravvissuto come niente a quel mondo

era stato capace  di fare .

< Ehi guardate sono arrivati i figli dei mangia morte .

Che fate qui traditori ? Non dovreste essere ad Azkaban con i vostri genitori ?>

 

Subito gli occhi di Hermione furono attratti da un singulto soffocato dietro le sue spalle ,

singulto proveniente dalla graziosa bambina dal caschetto nero

che qualche mese prima aveva tentato di stringerla a sé .

< Guarda guarda chi abbiamo tra noi  . Ehi Malfoy cosa credete di fare qui ? Non ammettiamo traditori tra le nostre fila >

La piccola Pansy soffocò l’ennesimo singulto , stringendo la sua adorata bambola al petto , mentre Draco Malfoy

, freddo come non mai congelava con lo sguardo lo sconosciuto ragazzo dai corti capelli neri che gli si era rivolto con tanto coraggio .

<  Noi abbiamo il diritto di stare qui quanto voi . Smettetela di guardarci come degli animali ,

anche noi siamo maghi > con le lacrime agli occhi la Parkinson , sfuggita dall’abbraccio protettivo  di Theodor si frappose tra quell’energumeno e i suoi amici ,

gli occhi neri pieni di odio e rancore .

< Voi siete solo feccia , avete ucciso innumerevoli mezzosangue solo per puro divertimento .

Dovreste essere puniti . E se nessuno ne ha avuto il coraggio , sarò io a punirvi per i vostri crimini >

Ma prima che Theodor Blaise o Malfoy potessero in qualche modo fermare lo schiaffo del ragazzo diretto alla loro amica d’infanzia ,

fu una mano piccola e scura a fermare il braccio del

ragazzo . La mano di colei

che artigliò l’arto dell’energumeno con rabbia , mentre con dolcezza sospingeva  tra le sue braccia la minuta figura di Pansy Parkinson  .

< Non osare neanche fare quello che stavi pensando >

Un silenzio innaturale calò per lo stretto corridoio, mentre dalle cabine

cominciavano a fare capolino le facce degli studenti attirati dagli evidenti schiamazzi .

< Lasciami >

Il ragazzo strinse i denti per placare il dolore che la ferrea presa della bambina gli causava ,

rabbrividendo vistosamente quando incontrò lo sguardo dorato

che implacabile sembrava volerlo squartarlo  .

< SE vuoi davvero litigare , fallo con qualcuno della tua taglia .

Solo i vigliacchi e gli idioti se la prendono con dei bambini . >

 

 < Tu , lurida mezzosangue >

Fu questione di un secondo .

Un secondo nel quale Harry Potter , artigliò furioso la propria bacchetta per schiantare quel bastardo che aveva offeso in tale maniera  Hermione .

Un  secondo nel quale i presenti trattennero il fiato non appena videro una leggera nube nera incorniciare il corpicino esile della bambina dagli occhi d’oro .

Un secondo nel quale Draco Malfoy assottigliò  furioso i grandi occhi grigi fino a ridurli in due schegge di metallo fuso .

Un secondo nel quale tutti gli studenti assistettero ad una scena che fece accapponare loro la pelle .

 

< Ripetilo ora  se ne  hai il coraggio >

Pansy Parkinson tremò appena quando , alzando il delicato visino scorse  lo sguardo della

bambina dagli occhi d’oro,  puntato ora  sulla figura del ragazzo che poco prima aveva tentato di schiaffeggiarla  ,

alzato in aria da una forza sconosciuta che sembrava strozzarlo .

< Allora ? > la presa sul collo del ragazzo si accentuò notevolmente così come alla sottile alterazione della voce di Hermione  .

Se ne accorse Harry , così come se ne accorsero i presenti ,

tutti ammutoliti dall’odio feroce che infiammò lo sguardo di ghiaccio della bambina .

< Hermione non ne vale la pena >

Furono le parole sussurrate di Harry Potter a far abbandonare i suoi propositi

omicidi ad Hermione ,

che lasciato cadere il ragazzo al suolo con nonchalance  si voltò sorridente verso l’amico, in un cambio così repentino da far sentire spaesati gli spettatori .

 

Gli occhi d’oro limpidi e dolci della ragazzina  intenti ad accarezzare con fare protettivo

il bel viso del bambino sopravvissuto  .

Mentre  Draco Malfoy , accostato ad un Blaise Zabini del tutto preso da quel sorriso che sembrava illuminare l’intero corridoio , impietrì ,

nascondendo gli occhi grigi divenuti improvvisamente vitrei .

 

Ma il sorriso di Hermione si congelò all’istante quando percepì

una presenza oscura avvicinarsi velocemente al treno .

E sgranò gli occhi d’oro , sgomenta ,

quando tra le mille schegge di vetro del finestrino frantumatosi in fondo al treno , una figura a cavallo di una scopa afferrò dal bavero il bambino sopravvissuto

, trascinandolo via con sé dall’entrata che con una bombarda si aprì dalla parte opposta .

 

Bastò un secondo alla mezzosangue per capire cosa fosse successo , e senza indugiare ,

liberata dall’abbraccio la piccola Parkinson ,

si gettò all’inseguimento del rapitore con un ghigno talmente crudele da far accapponare la pelle agli studenti che ancora tramortiti per la sorpresa , si rifugiarono nei propri scompartimenti, dando le spalle a colui che tanto osannavano ma che non avevano alcune intenzione di aiutare  .

 

 

 

 

< Lasciami , ho detto di lasciarmi > scalciando a più non posso Harry tentò di allentare la presa dell’incappucciato sul proprio bavero ,

rischiando più volte di strozzarsi da solo , ma continuando a muovere energicamente le gambe  e il busto riuscì a far planare sul tettuccio  del treno il suo rapitore

intento ora a rinforzare la presa su di lui .

Ma né l’uomo , né Harry presi com’erano dai loro diversi obbiettivi

notarono  una piccola figura che sgusciata da un finestrino aperto , si arrampicò agilmente sul tetto del treno ,

impuntandosi sulla superficie di metallo per non venir sbattuta via dalla pressione dell’aria

causata dalla forte velocità .

 < Lasciami ho detto > agitò in aria i pugni nella speranza di cogliere il suo aggressore impreparato ,

riuscendo con enorme soddisfazione ad assestare un bel pugno nel stomaco dell’uomo che vide piegarsi in due .

< Ti conviene fare come dice lui se non vuoi morire giovane >

 

Un paio di occhi grigi riemersero dall’oscurità del cappuccio , saettando sulla ragazzina che immobile sostava a pochi metri da lui ,

nessun muscolo a far trasparire la furia omicida che riuscì comunque  

 a scorgere negli occhi d’oro

della undicenne   .

 

< Hermione > nonostante il colpo , la presa sul suo polso non diminuì ,  anzì si intensificò quasi  

.Ed Harry dovette assistere  impotente , al duello che il suo aggressore , ora provvisto di una bacchetta sembrava voler ingaggiare con la sua amica .  

< Ti conviene andartene se non vuoi farti male bambina >

Un ghigno divertito fu tutto ciò che l’uomo ebbe ,

ghigno che fece tremare leggermente la mano pallida che con una leggera movenza e poche parole sussurrate costrinse l’uomo a gettare un incantesimo contro la piccola .

 

Impietrito l’assassino  vide il suo incantesimo dissolversi nel nulla al seguito del contatto con una barriera che la bambina aveva alzato con la sola forza del pensiero ,

facendo ben capire al rapitore di avere di fronte un avversario che andava al di fuori delle sue capacità .

E non ebbe neanche il tempo di registrare l’evento che una scintilla nera ,

sospesa  sull’anulare sottile della bambina gli fu scagliata contro ,

costringendolo a piegarsi in avanti e a perdere così

la presa sul ragazzino .

 

< Hermione > Harry , libero di muoversi , cominciò a correre verso l’amica .

Ma non ebbe il tempo di raggiungerla che un tremendo scossone fece fremere il treno ,  le rotaie e la vegetazione circostante.

Scossone causato dalla scintilla di Hermione che scoppiata  nel vuoto  creò  un furioso sbalzo d’aria che coinvolse anche i tre contendenti  .

  < Harry >  l’urlo quasi isterico dell’uomo squarciò  il silenzio   ,mentre Harry ,  perduto l’equilibrio , mise un piede in fallo ,   cadendo nel vuoto .

Mentre i ragazzini affacciati ai finestrini indicavano con frenesia la piccola figura che rischiava  di sfracellarsi contro il suolo .

 

Non un guizzò nel viso ora serio della ragazzina fece intendere alcunché all’uomo , impietrito in una posa statica e quasi disperata che fece scintillare lo sguardo dorato della bambina .

 Tutto ciò che egli e i bambini videro  fu la piccola gettarsi senza esitazioni nel vuoto ,

librandosi in aria con una naturalezza che sconvolse i passeggeri del treno

appiattitisi contro i vetri appannati dai loro respiri accelerati  .

 

 

 

 

< Snegurocka > piegandosi in avanti per prendere più velocità , Sergej tentò di raggiungere la ragazzina in tempo  , ma fu uno sguardo di lei ,

calmo e sicuro a fermarne il frettoloso salvataggio e a consigliare lo stesso alle altre due ragazzine che confuse lo imitarono .

 

 

E la discesa dei due venne frenata da Hermione che , afferrata la mano tesa del bambino lo attrasse a sé ,

chiudendo gli occhi per meglio concentrare la magia che sentiva zampillare via da lei sotto forma di piccole scariche elettrice .

 

 

< Guardate > Pansy Parkinson invitò i compagni a sporsi ulteriormente dal finestrino per scorgere  

Il bambino sopravvissuto abbracciato alla ragazzina che

ad occhi chiusi levitava in aria , inglobata

da una sfera viola con la quale dolcemente penetrò nella superficie gelida del treno , riportando entrambi all’interno del corridoio .

 

 

 

Immobile , DRaco Malfoy , vide la ragazzina dischiudere lentamente le palpebre , mentre i lunghi capelli fino ad allora sospinti da chissà quale brezza si posarono dolcemente

sulle spalle della piccola mezzosangue ,

un espressione placida sul bel viso .

 

 

< Snegurocka , Snegurocka > entrando dal buco creato dall’uomo incappucciato , ora dileguatosi nel nulla , Selina si disfò  con rabbia della propria scopa  , gettandosi come una furia sull’adorata ragazzina .

< Ero così preoccupata  , stai bene vero ? Non ti sei fatta nulla ? > ansiosa ,  la dodicenne cercò con i profondi occhi neri una qualche ferita che potesse in qualche modo

deturpare il corpicino della sua amata Snergurocka , ma un

sorriso affettuoso fu tutto ciò che la ragazzina dagli occhi d’oro le offrì .

 

 

< Sono contenta che tu stia bene . Mira mi ha terrorizzato con le sue previsioni  ,e…> < Io non terrorizzo nessuno , sei tu che ti lasci prendere la mano SEl > in un frusciare di seta ,

Mira , affiancata da Sergej , si avvicinò alle due ,

lasciando che l’espressione tesa  del suo viso lasciasse spazio alla felicità

che vedere la sua Snegurocka sana e salva nasceva istintiva  nel suo petto .

 

< Che hai da guardare orecchie a sventola ?  > nel solito tono sgarbato  , SElina , notato lo sguardo un po’ troppo fisso di un curioso bambino dagli occhi blu oltremare , strinse a sé la ragazzina , sventolando in aria un pugno che fece aggrottare le sopracciglia del diretto interessato .

< Lascia perdere SEl , che ne dici di farci un bel volo per. E tu Snegurocka ? Ti unisci a noi ?>

 

Daphne , nascosta dietro le spalle di Hermione arrossì di botto , così

come l’intera fauna femminile quando SErgej sorrise

dolce verso la bambina che anziché ricambiare il gesto fece spallucce ,

prendendo per mano entrambe le compagne .

< Andiamo >

< Hermione > trattenuta per il mantello la piccola Snegurocka  volse leggermente lo sguardo pacato  alle sue spalle ,

riconoscendo immediatamente la piccola mano che la bloccava .

Quella del ragazzino che le implorava con i suoi grandi occhi verdi di non lasciarlo solo .

< Ci incontreremo a scuola .Tranquillo Harry , non me ne vado >

Abbindolato da un suo fugace sorriso , il bambino sopravvissuto acconsentì a lasciare la presa ,

invogliato dal piccolo pugno che Selina gli aveva sferrato sopra la zazzera nera .

< Sei troppo appiccicoso per i miei gusti Potter , Snegurocka è nostra ricordatelo > per nulla impressionato dalla frecciatina della ragazzina , Harry alzò  un sopracciglio ,

mordendosi le labbra quando vide SElina , un ghigno saccente sul bel viso , salire in groppa alla scopa con la sua adorata Snergucoka davanti .

 

< Fa attenzione Potter , e non preoccuparti , Snegurocka è molto più forte di quello che immagini > consolato dalla dolce voce di Mira , il bambino sopravvissuto lasciò che quei tre russi portassero via la sua migliore amica , mentre

alle sue spalle Blaise ZAbini chiedeva con voce isterica se davvero le sue orecchie fossero un po’ a sventola .

 

 

 

 

 

 

 

  

< Draco Malfoy , serpe verde > a testa alta , indifferente al brusio alzatosi non appena il cappello parlante aveva assegnato la sua casa  , Draco Malfoy percorse quei pochi metri che lo dividevano da tutti i suoi compagni ,

gli occhi grigi intrisi di quella cattiveria che fece scostare più di uno studente al suo passaggio .

< Harry James Potter > sotto lo sguardo saccente ed annoiato del biondino ,

Harry Potter prese posto sullo sgabello ,  leggermente tremante , le piccole

mani prese a torturare il lembo del mantello con impazienza  .

 

 

Sperava  , Harry ,  di capitare nella stessa casa del suo nuovo amico Ron , ma tutt’altro responso ebbe dal capello parlante .Perché non la tanto acclamata grifondoro fu la casa , ma  serpe verde

per lui fu la scelta .

 

E l’iniziale brusio mutò in un boato che mise a disagio il bambino sopravvissuto  , ritrovatosi improvvisamente sotto gli sguardi indagatori dell’intero corpo studentesco .

Seppur a capo chino , Harry cominciò a percorrere i metri che lo dividevano dalla propria tavolata , incespicando nei propri passi quando

velenosi commenti gli fecero bruciare gli occhi per la rabbia .

 

 

< Che segua le orme del Lord Oscuro ? > < Serpeverde , un posto più adatto per lui non c’era , diventerà come Colui-che-non-deve-essere-nominato . Crudele e spietato come le serpi che

Occupano quella ignobile tavolata  >

Inciampò  nel mantello finendo  a carponi , sentendo sulle spalle il peso di quelle parole che plasmavano la sua idea della magia , del mondo magico ,

di se stesso .

Ma fu quando rialzò il capo che tutte quelle voci , quei sussurri che Harry sentiva perforargli i timpani svanirono .

Perché dall’altro lato della sala , poggiata con le spalle al muro stava Hermione .

Serena e con un debole sorriso sulle labbra carminio .

 

Seguì i passi della ragazzina diretta nella sua direzione con impazienza  .

Quasi ad ogni suo movimento corrispondesse un suo respiro , un suo battito , un suo sguardo .

Ed Harry Potter strinse la mano che la ragazzina gli porgeva ,

alzandosi e lasciando che le loro dita si intrecciassero .

 

 

E in quel momento, stretto all’unico suo punto fisso in quel mare di volti sconosciuti ,  raggiunse la sua tavolata con aria fiera ,

sedendosi al fianco di quelli che sarebbero stati i suoi compagni di scuola

con sempre la propria mano stretta in quella di lei .

 

 

Lei che alzando il viso cancellò ogni umanità nella sua espressione , raggelando coloro che

avevano additato come un traditore il salvatore dei maghi

e che ora sentivano la lingua terribilmente pesante sotto quello sguardo che nulla di buono sembrava presagire  .

Lei che con una leggera torsione nel busto alla sua destra ,  riuscì a far tremare e a zittire chiunque avesse l’ardire di

pronunciare una qualsivoglia  cattiveria nei confronti di quel ragazzino che Silente ,  dall’alto della sua levatura  . vide sorridere con calore alla ragazzina , quasi lei fosse il suo sole  .

 

Lei , la sopravvissuta al massacro .

La guardiana del bambino sopravvissuto .  

La Principessa di Russia .

La regina dei bambini perduti .

La mezzosangue che due occhi grigi , nascosti dalle imponenti spalle di un serpe verde non persero di vista un istante .

 Quella  piccola figura , chiusa nella sua glacialità  che voleva far suo il debole sorriso che increspava di rado  le labbra della ragazzina .

Odiando quello che quella ragazzina divenne da quella sera per lui  .

La sua unica e più grande ossessione .

 

 

 

 CONTINUA….

ECCOMI TORNATA XD

SPERO ABBIATE PASSATO DELLE BELLE VACANZE .

Bè CHE DIRE , VI RINGRAZIO PER I NUMEROSI COMMENTI .

SPERO CHE ANCHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO .

NON AVENDO PERò IL TEMPO DI RINGRAZIARVI TUTTE A CAUSA DELLE PALPEBRE ORMAI  PESANTI VI RINGRAZIO DI CUORE PER I CONSIGLI E I COMPLIMENTI .

Sono ANSIOSA DI SAPERE LA VOSTRA SU QUESTO CAPITOLO , E SE L’ANDAMENTO DELLA STORIA VI INTRIGHI O MENO .

SE AVETE QUALCHE DUBBIO AL RIGUARDO FATEMI DOMANDE E NON FATEVI PROBLEMI SARò FELICE DI RISPONDERVI .

ORA PER QUANTO RIGUARDA L’AGGIORNAMENTO VEDRò COME FARE perché CAPITOLI COSì LUNGHI NON SI SCRIVONO IN POCHE ORE .

GRAZIE DI CUORE AL PROX CAPITOLO BACI GOLD EYES

COMMENTATE MI RACCOMANDO .  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Scars of a dark heart ***


Harry Potter

Harry Potter

Heading 2

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Draco Lucius Malfoy leggeva per quanto riuscisse  gli appunti che Pansy gli aveva gentilmente passato qualche ora prima. Mentre alle sue spalle  sentiva il frusciare della carta che Hermione Jane THomposn Granger sfiorava con delicatezza , così come udiva il ticchettio della penna con  la quale la  piccola mezzosangue picchiettava uno dei tanti tavoli della biblioteca  .

Per quanto tentasse di prestare attenzione agli appunti dell’amica , Draco non riusciva a non  impedire ai suoi occhi di andare in cerca del delicato viso della ragazzina .

Controllando se Madama Pince lo stesse sorvegliando  , tornò a vagare con lo sguardo sui tavoli vuoti della biblioteca ,

fermando i suoi occhi grigi  sull’impressionante ammasso di  tomi che rendeva quasi buffa la

vaporosa chioma riccioluta che a malapena si riusciva a scorgere .

Ma dalla sua posizione il piccolo Malfoy riusciva ad intravedere ,

tra le copertine impolverate dei tomi la pelle scura e liscia  della ragazzina ,

presa dalla lettura di uno dei 20 libri che in un ora era stata capace di leggere .

Sebbene avesse paura di essere colto sul fatto  ,il serpe verde continuava imperterrito a seguire con la coda dell’occhio i movimenti eleganti della mezzosangue .

Trattenendo il fiato quando la vide mordicchiare la penna con stizza e aggrottare le sottili sopracciglia nere ,mentre gli occhi di quel bizzaro dorato abbandonavano la lettura per puntarsi su di lui .

Alzandosi in piedi , Hermione richiuse lentamente il quinto libro che leggeva sugli incantesimi di richiamo  ,

adocchiando il piccolo malfoy poco distante da lei , gli occhi grigi che fino a poco fa l’avevano

studiata  fattisi incredibilmente ostili e gelidi .

Facendo attenzione a non far rumore  , ripose alcuni libri sugli scaffali ,

prendendone alcuni sotto braccio , mentre lenta si incamminava verso l’uscita della biblioteca .

Ma quando fu sul punto di sorpassare il tavolo occupato dal serpe verde

 , un occhiata veloce all’espressione annoiata e confusa di quel  volto diafano  la costrinse a fare dietro front e a prendere posto davanti a Malfoy .

Sentendo lo stridio di una sedia , Draco , rialzò il volto  , rischiando di strozzarsi con la propria saliva non appena riconobbe la selvaggia chioma della mezzosangue ,

sedutagli di fronte con uno sguardo per la prima volta , amichevole .

< Vuoi una mano con quelli ? > non cogliendo immediatamente il senso di quella frase ,  il serpe verde seguì l’affusolato dito della ragazzina che risoluta indicava i compiti di erbologia dati da quell’obesa della professoressa Sprite .

Senza dargli il tempo di replicare Hermione afferrò gli appunti ,

portando la sedia di fianco al piccolo Malfoy che parve incredibilmente a disagio per

la vicinanza improvvisa .

< è strano che vi diano già questi compiti, comunque posso renderteli più semplici > non ricevendo risposta ,la mezzosangue cominciò a gesticolare con aria seria ,

scandendo la spiegazione che stranamente parve incredibilmente facile da apprendere al giovane Malfoy , che colpito dall’arguzia dell’amica di Potter ascoltò in silenzio

la voce bassa e carezzevole di Hermione .

Passavano i minuti ma di Hermione neanche l’ombra .

Seduto sull’orlo della panca ,  Harry Potter allungava il collo ogni qual volta scorgeva una chioma riccioluta fare la sua entrata nella sala grande .
Ma ogni suo tentativo di scorgere l’amata criniera bruna sfociava in un completo fallimento , sottolineato dal battito irritante delle sue dita sul tavolo .

< Smettila con questo tamburellare Potter o ti sego le dita > fu la voce affilata di Daphne Gregrass ,seduta accanto ad una sorridente Pansy Parkinson e ad un pensieroso Blaise Zabini a far interrompere il moto di nervosismo che faceva tendere i sensi del bambino sopravvissuto come corde di violino .

< Cosa vuoi Grengrass ? Non mi sembra di essermi rivolto a te > < Smettetela tutti e due . Non è il caso di iniziare uno dei vostri soliti battibecchi  > zittendo entrambi con un occhiata scocciata Theodor Nott tornò a sorridere a Pansy , presa com’era dalla descrizione del nuovo vestitino per la sua adorata Emily , la bambola bionda dalla quale non si separava mai e anche ora stringeva contro il petto  .

< Che fai traditore ? Tendi un nuovo attacco contro di noi ? Vedrai che gli auror ti coglieranno in flagrante ed andrete tutti ad Azkaban > il familiare brusio della sala si arrestò , così come il litigio tra Daphne ed Harry , quando Dean Thomas , primo anno grifondoro passò vicino alla loro tavolata , sputando poco lontano dalle scarpe di Blaise ZAbini .

< Non ti conviene parlare Thomas se non vuoi che ti faccia a fette > e come ormai accadeva da settimane , l’intera tavolata dei grifoni cominciò a bisbigliare con aria cospiratrice , mentre il grifondoro gonfiava il petto come un pavone , sogghignando per la stizza evidente sul bel viso di Harry . < Cosa mi fai Potter ? Mi sguinzagli i mangia morte ? Non credo ..> ma Dean Thomas non potè completare la frase che cadde a terra come un sacco di patate , finendo con rompersi il naso dal quale cominciò a scendere un rivolo di sangue

che fece squittire il grifondoro come un topo intrappolato .

E l’intera sala grande capì al volo come il povero Thomas si fosse quasi rotto l’osso del collo scivolando a terra , incidentalmente ,   quando con passo felino Hermione fece la sua entrata affiancata da un altezzoso Draco Malfoy .

< Oh Thomas sei scivolato , come mi dispiace . Si vede che il peso della tua idiozia deve gravare molto sulle tue piccole spalle per cadere come un emerito imbecille > l’intera tavolata dei serpe verde scoppiò a ridere di gusto  quando Draco Lucius Malfoy , sorpassato con sguardo disgustato il grifondoro , prese posto alla destra di Blaise ZAbini .

Mentre Hermione si sedeva alla sinistra di Harry per evitare che Malfoy e il suo amico tentassero nuovamente di cavarsi gli occhi a vicenda .  

< Dove sei stata ? > Hermione sollevò gli occhi dal dolce che aveva appena addentato , quando colse la note irritata nella voce dell’amico .

Scontrandosi con lo sguardo ansioso e nervoso di Harry , fulminato dallo stesso Draco Malfoy che ghignando apertamente si passò elegantemente una mano tra i crini biondi .

< è stata con me in biblioteca , qualche problema ?>

Per poco Daphne Grengrass , Theodor NOtt ed Harry Potter non si strozzarono con l’idromele che stavano bevendo , quando con nonchalance il principino gettò la bomba che sotto lo sguardo

curioso di Hermione fece diventare Harry Potter di un bel rosso acceso .

< COOSA? IO ti ammazzo > il pugno che Harry aveva alzato per colpire la regale testa di Draco fu fermato dalla piccola e graziosa mano di Hermione , fattasi improvvisamente seria e guardinga , quasi avesse captato qualcosa .

< Cosa c’è ? > Perfino BLaise , fino ad allora rimasto  escluso dalla discussione ,si   rizzò a sedere quando notò Hermione divenire incredibilmente pallida .

< Cosa succede ? > al sussurro di Pansy , seguì una folata di vento gelido che spense le candele fluttuanti , facendo piombare l’intera sala .

Gridolini terrorizzati si alzarono nell’aria ghiacciata , mentre Daphne si stringeva al fianco di Harry Potter , gli occhi verdi intenti a scrutare l’oscurità con aria feroce  .

< Ognuno rimanga al proprio posto , che nessuno esca dalla sala > la voce seriosa e grave di Silente fece capire agli studenti che quello che stava accadendo non era un banale incidente ,

ma un problema che fece accapponare la pelle alla piccola Pansy .

< Ho paura >  Theodor abbracciò d’istintola Parkinson , mentre Blaise si assicurava che Draco fosse al proprio fianco .

E fu guardando l’amico che si accorse dell’assenza di una persona .

La piccola figura che strisciando nel buio si pose davanti alle porte  aperte della sala che scricchiolavano sinistramente , mentre un filo di luce illuminava il corridoio che divideva la tavolata corvonero da quella dei tassi rosso .

E fu quando la luce della luna penetrò interamente nella sala che Harry e i compagni poterono riconoscere Hermione , le piccole mani che brandivano la bacchetta , mentre

ad occhi chiusi sembrava stare ascoltando un suono che nessun altro sembrava udire .

< Hermione > il richiamo terrorizzato di Harry rimbombò in un modo inquietante nella sala . Attirando l’attenzione della ragazzina che si voltò nella sua direzione ,

sgranando gli occhi d’oro  quando una risata infantile fece tremare lui e la mezzosangue  .

E nessuno degli studenti fece caso alla leggera risatina al tavolo dei grifoni.

Né qualcuno si preoccupò del piccolo cerchio di ragazzine  che dietro le mani con le quali si coprivano il viso in un gesto impaurito ,

nascondevano un sorrisino sadico che neanche Hermione fu in grado di scorgere .

< Attenta > due braccia nere afferrarono di peso la mezzosangue , trascinandola con sé  sotto gli sguardi impauriti della sala e di Harry Potter che , assieme a Draco Malfoy e alla loro combriccola si gettò all’inseguimento della ragazzina .

Senza accorgersi dell’espressione soddisfatta di quelle undicenni che nell’ombra dei loro volti , celavano il godimento per il dolore che quell’altezzosa mezzosangue avrebbe provato .

< Hermioneeee > la voce di Harry attirò l’attenzione della piccola mezzosangue  issata sulla spalla del l’uomo ammantato di nero che ad una velocità inumana la trascinava per i corridoi .

< Dobbiamo raggiungerla > il gridolino affannato di Pansy , e i richiami a pieni polmoni degli altri compagni serpe verde però non sembrarono più catturare lo sguardo di Hermione .

Rimasta folgorata dalla familiare risata infantile

che scoprì  provenire da sotto il mantello dello sconosciuto .

< Pietrificus totalus >l’incantesimo  di Minerva McGranitt colpì in pieno l’uomo che trascinava la ragazzina , facendolo rotolare assieme ad Hermione che incapace anche solo di muoversi finì con lo scontrarsi violentemente contro una delle colonne del corridoio .

Ma non fu per il dolore al fianco che trattenne il respiro , ma

per l’improvviso afflosciarsi del mantello , sotto il quale ora sembrava muoversi una piccola figura .

< Cosa diavolo ..> il sussurro di Draco Malfoy si perse nel vento , assieme ai sussulti della professoressa e dei ragazzini al suo seguito , quando videro fuori uscire dal mantello una minuta

figura evanescente .

Un fantasma dalle sembianze di una graziosa bambina dai folti capelli ricci .

< Snegurocka >

Il fantasma si gettò sorridente su Hermione , cingendo le piccole spalle della undicenne con le minuscole braccine , mentre la pupilla della piccola mezzosangue scompariva nell’oro dei suoi occhi dilatatasi fino all’inverosimile .

< Cosa c’è Granger ? Stai male ? > la gracchiante voce di Lavanda Borwn  fece irrigidire la piccola Snegurocka , tanto pallida da far terrorizzare a morte il povero Harry e Pansy che , abbandonato il braccio protettivo di Theodor tentò di avvicinarla .

< Hermione ? > ma nessuna risposta vi fu dalla mezzosangue , inginocchiata a terra con ancora la piccola fantasma che la abbracciava sorridente .

E fu quando Cho Chang e le gemelle Patil  che circondavano Lavanda cominciarono a sghignazzare a loro volta , che qualcosa venne  meno  in Hermione , quel qualcosa che comunemente veniva chiamato  lume della ragione  .

Perché sorprendendo i compagni e lo stesso Silente accorso in quel momento , Snegurocka , correndo a sguardo basso nella loro direzione spintonò la grifondoro ,

mettendosi a cavalcioni su Lavanda Bown che perse  la sua risata quando le mani della mezzosangue si strinsero sul suo collo con rabbia  .

< Hermione > scandalizzato ,  Harry la afferrò per un bracciò , indietreggiando con passo malfermo quando intravide tra i boccoli scuri caduti sul viso di Hermione ,

i suoi occhi dorati dilatati e mortalmente ,

feriti .

< Così la ucciderai > e la voce di Blaise venne meno quando vide la presa sul collo della undicenne  aumentare e non diminuire . Perché quello era ciò che hermione voleva fare .

Ucidere la grifondoro che oramai quasi a corto di aria ,

smise di scalciare per liberarsi .

< Hermione , smettila dannazione > non riuscendo a staccare le sue mani dal collo della ragazza , Harry oramai al limite della sopportazione,  le si gettò contro , spintonandola per

allontanarla da Lavanda che , con le lacrime agli occhi strisciò ai piedi di Silente ,

aggrappandovisi piangendo  .

< Sei pazza Granger , dovresti essere rinchiusa ad Azkaban >    

Ma Hermione non la ascoltava  , con le mani ancora curvate in artigli rimase rigida di fronte gli sguardi stupiti dei presenti ,

persino Harry la guardava con uno sprazzo di terrore .

< Sneguroka > fu quella voce , la voce di quel fantasma che Hermione aveva alle spalle a farla sussultare e farle stringere gli occhi per zittire l’urlo che

rischiava di sfuggire dalle sue labbra serrate .

E scappò , fuggì via da quel fantasma che aveva fatto riemergere in lei quel dolore che

da anni cercava di tenere imprigionato in un angolo del suo cuore .   

Il dolore che Draco Malfoy colse nello sguardo vuoto della mezzosangue , gli occhi d’oro divenuti fragili come preziosi specchi d’ambra oramai sul punto di frantumarsi .

E fu quello sguardo a fargli battere il cuore all’impazzata .

Perché quello era lo sguardo di qualcuno che si sentiva solo dopo aver perso tutto  .

Lo stesso sguardo che Draco Lucius Malfoy senza sapere un perché , aveva avuto fin dalla nascita .

A Sergej Jusupov   non piaceva essere disturbato neanche dai propri genitori adottivi  quando si rinchiudeva nell’ala ovest del suo maniero ,

palese gesto che sottolineava il suo  bisogno di  rimanere solo per un po’ di tempo  .

E ancor meno tollerava di essere continuamente distratto dal chiacchiericcio di due dodicenni che prendevano il tè e di un casanova incallito  , stravaccato sul suo adorato divano di pelle nera

che l’ affascinante diciassettenne dagli occhi viola sporcò

con l’idromele che stava sorseggiando .

< Adesso basta , cosa diavolo siete venuti a fare ?> Andrey sollevò il dito medio quando l’amico , gettato di lato il libro che stava leggendo ,  rivoltò la poltrona sulla quale era disteso ,

facendolo rotolare verso il tavolino sul quale Mira e Selina stavano prendendo il loro tè .

Facendo cadere entrambe sul pavimento assieme al mezzosangue .

< Ti sembrano modi SErgej ? Vuoi che ti faccia un occhio nero ? > subito Selina si gettò come una furia sull’amico , prendendolo per i capelli ,

mentre Andrey aiutava Mira a rialzarsi e spolverarsi il grazioso vestito di chiffon .

< Diavolo Sel , smettila dannazione > liberandosi dalla morsa della ragazzina , Sergej tornò a sedersi sulla propria poltrona ,

fulminando con lo sguardo la bionda ragazzina tutta borchie  , pizzi e anfibi neri che rendevano ancora più minacciosa la piccola dodicenne .

grugnendo per il commento poco carino  del biondo ,

, Selina si sistemò i polsini borchiati , i piccoli fermagli a forma di teschio che le trattenevano i boccoli su un lato della testa  ,

e la ciocca blu elettrico che sfiorava la collana a forma di croce che portava al collo .

Ma tutti e quattro i mezzosangue d’un tratto smisero di paragonare gli stili differenti delle due ragazze  quando sentirono una fastidiosa  scarica elettrica diffondersi dal braccio sinistro sino alla testa .

Segno che qualcuno dei cento bambini perduti si trovava in pericolo .

< Chi è nei guai questa volta ? Se Thomas ha fatto piangere ancora Priscilla giuro che gli cavo gli occhi > ma la per nulla velata  minaccia di Selina , così come lo sbuffo scocciato di Andrey e Sergej non colpì affatto Mira ,  

ancora inginocchiata per terra , con il viso pallido e i grandi occhi azzurri  sgranati .

< Non è Thomas , è ... Snegurocka > bastò quel nome soltanto a far scattare in piedi Sergej , gli

occhi color zaffiro adombratisi come l’espressione del volto , mentre Andrey perdeva la solita aria canzonatoria per aggrottare le sopracciglia bionde in un espressione turbata .

< Come Snegurocka ? Che cos’ha ? > la voce tremante di Selina fece rabbrividire Mira , che sconvolta ,cominciò a guardarsi le mani con aria assorta .

< Sta…per piangere > < Muoviamoci > trascinando le ragazze per un braccio e spintonando impaziente Andrey , SErgej si gettò nel camino ,

urlando quasi il nome della famosa scuola di Hogwarts , mentre

gli occhi prima feriti dei mezzosangue si fecero freddi e calcolatori .

Come quelli di coloro che sparsi per il globo ,  accorsero al richiamo di quel patto infrangibile che molti anni prima li legò indissolubilmente a

quella ragazzina che chiusa in un angusto ripostiglio si copriva le orecchie con le piccole mani , mentre gli occhi feriti tentavano di arginare il  dolore che

tentava di spezzarla in due .

< Hermione , Hermione dove sei ? > urlando con quanto fiato aveva in corpo , Harry Potter trascinava  per il braccio  una recalcitrante bambina fantasma  che ,  piagnucolando ,  

continuava a ripetere come una litania il soprannome con il quale i russi chiamavano Hermione .

 < Vuoi smetterla > in un moto di irritazione Draco Malfoy zittì la bambina con un occhiata gelida , mentre a passo marziale attraversava i corridoi vuoti  in cerca di quella stupida mezzosangue .

< Granger dove diavolo sei finita ? > imitando il compagno , Daphne cominciò a sua volta a

chiamare la ragazzina .

Seguita a ruota da Pansy , Blaise e Theodor che , bacchetta alle mani ,

illuminavano la strada .

< Harry , Harry > sopprimendo un grugnito di nervosismo , Draco Malfoy si voltò ,  per incrociare lo sguardo preoccupato del pezzente di Weasley .

Ma non fu la presenza del grifondoro a far alzare un sopracciglio  al biondo  principe dei serpe verde .

Bensì la presenza di SErgej, di quelle strane ragazze che aveva visto volteggiare attorno al treno e quella di un ragazzo dai glaciali occhi viola che

all’unisono  con i  compagni sbiancò di colpo ,dischiudendo le labbra per alitare un nome che sembrò ghiacciare l’aria stessa  .

< Angelique >

La fantasma smise di dimenarsi , voltandosi sorridente verso i quattro che come impietriti , seguirono il lento danzare della bambina fino a pochi passi da loro  . Ma le reazioni dei mezzosangue sorpresero enormemente i piccoli maghi .

In particolar modo  quelle delle dodicenni che , con le lacrime agli occhi , si nascosero nell’abbraccio rigido  di Sergej .

< Chi è stato ? > in un sibilo sinistro Andrey allontanò brusco  ,  la piccola che  

innocentemente allungava le braccine verso di lui , canticchiando quella che sembrava essere l’unica parola umana che conosceva .

 < Stai zitta , zitta > stringendo tra le sue braccia Mira e Selina ,  SErgej zittì la bambina con la voce divenuta  terribilmente roca e frustrata   ,

 mentre gli enormi occhi scuri della bambina si allargavano per lo stupore .

< Chi ha evocato il suo fantasma ? Chi è stato ? > nessuno rispose al tono furente di Andrey che , rialzato il capo di scatto ,

chiuse le mani in pugni quando vide oltre le piccole figure voltate ,

la familiare e amata sagoma di Snegurocka .

Immobile , gli occhi d’oro nascosti da dietro le affusolate dita con le quali

Hermione si copriva il volto .

< Snegurocka > sfuggì il nome della bambina dalle labbra carnose di Mira , facendo voltare la piccola Angelique che sorridendo radiosa si mise a correre verso la ragazzina ,  

inciampando nel delizioso abitino che indossava .

E fu quando la bambina cadde a terra , quando scivolò in avanti che nella mente di Hermione riaffiorò quel ricordo che le spezzò il respiro e la fece cadere in ginocchio ,

il corpo scosso da tremori che terrorizzarono a morte i maghi lì presenti .

E fu allora che il silenzio dietro il quale la piccola mezzosangue si era sempre nascosta , il silenzio che le aveva impedito di crollare fu

interrotto da un urlo agghiacciante che fece sbiancare i bambini perduti .  

< Hermione > slanciandosi in  una corsa contro il tempo ,  Andrey sorpassò i piccoli maghi che furono sbalzati via dall’impressionante folata di vento che fece aprire profonde crepe sulle colonne e sulle pareti dei corridoi .

Mentre Sergej  , afferrando per il colletto il piccolo Blaise ,li trascinò dietro una colonna  . Schiacciando i ragazzini contro il proprio petto , per evitare che qualcun altro fosse scaraventato lontano , rischiando di rompersi l’osso del collo .

Ma quando il diciottenne tentò di controllare le condizioni dei bambini stretti al suo mantello ,

sgranò gli occhi color zaffiro quando si accorse

che all’appello mancava quel piccolo diavolo di Draco Lucius Malfoy , riparatosi dietro una delle colonne più vicine alla bambina inghiottita da quel vortice nero

che sembrava voler distruggere l’intero castello .

Stringendo i denti per il dolore alla spalla , Draco Lucius  Malfoy si sporse leggermente da dietro la colonna , socchiudendo gli occhi grigi quando il vento gli impedì di scorgere chiaramente la piccola figura accasciata su se stessa .

< Snegurocka > sopprimendo un gemito di dolore , sfoderò la

bacchetta , bisbigliando un incantesimo che creò una sorta di muro impalpabile per difendersi

da quelle furiose raffiche di vento .

E non appena comprese che la colonna dietro la quale si era riparato stava  ormai cedendo , si gettò in avanti ,

lottando contro il vento impetuoso che oltre a lui , rendeva difficile avvicinarsi alla

ragazzina anche per il misterioso ragazzo dagli occhi viola .

< Cosa diavolo stai facendo ?Vattene via moccioso > tentando di spintonarlo lontano Andrey digrignò i denti , furioso , quando il ragazzino schiaffeggiò la mano con la quale aveva tentato di allontanarlo .

Notando lo sguardo gelido che il ragazzino gli rivolgeva ,

seguito da  un  sorriso crudele dipinto sul viso

ora terribilmente inquietante  .

< Cosa diavolo c’entri tu ? Non sei uno di noi , vattene purosangue . Lei non è affar tuo >

Furono quelle parole , sibilate con astio a far irrigidire e a far leggermente indietreggiare il principino delle serpi , gli occhi raggelati in un espressione di sofferenza che fu lesto a celare sotto i crini biondi

che gli frustavano il volto .

E fu allora che Andrey , troppo preso dalla piccola figura della sua amata Snegurocka piegata su se stessa con un espressione tormentata , non si accorse del movimento serpentino alle sue spalle .

Occhi sgranati , questo fu tutto ciò che Andrey potè concedersi prima di venire sbalzato da un potente schiantesimo contro una finestra , che all’impatto si ruppe , facendolo cadere al di fuori del castello .

Mentre Draco Malfoy sorrideva di un ghigno mostruoso  , la bacchetta ancora alzata di fronte allo sguardo di ghiaccio  inevitabilmente attratto  dalla piccola figura inghiottita dal vortice nero .

E quando Hermione  rialzò il volto pallido e tirato , smise di urlare  non appena  vide una elegante figura combattere contro il vento magico che aveva innalzato per difendersi da quella sofferenza che non aveva intenzione di patire ancora una volta .

L’elegante figura che con orrore riconobbe come quella di  Lucius Malfoy ,

ma fu socchiudendo le palpebre che la piccola mezzosangue riconobbe lo sguardo freddo e inquietante

di Draco Lucius Malfoy .

Lo stesso Draco Lucius Malfoy che , ormai a pochi metri da lei le tese una mano , l’aria strafottente e altezzosa accentuata dal famoso sopracciglio alzato

che la fece sentire meno sofferente ,

meno sola .

La mano che Snegurocka accettò .

La mano che trascinò la principessa di Russia lontano da quelle voci accorate che la chiamavano .

La mano di quel Draco Lucius Malfoy , che condotti entrambi al settimo piano , fece avanti ed indietro di fronte ad una parete che come per magia fu occupata da una piccola porta di legno lucido .

E mentre Andrey si tamponava il profondo taglio procuratosi alla fronte per la

forte caduta .

Mentre Harry Potter ringhiava come un animale ferito .

Mentre Selina afferrava per il bavero SErgej , costringendolo a rincorrere le due figure che avevano visto scomparire dietro l’angolo .

Mira rimase indietro , immobile in mezzo a quel corridoio che fino a pochi minuti fa

Era sul punto di sbriciolarsi .

Mentre i

suoi sensi di empatica  venivano catturati da ciò che aveva sentito provenire

dal piccolo Malfoy .

I sentimenti  che l’avevano  quasi schiacciata con la complessità  di quelle emozioni che il principino dei serpe verde , seduto in mezzo ad una stanza spoglia e inghiottita del buio

sapeva sommergerlo quando guardava la ragazzina svenuta tra le sue braccia .

 

< Cosa hai intenzione di fare ? Quella ragazzina ci sta mettendo i bastoni tra le ruote . Il mio signore è molto scontento della tua condotta . Ti sei forse dimenticato del nostro patto ? > un rivolo di sudore imperlò la fronte larga di un uomo incappucciato .

Seduto su una lussuosa poltrona rivestita di velluto rosso , mentre la formosa donna che gli camminava attorno gli puntò minacciosa la bacchetta alla gola .

Un ghigno perverso a curvare le carnose labbra . < Sai a cosa vai incontro se scoprissero cosa hai fatto , e cosa continui a fare . Il tuo segreto con noi è al sicuro fino a quando adempirai ai compiti che il signore oscuro ti ha chiesto di svolgere > annuendo vigorosamente , l’uomo baciò tremante la mano inguantata che la donna gli porse , storcendo la bocca quando le sue labbra si tinsero di sangue .

< Continua così e non ti succederà niente . Sei intelligente e scaltro , non farti scoprire da Silente  e da quei dannati mezzosangue o per te sarà la fine >

Bellatrix Black in Lestrange lasciò che il suo ospite uscisse di corsa dal suo maniero ,mentre suo marito riponeva accuratamente un piccolo orsacchiotto dagli occhi di bottoni sul pregiato tavolo di cedro .

< Il signore oscuro ha ordinato di uccidere i traditori > strusciandosi languidamente sull’imponente schiena del marito , Bella osservò con occhi folli il piccolo pupazzo che il lord oscuro le aveva affidato , un compito importante le aveva assicurato , e di questo ne era più che mai lusingata .

< Vorrà dire che andrò a fare una visita alla mia casa sorellina e al mio adorato nipotino >

La risata bassa e roca  di  Rodolphus si unì a quella tintinnate e sottile della moglie , mentre nelle segrete del castello Codaliscia si assicurava che la minuscola figura che riposava su un lussuoso letto a baldacchino non venisse svegliato dalle risa sinistre che

al contrario fecero si che due occhi scarlatti riprendessero coscienza di ciò che lo circondava .

CONTINUA….

RINGRAZIAMENTI :

X _Ombra_ : grazie per il commento e per rispondere alla tua domanda più che legittima devi sapere che i bambini perduti hanno avuto delle lezioni private , ma dato che sono tutti in cerca della città invisibile di Kitez , nessuno si sente di andare scuola e lasciare il compito solo a Snegurocka . Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto baci

X Troue_xxx : nn ti preoccupare per il ritardo , e sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto .

Dato che per il momento non ho un  gran da fare cercherò di postare il più presto possibile prima che inizi la scuola e che quindi debba rallentare l’aggiornamento .

Spero che questo capitolo ti sia piaciuto baci

Al prox aggiornamento vedrò di postare degli schizzi che ho fatto per darvi un idea di come li veda io . Non sono un granchè , ma spero di riuscire a postarli .

UN bacio spero che continuiate a seguire la storia . baci baci gold eyes

Commentate mi raccomando …XD

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Alive or dead ***


Harry Potter

Harry Potter

Heading 2

Normal

 

 

 

< Da questa parte  > a passo sostenuto Sergej seguiva la strega dall'elegante crocchia che con sguardo grave lo stava conducendo nello studio del  preside Silente , mentre alle sue spalle Mira , Andrey e  Selina scortavano un Harry Potter a dir poco adirato  .

< Sono dispiaciuta per ciò che è successo , sono sicura che il preside vi saprà porre rimedio > per quanto il russo nutrisse una certa avversione per i purosangue , preferì  mordersi la lingua  e non mostrarsi scortese di fronte alla donna . Di tutt'altro parere  invece era Selina . Chiunque capitasse anche accidentalmente a tiro della ragazzina ,che fossero studenti o  professori non importava . Tutti , nessuno escluso,  veniva preso di mira dalle frecciatine velenose della dodicenne  che , per nulla intimorita , cominciò perfino ad inveire contro il professor Piton .

< Ti prego Sel , lascia stare > la voce pacata e dolce di Mira riuscì ad arginare per quanto possibile l'irruenza dell'amica , senza però riuscire ad evitare che la focosa biondina apostrofasse il suddetto professore di pozioni come un inetto dal viso di rospo e dai capelli "leccati da una vacca" . < Siamo arrivati > la risata silenziosa di Harry fu smorzata dall'occhiata truce di Andrey , per nulla ilare in quel momento .< Prego accomodatevi > quando sorpassarono l'elegante porta , la combriccola si trovò davanti un Silente dall'espressione pacata e dal sorriso bonario ,per nulla estraneo al preside che Harry vedeva passeggiare per i corridoi ogni giorno . < Prego , prendete posto . Grazie Minerva > dileguandosi con un sorriso di circostanza,  la donna chiuse alle proprie spalle la porta , mentre Harry continuava ad agitarsi sulla sedia che in quel momento gli risultò terribilmente scomoda . < Sono terribilmente dispiaciuto per quello che è successo ,spero che tuo padre non me ne vorrà per questo sergej > un debole cenno col capo fu tutto ciò che il mago ebbe dal biondo ,mentre Selina continuava a scalpitare e a tamburellare le dita sui braccioli della poltrona .

< C'è qualcosa che vorrebbe dirmi signorina Petrunova ? > sopprimendo l'istintivo interrogativo sul perchè l'uomo sapesse il suo cognome , Selina scacciò la mano di Andrey che tentava di frenare la sua lingua biforcuta , dando pieno sfogo al suo risentimento . < Cosa stiamo facendo qui ? Dobbiamo andare a cercare Snegurocka , è stata una pessima idea farla venire qui . Lei per primo ci aveva promesso che si sarebbe preso cura di lei mio caro nonnino > < Selina Petrunova modera i termini > imbronciatasi , la dodicenne smise di dimenarsi , incrociando le braccia al petto ed incenerendo con gli occhi color pece il mago dal sorriso estatico . < Sono al corrente

della mia promessa , e sono tutt'ora intenzionato a mantenerla signorina Petrunova. La mia è stata un'inopportuna distrazione e per questo le chiedo scusa . Provvederò subito a punire i colpevoli > < Sa già chi siano ? > il sorriso del mago si addolcì maggiormente quando Harry Potter prese parola , esponendo il suo dilemma .< Non ancora ma...> < Non c'è nè bisogno signore , so già chi è stato . Riesco a percepire ancora ora la loro avversione verso Snegurocka > sorprendendo tutti  , Mira , per nulla turbata dalle occhiate sconvolte dei presenti continuò ad esporre  le sue informazioni . < Sono state un gruppo di ragazzine del primo anno . Se vuole posso dirle anche i loro nomi . Lavanda Brown , Cho Chang e le sorelle Patil > < Come fai a conoscerle  ?> un tenue rossore imporporò le guancie di Harry quando Mira gli sorrise con pacatezza , afferrando per il colletto Selina prima che potesse scagliarsi come una furia sul bambino sopravvissuto . < Ho chiesto chi fossero a Pansy parkinson ,e dopo aver sentito i loro sentimenti ho capito che erano state loro . SE non si fida può anche iniziare una ricerca per conto suo signore > < No di certo , non metterei  mai in discussione gli esiti di un empatica signorina Williams > .

< Bene allora andrò immediatamente a curiosare nella stanza della signorina Brown per trovare l'oggetto che ha utilizzato per evocare quel fantasma . Volete venire con me > < Contaci nonnino > non lasciando il tempo ai compagni di ribattere SElina prese per i polsi Andrey e Sergej , mentre più indietro Harry guardava di sottecchi Mira  , intenta a discutere con il preside sui suoi sensi di empatica .

 

 

< Cosa volete fare ? > la voce stridula di Lavanda Brown causò una smorfia di fastidio ad Harry , accostato ad una recalcitrante Selina che a stento Mira riusciva a trattenere per il braccio . < Smettila di starnazzare stupida oca o ti strappo quei quattro peli che tu osi chiamare capelli > in un moto di stizzala Brown gonfiò il petto come un tronfio pavone , abbozzando un sorriso innocente al preside Silente . < Ma preside , perchè mai dovrei fare una cosa simile ? > < Gelosia , Invidia . è per questo che tu e le tue amichette avete fatto questo scherzo Brown . Ed ora ti senti umiliata per la figura che hai fatto di fronte tutta la tua casa > a dimostrazione di quello che aveva detto Mira ,

un improvviso brusio cominciò a diffondersi per la sala comune dei grifondori . < Non è vero , io non ho fatto niente . Perchè non possono essere stati i serpeverde ? Sono sempre loro quelli che combinano guai > < Allora non ti dispiacerà se rovistiamo nella tua stanza Brown > la grifondoro cominciò a sudare freddo quando Harry Potter propose al preside di ispezionare la stanza . E tutto ciò che la Brown potè fare fu annuire e sfoggiare un sorriso tirato . < Bene signori , seguitemi  > sbloccando l'incantesimo alle scale che conducevano al dormitorio femminile , Silente cominciò ad avviarsi verso la stanza incriminata , mentre Selina sventolava il pugno davanti al delizioso visetto gongolante .

< Eccoci qui > subito Harry Potter si catapultò dentro la stanzetta , cominciando a rovistare nei bauli della Brown assieme ad una divertita Selina . < GUarda sotto il letto Andrey , io controllo nella fodera del cuscino > il biondino eseguì senza fiatare l'ordine di Mira , tastando con la mano il pavimento sotto il letto . E il giovane era pronto a ritirare il braccio quando sfiorò un sottilissimo oggetto dalla strana consistenza plastificata .

< Ehi forse ho trovato qualcosa > smettendo immediatamente di cercare i ragazzi accerchiarono trepidanti il compagno , aggrottando le sopracciglia quando videro un rettangolo di carta venire trascinato via da sotto il letto .< Eh questo cos'è ? > strappando l'oggetto in questione dalle mani di Andrey , Selina rivoltò quella che all'esterno poteva sembrare un semplice cartoncino rigido . Ma non appena la ragazzina voltò il foglio plastificato ,  sgranò i grandi  occhi neri  , sorpresa di trovarsi tra le mani una foto che ritraeva tutti i bambini sopravvissuti , tra i quali anche Angelique , davanti al loro vecchio orfanotrofio .

< E questo cosa diavolo significa ? > la voce strozzata di Selina bastò a mettere in allarme SErgej che , tolta la foto dalle mani dell'amica si adombrò leggermente quando anch'egli riconobbe il suo orfanotrofio dietro le spalle dei bambini disposti a cerchio . < Come diavolo è arrivata qui ? Tutte le foto erano rimaste bruciate nell'incendio > la foto cominciò a fare il passamano generale , finendo infine nelle mani di Harry , le dita affusolate prese  ad accarezzare la foto di  un Hermione di  2 anni dallo sguardo artico . < Dove l'hai trovata ? Te l'ha data qualcuno ? > subito gli occhi attenti dei presenti si puntarono sulla piccola figura della Brown , accostata all'uscio con timore . < No , io l'ho trovato nel bagno abbandonato delle ragazze con un biglietto > < Un biglietto ? > < Si , è....sotto il fiocco del mio pupazzo >

senza perder tempo , Andrey afferrò un piccolo peluche a forma di gatto , estraendo dall'enorme fiocco bianco che aveva il collo un post-it . < Cosa dice  ? > saltando sul letto , SElina tentò di leggere ciò che vi era scritto , adombrandosi leggermente all'udire la voce calda di Andrey esporre a tutti il contenuto  .< SE volete far del male alla Granger basterà che invochiate il fantasma di quella bambina vicino a lei . Avrete bisogno solo di questa foto e del suo nome . Angelique > < Cosa significa ? Chi lo ha scritto ? Ci hai mentito ? Te lo ha dato qualcuno > < Non sta mentendo , lo sento > la risposta frettolosa di Mira spense la rabbia che aveva arrossato il viso pallido di SElina  , ma d’un tratto l’attenzione generale fu attirata dalle sopracciglia aggrottate del bambino sopravvissuto seduto mollemente sul letto della Brown  . < C’è una scritta dietro la foto > strappandola bruscamente dalle mani del ragazzino , SErgej irrigidì la mascella , lasciando ricadere le braccia lungo i fianchi con espressione stanca . < Cosa c’è scritto ? > < Nulla che ci possa aiutare > sorpassando i presenti con un occhiata disgustata , richiamò con un debole cenno del capo SElina , Mira e Andrey che , strettisi nelle spalle lasciarono la stanza con passo marziale . Mentre Harry Potter ripensava ancora a quella O puntata che occupava l’intera facciata posteriore della foto . Forse il nome di colui a cui era stata inviata l’unica copia esistente delle foto bruciate nell’incendio più di 8 anni prima .

 

 

 

Non era da Cedric Diggory , ligio undicenne dagli intelligenti occhi color cioccolato , spiare qualcuno . Non era certo un comportamento degno di un grifondoro , quale lui si vantava di essere . Ma  aveva ingoiato l’orgoglio da quando quella ragazzina di nome Hermione aveva fatto la sua plateale entrata nella scuola come visitatore estero affianco dell’acclamato Harry Potter . Nonostante Cedric  tentasse di mascherare  le sue deplorevoli  azioni come una pura ed ingenua curiosità , i suoi profondi occhi  scuri accesi di una luce macabra non lasciavano adito ad altre conclusioni .

Si era invaghito di quella ragazzina tanto bella da far male agli occhi  . La stessa ragazzina che vedeva passeggiare con sguardo glaciale per i deserti corridoi della scuola . Ma non fu il delizioso viso della ragazzina a fargli sudare le mani , bensì la figura altezzosa che le camminava affianco con l’immancabile ghigno irriverente . Draco Lucius Malfoy . Principe delle serpi .

In un moto di stizza il giovane grifondoro digrignò i denti , emettendo un basso latrato che per quanto basso fosse , attirò l’attenzione del principino , le spalle  fino a poco prima rilassate , irrigiditesi leggermente . < Tutto bene Malfoy ? > sorpresa dalla rigida postura del compagno , e percependo l’irritazione del compagno  , la piccola russa si voltò a guardarlo con occhio critico , notando gli occhi metallici del ragazzino puntati su un punto indefinito oltre la sua spalla . < Sei pallido > sobbalzò , Draco Malfoy , quando vide la ragazzina farsi pericolosamente vicina , riuscendo a sentire il caldo e profumato alito di Hermione infrangersi come una brezza primaverile contro le sue palpebre , socchiusesi per puro d’istinto . < Sei anche gelido > non potè trattenersi dal sgranare leggermente gli occhi grigi quando la ragazzina gli sfiorò lo zigomo destro  con una delicata mano che sembrò far pulsare dolosamente il punto in cui lo aveva toccato . Irrigidendosi immediatamente quando l’amica di Potter  , prendendolo del tutto alla sprovvista , si protese verso di lui , poggiando delicatamente le labbra di quel rosso innaturale e terribilmente accattivante , sull’angolo della sua bocca dischiusasi all’istante . < Così dovrebbe andare meglio > con pacatezza Hermione ritornò in posizione eretta , non battendo ciglio quando vide un lampo di turbamento adombrare gli occhi quasi trasparenti del serpe verde . Mentre vedeva il colorito pallido del principe divenire quasi più sano , e Malfoy sentiva un piacevolissimo tepore irradiarsi dal punto in cui la ragazzina lo aveva baciato ,  in tutto il corpo .

Impietrito , rigido in una posa a dir poco oltraggiata ,  Cedric trapassava con occhi infuocati la schiena rilassata di Malfoy , adocchiando con la coda dell’occhio il grazioso corpicino della ragazzina cominciare ad allontanarsi dal serpe verde .

Dirigendosi verso le quattro figure che quasi con impeto la trascinarono via dal corridoio , lanciando una occhiata di  forzata gratitudine all’impassibile Draco Malfoy , ancora ghiacciato nella stessa innaturale posizione. < Se ne è andata .  Finiscila di spiare  come un viscido insetto Diggory > maledicendo mentalmente la glacialità della voce del serpe verde che lo fece sussultare leggermente   , il grifondoro uscì allo scoperto con espressione accigliata  . < Cosa diavolo vuoi Malfoy ? >  con aria assorta il serpe verde  osservava le unghie curate della propria mano senza degnarlo di uno sguardo  , mentre Cedric tentava di arginare l’irritazione che fece scattare la sua mano verso la bacchetta nascosta sotto il mantello . < Io non lo farei pidocchio > indietreggiò quando sentì come se milioni di spilloni  si conficcassero nella sua pelle , quando Malfoy decise di dargli un occhiata infastidita . L’occhiata che ebbe il potere di farlo ammutolire con la sua glacialità e crudeltà violenta . < Se tieni davvero alla vita smetti di ronzare intorno alla Granger > indispettito Cedric avanzò di un passò , sostenendo per quando possibile il profilo del serpe verde che con al coda dell’occhio lo squadrava con aria annoiata . < Io faccio quello che mi pare , Hermione non è affar tuo > < è la seconda volta che me lo dicono Diggory , e non mi piace affatto il tuo tono arrogante  > terrorizzato dalla voce piatta e sepolcrale del serpe verde , Diggory tentò di farsi coraggio , ma quando Malfoy si voltò interamente verso di lui ebbe la netta impressione di essere sprofondato nei bassi fondi dell’inferno . Perché il ghigno diabolico che accartocciava quasi il viso diafano del serpe verde lo rendeva terribilmente inquietante e simile ad una belva feroce  .  < Queste sono state le tue ultime parole famose > < Cosa…aspetta…> < Crucio > un fascio di luce colpì nel petto il grifondoro che fu scaraventato a qualche metro di distanza , mentre si dimenava in preda alla  disperazione sotto lo sguardo impassibile del serpe verde . < Che ti serva di lezione Diggory > dandogli le spalle , insensibile alle suppliche dello ragazzino  , DRaco intascò la propria bacchetta con eleganza , raggiungendo con poche falcate l’angolo dove poco prima la mezzosangue aveva svoltato . < Ah , per la cronaca . Lei diventerà affar mio > queste furono le ultime parole famose che Cedric udì prima di svenire a seguito del dolore insopportabile che lo spezzò in due .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

< Avete saputo che Diggory si trova in infermeria da più di quattro settimane ? Sembra che qualcuno gli abbia scagliato contro una maledizione senza perdono , non è pazzesco ? > la voce vibrante  di Daphne non sembrò scuotere la tavolata dei serpe verde , anzi sembrò portare una sorta di  buon umore tra le fila degli studenti che presero a chiacchierare amabilmente . < Eh ? Non dite niente ? > < Che dovremmo dire Daphne ? > Harry , mangiucchiando annoiato un biscotto al cioccolato , aggrottò le sopracciglia , mentre un ringhio gutturale raschiava la sua gola quando vide Hermione protendersi silenziosa verso Malfoy . < Cosa stai facendo Herm ? > senza rispondere all’amico , la mezzosangue cominciò a scrutare con occhio attento il viso imperscrutabile di Malfoy che , come se niente fosse , continuò a bere il suo thè . < Sono un po’ preoccupata per Draco veramente , non mi sembra in gran forma in questi giorni > con debole sorriso sulle labbra la mezzosangue arruffò affettuosamente i capelli biondi di Malfoy , facendo innalzare un improvviso e fastidioso brusio , mentre Harry sgranava gli occhi , allibito . < Lo hai chiamato per nome ? Da quando avete tutta questa confidenza ? > < A te che cazzo frega Potter ? > < Sono sempre insieme a passeggiare nel parco , o a starsene per conto loro sotto il salice piangente . Per non parlare di quando vanno a studiare in biblioteca . Non ti sei chiesto anche tu il perché passasse improvvisamente  così tanto tempo lì Harry ? Loro ormai sono amici > se possibile il bambino sopravvissuto sbiancò ancora di più , guardando come un aliena l’amica che prese a scherzare con il serpe verde con aria tranquilla . < Siete amici ? > < Si Harry , perché ti sorprendi così tanto ? > < Si Potter , perché ti sorprendi così tanto ? Vuoi che ti regali un cappio per appenderti al lampadario > sfoderando un sorriso da schiaffi , Draco smise di prestare attenzione all’inebetito bambino sopravvissuto che Blaise dovette scuotere più volte per farlo tornare in sé . < Dicono che tra oggi arriverò il professore di difesa contro le arti oscure , ha avuto qualche contrattempo e non è riuscito ad arrivare in tempo per l’apertura della scuola  . Oggi ci accompagnerà lui ad HOgsmead > stringendosi nel pesante maglione per il freddo pungente dell’inverno , Daphne snocciolò un paio di aneddoti per riscaldare l’ambiente , mentre ai tavoli delle altre case , la fauna femminile continuava a fulminare la sorridente figura di Hermione , talmente abbagliante da costringere alcuni a socchiudere le palpebre per non rimanere accecati dalla sua glaciale  bellezza .

< Cosa vuoi per Natale Herm ? > abbracciata stretta ad un affettuoso Theodor Nott , Pansy rivolse un caloroso sorriso all’amica , mentre Daphne rizzava le orecchie  , attenta .  La mezzosangue parve pensarci un po’ , incrociando le braccia al petto con aria concentrata . < Non saprei , per me va bene tutto . Hai intenzione di prenderli oggi i regali ? > annuendo con fervore la piccola Parkinson fece sorridere dolcemente Nott che , fulminato con lo sguardo un tasso rosso intento a fissare come un ebete l’amica d’infanzia , attese impaziente la risposta . < Certo , mancano poche settimane a Natale infondo . E tu ? Li prenderai oggi i regali ? > Hermione scosse il capo , attirando l’attenzione di Daphne  , gli occhi color zaffiro  presi d’improvviso a scrutare con aria accigliata l’amica . < NO , li ho già presi qualche settimana fa . Non  ne avrei avuto  il tempo altrimenti . Infatti avevo intenzione di darveli questa sera stessa . Tra qualche giorno dovrò partire per la Russia > furono quelle parole a far gelare l’intero gruppo ,  così come Harry , ripresosi dal momentaneo stato di confusione sbattè gli occhioni verdi con aria stralunata . < Dove vai ? > con un sorriso conciliante la piccola Snegurocka spiegò loro il perché della sua partenza , assicurando che verso la fine delle vacanze di natale sarebbe tornata . E fu a quel punto che il rumore di qualcosa che andava in pezzi fece voltare verso la tavolata dei serpe verde tutti gli studenti , sorpresi di trovare un Draco Malfoy terribilmente pallido , gli occhi grigi incupiti da un espressione di rabbia che fece squittire qualche studentessa . < Draco > la voce scandalizzata di Daphne non sembrò scuotere il serpe verde , ancora con la mano curvata come nell’intento di portarsi qualcosa alle labbra , la tazza che si era frantumata sul pavimento .  < Draco non stai bene di nuovo ? > sorprendo se stesso e i compagni , Malfoy schiaffeggiò la piccola mano che Hermione aveva allungato verso la sua spalla , ammutolendo tutta la tavolata . < Non mi toccare > < DRaco > Pansy richiamò ferita il compagno , scorgendo con la coda dell’occhio la mano della mezzosangue tremare leggermente prima di chiudersi in un pugno . E d’improvviso il sorriso che aveva curvato miracolosamente le labbra della piccola Snegurocka si gelò , tornando a distendersi in una linea dura , mentre i grandi occhi d’oro divennero duri come il diamante . Nessuno riuscì ad alleggerire la tensione che si era alzata attorno a loro . Fu il gracchiare  di un corvo che planò sul loro tavolo  a  smuovere la pesante aria divenuta improvvisamente irrespirabile . < Herm , è per te > le piccole mani della ragazzina presero la lettera che Daphne le porgeva , smuovendo un angolo della bocca verso il basso quando vide il mittente . Priscilla .

< Cosa dice ? > ansioso dall’aria sempre più cupa  dell’amica , Harry le accarezzò debolmente la spalla , ricevendo un sorriso tirato e stanco . < Sembra che debba anticipare la partenza , devo andare a prepararmi , vi aspetto davanti all’entrata . Vi saluterò prima che andiate ad Hogsmead > alzandosi con eleganza , Hermione cominciò a dirigersi con passo felino verso l’uscita della sala , mentre il corvo si posava dolcemente sulla sua spalla e gli occhi turbati di Harry Potter la seguivano terrorizzati  . < è successo qualcosa di grave se la richiamano . Sono preoccupata > sopprimendo un gemito di terrore,  Pansy abbracciò spasmodicamente la bambola , vedendo lo stesso Blaise aggrottare preoccupato le sopracciglia , così come Daphne e Nott si scambiarono un occhiata  , ansiosi .

< Draco > il bisbiglio di Blaise non riuscì a smuovere il volto impassibile di Draco Malfoy , né gli occhi glaciali puntati in un punto imprecisato della sala .

Ma il ragazzino dagli occhi blu , acuto come sempre , colse con la coda dell’occhio  le mani del suo migliore amico stringersi in un pugno talmente rigido da far sbiancare le nocche .

 

 

 

 

 

 

 

 

 < Sei pronta ? > annuendo con aria stanca , Hermione porse le proprie valigie a SErgey , mentre Mira e Selina la aspettavano con un sorriso sull’uscio della porta . < Stai bene ? > annuì senza neanche accorgersene verso Andrey , gli occhi viola intrisi di una sofferenza e preoccupazione che spezzava il cuore . < Snegurocka > < Sono un po’ stanca Andrey , tutto qui > si abbracciarono con calore , mentre il diciassette sospirava di sollievo sopra i suoi riccioli  ed Hermione riacquistava la padronanza dei suoi sentimenti , mettendoli sotto chiave .

< Andiamo , dobbiamo incontrare gli altri all’orfanotrofio . Sono così contenti di rivederti > fu quella prospettiva , riabbracciare nuovamente la sua sempre più allargata famiglia a far nascere sulle labbra sottili della ragazzina un sorriso dolce . < Certo , devo fare anche una tirata di orecchie a Thomas per aver fatto piangere Priscilla > tra le risate ,  i bambini sopravvissuti si avviarono verso l’uscita dei sotterranei , percorrendo con passo svelto i lunghi corridoi che conducevano al di fuori della scuola sotto gli sguardi ammirati degli studenti .

< Vedo che hai fatto colpo come sempre Snegurocka >con gesto irritato , Andrey serrò le palpebre per fulminare  un ragazzino con un braccio ingessato e dai furbi occhi color nocciola che seguiva sospirando l’avanzata della ragazzina .  < Certo , la mia Snegurocka è irresistibile > SElina  scacciò con un occhiata truce il braccio di Andrey che sembrava voler circondare le spalle di Hermione ,

ritrovatasi improvvisamente con Mira e SElina per mano .

< Così impari razza di pedofilo , Snegurocka non si tocca neanche con un fiore > < Già > la risposta di Mira  a difesa di SElina fece sgranare gli occhi al diciassettenne che , sconfitto , si aggrappò al braccio di SErgey con sguardo da cucciolo  . < Sergy , aiutami , sono così cattive > sghignazzando , le tre ragazzine videro il biondino arcuare un sopracciglio con evidente altezzosità , scansandolo con un occhiata tra il divertito e l’oltraggiato . < Quello sguardo non funziona con me , non sono mica una ragazza in preda ad attacchi ormonali Andrey > sporgendo il labbro inferiore nell’imitazione di un povero cagnolino indifeso , Andrey si voltò verso Hermione , aprendo le braccia come nell’intento di abbracciarla . < Ma io ho solo occhi per Snegurocka , lei….> < Non la devi neanche toccare > a finire la frase fu un sibilo di Mira , un pugno nell’occhio da parte di Selina e un calcio nel deretano da parte di SErgey , calcio che fece incespicare Andrey nei suoi stesi passi , cadendo come un emerito imbecille a carponi .

< Come avete osato ? Il mio bel faccino .. come avete fatto > in un moto di tenerezza Hermione , distaccatesi dalla compagne , si slanciò in un abbraccio  affettuoso Andrey che , nonostante avesse il viso rosso per la botta con il duro pavimento di marmo sorriso con calore .

Mentre la sua risata e quella di Snegurocka riecheggiavano  per la prima volta all’interno della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts .

 

 

 

 

 

 

< Hermione  ? > la voce interrogativa e sorpresa di Daphne attirò l’attenzione dei compagni che la accerchiavano , invitandoli a seguire lo sguardo spaesato dell’amica .

E quando tutti si voltarono , ci furono diverse reazioni alla visione di una Hermione ridente abbracciata stretta al ragazzo dai luminosi occhi viola che

la cingeva con affetto .    

Un imprecazione colorita da parte di Harry Potter . Un sopracciglio arcuato di Theodor . Un sorriso dolce di Pansy . Un occhiata invidiosa di Daphne . Ma quella che si discostava di più dalle altre era l’espressione preoccupata di Blaise , ghiacciato non da ciò che vedeva , ma dal movimento che sentì alle proprie spalle .

< Fermo Draco che vuoi fare ? > un ringhio frustato fu tutto ciò che Blaise ebbe dal viso congestionato dalla rabbia di Draco , la mano stretta attorno alla bacchetta che tentava di estrarre . < Lasciami > < Non puoi farlo > il serpe verde cominciò a sudare freddo quando gli occhi grigi del suo migliore amico lo raggelarono letteralmente , così come il ghigno crudele che ne deformò il volto . < Non posso ? > pregando di non essere schiantato all’istante abbracciò con forza l’amico , sentendo il corpo rigido di Draco diventare terribilmente freddo  , segno che stava per lanciarli un incantesimo .

< Cerca di calmarti . Non puoi farlo , altrimenti Hermione ti detesterebbe > furono quelle parole magiche a far rilassare il corpo di Malfoy , gli occhi grigi che seguivano rapiti l’avanzare felino della mezzosangue , gli occhi d’oro puntati sul suo volto diafano  .

< Stai bene ora ? > < Si > anche se flebilmente , Malfoy rispose all’ansiosa domanda dell’amico , dandogli una pacca sulla schiena per tranquillizzarlo , mentre Hermione si fermava di fronte a loro con i russi ai suoi lati . < Credo sia ora di salutarci . Bene …> ancor prima che la mezzosangue finisse la frase ,  una piccola figura le si catapultò addosso , facendola vacillare leggermente data la foga con la quale la stringeva . < Fati attenzione e poi mi devi promettere che verrai da noi per la vigilia , solo la vigilia . Ti prego > il musetto teneramente imbronciato di Pansy scaldò il cuore della mezzosangue che la abbracciò con impeto , sorridendo debolmente . < Va bene , ma anche voi dovete stare attenti > dopo di Pansy , Daphne si avvicinò titubante alla undicenne  , arrossendo vistosamente quando si ritrovò abbracciata  a Snegurocka . < Fai attenzione , sei l’unica furba nel gruppo . Conto su di te > con un certo imbarazzo , la serpe verde cinse la vita dell’amica con le braccia , un sorriso a fior di labbra . Ma quando le si allontanò , vide la mano della ragazzina allungarle una mano nella tasca del mantello , facendovi scivolare qualcosa di incomprensibile .

Di seguito , Blaise la abbracciò teneramente . Theodor la strinse per le spalle . E quando Hermione si trovò davanti Harry Potter ebbe un tuffo al cuore . < Tornerò Harry , non piangere > il bambino sopravvissuto non si accorse neanche delle lacrime che gli rigavano il volto , fu il sussurro turbato dell’amica a farglielo capire . < Io non sto piangendo , mi è andata qualcosa nell’occhio > sopprimendo l’istinto di portarlo con sé ,la mezzosangue  lo abbracciò con fervore , lasciando che la stringesse con tanta forza da farle mancare il respiro . < Stai attento mi raccomando , appena possibile tornerò da te > con una carezza Harry lasciò che l’amica si voltasse verso Malfoy ,

altezzoso e gelido come una statua di ghiaccio .

< Bè , ciao allora  > girando sui tacchi Draco cominciò ad allontanarsi con il cuore in subbuglio , l’intero corpo che gli urlava di voltarsi ed abbracciarla ,ma l’orgoglio e qualcosa altro che sul momento non riuscì ad interpretare gli fece aumentare il passo .

< Ci vediamo allora > fu la voce di Hermione , bassa e calda a farlo fermare in mezzo al corridoio , e si maledì per la sua debolezza , la debolezza che lo fece voltare di profilo per vedere la schiena di Hermione voltare l’angolo .

Stupido . < Draco  > con titubanza Pansy si avvicinò all’amico , sentendosi terribilmente in soggezione sotto lo sguardo arido del compagno . < Questo è per te , il regalo da parte di Herm > il ragazzino accolse con mani tremanti il piccolo pacchetto , sentendo una dolorosa stretta al cuore quando capì al volo cosa la scatoletta contenesse . Glielo aveva confessato durante uno delle loro chiacchierate sotto il salice piangente .  

Lo strilletto acuto di Daphne attirò l’attenzione  di un ferito Draco Malfoy   , fermo a capo chino in mezzo al corridoio ,  e di un sorpreso Blaise Zabini che vide l’amica stringere contro al petto , oltre la scatolina rossa che la mezzosangue le aveva porto ,  una fotografia che ritraeva un magnifico e sorridente biondino dagli occhi magnetici .

 

 

 

 

 

 

    

Seduta compostamente su una lussuosa poltrona di velluto rosso , una sinuosa figura femminile portava alla bocca il fumante thè al limone che gli elfi domestici le avevano puntualmente servito alle cinque . < Cosa ti preoccupa ? > la voce flautata della donna risvegliò l’uomo appoggiato con una spalla alla finestra che dava su un immenso e curatissimo giardino , gli occhi grigi adombrati da un turbamento che la donna comprendeva per quanto ciò la ferisse . < Lucius ? > posando con un sospiro la pregiata tazza di porcellana sul piattino , Narcissa Malfoy si mosse con passi fluidi verso il marito , la schiena possente rigida e leggermente ricurva .  < Si stanno organizzando . Sono troppi , troppo forti , troppo astuti , troppo avvantaggiati > chiuse gli occhi quando la moglie lo abbracciò da dietro , schiacciando il delizioso viso diafano contro la sua schiena ora tremante . < Potremo chiedere l’aiuto di Silente , dell’ordine . Possiamo farcela , ce la faremo > ma per quanto il tono convinto  della donna , per quanto  la luce combattiva che vide risplendere nelle iridi cerulee della moglie lo facesse sperare vivamente che ciò sarebbe stato possibile , sapeva , in cuor suo , che nulla sarebbe stato facile .

Glielo diceva quel tatuaggio sul braccio destro che da settimane intere bruciava , ardeva , ustionava la sua pelle incredibilmente pallida .

< Andrà tutto bene, Draco è al sicuro . Troveremo una soluzione vedrai > e Lucius Malfoy fu quasi sul punto di arrendersi alle accorate suppliche della moglie che sentì l’animo più leggero , prima che si irrigidisse e nascondesse la donna  dietro la schiena , mentre impugnava con un ringhio la propria bacchetta .

< Cosa c’è ? Cosa…> < Ehilà sorellina come stai ? > fu quella voce affilata e musicale a far sbiancare Narcissa , gli occhi azzurri puntati sull’avvenente figura di sua sorella , appena comparsa dalle fiamme verdi dell’enorme camino assieme a suo marito . 

< Bella ? > < Bè ? Non vieni ad abbracciare la tua sorellina preferita ? > ridendo di una risata isterica , Bellatrix si lasciò cadere con eleganza sulla poltrona che fino a poco prima Narcissa occupava, bevendo un sorso del suo thè . < Come stai Narcy ? Ti sono mancata vero ? > < Cosa vuoi Bella ? > il sorriso mellifluo della donna tremò sulle labbra carnose , prima di venire sostituito da una smorfia di disgusto . < Lucius , piccolo traditore . Sei ancora vivo . Qualcuno lassù deve tenerci molto a te > nonostante la voce della donna si facesse sempre più gracchiante , Lucius non abbandonò la posa difensiva , raggelando con lo sguardo il marito di quella pazza che rideva come una pazza . < Abbassa la bacchetta Malfoy , non sei in condizioni di batterti . Siete completamente circondati non vedi > l’urlo agghiacciante di sua moglie fece letteralmente fremere  Lucius , spintonato per terra da un poderoso piede che lo schiacciò contro il pavimento con forza  .

< Lucius > < Tranquilla Narcy , non lo uccideremo , almeno non ora . Per lui ho altri piani , mi serve per un certo lavoretto > leccandosi lascivamente  le labbra , Bella si accostò all’uomo pressato sul pavimento , e strattonandolo per i capelli gli fece alzare il volto , impassibile e gelido come lo ricordava . < Non sarai più così sicuro di te Malfoy dopo che farai ciò che ti ordinerò > dopo che la donna ebbe ordinato al mangia morte che teneva inchiodato Malfoy di legare Narcissa alla poltrona ,Rodolphus brandì la bacchetta  , invocando delle catene che pressarono il corpo di Lucius al suolo . < Cosa gli volete fare ? Lascialo Bella > per nulla toccata dal sibilo della sorella , Bellatrix lanciò un occhiata in tralice a Lucius , avvinghiandosi al corpo massiccio di suo marito    

che la cinse con un braccio , mentre la mano sinistra continuava a tenere puntata  la bacchetta su Malfoy .

Lucius distolse lo sguardo , disgustato , quando vide Bella armeggiare con una sorta di impellenza la chiusura dei pantaloni del marito , infilandovi le mani con aria da folle ,

mentre il respiro di Rodolphus diveniva affannoso e un tenue rossore imporporava le guance dell’uomo . < Sai cosa fare vero ? > persino Narcissa fu costretta a distogliere lo sguardo , quando l’uomo cominciò a gemere dal piacere sotto la mano della moglie che rovistava lussuriosa tra i pantaloni , mentre Bellatrix rideva dell’espressione estasiata del marito . < Certo > < Certo cosa ? > < Certo mia regina > con un ringhio gutturale Rodolphus venne nei pantaloni ,

stringendo contro il corpo teso la moglie . < Che ne dici di concludere quello che avevi iniziato Malfoy . E intanto che noi finiamo il nostro lavoro , tua moglie potrebbe intrattenere il mio bel maritino > una fitta al cuore colpì Malfoy nel profondo  ,quando vide gli occhi eccitati dell’uomo puntarsi famelici sulle sinuose forme di sua moglie , accendendo in lui una violenza che lo fece dimenare come una belva . < Non osare toccarla > seppur sussultando al tono glaciale dell’uomo , Bella ritirò la mano dai pantaloni del marito , accovacciandosi davanti allo sguardo artico di Lucius . < Qualcuno dovrà intrattenerlo mentre noi uccidiamo quella piccola mezzosangue > senza che Narcissa o lo stesso Lucius potesse opporsi , una fascio di luce colpì alla schiena Malfoy , accasciatosi con un tonfo sordo al suolo , smettendo così di dimenarsi . < Bene mio caro Lucius , sei pronto a finire il compito che anni fa il nostro signore ti affidò ?  > boccheggiando , Narcissa vide suo marito rialzarsi dalle catene che scomparvero nel nulla , il capo basso . < Si > < Bene andiamo > e Lucius rialzò il volto di scatto , facendo fremere la moglie che , trattenuta per le spalle da un voglioso Rodolphus , trattenne a stento le lacrime quando incontrò lo sguardo vacuo del marito .

< Non preoccuparti Narcy , non sarò io ad uccidere tuo marito , saranno gli auror a farlo fuori dopo la stage che farà > e con quella risata terrificante Bella si smaterializzò via assieme a Lucius , mentre Narcissa , impietrita , fissava il vuoto con espressione affranta .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

< Quella scuola pullula di mangia morte   > incassando la testa nelle spalle , Mira guardava con aria pensosa le migliaia di persone che come loro , si aggiravano per le affollate strade di Berlino .

< Per ora possiamo solo tenerli d’occhio , non hanno commesso niente fino ad ora > passando per il viale dei Tigli , Hermione alzò il volto verso l’alto , scrutando distratta l’immenso manto stellato , mentre Selina le si stringeva contro emettendo quelle che le sembravano fusa . < Sono così contenta che tu sia tornata da noi , ci sei mancata Snegurocka > < Mi fai venire il diabete SEl > emettendo una specie di grugnito SErgej affiancò Hermione , afferrando con possesso il braccio libero della undicenne . < Staccati immediatamente > soffiando rabbiosa contro Sergey , la biondina calpestò furiosa il piede del russo che si mise a guaire per il dolore , strattonando per il colletto del giaccone l’amica . < Vuoi fare a botte SEl ?> < Aspettavo che me lo chiedessi > sopprimendo un sorriso divertito , Hermione continuò a camminare , sentendo i sonori schiaffi che SElina rifilava al povero ragazzo che ricambiava in tirate per i capelli e buffetti sulla nuca .

< Ma non dicevi che le donne non si toccavano neanche con un fiore ? > intromettendosi nel battibecco tra i due , Andrey balzò indietro come un gatto , quando un pugno gli sfiorò una spalla . < Certo , sono un gentiluomo , ma SEl non è mica una donna > l’ennesimo schiocco delle dita di SElina sulla guancia pallida di Sergej fece ridere apertamente Mira , gli occhi azzurri persi in chissà quali pensieri . < Snegurocka ? > con la coda dell’occhio , Hermione seguì i passi incerti dell’amica , soffermandosi sull’espressione preoccupata del grazioso volto . < In  quella scuola ho sentito tanta di quella rabbia e violenza che rischiavo di svenire . Ho paura che Durmstrang diverrà la nostra più grande nemica > sebbene le parole di Mira trasudassero un evidente verità , la possibilità di uccidere tutti quei ragazzini ripugnava Hermione . < Per ora non ho alcuna intenzione di fare loro del male . Ricordati Mira , sono gli altri che devono darti una ragione per commettere certe azioni > annuendo la ragazzina si affiancò ad Andrey , mentre senza farci caso  ,  Hermione accelerava  il passo , distaccandosi dal gruppo che non si accorgeva delle inquietanti presenze che si erano mischiate  alla soffocante folla di Berlino .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

< Ora capisco perché il caro Lucius ti teneva sempre nascosta . Sei davvero un bel bocconcino signora Malfoy > la mano dell’uomo si avvicinò pericolosamente all’interno coscia della donna che , sopprimendo l’istinto di sputargli in un occhio , rimaneva rigida sotto il tocco viscido di Rodolphus . < Qualche volta potremmo fare una cosa a tre che ne dici ? Io tu e Bella , sarebbe davvero eccitante > tentando di rimanere lucida e di non lasciarsi andare alla rabbia , Narcissa deglutì sonoramente , sentendo la lingua dell’uomo leccarle avidamente il petto .

Doveva trovare una soluzione , doveva correre ad avvisare Silente . Non perché fosse preoccupata per quella piccola mezzosangue , ma perché sapeva che se Lucius avesse portato a termine il

suo compito , sarebbe uscito fuori di senno .

< Allora ? Vogliamo giocare ? > < Certo > Rodolphus sobbalzò appena quando sentì l’alito caldo della donna soffiargli nell’orecchio , facendolo fremere per l’impazienza . < Ma  voglio tenere io le briglie del gioco , che ne dici ? > disgustata dalla sua stessa mano che accarezzava lascivamente il petto dell’uomo , adocchiò la bacchetta che Rodolphus teneva con fermezza nella mano , capendo cosa doveva fare . < Non cercare di abbindolarmi signora Malfoy , posso essere piuttosto violento se voglio > composta , altera come una regina, la donna lasciò che il marito di sua sorella la schiacciasse avidamente contro il suo corpo , strusciandosi quasi con oscenità .

E fu sul punto di abbandonare la maschera di freddezza che si era imposta quando percepì qualcosa di duro premere spasmodicamente  tra le sue gambe . < Non ho nessuna intenzione di abbindolarti , non ti va di giocare un po’ con me > utilizzando la sua tanto acclamata bellezza , Narcissa circondò con le braccia il collo dell’uomo, sospingendo il suo bacino contro quello di lui .

Con un gemito di piacere Rodolphus si lasciò cadere indietro , franando sul pregiato tappeto persiano che gli attutì la caduta , mentre incantato osservava gli occhi azzurri della donna tingersi di lussuria . < Allora ? > senza neanche rispondere l’uomo si avventò come una belva sul collo della donna , succhiando con avidità la pelle profumata , mentre Narcissa sentiva con orrore il rigonfiamento dei pantaloni premere con forza contro di lei .

< Sei così profumata > e quando l’uomo perse la presa sulla bacchetta per schiacciarla con entrambe le mani sul suo corpo eccitato , la donna , nascosto il ghigno crudele sotto la bionda chioma , la afferrò , premendola furiosamente contro il collo dell’uomo che si irrigidì all’istante .    

< Togli subito le tue luride mani dalle mie gambe sporco bastardo > Rodolphus , sbiancato vistosamente , lasciò la presa sui fianchi che fino a poco fa strusciava quasi oscenamente su di lui , mentre Narcissa ghignava apertamente . < Pagherai per avermi solo sfiorato . E se Bella oserà fare del male a mio figlio o a mio marito giuro che vi ucciderò tutti uno ad uno > < No aspetta , possiamo parlarne > < Hai già parlato abbastanza > con un tonfo sordo ,  le mani che l’uomo aveva alzato per tentare di calmare la donna ricaddero sul tappeto , così come gli occhi primi accesi di paura divennero vacui e spenti . Con un elegante movimento , Narcissa scavalcò il cadavere  , aggiustandosi il vestito di seta che indossava con ritrovata pigrizia , gli occhi azzurri placidi come specchi di acqua ghiacciata .

E senza prestare attenzione all’uomo morto sul suo tappeto si smaterializzò  , diretta verso la scuola di magia per avvisare Silente di ciò che suo marito stava per compiere .

 

 

 

 

 

 

< Prendi questo , stupido maschilista . Tu e i tuoi pensieri misogini > l’ennesimo pugno fece grugnire Sergej , atterrato da quella pestifera di SElina che gli tirava i capelli divertita . Non riuscendo a difendersi dalla piccola dodicenne , il russo decise di arrendersi , e così , mentre Selina infieriva su di lui , portò la sua attenzione su Mira e Andrey , entrambi presi da una conversazione seria a giudicare dalle sopracciglia aggrottate dei due  . Ma quando fu sul punto di chiamare Hermione  , si accorse con orrore che della undicenne non c’era nessuna traccia . < Dov’è Snegurocka ? > a quel nome , Selina smise di dimenarsi come cavallerizza impazzita , sgranando gli occhi quando anch’ella si accorse dell’assenza dell’amica . < Dov’è ? > < Era qui …> ammutolì , Mira , quando voltandosi sicura  alla sua destra , trovò un anziano dagli arruffati capelli grigi che le rivolse un sorriso sdentato .  < Era qui , era qui fino a qualche minuto fa > balbettando , la ragazzina afferrò ansiosa la giacca di Andrey , sbiancato d’improvviso quando , sentendo il brusio attorno a sé , e notando  gli sguardi confusi di alcuni passanti , alzò a sua volta   il viso verso il cielo notturno . < Mangiamorte > < Dove ?  > scattando come una molla , Selina strattonò l’amico , e non riuscendo a riscuoterlo seguì lo sguardo del compagno , sbarrando gli occhi per l’orrore . < Mio dio > < Dobbiamo trovarla > senza perdere tempo , SErgej , bianco come un cencio , schizzò in piedi , salendo sul muretto di una fontana per elevarsi sopra le altre teste . < Oddio sono tantissimi , sono troppi > la voce ansiosa dell’empatica mise in allarme i bambini perduti che , dall’alto del muretto , cercavano l’inconfondibile chioma di Snegurocka .

< Chi gli ha detto che eravamo qui ? Come lo hanno saputo ? > spazientita , Selina diede un occhiata all’evidente strato di nebbia che nel cielo limpido e scuro , disegnava un enorme serpente che usciva dalla bocca di un teschio . Febbrili gli occhi di Sergej cercavano la piccola figura di Hermione , raggelando quando si accorse solo in quel momento delle ombre ammantate di nero che indisturbate si aggiravano tra la folla con il naso all’insù . < Mira ? Mira che c’è ? > scoccando un occhiata tesa alla dodicenne , Andrey sentì il cuore schizzargli in gola quando vide l’espressione terrorizzata di Mira , gli occhi disperati e pieni di lacrime .

< Snegurockaaaa > l’urlo agonizzante di SElina richiamò una minuta figura che interruppe la sua avanzata , voltando lo sguardo nella direzione da  doveva era giunto l’urlo .

Ed Hermione , sovrappensiero fino a quel momento , sentì un brivido per nulla piacevole  percorrerle tutta la spina dorsale quando incrociò gli occhi terrorizzati di SElina , Mira  , Sergej e Andrey .

< Ci si rivede mezzosangue > le costò un battito riconoscere quella voce sibilante e oscura dietro le sue spalle , e facendo forza su se stessa si voltò con lentezza  , puntando gli occhi impassibili e privi di emozioni su quell’alto uomo biondo dagli artici occhi grigi che le puntava addosso una bacchetta .
Ma Snegurocka non ebbe il tempo di pensare , di ragionare , di parlare o anche solo di respirare .

Riuscì solo a sgranare gli occhi quando , dalla bacchetta che l’uomo le puntava contro ,uscirono delle scintille violette che , per quanto piccole e fuggevoli fossero , riuscirono a radere al suolo in un solo secondo il piacevole viale dei tigli .

 

 

 

 

 

 

< Non mi piace quel professore > l’occhiata irritata che Daphne inviò al nuovo professore , riscontrò una certa concordanza con il resto dei serpe verde che , unanimi , ritenevano il malaticcio insegnate un personaggio davvero inquietante .

< Come si chiama ? > < Remus Lupin > soppesando con lo sguardo l’aspetto sciupato dell’uomo , le profonde e violacee occhiaie , e quella inquietante boccetta nera che l’  insegnate teneva attaccata al collo e che versava ad intervalli regolari nella sua bevanda , Blaise diede pienamente ragione alla compagna . < E poi guarda sempre Harry , questa cosa non mi piace > Pansy , abbracciata come sempre a Theodor , espresse  quello che era il cruccio del gruppo . Perché , per quanto assurdo e bizzarro potesse essere , dall’inizio delle  tre settimane che l’uomo era qui , non aveva fatto altro che seguire il bambino sopravvissuto con i suoi occhi acquosi . Ma Harry non ascolta, non gli importava minimamente che quell’uomo nutrisse un certo interesse per lui , la sua mente era altrove , i suoi pensieri erano rivolti a quei bizzarri occhi d’oro che sentiva mancargli come l’ossigeno .  

Persino Draco Malfoy si era estraniato dal discorso . Seduto sull’orlo della panca rigirava tra le mani la piccola sfera di cristallo nero , seguendo le sette  fiammelle colorate che vi brillavano all’interno . Più precisamente l’inconfondibile fiammella dorata che fin dall’apertura del regalo aveva osservato con aria assorta .

< Cos’è questo rumore ? > Theodor rizzò le orecchie , socchiudendo le palpebre quando quel suono ebbe la parvenza di un …urlo . L’urlo che attirò l’attenzione degli studenti e dei professori , sorpresi di veder entrare un turbine biondo che si immobilizzò di fronte al preside . <

Draco , che ci fa qui tua madre ? > annoiato  , il piccolo Malfoy distolse lo sguardo dalla sfera , aggrottando le sopracciglia bionde quando riconobbe sua madre, protesa con sguardo angosciato verso Silente .

 < Dov’è la ragazzina mezzosangue ? Non è qui ? > come impazzita , Narcissa cominciò a scrutare le innumerevoli tavolate in cerca della riccioluta chioma della ragazzina che aveva visto alla stazione all’inizio dell’anno , ed il suo sguardo si fermò al tavolo dei serpe verde , più precisamente su suo figlio .

E fu guardando il volto tirato di sua madre , la sua espressione colpevole , che Malfoy sentì una dolorosa stretta al cuore . < Che ha tua madre Draco ? Sta male ? > glissando la domanda  spazientita di Daphne , il serpe verde riportò a fatica lo sguardo sulla sfera nera , sbarrando gli occhi quando vide la fiammella dorata spegnersi d’improvviso , come spazzata via da un vento impetuoso .

E un acuto fischio lo rese quasi sordo alle voci sorprese degli studenti .

Il cuore cominciò ad accelerare vertiginosamente i battiti e a pompare troppo sangue  , mentre Malfoy sentiva le tempie pulsare e le mani cominciavano a sudare vistosamente  .

Rotolò via dalle mani del serpe verde la piccola sfera nera , rotolando ai piedi di Narcissa Malfoy che si accasciò priva di forze al suolo , mentre la fiammela dorata divenne un invisibile puntino nel buio del cristallo .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

 

   

Un mugolio soffocato spinse Sergej a riaprire le palpebre stanche  , rafforzando la presa sulla bionda ragazzina che stringeva al petto con fare protettivo . < SEgej ? > la voce rauca  di Andrey convinse il biondo a guardarsi intorno , riconoscendo il piccolo bar nel quale si era gettato con i compagni per scampare all’incantesimo distruttivo che un mangia morte aveva scagliato su tutti quei babbani .

< Snegurocka > sobbalzò quando udì il bisbiglio tremante di Selina , aggrappata al suo cappotto come se fosse la sua unica ancora di salvataggio . E fu il bisbiglio di Selina a farlo sbiancare e a fargli perdere un battito , così come sentì il silenzioso singhiozzare di Mira , stretta nella presa soffocante di Andrey . < Andrey ? Siete qui dentro ?  > una voce femminile , terribilmente familiare , spinse i due ragazzi a voltarsi verso la porta che saltò letteralmente in aria , lasciando entrare una esile figure che entrambi riconobbero come Priscilla . < O mio dio state bene ? Mira , SElina ? > chinatasi sui compagni , la ragazza accolse sgomenta una Mira disperata tra le braccia  , mentre dietro le sue spalle , innumerevoli paia d’occhi li osservavano con aria sorpresa e preoccupata . < Che è successo ? Abbiamo sentito il richiamo , e perché ci sono tutti quegli auror fuori . Dov’è Snegurocka ? > fu a quel nome che i ragazzi abbassarono lo sguardo , scatenando nella giovane un insano terrore che le fece battere i denti . < Dov’è Snegurocka ? Era con voi ? >

La voce stridula e alta almeno tre ottave di Priscilla attirò l’attenzione dei babbani che , ancora tramortiti dal forte impatto , si guardavano attorno senza sapere cosa dire.

< Rispondetemi è qui Snegurocka ? Dove..> senza dar tempo alla ragazza di rispondere , sia Andrey che SErgej,  seppur zoppicanti , corsero verso l’uscita del bar , e mentre SErgej rimaneva indietro per non far cadere Selina , Andrey scansò con rabbia coloro che gli intralciavano il cammino .

Ma quando gli occhi viola del russo oltrepassarono le  ristrette mura del bar , un senso di vertigine lo investì , facendolo traballare su se stesso . < Andrey ? > due , tre , cento voci cominciarono a chiamarlo , e mentre alcuni auror si aggiravano con aria contrita tra le macerie di quella che era stata un meraviglioso viale , il ragazzo cercava tra i mille corpi accasciati al suolo , quello della sua Snegurocka . < Andrey , Snegurocka sta bene vero ? > la voce di Priscilla , corsa fuori dal bar assieme a Sergej attrasse i mille sguardi delle figure che erano nascoste nelle tenebre ,

gli sguardi di coloro che , trepidanti , attendevano una risposta dal diciassettenne .

< Snegurocka era…lì > il dito tremante del giovane si puntò al centro di quel disastro , dove la distruzione era assoluta , perfino la strada era stata ribaltata da quell’incantesimo . < Come…lei…> il balbettio insensato di Priscilla fece piangere ancora più forte Mira , mentre alcuni auror si avvicinavano seri a loro . < Cosa fate qui ragazzi ? Tornate a casa , siete fortunati ad essere ancora vivi . Non c’è niente da vedere > < Ci sono superstiti ? > una voce uscita dalle ombre fece sussultare l’auror che , non sapendo a chi rivolgersi guardò i ragazzi che gli stavano davanti . < No , qui sono morti tutti , alcuni si sono rifugiati nei negozi , ma saranno morti almeno una trentina di persone > < No , non è vero , lei non è morta….state mentendo tutti > districandosi dall’abbraccio soffocante di Sergej , SElina si mise a correre dove aveva visto l’ultima volta Snegurocka , finendo a carponi su un enorme pezzo di muro che aveva quasi ricoperto tutto il piazzale . E d’improvviso , gli auror che erano accorsi , sobbalzarono vistosamente  quando videro cento o forse più figure comparire come per magia per il viale dei tigli , occupandolo interamente .

< Chi siete voi ? > senza degnarli di una risposta , le figure cominciarono ad aggirarsi come fantasmi in pena per i cadaveri che occupavano il viale , chinandosi ogni qual volta scorgevano qualcosa che li interessava .

< Snegurocka , dove sei ? Non puoi lasciarci così > piangendo a dirotto , Selina cominciò a singhiozzare senza freno , colpendo con rabbia quel pezzo di muro che si smosse debolmente sotto i suoi colpi . E continuò a infierire su quello strato di pietra fino a sbucciarsi le nocche ,mentre una piccola crepa si apriva sotto i suoi occhi lucidi e ricolmi di lacrime .

Un respiro mozzo attirò l’attenzione dei bambini perduti , mentre Selina tendeva il braccio verso quella piccola mano insanguinata che aveva visto spuntare da sotto la lastra di pietra .

E quando la ragazzina la sfiorò , qualcosa in lei si spezzò e la spinse ad urlare con quanto più fiato aveva in gola , cercando di alzare quella maledetta parete .

< è qui , Snegurocka è qui , aiutatemi > immediatamente centinaia di figure accerchiarono SElina , aiutandola ad alzare quel muro che Andrey fece smaterializzare chissà dove .

< Snegurocka > il gemito strozzato della ragazzina fu imitato da singulti di dolore che scossero le infinite figure nere , piegate in due dal dolore .

< Snegurocka >la ragazzina  si gettò con rabbia contro quel piccolo corpo completamente ricoperto di sangue , gridando con una tale rabbia e forza da sentire i polmoni bruciarle .

< Snegurocka mi senti ? Apri gli occhi ti prego > accarezzando il volto insanguinato della undicenne , SElina , ormai priva di forza , si lasciò prendere in braccio da Thomas , mentre Andrey si chinava sulla pozza di sangue sotto il corpo della piccola Snegurocka .

E l’autocontrollo che il ragazzo si era imposto , vacillò quando vide i mille graffi che ricoprivano il corpo della mezzosangue , così come si impose di non mettersi ad urlare per la pose innaturale nella quale era raggomitolata .

 < è viva ? > la domanda tanto attesa dai bambini perduti venne posta da una piangente Priscilla ad un altrettanto distrutto Andrey , mentre tutt’attorno , le figure trattenevano il respiro , terrorizzate .

Togliendosi il giaccone , Andrey coprì il corpicino di Snegurocka con mano tremanti  , stringendoselo ansioso al petto , mentre si chinava verso le labbra dischiuse della ragazzina per

percepirne il respiro .

E d’improvviso , mille lacrime abbandonarono gli occhi lucidi  del bambino perduto ,

e un sorriso tremulo curvò le labbra sottili del giovane .

< Respira >

 

 

 

 

 

 

CONTINUA …

  

  

_Ombra_: Per quanto riguarda l’orsacchiotto , avrà un importanza cruciale nella storia , poi capirai il perché , cercherò di dare qualche inizio . Cercherò anche di non maltrattare troppo Harry , promesso XD . Spero che questa Bellatrix ti intrighi e che il capitolo ti sia piaciuto . Grazie davvero per il bellissimo capitolo spero che continuerai a seguirmi un bacio XD

 

 

Troue_xxx : Si ci hai azzeccato , Angelique era la bambina morta XD . grazie per il commento e nn ti  preocc se non ti accorgi subito che non ho aggiornato , non è un problema .

Spero che questo capitolo ti sia piaciuto , anche perché ci ho faticato parecchio , basta vedere quanto è lungo xd. Grazie per il commento davvero , xd

 

 

Pamelinda : eccoti accontentata , nuovo capitolo ,più lunghetto e spero che ti piacerà comunque . Spero di continuare a sapere cosa ne pensi XD Grazie grazie per il commento

 

 

Deaselena : primo mi complimento per il nick , davvero bellissimo XD , e per risponderti , non so quanti capitoli saranno perché ora diciamo darò una prima visione della loro infanzia e poi si passerà all’età adolescenziale , perciò penso che ne verranno un bel po’ . Cmq no , Hermione non è finita a serperverde perché lei per il momento è solo diciamo un visitatore estero , nulla di più . grazie per il commento , spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto baci baci

 

 

Ora vi devo dare una notizia non proprio bella , dato che adesso inizio la scuola gli aggiornamenti saranno un po’ più lenti , spero solo di non annoiarvi e che continuiate a seguire la storia .

Speriamo solo che non mi stressino  a scuola . SE la stessa cosa è per voi , vi auguro un inizio anno fantastico . Per i disegni dovrete aspettera un pò perchè non li ho ancora finiti , spero di aggiungerli il prox capitolo XD al prox aggiornamento baci gold eyes 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** A bad soul ***


Harry Potter

Harry Potter

Heading 2

Normal

 

 

 

 

 

 

< Come sta ? > SErgej non si mosse di un millimetro quando la mano pallida  e delicata di Mira si posò sulla sua spalla . Né un sussulto a quel gesto . Né un guizzo negli occhi color zaffiro  , vuoti . Nulla . < Vuoi fare cambio ? > con un sospiro di sconforto , Mira si lasciò cadere sulla sedia accanto a quella del compagno quando quest’ultimo non la degnò di una risposta.  Sfiorando debolmente la minuscola mano che il ragazzo stringeva  tra le proprie con dolcezza e apprensione da più di dodici ore . < Non apre ancora gli occhi > la voce piatta e apatica di Sergej fece sussultare leggermente la ragazzina , strettasi nel pesante giaccone di lana per il gelo che a quelle parole le aveva avviluppato  le gracili ossa . < I medici hanno detto che dobbiamo solo aspettare . La ferita alla testa ci metterà un po’ a cicatrizzarsi  , ma ora è fuori pericolo > nonostante il tono della dodicenne fosse privo di incrinature  , piccole lacrime cominciarono a discendere dalle sue gote nivee senza che lei potesse porvi freno  . < Tu non l’hai vista Mira . Io sono stato qui quando l’hanno operata . Tu non hai visto le cicatrici che ha sulla schiena . Sono….> la voce del ragazzo si incrinò sull’ultima parola  , e per darsi un contegno  portò la piccola mano alle labbra tremanti  , baciandola con devozione e affetto . < è colpa nostra . Non siamo riusciti a proteggerla ,siamo inutili , completamente inutili > con un gemito di dolore , Serej si accasciò sull’immacolato lenzuolo che ricopriva la piccola figura , mentre Mira stringeva i denti per contenere i sentimenti autolesionistici del diciottenne .

E tra le palpebre socchiuse , gli occhi azzurri della piccola russa tremarono nel vedere Snegurocka , immobile sul letto di un comune ospedale babbano .

I lunghi boccoli bruni aperti a ventaglio sul cuscino bianco . La fronte  fasciata da innumerevoli  bende . La pelle ambrata terribilmente pallida , dall’aria quasi malsana . Il corpicino da undicenne fasciato da garze e bende  che la ragazzina riuscì ad intravedere anche  dalla scollatura dell’opaco tessuto azzurro che la ricopriva . Mentre metà del viso era nascosto da una mascherina trasparente e piccoli tubicini le penetravano nelle esili braccia .

Uno spettacolo che aveva fatto fuggire  la stessa irruente  Selina , seduta con sguardo spento nella  sala d’attesa , una cioccolata ormai fredda stretta tra le piccole mani . Circondata dal resto dei bambini perduti che , chi appoggiato  pigramente alle pareti , chi preso posto accanto alla piccola punk-rock ,aspettava trepidante ,  il risveglio della principessa di Russia 

 . < Perdonami Snegurocka , non sono stato  in grado neanche di tenerti d’occhio . Perdonami > < Non ti colpevolizzare così   Sergej . Non c’è niente per cui chiedere perdono > seppure quella voce fosse stata terribilmente bassa e flebile . Seppure la mano che aveva cominciato ad accarezzargli  il capo sembrava fare fatica a muoversi .  Seppure stentasse a credere alle sue orecchie . SErgej sobbalzò sul posto  quando incrociò due grandi occhi d’oro .

Pacati , imperscrutabili,  forse gelidi , ma terribilmente …..rincuoranti  .

< Sner..grucoka…> aggrottando le sopracciglia nere , Hermione si disfò con stizza della mascherina dell’ossigeno . Mentre la voce stranamente gracchiante di Sergej le faceva storcere la bocca verso il basso . < Rallenta , non ho capito nulla di quello che hai detto .

E perché quelle lacrime ? Sei un uomo o n… > ma ancor prima che la mezzosangue potesse continuare la sua sfuriata , due esili braccia la strinsero con foga ,

spezzandole il respiro .

< Sei viva , sei viva > con un leggero sorriso sulle labbra , Sergej vide l’algida figura di  Snegurocka sciogliersi lentamente  nell’abbraccio soffocante di Mira  ,

 mentre gli occhi d’oro della ragazzina si addolcivano un poco .

< Credevate  davvero che bastasse quella magia a togliermi di mezzo ? Dovreste conoscermi oramai .

Sono molto delusa della vostra poca fiducia in me >

Smettendo di  accarezzare i capelli neri di Mira,

la piccola mezzosangue si dilungò verso la fine del letto con l’intenzione di muovere le gambe che

sentiva terribilmente intorpidite .

Ma i suoi piccoli piedi non riuscirono neanche a sfiorare di striscio il pavimento lucido che Sergej , piegatosi elegantemente su di lei , l’aveva presa in braccio , stringendola con

fare possessivo al petto muscoloso . < Dove credi di andare ? Il dottore ha detto che non devi sforzarti troppo . SE hai intenzione di muoverti devi prendere quella > con un occhiata fugace , Hermione scorse la sedia a rotelle sulla quale il compagno la fece sedere con apprensione maniacale , facendole assottigliare gli occhi d’oro per l’irritazione  . < Non trattarmi come un invalida SErgej ,posso muovermi benissimo da sola > con una sgommata la sedia a rotelle scomparve dalla porta che la undicenne aveva aperto con la telecinesi , mentre Sergej si grattava dispiaciuto la testa e Mira rincorreva preoccupata l’amica , un espressione sollevata sul visetto pallido .

 

 

 

 

 

 

Con aria assente Selina rigirava tra le mani il bigliettino bianco che un fattorino le aveva consegnato con un enorme mazzo di rose blu , le preferite della sua Snegurocka . Poteva esistere qualcuno di più freddo di quella donna ? In un moto di irritazione stracciò il bigliettino con il  quale la madre adottiva di Hermione si scusava per non essere venuta . Si scusava ? Quale donna non si sarebbe precipitata all’ospedale sapendo la propria figlia in fin di vita ? A che razza di donna era stata data in adozione Hermione ? < Ehi guardate là > smise di sbriciolare tra le mani l’anonimo bigliettino quando vide alcuni dottori balzare di lato non appena una figura su una sedia  rotelle si diresse come una scheggia verso di loro .

E fu solo quando le ruote metalliche smisero di girare che gli occhi neri della ragazzina si sgranarono per lo stupore quando Snegurocka , un espressione indifferente sul bel visetto , ordinò a Priscilla di riportarla ad Hogwarts .

< Snegurocka > Hermione , sbuffando per le innumerevoli braccia che si ritrovò a cingerle  il collo , scorse  da sopra la spalla di Andrey la piccola figura di Selina , seduta su una scomodissima sedia di plastica di un verde fin troppo acceso che le fece socchiudere le palpebre per il fastidio  .

Ma più che le lacrime  e i singhiozzi della compagna , un

enorme mazzo di rose blu attirò la sua attenzione .

D’un tratto un gelo artico le  avviluppò  le membra .

Gli occhi d’oro si congelarono . E  le piccole dita si stringessero  attorno alla leggera camicia azzurra che indossava con forza  .

Mentre alle spalle dei bambini perduti un mazzo di rose  cadeva sul gelido pavimento . Ma anziché gli eleganti boccioli blu ,  piante rinsecchite e nere si sbriciolarono sotto

lo sguardo glaciale della principessa di Russia .

Madre .

 

 

 

 

 

 

 

 

< Dove si sarà cacciato ? Sono preoccupata > Daphne chiuse alle sue spalle l’ennesima porta con uno scossone , mentre Pansy e Theodor chiedevano ai compagni serpe verde che incontravano nei corridoi , se avessero visto Harry nelle ultime ventiquattro ore  . < Cosa facciamo ? Draco e Blaise sono andati con Narcissa al ministero e nessuno lo ha visto . Cosa possiamo fare ? > con un espressione afflitta ,  la bionda serpe verde si accasciò contro una parete , cingendosi le gambe con un braccio per tentare di calmarsi . < Lo troveremo  Daphne , sarà da qualche parte  nel castello . Non preoccuparti > < Quell’idiota di Potter , perché deve farci stare in pensiero ? Non ci bastava solo Hermione ? > mentre Pansy abbracciava con fare materno la compagna , Theodor si accostava ad entrambe con sguardo pensoso . E se…< Vi ricordate dove si era nascosto l’ultima volta Harry ? > un lampo di consapevolezza attraversò le iridi nere della Parkinson , la mano che stringeva quella di Daphne irrigiditasi leggermente alle parole sussurrate dell’amico  .

< L’ultima volta lui….Daphne > ancor prima che Pansy potesse concludere la sua deduzione la bionda serpe verde si era lanciata in una corsa verso il bagno abbandonato delle ragazze .

< Cosa state facendo ? > con un sussulto Theodor si voltò verso il proprietario della gelida mano che gli aveva afferrato la spalla , e i lineamenti dolci del ragazzino si irrigidirono quando

Incrociò lo sguardo penetrante di Remus Lupin .

Inquietante nella sua postura ingobbita . Con un innocente movimento delle esili  braccia  Pansy scostò con delicatezza la mano dell’uomo sulla spalla del compagno , abbracciandolo da dietro ,

mentre gli occhi scuri della bambina si facevano terribilmente ostili e glaciali .

< Nulla , stavamo passeggiando . Non sapevo fosse proibito > deglutendo vistosamente per il sibilo sinistro della compagna , Nott intrecciò le dita con quella della ragazzina , avviandosi a sua volta

nel corridoio che poco prima Daphne aveva imboccato .

Mentre sentivano entrambi lo sguardo impassibile del professore di difesa contro le arti oscure continuare a seguirli con sorprendente intensità .

E prima di voltare l’angolo Theodor giurò a se stesso

 di aver visto gli occhi chiari dell’uomo scurirsi in un grigio metallico fin troppo familiare .

 

 

 

 

 

 

 

 

Con passo incerto Daphne fece capolino nel bagno delle ragazze , aggrappandosi con apprensione al pomello d’ottone

 quando udì una specie di sibilo fuoriuscire da uno dei bagni chiusi  .

 Seppure le gambe le tremassero per la paura , la ragazzina entrò titubante nella stanza circolare , percependone  con un brivido di inquietudine  il freddo pungente  .

< Harry > quasi si stupì Daphne del tono tremolante e infantile della propria  voce ,

mentre i suoi occhi zaffiro cercavano la piccola figura del compagno che però non sembrava trovarsi lì .

Con un sospiro di sollievo la serpe verde diede le spalle all’angusto bagno  con tutta l’intenzione di  allontanarsi il prima possibile da quel maledetto posto  , ma un tonfo sordo la fece sobbalzare e voltare leggermente verso uno dei bagni chiusi a chiave .

< Ma cosa …> sorpresa , la ragazzina si trascinò titubante dal lato opposto della stanza , raccogliendo da terra ,  con palese stupore  , Emily , la bambola di Pansy .

Cosa ci faceva lì ? < Daphne > con un urletto stridulo Daphne si appiattì alla parete ,stringendo istintivamente la bambola al petto quando sentì provenire  da dietro una porta del bagno

la voce di Harry , spenta  .

< Daphne sei tu ? > la voce impaurita del compagno fece rilassare i muscoli poco prima irrigiditi della piccola che , sorridendo debolmente ,  si accostò alla porta ,

poggiandovi sopra le mani che ritirò di scatto  con un brivido di paura .

Erano….ghiacciate .

< Harry stai bene ? Vuoi che vada a chiamare qualcuno ? Vuoi che…> nuovamente il sibilo che pensava di aver solo  immaginato le fece accapponare la pelle ,

mentre il cuore le si bloccava  in gola e il respiro diveniva affannoso . < Harry cos’hai ? Vuoi …> ma ancor prima che la ragazzina potesse scostare la porticina grigia ,

una furiosa folata  di vento la fece sbattere violentemente contro la parete opposta , facendola accasciare con un gemito di dolore al suolo .

 

 

< Daphne dove sei ? Stai bene ? > Theodor e Pansy  spalancarono ansiosi la porta , i respiri affannosi per la corsa che avevano fatto per raggiungere l’amica  . I  respiri che si mozzarono non appena videro il loro  compagno .

< Harry > seduto in una posa innaturale sul pavimento gelido di un bagno ,  Harry Potter teneva il capo piegato di lato , le mani abbandonate lungo i  fianchi e le gambe rigide .

< Daphne > con un grido isterico Pansy si gettò sulla compagna afflosciatasi al suolo , scuotendola per le spalle minute . < Daphne guardami. Stai bene ? Daphne?  > la serpe bionda rialzò a fatica il capo , sentendo qualcosa di caldo colarle sullo zigomo , e a giudicare dagli occhi allarmati  dell’amica doveva trattarsi di sangue .

< Harry stai bene ? > senza sapere perché , Theodor impugnò con mani tremanti la propria bacchetta , frapponendosi tra l’amico e le compagne alle sue spalle . < Harry ? > il corpo del bambino sopravvissuto  sussultò in un modo talmente inquieto e anormale  da far sbiancare il serpe verde , le mani sudaticce

incapaci di reggere ancora per molto  la bacchetta .

< Tu…tu non sei Harry .. chi sei ? > una risata roca e sibilante fece arretrare vistosamente il ragazzino , così come Pansy e Daphne si abbracciarono con foga l’una all’altra  .

< Prova ad indovinare ?  > deglutendo , Theodor si allontanò dal serpe verde , stringendo la mano che

Pansy  gli tese da dietro , mentre inquieto continuava a puntare la bacchetta su quel corpo

immobile e dalla voce serpentina  .

< Pietrificu totalus > un lampo ceruleo colpì in pieno petto il bambino sopravvissuto che sobbalzò leggermente  , perfino la mano che il ragazzino aveva proteso verso i tre serpe verde rimase sospesa in aria ,

immobile , statica , pietrificata .

< Cosa credete che abbia ? >

< Fammi vedere > dando le spalle all’ormai innocuo bambino sopravvissuto, Theodor si chinò per controllare il piccolo taglio che Daphne aveva riportato alla testa .

E preso com’era dall’esaminare la ferita , non si accorse del movimento sospetto alle sue spalle .

 

L ’urlo terrorizzato di Pansy riecheggiò sinistramente per il bagno , mentre Theodor ghiacciava sul posto sentendo l’alito caldo del bambino sopravvissuto infrangersi sulla sua nuca . < Ah ah …troppo tardi > un dolore lancinante fece inarcare il serpe verde quando fu scagliato con incredibile violenza contro un lavandino , mentre Pansy continuava ad urlare e a stringere spasmodicamente l’amica al petto . < Cosa c’è ? Non mi riconosci ? Sono Harry > un conato di vomito rischiò di piegare in due la piccola Daphne quando a fatica vide il bel viso del compagno distorto in una maschera orribile .

Gli occhi verdi talmente grandi e dilatati da sembrare quasi fuoriuscire   dalle orbite .

Vene bluastre pulsavano alle tempie del bambino , mentre le labbra erano dischiuse in un sorriso da squalo che fece gridare a più riprese la piccola Parkinson .

  < Fa silenzio mocciosa > subito Pansy ammutolì  , cominciando a piangere silenziosamente quando lo vide camminare con passo fluido e ondeggiante verso Theodor , svenuto per il dolore al fianco .

< Siete già stanchi ? Che noia > un movimento sospetto nell’alto dell’unica finestra presente nel bagno attirò l’attenzione di Daphne che , appurata la mancata presenza di harry al suo fianco ,

seguì con la coda dell’occhio quella figura evanescente  

che non tardò a riconoscere .

< Che moccioso inutile > Pansy trattenne un urlo di terrore quando vide quello che doveva essere il suo compagno serpe verde afferrare per i capelli Theodor ,

guardandolo con un ghigno crudele che le fece accapponare la pelle .

< I bambini sono completamente inutili . Non fanno altro che piagnucolare . Patetico > sudando freddo , la serpe verde vide Mirtilla Malcontenta fissare Harry con sguardo spaesato ,

prima di portare la sua attenzione su di lei .

E quando Daphne accennò con il capo alla porta , il fantasma evaporò non appena il bambino sopravvissuto si voltò nella loro direzione ,

ghignando apertamente quando sentì  la piccola Pansy singhiozzare rumorosamente .

< Piccola peste ,  smettila di piangere . Siete tutti uguali . Tutti inutili, tutti meritevoli di morire nel modo più atroce e lento possibile > Stringendo la compagna al petto , Daphne seguì i movimenti aggraziati del compagno nell’atto di impugnare la bacchetta di Nott ,

movimenti quasi…femminili .

< Comincerò da te mocciosetta , le bambine in particolare mi hanno sempre dato sui nervi > Pansy chiuse gli occhi d’istinto , trattenendo il respiro nell’attesa dell’incantesimo che stranamente non colpì lei .

Nella semi oscurità  delle sue palpebre socchiuse ,   infatti,  la bambina vide si un fascio di luce scintillare sulla punta della bacchetta , ma l’incantesimo non la sfiorò di striscio  , bensì colpì in pieno petto  Harry Potter .

 

 

< Stupeficium > la voce grave e secca di Remus Lupin fu una vera salvezza per entrambe le bambine , mentre il professore , accompagnato da una sorpresa Minerva McGranitt e un pacato Silente , fissava con sguardo truce la piccola figura che stentava a rialzarsi .

< Chi diavolo sei tu ? Dimmi il tuo nome > nuovamente una risata roca e gracchiante abbandonò le labbra sottili del bambino sopravvissuto , in piedi , senza bacchetta , gli occhi dilatati incredibilmente divertiti .

< Oh oh…sono arrivati i rinforzi . Non vorrai fare del male al vostro salvatore vero ? > Harry , o colui che si era impossessato di Harry , cominciò ad arrotolarsi alle dita ciocche di capelli immaginarie , particolare che non sfuggì all’uomo .

< Mi ripeto . Dimmi il tuo nome > con un espressione oltraggiata Harry scoppiò in una grassa risata , sfoderando un sorriso canzonatorio e di scherno verso il professore di difesa contro le arti oscure  .

< Secondo te sono così  stupida da dirti il mio nome ? > < Stupida ? >

Accortosi del suo errore Harry sbiancò vistosamente , battendo i piedi per terra con fare stizzito . < Dannato , te la farò pagare . Ma non sei tu il mio bersaglio , bensì un adone biondo che deve pagare per il suo tradimento assieme alla sua famiglia > < Draco > < Esatto cocca , I Malfoy . Ed ora se volete scusarmi io andrei . Ciao Ciao Idioti > con un ultima risata Harry si smaterializzò , sorprendendo lo stesso Silente che aggrottò preoccupato le sopracciglia . < Come ha fatto ? C’è l’incantesimo di restringimento . Nessuno può smaterializzarsi a meno che …> < A meno che non ci sia qualcuno in questa scuola che ha creato un collegamento con qualcun altro al di fuori delle mura >

E il silenzio sepolcrale che calò nel bagno in disuso descrisse  a grandi linee  il panico per quella letale e quanto mai dannosa  prospettiva che sembrava profilarsi all’orizzonte  .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

< Bene . Appurato che il qui presente Lucius Malfoy era sotto un imperio ,  la giuria lo dichiara innocente e non colpevole della strage dei Tigli . Non avendo alcuna prova sul legame della rispettabile famiglia Malfoy con il defunto Lord oscuro l’imputato godrà di piene libertà e non verrà rinchiuso ad Azkaban . L’udienza è conclusa > un sospiro di sollievo di Narcissa Malfoy accolse il rilascio di suo marito , ammanettato alla sedia dalla quale si rialzò con eleganza , nonostante l’ombra che adombrava il suo sguardo impassibile e l’impercettibile  incurvatura delle spalle verso il basso  .

< Draco > gli occhi grigi del piccolo Malfoy seguirono annoiati la sinuosa figura della madre prendere sotto braccio  Lucius , mentre le sue dita tamburellavano sul lucido tavolo con fare nervoso . < Cosa cazzo vuoi ? > roteando gli occhi verso l’alto , Blaise circondò con un braccio le spalle rigide del suo migliore amico , aumentando la presa quando il biondino tentò di scrollarselo di dosso , grugnendo in risposta . < Hermione sta bene . Tuo padre è stato rilasciato , dovresti essere quantomeno contento > uno sguardo truce fu tutto ciò che il piccolo Zabini ebbe dal suo migliore amico , troppo preso dal rimuginare su quella dannata frase di quell’altrettanto dannato di Diggory .

La frase che aveva avuto la capacità di turbarlo .

Sei identico a tuo padre , e man mano che crescerai la somiglianza sarà tanto palese che la Granger non avrà neanche il coraggio di guardarti in volto . Dato che vedrà solo l’assassino della sua famiglia .

Dannato , dannato Diggory . Lui e la sua irritante vocina acuta e saccente .

Non aspettando neanche che Blaise lo raggiungesse , il piccolo Malfoy si avviò per conto suo fuori dalla sala dei processi . Percorrendo con sguardo astioso il lungo corridoio che dava sull’ascensore che aveva tutta l’ intenzione di prendere per uscire da quel posto che puzzava di muffa e chiuso .

< Ehi Draco aspettami > non calcolando di striscio il compagno che correndo tentava di raggiungerlo  , intimò con gesto seccato del capo un povero inserviente a  dileguarsi dalla sua vista prima che ostacolasse con il suo goffo camminare la sua strada .

 E mentre Blaise lo afferrava rabbioso per la manica del maglione grigio perla facendolo fermare bruscamente  .

 Draco seguì con la coda dell’occhio l’algida figura di suo padre , affiancata da quella avvenente della madre ,  raggiungerlo con poche falcate .

Mentre l’ascensore si apriva con un flebile stridio delle porte metalliche , e

un esaltato signore Weasley affiancava una figura che Draco non tardò a riconoscere e per la quale inarcò un sopracciglio biondo .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

< Snegurocka > tutto il caffè che il bicchiere di carta conteneva , si rovesciò sul pavimento immacolato dell’ospedale quando Andrey  si lasciò scivolare accidentalmente  dalle mani la bollente  bevanda ,  non appena vide  Snegurocka sobbalzare ed assottigliare pericolosamente gli occhi d’oro  ,

come se qualcosa l’avesse infastidita più del lecito  .

< Snegurocka cos’hai ? > senza degnare Mira di una risposta , Hermione materializzò tra le mani la propria bacchetta , mentre una smorfia di dolore le irrigidiva i marcati lineamenti del volto  

nell’atto di alzarsi da quella dannata  sedia a rotelle .

Tentativo inutile e doloroso dato il fastidioso formicolio che le faceva digrignare i denti ad ogni movimento  .

< Cosa…> < Tornate subito ad  Hogwarts . Quegli idioti non sanno neanche guardare per più di qualche ora il loro salvatore e sperano che lo lasci sotto la loro protezione . Incompetenti > borbottando quelle poche parole  , Hermione invocò un uomo ombra che ligio , la prese prontamente tra le braccia dato la sua impossibilità nel muoversi autonomamente , mentre  più di qualche infermiere si voltava curioso   nella loro direzione .

< Dove credi di andare ? > con un gesto seccato della mano Hermione zittì subito Thomas , coprendosi alla bella e meglio le gambe fasciate dalle bende

con la camicia dell’ospedale . < Aspettatemi ad Hogwarts , tornerò presto . Fate come vi ho detto e non mettetevi nei guai > ancor prima che Sergej potesse ribattere al tono saccente della sua Snegurocka , la ragazzina si smaterializzò sotto gli sguardi sconvolti dei babbani , mentre i bambini perduti sospiravano per pura abitudine

all’ennesima iniziativa solitaria della principessa di Russia .

< Allora che hai da guardare ? Hai problemi per caso ? > con voce stridula Selina si gettò su un povero infermiere , sfilandogli dal camicione bianco la siringa con la quale tentò di addormentarlo conficcandoglielo nel braccio . < Quella ragazzina mi farà impazzire > < Eppure ci dovresti essere abituato SErgej . Infondo è lei che da gli ordini > con una sigaretta a penzoloni sulle sensuali labbra , Andrey ammiccò in direzione della capo reparto che arrossì di botto .

Mentre la sicurezza accorreva alle urla del povero medico con un occhio nero  , e Mira trascinava per il colletto della maglietta nera una recalcitrante SElina che l’uomo additava come una sadica pazza da rinchiudere in manicomio .

Solita routine .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

< Ecco qui Harry . Ma perché cercavi Malfoy se posso chiedertelo  ? > nascondendo la smorfia di fastidio che gli tese il volto  , Harry fece spallucce all’indirizzo dell’uomo , cercando l’alta figura di Maloy senior .

E quando gli occhi chiari  del bambino si posarono sull’uomo , un ghigno diabolico  gli deformò le labbra sottili oscenamente arricciate  , e il verde delle sue iridi si velò di crudeltà  .

< Cosa diavolo ci fa Harry qui ? > Blaise allentò la presa attorno al braccio del compagno , seguendo con sguardo attento i passi sinuosi del bambino sopravvissuto , mentre Draco incrociava le braccia al petto in una posa strafottente .

< Cosa ci fai qui Potter ? Non dovresti essere in classe ora ? > una leggera risata insospettì il serpe verde , una risata che non ricordava .

Una risata stranamente …scampanellante .

< Lucius ? > Narcissa sussultò vistosamente quando sentì la mano del marito artigliarle con forza il braccio , trascinandola bruscamente dietro le spalle larghe dell’uomo , i cui occhi grigi erano

come cristallizzati in un sentimento che la donna riconobbe come …paura .

< Allora Potter ? Rispondimi idiota . Cosa ci fai qui ? > ma l’incedere del bambino sopravvissuto non diminuì  al sibilo scontroso del piccolo Malfoy , intenzionato a fare una lavata di testa a quell’incosciente di Potter che gironzolava per il ministero , da solo ,  nonostante sapesse che c’era un intera setta a minacciare la sua vita .

< SE Hermione sa che sei uscito dalla scuola senza una scorta ti squaglierà vivo > una mano grande e stranamente gelida fermò entrambi i ragazzini dall’andare incontro al loro compagno , la mano di quell’uomo che Draco fulminò con un occhiata gelida .

< Lasciami > < Sta fermo e zitto Draco . Quello non è Potter > furono forse le parole del padre a smorzare la velenosa frecciatina con la quale il serpe verde sperava di ferire Malfoy senior .

O forse la risatina sconosciuta che sentì provenire dal bambino sopravvissuto , fermatosi in mezzo alla sala , gli occhi nascosti dal ciuffo di capelli neri che gli adombrava il viso .

O forse il piccolo particolare che lo fece irrigidire sotto la presa ferrea del padre .

Quella bacchetta che Harry aveva tenuta nascosta nella tasca dei pantaloni e che ora puntava contro …Lucius Malfoy  .

< Chi sei ? > la voce gelida e sibilante dell’uomo sembrò ghiacciare l’aria e i pochi impiegati , compresi il povero e confuso signor Weasley che , sorpreso dai comportamenti di Harry Potter

guardava allucinato Malfoy senior .

< Colei che ti manderà all’altro mondo e vendicherà il tuo tradimento al nostro Lord oscuro >

Solo allora , dopo un iniziale silenzio , Harry Potter rialzò il capo .

Facendo irrigidire l’intera famiglia Malfoy e il piccolo Blaise che arretrò leggermente sotto gli occhi spiritati del bambino sopravvissuto .

< Colei che riporterà all’antica gloria il mio signore . Per questo devi morire Malfoy . Tu e la tua famiglia di purosangue . Avada kedrava > nessuno potè fare nulla .

Né lo stesso Lucius che tentò di nascondere dietro la sua schiena suo figlio e Zabini che tremarono nella sua  stretta .

Né il signor Weasley che sgranò gli occhi al fascio di luce verde scagliato contro la piccola combriccola di purosangue .

Né Narcissa Malfoy che potè solo stringere contro il proprio  fianco i due bambini e suo marito .

Né lo stesso Draco Malfoy che afferrò la mano del proprio migliore amico , frapponendosi tra lui e la maledizione senza perdono in un gesto quasi istintivo .

Né il piccolo Zabini che sgranò gli occhi al gesto inaspettato  del migliore amico .

Nulla .

 

 

Crack .

Fu solo quel piccolo e familiare rumore a far sbiancare vistosamente Harry Potter e l’intera sala , mentre la sagoma nera  che aveva ricevuto la maledizione senza perdono al posto dei Malfoy evaporò .

E fu allora che

Hermione Jane Thompson Granger si materializzò di fronte al bambino sopravvissuto in braccio ad un uomo ombra .

Pericolosamente furiosa .

 

 

 

 

 

Gli occhi d’oro di Hermione scrutavano feroci il visetto pallido del bambino sopravvissuto ,

cogliendo il lampo di collera , rancore ed odio che solcò per un millesimo di secondo  le iridi smeraldine di

Harry Potter .

< Non mi interessa chi tu sia o cosa voglia . Ma se non vuoi che la tua anima marcisca all’infermo ti consiglio di abbandonare il corpo di Harry in questo preciso istante >

La voce bassa e tetra della piccola mezzosangue sortì l’effetto sperato in colei

che si era impossessata del salvatore dei maghi .

Lo stesso Draco Malfoy , ancora turbato dall’apparizione della compagna che aveva salvato la vita a lui e alla sua famiglia con una tale semplicità da sconvolgerlo nel profondo  , notò come il serpe verde cominciasse a sudare freddo .

< Tu non puoi farmi niente . Non vorrai fare del male al tuo amichetto ? > seppure la posseditrice del corpo del bambino sopravvissuto non credesse per prima alle sue stesse parole ,

tentò di dare

al suo tono tremolante e insicuro , una nota di superbia .

Sperando vivamente che la ragazzina non si accorgesse del suo tremore .

Ma quegli occhi d’oro sembrarono cogliere ugualmente il suo tentennamento . Ed ebbe conferma del suo così poco incoraggiante pensiero 

 quando

vide le labbra rosso  fuoco della piccola   curvarsi verso l’alto nell’accenno di un sorriso

furbo ed inquietante .

< E chi ha mai detto che voglio fare del male ad Harry ?  > d’un tratto l’entità che occupava il corpo del bambino sentì una sorta di stretta allo stomaco che la  fece urlare per il dolore , mentre piccoli aghi si conficcavano nella proiezione della sua anima

e la  trascinavano

 verso le ante metalliche dell’ascensore sulle quali si ritrovò imprigionata .

 

 

Il corpo di Harry Potter

 si afflosciò tra le braccia di un uomo ombra che Hermione aveva prontamente  richiamato con un incantesimo .

Mentre la bacchetta con la quale aveva scagliato la  magia proibita , rimaneva puntata su quella figura evanescente inchiodata all’ascensore che si dimenava come un ossessa .

< Hermione > Draco  si liberò  dalla presa del padre assieme all’amico con un gesto infastidito del braccio  , correndo verso la ragazzina che non scostava lo sguardo impassibile  e quasi..annoiato dall’anima della posseditrice .

< Mi dirai il tuo nome spontaneamente o mi costringerai a torturarti ? > un brivido attraversò la schiena del piccolo Malfoy quando , affiancatosi all’uomo ombra che sorreggeva Hermione ,

udì il tono piatto della mezzosangue .

Senza un velo di pietà in quelle parole tinte di un infinita crudeltà  .

< Allora perché non parli ? Hai paura che riconosca la tua voce ? > un urlo strozzato uscì dalle labbra dell’anima posseditrice

 quando sentì delle mani invisibili trapassarle il petto in cerca

del centro del flusso della magia attraverso il quale riusciva a rimanere in vita .

Il flusso che sentì venir stretto nella morsa ferrea di quella dannata strega .

< Non ho tempo da perdere . Dimmi il tuo nome . Mi sto annoiando > con una leggera movenza del polso di hermione  , gli aghi che tenevano inchiodata l’anima penetrarono maggiormente in lei ,

facendola dimenare ed urlare con quanto più fiato aveva in gola .

Mentre le urla isteriche e strozzate dell’anima costrinsero molti a

tapparsi le orecchie per difendersi da quell’inumano grido di dolore .

< Ti ho detto di dirmi il tuo nome . Ora > con un colpo al cuore Draco e Blaise videro le iridi dorate della ragazzine tingersi di un inquietante rosso vermiglio

, mentre la sua voce si faceva sepolcrale ,

lontana , spaventosamente oscura ed inquietante .

< Ho detto di …> d’un tratto le urla dell’anima smisero di trapanare i timpani dei presenti , e la stessa Hermione fu costretta ad interrompere il suo interrogatorio quando le ante metalliche dell’ascensore si aprirono con un sonoro bip  .

Mostrando un elegante figura incravattata che

con un colpo di bacchetta si disfò della figura evanescente

che svanì nel nulla poco prima di cedere alla tortura .

 

< Expelliarmus >

La sottile bacchetta nera volò dall’altra parte della stanza mentre Hermione , colta di sorpresa , gemette dal dolore quando l’uomo ombra che la sorreggeva svanì , facendola

cadere a peso morto sul gelido pavimento della sala .

< Harry  > Blaise si slanciò in avanti per afferrare al volo il corpo del bambino sopravvissuto , in sincrono con Draco che si gettò ai piedi della piccola mezzosangue gemente .

< Nel ministero è severamente proibito usare la magia nera e questo tipo di incantesimi proibiti signorina > Cornelius Caramell uscì  con passo marziale dall’ascensore ,

incenerendo con lo sguardo la ragazzina che il giovane rampollo dei Malfoy prese tra le braccia con maniacale attenzione .

< Dovrà rispondere a me delle sue azioni signorina . E dovrà spiegarmi quale diavoleria ha usato e come  ha fatto  per creare degli uomini di ombra > ma Hermione non fece altro che scoccare un occhiata astiosa all’uomo che non ebbe neanche il tempo di guardare negli occhi data l’impressionante macchia rossa che si allargava sulla fasciatura alla testa .

< Mezzosangue > Draco strinse con preoccupazione il corpicino della compagna al proprio petto palpitante  , seguendo ad occhi sgranati il rivolo di sangue che rigò la guancia della ragazzina .

 < Madre > Narcissa sobbalzò al tono isterico di suo figlio , rimanendo basita e sconvolta dell’espressione sofferente del figlio e dal luccichio negli occhi grigi del bambino che sembrava sul punto di piangere  .

Con passo trafelato , la donna si accostò al suo unico erede ,accarezzandogli comprensiva la testa .

Mentre gli occhi azzurri della non più Black constatavano le condizioni della piccola mezzosangue .

< Dobbiamo portarla al San Mungo . Si deve essere riaperta la ferita > un lampo di sorpresa saettò negli occhi chiari della donna quando colse il sussulto di suo figlio all’ennesimo gemito della ragazzina che stringeva spasmodicamente contro di sé .

< Non va da nessuna parte ora . Deve rispondere alle mie domande > < Se permette di lei me ne occupo io > con passo elegante  Desdemona Juposov uscì dall’ascensore assieme ad altre figure  ,  avvicinandosi  al bellissimo ragazzino biondo che teneva tra le braccia la piccola Snegurocka .

< Chi è lei ? > con sguardo fiero la donna puntò i grandi occhi color acquamarina  sul ministro della magia inglese , raddrizzando le minute spalle in una posa regale e autoritaria .

< Io sono la moglie del ministro della magia russa . E dato che la qui presente signorina Thompson è stata registrata come cittadina russa nonostante abiti in Inghilterra è compito mio

Provvedere ad ogni richiamo nei suoi confronti > . Con un sorriso dolce Desdemona si piegò sulla piccola , aggrottando le sopracciglia nere quando vide la macchia di sangue allargarsi a vista d’occhio . < Se vuole scusarmi noi dovremmo andare . Se volete seguirmi > con uno schiocco di dita , alte figure ammantante di mantelli blu cobalto accerchiarono la donna , scortando lei , Narcissa , Draco e il piccolo Zabini all’interno dell’ascensore .

< Avrà presto notizie dalla mia nazione ministro per aver così trattato un nostro connazionale . E le assicuro che le conseguenze saranno molto gravi >

E il sorriso cordiale della donna si trasformò in un sorriso gelido e rigido  come la terra in cui era nata .

Mentre Lucius malfoy raggiungeva la moglie e lanciava un occhiata confusa al suo rampollo .

Udendo con sospetto il singhiozzi del cuore del suo unico erede , simili a quelli di un uccellino ferito .

Piegato con sguardo ansioso  su quella ragazzina che , sfinita , svenne  .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

< Prego , prendete posto > Minerva McGranitt fece salire sulla lussuosa carrozza color amaranto i piccoli studenti , mentre il professor Lupin attendeva che Sergej Jusopov facesse sedere la piccola signorina Granger che aveva insistito tanto sul restare da sola con l’uomo dall’aria malaticcia .

< Fai attenzione . Sarà una tortura stare senza di te durante queste vacanze Snegurocka > la ragazzina scoccò un bacio sulla guancia del giovane che, seppure restio , fece salire

l’uomo alle sue spalle .

Non prima di avergli lanciato un occhiata astiosa e stizzita .

< Bene fate attenzione . Ci rivedremo presto > Draco Malfoy ed Harry Potter si sporsero dal finestrino della  carrozza non appena la Mcgranitt diede loro le spalle .

Entrambi intenti a scrutare con cipiglio severo la carrozza all’interno della quale Hermione si trovava , da sola , con il professore di difesa contro le arti oscure .

 

 

 

< Bene . Posso sapere il perché di tutta questa insistenza nel venire in carrozza con me signorina Granger > Hermione non smise di ammirare il panorama al di fuori del finestrino neanche quando l’uomo le pose quella domanda . Tutto ciò che fece fu sistemare la gonna nera del suo vestito con gesti meccanici .

< Davvero non lo ha capito ? > Remus Lupin alzò un sopracciglio al tono serafico della piccola mezzosangue , massaggiandosi distrattamente il mento .

< No non ne ho idea > fu allora che hermione si voltò , inchiodando l’uomo al sedile con un occhiata cupa e inquietante , mentre i suoi occhi d’oro si velavano di un acceso rosso fuoco .

< Mi sorprende davvero che non abbia ancora capito .

Forse ho sopravvalutato la sua intelligenza . Ma dato che sono sicura che lei non abbia  intenzioni bellicose nei confronti di Harry e degli altri

, anzi tutt’altro , non la ucciderò seduta stante > la naturalezza con la quale la ragazzina lo minacciò di morte lo fece sussultare leggermente , ma il professor Lupin , ripreso un certo contegno ,  si piegò

sulla piccola con un sorriso sinceramente colpito e terribilmente familiare alla ragazzina  .

< Questo vuol dire che hai capito tutto ? > Hermione assottigliò lo sguardo all’improvviso mutamento del tono dell’uomo , giocoso , quasi…divertito .

< La tua reputazione ti precede . Non credevo che ti saresti esposto tanto concedendoci di stare in casa tua per tutte le vacanze di natale ,  Sirius Black > fu allora che le labbra sottili dell’uomo si piegarono in un sorriso

compiaciuto , mentre gli occhi chiari di Remus Lupin  si tinsero per brevi istanti di un familiare grigio perla .

E mentre la risata del prigioniero di Azkaban riempiva l’abitacolo della carrozza , il numero 12 di Grimmauld place si profilava all’orizzonte .

 

 

 

 

 

CONTINUA….

 

 

 

 

ECCOMI TORNATA CON UN CAPITOLO MOOOLTO LUNGO A MIO PARERE . SPERO DAVVERO CHE NON VI ANNOIATE  A LEGGERLO .

GRAZIE DAVVERO PER I COMMENTI A TUTTE , SIETE DAVVERO UNICHE E APPREZZO VERMANETE IL VOSTRO SOSTEGNO .

SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO E ASPETTO ANSIOSA I VOSTRI PARERI AL RIGUARDO .

AL PROX AGGIORNAMENO BACI GOLD EYES

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** mad angelic doll ***


Harry Potter

Harry Potter

 

 

 

 

Dedico questo capitolo a coloro che mi hanno seguito fin dall’inizio con commenti a dir poco lusinghieri .

Ovvero a Troue_xxx, deaselene e pamelinda .

Un bacione grande ragazze XD .

 

 

 

 

Le urla stridule di quel dannato dipinto fecero sussultare le piccole figure accostate alla tavola . Mentre gli occhi d’oro della piccola Snegurocka continuavano , indifferenti , ad osservare la deliziosa torta al cioccolato che Kreacher aveva preparato loro quel pomeriggio  .

< Quella dannata vecchiaccia , mi fa passare ogni volta  la fame > con un gesto stizzito , Blaise abbandonò con un tintinnio la propria forchetta sul tavolo della cucina .

Seguito dal resto dei ragazzini che , immusoniti ,  osservavano la piccola porticina che conduceva all’entrata della casa dove erano stati costretti a passare le vacanze  .

< Dobbiamo cominciare a mettere le decorazioni natalizie . Infondo domani è natale no ?> con un sorriso contagioso la piccola Pansy saltò giù dalla sedia , aggrappandosi allo schienale di ferro della sedia a rotelle sulla quale Hermione era costretta a stare per altre due settimane .

< Vero , la casa è così grande e tutta impolverata . In questi cinque giorni siamo riusciti a ripulire i tre piani  superiori . Oggi dobbiamo rimboccarci le maniche per finire  > dando man forte alla compagna , Daphne sospinse la sedia a rotelle verso la porta , invitando con uno sguardo eloquente  i compagni a seguirle .

L’unico che però non sembrava allettato all’idea di spolverare quel vecchio rudere era il piccolo Malfoy , ancora intento a mangiare come se nulla fosse la sua fetta di torta .

< Draco ti vuoi muovere ? > un occhiata glaciale fu tutto ciò che Harry Potter ebbe dal compagno , costringendo lui e Blaise a trascinarlo per il maglioncino nero verso l’immenso salone che avrebbero dovuto spazzare e agghindare con i festoni .

Ma non appena i ragazzini misero piede nella sala , le urla divennero ancora più acute e stridule.

E  gli epiteti con i quali la donna ritratta apostrofava Hermione fecero  grugnire come bufali inferociti la componente maschile del piccolo gruppo.

Mentre le due bambine accostate alla mezzosangue le stringevano dolcemente le piccole mani , quasi in un gesto di conforto .

< Ti vuoi stare zitta vecchia befana ? E se non smetti di insultare Hermione ti do fuoco . Hai capito ? >  la per nulla  velata minaccia del bambino sopravvissuto però non sortì gli effetti sperati . Al contrario ,  la matrona cominciò a gracchiare in direzione della ragazzina che annoiata si rigirava tra le dita un lungo boccolo bruno  . < Ma smettila brutta cornacchia , lasciali stare dannazione  > aprendo con uno scossone la porta , Remus Lupin raggiunse a passo  marziale il ritratto della padrona di casa , scoccando un occhiata ostile alla donna che , oltraggiata, cominciò ad inveire contro di lui . < Sto cominciando a sentirmi male > la voce sottile di Theodor attirò l’attenzione della piccola Snegurocka che , preso una mano pallida del ragazzino, la strinse tra le proprie con fare materno .

< Cosa diavolo…> il basso ringhio di Malfoy e il sussurro smorzato dell’unico adulto di quel bizzarro gruppetto  accompagnò l’urlo isterico della donna.

Mentre una parte  del dipinto cominciava ad arricciarsi sotto le lingue di fuoco che lambivano  la cornice d’argento .

< Hai visto ? Non devi mai fare arrabbiare Herm > il bambino sopravvissuto si affiancò alla compagna sulla sedia a rotelle con fare baldanzoso  , scoccandole un occhiata orgogliosa . Mentre la matrona interrompeva il suo irritante gracchiare e Remus sospirava di sollievo . < Bene , dividiamoci le stanze . Allora io…> ma ancor prima che Pansy potesse prendere per sé la mezzosangue, sorprendendo i presenti e se stesso , il piccolo Malfoy sospinse la sedia a rotelle verso una delle tante stanze della sala .

Dileguandosi assieme alla compagna prima che il bambino sopravvissuto potesse in qualche modo opporsi .

< Che aspettiamo ? > un grugnito infastidito fu tutto ciò che Daphne ebbe da Harry Potter , l’espressione arcigna e un evidente vena che pulsava spasmodicamente sulla tempia .

Con uno squittio emozionato , Pansy trascinò Blaise e Theodor per i polsi , verso l’entrata della casa .

Mentre Daphne spintonava un recalcitrante bambino sopravvissuto verso la parte opposta nella quale Draco era scomparso con Hermione .

E al Black non restò altro che trascinarsi mogio mogio verso la cucina, infastidito dal fatto di essere stato bellamente ignorato da quei ragazzini alti quanto un soldo di cacio .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

< Questa dove la metto ? > Desdemona smise di osservare con un velo di nostalgia la foto dello scorso natale , quando la voce dolce di Mira la convinse ad osservare la graziosa statuetta  di cristallo che la ragazzina reggeva tra le manine pallide .

< Posala lì  tesoro > con un sorriso affettuoso , Mira saltellò  verso la tavolata  , scoccando un occhiata in tralice alle figure che oscillavano pericolosamente davanti all’imponente albero di natale . < State fermi dannazione , non riuscirò mai a metterla se continuate a muovervi come degli ubriaconi > lo strilletto acuto di Selina attirò l’attenzione di Priscilla e dei bambini perduti che , seppur ognuno di loro fosse stato assegnato ad altre  mansioni , si presero  la briga di  osservare  con un sorriso sornione la torre umana , alla fine della quale ,  la biondina scalciava come un’indemoniata  .

< Metti quella fottuta stella SElina , il super dotato mi sta trapanando la testa  con i suoi adorati gioielli di famiglia > sghignazzando come un folletto in piena rivelazione mistica , Andrey arruffò con fare giocoso  i capelli biondi di Sergej . Colui che , con un evidente sforzo , reggeva sulle sue spalle il peso di ben tre persone non proprio leggere come fuscelli .

< Se vuoi ti ci puoi fare un giro amico , sono tutto tuo > dire che il diciottenne raggiunse una pericolosa sfumatura verde vomito  fu niente in confronto agli occhi strabuzzati e spiritati del povero russo , quando Andrey si leccò lascivamente le labbra carnose , osservandolo con uno sguardo da pervertito che lo mandò in bestia .

< Cosa diavolo stai farneticando razza di maniaco sessuale ? Hai preso una botta in testa o ….> < Smettetela o non finiremo più . Ti prego piccola , metti la  stella su quella dannata punta > con sguardo da cane bastonato , Thomas riuscì ad acquietare la piccola amazzone che , protendendosi in avanti , sorrise nello sfiorare la punta dell’albero di Natale .

Ancora un poco e ce l’avrebbe fatta .

Mancava solo un centimetro e…..

< NO , Andrey > Selina sbiancò vistosamente quando udì sotto di sé , il ringhio frustrato del diciassettenne , lo sguardo puntato su un’ avvenente donna dalla vaporosa chioma rossa e dai dolci occhi nocciola . La donna che sorrideva amichevole ad uno degli invitati del padre di Sergej .

< Papàààà > all’urlo da bashee del diciassette un uomo di circa 40 anni entrò come una furia nella stanza , scoccando un occhiata curiosa al ragazzo che , come un ossesso , indicava la

donna . < Marie ? Cosa stai facendo ? >

la donna non fece in tempo a voltarsi che vide suo figlio Andrey  e suo marito Dominic atterrare il pover’uomo con il quale parlava amabilmente , spedendolo con un calcio nel deretano , per nulla delicato , al di fuori della stanza .

Mentre il resto della sala scoppiava in risate a dir poco incontenibili per l’ormai familiare e morbosa gelosia che i due Brody nutrivano per la povera Marie , rispettiva moglie e madre dei  due .

E nell’esatto istante in cui Andrey aveva abbandonato la torre , SErgej franò rovinosamente , sbattendo violentemente il suo regale deretano contro il pavimento di marmo  .

Thomas , senza più l’appoggio del russo cadde  a sua volta ,ritrovandosi  schiacciato contro il compagno che ,

accortosi di  aver il viso pressato contro il cavallo dei pantaloni dell’amico , svenne .

Mentre Selina fu presa al volo da due braccia forti che la ragazzina conosceva da una vita .

< Tò , ora le bambine cadono dal cielo > Selina diede un pizzicotto sul braccio di un uomo alto ,

ricoperto interamente di piercing e borchie , un espressione dolce negli occhi neri come i capelli .

< Papà puoi mettermi giù sai ? > < E perché mai ,la mia bambina è così morbida > Mira , abbracciata ad un distinto uomo in giacca e cravatta sorrise nel vedere l’amica arrossire , prima che una borsetta si scontrasse contro la testa dell’uomo .

< Ascolta tua figlia razza di degenerato > < Grazie mamma > una graziosa donna dai lunghi capelli biondi tenuti in una crocchia , accarezzò dolcemente la testa della bambina .

Aggiustandosi gli occhiali sull’elegante nasino . < Oh , oh la professoressa è tornata > l’ennesima borsata colpì Oliver in testa , mentre Selina si stringeva a Taylor con un sorrisino malefico .

< Ti conviene smettere di prenderla in giro amico mio . Taylor può essere peggio di un uragano>

Sebastian , il padre di Mira , diede un’amichevole pacca sulla spalla al chitarrista rock ,

sorridendo in direzione della consorte di quest’ultimo .

< Come stai ? > < Bene . Grazie Sebastian  . DOv’è Fabien ? > il dito dell’uomo indicò una donna slanciata , dai lunghi capelli castani e dai caldi occhi verde acceso , accostata a Desdemona  .

< E la piccola Hermione ? Dov’è ? > sorprendendo sua madre e gli adulti attorno a loro , Mira pestò i piedi , sbuffando come una teiera in ebollizione .

< Snegurocka non verrà quest’anno . Il preside Silente l’ha nascosta insieme ad Harry Potter in un luogo che nessuno conosce > il tono sconsolato della ragazzina fece aggrottare le sopracciglia ai presenti , in particolar modo a SElina . La quale cominciò ad inveire pesantemente contro “il vecchietto toccato” .

< Lei dov’è ? > Desdemona allontanò l’amica dalla sala , conducendola in una stanzetta adiacente , quasi avesse paura che qualcuno potesse sentirla  .

< Non è casa . Non so dove possa essere andata , ma la cosa mi inquieta un po’ > Fabien strinse le mani della donna con apprensione, scorgendo un lampo di terrore risplendere negli occhi acquamarina dell’amica . < Cosa c’è ? > Era il caso di dirglielo ? Desdemona non lo sapeva . L’unica cosa che desiderava era che la piccola Hermione fosse felice e al sicuro .

Infondo era  quella bambina ad averle regalato un figlio , strappandola dalla depressione nella quale era inevitabilmente caduta alla notizia della  sua sterilità .

Era quella bambina a rischiare la vita per proteggerli tutti .

Era quella bambina ad aver dato una famiglia a tutti quei ragazzini segnati dalla guerra .

Era quella bambina a starle a cuore più di una figlia .

Prendendosi di coraggio la donna rialzò il capo , ingobbita per il peso di quelle parole che le segnavano lo sguardo stanco .

< Charlotte si trova invischiata in brutto giro Fabien . Non so come , né quale . Ma  è così . > bastarono quelle poche parole sussurrate  a far trasalire le due donne, strettasi l’una all’altra in cerca di conforto .

Perché i brutti giri che circolavano in quel periodo oscuro erano certo pochi, ma tutti , nessuno escluso, erano estremamente pericolosi .

E ciò non solo significava che tutti loro erano in pericolo più di quanto già non fossero  .

Ma che la piccola Snegurocka , avrebbe sofferto grandemente per quella madre cha già di per sé assente , rischiava di gettarla nelle grinfie del nemico .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Draco Lucius Malfoy imprecò per la quinta volta quando si ferì  accidentalmente con il ferretto di metallo che cercava di appendere alla parete , osservando crucciato una  goccia  del suo purissimo  sangue

sgorgare dal piccolo taglio . < Draco , tutto bene ? > il rumore gracchiante delle ruote della sedia a rotelle fecero voltare di profilo il ragazzino,  intento ad osservare con cipiglio severo il dito leso .

Quasi tentasse di ordinargli di rimarginarsi .

< Ti fa male ? > ancor prima che Draco potesse in qualche modo rispondere al tono dolce della compagna , entrò nel suo campo visivo un panno candido che , due piccole mani avvolsero attorno al suo dito .

Snegurocka sorrise debolmente  nel vedere un tenero rossore imporporare le gote pallide del piccolo Malfoy , e non si  lasciò sfuggire la muta gratitudine  che gli occhi quasi trasparenti del serpe verde le riservarono .

Finchè un urlo agghiacciante fece sobbalzare entrambi ,

costringendo la mezzosangue a sgranare gli occhi dorati non appena riconobbe la voce di Harry

divenuta incredibilmente stridula .

Remus Lupin lasciò cadere la tazza di caffè che stava sorseggiando , raggiungendo a grandi falcate il ripostiglio dal quale provenivano le urla sempre più stridenti del suo figlioccio .

E quando il Black spalancò con impellente ansia la gracile porticina di legno marcio , sobbalzò appena alla vista di un piccolo corpicino accasciato su una vistosa pozza di sangue .

< Hermione > Pansy si aggrappò tremante al bracciolo della sedia della mezzosangue , sollevando timorosa lo sguardo sul volto dell’amica .

E tutto ciò che i suoi occhi lucidi trovarono fu un espressione apatica , inespressiva .

Facendo roteare sotto  i suoi palmi aperti  le ruote della sedia a rotelle , la piccola Snegurocka si avvicinò al molliccio che Daphne ed Harry avevano scovato in un ripostiglio .

Il molliccio che aveva preso le sembianze della paura del bambino sopravvissuto .

Sporgendosi dalla sedia sfiorò i lunghi boccoli che ricoprivano il volto di una se stessa ricoperta di sangue .

Con le dita seguì il contorno delle sue labbra  rosse dischiuse nella speranza di un altro respiro .Il pallido viso , bianco come un cencio .

Il corpicino steso in una posa innaturale .

Finchè la bambina non osservò senza batter ciglio gli occhi d’oro della se stessa , spenti , vuoti ,

privi di vita .

< Come fai ? > la voce stridula e acuta di Harry Potter attirò l’attenzione della mezzosangue e dei ragazzini appiattitisi  alla parete opposta . Mentre gli occhi verdi del bambino sopravvissuto saettavano dal corpo gelido e immobile al volto apatico della sua migliore amica .

< Come fai a rimanere così impassibile ? Come fai ? > Draco ,

il meno lontano dalla mezzosangue , riuscì a scorgere un leggero irrigidimento della schiena della ragazzina ogni qual volta il bambino sopravvissuto alzava la voce .

Finchè in un astioso sibilo , colto dallo shock per quella vista che gli aveva spezzato il cuore , Harry Potter accusò la sua migliore amica di non essere umana .

E fu allora che Hermione chiuse stancamente le palpebre , serrando le piccole mani in pugni .Prima di dare loro le spalle  e allontanarsi verso la sua stanza al primo piano  .

Mentre l’armadio che conteneva il molliccio saltava  in aria assieme alla creatura , lasciando al suo passaggio un enorme buco nel petto del bambino sopravvissuto .

Non accortosi dello sguardo ferito che la bambina era stata lesta a celare sotto il ciuffo sbarazzino .

Lampo che , invece , Draco Lucius Malfoy aveva scorto con sguardo preoccupato .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La piccola mano di Sneguroka  tracciava sul pavimento in legno una stella a cinque punte , attenta a non rovesciare la sedia a rotelle sulla quale stava pericolosamente in equilibrio .

Il gessetto che Hermione  stringeva tra le dita si spezzò , facendola traballare leggermente su se stessa .

Ma oramai il simbolo magico era stato tracciato . Tutto ciò che la mezzosangue doveva fare era posizionarvisi nel mezzo , ed invocare  il nome del luogo nel quale voleva andare .

Facendo forza sulle braccia stanche , Snegurocka si portò al centro del cerchio ,

sistemandosi per quanto possibile  sulla scomoda sedia a rotelle .

E quando le sue labbra bisbigliarono sofficemente l’indirizzo di Privet Drive . Una piccola figura irruppe nella stanza come un piccolo uragano .

E tutto ciò che Draco Lucius Malfoy trovò davanti agli occhi sgranati fu una stella a cinque punte carbonizzata sul pavimento in legno ,

e un fastidioso odore di bruciato che gli fece arricciare il naso .

Ma di lei nessuna traccia .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il vialetto della graziosa villetta era immacolato come Hermione non ricordava affatto . L’erbetta era stata accuratamente tagliata . I cespugli di rose erano stati sapientemente potati .

E le vetrate buie della casa erano state accuratamente lucidate .

ED era quello  il problema .

Quella casa sembrava troppo perfetta , troppo curata , troppo vuota .

Gli occhi d’oro percorrevano da parecchi minuti cioè che si poteva intravedere dalle finestre dell’interno della casa inghiottito nel buio .

Non vi era una luce né in camera sua . Né in quella della madre .

Sembrava che nessuno vi vivesse da anni .

E mentre la ragazzina notava  con la coda dell’occhio la figura di Petunia sprangare porte e finestre dopo averla riconosciuta , uno strano senso di vuoto e di solitudine la fece sorridere amaramente .

Chissà perché si aspettava che Charlotte aprisse la porta correndole incontro .

Chissà perché si aspettava di sentire la voce della madre adottiva annunciarle che la cena era pronta .

Chissà perché ora che lei aveva bisogno di aiuto quella strana donna non c’era .

Un leggero ticchettare sulla testa convinse Hermione a rialzare il capo , socchiudendo le palpebre quando due gocce d’acqua le rigarono la fronte .

E a quelle misere gocce ne seguirono molte altre , fino a diventare una vera e propria tempesta .

Ma tutto ciò che la ragazzina fece fu schiudere le labbra in un O silenziosa , tornado a fissare con insistenza la porta di casa .  

Quasi nella speranza che qualcuno l’aprisse .

I vestiti della mezzosangue ben presto si appesantirono , lasciando filtrare la gelida brezza invernale . I capelli ,  sotto quel diluvio si scurirono , attaccandosi al  volto inespressivo  .

Ma gli occhi d’oro rimanevano vigili , attenti ad ogni movimento proveniente dall’interno della casa .

Movimento che tardava ad arrivare .

E mentre il cielo si scuriva . Mentre le ore passavano senza che a  Hermione realmente importasse .  

La gente che passava anche accidentalmente dalla via , osservava stranita la ragazzina sulla sedia a rotelle , completamente fradicia , che fissava , rigida , la graziosa villetta sapientemente curata .

 Ma nessuno si fermò a chiederle se stesse bene .

Nessuno si premurò di coprirla in qualche modo .

Nessuno si curò di quella minuscola figura che ad ogni goccia che le inumidiva il capo , si ingobbiva sempre di più .

Nessuno venne ad accogliere quella bambina che aveva solo bisogno che qualcuno le stesse , seppur a distanza , accanto .

 

 

 

 

 

 

 

 < Sei uno stupido > Harry indietreggiò vistosamente sotto lo schiaffo che Malfoy gli aveva rifilato dopo essere entrato come una furia nella cucina , lasciando sbigottiti il resto dei compagni e Remus stesso .

< Cosa diavolo ti prende Malfoy ? Sei diventato pazzo ? > il serpe verde non rispose all’urlo isterico del bambino sopravvissuto , al contrario si avventò come una belva sul compagno , cominciando a tempestargli il viso di pugni .

< DRaco > saltando giù  dalla sedia ,  Blaise si affrettò a fermare l’amico prima che uccidesse Harry . Aiutato da Theodor che , a fatica , tentava di bloccare i violenti pugni del biondino .

< Draco ,  smettila ,  gli fai male > stringendo al petto la sua bambola ,  Pansy si accostò ai compagni , aiutando i due serpe verde a trascinare Draco dalla parte opposta a quella dove si trovava il bambino sopravvissuto .

E per la prima volta da quando lo conosceva , Harry vide l’odio bruciare negli occhi grigi del principe dei serpe verde .

Un odio viscerale che lo fece tremare .

L’odio che sembrava volergli strappare il cuore e divorarlo .

< Cosa stai farneticando Malfoy ? Cosa diavolo vuoi ? > DRaco , dimenandosi nella presa degli amici , chinò il capo , fissando vacuo il fazzoletto che Hermione aveva utilizzato per bloccare l’uscita di sangue .

E il dolore , la rabbia , la frustrazione per quello sguardo ferito che solo lui era riuscito a scorgere negli occhi d’oro della bambina lo fece gemere di dolore .

Gemito che sconvolse non poco Harry e il resto dei presenti .

< DRaco , stai bene ? > Daphne , seppur titubante , tentò di avvicinare l’amico , ma quando il serpe verde rialzò il capo con lentezza ,  sussultò notevolmente quando vide gli occhi perlati del

bambino farsi quasi lucidi .

< Tu non la capisci mai . Sei così insensibile da non accorgerti quando la ferisci . Quando sta male .

E te ne  stai qui come se nulla fosse mentre lei è scomparsa > Harry trasalì al sussurro smorzato di  Malfoy , lasciatosi cadere pesantemente su una sedia mentre i compagni correvano a scavezzacollo fuori dal loro nascondiglio  per andare alla ricerca della compagna .

< Io lo so . Io invece lo so sempre > quello fu tutto ciò che Draco sussurrò flebilmente , prima di estrarre dalla tasca la sfera nera che portava sempre con sé .

Osservando con un filo di tristezza la fiammella dorata che sembrava affievolirsi man mano che i suoi occhi grigi la osservavano , quasi la stessero consumando .

 

 

 

 

 

 

 

 

< Hermione > la piccola figura sbattè lentamente le palpebre pesanti all’udire una familiare voce invocare il suo nome , sovrastando lo scroscio della pioggia .

Ma forse per il calore che sentiva affluire alle guancie , o per  la testa pesante che stentava a rimanere ritta , Hermione dedusse che si doveva trattare di un allucinazione .

Infondo non poteva di certo non prendere la febbre stando più di tre ore sotto la pioggia , no ?

 < Hermione > Dannazione . La piccola Snegurocka si piegò su se stessa , portandosi le manine alle orecchie per zittire quell’insistente voce che la chiamava a squarciagola .

Non voleva nessuno ora. Voleva rimanere sola . Non voleva più immaginare che qualcuno venisse a prenderla per poi ritrovarsi con un buco grande quanto una palla di calcio nel petto .

Era stufa.

< Stai zitto > più che un comando il tono della bambina suonò più come una supplica alle orecchie di Harry , corso come un ossesso fino a lei .

Era stato uno sciocco , un dannato egoista .

Era quella piccola figura accartocciata su se stessa ad avergli dato la forza di vivere .

Era quella bambina dallo sguardo impenetrabile e ostile nell’insieme ad amarlo come nessuno aveva mai fatto .

Era quella bizzarra creatura dagli occhi dorati ciò che di più caro aveva a quel misero mondo .

Come aveva potuto ferirla ?

Con un sospiro di sconforto , il bambino sopravvissuto sfiorò la guancia calda dell’amica , sorridendo sornione nel sentirla inveire velenosamente contro di lui .

< Su andiamo a casa > alzandola di peso , Harry fu lesto ad evitare il pugno della compagna , febbricitante , ma in qualche modo ancora pericolosa .

< Perdonami > Hermione sorrise debolmente , smettendo di dimenarsi tra le braccia del suo migliore amico , rincuorata dal sentire il battito seppur frettoloso , del cuore de bambino sopravvissuto contro il suo orecchio .

E mentre Remus Lupin , un sorriso nostalgico  sulle labbra sottili , smaterializzava quei piccoli guastafeste nella propria dimora .

Daphne e i compagni risero di cuore per il borbottio indistinto dello sfregiato .

< Dannazione . Dovrò ringraziare quell’idiota di Malfoy > .

 

 

 

 

 

 

 

Cosa potrebbe fare all’una di notte il principe  dei serpe verde dopo che Harry Potter  era strisciato ai suoi piedi ringraziandolo con una smorfia di disappunto sul visino , come Draco gli aveva gentilmente  consigliato per ricevere la sua approvazione ?

Cos’altro se non Gongolare , gongolare e gongolare ?

E così , con un inquietante sorriso da stregatto  , il piccolo Malfoy percorreva il lungo corridoio che conduceva alla sua stanza  dopo aver mangiato una salutare torta a tre strati di cioccolato bavarese .

Era natale da poco più di due ore e Draco si sentiva stranamente….buono .

Non aveva certo le stelline  al posto degli occhi come Pansy .

Né un sorriso da ebete come Theodor .

Neanche un espressione estasiata come Daphne.

Neppure un nasino all’insù come Blaise che tentava di fuggire al vischio che le due serpe verde aveva appeso dappertutto .

Né uno sguardo da imbecille come Harry .

Neanche un alito pestilenziale come Remus Lupin dopo aver tracannato tre boccali di birra .

L’unica sostanziale differenza da tutti gli altri giorni era che l’angolo della bocca del principino era lievemente alzato verso l’alto .

Poco ? No di certo . Il natale era bello , ma non faceva miracoli .

O almeno non su quel Malfoy .

E svoltando l’angolo per rifugiarsi finalmente nella sua stanza , Draco rimase piacevolmente sorpreso di trovarsi la mezzosangue davanti .

Infagotta in un grazioso pigiamone grigio perla , Hermione osservava sorridente il piccolo Malfoy ,

divertita dal tic strano del suo occhio destro che aveva preso a chiudersi e ad aprirsi

troppo velocemente .

< Ciao Draco > chissà perché ma Draco non riuscì a ricambiare il saluto della bambina .

Forse perché il cuoricino del principino era schizzato fuori dalla sua gabbia toracica nel trovarsi così vicino alla bambina .

< Sono venuta per avvisarti che stasera dormiamo tutti nella stessa stanza . E volevo anche ringraziarti > d’un tratto lo sguardo da pesce lesso del ragazzino si fece disorientato , così come il classico sopracciglio biondo scomparve sotto la frangetta nell’inarcarsi verso l’alto .

< Ringraziarmi ? > < Si > cercando di trattenere una risata per l’espressione allibita dell’amico , Hermione prese un bel respiro , schiudendo le labbra in un sorriso affettuoso che ebbe il potere

di mandare in tilt il piccolo .

Ma mai quanto l’abbraccio nel quale Snegurocka strinse il serpe verde ,

ringraziandolo per quello che aveva fatto , e per esserle amico .

< Oh > era questo tutto quello che  riusciva a dire ? Draco si diede mentalmente dell’idiota quando bisbigliò quel piccolo monosillabico nell’orecchio della bambina .

E si ritrovò a ricambiare, forse un po’ troppo entusiasticamente , l’abbraccio di Hermione .

< Grazie davvero , ti voglio bene > .

Bum . Draco aveva ancora un cuore ?

Hermione , trascinandolo per mano dato l’immobilità del compagno ,  entrò nella stanza .

Facendolo salire sul letto dove Harry , Blaise , Theodor , Pansy e Daphne erano già distesi .

< Su vieni > facendo attenzione a non svegliare le compagne , Snegurocka riuscì ad intrufolarsi sotto le coperte , tirando a sé Malfoy che la strinse istintivamente contro di sé .

E mentre le altre figure , sentendo un nuovo calore, si accostarono ad Hermione ,abbracciandosi . Draco guardava vacuo i riccioli scuri della bambina .

Letteralmente sconvolto .

E poi il ronfare di Harry Potter e il respiro regolare di Hermione gli fecero strabuzzare gli occhi .

Come poteva dormire dopo aver gettato una simile bomba ?

Voleva forse farlo fuori ?

Rassegnato posò la guancia sulla testa della bambina , aggrottando le sopracciglia quando si sentì stringere da dietro .

Forse era Pansy .

E ripensando a quelle parole che lo aveva reso incredibilmente felice, le labbra sottili del bambino si stesero in un vero e proprio sorriso .

Infondo il natale poteva fare davvero miracoli .

Anche per uno come Malfoy .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Remus Lupin sorseggiava l’ennesimo bicchiere di whisky con un sorriso beffardo in volto , dovuto forse alle due figure che nella notte di natale si stavano letteralmente prendendo a cazzotti .

< Quando credi che la smetteranno Sirius ? > l’uomo si voltò verso l’unica persona in quella casa a conoscenza della sua vera identità , raddolcendo lo sguardo quando incrociò gli occhi d’oro di Hermione , crucciati  .

< Prima o poi si stancheranno .  A nessuno dei due va giù di aver dormito abbracciati > Hermione sorrise lievemente al pensiero del  brusco risveglio di  quella mattina .

Due strilli talmente acuti da poter frantumare le vetrate di tutta la casa avevano fatto letteralmente sobbalzare  i piccoletti , scocciati di essere stati svegliati in un modo così irritante .

Non meno irritante delle espressione imbufalite di Draco ed Harry che per poco non si cavavano gli occhi a vicenda .

< Mi  hai abbracciato . Sei un dannato checca Potter > < Sei tu che ti sei spalmato addosso a me , non è colpa mia se siamo stati abbracciati > e di lì erano volati tanti di quegli insulti che , Hermione e gli altri , annoiati da entrambi, erano andati a fare colazione .

Ed ora , nonostante fossero le nove di sera , i due continuavano ad azzuffarsi sotto lo sguardo annoiato degli amici  .

Stanca oramai di quella scenetta , seppur comica , Hermione decise di interrompere la rissa più lunga del secolo .

< Draco mi aiuteresti a prendere altro thè ? >

Il piccolo Malfoy si ritrasse appena dal corpicino del compagno , guardando prima il suo pugno alzato e poi l’amica sorridente .

Cos’era meglio ? Picchiare a sangue Potter con il rischio che  scoppiasse a piangere da un momento all’altro o andare ad aiutare Hermione a portare da bere ?

Ovvio .

< Arrivo > < Ehi > Harry tentò di trattenere per il maglioncino il compagno , ma la mano protesa in avanti venne intercettata da Daphne che , sollevatolo , gli scoccò un occhiata dolce

che non presagiva nulla di buono .

< Balliamo > bastò quell’unica parola a far sbiancare Harry che , guardandosi intorno  , non riuscì a trovare appoggio né in un Blaise intento a studiare  con attenzione le proprie orecchie davanti al vassoio di argento che avevano usato per il tacchino ,  a mò di specchio  .

Né da Remus , troppo ubriaco anche solo per capire chi egli fosse .

E Neppure Pansy e Theodor che avevano cominciato a danzare a loro volta su una musica classica che non si sapeva da dove fosse spuntata .

< Bene . Allora un , due , tre . Un , due , tre > e mentre Daphne sorrideva radiosa , Harry potter , almeno a detta di un Black sbronzo fino all’osso , somigliava  mostruosamente all’urlo di Munch .

Solo un poco più basso ,  con gli occhiali e con ancora i capelli  .

Ma ugualmente spaventato a morte .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Risate grottesche riecheggiavano per l’immensa sala nella quale  Bellattrix , inginocchiata ai piedi dell’elegante trono sul quale il suo padrone era seduto , stringeva al petto il pupazzo dagli occhi a bottoni con espressione annoiata  .

< Bella > una voce sibilante e oscura quanto il mantello che copriva l’uomo fece schizzare in piedi la donna che , sorridendo inquieta , si piegò in un inchino.

  < Si mio padrone > una mano ossuta si posò sulla chioma corvina della donna ,

tremante sotto il tocco tanto agognato del suo maestro , impossibilitato anche solo ad alzarsi con le proprie forze .

 < Che ne dici di invitare alla nostra festa anche il nostro caro Harry Potter ?  

Il lord oscuro non battè ciglio quando le labbra rosse della donna si allargarono in un sorriso che di umano aveva ben  poco .

Così come il bagliore sinistro che illuminava le iridi della donna non aveva nulla da invidiare a quello di  una vipera pronta a stritolare tra le sue spire un piccolo topolino indifeso   .

   < Come lei desidera mio signore e padrone >

Scivolando elegantemente tra l’accozzaglia di uomini e donne impegnati in orge o in ubriaconi privi di un briciolo di lucidità , saltò su un tavolo lì vicino , scansando con un piede un mangia morte probabilmente morto .

< Signori , preparatevi ad accogliere il salvatore dei maghi . Mi raccomando siate buoni. Infondo è natale >

Un gorgoglio incomprensibile fu ciò che seguì la voce gracchiante ed eccitata della donna , prima che il pupazzo che imprigionava tra le sue braccia cominciasse ad emanare un fievole bagliore .

E una figura evanescente , sgorgata dai bottoni che il pupazzo aveva per occhi , si smaterializzò in quel pezzo di stoffa che nessuno pensava potesse  racchiudere  l’anima che Snegurocka aveva tentato di annientare tempo addietro .

L’anima che la bambina conosceva anche  fin troppo bene .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Draco sospinse la sedia a rotelle oltre la terrazza che dava sulla strada , posizionandosi davanti la tromba delle scale che portava al piano superiore .

< La tua era solo una scusa vero ? > colta in flagrante , Hermione sorrise candidamente al bambino che , sbuffando ,  si lasciò cadere su uno scalino . < Non mi piace vedervi litigare sai ? Non saprei da che parte schierarmi se no > con espressione assorta , Malfoy si guardò attorno , scoccando un occhiata in tralice alle sue spalle .

E trasalì vistosamente quando gli sembrò di aver visto qualcosa muoversi in cima alle scale .

< Draco stai bene ? > il bambino sobbalzò appena quando si sentì tirare per il maglione , abbassando lo sguardo sul volto arrossato della mezzosangue  che , diversamente da lui , guardava verso l’alto con un espressione imbarazzata .

< Che c’è ? Cosa stai…> ma le parole morirono sulle labbra del serpe verde quando , imitando la compagna , scoprì il perché del rossore della bambina .

Perché in  bella vista ,  penzolava sulle loro teste un mazzo enorme di vischio .

Così tanto che avrebbe potuto fracassare un cranio se fosse caduto  .

< Oh > Hermione arrossì maggiormente nel sentire il monosillabo dell’amico , muovendosi agitata sulla sedia a rotelle .

< Bè cosa facciamo ? Non possiamo mica…> non riusciva neanche a dirlo . Com’era patetico .

Malfoy scosse il capo con forza , nel vano tentativo di scacciare il calore che sentiva affluire alle guance .

Finchè non sentì qualcosa tirarlo verso il basso , e fu allora che sgranò gli occhi , stupito di sentire le labbra calde della bambina premute sofficemente contro le sue .

Tenendo gli occhi serrati , Hermione si ritrasse dal bambino , sentendo il cuoricino batterle come un tamburo  , mentre tentava di risedersi sulla sedia a rotelle .

Ma ben presto due braccia la presero di peso , schiacciandola contro un  Draco che , nascosto il volto nell’incavo del suo collo , cominciò a dondolare entrambi sulle note della musica che sentiva provenire dal piano  inferiore .  

< Grazie > Draco sentì il corpicino della bambina rilassarsi nel suo abbraccio dopo aver udito il suo ringraziamento  , mentre prendendola per la vita , metteva i piedi sotto quelli dell’amica per non farla affaticare .

E fu quando la bambina divenne completamente dipendente da lui , che Malfoy capì

il perché il suo cuore stesse battendo così forte da sentirlo pulsare nelle orecchie .

Il perché arrossisse ad ogni sorriso della bambina .

Il perché fosse tanto protettivo con Hermione .

Anche se era piccolo . Anche se era strano per lui .

Draco capì di essersi innamorato di quella bambina alla quale aveva dato il suo primo bacio .

Un leggero tremolio colse Snegurocka quando il volto di Malfoy affondò tra i suoi capelli , aumentando la presa sulla sua  vita .

E continuarono a ballare fino a quando la voce stridula di Blaise non costrinse il bambino a staccarsi , seppur a malincuore , dall’amica .

< Torno subito, non ti muovere > annuendo , Hermione vide la piccola figura dell’undicenne svoltare l’angolo , e un'altra comparire dal corridoio opposto .

La figura che uscì sulla terrazza , appoggiandosi esausto sulla balaustra .

< Harry > nell’istante esatto in cui il bambino sopravvissuto  si voltò verso la dolce voce della compagna , un fascio di luce , partito da dietro le spalle della bambina , colpì le mattonelle della terrazza che si sgretolarono sotto i piedi del salvatore dei maghi .

Ed Hermione , sbiancata di colpo , fece rovesciare la sedia a rotelle quando si gettò zoppicante verso il bambino , urlando con quanto fiato aveva in gola il nome dell’amico .

 

 

 

 

 

 

< Spero  tu sia in punto di morte altrimenti…> un urlo agghiacciante gelò Draco , facendolo bloccare sull’ultimo scalino , prima di ripercorrere la strada con i compagni alle calcagna .

E quando i ragazzini svoltarono l’angolo, il cuore del principino si sgretolò nel vedere la mezzosangue zoppicare verso un harry Potter che, afferrata la mano protesa della bambina , la trascinò nella sua caduta .

< Hermione > Pansy si sporse dalla terrazza , tappandosi la bocca con entrambi le mani quando vide i compagni scomparire all’interno di un buco nero che , come era comparso sull’asfalto , scomparve , portando con sé i loro amici .

< Com’è possibile ? Nessuno sa dove siamo . Come è potuto accadere ? > Remus Lupin si affacciò a sua volta su quella che una volta era la terrazza , sbiancando ed afferrando con espressione cupa la propria bacchetta .

< Devo avvisare l’ordine , voi bambini state indietro > piccole scintille colorate saettarono nel cielo di Londra , illuminando  la piccola bambola che Pansy trovò alla fine delle scale .

E la bambina si domandò come la sua Emily  fosse finita lì .

Perché , a quanto ricordava , l’aveva lasciata con i bagagli al pieno superiore .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando Harry riaprì gli occhi verdi ,  un urlo nacque istintivo  nella sua gola quando si ritrovò accerchiato da un migliaio di persone incappucciate .

Ma la cosa che terrorizzò a morte il bambino sopravvissuto , fu il constatare che , appesa alle sue spalle c’era la sua migliore amica .

< Benvenuto Harry > fu a quella voce sibilante e sconosciuta che Hermione alzò il visino , assottigliando gli occhi d’oro quando scoprì che il proprietario di quella voce raccapricciante  era l’essere che aveva distrutto l’esistenza di Harry e la sua .

 < Chi sei tu ? > la risata del lord oscuro spinse il resto dei mangia morte ad imitare il loro padrone , mentre il bambino sopravvissuto nascondeva per quando possibile  la compagna dietro di sé  .

< A quanto vedo hai portato una compagna di giochi . Bene . Sai devo dire che sei uguale a tua madre . Stupida fino al punto da sacrificarsi per salvare un insetto come te > un lampo di lucidità fece sobbalzare leggermente il bambino sopravvissuto , prima che la consapevolezza di chi avesse davanti gli facesse strabuzzare gli occhi .

< Tu…TU….sei ..> < Lord VOldemort . L’essere che ha sterminato la tua famiglia ,ma che non è riuscito a eliminare te > Hermione franò al suolo quando Harry schizzò in piedi , fiondandosi

contro l’uomo seduto sul trono .

E a nulla valsero le urla della bambina , perché il ragazzino , sfrontato e coraggioso , o per meglio dire  stolto , puntò la bacchetta verso il mago .

Bastò uno schiantesimo a scaraventare il bambino dall’altra parte della sala , mentre Voldemort scoppiava a ridere di gusto e il suo seguito faceva echeggiare per la sala

quelle risa che fecero accapponare la pelle ad Hermione .

< Cosa c’è piccola mezzosangue ? Piangi ? > il corpo di Snegurocka tremava vistosamente , quasi fosse scossa da forti spasmi , ma non per il pianto che tardò ad arrivare .

Né per la paura .

E di questo se ne accorse lo stesso Voldermort . Forse troppo tardi . Forse resosi conto di non trovarsi davanti un indifesa undicenne.

Perché quando Hermione rialzò il capo , gli occhi prima dorati e vacui  divennero rossi e inquietanti come poche cosa a quel mondo .

Mentre una fiammata inghiottiva la piccola , e gli occhi vermigli del lord oscuro osservarono inquieti la piccola figura che ,  dall’interno della colonna di fuoco ,   lo fissava  con un sorriso da squalo che gli fece accapponare la pelle  .

 

 

 

 

 

 

 

< Non avete nessuna idea di dove l’abbiano portati ? > la voce inquieta di Tonks fece sobbalzare le piccole figure sedute nel salotto della casa , mentre Malocchio picchiettava nervosamente il bastone di legno sul pavimento .

E Remus Lupin faceva avanti e indietro con un espressione furiosa .

< Come diavolo hanno fatto ? Come ? > Pansy sobbalzò leggermente , stringendo contro il proprio petto la bambola , affiancata da una Daphne a dir poco terrorizzata e da un Theodor incredibilmente pallido .

< Dove possono averli portati ? Dove ? > Blaise scoccò un occhiata ansiosa al compagno , rabbrividendo nel vedere la glacialità artica dello sguardo di Malfoy .

Immobile come una statua di cera , inespressivo e terribilmente inquietante nella sua staticità .

< Allora ? Nessuno sa rispondermi > < Ho trovato > Pansy trillò in una risata rincuorante , fiondandosi sul principe dei serpe verde che , apatico  ricambiava lo sguardo speranzoso della compagna .

< Draco dammi la sfera , svelto > vedendo che il bambino non accennava a muoversi , Blaise rovistò nelle tasche del compagno ,estraendo il globo nero che subito Pansy strinse tra le mani .

< Bene . Fammi vedere dov’è Hermione > Daphne , accostatasi assieme a Theodor alla compagna , aggrottò le sopracciglia , dubbiosa che il globo potesse risponderle  . < Pansy , non credo possa ...> ma la ragazzina fu costretta a tacere quando le scintille colorate lasciarono spazio ad una nebbiolina grigia che mostrò loro un palazzo sconosciuto .

< Cos’è? > < Io l’ho già visto > Theodor afferrò la sfera per meglio esaminare l’imponente castello nero ,soffermandosi sul cancello di ferro battuto che aveva già visto da qualche parte . Ma dove ? < Draco ? > il bambino rialzò il capo alla voce seriosa di Nott , osservando

con indifferenza la sagoma nera del castello . Soffermandosi in particolar modo sulla cancellata che il compagno gli indicava.

< Sai dov’è ? > < è la casa di Bellatrix > Remus Lupin sbiancò vistosamente al sussurro del serpe verde , strappando dalle mani dei bambini la sfera all’interno della quale riconobbe il maniero di Bella .

Dannazione . Erano nella merda . < Chiamate tutto l’ordine . Dobbiamo andare al maniero di Bellatrix , svelti . E avvisati i Russi. Ci servirà quanto più aiuto possibile > Lupin e Tonks corsero fuori dalla stanza con passo celere , lasciando alle loro spalle un  Moody 
perso in chissà quali elucubrazioni .

< Allora ? Vi muovete piccoletti ? > Daphne arricciò il nasino nel vedere il sorriso sgangherato dell’uomo , osservando con sguardo ansioso l’impazzito occhio magico che vorticava

In un modo inquietante .

< Volete venire o no ? > Draco fu il primo a salire sulla scopa di Tonks , mentre altre figure seguivano il puntino luminoso con il quale Moody guidava il resto dell’ordine verso il castello della mangia morte .

< Andrà tutto bene vedrai  > il tono carezzevole di quella che doveva essere una sua cugina non scalfì in alcun modo la maschera inespressiva del piccolo Malfoy .

L’unico suo gesto umano fu quello di stringere la sfera nera  che teneva in tasca .

Immaginando di stringere la manina candida che un migliaio di volte aveva preso la sua

con dolcezza e affetto  .

 

 

 

 

 

 

 

 

< Laggiù > Selina rischiò di cadere giù  dalla scopa quando si sporse fin oltre la punta nell’atto di indicare il profilo del castello che stavano cercando .

Ma né lei , né le migliaia di figure che stavano alle sue spalle poterono in alcun modo proseguire  che una luce rossastra inghiottì tutto il maniero , accecandoli  .

Prima che il tetto del castello saltasse in aria sotto un ruggito che fece accapponare loro la pelle .

< Cosa diavolo è quello ? > questa fu la domanda che SErgej si pose , in sincrono con i presenti ,  quando una specie di lucertolone  fatto interamente di lingue di fuoco spalancò gli occhi cremisi , ghermendo tra i suoi artigli alcuni mangia morte .

Ma cioè che sconvolse i bambini perduti e gli uomini dell’ordine della fenice fu il notare che , seduta sulla spalla dell’imponente creatura fiammeggiante c’era Hermione Jane  Thompons Granger .

Inglobata nelle lingue di fuoco che non sembravano ferirla ,

 ma bensì accarezzarla .

 I lunghi boccoli che levitavano attorno al visino distorto in una maschera crudele

 come il sorriso che accendeva i suoi occhi scarlatti .

Occhi cangianti che nulla mostravano se non un’inquietante violenza e una cieca  crudeltà .

< Harry > Black planò verso ciò che rimaneva del castello prima che un cornicione schiacciasse  il bambino tramortito dall’onda d’urto .

Ma un incantesimo scagliato da chissà quale mangia morte in fuga

 fece rotolare l’uomo contro una colonna spezzata  , dietro la quale l’uomo nascose se stesso e il piccolo che stringeva spasmodicamente al petto .

< Dobbiamo andare a prenderli . Remus è lì dentro con Harry > Draco si chinò  in avanti quando la donna piegò la scopa verso il basso , schivano l’incantesimo che i mangia morte

lanciavano a destra a manca nella speranza di colpire il mostro .

< Muovetevi > Andrey prese con sé alcuni compagni , fiondandosi su alcuni incappucciati che stavano ripiegando sul lato destro .

 

 

< Signore è meglio andare > la voce bassa e tremolante di Codaliscia non attirò l’attenzione del Lord Oscuro , riparato dietro una parete senza né porte né finestre , mentre ammirato osservava la minuscola bambina che ghignando mieteva vittime a non finire .

Fiamme infernali . Interessante .

< Signore > < Taci . Decido io quando andare > intanto , nascosto dietro una  colonna poco distante dai due ,  Sirius Black assisteva impotente alla discussione tra colui-che-non-doveva-essere-nominato e il bastardo che aveva tradito Lily e James .

Quel piccolo topo che l’uomo desiderò uccidere con le proprie mani che formicolavano come impazzite .

Ma il piccolo corpicino che l’ex grifondoro cingeva gli ricordò che facendo così avrebbe messo in pericolo anche il suo figlioccio . E seppure la possibilità di avere sotto il naso quel bastardo e di non poterlo in alcun modo ferire  lo faceva uscire di senno .

 Preferì mordersi la lingua e cercare una via di uscita per sé e il bambino .

< Chi è lei ? > < La migliore amica di Harry Potter > un lampo di eccitazione saettò per gli occhi cremisi dell’uomo , prima che con uno schiocco di dita smaterializzasse se stesso , il suo servitore , e la svenuta Bellatrix Lextrange lontano da quel luogo desolato .

Ma Sirius potè cogliere lo stesso il sussurro incantato del lord oscuro , nel quale l’uomo

ripeteva rapito il nome di quell’undicenne che , senza un briciolo di pietà ,

massacrava i suoi servitori .

 

 

 

 

 

< dannazione . Se continua così distruggerà tutto > Selina , nascosta con il resto dei soccorritori dietro quella che un tempo era la torretta del castello , si alzò sulle punte per vedere alcuni mangia morte librarsi in groppa alle loro scope.

Mentre Sergej parlava animatamente al cellulare , gesticolando , e il gruppetto di serpe verde guardava impotente lo sterminio del quale Hermione era la colpevole .

< Come ? Merda > con un ringhio seccato  SErgej scagliò il telefonino contro una pietra , attirando l’attenzione dell’ordine , dei bambini, e dei compagni .

< Cosa succede ? > < Stanno arrivando gli auror , me lo ha detto Thomas . E sono sicuro che non si limiteranno a parlarle > con un sospiro sconfortato Priscilla cominciò a parlare animatamente con Tonks e Malocchio , non prestando attenzione alla piccola Pansy che tremante ,

gettava occhiate alla compagna issata sulla spalla del mostro .

< Potremo provare a parlare , sono sicura che a noi darebbe ascolto > ma né Priscilla , né alcun adulto si interessò del discorso accorato della bambina , sempre più triste e sconsolata .

< Perché nessuno ci ascolta ? > Daphne cinse le spalle dell’amica con un braccio , scoccando un occhiata d’intesa con i compagni che , annuendo , guardarono a loro volta Malfoy .

< Draco ? > il bambino distolse lo sguardo da Hermione , facendo spallucce alla proposta della combriccola .

E mentre il resto degli adulti tentava di trovare una soluzione a quella incresciosa situazione , cinque figure sgattaiolavano via dal nascondiglio senza che nessuno se ne accorgesse .

 

 

 

 

 

 

 

Sirius , tenendo in braccio un confuso Harry Potter , si trascinava da una parte all’altra della sala oramai in frantumi  facendo attenzione a non inciampare nei cadaveri dei mangia morte .

< Ehi > un sopracciglio dell’uomo saettò verso l’alto quando gli parve di udire la familiare voce della piccola Greengrass , spingendolo a guardarsi intorno con sguardo cupo .

< Possibile che …> ma il borbottio dell’uomo fu presto sovrastato dal mugolio di Harry e da delle voci infantili che Sirius  non tardò a riconoscere .

< Cosa diavolo ci fate voi qui ? > tutte e cinque le figure sobbalzarono all’urlo frustato dell’uomo dall’aria malaticcia  , stringendosi l’uno contro l’altro quando gli occhi chiari

del professore sembrarono  volerli incenerire .

< Siamo venuti a salvare Hermione che domande ? > Pansy gonfiò il piccolo petto con aria decisa  , indicando la bambina in groppa al lucertolone di fuoco lontano da loro di qualche metro .

< Hermione non ha bisogno di protezione > fu a quel tono confidenziale che il piccolo Malfoy sembrò riprendere vita , arricciando il labbro superiore  per mostrare la perfetta dentatura .

< E da quando lei chiama per nome la Granger ? > entrambi i Black cominciarono a fulminarsi con lo sguardo , quasi si fossero dimenticati di trovarsi in mezzo ad un campo di battaglia.

Cosa che ovviamente i mangia morte non si erano lasciati sfuggire .

Perché mentre Priscilla si accorgeva con disappunto dell’assenza dei bambini .

Mentre Daphne tentava di calmare il compagno , preso da una lotta di sguardi con il professore di difesa contro le arti oscure .  

Mentre Hermione lasciava che il mostro divorasse un altro mangia morte davanti ai suoi occhi accecati dalla furia .

Piccole scintille colorate illuminarono interamente il cielo notturno .

Le piccole scintille che con un urletto terrorizzato , Pansy riconobbe come una vera e propria pioggia di incantesimi diretti a loro .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il terremoto che i passi del lucertolone aveva causato si interruppe di colpo   quando il mostro si piegò sopra il piccolo gruppetto di maghi , ricevendo al posto loro le magie dei mangia morte alti nel cielo .

Mentre Hermione storceva la bocca in una smorfia di dolore nel sentire la sofferenza che quella piccole scintille causavano al mostro che aveva evocato  .

  < Hermione > l’urletto di Pansy fece dischiudere le palpebre serrate della mezzosangue , ancora piegata assieme al mostro su di loro , a mò di scudo .

Ingobbendosi sotto la pressione degli incantesimi sempre più numerosi , potenti ,e non meno dolorosi per lei e per la creatura infernale .

< Sto bene Pansy , non c’è da preoccuparsi > fu al sussurro dolce della bambina che Draco sentì il cuore fremere come quello dei compagni .

Sconvolti dalla tenerezza che gli occhi cangianti della piccola riversava su di loro  , nonostante il corpicino di lei vibrasse a seguito degli incantesimi .

Nonostante quello sguardo cremisi avesse assistito impassibile alla morte brutale di molti uomini che lei stessa aveva ucciso .

Nonostante quella piccola bocca rossa fosse stata piegata in un sorriso inumano e privo di pietà

pochi attimi prima .

Nonostante le fiamme infernali continuassero  a lambire il visino ora pacifico  della bambina  

< Andrà tutto bene . Ci sono io a proteggervi tutti > .

Con un urlo di rabbia il lucertolone scattò in piedi , voltandosi verso i mangia morte orami lontani dal loro campo visivo .

Ma ad Hermione bastò tendere un braccio verso di loro .

Sussurrare poche parole  e  sorridere di un sorriso crudele nel vedere una fiammata partire dalla sua mano e lanciarsi sul gruppo di incappucciati .

Prima che un’onda d’urto fendesse le nuvole , creando un buco nel cielo nero , bruciando vivi i servitori del lord oscuro .

Prima che Hermione si lasciasse cadere tra le braccia del principe dei serpe verde che , sorridente , la strinse al petto .

Prima che Black portasse i bambini ad Hogwarts .

Prima che gli auror arrivassero su quello che una volta fu la dimora di una delle casate di purosangue più antiche e della quale non rimaneva altro  che un cratere ricolmo di cadaveri .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Percy Weasley amava essere gratificato dai suoi collaboratori .

Percy Weasley amava essere ritenuto un membro valido dei segretari del Ministero della magia  .

Ed amava essere seduto di fianco al Ministro della Magia Caramell per seguirlo nella sua visita ad Hogwarts .

< Weasley ? > < Si , signore > gli occhi nocciola dell’uomo studiarono con attenzione la capigliatura rossa del segretario, scendendo sul viso pallido ricolmo di lentiggini . Fino a puntarsi sulla mano , munita di penna , pronta a trascrivere ogni sua parola .

< Nulla > Il ministro sistemò la fascia viola che portava al braccio , simbolo del lutto che portava con espressione malinconia , o almeno così sembrava a coloro che lo guardavano con pietà .

Insomma ,  perdere due figli e la moglie non era certo cosa da poco .

Nemmeno per il Ministro della magia .

Ma mentre la carrozza sulla quale i due viaggiavano sorpassava la cancellata arrugginita della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts .
Dal cielo discesero i cavalli alati che conducevano la sfarzosa carrozza rosso porpora ,  all’interno della quale ,

Desdemona Juposov osservava con un sopracciglio alzato la massiccia figura del ministro della magia avviarsi verso la scuola .

< Vedremo chi la spunterà > .

 

 

 

 

 

 

 

 

CONTINUA….

ECCOMI QUI CON UN ALTRO LUUUNGHISSIMO CAPITOLO .

COMINCIO CON L’AVVISARVI CHE IL PROX SARà QUELLO DECISIVO , OVVERO SI CONCLUDERà LA FASCIA INFANTILE DEI NOSTRI PROTAGONISTI .

 

 

 

E ORA PASSIAMO AI RINGRAZIAMENTI :

 

 

 

X deaselene : Grazie per i bellissimi complimenti cara , sono sempre contenta di sapere che apprezzi la mia storia senza di più .

Oltre a stimarti come collega scrittrice XD , sono più che lusingata dai tuoi commenti .

Spero che questo non ti abbia deluso , e spero di sapere cosa ne pensi del capitolo . Bacioni cara .

 

 

 

X pamelinda : grazie per il commento , sono felice di sapere che ti piacciono le scenette tra Draco ed Hermione , che in questo capitolo sono anche piuttosto eclatanti XD .

Sono dei bambini infondo , anche se c’è la guerra, voglio lasciare loro un po’ di spazio . XD

Spero di poter sapere al più presto se il capitolo sia peggiore o migliore del precedente .

Baci xd

 

 

X TRoue_xxx : MI adori ? Ma grazieeeeee XD sei gentilissima , spero che questo capitolo non sia troppo lungo , anche se da quanto ho capito dal commento sei più che contenta che lo siano . Grazie per continuare a seguirmi dall’inzio .

Al prox aggiornamento Bacioni .

 

 

 

Ringrazio anche coloro che leggono e che mettono la storia nei preferiti o nelle seguite .Grazie davvero XD sn contenta che la storia vi piaccia .

A risentirci al prox capitolo bacioni XD

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** bloody eyes ***


Harry Potter

 

 

 

 

La piuma che Hermione intingeva continuamente nella boccetta dell’inchiostro sfiorava lievemente  la fronte aggrottata della bambina ,

mentre alle sue spalle ,  Harry Potter scrutava  con aria assorta i libri accatastati sulla traballante libreria .

< Hai finito Herm ? > non ricevendo alcuna risposta dall’amica curvata su un enorme tomo impolverato , il bambino sopravvissuto , più per noia che per vero interesse ,

cominciò a sfiorare quelle pagine ingiallite .

Ma nell’atto di richiudere il libro  con un gesto annoiato ,

gli occhi di giada del bambino vennero attirati da un enorme tomo dalla copertina lucida  , avvolto da pesanti catene e lucchetti grossi quanto un suo pugno .

Allungando il braccio , Harry sfiorò la superficie gelida del libro che sembrava fatto di metallo ,

mentre un brivido per nulla piacevole risaliva per la schiena del bambino nel constatare la presenza di un increspatura al centro della nera copertina  .

< Harry ? > La piccola Snegurocka interruppe l’ attenta lettura di ciò che aveva trascritto  quando al suo richiamo

non seguì alcuna risposta dal compagno che però sentiva muoversi alle sue spalle .

Finchè un leggero sibilo le fece sgranare gli occhi e la costrinse

 ad avventarsi con aria contrita  sul bambino che aveva portato davanti al volto il suo tomo degli incantesimi proibiti .

< Harry fermati > d’un tratto la voce di Hermione sembrò divenire ovattata , come se

Harry fosse stato inghiottito in una bolla di sapone .

E con sgomento vide l’increspatura al centro della copertina aprirsi in un orrendo occhio  color

rubino , l’occhio dalla pupilla oblunga che sembrò volerlo

prosciugare di ogni sua forza , mentre due mani evanescenti lo afferravano per la gola .

< Stupido > con uno strattone Hermione portò il bambino sopravvissuto dietro le proprie  spalle , frapponendosi tra lui e le mani evanescenti che al tocco con la pelle del suo viso si ritrassero come scottate .

E l’enorme occhio  rosso si richiuse  con lentezza , ripiombando nel suo placido dormiveglia .

 < Cosa pensavi di fare ? > Harry indietreggiò leggermente nel cogliere la nota minacciosa nella voce sottile dell’amica , mentre con una mano al cuore tentava di riprendere l’ossigeno che sembrava essergli mancato da ore anziché da pochi secondi .

< IO…> con una smorfia di dolore Hermione scosse il capo , massaggiandosi la gamba destra con

aria infastidita . Gesto che Harry colse con la coda dell’occhio e che lo fece trasalire ,

spingendolo ad afferrare per le spalle la sua migliore amica .

< Stai bene ? Ti fa male da qualche parte ? > sfinita forse dal fatto di essere in piedi da più di 12 ore  , Hermione poggiò  il capo sul petto del bambino sopravvissuto, sorridendo

leggermente nel sentire le braccia di Harry cingerle con dolcezza la vita .

< Riposati , il medico aveva detto di non stancarti troppo > il tono severo del serpe verde addolcì gli occhi d’oro della bambina , strettasi nell’abbraccio affettuoso e protettivo dell’amico .

< Oramai ho finito l’incantesimo . Dobbiamo andare nella stanza della necessità ,gli altri ci aspettano > senza che Hermione potesse fare alcun passo verso la porta  ,

 Harry la caricò sopra le proprie spalle con naturalezza , afferrando il foglio sul quale l’amica aveva trascritto un potente incantesimo di evocazione .

< Andiamo allora > quando Harry uscì dalla  biblioteca si appiattì al muro , svoltando ogni angolo con occhio vigile e attento , mentre Hermione stringeva tra le dita l’incantesimo che aveva formulato per scovare la spia che si celava all’interno delle mura .

E passando tre volte di fronte la liscia parete di gelido marmo , il bambino sopravvissuto si nascose all’interno della porta comparsa come per magia , scampando all’occhiata curiosa di Desdemona e del ministro Caramell che si stavano dirigendo nello studio del preside Silente .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

< Ora dove dobbiamo andare ? > la voce pacata  e dolce di Mira fece si che la corsa di  Selina  rallentasse, fino a far fermare entrambe di fronte un immenso quadro dove una grassoccia signora le guardava con aria interrogativa .

Con una leggera torsione del busto , la biondina guardò l’amica con cipiglio severo , battendo nervosamente il piede sulle mattonelle immacolate del corridoio .

< Che vuoi che ne sappia ? Io voglio solo cercare Snegurocka > con un sospiro sconfortato Mira roteò gli occhi ,mentre la piccola mano della bambina andava a fermare per la spalla la compagna

, intenzionata a riprendere la loro ricerca .

< Sai che non dovremo essere qui . Desdemona ha detto che ci avrebbe pensato lei , ma tu come al solito hai voluto fare di testa tua > stizzita dal commento dell’empatica , SElina cominciò a scalpitare in preda all’irritazione , facendo tintinnare i gingilli a forma di teschio e croce che

indossava .

< Quegli idioti di Sergej e degli altri non hanno capito un tubo . Credevano davvero di lasciare Snegurocka in balia di quel cerebroleso del ministro e del vecchietto dallo sguardo da idiota ?> come oltraggiata , la dodicenne prese a ringhiare ogni qual volta la presa sulla sua spalla si intensificava , non prestando attenzione alle occhiate severe di Mira .

Fino a quando l’attenzione di entrambe  fu attirata  da un fruscio alla loro destra

 , causato dal quadro che , apertosi , mostrò loro un undicenne dai bizzarri capelli rosso fuoco e grandi occhi azzurri .

< Ciao > Ronald Weasley salutò timidamente le due ragazzine che lo osservavano sorprese , mentre il quadro della signora grassa si richiudeva alle sue spalle , lasciandolo in balia degli sguardi circospetti  delle due .

< Tu sei Weasley vero ? > con un ghigno per nulla rincuorante , SElina vide il bambino sobbalzare alla propria voce cupa  , mentre Mira le pizzicava il braccio , intimandole con un occhiataccia di non spaventare l’amico di Harry Potter .

< Hai visto Snegurocka  ? > dopo un attimo di esitazione , il grifondoro scosse con vigore la testa rossa , rabbrividendo nel vedere la bambina bionda assottigliare gli occhi neri con aria minacciosa .

< Mi stai mentendo ? Non….> < Weasley ? > con un ennesimo fruscio il quadro si aprì , lasciando passare un ragazzino dai folti capelli castani e dagli occhi color cioccolato  che si accostò al compagno di casa , osservando curioso le due dodicenni .

< Buona sera > Mira sorrise cordialmente al ragazzino , mentre Selina sfoderava  un sorriso da squalo che inquietò leggermente il piccolo Cedric Diggory .

< Buona sera ? Come diavolo parli nanerottolo ? > al commento acido della ragazzina Diggory gonfiò le guanciotte con aria offesa , fulminando con lo sguardo Selina che cominciò a far scrocchiare le nocche .

< Sel basta , dobbiamo cercare Snegurocka ricordi ? > a quel soprannome sia Ronald , che Mira e SElina videro un lampo di sorpresa passare per le iridi scure del grifondoro , prima che

Cedric tornasse a guardare le ragazzine con aria ora particolarmente interessata .

< Ti piace Snegurocka ? > Mira pregò che il bambino non rispondesse positivamente a quella domanda  , per il semplice motivo che lo avrebbe strozzato con la cravatta rossa e oro che indossava , ma particolare per nulla trascurabile , avrebbe causato una reazione violenta in SElina .

Ma Cedric non fiatò , tutto ciò che fece fu arrossire vistosamente , e sorprendendo entrambe , perfino Ronald Weasley divenne di una tonalità molto simile ai suoi capelli .

< IO VI UCCIDO > con un gesto rabbioso , SElina afferrò per il bavero della camicia entrambi i piccoletti , sollevandoli appena.

Mentre i due grifondoro cominciavano a dubitare della sanità mentale della biondina quando la videro fumare di rabbia , arricciando il labbro superiore ed azzannando l’aria come se volesse morderli .

Ma prima che i due potessero essere puniti da Selina per  aver osato sfiorare con il pensiero la sua adorata Snegurocka , Mira  zittì il trio con un cenno infastidito del capo .

< Ehi aspetta > Selina vide  gli occhi cerulei della compagna seguire con interesse un caschetto nero a loro familiare che aveva appena svoltato l’angolo  ,e quando la piccola russa capì chi lei fosse , lasciò i due bambini , trascinando per il polso la compagna .

< Parkinson aspetta > stralunati,  Cedric e Ron si guardarono l’un l’altro con aria confusa , prima di seguire senza sapere un perché le due ragazzine .

Lasciando alle loro spalle una basita  signora grassa che cominciò a borbottare tra sé e sé  .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

< Non sarà pericoloso ? > Daphne diede voce ai propri  pensieri quando vide l’amica posizionarsi in mezzo ad un cerchio che Harry  stava tracciando  con della cenere  , anche se con un po’ di reticenza ,  attorno ad Hermione .

< Sei sicura Herm ? Forse ha ragione Daphne > con un occhiata ansiosa Blaise ammonì la compagna di fare attenzione , mentre poggiato con le spalle alla parete , Draco Malfoy si mordeva nervosamente il labbro inferiore .

< Ecco fatto . Sei pronta ? > con un cenno del capo Hermione  fece allontanare il bambino sopravvissuto da sé , unendo le mani a coppa di fronte al visino concentrato.

< Hermione , non credo che…. > la serpe verde si zittì d’improvviso  all’occhiata severa  dell’amica che , chiusi gli occhi dorati , cominciò a bisbigliare alcune parole in latino .

Mentre una luce azzurrognola avvolgeva la bambina  , e una leggera brezza le smuoveva i lunghi  boccoli dalla piccola schiena .

< Dovrebbe reagire così? > con aria apprensiva Harry si voltò in cerca di conferma verso il principe dei serpe verde , notando oltre la maschera di pura indifferenza , un irrigidimento della mascella del compagno .

< Hermione > Daphne trasalì  assieme a Blaise quando un leggero scoppio li fece indietreggiare , mentre  il biondino si distaccava dalla parete con un evidente preoccupazione negli occhi

color tempesta .

<* Proditor  patriae  mihi  praebe >

Al tono cantilenante della bambina la cenere ai piedi di Hermione schizzò in aria , sospinta da una folata di vento più forte della prima .

E sotto gli occhi sconvolti dei bambini una figura cominciò a formarsi dalla cenere svolazzante , la figura che Harry riconobbe con un colpo al cuore .

< Ma quella è… > Hermione dischiuse le palpebre sotto il sussurro terrorizzato del compagno , e quando gli occhi d’oro della bambina tornarono a vedere ,

un groppo alla gola le bloccò il respiro .

Perché il nemico , la spia tra le loro fila era una minuscola bambola dai boccoli biondi e dai grandi occhi azzurri che tutti conoscevano bene .

La bambola che Pansy stringeva anche quando era andata con Theodor a intrattenere il ministro Caramell , mentre loro si cimentavano nell’incantesimo di richiamo .

 

< Muoviamoci >

Interrompendo l’incantesimo ,  Hermione arrancò alle spalle della combriccola con evidente difficoltà ,

digrignando i denti quando si ritrovò con il fiatone e con lo svantaggio  

di alcuni metri dai compagni  .

Fino a quando una mano non afferrò la  sua , trascinandola .

< Forza >

Draco malfoy intrecciò le dita con quella della piccola  mezzosangue , correndo sulla scia dei compagni che avevano imboccato l’ennesimo corridoio , mentre lanciava occhiate preoccupate all’amica

palesemente provata .

Dovevano fare in fretta . Theodor e Pansy erano in pericolo .

< Eccoli > l’urlo del piccolo Malfoy rimbombò per il lungo corridoio , attirando l’attenzione della piccola serpe verde che si fermò assieme al cospicuo gruppetto alle sue spalle .

E Pansy aggrottò  confusa le sopracciglia quando li vide urlarle contro di buttare via Emily , ma perché mai ?

 

 

 

 

 

 

< No > il sussurro smorzato del piccolo Malfoy fece sbiancare vistosamente la piccola Snegurocka , terrorizzata dagli occhi cerulei della bambola che ora la guardavano   con un velo di cattiveria che solo lei parve scorgere .

Digrignando i denti per il dolore , Hermione costrinse le sue gambe a compiere un movimento talmente repentino e forse troppo eccessivo ,  da farle perdere l’equilibrio e franare sul pavimento assieme alla piccola serpe verde  che trascinò con sè.

< Buttala via  >

Pansy , sorpresa dallo sguardo minaccioso dell’amica , strattonò la bambola che Hermione tentava di sottrarle , mentre Harry scostava lo sguardo dall’una all’altra senza sapere cosa fare .

< Perché fai così ? Smettila > piccole lacrime cominciarono a rigare le pallide guance della bambina , quando gli occhi spiritati della mezzosangue la terrorizzarono a morte .

Traballando su loro stesse , entrambe le bambine si rimisero in piedi con una certa difficoltà , stritolando tra le manine il corpicino morbido della bambola .

< Pansy buttala dannazione > esasperato dalla situazione , Theodor prese per la spalla la compagna , tirandola indietro , ma mentre la presa di Pansy svaniva  ,

gli occhi d’oro di Hermione si sgranavano nel sentire le minuscole braccia della bambola spingerla con una forza mostruosa , facendole perdere l’equilibrio .

< Snegurocka > Selina e la stessa Pansy si protesero verso la mezzosangue , tentando di afferrarla prima che cadesse giù dalla rampa di scale alle sue spalle , mentre la bambola , caduta per terra , sorrideva senza essere vista .

E un gemito di dolore abbandonò le labbra sottili di Draco quando si schiantò contro il marmo delle colonne che costituivano la barra di sicurezza delle scale ,

mentre le braccia del bambino avvolgevano con apprensione il corpicino della mezzosangue che lo guardava con sorpresa .

< Draco > correndo a scavezzacollo giù  dalle scale , Harry e i compagni si chinarono preoccupati sulle due figure che si alzavano a fatica , in particolar modo sul piccolo Malfoy che aveva fatto da scudo con il proprio corpo .

< Ehi stai bene ? > il braccio che non aveva abbandonato un attimo la vita di Hermione accentuò la sua presa quando Diggory si avvicinò alla bambina , prendendole una mano tra le sue .

< Vedo che non hai ancora imparato la lezione >  il sibilo del principe dei serpe verde fece rabbuiare il piccolo grifondoro , mentre Snegurocka veniva stritolata nell’abbraccio apprensivo di Selina  .

< Avevo ragione io , lei non è al sicuro qui  . Hai visto Mira ? > ma la bambina non ascoltava più il borbottio della compagna che cessò nel momento in cui Selina

colse un lampo di puro panico adombrare gli occhi azzurri della russa .

Così come il resto dei bambini si zittì , basiti dall’espressione via vai più inquieta della piccola empatica .

< Dov’è la bambola ? >

Un silenzio tombale piombò a seguito della domanda di Mira , ma un altro particolare , ancor più sconvolgente fece trasalire Harry Potter .

Particolare che  Cedric Diggory mutò in una semplice quanto inquietante domanda  .

< Dov’è Weasley ?  >

< Merda > l’esclamazione colorita di Hermione fece sussultare i bambini ,

mentre gli occhi verdi del bambino sopravvissuto cercavano  la familiare capigliatura rosso fuoco del suo amico .

Invano .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

    < Di qua mio signore  > il tono servizievole di Codaliscia guidò l’uomo ammantato di nero fin oltre la parete bianca , apertasi con un sonoro schiocco che fece storcere la bocca carnosa  a Bellatrix .

< Sei sicuro di quello che fai idiota ? > risentito dal nomignolo della Black , Peter Minus uscì fuori dalla gobba della vecchia orba , ghignando soddisfatto per il proprio  lavoro .

< Eccoci mio padrone , siamo arrivati > Voldemort uscì in un fruscio di seta dallo stretto cunicolo che aveva percorso con i suoi mangia morte , sorridendo compiaciuto nel vedere la piccola figura che immobile , lo osservava con sguardo vacuo .

< Grazie mille signor Weasley per la sua disponibilità > gli occhi apatici del bambino seguirono le centinaia di figure che ben presto occuparono l’intero corridoio , mentre Ronald Weasley stringeva istintivamente la bambola bionda contro il piccolo petto, e Codaliscia estraeva dalla tasca dei sudici pantaloni verdi la mappa dei malandrini .

 < Ed ora ? > il signore oscuro avanzò di qualche passo , poggiando le dita ossute sulla parete gelida che sfiorò debolmente .

E un sibilo sinistro fece trasalire tutti i mangia morte , il sibilo che sembrava provenire da sopra , da sotto , da destra e da sinistra .

Il sibilo che una creatura millenaria emise nel sentire l’ordine del suo padrone , del discendente di quella casata che decadde molti anni orsono .

< Bella a te il compito di occuparti di Silente e della mezzosangue . Harry Potter è mio > in uno schiocco di dita , ,colui-che-non-deve-essere-nominato si avviò con un cospicuo gruppetto di mangia morte verso la camera dei segreti che l’uomo aveva tutta l’intenzione di riaprire .

Mentre la Black trascinava per la spalla il moccioso di cui la loro spia si era impossessata .

< Fate attenzione dannazione > la voce stridula della donna fece trasalire  il povero mangia morte , costretto a reggere l’orsacchiotto dagli occhi di bottoni che con sospiro fu costretto a maneggiare con più cura .

Che cosa avesse tanto di speciale ancora non lo capiva .

Né l’uomo si accorse della figura evanescente che gli camminava di fianco e teneva , senza essere vista , la zampa anteriore dell’animaletto di pezza .

Il solo modo di tornare nel mondo dei vivi .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

< Cosa è stato ? > Desdemona smise di incenerire con  lo sguardo l’uomo che le sedeva di fianco quando sentì i quadri presenti nello studio del preside Silente cominciare a borbottare .

Mentre i ritratti dei predecessori dell’uomo dagli occhiali a mezzaluna cominciavano a lanciare occhiate preoccupate attorno a loro .

< Cosa sta succedendo ? > un boato seguì la voce scorbutica del ministro ,  il boato causato dalla bombarda che Bellatrix Lextrange aveva lanciato contro la porta dello studio ora accartocciata contro la parete  .

Un distinto rumore di tacchi convinse Silente ad affiancare  la signora Juposov ,

prima che Bellatrix facesse il suo trionfale ingresso trascinando dietro di sé il piccolo Weasley .

< Buonasera professore > la voce strascicata della donna fece storcere il naso a Desdemona , serrata contro il fianco del preside di Hogwarts ,

ogni accenno di cordialità scomparso dagli occhi cerulei dell’uomo .

< A cosa dobbiamo questa sgradita visita > non un inflessione nel tono pacato del potente mago ,solo un lampo di sorpresa saettò per gli occhi chiari del preside quando si accorse dello sguardo vacuo del suo piccolo studente , mezzo con il quale i mangi morte erano venuti a conoscenza della parola d’ordine che portava nel suo  studio .

< Niente domande . Seguitemi e basta se non volete essere schiantati > sotto l’ordine perentorio della Lextrange , un blocco di mangia morte scivolò alle spalle dei tre maghi , sospingendoli con poca grazia al di fuori della confortevole stanzetta .

< Cosa volte farci ? > pestando il piede all’uomo dalla maschera scheletrica che le aveva serrato il polso con troppa forza , Desdemona fu costretta a voltare il capo sotto lo schiaffo che Bella le rifilò , intimando nel frattempo , ai compagni di muoversi .

< Non tollero nessun comportamento da principessina signora Juposov . Ora come ora siete uno dei tanti ostaggi > con un ringhio la russa riprese il cammino, scoccando un occhiata di disgusto al ministro della magia che , terreo si lasciava spintonare dai mangia morte come un burattino  .

Fino a che , la silenziosa “passeggiata” dei maghi li portò di fronte alla sala grande completamente deserta .

< Dentro >

Silente eseguì docile  il comando della mangi morte , seguendo i passi aggraziati della strega che , fatto smaterializzare via  le lunghe tavolate che occupavano la sala  , si lasciò cadere dolcemente sulla poltrona riservata al preside ,

un sorriso sardonico sulle carnose labbra rosso sangue .

< Mettetevi comodi , la mia ospite deve ancora arrivare > con un gemito di dolore Desdemona cadde in ginocchio a seguito della potente gomitata che un mangia morte le riservò  nel ventre , mentre Caramell cadeva con il regale deretano sul gelido pavimento senza emettere un singolo sospiro .

< Anche lei preside , prenda posto > e Silente si ritrovò incatenato ad una sedia che la donna aveva fatto comparire con un semplice colpo di bacchetta senza che neanche avesse potuto dire A .
La situazione stava degenerando , l’unica sicurezza  che in quel momento rasserenava l’uomo era il sapere che Harry Potter e i suoi piccoli amichetti erano al sicuro nelle loro stanze.

Sicurezza che venne meno quando Bellatrix ordinò a cinque mangia morte di condurre nella sala la loro ospite .

E finalmente il preside comprese chi la mangia morte aspettava con tanta  impazienza .

Lo capì il ministro Caramell che ,quasi disinteressato alla faccenda , poggiò la fronte contro la fredda parete .

Lo capì il professor Silente che fu lesto a nascondere il lampo di terrore che saettò per gli occhi azzurri dell’uomo .

Lo capì Desdemona che , congiunte le mani in grembo , pregò che la piccola Snegurocka riuscisse a fuggire dai suoi aguzzini .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

< Avete sentito ? > il sussurro inquieto di Cedric convinse Selina ad aumentare la presa sul corpicino di Snegurocka , mentre il resto dei bambini indietreggiava leggermente , stringendosi contro i propri compagni in istintivo gesto di protezione  .

< Cosa sta succedendo ? > Harry Potter , forse l’unico ancora immobile nella posizione iniziale ,

cominciò a guardarsi attorno con aria circospetta , brandendo come una lama la bacchetta che puntava da un lato all’altro del deserto corridoio .

< Ho paura , tanta paura > con voce tentennante la piccola Pansy si aggrappò ansiosa al maglioncino di Hermione , così come Daphne le stritolò una mano , gli occhi color zaffiro inquieti come quello dei compagni .

< Cosa senti Mira ? > al tono pacato della mezzosangue , la piccola russa chiuse lentamente le palpebre , affilando i suoi sensi di empatica per captare i sentimenti di coloro che abitavano il castello . E andando contro tutte le sue aspettative , Mira non captò né i sentimenti caotici degli adolescenti , né quelli ingenui dei bambini , solo emozioni violente ,

sanguinose e sempre più numerose .

< Siamo sotto assedio > bastò quell’unica  frase a mandare sotto shock l’intera combriccola  

, sconvolta dal fatto di essere alla mercè dei nemici .

< Cosa stai dicendo ? Nessuno può entrare così facilmente nella scuola > la voce stridula di Daphne riecheggiò per l’intero corridoio , facendo rabbrividire la stessa serpe verde , ora completamente terrorizzata dalla possibilità di trovarsi inerme di fronte ai mangia morte .

< Possono eccome se hanno una spia tra le nostre fila > il sibilo grottesco del principe dei serpverde zittì l’ennesima protesta della purosangue , facendo sbiancare ulteriormente il povero Cedric Diggory che cominciava a sentire una morsa attorno allo stomaco .

< State dicendo che siamo in pericolo ? Come può essere ?  > < Ora non abbiamo tempo per perderci in chiacchiere , dobbiamo trovare un luogo sicuro nel quale ripararci > l’agitazione generale però non colpì , come il resto del gruppo , il bambino sopravvissuto,

 attratto d’improvviso da un sibilo che Draco evitò accuratamente di seguire .

Il sibilo che Harry sentiva strisciare sulla pelle , penetrare nelle ossa e annebbiargli il cervello .

Nel mentre che Hermione trascinava i compagni verso la stanza delle necessità , Mira , rimasta indietro , fu attratta da un particolare sentimento che la fece tremare .

La confusione mista a terrore che la spinsero a seguire il bambino sopravvissuto , intento a percorre con passo lento e cadenzato il corridoio opposto a quello imboccato dai compagni  , prima che la comparsa di una spessa lastra di ghiaccio facesse sussultare i compagni , e proibisse agli occhi cerulei di Mira di vedere qualcos’altro  oltre allo sguardo angosciato di Snegurocka .

 

 

< Harry >

  Staccandosi dal gruppo ,

 la mezzosangue si fiondò come una furia  sulla trasparente superficie ghiacciata che la bambina cominciò a prendere a pugni , urlando il nome degli amici , mentre

i bambini alle sue spalle trasalivano nell’udire poco distante da loro il rumore di molti passi .

Troppi .

< Dobbiamo andare via . Hermione dobbiam…> ma l’urlo di Blaise fu sovrastato da quello dell’enorme boato che sopraggiunse all’incantesimo che la piccola russa scagliò contro il muro di ghiaccio , ora ridotto in minuscoli frammenti .

Ma mentre i mangia morte afferravano i bambini urlanti .

Mentre Hermione correva con aria stravolta verso il suo migliore amico nella vana speranza di salvarlo .

Un bambino biondo , issato sulla spalla di un mangia morte , osservava con sguardo vacuo la piccola figura alla quale era tanto affezionato .

Il bambino biondo che , nonostante la tragica situazione, sentì un insana gelosia corrodergli  l’animo nel capire che lui non sarebbe mai stato il primo nel cuore della principessa di Russia , ma solo l’infelice secondo .

 

 

 

 

 

 

 

 

Correva Hermione , arrancava alle spalle delle due figure che vedeva correre con tanta  foga .

E nonostante la stanchezza , nonostante le membra le dolessero come non mai e le urlassero di fermarsi, la bambina continuava a rincorrere gli amici ,

chiamandoli a gran voce .

Svoltando l’angolo , la mezzosangue si ritrovò catapultata in una stanzetta dalla porta ridotta oramai in cenere da chissà quale incantesimo, la porta che conduceva al bagno abbandonato delle ragazze .

Con un ulteriore sforzo , la bambina si gettò all’interno dell’angusta stanza , vedendo coloro che rincorreva da minuti entrare in un piccolo passaggio che Hermione non ebbe il tempo di oltrepassare .

Perché quando la bambina si gettò sui due , il corpicino della piccola si schiantò contro il duro marmo che aveva sostituito l’entrata del passaggio segreto .

E i piccoli pugni con i quali la mezzosangue percuoteva la pesante parete cominciarono a sbucciarsi , fino a quando la bambina , impugnando la bacchetta , non

lanciò un potente incantesimo sul passaggio .

Il contraccolpo fu tanto devastante da sbalzare la mezzosangue nel corridoio dal quale era giunta , facendola sbattere  violentemente contro il gargoyle di pietra alle sue spalle .

Ma quando Hermione si rimise in piedi , pronta a riprendere l’inseguimento , qualcosa si spezzò nel petto della bambina , quella consapevolezza che rese vacui gli occhi d’oro della piccola .

Perché , nonostante la russa avesse usato un incantesimo proibito che avrebbe potuto distruggere un intera ala del castello ,

la porticina che aveva tentato di far saltare in aria era perfettamente integra .

Aveva fallito .

Non era stata in grado di salvare neanche lui .

Quando alcuni mangia morte , attratti dall’incredibile frastuono,   raggiunsero l’entrata della camera segreti , videro la piccola figura di una bambina dai vitrei occhi d’oro accasciata alla parete , una chiazza di sangue sulla spalla destra .

< è lei , prendetela > Hermione lasciò che uno dei mangia morte la prendesse di peso ,trascinandola senza la minima cortesia per i diversi corridoi .

Ma per quanto la chiazza sulla spalla della bambina si ingrandisse .

Per quando la bambina cominciasse a sentirsi incredibilmente debole per la  perdita di sangue .

Non un guizzo vi fu nel visetto della bambina.

Solo una parola lasciava le labbra rosse della piccola russa  .

La parola che riassumeva lo stato d’animo della mezzosangue .

Inutile .

Era davvero inutile .

 

 

 

 

 

 

 

 

Mira afferrò per la manica del maglione il bambino sopravvissuto , quando entrambi rischiarono di scivolare sulla melma grigiastra che imbrattava le mura di quel piccolo cunicolo senza fine .

Con sguardo severo Harry strinse la mano della piccola russa nella propria , illuminando con la punta della bacchetta la buia entrata di quella che sembrava essere una sorta di caverna , mentre un tenue rossore imporporava le guance pallide di Mira .

Evento assai strano .

< Dobbiamo stare vicini , non sappiamo chi ci sia dall’altra parte > la voce dura e adulta del bambino rassicurò per quanto possibile l’empatica , sebbene ella  fosse tutt’altro che calma .

Perché  , tra tutte quelle emozioni che percepiva anche attraverso le pareti viscide , quella più schiacciante , sporca e inquietante si trovava proprio dall’altra parte del cunicolo .

 < Coraggio > annuendo al sussurro del bambino ,  la piccola russa, stringendosi al fianco del serpe verde cominciò a discendere la stretta via , attenta a non scivolare sulla scia viscida di quello che sembrava un enorme lumacone .

Nonostante Harry tentasse di mostrarsi fiero e coraggioso di fronte all’amica di Hermione , il terrore annidato nel suo cuore rendeva il bambino irrequieto come poche volte .

Di chi era quel sibilo ?

Che lingua era ?

Perché lo attraeva in quel modo ?

Ma quesito ancora più importante , perché gli sembrava di conoscere il proprietario di quella voce ?

Questi erano gli interrogativi che Harry si poneva nell’atto di strisciare a ridosso della parete per non perdere l’appiglio delle rocce sporgenti alle quali si teneva , finchè una fitta acuta alla testa costrinse il bambino sopravvissuto a portarsi la mano libera alla tempia , facendo perdere l’equilibrio anche alla compagna  .

Un urlo agghiacciante risuonò per lo stretto passaggio quando entrambi i bambini, stretti in un abbraccio , scivolarono per tutto il cunicolo ad una velocità vertiginosa , schiantandosi contro il gelido pavimento di quella che doveva essere la sala principale .

< Stai bene ? > la voce apprensiva di Harry fece nascere un timido sorriso sulle labbra carnose della bambina , il sorriso che si congelò quando l’empatica si sentì pressare da un tale odio e disprezzo da farla piangere per il dolore .

Il bambino , terrorizzato dal repentino cambiamento della russa , cominciò a scuoterla per le piccole spalle , nascondendole  il visetto  rigato di lacrime contro il proprio  petto quando una voce sepolcrale lo convinse a rialzare lo sguardo .

< Benvenuto > Lord Voldemort , compiaciuto dell’espressione disperata del bambino scivolò verso di lui con pochi e veloci passi , intimando a coda liscia di mantenere il contatto con la mangia morte che , sopra le loro teste , si preparava a punire la mezzosangue amica di Potter .

< Harry > Mira bofonchiò con poca convinzione il nome del bambino ,

mentre un dolore lancinante la dilaniava da dentro .

Poteva un uomo nutrire tutto quell’odio , quel rancore verso esseri della sua stessa razza ?

Si, era possibile .

Perché la conferma Mira la ebbe da quegli occhi scarlatti che , simili a quelli di un dio vendicativo, sembravano graffiare i loro volti , ustionare le loro anime , corrompere il loro cuore .

Era quello il potere del Lord oscuro ?

Era quella malvagità che sembrava soffocare ogni minima speranza ?

Quella crudeltà che quegli occhi rossi riversava sui bambini come tizzoni ardenti colmi di veleno ?

La mostruosità di quei lineamenti distorti dal disgusto per se stessi e per ciò che si era ?

< Credi davvero che sia solo quello piccola mezzosangue ? > con un sussulto Mira si nascose maggiormente tra le braccia rigide del bambino sopravvissuto  , mentre la distanza tra i pargoli e il lord oscuro si accorciava vertiginosamente .

< Stupeficium >

Senza che Harry avesse avuto neanche il tempo di respirare, l’incantesimo partì dalla bacchetta del mago oscuro in maniera inaspettata ,

ma la magia , per quanto veloce e potente fosse ,  non riuscì mai a raggiungere   

 i due bambini . Perché , un uomo d’ombra , comparso da chissà dove , accusò il colpo in silenzio, scomparendo davanti lo sguardo sorpreso dei due piccoli .

Un sorriso mellifluo curvò le labbra sottilissime e biancastre del lord oscuro , seguito da un battito di mani dell’uomo che con quel gesto elogiava la magia protettrice della mezzosangue .

< Deve amarvi molto quella piccola mezzosangue >

Bastò quell’unica frase a rendere il pianto di Mira ancora più disperato , mentre migliaia di uomini d’ombra , richiamati da chissà quale entità a loro benevola si frapponeva tra il lord oscuro e i bambini .

Lo stesso Harry Potter non potè evitare che una lacrima fuggisse  dai suoi occhi serrati quando gli parve di percepire l’abbraccio materno della sua migliore amica attorno alle proprie  spalle  .

< Ed io amo Hermione con tutto me stesso > il tono altisonante del bambino sopravvissuto sembrò far sgretolare quelle quattro pareti bianche , dimora dello spregevole essere che digrignava i denti nel vedere che , ad ogni uomo d’ombra che distruggeva ne comparivano tre .

Così tanti da rendere i due bambini inavvicinabili .

Mira , che intanto aveva cercato una via di fuga per entrambi , sorrise tra le lacrime nel percepire l’ululato del vento provenire dalla bocca dell’enorme serpente che troneggiava sulla parete che le era di fronte .

La fessura che probabilmente era collegata ai diversi camini e dunque ad una via di uscita dalla scuola .

Harry chinò il capo quando si sentì strattonare per la camicia , e gli occhi verdi del bambino si illuminarono di vittoria nel sentire la tenue voce di Mira sussurrargli parole di conforto ed ordinagli di puntare la bacchetta sulla bocca del serpente .

< Ripeti con me mi raccomando > il bambino annuì con vigore, sentendo la manina della dodicenne posarsi dolcemente sulla sua , e mentre Voldemort , più furioso che mai , colpiva senza pietà le migliaia di figure nere disposte da Hermione a loro protezione , la voce seppur debole di entrambi i bambini fece nascere nella bacchetta una scintilla color amaranto .

La scintilla che sfrecciò all’interno della fessura , percorrendo innumerevoli condotti che infine la condussero al plumbeo cielo che ricopriva la scuola di magia .

E non appena la minuscola scintilla si trovò ad una determinata distanza, un botto considerevole fece tremare le mura del castello .

Ma coloro che si trovavano a molti  chilometri, per non dire continenti  di distanza dalla scuola , non prestarono particolare attenzione allo scoppio simile al fragore di un tuono .

Ma fu l’enorme H dorata che irradiava di luce candida la volta celeste a far scattare un meccanismo nelle mente di coloro che sapevano .

Perché quell’H , almeno per coloro che ne erano a conoscenza , era il richiamo alle armi .

E Mira , seppur dolorante e piangente tra le braccia di un bambino sopravvissuto che tentava in tutti i modi di proteggere entrambi con gli incantesimi appresi da Hermione , sorrise della riuscita del suo piano .

L’S.O.S era stato lanciato .

E sarebbero passati pochi secondi, per non dire millesimi , prima che un intero esercito di mezzosangue si fosse trovato all’esterno della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts con l’unico intento di riprendersi la loro principessa .

La bambina che , inginocchiata e sanguinante , osservava con astio la donna dalle carnose labbra rossastre che presto si sarebbero tinte di un tenue violetto,

perché presto per lei sarebbe giunta la morte .

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

Migliaia , per non dire milioni di figure nere oscurarono la vista di Sirius Black  ,

poggiato con non curanza all’imponente cancello di ferro battuto di Malfoy Manor .

Al fianco dell’uomo , Lupin osservava con fare circospetto i nuovi arrivati , per lo più ragazzi e adolescenti dall’aria severa e cupa , l’esercito di mezzosangue , o almeno così li aveva definiti Moody pochi minuti prima  .

Sergej Juposov , Priscilla Jones e Thomas Kant si distaccarono dall’impressionante calca di ragazzini ammantati di nero , capeggiando quell’insolita spedizione punitiva contro coloro i quali tenevano in ostaggio la loro piccola Snegurocka .

< Lui è qui ? > la voce graffiante del giovane adone convinse il prigioniero di Azkaban a prendere le redini della situazione , e con un sonoro stridio Black fece riversare quell’enorme ala di corvo all’interno della dimora di sua cugina .

< Possiamo fidarci vero ? > Tonks , fattasi piccola piccola data l’ingente quantità di mantelli che le sfioravano le caviglie  , si strinse istintivamente contro Lupin , osservando con una certa ansia le espressioni feroci di tutti quegli adolescenti .

 Dello stesso parere sembravano essere il piccolo gruppo di auror che partecipava all’invasione ad Hogwarts . Tutti , nessuno escluso , si sentiva in netta minoranza ,

e non meno importante , l’aria tesa che aleggiava tra i ragazzini sembrava volerli soffocare .

< Abbiamo lo stesso obbiettivo . Perciò tanto vale accettare il loro aiuto >

Con quell’ultima uscita , Sirius seguì i mezzosangue con aria tranquilla , guidandoli all’interno del castello ,e  più precisamente all’interno della lussuosa sala da pranzo nella quale Narcissa Black e Lucius Malfoy li attendevano con impazienza assieme ai loro amici .

Non appena la pesante porta di pregiato legno fu spalancata senza riguardo da una Priscilla a dir poco furiosa , 

William Gregrass parve sobbalzare a fianco della moglie nel non riuscire più a tenere il conto di tutte quelle figure nere che occuparono in meno di tre secondi  l’intera  la stanza , mentre Lucius , alzatosi dal lungo tavolo di cristallo , andava  incontro a Sergej .

< Allora ? Vuole parlare ? > con un sonoro ringhio Andrey affiancò l’amico biondo con espressione arcigna , mettendo fretta all’elegante purosangue che sembrava non aver intenzione di aprire bocca  .

< Il signor Black ci ha spiegato che per noi sarebbe impossibile entrare ad Hogwarts senza un aiuto dall’interno , perciò mi è stato consigliato di rivolgermi a lei signor  Malfoy .

A quanto ne so lei è il rappresentate dei genitori nell’istituto , perciò lei ha il potere di farci entrare senza problemi o sbaglio ? > < NO , non sbaglia signor Kant . Sono disposto ad aiutarmi perciò…. > ma Malfoy non ebbe il tempo di finire la frase che un cerchio magico , evocato da qualcuno dei mezzosangue , inghiottì lui , il gruppo di purosangue e quell’immenso dispiegamento di forze .

Quando la luce accecante scaturita dalla potente magia scomparve , Luicius Malfoy si ritrovò davanti l’imponente castello di Hogwarts , spettrale .

L’unica luce che sembrava rischiarare il profilo inquietante della mastodontica costruzione era quella proveniente dalla sala grande , la sala dalla quale si sentì provenire un urlo talmente agghiacciante da far sobbalzare l’intero stuolo di ragazzini.

< Si muova > Sergej , spaventato dal grido di Selina , spinse l’uomo verso l’entrata della scuola , mentre il terrore cominciava a serpeggiare tra le fila di mezzosangue , fomentando la già scarsa

speranza di arrivare in tempo .

Lucius , accostatosi alla barriera invisibile evocata dal preside Silente, vi poggiò sopra il palmo aperto , sussurrando alcune parole in latino che nessuno eccetto lui conosceva .

E non appena quella specie di pellicola trasparente scomparve ,

un impressionante folata di vento costrinse i purosangue a socchiudere le palpebre .

La folata di vento causata dalla corsa di quelle migliaia di figure nere che , come affamate ,

si intrufolarono nella scuola .

E milioni di bagliori seppur fievoli, simili a migliaia di lucciole , riempirono l’intero castello .

I bagliori delle bacchette che i mezzosangue tenevano ben salde per prepararsi all’imminente scontro .

 

 

 

 

 

 

 

< Basta lasciatela stare > all’ennesimo urlo della piccola Selina ,

 il corpicino sanguinante di Hermione rotolò sulle mattonelle macchiate da piccole goccioline rosse .

Il sangue che la bambina perdeva in ingenti quantità .

< è solo una bambina dannazione > la stessa Desdemona  si dimenò nella presa delle pesanti  catene che rendevano impossibile sia a lei , che ai bambini accasciati alla sua destra , di correre in aiuto di Snegurocka .

Pansy si accartocciò su se stessa , piangente, quando un mangia morte cominciò a tirare potenti calci nello stomaco della bambina ,

 accasciata su una pozza di sangue che aumentava a vista d’occhio .

< Basta > il grido straziato del piccolo Malfoy sembrò congelare l’aria , lo stesso urlo che attirò l’attenzione di Bellatrix Lextrange che , comandato all’uomo di allontanarsi ,

tirò per le catene il suo adorato nipotino , facendolo cadere ai  suoi piedi  .

< Cosa diavolo ti importa di una sporca mezzosangue Draco ? > la voce aspra e velenosa della donna non sembrò scalfire l’espressione di puro odio che sformava i delicati lineamenti del bambino , mentre Ronald Weasley , accostato alla mangia morte piangeva una solitaria lacrima dagli occhi vacui e lontani .

< Allora ? > nel mentre che Bella continuava ad inveire contro il nipote , Selina e Daphne tentarono di strisciare fino al corpo immobile della bambina , ma ancor prima che entrambe potessero in qualche modo allungare una mano su quel corpicino martoriato

una potente onda d’urtò le scaraventò vicino al preside Silente .

< Cosa diavolo…> il sussurro dolorante della purosangue fu accompagnato da un occhiata eloquente di Blaise , indirizzata allo strano pupazzo dagli occhi di bottoni che Ronald Weasley stringeva assieme alla bambola .

< Cosa …> < quello è l’evocatore dell’anima che ho visto al ministero . è quello l’oggetto che la tiene legata a questo mondo > un gemito strozzato fuggì dalla gola di Cedric Diggory , una manina intenta a tamponare il taglio che aveva riportato durante la colluttazione sul sopracciglio destro .

< Selinaaa > la voce roca di Sergej proveniente da fuori l’immenso portone d’entrata della sala fece trasalire la bambina , ma ancor prima che la russa potesse rispondere al richiamo dell’amico , una figura evanescente la superò , poggiando una mano sulla liscia superficie dell’entrata .

E le urla dei mezzosangue fecero nascere nuove lacrime negli occhi della biondina e dei bambini che , oramai stremati , si strinsero contro i loro vicini con sguardi spenti  .

< Ben fatto > < Grazie mia signora > per la prima volta si udì la voce sottile e cattiva dell’anima che aveva dato loro del filo da torcere  , la voce che rimbombò per l’immensa sala come un eco .

La voce che riuscì a penetrare nelle orecchie di Hermione ,

riuscendo a far riaprire gli occhi d’oro della bambina .

< Bene Draco, vediamo cosa dirà la mia dolce sorellina quando troverò il tuo viso totalmente sfigurato > un piccolo pugnale comparì tra le dita affusolate di Bellatrix , chinatasi sul visetto arrossato per la rabbia di Draco , gli occhi grigi implacabili come una tempesta .

E quando la donna calò senza pietà la punta acuminata sul viso del bambino ,

Draco sentì distintamente un rumore di passi alle sue spalle , prima che un impressionante schizzo di sangue imbrattasse il bell’abito di seta della donna .

Ma mentre Bella indietreggiava con sguardo tremante , lasciando cadere con un tintinnio il pugnale sul pavimento , Draco Malfoy sbarrava gli occhi , scioccato di trovarsi davanti la schiena minuta e graffiata della mezzosangue che aveva ricevuto al posto suo la pugnalata .

< Hermione > la bambina rialzò il visino nell’udire l’urlo angosciato di Selina alle spalle , ma non si voltò , come non si curò del profondo taglio che la mangia morte le aveva inferto all’occhio ,

celando soltanto con alcuni boccoli il raccapricciante taglio che le aveva sfigurato il volto .

< Non pensavo di doverti rincontrare sai ? Pensavo di essermi liberata di te , ma a quanto pare mi sbagliavo . Dico bene Caroline > mentre Selina sbarrava gli occhi per il terrore nel sentire il nome della loro vecchia tutrice , l’anima ancora accostata alla porta tremò irrefrenabilmente alla voce sepolcrale della bambina , la stessa voce  che la donna  aveva udito poco  prima di venire uccisa da suo fratello .

< Come lo hai capito ?> cercando di farsi coraggio , l’anima si librò in aria ,  atterrando vicino al bambino che teneva il medium tra le braccia , l’orsacchiotto che la bambina prese a guardare con insistenza .

< Quello è mio >

Senza che Caroline o la stessa Bella potessero opporsi , Ronald si smaterializzò al fianco di Hermione , e mentre il bambino riprendeva coscienza dallo stato di trans ,

la mezzosangue calpestava la bambola di Pansy  , abbracciando il pupazzo con fare possessivo .

Caroline, conscia oramai di essere spacciata , rivolse un sorriso di scherno ad Hermione , mentre Bellatrix cercava di contattare coda liscia .

< Quello è mio. Penso tu sappia come si può evocare un anima Hermione .

Fin da piccola sei stata molto acuta ,ma ti lasci sfuggire le cose più importanti .

Se io sono riuscita a ritornare , vuol dire che quell’orsacchiotto che tieni tra le braccia mi apparteneva . E questo significa che la tua cara mammina ti nasconde molte cose > la bambina serrò gli occhi con forza a seguito delle parole dell’anima , la stessa Desdemona fu costretta a distogliere lo sguardo per la rabbia .

< Noi sapevamo già che cosa saresti diventata .

Non vincerai mai questa guerra Hermione.

Mai .

Noi sappiamo tutto , e tu capirai molto presto che il tuo destino è quello di morire .

Lo capirai un giorno piccola mezzosangue , lo capirai molto presto >

Uno scossone fece tremare l’intera sala , e quando delle lingue di fuoco cominciarono a lambire il corpo urlante dell’anima , Hermione sgranò l’occhio destro ,

divenuto di un inquietante sfumatura scarlatta .

 

 

 

 

 

 

 

 

< Via > Harry e Mira sobbalzarono nel vedere Voldemort sbiancare vistosamente , alzando gli occhi rossi sopra le loro teste .

E gli uomini d’ombra che fino a poco prima avevano protetto i piccoli ,

si gettarono sui mangia morte divorandoli nel buio dei loro corpi , mentre Codaliscia veniva catturato e il lord oscuro si smaterializzava .

L’ennesimo scossone fece tremare quelle quattro pareti, convincendo il bambino sopravvissuto a caricarsi sulle spalle Mira e a correre il più velocemente possibile verso colei che sembrava voler distruggere tutto il castello .

< Hermione > .

 

 

 

 

 

 

< Tutti indietro > con quell’urlo Andrey si gettò dietro una colonna , tirandosi dietro anche Tamara , mentre il resto dei bambini perduti si nascondeva dietro le colonne del corridoio quando il portone d’entrata saltò letteralmente in aria , alzando un grosso polverone .

Priscilla , serrata tra le braccia protettive di Thomas ,  rialzò il capo dal petto del suo ragazzo , assottigliando lo sguardo per cercare di intravedere qualcosa attraverso tutto quel caos .

E quando la povere si diradò , un solo nome abbandonò le labbra della ragazza .

Lo stesso nome che Harry Potter urlò  a pieni polmoni non appena raggiunse la sala grande .

Il nome che Sirius Black , seguito dal gruppo dei purosangue e dagli auror , sillabò .

    < Hermione >

 

 

 

 

 

Bellatrix Lextrange giaceva morente sulla poltrona del preside ,

il capo gettato di lato , gli occhi sbarrati dall’orrore ,  completamente ricoperta di sangue .

Con uno squittio il ministro Caramell si ritrasse appena in tempo dal corpo del mangia morte che si accasciò con un tonfo accanto l’uomo .

E gli occhi scuri del mago si sgranarono per il terrore quando intravide profondi tagli squarciare il petto del seguace del lord oscuro .

Così come Desdemona , traendo a sé tutti i bambini , si accostò al preside Silente con apprensione, mentre i mangia morte che stavano loro intorno cadevano al suolo come se fossero stati colpiti da pallottole invisibili .

E lentamente , un lago di sangue annegò i cadaveri dei mangia morte , giungendo a toccare la punta delle scarpe di Harry Potter , raggelato dalla raccapricciante scena che ora gli si presentava davanti .

< Hermione > il sussurro di Sergej fu sovrastato dalle urla grottesche  degli uomini dalla maschera scheletrica che , invano, tentavano di sfuggire dalla furia di quella bambina che ,

circondata da un turbine nero,

dilaniava carni , strappava arti , trafiggeva cuori senza batter ciglio .

Finchè Harry Potter , traballando su se stesso , non richiamò la piccola figura circondata dalle tenebre più nere .

E fu allora che Snegurocka si voltò ,

zittendo l’ennesimo richiamo da parte dei bambini perduti .

 

 

 

< è davvero impressionante >   

Il sussurro della sedicenne dalla luminosa chioma dorata che sedeva sul davanzale di una delle finestre della sala grande attirò l’attenzione di un uomo dalla pelle alabastrina , mentre gli occhi viola della ragazzina seguivano ammirati i passi lenti e cadenzati della bambina .

< Si > quell’unico monosillabo fuggì dalle labbra carnose del demone , i cui occhi gialli erano adombrati dalla vistosa chioma rosso fuoco .

< Sono sicura che diventerà  la mia sorellona   >un sorriso sardonico comparve sul volto pallido di Mefistofele , demone maggiore, quando entrambi videro un bambino biondo abbracciare la piccola mezzosangue ,cullandola dolcemente in una stretta soffocante .

< Diventerà fortissima , forse quasi quanto te > con un sorriso affettuoso , Josephine si voltò verso il compagno , ridendo dell’espressione annoiata del millenario vampiro .

Finchè la risata cristallina della ragazzina si strozzò quando le parve di percepire uno sguardo su di sé.  E quando la sedicenne si voltò, trasalì nell’accorgersi che la bambina li stava osservando da sopra la spalla del coetaneo .

< Ci sta guardando > il sussurro spaventato di Josephine fece aggrottare le sopracciglia al vampiro che , presa la compagna per la vita , decise di volatilizzarsi nel nulla .

< è impossibile , nessuno può vederci . Ed ora andiamo > con quelle ultime parole il demone e la ragazzina a lui stretta vennero inghiottiti dalle ombre , ma lo sguardo di Hermione non parve scostarsi da loro .

Anzi parve seguirli anche tra le ombre .

Erano sicuri che lei non potesse vederli ?

 

 

 

 

 

 

 

Quel giorno il vento era più fastidioso del solito .

Lo pensò sia Selina stretta nel pesante giaccone , sia il povero Andrey che starnutì rumorosamente, venendo subito zittito dai compagni .

< Scusami Herm >

Un sorriso dolce curvò le labbra rosse della bambina , ferma davanti all’immenso platano picchiatore , mentre il libro degli incantesimi proibiti osservava con il suo occhio di rubino la propria padrona.

Chiudendo l’unico occhio buono , Snegurocka sospirò pesantemente , sfogliando le pagine candide dell’enorme tomo alla ricerca del  potentissimo incantesimo di richiamo che aveva impiegato mesi a formulare .

E quando il libro cominciò a levitare davanti al visetto della bambina , una luce bluastra avvolse il corpicino di Hermione , distaccandola di alcuni metri da terra .

La luce bluastra che andò a ricoprire il millenario albero , irradiandolo di un bagliore che sembrava accecare .

Un sonoro crack , fu questo ciò che Sergej e i compagni udirono, prima che Hermione posasse i piedi per terra con un enorme ramo biforcuto tra le mani .  

< Ce l’ha fatta > con uno strillo euforico Mira si gettò sulla mezzosangue , seguita dal resto dei bambini perduti .

Perché finalmente ce l’avevano fatto , presto avrebbero scovato la  città di Kitez .

Finalmente avrebbero coronato il sogno di una vita .

Ma c’era chi non gioiva di quella prospettiva , come il gruppetto di serpe verde che, da sotto le arcate del corridoio , osservava in malo modo quello che Selina sventolava davanti al viso .

< E adesso ? > < Adesso dovete lasciarla andare come è bene che sia > Sirius Black , oramai libero dalle pressioni del  ministero grazie all’arresto di Codaliscia e alla sua confessione , diede un buffetto alla guancia del suo figlioccio .

< Come sarebbe a dire di lasciarla andare ? Ma io…io…non voglio > la piccola Pansy scoppiò a piangere come una fontana alle parole dell’uomo , mentre Theodor scoccava un occhiata furiosa al padrino di Harry e il resto dei bambini scuoteva con vigore la testa .

< Ma perché deve andarsene ? > con un broncio adorabile Daphne si aggrappò alle spalle del bambino sopravvissuto , l’unico forse a essere rimasto in silenzio dopo la decisione di hermione di partire .

< Deve seguire la sua strada , così come voi la vostra . Sono sicuro che un giorno vi rincontrerete > < Certo che si > la voce carezzevole di Hermione fece sobbalzare l’intero gruppetto di serpe verde , ma uno di loro in particolare distolse lo sguardo dal viso della bambina .

< è ora di salutarvi , dobbiamo partire oramai > con i lacrimoni agli occhi Pansy si gettò tra le braccia dell’amica, abbracciandola quasi con disperazione .

Daphne al contrario sembrò quasi più contenuta , ma nell’atto di separarsi della mezzosangue le si incollò come una ventosa .

Blaise la strinse in un abbraccio caloroso e particolarmente sentito .

Theodor imitò il compagno , ma preferì darle un bacio sulla guancia prima di lasciarla del tutto .

Sirius , sotto lo sguardo minaccioso dei bambini perduti e del piccolo Malfoy la prese in braccio con naturalezza , scoccandole un bacio sulla fronte fasciata .

< Ti devo la vita piccola > Hermione rispose al sussurro dell’uomo con un sorriso sereno , e quando la bambina discese dalle braccia dell’uomo si gettò tra le braccia di Harry Potter che contro ogni aspettativa cominciò a frignare .

< Ti prego , resta con me….farò il bravo..lo giuro. Imparerò altri incantesimi ma…stai con me > a fatica Hermione si districò dalla presa ferrea sulla sua vita , accarezzò il volto inondato di lacrime del suo migliore amico, sfiorandogli la guancia con un bacio .

< Basta che mi chiami e verrò >

Seppure il bambino stentasse a lasciarla andare , grugnì nell’atto di sospingerla verso Malfoy , le braccia incrociate in una morsa quasi dolorosa e la mascella contratta .

< Draco >

Il bambino sospirò quando la voce di Hermione lo convinse a voltarsi , e il dolore che lo investì fu tale da farlo quasi piangere , quasi , ma per il suo orgoglio arginò la sofferenza

dietro un espressione contrita .

< Non devi sentirti in colpa per questo , l’ho voluto io > Hermione addolcì lo sguardo quando vide il bambino stringere le labbra per la rabbia quando la piccola sfiorò la benda che le copriva interamente l’occhio .

E Draco potè nascondere l’espressione disperata tra i riccioli scuri della bambina quando la strinse a sé con forza .

< Ti voglio bene >

Con quell’ultimo sussurro Hermione si allontanò dalla combriccola , accostandosi a Sergej e Priscilla con sguardo triste .

< Ci scriveremo ogni giorno ,e verrò a trovarvi qualche volta . Ci vedremo non preoccupatevi > nel mentre che i bambini perduti si radunavano attorno ad Hermione , Blaise colse un particolare che gli fece aggrottare le sopracciglia .

< Dove sono Selina e Mira ? > delle urla femminili zittirono  le proteste  dei serpe verde sul nascere , le urla gioiose delle due dodicenni che , in groppa ad una scopa ,

afferrarono per la mano Hermione , caricandola con loro sul mezzo volante .

E mentre Sergej inveiva contro le compagne , ricevendo un occhiati di sdegno da Priscilla , per nulla compiaciuta del linguaggio scurrile con il quale il “diciottenne” apostrofava le bambine , Harry inseguiva la compagna correndo nell’immenso parco del castello , fino a quando le tre bambine non divennero un puntino indistinto nel cielo azzurro .

E Draco Lucius Malfoy dava ai compagni le spalle , nascondendo il suo primo e vero sorriso .

Il sorriso per il suo primo e unico amore .

 

 

 

 

 

< Da questa parte > la punta biforcuta dell’enorme ramo aveva condotto Hermione e i bambini perduti tra le aspre catene montuose della Russia .

La punta che cominciò a vibrare ,indicando un immenso paesaggio innevato che si dilungava per chilometri e chilometri senza mai incontrare neanche una costruzione riconducibile ad una città .

< Ci siamo > Sergej tentò con quell’urlo di sovrastare l’ululato del vento , mentre Snegurocka si stringeva nella pesante pelliccia candida che aveva indossato per la spedizione .

< Siamo sicuri che usando la rabdomanzia* riusciremo a trovarla ? > Priscilla continuava a dubitare che un incantesimo così semplice potesse aiutarli a trovare la città invisibile , ma Hermione le aveva già spiegato che associando al  ramo di un albero millenario e magico come quello del platano picchiatore ad un incantesimo molto potente sarebbero riusciti nel loro intento .

< è ora >

Imitando il gesto di due giorni fa , Hermione aprì il suo libro proibito , cominciando ad intonare una specie di canto gregoriano che echeggiò per tutto lo spiazzo .

Finchè uno scossone fece scivolare molti di loro sulla dura neve , e la voce melodica di Snegurocka cominciasse ad intonare con più forza quell’incantesimo che ora sembrava voler spalancare la terra stessa .

Un gemito strozzato , fu questo tutto ciò che i bambini perduti poterono concedersi prima che , come sepolta dalla neve , un enorme città si ergesse imponente nel candore del paesaggio .

La città che sembrava senza fine .

Man mano che le case , i lussuosi palazzi , e le innumerevoli strade cominciarono a comparire come per magia , i bambini perduti si riversarono all’interno di quella città che fin da piccoli avevano sognato di possedere .

Solo Hermione rimase indietro , lo sguardo rivolto al cielo cupo della sera .

< Hai visto Angelique ? Siamo arrivati >

Il sussurro della bambina si perse nell’ululato del vento , mentre quella piccola figura impellicciata entrava nelle mura della cittadina , scomparendo nel nulla .

 

 

Un sorriso radioso affiorò sull’incantevole volto di una sedicenne ammantata di nero che , dando le spalle al nulla  ,seguì i passi eleganti e impalpabili di Mefistofele .

< Ci rivedremo piccola Hermione . Ci rivedremo molto presto >

 

 

 

 

 

 

* Rabdomanzia :  La rabdomanzia è una pratica che consiste nel localizzare oggetti nascosti sotto terra servendosi di una verga o di una bacchetta biforcuta.

 

 

* Frase latina : Mostrami il traditore della patria .

CONTINUA…..

 

 

 

ECCOMI QUIIIII . SCUSATE IL RITARDO MA PER SCRIVERE UN CAPITOLO COSì LUNGO MI CI è VOLUTO UN Po’ . PASSO SUBITO AI RINGRAZIAMENTI .

 

 

 

 

X deaselene : Mi hai scritto un papiro XD . Grazie . Prima di tutto non dire che sei una scrittrice mediocre perché è un’eresia . Sei bravissima invece .

Si , l’incantesimo l’ho inventato io XD grazie per il complimento. Sono contenta di sapere che la storia continua a piacerti e spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto , è un po’ lunghetto lo so , ma è la fine dei nostri eroi da bambini , dovevo darvi un certo spessore .

Aspetto di sapere cosa ne pensi Baci .

 

 

 

X pamelinda : figurati per la dedica XD .

Per quanto riguarda la loro storia da adolescenti sarà molto complicata , ed entreranno altri personaggi , due dei quali li ho brevemente accennati verso la fine del capitolo che incasineranno le cose .

Capiremo i sentimenti di tutti i personaggi , ma in particolar modo quelli di Draco ed hermione , e la loro sarà una storia molto complicata e difficile Xd .

Grazie per il commento spero che continuerai a seguirmi bacioni .

 

 

 

X _Ombra_ : si al prox capitolo saranno grandi e ci saranno tante di quegli avvenimenti che mi ci vorranno un bel po’ di capitoli per raccontarli .

Grazie per il commento , davvero , sono contenta che la storia piaccia .

 

 

 

Bene ci rivedremo al prox capitolo che sarà mooolto lungo dato che dovrò riprendere i nostri bimbi e farli diventare adolescenti nel pieno dei loro problemi di cuore .

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto .

Ringrazio chi recensisce , o legge , e coloro che mi hanno inseriti tra i preferiti .

Grazie di cuore

.

Bacioni gold eyes .  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** The return ***


Harry Potter

 

 

 

 

The sinners' burrow .

L’insegna luminosa del famoso locale notturno attirava  i passanti come voraci  falene alla vista della fulgida luce di una lanterna immersa nell’oscurità .

Così il più famoso ed esclusivo locale di Londra  era sempre sulla  bocca di tutti.

Non c’era uomo, donna o bambino che non sapesse cosa fosse il sinner’s burrow.

Ogni sera , un via vai di gente affollava Carnaby Street , scomparendo dietro quella porta rosso sangue che pochi erano riusciti a raggiungere anche solo con lo sguardo .

Forse era per il muscoloso buttafuori che ogni sera faceva sospirare ogni creatura di sesso femminile che vi passava anche solo di sfuggita .

O per l’aria che aleggiava attorno a quel luogo .

Giravano strane voci su quel locale , voci di strada che affermavano che quello era un luogo di perversione .

Altre insinuavano che il famoso locale fosse sotto il comando della mafia russa .

L’unica cosa della quale si era certi però , era che nessuno poteva entrarvi senza un invito .

Perciò molte delle ragazzine che si appostavano all’una di notte dietro i rifiuti per riuscire ad incrociare gli occhi viola del bel russo , rimasero sorprese di vedere un vecchietto buffamente vestito entrare nel locale .

Che fosse davvero un locale di perversione ?

 

 

 

 

La musica spacca timpani del locale convinse il professor Silente a velocizzare il passo , mentre Andrey , chiusosi la pesante porta alle spalle , seguiva con sguardo ostile il vecchietto dal vistoso abito turchese .

< Siamo tra i babbani Preside , potrebbe anche cercare di passare inosservato sa ? > il tono sconsolato dell’uomo fece sorridere pacatamente il mago che , guidato dal buttafuori verso un tavolo libero , si accomodò con eleganza , scoccando un occhiata

bonaria al russo .

< Sono contento che la signorina Granger abbia acconsentito al nostro incontro . So che è molto impegnata . Potrei vederla  ? > con un sorriso malizioso , Andrey puntò il dito verso il lungo bancone occupato da alcune ragazze , ma l’indice affusolato dell’uomo non indicava nessuna di quelle .

Un vistoso tatuaggio , questo occupava la schiena abbronzata della ragazza che il russo indicava .

Un enorme serpente che placido dormiva sulla pelle scura e luminosa della figura che dava le spalle al vecchio mago .

< Ehi Snegurocka , il tuo ospite è arrivato >

L’urlo di Andrey zittì coloro che , presi a bere o anche solo a chiacchierare , puntarono occhi indagatori sull’uomo che era venuto a far visita alla giovane diciassettenne intenta a parlare con il bar man .

La ragazza che , con una leggera torsione del busto , incrociò gli occhi sereni del preside di Hogwarts .

< è tornato il vecchio  cerebroleso > con quell’unico sbuffo una flessuosa biondina scavalcò con un balzo il bancone , affiancandosi alla minuta ragazzina dai pacati occhi azzurri che guardava con affetto l’amica .

< Non cominciare SEl , ormai abbiamo accettato >

Annuendo con aria scocciata , Selina seguì docile le due compagne fino al  tavolo dove il preside Silente osservava affascinato l’incedere felino della migliore amica del suo pupillo .

Un metro e ottantatre di bellezza feroce e quasi violenta .

Lunghi e voluminosi boccoli color miele che discendevano dolcemente su una spalla nuda .

Uno strato di pelle nera lucida avvolgeva le chilometriche gambe della diciassettenne , cingendole dolcemente il busto sottile , e il piccolo , ma perfetto seno .

Un espressione cordiale raddolciva i lineamenti perfetti del bellissimo volto di Hermione .

Le sottili labbra rosso sangue stese in un sorriso conciliante .

Mentre gli enormi occhi d’oro colato seguivano il sorriso del mago allargarsi ad ogni suo passo  .

< è un piacere incontrarla preside >

La giovane mezzosangue si lasciò abbracciare dall’uomo con il quale si era tenuta sempre in contatto in tutti quegli anni  , prendendo posto al suo fianco .

Così come Mira e Selina si sedettero di fronte ai due , entrambe con un espressione oramai rassegnata a quella nuova trovata .

< Ti trovo bene cara . Vedo che la cicatrice oramai si è rimarginata > una mano affusolata e scura andò a sfiorare la lunga cicatrice bianca che , verticalmente , sembrava tagliare l’occhio sinistro della mezzosangue .

Ma anziché intaccare in qualche modo la bellezza selvaggia della strega , quello sfregio sembrava renderla ancora più ammaliante e non meno disarmante .

< Vero . Sirius ci aspetta fuori giusto ? >

Un angolo della bocca di Andrey si curvò verso il basso a quel nuovo  particolare nel loro patto , e non perse tempo a farlo notare al preside che rise brevemente dell’espressione indignata del biondino .

< Le signorine , quali nuove studentesse di Hogwarts ,  devono essere sufficientemente tutelate. Per questo ho portato con me il professore di difesa contro le arti  oscure > sebbene quella suonasse alle orecchie di Selina , Mira e Andrey come una scusa , annuirono silenziosi , seguendo le due figure che , alzatesi in piedi , cominciarono ad avviarsi verso l’uscita .

< Harry sarà molto felice di saperla con noi .

Lui , il signorino Malfoy e i suoi compagni hanno espresso da tempo il loro desiderio di riaverla con loro . Infondo sono 6 anni che non la vedono signorina Granger > le parole del mago fecero affiorare un sorriso dolce sul viso abbronzato della mezzosangue che ,

voltatasi verso i bambini perduti che occupavano il locale , scoccò loro  un occhiata di intesa e complicità .

< Al  minimo pericolo , chiamami . Dì a Thomas di non mettere incinta ancora Priscilla, saranno arrivati almeno a 11 figli . E dì a Sergej di venire a trovarmi e uscire dal ministero >

Con quell’ultima raccomandazione , Hermione abbracciò di slancio Andrey ,

lasciando che l’uomo la cullasse con dolcezza , soffiandole un bacio sul capo .

Mira invece , preferì aggrapparsi con un sorriso al braccio di Hermione senza degnarlo se non di un cenno del capo .

Persino Selina si lasciò abbracciare dal russo ,

prima di stampargli cinque dita sulla guancia , facendo ridere l’intero locale .

< Se provi di nuovo a toccarmi il sedere ti uccido >

.

Tra le risate generali , e un espressione di pura indignazione da parte dell’uomo ,

le tre ragazze seguirono il vecchio mago fino ad una vistosa carrozza nascosta nel buio del vicolo .

E Sirius Black non potè neanche sporgersi sulla giovane , che una mano pallida ,

ingioiellata da pesanti bracciali borchiati gli serrò  il braccio in una morsa ferrea .

< Ehi vecchio , questa confidenza davanti a  me non è ben accetta >

Il sibilo della biondina fece ridere il professore , mentre Silente richiudeva lo sportello della carrozza al suo fianco , e i Thestral prendevano il volo , librandosi nel cielo stellato di Londra .

Con unica destinazione , la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts .

 

 

 

 

Mira e Selina dormivano placidamente , ognuna con la propria guancia poggiata su una spalla di Hermione,  presa  dalla seriosa  conversazione con i due maghi .

< Si sono verificate diverse sparizioni , alcune fonti ci hanno detto che vi sono delle guerre tra vampiri . Sembra che il lord oscuro stia tentando di portare dalla sua parte il demone maggiore Mefistofele . Tu ne sai qualcosa ? >

< Si , e posso assicurarvi che Mefistofele non ha alcuna intenzione di allearsi con Voldemort .

Non gli interessano delle scaramucce tra comuni mortali .

Ama la sua  tranquillità > sia Silente che Sirius lanciarono un occhiata perplessa alla diciassettenne che ,sentendosi osservata , rivelò uno stralcio dei 6 anni passati lontana da Hogwarts .

< Mi sono scontrata un paio di volte con lui , e la sua compagna sembra

essersi affezionata  a me.

Li ho incontrati dopo che sono riuscita a imparare la trasformazione in animagus >

a seguito della rivelazione shock di Hermione , Sirius , sbiancato inizialmente alle parole della ragazzina, deglutì a fatica , puntando gli occhi grigi sul viso placido

della mezzosangue .

< Ti sei scontrata con lui ? Ma sei pazza ?

Avrebbe potuto ucciderti con un solo dito .

È un vampiro millenario , forse più vecchio del mondo , come puoi averlo affrontato e non essere morta ? > il tono irato e ansioso dell’uomo sembrò offendere la diciassettenne che ,

coperto entrambe le compagne con il proprio mantello , sospirò pesantemente.

< Non c’è motivo di essere così apocalittico , per quanto sia incredibile da credere ,

sono riuscita a tenergli testa .

E se il caso lo richiederà,  sarò anche in grado di ucciderlo, se mai decidesse di voltarmi le spalle .

Infondo è una creatura assai  volubile > la confidenza con la quale la mezzosangue parlava dell’antico mostro leggendario che spadroneggiava sui diversi continenti da secoli  fece scorrere un brivido per nulla piacevole sulla schiena del Black .

Che cosa era diventata Hermione per essere in grado anche solo di tener testa a Mefistofele ?

Che potere aveva acquisito in quegli anni ?

Quale incantesimo poteva uccidere un immortale ?

Uno scoppio e in seguito lo stridio delle ruote che da poche ore avevano cominciato a percorrere la ciottolosa via che conduceva all’entrata del castello  fecero  sussultare il mago .

Fino a quando la carrozza stessa si fermò , e il gemito acuto dei Thestral costrinse Mira e Selina a svegliarsi di soprassalto .

< Cosa succede ? > rimbalzando come una molla, Selina portò i pugni chiusi davanti il viso , gli occhi neri intenti a cercare oltre le tendine della carrozza i colpevoli di tutti quei rumori .

< Rabbia . Odio >

Il sussurro di Mira attirò l’attenzione del preside e di Sirius , prima che con un gesto talmente veloce da non essere neanche visto , Hermione uscisse dall’abitacolo  urlando loro di stare fermi .

E quando la mezzosangue mise piede fuori , la punta lucida degli stivali si tinse di rosso ,

il colore vermiglio che occupava gran parte della stradina .

Il sangue dei Thestral  , morti .

< Codardi , mostratevi forza >

Una risata grottesca seguì la voce gelida della diciassettenne, prima che due figure longilinee e terribilmente pallide uscissero dagli alberi che costeggiavano la stretta via .

Le due figure che Mira riconobbe come quelle di due vampiri .

< Merda , dobbiamo andare a …> < Tranquillo proff , quei mostri sono davvero degli idioti se pensano di torcere  un capello alla mia Snegurocka >

La voce tranquilla e strafottente della biondina lasciò l’uomo terribilmente perplesso , mentre la paura per la diciassettenne serpeggiava nell’animo di Black .

Uccidere un vampiro , un immortale , anche se di classe inferiore era difficile , per non dire impossibile .

Su di loro la magia non funzionava . E  dunque come poteva Hermione riuscire ad ucciderne uno ?

Figuriamoci  se erano in due ?

Ma l’uomo dovette tener a freno la lingua quando fu costretto a seguire il preside e le due diciottenne al di fuori della carrozza , e ciò che vide gli serrò la gola e il cuore .

Due , o forse tre secondi .

In questo breve lasso di tempo i due cadaveri dei non morti giacevano al suolo , smembrati e ricoperti di sangue .

Il sangue che imbrattava la gigantesca falce che Hermione sorreggeva tra le mani , poggiandola con non curanza sopra la spalla destra  .

< Tesoro non è il caso , so che hai fame , ma hai visto come sono ridotti ? Non ti farebbe certo bene > Mira scivolò accanto all’amica con piccoli passi di danza , afferrandole una mano .

Mentre SElina , convinta la mezzosangue a smaterializzare l’enorme arma da combattimento , la tirò per una mano verso il profilo del castello oramai vicino .

Lo stesso Silente imitò le tre figure , dileguandosi nelle tenebre .

Solo Sirius rimase indietro , ancora pietrificato .

Cosa diavolo era diventata Hermione per poterli uccidere in meno di tre secondi ?

Cosa significava che aveva fame ?

Queste domande continuarono a frullare nella mente dell’uomo. Anche quando , affiancatosi alle quattro sagome , colse l’occhiata di rammarico che Hermione lanciò ai due corpi fatti a pezzetti .

E l’uomo giurò di aver visto la lingua della mezzosangue leccare voluttuosamente le labbra rosse ,in un evidente gesto di appetito .

L’appetito che la diciassettenne sembrava avere dei due cadaveri inghiottiti nel nulla .

 

 

 

 

 

 

 

 

Se c’era una cosa che poteva risvegliare l’intero corpo studentesco di prima mattina era  di certo il pettegolezzo .

E quale pettegolezzo era migliore dell’arrivo di nuovi studenti al quarto giorno dall’inizio dell’anno ?

Nessuno .

Per questo un inconsueto brusio aleggiava nell’aria tesa della sala grande , lo stesso brusio proveniente dalla tavolata dei serpe verde , dove una diciassettenne dalla lucente chioma bionda commentava la notizia con entusiasmo .

< Avete sentito ? Dicono che sono due studentesse provenienti da Beauxbatons  e uno da Durmstrang . Non siete curiosi ? > un grugnito , fu questo che Daphne Grengrass ,

la dea dagli occhi zaffiro dei serpe verde , ebbe dagli amici .

Persino Blaise , il più pacato tra di loro  , beveva annoiato il proprio caffè senza degnare di un occhiata la compagna  .

L’unica che sembrava euforica era Pansy Parkinson , la seconda per ordine di bellezza tra i serpe verde , aggrappata al braccio di un dormiente Theodor Nott che faticava a tenere gli occhi aperti .

< Chissà se è il nuovo arrivato è carino . Se non sbaglio Durmstrang è una scuola interamente maschile no ? Tu che ne dici DRaco ? >

Con un occhiata infastidita , DRaco Malfoy , più scarmigliato che mai con i capelli tutti scompigliati e profonde occhiaie violacee , tentò di scrollarsi di dosso il braccio della compagna .

Ma forse per la stanchezza delle sue notti insonni , o per la noia , non riuscì nel suo intento .

< Tu ed Harry dovreste smetterla di andare a quel circolo di puttane , specialmente da quella sgualdrina della Weasley > con uno squittio acuto , Pansy rimbrottò l’amica per il suo linguaggio scurrile , trovandosi però d’accordo su ciò che aveva appena detto la compagna .

Nessuno in quella scuola non conosceva la stanza dei piaceri .

Una grande sala posta nei sotterranei , oscura ai professori , dove vi si incontravano tutti gli studenti per una buona scopata .

In poche parole era un vero e proprio bordello , le cui presidentesse erano quelle  poco di buono di Cho CHang , le gemelle Patil e la piccola Ginevra Molly WEasley.

Non c’era studente in tutta HOgwarts che non si fosse  portato a letto una delle tre .

E da qualche anno, persino Draco ed Harry si erano fatti assidui clienti del bordello con sommo disgusto delle compagne .

< Farsela con una grifondoro . Bleah ! Preferirei morire > con quell’infelice uscita , Daphne cominciò a vagare con lo sguardo sulla sala , soffermando poi lo sguardo oltraggiato su Harry Potter , il volto completamente abbandonato sul muffin al cioccolato che si era praticamente attaccato alla guancia del diciassettenne .

< Siamo all’ultimo anno e quest’idiota non riesce a divertirsi come si deve >

con uno sbuffo , il principe dei serpe verde tentò di scollarsi di dosso l’amica, chiedendo il perché l’avesse praticamente buttato giù dal letto, mandando una delle sue tante amanti a calci fuori dalla sua stanza .

E quando Pansy gli spiegò che era stato Sirius Black ad ordinarle di far si che tutti loro fossero presenti  , un sopracciglio biondo del principino scomparve sotto la chioma dorata  in un evidente gesto di stizza .

< Cosa ?> <  Si lui….a proposito dov’è? >

Sporgendosi da sopra un Harry dormiente , sorvolando su un Blaise in trans e un Theodor più disattento del solito , Pansy aggrottò le sopracciglia nere nel non incrociare gli occhi grigi dell’uomo alla tavola dei professori .

< Dov’è? Eppure mi aveva assicurato che ci sarebbe stato per ricevere i nostri ringraziamenti >

D’un tratto , Blaise riemerse dalla trans , Harry sembrò risvegliarsi di botto , Theodor le prestò maggior attenzione, Daphne smise di lamentarsi e Draco la fissò con sguardo oltraggiato .

< E perché mai dovremmo ringraziarlo ?> il coro di voci venne zittito

dal tintinnio del cucchiaino che il professor Silente cominciò a picchiettare su un bicchiere per attirare l’attenzione degli studenti , e contro ogni previsione vi riuscì .

< Bene , prima di iniziare le lezioni voglio presentarvi dei nuovi studenti . Spero possiate accoglierli nel migliore dei modi . Essendo stati precedentemente smistati dovranno solo raggiungere il tavolo dei serpe verde . Bene , può farsi avanti signorina  >

Gli occhi dei presenti seguirono curiosi l’alta figura nascosta dietro la poltrona del preside ,

prima che una bionda tutta curve  si posizionasse in mezzo alla sala , un ghigno perfido da far accapponare la pelle .

Ma non furono né i corti capelli biondi tinti alle punte di nero , né il corpo flessuoso e da mordere , né lo sguardo seducente e il viso grazioso , né i profondi occhioni neri a far sgranare gli occhi ad Harry & Co  .

Perché loro conoscevano l’espressione sadica che la bella diciottenne sfoggiava con naturalezza .

Loro conoscevano fin troppo bene i gingilli dark e gotici che brillavano ai polsi e al collo della ragazza .

Loro conoscevano la pazza che con pochi passi raggiunse il loro tavolo , sedendosi con nonchalance accanto ad un Blaise sconvolto .

< Ehilà ragazzi . Ehi orecchie a sventola come stai ? >

Silenzio .

Harry Potter con ancora il cioccolato spalmato sulla guancia destra scambiò un occhiata preoccupata con Theodor e i compagni ,

prima che il povero Zabini sbiancasse di colpo, raggiungendo in seguito delle sfumature che andavano dal verde vomito  ad un rosso acceso  .

E quando il serpe verde dischiuse le labbra per mandare la ragazza a quel paese , non potè evitare di inghiottire la saliva a vuoto nella speranza di trovare la voce .

Un fischio compiaciuto convinse i serpe verdi a spostare l’attenzione da un Blaise caduto in stato comatoso ad  una esile e deliziosa figura che sorrideva pacatamente alla platea di ragazzi e ragazze .

Con i lunghissimi capelli neri che oscillavano dolcemente sulle spalle minute , Mira affiancò Harry Potter , osservando con i luminosi occhi cerulei i vecchi amici di Hermione  .

< Salve >

Altro silenzio .

Questa volta però fu il turno di Harry di comportarsi in modo decisamente strano .

Sotto lo sguardo sorpreso di Daphne e Pansy , il bambino sopravvissuto arrossì vistosamente sotto lo sguardo placido dell’ avvenente diciottenne ,

balbettando un saluto che a stento giunse alle orecchie dei presenti .

Finchè Pansy non scattò in piedi come una molla , cominciando a guardarsi attorno con occhi lucidi .

< se voi siete qui vuol dire > < No . Il professore ha detto che è uno studente di Durmstrang non….> < mi dispiace interrompervi ma prima che vi venga una crisi nervosa , vi consiglio di guardare verso la porta della sala >

Detto fatto , in meno di tre secondi ,  Daphne e l’intera sala che aveva assistito allo scambio di battute si voltò verso il portone , nell’istante esatto in cui due figure entravano all’interno della sala grande .

E il silenzio che cadde tra gli studenti fu spettrale  .

Così come gli sguardi attoniti , sorpresi , meravigliati , stupiti .

 

 

Sirius Black interruppe la piacevole conversazione  con la studentessa

quando si accorse del mutismo dietro il quale i ragazzi si erano barricati, allentando la presa sul braccio della diciassettenne .

Intanto , al tavolo dei serpe verde , non tutti erano voltati a guardare Hermione e il professore di difesa  contro le arti oscure .

C’era chi , curiosa , osservava un volto attonito e leggermente arrossato che fece nascere un sorriso sulle labbra di Mira , gli occhi azzurri puntati sul bel viso di  Draco Lucius Malfoy .

E mentre Hermione , distaccatasi dall’uomo , cominciava ad accostarsi al tavolo dei serpe verde con un sorriso nostalgico , Mira continuava ad osservare le reazioni del serpe verde .

E finalmente capì .

Glielo dissero gli occhi color tempesta del principino , illuminati da un lampo di emozione e meraviglia .

Glielo dissero le sottili e sensuali labbra del serpe verde curvate leggermente verso l’alto .

Glielo dissero i lineamenti duri di quel volto impassibile che si distesero debolmente nel guardarla .

Glielo disse quel cuore che sentiva battere all’impazzata fino a lì  , smosso da quei sentimenti che sembravano volerla scuotere e distruggere tanto erano violenti .

Aveva capito .

< Hermione > con uno strillo acuto, Pansy , senza aspettare che l’amica la raggiungesse , si gettò sorridente tra le braccia della mezzosangue alla quale la serpe verde si incollò .

Lo stesso fece Daphne , la quale  non si diede pena per l’urlo euforico con il quale le saltò alle spalle , aggrappandovisi data l’altezza elevata di Snegurocka .

< Sei tornata > con un certo sforzo , Hermione riuscì a liberarsi  dolcemente dalla presa ferrea delle due  serpe verdi , chinandosi per abbracciarle  con affetto .

< Mamma mia quanto sei diventata alta , Herm >

Ma la voce emozionata di Daphne fu sovrastata da quello che sembrava un latrato , e che in realtà si rivelò essere il singulto con il quale Harry Potter si catapultò sulla sua migliore amica .

Ed Hermione fu costretta a frenare l’irruenza del serpe verde piegandosi sulle ginocchia , data l’impressionante mole del compagno che la sbilanciò verso dietro   , facendola quasi cascare a terra .

< Quanto mi sei mancata >  il rantolo tra i suoi capelli del bambino sopravvissuto fece sorridere brevemente la diciassettenne , prima che Blaise e Theodor , alzatisi a loro volta , le andassero  incontro .

L'unico che invece sembrava ancora pietrificato dall'apparizione della mezzosangue era Draco Lucius Malfoy , congelato in una posa di puro sbigottimento .

Lo sbigottimento che le presidentesse della sala dei piaceri colsero con un certo fastidio .

Non era cosa di tutti i giorni sorprendere l'algido principe dei serpeverde , figurarsi farlo arrossire come invece stava avvenendo .

< Chi diavolo è quella lì ? > la voce sottile di Ginny WEasley fece rinsavire il Capo scuola Diggory e l'intera tavolata dei grifondoro dalla contemplazione dell'alta figura , mentre Ronald Weasley gettava occhiate confuse alla sorella livida di rabbia .

< è la migliore amica di Harry POtter . è impossibile che tu non ne abbia mai sentito parlare . Si chiama Hermione > con un grugnito per nulla femminile , la piccola grifondoro affondò il volto pallido nella tazza di latte che stava bevendo ,

lanciando occhiate oltraggiate ai compagni di casa .

Perché diavolo tutti la fissavano ?

Era lei la più bella della scuola , non quella spilungona che si stava avvicinando pericolosamente a Malfoy .

Finché un coro di strilli acuti fece

avvampare dalla rabbia metà della fauna femminile nel vedere il principe dei serpeverde ,il purosangue più ambito della scuola , l'adone che tutte loro guardavano con adorazione da lontano,

abbracciare con passione la nuova arrivata .

Ma non fu nè la bellezza mozzafiato dei lineamenti del principino a far battere il cuore delle povere studentesse , nè

i muscoli guizzanti che riuscivano ad intravedere anche sotto il pesante maglione grigio nell'atto di stringere la nuova arrivata a sè .

Fu il sorriso dolce che piegava le labbra sensuali e terribilmente  eccitanti del diciassettenne a farle capitolare  .

Il sorriso che mai , nessuna  di loro , aveva mai avuto l'onore di causare o anche solo intravedere .

 

 

< Ti sono mancata così tanto DRaco ? > la voce carezzevole della mezzosangue convinse Malfoy  ad allentare la presa sui fianchi della ragazza , mentre Hermione sentiva le occhiate invidiose delle studentesse tentare di incenerirla  .

< Pansy mi aveva detto che eri un rubacuori , ma non pensavo così tanto  > la risata cristallina di Hermione addolcì lo sguardo impassibile di Draco , facendo sussultare la piccola Weasley .

Mai il principe dei serpe verde aveva avuto un espressione così…affettuosa con qualcuno .

Persino con la sua ristretta  cerchia di amici  Malfoy non aveva mai mostrato un vero e proprio interesse .

Ed ora invece sembrava addirittura emozionato per quella mezzosangue ?

Sotto lo sguardo bellicoso delle studentesse di Hogwarts, Snegurocka prese posto alla lunga tavolata accanto ad un Malfoy stranamente raddolcito ,

scoccando qualche occhiata intorno a sé .

FInchè gli occhi d’oro della diciassettenne si soffermavano sulla graziosa ragazzina dagli appariscenti capelli rossi che , irrigiditasi  , distolse lo sguardo dall’occhiata  perforante della

Serpe verde .

Dannazione .

< Allora Herm , cosa ci racconti ? Ti sei trovata un bel fidanzato ? > l’ingenua domanda di Daphne ebbe il potere di far assottigliare gli occhi verdi di Harry e di

far serrare la mascella al principino .

L’ingenua domanda alla quale Hermione non rispose , preferendo sorridere pacatamente , mentre Mira si aggrappava al braccio dell’amica con aria bellicosa .

  < No , Snegurocka non si fidanzerà con nessuno > soffiò tra i denti l’empatica , facendo sobbalzare il bambino sopravvissuto , confuso da un così repentino cambiamento .

Da quando Mira era diventata così scontrosa ?

< Forse è meglio andare , vieni Hermione . Come caposcuola ho il dovere di mostrarvi le vostre stanze > con un sorriso radioso , Pansy trascinò le tre russe fuori dalla sala grande che , pian piano , cominciava a svuotarsi .

Ma le occhiate curiose ed eccitate che gli studenti lanciavano alle quattro ragazze che stavano per discendere nei sotterranei  non sfuggì ad un Malfoy particolarmente feroce che , grugnendo ,

li fulminò con occhi fiammeggianti  .

< Forza, smettetela di fare i gelosi . Andiamo su > sospingendo la componente maschile del loro gruppetto, Daphne , preso sotto braccio il bambino sopravvissuto e Draco , seguì la scia delle compagne .

Ridendo apertamente delle espressioni alterate delle presidentesse della sala dei piaceri che , per la prima volta , non furono degnate neanche di uno sguardo dal duo più ambito di Hogwarts .

E la voce tintinnate della dea dei serpe verde rimbalzò sulle pareti della sala , facendo

digrignare i denti alle disinibite studentesse  .

< Scommetto che ora non metteranno più piede nel vostro bordello > .

Vero .

Era vero .

Lo capì  Daphne .

E lo capì la stessa Ginevra che , furiosa , uscì come un piccolo turbine dalla sala , accompagnata dal suo corteo di sgualdrine petulanti .

 

 

 

 

 

 

 

 

Le ronde notturne erano una seccatura che Draco aggirava spesso rintanandosi con qualche studentessa dai facili costumi nel ripostiglio delle scope per dare sfogo ai suoi bassi istinti .

Ma quella sera era diversa .

< Ancora non le hai detto nulla ? > la voce scampanellante di Pansy riportò il principino con i piedi per terra , mentre entrambi , bacchetta alle mani ,ispezionavano i corridoi del primo piano .

Con un alzata di spalle Malfoy concesse la sua attenzione all’amica che ,

presolo a braccetto , riprese a parlare con voce seria .

< Ho saputo di quello che ha intenzione di fare tua madre , e non sono d’accordo .

Perché non ti confessi ad Hermione ? Lo so che la….>< Preferire non toccare l’argomento Pansy , e ti pregherei di non intrometterti in cose che non ti riguardano > il sibilo sinistro di Malfoy sembrò indispettire la serpe verde , per nulla contenta della piega che aveva preso la conversazione .

Per quanto ancora doveva nascondere i suoi sentimenti ?

Perché non dirle che l’amava ?

Perché diavolo era così cocciuto ed orgoglioso ?

Quelle domande continuarono a frullare nella mente della piccola serpe verde prima che uno strillo acuto facesse sobbalzare l’una , e aggrottare le sopracciglia all’altro .

< Cosa è stato ? >

Con un sussulto Pansy strinse maggiormente il braccio dell’amico , guardandosi intorno con aria circospetta , mentre una voce maschile sembrava far tremare le pareti di marmo

tanto era infuriata .

< Andiamo >

Con quell’unico sussurro Draco trascinò per la spalla la compagna ,

percorrendo con passo celere il lungo corridoio che conduceva all’entrata del castello .

E non appena i due serpe verde svoltarono l’ennesimo angolo , Cedric Diggory , rosso per la foga con la quale stava urlando , si voltò verso di loro , storcendo la bocca .

< Ci siete anche voi allora > al sussurro contrariato del grifondoro , i caposcuola delle altre case presenti nello spiazzo rivolsero ai nuovi arrivati un sorriso tirato ,

mentre le strilla acute della piccola Ginevra graffiavano i delicati timpani di Draco .

< Si può sapere cosa sta succedendo ? > a piccoli passi Cho Chang , caposcuola di corvonero, indicò con il capo un punto verso l’alto , più precisamente verso la finestra che dava sul giardino .

 E sorvolando su una Weasley urlante che sembrava essere sospesa nel nulla a testa in giù , gli occhi grigi di Malfoy si scontrarono con quelli viola di una bellissima ragazzina ghignate .

 

Josephine smise di torturare la piccoletta quando incrociò gli occhi argentati di un umano niente male .

Un fisico muscoloso , ma non troppo , asciutto e dall’aria stuzzicante .

I lineamenti affilati del volto e la mascella squadrata le ricordavano tanto Mefistofele .

La pelle pallida e gli occhi del colore delle perle .

Un vero spettacolo per i suoi occhi centenari .

< Penso che tu possa essermi d’aiuto trèsor , sembri più intelligente di questi insetti > con una risata di scherno , la vampira dondolò le gambe a penzoloni , soffiando un ciuffo biondo da sopra gli occhi del color dell’ametista intenti a squadrare quell’adone .

Non aveva mai incontrato un umano tanto bello .

< Dov’è la mia amata sorellona ? Puoi rispondermi ? > Draco aggrottò pensieroso le sopracciglia bionde , mentre Pansy intensificava la presa sul braccio del compagno nel vedere due canini sporgere dalle labbra rosee della curiosa creatura .

< Cosa diavolo vuoi brutta strega ? >

L’urlo oltraggiato di Cedric fece svanire dal viso pallido di Josephine l’aria giocosa , sfoderando un sorriso cattivo che fece tremare tutti i caposcuola .

< Stupido umano , non tirare troppo la corda . Vuoi morire per primo ? >

La voce carezzevole della vampira accese un campanello di allarme nella mente di Draco per il semplice fatto che tra il tono dolce si nascondeva una crudeltà letale .

Infatti , in battito di ciglia , Josephine , in frusciare di seta nera si avventò sull’umano , alzandolo per la gola con aria soddisfatta  .

< Il tuo odore è troppo dolciastro per me, perciò preferisco non cibarmi del tuo inutile sangue .

Preferisco stritolarti come un serpente soffoca un piccolo topo indifeso >

Cedric , sbiancato visibilmente , annaspò in cerca d’aria ,

tentando di allentare la presa di quella piccola mano gelida come il ghiaccio e dura come il diamante .

Mentre Cho Chang e Ginny Weasley correvano a chiamare aiuto , Draco continuava a guardare con aria di sufficienza il grifondoro stretto tra gli artigli della vampira.

Se lo meritava .

Se qualcuno si aspettava che alzasse un dito per quell’inetto cascava male .

< Draco , lo sta uccidendo > lo squittio terrorizzato di Pansy fece storcere il naso a Malfoy , decisosi ad aiutare quell’idiota di Diggory , ma d’un tratto una voce cupa ma ugualmente ammaliante zittì i presenti .

< Josephine , lascialo  >

La vampira sgranò gli occhi , sorridendo di un sorriso radioso , mentre Cedric cadeva a terra con un tonfo sordo , e Malfoy si voltava con la bizzarra creatura al lato opposto del corridoio ,

là dove una figura si muoveva sinuosa tra le tenebre .

< Mon amour >

Messasi a correre , Josephine si gettò con quell’urlo euforico sull’alta ragazza che Malfoy riconobbe con un tuffo al cuore .

Vestita di una leggera camicia da notte rosso sangue Hermione avanzava verso di lui con quella vampira in braccio , mentre Pansy e gli altri caposcuola seguivano come ipnotizzati i passi felini della serpe verde .

< Diggory stai bene ? >

Il grifondoro non riuscì a rispondere alla domanda della ragazza preso com’era nel fissarla con una luce maliziosa negli occhi .

La stessa Pansy ne rimase tanto affascinata da trattenere il respiro per l’agitazione che ora le ghermiva il cuore .

< Non preoccuparti per quell’insetto mon amour , mi mancavi e sono venuta a trovarti >

Con un sorriso affettuoso Snegurocka accarezzò i lunghi capelli biondi dell’eterna sedicenne

, lasciando che Josephine la abbracciasse con tutta la sua forza demoniaca .

< Sono contenta della tua venuta mon petite . A cosa devo questa visita ? > < Mi annoiavo e Mefistofele è diventato scorbutico da quando hai lasciato il castello .

Non sa con chi altri combattere ed ero stufa di sorbirmi il suo  malumore e poi ho notizie importanti .

Hanno trovato Morgana > nel mentre che Hermione aggrottava le sopracciglia , Malfoy cominciò a sentirsi terribilmente irritato .

Chi diavolo era questo Mefistofele ? Che significava che la mezzosangue era andata al suo castello ?

Josephine smise di raccontare alla sua amata sorellona le sue disavventure quando percepì i pensieri di quell’umano che tanto piacevolmente l’aveva colpita .

< Mefistofele è mio marito Draco Lucius Malfoy , piacere di fare la tua conoscenza >

Il principe dei serpverde digrignò i denti nel capire di essersi scoperto ,

maledicendo quella vampira che non conosceva .

< Draco , Pansy , andate dal preside Silente e svegliate Harry .

Io arrivo tra qualche minuto >

Con quell’unica frase Hermione scomparve alla vista dei caposcuola ,

abbracciata a quella vampira che aveva cominciato a fare le fusa sotto le carezze della mezzosangue .

E mentre Pansy eseguiva l’ordine dell’amica , invitando i compagni a tornare nelle loro stanze ,

Draco Lucius Malfoy uscì nel gelo della sera per aspettare il ritorno 

di quella dannata ragazza che , dopo sei anni era tornata a fargli battere il cuore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando Josephine scomparve con la promessa di farsi sentire al più presto erano circa le 4 di mattina e il freddo si era fatto quasi più pungente .

Abbracciandosi le braccia per il freddo Hermione rientrò nel castello , sorprendendosi di trovare il principe dei serpe verde appoggiato pigramente alla parete con una sigaretta penzolante tra le labbra sottili .

< Cosa ci fai qui ? >

Draco però non rispose alla domanda della mezzosangue ,né si preoccupò di dar l’aria di essere interessato .

< Cosa sono quelli ? > proruppe con voce annoiata il principino , cominciando ad incamminarsi assieme all’amica verso l’ufficio del preside . E neanche Hermione si diede la pena di rispondergli , sentendo però l’occhiata severa che il compagno le rivolgeva .

Infatti , gli occhi argentati del serpe verde presero ad ispezionare il corpo tentatore della mezzosangue , e gli costò non poca fatica  distogliere lo sguardo dal seno di Hermione .

Un enorme serpente nero era tatuato sulla schiena pallida della ragazza , e a Malfoy non sfuggirono neanche le cicatrici che l’inchiostro nero ripercorreva .

Dovevano averle fatto molto male .

Quello però non era l’unico tatuaggio sul corpo flessuoso della diciassettenne .

Sui polsi erano tatuati tre cifre . 101.

Probabilmente il numero dei bambini perduti .

Mentre dalla spalla destra fino al gomito si dilungava un enorme mano artigliata di colore rosso che inquietava Draco in un modo che non comprendeva .

Perché se fossero stati semplici tatuaggi Malfoy non si sarebbe preoccupato più di tanto .

Ma il fatto che fossero maledetti cambiavano le carte in tavola .

Perché mai Hermione doveva aver fatto una cosa simile ?

Snegurocka si portò una mano al viso quando starnutì , stringendosi nelle spalle , prima che qualcosa di caldo e terribilmente morbido la riparasse dal freddo .

Con aria indifferente Draco la trasse a sé con un braccio , scoccandole un occhiata di rimprovero , mentre Hermione accarezzava con gli occhi d’oro il pesante mantello che Malfoy si era sfilato per riscaldarla .

 E con un sussulto Draco sentì le gelide  dita della mano che poggiava sulla spalla della ragazza intrecciarsi con  quelle calde  di Hermione  che ,alzato il volto abbronzato ,

gli sorrise con dolcezza .

Il borbottio sconnesso di Malfoy riscaldò il cuore di Snegurocka , mentre aprivano il passaggio che portava alla presidenza e Draco tentava in tutti i modi di nascondere il rossore affiorato alle guance quando l’aveva vista sorridere in quel modo .

Gli era mancata .

 

 

 

 

 

 

 

 

Seduto al lato del  lungo tavolo scuro Sirius scrutava con occhio critico la mano artigliata che Hermione aveva mostrato loro per giustificare il perché Mefistofele non intendesse attaccarli .

< Fare un patto con gli immortali è pericoloso Hermione , specialmente per gli esseri  umani .

Deve tenere molto a te se si è abbassato a legarsi ad un umana  >

Un ringhio basso raschiò la gola di Malfoy che , per puro istinto rafforzò la presa sulle spalle di Hermione , per nulla turbata dal punto di vista dell’uomo , chissà quante volte glielo avevano detto .

Ormai aveva perso il conto .

< Ci lega un profondo rispetto , per non parlare di Josephine .

In questa guerra è bene farsi degli alleati Sirius , come sta facendo Voldemort .

E io non sarò da meno >

Harry abbassò gli occhi ,colpevole .

Era per proteggerlo che Hermione aveva stretto un patto di alleanza con un demone maggiore .

Era per proteggerlo che Hermione si era tatuata un serpente sulla schiena , imparando il serpentese con quell’incantesimo proibito .

Era per proteggerlo che Hermione stava facendo tutto quello .

< Mi  dispiace >

Il sussurro appena udibile di Harry attirò l’attenzione di tutti i presenti , mentre Daphne gli sorrideva conciliante, dandogli una pacca sulla schiena .

< Coraggio , oramai siamo tutti invischiati in questa guerra > < NO , non è così >

La voce gelida di Hermione fece sobbalzare la povera serpe verde che , abbassato lo sguardo si strinse nelle spalle , mortificata di quel rimprovero .

< Essendo purosangue voi non avete nulla a che fare con la guerra . è per questo che d’ora in poi saremo solo io ed Harry a partecipare a queste riunioni .

Meno sapete, più sarete al sicuro >

Sia Pansy che il resto dei compagni rimasero colpiti dalla voce dura e severa di Snegurocka ,

spalleggiata da Mira e Selina che ribadirono il perché loro non fossero ben accetti tra le loro fila .

Era una guerra per il potere .

Era pericoloso .

Era letale .

Non era la loro guerra .

< Ma noi possiamo esservi d’aiuto , potremo…> < Non posso accontentarti Pansy , questa non è un gioco .

La guerra è appena fuori dalle mura , e la conduco da sei anni senza sosta.

È una vita dura , e qualcuno potrebbe morire .

Perciò non posso accettare che voi corriate rischi inutili .

Quando la situazione si farà critica voi e le vostre famiglie partirete verso il confine , al riparo >

La conversazione era da considerarsi conclusa ,ma così non la pensava il principe dei serpe verde che , con un ringhio gutturale si scontrò con lo sguardo impassibile di Hermione .

< Vorresti dire che dovremmo fuggire come conigli ? Io non sono un codardo >

Tremante per la rabbia Malfoy si allontanò da Snegurocka come scottato , alzandosi in piedi come una furia .

< Qui non c’entra nulla l’orgoglio , è una guerra e ...> < E che cosa significa ? Dovrei restare a guardare ? Se non ricordo male anche noi siamo dei traditori del lord oscuro , perciò ci siamo dentro ormai .

Non penserai davvero che non verremo puniti per avergli voltato le spalle .   

Ci uccideranno per questo , perciò anche noi siamo invischiati in questa guerra , non puoi decidere per noi >

Con gli occhi iniettati di sangue Draco vide Hermione alzarsi lentamente dalla poltrona sulla quale era seduta , trascinandosi silenziosa verso la porta dove si fermò .

< Qualcuno potrebbe morire >

La voce inespressiva di Hermione fece sussultare più di una persona , lo stesso Silente si adombrò leggermente a quel sussurro .

< Anche tu potresti morire lo sai ? >

Silenzio .

Draco ingoiò un fiotto d’aria quasi con sofferenza , pentendosi delle proprie parole .

Ed aspettò impaziente una qualche risposta da parte della mezzosangue , risposta che riuscì a far sbiancare il principe dei serpe verde .

< Qualcuno dovrà pur morire >

Disse con voce incolore Hermione , chiudendosi la porta alle spalle come se nulla fosse .

Mentre un gelo spettrale era caduto tra i serpe verde e le due russe che ,

pallide come cenci ,

le corsero dietro .

Era stata crudele .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Erano le sette di mattina , l’ora in cui il castello si risvegliava da un sonno ristoratore , sonno che nulla aveva portato ad alcuni serpe verde se non un gran mal di testa .

Vi era chi , come Daphne Grengrass , profonde occhiaie violacee a contornarle gli occhi zaffiro si lasciava cadere con aria afflitta lunga la tavolata dei serpe verde .

 Vi era chi , come Blaise Zabini, osservava con sguardo perso il blasone della sua casata , domandandosi il perché di tutto quello .

Vi era chi , come Theodor Nott , stringeva al petto una agitatissima Pansy Parkinson , gli occhi lucidi e gonfi di pianto .

Vi era chi , come Selina Juposov , colpiva con ferocia il cuscino del proprio letto , affogando il dolore per le parole della sua Snegurocka .

Vi era chi , come Mira Williams , fissava con sguardo minaccioso la possente schiena di Draco Lucius Malfoy .

< Bella giornata vero ? >

Il principe dei serpe verde non distolse lo sguardo dalle due figure abbracciate neanche quando udì la voce soffice di Mira alle proprie spalle  ,

continuando , imperscrutabile , ad osservare Harry Potter stringere con aria disperata la migliore amica .

Con pochi ed eleganti passi l’empatica si affiancò al serpe verde , addolcendo lo sguardo nel vedere Hermione sussurrare parole di conforto ad un bambino sopravvissuto mai così fragile .

< Uno prima di te ha tentato di farla innamorare , ed ha fallito miseramente . Perché tu dovresti riuscirvi ? >

D’un tratto l’espressione pacata che contraddistingueva la diciottenne mutò in una più feroce e la voce si fece incredibilmente tagliente .

E fu proprio quel cambiamento ad attirare l’attenzione del serpe verde .

< Io sono diverso >

La voce sibilante del ragazzo non scalfì minimamente l’aria bellicosa della russa che ,

poggiatasi alla colonna , prese a fissare il purosangue con un ghigno derisorio .

< Tu non sai niente di lei . Non sai il dolore che si porta dietro .

Lei è quella che sta soffrendo di più in questa guerra , lei è quella che ha perso tutto .

E non lascerò che un altro purosangue la faccia soffrire di nuovo >

La grande mano pallida andò ad afferrare con forza la gola della mezzosangue , serrandola in una morsa che sembrava volerle impedire di respirare .

Ma anziché dimenarsi , Mira assottigliò lo sguardo , ricambiando la gelida espressione del giovane rampollo .

< E con quale motivazione dici questo ? >

Una risata amara fu tutto quello che Mira concesse allo sguardo imperscrutabile di Malfoy , prima che qualcosa di affilato pungesse la mano che il biondino ritirò con rabbia .

< Perché nessuno amerebbe mai il figlio di colui che l’ha resa sola al mondo e al quale somiglia ogni giorno di più >

Il sussurro crudele di Mira sortì l’effetto sperato .

Glielo disse lo sguardo ferito che Malfoy non fu lesto a nascondere .

Glielo dissero la schiena possente che si curvò  nell’atto di allontanarsi da lei.

Glielo disse quel dolore atroce che sentiva provenire dal purosangue e che sembrava spezzarle il cuore .

Aveva capito .

E per questo avrebbe impedito che qualcun altro la facesse soffrire come quel dannato purosangue dal fastidioso accento tedesco .

 

 

 

 

 

 

 

CONTINUA…..

 

 

 

 

X Pamelinda :

ecco i nostri eroi finalmente adolescenti , spero che l’attesa sia stata ripagata , e non delusa .

Il capitolo forse non sarà lunghissimo come i precedenti , ma spero ugualmente ti sia piaciuto .

Al prossimo capitolo capirai perché Mira ha tutta questa avversione per coloro che amano Hermione , più avanti si scoprirà infatti il passato dei diversi personaggi .

Spero che il capitolo ti sia piaciuto e che non ti abbia deluso .

Baci Gold eyes .

 

 

 

X deaselene : i tuoi papiri  mi fanno sempre tanto piacere XD .

Come avrai capito il ritorno di Hermione è ambientato nell’ultimo anno scolastico , e per i capitolo non riesco ancora a decidermi .

Ci sono tante cose , perciò penso che ce ne saranno parecchi .

Grazie per i complimenti , sono felice che tu pensi che sono una brava scrittrice  , anche se ce ne sono molte altre più brave di me , io più o meno me la cavo .

Un bacione al prox capitolo

.

 

 

Ringrazio quelli che hanno solo letto o che mi hanno aggiunto tra i preferiti , grazie di cuore  , spero continuerete a seguirmi .

Baci gold eyes   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** War for her heart ***


il frutto dolce e amaro dell'amore

 

 

 

 

Sepolto da pile di scartoffie , un uomo era chino sull’ennesima richiesta di asilo di alcuni maghi spagnoli con aria annoiata .

Le dita affusolate si muovevano eleganti sul foglio , mentre alcune ciocche bionde , sfuggite al codino di raso nero scivolavano davanti agli occhi zaffiro leggermente socchiusi .

Non vi fu né un lieve bussare , né una qualche voce che informasse l’uomo della venuta di un ospite inatteso e non meno indesiderato , l’uomo che , entrato a passo marziale nello studio si lasciò cadere su una poltrona di pelle con aria cupa .

< Potresti anche degnarti di salutarmi > abbaiò Andrey contro l’amico che , indifferente alla sua presenza , continuava a firmare i permessi di soggiorno di coloro che erano riusciti a fuggire dal loro paese prima di essere sterminati dai mangia morte .

< Ho da fare Andrey , non ho tempo per parlare con te > con quell’unica frase Sergej sperò di aver concluso la loro breve discussione , ma quando la scrivania sulla quale il mago stava scrivendo tremò sotto i pugni che Andrey vi aveva piantato sopra , il ventiquattrenne

cominciò ad imprecare contro l’amico .

< Tamara mi ha appena avvisato che l’esercito di vampiri che quella stronza di Morgana sta controllando è sparito > bastò quell’unica frase, quasi urlata a far sbiancare vistosamente il figlio del ministro russo , convincendo Sergej a prestare maggiore attenzione al compagno .

< Cosa significa sparita ? Duecento vampiri non possono volatilizzarsi nel nulla senza lasciare una traccia . Come diavolo è potuto accadere ? > la sedia sulla quale l’uomo era stato seduto per più di tre ore si rovesciò sotto il movimento agitato del biondo , mentre Andrey tentava di arginare la preoccupazione crescente .

Quando Tamara e alcuni dei bambini perduti lo avevano chiamato dal Portogallo , il russo aveva sperato di ricevere informazioni rassicuranti sul movimento sospetto di un gruppo di vampiri che stava seminando il panico .

E quando la compagna lo aveva informato della mancata presenza dei nemici sul suolo spagnolo un insano terrore aveva costretto il ventitreenne a riagganciare il telefono del sinners’burrow e a correre dall’amico .

< Non lo so dannazione , il fatto è che nessuno sa dove siano andati . Come diavolo ha fatto quella piccoletta a scomparire nel nulla ? > la scrivania questa volta fu quasi sul punto di spezzarsi quando la mano grande e pallida di Andrey si scontrò con violenza sul duro legno , facendo sobbalzare il povero Sergej , diviso tra il bisogno di informare Hermione o cavarsela da solo .

E tra le due l’opzioni la più sicura era certamente la prima .

Perché se mai l’amica fosse venuta a sapere che le avevano taciuto una notizia così importante , sicuramente si sarebbero trovati tutti schiantati in meno di un secondo .

Da mesi Snegurocka era diventata terribilmente nervosa e attaccabrighe.

Sergej ancora ricordava la furia con la quale si era sbarazzata di uno stuolo di vampiri , come ricordava gli occhi d’oro fattisi sempre più spesso tendenti al rosso , particolare

terribilmente inquietante .

< Allora ? > con aria concentrata , il biondo cominciò a massaggiarsi il mento in una posa da pensatore , cercando di escogitare una soluzione per quell’increscioso problema .

Finchè un urlo femminile , proveniente dalla sala adiacente al suo studio

non lo fece irrigidire , spingendolo a correre insieme all’amico in soccorso della sua segretaria .

Uno sparo , fu questo che si udì nel ministero russo quando Andrey puntò la propria pistola fumante contro la figura ammantata di nero che , sanguinante, si trascinò al di fuori della finestra spalancata .

< Agata stai bene ? >

La piccola donna nascosta sotto la scrivania si gettò piangente tra le braccia del suo datore di lavoro , cominciando a raccontare tra i singhiozzi ciò che era successo .

< Dannati vampiri > con quell’unico sibilo Andrey ricaricò la propria arma con i proiettili speciali che Hermione gli aveva affidato , osservando con aria disgustata la diciannovenne occhialuta che l’amico sorreggeva a fatica .

< Ho avuto così tanta paura signor Juposov , così tanta che….> cercando di arginare il pianto isterico della ragazza , SErgej chiamò alcuni inservienti, mentre le guardie accorrevano all’allarme lanciato da alcuni impiegati .

< Ha rubato qualcosa ? > d’un tratto alla semplice domanda dell’uomo, Agata smise di piangere, stringendosi nelle spalle con aria contrita .

< Cosa vuoi che possa volere un vampiro dai vecchi archivi del ministero ? Non c’è nulla di utile qui > Sergej zittì l’amico con un occhiata gelida , ponendo nuovamente la domanda alla segretaria che con voce sottile negò quella possibilità .

< State qui con lei . Tu , andrey vieni , torniamo a Kitez .

Vediamo se riusciamo a risolvere la questione senza l’aiuto di Snegurocka >

Lanciando un ultima occhiata alla donna , l’uomo si smaterializzò assieme all’amico verso le aspre catene montuose della Russia in cerca di una spiegazione a quello che sembrava essere stato un attacco dovuto forse alla fame di quel vampiro .

Ma mentre alcune colleghe di Agata le stringevano la mano con aria dispiaciuta ,

la donna osservava con aria colpevole il cassetto dal quale quel vampiro aveva rubato un fascicolo di nessun interesse .

La donna sapeva che il signor Juposov la teneva con sé solo perché suo padre lo aveva costretto data l’amicizia che legava il padre della donna al ministro ,

perciò se il signorino avesse saputo che si era lasciata soffiare da sotto il naso un qualsiasi documento , sicuramente sarebbe stata licenziata , e questo Agata non poteva accettarlo .

A costo di mentire all’adone dagli occhi zaffiri del quale si era innamorata ,

Agata non avrebbe detto ad anima viva che quel vampiro non aveva neanche tentato di assalirla , ma che aveva avuto solo l’obbiettivo di rubare quel fascicolo .

E poi perché mai un vampiro dovrebbe rubare un fascicolo contenete l’ubicazione di alcuni bunker antiatomici costruiti in Russia per salvare la maggioranza comunista ?

Forse era stata una coincidenza , o forse vi era un motivo dietro quel gesto .

L’unica cosa che Agata sapeva era che non avrebbe mai confessato quel piccolo segreto che , senza saperlo , avrebbe potuto evitare la loro disfatta .

 

 

 

 

 

 

 

Gli sprazzi di luce che zampillavano sul lungo palchetto attiravano l’attenzione delle poche figure che si trovavano nella sala dei duellanti .

I fasci di luce che Harry Potter scagliava a fatica contro una saltellante Mira William , per nulla sfiancata dal lungo duello che avevano ingaggiato sotto l’ordine di Hermione .

< Bene . Ora prendete le spade > la voce severa della serpe verde dagli occhi d’oro fece sospirare debolmente il povero bambino sopravvissuto , stremato dagli attacchi della piccola russa che a differenza sua sembrava fresca come una rosa .

< Combattete >

Quando le spade si scontrarono Mira non potè evitare di ghignare nel vedere il ragazzo faticare a contrastare il suo fendente , e nonostante la differenza di statura tra i due ,

ben presto Harry si ritrovò con la punta della spada puntata contro la gola e la fronte imperlata di sudore .

< Touchè Potter >

Il battito di mani di Cedric Diggory ,il presidente del club dei duelli fece sorridere debolmente la diciottenne , prima che Hermione raggiungesse il suo migliore amico , aiutandolo a rialzarsi .

< Sei andato bene Harry , ma hai ancora molto da imparare sai ? >

Con un sorriso incerto il bambino sopravvissuto raggiunse a capo basso gli amici , digrignando i denti nel sentire le frecciatine di un Malfoy particolarmente loquace .

< Cosa le sta dicendo quello lì ad Hermione ? > al tono incerto e scorbutico di Daphne , entrambi i serpe verde si voltarono verso la compagna accostata ad un Diggory fin troppo vicino al viso della diciassettenne .

La stessa Hermione aggrottò le sopracciglia nel notare come il grifondoro accorciasse la distanza tra di loro , chinandosi su di lei con la scusa di prendere la propria spada posta proprio dietro la schiena della serpe verde .

Ma delle dita affusolate andarono d’un tratto a serrare in una morsa la spalla del caposcuola che si esibì in una smorfia di dolore , mentre Draco Malfoy strattonava il grifondoro con un ghigno per nulla rassicurante , allontanandolo da una sorpresa Snegurocka .

< Mantieni le distanze Diggory , lei è troppo per del sudiciume come te >

Sibilò con aria minacciosa il principe , puntando i fumosi e gelidi occhi argentati sul volto rabbuiato di Diggory ,

subito attorniato da alcuni grifondoro che avevano captato l’aria tesa tra i due .

< Non prendo ordini dai figli di mangia morte . Dovresti marcire ad Azkaban con tutta la tua combriccola e non stare con noi , né con ….> < un'altra parola Cedric Diggory e non mi farò problemi nel tagliare quella tua bella testolina mora >

Un respiro mozzo , fu questo che il grifondoro e il suo stuolo di soccorritori poterono concedersi nel vedere la mezzosangue amica di Potter

premere con veemenza la punta affilata della propria lama sulla giugulare del caposcuola ,

incenerendo con due schegge d’ambra gelida il povero malcapitato .

< Granger il preside vorrebbe…>

Con la stessa irruenza con la quale Hanna Abbot era entrata nella sala dei duelli , la ragazza si zittì , impietrita per l’aria tesa che saturava l’aria .

Con un occhiata annoiata Hermione ripose la propria arma ,

dando appuntamento ad i compagni per l’ora di cena .

E mentre Mira lasciava la sala dei duelli per correre in bagno a rinfrescarsi , SElina si incupì leggermente nell’udire il rombo di un tuono fin troppo vicino .

< Cosa succede ? > sussurrò con aria inquieta Pansy alla compagna i cuoi occhi neri andavano via via rabbuiandosi all’ennesimo rombo di tuoni .

< Sento puzza di guai >

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A passo spedito Mira percorreva i lunghi corridoi , lanciando occhiate ansiose ai lampi che vedeva fendere il cielo plumbeo con sempre maggior frequenza .

E fu forse per la poca attenzione che la russa non si accorse delle tre figure che la seguivano a poca distanza , nascondendosi dietro le alte colonne che sorreggevano il soffitto .

< Siete sicure ? Non mi sembra tanto cattiva sapete > bisbigliò poco convinta Cho Chang in direzione della piccola Weasley , presa a guardare con cipiglio iracondo le spalle minute dell’amica della Granger .

< Ti devo forse ricordare che è una serpe verde ? Questo basta e avanza per fargliela pagare .

O forse avete dimenticato che la guerra tra le nostre case è ancora aperta ? >

Sibilò astiosa alla compagna corvonero che , sebbene non convinta del tutto ,

estraesse la propria bacchetta , puntandola contro la serpe verde .

< Pietrificus totalus >

Sgranando gli occhi per la sorpresa Mira si immobilizzò in mezzo al corridoio col respiro mozzo ,

gli occhi azzurri

che febbrili cercavano attorno a lei la proprietaria di quell’incantesimo totalmente inaspettato .

< Veloce , non abbiamo molto tempo >

I sussurri concitati non sfuggirono alla povera russa che , impotente , fu trascinata in quello che ad occhio e croce sembrava uno stanzino per le scope , e il sospetto della

diciottenne divenne certezza nel sentire un fastidioso odore di chiuso pungerle il naso .

Con un sorriso vittorioso la piccola Weasley , dopo aver adagiato il corpo paralizzato di Mira contro uno scaffale , si appoggiò con noncuranza allo stipite della porta a braccia conserte .

< Che ti serva da lezione Williams , qui siamo noi che comandiamo .

E tu sarai la prima a mostrare quanto i grifondoro siano superiori a voi serpi >

La voce velenosa della rossa fu l’ultima cosa che Mira udì prima che il buio la inghiottisse e il rombo di un tuono facesse vibrare debolmente lo scaffale al quale era poggiata .

E fu allora , immersa nel buio più tetro che alcune lacrime rigarono le guance pallide della russa ,

soffocata dai ricordi della morte dei genitori avvenuti proprio in una notte del genere .

E come accadde molti anni fa , nulla potè fare se non piangere e pregare quell’aiuto che tardava ad arrivare .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

< Maledizione >

La forchetta che SElina aveva lanciato dall’altra parte del tavolo andò a colpire la testa di un tasso rosso che , colto l’occhiata inferocita della serpe verde, fu lesto a chinare il capo .

< Calmati , sarà sicuramente andata in camera a riposare . Cerca di …> immediatamente Pansy si zittì nell’incrociare lo sguardo glaciale della bionda , rammentando quanto violenta potesse essere nelle reazioni .

< Perché sei così preoccupata ? Siamo al sicuro a scuola >disse con aria annoiata Blaise , ma la risata amareggiata di SElina costrinse il serpe verde a storcere la bocca per il fastidio nel notare lo sguardo scettico che la russa gli lanciò .

< Credi davvero di essere al sicuro ? Siete ancora troppo ingenui . Non avete idea di cosa ci sia là fuori.

Avevamo ragione nel volervi tenere fuori da questa guerra , siete solo degli stupidi purosangue >

Punto sul vivo Blaise sbattè i pugni sulla lunga tavolata , facendo sobbalzare alcuni dei serpe verde, tra cui Daphne e Pansy che seguirono con crescente preoccupazione la reazione di Selina, la quale , come si aspettavano si sporse sul tavolo alzando un pugno per colpirlo in piena faccia .

< Smettetela , e tu Blaise siediti >

Il sibilo di Draco sembrò far desistere dal suo intento il serpeverde dagli occhi blu ma non la bionda , per nulla impressionata dall’occhiata omicida del principe dei serpeverde , finchè un trillo acuto non fece sbiancare vistosamente SElina e sobbalzare il compagno a lei vicino .

< Cosa diavolo è stato ? >

Con mani tremanti la diciottenne si rovistò ansiosamente sotto la gonna , lasciando un imbarazzato Harry Potter e un rosso Blaise Zabini intenti a fissarla stralunati , ma SElina ora non sentiva su di sé le occhiate sgomente degli studenti .

Né percepiva la voce grave della McGranitt che la pregava di risedersi .

Sempre più scossa la serpe verde estrasse da sotto la gonnellina a pieghe due affilati pugnali dalla forma oblunga , ma non fu lo strano materiale a far incuriosire Malfoy e i compagni .

Perché lo strano trillo che ora si era fatto più acuto e stridente sembrava provenire proprio dalle due lame perlacee che , sotto gli occhi sgomenti del bambino sopravvissuto , si tinsero di rosso .

< Merda , merda >

< Signorina posso sapere cosa….> la professoressa sopraggiunta silenziosamente alle spalle della studentessa si zittì nell’incrociare gli occhi neri della ragazza , resi lucidi da un terrore che sembrava scuoterla dalla testa ai piedi .

E mentre SElina afferrava in una presa ferrea le due lame , un rombo scosse l’intera sala grande , il rombo che non sembrava quello di un tuono .

< Ma cosa….> < Mostrami dov’è Mira > sotto il sibilo inquieto della russa uno dei pugnali levitò in aria , schizzando come un dardo fuori dalla sala ,

mentre Harry Potter scambiava uno sguardo preoccupato con i compagni prima di rincorrere l’amica .

< Andiamo >

Afferrando Draco per la manica del maglione Blaise imitò l’amico , poco prima che un urlo femminile dietro le loro spalle li facesse sobbalzare tutti e tre .

C’era una strana aurea nel corridoio che i tre serpverde stavano percorrendo , un aurea maligna che sembrava schiacciarli tanto era pressante .

Ma nessuno di loro vi fece caso , troppo occupati a non perdere di vista la bionda che svoltato l’angolo si fermò davanti ad uno sgabuzzino delle scopre .

Con un fendete Selina ruppe il lucchetto che chiudeva la porta ,

sopprimendo un ringhio di rabbia nel vedere Mira immobile contro uno scaffale , il bel viso rigato di lacrime .

Ma ancor prima che la russa potesse soccorrere la ragazza Harry Potter la scansò con poco garbo , fiondandosi sulla diciottenne che strinse in un abbraccio soffocante .

< Cosa ti è successo ? Cosa …> < Non abbiamo tempo per parlare , prendila e venite con me , svelti > senza farselo ripetere due volte , il bambino sopravvissuto si issò sulle spalle la compagna dopo averla liberata dall’incantesimo , seguendo la bionda assieme ad un sorpreso Blaise ed un annoiato Malfoy nel giardino .

L’aria gelida della notte sferzò il volto pallido di Draco , attirato da un bagliore sinistro che intravedeva oltre l’alta siepe che segnava il confine della scuola con la strada principale .

Il bagliore che sembrava attirarli come falene , mentre gli occhi grigi coglievano i movimenti fluidi ed eleganti di immense figure danzanti attorno loro .

< Fermi > la voce stridula e arrochita dal pianto di Mira costrinse SElina ad inchiodare sul bordo del lago , gli occhi neri della ragazza attratti da due figure alte nel cielo plumbeo .

< Harry , Draco state bene ? > con il fiatone Daphne si aggrappò al maglioncino nero del compagno serpe verde con al seguito Sirius e alcuni studenti attirati dal trambusto .

E mentre la bionda serpe verde riprendeva fiato un basso ringhio la fece sobbalzare e nascondere dietro le spalle larghe di Black , gli occhi chiari ridotti a due schegge di diamante bianco .

< Chi diavolo sei ? Mostrati >

Una risata infantile seguì la voce dura del professore di difesa contro le arti oscure

, prima che SElina , piantato un pugnale nel terreno ,

illuminasse di una debole luce rossastra i confini del castello al di là dei quali i serpe verde riuscirono ad intravedere una bambina dai deliziosi codini dorati .

Gli occhi azzurri di quella che all’apparenza sembrava una bambina di 11 anni

fecero ritrarre con il respiro mozzo Harry Potter , mentre la cicatrice cominciava a dolergli in un modo lancinante .

Lo stesso Draco non potè che trattenere il respiro nell’accorgersi che l’aurea pestilenziale e infernale proveniva da quella piccola figura ammantata di bianco .

Confusa , Daphne tentò di avvicinarla con un sorriso conciliante , ma una figura nera le piombò addosso ancora prima che lei potesse solo aprire bocca .

Degli artigli rossi affondarono nel corpo del vampiro che aveva tentato di azzannare la Grengrass ,stretta tra le braccia di un Sergej dallo sguardo cupo e infuriato .

< Lurida cagna , sapevo che saresti venuta a vederlo con i tuoi occhi >

Ruggì con rabbia contro la bambina , il bel visino imbruttito da un ghigno diabolico che tutto sembrava fuorché incoraggiante .

< Modera il linguaggio mortale , voi miseri insetti siete nulla in mia presenza > la voce affilata che uscì dalle labbra rosee della bambina rendeva quella figura ancora più grottesca,

così come lo erano le sagome nere che le volteggiavano attorno .

Borbottando maledizioni su maledizioni , Andrey gettò una manciata di polvere ai suoi piedi , puntando la canna del fucile sul terreno .

E in uno scalpitio irritante , alte fiamme rosse andarono ad avvolgere il versante opposto del lago , illuminando la bambina e le innumerevoli creature che ben presto scoprirono essere vampiri .

< Dannata strega > al tono sconsolato di Andrey la bambina cominciò a ridere di gusto , accarezzando il capo di un vampiro con aria compiaciuta .

< Dov’è la vostra eroina ? Sono venuta dalla Spagna per incontrarla , e devo dire che ho trovato anche di meglio > nel pronunciare quelle parole , gli occhi chiari della piccola andarono a scrutare con sempre più compiacimento il volto di Malfoy ,

ammiccando nella sua direzione .

< Sei disgustosa >

Il sorriso che poco prima aveva piegato le labbra della bambina svanì al sussurro di Mira , mentre una feroce nube nerastra le vorticava attorno in un chiaro gesto di stizza .

< Taci insolente , non capisco perché Tom mi abbia evocata per un paio di esseri inferiori come voi . A parte te bellezza >

Draco indurì ancora di più il viso quando la piccola gli lanciò l’ennesima occhiata languida e bramosa , continuando imperterrita ad accarezzare il capo del vampiro , all’apparenza innocuo .

< Anche se devo dire che non sei niente male piccolo , potrei trastullarmi con te prima di ucciderti > Harry arretrò per puro istinto quando vide la bambina tendergli una mano nel chiaro intento di sfiorargli il volto , finchè un leggero spostamento d’aria non attirò l’attenzione dei presenti e della piccola , ora intenta a scrutare con invidia la studentessa che levitava sul pelo dell’acqua .

< Alla buon ora Hermione . Non speravo più in una tua visita >

impassibile alla vocina della bambina , Snegurocka si scostò con aria annoiata un ciuffo di capelli dal volto

ricambiando l’occhiata invidiosa della nemica con sufficienza .

< Cosa sei venuta a fare Morgana ? >

Per poco Sirius non rischiò di strozzarsi con la propria saliva nell’udire quel nome abbandonare le labbra rosse della studentessa .

Come era possibile che quella bambina fosse Morgana , la strega d’ombra ?

Come aveva fatto il Lord Oscuro a richiamarla dagli inferi e a renderla sua alleata ?

< Smettila di torturarti Sirius Black , nulla di tutto ciò ti verrà svelato >

La voce tagliente della bambina zittì sul nascere le proteste dell’uomo ,

così come terrorizzò la maggior parte dei presenti , perché tutti loro erano nulla davanti quella bambina .

Lo sapevano loro , come lo sapeva lei .

Miseri insetti di fronte alla strega d’ombra e al suo esercito di vampiri .

< Allora ? > al tono annoiato della mezzosangue Morgana affilò lo sguardo , sorridendo di un sorriso falso e ipocrita che fece scorrere sulla schiena del bambino sopravvissuto un brivido per nulla piacevole .

< Dov’è il tuo bel tedesco ? Non lo vedo da nessuna parte > < Brutta mossa > Draco rizzò le orecchie nel sentire il sussurro cupo di Andrey ,

domandandosi a chi la donna si riferisse . < Eppure vi ho visti sempre così affiatati in tutti questi anni . Ah dimenticavo , lui ti ha tradito mia dolce mezzosangue >

< Indietreggiate , subito > il sibilo inquieto di Sergej fece sobbalzare più di una persona , mentre la stessa Selina stringeva i denti spintonando Harry e Draco verso l’interno del castello .

< Eri così innamorata , ricordo ancora quando vi deste il vostro primo bacio .

Lui me lo raccontò fin nei minimi dettagli > l’aria trasognata della bambina sembrò far ridere i vampiri a lei accostati , ma non Hermione , i pugni chiusi in una morsa quasi dolorosa e lo sguardo rivolto verso l’acqua .

< Merda , siamo sepolti sotto chili di merda >

La voce sconnessa e preoccupata di Andrey rese le idee di Draco ancora più confuse , così come le occhiate che tutti i russi lanciavano alla figura della Granger lo rendevano terribilmente

Inquieto .

Finchè tutto non avvenne in pochi secondi .

Malfoy riuscì solo a vedere attraverso lo specchio d’acqua gli occhi d’oro della ragazza tingersi di rosso , poi uno spostamento d’aria e un insieme di latrati assieme al buio pesto prima che Selina urlasse a tutti di stare completamente immobili .

E fu allora che Draco lo vide , o per meglio dire lo scorse .

Una figura enorme , indistinta , cominciò ad aggirarsi al di là del lago .

Una coda , o due , Malfoy non riusciva a riconoscere nulla in quella creatura .

Alta quasi quanto il castello stesso , inghiottita nelle ombre , tutto ciò che lui e i compagni riuscivano a vedere ed udire erano i ringhi terrorizzati dei vampiri e perfino di Morgana .

Sprazzi di sangue che sembravano vere e proprie cascate di rosso andarono a tingere il lago e gli alberi lì vicini .

Harry stesso si ritrovò con un fianco coperto dal sangue di quelle creature che vedeva accasciarsi sul terreno in preda di urla stridenti .

E mentre lo stesso Silente , paratosi a difesa intimava loro di rimanere completamente immobili, quella creatura continuava a strappare ossa , azzannare giugulari , squartare carni .

Un silenzio innaturale seguì la fine di quello sterminio , tutto ciò che Harry e i compagni udivano ora era solo il respiro pesante di quel mostro o demone .

E così come era venuto il mostro scomparve , inghiottito nell’oscurità .

< Stupida >

con quel sussurrò Andrey scansò poco elegantemente il braccio del preside ,

correndo sul versante opposto illuminato a poco a poco dalla luna nascosta fino a quel momento da uno spesso strato di nubi nere .

Draco vide il russo sfilarsi in fretta e furia il proprio maglione amaranto , frapponendosi tra il suo sguardo ed una esile figura che il mago sovrastava con la propria .

E quando Andrey smise di armeggiare con il pesante indumento , Hermione sbucò da dietro le spalle dell’amico con lentezza , sorridendo cordiale ai compagni nonostante gli sprazzi di sangue che le imbrattavano le mani e i capelli .

Gli occhi d’oro di Snegurocka vagarono quieti sui volti semisconvolti degli amici , soffermandosi poi su un’ombra nera che sembrava avere tutta l’intenzione di entrare nel castello .

Con una lentezza esasperante la mezzosangue materializzò la grande falce nera tra le piccole mani ,

socchiudendo gli occhi quel tanto che bastava per prendere la mira .

E in un sibilo acuto la lama andò a colpire il vampiro che le era sfuggito , costringendolo ad accasciarsi a terra per il dolore .

< Me ne era sfuggito uno > con quell’unica frase bisbigliata con voce incolore Hermione rispose all’occhiata interrogativa di Andrey , raggiungendo con poche falcate il corpo tremante di una vampira dai capelli neri inchiodata al suolo per il braccio .

< Hermione stai bene ? > Pansy si ritrasse debolmente all’occhiata dolce della compagna , china sulla vampira che la mezzosangue guardava con aperta sufficienza .

< Cosa stavate cercando ? >

La donna dagli occhi rossi indurì lo sguardo alla voce suadente della ragazza dagli occhi d’oro che la guardava indifferente , e la poverina non potè che cominciare a tremare irrefrenabilmente nel vedere il sangue dei suoi compagni imbrattarle le piccole mani .

< Non preoccuparti ,mi sento sazia per questa sera . Adesso rispondimi , cosa stava cercando Morgana ? > < IL vaso di pandora > un lampo di sorpresa saettò per gli occhi d’oro di Hermione , subito sostituito da uno sguardo pacato .

E mentre la mezzosangue liberava dalla falce insanguinata la vampira che chinato il capo in un gesto di sottomissione fuggì via come il vento , Silente invitò tutti loro a riunirsi nel suo studio per discutere dell’accaduto .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo che i caposcuola ebbero mandato tutti gli studenti nelle proprie case con il chiaro monito di non uscirvi se non per una emergenza ,

Draco e i compagni si avviarono verso lo studio del preside con Harry al loro seguito ,

proprio come Silente si era raccomandato .

< Cos’ha da dirci a quest’ora della notte ? >

La voce assonnata della Weasley , e gli sguardi stanchi degli altri caposcuola rendevano la loro passeggiata notturna ancora più pesante .

Lo stesso Draco fu costretto a zittire assieme ad un alterato Diggory le ragazze , sbuffando pesantemente nell’aprire la porta della presidenza .

Harry li precedette , nervoso come poche sere , finchè non si fermò sulla soglia impedendo ai compagni di entrare nello studio .

< Muoviti Potter , qui c’è gente che ha sonno > lo strillo acuto della Chang però non riuscì a smuovere il bambino sopravvissuto dalla sua posizione , i grandi occhi verdi sgranati per l’imbarazzo .

Malfoy , già di per sé irritato dalla piega che aveva preso la serata con l’attacco a sorpresa e il trambusto che ne era seguito , spinse con poco garbo il compagno di lato ,

aggrottando le sopracciglia nel vedere Hermione seduta elegantemente sulla scrivania del preside Silente .

< Alla buon ora >

Il borbottio rauco di Andrey attirò gli sguardi sognanti delle caposcuola , la stessa reticente Hanna Abbot si ritrovò a sbavare dietro i due russi seduti in fondo alla stanza .

< Siete arrivati finalmente >

Hermione si scostò garbatamente dal viso del preside , accavallando le lunghe gambe affusolate appena coperte dal lungo maglione amaranto,

scatenando nella componente maschile del gruppetto un insieme di battiti accelerati .

Curvando le sopracciglia verso l’alto per lo sguardo insistente del caposcuola Diggory sul suo decolté , la mezzosangue discese dolcemente dalla scrivania , muovendosi con passi

innaturalmente veloci verso Harry .

< Dove credi di andare ? >

Una risatina cristallina lasciò le labbra rosse di Hermione quando Andrey le piombò addosso ,

rinchiudendola in una stretta che avrebbe potuto togliere il respiro ad un essere umano ,ma nella quale la ragazza sorrideva ammiccante .

< E voi smettetela con tutti questi ormoni impazziti , dannazione >

Lo strillo acuto del biondo fece ridere ancora più sensualmente la mezzosangue che , mossasi tra le sue braccia , lo strinse a sua volta ,

facendolo avvampare per il modo in cui gli si stringeva contro .

Nessuno sembrò capire il perché di quel comportamento così insolito da parte del russo finchè una lampadina si accese nella testa di Harry e Draco .

E mentre l’uno arrossiva fin sopra la punta dei capelli , l’altro incupiva lo sguardo ringhiando minacciosamente contro il ventitreenne .

< Tesoro , non sono fatto mica di legno >

Il sussurro di Andrey non fece altro che confermare l’ipotesi di Malfoy ,

ma invece di schiantare l’energumeno , il biondino si limitò a strappargli dalle braccia la ragazza, tirandole verso il basso il maglione che aveva capito essere l’unico indumento che la copriva .

< Non sapevo che eri anche un maniaco >

Nel mentre che Draco battibeccava con un oltraggiato Andrey ,

Silente invitò gli studenti a tornare nelle loro stanze con la raccomandazione di chiamare per qualsiasi problema la signorina Granger .

Euforici per la prospettiva di tornare nei loro letti , tutti i caposcuola abbandonarono lo studio assieme ai due russi , immusoniti nel vedere Hermione stringersi dolcemente al fianco di Malfoy .

C’era chi però non sembrava altrettanto contento della vicinanza dei due .

Ginny Weasley infatti poco prima di salire gli scalini che portavano ai piani alti assieme a Cedric si voltò verso la Granger, sopprimendo un urletto furioso per il modo in cui Malfoy guardava la

mezzosangue .

< è sconveniente Granger . Non siamo mica in un bordello >

Un silenzio imbarazzante scese tra i caposcuola alle parole sibilate della piccola Ginevra ,

ma nessuno disse e fece niente perché la piccola purosangue si ritrovò a squittire terrorizzata quando Hermione , sfuggita all’abbraccio di Draco , la alzò per il colletto della camicia senza il minimo sforzo .

< Frena la lingua piccoletta , ho ucciso per molto meno .

E sappi che se oserai avvicinarti ancora a Mira scoprirai che esiste qualcosa di più terrificante dei vampiri >

Con quell’unico sibilo Snegurocka spintonò la ragazzina contro una colonna contro la quale la Weasley si afflosciò per il dolore , soccorsa immediatamente da una terrorizzata Cho Chang .

Ma non un velo di pietà solcò i ghiacciai ambrati che la mezzosangue aveva ora al posto degli occhi ,

un sorriso terrificante ,

fu questo che Hermione concesse alla rossa prima di voltarle le spalle con un evidente gesto di superiorità .

Pericolosa .

Era questo che emanava in quel momento la mezzosangue .

Se ne accorsero gli altri caposcuola che più intelligenti della compagna , si dileguarono con un saluto smorzato per paura di scatenarne le ire .

< La trasformazione in animagus ti rende eccessivamente violenta tesoro , sarà meglio che vai a dormire un po’ . E non avvicinarti al dormitorio maschile >

Sussurrò con dolcezza SErgej all’orecchio di Hermione , prima di abbracciarla con affetto e svanire assieme ad un affranto Andrey nel corridoio opposto al loro .

< Hermione > timida nei suoi passi Pansy si avvicinò all’amica

, arrossendo nel sentire le braccia della mezzosangue stringerla in un abbraccio affettuoso .

Troppo stanca anche solo per chiedere spiegazioni , la serpeverde dal caschetto nero si lasciò cullare nella stretta dolce della compagna , mugulando un ringraziamento per le carezze che le mani abbronzate di Hermione le riservavano sulla testa .

< Bene , sarà meglio andare ora . Vieni Herm ? >

Harry le tese una mano per guidarla nei sotterranei , ma la ragazza sembrò tentennare , lanciando da sopra il capo di Pansy un occhiata ai piani superiori .

< Veramente vorrei farmi una doccia prima di andare a dormire , ma non so se i bagni dei prefetti sono stati sigillati >

con espressione neutra Draco si accostò alle compagne , gli occhi grigi presi a scrutare con attenzione il profilo della mezzosangue , quasi stesse ponderando chissà quale ardua decisione .

< Puoi venire nella mia stanza , essendo caposcuola dispongo di un bagno abbastanza grande dove lavarti dal sangue > non un inflessione nel pronunciare l'ultima parola , quasi vi fosse abituato fin da piccolo , così come non fu turbato da uno schizzo di sangue che le imbrattava il lungo collo da cigno .

< Va bene , grazie >

con un ultimo abbraccio ad entrambi Hermione diede la buona notte ad Harry e Pansy .

E mentre l'uno lanciava occhiate di fuoco al compagno , l'altra assicuratasi di non esser vista si esibì in un gesto trionfante con la mano .

Lo stesso Draco si ritrovò a sorridere debolmente nel vedere il pollice alzato della compagna mentre prendeva la biforcazione che portava ai dormitori , rischiando di andare a sbattere contro il muro .

E il sorriso si addolcì maggiormente quando vide la esile figura della mezzosangue

entrare nella sua stanza ,

dalla quale in cuor suo sperava di non vederla più uscire .

 

 

 

 

 

 

 

Lo scroscio dell'acqua era l'unico suono che si udiva nella stanza di Malfoy ,

seduto scompostamente su una poltrona di pelle nera , gli occhi grigi fissi sulla porta dietro la quale la mezzosangue era chiusa da un paio di ore .

Il forte odore di vaniglia della decima sigaretta che stava fumando gli inondò le narici ,

distogliendolo per un poco dall'immaginare la ragazza sotto la doccia .

Male , molto male . Doveva smetterla con quel comportamento da bambino alle prese con la prima cotta , ne andava della sua saluta mentale .

Si disse con disgusto, rivolgendo lo sguardo al maglione sporco di sangue che Hermione aveva gettato in una cesta .

Persino da lì sentiva il suo profumo di cioccolato.

Quando era diventato così patetico ?

Aspirando dal naso come per prendersi di coraggio , il ragazzo si diresse verso la porta del bagno , deciso a sapere se gli abiti che le aveva prestato le andassero .

Ma ancor prima che egli potesse anche solo fare un passo , un debole bussare lo convinse a rimandare i suoi propositi .

Chi poteva essere a quell'ora ?

Un idea per quanto impossibile ma non meno probabile gli fece aggrottare le sopracciglia .

Che quell'idiota di Potter fosse venuto a difendere a spada tratta la virtù della Granger?

SE così fosse stato l'avrebbe dato a Gazza per essere appeso per i pollici dei piedi nei sotterranei .

Per questo Draco fu sorpreso di trovarsi davanti non una ma entrambe le gemelle Patil in delle camice da notte molto succinte .

< Possiamo entrare ? >

sussurrò con occhioni dolci una delle due , sospirando sognante nell'intravedere sotto la maglietta aderente i muscoli definiti di quel corpo statuario che

tutta Hogwarts invidiava e desiderava .

Mentre l'altra pregustava già una notte di sesso sfrenato come pochi erano in grado di reggere .

E se non il principe del sesso , chi poteva mai essere in grado di farlo ?

Non era dello stesso avviso però Malfoy , rabbuiatosi leggermente nel vederle armeggiare velocemente con le bratelline delle camiciole

impalpabili e quasi ...volgari .

< Oggi non ne ho voglia >

la grifondoro smise di ravvivarsi i lunghi capelli neri quando udì la voce annoiata del principino , così come la gemella non credette ai proprio occhi nel non scorgere un lampo di desiderio accendere lo sguardo argenteo del serpeverde.

IL ragazzo sembrava quasi di ghiaccio di fronte alle loro avance .

E mentre l'una arrossiva per l'umiliazione , l'altra cercava di convincerlo con moine e sguardi ammiccanti .

< Sono settimane che non vieni a trovarci . Ginevra è molto triste per questo . SEntiamo tutte la tua mancanza >

la grifondoro sperò fermamente di aver convinto il giovane a lasciarle entrare nella sua stanza , ma il cigolio di una porta alle loro spalle le fece sobbalzare vistosamente .

E fu allora che entrambe videro gli occhi grigi di Malfoy tingersi di rabbia nel non vederle andarsene .

< Vi ho detto che non ne ho voglia . Ed ora sparite >

con quell'ultimo sibilo il biondino chiuse la porta in faccia alle ragazze che piangenti e umiliate ,

scapparono con la coda tra le gambe verso la loro torre .

< Chi era ? >

Hermione guardò curiosa due figure scappare velocemente via dal corridoio , prima di tornare a fissare Malfoy , poggiato alla parete con una sigaretta tra le dita affusolate e i capelli biondi spettinati davanti agli occhi grigi .

< Vedo che ti vanno >

rispose invece Draco , deglutendo vistosamente nel vedere i propri vestiti indosso alla ragazza .

Con un sorriso pacato Snegurocka fece una giravolta su se stessa ,

accarezzando con le dita la maglia più grande di tre taglie tesa sul davanti per il seno , e i larghi pantaloncini verdi che Malfoy doveva usare per gli allenamenti di quidditch .

< Tu dici ? Non ti sembro un pò buffa ? >

ma mentre Hermione rideva della propria figura , Draco non poteva dirsi più sorpreso e meravigliato in quel momento .

Ma quanto poteva essere bella quella dannata mezzosangue ?

Si disse con disperazione il biondino ,

schioccando la lingua per il dolore quando si bruciò le dita con la sigaretta che si era velocemente bruciata mentre lui si perdeva nel guardare la ragazza .

Senza proferir parola Hermione si sedette sul ciglio del letto a gambe incrociate ,

invitando l'amico a prendere posto accanto a lei .

E Malfoy , notato lo sguardo serio che la mezzosangue gli rivolgeva , si decise ad imitare la compagna prima di farsi prendere da un attacco nervoso .

< Credo che debba darvi delle spiegazioni , e dato che ora siamo solo noi due , penso di doverle a te . Almeno un poco su quello che è successo questa sera >

prendendo un respiro profondo Hermione tornò a guardare negli occhi l'amico ,

ringraziandolo debolmente per la serietà del suo sguardo .

< Penso tu abbia capito che posso trasformarmi in animagus vero ? > Draco annuì impercettibilmente ,

seguendo con la coda dell'occhio una mano affusolata di lei andare a gocherellare con un boccolo color miele .

< Ora come ora non posso rivelarti in cosa posso trasformarmi , sappi solo che è grazie a questa magia che

riesco a uccidere facilmente gli immortali . Anche se uccidere non è il termine più appropriato >

man mano che la ragazza parlava la sua voce si affievoliva sempre più , spegnendosi nell'ultima frase con uno sguardo duro e severo , quasi rivolto a se stessa .

< A chi si riferiva quella strega con il tedesco ? è un tuo amico ? >

con un sussulto che sorprese entrambi , Hermione rialzò il capo così velocemente da lasciare Draco per un attimo spaesato , ma

mai come il senso di colpa che lo sommerse nel vedere gli occhi d'oro della mezzosangue tingersi di tristezza .

< Oh >

questo fu tutto ciò che la serpeverde riuscì a replicare ,

cominciado a torturarsi le mano in preda all'agitazione .

Idiota , era un vero idiota .

Maledicendosi per la propria idiozia Malfoy tentò di scusarsi per la mancata delicatezza nel porgerle quella domanda , ma ancor prima che il principe potesse proferir parola Hermione lo anticipò , voltando il capo per non incrociare i suoi occhi .

< Per sei anni ho frequentato Durmstrang . Volevo capire fino a dove si spingeva il potere di Voldemort ,

e mai come allora capì quanto il pensiero di quel bastardo fosse potente . Migliaia , se non milioni di quegli studenti erano fermamente convinti che uccidere i mezzosangue fosse un loro diritto e un dovere per la comunità magica . Avevo capito che non c'erano degli elementi

che si potevano salvare , così decisi di distruggere la scuola fino a quando incontrai lui...> la dolcezza e l'amerazza con le quali Hermione sussurrò l'ultima sillaba lo fecero irrigidire e sbiancare , mentre le mani divenute improvvisamente gelide si chiudevano a pugno senza che la ragazza se ne fosse accorta .

< Pensai di aver trovato un alleato e forse anche un amico . Man mano che il tempo passava ero sempre più affezzionata a lui fino a quando non fui sul punto di innamorarmene , ma ben presto mi accorsi dell'errore che stavo commettendo >

la mezzosangue indurì leggermente i lineamenti alla fine di quel discorso , mentre Malfoy ascoltava a stento ciò che Hermione sembrava far fatica a spiegare .

< Scoprì che era un mangiamorte e che il suo scopo era stato fin dall'inizio quello di farmi abbassare le difese con l'intento di uccidermi . Aveva addirittura utilizzato una pozione di amore per velocizzare il piano . Ed indovina ? Fu proprio lui a confessarmelo ,

chiedendomi di perdonarlo perchè si era davvero innamorato di me >

su quell'ultima pausa Draco fu sul punto di urlarle di smetterla di raccontare , ma il suo orgoglio gli impediva anche solo di mostrare il dolore che quelle parole gli provocavano .

La sofferenza che il sentirla parlare con triste malinconia di un altro gli causava .

< E poi fuggì via , non lo volli più vedere . Anche se ha abbandonato le fila del lord oscuro per starmi vicino , non ho mai voluto rivederlo .

L'idea anche solo di sentirlo parlare mi disgustava >

concluse con in un bisbiglio appena udibile la sua confessione , continuando a guardare davanti a sè per paura di vedere pietà negli occhi di un Malfoy che al contrario , non trovava neanche la forza di aprir bocca .

< Lo ami ? >

Draco non seppe mai da dove prese il coraggio di pronunciare quella domanda con un indifferenza tale da renderlo orgoglioso di se stesso , ma

i secondi che Hermione impiegò per rispondergli furono i più dolorosi e strazianti della sua vita .

L'ansia di una sua risposta positava sembrava ....ucciderlo .

Finchè non fu lei stessa a parlare , un tono di voce talmente basso da essere udito a stento .

< No , forse non l'ho neanche mai amato . è stata colpa della pozione . Anche se .....>

Hermione scosse la testa come se volesse liberarsi di quei pensieri dolorosi che la rendevano inquieta , e quando capì di aver detto anche troppo capì che era l'ora di tornare nella propria stanza e lasciar riposare Malfoy .

< Forse è meglio che vada . Grazie per la compagnia Draco . A domani > < Aspetta >

fu istintivo per Malfoy afferrare il polso di Hermione prima che la serpeverde potesse scendere dal letto , e quando la mezzosangue alzò il viso per la prima volta da quando aveva iniziato a parlare , un piacevole tepore le si sprigionò nel petto nel constatare quanto bello potesse essere

quel purosangue .

Sorridendo dolcemente la mezzosangue ritornò a sedere , posando una mano su una guancia di Malfoy , e forse fu una sua impressione ma Hermione giurò di averlo sentito tremare a quel contatto .

Turbato dal calore di quella mano Draco dischiuse le labbra per parlare , non riuscendo a trovare niente da dire data la confusione che quel semplice gesto gli aveva provocato .

< Puoi insegnarmi a diventare un animagus ? >

l'espressione quasi smarrita del ragazzo , sommatta al tono di voce sconnesso intenerì talmente tanto Hermione che si gettò addosso al ragazzo con una risata liberatoria , mentre Draco chiudeva gli occhi , gustandosi meglio la piacevole sensazione di sentire

il corpo della ragazza contro il proprio .

Passarono minuti , o addirittura ore abbracciati , nessuno dei due con l'intenzione di muoversi .

< Sai > bisbigliò debolmente Hermione , sperando di non svegliare il ragazzo che invece gli rispose con un mugolio che la fece ridere .

< Non credevo di....> < Cosa ? >

cullato dal profumo di cioccolato dei lunghi boccoli sui quali aveva poggiato il volto e dalle braccia esili di Hermione poggiate sul suo petto , Draco attese

docilmente che la ragazza continuasse , e quando lo fece , il serpeverde non potè evitare che i battiti del proprio cuore accellerassero di botto .

< Non credevo di potermi affezionare così tanto a te > < Ah >

ridendo del monosillabo dell'amico , Hermione chiuse gli occhi con lentezza , sentendo una mano del ragazzo cominciare ad accarezzarle la schiena in soffici carezze .

< Draco > < Mhm >

< Amo le tigri siberiane >

un ghigno compiaciuto curvò le labbra di Malfoy , prima che entrambi cadessero serenamente tra le braccia di Morfeo ,

teneramente abbracciati .

 

 

 

 

 

 

 

 

< Concentrati >

con una smorfia di fastidio Malfoy chiuse per l'ennesima volta gli occhi sotto l'ordine di Hermione ,

contando i propri respiri e liberando la mente da ogni pensiero .

< Cosa vedi ? >

Snegurocka trattenne a stento le risate nel vedere l'amico aggrottare ad occhi chiusi le sopracciglia dorate , sentendo la pressione delle dita di Draco sulle loro mani unite .

< Non prenderti gioco di me > ridendo del sibilo del compagno , la mezzosangue smise di sghignazzare , aspettando pazientemente

che Malfoy riuscisse a scorgere il proprio animale guida .

E quando Draco non udì più nè gli schiamazzi dei compagni che si stavano allenando nel campo per la prossima partita ,

nè la presenza della mezzosangue di fronte a sè , un ruggito , seppur flebile lo fece sorridere debolmente .

Finchè una macchia bianca , enorme e quasi indistinta non si scontrò contro di lui , facendogli sgranare gli occhi grigi per la sorpresa .

< Cos'hai visto ? >

alla voce ansiosa della serpeverde Draco rispose con un ghigno compiaciuto che Hermione prese come un gesto affermativo .

< Una tigra bianca >

con un urlo di gioia la mezzosangue si gettò addosso al compagno , rischiando di far rotolare entrambi giù per gli spalti , mentre Harry

e i compagni serpeverde discendevano dalle loro scope per lasciare il campo ai grifondoro .

< Potter >

richiamato da un trafelato e sconvolto Cedric Diggory , il bambino soppravvissuto planò dolcemente sull'erbetta del campo , aspettando che il compagno lo raggiungesse .

< Cosa vuoi Diggory ? >

attirati dalle espressioni estasiate dei grifondoro immobili sotto le arcate di legno ,

Theodor e Blaise si accostarono all'amico assieme a Mira e Selina ,

mentre Cedric riprendeva quantomeno un respiro regolare ,alzando su di loro due occhi scuri sgranati per la sorpresa .

< Dov'è Hermione ? >

con un movimento minaccioso del braccio Selina si protese verso il ragazzo, agitando la mano in aria in un chiaro gesto intimidatorio che fece sbiancare vistosamente Diggory .

< C'è una visita per lei . Non crederete mai chi .... > ma SElina e Mira non lo ascoltavano più . Una maschera di puro terrore si dipinse sui loro volti quando Ronald Weasley scortò con fare baldanzoso un ragazzo alto e muscoloso che le due non tardarono a riconoscere con crescente ansia .

< Cosa sta succedendo lì ? Una rissa ? > seduta in braccio ad un pensieroso Malfoy , Hermione si sporse da sopra la spalla del compagno, aguzzando la vista per capire se qualcuno si stesse davvero azzuffando ,

ma nessuno sembrava avere intenzione di attaccar briga , al contrario sembravano tutti piacevolmente colpiti .

< Chi diavolo è quello ? >

la voce di Malfoy fu talmente alta da attirare l'attenzione del sostanzioso gruppetto di maghi che in sincrono alzarono il volto verso gli spalti .

E quando Hermione incrociò due occhi neri come la pece si irrigidì nella presa di Malfoy , il quale riconobbe con sorpresa l'energumeno che guardava nella loro direzione con sguardo estasiato .

Finchè Draco non si accorse che il nuovo arrivato non sembrava osservare lui , ma la ragazza che con sua somma sorpresa gli strinse la mano così forte da fargli male .

< Hermione >

con un forte accento tedesco il nome della mezzosangue abbandonò le labbra carnose di Victor Krum , e fu allora che Draco capì chi aveva davanti .

Bastarono pochi secondi prima che gli occhi neri del famoso giocatore di quidditch si scontrassero con quelli grigi di Malfoy .

E bastò quell'attimo al principino per dichiare guerra al rivale che ora ricambiava lo sguardo omicida

che egli stesso gli rivolgeva .

 

 

 

 

CONTINUA......

 

 

 

 

X deaselene : grazie per il commento super-lungo , sono contenta che la storia ti continui a piacere . Sono ansiosa di sapere cosa ne pensi di questo capitolo . La storia d'ora in poi si farà un pò più violenta e più intricata , spero davvero di non averti deluso . Ti ringrazio calorosamente per avermi seguito fin dall'inizio . Grazia cara . E ricordati che aspetto il prossimo capitolo della tua bellissima storia .

Cmq Hermione non è un vampiro , tra poco scopriremo molte cose . E per quanto riguada Harry è interessato a Mira , mentre per Selina ho altro in mente . Xd

Auguro a te e a tutta la tua famiglia buone feste . UN bacione

 

 

 

X Pamelinda : grazie di cuore per il commento , e anche per continuare a seguirmi . Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto .

Bacioni e tanti auguri .

 

 

 

ringrazio tutti quelli che hanno solo letto o aggiunto tra i preferiti , grazie cuore .

Buone feste a tutti quanti .Auguri . Bacioni al prox aggiornamento .

GOld eyes

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 12
*** I'm virgin ! And so what ? ***


il frutto dolce e amaro dell'amore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tremava . Hermione , per la prima volta dopo tanto tempo , tremava nel vedere Victor andarle incontro con un sorriso dolce che la turbò .

Lo stesso sorriso con il quale le aveva confessato di amarla .

Ancor prima che la serpeverde potesse anche solo chieder il perchè di quella visita , le muscolose braccia del giocatore di quidditch andarono a cingerle la vita in un abbraccio soffocante nel quale la mezzosangue rimase impietrita, gli

occhi d'oro sgranati per la sorpresa .

< Mi sei mancata >

tra lo sgomento generale fu Harry il primo a reagire , il primo a preoccuparsi dell'incrinatura che il bel volto dell'amica cominciava a mostrare ,

come il tremolio del labbro inferiore e il lieve pallore che la rendeva quasi cadaverica .

< Allontanati da lei >

gli studenti che si erano soffermati a guardare la scena ammutolirono nel vedere il bambino sopravvissuto ringhiare contro al bulgaro , gettando di lato la scopa per fronteggiare l'energumeno che sotto i loro occhi stringeva in una morsa d'acciaio la loro amica .

< Non mi hai sentito ? Allontanai da lei >

Krum , per nulla impaurito dal tono secco e duro del serpeverde si limitò a lanciargli un occhiata infastidita , quasi

volesse scacciare via un moscerino ,prima di tornare a guardare Hermione mentre Harry digrignava i denti in un moto di stizza .

< Lasciami >

la mezzosangue stentò quasi a riconoscere la propria voce , resa a meno di un sussurro che però il bulgaro colse e del quale non fu per nulla contento , di fatti si accorse con un tremito che l'oro dell'iride della ragazza andava via via scurendosi , e un familiare rosso carminio

soffocava le pupille fino a farle restringere .

Un ulteriore campanello di allarme trillò nella testa di Victor quando gli parve di scorgere tre ombre agitarsi dietro la schiena della mezzosangue , e non ebbe difficoltà a riconoscere le tre code squamate che gli sibilarono contro .

Harry sbiancò vistosamente , mentre alle sue spalle i compagni indietreggiavano istintivamente nel vedere tre serpenti sbucare da dietro la schiena della mezzosangue , costringendo Victor a scostarsi bruscamente dalla ragazza che aveva cominciato a respirare affannosamente ,

quasi tentasse di incanalare la gelida furia che traspariva dai suoi occhi rossi rivolti verso il basso .

Impietrito da quella visione , Draco ammutolì nel notare che quei tre serpenti dalle scaglie dorate si insinuavano fin sotto la gonnellina a pieghe della mezzosangue , e rimase più che stupito di vederla raddrizzarsi con una fluidità inumana ,

sfoggiando un sorriso crudele e una dentatura splendete che mostrava a mò di fauci sotto labbra scarlatte .

< Hai deciso di morire giovane Victor ? >

il ragazzo rabbrividì leggermente nell'udire la voce suadente e vibrante della ragazza , così come fu pervaso da un insano

senso di inquietudine quando un serpente andò a sfiorarle con la lingua biforcuta la cicatrice che le tagliava verticalmente l'occhio ,

rendendo la sua figura già di per sè selvaggia ancora più implacabile e funesta .

< Cosa sei venuto a fare qui ? Mi sembrava di essere stata chiara >

sbottò con irritazione Hermione , ammonendo i serpenti di non azzannare la grande mano bianca con la quale Draco le sfiorò la spalla , gesto che non passò inosservato a Krum , irrigiditosi in una posa oltraggiata .

< E tu chi diavolo sei ? >

Gli occhi grigi di Malfoy smisero di cercare lo sguardo impassibile della compagna , andando a scontrarsi con le iridi nere del

giocatore che vedeva schiumare di rabbia davanti a lui , facendo saettare gli occhi scuri dal volto di Hermione al suo in cerca di spiegazioni per quel gesto così intimo .

< Draco Lucius Malfoy >

il serpeverde non si degnò di prolungare oltre il loro già breve dialogo , al contrario si preoccupò di calmare con una carezza sul braccio l'amica evidentemente provata dall'incontro .

Con pochi passi le fu alle spalle e ancor prima che Hermione potesse voltarsi due braccia forti e familiari si allacciarono poco sotto il seno , schiacciandola contro il petto di granito del principe , mentre i tre serpenti andavano ad allacciarsi attorno alla vita di entrambi con dolcezza .

< Calmati >

la voce soffice e cadenzata , e la presa sulla sua vita convinsero Snegurocka a chiudere gli occhi con un pesante sospiro , e in un sibilo sinistro le code svanirono mentre gli occhi tornavano ad abbagliare nel loro accecante dorato .

Pochi metri più in là Mira osservava con le sopracciglia aggrottate la scena ,

soffermandosi poco dopo sul volto di Malfoy , il mento poggiato sulla chioma riccia di Hermione ,

un espressione rilassata e le labbra piegate nell'accenno di un ghigno per nulla malevolo .

Gli stessi sentimenti che sentiva provenire dal purosangue erano di una placidità disarmante , così come

lo sguardo sempre ostile del ragazzo era divenuto sereno nel solo sfiorare Snegurocka .

< Selina >

la biondina , indaffarata a rimboccarsi le maniche , pronta a menar le mani in caso di uno scontro fisico , smise di fulminare con lo sguardo il bulgaro , aggrottando a sua volta le sopracciglia nel vedere l'espressione rassegnata dell'amica .

< Ti sei decisa a dichiararti ? >

un imbarazzante rossore andò ad imporporare le pallide guance dell'empatica che prontamente andò a pestare il piede della compagna prima che le sue urla attirassero l'attenzione del bambino sopravvissuto , preso anche lui dal lanciare maledizioni all'energumeno .

< Non essere ridicola . Ho preso una decisione >

ancora più confusa dal tono sconsolato della mora , Selina decise di abbasare il tono della voce quel tanto che bastava per non far voltare come suo solito l'intero corpo studentesco .

< Lo aiuterò a conquistare Hermione >

un pugno nello stomaco avrebbe fatto meno male si disse Selina quando capì a cosa l'amica si riferiva .

Scura in volto seguì lo sguardo della compagna fino a voltarsi su un Malfoy che con dolcezza conduceva la loro amica verso l'uscita del campo , accompagnati dallo sguardo furioso e stizzito di Krum e quello ancora sconvolto del resto dei presenti .

< E di grazia , perchè dovrei permettere che quel purosangue stia con la MIA Snegurocka ? >

sibilò astiosa la bionda all'indirizzo della empatica che , sospirato pesantemente dalle narici dilatate , le afferrò con fermezza la mano , trasmettendole la carrellata di sentimenti contrastanti che da sempre aveva percepito nel piccolo purosangue .

Una O muta fu tutto ciò che Selina ebbe il coraggio di dire dopo che Mira la strappò da quella cascata di emozioni che la fecero trabballare sulle proprie gambe , finendo addosso ad uno stizzito Zabini che vista la sua espressione disorientata la prese per le spalle per non farla cadere .

< Selina stai bene ? >

la ragazza non ebbe neanche la forza di parlare , ancora sconvolta com'era da ciò che aveva appena sentito provenire da quello spocchioso purosangue .

E mentre Blaise continuava a richiamare con preoccupazione crescente la compagna caduta in una specie di trans , Victor diede loro le spalle ,

raggiungendo a passo marziale la sala dei duelli dove avrebbe sfidato ufficialmente il principe dei serpeverde

per la conquista della mezzosangue dagli occhi d'oro .

 

 

 

 

 

 

 

 

Mai come quella sera la sala dei duelli era stata così piena di studenti , se ne accorse Cedric Diggory che a malapena riusciva a sentire la voce cavernosa del giocatore bulgaro sopra il brusio che aveva popolato l'intera sala .

Tutte le case erano state avvisate dell'imminente scontro tra il bulgaro e il principe dei serpeverde , semisdraiato su una poltrona di pelle nera con la mezzosangue seduta sul bracciolo , gli occhi d'oro intenti a seguire le labbra dei due per carpirne ogni singola parola .

< Non sei obbligato a partecipare >

Draco smise di giocherellare con la bacchetta quando udì la voce distaccata della mezzosangue ,

ammirandone il profilo cupo e meditabondo .

Poche ore prima avevano discusso della sfida che Krum aveva lanciato davanti l'intera sala grande,

avvisandolo che se mai avesse perso avrebbe dovuto stare lontando da Hermione senza neanche rivolgerle la parola .

Dopo la sfuriata di Harry per l'evidente esibizionismo del bulgaro ,Hermione si era rivolta con calma apparente al compagno , chiedendogli quali fossero le sue intenzioni , e quando Draco l'aveva avvisata della sua intenzione di accetare , la mezzosangue si era dileguata dalla sala

senza dire una parola , lasciandolo con l'amaro in bocca .

Non voleva che succedesse nulla al suo amichetto si disse con acidità Draco .

Aveva notato il turbamento che aveva seguito l'incontro tra i due , e mai come allora era rimasto più che irritato dal notare come gli occhi di Hermione cercassero la capigliatura nera del bulgaro tra i diversi studenti .

Doveva provare ancora qualcosa per lui , non vi erano altre spiegazioni .

< Bene , i due sfidanti si avvicinino alla pedana >

la voce seria di Diggory lo convinse a lasciare la propria postazione , e quando Draco cominciò ad incamminarsi verso il bulgaro gli parve di scorgere la mano affusolata di Hermione tentare di trattenerlo per una manica .

Quando Malfoy raggiunse il grifondoro , un silenzio inquietante cadde tra le fila di studenti ammassate le una sulle altre per vedere lo scontro del secolo , mentre Cedric saliva sulla pedana per avere una visuale completa della sala .

< Lo scontro sarà un duello doppio e simultaneo . Prego scegliete i vostri secondi >

Krum fu il primo a decidere chi gli avrebbe fatto da spalla , e quando Ronald Weasley uscì dalla massa di studenti per raggiungere il suo idolo , un brusio di eccitazione cominciò a serpeggiare tra le fila quando Draco cominciò a vagare con lo sguardo sulla platea .

E il biondo era pronto a chiamare Blaise , già alzato con la bacchetta in mano , quando una voce femminile zittì sul nascere le esclamazioni di sorpresa degli studenti .

< Vengo io >

scendendo agilmente dal bracciolo della poltrona ,Hermione raggiunse in poche falcate il fianco di Draco , rigido nella postura , gli occhi trasparenti presi nell'osservare con un sopracciglio alzato il volto impenetrabile della compagna .

< Bene , ognuno ai propri posti >

entrambe le compagini presero posto sulla pedana rialzata nello stesso istante in cui le corteggiatrici di Malfoy si schieravano a destra per incoraggiare il loro dio del sesso e alcuni studenti si schieravano a sinistra per acclamare il famoso giocatore di quidditch .

< Partite al mio segnale >

Cedric alzò la mano sopra la testa scoccando un occhiata preoccupata al volto sogghignante di Krum e quello pacato di Malfoy .

< Perchè sei venuta ? >

Hermione non rispose al sibilo dell'amico , preferì piegarsi sulle ginocchia con aria da felino scambiando un occhiata con un pensieroso Harry e una terrorizzata Pansy .

< Non vuoi che faccia male al tuo amichetto vero ? > sputò velenoso il serpeverde all'indirizzo della mezzosangue che indurì solo la mascella , mantenendo la stessa posizone di attacco .

< Pronti >

un lampo di cieca furia passò per gli occhi grigi di Draco prima che si estrainasse dal mondo , aumentando la stretta sulla bacchetta .

< Cerco solo di non farti ammazzare >

il sussurro di Hermione si perse nel vento quando un urlo di sorpresa si elevò dalla platea nello stesso istante in cui la spada che Victor aveva evocato cozzò con quella che Hermione aveva materializzato , lasciando alle sue spalle un furioso Draco Malfoy e un allibito Ronald Weasley .

Con un ringhio frustato Draco si avventò sull'avversario , scostando con poco garbo la compagna che si parò facilmente dallo schiantesimo che Weasley le aveva lanciato contro .

< é bella vero ?>

sussurrò Victor ad una spanna dal viso di Malfoy , piegato sulle ginocchia per meglio impremere forza nel fendente con il quale tentò di recidere la testa del bulgaro , causando attorno a lui strilla terrorizzate .

< Così bella da togliere il fiato >

un ruggito raschiò la gola di Draco quando Krum lanciò un occhiata languida alla figura agile di Hermione che teneva testa ad un affannato Ronald Weasley , sempre più incapace di reggere agli incantesimi dell'avversaria .

< E non immagini quanto lo sia quando è arrossata e geme di piacere mentre la faccio mia >

una striscia di sangue si aprì sulla guancia di Victor quando Draco riuscì a ferirlo leggermente con la punta della spada che ruotò con ferocia sopra la testa a mò di ascia .

Lo stridio delle lame mentre si affrontavano , il sangue che lentamente gocciolava dai tagli che entrambi aprivano sul fianco , sul viso dell'avversario fecero strillare ancora più forti le studentesse , terrorizzate dalla foga con la quale di due si fronteggiavano , quasi

volessero uccidersi a vicenda .

Incespicando nei propri passi per la fretta di vedere come se la stesse cavando Hermione , Draco cadde sulla pedana trascinando con sè un sorpreso Victor con il quale rotolò sul legno scricchiolante , sostituendo alle spade le mani nude .

Un pugno andò a colpire Malfoy all'occhio , mentre un calcio fece accasciare Krum al suolo , le mani premute sullo stomaco .

E mentre la voce gracchiante e rabbiosa di Diggory li avvisava della fine del duello , data l'evidente intenzione dei due di farsi fuori , Draco si chinò sull'avversario , afferradolo per i capelli e farsi così guardare negli occhi .

Ma ciò che Victor gli offrì fu un sorriso di vittoria che imbestialì Draco , ma mai quanto le parole che seguirono quello sguardo

sicuro e maligno .

< E non sai quanto lo sia quando dice di amarmi come nessun altro >

Hermione fece in tempo a sentire un brivido di paura correrle su per la schiena prima di urlare spaventata verso la schiena tremante di Draco e il sorriso vittorioso di Krum .

Fece per corrergli incontro ma SElina le si gettò contro e Mira ordinò a tutti di uscire subito dall'aula prima che un ruggito si propagasse per la sala e la pedana si sfasciasse sotto il peso dell'immensa tigre bianca che ringhiava contro un enorme anaconda nera .

< Tutti fuori >

Harry si gettò su Mira prima che la coda dell'enorme rettile la spedisse verso la parete contro la quale Harry si afflosciò con la ragazza stretta tra le braccia , terrorizzata dal sangue che si ritrovò sulla mano quando provò a tastargli la testa .

< Potter cosa diavolo pensavi di fare ? SEi un idiota >

bianca come un cencio Mira si rigirò tra le braccia del bambino sopravvissuto, tamponando con un fazzoletto il taglio che il ragazzo aveva sul sopracciglio destro .

Ma anzichè rispondere a tono alla compagna , Harry si limitò a sorriderle bonario , chiedendole se si fosse fatta male .

Perchè quel ragazzo era sempre così dolce e premuroso con lei , Mira non sapeva spiegarselo .

Nè perchè ogni qual volta gli rispondeva male lui le sorrideva con quella tranquillità che le faceva prudere le mani .

Nè perchè la notte nella quale pianse al ricordo dei genitori morti , la costrinse a sfogare contro la sua spalla tutte le sue lacrime fino a farla addormentare .

Ed ora , mentre tamponava imbufalita la ferita del ragazzo , non potè fare a meno di soffermare lo sguardo sulle labbra sottili del compagno .

Bastò il suo immancabile sorriso a spingerla a chinarsi su quella bocca che baciò con desiderio, ridendo degli occhi sgranati del bambino sopravvissuto che ,chiusi gli occhi ricambiò sorridente il bacio che aspettava da una vita .

Più in là ,nella folla che si riversava come un onda anomala verso l'uscita , Selina cominciò ad averne abbastanza delle persone che la spingevano e la strattonavano con sempre più violenza .

Rafforzata la presa sul polso del povero serpeverde che trascinava come una furia fuori dalla sala , la biondina si avvide di stendere con una gomitata, un calcio , una testata ed due dita negli occhi , coloro che le ostacolavano la strada .

< Ehi orecchie a sventola non potresti usare le tue orecchie per farci volare via ? >

Blaise aggrottò le sopracciglia nel cogliere una flebile risata risuonare tra la parole senza senso della russa ,

voltatasi un secondo per ridere dell'espressione confusa del compagno .

< Non conosci la storia di Dumbo ? >

< Trumbo chi ? >

l'ennesima risata scoppiò nel petto della biondina , accasciatasi contro una delle colonne per la stanchezza, seguita dal serpeverde che , lanciata un ultima occhiata stralunata all'amica la imitò ,

circondandole con un braccio le spalle in un gesto che non sembrò infastidire Selina come al solito .

< Draco >

Hermione continuava a sgomitare tra gli studenti per raggiungere l'imponente felino che veniva azzannato ripetutamente da quell'enorme anaconda .

Aiutando Cedric e una corvonero a scappare dalla sala , si accorse con un sospiro di sollievo di essere finalmente sola , ma quando rialzò il volto un espressione di puro panico le sformò i lineamenti quando vide i canini del serpente affondare nella zampa anteriore

della tigre bianca, accasciatasi al suolo a quell'ennesimo attacco con un fioco ruggito .

Un ondata di terrore la costrinse a correre verso le due bestie che continuavano ad azzannarsi a vicenza senza rispiarmare energie , e mentre le voci dei professori e dello stesso preside le inondavano i timpani ,

Hermione non aspettò un minuto di più .

Con un urlo disumano si gettò sulla tigre prima che l'anaconda potesse ulerioremente ferirla , e gli occhietti neri del rettile si spalancarono per lo stupore quando videro i propri canini penetrare nell'esile braccio della ragazza .

Krum strisciò via , accasciandosi contro la pedana ormai distrutta , mentre la mezzosangue si chinava sulla tigre che aveva aperto debolmente gli occhi grigi al suo richiamo .

< Draco >

Malfoy , nonostane il dolore lancinante , riaprì a fatica gli occhi ,

ed emise un basso ringhio quando riconobbe il bel volto della compagna .

< Andrà tutto bene vedrai >

il sussurro di Hermione però fu l'ultima cosa che sentì prima che la ragazza corresse dalla parte opposta alla sua e un innaturale gelo attanagliasse le membra della tigre , affaticata e distrutta nel corpo .

Era corsa da lui ,lo aveva abbandonato come tutti , si disse con amarezza Draco .

Un ruggito di dolore affirò sulle fauci spalancate del felino , prima che un intenso bruciore in tutto il corpo lo facesse urlare dal dolore .

E poi il gelo fu sostituito da un piacevole tepore che lo convinse ad aprire ancora una volta gli occhi .

Malfoy riuscì a sentire un leggero tessuto sopra le spalle e le morbide rotondità del seno di Hermione premute sul suo petto , mentre le piccole mani della mezzosangue gli accarezzavano dolcemente la schiena .

< Vieni , ti porto al sicuro >

trascinando entrambi a fatica al di fuori della sala , Hermione riuscì a lanciare un'ultima occhiata preoccupata al bulgaro svenuto , soccorso prontamente da Madama Chips e da Sirius , prima di portare entrambi verso il bagno dei prefetti .

Il percorso si rivelò più difficile del previsto , ma Hermione riuscì ugualmente ad entrare nel bagno , seppur a fatica , e a riempire la vasca con acqua profumata .

Entrambi si accasciarono esausti sulle piastrelle di madreperla , e mentre Draco continuava a tenere gli occhi chiusi e il capo abbandonato sul petto di Hermione , la ragazza lo copriva maggiormente col mantello che aveva trovato nella sala dei duelli .

Un brivido scosse le membra intorpidite di Malfoy , stanco come non lo era mai stato , ma anche stranamente rilassato .

< Vuoi che ti vada a prendere un mantello più pesante ? Forse questo non è tanto caldo >

sussurrò apprensiva Hermione , alzandosi leggermente per andare alla ricerca di altri indumenti , ma

la presa ferrea attorno al suo polso la fece desistere .

< Resta >

sussurrò debolmente Draco prima di abbandonarsi completamente contro il petto della compagna .

Era andata a prendergli un mantello , non era andata da lui .

Quel pensiero bastò a rendere più tollerabile il dolore di Malfoy ,

cullato dalle carezze sul suo capo .

< L'acqua è pronta , vieni , devi ripulirti dal sangue >

facendo attenzione a non farlo affaticare ulteriormente , Hermione provò ad alzarlo , ma la mole del ragazzo era troppo anche per lei che scivolò indietro , affondando nelle acque azzurrine con il corpo di Malfoy stretto contro il proprio .

Rimersero grazie all'aiuto della ragazza , e mentre Hermione nuotava verso il bordo della vasca , il mantello , appesantito dall'acqua andò a fondo .

Non appena raggiunsero il bordo Malfoy vi si aggrappò con un braccio , sorreggendo con l'altro la figura affaticata di Hermione , il viso arrossato per lo sforzo e il respiro irregolare .

< Dove ti fa più male ? > < Alla spalla > con tocco leggero la ragazza cominciò ad ispezionare la ferita , guarendola con la magia , e fu in quel momento, quando una scarica elettrica lo fece sobbalzare per il contatto con quella mano che Draco si accorse di essere completamente nudo .

Non era imbarazzato , nè si sentiva a disagio , era quasi rilassato .

Forse per le carezze di Hermione sul suo petto pensò .

< Non preoccuparti , non sbircio >

una risatina cristallina convinse Draco a chiudere gli occhi e a rilassarsi contro il bordo della vasca , mentre Hermione rimarginava le ferite con l'ausilio di alcuni incantesimi curativi .

Passavano i minuti e l'espressione di Draco andava via vai scemando in una contrita e affaticata , dovuta per lo più alle cure della ragazza che però accendevano in lui una smania di possesso che gli fece aggrottare le sopracciglia .

Draco sobbalzò vistosamente , ancora con gli occhi chiusi , quando la mezzosangue gli sfiorò l'inguine innocentemente , toccando il piccolo taglio appena sotto l'ombelico .

< Ti ho fatto male ? >

il serpeverde riaprì gli occhi torbidi e più scuri del normale al sussurro della compagna , e ciò che vide gli fece

accapponare la pelle per il piacere .

Completamente bagnata , la camicetta divenuta quasi trasparente appiccicata alle forme del seno completamente visibili al suo sguardo affamato .

I riccioli incollati al volto e al collo fino a galleggiare come una pozza di miele intorno a loro .

Le labbra rosso fuoco dischiuse in un sorriso dolce , mentre gli occhi dorati continuavano a guardare le ferite sul suo corpo .

E fu mentre Hermione passava la mano su un taglio obliquo lungo il torace che una mano di Malfoy si insinuò a tradimento sotto la camicia oramai fradicia , facendola sobbalzare nel momento in cui sentì le dita affusolate del serpeverde stringerle un seno.

Spaesata e turbata da quel contatto , Hermione provò a scostarsi dal corpo del compagno , ma la presa si fece più audace e la ragazza non potè evitare di gemere per il piacere .

Mordendosi le labbra a sangue , Snegurocka rialzò il capo , confusa , incrociando con sorpresa gli occhi dell'amico che sembravano volerla divorare .

Che fosse l'effetto della trasformazione in animagus ?

Probabile si disse .

Capitava spesso che a seguito del mutamento , l'istinto animalesco prevaleva su quello umano , ma c'era qualcosa nella voce roca del serpeverde mentre bisbigliava il suo nome che la inquietava .

Nella foga con la quale Draco la sfregava contro il proprio corpo nudo facendola avvampare per l'imbarazzo .

Nel ghigno compiaciuto che le rivolgeva nel sentirla emettere qualche ansito a quei fuggevoli contatti .

Un gridolino le sfuggì dalle labbra quando le mani di Draco le afferrarono rudemente le natiche , strusciando il suo bacino contro quello del serpeverde che ad occhi chiusi continuava a bisbigliare il suo nome e spingersi contro di lei .

< Draco ...forse dovremmo...>

Hermione smise di parlare nel momento esatto in cui Malfoy la schiacciò con il corpo muscoloso contro il bordo della vasca , cominciando a dare veloci spinte con l'erezione che Hermione sentiva spingere spasmodicamente sulle calze che ancora la coprivano.

Per puro istinto la ragazza allacciò le gambe attorno ai fianchi di Draco , preso a strappare con poco garbo i collant color carne della ragazza che il serpeverde riuscì a sbrindellare prima di tornare a spingere il membro pulsante contro di lei .

Un ringhio rauco fuggì dalla labbra di Malfoy quando le mani di Hermione andarono ad accarezzargli la nuca fino a costringerlo ad alzare il volto ed incontrare quello arrossato della mezzosangue , gli occhi languidi che lo fissavano con eccitazione e una punta di turbamento .

In attesa di una spiegazione sul perchè lo avesse fermato , Draco riuscì solo a sgranare gli occhi grigi quando Hermione catturò le sue labbra in un bacio timido , timidezza che lo convinse a lasciare la presa rude sui glutei e a risalire fin alla vita della mezzosangue che circondò in un abbraccio .

Entrambi rallentarono le carezze , mentre le loro lingue si rincorrevano e si lambivano , inumidendo le labbra del compagno che cominciavano a gonfiarsi sotto la foga con la quale si baciavano .

Hermione andò ad accarezzare la guancia liscia del compagno , succhiando il labbro inferiore con divertimento , mentre Draco respirava dal naso emettendo un gemito roco con il quale la spinse a continuare .

Continuando a sfiorargli il viso , la mezzosangue scese a baciargli il mento , la mascella , risalendo infine verso la tempia che baciò con passione ,ridendo dell'espressione estasiata che Malfoy aveva dipinta sul volto .

Pace , era questo che il serpverde provava in quel momento .

Pace nel sentire le tenere attenzioni che l'amica aveva sul suo volto che sfiorava in carezze , sulle sue guance che baciava dolcemente ,

sulle sue palpebre che sfiorava con le dita .

Pace che venne interrotta dalle voci ansiose che entrambi udirono giungere da dietro la porta .

Hermione fu la prima a riprendersi , sobbalzando appena quando riconobbe il richiamo preoccupato di Blaise .

< Maledizione > borbottò scontroso Malfoy nel notare l'espressione mortificata della compagna , gli occhi d'oro puntati sulla porta che tra pochi istanti si sarebbe sicuramente aperta .

Con uno sbuffo DRaco uscì dall'acqua con naturalezza , non accorgendosi di un imbarazzata Hermione che nascose il viso tra le mani ,

tentando in quel modo di uscire dalla vasca .

Una risata divertita , e due braccia muscolose furono tutto ciò che la mezzosangue riuscì a percepire quando Draco la sollevò di peso , posandola dolcemente sulle piastrelle di madre perla , un sorriso impertinente sul bel volto che il principe sfregò sui capelli umidi dell'amica per sentirne il profumo di fiori .

< Puoi guardare ora >

soffiò debolmente Malfoy nell'orecchio dell'amica , convincendo la ragazza ad allargare lentamente le dita tra le quali vide l'espressione ammiccante del compagno .

Un piccolo schiaffo andò a colpire la spalla di Draco , rivestitosi grazie ad un piccolo incantesimo , mentre l'entrata del bagno dei prefetti saltava letteralmente in aria nel lasciar entrare un trafelato Blaise Zabini .

< Ecco dove eravate , dovete venire subito . Harry e Krum sono stati ricoverati in infermaria , e dovresti venire anche tu Draco >

il biondino annuì impercettibilmente , osservando con la coda dell'occhio la reazione della compagna che vide sbiancare vistosamente a quelle parole , ma anzichè correre da Madama Chips , Hermione afferrò un braccio di Malfoy per posarlo sulle proprie spalle minute .

< Appoggiati a me , la ferita alla gamba è ancora fresca >

zoppicando entrambi verso l'uscita , Draco lanciò un ultima occhiata all'espressione severa della Granger ,

mentre gli occhi blu di Blaise coglievano la leggera carezza che una mano di Malfoy lasciò sulla guancia della serpeverde prima di sparire dietro l'angolo , stretti l'uno all'altra .

 

 

 

 

 

 

Una settimana . Una settimana che Silente riceveva le lamentele di una esasperata Madama Chips .

Una settimana che il fan club di Draco ed Harry creavano un via vai davanti al corridoio silenzioso che portava all'infermeria , finchè il rumore di vetri rotti e bassi ringhi non costringeva le ragazze a sobbalzare per lo spavento .

E fu proprio in quel momento che Daphne e la coppia più famosa e duratura di Hogwarts , Pansy e Theodor , fecero la loro teatrale entrata in quella che ad un occhio estrerno poteva sembrare un campo di battaglia .

Cuscini sbrindellati giacevano a terra , schegge di quelle che una volta potevano essere stati bicchieri , e alcuni buchi nella parete che Draco ed Harry , alleati per la prima volta nella loro vita , aprivano alle spalle di un alterato Victor Krum , con le proprie bacchette .

< Vi prego , smettetela , non siete ancora in condizione di alzarvi >

sbottò con le lacrime agli occhi la povera medimaga , china su un bambino sopravvissuto dagli occhi verdi che sembravano mandare saette , differenti da quelli placidi ma glaciali del principino che fulminavano il povero bulgaro , la gamba ingessata e una benda a coprirgli un occhio color onice .

Daphne sbuffò sonoramente nel mentre che Madama Chips le urlava dietro di pensarci lei prima di volatilizzarsi fuori dalla porta ,

e Pansy , per mano sempre al suo fidanzato , salutava timidamente un rancoroso Harry Potter .

Una mano pallida e minuta si posò sulla spalla del serpeverde dalla cicatrice a saetta , e quello bastò a far afflosciare il bambino sopravvissuto contro i cuscini , imbronciato nell'incontrare gli occhi azzurri di Mira sedutagli affianco .

Con la delicatezza di un elefante la bionda si andò a sedere per caso

su una gamba di Draco , irrigiditosi per il dolore lancinante che risalì per tutta la schiena sotto forma di scarica elettrica , lanciando un ringhio basso all'indirizzo di una annoiata Daphne , intenta a limarsi le unghie rosse .

< Smettila di fare il musone , Hermione non ne può più di questa guerra fredda , per questo non mette piede qui dentro . E poi è impegnata con i preparativi per la festa di Halloween > Blaise , seduto nel fondo della stanza con Selina , smise di discutere con la russa della combinazione migliore per un alcolico di tutto rispetto quando udì la parola FESTA .

Ma non fu quel piccolo particolare a far aggrottare le sopracciglia al bel moretto , bensì il perchè Hermione fosse coinvolta nell'organizzazione non essendo un caposcuola , se non ....

Un sorriso civettuolo si aprì sul volto di porcellana di Daphne , le lunghe gambe accavallate , e la massa bionda di capelli lasciata cadere distratamente su una spalla .

La posizione che la serpeverde adottava quando doveva lanciare una bomba .

< Bè , dato che Draco è fermo a letto , Pansy non poteva fare tutto da sola .

E poi Diggory e Goldstein hanno insistito così tanto che Hermione aveva dovuto cedere . Proprio ora sta aiutando i due ad addobbare la sala grande >

Panico .

Pansy si accoccolò nell'abbraccio protettivo di Theodor che a dir la verità non aveva distolto lo sguardo circospetto dal viso pallido di Malfoy .

Blaise stava pregando in tutte le lingue che le ferite facessero ancora un male cane per non permettere all'amico di scagliarsi come una belva sui due caposcuola .

E Selina si battè io palmi delle mani sulla gonna in una chiara minaccia , ma nessuno in quella stanza riuscì a far nulla .

Harry rotolò già dal letto , aggrappandosi al comodimo di fianco per darsi una spinta verso la porta , ma fu ben presto bloccato da un incantesimo di Mira che lo fece fluttuare fin sopra le lenzuola sulle quali il bambino sopravvissuto cadde con un gemito di dolore .

Gli unici che ancora non avevano dato segnali di una qualche irritazione erano Krum e Malfoy , entrambi troppo calmi e posati , le bacchette strette tra le dita affusolate e le labbra stirate in una linea dura .

D'un tratto si udì provenire un urlo al di fuori dell'infermeria , seguito da un gemito di dolore e uno strillo femminile che fece accapponare la pelle ai presenti , ma mai quanto il vedere il ghigno made in Malfoy aprirsi sul viso alabastrino di Draco e un sorrisino mellifluo su quello di Victor Krum .

< Complimenti >

un battito di mani e la voce flautata appena udita , costrinse i serpeverde a voltarsi verso l'unico letto libero dell'infermeria , più precisamente sulla provocante figura femminile che vi era seduta sopra .

Ma mentre Harry cercava di capire chi fosse quella bionda dalla bellezza quasi imbarazzante , Draco riconobbe all'istante gli occhi ametista della vampira che aveva incontrato nei corridoi della scuola durante la ronda notturna .

< Josephine giusto ? >

chiese con voce atona il principino , facendo nascere sul volto della sedicenne un sorriso tanto ammiccante da far avvampare le guance di tutta la componente maschile presente nella stanza . Persino Krum fu costretto a schermirsi il viso , esibendosi in un colpo di tosse .

Draco fu forse l'unico a non battere ciglio , se non un leggero inclinamento del labbro superiore verso l'alto , mentre le studentesse scrutavano con fare indagatore la flessuosa figura che andava loro incontro .

A piccoli passi di danza , la vampira superò i letti dei feriti , addolcendo il tono di voce quando chiamò il nome della ragazza appena entrata nell'infermeria , la cascata di boccoli color miele ondeggiante sulle piccole spalle , quasi avesse corso .

In poche falcate , Hermione raggiunse la bionda , cingendole con un braccio le spalle minute , sul quale Josephine abbandonò il capo , sorridente .

C'era una sorta di intimità tra le due , un legame così stretto che Selina non potè che provare fastidio nel notare come lo sguardo di Snegurocka mostrasse un sincero affetto per la vampira , così come la creatura immortale sembrava serbare una tale adorazione da apparire come incantata dalla serpeverde .

< Ci sono novità ? > domandò con tono placido la mezzosangue nel sedersi assieme alla vampira su un letto libero , seguita dagli sguardi attenti di Malfoy e di Krum , e quelli incuriositi del resto dei presenti .

Josephine si accoccolò in grembo alla ragazza , come una bambina , cominciando a giocare con una ciocca di capelli biondi .

< Sherazzad ha indetto un ballo di Halloween , come al solito , e ti ha invitato . Vuole anche conoscere il tuo protetto , Potter , e quelli che si vociferano essere altri dei tuoi intoccabili , perciò > smise di raccontare , Josephine , storcendo il naso nel portare la sua attenzione sugli altri umani .

< Siete stati convocati dal demone del nord , dovrete sentirvi onorati di tale invito . Nessun umano oltre ad Hermione e Voldemort è ammesso a tale evento , sono perciò sicura saprete non dar noia a noi immortali > concluse con un sorriso cupo che fece sussultare la stessa Mira , concentrata sul sentimento di possesso e venerazione che la vampira nutriva per Snegurocka .

Finchè una parte del discoro di Josephine non fece sbiancare Harry e lo stesso Malfoy .

Voldemort sarebbe stato presente . Perchè ?

< Perchè noi immortali dobbiamo conoscere chi ha intenzione di sovvertire l'ordine naturale e decidere se darvi le spalle o supportarvi nello scontro decisivo. Sarà una giornata importante per tutti > spiegò la vampira nel leggere la mente del biondino e del ragazzino dalla cicatrice a saetta , prima di cominciare a bisbigliare nell'orecchio di Hermione con un sorrisino divertito sulle labbra .

Avrebbe dovuto affrontare Voldemort , il solo pensiero pietrificava Harry . Più per la rabbia che per la paura .

Lui non aveva paura di quell'uomo , dubitava però del suo autocontrollo . Perchè se avesse avuto davanti colui che aveva ucciso senza pietà i suoi genitori , non sapeva se sarebbe riuscito a rimanere con le mani in mano nel momento in cui l'avrebbe visto , e questo forse avrebbe arrecato più problemi di quanto avrebbe mai immaginato.

 

 

 

 

 

 

La sera di Halloween , gran parte del corpo studentesco si trovava ad urlare e a dimenarsi sotto la musica spacca timpani con

la testa leggera per gli alcolici che qualche serpeverde era riuscito a camuffare come semplice idromele .

Gran parte , ma non tutti erano presi dallo strusciarsi su persone che da sobri non avrebbero neanche guardato in faccia .

C'era un piccolo e assortito gruppetto di studenti che , anzichè divertirsi nello spaventare qualche povero grifondoro del primo anno ,

era chiuso in una camera spaziosa , al cui centro troneggiava un enorme calderone fumante all'intero del quale Mira versava gli ingredienti che le venivano ordinati da Hermione .

Selina lisciò con una mano l'elegante vestitino rosso fuoco che aveva indossato per la serata , scoccando un occhiata al suo accompagnatore , Blaise Zabini , terribilmente attraente nel suo smoking nero , chino sulla melma color verde vomito che avrebbero dovuto bere .

< Siamo sicuri che non sia veleno ? >

biascicò con un filo di voce il serpeverde , ricevendo un sorriso diverito da un Hermione intenta a leggere sull'enorme libro nero gli ingredienti da versare , mentre l'inquietante occhio color rubino presente sulla copertina continuava a saettare da un lato all'altro della stanza .

< Ma perchè io sono capitata con lui ? > borbottò scontrosa la povera Daphne nel picchiettare l'indice affusolato sulla spalla di Malfoy , il suo accompagnatore , seduto elegantemente su una poltrona di broccato .

Con un alzata di spalle , Draco sciolse la cravatta verde e argento , aprendo i primi tre bottoni della camicia immacolata per l'afa che regnava in quella stanza . E seppur il serpeverde tentasse di nascondere l'attenzione maniacale con la quale guardava la mezzosangue seduta su un trabballante sgabello , i suoi occhi grigi non poterono evitare di spostarsi sul corpo mozzafiato della compagna .

La prima cosa che aveva fatto quando Hermione li aveva raggiunti nella stanza delle necessità , era stato l'ammattere che il grigio perla le stesse d'incanto .

La seconda era stato quello di notare , con un groppo in gola , l'evidente spacco che risaliva per tutta la coscia sinistra fino ad interrompersi poco sotto il fianco , terribilmente seducente .

La terza era stato quello di soffocare l'istinto di sbatterla contro il muro , scioglierle l'elegante chignon per farsi accarezzare il viso da quella cascata di miele , e farla urlare di piacere sotto le sue poderose spinte .

Per fortuna giunse la voce di Mira a distoglierlo da quei pensieri decisamente osceni , attirando l'attenzione delle restanti coppie , ognuna delle quali rizzò le orecchie nell'udire la lamentela della russa .

< Non ne abbiamo >

ammise con sconforto Mira , dondolandosi sulle scarpe di quindici centimetri che avevano fatto venire la bava alla bocca al povero Harry .

< Cosa non abbiamo ? > si intromise curiosa come al solito Pansy , scivolando via dall'abbraccio del suo fidanzato per accostarsi all'amica evidentemente demoralizzata .

< L'ultimo ingrediente > rispose con noncuranza l'empatica , cercando tra le varie boccette e scaffali ,ciò che le serviva per completare la pozione dell'invulnerabilità che Hermione aveva tanto faticosamente creato in anni di studi .

Prendendo ad esempio la serpeverde , anche gli altri cominciarono a rovistare tra le ampolle colorate senza però sapere cosa cercare , e a questa mancanza ci pensò Harry , indaffarato nel porgerle una boccetta nera .

< Cosa manca ? > < Cinque gocce di sangue di una vergine > rispose Hermione , scendendo con eleganza dallo sgabello , per poi smaterializzare via il suo libro degli incantesimi , non prima di averlo chiuso però con un incantesimo proibito .

< Possiamo rimediare , forza Mira , porgimi il dito > ordinò perentoria Selina , sfilando dai boccoli biondi una forcina decisamente appuntita , ma invece di allungare la mano , la mora si ritrasse rossa in volto , in un gesto imbarazzato .

< Cosa diavolo fai ? > borbottò la bionda , irritata da una simile reazione . Lo stesso fece Mira , rimbrottando la sua amica per quell'idea davvero idiota , finchè l'empatica non le urlò in faccia di non essere più vergine .

All'unisono , sette teste si voltarono verso il bambino sopravvissuto , rigido come una statua di sale , un leggero rossore ad imporporargli le guance sotto lo sguardo accusatore dei compagni .

< Cosa diavolo avete da guardare ? Neanche voi siete dei santi . Perchè non pungi il tuo di dito Selina ? > scoppiò furioso Harry ,ricevendo però una risposta che fece irrigidire un altro tra i serpeverde . < Non è colpa mia se il vostro amico qui non sa tenere le mani a posto > rispose con un sorrisino melifluo nell'indicare un Blaise sbiancato vistosamente , prima di ricereve un buffetto sulla guancia dalla bionda russa , per nulla imbarazzata dalla sua stessa confessione .

Decisamente , quella sera erano venuti a conoscenza di fatti davvero interessanti , pensò Malfoy con un sorrisino di scherno .

< Allora ? Nessuno qui può darmi una mano? > domandò Hermione , studiando le espressioni mortificate degli amici.

Pansy e Theodor scossero la testa con un sorriso di scuse .

Daphne agitò una mano per aria ,gesto che stava a significare che una simile possibilità era da escludere per lei .
Malfoy invece potè solo ridere di cuore allo sguardo curioso dell'amica , così come fece il resto della combriccola .

< Draco ha deflorato tutta Hogwarts , lui era il primo da escludere > proruppe con una risatina divertita Harry , zittito da uno sguardo allibito da parte di Selina < Deflorare ? Ma come diavolo parli Potter ? Sei un vecchio , si dice sco-pa-... > Blaise riuscì a tappare la bocca alla sua forse un pò troppo disinibita compagna , ricevendo uno sguardo stranito per quel gesto .

Finchè un sospiro di sconforto non li fece scattare sull'attenti come tanti piccoli soldatini .

< Allora vedo che non ho scelta > disse con sguardo pacato Hermione nello sfilarsi il guanto color panna , prima di pungersi l'indice con la forcina , mentre cinque gocce precise del suo sangue si univano alla melma verdastra che assunse la colorazione di un rosa acceso .

Proprio come era scritto sul libro .

Quando Hermione infilò il guanto , porgendo con un grazie la forcina ad una Selina completamente sconvolta, la mezzosangue si rese conto della reazione , secondo lei spropositata , al suo gesto decisamente innocente .

< Tu sei ...sei ...> balbettò scioccata Daphne , sventolandosi il viso con una mano per paura di andare in iperventilazione nell' ascoltare quell'ammissione che nessuno di certo si aspettava . Infatti Hermione non si fece problemi ad ammattere di essere vergine , nè si scompose più di tanto nel rispondere alle domande degli amici su come fosse possibile dato che era stata tanti anni con Krum .

< Dunque non lo avete fatto ? > domandò con finto disinteresse Draco nell'ingurgitare la pozione , ed attese trepidante una risposta positiva che paradossalmente venne da parte di Hermione , avvolta da una mantella di pelliccia bianca .

< Forza , andiamo . Abbiamo almeno due ore prima di presentarci da Sherrazard ed ho già un appuntamento > propose la mezzosangue prima di smaterializzarsi assieme ad un sorridente Draco Malfoy nella babbana Scandinavia .

 

 

 

 

 

 

Il freddo polare non era certo un elemento che Draco aveva messo in conto quando aveva accettato quell'invito , nè il trovarsi a camminare su una distesa di neve alta almeno 30 centimetri che perciò rendeva difficile muoversi .

Ma Hermione non sembrava farvi caso , si muoveva sicura e senza problemi nel soffice manto candido assieme alle due russe , abituate al clima rigido della propria città natale e alla neve che ricopriva abitualmente le strade .

Dello stesso avviso però non erano il resto dei serpeverde, affaticati dalla lunga camminata e dallo sforzo di non sfracellarsi giù dalla montagna che in mezz'ora avevano scalato , agevolati da qualche incantesimo sebbene lì la magia sembrava non essere efficace .

< Manca molto ? > domandò in un balbettio incomprensibile il povero Harry , stretto ad una Mira che non sembrava risentire del clima rigido , mentre alle loro spalle Daphne batteva i denti per il gelo .

< Siamo quasi arrivati > rispose Hermione sopra l'ululato del vento , puntando il dito verso la sagoma scura di quello che i purosangue riconobbero come un uomo .

La prima domanda che gli studenti si posero fu il perchè un uomo dovesse stare in mezzo al nulla , immobile , per di più mezzo nudo ?

Pansy starnutì nel fermarsi assieme ai compagni davanti al ventenne dai capelli d'ebano che non si disturbò a riaprire gli occhi ,

cosicchè la serpeverde potè guardarlo con più attenzione .

Indossava una camiciola semi-trasparente al di sotto della quale erano visibili gli addominali scolpiti , un paio di bermuda neri , e ...delle infradito ?

< Ma come diavolo fa ? > chiese con una nota isterica nella voce una Daphne divenuta un ghiacciolo vivente , ma il suo sussurro sembrò rimbalzare da una montagna all'altra trasformandosi in un fastidioso urlo .

L'uomo sobbalzò leggermente , emettendo una specie di grugnito prima di dischiudere le iridi rosso carminio . Ed ecco svelato il mistero .

Era un vampiro , certo che non avesse freddo !

< Desidera ? > domandò con uno sguardo annoiato il vampiro , prima di sgranare gli occhi e cominciare a tremare quando Hermione si sfilò dal capo il cappuccio di pelliccia .

< Mia signora , perdonatemi vi prego . Entrate , entrate > pigolò mortificato la creatura , esibendosi in inchini e sorrisi di scuse che lasciarono allibiti i serpeverde, ancor di più nel notare come l'uomo si allontanò , terrorizzato , quando la mezzosangue varcò una sorta di portone invisibile .

D'un tratto il paesaggio innevato sembrò spezzarsi in due quando un filo di aria calda inondò i loro volti arrossati e una lunga scalinata d'oro si aprisse davanti ai loro occhi increduli , la scala che sembrava portare tra le nuvole .

< Non dividetevi per nessun motivo > li ammonì seria Hermione , avanzando di qualche passo verso il grande spiazzo verdeggiante che costeggiava l'inizio della scalinata .

L'immenso portone che in seguito i serpeverde scoprirono essere d'oro , si chiuse alle loro spalle con un forte schiocco , portando via con sè il freddo glaciale della montagna , mentre un piacevole tepore pizzicava le guance e gli arti intirizziti dal freddo .

< Dove siamo ? > squittì spaventata Daphne , stringendosi addosso ad un sorpreso Draco Malfoy che continuava a guardarsi attorno con sguardo attento e circospetto .

Harry azzardò a lanciare un occhiata all'espressione della sua migliore amica , trasalendo nel vedere un sorriso triste e malinconico aprirsi sul volto abbronzato di Hermione , gli occhi d'oro puntati sullo strato di nebbia che affiancava la scalinata .

< Benvenuti nel Valhalla >

una voce così simile al canto degli usignoli , allo scrosciare di un fiume , ma anche al rombo di un tuono e al crepitio di un'intensa fiammata rimbombò nello spiazzo , facendoli trasalire .

Ma quando Pansy si voltò verso la mezzosangue per chiedere spiegazioni ,

tutto quello che la purosangue vide , fu un uomo comparso dal nulla stringere in un abbraccio soffocante un Hermione tremante .

L'uomo che la mezzosangue , sotto lo sguardo sconcertato dei serpeverde , chiamò papà.

 

 

 

 

 

CONTINUA.....

 

 

 

X deaselene : grazie per la correzione , bulgaro ,me lo ricorderò xD . Sono contenta che la storia continui a piacerti ,ma devo darti una delusione , Hermione non è un lupo mannaro . La sua trasformazione in animagus rimarrà segreta ancora per un pò , ed è del tutto impensabile dato che ho conferito al suo animale delle abilità strane che poi elencherò . Per Andrey e Sergej , dovrai aspettare ancor qualche capitolo , ma toccherà anche a loro andare alla carica . Grazie di cuore per il tuo commento ,spero che anche questo ti sia piaciuto , un bacio .

 

 

X pamelinda : Sono contenta che la dinamica della storia ti stia piacendo , voglio fare tutto passo per passo e rendere le cose più complicate di quel che sembrano ed è quello che succederà .

La loro storia sarà terribilmente complicata . E credo si riesca ad intuire anche da questo capitolo .

Grazie di cuore per il commento XD

 

X jazz21 : ehilà , sono contenta che i capitoli stiano continuando a piacerti e che tu ami la mia storia , spero di non star rendendo Draco troppo OCC , se è così , spero mi informerai . Grazie per il commento ,davvero , spero che questo capitolo non ti abbia deluso , baci .

 

 

Ringrazio tutti coloro che leggono e aggiungono tra i preferiti , grazie di cuore . Al prox aggiornamento, GOLD EYES

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 13
*** That's Halloween ***


il frutto dolce e amaro dell'amore

 

 

 

 

 

Una cascata di seta dorata , fu questo che Harry e i compagni scorsero nell'alzare il volto verso l'imponente scalinata sulla quale una figura si muoveva sinuosa e sicura nel discendere gli scalini avvolti da un sottile strato di nebbia .

Come se fluttuasse nell'aria , una sagoma scura e terribilmente imponente si delineò davanti ai loro occhi . E Blaise pensò si trattasse di un uomo dall'altezza spropositata , colui che si sarebbe presto mostrato ai loro occhi .
Perciò il serpeverde si vide costretto a trattenere il fiato, sconvolto , nel ritrovarsi davanti una donna e che donna !

Alta verso i tre metri e mezzo , sottile come un giunco ma dalle forme procaci che fecero battere a mille i cuori dei presenti .

Una massa di capelli biondissimi che accecavano nel loro bagliore accecante discendeva per tutta quella figura , attorcigliandosi attorno alle lunghissime gambe pallide e scattanti .

Un abito color porpora , monospalla , avvolgeva con grazia la pelle bianchissima della donna , ornata da quello che ad occhio e croce potevano essere parti di un armatura .

Lo stesso capo della creatura era cinto da un elmo di puro cristallo nero che finiva fin sotto il mento in una linea affilata come i lineamenti pronunciati del volto .

Una bocca carnosa di un inquietante viola scuro , gli zigomi alti , lunghe ciglia biondissime e profondi occhi di un azzurro tanto chiaro da risultare bianco .

Titanica , era questo che Draco e i serpeverde pensarono all'unisono nel vederla .

< Bentornata Hermione >

sussurrò con voce carezzevole la donna guardando un punto imprecisato della sala . La mezzosangue abbandonò le braccia dell'uomo per guardare con un sorriso sincero il bellissimo volto della creatura , venendo ricambiata all'istante da un'espressione estatica .

< Salve Sherazzad , ti trovo molto bene > una risata cristallina , simile al tintinnare di tanti comapanellini di cristallo scosse il petto del demone del nord nell'udire la voce dell'amica umana .

< Anche tu devo dire , sei in forma a quanto ho potuto sentire dalle voci che circolano . Ciò sta a significare che mi dovrai concedere uno scontro questa volta > proruppe con voce flautata la bionda , facendole un cenno scherzoso con il capo , mentre Hermione si limitò ad annuire con vigore prima di voltarsi verso i suoi compagni di viaggio .

con un gesto del capo , la mezzosangue convinse Sherazzad a portare l'attenzione su quei piccoli esserini dei quali la demone non si era minimamente accorta . E quando la donna si piegò sulle ginocchia per meglio guardare i suoi nuovi ospiti , Pansy non potè che nascondersi con uno squittio spaventato tra le braccia di Theodor .

Quegli occhi .

Quell'azzurro opaco e spento era qualcosa di inquietante . Daphne ne fu terrorizzata . Pansy ne rimase sconcertata . E Malfoy capì il perchè quelle iridi chiarissime fossero simili a specchi .

Era cieca , la demone era cieca .

Una sottile linea si aprì sulla fronte liscia della demone nel sentire il terrore far ribollire il sangue a quegli umani tanto diversi da Hermione , finchè i suoi occhi azzurri non percepirono la forza della cicatrice a saetta sul volto di un ragazzino che stava a pochi passi da lei .

< Tu devi essere il protetto di Hermione , ho sentito molto parlare di te Harry Potter , speranza dei maghi . Io sono Sherazzad , l'ultima valchiria , demone del nord e padrona di questa fetta di mondo > nel mentre che la demone allungava la mano della quale Harry riuscì a stringere solo l'anulare data la grandezza del palmo , una risata , questa volta infantile , fece voltare Malfoy .

Un piccolo turbine biondo si avventò sulla mezzosangue , facendola trabballare sulle proprie gambe quando una bambina di appena cinque anni si appollaiò ridente sul seno della serpeverde , per nulla stupita dalla nuova arrivata .

Dando un buffetto alla guancia del minuscolo esserino biondo , Sherazzad esortò il gruppo ad entrare a palazzo , affiancandosi ad Hermione e all'uomo comparso dal nulla che le seguiva in silenzio .

< Cosa diavolo sta succedendo ? > domandò Harry , ancora provato dall'incontro con la valchiria , tant'è che rischiò di cadere giù dalla scalinata se non fosse stato per lo strattone con il quale Mira lo fece rialzare prima di prendere parola .

< Una volta all'anno , esattamente nel giorno di Halloween , Hermione viene invitata nel Valhalla per partecipare alla festa dei morti >

un grosso punto interrogativo comparve sopra la testa del bambino sopravvissuto alle parole della compagna ,

frustrata dalla lentezza del serpeverde nel capire .

< Harry , sai come si festeggia Halloween tra i babbani vero ? > il ragazzo annuì , confuso , mentre i compagni alle loro spalle ascoltavano attentamente ogni parola dell'empatica per non perdersi alcun passaggio e perciò capire cosa stesse succedendo .

< I babbani sono più intelligenti di quanto si pensi . Si travestono da mostri e da fantasmi perchè in passato sono venuti anche loro in contatto con questa tradizione . Questa in verità è la festa dedicata ai demoni > continuò atona quando cominciarono a percorrere il lungo corridoio che conduceva alla sala principale .

Draco , il secondo in fila assieme ad una sempre più sorpresa Daphne , scoccò un occhiataccia all'uomo dai folti capelli scuri e dalle spalle piuttosto imponenti che poco fa Hermione aveva chiamato papà .

E fu allora che il purosangue capì chi o per meglio dire , cosa fosse quell'essere .

< è un fantasma vero ? > chiese con voce incolore il biondino , facendo rizzare i capelli sulla nuca alla povera Pansy che rischiava seriamente di avere un collasso.

< Esatto > rispose Selina , l'ultima a chiudere la fila . < Il Valhalla è il luogo dove riposano gli spiriti dei guerrieri morti gloriosamente in battaglia , perciò sarebbe un luogo di transito per le anime . Qui vi possono giungere coloro che sono morti solo nel giorno di Halloween , per questo Hermione desiderava venire qui ogni anno , per rivedere la sua famiglia > un silenzio imbarazzante calò tra i presenti a quelle parole . Imbarazzo causato dal semplice fatto che i loro genitori avevano sterminato i parenti di Hermione durante il massacro .

Cosa avrebbe pensato , provato la mezzosangue nel rivedere i fantasmi dei propri cari assieme ai figli dei loro assassini , si domandò Draco con amarezza .

Li avrebbe guardati con disgusto ? Li avrebbe allontanati da lei e poi uccisi ?

Una mano andò a posarsi sulla spalla di Malfoy , la mano pallida e tremante di Daphne , gli occhi zaffiro offuscati da un dolore che il principe dei serpeverde provava a sua volta .

< Non essere così triste > sussurrò con il magone la serpeverde , accennando ad un sorriso più simile ad una smorfia che lo fece sospirare debolmente .

Rilassando i muscoli del viso , Malfoy prese un respiro profondo prima di varcare l'immenso portone d'oro , riprendendo quell'espressione gelida che sperava di mantenere per tutta la durata di quella visita .

 

 

 

 

 

 

Demoni , erano circondati da demoni .

Solo ora Draco capiva il perchè la mezzosangue li avesse obbligati a bere la pozione dell'invulnerabilità .

Quegli esseri che gli camminavano accanto non sembravano fare caso a lui o alla compagna stretta contro il suo braccio , ma quella era solo un impressione .

Tutti gli occhi erano puntati su di loro nonostante quelle creature tentassero di mostrarsi indifferenti alla loro presenza.

< State vicini e non allontanatevi mai , siamo intesi ? > quella era stata l'ultima raccomandazione che Hermione aveva fatto ai compagni prima di dileguarsi assieme alla sua famiglia fantasma e alla bambina dai boccoli biondi che in seguito scoprirono essere la figlia di Sherazzad .

< Bevi questo > Malfoy porse un bicchiere di idromele alla compagna tremante , scoccandole un occhiata irritata quando la vide aggrapparsi al suo braccio con uno strillo terrorizzato .

Cosa diavolo le stava succedendo ?

< La gamba ,qualcuno mi sta toccando la gamba > rantolò la biondina non osando guardare verso il basso, cosa che invece fece Draco . Il quale rabbrividì impercettibilmente nel vedere un demone dagli occhi rossi e piccole corna sulla testa annusare insistentemente la caviglia della ragazza .

Un ringhio gutturale convinse il demone a richiudere le fauci quando una lama lo trapassò da parte a parte , riducendolo in cumulo di cenere . < Stupidi insetti > abbaiò una voce familiare sopra le loro teste . Daphne rialzò il capo , sconvolta nel vedere Josephine far evanescere la spada con la quale aveva ucciso il suo assalitore prima di farla indietreggiare con un ruggito , soffocato dalla pallida mano che andò a tappare la bocca della biondina .

< Non cominciare a fare scenate >

quella voce sensuale e roca fece mancare un battito alle serpeverdi lì presenti ,perfino Selina non potè non sussultare nel riconoscere il tono cadenzato e terribilmente eccitante di Mefistofele .

Il demone del sud roteò gli occhi topazio nel sentire la moglie districarsi ferocemente dalla sua stretta ,

sgattaiolando dall'altra parte della sala , probabilmente in cerca della mezzosangue .

< Cerca di non complicare la situazione > sibilò il demone all'indirizzo di Harry , poggiato coi fianchi al lungo tavolo ricolmo di pietanze . In un primo momento il bambino sopravvissuto sembrò non cogliere il significato di quell'avvertimento , finchè la cicatrice a saetta non cominciò a bruciare ed un odioso odore di zolfo e carne imputridita fece storcere il naso di Malfoy .

Un lieve bussare e il rumore di passi sembrò raggelare l'intera sala , i demoni stessi smisero di aggirarsi famelici tra gli invitati nel momento stesso in cui l'immenso portone d'oro si aprì sotto la mano pallida e affusolata di un uomo vestito interamente di nero .

Le luci abbaglianti che costellavano il soffitto si affievolirono , così come le lanterne magiche affisse alle pareti cominciarono a brillare ad intermittenza e il buio si fece soffocante .

Nessuno osò parlare quando dalla maschera bianca che il nuovo arrivato portava , fuori uscì un sibilo che ebbe il potere di attirare l'attenzione di tutti i demoni , nessuno escluso , lo stesso Mefistofele fu costretto a scoccare un occhiata infastidita all'umano nascosto dal pesante mantello verse smeraldo .

E benchè nulla si riuscisse ad intravedere dello sconosciuto , se non una ciocca di capelli neri e gli occhi di un inquietante rosso scarlatto , bastò un attimo ad Harry per capire chi avesse davvero davanti .

< Buona sera > a parlare non fu il lord oscuro , bensì la graziosa bambina che era accostata al mago , la strega Morgana , avvolta in un lungo mantello rosso scuro sul cui petto era inciso il simbolo dei mangiamorte .

Come comparsa dal nulla , Sherazzad , in proporzioni più minute e quasi più umane rispetto a quando i serpeverde l'avevano incontrata all'entrata , si avvicinò ai suoi ospiti , non mostrando un minimo piacere per quell'incontro .

Gli occhi azzurri della demone si limitarono a sostare per pochi secondi sul volto di Voldemort , prima che l'uomo osasse prender parola .

< Salve mia signora , la ringrazio per l'invito , ne sono davvero onorato >

sussurrò con voce carezzevole l'uomo , mimando un baciamano al quale la valchiria non si prestò data la presenza di un uomo allampato ed occhialuto appena accorso al capezzale della demone .

Alto sui due metri , terribilmente sottile , ma dalla muscolatura pronunciata .

Un viso affilato e dai lineamenti aristocratici .

Occhi di un nero intenso , placidi e dal taglio allungato . Lunghi capelli bianco latte stretti da un sottile nastro di seta nera come il completo che indossava .

Pelle terribilmente bianca anche per un essere umano , simile a quella della valchiria alla quale lo sconosciuto strinse la mano .

< Non dovete ringraziare mia moglie per questo , non è stato un piacere nè per me , nè per lei >

rispose con uno sguardo glaciale l'uomo , sistemandosi con due dita la sottile montatura degli occhiali da vista , mentre le labbra ritagliate nella maschera mostravano il sorriso malevolo del mago oscuro .

< Vedo che la visita all'inferno le ha portato via qualcosa mia signora , non vedo più brillare i suoi occhi da veggente . Anche lei Benjamin , mi sembra parecchio spossato . A proposito , dov'è la vostra deliziosa bambiana ? >

continuò con voce mellifflua Voldemort , cercando tra la cerchia di demoni la testa boccoluta della mezzodemone , ma tutt'altro incontrarono gli occhi dell'uomo .

Due iridi verde smeraldo accese dalla furia e una cicatrice a saetta che molto tempo fa aveva avuto il potere di indebolirlo fino a distruggerlo .

< Calmo Harry > gli intimò con voce soffocata Mira , stringendo il braccio del compagno così forte da bloccargli il flusso del sangue , ma di questo il bambino sopravvissuto non si preoccupò .
Estraniatosi dalla sala , non riusciva a distogliere lo sguardo da quello cupo e crudele di colui che aveva ucciso sua madre e suo padre .

Un lieve ringhio raschiò la gola del serpeverde , subito accerchiato dai compagni per paura di un suo gesto avventato .

Lo stesso Draco afferrò per la spalla il ragazzo , artigliando la sottile stoffa della giacca per bloccare ogni suo tentativo di fuga .

Un sorriso a dir poco agghiacciante si allargò sul volto di Voldermort , tant'è che gli angoli della bocca svanirono sotto i lati della maschera , mostrando la dentatura perfetta e aguzza .

< Harry Potter , sei ancora vivo a quanto vedo > soffiò tra i denti il lord , cominciando a giocherellare distrattamente con la propria bacchetta , conscio di avere la completa attenzione dei presenti .

Carisma .

Era questo che la figura oscura trasudava con schiacciante consapevolezza . La capacità di non passare inosservato , distinguendosi tra milioni di apatici umani.

Forse il motivo per cui molti avevano aderito alla sua causa a discapito dei mezzosangue .

Carisma che Harry sapeva ancora di non avere .

A fatica il bambino sopravvisuto distolse lo sguardo , facendo saettare le iridi verdi sul resto degli invitati , finchè una figura amica tra tutti quegli sconosciuti non attirò la sua attenzione .

Dall'altro lato della sala , affiancata da Josephine ed una donna dai bizzarri capelli turchesi ma dall'aria familiare ,

Hermione lo guardava con attenzione , gli occhi d'oro ammonitori ed ogni muscolo teso per l'ansia di un suo gesto avventato .

< Assomigli molto a quell'insulso di tuo padre, un inutile moscerino al quale ho stroncato la vita con un colpo di bacchetta >

continuò Voldemort , la voce fattasi più tagliente e vibrante , quasi pregustasse già la vittoria .

< Perfino tua madre si è dimostrata più accorta di quell'idiota >

Harry aumentò la presa sulla bacchetta nascosta nella tasca , gli occhi piantati in quelli severi di Hermione , irrigiditasi leggermente quando provò a ricordare le lezioni della mezzosangue , evidentemente accortasi delle sue intenzioni .

< Anche se lei si è dimostrata tanto stupida da dare la vita per una nullità come te >

Malfoy vide la Granger sillabare ad Harry di non muoversi , di stare calmo , ma a nulla valsero le suppliche intrise nello sguardo della mezzosangue .

Con uno scatto felino , il bambino sopravvissuto si districò dalla presa dei compagni , zigzagando tra gli invitati fino a scagliarsi come una belva sul mago oscuro .

La punta della bacchetta si accese di un bagliore cupo che mai raggiunse Voldemort , la cui vista era ora ostruita da una schiena tatuata che Harry riconobbe all'istante .

Hermione attutì con il proprio corpo l'attacco dell'amico , sospingendolo indietro con uno spintarello , mentre gli occhi d'oro non abbandonavano quelli scarlatti dell'uomo , specchi dell'anima corrotta che quell'essere possedeva .

< Hermione Granger , ho sentito molto parlare di te . Dunque accetti ciò che il tuo protetto ha appena innescato ? >

domandò con voce eccitata l'uomo , come ammaliato dall'espressione impentrabile che la mezzosangue sfoggiava con fierezza .

Hermione annuì gravemente con il capo , e fu a quel punto che alcune voci si alzarono alla folla di demoni ,

dichiarazioni che fecero accapponare la pelle ai serpeverde .

< Anche io voglio partecipare se in palio ci sarà quella biondina > proruppe un colosso dalla pelle squamata e dal muso di tasso, indicando una terrorizzata Daphne.

Vi furono molte pretese , e molte richieste su chi sarebbe stato posto come premio per il combattimento che inavvertitamente Harry aveva causato .

E sebbene Sherazzad tentasse di zittire con un occhiata raggelante i suoi invitati , molti , continuarono a proporre il loro intervento .

< Mia cara , sai che per le leggi non puoi patteggiare nè per l'uno nè per l'altro in questo momento . Dunque vorresti andare contro le regole per una piccola scaramuccia tra maghi ? > ammiccò Voldemort in direzione della demone , rigida , la mascella leggermente serrata e le labbra strette in una linea dura .

< Conosco bene le regole Voldemort , per questo acconsento al combattimento , perchè qui ogni azione ha le sue conseguenze . E siccome Harry Potter ha palesemente dimostrato le sue intenzioni bellicose su un territorio neutrale , ogni dispusta sarà affrontata . Dunque chi osa sfidare la strega Hermione Granger per avere quegli umani ? >

la demone sottolineò la parola osare con forse troppa acredine ,ma ciò non fece demordere i demoni .

Cinque in tutto furono coloro che si fecero avanti , ognuno con una propria pretesa .

Un orco chiedeva in premio Pansy .

Una demone volpe pretendeva Blaise .

Un vampiro sceglieva come vincita Selina .

Un lupo mannaro predilisse Mira .

Ed infine una ninfa infernale scelse Malfoy .

< Io chiaramente voglio lui >

rispose Voldemort alla domanda della valchiaria , un lieve strato di sudore a creare una sottile patina invisibile sul bel volto tirato .

< E così sia . Ora tutti indietro > abbaiò furiosa la demone , costringendo gli invitati ad indietreggiare nel mentre che una barriera magica limitava l'arena dei combattenti .

< Lurido bastardo >

un pugno minuscolo andò a scontrarsi contro la guancia di Harry , scagliandolo qualche metro più in là , mentre Josephine zittiva le critiche della compagna dei capelli turchesi con un ringhio minaccioso .

< Tu , misero insetto , non ti avevo forse detto di non fare nulla che potesse nuocere ad Hermione ? Ed ora invece si trova ad affrontare quel sadico di un mago e cinque demoni di ordine medio > ruggì rabbiosa la ragazzina ,

avventandosi sull'umano poco prima di venir difeso dalla sconosciuta che si frappose tra la vampira e il bambino sopravvissuto .

Stizzita , Josephine grugnì contro la donna dagli occhi bicolore qualche imprecazione , zittita subito dall'occhiata severa della compagna .

< Non è così che si dovrebbe rispondere a tua sorella Josephine , ora ferma e zitta >

intimò la creatura avvolta da un alone impalpabile verso la sedicenne , strettasi nelle spalle con sguardo cupo e accusatore .

In un fruscio di seta dorata la donna si voltò verso Harry , ancora sconvolto per l'accaduto

e lo sguardo che la donna gli rivolse fu tanto disgustato e colmo di disprezzo che i ringraziamenti per l'aiuto si strozzarono nella gola del serpeverde .

< Non ringraziarmi umano , l'ho fatto solo per non arrecare altro dispiacere ad Hermione , ma se ti azzardi ancora ad aprire quella bocca ti sgozzo come un maiale > sibilò la donna , arricciando minacciosamente le labbra rosse dalle quali spuntarono lunghi canini color avorio .

< Eva >

un occhio color topazio della donna si mosse verso destra , mentre quello viola continuava a fissare il bambino sopravvissuto con odio , subito accerchiato dai compagni rigidi come statue di sale .

Mefistofele si fece largo tra gli invitati per raggiungere la sorella maggiore e la moglie con la testa incassata nelle spalle .

Un braccio del vampiro andò a ciconcondare la vita della consorte , mentre l'altro si posava in una carezza sulla spalla nuda della vampira .

< Calmati sorella , non ne vale la pena >

un sussuro concitato e un occhiata ai tre vampiri sembrò accendere nella mente di Harry una lampadina .

Di sottecchi , il serpeverde guardò il profilo duro della donna sui trent'anni , soffermandosi sui linemaneti tanto familiari .

E fu allora che Harry comprese il perchè quella creatura gli fosse tanto familiare .

Identica , era identica a Josephine e Mefistofele .

Erano fratelli! Perciò Mefistofele era sposato con...sua sorella??

< E allora ? Hai qualcosa da ridire > gorgogliò Josephine al limite della pazienza , subito ripresa da un occhiata ammonitrice di Eva e quella minacciosa del marito .

Nell'angolo dello spazio che il gruppo si era ritagliato nella sala , Draco si accese nervosamente una sigaretta , osservando con le sopracciglia aggrottate la nuova arrivata .

Bella era dir poco , ma c'era quell'alone impalpabile a renderla terribilmente lontana e intoccabile , lo stesso alone che avvolgeva la figura di Scott Granger .

< Sei un fantasma ? > esalò con una boccata d'aria il principe , attirando su di sè gli sguardi stupiti dei compagni , e quello circospetto della diretta interessata .

< Draco Malfoy , finalmente ti conosco . Sei identico ai tuoi antenati sia in aspetto che in altezzosità > proruppe con una risata di scherno Eva , giocherellando distrattamente con una ciocca di capelli turchesi che arricciò con le dita affusolate .

Gli occhi bicolori della defunta demone del sud scrutarono con curiosità il bel viso dell'umano , soffermandosi sugli occhi grigio perla . Eppure nonostante quel Malfoy avesse l'aspetto tipico della sua casata e la gelida indifferenza che per decenni li aveva contraddistinti , c'era qualcosa di diverso in quello sguardo , si disse la demone .

Qualcosa riconducibile ad un briciolio di...

< Gran bella scelta , ma è un pò troppo in alto per una nullità come te > disse con un sorrisino malevolo la vampira , prima di dar loro le spalle nell'udire un grido terrorizzato verso il centro della sala .

Schiumante di rabbia , Draco seguì lo sguardo della demone , glissando sulle domande che i compagni gli rivolsero .

Un rombo di tuono, il sonoro crack di ossa che si spezzano e il sonoro tonfo di un corpo che cadeva a terra .

Alcuni demoni raccolti di fronte a loro si aprirono a ventaglio , disperdendosi in fondo alla sala quando la ninfa infernale scivolò contro la barriera eretta da Sherazzad , completamente ricoperta di sangue .

Un ruggito divenuto poi un gorgoglio indistinto convinse Draco a portare la sua attenzione al centro dell'arena schizzata di sangue , rimanendo più che basito da ciò che vide .

Lo chigon che Hermione aveva faticosamente acconciato si era sciolto , lasciando che i capelli lisci le accarezzassero interamente la figura piegata in avanti , sfiorandole le gambe abbronzate .

Il vestito color perla era stato strappato , arrivandole a metà coscia , mentre il corpetto era stato squarciato obliquamente , mostrando l'incavo dei seni .

Alcuni tagli le ricoprivano le braccia irrigidite nello sfilare l'enorme falce rossa piantata nel corpo del lupo mannaro , accasciatosi accanto a quello del vampiro sgozzato e quello della demone volpe privo di vita .

Scattando in piedi con un sibilo , Hermione vide l'orco cominciare a balbettare disperato di risparmiarlo , ma ancor prima che egli potesse in qualche modo fuggire dalla mezzosangue , la lama lo trapassò da parte a parte , facendolo cadere esanime sul pavimento non più immacolato .

E cinque .

La mezzosangue si scostò con un gesto annoiato una ciocca di capelli dal volto , incontrando lo sguardo per nulla intimorito del lord oscuro che , al contrario , cominciò a battere le mani .

< Molto brava , devo ammetterlo . Ho fatto bene a farti tenere d'occhio per tutti questi anni >

le parole sibilline di Voldemort fecero aggrottare le sopracciglia alla serpeverde , fiera nella sua postura eretta con il mento alzato in un chiaro gesto di sfida , gli occhi d'oro induriti da un odio che Hermione riusciva a non far trapelare dai suoi gesti .

Lasciarsi trascinare dalle emozioni durante una battaglia portava alla morte pensò Hermione , proprio come Mefistofele le aveva detto durante uno dei loro combattimenti .

< Sai che non puoi sconfiggermi vero ? Non è nel tuo destino > entrambi i contendenti si voltarono all'unisono verso Harry Potter , gli occhi verdi colmi di mille scuse che la mezzosangue accettò con un debole sorriso , prima di sillabargli di non preoccuparsi per quella piccola leggerezza .

< Non potrò certo ucciderti , ma nulla mi può impedire di strapparti qualche arto >

sibilò con voce atona e gutturale la mezzosangue prima di chinarsi in avanti con la falce stretta saldamente tra le piccole mani , ma anzichè prepararsi per lo scontro , il lord oscuro si limitò a ridere sguaiatamente .

Un gemito strozzato , fu tutto ciò che bastò ad Hermione per abbassare la guardia nel notare una figura alla sua destra accasciarsi tra urla atroci .

Spaventata , la ragazza allentò la presa sulla propria arma quando vide la cicatrice di Harry imbrattata di sangue , e sebbene fossero passati solo pochi minuti da quel suo gesto , Voldemort riuscì ad approfittarne .

Un urlo di avvertimento di Mira e gli occhi sgranati di Selina non riuscirono purtroppo ad avvisare in tempo la loro compagna , investita da un incantesimo proibito che la scagliò dall'altra parte della sala , sbriciolando qualche colonna che crollò sopra di lei .

Un insieme di voci accorate e perfino la voce spezzata di Josephine provò a richiamare la mezzosangue , seppellita sotto tonnellate di macerie erose dalla magia poderosa del lord oscuro .

Ma non un gemito o un respiro fecero intendere l'incolumità della serpeverde dopo quell'attacco , muta , irraggiungibile .

< Tutto qui ? >

sfoggiando un aria scoraggiata e afflitta dagli occhi cremisi , Voldemort raggiunse con due falcate le macerie , picchiettando debolmente la punta della bacchetta sul masso più grande .

< Sei davvero così debole ragazzina ? > sussurrò con una nota dispiaciuta nella voce l'uomo , torcendo leggermente il busto per incontrare lo sguardo lucido del bambino sopravvissuto , in ginocchio , una mano tesa verso di lui .

< Dovresti sceglierti degli alleati più forti Harry , la guerra oramai è alle porte > un balbettio incomprensibile ed uno sguardo vacuo ,fu tutto ciò che Harry concesse agli occhi gelidi del lord oscuro prima di lasciarsi cadere con il viso rivolto al pavimento , sconfitto .

Ai suoi lati ,il gelo artigliava il corpo dei serpeverde in una morsa dolorosa , lo stesso Draco si portò una mano all'altezza del petto per la fitta atroce che sentì trapassargli il cuore a quella vista .

Come se nulla fosse , Voldemort diede le spalle all'avversaria , mentre la barriera di Sherazzad svaniva sotto il comando della sua evocatrice , gli occhi azzurri fissi in punto imprecisato , ma un sorriso furbo sulle belle labbra viola .

Nessuno udì il debole fruscio sotto le macerie , nè la leggera risata che si insinuò nell'orecchio acuto di Mefistofele , gli occhi color topazio intenti ad osservare il piccolo sassolino rotolante giù dall'ammasso di detriti .

Un sorriso sornione e uno scoppio atroce precedette il fendente che andò a trafiggere il fianco di Voldemort, sorretto da una stupita Morgana che fissava stralunata l'alta figura della mezzosangue ricoperta di ferite e povere .

Con una scrollata di spalle Hermione liberò il volto da alcune ciocche , poggiando tutto il suo peso sull'affilata falce che la mezzosangue sfiorò con due dita , intengendole del sangue del lord oscuro, inclinato da un lato per la profonda ferita che gli squarciava il fianco .

< Mai sottovalutare il nemico , non te lo hanno mai insegnato Voldemort ? >

un alone nero lambì la figura sorridente della mezzosangue , prima che un chiassoso boato eccheggiasse per l'intera sala ,

e le tenebre affogarono quella poca luce che ancora regnava nel Valhalla .

 

 

 

 

 

La voce rauca e sensuale di Selina giungeva ovattata al piano superiore del sinners's burrow , la porta leggermente socchiusa dal cui spiraglio Hermione guardava con un debole sorriso l'espressione imbambolata del povero Blaise , immobile sotto al piccolo palchetto sul quale la sua amica cantava una canzone d'amore .

< Stenditi un attimo >

ordinò Draco , seduto sul letto a due piazze sul quale il serpeverde aveva portato la compagna per medicarle le ferite riportate dopo lo scontro con il lord oscuro .

Hermione obbedì in silenzio ,stringendo il lenzuolo candido sul seno nudo che strusciò contro il materasso quando si coricò a pancia sotto , in modo tale da non impedire i movimenti del compagno .

Esperti , i grandi palmi gelidi di Draco cominciarono a spalmare la crema sulla schiena abbronzata della ragazza , mentre i polpastrelli ritracciavano il complicato disegno del tatuaggio a forma di serpente che si dilungava per tutta la spina dorsale .

< Hai delle amicizie davvero interessanti , specialmente quella Eva > ruppe il ghiaccio il serpeverde , sorridendo flebilmente nel vedere come la ragazza chiuse gli occhi al suo lieve massaggiare i muscoli della schiena terribilmente rigidi .

< Hanno avuto una vita difficile sai > esclamò in un soffio Hermione , poggiando una guancia sulle mani unite , rilassata per le carezze che Draco le riservava sulle scapole e sulle spalle .

< Ma davvero ? Vivere per l'eternità ed essere temuti fino a far correre via con la coda tra le gambe il mago oscuro più grande di tutti i tempi è davvero triste > commentò arcigno il ragazzo , aggrottando le sopracciglia nel ricordare le parole di quel dannato demone donna .

Con un sospiro di sconforto Hermione schiuse le palpebre , fissando un punto imprecisato della sala , come se tentasse di raccogliere le idee .

< Eva è morta nel tentativo di proteggere i suoi fratelli > soffiò tra le labbra la mezzosangue , il bel volto rabbuiatosi improvvisamente .

domandò l'amico . < I demoni sono temuti dai maghi , lo sono sempre stati . Perciò capirai che un incesto tra coloro che erano conosciuti come il trio dell'apocalisse ebbe un impatto devastante sul mondo magico .

Fu persino realizzato un esercito di maghi per impedire l'unione tra i due . La paura è ciò che rende l'uomo folle Draco , tanto folle da trasformarlo in un crudele assassino > pigolò la ragazza nel mentre che le dita di Malfoy ebbero raggiunto il collo rigido , distesosi debolmente dopo le premure del compagno . < E fu quando la paura divenne vero e proprio terrore che i maghi commisero il loro più grande errore > continuò con voce fievole Hermione . < Quale ? > < Pensare di essere pari ad un Dio ed invocare l'unica creatura a questo mondo in grado di attentare all'immortalità dei demoni > .

Draco fu costretto ad interrompere il massaggio quando Hermione scattò a sedere con un movimento ferino , incantenando le iridi auree a quelle trasparenti dell'amico .

< L'essere che l'inferno preferì relegare come suo custode . Penso tu abbia sentito parlare di Cerbero vero Draco ? > < Si > esalò con un groppo in gola il biondino , impietrito nel trovarsi ad un soffio dalle labbra rosse dell'amica , curvate in una smorfia di disprezzo .

< Lui è l'essere che l'inferno sputò dal suo grembo . Il mostro che divorò Eva nel pararsi a difesa dei suoi due fratelli durante il loro matrimonio > sputò con malcelato rancore Hermione , strizzando gli occhi per la rabbia .

Un silenzio , per nulla imbarazzante , calò tra i due dopo quella confessione .

Draco si limitò a guardare il viso dell'amica rivolto verso il basso , prima che Hermione tornasse a guardarlo con un sorriso di scuse impresse anche negli occhi cangianti .

< Devo averti annoiato , scusami tanto è che...> un dito andò a zittire sul nascere la frase di Hermione ,sorpresa di notare come gli occhi grigio perla dell'amico fossero sfumati in un inquietante piombo fuso . Con una lentezza esasperante Draco accostò il volto a quello della mezzosangue , rigida , le dita strette al lenzuolo che la ragazza premette maggiormente contro il petto scoperto .

< Draco , cosa vuoi fare ? > bisbigliò Hermione con imbarazzo crescente nel constatare come lo sguardo dell'amico indugiasse poco pudicamente sulle sue labbra , quel tanto che bastava per farle andare il sangue al cervello .

Con agilità la serpeverde fuggì dalla presa del compagno , schiacciandosi contro la parete rosa ciliegio , mentre Draco continuava , impertinente , a sorriderle debolmente con quel ghigno che aveva fatto sospirare stuoli di donne , ed Hermione non fu da meno .

D'un tratto la russa capì l'aria pericolosa che tirava nella stanza , e ne ebbe paura .

Era brava a combattere , a guidare un esercito in battaglia . Poteva dirsi capace di tener testa ai demoni che governavano sul loro mondo e a Voldemort stesso .

Era in grado di mostrarsi indifferente anche davanti alla morte , eppure in quella situazione ora Hermione si sentiva terribilmente vulnerabile , scoperta come non lo era mai stata nella sua vita .

Cogliendo il disagio dell'amica , Malfoy decise di reprimere il bisogno impellente di baciarla e tentare di placare l'ansia che vedeva trasparire da quegli occhi d'oro che saettavano da un lato all'altro della stanza con frequenza .

Sembrava un animale braccato , si disse Draco con una punta di tenerezza .

< Mia piccola mezzosangue >

impaurita dalla voce suadente del compagno che le si avvicinava gattonando , Hermione tentò di fuggire via dal letto , ma un braccio muscoloso la inchiodò contro il materasso facendole allentare per la sorpresa , la presa sul lenzuolo .

La serpeverde si ritrovò a guardare gli occhi sgranati e lucidi di passione del compagno puntati sul suo seno scoperto che tentò invano di coprire , ma una mano di Draco le afferrò entrambi i polsi portandoli sopra la sua testa .

< Io...voglio solo guardarti > balbettò emozionato il principe dei serpeverde con voce spezzata nel trovarsi l'amica mezza nuda sotto di sè , e mai vide niente di più bello nella sua vita .

Tremante si chinò a baciarle un seno , teneramente , ma quando la ragazza si inarcò con un gemito sotto di lui , premendosi contro la sua erezione pulsante le labbra di dischiusero in un O muta e la gola divenne incredibilmente secca .

Lo schiocco di una serratura e la foga con la quale Malfoy le stringeva i polsi con una mano , mentre con l'altra , dopo aver gettato la bacchetta , si spogliava dell'ingombrante smoking fecero vacillare il controllo di Hermione , rannicchiatasi contro l'ammasso di lenzuola color ocra quando vide la camicia bianca volare dall'altro lato della stanza .

La voleva, la voleva così tanto che era disposto a gettarsi in pasto alle fiamme pur di porterla toccare ancora .

Erano anni che la desiderava . Per quanto avesse mentito a se stesso , per quanto avesse creduto di provare solo affetto fraterno per quella mezzosangue,il pensiero di essere il primo per lei , di essere stato l'unico a possederla lo faceva impazzire di piacere .

Fu quando però aprì la cerniera lampo dei pantaloni che Draco capì che qualcosa non andava .

Infatti , quando portò la sua attenzione sul volto abbronzato e terribilmente eccitante dell'amica , si accorse con un certo sbigottimento di quanto fosse rigido il corpo della mezzosangue .

Sembrava un pezzo di ghiaccio .

Che non lo volesse ? Che non lo desiderasse come invece lui la desiderava disperatamente ?

Quella possibilità fu come una stilettata in mezzo al cuore , un pugno nello stomaco , uno schiaffo in pieno viso .

Veloce come si era avvicinato si ritrasse, lo sguardo ferito nascosto sotto un ciuffo di capelli biondi , i pugni serrati lungo i fianchi , il petto muscoloso teso come corde di un violino .

< Vattene > sibilò con voce atona Malfoy , facendo sobbalzare una sorpresa Hermione , ancora stesa sulle lenzuola dalle quali l'amico si era ritratto con un unico movimento .

< Cos...> < Non mi hai capito ? Vestiti e vattene > abbaiò furioso Draco all'indirizzo della mezzosangue , scattata a sedere con una luce strana negli occhi.

Cosa gli prendeva ora ? Come si permetteva di sbatterla sul letto e poi comportarsi come una donnina oltraggiata , si domandò con acidità la serpeverde .

Con occhi cupi e duri , Hermione scivolò sulle lenzuola , poggiando i piedi sul gelido pavimento mentre un braccio correva a coprirle il seno nudo .

Si era bruciata ancora una volta , pensò con amarezza la serpeverde fissando con finto interesse la massa di boccoli che aveva portato su una spalla , a coprirle quanto più possibile .

Erano tutti uguali , egoisti e bugiardi.

Era stata dannatamente stupida , forse non era fatta per amare . Non ne aveva mai avuto il tempo si ricordò tristemente la ragazza prima di piegarsi sulle gambe per alzarsi , anche se Hermione dubitava che l'avrebbero sostenuta .

E benchè non si aspettasse un simile gesto ,la serpeverde di ritrovò stretta da due braccia muscolose che rigide le si incrociavano sul petto , premendola contro il corpo gelido di Malfoy .

< Resta con me >

bisbigliò con un filo di voce il biondo , nascondendo lo sguardo disperato contro il collo della ragazza , rigida per la sorpresa di quel gesto e della voce incrinta del compagno . Cosa gli prendeva ora ?

Hermione provò a scivolare via dalla presa del compagno , ma un ringhio di avvertimento e la forza con la quale quelle braccia le strinsero la esile vita le scatenarono un briciolo di paura .

Che Draco soffrisse di personalità multipla ?

Conscia di non poter far altro che assecondarlo , si rilassò nella presa . E fu una mossa saggia poichè l'abbraccio si fece più dolce e meno doloroso , l'abbraccio nel quale la ragazza si mosse per incrociare gli occhi trasparenti ed impenetrabili del purosangue .

< Cosa vuoi da me Draco ? > alitò Hermione sul viso ghiacciato del seperverde , la mascella serrata e i muscoli del viso tesi per la paura . Paura che lei lo lasciasse solo . Paura di vedere nei suoi occhi il disprezzo per la sua casata .

Mai come in quel momento il peso del suo nome gli gravò addosso in un modo così atroce .

Una smorfia di rabbia mista a tristezza gli trasfigurò il volto , ma un tocco delicato sembrò allentare la tensione dei suoi lineamenti .

La piccola mano dalle dita affusolate che gli sfiorò in deboli carezze la fronte aggrottata e la piega funerea delle labbra .

Draco serrò le palpebre per il dolore , aumentando la presa sul corpo morbido e profumato nel quale voleva annegare per l'eternità .

L'amava . Forse l'aveva sempre amata , ma non era pronto ad accetterlo , ad ammetterlo a se stesso .

Forse non lo sarebbe mai stato , la sua indole tendenzialmente cinica e l'orgoglio gli vietavano anche il solo pensare di dirle ciò che provava .

Eppure l'amava , sebbene fosse un Malfoy , amava una mezzosangue .

Un sorriso amaro si aprì sul suo volto quando affogò il naso nella chioma riccioluta della ragazza , cullato dal lieve canticchiare di Hermione e dalle carezze sulla sua schiena nuda .

Fin quando il contatto dei i seni della ragazza contro il suo petto non fece sobbalzare entrambi , il fiato mozzo per la scarica di elettricità che percorse il corpo dei due amanti .

Ancor prima che Hermione potesse ribattere , le labbra di Malfoy si avventarono voraci su quelle della compagna , tirandola con sè quando si lasciò cadere contro il materasso .

Attraverso le palpebre dischiuse la mezzosangue memorizzò ogni guizzo di piacere sul volto dell'amico , le palpebre chiuse , il viso leggermente arrossato dalla foga dei loro baci , l'ombra di un sorriso sulle labbra che prese a mordicchiare debolmente .

Lui non era come Krum , non l'avrebbe volontariamente ferita si disse Hermione prima di lasciare una scia di baci sul petto ansimante del purosangue , inumettando con la lingua i piccoli morsi che lasciava al suo passaggio .

Mentre le mani di Draco accarezzavano per tutta la loro lunghezza le gambe affusolate , fermandosi sui glutei che il ragazzo spinse spasmodicamente contro il proprio bacino in un chiaro invito .

Invito che Hermione decise di accettare .

Con la ferocia di un animale assetato , Draco strappò ciò che lo separava dal sentire la pelle dell'amica contro la propria .

E il diretto contatto dei loro corpi nudi li fece annaspare in cerca d'aria .

Con un colpo di reni Malfoy portò la compagna sotto di sè , accarezzandola con lo sguardo lucido di passione repressa e voglia di sentirla urlare sotto di sè .

Ed Hermione si lasciò andare all'abbraccio disperato nel quale Draco si chinò per penetrarla , mentre le labbra del purosangue baciavano con reverenziale passione la cicatrice bianca che le tagliava l'occhio .

Un gemito di dolore fuggì dalle labbra serrate di Hermione quando Draco sfondò la debole resistenza , zittito dal bacio del purosangue , immobile nonostante il bisogno di affondare dentro di lei .

Finchè con un debole cenno del capo la mezzosangue lo spinse a continuare , e l'ondata di piacere che investì i due amanti fu tale da farli urlare per il piacere .

Hermione si inarcò sotto le poderose penetrazioni del compagno , aggrappandosi alla schiena possente e allacciando maggiormente le gambe ai fianchi snelli . In un crescere di piacere sconvolgente , Draco gettò la testa indietro , aggrottando le sopracciglia e spalancando la bocca per emettere lunghi gemiti e ansiti di piacere che il sentirla così vicina gli causava .

Le spinte si fecero più frequenti e veloci , quasi disperate come il bisogno di entrambi di incontrare le lingue dell'altro .

E quando entrambi raggiunsero all'unisono l'orgasmo , sgranarono le iridi dilatate dal piacere , rimanendo incantenati negli occhi del compagno .

E mentre Selina concludeva con un ultimo acuto la canzone di un tragico amore , le urla dei due amanti si unirono a quelle di giubilio degli avventori del bar , mentre gli ingranaggi cominciavano a cigolare e l'attesa della battaglia cominciava ad accorciarsi .

 

 

 

 

 

 

 

Un cerchietto rosso circoscriveva il 30 novembre , giorno in cui i serpeverde avrebbero dato inizio alle selezioni per la squadra di quidditch . Perciò Draco ed Harry , rispettivamente capitano e vice , erano rimasti più che sorpresi di trovare il campo occupato da Diggory ed i suoi .

Ed ora , dopo appena due minuti del loro incontro , il bambino sopravvissuto continuava ad agitare con stizza il calendario sul quale era chiaramente scritto l'irreperibilità del campo per chiunque al di fuori dei serpeverde .

< Penso tu sappia leggere Cedric , il campo è nostro per oggi > sputò con malcelato disprezzo Harry , memore ancora dei tentativi del grifondoro di far colpo sulla sua migliore amica . Con un occhiata altezzosa il purosangue estrasse dalla divisa rosso ed oro un minuscolo foglio bianco , porgendolo ad un annoiato Draco Malfoy .

< Dovremmo allenarci insieme a quanto pare > rispose il biondo alle occhiate curiose dei compagni di squadra , stizziti nel leggere il permesso firmato dalla professoressa McGranitt ai grifondoro per utilizzare il campo .

Mentre le due case continuavano a bisticciare , Hermione smise di chiccherare amabilmente con Pansy quando colse una smorfia di dolore comparire sul volto del portiere dei grifoni . < Tutto bene ? > Ronald Weasley parve sobbalzare alla voce pacata della serpeverde , china su di lui con sguardo apprensivo . Subito il grifondoro ritrasse la mano dal fianco che premeva con insistenza , quasi gli dolesse , gesto che non sfuggì allo sguardo attento della mezzosangue . < Ti sei fatto male ? > domandò con voce curiosa la ragazza , aggrottando leggermente le sopracciglia nel vedere l'amico di Harry indietreggiare al gesto di sfiorargli la spalla .

< Nulla , nulla sono solo sbattuto contro il banco > rispose con voce incerta il rosso prima di dileguarsi velocemente sotto lo sguardo circospetto della mezzosangue . Aveva sentito odore di sangue , perciò Weasley le aveva mentito . Ma perchè , si chiese la serpeverde ?

< Hermione su andiamo , facciamo vedere a questi pivelli come si gioca > trillò felice Selina , porgendole la scopa sulla quale la mezzosangue si issò con un sorriso divertito . < VOi sapete giocare ? > chiese con un occhiata scettica Blaise , fulminato dallo sguardo minaccioso della bionda russa che gli rifilò un pugno sulla testa . < Uomo di poca fede , noi siamo bravissime a quidditch perchè abbiamo avuto un ottimo insegnante , questo forse è stato l'unico pregio di quel bulgaro spocchioso >

ridendo le tre russe sfrecciarono nel cielo plumbeo , driblando la piccola WEasley che rischiò di sfracellarsi a terra quando fu sbilanciata dal passaggio delle tre . A loro si accodarono Blaise e Theo , mentre Draco ed Harry aspettavano che anche Diggory e Weasley prendessero il volo , e fu così che iniziarono il loro allenamento .

Passarono circa mezz'ora a scrutare le mosse dell'avversario , assestando qualche gomitata ad alcuni grifondoro che sembravano guardare troppo le tre russe che si rivelarono essere davvero molo brave .

Dovette ammetterlo anche DRaco quando vide Hermione afferrare la pluffa e schivare due o tre giocatori prima di imbrogliare con una finta il povero WEasley , fiacco fin dall'inizio della partita .

Con un urlo di giubilio Hermione volò a cerchio sul campo , accostandosi ad una stizzita Ginevra che le scoccò uno sguardo omicida e un commento poco garbato alla quale la mezzosangue non fece caso .

< Credi davvero che tu non sia il suo nuovo passatempo ? > chiese la piccola WEasley quando i giocatori si concessero una pausa . Hermione , poggiata con la schiena agli spalti si voltò con sguardo indifferente verso la rossa , cogliendo il sorrisetto soddisfatto che la grifondoro sfoggiava con altezzosità . < Prego ? > il sorriso o per meglio dire il ghigno della ragazza si allargò su quel viso pallido , adombrato da un velo di cattiveria che Hermione aveva visto rare volte in una ragazza della sua età . < IO , come le altre siamo state il suo passatempo , come ora invece lo sei tu . Draco ha ben altri programmi per il futuro , per questo ha deciso di divertirsi il più possibile > concluse con un alzata di spalle la rossa prima di volatilizzarsi verso gli spogliatoi . Hermione non seppe mai il perchè di quella confessione ,nè dello sguardo amaro che indirizzò al biondo capitano poco distante da loro . L'unica cosa della quale Hermione divenne consapevole fu di una sensazione di disagio che poche volte l'aveva colta con così poco preavviso .

Chiudendo gli occhi per concentrarsi , un insieme di immagini bombardarono la mente della mezzosangue , sbiancata vistosamente sotto lo sguardo dei compagni . < Ehi Hermione > provò a richiamarla Daphne dal centro del campo , ma la mezzosangue non la degnò di uno sguardo , al contrario le diede le spalle issandosi sulla scopa con la quale tornò a volteggiare .

< Dove vai ? > ritentò Daphne , ma neanche questa volta Hermione le prestò attenzione , e sotto lo sguardo sospettoso di Draco Malfoy e quello preoccupato di Harry Potter , la principessa di Russia scomparve al di là delle nubi portatrici di pioggia e di brutte sorprese .

 

 

 

 

 

Il rumore di vetri rotti e di mobili rivoltati fecero irrigidire la ragazza ferma sotto il portico della graziosa villetta , mentre il singhiozzare oltre la porta faceva fremere maggiormente la povera ragazzina .

< Mamma > tentò di richiamare Hermione entrando nel salone della sua casa , e proprio come la ragazza aveva già immaginato, ciò che le si presentò davanti fu un vero e proprio campo di battaglia .

Con i muscoli del viso tesi , la mezzosangue proseguì la sua avanzata tra divani ribaltati e vasi di fiori frantumati a terra , finchè una esile figura intenta a scaraventare contro la parete un piatto non attirò la sua attenzione .

< Mamma >

Charlotte Thompson smise di agitarsi quando udì la voce della figlia a pochi passi da lei e credendo in un miraggio tornò a fissare il vuoto con occhi ricolmi di lacrime . Che sua figlia fosse tornata era da escludere , era troppo impegnata a salvare il mondo , si disse con amarezza la donna. Ma quando Hermione tornò a chiamarla , la maga capì che la ragazza davanti a lei era reale e non un frutto della sua immaginazione . Conscia della fragilità mentale della madre in quel momento , Hermione tentò di non fare gesti avventati ,

di non spaventarla ulteriormente , mentre un velo di rabbia solcava gli occhi d'oro .

< SEi tornata > una voce atona , inflessibile , vuota come quella di un morto costrinse la ragazza a distogliere lo sguardo verso la cristalliera distrutta . Il senso di vuoto che gelò le ossa di Hermione al pensiero che l'uomo con cui sua madre sembrava avere una relazione fosse tornato a torturarla le fece dirgrignare i denti .

Mai si era chiesta come Charlotte fosse in grado di mantenere se stessa e lei senza avere un lavoro .
Mai si era chiesta chi fosse in realtà la maga .

Mai si era chiesta chi fosse l'amante della madre .Per il semplice fatto che la donna non sembrava volerne parlare .

Fin da piccola , l'unica cosa della quale era venuta a conoscenza era l'amore malato che sua madre provava per un essere che per lei non era altro che un estraneo .

PIù volte Hermione aveva dovuto subire la follia della madre quando devastava l'intera casa in piena crisi isterica , ferendola a volte con i cocci di vetro che volavano per la stanza .

Eppure lei aveva sempre taciuto , mai un lamento , mai una domanda , solo un dolore atroce all'altezza del petto .

< Cosa ci fai qui ? NOn hai nessuno da salvare? > gracchiò con voce impastata dalle lacrime la maga , gli occhi azzurri ridotti a due schegge di diamante che sembrarono trapassare da parte a parte Hermione .

< Sei tornata a trovare la tua mamma tesoro ? Allora ? Rispondimi > urlò questa volta con quanto fiato aveva in gola , dilatando le pupille e arrossando il volto gonfio per il pianto .

Ma neppure questa volta la mezzosangue proferì parola .

Irritata dalla staticità della figlia , Charlotte strinse maggiormente la presa sul piatto di porcellana tra le sue mani e nella follia che le annebbiava il cervello non si rese conto delle proprie azioni .

Il tintinnio di vetri rotti e un respiro pesante fu tutto ciò che la maga percepì prima che una striscia rossa non attirasse la sua attenzione .

Hermione sfiorò con due dita il taglio inferto dalla scheggia di porcellana volatele contro , storcendo la bocca per la scarica di dolore che le fulimò il cervello .

Con occhi sgranati , Charlotte avanzò trabballante sulle gracili gambe , tendendo un braccio verso la figlia che chiuse istintivamente gli occhi . E così come accadeva da anni , Hermione fece l'unica cosa che fin da bambina aveva imparato a fare .

Le voltò le spalle , indurì il cuore e lo sguardo , e racchiuse in quel gracile corpo segnato da cicatrici il dolore di una vita .

Mentre la maga si precipitava verso la porta ad urlarle il suo perdono , e una sottile sagoma scompariva sotto la pioggia battente che cominciò a cadere su Privet Drive .

 

 

 

 

Accovacciata di fronte ad una fila di lapidi bianche Hermione osservava con occhi spenti le foto della sua famiglia , mentre una fitta pioggia ed un gelo artico si infrageva come onde sul corpo rigido della ragazza .

< Sapevo di trovarti qui >

biascicò una voce maschile dal forte accento straniero . Il piacevole profumo di tabacco e cannella che inondò le narici di Hermione bastò a rendere palese la presenza di Victor Krum alle sue spalle . Il pesante mantello del bulgaro andò a cingere le spalle della mezzosangue , stretta ora contro il corpo bollente dell'unico uomo che aveva mai imparato ad amare .

< L'ha fatto ancora vero ? > domandò con una nota furiosa nella voce il ragazzo , aumentando la stretta su quel corpo talmente freddo da farlo rabbrividire vistosamente .

Hermione gli concesse un debole cenno del capo prima di lasciarsi andare in quell'abbraccio mai dimenticato , così come non aveva scordato il piacevole tepore che quella voce rauca le causava . < Vieni ti porto ad Hogwarts , parlare con i morti non è mai una cosa buona > disse con voce stanca il bulgaro prima di smaterializzare entrambi ai confini del castello .

Hermione si trascinò a malapena dentro l'entrata , seguita da un apprensivo Victor che le massaggiava continuamente le braccia .

< Stai bene ? > < Si > rispose la mezzosangue meccanicamente.

Le avevano rivolto quella domanda così tante volte che l'unica risposta che riusciva ad usare era quella nonostante non rispecchiasse per nulla il suo stato d'animo .

Infatti Krum , per nulla convinto tornò a stringerla tra le braccia , costringendola a nascondere il viso contro il petto muscoloso del ragazzo .

< Non sei mai stata brava a mentire > scherzò Victor per rilassare i muscoli tesi della compagna , carezzandole i capelli con una dolcezza che le spezzava il cuore .

SE solo non l'avesse tradita forse a quest'ora sarebbe stata innamorata e non spezzata in due come invece si sentiva in quel momento . Come a rafforzare quel pensiero il volto imperscrutabile di un bel biondo le balzò in testa con una tale imprevedibilità da farla tremare per pochi secondi .

Le carezze si fecero più tenere , così come la voce del ragazzo , ma Hermione non lo ascoltava , troppo occupata a ricordare due occhi grigio perla che fin da bambina non aveva dimenticato .

< Hermione >

la mezzosangue alzò istintivamente il viso quando colse la serietà di quella voce , ancor più nel notare come gli occhi d'ossidiana del bulgaro fossero divenuti simili a tizzoni ardenti .

< Ti amo >

il colpo a quelle due parole fu tale che Hermione si sentì venir meno , sbiancò , arrossì , perse la parola e poi la ritrovò , fu sul punto di svenire e tornò in sè fin quando le mani di Victor non le presero dolcemente il viso .

< Ti amo, ti ho sempre amato . Per quanto tu sia forte Hermione , hai bisogno di qualcuno che possa proteggerti , qualcuno che possa condividere il tuo dolore straziante > esclamò sempre più accalorato il bulgaro , addolcendo lo sguardo ad ogni tentennamento negli occhi d'oro della ragazza .

< So che non mi ami , ma provi almeno qualcosa per me vero ? > domandò con voce tremante Krum . < Vero ? > ritentò e questa volta Hermione non potè far altro che distogliere lo sguardo ed ammettere quella verità .

Non lo amava ma provava ancora qualcosa per lui .

La mezzosangue non potè vedere il sorriso estatico del ragazzo , nè la luce speranzosa di quegli occhi neri come la pece , potè solo sentire la presa rafforzarsi attorno alla sua vita e il risolino imbarazzato del compagno , nulla più .

< Riuscirò a farti innamorare di me > promise con voce strozzata il bulgaro prima che il respiro pesante di un loro spettatore non attirasse l'attenzione di entrambi.

Un fascio di luce scarlatta colpì in pieno il povero ragazzo , sbalzato verso una colonna contro la quale perse i sensi , mentre Hermione guardava ad occhi sgranati la minacciosa figura che si stagliava nel riverbero delle fiaccole .

< Bentornata mia piccola mezzosangue >

sibilò con acredine il giovane Malfoy nell'osservare la sinuosa figura ferma davanti ai suoi occhi ghiacciati .

< Draco cosa.....> < Shh , non devi dire niente . è stato lui a forviarti lo so , ma non ti perderò più di vista >

inumettando le labbra con il liquido di una boccetta nerastra , Draco raggiunse in poche falcate la mezzosangue che schiacciò contro il proprio petto , tirandole i capelli indietro per guardarla negli occhi .

Ed Hermione ebbe paura dello sguardo folle di Malfoy , del suo sorriso mellifluo , della sua angelica bellezza ora più simile a quello di Satana in persona .

< Mia > bisbigliò con aria trasognata Malfoy prima di zittire le proteste dell'amica con un bacio che ad Hermione sembrò terribilmente amaro .

Il tonfo sordo dei loro corpi fu attutito dal mantello del serpeverde , piegato sulla snella figura che stringeva duramente contro il proprio petto .

E quando Harry e i compagni sopraggiunsero all'urlo isterico di uno dei quadri presenti nei corridoi , la boccetta nera rotolò lungo il marmo bianco , macchiandolo di gocce color ambra . E mentre SElina andava in piena crisi di panico , Sirius scrutava con cipiglio severo il familiare contenuto dell'oggetto di vetro .

Il veleno che la famiglia Black tramandava da decenni e che era conosciuta con il nome dei personaggi di una famosa opera di William Shakespere ,

Romeo&Giulietta.

 

 

 

CONTINUA.....

 

OK PRIMA CHE VI VENGA UN INFARTO VI AVVISO CHE NON SONO MORTI , ASSOLUTAMENTE , SAREBBE UN FINALE TROPPO BANALE , AL PROSSIMO CAPITOLO CAPIRETE IL PERCHè .

MI SCUSO PER IL TREMENDO RITARDO MA LA MIA VOGLIA DI SCRIVERE STA AVENDO I SUOI ALTI E BASSI .

NON HO IL TEMPO MATERIALE PER RINGRAZIARVI UNO PER UNO , MA UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE VA A PAMELINDA, JAZZ211, E DEASELENE . PROVVEDERò A RINGRAZIARVI COME SI DEVE AL PROSSIMO CAPITOLO , PROMESSO XD.

SPERO CHE QUESTO CAPITOLO SIA DI VOSTRO GRADIMENTO , ANCHE SE NON NE SONO MOLTO CONVINTA SINCERAMENTE .

VI RINGRAZIO DI CUORE . UN BACIONE AL PROX CAPITOLO DEL QUALE ANTICIPERò IL TITOLO :

"Like Romeo & Giulietta"

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 14
*** Like Romeo & Giulietta ***


il frutto dolce e amaro dell'amore

 

 

 

 

 

La prima cosa della quale Hermione fu consapevole fu il freddo glaciale che la spinse a strofinarsi le braccia nude per non morire assiderata ,

nonostante il resto del corpo risentiasse in ugual maniera della temperatura bassissima . La seconda cosa fu il notare di trovarsi in quella che ad occhio e croce sembrava una sala da ballo , o almeno l'enorme lampadario di diamanti affisso al soffitto di un cupo grigio perla sembrava darle quel sentore . Non era ben conscia di dove si trovasse , nè sul perchè , ma un particolare inquietante riuscì a sovrastare le prime domande sul come fosse finita lì .

Perchè , per quanto la mezzosangue tentasse di illuminare l'androne soffocato dalle tenebre con un cenno del capo ,

nulla se non il sibilo del vento le andò in soccorso .

A quanto pareva non poteva usare la magia , pensò con un moto di stizza la ragazza , tanto valeva muoversi per non congelarsi del tutto .

Con le membra intirizzite dal freddo provò a camminare , ma a causa dell'intorpidimento dei piedi cadde carponi al suolo , attutendo la caduta con i palmi della mani piantati sul liscio pavimento .

E sebbene la situazione le risultasse terribilmente angosciante , la preoccupazione di un attacco da parte di Morgana o del lord oscuro sfumò nell'istante esatto in cui i suoi occhi seguirono le intersiature d'oro che disegnavano su tutta la superficie di latteo marmo un enorme M ai cui lati troneggiava un serpente dalle scaglie nere.

Il blasone di una casata che anche volendo non avrebbe mai potuto dimenticare .

< Malfoy > bisbigliò con un filo di voce, memore ora delle vicende accadute pochi istanti prima di perdere coscienza e terribilmente irritata nel non capire cosa stesse succedendo .

Fin troppo confusa , Hermione provò ad alzarsi ed in suo aiuto vennero due braccia forti e muscolose che le serrarono la vita in una morsa che di dolce aveva ben poco .

Non appena Draco la aiutò a mettersi in piedi , mille candele si accesero nella sala da ballo , fluttuando in aria in una sorta di romanticheria che Hermione sembrò non cogliere e apprezzare . Tant'è vero che la mezzosangue , sicura di avere abbastanza forze per reggersi in piedi , si districò con stizza dall'abbraccio dell'amico , fronteggiandolo con uno sguardo tagliente che non sembrò smuovere il volto imperscrutabile del bel biondino .

Al contrario , il principe si limitò a sollevare il sopracciglio in evidente disappunto , lasciando ciondolare le braccia lungo i fianchi con una nonchalance che sembrò irritare particolarmente la ragazza .

< Perchè siamo nel tuo maniero Draco ? > chiese con una nota stonata nella voce Hermione , ingobbita a causa dal freddo che le soffiò in volto da dietro le spalle del purosangue , per nulla intenzionato a darle una risposta a quanto sembrava dal sorrisetto mellifluo che sfoggiava .

< Intuitiva come sempre mia piccola mezzosangue , ma questa non è la domanda giusta > rispose con voce incolore il ragazzo , afferrandola per la vita ancor prima che Hermione potesse anche solo batter ciglio .

E nel mentre che Draco le afferrava la mano per farle fare una giravolta , uno sprazzo di luci le balzò davanti agli occhi quando il lampadario illuminò l'intera stanza di una luce soffusa e un morbido vestito a balze e pizzi la riparò dal freddo della sala .

Uno sguardo compiaciuto da parte di Draco al suo decoltè non fece altro che confodere la mezzosangue , presa nel valzer che il purosangue arrangiava fischiettando dolcemente una melodia mai sentita . Nell'ennesima giravolta , Hermione si ritrovò con la schiena premuta contro il petto di granito dell'amico , mentre le braccia andavano a chiudersi sul suo seno , costringendola a chinarsi per la pressione sulle sue spalle . < Sapevo che il verde ti donava > sussurrò dolcemente all'orecchio di Hermione , il cui profilo meditabondo era accarezzato da alcune ciocche bionde . < Stai bene ? > provò a chidere con apprensione la ragazza nel rendersi conto che quel comportamento non era da lui , sembrava forzato e finto , e non le piaceva . Sembrava che la stesse prendendo in giro . Un lieve tremore nelle labbra che Malfoy stirò in una linea dura fu l'unico mancamento che Draco si concesse prima di far tornare a volteggiare la sinuosa figura che stringeva tra le braccia . E la situazione poteva avere anche qualcosa di dolce ad occhio esterno , ma Hermione percepiva la rigidità dei muscoli sotto le sue dita . Hermione scorgerva un ombra scurire gli occhi trasparenti dell'amico ora tanto distanti .

Sentiva la furia ceca che il purosangue sembrava voler nascondere , e non ne comprendeva il motivo .

< Draco , per favore > riprovò a parlargli , ma questa volta ad interromperla furono le labbra di Draco , dure e fredde contro le sue , tanto da ghiacciarle il sangue nelle vene .

Non appena Hermione riuscì a distogliere il capo e ad evitare il bacio che andò a sfiorarle la mascella , la rudezza di quei baci , delle carezze che Draco le riservava lungo i fianchi le fecero intendere il perchè di quel così strano comportamento .

Punizione . Quei gesti sembravano urlarle contro quell'unica parola .

Voleva punirla per qualcosa che Hermione non riusciva a capire , finchè il ricordo dell'incantesimo che Malfoy aveva lanciato contro Victor non la fece irrigidire in quelle che più che braccia le parevano spire di serpente .

< L'hai ucciso ? > le spalle che Hermione stringeva si gonfiarono sotto l'irrigidento dei muscoli , così come le mani che le stringevano la vita si curvarono in artigli sulla sua carne , facendo troppa pressione , tanto da farla gemere per il dolore .

Non un velo di pietà o puro raziocinio illuminò gli specchi ghiacciti che Draco aveva ora al posto degli occhi , solo un ghigno inquietante palesò la rabbia che ora traspariva dai lineamenti induriti del volto .

Spaventata dall'ondata di furia che stava trasfigurando il viso di Malfoy , Hermione tentò di allentare la presa sulla sua schiena , ma anzichè darle ascolto , Draco affondò maggiormente le dita da pianista nella tenera carne dei fianchi , strappandole un singulto di dolore .

< Lasciami , ho detto di lasciarmi > biascicò con quel poco fiato che le rimaneva Hermione ,cominciando a scalciare come un ossessa nella presa sempre più rigida di Draco . Per nulla intenzionato a farla correre da quel dannato bulgaro , Draco se la caricò in spalla , cominciando a correre come una furia per il labirinto di corridoi che portavano alla sua stanza , scardinando quasi la porta per la stizza.

Con un urlo terrorizzato la mezzosangue si vide gettare sulle lenzuola di seta nera di un enorme letto a baldacchino , mentre gli occhi d'oro della ragazza seguivano inquieti le mani tremanti dell'amico andare a sbottare la camicia bianca .

Spaventata dagli occhi smaniosi che le percorrevano il corpo , Snegurocka rischiò di soffocarsi con la propria saliva quando si accorse di essere totalmente nuda nonostante nè lei , nè Draco avessero sfiorato la sua divisa scolastica .

E fu a quel punto che Hermione , nell'ultimo barlume di lucidità , comprese cosa stava succedendo .

Quel sapore amarognolo che aveva sentito sulle labbra del compagno doveva essere una qualche pozione che non conosceva , ma che comprese , rendeva Draco onnipotente come un dio e lei vulnerabile come una comune babbana .

Conscia del pericolo che stava correndo vista l'instabilità mentale dell'amico , Hermione provò a rifugiarsi in qualche stanza , ma una mano andò a serrarle il polso così forte che rischiò di spezzarglielo .

Draco la tirò a sè con un gesto brusco ,facendola sbattere contro il suo petto nudo che si alzava ed abbassava sotto il respiro affannoso , mentre guardava adorante il viso perfetto della mezzosangue distorto in una mascera di terrore . E forse fu proprio per quel terrore che leggeva negli occhi d'oro dell'amica che Malfoy cominciò ad accarezzarle i boccoli con dolcezza , quasi a scusarsi per la propria brutilità .

Infatti Hermione smise di dimenarsi come un indemoniata nel percepire le mani del compagno non più violente ma più tenere nello sfiorarle il viso ,tant'è che la mezzosangue parve capire che quello era quasi un suo modo per scusarsi .

Addolorata per la confusione che leggeva negli occhi grigi dell'amico , la ragazza provò a calmarlo con un tenero sfioramento di labbra al quale Draco rispose sgranando gli occhi per la sorpresa , prima di chiudere definitivamente le palpebre tremule .

E spinta da chissà quale istinto , Hermione andò a tempestargli il viso di baci , spingendolo contro il materasso che cigolò nella caduta dei due amanti . Malfoy si lasciò sfuggire un gemito roco quando la mezzosangue scese a baciargli il petto e gli avambracci , tracciando con le labbra il profilo di alcune cicatrici , gesto che sembrò intensificare il piacere del purosangue dato che le afferrò fianchi rudemente per strusciarla contro i pantaloni tesi .

Desiderava che Draco fosse felice . Voleva che Draco non soffrisse per colpa sua .

Perchè amava vederlo sereno . Amava percepire il gelo delle sue mani sul suo corpo . Amava i suoi silenzi , la sua solitudine , il suo dolore .

Lo amava come non aveva amato mai nessuno in vita sua , e di questo ne ebbe paura .

Hermione interruppe le sue carezze quando comprese appieno il significato dei suoi pensieri sconnessi , rimanendo raggelata dalla portata di quella conclusione . Lei era innamorata di Malfoy ?

Nel mentre che un battito abbandonava il cuore della mezzosangue , Draco , inconsapevole del dissidio interiore della compagna capovolse le posizioni , premendola contro il materasso con foga e desiderio .

Finchè anch'egli non si accorse dell'irrigidimento del corpo steso sotto il suo , dovuto forse ai suoi atteggiamenti poco prima violenti e da questo ne rimase ferito e angosciato . E seppur Hermione stentasse a metabolizzare quella notizia , nel momento esatto in cui vide un lampo di dolore saettare per le iridi trasparenti dell'amico , una fitta acuta le trafisse il cuore e le gelò l'anima .

Con occhi sbarrati Malfoy ricambiò il bacio disperato della compagna , prima che la passione lancinante e l'amore doloroso che provava per quella dannata mezzosangue lo facesse capitolare . Rotolarono nel letto continuando a scambiarsi baci e carezze , fin quando Draco non la penetrò con una tale imprevedibilità che Hermione non potè evitare di urlare per il piacere .

Entrambi si strinsero al corpo del proprio amante con disperazione , cercando le labbra del compagno con una smania che li privò di ogni sprazzo di lucidità .

Il cigolio del letto accompagnava le spinte veloci di Malfoy , avviluppato in un incrocio di braccia e gambe che lo rendevano talmente euforico da farlo sorridere debolmente nell'atto di strapparle l'ennesimo bacio .

Finchè entrambi non raggiunsero in sincrono l'orgasmo , vedendo il proprio riflesso nelle iridi lucide del compagno prima che Malfoy si afflosciasse con un gemito di piacere sul corpo della mezzosangue che prese ad accarezzargli i capelli .

Inglobato in quella bolla di silenzioso piacere che lo coglieva dopo l'amplesso , il purosangue potè condersi un attimo di riposo , schiudendo le palpebre pesanti nel momento in cui gli sembrò di udire una voce conosciuta all'esterno .

Una voce femminile che aveva imparato ad ignorare come la sua proprietaria .

Ma fu proprio quella voce femminile a risvegliare dal suo torpore il principe , conscio del peso del suo nome e del suo compito come ultimo discendente dell'ultima famiglia di antichi purosangue .

Sfinito nel corpo e nello spirito si districò dall'abbraccio della mezzosangue per mettere più distanza possibile tra lui e la sua amante , sorpresa per quel gesto così inconsueto .

< è stato divertente finchè è durato > biascicò con voce atona il serpeverde nel mentre che Hermione gli carezzava il capo per capire cosa gli prendesse , impietrita nel veder balzare accanto a quella frase per lei insensata quella criptica della piccola Weasley .

Possibile che.....< Non fare quella faccia, pensavi davvero che queste piccole distrazioni ci portassero da qualche parte Granger ? > l'ovvietà del tono e l'espressione indulgente di Malfoy furono una vera e propria stilettata in mezzo al petto per Hermione , raggomitolata tra le lenzuola con il volto stravolto dal dolore e dalla sorpresa .

Senza far caso all'alternarsi delle emozioni sul viso abbronzato della ragazza , Draco si rivestì in tutta fretta , maledicendo il tremolio delle sue dita nel chiudere i bottoni della propria camicia , una delle sue tante debolezze quando era con lei .

Notando l'assenza di movimento alle sue spalle , Malfoy indossò la solita maschera di indefferenza , intaccata per brevi secondi dagli occhi vacui che lo guardavano senza neanche vederlo veramente .

< Su , vestiti , il gioco è finito > continuò a parlarle con quell'aria di sufficenza che fece rinsavire dallo stato catatonico Snegurocka , lesta a portare le lenzuola sul seno nudo , mentre il disagio a quelle parole la feriva con conseguenze irreparabili .

Perchè le stava dicendo quelle cose ? Perchè voleva farle del male , si chiese con una nota di disperazione Hermione nel non notare un minimo di interesse da parte di Malfoy al suo evidente malessere .

Finchè l'ultima , dolorosa frase non le fece crollare il mondo addosso e le spezzò il cuore .

< Vedrò di darti il posto in prima fila al mio matrimonio , penso che Cathleen non farà obbiezioni al riguardo > ad Hermione parve di udire distintamente il punto di rottura del suo cuore nel momento in cui udì la parola matrimonio , e sebbene in un primo momento pensasse che forse si stava ancora prendendo gioco di lei , le briciole che la Weasley le aveva lasciato lungo la strada la condussero verso un'unica conclusione . Era stata una distrazione , proprio come lei le aveva detto .

Una stupida distrazione .

Hermione artigliò le lenzuola con rabbia , schiudendo le labbra sotto la pressione dei denti che strinse fin quasi a spezzarli , mentre gli occhi d'oro si tingevano di piccole pagliuzze scarlatte .

Era un assassino , un maledetto assassino come suo padre .

Il sentore di un pericolo imminente convinse Malfoy a concedere un pò di attenzione alla compagna ancora immobile nel letto , e il tubrine nero che inghiottiva Hermione convinse Draco a sbrigarsi nell'estinguere tutto il potere del veleno .

Nel mentre che l'infermeria veniva inondata da un boato assordante , Draco , riaperto gli occhi di scatto , incrociò quelli verdi di Cathleen , i bei capelli rosso fuoco ad accarezzarle i lineamenti del bel viso a cuore .

Il fragore di un tuono e il suono stridulo di specchi rotti convinse i due purosangue a voltarsi verso l'altro letto ora vuoto , mentre le urla acute di Madama Chips sovrastavano le voci concitate del resto dei serpeverde .

E la figura issata sul davanzale della finestra distrutta si gettò al di fuori di essa , svanendo in un dedalo di ombre che inghiottì l'intero castello fin sopra la torre oscura , cinta da un muro di tenebre che rese impossibile la vista di quegli occhi d'oro tornati a tingersi di quel rosso inquietante che tante vittime aveva accompagnato fin ai cancelli dell'oltretomba .

 

 

 

 

 

 

Un gruppetto di curiosi serpeverde del primo anno , al ritorno delle lezioni , fu costretto a darsela letteralmente a gambe quando l'ennesimo ringhio frustato scosse le gelide pareti dei sotterranei , isolati oramai da giorni . E mentre la voce acuta di Daphne rimbalzava da una parte all'altra della stanza , Draco Malfoy lasciava che la fidanzata intrecciasse le loro dita , quasi a rincarare la dose del loro appena conclusosi discorso .

< Non vedo cosa ci sia di strano , è da quando avevamo dodicini anni che è stato deciso il nostro matrimonio. Perchè così tanto astio ora ? > chiese con un filo di voce Cathleen , i bei occhi verde smeraldo confusi dagli sguardi accusatori dei ragazzi che le stavano attorno , specialmente di quelle due ragazze che spalleggiavano Harry Potter .

< Vero tesoro ? > Selina e Mira storsero il naso al tono mieloso di quella pomposa francese , persino Pansy diede segno di irritazione nel ritrovarsi chiusa con quella gallina , ma l'unico apatico alla pietosa scena dei due fidanzatini era Harry .

Poggiato a braccia conserte contro l'entrata sbarrata fin dall'arrivo della Richardson , il bambino sopravvissuto non perdeva di vista lo sguardo privo di emozioni del compagno , stravaccato su una poltrona con la sua promessa sposa seduta su un bracciolo .

Che Draco fosse un bastardo Harry lo aveva capito da ben sette anni ormai , ma mai si sarebbe aspettato un simile gesto da parte dell'inaridito principe dei serpeverde.

Si , inaridito . Nonostante Malfoy sfoggiasse la solita aria strafottente e distaccata , Harry era riuscito a notare alcuni piccoli ed insignificanti cambiamenti nell'amico .

Gli occhi grigio ghiaccio erano ormai privi del minimo barlume di interesse , persino il viso era diventato il ricalco di una statua di marmo .

Apatico , come svuotato dalla vita stessa .

Le fiammate verdi del camino rendevano visibili solo i profili dei serpeverde data la presenza costante del velo di ombre che aleggiava da ben sei giorni sul castello . Il velo di ombre che aveva inghiottito in una morsa soffocante la torre oscura , luogo inaccessibile a chiunque , perfino al preside . Dopo il ruzzolone della Cooman , che aveva cominciato a vaticinare la morte di Hermione e quella di Harry salendo le scale della torre , una folata di vento ghiacciato l'aveva sbalzata indietro con forza inaudita , sbilanciandola .

Dopo di lei molti avevano tentato di avere un qualche contatto con la mezzosangue , vista di striscio solo durante le notti di ronda , quando si affacciava al davanzale per guardare ore ed ore il vuoto con sguardo imperscrutabile .

La stessa Pansy , preoccupata per la salute dell'amica , aveva sorvegliato la ragazza con la tenacia degna di un carceriere .Perchè era così che la vedevano , come in carcere , rinchiusa da dei catenacci che non sembrava voler sciogliere .

E mentre Selina e Mira , corrose dall'ansia , non facevano altro che pregarla di scendere , Blaise e il resto dei compagni tartassava di domande i due fidanzati , recriminando su quella che era la scelta di una donna spinta da un puro scopo utilitaristico .

Perchè se Narcissa Black aveva firmato di propria mano un accordo di matrimonio con la famiglia Richardson ,antichissimi maghi purosangue , era stato solo per preservare il loro sangue e il loro buon nome .

Per avere qualcosa di sicuro sul quale contare in quel periodo di guerre e morte , gesto al quale Malfoy non si era affatto rifiutato , ma verso il quale aveva reagito passivamente ,come se non gli importasse poi molto del proprio futuro .

Nel mentre che Daphne riprendeva la sua filippica , un sibilo di serpente si insinuò fin sotto la porta chiusa contro la quale Harry poggiava , facendo rabbrividire lui e il principe dei serpeverde , scosso dal suo stato di torpore .

Sussurri , una voce dolce e tagliente nell'insieme si espandeva nella stanza , ma era udita da pochi .

Il serpentese era una lingua che rare persone riuscivano a comprendere , e che solo una era riuscita ad imparare con la magia oscura , la stessa persona che chiamava il nome di Harry con tono carezzevole ed inquietante .

Inconsapevoli di ciò che stava accadendo attorno a loro , Mira fu l'unica a rendersi conto che qualcosa di certo non andava visto il fatto che aveva percepito un misto di paura ed ansia angosciare il suo compagno d'improvviso , e non era il solo .

Seppur stentasse a crederci , l'empatica riuscì a percepire oltre alla naturale apatia del principe , un guizzo di emozione riconducibile ad uno stato di preoccupazione che Draco fu lesto a nascodere quando si ritrovò con gli occhi azzurri della ragazza puntati contro .

I richiami si fecero più insistenti , più cupi e tetri , quasi grotteschi , tant'è che il bambino sopravvissuto non potè evitare di armeggiare con gesti meccanici e sconclusionati la maniglia della porta .

Daphne si interruppe immediatamente quando vide l'amico spingere con rabbia contro la porta e benchè la serpe fosse stupita da un simile comportamento , gli gettò con un fischio la chiave , vedendolo schizzare a velocità inaudita verso i piani alti .

E quando il sibilo si interruppe con un tono secco e aspro , Draco potè chiudere gli occhi con aria grave , rabbrividendo nel vedere anche nel buio delle palpebre quegli occhi d'oro che sapeva , lo stavano guardando fin da lassù con odio .

Il cigolio della porta e il gracchiare del legno distrassero per brevi secondi la sinuosa figura stesa tra enormi cuscini rossi , i lunghi boccoli caramello sparsi su tutto il pavimento e il petto che si alzava ed abbassava sotto il respiro placido e regolare .

Harry richiuse con delicatezza la porta alle proprie spalle , sobbalzando appena quando lo schiocco della serratura rimombò come uno sparo nell'iquietante silenzio che occupava la stanza circolare .

Solo la voce gelida dell'amica che gli ordinava di avvicinarsi riuscì a non farlo collassare per il gelo artico che rendeva l'aria irrespirabile .

Raggiungere Hermione fu più difficile del previsto a causa del buio che soffocava la torre , e dovette accorgersene pure la ragazza perchè d'un tratto qualcosa afferrò Harry per la caviglia , facendolo cadere sopra i morbidi cuscini che attutirono la caduta .

La mezzosangue riaprì lentamente gli occhi d'oro quando percepì il respiro affannoso e il battito impazzito del cuore del compagno , rigido e pressato dal freddo inumano che stava penetrando nelle sue ossa , gelandogli il sangue nelle vene .

< Vieni qui Harry > sussurrò con tono dolce all'indirizzo del diciassettenne accucciato in posizione fetale , le braccia strette attorno alle ginocchia che Harry premeva contro il petto per raccogliere un pò di calore . Intenerita quasi da quella scena , Hermione lo prese tra le braccia con fare materno , facendogli poggiare il capo sul proprio seno , mentre un piacevole calore si propagava per il corpo intirizzito del bambino sopravvissuto , gli occhi chiusi e il battito tornato regolare .

< Per quanto abbia sperato di non doverti mai convolgere Harry , è arrivato anche per te il momento di combattere > Hermione spezzò con quell'unica frase il piacevole silenzio calato tra loro , rendendo d'un tratto l'aria ancora più pesante del normale e quasi tossica per i poveri polmoni del serpeverde che cominciò a tossire . Con qualche pacca sulla schiena Snegurocka riuscì a calmarlo e a riprendere il discorso da dove lo aveva interrotto . < Per quanto avessi sperato il contrario , tu sei l'unico in grado di uccidere Voldemort . Sei potente Harry , più potente di quanto chiunque possa immaginare , ma a volte questo non basta . Bisogna avere un protettore Harry , qualcuno che possa vegliare su di te e sui tuoi poteri come Morgana per Voldemort e come io sarò per te > la presa attorno alla sua vita si intensificò quando il ragazzo si pressò tremante contro il suo corpo , quasi a cercare un sostegno che Hermione gli concesse con un sorriso affettuoso . < Guardami Harry > ordinò con un tono di voce talmente basso che il serpeverde credette di averlo solo immaginato , ma quando una mano provò a sfiorargli la guancia, Harry si ritirò come scottato , nascondendo il volto nell'incavo del collo di lei .

< Non voglio combattere con il rischio di perderti Hermione > singhiozzò con voce spezzata il bambino sopravvissuto , rialzando di scatto il volto per incantenare i suoi occhi lucidi a quelli pacati dell'amica . < Non posso rischiare di perdere anche te , sei l'unica persona che mi rimane al mondo , non....> un dito andò a posarsi sulle sue labbra , zittendolo d'improvviso e permettendo ad Hermione di interrompere la voce angosciata dell'amico . < Non mi perderai Harry , sarò sempre con te qualunque cosa accada, l'ho promesso . Sarò sempre al tuo fianco e per far ciò devi permettermi di proteggerti Harry , perchè tu sei la speranza dei maghi e sei stata anche la mia > la voce le venne meno a quell'ultima parola , ma Hermione tentò di riprendere un certo contegno per spiegare il perchè lui doveva combattere , doveva vivere più di altri . < Ora ascoltami > chiese con voce autoritaria e severa , prendendogli il volto tra le mani < tu sei l'unico che possa salvarci tutti . Tu hai vinto la morte , tu ci hai salvati Harry e tu devi vincere questa guerra a qualsiasi costo . Per questo io ti aiuterò per quanto posso , ti fidi di me ? > Harry annuì con vigore , stringendo tra le sue le mani della sua migliore amica che considerava come una seconda madre e che per anni lo aveva protetto . Si fidava gli chiedeva ?

Un sorriso affettuoso affiorò sul viso del serpeverde a quella domanda e nel mentre che Hermione ricambiava la stretta , un buio soffocante e gelido piombò attorno a loro , uccidendo anche il minimo bagliore .

Per puro istinto Harry intrecciò le dita con quelle dell'amica , serena e tranquilla come lo era stata fin da piccola sebbene gli occhi tradissero un qualcosa di oscuro che sorprese il ragazzo per pochi secondi .

< Come Voldemort porta la paura con il suo marchio , noi porteremo il terrore con il nostro . Accetti di legarmi a te come tua protettrice e guardiana Harry Potter ? > < Si > rispose senza un velo di pentimento il bambino sopravvissuto , catturato dall'oro di quegli occhi così diversi e magici nel loro bagliore . E anche se avesse voluto , non avrebbe potuto mai dirle di no , non a lei almeno , pensò con un sorriso Harry .

< Bene , non avere paura delle ombre Harry . Le tenebre non ti faranno mai del male finchè sarò io con te > bisbigliò nell'atto di chiudere e far chiudere gli occhi al compagno nel mentre che un velo di tenebra calava su di loro come una lastra di spesso ghiaccio .

< Non avere paura di me >

riuscì a dire Hermione poco prima che un ruggito feroce facesse tremare l'intero castello fin nei sotterranei dove i serpeverde sobbalzarono per la sorpresa .

E quando Pansy , assieme ai compagni seguì l'ondata di folla che si riversò nell'immenso parco , tutti , nessuno escluso sgranò gli occhi nel vedere un enorme colonna nera slanciarsi fin oltre il tetto a punta della torre oscura , andando in collisione con il cielo che si tinse di inquietanti sfumature verde-dorato .

Quel bizzarro evento finì con un così poco preavviso che persino Sirius, a stento , riuscì a seguire le ombre che lentamente si ritiravano in un punto specifico delle torre , con più precisione all'interno della finestra dietro la quale il mago riuscì ad intravedere due figure vicine .

Cathleen tirò un urlo così stridulo che molti studenti furono costretti a tapparsi le orecchie nel mentre che Harry ed Hermione salivano sul danzale con le mani intrecciate , ma non fu quel piccolo particolare a far irrigidire i presenti .

Le ombre poco prima ritrattesi erano mutate in due enormi ali nere che sembravano essersi piantate nella schiena della mezzosangue ,

stretta contro il fianco del compagno che guardava fisso un punto davanti a sè .

Senza degnare di uno sguardo il loro piccolo pubblico improvvisato , Hermione ed Harry si gettarono nel vuoto sotto lo sguardo sconcetato dei professori , ma anzichè schiantarsi , le grandi ale di tenebra si spalancarano con un onda d'urto talmente forte da far tremare le fronde del platano picchiatore .

< Snegurocka , Harry cosa state facendo ? > urlò con terrore Mira , squassata dai sentimenti violenti dei due , così potenti da farla vacillare e cadere per terra in ginocchio .

Harry , abbracciato ad Hermione scoccò un sorriso gelido alla russa prima di annuire ad una richiesta mai pronunciata dalla mezzosangue che , sorriso a sua volta , materializzò nella mano destro l'immensa falce nera .

E quando le enormi ali si chiusero sui due , Draco riuscì a vedere le labbra rosse della sua amante piegarsi verso l'alto in quello che fu il ghigno più inquietante e malvagio che mai i suoi occhi avessero visto .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nascosta dietro la possente schiena dell'amante , una donna osservava ad occhi sbarrati i mangiamorte cadere uno dopo l'altro sotto i fendenti dell'enorme falce macchiata di sangue , mentre il compagno della mezzosague con un solo colpo di bacchetta abbatteva le difese dei nemici .

E benchè nulla le importasse dei cadaveri che giacevano privi di vita nelle vie di Londra , nel momento in cui una spada rischiò di conficcarsi nella spalla della ragazza dai voluminosi boccoli , il suo urlo fu zittito prontamente dalla mano inguantata dell'uomo .

< Non mi sembra il momento Charlotte > sibilò l'uomo incappucciato all'indirizzo della minuta figura al suo fianco , i grandi occhi azzurri resi lucidi per il rimprovero del compagno e per il pensiero che sua figlia potesse essere ferita .

La sola idea che Hermione potesse rimanere gravemente ferita o addirittura morta toglieva il respiro alla povera donna ,ma questo non sarebbe mai accaduto perchè lui le aveva promesso che non le sarebbe successo nulla , lo aveva promesso .

Rincuorata da quel pensiero , Charlotte si strinse contro il fianco dell'amante , rizzando le orecchie quando l'uomo richiamò la sua attenzione con un gesto della mano .

< Cerca di scoprire se tua figlia ha qualche notizia del vaso di Pandora e se hanno compreso il nostro piano originario . Ora sarà meglio ritirarsi prima che ci scoprano > concluse con un tono di voce annoiato l'incappucciato , avvicinandosi all'elegante carozza sulla quale salì senza degnare di uno sguardo la donna che lo seguiva adorante .

< Ah Charlotte > proruppe l'uomo prima di chiudere le tendine rosso fuoco < Vedi di non farti scoprire mia adorata e non...> ma il monologo dell'uomo fu ben presto interrotto dall'urlo di dolore di un altro caduto al quale la donna non prestò molta attenzione .

E fu proprio grazie a questo che riuscì a scorgere per la prima volta sul volto dell'uomo amato un disappunto pericoloso per un mago potente ed altolocato come lui . Il disappunto che scoprì con orrore essere causato dalla esile figura che l'uomo fulminò con uno sguardo colmo d'odio , prima di mascherarsi dietro un espressione fintamente dispiaciuta .

La donna annuì con un sorriso forzato , dileguandosi tra le varie stradine per far ritorno a casa mentre la carrozza riccamente ornata prendeva la via centrale , la strada che conduceva nelle vicinanze del ministero della magia .

Nella corsa verso Privet Drive , la strega cominciò a domandarsi il perchè di quell'astio nei confronti di sua figlia , scostando a priori la possibilità che il suo amante avesse intenzioni bellicose nei confronti della piccola mezzosangue . Ma un movimento sospetto all'esterno della sua casa e il sentore di essere osservata mise in agitazione la povera Charlotte , corsa a rinchiudersi nella calda cucina della sua dimora . La donna scivolò con un sospiro pesante lungo la porta , prendendosi il capo tra le mani . E quando rialzò il volto inondato di lacrime la prima immagine che le si parò davanti fu una foto di lei e sua figlia .

A tentoni la strega raggiunse la cornice d'argento , sorridendo debolmente nel vedere come Hermione sorridesse euforica tra le sue braccia . Era bella proprio come LEI.

Una fitta in mezzo al petto costrinse Charlotte ad afflosciarsi sul pavimento continuando a stringere tra le mani la foto .

Non avrebbe permesso alla sua pazzia di commetere lo stesso errore .

Hermione non avrebbe pagato per la sua follia e il suo amore malato .

E forse fu per questo , o per la sensazione di essere braccata che la donna estrasse la foto dalla cornicie , scrivendo nel retro con una penna il più grande segreto della sua misera e dolorosa esistenza .

 

 

 

 

 

 

 

L'odore forte e amaro delle tazze di caffè che Selina ingurigitava una dopo l'altra risvegliò dal suo torpore il povero Blaise , seduto scompostamente accanto alla compagna con i begli occhi blu sottolineati da profonde occhiaie violacee.

I suoi amici poi non erano da meno .

Pansy era costretta a dar e darsi dei pizzicotti per tenere svegli lei e il suo fidanzato , Daphne aveva il viso affondato nel suo triplo cappuccino , mentre Mira ,come caduta in trans , continuava a tenere le palpebre sigillate e il capo poggiato sul palmo della mano .

Si discostavano dalla stanchezza generale Cathleen e Draco . La purosangue francese era aggrappata al braccio del fidanzato con un espressione estatica che faceva a cazzotti con quella apatica di Malfoy , gli occhi grigi ghiacciati dietro lastre e lastre di fredda indifferenza .

Lo stato comatoso dei pochi che popolavano alle prima ore dell'alba la sala grande fu disturbata da uno strillio acuto che poco si addiceva alla graziosa Hanna Abbot . Pansy fu la prima a lanciare uno sguardo irritato alla biondina che correva da una parte all'altra come impazzita , sventolando quello che sembrava essere un giornale .

Conscia che nessuno degli studenti della sua casa le avrebbe dato ascolto , la caposcuola si precipitò al tavolo dei serpeverde , attirando con la sua risatina imbarazzata molte paia d'occhi leggermente infastidite .

< Buon giorno > cincischiò in fibrillazione la biondina , sorridendo imbarazzata all'occhiata penetrante di Blaise e quella distaccata di Draco , non di meno fu Selina che grugnendo ingoiò l'ennesima brodaglia fumante .

< Aspetti un invito scritto Habbot > sibilò con astio Daphne , ravvivandosi i capelli biondissimi per nulla curati e perfetti come al solito, cosa che notò subito la caposcuola .

< Ho delle notizie sensazionali > trillò Hanna , ma nessuno le prestò anche un minimo di attenzione . < E allora ? Vuoi un premio per caso ? > continuò con acidità la principessa dei serpeverde , schioccando la lingua contro i denti quando si accorse di essersi spezzata un unghia .

L'espressione esaltata della caposcuola però non mutò , anzi divenne così euforica ed estasiata che Mira , scocciata dai sentimenti estatici della studentessa le strappò il giornale dalle mani , dando un occhiata alla prima pagina . E per poco non le venne un colpo .

Daphne accorse al capezzale dell'amica quando la vide affogarsi con chissà che cosa , dandole qualche pacca sulla schiena con un sospiro di sconforto , finchè anche lei non notò con la coda dell'occhio l'immensa fotografia che occupava intermanete la prima pagina della gazzetta e quasi ebbe un collasso .

< Cosa diavolo succede ? > esplose Pansy nel vedere le facce sconvolte delle compagne , e il suo urlo , così raro e stridente riportò alla realtà tutta la tavolata , attenta ora alle due serpeverdi che continuavano a guardare con occhi sgranati il giornale .

< Fammi vedere dannazione > masticò con astio Pansy, strappando la prima pagina e andando in cerca dell'articolo che aveva tanto sconvolto le amiche .

Impiegò circa due o tre secondi al massimo per riconoscere le due figure attorniate da una luce verde-dorato che emetteva l'immenso disegno sui quale i due sostavano con espressioni dure e severe .

< O mio dio > esclamò con voce fievole la mora , incuriosendo così la petulante Cathleen che convinse il fidanzato a prendere a sua volta il giornale .

Più per far zittire la compagna che per vera e propria curiosità Draco afferrò la gazzetta , porgendola con un sorriso di circostanza alla sua promessa che trattenne a stento un gridolino di sorpresa e che perciò attirò la sua scarsa attenzione .

E quando perfino Draco mostrò un segno di cedimento alla vista del giornale , il resto dei serpeverde lo attorniò , guardando ad occhi sgranati i loro amici ritratti nella foto .

Che il salvatore del mondo si sia deciso a liberarci tutti ? Oppure la misteriosa Hermione Granger è riuscita a portarlo al lato oscuro ?

Così era intitolato l'articolo che ritraeva Hermione ed Harry abbracciati .

L'enorme mantello nero del mago copriva entrambi dall'evidente folata di vento , lasciando intravedere la falce insaguinata e il volto della ragazza stretta al compagno con sguardo minaccioso .

La cosa che però sconcertò i serpeverde fu il notare come l'attenzione cadesse inevitabilmente sugli occhi verdi di un Harry Potter così deciso e persino ....inquietante .

< Visto ? > squittì entusiasta Hanna , rincuorata dalle espressioni sconvolte dei compagni serpeverde , non ancora ripresisi dal momentaneo shock .

La prima però a prendere in mano la situazione fu Mira che , fissato con sguardo penetrante la foto si esibì in un pesante respiro che venne mal interpretato dalla caposcuola . < OH , scusami Williams , io non volevo di certo ...volevo dire....> si impapinò la bionda nel chiedere perdono per la gaff , ma quando la russa capì a cosa la studentessa alludeva scoppiò in una risata davvero divertita .

< Ti fai troppi viaggi mentali Abbot > esclamò con un alzata di spalle l'empatica , schizzando fuori dalla sala in maniera così inaspettata che Selina si insospettì immediatamente .

< Andiamo > ordinò dunque al compagno nel correre dietro all'amica , mentre il resto della combriccola più per noia che per altro si decise ad imitarle .

La prima nevicata di dicembre aveva ricoperto l'intero parco di Hogwarts , rendendolo simile ad un lago ghiacciato che sembrava fondersi con l'inquietante blu metallico che tingeva il cielo . Mira cominciò ad avanzare con decisione accanto allo strapiombo che si apriva dopo il platano picchiatore , correndo sul candido manto con una grazia e agilità che solo un russo , così abituato a quel tempo , poteva fare .

Lo stesso fece Selina , messa in difficoltà dalla fatica con la quale il suo compagno Blaise tentava di starle dietro , lasciandosi tirare per la mano al limitare del dirupo verso il quale l'empatica puntava .

Alle loro spalle Daphne e i due affanati fidanzati si precipitarono al loro inseguimento , aumentando la velocità del loro così lento camminare quando due sagome cominciarono a profilarsi all'orizzonte .

L'unico a rimanere nascosto sotto le arcate del corridoio erano Draco e la sua fidanzata , entrambi restii a inumidirsi i vestiti e ghiacciarsi le ossa per qualcosa che neanche conoscevano , finchè il rombo di tuono e un fascio di luce verde non si piantò come una lama

fluorescente al suolo , materializzando il bambino sopravvissuto e la sua guardiana .

Hermione dischiuse le palpebre stanche quando accusò l'impatto del corpicino di Mira , aggrappata alle sue spalle nonostante la mezzosangue non riuscisse a stare neanche in piedi per la fatica .

Accortasi di questa sua debolezza , l'empatica si limitò a schioccarle un bacio sulla testa prima di sfiorare le labbra del compagno, rimanendo affascinata dalla nuova luce che illuminava lo sguardo smeraldino del ragazzo dalla cicatrice a saetta .

Selina , la seconda a raggiungere la coppia , strattonò dalla presa del serpeverde la sua amica , facendo però fatica a tenerla in piedi dato il modo in cui vacillava . In suo soccorso vennero Theodor e Blaise , ognuno dei quali si posizionò ai lati dell'amica reggendola per i gomiti .

< Cosa è successo ? è ferita ? > si precipitò a chiedere Pansy con l'ansia nella voce , ma il sorriso confortante della mezzosangue la tranquillizzò . < Sono solo un pò stanca , tutto qui > biascicò con un filo di voce Hermione , ringraziando con un gesto del capo il supporto dei compagni che la guidarono verso l'interno del castello .

Harry sorpassò Malfoy senza degnarlo di uno sguardo , cingendo con un braccio le spalle di Mira .

Daphne si accodò a Selina e la imitò nel lanciare un occhiata sdegnata al principe dei serpeverde .

Theo e Blaise si limitarono a salutarlo con un cenno del capo prima di chiedere all'amica se volesse andare in infermeria .

Pansy fu forse l'unica a porgere un sorriso incerto all'amico prima di dileguarsi anch'ella nel lungo corridoio buio .

< Draco , tesoro, stai bene ? > provò a chiedere Cathleen nel non ricevere una risposta dal fidanzato,

umiliata dal poco interesse che il ragazzo sembrava riservarle . E all'ennesimo strattone Draco si decise a compiacere la sua promessa, imboccando il corridoio opposto a quello dei compagni , sebbene il ricordo di quegli occhi di ghiaccio e il profilo fiero e sprezzante della sua amante lo avrebbero tormentato per tutta la notte .

 

Quando Draco riuscì a districarsi dall'abbraccio della fidanzata dovevano essere circa le undici di notte , ora in cui avrebbe dovuto cominciare il suo turno di ronda .
Pansy lo aveva avvertito preventivamente che quella sera non sarebbe passata a causa di un impegno del quale aveva già dato conferma, impegno che l'amica non gli volle spiegare . Con la flemma di un burattino guidato da un ubriaco si sbrigò a raccogliere i propri vestiti , bardandosi nel lungo mantello nero con il quale uscì fuori dalla stanza senza degnare di uno sguardo la ragazza nuda , addormentata nel suo letto .

Il gelo che lo accolse all'esterno del castello era identico a quello che accendeva il suo sguardo e che scorreva nelle sue vene , perciò non si preoccupò più di tanto del ripararsi dalle feroci folate di vento .

La neve , nonostante gli impedisse i movimenti , non lo affaticò più del dovuto , così come il ritrovarsi ad ispezionare l'immenso parco da solo non gli pesava quanto invece avrebbe dovuto .

Era solo come sempre e tale sarebbe stato per sempre avendo soffocato la sua unica scappatoia , la sua unica via di uscita da quel circolo vizioso nel quale era incappato .

Con voce appena udibile pronunciò un incantesimo per accendere la punta della bacchetta di un bagliore accecante che rischiarò lo spazio circostante, delineando una lunga ombra che lo incuriosì debolmente .

Si accese una sigaretta con poca convinzione, poggiandosi con le spalle al tronco di un albero spoglio , tirando una boccata di fumo che rese sfuocato il profilo del castello e un ombra simile ad una donna .

Fu proprio quell'ombra a convincerlo a sollevare lo sguardo verso la punta della torre oscura , adombrata da un'alta ed esile figura i cui capelli svolazzavano come fili di seta color caramello al vento .

Draco impiegò pochi minuti per riconoscere lo scintillare della falce che Hermione poggiava con noncuranza su una spalla , mentre altre figure issate però su delle scope le fluttuavano attorno .

Riconobbe in tutti quei mantelli svolazzanti i suoi compagni , tutti con la bacchetta stretta tra le mani e gli occhi puntati sulla mezzosangue che fissava il cielo terso con sguardo attento .

Poi Hermione spiccò un balzo verso l'alto , librandosi in alto come un angelo nero attorniato immediatamente da un ala di corvo che Draco riconobbe come il resto dei bambini perduti sopraggiunti dal cielo .

E mentre quell'esercito improvvisato scompariva sotto la punta di bacchetta del bambino sopravvissuto , Malfoy si accasciò contro il tronco con sguardo distante , imitando un gesto che per molte altre notti ancora avrebbe compiuto nel ritrovarsi ad aspettare il ritorno dei compagni da quella guerra che mai avrebbe combattuto e dal quale si era autoescluso .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il 24 dicembre giunse per tutti , anche per quelle famiglie che avevano perso i loro cari nelle continue lotte notturne dei mangiamorte contro i cosìdetti ribelli mezzosangue , capeggiati da Harry Potter e dalla sua inseparabile protettrice Hermione Granger .

Al ministero della magia si mormorava persino la presenza di alcuni figli di ex mangiamorte . La questione cominciò a risultare scottante quando si contarono decine e decine di morti tra le fila dei mangiamorte e i poveri babbani coinvolti in questa sorte di guerra civile .

Il giornale oramai riportava solo articoli di cronaca nera , nomi di intere famiglie di mezzosangue sterminate in tutto il mondo per la follia del lord oscuro tornato alla ribalta .

Si era cercato di prendere seri provvedimenti al riguardo , ma la situazone era talmente delicata che il ministero si muoveva con i piedi di piombo, rallentando così gli aiuti necessari a quelle atrocità sempre più frequenti .

Proprio per smuovere un pò le acque Sirius aveva deciso di andar a far visita al ministro della magia , ma non appena aveva messo piede nel ministero , si era accorto di quanto la situazione fosse critica in realtà .

Impiegati correvano da una parte all'altra dei corridoi inondati da pile e pile di fogli , probabilmente qualche richiesta di soccorso delle tante comunità di mezzosangue in diffocoltà .

Moody e Black , indifferenti al resto dei presenti , si diressero a passo marziale verso l'ufficio del ministro , anch'esso occupato da un numero esorbitante di auror che si davano il cambio ogni quarto d'ora per paura di un attacco a sorpresa .

Fu così che Sirius lo trovò , indaffarato a dettare ordini a destra e a manca , mentre con la bacchetta spediva alcuen scartofie nella spazzatura . Con un gesto annoiato del capo il ministro congedò il capo degli auror , prestando attenzione ai due maghi fermi di fronte alla sua scrivania .

< Un momento solo > borbottò con stizza prima di spedire l'ennesima strillettera in un cassetto dell'ingombrante scrivania .

< Siete arrivati finalmente > esclamò con voce alterata l'uomo , scrutando con gli occhi scuri i volti imperscrutabili dei due uomini , entrambi rigidi nella postura nel notare come il potente mago si disfasse delle richieste di aiuto .

< Weasley > in un battito di ciglia Percy accorse al richiamo del suo superiore , inchinandosi leggermente quando invitò ad entrare un uomo

dall'aria malaticcia all'interno del soffocante studio .

< Lui è il signor Johns , sarà lui a decretare se la ragazza sia o meno legata alle forze oscure > Sirius arcuì un sopracciglio , scambiando un occhiata sorpresa con il compagno quando vide il nuovo arrivato accostarsi a loro con gli occhi azzurrissimi

vuoti e lucidi come quello di un morto . < Prego ? > domandò con un velo di ironia Black nel notare come il ministro avesse tolto loro la sua attenzione , richiamata dal plico di documenti dall'aria estremamente importante .

Il ministro aggrottò le sopracciglia , cupo , sventolando davanti il naso all'insù la mano grassoccia e ingioiellata a mò di congedo che Moody non accettò con altrettanta pacatezza .

La scrivania tremò sotto i pugni che l'auor dall'occhio magico sbattè sul lucido legno , mentre Caramell fissava con malcelato astio il mago .

< Cosa dovremmo farci con questa mammoletta ? Siamo venuti per discutere con lei di...> < di come infastidirmi più di quanto io già non sia Moody ? > ruggì con furia il ministro , piantando a sua volta i pugni chiusi sulla scrivania che ebbe l'ennesimo tremito .

< Siete qui perchè IO vi ho chiamato . E sempre IO decido cosa dovete fare . Il signor Jonsh è un viaggiatore , con lui dovrete sondare la mente dell'amica di Harry Potter per comprendere se abbia o meno un legame con il lord oscuro >

concluse con uno strillio acuto che poco si addiceva alla sua figura massiccia ,prima di afflosciarsi contro l' ampia poltrona di seta rossa .

Sirius incassò con un sibilo il rimprovero del mago , conscio di come a nulla sarebbero servite le sue recriminazioni .

Così , richiamando con un gesto seccato del mento l'amico , Black si trascinò dietro il cosìdetto "viaggiatore" e un Moody in eruzione .

Quando la porta si chiuse con uno schiocco , il ministro potè tirare un sospiro di sollievo prima di estrarre da un cassetto segreto un fascicolo sapientemente ripiegato e accuratamente nascoto all'interno del doppio fondo della scrivania .

Fascicolo che racchiudeva nelle sue poche pagine l'esito di quella guerra

che sembrava sfavorire nettamente il bambino sopravvissuto e il suo improvvisato esercito di eroi e vendicatori .

 

 

 

 

 

 

 

Casse e ingombranti scatoloni ricolmi di vischio erano trasportati con una certa difficoltà dai poveri studenti del primo anno che Pansy aveva reclutato come facchini per l'organizzazione della festa di compleanno di Hermione .

Infatti la mezzosangue , colpa forse delle careffe di caffè che trangugiava ormai da giorni per rimanere vigile e attenta , si era lasciata sfuggire un piccolo borbottio indistinto nel quale si rimproverava di non aver partecipato alla festa a sorpresa organizzata dai bambini perduti . Dopo un inziale silenzio nel quale Daphne aveva smesso di limarsi le unghie , dilatando lentamente le pupille fino a far terrorizzare il povero Blaise che prese a scuoterla per le spalle , Pansy di esibì in un urlo oltraggiato che ebbe il potere di

far rabbrividire persino Selina .

Perciò dopo qualche rimprovero da parte della serpeverde e una silenziosa preghiera di Harry , la testa abbandonata sul grembo della empatica , sfiancato dall'ennesimo combattimento notturno , la piccola Parkinson si era incaricata dell'organizzazione di tutto ciò che secondo lei andava fatto .

Sotto la costante supervisione del suo fidanzato , preoccupato che potesse avere un collasso o addirittura azzannare un povero studente , Pansy si diede un gran da fare .

Con il permesso del preside addobbò il campo di quidditch con nastrini e festoni , e con qualche piccolo incantesimo riuscì a rendere l'erbetta dello stadio un lucido pavimento di marmo bianco .

In suo soccorso , per la gioia di Daphne divenuta in quei giorni dolce come la melassa , eravano sopraggiunto Andrej e Sergej ,

contenti di distarsi un pò dai massacri che continuavano a susseguirsi da un pò di tempo a quella parte . Il castello era in fermento , non c'era persona che non aiutasse nella preparazione di alcolici o nella scelta della musica . Perfino il professor Piton si lasciò sfuggire con un sorrisetto nostalgico gli ingredienti di una bevanda alcolica così potente da far ubriacare persino la professoressa McGranitt .

L'unica ad essere quasi infastidita da tutto quel trambusto era Cathleen , o per meglio dire , stizzita dall' importanza che si rivolgeva ad una comune mezzosangue . I suoi continui borbotti e frecciatine velenose avevano costretto Draco a rifugiarsi per qualche ora nei sotterranei , con più precisione nella stanza che Pansy gli aveva concesso di usare come luogo inaccessibile per quell'oca inglese .

Intento a fumare la ventesima sigaretta , il principe rilasciò con un sospiro pesante la nuvoletta di fumo violetto , rammentando con un sorriso stanco il perchè avesse optato per quelle sigarette al profumo di cannella .

Hanno un buon odore aveva detto Hermione durante uno dei loro discorsi . E chissà come e perchè , Draco si era ritrovato un ora dopo con una scatoletta di un imbarazzante rosa schoking stretta tra le mani .

In un gesto meccanico si coprì il volto con una mano , scorgendo tra le dita il ragazzo che lo fissava dallo specchio affisso alla parete di mattonelle color ocra .

Bianco come un cadavere , profonde occhiaie violacee gli segnavano gli occhi grigio perla , sterili e spenti .

I capelli biondissimi e nettamente più lunghi del solito gli accarezzavano la gola , mentre un sottile tremore nella mano faceva vibrare la sigaretta ormai consumata tra le dita .

Vigliacco , era un dannato vigliacco .

Il rumore di passi e una voce dal familiare accento straniero fece rizzare i capelli sulla nuca al povero principe , preso ora dal fissare con una luce lugubre negli occhi il mantello nero che si intravedeva dalla porta socchiusa .

Man mano che i passi si facevano più vicini e alla voce maschile se ne aggiungeva una dal timbro pacato e sempre gentile , Draco accostava lo sguardo alla porta , giungendo perfino a raggiungere in poche falcate l'entrata della stanza quando il cuore prese a battergli nervosamente in petto .

Abituato com'era al buio della propria camera , Draco non ebbe alcun problema nel riconoscere l'andatura militare di quel dannato di Victor Krum , seguito da una sorridente Hermione che costrinse il principino ad indurire i lineamenti .

Incosapevoli della presenza di una terza persona , il bulgaro costrinse la mezzosangue a poggiarsi con le spalle alla porticina che portava nella stanza della ragazza .

< Volevo darti questo > borbottò con un velo di imbarazzo il moro nel porgere ad Hermione una scatoletta di velluto nero , piccola quanto una sua mano , contenente molto probabilmente una collana o qualcosa di simile .

Intimidita da quel gesto , la mezzosangue abbozzò un sorriso , porgendo la mano nella quale il bulgaro fece scivolare il suo regalo di compleanno , stringendo quella piccola e affusolata di lei in quelle grandi e pallide di lui .

< Vorrei che la mettessi stasera > chiese Victor , gli occhi neri seri e dolci come mai Hermione li aveva visti , tant'è che nel momento in cui il bulgaro se ne andò dopo averle scoccato un bacio sull'angolo della bocca , la mezzosangue non potè far a meno di arrossire .

Ed Hermione non arrossiva mai .

Piccole gocce di sangue imbrattarono il pallido marmo del pavimento quando le unghie di Draco gli perforarono la tenera carne del palmo , seguite dai passi cadenzati e sicuri della ragazza che si rischiuse silenziosamente la porta alle proprie spalle .

Ignara di quegli occhi trasparenti , velati di disperazione , memori di quel rossore che mai il principe dei serpeverde era riuscito a scatenare e che mai sarebbe riuscito a dimenticare per il resto della sua vita .

Reo di aver lasciato fuggire vai dalle sue mani gelide e terribilmente pallide , quella piccola ed abbronzata della non più sua piccola mezzosangue .

 

 

 

 

 

 

 

 

Le risatine emozionate della quattro studentesse , e le mani che la spingevano verso l'entrata nel campo cominciavano seriamente ad irritare la povera Hermione . Non solo aveva dovuto subire per più di tre ore gli scleri di Pansy , o le minacce di Selina , ora era divenuta addirittura un pagliaccio .

Mira , la più silenziosa e arguta del gruppo affiancò l'amica con un sorrisetto malinconico , sconsolata dalle emozioni contrastanti che l'empatica sentiva provenire dalla mezzosangue . E lei sapeva a cosa era dovuta quella malinconia ed amarezza .

Nel mentre che Daphne annunciava con voce da soprano l'entrata della festeggiata , la russa invitò l'amica a chinarsi quel tanto che bastava per farsi udire solo da lei .

Nessuno oltre ad Hermione udì ciò che Mira disse prima di raggiungere Harry , nè qualcuno vide il viso sempre pacato della ragazza venire

trasfigurato in una maschera di dolore .

Hermione si riebbe in tempo quando Pansy la strattonò verso il centro del campo , e conscia degli occhi che le si puntarono addosso , la mezzosangue stirò le labbra poco prima serrate in quello che poteva sembrare un sorriso gentile .

Molti fischi di ammirazione ed espressioni ammirate spinsero Hermione ad allargare il sorriso per compiacere la povera Pansy , stretta al suo braccio con aria speranzosa .

Il campo era gremito di studenti , ognuno dei quali indossava un vestito elegante e abiti dalle sfumature sgargianti .

In quell'accozzaglia di colori però , più di tutti risaltava lei con quell'abito di un bianco alabastro , sconvolgente addosso a lei data la sua pelle dorata in netto contrasto con la seta dell'abito .

Per non parlare del vistoso ciondolo a cuore che la mezzosangue sfoggiava con un espressione imbarazzata .

Non appena Krum riconobbe nel ciondolo con il quale la ragazza giocherellava il proprio regalo , un sorriso estatico si aprì sul suo bel volto , e ciò non sfuggì ad Harry nè alla sua compagna .

< Non è come penso vero ? > bisbigliò il bambino sopravvissuto nell'orecchio dell'empatica che ,a dispetto di ciò che si aspettava , vide annuire con un sorriso tirato. Nell'ovazione che si elevò all'entrata della festeggiata , Mira riuscì ad udire l'imprecazione del ragazzo dalla cicatrice a saetta , i cui occhi verdi promettevano fulmini e saette . Come infatti ci si aspettava , Harry sgusciò via dalla presa della russa per andare in cerca di quel biondastro dei suoi stivali che stava voltando le spalle alla propria felicità .

Il serpeverde impiegò un paio di secondi prima di scovare la sua nemisi . In disparte come al solito , Draco fingeva di ascoltare il continuo ciarlare di Cathleen , indubbiamente bella nel suo abito color lavanda .

Ancor prima che la purosangue potesse concludere il proprio discorso , la ragazza si vide privare del suo fidanzato da un Harry Potter decisamente bellicoso a giudicare dall'occhiata di fuoco che le rivolse . Perciò la serpeverde non riuscì ad aprir bocca quando Draco fu trascinato lontano dalla folla accalcata sotto gli spalti .

< Cosa diavolo stai facendo ? > ruggì il moro nel liberare dalla presa il polso del compagno , indifferente come al solito , ma con una vistosa vena alla tempia che continuava a pulsare spasmodicamente .

< Non capisco cosa intendi > .

Per poco Harry non rischiò di attirare l'attenzione su di sè con l'urlo che zittì con uno sforzo considerevole data la rabbia che gli faceva ribollire il sangue . < Hai deciso di perderla per sempre ? Perchè è questo che stai facendo . Solo perchè hai paura ! > la vena prese a pulsare e ad ingrossarsi maggiormente quando Malfoy udì l'ultima frase quasi urlata .

Paura ? Lui aveva paura di Hermione ?

Si , aveva una fottuta paura di essere abbandonato anche da lei , se mai le avesse dato un minimo di fiducia .

Era un dannato cordardo .

Harry smise di gesticolare e urlargli contro quando scorse un lampo di dolore adombrare per brevi secondi lo sguardo adamantino del compagno di casa , il capo chino , come sconfitto di fronte a quell'ammissione .

Un velo di pietà rischiò quasi di smuovere il bambino sopravvissuto dalla sua posizione di "amico scorbutico" , ma quando gli occhi verdi intravidero il sorriso imbarazzato che Hermione scambiò con Krum , Harry capì di non aver altra possibilità .

< Ti concederò due minuti per decidere Malfoy , dopodichè non sarò più tanto gentile da aiutarti > biascicò con voce incolore prima di dileguarsi tra la calca di studenti , lasciando dietro di sè un ragazzo dallo sguardo perso e spaesato .

La musica diede inizio alla festa e Cathleen si vide portare dall'altro lato del campo da alcuni studenti del primo anno ai quali Selina aveva ordinato di tenere la bisbetica lontano dalla pista da ballo .

Alcune coppie presero a volteggiare .

Sergej ed Andrej rischiarono di staccarsi la testa a morsi dato che nessuno dei due voleva essere il secondo a ballare con l'amica , ma grazia all'intervento tempestivo di Daphne la rissa sfumò in tempo .

A loro si accodarono Blaise con Selina , Theo con Pansy e Mira con Sirius dato che ora il suo compagno stava danzando dolcemente con la strega dagli occhi d'oro .

Sulle note di un lento Harry più che danzare si dondolava sui piedi , goffo e impacciato al contrario del passo elegante di Hermione , intenerita dal suo tentativo di distrarla .

< Sei bellissima stasera >.

La mezzosangue abbozzò un sorriso , adocchiando una familiare capigliatura bionda ferma sotto gli spalti . .

< Cosa ? > chiese cupa la ragazza nel capire al volo a chi l'amico si riferisse . Non ci voleva un genio per capire dove Harry voleva andare a parare . Inoltre lo sguardo che Hermione sentiva bruciarle la schiena poteva appartenere solo ad una persona .

L'ultima che in quel momento voleva vedere .

< Va da lui > ripetè Harry , sospingendola dolcemente dietro le proprie spalle , mentre Theo e Blaise placcavano con la maestria di due elefanti Victor Krum , il prossimo candidato ad un ballo con la festeggiata .

Seppur la sola idea di trovarsi faccia a faccia con quel traditore la disgustasse , Hermione decise di zittire la vocina che le urlava di correre il più lontano possibile da lì ,e a dispetto di tutto decise di raggiungere il principino .

Complice del frastuono e delle urla , la mezzosangue riuscì a raggiungere in pochi minuti l'alta e sensuale figura di Malfoy , poggiato con noncuranza vicino all'uscita dal campo .

Non un saluto da parte del ragazzo , nè un cenno di riconoscimento . Hermione si maledì all'istante quando non vide nient'atro che una statua di marmo davanti agli occhi .

Distaccato e superiore come sempre era stato .

Indispettita gli si parò davanti , le braccia strette sotto il seno , una postura che raramente adottava .

Una sorta di istintiva protezione per se stessa .

< Cosa vuoi ? > .

Draco sembrò rinvenire da una sorta di catalessi quando riconobbe la voce della mezzosangue , bella da mozzare il fiato , ma algida come la più crudele delle streghe .

Ferito da quel distacco Draco non potè evitare di schioccare la lingua sul palato , esibendosi in uno dei suo famosi ghigni derisori che mandò la ragazza letteralmente in bestia .

< Non ti conviene giocare con me Malfoy , non c'è più niente che mi freni dal farti del male > .

Il tono cupo e affilato fece trillare nella mente del serpeverde una campanella di allarme alla quale Draco però non diede retta , poichè tutta la sua attenzione si era catalizzata sulla piccola mano della ragazza che stringeva convulsamente il ciondolo a forma di cuore .

Hermione smise di mordicchiarsi il labbro quando seguì lo sguardo opaco del serpeverde , stringendo maggiormente la collana che Victor le aveva regalato ,quasi potesse in qualche modo esorcizzare il dolore che le stava squassando il petto .

E la mezzosangue pensò di avere le allucinazioni quando seguì con crescente preoccupazione i lineamenti perfetti e marmorei del principe spezzarsi , frammentarsi fino a lasciare un espressione talmente triste ed addolorata da farle male al petto .

Per puro istinto Hermione gli afferrò il volto tra le mani , osservando ad occhi sgranati l'espressione disperata e distrutta dell'amico .

< Draco ti senti bene ? Vuoi che ti porti in infermeria ? Vuoi...> fu zittita dal dito affusolato che andò a sfiorarle in una carezza le labbra dischiuse , mentre gli occhi grigi sembravano riprendere vita .

< Non lasciarmi Hermione , ti prego >.

Lo shock fu devastante , non solo per la supplica ma perchè per la prima volta Draco l'aveva chiamata per nome . E d'un tratto tutto perse consistenza intorno a loro .

Non c'era più Harry che tentava di catalizzare l'attenzione generale su di sè rubando un bacio a Mira .

Non c'era più Krum che aveva caricato sulle proprie spalle Andrej nel tentativo di farsi largo fino ad Hermione .

Non c'era più la figura gracile e deforme che avanzava verso i due .

Solo loro .

Bastò poco per far combaciare le loro labbra , ancor meno per far si che le braccia inermi di Malfoy si rianimassero ed andassero a cingere disperatamente la vita della mezzosangue .

Tra le ciglia dischiuse Hermione memorizzò ogni singolo tratto del serpeverde .

Il tremolio delle ciglia biondissime .

Il rossorre delle sue guance sempre candide come la neve .

Il lieve sorriso che ingentiliva i lineamenti sempre crudeli e perfetti del ragazzo .

Ed era suo . Tutto suo se solo non vi fosse stata Cathleen .

Barcollante , Draco si appoggiò alla parete senza fiato , gli occhi sgranati per la sorpresa e la guancia che pulsava per il dolore .

Hermione serrò la mascella con ancora il respiro affannoso e il cuore che batteva impazzito nel suo petto , la mano ancora alzata a mezz'aria .

< Non sono la tua puttana > .

Nel momento in cui Hermione gli voltò le spalle , Malfoy ebbe paura di avere un collasso .

L'aria cominciò a mancargli , le gambe si fecero molli , e il cuore prese a battere così forte da trapanargli il cranio e le orecchie .

Nonostante il trambusto generale , Harry riuscì a lanciare un occhiata alla sua migliore amica che correva verso di lui con la collana stretta saldamente tra le dita , mentre Malfoy sembrava stesse avendo un attacco di cuore per quanto era pallido e respirava male .

Però quello non era l'unica cosa che stonava con la visione che il bambino sopravvissuto aveva avuto sulla loro riconciliazione , come quella figura zoppicante che puntava su Hermione .

La voce di Sirius bastò a zittire i presenti e ad interrompere la musica , ma la mezzosangue udì un altro suono, gutturale e di una lingua riconducibile al latino che qualcuno stava recitando alle sue spalle .

Con ancora la collana stretta tra le dita , Hermione si voltò con il cuore in gola e gli occhi lucidi , incatenati da due iridi talmente chiare e sgranate da farla rabbrividire per il ribrezzo .

< No , non adesso > si riuscì ad udire prima che Selina e i compagni si accorgessero di come gli occhi d'oro dell'amica cominciassero a farsi vacui , distanti , e di come strane figure ed ombre andassero a sostituire il campo di quidditch .

Nel momento in cui il profilo di un enorme castello di delineò tra gli studenti , alcuni urletti spaventati fecero voltare il preside e i serpeverde verso un'alta e affusolata figura che Mira e i compagni non ebbero difficoltà a riconoscere .

Mefistofele si ergeva imponente su una piccola figura contro la quale puntava una sottile spada di cristallo nero , la minuta sagoma che Mira riconobbe come Hermione all'età di quindicini anni .

< Ti arrendi ? > chiese con voce inflessibile il vampiro , gli occhi cremisi impassibili alle innumerevoli ferite che segnavano orribilmente il corpo della ragazzina .

La mezzosangue si poggiò una mano sulla spalla nuda , tamponando con le dita il sangue che copioso abbandonava il taglio .

Con i capelli incollati al volto madido di sudore e gli occhi serrati per il dolore la piccola Hermione scosse il capo con forza, digrignando i denti e masticando tra le labbra spaccate una sorta di "devo proteggerli tutti" .

Mefistofele andò a trapassare la piccola figura da parte a parte , costringendo la quindicenne a cadere in ginocchio con un rivoli di sangue che le rigava il mento , ma neppure allora la ragazzina chinò lo sguardo .

Ricoperta di fango , sangue e sudore la mezzosangue si rimise in piedi , nonostante la spada piantata nel fianco . E fu allora che una luce verdastra le avvolse le membra stanche e affaticate .

Una fiammata nera le avviluppò il corpo man mano che il respiro diveniva più lento e pesante . E quando la ragazzina rialzò il capo con un urlo di dolore , un ruggito mostruoso si elevò nel cielo assieme allo strappo dei vestiti nel momento in cui Hermione ebbe la sua prima trasformazione in animagus .

Entrambe le figure si dissolsero in un battito di ciglia nel mentre che gli studenti si guardavano attorno confusi e spaesati , mai quanto il povero Harry che fissava ad occhi sgranati la figura ritta della sua migliore amica .

Immobile come una statua , gli occhi d'oro risucchiati da quelli azzurrissimi dello sconosciuto che vide storcere la bocca sdentata in un gesto di insoddisfazione .

Un brusio , voci , urla , pianti si susseguirono in un crescendo di terrore che si propagò per tutti gli studenti .

Sirius , l'unico ad aver capito cosa stava succedendo , ordinò ai professori di sgomberare il campo per dar modo a lui e agli auror presenti di raggiungere il più presto possibile quel dannato viaggiatore .

Ma ancor prima che l'uomo potesse anche solo azzardare un passo , un freddo glaciale ammutolì i presenti . Il gelo artico del paesaggio invernale che ora aveva sostituito il campo .

Una piazza gremita di persone , una città innevata , risa , una chiesa .

Mira , Selina , Andrej e Sergej impiegarono pochi secondi per riconoscere la cattedrale di San Basilio , e altrettanto tempo impiegarono per riconoscere la piccola imbacuccata in un cappottino di pelliccia bianca che passeggiava tranquillamente assieme alla sua famiglia .

< Hai visto la neve Hermione ? è bella no ? > chiese una bambina dai codini biondi alla piccola bimba per mano a lei e al suo fratellino , mentre i sei adulti stavano attenti che la più piccola tra i tre non incianpasse nella neve .

< Elisabeth , Edward non fate cadere Hermione mi raccomando , è ancora troppo piccola per farla camminare senza un sostegno >

< Si zia > risposero in coro i due bambini all'avvenente donna stretta al fianco di un uomo alto e bruno , i begli occhi verdi intenti a seguire ogni singolo movimento della piccola Hermione .

< Non succederà nulla , non preoccuparti . Sei sempre così apprensivo > sbottò un anziano signore dalla folta chioma grigia a braccetto di una graziosa donna dal severo chignon nero rigato da alcune striscie bianche .

< Lascia stare tuo figlio , è bene fare attenzione . Può succedere di tutto oggi > .

Al seguito di quelle parole il cielo si scurì improvvisamente , facendo borbottare gli adulti che indirizzarono i bambini verso la porta della chiesa per ripararsi dal temporale , quando un urlo femminile fece sobbalzare l'allegra combriccola .

Le gemelle Patil si strinsero l'una all'altra quando videro alcuni mangiamorte passar loro di fianco senza però degnarle di uno sguardo , come molti altri mantelli neri comparvero affianco degli studenti gelati dal terrore .

Eppure Cedric Diggory non emise un fiato quando uno dei tanti mangiamorte lo oltrepassò come se fosse fatto d'aria , scatenando un chiassoso brusio sovrastato dalle urla dei babbani che correvano a destra e a manca per sfuggire agli aggressori .

< Correte > urlò Scott Granger alla moglie e ai figli quando vide quegli strani uomini incappucciati puntare verso di loro .

Selina , la più vicina alla piccola Hermione sgranò gli occhi , fattisi lucidi , quando vide i tre uomini ordinare alle donne di fuggire mentre loro andavano incontro agli sconosciuti .

< Fermi , no ! > gridò con voce strozzata Pansy verso il padre di Hermione . E fu allora che Harry notò come la vera Hermione si fosse ingobbita , come schiacciata da un peso che non riusciva a reggere .

Il corpo scosso come in preda a delle convulsioni .

< Fatelo smettere . Fatelo smettere vi prego > singhiozzò a mezza voce Mira , le mani portate alla testa e le lacrime che fuggivano dagli occhi azzurri , senza un freno .

Dolore, solitudine , odio , rancore .

L'empatica svenne , stroncata da quei sentimenti incontrollabili e spietati come lo era il viaggiatore , incurante del tremore che scuoteva irrefrenabilmente la mezzosangue .

Impotenti , Blaise e gli studenti videro quei babbani cadere come tanti soldatini sui corpi ammassati dei loro familiari .

Pozze di sangue , urla causate dai crucio pronunciati con fare divertito dai mangiamorte e i pianti di quei bambini che le tre donne scortavano con il cuore in gola .

< Svelti bambini , veloci > ordinò la nonna di Hermione quando un fascio di luce verde la colpì in mezzo alla schiena , facendola cadere con un tonfo sordo al suolo .

I due fratellini cominciarono a piangere , stringendosi contro la piccola Hermione che guardava con aria assente il viso smorto della nonna .

< Coraggio , dobbiamo scappare > .

Le due donne afferrarono per mano i piccoli e tentarono di raggiungere il piccolo bar dall'altro lato della strada , ma una pioggia di strane scintille verde smerlado costrinse una delle due ad accasciarsi al suolo .

Dopo neanche due secondi i due fratellini affiancarono sulla neve la loro madre , ma Hermione continuava a correre man mano che la voce di sua mamma la incitava a scappare , ad allontanarsi da lì .

Un coro di pianti e gemiti strozzati accompagnò la caduta della signora Granger quando nascose sotto il suo corpo sua figlia , seppellita dal cadavere gelido della donna .

E così come era iniziato , quello sterminio finì .

Nessuno piangeva , urlava o correva . Erano morti . Tutti . Intere famiglie di mezzosangue sterminate .

Il più grande massacro della storia del mondo magico .

Eppure una figura candida continuava a rimanere ritta in tutto quel sangue .

Draco , ritornato in sè , riconobbe all'istante gli occhi grigi dietro la maschera sceletrica del mangiamorte che avanzava verso la bambina .

Così come Daphne e il resto dei purosangue fissavano attoniti i propri familiari accerchiare la piccola mezzosangue .

< Lucius > .

Blaise rabbrividì nel riconoscere la voce del padre , allo stesso modo in cui Theodor ammutolì nel vedere suo padre morire carbonizzato quando tentò di ferire la bambina.

< Andiamo via > .

Inflessibile nella voce e nello sguardo , Lucius Malfoy e i suoi compagni si dileguarono nella notte .

E mentre la neve scompariva da sopra il pavimento di marmo , la bambina continuava a fissare senza per davvero vederli i figli dei suoi assassini .

La piccola mano stretta a quel cadavere dal quale fino alla fine la piccola mai si discostò .

Non appena il viaggiatore interruppe l'incantesimo , un rivolo di sangue fuori uscì dalle sue labbra quando fu costretto ad artigliarsi la gola nel momento in cui qualcosa gli recise dall'interno i polmoni e gli organi vitali .

Il cadavere cadde con un tonfo sordo , e il suo urlo inespresso rimase tale fin quando il pianto silenzioso di qualcuno non sconvolse gli studenti .

Curvata su se stessa , le mani chiuse su quella collana che sbriciolò tra le mani per la rabbia , il bel viso distorto dal dolore , Hermione piangeva per la prima volta nella sua vita .

Calde lacrime rotolavano giù per le gote arrossate , picchiettando sul bianco marmo ritornato al suo stato originario .

Selina trattenne il fiato nel vederla in quello stato .

Mai , mai una sola lacrima aveva solcato il viso di Snegurocka , ed ora invece la principessa di Russia si sfogava in un pianto silenzioso .

Nessuno provò ad avvicinarla , solo Harry tentò di avere un qualche contatto con lei , ma ora come ora la mezzosangue era inavvicinabile .

Un essere rancoroso e pieno di odio .

Con un urlo disumano Hermione gettò la testa all'indietro , le braccia spalancate in quello che voleva essere una sorta di sfogo all'apparenza , ma che in seguito si mostrò per quello che in realtà era .

Una fiammata verdastra la circondò , inghiottendola tra le alte fiammate che costrinsero molti studenti ad appiattirsi contro gli spalti .

Urlava Hermione , urlava e piangeva mentre si lasciava andare alla rabbia .

Le fiamme si ingrossarono fino a risucchiare gli addobbi e i festoni , come la figura al suo interno si piegava sotto il peso di quel dolore che la schiacciava .

Il sibilo dei tre serpenti dorati fece arretrare Harry e i compagni quando provarono ad avvicinarsi , ma Hermione non era più in se oramai .

I begli occhi d'oro si erano tinti di rosso . I lineamenti delicati si erano assottigliati , e la coda a tre teste che sbucava dall'abito sibiliva contro chiunque si avvicinasse .

Silente fu il primo a tentare un appraccio , ma mai mossa fu più sbagliata .

Con un balzo felino la mezzosangue piombò addosso al preside , scaraventandolo contro la lunga tavolta imbandita , man mano che sotto i piedi di Hermione si aprivano crepe dalle quali sembrava uscire fuori lava .

La folla si disperse e si rifugiò all'interno degli spogliatoi a dispetto dei serpeverde che non ebbero la forza di imitare i compagni .

< Hermione , Hermione > chiamò con voce rotta Pansy , barcollando piangente verso l'amica furente .

La mezzosangue si voltò verso la purosangue con sguardo spiritato , storcendo la bocca in un sorriso angelico che la strega mal interpretò .

Infatti , a pochi passi dalla mezzosangue , Theodor dovette gettarsi sulla fidanzata per evitare che l'incantesimo proibito la prendesse in pieno . Tremante e confusa , la Parkinson guardò prima Theo e l'amica con sguardo disperato , scoppiando poi a piangere quando Hermione cominciò a ridere tra le lacrime .

< Ha tentato di uccidermi , ha tentato di uccidermi > continuava a ripetere con voce isterica Pansy , cullata da Nott che a stento riuscì a ricongiungersi al gruppo . Sconvolti dallo spettacolo a cui avevano assistito , i russi non riuscivano a capacitarsi di come Hermione fosse riuscita a convivere con quel dolore .

Come risciuva a dormire con quelle immagini .

Come riusciva anche solo a respirare sapendo di essere l'unica sopravvissuta .

< Ha tutte le ragioni per volerci uccidere . Dovremmo morire per tutte quelle persone > bisbigliò con un filo di voce Daphne , sorretta da Sergej che guardava con occhi lucidi la sinuosa figura inghiottita dalle fiamme .

< Non muovetevi . State immobili >

ordinò Sirius ai ragazzini alle sue spalle , solo Harry continuava a rimanere immobile di fronte all'amica piangente .

Pallido come un cencio , il viso rigato da una lacrima solitaria .

Quante persone erano morte in suo nome .

Quanto aveva dovuto soffrire Hermione per difenderlo .

Quanto era stato egoista nel vivere una vita tranquilla , mentre la sua migliore amica aveva dovuto passare le pene dell'inferno .

Era inutile , un inetto . Un mostro .

Hermione doveva diventare la speranza dei maghi , non lui .

Lei doveva essere protetta , non lui .

< Perdonami > .

La mezzosangue smise di fomentare le fiamme attorno al suo corpo quando udì la voce sottile del mago caduto in ginocchio a pochi metri da lei . Schierati di fronte a lei vi erano anche i figli dei suoi assassini .

Gli occhi scarlatti saettarono sui volti di ognuno di loro quel tanto che bastava per lasciare un impronta indelebile sulle loro anime , fino a soffermarsi sul volto bianco di Harry Potter .

Hermione riuscì a vedere il proprio riflesso in quegli occhi verdi che le avevano ridato la speranza .

Una figura sottile e oscura inglobata da fiamme del colore della morte .

Occhi rossi e malvagi .

Serpenti attorcigliati attorno ad un corpo sinuoso e un sorriso crudele .

Quella era lei .

Una strega , un demone , il diavolo in persona .

Mentre le lacrime continuavano copiose a rigarle le gote , un sorriso triste si aprì sul volto , giungendo fino agli occhi lucidi di lacrime .

Era un essere oscuro , uguale al lord oscuro .

Per anni l'avevano paragonata a quell'assassino .

Per anni era stata additata come un adepta delle tenebre .

La figlia del diavolo la chiamavano alcuni .

Eppure lei aveva desiderato esser chiamata solo con il suo vero nome .

< Hermione > .

Lui era la speranza dei maghi , il salvatore del mondo magico .

Il bambino sopravvissuto .

Lei invece era solo...un ombra .

Nessuno l'avrebbe seguita come avrebbero fatto con lui .

Nessuno l'avvrebbe assecondata fino alla morte come avrebbero fatto in nome di Harry Potter .

Nessuno l'avrebbe ricordata per quello che era .

Solo una strega nera . Il diavolo . L'ombra della morte su questa terra .

< Hermione , ti prego , vieni qui > supplicò Harry , in ginocchio di fronte all'amica , gli occhi verdi lucidi dalla disperazione , il braccio ferito e gli occhiali storti sul naso .

Hermione provò a tendergli una mano , titubante , finchè qualcosa nel suo cervello non si scollegò .

Draco vide distintamente Hermione dilatare le pupille fino a far svanire l'iride e la bocca sottile dischiudersi in quello che era l'inizio di un urlo che svanì nel vento assieme alla strega quando non lontano da lì una donna venne uccisa .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pioveva , un furioso temporale aveva investito Privet Drive , eppure le case erano intatte . Gli abitanti erano al sicuro nelle loro dimore eccetto in quella che Hermione fissava con il cuore spezzato in due .

Le finestre dai vetri rotti , le pareti ridotte in cumuli di macerie e il cadavere abbandonato poco distante dalla tettoia .

Una donna stesa in una pozza di sangue , i begli occhi azzurri sgranati e le mani tese verso il vuoto , quasi in cerca di un aiuto .

Fu così che Hermione trovò sua madre .

Riversa a terra , nel fango , sotto la pioggia battente .

I vestiti strappati , la pelle bruciata in più parti , il bel volto sfregiato da lunghi tagli e il battito muto .

< Perchè ? >

< Questa volta non sono stato io > .

Un ombra scura si accostò alla figura immobile di Hermione , gli occhi rossi fissi in quelli spenti della donna .

< Dovresti sapere che io non mi sporco le mani in questo modo . Dovresti inoltre riconoscere i metodi di tortura di quelli che sono stati per anni i tuoi compagni di scuola > .

Il lord oscuro scrutò brevemente il profilo gelido della mezzosangue , protendendo una mano nell'accenno di una carezza che però mai concesse alla ragazza .

Sembrava quasi titubante , eppure Hermione conosceva quella titubanza .

Era quasi familiare .

< In questa guerra tu non sei schierata da nessuna parte . Nè dalla mia , nè da quella di Harry Potter .

Ora come ora tu non sei altro che un ombra che mai verrà ricordata .

Nemica di tutti , amica di nessuno .

Senza una patria . Senza un esercito . Senza una vita >

Quando Voldemort si smaterializzò via da Privet Drive , Hermione fissò un ultima volta il cadavere della madre nella vana speranza di vederla sorridere .

E poi , così com'era venuta , ella scomparve.

In quella notte molte cose accaddero .

Il ministero registrò Hermione Jane Granger come responsabile dell'uccisione di un funzionario del ministero , il viaggiatore .

Silente fu deposto dalla carica di preside e sostituito da Dolores Umbridge .

Hogwarts venne divisa in due classi .

I puri e i mezzi , un muro magico a dividerne le vite all'interno della scuola .

Charlotte Thompson morì per mano della sua stessa figlia ,o almeno questo venne riportato sui giornali .

E la famosa scuola di Durmstrang venne rasa al suolo , sprofondata negli inferi dal varco che la principessa di Russia aveva aperto con la magia oscura .

Harry Potter perse una madre .

I russi persero una sorella .

I purosangue persero un amica .

E Draco Lucius Malfoy perse un amore.

Eppure tutto non era perduto . Nonostante le ombre si facessero sempre più fitte .

Sebbene i mezzosangue avessero deciso di barricarsi nella città di Kitez per non uscirne mai più .

Seppur il lord oscuro sembrava aver vinto la battaglia , c'era ancora una speranza .

Harry Potter era sempre vivo , più adulto , più cosciente del suo dovere , più carico di odio .

E poi c'era lei , scomparsa ma non morta . Colei che voleva lasciare la sua impronta nella storia della magia .

Non come la figlia del diavolo , nè come l'ombra o la sosia del lord oscuro .

Ma la Lady Oscura .

Con un suo esercito . Una patria . E una nuova storia .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fin dagli albori il globo era stato suddiviso in quattro parti .

Il regno del nord appartenente alla Valchiria .

Il regno del sud di proprietà del vampiro Mefistofele .

Il regno dell'est da tempo immemore dimora degli umani e poi vi era la terra senza nome .

Il regno dell'ovest era il ritrovo della peggior feccia umana , demoniaca e magica . Lì non vigevano regole , non vi erano padroni , non vi erano fazioni .

Liberi di agire , liberi di pensare , liberi di morire .

Un luogo inesplorato, troppo ribelle per poterlo conquistare , poco fedele per volerlo come alleato .

Così molti credevano . Così molti pensavano . Ma nessuno aveva realmente capito il perchè il regno dell'ovest mai avesse avuto un signore .

Tortuga , una dei ritrovi di pirati , demoni inferiori e maghi esiliati . Il centro del contrabbando e della perversione .

In uno dei suoi tanti bar malfamati , seduto su uno sgabbello sudicio , una figura ammantata di bianco beveva il suo ennesimo bicchiere di rum sotto lo sguardo accigliato del barman .

Un uomo massiccio , alto intorno ai due metri e dalla folta barba rossa fumava con aria indifferente il proprio sigaro , accerchiato dal resto degli avventori del bar .

Una sorta di capo branco , proprio quello che Hermione stava cercando .

La ragazza lasciò una banconota sul bancone , e con poche falcate raggiunse il tavolino circolare sul quale il pirata sorseggiava una bottiglia di alcool puro .

Gli occhi neri dell'uomo si puntarono immediatamente sull'insolito mantello bianco , fin troppo candido per il luogo e perciò non meno sospetto .

< Voi siete Dente di Squalo ? > .

Un silenzio tombale calò tra i presenti , lo stesso bar man afferrò i coltelli che nascondeva sotto la casacca quando tutti udirono una voce femminile fuori uscire da sotto il mantello .

In fondo le donne erano segno di sventura , e loro erano molto superstiziosi .

Le labbra carnose dell'uomo si arricciarono sopra una dentatura inumana , affilata e sporgente come quella di un piragna .

Ora si capiva il perchè di quel nomignolo .

< Cosa ci fa una donna in un covo di pazzi ? O sei una folle suidica o hai qualche richiesta vero bellezza ? >

Dente di Squalo squadrò con aria compiaciuta l'intera figura della donna , alta sopra la media , dalla voce bassa e calda doveva essere molto bella .

< Diventerò la vostra signora > .

Il pirata sputò in faccia ad un vampiro il contenuto del bicchiere quando udì la richiesta della sconosciuta e nessuno potè evitare di ridere a quella così bizzarra richiesta . < E questa sarebbe una proposta ? > .

Senza essere vista Hermione allargò il ghigno , richiamando attorno a sè l'aria infernale della sua magia proibita , abbastanza da far arretrare quattro o cinque di loro .

< Io non ho mai detto che era una proposta . Questo è una affermazione . Voglio solo sapere quale sono le vostre condizioni > .

Dando un ultimo sorso alla bottiglia che in seguito scaraventò contro la parete , Dente di Squalo sfilò dalla cinta la propria sciabola , gettando un occhiata al nanerottolo accostato alla porta .

< Tu , corri a chiamare le isole vicine . Avvisa che qui c'è qualcuno che intende diventare il nostro "padrone" > storse la bocca quell'ultima parola . < Comunque ragazzina > e qui indurì la voce < Per avere la nostra completa ed assoluta fedeltà devi sconfiggere ogni fottuto abitante di questo regno . Nessuno escluso , persino donne e bambini . Ma ricorda , prima di essere maghi o demoni si è uomini . Perciò niente magia o altro , solo ferro e sangue . Sono stato chiaro bimba ? > .

Hermione annuì da sotto il cappuccio , richiamando a sè la propria falce ricavata dalla zanna della sua trasformazione in animagus .

Facendo un calcolo veloce ci avrebbe impiegato quattro o cinque mesi per sconfiggerli tutti , ma se voleva tornare a casa doveva sacrificare un pò del suo tempo .

< Ci sto > .

Un ghigno diabolico si aprì sul volto abbronzato dell'uomo che , senza aspettare un secondo si gettò sulla mezzosangue , digrignando i denti quando Hermione di dileguò dalla stanza senza l'utilizzo della magia .

Un ringhio raschiò la gola del pirata , gli occhi neri che scorrevano famelici su ogni occupante della stanza .

Un fischio ed un fruscio convinse Dente di squalo a voltarsi e fu allora che un imprecazione impronunciabile rimbombò come uno sparo nella piccola taverna .

Se il pirata aveva sperato in una bella e fragile ragazzina dovette ricredersi quando la vide .

Bella era un vero e proprio eufemismo . Era bella da mozzare il fiato . Così bella da accecare e creare imbarazzo .

Sembrava una pantera , un animale selvaggio con quella massa di riccoli color miele e le labbra rosso sangue .

Il particolare che fece imprecare vistosamente l'uomo fu però il colore dei suoi occhi .

Occhi d'oro .

Tra i marinai circolavano voci riguardanti alle donne dagli occhi d'oro .

Divinità , creature onnipotenti e figlie della notte .

Dee della morte .

< Sbrigatevi idioti o questa ci fa a fette > urlò Dente di squalo all'indirizzo dei suoi uomini quando vi fu il cozzare della falce con la sciabola dell'uomo , e mentre l'uno aggrottava divertito le sopracciglia folte .

L'altra sorrideva con quel sorriso angelico che molte anime aveva condotto all'inferno .

 

 

 

 

 

CONTINUA.....

RINGRAZIO TUTTI PER I COMMENTI E MI SCUSO PER IL RITARDO . CERCHERò DI POSTARE IL PIù PRESTO POSSIBILE . BACI GOLD EYES

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Capitolo 15
*** Witch of the West ***


il frutto dolce e amaro dell'amore

 

 

 

Pioveva a catinelle, eppure quel dannato volatile non sembrava aver alcuna intenzione di smetterla di fissarlo .

In un grugnito di frustazione Harry si appropriò di un muffin al cioccolato , gli occhi verdi adombrati dal disprezzo per quel maiale rosa che osava definirsi una donna .

Dolores Umbridge non aveva di certo attirato la simpatia degli studenti al suo arrivo , ancor di meno quando aveva imposto la "divisione" in classi tra mezzi e puri .

L'assenza del preside era palpabile .

L'aria era sempre tesa , ricolma di frustazione e di parole non dette che rendevano la convivenza con gli auror assai difficile .

A rendere la situazione ancora più insostenibile di quanto già in realtà non fosse vi erano infatti quel gruppetto di maghi assoldati dal ministro della magia per la salvaguardia degli studenti diceva la preside ,

per tenerli buoni diceva Harry e la sua combriccola .

Persino i serpeverde , i più taciturni tra le case , sembravano insofferenti alla situazione che si era venuta a creare .

Nessuno di loro aveva avuto il tempo neanche di dire un monosillabo che quel "tacchino rosa shocking " , come amava chiamarla Daphne , si era presentato con un messaggio del ministero e aveva cacciato a calci Silente .

Non era mancato di certo lo sconcerto generale , e quelle persone che come Harry si erano fermamente opposte all'insediamento di quella donna e della sua scorta si erano dovuti arrendere all'evidenza dei fatti .

Il ministro le aveva dato carta bianca ,dunque poteva fare di loro ciò che voleva .

Eppure , per quanto gli auror fossero sempre con gli occhi aperti , vigili e attenti , non potevano di certo sperare nell'assoluta passività da parte degli studenti .

Anzi , quella situazione era riuscita a rendere possibile ciò che mai nessuno si sarebbe aspettato di vedere ad Hogwarts .

Non esistevano più barriere , seppur ve ne fosse una reale e concreta a dividere i loro banchi e perfino la sala grande .

Tutti gli studenti avevano messo da parte le proprie divergenze , i propri nomi , il proprio sangue per sopravvivere a quel carcere che era diventato quello che una volta potevano definire il loro rifugio .

Complice di questo avvenimento erano stati senz'altro i massacri che si erano susseguiti nei mesi a seguito della scomparsa di Hermione .

Si contavano migliaia e migliaia di morti , eppure , persino i più ferventi sostenitori del lord oscuro avevano dovuto chinare il capo e distogliere lo sguardo dalla carneficina che Voldemort stava causando nell'intero globo .

Cina , India , Italia , Messico . Oramai tutti erano coinvolti .

Morivano in massa e rimanevano senza nome . Che fossero maghi , babbani , o demoni non importava .

Con l'ausilio di Morgana colui-che-non-deve-essere-nominato stava decimando la popolazione senza alcuno scrupolo .
Perciò , persino i più crudeli tra i purosangue , coloro che si ritenevano superiori ai comuni babbani e auguravano loro la morte , dovettero tacere nel vedere centinaia di corpicini ammassati tra le strade imbrattate di sangue .

Nessun essere umano , neanche il più meschino avrebbe potuto annuire docilmente sotto le notizie di cronaca nera. Nessun essere umano .

E Voldemort di certo non lo era .

Altro particolare che aveva smosso le acque era stata la scomparsa dei mezzosangue dai centri abitati .

Case vuote , nomi inesistenti . Erano scomparsi dalla faccia della terra .

E ciò non implicava solo lo spopolamento delle città ora simili a colonie fantasma , ma anche l'assenza di una qualche difesa dagli attacchi .

Perchè se prima Harry e i suoi erano riusciti ad opporsi a Voldemort era stato solo grazie ad Hermione e ai bambini perduti .

In mancanza di lei però le porte si erano sbarrate, le bocce cucite , gli occhi chiusi .

Senza la loro principessa i mezzosangue tacevano nel loro Eden .

Protetti dietro le loro mura d'oro , al sicuro nella loro leggendaria città invisibile , impassibili alle sofferenze di coloro che li avevano sempre disprezzati .

E senza di loro erano soli , senza difese , senza alcuna volontà con la quale opporsi ai mangiamorte e alle forze oscure .

Troppo abituati a chinare il capo , troppo vili da poter prendere in mano la bacchetta e rischiare di morire per i propri ideali .

La frutazione per quegli avvenimenti sempre più disastrosi , e l'impossibilità di ricongiungersi con l'empatica , se non di nascosto durante i loro raduni notturni , rendeva il bambino sopravvissuto particolarmente irritabile .

Perciò la presenza costante del fastidioso cinguettare del piccolo pettirosso , appollaiato da giorni su una delle finestre della sala , non giovava alla sanità mentale

di Harry Potter , men che meno alla sua già scarsa pazienza .

< Giuro che se lo prendo lo arrostisco e me lo mangio > sibilò con acredine il bambino sopravvissuto , non udito nè dal povero Blaise che continuava a fissare con rabbia l'enorme muro che lo divideva da Selina .

Nè dall'impassibile principe dei serpeverde che muto ascoltava i preparativi per il suo matrimonio fissato tra due settimane .

L'unica forse ad essere in pena per il povero uccellino era Pansy , inquieta anch'ella per la pesante situazione , per non parlare della lacerante mancanza di Hermione che rendeva il gruppo terribilmente attaccabrighe .

D'un tratto nel silenzio della sala si udì distintamente un battito d'ali che raramente si poteva percepire dato che la preside aveva proibito la presenza dei gufi durante la colazione , eppure quello era proprio un battito d'ali .

In sincrono tutti gli studenti alzarono il volto dal proprio piatto , osservando con malcelata curiosità la discesa piuttosto rumorosa del volatile che stava planando in direzione della tavolata dei serpeverde .

Harry assottigliò lo sguardo quando vide il piccolo uccellino poggiarsi sulla sua tazza con un cinguettio riconducibile ad una risata che sembrò indispettire il ragazzo , tant'è vero che Theodor dovette bloccarlo per non fargli infilzare il povero animaletto con una forchetta .

Pansy unì le mani a coppa per accogliere il piccolino che , felice, si lasciò accarezzare il piumaggio dalla serpeverde , gli occhi neri tornati per la prima volta a sorridere .

Mentre Theo si beava del viso felice della fidanzata , Harry continuava a fulminare con lo sguardo quel piccolo animaletto che odorava di erba appena tagliata , pioggia e un profumo che in un primo momento lo studente non riconobbe .

A questa mancanza però sembrò pensarci Draco , gli occhi grigi tornati nuovamente ad illuminarsi quando il fine olfatto del principe percepì il profumo di neve , cannella e miele che mai aveva dimenticato .

Il profumo che impregnava la pelle e i capelli della dea dagli occhi d'oro che mesi e mesi prima teneva relegata costantemente nella sua stanza .

L'intera tavolata si zittì ,così come Harry smise di dibattersi nella presa del compagno quando vide Malfoy tendere una mano al piccolo uccellino .

Cathleen storse leggermente il naso a quella vista , tentando perfino di fermare il braccio del fidanzato quando lo vide allungarsi sull'animaletto .

< Avrà un sacco di parassiti , per di più puzza > esclamò con ribrezzo la purosangue , ritrattasi spaventata dall'occhiata minacciosa che il pettirosso le lanciò .

Uno sguardo terribilmente umano .

E fu allora che Harry e Draco compresero .

Quel piccolo volatile era .....

< Prendetelo > urlò qualcuno dall'altra parte della barriera , una voce calda e leggermente roca che fece sobbalzare il cuore al povero Blaise .

< Muovetevi > tornò ad urlare Selina , costretta a risiedersi sotto lo spintone di un auror alle sue spalle .

Pansy sgranò gli occhi quando vide tutti i compagni saltarle al collo , il che la fece correre come una gazzella fuori dalla sala per la paura con l'uccellino stretto al petto .

Harry strattonò con sè Daphne , Theo e Blaise , scoccando un occhiata di intesa con Diggory che , recepito il messaggio , cominciò a ballare sul proprio tavolo , attirando inevitabilmente su di sè l'attenzione della preside e degli auror .

Coperti dall'amico , i serpeverde si gettarono all'inseguimento della compagna quando tutti i purosangue cominciarono ad imitare il grifondoro , fischettando qualche canzoncina rock che aiutò la fuga di Potter e dei suoi .

E nel caos generale , al quale contribuirono anche le tavolate dei mezzosangue con altri schiamazzi , Draco si districò dalla presa rapace della fidanzata per gettarsi a sua volta nell'inseguimento del pettirosso .

< Pansy , dannazione fermati ! > ruggì con quanto fiato aveva in gola Harry , seguito da Theo che tentava in tutti i modi di tranquillizzare la fidanzata , ma tutti loro sapevano che quando la serpeverde veniva presa dal panico era impossibile riacciuffarla .

Svoltando l'angolo che portava ai sotterranei , Pansy rallentò la corsa quando udì i romproveri di Draco . E per la sorpresa di risentire la voce dell'amico ormai divenuto muto come un morto , rischiò di ruzzolare giù per le scale che portavano nel loro dormitorio se non fosse stato per la presa ferrea che la frenò per una spalla .

Un bagliore rossiccio costrinse Harry e i compagni a schermirsi gli occhi con una mano , nel mentre che Draco , di vista più acuta rispetto a loro , intravedeva delle gambe abbronzate sbucare da un mantello nero pece .

< E quella da dove è sbucata ? > chiese Daphne con la fronte aggrottata nel vedere una ragazzina alta quanto un soldo di cacio stringere a malapena la spalla della serpeverde .

Una zazzera di capelli rosso fuoco accarezzava i lineamenti dolci di una ragazza di circa 12-13 anni .

La pelle abbronzata , magra come un chiodo , e con un sorriso così tenero da far sorridere debolmente persino Malfoy .

< Ciao > salutò Pansy nel ritrovarsela stretta contro , osservando gli occhi blu elettrico che la piccola le puntò addosso .

Harry e i compagni si accostarono con curiosità alla ragazzina , per nulla impensierita dal fatto di trovarsi circondata da maghi che non conosceva .

< Come ti chiami ? >

la bambina non rispose alla domanda di Blaise , si limitò a scuotere la testa e ad indicarsi la gola .

< Non puoi parlare ? > un altro diniego con la testa .

Un rumore di passi veloci alle loro spalle fece sobbalzare la curiosa combriccola , così Harry ordinò a Pansy e a Daphne di correre nei sotterranei e chiudersi dentro , mentre loro affrontavano gli auror accorsi ai loro schiamazzi .

Le due serpeverdi annuirono senza proferir parola , portandosi dietro la nuova arrivata che continuava a fissare Draco con una luce strana negli occhi .

Il biondo scrollò le spalle con noncuranza , assumendo la solita aria indifferente e autoritaria che aveva tenuto sempre alla larga le persone che lui riteneva dei relitti .

Proprio come dovettero fare i maghi che deglutendo , consigliarono gentilmente ai quattro di tornare nella sala grande , memori delle punizioni che gli studenti di quella scuola avevano inflitto loro nel parlare poco galantemente con una ragazzina mezzosangue .

 

 

 

 

 

 

 

 

L'enorma sala pululava di gente e risate che ormai raramente si udivano nei corridoi di Hogwarts .

Nascosti nelle segrete del castello , la cosìdetta stanza dei piacere era stato adibita , con grande sconforto da parte di Ginevra Weasley , come il ritrovo notturno di tutti gli studenti .

Le scarlatte uniformi dei grifondoro erano state sostituite da comuni maglie color pastello che alcuni studenti utilizzavano come pigiama , mentre le ragazze gironzolavano per la sala con succinte camicetta da notte , o come nel caso di Selina , con un enorme maglia dal taglio maschile che ritraeva un cantante rock dai numerosi tatuaggi .

< Carino > concesse Daphne nell'indicare con il capo l'uomo ritratto sulla maglia della russa , circondata dalle braccia di Blaise che aumentò notevolmente la presa nel vedere la propria ragazza annuire con un sorriso affettuoso , così raro sul suo viso .

< Ti toccherà affrontarlo , lo sai Blaise ? >

Con il capo poggiato sulle gambe del bambino sopravvissuto , l'empatica fissò con un sorrisino divertito l'espressione sempre più cupa del serpeverde , per non parlare degli occhi blu che sembravano mandare fulmini e saette .

< Sarebbe qualche tuo ex ? > si volle intromettere Hanna Abbot , seduta nel piccolo cerchio che tutti i caposcuola avevano formato al centro della sala .

Un grugnito e un imprecazione particolarmente colorita accompagnarono la risatina imbarazzata di Selina , gli occhi sempre canzonatori divenuti dolci nell'accarezzare il profilo imbronciato del purosangue .

< No , nulla del genere . A dir la verità lui è mio padre > .

Daphne scoppiò a ridere , divertita , nel vedere Blaise sbiancare vistosamente a quell'ammissione , mentre Pansy continuava imperterrita a parlare con voce dolce alla bambina dai capelli color fuoco .

< Così si chiama Kabum , strano nome > borbottò con un sorriso storto Cedric , stravaccato accanto alla piccola che continuava a rispondere alle domande che le venivano rivolte scrivendo su un foglio , data la sua impossibilità di parlare .

< Da dove vieni ? > provò Cho Chang , scrutando con gli occhi neri le sette lettere della parola che Kabum aveva appena trascritto nella sua calligrafia tondeggiante .

< Tortuga ? >

Il brusio della stanza si zittì improvvisamente quando Harry pronunciò a voce alta quel nome , persino Draco si concesse di arcuare il sopracciglio nell'udire il titolo delle terre senza nome . < Ti ha mandata qualcuno qui da noi ? > domandò con un lieve tremore nella voce Mira , scattata a sedere quando vide la piccola annuire con un sorriso così dolce da spezzare il cuore . Quando le chiesero chi fosse stato a mandarla da loro , Harry e i compagni cominciarono ad assumere espressioni via vai sempre più diffidenti e non meno rabbuiate nei confronti dell'innocua ragazzina ora non più così vulnerabile come pensavano .

La mia signora scrisse con un sorriso la bambina , per nulla intimorita dalle occhiate preoccupate che il resto degli studenti si lanciavano l'un l'altro .

< Puoi..... dirci come si chiama ? >

.La strega dell'ovest .

Il sudore che aveva imperlato la fronte del bambino sopravvissuto sembrò dileguarsi quando la bambina non nominò minimamente Morgana , dunque non era stata quella dannata a mandarla .

Eppure nessuno di loro conosceva questa strega dell'ovest . Che fosse un nuovo demone ? O una nuova credente del Lord Oscuro ?

Harry pregò per sè e per gli altri che questa nuova figura non avesse intenzioni ostili nei loro confronti , erano già nei guai per conto loro .

< E sapresti dirci cosa vuola questa tua signora ? >.

Kabum smise di sorridere ed assunse un espressione così seria e matura che Pansy sobbalzò lievemente nel veder scomparire l'espressione giocosa della piccola in un battito di ciglia .

La bambina alzò lentamente il braccio abbronzato , così lentamente che Cedric cominciò a strattonare nervosamente un Draco Malfoy particolarmente irritabile , tendendo l'indice verso l'alto , più precisamente verso il ragazzo sedutole di fronte .

< Ti pareva strano che non fosse un altro che ti voleva far fuori Potter > sbottò risentito Diggory nel mentre che Harry tratteneva il respiro e sgranava gli occhi verdi e Mira cominciava a massaggiarsi energicamente le tempie .

< Hai una sfiga da far paura Potter , dovrò attrezzarmi con qualche ferro di cavallo quando sono vicino a te > continuò con un tono leggermente sarcastico il caposcuola grifondoro , afferrando il bicchiere di idromele che andò a schiantarsi contro il pavimento quando quello che all'apparenza sembrava essere un terremoto ribaltò l'intera stanza .

Alcuni studenti furono costretti a sorreggersi al mobilio quando l'ennesima scossa fece fremere il pavimento di marmo , mentre i caposcuola tentavano di mantenere l'ordine ed acquietare gli animi preoccupati dei loro compagni .

L'unica ad avere un espressione compiaciuta era però Kabum , per nulla turbata dagli scossoni che non la smuovevano di un millimetro , sembrava quasi essere piantata nel terreno .

Pansy allungò un braccio per afferrarla , ma la bambina negò con il capo , indicando con un sorriso enorme la porta che conduceva ai piani alti .

< Cosa diavolo sta succedendo ? > .

Draco riuscì ad afferrare in tempo per la vita Daphne , lasciando che Cathleen ruzzulasse sul pavimento , mentre Harry stringeva al suo fianco Mira ed un bambino del primo anno dalla precaria stabilità .

Kabum si volatilizzò dalla stanza , sbattendo con forza la porta attraverso la quale gli studenti si dispersero nei corridoi quando il terremoto sembrò acquietarsi del tutto .

Selina fu la prima a rimettersi in piedi , e la prima a scogere le tre parole che la loro nuova piccola amica aveva trascritto prima di scappare via dalla stanza dei piaceri .

Il pallore del viso della russa e le sue labbra tremanti convinsero il resto dei caposcuola a lanciare un occhiata al foglio stropicciato . E mentre i serpeverde indurivano i lineamenti , Diggory estrasse la bacchetta dalla pesante felpa arancione con fare sicuro , lanciando un occhiata in tralice ai compagni .

< Tutti nella sala grande , dobbiamo raggiungerla prima che prendano Potter > urlò a pieni polmoni il caposcuola dei grifondoro , seguito dal resto della sua casa che si aprì in due file per proteggere da entrambi i lati il bambino sopravvissuto ,abbastanza reticente al riguardo .

< Non ho alcuna intenzione di nascondermi > sbottò infastidito il serpeverde , spintonato da Malfoy , gli occhi grigi tornati a tingersi di quella violenza che costringeva molti a chinare il capo .

E così gli studenti si divisero per raccogliere i componenti delle loro case e rifugiarsi nella sala grande . L'unico posto sicuro dall'attacco imminente di quella strega dell'ovest il cui arrivo era stato annunciato dalle tre parole che Kabum aveva scritto di fretta .

Lei è qui .

 

 

 

 

 

Un esplosione e alcune urla rendevano la fuga degli studenti simile a quella di animali imbizzarriti .

Spargagliatisi e spaventati dai boati che rimbombavano tra le pareti dei corridoi come degli spari assordanti , molti ragazzi si misero a correre in direzione della sala grande , eccetto la esile figura femminile attratta da una porta dischiusa .

Con il fiatone Ginevra Weasley si aggrappò al pomello della porta dal cui interno sentiva provenire due voci , una delle quali terribilmente familiare .

Ora come ora non vi era il tempo di ragionare , perciò la grifondoro entrò nell'angusta stanza con il chiaro intento di trascinare la figura che le dava di spalle con sè .

< Cosa ci fai qui ? Ci stanno attaccando brutto idiota , dobbiamo fuggire subito > tuonò furiosa la piccola Weasley portando le mani sui fianchi nella perfetta imitazione della madre .

Il ragazzo che le dava le spalle sembrò sobbalzare , perciò la grifondoro cominciò a guardarsi intorno per portare con sè anche l'altro ragazzo che stava parlando poco fa con lui . Eppure Ginny non riuscì a vedere nessun altro oltre lei nella stanza , particolare che la infastidì .

Fin quando la seconda voce che aveva udito poco prima si ripresentò sebbene lei non vedesse nessun altro eccetto loro due . E fu proprio allora che sgranò gli occhi nell'accorgersi che la seconda voce sembrava proprio provenire dall'alta figura che le stava davanti .

Borbottava impaurita l'una , e sibiliva minacciosa l'altra . La povera studentessa cominciò ad indietreggiare , spaventata , turbata da quella stranezza finchè due mani terribilmente pallide e callose non la afferrarono per le spalle , strattonandola rudemente contro il muro .

Ginny inghiottì tutta l'aria nei propri polmoni quando si ritrovò a fissare il proprio riflesso nelle lucide iridi scarlatte che la guardavano con sottile perfidia .

< Non farle del male > < Certo che no , sai che non farei mai nulla che ti possa far soffrire > .

Uno strillo acuto si strozzò nella gola della ragazza quando seguì inorridita le labbra della figura muoversi e parlare con due voci differenti .

Dolce e tremante una . Melliflua e affilata una seconda .

Una delle due mani che la stringeva andò a scompigliare i capelli neri nel mentre che il ragazzo si ingobbiva su se stesso , borbottando parole per lei incomprensibili .

Quando le due voci smisero di sussurrare concitate il modo migliore per trattare con lei , Ginevra non potè far altro che appiattirsi contro la parete quando quelle innaturali iridi rosse tornarono a fissarla .

Un sorriso falsamente dolce andò a sformare il viso pallido del ragazzo , i lineamenti tirati come se non dormisse da giorni .

Le profonde occhiaie violacee che ne contornavano gli occhi scarlatti si scurirono quando il suo sguardo si fece feroce e folle , tant'è che la grifondoro non potè far altro che pietrificarsi all'istante , terrorizzata .

< Non avere paura , sono sempre io > sussurrò con fare dolce la figura , accarezzando con tenerezza le guance della studentessa rigate ora di lacrime .

< Non andrai a dire nessuno quello che hai visto stasera , vero Gin ? Vero che non lo farai ? > .

La piccola Weasley non potè far altro che annuire , ammaliata da quello sguardo magnetico e malinconico .

< Bene , molto bene . Lasciamo che le cose continuino a restare in famiglia > .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I passi affrettati di Harry e dei caposcuola al suo seguito creavano un inquietante suono che fece rizzare i capelli sulla nuca al bambino sopravvissuto , sballottolato da una parte all'altra dagli studenti che gli facevano da guardie del corpo .

Malfoy e Blaise guidavano la spedizione , mentre Selina e Mira chiudevano la fila assieme a Diggory .

Pansy , Daphne e gli altri caposcuola erano corsi a radunare gli studenti per chiudersi nella sala grande , mentre Cathleen si era volotalizzata da qualche parte .

Molto probabilmente si era chiusa a chiave in qualche aula per paura di essere attaccata .

Stavano attraversando di corsa il corridoio del secondo piano quando un boato assordante e il rombo di un tuono non li fece ghiacciare all'istante .

L'intero castello tremò sotto l'ennesimo terremoto , ma ben presto gli studenti si accorsero che di terremoto proprio non si trattava .

Essendo vicinissimi all'assordante rumore , alcuni di loro si sporsero dalle finestre che davano al lago nero , e fu allora che la videro .

Un enorme nave nera emerse dalle acque scure del lago con un fragore terrificante .

Vele di un rosso acceso si gonfiavano del vento furioso che cominciò a spirare , e la bandiera pirata issata mostrava il disegno di uno squalo che addentava un teschio .

Centinaia di bagliori cominciarono a scintillare nel buio della sera , lo scintillio metallico delle sciabole che molti uomini stringevano tra i denti o brandivano in mani talmente grandi e massiccie da far rabbrividire perfino Selina .

< O mio Dio > esclamò con un filo di voce Blaise , pallido come un cencio , gli occhi blu che mano a mano si dilatavano per la sorpresa nel vedere un enorme ombra scura e compatta avanzare verso il castello .

Un'intero esercito di pirati che puntava minaccioso su di loro . Numeroso , così numeroso da far inorridire lo stesso Malfoy che cominciò ad imprecare vistosamente .

Ad interrompere l'orrore che aleggiava sui loro volti fu l'urlo minaccioso di Selina , le mani occupate a maneggiare i pugnali oblunghi che raramente utilizzava in battaglia .

< Svelti , dobbiamo correre . Ora > ordinò con voce stridula nel mentre che il portone principale saltava in aria sotto la forza dei nemici .

Mira corse verso Harry , strattonandolo per la divisa , mentre gli studenti si muovevano velocemente verso la scalinata che li avrebbe portati davanti l'entratata della sala grande .

Il tragittò in sè non era lungo , ma fu reso più difficoltoso dalla venuta di due fila di uomini abbronzati e dalle innumerevoli cicatrici che avanzavano verso di loro .

Un solo particolare fece inorridire i presenti .

A capeggiare la schiera di pirati vi era Kabum , un mantello nero pece a nascondere il corpicino smilzo , ma non il viso sorridente che fece accapponare la pelle agli studenti .

< Eccolo lì , la strega dell'ovest sarà molto felice > esclamò un energumeno sui due metri che fissava con gli occhi dal taglio orientale il bambino sopravvissuto , seguito dai compagni che cominciarono a litigare su chi avrebbe consegnato Potter nelle mani della loro signora .

D'un tratto il corridoio alle loro spalle crollò quando qualcosa vi si schiantò con un sibilo acuto , facendo ritrarre Selina che cominciò ad armeggiare minacciosa con le proprie armi assieme a Mira .

Che fossero altri nemici ?

Con uno scatto felino la bionda si avventò su una figura avvolta tra la polvere , dando un potente calcio nello stomaco dell'avversario che cominciò ad imprecare in una lingua che solo le due riuscirono a comprendere .

Un espressione stupita si affacciò sul viso di entrambe le russe quando videro Andrej e Sergej uscire dal polverone con le scope ancor strette tra le mani .

Mira potè tirare un sospiro di sollievo quando i due ragazzi li raggiunsero , un pò di meno quando Sergej agguantò entrambe per una spalla , trascinandole verso il varco che avevano aperto per farsi strada nel castello .

< Cosa diavolo state facendo ? > tuonò Harry nel vedere i due biondi issare di forza le due ragazze sulle loro scope .

Non ci voleva certo un genio per capire cosa volessero fare .

Andrej poggiò il fucile su una spalla , lanciando un occhiata di fuoco al resto dei purosangue che li osservavano stupiti e leggermente indignati .

< Non ci arrivi da solo ? Siamo venuti a prenderle > .

< E per quale motivo ? > sbottò il bambino sopravvissuto avanzando di un passo , mentre alle loro spalle i pirati osservavano divertiti la scena .

< Per portarle a Kitez , lì saranno al sicuro > < E noi ? Cosa dovremmo fare ? > .

Harry dovette trattenere il respiro quando una pallottola gli sfiorò il volto , ferendogli una guancia quando Andrej soffiò sulla bocca del fucile con gli occhi viola segnati da profonde occhiaie scure .

Sergej non era da meno , stanco , dall'aria affranta e amareggiata muoveva il braccio armato da un guanto con artigli d'avoro in circolo , l'espressione impassibile .

< Non mi importa . Che moriate o veniate torturati non mi importa . Sono affari vostri > rispose a tono Sergej , gli occhi zaffiro glaciali e impenetrabili quanto quelli di Malfoy che osservava indifferente la scena .

< Cosa diavolo state facendo ? Non....> < Stai zitta > sibilò Andrej all'indirizzo di Selina , ritrattasi nel vedere lo sguardo minaccioso e colmo d'odio che l'amico le riversò contro .

< Non ti deve importare nulla di questi luridi purosangue . Nè del ministero che si fingeva nostro alleato . Hanno ucciso i Lee , Selina , li hanno uccisi tutti > .

urlò a pieni polmoni il russo , gli occhi ametista lucidi di pianto , le guance pallide rosse per la foga con la quale gridò il cognome di uno dei bambini perduti .

Alcuni singhiozzi ruppero il silenzio che si era venuto a creare , mentre le due si stringevano l'una all'altra nel ricordare la ragazza dai dolci occhi a mandorla che aveva vissuto con loro in tutti quegli anni .

99 . Erano riusciti ad uccidere uno di loro , anzi l'intera famiglia che Layla Lee si era costruita con un purosangue .

Nessuno degli studenti riuscì a proferire parola nel vedere il dolore dipinto sui volti dei russi .

Nè Blaise che sentì il cuore frantumarsi in petto nel vedere piangere per la prima volta Selina .

Nè Harry che fu costretto a stringere i denti per non urlare dalla frustazione .

Nè Malfoy che piegò lievemente il labbro inferiore verso il basso in quella che poteva essere un segno di dispiacere .

Un coro di urla spezzò l'angoscioso silenzio interrotto solo dai singulti delle due ragazze . Le urla che sembravano provenire dalla sala grande .

I pirati si dileguarono in un battito di ciglia . Solo Kabum rimase a fissare gli studenti .

Sergej , Andrey e il resto dei presenti si voltarono sospettosi verso la bambina nel vederla gesticolare nella loro direzione .

La piccola sorrise , sbattè gli occhioni blu elettrico e indicò con il capo l'angolo prima di dileguarsi a sua volta .

Con sua sorpresa , Sergej vide il compagno seguire silenzioso la bambina ,costringendo il russo a corrergli dietro assieme a Selina e Mira che furono prontamente sorrette dai rispettivi compagni .

Solo Malfoy avanzò solitario distanziandosi dal resto degli studenti nel dirigersi verso la sala grande .

La porta d'entrata era stata scardinata , le tavole fratumate , e sulla poltrona del preside Dolores Umbridge , abbigliata in un imbarazzante vestaglia giallo acido ,coordinato ad una cuffietta di pizzo , era accerchiata dagli auror che fronteggiavano agguerriti i pirati di fronte loro .

Draco riuscì a riconoscere Theodor , Daphne e Pansy che gli facevano segno dai lati della sala , placcati dai pirati che però sembravano non aver alzato un dito sugli studenti sorprendentemente incolumi .

Infatti nessuno di loro aveva ferite o alcunchè , erano solo appiattiti alla parete , sovrastati da quegli energumeni che non avevano un aria molto rassicurante .

Davanti ai pirati continuava ad esserci Kabum , il visino pallido illuminato da un sorriso dolce e terribilmente ammaliante .

La bambina continuò a ricambiare lo sguardo ostile della donna grassoccia fin quando non alzò un braccio in alto , tendendo l'anulare verso il cielo .

Uno dei pirati , il più mingherlino rispetto ai compagni , protese la mano nella quale impugnava una bacchetta e lasciò che un fascio di luce rosa pallido si schiantasse contro il soffitto , discendendo come un velo su di loro .

Quando quella pellicola rosa confetto inglobò al suo interno i pirati e gli studenti , la preside dilatò le pupille in sincrono con gli auror quando videro la piccola dischiudere le labbra per parlare .

Ed Harry e i compagni ebbero il tempo di sentire un pirata consigliar loro di tapparsi le orecchie quando un urlo disumano , così acuto da lacerare il cuore abbandonò le labbra di Kabum .

Quel suono straziante durò pochi secondi , ma riuscì a fare una strage .

Non appena la bambina stese le labbra in un sorriso estatico alcuni auror caddero riversi al suolo senza un fiato , solo la preside ed alcuni dei maghi che avevano compreso preventivamente le intenzioni della piccola erano riusciti a difendersi con la magia .

< Dovevo immaginare dal tuo aspetto che tu eri una banshee piccolo mostro > sfiatò la preside , accasciata contro la poltrona sulla quale si afflosciò quando il dolore alla testa diventò intollerabile .

< Uccideteli > ordinò la donna ai suoi sottoposti , i quali , senza farselo ripetere due volte , impugnarono le proprie bacchette urlando a pieni polmoni una delle maledizioni senza perdono .

Quando i fasci verdi saettarono velocemente verso la bambina e persino contro alcuni studenti accostati ai pirati , una vampata di fiamme verdi si frappose tra questi e l'Avada Kedrava .

Le maledizioni svanirono ad un palmo dal viso dei pirati che rimasero impassibili nel vedere le fiamme innalzarsi verso il soffitto .

Nel silenzio calato nella sala , interrotto dai lamenti della preside , l'enorme vetrata al di sopra la zona riservata ai professori si frantumò in mille pezzi quando una figura vi si schiantò contro , planando dolcemente al suolo .

Le fiamme cominciarono a vorticare attorno alla figura , lambendola e danzando quasi sulla pelle nascosta da un mantello bianco latte .

Fino a quando non si estinsero nel momento in cui i piedi della sconosciuta toccarono terra .

In sincrono i pirati si inginocchiarono , piegando la testa di lato , mentre attorno a loro gli studenti e gli auror guardavano sconcertati l'alta figura raggiungere con passo sinuoso ed accattivante il confine tra loro e la preside .

Nessuno degli auror riuscì ad impedire alla donna di avanzare dacchè erano come immobilizzati, prigionieri di un incantesimo che nessuno aveva pronunciato ma che li aveva come pietrificati .

Dolores cominciò a fremere , squittire , stringere convulsamente la bacchetta fino a far sbiancare le nocche quando si ritrovò la sconosciuta davanti .

Ella non fiato , non emise fiato . Si limitò ad afferrare per i capelli la donna e a scaraventarla nel mezzo della sala con una forza disumana .

Nel tentativo di liberarsi , la preside si aggrappò al mantello che portò con sè quando si schiantò con un tonfo sordo al suolo , facendo volteggiare la criniera color miele della famosa strega dell'ovest .

I lunghissimi boccoli caramellati della strega andarono ad attorcigliarsi sensualmente attorno alle lunghissime gambe abbronzate , coperte da uno strato di pelle di drago nero lucido che fasciava il piccolo seno della ragazza .

La pelle nuda del ventre mostrava un tatuaggio che ritraeva uno squalo nell'atto di addentare di un tescio , mentre sulle braccia , la schiena , i polsi e la parte superiore del petto erano ben visibili i consueti tatuaggi maledetti che Hermione si era auto inflitta .

Il viso dai lineamenti delicati era impenetrabile .

Le labbra rosse strette in una linea dura .

Mentre le lunghe ciglia adombravano l'oro colato degli occhi dal taglio particolare .

La cicatrice che le tagliava l'occhio destro era divenuta più chiara e perciò maggiormente visibile data la carnagione scuritasi ulteriormente , forse per l'esposizione continua ai raggi del sole .

L'unica cosa che nessuno ricordava essere presente sulla ragazza era il vistoso rosario dalle perle rosse e bianche che Hermione portava al collo .

< Tu > squittì spaventata la preside nel ritrovarsi davanti la protettrice di Harry Potter .

La figlia del diavolo come molti la chiamavano , la donna d'ombra , o la nuova Lady Oscura .

Lei ora però era solo la Strega dell'Ovest , regina del popolo senza nome , dominatrice delle terre d'occidente .

Hermione discese quei quattro , cinque scalini che la separavano dalla strega , e quando la raggiunse , le assestò un potente calcio nello stomaco , costringendola a sputare sangue per il colpo subito .

Un ghigno sadico curvò le labbra sottili della strega , gli occhi d'oro incattiviti dal velo di malignità che li rendeva più chiari di quanto già non fossero in realtà .

Un battito di mani e il fumo di un sigaro convinse i presenti e la stessa Hermione a voltarsi verso l'entrata , più propriamente sull'uomo dall'incedere sicuro e fluido che attirò molti sguardi femminile su di sè .

< Molto bene bambina . Non vorrei disturbarti ma sembra che quell'idiota di Caramell abbia mandato dei rinforzi per questi pezzenti . Tra meno di cinque minuti saremo sommersi di auror > .

Alcuni studenti indietreggiarono nel notare la dentatura aguzza e inumana del pirata dalla chioma fulva , gli occhi neri solcati da un insano divertimento che fece fremere più di un ragazzo .

I pirati tornarono in piedi ad un gesto della loro signora , mentre Kabum si aggrappava alle gambe della donna con uno sguardo trasognato .

Snegurocka si concesse un sorriso affettuoso alla bambina prima di farsi lanciare un fucile a pompa che impugnò con espressione divertita .

< Bene , oggi potete sbizzarrirvi , mi raccomando , più prigionieri farete meglio sarà . Che alcuni di voi restino qui a sorvegliare gli studenti , gli altri vengano con me > ordinò con voce autoritaria la Strega dell'Ovest , incamminandosi verso l'uscita della sala assieme a Dente di Squalo .

Harry provò a fermarla prima che potesse uscire , ma un paio di pirati chiuse l'immenso portone in faccia al bambino sopravvissuto .

Passarono due o tre secondi prima che spari ,urla e risate cominciassero a risuonare per l'immensa sala .

E queste continuarono fin quando non sorse il sole e la porta principale si aprì , lasciando entrare moltissimi prigionieri e i pirati che sigillarrono alle loro spalle l'entrata dopo aver raccolto tutti gli studenti in essa .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

< Siamo sicuri che sia lei ? Non si è neanche avvicinata a noi > biascicò con quella poca voce che le rimaneva Pansy , stesa sulle pesanti coperte dal profumo di lavanda e fiori di arancio che alcune donne pirata avevano portato agli studenti .

I rinforzi inviati dal ministro della magia erano stata ammassati in un angolo dopo essere stati catturati dai pirati , i quali conversavano e mangiavono le prelibatezze delle lunghe tavolate imbandite .

L'unica a non aver toccato cibo era Hermione .

Seduta sulla poltrona riservata al preside , la strega dagli occhi d'oro osservava con sguardo assente il vino che faceva roteare all'interno del calice di cristallo .

Ai suoi lati vi era il pirata Dente di squalo con sua figlia Kabum e la moglie , una donna sottile come un giunco dai lunghissimi capelli biondi e dai profondi occhi blu, una banshee .

< Basta , io vado da lei > sbottò Harry nel mettersi in piedi , subito seguito da un energumeno che gli bloccò la strada puntandogli la punta della sciabola alla gola .

Mira provò a farlo desistere , pregandolo di risedersi , ma il bambino sopravvissuto non ne volle sapere , anzi si avvicinò al pirata ferendosi la giugulare con la lama affilata < Fallo avvicinare >.

Gli schiamazzi si interruppero , così come il brusio si zittì e gli occhi sospettosi dei pirati si puntarono minacciosi sul ragazzo che avanzava sicuro verso la loro signora .

Hermione si mise in piedi , scivolando elegantemente sui gradini per raggiungere l'amico che , senza aver più la forza di trattenersi , la prese tra le braccia con un sospiro di sollievo .

Fu a quel punto , tra le braccia del bambino con il quale era cresciuta , stretta al ragazzo che nel suo piccolo l'aveva sempre protetta che Snegurocka potè chiudere le palpebre pesanti e ricambiare la stretta con la forza che le rimaneva .

< Mi sei mancata . Non ti azzardare più a sparire senza prima avvertirmi > biascicò , aumentando la presa sulla vita sottile della sua migliore amica .

Le porte si aprirono e i pirati diedero il permesso agli studenti di tornare nei propri dormitori con l'unico monito di non uscire fuori dal castello se non volevano essere baciati da qualche dissennatore .

La minaccia fu efficace , perchè tutti tornarono immediatamente nelle proprie sale comuni senza neanche azzardarsi a vedere che tempo facesse fuori .

Gli unici a non aver abbandonato la sala grande erano quei sei , sette studenti verso i quali Harry condusse Hermione .

A meno di due passi Mira e Selina le furono addosso ancor prima che la strega potesse pronunciare i loro nomi .

Dopo di loro sopraggiunsero Sergej e Andrej che la stritolarono nel loro abbraccio soffocante .

Daphne e Pansy si arpionarono ad entrambi i lati senza più allontanarsi , così da non permettere a Theodor e Nott di salutarla come avrebbero voluto .

Diggory le sorrise incoraggiante , dandole una pacca su una spalla anche se avrebbe voluto anche lui stringerla a sè . E infine Hermione giunse di fronte alla coppietta che di felice aveva ben poco .

Cathleen si strinse istintivamente al braccio del fidanzato quando la vide fermarsi di fronte a loro , ma non un emozione trasparì dagli occhi pacati della strega .

< Ciao Draco , Cathleen >. In un sussulto la purosangue alzò il volto verso quello di Malfoy , gelido come il ghiaccio , inespressivo ma non meno

umano .

I capelli ormai lunghi erano legati da un codino di seta nera , mentre il pallore cadaverico del viso non scalfiva minimamente la bellezza eterea del serpeverde .

Le labbra dal taglio perfetto si piegarono debolmente verso l'alto , mentre gli occhi grigio perla venivano adombrati da un velo di malinconia che Hermione non volle credere di aver scorto .

Draco si sentiva a disagio con quella oca aggrappata al suo braccio . Specialmente era ferito dal distacco e dalla freddezza con la quale la ragazza che amava lo aveva salutato .

Con tutti era stata calorosa , dolce , tenera , ma nei suoi confronti non vi era stato altro che una dolorosa indifferenza .

< Per festeggiare questa notte dormiremo tutti insieme > propose una saltellante Pansy , spalleggiata da Selina e Mira che corsero a prendere i propri pigiami .

Persino Cedric volle partecipare , ma fu costretto a perdere quell'occasione quando Andrej e Sergej lo minacciarono di torture atroci se solo si fosse avvicinato alla stanza .

Al suo posto subentrò Kabum , aggrappatasi alle spalle della ragazza che rinchiuse in una presa simile a quella di un koala .

< Forza , andiamo , andiamo > canticchiò Daphne , trascinando la compagna verso i sotterranei .

I due russi le seguirono a ruota , così come Blaise e Theodor imitarono gli amici stranieri .

L'unico che rimase indietro fu Harry , gli occhi verdi fissi in quelli trasparenti del suo peggior nemico .

Ed Harry attese che Malfoy si districasse dalla presa ferrea della ragazza per seguirlo , ma ciò non avvenne .

Lui aveva ormai scelto , e così come il bambino sopravvissuto aveva promesso , mai più avrebbe tentato di aiutarlo a conquistare la sua migliore amica .

Quando persino i pirati abbandonarono la sala grande , Malfoy continuò a fissare il punto in cui la chioma riccioluta di Hermione era scomparsa .

Un dolore soffocante gli schiacciò il petto fino al punto di gravargli sui polmoni .

Con un gesto rabbioso Draco scansò con poco garbo la propria fidanzata , ordinandole di dormire con qualche sua amica dato che quella sera aveva voglia di rimanere solo . E muovendosi nelle ombre si diresse verso la torre di astronomia , la mente allettata dalla possibilità di gettarsi nel vuoto e non provare più quel dolore straziante che gli stava lacerando anima e cuore , prosciugandolo dalla voglia di vivere .

 

 

 

 

 

 

Quando Hermione si svegliò dovevano essere circa le tre di mattina a giudicare dall'aria fredda che filtrava da sotto la porta .

Eppure il calore in quella stanza era tanto soffocante e asfissiante da costringerla a districarsi dalle lenzuola che Pansy aveva gettato sul pavimento .

Nonostante l'intreccio di coperte fosse stato sciolto , quello delle braccia che la circondavano non sembravano essere altrettanto facili .

Ammassati gli uni sugli altri , Harry ed i suoi amici l'avevano relegata in un angolo della stanza con i due russi ad abbracciarla da entrambi i lati .

Un mugolio infastidito fu emesso da Andrey quando , mancato il corpicino caldo dell'amica si accostò a quello più vicino , arpionandosi alla vita di Sergej .

Nel tentativo di smorzare una risatina , la strega saltò sul letto per attraversare la stanza , non prima di aver lanciato un ultima occhiata ai compagni addormentati sul pavimento .

Un ondata di calore la investì con una tale forza che si portò una mano al petto per il battito accellerato di quel suo cuore ora così emozionato .

Guardandoli dormire con quelle espressioni serene , senza nessuna paura di ciò che vi era dietro quella porta , Hermione si convinse dell'importanza della sua scelta .

Ciò che stava facendo era l'unica cosa che poteva fare per loro . L'unica cosa che voleva più al mondo .

Che tutti fossero felici , come lo era lei quando era in loro compagnia .

Assicuratasi di fare il minor rumore possibile, la strega lisciò la sua camicetta da notte color lavanda , sgusciando via con un sorriso candido sul viso per la prima volta dopo tanto tempo tornato ad illuminarsi .

I corridoi erano deserti , eppure quando cominciò a salire le scale che portavano alla torre di astronomia , Hermione incrociò per il corridoio un addormentato Ronald Weasley che la salutò con un sorriso titubante .

< Cosa ci fai in giro a quest'ora ? Non riesci a dormire ? > il grifondoro si passò imbarazzato una mano tra i capelli rossi nel sentire il tono preoccupato della strega ,

rispondendo con un balbettio che fece sorridere apertamente la ragazza .

Ronald Weasley era il ragazzo più timido e dolce che Hermione avesse mai conosciuto .

Sebbene non avesse passato molto tempo con lui , ricordava dell'amicizia che aveva instaurato con Harry . Così come era a conoscenza della sua indole pacifica e gentile . Per non parlare di come fosse teneramente titubante in sua presenza .

Gli occhi azzurri del Weasley continuarono imperterriti a memorizzare i tratti della ragazza fin quando non sembrò ricordarsi del perchè si trovasse a gironzolare per Hogwarts a quell'ora .

< Sono davvero contento che tu sia tornata > biascicò rosso dalla vergogna prima di scomparire dietro l'angolo che Hermione aveva passato poco prima e che la strega prese a guardare con espressione confusa .

Con un alzata di spalle la serpeverde riprese la salita , scoccando di tanto in tanto qualche occhiata alle proprie spalle per controllare se vi fosse qualcuno .

Per qualche strano motivo si sentiva osservata , ma non potè più preoccuparsi di questa sensazione dacchè, chiusasi la porta alle spalle , si accorse di una seconda persona che prese a fissarla con uno sguardo talmente sorpreso da farle balzare il cuore in gola .

Draco sgranò gli occhi stanchi e scuriti dalle occhiaie quando riconobbe l'amica in camicia da notte immobile a pochi passi da lui .

Doveva trattarsi di un sogno per il poco sonno , o di un illusione dovuta all'alcol e agli innumerevoli mozziconi ai suoi piedi .

Eppure il sospiro che Hermione emise era reale , lei era reale e non frutto della sua immaginazione .

Non sapendo come comportarsi , la strega dell'ovest optò per la fuga dato che il solo vederlo le casuava una fitta acuta in mezzo al petto , ma quando ritrasse il piede nel toccare qualcosa di affilato si accorse di come la stanza fosse sotto sopra .

Bottiglie di rum , vodka , alcune persino rotte tappezzavano il pavimento assieme a mozziconi di sigarette appena consumate .

L'intera stanza era impregnata dall'odore nauseante del fumo e di alcol .

Non era affar suo di disse con rabbia Hermione nell'afferrare con rabbia il pomello della porta .

Quello che faceva Malfoy non la riguardava più da quando le aveva taciuto il suo matrimonio combinato e aveva continuato ad illuderla .

Anche se pensandoci , Draco non aveva mai ammesso di amarla , perciò la strega non aveva nessun diritto di sentirsi tradita .

Quell'ammissione le fece più male di quanto avrebbe mai immaginato , e forse fu proprio per quel dolore che decise di prendere parola .

< Ho saputo che tra due settimane ti sposi > .

Malfoy serrò le palpebre in un gesto stanco , lasciandosi cadere sul davanzale dal quale aveva desiderato più volte di scivolare per schiantarsi al suolo e non provare più dolore .

< Giusto > sussurrò fiocamente in risposta , piegato su se stesso per non mostrare l'espressione disperata che gli sformava i lineamenti .

< Spero davvero che possiate essere felici , me lo auguro davvero > ammise a fatica la strega dell'ovest , gli occhi lucidi per il pianto che rischiava di piegarla proprio di fronte l'unica persona dalla quale non voleva esser vista piangere .

Era tutto così sbagliato , tutto così ingiusto . Hermione sapeva che Draco non amava Cathleen , che il suo era solo l'adempimento di un piano congegnato da forze più grandi di loro , ed era proprio questo a ferirla .

Se Malfoy l'avesse abbandonata per amore di un altra , Hermione era sicura che ne avrebbe sofferto , ma almeno non si sarebbe sentita umiliata nell'esser preferita alla stabilità di una relazione in cui entrambi avrebbero vissuto pacificamente , senza nessun problema .

Cathleen rappresentava una sicurezza .

La purosangue avrebbe sicuramente accettato ogni decisione di Malfoy senza fiatare , senza fare polemiche .

Avrebbe distolto lo sguardo e finto una falsa felicità quando lui la tradiva . Avrebbe taciuto su ciò che provava per la sua posizione , e con il suo sangue puro avrebbe dato la certezza di una continuità incontaminata della razza dei purosangue .

Lei invece sarebbe stata un continuo problema .

Per la sua posizione nella guerra , per la sua amicizia con dei demoni , per il legame con Harry , Hermione sapeva di non essere la persona più adatta per una relazione stabile . Eppure la strega sapeva che se mai Draco non l'avesse ferita in modo così irreparabile , avrebbe ripagato la sua pazienza con l'amore .

Perchè lei amava Malfoy . Nonostante fosse figlio di assassini . Nonostante fosse un altezzoso purosangue . Nonostante fosse un ragazzo senza cuore .

Lei lo amava e lo avrebbe amato fino alla fine .

D'istinto la ragazza strinse tra le dita le perle del rosario , ricordando il monito di Josephine .

Mai , non avrebbe mai dovuto permettere alle perle di macchiarsi interamente di rosso , perchè ciò avrebbe significato la sua fine .

Hermione sapeva fin dalla nascita che non avrebbe mai raggiunto i vent'anni , e mai come allora quella convinzione divenne una certezza assoluta .

La sua magia era definita proibita per un motivo .

Le fiamme che solo lei riusciva ad evocare e a comandare , con le quali riusciva a tener testa a Morgana avevano un prezzo .

Fiamme infernali , implacabili , indistruttibili dovevano essere pagate con un tributo altrettanto alto .

Quando la sua continua stanchezza e gli istanti di debolezza che la coglievano con sempre più frequenza avevano lasciato uno spiraglio a Josephine e Mefistofele

per capire cosa le stessa capitando , Hermione avrebbe potuto salvarsi , eppure non aveva voluto .

Nonostante i due demoni che Hermione amava come fratelli l'avessero pregata di ripensarci , Josephine era stata costretta a cederle quel rosario per assorbire l'aria malefica dei suoi incentesimi al posto della sua anima .

Prima o poi il rosario però non avrebbe più retto e l'incantesimo l'avrebbe prosciugata della vita , relegandola negli inferi .

Era un prezzo che però la strega aveva intenzione di pagare ormai da tempo .

Perciò non aveva senso lasciare le cose in quel modo, avrebbero chiuso quella faccenda senza nessun rimorso .

Gli avrebbe confessato il suo amore e lo avrebbe lasciato libero di adempiere al suo compito .

Nel mentre che la strega dagli occhi d'oro raccoglieva il coraggio necessario per parlare , una mano più grande e pallida andò a posarsi sulla sua , seguita dal braccio che le circondò la vita costringendola ad appoggiarsi al petto del ragazzo .

< Rimani con me , per favore > .

Con le pupille dilatate per la sorpresa di udire un tono così doloroso provenire dalle sue spalle , Hermione assaporò il gelo di quelle braccia che per mesi le erano mancati come l'aria per qualche altro istante prima di lasciare che Draco intrecciasse le loro dita , abbandonando la presa sulla porta che il purosangue chiuse a chiave .

Nell'abbandonare il capo sulla spalla del purosangue sotto la pressione delle labbra rudi del serpeverde , la strega dell'ovest prese una decisione .

Avrebbe ammesso il suo amore poco prima della fine della battaglia , avrebbe salvato i bambini perduti , i demoni e i pirati , ma ora come ora si sarebbe abbandonata nelle braccia di Malfoy con un unico pensiero .

Lasciarsi amare per il tempo che ancora le rimaneva senza pensare a nulla che non fossero loro due .

 

 

 

 

 

 

 

Era passata circa una settimana dall'arrivo di Hermione ad Hogwarts ed i continui tentativi degli auror di riprendere il controllo del castello erano stati vani .

Gli stessi prigionieri si erano resi conto di quanto la resistenza della Strega dell'Ovest fosse difficile da spezzare , specialmente a causa della completa partecipazione di tutto il corpo studentesco alla sua iniziativa .

Infatti , non solo i caposcuola si davano il cambio durante le ronde notturne in cerca di qualche nemico , ma persino i più piccoli si erano fatti promotori di quella guerra a cui i mezzosangue avevano dato inizio con la loro rivolta .

Sergej ed Andrey avevano fatto un salto al sinner's burrow per controllare che nessuno avesse tentato di oltrepassare l'unica entrata al mondo che portava nel covo dei pirati e nella città invisibile .

L'unico loro punto debole . Perchè se mai qualcuno fosse riuscito a prendere possesso del locale , nessuno sarebbe più stato in grado di evitare un altro sterminio .

Per questo Hermione aveva innalzato attorno al loro ritrovo una barriera così potente da portarle via gran parte delle sue forze , per non parlare poi della magia con la quale doveva proteggere il castello e renderlo impentrabile assieme alla necessità di andare a caccia di demoni minori per evitare che questi si rivoltassero contro di loro .

Voldemort aveva saputo scegliere bene i suoi alleati , in particolar modo Morgana che era un avversario immortale , e dunque impossibile da distruggere .

Inoltre , la strega d'ombra era legata a Voldemort , perciò i suoi poteri erano illimitati .

D'altra parte però , Hermione godeva della straordinaria capacità di uccidere gli immortali , e la sua potenza era pari se non superiore a quella del lord oscuro .

Avrebbe potuto benissimo disfarsi di colui-che-non-deve-essere-nominato , ma questo non era suo compito .

Nessuno a quel mondo poteva ucciderlo all'infuori di Harry Potter , come era giusto che fosse .

Il bambino sopravvissuto era stato il primo a fermare Voldemort , e sarebbe stato il primo ad ucciderlo . Hermione poteva solo spianargli la strada fronteggiando Morgana .

Inoltre l'ordine della fenice si stava occupando del ritrovamento del vaso di Pandora il quale , secondo Silente , conteneva la pietra filosofale , il vero obbiettivo di Voldemort .

Ma per quanto Sirius e i suoi compagni tentassero di scovare quel dannato vaso , nessuno di loro era anche solo riuscito ad avere un indizio su dove si trovasse .

Neanche i loro nemici però , a detta di un mangiamorte che avevano catturato due notti prima , avevano in mano prove concrete su dove il leggendario scrigno fosse custodito .

Era la sera del decimo giorno di resistenza quando ,nella calma placida dell'immenso parco di Hogwarts , Diggory e la Habbot che quella sera erano di guardia videro innumerevoli figure correre verso di loro .

Bastò una scintilla lanciata nel buio a dare l'allarme all'intero castello .

In meno di due secondi i pirati erano fuoriusciti dalla nave attraccata al lago ed erano corsi a pagliuttare il confine del castello per fronteggiare i nemici nel caso in cui avessero superato le difese . Alle loro spalle gli studenti dell'ultimo anno che componevano la seconda fila avevano impugnato le proprie bacchette cominciando ad invocare i loro animagus per precauzione .

Nelle retrovie invece facevano bella mostra di sè Mira e Selina , armate fino ai denti , spalleggiate dal resto dei serpeverde e dai professori , la loro ultima difesa se mai qualcuno fosse sfuggito ai pirati , eventualità abbastanza lontana dal risultare possibile .

I più piccoli erano stati chiusi nella sala grande assieme alla professoressa McGranitt e al professor Piton , mentre Harry si trovava sotto le arcate del castello , accompagnato da Malfoy che aveva consigliato a Cathleen di chiudersi nella sala con i bambini dato che era una frana con gli incantesimi .

Dente di Squalo , il primo in fila di fronte al castello osservava i movimenti fluidi delle figure inghiottite nel buio , riuscendo a contarne il numero .

Un centinaia di demoni , per la maggior parte feriti e con le proprie famiglie correvano nella loro direzione .

Il perchè venissero dalla loro parte non era chiaro per nessuno , specialmente quando il pirata palesò ad altri l'identità dei loro nemici .

Alcuni studenti , spaventati nell'udire la parola vampiro e il nome di altre creature feroci impugnarono con forza le bacchette , pronti a scagliare le loro maledizioni senza il comando del pirata per paura di essere attaccati per primi .

Ma quando una voce femminile , agonizzante , urlò loro di farli entrare , Cho chang e qualche altra studentessa scagliarono i loro incentesimi ancor prima che qualcuno avesse dato un qualsiasi ordine .

Nè Dente di Squalo che era impegnato a capire perchè quei demoni chiedessero loro aiuto , nè i pirati alle sue spalle riuscirono ad impedire alla magia di raggiungere le file nemiche finchè lo scintillio della falce di Hermione non

parò i fasci di luce con il metallo nero della lama .
A meno di cinque metri da loro gli studenti e i pirati videro la Strega dell'Ovest aprire con un sol gesto della mano la barriera che avvolgeva il castello per lasciare passare una vampira dai lunghi capelli neri che teneva in braccio un bambino di appena due anni .

Al suo seguito comparvero tanti di quei demoni dai volti smagriti e spaventati che molti studenti li aiutarono senza neanche pensarci , vedendo come quelle creature stramazzassero a terra con urla disumane nel portasi le mani sopra la testa .

Non appena anche l'ultimo demone fu al riparo sotto la barriera Hermione riuscì a scorgere un ultima figura che non tardò a riconoscere con un velo di angoscia .

Barcollante , con un fianco gravemente ferito Mefistofele le cadde tra le braccia con un gemito di dolore .

La sorpresa fu tale che la Strega dell'Ovest continuò a fissare il vuoto fin quando il sangue non andò ad imbrattarle le mani e la voce bisbigliante del demone non la fece rinsavire .

< Cosa è successo ? Dov'è Josephine ? > chiese con apprensione Hermione nell'afferargli il volto e crollare in ginocchio con il vampiro millenario stretto tra le braccia .

La strega si aspettava che il demone la minacciasse di ogni tipo di tortura per essersi rivolta così impudemente ad uno del suo lignaggio , o anche ad una delle sue tipiche occhiate minacciose ma in un certo senso quasi affettuose , eppure Mefistofele non emise un fiato .

Il demone riuscì solo a fissare con le iridi ambrate il viso della piccola umana nella quale aveva scorto un lontano ricordo di sua sorella prima di estrarre un pugnale dalla tasca per trapassarsi il cuore .

Hermione riuscì a bloccarlo in tempo , afferrando direttamente la lama con la quale si ferì gravemente una mano quando gli sfilò dalle dita il pugnale per gettarlo dietro le sue spalle . Turbata da quel gesto , la mezzosangue prese a guardare con crescente preoccupazione il demone fin quando un ringhio poco distante e le parole del vampiro non la fecero gelare .

< Li hanno presi > .

Nessuno riconobbe quel suono gutturale e terrificante , nessuno al di fuori delle due figure accasciate al suolo .

L'una perchè lo aveva udito per la prima volta nei ricordi di Josephine , l'altro perchè era stato l'ultimo suono che aveva accompagnato le urla di sua sorella maggiore quando Cerbero l'aveva trascinata con sè negli inferi .

Con un gesto svelto della mano la strega chiamò un gruppo di uomini ai quali cedette il corpo ferito di Mefistofele nel mentre che gli occhi d'oro incrociavano quelli verde acido dell'enorme creatura che la fissava minacciosa dalla sua imponente statura .

Sotto l'ordine della loro signora i pirati si gettarono oltra la barriera chiusasi alle loro spalle assieme al vampiro che consegnarono velocemente nelle mani di Madama Chips , ma per quanto avessero voluto la loro padrona non li seguì .

Un insieme di guaiti , urla terrorizzate e pianti sorpresero enormemente la maggior parte dei presenti . Specialmente quando alcuni demoni si nascosero alle loro spalle con il volto trasfigurato in una maschera di paura nel momento in cui scorsero l'immenso cane a tre teste avanzare pericolosamente verso Hermione .

< Cosa diavolo è quello ? > chiese Harry con una nota di paura nel rivolgersi al compagno che fissava a sua volta la creatura infernale che la mezzosangue fronteggiava con sguardo feroce .

< Può essere che sia .... > < No , non è il vero Cerbero . Quello è solo una sua emanazione > .

Entrambi i serpeverde si voltarono all'unisono nel riconoscere la voce del professor Silente , gli occhi azzurri adombrati da un velo di preoccupazione che neanche nelle situazioni più pericolose aveva intaccato l'espressione pacata del mago .

< Un emazione ? Vuol dire che è meno forte del vero demone ? > domandò con voce incerta al preside , ma per quanto Harry avesse sperato in una risposta positiva , tutto ciò che ebbe fu una negazione con il capo .

< No, questo vuol dire che Morgana ha palesato il suo vero obbiettivo . Questo è solo l'inizio dell'evocazione della Bestia > .

La preoccupazione cominciò a serpeggiare tra le fila di studenti e pirati quando Hermione cominciò ad essere avvolta da una nube nera e da lingue di fuoco smeraldine , segno particolarmente funesto per Dente di Squalo ed i suoi .
Lo stesso Mefistofele che lentamente stava riprendendo le forze grazie all'aiuto della medimaga emise un verso strozzato a quella vista , una sorta di grido che non ebbe la forza di emettere dato le poche energie che gli rimanevano .

La strega dell'ovest venne d'improvviso investita da un fascio di fiamme che ne lambì il volto e la vita , dilungandosi fino alle gambe e ai piedi piantati nel terreno che si spaccò sotto di lei .

Una voragine cominciò ad aprirsi sotto la principessa di Russia fin quando l'urlo feroce della mezzosangue e i suoi occhi divenuti cremisi non si scontrarono con quelli chiari dell'animale che le saltò addosso.

Ciò che ne seguì fu un insieme di latrati , ringhi , gemiti di dolore e colonne di fuoco che divamparono dal corpo agile della Strega dagli occhi d'oro fino a carbonizzare il corpo morente dell'emanazione che si accasciò al suolo con un tonfo sordo .

Hermione smaterializzò la falce in un battito di ciglia mentre alle sue spalle giungevano le urla preoccupate degli amici .

Un unico sguardo la mezzosangue riuscì a lanciare , lo sguardo diretto a quel rosario che di perle bianche ne aveva oramai solo tre .

La mezzosangue si accasciò senza un lamento al suolo , soccorsa da Dente di Squalo che se la caricò in spalla per portarla a bordo della nave per essere così curata assieme ai demoni e a Mefistofele.

Gli studenti aiutarono le creature ad entrare sull'enorme veliero , un silenzio sepolcrale a rendere quella notte già di per sè buia ancora più spettrale .

Un canto , l'unico suono a spezzare il loro mutismo annunciava la venuta della Bestia .

Il perchè di tutte quelle morti , del perchè non vi fosse una distinzione tra di loro .

La filastrocca che un vampiro canticchiava con il volto completamente sfigurato .

 

 

 

 

Un milione di teste iniziano a cadere

la vostra salvezza cominciate a temere

dal grembo infernale inizia a ringhiare

la bestia che con le vostre anime dovete sfamare

poichè se il suo potere volete avere

un milione di teste dovete far cadere .

 

 

 

 

 

 

 

CONTINUA...

BENE HO AGGIORNATO ABBASTANZA VELOCEMENTE PER I MIEI STANDARD , MA SOLO PERCHè MI SONO RESA CONTO CHE ORMAI MANCANO POCHI CAPITOLI . IN TUTTO NON INTENDO SUPERARE I 20 CAPITOLI ,PERCIò NE MANCANO CIRCA 5 O GIù DI Lì PER LA FINE DELLA STORIA .

RINGRAZIO DI CUORE PAMELINDA PER IL SUO COMMENTO ,IL MOTIVO PER IL QUALE MI SONO RIMBOCCATA LE MANICHE . PERCIò IL MIO OBBIETTIVO è CONCLUDERE QST STORIA LASCIANDO UN ATTIMO LE ALTRE ,COSì DA POTERLA FINIRE COME SI DEVE .

POICHè TRA UNA SETTIMANA PARTO X LA SPAGNA , E A CAUSA DELLA SCUOLA SPERO DI POTER AGGIORNARE IL PIù VELOCEMENTE POSSIBILE .

CON LA SPERANZA CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO . BACI BACI GOLD EYES

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 16
*** Time of Dying ***


il frutto dolce e amaro dell'amore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una vera e propria tempesta infuriava al di fuori della nave che , seppur ancorata , continuava ad essere sballottolata di qua e di là come una comune bagnarola .

Le vele erano state accuratemente chiuse per non lasciar che il vento impetuoso la facesse schiantare contro la riva , eppure vi erano sempre quei quattro o cinque pirati che di tanto in tanto risalivano da sotto coperta per vedere se l'albero maestro reggesse ancora .

Le porte del castello erano state sprangate , solo un piccolo passagio poco distante dall'entrata era stato lasciato aperto per far si che Madama Chips potesse reperire velocemente i medicinali che le occorrevano .

I caposcuola avevano fatto ritorno assieme ai professori nelle loro sale comuni , incaricati di accudire i più piccoli e tenere il confine del castello sotto stretto controllo dandosi il cambio dalla torre di astronomia . I demoni che Hermione con una bontà pari a quella di un santo aveva riparato sotto la sua barriera si trovavano invece nell'immensa stanza della nave che Dente di squalo aveva trasformato in una piccola infermeria .

Le donne ed i bambini erano stati portati dal preside Silente nei dormitori degli studenti , lasciando che gironzolassero liberamente per il castello se mai avessere avuto bisogno di aiuto , e di aiuto in quel momento ne serviva parecchio .

Non solo perchè una decina di demoni erano stesti su brandine che il pirata aveva accuratamente fatto montare e ai quali aveva concesso di essere medicati dalle loro mogli , ma il ferito più grave continuava a non dar segni di vita .

Di fronte all'inferriata che Harry aveva dovuto materializzare per far si che Mefistofele non tentasse l'ennesimo suicidio vi era infatti l'unico letto candido , occupato dalla strega dell'Ovest che era come caduta in coma da ben quattro giorni .

Nonostante Madama Chips e la stessa Helen la banshee avessero utilizzato tutti i rimedi magici che conoscevano Hermione non aveva ancora riaperto gli occhi con grande sconforto della compriccola raccolta al suo capezzale .

Mira e Selina erano sedute ai lati del letto con le teste che ciondolavano da una parte all'altra per la mancanza di sonno .

Pansy si era appisolata in braccio al suo fidanzato che sedeva poco distante dal letto dell'amica .

Blaise invece era accostato con Malfoy e Daphne ai piedi del letto , immobili come statue di cera , stanchi come se avessero combattuto per ore . L'unico ad avere un qualche contatto fisico con la strega dagli occhi d'oro era Harry , inginocchiato al lato del letto stringeva tra le sue la mano piccola e tiepida della sua migliore amica .

Mefistofele strattonò rudemente le catene che lo bloccavano al terreno quando provò a raggiungere l'umana , eppure per quanto tentasse il demone millenario non riuscì neanche a indebolire la presa del metallo sui suoi polsi .

Stanco , distrutto per la perdita del suo unico amore era condatto a soccombere al patto che aveva stretto con Josephine .

Perchè quando un vampiro concedeva il suo cuore a qualcuno , il legame con la donna prescelta era talmente potente che se mai ella venisse a mancare , il vampiro in questione sarebbe impazzito dal dolore per l'eternità , derubato da quel pezzo di cuore che per sua scelta le aveva concesso come pegno d'amore .

Ed ora , non solo sua moglie era stata sacrificata per l'evocazione della Bestia , ma persino la piccola umana alla quale si era affezionato sembrava in fin di vita .

In un ennesimo tentativo disperato tentò di liberarsi , ma tutto ciò che il demone riuscì a fare fu quello di cadere con un tonfo sordo al suolo .

Lasciate ciondolare le braccia lungo i fianchi , Mefistofele si concentrò per percepire l'aurea vitale di Hermione , fioca , così fioca che sarebbe bastato un soffio di vento per spazzarla via .

Inoltre le perle parlavano chiaro . La strega non aveva più molto tempo , se mai avesse riutilizzato per un tempo prolungato il suo incantesimo proibito sarebbe morta tra le lingue di fuoco e la sua anima avrebbe dimorato negli inferi per l'eternità.

Nell'ultimo sprazzo di lucidità che ancora non era stato soffocato dalla pazzia , il vampiro cominciò a ricordare il giorno in cui aveva conosciuto la Strega dell'Ovest .

Era un giorno come un altro , eppure lui e Josephine sapevano che sarebbe successo qualcosa di inaspettato .

Infatti entrambi furono molto stupiti di sentire qualcuno battere alla porta per farsi aprire .

Da secoli nessuno metteva piede nel loro castello , per paura della famosa suscettibilità del demone , ma anche per paura del loro legame impuro , dell'incesto tra demoni visto come un atto maledetto .

Per molti anni entrambi i vampiri avevano dovuto subire le malelingue , essere evitati come appestati ed anche sopportare le insinuazioni terrificanti sull'abominio che rappresentavano , ma

come spesso succedeva , la loro sorella maggiore acquietava le acque e li proteggeva con furia da coloro che volevano loro del male .

Nonostante Mefistofele avesse più di mille anni e fosse un essere freddo e spietato , il ricordare la venuta di quella piccola strega impertinente lo costrinse a serrare gli occhi per la sofferenza .

Lui così come sua moglie era rimasto molto stupito di trovarsi davanti una ragazzina magra come in chiodo e con una folta chioma riccioluta che si guardava attorno con circospezione .

L'odore umano era talmente forte che il vampiro impiegò pochi secondi per capire che fosse una strega sui quindici anni .

La ragazzina , per nulla turbata dal suo ringhiare aveva alzato gli occhioni d'oro con pacatezza , calma come le acque limpide di un lago .

Spiazzato dall'assenza di paura nei pensieri e nei gesti della piccola , si avvide di mostrare i canini nel percepire che in lei dimorava una forza magica così potente da farsi quasi soffocante per il vampiro .
Eppure l'unica cosa che la piccola strega riuscì a fare fu entrare nel castello chiedendo permesso per poi obbligarlo ad insegnarle la magia oscura .

Di lì si erano susseguiti i giorni in cui Mefistofele aveva visto per la prima volta sua moglie sorridere per qualcosa dopo la morte di Eva .

Quella piccola umana era impertinente, saccente fino all'esasperazione , ma con un cuore così grande da sorvolare sulla maledizione che gravava sulle loro teste e il pericolo di essere attaccata per stare in loro compagna .

Josephine era completamente impazzita per lei . La vestiva come una bambola . Le insegnava a cucinare e perfino a rammendare e l'umana non si lamentava , sorrideva solo con un candore che lasciava abbastanza perplessi .

Per quanto riguarda le lezioni che la strega voleva seguire , il demone fu costretto ad accontentarla quando sua moglie lo minacciò di scappare di casa con l'umana , prospettiva che lo fece raggelare .

Perchè per quanto Josephine fosse infantile a volte , quando prometteva una cosa la manteneva fino alla morte . Perciò Mefistofele si dovette piegare al volere della consorte e sorbirsi le domande della bambina .

Le lezioni non furono mai pesanti , al contrario , il demone si stupì di quanto la piccola fosse intelligente , arguta , e portata per le arti proibite .

Stare in suo compagnia cominciò ad essere una abitudine alla quale non volle rinunciare per un pò di tempo finchè non succese ciò che Mefistofele aveva profetizzato .

Una sera che Hermione stava imparando la filastrocca che Eva canticchiava loro per farli giocare , un demone maggiore fece la sua entrata nel roseto dove in quel momento si trovavano .

Josephine che non era molto esperta nel combattimento si tirò addosso la strega per paura che il demone potesse farle del male , mentre il vampiro dovette pararsi a difesa delle due . Proprio come il vampiro si aspettava , il demone maggiore cominiò a lanciare anatemi e maledizione per non essere colpito dall'alone di morte che gravava sulla loro unione . E per quanto sua moglie fosse avezza a simili situazioni , quando la udì piangere il sangue gli annebbiò il cervello . Eppure non fu lui a far tacere il demone . Nonostante arrivasse a metà coscia dell'enorme mostro , la piccola streghetta si mise a ringhiare contro il demone con quanto fiato aveva nel suo piccolo corpicino , zittendolo con un occhiata imperiosa che stupì lui per primo .

Fu proprio in quel frangente che notò la somiglianza con la sorella maggiore . Lo stesso tono furioso , lo stesso sguardo minaccioso e le tenere parole che Eva riservava a Josephine per farla smettere di piangere .

In un battito di ciglia la strega si liberò dal demone maggiore con uno degli incantesimi proibiti che aveva creato lei stessa , le fiamme infernali che inghiottirono immediatamente il mostro .

Dopo quell'avvenimento Hermione si mostrò molto premurosa nei loro confronti . Andava ogni giorno a trovarli , giocava con Josephine e battibeccava con Mefistofele .

Aiutava la vampira a curare il suo giardino , e il demone millenario a parlare con un minimo di gentilezza .

La maledizione che si credeva portasse alla morte chiunque venisse in contatto con i due demoni rimase leggenda . Hermione crebbe assieme ai demoni .

Ne divenne confidente , amica , e un affetto familiare del quale Josephine non volle privarsi .

Perciò vederla lì , con il volto cinereo , le labbra pallide e gli occhi chiusi non fece altro che aumentare la disperazione del vampiro che cominciò ad emettere un lamento simile ad un latrato .

Harry e i compagni sobbalzarono nell'udire quel suono , e non furono gli unici. Il bambino sopravvissuto sgranò gli occhi quando sentì le dita dell'amica stringersi debolmente attorno al suo palmo , e seppur il serpeverde avesse paura di avere un allucinazione , quando Hermione riaprì lentamente le palpebre una lacrima fuggì dagli occhi smeraldo del salvatore dei maghi .

Pansy si svegliò di soprassalto quando udì le urla emozionate di Mira e Selina , gettatesi sul letto con le lacrime agli occhi .

Daphne fu la terza a stritolare l'amica in un abbraccio che sapeva di paura e sofferenza , mentre Pansy le prese la mano libera con

occhi lucidi .

Agli schiamazzi accorse Kabum e la madre , entrambe sollevate dal vedere che finalmente la strega avesse riuacquistato conoscenza . Blaise si curvò sull'amica cingendole le spalle con un braccio, seguito da Theodor che le accarezzerò il capo riccioluto con un sorriso tremolante .

L'unico a non aver azzardato un passo era stato Draco , ancora immobile ai piedi del letto, vide la mezzosangue sorridere sofficemente agli amici prima di portare gli occhi d'oro sul suo volto .

L'emozione di rivedere quello sguardo dorato fece scattare il serpeverde ancor prima che qualcuno potesse invitarlo ad avvicinarsi .

Hermione si vide sollevare di peso dalle braccia muscolose del purosangue che affondò il volto tra i capelli della strega borbottando alcune frasi che la mezzosangue non comprese . Rimase sospesa in aria da un Malfoy che non sembrava avere alcuna intenzione di lasciarla perciò , messa da parte la sorpresa per quell'abbraccio ricambiò la stretta con la stessa intensità .

Draco annusò rincuorato il profumo di neve , cannella e miele dei capelli della strega che rimise a terra con una cera reticenza .

Snegurocka trabballò sulle proprie gambe per un pò , reggendosi all'amico serpeverde che fu lesto a cingerle la vita con un braccio .

Le forze erano ancora poche , per non dire inesistenti , e la strega dovette prendere due e più respiri profondi per riaprire gli occhi e non sentire più i cerchi alla testa .

Sorrise ai pirati che erano accorsi al suo capezzale nell'udire la notizia del suo risveglio , e persino Dente di squalo la stritolò in una presa da lottatore di wrestling .

Riuscì a liberarsi dalla morsa del pirato quando Kabum costrinse il padre a farle posto per saltare sulla schiena della strega che scoppiò a ridere sommessamente .

L'alone di paura che aleggiava da giorni sull'infermeria si dileguò al suono di quella risata cristallina , la stessa risata che fece alzare il capo smorto a Mefistofele .

Hermione aiutò la bambina scendere finchè non intravide dietro le spalle del pirata un immensa gabbia al cui interno qualcuno cominciò a muoversi .

Con una nota di stupore Hermione vide Mefistofele ricambiare il suo sguardo a fatica , le palpebre pesanti su quegli occhi ambrati lucidi e scuriti dalla disperazione .

< Perchè è lì dentro ? > biascicò con un filo di voce la strega , sorpresa e spaventata dall'aria malaticcia del fiero demone millenario imprigionato da pesanti catene magiche . Harry le si accostò scuro in volto , la chiave della cella nascosta nella tasca dei jeans .

< Ha tentato di suicidarsi tre volte mentre tu dormivi . Ho dovuto imprigionarlo per evitare che si facesse del male > .

Un leggero tremore cominciò a scuotere le spalle della mezzosangue , le mani portate alle labbra dischiuse in una smorfia di sofferenza , gli occhi d'oro lucidi di lacrime che presto le rigarono le guance ancora pallide per la fatica .

Con passi incerti e piuttosto barcollanti si avvicinò alla gabbia , chiedendo ad Harry di smaterializzare la cella con quella che al bambino sopravvisuto sembrò la supplica di una bambina. Non appena l'inferriata svanì , la strega non aspettò oltre . Con le poche forze che le rimanevano si mise a correre verso il vampiro ,gettandosi in ginocchio ai suoi piedi . Con il braccio che ancora le doleva gli cinse il capo che strinse al petto mentre i singhiozzi cominciarono a scuoterle il corpo affaticato .

Mefistofele in un primo momento rimase immobile , passivo a quella stretta finchè nella nebbia che gli ottenebrava la mente non riconobbe il profumo della strega .

Passarono pochi secondi e il demone strinse contro di sè il corpicino della strega con quanta forza aveva in corpo , sfogando silenziosamente quelle lacrime che aveva tentato di trattenere per non cadere definitivamente nel baratro della disperazione .

Ed attorno a loro continuò ad imperversare la furiosa tempesta che sballottolava il veliero da una parte all'altra , il silenzio della disperazione ad inseguire l'ululato del vento che implacabile si avventò sul castello e sulla nave .

Mentre le lacrime continuavano ad inumidire gli occhi di quelle due figure abbracciate , strette dalla sofferenza per quella infantile e dolce vampira che di maledetto aveva ben poco .

 

 

 

 

 

 

Il giorno seguente fu sorprendentemente sereno e privo di nubi a minacciare un altra tempesta . La primavera con i suoi continui sbalzi di umore sembrava imitare

i cambiamenti d'animo degli studenti che si sorpresero di trovare un sole cocente alto nel cielo di mezzogiorno .

Una delle belle giornate che raramente era stata concessa loro durante quei duri mesi di lotta continua e pianti straripanti e della quale vollero assorbire ogni vantaggio .

Si organizzò una lunga tavolata all'aperto per godere del piacevole tepore della sfera infuocata per la prima volta sgombra di nubi a bloccare i suoi raggi . Furono disposte poltrone , sedie , gazzebi e comode coperte profumate per tutto il parco . Persino i pirati decisero di prendere un pò di sole dalla loro nave .

I demoni oramai guariti si accodarono agli studenti con una certa titubanza , subito spazzata via dalla presenza di Mefistofele che mai aveva sciolto l'intreccio di dita con la Strega dell'Ovest .

Daphne , la prima ad uscire alla prime luci dell'alba per prendere il posto migliore agitò le braccia per farsi scorgere da sotto il salice piangente dove aveva disposto una coperta e le pietanze cucinate dai folletti .

Pansy strillò un buongiorno che sembrò trapanare le orecchie dei serpeverde che ancora sonnecchiavano , eppure fu rincuorante l'allegria della Parkinson , confortante in quella giornata che prometteva un attimo di pace per Hermione e il suo seguito .

Non appena tutti si lasciarono cadere con un sospiro di sollievo sul soffice tessuto , Daphne cominciò ad estrarre dal cestino di vimini ogni ben di Dio .

Diggory e la Habbot si unirono al gruppo , persino Cathleen che si era isolata in quei giorni con alcune ragazze tassorosso decise di prendere posto accanto al suo fidanzato . Selina grugnì in direzione della rossa , colpendola "accidentalmente" con il braccio quando si tese per prendere da bere .

Hermione non battè ciglio all'arrivo della purosangue , alzò il volto solo quando riconobbe la vampira dalla chioma corvina che girava sperduta e intimidita con un bambino stretto tra le braccia e un uomo al fianco .

< Sonia > la vampira si voltò immediatamente nella loro direzione quando udì una voce chiamarla , e fu piuttosto sorpresa e lusingata del sorriso amichevole che la Strega dell'Ovest le rivolse invitandola ad avvicinarsi .

Seppur titubante la creatura che Harry e i compagni riconobbero come la vampira che Hermione aveva lasciato fuggire dopo l'attacco di Morgana si accostò alla mezzosangue con sguardo incerto , accarezzando dolcemente il piccolo vampiro di due anni che si agitava tra le braccia della madre .

< Siediti > Snegurocka diede due colpetti al suo fianco e convinse con un sorriso la vampira e la sua famiglia a prendere posto . Un velo di inquietudine calò tra i commensali , smorzato dalla dolcezza dei lineamenti della strega dagli occhi d'oro quando vide il piccolo fagotto .

< è tuo figlio ? > Sonia sorrise imbarazzata , prensentando suo marito Ian che chinò rispettosamente il capo e il suo piccolo Kyle .

< Vi ringrazio di averci soccorso . Non ci aspettavamo che ci perdonaste per avervi attaccato , ma siete stata molto indulgente con noi nonostante non lo meritassimo > sussurrò con rispetto la vampira , rimanendo un attimo basita quando la strega le chiese il permesso di tenere il bambino in braccio .

La titubanza della creatura però non era dovuta alla paura che potesse fare del male al suo piccolo , ma alla sorpresa di una richiesta così strana .

Gli umani ripudiavano i demoni , li temevano e quindi li uccidevano . Invece quella strega dallo sguardo tenero le stava chiedendo gentilmente di poter tenere il bambino .

Ian osservò con le mascelle serrate la moglie cedere il bambino tra le braccia di Hermione , costretta a sciogliere le dita da Mefistofele per poter sostenere tutto il peso del piccolino .

Scostando le copertine Hermione osservò con sguardo amorevole il paffuto bambino dai particolari occhi rossi e dalla zazzera bionda che allungava le manine verso i suoi capelli .

Un felice gorgogliare fece sgranare gli occhi cremisi ad un Ian particolarmente sconvolto mentre Sonia stentava a trattenere le lacrime .

Kyle stava tirando giocosamente un boccolo che stringeva dolcemente tra le manine e rideva ogni qual volta la ragazza gli scoccava qualche bacio sulle guanciotte piene ritirandosi con un sorriso divertito .

Mefistofele curvò le labbra nell'ombra di un sorriso , seguito a ruota dai serpeverde che continuarono a fissare la tenerezza della mezzosangue con il cuore stretto in una morsa per nulla dolorosa ma dolce .

Draco osservava silenziosamente lo sguardo struggente della ragazza , gli occhi d'oro luminosi come schegge di stelle incandescenti .

Il viso abbronzato così tenero e dolce che chiunque sarebbe scoppiato a piangere nel vederla .

La Strega dell'Ovest era bella , così bella da spezzare il cuore . Sotto la scorza gelida della sua malignità si nascondeva un animo così candido e ingenuo che Draco si chiese come la mezzosangue riuscisse a vivere in quel mondo corrotto .

Ora non era nè una mezzosangue , nè la principessa di Russia , nè la strega dell'Ovest .

Davanti a lui vi era solo una diciottenne che si divertiva a far sorridere un bambino .

< Saresti perfetta come mamma > cinguettò con le lacrime agli occhi la Habbot , imbarazzata nel ricevere un sorriso riconoscente da parte dalla strega che cominciò a canticchiare una ninna per far addormentare il vampiro .

< Io sono disponibile per il ruolo di papà . A quando il nostro matrimonio cara ? > propose con una risatina Diggory , subito zittito da una gomitata che Harry fu lesto a rifilargli con sguardo truce .

Eppure bastò quella battuta ad adombrare lo sguardo di Hermione e quello del principe delle serpi .

Nessuno sembrò accorgersi della velata malinconia nascosta nelle iridi auree , solo Malfoy e Mefistofele .

Con un sorriso sincero ridiede il bambino alle braccia amorevoli di Sonia la quale ancora commossa da quel gesto le bisbigliò un grazie tra le lacrime .

< Bene , penso che io andrò a fare una dormita . Sono ancora indolenzita > si scusò Hermione alzandosi a fatica . Le forze non le erano tornate del tutto , perciò era meglio che riposasse per non essere d'impiccio se fosse successo qualcosa di grave . Come un ombra il demone maggiore la seguì , gli occhi ambrati

attenti ad ogni espressione di dolore che la mezzosangue fu lesta a nascondere .

Harry provò a farla desistere , ma quando la vide ondeggiare pericolosamente su se stessa fu preso dal panico e le corse accanto .

Mefistofele riuscì ad anticipare il mago e sorresse l'umana per la vita , lo sguardo scuro puntato sulle tre perle bianche che non avrebbero retto ancora per molto .

< Vuoi una mano ? > chiese con un velo di preoccupazione Blaise ma la strega scosse la testa con un sorriso forzato .

I due si incamminarono verso il castello a passo lento dato che Hermione sembrava essere terribilmente affatica . Inoltre anche da lì Selina riuscì a scorgere la difficoltà dell'amica nel respirare regolarmente , quasi le mancasse l'aria . Eppure non aveva neanche camminato molto , solo tre metri .

Pansy cominciò a borbottare , impensierita delle condizioni precarie della mezzosangue , ma Harry cercò di consolare la compagna e se stesso con qualche scusa .

Combatteva ogni notte , era normale che fosse stanca . Però non tutti si fecero bastare quella dubbia giustificazione .

Mira non vi abboccò , non perchè non credesse nel suo compagno , ma perchè una strana senzione continuava a non farla dormire la notte .

I sentimenti di Snegurocka erano sempre attorcigliati , deboli , contrastanti , eppure il dolore era l'unica emozione predominante .

Che fosse psichica o fisica questo l'empatica non lo seppe dire , ma il terrore che provava aumentò quando si accorse con sgomento che le sensazioni di Hermione cominciarono ad essere vacue . Proprio come quelle del mangiamorte che avevano catturato e che era deceduto due giorni prima .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Era sola , le gambe a penzoloni fuori dalla finestra della torre di astronomia . Chi l'avesse guardata dalla nave o dal parco avrebbe pensato giustamente che Hermione si volesse buttare di sotto , ma tutto ciò che la ragazza fece fu osservare tristemente la luna piena e dondolare le gambe .

Quando il cigolio della porta portò con sè un forte profumo di muschio e freddo un sorriso amaro di delineò sulle labbra della strega . Il freddo non aveva un odore , eppure lei lo sentiva . Era pungente , amaro ,ma per questo le piaceva . Dopotutto lei aveva sempre amato il freddo .

Le ricordava la Russia . Le ricordava lui .

< Cosa stai facendo ? > . La figura sopraggiunta alle sue spalle le sfiorò un fianco, ma Hermione non si voltò . Continuò imperterrita a guardare il cielo con quell'ombra scura ad adombrarle il volto abbronzato .

Draco non si stupì molto di quel distacco , al contrario , ma gli fece comunque male . Forse la mezzosangue aveva capito che quella sera sarebbe stato portatore di sventure . Dopotutto stava parlando con la strega più intelligente ed arguta che avesse mai conosciuto , era normale . Tuttavia quella constatazione non rilassò i muscoli irrigiditi del serpeverde , seduto su uno sgabbello traballante sul quale si puntò con i piedi .

Nessuno dei due parlò , una spessa lastra di silenzio e freddezza a dividerli , a renderli simili a degli estranei .

Il silenzio si protrasse a lungo fin quando Hermione non gettò la testa indietro per lanciare un lungo sguardo impenetrabile all'amico ed amante prima di tornare a guardare il cielo .

< Sai > cominciò < avrei tanto voluto lasciarmi tutto alle spalle alla fine della guerra . Mi sarebbe piaciuto andare a vivere in un posto caldo , pieno di gente . Sei mai stato a ? è un posto esotico , pacifico . Mi sarebbe davvero piaciuto dimenticare per un pò la magia e vivere in una di quelle casupole dai colori così sgragianti . Correre per la sua lussureggiante vegetazione senza pensare a nulla > continuò ad elencare con tanta di quella foga che Draco si lasciò sfuggire un sorriso quando la udì affermare che le sarebbe piaciuto persino fare surf e nuotare con gli squali . Quelli erano i sogni che un giorno Hermione avrebbe voluto avverare .

Erano così tanti che la strega si stupì di non averne reso reale nessuno . Il tempo però le era tiranno .

Non avrebbe fatto in tempo ad assaporare il sapore salmastro del mare e la sericità della sabbia senza sentire una fitta acuta al petto pochi secondi dopo .

Nonostante tutto continuò a parlargli dei suoi sogni , dei suoi desideri . Forse perchè sapeva che lui l'avrebbe presto abbandonata a se stessa .

O forse perchè era conoscenza che il tempo a sua dispozione stava ormai per scadere .

Quando finì tacque per un lungo istante, svuotata da ogni emozione come se le parole che le erano scivolate via dalle labbra avessero portato con sè un pezzo del suo cuore .

Non si voltò quando sentì Draco alzarsi e raggiungerla . Nè mosse un muscolo quando percepì la mano a mezz'aria del ragazzo che sembrava tentennare , incerto sul da farsi . Ed Hermione lo odiò . SEntì le labbra e gli occhi bruciare di rancore per la vigliaccheria di Malfoy .

Perchè sapeva cosa le avrebbe detto . Dopotutto mancavano appena due giorni .

Era inevitabile .

< Sto partendo . Ero venuto a salutarti prima di tornare a casa e concludere i preparativi per il matrimonio > .

IL tono fu inespressivo , incolore e perchè no anche spietato .

Non vi era stata gentilezza nella sua voce , solo una cortesia affettata che costrinse Hermione ad artigliare la nuda pietra del davanzale per non fargli del male .

Quella sarebbe stata forse l'ultima frase che il purosangue le avrebbe rivolto e la sua glacialità fu come una stilettata in mezzo al petto .

Tuttavia la strega non fu preda del dolore . Raccolse il proprio coraggio , la propria caparbietà e sibilò con la voce più neutrale e cattiva che potè un "Auguri" che stava quasi per strozzarsi in gola .

Malfoy non aggiunse nulla , continuò a fissare la schiena tatuata della mezzosangue con sguardo disperato ed anche impaurito . Aveva paura che uscendo da quella porta l'avrebbe persa per sempre , che non l'avrebbe più rivista , ma scosse la testa per ritornare in sè.

Ormai non poteva fare altro . La precarietà del loro rapporto e delle loro posizione lo avrebbe distrutto un giorno all'altro . Forse , quando tutto sarebbe finito per il meglio l'avrebbe incrociata per qualche via e l'avrebbe invitata a prendere una tazza di tè . Quel pensiero non fu di consolazione ma Draco se lo fece bastare . Ritrasse il braccio e prese un respiro profondo prima di voltarle le spalle ed incamminarsi verso la porta .

Un guizzo sul volto di Hermione palesò il suo terrore nel vederlo andare via , ma il suo orgoglio ebbe la meglio . Continuò a stare ritta , gelida come la più crudele delle regine , mentre l'uomo che amava usciva dalla porta senza farle neanche un saluto .

Un sussurro per quanto flebile abbandonò le sue labbra tremanti . Draco non lo udì preso come era dal dolore atroce che sentiva strappargli il cuore dal petto .

Nessuno dei due si accorse della lacrima che entrambi versarono all'unisono prima che Malfoy indossasse quella maschera di apatia che avrebbe portato per gli anni a venire , cristallizzando in quell'espressione stoica il suo dolore .

La strega fu colta impreparata da un capogiro che la sbilanciò in avanti . Non urlò , non riuscì neanche ad evitare che una lacrima le inumidisse le labbra prima che una figura comparsa dalle ombre la afferrasse per impedirle di cadere .

Quando Mefistofele condusse l'umana sul veliero era quasi mattina ed una carrozza aveva preso il volto verso nord . Il demone non dimunì l'andatura , non si preoccupò della pioggia battente che cominciò a cadere . Riparò Hermione con il proprio mantello prima di bisbigliarle nell'orecchio parole di conforto per quel ti amo che Draco non aveva avuto il tempo di udire e che forse l'avrebbe riportato indietro da lei .

 

 

 

 

 

 

 

Nonostante fossero le tre di mattina Hogwarts era illuminata dalle fiaccole che gli studenti portavano con sè nel dirigersi a bordo del veliero dove era stata indetta una riunione di emergenza .

Come da prassi i bambini e i professori erano stati barricati nel castello , solo i più esperti spadaccini e i maghi più dotati furono invitati a raggiungere la stanza del capitano Dente di Squalo . Non vi era alcun movimento sul pelo dell'acqua eppure tirava una brutta aria .

Il cielo non prometteva pioggia ma un odore pungente e acre rendeva l'aria irrespirabile .

Non appena tutti gli studenti scesero sotto coperta furono addossati alle pareti della piccola saletta al centro della quale Hermione esaminava con il pirata ed Harry delle carte geografice trascivendo una serie di numeri su un piccolo blocchetto .

La scrivania ormai ingombra di dati , scritte e coordinate venne ribaltata dal calcio furioso del pirata . I suoi sottoposti si zittirono , attenti a carpire ogni più piccolo passaggio dello scambio di parole tra la Strega dell'Ovest e l'uomo .

< A quanto abbiamo calcolato tra uomini , demoni , donne e bambini ne sono stati uccisi esattamente 999000 . Ne mancano mille per arrivare al numero prestabilito per l'evocazione della Bestia > spiegò con voce dura Hermione , il corpo fasciato dalla pelle di drago che le permetteva più libertà nei movimenti .

Harry raccattò il foglio che l'energumeno dalla chioma fulva aveva accartocciato e fissò ad occhi sgranati il numero esorbitante che vi era scritto sopra .

Blaise fece un passo avanti con la mano alzata . Intenzionato a porgere una domanda all'amica per capirci qualcosa .

< A quanto si è capito > iniziò il serpeverde < con il sacrifico di tre demoni maggiori che corrispondo alle tre teste della bestia e l'uccisione di un milione di persone Cerbero dovrebbe comparire ? > . Hermione annuì gravemente lanciando un occhiata a Mefistofele che guardava fuori dalla piccola finestra con aria apatica .

< Josephine la moglie di Mefistofele . Benjamin e Luce rispettivamente marito e figlia della Valchiria Sherazzad sono i tre demoni sacrificati . 999000 sono i morti > spiegò con più delicatezza possibile sebbene l'argomento trattato fosse piuttosto macabro . < Non sappiamo quale siano le intenzioni dei mangiamorte , ma penso che tenteranno di farli fuori in un colpo solo per accellerare l'evocazione > .

Un brusio concitato cominciò ad elevarsi dalle file di studenti e pirati , ma bastò il trillare di un cellulare ad ammutolire i presenti .

Hermione rispose subito alla chiamata quando riconobbe il numero di SEgej , impensierita da una telefonata ad un ora così bizzarra .

Dall'altro capo del telefono il russo guardava con sospetto le coppiette , le famiglie e i turisti che passeggiavano tranquillamente tra le vie che costeggiavano il sinner's burrow senza degnarlo di uno sguardo . La presenza di tutta quella gente alle quattro di mattina era certamente strana , specialmente perchè nell'aria si udivano i tamburi di una parata, quasi si stesse festeggiando qualche evento importante .

< Cosa succede ? Vi hanno attaccato ? > il russo fu costretto a chiudersi dentro al locale quando le urla di alcune ragazzine sovrastarono la voce di Hermione .

Andrey e il resto dei bambini perduti che si trovavano vicino al bancone gli scoccarono un occhiata sperduta , stupiti dal sentire tutto quel trambusto alle prime luci dell'alba . < Sta succedendo un casino . Le strade sono affollate da famiglie e intere comitive di turisti . Non so perchè siano qui , ma sembra stiano festeggiando qualcosa > . Harry e Dente di Squalo videro Hermione sbiancare vistosamente , aggrappandosi a Mefistofele che le fu subito accanto .

< Quanti sono ? > chiese con voce tremula la strega , ricevendo come risposta un numero che si aggirava sulle duemila persone . Harry accorse a reggere assieme al demone l'amica quando la strega si afflosciò su se stessa come una bambola di pezza . Il pirata e gli studenti , spaventati dallo sguardo smarrito e terrorizzato della mezzosangue si avvicinarono alla serpeverde per vedere se stesse bene . Ma Hermione non stava affatto bene .

Il cuore batteva così forte che sembrava volerle sfondare il petto . Brividi di freddo le toglievano il respiro e la vista cominciò ad appannarsi quasi fosse prossima ad un collasso . Purtroppo non aveva il tempo neanche per stare male . Dirgrignando i denti si rimise in piedi con l'aiuto dei due che la sorreggevano . Ordinò ad Andrey di non uscire dal locale e di farvi entrare più gente possibile prima di chiudere la chiamata e materializzare tra le mani la sua falce .

< Cosa succede ? > chiese Dente di Squalo con la fronte aggrottata . < Voldemort ha attirato 2000 persone accanto al sinner's borrow inventandosi la presenza di qualche personaggio famoso per attirare gente . Lo ha fatto di proposito così avrebbe avuto il suo pegno di sangue ed in contemporanea avrebbe messo le mani sulla città di Kitez e la vostra > .

Il panico cominciò a serpeggiare tra le fila degli studenti a quella notizia mentre i pirati aspettavano impassibili gli ordini della loro signora .

Dopo aver preso un respiro profondo per cacciare il cerchio alla testa Hermione diede disposizioni . Gli studenti sarebbero rimasti a custodire il castello assieme ai demoni , mentre lei , Harry ed i pirati sarebbero andati al locale per evitare il disastro .

Non tutti però gioirono di quella trovata . Infatti Pansy , Daphne , Blaise e Theodor si fecero avanti con i volti cupi e minacciosi .

< Non penserai di lasciarci indietro vero ? Ormai noi siamo con te > sbottò risentita la bionda nel muovere la lunga chioma dorata in un gesto stizzito . Persino Pansy emise un basso ringhio che sconvolse e non poco il povero Theodor < Sappiamo combattere , ci hai insegnato tu . Siamo tuoi amici Hermione , non puoi lasciarci veramente qui > .

< Verrò anche io con voi > esclamò con il petto gonfio di orgoglio Cedric , affiancato da un timido Ronald Weasley che propose anche la sua partecipazione .

Ora come ora non c'era il tempo materiale per ingaggiare una lite perciò la strega dovette rassegnarsi .

Dopo che Ginny Wesley tentò di far desistere il fratello da quella missione suicida , conscia di quanto fosse irremovibile di dileguò assieme al resto degli studenti .

< Bene , stringetevi tutti a me > ordinò perentoria la strega afferrando per un braccio Harry e Mefistofele , seguiti dal resto dei presenti che sfiorarono i vicini per non essere sbalzati chissà dove con quella smaterializzazione di massa .

Hermione chiuse gli occhi per meglio concetrarsi e dopo un inziale silenzio il tipico puff della magia rimbombò per le stanze della nave oramai sgombra di uomini .

 

 

 

 

 

 

Malfoy Manor era in festa , ma non il suo signore .

Nell'immenso parco che circondava la villa risuonavano fin dalla sue stanze le trombe e i flauti dell'orchestra che Lucius aveva appositamente ingaggiato per l'occasione .

Draco si sentiva braccato in casa propria . Le famiglie più illustri erano venute ad assistere al suo matrimonio . Persino il ministro era stato invitato , e con lui una folta schiera di auror . Il nero lugubre delle mura del castello rendeva la situazione ancora più raccapricciante di quanto già non fosse .

Degli invitati il purosangue non conosceva nessuno se non per sentito dire . Ovviamente tutti esponenti delle famiglie più altolocate , alcuni amici di vecchia data di Lucius e Narcissa , ma nessuno della sua età .

Eccetto Cathleen , Draco era circondato da persone fin troppe adulte , imbruttite dall'austerità dei vestiti e dagli sguardi snobbisti che Malfoy aveva sempre avuto fin da bambino . Eppure la sua cortesia affettata era molto più raffinata , elegante . Il trucco pesante di quelle nobildonne che gracchiavano anatemi nel vedere una strega più bella di loro era inappropriato per quell'occasione . Era come se invece che andare ad un matrimonio tutti si stessero preparando per assistere ad un dramma shakespeariano .

Di certo Draco con la sua bellezza peccaminosa non poteva essere certo paragonato al dolce Romeo poichè di dolce lui non aveva nulla .

Nè Cathleen sarebbe stata Giulietta . Nelle opere di Shakespeare si cantava la beltà perfetta della Capuleti , dunque la purosangue non poteva in alcun modo essere paragonata all'eroina della tragedia .

Era bella certo , ma di una bellezza opaca, scialba come era la sua voce fin troppo squillante e lo sguardo poco intelligente .

Perciò Malfoy non riusciva a capacitarsi di come lui , nobile e di sangue puro , con una intelligenza che superava di gran lunga la media potesse legarsi per la vita a quella piccola oca giuliva . Guardando la rosa bianca che sua madre gli aveva appuntato sul petto cominciò a comprendere il perchè tutti fossero rimasti sorpresi alla notizia del suo matrimonio .

L'inafferrabile principe dei serpeverde , il diavolo dagli occhi di ghiaccio , l'algido re dei sotterranei si era abbassato a scegliere per vigliaccheria un premio meno ambito , più facile da raggiungere senza poter provare alcuna fatica nell'averlo . Il purosangue era consapevole del fatto che anche volendo avrebbe potuto avere ai suoi piedi ogni donna del mondo magico , ogni strega eccetto una . Eccetto lei .

Con uno strattone Draco allentò la cravatta bianca del suo completo nero , gli occhi catturati dalle piccole fiammelle che scintillavano all'interno del piccolo globo nero pece che Hermione gli aveva regalato molti natali prima .

L'unico regalo che avesse ricevuto in tutta la sua vita . L'unico regalo che avesse accettato di propria volontà .

Il pensiero della mezzosangue riuscì a farlo imbestialire . Colpì con un calcio una poltrona facendola ribaltare . Strappò le cupe tende viola e si accanì contro l'armadio che prese a pugni fino a far sanguinare le nocche .

Un lieve bussare interruppe la follia del principe , seguita dalla voce melodica di Narcissa che gli consigliava di presentarsi sotto l'arco di rose dacchè tra poco sarebbe partita la marcia nuziale .

Il respiro affannato si placò . Il battito impazzito sembrò ghiacciarsi nel petto del purosangue . Gli occhi trasparenti furono prosciugati dalla minima scintilla di sentimento .

Con una lentezza simile a quella di un uomo che avanzava incantenato verso il patibolo si diresse verso la porta dove sua madre aveva appena bussato .

L'unica cosa che fece prima di lasciare le sue stanze fu osservare un ultima volta la sfera nera , scrutarla ed infine tendere una mano per farla scivolare nel taschino della giacca dopo averla rimpicciolita .

Si sarebbe sposato . Avrebbe convissuto con quella strega sciatta , ma almeno avrebbe portato con sè un pezzo di quei ricordi durante i quali per la prima volta era stato

davvero felice .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando Hermione e il gruppo di rivoltosi si ritrovò sommerso dalla calca di gente che si ammassava lungo le vie , la strega divenne consapevole di quanto la situazione fosse critica in realtà . Folti gruppi di adolescenti della loro età gironzolavano urlando e cantando con bottiglie di birra strette saldamente nelle mani sudaticcie .

Intere famiglie fissavano meravigliate i maestosi fuoci di artificio che ritraevano enormi fiori colorati . Comitive di turisti si aggiravano con le macchine fotografiche strette al collo per meglio immortalare quel giorno di festa , ma nessuno percepiva l'aria putrida che seppur lentamente cominciava a saturare l'aria .

Alcune urla convinsero gli studenti ed i pirati a voltarsi verso il famoso sinner's burrow nel quale Sergej ed Andrey , aiutati da altri bambini perduti cercavano di convincere la gente ad entrare . Solo qualche ragazzina , rimasta affascinata dalla bellezza dei due russi li seguì senza chiedere spiegazioni , ma nessun altro le emulò . Harry cominciò ad imitare i due ventenni chiamando a raccolta la gente , eppure se non qualche bambino lo raggiunse .

Daphne tentò a sua volta , così come i compagni , ma nessuno ebbe la benchè minima attenzione . Fu quando i pirati , stufi di essere ignorati , cominciarono a minacciare alcuni turisti di entrare nel locale se non volevano essere picchiati a sangue che Hermione sentì un ringhio sommesso farla gelare .

Il ringhio che sentiva provenire da sotto terra .

La reazione del suo corpo fu istantanea . I serpenti presero a sibilare sulla sua schiena , e la scena dovette impressionare qualcuno perchè molti si fermarono a fissarla .

Mefistofele le fu subito accanto , ma ora come ora la Strega dell'Ovest non percepiva nient'altro che il ringhio dell'essere che per lei rappresentava il nemico più pericoloso .

< Diamine , nessuno ci ascolterà con questo trambusto e ...> Pansy si zittì immediatamente quando vide alcuni passanti ammantati di nero confondersi tra la folla . E se per alcuni quelli potevano essere qualche ubriacone o ragazzino che giocava a travestrirsi , i serpeverde non impiegarono molto per riconoscere in loro dei mangiamorte .

I primi furono in due , poi un intera fila di uomini incappucciati cominciò a sbucare dalle vie più nascoste per camminare di fianco ai babbani .

Harry afferrò la bacchetta con sguardo circospetto , gli occhi verdi divenuti calcolatori ed inquieti .

< Dobbiamo fare qualcosa . Qui nessuno ci ascolta > tuonò furioso Diggory , lo sguardo nocciola adombrato dal panico di trovarsi circondato dai seguaci del Lord Oscuro .

Sergej , avendoli avvistati li raggiunse correndo , e seppur fosse contento di vedere che erano tutti sani e salvi , i suoi occhi zaffiro si puntarono sulle iridi di Snegurocka .

Il dorato era quasi stato soffocato dal rosso cremisi . Un brutto segno per Dente di Squalo che la afferrò per una spalla per farla calmare .

Tuttavia , se il pirata credeva davvero di placare l'animo tormentato della Strega dell'Ovest ebbe una brutta sorpresa .

Con uno scatto felino la mezzosangue si intrufolò tra la folla balzando ad una velocità impressionante da un tetto ad un altro fino a raggiungere l'edificio più alto , una chiesa . In un primo momento nessuno le prestò attenzione , ma quando un bambino sgranò gli occhi nell'indicarla , l'intera folla sembrò ammutolirsi nel vedere una ragazza restare in equilibrio sulla punta di un crocifisso .

Il mantello che ondeggiava sul suo volto e lo sguardo dorato riuscì ad catalizzare l'attenzione generale su di sè , e fu allora che Hermione prese parola .

< Sono state trovate alcune bombe nelle vicinanze . Sembrerebbe un attacco terroristico , perciò per la vostra sicurezza dovrete rifugiarvi nel locale lì di fronte >

. Il momentaneo silenzio caduto alla vista della sconosciuta mutò in un insieme di urla terrorizzate e passi accellerati di quelle persone che corsero a rifugiarsi nell'edificio che l'avvenente diciottenne aveva indicato loro .

Andrey fece in tempo a spalancare la porta per non essere investito dall'affluenza di umoni , donne e bambini che furono indirizzati da altri adolescenti presenti nel locale verso una piccola porticina dorata che varcarono senza remore.

Alcuni bambini perduti li accompagnarono per cancellare loro la memoria quando si sarebbero ritrovati tra le vie afose di Tortuga , mentre altri continuavano a comporre una catena umana con la quale non lasciarono disperdere la folla ora non più festante .

Nonostante gli sforzi però , solo un centinaio di loro riuscì ad entrare nel locale prima che un incantesimo colpisse Hermione alle spalle , scaraventandola giù dal campanile .

La gente cominciò a disperdersi tra le viuzze senza più dar peso a dove andasse , spaventate dalla fila di uomini incappucciati che cominciò ad emettere da sottili bacchette scintille alquanto terrificanti .

La Strega riuscì a planare dolcemente al suolo e , liberatasi dal mantello , recise qualche capo con la falce che prese a ruotare sopra la sua testa con una agilità inumana .

Harry afferrò Mira per una mano quando uccise un gruppetto di mangiamorte con una maledizione senza perdono , un alone biancastro ad avvolgere tutta la sua figura e ad impedire ai nemici anche solo di sfiorarlo .

Con sua sorpresa Daphne si era ritrovata stretta al petto di Sergej che cominciò a tagliuzzare con il guanto artigliato le maschere scheletriche degli uomini di Voldemort .

Theodor teneva d'occhio la fidanzata che con una caparbietà davvero ammirevole atterava uno ad uno chiunque si accostasse loro .

Selina faceva ruotare un pugnale nella mano destra e con la sinistra ricambiava la stretta di Blaise che a sua volta prese a lanciare maledizioni su maledizioni .

I mangiamorte cominciarono a cadere numerosi , ma ciò non bastava . Più ne venivano atterrati più ne sbucavano da chissà dove .

Dente di Squalo affondò la sciabola nel ventre di due maghi mentre con la coda dell'occhio osservava il russo dagli occhi viola difendere sua figlia Kabum , divertita nel ferire a morte i loro nemici .

Mefistofele era l'unico a non muovere un dito . A meno di un metro da lui i suoi assalitori cadevano al suolo senza un lamento , ammassandosi sui corpi dei loro compagni che nulla potevano contro un demone maggiore di mille anni .

Un movimento sospetto attirò l'attenzione di Hermione , gli occhi d'oro presi a seguire la minuscola figura che altri non era se non Morgana . Intenzionata ad inseguirla si armò di furia e coraggio che fu costretta ad ammansire quando dal nulla le piombarono addosso cinque maghi dai curiosi mantelli rosso fuoco .

Senza che la Strega potesse emettere un fiato , delle pesanti catene violacee le furono gettate addosso , cingendole la gola e la schiena così forte da farle cadere dalle mani la propria arma .

Nel momento esatto in cui un gemito di dolore lasciò le labbra della mezzosangue , Harry e i compagni si voltarono all'unisono verso quelli che riconobbero essere dallo stemma di Merlino sul petto degli auror . Allora perchè la stavano imprigionando ?

Altri di loro , smaterializzatisi da chissà dove si avventarono sui pirati e sui mangiamorte senza fare distinzioni , solo i serpeverde furono risparmiati .

Snegurocka cominciò ad annaspare in cerca d'aria quando le catene si serrarono sulla sua gola mozzandole il respiro . Cadde in ginocchio quando le manette magiche cominciarono ad ustionarle i polsi , e il cuore iniziò a pulsarle nelle orecchie ad un ritmo impazzito .

Kabum , aggrappata alle spalle di Andrey al quale si era arpionata per raggiungere un mangiamorte si voltò con gli occhi sgranati dall'orrore .

E il panico per il sangue che cominciò a colare dal labbro inferiore della sua signora la spinse ad urlare senza dar il tempo ai propri compagni di difendersi .

Infatti , l'urlo della banshee riuscì a confondere sia pirati , mangiamorte ed auror , presi a scagliare incantesimi senza prestare attenzione a chi colpivano .

Una delle vittime della loro negligenza fu Selina , limitatasi a dilatare le pupille e a coprirsi il volto con il pugnale quando una saetta bluastra la colpì in pieno sbalzandola lontano .

Blaise , ghiacciato dal terrore si avventò sulla russa con un urlo disumano , gli occhi blu resi lucidi dalle lacrime che cominciò a versare quando la ragazza non diede segni di vita . Ammutoliti nel vedere il capo della bionda ciondolare da una parte all'altra sotto lo scuotimento del serpeverde ,alcuni dei bambini perduti persero il lume della ragione e cominciarono a sterminare chiunque gli venisse a tiro .

< Non dovete colpire noi , ma loro idioti > urlò Harry Potter verso quegli auror che , riconosciuta la cicatrice a saetta cominciarono a dubitare su ciò che stavano facendo , eppure il loro dubbio arrivò troppo tardi .

Perchè Hermione continuava a fissare con le iridi sgranate il corpo pallido di Selina , immobile tra le braccia tremanti di un Blaise spezzato in due dal dolore . Qualcosa si scollegò nel suo cervello , quella lucidità che la rendeva umana anche durante la sua trasformazione in animagus .

Il ringhio gutturale fece sobbalzare i cinque auror che la tenevano imprigionata con le catene magiche , così come la presa sul metallo cominciò a diminuire sotto gli strattoni violenti di quella strega che si acquattò su se stessa come un felino pronto a balzare .

Il trio di serpi dorate azzannò alla gola un auror , mentre le unghie della mezzosangue si allungavano fino a diventare taglienti come rasoi , così simili a degli artigli .

Un brontolio simile a quello dello stomaco di una bestia affamata fu tutto ciò che gli auror poterono udire prima che Hermione saltasse loro al collo , divorandoli .

I bambini perduti smisero di dimenarsi quando la loro principessa passò loro vicino uccidendo coloro che osavano solo sfiorargli .

Harry , i pirati , ed i serpeverde indietreggiarono in un cerchio compatto quando la Strega dell'Ovest , correndo sulle gambe e sulle braccia che poggiava al suolo per darsi maggior spinta si avventò con ruggiti grotteschi addosso ai mangiamorte .

Sergej costrinse i compagni a retrocedere fino all'entrata del Sinner's burrow , ai piedi del quale Blaise potè tirare un sospiro di sollievo nel percepire il battito cardiaco di Selina .

Tutti gli auror , così come i mangiamorte furono divorati con uguale crudeltà dalla Strega , gli occhi cremisi accesi di pura malvagità .

Solo un auror , l'ultimo tra i suoi riuscì a lanciare un messaggio ai rinforzi prima di sfracellarsi al suolo sotto gli artigli della mezzosangue che lo ferirono mortalmente alla schiena .

La folla che si era rifugiata negli angoli si ritrasse , così come i superstiti tra le fila di Voldemort indietreggiarono quando Hermione oscillò su se stessa , alzandosi con una lentezza estenuante .

I capelli impregnati di sangue le si incollarono al volto sudato , i muscoli bruciavano per lo sforzo , e la coda di serpi le si annodò alla vita sibilando verso la piccola bambina dai codini biondi che la fissava impassibile dall'altra parte della strada .

Un movimento impercettibile delle labbra di Morgana e il rannuvolamento improvviso del cielo limpido furono le avvisaglie della catastrofe .

Hermione non indietreggiò , nè fuggì quando vide sprigionarsi tra le braccia aperte della bambina una scarica di fulmini che lei sapeva essere letale persino per i demoni .

Eppure , l'unico gesto che fece fu quello di afferrare la falce e piantarla con forza nel suolo , mentre a quel contatto nel terreno si dilungava una striscia verdastra che circondò completamente il locale con al suo interno Harry e i pirati che la osservavano sconvolti .

Un soffio di vento e le fiamme infernali si innalzarono in tempo prima che le scariche , trasformatesi in una vera e propria pioggia di morte si abbattessero sulla città uccidendo tutti i suoi abitanti .

Eccetto quell'involucro di fiamme che Hermione aveva fatto in tempo ad ereggere prima che di loro non rimanesse nulla se non un cumulo di cenere .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il prete continuava a ciarlare da parecchi minuti su ciò che avrebbero promesso l'uno all'altra quando un tonfo sordo attirò sia l'attenzione degli invitati seduti sulle eleganti panche di cristallo , sia quella dei due fidanzati che osservarono accigliati il Ministro della Magia rimanere ritto con la poltroncina a lui riservata rovesciata sulla pavimentazione di marmo .

Il prete osservò a sua volta il potente mago con la fronte aggrottata finchè non incrociò lo sguardo glaciale di Lucius Malfoy che lo spinse a continuare . Deglutendo vistosamente l'uomo di chiesa riprese la sua parlantina , ma questa volta Draco non faceva finta di ascoltarlo .

Cathleen seguì lo sguardo apatico del purosangue con crescente irritazione , vedendo a sua volta la schiera di auror che aveva scortato al matrimonio il ministro uscire velocemente dalla dimora smaterializzandosi da qualche parte . La falsa calma che Caramell ostentava non convinse per nulla il giovane Malfoy , la mente lanciata nel creare congetture su ciò che aveva causato una simile azione di massa da parte di tutti quegli auror .

< Vuoi tu Cathleen Lorel Richardson prendere il qui presente Draco Lucius Malfoy come tuo legittimo sposo per amarlo ed onorarlo finchè morte non vi separi ? > .

< LO voglio > cinguettò contenta la purosangue nell'osservare il profilo perfetto del suo futuro marito .

Draco Malfoy era tutto ciò che una donna poteva desiderare . Così bello da spingere le donne al suicidio per un suo no . Scaltro , arguto , intelligente ed oscenamente sexy . L'ultimo erede dei Malfoy era l'essenza stessa del peccato , e tra pochi secondi sarebbe stato tutto suo pensò una gongolante Cathleen .

Il prete sobbalzò appena nell'incrociare gli occhi glaciali del rampollo e fu ben lieto di chinare il capo per leggere l'identica strofa per lo sposo .

< E vuoi tu , Draco Lucius Malfoy prendere la qui presente Cathleen Lorel Richardson come tua legittima sposa per amarla ed onorarla finchè morte non vi separi ? > .

La schiera di invitati sembrò trattenere il fiato nell'aspettare la risposta sicuramente positiva ed immediata del principino , eppure Draco sembrò pensarci per parecchi secondi che fecero temere il peggio alla povera purosangue .

L'avrebbe amata per l'eternità ? No . L'avrebbe onorata ? No . La voleva ? NO . O almeno non lei .

Il purosangue si immaginò di vedere al posto della rossa la chioma riccioluta della mezzosangue . A quegli occhi di un verde comune vi sovrappose quelli d'oro dal taglio particolare . Al viso a cuore candido come la neve sostituì quello dai lineamenti dolci e delicati del viso abbronzato di Hermione .

E a quella figura bassina e formosa preferì l'affusolata sagoma della strega che fin da bambino gli aveva rubato il cuore .

Al solo pensare che a sposarlo vi fosse la mezzosangue un bruciore insopportabile si sprigionò dal suo petto . Il bruciore che ben presto scoprì non essere solo un effetto del suo pensiero , perchè qualcosa bruciava davvero .

Cathleen rischiò di tirare un urlo di spavento quando vide una smorfia di dolore comparire sul volto pallido del purosangue che in contemporanea si portò una mano all'altezza del cuore .

Dalle prime file Narcissa si alzò di scatto , preoccupata che il figlio potesse avere qualche mancamento , ma tutto ciò che Draco fece fu estrarre la minuscola sfera nera che gli bruciò i polpastrelli .

Il prete , la sposa , e gli invitati fissarono dubbiosi il globo al quale Malfoy fece riprendere le vere dimensioni . E fu allora che il purosangue si sentì davvero mancare .

La fiamma dorata che tante volte aveva visto tremolare , ma che non si era mai spenta . La fiamma dorata come lo sguardo dolce della mezzosangue si era rimpicciolita , era divenuta un puntino invisibile nel nero della sfera . Era già successo , eppure Draco ebbe il brutto presentimento che la Strega fosse in un pericolo mortale .

< Signorino Malfoy ? > provò a richiamarlo il prete che fu bruscamente zittito da uno sguardo imperioso da parte del principe che prese a guardare con più attenzione la sfera all'intero della quale stava comparendo un'alta figura affusolata che DRaco non ebbe difficoltà a riconoscere .

Curvata su se stessa , con i capelli imbrattati di sangue incollati al volto stremato e gli occhi cremisi affaticati da un antica stanchezza Hermione si reggeva a stento alla falce sulla quale era completamente poggiata . E a lei di fronte un enorme voragine dal cui interno saettavano lingue di fuoco scarlatte .

La Bestia . La mezzosangue stava per affrontare da sola Cerbero .

Bastarono pochi secondi per far si che dal semplice pensiero si giungesse all'azione . In barba al prete che lo fissò esterrefatto e alla sposa che piangente gli si aggrappò al braccio, Malfoy cominciò ad incamminarsi sul lungo tappeto rosso per uscire fuori dalla sua dimora .

Gli invitati trattenero a stento esclamazioni di sorpresa . Solo Narcissa e Lucius non batterono ciglio . Perchè forse , nel profondo , anche loro sapevano che Draco non avrebbe mai accettato quel compromesso .

Il principe si trascinò dietro Cathleen che sembrava non volersi staccare dall'arto al quale si era arpionata . E a nulla servirono le sue patetiche preghiere .

La sposa franò al suolo quando Draco la scansò con un sibilo sinistro , gli occhi grigi tornati a brillare di quella luce ferina che molti incantava .

< Ti prego , non lasciarmi > singhiozzò la purosangue , accerchiata dalle donne che la aiutarono ad alzarsi , ma non vi fu pietà per lei da parte del principe .

Solo un occhiata colma di disgusto e il ghigno tipico dei Malfoy Draco le riservò prima di smaterializzarsi . Non prima di aver gridato quella frase che sembrò far tremare il castello stesso .

Non sei tu quella che voglio .

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando il forte odore di zolfo e la leggera nebbiolina che si era alzata riportò in sè Harry e i pirati , Hermione ricadde al suolo con il fiatone , la mano stretta attorno a quelle tre perle bianche di cui una era divenuta rossa .

Mefistofele fu il primo a correrle in aiuto , ma la Strega non ne volle sapere . Con rabbia si alzò in piedi da sola , gli occhi dorati pieni di quell'immagine mostruosa che le spezzò il cuore . Tutti , erano morti tutti .

< Selina è ancora viva ? > domandò con voce tremula la strega , le labbra serrate tra i denti che le morsero a sangue nell'attesa di una risposta . < Si , è ancora viva > rispose Blaise con un filo di sollievo , cingendo dolcemente la figura della compagna che prese teneramente in braccio .

La voragine con i suoi continui sprazzi di lampi e fiamme non era sfuggita a nessuno . Oramai il rito era compiuto .

Il milione di teste era caduto come la filastrocca annunciava , e di lì a poco Cerbero sarebbe tornato per seminare morte e distruzione sulla terra .

Dente di Squalo fu l'unico a cogliere il lampo di disperazione che saettò per un secondo nelle iridi auree della Strega dell'Ovest , tornata ad essere dura ed impenetrabile come il diamante . Dall'interno del locale i bambini perduti osservavano con occhi sgranati le strade polverose piene di detriti e frammenti di edifici ormai distrutti . Tutto ciò che restava della famosa Carnaby Street ora era solo un cumulo di macerie e cadaveri .

< Cosa facciamo ? > .

Hermione sospirò pesantemente prima di estrarre la falce dal terreno e dirigersi verso Harry con sguardo sicuro . Il bambino sopravvissuto sembrò indietreggiare quando la strega gli porse con autorevolezza la propria arma . Il perchè di quel gesto non era chiaro per nessuno se non per Mefistofele che cominciò a ringhiare .

< Non puoi farlo > rantolò nel ruggito che emise quando vide l'umana cedere la falce nelle mani del salvatore dei maghi . La strega non lo degnò di uno sguardo , si limitò solo ad accostarsi ad ogni pirata , studente , ed amico che incrociava per cingerlo in un abbraccio sbrigativo . Tutti furono abbastanza sorpresi di quell'effusione così fuori luogo in quel momento , ma era raro che la mezzosangue prendesse l'iniziativa ,perciò ricambiarono la stretta in silenzio .

Dopo aver stretto un ultima volta Harry , Snegurocka si accostò al demone che però distolse lo sguardo nel vederla avvicinare .

< Non vuoi salutarmi ? > Mefistofele non si lasciò abbindolare , e per quanto tentò di sfuggire dalla sua presa non riuscì in alcun modo ad impedirle di stringerlo per poco più di due secondi . Nessuno comprese cosa la strega avesse in mente , nessuno si diede pena nel vederla avanzare di qualche metro finchè non successe l'irreparabile .

Non appena Hermione sorpassò la striscia verdastra che aveva tracciato sul terreno , una patina dello stesso colore rinchiuse in una cupola il locale e coloro che vi erano all'esterno . La cosa non avrebbe scandalizzato il resto dei presenti se Hermione non si fosse trovata all'esterno della barriera .

Harry fu il primo a correrle in contro con la falce stretta tra le mani , ma quando provò a sfiorarla fu sbalzato indietro nel cozzare con l'incantesimo che gli impedì di uscire .

< Cosa...> biascicò per la botta venendo soccorso immediatamente da Mira che fissava terrorizzata le spalle dell'amica assieme ai suoi compagni .

< Con quella prenderai il comando di tutto Harry . Se dovesse accadere l'irreparabile voglio che tu porti avanti il nostro bisogno di libertà > ordinò con voce incolore la mezzosangue , ritta , gelida , inavvicinabile come poche volte lo era stata nella sua vita , ma quel distacco era necessario . Necessario per non rendere la separazione ancora più dolorsa di quanto già non fosse .

Dente di Squalo perse le staffe dopo un primo momento di sorpresa e Kabum scoppiò a piangere . < Non intendo farmi comandare da un moccioso . Abbiamo scelto te come nostra regina . Essere dei pirati non significa cedere la nostra fiducia a chiunque . In tutta la nostra vita abbiamo il dovere di sceglierne uno e quello sei solo tu dannata strega > tuonò il pirata , una lieve vibrazione nelle corde vocali che sembrarono serrarsi in gola per la rabbia .

< Non puoi lasciarci così . Tu..tu...non puoi > esclamò accorata Pansy , gli occhi neri inondati di lacrime .

< Cosa faremo senza di te ? Sei sempre stata tu quella a guidarci , a proteggerci , credi che ti permetteremo di immolarti nuovamente per noi > singhiozzò con il respiro rotto dalle lacrime l'empatica , avvolta tra le braccia del bambino sopravvissuto che cominciò a tremare .

< Non puoi farlo . Non puoi davvero farlo > urlò Sergej , gettatosi a sua volta contro la barriera che lo sbalzò indietro . I pirati cominciarono a ringhiare . Dall'interno del locale cominciarono ad udirsi le grida dei bambini perduti , eppure Hermione non si mosse .

Una scossa di terremoto li zittì tutti mentre un fascio di luce verde illuminava la voragine sopra la quale sembrava muoversi qualcosa .

I tre serpenti presero a sibilare con più forza e la Strega dell' Ovest compì il suo primo passo verso la rovina .

< Lo sapevi dall'inizio che saresti morta non è vero ? è per questo che hai continuato ad usare quel dannato incantesimo che ti porterà dritta dritta tra le braccia dell'inferno > ringhiò con violenza Mefistofele , accostato a quella barriera che cominciò a tremare sotto i suoi pugni , ma che non svanì come invece il demone avrebbe voluto .

Hermione trattenne a stento le lacrime nell'udire il silenzio sepolcrale alle sue spalle . La confessione del vampiro aveva dovuto ferirli molto più di quanto si sarebbe mai aspettata .

Una nuova scossa di terremoto tornò a farli tremare e fu allora che la strega capì che il momento era giunto .

< Li riporterò indietro tutti quanti . Riporterò indietro Josephine come fece Sherazzad con Luce e Benjamin . è una promessa >.

Questo fu tutto ciò che la mezzosangue esalò con un solo respiro prima di correre incontro a quell'ombra grottesca che presto avrebbe mostrato le sue vere sembianze .

Una luce accecante avvolse la figura affusolata della strega quando balzando in aria andò a cozzare con l'immenso demone comparso dal grembo dell'inferno .

Il rumore fu devastante . L'onda d'urto li avrebbe uccisi se non fosse stato per la barriera . Eppure nulla li difese dal terrore e dallo stupore di vedere quelle due creature mitologiche ringhiarsi contro .

Il titanico cane a tre teste emetteva delle esalazioni pestilenziali dalle fauci acuminate , un odore nauseante come un insieme di zolfo e corpi in putrefazione impregnava la pelliccia nerastra che ricopriva l'imponente sagoma della Bestia . La coda di serpenti velenosi sibilava contro il suo avversario .

Di uguale stazza una Chimera dal manto dorato ruggiva contro il demone . Le tre teste , rispettivamente leone , serpente alato e capra fissavano con i loro occhi dorati i tre cristalli incastonati nel collo dell'animale . I cristalli all'interno dei quali Hermione riconobbe i tre demoni .

C'era ancora speranza . Fino a quando Cerbero non fosse tornato negli inferi c'era ancora la possibilità di salvarli .

La coda di serpente della Chimera andò ad intrecciarsi con quella della Bestia e dal loro contatto si sprigionò un alone infernale che ebbe il potere di rendere il cielo nero come non lo era mai stato . E da lì cominciarono ad ingaggiare una lotta che Hermione sapeva , non avrebbe mai vinto senza sacrificarsi .

 

 

 

 

 

 

 

La scopa saettava per il cielo plumbeo ad una velocità pazzesca . Draco rischiò più volte di sfracellarsi al suolo a causa delle violente raffiche di vento che lo sballottolavano di qua e di là come una pluffa . Dopo aver provato più volte a smaterializzarsi al sinner's burrow senza rimediare uno straccio di spostamento il purosangue aveva deciso di raggiungerlo volando . Il tragitto sarebbe dovuto risultare abbastanza semplice , ma quelle raffiche di vento avevano la forza necessaria per far schiantare perfino un intero squadrone di auror . Dopo alcuni minuti di volo Draco riuscì a trovarsi in prossimità di Carneby street e ciò che ebbe dinnanzi lo lasciò completamente sconvolto .

Una landa desolata . Non vi era più nulla se non quella piccola costruzione che sembrava aver resistito .

Non appena il purosangue planò dolcemente per avvicinarsi il più possibile al locale fu costretto a coprirsi naso e bocca con il mantello data l'aria pestilenziale che rischiò più volte di farlo svenire .

Gli occhi gli pizzicavano per il fastidio e tra le ciglia gli sembrò persino di intravedere due ombre grandi quanto castelli accanirsi l'una contro l'altra

con violenza .

In un primo momento la messa a fuoco fu abbastanza difficoltosa , ma quando si fece più vicino Malfoy potè riconoscere in quella montagna nera a tre teste la Bestia , mentre l'animale con cui combatteva era una...chimera ?

Possibile che la mezzosangue potesse trasformarsi in una simile creatura . In uno sprazzo di lucidità rammentò alcune lezioni sulla Storia della Magia in cui si parlava della Chimera , il più meastoso e potente demone mitologico . Divoratore di immortali e Creatura dell'oscurità .

Ben presto il principe scoprì che quelle raffiche erano causate dalle onde d'urto che lo scontro tra i loro corpi emettevano , perciò per evitare di cadere di sotto decise di raggiungere lo Sfregiato a piedi .

Hermione era affaticata e messa male . D'altra parte anche Morgana che aveva assorbito i poteri di Cerbero non era un bel vedere . Eppure lei era quella messa peggio con una zampa ferita e una ferita sulle ali che continuavano a sanguinare .

Senza farsene accorgere la strega lanciò un occhiata ai cristalli cerulei all'interno dei quali i demoni sembravano dormire placidamente . Quella era la sua priorità . Esportarli dal corpo della Bestia non solo per salvarli ma per diminuire così la potenza di Cerbero .

Il problema era che Morgana non le lasciava lo spazio necessario per raggiungerli . L'unico modo possibile per tentare di azzannare la giugulare e così rompere i cristalli era quella di lasciare il petto e gran parte del fianco scoperto . Sicuramente la strega avrebbe scoperto il collo , dimentica del suo punto debole e sarebbe stata accecata dalla possibilità di causarle una ferita mortale . Dunque cosa fare ? Trovare un altro modo per recuperare Josephine e perdere nel frattempo le forze , oppure farsi ferire e liberarli ora che era abbastanza forte da riuscirvi ?

Hermione non ebbe un attimo di indecisione . Con un balzo le fu addosso e si mise su un fianco per tranciarle la coda , o almeno voleva far sembrare quello il suo obbiettivo . Proprio come Hermione si aspettava , Morgana non perse tempo . La azzannò non prestando attenzione alle sue tre teste .

Il dolore fu lancinante . Le zanne di Cerbero le perforarono un polmone e le penetrarono nella carne , strappandola via con un gesto netto . Per un attimo Hermione ebbe paura di morire per il dolore , ma facendosi forza protese le teste e azzannò ogni giugulare della Bestia .

Il ruggito che emise la fece diventare sorda per pochi secondi , ma riuscì a rompere i cristalli .

La strega prese al volo i tre corpi gelidi , reggendoli con i denti e fuggì via dalla zampata con la quale Morgana tentò di trattenerla . Nel mentre che Cerbero si rotolava su se stesso per il dolore Hermione corse verso la barriera . Ad ogni suo movimento corrispondeva uno strappo da qualche parte nel suo corpo . Ed ogni boccata d'aria sembrava essere l'ultima . Con un ultimo sforzo la Chimera franò con le zampe posteriore davanti all'unico edificio ancora in piedi .

I tre corpi le caddero dalle fauci rotolando verso la barriera che però non li fece entrare .

Harry le urlò qualcosa che però la strega non comprese . Stava perdendo troppo sangue , e con essa la lucidità . Ormai doveva finirla con Morgana una volta per tutte . Con una zampa riuscì a creare uno squarcio nella barriera e da lì spinse con il muso i tre demoni .

Mefistofele si gettò immediatamente sulla moglie , e quando la sentì respirare non potè evitare che una lacrima sgorgasse dai suoi occhi .

Daphne e Pansy si precipitarono dagli altri due demoni , aiutandoli a riprendere coscienza con qualche buffetto sulle guance mentre Harry tendeva una mano verso una delle teste .

Hermione chiuse gli occhi quando il bambino sopravvissuto le accarezzò un dente con un sorriso che stentava a mantenere tra le lacrime , ma bastò un istante alla strega per ritirarsi e richiudere la barriera prima che Cerbero la scaraventasse con una forza disumana contro ciò che rimaneva della chiesa sulla quale rimase distesa .

L'urlo strozzato di Harry Potter spinse Malfoy ad accellerare il passo , e quando raggiunse la patina verdastra si fermò a guardare ad occhi sgranati l'immensa Bestia che puntava proprio su di lui .

Dall'interno della barriera Blaise tentò di tirarvi dentro l'amico, così Theodor provò con la magia a creare uno squarcio che però non si aprì gettando nella disperazione i serpeverde . Harry gli urlò contro di scappare ,ma anche se lo avesse fatto , Draco non sarebbe mai riuscito a sfuggirle .

Perciò l'unica cosa che fece fu chiudere gli occhi ed aspettare che le fauci della Bestia gli divorassero le carni , cosa che invece non avvenne .

Perchè nel dischiudere le palpebre poco prima serrate Malfoy vide la chimera gettarsi appena in tempo su Cerbero facendosi azzannare alla gola e rotolando assieme sul lato opposto al loro .

La Bestia si sfracellò contro il muro di una casa ,ma riuscì a mettersi poco dopo in piedi con un latrato di dolore . Al contrario della Chimera che , accartocciata su se stessa svanì come per magia , lasciando un corpo martortiato e sanguinante disteso tra la polvere .

Nessuno potè urlare il nome della Strega dell'Ovest che dal nulla comparve l'imponente sagoma di Sherazzad , gli occhi ciechi spenti e il viso indurito dal rancore e dalla sofferenza per la perdita dei suoi cari . Il perchè della sua venuta , dopo un attimo di sorpresa fu chiaro a tutti .

Sherazzad era una Valchiria , e le Valchierie secondo le leggende venivano a recuperare le anime dei più valorosi combattenti morti in battaglia per condurli nel Valhalla .

E non vi erano dubbi su chi la donna fosse venuta ad accompagnare nel mondo dei morti .

< Mamma per favore non lo fare > .

Draco vide distintamente le iridi azzurro pallido della Valchiria sgranarsi nell'udire la voce della figlia, così come una lacrima abbandonò il suo sguardo emozionato quando udì anche quella del marito . Alla sorpresa della donna però si contrappose la preoccupazione per Hermione che non si era ancora rialzata mentre Cerbero avanzava nella sua direzione .

Malfoy fu il primo a vedere il corpo ferito a morte della strega rimettersi in piedi a fatica , reggendosi a quello che rimaneva di un lampione . Fin da lì si riuscivano a vedere le ferite che le deturpavano il corpo . Una grossa e profonda ferita che si dilungava dal petto al fianco era la parte lesa che Hermione stringeva con la mano macchiata di sangue nella speranza di fermarne il flusso . Diversi tagli al viso , collo , e gambe non le garantivano una stabilità .

Quando Josephine si riprese dallo svenimento si gettò addosso alla barriera quando vide la mezzosangue zoppicare in contro alla Bestia , così imponente al confronto della forma umana della Chimera .

< è ancora una ragazzina , era normale che non riusciusse a sconfiggere una strega di tremila anni . Perchè l'avete fatta combattere ? Perchè....> smise di dimenarsi quando una fitta acuta al petto le fece presagire il peggio . Infatti quando la vampira guardò in direzione della strega notò le ombre che le vorticavano intorno e di come la mezzosangue stringesse il rosario , quasi a volerlo rompere . E fu allora che capì . Nessuno oltre a Josephine sembrò intuire le intenzioni di Snegurocka finchè il terreno non franò su entrambi i lati della strega che cominciò a percorrere una sottile lingua di terra mentre attorno a lei l'inferno sembrava risorgere .

Persino Cerbero fu confinato su un isolotto di terra sul quale cominciò a ringhiare quando vide emergere dalla profonda crepa le fiamme infernali che solo Hermione sapeva invocare . Lì dunque tutti compresero .

Troppo lontani per raggiungerla , troppo deboli per portarla via di lì , Draco e i presenti non poterono far altro che vedere una nube nerastra accarezzare la sagoma della strega che venne lambita dalle lingue di fuoco .

Hermione riuscì a raggiungere esanime il limitare della voragine oltre la quale si estendeva l'inferno , proprio come lei voleva . Se non poteva uccidere Morgana , l'avrebbe relegata per sempre negli inferi anche se questo avrebbe significato la carcerazione della sua anima .

Non vi erano altre soluzioni e poi con quelle ferite non sarebbe certo rimasta viva pensò con amarezza la mezzosangue .

Perciò , stanca ed affaticata , ebbe solo la forza di sorridere debolmente alle persone che la guardavano con la disperazione ben impressa negli occhi prima che il rosario si rompesse, spargendo le perle ora completamente rosse tra le lingue di fuoco che la avvolsero come in un abbraccio . Cerbero cominciò a guaire , ringhiare e ruggire quando le lingue di fuoco smeraldine gli serrarono il corpo in una morsa che gli portò via il fiato , e da dove era stato per secoli egli ritornò , trascinato da quelle catene infuocate che il diavolo in persona aveva creato .

Quando l'ultimo ruggito della Bestia si spense , ciò che rimase da guardare fu la sfera d'ombra che aveva inghiottito Hermione . Il globo all'interno del quale proveniva una luce dorata particolarmente accecante seppur soffocata dall'oscurità .

Lì Mefistofele capì il perchè quell'umana avesse tutto quel potere ed in quel momento Satana tese le grinfie per afferrare la strega e relegarla con sè per l'eternità tra le profondità degli inferi.

Un destino che Hermione era disposta ad affrontare pur di salvarli . Un destino che Draco non era disposto ad accettare .

Ancor prima che qualcuno potesse muovere un dito per raggiungere la mezzosangue , Malfoy cominciò a correre con quanto più fiato aveva in gola con la speranza di battere sul tempo la sagoma nera simile ad un braccio che si tendeva dalla voragine in direzione della sfera d'ombra nella quale Hermione era rinchiusa .

Il principe cadde, si ferì ad una mano, si tagliò la guancia , si sporcò del sangue dei cadaveri sui quali era scivolato ma mai si fermò .

Continuò a correre su quelle gambe stanche che non lo avrebbero retto per molto . Continuò ad ansimare per il respiro che stentava a tornargli . Continuò a chiamare la donna che da sempre aveva amato e che non avrebbe lasciato andar via una seconda volta .

Draco rischiò di precipitare di sotto quando intrufolò la mano destra nel globo nero , afferrando un braccio della ragazza , mentre con la sinistra ghermiva il polso di quell'arto di tenebra . Un bruciore devastante si propagò per tutto il suo palmo nell'entrare in contatto con quello che forse era davvero il braccio di Satana , ma questo non sembrò spaventarlo . Con i capelli incollati al volto sudato ,la voce resa roca per la gola secca urlò a pieni polmoni ciò che ogni persona alle sue spalle avrebbe detto anche se in circostanze diversi .

< Puoi essere Satana, L'angelo dell'apocalisse o Merlino in persona ma stai sicuro che non te la lascerò . Non la cederò mai a nessuno perchè lei è mia , mia hai capito > urlò così forte che il ringhio negli inferi sembrò un piccolo guaito . Il braccio sinistro ormai percoso da piaghe a causa del contatto prolungato diede segni di cedimento , ma prima di perdere la sensibilità di quell'arto Malfoy riuscì con un ringhio di frustrazione a spezzare il braccio d'ombra .

Un urlo disumano si udì provenire dalla voragine prima che il terreno si riuchiudesse e la bolla fosse distrutta lasciando libera il corpo esanime della strega .

Il principe lasciò cadere l'enorme braccio scarlatto dagli affilati artigli neri al suolo quando non potè più muovere il suo , ma riuscì ugualmente ad afferrare al volo Hermione con quello buono .

Nel mentre che la barriera alle sue spalle spariva ed Harry potè correre in suo soccorso Draco poggiò la fronte sudata contro quella gelida della mezzosangue , soffiandole un bacio sulle labbra oramai violacee per poi affondare il volto nell'incavo del collo .

< Non ti azzardare a lasciarmi , mi hai capito mezzosangue ? Ti verrò a riprendere nell'inferno se sarà necessario , ma ti prego non lasciarmi di nuovo solo >

bisbigliò con l'ultimo filo di voce che gli rimaneva , lasciando che una lacrima gli rigasse la guancia morendo sulle labbra della strega .

Quando Harry gli toccò la spalla Malfoy era ritornato impassibile e freddo come il marmo . < Cosa guardi ? Muoviti , dobbiamo portarla in un ospedale . E voi stupidi demoni vedete ti tenerla in vita con la vostra magia fino ad allora altrimenti vi verrò a cercare e vi sterminerò uno ad uno > . Il sibilo mordace del purosangue zittì le repliche di Mefistofele , limitatosi ad unire le mani della moglie sopra il petto quasi muto della strega .

< Veloci, andremo tutti a Kitez è più vicino > propose Sergej , e Draco non se lo fece ripetere due volte .

Corsero a per di fiato all'interno del locale , sorpassarono la porticina dorata e quello che si presentò ai loro occhi furono delle mura talmente alte da toccare il cielo .

L'uomo che vi stava di guardia allungò subito la spada alla gola di Malfoy . < Chi sei ? Non vi è permesso entrare qui > .

< Thomas lasciaci passare , è urgente > implorò Andrey nel rivolgersi al bambino perduto che non voleva demordere .

< Se li faccio entrare senza sapere chi siano verranno marchiati e potranno entrarvi ogni volta che vorranno. Non posso caricarmi di una simile responsabilità >

< La prego ,siamo tutti amici di Hermione , morirà se non la portiamo dentro . Siamo persone fidate > pregò con le lacrime agli occhi Pansy . E fu per le lacrime della purosangue o per la vista della principessa di Russia avvolta in un mantello nero e ricoperta di ferite che Thomas li fece entrare .

Quando gli immensi portoni d'oro si aprirono una città incantata si mostrò davanti ai loro occhi , una città incantata che non ebbero modo di ammirare dacchè seguirono di corsa Andrey che sembrava condurli ad uno ospedale .

Lì era notte , e le poche persone che incontravano urlavano orripilate nel vedere Snegurocka priva di sensi tra le braccia di uno sconosciuto .

La città era enorme , così grande che era facile perdersi , ma con la guida del russo riuscirono ad arrivare immediatamente davanti ad un immenso edificio bianco dall'odore di pulito .

Percorse i corridoi , le svariate porte per giungere davanti ad un uomo così simile ad Andrey che non fu difficile per loro intuire che egli fosse il padre nonchè primario dell'ospedale .

Dominic Brody non perse tempo . Chiamò due infermieri e portò di volata la strega in sala rianimazione il più velocemente possibile.

A Malfoy costò due anni di vita sciogliere l'intreccio delle mani con la mezzosangue , ma quando la porta bianca si chiuse con il passaggio della barella , Malfoy potè permettersi di gemere di dolore per le ustioni del braccio che lo fecero accasciare svenuto in mezzo alla sala di aspetto poco dopo ingombra di gente nel sapere che la principessa di Russia fosse in fin di vita .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Aggiornamento flash , lo ammetto mi è venuta la frenesia e volevo scrivere a tutti i costi . La storia ormai è già conclusa nella mia mente perciò è difficile per me non scrivere subito per non perdere alcuni passaggi che potrei dimenticarmi . Spero di aver reso questo capitolo non noioso , e spero che le battaglie siano state almeno un pò entusiasmanti .

Ringrazio di cuore Jazz211 per il commento ,spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto . Vi ringrazio di cuore a tutti per continuare a seguirmi. Spero di poter aggiornare altrettanto velocemente come oggi .

Ancora grazie . Un bacio dalla vostra Gold eyes .

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Capitolo 17
*** Dance with the devil ***


il frutto dolce e amaro dell'amore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una schiera di piccole figure saltellanti era accalcata attorno ad un enorme vetrata , la quale dava su una stanza di media grandezza completamente bianca .

Il cigolare delle ruote non sembrò smuovere dalla loro posizione la piccola marmaglia , neppure quando la donna dall'enorme pancia schioccò la lingua seccata .

< Toglietevi di lì ragazzi , fate passare la mamma > .

Priscilla ordinò ai figli di tornare nella sala d'aspetto prima di entrare nella stanza che Hermione divideva con quel purosangue dai crini biondi .

Non appena la mezzosangue si chiuse la porta alle spalle con un gesto secco , quattro teste si voltarono a guardarla prima di tornare a vegliare sulle due figure dormienti .

< Come sono le sue condizioni ? C'è stata qualche novità ? > chiese stancamente la donna nell'accostarsi ad Harry Potter e Mira , chini sul corpo bendato della Principessa di Russia .

Il capo era completamente fasciato , così come anche le braccia , le gambe ed i piedi . Lungo il fianco la cicatrice si era rimarginata grazie all'intervento di Josephine che aveva cicatrizzato la ferita in tempo , eppure vi sarebbe rimasta comunque una lunga striscia bianca a segnarle il ventre piatto .

La ferita era stata profonda , troppo profonda . Solo dopo che Dominic l'aveva visitata adeguatamente si era accorto con un velo di disperazione che la mezzosangue aveva riportato una grave ferita al polmone destro . Qualcosa lo aveva perforato , qualcosa di affilato e velenoso a giudicare dalla sostanza viscosa che aveva ritrovato attorno alla ferita .

Una mascherina per l'ossigeno le era stata appositamente sistemata in viso dato che senza non poteva respirare . Il viso era pallido , segnato da una smorfia di dolore che non aveva mai abbandonato i lineamenti tesi della ragazza . Era in coma da ben cinque giorni . Dopo le numerosi operazioni e le trasfusioni di sangue Hermione non aveva mai mosso un muscolo . Nè aperto occhio . Era immobile come una bambola di pezza . A causa di una profonda ferita alla testa poi , poco al di sopra della tempia , i medici avevano dovuto disfarsi della chioma riccioluta . Ora i capelli ricadevano lisci fino a metà nuca , lavati accuratamente dal sangue che li aveva impregnati .

Le cicatrici sulla schiena si erano riaperte , persino la vecchia ferita all'occhio era tornata a sanguinare .

Mira era stata costretta a prendere dei tranquillanti ogni qual volta percepiva il dolore straziante dell'amica . Soffriva diceva l'empatica , soffriva come se schegge di vetro le si piantassero una alla volta in tutto il corpo . Meno grave era Malfoy , anche se non del tutto . Non aveva riportato ferite , nè tagli di alcun genere , eppure il braccio sinistro , quello con il quale aveva impedito all'artiglio del diavolo di afferrare Hermione era ormai inutilizzabile .

Aveva perso sensibilità , si era corso il pericolo di amputarlo per un l'infezione , ma l'intervento era stato preventivo perciò si era riusciti a debbellare quella possibilità .

Tuttavia restava il fatto che Draco Lucius Malfoy non avrebbe più potuto utilizzare il braccio oramai completamente ustionato .

Alcuni infermieri erano rimasti orripilati nell'incrociare solo carne viva e null'altro , così avevano applicato sul braccio pieno di piaghe un incantesimo con il quale l'arto era stato ricoperto da una patina di spesso ghiaccio .

Un mugolio indistinto attirò l'attenzione dei presenti , specialmente quella di Blaise che , riconosciuto la voce seppur flebile del migliore amico lo sfiorò debolmente ad una spalla per fargli voltare il capo nella sua direzione .

Quando Draco riaprì gli occhi , la prima cosa che vide furono le lacrime che Zabini sfogava silenziosamente . La seconda fu l'espressione apatica di Selina e un sonoro bip che lo convinse a prestare attenzione alla sua destra .

La vista non era delle migliori , perciò Malfoy riuscì a mettere a fuoco solo un letto bianco ed un braccio abbronzato che sbucava dalle lenzuola distese su un corpo femminile . La ragazza sul lettino aveva i capelli corti , lisci e del colore del miele . La pelle era completamente ricoperta da bende imbevute da chissà quale unguento e il viso era distorto in una smorfia di dolore . In un primo momento il purosangue non ebbe la lucidità necessaria per riconoscere la ragazza al suo fianco data la mascherina che rendeva il volto irriconoscibile . Eppure la lunga cicatrice che le tagliava l'occhio Draco la conosceva fin troppo bene dato che la mezzosangue l'aveva ricevuta nel tentativo di difenderlo da sua zia .

Non appena il principe riuscì a ricolleggare i tasselli nella sua mente scattò a sedere così velocemente che rischiò di ruzzolare giù dal letto se Blaise non lo avesse afferrato per le spalle . Il dolore al petto fu atroce , fu come se l'aria gli fosse stata risucchiata dai polmoni , così il serpeverde si concesse un respiro profondo prima di riaprire gli occhi grigi . Fragile . Su quel lettino , attaccata a decine di macchinari , la mezzosangue gli sembrava così tremendamente fragile .

< Come sta ? > riuscì a gracchiare con la voce resa roca dal bruciore che sentiva inondargli la gola mentre tentava di allungare il braccio sinistro per provare a sfiorarla , ma per quanto vi tentasse , non successe nulla . Aggrottando le sopracciglia Draco abbassò lo sguardo sul proprio arto ritrovandolo completamente nascosto da una liscia superficie color perla dalla consistenza solida . Provò a sfiorarla e il freddo di quella specie di lastra di ghiaccio lo costrinse a ritirare la mano per il fastidio .

Allora perchè anche il suo braccio sinistro non reagiva a quel gelo ?

< Mi dispiace > .

Bastò quella frase sussurrata con rammarico dal compagno alle sue spalle a rivelare al principe il perchè di quella sua incapacità .

Aveva perso il braccio sinistro . Probabilmente le ustioni dovute al contatto prolungato con quel dannato braccio artigliato erano state fatali .

Draco non fiatò , non provò dolore per quella perdita . Aveva perso un braccio , era vero , eppure era riuscito a riprendere lei .

Quello gli bastava .

Scivolando via dalla presa del serpeverde Malfoy si accostò con fatica al letto della mezzosangue .

Nell'accorgersi di come la sua ferita fosse insignificante rispetto a quelle della strega Draco sentì il gelo segargli le ossa .

Era così piccola in quel letto. Così fragile . Mai l'aveva vista così bisognosa di protezione .

Quando Malfoy , infastidito dalla presenza della maschera , tentò di sfilarla per guardarla bene in volto la mano del bambino sopravvissuto andò a serrargli il polso in una morsa . < Non puoi . Morgana le ha perforato un polmone , senza la mascherina smetterebbe di respirare > .

Impetrito . Il purosangue rimase impietrito a quella notizia . A rallentatore portò lo sguardo sul petto della ragazza dove spiccava una fasciatura più spessa delle altre , e la rabbia venne sostituita dal dolore . Il dolore dal panico . Ed il panico dalla disperazione .

< è meglio se andate a riposarvi . Resterò io a vegliarla , coraggio . Sono giorni che non dormite > consigliò con voce materna Priscilla , spintasi con la sedia a rotelle ai piedi del letto dove depose il lavoro a maglia che aveva intenzione di finire per quella notte . Selina annuì senza neanche rendersene conto , spiegò ad Harry , Blaise e Draco che avrebbero dormito a casa sua e che per ora non potevano far altro che aspettare .

Mira seguì l'amica senza fiatare , trascinando dietro di sè il bambino sopravvissuto . L'ultimo ad uscire fu Draco che , affondando una mano nei corti capelli della mezzosangue le soffiò un bacio a fior di labbra . E quando finalmente fu rimasta sola , Priscilla cominciò a sfogare il proprio dolore . Nel mentre che i serpeverde abbandonavano l'ospedale dopo giorni di agonia , continuando a ricamare il grazioso cappellino blu , la donna pianse silenziosamente per più di tre ore .

Perchè , dopo essersi mostrata forte davanti ai suoi figli . Dopo aver trattenuto le lacrime nel vedere Snegurocka ridotta in fin di vita , la mezzosangue non potè far altro che abbandonare il capo sulle lenzuola e pregare Dio che Hermione non li abbandonasse .

 

 

 

 

 

Nel tragitto che percorsero per giungere a casa di Selina nè Draco , nè Blaise , nè Harry prestò molta attenzione a ciò che li circondava . Vi era un continuo via vai di gente tra le strade . Donne affeccendate nel caricare ceste di panni e lenzuola pulite . Uomini adoperati nel tenere d'occhio gli stranieri giunti nella loro città impenetrabile .

Nell'aria infatti si percepiva una tensione piuttosto palpabile . L'astio poi impregnava ogni sguardo che i mezzosangue lanciavano loro .

Il perchè era evidente. Erano purosangue , i figli di coloro che avevano decimato la famiglia della principessa e coloro che l'avevano condotta in città in fin di vita .

Non c'era dunque da stupirsi se l'accoglienza non era delle migliori .

La bionda continuò a camminare come un automa finchè non giunsero davanti ad una graziosa abitazione a tre piani , circondata da un piccolo giardino rigoglioso .

Selina li condusse oltre i cespugli di rose , fin sotto al portico dove la russa bussò due volte prima di farsi aprire da un uomo alto , muscoloso e dallo sguardo stanco .

Oliver osservò contrito la figlia , in particolar modo l'occhio destro e i tre ragazzi che le stavano alle spalle . Fiacco e sfinito li lasciò passare senza degnarli di uno sguardo , avvisando la moglie che per quella sera avrebbero avuto ospiti .

Taylor sbucò dalla cucina con le mani sporche di farina , gli occhiali da vista un pò storti sul nasino all'insù . Selina salutò calorosamente la madre con un abbraccio nel quale la russa si crogiolò per un paio di secondi prima di invitare i compagni a salire nella sua camera .

Mira si scostò dal fianco di Harry e seguì le due donne in cucina mentre Blaise cominciava a salire la rampa di scale lanciando un occhiata preoccupata a Draco .

< Ce la fai a camminare ? > chiese apprensivo il serpeverde, zittito da un occhiata gelida che lo convinse a rilasciare un sospiro di sollievo nell'entrare nella camera della sua fidanzata .

La prima cosa che saltò all'occhio dei serpeverde furono le pareti color pesca tappezzate di foto e disegni . Una in particolare attrasse l'attenzione del trio .

Tanto grande da occupare interamente la parete , un immensa fotografia ritraeva file e file di bambini ammassati gli uni sugli altri con sguardi felici .

La loro età era indecifrabile , solo i tre adulti nascosti nell'angolo sembravano discostarsi dall'aria trasognata dei bambini .

Blaise si perse nell'osservare una graziosa bambina dai boccoli biondi intenta a stringere tra le braccia una minuscola bimba dall'aria fin troppo matura . E nè lui , nè i due alle sue spalle impiegarono molto per riconoscere l'inconfondibile sguardo dorato di Hermione .

Doveva avere all' incirca tre anni pensò con il magone Harry nell'accostarsi all'immagine . Era piccola , così piccola e tenera che gli venne quasi da piangere .

Il bambino sopravvissuto riconobbe all'istante la bambina dagli occhi azzurri che stringeva il braccio destro della piccola al petto , così come Priscilla , Sergej , Andrey .

Dunque erano quelli i bambini perduti .

Un centinaio di innocenti pargoli ai quali era stato strappato il sorriso che Snegurocka in seguito aveva ridato loro . Eppure c'era una figura che stonava in quella calca di affetto , una bambina dagli occhioni nocciola che fissava il terreno stringendo un coniglietto di peluche .

< Quella è Angelique , la uccise Caroline poco prima che Snegurocka li uccidesse tutti > borbottò con voce annoiata Selina nell'entrare nella sua camera , seguita da Mira che portava con sè un vassoio colmo di biscotti e tazzine da thè .

< Sedetevi > ordinò perentoria la russa , accucciatasi tra le braccia amorevoli di Blaise che la avvolsero come una calda coperta . Mira imitò la compagna, stringendosi al fianco del bambino sopravvissuto , mentre Malfoy si lasciava cadere lungo la parete con sguardo spento e vacuo .

Gli occhi grigi girovagarono per la stanza senza alcun interesse , vuoti , privi di ogni sentimento , finchè Malfoy non puntò le iridi perlate sull'occhio destro della bionda .

< Cosa ti è successo ? > .

Blaise aumentò la presa attorno alla vita di Selina che però non mosse un muscolo , si limitò a fissare il purosangue e a toccarsi la palpebra calata sull'occhio .

< Mi hanno lanciato una maledizione con la quale rendermi cieca ,ma l'incantesimo è stato riflesso sui pugnali e mi ha colpito solo di striscio . Riguardo a questo non so neanche perchè sia diventato così > concluse con un alzata di spalle la russa , l'iride bianca dell'occhio destro puntata sulla sua tazza da thè .

Un silenzio ingombrante calò tra di loro , gli occhi piantati nel liquido ambrato . < Daphne , Theodor e Pansy dormono da Sergej , se volete andarli a trovare basta che me lo diciate e vi porterò da loro . Inoltre...> il timido bussare alla porta costrinse Selina a zittirsi mentre una testa biondissima entrava con titubanza nella stanza .

< David cosa c'è ? > domandò con una punta di sorpresa la bionda , seguita a ruota dal resto del gruppo che prese a guardare con sempre più sconcerto quel ragazzino di appena 10 anni tanto simile a Malfoy . Il bambino trotterellò timidamente verso la russa , gli occhi grigi velati di timidezza . < La mamma ha chiesto se puoi raggiungerla . Sembra ci siano problemi alla chiesa > biascicò con un filo di voce il piccolo , ritrattosi nervosamente quando Draco prese a fissarlo con una luce curiosa nello sguardo fattosi d'improvviso tagliante .

Occhi grigi come quelli erano assai rari , solo la famiglia Black poteva vantare un simile sguardo ferino e agghiacciante, eppure quel nanerottolo aveva i suoi stessi occhi , per non parlare della sfumatura dorata dei suoi capelli . La somiglianza era palese . Che fosse un suo lontano parente ?

Impossibile , la sua famiglia non avrebbe mai avuto volontariamente rapporti con dei mezzosangue , neanche se ne da questo vi fosse dipeso la sua vita , perciò quella doveva essere solo una stupida coincidenza , o almeno così Malfoy credeva .

< Forza , è ora di mettersi al lavoro > esclamò con ironia la bionda , ritrovatasi a nascondere dietro le sue spalle il piccolo David , impaurito dall'elegante figura del principe che la russa sorpassò con sguardo perso .

Il gruppo si apprestò quindi ad abbandonare la casa con occhi stanchi e striati di sofferenza , mentre il sole tramontava e le urla di alcuni uomini rendevano gli alti profili delle case ancora più inquietanti .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Era circa mezzanotte quando finalmente Ronald Weasley venne rilasciato . Non appena Harry ed i compagni erano accorsi ai piedi di un imponente cattedrale gotica , gli occhi azzurri del grifondoro si erano velati di imbarazzo nel notare come la situazione in cui si trovava fosse terribilmente patetica .

Era stato trovato a gironzolare senza una guida attorno all'immensa chiesa di fianco la quale aveva preso a ronzare prima di venire colto in fallo da una retata di mezzosangue . Già il solo fatto di essere purosangue aggravava la sua situazione , per non parlare poi del suo continuo girovagare che aveva insospettito più di un abitante di Kitez . Infatti , nessuno del corteo che la Principessa aveva portato con sè aveva osato abbandonare le stanze nelle quali erano stati relegati . Neanche Dente di Squalo aveva in qualche modo minato la loro scarsa pazienza . Perciò che un purosangue non meglio identificato fosse a piede libero per la città aveva irritato più di una persona . L'insofferenza per quella vicinanza forzata era già di per sè pressante , perciò la stessa Mira faticò molto ad acquietare gli animi bellicosi dei compagni .

Ci erano volute quattro ore e il carisma di Harry Potter per convincere il resto dei mezzosangue di quanto innocuo potesse essere Weasley in realtà .

Tuttavia , nonostante ora si trovassero a sostare in un piccolo spiazzo poco distante dalla chiesa , il giovane grifondoro non potè che inghiottire a vuoto nel notare lo sguardo ostile di Malfoy , per nulla dimentico della cotta che il pezzente aveva per la mezzosangue .

< Potresti evitare di terrorizzarlo ? Siamo tutti stanchi , non mi serve un grifondoro morto di paura > borbottò con voce soffocata Selina , accasciata su una panchina di pietra con la testa gettata indietro . Al suo fianco Blaise continuava a lanciarle occhiate sempre più preoccupate dato il pallore cadaverico che aveva assunto da parecchi minuti la sua compagna . Mira si trovava seduta tra le gambe del bambino sopravvissuto , entrambi stesi sul soffice manto erboso che circondava la piazzola . Solo Malfoy continuava a rimanere in piedi , rigido come una stata di cera e continuava a fulminare con lo sguardo il povero Weasley , rannicchiato su se stesso .

< Andiamo a casa , oramai si è fatto tardi > propose Harry , stremato dalle lunghe trattive ed allettato dalla possibilità di riposare il capo che aveva preso a pulsare spasmodicamente . Dello stesso avviso parvero essere i compagni fin quando un gemito strozzato non costrinse Draco a dischiudere le palpebre poco prima assottigliate .

Blaise si gettò sulla compagna quando la vide scivolare priva di forze lungo la fredda pietra della panchina , gli occhi sgranati per l'orrore ed un rivolo di sangue che sembrava sgorgare dall'iride maledetta . Mira si tappò la bocca per bloccare l'urlo terrorizzato ,mentre Harry si apprestava a soccorrere l'amica che sembrava non avere più la forza di restare in piedi . Persino Draco accorse in aiuto dei due quando Selina , più pallida di un morto cominciò a gracchiare parole senza senso .

Con un fazzoletto l'empatica tentò di asciugare il sangue che scendendo dall'occhio le rigava la guancia , ma più ella lo ripuliva , più l'occhio riversava quel liquido rossastro che andò ad imbrattarle la gonna di tulle .

< Sel , SEl mi senti > provò a chiamare Blaise , eppure la russa non diede segni di vita . Cominciò a muoversi come se fosse in preda agli spasmi , e alle urla terrorizzate del serpeverde si aggiunsero i singhiozzi a stento trattenuti di Mira che aveva preso a tremare .

< Che cosa diavolo fai lì ? Vai a chiamare aiuto > ruggì Draco contro il povero Weasley che si dileguò come una scheggia dallo spiazzo , richiamando a sè quell'attenzione che tardava a guadagnare . < Selina guardami , sono io , Mira . Cosa sta succedendo ? Sei..> < Sne...> l'empatica si zittì immediatamente quando udì un debole sussurro abbandonare le labbra livide della ragazza , il sussurro che nessuno riuscì a comprendere . < Sne...> prese a gracchiare con voce roca Selina , le piccole mani prese a stringere in modo convulso la camicia che Blaise cominciò a bagnare di lacrime .

< Cosa stai cercando di dirci ? Cosa ? > l'urlo agonizzante che Selina rilasciò inarcando la schiena fu talmente agghiacciante che persino Draco trattenne il fiato nel vedere la ragazza accartocciarsi su se stessa . Eppure più che l'urlo in sè , ciò che aveva turbato Malfoy fu il riconoscere il nome che la russa aveva gridato con quanto fiato aveva in gola . Nessuno fiatò , nessuno provò a toccarla .

La russa prese un profondo respiro prima di rialzare il volto pallido e rigato di lacrime . < Hermione ...ho visto Hermione...> trattennero il respiro nell'attendere che la bionda finisse di parlare, e sebbene il suo fosse poco più di un flebile sospiro , tutti compresero ciò che la ragazza sussurrò prima di svenire tra le braccia rigide di Blaise .

Gli occhi dilatati per la sorpresa , Draco fissò per brevi attimi il bambino sopravvissuto e la sua espressione disperata prima di voltare loro le spalle e correre verso l'ospedale . Il perchè Selina avesse affermato di aver visto Hermione morire non era chiaro , eppure Malfoy non perse tempo a chiedersi il perchè stesse attraversando con il cuore in gola la strada che lo separava dall'edificio completamente bianco .

Rischiò più volte di trascinare con sè qualche infermiera , o paziente , ma non se ne curò . Il purosangue continuò a correre , imperterrito , la gola stretta in una morsa che lo privò del respiro . E corse , corse come non aveva mai corso in vita sua . Corse gettando a terra la barella con la quale si scontrò prima di poggiare i palmi sudati sulla vetrata dalla quale poche ore prima fissava il viso della mezzosangue e nella quale non vide nulla .

Vuoto . Il letto sul quale Hermione dormiva da giorni era vuoto . Le lenzuola perfettamente ripiegate , l'intenso odore di disinfettante ora così forte che gli annebbiò la vista .

E di lei nessuna traccia . Era morta .

Alcuni pezzi di discorsi che aveva ascoltato nel suo dormiveglia gli tornarono alla mente . Era gravemente ferita , sarebbe stata fuori pericolo solo se avesse superato quella notte . Le speranze di un suo risveglio erano poche , se non minime .Potevano solo pregare per lei e per la sua guarigione .

Un conato di vomito costrinse il principe ad afflosciarsi contro il vetro , gli occhi grigi resi lucidi da un sentimento che gli stava strappando il cuore dal petto . Era morta nonostante avesse dato un braccio per riaverla . Era morta perchè non era stato lì con lei nel momento più difficile . Era morta perchè non era riuscito a difenderla .

Era morta per colpa sua e della sua vigliaccheria .

Le spalle cominciarono a sussultare mentre si portava il braccio sano al viso che nascose tra le ginocchia . L'aveva abbandonata a se stessa . Era un vigliacco , un dannato vigliacco . Udì alcuni passi frettolosi a pochi metri da lui e il pianto di una donna . Scostando il braccio riuscì ad intravedere con occhi appannati dal dolore Dominic , il padre di Andrey, stringere contro il petto una donna piangente .

Attorno a loro gli infermieri tenevano lo sguardo basso , ognuno stretto con il proprio vicino . Persino Priscilla era scoppiata a piangere nell'abbracciare uno dei suoi figli .

La desolazione fu molta , troppa per lui . Il dolore fu eccessivo e straziante .

Rimessosi in piedi raggiunse zoppicante la porta che conduceva all'uscita . E nel mentre che le ante bianche si chiudevano dietro di lui , una risata cristallina si propagò per la sala di aspetto . Da un corridoio adiacente fece capolino Josephine che sospingeva dolcemente una sedia a rotelle , sopra di essa , con il corpo completamente avvolto da bende , Hermione stirava le labbra in un sorriso .

< è inziato il fiume di lacrime > scherzò euforica Josephine , gettatasi tra le braccia che la mezzosangue avvolse attorno alla sua piccola figura . E le ovazioni di gioia si elevarono troppo tardi per l'ospedale poichè il principe era già lontano , frustato dalle folate di aria gelida e con i piedi affondati nella neve .

Il corpo stanco del purosangue si accasciò sul manto candido , gli occhi piantati su quello strato di ghiaccio che gli rivestiva il braccio .

Draco riuscì ad intravedere la punta delle scarpe di un uomo che gli si fermò di fronte , ma Malfoy non si diede pena per lui .

Che importanza poteva avere ora ? Che fosse stato un mangiamorte o Voldemort in persona non gli sarebbe importato . Potevano fare di lui ciò che volevano . Potevano marchiarlo , renderlo schiavo , ucciderlo se volevano , qualsiasi cosa pur di non provare quel dolore straziante .

Un colpo alla nuca e il purosangue cadde riverso al suolo con un gemito di dolore .

L'incappucciato si chinò per caricarsi sulla spalla il corpo gelido dell'umano mentre gli occhi di topazio vedevano il velo invisibile rendere la città di Kitez un miraggio lontano ed opaco . E non appena l'ultima torre scomparve nel candore del pesaggio innevato il demone mosse i primi passi verso le montagne .

L'ululato del vento a sovrastare il borbottio insensato di Mefistofele che scomparve assieme all'umano al quale aveva deciso di dar aiuto per proteggere quella piccola peste dagli occhi d'oro che dormiva placidamente tra le braccia di sua moglie .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando Hermione si svegliò riconobbe istintivamente le braccia gelide di Josephine e la mano calda che le scorreva sulla guancia destra .

I muscoli le dolevano come non mai , il solo sbattere le ciglia le costò una smorfia di dolore , eppure non potè non sorridere nel vedere Harry inginocchiato davanti a lei .

La sua vista sfocata divenne più nitida , e le ombre che la circondavano presero forma .

< Hai smesso di dormire così tanto ? > esclamò garrulo Dente di Squalo , gli occhi di ossidiana solcati da un velo di dolcezza che raramente il pirata si concedeva . Al suo fianco Kabum cominciò a saltellare al colmo della gioia aggrappandosi al braccio di Andrey che stranamente arrossì .

Sergej strinse maggiormente la mano di Daphne , emozionata fino alle lacrime nel vedere la compagna riprendere conoscenza .

Mira e Selina , strette nelle braccia dei rispettivi padri non poterono che versare una lacrima colma di commozione nell'incrociare nuovamente gli occhi d'oro di Hermione , così come Pansy , in barba a quei piagnistei silenziosi scoppiò in rumorosi singhiozzi .

La felicità che trasudava da ogni persona presente nella stanza sembrò riscaldare l'espressione sorpresa di Snegurocka che sorrise a sua volta .

< Mi hai fatto morire di paura > pigolò Josephine al suo orecchio , stritolandola nella sua famosa morsa demoniaca che rischiò di farle perdere il respiro , ma ora come ora , nulla le avrebbe impedito di crogiolarsi in quell'affetto sconfinato che sentiva provenire da tutti i suoi amici .

La sua famiglia .

< Bene , sarà meglio farle prendere una bella boccata d'aria . Forza tutti fuori ! > .

Il corteo presente nella stanza dell'ospedale cominciò ad incamminarsi verso l'uscita mentre la vampira trotterellava allegramente con le mani strette sulla carrozzella che spostava senza il minimo sforzo . Harry si incamminò a sua volta continuando a tenere la mano stretta in quella dell'amica , affiancata da Mira e Selina che non perdevano occasione di sfiorare in carezze il capo della loro amica .

Non appena il curioso gruppetto uscì fuori dall'imponente edificio uno scroscio di applausi e voci euforiche fece sobbalzare la povera Snegurocka , gli occhi d'oro sgranati per l'emozione nel vedere alle finestre , nelle strade , e persino sopra i tetti tutti i mezzosangue .

C'era chi le sorrideva , chi le piangeva a dirotto davanti , chi la salutava festoso sventolando fazzoletti per la commozione .

Persino Priscilla , sgommando sulla sua sedia a rotelle la abbracciò con foga nonostante le risultasse piuttosto difficile a causa del pancione del settimo mese .

Thomas raggiunse la moglie con quell'esercito dei suoi figli , seguito a ruota dal resto dei bambini perduti e delle loro famiglie .

Hermione si ritrovò così a passare tra le braccia di un migliaio di persone che le scoccavano continui baci sulla testa color miele , finchè Ronald Weasley , sorprendendo lei stessa e i serpeverde la prese in braccio con un gesto fluido .

Harry arcuì un sopracciglio nel vedere l'amico stringere con occhi lucidi il corpicino della sua migliore amica , e benchè risultasse chiaro a tutti il perchè di una reazione così plateale , l'idea che Ronald Weasley fosse innamorato di Hermione non lo entusiasmò più di tanto .

Forse perchè ormai il bambino sopravvissuto si era abituato a vedere al fianco della ragazza la famosa chioma biondissima del principe dei serpeverde .

< Sono così contento che tu stia bene > piagnucolò con voce rotta il rosso purosangue prima che la vampira gli strappasse dalle braccia la donna della quale era innamorato . E per un attimo Josephine si ritrovò a rabbrividire nel vedere l'umano assumere un espressione così minacciosa e crudele che le venne istintivo stringere la sua sorella acquisita tra le braccia .

< Qui bisogna festeggiare , tutti nel mio locale , forza . Offro a tutti da bere > urlò entusiasta Thomas , seguito subito dai pirati che non avrebbero mai e poi mai rinunciato ad una bevuta gratuita . E mentre gli adulti , richiamati dall'alcol cominciarono a far gara su chi avrebbe raggiunto per primo il bar , i bambini attorniarono Hermione

con vocette acute ed esultanti .

< La zia è tornata , hai visto mamma . Hai visto ! Hai visto ! Hai visto ! > Priscilla annuì alla figlia di cinque anni tutta euforica , ordinando ad Andrey di spingere la carrozzella per non farla affaticare troppo con le braccia . Blaise e il resto degli uomini serpeverde erano stati raggiunti da Oliver che li aveva costretti a seguirlo con un occhiata intimidatoria , e non sia mai che il purosangue osasse mettersi contro quello che forse un giorno sarebbe stato il suo fututo suocero !

Infatti Selina cominciò a ridacchiare nel notare come il serpeverde annuisse accondiscendente ad ogni parola che usciva dalle labbra di suo padre , così come Mira non potè evitare di sghignazzare nel vedere suo padre bacchettare acremente Harry Potter che attentava alla sua candida e consacrata figlia .

Passarono ore ed ore in compagnia , i mezzosangue sembrarono persino essersi dimenticati che i ragazzi che invitavano a bere e ai quali davano continue pacche sulle spalle fossero purosangue . Eppure nessuno se ne curò .

Theodor e Potter avevano alzato così tanto il gomito che si ritrovarono a ballare la samba su un tavolino trabballante, attorniati da ragazzine festanti che lanciavano continui urletti emozionati . Pansy , indispettita dal comportamento del fidanzato si era messa a flirtare con successo con qualche mezzosangue , ed in barba all'ubriachezza , il purosangue era rotolato sul pavimento per mordere ad una gamba il suo rivale dacchè non riusciva a mettere in piedi .

Tra il guaito di dolore del povero mezzosange e le risate basse e roche dei pirati , Oliver , materializzata la sua famosa chitarra elettrica aveva cominciato a cantare a squarciagola una canzone di amore per la moglie .

Dente di Squalo , ubriaco fradicio dopo 35 bottiglie di rum aveva preso l'ispirazione dall'uomo e aveva anch'egli cominciato a fare una serenata alla banshee , seduta ad un tavolino con le mogli dei rispettivi bambini perduti .

Selina era scomparsa chissà dove con Blaise , e persino Weasley era come evaporato . Di lui non c'era traccia e molti azzardarono alla possibilità che molto probabilmente si era rintanato in qualche angolo con una ragazza .

Sergej invece aveva preferito appartarsi sui divanetti accostati alla pareti assieme a Daphne , tutta rossa ed emozionata .

Sotto le luci soffuse del palchetto sul quale Oliver cantava Andrey aveva invitato a ballare la piccola Kabum , la quale , sorprendendo il povero mezzosangue caduto in catalessi , aveva cominciato a guidarlo in quello strambo valzer saltellante .

Invece Hermione , seduta accanto a Josephine continuava a guardare con il sorriso alle labbra i suoi amici .

Ecco a cosa erano serviti i suoi sforzi . Ecco perchè avrebbe dato la vita per assistere a quella scena .

Felicità , tutti in quella stanza sprizzavano energia e felicità da tutti i pori . Nessuno faceva caso a chi avesse di fianco . Nessuno .

Quello era il suo sogno , quello era il perchè avrebbe continuato a combattere fino alla fine .

D'un tratto la serpeverde si sentì tirare per un lembo del vestito bianco che Daphne le aveva aiutato ad insossare , e quando volse il capo alla sua destra , il cuore prese a batterle ferocemente nell'incrociare gli occhi grigi del piccolo David .

< Sei tornata > esclamò contento il bambino tendendo le mani verso l'alto per farsi prendere in braccio dalla ragazza . Non appena il bambino si accoccolò sul suo petto , Hermione sentì gli occhi pungere e la gola farle male nel notare quanto quel bambino fosse identico a lui .

Ed era anche normale dato che....< Stai bene ? > .

Josephine la stava guardando con preoccupazione e la mezzosangue non comprese immediatamente il perchè fin quando non sentì qualcosa di freddo sfiorarle la guancia .

Con una mano tremante Snegurocka sfiorò le lacrime che non si era accorta di versare , il viso solcato da una tristezza che si discostava dall'aria serena che impregnava l'aria circostante .

< Ti manca vero ? > osò chiedere la vampira con voce sottile , ma Hermione non si preoccupò neanche di risponderle .

Le mancava ? Si , e come poteva essere altrimenti se ne era innamorata ?

Eppure lei sapeva che Draco aveva scelto un altra , che forse adesso si stavano rotolando nelle lenzuola . Allora perchè quell'amarezza le stringeva la gola in una morsa dolorosa ? Perchè sentiva gli occhi pungere ?

< Infatti ,ora che ci penso , dopo che si è svegliato nell'ospedale è scomparso nel nulla . Senza braccio poi non so cosa voglia fare > rimuginò ad alta voce la vampira , non accortasi di come la ragazza al suo fianco avesse dilatato le pupille per la sorpresa .

La vampira sobbalzò vistosamente nel vedere Hermione aggrapparsi al suo braccio con sguardo duro , nonostante le mani che le stringevano il braccio tremassero .

< Cosa significa che è senza un braccio ? E che cosa c'entra l'ospedale ? Allora ? > cominciò a domandare con voce via vai sempre più acuta , le dita sbiancate e le palpebre che vibravano sui suoi occhi velati di preoccupazione .

Benchè la reazione di Hermione l'avesse scossa , Josephine cominciò a raccontarle del salvataggio di Malfoy che l'aveva strappata dall'averno .

Di come il serpeverde avesse sacrificato il proprio braccio per salvarla . E di come avesse affrontato Satana in persona per non farla scendere tra gli inferi .

David cominciò a piangere quando vide Snegurocka stringere il metallo della carrozzella con le lacrime che copiose le inumidivano gli occhi .

E il suo pianto smorzò l'euforia generale .

Oliver e Dente di Squalo smisero di cantare . Blaise e Selina ricomparvero in un batter di ciglia . Harry interruppe il ballo improvvisato con Mira . Pansy aiutò il fidanzato a rialzarsi e Daphne raggiunse la vampira con Sergej al suo seguito .

La porta d'entrata si spalancò con un tonfo sordo e una gelida brezza cominciò a scuotere il lampadario e persino i bicchieri presero a tintinnare mentre Hermione continuava a fissare davanti a sè con gli occhi sgranati per l'orrore ed una mano a stringere il tessuto dell'abito poco sopra il cuore .

Poi quell'odore , ed un ringhio grottesco sembrò congelare l'aria stessa .

Perchè nonostante poco di umano vi fosse in quel ruggito animalesco , Hermione riconobbe in quel verso feroce la voce di colui che più amava a quel mondo e del quale , forse non era rimasto nient'altro che un essere senza cuore ed anima .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La neve venne imbrattata velocemente dal sangue che fluido scorreva giù dal suo braccio . Il suono agghiacciante che avevano emesso le sue ossa nel venire strappate aveva scosso il ragazzo in ginocchio , eppure il demone che gli stava di fronte non ne ebbe compassione .

Con un gesto annoiato Mefistofele scaraventò lontano l'arto oramai infetto del purosangue , brandendo il lungo braccio artigliato che quell'umano era riuscito a rubare al re degli inferi . Nessuno mai era riuscito ad avvicinare il demone per eccellenza , colui che della morte era il padrone , e quel misero insetto aveva osato persino

appropriarsi di una parte del suo corpo .

Il potere che quel braccio racchiudeva in sè era immane , tanto che le dita avevano continuato a muoversi anche se era diviso dal corpo del suo possessore .

Infatti il vampiro faticò molto a tenere a bada quell'arto demoniaco che tentava continuamente di artigliargli la gola , e per quanto l'idea di cederlo a Malfoy non lo entusiasmasse , Mefistofele sapeva che andava fatto .

Perchè era stato lui ad appropriarsene e perchè così avrebbe potuto proteggere Hermione . Non che lui non ne fosse in grado , ma venuto a conoscenza dell'amore che la piccola umana nutriva per quel purosangue , era logico tutelare la sua incolumità .

Perciò renderlo immortale e potente quanto una divinità avrebbe dovuto giovare alla situazione ? Forse .

Il fatto di donare dei poteri pari ai suoi o addirittura maggiori ad un umano non era tra le sue prerogative , ma più di una volta quel purosangue si era dimostrato meritevole di fiducia .

Dunque era necessario fare ciò che andava fatto , anche se la buon riuscita del suo piano era poco probabile .

< Sei pronto ? Come ti ho detto il mio veleno è più letale di quello degli altri vampiri , ma è l'unica cosa che potrebbe evitarti la morte quando verrai a contatto con questo > ed alzò il braccio infernale per farsi capire da Malfoy che piano annuì .

Le condizioni dell'umano andavano via vai peggiorando dato che stava perdendo una grande quantità di sangue , perciò il demone doveva affrettarsi .

Con irritazione accostò i canini al collo dell'umano e sebbene l'odore del suo sangue fosse allettante , la sola idea di legarsi in qualche modo a quel purosangue lo ripugnava .

< Ricorda quello che ti ho detto . Non appena verrai morso comincerà la trasformazione . A quel punto lascerò che il braccio demoniaco si appropri del tuo corpo per diventare di tua proprietà . Sarà doloroso , e forse non ce la farai . Morirai dal dolore , o impazzirai . Queste sono le due opzioni . Tutto dipende da te e dal perchè vuoi questi poteri . Raccogli la tua voglia di vendetta contro coloro che te l'hanno portata via . Sarà la tua unica possibilità per riuscirci > gli soffiò ad un soffio dall'orecchio prima di affondare i denti nella sua giugulare .

Draco gettò la testa all'indietro urlando a squarciagola , e mentre il braccio sano tentava di spingere via il vampiro in un gesto istintivo , Mefistofele accostò l'arto infernale alla ferita che egli stesso gli aveva inferto ed attese che il veleno entrasse in circolo .

Il puzzo infernale e l'aura malefica che cominciò ad amettere il braccio fu tale che il vampiro fu costretto a balzare cinque metri lontano per ripararsi dall'aria pestilenziale .

Con il braccio si ripulì dal sangue che gli imbrattava le labbra , continuando ad osservare le pose innaturali con le quali l'umano si muoveva .

Forse avrebbe dovuto avvisarlo del fatto che Hermione era ancora viva , ma la disperazione per la perdita della persona amata lo avrebbe reso più forte , o almeno così pensava per esperienza personale .

Malfoy intanto si era gettato a terra e continuava a tirare testate contro la neve per il dolore che gli bruciava il cervello e gli occhi . Il braccio demoniaco al contatto con la sua pelle aveva dilungato strane vene azzurrognole che erano giunte sotto la mascella , sparpagliandosi per il petto muscoloso .

Con un gesto disperato il purosangue si strappò la camicia sporca di sangue , mostrando la parte sinistra del fianco segnata da cinque linee azzurre che presero a pulsare . Il dolore fu atroce . La gola cominciò ad ardere , fu come se i suoi organi interni stessero collassando e non potè impedirsi di urlare disperatamente quando sgranò gli occhi venati di rosso che nulla videro se non un cielo plumbeo ingombro di nubi .

Il demone indietreggiò leggermente nel vedere l'umano mettersi in piedi a fatica , il braccio demoniaco ora diventato parte integrante del corpo pallido che aveva di fronte .

In un gorgoglio indistinto Draco rialzò il volto cinereo , la pelle candida divenuta ancora più chiara del normale .

Mefistofele vide sbucare dalle labbra livide del purosangue due canini affilati , mentre gli occhi grigi avevano mantenuto il loro colore agghiacciante .

Il biondo platino si era schiarito fino a diventare quasi bianco latte e i lineamenti affilati erano divenuti ancora più attraenti .

D'un tratto Malfoy cominciò a ridacchiare silenziosamente , sebbene la sua , più che una risata , sembrava lo sfregolio di unghie su una lavagna . E fu quando egli urlò il nome di Harry potter scoppiando a ridere e ruggendo nello stesso istante che Mefistofele capì .

Era impazzito.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il bambino sopravvissuto non sobbalzò , nè fu impressionato dal verso animale con il quale era stato urlato il suo nome .

Non un velo di paura andò ad intaccare l'espressione seriosa che aveva assunto , nè i suoi occhi verdi erano in qualche modo solcati da un qualche timore .

< Cosa..cosa è stato ? > balbettò spaventata Pansy nello stringersi al fianco del fidanzato , mentre Mira fissava silenziosa l'immobilità del compagno con sguardo sempre più preoccupato . Hermione , l'unica che era rimasta in silenzio fino a quel punto , smise di piangere e di singhiozzare per assumere un aria dura e fredda come le sferzate di vento che entravano dalla porta aperta .

< Draco > .

Selina aggrottò le sopracciglia nell'udire il bisbiglio tremante del ragazzo al quale era abbracciata , ma Blaise ora come ora non riusciva a sentire nè i richiami della russa , nè le occhiate confuse degli amici . Solo quel ruggito e la sfumatura familiare che vi aveva colto all'interno continuava a rimbombare nella sua testa .

La sfumatura per la quale prese a fissare con sguardo angosciato Harry Potter .

Un altro ruggito tornò a richiamare il bambino sopravvissuto , e assieme ad esso sopraggiunse una scossa di terremoto che fece fremere, seppur debolmente , l'intero locale .

< Cosa diavolo sta succedendo ? Qualcuno vuole spiegarmelo ? > sbottò Daphne nell'afferrare Harry per un gomito , ma per quanto la serpeverde tentasse di attirarne l'attenzione , il serpeverde continuò a guardare la porta dalla quale , senza un fiato ,uscì correndo .

Mira fu la prima a slanciarsi al suo inseguimento , ma una barriera comparsa da chissà dove la sbalzò indietro .

Josephine ritirò la mano quando Hermione le consigliò di fare il più in fretta possibile , così l'empatica e il resto dei presenti non potè far altro che vedere la vampira prendere in braccio Snegurocka prima di correre al di fuori del locale che fu sigillato .

< Harry , aspetta > provò a chiamarlo Hermione senza però avere alcuna risposta quando il bambino sopravvissuto scomparve al di là della porta d'oro che Josephine non riuscì a raggiungere in tempo .

Infatti , la demone impiegò un paio di secondi per riaprire il passaggio ,secondi che però andavano al loro svantaggio dacchè Harry si era già smaterializzato nel punto in cui Josephine ed Hermione comparvero due secondi più tardi , ma nel quale , come Potter , rimasero completamente pietrificate .

Mefistofele smise di fissare minacciosamente ciò che rimaneva del serpeverde quando al naso gli giunse il delizioso profumo floreale della moglie . Lo stesso sembrò fare Malfoy quando alle narici dilatate gli giunse l'odore di muschio e menta dell'essere che aveva richiamato con così tanta ferocia .

Hermione compì ogni suo gesto come a rallentatore .

Prima i suoi occhi si posarono sul vampiro acquattato in posizione di difesa e sulla lunga scia di sangue che portava fino a lui , seguendo poi l'altro capo dello schizzo di sangue che si apriva come una pozza ai piedi di colui che non riuscì più a riconoscere .

Il corpo tremante segnato sul lato sinistro da strane linee azzurrognole . Un braccio squamato dagli affilati artigli si dilungava dalla spalla sinistra del ragazzo , mentre gli occhi grigi guizzavano come impazziti attorno a loro .

I capelli biondissimi, quasi bianchi e leggermente lunghi gli accarezzavano la gola . I lineamenti affilati erano divenuti ancora più evidenti , così come i canini che quella creatura mostrò nell'arricciare le labbra livide . Profonde occhiaie violacee e la pelle divenuta di un pallore cadaverico .

Del Draco Lucius Malfoy del quale si era innamorata non era rimasto più nulla .

< Cosa hai fatto ....cosa gli hai fatto > cominciò ad urlare Hermione dibattendosi nell'abbraccio che Josephine intensificò su quel corpicino tremante . Da parte sua il demone chiuse gli occhi nell'udire le maledizioni che l'umana gli ruggì contro prima di agguantare entrambe e portarle via . Harry fece appena in tempo a scartare di lato e rotolare sulla neve per evitare la fiammata che ebbe il potere di creare un crepaccio tra i due .

< Chi diavolo sei tu ? > sibilò astioso il bambino sopravvissuto nel rimettersi in piedi e artigliare la bacchetta che puntò minacciosamente contro il purosangue .

Draco cominciò a sghignazzare e ad ondeggiare come un ubriaco nel mentre che Hermione riapriva gli occhi nell'abbraccio di Josephine , a sua volta stretta nella morsa protettiva di Mefistofele .

< Non mi riconosci Sfregiato ? Sono io , Malfoy , colui che ti manderà all'altro mondo > .

I movimenti del purosangue furono veloci , fluidi e perciò per nulla prevedibili . Per questo Harry si ritrovò con un fianco ferito e un profondo taglio su una guancia quando riuscì ad allontanarsi dal principe delle serpi , curvato come se vi fosse un peso enorme a spingerlo verso il basso .

< Allora ? Tutto qui ? Non mi mostri il tuo vero potere ? > un altro taglio , più profondo del precedente si aprì sulla sua gamba , ma Harry non emise un gemito nè un lamento . D'improvviso un onda d'urto sbalzò Malfoy qualche metro più in la quando il bambino sopravvissuto , gettato a terra la bacchetta , aprì i palmi delle mani rischiarati da un forte bagliore biancastro .

< Bene , è così che ti voglio > gorgogliò Draco spuntando a terra del sangue che gli imbrattò le labbra quando decise di rimettersi in piedi .

Ai confini dello spiazzo nel quale i due presero a combattere con sempre più ferocia , Hermione seguiva con crescente preoccupazione i gesti affaticati del suo migliore amico evidentemente in difficoltà , mentre i due demoni non sembravano farci caso poi molto .

< Dobbiamo fermarli . Subito > pregò con l'ansia nella voce la mezzosangue , eppure nè Mefistofele , nè Josephine mosse un passo per andare in loro soccorso.

< Noi non possiamo fare niente . Entrambi sapevano che un giorno sarebbe arrivato questo momento . Neanche tu puoi intrometterti Hermione > .

Eppure Snegurocka non era d'accordo . Non era vero che lei non poteva intromettersi . Non poteva permettere a nessuno dei due di farsi del male .

Sia perchè Harry era il suo migliore amico , sia perchè Draco era l'uomo che amava .

L'urlo strozzato che Harry emise fece fremere furiosamente Hermione , sbiancata nel vedere l'amico in ginocchio , con un fiotto di sangue ad uscire da una ferita alla gola , mentre Malfoy avanzava con il braccio demoniaco proteso in aria con il chiaro intento di mozzargli la testa .

Fu allora che la mezzosangue decise di intervenire . Non importava se i due demoni non l'avrebbero supportata . Non importava che lei non avesse abbastanza energia per uscire illesa da quel combattimento .

Harry era il suo protetto , e per lui avrebbe combattuto fino alla morte .

Quando un piacevole calore cominciò a sfiorarle il petto , Josephine non potè che lanciare un urlo di paura quando Hermione , incrementato la temperatura del suo corpo con la magia , di districò dalla presa per correre in soccorso dell'amico .

Mefistofele , troppo sorpreso per il gesto dell'umana non riuscì ad agguantarla , perciò non potè far altro che osservare ad occhi sgranati la ragazza correre a più non posso verso i due per porsi a difesa di Harry Potter .

Draco percepì solo un leggera pressione sul suo braccio e un indistinta figura venire sbalzata molti metri più in là mentre ritirava gli artigli leggermente imbrattati di sangue . Solo Harry riuscì a vedere Hermione afflosciarsi senza un fiato nel manto innevato , immobile , una chiazza di sangue ad allargarsi sotto di sè .

Se per Malfoy l'impatto era stato insignificante , per Hermione era stato distruttivo .

Il rumore secco che avevano emesso le ossa delle sue braccia era risuonato come una bomba per lo spiazzo . Gli stessi demoni non aveva potuto evitare di tapparsi le orecchie sensibili nell'udire quell'acuto scricchiolare .

Il bambino sopravvissuto prese a chiamare con voce strozzata il nome dell'amica che continuava a rimanere immobile , ferma su quel candore tinto di rosso .

L'aveva salvato di nuovo . Lo aveva protetto nonostante le sue condizioni . Un forte tremore gli scosse il corpo , l'anima , il cuore prima che la magia fluisse fuori dal suo corpo scontrandosi con Malfoy che rimase senza fiato .

Mefistofele abbracciò la moglie quando quell'intensa corrente di magia rischiò di sopraffarli , tant'è che fece fatica a mantenere una barriera .

Purtroppo Draco , forse troppo spavaldo , non aveva in alcun modo tentato di proteggersi , perciò si ritrovò disteso al suolo con una profonda ferita al ventre .

Non appena Harry riuscì a prendere il controllo di se stesso ritirò quel fascio di luce fin nei suoi palmi mentre lo sguardo non si scollava dal corpo fermo di Malfoy . Un altra ondata di rabbia lo assalì nel vedere Hermione stesa al suolo , muoversi debolmente nel tentativo di rialzarsi .

Nonostante la ferita non fosse particolarmente profonda , la mezzosangue non riuscì a rimarginarla del tutto con l'ausilio della magia . Le bende cominciarono a darle fastidio , e se ne disfò con un gesto della mano .

Libera da quegli impedimenti si voltò verso Harry per vedere se il suo intervento fosse stato sufficiente e non potè evitare di sospirare per il sollievo prima di vedere un altra figura stesa a terra .

Il cuore si pietrificò nel suo petto ,così come il respiro le si mozzò nel vedere Malfoy fermo in mezzo alla neve con una profonda ferita sul ventre .

Il dolore che sentì a quella visione fu lacerante .

Senza che potesse evitarlo riprese a piangere rumorosamente , le mani chiuse a coppa sul suo volto rigato di lacrime . Con un sorriso tremolante riuscì a percepire il respiro del purosangue fin quando non vide Harry tendere le mani davanti a lui per un altro attacco .

< Fermo . Non fargli del male > .

Il bambino sopravvissuto aggrottò le sopracciglia nel cogliere le preghiere della sua migliore amica e sebbene la ragazza avesse sempre avuto un certo ascendente su di lui , non potè accettare le sue suppliche per un semplice motivo .

Quello non era più Malfoy . Forse non era più neanche umano . Era pericoloso per lui , in particolar modo per Hermione .

Toccava a lui proteggerla , e fin quando quell'essere fosse stato in vita , la ragazza non sarebbe mai stata al sicuro .

La mezzosangue riuscì solo ad udire un flebile mi dispiace prima di vedere il bambino sopravvissuto lanciare un potente e letale incantesimo contro Draco che continuava a rimanere immobile , fermo , probabilmente ferito a morte .

Ma ciò non le importò . Non poteva abbandonarlo . Non poteva permettere ad Harry di fargli del male . Non poteva per un solo motivo .

Lo amava .

Il bambino sopravvissuto , sicuro di aver convinto l'amica si stupì e non poco nel vederla smaterializzarsi davanti al corpo di Malfoy con le braccia aperte e gli occhi d'oro sicuri e combattivi .

Nessuno potè aiutarla a parare il copo . Nessuno riuscì ad intervenire in tempo .

Il boato che emise l'impatto fu devastante . Molti alberi furono sradicati , lo stesso Harry fu costretto a schermirsi il viso con una mano per non rimanere accecato .

Josephine sgranò gli occhi divenuti lucidi , ma non Mefistofele .

D'improvviso un debole sorriso si aprì sul volto del demone nel vedere tra la nube che circondava Hermione una figura imponente sovrastare quella affusolata della mezzosangue , la stessa che l'aveva protetta con il suo corpo .

Quando Hermione riaprì gli occhi la prima cosa che vide fu il braccio artigliato piegato sul suo volto , per poi sentire una presa ferrea sulla sua vita .

Il petto sul quale era schiacciata era familiare , così come il gelo di quel corpo che l'aveva protetta dall'incantesimo .

Con un saltello si voltò ad abbracciare il petto nudo di Malfoy , il capo poggiato sul cuore del purosangue che batteva placido e sereno .

Harry assottigliò lo sguardo nel vedere l'amica stringersi a quello che rimaneva del purosangue , tornato in piedi senza neanche una ferita , il chè era impossibile .

Si ricordava di averlo ferito gravemente .

< Hermione , allontanati da lui . Subito > provò a richiamarla a sè , ma la ragazza si limitò a scuotere il capo continuando a stare abbracciata al serpeverde .

< Perchè diavolo non mi ascolti ? Non è più Malfoy , devi fartene una ragione . Ascoltami . Perchè .....> < Io lo amo > .

Harry ammutolì all'istante nell'udire la voce sicura della sua migliore amica sovrastare le sue proteste .

Aveva rinunciato a lui per orgoglio . Aveva rinunciato a lui per rassegnazione .

Ora non avrebbe più permesso a nessuno di allontanarla da Draco . A nessuno . Neanche ad Harry .

La strega udì chiaramente il battito del serpeverde accellerare furiosamente alle sue parole e il braccio demoniaco del purosangue posarsi dolcemente sulla sua schiena ,

in quella che le sembrò un timido abbraccio .

< Ridillo > .

Era stato poco più di un flebile e timoroso sussurro , eppure la mezzosangue riuscì a sentirlo ugualmente .

Draco vide la ragazza rialzare il volto con lentezza , gli occhi d'oro limpidi e così chiari da fargli battere il cuore per l'emozione che lo colse nel riudire quelle tre parole che sembrarono diradare le nubi nere gli annebbiavano la vista ed il cuore .

Bastò poco ad Hermione per alzarsi in punta di piedi e sporgere il lungo collo in un chiaro invito .

Draco accarezzò con venerazione i corti capelli della strega prima di depositare un dolce bacio all'altezza di una vena ed affondare i canini nel collo abbronzato .

Mefistofele percepì un insolito tepore all'altezza del cuore muto , e non potè far altro che storcere il naso nell'accorgersi che quello era dovuto al legame con Malfoy .

Probabilmente quel piccolo purosangue stava impazzendo di gioia .

Josephine dal conto suo gonfiò le guance con stizza nel notare che il rito si era concluso e che ormai Malfoy aveva legato lui e la sua sorellona in modo definitivo per l'eternità .

Harry vide le ferite cosparse per il corpo della sua migliore amica rimaginarsi in un battito di ciglia , mentre il braccio demoniaco perdeva tutto il suo influsso negativo sulla mente del principe dei serpeverde .

< Bada bene a quello che fai . Se la farai soffrire ti ucciderò con le mie stesse mani > borbottò senza convinzione Harry nell'incrociare gli occhi grigi che Draco chiuse dolcemente nel posare il mento sul capo della mezzosangue svenuta tra le sue braccia .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fiumi di birra inondavano il locale di Thomas , così ricolmo di gente che molti avevano optato per una bevuta anche sul tetto del pub .

Il ritorno di Draco era stato un vero toccasana per il gruppo , anche se la vista del suo nuovo braccio continuava a far rabbrividire più di una persona .

Persino in quel momento , con Hermione seduta in braccio , Draco riusciva a cogliere con la coda dell'occhio le occhiate curiose e intimorite dei pirati e di alcuni mezzosangue . Il perchè era piuttosto evidente . Mefistofele aveva sbandierato ai quattro venti quali poteri Draco avesse assunto con quel braccio , poteri che andavano al di là della comprensione umana e perciò particolarmente pericolosi .

Tuttavia , i bambini perduti erano in debito con il purosangue .

Mai Hermione era stata così solare e vivace , neanche quando erano bambini la serpeverde sorrideva così spesso e con un candore così attraente da smorzare ogni recriminazione . E di questo , seppur con qualche reticenza , i mezzosangue dovevano ringraziare Malfoy .

< Un brindisi ai nostri due fidanzati ! > esclamò con la bocca impastata Pansy , rea di essersi scolata cinque bottiglie di vodka e di essere rimasta ancora in piedi .

L'euforia era palpabile . Non solo Hermione si era finalmente dichiarata a Draco , ma Morgana era ormai un brutto ricordo .

La battaglia era agli sgoccioli , certo , ma per il momento il coltello dalla parte del manico era in loro possesso .

Voldemort si era visto privare della sua protettrice , dunque era particolarmente debole se messo in confronto ad Hermione ed Harry , per non parlare poi di Malfoy .

Il purosangue non era mai stato incline alla guerra . Non aveva mai azzardato una scelta tra le due fazioni mentre ora , con Hermione come sua ufficiale fidanzata , si era dichiarato favorevole a partecipare al conflitto .

Tutti sapevano che lo faceva solo per proteggere la ragazza , e come dargli torto ,eppure non tutti erano entusiasti del loro legame ritrovato .

Ronald Weasley era partito pochi giorni dopo il ritorno di Malfoy per problemi di famiglia , o almeno questa era la scusa che aveva accampato per svignarsela .

Il motivo era semplice . Essendo innamorato di Hermione , aveva ricevuto un brutta batosta .

Harry aveva tentato di convincere l'amico a rimanere , ma il rosso non ne aveva voluto sapere . Era partito pochi minuti dopo dalla conversaione con il bambino sopravvissuto .

Il resto dei purosangue era rimasto , e aveva trovato una certa affinità con i mezzosangue sotto alcuni aspetti . Come Blaise e Theodor che , appartatisi con Thomas e qualche altro ragazzo , avevano cominciato a confabulare su quale alcolico da far bere ad Harry Potter per addolcire la pillola .

Infatti , nonostante il bambino sopravvissuto fosse felice per la sua migliore amica , la punta di gelosia che lo rendeva scontroso con il biondino era palese . Ed era stata proprio questa sua scontrosità a mascherare la tensione che da giorni era palpabile tra i purosangue .
Perchè loro sapevano , o almeno , erano sicuri di una evento che quella sera stessa si sarebbe consumato .

Il perchè ? Vedere come Malfoy guardava Hermione, con una venerazione tale da rasentare l'ossessione , rendeva chiaro il suo fututo intento .

Daphne richiamò l'attenzione generale facendo tintinnare il proprio bicchiere , convincendo Harry a staccarsi dal barile di birra che si trascinava da giorni dietro .

Gli occhi verdi e appannati del bambino sopravvissuto fulminarono la mano pallida che era andata a privarlo della sua valvola di sfogo , ma il ragazzo dovette abbassare la cresta quando Mira gli rifilò un ceffone sulla nuca per farlo rinsavire .

< Cosa avete tuuttti da guardade ? Io sono sobbio > rantolò il serpeverde senza però azzeccare una vocale , riaffondando il capo nel suo barile di birra che riscoprì esser pieno di caffè .

< Ora zitto e ascolta > gli ordinò con sguardo minaccioso Mira , così convincente da far annuire come un ebete il povero Harry POtter .

< Bene , Draco puoi andare > .

Il purosangue sorrise debolmente all'indirizzo dell'empatica prima di afferrare una mano della fidanzata e portarsela alle labbra .

L'anello della sua casata brillò tra le dita della mezzosangue , e ciò gli diede il coraggio di avanzare la sua proposta .

< Hermione >

Nel mentre che la mezzosangue fissava con sguardo curioso l'espressione seriosa del serpeverde , Harry aveva affilato lo sguardo con un angolo della bocca rivolto verso il basso .

< Vuoi sposarmi ? >

nonostante tutti si aspettassero quella proposta , nessuno riuscì a non trattenere il fiato nel sentire quelle due parole abbandonare le labbra di Malfoy . Tanto meno Hermione riuscì a comprendere lucidamente ciò che il purosangue le aveva chiesto prima di arrossire vistosamente e annuire .

Fu a quel punto che la bomba scoppiò .

Harry scattò in piedi rovesciando il caffè per il pavimento mentre con movimenti goffi tentava di raggiungere i due .

< Sposare ? Chi sposeresti tu ? Dovrai passare sul mioooooooooo cadavereeee > cominciò a starnazzare come una oca Harry nell'avanzare minaccioso verso Draco .

Molti tentarono di fermarlo , ma l'alcol sembrava aver dato al ragazzo una forza sovrumana , tant'è che persino Andrey si ritrovò con il suo regale sedere per terra .

Con passi simili a quelli di un elefante agguantò una bottiglia di rum e se la scolò in un sorso , ma poco prima di raggiungere la felice coppia Theodor riuscì a fargli ingurgitare l'intruglio che avevano con tanta fatica preparato .

Harry smise di dimenarsi , si pietrificò come se gli avessero lanciato un incantesimo , persino gli occhi si immobbilizzarono .

In un primo momento Thomas pensò di aver esagerato con il peperoncino , in fondo , tre barattoli di peperoncino tritati avrebbero steso un rinoceronte .

Eppure non diede segni di vita .

< E quando vorresti sposarla ? > la voce del serpeverde risultò stranamente placida , pacifica , anche la sua espressione sembrava tranquilla .

Che Blaise e i compagni avessero inventato un nuovo tipo di calmante ?

< Tra tre giorni > .

Deciso . Coinciso . E sicuro . Neanche l'ombra di un tentennamento .

I mezzosangue lì attorno poterono tirare un sospiro di sollievo che si videro strozzare in gola quando Harry Potter , in barba alle leggi della fisica , sollevò un divano con sopra Priscilla e Dente di Squalo .

Gli sguardi spauriti dei compagni e quello sorpreso di Hermione fu tutto ciò che Harry vide prima che un suono così acuto da fargli scollegare i neuroni lo facesse accasciare al suolo con il divano a nascondere la sua figura .

La maggior parte dei presenti aveva fatto la sua stessa fine , solo Priscilla alla quale Dente di Squalo aveva preventivamente tappato le orecchie ed Hermione , che si era ritrovata protetta da una barriera rimase in piedi .

La piccola Kabum trotterellò contenta verso la coppia , tuffandosi tra le braccia della mezzosangue che strinse la ragazzina contro il proprio petto .

< Credi che sia morto ? > chiese Hermione con sguardo preoccupato nell'intravedere una mano del bambino sopravvissuto sbucare da sotto il divanetto .

Draco poggiò la guancia sul capo della ragazza quando si decise a prestare un pò di attenzione al ragazzo .

< Anche se fosse continuerebbe a rompere anche sotto forma di fanstama . Vero Potter ? >

d'un tratto dalla mano abbandonata al suolo si alzò il dito medio che Harry cominciò ad ondeggiare davanti allo sguardo strafottente di Malfoy e quello rincuorato di Hermione .

 

 

 

 

 

 

 

 

CONTINUA.......

 

 

 

APPENA TORNATA DA BARCELLONAAAA . ECCOMI QUI CON UN NUOVO CAPITOLO . PREMETTO CHE IL PROX SARà DI RELAX ASSOLUTO . SI PARLERà DEL LORO MATRIMONIO E DELLA LORO PRIMA CONVIVENZA , DICIAMO CHE PER Pò VOLDEMORT VERRà MESSO DA PARTE .

RINGRAZIO Jazz21 per il suo commento , davvero se non fosse per te mi farei prendere dallo sconforto .

Ringrazio tutti coloro che mi hanno aggiunto tra i preferiti o che leggono soltanto la mia storia , davvero grazie di cuore .

Oramai siamo agli sgoccioli perciò spero di poter concludere questa storia nel migliore dei modi .

Un bacio al prox aggiornamento GOLD EYES

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Capitolo 18
*** Black roses ***


il frutto dolce e amaro dell'amore

 

 

 

< Fermatelo ! > .

L'urlo apocalittico di Selina fece sobbalzare più di una persona quando Harry, seduto in groppa alla sua fida scopa , schizzò come una saetta per le strade affollate di Kitez . Alle sue spalle , con i boccoli sfatti e metà viso truccato , la bionda russa correva a perdifiato su tacchi di 15 centimetri senza mai rallentare , le balze del vestito di seta strette tra le dita ingioiellate della mezzosangue.

< Sei un uomo morto Potter , morto hai capito !!> .

Il bambino sopravvissuto riuscì a schivare per un soffio la scarpa che la russa gli lanciò dietro quando rischiò di sfracellarsi contro un muro , ma anni di allenamento fecero sì che solo l'energica borsata di una vecchiata riuscisse a scalfirlo .

La scatoletta di velluto che il serpeverde reggeva a fatica rischiò di scivolargli dalle mani quando con la coda dell'occhio intravide una figura longilinea saltare da un tetto ad un altro .

Poche persone erano in grado di balzare senza sforzo da altezze di cinque metri , e se non erano umani , erano certamente pericolosi .

Un fulmine dorato ed Harry fu costretto a frenare bruscamente quando Draco Malfoy , terribilmente attraente in uno smoking nero , tese il palmo aperto verso il compagno .

Selina , sopraggiunta alle sue spalle , rifilò al ragazzo un tale ceffone da spiaccicarlo con la faccia al suolo , rovinando la camicia candida e la cravatta oramai strappata e sporca di terra .

Il purosangue raggiunse in due falcate lo scrigno blu elettrico che nascose delicatamente all'interno della giacca prima di sollevare per il colletto l'amico steso a terra .

< Rubare le fedi durante le prove del mio matrimonio è da maleducati Potter > sibilò ad una spanna dal volto del bambino sopravvissuto con le braccia conserte e gli occhi verdi imbronciati . < E non fare quella faccia . Non riuscirai mai a farci pena > abbaiò scontrosa la bionda nel pizziccare malignamente un braccio del compagno che si mise a guaire per il dolore .

Il rumore di passi frettolosi , ed una acconciatura bizzarra avvisò il trio dell'arrivo di Josephine , Daphne e Pansy .

Mentre la vampira non potè evitare di schioccare la lingua nel vedere il futuro marito della sua sorellona scuotere per il collo il testimone della sposa , entrambe le serpeverdi sbuffarono con aria esasperata .

Daphne raggiunse il compagno in due falcate , strizzandogli l'orecchio tra le dita per trascinarlo via dalla morsa stritolatrice di Malfoy che prima o poi lo avrebbe sicuramente soffocato .

< Ora andrai a scusarti subito con Hermione . E non replicare > Harry si massaggiò energicamente la guancia rossa dopo lo schiaffo della bionda, continuando a borbottare come una teiera in ebollizzione , mentre Pansy tirava per il lembo della giacca Draco e Josephine fluttuava per le vie con sguardo frustrato .

Alla vista dell'imponente cattedrale gotica , Daphne affrettò il passo , spalancando il pesante portone che dava sulla navata principale . Eppure tra le persone che si voltarono a guardarli non c'era Hermione , cosa abbastanza strana . Infatti il bambino sopravvissuto non si fece sfuggire quella stranezza e , preoccupatosi di essere stato lui stesso il colpevole di quell'assenza , cominciò a domandare ai compagni dove la strega fosse andata .

Fu in quel momento che Draco potè percepire la tensione che impregnava l'aria , così come il forte odore di tabacco stranamente familiare .

< Allora ? Dov'è andata Hermione ? > sbottò stufo il serpeverde , gli occhi verdi che mandavano scintille e saette . Mira , l'unica ancora seduta sugli scalini dell'altare , sistemò l'elegante abito color pesca che Desdemona aveva scelto per le testimoni , osservando la porticina che portava all'esterno , sul piccolo giardino che circondava la chiesa .

< Poco fa è arrivato un ospite . Credo dovresti dare un occhiata > una folata di vento improvviso costrinse l'empatica ad afferrare il prezioso foular di seta quando Draco raggiunse a velocità demoniaca la porticina oltre la quale scomparve , lasciando alle sue spalle uno stizzito Harry Potter .

Più correva , più l'odore di tabacco si faceva forte e la voce bassa e roca veniva collegata nella mente di Malfoy ad un volto .

Non fu necessario per il vampiro riconoscere il forte accento tedesco quando si fermò dietro una delle tante colonne presenti nel piccolo spiazzo fiorito , al centro del quale , la figura imponente di Victor Krum sovrastava quella esile e affusolata di Hermione .

< Cosa vuol dire che ti sposi ? Non avevi forse scelto me ? > la rimproverò il bulgaro , gli occhi di ossidiana furenti . La strega dagli occhi d'oro si limitò ad accarezzare la lunga gonna a campana del proprio abito , scoccando un occhiata di fuoco all'amico . < Sapevi fin dall'inizio che ero innamorata di Malfoy , non vedo ora dove sia il problema > rispose a tono la ragazza , i corti capelli color miele adornati da una spilla di smeraldi smossi dal vento .

Il purosangue assottigliò lo sguardo ,afferando per i gomiti la serpeverde che non battè ciglio . < Come puoi amare un Malfoy ? Sai già a cosa andrai incontro sposandolo ? Verrai emarginata dalla società . Tutti avranno il terrore di starti vicino , e sarai additata come una tradritice . Per non parlare di come perderai il consenso del popolo magico . Tu non capisci lui...> < Io capisco , capisco benissimo > lo interruppe con voce dura , districandosi dalla presa del bulgaro per mettere più distanza possibile tra lei e l'amico . Credeva forse di spaventarla ? Hermione sapeva che i Malfoy , oltre ad essere l'ultima famiglia di purosangue più influente e potente , era anche la più temuta . E con questo ? Lei era già temuta , già additata come la figlia del diavolo , cosa voleva che facesse ?

Lasciarlo per compiacere gente come lui ? La possibilità di fare del male fisico al ragazzo era allettante per la strega dell'Ovest , ma Hermione tentò di mantenere un atteggiamento civile per quanto Victor minasse la sua già scarsa pazienza .

< Io lo amo . Non mi importa di cosa tu o gli altri pensiate . Potete anche voltarvi dall'altro lato al mio passaggio se vi diverte . Io non cambierò idea per nulla al mondo > concluse con un dito puntato minacciosamente contro il bulgaro che , colpito dalla foga con la quale la mezzosangue aveva affermato di amare Malfoy , decise di giocare la sua ultima carta .

< I tuoi genitori si rivolterebbero nella tomba se sapessero che hai intenzione di sposare il figlio dei loro assassini > .

Il pallore che assunse l'incarnato abbronzato della strega divenne preoccupante , per non parlare del tremore che , sopraggiunto alle dita si propagò per tutto il corpo che prese a vibrare febbrilmente .

Fu allora che Draco decise di intervenire . Per quanto il purosangue sapesse quanto la mezzosangue odiasse essere difesa , ora come ora , lo sguardo ferito di Hermione fu un motivo più che sufficiente per fare la sua entrata .

Victor sobbalzò vistosamente nel vedere l'elegante figura di Malfoy raggiungere a velocità inumana la ragazza , prendendola in braccio prima che la strega potesse accasciarsi al suolo sotto il peso di quelle parole .

Non appena Hermione riconobbe il gelo del petto del purosangue , tuffò il viso nell'incavo del suo collo , stringendo tra le piccole mani la stoffa pregiata della giacca .

< Sparisci > sibilò il demone prima di voltare le spalle al bulgaro e accarezzare dolcemente il viso rigato di lacrime di Hermione , ma nonostante Malfoy si aspettasse una sua resistenza , rimase molto colpito dalla stupidità di quel purosangue .

< Lei non sarà mai tua . Non fino a quando guardandoti in volto vedrà l'uccisore della sua famiglia . Lei non ti amerà mai completamente , ci sarà sempre qualcuno prima di te nel suo cuore > .

L'urlo strozzato che Draco udì alle sue spalle non lo scompose più di tanto , nè fu impietosito dall'espressione di puro terrore che Krum assunse prima di volatilizzarsi dalla chiesa a seguito dei cobra che il serpeverde aveva materializzato senza muovere un dito .

Nell'udire le voci concitate degli amici , il principe decise di abbandonare la chiesa per far riprendere la ragazza . Così , conscio della strigliata di Josephine e delle sue testimoni , cominciò a balzare da un tetto all'altro per raggiungere la propria stanza nella casa di Selina .

Erano passate circa le tre quando Mira decise di irrompere nella stanza dei due promessi sposi . Il resto della casa dormiva , solo l'empatica , percepiti i sentimenti malinconici del purosangue aveva deciso di fare un salto per controllarlo .

La russa non potè evitare di sorridere dolcemente quando , aperto uno spiraglio dalla porta , vide la pallida mano di Malfoy sfiorare teneramente la guancia della strega dell'ovest, stesa completamente sul corpo del demone .

< Entra > la invitò Malfoy nello scostare gli occhi grigi dal volto dormiente della mezzosangue , osservando con sguardo stanco la piccola figura di Mira sedersi sul ciglio del letto senza fare alcun rumore .

< Stai bene ? > chiese con un filo di voce la ragazza , una mano poggiata sulla gamba nuda dell'amica . Con un colpo al cuore l'empatica potè scorgere un tenero sorriso fare capolino tra le labbra rosse della strega , le piccole mani avvolte da una grande e pallida del principe.

Draco annuì silenziosamente , continuando ad accarezzare il viso di Hermione con sguardo perso , sebbene ad occhi esterni il suo poteva sembrare innamorato .

Un buffetto sul braccio costrinse il serpeverde ad arcuire un sopracciglio quando la russa cominciò ad agitare l' indice avanti ed indietro in un gesto di diniego .

< Non dire bugie , io sento tutto . Sei triste per quello che ha detto quell'idiota ? > .

Mira sorrise trionfante nel notare come il principe cominciò a digrignare i denti nel ripensare a quel logorroico di un bulgaro , e sebbene il distacco e l'indifferenza dell'ormai demone su chiunque non fosse Hermione risultasse terribilmente agghiacciante , in quel frangente appariva solo come l'ennesima prova di quanto Draco la amasse .

< Non devi dargli ascolto . Snegurocka ti ama davvero , e donne come lei amano una solo volta nella loro vita . E poi ho un piano > .

Il ghigno scaltro dell'empatica confuse maggiormente il purosangue , specialmente quando la ragazza sgattaiolò fuori dalla stanza con la promessa di rivelargli tutto la mattina seguente .

Quando la porta fu finalmente chiusa , Draco potè abbandonare il capo su quella della mezzosangue , scivolando tra le braccia di Morfeo con la certezza che il giorno seguente Hermione Jane Thompson Granger sarebbe diventata finalmente sua moglie .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Kitez era particolarmente confusionaria quel giorno . Tutti gli abitanti erano vestiti a festa . Persino Dente di Squalo ed i pirati giunti da Tortuga e le terre dell'ovest erano stati costretti ad indossare degli smoking gessati che , secondo Kabum , li facevano sembrare tanti pinguini bombardati di steroidi .

Infatti , la vista del pirata più temuto dei mari in uno striminzito abito da cerimonia che a stento avvolgeva i muscoli prorompenti delle braccia e delle gambe rendeva

Dente di Squalo terribilmente ridicolo . Eppure quello era un sacrificio che l'uomo accettava di buon grado se questo significava rendere felice la strega dell'Ovest . La sposa poi non si vedeva da ore . Fin dalle prime luci dell'alba si mormorava che fosse stata rapita da Josephine e dalle donne della città per essere vestita e truccata come una principessa . Non che la presenza della mezzosangue fosse ingombrante , ma il saperla chiusa a chiave in una stanza facilitava il piano di Mira al quale tutti avevano partecipato . Certo , ciò aveva significato svegliarsi alle cinque del mattino per partire di gran lena verso le terre del Nord , ma il risultato sarebbe stato perfetto .

Così , Harry , Draco , Mefistofele e Mira erano partiti alla volta del Valhalla per chiedere un favore a Sherazzad . La valchiria aveva accettato di buon grado l'idea di celebrare la cerimonia nel suo palazzo , soprattutto per il debito che aveva nei confronti della principessa di Russia , e sebbene il lavoro fosse molto ,

la sala fu addobbata a festa in poche ore .

Draco stava giusto osservando con sguardo critico le panche poste sotto l'altare quando il prete , un mezzosangue di cinquant'anni dalla testa pelata e dal sorriso bonario si accostò allo sposo con un dubbio .

< Lei per caso ha qualche membro della sua famiglia da far sedere tra le prime file ? > chiese con voce cauta l'uomo , impensierito dal velo di malinconia che aveva oscurato il grigio perla degli occhi del principe . < No , io....> < Certo che ha un familiare , ha la sua simpaticissima zia > .

A passo marziale una donna dalla chioma castano chiaro e dagli occhi dolci trascinò dietro di sè un uomo di bell'aspetto e dall'espressione amichevole e un bambino che subito Malfoy riconobbe come il piccolo David .

Andromeda strinse con forza la mano del prete , sorridendo conciliante al nipote che sconvolto osservava lei , quello che sarebbe dovuto essere suo zio e suo cugino .

< Bene , alle 12.00 comincerà la messa , vi prego di essere puntuali . A dopo > nel mentre che il prete si congedava con quella frase , la Black aveva abbracciato Draco con calore , scompigliandogli affettuosamente i lunghi capelli biondi . < Sei identico a Narcissa e a quello scorbutico di Lucius > esclamò esaltata la donna , accostata a Ted Tonks che strinse la mano di Malfoy con un sorriso < Su tesoro , che cosa aspetti ? Non saluti tuo cugino ? > .

David , nascosto dietro le gambe dei genitori azzardò un passo , alzando la manina e stirando un sorriso timido ed insicuro < Ciao > .

< Non è altrettanto esuberante come sua sorella Ninfadora ,ma è tenero comunque . Vero tesoro ? > il bambino arrossì vistosamente nel ritrovarsi avvinghiato alla madre che gli riempiva il visino di baci . Dal canto suo Malfoy era rimasto basito di fronte a quegli atteggiamenti così insoliti per i Black . Infatti , mai nella sua vita un membro della sua famiglia si era comportato in modo così disinibito con altri , neanche sua madre azzardava più di un abbraccio . Perciò sua zia gli sembrò una Black molto atipica e strana , bizzarra quasi , ma per questo quasi divertente .

< Ehi Dromeda > Sirius raggiunse la cugina in poche falcate , cingendole dolcemente le spalle e accarezzando la zazzera bionda del piccolo . < Come te la passi ? Sapevo che ti eri trasferita , ma non sapevo che abitassi a Kitez > . Un ulteriore espressione di puro sbigottimento passò per brevi secondi sul volto di Malfoy , prima che sua zia ricambiasse la stretta dell'uomo e tornasse a guardare nella sua direzione . < Quando è scoppiata la guerra , durante gli assalti notturni dei mangiamorte abbiamo incontrato Hermione . Si è offerta di trovarci un riparo nella città invisibile , e naturalmente io non potrei mai negare nulla a quella ragazza > .

Uno schiamazzo assordante fece voltare il gruppo verso l'entrata della sala dove Harry sembrava litigare aspramente con la piccola Kabum , deliziosa in un abitino rosso fuoco come i corti crini . Il perchè il bambino sopravvissuto si ritrovasse a gracchiare contro la bambina non fu mai noto a nessuno , tuttavia chiunque nella sala smise di armeggiare con i fiori e i tappeti quando Andrey , sbucato da chissà dove , intimorì con il suo metro e novanta il povero mezzosangue .

Fin dall'arrivo della piccola pirata i bambini perduti si erano accorti dello strano comportamento del latin lover per eccellenza tra i mezzosangue , ridotto ora ad uno scodinzolante cagnolino che annuiva ad ogni parola della dolce Kabum .

< Sembra che qui sia tutto in ordine . Vorrà dire che andrò a dare un occhiata alla sposa > con un cenno della mano la strega si smaterializzò via assieme al marito , mentre David si aggrappava alla gamba di Sirius con espressione spaesata .

< Bene , sono arrivati finalmente > Draco seguì curioso lo sguardo pacato dell'uomo , riconoscendo all'istante i due bambini che trotterellavano contenti attorno ai sei adulti . Scott Granger e la moglie salutarono con un sorriso il padrino di Harry , raggiungendo silenziosamente Draco Malfoy il quale rimase impietrito nel ritrovarsi davanti la famiglia della mezzosangue . Nonostante i fantasmi dei Granger fossero privi di parola dato che erano tornati nel mondo dei vivi al di fuori del giorno prestabilito , gli occhi scuri della donna si addolcirono lievemente nell'incrociare quelli glaciali del principe .

I due bambini portarono a giocare con loro un sorpreso David Tonks , mentre i nonni di Hermione li seguivano per controllarli , lasciando gli adulti soli con il promesso sposo . Benchè l'espressione di Scott e del fratello fosse tutt'altro che benevola , vi erano però le loro mogli a mitigare la tensione tra gli uomini . Nel tentativo di stemperare il fastidio che traspariva dai lineamenti del marito , Jane prese tra le proprie la mano del purosangue , azzardando ad un sorriso timido che ebbe il potere di far sussultare il serpeverde . La somiglianza di quella donna con Hermione era palese , persino il sorriso era identico .

< Prego , seguitemi . Vi porto dagli altri invitati > propose Sirius , portando con sè gli uomini per evitare ulteriori incidenti di percorso . Così , rimasto solo con le due donne , Draco non potè far altro che condurre entrambe a braccetto verso quella che si prospettava non essere più una celebrazione tanto tranquilla .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

< Riesci a camminare tesoro ? Forse avete esagerato con gli accessori > rimuginò ad alta voce Desdemona nel tendere una mano ad Hermione , ostacolata dallo strascico chilometrico e dal velo nel quale rischiava sembre di ruzzolare . La strega era sempre stata un ottima guerriera , per non parlare dell'agilità e fluidità dei suoi attacchi , tuttavia si sentiva terribilmente a disagio e in precario equilibro con addosso tutta quella roba . Josephine ci era andata giù pesante .

Mentre Mira e Selina pensavano ai capelli tirati su in un elegante chigon , appuntando sui capelli un diadema che la stessa Desdemona aveva preso in prestito dal tesoro di Russia , la vampira aveva portato con sè un abito che avrebbe fatto impallidire la più ricca e vanitosa delle donne .

Di seta bianca , purissima , così chiara da risultare etera , il modello si componeva di un corpetto che lasciava la schiena scoperta , costellato di intricati ghirigori di fili d'oro e di lucenti rubini incastonati in anelli di diamanti . La gonna poi era da capogiro . Velata , non era proprio adatta ad un chiesa , questo la strega dovette ammetterlo . Strati e strati di seta ornata agli angoli da sottili filamenti d'oro zecchino , per non parlare delle scarpe altissime e impreziosite da altrettanti diamanti dalle mille sfaccettature .

Una collana di rubini dal peso di chissà quante tonnellate , a più fili , le era stata posta attorno al collo , celando l'incavo dei seni . Il rosso sangue delle gemme poi richiamava quelle della corona e del vestito in modo impeccabile . Il trucco era stato quasi nullo . La stessa Priscilla aveva affermato che il viso di Snegurocka era già bellissimo al naturale e che perciò non bisognava volgarizzarla . Ora le era stato applicato il velo con attenzione maniacale per non sgualcirle l'abito .

Il risultato , bè era stato emozionante .

Con il costante imbarazzo della strega dell'Ovest , tutte le donne presenti erano scoppiate in lacrime nel guardarla da lontano .

Una vera bellezza . Persino Josephine si concesse qualche lacrimuccia prima di far comparire scatolette di kleenex per l'evenienza .

Quando la porta venne aperta , Andromeda non potè che bloccarsi sull'uscio nel vedere la sposa . In un primo balbettio sconnesso , la purosangue sembrò fare qualche complimento alla strega divenuta rosso pomodoro , evento più unico che raro . Subito dopo la donna aveva scacciato malamente il marito per ammirare la bellezza imbarazzante della mezzosangue . La pelle abbronzata si sposava perfettamente con quel candore divino e sublime .

Era sicuramente la sposa più bella che ognuna di loro avesse mai visto nella loro breve esistenza . < Mio nipote morirà di crepacuore > provò a scherzare la donna, facendosi passare un fazzoletto che passò velocemente sul volto truccato .

Hermione avvampò maggiormente nel sentire quel commento , torturandosi le mani nascoste dai sottili guanti di seta in preda all'ansia .

< Mancano pochi minuti . é meglio affrettarsi , il Valhalla non si raggiunge in due secondi > esortò il resto del gruppo Desdemona , prendendo a braccetto quella che considerava una figlia nel varcare la soglia in religioso silenzio .

L'arrivo alle porte del palazzo della valchiria non fu traumatico come Hermione sospettava , tuttavia , il suono dell'organo la fece sobbalzare così all'improvviso che andò a sbattere contro qualcuno alle sue spalle .

< Scusa , non.... > farfugliò la strega in agitazione prima di zittirsi nell'incrociare gli occhi verdi del suo migliore amico . L'emozione che lesse in quegli smeraldi , la commozione fu tale che la stessa Strega sentì gli occhi inumidirsi . Lasciò che il bambino sopravvissuto la abbracciasse con foga prima di venire ripresa più volte dalle damigelle d'onore , irritate al solo pensiero che Potter potesse sgualcire vestito .

< Sei bellissima > le bisbigliò ad un orecchio il ragazzo , la voce rotta ed emozionata come poche volte Hermione l'aveva sentita .

< Ora basta , se la fai piangere e le fai sciogliere il trucco non ci sarà demone , strega o babbano ad impedirmi di ucciderti . Perciò prendi Snegurocka a braccetto e fai il tuo dovere . Al suono della marcia , potrete entrare > latrò minacciosa Selina prima di entrare nella sala con il resto delle damigelle , ognuna agghindata nei fastosi abiti color pesca . Non appena la porta fu chiusa Hermione potè tirare un sospiro di sollievo nel poggiarsi al braccio che un Harry Potter sorridente le porse galantemente .

< Calma , andrà tutto bene . Tu sei magnifica > tentò di tranquillizzarla il serpeverde nel vederla fremere leggermente al suo fianco , ma quando la marcia nuziale ebbe inzio , per poco Harry ebbe paura che ad Hermione venisse un infarto per quanto pallida divenne in meno di due secondi .

Mai l'aveva vista così fragile , tenera , vulnerabile e mai così bella . Era raro che la strega dagli occhi d'oro si mostrasse debole di fronte agli altri , eppure ora lei tremava come una qualsiasi donna nel giorno più felice della sua vita . < Se vuoi sei ancora in tempo per fuggire . La mia scopa è qui dietro l'angolo . Ero pronto a questa possibilità > ci scherzò sù Harry prima di ricevere un buffetto che lo fece sorridere dolcementre. < Vorrei .. > < Si ? > la esortò a continuare , nonostante la sua voce fosse divenuta meno di un bisbiglio . < Vorrei che la mia famiglia fosse qui . Sarebbe tutto perfetto se li avessi ancora con me > sussurrò tristemente la strega nell'incassare la testa tra le spalle , non riuscendo così a scorgere il sorriso scaltro del ragazzo così simile a quello di Mira .

Il rumore dei tacchi sul lucido pavimento fece voltare verso di sè tutti i presenti , in particolar modo il purosangue che silenzioso attendeva l'arrivo della sposa .

Si udì chiaramente il momento in cui gli invitati trattennero il respiro al passaggio della principessa di Russia , così simile ora ad una divinità che mostrava a poveri mortali la sua avvenente e maestosa figura . Draco fu il primo a rimanere sconvolto , emozionato , commosso nel vedere la mezzosangue avanzare con passo incerto verso l'altare . Così bella da togliergli il fiato , così tenera nell'incespicare nei propri passi per il turbamento che leggeva negli occhi dorati mai così grandi e spauriti .

Hermione continuò a stringere il braccio di Harry fin quando i suoi occhi non scorsero una fila di figure che la fecero fermare a pochi passi da Draco . Il serpeverde sentì la presa della strega dell'Ovest allentarsi quando i Granger sorrisero verso la loro parte , scatenando in Hermione un tumulto di sentimenti che l'avrebbe stroncata sul posto se non fosse stata per il sussurro di Draco .

Malfoy richiamò debolmente la ragazza quando lesse nel suo sguardo lucido una commozione così forte che sicuramente l'avrebbe sopraffata , ma non ora , dopo ne avrebbe avuto tutto il tempo . Harry si caricò del peso di entrambi e trascinò l'amica davanti Malfoy , ma poco prima di congedarsi , il principe notò , così come il resto della sala , di una sorta di resistenza da parte del bambino sopravvissuto nel lasciare la mezzosangue .

Un lieve risolino si levò dalle prime file quando Draco fu costretto a pestare un piede all'amichevole Sfregiato per appropriarsi della strega , e sebbene il ragazzo non accennasse a muoversi , lo sguardo minaccioso di Mira lo costrinse a retrocedere tra la fila dei testimoni .

Hermione smise di torturarsi il labbro inferiore quando Malfoy le sollevò il velo con una lentezza ed attenzione quasi maniacale che la fecero ridere sofficemente , così come l'espressione di pura meraviglia che il principe aveva dipinto in volto la lusingò .

< Bene siamo qui riuniti per celebrare il matrimonio di questi due giovani qui presenti . Oggi...> Hermione smise di ascoltare lo sproloquio del prete quando si sentì osservata con fin troppa insistenza dal principe , così vicino al suo volto da poterne sentire il respiro fresco sulle palpebre . La sala ascoltava muta le parole del sacerdote , e c'era chi come Josephine aveva già iniziato a piangere tra le braccia di un Mefistofele stranamente meno apatico del solito , o chi come Harry Potter escogitava un modo per velocizzare il tutto . Solo Malfoy , con tutta la calma di questo mondo , alzò debolmente una mano per sfiorare il volto della sposa che al suo tocco si colorò di un rosso acceso . Quel rossore fu talmente inaspettato che Malfoy non potè impedirsi di sfiorare le labbra della mezzosangue con le proprie , come se fossero soli e non circondata da un milione di persone e amici . I diversi colpi di tosse che il purosangue udì a malapena , troppo preso dalla morbidezza di quelle labbra che prese a mordicchiare riuscì però far rinsavire Hermione che , imbarazzata , si ritrasse con il volto in fiamme ed un sorriso di scuse verso il prete che aveva smesso di parlare .

Draco non di prodigò in scuse , non distolse lo sguardo sereno da quello felice della sposa , si limitò solo a ripetere la promessa con voce ferma e sicura . Altrettanto fece Hermione con forse un pò più di tentennamenti dovuti all'emozione , eppure nessuno osò parlare nel momento in cui il prete chiese se qualcuno avesse qualcosa in contrario . Si attese per circa un paio di minuti , e quando tra le ultime file si vide alzare una mano , il tacco quindici di una delle damigelle andò a colpire con precisione inumana la mano che Krum aveva alzato e che fu costretto a riabbassare .

Hermione incrociò lo sguardo severo di Selina che le sorrise euforica , reggendosi a Desdemona poichè senza una scarpa era difficile stare in equilibrio .

< Bene . Con i poteri conferitimi dallo stato della Chiesa io vi dichiaro marito e moglie . ORA puoi baciare la sposa > glissando sull'ORA che il prete aveva sottolineato con un certo divertimento , Draco attirò dalla vita sua moglie , strappandole un bacio da capogiro che ebbe il potere di far fischiare di ammirazione gli invitati .

Lo scroscio degli applausi , i pianti ed i singhiozzi rumorosi delle damigelle sommati ai commenti dei testimoni rese quel matrimonio ancora più unico di quanto già in realtà non fosse .

Quando furono costretti ad allontanarsi per carenza d'aria , Draco fu il primo ad assistere al primo ed unico sorriso di vera gioia che illuminò il volto arrossato della signora Malfoy , così pura e innocente in quell'attimo da stringergli il cuore in una morsa dolce .

Ridendo al colmo della gioia la Strega dell'Ovest gettò le braccia al collo del purosangue che prese a volteggiare con lei per l'altare , attirando su di loro gli sguardi commossi ed emozionati di tutta la sala .

Le urla di giubilio , gli abbracci , le risate furono tutto ciò che seguì la fine della cerimonia .

Hermione si fiondò dalla propria famiglia con Draco al suo seguito , presentandolo come suo marito , e fu nel vedere la felicità straripante della figlia che Scott Granger azzardò ad un sorriso tirato che però fungeva da benedizione per la loro unione .

Nessuno riuscì ad arginare la gioia , l'euforia di quell'attimo . Nessuno volle farlo .

Malfoy e signora furono strapazzati e coccolati da tutti gli invitati . Persino Silente partecipò all'abbraccio collettivo degli studenti di Hogwarts .

Furono scattate innumerevoli foto per immortalare il momento , una delle quali , quella in cui Hermione lo abbracciava sorridendo , Malfoy fu lesto a nascondere nel taschino interno della giacca .

Il resto fu un insieme di colori , risate e felicità mai provata . La città di Kitez festeggiò per giorni , settimane , mesi . Mentre Malfoy portava come da tradizione sua moglie in braccio nel varcare la loro futura dimora. Malfoy Manor , regalo dei suoi genitori che avevano preferito alloggiare in qualche villa di campagna sparsa per il mondo , mandando come augurio una cartolina che Draco conservò nel cassetto del suo studio , un ricordo di quanto in fondo i suoi genitori nutrissero affetto per lui .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il frenetico bussare alla porta riuscì a destare dal sonno uno sfinito Draco Malfoy ,avvinghiato al corpo nudo della moglie dopo una nottata di sesso sfrenato .

Il mugolio infastidito di Hermione fece sorridere debolmente il demone , fin quando la voce fin troppo conosciuta e irritante di Harry Potter non lo costrinse a scostare le lenzuola . La strega , stizzita nel ritrovarsi sola tra le coperte tiepide afferò per un polso il marito , riportandolo a letto . < Hermione > la rimproverò a bassavoce nel sentire la mezzosangue strusciarsi sensualmente sul suo corpo nudo , risvegliando in lui il desiderio insaziabile che aveva di lei . Mentre con le labbra baciava dolcemente la mascella tesa del marito , la ragazza scese ad accarezzare con la mano la virilità del serpeverde , afferrandola con un gesto improvviso che gli mozzò il fiato in gola .

< Dimmi amore , c'è qualcosa che ti infastidisce ? > alitò all'orecchio del marito , conscia di come il chiamarlo amore lo facesse rabbrividire dal piacere . Infatti dopo pochi secondi Draco , ribaltando le posizioni , la sovrastò con il suo corpo con la chiara intenzione di proseguire il discorso interrotto poche ore prima . La luce ferina che accendeva gli occhi dorati rendeva la strega ancora più attraente di quanto già non fosse . La cicatrice all'occhio inoltre rendeva la bellezza seducente della strega ancora più selvaggia ed indomabile come il suo carattere , bellezza alla quale Draco non seppe e non volle resistere .

La penetrò con così poco preavviso che Hermione emise un urletto strozzato quando Malfoy prese a muoversi dentro di lei sempre più velocemente . La stanza poco prima silenziosa si riempì dei loro ansiti e dei loro gemiti di piacere , come quello che il purosangue fu costretto a soffocare mordendo la spalla della moglie quando l'orgasmo cominciò ad infiammargli il basso ventre . La strega inarcò la schiena per allacciare maggiormente le gambe attorno alla vita di Draco e così sentirlo ancora più profondamente , accarezzandogli ritmicamente i capelli e graffandogli la schiena ogni qual volta lui le mordeva il collo .

Quando i canini penetrarono nella giugulare e i suoni del risucchio divennero udibili anche ad orecchio umano , Hermione rilasciò un gemito di piacere così sensuale da incendiare il corpo del vampiro che cominciò a penetrarla con sempre più foga .

I gemiti di Hermione accompagnavano il cigolio del letto sotto le spinte quasi violente del demone che , staccatosi dal collo della moglie soffocò sulle labbra rosse di Hermione il ruggito animalesco che rischiava di sopraffarlo ma che morì nella bocca morbida della strega .

Un rivolo di sangue colò dall'unione delle loro labbra , ma nessuno dei due se ne curò . La ferita si rimarginò quasi immediatamente e negli ultimi ansiti di piacere Draco gettò la testa indietro rilasciando un ringhio così grottesco e roco da far tremare le vetrate della stanza .

Hermione venne subito dopo di lui con un gemito più lungo dei precedenti , e mentre Draco abbandonava il capo sul petto della moglie , Hermione cominciava ad accarezzargli dolcemente i capelli intrecciando le loro gambe .

Questa volta però nulla riuscì ad impedire alla voce squillante del bambino sopravvissuto di disturbare anche la Strega dell'Ovest .

Draco raccattò i propri boxer scendendo dal letto , e poco prima di uscire dalla camera ordinò alla moglie di coprire l'intimo con la sua vestaglia . La mezzosangue si ritrovò così a ridacchiare divertita nel vedere le mani grandi e pallide del marito stringerle il cinturone della sua vestaglia di seta nera con tanta forza da mozzarle il respiro .

Sicuro che oltre al collo della ragazza non si vedesse altro strato di pelle , il serpeverde percorse i diversi corridoi e la scalinata che dava direttamente sull'immenso portone che qualcuno tartassava di pugni .

Hermione accarezzò il braccio di Draco nel vederlo schioccare la lingua con fare scocciato , eppure persino la strega ammutolì nel vedere che Harry non era solo .

Dieci facce sorridenti si presentarono davanti agli sguardi perplessi dei due coniugi , rimasti decisamente sorpresi di trovarsi tutta quella gente alle sette di mattina davanti casa .

Il particolare però che sembrò accendere una lampadina nella testolina bionda del padrone di casa fu la vista delle file di valigie accatastate ai lati dei compagni .

< Grazie per l'ospitalità Malfoy , a volte sai essere anche gentile > disse a raffica il bambino sopravvissuto prima di afferrare Mira ed entrare nel maniero , seguito dal resto dei ragazzi che diedero il loro caloroso buongiorno ad un sempre più incazzato Draco Malfoy .

Quando Hermione richiuse la porta con un sorrisino divertito , i mezzosangue & co. erano già scomparsi su per le scale , probabilmente in cerca delle loro nuove stanze .

Il fatto che Draco non li avesse nè invitati ad entrare , nè a restare , o che avesse loro proposto una simile sistemazione non sembrò preoccupare poi di molto i loro amici .

E mentre la strega si ritrovava a fare spallucce per la situazione , il purosangue attese qualche altro secondo prima di urlare il nome dello Sfregiato che , in barba alle buone maniere , si era già appostato sotto la doccia con la fidanzata .

Poche ore dopo , nonostante Malfoy non avesse mandato giù la situazione , specialmente quando alla loro porta si erano presentati persino Mefistofele e Josepine , null'altro potè fare il mago se non bofonchiare qualche imprecazione nel pennellare l'ennesima parete di bianco . Il perchè ? Semplice . Sua moglie aveva affermato che il loro maniero era troppo lugubre, tutto nero , desolato . Perciò la strega aveva mandato in vacanza gli elfi domestici e rimboccandosi le maniche aveva costretto il marito a diventare un imbianchino . Non che la cosa non avesse divertito Malfoy all'inizio . Il più delle volte si erano ritrovati sporchi di pittura , ma abbracciati in qualche stanza a darci dentro . Ora però , con tutta quella gente intorno , Draco non poteva neanche sfiorare la moglie con un bacio senza che centinaia di occhi si puntassero su di lui .

< è davvero divertente > l'esclamazione euforica di Josephine convinse il mago a gettare il pennello in un secchio e sedersi con Pansy per prendersi una tazza di thè , mentre la vampira , accostata a Kabum e ad Hermione disegnava strani ghirigori sulle pareti .

Dal canto suo la strega dell'Ovest si stava divertendo da matti . Con scatti felini e balzi inumani lei e la vampira si divertivano a fare a gara su chi arrivava per prima a toccare il soffitto , mentre Kabum , intingendosi le mani di rosa , andava a macchiare di impronte ogni persona che incontrava .

< Deficienti > borbottò stizzito Malfoy nel vedere la maggior parte dei presenti al tavolo con una manina rosa tatuata sul volto , persino Mefistofele aveva l'impronta poca sopra l'occhio destro , eppure il demone continuava a bere tranquillamente il suo thè .

Pansy si allungò sul tavolo per porgere una tazza di caffè fumante all'amico , accasciato sulla poltrona oramai a chiazze con sguardo scontroso .

< Ti verranno le rughe se continui a tenere il broncio > lo rimbrottò affettuosa la serpeverde prima di scoccare un bacio a Theodor , impegnato a chiaccherare con Sergej ed Harry . Mira si era da poco unita ai giochi della vampira e di Hermione quando uno schiamazzo assordante convinse la tavolata a voltarsi verso i due ragazzi che , completamente ricoperti di pittura , se le davano di santa ragione . O per meglio dire , era Selina che bastonava il povero Blaise con il proprio pennello .

Draco sogghignò nel vedere il migliore amico biasciare scuse nel pararsi il viso con le mani , eppure non un velo di pietà aveva solcato gli occhi neri della bionda che gli fu addosso con un urlo da amazzone .

Il sorrisino divertito di Mefistofele poi spinse Malfoy a voltarsi verso lo stupido del giorno . Un metro e novanta di muscoli era diventato una sorta di carta da parati per nursery . Il russo , forse troppo rincitrullito dalla sbandata presosi per la piccola pirata si era volontariamente proposto come cavia . Perciò non c'era da stupirsi se neanche il demone millenario non riuscisse a trattenere un risolino nel vedere le manine della bambina tatuate su ogni lembo di pelle lasciato scoperto , anche se dal sorriso ebete di Andrey si capiva che essere stato torturato in quella maniera non lo infastidiva .

< Fate tutti cinque passi indietro > ordinò Selina senza neanche alzare lo sguardo dal serpeverde che stava pestando , prima che due figure si schiantassero contro il tavolo di cristallo oramai ridotto in un cumulo di detriti .

Grazie alla previsione della russa Draco e i compagni riuscirono a vedere Hermione e Josephine ridere abbracciate su quello che rimaneva del loro pranzo , rimettendosi in piedi senza un graffio .

< Vi siete fatti male ? > chiese con apprensione la Strega dell'Ovest nell'accorgersi di aver mancato per poco il marito e gli amici , preventivamente avvisati però da Selina .

< No , Sel ha previsto tutto . Essere diventata una veggente ha i suoi vantaggi > ridacchiò contenta Mira nel rimettere in piedi Harry ,ruzzolato dalla sedia al seguito dell'impatto piuttosto violento . < Chi l'avrebbe mai detto che la maledizione , riflettendosi sulla zanna di chimera le avrebbe donato il potere della preveggenza . Questo è proprio culo > esclamò con la solita finezza il bambino sopravvissuto , intercettato dallo schiaffo di Selina che lo rispedì per terra .

< Andiamo , è ora di cena ed io ho una gran fame > il brontolio dello stomaco di Theodor poi fu la prova lampante di come il verniciare pareti di oltre cinque metri portasse anche un certo appetito .

La cena preparata dalle streghe soddisfò anche il più pignolo tra i maghi , lo stesso Draco abituato com'era a pasti raffinati si complimentò con Mira per i suoi cibi babbani .

La serata non fu proprio delle più tranquille con gli schiamazzi che i serpeverde portarono avanti fino al mattino seguente dopo essersi scolati mezza cantina dei Malfoy . Gli unici ad essersi astenuti dal bere erano stati Mefistofele e Malfoy che avevano preferito far ritorno nelle loro stanze con le proprie mogli .

I famosi cinque giorni di ospitalità si trasformarono in settimane , e le settimane in mesi . Fu così che si arrivò a pochi giorni prima della riapertura di Hogwarts . Certo , la scuola non sarebbe più tornata quella di una volta . La sua chiusura avvenuta poco dopo il matrimonio di Draco ed Hermione era dovuta al bisogno degli studenti di fare ritorno alle loro famiglie . Fortunatamente , per quanto la cosa rendesse irrequieti i serpeverde , non si erano verificati attacchi da parte del Lord oscuro il quale sembrava essersi volatalizzato nel nulla . Il perchè di questa assenza dalle scene era certamente dovuta alla dipartita di Morgana . Perduta la sua protettrice , Voldemort aveva rinunciato a parte del suo potere e metà del suo esercito di mangiamorte . Eppure Hermione sapeva che questa era solo la calma prima della tempesta , perchè anche se avevano vinto una battaglia ,la guerra vera e propria sarebbe cominciata nel momento in cui Harry Potter avesse fronteggiato personalmente Colui-che-non-deve-essere-nominato .

Ed ora , in attesa delle carrozze inviate dall'ordine per scortarli fino ad Hogwarts , Harry e gli amici si trovavano nella sala da pranzo a gustare il dolce che l'empatica aveva preparato con tanta cura .

Per ingannare l'attesa Blaise aveva chiesto quale leggenda si celasse dietro la città invisibile di Kitez , impenetrabile roccaforte della quale i mezzosangue erano diventati padroni . All'udire la domanda del compagno , Selina aveva estratto dalla propria borsa un vecchio e consumato libro dalla copertina color porpora che ripose dolcemente in grembo . Sergej , intento ad accarezzare lentamente i capelli biondissimi di Daphne , si concesse un sorriso nostalgico nel riconoscere il libro di leggende che da bambina Snegurocka amava leggere loro prima di addormentarsi .

<* La storia è tratta da una leggenda tradizional - popolare nella quale si parla di una dolce contadina di nome Fevronija che vive nella foresta assieme al fratello . Durante una battuta di caccia nelle vicinanze si perde uno straniero che subito si innamora della fanciulla > un grugnito costrinse la bionda a fermarsi e a rivolgere uno sguardo infastidito ad Harry , scocciato nel sentire l'ennesima storia d'amore , eppure un calcio negli stinchi da parte della compagna lo fece ammutolire per il dolore .

< Dov'erò ? Ah , si . Lo straniero si innamora della contadina e promette di sposarla . Purtroppo il matrimonio non viene celebrato per l'attacco dei tartari . Infatti lo straniero non era altro che Vsevolod , il figlio del principe di Kitez . Durante la battaglia Fevronija viene rapita e il principe ucciso . La fanciulla prega per la salvezza della città , il vero obbiettivo dei tartari , e per il suo amore la città diviene quasi invisibile . In seguito la fanciulla verrà uccisa e il suo fantasma ritornerà al fianco del principe con il quale infine si sposerà vivendo eternamente con lui nella città > .

< Che romantico > trillò emozionata Pansy nello stringersi al fianco del fidanzato , intenerito dall'espressione sognante della serpeverde .

Un pesante bussare alla porta convinse il gruppo a prendere le valigie e a dirigersi verso l'entrata , ma quando Malfoy spalancò con aria scoccia il pesante portone , non fu l'ordine della fenice a salutarlo , bensì una bella donna dagli occhi color acqua-marina .

< Mamma , cosa ci fai qui ? > chiese con stupore Sergej nel raggiungere la madre che lo liquidò con un gesto della mano prima di abbracciare calorosamente Hermione e spingerla al suo fianco con un buffetto sulla guancia . < Sono venuta a rapire Snegurocka per un pò , spero che non ti dispiaccia > si premurò di domandare al padrone di casa la cui espressione arcigna non augurava nulla di buono . Infatti , come c'era da aspettarsi , Malfoy riagguantò la moglie per un braccio , riportandola al proprio fianco .

< In verità si Desdemona , dobbiamo partire per Hogwarts > .

Il fatto che il purosangue non avesse peli sulla lingua neanche di fronte ad una donna di alto lignaggio come lei non scompose più di tanto Desdemona , al contrario , quell'attaccamente morboso che il mago mostrò nel circondare la vita della mezzosangue fu quasi divertente .

< Ho già avvisato Silente . Purtroppo devo portarla con me per un pò , è arrivato il momento di togliere qualche scheletro dall'armadio ora che ne ho il tempo > .

Gli occhi d'oro della Strega dell'Ovest furono attraversati da un lampo di interesse misto a consapevolezza nell'udire la giustificazione della strega che Hermione prese a braccetto prima ancora che Malfoy potesse opporsi .

< Ci vediamo stasera al castello . Non preoccuparti , andrà tutto bene > tentò di tranquillizzare il marito sebbene la stessa Hermione , conscia di cosa la madre di Sergej volesse parlarle , si sentisse estremamente a disagio .

Draco annuì seppur con i lineamenti del volto incredibilmente tirati per l'ansia , e mentre Desdemona smaterializzava via entrambe , la voce di Malocchio Moody avvissò i serpeverde dell'arrivo delle carrozze .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Erano mesi che non entrava in quella graziosa villetta , ed Hermione non potè che sentire la malinconia sommergerla nel varcare la soglia di casa propria . Grazie all'incantesimo dell'ordine , nulla era cambiato . Certo , le macchie di sangue sotto il portico erano state ripulite , tuttavia l'arredamento era rimasto tale e quale a come la strega ricordava . Desdemona si affaccendò in cucina per preparare una tazza di thè , mentre Snegurocka prendeva posto su una delle poltrone color panna del salotto .

L'odore di disinfettante era ancora forte e fastidioso , ma erano serviti diversi incantesimi per rendere il pavimento lucido come sempre . Il sangue era difficile da ripulire ,questo Hermione lo sapeva per esperienza personale . < Non ti ho portato qui per farti deprimere , sù bevi una tazza di thè > la bacchettò Desdemona nel prendere posto di fronte a lei . La donna continuò a mantenere la sua espressione imperscrutabile anche nel sorseggiare la bevanda che a sua volta Hermione mandò giù con una smorfia . Ora come ora tutto le sarebbe sembrato orripilante . Quella casa era legata a troppi ricordi dolorosi e perciò ogni cosa accomunata ad essa perdeva ogni suo bagliore per la strega . < Tua madre è sempre stata una persona molto premurosa . Fin dalla scuola si è presa cura di me e di Rosette > rimuginò ad alta voce la strega più anziana , gli occhi chiari rivolti al vuoto . Hermione aggrottò le sopracciglia nel riconoscere un nome che non le era familiare , per nulla . E non dovette neanche chiedere chi fosse , perchè Desdemona dissipò ogni suo dubbio con l'inizio del suo racconto . < Io e Charlotte abbiamo frequentato Beauxbatons insieme a sua sorella gemella Rosette . Erano entrambe molto legate e molto belle . Guarda tu stessa > .

Hermione afferrò la fotografia bruciacchiata che Desdemona le porse con mano tremante . Tre figure erano ritratte nella foto . Le due ragazzine sorridenti ai lati erano incredibilmente simili , due gocce d'acqua . Nonostante Hermione non avesse mai visto la madre da giovane , non faticò molto nel riconoscere in quelle due studentesse sua madre e probabilmente , quella con il neo sulla guancia doveva essere la sua gemella Rosette . Una terza figura però , meno distinguibile attirò l'attenzione della strega . Un ragazzo , almeno a giudicare dalle braccia muscolose , stringeva a braccetto entrambe le streghe . Il suo viso però era irriconoscibile . La parte superiore della foto era rovinata anche se , ad occhio più attento , Hermione notò con quanta precisione si fosse bruciata la foto . Una precisione puntata solo a rendere il volto dello studente irriconoscibile . < Quello che vedi è il ragazzo di cui tua madre e sua sorella si erano entrambe innamorate . Non ricordo con precisione chi fosse . Lo incontrammo durane il torneo tremaghi di molti anni fa . Quello è il vincitore > spiegò paziente la strega nel leggere la confusione sul volto abbronzato della Strega dell'Ovest . < Charlotte non parlò mai della sua infatuazione , era troppo legata a sua sorella per ferirla . Perciò decise di farsi da parte . Un giorno però quel ragazzo convinse Rosette a fuggire con lui e Charlotte , distrutta dal dolore , abbandonò la scuola e cominciò a frequentare brutte compagnie . Penso tu conosca il Black roses > chiese la donna con voce stanca e avvilita , tanto sofferente che Hermione le afferrò un mano per rincuorarla . La serpeverde annuì con aria grave . Conosceva quel posto , era molto famoso nei bassi fondi . Il più grande bordello del mondo magico . Ma ora questo cosa c'entrava con sua madre ? < Bè... > si schiarì la voce la donna , gli occhi chiari solcati da un antica sofferenza .< Tua madre vi lavorò per molti anni . Persi le tracce di entrambe. Poi si è ripresentata con te e sono stata così felice di ritrovarla . Tuttavia > < Tuttavia ....> la incitò con ansia la Strega dell' Ovest . Dopo un sospiro di sconforto , Desdemona , conscia di non poter più mentire a se stessà decise di dirle la verità . < Tua madre frequentava qualcuno , qualcuno di pericoloso . Non so dirti se sia un mangiamorte , o un suo sostenitore . Ma sono certa che fosse qualcuno dalla parte del Lord Oscuro > biascicò con voce tremante prima di rialzare il volto su quello della ragazza . La poltrona si ribaltò quando Hermione scattò in piedi come una molla , gli occhi sgranati e lucidi , i movimenti delle gambe e delle mani terribilmente scordinati . < Cosa...No. No non può essere così > negò con foga quella possibilità . Sua madre l'aveva tradita ? Era per questo che l'avevano uccisa ? Perchè non voleva più seguire gli ordini di qualcuno ? Bianca in volto cominciò ad indietreggiare sempre più velocemente , andando a sbattere il fianco contro il tavolino di cristallo dal quale cadde una cornicie . Il vetro andò in frantumi , e la foto che ritraeva lei e sua madre scivolò sul tappetto . A quella vista Hermione sentì gli occhi pungere . Con mani tremanti la raccolse da terra , stringendone i lembi con forse troppa forza . Era bella , Charlotte era estremamente bella . Eppure la Strega riuscì finalmente a capire il perchè di quel velo malinconico che le adombrava sempre lo sguardo . Quel dolore , quella sofferenza che la madre si era portata dietro per molti e molti anni . Desdemona la raggiunse in un soffio , poggiandole una mano su una spalla per consolarla . E l'irrigidimento di Snegurocka la fece sobbalzare e trattenere il respiro . Curiosa , vagò con lo sguardo sulla foto che Hermione si rigirava tra le dita e sul retro , entrambe non poterono che sgranare gli occhi , stupite , nel riconoscere una scritta .

Black Roses .

Non persero tempo . Uno sguardo di intesa e le due donne si smaterializzarono davanti l'immensa costruzione a luci rosse . Un appartamento diroccato , dal colore bronzo disincrostato e dal costante puzzo di alcol e morte . Hermione vi era stata rare volte, solo per cercare informazioni .

L'uomo , il buttafuori se così lo si voleva chiamare , le fissò con un ghigno diabolico , ghigno che svanì dal volto del mago quando Hermione lo afferrò per la gola , sollevandolo in aria . < Non ho tempo da perdere . Conosci questa donna ? > sibilò Hermione estraendo dalla tasca la sua fotografia . Mark , o così disse di chiamarsi , negò con il capo . Tuttavia , sotto la pressione delle dita delle ragazza gracchiò un nome che la Strega stampò a fuoco nella sua mente . Selena .

Desdemona la pregò di lasciarlo andare , cosa che la mezzosangue fece con una certa riluttanza . L'uomo , tornato in sè , si apprestò ad aprire loro la porta di pesante metallo . E quando fecero il loro ingresso nella sala color porpora , tutta l'attenzione si catalizzò su di loro . I musicisti smisero di suonare . I barman di servire , e le prostitute di strusciarsi sui loro clienti . Hermione avanzò a passo marziale , gli occhi d'oro stretti in due lame d'ambra che andarono a fulminare la donna dalla chioma infuocata che la fissò incredula e sgomenta . Selena . La puttana più pagata del bordello , ed anche la più anziana . Nonostante la sua età era una donna estremamente attraente , scaltra , furba . Perciò la prostituta non impiegò poi molto nel capire la pericolosità della ragazza che si era fermata davanti a lei .

< Conosci questa donna ? > domandò Snegurocka con voce minacciosa , lo sguardo dorato divenuto tagliente . Selena si limitò a stirare le labbra rosse in una linea dura , stringendo gli occhi neri in due fessure . < Allora è morta . Seguimi , piccola strega . Ti aspettavo da tempo > le rispose senza un inflessione nella voce la donna che , ancheggiando con fare provocatorio guidò Hermione dall'altro lato della stanza . Desdemona vide la prostituta estrarre da sotto il mini abito color corallo una piccola chiave che la donna inserì nella fessura della parete . Una porta si aprì davanti a loro . Una porta rovinata , scrostata e logora . Il cigolio che emise nel venire aperta fece sobbalzare Desdemona , ma non Hermione . Gelida e impassibile . < Per tua informazione , conoscevo tua madre . Una brava donna . Ora però il mio compito è concluso . Ricorda , solo io posso aprire questa porta . Appena avrai finito . Fai un colpetto sulla parete , e verrò subito > le consigliò con espressione annoiata prima di urlare un nome maschile e dileguarsi dalla piccola stanza .

Un bancone sudicio . Due poltrone . Un tavolino trabballante . Ed un uomo che dava loro le spalle . Hermione ordinò a Desdemona di prendere posto alle poltrone mentre lei si dirigeva rabbiosa verso il barman . Lucas . Questo era il nome del mago che Selena aveva urlato poco prima di andarsene.

Hermione piantò entrambi i palmi sul bancone con forza ,facendo sobbalzare il poveretto che si lasciò scivolare dalle mani il bicchiere che stava pulendo .

L'uomo le mostrò il profilo terrorizzato , e fu allora che la Strega dell'Ovest ammutolì per lo shock .

Un viso maturo , segnato dalle sofferenze , pallido e terribilmente smagrito . Dei folti capelli scuri tenuti con un laccetto di cuoio e due grandi occhi azzurri adombrati da una angoscioso segreto .

Mille flash si accavallarono nella mente di Hermione . Le urla di una donna. Le frustate . I gemiti sommessi . Le fiamme che lambivano l'orfanotrofio . E due occhi azzurri che la fissavano disperati .

Desdemona accorse a sorreggere la ragazza prima che questa si lasciasse cadere per la sorpresa . Dal canto suo , l'uomo fissava sconvolto la strega che gli stava davanti . Un tumulto di emozioni passò per quegli occhi cerulei . Sollievo . Paura . Affetto . Malinconia . Ed infine , solo una bruciante disperazione .

< è morta > riuscì a sussurrare il barman, ancora scosso dall'incontro , incatendando i suoi occhi chiari a quelli d'oro della ormai non più bambina . Era cresciuta . Era diventata bella . Era diventata grande . Era diventata forte . Per venicarsi . Per ucciderli tutti come era giusto che fosse .

La mezzosangue tremò nel sentire la presa dolce dell'uomo serrarle il polso , prima che il viso contrito del mago non le facesse nuovamente trattenere il fiato .

< Ti aspettavo mia piccola Snegurocka > < Paul > .

Paul l'uomo sfuggito al suo odio .

Paul , l'unico ad averle mostrato affetto durante la sua infanzia .

Paul , l'unico sopravvissuto al massacro dei suoi fratelli di cui , Hermione , era stata l'arteficie .

Il tutore buono . Il ragazzino fragile ed ingenuo . La chiave di quella guerra ormai sul punto di scoppiare .

 

 

 

CONTINUA.....

ECCOMI CON IL DICIOTTESIMO , NE MANCANO SOLO DUE . NOOOOO , MI DISPIACE UN BOTTO . BENE VI CONSIGLIO DI MUNIRVI DI BOMBOLE DI OSSIGENO, PERCHè NEL PROSSIMO CAPITOLO VERRà SVELATO TUTTO . COSA HA FATTO ROSETTE . CHI ERA L'UOMO DELLA FOTO . MA COSA PIù IMPORTANTE , CHI SI ERA ALLEATO CON IL LORD OSCURO . RINGRAZIO DI CUORE jazz211 e deaselene , GRAZIE DI CUORE . SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO . UN BACIO AL PROX AGGIORNAMENTO .

 

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Capitolo 19
*** She's crying ***


Prima di iniziare voglio comunicarvi che l'avviso della storia , ovvero Non per stomaci delicati è stato aggiunto per un movito , per la rudezza che vi sarà in questo capitolo e in quello a seguire . Invito perciò a chi è perciò delicato di non leggerlo . Io vi ho avvisato , è una vostra scelta continuare la lettura , ho dato tutti gli avvertimenti possibili.

Vi ringrazio per l'attenzione , buona lettura

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il fruscio delle lenzuola , il gelo del materasso accanto a lui , l'affusolata figura accostata alla porta , Malfoy seguì ogni passo di Hermione continuando a fingere di dormire profondamente .

Quella era la terza volta consecutiva che sua moglie sgattaiolava via dal loro letto , dalla stanza che durante l'ultimo anno era stata sua e che da circa due settimane aveva nuovamente occupato sotto gentile richiesta del preside Silente .

A mezza notte , precisa come un orologio svizzero, la strega dell'Ovest celava la sua figura sotto un pesante mantello nero per poi dileguarsi oltre la pesante porta dei sotterranei , fuggendo chissà dove , e chissà da chi .

Ovvio era il fatto che Draco se ne fosse accorto nonostante tutti gli accorgimenti della mezzosangue , come ad esempio quello di creare una sua copia che tenesse il letto caldo al posto suo . Purtroppo per Hermione Malfoy era rinomato ad Hogwarts non solo per la sua casata , ma per la sua astuzia e oscura scaltrezza . Proprio come un serpente che striscia nell'ombra .

Inoltre , il purosangue non era neanche più un umano . Vampiro , per di più mago , con il braccio destro del diavolo sotto il suo controllo e con un innato senso di possessività per le cose proprie , e sua moglie , ovviamente , rientrava tra quelle .

Così , quando Hermione si decise ad abbandonare la stanza , Draco era già in piedi , abbigliato nel miglior completo di alta sartoria , con gli occhi grigi accesi di quella luce ferina che dal giorno della sua trasformazione mai aveva abbandonato il suo sguardo .

L'odore di sua moglie impregnava ogni cosa in quella stanza , di conseguenza il vampiro era come assuefatto dall'odore della mezzosangue , perciò a Draco non fu difficile seguire la donna .

La strega da parte sua non si era minimamente accorta della sagoma nera che nascosta nell'ombra la pedinava . Un paio di passanti le lanciarono uno sguardo di sconcerto , mentre Malfoy alle sue spalle storceva la bocca nel notare quale via Hermione avesse imboccato .

I bassi fondi , brutta storia pensò con un gesto seccato del capo il serpeverde .

I due continuarono ad avanzare tra i vicoli sudici e fetidi che la peggior feccia del mondo magico frequentava periodicamente , e infatti , come c'era da aspettarsi , un ubriacone provò un approccio non tanto riuscito con la ragazza .

Hermione non battè ciglio , spintonò l'alcolizzato ed accellerò il passo quando svoltato l'ennesimo angolo intravide l'insegna luminosa del Black Roses .

Fu a quel punto che Draco imprecò vistosamente ed assottigliò lo sguardo nel riconoscere il famoso bordello . Che ci faceva lì sua moglie ? Che avesse sbagliato strada ? Le vane speranze del mago andarono però in frantumi quando la strega , mostrato il viso al buttafuori , entrò nel locale come se lo facesse da molto tempo , come se quella fosse una consuetudine .

Infatti Malfoy non si era lasciato sfuggire lo sguardo d'intesa che l'uomo aveva lanciato a sua moglie , cosa che non aveva fatto molto piacere al vampiro , per nulla .

Come c'era da aspettarsi il poveretto all'entrata sobbalzò vistosamente nel vedere l'alta sagoma di Draco torreggiare su di lui , in confronto così poco minaccioso anche con tutti quei muscoli e quei tatuaggi .

Il purosangue non sapeva perchè la moglie avesse cominciato a frequentare un simile posto , un locale dal quale persino lui stava alla larga . Perciò l'idea che Hermione si fosse messa nei guai lo infastidiva . Ancor di più perchè la donna non lo aveva informato e non aveva chiesto neanche il suo aiuto .

Temeva per caso una sua critica ? Un suo giudizio al riguardo ? Impossibile si disse Malfoy . Da lui ci si poteva aspettare di tutto , ma non che sputasse sentenze contro la strega . In fondo sua moglie non aveva nulla da farsi perdonare al contrario di lui che aveva un eternità da scontare per espiare una parte dei propri peccati .

< Ehi amico sloggia , qui non sono ammessi i turisti > lo minacciò acremente l'energumeno , intimidito dall'elegante ragazzo che si era trovato davanti .

Quella sera Draco non era di buon umore per sua sfortuna , così a nulla poterono le suppliche del buttafuori prima che il purosangue gli spezzasse un braccio , una gamba e anche le dita della mano destra .

Dopo un simile servizio l'energumeno si decise ad aprire la porta magica con una riverenza , indietreggiando leggermente quando il viaggiatore entrò nel locale notturno con aria disgustata .

Un intenso odore di sesso , droga e alcool aveva in parte cancellato il profumo di sua moglie , ma la scia era ancora ben visibile .

Annusando l'aria Draco cominciò ad aggirarsi per i tavoli , attirando su di sè l'attenzione di tutte le prostitute che , vedendo un simile esemplare paseggiare indisturbato tra di loro , lasciarono i propri clienti per gettarsi tra le braccia del misterioso adone .

Qualcuna di loro urlò all'oltraggio quando il vampiro le scansò come relitti umani finchè Draco , raggiunto il punto in cui il profumo della strega svaniva , si trovò a fissare una rossa dalle curve procaci e dalle labbra corallo . Selena .

< Guarda chi abbiamo stasera , un Malfoy , quale onore > sussurrò languida la donna dal succinto abitino rosso fuoco che Draco vide aprirsi impudicamente davanti ai suoi occhi senza averlo neanche chiesto . Con la scioltezza di una venditrice di alimenti , Selena mostrava la sua mercanzia con un sorrisino sensuale che però nulla provocò nel mago se non un eccesso di fastidio .

< è entrata una donna poco fa , è impossibile che tu non l'abbia notata . Dov'è ? > chiese con una nota minacciosa nella voce , minaccia che la donna fu lesta a cogliere .

Le prostitute si dileguarono sotto il cenno imperioso del loro capo , mentre l'amazzone rossa si accendeva una sigaretta in un moto di stizza. < Anche tu sei un altro corteggiatore della strega dagli occhi d'oro ? Sei già il decimo che chiede di lei , gli ultimi corteggiatori li ho dovuti cacciare a calci in culo . E poi la bambola ha occhi solo per il vecchio Paul > confessò Selena con una sottile gelosia nel parlare di Hermione .

Tuttavia Draco aveva registrato un passo in particolare di quel discorso . Oltre ai corteggiatori , era quel lui che mise in agitazione Malfoy . Che sua moglie lo tradisse ? Il solo pensare a quella possibilità lo fece rabbuiare , ma la fiducia che riponeva nella strega non era totale . C'erano alcuni lati di Hermione che il purosangue temeva , come ad esempio la sua impulsività e il suo innato senso della giustizia che la metteva sempre nei guai , guai grossi ad essere sinceri . Perciò il trovarsi in un bordello , circondato da persone poco raccomandabili tra cui assassini e ladri non giovava alla posizione di sua moglie .

Chiese alla donna di portarlo dalla strega ,ma con sua somma sorpresa, la famosa prostituta perse tutta l'aria scherzosa per far posto alla gelida indifferenza di chi non aveva nulla da perdere . < Solo perchè decido di vivere come mi pare non significa che io non mantenga le promesse Malfoy . Sono una donna d'onore per quanto la cosa possa sorprenderti , e non tradirò mai il volere di una morta > ribattè minacciosa la rossa , le labbra corallo stirate in un sorriso duro e gli occhi scuri lucidi di fermezza .

L'aria sicura di Selena poteva ingannare la maggior parte degli uomini , ma Draco non era la maggior parte , lui non rientrava in nessuna categoria . Inoltre , la conoscenza del mondo femminile era propria di Malfoy dopo i suoi trascorsi di grande seduttore , perciò il mago non impiegò molto per trovare il suo punto debole .

Per quanto si mostrasse incorruttibile , il vampiro sapeva che c'era una cosa a cui le donne non potevano rinunciare per tutto l'oro del mondo .

I pettegolezzi .

< Quella strega è mia moglie , ho il diritto di sapere con chi mi tradisce > esclamò duro , fingendosi ferito e sofferente di fronte alla donna che abboccò all'amo immediatamente . Mai sottovalutare un Malfoy , nemmeno l'arte innata del saper mentire . Draco era sempre riuscito ad ingannare chiunque , donne , uomini o bambini che fossero , perciò una donnicciola con il cervello simile ad uno scolapasta non l'avrebbe fermato . Selena tentò di nascondere il sorrisino di compiacimento a quella visione , ma non riuscì nel suo intento quando , afferrata la chiave che portava al collo , guidò il ragazzo verso la consumata porta del locale .

Malfoy riuscì a cogliere il lampo di aspettativa e la vorace curiosità con cui la donna lo fissava , aprendogli uno spiraglio attraverso il quale Draco riuscì ad intravedere due figure fin troppo vicine .

< Se vuoi consolarti mio caro Malfoy , io sono sempre disponibile > Selena si congedò con quell'ultima frase prima di spingerlo dentro e chiudere il passaggio segreto che conduceva al piccolo bar in disuso .

E lì dentro tutta la buona fede riposta nella moglie si sciolse come neve al sole quando il purosangue la vide , o per meglio dire li vide .

Un uomo molto più grande di lei , sulla quarantina , le teneva una mano sulla guancia destra, mentre con la sinistra le accarezzava i capelli . Lei , dal canto suo , fissava l'uomo con un abbandono tale che Draco non riuscì più mantenere la posa stoica causata dallo shock .

Hermione fece appena in tempo a sentire un debole spostamento d'aria ,ma le bastò per rispondere all'attacco appena in tempo .

Paul si ritrovò a rotolare lungo il pavimento sotto lo spintone della ragazza , mentre Hermione afferrava il braccio demoniaco con il quale Draco aveva tentato di squarciare il petto dell'amico .

L'inziale sorpresa della strega nel rivedere suo marito , lasciò ben presto spazio alla rabbia quando il mago l'etichettò come una dannata sgualdrina . Il cozzare tra la sua falce e gli artigli di Draco fece vibrare le bottiglie di alcolici poste sopra al bancone che andarono irrimediabilmente in frantumi quando i due tornarono a scontrarsi .

Nonostante Malfoy fosse divenuto un vampiro , i movimenti della strega dell'Ovest erano più veloci , fluidi , letali , più adatti ad una battaglia . Tuttavia Draco riuscì a difendersi bene e a strattonarla per i capelli quando la donna , troppo occupata ad assicurarsi che Paul stesse bene , si lasciò cogliere di sorpresa . Un calcio negli stinchi del mago , ed entrambi si ritrovarono a rotolare lungo il legno scricchiolante .

Hermione , avezza com'era ai combattamenti corpo a corpo inchiodò il corpo del marito al suolo , bloccandogli entrambi i polsi e stringendo le ginocchia sui fianchi del purosangue ora più simile a ciò che era diventato .

< Si può sapere che cosa ...ti è preso ? > rantolò a corto d'aria la strega , gli occhi d'oro che confusi cercavano quelli sfuggenti del ragazzo . Paul , che fino a quel momento era rimasto in disparte osò avvicinarasi alla donna ,ma un ringhio gutturale da parte di quella creatura che Hermione teneva imprigionata lo fece indietreggiare. < La smetti di fare l'idiota ! Così lo spaventi ,dannazione ! > imprecò Hermione , le guance arrossate per lo sforzo e il cuore ancora ferito per le parole del purosangue . Sgualdrina , l'aveva chiamata sgualdrina , ma perchè ?

< Allora è così che ti diverti quando fuggi via dal nostro letto , vero amore ? > sibilò astioso il serpeverde , lo sguardo affilato duro come poche volte la strega lo aveva visto . Lo sguardo di gelida indifferenza che aveva sempre turbato la mezzosangue , proprio come stava facendo ora in quel momento .

Tuttavia Hermione non potè sentirsi spossata da quella discussione senza senso che uno scintillio di consapevolezza si accese nella sua mente . Che Draco stesse insinuando che lei... no , non era possile . Non ci credeva . Non era fattibile . < Credevi che ti stessi tradendo ? > domandò con voce flebile e insicura la donna , gli occhi d'oro via vai sempre più lucidi di tristezza .

Draco non fiatò davanti a quello sguardo mortificato , ma la rigidità dei suoi lineamenti e la durezza del suo sguardo parlavano per lui .

Hermione scattò in piedi come una molla , le mani chiuse in pugni lungo i fianchi e lo sguardo rivolto ad una parte indistinta della parete . < Draco , ti presento Paul , il mio tutore all'orfanotrofio . Paul , ti presento Draco Malfoy , il mio forse non più marito > sussurrò con voce incolore la strega dell'Ovest prima di afferrare il bicchiere di vodka abbandonato sul basso tavolino di legno , trangugiandolo in un sorso e lasciandosi cadere su uno dei divanetti disposti a cerchio in mezzo all'angusta stanza .

Paul prese posto alla destra della mezzosangue , mentre Draco , ancora disteso a terra fissava con sguardo allucinato la moglie .

< Allora Malfoy ? Non eri curioso di sapere perchè me ne sgattaiolassi via ogni sera ? > domandò perfida la diciottenne , la voce sepolcrale e le unghie della mano che lentamente divenivano affilate come rasoi . L'istinto di vampiro spingeva Draco a scappare , ma il suo istinto di uomo lo costrinse a prendere posto davanti ai due . I segni dell'iniziata trasfigurazione in chimera di Hermione erano evidenti . La pupilla obliqua si era ristretta , e l'oro degli occhi era divenuto quasi traslucido . La pelle abbronzata del volto era tirata, le labbra si erano dischiuse sotto la pressione dei denti , e il familiare sibilo della coda annunciava il punto di rottura . Ecco cosa succedeva se si faceva arrabbiare la signora Malfoy , di questo Draco se ne accorse troppo tardi .

< Come ben sai uccisi io stessa i suoi fratelli dopo l'assassinio di Angelique , non sapevo neanche dell'esistenza di Paul fino a quando mia madre non mi ha lasciato un indizio . La sua morte , il mandato di cattura nei miei confronti , il voltafaccia del ministero e la scomparsa del Lord Oscuro sono tutti collegati . Voldemort ha degli alleati potenti , talmente potenti da insabbiare lo sterminio in Russia, e qui entra in campo lui > si interruppe per indicare con un cenno del capo il tutore , turbato dal notare tre serpi dorate cingere la vita della pupilla e accarezzarle il volto in un riquadro davvero grottesco . < Paul è sotto incantesimo , non può parlare ,ma si è offerto di indicarmi il vero colpevole di questi massacri . è per questo che venivo ogni sera qui , per saperne di più . Perciò , ora che la tua curiosità si è finalmente esaurita , posso tornarmene ad Hogwarts per continuare le mie ricerche , amore > gli fece il verso Hermione , mettendosi in piedi e salutando con un cenno del capo Paul prima di dileguarsi dalla stanza e correre fuori dal locale .

Draco non degnò l'uomo di uno sguardo . Veloce come solo un vampiro poteva essere si gettò all'inseguimento della moglie che trovò a balzare da un tetto all'altro . L'inseguimento non fu uno dei migliori . La strasformazione in chimera rendeva la strega incredibilmente forte e pericolosa , soprattutto per lui. In fondo , sua moglie si cibava di immortali , e lui , dopo la trasformazione entrava nei bocconi che Hermione avrebbe mandato giù senza nessuna esitazione .

Perciò il trovarsi a meno di un metro dal proprio predatore non era una scena molto allettante , per non parlare della possibilità che la donna gli staccasse la testa a morsi dopo il modo in cui l'aveva trattata . Era vero , si disse Malfoy . Non avrebbe dovuto addittarla come una traditrice , ma la paura di perderla gli aveva fatto perdere lucidità , ed ora ne pagava le conseguenze .

Stava giusto oltrepassando una di quelle villette con tanto di piscina che i babbani amavano tenersi in casa che qualcosa , o qualcuno lo colpì violentemente alla schiena , facendolo schiantare in acqua .

Il cemento sotto di lui crepitò , mentre il mulinello d'acqua causato dalla caduta di una altro corpo nella piscina lo fece voltare . E lì , che fluttuava nell'azzurro di quel liquido dal puzzo di cloro , Draco vide la moglie sorridergli in modo inquietante prima di afferrarlo per la gola , portarlo in supericie , e sbatterlo rudemente contro il bordo della piscina .

< Cosa vuoi da me ? Cosa pretendi che ti dica oltre al fatto che ti amo ? > gli sibilò contro la donna , i corti capelli caramello incollati al mento e gli occhi d'oro intrisi di sofferenza . Malfoy sentì la presa sulla sua giugulare indebolirsi , mentre la strega continuava a urlargli contro il perchè godesse tanto nel farla soffrire in quel mondo . In fondo , Hermione non si aspettava di certo che il purosangue diventasse dolce o tenero come un normale marito , no . Però voleva che qualche volta il ragazzo non si barricasse dietro i suoi silenzi , bistrattandola e accusandola di tenere più ad Harry che a lui . La prima volta in cui Draco aveva affermato che la mezzosangue tenesse più in considerazione i consigli dello sfregiato anzichè i suoi era stata l'inizio del loro primo litigio coniugale , al quale , sempre per lo stesso motivo , ne erano seguiti molti altri .

La strega dell'Ovest non capiva il perchè Malfoy mettesse in costante discussione il suo amore , non ne aveva mai dato motivo . Perciò perchè tutta quella poca fiducia in lei ? Perchè non le credeva ?

Quando Hermione smise di agitarsi e di sparare sentenze distolse lo sguardo e si allontanò leggermente dal corpo del marito , rimasto immobile e muto durante tutto il suo discorso . Ecco , neanche di quello gli importava , si disse con rimpianto la donna . Stava per l'appunto pensando di fare un salto a Tortuga per affogare i dispiaceri in un barile di birra con Dente di Squalo quando si ritrovò improvvisamente schiacciata contro il petto del purosangue .

< Mi dispiace > le soffiò Draco nell'orecchio destro , cingendole la vita in una presa meno rude e più dolce . Ancora sorpresa da quella reazione e dalle scuse del marito , la strega si consesse un breve sorriso prima di ricambiare l'abbraccio e fissare il ragazzo in volto .

Era bello , così bello da dolerle al cuore .

Con un sorriso tenero Hermione gli scostò alcuni ciuffi scappati al codino con delicatezza , sfiorandogli in una carezza la guancia liscia e pallida . Malfoy non era mai stato di molte parole , neanche da bambini , durante la loro complicata amicizia , il serpeverde aveva spiccicato una o due parole messe in riga . Tuttavia c'era sempre stato il suo sguardo a parlare per lui . Quegli stessi occhi grigi che lasciavano trasparire l'amore che , incosciamente , Draco dimostrava a sua moglie in piccoli ed insignificanti gesti , come per esempio il baciarle la fronte la mattina appena svegli , o far scorrere una mano tra i suoi capelli e giocare con alcune sue ciocche anche in presenza altrui . Piccole cose che però significavano molto per entrambi .

< A volte ti comporti proprio come un bambino sai , però...> si interruppe quando vide il sopracciglio biondo del principe scomparire sotto la frangia , significando il suo scetticismo sull'argomento , ma Hermione non si lasciò intimidire . < Però ti amo per questo tuo essere così dannatamente possessivo e geloso da costringermi a fare la doccia ogni voltacon te > esclamò scherzosamente la strega prima di zittire le lamentele del marito baciandolo con passione .

Purtroppo per loro , il proprietario della villetta , sicuramente attirato dai rumori , uscì fuori nel giardino brandendo una scopa che , minaccioso , cominciò a ruotare come una scimitarra .

Hermione uscì velocemente dalla piscina , intrecciando le dita con quella di Draco mentre entrambi , fradici e spensierati , saltavano oltre la siepe con le loro risate a sovrastare le lamentele del babbano .

Proprio come una coppia di comuni ragazzini innamorati che mai avevano avuto la possibilità di essere .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I corridoi di pietra quella sera parevano soffocarlo tanto erano stretti , ma Percey Weasley continuò il suo cammino tenendo la punta della bacchetta dinanzi al volto per farsi luce .

Il brusio , gli impiegati che come trottole impazzite correvano da un ufficio all'altro avevano lasciato spazio ad un ministero desolato, silenzioso , e per questo motivo particolarmente inquietante .

Il segretario del Ministro , come ogni sera , aveva concluso alcune pratiche per la cattura dell'amica di suo fratello prima di raggiungere l'ufficio del Ministro , come quest'ultimo gli aveva chiesto poche ore prima .

Il perchè la chiamata fosse giunta a quell'ora così tarda , il giovane Weasley non seppe spiegarselo . Tuttavia , stare tanto a cuore al Ministro , tanto da essere l'unico a poter partecipare a quegli incontri segreti lo elettrizzava . Il far parte di quella stretta cerchia di eletti era un vanto che purtroppo non aveva la possibilità di mostrare alla famiglia . Il perchè ? Era un segreto di Stato , tanto pericoloso da essere conosciuto solo da pochi .

Di certo , molti suoi colleghi avrebbero urlato allo scempio nel venire a conoscenza di alcune questioni particolarmente delicate . Invece lui , coscente che le azioni del Ministro erano state fatte in buona fede e a fin di bene , solo per tutelare il Mondo magico , aveva accettato di buon grado il sacrificio di quelle vite . In fondo , i mezzosangue non erano neanche veri maghi come lui , non erano degni di molta considerazione .

Percey giunse davanti alla pesante porta di ciliegio in religioso silenzio , tutto impettito come se dovesse ricevere chissà quale benedizione dal Papa .

< Entra Percey , vorrei presentarti una persona > lo invitò la voce del ministrò dall'interno dell'ufficio .
Tronfio come un pavone , vestito in un completo impeccabile di alta sartoria e con un espressione servizievole in volto , il giovane Weasley fece la sua plateale entrata , finendo con l'ingobbirsi e sgranare gli occhi azzurri come un cucciolo spaurito di fronte al diciottenne che , sorridente , lo salutava con la mano pallida e macchiata di sangue .

< Ciao fratello > cinguettò divertito Ronald Weasley , l'uniforme interamente sporca di sangue e gli occhi cerulei sfumati in un rosso carminio che fece indietreggiare vistosamente il segretario .

Bianco come un cencio e con le labbra livide , Percey cominciò a balbettare nel ritrovare il fratello che di norma doveva essere a scuola , al fianco di Harry Potter , e non lì , con loro , a macchinare la disfatta del bambino sopravvissuto e della Strega dell'Ovest .

< Forza Weasley , cosa aspetti , chiudi quella porta e siediti > lo rimproverò aspramente Caramell , prima di battere le mano ingioiellata sulla scrivania per attirare l'attenzione del purosangue ,schizzato come un fulmine sulla sedia di fianco al minore dei Weasley .

La porta dell'ufficio si richiuse con un tonfo sordo , e lo scatto della serratura fece scattare a sedere il povero Percey come se gli avessero dato un colpo in mezzo alle scapole .

< Allora , ora che ci siamo tutti puoi cominciare a parlare Voldemort > esclamò annoiato il ministro prima di rilassarsi sulla morbida poltrona di pelle e cominciare a sfogliare pigramente il fascicolo che teneva al sicuro nel cassetto nascosto della sua scrivania .

Ronald Weasley sorrise debolmente nel vedere il fratello sbiancare vistosamente e cominciare a respirare come se una mano lo stesse strozzando . In preda allo shock , con gli occhi dilatati per la paura e le labbra tremule , Percey osò voltarsi , osservando con sguardo allucinato il proprio riflesso in quegli occhi rossi che tanto stonavano con il candore del viso di suo fratello .

< Su piccolo , Weasley , non vorrai che ti tagli quella tua testolina vero ? Sta buono > lo ammansì Ronald con una voce che però Percey non riconobbe . Troppo da uomo , troppo bassa e così simile ad un sibilo , troppo stonata in quel corpo da ragazzino .

< Come va la spalla ? > chiese senza un vero interesse Caramell , lanciando una breve occhiata all'arto offeso che Ron cominciò a massaggiarsi con una smorfia .

< Questo corpo è forte e giovane , non ci metterà molto a rimarginarsi . Ma per poco quella piccola strega non mi scopriva durante una partita , devo stare molto più attento . Sono ancora sorpreso che dopo tutti questi anni non abbia capito che il nemico che tanto affannosamente cerca di distruggere è sempre stato al loro fianco > e scoppiò a ridere con un tale foga da pazzo che Percey si fece piccolo piccolo sulla sedia , le mani nei capelli e gli occhi lucidi di pianto .

< Hai visto ? Ti avevo detto di dirglielo con più delicatezza . Guarda come l'hai ridotto > sbottò risentito Ron con la sua vera voce , osservando il suo riflesso attraverso lo specchio che Caramell aveva appositamente affisso alla parete per far discutere le due personalità che si dividevano il corpo del piccolo WEasley .

Il segretario inorridì nel sentire la voce del fratello e poi quella mansueta del Lord Oscuro fuori uscire dalle stesse labbra , alternando smorfie di rimprovero a ghigni sardonici che ebbero il potere di fargli accapponare la pelle e sillabbare un come che attirò l'attenzione delle due entità .

< Come dici ? > chiese Voldemort con un sorrisino di scherno < L'amore Weasley , l'amore è la causa di tutto . Devi sapere che non tutti possono essere posseduti . Solo chi ha un cuore debole e un animo tormentato può , e quando ho preso possesso del tuo fratellino ad undicini anni , lui stesso mi ha offerto il suo corpo . In fondo il mio era solo un ammasso di ossa e carne putrida , e tuo fratello è stato così tanto gentile da cedermelo > spiegò con voce ovvia il Lord Oscuro ripulendosi le mani macchiate di sangue sulla camicia della divisa .

Percey , ancora shockato da quella rivelazione , si chiese perchè mai suo fratello avesse volontariamente scelto di cedere il proprio corpo a Colui-che-non-deve-essere-nominato . Certo , era vero che anche lui aveva aderito ad una linea dura contro i mezzosangue , ma dare il proprio cuore al Lord Oscuro significava perdere la propria anima , e questo , Percey , non l'avrebbe fatto neanche per la più alta carica .

< Perchè ? Perchè lo hai fatto Ron > piagnucolò sconvolto il segretario , il volto lentigginoso così simile a quello del fratello minore che si arricciò in una smorfia infastidita . < Per avere lei . Lui me l'ha promesso . Entro la fine della guerra Hermione sarà mia > spiegò con voce dura al fratello , afflosciatosi su se stesso come un bambolotto di pezza .

< Bene , ora che questo teatrino si è conscluso veniamo a noi . Cosa volevi dirmi ? > domandò curioso il Ministro , massaggiandosi l'ispida barbetta che gli induriva il bel volto . Ron tornò ritto e con il solito ghigno meschino che però non aveva più potere sull'uomo che gli stava davanti , in fondo era così abituato a quella vista , che Caramell vi aveva fatto l'abitudine . < Devi sapere amico mio , che ...> < Non chiamarmi amico mio , è dai tempi di Hogwarts che mi definisci tuo amico , ma noi , Voldemort , siamo solo soci in affari > sbottò astioso l'uomo , picchiando il palmo della mano sulla coscia in un moto di stizza .

Un sorriso conciliante si delineò sulle labbra del purosangue , prima che Ronald riprendesse a parlare . < Certo , certo . Comunque , la piccola strega è ormai vicina a scoprire la verità . Alcuni mangiamorte mi hanno riferito che ha trovato tuo figlio Paul > confessò con una luce divertita negli occhi , trepidante nel vedere come il vecchio mago avrebbe reagito a quella notizia . E così come c'era da aspettarsi , Caramell sgranò gli occhi , dischiudendo le labbra sotto la pressione di un ruggito di rabbia che fece sobbalzare il povero Percey , mentre gli occhi scuri dell'uomo divenivano duri come il diamente . < Menti ! Paul venne ucciso con gli altri due dalla Granger , non può essere vero > urlò fuori di sè il mago , le mani artigliate al bordo della scrivania che scricchiolò sotto le sue nocche sbiancate .

< No , no amico mio . Tu credevi fosse morto , invece la bella Charlotte lo ha nascosto per bene , e ha lasciato un messaggio alla mezzosangue prima di morire per mano tua . Doveva aver capito cosa volevi fare , e ha deciso di schierarsi dall'altro lato , amico mio . Cosa si prova ad essere stato abbandonato dalle due donne che più ti amavano a questo mondo ? > ridacchiò divertito il grifondoro prima che il Ministro , sotto un impeto d'ira , scaraventasse tutto ciò che era sulla scrivania contro la parete .

Con il petto che si abbassava ed alzava sotto il respiro pesante ed accellerato , Caramell scardinò il cassetto centrale della scrivania , e lì ,sotto pile e pile di scartofie , agguantò la grande foto che molti anni fa aveva rubato negli archivi di Hogwarts . Lì , dove un se stesso appena diciottenne abbracciava due gemelle dallo sguardo innamorato , quell'amore che lui aveva utilizzato per i suoi scopi , per raggiungere la carica di ministro e mantenere l'ordine in quel mondo che lui voleva divenisse puro .

< Non è stata colpa mia , quella stupida di Rosette , scoperto cosa stavo macchinando , mi ha minacciato di spifferare tutto . Perciò è stata lei che se l'è cercata . Ho spedito quelle tre disgrazie dei miei figli in Russia per salvare le apparenze , e ho fatto sì che quella sgualdrina della loro madre morisse in un attacco di mangiamorte . Era necessario , andava fatto quello che andava fatto > < E il passare nel letto di tua cognata in quel bordello , metterla in cinta , uccidere la vostra piccola Angelique , buttandola tra le grinfie dei suoi fratellastri era necessario ? Tutto questo per evitare lo scandalo ? Per salvare le apparenze ? Anche questo andava fatto amico mio ? > lo interrogò con voce cupa il ragazzino , lo sguardo scarlatto scuritosi d'improvviso nel vedere l'uomo che aveva davanti annuire con fermezza , quasi come un martire pronto al sacrificio . Peccato che di sacrifici Caramell ne aveva fatti , però con la vita altrui , mai con la propria .

< Chiamerò i druidi , sicuramente mi daranno una mano nel sapere che la Strega dell'Ovest presto busserrà alle porte del ministero . Sono maghi dediti alla giustizia , accetteranno di certo , si > rimuginò ad alta voce il Ministro , la mano destra intenta ad estrarre la bacchetta con la quale creò una piccola bolla dorata che scomparve via in un battito di ciglia . < E poi ci sarai tu ad aiutarmi vero ? > < Su questo , amico mio , devo contraddirti . Non ci sarò durante la battaglia , ho altro da fare , un vaso da aprire > spiegò rimettendosi in piedi e ripulendosi con un tocco di bacchetta dal sangue che gli imbrattava le vesti .

Caramell sgranò gli occhi , orripilato dalla possibilità di perdere il suo miglior alleato in tutti quegli anni , ma non si lasciò abbattere . < Bene , vorrà dire che se anche quella piccola vipera riuscirà a raggiungere questa stanza , la porterò con me all'altro mondo > affermò con vigore il mago , scoprendosi il collo e sfiorando la stella viola a cinque punti alla cui vista , lo stesso Voldemort , tremò vistosamente .

< Attento a ciò che fai amico mio , quello è un potere contro il quale neanche io posso qualcosa . é magia celtica , antica e particolarmente pericolosa . Non scherzare con forze più grandi te > lo reguardì Ronald, gli occhi rossi presi dall'osservare con timore reverenziale quel simbolo magico che quell'umano , sciocco com'era , si era autoinflitto per tutelare il proprio segreto e la propria anima oscura .

< Lo so , non c'è bisogno che tu dica nulla . A proposito , hai trovato il vaso di Pandora ? Dov'era ? > cambiò discorso l'uomo, infastidito dall'aria funesta del grifondoro . Ronald sorrise , di un sorriso così radioso che per pochi secondi Percey credette di riaver avuto il fratello ormai perduto . < é sempre stato sotto il loro naso amico mio . Noi maghi dovremmo stare attenti alle leggende , specialmente a quelli che parlano di donne coraggiose . Lo sbaglio che ognuno di noi compie , è il pensare che ogni storia sia a sè stante , e non che la protagonista di quel mito sia sempre la stessa in diversi frangenti . L'immortalità , amico mio , è una cosa da non sottovalutare , specialmente se è Pandora colei che si cerca . > .

Caramell vide il ragazzino smaterializzarsi via dalla stanza in una nube di fumo nero , mentre Percey , ancora scombussolato da ciò che aveva appena vissuto , riuscì ad un udire un flebile sibilo serpeggiare tra le pareti , strisciare sul pavimento , e stritolare tra le sue spire l'aria che si bloccò nel petto del segretario .

E tu , amico mio , sarai il perfetto diversivo affinchè io raggiunga la città indisturbato .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mai come quel giorno la biblioteca del castello era piena di lettori che non fossero studenti di Hogwarts . Gli scaffali sempre ricolmi di libri ora erano vuoti come lo stomaco di Harry che , come c'era da aspettarsi , cominciò a brontolare rumorosamente , facendo ridacchiare più di una persona . < Vedo che l'appetito non ti manca come la concentrazione , Potter > lo prese in giro Selina , distesa sul pavimento a sfogliare gli annuari con aria annoiata . Sergej , l'unico veramente concentrato sulla loro ricerca , decise di dare a sè e agli altri una breve pausa , pausa che però Hermione non si volle concedere . < Fate pure , io ho ancora una cosa da controllare > lì liquidò la strega senza guardare nessuno in volto , gli occhi dorati attratti dalle scritte in gaelico che la mezzosangue leggeva velocemente .

Al suo fianco Draco non la perdeva di vista un solo istante . Con la coda dell'occhio controllava a velocità inumana la pila di libri che aveva finito in mezz'ora , mentre tutta la sua concentrazione era rivolta alla moglie . Dopo quella sera i loro rapporti si erano distesi , però c'era qualcosa che non andava .

Infatti la Strega dell'Ovest era da giorni sempre nervosa , stanca e silenziosa , tanto silenziosa da fomentare la preoccupazione nel marito .

Eppure non c'erano stati avvenimenti particolarmente gravi da far impensierire la donna . Nessuna morte , nessun segno di minaccia da parte di Voldemort , nulla .

< Che cosa c'è Kabum ? Non stai bene ? > chiese preoccupato Andrey quando vide la ragazzina saltargli in braccio con un espressione terrorizzata , emettando un suono molto simile alle sfregolio di scricchiolanti assi di legno . Daphne , la più vicina ai due , cercò di capire il perchè la piccola si comportasse in un modo così bizzarro , fin quando non vide Pansy tracciare con un gessetto sul pavimento il disegno trascitto frettolosamente sul foglietto da Hermione , uno dei suoi tanti appunti , ma il più pericoloso .

< Ho portato i tuoi dolci preferiti *mon cher , sono ... > Josephine , materializzatasi nella biblioteca in un fruscio di seta , lasciò cadere il sacchetto di dolciumi al suolo , aggrappandosi al braccio di Mefistofele con aria inorridita .

< Cosa stai facendo , stupida ! Fermati immediatamente ! > urlò fuori di sè la vampira , facendo sobbalzare tutti i presenti e avventandosi come una furia sulla povera serpeverde . Thoeodor tirò per una mano la fidanzata quando vide la demone provare ad artigliarle il braccio , ma quando la povera purosangue lasciò cadere il gessetto dalla mano tremante , la linea bianca tracciata nella caduta andò a finire la stella a cinque punte che Hermione aveva disegnato su ogni appunto .

< Sei per caso impazzita ? Cosa pensavi di farle ? Tu...> < Taci stupido insetto ! Chi ti ha dato quel disegno ? Dove l'hai visto ? Rispondimi > la vampira scrollò entrambi i fidanzati con gli occhi dilatati dalla paura , finchè un tonfo sordo non fece voltare il trio .

La sedia sulla quale Hermione sedeva da ore era stata ribaltata , ed ora la strega stava ritta in piedi , immobile come una statua di cera .

< Tesoro stai bene ? Snegurocka...> chiese con voce flebile Mira prima di arretrare e sbattere contro la schiena del fidanzato quando vide l'amica cominciare a muoversi in modo scordinato .

Malfoy mandò in frantumi il tavolo sul quale lavoravano nel vedere la moglie aprire e chiudere gli occhi a scatti , alzando le braccia e ritraendole come se provasse a controllarsi . < Cosa diavolo sta succedendo ? E perchè Hermione si comporta così ? > chiese con voce isterica Daphne , stringendosi al fianco di Sergej , inorridito nel vedere l'amica ingobbirsi ed artigliarsi i capelli fino a strattonarli con forza .

< Stai male ? Rispondimi Hermione . Rispondimi ho detto > le ordinò in preda al panico il principe , prima che la donna si inarcasse e cominciasse ad urlare a squarciagola per il dolore .

Un fascio di luce violetta si sprigionò sotto la strega, investendola e facendola levitare a un pelo dal suolo , mentre le sue urla disperate divenivano più acute e dolorose . Draco provò a sfiorarla , ma venne sbalzato via da una barriera che lo mandò a sfracellarsi contro la parete .

Harry , il più vicino alla migliore amica , tentò di avvicinarsi ad Hermione che aveva cominciato ad abbracciarsi le spalle e a digrignare i denti per non urlare . Ma neanche il bambino sopravvissuto riuscì a toccarla , scaraventato al suolo da quel dannato incantesimo che nessuno sapeva spezzare .

Josephine cadde carponi a terra , cominciando a graffiare la stella a cinque punte disegnata sul pavimento . E ogni qual volta la donna sfiorava il simbolo magico , una bruciatura deturpava le sue belle mani affusolate . Mefistofele riuscì ad afferrarla prima che la moglie si ustionasse completamente le mani rosse e ricoperte di abrasioni , ma la demone cominciò a piangere e a tendere le braccia verso quella piccola umana che continuava ad urlare con quanto fiato aveva in gola .

< Cosa facciamo ? Che dobbiamo fare ? Non ...> Selina si ritrovò in ginocchio , le mani pressate sulle orecchie per zittire l'urlo da banshee di Kabum che aveva preso a piangere e a correre verso la Strega dell'Ovest .

Nessuno sapeva cosa fare , perchè nessuno capiva cosa stesse successo . Tuttavia, in quell'accozzaglia di confusione e terrore , Mefistofele riuscì a rimanere lucido e ad ordinare a Malfoy di colpire la stella a cinque punte tracciata al suolo con il suo braccio demoniaco .

Il purosangue si mosse velocemente al centro della stanza , il respiro affannoso e gli occhi grigi che continuavano a saettare sulla moglie in preda al dolore , ma all'ennesimo urlò stizzito del demone , Draco fece come gli era stato detto .

Quando il marmo del pavimento crepitò sotto il pugno del serpeverde , frammentando il disegno , il fascio di luce scomparve , ed Hermione cadde riversa al suolo con un gemito .

Kabum fu la prima a raggiungere la strega e a tirare un sospiro di sollievo nel vedere che non aveva ferite particolari . Tuttavia , quando Draco la raggiunse e la strinse tra le braccia con il respiro affannoso e gli occhi spaventati , non potè non sentire il mugolio di dolore emesso dalla moglie nel toccarle la schiena .

Subito Josephine , riacquistato un certo contegno, si inginocchiò sul corpo dell'umana , sollevando con attenzione maniacale la camicia dell'uniforme e trattenendo il respiro nel vederlo . Perchè lì dove avrebbero dovuto esserci le cicatrici . Lì dove il tatuaggio del serpente era scomparso d'improvviso . Lì dove la frusta aveva lasciato lunghe linee bianche ,così in contrasto sulla pelle abbronzata , vi era una stella identica a quella tracciata sul pavimento che riluceva di quella stessa luce violetta che aveva investito la strega .

E fu quando la stella smise di brillare che Draco e i compagni si accorsero , non con un certo sconcerto , che quelle frustate che la strega aveva ricevuto da bambina per proteggere i compagni mezzosangue non erano state dettate dalla foga del momento , neanche dalla casualità .

Perchè quel sigillo celtico che Josephine e Mefistofele avevano sfortunatamente riconosciuto , era stato inflitto alla donna come era giusto che fosse . Saziando con il sangue e la carne il potere distruttivo di quell'incantesimo che , purtroppo per loro , non era possibile disfare .

 

 

 

 

 

 

 

Quando Mefistofele richiuse delicatamente la porta della torre , cinque paia d'occhi presero a fissarlo con preoccupazione . < Ha la febbre alta , ma con la pozione che le ho somministrato dovrebbe stare meglio > sussurrò il demone prima di prendere posto assieme alla moglie attorno al tavolo con gli altri studenti . Poco dopo lo svenimento della Strega , Kabum era tornata a Tortuga per avvisare i pirati dell'accaduto , Sergej ed Andrej avevano fatto ritorno a Kitez , mentre Pansy e il resto del gruppo era andato ad interrogare Piton e la McGranitt su cosa comportasse quell'incantesimo , dato che Silente aveva dovuto partecipare ad una riunione dell'Ordine .

Tuttavia , nessuno aveva saputo dar loro una risposta , se non i due demoni che non sembravano molto ben disposti sulla cosa . INfatti Josephine non aveva fatto altro che torturarsi le mani che il marito le aveva guarito dalle bruciature , continuando a lanciare occhiate colme di preoccupazione alla porta dietro la quale Hermione riposava . Da parte sua , Mefistofele non era più loquace della consorte , ma sia Draco che Harry riuscivano a vedere come il volto del vampiro fosse tirato per l'ansia .

< Allora ? Avete intenzione di parlare o no ? > sbottò d'un tratto il bambino sopravvissuto , profonde occhiaie violacee a segnargli il volto stanco e smagrito dalla preoccupazione . Mefistofele continuava però a mantenere quell'aria sostenuta , mentre Josephine prendeva continui respiri profondi e sembrava ...pregare ? < Conoscete qualcun altro che abbia lo stesso simbolo ? > chiese circospetta la vampira alle due russe

, le uniche testimoni di quanto avvenuto all'amica durante la convivenza nell'orfanotrofio . Mira scosse il capo con aria desolata , ma fu Selina ad annuire debolmente e a serrare i denti e i pugni con occhi colmi di lacrime . < Perchè vuoi saperlo ? > domandò con voce rauca la bionda , gli occhi bicolore segnati dalla sofferenza e dal dolore . Josephine smise di giocherellare con le dita e diede tutta la sua attenzione all'umana , assumendo un aria così grave che persino Mira si ritrovò a trattenere il fiato per la paura . < Perchè chiunque abbia quel simbolo ha legato a sè Hermione . E qualunque cosa accada all'uno , accadrà all'altro > spiegò coincisa la demone , gli occhi ametista seri come poche volte lo erano stati data l'indole infantile della vampira .

Selina trattenne il respiro , e piccole lacrime cominciarono a rigarle le gote man mano che i singhiozzi le scuotevano il petto e le spalle . Subito Mira le fu affianco e , prendendole le mani tra le sue , la convinse ad alzare lo sguardo affranto . < Caroline...Caroline e i suoi fratelli avevano quel sigillo , ma loro sono morti , Hermione li ha uccisi > disse tra i singhiozzi e le lacrime la bionda , stretta tra le braccia dell'empatica che prese a piangere a sua volta . < Non tutti >si intromise Malfoy , duro come il ghiaccio del suo sguardo . < Come ? > chiese Harry , confuso dall'aria infastidita dell'amico . < IL vostro tutore di nome Paul è ancora vivo , Hermione andava a trovarlo ogni sera > confessò con una certa riluttanza il principe , cogliendo con un certo fastidio il sospiro di sollievo che Mefistofele rilasciò alle sue parole . < Bene , molto bene > commentò più serena Josephine < ora dovrete fare tutto ciò che vi dirò . Trovate questo Paul e proteggetelo ad ogni costo , non importa come , l'importante è mantenerlo in vita > ordinò minacciosa la vampira , incupitasi d'un tratto alla domanda che il bambino sopravvissuto le rivolse . < Perchè dici ? Perchè se lui muore , lei morirà con lui > ammise sepolcrale .

Il gelo investì l'aria , e il respiro di tutti i presenti si strozzò in gola . Persino Draco si trovò a serrare i pugni lungo i fianchi nel capire che la vita di sua moglie dipendeva da quel vecchio ubriacone .

< Ma perchè ? Puoi spiegarci cosa diavolo è questo sigillo ? > chiese con voce strozzata Mira , gli occhi azzurri vacui e i lineamenti irrigiditi per l'ansia di quel dannato discorso che non sembrava avere mai fine . < è un sigillo celtico > spiegò impassibile Mefistofele , rigido come una statua di cera . < Ai miei tempi , e vi parlo di qualche milione di anni fa o giù di lì , i primi ad utilizzare la magia furono gli elfi . Gente pacifica certo , ma anche molto erudita . Il clan più famoso era quello celtico , il più rinomato persino tra noi demoni > e qui il vampiro si interruppe per avere l'attenzione di tutti . < Voi umani eravate solo dei colossi senza cervello , nomadi , perciò nessuno ne ha memoria . C'era una rigida gerarchia tra gli elfi , come tra gli uomini . C'erano i plebei , i nobili , ed infine , la regina . Come ho detto , erano un popolo pacifico , ma non lo furono per molto . Vi fu una guerra tra noi immortali . Alcuni demoni tentarono di carpire i segreti della regina e della sua gente , ma dacchè nessuno di loro voleva che i compagni divenissero schiavi , decisero di creare il sigillo , anche per difendere gli umani dei quali loro erano protettori . * Aranel , la regina , gran bella donna a dir la verità > Josephine gli rifilò una gomitata a quel commento , ma a parte una smorfia di scuse , Mefistofele riprese il racconto . < Dicevo , Aranel decise di imporre il sigillo su di sè e sul suo popolo . In seguito , si decise che la vittoria sarebbe stata decisa in un corpo a corpo tra i regnanti , risparmiando così i sudditi di ognuno . Non ricordo il nome del demone che osò combattere Aranel , ma era forte , dannatamente forte . Entrambi i popoli si ritrovarono accanto ai propri reali durante lo scontro , proprio come la regina aveva in mente . Si chiusero ad Atlantide che allora era non era ancora affondata , e da lì nessuno mai uscì . Lo scontro andò avanti per decenni , ma infine, la regina venne trafitta . Fu a quel punto che il sigillo si azionò . In poche parole , l'incantesimo è una specie di bomba ad orologeria , più grande è il potere magico di colui che lo ha tatuata , più devastante sarà la distruzione . Così , Aranel morì , portando con sè la propria gente legata a lei dal sigillo , tuttavia , la magia della regina era talmente grande che uccise il resto dei nemici , tutti , causando l'affondamento di Atlantide > . Nessuno osò parlare dopo che il demone interruppe il suo racconto , troppo sconvolti da una simile storia , troppo concentrati a trovare il modo per mantenere quel mago in vita . < Raggiungiamo gli altri , dobbiamo avvisarli > consigliò Harry , varcando per primo la porta e percorrendo la scalinata che portava giù dalla torre oscura . Draco tardò nel chiudersi la porta alle spalle , troppo preoccupato di lasciare la moglie sola in quella stanza , ma consapevole che la strega era al sicuro lì ad Hogwarts , decise di perdere qualche minuto con quegli idioti prima di correre al capezzale della moglie .

Intanto dall'altra stanza non giungevano altro che flebili mugolii di dolore che Hermione emetteva ogni qual volta una nuova scarica di dolore le infiammava il corpo . Era tutta sudata, e la camicia da notte che Malfoy che le aveva fatto indossare le si era appiccicata al corpo . Un ennesima ondata di fastidio la convinse a mettersi in piedi , seppur trabballante per la febbre , e a raggiungere l'unica finestra della stanzetta circolare . L'aria frizzantina le diede un pò di sollievo , e tentò persino di tenere gli occhi aperti , nonostante le costasse molta fatica . Aveva sentito tutto , tutto ciò che Mefistofele aveva detto . Caroline e i suoi fratelli erano stati più furbi di quanto pensasse , le avevano inflitto una maledizione del genere quando aveva 3 anni . Il pensare di essere stata per tutto quel tempo una sorta di mina vagante fece scurire in volto la strega , i corti capelli caramello attaccati alla nuca e alle labbra secche e asciutte . Forse era quello che Paul voleva confessarle , forse ,ma sembrava che il tutore celasse un segreto ancora più macabro e oscuro , più devastante . Stava giusto pensando a cosa l'uomo stesse facendo che una figura dietro i cancelli di Hogwarts attirò la sua attenzione . Un uomo batteva i palmi delle mani sul gelido metallo, facendo fremere le catene che lo chiudevano fuori . Seppur febbricitante , la strega aguzzò la vista , attenta a cogliere ogni più piccolo particolare dello sconosciuto . E quando la donna riconobbe i grandi occhi spauriti e la voce bassa e roca di Paul , Hermione non impiegò molto tempo per notare le due ombre nere e fluttuanti che andavano incontro al povero tutore . Il tempo per chiamare aiuto non c'era , perciò la mezzosangue decise di fare di testa sua , come al solito . Impulsiva come poche , salì sul davanzale e spiccò un balzo sul tetto , scivolando coi piedi nudi sulle mattonelle nere e librandosi in aria con il vento a scuoterle i capelli e la camicia da notte . Scivolò lungo la tettoia , arrampicandosi sulle colonne e scendendo ad una velocità inumana , attenta a non farsi vedere dai fantasmi che pagliuttavano i corridoi . Quando la strega toccò il suolo ,cadde carponi a terra, la testa che le girava e la fronte sudata per lo sforzo. Nuovamente la voce fin troppo bassa e cedevole di Paul la convinse a muoversi , così , in barba al dolore , si mise a correre come una forsennata verso il cancello .

L'uomo smise di battere i palmi insaguinati sulla cancellata quando il gorgoglio dei dissennatori lo fece tremare per la paura . I loro mantelli logori ondeggiavano , sospinti dal vento, e le loro mani ossute e sbilenche continuavano ad allungarsi nella sua direzione . Un passo e lo avrebbeeo raggiunto, perciò Paul non si diede pena per i propri muscoli indolenziti e cominciò ad arrampicarsi sù per il cancello . Purtroppo per lui , il mantello si impigliò in uno spuntone , e a nulla poterono le sue urla quando un dissennatore gli si avventò contro . Un ruggito e una tigre evanescente divorò la creatura . Al suo fianco , comparve un altro patronus simile che si mise a correre in direzione del mantello fluttuante . Intanto Hermione , saltato giù dal muretto andò ad aiutare l'uomo , mentre le due tigri si disfavano del dissennatore . < Che è successo ? Stai bene ? > chiese con voce affannosa e il corpo tremante la strega , gli occhi d'oro lucidi di febbre . Bianco come un cencio per la paura , l'uomo le circondò le spalle per non farla cadere , mortificato per l'aria affaticata della pupilla . < Mi hanno trovato , forse mio padre ha scoperto che ti sto aiutando . Comunque ora non abbiamo tempo per parlare , devo portarti lì prima che sia troppo tardi . Dobbiamo tornare all'orfanotrofio il più in fretta possibile > spiegò accorato il mago , gli occhi azzurri sfiancati da una disperazione tale che Hermione lo abbracciò di slancio senza neanche pensarci . < In queste condizioni non posso smaterializzarti così lontano ,ma abbiamo un modo per farcela . Basta che tu non abbia paura > Paul scosse la testa , accettando ogni proposta della strega . Ma quando sotto gli occhi spaventati dell'uomo Hermione prese le fattezze di una chimera , il mago non potè evitare di lanciare un urlo di terrore a quella vista . L'animale si chinò quel tanto che bastava per consentire all'uomo di salirle in groppa , così , quando Paul si aggrappò con un grido di paura alla pelliccia della chimera , la Strega dell'Ovest cominciò a correre . Fu nel sentire il ruggito della bestia che Draco smise di spiegare ai professori cosa avevano scoperto , sgranando gli occhi grigi per la sorpresa . Impiegò pochi secondi , grazie alla sua velocità vampiresca , a raggiunger la torre oscura , spalancare la porta e vedere il letto disfatto della moglie . Era scappata , ancora . Il ruggito di Malfoy sovrastò quello oramai svanito della chimera , mentre Hermione , rizzato le orecchie al grido del marito , non potè che accellerare il passo e sperare che il purosangue non la trovasse prima che lei fosse stata in grado di svelare questo grande segreto .


 

 

Mosca era sempre stato uno spettacolo impareggiabile ricoperta interamente di neve . Le luci soffuse dei lampioni poi , rendevano quel luogo ancora più suggestivo di quanto già non fosse in realtà . Hermione , nascosta sotto un pesante mantello nero , tirò per la manica il tutore , osservando con sguardo indifferente i cadaveri dei mangiamorte che avevano intralciato loro la strada .

Il mago aveva provato ad aprirsi un varco attraverso la via che dava al retro del centro , ma un folto gruppo di maghi era appostato negli angoli bui del vicolo , e li avevano attaccati . La strega dell'Ovest non aveva poi impiegato molto per farli fuori nonostante la febbre , dopotutto , erano uomini , non demoni . < Di qua , presto > le consigliò Paul , abbracciando la diciottenne che si massaggiava con una smorfia di dolore la gola . Le piante dei piedi gioirono nell'affondare nella neve, tuttavia non era un bene per la ragazza prendere freddo in quello stato , avrebbe aggravato solo le sue condizioni . I due si intrufolarono di soppiatto nell'edificio , scardinando la porta e percorrendo i corridoi di un bel rosso acceso .

Un brivido colse il mago quando , entrato nel loro vecchio ufficio , vide la finestra dalla quale quella notte fuggì , e lì , dall'altra parte della strada , gli sembrò persino di rivedere sua zia che lo aveva nascosto in quel bordello per tutto questo tempo . Hermione provò ad attirare l'attenzione dell'amico quando vide una lacrima rigargli il volto , ma Paul , ripresosi immediatamente , la condusse davanti alla parete a tinte sgargianti , spostando il mobile che gli ingombrava la via .

< Stai indietro > le ordinò l'uomo prima di poggiare il palmo della mano su una parte a caso della carta da parati , e lì , proprio come Hermione ricordava , vide apparire quella piccola porticina che non era mai riuscita ad aprire , con la famosa stella viola che lei aveva tatuata a sua volta sulla schiena . < Andiamo > Paul la prese per mano , aprendo la piccola porticina e facendosi luce con la propria bacchetta . La strega rischiò più volte di scivolare sui gradini , ma ogni qual volta un capogiro la coglieva , prontamente un braccio dell'uomo andava a sorreggerla . < Stai bene ? Vuoi che ti porti all'ospedale ? > le chiese ad un certo punto il mago nel vedere come la pupilla trabballasse sulle proprie gambe , ma Hermione si limitò a scuotere il capo e a stringersi nel mantello che l'uomo le aveva dato per coprirsi .

D'un tratto i piedi nudi della mezzosangue toccarono qualcosa di liscio , gelido ,ma pulito , probabilmente il pavimento della sala dove erano arrivati . La scalinata era stata ripida , tutta verso il basso , e la strega aveva notato che la profondità della sala era considerevole . < Questa era un vecchio bunker antiatomico , ha diverse gallerie , e si dirama sotto tutta la città > la informò il mago , attento a non farla sbattere contro quella che ad Hermione sembrò una scrivania . < Stai qui , arrivo subito > si dileguò con quell'unica frase , mentre la Strega continuava a respirare pesantemente e a guardarsi intorno perchè nonostante il buio , i suoi occhi in fondo erano abituati a oscurità più fitte .

A giudicare dall'aria fredda , quella stanza era incredibilmente larga ed alta, profumava di pulito , perciò doveva essere stata utilizzata recentemente , e ciò stava a significare che qualcuno vi era stato prima di loro .

Quando i fili di luci affisse al soffitto e alle colonne si accesero , Hermione chiuse gli occhi infastidita , massaggiandosi il viso e annusando l'aria in cerca di qualche indizio . Paul la prese per le spalle quando rischiò di accasciarsi al suolo , ma Hermione riuscì prontamente a riprendersi . < Ecco , questa è la stanza principale > le sussurrò l'uomo in un orecchio prima che la mezzosangue riaprisse gli occhi dorati ed aggrottasse le sopracciglia nel notare che tutte le pareti erano piene di ...archivi ? La donna fece qualche passo trabballante , accostandosi ad uno degli altissimi e lindi cassetti di metallo chiusi con il lucchetto . Erano sistemati in ordine alfabetico , e la Strega si ritrovò a fissare una grande P come indicazione . Rompere la chiusura non fu un problema , nè aprirlo , anche se la lunghezza del cassetto era impressionante , dovevano aver utilizzato la magia per allungarlo . Snegurocka cominciò a sfogliare le numerose cartelle presenti , finchè decise di afferrarne una per leggerne il contenuto . Nonostante fossero sottili , la strega si ritrovò con i muscoli delle braccia tesi per il peso considerevole del documento . A fatica si trascinò verso l'unica scrivania presente nella stanza , depositando il fascicolo sul legno e prendendo posto sulla sedia ovviamente pulita .

Il mago continuava ad osservarla in silenzio , poggiato alla parete con lo sguardo basso ,mentre Hermione cominciava a domandarsi il perchè di alcune frasi . Prese un foglio a caso , che così come gli altri , riportava i nominativi di alcune famiglie . Pattinson , Publin , Persi , cognomi su cognomi . E alla loro destra vi erano delle piccole buste al cui interno , la strega trovò le foto di alcuni uomini , donne e bambini . Sembrava uno schedario , e molti dei nominati Hermione li conosceva , russi , italiani , greci , erano tutti stranieri , e per qualche ragione , tutti mezzosangue . Lì erano descritti mestieri , dati inerenti allo status sociale , contatti con il mondo magico , ma nulla di strano , almeno finchè Hermione non la vide . UNa scritta in grassetto , rosso fuoco , che riportava la dicitura di idoneo . Idoneo per che cosa ? Continuò a sfogliare pagine su pagine , e la confusione andava via vai sempre più diradandosi quando , accanto ad alcune persone uccise durante uno degli scontri con mangiamorte , Hermione ritrovò quell'idoneo che su alcuni non c'era . Un dubbio costrinse Hermione ad abbandonare il fascicolo e ad avvicinarsi ad un cassetto in particolare , quello con la lettera G . Era parecchio in alto ,ma con la magia la serpeverde riuscì ad afferrare alcuni dei documenti che le interessavano . Tornò alla scrivania e cominciò a sfogliare con foga i dati , cercando un cognome in particolare .

Il cuore le martellava in petto, il fiato cominciò ad accellerare , ed i suoi occhi si dilatarono per la sorpresa quando il dito che faceva scorrere sulle pagine andò a sfiorare un cognome in particolare . Granger . Genitori , entrambi dentisti , status nullo . Idoneo .

è lì , in quella busta , trovò le foto di sua madre , suo padre , i suoi cugini , i suoi nonni ed i suoi zii . Poi , verso le ultime pagine , trovò delle firme . Tante firme , troppo per essere lette , pagine e pagine di nominativi che Hermione conosceva bene , e alla fine , sull'ultima riga , quella O puntata che le fece cadere il foglio tra le mani .

Percey Weasley , era stato recentemente inserito a giudicare dall'inchiostro fresco , tuttavia la strega non si perse in quel particolare , bensì sul perchè la maggior parte degli impiegati del ministero della magia , purosangue , e auror avessero firmato quei fogli , come a rilasciare un permesso .

< Paul , che cosa significa idoneo ? > domandò con voce tremula all'uomo , ma il mago non le rispose , si limitò a distogliere lo sguardo e a prendersi la testa tra le mani . < Durante la guerra > cominciò Paul < il lord Oscuro aveva dimezzato la popolazione magica , uccideva senza un criterio preciso , fin quando questo criterio non gli fu dato da mio padre > e qui l'uomo si fermò per guardare la pupilla con sguardo implorante .

< Per tutelare i piani alti della magia , si decise di schedare ogni mezzosangue , dividendoli in idonei e non , a partire dall'influenza che avevano sul mondo magico . Ci fu un patto tra Colui-che-non-deve-essere-nominato e mio padre , un patto che decideva chi poteva morire e chi no, chi poteva essere d'aiuto al Ministero e chi no . Lo chiamarono lo sfoltimento delle teste , una sorta di elenco di coloro che potevano essere sacrificati per la sete di sangue del Lord Oscuro , per tutelare i potenti e quelli ai piani alti > spiegò con voce tremula Paul prima di tornare a guardare la Strega , immobile , gli occhi lucidi non più di febbre , ma delle lacrime che le rigavano il volto . < Vorresti...vorresti dire che i miei genitori sono stati uccisi perchè facevani i dentisti ? è questo che mi vuoi dire ? > urlò sconvolta Hermione , il corpo tremante e le mani strette sotto al mento in una sorta di preghiera . Paul annuì , lasciandosi cadere lungo la parete , senza degnare più di uno sguardo la ragazza che prese a tremare convulsamente . < Li hanno uccisi , li hanno uccisi tutti solo perchè non contribuivao al buon andamento del ministero ? Li ... hanno sacrificati come animali per tutelarsi ? Io non...io ... > si interruppe per colpa di un singhiozzo che la fece piegare in due .

Erano stati selezionati come carne da macello , e poi dati in pasto al miglior offerente . Coloro che avrebbero dovuto proteggerli li avevano offerti al lato oscuro come avanzi . I suoi genitori , tutta la sua famiglia era morta perchè...perchè...suo padre faceva il dentista .

Hermione cominciò a ridere istericamente nel notare l'assurdità della situazione , ma tutto quello era vero , quella carneficina era vera , ed era stata anche autorizzata .

La scrivania saltò in aria quando la Strega , annientata da tutte quelle emozioni contrastanti , rilasciò un granello del suo potere . In un impeto di rabbia Hermione colpì con un pugno una parete , facendo tremare la stanza e la piccola porticina sbarrata che la mezzosangue non aveva ancora notato .

Paul fece appena in tempo ad alzare il capo che Snegurocka aveva sfondato il passaggio con un calcio , indietreggiando sotto l'odore pestilenziale che la investì e che la costrinse ad appoggiarsi allo stipite . < Ferma > la implorò il mago , sopraggiunto alle sue spalle poco prima di cingerle la vita e allontonarla dall'entrata . < Ti prego , basta così , non potrai sopportare anche questo > tornò a supplicarla l'uomo quando la donna lo scansò bruscamente , avanzando con il braccio pressato contro il naso .

Era buio pesto , e lì non entrava aria . Hermione cominciò a scendere gli scalini , questa volta viscidi , con i piedi nudi gelati dal freddo , mentre alle sue spalle Paul continuava a pregarla di tornare indietro .

Gli occhi cominciarono a pungerle per la puzza , ma la Strega non si diede per vinta . Stringendo i denti e il cuore continuò la sua discesa , rischiando più volte di scivolare . Fu proprio quando il tallone incontrò qualcosa di particolarmente viscoso e viscido che la mezzosangue perse l'equilibrio , e cadde in avanti . La discesa fu dolorosa . Rotolò lungo quelle scale che sembravano infinite finchè , raggiunto il fondo , non cadde su qualcosa di morbido , ma appiccicoso .

Non riuscendo ad abituarsi all'oscurità , Hermione provò a rimettersi in piedi , tastando il terreno con entrambe le mani . Incontrò qualcosa di duro , una specie di strato di muschio a giudicare dalla rudezza , ma non ne era sicura . Continuò la sua ricerca , trattenendo il respiro per la puzza ora fattasi più forte , tanto da farle venire un capogiro . Ricadde a peso morto su quello strato morbido , respirando a pieni polmoni prima di trattenere il respiro e sgranare gli occhi nel riconoscere un profumo . Un profumo che fin da bambina aveva amato . Fragola e lamponi . Lo shampoo di sua madre Charlotte .

Con la flemma di un condannato a morte , la Strega dell'Ovest decise di farsi luce con una piccola scintilla dorata che prese a vibrare in cielo , illuminando l'aria circostanza . E fu allora che quello che prima le sembrava muschio divenne sangue incrostato , la morbidezza divenne un corpo umano , un cadavere , e l'odore nauseante che le dava alla testa divenne puzza di morte . Perchè attorno a lei , ammassati gli uni sugli altri come animali , alcuni sotterrati in tombe senza croce , come esseri di poco conto , vi erano visi che Hermione conosceva , come alcuni bambini perduti che i mangiamorte avevano ucciso tempo addietro .

Ma Hermione non ebbe il coraggio di guardare oltre quando , riabbassato il volto , ritrovò la donna che da bambina l'aveva accolta in casa propria con quell'aria malinconica e quel sorriso stanco . Quegli occhi grigio-azzurri screziati di sofferenza ora così vacui e spenti .

Quegli stessi occhi attraverso i quali , ora , riusciva a vedere il proprio riflesso .

L'urlo che la Strega lanciò sembrò congelare il tempo . Trapassò pareti , fendette i cieli , entrò sottoterra e raggiunse le vette più alte . Penetrò muri e fortezze , strisciò nei vicoli bui e balzò da un tetto ad un altro . Scosse foreste , fece tremare montagne e raggiunse ogni parte del globo .

E chiunque , in case, campagne , sotterranei o castelli che fosse , udì quell'urlo . L'urlo di colei che tutto aveva perso . L'urlo di colei che Voldemort aveva ucciso proprio come aveva promesso , ma non trafiggendola con armi o incantesimi . Solo , spezzando quel piccolo pezzo di cuore che Hermione , devastata dal pianto , non ebbe più la forza di sentire .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando Draco comparve al vecchio orfanotrofio fu bloccato dal pianto disperato e dal viso rigato di lacrime della Strega dell'Ovest , piegata in due dal dolore , con il cadavere della madre stretta al petto . Attorno a lui , come richiamati da quel lamento ,comparvero i bambini perduti , i pirati e persino l'intero ordine della fenicie . Nessuno osò avvicinarla però , nessuno osò fiatare .

Mira trattenne l'istinto di correre da Snegurocka e prenderla tra le braccia . Harry stentò a contenere la voglia di rincuorarla e portarla via da quel cadavere che la donna abbracciava con disperazione . Draco non ebbe la forza di assistere alla disperazione della moglie .

Quel pianto non era come il primo , non dettato dal rancore , dall'odio , dalla gelosia . Il pianto di una donna tradita . Quello era il pianto di bambina che mai la strega aveva potuto sfogare . Quel viso stravolto dal dolore e dalle lacrime era quello di una bambina alla quale tutto era stato tolto . Quel corpicino scosso dai singhiozzi non era più tanto forte come sembrava . Quegli occhi d'oro non erano più pacati e gentili come il bambino sopravvissuto li aveva sempre visti . Lì, ora , straziata dal dolore e dal pianto , c'era solo una ragazza a cui nulla era stato risparmiato , nè sangue , nè lacrime , nè cuore . Alcuni fra i pirati , capeggiati da Dente di Squalo , entrarono nell'edificio , e quando ve ne uscirono , Draco e i presenti videro per la prima volta il capo dei pirati , il terrore dei settemari , colui che tutto aveva visto e avuto , vomitare come un comune mortale . Le voci cominciarono a correre , i bisbigli a fremere , gli occhi a pungere . Ben presto Mira , Selina , e il resto dei bambini perduti si ritrovò a piangere e ad urlare a loro volta nel sapere cosa era conservato sotto i loro piedi, cosa era celato nelle fondamenta della città , lì in quel vecchio bunker abbandonato .

Harry , entrato a sua volta assieme a Malfoy , non potè che imitare il pirata , rimettendo e inginocchiandosi al suolo con gli occhi rivolti al cielo , mentre il principe continuava ad osservare la moglie piangente e disperata . Una fitta pioggia cominciò a cadere , ma nessuno si mosse . Perchè troppo il disgusto , troppo il dolore , troppo la vista di quella donna che tutti aveva sempre protetto e che ora ,nessuno era stato in grado di proteggere dal dolore .

Qualcuno provò a portare via la strega , accasciata sulla neve con una semplice camicia da notte , così leggera che probabilmente doveva essere congelata dal freddo . Ma quando Sergej provò a sfiorarle un braccio , Hermione prese ad urlare con più forza , stritolando il cadavere di Charlotte con quanta forza aveva in corpo . Purtroppo però , non tutti erano disposti a lasciarla morire assiderata . Draco convinse Harry a raggiungere la ragazza , ancora accovacciata al suolo con il volto nascosto sul petto insaguinato della donna .

Gli occhi verdi del bambino sopravvissuto diedero il segnale al compagno , e quando Harry afferrò il corpo senza vita di Charlotte , Malfoy fu lesto a prendere la moglie per la vita . La reazione della donna però sconvolse entrambi .

La Strega dell'Ovest cominciò a scalciare , a dimenarsi tra le braccia del marito con una forza inaudita , urlando con una voce così acuta e straziante che molti dell'Ordine furono costretti a portare via di peso alcuni bambini perduti pur di non farli svenire dal dolore . < Muoviti sfregiato ,allontanati > gli urlò contro Malfoy nel tentativo di sovrastare le urla della moglie , ma quando Harry provò ad allontanarsi , Hermione dilatò le pupille e tese le mani verso quel cadavere che voleva riavere con sè . Draco rischiò di farle male dato che i movimenti della mezzosangue erano troppo improvvisi e veloci, così veloci che il bambino sopravvissuto fu costretto a smaterializzarsi via da lì per non farsi prendere dalla donna . Hermione prese ad urlare e a piangere con maggiore vigore , battendo i pugni sulle braccia del marito , colpendolo con i talloni alle gambe per farla scendere dato che la tratteneva in aria , ma il vampiro non demorse .

Passarono ore sotto la pioggia , lei a piangere e a gridare , lui a trattenerla e a serrare ogni volta i muscoli della mascella per il dolore . Finchè non rimasero soli in quella desolazione , con le urla della donna a fare da sottofondo . Poi delle gocce , piccole e rosse cominciarono a cadere al suolo , macchiando la neve candida . Fu allora che Malfoy lasciò la presa sulla moglie , orripilato , fermando le mani con le quali la strega aveva cominciato a graffiarsi il collo, il petto e il viso .

< Sei impazzita ? Cosa credevi di fare ? Tu...> fu costretto a zittirsi quando incrociò quegli occhi , i suoi occhi . Grandi come mai li aveva visti , lucidi , arrossati dal pianto , segnati da una sofferenza e dolore tale da farlo ammutolire . Perchè lì, così scarmagliata con quei capelli incollati al volto , il corpo gelido e tremante, le labbra tremule e gli occhi gonfi Hermione sembrava così tanto ad una bambina che Draco , il cuore stretto dal dolore e dalla tenerezza , la soffocò in un abbraccio , baciandole ripetutamente il viso , il capo e accarezzandole la schiena per inerromperne i singhiozzi . Ed Hermione , dopo tante ore di immobilità , si aggrappò alla schiena del marito con angoscia , nascondendo il volto sul suo collo profumato , ascoltando il battito frettoloso di quel cuore che batteva così solo per lei e con il quale , stanca , si addormentò .

 

 

 

 

 

I giorni a venire furono orribili , almeno per i pirati e per l'Ordine . Nessuno se l'era sentita di lasciare che i bambini perduti seppellissero i propri cari , non dopo averli visti ammassati come animali . Così , Draco e gli altri purosangue si erano offerti di scovare le loro tombe , scoprendole ovviamente vuote , per metterci i cadaveri di tutta quella gente . Pansy scoppiò più volte a piangere , persino Daphne non ebbe più la forza di sotterrare un altro bambino e decise di tornarsene a Kitez con Sergej . Gli uomini però , non avevano scusanti . Continuarono a seppellire , trasportare cadaveri , portando fiori e foto che li commemorassero . File e file di tombe vuote furono riempite con l'aiuto di alcuni vampiri che si erano offerti a loro volta , avezzi com'erano al trapasso , ma nel seppellire i corpi dei Granger ci fu un dissociamento generale . Erano troppi , l'unica famiglia sterminata . Era vero che molti avevano perso una sorella , una madre , ma solo la Strega dell'Ovest aveva avuto la sfortuna di perdere tutta la sua famiglia, rimanendo sola al mondo . Dopo aver sequestrato gli archivi , e letto i vari schedari , fu ufficiale il tradimento del ministero della magia ,in combutta per anni con il Lord Oscuro . Nessuno sapeva spiegarsi il perchè di quell'azione , ma a molti non importava . Guerra . Tutti sapevano che presto Hermione si sarebbe presentata alle porte del Ministero con la propria falce , e tutti , ovviamente l'avrebbero seguita . I pirati avevano già inviato le navi con le quali , presto , si sarebbero presentati . L'ordine sotto il comando di Silente aveva accettato l'attacco . I vampiri che la mezzosangue aveva tratto in salvo si erano uniti agli uomini , e persino Victor Krum e qualche ex studente di Hogwarts andò in loro aiuto , come ad esempio Diggory ed altri loro compagni .

I funerali furono celebrati due settimane dopo il ritrovamento , e mai come allora vi erano state così tante persone in nero nel cimitero , o almeno , non tutti in una volta .

Il profumo di incenso impregnava l'aria fredda , rose bianche , rosse e fiori di ogni tipo coloravano le tombe . E a capo di quello stuolo di uomini , donne e bambini , Snegurocka , la Principessa di Russia , portava al petto sette mazzi di rose bianche che la donna dispose sulle tombe dei suoi cari messi a fila .

L'abito nero , lugubre , rendeva il volto della strega ancora più duro . Lo stretto chignon la faceva apparire più austera , più rigida , meno incline alla gentilezza e alla dolcezza . E gli occhi d'oro , freddi come specchi d'ambra congelati , paralizzavano ogni cosa , persona sulla quale la mezzosangue ponesse lo sguardo . Poi in ginocchio , con le mani giunte in grembo , e il mento abbassato, la donna cominciò a pregare . La voce ferma e autoritaria persino in quello . Draco che le era affianco chinò il capo , chiudendo gli occhi grigi , mentre alle loro spalle , i bambini perduti rendevano l'ultimo omaggio ai loro cari .

Un ultimo alito di ventò portò con sè le loro preghiere prima che la signora Malfoy tornata in piedi , sciogliesse lo chignon , ed ordinasse alle donne di portare a casa i bambini , chiudendosi nella città .

Parte dei bambini perduti rimase sull' attenti come soldati pronti alla battaglia , piegati sotto il volere di quella ragazza che avrebbero seguito fino alla morte . < Torniamo ad Hogwarts . Mefistofele e Josephine stanno controllando il tuo tutore , e dobbiamo aspettare ancora l'arrivo dei pirati > le consigliò Draco nel notare come la moglie guardasse il cielo . Minacciosa come i lampi che presero ad illuminare il cimitero . La donna annuì , smaterializzando lei e i compagni alla sua vecchia scuola di magia .

Lì dove Harry Potter attendeva la vendetta di un popolo mai risparmiato .

Lì dove spie e traditori si aggiravano tra le file amiche .

Lì dove Hermione avrebbe atteso l'alba di quel giorno che presto , si sarebbe macchiato del sangue di quell'uomo che fin da bambina l'aveva tormentata con l'inziale del suo nome . Una O puntata .

 

 

 

 

 

 

CONTINUA....

*Mon cher = mia cara

*Aranel = nome elfico che significa letteralmente "principessa" . L'ho trovato su internet .

 

PENULTIMO CAPITOLO , lungo lungo proprio come volevo . Qui le spiegazioni fioccano , se poi ci sono punti che non capite , chiedete pure .

Volevo avvisare che la leggenda di Kitez non è una mia invenzione , non è frutto della mia fantasia , l'ho scovata su un libro di leggende russo realmente esistito ,perciò non fatevi strane idee , non sono così fantasiosa . Per quando riguarda la storia del sigillo e roba varia , è tutta farina del mio sacco , a parte il nome di lei , ma la storiella è opera mia .

Per quanto riguarda l'ultimo capitolo , penso di postarlo entro questa o la prossima settimana , mi prudono già le mani per la voglia di scrivere . E siccome qui si muore dal caldo e di uscire non se ne parla , ho deciso di finire questa storia .

 

 

X : deaselene : Krum è stupido si , ma alla fine è un pochino bravo . Sono contenta che le nozze ti siano piaciute XD ed anche io sono dispiaciuta per la fine della storia , anche se non è detto ...

comunque ti ringrazio per il commento e per avermi seguito fin dall'inizio . Spero che questo capitolo ti sia piaciuto , un bacio .

Ringrazio tutti coloro che mi hanno seguito , che hanno aggiunto la storia tra le preferite, le seguite e quelle da ricordare , ne sono lusingata .

All'ultimo capitolo , un bacio Gold Eyes

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Capitolo 20
*** Fairytale ***


AVVISO : Nell'ultimo capitolo sarà presente una scena di sesso , e alcune un pochino cruente, ma nulla che possa traumatizzare davvero qualcuno .

Come già detto in precedenza, se siete troppo sensibili a certi argomenti ,vi prego di non leggere il capitolo . Vi ringrazio per l'attenzione, buona lettura .












Il sole era ormai calato da un paio d'ore ,ma il suo rossore continuava ad illuminare i profili minacciosi dei velieri ormeggiati . Le porte di Hogwarts erano sprangate , le finestre chiuse da assi di legno , mentre i sotterranei brulicavano dei pirati che ormai infestavano il castello .

I sussurri , e il brusio che minacciava tempesta rendeva l'aria ancora più irrespirabile di quanto già non fosse in realtà . I bambini perduti si sarebbero uniti alla flotta davanti al Ministero della Magia , o almeno questo era ciò che Daphne aveva fatto sapere loro con un gufo giunto da Kitez .
Per quanto riguardava le prime file di attacco , Dente di Squalo aveva radunato i propri uomini ed ora si trovava a discutere con Sirius Black su quale punto dell'edificio fosse meglio attaccare .

L'ordine della fenice invece si era visto in netto svantaggio numerico se confrontato all'orda di vampiri accorsi al richiamo della Strega dell'Ovest , coloro che avevano giurato fedeltà alla strega che li aveva salvati dalla furia di Cerbero .

Gli unici demoni maggiori che prendevano parte alla spedizione più come spettatori che come veri oppositori si erano incaricati della salvaguardia di Paul , il tutore di Hermione , l'unico punto debole della strega .

Draco si trovava nella sala Grande con il resto dei “Capi” di quella rivolta , tutti eccetto la moglie .

La strega dell'Ovest non si faceva vedere da ore , si supponeva che fosse andata a meditare un piano in completa solitudine , ma Mira li aveva avvertiti sulle vere intenzioni della mezzosangue .

Una piccola vendetta che la strega si era presa sui mangiamorte , una retata ad Azkaban che aveva avuto come risultato lo sfoltimento delle prigioni .

Il perchè di quell'azione non era difficilmente intuibile . Dopo il funerale e la scoperta di un traditore nel Ministero , Hermione aveva perso ogni buonismo nei confronti dei nemici . L'indole sincera della donna era mutata in una sottile perfidia che molti di loro aveva fatto tremare in quelle notti buie .

Questo lo comprese anche Harry quando vide il portone della sala venire sospinto da alcuni vampiri , inchinatisi al passaggio di una figura coperta da una pesante pelliccia bianca .

Anche se i familiari boccoli bruni erano stati ormai sostituiti dal caschetto color miele , l'incedere della strega che si faceva spazio nella folla era inimitabile .

Fiera come una regina , il mento alto e il passo scaltro come quello di una tigre , Hermione si dirigeva a passo d'uomo verso il proprio marito e il piccolo cerchio di giovani maghi che Potter aveva radunato di propria iniziativa .

Malfoy cinse la vita della moglie in una presa possessiva nel notare lo sguardo di Krum indugiare eccessivamente sulla silhouette della mezzosangue , mentre Diggory sorrideva sornione alla ragazza con una leggera punta di malizia .

< Da quanto tempo Hermione , sempre da infarto devo dire > scherzò innocentemente l'ex grifondoro , riservandosi uno sguardo minaccioso da parte del mago-vampiro che aveva già teso il braccio demoniaco per un attacco .

< Sonia > chiamò dolcemente la strega dagli occhi d'oro , raggiunta in un battito di ciglia dalla flessuosa vampira bruna .

< Si mia signora > rispose inchinandosi la donna , gli occhi cremisi chiusi in un gesto reverenziale . < A che punto è il tuo Clan ? Sono pronti ? > < Si mia signora, siamo tutti in posizione e pronti all'attacco , con il vostro aiuto siamo tornati in forze > la ringraziò ammirata la vampira prima di tornare al fianco della strega per ordinare ai suoi pari appostati alle porte di cominciare la marcia .

< Allora ? Che ne avete fatto dei mangiamorte ? Ve li siete pappati tutti ? > < Si > .

Diggory sgranò gli occhi alla risposta ferma della vampira , facendo saettare lo sguardo sull'espressione impassibile della strega dell'Ovest che annuì annoiata sotto lo sguardo allucinato del ragazzo .

< Voi...voi... > < Ce li siamo mangiati Cedric , non è una cosa tanto strana per me o per i miei sottoposti . Perciò ti pregherei di chiudere la bocca , dobbiamo cominciare ad avviarci > lo rimbeccò minacciosamente Hermione , percorrendo la sala grande a passo veloce .

Harry seguì l'amica con al seguito il suo piccolo esercito improvvisato , mentre Malfoy scrutava con occhio attento ogni angolo buio del giardino in cerca di nemici .

Certo , erano in guerra , e di sicuro avrebbero dovuto avere degli alleati in quella battaglia , ma né il bambino sopravvissuto ,nè il resto degli ex studenti che stava partecipando alla rivolta riuscì a non mostrarsi stupito di fronte a quello schieramento .

Sette velieri dalle vele rosso sangue avevano preso il largo sotto il vento impetuoso che aveva cominciato a spirare , e a bordo di questo , la più grande flotta di pirati mai vista , tra cui , con grande sorpresa degli ex serpeverde , si distinguevano molte donne .

< E vai , potere alle donne > esclamò eccitata Pansy , convincendo il fidanzato a farla prendere in braccio da un vampiro muscoloso che la portò a bordo con un sol balzo .

Di seguito , una fila di vampiri avvicinò ogni studente e uomo dell'ordine della fenice per trasportarli sulla nave dato che nessun umano sarebbe stato in grado di salirci senza rompersi il collo , specialmente ora che le navi avevano cominciato a prendere il largo .

Hermione si ritrovò a mugugnare qualche maledizione quando il marito se la caricò in braccio , prendendo una rincorsa per saltare a bordo . Al loro fianco , Harry se la rideva dell'espressione terrorizzata di Diggory , preso in braccio , con sua grande vergogna , da Sonia .

< Hai dei bei muscoli tesoro , mi ci piacerebbe fare...> ma il poveretto non potè continuare che Ian , il vampiro che aveva avuto il compito di accompagnare il bambino sopravvissuto , gli lanciò un occhiata così feroce che il purosangue si ritrovò ad accucciarsi contro il petto della vampira , scatenando l'ennesimo coro di ringhi .

< Ehi , non ho fatto ANCORA nulla ! Chi è quel coso ? > sbottò risentito Cedric quando mise piede a terra , con più precisione sulle assi di legno della nave . Sonia gli diede una leggera pacca sulla spalla prima di correre tra le braccia del compagno ,mentre Harry si avvicinava all'ex grifondoro che guardava la sua ormai perduta conquista con delusione. < Ti conviene cominciare a correre sai ? Quel coso , come lo chiami tu , è il marito della vampira > lo avvertì divertito Potter , intento ora a notare come il purosangue fosse stato incredibilmente veloce nel raggiungere la porticina che portava sotto coperta e a rifugiarsi all'interno di questa prima di venire afferrato dal geloso consorte di Sonia .

< Bene , è ora di partire > .

Dente di Squalo fece ruotare il timone all'ordine della Strega , facendo segno alle navi a loro vicine di fare altrettanto .

L'acqua del lago nero li inghiottì ancor prima che Pansy potesse anche chiedere stralunata perchè mai si stessero immergendo come un sottomarino , domanda che la purosangue espose all'amica mezzosangue quando una barriera evitò a lei e alla flotta di morire annegati .

< Perchè ci siamo immersi ? Pensavo che queste navi potessero volare e non capisco come faremo ad avanzare . Davanti a noi non c'è altro che terra > si lamentò confusa l'ex serpeverde , stretta al fidanzato che guardava la parete rocciosa del fondo con occhio critico .

< Non sarà forse che …> < Esatto Theodor , passeremo attraverso la terra , li coglieremo di sorpresa sbucando sotto i loro piedi > spiegò la strega , e ancor prima che il pirata li avvertisse di tenersi forte , la nave prese velocità e venne sparata come una pallottola dalla canna di una pistola , infrangendo la parete e percorrendo una via di cunicoli che portava dritto dritto davanti al Ministero della magia .

Il viaggio fu breve , durò almeno venti minuti ,ma poi , con grande sorpresa degli stessi vampiri , Hermione scattò in piedi come una molla , osservando con sguardo minaccioso davanti a sé .

< Tenetevi forte > urlò loro la strega prima di venire sbalzata via da un altra barriera posta sotto le fondamenta del ministero .

Il contraccolpo fu devastante , ma Dente di Squalo era abituato al mare in burrasca , perciò riuscì a riprendere il controllo del veliero e a comandare ai suoi sottoposti di puntare verso la superficie .

Draco agguantò la moglie prima che questa scivolasse verso il fondo , mentre Harry si aggrappava alla mano tesa del suo padrino e a quella di Lupin .

La pressione fu atroce , qualcuno rischiò davvero di restarci secco , ma riuscirono miracolosamente a raggiungere la superficie prima di venire schiacciati .

Quando le navi infransero le strade con un fragore degno di una bomba , l'ala destra capeggiata da Selina e Blaise si ritrovò ad indietreggiare sotto la venuta dei velieri .

Malfoy , con ancora la moglie stretta al petto , si guardò attorno con circospezione , riconoscendo all'istante la snella figura dell'empatica che correva nella loro direzione con il resto dei bambini perduti al suo seguito .

< Stai bene ? > chiese apprensivo Draco alla compagna , ancora intontita dall'impatto e dalla forza magica che aveva respinto lei e la nave .

Un coro di maledizioni e guaiti di dolore convinse Hermione a riprendere un po' di lucidità nonostante uno strano peso al cuore la rendesse particolarmente distratta ,peso che sentì dolerle maggior mente quando intravide il profilo del ministero .

< Snegurocka cosa hai ? Ti senti male ? > la aggredì spaventata Mira nel sentire una stilettata di dolore colpirla con così tanta forza da farla vacillare su se stessa .

Harry riuscì a prenderla in tempo , mentre una piccola folla di pirati si attardava attorno alla loro signora , pallida come mai l'avevano vista , con i begli occhi d'oro striati di sofferenza .

Nessuno riusciva a capire il perchè di quella debolezza così improvvisa dato che la Strega , fino a poco fa in forze e pronta alla battaglia , sembrava sul punto di svenire .

Malfoy la prese in braccio per non farla affaticare , sfiorandole la pelle bollente del volto con sguardo via vai sempre più scuro e preoccupato .

La temperatura del corpo di Hermione si stava alzando improvvisamente , tant'è che Draco sentì la propria epidermide bruciare al contatto con quella della moglie che ora pareva moribonda .

< Hermione ! Cosa diavolo le è preso così all'improvviso ? > si intromise preoccupata Selina con voce sempre più stridula , osservando minacciosa la fila degli strambi uomini dalla barba bianca che si frapponeva tra loro e l'edificio .

< Caldo , ho troppo caldo > pigolò con voce sottile la strega dell'Ovest , richiamando con la magia una bufera di neve che sia abbatté su di loro dandole un minimo di sollievo .

Draco le tolse la pelliccia con delicatezza , tastando il sottile completo di pelle di drago in cerca della ferita che sembrava far perdere lucidità alla mezzosangue .

Fu proprio quando Malfoy se la tirò al petto con dolcezza , sfiorandole le scapole e i fianchi che Harry riconobbe la luminosa stella a cinque punte che sembrava pulsare tanto era incandescente .

Hermione gemette quando il marito sfiorò le cicatrici delle frustate che ritraevano il simbolo magico , facendo ritrarre con un sussulto scioccato il bambino sopravvissuto .

< Che cosa le sta succedendo ? Perchè ha preso a brillare ? Che Paul stia morendo ? > ipotizzò inorridito l'ex serpeverde , osservando con crescente preoccupazione la smorfia di dolore della migliore amica . < Impossibile > sputò scontroso Sergej , accostato a Daphne che prese una mano della strega tra le proprie prima di ritrarsi con alcune bruciature sui palmi .

< Sta andando a fuoco , dannazione ! Cosa possiamo fare ? > esclamò agitata la serpeverde , parandosi il capo con entrambe le mani quando una pioggia di incantesimi si abbattè su di loro .

Le prima fila si dispersero , mentre l'Ordine della Fenice richiamava una barriera protettiva e i vampiri circondavano gli umani con i denti ben in vista . Loro erano immuni agli incantesimi , e perciò in quel momento di stallo erano i più affidabili .

< Chi diavolo sono quelli lì ? > urlò spazientita Selina , parandosi dall'ennesimo attacco di quegli strani maghi dalla lunga barba bianca e dai mantelli cerulei .

< Druidi , quel bastardo ha chiamato dei dannati druidi > ruggì frustrato Andrey , afferrando Kabum per la vita prima che la bambina si avventasse con le sciabole che faceva ruotare tra le mani contro gli anziani stregoni .

I druidi erano pericolosi , erano i primi detentori della magia, i primi ad averla usata e poi tramandata alle generazioni a venire .

Perciò non importava che fossero numericamente avvantaggiati , in quel frangente era più utile la qualità che la quantità .

Come c'era infatti da aspettarsi , i pirati si ritrovarono a cadere l'uno dopo l'altro sotto gli incantesimi dei nemici , allineati in fila con strani oggetti magici stretti tra le mani e alzati sopra le loro teste, quasi stessero evocando chissà quale forza .

Quando persino Dente di Squalo si ritrovò con un fianco ferito da una stalattite di ghiaccio che uno dei Druidi aveva smaterializzato nel loro campo , Hermione si ritrovò a ruggire con gli occhi striati di rosso .

Draco non riuscì a trattenerla a lungo data la forza con la quale di dimenava tra le sue braccia , e quando la strega si mise a correre a quattro zampe tra le fila urlanti dei suoi alleati , si gettò davanti al pirata con

le mani curvate ad artigli .

I maghi si ritrovarono a fissare con disprezzo la Strega dell'Ovest piegata davanti a loro , gli occhi d'oro via vai sempre più scuri e torbidi .

< Cosa diavolo fai qui ? Indietreggia ! > la attaccò contrito il pirata , tirandola per un braccio, ma così come era successo a Daphne , l'uomo si ritrovò ad indietreggiare con una bruciatura lungo tutto il palmo .

D'improvviso la pioggia di incantesimi smise di mietere vittime su vittime e si raggruppò in un unico punto , lì dove Hermione schivava con passo felino le scintille scarlatte .

Un ondata di parole latine si elevò dalle fila dei Druidi , richiamando a loro una scarica di elettricità violetta che rinchiuse la strega in una specie di gabbia .

Hermione cadde in ginocchio quando i muscoli cominciarono a dolerle sotto quella sfilza di magia , ma quel dolore era nulla se paragonato alla fitta lancinante che le infiammava le membra e il cervello .

Gli attacchi si fecero più frequenti e feroci , tanto violenti da aprire profonde faglie nel terreno che si spaccò in due , dividendo il campo di battaglia in due parti .

La Strega dell'Ovest sembrava esausta , un velo di sudore ad imperlarle la fronte e le labbra esangui morse con rabbia dai denti che la ragazza digrignò all'ennesimo attacco , almeno finchè la pelle non cominciò a tendersi sotto la trasformazione in animagus .

Draco fu il primo ad accorgersi delle intenzioni della moglie , indietreggiando appena in tempo per evitare la codata dell'immensa chimera smaterializzatasi davanti ai loro occhi .

L'enorme animale scrollò le tre teste con rabbia , ondeggiando le tre code di serpenti che aggredirono senza pietà i Druidi protetti dalla barriera che però riuscì a reggere .

L'impatto fu devastante sia per i nemici che gli alleati . L'onda d'urto emessa dal contatto degli artigli della chimera con la barriera che i Druidi continuavano a mantenere a fatica spedì molti vampiri e pirati un paio di metri più in là .

Anche Harry si ritrovò a rotolare per le strade con l'empatica stretta al petto .

< Coraggio , è arrivato il momento di attaccare > li incitò aggressivo Dente di Squalo , accostando l'immenso animale che si avventò con le fauci sulla patina dorata che difendeva il ministero e i maghi .

Quando la barriera si frammentò sotto i denti del mostro , i pirati si avventarono con ruggiti atroci contro i nemici , recidendo teste e infilzando corpi .

I vampiri alle loro spalle cominciarono a saettare come schegge tra gli stuoli di auror comparsi da dentro le abitazioni e dagli angoli della cittadella che circondava l'immenso edificio .

L'unico ad essere rimasto indietro fu Malfoy , impensierito dall'oscillare preoccupante dell'animale .

Infatti la chimera aveva preso a dondolare sulle grosse zampe con le ali dispiegate sulla schiena , emettendo brevi gorgoglii che potevano essere riconducibili a dei gemiti di dolore .

< Hermione ritrasformati , non reggerai ancora per lungo > la avvisò ansioso il marito ,vedendo con sguardo scioccato un sottile fascio di luce violetta saettare da una parte indistinta del ministero sulla propria compagna .

Quando la flebile luce sfiorò la pelliccia della chimera , Hermione si ritrovò a prendere le proprie sembianze e ad accasciarsi esanime al suolo sotto lo sguardo terrorizzato del marito .

Draco la soccorse , atterrito , osservando con sguardo sconvolto il pallore del volto e la fatica con la quale la strega respirava , quasi fosse in procinto di morire lì tra le sue braccia .

< Coraggio , respira lentamente . Andrà tutto bene , vedrai . Andrà tutto bene > cantilenò con voce rotta il mago-vampiro , sempre più spaventato dal colorito cadaverico della strega .

Hermione aprì a stento gli occhi per guardare con un sorriso il marito , piegato su di lei con gli occhi grigi resi lucidi dalla paura e il bel volto stravolto dal panico .

< C'è...qualcuno nel ministero con il sigillo ...lo sento...mi..sta chiamando > biascicò a fatica la mezzosangue , sfinita da quella voce che la stava prosciugando delle sue forze .

Eppure bastò quella frase smorzata dal dolore a far scattare il vampiro verso l'edificio .

Harry scaraventò un folto gruppo di auror poco distante da lui per lasciar passare Malfoy , ma i loro nemici erano forti , molto , perciò il purosangue si ritrovò ben presto accerchiato da una fila di Druidi dagli occhi placidi e severi .

< Non possiamo lasciarti passare giovane mago , a meno che tu non ci consegni la Strega dell'Ovest di tua spontanea volontà > lo informò distaccato uno dei vecchi maghi, le mani rugose e affusolate allungate sul corpo che il vampiro strinse con rabbia contro il petto , facendo indietreggiare l'uomo con un ringhio minaccioso .

< Sparite , non ho tempo da perdere con voi > ruggì frustrato il ragazzo , impensierito dal colorito cinereo della moglie e dall'aura violetta che dalla schiena aveva cominciato ad avvolgere gran parte del busto .

< Via , via ho detto ! > .

Con grande sorpresa dei vecchi maghi , delle fiamme scarlatte cominciarono a lambire il braccio del giovane , l'arto demoniaco che i Druidi riconobbero con un sussulto spaventato .

< Draco , tappa le orecchie ad Hermione > gli urlò poco lontano da lì Blaise , osservando la piccola Kabum seduta su una spalla di Andrey che colpiva con il fucile chiunque osasse avvicinarsi al purosangue e alla Strega dell'Ovest .

Anche Sergej indietreggiò quel tanto che bastava per unirsi al cerchio di alleati disposti attorno ai due sposi , mentre gli artigli della propria arma squartavano chiunque osasse avvicinarsi .

Selina si destreggiava in giravolte con i pugnali oblunghi stretti spasmodicamente tra le mani affusolate , lo sguardo feroce e i capelli incollati al volto sudato .

Alla loro destra Pansy e Theodor si tenevano per mano , uccidendo con le maledizioni senza perdono gli auror che tentavano di infrangere la loro difesa .

Daphne invece si trovava schiacciata tra Krum e Cedric , a loro volta spalleggiati da alcuni bambini perduti e Sonia , accucciata in posizione d'attacco con i canini ben in vista.

Malfoy rinchiuse la moglie in un abbraccio protettivo , coprendole le orecchie con una mano quando la piccola pirata dischiuse le labbra sottili , emettendo un grido così acuto e stordente , da mandare in frantumi i vetri delle abitazioni , del ministero , e facendo sanguinare i timpani dei nemici che stavano loro vicino .

Ben presto , grazie a quello stratagemma , gli auror furono dimezzati , consentendo così ai pirati di superarli numericamente e di disfarsi prima di tutto dei Druidi .

< Forza vai , ti copriamo noi le spalle > gli ordinò con gli occhiali rotti e alcune ferite sul corpo il bambino sopravvissuto , accostato a Mira per evitare che l'empatica subisse qualche danno .

Il purosangue annuì , ringraziando silenziosamente l'ex serpeverde prima di prendere letteralmente il volo sopra le teste dei nemici , balzando da un tetto all'altro per raggiungere il prima possibile l'edificio .

Quando saltò in alto dall'ultima casa , Draco protese il braccio come se volesse dare un pugno , proteggendo la moglie con il proprio petto quando riuscì a fare breccia nel Ministero .

Immediatamente , una schiera di auror lo colpì con maledizioni senza perdono e incantesimi offensivi , ma Draco , essendo vampiro , per di più superiore , non fu scalfito da nessuno dei loro attacchi .

Con un movimento annoiato del braccio il purosangue si disfò di alcuni di loro con una sferzata d'aria così affilata da tranciare a chi un braccio , a chi una gamba , riprendendo la sua corsa verso l'interno dell'edificio .

In realtà Malfoy non sapeva cosa cercare , o per meglio dire chi . Non sapevano chi fosse il traditore , ma era sicuramente qualcuno che lavorava lì dentro .

< Ti guiderò io , lo percepisco > gli venne in aiuto la moglie , rinvenuta con un colorito roseo un poco più rassicurante del pallore di pochi minuti prima .

Draco seguì ogni ordine della moglie svoltando una volta a sinistra , due a destra e percorrendo un lungo corridoio con dei dipinti affissi alla parete .

Il mago-vampiro non sapeva esattamente dove si trovasse , ma quando la strega lo fece fermare davanti alla porta di legno di cieliegio , un brivido di disgusto gli fece storcere la bocca .

Possibile che ...< Entrate > li invitò una voce grottesca dall'interno dell'ufficio .

Hermione aguzzò la vista , mettendo a fuoco l'uomo seduto dietro la scrivania su una poltrona di pelle nera , e le mancò letteralmente il respiro quando riconobbe il volto apatico del Ministro della magia .

< Non è possibile > biascicò senza voce la strega , costringendo il marito a rimetterla a terra quando lo shock la spinse ad avanzare verso il mago .

Gli occhi chiari e vuoti dell'uomo si assottigliarono nel vedere come il purosangue l'avesse attratta al proprio fianco con un braccio , in un gesto protettivo , mentre gli occhi grigi del giovane Malfoy non celavano il disprezzo per lui e ciò che aveva fatto .

< Benvenuta piccola Granger , ero sicuro che prima o poi saresti venuta a reclamare vendetta , solo non mi aspettavo di vedere con te una persona altolocata come il qui presente Malfoy > la sbeffeggiò divertito il Ministro , abbandonatosi sullo schienale con le gambe incrociate sopra la scrivania e le braccia conserte .

Il sorrisino sarcastico dell'uomo causò un ondata di rabbia nel purosangue , ma un occhiata all'espressione distrutta della moglie lo fece desistere dal suo intento .

Infatti Hermione non riusciva a capacitarsi di quella scoperta . Certo , la strega aveva messo in conto che avrebbe torturato fino alla morte colui che aveva architettato quello sterminio di massa , ma non si aspettava di trovare nel suo carnefice il Ministro della magia , colui che si era incaricato della salvaguardia del mondo magico e dei suoi abitanti .

Non era forse a lui che i maghi avevano affidato la loro vita , dandogli piena fiducia ?

< Non mi sono presentato come si deve . Io sono Cornelius Oswald Caramell , Ministro della Magia , anche se per te sono famoso per via del mio secondo nome , sbaglio Granger ? > .
Una O puntata che aveva firmato ogni morte avvenuta fino a quel momento , un secondo nome che nessuno conosceva data l'inaccessibilità nella sfera privata del mago , un marchio simile al Morsmorde per la morte che quel simbolo portava con sé .

Eccolo lì il colpevole del suo dolore . Eccolo lì il braccio destro di Voldermort .

< Perchè ? > chiese con voce stanca la strega nel passarsi una mano sul viso stravolto , sorretta dal marito che le cinse le spalle con un braccio prima di scoccarle uno sguardo preoccupato .

Caramell perse il sorriso strafottente , giocherellando con la foto che aveva tenuto sulla scrivania per qualche tempo , perdendosi nel viso pallido e gentile di quelle due donne che lo avevano amato e poi abbandonato .

< Per una vita ho sognato di sedere qua sopra e di caricarmi del peso del mio compito . Io sono colui che decide chi può vivere o morire , ma dopo la venuta di Colui-che-non-deve-essere-nominato , ho capito quanto la giustizia fosse compatibile con la tirannia . Un tiranno ha il potere assoluto su tutto e tutti , è pari ad un Dio e ha il compito di proteggere i suoi sudditi con ogni mezzo possibile . Per questo ho creato quell'archivio , per consentire a Voldemort di fare i suoi comodi con i mezzosangue che non partecipavano attivamente alla vita politica , in cambio lui favoriva la mia posizione . Mi sembrava uno scambio equo , una vita per una vita, almeno finchè Tom non si fosse stancato di giocherellare con voi > si interruppe solo per riempirsi gli occhi dello sgomento di quella ragazzina cresciuta troppo velocemente , sorridendole con una punta di malignità prima di riprendere il discorso . < Ma quella stupida di Rosette non ha voluto sentire ragioni , pensava che i mezzosangue fossero come noi , dei maghi puri , per questo tentò di fare la spia . A quel punto non potei fare altro che ucciderla facendolo passare per un incidente , mentre quelle tre pesti dei miei figli furono inviati nel posto più lontano da noi , la Russia . A proposito , come sta Paul ? Credevo li avessi uccisi dopo che Caroline aveva fatto fuori la piccola Angelique . Non puoi immaginare quanto Charlotte abbia pianto quando le ordinai di sbarazzarsi della bambina . Sai , era davvero affezionata a te , le ricordavi la figlia morta , e per questo voleva spifferarti tutto , così l'ho uccisa . Era una sciocca sentimentale , proprio come sua sorella > .

Hermione era pietrificata . Il cuore le si era congelato nel petto , mentre gli occhi avevano cominciato a lacrimare senza che lei se ne accorgesse .

Mostro . Quello non poteva essere un uomo , neanche un essere umano . Persino Voldemort era più umano di quel mago . Una bestia ,non era nient'altro che questo , una bestia immonda che doveva soffrire come un cane sotto di lei .

Gli avrebbe strappato la carne , bruciato la pelle , liquefatto le ossa . Lo voleva morto come mai si sarebbe sorpresa di desiderare . Lo odiava , odiava tutto di lui . La sua freddezza nel parlare di sua madre . L'indifferenza del suo sguardo opaco , vuoto . L'aria divertita che continuava ad aleggiare sul suo volto . La stessa aria che gli avrebbe strappato a morsi , con le unghie e con i denti .

< Morirai , ti farò soffrire come un cane lurido bastardo > ruggì furiosa la strega , gettandosi sull'uomo con gli occhi iniettati di sangue .

Malfoy si trovò ad intervenire quando i due , rotolando sul pavimento, andarono a sbattere contro una libreria , facendo franare su di loro enormi tomi dall'aria incredibilmente pesante .

Hermione fu strappata in tempo dalla giacca del mago prima che un volume dalle proporzioni assurde cadesse sullo stomaco di Caramell , togliendogli il respiro , mentre Hermione si dimenava come una furia tra le braccia del marito .

< Lasciami ! Lasciami ho detto ! LO voglio uccidere , gli farò patire tutte le sofferenze della mia famiglia > si mise ad urlare con rabbia Snegurocka , tenuta in vita da Malfoy che tentava in tutti i modi di calmarla , non perchè non volesse che la moglie uccidesse il Ministro , ma solo perchè lo sguardo canzonatorio dell'uomo era davvero inquietante , e nascondeva un qualcosa che sapeva , avrebbe fatto soffrire lui per primo .

Caramell si rimise in piedi a fatica , la guancia sanguinante per le unghie con le quali la strega gli aveva graffiato il viso ,lasciando profonde strisce rossastre , eppure l'uomo non si fece caso .

< Sei una piccola selvaggia , come tutti i mezzosangue . Ecco perchè non volevo che voi aveste le conoscenze dei veri maghi , non ne siete degni > .

< Zitto ! A meno che non voglia un buco nello stomaco , le consiglio di non ripetere più un cosa del genere , per il suo bene > lo minacciò aspramente il purosangue , placato dalle lacrime che avevano cominciato a rigare il volto della mezzosangue e che il ragazzo saggiò con le labbra , bisbigliandole parole dolci .

< Da che pulpito Malfoy ! I tuoi genitori hanno ucciso la sua famiglia , e tu non hai mai nascosto il tuo disprezzo per i mezzosangue , solo perchè questa piccola mezzosangue ha un bel visino tu ti sei fatto accalappiare come un idiota > lo accusò l'uomo , puntando un dito contro di lui per enfatizzare la colpa della quale il purosangue si era macchiato .

Draco si morse la lingua in cerca di parole per dissimulare quella critica , ma era tutto vero , tutto .

Erano stati i suoi genitori a sterminare i Granger . Lui odiava i mezzosangue , o almeno li aveva odiati in passato , ora non provava altro che indifferenza per tutti , tranne che per lei , sua moglie .

Stava giusto per accusare a sua volto l'uomo di essere abominevole per aver ucciso la sua , di famiglia , quando Hermione sgranò gli occhi d'oro come in preda ad un raptus omicida , aggrappandosi al braccio che le cingeva la vita con rabbia .

< Non osare paragonarti a lui hai capito ? Tu sei un mostro , mentre lui è umano . Non ti permetto di giudicarlo , lui è sempre stato chiaro sulla diffidenza che portava per i mezzosangue ,ma almeno ha avuto il coraggio di prendersi le sue responsabilità . Perciò non osare criticare mio marito , perchè lui è riuscito dove nessuno poteva arrivare, ovvero a farmi innamorare di lui . Hai capito ? > si sfogò con le lacrime che le rotolavano giù dalle guance , abbracciando il marito con affetto nel mentre che scoccava uno sguardo velenoso al mago fermo di fronte a loro .

Draco ,che a quelle parole aveva smesso di respirare , fissò gli occhi d'oro della moglie con palese incredulità , sconvolto dal sorriso tenero della ragazza e del suo sguardo così...innamorato .

< Che scena patetica ! L'amore non esiste, è solo una scusa per rendere succube un altro essere umano . Perciò dato che tieni tanto a lei , mio caro Malfoy , vorresti provare a sentire come ci si sente a vedere la persona amata morire tra le tue braccia ? > lo minacciò divertito Caramell , la bacchetta estratta dal taschino interno della giacca che ora teneva mollemente lungo il fianco .

Il purosangue fece accucciare la moglie sul proprio petto , sollevando il braccio demoniaco con sguardo duro e pericoloso . < Non la toccherai neanche con un dito . Ti ucciderò ancor prima che tu possa anche sfiorarla > < E chi ti dice che io voglia sfiorarla ? > rispose sibillino il mago , poggiato con noncuranza alla parete , portando la bacchetta all'altezza del petto .

Tuttavia ,la cosa che lasciò spiazzati Malfoy e signora , fu che la punta della bacchetta non era minimamente puntata su di loro , ma poco sopra il cuore di Caramell .

Hermione guardò stranita l'uomo , il viso rilassato e l'espressione soddisfatta di chi aveva il destino del mondo in pugno ,ma in questo caso ,vi erano le loro vite sotto il volere del mago .

< Penso che i vostri amici demoni vi abbiano raccontato la storia del sigillo celtico >esclamò divertito l'uomo , soddisfatto delle espressione sorprese dei due ragazzi stretti l'uno all'altra come se ne andasse della loro vita .

< Certo che si , perciò sapete che se colui che ha impresso il sigillo muore , coloro che lo hanno tatuato a loro volta periranno con lui ,mi sbaglio forse ? > .

Malfoy assottigliò lo sguardo torbido con rabbia , rafforzando la stretta sulla moglie che continuava a fissare il mago con occhio attento e quasi...spaventato .

< Paul è al sicuro al castello , perciò non c'è nulla da temere . Siccome alla morte di Caroline e di Teodor non siamo morti anche noi , significa che è stato lui a porlo su tutti , dunque non vedo il perchè debba spaventarmi > rispose saccente la strega , rincuorata dal fatto di avere ragione in quel ragionamento logico .

Il cuore della strega però sembrò saltare un battito quando il Ministro , osservandola con quel ghigno compiaciuto , si abbassò il colletto della giacca per mostrare la famosa stella a cinque punte.

Fu a quel punto che Draco ed Hermione capirono il perchè di tutta quella sicurezza , di quel suo sguardo vittorioso che non lo abbandonò neanche nel momento esatto in cui le sue labbra pronunciarono la maledizione senza perdono per eccellenza , mentre Malfoy scattava in avanti per fermarlo .

Perchè non era Paul colui che aveva in pugno la sua vita , non lui , né Caroline , né Teodor , ma il loro stesso padre . Quello stesso uomo che voleva suicidarsi davanti ai loro occhi .

Successe tutto a rallentatore .

Draco allungò una mano per strappare la bacchetta dalla presa ferrea dell'uomo che ghignava in risposta al suo sguardo terrorizzato , ma nonostante la sua velocità vampiresca , il purosangue non riuscì a bloccare in tempo la scintilla verde che penetrò nel petto del Ministro , strappandogli il suo ultimo respiro .

Poi una colonna violetta inglobò il mago dagli occhi vuoti , mentre ai suoi piedi si intrecciavano le linee che componevano la maledizione proibita e il corpo ormai esanime fluttuava nell'aria a un pelo da terra .

L'urlo strozzato di Hermione zittì le urla di vittoria di Harry e i compagni che erano riusciti a sopraffare i nemici , seguito da quello animale di Malfoy che sembrò squarciare l'aria , il cielo , la terra e il mare .

Draco si gettò sulla moglie a sua volta inghiottita da quel fascio di luce che sembrava strapparle il respiro , il cuore , la vita stessa , ma come era successo fin dalla prima comparsa del sigillo , venne sbalzato indietro con una forza inaudita .

Ed intanto Hermione gridava a squarciagola , gli occhi d'oro dilatati per il dolore e lucidi di pianto che osservavano terrorizzati il corpo fluttuante del Ministro davanti a lei .

Era davvero finita così ? Dopo tutte quella morti , quelle scoperte , quelle perdite , era arrivato anche il suo , di momento ?

La Strega dell'Ovest provò ad opporsi a quella luce che strisciava sulla sua pelle , penetrava nelle vene , e asciuga ogni stilla di sangue presente nel suo corpo , inaridendo il cuore che stava smettendo di pompare e di pulsare per tenerla in vita .

Fu così che Harry , Dente di Squalo e Sergej la trovarono .

La schiena inarcata , la pelle pallida , troppo pallida del volto tirato che si stava prosciugando di ogni colore , mentre gli occhi d'oro si svuotavano di ogni sentimento , assumendo una sfumatura via vai sempre più vacua , spenta .

Malfoy tornò in piedi a fatica , un profondo squarcio sul petto dal quale copioso usciva sangue , così come sui tagli al polpaccio , al volto , alle braccia e al fianco , eppure il vampiro tornò in piedi con rinnovato vigore , trascinandosi dalla moglie agonizzante .

Nel terrore e nella confusione nata da quella visione ,l'unica cosa certa era che Hermione stava morendo davanti ai loro occhi senza che nessuno potesse fare nulla .

Harry si gettò addosso alla migliore amica assieme a Mira , Selina , Pansy e gli ex studenti , persino Sonia si avventò sulla sagoma sofferente della mezzosangue , ma tutti , nessuno escluso , si ritrovarono scaraventati a terra con profonde ferite a renderli innocui come bambini .

Draco allungò una mano insaguinata , inchiodando lo sguardo disperato della moglie che , stringendo i denti per i dolore, sollevò a sua volta il palmo , poggiandolo su quello del marito che però non riusciva a toccare per colpa della barriera .

< Non azzardarti a lasciarmi proprio ora mezzosangue , non osare lasciarmi indietro ancora una volta . Non te lo permetto > sibilò con voce rauca e graffiante il vampiro , penetrando la patina violetta che rinchiudeva la moglie con gli artigli affilati della mano demoniaca .

Hermione lanciò un urlo di dolore , staccando la mano da quella del purosangue per abbracciarsi le spalle che sentiva ardere come braci , mentre le lacrime le offuscavano la vista , e non solo per il pianto .

Con un singulto spaventato , Draco potè udire i battiti della ragazza rallentare ad un ritmo preoccupante , un lento tum-tum-tum che si spegneva velocemente, così velocemente da gettarlo nel panico .

< No , no . Guardami Hermione , guardami dannazione ! > le urlò disperato , osservando con gli occhi grigi il sorriso candido che la strega gli lanciò dall'interno della barriera con i begli occhi d'oro socchiusi come nell'attesa di un sonno eterno .

Mira tirò in piedi il compagno , avventandosi nuovamente assieme agli amici con un ringhio sommesso , e questa volta , anche Dente di Squalo , Sergej , Sirius e Krum imitarono il loro gesto , stringendosi l'uno contro l'altro per darsi coraggio .

Profondi tagli si aprirono sulle loro braccia , sulle gambe , sui volti stremati ,ma gli occhi che fissavano la strega erano ancora combattivi , pieni di fierezza e volontà .

< Forza , tutti qui > ordinò a pieni polmoni Harry Potter , convincendo l'ordine a dar loro man forte con incantesimi curativi che li difendevano , seppur debolmente , dalle ferite inferte dalla barriera .

Continuarono a colpire con i pugni sanguinanti , con le unghie spezzate , con le braccia ferite la barriera che però non sembrava cedere sotto i loro colpi , solo gli artigli di Malfoy erano riusciti a penetrare la patina e a sfiorare debolmente il gomito della Strega dell'Ovest .

All'esterno dello studio si stavano radunando ogni pirata , vampiro , e mago presente alla rivolta , ed ognuno di loro , sotto l'ordine del proprio comandante , si accodarono al resto degli uomini e donne che battevano i pugni su quella maledetta colonna che pian piano stava svanendo .

Non era di certo un buon segno per nessuno di loro . Infatti Hermione prese aria come se stesse affogando , portandosi una mano al collo e guardando con i grandi occhi d'oro l'espressione vulnerabile del marito , ora così debole e sofferente con quell'espressione spaventata .

Il terrore cominciò a serpeggiare tra le fila quando la Strega dell'Ovest smise di dimenarsi , lasciando cadere il braccio lungo un fianco e gettando la testa indietro come se l'ultima boccata d'aria la stesse abbandonando .

Un ennesima scossa , più forte delle altre , spedì tutti , eccetto Malfoy , contro le pareti della stanza, e questa volta , nessuno di loro riuscì a mettersi in piedi , nessuno .

< Mi senti ? Hermione mi senti ? Sono io . Ti prego resta con me , ti prego > la supplicò disperato quando la mezzosangue cominciò a ciondolare la testa di lato , come se le forze ormai fossero terminate . E l'ondata di terrore che investì il purosangue come un onda in piena lo spinse ad affondare il braccio nella barriera per afferrarla in tempo prima che la moglie esalasse l'ultimo respiro .

Poi , come comparsi dal nulla , Mefistofele e Josephine immersero con un urlo di dolore le proprie braccia nella patina violetta afferrando chi un braccio , chi la spalla , chi la vita della strega , ed in tre , con la forza demoniaca di cui disponevano , strapparono il corpo martoriato della mezzosangue al flusso di luce violetta che si spense come un lume investito da un fiato di vento .

Draco cadde a terra con il corpo di Hermione stretto al petto , il respiro affannoso , i muscoli doloranti e gli occhi sgranati e lucidi di terrore . Poco prima di perdere i sensi però , il purosangue riuscì a cogliere un particolare che lo rincuorò , per quanto quel modo di alzare e abbassare il petto fosse troppo debole .

Perchè , nonostante tutto , sua moglie respirava ancora .











Hogwarts non sembrava più la scuola di magia e stregoneria più famosa nel mondo magico . Ora come ora , con quelle nubi nere che cingevano i lati del castello come la presa ferrea di un carceriere , le armi gettate a terra e le chiazze di sangue che a volte divenivano veri e propri bacini di acqua rossastra nel giardino , l'imponente costruzione era più simile ad una cripta mortuaria .

Le navi attraccate non dondolavano più per mancanza di vento , scheggiate , ferite come coloro che assediavano la sala Grande del castello , trasformata in un infermeria per ordine della McGranitt .

Lettini candidi accoglievano i feriti della battaglia , moribondi dopo una simile lotta finita con la loro vittoria. Si , avevano vinto , ma ad un prezzo troppo alto .

I mezzosangue morti per anni ed anni erano stati riscattati con il sangue del loro carnefice , ma il sacrifico per il raggiungimento di quella vendetta a cui da anni i bambini perduti aspiravano era poca cosa se paragonata allo stato catatonico di quella figura accasciata sulla sedia riservata al preside .

Lì , sullo schienale morbido dove Draco Lucius Malfoy poggiava la schiena rigida e contratta , con le spalle ricurve e la pelle tesa per il dolore , mentre le braccia cingevano la sottile figura accucciata sul suo petto .

I capelli biondissimi , quasi bianchi e fin troppo lunghi , ricadevano sul volto esangue del ragazzo, sfiorando la bocca violacea della mezzosangue che Draco abbracciava da giorni senza mai staccarsi da quel corpo che via vai si faceva sempre più freddo .

Era vero , Hermione respirava ancora , ma l'intervento suo e dei demoni aveva solo ritardato e peggiorato lo stato della strega . Perchè , se prima la maledizione della regina Aranel uccideva all'istante coloro i quali aveva marchiato , ora , a causa del loro desiderio di trattenere con loro la ragazza, avevano solo aggravato il suo stato di salute . Perchè Hermione stava morendo , seppur lentamente e in silenzio , Hermione stava morendo tra le braccia dell'unico uomo che a quel mondo non avrebbe sopportato la sua dipartita .

E né lui , ne i demoni millenari , né il bambino sopravvissuto potevano fare qualcosa. Tutti inutili , impotenti di fronte a quella bellezza selvaggia che pian piano si spegneva sotto i loro occhi .

Harry Potter non aveva lasciato il fianco di Malfoy neanche per un istante, con il capo abbandonato sulle braccia e gli occhi verdi rossi di pianto . Attorno a loro , i compagni di una vita erano stesi su lettini vuoti con i propri amanti, fidanzati , amici al loro fianco, quasi per darsi forza reciprocamente .

Così come Josephine , con il volto scarno , profonde occhiaie violacee e la pelle traslucida , osservava con gli occhi ametista il corpo esanime dell'unico essere umano che aveva amato come una sorella , l'unica creatura ad averle dato un po' di pace da quel continuo stato di emarginazione al quale era stata abituata per secoli .

Mefistofele , dal canto suo , non aveva mosso un muscolo, né respirato , né parlato . Come un burattino al quale erano stati tagliati i fili cingeva la moglie in un abbraccio fragile , tenero e sofferente nel tentativo di darle e darsi forza .

Erano passati due giorni dalla disfatta del Ministro della magia , dalla divulgazione della notizia e dello shock del popolo magico . Nessuno alla fine si aspettava una simile crudeltà da colui il quale ognuno di loro rispettava per la posizione di prestigio e del suo incarico , per la serietà di quel bel volto ora deturpato dalle unghie della Strega dell'Ovest . La guerra si era ormai conclusa . Oramai Voldemort privo di alleati era una facile preda , perciò la vittoria stuzzicava chiunque a scommettere sulla dipartita del mago oscuro grazie all'intervento del bambino sopravvissuto , il salvatore dei maghi .

Tuttavia , nessuno sapeva che Harry James Potter non aveva più voglia né di combattere , né di portare lo stendardo del salvatore ,nè di salvare qualcun altro all'infuori dell'unico essere che aveva sempre voluto proteggere fin da bambino .

Perchè lì , tra quelle braccia muscolose ma annichilite da un dolore straziante, Hermione Jane Granger in Malfoy non era più nulla , né la Strega dell'Ovest , né la migliore amica di Harry potter e sua protettrice , né Snegurocka la principessa di Russia .

Lei , quella bambina dagli occhi d'oro cresciuta troppo in fretta , non era altro che la vittima di una guerra ingiusta . Hermione era sempre stata la vittima , ma lei aveva sempre fatto di tutto per nasconderlo dietro i suoi sorrisi enigmatici e i suoi occhi magici .

Perchè Hermione era l'essenza pura della magia , luminosa come un sole primaverile che accarezzava con i candi raggi i tulipani di un prato fiorito , ma tenebrosa come l'ombra minacciosa di un mostro assetato di sangue che si stagliava sui resti della sua fame .

La signora Malfoy, come molti avevano cominciato a chiamarla , era la donna più forte e coraggiosa . L'amante più focosa , la moglie più fedele , l'amica più cara , l'amore più puro .

E questo , Draco lo aveva sempre saputo , tutti lo avevano sempre saputo ma mai affermato a parole , perchè lei era la strega più intelligente di Hogwarts senza che nessuno la odiasse per questo . Perchè era la donna più selvaggia e attraente del mondo magico senza che nessuno la maledicesse .

Perchè era la diciottenne che aveva avuto saputo amare e farsi amare dal purosangue per eccellenza , figlio di assassini , dal cuore di ghiaccio e lo sguardo di serpente .

< è così tenera > si lasciò sfuggire con un sussurro debole Pansy Parkinson , accoccolata sulle gambe del fidanzato con gli occhi neri e tristi fissi sul volto pallido dell'amica .

Draco le sfiorò un zigomo con un bacio, continuando ad accarezzarle i capelli e a sussurrarle nell'orecchio quelle parole d'amore che non aveva mai avuto il coraggio di dire per orgoglio , sapendo bene che più avanti le avrebbe confessato tutto . Ma il tempo era tiranno , e a giudicare dai commenti di Mefistofele e di Josephine, ad Hermione restava solo quel giorno da vivere .

Un risolino divertito , così discordante dalle espressioni apatiche e malinconiche dei presenti nella sala sembrò risvegliare dal torpore il cerchio di maghi e demoni allineati attorno alla strega morente .

Draco alzò a sua volta lo sguardo vacuo e spento sulla piccola pirata dai capelli rosso fuoco che tirava per una mano un uomo alto , dalla stramba tunica azzurra con qualche stella dorata ricamata sopra , e un barba lunga e bianca decisamente familiare .

Silente, dopo le settimane di assenza , era tornato tra loro con un sorriso così rilassante e placido da scombussolare il cuore ad Harry e a Malfoy , mentre Kabum gli trotterellava affianco con un sorriso estatico sul volto .

Andrey aggrottò le sopracciglia , confuso dall'euforia della ragazzina dato che fino a pochi minuti fa stava urlando a squarciagola nella foresta , abbattendo chissà quante creature.

Il vecchio mago continuò a mantenere quell'espressione pacifica anche quando li raggiunse , osservando con un espressione dolce e paterna Draco Malfoy ed Hermione Granger stretti in un abbraccio senza tempo .

< Che diavolo ha da sorridere in quel modo ? Vuole che la schianti immediatamente ? > masticò mordace il purosangue dagli occhi argentati quando il debole respiro della moglie cominciò a farsi più flebile , mentre quel dannato continuava a sorridergli come se avesse tutte le risposte ai suoi problemi , al dolore che lo stava lacerando dall'interno .

< Suvvia signorino Malfoy , non deve prendersela così tanto . Ho fatto un salto a casa sua , spero che la cosa non le dispiaccia > rispose educatamente il preside , allargando il sorriso nel vedere il ragazzo assottigliare lo sguardo e digrignare i canini ben visibili da sopra le labbra arricciate .

< Per quel che mi importa , può fare quello che vuole . Ed ora se ne vada , il suo sorriso mi disturba > < Dai Malfoy , non è il caso di rispondere così > tentò di smorzare la tensione Harry , ma un occhiata disgustata dell'ex serpeverde lo fece ammutolire e ritrarre . Perchè in quello sguardo freddo , in quegli specchi trasparenti ed insondabili , il bambino sopravvissuto aveva scorto un ombra di dolore così intensa da strappargli il respiro .

< Vuole davvero che me ne vada ? Anche sapendo che ho scoperto un modo per salvare la signorina Granger ? > .

Fu a quel punto , a quella frase che la patina invisibile di tensione , dolore e sofferenza si ruppe come uno specchio andato in frantumi , come il cuore del principe che prese a battere furiosamente in quel petto che aveva cominciato a congelarsi pur di non soffrire ancora .

Dopo i primi istanti di stupore , Malfoy sentì la rabbia pizzicare ogni nervo del suo corpo , fino ad arrivare alla sua bocca dove esplose in un ruggito così feroce da far sgranare gli occhi persino ai due demoni .

Silente però non indietreggiò quando , stringendo la moglie con entrambe le mani , quasi avesse paura a lasciarla andare , il purosangue si rimise in piedi con una luce minacciosa negli occhi grigi .

< Mi sta prendendo per il culo ? Se ne vada ho detto , ora , prima che le faccia del male o...>< Per favore Draco , cerca di essere educato > lo rimproverò piccata una voce femminile alle spalle del mago .

Malfoy impiegò pochi secondi , anzi millesimi per riconoscere la melodica voce di sua madre e i suoi capelli biondissimi che oscillavano sul corpo flessuoso , accompagnata da Lucius Malfoy , impassibile come sempre . I coniugi Malfoy avanzarono senza degnare nessuno di uno sguardo , con il naso all'insù per accentuare la loro aria altezzosa e regale .

Harry storse la bocca a quella vista , e stranamente , anche Draco imitò il compagno , indietreggiando lievemente e fulminando entrambi i suoi genitori con occhi rabbiosi .

< Così è questa è tua moglie > esclamò Narcissa nell'osservare con occhio clinico , come quello di un chirurgo nell'esaminare un cadavere particolarmente interessante , Hermione .

Istintivamente il purosangue coprì la ragazza con il braccio demoniaco , sfregando i denti e fulminando la donna bionda con un occhiata minacciosa .

La strega dagli occhi azzurri si passò una mano sotto il mento , in una posa meditabonda , sfiorando il marito con un braccio per attirarne l'attenzione .

< Accettiamo , ora capisco che non c'è più nulla da fare > commentò annoiata Narcissa, cercando nello sguardo ostile di Lucius una conferma alla sua stessa decisione .

Subito dopo quel commento , un folto gruppetto di sagome nere si avvicinò ai due coniugi , facendo rizzare in piedi Pansy , Blaise , Daphne e Theodor ,perchè , accostati ai Malfoy con l'identica posa imperscrutabile , vi erano i loro genitori .

< Siete d'accordo vero ? > si informò educata Narcissa nel rivolgersi agli amici purosangue , ricevendo un assenso collettivo . < Certo , in fondo era così che doveva andare > si intromise con voce sommessa la vedova Nott, austera nel proprio completo blu notte , l'unica senza la presenza del marito , ucciso anni fa da Hermione durante lo sterminio in Russia .

< Si può sapere che ci fate qua ? Perchè siete venuti ? > domandò con voce stridula Daphne , circondata dal braccio muscolo di Sergej che tentò invano di calmare la ragazza . Tuttavia , nessuno degli adulti lì presenti pronunciò parola , né soffermò lo sguardo sulla prole , quasi indifferenti a tutto .

< Allora ? Che cosa aspettiamo ? A quanto ci hai detto Silente , la ragazza non ha molto da vivere > si intromise stizzita la madre di Blaise , gli occhi blu cobalto intenti ad osservare con curiosità il profilo addormentato della Strega dell'Ovest .

Draco non era riuscito a cavare un ragno dal buco nell'ascoltare quella stramba conversazione , né il resto dei compagni , almeno fin quando il preside non estrasse da dietro la schiena un enorme tomo impolverato , chiuso con un lucchetto grosso quanto un pugno di Andrey, e perciò incredibilmente grosso , che vibrava continuamente .

Sotto lo sguardo smarrito degli ex studenti , Mefistofele si avvicinò al mago per confiscargli il libro con sguardo cupo e esterrefatto , mentre la moglie osservava da sopra la spalla del consorte le scritte incise nella copertina rigida e , a giudicare dalla luminosità del metallo , costituita da una placca d'oro .

< Come ne è venuto in possesso ? Solo i discendenti di Aranel potevano custodirlo , e si diceva fosse perduto per sempre > lo attaccò inquieto il demone , tentando invano di aprirlo senza però alcun successo .

Narcissa , alquanto irritata dalla situazione, accostò il vampiro senza un battito di ciglia , sfiorando il lucchetto che , magicamente , si aprì con uno schiocco al contatto .

Completamente scioccato , Mefistofele si mise a sfogliare quello che , a detta delle leggende dei suoi tempi ,di qualche centinaio di anni fa o giù di lì , descriveva quel pregiato tomo d'oro come il diario della regina Aranel . < Lei è una consanguinea ? > chiese senza alzare il volto dalle pagine alla donna dai lunghi capelli biondi , ricevendo uno sguardo altezzoso e un ghigno made in Malfoy .

< La mia trisavola era per metà elfo , e per metà umana , sfuggita allo sterminio . È a lei che la regina diede il suo diario > rispose saccente la strega prima di scoccare un occhiata in tralice al preside , come nel tentativo di intimidirlo e intimargli di spiegare loro la situazione .

Silente sorrise amabilmente a Narcissa , scambiando qualche occhiata con il resto dei purosangue prima di portare la sua attenzione sul gruppetto di maghi , streghe e vampiri che sembrava pendere dalle sue labbra .

< Quando ho scoperto che la signora Malfoy era una discendente della regina , ho pensato di cercare la risposta al nostro problema nel diario che i Black custodivano da decenni nelle loro segrete . E lì ho trovato il modo per impedire che la signorina Granger muoia > spiegò pacato , con gli occhi intelligenti che brillavano dietro gli occhiali a mezzaluna , mentre attorno a lui , un leggero brusio si alzò dai lettini e dalle fila degli ex serpeverde . Il primo a chiedere spiegazioni , e il più veloce , fu indubbiamente Malfoy .

< Come ? > chiese infatti il principe con un groppo in gola , le mani strette attorno a quel corpicino che si estraniava sempre di più da quel mondo , da lui .

Il preside sorrise debolmente , con fare quasi paterno , impedendo al ragazzo di attaccarlo nuovamente come pochi attimi prima .

< è un rito antico , che i pagani chiamavano sacrifico , ma questo è un po' più complicato . Dacché colui che ha imposto il sigillo è ormai scomparso , ed Hermione è diventata l'unica contraente del patto sancito con la maledizione, bisogna raggruppare una forza magica pari o superiore a quella della strega per annullarla , sacrificando cinque persone per rappresentare le cinque punte della stella > confessò con una certa ritrosia ,guardando il vampiro negli occhi con sguardo severo e attento .

< Bene , allora vorrà dire che sarò io a sacrificarmi > esclamò con il petto gonfio di orgoglio il principe , sentendo il cuore un po' più leggero . Subito Harry scattò in piedi come una molla , dichiarando di voler essere anche lui sacrificato per salvare Hermione, così come Sergej , Andrey , Selina , Mira , Pansy e il resto del gruppo si offrì a sua volta . Persino dai lettini si alzarono i vocioni dei pirati , anche loro aperti alla possibilità di dare la loro vita per la propria signora , così come fece Sonia prima che Narcissa la smontasse con un occhiata sdegnosa < Tu , in quanto vampiro , non puoi fare un bel niente dato che tecnicamente sei già morta > .

Draco sgranò gli occhi a quella frase , zittendo il ruggito di frustrazione che rischiava di rompere chissà quante vetrate ancora , mentre Harry Potter ghignava soddisfatto per la sua scelta di morire per la Strega dell'Ovest .

< Neanche tu , Potter , dovresti essere così contento dato che saremo noi stesso ad essere sacrificati . Saremo a coppie , a parte Nott , perciò il numero è completo > disse per la prima volta in tutto il dialogo Lucius Malfoy , duro , freddo , ma allo stesso tempo più umano nell'osservare lo sguardo disperato con cui il figlio accarezzava il volto della mezzosangue .

Lo shock a quell'ammissione ammutolì chiunque , ancor di più dato che era stato proprio l'uomo ad accettare di propria volontà quel destino , così come gli amici purosangue , o almeno , questo fu quello che lui e i maghi dissero loro .

< Abbiamo già deciso , perciò tutto quello che vi resta da fare è cercare dei maghi disposti a perdere i poteri per lei > rispose brusco Lucius a quei ragazzini petulanti che continuavano a domandar loro il perchè , prima di voltare loro le spalle e posizionarsi assieme alla moglie , nel punto che Silente aveva tracciato sulla cartina in quello stesso istante .

< Allora ? Che aspettate ? Correte ! > li incitò furente Mefistofele , vedendo schizzare fuori dalla finestra Sergej con Daphne alla calcagna , mentre Kabum correva assieme ad Andrey dal padre ed Harry si decideva ad informare del loro piano l'Ordine della fenice . Come al solito , l'unico rimasto indietro fu Malfoy con i due demoni al suo fianco .

< Secondo te ce la faranno a trovare tanti maghi disposti a perdere i loro poteri per chissà quanto tempo per aiutare Hermione ? Per il risveglio di Cerbero ci vollero circa un milione di umani , per lei ce ne vorranno molti di più . Dove li troveremo ? > piagnucolò preoccupata Josephine , attaccandosi al braccio del marito con gli occhi ametista solcati dal terrore .

Mefistofele non le rispose , si limitò a guardare la propria pupilla dormire docilmente e con il respiro debole tra le braccia gelide di quel vampiro a cui egli stesso aveva dato la vita. E fu proprio nel notare come gli occhi grigi del ragazzo fossero assuefatti dalla vista della strega dell'Ovest che il vampiro capì che avevano ancora un possibilità per farcela .

Perchè in fondo , chiunque ,per quanto crudele fosse , non poteva evitare di innamorarsi di quella mezzosangue dagli occhi d'oro e dall'animo puro come quello di una bambina .

Nessuno .

Il raduno fu difficoltoso , impegnativo e faticoso fino allo stremo delle forze persino per i vampiri .

Non che loro fossero di alcuna utilità al momento , essendo già morti e non avendo particolari predisposizioni per la magia , non erano di aiuto .

Per quanto riguardava i primi ad essere accorsi al richiamo , furono i pirati . Certo , molti avevano partecipato alla rivolta , ma alcuni erano rimasti negli assolati paesaggi per sorvegliare il loro continente . Perciò fu davvero sorprendente quante donne , bambini e uomini cominciassero ad aggiungersi ai già presenti pirati , occupando gran parte del castello e dei territori circostanti .

L'ordine della Fenice era intervenuta , ma non tutti erano disposti a perdere i loro poteri per una ragazza che neanche conoscevano , neanche quando Sirius Black li minacciò di morte violenta , né quanto Lupin li avvisò che i poteri sarebbero ritornati il giorno dopo , tra qualche mese o anno , e che non c'era da preoccuparsi .

Di certo nessuno avrebbe sofferto la loro mancanza .

Tra i più attivi dell'ordine c'erano appunto Sirius , Lupin , Malocchio e Tonks , quest'ultima in particolar modo dato che la madre era stata protetta dalla Strega dell'Ovest durante gli attacchi dei mangiamorte .

Degli ex studenti , Harry era riuscito a radunare Nevill Paciock , Cedric, Hanna Abbot , Cho Chang e qualche altro tra tassorosso , corvonero e grifondoro . L'unico che il bambino sopravvissuto non era riuscito a contattare era certamente Ronald Weasley , assente da mesi , quasi si fosse rintanato in qualche cratere sperduto del globo . Forse , il matrimonio della donna che amava con un altro , doveva averlo scombussolato molto , perciò l'ex serpeverde non si perse troppo in quelle piccolezze .

Per quanto riguardava altri componenti esterni alla scuola vi erano Krum e qualche altro mago che Hermione aveva tratto in salvo poco tempo prima . Erano molti , tanti , ma non abbastanza .

Di questo se ne rese conto anche Malfoy da sopra la torre di astronomia , seduto sul davanzale con la moglie accucciata sul petto . Fin da lì il purosangue non riusciva a vedere altro che fila e fila di uomini, donne e bambini , un numero cospicuo , ma non ancora sufficiente .

Dietro di lui , Josephine sbuffò come una teiera in ebollizione quando si accorse di quanto lenti fossero quegli umani . Erano vigliacchi ,proprio come quelli che la vampira avrebbe voluto sbranare quando avevano risposto alle preghiere di Silente che non avevano nulla in comune con la sua sorellona .

Poi , con un sussulto spaventato , gli occhi ametista della vampira seguirono la palla di cristallo rotolare per il tavolo prima di schiantarsi al suolo .

Mefistofele le lanciò un occhiata stranita , così come Malfoy voltò appena lo sguardo per capire il perchè di quel trambusto , ma Josephine si parò il viso con un broncio adorabile .

smise di parlare quanto un ulteriore tremore , più vistoso del primo , fece fremere le pareti , l'armadio , il tavolo e le poltroncine .

< La terra tremasse > continuò confuso il marito , afferrando il diario di Aranel prima che potesse toccare terra .

Draco osservò con un sopracciglio alzato l'espressione della vampira farsi via vai sempre più sorpresa , seguendo la dilatazione delle pupille , la bocca rossa dischiudersi in un moto di incredulità e le mani portare alle labbra quasi per bloccare un urlo .

< Guardate , guardate là > gridò infatti nell'indicare il cielo fuori dalla finestra .

Mefistofele si avvicinò al purosangue per guardare a sua volta il cielo della sera , limpido fino a pochi attimi prima , al contrario di ora , con quei nuvoli neri che minacciavano tempesta .

< E con questo ? Non vorrai...> fu lui a zittirsi di propria volontà quando si accorse che quelle nuvole non erano poi così compatte , né così nere , sembravano uno sciame di api gigantesco , invece era un vero e proprio stuolo di maghi e streghe in groppa alle loro scope .

Draco trattenne il fiato nel notare come una cortina nera , simile ad un muro impenetrabile che si estendeva da terra al cielo , un intera ala nera , avanzava velocemente nella loro direzione .

Poi teste bionde , rosse , nere e bianche macchiarono il nero di quell'avanzata , mostrando cosa in realtà fosse quell'improvvisa tempesta .

Maestosa , non c'erano altre parole per descrivere quell'avanzata di donne , uomini e bambini .

Erano tanti , così tanti che non si distingueva il cielo e la terra da lì , quasi come se fossero infiniti , e forse lo erano davvero , perchè Draco non riuscì a vedere da lassù neanche il centro di quella massa compatta di uomini .

< Ce l'abbiamo fatta ! Siamo a cavallo adesso !> trillò entusiasta Josephine , aggrappandosi al marito per baciarlo con passione e perdersi in un abbraccio non più così sofferente .

Malfoy non prestò molta attenzione alle moine dei due demoni, la sua attenzione era completamente assorbita da quell'avvenimento incredibile . Ci erano riusciti davvero ! C'erano davvero così tante persone pronte a dare la loro vita per sua moglie !

Era incredulo , ma felice .

< Starai bene , ormai è quasi l'ora > la rassicurò Draco con un bacio sulla fronte , sorridendo dolcemente nel vedere come le labbra della strega si fossero piegate verso l'alto in un gesto di conforto .

< Bene , ora andiamo . Dobbiamo disporci al centro del cerchio ed aspettare che il rito abbia inizio ! > lo sollecitò al settimo cielo la vampira , trascinando lui e il marito giù per la tromba delle scale a velocità inumana per velocizzare i tempi dato che Hermione sembrava star male ogni secondo di più .



Draco si ritrovò a guardare sua madre e suo padre abbracciati all'interno di un cerchio tratteggiato con il gesso , mentre alle loro spalle avanzavano i bambini perduti , tutti i bambini perduti.

Una risatina infantile convinse Malfoy a distogliere lo sguardo dai propri genitori , e a riconoscere un altrettante capigliatura dorata come quello della sua famiglia .

Il bambino si arpionò alle gambe del purosangue ancor prima che Andromeda gli consigliasse di non svegliare Hermione , prima di guardare il nipote con occhi teneri .

< Ciao tesoro , come stai ? > chiese dolce la strega , mano nella mano con il marito che fissava intensamente qualcosa alle spalle della moglie .

< Bene zia , ma non pensavo di vedervi qui > .

Come offesa da quella frase , Andromeda gli diede un buffetto sulla guancia , osservando maliziosa prima lui , e poi la Strega dell'Ovest .

< Certo che sarei venuta , anzi , sono stata la prima a partire . Sai , Sergej ha svuotato tutta la città , e quando dico tutta, dico tutta . Non c'è più in anima là > scherzò la donna prima di accorgersi dello sguardo fisso del marito e seguire i suoi occhi scuri su una coppia alle sue spalle .

Andromeda sorrise dolcemente nel vedere la sorella , un espressione che Narcissa aveva adorato fin da piccole perchè sempre così sincera e affettuosa .

< Narcy , è bello rivederti > esclamò la strega nell'avventarsi sulla sorella con la solita euforia , per stringerla in un abbraccio che le mancava da troppo tempo .

Narcissa le diede qualche pacca sulla spalla per poi ridere silenziosamente del broncio infastidito della Black . < Ehilà Lucius , sempre col muso lungo vedo > < E tu sempre con la lingua lunga Andromeda > < Sei il solito cafone , non capisco come mia sorella abbia fatto a sposarti > < Ed io non capisco perchè tu stia continuando a parlare ancora con me > .

< Ehm, tesoro , credo basti così > la ammansì tenero suo marito , salutando i coniugi Malfoy per presentar loro il piccolino di casa .

David fissò i due adulti con aria meravigliata , salutando con la manina la bellissima donna dagli occhi di cielo , e il burbero mago al suo fianco prima di tornare a nascondersi dietro le gambe di Draco .

< Spero di avere presto un nipotino così > ammiccò la donna all'indirizzo del figlio che la fissava con aria stralunata e un tantino ostile , giustificata dalla freddezza dei loro rapporti .

< Ehi Andromeda , datevi una mossa, state bloccando il passo > li avvertì una donna sulla sedia a rotelle che sfrecciava come una scheggia , seguita da tanti di quei bambini e ragazzi che lo stesso Lucius ne rimase sconvolto . < Quella pazza di Priscilla , bastavano i suoi figli per completare il rito . Comunque è vero , è stato bello vedervi , e vi ringrazio per quello che farete per Hermione . E non preoccupatevi , mi prenderò io cura di questo birbante > esclamò giocosa la donna , scompigliando i capelli al povero Malfoy che si ritrovò a ringhiare sotto lo sguardo divertito della zia .

< Andiamo su , non possiamo aspettare oltre . Spero di vederti per Halloween Narcy , ci sarà da divertirsi > e con quell'ultima frase sibillina , almeno per i coniugi Malfoy , la strega si dileguò con il sorriso sulle labbra .

Draco rimase a fissarli per qualche altro secondo prima di dar loro le spalle ed avviarsi al centro della stella . Poco prima di venir inghiottito dal flusso di maghi e streghe però , il purosangue si fermò per pochi millesimi , bisbigliando un grazie non poi tanto convinto prima di scomparire tra la folla .

Fu allora che Narcissa si lasciò scappare una lacrima che il marito raccolse con una mano , mentre un fascio di luce violetta li investiva e il rito aveva finalmente inizio .

Era tutto pronto . La disposizione dei loro amici , conoscenti , professori , pirati , studenti , bambini, maghi e streghe . Erano tutti pronti a quel sacrificio .

Attorniato da tutta quella gente che continuava a fissarlo insistentemente , o per meglio dire , che continuava a guardare la moglie esanime tra le braccia , Draco tirò un lungo respiro prima di chiudere gli occhi e dare il via a Mefistofele che cominciò ad intonare con la moglie un canto strano, una litania che cullava , ipnotizzava e spaventava .

Una lingua sconosciuta , ma per molti familiare , come se fosse sempre stata nella loro testa , in un angolo nascosto della loro mente , come un velo che pian piano veniva scoperto , tolto da un passato che molti ricordavano .

Un leggero pizzicore alle guance , un bruciore al petto e alle mani fu tutto ciò che i maghi sentirono , percepirono , prima che un ondata di luce li investisse in pieno strappando a loro i poteri , fluttuanti in aria sotto forma di tante schegge di stelle rosate che andarono a creare una sorta di imbuto sopra Draco e la Strega dell'Ovest .Poi la litania si fece incalzante , le voci più acute , sonore , e il corpo di Hermione prese a brillare di quella luce viola che tanto l'aveva fatta soffrire , e che in un fascio unico andò a collidere con tutte quelle schegge .

Un boato assordante , un bagliore accecante, e tutto ciò che Draco vide in quel trambusto di suoni , colori e odori furono due occhi d'oro , luminosi come specchi d'ambra , finalmente aperti .









Lo spossamento dovuto all'evocazione permaneva ancor tra di loro , una sorta di fiacchezza che portava tutti ad appisolarsi qua e là nel castello . Certo , nessuno più ormai entrava nell'immensa costruzione tanto erano numerosi , figurarsi nelle navi attraccate . Tuttavia , nessuno aveva fatto ritorno a casa . Era passata qualche settimana da allora , dopo l'evocazione e il funerale di coloro che si erano sacrificati per riparare a quel torto che avevano fatto alla Strega dell'Ovest molti anni prima .

Hermione , ritornata in forze , ma senza poteri come il resto dei compagni , aveva accompagnato il marito durante tutto il tragitto nella cripta dei Malfoy .

Era stata dura per entrambi , sia perchè l'uno rimpiangeva di non averli almeno salutati , l'altra perchè sapeva che quello era stato il loro modo di chiederle perdono , un perdono che davanti alla loro tomba , la strega concesse a tutti .

Tra le lacrime di Daphne e Pansy , i purosangue avevano dato l'estremo saluto ai loro genitori prima di fare ritorno a scuola , dove l'apertura era stata rimandata .

Come potevano infatti accogliere i nuovi studenti se i bambini perduti e i pirati si erano stanziati lì di propria iniziativa ?

L'aria che aleggiava tra tutti quegli umani e demoni raggruppati insieme era insolitamente pacifica , senza la minima punta di malignità o ostilità . Finalmente dopo tanto tempo , Harry e i compagni potevano tirare un sospiro di sollievo .

Erano scampati nuovamente al pericolo uccidendo il braccio destro di Voldemort , quello che tramava nell'ombra a loro insaputa , ora avrebbero preso un po' d'aria prima di tornare all'attacco . E poi , quella settimana pareva incredibilmente divertente . Il perchè ?

Ovvio , ora erano tutti dei comuni babbani senza poteri , a parte ovviamente Draco e i vampiri , perciò la cosa si fece davvero interessante .

Per chi come Theodor che non sapeva neanche cuocere un uovo , la cucina cominciò a terrorizzarlo dopo che la fidanzata , divertita dalla possibilità di preparare la cena per tutti , aveva mandato in aria cucina con elfi compresi .

Blaise d'altro canto, aveva rischiato più volte di cadere nelle lavatrici che alcune donne , come ad esempio Priscilla e Desdemona avevano trasportato al castello per fare qualcosa di buono per quei ragazzi .

Daphne poi , era incredibilmente goffa con la televisione a schermo gigante che un indiavolato Harry Potter aveva suggerito di mettere sulla parete della sala grande .

La conclusione ?

Con fiumi di birra , boccali pieni di rum e le tavolate ingombre di ubriaconi , il bambino sopravvissuto se la spassava alla grande con Sirius , Lupin e Malocchio , a loro volta invitati ad assistere al mondiale di calcio , evento sconosciuto per i poveri Blaise e Theodor che si videro arrivare tante di quelle maledizioni che furono costretti ad ubriacarsi per farli stare zitti .

Persino Mefistofele si era unito a loro , allettato dalla possibilità di prendere in giro quegli umani che rincorrevano un pallone e che scoppiavano a piangere quando entrava in una strana porta con tanto di rete , mentre Josephine si ritrovava a cucinare divertita con Mira e le altre donne della città di Kitez .

A dispetto di quell'aria trasognata e pacifica , c'era chi , come Hermione e Draco , non aveva alcuna voglia di ubriacarsi ,nè di cucinare . Il loro modo per rilassarsi era completamente diverso , e molto più appagante .

Nei sotterranei , nella stanza del Caposcuola dei serpeverde che l'anno passato era stata di Malfoy , Hermione si strusciava sul corpo del marito con un sorrisino diabolico.

Dal canto suo , Draco faceva ancora finta di dormire dopo il settimo round a cui la strega lo aveva obbligato, e a giudicare da come le mani piccole ed affusolate indugiassero sul rigonfiamento dei boxer , Hermione sembrava avere ancora voglia di giocare .

Stando al gioco del ragazzo , l'ex serpeverde tastò senza vergogna l'erezione del marito , sorridendo languida quando il tessuto cominciò a tendersi sotto la virilità come risvegliata dal suo tocco .

Il purosangue si morse l'interno della guancia per non gemere , osservando tra le palpebre socchiuse l'espressione soddisfatta della ragazza .

La strega , divertita dalla caparbietà del compagno , si disfò velocemente del proprio reggiseno di pizzo , avanzando gattoni sul letto per poi stendersi languidamente sul suo corpo .

< Amore , sei ancora stanco ? > mugolò divertita nell'orecchio del marito , mordendogli il lobo e stuzzicando con la lingua la nuca e il collo che tempestò di baci .

Draco aspirò con forza , gonfiando i polmoni e rilasciando un lieve gemito che Hermione accolse in bocca prima di cominciare a strusciarsi su di lui .

Docile come un animale di pezza, Draco lasciò che la moglie facesse di lui ciò che voleva , troppo impegnato nell'accarezzarle le spalle , i fianchi sinuosi , la vita stretta e i glutei sodi . Da parte sua , Snegurocka aveva preso a muoversi su e giù sul corpo del marito , gemendo di piacere per il modo in cui i capezzoli frizionavano sul petto marmoreo e freddo del vampiro .

L'eccitazione aveva già cominciato ad impregnare l'aria , e il respiro affannoso di entrambi contribuiva a rendere quella situazione ancora più elettrizzante .

Draco sapeva che Hermione era ancora particolarmente debole a causa dell'incantesimo , e che perciò avrebbe dovuto fermarla , ma quando la strega gli leccò le labbra , afferrando rudemente la sua erezione tra le dita , il mago non potè far altro che inarcarsi e chiedere di più con continui gemiti di piacere .

Come ad accordare quel suo desiderio , Hermione gli divorò la bocca, scivolando lungo la mascella che lecco avidamente , come assetata, per poi soffiargli al collo un ti amo così carico di tensione sessuale che Draco cominciò ad ansimare furiosamente .

Il gioco si faceva sempre più interessante per entrambi , specialmente per il vampiro che non aveva alcuna intenzione di imporsi sulla moglie in alcun modo .

Hermione gli sfiorò il petto levigato e muscoloso con i palmi delle mani aperti , stuzzicandogli il capello con la lingua prima di morderlo e succhiarlo con foga .

Malfoy emise l'ennesimo gemito della serata , strappando un sorrisetto strafottente alla donna che prese a baciargli il fianco , l'ombelico , scendendo sempre più giù , sempre più giù .

Fin quando non arrivò alla maestosa erezione del marito , così calda e pulsante che la strega non titubò nemmeno un poco nell'atto di prenderlo in bocca .

Fu come se qualcuno gli avesse infilzato la schiena con un miliardo di spilli , facendolo scattare a sedere con un gemito più prolungato degli altri ,mentre Hermione lo leccava e godeva delle smorfie di piacere che il marito tentava di nascondere . Ricadde sul materasso con un sospiro di sollievo , posizionando la mano tra i capelli a caschetto della strega per darle il ritmo giusto e farlo impazzire di piacere .

Ben presto quel loro giochetto cominciò a non soddisfare entrambi così , con l'eccitazione gonfia di piacere , distese la moglie sul letto a pancia in giù , accarezzandole i fianchi e intrappolandole entrambi i polsi in una mano .

< Non credi di esserti divertita abbastanza ? Perchè non lasci divertire anche me ? > ansimò a corto d'aria sulla pelle sensibile del fianco , strusciando l'erezione sulle natiche di Hermione .

Con la coda dell'occhio , la strega vide il gesto che molte volte l'aveva fatta capitolare . Il modo in cui suo marito si leccava le labbra , come un dannato felino, pregustando giù la sua preda le causò una scossa di piacere così forte , che quando Draco la prese da dietro , affondò il volto nel cuscino per non urlare .

Le spinte furono violente fin dall'inzio , così come le mani che la tirarono su di peso , per afferrarle i seni e palparli con le mani chiuse a coppa su di essi .

Ansimavano , gemevano man mano che le penetrazioni si facevo più profonde , mentre le mani toccavano , i loro occhi divoravano , e le loro bocche invocavano il loro nome con un innata disperazione .

Quando Draco affondò i denti nel collo della moglie , Hermione trattenne a stento un urletto eccitato , intrecciando le dita del compagno sulla propria pancia , per spingerla verso le spinte sempre più incalzanti .

Un lungo gemito , e la strega si accasciò stanca e sudata sul letto , mentre il marito continuava a spingere dentro di lei prima di staccare la bocca dal suo collo ed emettere un ruggito così grottesco e potente da far tremare il letto a baldacchino .

Con la delicatezza che sfoggiava solo in presenza di Hermione , Draco leccò via il sangue e richiuse con il veleno i due fori prima di poggiare il capo sul seno della moglie e lasciarsi cullare da quelle mani da bambina così dolci e morbide .

< Forse hai un tantino esagerato , non sento più gli schiamazzi di sopra . Credo si siano spaventati > rimuginò ad alta voce la strega , ridendo sofficemente quando il marito le baciò le dita una ad una , per poi premere con forza le labbra sul palmo .

< Fatti loro , io e mia moglie non siamo costretti a stare alle loro condizioni > ribattè piccato il ragazzo , premendo il mento sul ventre della strega per guardarla in volto .

Hermione era sempre stata bella , così bella da far male agli occhi , ma dopo l'amplesso , con le labbra gonfie , il volto abbronzato particolarmente accattivante con quel sorriso sensuale , e gli occhi d'oro scuriti dalla passione , Malfoy sapeva che mai nella sua vita avrebbe amato nessun altro oltre lei .

Così bella da star male e da temere che chiunque , persino quel decrepito di Silente potesse portargliela via .

La prese dalle braccia con dolcezza , cullandola man mano che gli occhi della strega si facevano pesanti e il respiro tornava nuovamente regolare .

Quando finalmente il battito del suo cuore si rilassò come il suo corpo , Draco potè scivolare via dalla stretta ed afferrare con noia i propri indumenti . La voglia di tornare nel letto con la moglie era incalzante , ma sentiva una sorta di richiamo avvertirlo di precipitarsi di sopra . Forse era Mefistofele o Josephine , questo Draco non seppe dirlo , ma il modo in cui lo reclamavano era talmente pressante che qualcosa di brutto doveva essere successo per forza .

Perciò , nonostante l'idea di rivedere le facce di quegli sfigati non lo entusiasmasse più di tanto , Malfoy indossò la propria camicia , i pantaloni e le scarpe , coprendo la donna con un lenzuolo prima di scoccarle un bacio sulla testa e scomparire oltre la porta dei sotterranei .

Il passo del purosangue era irritato , come lo stesso ragazzo che avanzava in direzione della sala grande coi nervi a fior di pelle . Odiava essere disturbato , specialmente se era con Hermione , ma quando il vampiro fece la sua entrata nella sala , le espressioni scazzate di Harry e Andrey , e quelle preoccupate di Blaise e Daphne lo convinsero a cancellare lo schiantesimo che avrebbe indirizzato proprio al bambino sopravvissuto .

< Cosa succede qui ? > si volle informare man mano che riconosceva la biondina seduta su una panca e sorretta su entrambi i lati da Mira e Blaise . Selina rialzò gli occhi bicolore con sguardo stanco , sospirando di sconforto quando si accorse che colui che aveva davanti era il principino .

< Selina si sente male > spiegò coincisa l'empatica , carezzandole la testa e dandole un bicchiere d'acqua per riprendersi .

< E mi avete chiamato SOLO per questo ? > < ma quanto puoi essere stronzo ? > si infervorò subito Diggory , già di per sé scazzato da quello che tutti e proprio tutti avevano sentire provenire dai sotterranei .

< Draco , se Selina si sente male , non è mai un bene . Ricordi ? > lo esortò alla calma Daphne , intenta ad indicare l'occhio maledetto della russa che aveva preso a lacrimare leggermente .

No ,in effetti non era mai un buon segno, si disse preoccupato Malfoy . Se la strana veggente aveva dei malori , ciò stava a significare che in arrivo c'era una visione, e di solito , le visioni della russa non erano mai buone .

< Ora stiamo calmi , sono sicuro che …> la caduta del bicchiere dalle mani della ragazza zittì all'istante Blaise , curvato sulla propria ragazza che aveva preso a tremare vistosamente .

Subito Mira le afferrò le mani sulle sue , tentando ci calmarla con la voce dolce e sincera che sembrò tranquillizzare la donna benchè un rivolo di sangue avesse già cominciato a rigarle la guancia .

< Cosa vedi Sel ? Dimmi cosa vedi > le chiese sicura e ferma l'empatica accarezzandole la spalla e rendendo la ragazza più sicura di se stessa .

< Sono a Kitez , e c'è qualcuno , un uomo a giudicare dalla statura > cominciò a parlare la ragazza , strizzando gli occhi quasi stesse mettendo a fuoco la figura . < Cos'altro vedi ? > < La chiesa gotica dove ho avuto la mia prima visione , sono dentro e c'è...la cripta aperta e non riesco a vedere bene ...> < Cara > si intromise docile la professoressa Cooman , sospingendo la ragazza di lato per prendere il suo posto davanti alla veggente .

Quando le mani delle due si unirono , anche gli occhi della strega più anziana si fecero vacui , lontani .

< Si , lo vedo anche io . C'è un sotterrano che porta ad una specie di stanza segreta , e lì c'è , una specie di scrigno d'oro . > .

Bastò quella parola per gettare nel panico Harry e i suoi , terrorizzati dalla possibilità che quello fosse veramente il vaso di pandora .

< Chi è colui che è nella stanza ? Chi è Selina ? > domandò con ansia il bambino sopravvissuto, ricevendo una smorfia di fastidio da parte della russa.

< Non lo so, ha i capelli rossi , non lo conosco > < Ronald Weasley >rispose la professoressa , e lì proprio tutti si ritrovarono a trattenere il respiro e temere il peggio .

Cosa ci faceva l'ex grifondoro lì dentro ? Ma in particolar modo , perchè ?

< No , un attimo , non è Ronald Weasely , cioè è lui ,ma...sembra qualcun altro > si corresse titubante la Cooman , stringendo a sua volta gli occhi per mettere a fuoco . < è lui , ma...ha gli occhi rossi come il fuoco . Non riesco a vedere altro anche se ...> < Basta > si lamentò Selina , staccando le mani da quelle della donna per pararsi il capo come se avesse paura di ricevere un pugno . Blaise la abbracciò di slancio , accarezzandole la testa e mormorandole parole dolci . Tuttavia , la professoressa non sembrava rinvenire , al contrario , sembrava fosse caduta in uno stato catatonico .

< Che diavolo le prende ? Cosa...> < Morirà > esalò con voce sepolcrale la strega , una voce così raccapricciante e lontana da far venire i brividi anche a Josephine .

Attorno a lei c'era il totale ribrezzo per come la donna si stesse comportando .

< Pandora lo lascerò decidere , tra il mondo e lei , e come è giusto , lui sceglierà il mondo . Colui che ucciderà il mago oscuro ucciderà anche una parte di se stesso , colei che delle lontane terre senza nome è la sovrana . Il mondo o lei , il salvatore di maghi ucciderà ciò che di più caro ha a questo mondo per tutelare se stesso e le persone amate > sussurrò trasognata in una specie di litania che si spezzò nel momento esatto in cui la donna rovinò a terra con gli occhi chiusi e il respiro lento , come se si fosse addormentata .

Nessuno osò aprir bocca, troppo sconvolti da quella sorta di predizione, troppo turbati nel capire chi sarebbe morto per mano del bambino sopravvissuto .

Perchè , se era vero ciò che la professoressa aveva detto loro , Harry Potter avrebbe ucciso Hermione Malfoy di propria mano .

< Non è possibile , non può succedere una cosa del genere > strillò con voce acuta Pansy , stretta a Theodor che così come il resto dei compagni osservava il ragazzo della cicatrice a saetta come se lo vedessero per la prima volta .

< IO..io...non crederete davvero a quello che ha detto ! Non ucciderei mai Hermione , mai > urlò sconvolto Harry , gli occhi lucidi e il respiro strozzato in gola .

Nessuno lo contraddisse , nessuno lo accusò , erano tutti in una posizione di stallo , almeno finchè Malfoy , rimasto fino a quel momento con gli occhi sgranati e il respiro corto , si avventò come una belva sul ragazzo , atterrandolo con un calcio .

Risvegliatisi dallo stato di torpore nel quale erano caduti , Blaise saltò addosso all'amico per tirarlo via , mentre Sirius aiutava il figlioccio a rimettersi in piede con gli occhiali rotti a causa della colluttazione .

< Ti ammazzo, ti ammazzo con le mie stesse mani > cominciò ad urlare furioso il vampiro , trattenuto da Mefistefele dato che Blaise non era tanto forte da bloccare una creatura della notte .

Un velo di stupore saettò per gli occhi verdi del ragazzo prima che il bambino sopravvissuto rispondesse alle accuse con tanta di quella foga da attirare l'attenzione dei bambini perduti che accorsero immediatamente agli schiamazzi .

< Ehi ragazzi , che succede ? > chiese stralunato Thomas , ricevendo uno sguardo feroce da entrambi i maghi prima che Selina , con il viso stravolto dalla paura e dalla preoccupazione gli si aggrappasse alla maglia con occhi pesti di pianto .

< Thomas , è entrato qualcuno a Kitez negli ultimi minuti ? Hai sentito qualcosa ? > gli chiese disperata la russa , gli occhi neri così scuri e lucidi da far paura al povero uomo .

< Si qualche attimo fa , ma penso sia qualcuno dei nostri . Nessuno potrebbe entrare senza il nostro permesso , ovvio > la rincuorò il bambino perduto ,accarezzandole il capo e chiedendo spiegazioni ai compagni per quella strana situazione .

Lo scambio di sguardi continuò per qualche altro momento , almeno finchè Pansy non sussultò per la sorpresa , attirando su di sé l'attenzione dei presenti .

< Tu sei il custode della porta vero ? Tu puoi capire se è entrato un intruso o no, vero ? > domandò spaventata la Parkinson , il volto terreo e le mani tremanti che portò in grembo per nasconderle al fidanzato .

< Si , perchè me lo chiedi ? > < E come fai a sapere se è un intruso ? > .

Confuso guardò la ragazza che sembrava pregarlo con gli occhi , rimuginando sulla risposta da darle . < Bè , sono io stesso a marchiare le persone per entrare , altrimenti verrebbero uccise all'istante dalla magia protettiva della città . Solo se si è marchiati da me , si può entrare . Come voi , quanto siete entrati nella città in seguito alla battaglia , potete entrare tranquillamente . Ma perchè questa domanda ? Ehi stai bene ? > si preoccupò di chiedere l'uomo quando Pansy fu sul punto di svenire, aggrappandosi al braccio di Daphne e di Blaise . < Lui...lui... > balbettò bianca come un lenzuolo la strega , attirando persino l'attenzione di Malfoy che smise di ringhiare contro Potter .

< Pansy ! Pansy riprenditi ! > la scrollò preoccupata l'amica che a stento riusciva a reggerla , era pesante , come se qualcosa la schiacciasse e la spingesse a terra .

< Lui , Weasley è scappato con noi a Kitez quando Cerbero è stato ucciso . Lui era vicino alla chiesa quando lo abbiamo trovato ...lui...lui...sapeva tutto > e crollò a terra esibendosi in un pianto disperato .

Attorno a lei , i ragazzi si paralizzarono per la paura a quel ricordo .

Era vero , Weasley era stato marchiato , e perciò poteva girare indisturbato per la città , e poi il suo ritrovamento alla chiesa non era stata una coincidenza , lui stava davvero cercando l'entrata per la cripta .

< Merda ,muoviamoci . Non so perchè lui sia lì , ma dobbiamo muoverci > esclamò spazientito Harry Potter correndo verso l'uscita del castello .

< Thomas ,qualcuno è entrato senza il nostro permesso . Abbiamo scoperto che sotto la chiesa è racchiuso il vaso di pandora , dobbiamo correre a controllare > lo informò spazientita Mira, afferrando per il braccio Selina e farla rinsavire con un paio di schiaffi .

< Non è possibile , la cripta era sigillata ,nessuno può aprirla > sbottò aggressivo l'uomo , spaventato dalla possibilità di essere stato gabbato così facilmente , ma ora nessuno aveva più voglia di discutere .

Al di fuori del castello , i bambini perduti avevano già preso il volo in groppo alle loro scope , mentre i pirati rientravano sotto coperta per partire il prima possibile .

Ben presto il castello si svuotò , lasciando al suo interno solo i professori ed Hermione che dormiva placidamente nei sotterranei .

< Non fatela fuggire per nessun motivo al mondo ! È senza poteri , ma è comunque pericolosa , dovette bloccarla prima che arrivi a noi . Ci siamo capiti ? Altrimenti vi ucciderò con le mie mani > ruggì Draco ai professori prima di salire sulla scopa e schizzare nel cielo plumbeo con il cuore pesante e la voglia sempre più accecante di spezzare il collo a quell'idiota di Weasley .





Il tragitto non fu molto lungo grazie all'aiuto dei demoni e dei loro incantesimi , ma la bufera di neve che si era scatenata rallentava tutti , persino Malfoy .

Erano senza poteri magici , questo era vero , ma potevano difendersi con le armi , e poi Ronald Weasley era nella loro città , nella loro roccaforte che conoscevano come le loro tasche , lo avrebbero agguantato prima che facesse qualche stupidaggine .

Quando l'immensa porta d'oro li lasciò passare , i pirati si gettarono come macchia rosso scuro all'interno di Kitez, non prima di essere marchiati da Thomas che prese a correre assieme ad altri verso la chiesa .

Malfoy era in testa a tutti con Mefistofele e Josephine al suo fianco , decisi a seguire i piccoli umani dacchè il loro nemico era Pandora , un immortale come loro ,la più anziana e la più crudele , questa volta anche loro avrebbero dato una mano .

< Forza , siamo quasi arrivati > urlò Harry ai compagni , entrando nel piccolo giardinetto che costeggiava l'immensa costruzione gotica oltre la quale però , nessun altro riuscì ad entrare .

Infatti , Mira , Selina , e tutti coloro che avevano rincorso fino a quel momento il bambino sopravvissuto , si ritrovarono sbalzati indietro da un onda d'urto che li tramortì . Alle loro spalle i pirati si gettarono a loro volta , ma più loro tentavano , più la barriera che circondava la chiesa si ingrossava e diveniva forte .

Draco ebbe qualche problema ma riuscì a sorpassarla , mentre i due demoni non ebbero alcun impedimento nel seguire il bambino sopravvissuto .

Dietro le loro spalle , i bambini perduti ringhiavano di rabbia , i pirati lanciavano maledizioni irripetibili e le donne gettavano le loro lame contro la barriera che neanche si scalfì .

< Andiamo , non c'è tempo di pensare a loro > li esortò Mefistofele , entrando nella chiesa con la moglie e Malfoy alle calcagna , mentre Harry li seguiva a poca distanza come il demone gli aveva consigliato .

Era senza poteri , e perciò vulnerabile , mentre loro erano immortali e forti , in grado perciò di proteggerlo .

Non che Malfoy avesse intenzione di aiutarlo , ma quando, oltrepassando la navata centrale , si aprì sotto i loro occhi il passaggio per la cripta ,il purosangue non potè impedirsi di raccomandare al compagno di non fare di testa sua , ma di aspettare il loro segnale .

Sebbene la possibilità di stare sotto gli ordini del mago-vampiro lo infastidisse , Harry seguì in silenzio i tre , abbassando la testa quando un cunicolo viscido e di roccia scura lo condusse giù , sempre più giù , fino ad un piccolo arco di marmo che dava su una stanza circolare .

< Fatevi avanti , aspettavo proprio voi > li invitò ad entrare una voce bassa , rauca e maschile , vibrante come la coda di una vipera e velenosa come la sua lingua biforcuta .

Draco fu il primo a riconoscere l'ex grifondoro che sorrideva canzonatorio nella loro direzione , poggiato ad una delle pareti rivestite di marmo a braccia conserte , con i capelli rosso fuoco così contrastanti con il pallore del viso . E lì dove avrebbero dovuto esserci gli occhi azzurri, due iridi di uno scuro rosso sangue , raccapricciante , seguì i loro movimenti con un velo di soddisfazione .

< Ron ? > provò a chiamarlo Harry , ma il ragazzo alzò un sopracciglio con aria sdegnata , facendo una breve riverenza e sorridendo all'indirizzo del bambino sopravvissuto con una cattiveria tale da fargli accapponare la pelle .

< Finalmente ci rincontriamo piccolo Harry , non ti ricordi di me ? Eppure è grazie a me che sei così famoso > lo canzonò con voce bassa e sibilante il giovane Weasley , gli occhi cremisi lucidi di follia .

Harry indietreggiò d'istinto, scuotendo il capo e fissandolo con un espressione talmente sconvolta da far scoppiare a ridere il rosso .

< Voldemort ? > < Bravo , molto bravo . Non ti aspettavi di certo che il tuo acerrimo nemico avesse preso il controllo del tuo caro amico , vero Potter ? Come mi dispiace > .

Draco lanciò un occhiata disgustata al ragazzo , cogliendo il lampo azzurro che fece tornare le iridi di quell'essere nuovamente cerulee .

< Che diavolo hai da guardare Malfoy ? > lo attaccò furioso Ron con la sua vera voce , limpida e tremolante , proprio quella che Harry ricordava . Ma poco dopo , come un ventriloquo senza pupazzo , una altra voce, quella del Lord Oscuro tornò a parlare con le labbra dell'ex grifondoro .

< Calma , non c'è motivo di essere così maleducato , non ci si rivolge così agli ospiti . E poi ti prenderai la tua rivincita amico mio , molto presto > rassicurò all'altro se stesso Voldemort, piegando le labbra in un sorriso cattivo e malvagio , così stonato su quel volto pallido e delicato .

< Perchè Ron ? Perchè ti sei lasciato abbindolare da lui ? Cosa ti ha offerto per cedere te stesso ? > gli domandò Harry con il cuore in gola e la voce strozzata da quella vista , ma colui che ora aveva preso a ridacchiare sotto il suo sguardo implorante non era più il suo goffo amico , solo un uomo che aveva venduto l'anima al diavolo .

Malfoy irrigidì la mascella nel notare come lo sguardo di Weasley indugiasse sulla sua mano , più precisamente sulla fede che portava . Ron gongolò sul posto , continuando a ridacchiare in quella maniera così raccapricciante da dar i brividi .

< Sai cosa mi ha promesso , Malfoy ? Sai cosa mi prenderò quando entrambi sarete morti ? Lo vuoi proprio sapere ? > canticchiò folle il ragazzo , alternando lo sguardo da lui ad Harry .

< Tua moglie > sillabò con una tale lentezza che gli occhi di Draco ebbero il tempo di sgranarsi per la rabbia , mentre i suoi muscoli si irrigidivano pronti per attaccare al collo quel pezzente ,ma non fu lui ad avventarsi come una bestia sull'ex grifondoro .

Harry , con la mente annebbiata dal dolore e dalla rabbia , andò incontro a Voldemort con un urlo disumano , protendendo il pugno con il quale gli colpì lo zigomo destro .

Mefistofele fu l'unico a cogliere il sorriso di vittoria dell'umano a terra , ma ormai era troppo tardi .

Quando Josephine allungò una mano per tirare fuori il mago , una sorta di patina dorata la scaraventò indietro , rinchiudendo da una parte della stanza Malfoy e dall'altra i due demoni , mentre i due maghi erano divisi a loro volta , ma insieme davanti al vaso di pandora .

Infatti , su un altarino di marmo rivestito dall'edera , c'era un piccolo scrigno , non eccessivamente grande , né piccolo , ma dall'aria estremamente inquietante .

< Hai visto mia cara ? Ti ho portato il secondo contendente > parlò al vuoto Voldemort , asciugandosi il sangue che gli colava dal labbro , mentre Harry fissava ad occhi sgranati la sinuosa figura femminile seduta sul vaso .

Una sorta di nuvola di fumo rosa cominciò a condensarsi sopra lo scrigno , prendendo sempre di più le sembianze di una donna dall'età indefinibile , dai profondi occhi color lavanda e le labbra verde foglia .

Una cascata di capelli ramati si allargò sul pavimento come una pozza di metallo fuso , mentre il corpo affusolato , come scolpito nel marmo , era avvolto da una ricca veste color porpora , così in contrasto con la pelle chiarissima del volto .

Dei lineamenti affilati , troppo appuntiti per essere dolci, spigolosi , come se in lei tutto trasudasse pericolo .

Era bellissima , questo era ovvio , ma la sua bellezza era subdola , cattiva, minacciosa come il suo sguardo di lavanda .

< Ben fatto Voldemort , sono compiaciuta , l'anima di questo mortale è davvero succulenta > esclamò con voce flautata la donna , rendendo lo sguardo del bambino sopravvissuto vacuo , come se fosse stato ipnotizzato dal solo udire quel tintinnio cristallino .

Pandora cominciò a giocherellare con una ciocca di capelli , accavallando le gambe da gazzella e osservando compiaciuta i suoi ospiti .

< Che bello rivederti Mefistofele , sono secoli che non ci vediamo ,ma rimani sempre l'uomo più affascinante che io conosca > trillò suadente la demone , riservandosi un occhiata d'odio da parte di Josephine che si strinse al petto del marito con un ringhio di avvertimento .

< O guarda , la piccola Josephine che tira fuori gli artigli , mentre dall'altra parte chi abbiamo ? Vediamo tu...> Pandora smise di sorridere quando incrociò gli occhi grigi del vampiro , umettandosi le labbra con la lingua in un chiaro segno di compiacimento .

< Scusa Mefistofele , mi devo ricredere , sei il secondo uomo più bello del mondo dopo quella bellezza . E poi la sua anima è la più oscura e complessa che abbia mai avuto il piacere di incontrare > commentò languida la demone , gli occhi lavanda che mandavano lampi e il corpo tremante di desiderio .

Draco distolse il volto con indifferenza prima di guardare la propria fede e sorridere debolmente .

< Adorabile ! Assolutamente adorabile e pure sposato . Sei proprio il mio tipo , adoro mettere zizzania tra la gente > rise civettuola , i lunghi capelli che oscillavano sulla schiena e si spargevano sul pavimento danzando sul suo corpo .

Era difficile distogliere lo sguardo da lei , questo lo dovettero ammettere Mefistofele , Draco ed Harry , ma il ringhio irritato di Josephine sembrò risvegliare tutti loro dallo stato di adorazione .

< La solita guastafeste > si lamentò piccata la demone , osservando con interesse i due umani immobili davanti ai suoi occhi colmi di aspettativa .

< Siete voi due i contendenti di questa battaglia ? Chi di voi due si aggiudicherà il vaso e dunque il mondo ? Sarà davvero divertente , molto divertente . Per questo motivo voglio porvi un quesito .

Chi di voi è disposto a cedermi ciò che gli chiederò ancor prima dirvi cosa io voglia veramente ? Chi di voi due si assumerà le proprie colpe ti questa scelta ? > .

Malfoy rizzò la testa quando colse la parola quesito e scelta , parole che gli fece tornare in mente la predizione della Cooman , ma quando provò ad avvertire il bambino sopravvissuto di non rispondere , la voce gli mancò sotto lo sguardo divertito della demone che si era portata un dito sulle labbra piene e di quell'inquietante verde chiaro .








Dall'altra parte del mondo ,o quasi , Hermione apriva gli occhi con un brivido di paura . La donna tastò il letto in cerca del corpo del marito , ma nel sentire le lenzuola gelide , la strega capì che Draco doveva essere via da molto tempo , qualche ora probabilmente .

Nonostante non dovesse temere nulla , Snegurocka si trovò ad indossare in fretta e furia il candido vestito che usava nei giorni estivi e scalza , schizzò via dai sotterranei con uno strano presentimento .

Infatti, l'ansia che l'attanagliava si intensificò quando attorno a sé non sentì urla , voci , risate , nulla .

Era troppo silenzioso per i suoi gusti , troppo per i pirati che non perdevano mai occasioni di urlare a pieni polmoni .

Il lume di una candela che si avvicinava la convinse a nascondersi dietro un angolo e ad osservare stranita l'espressione preoccupata della McGranitt e quella scura di Piton .

< Credi che riusciranno a bloccarlo in tempo ? Sono preoccupata Severus , sono andati a Kitez senza poteri , ad affrontare una situazione sconosciuta , sapendo solo che il vaso di pandora si trovava sotto la chiesa . Pensi davvero che ce la faranno ? > lo interrogò ansiosa la vecchia strega , le rughe attorno agli occhi accentuate dal modo convulso con il quale li assottigliava per guardare meglio davanti a sé .

Piton non rispose , si limitò a lanciare un occhiata all'angolo appena sorpassato e a parlare francamente con la donna .

< Non credo, se è davvero Pandora colei che dovranno affrontare , non hanno possibilità , neanche con i demoni dalla loro parte . Lei è la creatrice dei mali , credi davvero che un gruppo di ragazzini possa metterla in difficoltà > spiegò con una punta di cattiveria l'uomo , voltandosi di scatto e con gli occhi neri sgranati per lo spavento quando vide una sagoma nera balzare fuori dalla finestra .

Purtroppo per loro , un battito d'ali li convinse della fuga della Strega dell'Ovest , mutata in chimera senza l'ausilio della magia , ma con la volontà di raggiungere suo marito e i suoi amici al più presto , non sapendo di star dando spago a quel destino che con tanta crudeltà continuava ad abbattersi su di lei .









Un coro di urla spaventate e grida femminili interruppe il dialogo tra Pandora e i due contendenti del vaso , attirando l'attenzione di tutti sull'entrata alla cripta che sembrava scricchiolare sotto il passo di qualcuno .

Draco osservò con una strana stretta allo stomaco l'ombra sottile che vedeva riflessa lungo il cunicolo , sottile e affusolata , sicuramente femminile .

Che qualcuno dei loro compagni fosse riuscito ad entrare ?

Mefistofele distolse lo sguardo da quello apatico della demone per ghiacciare sul posto nel riconoscere i grandi occhi d'oro che presero a guardarlo spaventati .

Draco si ritrovò a trattenere il respiro e a dilatare le pupille nel vedere sua moglie guardarsi intorno con il respiro affannoso , come se avesse corso , soffermandosi a fissarlo con puro terrore .

Hermione colpì con i palmi della mano la barriera che la divideva da Malfoy , gli occhi lucidi e il cuore che le martellava nel petto , mentre Draco poggiava i propri palmi su quelli della strega per sentirne la morbidezza . < Perchè sei lì dentro? Aspetta , trovo qualcosa per tirarti fuori > lo avvisò la strega , voltandosi a sinistra per cercare qualche attrezzo contundente , ma quando provò a voltarsi alla sua destra , Malfoy le ordinò di non guardare da quella parte e di continuare a guardare lui , soltanto lui .

La Strega dell'Ovest però non era sempre ben disposta ad accettare i comandi ,men che meno quella notte , e non quando il ragazzo le rispondeva con quel tono così rabbioso .

Così , quando la ragazza voltò lo sguardo alla sua destra in cerca di un attrezzo , i suoi occhi si dilatarono per la paura nel vedere Harry Potter , il suo migliore amico , il suo protetto , succube di una donna che non ebbe difficoltà a riconoscere sebbene non l'avesse mai vista .

< Harry > urlò terrorizzata la ragazza , correndo in direzione dell'amico prima di ritrarsi e tempestare di pugni l'ennesima barriera che le bloccava il passaggio .

A differenza dei tre vampiri che avevano visto e sentito la strega entrare e chiamare a squarciagola il nome del bambino sopravvissuto , Harry Potter non se ne accorse , come se il cervello fosse diventata una camera insonorizzata ,mentre i suoi occhi erano incollati a quelli lavanda della demone .

< Vi avverto , chi di voi non mi cederà ciò che voglio , verrà risucchiato dal vaso e non potrà più a uscirne . Perciò qual è il vostro verdetto ? > chiese annoiata la donna , fluttuando sopra le loro teste con i bei capelli a farle da cuscino .

Harry e Voldemort annuirono , cogliendo il lampo di curiosità con la quale la demone cominciò a guardare davanti a sé .

Istintivamente , entrambi imitarono Pandora , non riuscendo però a vedere altro che il vuoto davanti a loro ,persino Draco e gli altri due demoni erano come scomparsi .

Tuttavia , né Malfoy , né Josephine e Mefistofele si lasciano sfuggire la brama che ora infiammava lo sguardo della demone, un desiderio così forte da liquefare il cuore di chiunque , ma capace di congelare il loro .

Perchè ciò che Pandora guardava con tanto ardore , era la strega che continuava a battere i palmi sulla barriera e che ricambiava il suo sguardo lavanda con occhi di un colore che neanche la demone aveva mai visto in tutti quei millenni .

Oro , gli occhi quell'umana erano due pozzi di oro colato , e per la prima volta Pandora non si soffermò sull'anima della strega , ma sul suo cuore .

L'espressione estasiata che comparve sul volto della donna lasciò basiti tutti i presenti , eccetto Hermione che si era allontanata per prendere una rincorsa .

< Mezzosangue > la chiamò a gran voce Draco , ricevendo in risposta uno sguardo combattivo e feroce di fronte al quale il panico lo sommerse . Voleva lei , quella donna voleva lei ,non sapeva il perchè , ma Pandora sembrava attirata dalla moglie in un modo così intimo da dargli i brividi .

< Vattene , ed in fretta anche> .

Hermione strizzò gli occhi confusa , le labbra dischiuse per la sorpresa e i lineamenti del viso che si tirarono d'improvviso sotto quell'ennesimo ordine da parte del marito .

Draco sapeva che quando si parlava di Harry , la mezzosangue perdeva la testa , e che perciò sarebbe morta pur di difenderlo , ma Malfoy non poteva accettarlo , non dopo aver tanto sofferto i continui attentati alla vita dell'unica donna che aveva mai amato nella sua vita .

Perciò , conscio di quanto sciocca potesse essere la sua strategia , decise di ricattarla con il suo amore .

< Ascoltami bene mezzosangue , se non esci di qui divorzieremo all'istante , mi hai capito ? > la attaccò feroce il vampiro , cogliendo il lampo di dolore che saettò per gli occhi d'oro della strega , specialmente il mento tremolante e l'espressione sconvolta con la quale lo fissò .

L'aveva ferita , lo sapeva , ma non era pronto a lasciarla andare via da lui , non dopo tutti i suoi sforzi di tenerla accanto a sè.

< Se mi ami tanto come dici , se davvero sono la persona più importante della tua vita , l'unico > e qui sottolineò l'ultima parola con la voce e con uno sguardo possessivo che la fece avvampare < allora devi lasciare che Potter se la sbrighi da solo . Se davvero mi ami , se davvero Potter è un gradino più in basso nel nostro rapporto , ti prego , dimostramelo , vai via > la supplicò questa volta , gli occhi affaticati da quel dolore lancinante che sapeva ,lo aspettava nell'angolo , pronto ad assalirlo .

Era un colpo basso il suo , questo lo sapevano entrambi , e forse la strega non gli avrebbe dato retta, anzi , sicuramente no , ma Hermione riuscì a sorprenderlo ancora una volta .

Con i denti stretti e gli occhi serrati , la strega diede le spalle al bambino sopravvissuto , e con passi pesanti come macigni , cominciò ad avanzare verso l'entrata della cripta .

Draco sentì il cuore scoppiargli per quel gesto tanto semplice , ma che sapeva , era costato l'orgoglio di sua moglie .

Perchè alla fine aveva scelto lui e lui soltanto .

Non Potter , non il suo protetto, non il suo migliore amico .

Malfoy , suo marito , amico e amante .

< Allora ? Accettate le condizioni ? > chiese bruscamente Pandora , conscia di come quella piccola umana che tanto l'attraeva si stesse allontanando .

Fu allora che Harry e Voldemort annuirono all'unisono , fieri , pronti a tutto pur di mettere le mani sul segreto dell'immortalità per scopi diversi .

E lì , le labbra della strega si curvarono nel sorriso più inquietante che demone , umano o mostro avesse mai visto , il sorriso della morte .

< Bene , solo uno tra voi due può darmi ciò che voglio , e sei tu Harry Potter . Me lo cederai senza ripensamenti ? > < Si > rispose istintivamente il bambino sopravvissuto , consapevole di ciò che stava facendo ,per lui , per Hermione , per tutti coloro che amava .

< Molte grazie tesoro , ora voglio il cuore > .

Harry sussultò a quell'ordine , quella minaccia , osservando le proprie mani con titubanza prima di fare un passo avanti .

< Prendilo allora , è tuo > esalò con un groppo in gola , spaventato per la prima volta di morire davvero . E nessuna madre lo avrebbe salvato ,nessuno, neanche la sua migliore amica che dormiva placidamente ad Hogwarts , al sicuro .

Ma Pandora lo scostò con disgusto , guardandolo dall'alto in basso come farebbe un dio con la più infima creatura esistente . < Non sopravvalutarti tanto salvatore dei maghi . Io non voglio un cuore qualsiasi , io voglio IL cuore , puro ,candido e oscuro allo stesso tempo . Il perfetto equilibrio tra male e bene , tra ciò che è giusto e sbagliato , una rarità tra voi umani , ma il regalo più bello che potessi farmi . Grazie molto piccolo uomo , il vaso è tuo . Per quanto riguarda te Voldemort, sarai risucchiato senza pietà > .

In uno schiocco di dita il vaso si aprì , scatenando una corrente d'aria talmente violenta da far accasciare Hermione sugli scalini che stava salendo , mentre Ronald Weasley tentava di ritrarsi a quella punizione .

E poi accadde ciò che la Cooman aveva previsto , ciò che Draco aveva temuto , e ciò Harry non aveva voluto credere possibile .

Perchè , nonostante la Strega dell'Ovest si fosse rialzata in piedi con il fiatone , non fu né suo marito , né il suo migliore amico ad andarle incontro .

Una nuvola di fumo rosa la circondò , e ancor prima che Hermione potesse capire perchè Pandora la stesse abbracciando così dolcemente, qualcosa le penetrò nel petto , strappandole un singulto di dolore .

Fu allora che le barriere caddero in frantumi sotto la risata grottesca della demone , divertita nel vedere gli occhi d'oro della strega farsi via vai più vacui man mano che il braccio affondava nel petto della ragazza , per poi estrarre una sfera dorata così luminosa da accecare la stessa demone .

L'urlo disperato però non uscì né dalle labbra del principe , né da quelle del bambino sopravvissuto .

Fu un altra voce, tremante e ricolma di dolore , che chiamò a gran voce il nome della strega tra le lacrime , mentre Ronald Weasley tendeva una mano in direzione della mezzosangue prima di venire risucchiato nel vaso che si chiuse con uno schiocco secco .

< Bella , bellissima , assolutamente magnifica . Non ho mai visto nulla di più bello nella mia vita > trillò contenta Pandora , saltellando come una bambina e lasciando la strega in piedi , lo sguardo perso nel vuoto , assente .

< Cosa diavolo vuoi fare ? Rimettila nel suo petto prima che la fiamma si estingua , muoviti > la aggredì Josephine, saltandole addosso come una belva ma azzannando solo l'aria e null'altro .

Rinvenuto dal suo stato catatonico a quelle parole , Malfoy cominciò ad inseguire Pandora con continui ruggiti che gli rombavano nel petto come il fragore di un tuono .

E la demone si divertiva , come se stesse giocando . Correva , strillava come una bimba in procinto di essere presa dal compagno di giochi, almeno finchè la sfera luminosa che custodiva morbosamente tra le dita cominciò ad affievolirsi .

Mefistofele impietrì a quella vista , l'espressione sconvolta di chi sa cosa il destino avesse in serbo per loro .

< Di già ? Che peccato ! Eppure vedere un cuore del genere morire tra le mie mani sarà elettrizzante , come l'esplosione di una supernova > esclamò gongolante Pandora , gli occhi lavanda assuefatti da quel cuore che pian piano si spegneva tra le sue dita .

Draco le si avventò contro, furioso, ma la demone lo rispedì con un calcio ai piedi della moglie che , come caduta in trans , continuava a fissare davanti a sé con occhi vacui .

Bastò un paio di secondi , e sotto il soffio leggero di quelle labbra color foglia , la sfera si estinse del tutto , implodendo come una piccola stella prima di dileguarsi nel nulla .

Josephine cadde a terra con le lacrime agli occhi , distrutta dal dolore , mentre Pandora scompariva nel nulla con la deliziosa risata da bambina , lasciando alle sue spalle nient'altro che distruzione e morte .

Malfoy rialzò il volto sul viso della mezzosangue , sterile , sgombro di emozioni , almeno finchè una lacrima , brillante come cristallo , non le rigò una guancia , come un commiato a quella vita che non era pronta ad abbandonare .

Hermione si afflosciò come una bambola di pezza tra le braccia di Draco , il capo gettato all'indietro , gli occhi vitrei e lontani , in un posto dove Malfoy non avrebbe potuto raggiungerla .

E lì più niente impedì a Draco Malfoy di urlare dalla disperazione , di piangere su quel corpo che strinse al petto con rabbia e dolore .

Mefistofele accolse la moglie piangente con un sorriso stanco , amaro e consapevole di quella mano nera che per anni aveva vagato sulla testa color miele di quella bambina fattasi donna che purtroppo era venuta a mancare troppo giovane .

Da fuori si riuscivano a sentire i richiami preoccupati dei loro amici , confidenti ,ma Malfoy non aveva più voce per urlare , non più . Solo quelle lacrime che silenziose lasciavano strisce umide sul suo volto , inumidendo la pelle gelida della Strega dell'Ovest .

In un moto di disperazione , Draco poggiò le labbra pallide su quelle violacee delle mezzosangue , nella speranza di strapparla a quel sonno eterno nel quale anche lui voleva sprofondare , ma lei lo aveva lasciato indietro, ancora una volta , con il cuore spezzato .

Harry osservava la scena come se non si trovasse in quella stessa stanza , estraniato da quel mondo che non valeva più la pena di difendere , di salvare .

A cosa valeva la libertà , l'amore, se non c'era nessuno con il quale sorridere dopo la vittoria ? A nulla .

Perchè la Cooman aveva ragione, perchè tutti avevano sempre avuto ragione.

Lui era diventato di nuovo il salvatore di maghi , ma per quella volta , voleva esserlo solo per la sua migliore amica ora morta tra le braccia tremanti di Malfoy .

La stanza cominciò a fremere , come se fosse preda di un terremoto spaventoso, e forse era così , ma il bambino sopravvissuto non si mosse, non azzardò un passo . Sentì solo il vaso alle sue spalle aprirsi , e riversare su di lui un ondata di magia che lo investì in pieno, materializzando una specie di corda dorata che si legò attorno al suo polso .

Malfoy smise di piangere quando vide uno strano spago di luce cingere la caviglia della moglie , trascinandola lontana da lui , ancora una volta .

Le artigliò le braccia e il busto per trattenerla contro di lui , ma qualcuno alle sue spalle lo afferrò per la spalla ,strattonandolo via dal cadavere .

< Dobbiamo uscire , muoviti > gli urlò rauco Mefistofele , afferrandolo per il braccio demoniaco per trascinare lui e la moglie che portava in spalla lontana via da quel santuario, da quella chiesa che stava cadendo in pezzi .

Draco lanciò un ultimo sguardo al corpo dell'amata , stretta in un abbraccio da colui che l'aveva uccisa e che ora piangeva su quel viso smorto come aveva fatto poco prima di lui , mentre un alone dorato li avvolgeva come un aureola , cingendo in un abbraccio mortale l'intera costruzione .

Il vampiro riuscì a gettarsi fuori dall'immensa entrata della chiesa con un balzo , osservando con la coda dell'occhio l'enorme architettura gotica accartocciarsi come un castello di carte .

E proprio come era successo al cuore della strega , il santuario che ospitava il vaso di pandora esplose come una supernova , investendo lui e gli umani alle sue spalli in un fascio di luce amaranto .

Con un tonfo sordo , Malfoy si lasciò cadere al suolo, gli occhi grigi arrossati dal pianto puntati verso il basso, sulla fede nuziale sporca di sangue e lacrime , le sue , per la prima volta .

Nessuno osò chiedere spiegazioni , ma il pianto silenzioso con cui Draco si sfogò sussultando leggermente , diede loro una conferma .

Morti . Harry Potter ed Hermione Jane Granger erano morti .

D'improvviso, il cielo dell'alba, rosso come il sangue ,sembrò cadere giù in picchiata sulle loro teste come una cascata di stelle , anche se in realtà , vi erano davvero dei punti luminosi a piovere dal cielo come lacrime .

Rossi, scarlatti come stille di sangue , piccole scintille svolazzavano sulle loro teste, sfiorando le loro teste, braccia , gambe ,poco prima di svanire , come inghiottite da chiunque toccassero .

Mefistofele raccolse una di quelle schegge tra le mani , e quando la piccola scintilla sfiorò la sua pelle , divenne nera , opaca , prima di spegnersi .

Fu allora che il demone capì cosa fosse quella pioggia , un incantesimo , la pietra filosofale distrutta da un dolore troppo grande da dover sopportare .

L'eterna giovinezza, era questo che quelle gocce di rugiada cremisi donarono a coloro i quali toccava , ciò che rimaneva della leggendaria gemma che il salvatore dei maghi aveva gettato via come una scarpa vecchia .

Perchè , a che serviva essere giovani in eterno senza avere qualcuno da amare ?

Quella che perciò sarebbe stata una benedizione per l'esercito della Strega dell'Ovest divenne una condanna .

Sarebbero stati giovani in eterno, belli , ma vuoti , derubati da ciò che di più caro avevano .

Una moglie , un amica , una sorella , una madre .

Hermione era stato tutto questo per molte persone e sicuramente lo sarebbe stata in futuro , ma quegli scambi ineguali erano troppo da sopportare .

La pioggia si estinse così come era cominciata dopo aver esaudito il suo compito .

Ora , ognuno di loro ,donna , uomo o bambino che fosse , aveva davanti a sé una vita , lunga , molto lunga , forse eterna , infinita , ma piatta .

Il segreto che l'essere umano cercava da secoli era stato disprezzato da colui il quale era seppellito sotto quell'ammasso di detriti e polvere .

Alcune donne si accostarono al giovane Malfoy con occhi rossi di lacrime , spezzate dalla sofferenza solitaria di quell'uomo , quel ragazzo , quel mago poi divenuto vampiro alla quale nulla era stato risparmiato nella vita .

Né amore , né gioia , né dolcezza .

Draco aveva perso tutto , anima e corpo , e di lui ora non rimaneva che un guscio vuoto , un involucro sgombro di ogni cosa, sentimenti , emozioni , volontà , identità .

Era morto lui stesso sotto quelle macerie , lì' dove rimaneva il suo cuore .

< Credo sia il caso di cominciare a scavare , almeno gli daremo una sepoltura > consigliò atona Mira , come svuotata da ogni cosa , un empatica che non captava più nulla se non l'inesistente , il vuoto .

Fu la prima ad avvicinarsi alla chiesa distrutta , la prima a tendere una mano , e la prima a ritrarsi con un urlo spaventato .

Gli uomini attorno a lei la raggiunsero in un battito di ciglia , sorreggendola per le spalle quando l'empatica diede cenno di svenire .

< Cosa c'è ? Che hai visto ? > le chiese apprensivo Sergej , turbato dall'ombra di paura che adombrava l'azzurro degli occhi dell'amica .

< Si è mosso . Qualcosa là sotto si è mosso > piagnucolò con il cuore in gola ,ritraendo i piedi quando nuovamente , il masso che poco prima aveva sfiorato , tremò sotto il suo sguardo ,come se qualcuno lì sotto provasse ad alzarlo .

Sergej cominciò a scaraventare pietre su pietre con foga , sempre più agitato , turbato dal mugolio che sentì provenire da lì sotto .

E proprio quando le forze lo stavano per abbandonare, Andrey gettò di lato un pezzo di cornicione , grosso , pesante che copriva qualcosa di scuro , un corpo maschile .

L'empatica gettò all'aria le piccole pietre che aveva raccolto per dare una mano prima di scuotere il ragazzo con entrambi le mani .

< Harry , Harry sei vivo ? Harry ? > lo chiamò piangente Mira , le mani strette sulla maglietta di cotone che sfiorò con dita tremanti ,sorridendo tra le lacrime quando il ragazzo le rispose con un affaticato non piangere .

< è vivo , Harry è vivo > esclamò al colmo della gioia ,richiamando a sé alcuni bambini perduti che lo aiutarono a rimettersi in piedi.

Era senza occhiali , con un labbro spaccato e alcune brutte ferite sul collo , petto , e braccia , ma era vivo . Vivo , per quanto tutti ne fossero sorpresi , maggiormente nel vedere il mago stringere al petto la propria giacca di pelle che aveva indossato durante l'attacco , la stessa giacca che cullò con dolcezza .

< Cosa ? > provò a domandargli Mira ,ma il ragazzo le sorrise debolmente , chiedendo ai compagni di non toccarlo ,che ce l'avrebbe fatta da solo .

Tutti lo guardavano tranne lui . L'eterno escluso , colui che soffriva più di tutti e al quale non importava minimamente che Harry Potter fosse vivo , di nuovo , miracolosamente .

Non gli importava , anzi , voleva essere lui ad ucciderlo .

L'idea aveva già cominciato a ronzargli nella testa da qualche minuto quando con un tonfo sordo ,il bambino sopravvissuto gli si inginocchiò davanti .

Meglio , l'occasione perfetta per farlo fuori senza affaticarsi troppo .

Stava per l'appunto irrigidendo il braccio demoniaco per un attacco quando un profumo lo colpì in pieno viso come una frustata .

Quell'odore ...impossibile .

< Malfoy , credo che questa sia tua > gli sussurrò debolmente il mago , tendendogli la giacca di pelle all'interno della quale Malfoy riconobbe un...vagito .

Quel suono sembrò ammutolire chiunque , anche il principe che , risollevato il viso sporco di sangue e lacrime , osservò incredulo il bambino che Harry Potter gli cedeva con un sorriso di scuse .

Con mani tremanti , Draco afferrò il fagotto senza riuscire a staccare gli occhi da quel visino , né dalle labbra sottili e di quell'innaturale rosso sangue , né dalla zazzera di capelli riccioli color miele che sbucava da sopra il colletto .

Era familiare , dannatamente familiare .

Pansy appoggiò il mento sulla spalla dell'amico , curiosa , con ancora gli occhi colmi di lacrime .

< Che bello Harry , ma si può sapere dove l'hai trovato ? Ti credevamo morto ed ora te ne esci con un piccoletto che dai a Malfoy come un regalo di compleanno > borbottò malinconica l'ex serpeverde , contenta della buona salute dell'amico , ma affranta dalla perdita della mezzosangue .

< Se fossi in te mi correggerei all'istante , non è un maschio , ma una femmina . Se lei ti sentisse ti avrebbe giù fulminato con lo sguardo ,vero Hermione ? > .

Bastò quel nome , sussurrato debolmente , ma così tanto desiderato da far scalpitare anche i più confusi sulla situazione . Perchè , come richiamata ad alta voce , la piccola riaprì gli occhi , grandi , allungati e dalla bellezza struggente .

D'oro , quella bambina aveva gli occhi d'oro come lei , come Hermione .

< Non sai che faticaccia ho fatta per prenderla quando sono entrato nel vaso , una cosa allucinante ! Ma quando l'ho raggiunta era già così ,perciò ti toccherà crescerla Draco , ci toccherà crescerla > puntualizzò , questa volta minaccioso , ma il principe non lo ascoltava più .

Non udiva i pianti liberatori , né i salti di gioia , né le esclamazioni e i sospiri di sollievo .

Tutto ciò che udiva , vedeva , ascoltava e toccava era lei , la Strega dell'Ovest . Piccola , indifesa , ma ancora viva , sua .

Perchè avrebbe atteso , avrebbe aspettato che crescesse, standole accanto come mai aveva potuto fare , amandola come avrebbe continuato a fare per l'eternità che gli era stata concessa .

Era vero gli umani a volte erano troppo superficiali , scontati su faccende importanti , proprio come sui miti e sulle leggende .

Non notavano le sbavature , non coglievano i segreti celati in poche parole dette in rima , e perciò venivano imbrogliati da loro stessi , allontanati dalla verità .

Se davvero Harry e i compagni avessero fatto attenzione, avrebbero ricollegato l'eroina della città di Kitez a Pandora . Perchè era immortale , e perchè sarebbe stata chiamata con i nomi che l'uomo le affibbiava per necessità .

Come una volta ,gli antichi la chiamavano Pandora, così i moderni l'avevano battezzata con quel nome , e chissà quanti altri soprannomi avesse ancora .

Un particolare da non trascurare , come la storia del vaso .

Perchè , se era vero che in quello scrigno erano racchiusi tutti i mali del mondo , era anche vero che lì , in fondo ,c'era la speranza , sempre dimenticata .

Se poi si accosta a quel dono la speranza degli uomini, dei maghi , bè il risultato è quello che si vede in questo momento .

Una guerra forse conclusa , un sogno finalmente realizzato , una nuova vita che stava per iniziare .








Due anni dopo …




Palme , spiagge dorate , acque cristalline , cielo limpido , ed un paesaggio da mozzare il fiato , uno dei tanti ed esotici paesaggi delle Bahamas , appartenente ad uno dei tanti arcipelaghi caraibici .

Ogni abitazione sfoggiava una sontuosità che pochi potevano permettersi ,ma tra tutte quelle ville tanto simili a palazzi , poco sopra alla collina che svettava su tutto , quasi a minimizzare le altre , vi era la casa più grande .

Il castello ,come molti amavano definirlo . L'abitazione dell'ambasciatore inglese con la sua stramba e numerosissima famiglia.

I vicini erano curiosi di quella bizzarra combriccola di uomini e donne così belli da far girare la testa ,ma nessuno di loro sembrava degnare altri di uno sguardo . Erano restii alla conversazione , al contatto con la gente esterna , in particolar modo con gli uomini.

O si , quello era un divieto assoluto .

Nessun essere di essere maschile , animale , uomo o bestia che fosse , era autorizzato ad avvicinarsi all'immensa villa a quattro piani . Nessuno .

Il primo e l'ultimo che aveva osato scavalcare il cancello,si era ritrovato all'ospedale con dei sospetti fori sul collo , tutte le ossa sfracellate , e il volto tumefatto .

E c'era da dire che aveva solo salutato una dei figli di quegli inglesi .

Ecco un altro punto interessante . Tutti gli abitanti della villa erano avvenenti , ma c'era una bambina , una creaturina di appena due anni che aveva catturato il cuore di quel piccolo paradiso .

C'erano diverse leggende su di lei .

Alcuni avevano raccontato che aveva la pelle abbronzata , i lineamenti del viso così perfetti e dolci da far commuovere , ed un aureola di riccioli color miele che le adornavano il capo come una corona .

Piccola , con una voce degna di un cherubino a cui mancavano solo le ali per volare .

Ed infine , gli occhi , grandi , dal taglio allungato , dorati . Oro puro .

Hermione, era questo il suo nome , ma cosa ancora più bizzarra , tra tutti gli inglesi iperprotettivi , svettava senza dubbio l'ambasciatore .

Il diavolo in persona , l'uomo più attraente e peccaminoso con cui ogni donna avrebbe voluto passare almeno una notte insieme .

Alcune delle ragazze che gli ronzavano intorno avevano anche desiderato farsi trattar male dal signor Malfoy , ma il biondo adone non aveva occhi che per quella bambina .

Un fatto inquietante se si considerava che il qui presente ambasciatore , all'età di vent'anni ,sembrasse infatuato di una pargoletta neanche in grado di correre .

Era l'incarnazione della bellezza più disperata . Spalle larghe , vita stretta , gambe lunghe muscolose , un fondo schiena da urlo , raggiungeva il metro e novanta . Era muscoloso , non come un culturista , ma come sarebbe dovuto essere un uomo . Perfetto .

I lunghi capelli biondi , quasi bianchi ,che legava sempre in un codino .

Il viso dai lineamenti regolari , attraenti come quegli occhi di ghiaccio che sapevano rubare l'anima, e quelle labbra sottili e sempre ghignanti che ti causavano un orgasmo istantaneo .

Quello era l'ambasciatore , un dio sceso sulla terra per torturare la popolazione femminile con i suoi sguardi indifferenti e le sue occhiate annoiate .

L'uomo alto e raffinato che attendeva l'apertura del cancello della villa a bordo della sua Ferrari .

Mentre all'interno del giardino , seduta in un cerchio di terra , Hermione giocava divertita con il fango , spiaccicandolo sul volto dell'uomo dai denti aguzzi che le sorrideva sognante nonostante avesse più di mille anni .

Ecco come si era ridotto Mefistofele , demone maggiore , uno dei più potenti, usato come carta da parati per la piccola peste dal sorriso angelico e dagli occhi di gatto .

Quando il rombo del motore avvisò i residenti della casa dell'arrivo di Malfoy , una figura femminile , nascosta nelle siepi lì vicine , si intrufolò nella villa , mancando per un pelo il cancello che si chiuse alle sue spalle con uno strattone .

Draco scese dalla macchina con la sua venti quatto ore abbandonata sul sedile , gli occhiali da sole calati sul naso elegante e una vena minacciosa che gli pulsava su una tempia .

< La pregherei di uscire immediatamente signorina Smith , non le conviene mettere alla prova la mia pazienza > l'avviso contrito l'uomo , per nulla interessato al fatto che la povera babbana si stesse sciogliendo dietro di lui nel sentire quella voce bassa e calda .

< Le..le...ho..portato...una..torta..., potrebbe....darla ad Hermione , ho....saputo che ...le piace il cioccolato > tentò di attirare la sua attenzione con quella frase la donna dai capelli color fuoco , e come per magia , al sentire il nome della bambina , i lineamenti di Malfoy si sciolsero in un sorriso dolce , come neve al sole .

< Grazie , è stata molto gentile . E a proposito di quella piccola peste > scherzò rilassato il mago nel sentire lo strillo acuto della bambina avvicinarsi assieme alla risata profonda di un uomo che mandò il sangue al cervello alla povera umana .

Mefistofele salutò il vampiro con un cenno della mano , troppo occupato a farsi baciare le guance dalla piccola bambina che continuava a tirargli le guance e a giocherellare con i suoi capelli con un pettinino da Barbie .

Quando i capelli del demone millenario furono dritti come spaghetti, senza che la forza di gravità rovinasse la pettinatura all'insù che Hermione gli aveva fatto in memoria di un piccolo folletto dai capelli viola che aveva trovato come gioco, si voltò sorridente nel suo vestito a fiori gialli .

Draco aprì le braccia in un gesto istintivo , accogliendo la bambina che gli si accoccolò al petto , accarezzandogli con le manine ancora sporche di terra il viso e il collo .

Dal suo angolino Rebecca Smith fissava la scena trasognata . Erano stupendi , più di quanto si fosse aspettata .

Ma un boato spezzò l'aria estatica della donna , specialmente quando due uomini presero a darsele di santa ragione sul prato , come sbucati dal nulla .

Entrambi biondi e con il fisico di un dannato modello di intimo , quei due mandarono in palla il povero cervello della donna ,ora con le orecchie che le fumavano .

Hermione tirò Mefistofele per una manica , stringendogli una manina con la sua , mentre l'altra continuava

ad accarezzare il mento di Malfoy ,annoiato alla vista di quegli imbecilli .

< Ehi Sergej ! Sergej > chiamò una voce femminile poco lontana da lì , probabilmente da dentro la casa , mentre l'uomo dagli occhi zaffiro bloccava il compagno al suolo per rispondere con un urlo alla donna.

< A Daphne le si sono rotte le acque > .

Ecco la parolina magica per far perdere il sorriso anche a Draco Malfoy e al povero uomo biondo steso a terra .

Infatti , Sergej dilatò così tanto le pupille , che Andrey ebbe paura che le palle degli occhi gli sarebbero schizzate di fuori , mentre un gran trambusto proveniva dalla casa , assieme al rombo di un motore , molto simile a ruggito di un orso .

Un enorme fuoristrada con i vetri oscurati , pari ad una limousine , inchiodò di fronte a loro , lasciando che il poveretto salisse sull'auto con il viso stravolto dall'ansia .

Draco imitò il compagno , salutando la donna con un saluto poco entusiasta prima di chiudere la portiera e gridare qualche maledizione .

Rebecca stette a guardare imbambolata la biondona dagli occhi ametista che guidava quel coso ,ghignare come un assatanata e partire a tutto gas , mentre dall'interno provenivano imprecazioni su imprecazioni e risatine nervose .

Alla donna sembrò perfino di vedere il signor Malfoy gettare fuori dal finestrino un brunetto dagli occhi verdi che si attaccò al finestrino con i denti , aiutato da una donna di lunghi capelli neri a rientrare .

Alla fine avevano ragione i suoi vicini .

L'ambasciatore inglese e la sua famiglia erano davvero strani .








Fine.


(Maybe)





Eccoci qui , ci credete che l'ho scritto in un giorno solo ? Oggi ero particolarmente ispirata . Vi confesserò che sono molto affezionata a questa storia , proprio perchè noto come il modo di scrivere cambi a poco a poco a giudicare dalle storie che scrivevo prima XD .

Cmq spero che questa conclusione vi sia piaciuta , ho lasciato questo ultimo spiraglio di speranza perchè in verità vorrei continuarla un giorno ,non ora , quando avrò concluso tutte le altre storie in cantiere .

Sono contenta di come sia venuta , certo , non è un capolavoro ,ma dà soddisfazione , in effeti .

Ringrazio tutti per avermi seguito , commentato , aggiunto tra i preferiti , seguiti e storie da ricordare , grazie di cuore , davvero.

In special modo vorrei ringraziare deaselene e Jazz_in my Wonderland ( Bello il tuo nuovo nick ) per avermi sempre seguito con i loro commenti , grazie . Non mi resta che augurarvi buone vacanze ed un estate meravigliosa .

Alla prossima storia, GOLD EYES .

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