L'Antologia della Storia Dimenticata

di mystery_koopa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The first but the last British ***
Capitolo 2: *** L'ultima Imperatrice ***
Capitolo 3: *** Un volto in meno sul Tondo Severiano ***
Capitolo 4: *** L'Amata ***
Capitolo 5: *** Eredità Morali ***
Capitolo 6: *** Il Freddo di Berlino ***
Capitolo 7: *** Siccità ***
Capitolo 8: *** La Regina di Ghiaccio ***
Capitolo 9: *** Futili Passatempi ***
Capitolo 10: *** Il Passo ***
Capitolo 11: *** Vedere il Mondo ***
Capitolo 12: *** Il Sole sorge ad Occidente ***
Capitolo 13: *** Nata dalla Porpora ***
Capitolo 14: *** Carthago longa est ***
Capitolo 15: *** Polvere ***
Capitolo 16: *** La Morte Bianca ***
Capitolo 17: *** Cent'anni dopo ***
Capitolo 18: *** Anthropoid ***
Capitolo 19: *** Rinascere: Immortale ***
Capitolo 20: *** La fine ***



Capitolo 1
*** The first but the last British ***


Le memorie di Anna, la prima regina del Regno Unito di Gran Bretagna ma anche l'ultima sovrana proveniente da una Casa Reale delle isole a sedere sul trono d'Inghilterra, gli scozzesi Stuart.
Contesto: età Moderna (1492/1789)


 
Sono sola, chiusa in una stanza; la luce è fioca, il corpo mi duole, la vita mi sta abbandonando. È il 1 agosto del 1714, so che sarà il mio ultimo giorno e so anche per cosa sarò ricordata: per una sanguinosa guerra tra due continenti, per la formazione di un potente regno, per aver portato avanti diciotto gravidanze ed aver fatto crescere un solo figlio¹, morto undicenne, e per aver avuto un’ottantenne come erede². Io, donna tranquilla e riservata, ho fatto tutto questo, ho consegnato l’Inghilterra ad un tedesco³ e sto lasciando il mondo, sola.
Io sono Anna, la Regina.
Addio, vita mia.



Note:
1 Guglielmo, duca di Gloucester;
2 l’Elettrice Sofia del Palatinato, sua cugina di secondo grado, erede per l’Act of Settlement che permise la successione al trono inglese e scozzese solo ad eredi di fede protestante;
3 Giorgio Luigi di Hannover, figlio dell’Elettrice Sofia, il futuro Giorgio I di Gran Bretagna.
- (104 parole)

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Capitolo 2
*** L'ultima Imperatrice ***


Un piccolo racconto sulla storia dell'Imperatrice d'Etiopia Zauditù (regno 1916-1930), l'ultima donna al mondo ad aver posseduto il titolo di imperatrice per diritto.
Contesto: Il Novecento


L’ampia veste ricopriva una parte del pavimento marmoreo intorno alla massiccia figura della sovrana, inginocchiata in preghiera davanti all’altare dorato. La fede copta e il rispetto della tradizione rappresentavano l’essenza della sua vita, perché ormai suo cugino Ras Tafari Maconnèn¹ aveva preso l’effettivo controllo dell’esercito e della politica, rendendola una figura simbolica: lei, regina solo per errori altrui² e ancorata al passato, non avrebbe mai pensato di poter essere l’ultima donna nella storia ad essere chiamata imperatrice. Zauditù ricordava ancora quando era stata data sposa giovanissima dal padre, ma nonostante ciò lo ammirava e lo rispettava; dopotutto erano entrambi discendenti del saggio Re Salomone e della ricca Regina di Saba.


Note:
1 Il futuro imperatore d’Etiopia Hailè Selassiè;
2 Zauditù salì al trono dopo la deposizione del nipote Iasù V, accusato di apostasia, data la mancanza di eredi maschi legittimi provenienti dalla linea di successione maschile della dinastia Salomonide: Ras Tafari proveniva infatti da quella femminile;
3 Zauditù si sposò per la prima volta a sei anni e a quel matrimonio ne seguirono altri tre, ma nessuno dei suoi figli raggiunse l'età adulta.
- (110 parole)
 

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Capitolo 3
*** Un volto in meno sul Tondo Severiano ***


La storia dei fratelli e co-imperatori romani Geta e Caracalla, nota per il suo tragico epilogo.
Contesto: Antichità greco/romana


Roma, 1 febbraio, 212 d.C.
L’imperatore muore, come un bambino, tra le braccia di sua madre; un centurione, fuori dalla stanza, è in piedi, appoggiato a una colonna, con un pugnale insanguinato nella mano. Non è avvenuto direttamente, ma è avvenuto comunque: è un fratricidio. Giulia Domna, un tempo la donna più potente di Roma, è in lacrime, stringendo il corpo del suo figlio più giovane, ormai inerte, fra le fragili braccia. Sa cosa succederà ora, la damnatio memoriae, nessuno dovrà ricordarsi più di Geta, quei ventitré anni saranno cancellati dalla storia: innalzate lodi a Caracalla, ora solitario sul trono.


Note:
- il Tondo Severiano è un dipinto su tavola sul quale è raffigurato l’imperatore Settimio Severo con la moglie Giulia Domna e i figli Caracalla e Geta. Dopo che il secondo fu fatto uccidere dal primo venne emessa la damnatio memoriae su di lui, e tutte le sue rappresentazioni vennero distrutte. Oggi sulla tavola è presente un’abrasione al posto del suo volto.
-(100 parole - "drabble perfetta")

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Capitolo 4
*** L'Amata ***


Il racconto del giorno che ha fatto conoscere al mondo un personaggio alquanto insolito.
Contesti: Dopoguerra, Il Novecento


Il 2 giugno 1953 un curioso personaggio presenziava all’incoronazione della regina Elisabetta II d’Inghilterra: si trattava di una donna che, sotto la pioggia battente, sedeva comodamente su una sfarzosa carrozza aperta, salutando bonariamente la folla; tutti si chiesero chi fosse quella signora delle fattezze esotiche, anche se pochi lo capirono veramente. Era Salote Tupou III, forse la regina più amata del Novecento, sovrana delle amene isole Tonga, un protettorato britannico posto nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico. “Chissà se si ricorderanno di me,” pensava la regina, con la veste completamente bagnata “probabilmente domani non si parlerà neanche più di una donna che per l’Occidente è così strana”.
Non fu così.


Note:
- (109 parole)


SPAZIO AUTORE:
Questa drabble ha uno stile un po' diverso dalle altre, ditemi se lo avete apprezzato; ah, probabilmente il protagonista della prossima sarà più conosciuto, penso che ne saprete già qualcosa. Per chi mi segue ci si vede in settimana con Cronache bizantine; a presto,
mystery_koopa

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Capitolo 5
*** Eredità Morali ***


Rodrigo d'Aragona, figlio di Lucrezia Borgia e del suo secondo marito Alfonso di Napoli, e la sua vita, compromessa dalla reputazione della sua famiglia.
Contesto: Rinascimento
 
Sono un Borgia, per parte di madre, ma non è mai stato positivo esserlo, per me: gli averi, le proprietà, tutto perduto; l’onore, invece, non l’ho mai conosciuto.
Chissà di chi è figlio, quella lasciva madre è stata con chiunque: il padre, il fratello, il servo, chissà quant’altri e per ultimo il marito, hanno sempre detto tutti; madre che poi, per far la santa a Ferrara, mi ha abbandonato a Napoli, dai parenti di un “padre ufficiale” che non ho mai conosciuto, ucciso ovviamente dalla famiglia di lei. Io, però, sono diverso, nonostante alla gente, di me, appaia solamente un sepolto passato.

Note:
- (102 parole);
Dedicato alla carissima L_A_B_SH, grande appassionata di Storia Rinascimentale.

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Capitolo 6
*** Il Freddo di Berlino ***


Il 15 marzo 1921 Salomon Teilirian, un giovane armeno, uccise a Berlino Mehmed Talaat, uno dei responsabili del genocidio del suo popolo durante la Prima Guerra Mondiale: quell'evento ha cambiato la storia moderna.
Contesto: Guerre Mondiali, Primo Dopoguerra


Hai appena svoltato l’angolo, quando lo vedi: è lì, colui che ti ha tolto quella che chiamavi vita. Nonostante sia marzo il freddo di Berlino ti sta facendo gelare le dita della mano, ma riesci ugualmente a premere il grilletto: lui cade a terra, esanime, il suo sangue si sparge sulla strada. Ti fermi, qualcuno ti prende alle spalle, ma hai perso la cognizione di ciò che sta succedendo. Sai che una sola morte non ne risolverà più di un milione¹, ma sai che dovevi farlo; forse nessuno vorrà capire ciò che è successo. Ma qualcuno² se ne è accorto: non lo sai, ma cambierà la storia.


Note:
1 Per il diritto internazionale dell’epoca però i due crimini si equivalevano;
2 Raphael Lemkin, un avvocato ebreo-polacco, colui che teorizzò i reati di genocidio e crimini contro l’umanità e, dopo una lunga battaglia legale, li fece riconoscere dall’ONU nel 1948. In un’intervista dichiarò che fu quest’evento a spingerlo ad iniziare la sua lotta;
- (107 parole).

Ecco il mio primo esperimento con la narrazione in seconda persona: carissima Pixel, a te la parola.

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Capitolo 7
*** Siccità ***


Una piccola introspettiva su un abitante che assiste impotente al collasso della civiltà maya classica.
Contesto: America Precolombiana


 
Il terreno alle mie spalle, un tempo fertile, arde sotto l’incessante Sole, alto sulla volta divina: non piove da giorni, la terra è frammentata, delle piante che crescevano rigogliose nemmeno più l’ombra. Il grande tempio è stato abbandonato a se stesso, verrà logorato dalle intemperie; il campo per l Tlachtli¹ è solamente un ammasso di polveri; il palazzo a gradoni sembra temere già per il suo futuro. Presto il ricordo di Palenque svanirà anche dalla memoria del nostro popolo, che forse si illude veramente di arrivare a Chichén-Itzà prima della fine delle scorte.
 
Aapo si gira, iniziando la sua marcia.

 

Note:
1) Il gioco della palla centroamericano:
 https://it.wikipedia.org/wiki/Gioco_della_palla_centroamericano
https://it.wikipedia.org/wiki/Tlachtli
- Quella della siccità è solo una delle teorie sulla fine di questa civiltà, ma è quella che ha riscosso più consensi tra gli storici;
- (100 parole).



SPAZIO AUTORE:
La civiltà maya mi ha sempre affascinato molto, penso che questa parte di storia meriterebbe ben più di una drabble. Chissà, prima o poi su questo profilo si potrà vedere qualcosa (io non prometto nulla però ;-).... Un saluto a tutti!

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Capitolo 8
*** La Regina di Ghiaccio ***


Eleonora Ulrica la Minore, regina di Svezia dal 1718 al 1720, succedette al fratello Carlo XII, morto senza eredi. La sua ascesa al trono fu contrastata dalla nobiltà, ma lei si difese citando il precedente, risalente a un secolo prima, della regina Cristina; tuttavia, per le continue pressioni e per amore del marito, decise di abdicare nel febbraio del 1720, nonostante fosse una valida regnante. La dinastia d’Assia-Kassel governerà la Svezia fino alle Guerre Napoleoniche.
Contesto: Il Settecento

 
Stoccolma, 29 febbraio 1720
La riunione del Riksdag¹ è appena stata sciolta e tutti i nobili sono usciti dall’aula; solo una donna si aggira, silenziosa e piangente, tra i banchi deserti. Lei, la regina Ulrica Eleonora, ha appena abdicato in favore del marito, Federico d’Assia-Kassel, per amore. Lo ama veramente, per lui farebbe di tutto, ma sa che non potrà mai avere figli; sa che per questo la sua vita le riserverà solitudine e rimpianto, che Federico si allontanerà da lei, cercandosi varie amanti, che morirà sola e dimenticata. Il rintocco di una campana la desta dal suo pianto ma, in fondo, non è più sicura di aver fatto la scelta giusta.


Note:
1 Il parlamento svedese;
- (108 parole).

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Capitolo 9
*** Futili Passatempi ***


Un'introspezione su Ranavalona III, l'ultima regina del Madagascar, che fu esiliata dalla sua isola quando i francesi la resero una loro colonia.
Contesto: Belle Époque.


Tutti mi invidiano.
Sono qui, chiusa in una gabbia dorata, grande come il mondo meno un’isola, quella dove vorrei stare.
Trascorro i miei giorni tra Algeri e Parigi, tra visite, viaggi e acquisti; dovrei trascorrerli sul trono, nel Rova¹. Porto un nome importante, per cui tutti dovrebbero temermi, ma per loro sono solamente una nera più ricca degli altri; eppure non posso tornare nella mia terra, rivedere la mia gente, pregare sulle tombe dei miei cari con un crocifisso in mano: io non posso farlo, perché mi è stato proibito, perché il potere è più importante dell’umanità di un cuore.


Note:
1 Il palazzo reale di Antananarivo, capitale dell’isola;
- Ranavalona III, salendo al trono, prese il nome di due regine che l’avevano preceduta; la prima fu la più celebre, nota per l'efferatezza del suo regno: trovate di più su di lei nella mia minilong che è incentrata sulla sua figura, “Bloody Mary’s Island”.
Nonostante il nome le due regine non furono strettamente imparentate perché, data la mancanza di figli nella famiglia reale Merina, il trono passò tre volte a una cugina del precedente monarca.
- (100 parole).

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Capitolo 10
*** Il Passo ***


Se qualcuno vi chiedesse chi è la persona che ha abolito l'apartheid in Sudafrica probabilmente mi rispondereste Nelson Mandela, vero. Ma, per forza di cose, deve essere esistita anche una controparte bianca, l'uomo che in quel momento governava il paese, Frederik de Klerk. Entrambi, infatti, hanno ricevuto il premio nobel per la pace nel 1993, ma solo uno è statogiustamente stato ricordato per i suoi meriti; ho provato ad analizzare il suo punto di vista.
Contesto: anni '90.

 

Non ho mai voluto gloria;
Non ho mai voluto onori;
Ho voluto solamente il futuro per il mio paese.

Il mio paese, privato da sempre della maggioranza della sua popolazione, privato per decenni di qualcosa di fondamentale: l’uguaglianza, quella parola esistente da millenni che non è ancora stata applicata; la libertà, che è mancata ad ognuno di noi, relegato nel proprio spazio.
Quest’accordo è un passo verso la vita: non mi interessa se ho ricevuto un Nobel, non mi interessa se verrò ricordato o no.

Voglio solo una nuova era per la mia terra.



 
Note:
- (94 parole).
È la prima volta che scrivo di qualcuno ancora vivente e mi fa un effetto molto strano... spero che abbiate gradito la tematica recente e l'impaginazione, intanto ne approfitto per consegnarvi, anche se un po' in ritardo, questo regalo di Pasqua.

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Capitolo 11
*** Vedere il Mondo ***


Un'introspezione su Giovanni I Capetingio, figlio postumo di Luigi X, che, secondo una teoria, venne sostituito dopo cinque giorni dalla nascita con un altro neonato morto e allontanato per sempre dalla Francia sotto una falsa identità.
Contesto: Medioevo


Apro gli occhi, dopo essermi svegliato: sento dei rumori. Non capisco come in questo mondo possano vivere tutte le persone che vedo ogni giorno, tutti coloro che si affacciano alla mia culla: io vedo solo dei muri oscuri. Forse sono importante, è per quello che in molti passano da me… infatti ora, proprio ora, sta arrivando una persona che ho già visto molte volte; riconosco il suo odore, assomiglia al mio. Mi solleva, mi porta verso l’uscita di quel muro. Ma intanto… stanno mettendo qualcun altro, che mi assomiglia, al mio posto. Ma quel bambino è strano: lui non piange, come sto facendo io.


Note:
- (104 parole).

SPAZIO AUTORE:
Ok, da oggi sono definitivamente un degenerato che fa introspezioni sui neonati :-)
 

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Capitolo 12
*** Il Sole sorge ad Occidente ***


La mossa sprovveduta di un sovrano darà inizio all'espansione verso ovest di uno dei più grandi imperi che la storia ricordi, quello mongolo di Gengis Khan.
Questa storia partecipa al contest senza punteggio "And if it's crazy live a little crazy" indetto da rhys89 sul Forum di EFP.
Contesto: Medioevo

[Kunya-Urgench, Corasmia, anno 1220]
“Mio Sultano, è sicuro della sua decisone? Le ricordo che per il Khan gli ambasciatori e le carovane sono sacri, uccidere quelle cinquecento persone ci porterà un grave danno. Ricorda quando è stata invasa la Transoxania, com’è stata devastata? Ricorda le dimensioni di quell’esercito?”
“Certamente, conosco perfettamente la forza e la violenza di cui sono capaci le truppe di Gengis Khan, ma questo è il momento giusto per sconfiggerli definitivamente: per ora ci sono amichevoli e stanno combattendo nell’Impero Celeste, è il nostro momento. Uccidete subito gli ambasciatori!”
 
***
[Karakorum, Mongolia, anno 1221]
“La guerra è conclusa, ma ora si punta in grande: da oggi, il Sole del mio Impero sorge ad Occidente”.


Note:
(108 parole secondo contacaratteri.it, sono escluse le indicazioni di luogo poste tra parentesi quadre).

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Capitolo 13
*** Nata dalla Porpora ***


La storia di Zoe, la basilissa dei Romei per nascita che riconquistò il potere grazie al veleno e all'aiuto dell'odiata ma intelligente sorella minore, Teodora.
Contesto: Medioevo.



Mi chiamano Porfirogenita, nata dalla porpora, originata dalla regalità impersonata nel basileus e venuta al mondo senza fratelli per governare su questo Impero. Tra le mie mani sarebbe dovuta passare la riunione dei Romani e dei Romei, ma il mio promesso sposo¹ morì di febbri in terra d’Italia.
I miei due mariti², due fratelli traditori, hanno occupato questo trono solo per merito mio: non l’hanno meritato, non hanno dimostrato di valere, e hanno ricevuto solo del veleno, che ho fatto mettere nei loro ultimi pasti. Mi dispiacque solo per il figlio adottivo, Michele, ma dovetti eliminarlo per favorire la mia odiata sorella, Teodora; lei, come me, è nata dalla porpora.


 
Note:
1 Ottone III di Sassonia;
2 Romano III e Michele IV;
- (110 parole).


SPAZIO AUTORE:
MI dispiace per voi, ma non sono scomparso! Questa raccolta è stata ferma per un mese intero ma ora, spero, dovrebbe riacquisire un po' di regolarità. MI ero fermato a scrivere su un personaggio che volevo assolutamente portare, ma non ci sono riuscito... intanto vi ho portato l'ennesima regina, anche se è un po' diversa dalle altre a cui vi ho abituati^^ Alla prossima!

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Capitolo 14
*** Carthago longa est ***


Un breve frammento rielaborato dal resoconto dei viaggi di Annone, navigatore cartaginese che giunse nell'emisfero australe seguendo le coste dell'Africa Occidentale. Il titolo significa letteralmente "Cartagine è lontana".
Contesto: Antichità.



Grandi bagliori arancioni irrompono nel buio della notte australe: dei fuochi divampano sulla spiaggia dell’isola, e oscuri suoni di selvaggi tamburi rimbombano nella notte sull’Oceano. “Invertire la rotta” è l’unico ordine, questa esplorazione non può costare la vita ai coloni.
Il Sole sorge al mattino, ma non come ha sempre fatto: il Sole è a Nord. È una terra abbandonata dagli Dei, un luogo d’inciviltà e pericolo, ma è scoprire com’è fatto ciò che conta; siamo ventisei giorni di viaggio a sud dell’isola di Cerne¹, l’ultimo insediamento fenicio, ma il nostro viaggio nell’ignoto non potrà mai dirsi concluso.



Note:
1 Isola posta lungo le coste dell’attuale Sahara Occidentale;
- (98 parole).

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Capitolo 15
*** Polvere ***


Ashoka Maurya fu il sovrano che, nel III secolo a.C., unificò l'intero subcontinente indiano sotto il suo Impero. Una leggenda narra che, nella sua vita precedente, egli fosse stato un bambino che offrì a Buddha un dono molto particolare (il link nelle note).
Contesto: Antichità.



Fiumi rossi sulle terre di Kalinga¹, acque sporche e terre vermiglie. Ashoka cammina tremante in quell’esercito di cadaveri, nemici fino alla mezzanotte e ora solo corpi gettati nella polvere; la polvere, quella da cui tutto si è originato ed è sorta la sua gloria².
Le mani tremano, il ferro cade a terra, le ginocchia si piegano e la mente duole; la guerra non toccherà più l’Impero Maurya.

Sono passati cent’anni, come Siddhartha Gautama aveva predetto: il bambino che voleva donare tutto ciò che aveva, una ciotola di polvere, è rinato per governare tutte le genti al di là della Persia; la Dharmacakra³ gira, e l’animo è in pace.



 
1 L’odierno Orissa, India orientale;
2 “Il Dono di Polvere” è una leggenda buddhista sulla vita precedente di Ashoka; vi lascio qui il link: https://sites.google.com/site/giftandbribery/home/dono-di-polvere;
3 La “Ruota del Dharma”, un simbolo buddhista, quella che oggi è posta al centro della bandiera dell’Unione Indiana;
- (108 parole).

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Capitolo 16
*** La Morte Bianca ***


Simo Hayha è stato il più grande cecchino della storia: tra il 1939 e il 1940, durante la Guerra d'Inverno (combattuta tra Unione Sovietica e Finlandia), uccise infatti oltre 800 soldati nemici; questo frammento è collocato dopo la fine della battaglia di Kollaa, quella in cui mietè il maggior numero di vittime. Simo morì nel 2002, a 96 anni, affermando che aveva compiuto tutto ciò solamente per fare al meglio il compito che gli era stato assegnato.
Fu soprannominato "Morte Bianca".
Contesto: Guerre Mondiali.



Intorno a te infinite distese del colore che, fino a ieri, era bianco: un bianco candido e freddo, che si spandeva tra le pianure e i leggeri pendii careliani come in ogni inverno.
Quel bianco, oggi, è sporcato di rosso e di nero, di sangue e di morte; la neve trasuda dolore, è la definitiva tomba di migliaia di soldati: russi e finlandesi, odiati nemici nella storia e nella cultura, giacciono ora uniti nella loro fine, sotto un lago di ghiaccio che congela ogni ultimo sospiro.

Ti alzi in piedi, appoggiandoti al tuo fucile, e vedi una divisa dell’Armata Rossa: oggi ne hai uccisi 542.


 
Note:
- (105 parole).


Spazio Autore:
Un saluto a tutti. Approfitto di questa drabble per invitarvi a leggere la mia raccolta "Nix" che verrà pubblicata in questi giorni nella sezione "generale" e che conterrà, oltre a questo, altre due frammenti. Saranno tutte unite, come dice il titolo, dal tema della neve. A presto^^

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Capitolo 17
*** Cent'anni dopo ***


La fine dei Romanov e il loro ricordo oggi, cent'anni dopo.
Dedicato alla carissima queenjane e alla memoria.
Contesto: Guerre Mondiali



 
La porta si chiude, la penombra cala nello scantinato.

“Fuoco!”
“Cosa?!”
“Fuoco!”

I corpi cadono a terra, mentre urla lancinanti riempiono il piccolo spazio sotterraneo; le baionette cercano di infrangere i corsetti imbottiti di pietre preziose, dilaniando i giovani corpi delle granduchesse che si avvicinano sempre più alla morte.
Improvvisamente il silenzio, interrotto solamente dagli ultimi, flebili lamenti. I corpi vengono divisi, smembrati e dati alle fiamme con l’acido; la terra ricopre i pozzi, l’alba affiora all’orizzonte.

***

Cent’anni dopo, San Pietroburgo

La piccola cappella laterale pare solamente un altare, ma caratteri dorati mostrano ciò che veramente è; la vista colpisce, sembra impossibile che possa essere vero.
Sembra una favola finita male, ma è realtà.

 

Note:
- (110 parole).

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Capitolo 18
*** Anthropoid ***


Il 27 maggio 1942 due esponenti della resistenza ceca, Jozef Gabcik e Jan Kubis, portarono a termine un attentato contro Reinhard Heydrich, governatore nazista di Boemia e Moravia nonché uno dei più influenti membri delle SS e del partito; la vittima morì alcuni giorni dopo, in ospedale, per una setticemia, mentre la rappresaglia tedesca colpì duramente la popolazione della zona e terminò solamente 22 giorni dopo, con il suicidio dei due attentatori che, nascosti nella cripta di un'antica chiesa, erano ormai a un passo dalla cattura.
Contesto: Guerre Mondiali.



 
Un uomo compare davanti all’auto: ha un mitragliatore tra le mani, puntato contro il passeggero; ha abiti civili, ma chiunque conosce il motivo di quell’attacco.
L’arma s’inceppa, mentre un rollio sotto la carrozzeria è chiaramente udibile: la granata esplode in migliaia di schegge, mentre l’autista dell’auto si getta all’inseguimento di uno dei due attentatori e Heydrich spara.
Un secondo dopo, senza essere stato nuovamente colpito, è collassato a terra.

Una corsa frenetica tra le strette vie praghesi, un tram preso al volo e gli assalitori sono scomparsi.

***

22 giorni dopo

Centinaia di persone fucilate; due villaggi rasi al suolo e livellati, in modo che scompaiano per sempre.
In una cripta, due colpi.

È "già" tutto finito.


 

Note: 
- (110 parole).
Dedicata a Yonoi, in questo caso suggeritore d'eccellenza.

SPAZIO AUTORE:
Carissimi lettori, passo per comunicarvi che, come ho deciso da tempo, questa raccolta finirà con il ventesimo capitolo. Sotto il rpossimo capitolo lascerò i ringraziamenti e le dediche, mentre in fondo all'ultimo parlerò dei miei progetti futuri. Grazie per l'attenzione^^

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Capitolo 19
*** Rinascere: Immortale ***


Wu Zetian (624 d.C. - 705 d.C.) è stata l'unica donna nella storia a governare la Cina come Imperatrice Regnante. Nata da una famiglia della bassa nobiltà, seppe aprirsi la strada per il potere con ogni mezzo, anche il più deplorevole. Ma, ancora oggi, il suo nome è una leggenda.
Contesto: Medioevo, Cina Imperiale.



 
“Una vita senza scrupoli e senza declino, vissuta in un'unica ascesa verso il trono. L’approfittatrice, che non ha esitato a uccidere alcuni tra i propri figli pur di far accusare chi le ostruiva il cammino verso la celeste gloria; colei che a ventotto anni fu ripescata dalla decadenza in qualità di docile pedina ha saputo sacrificare e distruggere, pur di rinascere.”

Questa sono io, o così mi definiscono.

Non sanno cosa vuol dire nascere dal nulla, in una provincia sperduta,  vedere lo sfarzo, senza poterlo toccare con mano per decenni, e perdere un figlio.
Per avere milioni di sudditi.

È tutto vero, ma è ciò che mi ha reso immortale.

 
 

Note:
- (110 parole).

SPAZIO AUTORE:
Ormai questa raccolta è quasi giunta al termine, dato che il prossimo capitolo sarà l'ultimo. Ci terrei davvero tanto a ringraziare che mi hanno lasciato anche un solo parere o hanno semplicemente letto questa raccolta, ma vorrei davvero dedicare questa ultima drabble riguardante una delle "mie regine" (ho già scelto anche il soggetto per la prossima e ultima) a tutti coloro che hanno avuto il coraggio e la voglia di seguirmi fino alla fine in questo percorso tra le pieghe più dimenticate della nostra Storia, ovvero:
Old Fashioned, Nina Ninetta, alessandroago_94, yonoi, evelyn80, Star_Rover, queenjane, KarenHumbert e proximaecentauri.
Questa raccolta è dedicata a voi.

Alla prossima,
mystery_koopa
 

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Capitolo 20
*** La fine ***


Enriqueta Gastelumedi è stata l'ultima persona appartenente al popolo Selknam, nativo della Terra del Fuoco. Morì a 91 anni, nel 2004, e fino alla fine intagliò nel legno i simboli del suo popolo, che vendeva ai turisti per mantenersi: una parte di essi è conservata nel Museo della Terra del Fuoco di Ushuaia, la città più meridionale del mondo.
Contesto: Il Novecento, Anni 2000.



Le mani raggrinzite intagliano ancora il legno: stanche, miracolose: dalla lenga¹ informe rinascono simboli che rappresentano un mondo scomparso, un tempo dimenticato nel nulla. L’ultima persona appartenente al proprio popolo, in quanti lo sono stati?
Non avrebbe voluto esserlo.
 
***
“Buenos dias, India Varela!”
Le persone passano, come il tempo.
Come i popoli.
Come la storia.

E mentre la sera scende sulla città australe, l’amuleto scivola al suolo e le mani non intagliano più. Dopo 91 anni il suo corpo si arrende, ma Enriqueta non sarà mai dimenticata.
 
Lenta, giunge la
fine.

 
 
Note:
1 Legno proveniente da una pianta endemica della Terra del Fuoco;
- (91 parole).





SPAZIO AUTORE:
E così, è giunta la fine di questa raccolta. Non volevo scrivere questa drabble, davvero, non volevo che questa meravigliosa raccolta finisse. E non è un modo di dire: in queste venti drabble ci ho messo una parte importantissima di me, quella che mi sono sempre tenuto dentro, e anche in questo momento mi sono commosso. Sarà difficile mettere la parola "fine", ma nulla dura per sempre, anche se un'eventuale "Antologia della Storia Dimenticata - Volume II" ci sarà, e dentro di me c'è già: dovrò solo ricercare i doggetti quando sentirò la macanza di queste regine, di quest personaggi esotici e di soloro che sono vissuti in Europa, ma che nessuno ha mai pensat di ricordare per la loro vera essenza. Io ci ho umilmente provato, e il risultato è stato questo.
Se la raccolta vi ha lasciato qualcosa ne sarei davvero emozionato, ma anche se vi è anche solo piaciuta e non avete recensito, vi chiedo di aggiungerla a una delle vostre liste di ricordate/preferite. Questo perché, nel caso che il sequel diventi realtà, saprò chi avvisare.
In ogni caso, ancora grazie, per tutto il supporto che ha reso questa raccolta possibile.

Passo ora a parlare dei miei progetti futuri nella sezione, che sono solo tre ma che cercherò di portare a termine con tutto me stesso, anche se l'ultimo passo è sempre il più difficile...

1) Cronache Bizantine: la storia NON è sospesa, e grazie a un piccolo aiuto sono riuscito a rimettere insieme i pezzi di trama che non sapevo come giustificare. Il capitolo XIV è in fase di scrittura, circa a metà, ma non appena arriverà l'ispirazione saprò come portarlo a termine e continuare poi l'avventura di Konstantinos, Chryssa, Leonora e tutti gli altri... abbiate fede!

2) Raccolta di flash: ho in mente una raccolta di flashfic storiche (storie appena più lunghe delle drabble) che scriverò per una challenge: se vorrete seguirla sarete sicuramente i benvenuti, anche se di certo non sarà lunga come questa.

3) L'Antologia della Storia Dimenticata - Volume II: chissà...

Grazie davvero a tutti voi! Alla prossima,
Un commosso e fin troppo sentimentale
mystery_koopa

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