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EDI: *...il modello di Bohr-Sommerfeld si
basava ancora su postulati e soprattutto funzionava bene solo per l'idrogeno:
tutto ciò, alla luce anche del principio di indeterminazione introdotto da
Heisenberg nel millenovecen--*
AAAHH E' LA DECIMA VOLTA CHE LO RILEGGO E NON STO CAPENDO NIENTE, NON NE POSSO
PIU'! *chiudendo di scatto il libro da cui stava leggendo* ma non esiste
rispetto in questo posto EH? EH?! *alzando la voce in protesta manco qualcuno
potesse sentirlo, senza riuscire ovviamente a sovrastare il frastuono che lo
infastidiva nello studio, proveniente dalla palestra del college al piano
terra, dove era in corso una qualche festa notturna, ora basta, a tutto c'è un limite! infilando
velocemente le scarpe da ginnastica ed uscendo poi dalla propria camera,
attraversando i corridoi deserti dell'edificio con aria incacchiatissima* ora gliene dico
quattro, oh se gliene dico a questi casinisti nullafacenti! *sibila tra i
denti, poi raggiunge la palestra e cerca di farsi spazio per raggiungere la
consolle del Dj, incurante del fatto di essere totalmente fuori luogo in quella
folla di ragazzi, per lo più alternativi, che si divertivano* HEY, TU, DICO A
TE! *alzando la voce più che poteva e assumendo anche un tono fastidioso,
picchiettandogli la spalla*
DJ: *un ragazzo con più di
vent'anni sicuro, alto e nemmeno tanto magro, con le mani ancora sul mixer
intento a svolgere il suo ruolo, lancia un'occhiataccia al tizio che l'aveva
appena chiamato, togliendosi le cuffie con una mano e in tono ostile* ...cazzo
vuoi?
EDI: *dal basso del suo metro e
sessanta lo fissa ostile a sua volta, quindi si sistema gli occhiali con un
dito e ricomincia* dovete abbassare il volume, c'è qualcuno che sta cercando di
studiare, qua! *in tono che vorrebbe essere autoritario, ma provenendo da un
ragazzino appena diciottenne non doveva sortire l'effetto sperato* non avete un
briciolo di rispetto per gli altri, questa è la verità!
DJ: *lo guarda alzando un
sopracciglio, poi gli ride praticamente in faccia* ora che me l'hai detto,
smettiamo subito guarda! *continuando a ridere, poi scuote la testa* tornatene
a letto ragazzino! *lasciando un attimo la musica andare da sè,
girandosi verso di lui e incrociando le braccia* quelli come te, se non
vogliono rogne, a quest'ora dovrebbero già dormire! *fissandolo sempre in
maniera ostile*
EDI: *di tutta risposta alza di più
la voce per supplire alla differenza d'altezza* io non vado da nessuna parte finchè non avete abbassato questo stupido volume, devo
studiare, ho un test domani e per colpa vostra mi andrà male! ma a voi
ovviamente non frega nulla perchè in questo college
ci state solo per perdere tempo e restare ignoranti a vita!
DJ: *rotea gli occhi, afferrando
il ragazzo per il collo della magliae
sbattendolo contro un muro* ora mi hai veramente rotto! chi cazzo ti credi
d'essere, eh? dì un po' Einstein quant'è che ti è d'aiuto la tua cultura ora?
*facendo per colpirlo con un pugno, ma viene bloccato e quindi si volta di
scatto, notando un ragazzo alto più o meno quanto lui, con gli spikes in testa e i capelli mezzi verdi* ..Ve? lascialo a
me, me la vedo io!
STEVE: *tenendo il ragazzo bloccato
con un braccio, mentre con l'altra mano si toglie la sigaretta dalla bocca
lanciandola a terra con noncuranza e gettando via il fumo* ..cazzo fai? lo sai
che non voglio rogne nei miei festini. *guardando malissimo il Dj e lanciando
un'occhiata al ragazzino che sembrava essere un po' spaesato*
EDI: *che era rimasto con gli occhi
stretti in attesa del pugno che non era arrivato, riapre lentamente un occhio
solo spostando lo sguardo dall'uno all'altro, interdetto, quindi al ragazzo con
gli spikes* diglielo tu che deve abbassare il volume perchè non si riesce nemmeno a capire quel che si legge,
così! *praticamente pretendendo un appoggio*
STEVE: *lo guarda ancora più
interdetto di lui, ridendo e scuotendo la testa* tu pretendi troppo! *lasciando
andare il braccio del Dj e rivolgendosi a quest'ultimo* e tu cambia canzone che
questa mi fa schifo! *lasciandosi guardare spiazzato dal tizio che si allontana
ritornando al mixer, piantando poi una mano sul muro in modo da tenere l'altro
ragazzino di fronte, con una mano in tasca* che problema hai? sentiamo! *quasi
a prenderlo palesemente in giro, visto che non gliene importava niente*
EDI: *lo guarda fisso qualche
secondo non convinto che facesse sul serio, poi cominciando a enumerare sulle
dita* domani ho un test, sono due ore che questo frastuono va avanti, ho
riletto la stessa frase dieci volte senza capirla e voglio che il volume venga
abbassato! *annuendo poi con convinzione*
STEVE: *assumendo un'espressione
quasi interessata, ascoltandolo in silenzio* capito. *annuendo una sola volta e
spostandogli la mano sulla testa* sono sicurissimo che tu a differenza nostra
*indicando con lo sguardo la folla* hai passato il tempo studiando. quindi non
preoccuparti, vai a dormire e vedi che domani il test lo passi. *in tono
autoconclusivo, scompigliandogli i capelli e poi prendendo il pacchetto di
sigarette dalla tasca per accendersene un'altra, facendo per allontanarsi,
che si metta il cuore in pace!*
EDI: *non si muove di un
millimetro, fissandolo tutto il tempo sempre con quell'espressione interdetta,
poi prima che si allontanasse* non m'interessa, dovete abbassare il volume, in
queste condizioni non riuscirei neppure a dormire, come dici tu! *in tono più
fastidioso di prima*
STEVE: *alzando un sopracciglio
iniziando quasi ad alterarsi, l'afferra per un braccio e lo trascina lungo
tutta la palestra* ascoltami bene coso, non me ne fotte un cazzo di
quello che riesci o meno a fare. abbiamo organizzato tutto con i relativi
permessi quindi non rompere! *tenendolo fermo con una mano mentre con l'altra
apre la porta della palestra* e ora tornatene da dove sei venuto, questo è il
posto meno adatto a te! *facendo per sbatterlo fuori*
EDI: ma chi ti credi di essere!!
*sbattendo il braccio per cercare di divincolarsi, con scarsi risultati* non vi
costa niente abbassare un po' il volume, così non riuscirei nè
a dormire nè a studiare, non è giusto!! e non
chiamarmi "coso", razza di incivile!
STEVE: *stavolta veramente incazzato,
sbattendolo contro lo stipite della porta e tenendolo fermo* moccioso ti piace
di più? *alzando un sopracciglio, guardandolo fisso negli occhi quasi con aria
minacciosa*
EDI: ha parlato Matusa! ho diciotto
anni! *precisandolo ostile, anche se per via della corporatura esile e delle
lentiggini ne dimostra meno* e non mi toccare! *alzando di più la voce*
STEVE: ed io ventidue. *con lo stesso
tono ostile di prima, tenendo poggiate ora entrambe le mani sulle spalle del
ragazzo* e faccio quello che cazzo mi pare. *e continuando a guardarlo*e per essere precisi, siccome qua siamo tutti
incivili, la musica non l'abbassiamo. quindi, te ne puoi anche andare.
EDI:ciao, sono alternativo e faccio quello che mi pare, alla faccia
del sistema! *facendogli praticamente il verso* siete solo ridicoli! *cercando
di divincolarsi dalla presa*
STEVE:ciao, sono uno sfigato che
non ha un cazzo da fare e per hobby mi faccio picchiare dagli alternativi che
fanno quello che gli pare. *facendogli il verso a sua volta, spingendolo
praticamente fuori dalla palestra e nemmeno tanto delicatamente* tornatene sui
libri coso, che è meglio per te! *chiudendo poi in modo violento la porta, 'sti secchioni, che cazzo! stanno svegli anche a quest'ora?*
EDI: *praticamente catapultato
fuori di peso, rimane un paio di secondi a fissare la porta chiusa con aria
adirata, quindi con passo militare torna ad aprirla e gli urla dietro per farsi
sentire* anche nell'insultare il vostro vocabolario è limitato, svecchiatelo e
aggiornatevi! *quindi sbatte di nuovo la porta, richiudendola*
STEVE: *alza gli occhi al cielo nel
sentirlo di nuovo, poi massaggiandosi le tempie, è un ragazzino, non puoi
picchiarlo, quindi calma Steve, conta fino a 10... 1... 2... ma poi ha uno
scatto nell'aprire di nuovo la porta della palestra e nell'uscire a sua volta
piazzandosi di fronte a lui* dì un po' wikipedia,
ancora qua stai?! *veramente incazzato e non potendo tollerare un'ulteriore
rottura di scatole, facendo scrocchiare le dita, calmo col cazzo!*
EDI: *sussulta un attimo, poi
mantenendo il tono indisponente* certo che sono qui, o oltre che ignorante sei
diventato anche cieco, eh?!
STEVE: *alza un sopracciglio cercando
disperatamente di non mettergli veramente le mani addosso, questo
ragazzino... mi urta il sistema nervoso. tirando un respiro profondo,
accendendosi l'ennesima sigaretta della serata* vattene. *guardandolo
assottigliando gli occhi con aria che di rassicurante aveva ben poco, facendo
un tiro*
EDI: *rimane a guardarlo in
silenzio qualche secondo, non convinto, poi in tono stupito* cos'è.. non mi
picchi? *guardandolo circospetto, come se si aspettasse un qualche colpo basso
all'improvviso* guarda che questa tattica è vecchia, non mi freghi!
STEVE:tu.. *guardandolo
sempre con quegli occhi e stringendo una mano in un pugno, ma perchè non lo pesto così da lasciarlo qui in una pozza di
sangue? che cazzo me ne fotte, del resto?! ma prendendolo per la maglia e
trascinandolo lungo la strada per i dormitori* sei un ragazzino stupido,
masochista e pure logorroico! ed io oggi mi sento buono. *parlando con la
sigaretta tra le labbra, poi togliendosela avvicinandosi a lui soffiandogli il
fumo contro* o preferisci essere picchiato? *con tono malizioso*
EDI: *tossisce scacciando il fumo
con una mano, lasciandosi trascinare visto che non avrebbe potuto fare
altrimenti* notevole, sai anche che vuol dire "logorroico"! e no, non
ci tengo per niente!
STEVE: *portandolo praticamente al
piano terra dell'edificio dove c'erano gli appartamenti per i ragazzi,
spingendolo piano nel corridoio visto che non sapeva in quale appartamento
dormiva il ragazzo, alzando un sopracciglio* allora smettila di scocciare!
EDI: non sto scocciando, cerco solo
di far valere i miei diritti di studente! *lasciandosi trascinare* non so te,
ma io sono venuto qui per studiare!!
STEVE: fin qui era chiaro. *annuendo
una sola volta, continuando a fumare fottendosene del fatto che era all'interno
di un edificio* ma si studia di giorno, di notte o si dorme o ci si diverte,
punto. *continuando a spingerlo* e cos'è che studi? *...ma che domande sto
facendo? sarà l'alcool.*
EDI: ovviamente la possibilità di
divertirsi imparando non è minimamente contemplata! *scuotendo la testa
affranto* comunque studio scienze naturalistiche, che vuoi fare, vandalizzarci
il laboratorio per sabotare le lezioni?
STEVE: ovviamente la possibilità che
un ragazzo che si presenta come me possa non essere un teppista non è proprio
contemplata, eh? *facendogli il verso, guardandolo male anche* eppure pensavo
che i secchioni avessero cervello, probabilmente mi sbagliavo.. *facendo
spallucce con tono vago, smettendo di spingerlo, fermandosi*
EDI: *guardandolo ostile di nuovo, piantandoglisi davanti* uno che fuma dove non è consentito
e pensa solo a divertirsi fregandosene delle esigenze altrui E' un teppista,
non è che sto andando per ipotesi!
STEVE: *gettando la sigaretta finita
a terra, spegnendola calpestando il mozzicone e guardandolo incrociando le
braccia* in effetti, hai ragione.
EDI: *lo guarda negli occhi,
rimanendo in silenzio e mantenendo quell'espressione imbronciata* lo so! *con
sufficienza*
STEVE: *fa spallucce, girandosi e
mettendosi le mani in tasca, facendo per andarsene* cya!
*portandosi una mano in fronte, mi scoppia la testa, porca troia.*
EDI: *seguendolo i suoi movimenti
con lo sguardo e scuotendo la testa* ma guardati, stupido, sei ubriaco!
STEVE: brillo. *tenendo a precisare,
visto che aveva avuto lucidità mentale di fare tutto quello che aveva fatto,
poggiandosi contro il muro, guardandolo con la coda dell'occhio* e poi che
diavolo te ne frega? *massaggiandosi le tempie, vero però, quanto ho bevuto?
e soprattutto cosa?*
EDI: *ridendo* proprio un bel
niente, è solo che mi fai pena, conciato così, fai tanto il duro e poi
barcolli! *scuotendo ancora la testa*
STEVE: *gli lancia un'occhiataccia
quasi peggiore di tutte quelle che gli aveva fatto, chiudendo gli occhi per il
mal di testa, dopo che ho evitato che venisse pestato a sangue il risultato
è che faccio ridere? minchia, devo versare in uno stato pietoso. vabehchissenefotte!* che
c'entra, non sono mica un robot. *scostandosi dal muro, facendo per uscire dall'edificio,
forse un po' d'aria mi farà bene, magari rinsavisco!*
EDI: *continua a guardarlo mentre
si allontana, beh,
almeno non mi ha pestato come tutti gli altri, anche se mi ha offeso in vari
modi.
poi s'illumina all'improvviso come avesse avuto un'idea guardandolo, torna in
camera propria di corsa, prende il libro che studiava prima dell'interruzione
assieme alla matita, una felpa pesante, e lo segue a passo svelto verso
l'uscita* mi hai dato un'ottima idea, grazie! *sorridendogli anche, e superandolo,
uscendo sul vasto giardino del college*
STEVE: *stendendosi sul giardino con
le mani incrociate sotto la testa, guardandolo con aria interrogativa, questo
che cazzo d'intenzioni c'ha?!* mh? ma se non ho
parlato! *sbattendo le palpebre interdetto, facendo spallucce e guardando fisso
un punto indefinito del cielo per far riposare il cervello*
EDI: *gli rivolge di nuovo
quell'espressione, quindi si siede a gambe incrociate sul prato nei pressi
dov'era lui, aprendo il libro e rigirandosi la matita tra le mani* posso
studiare qui, i rumoracci della festa qua fuori non
si sentono quasi!
STEVE: *facendogli un gesto con la
mano* fai fai.. basta che non parli eh, mi fa male la
testa. *guardandolo mentre gli parlava, tornando poi a fissare il cielo, non
piove nemmeno per fortuna.*
EDI: *scuote la testa in risposta
tenendo lo sguardo fisso sul libro, leggendo mentalmente tutto concentrato,
voltando le pagine rapidamente, sottolineando, cerchiando e prendendo note a
bordo pagina, isolandosi letteralmente*
STEVE: *l'osserva per circa mezz'ora
interdetto, poi gli si avvicina quatto quatto
strappandogli il libro dalle mani, aprendo una pagina a caso leggendo, poi lo
guarda* su cosa si basava il modello di Bohr-Sommerfeld? *sorridendogli anche, cazzo
faccio?*
EDI: *lo guarda sgranando gli occhi
stupito, ancora con le mani a mezz'aria* su dei postulati non esatti perchè valevano solo per l'idrogeno, quindi si decise di
stabilire un modello probabilistico per descrivere il moto degli elettroni
intorno al nucleo, piuttosto che deterministico!
STEVE: *annuisce come a dire che
aveva risposto bene, sfogliando ancora il libro che era pieno di note
praticamente ovunque* e cos'è l'effetto fotoelettrico? *tentando di leggere tra
tutti quei cerchietti, ma perchè non vado a
dormire, piuttosto?*
EDI: *arriccia per un attimo le
labbra riflettendo, alzando lo sguardo al cielo, poi* l'emanazione di elettroni
da parte di un metallo quando colpito da una scarica elettromagnetica!
*annuendo una volta sola, guardandolo*
STEVE: *gli sorride addirittura* te
l'avevo detto io che queste cose le sapevi e non c'era bisogno che studiavi!
*chiudendo il libro, restituendoglielo* ora dovresti andare a dormire, sennò
domani non ti svegli! *ma che diavolo... alzandosi da terra, pulendosi
poi i pantaloni*
EDI: *lo guarda sbattendo gli
occhi, prendendo il libro e rimettendosi in piedi, chiudendo la zip della felpa
per il freddo* come ti chiami? *guardandolo incuriosito*
STEVE: *iniziando a camminare seguito
da lui* Steve *annuendo* tu?
EDI: *distoglie lo sguardo come si
fosse ricordato solo in quel momento che avrebbe dovuto presentarsi anche lui,
quindi a voce bassissima e stringendosi il libro al petto, rallentando anche il
passo* Edison..
STEVE: *tentando disperatamente di
non ridere anche perchè non sarebbe stato gentile*
Edison? *mettendosi una mano davanti alla bocca* beh sfido io, con un nome così
se non sei un genio l'alternativa è un colpo di rivoltella! *ridendo
leggermente, mettendogli una mano in testa* è un bel nome, però!
*sorridendogli* è.. originale!
EDI: *lo guarda stranito perchè non si aspettava una reazione gentile, quindi
sorridendo ironicamente* puoi anche ridere e farci battute, eh, tanto ci sono
abituato. *ostinandosi a tenere lo sguardo basso, riprendendo a seguirlo*
STEVE: è per questo che non lo
faccio, non ci troverei sfizio! *alzandogli un po' la testa per guardarlo,
sorridendogli e poi allontanandosi verso l'ascensone,
premendo il tastino per chiamarlo* dì un po' genio, a che piano sta la
tua camera?
EDI: non è colpa mia se mi hanno
chiamato così, non l'ho chiesto io! *protestando, mettendo su il broncio e
voltandosi dall'altra parte mentre attende vicino all'ascensore* il secondo.
STEVE: che permaloso...
*ridacchiando, poggiandosi con un braccio in testa a lui, assumendo un'aria
pensierosa* mica è brutto come nome! *entrando poi nell'ascensore,
aspettandolo*
EDI: *fa un'espressione scocciata
mantenendo il broncio e cercando di sistemarsi i capelli, rossissimi e
arruffati, entrando poi in ascensore e standogli distante, attaccato alla
parete* saresti permaloso anche tu, se avessi un nome come il mio.
STEVE: *in effetti. facendo
però spallucce* perchè, che ha il tuo nome che non
va? è solo che è poco comune perciò può sembrare.. mh..
come dire.. *cercando le parole gesticolando con le mani, ridicolo? no dai
poverino..* strano. *schiacciando il pulsante per andare al secondo piano*
EDI: si dice "ridicolo".
*rispondendo quasi meccanicamente, sospirando e rimanendo a testa bassa*
STEVE: *lo guarda di sottecchi
allungando una mano e tenendogli la testa ferma contro la parete
dell'ascensore* ma insomma, non buttarti giù così, sennò è scontato che la
gente ti sfotte! fai tutto il tipetto venendo a rompere la palle col volume e
poi ti butti giù per un nome un po' fuori dal comune.. *ridacchiando, scuotendo
la testa* sei proprio scemo!
EDI: sono diciotto anni che mi
dicono che è ridicolo, non sono scemo, ho le mie ragioni per intristirmi.
*distogliendo lo sguardo pur rimanendo fermo*
Steve: *restando fermo in
quella posizione, guardandolo con la coda dell'occhio* vergognarsi del proprio
nome è come vergognarsi di parte di sè stessi. un
ragazzo intelligente come te che motivo avrebbe per farlo? *ma che te ne
frega, ma piantalo qui e vai a dormire!*
EDI: *fa spallucce, continuando a
tenere lo sguardo basso* mi prendono in giro per tanti altri motivi, anche. e
lo sai!
STEVE: *devo fumare!
continuando a guardarlo di sottecchi* ma che ti frega di quello che dice la
gente.. *dicendolo con tono di ovvietà, visto il proprio modo di pensare*
EDI: niente. *dicendolo con poca
convinzione, quindi si scansa ed esce dall'ascensore ormai ferma e aperta*
STEVE: *bloccandolo per un braccio
quasi istintivamente, ..eh?* se è niente perchè
ti butti giù, allora?
EDI: *si volta verso di lui senza
strattonare il braccio, poi in tono retorico* non è vero che è niente, ma tanto
non importa a nessuno, quindi non fa differenza, ti pare?
STEVE: *a quelle parole ha come una
sorta di déjà-vu che non riesce a mettere a fuoco per via dell'emicrania,
scuotendo la testa e tirandolo verso di sè,
poggiandogli le mani sulle spalle, fissandolo* non pongo mai domande se non
m'interessano le risposte.
EDI: *lo guarda stranito, rimanendo
fermo davanti a lui e guardandolo negli occhi* perchè
mai dovrebbe interessarti? *ridendo anche, sarcastico*
STEVE: *facendo spallucce, mi
domando perchè il ragazzo più intelligente del
college verso il quale provo una certa ammirazione, si vergogni.
continuando a guardarlo* semplice curiosità.
EDI: *assume un'espressione a metà
tra l'imbronciato e il sospettoso, ma
perchè finge d'interessarsi?* e che
vorresti sapere?
STEVE: *fa spallucce sempre restando
in quella posizione* quello che ti ho chiesto prima. per quale motivo ti butti
giù. *annuendo una sola volta, sempre fissandolo*
EDI:perchè
a nessuno interessa niente, forse? *stringendosi nelle spalle e distogliendo lo
sguardo, in tono retorico*
STEVE: *alzando un sopracciglio, un
attimo interdetto* niente di cosa?
Edi: niente di me! *dicendolo
mentre scuote la testa, come non potesse capire*
STEVE: *sgrana un attimo gli occhi
per qualche secondo vivendo in una sorta di flash back "non muoverti di
qui, mamma torna subito..." e la vista di mille persone che mi passavano
davanti, mentre l'orologio camminava e poi un uomo "hey piccolo, stiamo
chiudendo.." scuotendo la testa velocemente come a non voler
ricordare, guardando il ragazzo e istintivamente abbracciandolo* io ti ammiro
molto. hai diciott'anni e sei già al college senza
contare che... hey, sei uno dei più bravi qui. non devi dar conto agli sfottò
della gente, nè al fatto che possano evitarti...
spesso è invidia o peggio, paura di confrontarsi. *staccandoselo di dosso,
guardandolo di nuovo, ma perchè mai sto tentando
di consolare questo ragazzino?*
EDI: *resta letteralmente pietrificato,
sgranando gli occhi mentre lo ascolta senza muoversi minimamente nè fare un fiato, guardandolo poi negli occhi stupito al
massimo una volta che se l'è allontanato, ma che sta succedendo? perchè?* tu.. mi
ammiri?
STEVE: *lo guarda annuendo* io al
posto tuo se qualcuno mi prendesse in giro, lo pesterei a sangue. *ridendo
piano* tu non lo fai perchè stordisci l'avversario
con la tua parlantina.. ed è meglio così. *annuendo una volta sola* perchè insomma, significa che conosci un sacco di cose, che
preferisci usare il cervello.. ed è da ammirare tutto questo, no?
*sorridendogli debolmente, devo star straparlando.*
EDI: *lo guarda poco convinto da
quell'atteggiamento per certi versi "strano", poi ridendo appena
divertito* secondo me stai straparlando, tu non sei lo stesso che prima voleva
uccidermi per via del volume!
STEVE: *annuisce in risposta, visto
che era la stessa cosa che aveva pensato, guardandolo un attimo allibito, poi
ridacchiando* mi sa che è l'alcool..!
EDI: penso anch'io.. *scrolla le spalle,
tira un sospiro mezzo dispiaciuto aspettandoselo, poi abbassa lo sguardo, leva
gli occhiali e si stropiccia stancamente un occhio, tornando a guardarlo*
STEVE:vabbè
ma com'era.. in vino veritas.. quella cosa là,
insomma! *facendo un gesto con la mano, poi osservandolo mentre si stropicciava
l'occhio, accarezzandogli la testa* vai a dormire, va’!
EDI: *gli annuisce sorridendogli*
sì, era "in vino veritas"! *e rimette gli
occhiali, quindi stringe il libro al petto, e abbassa lo sguardo* hey.. grazie per
aver detto quelle cose, anche se le hai dette solo perchè
sei ubr-- cioè, brillo! *annuendo*
STEVE: *gli sorride di rimando* le
penso davvero, in fondo.. sempre per la regola lì, in vino veritas! *soddisfatto quasi di essersi ricordato questa
frase latina* buona fortuna per il test di domani!
EDI: *sempre guardandolo mezzo
stupito, gli sorride appena e gli annuisce* spero che andrà bene! *e lo saluta
con la mano, voltandosi e avviandosi verso la propria camera, incredibile,
esistono punkacosi civilizzati! poi girandosi
di nuovo verso di lui, dal corridoio* stanotte, quasi allo zenit *indicando in
alto con un dito* se guardi attentamente il cielo si riesce a vedere Andromeda!
*e gli annuisce, sorridendogli mentre cammina all'indietro senza fermarsi, poi
si volta di nuovo e prosegue per la propria strada*
STEVE: *affacciandosi dall'ascensore
per seguirlo nell'allontanarsi con lo sguardo, Andromeda? sbattendo le
palpebre interdetto mentre lo guarda, ritornando nell'ascensore e schiacciando
il pulsante per il terzo piano, andando poi in camera sua togliendosi la maglia
e gettandola sul letto, aprendo la finestra ed affacciandosi guardando il cielo
in alto come Edison gli aveva indicato, non so se sono più idiota o più
"brillo"!*
EDI: *entra in camera silenziosamente,
rimuginando, beh,
almeno non mi ha picchiato come gli altri suoi "simili".. m'è andata
anche bene, in fondo! sono riuscito anche a studiare! pensa, mentre
si spoglia infilando poi il pigiama, ampiamente fuori misura per la sua corporatura
più che esile, quindi apre la finestra poggiandosi con le mani sul davanzale e
guardando quella galassia che sembrava minuscola, chissà quanti la guardano e credono
che sia una nullità. invece è immensa e bellissima! quindi tira un sospiro sorridendo
impercettibilmente tra sè e sè,
ha detto
che "mi ammira"..*
STEVE: *prendendo il pacchetto di
sigarette dalla tasca dei pantaloni, è anche l'ultima, vaffanculo!
accartocciando il pacchetto e buttandolo giù accendendosi la sigaretta,
tornando a guardare il cielo interessato anche*
EDI: *sgrana gli occhi vedendo
volare giù qualcosa di accartocciato, ma
chi diavolo butta di sotto la spazzatura ora?! affacciandosi e guardando in
alto* hey, ma c-- *bloccandosi poi nel vederlo* TU?! nella mia stessa
verticale?! *dimenticandosi per un attimo di sgridarlo per il pacchetto gettato
via*
STEVE:..eh? *guardando giù,
rilasciando il fumo, un po' sorpreso* oh ciao Edi! *sorridendogli e facendogli
un cenno con la mano* stavo guardando, eh! *indicando poi il cielo con lo
sguardo*
EDI: *rimane perfettamente
immobile, senza sapere nemmeno come rispondere a un'uscita del genere, quindi
sbatte gli occhi evitando di commentare, poi gli sorride stranito di rimando*
ah, hai visto davvero! *annuendogli*
STEVE: *annuisce sorridendogli di
nuovo* certo che ho visto! *facendo un altro tiro dalla sigaretta lasciandosela
tra le labbra mentre si stiracchia un po'* cosa mi sai dire di questa galassia?
*sorridendo tra sè e sè*
EDI: *gli sorride di più sempre più
stupito del fatto che gli mostrasse interesse, per di più riguardo una cosa che
amava* è la cosa più lontana che puoi vedere ad occhio nudo! *sedendosi poi sul
davanzale, indicandogli ciò di cui parlava* è una delle tre spirali giganti che
conosciamo, e forse al suo centro c'è un enorme buco nero!
STEVE: *fa un'espressione tra
l'interessato e il meravigliato nell'ascoltarlo guardandolo mentre parlava*
eppure vista da qui sembra così piccola!
EDI: e invece è enorme!
*annuendogli* è vasta più di 250 anni luce, e sai una cosa fighissima?
*esaltandosi realmente* fra circa tre miliardi di anni si schianterà contro la
nostra Via Lattea! *annuendo a ripetizione*
STEVE: *lo guarda interdetto mentre
lascia cadere la cenere della sigaretta giù, poi ridendo* e la cosa ti esalta?!
*poi scuote la testa* vabeh dici tu, tanto tra tre
miliardi di anni saremo già morti!
EDI: è un peccato invece, potessi
vorrei esserci! sai che botto!! *ridendo e continuando a guardare in su*
STEVE: *scoppiando a ridere,
spegnendo la sigaretta sul davanzale* tu sei pazzo! *annuendo come a darsi
ragione, tornando a guardare la costellazione, rabbrividendo per il freddo*
EDI: *rimane a guardarlo qualche
secondo con aria assorta, poi sorridendogli* un anonimo disse "io non
soffro di pazzia, anzi, me ne godo ogni minuto"!
STEVE: *gli sorride di rimando, dopo
averlo ascoltato* fai bene, bravo! *sedendosi anche lui sul davanzale con una
gamba a penzoloni fuori e l'altra dentro, guardando alternativamente il cielo
ed il ragazzo*
EDI: *porta le ginocchia al petto
cingendole con le braccia, per stare più caldo, poi* in questo periodo
*indicando verso sud* si vede anche una delle costellazioni che mi piace di
più, quella dell'Acquario! *alzando lo sguardo verso di lui* la sua stella più
luminosa produce delle radiazioni particolari che la rendono accecante, se
vista con le giuste attrezzature.. invece, da qui, non si vede praticamente
nulla! è una specie di tesoro nascosto.. *tenendo lo sguardo fisso verso quel
punto che aveva indicato, come fosse perso in quel pensiero*
STEVE: ah, sì? *ascoltandolo e
guardando nel punto da lui indicato, poi ridendo* io sono dell'acquario!
*tornando a guardarlo, sorridendogli* ora però la voglio vedere la mia stella
*sbuffando* mi hai incuriosito!
EDI: *lo guarda stupito, poi gli
sorride* una volta ne ho vista una foto bellissima! *poi abbracciandosi di più
e tornando a guardare il cielo* e poi ha un nome bellissimo! si chiama Sadalsuud, che in arabo vuol dire "la più grande delle
fortune possibili".. *sorridendogli di nuovo*
STEVE: hai capito, mi sono beccato la
stella più grande, più luminosa e più fortunata! *ridacchiando, sorridendogli
ancora* dì un po', vorresti diventare un astronomo? *dicendolo un po' come a
voler sottolineare la conoscenza del ragazzo sulla questione delle stelle*
EDI: *gli sorride tantissimo,
diventando di colpo l'incarnazione pura dell'entusiasmo* sì! *e annuisce con
convinzione* voglio diventare un astronomo e scoprire un sacco di cose nuove
che il mondo non riesce nemmeno a immaginare! voglio scoprire com'è nato
l'universo! e anche altro! *gesticolando mentre parla* e voglio incontrare gli
alieni!
STEVE: *lo guarda sbattendo le
palpebre, e dire che io stavo scherzando! ma poi ride* gli alieni?!
*scuotendo la testa affranto* non so se per incontrare gli alieni sarà lo
stesso, ma credo che non avrai difficoltà a diventare un astronomo.
*sorridendogli, guardando poi in alto, in silenzio, sospirando devo essere
impazzito.*
EDI: *mantenendo quell'espressione
senza staccargli gli occhi di dosso* quando sarò un astronomo, ti farò venire
nel mio osservatorio per vedere la tua stella col telescopio! *e gli annuisce
convinto, soddisfatto della pensata*
STEVE: e chi ti dice che io ci
verrei? *ridendo, poi tornando serio* scherzo, mi farebbe piacere!
*sorridendogli, poi stringendosi nelle spalle visto che era senza maglia ed
iniziava a sentire freddo, stando in silenzio*
EDI: *lo guarda in silenzio qualche
secondo, con aria assorta, poi distoglie lo sguardo poggiando il mento in mezzo
alle ginocchia* era.. un sacco di tempo che non parlavo con qualcuno.
STEVE:? *guardandolo un po' scettico,
con aria interrogativa anche* eh? e perchè mai?
*guardandolo attentamente*
EDI: *fa spallucce, poi ride piano*
è una delle caratteristiche base degli sfigati, non lo sapevi? *senza guardarlo*
STEVE: *mi fa quasi tenerezza...
sorridendogli, eh? no io non l'ho pensato.* di solito sono al college la
mattina e la notte. però insomma, quando vuoi puoi parlare con me.
*distogliendo subito lo sguardo, scendendo dal davanzale per rientrare in camera,
a me l'alcool fa un brutto effetto.*
EDI: *segue i suoi movimenti
attentamente con lo sguardo, poi gli annuisce* in caso di emergenza verrò a
scocciarti, ok! *e scende a sua volta dal davanzale, affacciandosi però*
buonanotte, allora!
STEVE: *ridendo* buonanotte!
*chiudendo la finestra poi, gettandosi sul letto con ancora le scarpe ai piedi,
incontrare gli alieni... sorridendo tra sè e sè, facendo per addormentarsi*
STEVE:*circa l'una
e mezza, seduto al tavolino di uno dei bar del college mentre tutti gli altri
uscivano da lezione, tenendo in una mano cinque carte francesi, nell'altra una
sigaretta che si lascia tra le labbra nel puntare lasciando dei cents al centro del tavolo* vedo. *annuendo*
EDI: ..non m'importa Daniels,
la prossima volta studia così non dovrai scocciare me! *uscendo a passo svelto
dall'edificio, i soliti 3-4 libri stretti al petto, borsa a tracolla, sguardo
basso* e lasciami in pace! *seminando nella folla del bar un ragazzo nerboruto
che lo infastidiva per non avergli passato le risposte al test appena concluso,
ma se ho
fatto appena in tempo a concluderlo per me! idiota! andando poi al bancone a
prendere un cappuccino, non
ho manco fatto colazione, che fame!
andando a sedersi a uno dei tavoli, più distante, da solo*
ROBERT: sfigato del cazzo! *gli urla dietro,
recuperando poi una sedia e mettendosi a sedere al tavolo con Steve ed altri
ragazzi, dove si giocava a poker* ragazzi, cattive nuove, per colpa di un
coglione mi è andato male il test di fisica! sono nella merda!
STEVE:scala.
*facendo l'ultimo tiro dalla sigaretta e prendendo il malloppo, mentre vede
sedere questo ragazzo al tavolino* Rob, tu sei sempre
nella merda! *ridendo* c'avrei scommesso sulla tua bocciatura!
JULIAN: ...fanculo
Steve, hai vinto anche stavolta! secondo me bari. *anche piuttosto arrabbiato,
girandosi verso l'altro ragazzo* dicci chi è questo coglione, così lo pestiamo!
*tirando un paio di pugni all'aria*
ROBERT: sticazzi. mi sarebbe bastato questo test per salvarmi! e invece no, perchè il signorino era troppo impegnato a prendere il
massimo! ma crepasse! *indicandolo con un gesto stizzito, senza curarsi di
abbassare la voce* Edison Halley, chi altri?
*calcando particolarmente sul nome, in maniera tale che i presenti sentissero
bene, scoppiando poi a ridere*
STEVE:*Edison?
massaggiandosi un attimo le tempie, questo nome devo averlo sentito da
qualche parte*
JULIAN: oh no ancora lui, quella testa rossa?
*scuotendo la testa amareggiato* pensa che ieri è venuto a rompere alla festa!
l'avrei già pestato se mr culo rotto *indicando Steve
con lo sguardo* non si fosse intromesso!
STEVE:*oh,
ecco perchè mi era familiare. spegnendo la
sigaretta nel portacenere, guardando i due* ma poverino, l'avevo visto
spaventato!
ROBERT: spaventato? ma ti pare normale che
uno all'una di notte viene a rompere i coglioni perchè
deve studiare?! *vedendolo
poi passare mentre ignaro aveva finito di bere, lo afferra per un braccio, strattonandolo
verso il tavolo* eccolo qua, il premio nobel per la coglionaggine! sai che a me
e ai miei amici girano molto le palle per questo scherzetto che mi hai fatto
oggi?
EDI:*quasi
sussulta, poi strattona a sua volta il braccio cercando invano di farsi
lasciare* mi fai male, lasciami! *notando solo in quel momento che a quel
tavolo era seduto anche Steve, zittendosi e abbassando lo sguardo*
STEVE:*sgranando
gli occhi all'osservare la scena, no. tu non ti muovi da qui. sono cose che
non ti riguardano.*
JULIAN: *lo afferra per i capelli facendogli
alzare la testa, togliendogli gli occhiali e poggiandoli sul tavolo* avanti,
stronzetto, perchè cazzo non gli hai passato le
risposte? per uno come te doveva essere una passeggiata! *sempre tirandogli i
capelli avvicinandolo a sè*
EDI:*fa un
lamento nel sentirsi tirare i capelli, spaventandosi nell'aspettarsi un
ennesimo pestaggio ma cercando di non darlo a vedere, distogliendo lo sguardo
come poteva* non avevo nemmeno il tempo di finirlo per me, altrimenti gliele
avrei passate come sempre! *in tono strozzato per il nervosismo*
ROBERT: mi stai dicendo che sono un
ignorante, frocetto? *stringendogli di più il
braccio* guarda che te lo spezzo, così non puoi nemmeno più divertirti da solo,
sfigato del cazzo!
JULIAN: *ridendo a quello che aveva detto
l'amico, tirandogli sempre di più i capelli* ma perchè
secondo te 'sto sfigato s'è divertito mai con qualcun'altro?
STEVE:*che si
costringeva nel restare fermo si alza di soppiatto afferrando Julian per un braccio facendolo sbattere con la testa sul
tavolo* e tu hai mai provato l'ebbrezza invece, neh? *parlandogli all'orecchio,
in tono volutamente provocatorio, lasciandolo ed indicando Robert con un dito*
e tu, Robert, invece di prendertela con i ragazzini, perchè
non te la vedi con quelli della tua stessa taglia?! *afferrando Edison e
tirandolo a sè, prendendogli gli occhiali e
rimettendoglieli* sei più cagasotto o più incapace di
quest'altro idiota *indicando Julian con lo sguardo*
per farlo?
ROBERT: *lo guarda seriamente interdetto* hey
amico, ma che ti prende? *ridendo mezzo isterico* si scherzava, come sempre!
che hai da scaldarti tanto? non è la prima volta che ci si diverte a pestare
gli sfigati!
EDI:*più
interdetto di tutti, alterna lo sguardo fra i tre, una volta rimessosi gli
occhiali, stentando a credere ai propri occhi, non è possibile, non sta accadendo
davvero, mi hanno pestato e ho perso i sensi e ora sono in coma facendo sogni
astrusi, sì!*
STEVE:mi prende che--
*bloccandosi e facendo un gesto con la mano come a dire "non
importa"* pestate chi cazzo volete ma provate solo a torcergli un capello
che vi mando tutta Camden contro, è chiaro?
*guardando i due alternativamente con aria minacciosa, essendo lui una sorta di
'capo' per loro*
JULIAN: *rimettendosi in piedi,
massaggiandosi un braccio per il dolore, sogghignando* non pensavo ti
piacessero i secchioni pel di carota...
EDI:*..eh? non sapendo
per quale delle due frasi essere più sconvolto, sì, ma non lo sapevo che durante il
coma si avessero sogni COSI' astrusi, ora comincerò a vedere gli orologi
squagliati di Salvador Dalì!*
ROBERT: *avvicinandosi di più all'amico,
guardando male Steve* ma che stai scherzando? no, non me lo dire! *scoppiando a
ridere senza contegno*
JULIAN: *annuisce ridendo anche lui* non lo
sapevi? Steve è frocio! *ridendo a più non posso insieme all'amico, e nel
frattempo si era radunata un po' di gente intorno*
STEVE:*inizialmente
si porta una mano in fronte amareggiato e incazzato al massimo, ora li
ammazzo. afferrando poi la testa di un ragazzo con una mano e con l'altra
la testa dell'altro ragazzo per farle poi scontrare senza un briciolo di
delicatezza* che CAZZO avete da ridere, nè? vi
insegno io a ridere, coglioni! *facendo fare loro testa e testa di continuo
mentre parlava, man mano sempre con più forza*
EDI:*coprendosi
la bocca, oddìo!! fissando
scioccato la scena, ora
li ammazza!
notando poi che si stava radunando una certa folla intorno, lo tira istintivamente
per un braccio cercando di fermarlo* basta, Steve, li ammazzi così!! *aaaaahhh
ma da quando io non sono quello pestato?!*
STEVE:*fermandosi,
ma continuando a tenere le teste dei due spiattellate l'una contro l'altra* avete
sentito, bastardi? ora dovete anche ringraziarlo! *con un che di soddisfazione
nel dirlo perchè fosse per lui li avrebbe ammazzati
sul serio*
EDI:*continuando
a tenerlo per il braccio, lo tira di più così che li lasciasse, tenendo lo
sguardo basso, imbarazzato per l'avere addosso gli sguardi di quella folla, ha picchiato due
amici, per me..?*
JULIAN: *parlando tra i denti a bassa voce,
ancora sotto le mani di Steve* grazie *tossendo per non farsi sentire*
STEVE:*pestandogli
un piede e prendendolo per il collo della maglia* che hai detto? non ti ho
sentito io, figurati lui! *sempre con tono di voce incazzato, lasciandosi
comunque tirare da Edi*
EDI:*tira di
più il ragazzo per il braccio cercando di allontanarlo dai due* va bene così
Steve, ho sentito, lasciali stare..
*è la fine,
dopo questa posso tranquillamente sotterrarmi vivo e dire addio alla mia
sopravvivenza in questo college!*
STEVE:*guardando
minaccioso Julian mentre l'altro ragazzo se l'era
data a gambe levate* provate a torcergli un solo capello e non sarò più così clemente!
*lasciando il ragazzo dalla presa spingendolo con violenza indietro*
EDI:*dio santo, ma è
una furia!
tirandolo via, lontano dal bar, senza dire più niente e tenendo lo sguardo
basso per non dover incrociare lo sguardo di qualcuno in quella folla, verso
l'edificio*
STEVE:*si lascia
tirare via camminando ad un passo dietro di lui, mettendosi una mano in fronte
come a massaggarsi le tempie, vedi tu se è normale
che uno a prima mattina deve già litigare con la gente.*
EDI:*lo lascia
andare una volta raggiunta un'area del college più tranquilla, all'esterno
della sala di lettura della biblioteca, piazzandolo di peso sopra a una
panchina e rimanendo in piedi di fronte a lui nel fissarlo in silenzio qualche
secondo* ..volevi ammazzarli o cosa?!
STEVE:*devo
fumare. e bere qualcosa, prima che sbatta a terra! restando seduto sulla
panchina dove l'aveva piazzato Edi, prendendo il pacchetto di sigarette
estraendone una ed accendendola inizialmente ignorandolo, poi* così imparano.
*distogliendo lo sguardo e abbandonandosi contro lo schienale della panchina,
continuando a fumare*
EDI:*lo guarda
interdetto, cominciando a esaminare mentalmente varie opzioni di risposta, "ma sei
fuori?!", "ma sei uno psicolabile violento!", "ma cosa
diavolo fumi?!",
risolvendosi poi, stringendosi nelle spalle* ma perchè..?
STEVE:*facendo
un altro tiro, rilasciando il fumo, sempre tenendo lo sguardo perso tra gli
alberi del cortile anche un po' per calmarsi visto che aveva ancora i nervi
tesi come corde di violino* io quelli che mi sfottono o che mi rompono le
palle, li pesto a sangue. *pensando che probabilmente aveva già detto una frase
del genere, ma non ricordando esattamente quando*
EDI:*scrolla
le spalle evitando di ribattere visto che sembrava già molto nervoso di suo*
sono stato fortunato allora, a trovarmi nei paraggi proprio mentre ti rompevano
le scatole! *annuendogli e accennando a un sorriso*
STEVE:*sospira, poggiando
le braccia sulle gambe e guardando la sigaretta fumare da sola* mi ha
infastidito il modo in cui ti stavano trattando.
EDI:*lo guarda
in silenzio, sorpreso, poi va a sedersi vicino a lui sulla panchina
stiracchiando le gambe davanti a sè, poggiando quindi
le mani sulle ginocchia e tornando a guardarlo* meno male che c'eri tu!
*mantenendo quell'espressione*
STEVE:*gli
sorride leggermente guardandolo di sottecchi tirando un respiro profondo come a
calmarsi, poi realizzando improvvisamente girandosi verso di lui* il braccio?
ti sei fatto male?
EDI:eh? *non
capendo subito, poi alzandosi la manica della camicia e del maglione* ah! no no, è ok! solo un lividino!
*mostrandoglielo, sull'avambraccio*
STEVE:*guarda
l'avambraccio del ragazzo, sfiorando delicatamente il livido con le dita quasi
ad accarezzarlo, poi ritornando con le braccia poggiate sulle gambe,
guardandolo* vabbè un paio di giorni e passa!
*sorridendogli leggermente*
EDI:*annuisce
tirando giù la manica* sì, sfortunatamente ho anche la pella
delicata, quindi subito mi faccio male! *prendendola a ridere, scuotendo la
testa*
STEVE:*sospira,
facendo l'ultimo tiro alla sigaretta* ma dico io, non hai mai pensato di
iscriverti a qualche corso per l'autodifesa? tipo il judo o che so io...
*ridacchiando mentre lo diceva, immaginando che Edi non fosse esattamente tipo
da menare le mani*
EDI:*annuisce
convinto* sono quinto dan di karate, però è parecchio
che non lo faccio, devo averci perso la mano! e in ogni caso non mi piace.
*facendo spallucce*
STEVE:*lo guarda
praticamente sconvolto, rimanendo con la bocca aperta* tu.. quinto dan di karate? *scuotendo la testa e scoppiando a ridere,
non riuscendo a trattenersi*
EDI:ecco!
questo è il motivo per cui non lo dico a nessuno! perchè
in quanto karateka, secondo il codice, ho il dovere di avvisare l'avversario
prima di difendermi, ma se lo facessi mi riderebbe in faccia! *facendo
spallucce, guardandolo*
STEVE:*lo
ascolta cercando di riprendere un contegno* no, scusa è che quando ti avevo
chiesto quella cosa avevo pensato che non fossi tipo da arti marziali!
*ritornando serio per qualche secondo* il tuo segreto è al sicuro con me!
*riferendosi al fatto che lui aveva detto che non lo diceva a nessuno,
guardandolo e scoppiando a ridere di nuovo*
EDI:*lo guarda
sorridendogli* almeno ti ho fatto ridere e ti sei rilassato un poco rispetto a
prima! *annuendogli*
STEVE:*lo guarda
spiazzato per quell'uscita, ricomponendosi e annuendogli poi fa per alzarsi
stiracchiandosi* devo assolutamente mangiare qualcosa! *guardandolo, poi* tu
non hai fame?
EDI:*annuisce
e fa per alzarsi, sistemandosi la tracolla* ti offro qualcosa per sdebitarmi!
*annuendo con convinzione, prendendo a tirarlo per un braccio, senza attendere
risposta*
STEVE:no, tu non
mi offri proprio niente. *in tono fermo, seppur lasciandosi tirare, con una
mano poggiata sullo stomaco, saranno più di 12 ore che non mangio!*
EDI:perchè no? *inchiodando di colpo
rimanendogli di fronte, strattonandogli il braccio* te lo devo, mi hai salvato
da ben due pestaggi, è il minimo che possa fa-- *riflettendoci poi su un
attimo, aspetta,
forse non vuol farsi vedere in giro con me..? sì giusto, che idiota* s-se.. se ti
va.. *abbassando di colpo lo sguardo e lasciandolo andare*
STEVE:*lo guarda
non capendo perchè aveva abbassato lo sguardo, quindi
sospira* mi va di mangiare con te, ma hey, ho un onore da difendere, sono io
che devo offrire! *ridacchiando, prendendo a trascinarlo a sua volta* su, che
ieri era anche giorno di paga! che vuoi mangiare?
EDI:*si
riprende di colpo a quelle parole, ignorando totalmente l'ultima domanda,
lasciandosi trascinare* uh! che lavoro fai? *avanzando il passo, per tenere il
suo*
STEVE:lavoro in
un locale a Camden come aiuto barista *annuendo,
camminando continuando a tenerlo per il polso a trascinarlo* la paga non è
molta ma riesco a pagarmi gli studi e a togliermi qualche sfizio! *facendo
spallucce, uscendo dal college che era praticamente al centro di Londra* pizza!
ti va? *sorridendogli*
EDI:*lo segue senza
opporre resistenza, guardandolo fisso tutto il tempo* non si rifiuta mai una
pizza! *annuendo e sorridendogli di rimando, è incredibile, non solo ho scampato
due pestaggi, ho superato il test, sto per mangiare una pizza: ho anche
conosciuto l'unico studente non piantagrane del college! che dio si sia
ricordato che esisto?*
è ammirevole che tu riesca a pagarti gli studi da solo!
STEVE:*quando
non hai nessuno al mondo, devi anche pagarti gli studi da solo! annuendo ad
Edi ma più a sè stesso* e devi anche dire che fra tre
esami ho finito! *sorridendo contento di questo* è ancora più ammirevole!
*ridacchiando, fermandosi davanti ad un locale dove vendevano pizza a taglio*
entriamo!
EDI:ti manca
poco! bravo! *seguendolo dentro e guardando famelico le pizze* ah! *voltandosi
verso di lui annuendo* sono vegetariano! *tornando poi a guardare le pizze per
scegliere*
STEVE:*lo guarda
un attimo interdetto, poi fa spallucce* scegli quello che vuoi! *annuendogli,
aspettando poi gli dicesse quello che voleva così da poter andare alla cassa a
fare lo scontrino*
EDI:*scartando
quelle zeppe di wurstel, prosciutto o salsicce, si alza sulle punte andando ad
indicare l'ultimo trancetto di margherita* quella! *e
gli annuisce, tornando giù*
STEVE:*gli
annuisce, indicandogli poi un tavolino* aspettami lì! *sorridendogli e andando
poi alla cassa, devo avere i neuroni totalmente bruciati. è così.*
EDI:*va a
sedersi al tavolino che gli aveva indicato, tranquillissimo, poggiando il mento
in mezzo alle mani e guardandolo, uhm,
chissà da quanto tempo sono in coma, ormai?*
STEVE:*per
forza dev'essere così. attendendo le pizze al
banco, ma nel frattempo aveva già in mano due lattine, una di aranciata che
aveva preso per Edi e l'altra di birra per lui, madonna che fame.
prendendo poi i due tranci di pizza in un cartone, sedendosi poi al tavolo* oh
finalmente si mangia!
EDI:yeah! *e si strofina le mani una contro
l'altra, guardando famelico la pizza e cominciando subito a mangiare* bhnapptith! *in maniera
abbastanza incomprensibile per la bocca piena, poi dopo aver deglutito* e
grazie per avermela offerta! *sorridendogli*
STEVE:*scuote la
testa amareggiato, poi sorridendogli di rimando* di niente! *e cominciando a
mangiare anche lui, oh mi sento già meglio!*
EDI:*continuando
a mangiare* mh, e cosa studi? che esami ti mancano?
sono difficili? quando conti di darli? e la tesi? ci hai già pensato? eh?
*ponendogli domande una dopo l'altra senza attendere una risposta, nè smettere di mangiare* di cosa tratterà? hai scelto il
professore con cui discuterla? sai già quando? mh?
STEVE:tu fai
troppe domande. comunque... *lo guarda mentre mangia, sbattendo le palpebre
sempre più interdetto, finendo di mangiare il trancio di pizza e aprendo la
lattina di birra* scienze politiche, statistica economia applicata e diritto
internazionale, spero presto, non lo so, no, boh, no, no. *annuendo, ho
risposto a tutto? uah se è così sono un genio!*
EDI:*lo guarda
fisso qualche secondo, con l'ultimo pezzetto di pizza a mezz'aria, poi scuotendo
la testa non contento* non mi hai detto se gli esami sono difficili!
STEVE:*cazzo.
mi ero quasi illuso! sospirando* quello di statistica me lo porto dietro da
tre anni. *annuendo* gli altri due sono piuttosto facili, ho visto i programmi
*facendo spallucce, bevendo la birra*
EDI:ho anche
io un esame di statistica! *mangiando l'ultimo boccone e annuendogli* l'ho dato
il mese scorso! non era tanto complicato.. *facendo spallucce e prendendo la
lattina di aranciata, aprendola*
STEVE:potrei
seriamente odiarti per questa cosa. *annuendo convinto, finendo di bere la
birra e poggiando la lattina vuota sul tavolo, guardandolo fisso*
EDI:*lo guarda
fisso a sua volta, sbattendo gli occhi, poi inclina la testa di lato facendo spallucce
di nuovo* posso aiutarti, se vuoi! tanto è semplice! *bevendo l'aranciata*
STEVE:*lo guarda
scrutandolo* davvero mi aiuteresti? *un po' scettico, essendo abituato a fare
sempre tutto da solo da sempre*
EDI:*gli annuisce
mettendo giù la lattina* qual è il problema? te lo devo anche! *poggiando i
gomiti sul tavolo e il mento in mezzo alle mani, guardandolo negli occhi*
STEVE:*gli
sorride ricambiando lo sguardo, ma sì, qual è il problema...* mi farebbe
piacere!
EDI:*gli
sorride di rimando, annuendo* sennò a che servono, gli amici? *alzandosi poi e
prendendo la borsa che aveva lasciato sullo schienale della sedia, mettendola*
STEVE:*lo guarda
interdetto alzandosi, amici? si sta prendendo troppa confidenza! ma annuendogli,
uscendo e subito accendendosi un'altra sigaretta* che ore sono?
EDI:*guarda
l'orologio enorme che portava al polso, poi tornando a guardare lui* le 3! *poi
assottigliando lo sguardo e facendo una mezza smorfia* tu fumi troppo!
STEVE:lo so. i
miei polmoni mi ringrazieranno per questo! *annuendo* le 3? *sbuffando
scocciato* allora io vado alla metropolitana.. tu torni al college?
EDI:io.. credo
di sì! *annuendogli, abbassando lo sguardo un attimo ripensando alla mattinata,
e al fatto che probabilmente la voce doveva aver già girato parecchio,
assumendo un'espressione preoccupata* tu dove vai..?
STEVE:al lavoro
*annuendo* così per le 7 dovrei finire e magari riesco anche a studiare.. se
non sono troppo stanco, ovviamente! *ridacchiando, poi guardandolo* ? che c'è?
*con aria interrogativa*
EDI:*riprendendosi
di colpo da quei pensieri e scuotendo la testa* no, niente! buon lavoro allora,
e grazie ancora del pranzo! *sorridendogli* ah, e per la cosa di statistica,
quando vuoi basta che me lo dici!
STEVE:*lo guarda
non convinto, finendo di fumare nel frattempo e come al solito gettando il
mozzicone a terra calpestandolo, annuendogli* grazie! ci vediamo, allora!
*mettendosi le mani in tasca e facendo per andarsene*
EDI:sì..
*rimanendo a guardarlo per diversi secondi con aria assorta mentre si
allontanava, alzando poi lo sguardo al cielo mentre delle nuvole grigie che
promettevano pioggia iniziavano ad addensarsi, e si dà una scossa, avviandosi a
passo spedito verso il college*
***
ANGOLO RECENSIONI
CriminalMindsCorp. a rapporto<3
LELECHAN: grazie per la buona fortuna :3 ma Edi lascialo
stare, nun se tocca u_ù
MARTYZ: ma Ve non ha bevuto tanto, era solo brillo... e
non sia mai la testata, gli si rovinano gli spikesxD! grazie per i complimenti e speriamo ti piaccia anche
questo capitolo :3
STEVE: *circa le 9 e mezzo di sera, al
secondo piano dell'edificio vestito alla men peggio e con i capelli in parte legati
in un codino ed un libro in mano* tu. *parlando con un ragazzo che aveva
incrociato* qual è la camera di Edison Halley? *in tono nemmeno tanto cordiale,
osservando il tipo che gli indicava la porta per poi bussare, aspettando, ma
io che ci faccio qua?*
EDI: *che tranquillamente stava leggendo
per fatti suoi, con indosso il pantalone del pigiama e un enorme maglione
bianco slargato, si alza dal letto ancora totalmente sovrappensiero e immerso
nella lettura andando ad aprire* sì-- *alzando poi lo sguardo e sussultando
quasi, a occhi sgranati, col libro a mezz'aria ancora aperto*
STEVE: *poggiandosi contro lo stipite della
porta, guardandolo quasi a squadrarlo, incrociando le braccia* disturbo?
EDI: *lo guarda fisso fisso a sua volta,
prendendo poi a scuotere la testa a ripetizione e scostandosi per lasciarlo
entrare*
STEVE: *entra in camera di Edi, guardandosi
intorno aspettandosi quasi di venire risucchiato in un buco nero per com'era
personalizzata la stanza, che sia lui, l'alieno? facendo spallucce però*
stavi studiando?
EDI: *richiude la porta dietro di lui,
scuotendo la testa* no no, leggevo! *mostrandogli il libro che aveva in mano,
il classico di Adams* ormai lo conosco a memoria, però lo adoro! *sorridendogli
e facendo spallucce*
STEVE: beh, se ti piace.. *facendo
spallucce, ognuno si diverte come vuole! sorridendogli poi* ero venuto
per.. *mostrandogli il libro di statistica che aveva in mano, annuendo*
EDI: è un bel libro, dovresti leggerlo..
*abbassando lo sguardo sulla copertina* se vuoi te lo presto! *sorridendogli e
poi annuendo* per studiare statistica, sì! *facendogli poi cenno con il braccio
che si sedesse dove preferiva* sai, non pensavo alla fine saresti venuto sul
serio! *dicendolo quasi imbarazzato, stringendosi nelle spalle*
STEVE: *si siede sul letto, guardandolo con
aria interrogativa* perchè no? è vero che non sono uno studente modello, però
insomma, non è bello farmelo notare! *ridacchiando mentre lo diceva*
EDI: *scuote la testa prendendo il libro
dalle sue mani e sedendosi poi accanto a lui, incrociando le gambe sul letto*
pensavo solo che quando fossi rinsavito dalla sbornia della prima sera avresti
cominciato ad evitarmi! *abbassando poi lo sguardo sul libro praticamente
illibato, manco fosse nuovo*
STEVE: a parte che ero solo leggermente
brillo, *come al solito tenendo a specificare* poi non mi avevi fatto niente di
tanto grave per farti evitare da me. *annuendo, poi guardando il libro* no, in
realtà una volta l'ho aperto. *annuendo di nuovo*
EDI: *lo guarda un attimino interdetto,
poi gli sorride* beh, meglio di niente, dai! cominciamo dall'inizio, allora!
*sporgendosi a recuperare una matitina dalla scrivania lì accanto, prendendo
appunti per lui* dimmi, cos'è la statistica? è una scienza che studia cosa?
*guardandolo speranzoso*
STEVE: senti. se l’avessi saputo secondo te
non avrei continuato a leggere il libro oltre la prima riga? *alzando un
sopracciglio, interdetto, poi sospira* i modi in cui possono essere compresi
degli eventi?
EDI: *si stringe nelle spalle facendo una
mezza smorfia* detto meglio, è la scienza che studia come sintetizzare e
comprendere un fenomeno. *annuendo, mentre glielo scrive a bordo pagina* poi
esistono due tipi di statistica: *enumerando sulle dita mentre lo guarda*
quella descrittiva, e quella inferenziale. la descrittiva sintetizza per mezzo
di grafici, quella inferenziale invece usa delle teorie generali.
*sorridendogli e annuendo* capito?
STEVE: *lo guarda come se gli avesse detto
chissà quale legge fisica, sempre più interdetto* mi sono fermato a
"inferenziale". *sbattendo le palpebre*
EDI: *ricambia lo sguardo interdetto, ma
per altri motivi* beh, allora: *gesticolando per farsi capire meglio* diciamo
che ci sono due modi di fare statistica: o coi grafici, tipo le tabelle, hai
presente? oppure con leggi teoriche, tipo che so.. *alzando lo sguardo
riflettendo* tipo, diciamo che dati certi presupposti, sicuramente avverrà un
certo evento. questa anche è statistica! *annuendogli*
STEVE: *lo guarda fisso cercando di
concentrarsi, seguendo con lo sguardo i gesti di Edi, portandosi una mano in
fronte un po' avvilito, restando in silenzio* ..tipo che se bevi molto alcool a
stomaco vuoto all'80% è sicuro che sbatti a terra perdendo i sensi? *cercando
una sorta di esempio pratico in modo da poter avere chiaro il concetto*
EDI: *gli annuisce sorridendogli* sì!
bravo! poi la statistica serve anche per mettere in relazione più fenomeni,
oppure definire delle scale.. che so! grazie alla statistica possiamo dire che
di quell'80%, il 50% rimarrà anche a vomitare tutta la notte! *annuendo ancora,
soddisfatto che stesse capendo*
STEVE: ..mentre il restante 30% si salverà
dalla maledizione del vomito andando a dormire! *annuendo, sistemandosi meglio
a gambe incrociate di fronte a lui* ho capito!
EDI: bravissimo! *sorridendogli di più e
prendendogli appunti sul libro* infine, grazie alla statistica esplorativa,
possiamo mettere in relazione più statistiche inferenziali. per esempio: di
tutti i giovani che si sballano il sabato sera, l'80% si ubriaca, il 7% si droga
e il rimanente 13% è sano. di tutti quelli che si ubriacano, il 20% muore per
incidente stradale.. *sempre gesticolando e guardandolo nel frattempo* di
quelli che si drogano, il 3% muore di overdose. quindi, *annuendo* possiamo
dire che su 100 ragazzi, ogni sabato sera in totale ne crepano 23 per varie
cause!
STEVE: ...praticamente una strage! *ridendo*
ho capito però! sembra quasi facile *annuendo, sorridendogli poi di rimando, meno
male che per ora faccio parte di quei 77 che nonostante tutto, sono ancora vivi!*
EDI: lo è! *annuendo ancora e terminando
di prendere una nota, poi guardandolo* non ci crederai, ma con questo si
conclude già il primo capitolo, con le definizioni base della statistica!
*facendogli segno di vittoria con le dita e sorridendo*
STEVE: *fa un'espressione sorpresa* eh?
davvero? *prendendogli il libro da mano, sfogliando le pagine e osservando le
varie note che Edi aveva scritto* grazie! *chiudendo il libro e
stiracchiandosi* uno non se l'aspetta!
EDI: visto? volere è potere! *dicendolo
solennemente, poi allungando una mano verso di lui* 100 sterline! *e gli
sorride*
STEVE: *guarda alternativamente la mano del
ragazzo e il ragazzo stesso, poi in tono fermo* scordatelo. *annuendo una volta
sola, sorridendogli però visto che sapeva che stava scherzando, guardandolo
fisso*
EDI: *insiste tendendo il braccio verso di
lui* 50, allora! *annuendogli*
STEVE: *lo guarda fisso negli occhi,
mettendogli una mano in testa dandogli qualche colpetto senza fargli male però*
su, fai il bravo e non farmi più richieste del genere!
EDI: *rotea gli occhi abbassando la testa
e sospirando fingendosi afflitto* lo sapevo io, che avrei finito col lavorare
per la gloria! *sporgendosi poi verso di lui come ad osservarlo più da vicino e
indicandogli i capelli* sai che sei strano, così? *ridendo*
STEVE: mh? *guardando lui e poi realizzando*
ah, i capelli! *sospirando afflitto davvero*io non mi ci vedo proprio coi capelli così, ma nemmeno posso tenerli
sempre alti.. sennò mi ritrovo calvo! e sarebbe peggio! *ridendo però
all'immaginarsi calvo, scuotendo poi la testa*
EDI: *continua a scrutarlo in silenzio per
qualche altro secondo, applicatissimo, poi esclama* ma stai bene, così!
*annuendo convinto* dicevo "strano" perchè non ti ci avevo mai visto,
però stai bene! *sorridendogli*
STEVE: che c'entra, quello è perchè sono
bello io! *annuendo convinto, facendo spalluce* grazie comunque! *sorridendogli
a sua volta, se lo dice lui che sto bene!*
EDI: beh, sì! *spontaneamente e annuendo
ancora* di niente! *poi incrociando con lo sguardo l'orologio* oddìo, è quasi
l'ora! *andando poi sparato verso un cassetto e tirandone fuori una Nikon
reflex, apre la finestra e dopo essersi seduto sul davanzale, si rimette in
piedi sul cornicione, tranquillo come niente fosse* attimino, rientro subito!
*e si sposta più in là, aderendo al muro*
STEVE: *rimane un attimo spiazzato dalla
risposta che gli aveva dato, correndo verso la finestra affacciandosi e
guardandolo* ma che diavolo fai lì?!
EDI: *raggiungendo l'angolo del cornicione
e regolando la macchinetta* faccio foto, non si vede? *sorridendogli come se
nemmeno si rendesse conto di essere in bilico a quindici metri da terra*
STEVE: *gesticolando* sì che si vede, ma tu
hai presente che sei a più di quindici metri da terra? *urlando un po' per
farsi sentire*
EDI: certo! *guardando un attimo
l'orologio da polso e mettendosi poi a scattare diverse foto, apparentemente
riprendendo punti ben precisi del cielo* lo faccio tutti i giorni, non è
pericoloso! *scattando poi l'ultima e facendo per tornare indietro, così
com'era venuto*
STEVE: tu.. tu non stai bene! *scuotendo la
testa sempre più amareggiato* e sì che è pericoloso! *seguendolo poi con lo
sguardo*
EDI: *giunge alla finestra della propria
camera, quindi gli poggia una mano sulla spalla per aiutarsi e torna dentro con
un salto* ma è per un esperimento! *dicendolo come se bastasse da sola come
motivazione, quindi torna a guardare il display della macchinetta*
STEVE: quale esperimento, "vediamo
quante volte riesco a farlo prima di cadere di sotto e spappolarmi il
cervello"? *alzando un sopracciglio seriamente interdetto, è uno
sconsiderato!*
EDI: *lo guarda facendo un'espressione
stupita* no! *in tono tale da sottolineare che quella sì che sarebbe stata
un'idea balzana, avvicinandosi poi a lui facendogli vedere il display con le
foto che aveva scattato, in successione* guarda! *facendole scorrere* tutti i
giorni scatto foto ad alcune porzioni di cielo in massima risoluzione, poi le
farò sviluppare ed avrò la più grande mappa celeste mai costruita! *annuendo,
senza staccare gli occhi dal display*
STEVE: *alterna lo sguardo tra lui e le
foto, sospirando* stai attento.. *accarezzandogli la testa per un attimo,
sporgendosi con le braccia fuori poi accendendosi una sigaretta, fumando e
guardando il cielo* e dove pensi poi di appenderla, questa mappa?
EDI: *fa spallucce seguendolo con lo
sguardo poi ridendo e portandosi una mano alla nuca* ..boh! però sarà
grandissima! *allargando le braccia per sottolineare il concetto, andando a
riporre la digitale per poi tirare fuori un grosso mucchio di foto dal
cassetto, sedendosi sul davanzale dall'interno, accanto a lui, mostrandogliele*
guarda quante!
STEVE: *sorride guardandolo, ma come devo
fare con questo qui.. ha la testa da un'altra parte, proprio! dando poi
un'occhiata alle foto che lui gli stava mostrando* vedo che non hai perso
tempo..!
EDI: *annuisce e gli sorride, estraendo
poi una foto dal mucchio, tutte ordinatamente numerate sul retro con data e
coordinate* guarda, questa è la tua stella! *voltandola verso di lui e
indicandogliela* quella che ti devo far vedere quando divento astronomo!
*annuendo con convinzione e serietà*
STEVE: la mia stella? *sorridendogli,
prendendogli poi la foto delicatamente dalle mani* allora questa me la prendo
io! *annuendo convinto, guardando la foto poi tenendo sempre le braccia fuori
dalla finestra, "la più grande delle fortune possibili", eh?*
EDI: la fortuna delle fortune! puoi
tenerla, te la regalo! *poggiando il mucchio di foto sulla libreria lì accanto
alla finestra e voltandosi a guardare il ragazzo* non le avevo mai fatte vedere
a nessuno le foto! *correggendosi poi* beh, non che qualcuno avesse avuto
voglia di vederle! *ridendo*
STEVE: nemmeno io volevo vederle, me le hai
rifilate con l'inganno! ora te le scordi le 50 sterline! *ridendo, tenendo però
stretta la foto tra le mani, spegnendo la sigaretta ormai finita sul davanzale
e come al solito gettando di sotto il mozzicone, girandosi verso di lui
sorridendogli* se tu non avessi voluto regalarmela, me la sarei tenuta lo
stesso. *annuendo una volta sola, con tono di voce fermo*
EDI: *lo guarda fisso qualche attimo,
tenendo le mani sul davanzale e dondolando le gambe* ti piace tanto?
*sorridendogli dolcemente*
STEVE: *lo guarda attentamente, annuendogli
e sorridendogli alla stessa maniera di come gli aveva sorriso lui* è anche
logico, visto che, oltre ad essere mia, è anche quella più luminosa e
fortunata! *dicendolo come al solito in tono convinto, dando un'ultima occhiata
alla foto scostandosi di lì e andandola a mettere poi nel libro, in modo da non
rovinarla*
EDI: *annuisce, poi scende dal davanzale
stiracchiandosi e andando a sedersi sul letto, contro il cuscino mezzo alzato
sul muro, levando gli occhiali e pulendoli alla men peggio con l'orlo del
lenzuolo* nessun festino notturno fino all'alba, oggi? *ridendo*
STEVE: *guardando l'orologio che segnava
circa le undici, quindi fa spallucce* non so se hanno organizzato qualcosa.. io
però sono stanco per andarci! *stiracchiandosi, guardandolo e storcendo il
muso* è veramente un peccato che porti gli occhiali..
EDI: *alza lo sguardo verso di lui,
stranito, e assottigliandolo di poco istintivamente perchè appunto, senza
occhiali, da lontano non vedeva bene* eh..?
STEVE: il colore dei tuoi occhi.. cioè.. hai
degli occhi bellissimi, è un peccato che tu porti gli occhiali! *annuendo,
sedendosi sul letto accanto a lui, guardandolo fisso*
EDI: *sgrana di più gli occhi azzurrissimi
a quelle parole, anche perchè adesso che era vicino lo vedeva più che bene, e
di tutta risposta rimette gli occhiali abbassando lo sguardo* non è.. niente di
che.. cioè, insomma! *facendo spallucce evidentemente imbarazzato* non hanno
niente di speciale, ecco! non ci vedono neanche bene, sono inutili! *ridendo
istericamente*
STEVE: *sorride alla reazione del ragazzo,
facendo spallucce* a me piacciono. sono belli davvero! *sorridendo a lui
stavolta, non staccandogli gli occhi da dosso*
EDI: *distoglie lo sguardo per non dover incontrare
il suo, continuando a sorridere istericamente* forte, nessuno mi aveva mai
fatto un complimento! già! che strano! *gesticolando nervosamente e guardando
totalmente altrove manco non stesse parlando con lui*
STEVE: *sorride di nuovo, abbracciandolo con
un braccio solo, dandogli una leggera pacca sulla spalla* su, su, non
imbarazzarti, io ho solo detto la verità! *ridacchiando*
EDI: *diventa praticamente una statua,
perfettamente immobile per diversi secondi continuando a tenere lo sguardo
basso* grazie.. *sorridendo anche se da lì non poteva vederlo*
STEVE: *continua a tenerlo abbracciato così,
sorridendogli di nuovo, poi con tono di voce vago* un giorno di questi, mi
piacerebbe portarti a lavoro con me. sono sicuro che ti piacerebbe come locale!
*poi guardandolo* ci verresti?
EDI: *sgrana di nuovo gli occhi,
voltandosi a guardarlo con quell'espressione mezza incredula, tirandosi le
ginocchia al petto e indicandosi con un dito* dici a me? *che potrebbe sembrare
retorico, ma sul serio aveva il dubbio, cara mamma, caro papà, credo che il mio coma
stia peggiorando. dite al dottore di abbassare la dose di morfine. spero che
stiate venendo a trovarmi ogni tanto!*
STEVE: *lo guarda sbattendo le palpebre,
poggiandosi con la propria testa su quella del ragazzo* se tu sei Edison
Halley, sì, dico a te! *ed annuisce, non c'è niente da fare: lui non è di
questo mondo!*
EDI: potrebbe anche essere uno
sfortunatissimo caso di omonimia, magari c'è qualche altro sfigato al mondo che
porta questo brutto nome, chissà! sarebbe divertente! cioè no, sarebbe tragico
per lui, però a me farebbe un sacco ridere! *facendo spallucce a ripetizione e
guardandolo con la coda dell'occhio sviando senza volerlo il discorso per
l'imbarazzo*
STEVE: *si allontana da lui guardandolo
assottigliando gli occhi* tu in realtà non sei un terrestre. *annuendo,
stendendosi poi sul letto senza troppi complimenti, stiracchiandosi*
EDI: *rimane a guardarlo in silenzio,
stringendosi le ginocchia al petto, poi dopo un minuto buono di silenzio* comunque
mi piacerebbe! *sorridendogli e diventando magenta di botto*
STEVE: *gli sorride a sua volta, guardando
poi il soffitto* ODDIO... *girandosi a guardarlo* QUELLE *indicando delle
stelline fluorescenti applicate sul soffitto* non le avevo notate!
EDI: le mie stelline! aspetta!
*scavalcandolo poi e andando a spegnere l'abat-jour sulla scrivania così che ci
fosse più buio e risaltassero meglio, tornando poi dov'era prima, mezzo steso,
tenendosi sui gomiti* belle, eh? *sorridendogli entusiasta*
STEVE: *seguendolo con lo sguardo nei
movimenti, lanciando un'occhiata alle stelle, tornando poi a guardarlo e
notando la sua aria sognante mentre osservava le lucine fluorescenti sul
soffitto* belle, sì..
EDI: *gli sorride ancora, poi si mette giù
poggiando una mano sull'addome e indicandogli con l'altra* le ho disposte così
come stanno per davvero in cielo, così anche se è brutto tempo posso avere lo
stesso le mie stelle da guardare!
STEVE:..cioè, tu ti sei studiato la
posizione esatta delle stelle per disporle in modo tale da guardarle anche se
c'è brutto tempo? *è folle.* ingegnoso, però. *incrociando poi le
braccia mettendole sotto la testa guardando il soffitto* in effetti sembra di
guardare stelle "vere"...
EDI: *si volta a guardare lui e gli
sorride* lo so che stai pensando che sono pazzo! però.. *rimanendo in silenzio
qualche momento prima di continuare* il mio mondo è confinato tra queste mura
quando è brutto tempo, mi sento "in gabbia" se non posso guardare le
stelle, allora le ho portate qui dentro! e poi *alzando gli occhiali così da
tenerli nei capelli come frontino* le mie sono abbastanza vicine da poterle
vedere anche così!
STEVE: *si gira mettendosi sul fianco
guardandolo ed ascoltandolo attentamente* tu non sei pazzo perchè metti le
stelline sul soffitto nella posizione giusta, ma per altre cose.. che so, tipo
startene a fotografarle sul cornicione a più di quindici metri da terra.
*scuotendo la testa ricordando gli istanti precedenti, poi sospira* è bello che
tu ti sia riprodotto il tuo mondo in camera, perchè... beh è il posto dove ti
senti "sicuro", no? è bello. *sorridendogli poi*
EDI: *volta la testa verso di lui così da
guardarlo in silenzio e sbattendo gli occhi, poi gli sorride* sono più pazzo io
che l'ho creato, o tu che dopo averlo visto non sei fuggito a gambe levate?
*rimanendo a guardarlo*
STEVE: io non sono pazzo, quindi tu. *in
tono convinto, sorridendogli ma ridendo subito dopo, tornando poi a guardare le
stelle finte*
EDI: oh, ok! come vuoi! *facendo spallucce
e in tono di sfottò come se lo stesse assecondando, tornando a guardare le
stelline anche lui* in fondo un pazzo non ammetterebbe mai di esserlo, quindi..
STEVE: *rimanendo in silenzio per qualche
attimo, poi parlandogli senza staccare gli occhi dal soffitto* qui siamo tutti
matti. io sono matto. tu sei matto... *in tono vago, facendo spallucce*
EDI: *ride piano* Carroll era
dell'acquario, come te! *annuendo, stiracchiandosi appena senza muoversi
troppo, e facendo poi un sospiro* sai, quando ero più piccolo gli altri bambini
mi prendevano in giro chiamandomi "alieno".. per via del mio aspetto
soprattutto. per questo voglio incontrarli! *socchiudendo gli occhi* da qualche
parte nell'universo dev'esserci un mondo con tanti esseri uguali a me, dove
nessuno viene maltrattato per com'è.
STEVE: *lo guarda con la coda dell'occhio,
ascoltandolo* per via del tuo aspetto? *scrutandolo quasi, non capendo
effettivamente il perchè visto che non sembrava avere deformazione alcuna*
EDI: *annuisce, ridendo* beh sai, sono
basso, ho i capelli rossi, sono troppo magro, ho la pelle cadaverica, sono
pieno di lentiggini e porto gli occhiali! *facendo spallucce*
STEVE: *tira un respiro profondo
ascoltandolo* ma questo non c'entra.. è facile prendere in giro le persone, e
lo si fa indipendentemente dal fatto che il malcapitato sia alto, basso, moro,
biondo, abbronzato... c'è sempre chi avrà da ridire! *facendo spallucce,
istintivamente accarezzandogli la testa* uno non deve mai dar peso a queste
critiche per nulla costruttive..
EDI: è solo che non sono mai stato il
genere di persona che piace alle altre persone, ho sempre guardato con invidia
quelli che riuscivano ad avere tutti intorno senza dover dimostrare nulla--
*appena si sente carezzare la testa chiude gli occhi, rilassandosi quasi
istantaneamente dalla tristezza dovuta da quei pensieri, e annuisce piano*
prima o poi *parlando a bassa voce* incontrerò un alieno come me a cui piacerò
proprio perchè sono così. e a cui non piacerei se fossi fatto diversamente.
*rimanendo in silenzio qualche secondo, ridendo poi da solo a
quell'affermazione ridicola*
STEVE: *sempre accarezzandogli la testa,
evitando di guardarlo, con gli occhi puntati sul soffitto* mia madre mi ha
abbandonato quando avevo 6 anni ed ho vissuto diec'anni in orfanotrofio
litigando con gli altri bambini perchè ero convinto che mi sarebbe venuta a
prendere mentre loro mi dicevano il contrario. *facendo spallucce, parlando
quasi come se la cosa non gli interessasse* a saperlo che era così, avrei
evitato vittime innocenti! *ridacchiando poi nel dirlo* la gente non li guarda
bene quelli come me.. ma fortunatamente a me non importa poi tanto! *smettendo
di accarezzarlo, stiracchiandosi* ho un sacco di libertà e mi prendo quello che
voglio dalla vita, che m'importa di quello che dice la gente, in fondo!
EDI: *lo ascolta in silenzio e
attentamente, assumendo di colpo un'espressione triste a sentirgli dire quelle
cose, tirandosi poi su e sporgendosi oltre il letto per tirarne fuori un
pelouche, mostrandoglielo poi rimanendo in ginocchio* lo conosci? lui è E.T.!
*annuendogli e indicandoglielo* Spielberg l'ha inventato quando era piccolo
perchè i suoi genitori hanno divorziato e l'hanno lasciato solo *poggiandolo
poi sul letto e indicandosi mentre gli sorride* se vuoi, io posso essere il tuo
alieno immaginario, così ti sentirai meno solo! *annuendo ancora a
sorridendogli dolcemente*
STEVE: *sgrana un attimo gli occhi alla
scena, nessuno.. nessuno mi ha mai parlato così.. e di tutta risposta lo
tira a sè, abbracciandolo forte e scuotendo la testa, però sorridendogli* tu
non sei immaginario, stupido! *questo ragazzino.. stringendolo di più, mi
ha stordito con le sue chiacchiere.*
EDI: *fa spallucce abbracciandolo a sua
volta stretto* non fa niente, anche E.T. poi è diventato un alieno vero! va
bene lo stesso! *annuendo a ripetizione, senza lasciarlo*
STEVE: *lo tiene abbracciato un altro po', è
veramente un caso perso. sorridendo tra sè e sè, staccandoselo poi di dosso
e prendendogli il viso tra le mani* tu sei più vero di E.T. ed è meglio così.
*annuendogli una volta, sorridendogli* e sei anche più carino di lui. *in tono
fermo, guardandolo negli occhi*
EDI: *lo guarda fisso perfettamente
immobile senza quasi nemmeno respirare, per diversi secondi, poi distogliendo
lo sguardo e cominciando ad arrossire un'altra volta imbarazzato* beh E.T. sarà
anche tenerissimo ma non è una gran beltà, non ci vuole poi molto!
STEVE: *rimane fisso in quella posizione
ascoltandolo, scoppiando a ridere sentendolo ed abbracciandolo di nuovo,
rimanendo in silenzio però quando smette di ridere*
EDI: *rimane poggiato contro di lui
abbracciandolo a sua volta per le spalle, quasi abbandonandosi, poi a bassa
voce* nessuno
mi aveva mai abbracciato a parte mamma e papà..
STEVE: *tentando di ricordare quando fosse
stata l'ultima volta che sua madre l'aveva abbracciato senza però riuscirci,
distogliendo poi lo sguardo da lui per qualche secondo ma di tutta risposta
stringendolo di più* io l'ho appena fatto!
EDI: *annuisce senza lasciarlo, rimanendo
in ginocchio e accoccolandosi più vicino a lui* posso rimanere solo un altro pochino
così?
*pentendosi subito di averlo detto e nascondendo il viso contro la sua spalla
vergognandosi, sono
patetico*
STEVE: *sorride istintivamente, annuendo
piano* puoi rimanere così quanto vuoi. *senza lasciarlo, parlandogli
direttamente all'orecchio*
EDI: *rimane immobile, stupito del fatto
che non l'avesse preso in giro per quella richiesta infantile e resta in
silenzio per un poco per paura di dire qualcosa e rovinare quel momento di
pace, poi solo gli bisbiglia piano* perchè?
STEVE: *respira piano restando un attimo in
silenzio cercando le parole adatte per spiegarglielo dato che non era abituato
a parlare con le persone o almeno non di queste cose, sospirando poi* perchè..
perchè io sono un alieno. come te. *sorridendo un po' anche se lui non
poteva vederlo, rifacendosi a quello che Edi gli aveva detto prima*
EDI: *sgrana gli occhi a quella risposta,
con gli occhiali ancora tra i capelli e rimanendo anche a bocca mezza aperta* wow... *stringendolo
di più per un attimo solo e scostandosi poi a guardarlo negli occhi* rimani con
me? *annuendogli quasi a suggerirgli la risposta*
STEVE: ..mh? *guardandolo un attimo
interdetto* intendi, a dormire? *dormire, stop. annuendogli* se ti fa
piacere, sì!
EDI: *gli annuisce sorridendogli contento
che avesse detto di sì, domandandosi poi mentalmente per quale motivo stesse lì
a chiedere una cosa simile a uno che in effetti neppure conosceva, ..ho un amico
solo, ed è lui! non posso permettere che si allontani* sì!
*lanciando poi un'occhiata al letto* staremo un po' strettini però! scusa!
*facendo spallucce imbarazzato*
STEVE: ..non è un problema! *dicendolo quasi
d'istinto, cercando però di evitare certi pensieri, e che cavolo, Ve!*
voglio dire, nessuno di noi due è grosso quanto un elefante! *ridacchiando,
poggiandolsi una mano sull'addome*
EDI: giusto! *annuendogli ancora e
scendendo dal letto, andando verso l'armadio a prendere un'altra coperta
arrampicandosi sugli scaffali per raggiungerla*
STEVE: *restando seduto lì seguendolo però
con lo sguardo, però è carino! scuotendo la testa* serve una mano?
*ridacchiando*
EDI: no, no! *tornando giù con la coperta*
ce l'ho fatta, sai noi bassi dobbiamo imparare ad arrampicarci per essere
autosufficienti! *buttandola poi sul letto e facendogli un gesto, divertito*
su, sistemati, che ti rimbocco le coperte! *annuendogli*
STEVE: *ridendo nel sentirgli dire la prima
frase, lo guarda interdetto sul finale* ...eh? stai scherzando! *prendendo la
coperta mentre con un gesto si toglieva le scarpe lasciandole lì a terra,
mettendosi di sotto su un fianco e poi aprendola tenendo un braccio in aria*
vieni!
EDI: *gli sorride* ma a me fa piacere
rivolgere premure! *annuendogli, poi si sfila il maglione che aveva addosso
andando a metterlo sulla sedia, chinandosi infine al cassetto del comodino per
cercare la maglia del pigiama*
STEVE: *oh santo cielo... poi uno si deve
anche trattenere! mettendosi una mano in fronte chiudendo gli occhi* ah,
sì? ti piace rivolgere premure?
EDI: *annuisce, tirando fuori la maglia
dal cassetto, poi toglie gli occhiali poggiandoli sul comodino e mettendosi in
ginocchio sul letto vicino a lui* mi piace più farne che riceverne! *facendo
spallucce, e infilandola poi*
STEVE: *sì, ti devi assolutamente
trattenere, idiota! guardandolo però fisso, facendo spallucce da sotto le
coperte* io non lo so, non mi sono mai posto il problema!
EDI: *gli sorride solamente in risposta, quindi
si sistema la maglia e si infila sotto la coperta aggiustandola così da coprire
bene entrambi, stando su un fianco rivolto verso di lui, attaccato per lo
spazio ristretto* stai bene? *e gli sorride ancora*
STEVE: ? sìsì, benissimo! *annuendo, dormi
e non pensarci più! sorridendogli e senza staccargli gli occhi da dosso* e
tu?
EDI: anch'io! *annuendogli convinto e
accoccolandosi più vicino a lui coprendosi meglio* non avevo mai avuto amici a
dormire con me, nemmeno a casa!
STEVE: *io non ho mai veramente avuto una
casa, pensa te! scuotendo la testa quasi impercettibilmente, abbracciandolo
e tenendoselo così accoccolato addosso, almeno questo.. sorridendogli* buonanotte,
Edison..
EDI: *lo abbraccia per la vita a sua volta,
standogli accoccolato contro il petto e chiudendo gli occhi, ho incontrato un
alieno..!*
buonanotte
anche a te!
*annuendogli piano*
***
ANGOLO RECENSIONI
CriminalMindsCorp. a rapporto<3
LELECHAN: no, Steve non è Rage, non difende i gay in genere,
difende sè stesso e ciò che è suo, e basta x°D
MARTYZ: tu inciti alla violenza e... sappi che Ve
potrebbe odiare anche te quando saprà che hai dato statistica xD
MARIE16: siamo contente che ti piaccia e che ti sia
divertita :3 e se continui a seguire, leggerai battute ancora più belle e
lollose X3
STEVE: *il mattino dopo, dorme ancora
abbracciato ad Edi, stringendo un po' gli occhi infastidito dalla luce che
passava dalla finestra attraverso la tendina, muovendosi un po' sotto le
coperte quasi a stringersi di più all'altro ragazzo, respirando profondamente
sempre nel sonno*
EDI: mmmhh.. *muovendosi piano nello svegliarsi per il sole soffuso negli
occhi, quindi si tira su con un braccio guardando l'altro ragazzo un po'
stordito, come non stesse realizzando ancora bene, mentre in quel preciso
momento suona le sveglia sul comodino*
STEVE: *aprendo gli occhi di scatto sentendo
la suoneria della sveglia, saltando dal sonno* ..'cazzo è?! *guardandosi
intorno spiazzato, come se si aspettasse qualcuno che gli saltasse addosso per
fargli del male da un momento all'altro, realizzando poi* ah.. la sveglia..
*rimettendosi con la testa sul cuscino, massaggiandosi le tempie con una mano*
EDI: *si volta di scatto verso il
comodino, spegnendola, tornando poi a guardare il ragazzo* scusami! non volevo
farti spaventare! *scuotendo la testa*
STEVE: *respira profondamente scuotendo la
testa* no è che non sono abituato.. *girandosi poi a guardarlo, con i capelli
più chiari a causa della luce e gli occhi ancora lucidi visto che si era appena
svegliato scuotendo nuovamente la testa* n-non preoccuparti! *eh certo,
iniziamo a prima mattina! stiracchiandosi, guardando l'orologio* ma è
prestissimo! *sgranando gli occhi veramente sconvolto nell'osservare che erano
le 8:30*
EDI: *lo guarda stranito passandosi una
mano in mezzo ai capelli tentando inutilmente di sistemarseli* ma le lezioni
iniziano alle 9! *notando poi il calendario al muro, sott'occhio* oddìo, ma è
sabato! non c'è lezione! *schiaffeggiandosi la fronte*
STEVE: *a sentirlo alza un sopracciglio un
po' scazzato, sospirando e sedendosi sul letto, guardandolo fisso,
apparentemente serio* sai che me la pagherai per questo, vero? *sorridendogli
in maniera veramente irritante*
EDI: scusa!! *sorridendogli in maniera
carina e mettendo le mani avanti* non l'ho fatto apposta, ieri ero convinto che
oggi fosse venerdì!
STEVE: non m'interessa di cos'eri convinto.
*annuendo una volta sola, guardandolo fisso quasi a volerlo scrutare* mhhh... *assumendo un'aria pensierosa, sedendosi sopra di
lui cercando di non risultare troppo pesante per non fargli male* devo pensare
a qualcosa di cattivo, un attimo!
EDI: pietà! *stendendosi e mettendosi il
cuscino in faccia come scudo* non uccidermi, per favore, ho già programmato la
mia morte, non rovinarmi i piani!
STEVE: *tirandogli via il cuscino gettandolo
a terra, prendendogli entrambi i polsi con le mani e fissandolo* non lo sai che
le cose programmate non riescono mai? no? non te l'hanno detto? *trattenendosi
dal ridere, non avendo davvero cattive intenzioni*
EDI: *sgrana gli occhi fissandolo per dei
secondi in silenzio, poi imbronciandosi e in tono di protesta* io devo
conservarmi sano per farmi analizzare e vivisezionare dagli alieni quando
arriveranno per studiarci, quindi non puoi farmi del male!
STEVE: oh beh, potrebbe essere una valida
motivazione ma... *continuando a tenergli bloccati i polsi con una mano sola,
standogli sopra a cavalcioni, facendo spallucce* a me non è che interessa più
di tanto! *assumendo di nuovo quell'aria pensierosa, poi lo guarda e fa un
ghigno*
EDI: ma a me sì! è una cosa
importantissima per me! *pregandolo sul serio e scuotendo la testa* possiamo
rimetterci a dormire come prima, tranquilli tranquilli,
e dimenticare questo piccolo disguido! *sorridendogli* io stavo dormendo
benissimo!
STEVE: *lo fissa ancora sempre tenendogli i
polsi, stava dormendo benissimo? sorridendogli, poi scuote la testa*
avremmo continuato a dormire così se TU, genio, non avessi puntato la sveglia!
è giusto che tu venga punito! *in tono fermo, annuendo* quindi preparati!
*iniziando quindi a fargli il solletico con la mano libera, ridendo*
EDI: ma non l'ho fatto appost--
*scoppiando subito a ridere per il solletico, dimenandosi a più non posso* no
ti prego, no! il solletico no! tutto ma non il solletico!! *riuscendo a
liberarsi solo una mano e cercando di colpirlo alla cieca*
STEVE: sì invece, così impari! *ridendo,
schivando i colpi di lui e continuando a fargli il solletico* chiedi perdono!
EDI: non-- *cercando di articolare una
frase sensata ma non riuscendoci per il troppo ridere, aggrappandosi alla
testata del letto per cercare di trascinarsi via e sottrarsi*
STEVE: no, no, non puoi sottrarti!
*scuotendo la testa, continuando a fargli il solletico, smettendo per un
secondo parlandogli all'orecchio, tenendo però le mani ferme addosso a lui*
chiedi perdono e smetto! ...forse.
EDI: *col respiro accelerato e ancora i
residui delle risate, cerca di calmarsi così da rispondergli ma non riesce
nemmeno impegnandosi, tanto che ormai era preso da una crisi da solletico
acuta, lacrimando quasi*
STEVE: *facendo spallucce* ti sei giocato
la tua possibilità! *ridacchiando, facendogli un altro po' di solletico per
torturarlo ancora un po', ma poi smettendo dopo poco tornando a stendersi
affianco a lui, abbracciandolo*
EDI: iiiihhh... *portandosi una mano al petto e l'altra ad asciugarsi gli
occhi che gli erano lacrimati, col fiatone* potevo morire!! *voltandosi verso
di lui, protestando*
STEVE: *ridacchia, sempre tenendolo
abbracciato* eeeeh.. in quel caso avrei spedito il
tuo cadavere su un altro pianeta per farti vivisezionare da un alieno! *in tono
scherzoso, facendo spallucce, sorridendogli*
EDI: *prima lo guarda interdetto, in
silenzio, ancora affannando, poi illuminandosi in un sorriso entusiasta*
..FORTE!! e su quale pianeta mi avresti spedito? *annuendogli, e dicendo sul
serio*
STEVE: *prima scuote la testa affranto,
sorridendogli dolcemente* Mercurio! ti piace? *accarezzandogli la testa piano,
nel frattempo*
EDI: *ci pensa su un attimo, arricciando
le labbra, poi scuote la testa* no, fa alternativamente troppo freddo e troppo
caldo su Mercurio perchè ci abiti qualcuno, troppo
vicino al sole! *alzando lo sguardo verso di lui, tenendo le braccia
sull'addome*
STEVE: mh.. *assumendo un'aria pensierosa, guardando il soffitto, poi di
nuovo con lo sguardo verso il ragazzo* allora Giove!
EDI: su Giove c'è una gravità altissima,
arriverei come un'omelette! *scuotendo la testa e facendogli un gesto con la
mano come a dirgli che non importava*
STEVE: lo vedi? *facendo spallucce* è per
questo che non ti ho ucciso, non sapevo su quale pianeta volevi andare!
*liberandolo dall'abbraccio, guardando un punto fisso del soffitto*
EDI: devo scrivere un testamento..
*portandosi un indice al labbro come se riflettesse, poi notando lui che
fissava, lo guarda con aria interrogativa*
STEVE: *gli dà un leggero colpo in testa,
rimanendo col braccio fermo* ma sta' zitto.. il testamento a 18 anni!
*scuotendo la testa* invece di pensare a goderti la vita!
EDI: *lo guarda poco convinto,
imbronciandosi e incrociando le braccia al petto* ma io me la godo eccome, la
vita! *annuendo a se stesso*
STEVE: e come te la godi? sentiamo!
*mettendosi sul fianco, guardandolo, portandosi una mano sotto al mento come ad
indicare di voler ascoltare*
EDI: faccio quello che mi piace! imparo un
sacco di cose interessanti, scopro cose nuove.. *contando sulla mano*
STEVE: ti fai picchiare dagli altri, pensi
al testamento, programmi la tua morte.. *imitando il suo gesto, annuendo*
notevole!
EDI: *lo guarda assottigliando lo sguardo,
poi ripetendo il gesto* sto a letto con gli sconosciuti, ci passo tutta la
notte abbracciato, ne ricevo complimenti..
STEVE: *ripetendo il gesto anche lui* rischi
di cadere di sotto camminando sul cornicione, pur di passare la notte con 'gli
sconosciuti' li inviti a 'studiare' da te..
EDI: *sorridendogli indispettito ed
indicandolo, in tono di accusa* tu SEI uno sconosciuto, e quello STUDIARE non
era una scusa! è quel che abbiamo fatto!
STEVE: *ignorandolo bellamente* ah,
dimenticavo! attenti alla salute psichica di uno sconosciuto con il quale passi
la notte puntando la sveglia alle 8:30 di sabato mattina a rischio di farti
picchiare a sangue! *annuendo convinto*
EDI: non l'ho fatto apposta! *scandendo le
parole e gesticolando come stesse spiegando il concetto a un bambino* sei
pesante! uno sconosciuto pesante! *annuendogli*
STEVE: *fingendo di ignorandolo di nuovo* ah
perchè poi presentarsi ad un festino organizzato da
persone che un giorno sì e l'altro pure provano a picchiarti per far abbassare
il volume...
EDI: *guardandolo e avvicinandoglisi,
parlando a voce più bassa* meno male che c'è sempre un certo sconosciuto pronto
a cavarmi dai guai.. *sempre fissandolo negli occhi*
STEVE: pesante. uno sconosciuto pesante!
*annuendogli, fissandolo negli occhi a sua volta e rivolgendogli un sorrisino
irritante, basta, basta! quello è perchè mi
trattengo, perciò divento pesante!*
EDI: *gli annuisce lentamente, rimanendo
dov'era, e sorridendogli, tenendosi sui gomiti* ma tempestivo!
STEVE: almeno questo vah,
sennò il tuo cadavere sulla terra sarebbe rimasto! *sbuffando, distogliendo lo
sguardo seppur guardandolo con la coda dell'occhio* invece di ringraziare, mi
dici pure che sono pesante! io non mi dovevo fermare col solletico, dovevo
essere più crudele! *annuendo*
EDI: *si sporge ad abbracciarlo per il
collo, dandogli un bacio sulla guancia e rimanendo poi così* oh, mio eroe! *in
tono di palese presa in giro*
STEVE: *lo guarda assottigliando gli occhi
colpendolo di nuovo in testa* e non prendermi in giro! *ma poi ride,
abbracciandolo con un braccio solo, poi guardandolo* sai di cos'ho voglia?
EDI: no, di cosa? *rimanendo a guardarlo
incuriosito, standogli vicino in quel modo*
STEVE: *gli sorride, e che palle mi sono
trattenuto fino ad ora!* non te lo dico. *facendogli una linguaccia* così
impari! e SI, sono pesante! *annuendo, poi lo guarda fisso di nuovo negli
occhi, eh sì..*
EDI: *guardandolo malissimo e dandogli una
manata in faccia, per spostarselo di dosso* che razza di amici vado a trovarmi!
ma tutte a me!
STEVE: *ridacchia, spostandosi la mano di
lui dalla faccia tenendogli fermo il polso, mentre tiene l'altra mano poggiata
sul fianco di Edi, fissandolo negli occhi e sorridendogli* ma non ero uno
sconosciuto?
EDI: *rimane in silenzio qualche attimo
riflettendoci, poi guardandolo di nuovo, non convinto* possiamo essere amici
anche se ci conosciamo da poco, no..?
STEVE: *amici. annuendogli, amici.
* guarda che sei stato tu a darmi dello sconosciuto!
EDI: *gli sorride rincuorato, scuotendo la
testa* ma non è vero! stavo scherzando! cioè.. *alzando lo sguardo come a voler
cercare le parole, poi riprendendo* è vero che quasi non ci conosciamo, però
scommetto che abbiamo un sacco di cose in comune, dobbiamo solo scoprire quali!
*sorridendogli ancora* in fondo siamo uguali! lo so! *annuendogli con
convinzione certa*
STEVE: * ...siamo uguali? guardandolo
interdetto* e cosa te lo fa pensare? *sempre tenendolo fermo come stava facendo
prima, continuando a fissarlo*
EDI: *rimanendo a pensarci un attimo* beh,
se non fosse così il mio istinto di sopravvivenza mi avviserebbe così da
difendermi da te! *annuendogli* invece mi piaci, quindi si vede che siamo
simili!
STEVE: ti dirò, *ridacchiando, pensando alle
parole che gli aveva appena rivolto* il tuo istinto mi sta simpatico!
*annuendo, mollando la presa e quindi tenendo le braccia lungo i fianchi, non
devo fare niente di avventato.* chi lo sa, magari ha ragione!
*sorridendogli poi*
EDI: sicuramente è così, Darwin non
sbaglia! *solenne, annuendo ancora, poi gli si spiaccica addosso, intrecciando
le mani e poggiandoci il mento sopra, per guardarlo sorridente* hai dormito
bene, tu?
STEVE: * no, non devo? e come cazzo
faccio? guardandolo* eh, insomma! *facendo un gesto con la mano come a
completare quello che aveva detto, facendo poi spallucce* mi hai tirato un paio
di calci che mi hanno un po' disturbato il sonno, però tutto ok, in fondo.
*annuendo, ovviamente scherzava*
EDI: *sgrana per un attimo gli occhi,
scostandosi* oddìo, ti ho fatto male? scusa! *assumendo un'espressione
colpevole* non me ne sono nemmeno accorto.. mi dispiace.. *distogliendo lo
sguardo, ovviamente gli aveva creduto*
STEVE: no vabeh
non importa, tranquillo, anzi meno male che ha suonato la sveglia, un altro po'
e mi dovevi portare in ospedale poi! *continuando in tono serio, divertito dal
fatto che lui gli aveva creduto*
EDI: *lo guarda dispiaciuto, poi abbassa
lo sguardo e si alza dal letto, andando a prendere il maglione del giorno prima
dalla sedia e gli occhiali dirigendosi poi all'armadio cercando un paio di
jeans* vado al bar a prendere qualcosa per colazione e lo porto su, tu che cosa
vuoi? *tornando a guardarlo con aria carina, come cercasse di farsi perdonare
per la nottataccia che doveva avergli procurato*
STEVE: *segue i movimenti di Edi con lo
sguardo scuotendo la testa, alzandosi e abbracciandolo da dietro* guarda che
stavo scherzando, non era vero. *ridacchiando, poi staccandosi e
stiracchiandosi* comunque prendi quello che vuoi, è uguale! *annuendo, poi
sorridendogli* solo che mangiamo poi su da me, così mentre tu prendi da
mangiare io mi faccio una doccia.. *tirandosi un po' la maglia da dosso,
guardandola male*
EDI: *lo ascolta rimanendo impalato, poi
assottiglia gli occhi* tu.. *stringendo maglia e jeans tra le mani e torcendole
per il nervoso* tu.. *voltandosi poi a guardarlo, facendo un gesto di
esasperazione con la mano* mi hai fatto sentire in colpa per niente..?
STEVE: no, non per niente! *scuotendo la
testa, poi pensandoci su* cioè sì. *annuendo, dandogli una pacca sulla spalla*
ma stavo scherzando su, che sarà mai! *ridacchiando*
EDI: *lo guarda peggio che malissimo, rimettendo
poi giù la mano stretta a pugno e scansandolo gli dà le spalle avvicinandosi al
letto per poggiarci sopra i vestiti e spogliarsi, senza rivolgergli la parola*
STEVE: *l'osserva tutto il tempo, roteando
gli occhi e avvicinandosi a lui mettendogli una mano in testa* io vado su, ci
vediamo tra un po'! *sorridendogli, dandogli poi un leggero bacio sulla guancia
come a volersi far perdonare e facendo per uscire dalla stanza*
EDI: il libro.. *indicandoglielo sulla
scrivania, chiudendosi i jeans e chinandosi a infilare le scarpe,
riavvicinandosi poi a lui* ti piace la cioccolata, SCEMO? *calcando
particolarmente sull'ultima parola, in tono acido, ma scherzando*
STEVE: *facendo un'espressione stranita
andandosi a riprendere il libro avendolo totalmente dimenticato, gli punta un
dito direttamente al centro della fronte* io non sono scemo. *annuendo,
mettendo la mano sulla maniglia della porta* e comunque sì, mi piace.
EDI: lo sei. *guardandolo fisso negli
occhi, poi lo sposta dalla porta per aprirla lui, per dispetto, ed esce,
aspettandolo fuori imbronciato*
STEVE: *scuote la testa veramente
amareggiato, alzando lo sguardo al cielo ed uscendo, chiudendo la porta alle
sue spalle* guarda che la mia camera è la 305 *annuendo* lascio la porta
socchiusa! *accarezzandogli la testa, andando verso la rampa di scale*
***
ANGOLO RECENSIONI
CriminalMindsCorp. a rapporto<3
LELECHAN: mettiti
in fila u_u quella cosa delle stelline Edi deve farla
prima in camera mia!
MARTYZ: ma...
ma... è che Ve ha un cuore, in fondo.. piccolo piccolo
ma ce l'ha, perciò! u_u poi è presto, su!! dai tempo
al tempo u_u.
MARIE16: ma no,
mica pensiamo che tu sei matta... sennò noi che dovremmo essere? xD siamo felici che ti stia divertendo a leggere questa storia...
e Steve ringrazia per quello che ha preso come un complimento u_u
EDI: *una decina di minuti dopo ritorna su
camminando piano per non rovesciare il vassoio con due tazze stracolme di
cioccolata calda, con una certa abilità, a furia di passeggiare sui cornicioni il mio
equilibrio è migliorato!
raggiungendo quindi la camera 305, mentre tutto il college sembrava vuoto per quanto
c'era silenzio visto che tutti ancora dormivano* permesso! *e apre la porta
spingendola con la spalla, richiudendola poi poggiandocisi contro di schiena*
STEVE: *manco lo sente arrivare, tanto che è
in bagno, con l'asciugamano avvolto intorno alla vita, poggiato con una mano
sul lavandino guardandosi allo specchio mentre con l'altra reggeva il phon
asciugandosi i capelli, mamma mia, ho una fame!*
EDI: *arriccia le labbra non vedendolo in
giro, scrutando la stanza in penombra e andando a poggiare il vassoio sulla
scrivania, quindi si dirige quatto quatto in bagno e
senza farsi vedere gli va dietro* oddìo, i punkacosi
si lavano anche?!
STEVE: *sussulta per lo spavento, girandosi
di scatto e trovandoselo lì, poi lo guarda assottigliando gli occhi* IO mi lavo.
*annuendo una volta sola, tornando poi a guardarsi allo specchio continuando ad
asciugarsi i capelli, eh, ma quello si presenta pure in bagno!*
EDI: *incrociando le braccia al petto e
imbronciandosi* cosa vorresti insinuare con quell' "IO"?
STEVE: *spegnendo il phon e poggiandolo a
terra, prendendo poi la spazzola pettinandosi* dì un po', tu ti sei lavato? non
mi pare!
EDI: *lo guarda malissimo rimanendo a
bocca mezza aperta, quindi facendogli un gesto con la mano* non guardare!
STEVE: *guardandolo attraverso lo specchio
con aria interrogativa* mh? che vuoi fare? devi
andare in bagno? *poggiando la spazzola sul lavandino e prendendo un elastico
per legarsii capelli*
EDI: *fa un mezzo sbuffo, poi si sfila la
maglia* non fa niente, va'! *chinandosi a togliere le scarpe*
STEVE: *di tutta risposta si gira
poggiandosi contro il lavandino e incrociando le braccia, guardandolo* dì un
po', se tu non riuscissi a diventare un astronomo, vorresti essere uno
spogliarellista? *alzando un sopracciglio, tenendogli gli occhi piantati
addosso*
EDI: *alza lo sguardo verso di lui,
interrogativo, poi fa spallucce slacciandosi i jeans* non so, non ci ho mai
pensato.. non penso di avere il fisico! perchè?
*ridendo, calandoseli*
STEVE: lo dicevo più che altro perchè non fai altro che spogliarti *davanti a me.
continuando a guardarlo, in quella posizione*
EDI: non a caso ti avevo detto di non
guardarmi, non ci tenevo mica a farti assistere al brutto spettacolo!
*sistemando tutto quello che s'era tolto sopra a un mobile, poggiandoci gli
occhiali sopra*
STEVE: non intendevo questo. *poggiandosi le
mani sui fianchi, guardandolo* poi lo scemo sarei io... *scuotendo la testa
veramente affranto, ma senza smettere di guardarlo, che almeno quello è
concesso!*
EDI: e cosa? *rabbrividendo leggermente e
andando ad aprire l'acqua della doccia restando però fuori dalla cabina, con
solo una mano per saggiarne la temperatura, guardando lui*
STEVE: *ma ci è o ci fa? seriamente
interdetto, avvicinandosi camminando piano verso di lui* ..secondo te?
EDI: secondo me mi prendi in giro un'altra
volta! *scuotendo la testa, aumentando un poco l'acqua calda e tornando a
guardarlo*
STEVE: *arrivando di fronte a lui, poggiando
un braccio contro la porta della cabina della doccia, guardandolo fisso* non ti
sto prendendo in giro.
EDI: *alza lo sguardo verso di lui,
assumendo un'aria interrogativa, poi gli sorride* allora davvero non ho capito
che vuoi dire! *facendo spallucce*
STEVE: *oddio mio... tenendo sempre
una mano sulla porta della cabina della doccia, portando l'altra a massaggiarsi
le tempie, poi guardandolo* tu ti ricordi cos'hanno detto quei due ieri
mattina, vero?
EDI: *solleva lo sguardo come a voler fare
mente locale* a parte le solite minacce non mi ricordo niente di particolare.. perchè?
STEVE: *respira profondamente, chiudendo gli
occhi per un secondo poi tornando a guardarlo* non a te. intendo, su di me. ti
ricordi?
EDI: *lo guarda fisso cercando di capire,
serio perchè sembrava esserlo anche lui* beh sì, ti
hanno offeso in vario modo, poi li hai picchiati perchè
hanno esagerato..
STEVE: *quello sembra scemo, ma ci può
arrivare. sospirando, sempre guardandolo* Edison, non mi hanno 'offeso'.
hanno deriso la mia 'condizione'.
EDI: ... *e continua a guardarli fisso,
perfettamente immobile, in silenzio assoluto, poi arrossisce di colpo
abbassando lo sguardo e prendendo alla cieca la maglia che si era tolto per
cercare di coprirsi* s-scusa..
scusami..
*scostandosi istintivamente e poggiandosi di schiena contro la cabina, senza
riuscire nemmeno a guardarlo*
STEVE: *fa un sorriso un po' triste tra sè e sè aspettandosi una reazione
del genere, gesticolando con la mano come a dire 'non importa' allontanandosi
da lui, sono un idiota, ecco, ho buttato tutto all'aria! facendo per
uscire dal bagno, in silenzio*
EDI: *lo segue con lo sguardo,
sott'occhio, cercando di ragionare in fretta a travisando completamente* ma..
*trattenendolo per un braccio riavvicinandoglisi, e
guardandolo cercando di apparire rassicurante* guarda che non ho nulla contro
gli omosessuali, eh.. cioè.. *cercando di spiegarsi* mi dispiace, sono stato
stupido perchè non avevo capito e giustamente.. per
esempio.. *abbassando il tono di voce per l'imbarazzo e anche lo sguardo* per esempio se mi
spoglio davanti a te ti metto in imbarazzo.. mi dispiace.. però se sto attento
va bene, no..?
*rialzando appena lo sguardo, preoccupato per un'eventuale risposta*
STEVE: *si ferma quando il ragazzo gli
afferra il braccio, senza girarsi, scuotendo la testa* il punto non è che mi
metti in imbarazzo se ti spogli davanti a me..
EDI: *assume un'espressione triste
scuotendo piano la testa, poi gli gira intorno così da averlo di fronte, e gli
prende le mani* senti.. *abbassando un attimo lo sguardo cercando le parole
mentre si morde un labbro, cercando di contenere l'imbarazzo* qualsiasi cosa
sia si debba fare per risolvere questo fastidio che ti ho creato, me lo dici
tranquillamente e lo risolviamo! *annuendogli* io sono un po'.. cioè..
*scuotendo la testa* non ne capisco di queste cose, ecco, però se mi spieghi
capisco subito e non sbaglio più! *sorridendogli e annuendo veloce per
spiegarsi*
STEVE: *gli lascia una mano poggiandogliela
sulla spalla, sospirando* l'avevo capito che non ne capisci niente! *scuotendo
la testa affranto, guardandolo* non mi crei nè
imbarazzi nè fastidi, capito? è che.. * NO! non
ci pensare neanche. facendo un gesto con la mano* niente, niente.
*sorridendogli poi* dì un po' la colazione l'hai presa? ho una fame!
EDI: *abbassa lo sguardo di nuovo intristito
dopo quel "niente, niente", non sapendo come ribattere, come amico valgo
proprio poco, se non riesco neppure a rassicurarlo così che si confidi con me.. e gli
annuisce* sì, è di là.. *indicandogli verso la porta del bagno, ad intendere la
camera*
STEVE: *gli mette una mano in testa
accarezzandolo, sono riuscito a farlo intristire per la seconda volta in
poche ore. però sorridendogli di nuovo* tu lavati! io nel frattempo mi
vesto che sto morendo di freddo! *annuendo come conferma, aprendo la porta
uscendo e chiudendola alle sue spalle, poggiandosi contro il muro una volta
fuori, insomma Ve, diciamocelo, sei un idiota!*
EDI: *lo segue con lo sguardo, mantenendo
con l'espressione, in silenzio, poi dopo che ha chiuso la porta* okei.. *e si
scopre di nuovo andando sotto la doccia, facendo in fretta*
STEVE: *apre un'anta dell'armadio gettandovi
dentro alcuni vestiti che precedentemente aveva preso da sopra al letto,
prendendo invece un pantalone nero ed una camicia rossa, in fondo non si può
fare niente, no? facendo spallucce, gettando l'asciugamano a terra e
mettendosi l'intimo, l'ho spaventato, maledizione! infilandosi i
pantaloni lasciandoli sbottonati mentre cercava una cintura, ed ora?*
EDI: *dopo qualche minuto esce e prende un'asciugamano più o meno grande che era appesa lì accanto,
mettendola sulle spalle e la testa avvolgendocisi dentro, mettendosi poi seduto
sull'angolo della base rialzata della cabina doccia aspettando che il telo
assorbisse un po' l'acqua, strofinandosi la testa per asciugare un po' i
capelli, con lo sguardo basso, è
proprio vero che non capisco niente, perchè sono così
stupido? L'ho messo in imbarazzo, l'ho offeso e fatto dispiacere..poi ho anche
il coraggio di chiedermi perchè nessuno vuole avermi
vicino?*
STEVE: *cioè, dico, hai visto come ha
reagito? seriamente Ve, ti pareva il caso? cercando ancora la cintura,
mettendosi una mano in testa per fare mente locale, ma dove cazz-- ricordandosi poi ah. l'ho lasciata in bagno.
avvicinandosi di nuovo alla porta del bagno, facendo per aprirla, tanto avrà
finito no.. sarà vestito no.. certo, dopo quello che è stato! facendo
spallucce aprendola e trovandoselo praticamente di fronte, seduto sulla base
della cabina, guardandolo interdetto* ..è comoda?
EDI: *sussulta un attimo perchè era sovrappensiero, quindi alza lo sguardo verso di
lui e scuote la testa, stringendosi di più nell'asciugamano per coprirsi meglio
e si alza da lì, rimanendo con gli occhi bassi e senza parlare per evitare di
fare altri danni, prendendo il phon*
STEVE: *fa spallucce aspettandosi un
comportamento del genere, prendendo i pantaloni che si era tolto prima di farsi
la doccia e togliendo la cintura che era ancora lì vicino, infilandosela
uscendo di nuovo da lì per non farlo imbarazzare ulteriormente, in silenzio,
non sapendo che dire*
EDI: *che posso fare? che posso dirgli? guardandosi
intorno, poi prima che uscisse* Steve! *cercando velocemente un argomento per
tirarlo su o almeno trattenerlo, ...*
STEVE: mh? *girandosi a guardarlo sentendosi chiamare, abbottonandosi i
pantaloni e chiudendosi la cintura* dimmi!
EDI: ... *riprendendo a guardarsi intorno
in panico in cerca di un argomento di dialogo e muovendo il phon per aria
sovrappensiero, finchè non lo vede e si risveglia dal
trance* ...mi aiuti? *porgendoglielo e annuendo mentre sorride, ...ma che ho
detto?!*
STEVE: *scuote la testa affranto, ma
ridendo* ma come, a diciott'anni non sai ancora
asciugarti i capelli?! *avvicinandosi però, prendendogli il phon dalle mani*
vergogna!
EDI: *si porta una mano alla fronte
lasciandogli il phon e andando poi davanti allo specchio, dandogli le spalle* è
solo la prima cosa che mi è venuta in mente!
STEVE: *ridendo, ancora in tono di sfottò*
ma perchè non lo ammetti che è vero che non sai
farlo? *facendo spallucce* non c'è niente di male, insomma, ognuno c'ha i suoi
talenti! *annuendo mentre gli passa il phon tra i capelli per asciugarglieli*
EDI: *rialza lo sguardo guardandolo
attraverso lo specchio, sorridendo, in
fondo non fa niente se ride di me, l'importante è che lo faccia!* perchè non è vero, è solo che sono pigro per farlo da solo!
STEVE: sì, certo... *in tono ironico, stando
in piedi dietro di lui a passargli il phon* "pigro".. ora si dice
così! *scuotendo la testa, poi commentando distrattamente* lo sai che in
antichità, associavano i capelli rossi al diavolo?
EDI: *lo guarda in silenzio, poi
distogliendo gli occhi dal suo riflesso* è per dire che sei arrabbiato con me?
STEVE:? arrabbiato con te? *guardandolo con
aria interrogativa* non lo sono. e se lo fossi stato, non credo che starei qua
a prenderti in giro mentre ti asciugo i capelli, ti pare? *facendo spallucce* perchè dovrei esserlo?
EDI: perchè.. *gesticolando di nuovo sovrappensiero, cercando le parole* beh,
perchè.. perchè come amico
non valgo poi molto.. eh.. per questo.. *evitando di guardarlo*
STEVE: tu.. tu sei veramente.. veramente
scemo. *annuendo, colpendolo leggermente con il beccuccio del phon, scuotendo
la testa* perchè ti sei messo quest'idea in testa?!
EDI: perchè non vuoi dirmi che hai.. *ma perchè diavolo
dovrebbe dirtelo? ma chi ti credi di essere? abbassando lo sguardo e scuotendo
piano la testa*
STEVE: *spegne il phon poggiandolo sul
mobile, alzandogli delicatamente il viso con una mano per guardarlo, cercando
di essere pacato nell'espressione* prima.. insomma.. mi è parso dalla tua
reazione che ti eri... come dire... spaventato. e la cosa lì per lì mi ha fatto
un po' dispiacere, tutto qua. *annuendo, guardandolo* ma ora è tutto okay, no?
*abbozzando un sorriso*
EDI: *lo guarda fisso attraverso lo
specchio, in silenzio per degli attimi, poi voltandosi verso di lui non
convinto, stando poggiato contro il lavandino* "non è imbarazzo, non è
fastidio, è che.."? *ripetendo le parole che lui aveva detto prima*
STEVE: ..è che appunto mi ero preoccupato,
credevo di averti spaventato, stupido! *facendo schioccare l'indice e il
pollice colpendolo in testa senza troppa delicatezza, scuotendo la testa e
riprendendo il phon, finendo di asciugargli i capelli*
EDI: ahi.. *portandosi una mano al punto
che gli aveva colpito, rimanendo poi a fissarlo assorto e in silenzio, con aria
quasi indagatoria, mentre continuava ad asciugargli i
capelli* e come l'hai scoperto?
STEVE: l'orfanotrofio che mi ha ospitato era
popolato maggiormente da bambine... avevo un solo amico, lì *annuendo
distrattamente* e mi faceva più piacere ricevere attenzioni e sorrisi da lui
che da quelle bambine *facendo spallucce* ..le trovavo stupide!
EDI: *lo ascolta attento, poi arricciando
le labbra e facendo spallucce* e se uno non ha mai avuto amici nè maschi nè femmine, come fa a
capirlo? *guardandolo con un'aria che gli faceva perdere dieci anni di età in
un colpo solo*
STEVE: *lo guarda interdetto, sbattendo le
palpebre* non lo so! *scrollando le spalle* lo senti dentro.. che so, tipo che
stai bene con una persona e non t'importa che è del tuo stesso sesso... che
inizi a provare qualcosa di più del semplice affetto tra amici, qualcosa così,
credo...
EDI: *sbatte gli occhi, poi gli annuisce*
ho capito! *poi non contento* "qualcosa di più" tipo cosa?
*inclinando la testa di lato*
STEVE: *assumendo un'aria pensierosa, poi
guardandolo* tipo che ti capita di pensare a quella persona circa l'80% del
tempo, che trovi un po' di quella persona ovunque e la cerchi in ogni cosa che
fai, che vorresti stare sempre tra le sue braccia, che inizi a provare anche
una certa attrazione fisica.. *facendo spallucce* queste cose così, insomma!
che sono diverse dalla semplice amicizia, no?
EDI: *lo guarda ascoltandolo tutto il
tempo, poi aggiustandosi meglio l'asciugamano sulle spalle e annuendogli* credo
di sì, non so quasi nulla nemmeno dell'amicizia ma penso tu abbia ragione! *poi
riflettendoci* dev'essere una bella sensazione, se
qualcuno prova tutte queste cose per te!
STEVE: *annuisce, sorridendogli* sì, lo è!
*poggiandogli le mani sulle spalle strofinandole contro l'asciugamano per
fargli calore, ok, lezione numero uno completata! ora distraiti!* ora
però rivestiti che fa veramente freddo!
EDI: *senza staccargli gli occhi di dosso,
quasi non avesse sentito quel che aveva detto, assume un'espressione
preoccupata* tu le provi già per qualcuno, tutte quelle cose? *prendendo alla
cieca i propri vestiti da sopra al mobile accanto al lavandino, continuando a
guardare lui*
STEVE: *lo guarda spiazzato, senza sapere
quasi come rispondere, no.. forse.. sì.. non lo so poi fa spallucce
ridacchiando* dì un po', che ti sembro il tipo io?
EDI: *scuote subito la testa in risposta
più per evitare di infastidirlo dicendo il contrario che perchè
lo pensasse per davvero, poi però gli sorride debolmente* almeno sono sicuro
che nessuno ti ruberà! *annuendogli e spostandosi un po' da lui gli dà le
spalle per vestirsi, velocemente*
STEVE: ...? *eh? guardandolo
interdetto a quell'affermazione* nessuno farà cosa?
EDI: *voltandosi solo con la testa a
guardarlo, sorridendogli* nessuno ti ruberà! *poi termina di vestirsi e gli si
riavvicina* se dovessi provare tutte quelle cose per qualcuno, poi non avresti
più tempo per me, quindi meglio così! *annuendogli e sorridendo tranquillo*
STEVE: *resta con quell'espressione stampata
in faccia per un altro po' di tempo, e se quel qualcuno potesse essere lui?
ma poi scuotendo la testa come a non volersi prendere in considerazione* e chi
te lo dice, scusa?
EDI: *resta un po' a rifletterci su, poi
guardandolo ancora* se hai da pensare a questa persona l'80% del tempo, poi
dovrò accontentarmi del 20%, per esempio.. oppure potresti stancarti di avere a
che fare con me perchè l'altra persona è molto più
carina, simpatica ed interessante di me.. potrebbe essere molto più capace e
intuitiva, più forte, più matura.. meno schizzata.. meno stupida.. un sacco di
cose! *sorridendogli* e allora non reggerei il confronto! *facendo spallucce,
poi tirandolo per un braccio* andiamo a prendere la cioccolata? dev'essere diventata solida ormai! *ridendo piano*
STEVE: *scuote la testa amareggiato,
poggiando un pugno sulla testa di Edi* devi aver subito un forte trauma, stai
sragionando. *annuisce convinto, tirandolo a sè
abbracciandolo* non devi pensare a queste cavolate! *staccandoselo poi di
dosso, uscendo dal bagno* e se la cioccolata è diventata solida, tu scendi e la
vai a riprendere! *in tono fermo, andando nell'altra stanza, prendendo la
camicia, indossandola e abbottonandosela*
EDI: *rimane a guardarlo qualche istante
seguendone i gesti, poi andando verso la scrivania dove aveva poggiato la
cioccolata, la scopre della copertura di carta argentata e di tutta risposta ci
ficca un dito dentro per controllare* non è solida! *mostrandoglielo, poi
assaggiando* anzi è ancora buona e calda anche! *annuendogli*
STEVE: *qualcuno mi aiuti! sedendosi
sul letto, infilandosi gli anfibi* bene, portamela! *sorridendogli*
EDI: *prende tutto il vassoio e va a
sedersi vicino a lui, poggiandoselo sulle gambe e porgendogli poi la tazza
della cioccolata che aveva assaggiato* ..è che l'altra ancora non l'ho
controllata, magari quella è solida e poi mi costringi a scendere di nuovo al
bar!
STEVE: *guarda alternativamente il bicchiere
e lui, sbattendo un attimo le palpebre* cioè, tu vorresti farmi bere questa
cosa dopo averci infilato un dito dentro?! *scherzando ovviamente, prendendo il
bicchiere e guardandolo*
EDI: *imbronciandosi* ma mi sono appena
lavato! quante storie! *mettendo poi un dito anche dentro l'altra e
appiccicandoglielo sulla guancia per dispetto* oh!
STEVE: *alzando un sopracciglio* ma come ti
permetti?! *strofinandosi una mano sulla guancia per pulirsela, poi se
l'asciuga sul maglioncino di Edi* toh! ma guarda te!
EDI: *fa un lamento cercando di scansarsi
ma non riesce, tirandosi poi il maglione per guardare quella macchiolina*
guarda! me l'hai sporcato! *sbuffando* quanto sei schifiltoso, però! tra amici
non dovrebbe essere così! *protestando* mi dormi vicino tutta la notte e poi ti
schifi per una cosa così!
STEVE: io ti stavo solo sfottendo come mio
solito, quindi se tu non mi avessi spiattellato la cioccolata in faccia, ora
non avresti quella macchiolina! *ed annuisce una volta sola, facendo un sorso
dal bicchiere per bere la cioccolata*
EDI: *lo guarda assottigliando gli occhi e
imbronciandosi, quindi poggia il vassoio sul comodino e beve tranquillamente la
propria cioccolata quasi d'un fiato*
STEVE: *lo guarda con la coda dell'occhio,
bevendo la propria cioccolata, poi ridacchiando* che è quello sguardo?!
EDI: *finge di non averlo sentito, quindi
una volta terminato di bere la cioccolata poggia la tazza sopra il vassoio e
manco fosse un agguato gli si spiaccica contro strofinandogli forte la guancia
con le labbra, che gli erano rimaste sporche di cioccolata, per sporcarlo a sua
volta* ECCO!
STEVE: porc--- *facendo per sottrarsi senza però provarci davvero, ridendo
poi* dannatissimo! *gettando il bicchiere vuoto nel cestino, centrandolo* ora
pulisci, se ci tieni alla vita!
EDI: *ridendo a sua volta e ripulendosi
dai residui di cioccolata col dorso della mano* dovresti tenertela, perchè te la sei cercata! *però gli si avvicina stando in
ginocchio sul letto e tenendogli il viso fermo con una mano sulla guancia opposta,
gli lecca la cioccolata via da quella sporca, con l'intento di farlo schifare
ancora di più*
STEVE: maledetto.. *parlandogli a bassa voce e direttamente all'orecchio data la
posizione* avevano ragione gli antichi!*pizzicandogli
i fianchi con le mani per farlo saltare*
EDI: *scoppia a ridere ma di tutta
risposta lo abbraccia per il collo più stretto che può per non farsi spostare,
continuando a leccarlo sulla guancia in quel modo apparentemente innocuo
divertendosi un mondo* saliva-attack!! *insistendo di
più*
STEVE: mi arrendo, mi arrendo, hai vinto, ma
ora basta! *dicendolo più che altro perchè non voleva
traumatizzarlo oltre, tenendolo abbracciato a sua volta, sospirando* un giorno
me la pagherai!
EDI: *gli sorride facendo il gesto di
vittoria con le dita, poi ridendo e tentando di asciugargli la guancia con le
mani* ti ho insalivato tutto, poverino! *ridendo divertito come niente fosse*
STEVE: ma vah?!
nonme ne ero mica accorto! *ovviamente
in tono sarcastico, poggiandosi con la testa sulla spalla di Edi, tenendolo
sempre abbracciato, dannazione!* a saperlo prima, non mi sarei fatto la
doccia!
EDI: la prossima volta chiamami e ci penso
io! *continuando a ridere senza rendersi minimamente conto del senso di quel
che diceva, e tenendolo stretto* e poi tu la fai a me, perchè
IO non mi schifo di te! *tenendoci a precisarlo*
STEVE: *tira un respiro profondo,
staccandoselo di dosso e tenendogli le mani poggiate sulle spalle* mi devi
promettere una cosa. *serio, guardandolo fisso negli occhi*
EDI: *assume meccanicamente la stessa
espressione sua, ricambiando lo sguardo* che cosa?
STEVE: *tenendo quell'espressione ancora
stampata in faccia* promettimi che non ti comporterai con nessun'altro così.
insomma, potresti trovare qualche malintenzionato! *annuendo convinto*
EDI: *fa un'espressione stranita* così
come? *inclinando la testa di lato*
STEVE: così come fai con me! *annuendo,
l'avevo detto io che non è di questo mondo!* promettilo!
EDI: okei, okei! *annuendogli visto che
insisteva, pur non essendo esattamente convinto, tornando ad abbracciarlo come
prima* sei tu il mio amico, chiunque altro mi avrebbe già cacciato da tempo!
STEVE:... *scuotendo la testa, è solo
per questo... sospirando ed
abbracciandolo di nuovo* è che ho molta pazienza! *facendo spallucce, tirandolo
un po' più a sè istintivamente*
EDI: *si scosta un pochino così da poterlo
stringere dal lato e tenere la guancia poggiata contro la sua, abbracciandolo
per il collo e standogli addosso per metà* lo so che tu non sei quel tipo di persona
quindi forse non sai dirmelo, però, secondo te.. secondo te qualcuno potrebbe
mai provarle per me, tutte quelle cose belle che dicevi prima? *guardandolo e
sorridendogli speranzoso, in attesa*
STEVE: ..? *facendo mente locale, annuendo
piano, sempre tenendolo stretto* certo, perchè non
dovrebbe esserci un qualcuno che prova quelle cose per te? *sorridendogli
debolmente, guardandolo*
EDI: *abbassa lo sguardo dispiaciuto,
senza sapere come rispondergli e stringendosi un po' di più a lui,
nascondendosi contro la spalla di lui quasi spaurito da qualcosa*
STEVE: chi lo sa, *lasciando che si
stringesse a lui* magari è più vicino di quanto immagini! *facendo spallucce,
notando poi lo sguardo del ragazzo e guardandolo con aria interrogativa* cosa
c'è..?
EDI: *rimane ancora in silenzio per
qualche secondo, stringendogli un poco la camicia con le mani
nell'abbracciarlo* non
voglio che nessuno provi quelle cose per me *parlandogli a bassa voce vicino
all'orecchio* perchè se poi vorrà che io lo ricambi e gli dia
l'80% dei miei pensieri, come faccio a pensare a te? *imbronciandosi all'idea,
senza schiodarsi da quella posizione*
STEVE: *sgrana gli occhi nel sentirlo,
avvertendo una strana sensazione nello stomaco, scuotendo impercettibilmente la
testa, poi gli sorride* io non permetterei mai a qualcun'altro di occupare
l'80% dei tuoi pensieri, lo picchierei se solo ci provasse.
EDI: *gli si accoccola di più addosso
nemmeno ci fosse qualcuno a tirarlo via da lui di peso* anche se non c'è nessuno che mi
vuole e quindi non c'è rischio che succeda mai, mi prometti che lo farai?
STEVE: *annuisce piano, non è vero che
non ti vuole nessuno, comunque* te lo prometto. *sorridendogli
dolcemente, zittendosi poi e respirando piano chiudendo gli occhi, godendosi
quel momento di pace*
EDI: *si scosta un pochino da lui così da
vederlo in viso sorridendogli più tranquillo e mettendoglisi
poi in braccio, facendogli carezzine sulla guancia con una mano mentre gli dà
bacini leggeri a ripetizione sull'altra*
STEVE: *porta una mano ad accarezzare la
mano con la quale Edi gli accarezzava la guancia stringendola poi nella sua,
mentre con l'altra mano lo mantiene per un fianco, aprendo la bocca come a
voler dire qualcosa ma zittendosi, ..."posso baciarti?" cioè, ti
rendi conto Ve? a te la nicotina t'ha distrutto il cervello! restando
quindi così senza dire niente*
EDI: *nota un leggero movimento
sott'occhio, quindi si scosta leggermente da lui chinandosi appena per
guardarlo* hai detto qualcosa...?
STEVE: mh? *guardandolo con la coda dell'occhio, scuotendo la testa come a
dire "no"* perchè me lo chiedi?
Edi: oh, nulla! *scuotendo anche lui
la testa in conferma* mi era parso stessi per dire qualcosa, me lo sarò
sognato, che scemo! *facendo spallucce, dandogli un altro bacino sulla guancia
e rimanendo in quel modo, attaccato a lui*
STEVE: *non posso dirglielo.
sorridendogli debolmente e accarezzandolo lentamente lungo i fianchi* non stavo
dicendo niente, e comunque anche se fosse, saresti stato comunque scemo!
*annuendo e sfottendolo come al solito*
EDI: *rotea gli occhi anche se non può
vederlo, però non si scosta, e piuttosto ignora la provocazione* i tuoi capelli
*prendendo una ciocca e giocandoci* profumissimano!
*ridendo*
STEVE: *si gira un po' a guardarlo con aria
interrogativa, lasciando però che il ragazzo giocasse con i propri capelli* profu-che? *sbattendo le palpebre*
EDI: profumissimano.. *arricciolandosi una ciocca di capelli tra le dita e
guardandola tutto assorto e concentrato mentre ci gioca*
STEVE: *resta un attimo interdetto non
avendo realizzato a primo impatto, poi scuote la testa amareggiato* intendi
dire che profumano? *sospirando, poggiandosi con la propria testa contro quella
di Edi come a fingere di dargli una testata ma non mettendo alcuna forza* beh, so
che ti sembra strano, ma prima li ho lavati! *annuendo piano*
EDI: intendo dire che profumano
moltissimo! *precisando, poi lo abbraccia di più respirando forte tra i capelli
del ragazzo, vicino al collo* odorano di buono.. *a voce più bassa, rilassandosi
in braccio a lui*
STEVE: ..di buono? *assumendo un'espressione
interrogativa nello stringerlo di più, respirando piano, ma come fanno ad
odiarti? come si può?*
EDI: sì.. *rimanendo in quella posizione
stretto a lui e cercando alla cieca la sua mano con la propria* odorano come
quando rimani a riposare sotto a un albero all'ombra, d'estate, in mezzo a un
campo.. e c'è vento.. e stai facendo un bel sogno! *sorridendo anche se non lo
poteva vedere, raggiungendogli la mano*
STEVE: *sorride tra sè
e sè, prendendogli la mano e stringendola nella
propria, ... spostandogli i capelli dall'orecchio con l'altra mano
delicatamente, per poi tornare a poggiargliela sul fianco* e tu ora stai
facendo un bel sogno? *a bassa voce, direttamente contro il suo orecchio*
EDI: *gli annuisce in risposta, rimanendo
accoccolato contro di lui e spostando un poco lo sguardo sulle loro mani,
giocherellando con quella di lui*
STEVE: e cosa stai sognando? *sorridendo
nuovamente tra sè e sè e
con lo stesso tono di prima, lasciando che giocasse con la propria mano e
ricambiando di tanto in tanto il gesto*
EDI: *rabbrividisce appena per quel
bisbigliare di lui, lungo la schiena* di stare sempre così! *chiudendo gli
occhi per un attimo, come a voler focalizzare quella sensazione per fissarla
nella mente*
STEVE: *sorridendo tra sè
e sè, pensando alle parole che prima gli aveva
rivolto e sempre con quel tono di voce* intendi dire che vorresti stare
sempre tra le mie braccia?
EDI: *fa per annuire, poi realizza di
colpo e rimane fermo e zitto, con gli occhioni sgranati e diventando rosso
fuoco sulle guance, che
ho detto!!*
sì.. *..e gli dico pure
sì!*
STEVE: *ridacchia sentendolo, spostando la
mano libera nei capelli di Edi accarezzandoglieli, avvertendo il calore emanato
dalle guance e quindi intuendo che era arrossito* e restaci! *facendo
spallucce, tenendolo così*
EDI: *rimane in silenzio per un poco,
mentre si rilassa per quelle carezzine che gli faceva* è che mi piace! *"mi
piace"?
si ripete mentalmente riflettendo su quel termine, e cioè? mi piace? mi piace perchè fa calduccio! ecco.. e perchè
è comodo.. e perchè mi dà tranquillità, e ha un buon
odore! ..no aspetta, dev'esserci qualcos'altro che mi
sfugge perchè altrimenti con una coperta sarebbe lo
stesso!! ma perchè sono nato stupido?* ..più di una
copertina!
*aggiunge*
STEVE: ti piaccio più di una copertina?
*ridendo piano, scuotendo la testa ma stringendogli di più la mano e
continuando ad accarezzarlo* questa non l'avevo mai sentita!
EDI: beh sì.. *a voce bassa per l'imbarazzo, portando anche l'altro braccio a
stringerlo, come a volersi nascondere, potevo
anche fare un paragone meno stupido!, cercando di impegnarsi a pensare qualcosa
di meglio* più
di una torta al cioccolato! perchè è bella da
vedersi, è morbida, ha un buon profumo, e.. *fermandosi poi* no un momento,
non lo so se sei buono pure da mangiare! *portandosi una mano alla fronte,
affranto con se stesso*
STEVE: *di tutta risposta scoppia a ridere,
sempre senza lasciarlo, poi fa spallucce smettendo di ridere* beh, finchè non provi.. *con tono di voce tendente dal vago ma
che di vago non aveva quasi nulla*
EDI: *si scosta leggermente da lui così da
vederlo negli occhi, pur rimanendogli addosso e con le braccia al collo, con
aria spaesata oltre che interrogativa* ...?
STEVE: *lo guarda sbattendo le palpebre* beh
se non assaggi non saprai mai se sono buono pure da mangiare. *facendo
spallucce* no?
EDI: *lo guarda fisso e si sforza
visibilmente di comprendere quello che stava dicendo, rendendosi vagamente
conto che era una sorta di metafora o giù di lì, quindi prende ad annuire
lentamente, senza convinzione* sì, penso.. di sì.. credo..
STEVE: per esempio, tu *lasciandolo e
poggiando le mani sul letto, facendosi forza con le braccia e assumendo un'aria
pensierosa* secondo me sai di *senza ovviamente staccargli gli occhi di dosso*
vaniglia. *annuendo lentamente, sorridendogli*
EDI: *inclina appena la testa di lato
guardandolo incuriosito* di vaniglia? perchè?
*sistemandosi meglio adesso che non lo reggeva più*
STEVE: *annuisce di nuovo guardandolo* perchè la vaniglia ha un sapore dolce.. *portando poi una
mano ad accarezzargli una guancia lentamente, sorridendogli* delicato, ed è
tutto naturale. *sorridendogli di nuovo e rimettendo la mano sul letto*
EDI: *lo guarda e ascolta con aria
incantata, poi gli sorride* allora tu sai di peperoncino! *annuendogli*
STEVE: ...un peperoncino? *trattenendosi a
stento dal ridere, conoscendo le proprietà della pianta alla quale l'aveva
paragonato* e perchè mai?
EDI: *con aria dolcissima* perchè funzioni da antidolorifico naturale come il
peperoncino! lo sai che se mangi peperoncino regolarmente e nelle giuste
quantità, funziona come analgesico perchè stimola la
produzione di endorfine, che ti fanno sentire bene? *sorridendogli*
STEVE: *annuisce come a dire che lo sapeva,
poi continuando a guardarlo* in che senso funziono da antidolorifico? *come se
cercasse di capire meglio il concetto*
EDI: *rimane un attimo con lo sguardo
all'insù, come cercando i termini, poi annuendogli* fai dimenticare le cose
tristi! *stando con le braccia attorno al collo di lui*
STEVE: le cose tristi..? *dicendolo in tono
pacato non capendo, lasciandosi cadere sul letto come a stendersi e
abbracciandolo forte, poi gli fa all'orecchio* non voglio tu sia triste..
EDI: *gli si sistema meglio addosso, poi
scuote la testa* non sono triste, adesso sto benissimo! grazie a te! *e gli
sorride, annuendo per sottolineare il concetto* con te non posso essere triste! *gli
bisbiglia a sua volta, abbracciandolo forte*
STEVE: *gli sorride con aria dolce, poi
sogghigna e gli bisbiglia all'orecchio* lo sai che il peperoncino ha proprietà
afrodisiache?
EDI: *gli annuisce tranquillo ricambiando
il sorriso* anche la vaniglia!
STEVE: *gli annuisce a sua volta* lo so, non
è che dico le cose a sproposito! *ridendo, accarezzandolo lentamente lungo la
schiena con una mano*
EDI: *sbatte gli occhi, guardandolo, e
poggiandogli le mani sul petto e il mento a sua volta sopra* ah, era per questo
che l'hai detto? *più stupito che spaesato, stavolta*
STEVE: *annuisce restando in silenzio a
guardarlo fisso, non muovendosi di un solo millimetro*
EDI: *rimane a guardarlo fisso a sua volta
mentre ricomincia ad arrossire diffusamente sulle guance, senza fare un fiato,
per alcuni secondi, di'
qualcosa d'intelligente!*
oddìo, sto
arrossendo un'altra volta..
*in tono lamentoso e abbassando il viso contro il suo petto, a nascondersi, questo ti sembra
intelligente, dico?!*
STEVE: *sorride tra sè
e sè, tenendogli una mano poggiata al centro della
schiena e l'altra dietro al collo accarezzandoglielo* è divertente quando
arrossisci, diventi tutt'uno con i capelli! *ridacchiando, dicendolo più che
altro per evitare che continuasse a sentirsi così imbarazzato*
EDI: *tiene il viso voltato di lato, con
una guancia poggiata al suo petto, senza guardarlo* mi dispiace di essere
così.. *fermandosi come a cercare la parola, facendo dei disegnini immaginari
su di lui con un dito* incapace, ecco.. vorrei essere bravo come te, in queste
cose qui!
STEVE: *fa spallucce, continuando a tenerlo
abbracciato, assumendo un'aria pensierosa* mhh.. *ma
poi guardandolo, sorridendogli* ma se tu lo fossi, saresti diverso, poi non mi
piaceresti.. *facendo spallucce* è meglio così! *annuendo e sorridendogli di
nuovo*
EDI: *alza lo sguardo verso di lui, quasi
perso, gli
piaccio? lui non pensa che io sia un mostriciattolo insignificante? no,
aspetta..
scuotendo impercettibilmente la testa, intenderà..
forse caratterialmente.. forse gli sto simpatico, sì..* io ti
piaccio..? *dicendoglielo mentre lo guarda con due occhi immensi, ma che domande
fai, stupido!*
STEVE: *lo guarda assottigliando gli occhi
interdetto, annuendo e sempre tenendolo a quel modo* l'ho anche detto poco fa!
*che cavolo sto facendo..*
EDI: *lo guarda letteralmente incantato
dopo quella risposta* per che cosa ti piaccio? *senza staccare gli occhi dai
suoi, con l'aria di un bambino davanti a un negozio di giocattoli*
STEVE: *distoglie un attimo lo sguardo da
quello di Edi, poi gli dice ridacchiando tra sè e sè* perchè sembri un angioletto
strano, con tutte quelle lentiggini.. *poggiandogli una mano in testa
scompigliandogli i capelli* sei buffo! *sorridendogli però*
EDI: *chiudendo gli occhi quando gli
scompiglia i capelli e sorridendogli appena* "buffo" è già un po'
meglio di mostriciattolo o sfigato.. che è come mi chiamano di solito..
*incrociando le braccia sul petto di lui e poggiandoci una guancia su,
guardando verso un punto indefinito* quando sarò più grande voglio diventare
bellissimo come te!
STEVE: *bellissimo come me...?* ma io
dicevo "buffo" nel senso buono.. *inclinando un po' la testa per
guardarlo negli occhi* e comunque non sei per niente un mostriciattolo!
*facendo schioccare le dita e colpendolo con l'indice in fronte, sorridendogli*
EDI: *scuote la testa nascondendosi di più
tra le braccia per non farsi guardare* sei tu il genere di ragazzo che piace
agli altri, non io! *rimanendo un poco in silenzio, poi riprendendo con un
sospiro, a voce più bassa* per
questo non ne capisco niente e sono tutto stupido...
STEVE: *fa un leggero movimento con la
schiena come a volerlo far alzare, prendendolo poi per le spalle e avvicinando
il proprio viso a quello di Edi, guardandolo fisso negli occhi* non sei
stupido. *annuendo una volta sola, sempre fissandolo* ...e poi tu piaci a me!
*dicendolo a voce bassissima, sentendosi a stento*
EDI: *com'è gentile, guardandolo
con gli occhi leggermente lucidi e l'aria triste, perde il suo tempo per dirmi tutte
queste cose..,
rendendosi conto che il proprio cuore batteva un poco più forte, vorrei... come
faccio...
e abbassa lo sguardo non sapendo come dimostrargli quello che aveva*
STEVE: hey... *notando lo sguardo triste del
ragazzo, avvicinandoselo di più e accarezzandogli il viso delicatamente* che
cosa c'è, *..piccolo?* Edi..? *mantenendo un tono di voce
basso, un po' preoccupato nel vederlo intristito*
EDI: *guardando con la coda dell'occhio il
movimento della sua mano e scuotendo piano la testa* n-non... non so come... *cercando le
parole che non gli venivano in mente* vorrei...
*interrompendosi di nuovo, senza cambiare espressione e arrossendo solo
lievemente*
STEVE: vorresti..? *non sapendo che fare per aiutarlo continua a tenerlo stretto a
se con un braccio solo ed ad accarezzargli il viso, dandogli poi un bacio
leggero sulla fronte, rimanendo fermo così*
EDI: *stringendogli sovrappensiero la
stoffa della camicia tra le mani e respirando nervosamente mentre continua a
scuotere la testa piano, in continuazione* non lo so... cioè...
*interrompendosi per l'ennesima volta, abbassando di nuovo lo sguardo* non so come
spiegartelo..
STEVE: shh.. *tenendolo stretto a sè con entrambe
le braccia* non preoccuparti, non importa, non devi dirmi niente..
*sempre con tono di voce delicato, che gli prende? che posso fare per farlo
sentire un po' meglio? poi gli sorride, stringendolo un po' di più*
EDI: *lo guarda negli occhi intensamente
come a voler cercare di capire qualcosa, sforzandosi quasi visibilmente nel
muovere le labbra a vuoto senza riuscire effettivamente a parlare, poi scuote
di nuovo la testa* il
cuore
*portandosi una mano al petto mentre lo guarda ancora, intensamente come prima*
mi batte
forte, adesso!
*annuendogli sperando che capisse quel che voleva dire*
STEVE: *lo guarda scostandosi giusto un po',
è emozionato? è felice? sbattendo un attimo le palpebre, accarezzandolo
fino a poggiare la mano destra su quella che il ragazzo si era portato al
petto, stringendola nella sua, mordicchiandosi per un secondo il labbro,
avvicinandosi di nuovo a lui con il viso, dandogli un bacio sulla guancia un
po' troppo vicino all'angolo delle labbra, cavolo..*
EDI: *rimane a guardarlo attentamente, in
silenzio, come stesse assimilando una lezione e rendendosi conto che quel gesto
di lui gli aveva provocato un'altra accelerazione del battito, ne imita il
gesto andando a baciarlo nello stesso identico punto che gli aveva baciato lui,
con precisione millimetrica, rimanendogli poi vicino e sorridendogli appena,
sperando di sortire lo stesso effetto*
STEVE: *sgrana un attimo gli occhi sorpreso
da quella reazione aspettandosi tutt'altro, avvertendo una strana sensazione
prendergli lo stomaco ed istintivamente gli stringe di più la mano, frena!
non farlo! ma ignorandosi totalmente, dandogli un altro bacio leggero
stavolta proprio all'angolo delle labbra, senza staccargli manco per un secondo
gli occhi da dosso, idiota!*
EDI: *socchiude per un attimo gli occhi
nel momento in cui lui lo bacia di nuovo, cercando di focalizzare la sensazione,
riflettendo più in fretta che potesse per non perderla, il cuore accelerato, un leggero
brivido lungo la schiena, la stretta della sua mano, il calore delle labbra di
lui contro la pelle,
poi riapre gli occhi guardandolo perso, se le persone si baciano sempre è perchè è così che ci si sente, è questo, è piacevole..* m'insegni a
baciare?
***
ANGOLO RECENSIONI
CriminalMindsCorp. a rapporto<3
Ringraziando tutti coloro che ci stanno seguendo
con affetto <3 e sperando di sapere al più presto il parere anche di coloro
che ci hanno solamente watchato senza ancora
recensirci çvç passiamo a rispondere alle recensioni!
LELECHAN: con
l'acqua fredda se la fa, così placa i bollenti spiriti... XD
MARTYZ: Edi è
lo schiavetto di Ve, non tuo xD e poi spiegami come
fa ad arrivare da Londra a Palermo, la cioccolata diventerà un magnum doublechocolate! X°D
MARIE16: non
preoccuparti, Ve resisterà per il bene dell'umanità (e anche per il tuo
: P)
STEVE: *sorride a quella domanda sempre
tenendogli la mano, portando l'altra dietro la nuca di Edi avvicinandoselo e
parlandogli all'orecchio* però sappi che poi potrai baciare solo me.. *bisbigliandoglielo
all'orecchio, ridacchiando ed annuendogli in risposta socchiudendo gli occhi
nell'avvicinare le proprie labbra a quelle del ragazzo, facendo per baciarlo*
EDI: *assume un'aria interrogativa per
qualche istante scuotendo poi la testa per evitare di farsi distrarre da quel
pensiero con l'intento di ripescarlo in un secondo momento, scostandosi poi
qualche millimetro all'indietro prima che entrassero in contatto* prima dimmi che
devo fare!
*sorridendo quasi istericamente per l'imbarazzo*
STEVE: chiudi gli occhi e
assecondami! *in tono quasi divertito ma
sorridendogli addirittura in maniera dolce, un momento, questo significa che
è il suo primo bacio? sfiorandogli le labbra con le proprie, iniziando a
baciargliele leggermente, stringendogli ancora di più la mano*
EDI: *esegue subito l'ordine chiudendo gli
occhi serratissimi per non sbagliare, stringendogli la mano a sua volta appena
lo avverte contro le proprie labbra rimanendo tesissimo e fermo, "assecondami"...
come faccio ad assecondarlo se non so come si fa?!*
STEVE: *sorride tra sè
e sè notando una certa tensione nel ragazzo, poi
parlandogli praticamente contro le labbra* ...rilassati, prova a fare quello
che faccio io, poi ti viene naturale *accarezzandogli le labbra con le
proprie, senza lasciargli la mano*
EDI: *riapre appena gli occhi per guardarlo
mentre lo ascolta, quindi fa un breve respiro per rilassarsi e ne imita i
gesti, baciandolo piano piano sulle labbra così come
aveva fatto lui e ancora tenendogli la mano più stretta che potesse, come per
sicurezza*
STEVE: *avverte un leggero brivido lungo la
schiena a fare da contorno alle 'farfalle' nello stomaco, chiude gli occhi a
sua volta prendendo a baciarlo un po' più intensamente restando però dolce nei
movimenti, accarezzando la mano di lui nel tenerla comunque stretta*
EDI: *gli si avvicina un po' di più
stringendo di nuovo forte gli occhi nel cercare di ricambiare quel bacio
altrettanto intensamente, ripetendo quasi con precisione i gesti di lui
sperando in tal modo di fargli provare le stesse sensazioni, sto baciando
Steve,
riaprendo di pochissimo gli occhi, ed
è...,
richiudendoli subito, senza fermarsi, è...*
STEVE: *santo cielo.. continuando a
baciarlo man mano sempre con più intensità ed istintivamente spostando la mano
di Edi che stringeva sul proprio petto e stringendola di più, come a voler
fargli sentire come batteva il proprio di cuore*
EDI: *che cos'è? fermandosi per un attimo nel
sentire il cuore di lui battere tanto forte, forse quanto il proprio che anche
sembrava imitarlo, che
cos'è questo?
riprendendo poi più intensamente di prima che interrompesse, mettendoci
impegno, continuando a tenergli la mano sul petto quasi a controllare che non
rallentasse mai, dà
i brividi e riscalda contemporaneamente, come ci riesce...?*
STEVE: *rallenta un po' fino a staccarsi un
attimo soltanto per riprendere fiato, prendendo poi a baciarlo di nuovo,
stringendogli di più la mano, non riesco a fermarmi..*
EDI: *continua a ricambiarlo meglio che
può, senza riuscire ad avvertire nient'altro che lui, estraniandosi
letteralmente, riaprendo appena gli occhi e richiudendoli subito ogni volta per
un senso di vertigine, rallentando* è... *e
riprendendo un po' più piano non riuscendo a trovare le parole pur sforzandosi*
STEVE: *si stacca un po' da lui rimanendo
poggiato con le proprie labbra contro quelle del ragazzo* è? *riprendendo
poi ad accarezzargliele come prima, lentamente*
EDI: non-- *scuotendo subito la testa, non dire "non lo so", ragiona, che
senti?*
ecco, dà le
vertigini...
*sentendosi in colpa perchè non riusciva ad
esprimersi meglio, rimanendo poggiato contro le labbra di lui a sua volta*
STEVE: *le vertigini.. prova le vertigini..
sorridendogli, rimanendo fermo in quella posizione solo annuendogli piano* vorrei
stare ancora un po' così..
EDI: *lo guarda aprendo meglio gli occhi
che teneva ancora socchiusi, sorridendogli istintivamente a quella frase* hai le vertigini
anche tu?
*senza lasciargli la mano, allontanandosi solo di poco così da vederlo negli
occhi*
STEVE: *digli di no! guardandolo con
la coda dell'occhio, annuendo* sì... *oh, bravo! anche lui senza
lasciargli la mano, spostandosi poi a guardarlo, maè così carino..
sorridendogli*
EDI: *continuando a guardarlo con
quell'espressione involontariamente dolce perchè
smarrita* è
una cosa buona..?
STEVE: più che buona! *sorridendogli di nuovo, lasciandogli la mano e stiracchiandosi,
continuando a fissarlo, poi distoglie lo sguardo basta così, e che diavolo,
che cosa ti eri detto tempo fa? non bisogna dar peso a queste cose!
scuotendo la testa come a scacciare dei pensieri e alzandosi dal letto per
aprire la finestra, prendendo il pacchetto di sigarette dalla scrivania
poggiandosi poi con le braccia sul davanzale, facendo per accendersene una, ecco,
è solo l'assenza di nicotina che genera tutto ciò!*
EDI: *si tira su con un braccio per poi
gattonare fino all'angolo del letto, accanto alle finestra dov'era lui,
rimanendo poi in ginocchio lì senza scendere, guardandolo* sapevo davvero di
vaniglia come avevi pensato? *inclinando appena la testa di lato,
sorridendogli*
STEVE: *deficiente, credevi davvero che
così si sarebbe interrotto il momento? sorridendo tra sè
e sè, poi con tono quasi divertito* ed io sapevo
davvero di peperoncino?
EDI: *gli annuisce con aria più distesa
rispetto a prima* sì, abbastanza! un po' più dolce del peperoncino! *e abbassa
lo sguardo per un attimo, tornando poi a guardarlo* ti sei messo a fumare per
toglierti il mio sapore di bocca?
STEVE: *scuote la testa lentamente come a
dire di no, guardando la sigaretta fuori dalla finestra* erano più di otto ore
che non fumavo, capisci? è come una droga, poi vado in astinenza!
*ridacchiando, facendo un altro tiro, rilasciando il fumo* stasera.. ti va di
venire al lavoro con me? *guardandolo con la coda dell'occhio*
EDI: *rimane a guardarlo da lì, e subito
gli annuisce* posso stare con te anche tutto il giorno, se vuoi! *allungando le
braccia verso di lui e sorridendogli*
STEVE: *fa un altro tiro scrollando le
spalle* non devi studiare? *rilasciando poi il fumo, guardando alternativamente
lui e le braccia allungate* eh?
EDI: *resta qualche secondo con le braccia
tese verso di lui, poi a quella domanda le ritira subito abbassando lo sguardo*
solo un pochino..
STEVE: *sarà dura, accidenti...
fissando la sigaretta per qualche secondo, sospirando e tornando a guardarlo*
vieni tu qui! *facendogli cenno di avvicinarsi con la mano libera*
EDI: *si alza in silenzio tirandosi giù il
maglione e gli si avvicina, senza guardarlo direttamente in viso* sì?
STEVE: *rotea gli occhi spegnendo la
sigaretta sul davanzale, chi mi sta dando tutta questa pazienza? portando
una mano ad alzargli il viso, guardandolo e facendosi guardare negli occhi* che
cosa c'è?
EDI: *distoglie lo sguardo solamente senza
però abbassare la testa, con una strana sensazione addosso, com'è che
funziona, adesso? siamo ancora amici, no? o è cambiato qualcosa? che dovrei
fare, come ci si comporta adesso?
e tira un sospiro, tornando a guardarlo* non ho capito una cosa! *scuotendo la
testa*
STEVE: *lo guarda con aria interrogativa,
sbattendo le palpebre e facendo spallucce* dimmi, cos'è che non hai capito?
EDI: *arriccia le labbra un momento, come
rimuginasse, poi inclinando la testa di lato mentre lo guarda* perchè non posso baciare nessun'altro, adesso? *sbattendo
gli occhi*
STEVE: *per un attimo solo s'immagina i
propri neuroni prendere a testate la scatola cranica, sedendosi sul davanzale
alzando un sopracciglio* perchè, chi altri vorresti
baciare? *quasi in tono di sfottò, anche se l'idea l'infastidiva un po' ma non
voleva nè pensarci nè darlo
a vedere*
EDI: *piuttosto, a chi cavolo salterebbe
mai in mente di baciarmi, non so nemmeno per quale motivo lui--
interrompendosi e scuotendo la testa, standogli di fronte* nessuno.. *dimenticavo, perchè gli ho chiesto di insegnarmi a farlo*
STEVE: appunto! *annuendo a darsi ragione,
poi gli sorride poggiandogli le mani sulle spalle guardandolo negli occhi per
poi tirarlo a sè, abbracciandolo, Ve ma avevamo
detto di...* a cosa pensi? *..TACI stupido neurone del cavolo, fammi
stare in pace un altro poco!*
EDI: *si rilassa quasi istantaneamente
appena lo abbraccia di nuovo, stando abbandonato contro di lui, no.. è perchè gli piaccio un pochino, perchè
mi trova buffo, sì, perchè io sembro un angioletto
strano e lui è un alieno come me.. sì.. ripetendosi mentalmente le parole
che gli aveva detto, per fissarle bene* che.. *che sto.. bene? è stare bene questo,
è così che si chiama?*
credo di star bene.. così..
STEVE: ..credi? *ridendo piano, ma tenendolo
abbracciato, poi parlandogli direttamente all'orecchio* anche io sto bene
così. *sorridendo, vedi? non c'è niente di male a lasciarsi andare *
EDI: *sta bene anche lui! poggiandogli
le mani sui fianchi e rimanendogli abbracciato, allora avevo ragione, questo qui è
star bene.. un pochino ci sto riuscendo!* è che.. *scostandosi leggermente
da lui e prendendo a gesticolare con lo sguardo basso, sforzandosi di spiegarsi*
quando mi succede qualcosa, ecco.. forse è perchè non
sono abituato, e quindi.. però.. non mi rendo conto.. non so perchè.. *scuotendo la testa e scrollando le spalle* è
complicato.. *assumendo involontariamente un'espressione imbronciata*
STEVE: *l'allontana un pochino tenendolo
comunque abbracciato, giusto per guardarlo negli occhi, quasi a studiarlo, poi*
quando non capisci qualcosa, puoi chiederla a me, posso provare a spiegartela
se so di cosa parli. *annuendo, poi con aria pensierosa a metà tra lo
scherzoso* poi se è una cavolata di quelle mondiali potrei prenderti in giro a
vita ma ci sei abituato visto che lo faccio spesso, però insomma *ridacchiando,
scuotendo la testa* ecco, sentiti libero di parlarmi di quello che vuoi.
*sorridendogli poi, ma che cazzo dico?*
EDI: *lo ascolta attentamente,
trattenendosi dal ridere per un attimo perchè il suo
discorso sembrava abbastanza illogico come quello che lui stesso aveva tentato
di fare, però l'aveva capito ugualmente, e gli annuisce convinto* okei! *sorridendogli*
è carino anche quando mi prendi in giro *sempre guardandolo con gli occhioni
fissi nei suoi* perchè mi fa ricordare di quando
prima hai detto che se lo fai è perchè non sei
arrabbiato con me! e mi ricordo anche della sensazione di quando mi tocchi i
capelli.. *alzando lo sguardo con aria persa in quel pensiero, quasi
incantandosi*
STEVE: *lo vedi cretino? impari a non
dare ascolto a te stesso! ascoltandolo con attenzione e guardandolo negli
occhi a sua volta, poi assottigliandoli* che sensazione..?
EDI: *sorridendogli* mi asciugavi i
capelli mentre lo dicevi, per questo me lo ricordo! ed era-- *gesticolando con
la mano cercando un termine, ma non arrendendosi al non averlo trovato* era
come quando ti svegli il primo giorno di vacanze dopo che è finita la scuola!
*sorridendogli di più, sperando di aver reso l'idea*
STEVE: *pensando alla situazione che gli
aveva fatto presente, alzando gli occhi al cielo, poi lo guarda sorridendogli*
una delle sensazioni più belle del mondo! *annuisce ridendo, ma contento per la
cosa che gli aveva detto, tornando a stringerlo a sè
e portando, di proposito, una mano a giocherellare con i capelli di lui
lentamente*
EDI: *resta in silenzio poggiandosi con le
mani contro il petto di lui, accoccolandosi, poi di colpo sgrana gli occhi come
realizzando, un
momento, ma..*
Steve... *..ho
baciato un ragazzo, quindi--*
...secondo te, alla luce delle ultime cose successe, io potrei essere gay?
*guardandolo un po' spaesato, sbattendo gli occhi*
STEVE: *si trattiene a stento dal ridere a
sentire quella domanda, prendendo la palla al balzo per giocare quella carta a
suo favore, guardandolo fisso* mh, non saprei..
*fingendo di osservare intorno ma guardando Edi di sottecchi* che ne so,
dipende se ti è piaciuto, se lo vuoi rifare.. *facendo spallucce, con aria
vaga*
EDI: *sbatte le palpebre diverse volte,
poi si sistema gli occhiali con un dito e porta le mani dietro la schiena* se
volessi rifarlo e mi fosse piaciuto, sarebbe sì? *non tanto convinto*
STEVE: beh, sì! *annuendo convinto,
poggiando le mani sul davanzale dov'era seduto, continuando ad avere stampata
in volto la stessa aria di prima, sorridendogli*
EDI: uhm.. *alzando lo sguardo e
riflettendo assorto* penso che più riesco a stare vicino a te, più il cuore mi
accelera! *dicendolo con una spontaneità tale che era evidente non si rendesse
conto dell'importanza di quelle parole* e mi vengono le vertigini e i brividi
però riscalda anche.. *tornando a guardarlo* se tutte queste cose sono buone,
penso che mi piaccia.. *come a chiedergli conferma*
STEVE: *l'ascolta sorridendogli in maniera
dolcissima davanti a tutta quella spontaneità, il battito accellerato? scendendo dal davanzale mette i brividi
e riscalda? e mettendosi in piedi di fronte a lui, lo prova davvero?
guardandolo fisso* se è quello che senti davvero, penso anche io..
EDI: *gli annuisce, guardandolo negli
occhi* certo che è quello che sento davvero! e poi-- *abbassando lo sguardo un
attimo come fosse imbarazzato, ma facendosi poi coraggio e tornando a guardarlo*
di solito, dormo male.. non so perchè.. faccio brutti
sogni e mi sveglio in continuazione, però stanotte vicino a te ho dormito
benissimo come non riuscivo da un sacco di tempo! *annuendogli ancora,
sorridendo appena*
STEVE: *sgrana gli occhi sentendolo,
sorridendogli* allora potremmo dormire sempre insieme! *dicendolo con un tono
che non aveva niente di rassicurante, ridendo poi, abbassandosi un po' e
guardandolo fisso negli occhi, sorridendogli di nuovo*
EDI: *lo guarda lievemente spaesato, poi
solamente gli sorride immaginando che probabilmente fosse una cosa che poteva
far piacere anche a lui e per questo reagiva così* sì! *e gli annuisce* così
dormirò sempre bene! che darei..! *totalmente ignaro di quello che passava per
la testa all'altro ragazzo, sorridendogli tranquillo*
STEVE: *è proprio ingenuo...
sorridendogli ancora scuotendo piano la testa, dandogli un bacio leggero sulle
labbra staccandosi subito, stiracchiandosi e andando verso la porta* andiamo a
mangiare vah! *poggiandosi una mano sullo stomaco* ho
proprio fame!
EDI: *lo segue con lo sguardo mordendosi
piano un labbro dall'interno dopo quel lieve bacio, arrivando a squadrarlo
senza rendersene conto, sovrappensiero, le spalle, il petto, le braccia, sembra.. uno di
quegli studi anatomici rinascimentali italiani.. scuotendo poi la testa e
sgranando gli occhi, un
momento, che pensiero era?!
e per giunta si perde totalmente la frase che lui aveva detto*
STEVE: *si gira a guardarlo mettendo una
mano in tasca e l'altra sulla maniglia* mh? Edi?
guarda che se muoio di fame mi terrai sulla coscienza!
EDI: *riprendendosi di colpo e
guardandolo, prendendo a gesticolare* scusa! m'ero perso guardandoti, stavo pensando una cosa
stupida...
*abbassando la voce man mano che si rendeva conto, troppo tardi, di averlo
ormai detto*
STEVE: *si poggia con le spalle contro la
porta, guardandolo un po' interdetto* e cosa pensavi, guardandomi?
EDI: che.. che.. *prendendo ad arrossire
diffusamente e dandosi mentalmente del cretino per averlo detto così
apertamente, sono
un bambino idiota, dio!*
che le proporzioni del tuo corpo mi ricordano.. insomma.. gli studi
anatomici del rinascimento italiano.. *distogliendo lo sguardo, mi odio*
STEVE: *gli sorride, poi lo guarda quasi
scrutandolo, con aria interrogativa* come mai?
EDI: perchè è.. *sapendo perfettamente come spiegarsi stavolta, ma non riuscendo
a farlo per imbarazzo, quindi abbassando di nuovo la voce mentre arrossisce di
più* armonico
e perfettamente proporzionato come i canoni di bellezza antichi.. ecco.. *...cosa diavolo
stai dicendo, Edison Halley?!*
STEVE: *assume un'espressione pensierosa
ricordandosi di quello che gli aveva detto quella mattina* uah!
*guardandosi qualche attimo, ridacchiando tra sè e sè* e chi l'aveva mai pensato! *poi gli sorride* grazie! *e
si avvicina a lui bisbigliandogli all'orecchio* questa si chiama attrazione
fisica.. *ridacchiando, abbracciandolo di nuovo*
EDI: questa si chiama attrazione fisica.. *si ripete a bassa voce come lo stesse assimilando, sentendosi
disorientato per un attimo al pensiero che dopo quel singolo bacio che gli
aveva chiesto stava cominciando a precipitare tutto fuori controllo, che mi prende,
che razza di pensieri faccio--
con una sorta di scarica elettrica lungo la schiena nel momento in cui
l'abbraccia, simile a un brivido ma più intensa, e le guance che non
accennavano minimamente a disarrossire*
STEVE: *è arrossito di nuovo...
sorridendo tra sè e sè
avvertendo il calore emanato dalle guance del ragazzo, accarezzandolo lungo la
schiena e dandogli un bacio sulla guancia, continuando a tenerlo abbracciato*
EDI: *voltandosi leggermente col viso
verso di lui, per guardarlo, parlando a bassa voce* non è normale vero.. che provi
attrazione fisica per il mio amico..? *dicendolo più preoccupato che
imbarazzato, tentennando un poco*
STEVE: *si fa passare in mente mille frasi
da potergli dire ma poi rimane in silenzio, razza di cretino! perchè vuoi approfittarti più del dovuto del fatto che è
ingenuo e rovinare tutto? quindi scuotendo la testa* non ci pensare.. *non
ci pensare? NON CI PENSARE?* che t'importa se è o
meno normale, non ti fare condizionare da questo tipo ti pensieri!
EDI: *rimane a rifletterci qualche
istante, non convinto che fosse effettivamente giusto, scuotendo poi piano la
testa, Steve
non mi consiglierebbe mai male, no..? è mio amico!* okei, mi fido di te! farò
così! *annuendogli e sorridendo più tranquillo*
STEVE: *abbozza un sorriso a sua volta, vergognati
Ve.. guardandolo, si fida di te e tu? scuotendo impercettibilmente
la testa, prendendolo per le spalle e muovendolo un po'* ho fame Edi, ho fame,
se non mangio potrei morire! *e tu sei un coglione fino in fondo!*
EDI: *ride lasciandosi scuotere, poi
prendendolo per un braccio e tirandolo verso la porta* andiamo, non vorrei mai
che morissi qua davanti a me, poi penso che mi incolperebbero anche! *aprendo
la porta e uscendo tirandolo fuori, inchiodando poi nel trovarsi di fronte a
due persone, i ragazzi che Steve aveva malmenato il giorno prima per colpa sua, che
aspettavano a braccia conserte contro il muro del corridoio, attendendo
probabilmente l'«amico» per dirgli qualcosa*
STEVE: sì certo, perchè
in effetti c'hai la faccia dell'assassi--*dicendolo
mentre si lasciava tirare fuori e chiudendo la porta, bloccandosi nel trovarsi
di fronte quei due, guardandoli con gli occhi leggermente assottigliati*
esattamente, cos'è che ci fate qua? *alzando un sopracciglio*
JULIAN: heylà Ve, vedo che oggi sei di ottimo umore! *ridacchiando, guardando
alternativamente lui ed Edison*
ROBERT: *nello stesso tono dell'amico,
sorridendo a quest'ultimo* ed è una gioia per noi saperlo sereno e contento!
*annuendogli con un mezzo ghigno stampato in faccia, poi avvicinandosi ai due*
dovremmo dirti due cosette, Ve, hai un minuto? *voltandosi poi verso il
ragazzino* in privato, se fosse possibile! *in tono velatamente minaccioso*
EDI: *istintivamente indietreggia appena
attaccandosi di più al ragazzo quando i due si avvicinano, alternando poi lo
sguardo tra Robert e Steve* s-sì.. *annuendogli* vado
un attimo giù in camera, ok..? ti aspetto all'ingresso del college..
*scostandosi e facendo per allontanarsi*
STEVE: credo che il mio umore si sia
abbassato appena il mio sguardo abbia incrociato il vostro, comunque *annuendo
poi, aprendo di nuovo la porta e facendoli per invitare ad entrare* prego! *e
mentre i due entravano bisbiglia ad Edi* non ti muovere da camera tua, ok?
JULIAN: *entra con nonchalanche,
poggiandosi con una spalla contro un muro* ci dispiace averti importunato, ma
come ha detto Rob, abbiamo delle cose da dirti..
*facendo schioccare le dita incrociando le mani*
EDI: *lo guarda negli occhi preoccupato
che potesse capitargli qualcosa, poi gli annuisce in silenzio e si allontana
piano, diretto per l'appunto verso camera propria*
***
ANGOLO RECENSIONI
CriminalMindsCorp. a rapporto<3
Prima di rispondere alle recensioni, la CMC vuole
ringraziare tutte le persone che ci aggiungono ai preferiti/seguiti :3 speriamo
di poter leggere presto le vostre recensioni <3 e ora...
LELECHAN: tu non
osare mai più lamentarti per le interruzioni, guarda, non sei nei panni adatti
per farlo o_ò! e non si può proprio chiamarlo
mostriciattolo çwç in realtà è un esserino
adorabile, ha ragione Ve, è tutta invidia quella degli altri :°
MARTYZ: non è
una scusa banale o.ò non è colpa sua se ha dato il
primo bacio a Steve! *invidia profonda* xD e poi Ve,
in fondo, è un signore u_ù.
MARIE16: ma no,
qui nessuno vuole ucciderti... perchè dovrebbero,
visto che li riempi di complimenti? :P grazie mille per tutto il supporto che
ci dai <3
RIVELLA_CHAN: eheh grazie dei complimenti da entrambe :3 per quanto
riguarda Steve non l'abbiamo mica capito com'è... probabilmente si crea la
scusa dell'alcool xD! Edi invece è veramente così, un
amore :° ed eccoti accontentata con questo nuovo capitolo! ^^ speriamo che
continuerai a seguirci :3
Detto ciò, vi lasciamo in balia della suspenceu_ù a presto per un
nuovo aggiornamento, la CMC <3
ROBERT:*entrato in camera, si guarda in giro con aria divertita,
poi guardando Steve* allora Ve, te la sei spassata
tutta la notte come dio comanda? *ammiccando all'amico*
JULIAN:*fa di tutto per trattenersi dal ridere, non riuscendoci però*
STEVE:*entra in camera chiudendo la porta e guardando male
alternativamente i due in quel susseguirsi d'azioni, poi con lo sguardo rivolto
verso Robert* da uno a dieci quanta voglia ho di
risponderti, secondo te?
ROBERT: no,
non te l'ha neppure dato?! *esibendo un'espressione a
metà tra il divertito e il finto-sconcertato* bisognerà pestarlo anche per
questo allora! *dandogli una pacca sulla spalla
facendo l'amichevole*
JULIAN:
*annuendogli* si era qui proprio per mettere una pietra sopra il fattaccio di
ieri mattina.. insomma, non ci siamo capiti, senza rancore! *poggiando
un gomito sulla spalla dell'amico* non è vero, Rob?
ROBERT:
verissimo! si scherzava! niente contro di te, amico! *rivolgendosi
di nuovo a Steve, annuendo*
STEVE:*ma credono che io sia stupido o cosa?
continuando a guardarli in quel modo, scostandosi anche dal tocco di Robert*non
penserete mica che io creda che vi siete presi il disturbo di venire fin qui
solo per dirmi questo, wow, sarebbe veramente troppo se l'avreste fatto
davvero!
JULIAN: ma andiamo,
Ve! *facendo spallucce e scuotendo la testa affranto* quante storie, da quand'è che fai tutte 'ste
scenate per una cazzata tra di noi? ti starai mica rammollendo dietro a quello?
*ridendoneamaramente*
STEVE: ...EH? *un attimo sgranando gli occhi, scuotendo poi la testa, rammollendo
io? ma come osano.. tirando poi un respiro profondo*
ditemi cosa volete e facciamola finita che mi sono già rotto, sono anche
disposto a perdonarvi le frasi che mi avete appena rivolto!
ROBERT:*incrociando le braccia al petto e scuotendo la testa verso
Julian* Ve rammollito? *fingendo
poi di bisbigliare a Steve* lascialo perdere, è
imbecille, lo sai! *ridendopoi*
vorrà dargli una bottarella per divertimento, no? *con
convinzione, poi poggiando le mani sui fianchi e sollevando un sopracciglio* diglielo a sto stronzo, Ve! *indicandoJulian con la testa*
STEVE: so che è imbecille
quanto so che tu sei idiota. *annuendo e
sorridendogli in maniera tutt'altro che cordiale, andando a sedersi sulla
scrivania, poi tutto ad un tratto* e tu da quando ti
interessi di quella sfera della mia vita che non comprende l'alcool, il fumo e
la "lotta tra bande"? *facendo anche il
segno delle virgolette con le mani, dove vogliono arrivare?*
JULIAN:*guarda interdetto l'amico per qualche istante, poi
annuendo all'unisono con lui* s'è rammollito. *scuotendo infine la testa, amareggiato, bisbigliando a
mezza voce con Robert* che t'avevo detto? ci doveva
essere un motivo se andava contro i suoi amici per difendere quell'idiota
davanti a tutti.. *lanciando occhiate mezze schifate
a Steve stesso*
STEVE:*se non faccio il loro gioco, non saprò mai
quello che vogliono. quindi ridacchia* cretini,
vi ho fottuti! certo che voglio divertirmi, ma vi pare? *scuotendo
la testa, sì, divertirmi..*
ROBERT:*dando una pacca violenta dietro alla testa a Julian* visto, pezzo d'asino? mi devi 50 sterline! *rivolgendosi poi con aria sollevata a Steve, indicando l'altro* io non avevo dubbi, il testa di cazzo qui invece
pensava di stessi rincoglionendo appresso al premio nobel, lì!
JULIAN: ma
fanculo! *a Robert, portandosi una mano dove l'aveva
colpito, poi* se non è rincoglionito ancora, poco ci
manca, me lo sento! ancora non se l'è trombato manco! *ridendo*
STEVE: e tu che ne sai, Julian? *guardandolo con aria di
sfida quasi dipinta in volto, poi guardandoli alternativamente*
non ho capito, voi scommettete su quello che mi accade? certo che quelli che si
sono rincoglioniti qua siete voi, eh... cosa non si fa per 50 sterline.. *scuotendo la testa ancora più affranto*
JULIAN:*totalmente ignorando quel che aveva detto, tranne la prima
frase*perchè, te lo sei
sbattuto già? *dicendolo quasi speranzoso*
ROBERT: in tal
caso, meglio così! *facendo spallucce, colpendosi poi
il palmo della mano con un pugno* devo ancora suonargliele
per il test che non mi ha passato! *ghignando*
STEVE: ...ancora a
pensare al test, stai! ma fattene una ragione! *stiracchiandosi,
ignorando totalmente quello che aveva detto Julian,
iniziando nuovamente a fumare, accendendosi una sigaretta, dannazione, perchè non vuotano il sacco 'sti
bastardi?*
JULIAN:
guardalo! non risponde! *ridendo e indicandolo* non ti devo proprio niente, compare! s'è
rincoglionito, e io con un rincoglionito in giro non mi faccio vedere! *scuotendo la testa e ridendo a più non posso*
ROBERT:*avvicinandosi a Steve sbuffando, e dandogli una pacca
leggera sulla spalla* non 50, ma dieci volte tanto *rivolgendosi quindi all'amico*
che entro domani a quest'ora se lo è fatto! e se vinco *tornando
a guardare Steve* sono tutte tue!
STEVE:Julian guarda che te ne puoi pure andare, quella è la porta
*indicandogliela con lo sguardo, facendo un tiro* conviene più a me che a te se sparisci! *roteando gli occhi anche piuttosto seccato, poi guarda
Robert di sottecchi* se perdi però non ti do niente,
sappilo! *santo cielo, che sto facendo? sta
a vedere che mi sono rincoglionito davvero?*
ROBERT: se
perdo, te li dà quel coglione laggiù! *indicandoJulian*
JULIAN: col
cazzo, fai tanto il duro e poi non riesci manco a trombarti uno di prima, che peraltro
chiunque riuscirebbe a prendere per il culo. *incrociando
le braccia al petto e ghignando* e poi senza di noi
sei nessuno, Steve, inoltre dubito molto che qualcuno voglia avere a che fare
con te, dopo la figura di merda che hai fatto davanti a tutti ieri mattina.
volentieri te le
do, le 500, se mi dimostri che sei
ancora sano di mente!
STEVE:*assottiglia gli occhi guardando Julian,
ghignando a sua volta*perchè,
tu chi ti credi di essere senza di me? vogliamo dire di chi è il merito se
qualcuno ti dà ancora un briciolo di considerazione qui al college? le 500
dovresti darmele per il solo fatto che ancora ti rivolgo la parola! *non posso permettere che mi crolli addosso
quello che ho costruito.. continuando a fumare, ...ma ti pare normale
quello che stai per fare? su cosa cazzo scommetti, Ve? * comunque, ci sto.
*..eh?*
ROBERT:*sorridendo all'altro ragazzo e dando un'altra pacca sulla
spalla a Steve* ben detto, Ve! questo è parlare da
uomini!
JULIAN:*scuotendo la testa* io non
caccio nemmeno un centesimo senza prove, ovviamente.. ammesso che riesca a
portarmene *rivolgendogli la stessa espressione di sfida*
STEVE:*che cazzo fai Ve, in che merda di situazione ti
stai infilando? sei masochista o cosa? guardandolo allo stesso modo di prima* che prove vorresti? sentiamo!
JULIAN: quello
che ti pare! *dicendolo realmente divertito*
una foto, un video.. ingegnati!
STEVE: *si stiracchia uscendo fuori da un
localino dove aveva pranzato con Edi, mettendosi poi una mano sullo stomaco, tirando
un respiro profondo* aaah, mi ci voleva proprio, c'avevo una fame!
EDI: *camminandogli vicino e guardandolo
continuamente da quando si erano rivisti, gli sorride appena e poi porta le
braccia in alto, stiracchiandosi a sua volta* digerirò tra un mese per quanto
ho mangiato! *anche se in realtà non era poi tanto*
STEVE: *lo guarda alzando un sopracciglio ma
con aria e tono di voce scherzoso* ma se non hai mangiato quasi niente!
*distogliendo poi lo sguardo, mettendosi le mani in tasca*
EDI: sembra! guarda che le insalatine
riempiono! *sorridendogli e abbracciandogli un braccio, continuando a scrutarlo
mentre cammina per strada con lui* che genere di locale è quello dove lavori?
STEVE: sì, riempono, come no... *in tono
sarcastico ma sorridendo nel vederlo che l'abbracciava per un braccio quando
nella sua mente rimbombava il discorso fatto prima con i suoi
"amici", scuotendo la testa come a scacciare quei pensieri, poi
rispondendogli* uno di quei locali dove c'è un palchetto occupato da una
qualche band a caso che suona sperando che la gente li ascolti, mentre in
realtà sono tutti impegnati a fare altro! *annuendo, facendo spallucce*
EDI: woha.. *alzando lo sguardo mezzo
sognante, prendendo la via per Hyde Park, poi tornando a guardarlo* a me piace
la musica. e mi piace anche ballare! *annuendogli*
STEVE: ah sì? *ridacchiando, camminando
insieme a lui lungo l'ingresso del parco* a me ballare non piace, però la
musica sì, tantissimo, specialmente dal vivo.. è tutta un'altra cosa!
*annuendo, sorridendogli*
EDI: che genere di musica ti piac--
*rimanendo interrotto dal suono del proprio cellulare, che aveva in tasca,
estraendolo e rivelando un telefono praticamente nascosto dagli adesivi
fluorescenti a stellina come quelli del soffitto* pronto? hey ma'! ciao!
*prendendo a sorridere, senza lasciare il braccio di lui* sto bene! sono ad
Hyde Park con un amico, adesso!
STEVE: *che amico del cazzo che ti è
capitato, Edi... guardandolo ed ascoltando quello che aveva detto alla
mamma, distogliendo poi lo sguardo e fissando un punto indefinito del cielo, perchè
faccio stronzate e me ne accorgo dopo? e soprattutto, perchè ora penso siano
stronzate? perchè mi sta facendo venire tutti questi complessi? in fondo che ho
da condividere con lui..*
EDI: sì, con un amico.. *rimanendo in
ascolto per un poco al telefono, poi sollevando un sopracciglio con aria
interdetta* sì, ti ho detto che sto bene! *quindi tornando a sorridere* si
chiama Steve! *e si volta a lui a sorridergli* pensa che mi ha salvato da ben
due pestaggi! *annuendo*
STEVE: *sì, e che scommette con gli amici
sul fatto di portarti a letto! e gli sorride di rimando, ma perchè mi
sento così... che forse aveva ragione quell'imbecille di Julian e mi sto
rincoglionendo davvero? ma io non voglio, dannazione! guardandolo, mi
sento quasi uno schifo per quello che ho "fatto".. lui è così.. è
così... non staccandogli gli occhi da dosso*
EDI: uhm? *guardando verso l'alto mentre
ascolta la madre al telefono* sì, ho pranzato con lui poco fa! e poi più tardi
mi porta al lavoro con lui! lavora in una specie di pianobar! *annuendo ancora*
sì, starò attento.. stai tranquilla! *poi dopo un attimo di pausa* posso
provare a chiederglielo! te lo faccio sapere!
STEVE: *...è che è carino, poi è
simpatico, un po' stralunato forse, però come dire.. sospirando, ditemi
che non mi sto affezionando a lui, ve ne prego!*
EDI: okei! *annuendo ancora al telefono,
poi roteando gli occhi* è proprio necessario..? *lanciando un'occhiata
amareggiata a Steve, poi in tono lamentoso come recitasse una solfa* non berrò,
non fumerò, non giocherò d'azzardo, non mi drogherò e farò sempre i compiti,
promesso.. a presto, e salutami papà! *e attacca, rimettendo il cellulare in
tasca* mi costringe a farlo ogni volta! *imbronciandosi*
STEVE: *ridacchia nel sentirgli dire quella
specie di filastroca* ma che bravo ragazzino! *ridendo ancora, poi
sorridendogli* dai, significa che si preoccupa per te, che c'è di male in
fondo..
EDI: sì, ma *stiracchiando un sorriso* la
ripeto almeno due volte al giorno, a volte anche di più, insomma okei che sto
tra le nuvole ma non esageriamo! *ridendo e facendo spallucce, poi andandogli
di fronte e prendendogli le mani* ti andrebbe di venire a casa mia la prossima
volta che ci torno? *sorridendogli tantissimo*
STEVE: *lo guarda un po' interdetto,
sbattendo le palpebre, fissando alternativamente lui e le mani* a casa
tua?
EDI: *annuisce velocemente senza smettere
di sorridergli* ci torno a metà settimana prossima, per andare a vedere l'eclissi
totale! da casa mia si vedrà benissimo! *annuendo ancora* abito in Cornovaglia,
sono due-tre ore in treno! vieni? eh? *guardandolo speranzoso*
STEVE: Cornovaglia? *continuando ad essere
interdettissimo, probabilmente la settimana prossima manco mi vorrà più
vedere.. ma annuendogli, però se ora può farlo contento questo!*
massì, non l'ho mica mai vista la Cornovaglia! *sorridendogli*
EDI: *gli sorride a più non posso
lasciandogli le mani e saltandogli letteralmente addosso gettandogli le braccia
al collo stringendolo forte* graziegraziegrazie!! sarà ancora più bello così!
non vedo l'ora! *stampandogli un bacio a schiocco sulla guancia e tornando ad
abbracciarlo stretto*
STEVE: *sarà ancora più bello..?
rimane un attimino spiazzato da quella reazione realizzando che in effetti non
aveva fatto una bella cosa facendosi quasi assalire dal senso di colpa ma
ignorandosi come al solito mentre si lasciava abbracciare, ma quei due si
possono considerare veramente amici? ed abbracciandolo a sua volta, sorridendogli*di nulla! così mi faccio anche una vacanza!
*ridacchiando*
EDI: *si scosta sorridendogli come prima e
scendendogli di dosso, ma prendendo ad abbracciarlo per la vita* così vedrai
anche casa mia! *lasciandolo e iniziando a gesticolare tutto esaltato* e poi
staremo un sacco insieme! *annuendogli, visibilmente felice*
STEVE: *continua a tenerlo abbracciato,
accarezzandogli come suo solito la testa lentamente con una mano come a
coccolarlo* per quanti giorni staremo da te?
EDI: un paio! *annuendogli* andiamo lunedì
mattina, restiamo un giorno e poi torniamo mercoledì verso sera! *poggiandogli
il mento contro il petto per guardarlo* l'eclissi è mercoledì mattina presto!
*sorridendogli a più non posso* è bellissimo che vieni..
STEVE: *continuando a tenerlo in quel modo,
assottigliando gli occhi ed evitando di incrociare il suo sguardo, mi
odierà, mi odierà...* bellissimo?
EDI: sì.. *scostandosi appena per cercare
di guardarlo negli occhi, poi spegnendosi appena nel sorriso* qualcosa non
va..?
STEVE: eh? *guardandolo, scuotendo poi la
testa* no, no! *e sorridendogli* stavo solo pensando a come torturarti in quei
giorni! *annuendogli, ridendo poi*
EDI: *gli sorride dolcemente come non
fosse minimamente preoccupato dalla cosa, sicuro al 100% che scherzasse,
sedendosi poi su una panchina lì accanto e stiracchiandosi* sai, mamma non ci
credeva che fossi davvero con un amico! è rimasta sconvolta! m'immagino papà,
poi.. e mia sorella! *allungando le gambe davanti a sè e guardandolo*
STEVE: *stando in piedi di fronte a lui ed
iniziando a fumare come suo solito, lo guarda con aria sorpresa* hai anche una
sorella?! dev'essere una figata!
EDI: insomma.. *stringendosi nelle spalle
e distogliendo lo sguardo, spostandolo verso il prato lì vicino* io faccio di
tutto per piacerle, però lei non mi sopporta proprio.. è più grande di me, e
dice che mamma e papà mi hanno viziato mentre lei non ha mai avuto quello che
voleva. *ridendo poi debolmente* ma se ho dovuto pregare mamma e papà tutta la
vita e aspettare il college per poter andare a scuola, io! *scuotendo la testa*
STEVE: *sgrana un attimo gli occhi sorpreso,
finendo col farsi andare il fumo in gola e quindi tossendo, poi lo guarda quasi
scandalizzato* cioè, tu non sei mai andato a scuola prima d'ora?!
EDI: *scuote la testa in risposta* papà è
professore universitario in astrofisica, ed è sempre riuscito a farmi avere
permessi per poter studiare a casa.. quello che so me lo ha insegnato lui.
*incupendosi appena nell'espressione* non ho mai capito perchè.. mamma diceva
che mi sarebbe potuto succedere qualcosa, che era pericoloso.. papà non voleva,
però mamma deve averlo convinto, in fondo è un dottore, le saprà bene le cose,
credo..
STEVE: *lo guarda quasi studiandolo, come se
ci fosse quasi qualcosa che non quadrava in quella storia, poi nota
l'espressione cupa del ragazzo e si poggia col gomito in testa a lui come a
reggersi* se ti interessa, io ho studiato in una specie di convento!
*scoppiando poi a ridere, scuotendo la testa* insomma, sei andato meglio tu!
EDI: *alza la testa come può visto che gli
faceva peso, e ride* siamo stati in clausura entrambi! però.. *assumendo
un'espressione più serena, guardandolo* la mia camera è all'ultimo piano e dà
su una grande terrazza, da cui c'è una veduta bellissima.. *sorridendo poi* non
so quante volte mamma mi ha sgridato perchè ho preso la febbre dormendo lì
fuori la notte!
STEVE: *restando fermo in quella posizione
guardandolo di sottecchi, poi facendo un'espressione che era tutta un
programma* certo che iniziavi da piccolo tu! dalle terrazze ai cornicioni!
*ridendo, poi scompigliandogli i capelli e sedendosi accanto a lui sulla
panchina* ma che è, non avverti il pericolo o cosa? *scuotendo la testa
affranto*
EDI: *aggrotta un attimo lo sguardo e
arriccia le labbra come riflettendo, poi fa spallucce voltandosi verso di lui*
a me non sembra di fare niente di pericoloso. lo faccio perchè voglio farlo,
diciamo che non mi preoccupo tanto delle conseguenze.. *abbassando lo sguardo*
io ho un sogno, e ho dovuto lottare diciotto anni per poter avere la
possibilità di raggiungerlo, però alla fine ce l'ho fatta! se non avessi
trascorso tutte quelle notti a guardare il cielo, a quest'ora non sarei qui, e
non ti avrei nemmeno conosciuto.. *sorridendogli* ne è valsa la pena!
STEVE: *ed ora è proprio il senso di colpa
che l'assale, ne è valsa la pena.. lo pensa sul serio? ne è valsa la pena...
guardandolo praticamente con gli occhi sbarrati, facendo l'ultimo tiro dalla
sigaretta che stava fumando guardandola che si spegneva tra le mani, annuendogli,
restando in silenzio*
EDI: *rimane a guardarlo in silenzio a sua
volta, smettendo di sorridere, distogliendo lo sguardo dopo qualche momento, devo aver detto
qualcosa di sbagliato..?
poggiando le mani sul bordo della panchina e restando con gli occhi bassi* ho espresso così
tante volte questo desiderio, che prima o poi doveva pur avverarsi.. *in tono di
voce bassissimo*
STEVE: *quanto può volerti bene una
persona che ti spinge a fare cose spregevoli? gettando il mozzicone a
terra, continuando a fissarlo, poi guardando Edi con la coda dell'occhio,
quanto invece può volertene uno che ti dice queste cose? ...ti ricordi Ve,
quand'è che hai detto una cosa del genere anche tu? chiudendo poi gli occhi
quasi a cercare di ricordare qualcosa, poggiando i gomiti sulle gambe e la
testa sui pugni stretti, quando vivevi il tuo di sogno e ti hanno distrutto
tutto... vuoi fargli provare la stessa cosa..? perchè? PERCHE'? sospirando*
io anche sono contento di averti conosciuto.
EDI: *lo osserva assumendo quasi
meccanicamente la stessa espressione senza però riuscire a realizzare perchè
sembrasse così triste, quindi gli si avvicina cingendogli le spalle con le
braccia, dandogli un bacino contro la tempia* io non sono bravo ad aiutare le
persone e capire quello che hanno, però *rimanendoci poi poggiato con una
guancia* ti prometto che qualsiasi cosa succeda, rimarrò vicino a te per
tirarti su facendo da bersaglio per le tue prese in giro! *sorridendogli
debolmente*
STEVE: *lo ascolta e sorride istintivamente,
poi balza in piedi di fronte a lui stringendo un pugno* oh, ora so su chi
sfogare le mie frustazioni! *ma poi ride, scuotendo la testa* andiamo vah, che
sennò faccio tardi a lavoro!
***
STEVE: *circa le undici e mezza di sera è
fuori dal locale dove lavorava, come al solito ormai insieme ad Edi,
stanchissimo e con la camicia che odorava di whiskey che un cliente casualmente
gli aveva fatto finire addosso, guarda Edi che era tutto contento,
ridacchiando* certo che ti sei divertito, eh?
EDI: *che per l'appunto stava tutto
esaltato a girargli intorno, saltellando e gesticolando* bel-lis-si-mo!! voglio
venirci tutti i giorni! *tenendolo per un braccio stretto, quasi aggrappandosi*
ti rendi conto di quante cose mi sono perso in tutto questo tempo?! *ridendo*
STEVE: *lo ascolta scuotendo la testa
amareggiato, sospirando* e dire che stasera i tizi che suonavo non erano
nemmeno questo granché! *facendo spallucce poi, sorridendogli* però mi fa
piacere che ti sia divertito! *iniziando poi a camminare praticamente
trascinandolo visto che gli si era aggrappato al braccio*
EDI: tantissimo! *sorridendogli mentre lo
guarda e continuando a tenerlo stretto per il braccio, camminandogli a fianco*
tutta quella gente, la musica.. un sacco di cose che non avevo mai nemmeno
visto! *esaltato come si trattasse di qualcosa di spettacolare, ma a tutti gli
effetti per lui lo era*
STEVE: *gli sorride di nuovo guardandolo* se
ti è piaciuto così tanto, ti ci porterò di nuovo allora! *entrando alla
stazione della metropolitana per prendere l'ultimo treno che li avrebbe portati
direttamente fuori al college*
EDI: davvero? *guardandolo realmente
felice e stringendosi di più a lui, seguendolo in stazione in attesa del treno
che stava per passare* non ho mai neppure preso il treno così tardi!
STEVE: wow, praticamente ti ho fatto
conoscere un mondo nuovo! *dicendolo in tono di sfottò visto che come al solito
scherzava, anche se poi era vero, ridacchiando e salendo poi sul treno che si
era appena fermato*
EDI: *sale sul treno tirando il ragazzo
con sè, mettendosi a sedere tranquillo e rimanendo appiccicato al suo braccio
nemmeno fossero siamesi o avesse paura di perderlo per strada, senza smettere
di sorridergli e guardarlo*
STEVE: *lasciando che lui gli stesse appiccicato
addosso, accidenti! tirando un respiro profondo, poi guardandosi la
maglia commenta distrattamente* chissà se andrà via l'odore di whiskey!
EDI: *gli si avvicina di più annusandogli
addosso mentre gli sta poggiato con la guancia sulla spalla* addosso a te non è
sgradevole! *sorridendogli tranquillo*
STEVE: *lo guarda con la coda dell'occhio,
poi con tono leggermente malizioso* ah, non è sgradevole addosso a me?
EDI: *senza fare una piega, scuote solo
leggermente la testa in risposta, continuando a rimanere in quella posizione
abbracciato a lui respirandogli addosso*
STEVE: *sorride tra sè e sè, è un
esserino adorabile.. poggiando la propria testa su quella di lui e
guardandolo con la coda dell'occhio* alla prossima dobbiamo scendere!
EDI: *annuisce in silenzio, poi mentre
solleva la testa verso di lui porta una mano alla guancia opposta, baciandogli
quella che aveva vicino, sorridendogli poi e alzandosi, tirandolo per mano, per
avviarsi alla porta del treno che stava per fermarsi*
STEVE: *solo per quell'istante chiude gli
occhi godendosi quell'attimo di tranquillità, lasciandosi tirare e stando
praticamente mano nella mano con lui scendendo dal treno che si era fermato* lo
sai che circolano storie strane su questa stazione?
EDI: davvero? *alzando lo sguardo verso di
lui mentre si avviano assieme al college, con aria curiosa* che genere di
storie? *ricominciando ad esaltarsi*
STEVE: *fa spallucce, con tono vago* dicono
che quando sia stata costruita, abbiano distrutto una cripta di una chiesa e
tutto il suo contenuto.. lessi sul giornale qualche tempo fa che c'era
addirittura chi diceva d'aver visto dei fantasmi!
EDI: *sgrana gli occhi* FORTISSIMO!!
*aggrappandosi ulteriormente al braccio e scuotendolo* tu ne hai mai visti? io
non ho mai visto un fantasma! *scuotendo la testa e gesticolando, tutto preso*
STEVE: *guardando per un secondo altrove, e
dire che io volevo spaventarlo! sospirando e scuotendo la testa* no, non
l'ho mai visto un fantasma, o almeno non credo!
EDI: *gli sorride e prende ad annuire a
ripetizione, raggiungendo il college* è bellissimo, qualche volta dobbiamo
tornarci di notte! *tirandolo dentro per la mano* dobbiamo riuscire a vederli!
*stringendo una mano a pugno, con gli occhi che gli brillavano all'idea*
STEVE: tu.. tu sei completamente andato!
*sottolineando il concetto con un gesto della mano, annuendogli* perchè mai
vorresti vedere un fantasma?! *camminando lungo il cortile del college
praticamente deserto visto l'orario*
EDI: *non accusando minimamente l'offesa,
alzando lo sguardo* perchè sarebbe una cosa interessantissima! vedere un
fantasma vero.. *portandosi un dito della mano libera alle labbra, come stesse
riflettendo* chissà come ci si sente a essere un fantasma! *sbattendo gli occhi
verso di lui* saranno tristi, nessuno crede in loro...
STEVE: nah.. *e gli viene quasi da
consolarlo vedendolo così, dato che quasi gli faceva tenerezza* sono un sacco
le persone che credono nei fantasmi.. io se lo fossi, mi diverterei a
spaventare la gente! *ridendo poi*
EDI: io anche ci credo.. *annuendogli e
raggiungendo l'ascensore al piano terra, rimanendogli di fronte senza
lasciargli la mano, dopo averla chiamata col pulsante* se fossi un fantasma
starei vicino a quelli soli! anche se, non so quanto gradirebbero! *ridendo e
facendo spallucce*
STEVE: ma insomma, i fantasmi dovrebbero
spaventare, non fare compagnia! *annuendo convinto, poi sorridendogli* perchè
non dovrebbero gradire? *facendo spallucce ed entrando nell'ascensore,
trascinando dentro anche lui*
EDI: perchè già coi vivi non vado tanto
d'accordo adesso che sono vivo anche io, figurati da morto e per giunta
fantasma.. *dicendolo con convinzione però ridendo, rimanendo vicino a lui, di
fronte*
STEVE: è per questo che i fantasmi si
divertono ad incutere timore! *annuendo convinto una sola volta, poi gli
sorride, schiacciando il pulsante per il secondo piano*
EDI: *abbassando lo sguardo per un attimo
pensandoci su, poi imbronciandosi appena* quando muoio spero di diventare un
fantasma allora, perchè ho un sacco di gente a cui dover incutere timore..
STEVE: la vendetta è uno dei sette peccati
capitali, non dovresti fare pensieri così impuri! *annuendogli, notando poi che
l'ascensore si era fermata gli lascia la mano* io salgo un attimo in camera
mia... sai, il whiskey non è proprio il mio profumo preferito!
EDI: *fa un'espressione finto-offesa al
rimprovero, poi gli annuisce e gli dà un altro bacino sulla guancia, vicino
all'angolo delle labbra, sorridendogli e uscendo, diretto verso camera propria*
STEVE: *sorride di rimando ad Edi, salendo
poi in camera sua, eh sì... è proprio adorabile! percorrendo poi il
corridoio ed entrando nella propria stanza*
***
ANGOLO RECENSIONI
CriminalMindsCorp. a rapporto<3
Anzitutto, come di prassi, la CMC ringrazia tutti
quelli che hanno aggiunto questa storia alle seguite/preferite u_u e vi sprona
a lasciare qualche recensione... X3
Lelèchan: o_ò
tu non rasi la testa a nessuno, oh!!! ma come osi?!
Fliss90:
siamo contente ti piaccia la nostra storia :3 e comunque bisogna leggere per
scoprire le reazioni di Steve u_ù
Rivella_Chan: e
oltre a essere maschio, è anche acquario xD e si sà che quel segno è portato a
ponderare pensieri da pervertiti ù-ù (senza offesa, hanno anche un sacco di
qualità <3) e Ve non è squinternato çWç! comunque a noi fa soltanto piacere
se ci recensisci ^^
Marie16: Ve
non ce l'ha mai avuto un neurone sano... no, forse ad avercelo sì, ma non gli
ha mai dato ascolto ù_ù
detto ciò, ci si sente al prossimo aggiornamento
u.u
JULIAN: *sogghigna tra sè e sè dato che aveva
visto un po' la scena visto che era nascosto lì vicino, ed ora a noi due, Ve!
controllando nelle tasche e andando verso la camera di Edison dopo circa un
paio di minuti, bussando*
EDI: *che armeggiava col caricabatterie
del proprio cellulare dopo averlo cercato nel disordine assurdo dei propri
cassetti, si volta di scatto verso la porta con aria mezza stupita, di già? facendo poi
spallucce e avviandosi ad aprirla, rimanendo a occhi sgranati davanti a Julian*
JULIAN: sorpresa! *con entrambe le mani in
tasca poggia un piede vicino allo stipite della porta in modo tale che il
ragazzo non potesse chiudere la porta, poi sorridendogli beffardo* muoio
proprio dalla voglia di scambiare due parole con te! *dicendolo ovviamente in
tono ironico, seppur in effetti aveva delle cose da dirgli*
EDI: *indietreggia leggermente lasciando
la maniglia della porta e guardandolo sospetto* che vuoi..?
JULIAN: e che palle, fammi entrare, no?
l'educazione dov'è finita?! *scuotendo la testa mantenendo quell'espressione,
guardandosi poi in torno ed entrando in camera sua spontaneamente, chiudendo la
porta e guardarlo, restando qualche secondo in silenzio, poi improvvisamente* sai,
oggi pomeriggio abbiamo fatto una scommessa con Ve!
EDI: eh? *una scommessa? con Steve? facendo
un'espressione interdetta e seguendolo con lo sguardo* che vuoi dire..?
JULIAN: non che me ne freghi di te, *mettendo
le mani avanti, senza manco troppa delicatezza* te lo dico perchè insomma, non
vorrei perdere le mie cinquecento sterline, che *sogghignando poi* quei due
avrebbero preso se entro domani pomeriggio tu e Ve avreste scopato!
EDI: *immediatamente avverte una violenta
stretta al petto a quella frase, e rimane ad occhi sgranati fissandolo, come
pietrificato, senza quasi respirare, poi scuotendo in fretta la testa* e ti
aspetti che ti creda? *ridendo istericamente e abbassando lo sguardo* Steve..
*fermandosi un attimo prima di continuare* non lo farebbe mai..
JULIAN: oh povero piccolo! *ovviamente in
tono ironico, a prenderlo spudoratamente per culo* ne sei davvero così sicuro?
*sogghignando di nuovo, stringendo nelle mani una cosa sempre tenendole in
tasca*
EDI: *torna a guardarlo, visibilmente
spaventato, stringendo forte i pugni per il nervoso* certo!! *quasi gli urla
contro, in tono strozzato* lui non lo farebbe mai, lui è mio amico, lui-- *non l'ha fatto
davvero, sta mentendo, lo dice solo per farmi soffrire, non è vero niente* lui non mi
farebbe mai del male! *cercando inutilmente di deglutire*
JULIAN: *a quelle parole scoppia a ridere,
scuotendo la testa ed estraendo dalla tasca una sorta di ipod
dov'era registrata la conversazione avuta quel pomeriggio* allora senti qui! *e
gli piazza le cuffie nelle orecchie, accendendo e selezionando la traccia, sciacciando su play, ho vinto io, ho decisamente vinto
io!*
EDI: *dapprima resta spaesato da quel
gesto, lasciando che gli mettesse gli auricolari dell'ipod
nelle orecchie, una
registrazione..?
e rimane in ascolto, sgranando di nuovo gli occhi e tenendoli fissi al
pavimento nel riconoscere la voce di Steve di seguito a quelle di Julian e Robert, "ti
starai mica rammollendo dietro a quello?", "vorrà dargli una bottarella per
divertimento, no?"
e prende a respirare quasi a fatica, scosso da un tremito continuo in attesa
della risposta di Steve "..vi
ho fottuti, certo che voglio divertirmi, ma vi pare?"* no.. *mormora
pianissimo, portandosi una mano alla bocca con gli occhi che gli venivano
lucidi senza che riuscisse a controllarlo nel continuare ad ascoltarlo, "se perdi
non ti do niente, però",
"ci
sto!",
"avrai
le tue prove!"
e prende a scuotere velocemente la testa, senza riuscire neppure più a parlare,
tremando solo*
JULIAN: *sorridendo soddisfatto, gli toglie
le cuffie prendendosi l'ipod e spegnendolo,
rimettendolo in tasca* ora mi credi, sì? *facendo spallucce* la verità è che
non gliene frega niente di te! *infierendo ancora di più, così impari Ve, a
metterti contro quelli più grandi di te! ed andando verso la porta* ah che
bello, domani avrò le mie 500 sterline! *dicendolo tra sè e sè più che a lui,
aprendo la porta ed uscendo*
***
STEVE: *ignaro della cosa, dopo aver fatto
una doccia veloce e indossato una tuta a mo di pigiama, prende le chiavi della
propria stanza e fa per raggiungere quella di Edi scendendo le scale ed
intravedendo tra i gradini delle punte di cresta blu, Julian?
un attimo stranito, poi collegando con quel pomeriggio, eh? no, oddio, no!
no vabbè ma quello Julian è
stupido, non avrebbe mai potuto avere l'idea di andare a parlare con Edi!
facendo spallucce ma affrettando il passo, sono diventato malpensante...
e arrivando fuori la porta della camera di Edi, bussando*
EDI: *rimasto fisso impalato lì dove aveva
ascoltato quella registrazione, perchè? gli occhi
lucidissimi puntati ancora a terra senza riuscire a mettere a fuoco nè
l'immagine nè i pensieri, sentendo solo un fortissimo dolore al petto, che gli ho fatto
di male?
scosso continuamente da tremiti per un senso di smarrimento, sussultando nel
sentire bussare alla porta, e avvertendo contemporaneamente quel dolore
acuirsi, sapendo che era proprio lui*
STEVE: *aggrottando un attimo la fronte
realizzando che il ragazzo non gli aveva ancora aperto, bussa di nuovo più
forte supponendo che non l'aveva sentito* Edi? sono Steve, apri!
EDI: *si volta a guardare la porta che in
realtà non era neppure chiusa a chiave, senza avvicinarsi neppure ad essa,
quasi ne avesse paura e difatti la sua espressione non esprime nient'altro, "non può
andare al college, Nathan, lo capisci? Lo capisci che sarebbe indifeso?" e scuote la
testa che cominciava a girargli mentre cerca invano di respirare normalmente, e
allunga la mano verso la maniglia, "invece
potrebbe essere l'occasione giusta per trovare un amico, Lucy" rimanendo
però fermo a mezz'aria e ritirandola subito, tornando invece al letto,
rifugiandosi nell'angolo e stringendo forte il pelouche
di E.T., senza fare un fiato nè riuscire a piangere,
in pieno panico*
STEVE: *bussa di nuovo continuando a
chiamarlo senza ricevere risposta, così prova ad aprire la porta e nota che in
effetti era aperta, affacciandosi e non scorgendolo nella penombra della
stanza* ..Edi? *entrando, chiudendo la porta* dovresti chiuderla la porta, ci
sono sempre cattivi sogge-- *interrompendosi nel
vederlo rannicchiato in un angolo abbracciato al pelouche,
avvicinandosi e guardandolo con aria preoccupata, si siede praticamente accanto
a lui* hey... *non collegando per niente e soprattutto non immaginando
nemmeno lontanamente quello che era successo*
EDI: *di tutta risposta si stringe di più
nell'angolo, senza rispondergli nè smettere di tremare, senza neppure
guardarlo, col viso nascosto contro il pelouche e le
ginocchia al petto, voleva
solo portarmi a letto, E.T., mi ha detto un sacco di
bugie, è stato più cattivo di tutti, sai? chiudendo anche stretti gli
occhi*
STEVE: *ancora più preoccupato di prima nel
vederlo tremare così tanto, fa per poggiargli una mano sulla spalla* cosa
c'è, Edi? non ti senti bene? vuoi che chiami un dottore..? *dicendolo con tono di voce basso, anche
piuttosto allarmato*
EDI: *e poi aveva ragione la mamma, e aveva
ragione Deedee, solo tu sei--, scansandosi
istintivamente appena lo tocca, stringendo di più il pelouche*
voglio
andare a casa.. voglio andare a casa.. voglio.. andare a casa.. *con un filo
di voce, senza riuscire a calmarsi*
STEVE: *rimanendo fermo con la mano a
mezz'aria vedendolo scansarsi ma senza arrendersi, prendendo ad accarezzarlo* ci
vai la settimana prossima, ci dobbiamo andare insieme, ricordi? *abbozzando
un sorriso come a volerlo tranquillizzare, che cosa gli è preso? che posso
fare?* non mi vuoi dire cosa c'è, Edi? perchè stai così, cos'è successo?
EDI:avevi bisogno di soldi..? potevo prestarteli, ho dei risparmi,
sai.. ne ho.. un po'.. *chiudendo gli occhi per i capogiri e quasi abbandonandosi contro
il pelouche, senza lasciarlo* che freddo..
STEVE: eh? ma che cosa stai dice-- *in quel momento quasi collega tutto, alzandosi da lì e
rimboccandogli le coperte per farlo stare al caldo, sedendosi di nuovo, vittima
ormai del senso di colpa più profondo* hai.. hai parlato con Julian? l'ho visto scendere le scale, mentre venivo qui..
EDI: *si accuccia nella coperta
tirandosela fin sul naso, con aria ancora più terrorizzata dopo aver risentito
il nome del ragazzo e gli occhi pieni di lacrime, ancora stretto al pelouche* puoi
telefonare mamma.. per favore.. puoi chiederle di venire a prendermi..? *senza
guardarlo in viso*
STEVE: Edi, ascoltami... *distogliendo lo
sguardo, ma quanto faccio schifo? prendendogli le mani con le quali lui
stringeva la coperta e intrecciandole delicatamente nelle sue, accarezzandole*
non so cosa ti abbia detto, ma io non.. *inclinando un po' la testa per
guardarlo negli occhi mentre parlava* non ti avrei fatto niente, davvero.. *seh, e pretendi che ti creda? faresti molto
meglio a prendere il telefono e chiamare sua madre! gli faresti meno male!*
EDI: *rimane per qualche attimo con lo
sguardo basso ascoltandolo, poi fa per ritirare debolmente le mani dalle sue,
cominciando finalmente a piangere e tremando di più, teso in maniera quasi
innaturale* cretini..
vi ho fottuti.. certo che voglio divertirmi ma vi pare.. se perdi però.. non ti
do niente..
*ripetendo esattamente le parole della registrazione, aderendo al muro per
stare distante da lui*
STEVE: *sgrana gli occhi sentendo quelle
parole, lo stronzo ha registrato la conversazione? incredulo quasi, poi
alzandosi dal letto in modo tale che Edi potesse evitare di stare incollato al
muro a causa sua, scuotendo la testaguardandolo* sò che non mi crederai mai,
nemmeno io lo farei *facendo spallucce* volevo assecondarli per capire cosa
volevano da me. *distogliendo poi lo sguardo* non ho mai avuto sul serio
l'intenzione di farti del male... *questa cosa non doveva iniziare nè
svolgersi così, mi starà odiando a morte... che posso fare? eh, e che devo
fare... fossi in lui mi picchierei io per primo!*
EDI: perchè non me l'hai detto, allora.. eh.. perchè.. *accartocciandosi di nuovo su se stesso abbracciando stretto il pelouche senza riuscire a smettere di piangere, per cui
leva gli occhiali poggiandoli sul comodino con la mano che gli tremava
visibilmente dato che erano completamente appannati, sentendosi la testa
scoppiare e pertanto la vista annebbiata*
STEVE: *non piangere! aiutandolo
istintivamente a poggiare gli occhiali sul comodino, sfiorandogli la mano*
perchè non volevo sapessi di questa cosa, visto che loro sicuramente volevano
vendicarsi soltanto su di me.. *accarezzandogli dolcemente una guancia, scusami...
e sedendosi poi a terra, accanto al letto*
EDI: *resta a guardarlo attraverso le
ciglia bagnate senza sapere come rispondergli, con lo sguardo spaventato, poi
allunga un braccio fuori dalle coperte continuando a tenere stretto a sè il pelouche con l'altro, sai E.T., sono
proprio tutto stupido, mi fa tanto male ma non voglio che stia seduto lontano
da me
facendogli un po' di spazio rimettendosi nell'angolo e facendogli segno di
sedersi, guardandolo negli occhi mentre piange*
STEVE: *lo guarda con aria interrogativa
tornando a sedersi accanto a lui sul letto, allungandosi la manica della maglia
ed asciugandogli gli occhi* non piangere..
EDI: *lascia che lui gli asciughi gli
occhi, poi gli si accoccola contro il petto come a cercare calore, stando ad
occhi socchiusi per debolezza e il mal di testa, prendendogli una mano e
portandosela al petto* è
su Plutone che voglio andare, okei..? te lo ricordi..?
STEVE: *non capisce più niente per
quell'istante, stringendolo di più a sè ed accarezzando la sua mano con la
propria, annuendogli* però così saremmo lontani..
EDI: tanto.. quando dovrai mandarmi nello spazio sarò morto.. saremmo
lontani comunque.. *a voce bassissima e chiudendo gli occhi, senza un briciolo di
forza in corpo*
STEVE: verrò con te. *dicendolo quasi in un lamento e in tono talmente basso da non
sentirsi quasi, continuando a tenerlo stretto a sè, accarezzandogli la testa di
tanto in tanto, alternando lo sguardo tra lui e quelle stelline incollate sul
soffitto, quanto male devo avergli fatto?*
EDI: *scuote piano la testa rimanendogli
accoccolato contro* fa
un sacco freddo su Plutone, non venire.. *alzando poi appena lo sguardo
verso di lui* ho
dimenticato di fare le foto stasera..
STEVE: proprio perchè fa freddo non
posso lasciarti solo. *annuendo una volta sola,
respirando piano e ricambiando lo sguardo* vuoi che vada a farle io?
EDI: *gli fa cenno di no con la testa, poi
si scosta mettendosi giù steso, poggiato con la testa sulle sue gambe,
guardando le proprie stelline luminose al soffitto ad occhi socchiusi, con aria
triste* quando
hai detto di essere felice di avermi conosciuto.. perchè l'hai detto..?
STEVE: *stando con la schiena poggiata
contro il muro, accarezzandogli la testa e giocherellando con alcune ciocche di
capelli del ragazzo* stare vicino a te mi fa sentire bene, mi mette di buon
umore.. *annuendo piano, alzando lo sguardo anche lui verso quel cielo finto*
EDI: *tentenna qualche istante, poi
alzando lo sguardo verso di lui* ti piaccio solo in quel senso?
caratterialmente? *dicendolo stranamente senza arrossire, e un po' più calmo di
prima*
STEVE: *si mordicchia un labbro all'interno
guardandolo nei suoi occhi azzurri che brillavano ancora di più, indeciso quasi
se dirglielo o meno dato il momento, poi sospirando* non solo in quel senso..
EDI: *rimane a guardarlo in quel modo, in
silenzio, poi si tira su con un braccio standogli più vicino, vedendolo solo
per la luce che entrava dalla finestra* quanto?
STEVE: *sorride tra sè e sè a quella
domanda, non staccandogli gli occhi da dosso, vedendolo attraverso la stessa
luce* anche tanto. *annuendo piano una sola volta*
EDI: *continua a fissarlo negli occhi
attentamente da quella distanza, perchè
non riesco a non credergli?
assumendo un'espressione triste, sono
così stupido da credergli dopo quello che ho sentito, perchè devo essere così? senza
staccare gli occhi dai suoi, tanto intensamente che sembrava volergli leggere
dentro solo guardandolo, avesse
voluto divertirsi con me avrebbe potuto farlo fin dal primo momento, no..? scuotendo poi
appena la testa, confuso, potrebbe
star dicendo queste cose solo per convincermi..*
STEVE: *rimane fermo in quella posizione a
guardarlo immaginandosi quasi quali fossero i pensieri di Edi, beh già è
tanto che mi parla! guardandolo fisso a sua volta quasi a volergli
trasmettere un qualcosa, accarezzandolo di tanto in tanto, pensare che era
così contento prima! respirando piano* mi spiace..
EDI: *abbassa appena lo sguardo, poi quasi
mormorando, senza guardarlo più* forse
davvero sono stupido e malato di mente come dice mia sorella, sai.. dice che ho
cose strane nella testa.. e immagino cose che non esistono *corrugando
la fronte nel parlare* e
ha ragione anche mamma, non so difendermi, e nemmeno capisco che non devo
fidarmi così tanto delle persone perchè poi fa male.. sono stupido davvero *alzando per
un attimo lo sguardo verso di lui sorridendo debolmente, poi abbassandolo
nuovamente* però.. *tornando
triste, fissando verso un punto indefinito* crederti adesso è come camminare in
bilico a quindici metri da terra per fotografare le stelle.. insensato e
pericoloso, però non riesco a farne a meno, per qualche motivo.. è che.. *abbassando
sempre di più il tono di voce, che gli tremava appena* nemmeno stare a quindici metri
dal suolo mi dà vertigini come me ne dai tu, e questo non può essere solo
immaginazione, no..? non può essere che lo sto solo immaginando come tutto il
resto.. eh..?
STEVE: *lo ascolta attentamente cercando per
quant'è possibile di guardarlo negli occhi, le vertigini.. "ecco, dà la
vertigini"cercando le sue
mani, "meglio di una copertina, anzi, meglio di una torta al cioccolato!"
prendendogliele e accarezzandogliele, per poi stringerle nelle proprie "era
come quando ti svegli il primo giorno di vacanze dopo che è finita la scuola!"sorridendo debolmente, poggiandosi con la
propria testa contro quella del ragazzo* non farti condizionare Edi, io sono
qui e-- *e..? "ti voglio bene?"* ed è vero, sono qui con te e
non svanirò improvvisamente come una sorta d'allucinazione...
EDI: *tiene lo sguardo basso lasciando che
gli prendesse le mani, sentendole ghiacciate contro quelle di lui, poi respira
piano cercando di farsi calmare e convincere da quelle poche parole, annuendo
appena*
STEVE: *resta per qualche secondo ancora
così a tenergli le mani, bloccato quasi come non sapesse come esprimersi a
parole, quindi porta una mano di lui sul proprio petto come a fargli sentire il
battito del cuore che era aumentato un po'in seguito a quello che gli aveva detto e tirandolo a sè poi
abbracciandolo con un braccio solo, restando seduto sul letto con la schiena
contro il muro*
EDI: perchè il tuo cuore fa così? *rimanendogli
poggiato contro, semirilassato più per stanchezza che
per tranquillità effettiva*
STEVE: credo che faccia così perchè
gli piace stare insieme a te. *sempre
tenendolo a quel modo, respirando piano*
EDI: *alza lo sguardo verso di lui per un
attimo, con gli occhi grandi e l'aria stupita, poi gli si poggia precisamente
con le labbra contro il cuore depositandovi un bacio e poi delle carezzine
lievi* quando
gli parli la prossima volta, digli che sono felice che gli piaccia stare con
me, e che lo ricambio!
STEVE: *gli sorride in maniera dolce,
poggiandogli una mano sulla testa* penso.. penso che ti abbia sentito, sai?
*guardandolo con aria quasi persa, passandogli poi la mano che gli aveva
poggiato sulla testa tra i capelli*
EDI: *ricambia lo stesso sorriso e lo
stesso sguardo, più tranquillo, ..e
poi perchè non dovrei credergli?
portando una mano a carezzargli il viso solo con le dita, pianissimo quasi da
non sentirsi, sulla guancia e scivolando poi piano verso le labbra,
sfiorandogli i piercings, gliel'ho anche promesso*
STEVE: *socchiude gli occhi a quelle
carezze cercando di godersi quel momento rilassandosi un po', poggiandogli
delicatamente le mani sui polsi, quasi ad accarezzarglieli* vuoi.. vuoi
ancora rimanere vicino a me?
***
ANGOLO RECENSIONI
CriminalMindsCorp. a rapporto<3
Proprio oggi abbiamo avuto nuove persone a
seguirci <3 siamo contente che questa nostra storia vi piaccia ^O^ ma come sempre aspettiamo cenni di vita... Quindi
sbrigatevi a recensire o.ò
Lelechan:o_ò
OOOOOOOHHHH leva le zampe da dosso a Edi!! ma ti pare dopo tutte quelle seghe
mentali che gli faccia del male?! ma ci hai mai giocato a cluedo?
XD
Marie16:
certo, Steve per quanto strano possa essere è un gentleman, non gli farebbe mai
niente (sese XD)! ù_ù ed
Edi è suo.
Rivella_Chan: Edi è cuccioloso
infinito+1 (L) e Ve non si farebbe mai domande sull'esserlo o meno, conosce già
le risposte, fidati xD! e per il fatto che ha
studiato a casa... continua a leggere perchè ci sono un sacco di sorprese ù.ù che assolutamente non riveleremo, altrimenti non son
degne di questo nome!
Martyz: in che senso ti stai
rincoglionendo appresso a Ve? xD e non è un dannato ç_ç non parlare male di lui sennò s'incazza e son guai!!
A questo punto ci auguriamo che anche questo
capitolo sia stato di vostro gradimento :3 e alla prossima!
STEVE: *socchiude gli occhi a quelle carezze
cercando di godersi quel momento rilassandosi un po', poggiandogli
delicatamente le mani sui polsi, quasi ad accarezzarglieli* vuoi.. vuoi
ancora rimanere vicino a me? *dicendolo a voce bassissima*
EDI: io mantengo le promesse che faccio! *dicendolo con convinzione, imbronciandosi appena a quella
domanda la cui risposta dava per scontata, annuendogli*
STEVE: *sorridendogli di nuovo* meglio così!
*annuendo, poi si stacca da lui e stiracchiandosi* ho un sonno pazzesco, credo
di essere stanchissimo! *sbadigliando e stendendosi sul letto occupandolo
praticamente tutto*
EDI: *rimanendo spiaccicato contro
l'angolo perchè non gli aveva lasciato spazio, prima lo guarda interdetto, poi
trattenendosi dal ridere* certo che così la scommessa la perdevi anche se io
non ne fossi stato al corrente!
STEVE: *lo guarda assottigliando gli occhi* tsk. *sistemandosi meglio sul fianco, guardandolo poi con
aria che di innocente aveva più o meno.. niente* se davvero voglio fare una
cosa, ci riesco comunque ed in qualsiasi situazione. *annuendo come a darsi
ragione*
EDI: *lo guarda arricciando un attimo le
labbra, poi si sistema accanto a lui, su un fianco a sua volta così da stargli
di fronte* se lo dici tu. *facendo spallucce*
STEVE: ma è vero! *annuendo di nuovo, poi si
toglie l'elastico dai capelli poggiandolo sul comodino accanto agli occhiali di
Edi scuotendo appena la testa, poggiandosi poi di nuovo con la testa sul
cuscino*
EDI: non lo metto in dubbio! *annuendogli
tranquillo ma con aria assorta, come se riflettesse insistentemente su
qualcosa, poi si tira su sporgendosi oltre di lui, verso il comodino, a
prendersi il pigiama dal cassetto, poggiandoglielo addosso con noncuranza quasi
lui fosse un mobiletto, mentre si toglie la felpa che aveva addosso* certo che
500 sterline sono parecchie, eh.. *con lo sguardo verso l'alto*
STEVE: *lo guarda assottigliando gli occhi e
stavolta con aria involontariamente minacciosa, poi prende il suo pigiama e lo
esamina quasi, infine gli lancia un'occhiata tra il divertito e il malizioso*
di’ un po', ti stai facendo pensieri su di me? *continuando a tenere il suo
pigiama tra le mani*
EDI: pensieri? *rimanendo con la zip
aperta fino in fondo e sollevando un sopracciglio* riflettevo solo sul fatto
che sono un sacco di soldi, ci si possono fare tante cose! *allungando una mano
verso di lui come a fargli cenno di passargli il pigiama*
STEVE: *aggrotta le sopracciglia fingendo di
annuire e poi in tono ironico* sì, ci sto credendo che pensavi a quello! *e
scuote la testa come a dire no, stringendo di più a sè il pigiama di Edi*
EDI: e a cosa sennò? *ridendo, e
insistendo a tenere il braccio steso verso di lui* dammelo!
STEVE: no! *annuendo, continuando a tenersi
il pigiama e facendogli una linguaccia* dormi senza! *dicendolo con tono di
voce ed espressione leggermente maliziosi*
EDI: *lo guarda fisso diversi secondi, poi
si rimette giù così come stava e gli si avvicina, bisbigliandogli all'orecchio
e schermandosi con una mano come stesse per confidargli un segreto
inconfessabile* già
che devo stare così tutta la notte, a questo punto adoperiamoci e prendiamoci
quelle 500 sterline!
*ridendo subito dopo*
STEVE: *fa per rispondergli ma poi scuote la
testa tra sè e sè quasi scandalizzato da quello che gli aveva appena detto*
VEDI? io l'avevo detto che ti stavi facendo i pensieri sconci su di me, altro
che “500 sterline sono un mucchio di soldi”! *ridendo anche lui, gettando poi
il pigiama di Edi a terra e tornando a guardarlo con aria furba*
EDI: *segue con lo sguardo il proprio
pigiama che volava via, poi sposta gli occhi mezzi sgranati su di lui* ma
scusami, è in virtù delle 500 sterline che ci pensavo! *sorridendogli poi, e
parlando come se si trattasse di andare al cinema* facciamolo, nel mentre ci
fotografiamo e poi porto io personalmente le foto a quell'idiota! sai che
soddisfazione.. *con una strana lucina negli occhi* così impara, sì..
STEVE: tu stai frequentando brutta gente!
*ridacchiando, sistemandosi meglio sul letto e avvicinando poi le proprie
labbra all'orecchio di Edi e parlandogli sottovoce con tono vagamente sensuale*
di’
piuttosto che muori dalla voglia di venire a letto con me..
EDI: *rimane un attimo così, supino e con l'espressione
strabuzzata, poi facendo una risatina* ma su, scherzavo! *dandogli una leggera
gomitata, eh
insomma.. UN MOMENTO! "INSOMMA" CHE?!* e poi dicono che faccia male,
non ci tengo! *scuotendo la testa a ripetizione*
STEVE: *restando sempre con le labbra
poggiate contro l'orecchio di Edi, portandogli una mano sul viso
accarezzandoglielo delicatamente e piuttosto divertito all'idea* ma io farei
piano..
EDI: *chiude gli occhi qualche istante a
sentirlo parlare in quel modo, poi cominciando a tentennare parlando a
macchinetta* sì ma insomma ecco, è che non sono capace, poi sono un imbranato
in queste cose, l'hai visto, e non ho nemmeno la minima idea perchè non ho mai
neppure fatto pratica, non ne so niente di niente, proprio zero, poi magari ti
rovini la serata, ecco..! *prendendo a ridere istericamente di nuovo e annuendo
a ripetizione*
STEVE: *ridacchia tra sè e sè nel sentirlo
parlare, è troppo divertente quando fa così! scuotendo
impercettibilmente la testa, scostandosi un attimo per sorridergli, portando
poi l'altra mano sull'altra guancia avvicinando di più il proprio viso a quello
di Edi, carezzando le labbra del ragazzo con le proprie e baciandogliele
delicatamente, sorridendo*
EDI: *sgrana gli occhi per la sorpresa
rimanendo immobile come una statua per diversi secondi prima di rendersi conto,
quindi ricomincia a respirare e si rilassa leggermente, socchiudendo gli occhi,
non posso
mai sopravvivere, se solo per un bacio accennato rischio l'infarto!*
STEVE: *continua per diversi secondi così,
ogni tanto mordicchiandogli leggermente il labbro senza fargli male, prendendo
poi a baciarlo man mano più intensamente portandogli una mano dietro la nuca e
l'altra giù lentamente finendo col tenerla poggiata sul fianco di Edi*
EDI: *cerca di fare respiri lunghi e
profondi mentre lo ricambia piano, impiegando un po' ad ingranare tanto che era
agitato, poi chiude completamente gli occhi lasciandosi più andare mentre
arrossisce vistosamente per via del battito accelerato, stringendosi un po' di
più a lui quasi per sicurezza*
STEVE: *continua a baciarlo così mentre gli
fa grattini sulla nuca con la mano che aveva poggiato lì precedentemente,
staccando poi le proprie labbra da quelle di Edi prendendo a baciargli
lentamente il collo, guardandolo con aria assorta, accarezzandogli la schiena
delicatamente dal basso verso l'alto*
EDI: *prende a respirare piano a labbra
socchiuse, scosso da leggeri brividi per ognuno di quei baci sul collo e le
carezze alla schiena, arcuandosi leggermente contro di lui per impulso nervoso,
mentre gli porta una mano alla nuca, in mezzo ai capelli, accarezzandoglieli
piano sovrappensiero*
STEVE: *socchiude gli occhi rilassandosi per
quel gesto di lui, baciandolo poi nell'incavo tra il collo e la spalla
spostandolo delicatamente in modo da farlo stendere meglio sul letto mettendosi
poi sopra di lui e portando una mano sul fianco del ragazzo lasciandone metà
fuori e metà tra la stoffa dei pantaloni*
EDI: *riapre appena gli occhi per seguire
i gesti di lui con lo sguardo, tutto arrossito in viso e con aria persa anche
se teso, portando entrambe le braccia al suo collo per tenerlo più vicino* s-scusa è che-- *cercando di
sistemarsi un po' meglio sotto di lui per poterne assecondare i movimenti* sono tutto
imbranato, scusa..
*sorridendo nervosamente*
STEVE: *scuotendo piano la testa* è anche
questo che mi piace di te! *bisbigliandoglielo all'orecchio data la
posizione, sorridendogli e staccandosi poi da lui giusto il tempo di togliersi
la maglia, tornando poi ad abbracciarlo per la vita e baciandogli dolcemente
l'angolo delle labbra*
EDI: *lo guarda con la coda dell'occhio,
ricambiando lievemente quel bacio e scostandosi a mordicchiargli le labbra
perchè in precedenza l'aveva fatto lui, portando le mani alle sue guance per
tenergli il viso, ad occhi chiusi*
STEVE: *dio... sorride a quel gesto
del ragazzo, baciandolo a tratti quasi per tentarlo poi prende a baciarlo lungo
il petto lentamente fermandosi all'ombelico, iniziando quindi a sfilargli pian
piano i pantaloni*
EDI: *respira un po' più forte non
accennando minimamente a disarrossire, cominciando
addirittura a sentire caldo per tutta quella situazione anche se percorso da
brividi continui a metà tra il nervosismo e l'eccitazione mentre tiene lo
sguardo al soffitto, fissando questa o quella stellina senza realmente vederle,
totalmente perso*
STEVE: *una volta sfilati i pantaloni e
averli gettati a terra senza troppa delicatezza, porta di nuovo le mani a
tenere il viso del ragazzo, parlandogli praticamente contro le labbra* prova
a calmarti un po'.. *baciandolo di nuovo, ancora più intensamente di come
aveva fatto precedentemente*
EDI: *tenta di rispondergli ma non fa in
tempo, producendo solo un mezzo versetto direttamente nella bocca di lui e
prendendo poi a baciarlo con altrettanta intensità, quasi a ritmo del cuore che
gli andava a mille, morto d'imbarazzo ma cercando di non curarsene troppo
mentre gli aderisce contro involontariamente, per impulso*
STEVE: *non smette di baciarlo mentre lo
tiene stretto a sè solo con un braccio, chiudendo gli occhi ormai totalmente
perso, portando poi la mano destra ad accarezzarlo lungo tutto il petto,
l'addome e finendo tra i mini boxer del ragazzo iniziando a stuzzicarlo un po'
e poi sfilandogli lentamente anche l'intimo*
EDI: *trattiene il respiro lungo tutto
quel "percorso", portando poi una mano a coprirsi la bocca per
soffocare un minuscolo lamento mormorando subito dopo delle scuse a mezza voce,
imbarazzato come mai prima, diventando letteralmente un fuoco e non solo per il
colorito*
STEVE: e di che ti scusi..? *non capacitandosene, allontanandosi da lui giusto il tempo
necessario per terminare di spogliarsi rimettendosi poi nuovamente sopra di lui
facendosi forza sulle braccia e poggiando le mani sul letto ai lati della testa
di Edi, prendendo di nuovo a baciarlo, col cuore che gli batteva forte*
EDI: *riprende a sua volta a baciarlo
intensamente, staccandosi di tanto in tanto per guardarlo rapito e ricominciare
più di prima, portandogli le mani alla schiena e carezzandogliela di continuo
lungo la spina dorsale, inarcandosi di più contro di lui e attirandolo a sè per
le spalle quasi possessivo, per non farlo allontanare*
STEVE: *viene percorso da un brivido lungo
la schiena quando lui l'accarezza, questo ragazzo.. ricambiando quei
baci a tratti, strusciandosi un po' contro di lui, perchè mi piace così
tanto? staccandosi dalle sue labbra guardandolo assorto, socchiudendo gli
occhi e prendendo a baciargli nuovamente il collo, perchè oltre ad essere
oggettivamente bello, è anche intelligente, gentile, divertente, poi...
sistemandosi meglio sopra di lui cercandogli le mani*
EDI: *volgendo un poco la testa
all'indietro, respira più profondamente per via di quei baci sul collo che gli
provocavano fremiti intensi lungo tutto il corpo, incrociando poi il suo
sguardo e perdendocisi mentre gli raggiunge le mani, intrecciandole piano con
le proprie* a
che pensi, Steve..?
STEVE: penso che mi piaci un sacco. e che sto davvero bene con te. *annuendo piano,
stringendo un po' di più le mani del ragazzo* e che vorrei farti mio... *questo
bisbigliandoglielo direttamente all'orecchio, dandogli poi un bacio sulla
guancia, non staccandogli nemmeno per un secondo gli occhi da dosso*
EDI: *gli piaccio un sacco si ripete
mentalmente, sta
davvero bene con me.. proprio con me, non qualcun'altro, proprio me-me.. sentendosi in
pace con se stesso forse per la prima volta in assoluto, e mordendosi forte un
labbro a sentirlo bisbigliare* io..
ecco..
*distogliendo appena lo sguardo per l'imbarazzo, guardandolo solo con la coda
dell'occhio* ho
un po' di paura..
STEVE: *annuisce come a dire che l'aveva
capito, restando col viso poggiato accanto a quello di Edi e stringendogli
sempre le mani* paura di..?
EDI: *voltandosi di nuovo verso di lui, e
parlandogli a voce bassissima per quanto l'aveva vicino, assumendo
un'espressione dolce perchè un po' spaurita* di non essere capace, soprattutto.. e
anche un pochino che faccia male..!
*sorridendogli con aria innocente*
STEVE: *gli poggia la testa tra il collo e
la spalla, soffiandosi via una ciocca di capelli e stringendogli di più le mani
nel vederlo con quell'espressione* un po' sì, farà male *dicendoglielo
per essere sincero con lui* ma non devi preoccuparti..
EDI: *dopo un paio di secondi di
riflessione, fa un breve respiro e gli annuisce* se me lo dici tu, mi fido!
*sorridendogli di nuovo cercando di mostrarsi tranquillo, anche se era evidente
che conteneva la paura*
STEVE: e poi, se dovesse farti
troppo male, me lo dici e smetto. *annuendo e
rimanendo fermo in quella posizione, baciandogli la guancia di tanto in tanto*
EDI: *sorride appena a tanta premura* sono sicuro che
mi girerà talmente la testa da capire anche meno del mio standard, nemmeno me
ne accorgerò, che farà male!
*guardandolo negli occhi fisso, perdendosi quasi*
STEVE: *sorride meccanicamente al ragazzo vedendolo
così, deve sentirsi legato a me davvero tanto.. alzandosi un po' e
mettendosi in modo da farsi cingere dalle gambe del ragazzo, riprendendo a
baciarlo dolcemente sulle labbra*
EDI: *fa un respiro profondo lasciandosi
guidare e fremendo non poco, sia per l'attesa che per la tensione, ricambiando
piano quel bacio e portando le braccia al suo collo, senza staccare gli occhi
dai suoi, mentre serra appena le gambe attorno ai suoi fianchi*
STEVE: *resta per un po' così come stava,
poi realizzando tutto d'un botto una cosa* oh cavolo, mi sa che c'è un
problema.. *restando poggiato con le proprie labbra contro quelle del ragazzo*
EDI: *sgrana gli occhi un attimo
guardandolo fisso, liberando di colpo tutto il panico che stava cercando di
contenere* che ho fatto?!
STEVE: *lo guarda un po' interdetto,
sbattendo le palpebre* tu niente! *scuotendo la testa come a sottolineare il
concetto* è che.. insomma.. non ho i preservativi.. *distogliendo lo
sguardo e la cosa risultava quasi come a sottolineare che era appunto come
aveva detto prima, ossia che non aveva intenzione di portarlo a letto per tener
fede alla scommessa, e che cazzo, quando una cosa ti serve non c'è mai!*
EDI: *lo guarda ancora fisso in silenzio
per qualche attimo, sbattendo gli occhi sinceramente stupito per tutti quei
problemi che si creava non aspettandoselo, poi sorridendogli* io non penso di
avere malattie, tu?
STEVE: nemmeno io.. *scuotendo leggermente la testa come a sottolineare il concetto,
accarezzandogli il collo con le labbra*
EDI: e allora non fa niente... *socchiudendo
leggermente gli occhi mentre porta una mano alla sua nuca per accarezzarlo
piano, senza farsi passare nemmeno per l'anticamera del cervello che potesse
avergli detto una bugia di circostanza*
STEVE: *non fa niente? e se io gli avessi
mentito? deve fidarsi proprio tanto.. sorridendogli, rimettendosi meglio
sopra di lui e accarezzandolo lungo tutti i fianchi, contento della
"scelta" del ragazzo data anche la situazione in cui si trovava,
portando l'altra mano a stringere quella di Edi, guardandolo negli occhi* qualsiasi
cosa, qualsiasi ripensamento.. dimmelo, ok? *abbozzando un sorriso, in tono
di voce che suonava anche dolce*
EDI: *ricambia l'espressione, tira un
respiro profondo e gli annuisce, guardandolo negli occhi a sua volta* okei! *e gli tiene
ben stretta la mano, come a farsi coraggio*
STEVE: *rimane qualche altro secondo fermo
lì ad osservarlo con quell'espressione, poi gli si avvicina di più, tenendo
sempre la sua mano stretta e l'altra poggiata sul fianco del ragazzo, gli da un
leggero bacio nell'angolo delle labbra facendo per prenderlo piano*
EDI: *respira piano e a fondo, a labbra
socchiuse, avvertendo distintamente il proprio battito acceleratissimo
nell'attesa, tutto arrossito, mentre lo guarda con la coda dell'occhio per
qualche istante, ti
prego fa' che riesca a resistere fino alla fine! ti prego! è così... così... distogliendo
lo sguardo*
STEVE: *prendendolo poi, cercando di fare
quanto più delicatamente possibile, stringendogli di più la mano e continuando
a baciarlo sulle guance coi propri capelli che accarezzavano il viso e parte
del collo di Edi, dio..*
EDI: *schiude di più le labbra stringendo
contemporaneamente gli occhi, mentre trattiene il respiro nel sentirlo e serra
di più la mano nella sua e le gambe attorno ai suoi fianchi, per istinto*
STEVE: *fa dei movimenti lenti col bacino
nel prenderlo meglio, portando la mano libera ad accarezzargli il viso,
mordicchiandogli le labbra senza fargli male, respirando giusto un po' più
forte*
EDI: *prende a mordersi forte un labbro
dall'interno cominciando a sentire un lieve dolore, ma cerca di assecondare i
suoi movimenti senza lamentarsi, riaprendo un poco gli occhi per guardarlo
mentre respira forte per l'eccitazione, sto facendo l'amore... guardandolo
con aria persa sto
facendo l'amore con Steve...*
STEVE: *gli stringe di più la mano in
maniera quasi possessiva, muovendosi man mano più velocemente a ritmo del
respiro che s'intensificava maggiormente, col battito cardiaco accelerato,
prendendo a baciargli le guance, il collo, le spalle, guardandolo con la stessa
aria persa di lui*
EDI: *volge appena il collo all'indietro
cacciando un piccolo gemito per il male misto al piacere senza riuscire a
trattenersi oltre, imbarazzandosi di più per questo e distogliendo lo sguardo
dal ragazzo ma di tutta risposta stringendosi di più a lui, con la testa che
quasi gli girava, prendendo a chiamarlo sottovoce senza neppure rendersene
conto*
STEVE: *curvando un po' la schiena muovendosi
con più decisione e ansimando leggermente, accarezzandogli tutto l'addome con
una mano e stringendo sempre di più l'altra* Edi.. *bisbigliandoglielo
direttamente all'orecchio data la posizione e dolcemente anche*
EDI: *fa per parlargli ma rimane
interrotto da un altro gemito più forte per il dolore intenso ma ostinandosi a
ignorarlo concentrarsi sull'altra metà di sensazione, portando la mano libera a
stringere il lenzuolo per scaricare la tensione dato che tremava da testa a
piedi* p-penso
che stia per esplodermi il cuore..
*dicendolo con un filo di voce e a salti per non alzarla troppo*
STEVE: *muovendosi ancora un po' più
velocemente, ansimando ancora di più e andando a chiudere il proprio respiro
contro le labbra di Edi, baciandolo dolcemente e staccandosi per riprendere
fiato, poggiandogli una mano sul petto in corrispondenza del cuore* tutto
questo per me..? *con voce bassa e
un po' roca per via del momento*
EDI: *respirando forte e con gli occhi che
gli venivano lucidi per tutto quell'insieme di percezioni, gli annuisce
portando una mano a scostarsi un ciuffo di capelli dalla fronte col dorso* scusa se non è
normale o è sbagliato ma non riesco a controllarlo.. *dicendolo a voce bassissima
e in tono preoccupato, perchè d'altra parte erano pur sempre "amici"*
STEVE: no--non è sbagliato.. *avvertendo un brivido lungo tutta la schiena, muovendosi più
rapidamente in quegli ultimi momenti, stringendogli di più la mano che aveva
intrecciato precedentemente con quella di Edi* è così anche per me..
EDI: *stringe di più gli occhi
lamentandosi a voce più bassa che potesse mentre di inarca contro di lui,
guardandolo negli occhi tutti il tempo, certo che... è proprio bello da guardare... perdendosi
qualche attimo in quel pensiero e la sensazione di piacere che cresceva,
ansimando forte, portando una mano alla sua guancia carezzandogliela, mentre
gli occhi gli diventavano sempre più lucidi, e in questo momento appartiene a
me... a me...*
STEVE: *insiste ancora di più con quei movimenti,
culminando quasi, fissandolo negli occhi, ansimando un po' di più chiudendo gli
occhi lasciandosi accarezzare da lui, è.. è tutto.. è bellissimo così*
EDI: *respira forte scostandogli i capelli
dal viso con la mano, continuando a guardarlo fisso e venendo dolcemente senza
quasi realizzarlo in un gemito basso e prolungato, avvicinandoselo poi
attirandolo a sè per la nuca per baciarlo, meno insicuro e più spontaneo di
prima anche se appena smarrito per quella confusione di sentimenti per lui
indecifrabili*
STEVE: *sospira un po' più forte nel venire
insieme a lui, ma senza lasciarlo e abbandonandosi quasi contro di lui,
continuando ad avere il respiro accelerato,baciandolo a sua volta dolcemente portando le mani a tenergli il viso*
EDI: *chiude gli occhi in quegli ultimi
momenti, avvertendo una sensazione di accaldamento per certi versi strana ma
contemporaneamente piacevole perchè tanto intima, portando le mani a sua volta
al viso di lui quasi ad incorniciarglielo, stentando a credere di essere
davvero là con lui in quella situazione*
STEVE: *lo lascia andare lentamente,
continuando a baciarlo, staccandosi poi e stendendosi praticamente addosso,
poggiando la testa tra il collo e la spalla di lui, recuperando pian piano il
ritmo del respiro, accarezzandogli delicatamente il viso, quant'è bello..*
EDI: *chiude piano gli occhi respirando
ancora a fondo mentre lo sente allontanarsi, quindi lo cinge con entrambe le
braccia quando gli si stende addosso, accarezzandogli i capelli con una mano,
apparentemente stremato*
STEVE: *si rilassa di più socchiudendo gli
occhi e lasciandosi abbracciare, carezzandogli ancora il viso, respirando
piano* come ti senti..?
EDI: *cerca di riprendere un respiro
normale con un po' di fatica così da potergli rispondere, sistemandosi poi un
poco meglio sotto di lui* credo...
credo bene... un po' di mal di schiena, ma credo bene...!
STEVE: *sorride tra sè e sè annuendo come a dire
d'aver capito quello che intendeva, dandogli un bacio leggero sulla guancia e
stendendosi poi affianco a lui* beh sì, è normale in fondo..
EDI: in fondo! *ripete con aria divertita, cercando poi di sistemarsi meglio e
facendo un piccolo lamento, girandosi su un fianco così da guardarlo* ...la mia prima
volta!!
*dicendolo mezzo esaltato ma con la solita aria innocente*
STEVE: *gli piazza una mano in testa,
sorridendo con aria divertita* beh non è andata nemmeno tanto male! *facendo
spallucce, prendendolo in giro come al solito*
EDI: *abbassa per un attimo lo sguardo a
quella frase, poi arriccia le labbra riflettendo* la prossima volta spero che mi verrà
meglio...
*sorridendogli appena*
STEVE: *annuisce come a dargli ragione,
la prossima volta? poi ridacchiando* guarda che stavo scherzando!
*scuotendo la testa ed abbracciandolo appena per la vita*
EDI: *gli si avvicina un po' di più, con
gli occhioni pieni di speranza* allora
l'hai trovata piacevole come sensazione? *annuendogli impercettibilmente*
STEVE: *rispondendo con aria vaga e quasi
facendo la parodia di Edi visto come gli aveva risposto prima* credo di sì..
*facendo poi spallucce, tsk*
EDI: *spegnendosi per un attimo
nell'espressione a quella risposta* sempre
meglio che "no"...
*facendo spallucce sorridendogli debolmente, alzandosi poi tirando la coperta
su entrambi, mettendosi a sistemargliela con cura addosso*
STEVE: *sistemandosi meglio sotto la coperta
ed abbracciandolo di nuovo* ti ho risposto esattamente come mi hai risposto tu!
*annuendo, con la testa poggiata poi sul cuscino, chiudendo gli occhi*
EDI: *rimane fermo a guardarlo* è vero.. *abbassando
un poco lo sguardo pensandoci su, quindi rannicchiandosi vicino a lui stando
supino* ti
capita mai di... di sentire qualcosa, una sensazione forte dentro, di sentirla
nitidamente, sai che è lì... però non riesci a capire che cos'è?
STEVE: *lo ascolta attentamente aggrottando
le sopracciglia come a voler capire, riflettendo, stringendolo di più a sè, scuotendo
appena la testa* forse mi sarà capitato qualche volta, in genere no!
EDI: *resta in silenzio distogliendo lo
sguardo e assumendo involontariamente un'espressione triste* a me sempre...
STEVE: *gli accarezza la testa lentamente, poggiandogli
la propria contro, con aria interrogativa* com'è la sensazione? magari posso
aiutarti..
EDI: *mantenendo lo sguardo basso e
quell'espressione, si stringe nelle spalle* non so dirlo... *e si stringe
nelle spalle* ogni
volta cerco di ricordarmi qualcosa di simile per far capire com'è... è
difficile
*scuotendo la testa tristemente, mostrando che era evidentemente un problema
grave per lui* stavolta
è come--
*puntualmente fermandosi, muovendo piano le labbra come cercasse qualche parola
ma la rimangiasse un attimo prima di dirla*
STEVE: *rimane ad ascoltarlo in silenzio,
non sapendo come ribattere, continuando a tenerlo in quel modo domandandosi
perchè era così difficile anche trovare un paragone visto che precedentemente
ci era riuscito, forse dev'essere qualcosa di troppo grande per spiegarlo
con qualche metafora..* se non sai dirlo non preoccuparti, magari poi
riuscirai a farlo in un'altra occasione! *sorridendogli anche con aria
dolce, non volendo metterlo a disagio*
EDI: *scuote la testa come a dirgli di
aspettare perchè si stava sforzando di dirlo, chiudendo per qualche secondo gli
occhi cercando di ricordare* è.. *respirando
piano, e continuando a tenere gli occhi chiusi mentre parla* come quando sono
andato all'osservatorio di papà la prima volta... e mi ha fatto guardare nel
telescopio, ecco... e ho visto tutte quelle cose bellissime e ho capito che era
quello che volevo fare davvero nella mia vita... ecco, così... *guardandolo
poi ad occhi socchiusi e l'espressione triste*
STEVE: *lo guarda e istintivamente gli
sorride con aria dolce, non sapendo che cosa dirgli e gli accarezza
delicatamente la guancia, scostandosi poi e sistemando le coperte alla men
peggio addosso per coprire entrambi, stendendosi poi nuovamente affianco a lui,
abbracciandolo poi stretto nuovamente, in modo tale che Edi stesse con la testa
poggiata sul proprio petto* un giorno voglio guardare anche io il cielo da
un telescopio.
EDI: il
MIO telescopio! *sollevando un indice come a sottolineare il concetto e alzando
lo sguardo verso di lui con la coda dell'occhio* a casa ne ho uno quasi
professionale, così! *facendo un gesto d'ampiezza con le braccia che pareva
avesse pescato un tonno*
STEVE: *gli annuisce, accarezzandogli la
testa facendogli pat-pat manco fosse un cagnolino*
sì, il tuo telescopio! *sbadigliando poi perchè doveva essere stanco,
socchiudendo gli occhi* tanto la settimana prossima dobbiamo andare a casa tua,
no? *abbozzando un sorriso*
EDI: *gli
annuisce ricambiando il sorriso, poi di tutta risposta si alza di botto
mollandolo lì e andando - ovviamente così come stava - al cassetto della
scrivania, frugandoci*
STEVE: *resta
un attimo ad occhi sgranati più che altro non capendo perchè s'era alzato,
notando che poi stava frugando nel cassetto, rimanendo steso lì* che cosa
cerchi? *con tono di voce ed espressione maliziosi, al solito*
EDI: *si
volta verso di lui stando chinato verso il cassetto, poi si riavvicina tenendo qualcosa
nascosto dietro la schiena e ricambiando la stessa identica espressione pur con
intenzioni diverse* chiudi gli occhi!
STEVE: *di
tutta risposta lo guarda interdetto, sbattendo le palpebre* ma sono stanco, non
ce la faccio a fare certi "giochini"! *continuando
a tenere quell'espressione dipinta sul volto* che nascondi?
EDI: e
dai, su! non fare i capricci! *sforzando un tono autoritario e rimanendo fermo
in quel modo*
STEVE: *rotea
gli occhi, seccato, chiudendoli* certo che tu ti prendi il dito con tutta la
mano!
EDI: *sorride
perchè gli era stato a sentire, quindi gli si va a piazzare a cavalcioni
addosso con lui ancora steso, tirando fuori la Nikon e tenendola puntata
addosso a entrambi col braccio in alto* di' «cheese»!
STEVE: *lo
guarda veramente interdetto, non sapendo se ridere o piangere per quell'uscita,
quindi scuote la testa* a te le cinquecento sterline ti hanno dato alla testa!
*annuendo* dì la verità che sei venuto a letto con me solo per quelle! *in tono
scherzoso, ridacchiando e dandogli una leggera spinta con le mani, senza fargli
male, tirandosi su e mettendosi in ginocchio sul letto, cingendolo con un
braccio con lo sguardo rivolto verso l'obiettivo* cheese!
EDI: *si volta verso di lui guardandolo
sconcertato* non è vero! *dicendolo seriamente* l'ho fatto perchè così saprò
che rispondere quando mi chiameranno sfigato! *annuendogli, poi gli pianta un
bacio su una guancia e scatta*
STEVE: *aspetta che lui scatti, poi scuote la
testa amareggiato al massimo* eh, mi pare giusto! *ma ridendo, rimettendosi
steso a letto occupando praticamente tutto lo spazio* ora hai anche le prove,
li zittirai proprio! *annuendo, serio*
EDI: 'sti
stronzi! *dicendolo quasi di sfuggita mentre riguarda la foto sul display,
alzando poi lo sguardo verso di lui con gli occhioni sgranati e portandosi una
mano davanti alla bocca*
STEVE: no! *esibendo un'espressione finto-sconvolto che era tutto un programma, ma sembrando
serio* non ci credo!! tu.. tu... *fissandolo ancora in quel modo, cercando di
trattenersi dal ridere* conosci e dici le parolacce! *incrociando le braccia,
guardandolo con aria da sfottò* ma che bambino cattivo..! non lo sai che non si
dicono?
EDI: *prima distoglie lo sguardo mezzo
offeso, poi spegne la digitale lasciandola sul comodino e lo guarda male* io ne
so un sacco, però sono educato e non le dico. *e si rimette giù addosso a lui
steso a mo' di copertina, tirandosi poi addosso quella vera coprendo entrambi*
STEVE: ah, sì? *ridacchiando, lasciando che
gli si stendesse addosso, poggiandogli le mani sui fianchi come ad
abbracciarlo* e quali conosci? sentiamo, ora sono curioso!
EDI: allora... *poggiando il mento sul
petto di lui a guardarlo, concentrandosi, e cominciando ad enumerare sulle dita
come fosse a un esame ma a bassa voce, arrossendo anche leggermente* stronzo, cazzo,
cacchio, merda, coglione, vaffanculo, troia, puttana, zoccola! *e gli
sorride innocente manco avesse recitato bene la filastrocca di Natale e volesse
i complimenti*
STEVE: oh, ma che bravo! certo c'è qualche
problema con l'espressione, ma puoi migliorare, hai del potenziale! *ridendo
poi, non riuscendo a trattenersi, stringendolo un po' di più, sorridendogli*
EDI: davvero? *illuminandosi letteralmente
e prendendolo sul serio* devi insegnarmi anche questo, allora! *annuendogli
tutto esaltato* imparerò bene!
STEVE: mhh.. *arricciando le labbra, pensieroso* non so se mi va di
insegnartelo...
EDI: *dapprima lo guarda confuso, poi
dispiaciuto* no, perchè? *infine imbronciandosi* se è così, le lezioni di
statistica te le scordi!
STEVE: *non calcolando minimamente la
minaccia quasi non gli toccasse, del resto non è che gliene importasse molto
della statistica, continua a tenere quell'espressione pensierosa* perchè poi se
le impari bene potresti dirle anche a me e non vorrei farti del male dopo, mon
amie! *sorridendogli, con aria tutt'altro che innocente*
EDI: tu *ridendo poi, come prendendolo
palesemente in giro ma senza intenderlo* non lo faresti mai! *facendo spallucce,
convinto di quel che dice,egli sorride
tranquillo*
STEVE: *alza
un sopracciglio a quella frase* tsk. *guardandolo con
quell'espressione* e chi te l'assicura?
EDI: *continua a guardarlo perdendo di
convinzione, non capendo, poi di colpo con aria da eureka* il fatto che ora
siamo amanti oltre che amici! *annuendogli*
STEVE: *lo guarda facendo un'espressione
ancora più scandalizzata di quelle che aveva precedentemente fatto, scoppiando
a ridere* siamo cosa?!
EDI: *abbassa subito lo sguardo arrossendo
a più non posso pensando di aver detto una stupidaggine, imbarazzatissimo,
cominciando a torturarsi le mani* amanti
oltre che amici...
*ripete, a voce bassa*
STEVE: oh, sai anche che significa essere
amanti? *continuando a ridere, non riuscendo a smettere, sempre con la sua aria
da sfottò* sei una sorpresa continua!
EDI: *mantiene lo sguardo basso tutto
arrossito nel sentirsi ridicolo per quell'uscita che aveva avuto
spontaneamente, non sapendo come ribattere e spostandosi un pochino
scendendogli di dosso, per mettersi al lato, su un fianco, sempre senza
guardarlo*
STEVE: *alza gli occhi verso il finto cielo
stellato, sospirando, guardandolo poi con la coda dell'occhio e ostinandosi con
quel tono da sfottò* che c'è, hai perso la lingua?
EDI: *fa spallucce raggomitolandosi e
nascondendosi contro il cuscino, tutto storto per non farsi vedere* almeno non
dico più idiozie!
STEVE: oh, ma andiamo... *mettendosi di lato
anche lui per guardarlo, spostando il cuscino e pokandogli
la guancia* io ti stavo solo prendendo in giro! *annuendo convinto*
EDI: *gli sposta la mano con la propria e
rimette il viso contro il cuscino* se non vuoi essermi amante basta dirlo! *in
tono seriamente ostile, un po' come gli aveva parlato la primissima volta
durante il rave*
STEVE: *scuote la testa con aria da maestrino, togliendo il cuscino da lì e abbracciandoselo,
guardandolo con aria maliziosa* ...convincimi! *annuendogli*
EDI: *assottiglia gli occhi su di lui
fissandolo qualche secondo, poi gli cinge il collo con un braccio per
avvicinarselo e baciarlo intensamente sulle labbra, meglio di quanto avesse
fatto in precedenza, scivolando la mano libera in basso a carezzarlo prima
attorno ai fianchi, poi di colpo tra le gambe*
STEVE: *non si smuove di un millimetro
volutamente, sorridendo tra sè e sè per quel gesto rabbrividendo leggermente
dietro la schiena, ricambiando il bacio a tratti quasi a volerlo tentare,
mugolandogli contro le labbra* mh-h! *accompagnandosi
con un gesto della mano come a dire "così e così", guardandolo quasi con
aria di sfida*
EDI: *si scosta appena mettendo su l'aria
più imbronciata dell'ultimo secolo, poi lo tira meglio a sè per la nuca
riprendendo a baciarlo con insistenza e proseguendo più intensamente le carezze
chi gli faceva, mentre gli mordicchia a tratti le labbra vicino ai piercings impegnandosi di più quasi dovesse per davvero
dare prova di qualche abilità*
STEVE: *sorride mentre ricambia quei baci,
poggiandogli le mani sui fianchi delicatamente, hai capito il ragazzino!
continuando a lasciarsi toccare, respirando un po' più velocemente* mh, forse...
EDI: *quasi lo zittisce per il nervoso con
un bacio più intenso ancora, togliendosi il fiato a momenti, smettendo poi di
carezzarlo di colpo e scostandosi, guardandolo fisso negli occhi dopo averlo mollato
in quelle condizioni*
STEVE: *rimane spiazzato, senza perdersi
d'animo, fissandolo negli occhi a sua volta, corrugando la fronte* chi ti ha
detto di fermarti?!
EDI: *fa spallucce con noncuranza fingendo
di ignorarlo* non so se mi va... *guardando altrove*
STEVE: no, a te va eccome! *annuendogli
serio, con quell'espressione e in tono fermo, riprendendo a baciarlo dapprima
sul collo e poi risalendo fino alle labbra, stringendo di più le mani che gli
aveva poggiato sui fianchi*
EDI: *si scosta leggermente all'indietro
per fingere di voler sottrarsi al contatto, stringendosi nelle spalle e girando
il viso di lato* dai, ho sonno... *guardandolo poi con la coda dell'occhio* e
poi come amante non sono
nemmeno un granchè! *calcando particolarmente la parola*
STEVE: *sbuffa, roteando gli occhi e
staccandosi davvero, stendendosi accanto a lui* vorrà dire che dovrò trovarmene
un altro! *con tono quasi di sfida, facendo spallucce*
EDI: *torna a guardarlo cambiando
totalmente espressione, intristendosi per quelle parole, quindi dopo qualche
secondo di immobilità gli si riavvicina quasi con cautela per paura che non
volesse, poggiandosi con la testa vicino alla sua spalla e riprendendo a
carezzarlo più dolcemente, senza stargli addosso nè guardarlo*
STEVE: *sogghigna tra sè e sè, poggiandosi
con la propria fronte contro quella di Edi, sospirando per quelle carezze* ma
non avevi sonno, tu? *facendogli una linguaccia, dandogli un leggero bacio
sulla punta del naso*
EDI: *resta in silenzio per un poco,
continuando a dedicargli quelle attenzioni con cura e facendo intensamente pur
rimanendo dolce nei movimenti, poi scuote piano la testa in risposta,
mantenendo quell'espressione senza parlare*
STEVE: *gli sorride debolmente seppur con
aria dolce, prendendogli il viso tra le mani dandogli un bacio leggero,
accarezzandogli il collo delicatamente baciandoglielo poi lentamente,
sospirando di più*
EDI: *chiude gli occhi lasciandosi
baciare, ascoltandolo sospirare e regolando il ritmo delle carezze
sull'intensità dei suoi respiri, quasi a volergli centrare i punti deboli,
senza fare un fiato a sua volta*
STEVE: *lo bacia più insistentemente
nell'incavo tra il collo e le spalle, carezzandogli queste ultime lentamente
scendendo poi lungo i fianchi, abbracciandolo, stringendo gli occhi e
sospirando forte*
EDI: *si stringe un po' di più a lui poggiandoglisi addosso e incastrandosi quasi tra la sua
spalla e il cuscino* va
bene così...?
*bisbigliandogli pianissimo in tono quasi preoccupato, carezzandolo dolcemente
pur aumentando ancora il ritmo*
STEVE: *quasi gli viene da ridere a quella
domanda ma si limita ad annuirgli, sospirando forte in quegli ultimi attimi,
portando poi le proprie labbra vicino all'orecchio di Edi* ti concedo di
essere il mio amante! *ridacchiando, tenendolo abbracciato*
EDI: *fa un sonoro sbuffo a quell'ennesimo
sfottò, però lo abbraccia di più a sua volta evitando di cedere alla tentazione
di interrompere di nuovo proprio all'ultimo, intensificando invece*
STEVE: *sospira di più nell'arrivare, stringendolo
di più a sè, dandogli un bacio sulla guancia, poi continuando a parlargli
all'orecchio* ma dimmi, dov'è che hai imparato?
EDI: *rimane ad accarezzarlo piano piano per un poco, lasciandolo poi e accoccolandosi un po'
più vicino a lui, facendo spallucce e arrossendo leggermente* boh, è la prima
volta che lo faccio...
STEVE: *sorride tra sè e sè, sempre
tenendolo a quel modo, guardandolo con aria dolce mentre gli si accoccolava
contro, accarezzandogli la testa, socchiudendo gli occhi per la stanchezza*
EDI: *socchiude gli occhi stanco a sua
volta, pulendosi alla men peggio contro il lenzuolo per poterlo abbracciare di
rimando, stretto, come cercasse calore*
STEVE: *quasi mezzo addormentato sistema
meglio la coperta in modo che potesse riscaldarli meglio, tornando poi a
stringerlo forte, chiudendo gli occhi* 'notte..
EDI: *si tira su appena a dargli un bacio
su una guancia quasi fossero tornati semplici amici adesso che era "finito
tutto", poi si rimette giù stretto a lui per dormire*
***
ANGOLO RECENSIONI
CriminalMindsCorp. a rapporto<3
Hellohellohelloeverybooooooooooooooooody.
Immagino vi sia piaciuto questo capitolo... o_ò e non
immaginatevi Edi & Ve nudi, sennò ci tocca fare stragi èOé!
Detto ciò u_u
Lelechan: quante cose che non puoi
sapere, lelè XD altro che avvertimenti mauhauhahuahuahuax°
Martyz: smettila di piangere o_ò anche se da un lato è una cosa buona perchè significa
che siam riuscite a comunicare qualcosa a livello
emotivo u_u" e comunque continua a seguire e
vedrai °O°
Marie16: :°D mi ha fatto scompisciare il fatto che io (ShittyValentine) e te abbiamo detto praticamente la stessa
cosa nelle recensioni del capitolo precedente mauhahuahuahua!
e Steve è più tranquillo ora che sa che te ne occupi tu ;P
Rivellachan:eeeeeeh
chissà che nascondiamo, chissà! u_u lo scoprirai solo
leggendo (8)... xD e comunque l'immagine di Edi col pelouche non è carina, è di più <3 e fai bene a temere
Ve X°D guai a chi gli tocca il suo uke u_ù
EDI: *il mattino dopo di buon'ora, dopo
essersi lavato e vestito silenziosissimamente per non far svegliare Steve che ancora
dormiva tranquillo, prende la digitale dal comodino, la infila a tracolla ed
esce dalla camera portando con sè le chiavi, andando sparato verso gli alloggi
dell'ultimo anno, bussando con convinzione alla porta di Julian che ben
conosceva visto che più volte era andato a portargli compiti svolti, rimanendo
in attesa canticchiando*
JULIAN: *apre lentamente un occhio sentendo
bussare alla porta, chi cazzo è? facendo per alzarsi dal letto,
portandosi una mano alla testa, che mal di testa... dando un'occhiata
all'orologio, le 8:30? l'unico deficiente che si sveglia a quest'ora e viene
a rompere le palle me lo becco io, ti pareva! aprendo la porta e trovandosi
Edi di fronte, ..dicevo io! alzando un sopracciglio* spero per te che
abbia un motivo valido per avermi svegliato e che non sia perchè vuoi morire
dopo lo shock di ieri!
***
STEVE: *quasi in contemporanea all'amico si
sveglia sentendo il suono della sveglia di Edi, porca puttana qualcuno
glielo dovrà spiegare come si disattiva! buttando una mano sul comodino
come a cercarla* Edi, la prossima volta ti uccido, vedi come te lo dico...
*sbadigliando*
***
EDI: *si schiarisce un attimo la voce
stringendosi nelle spalle, poi con aria innocente* buongiorno anche a te! sono
venuto a prendermi le 500 sterline della scommessa! *annuendogli come niente
fosse*
JULIAN: *gli scoppia a ridere in faccia senza
un briciolo di pudore* ma va’ a fare colazione che è meglio! *chiudendogli la
porta in faccia, scuotendo la testa, qua davvero stanno perdendo la testa!
facendo per rimettersi a letto*
***
STEVE: *apre gli occhi realizzando che il
ragazzo non c'era* Edi? *guardandosi intorno, alzandosi così come stava e
andando a vedere se magari fosse in bagno, non c'è... guardandosi
intorno stranito, recuperando i vestiti da terra, magari aveva fa-- bloccandosi
nel realizzare che la digitale di Edi non era più sol comodino oh cristo
santo, l'ha fatto davvero!*
***
EDI: *alza un attimo lo sguardo
aspettandoselo precisamente, quindi bussa di nuovo con più insistenza* guarda che
resto qua finchè non mi dai i soldi! e se non me li
dai metto in giro la voce che non sei un uomo di parola, razza di vigliacco
smidollato!
JULIAN: *rotea gli occhi aprendo la porta,
poggiandosi contro lo stipite, fissandolo quasi con disprezzo* e perchè dovrei
darti quei soldi?
***
STEVE: *...oddio, ma allora ora è andato
da Julian o da Rob? sgranando gli occhi,
vestendosi di fretta, prendendo le chiavi della sua stanza e catapultandosi
fuori lasciando anche la porta aperta, avanzando il passo per andare di sopra
anche lui, lo staranno già pestando! Edi sta proprio fuori!*
***
EDI: perchè alla fine io e Steve l'abbiamo
fatto! *annuendogli mentre tira fuori la digitale dalla borsa* qui ho le prove!
*mostrandogliela* tu intanto prepara i soldi!
JULIAN: *cambia espressione, guardandolo con
aria divertita, ignorando parte della frase* ah, sì? l'avete fatto? Fa’ un po'
vedere! *tirandogli la digitale dalle mani*
STEVE: *lo troverò senza un orecchio o
magari con un braccio rotto! arrivando al terzo piano, dove c'era anche la
sua camera, guardando il corridoio mentre si accende sovrappensiero una
sigaretta*
EDI: *incrocia le braccia al petto
seccato* non me la rompere che me la ripaghi! *guardandolo poi* sì, alla faccia
tua e di quell'altro cretino che vi mettete a scommettere su di me, ma non
avete niente di meglio da fare, dico io? *dicendolo con noncuranza ignorando
totalmente un eventuale pericolo*
JULIAN: *accende la digitale, guardando lui
di sottecchi con aria quasi truce, dando un'occhiata alla foto* 'sta foto non
vale nemmeno 5 penny! *poi guardando di nuovo lui* e tu prova a parlarmi di
nuovo così e vedi che ti combino a te e alla tua digitale! *facendo per
buttargliela a terra*
STEVE: *arriva in quell'esatto istante, con
la sigaretta tra le labbra, stando dietro Edi e poggiando una mano contro lo
stipite della porta dov'era poggiato Julian* tu provaci e da 500 dovrai
dargliene 1000 di sterline! *sorridendogli anche, seppur aveva usato un tono di
voce per nulla rassicurante*
EDI: *sgrana un attimo gli occhi rimanendo
con le mani a mezz'aria nell'atto di prendere la digitale prima che la buttasse
a terra, quindi si volta verso Steve* e no, però! *protestando e imbronciandosi
verso Julian senza cogliere minimamente la sua intenzione* mi hai rovinato la sorpresa,
e che cavolo! me li vuoi dare 'sti soldi o no?!
STEVE: *rotea gli occhi, rilasciando il fumo
tenendo la sigaretta tra le mani* quale sorpresa? il tuo cadavere a pezzi?
*alzando un sopracciglio, pure seccato visto che Edi non aveva apprezzato che lui
fosse andato lì per non fargli prendere le botte, poi all'altro ragazzo fa
cenno di dargli quello che gli spettava* e muoviti che ho anche fame! *in tono
che suona quasi minaccioso*
JULIAN: ma quelle fo--- *facendo per
ribattere, ma poi guardando lo sguardo di Steve che non era proprio cordiale
gli fa cenno d'aspettare, andando dentro a prendere il portafogli, e che
cazzo!*
EDI: stava per darmeli, i soldi! *e storce
le labbra scocciato da quella precisazione e dal fatto che avrebbe voluto
tornare in camera coi soldi e fargli una "sorpresa" prima che si
fosse svegliato*
STEVE: no, stava per dartele e basta!
*precisando ancora una volta, prendendo senza troppa delicatezza i soldi dalla
mano di Julian* e vaffanculo! *chiudendo poi la porta della stanza del ragazzo
senza troppa delicatezza, piazzando i soldi in mano a Edi e trascinandolo lungo
il corridoio tenendolo per un polso, cercando le chiavi della propria stanza
arrivando di fronte ad essa, aprendo la porta e sbattendoci dentro Edi,
chiudendo la porta una volta entrato anche lui, facendo un altro tiro alla
sigaretta, fissandolo diritto negli occhi con aria severa e in tono piuttosto
alterato* che cosa diavolo credevi di fare?!
EDI: *rimane a guardarlo fisso qualche
attimo, non capendo quella reazione, poi in tono tra l'ovvio e l'ostile*
prendermi i soldi e tornare in camera prima che ti fossi svegliato!
STEVE: *lo fissa diritto negli occhi
continuando a mantenere quell'aria e quel tono* e tu credi davvero che te li
avrebbe dati? cazzo Edi un'altra parola e t'avrebbe fatto a pezzi, lo capisci o
no? sei masochista o cosa? *facendo l'ultimo tiro alla sigaretta, buttando poi
il mozzicone a terra, schiacciandolo coi piedi per spegnerlo, strafregandosene sia del fatto che non si poteva fumare al
college, sia che stava inquinando l'aria di camera sua*
EDI: *rotea gli occhi facendo un mezzo
sospiro a quei rimproveri* e potevo difendermi da solo! mio dio, sei peggio di
mia madre! *agitando per aria digitale e soldi mentre parlava, mettendo poi i
soldi sulla scrivania del ragazzo e la digitale nella tracolla*
STEVE: *fa un'espressione alquanto
minacciosa, afferrando Edi e sbattendolo contro la porta, tenendolo fermo per
le spalle con le mani, parlando quasi tra i denti* stammi a sentire
ragazzino suicida, ti saresti difeso da solo come le altre volte, sì?
EDI: *sussulta quasi per la botta,
tornando poi a guardarlo negli occhi fermo contro la porta* se volessi
difendermi saprei farlo da solo!
STEVE: *aggrotta le sopracciglia assumendo un'espressione
ancora più dura* ci credo, guarda! *ovviamente ironico, scuotendo la testa* non
devi lanciarti completamente disarmato nella tana del lupo, cristo santo! lo
capisci o no che poteva farti male sul serio? cazzo, ma non avverti il pericolo
o sei completamente fuori?
EDI: *distoglie lo sguardo a quelle
parole, diventando ostile per davvero* appunto, le stesse identiche cose che
dice mia madre! *sbuffando pure*
STEVE: c'hai mai pensato che potrebbe essere
vero? *cerca di controllarsi, ma s'infastidisce talmente tanto a quel tono che
lo prende e lo fa cadere a terra quasi lanciandolo, tenendogli bloccate le
braccia dietro la schiena e con tono alterato ancora di più* avanti, fammi
vedere come ti sai difendere, sono proprio curioso!
EDI: *rimane qualche secondo immobile e
spiazzato da quel gesto, poi realizzando e cominciando a dimenare le braccia
per fargli mollare la presa, ma con scarsi risultati* che fai?! lasciami! *in
tono reso un po' stridulo dal nervoso*
STEVE: *continua a tenerlo fermo per le
braccia poggiando un gomito sulla testa di lui tenendolo praticamente con la
faccia contro il pavimento* è il massimo che sai fare, sì? è così che sai come
difenderti? *parlandogli sempre con quel tono alterato, non facendo nemmeno
tanta forza perchè in fondo non voleva fargli davvero del male ma piuttosto
fargli capire che era indifeso sul serio*
EDI: *stringe gli occhi a stare col viso
contro il pavimento, scuotendo la testa come poteva visto che lo teneva fermo*
e tu invece ti diverti?! *non riuscendo a reagire più perchè non si era
aspettato quel gesto da lui che per la differenza di forza, che pure era tanta*
l'unico che non mi aveva ancora picchiato in tutto il college pure mi ha alzato
le mani addosso e messo in ridicolo, grazie!! *smettendo quindi di muoversi
perchè tanto non sarebbe servito a niente*
STEVE: prego! *e poi lo fa girare mettendolo
con la schiena sul pavimento, facendogli stendere le braccia e tenendogliele
sempre ferme per i polsi sopra la testa, prendendogli il viso con l'altra mano
per costringerlo a guardarlo mentre gli parla* non fare mai più quello che hai
fatto poco fa, chiaro?
EDI: *lo guarda fisso con le sopracciglia
aggrottate a metà tra il dispiacere e la rabbia a quello che stava facendo,
respirando forte dal nervosismo, e di tutta risposta si gira a forza dall'altra
parte per non guardarlo, senza rispondergli*
STEVE: *aggrotta le sopracciglia continuando
a fissarlo e girandogli ancora il viso, con più forza* Edison, mi hai capito?
EDI: *ricambia quella stessa espressione,
con gli occhi leggermente lucidi* certo, adesso che so di poter contare sul mio
amico che pure mi alza le mani addosso, sicuramente non lo farò più!
*respirando quasi a fatica per la tensione*
STEVE: *sospira, tirandolo a sè per
abbracciarlo, stringendolo, addolcendo solo di un po' il tono* IO *calcando la
parola* ero preoccupato, pensavo ti stesse riducendo a brandelli!
EDI: *prima resta fermo così tra le sue
braccia per qualche attimo, poi gli impunta entrambe le mani contro il petto
per scostarlo e spostarsi poi a sua volta all'indietro, rimanendo seduto a
terra, rivolgendogli una sola occhiata cupissima e massaggiandosi piano i polsi
che gli aveva stretto*
STEVE: *rimane qualche attimo seduto di
fronte a lui, con le mani poggiate a terra e le gambe stese, fissandolo in ogni
suo movimento, in silenzio e sempre con quell'aria dipinta sul volto, del
resto che me ne importa, la prossima volta che lo vedo che si sta per far
picchiare mi siedo e mi guardo la scena mangiando pop corn!*
EDI: e IO *dopo qualche secondo in
silenzio, senza neppure guardarlo* volevo solo farti una sorpresa per farti
felice appena ti fossi svegliato! *alzandosi poi le maniche guardandosi dei lividini che gli erano rimasti su entrambi i polsi e risaltavano
tanto per via della pelle chiarissima, per poi mostrarli a lui rimettendosi in
piedi* grazie! *con gli occhi un po' più lucidi* e soprattutto GRAZIE per aver
sottolineato che sono incapace di difendermi da solo a diciotto anni!
STEVE: *lo guarda inizialmente dispiaciuto
per quei lividi che gli aveva fatto, poi si alza con tranquillità, andando ad
aprire la finestra e sedendosi sul davanzale, dà prima uno sguardo al cortile
del college e poi si volta verso lui* e ti lamenti per quelli? a quest'ora
avresti potuto stare peggio!
EDI: *mantiene quell'espressione
seguendolo con lo sguardo, triste perchè continuava a rincarare la dose e non
dimostrava molto dispiacere per quello che aveva fatto, pur capendo a sua volta
che in effetti si era messo in pericolo - come al solito senza neppure
accorgersene* già *annuendogli e stringendosi nelle spalle, tirandosi poi giù
le maniche e tenendo lo sguardo basso* ti ringrazio per la lezione di vita,
allora *voltandosi poi e facendo per uscire*
STEVE: *scende dal davanzale camminando
quasi come a non volersi farsi sentire, alla fine gli ho fatto male davvero!
quindi poggia una mano sulla porta come a non volergliela fare aprire,
abbracciandolo da dietro con un braccio solo* non volevo farti male.. *oh
insomma Steve, ma che cavolo te ne frega?*
EDI: *resta immobile e spalanca gli occhi,
con la mano ancora poggiata sulla maniglia della porta* meglio due lividi da
niente che un braccio spezzato, in fondo, no? *a voce bassa e facendo
spallucce, ma senza voltarsi*
STEVE: *fa scivolare la mano lungo tutta la
porta arrivando alla maniglia, prendendo la mano di Edi e incrociandola nella
propria, abbracciandolo con entrambe le braccia senza lasciargli la mano,
stringendolo di più a sè quasi non sapesse spiegargli quello che aveva da
dirgli con le parole, respirando piano*
EDI: che c'è...? *lasciandosi stringere e
rilassandosi pian piano da tutto quel nervosismo appena l'abbraccia,
tranquillizzandosi e ricominciando a riconoscerlo*
STEVE: ho avuto paura che Julian ti stesse
facendo del male e tu sapevi che avrebbe potuto fartene, perciò ho reagito così
*sempre tenendolo stretto, parlandogli con tono di voce più calmo* è l'unico
modo che mi hanno insegnato per fronteggiare le situazioni. *distogliendo lo
sguardo, ma senza lasciarlo* insomma, mi dispiace per quei lividi..
*lasciandogli la mano e accarezzandogli i polsi, respirandogli contro la nuca*
EDI: *tiene gli occhi bassi ascoltandolo e
seguendo i suoi gesti con lo sguardo, sentendosi subito di volerlo perdonare
così come per la scommessa, chiedendosi per un attimo solo se fosse una cosa
giusta da farsi ma non riuscendo proprio a farne a meno nel momento in cui gli
torna in mente quel "allora dovrò trovarmene un altro" che gli aveva
rivolto la sera prima* non importa..! *scuotendo la testa ed evitando quindi di
dare altro peso alla questione anche se ci era rimasto molto male, per paura
che lui si stancasse*
STEVE: *sorride debolmente anche se lui non
poteva vederlo, sapendo che comunque ci era rimasto male e quindi abbracciandolo
di nuovo, un pochino più forte, dandogli tanti bacini sul collo* com'è il clima
in Cornovaglia?
EDI: è più o meno come qui! solo che è
meno umido e fa più freschino *inclinando un poco il
collo di lato e sorridendo per il solletico* perchè dove abito io è in collina
e vicino a un fiume, quindi la sera si muore di freddo!
STEVE: mh dovrò portarmi qualcosa di pesante allora! *annuendo tra sè e sè,
continuando a dargli bacini e tenendolo ancora abbracciato* e com'è la tua
famiglia?
EDI: *alza lo sguardo come a fare mente
locale* in realtà è difficile che ci troviamo tutti quanti lì in contemporanea,
perchè siamo sempre tutti fuori! chi per lavoro, chi per studiare... però
andiamo d'accordo! i miei tengono molto a me e sono iperprotettivi... *poi
facendo una mezza smorfia* con mia sorella Dianne ho qualche problemino come ti
dicevo, insomma, lei se potesse affogarmi nel fiume lo farebbe! *facendo
spallucce mezzo imbarazzato*
STEVE: *storce un po' il muso a quella
frase, con aria pensierosa*penso sia
normale che tra fratelli e sorelle si litighi, però non credo che ti
affogherebbe nel fiume! *dicendolo anche piuttosto convinto* è più piccola di
te?
EDI: *scuote la testa* ha più o meno la
tua età, un annetto in meno, e fidati, mi affogherebbe eccome. *annuendo una
volta sola e girandosi poi così da averlo di fronte, sorridendogli debolmente*
me lo dice chiaramente che mi odia e che mi affogherebbe, non è che lo immagino
io!
STEVE: *si stringe nelle spalle, ma
poverino! lasciandolo lì e aprendo l'armadio per mettersi qualcos'altro
addosso visto che stava ancora in pigiama, prendendo pantalone e maglietta a
caso* e dì un po', com'è tua sorella?
EDI: *lo guarda attentamente sollevando un
sopracciglio, poi con noncuranza* alta più o meno così... *indicando con una
mano circa un metro e settanta* ha i capelli lunghi, ricci e biondo-ramati
*accompagnando la descrizione con dei gesti* e gli occhi azzurri come me.
*intrecciando poi le mani tra loro*
STEVE: *spogliandosi e gettando la roba
sporca sul letto con nonchalanche, mettendosi addosso
invece i vestiti puliti, con fare lento* mh, sembra
carina dalla descrizione!
EDI: *continua a seguire i suoi movimenti,
poi distoglie lo sguardo lateralmente trattenendo il fastidio* è anche
intelligente e talentuosa. sa cantare benissimo.
STEVE: oh! *terminando di abbottonarsi la
camicia, infilandosela nei pantaloni sistemandola meglio* allora sono sicuro
che andremmo d'accordo, io suono! *annuendo tra sè e sè, andando verso il bagno
facendo per lavarsi i denti*
EDI: *cambia espressione diventando
curioso, seguendolo spedito in bagno e poggiandosi coi gomiti sul bordo del
lavandino come fosse affacciato a un balcone* davvero? cosa suoni? *guardandolo
tutto applicato*
STEVE: *parlando con lo spazzolino in bocca*
chitarra! *annuendo, sciacquandosi poi, mettendo lo spazzolino nel bicchiere
davanti allo specchio, aggiustandosi i capelli e facendo una smorfia* mh devo tagliarli un po' sennò poi non posso alzarli più...
EDI: *rimane a guardarlo mentre lava i
denti, poi di colpo* AH-AH! *indicandolo con un dito* allora non vai bene per
mia sorella, lei canta lirica! *dimostrando un tantino troppo entusiasmo alla
scoperta*
STEVE: *rimane con una ciocca di capelli tra
le mani, trattenendosi dal ridere, guardandolo divertito da quella reazione e
facendo spallucce, assumendo un'espressione finto intristita* no.. che
peccato... io che mi ero esaltato all'idea...
EDI: *assottiglia lo sguardo fissandolo
male, come al solito senza capire che stava scherzando* poverino, si era
esaltato, lui!
STEVE: *ridacchia, legandosi i capelli e
guardandolo con la coda dell'occhio, sempre divertito* che c'è, Edi? sembri
infastidito! *ridacchiando, continuando a guardarsi allo specchio* ma canta
solo lirica? non è che magari si sa adattare a cantare su un altro genere?
EDI: oh, se glielo chiedi tu sicuramente
si adatterà! *incrociando le braccia al petto e voltandosi dall'altra parte
senza minimamente celare la scenata*
STEVE: glielo chiederò allora! *annuendo,
poi di gira a guardarlo e ride, poi poggiandogli le mani sui fianchi standogli
dietro gli bisbiglia ridacchiando all'orecchio* cos'è, una scenata questa?
EDI: *sbuffa guardando di lato dalla parte
opposta alla sua* CERTO!
STEVE: *ride, passandogli una mano tra i
capelli e scompigliandoglieli tutti* ma non si può nemmeno scherzare!
*scuotendo la testa fingendosi affranto, poi improvvisamente ha come
un'illuminazione* devo farmi un tatuaggio!
EDI: *alza lo sguardo seccato cominciando
a gesticolare* io sono stupido, non lo capisco quando scherzi, lo vuoi capire o
no?! *voltandosi poi verso di lui ancora più scocciato* eh sì, dove? sentiamo!
*poggiando le mani sui fianchi*
STEVE: *ignora totalmente la prima parte del
discorso, parlandogli seriamente e anche calmo, a differenza di lui che era
scocciato, passandosi lentamente un dito come a fare da contorno sopra alla
camicia nel punto corrispondente all'ombelico scendendo giù piano, guardandolo
fisso* proprio qui!
EDI: *segue il suo gesto con lo sguardo,
poi alza gli occhi nei suoi fissandolo qualche attimo in silenzio ancora in
quella posizione, poi in tono che sembrava non ammettere repliche* NO!
*incrociando di nuovo le braccia al petto e distogliendo lo sguardo*
STEVE: *lo guarda interdetto, sbattendo le
palpebre* perchè no? non ti piace? invece secondo me, mi starebbe bene!
*fissando di nuovo quella linea immaginaria che aveva tracciato* che so, magari
una bella frase... *poi annuisce come a darsi ragione* sì, dovrò assolutamente
farlo!
EDI: *annuisce assecondandolo, sempre
tenendo le braccia incrociate* io invece mi devo assolutamente fare un piercing
al capezzolo! *annuendo ancora convinto* mi starebbe bene! *guardandolo poi
storto* non mi costringere a farti male, sai!
STEVE: *lo guarda alzando un sopracciglio
infastidito dalla prima frase che gli aveva detto* non ti starebbe per nulla
bene, invece! *incrociando le braccia a sua volta, fissandolo, strofinandosi
una mano sulla camicia* oh, sto tremando dalla paura.
EDI: *prima lo guarda peggio che male a
quel tono di sfida, quindi gli va dietro aggrappandoglisi
addosso stile koala per supplire alla differenza di altezza, stringendogli poi
forte con una mano tra il collo e la clavicola, in corrispondenza del plesso
nervoso della spalla* invece mi starebbe benissimo! *parlandogli vicino
all'orecchio e ridendo*
STEVE: *stringe un occhio per il dolore, porca
troia! non facendo un fiato per non dargli soddisfazione, muovendosi e
facendolo scendere da dosso, massaggiandosi la parte lesa* invece no. *in tono
fermo e guardandolo anche male, uscendo dal bagno stiracchiandosi, che male,
mannaggia! seguito dal ragazzo verso il quale si gira di scatto* dimmi una
bella frase!
EDI: invece sì! *seguendolo fuori dal
bagno come un'ombra* mhh.. *assumendo un'aria
pensierosa nell'alzare lo sguardo* "se mi fanno una mossa di karate fingo che
non mi faccia male perchè sono un vero duro"!
STEVE: *inizialmente gli lancia
un'occhiataccia, sedendosi sul letto e stringendosi nelle spalle, poi sospira*
ma è troppo lunga! *poi guarda fuori dalla finestra come a pensare qualcosa, ma
poi viene interrotto dallo squillo del telefono, e mo chi cazzo è? alzando
quindi la cornetta del telefono, rispondendo*
EDI: *inclina la testa di lato
interrogativo andando poi a sedersi vicino a lui, in ginocchio, abbracciandolo
per il collo e facendogli carezzine sulla spalla che gli aveva stretto,
guardandolo con la coda dell'occhio*
STEVE: *sorride al ragazzo per quel gesto,
roteando gli occhi scocciato per quello che gli stavano dicendo* ma--
*"ascolta bene Steve, ti serve il lavoro? allora oggi porti il culo qui visto
che da domani a mercoledì non vieni e io non ho intenzione di pagarti nemmeno
un singolo minuto che perdi!"* ..CHE PALLE! *"bene, ci vediamo tra
un'ora al locale" e il click di chi riaggancia, al che butta la cornetta a
casaccio sul comodino con fare anche piuttosto nervoso vecchiotirannospilorciodelcazzo.
tirando un respiro profondo*
EDI: *si scosta appena da lui vedendolo
agitato, poi portandosi un dito alla tempia* quali palle? *sbattendo gli occhi*
STEVE: *sbuffa nuovamente, alzandosi e
cercando le scarpe sotto al letto* quelle del mio capo che sperano possano
esplodere per tutte le maledizioni che gli sto lanciando così che se ne vada a
fare in culo! *in uno slancio di finezza e bontà d'animo, recuperando le scarpe
e mettendosele, scocciato*
EDI: *scoppia a ridere senza riuscire a
trattenersi coprendosi subito la bocca temendo che potesse innervosirsi*
cavoli, deve fare discretamente male!
STEVE: *lo guarda assottigliando gli occhi, scocciato
ma non a causa sua, allacciandosi gli anfibi* a dire il vero spero che faccia
più che discretamente male!
EDI: *annuendogli* farà moltissimo male!
*guardandolo con aria quasi amorevole, dispiaciuto del fatto che fosse di
cattivo umore per via del lavoro* pensa che domani inizia la mini-vacanzina! e staremo un sacco insieme! *fermandosi
poi* cioè, non so se questo è un bene in effetti... cioè, non mi fraintendere!
per me lo è, però insomma, non so se poi magari ti secca e preferiresti andare
a lavoro, come dire, ecco, così! *parlando a raffica e non capendosi nemmeno da
solo, per questo guardandolo spaesato*
STEVE: *lo guarda e si trattiene dal ridere,
alzandosi e mettendosi di fronte a lui che era seduto ancora sul letto,
poggiandogli le mani sulle spalle e guardandolo fisso* se mi seccasse non
t'avrei detto di sì. *annuendogli, poi gli sorride* mi diverto a stare con te!
*fissandolo un altro po', dandogli un bacio leggero sulle labbra, poi
staccandosi e sorridendogli ancora, scostandosi del tutto e prendendo le chiavi
della stanza* e poi devo conoscere tua sorella! *scoppiando a ridere*
EDI: *lo fissa incacchiato, poi in tono di
protesta alzandosi e andandogli di fronte* sentimi bene, TU *piantandogli un
dito contro il petto* mi hai fatto diventare gay, ora prenditi le tue
responsabilità e non ti atteggiare a etero! *annuendogli una volta sola e
insistendo col dito*
STEVE: *lo guarda abbassando un po' la
testa, poi gli sorride in maniera tutt'altro che rassicurante* io non ho fatto
proprio niente, sei tu che hai iniziato a farti pensieri sconci su di me, io ti
ho solo accontentato. *annuendo, ma poi ride, abbassandosi per bisbigliargli
all'orecchio* tranquillo, tra te e lei il mio preferito resti sempre tu!
*dandogli un altro bacio come quello di prima, piazzandogli le chiavi della
propria stanza in mano* quello è il mio armadio, prendi quello che mi può
servire e piazzalo in quel borsone lì *indicandogli con lo sguardo un borsone
ai piedi del letto* siccome devo andare a lavoro e torno tardi, non ce la farò
mai a prepararmelo da solo per domattina!
EDI: *rotea gli occhi a quella frase* mi
scusi se l'ho costretta a sacrificarsi in nome della mia identità sessuale, non
deve per forza accontentarmi! *facendogli
il verso, poi ammorbidendo un po' il tono dopo quel bacino* ooook,
praticamente starò a far valigie tutto il giorno! *stringendosi nelle spalle e
avviandosi verso l'armadio*
STEVE: *gli sorride con aria dolce,
accarezzandogli il viso e baciandolo come si deve, in maniera anche dolce,
rimanendo poi a parlargli contro le labbra* io vado, mi raccomando, stai
attento, pensami e fai il bravo mentre lo stai facendo! *ridendo,
accarezzandolo di nuovo e andando verso la porta, uscendo*
EDI: *lo guarda interdetto sgranando gli
occhi e arrossendo leggermente, sorridendogli imbarazzato* non mancherò!
*annuendogli, e mettendosi poi all'opera non appena esce dalla stanza*
***
ANGOLO RECENSIONI
CriminalMindsCorp. a rapporto<3
Bonsoir
fedeli lettori u_u rieccoci al nostro consueto appuntamento
*si aggiusta la cartellina per cui legge la scaletta* duuunque,
procediamo!
Lelechan: ..sì che lo è, è una
parolaccia fine u_u ben nascosta!!
Martyz:pauuuuraç_ç non ti abbiamo fatto aspettare a lungo, visto? e
perchè cambiarle... si possono sfruttare ancora, le lenzuola... u_u
Marie16:
ammazza, ma Steve ti piace proprio un sacco X° anche
se credo che Edi non è molto felice di ciò X°D
comunque siamo entrambe molto contente che ti prenda così tanto la storia :3
Rivella_chan: Ve è un uomo dalle mille
sorprese u_u e non farti uccidere dall'ansia xD eccoti un altro capitolo <3
per quest'edizione è tutto, il resto lo scoprirete
nella prossima puntata u_u
STEVE: *circa le 8:30 del mattino dopo è
ancora a letto in camera sua che dorme beato, essendo tornato dal lavoro appena
tre ore prima riuscendo ad entrare nella stanza perchè Edi si era dimenticato
di chiuderla a chiave*
EDI: *ovviamente già sveglissimo e
puntuale come un orologio svizzero, zainetto in spalla e trolley al seguito,
addosso felpona azzurro cielo a cappuccio zippata sul
davanti e jeans usurati, giunge di fronte alla camera 305 inchiodando e
bussando subito con insistenza, a ripetizione, senza pietà*
STEVE: *mugola qualcosa al sentire il rumore
ovattato di Edi che bussava alla porta, mettendosi con la testa sotto al
cuscino, pieno di sonno, rannicchiandosi*
EDI: *rotea gli occhi sospirando mentre
estrae le chiavi dalla tasca dei jeans entrando silenziosamente nella camera,
lanciandogli un'occhiata nel vederlo ancora a letto e andando sparato verso la
finestra alzando la tapparella* goodmorning, goodmorning!
*spalancandola e canticchiando per svegliarlo* it's great
to stay up late! *tirandogli il cuscino da testa e le coperte di dosso* goodmorning, goodmorning, to you! *saltandogli addosso e scuotendolo*
STEVE: *non capendo praticamente niente a
parte qualche parola, apre gli occhi lentamente, ancora assonnato, con Edi
addosso* great.. sì... *sbadigliando, cercando il
cuscino con un braccio* goodmorning,
certo... *non trovandolo e portandosi un braccio sugli occhi come a farsi
ombra, realizzando poi in un secondo momento* Edi? scusa la domanda ma quand'è
che sei entrato? *guardandolo interdetto, sbadigliando ancora, sbattendo le
palpebre*
EDI: *lo guarda più interdetto ancora,
quindi gli sorride sprizzando allegria da tutti i pori* un minuto fa!
*standogli addosso a cavalcioni e annuendo, continuando a sbatacchiarlo
imperterrito*
STEVE: ah... *guardandolo ancora in quel
modo* basta, basta, mi alzo! *in tono lamentoso per quell'esser scosso,
stiracchiandosi, sorridendogli meccanicamente a sua volta* e che ore sono?
EDI: qualcosa in più delle otto e trenta!
*afferrandogli poi una mano e trascinandolo giù dal letto di peso con una forza
che chissà da dove gli usciva, verso l'armadio* allora seguimi:
questa è la roba che ti devi mettere! *prendendola e piazzandogliela in mano,
poi togliendosi lo zainetto dalle spalle e tirandone fuori un thermos da
viaggio pieno di caffè caldo gliene versa un poco nel coperchietto-bicchiere
piazzandoglielo in mano* questo è il tuo caffè! *poi indicandogli il borsone a
terra che gli aveva preparato il giorno prima* e quella è la tua valigia!
*annuendogli soddisfatto per l'organizzazione e guardandolo, ancora tutto
sorridente*
STEVE: *lo segue interdetto in tutte quelle
cose cercando rapidamente di fare mente locale, con una mano occupata dai
vestiti e l'altra col bicchierino di caffè, guardandolo fisso ma sorridendogli*
caspita, che organizzazione! *venendo colto da un brivido di freddo lungo la
schiena perchè aveva addosso solo i pantaloni, rabbrividendo* chiudi quella
finestra, che mi viene qualcosa! *dicendolo sempre in tono lamentoso, prendendo
a bereil caffè, che mal di testa!*
EDI: ho anche dei biscottini se vuoi!
*alzando un indice per aria frugandoli quindi da una tasca dello zaino e
piazzandogli anche quelli in mano, andando poi a chiudere la finestra e
dirigendosi infine al letto, per riassettarlo* me lo sentivo che stavi ancora
dormendo! *sistemando velocemente lenzuola e coperte manco fosse una colf di
professione* quindi mi sono organizzato! *annuendogli dopo aver finito, poi
facendo un attimo mente locale* ah! *tirando fuori due biglietti per il treno*
questo è il tuo! *dandogliene uno, con lui che ormai aveva le mani stracolme di
roba* presi ieri pomeriggio all'agenzia qua di fronte! *rimanendo in silenzio
un attimo, poi sorridendogli ancora* ecco, ora ho finito!
STEVE: *si ritrova confuso, assonnato e
sommerso di roba senza nemmeno aver capito perchè, poi con calma poggia tutto
sulla scrivania ad eccezione dei vestiti, sorridendo al ragazzo con gentilezza*
grazie Edi, a dire il vero non ho molta fame, comunque ti sei organizzato
davvero bene! *annuendogli, poggiandosi i vestiti sulla spalla mentre si
toglieva con noncuranza quelli che aveva indosso* mi devi dire quanto ti devo
per il biglietto! *andando poi in bagno per lavarsi rapidamente e vestirsi*
EDI: *lo segue applicatissimo
con lo sguardo tutto il tempo, seguendolo in bagno senza un briciolo di pudore
e continuando a guardarlo* lo hanno pagato i miei in verità, hanno detto che
sono contenti che vieni anche tu, non vedono l'ora di conoscerti! *annuendogli*
STEVE: contenti loro! *annuendo, uscendo
dalla cabina della doccia asciugandosi con l'asciugamano, poi guarda Edi con
aria tutt'altro che rassicurante e gli fa cenno di avvicinarsi a lui*
EDI: *lo scruta interrogativo, quindi gli
si avvicina lentamente senza smettere di guardarlo* cosa?
STEVE: *gli sorride, avvicinandoselo di più
e poggiandogli una mano dietro la nuca prende a baciarlo, dapprima piano e poi
man mano con più insistenza, carezzandogli il collo delicatamente*
EDI: *resta qualche istante come spiazzato
dal gesto, poi socchiude gli occhi e lo ricambia un po' in differita,
parlandogli poi direttamente in bocca in maniera quasi incomprensibile* certo
che per essere amici ci baciamo un sacco!
STEVE: *ridacchia, continuando a baciarlo,
staccandosi un attimo per parlargli meglio* ma non eravamo anche amanti, noi?
*riprendendo quindi a baciarlo, infilandogli le mani sotto la maglia,
carezzandolo lungo la schiena*
EDI: ma non pensavo a tempo pien-- *rimanendo interrotto da lui che aveva ripreso a baciarlo,
sgranando gli occhi e rabbrividendo leggermente perchè aveva le mani fredde, ma
ovviamente lasciandolo fare anche se un po' impacciato*
STEVE: non mi piace fare le cose a ore!
*ridacchiando giusto in qualche momento mentre riprendeva fiato, continuando a
baciarlo, facendo scivolare le mani nei pantaloni del ragazzo, lentamente*
EDI: *stringe appena i suoi fianchi a quel
gesto, ricambiando il bacio meglio adesso, faremo tardissimo, perderemo il
treno, ci sgrideranno, è la fine!
facendo un breve sospiro a sentirsi le sue mani addosso, ...ooooh, ma chi se ne frega dopotutto!*
STEVE: *sorride impercettibilmente nel
baciarlo con più insistenza, mordicchiandogli le labbra, prendendo a carezzarlo
tra le gambe con dei gesti lenti* dì un po' *bisbigliandoglielo all'orecchio*
ti sono mancato?
EDI: *trattiene il respiro e si stringe a
lui tenendogli le braccia attorno al collo, annuendo piano* te lo avevo detto
che sei meglio di una copertina! *in tono spontaneo, arrossendo un poco*
STEVE: *sorride di nuovo, tenendo la mano
sinistra dietro la nuca a giocare con una ciocchetta
di capelli, iniziando a baciargli il collo mentre lo accarezzava ancora un po'
più velocemente seppur in maniera dolce*
EDI: *stringe gli occhi abbracciandolo un
po' di più mentre cominciava quasi a venire meno nelle gambe per i fremiti,
alzando poi lo sguardo mentre sospira forte* spogliami! *esclama di colpo
arrossendo vistosamente, ma intendendolo in maniera diversa da quel che potesse
sembrare*
STEVE: *trattiene una risata a quella
richiesta, riprendendo a baciarlo facendolo indietreggiare fino a farlo
sbattere contro la parete, aprendogli la zip della felpa e in una sola tirata
anche quella dei jeans, calandoglieli insieme all'intimo, chinandosi un po' per
prendere a baciarlo lungo il collo e il petto, senza smettere di carezzarlo
anzi alternando gesti lenti e un po' più veloci per provocarlo di più*
EDI: *aderisce alla parete tenendo la
testa sollevata a respirare profondamente, alternando un sospiro a ogni
movimento accelerato di lui e un piccolo lamento sommesso ai rallentamenti,
tremando piano lungo l'intero corpo per tutto quello che faceva, senza riuscire
nemmeno a pensare di dirgli di smettere altrimenti avrebbero perso il treno*
STEVE: *lo guarda con la coda dell'occhio
restando a baciarlo nelle vicinanze dell'ombellico,
poi ha una sorta di illuminazione portandogli una mano sul petto vicino ai
capezzoli* dove hai detto che volevi farti il piercing, tu? *quasi con aria da
rimprovero, continuando a carezzarlo in quel modo sempre dolce nei movimenti*
EDI: *impiega qualche istante a recuperare
la facoltà della parola vista la situazione, parlando comunque a salti perchè
era quasi al termine* ehm, dici che non mi donerebbe? *sorridendogli
imbarazzatissimo e completamente arrossito*
STEVE: *scuote la testa prendendo a
baciargli il capezzolo dove gli aveva poggiato la mano prima,
mordicchiandoglielo e carezzandolo più velocemente in quegli ultimi attimi*
EDI: *produce un piccolo gemito a quei
baci, venendo quasi contemporaneamente scosso da un forte tremito lungo tutta
la spina dorsale e stringendolo un po' di più a sè quasi a sorreggersi,
ansimando ancora forte*
STEVE: *sorride tra sè e sè compiaciuto,
dandogli dei bacini all'angolo delle labbra, tenendolo abbracciato con un braccio
solo fino a quando non riprende a respirare normalmente, liberandolo poi dalla
presa e accarezzandogli la testa con la mano pulita, sorridendogli dolcemente,
staccandosi poi e andandosi a lavare le mani, dando un'occhiata alla
radiosveglia che aveva in bagno* uh, mancano due minuti alle nove! *e quindi fa
per vestirsi velocemente*
EDI: *rimane per un altro minuto buono in
quello stato, seguendolo con lo sguardo stralunato senza nemmeno realizzare,
poi ricordandosi di botto* ODDIO, IL TRENO! *sgranando gli occhi e facendo per
incamminarsi ma inciampando quasi nei jeans, reggendosi a malapena contro il
lavandino mentre tenta di rivestirsi alla men peggio più velocemente che
potesse*
STEVE: *lo guarda ridacchiando sotto ai
baffi per la scena, sistemandosi i vestiti addosso con tutta calma,
pettinandosi anche, poi uscendo a mettersi le scarpe* dai, se corriamo ce la
facciamo a prendere il treno! *allacciandosele, prendendo poi il fodero della
chitarra con la chitarra all'interno da dentro l'armadio mettendoselo a
tracolla, prendendo poi le chiavi della stanza che Edi aveva lasciato vicino la
serratura, stando in piedi ad aspettarlo tra la porta e il borsone*
EDI: eh un attimo, tu non è che puoi
scombussolare gli ormoni a uno e poi pretendere che si riprenda subito!
*protestando e mettendo su il broncio mentre sistema tutto quello che aveva
tirato fuori e si mette lo zaino in spalla che ancora teneva la felpa aperta,
chiudendosi i jeans nel frattempo e cercando di salirsi la zip della maglia con
una mano sola mentre si tira dietro il trolley uscendo*
STEVE: *ridacchia avvicinandosi a lui e
aiutandolo a sistemarsi la felpa, chiudendogli la zip* ...ma se mi sono anche
trattenuto! *scuotendo la testa affranto, ridendo, allontanandosi di nuovo e
prendendo il borsone, aprendo la porta* forza, andiamo!
EDI: se facciamo tardi *praticamente
correndo per tutto il college raggiungendo di volata l'uscita* la sgridata te
la prendi tu, non voglio sapere niente! *incamminandosi di fretta verso la
stazione guardando l'orologio da polso ogni 10 secondi* io glielo dirò chiaro è
tondo, ai miei: "colpa sua che mi si trastulla nei momenti meno
opportuni"!
STEVE: *correndo anche lui appresso a Edi
per arrivare in tempo alla stazione* se invece arriviamo in orario, *mantenendo
una mano a stringere la tracolla della chitarra* te li faccio vedere io i
momenti meno opportuni! *annuendo convinto*
EDI: certo, certo!! *riuscendo a
discuterci pur essendo quasi senza fiato per la corsa, raggiungendo l'angolo
della stazione e zigzagando nella folla cercando con lo sguardo il loro treno
sul pannello orario* tra poco vomito un polmone, altro che momenti meno
opportuni! *ansimando per la corsa e avviandosi poi a passo svelto verso il
binario stabilito*
STEVE: *lo segue, arrivando al binario, col
treno che era appena arrivato* hai visto? *attendendo l'apertura delle porte e
le persone che scendevano* siamo arrivati in tempo, ho vinto io! *annuendo
convinto, afferrandolo con la mano libera trascinandolo sul treno*
EDI: non c'era nessuna gara in corso,
cos'avresti vinto, nè? *salendo col fiatone sopra al treno, trascinandosi
dietro i bagagli e tenendogli stretta la mano* cerca il 22! *riferendosi allo
scompartimento, non avendo manco la forza di mettersi a controllare i numerini* sono questi i momenti in cui rimpiango di non
essere onnivoro... *lamentandosi sommessamente per la stanchezza della corsa*
STEVE: ti avevo detto che se fossimo
arrivati in tempo ti avrei fatto vedere quali erano i momenti meno opportuni!
*sorridendogli con aria maliziosa, camminando lungo il treno cercando lo
scompartimento* eccolo! *e trascinandolo tenendolo per mano, trovando i posti*
EDI: *si lascia trascinare fino al proprio
posto, che stava tra il finestrino e il posto assegnato a Steve, abbandonandosi
letteralmente sul sedile senza forze cercando di riprendere fiato, con ancora
lo zaino in spalla* voglio proprio vedere, guarda! *dicendolo con poca
convinzione, mentre si fa aria con una mano*
STEVE: *si siede accanto al finestrino,
mettendo il proprio borsone sul portabagagli in alto* passami il tuo zaino e
non fare storie, su! *mettendo le mani sui fianchi, con la chitarra ancora a
tracolla*
EDI: *glielo passa senza appunto fare
storie, ributtandosi poi di nuovo con poca grazia sopra al sedile stanco morto
e levando gli occhiali per stropicciarsi gli occhi*
STEVE: *sistema lo zaino di Edi accanto al
suo borsone, togliendosi poi la tracolla e mantenendo il fodero per il manico,
andando a sedersi accanto al finestrino, sistemando la chitarra a terra, tra le
gambe* pensa che ora non ti muoverai per almeno un paio d'ore!
EDI: *di tutta risposta si sporge verso il
sedile di lui avvinghiandosi al braccio e guardandolo con gli occhioni*
STEVE: mh? *girandosi a guardarlo piuttosto interdetto* che c'è?
EDI: *sbatte un paio di volte gli occhioni
con aria tenera rimanendo avvinghiato al suo braccio* sai una cosa?
STEVE: *lo guarda diritto negli occhi, quasi
come se guardandogli gli occhi azzurro cielo si rilassasse, scuotendo la testa*
cosa?
EDI: è proprio bello che vieni! *sorridendogli e stringendosi di più a lui stando in bilico tra
i due sedili, facendogli le fusa contro il braccio*
STEVE: *gli sorride, accarezzandogli la
testa con la mano sinistra visto che l'altro braccio era bloccato* il piacere è
mio!
EDI: chissà i miei come la prenderanno!
*con nonchalance, senza schiodarsi da lì*
STEVE: *lo guarda con gli occhi sgranati,
smettendo di accarezzarlo, col treno che si ferma di botto* come prenderanno cosa?
EDI: *guardandolo un po' stranito dalla
domanda* intendo, come la prenderanno quando dirò loro che stiamo insieme!
STEVE: EH? *guardandosi intorno rendendosi
conto di aver alzato la voce, massaggiandosi le tempie, no calma Ve, eh,
calma! respirando profondamente, guardandolo ancora più scioccato di prima*
Edi n--non mi pare il caso di dirglielo! e poi insomma, “stiamo insieme”...
*prendendo a gesticolare, teso*
EDI: *allenta un poco la presa appena alza
la voce, scostandosi così da guardarlo mentre parla e gesticola* perchè, non
stiamo insieme? *assumendo un'espressione più spaesata, come se non se
l'aspettasse*
STEVE: *alza gli occhi al cielo,
distogliendo lo sguardo da lui* n-no.. cioè, no! *scuotendo la testa, tornando
a guardarlo* ci conosciamo da troppo poco per stare insieme!
EDI: *scuote la testa come lui mentre
parla e dice quelle cose, lasciandogli poi andare il braccio mentre abbassa lo
sguardo aggrottando appena le sopracciglia, non capendo il ragionamento e
avvertendo una strana sensazione dentro, come una stretta* ah! okei...
*tornando a guardarlo sorridendo debolmente e annuendogli senza convinzione,
rimettendosi poi a sedere composto sul proprio sedile* avevo capito male...!
*annuendo a ripetizione senza guardarlo, sempre sorridendo in quel modo,
tornando poi serio di colpo e giocherellando nervosamente con le maniche della
felpa*
STEVE: *distoglie lo sguardo nuovamente da
lui, dispiaciuto nel vederlo in quel modo, beh e che dovevo fare, mica
potevo dirgli di sì! prenderlo in giro ok, ma fino a un certo punto!
stringendosi nelle spalle guardando fuori, poi sospirando* nel senso che è
presto ora, poi un giorno chissà... non affrettiamo le cose! *tornando a guardarlo,
abbozzando un sorriso*
EDI: *annuisce ancora piano piano, senza distogliere lo sguardo dai polsini,
tirandoseli sulle mani* è okei, non ti preoccupare! *sorridendo come prima
rimettendo poi gli occhiali e prendendo il cellulare dalla tasca, sempre senza
alzare la testa, indicando l'apparecchio* chiamo... chiamo mamma, le dico che
siamo partiti *annuendosi e avviando la chiamata, rimanendo in ascolto mentre
ora si tortura il bordo della felpa*
STEVE: *gli annuisce piano, cingendolo con
un braccio tirandolo a sè mentre era al telefono con la mamma come se in
qualche modo quel gesto poteva tirarlo su, guardandolo con la coda dell'occhio,
e fai tris, altre due carte e fai scala reale! riferendosi al fatto che
era la terza volta che lo faceva rimanere male, beh però stava correndo troppo,
io poi sono uno spirito libero, non mi è mai piaciuto stare con qualcuno..
continuando a tenerlo in quel modo, però boh... non ci pensare ora, Ve!*
EDI: ...mamma? *abbassando un po' di più
lo sguardo quando lui l'abbraccia, senza reagire in altro modo* sì è tutto
okei, ti volevo solo dire che siamo partiti, il treno è in orario quindi
dovremmo arrivare per pranzo... *continuando ad arricciare il bordo della felpa
mentre ascolta* sì, ho detto che sto bene *distogliendo lo sguardo perchè
evidentemente la madre doveva aver capito che qualcosa non andasse dal tono di
voce del figlio* è qui vicino a me, sì, va tutto bene, ci sentiamo più tardi,
ciao! *attaccando quasi di fretta per paura che facesse altre domande,
rimettendo il cellulare in tasca e rimanendo in silenzio senza fare una piega*
STEVE: *lo stringe un po' di più senza
effettivamente sapere che dirgli, mentre con l'altra mano gli prende il viso
delicatamente, costringendolo a guardarlo negli occhi* scusa, ti ho rovinato
l'umore...
EDI: *lo guarda con gli occhi lievemente
lucidi e per questo si ostinava a nasconderli, prendendo quindi a sorridere
subito come prima un'altra volta* non è colpa tua! *scuotendo la testa* sono io
che sono stupido come al solito e non capisco mai niente! già! che testaccia!
*facendo spallucce e distogliendo lo sguardo, scostandosi un poco mentre
continua a sorridergli in quel modo per prendere qualcosa dallo zaino che stava
sul portabagagli in cima*
STEVE: *lo segue con lo sguardo in quei
movimenti, scuotendo la testa* non sei stupido, è che in fondo non abbiamo mai
discusso di questo "dettaglio" *stringendosi nelle spalle avendo
notato i suoi occhi lucidi, intristendosi un po' per questo* che cerchi?
EDI: *dettaglio si ripete mentalmente,
sentendosi anche peggio, scuotendo appena la testa per scacciare quella parola
e tornando a guardarlo sorridendo debolmente, mostrandogli un iPod bianco e un libro di Stephen King, quasi a
sottolineare che volesse cambiare argomento visto che aveva travisato tutto e
si sentiva stupido per questo, mettendosi seduto e porgendogli un auricolare*
vuoi? *sforzandosi di far finta di niente, e si vedeva esplicitamente*
STEVE: *scuote la testa come a dire no,
tirando un respiro profondo, ancora più dispiaciuto, è intelligente, capirà...
poggiandosi con la testa contro il finestrino, smanettando distrattamente con
la cerniera del fodero della chitarra* che leggi?
EDI: *rimane con una sola cuffietta
indossata così da poterlo ugualmente ascoltare se parlava, riprendendo il libro
da dove l'aveva interrotto, togliendo il segnalibro e tenendo lo sguardo basso*
«L'acchiappasogni»...
STEVE: *sorride impercettibilmente,
continuando a smanettare con la zip del fodero* sempre roba che riguarda gli
alieni, eh?
EDI: *annuisce, poi si volta verso di lui
mettendogli l'auricolare sorridendogli un poco di più come a cercare di
"riconquistarlo" dopo quell'uscita che aveva avuto, mentre si sporge
sul sedile* la sai? *annuendogli mentre partiva "Timeisrunning out" dei Muse*
STEVE: *ascolta le prime note di quella
canzone che partiva, sorprendendosi ma annuendogli* i Muse, no? *e
sorridendogli* mi piacciono abbastanza, ho studiato sulle loro canzoni per
imparare a suonare! *a quanto pare ascolta anche musica buona!*
EDI: sì! è una delle mie preferite fatte
da loro! *poggiandosi con il gomito sul bracciolo tra i due sedili a reggersi
il mento, distogliendo lo sguardo mezzo sognante* come vorrei saper suonare o
cantare... invece questo talento è capitato a mia sorella! *sbuffando mentre
oscilla piano con la testa a ritmo della canzone*
STEVE: *lo guarda pensieroso, con aria
interrogativa* perchè, hai provato a cantare qualche volta e ti hanno detto che
non sai farlo?
EDI: *solleva un sopracciglio stupito,
rimanendo un po' in silenzio, poi facendo spallucce* beh no! però non sono
capace! *convinto e arrossendo a prescindere* è lei quella brava in questo!
*annuendo*
STEVE: *lo guarda quasi con aria di sfida e
colto da una folgorazione si libera dall'auricolare prendendogli l'ipod e spegnendoglielo, poggiandolo sul sediolino, apre poi
il fodero prendendo la chitarra e riprendendo a guardarlo in quel modo* voglio
sentirti cantare. *annuendo una volta sola in tono che non era per niente una
richiesta, sistemandosi la chitarra meglio addosso controllando che fosse
accordata*
EDI: *si volta prima a guardare l'ipod sul sediolino, poi lui, a occhi spalancati e
cominciando a scuotere la testa a velocità impressionante* nonoononono,
non se ne parla proprio, io non so cantare! e vorrei conservare un minimo di
dignità, siamo pure in pubblico! *facendo quasi per alzarsi e andarsene*
STEVE: *di tutta risposta lo ferma tirandolo
per un braccio, rimettendolo a sedere e fissandolo assottigliando gli occhi*
no, tu canti e secondo me hai anche una bella voce! *guardandosi intorno e
notando che lo scompartimento non era nemmeno tanto affollato* e poi che
t'importa dei quattro gatti che ci stanno, tu canti per me!
EDI: *si guarda in giro con la coda dell'occhio
arrossendo a più non posso* ma
non voglio!!
*coprendosi il viso con entrambe le mani*
STEVE: e io invece voglio sentirti cantare,
su, che stamattina mi sono perso la tua esibizione! *ridacchiando, cercando di
ricordarsi gli accordi di "Timeisrunning out", provandoli
sulla chitarra e che subito gli riescono, uah,
che memoria!*
EDI: *si toglie le mani dal viso tenendone
solo una di lato come a non farsi vedere* lo capisci sì, che non ho mai cantato in vita
mia?!
*morto d'imbarazzo, cominciando a canticchiare a voce bassissima la prima
strofa, tanto che quasi non lo si sentiva coperto dalla chitarra, per non farsi
notare*
STEVE: c'è sempre una prima volta.
*annuendo, concentrandosi per ascoltarlo* e alza la voce che non ti sento!
*continuando a suonare la prima parte della canzone, quasi come se accarezzasse
dolcemente le corde dello strumento*
EDI: *alza appena appena
la voce sul bridge, cercando di contenere l'imbarazzo per non passare per
ragazzino spaurito, guardandolo suonare e concentrandosi sui movimenti di lui* bury it.. *scuotendo appena la testa nel guardargli le
mani* I won't let you bury it, I won't let you smother it.. *alzando di
più la voce e anche gli occhi nei suoi, quasi gli stesse parlando sul serio* I won't let you murder it..
STEVE: *ricambia quello sguardo quasi
soddisfatto, concentrandosi ancora di più nel continuare a suonare,
ascoltandolo e sorridendogli in maniera anche dolce, hai capito che bella
vocina!*
EDI: *riabbassa lo sguardo imbarazzandosi
quando anche lui lo guarda, diventando rosso, ma senza interrompersi, mentre si
porta il tempo sovrappensiero muovendosi piano a ritmo* ourtimeis-- *rendendosi conto
di aver riabbassato la voce, si sforza di vincere la vergogna tenendo di tanto
in tanto gli occhi chiusi* running out, ourtimeisrunning out, you can't push
it underground-- *distogliendo lo sguardo e postandolo sulla gente che guardava
incuriosita, arrossendo ancora di più e tornando quindi a guardare Steve* you
can't stop it screaming out, how
did it come to this? *incredibilmente azzeccando
tutte le note manco avesse studiato musica per davvero, quando in realtà era la
prima volta che cantava seriamente davanti a qualcuno*
STEVE: *per lui invece era diverso, già non
gliene fregava niente della gente che guardava nè era la prima volta che
suonava davanti ad un "pubblico" seppur improvvisato, sorridendo tra
sè e sè ricambiando quello sguardo a tratti e va anche a tempo, praticamente
un fenomeno! continuando a far vibrare le corde alla sua fender*
EDI: *tira un sospiro, poi prosegue
vocalizzando sulla parte strumentale talmente preso e imbarazzato che quasi non
sentiva nè se stesso nè la musica di Steve, facendogli poi il gesto di
"tagliare" con una mano, morto di vergogna ma ridendo*
STEVE: *termina di suonare delle note
osservando il gesto, alzando gli occhi verso Edi restando serio per qualche
secondo e poi scoppia a ridere* e meno male che non sapevi cantare!
*scuotendolo per una spalla, tornando poi ad abbracciare la propria chitarra,
notando gli occhi delle persone rivolti su di loro*
EDI: *diventa definitivamente porpora
accucciandosi sul sedile e coprendosi il viso con una mano lateralmente,
facendo una smorfia* che
figura di cacca, Steve!!
STEVE: di cacca? *prima alza un
sopracciglio, poi ridacchia* invece no, hai una bella vo-- *interrompendosi nel
vedere una bambina che tirava Edi per la maglia e questa da dov'è uscita?*
EVA: *una bambina sui nove anni, bionda
con gli occhi verdi, tira Edi per la maglia sorridendogli* ciao! io mi chiamo
Eva!
EDI: *si volta stupito verso la bambina,
ancora mezzo arrossito, facendo un'espressione interrogativa, poi si guarda
intorno come a cercare da dove fosse arrivata* ehm, ciao Eva! *lanciando poi
un'occhiata a Steve, interdetto, e sorride alla bambina*
EVA: *lo guarda continuando a sorridergli,
abbracciando il suo pelouche enorme a forma di
coniglietto* canti un'altra canzone?
STEVE: *all'assistere alla scena si
trattiene dal ridere e poi si avvicina di più a Edi parlandogli sottovoce* hai
già una fan!
EDI: *di tutta risposta invece ride,
sforzandosi di non apparire troppo imbarazzato anche se lo era esageratamente,
poggiando una mano sulla spalla della bambina sorridendole con aria dolce* sei
molto carina e gentile, Eva, ma devi sapere che prima mi ha costretto questo
tizio qui! *indicando Steve e parlando sottovoce come stesse complottando
contro di lui*
EVA: *sposta un attimo lo sguardo verso
Steve, poi torna a guardare Edi facendo un musino intristito* ma mi piace tanto
la tua voce!
STEVE: *origlia tutta la discussione in
silenzio, incastrando il plettro tra le corde della chitarra, rivolgendosi alla
bambina*è che è un fifone, tutto qua!
*annuendo*
EDI: graz-- *prima sgrana gli occhi, poi si volta verso Steve guardandolo
peggio che malissimo* fifone ci sarai te! *abbassando poi la voce per non
spaventare la bambina* ecco Eva, diglielo! *annuendo e cercando appoggio
morale*
EVA: non è fifone! *scuotendo la testa
velocemente, arrampicandosi addosso ad Edi e sedendosi in braccio a lui* però
ora canta!
STEVE: *rotea gli occhi scocciato,
borbottando in tono lamentoso* sta a vedere che finiso
per fare il baby sitter... che fine indegna..
EDI: *lancia un'altra occhiataccia a Steve
bisbigliandogli* spero
tu ti riferisca solo alla bambina!
*poi sistemandosela meglio sulle gambe e abbracciandola per non farla cadere,
si mette a canticchiarle una canzone di qualche film Disney, a voce più bassa
così che gli altri non sentissero*
EVA: *si accucciola
addosso ad Edi senza lasciare però il proprio pelouche,
sorridendogli dolcemente mentre l'ascoltava* che bella, "in fondo al
mar" è la mia preferita!!
STEVE: certo che no! *rispondendo a Edi,
sistemandosi meglio sul sediolino piegando le gambe poggiandole contro quello
davanti, con la chitarra sulla pancia, giocando distrattamente con le corde che
di tanto in tanto emettevano qualche suono, guardandosi intorno, possibile
che questa bambina stia da sola in treno?*
EDI: *dà una gomitata violenta a Steve
dopo quela risposta, terminando intanto la canzoncina
per la bambina* visto? l'intuito, poi dicono che sono scemo, seh! un genio incompreso, questo sono! *ridendo, senza
prendersi minimamente sul serio, poi guardando Steve* la adottiamo? *sbattendo
gli occhi verso di lui*
STEVE: *sposta solo gli occhi verso di lui e
poi in tono fermo* no. *facendo per alzarsi mettendo la chitarra sul sediolino*
rimani qui con la bambina, vado a vedere se la stanno cercando, l'unica cosa
che mi manca è una denuncia per sequestro di persona! *facendo per uscire dal
corridoio*
EVA: e ora mi canti un'altra canzone? però
ne voglio una da peter pan! *sorridendo ad Edi, senza
minimamente calcolare l'altro ragazzo*
EDI: vabbe'... *segue il ragazzo con lo sguardo rimanendoci quasi male
perchè già si stava affezionando e sul serio voleva adottarla, canticchiandole
quello che voleva nell'attesa, coccolandola*
EVA: *lo guarda come se riflettesse,
sbattendo gli occhi, poi facendogli un'occhiata dolcissma*
vuoi diventare il mio fidanzato?
STEVE: *gira per i corridoi domandando alla
gente se qualcuno stesse cercando quella bambina, senza alcun risultato e quasi
vivendo in un déjà-vu, non è che l'hanno lasciata qui? sarebbe
squallidissimo! devo assolutamente trovare i parenti di quella bambina!
quando poi incrocia una donna che urlava il nome della bambina* signora,
signora mi aspetti! *avvicinandosi a lei, fermandola* per caso la bambina che
cerca è bionda con gli occhi verdi?
SIGNORA: *gli annuisce senza nemmeno
osservarlo* sì, Eva!! sai dov'è, l'hai vista? *guardandolo meglio, sgranando
gli occhi e portandosi una mano alla bocca* sta bene, la mia bambina? è
scappata all'improvviso e con tutta questa gente l'ho persa di vista!!
STEVE: *le annuisce quasi intenerito alla
scena, oh, meno male...* sta bene.. mi segua, la porto da lei!
*annuendole, stringendosi nelle spalle e facendo dietrofront*
EDI: *prima esibisce un'espressione
stupita, poi tutto contento annuendole e ricambiando il sorriso quasi fosse la
bambina ad assecondare lui e non viceversa* certo! e appena diventi più grande
ti sposo!
EVA: *sorride ancora di più, con aria
ancora più dolce* che bello!! *poi assume un'espressione stranita di punto in
bianco* ma.. mi sa che c'è un problema...
SIGNORA: *cammina dietro il ragazzo,
osservandolo accuratamente, spostandosi un po' per vedere il suo sguardo,
scuotendo la testa* mi potresti dire com'è che ti chiami?
STEVE: *si volta verso la signora alzando un
sopracciglio, interdetto* Steve *ma che gliene frega? pensasse alla figlia! facendo
per entrare nel vagone dove c'erano Edi e la bambina*
EDI: che probl--
*interrompendosi nel voltarsi verso Steve e la madre della bambina che
entravano nello scompartimento, senza dire niente nè mollare la bambina*
EVA: *imbronciandosi, guardandolo fisso*
ma tu come ti chiami?! io non so il tuo nome!!
SIGNORA: Steve... *continuando a scuotere la testa, fermandosi a un passo dietro
di lui, non può essere, è una coincidenza!* e quanti anni hai?
STEVE: *rotea gli occhi seccato voltandosi
verso la donna* cosa c'è, vuole le mie generalità per ringraziarmi
pubblicamente piazzando manifesti indicandomi come l'eroe delle ferrovie di
Londra o cosa?
EDI: eeehh... insomma... *alzando lo sguardo esasperato perchè odiava quella
domanda più della guerra, dell'odio, del diavolo, delle tasse e della morte
messi insieme* michiamoEdisonmapuoichiamarmicomevuoieh! *dicendolo
tutto d'un fiato, ecco,
mi sono giocato l'unica fan che mai avrò! poi guardando i due che erano
entrati, alternativamente, rimanendo interdetto all'uscita di Steve, ma ancora
senza mollare la bambina* è la mamma di Eva? *nemmeno tanto convinto*
EVA: Edison.. *ripetendolo come a volerlo
imparare, annuendo, abbracciandolo di nuovo e poi voltandosi di scatto* mamma!!
SIGNORA: *scuote la testa distogliendo
lo sguardo* ne hai 22, vero?
STEVE: *guarda la donna sconvolto, senza
darlo a vedere più di tanto, CHE?* complimenti, qual è il suo lavoro,
l'indovina? *voltandosi poi verso Edi, annuendogli* sì, è lei!
SIGNORA: *sorridendo alla figlia,
voltandosi verso l'altro ragazzo, non potrà mai riconoscermi...* e sei
nato a febbraio?
STEVE: *stavolta ancora più sconvolto, quasi
angosciato da tutte quelle domande* sì, per l'esattezza il 2, ma lei ch--
*bloccandosi osservando meglio la donna, scuotendo la testa* senta, si faccia i
fatti suoi, la bambina sta bene come vede!
EDI: *segue allibito quel botta e risposta
abbracciando meglio la bambina invece di restituirla alla madre che peraltro
sembrava più interessata a Steve che ad Eva, poi di colpo capendo* oddìo, è la
ma-- *zittendosi poi per non intromettersi, ODDIO! ora la uccide!!*
SIGNORA: *lancia un'occhiata ad Edi
come realizzando che ci fosse, poi prende Steve che si stava rimettendo a
sedere per il polso* Ve aspetta! non ti ricordi proprio di me?
STEVE: *alza un sopracciglio innervosendosi,
liberandosi senza delicatezza dalla presa della donna* prima di tutto, non mi
tocchi, poi *guardandola meglio, senza sforzarsi* perchè dovrei ricord-- *sgranando gli occhi invece nel notare meglio i
tratti della donna, vedendo per qualche secondo l'immagine di un bambino in un
centro commerciale pieno di gente che gli passava davanti e la figura di una
donna che si allontanava mentre lui la chiamava, sbiancando, scuotendo poi la
testa no, no, no.. guardando di sottecchi la bambina, quindi esclama a
metà tra l'ironico e lo scosso* AH ma allora è un vizio.. ti ho rovinato i
piani stavolta?
EDI: *guarda alternatamente i due come
fosse a una partita di ping-pong, quindi per evitare che la situazione
precipitasse oltre* ehm, Steve, forse sarebbe meglio non alzare la voce, no?
c'è pure una bambina presente, perchè non ne parlate con calma? eh? che è un
sacco che non vi vedete, su... *annuendogli e guardando poi la signora per
cercare conferma, con la bambina che pure seguiva il tutto un po' stranita
tenendogli la felpa*
STEVE: *si stringe nelle spalle ascoltando
Edi, annuendogli, addirittura ragionevole forse per lo shock* certo che è un
sacco che non ci vediamo, capita quando vieni mollato in un grande magazzino e
poi ti ritrovi in un orfanotrofio, chissà, magari se avesse avuto un po' di
coscienza sarebbe diverso e onestamente io non ho assolutamente niente nè da
dire nè da condividere con quella donna! *rimettendosi a sedere, prendendo di
nuovo la chitarra in braccio*
SIGNORA: *rimane impalata guardando il
"figlio" con gli occhi praticamente lucidi* Steve, almeno ascoltami,
lascia che ti spieghi..
EVA: *osserva la scena senza capire quindi
domanda ad Edi a bassa voce* perchè è arrabbiato con la mia mamma?
EDI: *guarda Steve assumendo
un'espressione triste automaticamente, senza sapere che dirgli per aiutarlo,
poi rispondendo alla bambina* non è arrabbiato con la tua mamma, è solo che a
volte le persone non si capiscono bene perchè non vogliono ascoltarsi, tutto
sarebbe più semplice se si parlasse di più o almeno ci si provasse...
*lanciando un'occhiata a entrambi sperando che cogliessero l'antifona,
coccolando la bimba*
STEVE: *si rimette in quella posizione di
prima suonando a tratti la chitarra mentre guardava fuori dal finestrino,
ignorando sia la signora che Edi, ascoltarla? e che c'è da ascoltare? perchè
devo ascoltare una donna che mi ha praticamente fatto mancare tutto e ha il
coraggio di farsi chiamare mamma? mi fa così schifo che anche solo dirglielo è
limitativo.. ascoltare.. parlare.. sticazzi!*
SIGNORA: vedo che mantieni sempre la
tua testa dura, eh? *scuotendo la testa affranta, poi rivolgendosi alla
bambina* vieni Eva, torniamo a sederci...
EVA: no! *scuotendo la testa e
incollandosi ad Edi* io voglio restare qui con il mio fidanzato!
EDI: *tira un sospiro dispiaciuto visto
che sembrava non potersi risolvere in alcun modo, poi fa un sorrisino mezzo
imbarazzato verso la donna stringendosi nelle spalle* è una bambina molto
affettuosa! *poi dopo aver ricevuto l'illuminazione* scende fra molte fermate,
signora? posso riportargliela più tardi se vuole! *annuendole sperando in un
sì*
STEVE: sarà ma è quella che mi ha tenuto in
vita fin'ora. *in tono autoconclusivo, continuando a non degnare di uno sguardo
la donna*
SIGNORA: *si rattrista nel sentire
quella frase da Steve, poi annuisce ad Edi* siamo diretti in Cornovaglia, ci
vorrà un po'. *accarezzando la testa della bambina dolcemente*
EDI: *guarda Steve sott'occhio a quella
frase immaginando quanto male dovesse sentirsi ad avere in giro quella donna,
quindi rivolgendosi di nuovo a lei tranquillamente* anche noi andiamo là, a St
Just, può lasciarmela finchè non arriviamo così le
canto qualche altra canzoncina e sta buona senza scapparsene
in giro! *mezzo imbarazzato perchè da un lato avrebbe voluto prendere la donna
a morsi per quel che aveva fatto a Steve, dall'altro si sforzava di mantenere
rispetto per quello che era pur sempre il suo ruolo*
SIGNORA: oh.. *e gli annuisce,
guardando alternativamente i due, lasciando i capelli alla bambina* sì, va
bene.. torno a prenderla io prima di scendere.. *annuendo, dando un bacio sulla
fronte alla bambina e allontanandosi*
***
ANGOLO RECENSIONI
CriminalMindsCorp. a rapporto<3
Eccoci qui con un nuovo capitolo °O° mmmhhh, le cose iniziano a farsi intriganti, vero? u_ù
Lelechan: e sono partiti come puoi
vedere u_ù e le 500 sterline se le sono tenute, tzèxD
Martyz: perchè non c'aveva pensato,
ecco perchè u_u" e poi era andato da Julian con
altre intenzioni mica per picchiarlo XD
Marie16: ma
che dobbiamo fare, Steve è un pochino manesco X° ma
non è colpa sua, è che lo disegnano così... u_u"
Rivella_chan: oddio, scusa la franchezza,ma
sei inquientanteO_O"
cosa vuoi che ci facciano con 500 sterline in quel
senso? X° e tranquilla, la
conoscerai presto la sorella di Edi u_ù ma quante
altre cose hai da scoprire.. u_u
Detto ciò :3 vi auguriamo un buon proseguimento di
giornata,
STEVE: *tira un sospiro quando vede quella
donna andarsene di nuovo, poi facendo spallucce poggiando i gomiti sulle
ginocchia* se non altro, la mia sorellastra è adorabile! *annuendo convinto,
sentendo poi l'avviso che la prossima fermata era la loro*
EDI: *gli sorride mestamente sapendo che
in fondo soffriva per quella situazione anche se si sforzava di non darlo a
vedere* non devi per forza fare finta anche davanti a me, eh... *poggiandogli
una mano sulla spalla come a volerlo rassicurare, continuando a sorridergli*
STEVE: mh? *e si gira guardandolo, davvero interdetto* far finta di cosa?
*sbattendo le palpebre*
EDI: *togliendogli la mano dalla spalla,
cercando di parlargli tranquillamente per evitare che scattasse all'improvviso*
io non ci credo che non t'importa niente più di tua madre, ti fa male tenerti
tutto dentro, Steve...
STEVE: aaah, per quello dici... *facendo un gesto con la mano come a dire di
lasciar perdere, alzandosi e prendendo le borse da sopra al portavaligie
passando ad Edi la sua* diciamo che col tempo mi sono abituato *prendendo poi
il fodero della chitarra e mettendolo a tracolla* del resto è inutile stare lì
a rimuginare, no? *abbozzando un sorriso*
EDI: *prende la borsa dalle sue mani
rimettendo anche lo zainetto sulle spalle, facendo un leggero sbuffo non
sapendo che dirgli, mentre si stringe nelle spalle avviandosi all'uscita, tanto minimo
adesso che scendiamo li ribecchiamo... guardandolo sott'occhio*
STEVE: *si avvia verso la porta per uscire
dal treno controllando che Edi stesse dietro di lui* sai... *guardandolo con la
coda dell'occhio* l'unica cosa che mi dispiace è che quella bambina, in fondo,
m'è simpatica!
EDI: la mia fidanzatina dici? *annuendo e
tirandosi dietro la valigia* hai ragione, è proprio simpatica! dev'essere una
cosa di famiglia! *sorridendogli dolcemente*
STEVE: *gli annuisce, con aria seria* almeno
i miei geni sono finiti in buone mani! *poi lo guarda in maniera truce,
assottigliando gli occhi* la tua fidanzatina, eh?
EDI: *annuisce continuando a sorridergli
in quel modo* nonchè mia prima e unica fan! *facendo
spallucce*
STEVE: *santo cielo una bambina di
quell'età che mi fa le scarpe! alzando gli occhi al cielo, sbuffando, poi
lo guarda sempre con quell'aria, alzando un sopracciglio* muoviti va’,
scendiamo!
EDI: *resta in stand-by qualche secondo
come in precedenza, poi di colpo* mi sta sorgendo il dubbio che possano
piacermi anche le donne! *quindi si riprende e scende dal treno, seguendo
Steve*
STEVE: *incrocia le braccia guardandolo
fisso mentre scende i gradini del treno, come prima cosa prendendo il pacchetto
di sigarette visto che la stazione era all'aperto* ma perchè non ci tieni alla
tua vita, perchè?
EDI: che ho detto? *seriamente stupito,
uscendo anche lui nella stazione e rimanendogli accanto, guardandosi in giro e
respirando a fondo l'aria già più pura rispetto a quella di Londra, visto che
c'era molto più verde* aaaahhh, senti che bello?
lascia stare le sigarette!! *allargando le braccia* caaaaaasa!
*quasi canticchiando, avviandosi poi fuori dalla stazione, verso la strada, per
prendere un taxi*
STEVE: lascia stare le sigarette??
*guardandolo come se avesse detto un'eresia, peggio di quella precedente, e accendosene una di tutta risposta, facendo un tiro* ho due
ore di sono, ho incontrato l'unica persona che non avrei mai voluto incontrare
e scoperto che la mia sorellastra è peggio di me, e non devo fumare?! te lo
scordi! *annuendo, facendo un altro tiro, sospirando sollevato subito dopo*
EDI: *fa uno sbuffo dispiaciuto scuotendo
la testa, allungando un braccio verso la strada per attirare l'attenzione di
qualche tassista* come fai a venire in un posto del genere e fumare? *smettendo
di agitarsi quando un taxi accosta, voltandosi verso di lui* i miei sono anche
salutisti, ti verrà l'esaurimento, se non l'hai già...
STEVE: fumerei anche in una riserva
naturale, per come sto! *annuendo, poi notando la scena* wow, in taxi?
EDI: *sorridendogli* se vuoi scalare la
collina di casa mia a piedi, fai pure! ma dubito che i tuoi poveri polmoncini rattrappiti e catramosi possano farcela...
*facendogli una linguaccia, senza cogliere la stranezza, lasciando le borse
all'autista così che le sistemasse nel portabagagli, salendo in macchina*
STEVE: *lo guarda interdetto senza nemmeno
accorgersi che l'autista del taxi gli aveva preso la borsa da mano,polmoncini rattrappiti e catramosi?* ... *facendo un
altro tiro alla sigaretta, rilasciando il fumo* i miei polmoni funzionano
benissimo. *annuendo* è che non ho mai preso il taxi.
EDI: ci credo, secondo me somigliano ai
sacchetti dell'indifferenziata! *facendo una smorfia disgustata, in attesa che
salisse* no? mai? uha! *ridendo* allora anche io sarò
artefice di una tua prima volta!
STEVE: *getta la sigaretta a terra
calpestando il mozzicone, scuotendo la testa affranto ma ridendo allo stesso
tempo* seh, due a uno palla al centro!
EDI: *rotea gli occhi* sali, su! non ti si
può dire niente, io ero serio! *incrociando le braccia al petto mentre anche
l'autista tornava al posto di guida*
STEVE: *sale sedendosi accanto a lui,
guardandolo fisso* ero serio anche io, eh!
EDI: *gli rivolge l'ennesima occhiata
assassina della giornata, poi cambia totalmente espressione appiccicandoglisi
addosso e sorridendogli mentre sbatte gli occhioni*
STEVE: *abbassa lo sguardo su di lui
poggiando la propria testa sulla sua, sorridendogli* che c'è, sei felice?
EDI: *annuisce rapidamente continuando a
guardarlo in quel modo, poi bisbigliandogli con aria a metà tra il malizioso e
il divertito* siccome
non posso dire niente di noi ai miei, dovremo fare le cose di nascosto, che figata!!
STEVE: *lo
guarda trattenendosi una risata, parlandogli con lo stesso tono di voce* hai
capito, prima le foto, poi le cose di nascosto, la verità è che sei più malato
di me! *ridendo, poi parlandogli all'orecchio direttamente* che c'è, ti
eccita l'idea?
EDI: *senza un minimo d'imbarazzo perchè -
tanto per cambiare - non si rendeva conto* sì! *annuendo ancora, e
avvinghiandosi lateralmente a mo' di koala* perchè, a te no? *sbattendo
gli occhi*
STEVE: *fa una faccia non convinta, per
sfottò, annuendo* però insomma, se volessi darmi un anticipo.. *in tono vago e
malizioso, lanciando un'occhiata al taxista cercando di capire se guardasse o
meno*
EDI: *lo imita lanciando a sua volta
un'occhiata al tassista, arricciando le labbra e tornando poi a guardare lui,
come in attesa di conferma e cominciando già a tendere al rossiccio*
STEVE: *una volta che si accorge che il
taxista non li stava proprio calcolando porta il braccio libero ad
accarezzargli la nuca tirandolo a sè, sorridendo impercettibilmente, prendendo
a baciarlo piano sulle labbra*
EDI: *resta con lo sguardo puntato
lateralmente per controllare la situazione, non rilassato, ma ricambiandolo
stranamente senza un attimo di ritardo, poggiandogli una mano sulla nuca per
avvicinarselo, quasi in simmetria coi suoi gesti*
STEVE: *prende a baciarlo con più
insistenza, piacevolmente sorpreso dal fatto che stavolta l'aveva ricambiato
subito, lanciando di tanto in tanto occhiate furtive al taxista, mentre con la
manoche gli aveva portato alla nuca scende
piano piano lungo tutta la schiena,
accarezzandogliela appena con la punta delle dita*
EDI: *gli si stringe di più contro,
smettendo di controllare e anzi chiudendo del tutto gli occhi mentre lo bacia
meglio, tenendogli il viso tra le mani e andandogli quasi in braccio con le
gambe*
STEVE: *continua a baciarlo in quel modo e
controllando di tanto in tanto, mettendogli le mani sotto la maglietta e
facendogli i grattini lungo i fianchi, scostandosi poi e parlandogli
direttamente all'orecchio* dico io, che te ne fai dei fan...
EDI: *scuotendo piano la testa, senza
smettere di baciarlo nè riaprire gli occhi* nie--
TASSISTA: *che giustamente attendeva
indicazioni una volta immessosi sull'unica strada principale, senza voltarsi ma
con l'aria di chi ha intuito* allora, dove andiamo, eh?
EDI: *senza fare minimamente una piega, si
stacca solo un attimo* in fondo alla main di St Just
in Roseland... *riprendendo subito dopo a baciare il
ragazzo*
STEVE: *sorride impercettibilmente
ricambiando quei baci, mettendo anche l'altra mano sotto la maglia di lui
tenendolo quindi abbracciato per la vita, prendendo a baciarlo lungo in collo*
sono proprio curioso di vedere camera tua!
TASSISTA: caso mai vi avviso per tempo
così vi ricomponete...! *dicendolo divertito come nulla fosse*
EDI: ah grazie! *ridendo fingendosi non
imbarazzato ma arrossendo a morte, poi rispondendo a lui* sono sicuro ti
piacerà...
*richiudendo gli occhi e lasciandolo fare, lanciando sguardi furtivi di tanto
in tanto alla strada per capire quando distassero ancora, carezzandolo piano
tra i capelli con una mano*
STEVE: e questo chi è, lo stereotipo
del lord inglese? *bisbigliandolo a Edi riferendosi
al taxista, facendo spallucce e tirandolo più a sè, continuando ad accarezzarlo
sotto la maglia, poi ridacchia* ha anche questa le stelline?
EDI: *ride piano all'uscita sul lord, poi
gli annuisce rabbrividendo appena per quelle carezze* queste sono un po' più
realistiche, però...
STEVE: *arriccia le labbra pensieroso,
poggiandosi col mento sulla spalla di lui, poi in tono sarcastico* nel senso
che devo aspettarmi anche un'invasione aliena?
EDI:vedrai! *abbracciandolo stretto e scostandoselo appena di dosso subito
dopo, una volta giunti nella strada che conduceva in cima alla suddetta collina,
accanto al fiume di St Just* guarda! *indicandogli dal finestrino, ma senza
scendergli di dosso, una grossa villa su più piani* casa! *con gli occhi che
gli brillavano*
STEVE: *si volta a guardare nel punto in cui
gli aveva indicato dal finestrino, sempre tenendoselo stretto addosso, alla
faccia della casa!* cioè, quella sarebbe casa tua?
EDI: sì! perchè? *vedendolo un po'
perplesso* non ti piace? in effetti è un po' fuori mano... ma per il lavoro di
papà era necessario, visto che non può andare a Ginevra tutti i giorni!
*sorridendogli*
STEVE: *scuote la testa* no, cioè, sì, mi
piace, solo che.. cioè.. *e lo guarda veramente perplesso* è grandissima, ma
siete solo voi quattro?
EDI: *spiaccicandosi contro il finestrino*
sì! *scendendogli poi di dosso mentre l'auto accostava nei pressi del viale
d'ingresso della villa* fermi pure qui! *praticamente schizzando subito fuori
trascinando letteralmente Steve per la mano appena il tassista ha parcheggiato,
perdendo dieci anni di colpo per tutto l'entusiasmo che aveva in corpo, diretto
al cancello*
STEVE: aspe-- *si blocca essendo trascinato da Edi* aspetta Edi, le valigie,
la mia chitarra!! *bloccandosi poi davanti al cancello enorme, a bocca aperta, alla
faccia della villa!*
EDI: *bussa al citofono accanto al
cancello, scuotendo la testa verso di lui mentre gli sorride felice* non ti
preoccupare! *rispondendo poi a una voce femminile e metallica
dall'altoparlante che suonava altrettanto felice, "Edison, amore, sei tu?"* mamma! sì,
mandi qualcuno a prendere le valigie per favore? *sorridendo ancora al ragazzo*
perchè fare tanta fatica quando c'è qualcuno che può farlo per te? *facendo
spallucce mentre il cancello automatico si apriva, riprendendo a tirarlo per
mano verso l'ingresso della villa*
STEVE: *fa per ribattere, poi sospira
ignorando una serie di battutine che gli erano passate per la testa* però sappi
che se succede qualcosa alla mia chitarra ti ritengo diretto responsabile
dell'incidente. *in tono fermo, guardandolo fisso e annuendo una volta sola,
voltandosi verso il vialetto una volta che il cancello si era aperto*
EDI: se dovesse capitarle qualcosa, ti
darò l'onore di licenziare chi l'ha rotta! *ridendo, illuminandosi poi in un
sorriso enorme appena la porta di casa si apre, lasciandogli la mano e
prendendo la rincorsa per saltare addosso alla mamma, un donnone che sembrava
una walkiria per la stazza e i lunghi capelli biondi*
STEVE: *s'interrompe per dire quello che
stava per dire, voltandosi verso la donna che doveva essere la mamma di Edi
guardandola interdetto, mettendosi le mani in tasca restando fermo e
distogliendo lo sguardo per qualche attimo, tirando un respiro profondo e
muovendo un passo verso i due*
LUCY: amore di mamma! *abbracciando forte
il figlio evidentemente felice del suo ritorno e alzandolo da terra tanto che
era alta* stai bene? fatto buon viaggio? fatto colazione? avuto mal d'auto in
taxi? AH! dov'è?? *rimettendo giù il figlio*
EDI: mamma, certe volte sei peggio di me a
domande! sì, sì, no e no! *rispondendole in ordine come fosse abituato, andando
poi verso Steve e tirandolo di nuovo per la mano* mamma, questo è Steve, il
mio-- *tentennando un attimo mentre lo guarda, poi sorridendo alla donna*
amico! *annuendo convinto, mentre un paio di uomini in livrea portavano le
valigie in casa e pagavano il taxi*
STEVE: *alza lo sguardo verso la donna che
era di poco più alta di lui, quindi le porge la mano sorridendole e cercando di
apparire tranquillo anche se si sentiva un po' a disagio in quel genere di
situazioni* buongiorno! io mi chiamo Steve, piacere di conoscerla!
LUCY: *squadra per un minuto buono il
ragazzo da testa a piedi, assottigliando appena gli occhi, poi sorride con lo
stesso identico sorriso dolce del figlio e gli stringe la mano a sua volta* io
sono Lucy, la mamma di Edison, piacere di conoscerti giovanotto! *poi
intrecciando le mani tra loro* scommetto che sarete affamati e stanchi dal
viaggio, venite dentro, su! che ci stiamo prendendo un sacco di umidità!
*facendo dietrofront con passo quasi militare, attraversando la sala
d'ingresso*
EDI: *lancia un'occhiata divertita a
Steve, poi bisbigliandogli mentre gli fa cenno di seguirlo dentro* mamma ti ha già
fatto il check-up!!
STEVE: *rimane
lì impalato quasi si fosse addormentato poi scuote la testa guardando Edi*
dicesti che è un medico, è il suo lavoro! *annuendo una volta sola, poi
seguendo la donna* però ha ragione, ad avere fame, ho fame!
LUCY: ah, gli hai parlato di me? *facendo
loro strada in cucina, dove aleggiava un persistente odore di crostata al
cioccolato, andando verso il forno*
EDI: *annuisce alla madre* sì! *sedendosi
poi al tavolo, intrecciando le mani sul ripiano* però non sa che sei una
psichiatra e che con quell'occhiata puoi già dire la sua vita, le sue opere e i
suoi miracoli! *ridendo perchè, anche a questo, era abituato*
STEVE: *scosta la sedia dal tavolo
sedendosi, tenendo le braccia incrociate e roteando gli occhi, sarcastico* e io
che pensavo di poter bluffare! *chissà che opinione poi si sarà fatta,
perchè poi per sembrare, intuitiva lo sembra!*
LUCY: ancora deve nascere il punk che
riesce a bluffare con me! *ridendo bonaria, portando in tavola la crostata
ancora calda di forno, andando poi a recuperare un coltello per farla a fette*
EDI: mamma... *roteando gli occhi e
facendo spallucce mezzo imbarazzato verso il ragazzo, come a dire "che
possiamo farci, è fatta così!"*
LUCY: non fare quella faccina rassegnata,
tu! *fingendo di rimproverare il figlio, mettendosi poi a tagliare la crostata*
almeno mangiate qualcosa per placare la fame, stasera ceniamo abbondante quindi
per ora accontentatevi! *rivolgendosi quindi a Steve, offrendogli una fetta
bella grossa* allora? com'è che vi siete conosciuti?
STEVE: *gli si illuminano praticamente gli
occhi davanti a quell'offerta, ringraziandola e aspettando si freddi un po',
stringendosi nelle spalle a quella domanda, esaminando diverse ipotesi sul modo
di risponderle, poi con estrema naturalezza* si faceva casino in palestra così
Edi era entrato convinto che il dj smettesse. *annuendo una volta sola*
ovviamente non ha smesso, voleva picchiarlo e poi sono intervenuto io e l'ho
portato via! *annuendo ancora, assaggiando la crostata* wow, è buonissima!
*sorridendo alla donna*
EDI: *sgrana gli occhi verso il ragazzo
rimanendo con la propria fetta di crostata a mezz'aria nell'atto di addentarla,
volgendo poi lentamente lo sguardo verso la madre aspettandosi una qualche
reazione spropositata* a dire il v--
LUCY: ...casino?! dj?! *piantando le mani
sui fianchi e guardando alternatamente i due* ma ho mandato mio figlio a un
nightclub o a un college?! Nathan mi sente! OH SE MI
SENTE! *agitando il coltello per aria con aria che non prometteva niente di
buono* e TU, giovanotto! *indicandolo con l'oggetto* che razza di ambienti
frequenti, eh?
EDI: mamma ma non è niente! Era solo una
festa, e c'era la musica alta, però Steve mi ha salvato! vero? *annuendo verso
il ragazzo e poi verso la mamma* mi ha salvato, lui era lì per caso, per puro
caso! e ce ne siamo andati subito! giusto? *tornando ad annuire a Steve* non è
successo niente!
STEVE: *osserva lo scambio di battute tra i
due alternando gli sguardi, annuendo come a dare ragione ad Edi, guardando
l'oggetto assottigliando gli occhi quasi ci fosse abituato a quel tipo di
minacce* l'importante è che non sia successo niente!
LUCY: *assottiglia gli occhi un'altra volta
sul ragazzo con quell'aria indagatoria, mettendo giù
il coltello dopo qualche secondo e annuendo come tranquillizzata in parte* va
bene, per stavolta passi, ma solo stavolta! intesi? *girandosi poi al figlio in
tono di mezzo rimprovero e mettendogli una mano sulla testa, allontanandosi
subito dopo* vado a vedere tuo padre che combina, mi raccomando!
EDI: sì.. *e annuisce in silenzio,
staccando pezzettini di crostata dalla propria fetta per mangiarli, tirando un
sospiro e guardando Steve* scusa..
STEVE: *si trattiene dal ridere quando la
mamma di Edi esce, puoi scuote la testa, ripetendo il gesto che gli aveva
rivolto la madre scompigliandogli i capelli* ho capito da chi hai preso!
*annuendo* no, scusa tu, non pensavo che parole come casino e dj potessero
farle avere quella reazione!
EDI: è un po' molto moltissimo apprensiva,
vive nel terrore che mi capiti qualcosa come se tutto il mondo cospirasse
contro di me e attentasse alla mia vita! non lo capisce che la gente ha di
meglio da fare! *ridendo e facendo spallucce* non lo capisce pr-- *interrompendosi poi sentendo suonare il campanello di
casa, si volta un po' in giro vedendo che non arrivava nessuno, quindi si alza*
vado a vedere chi è! *annuendogli e andando verso la porta, aprendola*
DIANNE: *una bellissima ragazza sui
vent'anni, alta e magra, i lunghi capelli biondi raccolti in due code basse,
occhiali scuri sugli occhi e chewing-gum in bocca* ah, ciao sgorbio! *evitando
letteralmente il fratello* mai che i treni facciano ritardo quando serve!
*andando sparata verso la cucina facendo un gran rumore con gli stivali a tacco
alto*
STEVE: *annuisce ad Edi finendo di mangiare
la crostata che gli aveva offerto la madre del ragazzo, perdendosi l'ingresso
in scena di Dianne che incrocia in cucina, guardandola dal basso verso l'alto,
alzando un sopracciglio, e questa sarebbe la sorellina che canta lirica? mi
pare uscita dalla fabbrica della Mattel!*
EDI: ciao Deedee...
*tirando un sospiro dispiaciuto come ogni volta che gli rivolgeva la parola,
visto che quello era lo standard delle comunicazioni ed era evidente non gliene
fregasse un fico secco che era stato lontano da casa per del tempo, seguendola
in cucina*
DIANNE: non mi chiamare in quel modo, per te
è Dianne, sono diciotto anni che te lo ripeto, ma ogni volta torni più stupido
o che-- *inchiodando in mezzo alla cucina sgranando gli occhi e togliendosi gli
occhiali per metterli sulla testa nel vedere Steve* e tu chi sei?!
STEVE: *censurandosi dal fare qualsiasi tipo
di battuta sul pensiero di qualche secondo prima e cercando di apparire
quantomeno gentile* un amico di Edi, mi chiamo Steve. *non ho mai detto il
mio nome tante volte in una giornata, ho fatto il mio record personale!
continuando a guardarla in quel modo*
DIANNE: *continua a fissarlo qualche attimo
quasi più scandalizzata del ragazzo stesso, voltandosi per un attimo verso il
fratello con odio puro negli occhi* amico TUO? questo? *indicando Steve,
scuotendo la testa come non ci credesse, rivolgendogli poi un sorriso
smagliante cambiando totalmente espressione* ma ciao, Steve! io sono Dianne,
però puoi chiamarmi Deedee, che è come mi chiamano
gli amici stretti! *annuendogli e mostrandosi carinissima*
EDI: *alza lo sguardo con aria esasperata
da tutta quella situazione, senza nemmeno replicare a tono all'uscita della
sorella tanto che ci aveva fatto il callo con gli anni* sì, è un mio amico del
college. *e va a sedersi di nuovo dov'era*
STEVE: *segue Edi con lo sguardo, mi sa
che c'aveva ragione, non lo sopporta proprio... ma perchè? sospirando
silenziosamente, sorridendo forzatamente alla ragazza* Dianne va benissimo!
*annuendole, per amici stretti chi intende, Ken e MalibuStacy?*
DIANNE: *fa una mezza smorfia alla risposta,
riprendendo poi a sorridergli a più non posso non calcolando minimamente il
fratello, come non fosse neppure presente* come preferisci! ma dimmi qualcosa
di te, mi sembri un ragazzo interessante! che fai nella vita? Da queste parti è
raro incontrare qualcuno che non sia insulso e inutile! *sedendosi al tavolo
accanto a Steve, sbattendo gli occhi verso di lui*
EDI: *poggia una tempia contro il pugno
chiuso sospirando in silenzio, guardandoli di tanto in tanto mentre spizzica
dalla fettina di crostata sovrappensiero, non mi ha mai dato così tanta attenzione in
diciotto anni interi...*
STEVE: *guarda prima la ragazza e poi Edi, pare
quasi non si sia accorto di lui! tornando di nuovo a guardare lei* studio,
lavoro e suono *annuendole una volta sola* poi quando pubblicherò la mia
autobiografia saprai tutto quello che vuoi sulla mia vita per niente insulsa e
inutile! *ridacchiando, cercando poi di essere gentile visto che era comunque
la sorella del suo "amico"* tu invece che fai?
DIANNE: *lo ascolta attentamente senza
togliergli gli occhi di dosso nemmeno un secondo, entusiasmandosi ancora prima
che le ponesse la domanda* suoni? davvero?
EDI: *guarda alternatamente i due mentre
si scambiano domande e risposte, assumendo un'espressione triste
involontariamente, adesso
lei gli dirà che sa cantare, e avranno trovato solo il primo dei mille punti in
comune di cui parlare, finirà come sempre, come tutte le altre volte...*
DIANNE: ...pensa un po', io canto! andremo
sicuramente d'accordissimo! *rivolgendo poi un'occhiata acidissima al fratello*
senti coso, ma per forza
qua devi stare? perchè non vai un po' a prendere la tua roba e ti levi dalle
scatole?
EDI: *riprendendosi di scatto da quel
pensiero appena si sente interpellato* sto aspettando che papà venga a
salutarmi, mamma era andata a chiamarlo... *tenendo lo sguardo basso per la
soggezione, senza riuscire nemmeno a risponderle come avrebbe meritato*
STEVE: *fa un gesto con la mano come a
realizzare, sorridendo alla ragazza* è un'ottima idea! *alzandosi e prendendo
Edi, facendo per trascinarlo via* su, forza, devo andare a salvare la mia
Yakuza *trascinandolo davvero, poi alla ragazza* scusaci, torniamo subito, se
arrivasse tuo padre fermalo, voglio conoscere anche lui! *annuendo, facendo la
strada a ritroso, tenendo Edi per il polso*
EDI: *si lascia trascinare via senza
opporre resistenza nè rispondere più alla sorella che seguiva interdetta la
scena, continuando a tenere lo sguardo basso mentre si allontana verso la sala
d'ingresso, dove stavano i loro bagagli*
STEVE: *porta una mano ad alzargli il viso,
guardandolo* hey? *e poi lo scuote un po', mettendosi davanti a lui* che c'è?
EDI: *scuote la testa e una mano davanti a
lui come a dire "niente", stringendosi poi nelle spalle e facendo un
sorriso forzatissimo* è che sono stupido davvero, e
ogni volta spero che cambi qualcosa! ma tanto non cambia mai niente! *fingendo
di ridere, facendo poi per spostarsi e prendere i bagagli da terra lì accanto*
STEVE: *lo guarda con aria interrogativa,
chinandosi vicino al fodero della chitarra aprendolo un po' per controllare e
poi chiudendolo, rimettendoselo a tracolla* ti riferisci a tua sorella? *e fa
un'espressione un po' intristita, rimettendosi in piedi* in effetti avevi
ragione, pare che davvero non scorra buon sangue..
EDI: *riabbassa gli occhi annuendo piano e
restando in silenzio per un poco, poi tornando a guardarlo con aria triste pur
sorridendo* hai visto? mi odia proprio! e non so nemmeno perchè...!
*distogliendo lo sguardo e smettendo di sorridere per degli istanti,
riprendendo poi, guardandolo*
STEVE: mhh.. *arricciando le labbra, pensieroso, mentre prende il proprio
borsone da terra, guardandolo poi* ma hai mai provato a chiederglielo, le hai
mai parlato di questa cosa?
EDI: parlarle? *dicendolo in tono che
suonava divertito ma era tutt'altro* ma hai visto che non gliene importa niente
di me? se glielo chiedessi, mi direbbe che io non mi merito niente perchè sono
stupido, come ha detto ogni volta...
STEVE: *fa un gesto con la mano come a dire
di non pensarci* spesso le persone non parlano per paura di confrontarsi e si
rifugiano dietro frasi stupide e immotivate! *facendo spallucce, continuando a
fissarlo* e poi che ti frega? devi insistere se vuoi saperlo davvero!
EDI: *scuote la testa non convinto,
prendendo le proprie borse e facendo per avviarsi verso un corridoio laterale,
per raggiungere camera propria* non so se voglio saperlo sul serio, magari
sarebbe peggio di quel che mi dice..!
STEVE: ma almeno sarebbe la verità! *facendo
spallucce, seguendolo lungo il corridoio, per quanto barbie possa essere è
impossibile che una persona si comporta così senza motivo! cambiando poi
discorso* ..comunque tua mamma è una forte!
EDI: sì! *sorridendo un po' di più e
facendogli strada lungo un corridoio che pareva non finire mai, prendendo a
salire una prima rampa di scale con un po' di difficoltà vista la valigia che
si trascinava dietro* povero papà, lo sgriderà da qui all'eternità per avermi
permesso di andare al college, dopo aver saputo quella cosa del festino!
STEVE: *si trattiene dal ridere,
avvicinandosi a lui e aiutandolo con la valigia* beh in effetti incuteva un po'
di timore... *poi come a realizzare* ma il coltello l'ha lasciato in cucina,
sì?
EDI: *inchioda voltandosi lentamente verso
di lui, poi scoppia a ridere* ma non lo so, non ci ho fatto caso! spero di sì!
*riprendendo poi a salire, facendo un mezzo sbuffo una volta raggiunta la fine
della rampa, passandosi un avambraccio sulla fronte* ora viene la parte brutta!
*indicandogli con lo sguardo una rampa ancora più ripida, e molto più stretta*
STEVE: lo spero anche io, per tuo padre!
*annuendo, poi fissando alternativamente Edi e l'altra rampa di scale* scusa ma
camera tua dov'è, nella torre più remota del castello?
EDI: *gli annuisce senza cogliere l'ironia
della domanda, poggiandosi le mani sui fianchi e rimanendo a guardare le scale*
camera mia era la soffitta, e l'abbiamo riadattata! *facendosi schioccare il
collo inclinando la testa di lato* io dico di mollare qui la roba e farcela
portare su da qualcuno! anche perchè una volta arrivati lassù, l'ingresso non è
esattamente agevole! *voltandosi a guardarlo* che dici?
STEVE: *gli annuisce senza se e ma, tenendosi
però la chitarra a tracolla e guardandosi intorno, avvicinandosi poi a lui e
parlandogli a voce bassa* questo significa anche che possiamo agire
indisturbati..!
EDI: *sposta gli occhi lateralmente a
guardarlo, allo stesso modo in cui l'aveva guardato quando aveva detto
dell'«anticipo» da dargli nel taxi, poi lo prende per un polso e lo trascina
quasi verso l'altra rampa*
***
ANGOLO RECENSIONI
CriminalMindsCorp. a rapporto<3
aHRRRr :D
come butta? purtroppo noi ci siamo prese un po' più di tempo per aggiornare...
speriamo non ci vogliate male! comunque ci siamo fatte perdonare con questo bel
nuovo capitolo :P
Lelechan: se Steve non l'ha picchiata è
per rispetto a Eva e per evitare sceneggiate alla Mario Merola (riposi in pace)
anche nel treno XD
Martyz: solo sei testate? XD almeno
un centinaio per farla riprendere X° eh sì Edi fa
tenerezza quando Ve gli dice quella cosa, ma chissà...
Marie
16: Edi ha una vocina più che bella *_________* e Steve non l'ascolta
perchè l'ha lasciato in un centro commerciale quand'aveva sei anni e s'è sempre
disinteressata nei suoi confronti. la famiglia di Edi invece è troppo caruccia *_*
KikiDaikiri:eheh
:D Steve & Edi ringraziano! e Ve (che che se ne
dica in giro X°) non è un assassino, perciò non l'ha
uccisa (oltre che per i motivi elencati nelle risposte alle recensioni qui
sopra ^^).
Detto ciò... vi salutiamo, ciurmaglia e speriamo
che questo capitolo sia stato di vostro gradimento :3
STEVE: *si trattiene dal ridere lasciandosi
trascinare da lui, caspita, che effetto che gli faccio! però
sorridendogli divertito* oh-oh e quello sguardo cos'era?
EDI: *sale le scale ridendo* perchè, che sguardo
ho fatto? *senza mollargli il polso e salendo di fretta, raggiungendo una
specie di corridoio a vicolo cieco e fermandosi*
STEVE: era uno sguardo tipo "saliamo e
agiamo, muoviti!" *ridendo anche lui, fermandosi poi guardando il
corridoio* perchè ti sei fermato? *guardandolo interdetto, sbattendo le
palpebre*
EDI: voglio solo farti vedere la mia
stanza! *esibendo l'espressione più innocente che avesse, poi indicando in
alto* perchè è qua! *alzando lo sguardo e afferrando una specie di cordicella
che pendeva dal soffitto aprendo la tipica botola da soffitta, con tanto di
scala a scendere fino al pavimento, sorridendogli*
STEVE: *annuisce corrugando la fronte,
quindi ironico* ti sto credendo proprio... *poi guarda la scala che era scesa
da quella botola* caspita, è un percorso ad ostacoli...
EDI: questa è l'ultima però!
*sorridendogli ancora e salendo le scale, spuntando all'interno di un'ampia
stanza quadrata quasi completamente bianca e luminosa grazie alla presenza di
un balcone con terrazza, senza nulla sui muri, il soffitto sgombero, con il
mobilio strettamente necessario e soltanto un grande letto al centro, il
pavimento in moquette blu scuro* eccoci qua! *porgendogli la mano come a dirgli
di salire*
STEVE: *sale le scale anche lui,
sorridendogli dolcemente, poi mettendo le mani sui fianchi e guardandosi
intorno* bene bene, quindi questa è la tua vera
camera!
EDI: *gli annuisce sorridendogli in
silenzio, conducendolo al centro di quella stanza che pareva molto anonima
rispetto a quella del college, sedendosi sul letto e facendo sedere anche lui*
inizialmente non c'era nemmeno la terrazza, ce l'hanno aggiunta i miei perchè
continuavo a camminare sui cornicioni!
STEVE: *si siede accanto al ragazzo dopo
aver poggiato la chitarra a terra ai piedi del letto, guardandolo con gli occhi
assottigliati* un giorno ti lego con quelle corde tipiche da bunjeejumping, almeno mi sento
più sicuro! *annuendo serio, continuando a guardarlo con quell'aria*
EDI: *si trattiene dal ridere e lo spinge
giù sul letto, facendolo stendere tenendogli due dita puntate contro il petto,
parlandogli in tono vagamente malizioso* adesso ti faccio vedere una cosa che
non ti aspetteresti mai...
STEVE: oooh.. *restando steso sul letto guardandolo con aria tra il finto-sorpreso e il malizioso, più malizioso a dire il
vero, parlandogli con rispettivo tono di voce* l'avevo detto io che non era
solo per farmi vedere la stanza!
EDI: ma infatti la stanza devo farti
vedere! *annuendogli con aria mezza interrogativa lasciandolo steso e
sporgendosi oltre il letto a prendere qualcosa da terra, una sorta di
telecomandino, mettendosi steso a fianco a lui* siccome continuavo ad ammalarmi
perchè stavo fuori anche d'inverno per guardare il cielo, *schiacciando un
pulsante rosso dallo strumento, puntando verso il soffitto* ai miei diciotto
anni, mamma e papà mi hanno regalato questo! *rimanendo steso a guardare il
soffitto che, assieme alle pareti della stanza, da bianchi diventavano
gradatamente trasparenti, rivelando alla vista un cielo azzurrissimo* forte, eh?
È formato da piccoli pannelli in poliestere metallizzato riflettente che
ruotano e per effetto ottico sembrano invisibili!
STEVE: *rotea gli occhi quasi deluso per
quello che s'era immaginato, guardando quello spettacolo e realizzando* aaah, ecco
perchè mi dicevi che le stelle c'erano, ma più realistiche! *sorridendogli e
annuendo* sì, è una figata!
EDI: la parte migliore è che da fuori non
si vede niente proprio perché sono riflettentu,
dall’esterno… *girandosi su un fianco a guardarlo con l'altra metà di aria
maliziosa che si era risparmiato prima*
STEVE: no.. che delusione... io già mi ero
immaginato di finire come pornostar ripreso dai satelliti! *ridendo, stando
sollevato leggermente facendo leva sui gomiti, guardandolo con aria ancora più maliziosa
di quella di Edi*
EDI: *solleva un sopracciglio a metà tra
lo sconcertato e il più sconcertato ancora, scoppiando poi a ridere
ributtandosi sul letto, rotolandosi morto dalle risate*
STEVE: *ride anche lui, però scuotendolo con
una mano poggiata sul suo fianco* ma che ridi?! era una bella fantasia!
EDI: *rimane tramortito dal troppo ridere
col viso nascosto tra le braccia, a pancia in giù, scuotendo la testa perchè
non riusciva a riprendersi* ma sei un depravato, che cavolo!!
STEVE: a parte che la mia era una battuta,
poi *sbuffando, stendendosi del tutto e tenendo le braccia incrociate* è vero
che lo sono, ma non arrivo a tanto!
EDI: *volta il viso verso di lui per
guardarlo, levandosi gli occhiali per asciugarsi le lacrimucce dal troppo
ridere, poi esclama* non ti credo!
STEVE: tsk... *restando in quella posizione distogliendo lo sguardo come a
cercare qualche argomentazione a suo favore, poi* e poi parli proprio tu che
l'altra volta stavi con la fotocamera pronto..
EDI: ma almeno io non faccio finta di non
arrivare a tanto! *facendo spallucce e sorridendogli con un'inedita aria
veramente poco innocente*
STEVE: non so se considerarlo o meno un
punto a tuo favore! *poi voltandosi e notando l'aria che aveva, quindi gli
sorride di rimando* e dimmi, ora quale pensiero strano ti sta girando per la
testa?!
EDI: *lo guarda sbattendo gli occhi
qualche volta, poi gli si avvicina fino ad appiccicarsi* possiamo sempre fare i
filmini con la videocamera, se vuoi diventare una pornostar!
STEVE: tu... sei un piccolo
pervertito che si nasconde dietro quell'aria da innocentino! *scuotendo la testa ridacchiando, avvicinandosi a lui e dandogli
un bacio leggero sulle labbra*
EDI: *scuote la testa ritraendosi di
pochissimo, diventando rossiccio* non è vero, dicevo così solo perchè tu ci
tenevi! e poi per me non è un problema, lo sai che mi spoglio davanti a tutti
senza problemi! *dicendolo senza un briciolo di malizia, incredibilmente visto
il contenuto della frase, pensando di dire una cosa buona*
STEVE: *lo guarda con aria peggio che truce,
assottigliando gli occhi* tu non devi spogliarti assolutamente davanti a
nessun'altro!!
EDI: *lo guarda sgranando gli occhi a
quell'occhiataccia, stupendosi solamente* e perchè mai? *e la cosa tragica è
che lo dice convinto*
STEVE: *alza un sopracciglio, quasi
infastidito ma ci è o ci fa?* perchè lo dico io!
EDI: non è una motivazione! *mettendo su
pure il broncio, non tanto perchè ci tenesse realmente a spogliarsi davanti a
qualcun'altro, quanto perchè non avesse avuto una risposta decente*
STEVE: *rotea gli occhi, tirando un respiro
profondo, tornando a guardarlo* sì che lo è, non mi sta mica bene che ti spogli
davanti a tutti!
EDI: ma non c'è niente di male, e poi mica
la gente mi guarda, se è perchè sei geloso! *facendo spallucce con noncuranza*
STEVE: *lo guarda di nuovo con quell'aria
truce, poi sbuffa, sempre infastidito* lo dirò anche io la prossima volta che
provi a farmi una scenata per quel magnifico tatuaggio che mi farò perchè per
farlo dove voglio mi spoglierò davanti alla gente!
EDI: *guardandolo fisso, enumerando sulle
dita* uno, la gente ti guarda eccome! due, *incrociando le braccia al petto e
girandosi dall'altra parte, offeso* e allora io mi faccio il piercing, ecco!
STEVE: *finge di non ascoltarlo, fantasticando*
aaah che bello poi quando farò vedere il mio tatuaggio a tutti... che ne so,
magari cambio lavoro, farò lo spogliarellista, così lo metto in mostra!
EDI: *mantenendo lo stesso atteggiamento
di lui* DUE piercings! *indicandogli il numero con le
dita* e poi mi faccio assumere da qualche gruppo in cerca di cantante e divento
un idolo delle folle per davvero! ogni giorno con un fan diverso!
STEVE: *assottiglia di più gli occhi,
intestardendosi ancora di più* e poi magari un talent scout mi trova e mi fa davvero
fare la pornostar... altro che fan...!!
EDI: *si volta a guardarlo in silenzio
qualche attimo, poi gli si accoccola vicino un'altra volta bisbigliandogli con
una mano avanti come fosse un segreto* ...senti
Steve, la finiamo? questo gioco sta prendendo una brutta piega!
STEVE: *lo guarda con la coda dell'occhio,
sospirando, girandosi su un fianco e tirandolo a sè, abbracciandolo* vabeh va, per questa volta ti perdono!
EDI: *ricambia l'abbraccio portandogli le
mani alle guance e baciandolo piano sulle labbra, stranamente per iniziativa
propria quasi a farsi perdonare sul serio anche se dopotutto non gli era chiara
la motivazione*
STEVE: *sorride tra sè e sè a quel gesto,
stringendolo di più, baciandolo a sua volta e in maniera più insistente ma
staccandosi dopo qualche minuto* secondo me in questo momento tua mamma
starà girando per casa con quel coltello cercandomi per farmi a fettine.
EDI: *sorride senza lasciarlo, parlandogli
praticamente contro le labbra* mia
mamma in realtà non farebbe male a una mosc--
NATHAN: *spuntando di colpo come un fungo
dalla botola d'ingresso alla stanza* FIGLIOLO! mi hai fatto girare per tutta la
casa cercandoti, bentornato! *un uomo sulla cinquantina, capelli ancora
rossicci nonostante l'età sparati in tutte le direzioni, una sorta di Einstein
formato inglese dall'aria stralunata* ah! e tu devi essere l'amico di Edison!
io sono Nathan, il suo papà! *porgendo la mano al ragazzo come se non si fosse
minimamente reso conto della scena, guardandosi invece in giro, sempre con la
mano tesa* gli hai mostrato il soffitto a scomparsa, bravo!
STEVE: *praticamente sobbalzando, voltandosi
di scatto verso l'uomo, seriamente sconvolto, ma ce ne fosse uno normale in
questa famiglia, oh! scostandosi leggermente da Edi, sorridendo al padre,
annuendo* sì, io invece mi chiamo Steve! *stringendo la mano a quel signore, non
ne posso più di presentarmi, uno alla volta, e io poi vorrei fare la rockstar e
scrivere il mio nome su stupidi fogliettini almeno
milioni di volte al giorno.. seh, come no!!* eh,
sì, è proprio forte questo soffitto!
EDI: *diventa rossissimo guardando
altrove, morto d'imbarazzo, cercando di mimetizzarsi con la trapunta che stava
sul letto, senza fare un fiato*
NATHAN: vero, eh? così forse la smetterà di
passeggiare sui cornicioni, questo disgraziatello!
*attirando a sè il figlio con poca delicatezza per abbracciarlo, stando accanto
al letto* allora, pronto per domani, figliolo? la tua prima eclissi! ahhh, è proprio mio figlio, poco da fare! *praticamente
stritolandolo, poi rivolgendosi a Steve* mi hanno riferito che porti mio figlio
ai festini notturni! bravissimo! lo dicevo io che si sarebbe divertito al
college, eeeehhh, i bei tempi andati...
EDI: pa'! sto soffoc-- *cercando di spostarlo
senza molta riuscita, alzando lo sguardo verso l'uomo* e poi che dici?! io non
vado ai festini!!
STEVE: *a questo punto non so se ha preso
più dalla madre o dal padre! invece sono certo che la barbie è fuori razza,
proprio! sedendosi poi sul letto a gambe incrociate, guardando il padre di
Edi con aria quasi incuriosita* perchè, lei andava ai festini?
NATHAN: andarci? io li organizzavo!!
*assumendo un'espressione sognante persa nel vuoto che tanto dava l'idea del
figlio* era l'unico modo per sfuggire alla nomea di sfigato! aaahh, allora sì che si stava bene... sono anche stato
sospeso numerose volte! *dicendolo orgoglioso, annuendosi*
EDI: io non me ne vanterei! *guardandolo
storto e rimanendo spiaccicato contro il padre che ancora lo teneva stretto*
STEVE: certo che se ne deve vantare! *annuendo,
serio* però un tempo sì che c'erano bei festini, c'era bella musica, ora invece
è tutto più.. più.. più trash insomma!*sospirando, sempre rivolgendosi a Nathan* ma dai! la sospesero per i
festini?
NATHAN: esattamente! *sorridendogli* più e
più volte, finchè non si stancarono! e fu proprio
durante uno di questi festini che conobbi tua madre *parlando in tono epico al
figlio* che era a Londra per lo scambio culturale... e che minigonna aveva!
penso che non me la scorderò mai... anche se forse me la ricordo più corta del
dovuto perchè ero un po' fatto, ma vabbè!
EDI: MA PAPA'! *scandalizzandosi
ulteriormente e riuscendo finalmente a staccarsi, girandosi poi verso Steve* e
tu, non dargli corda!!
STEVE: e perchè no?! *guardando Edi
interdetto, poi di nuovo Nathan* certo che a Londra qualche anno fa ci si
sballava un casino! *stringendosi nelle spalle* io dovevo essere 20enne nel
'77, sono sprecato qua!
NATHAN: eccome! *annuendo fiero al ragazzo,
ignorando i rimproveri del figlio* e pensa, io portavo i capelli per aria,
tinti blu! tipo come li hai tu, ma avevo la cresta! ascoltavo i Sex Pistols, i Clash, The Jam, io!
che tempi...
EDI: *rimane letteralmente pietrificato
fissando il padre, voltandosi poi lentamente verso Steve* GIURO, questo non lo
sapevo nemmeno io!
STEVE: *contemporaneamente a Edi si volta
verso di lui con aria sconvolta, poi di scatto di nuovo verso Nathan
guardandolo con aria piena d'ammirazione* la stessa musica che ascolto io!!
*gasandosi quasi di più* io di solito porto gli spikes!!
*annuendo* e suono anche!!
NATHAN: *rivolge a Steve la stessa
espressione, felice di aver trovato un'anima affine* NO! davvero?! *esaltandosi
come un ragazzino* cosa suoni? io suonavo l'elettrica da giovane! ma non sono
mai riuscito a mettere su un gruppo come si deve... il mio vocalist morì
investito da un bus double-deck sul più bello!
EDI: *rimane solo in silenzio sconcertato,
in ginocchio sopra al letto guardando i due come fosse a una partita da tennis,
e poi
quello strano sarei io, boh..*
STEVE: io anche suono la chitarra elettrica!
*annuendo di più, entusiasmato* e lui *indicando Edi e guardandolo* che lo
voglia o no mi farà da vocalist! *in tono deciso, rivolgendo poi di nuovo lo
sguardo a Nathan* cavoli, mi dispiace per il suo vocalist però...
NATHAN: e che dobbiamo fare, noi
gliel'avevamo detto che non doveva andare in giro quando stava fatto in quel
modo lì! non vide il bus e lo hanno stirato... poveretto! *facendo spallucce
con nonchalance, poi guardando il figlio* e da quando tu canteresti?
EDI: da mai!! *agitando le mani e la testa
per negare tutto* perchè poi il look, i fans, troppe
complicazioni, non ci tengo proprio! *ricordandosi dello scambio di ripicche
con Steve*
STEVE: *hai capito Nathan, e chi se lo
sarebbe mai aspettato! ascoltandolo, poi rivolgendo un'occhiata a Edi ma
parlando col padre* invece lo farà! *annuendo*
EDI: assolutamente no! *scuotendo ancora
la testa e ridendo istericamente* non fanno per me queste cose, inoltre non
voglio avere a che fare con nessun fan, MAI!
NATHAN: ma non sapevo neppure che sapessi
cantare, figliolo! bello di papà, astronomo e cantante, sono orgoglioso di te!
*abbracciandolo un'altra volta strettissimo e strofinandogli un pugno chiuso in
testa velocemente*
STEVE: invece canta pure bene! *annuendo,
coalizzandosi indirettamente col padre del ragazzo, sorridendo soddisfatto*
EDI: non è vero, non mettergli strane
idee in testa, poi ci crede! *cercando di scollarsi il padre di dosso e di
sottrarsi alla strofinata impuntandosi con le braccia*
DIANNE: *spuntando dalla botola d'ingresso,
compare all'improvviso in camera* oh, c'è proprio la folla qua! *mettendo le
mani sui fianchi e fingendo un tono allegro* mamma mi ha detto di avvisarvi che
papà aveva finito al telescopio, ma evidentemente sono stata preceduta...
NATHAN: ma figliolo, è una cosa così bella,
hai anche l'amico chitarrista, meglio di quest--
*interrompendosi poi nel vedere la figlia giungere* oh Dianne, finalmente ho
scoperto cos'avete in comune tu e tuo fratello!
STEVE: sì che è vero, su, c'hai pure una
fan!! *ridacchiando nel rispondere a Edi, voltandosi poi verso la ragazza
sorridendo però per quello che aveva detto Nathan* eh, Edi me l'ha detto che
anche lei canta!
DIANNE: *facendo un'espressione stranita e
cominciando già a guardare schifata il fratello, intuendo* ...che cosa
significherebbe "anche" io?
NATHAN: anche Edison sa cantare! *annuendo
alla ragazza e dando forti pacche sulla schiena al figlio, con soddisfazione*
finalmente abbiamo scovato un punto in comune, che sia la volta buona che
riuscite ad andare un po' d'accordo?
EDI: *scuote la testa a ripetizione per
tutta quella scena e quello svolgersi di eventi, immaginando per filo e per
segno la reazione che avrebbe avuto la sorella* no, non è vero niente, è lei
quella brava, io--
DIANNE: TU sapresti cantare? ma non farmi
ridere! *ridendo, per l'appunto, con sufficienza e acidità nel tono* cos'è,
cerchi di rubarmi anche questo? non ti basta già tutto quello che hai? no, lui
dev'essere primo in tutto, Einstein! non ci arrivi che sei solo un povero
sfigato e tutti hanno pietà di te perchè sei stupido! *girando i tacchi e
andandosene di sotto di punto in bianco*
STEVE: *e questa mo chi cazzo si crede di
essere?! alza un sopracciglio ascoltando la ragazza assumendo
un'espressione ancora più acida e irritante di quella di lei e rivolgendole
quell'occhiataccia seguendola con lo sguardo fino a quando non scende,
poggiando una mano su quella di Edi quasi a volergliela stringere capendo che
ci restava male per quello che la sorella gli diceva, guardando poi il signore*
...ma è sempre così?
NATHAN: DIANNE! *alzandole la voce contro in
tono severissimo mentre si allontana, cambiando totalmente espressione rispetto
a quella scherzosa di poco prima, rivolgendosi poi solo poco più pacatamente a
Steve* scusala ragazzo, è che certe persone non sanno proprio rendersi conto
delle proprie fortune, e soprattutto non sanno mai quando tacere! *poi al
figlio* non ascoltarla figliolo, sai com'è fatta, no? *facendogli una carezza
in testa* perchè dopo non vieni al telescopio? ho ordinato delle lenti nuove
mentre non c'eri, così te le faccio provare! *seguendo infine la ragazza di
sotto, con aria grave*
EDI: *annuisce silenziosamente al padre
seguendolo con lo sguardo finchè non scompare oltre
la botola, rimanendo poi perfettamente immobile senza muovere un muscolo nè
fare un solo fiato*
STEVE: *segue il padre di Edi con lo sguardo
fino a quando non scompare, poi afferra la mano del ragazzo stringendola e
tirando lui a sè, abbracciandolo forte, spero che Nathan le faccia quello
che non posso farle io!!*
EDI: *rimane fermo contro il ragazzo
lasciandosi abbracciare, sospirando forte e continuando a tenere la testa bassa
per qualche minuto, poi scostandosi appena mentre si strofina gli occhi con un
braccio* stanotte stiamo comodi *cambiando argomento, senza guardarlo* questo
letto qui è molto più grande di quello del college!
STEVE: *gli annuisce, alzandogli il viso
portandogli una mano sotto il mento, carezzandogli il viso e dandogli un bacio
leggero sulla fronte* e poi saremo sotto le stelle vere!
EDI: *gli annuisce piano sorridendogli
debolmente, avvicinandosi un po' di più standogli in ginocchio di fronte e
abbracciandolo stretto per il collo, come avesse voluto dirgli qualcosa di
bello preferendo però un metodo più diretto e semplice per esprimerlo*
STEVE: *socchiude gli occhi, stringendolo un
po' di più, accarezzandogli la schiena dolcemente* penso che tuo padre sia
diventato il mio nuovo mito! *dicendolo ridacchiando, come a voler cambiare
discorso per farlo distrarre*
EDI: *ride piano insieme a lui, rimanendo
però ad abbracciarlo forte senza avere la minima intenzione di schiodarsi da
lì* e secondo me tu sei diventato il nuovo mito suo! una specie di erede!
questo spiega anche perchè mi piaci tanto tu!
STEVE: *si scosta giusto un po' tenendolo
abbracciato, per guardarlo in viso, con aria divertita* ah sì, eh? ti piaccio
tanto? *ridacchiando ancora* non mi aspettavo proprio che tuo padre fosse un
tipo da sesso, droga e rock and roll!
EDI: certo che mi piaci tanto!
*spontaneamente, annuendogli una volta sola, deciso* e nemmeno io lo sapevo,
l'ho scoperto solo oggi che era punkoso come te!
*alzando lo sguardo in mezza trance* questo spiega anche da dove vengono i miei
attacchi da "voglio un piercing" e "voglio cambiare look"!
STEVE: *arriccia le labbra pensieroso, poi annuisce*
dev'essere una cosa ereditaria, magari indirettamente senti l'influenza di tuo
padre! *con aria divertita, poggiandogli le mani sui fianchi* tanto quanto?
EDI: *riabbassa lo sguardo su di lui,
riflettendo* mmmh... *accopagnando
poi coi gesti delle mani la spiegazione* come una mattina d'inverno che fa
tanto freddo e sei sotto alla trapuntona e scopri che
non si va a scuola perchè ha nevicato troppo e puoi dormire finchè
vuoi!
STEVE: *lo guarda con un'espressione
affranta, sospirando all'ennesimo paragone, poi sorridendogli con aria dolce a
quelle che in fondo erano parole tenere* una delle cose più belle del mondo!
EDI: *gli annuisce contento di essersi
spiegato bene, poi bloccandosi qualche secondo entrando stavolta totalmente in
trance e portandosi un dito alle labbra* a questo punto mi chiedo come sia una
mattina del genere quando vicino nel letto ci sei anche tu!
STEVE: mh.. secondo me sarebbe ancora meglio, però dovremmo provare!
*annuendo, stendendosi poi sul letto e facendo stendere pure lui, mettendogli
una mano in testa e scompigliandogli tutti i capelli* e ora basta fantasticare!
EDI: okei! *sorridendogli tranquillo,
ormai ripreso dalla tristezza di poco prima, rimanendo a guardarlo come in
attesa di qualcosa, senza minimamente preoccuparsi di tenere i capelli in
anarchia*
STEVE: *scuote la testa amareggiato e come
al solito fa lui la prima mossa, tenendogli le mani sulle spalle, controllando
prima che non arrivasse nessuno, prendendo poi a baciarlo piano*
EDI: *sposta appena lo sguardo di lato
pur ricambiandolo, parlandogli contro le labbra in maniera mezza
incomprensibile* se
ti scoccia non devi farlo per forza!
STEVE: di’ un po' *alzando un sopracciglio, continuando a baciarlo a tratti
parlandogli mentre fa scendere le mani lungo i fianchi accarezzandoglieli* ti
pare che mi scoccio?!
EDI: *si stringe nelle spalle, mettendo
su il broncio e appiccicandosi a lui* lo
sai che non ne capisco! magari lo fai solo per farmi stare zitto e buono!
STEVE: ma hai presente con chi stai
parlando, Edi? *ridacchiando, infilandogli le mani
sotto la maglia, facendolo stendere a pancia in su e mettendosi a cavalcioni
sopra di lui*
EDI: *gli annuisce guardandolo con
un'aria così innocente che a momenti gli spuntavano dei fiorellini roteanti
attorno* del
mio amico nonchè amante Steve! *alzando
anche un indice a sottolineare il concetto*
STEVE: ...appunto! *spostando poi a baciarlo lungo il collo, quando fa queste
espressioni quasi mi fa desiderare di abbracciarlo soltanto... poi
guardandolo meglio, mentre gli alza la maglietta, ..naaaah!*
EDI: *lo guarda fisso fisso
negli occhi lasciandogli fare quel che voleva, trattenendosi dal ridere nel
vederlo tanto applicato* a
vederti, sembra tu stia pensando all'origine dell'universo!
STEVE: credimi, *prendendo a baciarlo lungo l'addome senza togliergli la
maglietta semplicemente tenendogliela alzata* se dovessi pensare a qualcosa
questo non sarebbe il momento. *annuendo anche come a darsi ragione,
prendendo poi a sbottonargli i pantaloni con la mano destra*
EDI: *segue i suoi movimenti con lo
sguardo, concentratissimo, mordicchiandosi un angolo del labbro inferiore,
alzando un poco il bacino per assecondarlo nei gesti* ho letto che il sangue si sposta
di circa il 30% più velocemente verso il basso, in situazioni come questa! *annuendo,
come a dargli ragione*
STEVE: *alza ancora un sopracciglio
piantandogli la mano sinistra sulla bocca come a dirgli di stare zitto* mi
sto concentrando! *e annuendo, togliendogli poi la mano da lì e tracciando
una sorta di linea immaginaria lungo il corpo di Edi, tirandogli giù a metà
pantaloni e intimo*
EDI: *lo guarda con gli occhioni senza
più fare un fiato, e anzi giusto quello, deglutendo come a mandare giù altre
eventuali parole da dire e smettendo di seguire i suoi gesti per evitare di
farsi prendere dall'imbarazzo, peraltro in quella stanza che sembrava di essere
all'aperto*
STEVE: *aaah, pace, silenzio, il nirvana!
stendendosi sopra di lui strusciandosi addosso, cominciando di nuovo a baciarlo
con insistenza seppur in maniera dolce*
EDI: *socchiude di poco gli occhi
fissandolo attentamente quasi volesse memorizzarlo, passandogli piano le dita
sul viso e poi nei capelli concentrandosi sul dettaglio dello strano colore
iridescente che assumevano al sole là dove erano tinti, ricambiando con un po'
di lentezza quel bacio per assaporarlo meglio, sorridendo impercettibilmente
perchè non sapeva tanto di peperoncino così come aveva ipotizzato ma piuttosto
di metallo per via dei piercings che aveva alle
labbra*
STEVE: *continua così per un po', assumendo
anche un'espressione più tranquilla, strofinando il proprio naso contro quello
del ragazzo, facendo delicatamente scivolare le mani giù*
EDI: *solleva di nuovo il bacino per
istinto a quei gesti, abbracciandolo stretto in maniera anche possessiva,
schiudendo appena le labbra come a dirgli qualcosa ma rimanendo troncato da un
bussare alla botola, per cui arrossisce di botto rimanendo immobile*
LUCY: piccolo? Steve? *parlando dall'altra
parte della botola, senza aprirla, a voce un po' alta per farsi sentire* siete
là? è tutto ok?
STEVE: *e meno male che non è un posto
accessibile! scostandosi un po' da Edi, parlandogli contro le labbra*
aspetta, mi affaccio io e spero che non mi uccida! *dandogli un altro bacio
leggero, scostandosi definitivamente, aprendo la botola e guardando la signora*
sì, siamo qui ed è tutto ok! *sorridendole anche con aria gentile*
LUCY: *non percependo alcun segno di vita
da parte del figlio, squadra il ragazzo che ha di fronte con l'aria indagatoria di chi ha capito tutto, quindi tira un sospiro
e mormora* verresti
un momento giù? devo parlarti, solo a te. puoi dire a Edison che il padre lo
aspetta al telescopio.
*e gli sorride, tranquillamente, allontanandosi*
***
ANGOLO RECENSIONI
CriminalMindsCorp. a rapporto<3
la CMC è veramente contenta che questa storia stia
riscuotendo un certo interesse -w- grazie a tutti quelli che ci supportano
<3
Lelechan: la mamma di Edi is love <3 come la mamma di quel qualcuno u_ù eh sì Dianne non si può proprio sopportare -_-
Martyz: ma no, Edi non è un
pervertito, è l'influenza di Ve xD
Marie
16: hey. Steve fa sempre cose giuste o.ò ed è
della tua stessa opinione, lo disse in qualche capitolo fa, pensando qualcosa
tipo "come possono odiarlo?" -w- Edi si merita solo le coccole più coccoloshe <3
Higasi:O_O"
cavoli, ti abbiamo tenuta sveglia fino alle 3:20!! cobalaminpowern_nV!! inutile dirti
che ci fa piacere ti stia appassionando così tanto... ed eccoti accontentata
con un nuovo capitolo (siamo state veloci, no? :P)! siamo anche felici che ti
piacciano entrambi i personaggi, comunque sì, Ve si è accorto di Edi proprio
perchè è fuori dalle righe e tanto dolce e ingenuo ^^ ben arruolata Higasi, speriamo tu recensisca anche gli altri capitoli :3
Phantome: è scritta in forma di
sceneggiatura, ma siamo contente che ti piaccia :3
LUCY: *non percependo alcun segno di vita
da parte del figlio, squadra il ragazzo che ha di fronte con l'aria indagatoria di chi ha capito tutto, quindi tira un sospiro
e mormora* verresti
un momento giù? devo parlarti, solo a te. puoi dire a Edison che il padre lo
aspetta al telescopio.
*e gli sorride, tranquillamente, allontanandosi*
STEVE: *annuisce alla donna con aria
interrogativa, speriamo che almeno abbia messo via quel coltello! quindi
la guarda andare via e poi rivolge lo sguardo a Edison* tu! *avvicinandosi di
nuovo a lui, abbassandogli la maglietta e dandogli un bacio sulla guancia* devi
andare al telescopio da tuo padre, mentre penso che davvero non sono simpatico
a tua mamma. *annuendo anche, convinto*
EDI: *sbatte gli occhi tirandosi su,
guardandolo mezzo atterrito* perchè, che ti ha detto...?
STEVE: che vuole fare quattro chiacchiere
con me *annuendo, aiutandolo a risistemarsi i vestiti addosso* mi toccherà fare
appello al mio fascino...
EDI: *solleva un sopracciglio mezzo
interdetto, poi gli dà un paio di pacche sulla spalla e si mette in piedi,
aggiustandosi un poco la felpa che si era stropicciata* l'ultima volta che mi
disse "dobbiamo fare quattro chiacchiere" fu quando mi presi la
polmonite a dieci anni per vedere la fantomatica stella cometa della notte di
Natale! *ridendo al ricordo*
STEVE: *prima ride sentendo quel racconto
sulla cometa di Natale, però poi realizza* rassicurante... *borbottando
tra sè e sè con fare ironico, alzandosi dal letto dove si era seduto, facendo
per scendere giù* spero solo non sia armata!
EDI: vedrai che non sarà niente di
preoccupante! *facendo spallucce, seguendolo di sotto e avviandosi verso la
seconda rampa di scale, scendendola* secondo me vuole solo farti il terzo grado
per sapere se mangio regolarmente e studio davvero come le dico! *sorridendogli
dolcemente*
STEVE: allora annuirò e ti difenderò, così
non ti farà nessun terzo grado! *annuendo e dicendolo con tono solenne,
scendendo l'ultima rampa di scale, quindi girando verso destra* allora ci
vediamo dopo! *sorridendogli alla stessa maniera*
EDI: *gli annuisce e lo saluta con la mano
ricambiando ancora il sorriso come a volergli augurare buona fortuna, prendendo
la direzione opposta e uscendo sul giardino attraverso un'uscita secondaria,
dove lo aspettava il padre col telescopio, poco lontano dalla villa, in un
punto visibile dalla veranda*
LUCY: *senza più il grembiule addosso col
quale aveva cucinato tutta la mattinata, attende Steve in veranda seduta su una
panca di legno tenendo le mani intrecciate sul tavolo, sorridendogli anche lei
con espressione addolcita appena lo vede*
STEVE: *arriva in veranda incrociando la
signora, sorridendole a sua volta e anche un po' agitato perchè si aspetta
domande personali e colloqui del genere lo mettono in soggezione, all'apparenza
però molto tranquillo* eccomi qui! *sorridendole ancora, volgendo poi
un'occhiata al giardino di fronte alla villa dove c'erano Edi e Nathan,
tornando poi a guardare la signora, standole impalato in piedi, davanti*
LUCY: *lancia anche lei un'occhiata nella
stessa direzione, facendogli poi cenno di sedersi, poi con aria indulgente* ho
interrotto qualcosa, eh?
STEVE: *si siede accanto alla signora
guardandola poi con aria semi scandalizzata, ma che fa, la psichiatra o
l'indovina?!* ...eh??
LUCY: *si trattiene dal ridere a quella
reazione, continuando a rivolgergli quell'espressione* l'avevo intuito dalla
prima volta che Edison mi ha parlato di te, veramente. non c'è da
scandalizzarsi!
STEVE: ah.. *facendo un'inedita espressione
tendente all'imbarazzato, stringendosi nelle spalle, distogliendo lo sguardo ma
guardandola con la coda dell'occhio* ecco, beh.. ci sono problemi?
LUCY: *si stringe nelle spalle facendo
un'espressione a metà tra il rassegnato e il consapevole* finchè
tratti bene mio figlio non c'è nessun problema, certo diciotto anni sono un po'
pochini per fare di queste cose, però beh... se Edison ne è felice, ben venga.
*annuendogli con fare rassicurante*
STEVE: *l'ascolta veramente applicandosi,
annuendole, capendo che per una mamma che sembrava iperprotettiva anche
cinquant'anni sarebbero stati pochini, quindi le sorride come a volerla
rassicurare a sua volta* non ho proprio alcuna intenzione di trattare male
Edison, stia tranquilla!
LUCY: *abbassa lo sguardo sorridendo
debolmente* è un bene questo... *annuendo piano* è che Edison è... come dire...
*lanciando un'occhiata al figlio che gironzolava tutto impaziente attorno al
padre che sistemava le nuove lenti al telescopio* è ingenuo, basta che qualcuno
gli dimostri un poco di affetto e subito travisa tutto, restituendo dieci volte
tanto.
STEVE: *le annuisce piano* sì, l'ho notato
questo. *guardando nella stessa direzione della donna, ripensando anche
all'episodio avuto con la bambina in treno* si affeziona subito!
LUCY: *annuisce ancora, sospirando* il
problema è che spesso e volentieri non si rende conto neppure di affidarsi alle
persone sbagliate, o meglio... *cercando le parole giuste per riassumere un
concetto difficile* in generale, non ha la percezione del pericolo. se vuol
fare una cosa la fa e basta, senza preoccuparsi delle eventuali conseguenze
anche traumatiche che potrebbero insorgere dopo. non so se hai notato anche
questo...
STEVE: sì, che l'ho notato! e quando ho
cercato di fargli capire che stava facendo una cosa pericolosa, *riferendosi al
fatto che camminava sui cornicioni o che era andato da Julian la mattina prima,
sospirando, anche perchè era una cosa che in fondo preoccupava anche a lui*
dice sempre "tanto non mi succede niente!"..
LUCY: è che lo crede sul serio. *sorridendo
tristemente* vedi Steve, non vorrei doverti fare un discorso del genere, ma...
anche se ho idea che tu sia uno di quelli che finge indifferenza piuttosto che
mostrare un sentimento, sono convinta che anche tu voglia un po' di bene a mio
figlio, quindi è giusto che tu sappia in che situazione ti stai imbarcando. *in
tono quasi secco, visto che toccava un argomento difficile per lei stessa,
guardandolo negli occhi*
STEVE: *la guarda con aria interrogativa e
curiosa, assottigliando un po' gli occhi fissandola come a volerla scrutare*
che discorso?
LUCY: *tira un sospiro profondo poi
guardandolo* oltre al fatto che non percepisce il pericolo, avrai notato
sicuramente anche altre cose... "strane", in mio figlio. non è così?
*guardandolo sforzando un sorriso, più per non allarmarlo che per altro*
STEVE: *mantiene la stessa espressione di
prima, annuendole, aspettando il resto del discorso*
LUCY: sembra un po' "fra le
nuvole", no? sta in un mondo tutto suo, con quella sua fissazione
maniacale per le stelle, lo spazio, gli alieni, a volte ancora parla con quel
suo pelouche di E.T.
...*sorridendo però dolcemente nel
guardare il figlio, che da lontano insisteva perchè il padre gli permettesse di
montare le lenti al telescopio* ma, soprattutto, non riesce ad esprimere bene
quello che prova. spesso si inventa strane metafore e giri di parole per farsi
capire, non so se l'ha mai fatto con te..?
STEVE: *le annuisce ancora, istintivamente
guardando anche lui Edi seppur da lontano* un sacco di volte, una volta mi ha anche
detto che sente delle cose, ma non capisce cosa sono..
LUCY: *annuisce quasi impercettibilmente*
lo avevo immaginato. Ma non è colpa sua, e non è stupido, anche se molti
l'hanno definito tale e lui stesso crede di esserlo anche se è bravissimo a
scuola. Mio figlio è un ragazzino speciale... *tirando
un sospiro distogliendo lo sguardo dal giardino, e tornando a fissare gli occhi
su Steve* Edison è autistico, Steve. Hai
idea di cosa stia parlando?
STEVE: eh? *e la guarda praticamente incredulo,
sgranando gli occhi* no, mi scusi, forse ho sentito male, può ripetere? *Edi
è autistico?*
LUCY: *fa un sorriso triste e forzato*
d'altra parte sarebbe stato ingiusto non dirtelo soltanto per paura che tu
possa allontanarti da lui prima
del tempo.
*ripetendo poi scandendo meglio le parole* Edison è autistico geneticamente, è
affetto da una forma aggravata di sindrome di Asperger, che gli causa tutte
quelle "stranezze" che abbiamo elencato poco fa.
STEVE: *rimane praticamente di sasso,
scuotendo la testa, sempre incredulo* in che senso prima del tempo? *guardando
Edi da lontano come a studiarlo, poi di nuovo la signora* può spiegarmi meglio
in cosa consiste la sindrome?
LUCY: *annuisce, accompagnando la
spiegazione con gesti delle mani* vedi Steve, l'autismo è una forma di ritardo
mentale, nella peggiore delle ipotesi ha origini genetiche e quindi comporta
dei disturbi anche a livello fisico. *elencando poi sulle dita* Edison dorme
male, soffre d'insonnia, è molto magro perchè è di costituzione debole essendo
nato prematuro di quasi due settimane, è intollerante a molti alimenti, si fa
male subito... in parole povere, è fragile. e-- *tentennando qualche istante
prima di parlare, poi tirando un sospiro* e dovrebbe curarsi, ma lui non sa
neppure di essere malato. abbiamo evitato di dirglielo per non complicargli
ulteriormente la vita già difficile che deve condurre.
STEVE: *l'ascolta attentamente cercando di
restare quantomeno lucido, aggrottando la fronte, non riuscendo però a
realizzare, sconvolto quasi peggio di come lo era stato quella stessa mattina
incrociando la madre* e non sarebbe meglio dirglielo invece, così capisce che
non è stupido come la maggior parte delle persone gli dicono? *e poi tornando
ad insistere, anche perchè era preoccupato* e cosa significa quel prima del
tempo di poco fa? curarsi da cosa?
LUCY: *resta in silenzio qualche istante
voltandosi di nuovo a guardare il figlio che era riuscito ad averla vinta sul
padre e maneggiava una lente tutto concentrato* l'autismo, se non arginato,
peggiora. Quello che adesso è scambiato per uno "stare tra le
nuvole", se non curato un domani si aggraverà abbastanza da compromettere
il suo contatto con la realtà. in pratica, smetterebbe di riconoscere le persone,
di rispondere agli stimoli esterni, di fare ragionamenti logici. e il suo
sogno, quello di diventare un astronomo, sarebbe compromesso definitivamente.
Avrebbe bisogno fin da subito di cure costanti... *abbassando ora lo sguardo,
stringendosi nelle spalle* ...in una clinica specializzata. *guardando il
ragazzo, adesso* non qui, ma in Svizzera.
STEVE: *guarda la donna con espressione
ancora più sconvolta di quella di prima, mentre il suo cuore perde un battito
senza nemmeno sapere perchè, guardando Edi, poi abbassando lo sguardo e
restando in silenzio, portandosi una mano a massaggiarsi le tempie come se
stesse riflettendo, poi tornando a guardare la donna* proprio per questo
bisogna dirglielo, no..? *in Svizzera...*
LUCY: *riabbassa lo sguardo facendo un
sorriso tiratissimo, che evidentemente serviva a coprire un'enorme tristezza*
non è una scelta semplice, Steve. Io e Nathan siamo di fronte a un bivio...
*scuotendo appena la testa* lasciare che prosegua i suoi studi ignaro e con una
persona che sembra volergli bene abbastanza da farlo sorridere, ma al contempo
vedendolo peggiorare senza rimedio, *facendo una brevissima pausa* oppure
strapparlo dal suo mondo e procurargli male dicendogli la verità, sapendo che
qualsiasi cura e qualsiasi sforzo non gli permetteranno comunque di--
*portandosi una mano alla bocca e tenendo gli occhi, resi lucidi, bassi verso
il tavolo*
STEVE: *deglutisce, ascoltandola ancora più
sconvolto, stringendosi nelle spalle, cercando di scacciare in tutti i modi i
brutti pensieri che gli passavano per la testa per quegli attimi di tensione da
cui era stato assalito resi ancora più lunghi da quella suspence*
...di?
LUCY: *rialza lo sguardo verso il ragazzo,
poggiandogli una mano sul braccio e sorridendogli debolmente con gli occhi
lucidissimi* qualsiasi mutazione genetica accorcia la vita di chi ne è affetto,
Steve. E in particolare, l'autismo l'accorcia... di molto. *e deglutisce* il
fatto che quasi non esistano studi scientifici sull'autismo in età adulta, fa
riflettere... *tirando poi un sospiro e voltandosi a guardare il figlio, il
viso tiratissimo in un'espressione disperata, malcelata*
STEVE: *resta pietrificato, senza emettere
un fiato, con lo sguardo basso e le mani a reggersi la testa, senza sapere
esattamente che cosa pensare per diversi minuti, poi* come si sentirebbe se
Edison tutto d'un tratto smettesse di riconoscerla? *scuotendo la testa ancora
incredulo* se continuasse a non curarsi e dovesse smettere di rispondere agli
stimoli, non riuscirebbe nemmeno a realizzare il sogno per il quale ha studiato
e sta studiando da una vita intera... sarebbe come negargli una sola e unica
possibilità di vivere normalmente...
LUCY: secondo te Edison sarebbe in grado di
accettare una cosa simile? a diciotto anni, che è poco più di un ragazzino?
*guardando Steve e scuotendo la testa* tu come ti sentiresti se scoprissi
all'improvviso di non avere tutta la vita davanti, ma solo una minima parte di
essa, e che tutti gli sforzi che hai impiegato per realizzare il tuo sogno al
90% sono stati vani, perchè con ogni probabilità nemmeno avrai il tempo, di
realizzarlo? *fissandolo negli occhi coi propri che a stento trattenevano le
lacrime* per quale motivo secondo te ho ceduto alle insistenze sue e di suo
padre affinchè frequentasse un college lontano da
casa, convivendo ogni giorno col terrore che possa capitargli qualcosa?
*asciugandosi una singola lacrima che le era scivolata giù dalla guancia, col
dorso della mano* per dargli almeno un'illusione di normalità, perchè non ha
fatto niente di male per meritarsi un inferno simile. lo capisci questo?
STEVE: *continua ad ascoltare la donna,
distogliendo lo sguardo da quello di lei e socchiudendo gli occhi cercando di
realizzare tutta quella storia in silenzio, annuendole piano come a rispondere
alla domanda*
LUCY: *fa una breve pausa rimanendo a
guardare il ragazzo, poi tiene lo sguardo basso a sua volta e prosegue in tono
flebile* e poi, non so come lui si comporti con te, ma ho il dovere di
avvisarti che tende a ingigantire i sentimenti e l'attaccamento per le persone.
qualsiasi genere di persona, e in qualsiasi momento…
STEVE: *la guarda con la coda dell'occhio,
tenendo sempre quell'espressione, avendo capito perfettamente l'esempio vivendo
quella situazione in prima persona e anche ricordandosi di Eva, ma volendo
capire ancora meglio* in che senso?
LUCY: nel senso che.. *tentennando come a
voler cercare le parole, poi guardandolo come in intesa* io non metto in dubbio
che tu sia un bravo ragazzo, ok? peraltro mi ricordi molto mio marito alla tua
età, quindi mi ispiri fiducia a pelle. voglio dare per scontato che tu non
approfitti delle debolezze di mio figlio, ma purtroppo... *tirando un sospiro*
molti tendevano a farlo. abbiamo provato già una volta, quando Edison aveva 7 anni,
a lasciargli frequentare la scuola sperando uscisse un po' dallo stato di
sociopatia in cui versava, ma il risultato fu disastroso. *in tono fermo e
secco, senza neppure guardarlo* non voglio scendere nei particolari, sappi solo
che alcuni ragazzini più grandi si divertivano a fargli fare certe cose,
approfittando del fatto che non avrebbe mai "capito". per fortuna
sembra aver rimosso per il trauma, anche se di tanto in tanto ha incubi su
quegli eventi...
STEVE: EH? *e si gira a guardare la donna in
un certo senso quasi sconvolto, rendendosi conto di aver per un attimo urlato
ma non dando importanza al fatto, alzando un sopracciglio capendo perfettamente
a cosa si riferiva la donna con le parole "certe cose", guardando
solo per un secondo Edi che s'aggrappava al padre, tornando a fissare la donna*
non mi ha detto cosa sogna, però mi disse che ha gli incubi quasi ogni notte..
LUCY: *gli sorride appena intenerita dal
fatto che sembrava esserci comunque un legame abbastanza stretto tra i due,
visto che il figlio riusciva a parlargli e confidargli questo genere di cose su
cui generalmente era chiusissimo* anche se immagino che si comporterà come
fossero primissime volte per lui... *guardandolo negli occhi, quasi a volergli
trasmettere il senso di preoccupazione materno all'idea che facesse determinate
cose e volesse essere confortata*
STEVE: *le annuisce quasi istintivamente a
quello che aveva detto ricordandosi di qualche notte prima, capendo però quello
sguardo che le aveva rivolto la signora, sorridendole debolmente come a volerla
rassicurare*comunque non si preoccupi,
io non ho intenzione di approfittarmene... *scuotendo la testa piano come a
voler sottolineare il concetto*
LUCY: *gli annuisce piano, poi aggiunge a
voce bassa vedendo il figlio che si avvicinava a loro con qualcosa in mano come
un grosso sasso* nel
frattempo vedremo di decidere sul da farsi... in ogni caso, sono felice che ti
abbia incontrato.
*sorridendogli dolcemente*
EDI: guardate qua!! *sprizzando come al
solito entusiasmo da tutti i pori, mettendo con poca delicatezza una pietra
nero-rossiccia sul tavolo di legno della veranda e piazzandosi tra i due sulla
panca dopo aver scavalcato Steve*
STEVE: *fa per rispondere alla madre del
ragazzo ma viene interrotto dal rumore della pietra che Edi aveva poggiato sul
tavolo, scostandosi un po' per fargli spazio sulla panchina, guardando
alternativamente Edi e il masso, interdetto* e questo da dov'è uscito?!
EDI: sssshhh! *mettendosi un dito davanti alle labbra per dirgli di fare silenzio,
come se lui prima non avesse urlato, parlando poi sottovoce spostando la pietra
al centro del tavolo tenendola con le due mani e poggiando il mento sul
ripiano, scrutandola applicatissimo* è un meteorite
che papà ha portato da Ginevra per studiarlo! potrebbero esserci chissà quali
microscopiche forme aliene qui dentro!
LUCY: *si trattiene dal ridere perchè
nonostante lo conoscesse da nove mesi prima di nascere era pur sempre una
continua sorpresa anche per lei, alternando lo sguardo tra il figlio, l'altro
ragazzo e quella pietra che sembrava anonima ma per lui era tanto importante*
STEVE: *mantiene quell'espressione,
prendendo a massaggiarsi le tempie, poi parlando a bassa voce anche lui,
fissando alternativamente Edi e la pietra* e perchè parli a bassa voce, hai
paura che ti sentono??
EDI: *lo guarda come se avesse fatto una
domanda stupida* non
voglio spaventarli!
*avvicinandosi la pietra senza alzarla dal tavolo* devo farmeli amici!
LUCY: *scuote la testa divertita passando
una mano tra i capelli del figlio scompigliandoglieli, parlando poi anche lei a
bassa voce* vado
a controllare che quella belva di tua sorella non stia licenziando nessuno, mi
raccomando non fatevi rapire dai batteri alieni!
STEVE: *restando con un sopracciglio alzato*
ma non si sentiranno un poco osservati?
EDI: *arriccia
le labbra voltandosi a guardarlo non convinto* secondo te dovrei lasciarli da soli? *serissimo, e
ostinandosi a parlare sottovoce*
STEVE: *lo guarda ancora interdetto, ma
annuendogli* penso che tu stia invadendo la loro privacy!
EDI: ah! *rimanendoci un po' male
perchè l'aveva naturalmente preso sul serio, quindi prende il sasso e lo sposta
un po' di lato, mettendosi anche più vicino al ragazzo, rimanendo a guardarlo
da lontano*
STEVE: *si
trattiene dal ridere a quella scena, scuotendo la testa con aria affranta,
cingendolo con un braccio e poggiando il mento sulla testa di Edi* e
poverini, magari sono timidi e si vergognavano se continuavi a fissarli!
EDI: *annuisce
alzando lo sguardo verso di lui* quando
si sentiranno pronti usciranno, non ho mica fretta, li posso aspettare finchè pare a loro!
STEVE: *all'ascoltare quelle ultime parole
viene pervaso da una sensazione di tristezza, tirandolo un po' di più a sè,
parlandogli con tono relativo al suo stato d'animo* però così pare un
agguato..
EDI: *ci
pensa su qualche attimo, poi tira di nuovo il sasso a sè bisbigliandoci contro*
hey, io non
voglio mettervi fretta, fate con comodo, però poi quando ve la sentirete fatemi
sapere, eh! che ci tengo!
*annuendosi e rimettendolo sul tavolo* ecco, spero che abbiano capito quello
che ho detto! *voltandosi di nuovo a guardare il ragazzo e spegnendo l'aria
dolce nel vederlo con quell'espressione* qualcosa non va...?
STEVE: *lo
segue in tutto quel susseguirsi di azioni con aria mista tra la dolce e la
triste, poi ascolta la domanda e scuote la testa, sorridendogli* è tutto ok! *e
annuendogli* pensa, tua mamma non m'ha nemmeno ucciso!
EDI: *si
gira un po' così da stargli di fronte, sorridendogli di nuovo* cosa doveva
dirti? *incuriosito*
STEVE: *tossisce
come a scandirsi la voce, poi con aria da finto-saputello
e col dito alzato come a sottolineare il concetto* in base alla legge sulla
protezione dei dati personali, non sono incline a raccogliere la tua richiesta!
*annuendo anche come a darsi ragione, alzandosi poi dalla panchina dopo avergli
accarezzato la testa, stiracchiandosi*
EDI: ma!
*rimanendoci malissimo e imbronciandosi* lo voglio sapere, che razza di amico
sei, in combutta con mia madre! PAAAAAAAAAAAAAA'! *chiedendo soccorsi al padre*
di' a Steve che deve dirmelo! *senza neppure specificare cosa*
NATHAN: *che
era in procinto di tornare, poggiando tre libri sul tavolo e degli attrezzi da
lavoro* Steve, diglielo, non è carino non dirglielo! *annuendo senza manco
chiedersi cosa, andando a recuperare la pietra*
STEVE: *fissa
prima Edi, poi Nathan, del resto, tale padre, tale figlio...poi sbuffa* parlerò solo in presenza del mio
avvocato!
EDI: uffa!
*alzandosi e incrociando le braccia al petto* lui ha segreti con tutti, anche
con la mia fidanzata! non è giusto!
NATHAN: hai
una fidanzata? *guardando stranito il figlio* oddìo bello di papà, e io che ero
convinto che fossi gay e voi due steste insieme! *grattandosi una tempia con un
dito*
STEVE: *guarda
scioccato Nathan, mettendosi le mani in tasca e tirando un respiro profondo, tutti
della stessa bandiera in questa casa!!*
EDI: PA'!
*rivolgendogli un'occhiata assassina e diventando color porpora, gli piazza in
mano tutto quello che aveva lasciato sul tavolo e lo spinge dentro casa
guardando Steve imbarazzatissimo* scusalo, ha preso un po' troppo sole in
giardino da stamattina! *annuendo e scaraventandolo in casa senza pietà*
NATHAN: ma
mi sembravate così carini assieme! pensa che quando ero giovane anche io una
volt-- *rimanendo interrotto dal figlio che gli aveva sbattuto la porta dietro
lasciandolo dentro*
STEVE: NO!!
*ridendo però per quella scena, poi guardando Edi con tono lamentoso* ma io volevo
sentire quello che stava raccontando!! *sedendosi di nuovo sulla panchina senza
troppa delicatezza, guardando il cielo e facendogli cenno di avvicinarsi*
EDI: poi
te lo farai raccontare quando non sono presente! *ridendo pur essendo mezzo
scandalizzato non osando pensare cosa mai il padre avesse da dire, avvicinandoglisi poi e rimanendo in piedi davanti a lui
guardandolo*
STEVE: *gli
sorride con aria tenera nel vederlo ridere, allargando le braccia e tendendole
verso di lui come a dirgli di abbracciarlo*
EDI: *gli sorride tutto contento per il
gesto che non si aspettava e gli salta letteralmente addosso spiaccicandoglisi contro e abbracciandolo stretto,
standogli seduto sulle gambe e facendo versetti sottovoce mentre gli fa le
fusa*
STEVE: *sorride tra sè e sè abbracciandolo
stretto anche per non farlo cadere, dandogli un bacino leggero sulla fronte*
tua mamma mi ha detto che le ricordo tuo padre alla mia età!
EDI: ah ecco! al posto tuo mi preoccuperei
visto il soggetto! *ridendo ancora e tenendolo stretto a sua volta* e che ci
voleva a dirmelo? chissà che credevo vi foste detti!
STEVE: *si scosta un po' sempre tenendolo a
quel modo, per guardarlo meglio* io penso che tuo padre sia un grande!
*annuendo, prendendo quasi inconsciamente ad accarezzargli la schiena*
EDI: è scemo come me! *sorridendogli tutto
contento come se la cosa non lo riguardasse, anche con una certa fierezza* e
poi gli devo tantissimo, è solo grazie a lui se sono riuscito ad andare al
college e se farò l'astronomo! *dicendolo sognante con gli occhi che gli
brillavano*
STEVE: *"che tutti gli sforzi che
hai impiegato per realizzare il tuo sogno al 90% sono stati vani, perchè con
ogni probabilità nemmeno avrai il tempo, di
realizzarlo?" e di tutta risposta lo stringe di più, avvertendo di
nuovo quella sensazione di tristezza* perchè solo grazie a lui? tua mamma non
voleva?
EDI: *scuote un poco la testa, poi fa
spallucce mentre lo abbraccia di nuovo stretto istintivamente perchè l'aveva
fatto lui* mamma vorrebbe che non mi muovessi mai di casa perchè mi potrebbe
capitare qualcosa, ma non ce la faccio proprio a stare rinchiuso io, voglio
esplorare, scoprire, vedere cose nuove! e poi da grande voglio viaggiare anche!
non sono mai nemmeno andato via dall'Inghilterra! *dicendolo anche mezzo
imbarazzato, poi piantandogli un dito in fronte con decisione* e TU
*sorridendogli* verrai con me! *annuendosi*
STEVE: *socchiude gli occhi avvertendo
quella sensazione crescere dentro di lui, continuando a carezzarlo piano lungo
la schiena, poggiando la propria testa su quella di Edi* io invece sono andato
in Scozia, una volta! *annuendo, dandogli un bacio sulla testa tenendo le
labbra poggiate lì* dove vuoi che ti porti?
EDI: *scostandosi per guardarlo con gli
occhioni spalancati* forte!! il mostro l'hai visto, eh? eh? *senza poi dargli
tempo di rispondere, tirando fuori una puntina di lingua mentre enumera sulle
dita e guarda verso l'alto* allora, voglio andare negli Stati Uniti e vedere
l'area 51! e in Perù a vedere i cerchi nel grano a Nazca...
e in Florida a Cape Canaveral a vedere un lancio dal vivo! *annuendogli* ma il
posto dove più desidero andare... *facendo una pausa come a creare suspense*
...è su Plutone per farmi analizzare quando avrò tirato le cuoia! *ridendo*
STEVE: *tira un respiro profondo, scuotendo
la testa amareggiato* certo, sono intimo amico del mostro di LochNess io.. *guardandolo poi
con aria divertita* sì, gli USA mi hanno sempre attratto, penso che lì ti ci
porterò! *annuendo tra sè e sè*
EDI: EVVAI! *stringendo le mani a pugno e
alzandole per aria in segno di vittoria, poi poggiandogli le braccia attorno al
collo e tenendosi le mani* mamma mi ha detto di recente al telefono che forse
prossimamente andiamo a Ginevra, penso a trovare i nostri parenti che sono di
lì! *annuendogli* la Svizzera dev'essere bella, potresti venire anche tu!
STEVE: *"Avrebbe bisogno fin da
subito di cure costanti in una clinica specializzata. non qui, ma in Svizzera."
stringendosi nelle spalle sempre con quell'aria, ma continuando a tenerlo
abbracciato con aria quasi possessiva* non ci sono mai andato in Svizzera, ma
vedere posti nuovi è sempre bello!
EDI: voglio che vieni con me!
*sorridendogli e annuendo convinto* e poi fanno la cioccolata buonaaaaah... *alzando la testa e fingendo di sbavare con
la lingua di fuori*
STEVE: *gli sorride debolmente, poggiandogli
una mano sulla pancia* che diciamocelo, non ti farebbe mica male!
EDI: *si guarda addosso alzandosi la felpa
manco non sapesse com'è che era fatto* è che non posso mangiare un sacco di
cose... *poi illuminandosi di colpo rimanendo in quella posizione* AH! sai una
volta ho mangiato carne di vitello e ho vomitato per 5 ore e mezza di fila?!
*dicendolo divertito*
STEVE: *prima lo guarda con aria
preoccupata, poi rotea gli occhi* io non me ne vanterei, eh! *accarezzandogli
la pancia* ma sei pelle e ossa, sfido io che poi subito ti fai male!
EDI: ma tanto ho te che mi proteggi!
*sorridendogli dolcemente e dicendolo con assoluta spontaneità, spostando poi
lo sguardo a un taxi che passava rumorosamente lungo la strada davanti casa
seguito da un camion telonato, diretti lungo la fine
della strada, facendo un'espressione stupita verso il ragazzo*
STEVE: *gli annuisce come a rispondergli a
quello che aveva detto, guardando prima il taxi, poi il camion telonato* io avanzo l'ipotesi che siano dei nuovi vici-- *bloccandosi nel vedere sbucare fuori dalla porta
del taxi che si era fermato, la stessa bambina incontrata in treno*
EDI: *fa la stessa identica espressione
del ragazzo nel vedere Eva, la bambina del treno, rimanendo totalmente irrigidito
in braccio a lui per lo sconcerto* quella bambina... somiglia un sacco alla tua
sorellina... o sono io che ho perso qualche altra diottria? *in tono cauto*
STEVE: se tu hai perso qualche altra
diottria io devo avere le allucinazioni! *praticamente ancora più sconvolto di
Edi, continuando a tenerlo stretto, notando che la bambina scendendo dal taxi
vi aveva trascinato fuori anche la madre tenendola per mano* ditemi che non è
vero...
***
ANGOLO RECENSIONI
CriminalMindsCorp. a rapporto<3
Prima di tutto, vorremmo ringraziare le nuove
persone che hanno aggiunto questa storia tra le seguite e le preferite <3 e
ci auguriamo di leggere presto i vostri commenti >w< e poi vorremmo anche
ringraziare le persone che continuano a recensirci çWç
grazie ragazze <3
Lelechan: beh Nathan è un mito per
tutti noi u.u e ora hai scoperto che voleva Lucy da
Steve ._.
Martyz: come ho detto a Lelè, Nathan è un mito *_* un esempio da seguire!! e quella
Dianne.. mamma mia ._. non ne parliamo, non se ne scendeva proprio >.> e
sei stata accontentata con un rapido aggiornamento u_u
Marie16:
..come hai potuto notare, sì, la mamma ha capito tutto XD anche se .__________.
poverino il piccolo Edi...
Higasi: si sa, i genitori sono nati
per apparire come funghi nei momenti meno opportuni u_u
e come hai potuto vedere, era un pochino più serio il motivo di quella
chiacchierata... e questo in fondo è stato anche un modo per farlo sentire
gradito e apprezzato, no? (: gli dà fiducia! per quanto riguarda Dianne, presto
scoprirai tutto quello che c'è da sapere u.u e siamo
anche contente che non ti toglieremo dalle scatole perchè ci fanno un sacco
piacere le tue chilometriche recensioni <3
NATHAN: oh ragazzi! *piombando all'improvviso
in veranda, rimanendo a guardarli qualche istante* l'avevo detto io! *poi
indicando fuori al cancello* sono arrivati i nuovi vicini, mi ero scordato di
avvisarvi, ci avevano avvisato sarebbero arrivati oggi! perchè non andiamo a
presentarci? DIANNE, SCENDI! LUCY! *chiamando a raccolta tutta la famiglia
urlando con poca discrezione dentro casa*
EDI: *deglutisce scendendo di dosso al
ragazzo e giocherellando nervosamente con una manica della felpa* mi sa che li
conosciamo già, pa'...
STEVE: *rimane praticamente immobile e senza
fare un fiato nell'osservare la bambina che tirava la mamma e lasciandola le
girava intorno tutta sorridente, il karma deve avercela pesantemente con me...*
NATHAN: come sarebbe? *dirigendosi verso il
cancello senza attendere risposta, sbracciandosi* benvenuti a St Just!
*guardando poi meglio* anzi, benvenutE! Andato bene il viaggio? io sono Nathan
Halley! *prendendo la mano della donna e stringendogliela per salutarla*
EDI: *lancia un'occhiata a Steve
rivolgendo poi lo sguardo alla madre che sopraggiungeva* mamma, penso ci sia...
come dire... un problemino...
LUCY: *sbatte gli occhi verso il figlio,
poi vedendo l'espressione affranta di Steve* che succede?
STEVE: *rimane impietrito nell'osservare
tutta la scena, non riuscendo nemmeno a spiaccicare parola, mentre veniva
riconosciuto da quella bambina che gli rivolge un sorriso di quelli più
spontanei che ci siano, non è possibile, no... tra tutti i posti del mondo
perchè qui? non sia mai detto che mi venga dato un attimo di pace.. non... ce
la faccio più*
MICHELLE: *che è la madre della bambina
e di Steve, stringe la mano a Nathan a sua volta, sorridendogli, senza notare
il figlio, mentre tiene la figlia con l'altra mano* sì, il viaggio è andato
benissimo, grazie! e grazie anche per l'accoglienza, noi siamo Michelle e Eva
Meyers!
EVA: *che rivolge uno sguardo intimidito a
Nathan mentre salutava la madre appunto sorride a Steve, osservando che c'era
anche Edi* Steve!! Edison!! *e sorride tutta contenta, salutandoli con la mano
mentre la mamma la teneva con l'altra per non farla scappare*
EDI: *si avvicina alla mamma
bisbigliandole a voce più o meno bassa* quella signora è la mamma di Steve,
e non sono tanto in buoni rapporti, diciamo così... li abbiamo incontrati oggi
in treno e non si vedevano da anni... *interrompendosi poi nel salutare con
un sorriso e con la mano la bambina*
LUCY: *sgrana gli occhi a quella
spiegazione incredula, perchè effettivamente la coincidenza lasciava allibiti,
guardando qualche istante Steve che era evidentemente tesissimo, avviandosi
quindi verso la signora* e io sono sua moglie, Lucy! diamoci del tu, no?
benvenute! *rivolgendosi poi a Eva* che bella bimba! *infine di nuovo alla
madre, in tono più basso* mio figlio Edison mi ha detto che vi siete già
incontrati in treno, stamattina. *come a voler preparare il terreno*
EVA: *riuscendosi a liberare dalla presa
della mamma, si avvicina a Edi abbracciandolo fortissimo dopo essergli saltata
addosso* che bello, che bello, che bello, io mi ero intristita tantissimo
pensando che chissà quando ti avrei rivisto!
STEVE: *sorride tra sè e sè debolmente
nell'osservare la sua sorellina, ma se ha il mio stesso cognome, significa
che...*
MICHELLE: *che chiacchierava con
Nathan* tra un po' arriverà anche mio marito, stava sbrigando delle faccend--
*bloccandosi per l'arrivo della signora, salutandola a sua volta e sorridendole
di rimando, con gentilezza, poi sgranando gli occhi per quella frase* e cosa le
ha detto?
EDI: *abbraccia stretta la bambina
tenendola in braccio* invece, hai visto? solo poche ore di separazione!
*sorridendole, poi rivolge uno sguardo scandalizzato a Steve nel sentire
parlare del "marito che doveva arrivare"* oh mamma...
LUCY: *distoglie un attimo lo sguardo come
a cercare le parole, poi abbassando ancora la voce e rivolgendo lo sguardo ai
due ragazzi con la bambina* è che tuo figlio è amico del mio, Michelle, ed è
ospite da noi in questi giorni...
STEVE: *perchè.. perchè? ancora
scosso da tutto quell'ambaradan di notizie shock che aveva ricevuto in nemmeno
mezza giornata, poggiandosi con le spalle al muro quasi a cercare sostegno, ditemi
che almeno non è ancora quel bastardo..*
EVA: *gli annuisce contenta, tenendolo
ancora stretto* che bello, così conosci anche il mio papà!!
MICHELLE: ah. *e praticamente sbianca
alla notizia, realizzando solo in un secondo momento che Steve era di fronte a
lei anche se in lontananza* forse è meglio che vada, non vorrei creare
casini... *sorridendo alla donna, poi rivolgendosi alla figlia* Eva, vieni qui!
NATHAN: *segue il dialogo tra le due come
fosse un match di ping pong, quindi interviene - a sproposito - anche perchè
proprio non concepiva che tra genitori e figli non ci fosse un rapporto di
enorme affetto* ma non c'è miglior modo per risolvere le questioni che
parlarsi! restate a cena, no? anche tuo marito, tanto mia moglie cucina per un
esercito!
LUCY: Nathan tesoro non so se--
*riflettendo sul fatto che ormai la frittata era fatta, e certo per il ragazzo
sarebbe stato peggio assistere a un'ennesima scena di indifferenza nei suoi
confronti, quindi proseguendo a bassa voce* magari se trascorrete del tempo
insieme le cose potrebbero sistemarsi un poco o almeno chiarirsi, no...? non è
bello che fra genitori e figli ci sia tutto questo gelo.
EDI: eh, mi farebbe piacere Eva!
*mettendola poi giù ma tenendole la mano quando la mamma la chiama, facendo per
riaccompagnarla verso di lei ma andando pianissimo come fosse poco convinto,
guardando Steve in quello stato*
STEVE: * NO! osserva tutta quella
scena scandalizzato man mano da tutto quello scambio di battute, NO!!
stringendosi nelle spalle, con le mani in tasca*
MICHELLE: *ringrazia Edi sorridendogli per
avergli riportato la figlia, poi abbassa lo sguardo nel parlare alla donna* non
so se è una buona idea, è che-- *venendo interrotta dall'entrata in scena del
marito*
DAVID: *il marito di Michelle e padre di
Steve, dal quale il ragazzo aveva preso non poco, piomba sorridente
abbracciando con un braccio la moglie, sorridendo ai vicini di casa, porgendo
loro una mano* buon pomeriggio! vedo che avete fatto già conoscenza... io sono
David, scusatemi per il ritardo! *sorridendo in maniera cordiale*
LUCY: *assume un'espressione interdetta
alla scena, non sapendo come comportarsi vista la situazione con Steve, quindi
stringe la mano anche al marito della nuova vicina mettendo su l'aria più
gentile che potesse per onorare l'accoglienza* io sono Lucy, lui è mio marito
Nathan, e lui mio figlio Edison, benvenuti! volete accomodarvi, così magari
stiamo più comodi e riesco a presentarvi anche Dianne? *facendo loro strada
verso casa, e rivolgendo poi un'occhiata al figlio* venite un attimo tu e Steve in
cucina?
*e va*
EDI: *annuisce solamente alla madre
sperando che avesse avuto una qualche miracolosa idea per risolvere tutto,
facendo poi per tornare da Steve che era un stato tra il catatonico e il
disperato*
DAVID: *sorride alla signora, seguendo
Nathan che portava lui e la propria famiglia verso la stanza da pranzo,
ignorando totalmente la presenza di Steve, con in braccio la bambina* certo che
qui si respira tutta un'altra aria!
STEVE: *segue i movimenti di quell'uomo con
la coda dell'occhio come se stesse progettando chissà quale piano diabolico per
toglierlo di mezzo, sentendosi come se un autocarro di almeno dieci tonnellate
l'avesse investito, notando poi Edi che gli si avvicinava* e io che pensavo
che alla stazione era finito tutto...
EDI: *lo
osserva intristito* forse
sarebbe stato meglio se non ti avessi chiesto di venire qui, sta diventando un
incubo per te...
*abbassando il tono finchè gli altri non fossero entrati in casa e lo sguardo,
senza sapere che dirgli per tirarlo su da tutto quello che gli capitava* mamma
ci vuole un attimo in cucina da lei, andiamo?
STEVE: *scuote piano la testa, sfilandosi
una mano dalla tasca e portandogliela sotto il mento per fargli alzare lo
sguardo* non dire stupidaggini, non c'entra niente il fatto che sono venuto
qui, probabilmente mi sarebbero piombati davanti anche in Borneo! *e tira un
respiro profondo, annuendo come a rispondergli, seguendolo fino in cucina*
LUCY: *andando
loro incontro mentre Nathan intratteneva gli ospiti in salotto, li porta in cucina
piazzandosi poi di fronte a loro, con le mani sui fianchi e l'aria accigliata*
allora? *guardando il figlio, poi Steve* qualcuno mi spieghi la faccenda in
breve, prima che avvenga l'apocalisse.
STEVE: *cerca
nel minor tempo possibile di organizzare un discorso cercando di essere
diplomatico, ma poi fa spallucce e con tono di voce da suonare quasi distaccato
anche se non lo era affatto* quella donna *riferendosi alla madre* sedici anni
fa, mi ha piantato in asso in un centro commerciale. *annuendo una volta sola*
LUCY: *sgrana
gli occhi rimanendo per il resto totalmente immobile, quindi sposta per un
attimo lo sguardo sul figlio che la guardava sott'occhio, infine fissa di nuovo
Steve* e tuo padre...?
STEVE: *si
stringe nelle spalle perdendosi in mille flashback relativi a quell'uomo
sentendosi la testa girare pesantemente, poi chiudendo gli occhi e tirando un
respiro profondo* mi portava in certi locali strani e fu anche arrestato.
EDI: *si
volta a guardarlo più scioccato della madre, locali strani? arrestato?, poi guarda
la donna*
LUCY: *tira
un sospiro distogliendo lo sguardo da entrambi, incrociando le braccia al petto
come riflettesse, poi con aria dispiaciuta verso Steve* se preferisci non
incontrarli affatto lo capisco, ma non mi sembra neppure giusto che tu debba
soffrire in questo modo ogni volta che si presenti una situazione simile, non
dev'essere semplice. penso che proverò a parlare a tua madre, che ne dici?
STEVE: *si
stringe nelle spalle, guardando la donne di sottecchi, con tono quasi
rassegnato all'idea che quelle persone di là erano perfetti estranei se non
fosse che gli avevano arrecato del male in passato* per dirle cosa?
EDI: per
capire perchè l'ha fatto! *intromettendosi di colpo e prendendo a gesticolare*
perchè non è giusto, e ci vuole qualcuno che le faccia capire che ha sbagliato
e la faccia rinsavire! *annuendo velocemente e guardando poi la mamma* no? non
è mica giusto che lui sia tutto solo e non sappia nemmeno il perchè!
LUCY: *resta
mezza spiazzata dalla reazione del figlio che difficilmente si interessava a
qualcosa di tanto serio, concreto e "reale", e annuisce lentamente,
guardando poi Steve* esattamente, quel che ha detto lui. parole sagge!
STEVE: *anche
lui come Lucy resta mezzo spiazzato per quell'uscita di Edi, facendo spallucce
rivolgendosi alla signora* io la ringrazio, se vuole provarci ci provi pure,
tanto... sicuro non può andare peggio..
LUCY: *poggia
una mano sulla spalla del ragazzo scuotendolo piano e sorridendogli per
rincuorarlo* se i tuoi genitori non si sono preoccupati di aver cura di te fino
ad oggi, non è detto che nessun'altro possa provare a farlo. *guardando poi il
figlio* giusto?
EDI: *le
annuisce convinto* giustissimo! *in tono quasi militare, applicandosi
evidentemente molto alla faccenda* e se non vuole capirlo con le buone, glielo
faremo capire con le cattive!
STEVE: *..perchè sono
così gentili, con me? ma
sorridendo alla signora di rimando per quello che aveva detto, ascoltando poi
Edi e trattenendosi dal ridere* paauuura!
LUCY: guarda che mio figlio è quinto dan di
karate. aveva un insegnante privato, *alzando lo sguardo e sospirando al
ricordo* aveva, perchè si
ritirò dall'attività quando Edison gli spaccò un braccio con una presa.
*assottigliando poi gli occhi sul figlio*
EDI: *arrossisce guardandosi intorno come
se la questione non lo riguardasse, poi guardando la madre e infine Steve
facendo spallucce* e allora?! avevo sorvolato su questo piccolo dettaglio
insignificante!
STEVE: *tirando un respiro profondo* certo,
uno manda la gente all'ospedale e lo chiamiamo dettaglio insignificante!
EDI: non l'ho fatto apposta! *incrociando
le braccia al petto e voltandosi dall'altra parte imbronciato, poi tornando
subito a gesticolare di nuovo* e comunque se non dovesse stare a sentire cosa
mamma ha da dirle, spezzo il braccio anche a lei! ecco!
LUCY: Edison! ma che dici! *in tono di
rimprovero, poi scuotendo la testa* certo che tu o tutto o niente, figlio mio! comunque!
*ricomponendosi* adesso è meglio che andiate altrove, così provo a parlare con
Michelle.
STEVE: ..che non mi pare proprio il caso di
assistere alla scena, forza Karate Kid, andiamo a vedere come sta Yakuza!
*spingendolo per trascinarlo via, poi voltandosi verso la donna e sorridendole
con aria dolce come a esprimerle la propria gratitudine*
EDI: Karate Kid?! *lasciandosi spingere
senza opporre troppa resistenza* e io che ti volevo aiutare, qua nessuno mi
prende sul ser--
LUCY: *scuote ancora la testa affranta ma
intenerita dalla scena, ricambiando il sorriso al ragazzo e tornando poi in
salotto, salutando i presenti e rivolgendosi poi direttamente alla mamma di
Steve* Michelle! potresti seguirmi un momento in cucina per cortesia?
MICHELLE: *che rideva ad una battuta
che aveva fatto Nathan, si volta verso la donna con aria interrogativa, ma le
annuisce vagamente intuendo di cosa voleva parlare, quindi dopo aver chiesto al
marito di fare attenzione a Eva, segue la donna in cucina, guardandola
nuovamente con quell'aria* dimmi pure, Lucy..! *sorridendole cordialmente*
LUCY: *tira un sospiro profondo, sedendosi
al tavolo della cucina e facendo cenno alla donna di sedersi* sai già di cosa
devo parlarti, vero Michelle?
MICHELLE: *si siede sotto l'invito
della donna, portandosi le mani chiuse a pugno sulle ginocchia, annuendo* di
Steve, no..? *dicendolo con tono di voce basso*
LUCY: *annuisce prima, poi inizia,
guardandola negli occhi* probabilmente starai pensando che non ho alcun diritto
di farti questo genere di discorsi, ma il punto è che adesso tuo figlio fa
parte della vita del mio, se Steve soffre di conseguenza soffre anche Edison.
Per giunta - non so se è un bene - l'ho già preso maledettamente a cuore come
non mi era mai capitato prima con un estraneo. Quindi, *facendo una brevissima
pausa* devi spiegarmi necessariamente cosa è successo.
MICHELLE: *segue attentamente il
discorso della donna, annuendole sul finale, perchè visto che in fondo anche
lei era una madre, poteva capirla, quindi tirando un respiro profondo* vedi
Lucy... mio marito prima.. diciamo che non era l'uomo perfetto. e soprattutto,
non era quello che normalmente viene definito "buon padre". *con gli
occhi sempre più lucidi man mano che parlava e lo sguardo basso*ero giovane e sola nel cuore di Londra, mi
ero da poco trasferita e non potevo permettere che continuasse a fare a Steve
quello che gli stava facendo, così... *bloccandosi poi, con le lacrime agli
occhi*
LUCY: *l'ascolta attentamente senza quasi
fiatare, portando una mano al braccio della donna, e le sorride, guardandola
ancora negli occhi, intensamente, mentre le parla in tono pacato e
rassicurante* per il lavoro che faccio, sono abituata ad ascoltare le peggiori
confessioni di menti criminali e schizofreniche... quindi sentiti libera di
parlarmene senza remore, voglio solo aiutarti perchè credo di capire com'è che
si sente una madre costretta a fare gravi scelte per proteggere il proprio
figlio. *e le sorride di più, alzandosi poi per recuperare l'acqua che aveva
messo a scaldare poco prima in attesa che i vicini arrivassero, prendendo una
tazza e versandocela, lasciandola davanti alla donna mettendoci dentro una
bustina da the per offrirglielo, con accanto la zuccheriera, così che si
mettesse a proprio agio*
MICHELLE: *le sorride ringraziandola
per il the, fissando dentro la tazza la bustina che faceva espandere la
sostanza fino a far diventare l'acqua arancione, con le mani ancora chiuse a
pugno* non mi importava se faceva del male a me, ma che stava facendo vivere un
inferno a Steve che a quell'età avrebbe dovuto correre spensierato nei parchi e
tornare a casa sporco di fango, non potevo accettarlo. i miei genitori erano
morti da poco ed essendo figlia unica, non avevo nessuno a cui poterlo
affidare, perciò feci quella scelta. *annuendo una volta sola, piano, prendendo
a sorseggiare il the, amaro*
LUCY: *resta ad ascoltarla in silenzio,
immedesimandosi in quel dolore di madre* che gli ha fatto...?
MICHELLE: quando Steve aveva cinque anni, David perse il lavoro. non provenendo da
famiglie benestanti, erano tempi duri. cercavamo entrambi di collaborare per
trovare finanze, ma più di un lavoro part time non riuscivamo a trovare nulla.
*sospirando e facendo un altro sorso, poggiando delicatamente la tazza sul tavolo*
purtroppo in quel periodo David iniziava a tornare a casa totalmente ubriaco
e... l'atmosfera non era delle migliori. così la notte, dopo l'ennesima lite e
l'ennesima violenza che mi applicava, lo trascinava fuori di casa con sè,
portandolo in uno di quei locali frequentati da maniaci, dove lasciava che, in
cambio di vile denaro che spendeva in alcool, la gente "giocasse" con
mio figlio. io ero all'oscuro di tutto ciò, perchè lo obbligava al silenzio,
minacciandolo. *con la voce quasi strozzata per le lacrime che tentava di
soffocare ricordando quel periodo*
LUCY: *porta una mano a coprirsi la bocca
stringendosi appena il viso, ammutolita per qualche istante al pensiero e
capendo perfettamente la sensazione visto che pressappoco ci era passata anche
lei col figlio anche se per vie diverse, prendendo poi entrambe le mani della
donna nelle proprie* ti capisco, Michelle *sorridendole debolmente cercando di
trasmetterle serenità* e l'importante è che tuo figlio adesso sia sano e salvo
nonostante tutto. E sono sicura, ci scommetto qualsiasi cosa, che se provassi
almeno tu a parlare con Steve, lui capirebbe. E' un ragazzo intelligente e
anche sensibile, sotto quella scorza che si è creato per difendersi. Me ne ha
data grande prova oggi. *annuendole piano*
MICHELLE: *alza lo sguardo piano piano
incrociando quello della donna, scuotendo la testa* è proprio per questo,
perchè si è sentito ferito, che non mi permetterà di avvicinarmi a lui. non ho
nemmeno avuto il coraggio di cercarlo quando le cose si erano sistemate...
LUCY: se è riuscito ad avvicinarlo un
sociopatico come mio figlio, ci riuscirai anche tu! *sorridendole ancora
tentando di farle coraggio* basterà fare gradatamente, magari all'inizio sarà
meglio evitare che ci sia anche tuo marito, che sarà più complicato... ma
vedrai che per te sarà più semplice di quel che credi, e poi hai quella
figlioletta adorabile che mi sembra un'ottima scusa per riallacciare i
rapporti!
MICHELLE: *l'ascolta attentamente,
sorridendole debolmente* lo credi davvero? se già mi rivolgesse la parola per
me sarebbe una cosa bellissima..
LUCY: certamente! fidati, ne parlerò anche
a mio figlio, ho la sensazione che abbia una certa influenza sul tuo...
*ridacchiando poi* forse sarà meglio evitare che restiate tutti a cena questa
sera, anche se mi piacerebbe davvero tanto... ma non so Steve come potrebbe mai
trovarsi ad avere anche il padre davanti! perchè non fai restare Eva?
MICHELLE: mi sa che lo prenderebbe a
botte... *annuendo tra sè e sè sovrappensiero come a darsi ragione, poi rispondendo
alla domanda* certo! anche perchè Eva pare si sia affezionata sia a Edison che
a Steve, ha voluto passare tutto il viaggio in treno con loro, stamattina!
LUCY: sì me l'hanno detto! è un bene, farà
piacere a tutti e tu hai un'ottima scusa per tornare, che lui lo voglia o no!
*facendole un occhiolino d'intesa* appena andate via gli parlo, vedrai che mi
starà a sentire. *sorridendole ancora e alzandosi, tornando in salotto, poi
sottovoce* ah,
poi dovrò parlarti anche di un'altra cosina... ma non è niente di grave,
tranquilla!
MICHELLE: *la segue in salotto con aria incuriosita* eh? un'altra cosina? su di
lui, sempre?
STEVE: *che
era seduto sul divano con Eva che gli si era arrampicata addosso mentre gli
tirava i capelli* i capelli no!! dannata! *mantenendosi le ciocche per non
farsele tirare o comunque sentire meno dolore* Edi, levami questa cosa di
dosso, santo cielo, levamela!!! *iniziando anche ad innervosirsi*
EVA: *rimane
con una ciocca di capelli di Steve in mano guardando inizialmente quello che
era il fratello, poi Edi, facendogli un paio di occhioni esageratamente dolci*
lo vedi? mi hai detto una bugia, lui non è bravo quanto te!
EDI: e
mamma mia, è una bambina, mica un barracuda! che sarà mai! *ridendo e
prendendola in braccio facendole lasciare i capelli del ragazzo con cautela*
devi cercare di capirlo Eva, poi se ne viene la parrucca in mano!
LUCY: eh
s-- *bloccandosi sulla soglia guardando la scena, facendo spallucce e
rivolgendo un sorrisino a Michelle* visto? è un'ottima idea farla restare!
STEVE: no,
non è una bambina, è una piovra!! *annuendo come a darsi ragione, carezzandosi
la ciocca di capelli, guardando Edi assottigliando gli occhi* e non è una
parrucca! *senza notare le due donne*
EVA: *tira
su col naso, abbracciando Edison* ma io volevo vedere com'è calvo...
LUCY: *segue
ancora per un poco la scenetta, poi richiamando l'attenzione* ciurma! io e
Michelle abbiamo pensato che sarebbe stato carino far restare Eva per oggi, che
ne dite? *poi alla donna* potresti anche venire direttamente domani, no?
*guardando poi di sottecchi il gruppetto* tanto abbiamo spazio!
EDI: *guarda
fisso la madre abbracciando meglio Eva, e io che speravo di poter rimanere un poco da
solo con St--- OOOOH EDISON MA CHE PENSIERO E'?!* ..è un'ottima idea!! *sorridendo
tantissimo, forse fin troppo, per mascherare il pensiero di poco prima*
STEVE: *l'avevo
detto che oggi non era giornata e che questa bambina era una piovra! pensa
ascoltando Lucy e guardando di sottecchi Edi, non potendo obiettare pur
volendo, annuendo quindi*
MICHELLE: *che in tutto questo non aveva staccato gli occhi da dosso a Steve
nemmeno per un secondo, rivolge uno sguardo all'altra donna, interrogativa* non
so, non vorrei creare disturbo, poi Eva non ha mai dormito fuori casa...
LUCY: oh, ma non c'è problema, si trovano
così bene insieme! *facendo spallucce e sorridendo ai ragazzi divertita come ne
avesse intuito il pensiero* e poi, se proprio non volesse, possiamo riportarla
noi, tanto siete qui a due passi! *almeno
legheranno un po' fratello e sorella... e quei due staranno un poco più sotto
controllo, non ultimo!*
EVA: FORTE!!! *entusiasmata all'idea,
anche se la mamma non aveva ancora detto di sì, scostandosi per abbracciare
anche Steve* così possiamo stare un saaaacco di tempo insieme!! *sorridendo a
più non posso*
MICHELLE: *scuote la testa affranta per
il comportamento della figlia, ma ridacchiando* Eva, tesoro, guarda che non ti
ho mica dato il permesso!
EVA: *si gira verso la mamma, rivolgendole
i suoi occhioni dolci* ma mamma... posso?
MICHELLE: *sospira, annuendo,
rivolgendosi poi a Lucy* sicura che non disturba?
LUCY: certo che non disturba! *rivolgendosi
poi sia a Steve che al figlio* mica disturba, no?
EDI: no, no!! *scuotendo velocemente la testa,
sigh.*
STEVE: *no-o... Lucy ha una mente
diabolica, è questa la verità! quindi scuote la testa a sua volta* basta
che non mi tira i capelli!
EVA: *scuote velocissima la testa,
lasciando andare Edi e gettandosi tra le braccia di Steve* no no no, faccio la
brava!! *sorridendogli e guardando i due alternativamente aspettando di essere
ricambiata*
MICHELLE: allora d'accordo! *sorridendo
nel vedere quella scena, immaginando per un attimo di essere lei ad abbracciare
il figlio anzichè Eva* allora passo io domani, per qualsiasi cosa... beh, sai
dove abito! *sorridendole*
LUCY: va benissimo, vieni pure quando
preferisci! *annuendole e facendo per accompagnarla via cercando i loro mariti
che dovevano essere da qualche parte, e prima di uscire rivolge una linguaccia
divertita a Steve*
EDI: *segue la scena e si volta a guardare
interdetto il ragazzo*
STEVE: *scuote la testa affranto ma
sorridendole con aria divertita per quella scena, roteando però gli occhi e
incrociando lo sguardo di Edi gli fa cenno di lasciare stare* a criminologia
ero il primo del corso! *annuendo come a darsi ragione, soddisfatto, anche se
Edi non poteva capire, rivolgendosi poi alla sorellina* allora, che vuoi fare?
EDI: *sbatte gli occhi verso il ragazzo,
appunto senza capire, poi mimando con le labbra mentre la bambina era girata "e io che
volevo stare con te!"*
STEVE: *ah, ma non vincerà certo lei, eh!
riferendosi a Lucy, "ascoltando" il ragazzo e annuendogli come a dire
che lo voleva anche lui, sospirando, mentre la bambina elencava tutta una serie
di cose che voleva fare parlando quasi da sola per come si stava fomentando,
mentre a lui inizia ad arrivare un'idea, facendo cenno a Edi di avvicinarsi e
bisbigliandogli poi all'orecchio* facciamola stancare così s'addormenta in
fretta!
***
ANGOLO RECENSIONI
CriminalMindsCorp. a rapporto<3
eeeh, signori e signori, che rivelazione scottante
quella del capitolo precedente, eh? O_O speriamo che continuerete a seguirci
perchè ci sono ancora un sacco di cose da sapere!!
Lelechan: lelè,
io non so se tu sai cosa stai leggendo, è Cobalamin, non Beautiful X°°°°°°°°°
Martyz: buona
quella del meteorite terapeutico XD fa tanto Edi come invenzione mauahuahuahua
e che amarezza quei vicini nuovi *la CMC scuote la testa amareggiata*
Marie16: il
fatto che stessi per piangere lo prendiamo come un complimento, significa che
siamo riuscite a comunicare emozioni ^^e sì, questa cosa è difficile, sia per Edi che per Ve, Lucy, Nathan...
._.
Higasi:
anzitutto, è bene che tu sappia che il tuo analizzare quello che scriviamo ci
rende immensamente grate. proprio leggendoti abbiamo esclamato che scriveremmo
notte e dì pur di leggere commenti così sentiti :3 anche a noi quei tipi hanno
fatto un sacco rabbia, brutti stronzi!!o.ò maltrattare Edi... sfogati pure quanto ti pare, tanto siamo
d'accordo u_ù detto ciò... fai molta attenzione al Sasso U_U!!
Sally_182: come
ho detto a Marie16, il fatto che la storia ti abbia comunicato qualche emozione
forte ci rende "felici", è una soddisfazione questa! ^^ per quanto
riguarda l'autismo, noi ci siamo ben informate e abbiamo saputo che ne esistono
diverse manifestazioni, probabilmente è per questo che non sei riuscita a
capirlo (e ci dispiace davvero per tuo fratello, nonostante non lo conosciamo,
ha tutto il nostro sostegno :*). beh, la fine che faranno la leggerai più avanti
(manca ancora un po') u_u per ora goditi il nuovo capitolo! ci auguriamo di
leggerti presto <3
EVA: *si gira giusto in tempo nel vedere
Steve che parlava nell'orecchio a Edi, imbronciandosi* HEY!!
EDI: HEY! *saltando quasi per l'urlata
della bambina e scostandosi di colpo, poi sorridendole cogliendo l'antifona e
scattando in piedi* ora andiamo di sopra e proviamo tutti i giochi dai primi
anni '90 a
oggi! *annuendo e avviandosi per davvero*
EVA: *lo guarda interdetta* ma io
veramente... *facendo però spallucce, seguendo Edi e trascinando anche Steve*
che cosa gli hai detto?!
STEVE: io niente! *esibendo l'espressione più
angelica che era in grado di fare, seguendo i due verso camera del ragazzo, ma
che si è messo in mente, Edi? me l'immagino, mo se ne esce con qualcosa tipo twister e io veramente li mando su Plutone tutti e due!*
EDI: mmmh... *passeggiando lungo il corridoio principale della casa,
riflettendo, poi voltandosi verso i due e camminando all'indietro* e se
giocassimo al vecchio, sano, intramontabile nascondino? *esibendo un sorrisino
a mille denti* tanto vinco io, perchè li so solo io i nascondigli più sicuri di
questo posto! *piantando le mani sui fianchi e fingendo una risata malvagia*
EVA: ma
non vale così!!! *sbuffando e incrociando le braccia* così noi due siamo
svantaggiati...
STEVE: *..nascondino,
eh? posti più sicuri? iniziando a elaborare strane teorie, ma annuendogli,
parlando poi alla bambina* e che importa, noi almeno avremmo giocato con
onestà! *dicendolo in tono solenne, annuendo anche a darsi ragione*
EDI: *rotea gli occhi* allora sto sotto
io, e voi vi nascondete! *portando le mani dietro la schiena con fare
innocente, annuendo*
STEVE: beh, era ovvio che stessi tu, sotto!
*annuendo anche, fiero di quel doppio senso*
EVA: devi contare almeno fino a 50!!
*annuendo, prendendo poi Steve per un polso e facendo per trascinarlo* forza
tu, andiamoci a nascondere, non ci deve trovare!!
EDI: *guarda Steve con l'aria di chi ha
perso un tratto di ragionamento, poi scuote appena la testa e si poggia contro
il muro coprendosi gli occhi con le braccia e contando ad alta voce così che
sentissero, lentamente*
EVA: *guarda il ragazzo studiandolo,
incrociando le braccia* ma tu sei troppo alto, io dove ti nascondo?!
*sbuffando, quasi arrabbiata per questo*
STEVE: eeeh... *annuendo* è per questo che non ho mai vinto a nascondino, mi
trovavano subito! *poi le mette una mano in testa, annuendole* ma io ho proprio
il nascondiglio per te, guarda... *prendendo a trascinarla lui stavolta*
EDI: trenta, trentuno... *tirando un
sospiro e sbirciando di tanto in tanto, certo però, chi l'avrebbe mai detto... qui, a
giocare a nascondino alla veneranda età di diociotto
anni, col ragazzo che mi piace e la sua sorellina nascosta!* quarantotto,
quarantanove...
EVA: *stando rannicchiata dietro ad una
poltroncina in una delle tante stanze della casa, in un piano dove stavano solo
loro tre a giocare, annuisce a Steve parlandogli a bassa voce* hai ragione!!
io sono piccolina chi ci pensa che sto nascosta qui, pare impossibile.. e poi
posso sempre girare in tondo, così da non farmi trovare!! ma tu..?
STEVE: *guarda la bambina trattenendosi dal
ridere, hai capito, non so se sono peggio io o lei! e scuote la testa
amareggiato, parlandole in tono solenne* tanto mi troverà per primo e tu
uscirai urlando salvi tutti, salvando anche me! *annuendole*
EDI:...CINQUANTA! *alzando di più la voce
così che sentissero bene, spostandosi poi dal muro e cominciando a vagare per
il corridoio buttando distrattamente un occhio nelle varie camere, senza
realmente applicarsi, "tanto
dovevano solo far stancare Eva",
mettendo le mani in tasca e fischiettando anche*
STEVE: *comparendo dal nulla dietro di lui
guardandosi intorno con fare sospetto, l'abbraccia da dietro bisbigliandogli
all'orecchio* buh! *e sorridendogli*
EDI: *salta facendo un movimento
inconsulto per lo spavento non aspettandoselo visto che era lui a cercarlo, e
per pochissimo non gli molla una capocciata* IH, e avvisa!!
STEVE: *scuote
la testa, parlandogli sempre all'orecchio* ma se t'avessi avvisato non ti
saresti spaventato! *ridacchiando, tenendolo poi abbracciato con un braccio
solo e scostandogli i capelli dal collo con l'altra mano, per baciarglielo*
EDI: *ride
piano, lasciandolo fare per un poco, poi lo afferra con poca delicatezza per un
braccio e gli bisbiglia* dove
l'hai nascosta tua sorella?!
*facendogli strada altrove*
STEVE: *si
lascia trascinare, sorridendo tra sè e sè per quella scena, ma poi dice
seriamente* non te lo dico, poi dice che faccio la spia...
EDI: *gli
lancia un'occhiataccia, quindi imbocca un piccolo corridoio laterale con una
porta in fondo e l'apre, facendolo entrare: una stanza non troppo grande e
appena illuminata dal sole per mezzo di una serranda mezza rotta alla finestra,
strapiena di cianfrusaglie vecchie di tutti i tipi, con un tavolo da lavoro al
centro, una vecchia bici appesa al muro, album fotografici, progetti
arrotolati, vestiti rovinati dentro una cassapanca* visto che in quella che era
la vera soffitta adesso c'è camera mia... *richiudendo la porta dietro di sè
incastrandoci pure una scopa davanti così che non si aprisse dall'esterno* c'è
un bel po' di disordine, ma almeno non ci viene mai nessuno! *sorridendogli e
muovendo una mano davanti a sè spostando i pulviscoli a mezz'aria, resi
visibili dai fasci di sole*
STEVE: *si
guarda intorno per studiare l'ambiente, ascoltandolo, hai capito! ridacchiando
tra sè e sè, avvicinandosi a lui sfiorandogli con un dito da sopra la maglia
prima l'ombelico, poi il petto, poi la fronte come a fare tre puntini
immaginari* quindi significa che possiamo starcene un po' tranquilli...
*ammiccandogli, facendo quel percorso a ritroso, prendendogli le mani e
incrociandole nelle proprie*
EDI: *gli
annuisce piano senza voltarsi, assecondando i suoi gesti, poi bisbiglia
mettendo su un mezzo broncio imbarazzato* non mi fraintendere, Eva mi è un sacco
simpatica! però speravo di stare un poco con te... ecco... visto che deve
rimanere anche di notte e di certo non può stare da sola... *abbassando
sempre di più il tono di voce man mano che parlava*
STEVE: *gli
sorride dolcemente, stringendogli di più le mani, poggiandosi con la fronte su
quella di lui* lo so che ti è simpatica, è simpatica anche a me e anche io
voglio stare un po' da solo con te! *annuendo piano e parlandogli con tono
dolce come a tranquillizzarlo, dandogli un bacio leggero sulla punta del naso e
un altro all'angolo delle labbra*
EDI: *si
volta per averlo di fronte, poggiandosi di schiena contro il tavolo e stringendo
un po' gli occhi per via del sole, mentre lo guarda e gli tiene le mani* e io
che pensavo che mamma ti avrebbe fatto scappare raccontandoti qualcosa di
scabroso sulla mia infanzia!
STEVE: *socchiude
gli occhi pensando a tutto quello che gli aveva detto la madre di Edison stanco
per tutte quegli shock in nemmeno mezza giornata, sospirando piano e sempre
tenendogli le mani scuote la testa piano* credo di esserle simpatico invece,
sai? *sorridendogli, poi ridacchia* e poi vabeh,
l'episodio del maestro di karate è fenomenale!
EDI: meno
male! *ridendo poi al ricordarsi dell'appellativo "karate kid" che gli aveva affibbiato, infine annuendo* almeno
non ti caccerà con chissà che scusa come tutti quelli che hanno cercato di
avvicinarmi! *abbracciandolo e poggiandosi col mento contro il petto del
ragazzo, lo sguardo alto verso di lui, pensieroso* nemmeno mi ricordo...
STEVE: *
"non voglio scendere nei particolari, sappi solo che alcuni
ragazzini più grandi si divertivano a fargli fare certe cose, approfittando del fatto che non
avrebbe mai "capito". per fortuna sembra aver rimosso per il trauma" stringendolo di più a sè quasi con aria protettiva* anche
se ci avesse provato, non ci sarebbe riuscita!
EDI: *sorride dolcemente a quelle parole,
sentendo il cuore battere un po' più forte dell'ultima volta mentre lo guarda
intensamente negli occhi pensando a qualcosa di bello da dirgli per
"ricambiarlo", ma dopo diversi secondi trascorsi a pensarci senza
riuscita scuote appena la testa tirandolo un po' più giù per averlo vicino, e
baciarlo sulle labbra, ad occhi socchiusi*
STEVE: *sorride tra sè e sè a quel gesto e
anche nell'osservare l'espressione che aveva Edison, provando una sorta di
brivido lungo la schiena, abbassandosi un po' nel ricambiare quel bacio con
altrettanta dolcezza, portando le mani sui fianchi del ragazzo* aaah, ma
come devo fare con te, non riesci proprio a resistermi! *staccandosi
qualche secondo parlandogli contro le labbra, ridacchiando, prendendo poi a
baciarlo di nuovo*
EDI: *lo ricambia ridendo per quella frase
e prendendo uno strano colorito color lentiggine perchè proprio non riusciva ad
abituarsi alla situazione, portandogli le braccia al collo per tenerselo
vicino, quindi bisbiglia* non
sono COSI' stupido!
STEVE: e meno male!
*ridendo anche lui parlandogli con lo stesso tono di voce, tirandolo di più a
sè infilando le dita nei passanti per la cintura sul pantalone che indossava
Edison, prendendo a baciarlo lungo il collo lentamente*
***
EVA: *nel
frattempo seduta dietro alla poltrona, con le gambe incrociate eh, ok che
non mi avrebbe trovata, ma mi sta cercando per tutta la Cornovaglia o cosa?!*
***
EDI: *si
struscia piano contro di lui stringendosi meglio nel cingergli la vita,
rimanendo in silenzio, senza farsi minimamente passare per la testa che la
bambina era da qualche parte nascosta ad aspettare* sai-- *interrompendosi perchè aveva
cominciato a parlare quasi sovrappensiero, senza rendersene conto*
STEVE: *lasciando
la presa con la mano destra, portando il dito come a tracciare il contorno del
bordo del jeans sfiorandogli la pelle*mh? che
stavi dicendo?
EDI: *abbassa
lo sguardo seguendo quel gesto attentamente, poi senza accennare minimamente a disarrossire, deglutisce un attimo e riprende senza alzare
gli occhi* non
vedo l'ora che sia passato abbastanza tempo per poter stare insieme!
STEVE: *lo
guarda con aria dolce, non capacitandosi del perchè di tutta quell'insistenza
nel voler stare con lui visto che tutte le persone che hanno a che fare con
me è solo per avere qualcosa in cambio, io non potrò mai dargli niente! poggiandosi
con il mento sulla testa di Edi, tenendo le mani ferme così* perchè?
EDI: *continuando
a tenere lo sguardo basso, resta un minuto a pensarci a fondo per cercare le
parole giuste, poi tira un sospiro* deve
essere una bella sensazione quando qualcuno pensa a te appena si sveglia, e poi
anche come ultima cosa quando va a dormire... e vuole vedere le cose del mondo
con te, e non ha voglia di fare niente quando non ci sei... *stringendosi
appena nelle spalle* non
lo so bene, però una volta mamma mi ha spiegato che funziona così quando due
persone stanno insieme...
STEVE: *rimane con la testa poggiata
su quella di Edison, abbracciandolo di nuovo man mano che l'ascoltava, sorridendo
tra sè e sè* ed è solo per questo che vorresti stare con me?
EDI: *alza
di poco lo sguardo verso di lui arrossendo di più e fingendo un tono di
lamento* non
sono bravo a spiegare le coseeeee... *poi ci
riflette su un attimo ancora* anche
perchè voglio che suoni per me tutti i giorni! *annuendogli* e perchè voglio
che m'insegni a fare bene le cose che fanno i fidanzati! e perchè... *pensandoci
su ancora un attimo* voglio
dare il tuo nome al primo corpo celeste che scoprirò quando sarò un astronomo!
STEVE: *gli
sorride intenerito da tutte quelle cose che gli aveva detto, risalendo con una
mano tutta la schiena di lui, carezzandogli il viso che era leggermente
accaldato per tutto quel rossore, credendoci davvero che Edi diventerà un
astronomo, forse perchè ancora non riusciva a realizzare quello che Lucy gli
aveva spiegato, o perchè lui l'aveva convinto con tutto quell'entusiasmo ogni
volta che gliene parlava*sarei
onorato se un corpo celeste si chiamasse come me... e mi piacerebbe suonare per
te ogni giorno! *annuendo piano, una volta sola*
***
EVA: *imbronciandosi
e incrociando le braccia, ho capito, lo cerco io! non vorrei mai che gli
fosse successo qualcosa!*
***
EDI: allora devo solo aspettare! *annuendogli di rimando con
l'aria felice di chi freme per l'attesa ed è impaziente, poi si mordicchia il
labbro inferiore guardandolo e infine stringe un pugnetto
per aria con espressione mistica* per allora avrò anche imparato benissimo le
cose dei fidanzati!
STEVE: *ride
piano a quella scena* non metto in dubbio! *annuendo serio, come a
incoraggiarlo, passandogli una mano tra i capelli, guardandolo fisso nei suoi
occhioni azzurri, sorridendogli*
EDI: non
ridere, diventerò bravissimo davvero! *annuendogli sicuro* più bravo di te! *piantandogli
una ditata contro il petto, secondo
me Eva ci starà cercando. oh beh!*
STEVE: *annuisce
aggrottando le sopracciglia dopo averlo ascoltato e seguendolo con lo sguardo
in tutti i movimenti* vedremo, vedremo!
***
EVA: *arrivando
alla postazione dove aveva lasciato Edi, urla contenta* salvi tutti!!
*guardandosi intorno però insospettita, perchè non vedeva Edison*
***
EDI: stanotte ti faccio ved-- *rimanendo
con il dito contro il petto del ragazzo e interrompendosi nel sentire in
lontananza la voce della bambina* NO, HA VINTO!! *scandalizzato*
STEVE: *scoppia a ridere sia per quello che
stava per dire, sia per il suo essersi scandalizzato, scuotendo la testa
affranto* aaah, Edi, era ovvio che vincesse, non l'hai nemmeno cercata!
*scostandosi da lui, facendo per togliere la scopa dalla porta per aprirla*
EDI: *lo segue con lo sguardo incredulo
per l'affronto subìto, poi senza nemmeno avere il tempo di rifletterci lo
prende per un polso fermandolo a metà e tenendolo contro la porta ormai
sbloccata ma prima che l'aprisse, attirandolo poi con un braccio per baciarlo
intensamente e infilargli una mano sotto la maglia a carezzarlo forte*
STEVE: *ricambia quel bacio cercando di non
ridere per quella situazione solita dove lui lo provocava ed Edi reagiva così,
prendendogli il braccio e scostandoselo di dosso, poi con aria da maestrino* stanotte ti faccio vedere meglio! *annuendogli e
facendogli una linguaccia, aprendo la porta*
EDI: *lo segue con lo sguardo arrossendo
da morire per l'imbarazzo e rimanendoci malissimo, quindi esce appena apre,
incazzato come una iena* antipatico, per una volta che mi muovevo io!! *anche
ad alta voce, senza aspettarlo*
STEVE: *rotea gli occhi, seguendolo e
chiudendo la porta alle sue spalle* oh, andiamo Edi-- *bloccandosi nel vedere
la bambina imbronciata*
EVA: AH, FINALMENTE! *incrociando le
braccia, guardandoli* dov'eravate?! pensavo che vi eravate persi!!
EDI: "andiamo" niente!
antipatico! *guardandolo peggio che male, offesissimo, per una volta che mi era venuto
il coraggio di fare qualcosa, mi pareva strano che avessi capito qualcosa... girandosi poi
di nuovo verso la bambina* sì, ci eravamo persi! hai vinto tu, brava!
EVA: *sorride a Edi tutta contenta, poi
sbuffa* però non voglio giocare a nascondino, facciamo un'altra cosa!!
STEVE: che permaloso! *borbotta tra sè e sè, roteando gli occhi sbuffando quasi in
contemporanea con la sorella*
EDI: *si unisce al coro e sbuffa pure lui,
voltandosi dall'altra parte incrociando le braccia al petto e ostinandosi a non
guardarlo* scegli tu, Eva! nascondino ha stufato anche me! *inacidito*
EVA: *guarda i due alternativamente,
sedendosi a terra con le gambe e le braccia incrociate* prima fate pace!
EDI: non voglio fare pace con lui! *senza
voltarsi verso il ragazzo, sentendosi ridicolo per aver tentato di prendere
l'iniziativa ed essere stato "respinto"*
EVA: *sbuffa, alzandosi e facendo per
allontanarsi* io vado a fare la pipì, quando torno voglio vedervi andare
d'amore e d'accordo! *annuendo una volta sola e andandosene in bagno,
guardandoli con la coda dell'occhio prima di entrarvi dentro*
STEVE: *alza gli occhi al cielo, eh beh
certo, era per concludere in bellezza la giornata! seguendo la sorella con
lo sguardo e poi guardando Edi e mettendo le mani in tasca, con tono
dispiaciuto* ma andiamo Edi, non volevo "respingerti" ma dovevamo
uscire da lì prima che quella piovra chiamasse il 999!
EDI: benissimo, non c'è problema! *facendo
spallucce ma mantenendo il tono acido senza nemmeno girarsi perchè era ancora
tutto arrossito per l'imbarazzo*
STEVE: *rotea gli occhi mugolando qualcosa
di non meglio identificabile, avvicinandosi a lui e abbracciandolo da dietro
prendendogli il viso con una mano e guardandolo fisso negli occhi* dai,
insultami, così ti sfoghi, poi dopo facciamo pace!
EDI: non devo sfogare niente!
*riabbassando il viso a forza* e poi, chi se ne importa, non ne avevo neppure
voglia davvero!
STEVE: *tenendogli a forza il viso alto così
da guardarlo, sapendo che stava mentendo visto che gliel'aveva detto proprio
lui che di voglia ne aveva eccome, gli bisbiglia all'orecchio* e se è così
perchè ti sei arrabbiato, allora?
EDI: non
mi sono arrabbiato! *esibendo un sorrisino tiratissimo, riabbassando poi subito
la testa*
STEVE: *gli
lascia andare il viso, tenendolo sempre abbracciato e parlandogli sempre allo
stesso modo di prima* guarda che a me non la dai a bere..
EDI: *smette
di sorridere a quel modo, distogliendo lo sguardo, ma perchè devo essere così stupido?
prima mi metto a fare quei discorsi che voglio stare con lui, poi gli salto
addosso, dopo che mi ha detto già di no perchè quasi non ci conosciamo, ma che
cavolo mi prende?
e tira un sospiro triste, facendo spallucce e scuotendo la testa* non sono
arrabbiato, davvero! *sono
solo cretino*
STEVE: *sospira
anche lui alla stessa maniera, capendo di averlo in qualche modo ferito, quindi
lo tiene abbracciato ancora più stretto il tempo di mettere a fuoco cos'è che
voleva davvero e il perchè ci rimaneva male nel vederlo così pur essendo un
tipo abbastanza strafottente, quindi lo fa girare in modo da avercelo di
fronte, tenendogli le mani sulle spalle, facendolo indietreggiare fino a farlo
finire con le spalle al muro, guardandolo fisso negli occhi, stranamente serio*
me lo ripeti il perchè vuoi stare con me?
EDI: *lo
guarda con espressione smarrita perdendo tutta quell'acidità che aveva assunto
poco prima, sentendosi in soggezione per lo sguardo di lui e la domanda che gli
aveva fatto* l'ho capito che erano stupidaggini, non c'è bisogno che me lo
rispieghi... *abbassando lo sguardo, in tono piccolo*
STEVE: *scuote
la testa, continuando a tenerlo così e a fissarlo in quel modo* Edison, io ho
incontrato solo persone opportuniste nella mia vita e sono cresciuto
nell'indifferenza più totale.*ma
tu... * mi rispieghi perchè vuoi stare con me?
EDI: *rialza di pochissimo gli occhi verso
di lui, non capendo perchè dicesse quelle cose, quindi, ancora in tono
minuscolo che quasi tremava* p-perchè vorrei... vorrei essere il tuo primo
pensiero quando ti svegli e l'ultimo quando ti addormenti, vorrei vedere il
mondo con te, vorrei... mancarti... e vorrei che suonassi per me, vorrei che
m'insegnassi tutte le cose che non so, vorrei dare il tuo nome a una stella...
STEVE: *lo
ascolta attentamente, addolcendosi nello sguardo man mano che sentiva
nuovamente quelle parole, tu non sei così, non sei tutti gli altri, non vuoi
nient'altro che...portandogli le
mani al collo accarezzandoglielo, avvicinando il proprio viso a quello di Edi,
annuendogli a segno che tutte quelle cose che gli aveva detto erano
fattibilissime* ma se io suonassi per te, tu canteresti per me?
EDI: *lo
guarda negli occhi, coi propri resi lucidi per l'emozione nervosa, pur
rimanendo con la testa bassa, e il cuore che a momenti gli esplodeva* se... se
vuoi, sì...
STEVE: certo che voglio, sennò non te lo chiedevo! *annuendogli, sempre
guardandolo dolcemente, carezzandogli le guance con i pollici* ti confesserò
un segreto... *avvicinandoglisi di più, parlandogli
praticamente contro le labbra* anche io voglio stare con te!
EDI: *sgrana
gli occhi a quella frase, dopo qualche attimo di smarrimento rialza bene il
viso verso di lui, a bocca socchiusa per lo stupore, cominciando a tremare per
davvero* Steve,
penso... penso di essermi immaginato una cosa, un attimo...
STEVE: *scuote
la testa impercettibilmente, sorridendo davanti a tutta quella spontaneità,
portando le mani giù e abbracciandolo, perchè tremava* voglio stare con te!
*ripetendoglielo, carezzandogli poi le labbra con le proprie*
EDI: *trattiene
il respiro per qualche istante quando l'abbraccia e dice di nuovo quella frase,
"voglio
stare con te",
stringendo forte gli occhi sforzandosi di non sfogare tutta quell'emozione con
un pianto liberatorio, vuole
stare con me... vuole stare con me... con me...* s-stamattina dicevi-- *...con me...*
STEVE: *porta
una mano dietro la nuca di lui, tra i suoi capelli arancioni, carezzandogliela,
mentre aveva preso a baciarlo dolcemente, tirandolo a sè*
EVA: *cavoli
questa casa è enorme... ah, ecco Steve! vedendo solo lui di spalle, senza
realizzare, quindi avanzando il passo* allooooora,
avete fatto pace?
EDI: *nemmeno il tempo di ricambiare il
bacio che se lo sposta di dosso poggiandogli le mani contro le spalle e
arrossisce tantissimo nel sentire la bambina sopraggiungere* uffa però!!
STEVE: *alza
un sopracciglio seccato, guardandolo* Edi, o la mandi via tu con le buone, o
ci penso io con le cattive, scegli! *innervosito anche per l'interruzione*
EVA: *li
guarda con aria interrogativa, avvicinandosi ai due, ingenuamente* allora?
EDI: *gli
fa un sorrisino dandogli un paio di pacche leggere su una spalla in segno di
comprensione, poi annuisce alla bambina* sì sì! è
tutto a posto ora! tu l'hai fatta tutta, sì? *...*
EVA: *gli
annuisce come se le avesse chiesto la cosa più normale del mondo, poi gli
prende le mani cercando di trascinarlo via* dai dai
andiamo a fare un gioco di società!! *sorridendogli, il tutto sotto lo sguardo
a metà tra il nervoso e l'interdetto di Steve che sembrava non avesse molta
voglia di giocare*
EDI: *lancia
un'occhiata amareggiata a Steve, facendosi mezzo trascinare, poi di colpo*
facciamo il gioco della bottiglia! *alzando un indice per aria come la
ritenesse un'idea geniale, cercando approvazione annuendo*
EVA: *incrocia
le braccia, guardando Edi* ma poi non voglio che se esce che ci dobbiamo
baciare, Steve rimane da solo!
STEVE: *alza
uno sguardo prima mezzo scioccato verso Edi, poi ancora più scioccato verso la
bambina* ma dico io, era così bello nascondino!
EDI: colpa tua che l'hai interrotto! *bisbiglia a Steve, poi alza
lo sguardo schiaffeggiandosi la fronte* ma una volta le bambine non giocavano
con le Barbie? *e precisamente in quel momento si sente in lontananza la voce
della sorella che doveva star esercitando su un pezzo lirico* ...parli del
diavolo.
*tra sè e sè*
EVA: *scuote
la testa velocemente* Barbie è vecchia, ora ci sono le Winx!
*e annuisce, poi si ferma ad ascoltare quella voce* chi è che canta? UN
FANTASMA? *elettrizzata*
STEVE: ma
quale fantasma... *roteando gli occhi, poi ascolta per qualche secondo quella
voce, poi fa a Edi poggiandoglisi con un braccio
sulla spalla* ecco, potresti prendere esempio ed esercitarti anche tu!
EDI: ed
Eva fa le coreografie! *annuendo e ridendo, così si stanca, magari!, poi tornando
serio* non lo so, non vorrei mai che lei mi sentisse... già mi ammazzerebbe, se
mi metto a cantare scende e mi strozza direttamente! *facendo spallucce, mentre
la sorella stonava di brutto su un punto e lui sgranava gli occhi*
EVA: SII!!!
A ME PIACE BALLARE! *ancora più elettrizzata di prima, cominciando a girare
intorno ai due, saltellando*
STEVE: ma
no, sta tranquillo ch-- *bloccandosi con una mano in testa a Edi mentre sentiva
quella stonatura, facendo un'espressione seriamente interdetta, eppure
m'aveva detto che era brava!*
EDI: ...si
vede che oggi è particolarmente nervosa! *ridendo verso il ragazzo, poi prende
sia lui che la bambina per mano avviandosi di sopra verso camera propria*
STEVE: *fa
spallucce, tenendogli la mano a sua volta quasi inconsciamente, mentre cammina
lungo quelle scale per andare in camera di Edi*
EVA: *guarda
Edison tutta contenta, come sempre del resto* e ora dove andiamo? e che
facciamo? poi posso ballare veramente?
EDI: certo
che puoi ballare! *annuendole tranquillo e rilassato, raggiungendo dopo poco
camera propria e aiutando la bambina a salire su per la scaletta per evitare
che si facesse male* almeno, stando qua, è improbabile che mia sorella venga a
strozzarmi fin quassù!
STEVE: eppure
se dovesse arrivare, non hai di che temere! *e gli annuisce, sorridendogli in
maniera dolce come a dire che lui l'avrebbe protetto, lasciandogli la mano per
farlo salire per primo*
EVA: UAH!!
*arrivando in camera di Edi e vedendo che c'era ancora il vetro al posto del
tetto, intravedendo il cielo, quindi tenendo gli occhi rivolti verso il
soffitto* spaziale!!
EDI: ho
la guardia del corpo, io! *sorridendogli allo stesso modo portando le mani
dietro la schiena con aria innocente, poi alla bambina, esaltandosi più di lei*
FICO, EH?? *alzando lo sguardo* quando farà buio sarà ancora più bello! e
domattina, poi... *tutto sognante, andando quindi a buttarsi sul lettone,
stiracchiandosi stranamente tutto
contento*
EVA: che
bello, non vedo l'ora di vederlo sia stanotte che domattina!! *zompettando tutta contenta facendo per mettersi sul letto
vicino a Edi, inciampando però nella custodia della chitarra di Steve, in modo
che lei finisce sul letto e la chitarra a terra*
STEVE: *che
stava per dire una cosa a Edi mentre gli rivolgeva un'espressione a metà tra il
dolce e il malizioso, rimane praticamente pietrificato alla vista della
chitarra che cadeva* NO!! *e si avvicina per prendersela, guardando con aria
quasi truce quella bambina* tu...
EDI: *si
tira prima su sopra i gomiti guardando la scena con gli occhi di fuori, poi si
butta addosso al ragazzo abbracciandolo e facendogli carezzine in testa per
calmarlo* non è niente, non è niente! *poi alla bambina* fuggi finchè sei in tempo, io lo tengo!
STEVE: *che
di calmo non aveva nulla* ma come non è niente, mi stava uccidendo Yakuza!! *e
si trascina con Edi addosso abbassandosi e prendendo la chitarra,
accarezzandola, continuando a guardare la bambina in malo modo*
EVA: *sbuffa,
non sapendo che a Steve stava così a cuore quello strumento, incrociando le
braccia e avvicinandosi, pensando che stesse scherzando* ma dai, che sarà mai!
*abbassandosi anche lei per toccare la chitarra* tanto era nella custodia, non
s'è fatta niente!
STEVE: *di
tutta risposta si tira di più la chitarra a sè, alzandosi in piedi e mettendosi
pure davanti a Edi, quasi in segno di possessività* tieni giù le mani!!
EDI: ma
non è successo niente, su! *mamma
mia, proprio fratello e sorella, sempre a bisticciare! mettendo le
mani avanti* mica l'ha fatto apposta, è inciampata, la prossima volta starà più
attenta ora che sa che ci tieni tanto! *annuendo alla bambina* vero?
STEVE: mi
stava uccidendo Yakuza e non è successo niente?! *girandosi verso Edi
guardandolo con aria pressocchè sconvolta*
EVA: *si
imbroncia, tornando a sedersi sul letto a gambe incrociate, rivolgendogli la
stessa occhiata truce che le aveva rivolto lui* uffa se devi rompere le scatole
così la prossima volta ci salto sopra e te la riduco in mille pezzi! *come a
confermare quello che aveva detto Edi*
EDI: *si
mette le mani nei capelli col mal di testa che avanzava tra quei due che
litigavano e la sorella che cantava nella stanza precisamente sotto alla
propria* OOOH basta ora, su!! se non la piantate di bisticciare ve la suono in
testa a tutti e due, la chitarra, con tutta la custodia!
STEVE: *stavolta lo guarda con un
sopracciglio alzato e innervosito, abbracciandosi la chitarra*
EVA: *sbuffa, alzando le mani in segno di
resa* va bene, va bene, la pianto! *mettendosi le dita a formare una X davanti
alla bocca*
Steve: ecco. *annuendo anche
soddisfatto, sedendosi a terra ai piedi del letto, sempre con la chitarra
abbracciata*
EDI: *annuisce
soddisfatto dell'ordine ristabilito, tirando un sospiro scocciato mentre la sorella
cominciava a intonare il tema della Bohème* questa adesso la fa almeno dieci
volte! *e si sposta sul letto appena dietro il ragazzo, affiancandolo con le
proprie gambe e chinandosi ad abbracciarlo per stampargli un bacio su una
guancia, rimanendo poi in quella posizione parlandogli all'orecchio* tu e
Yakuza suonereste qualcosa per me, che la Bohème non la sopporto proprio?
*ridacchiando*
EVA: *li
guarda sbattendo le palpebre dei suoi occhioni innocenti, portandosi un dito al
mento come a ragionare, in silenzio*
STEVE: *l'asseconda
nei movimenti lasciandosi abbracciare e baciare, annuendogli, scostandosi un
po' per poi fargli cenno di sedersi accanto a lui, assumendo un'aria pensierosa
mentre controllava che il suono di ogni nota fosse giusto* mh,
vediamo...
EDI: *si scosta mettendosi seduto a terra
accanto a lui, di schiena contro il letto, le gambe accavallate e stese davanti
a sè, guardandolo tutto applicato, letteralmente incantato*
STEVE: *gli
sorride a vederlo in quel modo, illuminandosi tutto ad un tratto come ad aver
intuito che canzone suonare e iniziando quindi a interpretare le prime note di
"Miserable" dei Lit,
iniziando anche a canticchiarci sopra non sapendo se il ragazzo la conoscesse o
meno*
EDI: *resta talmente perso davanti a
quella sequenza di fatti - lui che effetuava il soundcheck, poi lo guardava riflettendo e infine sceglieva
una canzone con un simile testo - che solamente lo guarda ammutolito, preso dal
senso di quelle parole pur sapendo la canzone visto che era il genere che suo
padre ascoltava da sempre e continuava ad ascoltare, incantandosi letteralmente
e scordandosi che doveva cantare, "anche
io voglio stare con te!"*
STEVE: nothing to share *continuando a canticchiare
con una voce che non era tanto male anche se a lui non piaceva poi molto per il
semplice fatto che preferiva suonare* why
should I care if you're near
me? *guardandolo e di tanto in tanto sorridendogli in maniera carina*
EVA: *che si era messa stesa sul letto a
pancia in giù reggendosi la testa con le mani, facendo dondolare i piedi
all'aria, ascoltandolo, beh, anche se è antipatico, devo dire che suona
proprio bene...*
EDI: *gli sorride alla stessa maniera
seguendolo a voce abbastanza bassa da non coprire quella di lui perchè voleva
sentirlo cantare* give up all my plans, but whoneedsthem *tirandosi le
ginocchia al petto cingendosele con le braccia* whenyoumeaneverything? *e lo guarda
negli occhi come non esistesse nient'altro al mondo, intendendo davvero quelle
parole*
STEVE: *lo guarda come a volerlo studiare
senza perdersi però e continuando a canticchiare, ah ma allora la conosce!
poi gli rivolge un'espressione maliziosa* you make
me come... *ma poi la corregge quasi, addolcendosi* you make me complete..
EDI: *lo
guarda tornando color lentiggine come suo solito, trattenendosi a stento dal
ridere a quella frase, mimando solo con le labbra "you too!" in risposta,
proseguendo poi a cantare con lui finchè la botola
d'ingresso alla camera non si apre di scatto, allora s'interrompe voltandosi
verso di essa*
DIANNE: ...ma
che diavolo è?! *prendendo a gesticolare verso il fratello e alzare la voce
senza un briciolo di pudore come non ci fossero "estranei" presenti*
mi sto esercitando, idiota! si può sapere che cosa ti dice la testa di fare
tutto 'sto casino?!
EVA: *rimane
sorpresa dall'ingresso di quella ragazza, guardandola male e abbassando le
gambe, e questa chi è?*
STEVE: *assottiglia
gli occhi interrompendo la performance, poggiando delicatamente la chitarra
sulle proprie gambe* Dianne *visto che lei gli aveva dato il
"permesso" di chiamarla così, prima* guarda che ero io a fare casino!
DIANNE: *rivolge
per un attimo solo lo sguardo sul ragazzo, assottigliando gli occhi e
correggendosi in extremis mentre sale in camera* non mi riferivo a te che
suonavi *guardando poi di nuovo il fratello, col solito sguardo d'odio* ma a
lui che gracchiava! sei ridicolo, devo essere io a venire a dirti che spacchi i
vetri di casa?! *dicendolo acidissima, ed era fin troppo evidente che il tutto
fosse solo ed esclusivamente mirato a metterlo in difficoltà e in imbarazzo
davanti all'amico*
EDI: *la
guarda fisso qualche attimo, abbassando lo sguardo solo per un paio di istanti
stringendo i denti, quindi a sorpresa, in tono ancora più acido di quello di
lei* se non se ne sono caduti con quella tua stecca terribile di poco fa,
dubito possano farlo a causa mia! *sorridendole anche, di tutta risposta, quasi
a farle il verso*
STEVE: *fa
per rispondere a Dianne ma viene interrotto dalla risposta di Edi, quindi si
volta verso di lui, orgoglioso anche di come aveva ribattuto, oh, finalmente!*
EVA: *guarda
Edi e Dianne sbattendo le palpebre, e poi dice di me e Steve...*
DIANNE: *sgrana gli occhi a quella risposta
che s'aspettava meno di tutto al mondo, diventando rossissima per la rabbia e
stringendo i pugni* come... come ti permetti!! chi ti credi di essere per
giudicare me e quello che faccio?! sei solo un essere inutile!! ti senti
importante soltanto perchè qualcuno ti sta calcolando per pietà? *sbraitando a
voce acutissima e fastidiosa* non ti preoccupare che tra poco capirà anche lui
che non servi e non ti meriti niente, così potrai tornare al tuo pelouche e alle cazzate!
EDI: *la fissa ammutolito di fronte a
quella marea di cattiverie assurde che gli urlava contro, alzandosi di scatto e
andandole di fronte esplodendo* ma chi ti credi di essere, eh?! non mi sopporti
tra i piedi eppure stai sempre qua a rompermi le scatole, ma non hai niente di
meglio da fare? che c'è, sei invidiosa? *alzando la voce per supplire alla
differenza d'altezza* sei invidiosa perchè anche se sono solo uno stupido
inutile ho lui accanto e tu no? beh sai che ti dico? *fissandola gelido* ALLA FACCIA
TUA, che mi maltratti da diciotto anni!!
STEVE: *poggia la chitarra sul letto di Edi,
con Eva che nel frattempo era vicino a lui che l'abbracciava spaventata per
quelle urla, quindi se la tiene stretta con un braccio solo, l'aveva detto
anche Eva che le Barbie son passate di moda! portando l'altro sul fianco,
piegato, guardo Dianne storcendo il muso mentre l'ascolta, poi con tono calmo,
serissimo* Dianne, scusa tutta l'onestà, ma la figura della stupida la stai
facendo tu ora. *annuendo a darsi ragione* che cosa credi di fare venendo qua a
sbraitare?
DIANNE: *prima fissa il fratello incredula a
quelle parole, poi nemmeno il tempo di rispondergli che si sente dare della
stupida anche dall'altro ragazzo* tu... *facendo un sorriso cattivo* tu hai
parlato con mia madre, vero? tu sai...
*annuendosi come tramasse qualcosa e dicendolo con tono carico d'odio, fissando
poi ancora il fratello* e tu, *sibilandogli contro* prova a rivolgerti ancora a me in
quel tono e ti faccio passare un brutto guaio prima del tempo! *dandogli uno
spintone e andandosene senza attendere repliche*
STEVE: *ricambia totalmente lo sguardo che
gli rivolgeva la ragazza, alla stessa maniera, senza nemmeno farsi intimorire,
"prima del tempo"... ma io l'ammazzo a 'sta stronza! e facendo
per seguirla, ma venendo bloccato da Eva che lo guarda, scuotendo la testa e
indicandogli Edi con lo sguardo, quindi tira un respiro profondo, lasciandola e
avvicinandosi a lui, abbracciandolo* Edi, te lo giuro su me stesso, fosse
l'ultima cosa che faccio la prossima volta che la sento parlare così le sfondo
il cranio!
EDI: *lascia che lui l'abbracciasse, ma
continua a guardare la botola ormai chiusa come se la sorella fosse ancora là,
come fosse bloccato e non realizzasse bene* che vuol dire...?
STEVE: *lo tiene stretto per qualche secondo
cercando le parole da dirgli, poi si abbassa un po' per guardarlo negli occhi,
tenendogli il viso tra le mani e parlandogli dolcemente* è che... *sforzandosi
di farsi venire le parole giuste in mente, in modo da poter raggirare
l'ostacolo senza mentirgli* ...sei tanto delicato e un sacco di cose potrebbero
farti del male *annuendogli, in primis, tua sorella, ma lei la levo di mezzo
io se solo ci prova* e dovresti cercare di fare più attenzione sennò può
succederti qualcosa. ma tu non devi preoccuparti, perchè... *sorridendogli,
accarezzandogli il viso* ora ci sono io con te.
EDI: *lo guarda negli occhi scuotendo
pianissimo la testa per poi tornare a guardare in quel punto dov'era Dianne
poco prima, come qualcosa gli sfuggisse* tu sai... cos'è che sai...?
***
ANGOLO RECENSIONI
CriminalMindsCorp. a rapporto<3
*la CMC arriva saltellando* TADAAAAN!! :D vi siamo
mancate, eh? eh?? certo che vi siamo mancate u.u ma
ora eccoci qui <3
Lelechan:O_O non incitare
alla violenza, quello Ve già sta bello!!
Marie16:certo che Edi è Karate Kid.
xD e siamo soddisfatte se ti fa ridere u_u
Higasi: quelle cose che hai detto nel
commento riguardanti Michelle e Steve, rappresentano la motivazione per la
quale Ve odia tanto sua madre, proprio perchè gli ha rubato l'infanzia e la
possibilità di essere cresciuto ed educato con affetto e amore materno.per il resto è proprio vero, questi due sono
sfortunati, però si amano <3 chissà che succederà, chissà... ( :P le coccole
le avrai, le avrai! )
Sally_182: se
non vuoi aggiornamenti veloci, basta chiederlo, così vi lasciamo nella
curiosità più tremenda, tzèxD
vai a far del bene!! Eva però sembra essere cresciuta bene ^^ del resto stesso
Michelle ha detto che le cose con il marito si erano risolte ma non aveva avuto
il coraggio di contattare Steve. beh, mi sa che è proprio quello che Lucy vuole
dire a Michelle x°D
Edi: * lo guarda negli occhi scuotendo pianissimo la testa per poi
tornare a guardare in quel punto dov'era Dianne poco prima, come qualcosa gli
sfuggisse* tu sai
« COBALAMIN »
original screenplay by CriminalMindsCorp.
***
CAPITOLO XVIII
- Disturbia-
EDI: * lo guarda negli
occhi scuotendo pianissimo la testa per poi tornare a guardare in quel punto
dov'era Dianne poco prima, come qualcosa gli sfuggisse* tu sai... cos'è che
sai...?
STEVE:*e ora che posso dirgli? mannaggia alla Barbie,
se l'incontro la faccio a pezzi davvero! continuando a tenerlo e a
guardarlo in quel modo* quello che ti ho appena detto *annuendogli piano* che
sarebbe quello che mi ha detto tua madre, ma che io sapevo già. *in parte.*
EDI:*resta a rifletterci in silenzio qualche istante
guardandolo fisso negli occhi sforzandosi di seguirlo, convinto in qualche
angolo dentro di sè che qualcosa non fosse chiara ma non riuscendo a
focalizzare cosa, quindi rinuncia e gli annuisce solamente, sorridendogli* ah,
okei!
STEVE:*gli sorride a sua volta, abbracciandolo di nuovo per un
po', passandogli poi una mano tra i capelli scompigliandoglieli*
EVA:*guarda la scena da seduta sul letto, sorridendo, com'è
bello avere gli amici! alzando lo sguardo verso il soffitto dal quale si
intravedeva il tramonto* WOW CHE BELLO!! il sole sta tramontando!
EDI:*si tranquillizza subito appena l'abbraccia, lanciando poi
un'occhiata al cielo nel sentire la bambina e bisbigliando a bassa voce* mi piacciono
tanto i tramonti...
*tirandolo per la mano stendendosi sul letto accanto alla bambina, guardando
l'imbrunire, così che stessero vicini tutti e tre, senza lasciargli la mano*
STEVE:*stando steso senza lasciare la mano a Edi, anzi
stringendogliela di più mentre guarda il tramonto e con l'altra mano giocherella
con le corde della chitarra che precedentemente aveva poggiato lì, che cosa
voleva intendere con quel "tu sai" minaccioso?*
EVA:*inizialmente fa per abbracciare Edi ma poi nota che è mano
nella mano con l'altro ragazzo e allora lo scavalca, guardando prima male Steve
e poi dandogli un morso vicino al polso, visto che per lei Edi era il suo
"fidanzato"*
EDI:*segue i movimenti della bambina con lo sguardo, non
capendo cos'avesse intenzione di fare, spalancando poi gli occhi nel vederla
mordere Steve* oddìo Eva ma che fai?! cannibale!! *scostandola per farle
mollare la presa e lasciando quindi la mano al ragazzo*
STEVE: PORC-- *censurandosi in tempo per non dire parolacce davanti alla
bambina, guardandola a sua volta malissimo cercando di pulirsi addosso a lei*
ma che ti prende?!
EVA:*alza un sopracciglio, abbarbicandosi addosso a Edi* mio!
EDI:*la guarda sconcertato lanciando poi un'occhiata al ragazzo
e facendo spallucce come a dire "e che dobbiamo fare, in fondo è una
bambina, che vuoi dirle!"* e su Eva, non essere così gelosa! non stava
facendo niente di male!
EVA:*scuote la testa velocemente* ti
stava dando la mano, ho visto!!
STEVE:*rotea gli occhi, accarezzandosi il polso e guardando Edi
come a dire "abbattiamola!", poi sbuffa e assume un tono lamentoso*
però che palle, Eva, proprio tu che non volevi fare il gioco della bottiglia
per non farmi fare la candela.. va bene ho capito *girandosi fingendosi offeso,
abbracciando la chitarra* me ne sto solo soletto a riflettere sui miei errori!
EDI:*tira un sospiro domandandosi chi dei due fratelli fosse il
minore, quindi gli poggia una mano sulla spalla scuotendolo piano* e dai, non
isolarti! *poi alla bambina* Eva, non è bello escludere gli altri! e poi lui
mica è il nemico... insomma, come dire... *e s'illumina per l'idea* tu sei la
principessa, no? io faccio il principe *indicando quindi Steve* e lui è il mio
fidato cavaliere che protegge i regnanti! *annuendole soddisfatto della
pensata*
STEVE:*alza un sopracciglio non sapendo a chi picchiare per primo,
poi tira un respiro profondo* ma quale cavaliere e cavaliere! *girandosi verso
Edi ed Eva, gesticolando*
EVA:*ride alla scena, però non fa una piega! e poi gli
sorride* va bene, gli concedo di restare qua...
STEVE: ah, grazie eh!
*incrociando le braccia, innervosendosi davvero*
EVA: prego! *e gli
sorride innocentemente, poi bisbiglia a Edi* la mamma mi ha sempre detto che
avrei potuto avere un fratello maggiore... sarebbe bellissimo se fosse Steve,
sarebbe divertente!
EDI:*sorride dolcemente a quelle parole della bambina,
guardando per un attimo Steve, prende poi una mano del ragazzo a una di Eva
facendole giungere, poggiandosele entrambe sul petto* secondo me, *fingendo un
tono vago* siete fratellini davvero e non lo sapete!
STEVE/EVA:*guardano Edi sbattendo le
palpebre*
STEVE:*sempre più interdetto, non avendo sentito la bambina, lo
guarda come a dire "che cazzo dici?"*
EVA: MAGARI!! *esclama
tutto d'un tratto, liberandosi dalla presa delle mani e abbracciando Steve per
qualche secondo, lasciandolo subito dopo e ristendendosi sul letto a mò di stella marina, fissando il cielo tutta contenta quasi
come se quello che aveva detto Edi fosse vero... cosa che in effetti era, ma
lei non lo sapeva*
EDI:*ignora l'occhiataccia di Steve e ride alla scenetta
d'amore fraterno a senso unico, ce
l'avessi io una sorellina così...
intrecciando le mani sul proprio addome dopo essersi stiracchiato appena,
guardando il cielo che tra le nuvole rossastre e le prime stelle diventava blu
scuro man mano che calava il sole, poi toglie gli occhiali poggiandoli sul
letto e chiude gli occhi stropicciandoseli*
STEVE: che c'è, hai
sonno? *guardando Edi con la coda dell'occhio, tenendo una mano sullo stomaco
che un po' brontolava, tirandosi su però sui gomiti* io ho una fame...
EDI: è quando ho fame
che mi viene sonno! *sbadigliando anche, quasi a sottolineare il concetto, poi
si volta verso il ragazzo sorridendogli nella maniera più carina possibile*
andresti a chiedere a mia mamma quanto manca alla cena? mi secca scendere e poi
risalire, se ci vuole tempo ancora! *sbattendo anche gli occhi*
STEVE:*balza dal letto, annuendogli velocemente quasi gli avesse
dato la scusa che voleva* così nel frattempo faccio anche l'assaggiatore!
*ridacchiando, poi gli sorride e scende giù per la botola, facendo per andare
in cucina a parlare con Lucy*
DIANNE:*che a momenti gli sbatteva contro visto che veniva dalla
direzione opposta, inchioda appena in tempo fermandosi di fronte al ragazzo, a
poca distanza*
STEVE:*si ferma a sua volta, di fronte a lei, alzando un
sopracciglio, guardandola con aria mista tra l'indagatoria
e lo scazzato, facendo per riprendere a camminare, quasi a volerla scansare*
DIANNE:*lo guarda fisso assottigliando gli occhi, quindi di colpo
esclama* e dire che a prima occhiata mi eri sembrato un tipo intelligente...
STEVE:*si ferma, girandosi a guardarla, mettendo le mani in
tasca, alzando un sopracciglio* tu no.
DIANNE:*non fa una piega, anzi scuote soltanto un poco la testa
con saccenza* intanto, uno dei molti stupidi che si è
lasciato fregare da mio fratello sei tu, non io.
STEVE:*rotea gli occhi, piegando le braccia e mettendosi le mani
sui fianchi, guardandola storcendo il muso* che intendi dire?
DIANNE:*si trattiene dal ridere avvicinandosi un poco, guardandolo
fisso negli occhi* come al solito mia mamma è andata raccontando solo la parte
carina della faccenda, giusto? povero tesoro, tutti ad approfittarsi di lui...
non è vero? *scuotendo ancora la testa mostrando amarezza* il fatto che va
facendo la
gatta morta
con tutti quanti l'ha omesso, invece? *ridendo adesso* chissà con quanti altri
ha fatto il carino mentre lo faceva con te...
STEVE:*rotea di nuovo gli occhi, scocciato, rimanendo in quella
posizione* senti Dianne, a me queste vocine pestifere di corridoio che fanno
tanto liceali americani mi stanno tremendamente sulle palle, davvero.
*annuendole, sbuffando poi*
DIANNE:*assume un'espressione stranamente seria di colpo, poi in
tono lapidario, è meglio così…* è la
verità.
STEVE: e tu che ne sai?
*rimettendosi di nuovo le mani in tasca, guardandola fisso, serio anche lui*
DIANNE: in
primis, ci vivo insieme da diciotto anni *in tono che suonava retorico, visto
che era una risposta logica* quindi lo conosco sicuramente meglio di te, so
quel che fa, e come si comporta con la gente. mia madre non ti ha raccontato
cosa faceva da piccolo? per forza hanno dovuto toglierlo da scuola! *scuotendo
la testa, mentre gli spiega* non capisce e travisa i gesti e le intenzioni
degli altri, basta che tu gli dia un minimo di attenzione, che subito è pronto
a darsi. *poi fissandolo negli occhi, coi propri che erano identici a quelli
del fratello* vuoi dirmi che con te non ha fatto così?
STEVE:*cerca di mantenersi più calmo possibile, anche se quello
che diceva effettivamente era vero, senza nè annuire nè scuotere la testa,
fissandola a sua volta* embè?
DIANNE: come
"embè"? *facendo una breve pausa, poi come
illuminandosi* aaaaaah, ho capito, gli vai dietro
solo per fartelo, no? allora sì! *annuendogli come fosse rincuorata,
schiaffeggiandosi la fronte* che scema, non ci ho pensato!
STEVE:oooooh, ma che palle, tutti con 'sta stessa storia
*sbuffando seriamente scocciato* dicevo, embè che
vuoi?! mettermi in guardia e proteggere i miei poveri sentimenti? *con tono
molto ironico sul finale, poi serio* ti ringrazio tanto ma so badare benissimo
a me stesso!
DIANNE:*assume un'espressione realmente intristita, poi in tono
appena strozzato* è incredibile che uno che si comporta male come lui riesca ad
avere chi gli pare intorno, e poi io debba sentirmi rispondere in questo modo
dopo che cerco di aiutare qualcuno. *tacendo di colpo, rimanendo con lo sguardo
basso*
STEVE:*tirando un respiro profondo* e vabeh, cose che capitano! *annuendole, facendo per
incamminarsi di nuovo, mentre in testa gli ronzavano tutte le cose che gli
aveva detto Dianne*
DIANNE:*in tono più basso, senza alzare lo sguardo* mia madre mi
aveva chiesto di venire ad avvisarvi, è pronto in tavola. *rimanendo ferma
dov'è*
STEVE:*di tutta risposta fa un giro completo su se stesso
ritornando sui propri passi* oh, questa era proprio la notizia che volevo!
*annuendo tutto sorridente, fermandosi però accanto a lei* dai Dianne..
DIANNE:*fa spallucce, senza alzare il viso, mezza coperta dai
capelli che adesso portava sciolti* è che mi piaci! *scuotendo poi subito la
testa, come a correggersi, ma che sto
dicendo?* cioè... mi sembri diverso da quelli precedenti, come ti ho detto,
mi sei parso un ragazzo intelligente, quindi mi dispiace che tu debba finire
come tutti quelli *facendo poi un sorriso triste, spostandosi una ciocca di
capelli dietro l'orecchio* e mi dispiace che tu mi abbia ritenuto una cretina
fin dal primo momento, però beh, penso sia un pensiero comune..
STEVE:*sgrana gli occhi praticamente rimanendo di sasso,
girandosi a rallentatore verso di lei, guardandola fisso, quasi dispiaciuto,
stringendosi nelle spalle* se vuoi possiamo essere amici... *pentendosi poi
quasi subito per quello che aveva detto, ma del resto lei gli sembrava
piuttosto sincera in quel momento*
DIANNE:*alza lo sguardo verso il ragazzo, sbattendo gli occhi con
un fare che la rendeva la precisa versione femminile del fratello* davvero?
*sorridendogli poi e annuendo* mi farebbe piacere! *e in effetti sembra
contenta sul serio della cosa*
STEVE:*ma in che cosa mi sto mettendo, ma non mi
bastavano i guai, poi dico che mi stresso, eh! ma annuendole, seppur si
sentisse a disagio per quella cosa* sì cioè ci possiamo provare, ecco.
DIANNE:*gli annuisce ancora, apparendo quasi timida rispetto alla
iena di poco prima* te ne sono grata! *sorridendo dolcemente, poi indicandogli
il corridoio e facendo per allontanarsi* ci vediamo tra poco a tavola, allora!
STEVE:*le sorride debolmente e in maniera quasi forzata, anche
io ti facevo un tipo intelligente, Ve! e va verso camera di Edi tutto sparato
come se non volesse farsi distrarre da altro*
EDI:*scendendo dalla scaletta che portava in camera sua con Eva
in braccio* ...ma secondo me sarà tipo caduto per le scale, oppure gli è venuto
un attacco di dissent-- *mettendo giù la bambina
tenendola per mano e incrociando il ragazzo* ah no, eccoti! pensavamo fossi
morto! *sbattendo gli occhi*
STEVE:*lo guarda alzando un sopracciglio* ci vuole ben altro per
uccidere Steve Meyers! *annuendo a darsi ragione, poi
sorridendogli e dicendolo con naturalezza assoluta* è che ho incontrato tua
sorella.
EVA: *...Steve Meyers?*
EDI:*non notando nemmeno lui la "parola di troppo"
del ragazzo, assume solamente un'espressione interrogativa nel guardarlo,
sollevando un sopracciglio* mia sorella? che ti ha detto? *continuando a tenere
la bambina per mano, mentre si avvia verso la sala da pranzo*
STEVE:*si stringe nelle spalle, mettendosi le mani in tasca*
niente... era dispiaciuta per come s'è comportata, mi pareva volesse diventare
amica mia. *annuendo, "è che mi piaci!"*
EDI:*sgrana gli occhi stupitissimo
dalla prima metà di frase, rimanendo poi talmente di sasso alla seconda metà
tanto da non rispondere affatto, così mantiene soltanto quell'espressione, ...*
STEVE: è che bisogna
allearsi con il nemico! *e gli annuisce anche come a sottolineare il concetto,seh!*
EDI: ah! *per niente
convinto, facendo spallucce e avanzando il passo per arrivare in sala da
pranzo, dove tutti gli altri erano già seduti, con Nathan a capotavola, e Lucy
e Dianne al lato destro*
NATHAN: oh,
finalmente! *in tono gioviale come al solito* che tra poco il pollo se ne
volava via da solo e l'insalatina di Edison diventava un baobab!
STEVE:*ridacchia alla battuta di Nathan, andandosi a sedere
vicino a al padre di Edi* ma stavano giocando! *annuendo anche*
EVA:*annuisce a Steve ripetutamente*
anche se vi dovete vergognare, a quest'età, non sapete ancora giocare a
nascondino... *scuotendo la testa affranta, sedendosi accanto a Edi*
NATHAN: giocare
è importante, ma mangiare lo è di più! buon appetito! *e s'attacca vorace al
pollo farcito che Lucy aveva preparato*
EDI:*seduto tra Steve ed Eva, prende la forchetta
giocherellando con una fogliolina d'insalata con un mucchio di altre verdurine
dentro e tenendo lo sguardo basso sul piatto, arricciando appena le labbra come
se pensasse a qualcosa, tenendosi una guancia con una mano, senza minimamente
prestare attenzione a nessun discorso che c'era a tavola*
LUCY: ah, a nascondino
giocavate? *in tono finto-vago, rivolgendo poi un
sorrisino complice alla bambina* non sanno giocare? e perchè? che hanno fatto?
STEVE:*fa praticamente la stessa cosa di Nathan, annuendogli*
sono pienamente d'accordo! buon appetito! *e inizia a mangiare anche lui tutto
contento, guardando Edi con la coda dell'occhio*
EVA:*fa spallucce, prendendo la forchetta in mano* ma non lo
so, io mi sono nascosta no, ma poi non li ho visti più... e ho vinto io facendo
salvi tutti! *annuendo, prendendo un pezzo di pollo sulla forchetta* buon
appetito! aaaaaaaum *tutta sorridente, mangiando*
NATHAN:eeehhh, chissà che facevano! *ridendo, come la cosa fosse
di dominio pubblico e non privata dei diretti interessati, lanciando
un'occhiata al figlio che era totalmente assente e nemmeno mangiava, quindi
guarda la moglie, interrogativo*
LUCY: Nathan! *in tono
di rimprovero, quindi vede il marito farle cenno* Oh? Edison?
EDI:*alza appena lo sguardo sentendosi chiamare, guardandosi
intorno con aria assente* sì?
LUCY: non mangi e non
parli, qualcosa non va...? *scrutandolo con aria subito preoccupatissima, come
ogni volta che riguardava lui*
DIANNE:*tira uno sbuffo finto-mascherato,
sorridendo poi di colpo* Steve! *allungando un braccio verso di lui* per
favore, mi passi il sale? *in tono particolarmente squillante, ammiccando
quasi*
STEVE:*annuisce distrattamente alla ragazza, passandoglielo, ma
tenendo gli occhi puntati su Edison, poggiandogli l'altra mano sulla gamba e
facendo come a scuoterlo un po', rivolgendo un'occhiata preoccupata a Lucy*
EVA:*smette di mangiare anche lei preoccupata per Edi,
guardando poi Steve, ma uffa, mi sa che hanno bisticciato di nuovo e nemmeno
me ne sono accorta...*
EDI:*rimane a guardare la madre con espressione spenta per
qualche attimo, senza nemmeno risponderle, "ti faccio passare un guaio
prima del tempo, stupido!"
sovrapponendo l'immagine recente ad una molto più vecchia, ma identica, "sei inutile
adesso, tua sorella è più simpatica!" e poi un forte capogiro, mentre
sbianca più del normale, allentando piano piano la
presa dalla forchetta che teneva in mano*
LUCY: Edison! *alzandosi
di scatto e andandogli vicino, contemporaneamente preoccupatissima ma
determinata come qualsiasi medico che sa fare il suo lavoro* oh! amore
guardami! *cercando di dargli una scossa scostandolo dal tavolo, guardandolo in
viso e schiaffeggiandogli piano una guancia come a farlo riprendere* che c'è?
ti fa male la testa?
DIANNE:*rotea gli occhi come non fosse assolutamente niente*
eccolo là, come al solito... *scuotendo la testa e continuando a mangiare
tranquillamente, guardandolo però sott’occhio, Edi…*
STEVE:*che si trattiene a stento dal tirare qualcosa appresso a
Dianne per l'uscita, tira un sospiro mentalmente che gli succede? e fa
per prendergli la mano che gli era scivolata sotto al tavolo, guardandolo
preoccupatissimo*
EVA: *s'imbroncia
tantissimo guardando male Dianne, se avessi un fratello e si sentisse male
io mi sentirei male insieme a lui!*
EDI:*avverte un acutissimo dolore alla parte destra della testa
e pertanto stringe gli occhi, lasciando la forchetta cadere di colpo sul tavolo
e sbiancando come un fantasma, senza però fare un fiato, abbandonandosi appena
contro la madre che lo teneva per le spalle*
LUCY: DIANNE!! *praticamente furente verso la figlia, ma senza alzare la
voce vista la situazione, prendendo in braccio il figlio e facendolo poi
stendere per terra visto che sembrava stesse svenendo* Steve aiutami, tienigli
le gambe sollevate! *poi di nuovo al figlio* Edison amore, va tutto bene, non ti
agitare!
*che
diavolo gli avrà detto, adesso?! maledizione!!*
NATHAN:*preoccupato a morte, ma fidandosi profondamente della
moglie e sapendo che allarmarsi avrebbe solo peggiorato tutto, piuttosto si
rivolge alla figlia con lo stesso identico tono che aveva usato Lucy* l'hai fatto
un'altra volta?! che diavolo ti è saltato in mente, Dianne?!!
*strattonandola violentemente per un braccio e costringendola a prestargli
attenzione*
STEVE:*annuisce subito alla donna catapultandosi dalla sedia, in
preda all'ansia e soprattutto non capendo che cos'ha il mio.. ragazzo?,
tenendogli quindi le gambe sollevate ancora più preoccupato di prima, lanciando
un'occhiataccia di quelle dalla serie "se gli sguardi potessero
uccidere" a Dianne, tornando però a guardare subito Edi*
EVA:*si guarda intorno praticamente spaesata, facendosi piccola
piccola sulla sedia e guardando Steve come a cercare
un po' di forza*
DIANNE: non ho
fatto niente!! *strattonando a sua volta il braccio per cercare di liberarsi
dalla presa* è lui che come al solito deve attirare l'attenzione di tutti sennò
non è contento, in realtà sta beniss--
NATHAN:*la interrompe mollandole uno schiaffone in viso, furioso*
non ti permettere mai più di dire queste cose, Dianne, adesso basta, sparisci
prima che ti faccio passare la voglia di fare la bambina viziata! *e le indica
le scale come a dirle di andarsene, e la ragazza esegue l'ordine, dopo aver
lanciato un'occhiata assassina a tutti i presenti*
LUCY:*scuote la testa al comportamento di Dianne, chinandosi
verso il figlio accarezzandogli piano i capelli come a volerlo far rilassare,
parlandogli a bassa voce vicino all'orecchio* amore, va tutto bene, calmati... *e lancia
un'occhiata indefinibile a Steve, riprendendo poi a bassa voce* Steve si sta
preoccupando, da bravo amore, fagli vedere come ti passa subito!
STEVE:*osserva la scena con la coda dell'occhio, io l'avevo
detto che Nathan era il mio mito!, continuando a tenere Edi in quel modo,
annuendo a Lucy e parlando anche lui in tono preoccupato* dai, Edi...
EVA: *!!! ben le
sta!!! annuendo soddisfatta dopo la scenata di Nathan*
EDI:*stringe ancora gli occhi per quelle fitte, senza fare
nemmeno un lamento, portandosi una mano alla tempia destra*
LUCY:*fa un respiro forte per l'agitazione, poi parlando quasi
tra sè e sè* di
nuovo la testa, eh?
*accarezzandogli poi una guancia, lievemente* lo sai che quelle cose brutte che
dice Dianne non sono vere amore, non devi ascoltarla, quante volte te l'ho
detto? le dice apposta, non è vero niente.. *cercando poi di intuire,
spostandogli la mano dalla testa e tenendogliela, mentre gli parla a voce
ancora più bassa* ha
provato a farlo anche con Steve? se è questo, non devi preoccuparti, lui ti
vuole bene, te ne vuole veramente, credimi... vedessi quanto si sta
preoccupando adesso, amore...
EDI:*focalizza un po' meglio quelle parole, e si sforza di
respirare regolarmente per calmarsi, riaprendo gli occhi anche se la testa gli
faceva male ancora, cercando il ragazzo con lo sguardo come prima cosa*
STEVE:*lo guarda fisso negli occhi sempre con quell'espressione
preoccupata, abbassandosi piegandosi con le gambe ma tenendo quelle di Edi
poggiate sulle proprie, ma glielo faccio vedere io l'amico a Dianne!
prendendogli l'altra mano e stringendola nella propria, carezzandogliela
delicatamente, senza però distogliere lo sguardo, come se quel gesto valesse
più di altre mille parole*
EDI:*lo guarda a sua volta fisso con gli occhi lucidi per il
male alla testa, respirando profondamente per prendere più aria così come la
madre gli aveva detto di fare quando si sentiva male in quel modo, riuscendo
così a calmarsi un poco*
LUCY: questa stupida
pressione bassa... *scuotendo la testa e sorridendo appena al figlio, guardando
poi Steve con uno sguardo triste visto che il ragazzo sapeva che in realtà si
trattava di tutt'altro, quindi al marito che era in piedi lì accanto a loro con
la stessa espressione di tutti, stando vicino a Eva che sembrava giustamente
spaventata*
STEVE:*continua a giocherellare con la mano di Edi, quasi
stringendo le gambe del ragazzo, ricambiando in pieno lo sguardo che gli aveva
rivolto Lucy*
EVA:*alza gli occhi spaventata verso Nathan, facendosi piccola
sulla sedia, parlandogli a bassa voce* sta tanto male?
NATHAN:*scuote la testa facendo una carezzina sulla testa della
bambina, per rassicurarla* Edison è come Yoda di Guerre stellari, sembra tutto
piccoletto e inoffensivo, e poi ci vuole l'armata di DarthFener coi rinforzi per abbatterlo! *annuendo*
EDI:*istintivamente sorride sentendo la battuta del padre,
riprendendo quel poco di colorito naturale che aveva e a respirare più calmo
visto che passava, rilassandosi*
LUCY:*sorride anche lei mentre scuote la testa fingendosi
amareggiata, quindi tira un sospiro tranquillizzandosi visto che sembrava stare
meglio e si volta verso Steve* resta un momento qui, lasciagli pure le gambe,
torno subito *facendo poi al marito cenno di seguirla, fuori dalla stanza*
STEVE:*sorride pure lui alla battuta di Nathan, annuendo però a
Lucy e lasciando le gambe al ragazzo, mentre i genitori escono dalla stanza e
quindi si sposta sedendosi a terra accanto a dove stava steso Edi,
accarezzandogli lentamente il viso e guardandolo sempre con quell'aria
preoccupata* è.. stato per qualcosa che ho detto..?
***
Helloooooooohereweareeeee (H) :D speriamo
che abbiate sentito troppo la nostra mancanza ù_ù perché
se non è così, ci arrabbieremo troppo.
Lelechan:xD
ok che siamo la CMC ma non è che in ogni storia devemorire per forza qualcuno! Perché non far
vivere tutti e due, invece? xD
Marie16:O_O
aiuto!! Non vorremmo mai essere nei panni di Dianne
dopo la minaccia che le hai rivolto xD
Sally 182:hey
:3 per prima cosa bellissimo l’esordio: andavi di fretta e poi – per nostro
sommo piacere – hai scritto comunque una recensione di due metri :D è
bellissimo che ci aspetteresti per così tanto tempo, ma noi anche se CMC in
fondo siamo buone , quindi aggiorniamo presto presto
u.u7 eeeh i paragoni di Edi çwç
su quello della copertina siamo morte dal ridere xD
ed è bello che quella del restare a casa quando nevica sia arrivata bene, visto
che io (ndAnto, la fautrice dei paragoni xD) non ho mai manco visto la neve X°° (ndMary,
manco io l’ho vista la neve, se ti può consolare xD)
tieni bene in mente quella serie di cose che Edi ha detto a Steve dichiarandosi…
torneranno sul finale :° e Dianne, immaginiamo che in
questo capitolo ti abbia colpito e fatta pensare di più, attendiamo con ansia
le tue riflessioni a riguardo :3 come vedi, infine, Steve ha dovuto tacere, ma
purtroppo le cose vanno storte spesso e volentieri… speriamo che la festa ti
sia andata bene xD e a presto! :*
…e approfittiamo di quest’angolino
per salutare Higasi
di cui non abbiamo ricevuto notizie (t’abbiamo anche aspettato, ma dovevamo
aggiornare ç_ç), speriamo di sentirti presto <3
EDI:*prima lo guarda spegnendosi nell'espressione divertita di
pochi attimi prima, quindi scuote piano la testa e cerca di tirarsi su sopra i
gomiti per mettersi seduto*
STEVE: *l'aiuta a
mettersi su, stando comunque seduto a terra con le gambe aperte ma piegate e lo
tira a sè abbracciandolo piano per non fargli male,
facendo per dirgli qualcosa perchè basandosi su
quello che era successo poco fa l'aveva intuito che era per qualcosa che aveva
detto/fatto lui, ma rimane in silenzio, con le labbra poggiate sulla testa del ragazzo*
EDI: *resta appoggiato contro di lui tranquillizzandosi di più come
ogni volta che l'abbracciava, socchiude appena gli occhi*
non ti volevo far preoccupare, mi dispiace, era parecchio tempo che non mi
succedeva più questo...
STEVE:*scuote piano la testa, abbracciandolo di più e
giocherellando con una ciocca di capelli del ragazzo*
dispiace più a me che ti sia sentito così a causa mia. *in
tono fermo e annuendo a sottolineare il concetto*
EVA:*guarda la scena come una studentessa attenta che segue la
lezione, lo dicevo che avevano bisticciato!*
EDI: no tu non c'entri,
non ti preoccupare! *scostandosi un poco e portandosi
una mano alla tempia a massaggiarsela, aggiungendo poi a voce più bassa e a
denti stretti*Dianne si deve solo permettere, la butto giù
dalla terrazza per quant'è vero che mi chiamo Edison Halley.
STEVE:*sorride a quella minaccia, portando una
mano a carezzargli la testa nel punto in cui gli faceva male*
ma tu non devi pensare che possa preferire lei a te.. insomma.. *cercando di spiegarsi, poi ha come una sorta di
illuminazione e gli bisbiglia all'orecchio, canticchiando*used up allofmyfriends,
whoneedsthem? whenyoumeaneverything...
EDI: *sorride di più a quelle parole, poi voltandosi verso di lui e
bisbigliandogli a sua volta fingendo di canticchiare*e poi
insomma, sei pur sempre gay!
STEVE:*assume un'espressione piuttosto seccata, alzando un
sopracciglio, ma che cazzo, oggi non è giornata, è la seconda interruzione,
ma vaffanculo! continuando a tenerlo così,
annuendogli anche* appunto!
EDI:*gli fa un sorriso a trentadue denti, poi poggiandogli una
mano sulla spalla per aiutarsi si rimette in piedi barcollando leggermente* la mia testa, ahi...
LUCY:*rientrando assieme al marito, con un'espressione molto
seria stampata in viso* Edison! ti senti meglio? *avvicinandosi a passo svelto per controllarlo*
EDI: sto bene, mamma!
*annuendole* non ti preoccupare! *e si siede al posto
suo, lanciando un sorriso anche a Eva* mi dispiace
avervi fatto preoccupare, però insomma, un po' di pressione bassa non ha mai
ucciso nessuno! *annuendosi*
STEVE:*lo aiuta a rialzarsi e poi si mette in piedi a sua volta,
scompigliando i capelli alla sorellastra per farle un dispetto così che si
riprendesse, sedendosi anche lui al proprio posto, guardando alternativamente
Lucy e Nathan dopo l'affermazione di Edi*
EVA: *scuote la testa imbronciata sistemandosi i capelli, poi sorride
dolcemente al ragazzo* non dispiacerti, però devi
mangiare ora! *annuendogliseria*
sennò ti senti male di nuovo!
EDI: *annuisce alla bambina e subito attacca con l'insalatina,
mangiandola con gusto manco fosse una torta al cioccolato doppio strato,
mettendo la mano destra giù e portandola a tenere quella di Steve, senza fare
una piega nè chiedere, nè
lanciargli un'occhiata*
NATHAN: oh,
adesso ragioniamo! *vedendo che il figlio stava
meglio, recuperando la giovialità per risollevare un po' il morale, riprendendo
a mangiare*
LUCY:*guarda ancora un poco il figlio per assicurarsi che stesse
bene sul serio, poi tira un sospiro e porta via il piatto di Dianne, tornando a
sedersi pochi attimi dopo*
STEVE:*riprende a mangiare anche lui, stringendo a sua volta la
mano di Edi e anche lui senza guardarlo, sorridendo però compiaciuto tra sè e sè per quel gesto di lui,
facendo un movimento con la testa per togliersi dagli occhi un ciuffo di
capelli ribelle*
EVA:*sorride compiaciuta a Edi, e riprende a mangiare anche
lei, sollevata dal fatto che Edi si sentisse meglio*
EDI:*vedendo il movimento del ragazzo sott'occhio, mette la
forchetta in bocca tenendola tra le labbra e con la mano libera gli mette il
ciuffetto dietro l'orecchio con una naturalezza estrema, riprendendo subito dopo
a mangiare, finendo in fretta un'insalata che sembrava interminabile*
LUCY:*osserva la scena con la coda dell'occhio, rendendosi conto
che i due si stavano tenendo la mano, accennando a un sorriso impercettibile, grazie dio di
averglielo mandato, almeno questo...*
NATHAN: prima
che l'insalatina mietesse una vittima *riprendendo di
punto in bianco mentre finiva un pezzo di pollo e attaccava con le patate al forno* stavo dicendo che al college, durante il mio periodo
punk, conobbi anche io un ragazzo proprio simpatico! *annuendo,
sotto lo sguardo scandalizzato della moglie che evidentemente non sapeva nulla*eeehhh, che ricordi!
STEVE:*guarda inizialmente sorpreso Edi per quel gesto ma
sorridendogli in maniera dolce, senza lasciargli la mano, ascoltando Nathan e
trattenendosi dal ridere* ah sì! lo stava dicendo
anche prima, in veranda! *annuendo, quasi interessato
anche ad ascoltare il racconto*
NATHAN: allora
*mangiando distrattamente mentre si accinge a raccontare* prima di tutto penso che uno debba provare
tutto per poter scegliere quello che è meglio, quindi non vedo perchè precludere a prescindere certe affascinanti esperienz--
LUCY:*lo blocca piantandogli una mano sulla bocca*
zitto tu!! non insegnare cose strane a MIO figlio e ricordati che abbiamo una
minorenne a tavola! e poi *lasciandolo e guardandolo truce* DOPO NE PARLIAMO! traditore! lo dicevo io che quel
biondino aveva ben altri piani, altro che ripetizioni di analisi uno!!
EDI:*segue il battibecco sconcertato, spostando lentamente lo
sguardo verso Steve e parlandogli a bassa voce*ho uno strano
déjà-vu!
EVA: *guarda il battibecco tra i due senza riuscire veramente a
capire, quindi fa spallucce, prendendo altre patate e mangiandosele*
STEVE:*ride sotto ai baffi per quella discussione, poi parla a
bassa voce a Edi* che c'entra? io veramente volevo
studiare statistica... ma la vita è fatta di priorità! *annuendogli
e facendogli una linguaccia*
NATHAN: ma che
c'entra? *mangiando l'ultima patata e facendo spallucce* io veramente volevo studiare analisi uno, ma
come si dice, la vita è fatta di priorità!
EDI:*scoppia a ridere portandosi una mano davanti alla bocca
per trattenersi, facendosi quasi andare di traverso la mollichina
di pane che mangiava* come no! *annuendogli
come ad assecondarlo, riprendendo poi a ridere*
STEVE:*scoppia a ridere istintivamente sentendo Nathan, visto che
aveva ripetuto le sue stesse parole, e gli annuisce, sempre ridendo*
è quello che penso anche io!!
EVA: *guarda i due ridere sbattendo le palpebre interdetta, poi a Lucy* io non ci sto capendo niente, voglio ridere anche
io!!
LUCY:*lancia un'occhiata omicida a Steve dopo quella risposta* TU! *alzandosi poi e
cominciando a sparecchiare, mentre finge un tono severo*
aiutami a sparecchiare, marsch! te la do io la priorità! *portando
via alcuni piatti*
NATHAN: ma
tesoro, è la verità! insomma, non avessi conosciuto lui adesso non apprezzerei
te! *facendo spallucce con naturalezza e annuendole*
EDI:*scuote la testa ridendo ancora come un pazzo, quindi a Eva* un giorno ti spiego tutto, promesso!
STEVE:*ancora ridendo si alza per davvero prendendo il resto dei piatti* agli ordini, generale! *scuotendo
la testa fingendosi amareggiato e seguendola di là in cucina*
EVA: *si imbroncia incrociando le braccia*
ma io voglio saperlo adesso!
LUCY:*sistemando i piatti in cucina, e portandosi una mano sulla
schiena dolorante*ahhh, ma
perchè la squadra inservienti non posso averla tutto
il giorno? *voltandosi poi al ragazzo, sospirando e
facendo un sorriso debole* mi dispiace per quella
brutta scena di prima a cui hai dovuto assistere, Steve... ma purtroppo mia
figlia è una piccola vipera viziata e non si rende conto della gravità dei suoi
gesti... *mettendo via alcune verdure rimaste
tagliate sul ripiano*
STEVE:*aiuta la signora con i piatti visto che era abituato a
fare questo tipo di servizi, sia per i turni in orfanotrofio, sia per il
proprio lavoro, fa spallucce scuotendo la testa* e perchè si comporta così? *dicendolo
in tono vago ma invece era seriamente interessato, più che altro per vedere se
l'avesse preso in giro o meno prima*
LUCY:*scuote la testa innervosita, poggiandosi contro un mobile
e guardando il ragazzo* lo fa da sempre, e tre volte
è arrivata a farlo sentire così male. fondamentalmente, perchè
non le importa niente se sta male, e anzi il suo scopo è proprio quello. lo
detesta, ce l'ha con lui perchè per via della
malattia abbiamo dovuto per forza di cose dedicarci più spesso a lui che a lei.
*lavandosi le mani dallo sporco delle verdure* ovviamente il fatto che non le abbiamo mai fatto
mancare niente nonostante questo, non ha la minima valenza. non dovrei dirlo, *guardandolo di nuovo* ma mia
figlia è semplicemente cattiva.
STEVE: *l'ascolta
attentamente facendo un'espressione mezza scocciata non per la storia ma per il
fatto che si era fatto prendere per i fondelli da una maledettissima Barbie,
tutte stronze, con lo stampino le fanno! e quasi per riflesso
incondizionato, per gli stessi motivi di prima, prende a lavare i piatti,
stringendosi nelle spalle* si offende se le dico che
l'avevo vagamente intuito?
LUCY: no, purtroppo è
abbastanza evident-- *guardandolo
a occhi sgranati e chiudendogli l'acqua per fermarlo*
ma che fai tesoro, mica devi lavare anche i piatti! *ridendo*
STEVE:*si volta a guardare la signora esibendo la migliore
espressione da cucciolo mai vista prima, rimanendo con le mani piene di schiuma* ma ci sono abituato io, quasi mi diverte!
LUCY:*scuote la testa intenerita riaprendo l'acqua e spostandoci
le mani del ragazzo sotto per sottolineare il concetto*
li lavo io più tardi! non ti preoccupare! *e gli sorride* comunque ho parlato con tua madre oggi, è stato...
costruttivo. *poggiandogli una mano su una spalla* dovresti provarci anche tu, sai? ti stupiresti.
STEVE:*fa un musino intristito come ad un bambino a cui è stato
tolto il giocattolo, lasciando gocciolare le mani e guardando le gocce d'acqua cadere* ho già avuto troppe sorprese, vorrei evitare,
veramente. *annuendo come a sottolineare il concetto* tanto pure parlandole le cose non cambierebbero..
quindi perchè dovrei?
LUCY:perchè mi ha dato l'idea di una persona molto pentita, e
soprattutto che ti vuole veramente molto bene. solo che è spaventata... *poggiandogli un pugno in testa*
non fare il capoccione e credi a quel che dico, che la gente so capirla per
mestiere, io!
STEVE: ma poteva pentirsi
prima, ecco! *mettendo su il broncio, con fare
scherzoso, poi tira un respiro profondo, poggiandosi contro il mobile guardando
la donna* però se le parlassi lo farei solo perchè così potrò rivedere Eva.
LUCY: bravo giovanotto! *abbracciandolo istintivamente, stretto*
sono veramente felice che mio figlio possa stare un po' con te, sul serio! *lasciandolo poi, e sorridendogli*
conoscendolo penso che ora vorrà portarti a vedere "una cosa
bellissima"... non ti dico niente per non rovinargli la sorpresa, ma mi
raccomando... *in tono eloquente*
STEVE:*ricambia l'abbraccio invece leggermente imbarazzato, poi
la guarda incuriosito mentre parla di "una cosa bellissima" e poi
ridacchia a quella raccomandazione, facendole un sorrisino*
tanto qualcuno ha pensato di mandarci Eva come supervisore! *ridacchiando
ancora e facendole una linguaccia, mettendo le mani in tasca e facendo per
tornare di là*
LUCY: la metto a
dormire, è tardi per lei per uscire a quest'ora, e poi... *a
voce più bassa*beh dai, non sono così cattiva, certe cose le
capisco, su!
EDI:*incrociandolo mentre stava per uscire*hey! *tutto sorridente e
ignaro, poi alla madre* mamma mammamamma! *andandole vicino e
sfoderando l'arma peggiore: gli occhioni con tanto di
sbattimento di palpebre* possiamo uscire un po',
vero? restiamo qua in giro! *voltandosi poi verso Steve* devo farti vedere una cosa bellissima!
STEVE: e meno male! *aggiunge in risposta alla donna, poi senza attendere
risposta da lei, cinge Edi con un braccio e gli annuisce*
certo che possiamo uscire! *e facendo per trascinarlo
verso la porta d'ingresso, dopo aver fatto a Lucy la stessa linguaccia che gli
aveva fatto quel pomeriggio* che cosa devi farmi
vedere?
EDI: ma stavo chiedendo
a mamma! *facendosi però trascinare via, rinunciando
a imporsi* è una sorpresa! *sorridendogli
con aria felice e battendo anche le mani, prendendo una sciarpa dall'armadio
nell'ingresso perchè fuori faceva più fresco* ne vuoi una anche t--
LUCY: EEEDISON LA
SCIARPA! NON TE LA SCORDARE! *urlando dalla cucina*
EDI: L'HO GIA' MESSA,
MA'! *scuotendo poi la testa verso il ragazzo* so quello che mia mamma dirà, ancora prima che lo
dica!
STEVE:*ridacchia, una famiglia di indovini, proprio!
prendendogli la sciarpa da mano e avvolgendogliela intorno al collo, scuote la
testa come a dire no* io non mi ammalo manco se sto
in costume sotto la pioggia d'inverno! *annuendo a
sottolineare il concetto, dicendolo in tono come a dire che era una cosa che
potenzialmente poteva aver fatto, uscendo fuori insieme a lui, stiracchiandosi,
e mo ci vuole una bella sigaretta!*
EDI: in costume? *in
costume...
perdendosi per un attimo in quel pensiero facendo l'espressione più assente
degli ultimi dieci minuti, seguendolo poi fuori zompettando
giù per le scale e tirandolo per un braccio* qua non
ci sono bei locali da vedere come a Londra, però ci sono altre cose altrettanto
belle! *in
costume...,
e gli annuisce, uscendo dal cancello della villa sulla strada esterna, ormai
buia, con un bel venticello che causava il frusciare degli alberi*
sono sicuro che ti piacerà! *in costume.........*
STEVE:*resta ad ascoltarlo mentre si accendeva una sigaretta
tenendola tra le labbra, facendo poi un tiro* ma ora
sono curioso di sapere cos'è! *e poi lo guarda con
quell'espressione assente e gli poggia una mano sulla testa scompigliandogli i
capelli, allontanando la mano con la quale reggeva la sigaretta e
bisbigliandogli all'orecchio* risparmiati i
pensieri osceni per dopo!
EDI:*diventa rossissimo di botto e si scansa quasi avesse preso
la scossa, avanzando il passo verso quello che era un lungo sentiero semi-sterrato
più che una vera e propria strada di paese visto l'ambiente, alzandosi la
sciarpa in viso per non farsi vedere arrossito* non
stavo facendo nessun pensiero osceno, proprio no!! per chi mi hai preso, eh?! *scuotendo la testa freneticamente*
STEVE:*ridacchia nell'osservare la scena e nel seguire i
movimenti del ragazzo, scuotendo la testa amareggiato mentre lo segue* ah, no? *fingendosi
offeso, portando la sigaretta alle labbra e facendo un altro tiro, alzando lo
sguardo verso il cielo scuro nel rilasciare il fumo, poi facendo spallucce* peccato!
EDI:*si volta per un attimo inchiodando e facendosi raggiungere* certo che no! *annuendosi
una volta sola e mettendo le mai nella tasca anteriore della felpa, proseguendo
accanto a lui a passo militare, ancora tutto rosso*
STEVE: ho capito, ho
capito! *sbuffando seccato, incrociando le braccia,
parlando con la sigaretta tra le labbra quasi borbottando tra sè e sè* e che cazzo però,
qualche volta potresti pure farne!
EDI:*si volta a guardarlo facendo il musino anche se non lo si
vede visto che è coperto dalla sciarpa, sentendosi pure in colpa per il
rimprovero che ovviamente aveva preso sul serio, quindi in tono minuscolo*stavo
pensando che magari saresti carino in costume, non ti ci ho mai visto, non lo
so se è un pensiero osceno questo!
*imbarazzatissimo*
STEVE:*se la ride sotto ai baffi riprendendo la sigaretta quasi
finita e tenendola con la mano destra, mentre porta il braccio sinistro a
cingere Edi per le spalle, poi scuote la testa* non
carino, sono proprio bello in costume! *e annuisce a
darsi ragione*
EDI: ah, bene!! *dicendolo con un tantino troppo entusiasmo e quindi
distoglie lo sguardo facendo finta di niente, poi torna a guardarlo*
andava bene come pensiero osceno o devo pensarne un altro? *sbattendo
gli occhi poco convinto, manco fosse un gioco*
STEVE:*scuote la testa affranto, lasciando cadere a terra il
mozzicone di sigaretta e calpestandolo per spegnerlo definitivamente dopo aver
fatto l'ultimo tiro, rilasciando poi il fumo, però dice ridendo*
puoi fare di meglio, però per ora va bene così! *annuendo
ancora, tenendolo ancora con un braccio intorno alle spalle, poi guardandosi
meglio intorno* Edi, ok che a casa tua non c'è
privacy, ma per forza in un bosco ci dobbiamo infrattare?
EDI:*sgrana gli occhi guardandolo*infrattarsi? io ti devo far vedere una cosa, che c'entra l'infrattarsi?! *e scuote la testa* una cosa bella, ti devo far vedere! *attraversando un ponticello sopra al fiume in cui la
sorella minacciava sempre di volerlo affogare*
STEVE: e io che pensavo
fosse una scusa... *scuotendo la testa affranto a sua
volta, camminando accanto a lui, poi serio* cos'è che
devi farmi vedere?
EDI: una cosa che
sicuramente non hai mai potuto vedere a Londra! *prendendolo
per una mano e tirandolo verso un sentiero lontano dalla stradina principale,
inoltrandosi dentro il bosco di cui sopra, dando l'idea che conoscesse molto
bene il posto, inchiodando poi di colpo e mettendosi di fronte a lui, nei
pressi di una grossa quercia* ecco! *e gli annuisce* prima di tutto,
qui *poggiando una mano contro l'albero, in corrispondenza
di un pezzo di legno che vi era stato applicato con dei chiodi*
c'è la mia casetta che mi ha costruito papà quando ero piccolo! *e gli indica in su con lo sguardo, una bellissima casa
sull'albero in legno di quelle che normalmente si vedono nei film, ancora in
ottimo stato*
STEVE:*si lascia trascinare da lui fino a quell'albero,
sorridendo nel vederlo così allegro, ascoltandolo, poi alzando lo sguardo verso
la casa sull'albero che gli aveva indicato si trattiene dal dire qualcosa che
lo faccia passare veramente come un pervertito*uah, manco Bart Simpson ne ha una così!
EDI:*gli sorride contento, poi gli lascia la mano e prende a
salire quelle scalette applicate sul tronco dell'albero*
l'altra cosa devo fartela vedere da su, sali! *una
volta raggiunta la casetta, rimanendo inginocchiato sul pavimento in travi di
legno e tendendogli la mano*
STEVE:*gli annuisce, salendo anche lui sulle scalette,
prendendogli la mano e stringendogliela mentre c'ha i piedi sull'ultimo
gradino, guardandolo fisso in quei suoi occhioni
azzurri che quasi facevano luce anche al buio, quindi lo tira a sè non riuscendo a trattenersi, baciandolo dolcemente
mentre entra nella casetta abbassandosi un po' perchè
è alto, sorridendogli poi una volta che si è staccato, tenendogli le mani e
sedendosi accanto al ragazzo e in tono anche incuriosito*
cos'è l'altra cosa?
EDI:*resta in ginocchio, vicino a lui, poi libera una mano sola
dalle sue e si sposta verso un'apertura grande e quadrata dall'altra parte
della casetta che fungeva da finestra, coperta da una stoffa scura a mo' di tenda* guarda qui sotto! *e gli
sorride spostando la tenda così che si vedesse, affacciandosi a sua volta sopra
a una radura che non si vedeva da giù per via degli alti arbusti, piena zeppa
di decine e decine di piccolissime lucciole svolazzanti nell'aria, che
effettivamente formavano una "coreografia" incredibile*
non sono bellissime? *sorridendogli con un'aria da
bambino piccolo*
STEVE:*si affaccia da quell'apertura, inizialmente sbattendo le
palpebre interdetto, poi guarda la coreografia fatta dalla lucciole, incantato quasi*
EDI:*sorride di più vedendolo con quell'espressione, quindi si
scosta appena per sistemare la tenda così che stesse aperta, incastrandola
contro un piccolo piolo messo lì apposta, tornando subito dopo ad affacciarsi,
standogli accanto, attaccato* riesco a trovare
stelline dappertutto, anche a terra! *ridendo di sè*
STEVE:*si volta a guardarlo per qualche attimo sorridendo a
quella frase, poggiandogli una mano in testa e scompigliandogli i capelli
restando però poi fermo così, con una mano sul "davanzale" della
finestra e con l'altra accarezzandogli la testa, prendendo di nuovo a guardare
le lucciole* sembra stiano ballando!
EDI: certo che lo
stanno facendo! *sorridendogli e abbracciandolo*
ho avvisato il loro manager per dirgli che avevo un ospite importante alla
prima di questa sera, e adesso si stanno esibendo per te! *dicendolo
con tono talmente serio che bisognava quasi crederci*
STEVE:*lo guarda sorridendogli in maniera dolce per quello che
aveva detto, quindi lo stringe di più a sè, ridacchiando* c'abbiamo anche il posto con la visuale
migliore!
EDI: è logico! *in tono di ovvietà* sono le mie lucciole, è
uno spettacolo privato, questo! *annuendogli e
stringendolo forte*
STEVE:*gli sorride di più, tenendolo abbracciato forte con un
braccio solo, tenendo l'altro piegato sul davanzale e la testa poggiata tra le
mani guardando quasi più Edi che le lucciole* eh sì,
che spettacolo...
EDI:*alza lo sguardo verso il ragazzo tenendogli le braccia
attorno al collo, scostandosi di pochissimo all'indietro così da vederlo meglio
in viso, quindi gli sorride dolcemente, sbatte gli occhi un paio di volte, e
all'improvviso* proviamo a fare di nuovo l'amore? *con un'espressione innocente che sembrava si parlasse di
unicorni e arcobaleni* adesso che stiamo insieme
magari mi viene meglio!
***
ANGOLO
RECENSIONI
CriminalMindsCorp. a rapporto<3
Eccoci qui, rapide come sempre
u_u7 grazie a tutti per seguirci costantemente, sappiate che ci rendete felici
<3
Lelechan: O_O”
ma non è morto nessuno, che te piagni?!
Martyz: Nathan
è un esempio per tutti noi :3 per quanto riguarda Dianne, beh, se lo meritava
quel ceffone u__u.
Sally_182: siamo felici delle tue
recensioni da due metri, quindi non ti preoccupare xD (e auguri
neo-diciottenne, speriamo che tu abbia votato bene xD)! Ci dà soddisfazione il
fatto che tu stai iniziando a farti i film in testa per quanto riguarda il
finale… che ovviamente non riveleremo nemmeno sottotortura xD e poi… perché
quello non dovrebbe essere Steve? o_ò basta coi pregiudizi, che siccome c’ha i
capelli verdi ed è un pochino acido non può innamorarsi O_O! ha un cuore anche
lui! Per quanto concerne Dianne, il suo comportamento rimarrà un enigma fino
alla fine, quindi continua a seguirci e risolverai il mistero +_+! :°°°°la cosa del film che dicevi, ci ha riscaldato
il cuore. Noi scriviamo queste storie e inventiamo i personaggi solo per
“divertimento” ma nonostante questo c’impegnamo
davvero tanto per non far risultare banali sia i characters
che i racconti, di conseguenza questa tua affermazione (che non è per niente
una cazzata <3) ci ha fatte sentire apprezzatissime
(e l’autostima non fa mai male). Grazie mille…♥
Higasi: O_O ammazza, il tuo disprezzo
verso Dianne è arrivato alle stelle!!Per quanto riguarda quei due invece, sì, hanno bisogno d’amore e forza a
vicenda e per fortuna si sono trovati ^^ e certo che sei importante ù_ù noi ci teniamo tantissimo alle tue recensioni, che ci
fanno riflettere e ci spronano per farci continuare :D perciò, non farti
uccidere da tua sorella (ma prova a ribellarti u_u
non può mica avere il monopolio sul pc!), e grazie a
te :D
EDI: *alza lo sguardo verso il ragazzo
tenendogli le braccia attorno al collo, scostandosi di pochissimo all'indietro così
da vederlo meglio in viso, quindi gli sorride dolcemente, sbatte gli occhi un
paio di volte, e all'improvviso* proviamo a fare di nuovo l'amore? *con
un'espressione innocente che sembrava si parlasse di unicorni e arcobaleni*
adesso che stiamo insieme magari mi viene meglio!
STEVE: *sorride ta
sè e sè per quella frase detta in quel modo, scostandogli una ciocca di capelli
dal viso e mettendogliela dietro l'orecchio, "proviamo a fare di nuovo
l'amore?" sorridendogli poi con aria addolcita, " alcuni ragazzini
più grandi si divertivano a fargli fare certe cose, approfittando del fatto che non avrebbe
mai capito.", carezzandogli delicatamente il viso* solo se tu vuoi
davvero.
EDI: *rimane a guardarlo in quella
penombra sbattendo appena le palpebre qualche altra volta, non afferrando, e fa
spallucce con naturalezza* te l'ho chiesto perchè vogl--
*scuote un attimo la testa, correggendosi* vorrei riprovarci, forse adesso è
più bello! *e gli annuisce con aria speranzosa*
STEVE: *gli annuisce guardandolo con aria
dolce* allora va bene. *e gli sorride, "proviamo di nuovo a fare
l'amore?" portandogli una mano dietro la nuca ad accarezzargliela,
avvicinando le proprie labbra a quelle del ragazzo, per baciarlo*
EDI: *chiude gli occhi avvicinandosi un
poco di più pur rimanendo in ginocchio, ricambiando quel bacio lentamente
mentre gli mordicchia il labbro inferiore di tanto in tanto, poi si scosta di
nuovo poggiandogli le mani sulle spalle e gli sorride dolcissimo e innocente da
fare paura* m'insegni qualcosa di nuovo stavolta? *e inclina anche la testa di
lato*
STEVE: *inizialmente lo guarda interdetto
per come stonava quell'espressione con quello che gli chiedeva, ma gli annuisce
sorridendogli con espressione addirittura rassicurante* certo! *avvicinandosi
di nuovo a lui leccandogli le labbra, portandogli le mani sotto la maglia ad
accarezzargli i fianchi lentamente mentre riprende a baciarlo, spingendolo
delicatamente verso il basso per farlo stendere*
EDI: *tira un sospiro e gli sorride un po'
di più quasi a ringraziarlo, lasciandosi poi mettere giù steso e guardandolo
fisso come fosse in attesa, sistemandosi meglio, tranquillissimo e applicato*
STEVE: *resta steso sopra di lui continuando
a baciarlo mentre con una mano gli toglie la sciarpa, accarezzandolo prima da
sotto la maglia, aprendogli poi la felpa lentamente, portando poi la mano
destra ad accarezzargli il collo scostandogli una ciocca di capelli e dopo
calandogli le maniche della maglia in modo che la spalla destra del ragazzo
fosse nuda, tracciando con la punta della lingua una sorta di percorso
immaginario lungo tutto il collo fino alla spalla, baciandogliela dopo*
EDI: *sospira piano seguendolo
attentamente con la coda dell'occhio e assecondando i suoi movimenti per farsi
togliere la sciarpa e abbassare la maglia, rabbrividendo appena per quei baci e
anche un po' perchè c'era fresco, mentre memorizza ogni gesto e ogni sensazione
che provocava, così da riuscire a ripeterla poi*
STEVE: *gli mordicchia la spalla, aprendogli
meglio la felpa, facendo pressappoco la stessa cosa di prima con la lingua
lungo il petto del ragazzo, soffermandosi a mordicchiargli un capezzolo mentre
porta la mano destra a sbottonargli lentamente i pantaloni*
EDI: *chiude gli occhi volgendo un poco il
collo all'indietro e respirando più forte, portando entrambe le mani alle sue
spalle e stringendolo sovrappensiero, senza pensarci*
STEVE: *accarezza il corpo del ragazzo con
la punta delle dita lungo tutto il contorno dei pantaloni, aprendoglieli
definitivamente, portando poi la mano sotto l'intimo del ragazzo sfiorandolo
delicatamente, mentre lo baciava intorno all'ombelico*
EDI: *allenta la presa dalle spalle del
ragazzo, portando una mano a togliersi gli occhiali e spostandosi i capelli
dagli occhi con l'altro avambraccio, allungando poi di nuovo la sinistra a
toccargli la spalla fino alla nuca come non volesse perdere il contatto con lui
per sentirsi più tranquillo, guardandolo tutto arrossito e mordicchiandosi un
labbro per quelle carezze che gli faceva*
STEVE: *gli tira giù a metà pantaloni e
intimo, alzando lo sguardo incrociando quello del ragazzo e quindi gli sorride,
scostandogli la mano dalla propria nuca e stringendola nella propria come ad
aggrapparsi mentre con l'altra mano l'accarezzava un altro po' tra le gambe,
riprendendo a baciarlo scendendo più giù, mentre i propri capelli si poggiavano
sulla pancia del ragazzo*
EDI: *trattiene letteralmente il respiro
distogliendo lo sguardo per l'imbarazzo, incurvandosi appena nella schiena
istintivamente, mentre gli stringe forte la mano a sua volta anche per cercare
di tenerla ferma visto che fremeva pianissimo da testa a piedi*
STEVE: *sorride tra sè e sè soddisfatto per
come reagiva il corpo del ragazzo, stringendogli a sua volta di più la mano,
continuando a baciarlo tra le gambe, mordicchiandolo a tratti, mentre aveva
l'altra mano poggiata sul fianco destro del ragazzo*
EDI: *alza di nuovo poco poco lo sguardo verso di lui, morto d'imbarazzo e quasi
cercando di non farsi vedere, mentre si trattiene mordendosi forte un labbro e
facendo solo qualche lamentino sommesso, quando di colpo come in un flash
elettrico nella testa rivede nitida una scena identica di anni addietro che
nemmeno ricordava più, trattenendo il respiro per diversi attimi prima di
scuotere la testa per scacciare quell'immagine*
STEVE: *continua a tenergli la mano
stringendogliela forte, smettendo di baciarlo lì e poggiando le labbra sulla
zona interna della gamba* lo dicevo io che sapevi di vaniglia... *ridacchiando
e facendogli un succhiotto lì dove aveva poggiato le labbra*
EDI: *sorride istintivamente
tranquillizzandosi nel sentire la sua voce, mentre respira profondamente tutto
scosso da tremiti di eccitazione* questi
baci qua danno almeno il doppio delle vertigini!
STEVE: *ride
piano nel sentirgli dire quella frase* ah, sì? ti piacciono di più?
*mordicchiandogli quel punto della gamba su cui aveva lasciato un segno*
EDI: *di tutta risposta gli annuisce
davvero, tirandosi su prima sui gomiti e poi sulle braccia mettendosi seduto,
come a controllare che stesse facendo visto che non capiva che gli aveva
lasciato un segno* ma
mi stai mangiucchiando la gamba?
STEVE: *alza lo sguardo verso il ragazzo
rimanendo fermo così, guardandolo interdetto, ma gli annuisce anche in maniera
convinta*
EDI: ma mi serve!! *ridendo e cercando di
spostarlo fingendo di tirarlo per i capelli ma senza farlo realmente, poi tutto
preso dall'entusiasmo* da dai dai, fammi provare! *e
gli sorride carino*
STEVE: *ridacchia, staccandosi
definitivamente mettendosi a cavalcioni sopra di lui, fingendosi gnorri*
provare a fare cosa?
EDI: questo che hai fatto tu! *annuendo
due volte con tutta la naturalezza del mondo, mancando dell'imbarazzo che forse
stavolta ci sarebbe stato anche bene*
STEVE: va bene, te lo concedo! *continuando
a ridacchiare e a restargli sopra in quel modo*
EDI: *annuisce altre due volte e rimane a
guardarlo come aspettando qualcosa, tenendosi con le mani, poi dopo qualche
secondo di assoluto silenzio solleva un sopracciglio* be'?
spostati, no? come faccio, mica sono un contorsionista! *poggiandogli una mano
contro il petto e facendo per spostarlo*
STEVE: *si sposta mettendosi tipo seduto di
fronte a lui poggiando le mani a terra sorreggendosi, poi sbuffando* poi sono
io, il malato.. *scuotendo la testa affranto*
EDI: *sbatte gli occhi* che ho fatto che
non va? *mentre con qualche difficoltà si leva direttamente tutti gli indumenti
della parte inferiore, che messi a metà in quel modo gli davano impiccio*
STEVE: *scuote la testa come a dirgli di no,
ormai rassegnato a quel tipo di comportamento, osservandolo attentamente in
quei suoi movimenti*
EDI: *fa spallucce e poi si sposta carponi
più vicino a lui, rimanendogli in ginocchio di fronte, si sistema meglio la
felpa addosso chiudendosi a metà la zip, quindi si mette buono buono a maneggiare con la chiusura dei pantaloni del
ragazzo slacciandoglieli e facendolo mettere in ginocchio a sua volta così da
tirarglieli giù a metà, tutto applicato*
STEVE: *asseconda i movimenti del ragazzo e
resta in ginocchio di fronte a lui, seguendo attentamente ogni sua mossa con lo
sguardo*
EDI: *con assoluta tranquillità, prende e
gli tira giù anche i boxer, restando seduto in ginocchio davanti a lui guardandolo
anche a breve distanza per diversi secondi, quindi alza lo sguardo e sbattendo
gli occhi* ho una domanda! *alzando anche un indice quasi a chiedere parola*
STEVE: *lo guarda pressochè
interdetto, sbattendo le palpebre anche lui* domanda accolta! *dicendolo manco
fosse il giudice di una causa in un tribunale*
EDI: ecco... *facendo un gesto con la mano
come a cercare le parole, poi torna a guardarlo negli occhi* cioè insomma, io
non ce l'ho così grande e quindi vai comodo, a me il tuo non entra mica! *facendo
spallucce, come niente fosse*
STEVE: *fa un'espressione che pare dire
"mi cadono proprio le braccia" schiaffeggiandosi la fronte, facendo
appello a tutta la pazienza che ha* Edi, non è un problema.. *scuotendo la
testa affranto*
EDI: *fa un'espressione tenera scuotendo
appena la testa a vederlo fare così, quindi si alza sulle ginocchia ad
abbracciarlo stretto per il collo* non ti arrabbiare! scusami! *stranamente
capendo che doveva aver detto qualcosa che non doveva, e gli dà un bacio forte
sulla guancia per poi annuire* adesso ti faccio vedere che ho imparato bene! *e
gli sorride dolcemente sperando di farsi perdonare, e si rimette giù, dandogli
dei bacini a ripetizione sull'addome abbracciandolo per la vita*
STEVE: *tira un sospiro lasciando cadere le
braccia lungo i fianchi, annuendogli, abbassando lo sguardo per guardarlo* mh, vedremo!
EDI: *arrossisce tantissimo perchè com'è
ovvio non era per nulla convinto di saperlo fare anche se ormai l'aveva detto,
quindi resta ancora qualche attimo solamente ad abbracciarlo stretto in quel
modo come a farsi coraggio, poi prende a carezzarlo lentamente tra le gambe
solo con la sinistra, continuando a tenerlo abbracciato col braccio destro per
la vita con una guancia poggiata contro l'addome del ragazzo, lo sguardo basso
su quel che faceva per non farsi vedere*
STEVE: *gli sorride dolcemente guardandolo
per quella serie di gesti, accusando un leggero brivido lungo la schiena per
quelle carezze, percependo il suo rossore per il calore che emanava il viso in
quanto ce l'aveva poggiato sul proprio addome, abbracciandolo a sua volta per
le spalle*
EDI: *prosegue in quel modo senza smettere
di abbracciarlo perchè lo tranquillizzava dall'agitazione, scostandosi poi solo
un poco a posarci dei bacini leggeri mentre ancora lo carezzava, un po' più
forte, e allentando un po' la presa dalla vita di lui col braccio*
STEVE: *sospira piano per quei bacini e
quelle carezze più forti, accusando nuovamente un brivido lungo la schiena più
forte di quello di prima, continuando a tenerlo abbracciato con un braccio,
portando una mano a scostargli i capelli dal viso lentamente*
EDI: *chiude gli occhi sentendosi le
guance avvampare per imbarazzo e paura di non riuscirci, quindi si fa coraggio,
lo lascia andare dall'abbraccio, e dopo un attimo di smarrimento riprende a
baciarlo in quel modo, prima piano e poi un po' più intensamente, in modo
spontaneo, giacchè non ricordava minimamente com'è
che aveva fatto lui poco prima tanto che era teso*
STEVE: *si mordicchia un labbro per quei
baci, spostando la mano sulla testa del ragazzo tenendogliela tra i capelli,
accarezzandoglieli*
EDI: *continua a carezzarlo pian piano con
una mano, fermandosi di tanto in tanto a sfiorarlo solo con le labbra o la
guancia quasi gli facesse le fusa, riuscendo incredibilmente ad apparire tenero
pure in quella situazione, riprendendo poi a baciarlo intensamente, più che
potesse, anche se era tesissimo e si vedeva*
STEVE: *sospira un po' più forte,
guardandolo con aria intenerita mentre porta la mano più giù lasciandogli una
ciocca di capelli con la quale aveva preso a giocare, facendogli i grattini sul
collo*
EDI: *nel sentire quei grattini alza
appena lo sguardo verso di lui ancora tutto arrossito, addolcendosi nei
movimenti pur insistendo di più e perdendosi in quei gesti, quasi avvertisse
ancora meno del solito tutto il mondo attorno*
STEVE: *sospira di più per tutte quelle
piacevoli sensazioni che gli attraversavano il corpo, stringendo gli occhi e
mordicchiandosi più forte il labbro, mentre infila una mano dentro la maglia
del ragazzo da sopra, continuando a fargli i grattini*
EDI: *si stringe di più a lui
abbracciandolo per le gambe nel rendersi conto che era quasi al limite,
percorrendolo piano solo con la lingua diverse volte, poi di colpo sgrana gli
occhi e si stacca, scostandosi appena all'indietro e guardandolo tutto
esaltato* aspetta, prima che vieni, facciamolo! *e gli annuisce*
STEVE: *non se lo fa ripetere due volte e
quindi gli annuisce, estraendo velocemente il contraccettivo dal portafogli che
aveva recuperato dalla tasca dei pantaloni, poi mentre lo applica* stavolta non
sono impreparato! *con una nota di soddisfazione nella voce, facendo voltare
Edi una volta che era steso a terra e mettendosi sopra di lui, baciandogli poi
il collo e infilandogli una mano sotto la felpa carezzandolo lungo tutta la
schiena fino al sedere, bisbigliandogli all'orecchio* quanto sei bello..
*strusciandosi poi contro di lui, senza però prenderlo ancora, mordicchiandogli
poi il collo senza fargli male*
EDI: che bravo! *ridendo piano per
l'uscita e rabbrividendo da testa a piedi nel sentirselo addosso, reggendosi
sulle mani e inclinando la testa da un lato quando lo mordicchia, rimanendo
senza fiato a quella frase, io?
bello?
e resta perfettamente immobile per dei secondi finchè
non lo sente strusciarsi e allora si riprende* dici davvero...? *con un filo
di voce*
STEVE: *gli annuisce, continuando a
carezzarlo ancora per un po' sul fondoschiena lasciandolo poi e cingendolo con
un braccio per la vita mentre si sorregge con l'altro* certo che dico davvero!
*facendo per prenderlo, dolcemente*
EDI: *si rilassa in quel mezzo abbraccio,
tanto che gli vengono gli occhi lucidi per tutta quella situazione, e sorride
scuotendo piano la testa* è...
bello... nessuno me lo aveva mai detto prim-- *trattenendo
il respiro nel sentirlo, per poi rilasciarlo sottoforma di piccolo gemito,
riprendendo mentalmente quella frase, lui
pensa che io sia bello...*
STEVE: *si mordicchia un labbro nel
prenderlo di più, continuando a baciargli il collo con più impeto, sempre
tenendolo così mezzo abbracciato, continuando a parlargli all'orecchio mentre
inizia a muoversi lentamente dentro di lui, bisbigliandogli all'orecchio con
voce un po' strozzata visto il momento* lo sei e anche tanto!
EDI: *che vorrei dirgli?
assecondandolo e respirando a fondo per i suoi movimenti, come si dice...? sentendo il
cuore battere velocissimo dentro di sè ma restando bloccato e in silenzio per
l'ennesima volta, scuotendo piano la testa per la frustrazione del non riuscire
ad esternare quel che provava, perchè... e trema per
il tono di voce che aveva, incurvandosi, e stringendo forte gli occhi* ...
STEVE: *lo
guarda con aria dolce, muovendosi un po' più velocemente, tenendolo a quel modo
e capendo che doveva dirgli qualcosa perchè probabilmente era spaventato da
qualcosa, sempre parlandogli all'orecchio* è.. come la prima volta che ho
suonato la chitarra.. e ho capito che non avevo bisogno di nient'altro... è
così!
EDI: *vedendolo con la coda dell'occhio e
riuscendo a capire esattamente la sensazione, stavolta, grazie a quell'associazione
di idee* come
quando io ho usato il telescopio!
*e annuisce, felice, con due lacrimucce invisibili che venivano giù senza che
se ne accorgesse neppure, sapendo adesso che si sentivano allo stesso modo,
mentre ne asseconda i movimenti*
STEVE: *gli sorride in maniera tenera,
contento di essere riuscito a farsi capire, annuendogli per il paragone* sì,
così! *aumentando il ritmo in quelli che erano gli ultimi attimi,
sospirando più forte*
EDI: *respira più forte praticamente
all'unisono con lui, curvandosi di più contro il corpo del ragazzo mentre si
morde violentemente il labbro inferiore per reprimere un gemito più forte, poi
riapre gli occhi che aveva ancora lucidi e porta una mano a intrecciarsi con
quella di lui con cui si sorreggeva*
STEVE: *lo stringe di più a sè a quel gesto,
sospirando più forte nel venire, senza però lasciarlo, abbandonandosi contro di
lui e accarezzandogli la mano che aveva intrecciato nella propria con il
pollice, lentamente, dandogli una serie di bacini all'angolo delle labbra*
EDI: *resta fermo anche lui come a voler
godere di quella sensazione ancora per un poco, socchiudendo gli occhi e
sorridendo a quell'abbraccio più stretto, voltandosi meglio col viso verso di
lui soffiandogli via una ciocca di capelli mezzi verdi che gli era finita
davanti, così da ricambiare quei bacini*
STEVE: *sorride impercettibilmente,
respirando ancora affannosamente, prendendo poi a baciarlo con più impeto
rimanendo però pur sempre dolce sulle labbra, staccandosi poi da lui,
continuando a tenerlo abbracciato*
EDI: *appena lui si scosta si tira su
seduto in ginocchio, così da potersi girare meglio col viso, rimanendo poggiato
di schiena contro di lui, una mano a stringere ancora la sua e l'altra a
sfiorargli la nuca, con la felpa mezza calata su una spalla, baciandolo a sua
volta e parlandogli poi contro le labbra sorridendo* era vero, stavolta è stato più bello
ancora!
STEVE: *si
alza pure lui stando in ginocchio dietro al ragazzo, abbracciandolo di più,
continuando a baciarlo, annuendogli* ogni volta lo sarà sempre di più!
EDI: davvero? *dicendolo in tono che suona incredulo, poi si volta così da
stare ancora in ginocchio ma averlo di fronte, allargando le braccia per
sistemarsi la felpa e squadrandolo nel frattempo, giacchè
era ancora mezzo nudo, ed esclama* mamma mia! *ridendo piano*
STEVE: *annuisce come dire "sì" a
quel "davvero?", ridendo alla seconda esclamazione* cosa mamma mia?
*facendo lo gnorri in una maniera incredibile, mettendosi poi in piedi per
sistemarsi meglio i pantaloni addosso, rivestendosi, andando poi a recuperare
il resto degli abiti di Edi*
EDI: no, non ti rivestire!! *rimanendo
fermo lì dove stava e sembrando piccolissimo, sbattendo gli occhi verso di lui,
senza rispondere alla domanda ma dicendo qualcosa di altrettanto eloquente*
STEVE: *lo guarda facendogli un sorriso
maliziosissimo bloccandosi a metà del gesto, quindi torna a sedersi di fronte a
lui, restando mezzo nudo, guardandolo fisso* ti piaccio proprio tanto, eh?
EDI: *lo segue fisso-fisso
con lo sguardo finchè non si siede, alzando poi lo
sguardo verso gli occhi del ragazzo* che domanda scema!
STEVE: *alza un sopracciglio e di tutta
risposta fa per rivestirsi di nuovo* e che palle potevi rispondermi di sì, noi
acquario dobbiamo sentirci apprezzati! *sbuffando e prendendo una sigaretta dal
pacchetto nella tasca dei pantaloni, accendendosela*
EDI: *sbatte gli occhi una volta sola,
stupito, quindi agita le mani davanti a sè per accompagnare lo scuotimento di
testa mentre ricomincia a diventare rosso* volevo dire che è logico che la
risposta è sì! *annuendogli, sperando bastasse per farlo rispogliare*
STEVE: *lo guarda alzando un sopracciglio,
restando vestito e seduto di fronte a lui, facendo un tiro e cacciando il fumo
praticamente facendolo finire in faccia al ragazzo* non ti credo!
EDI: ma è vero... *stringendo gli occhi e
tossendo per il fumo, ciononostante mettendosi più vicino a lui, mentre si tira
giù la felpa per coprirsi almeno un poco* è evidente che sei bello, mica c'è
bisogno che te lo dica io! *facendogli il musino e gli occhioni*
STEVE: *lo tira a sè tenendo la sigaretta
tra le labbra, abbracciandolo anche con le gambe per trasmettergli calore,
parlandogli sempre tenendo la sigaretta a quel modo* e io invece voglio che me
lo dici tu!
EDI: *assottiglia di nuovo gli occhi per
via del fumo, quindi gli si aggrappa addosso abbracciandolo forte per il collo,
bisbigliandogli all'orecchio con vocina dolce* il mio ragazzo è il più bellissimissimo di tutto l'universo!
STEVE: *sorride tra sè e sè, prendendo la
sigaretta con una mano e continuando a tenerlo abbracciato con l'altro braccio,
cacciando via il fumo all'aria* va beh va... stavolta ti perdono!
*ridacchiando, dandogli un bacio sulla guancia*
EDI: *si scosta pur rimanendogli
abbracciato e gli sorride in maniera carinissima* "il mio ragazzo"!
*e annuisce* che è bellissimissimo sia nudo che
vestito! *poi lo riabbraccia* ed è il mio ragazzo! *annuendo ancora,
sottolineando il concetto nel caso non fosse chiaro, accoccolandoglisi
contro standogli quasi in braccio*
STEVE: *ridacchia tra sè e sè, il mio
ragazzo. mettendosi di nuovo la sigaretta tra le labbra e prendendolo
praticamente in braccio, abbracciandolo con un braccio solo mentre con l'altra
mano se la rileva dalle labbra dopo aver fatto l'ultimo tiro, annuendogli in
risposta, poi in tono preoccupato, sistemandogli meglio la felpa addosso*
piccolo, ma non senti freddo?
EDI: *prima si scosta a guardarlo con due
occhi enormi a quell'appellativo, anche a labbra mezze aperte, poi lo
riabbraccia strettissimo e scuote la testa* se mi abbracci non posso sentire
freddo! *facendogli le fusa contro il collo con una guancia* e non mi fa paura
niente! *annuendo*
STEVE: *sorride a quella reazione, poi scuote
la testa, tenendolo sempre abbracciato con un braccio mentre dopo aver spento
la sigaretta si allunga a prendere il resto dei vestiti di Edi* invece a me fa
paura se poi prendi freddo e ti ammali! *dandogli un bacio sulla fronte e
passandogli la mano tra i capelli scompigliandoglieli, facendo pure per
rivestirlo*
EDI: ma mi piace stare così, è bello, mi
ci sento bene, perchè mi dà una sensazione di... come dire, fiducia! *dicendolo
con convinzione, fermandosi poi un attimo come rendendosi conto di quel che
aveva appena affermato, ...eh? e rimane
incantato mentre lui fa per rivestirlo, senza fare una grinza, scioccato
dall'aver esternato qualcosa tanto apertamente e in maniera veloce senza un
minimo di pensiero o riflessione, e lo guarda fisso senza capire*
STEVE: *alza lo sguardo verso di lui mentre
rimane che gli aveva infilato a metà i pantaloni, guardandolo interdetto
sbattendo le palpebre, sorpreso perchè in base a quello che gli aveva detto
Lucy quello faceva parte di ciò che Edi non poteva "identificare",
quindi gli lascia i pantaloni a metà e lo tira a sè abbracciandolo fortissimo*
è bello che ti fidi di me... *addolcendosi nello sguardo tenendo gli occhi
socchiusi anche se lui non poteva vederlo*
EDI: *annuisce subito lasciandosi
abbracciare, contento anche lui di non essersi "inceppato" a metà
ragionamento per la prima volta in vita sua* lo sento davvero! mi fido di te!
*più per fissarlo bene in sè stesso che per convincere lui, ricollegando di
colpo la sensazione ad un'altra scena, la stessa sensazione che aveva provato
quando saputo della scommessa alla fine aveva deciso di credergli, e adesso
capiva essere "fiducia"* mi
fido davvero di te...
STEVE: *respira piano contro il collo del
ragazzo, tenendolo tra le braccia quasi cullandolo, portandogli poi una mano
dietro la nuca, poggiandosi con la propria fronte contro quella del ragazzo
guardandolo fisso per qualche secondo e in maniera molto intensa,
accarezzandogli le labbra con le proprie* anche io mi fido di te. *in tono
fermo seppur basso, baciandolo poi*
EDI: *ricambia lo sguardo con altrettanta
intensità baciandolo poi a sua volta, piano piano,
felice di quelle parole che aveva detto e di quella sensazione che era riuscito
a conquistare, portandogli le mani sul viso per carezzarlo lievemente, solo con
le dita, scostandosi infine con un sorriso e facendo per rivestirsi*
STEVE: *gli sorride a sua volta, aiutandolo
a rivestirsi abbottonandogli i pantaloni, poi ridacchiando* sai che tua mamma
l'ha capito che stiamo insieme?
EDI: *rimasto in piedi, bloccato nell'atto
di tirarsi su la zip della felpa, lo fissa* che?
STEVE: *gli tira su la zip della felpa,
annuendogli, con aria divertita* è anche contenta!
EDI: *sgrana gli occhi, poi fa
un'espressione disperata* nuuuuuuuucavoliiiii... *lamentandosi a più non posso mentre infila
le scarpe e si china ad allacciarle*
STEVE: *lo guarda alzando un sopracciglio* e
che è quel tono lamentoso?!
EDI: *una volta riallacciate le scarpe,
prende la sciarpa e se l'appoggia attorno al collo, guardandolo sempre con
quell'espressione* allora di sicuro avrà capito pure tutto quello che è
successo da che abbiamo messo piede fuori casa fino ad ora che ce lo rimettiamo
dentro!
STEVE: *ride piano, poggiandogli una mano in
testa* ci ha dato il permesso, eh! *e pure se non ce lo dava non è che me ne
sarebbe fregato più di tanto!*
EDI: *lo guarda in silenzio degli attimi,
poi ridendo istericamente* ma è imbarazzante, capisci?! *portandosi una mano in
viso stropicciandoselo, poi guardandolo di nuovo* ...e poi volevo dirglielo io!
STEVE: *lo guarda imbronciandosi, tenendogli
ferma la mano in testa* perchè imbarazzante, ti vergogni di stare con me?
*sbuffando, poi facendo spallucce* ma tua mamma l'avrebbe capito comunque prima
che glielo dicevi tu!
EDI: no!! *rispondendo subito e scuotendo
la testa* è che... *un
momento, ho detto che è imbarazzante? riprendendo poi* è che è strano che una
mamma sappia queste cose! *facendo spallucce anche lui, esibendo poi un musino
facendo per uscire* e io che volevo prenderla di sorpresa!
STEVE: *lo guarda assottigliando gli occhi*
sì, hai detto che è imbarazzante! *quasi a leggergli nel pensiero, stringendosi
poi nelle spalle, facendo per uscire a sua volta* io non so come funzionano
certe cose, ma una mamma non puoi mai prenderla di sorpresa.. credo..
EDI: *si sporge giù dalla casetta e si
avvia a scendere, arricciando le labbra e facendo spallucce una volta che salta
giù, strofinandosi le mani per pulirle* mia mamma non penserebbe mai queste
cose di me! andiamo!
STEVE: *lo guarda seriamente interdetto* dì
un po' *saltando giù direttamente, mettendosi le mani sui fianchi, guardandolo
arricciando le labbra* ma hai mai giocato a Cluedo in vita tua?
EDI: *si sistema meglio la sciarpa attorno
al collo, quindi guardandolo con l'espressione più interrogativa del cosmo* clue-che? *facendo spallucce e avviandosi nel bosco per
tornare sulla via principale*
STEVE: *scuote la testa affranto, tirando un
respiro profondo* è un gioco dove raccogliendo gli indizi devi indovinare chi
ha ucciso Mr Black! *annuendo, poi con una nota di
soddisfazione nel tono anche se era quasi nostalgico* ogni volta che ci giocavo
vincevo sempre!
EDI: *lo guarda un po' perplesso, quindi
esce sulla strada e lo aspetta, inclinando la testa di lato nel guardarlo* che
giochi violenti che ti piacciono!
STEVE: *scuote la testa affranto, camminando
dietro di lui* è un gioco di deduzione... *annuendo* perchè tu impersoni il
detective, allora ipotizzi, scopri gli indizi... *alzando gli occhi al cielo
come a ricordarsi le partite, poi* non è un caso se sul compito di criminologia
di architettare il delitto perfetto ho preso l'unica A di tutta la mia vita!
*dicendolo ancora in tono più soddisfatto*
EDI: *si ferma per affiancarlo,
proseguendo poi guardandolo attentamente mentre spiega, sinceramente ammirato*
wow! bravo! *sorridendogli e appiccicandosi al suo braccio* e in che
consisteva questo delitto perfetto?
*dicendolo un po' più a bassa voce, manco ci fossero delle spie appostate e il
delitto fosse vero*
STEVE: *lo guarda con la coda dell'occhio,
interdetto* ma perchè parli a bassa voce?! *scuotendo la testa, poi* il trucco
stava nel non lasciare impronte digitali, quindi mettere lo skotch
sulle dita e battere al pc un messaggio d'addio
facendolo passare per un suicidio *parlandone manco fosse il suo lavoro e
quindi gli veniva automatico fare queste cose* di conseguenza la vittima doveva
venire tipo stordita.. che so.. cloroformio, alcool.. *facendo spallucce, poi
continuando* e poi dopo avergli piazzato una pistola tra le mani, far esplodere
il colpo in modo da lasciare le impronta del morto di turno sull'arma!
*annuendo in conclusione del discorso*
EDI: perchè sennò ci scoprono! *dicendolo
anche convinto, poi lo ascolta tutto il tempo assumendo man mano un'espressione
più atterrita, prima lasciandogli il braccio, poi allontanandosi addirittura
lungo il ciglio della strada*
STEVE: *alza gli occhi al cielo
schiaffeggiandosi la faccia affranto, facendo appello a tutto il suo
self-control* Edi, *tirando un respiro profondo* noi non abbiamo ucciso
nessuno, per cosa cazzo ci dovrebbero scoprire?!
EDI: *sussulta, poi gli si riavvicina
coprendogli la bocca con una mano* sshhhh!!
*sbattendo poi gli occhi verso di lui* a parte che secondo me, tu davvero hai
ucciso qualcuno, altrimenti tutte queste cose non le avresti pensate! *annuendo
convinto* e poi non vorrei incolpassero anche me! ecco!
STEVE: *alza gli occhi al cielo facendo
un'espressione esasperata* chi diavolo ci incolpa, i tuoi amici alieni che
giocano a Cluedo nel sasso che hai schiantato sul tavolo in veranda oggi
pomeriggio?! *scuotendo la testa seriamente affranto* e poi, a parte che non ho
ucciso nessuno da quando ho memoria, e comunque pure se l'avessi fatto non mi
sarei di certo fatto sgamare, nè da te, nè dalla polizia, nè dagli alieni!
EDI: *lo guarda fisso tutto il tempo
mentre parla, poi distoglie lo sguardo e resta zitto diverso tempo capendo che
lo stava involontariamente facendo esasperare di brutto, nascondendo le mani
nella tasca della felpa e il viso nella sciarpa* era un meteorite, non un sasso. *in tono
piccolo piccolo, con lo sguardo basso*
STEVE: insomma, quello che era! *e tira un
respiro profondo, avvicinandosi a lui e cingendolo con un braccio* eio non sono un assassino!
EDI: questo è tutto da verificare!
*guardandolo di sbieco assottigliando gli occhi, l'unica parte di viso non
nascosta dalla sciarpa*
Steve: *sbuffa lasciandolo dalla
presa e mettendo le mani in tasca, scocciato* a pensarci, mica è brutto come
lavoro...
EDI: perchè, vuoi ammazzare qualcuno?
*pensando solo dopo che la risposta era abbastanza ovvia, quindi distoglie lo
sguardo e resta zitto per evitare di sentirsi dire "sì, te!",
giungendo nel viale davanti casa*
STEVE: *tira un respiro profondo evitando di
rispondere alla domanda, sorridendo tra sè e sè guardando il mio ragazzo... e
quindi toglie la mano destra dalla tasca, prendendo la mano del ragazzo,
stringendola nella propria*
EDI: *resta a sua volta con una mano nella
felpa e l'altra a stringere quella di lui, quindi alza poco poco
lo sguardo parlando contro la sciarpa in tono alquanto timoroso, mentre scosta
con una spalla la porta del cancello per entrare nel giardino della villa* non mi vuoi
ammazzare più?
STEVE: ma
quanto sei scemo... *dicendolo mentre rideva piano, aiutandolo ad aprire il
cancello e chiudendolo una volta che erano entrati, senza lasciargli la mano*
mica ti volevo ammazzare!
EDI: senti, mi hanno spiegato una volta
che "chi tace acconsente", tu hai taciuto, quindi hai acconsentito!
*camminando verso casa* e poi capirai, mi hanno minacciato di morte così tante
volte che non m'impressiono nemmeno più! *ridendo addirittura*
STEVE: *tossisce per schiarirsi la voce,
poi* tu mi hai chiesto se volevo ammazzare qualcuno, mica se volevo ammazzare
te! *facendo spallucce* te non ti ammazzerei, qualcun'altro forse sì *annuendo
anche, alzando gli occhi al cielo « Vi veri veniversumvivusvici »*
EDI: *lo guarda leggermente confuso, poi
scuote la testa* ma tu in realtà non sei cattivo, fai solo la parte! *con
nonchalance e sprezzo del pericolo, e rimanendo impalato davanti alla porta di
casa una volta arrivati ...ho
dimenticato le chiavi.*
STEVE: nah, so esserlo davvero! *annuendogli, guardando la porta e poi
girandosi verso Edi, guardandolo interdetto, poi come a studiarlo, arricciando
le labbra* ...ce le hai le chiavi, sì?
EDI: certo che ce le ho! *distogliendo poi
lo sguardo qualche attimo, rivolgendogli poi un sorrisino dolce* solo che non
sono qui in questo momento esatto!
STEVE: *lo guarda ancora più interdetto,
scrollando le spalle, poi in tono di chi aveva già capito tutto* fammi
indovinare.. stanno dall'altro lato della porta!
EDI: *volge lo sguardo di lato, come
pensandoci su qualche istante, poi sorridendogli di nuovo in quel modo* mi sa
che stavolta Mr.Black l'ho ucciso io!
STEVE: lo dicevo io che non è difficile come
gioco, cluedo.. *scuotendo la testa affranto
guardando il cielo scurissimo perchè era notte fonda* non mi pare nemmeno il
caso di bussare...
EDI: *imita il gesto del ragazzo, guardando
in alto* potremmo accamparci in giardino, pensa che figata!
potrebbe arrivare una qualche nave spaziale e risucchiarci dentro un fascio di
luce mentre dormiam-- *interrompendosi perchè di
colpo viene, per l'appunto, investito in pieno da un fascio di luce gialla*
LUCY: *che aveva acceso dall'interno la
luce della veranda su cui si trovavano, apre la porta con indosso una pesante
vestaglia, guardando alternatamente i due e facendo tintinnare un mazzo di
chiavi con un pupazzetto di gomma a forma di alieno all'estremità, facendo
un'espressione a metà tra il divertito e l'affranto*
STEVE: *resta un attimo interdetto, poi a
Edi* vedi? il fascio di luce ti ha investito! *annuendo, poi a Lucy, con aria
divertita* ah, meno male che è arrivata, mi sarebbe dispiaciuto improvvisarmi
scassinatore!
LUCY: meno male che non vado mai a dormire finchè non so che il signorino qui è sano e salvo dentro a
un letto! *scuotendo la testa e ridendo, mentre attacca il moschettone delle
chiavi a un passante dei jeans del figlio e gli sorride scuotendo la testa
divertita, poi a Steve* allora? piaciute le lucciole? *quasi ammiccandogli,
intendendo tutt'altro e in tono vagamente minaccioso*
STEVE: *segue i movimenti della donna con lo
sguardo, annuendole con assoluta nonchalance* certo che sì, ballavano
benissimo! *facendo allusioni anche lui, capendo quello a cui si riferiva la
signora* un piccolo spiraglio di pace proprio! *sorridendole, mentre in tutto
questo continuava a tenere la mano ad Edi*
LUCY: *ma che piccolo figlio di buona donna! scuotendo
piano la testa pur sorridendo intenerita perchè si tenevano per mano e,
dopotutto, si fidava per davvero di lui* mi fa piacere! *quindi al figlio* Eva
mi ha detto di riferirti che non ti sposerà mai perchè l'hai abbandonata da sola
nel letto nuziale!
EDI: cavoli!! *schiaffeggiandosi in
fronte* me l'ero totalmente dimenticata, dicevo io che mi stava sfuggendo
qualcosa... ma dove ho la testa!
STEVE: *sorride alla donna in maniera quasi
eloquente, stringendo di più la mano al ragazzo* eeeh,
saranno state le lucciole!
LUCY: *gli fa una guardata atroce che
sembrava emettere saette per una frazione di secondo, poi mettendo su un
sorriso tranquillissimo* ve le do io le lucciole, razza di scapestrati!!
*facendo per spingerli verso il corridoio* su su, a
letto, che domattina l'eclissi non aspetta voi!
STEVE: *si trattiene dal ridere, divertito
un sacco per quella situazione, camminando per il corridoio sempre tenendo per
mano Edi* allora buonanotte!
EDI: *guarda i due interdetto senza
capire* non sono uno scapestrato, lui sì, ma io no! *avviandosi nel corridoio
anche lui ma voltandosi indietro a guardare la madre mentre le parla*
LUCY: lo so amore, lo so, poi domani
ricordami di spiegarti un simpatico proverbio sugli zoppi! *ridendo, mentre
prende un'altra direzione per andare nella propria camera da letto, beata innocenza!*
STEVE: *ridacchia, poggiando la propria
testa su quella del ragazzo* si dice che chi va con lo zoppo, impara a
zoppicare!
EDI: *lo guarda tutto imbronciato* ecco, hai visto?
ora mamma pensa che sono un depravato come te! *passando nel corridoio
silenziosissimo e buio, finchè non sente come una
specie di pianto ovattato, in lontananza, e si ferma a guardare il ragazzo restando
in ascolto*
STEVE: lo sei! *facendogli una linguaccia,
fermandosi insieme al ragazzo e guardandolo a sua volta, interdetto* me lo sono
immaginato o qualcuno sta piangendo?
EDI: *scuote la testa in risposta alla
seconda frase, ignorando la prima, poi lo tira per la mano verso una stanza in
fondo al corridoio, appena prima delle scale, poggiandosi contro la porta per
sentire, avvertendo distintamente quello che era un vero e proprio pianto* è Dianne! *guardando il
ragazzo di nuovo anche se con un po' di difficoltà visto il buio*
STEVE: *resta ancora più interdetto,
guardando Edi a sua volta e parlandogli a bassa voce* su, vai a chiederle
perchè piange!
EDI: sicuramente sarà per colpa mia che piange... per quello che è
successo a cena *e resta qualche istante poggiato alla porta, senza avere il
coraggio di entrare, poi tira un sospiro e gli lascia la mano abbassando la
maniglia, tanto
ormai, che potrà mai dirmi di più...* Deedee...?
DIANNE: *che piangeva contro il cuscino
apparendo disperata, a pancia in giù sul letto, ancora vestita così come stava
dalla cena nonostante fosse ormai tardi* che vuoi? chi ti ha dato il permesso
di entrare? vattene! *senza nemmeno alzare lo sguardo, appena sente la voce del
fratello*
STEVE: *si poggia con le spalle contro il
muro accanto allo stipite della porta, facendo cenno al ragazzo di non
demordere, del resto sono sempre fratello e sorella, mica possono stre così per sempre*
EDI: *lancia un'occhiata al ragazzo
stringendosi nelle spalle un po' sconfortato da quel solito trattamento ostile,
quindi prova ad avvicinarsi un po' di più mettendosi accovacciato vicino al
letto piuttosto che sedersi sopra, sapendo che si sarebbe infastidita anche di
questo* sei arrabbiata con me perchè prima papà ti ha sgridato...?
DIANNE: *stringe di più il cuscino tra le
braccia innervosendosi e alzandosi poi sui gomiti a guardarlo, il viso e gli
occhi arrossatissimi per il pianto* perchè sei
tornato? perchè? non potevi restare al college? eh? perchè sei tornato?! *rimettendo
poi il viso nel cuscino* perchè devi essere proprio mio fratello?
STEVE: *alza un sopracciglio scazzandosi per
quello che la ragazza gli stava dicendo, indeciso sul da farsi, continuando ad
origliare*
EDI: *resta a guardarla qualche istante in
silenzio dopo quella frase, assumendo un'espressione triste, poi di tutta
risposta si sporge verso il letto rimanendo in ginocchio per terra,
abbracciando la ragazza, per le spalle* Deedee, non
piangere!
*in tono leggermente strozzato, ma cercando di nasconderlo più che potesse* domani sera vado
via, poi chissà quando torno! passerà sicuramente un sacco di tempo! *annuendo
piano e stringendola un po' di più* quando
mamma e papà mi chiederanno di tornare a casa la prossima volta, proverò a
convincerli a venire loro a Londra, ok? così non dobbiamo vederci per forza!
non piangere!
*e le dà un bacino sulla testa* mi
dispiace di farti arrabbiare sempre e crearti tutti questi problemi, lo so che
mi odi tanto, però...
*rimanendo in silenzio qualche attimo* io
ti voglio bene, Dianne!
*e la tiene abbracciata qualche secondo ancora, poi si alza, lasciandola,
restando davanti a lei che era ancora in quella posizione, immobile, e in
silenzio, senza più piangere, senza fare un fiato*
STEVE: *resta praticamente immobile
appoggiato al muro, con gli occhi sgranati ascoltando quello che il ragazzo
diceva alla sorella, Edi... mordendosi un labbro, ma come può stare
ferma immobile?*
EDI: *aspetta così davanti a lei un
minuto, sperando che facesse o dicesse qualcosa, guardandola, poi capendo che
non sarebbe mai successo nulla del genere, abbassa lo sguardo e sorride
debolmente* almeno
non stai piangendo più...
*e prende a camminare lentamente all'indietro, senza distogliere gli occhi
dalla sorella, uscendo e rimanendo poggiato contro la porta chiusa, guardando
Steve nella penombra, con gli occhioni pieni di lacrime, però gli sorride
forzatamente facendo spallucce, come a dire "hai visto?"*
STEVE: *gli annuisce intristito a sua volta
da quel comportamento, scostandosi dal muro e avvicinandosi a Edi, buttandogli
le braccia al collo e abbracciandolo per le spalle, sorridendogli debolmente*
eppure io sono sicuro che un giorno riuscirete ad andare d'amore e d'accordo.
EDI: *lo abbraccia a sua volta per la
vita, strofinando gli occhi contro di lui per non scoppiare a piangere, e gli
annuisce, alzando lo sguardo e sorridendogli allo stesso modo* almeno sono
riuscito a dirle che le voglio bene! *e annuisce* erano anni che cercavo di farlo!
STEVE: *che
le vuole bene. ripetendoselo mentalmente come quando prima gli aveva detto
che si fidava di lui, tenendolo stretto, annuendogli e passandogli una mano tra
i capelli* non tutto il male viene per nuocere..
EDI: *gli annuisce rasserenandosi, lasciandosi
cullare da quell'abbraccio e dal suono della sua voce, prendendogli poi di
nuovo la mano e dirigendosi verso camera propria con lui, mentre il pendolo dal
salotto scandiva le due di notte*
***
ANGOLO RECENSIONI
CriminalMindsCorp. a rapporto<3
ç_________ç ma non è dolcissimo da far salire il
diabete, questo capitolo? attendiamo con ansia le vostre recensioni ç_ç e grazie a tutti i nuovi lettori <3 speriamo di
sentirvi presto :D
Lelechan: non so se tu abbia mai visto Shrek, comunque Fiona all'inizio non era contenta ma poi
s'è innamorata di lui, quindi o Shrek o Azzurro non è
che cambia molto xD! e poi è vero ç_ç
Edi è un sacco dolce <3
Marie16:tranquilla, ti perdoniamo per l'assenza xD e grazie per i complimenti :3
Martyz: ma le lucciole di Edi sono
belle <3 e quest'è niente, guarda qui che dolcezza T_T
Higasi: è vero quello che dici, di
base Edi è dolcissimo, ma è la sua condizione che lo porta ad essere più
"innocente", spontaneo nell'esprimersi... e la rabbia di Dianne non
penso derivi solo da quello, ma anche dal fatto che in testa a lei il fratello
ha tutte le attenzioni dei genitori e lei no (cosa che ha comunque detto
qualche capitolo fa ^^). e Ve lo tratta benissimo o_ò
è il suo cuccioletto, Edi :3 ed eccoti l'aggiornamento :D
Chibimal:bevenuta
anche tu nel fantastico mondo di Cobalamin u_u il neurone
di Ve è davvero intelligente, peccato che quel ragazzaccio lo ignori sempre xD ma come si può resistere alla dolcezza di Edi..? -w-
siamo contente ti stia piacendo questa storia :D e non farti divorare
dall'ansia, eccoti il capitolo nuovo!
...e un salutino anche alla nostra cara Sally 182, speriamo tu stia bene, che
non ti sia successo niente e che torni presto per leggerci e recensirci :*
STEVE: *l'indomani
mattina è ancora mezzo stordito per le poche ore di sonno, steso sul prato del
giardino di casa Halley, con Eva che gli si era
seduta sulla pancia, tutti ad attendere l'ora X per vedere l'eclissi* dì un po', nanerottola, stai comoda, sì?!
EVA:*gli annuisce in risposta, tutta contenta*
sei più comodo di un divano! *soddisfatta*
EDI:*al contrario è riposatissimo, visto che come ogni volta
che dormiva con Steve aveva goduto di sonni tranquilli e senza incubi, e sta
seduto accanto ai due, le gambe stese davanti a sè,
reggendosi con le mani mentre guardava il cielo, in silenzio, perso in qualche pensiero*
NATHAN:*dal telescopio lì accanto, sistema alcune impostazioni
così da riprendere l'evento, lanciando un'occhiata di tanto in tanto alla
moglie che poco lontano, a un tavolino da giardino, preparava dei croissants
con varie marmellate, creme e cioccolata* Lucy, è in
momenti come questi che ti risposerei mille volte ancora! *con
l'acquolina in bocca*
LUCY:*guardando indietro verso la villa, e per la precisione
verso una finestra ancora chiusa del secondo piano, sospira, rivolgendosi poi a
Nathan mentre era impegnata a farcire un cornetto*
sono preoccupata per Dianne... capisco che non le interessi minimamente l'eclissi,
però di solito è comunque mattiniera... sarà il caso che vada a controllare se
è tutto ok?
STEVE:*guarda Edi con la coda dell'occhio, sospirando
mentalmente, portando una mano e poggiandola sulla gamba del ragazzo, come a scuoterlo* a che pensi?
EVA:*che praticamente si era stesa sopra al ragazzo, con gli
occhi socchiusi, giocherellando con i laccetti della felpa di Steve, mi
sembra di conoscerlo da sempre!*
EDI:*sussulta quasi, tanto che era sovrappensiero, e si volta
verso il ragazzo scuotendo la testa e sorridendogli*
nulla di particolare! *mettendosi poi steso sull'erba
anche lui voltato a guardare Eva che giocherellava e spostandole una ciocchetta di capelli dal viso*
stamattina mi sento strano, boh... cioè, non che normalmente sia normale, eh! però...
*e ride, facendo spallucce*
sarà l'allineamento dei pianeti!
STEVE:*lo guarda arricciando le labbra, mentre attorciglia una
ciocca di capelli di Eva intorno al proprio indice, pensieroso, quindi rivolge
un'occhiata al cielo ancora azzurrissimo, poi torna a guardare il ragazzo* che strano, pensavo c'entrasse l'episodio di
stanotte..
EDI:*tira un sospiro e fa spallucce, sorridendo appena e
tornando a guardare il cielo, terso e assolato, stringendo un poco gli occhi* d'altra parte ci sono un sacco di persone che non
possono sopportarmi, diciamo un buon 99%? perchè lei
dovrebbe fare differenza? solo perchè è mia sorella? *poi abbassando la voce*non posso mica costringerl--
DIANNE: buongiorno!
*sopraggiungendo all'improvviso appena alle spalle
del gruppetto, fermandosi a un passo dal fratello e proiettando la propria
ombra su di lui, le mani piantate sui fianchi, vestita in maniera semplice e
con i capelli legati in una coda* dico io, c'è
l'eclissi e nessuno mi sveglia! *scuotendo la testa
affranta, spostandosi poi e sedendosi accanto al fratello che stava steso,
tirandosi le ginocchia al petto* allora? a che ora è?
STEVE:*alza lo sguardo
verso la ragazza, interdettissimo, sbattendo gli occhi e stringendosi nelle
spalle, poi l'osserva nei suoi movimenti, quasi a studiarla, forse è caduta
dalle scale, boh... facendole un cenno con la mano come a rispondere al
saluto, sentendo pian piano la sorella appesantirsi e quindi parlandole all'orecchio*oh, Eva! *continuando
a guardare Edi e Dianne con la coda dell'occhio*
EDI:*fissa la sorella
praticamente impietrito, tirandosi su sopra ai gomiti e rimanendo a guardarla
un minuto buono prima di risponderle* tra una
mezz'ora... *forse
è caduta dalle scale, boh...*
DIANNE: oh,
bene! pensavo di essermela persa! *e sorride, poi
notando che il fratello aveva un'espressione logicamente stranita*
oh, riprenditi, scemo! *e gli dà una leggera botta in
fronte col palmo della mano, senza fargli male, ridendo, sotto lo sguardo
sconvolto di entrambi i genitori che fissavano allibiti la scena*
STEVE:*la guarda ancora più allibito, stropicciando gli occhi
alla bambina e costringendola a rimettersi seduta*
non è possibile che t'addormenti ovunque! *poggiandole
le mani in vita, scuotendo la testa, poi guarda Edi con aria interrogativa,
come a chiedergli del comportamento di Dianne*
LUCY:*sempre guardando la scena con aria interrogativa anche per
il semplice fatto che Dianne stesse seduta nell'erba schifiltosa com'era, si
sporge passando il vassoio coi cornetti che aveva preparato alla figlia, così
che li distribuisse* vedi che ce ne sono di quattro
tipi diversi, cioccolata, crema, albicocca e pesca!
DIANNE:*annuisce alla
mamma, mettendosi seduta a gambe incrociate col vassoio addosso prendendo dei
fazzolettini di carta per distribuirli* allora, a te
crema, che è il tuo preferito! *e lo piazza in mano
al fratello* voi altri come lo volete? *sorridendo in maniera carina a Steve e la bambina*
EDI:*che di tutta
risposta aveva guardato a sua volta il ragazzo per cercare spiegazioni visto
che ne capiva meno di tutti, scuote impercettibilmente la testa stringendosi
nelle spalle non sapendo che dirgli, poi rimane col cornetto in mano
guardandolo alternatamente con la sorella* e tu che
ne sai che è il mio preferito...?
STEVE:*resta ancora interdetto osservando la scena, sbattendo le
palpebre e mettendosi seduto, con Eva che gli stava addosso, secondo me
veramente è caduta dalle scale!* io al cio--- *venendo interrotto poi dalla sorella*
EVA: io voglio quello
al cioccolato! *annuendo convinta e dicendolo in
maniera sparata, fiondandosi verso il vassoio e sorridendo a Dianne, che
bello che è gentile con Edi oggi!*
STEVE:*guarda la bambina
praticamente ancora più sconvolto, tirandola per la vita e fissandola minaccioso* no, io lo voglio al cioccolato, tu arrangiati!
DIANNE:è logico che una sorella sappia ciò che piace
al proprio fratello, che domande fai? *poi guardando
quel battibecco, di tutta risposta prende il vassoio e lo lascia in mano al
fratello, andando lei stessa a preparare un altro cornetto al cioccolato,
tornando quindi a sedersi e porgendolo a Steve con aria gentile, prendendo per sè quello alla pesca e cominciando a mangiarlo*
EDI:*la osserva tutto il
tempo con gli occhi da fuori, continuando a tenere quel cornetto in mano
immobile come fosse una reliquia sacra, l'hanno rapita gli alieni, questa qui è un
clone, poi dicono che io mi fisso!*
STEVE:*rimane pure lui col
cornetto in mano, sconcertato da quella serie di azioni, e guarda
alternativamente Dianne, Edi, Nathan e Lucy, non capendo, altro che botta,
qua secondo me è l'influenza del sasso!*
EVA:*fa una smorfia a
Steve, addentando il cornetto* lo vedi, lei è
gentile, potresti prendere esempio invece di fare sempre l'antipatico!
DIANNE:*mangia tranquillamente il proprio cornetto, tenendolo
addentato poi mentre si lega meglio i capelli con l'elastico, guardando prima
il fratello, poi l'altro ragazzo, infine ridendo e parlando con il morso in
bocca all'uscita della bambina* ma non è antipatico
lui, povera bambina, ancora non sai quali sono gli uomini antipatici per
davvero! *riprendendo poi a mangiare*
Edi, non mangi? *sbattendo gli occhi*
EDI:*si riprende da
quello stato di trance nel sentire il proprio nome, eh? e sgrana gli occhi
involontariamente, mi
ha chiamato per nome?
e le annuisce cominciando a mangiare, ha
detto "Edi" e non idiota, imbecille o cretino?* mi ero
incantato un attimo! *secondo me è stato il sass-- cioè, il meteorite!*
STEVE:*sbatte gli occhi
ancora più interdetto, oddio l'ha chiamato per nome! manco avesse detto
un'eresia, poi risponde alla bambina* allora siccome
sono antipatico scendimi da dosso che mi si stanno addormentando le gambe!
EVA:*sbuffa, poi prende
a gesticolare secca, con metà cornetto in mano, facendo per alzarsi*
lo vedi che ho ragione io, Dianne?! è brutto e antipa---
*inciampando nei fili di stoffa che collegavano i
lati dei pantaloni del ragazzo, cadendo e col cornetto che le cade a terra una
volta che le è scivolato dalle mani, quindi tira su col naso*
STEVE:oddio Eva! *tirandola
su con un braccio solo mentre con l'altro reggeva il cornetto, rimettendosela
seduta addosso* ti sei fatta male?
EVA:*tira di nuovo su col naso, mentre si pulisce le ginocchia
dai fili d'erba* tu e i tuoi pantaloni scemi, mi
avete fatto cadere il cornetto!
STEVE:*tira un respiro di
sollievo nel vedere che non si era fatta niente visto che non aveva perso tempo
a incacchiarsi come al solito, quindi le piazza il proprio tra le mani* tieni, mangia e stai zitta, vah!
*allungandosi a prendere quello che era caduto e
poggiandolo sul vassoio vuoto, ma che cagacazzo 'ste sorelle! meravigliandosi
da solo per il pensiero che aveva avuto*
EDI:*scoppia a ridere
alla scena seguito a ruota da Dianne, per cui si volta di scatto verso di lei
tacendo visto che erano circa 18 anni che non la sentiva ridere in quel modo*
DIANNE: mamma
che buffi, sembrate fratello e sorellina! *annuendo e
terminando il cornetto , sbattendo le mani l'una contro l'altra per pulirsele,
portandole poi dietro la testa a reggersela nello stendersi di nuovo sull'erba*aaaahh, e ora aspettiamo. *e accavalla anche le gambe, poi guarda il fratello e sorride*
EDI:*spiazzato, impiega
qualche attimo a ricambiare il sorriso, forzandolo un po' perchè
proprio non capiva* sei allegra, stamattina!
DIANNE:*gli annuisce, chiudendo poi gli occhi nel guardare verso
il cielo* sarà l'allineamento dei pianeti!
STEVE:*lo siamo davvero! scuotendo la testa
affranto e mettendo una mano sulla faccia di Eva fingendo di volerla spingere*blah ma chi vuole
essere fratello di questa qua!
EVA:*gli fa una linguaccia, in maniera dispettosa*
io non ti vorrei assolutissimamente come fratello,
ecco! *e dando un morso al cornetto che le aveva dato
Steve*
STEVE:*è ancora più affranto, quasi più della sera precedente, preferivo
quasi passare per l'assassino di turno! poggiando poi le mani a terra
restando seduto e reggendosi con le braccia, sorridendo al ragazzo contento che
tra Edi e Dianne stesse andando bene*
EDI:*mangia l'ultimo pezzetto di cornetto, poi alza le
sopracciglia continuando a guardarla* non per
allarmarti, ma poco fa ho detto esattamente la stessa frase! *voltandosi poi verso Steve*
vero? tu mi hai sentito!
NATHAN: ho
ragazzi, inforcate gli occhialini, che sta iniziando! *passando
a distribuire per tutti delle lenti di carta scure a filtro, recuperate chissà
dove tra le sue mille scartoffie*
DIANNE:*indossa gli occhialini, poi ride*
guarda che ti credo, non è necessario che chiami i testimoni del crimine!
EDI:*mette gli occhialini a sua volta, da sopra gli occhiali da
vista, poi si ristende e tira un sospiro, bisbigliando a Steve*però che
cavolo eh, potevano rapire me gli alieni invece che lei, è una vita che
aspetto!!
STEVE:certo che ti ho sentito! *annuendogli,
mettendo gli occhiali prima a Eva e poi mettendoseli lui, bisbigliando a Edi*mannò, secondo me
è caduta dalle scale e ha preso una bella botta!
EDI: mah! *e gli prende la mano tenendola stretta, cosa che ormai gli
veniva naturale e spontanea, quindi resta a guardare in silenzio per qualche
minuto il sole, che lentamente veniva ricoperto in un angolino da uno spicchiettoscuro* ci pensate? *di punto in bianco* quante
possibilità c'erano che la luna e il sole si trovassero a distanze tali dalla
terra da sembrare delle stesse dimensioni pur essendo uno enorme e l'altra
piccolissima, così da combaciare perfettamente l'una sull'altro durante le
eclissi?
DIANNE: non ci
avevo mai pensato! *in tono che suona addirittura interessato* in effetti è stranissimo, però meglio così,
altrimenti adesso non staremmo qua a guardare questo spettacolo, no? *e si stiracchia, senza distogliere lo sguardo*
STEVE:*ricambia il gesto del ragazzo stringendogli la mano a sua
volta, annuendo a quello che diceva la ragazza* sono
d'accordo con Dianne!
EVA:*guarda la scena dell'eclissi aggiustandosi gli occhiali,
con l'aria meravigliata tipica dei bambini* sembrano
davvero della stessa dimensione...
Dianne: *intreccia
le mani sull'addome restando in silenzio a guardare, mentre il cielo diventava
man mano più scuro, poi lancia uno sguardo al fratello con la coda dell'occhio,
come a non voler farsi notare, e dopo qualche secondo gli si avvicina un poco
di più, andando a bisbigliargli all'orecchio quasi di soppiatto, coprendosi
anche la bocca con una mano, facendosi sentire solo da lui*quelle cose
che hai detto stanotte... le faresti davvero?
EDI:*fa un'espressione stupita per il gesto in sè, non capendo al primo colpo che cosa volesse dire,
quindi si volta poco poco verso di lei, guardandola
mentre fa mente locale*intendi il non venire più qui per non
darti fastidio...?
STEVE:*che stando lì vicino ascolta quello che Dianne dice a Edi,
scuotendo impercettibilmente la testa, lo sapevo che c'era qualcosa sotto...*
DIANNE:*annuisce, restando
in quella posizione e fissandolo, senza dire altro, in attesa di una risposta*
EDI:*aggrotta lo sguardo spegnendosi da tutta l'allegria di
poco prima, ecco
perchè sembrava felice. e resta qualche istante a
rifletterci, perchè mi odi così tanto? mentre
d'istinto stringe un po' di più la mano al ragazzo senza accorgersene, tornando
a guardare il sole che era ormai coperto per quasi tre quarti*sì...
STEVE:*lo guarda di sottecchi quando sente che lui gli stringeva
di più la mano, ricambiando a sua volta il gesto, ma su, non è possibile che
sia completamente priva di sensibilità 'sta ragazza, ma com'è possibile?!*
DIANNE:*scuote la testa
lentamente a quella risposta*mi fai arrabbiare veramente...
ma da che pianeta vieni?*e gli sorride, poi addirittura allunga un braccio a
cingerlo per le spalle, stando su un fianco, continuando a bisbigliargli*nonostante
tutto quello che ti ho fatto e detto, tu veramente faresti un sacrificio simile
per me... ma che sei stupido forte per davvero, allora!*dicendolo in tono di rimprovero*dovevi
mandarmi a fanculo, sai come si fa? ripeti con me, "v a f f a n c u l o"! è facile!*eride*non
voglio che te ne vada... quello che mi hai detto stanotte mi ha fatto pensare.
EDI:*si volta lentamente verso la ragazza irrigidendosi da
testa a piedi a quel gesto, letteralmente impietrito, poi di tutta risposta esclama*...ma
vaffanculo veramente, Dianne!!*con tutta l'enfasi accumulata in tutte le volte che non
l'aveva detto, ridendo istericamente subito dopo*
STEVE:*gli viene quasi da
ridere alla scena, beh, finalmente gliel'ha detto! aspettava l'eclissi...
com'era? sarà l'allineamento dei pianeti! scuotendo la testa affranto senza
lasciargli la mano, portando l'altra ad accarezzare la testa di Eva, prendendo
a giocare con i suoi capelli*
EVA:*abbassa un po' lo
sguardo a quel gesto intristendosi e sentendosi in colpa per quello che gli
aveva detto prima, quindi gli dice a bassa voce*sai
Steve, mamma mi ha sempre detto che da qualche parte in giro per Londra c'è il
mio vero fratello... *stringendosi nelle spalle,
togliendosi gli occhiali che aveva messo per guardare l'eclissi*il tuo cognome è Meyers, come il mio, vero?
EDI:*fa l'espressione
più indefinibile dell'ultimo millennio, felice, stupita, scandalizzata,
commossa, divertita e affranta insieme, ma che è qua... Dianne che dà di testa e mi
abbraccia, questi due che ora scoprono di essere fratello e sorella, i pianeti
che si allineano, io felicemente fidanzato... e tira un sospiro, chiudendo gli
occhi per qualche istante come a fare ordine mentalmente, poi torna a guardare
il sole quasi completamente oscurato dalla luna, non che abbia fretta di farlo, però
potessi, vorrei morire così. altro che vivisezionato dagli alieni.*
DIANNE:*sorride a
quell'uscita del fratello e resta a tenerlo abbracciato da un lato solo,
ascoltando distrattamente quello che si dicevano Steve ed Eva, guardando a sua
volta il cielo con la coda dell'occhio, lo sapessi, tu, il motivo per cui ho fatto
così per tutti questi anni.
stringendo involontariamente il maglione del ragazzo, che qui son tutti bravi a
giudicare, chissà se a loro qualcuno ha mai detto da bambini che tuo fratello
morirà presto. chissà...
allentando un po' la presa, chissà
se qualcuno qui se l'immagina, che cosa significhi costringersi ad odiarlo per
non dover soffrire una volta che se ne sarà andato. devo essere pazza per aver
pensato di riuscirci davvero, e poi bastava che mi abbracciasse una sola volta
per perdere tutta quella convinzione...*
STEVE:*guarda di sottecchi Dianne ed Edi contento interiormente
per quella situazione, senza lasciargli la mano, poi ascolta Eva e le annuisce*
EVA:*gli sorride in
maniera dolcissima, con gli occhi praticamente lucidi, anche se di conferma non
ne aveva avuta nessuna e di certo non era il cognome uguale a dichiararli come
fratello e sorella*dimmi che sei davvero tu... *prendendogli poi la mano con la quale le accarezzava i
capelli e stringendola in entrambe le proprie, guardandolo speranzosa*
STEVE:*le sorride alla
stessa maniera, annuendole*certo che sono io,
mocciosa! *facendo per spingerla via liberandosi
la mano, ma poi tirandola a sè* e si vede pure che
siamo e fratello e sorella, siamo un bel duo di detective! *ridacchiandopoi*
DIANNE:*si riprende da quei pensieri applicandosi a seguire quella
scena, sgranando poi gli occhi e bisbigliando ancora al fratello*o dio,
erano fratelli davvero?! e io che lo dicevo per scherzare!*ridendo piano contro la sua spalla*
EDI:*le annuisce
trattenendosi dal ridere, poi aggiunge, senza distogliere lo sguardo da Steve
che vedeva tanto felice*e pure io e te si vede che siamo
fratello e sorella, che come detective facciamo pietà, a differenza loro!
EVA:*ridacchia
a quello che aveva detto Steve, abbracciandolo forte*
ma è perchè giocavo tanto a cluedo
con le mie compagne di scuola...
STEVE:eh, io c'ho speso le notti
all'orfanotrofio, mi sognavo il reverendo Green la notte! *scuotendo
la testa affranto, abbracciandola a sua volta con un braccio solo, ridendo a
quello che aveva detto Edi* a ognuno il suo!
DIANNE: che
cos'è cluedo? *facendo la
stessa identica espressione interrogativa che il fratello aveva esibito la
notte prima*
EDI:*scuotendo la testa
e ridendo per quello che diceva Steve* niente niente, un gioco che va di moda nella sua famiglia,
*indicandolo* dove si ammazza un tipo e poi si deve scoprire chi è stato...
boh!
DIANNE:*ci pensa su qualche
attimo, poi sbotta* che giochi violenti che fate,
mamma mia!
EVA:*guarda Dianne ed
Edi interdetta, sbattendo le palpebre* ma non è
violento!
STEVE:*borbotta tra sè e sè* certo che siete
inquietanti... *poi scuote la testa, mettendo una
mano in testa a Eva a scompigliarle i capelli* lascia
stare Eva, credimi, è inutile che glielo stai a spiegare! *ridacchiando*
EDI:e
certo, sono scemo, io! *e fa spallucce, quasi come la
faccenda non lo toccasse visto che ormai c'era più che abituato, e lasciando
che la sorella si alzasse assieme a lui si mette su a sedere, senza lasciare la
mano a Steve, e sorridendo, mentre indica il sole che era ormai scomparso
dietro un disco nero, se non per i raggi attorno che lo facevano sembrare
infuocato, senza dire niente, incantato di fronte a quello spettacolo*
DIANNE:*si aggiusta meglio
gli occhialini imitando il gesto del fratello* dio,
guardate là...
STEVE:*anche lui non
lascia la mano al ragazzo, mentre rimette gli occhialini a Eva che se li era
tolti prima, guardando poi il cielo* oddio, è
impressionante...
EVA:*si aggiusta gli
occhialini una volta che il fratello glieli aveva rimessi, guardando estasiata
lo spettacolo* che figata!!
LUCY:*che era andata di
soppiatto dietro di loro* fate cheese!
*e attende tutta intenerita a quella scenetta che mai
si sarebbe aspettata di vedere e giustamente voleva immortalare, con la
fotocamera in mano* su su,
mettetevi in posa! *prima
che qualcuno rinsavisca e si sfracelli tutto l'idillio!*
EDI:*si volta verso la
madre ridendo a quell'uscita* ma mamma, proprio nel
bel mezzo dell'eclissi?!
STEVE:*in tono che suona
lamentoso, all'uscita di Lucy* e no, però, dopo, che
con gli occhiali vengo pure male in foto! *opponendosi*
EVA:*invece non se lo fa
ripetere due volte, si volta verso la fotocamera e sorride manco stesse facendo
uno spot pubblicitario*
LUCY:e te li levi un attimo, su! *dando per quel secondo l'idea del figlio quando
s'impuntava a voler fare per forza qualcosa* forza!
non mi costringere a farti restare digiuno per punizione!
EDI:*fa spallucce verso
Steve con aria rassegnata mentre sorride, e si volta togliendo gli occhialini scuri*
DIANNE:*contenta da fare impressione visto lo standard a cui tutti
erano abituati, si volta e si scioglie i capelli assumendo in quattro e
quattr'otto la solita apparenza di ragazza perfetta, e sorridendo si
riappiccica al fratello*
LUCY:*secondo me è caduta
dalle scale.*
certo che uno pensa di aver visto di tutto a 45 anni suonati, e invece...!
STEVE:*rotea gli occhi
sbuffando, togliendosi gli occhiali e sistemandosi la ciocca di capelli che gli
era davanti* questo è un ricatto, non vale... *avvicinandosi di più a Edi con la sorellina in braccio,
sorridendo verso l'obiettivo*
EDI:*si accoccola più
vicino a Steve, poggiandogli la testa sulla spalla e guardandolo con la coda
dell'occhio, rilassatissimo, poi sorride felice verso la fotocamera, così. è così che
vorrei finire. precisamente così.*
sono
felice.*bisbiglia a voce bassissima così che lo sentisse
solo il ragazzo, senza rendersi neppure conto della grandezza della cosa che
aveva detto*
LUCY: ho una certa
esperienza nell'ambito della persuasione dei punk, cosa credi! *ridendo, poi mette a fuoco e scatta un paio di foto, per
sicurezza, controllando poi dal display che fossero venute bene*
STEVE:*fa una mezza smorfia a quello che aveva detto Lucy,
facendo per risponderle ma bloccandosiappena ascolta Edi, voltandosi lentamente verso di lui a guardarlo, sorpreso* ...felice? *ma...
non capendo sul serio, visto che da lì a poco aveva codificato ben due
sensazioni, ossia, la felicità e la fiducia*
EDI:*si scosta un poco dal ragazzo, gli sorride spontaneamente
e gli annuisce, come non capisse perchè si stupiva tanto* sì! *e si alza da terra,
sorridendogli di nuovo, guardando per un attimo verso il cielo che era ancora
scurissimo, andando poi dal padre* viene bene il
filmato? voglio vedere! *spostandolo di peso per
guardare nel telescopio*
NATHAN:*sbalzato via, riprende l'equilibrio e si pianta le mani
sui fianchi* certo che a te, figlio mio, quel corso
di karate t'ha rovinato! *ridendo*
LUCY:*lascia la
fotocamera a tracolla mettendosi in ginocchio accanto alla figlia e
sorridendole in maniera addolcita anche se poco convinta per quel repentino
cambio di atteggiamento nei confronti del fratello, vuoi vedere che per la prima volta
nella mia gloriosa carriera da psichiatra ho sbagliato a giudicare qualcuno?* guarda come
sono venute bene, Dianne! *e mostra le foto alla
ragazza, restando vicino al gruppetto, lanciando di tanto in tanto occhiate al
figlio che bisticciava col padre per stare al telescopio*
EVA:*spinta dalla curiosità tipica dei bambini, si alza anche
lei e corre dietro a Edi, saltellandogli intorno*
voglio vedere anche io!!!
STEVE:*segue con lo sguardo Edi ed Eva, tirando un respiro
profondo e stendendosi di nuovo sul prato a mò di
stella, rimettendosi gli occhialini e guardando poi ancora il cielo, portando
poi l'avambraccio destro a poggiarsi sulla fronte, rivolgendo un'occhiata a
Lucy, pensieroso*
LUCY:*nota il ragazzo che stava voltato a guardarla sott'occhio
con quell'aria pensosa, quindi solleva lo sguardo verso Dianne che guardava la
foto dalla digitale* Dianne per favore, la porteresti
dentro? sia mai si rovina qua fuori, tuo fratello poi mi uccide! *e gliela lascia in mano, seguendola con lo sguardo finchè non rientra, quindi a bassa voce verso il ragazzo* scandalizzato dal cambiamento repentino di mia
figlia? *ridendo piano, per non farsi sentire dagli
altri che erano al telescopio*
STEVE:*si stringe nelle spalle, scoprendo il volto e mettendosi
steso facendosi forza sui gomiti, guardando la donna*
forse è caduta per le scale... almeno è cambiata in meglio! *annuendole
una volta sola, poi la guarda con l'aria di chi vorrebbe chiedere qualcosa ma
non sa come formulare la domanda*
LUCY:*lo fissa qualche istante, cavolo. la stessa cosa ho pensato! poi si
riprende da quel pensiero e annuisce* chissà che le è
preso. poi vedrò di parlarle. *e guarda il ragazzo
sollevando un sopracciglio, facendo un'espressione interrogativa*
STEVE:*arriccia le labbra
in una smorfia, poi fa spallucce* sono pur sempre
fratello e sorella, è normale, in fondo... *poi la
guarda con aria interrogativa a sua volta, abbassando un po' la testa,
sbattendo le palpebre*perchè
mi guarda così?!
LUCY: stavi pensando
qualcosa e poi non l'hai più detto, perciò ti ho guardato "così"! *mettendosi in ginocchio a raccogliere il vassoio e i
rimasugli vari* allora? *aspettando
quel che avesse da dire*
STEVE: oh, cavoli, ma
allora è proprio una brava psichiatra. *in tono
ironico, stendendosi di nuovo come prima, poi guardandola di sottecchi* felicità e fiducia, fanno parte di quello che un
autistico non può ben identificare?
LUCY:*solleva un sopracciglio un'altra volta a quella prima
frase, inacidendosi* metti in dubbio le mie facoltà
di medico, giovanotto?! *restando poi in silenzio
dopo quella domanda, diversi attimi*perchè mi chiedi questa cosa...?
STEVE:*scuote la testa
come a risponderle di no dopo la domanda sulle facoltà di medico, poi si
stringe nelle spalle* prima, Edi mi ha detto che era
felice. *annuendo una volta sola, sempre restando
steso e guardandola con la coda dell'occhio* invece
stanotte mi ha detto che stare tra le mie braccia gli crea una sensazione di
fiducia. *annuendo ancora, come prima*
per questo chiedevo...
LUCY: che cosa ti
avrebbe detto?? *alzando per un attimo la voce ma
correggendo il tono subito dopo, per non farsi sentire*
Steve, davvero ti ha detto una cosa del genere...? ma l'avrà ripetuto
meccanicamente sentendolo da qualcuno... lui non può biologicamente capire
quelle cose... *scuotendo la testa*
STEVE:*le annuisce come a
risponderle di sì* prima di alzarsi per andare al
telescopio, l'ha detto. *annuendo ancora,
stringendosi nelle spalle* anche io sono rimasto
sorpreso, visto quello che mi ha detto lei... *sospirando,
poggiandosi l'altra mano sull'addome e fissando poi il cielo ancora* forse è come dice lei, l'avrà ripetuto
meccanicamente, del resto lei ne capisce sicuramente più di me... *ragionando praticamente ad alta voce, facendo spallucce*
LUCY:*tira un sospiro guardando il ragazzo, capendo che doveva
essere rimasto deluso dalla cosa, poi annuisce* è
così, Steve. Purtroppo, come ti ho spiegato, se anche provasse una cosa del
genere non riuscirebbe a decifrarla. dev'essere successo così, l'avrà sentito
da qualcuno, e l'ha detto "per circostanza"... *e
resta zitta diversi attimi, riprendendo poi a tono più basso*abbiamo
deciso, io e Nathan, che lo porteremo in Svizzera al più presto.
***
ANGOLO
RECENSIONI
CriminalMindsCorp. a rapporto<3
Oh nostri fedelissimi lettori
vecchi e nuovi, eccoci a voi con un nuovo capitolo di questa apprezzatissima fic (e ci fa tanto, tantissimo piacere! *-*)... e tenetevi
pronti, che tra poco succederanno terribili patatrac... ma non divaghiamo, ecco
le risposte alle vostre recensioni <3
Martyz:auhahuahuahsìììì come
dimenticare x°D "la nobile arte della
fellatio" "...eh?" "l'arte di prenderlo in bocca,
Mario!" (ndMario/Mary ç_ç
non è colpa mia se sono un piccolo tenero e puro esserino!)
X°°DDD ci stavamo sentendo male... bello vero? *_* è bello che resti a bocca
aperta con la nostra storia <3
Lelechan: NON
DIRE LA PAROLA AZZURRO! *Anto ha una repulsione per
fatti non spiegabili in questa sede* e u.u sì, il capitolo è dolcissimissimo, Edino
sta facendo progressi :3
Higasi: pensiamo sia la prima volta
che a Edi viene affibbiato l'aggettivo "malizioso"... cosa non può,
la parola! XD e quante gliene dedichi di bellissime! :° come al solito sei
andata un sacco oltre il significato base delle parole e hai intuito un bel po'
di cose sullo svolgimento della trama... dal prossimo capitolo troverai
risposte alle tue domande :3 e come vedi, Dianne l'esame di coscienza se l'è
fatto, e anche se aveva il 100% del torto, forse un pochino va perdonata (o
forse, *anticipazionetime*
si meriterà un bel perdono poi!). un bacione immenso e grazie per l'ennesima
volta! :*
sally_182: avevamo
intuito giusto allora ç_ç ci eravamo preoccupate, e
siamo felici tu sia tornata sana e salva <3 e vediamo che da brava fan
apprezzi la finezza dei piccoli gesti u.u*parolonexD* e sì, quella
dell'usare il paragone da parte di Ve è stato un gesto amorosissimo
*_* anche se inaspettato, ma il fattore sorpresa è importante! xD ciau, e speriamo che anche questo sia stato di tuo
gradimento! :3
Marie16:zì, il piccolo Edi è tanto tanto
dolce <3 e fatti forza, vedrai che tutto andrà bene e come sai per parlare
sai sempre a chi rivolgerti :3 ci fa piacere la nostra storia ti faccia
distrarre, grazie a te che ci segui! :*
chibimal: la sorella... le sorelle sono
sempre piaghe, poco da fare u.u <3
bacini a tutti e alla prossima!
(preparatevi
psicologicamente... vi basti sapere che noi ci sentiamo male ogni volta che
rileggiamo la scena che seguirà questa. ç_ç)
STEVE: *distoglie praticamente lo sguardo da
ogni cosa, fissando un punto indefinito del prato, borbottando tra sè e sè*
secondo me l'ha decifrata davvero! *sgranando poi gli occhi a quell'ultima
frase, stringendosi la maglia forte con la mano che aveva poggiato sull'addome,
in Svizzera... ma annuendo, rispondendo con lo stesso tono di voce solo
un po' strozzato* credo sia la cosa giusta da fare per lui. *al più
presto, in Svizzera.*
LUCY: *annuisce piano guardandolo
tristemente, e gli passa delicatamente una mano nei capelli, come a volerlo
carezzare* non
sta migliorando davvero, la crisi che ha avuto ieri a cena lo dimostra... deve
assolutamente curarsi.
*lasciandolo andare poi, ritirando la mano*
STEVE: *si stringe nelle spalle perchè in
fondo lui ci credeva davvero che stesse migliorando, socchiudendo appena gli
occhi a quel gesto, ma com'è possibile che chiunque si leghi a me è
costretto a fuggire via? annuendo alla donna, senza dire niente*
Eva: wow!!! *saltellando per tutto il
giardino e avvicinandosi al fratello, sorridendogli* Edi mi ha detto un sacco
di cose bellissime sulle stelle!!!
LUCY: *guarda i due intenerita, aggiungendo
sottovoce prima che arrivasse magari anche il figlio* sarà dura parlargliene, non so
come fare.
*e abbozza un sorriso, ripetendo lo stesso gesto di poco prima tra i capelli
della bambina, alzandosi e lanciando uno sguardo al cielo, che tornava a
schiarirsi sempre di più*
EDI: *come previsto, sopraggiunge appena
dopo Eva, fiondandosi addosso alla mamma, abbracciandola* ma', è venuto
benissimo il filmato! *lasciandola* devo comprimerlo e metterlo sulla pendrive, così posso rivederlo anche al college! *e
annuisce, senza dare il tempo di rispondere e andando a buttarsi per terra
sull'erba, quasi schiantandosi su Steve* figata! *in
tono esaltato, e intreccia le mani sul petto del ragazzo, poggiandoci sopra il
mento per guardarlo*
STEVE: *si riprende da quei pensieri quando
il ragazzo gli si schianta praticamente addosso, portandogli un braccio ad
abbracciarlo per i fianchi per non farlo cadere, togliendosi gli occhialini con
l'altro braccio, guardandolo con aria dolce ma leggermente intristita, ma
sorridendogli in maniera naturale* allora devo prepararmi a vedere questo
filmato almeno dieci volte al giorno?
EDI: bravo... vedo che giochi sempre
meglio a Cluedo! *ridendo e scrutandolo da vicino, portando una mano a tenersi
fermo un gruppo di riccioletti che gli andavano
davanti per via del vento che si alzava, e assottiglia gli occhi fissandolo nei
suoi* ti
devo dire un segreto...
STEVE: l'ho detto io che sono un genio a
quel gioco. *anche in tono fermo perchè lo intendeva davvero, ricambiando
quello sguardo, con aria interrogativa* che segreto?
EDI: *restandogli addosso si avvicina
all'orecchio del ragazzo coprendo con entrambe le mani per non far sentire a
nessun'altro* ci
ho pensato, e penso di aver capito che vogliono dire tutte quelle cose che
mamma mi ha spiegato riguardo l'innamorarsi! però non dirglielo!
STEVE: *l'ascolta
interdetto sbattendo le palpebre anche se lui non poteva vederlo visto che era
impegnato a parlargli all'orecchio, poi si volta a guardarlo con espressione
mezza stranita* davvero l'hai capito? e cosa vogliono dire?
*"se anche provasse una cosa del genere non riuscirebbe a
decifrarla. dev'essere successo così, l'avrà sentito da qualcuno, e l'ha detto
per circostanza..."*
EDI: *si scosta da quella posizione così
da poterlo guardare, poggiando le mani l'una sull'altra sul petto del ragazzo e
il mento in cima* e
come faccio a spiegartelo? lo sento! mica si può spiegare! *e gli
sorride*
STEVE: e pure hai ragione! *e gli sorride a sua volta, lo sente! ha detto che lo sente!
sta a vedere che qua internano pure me... abbracciandolo stretto con
entrambe le braccia* ma quant'è bello da uno a dieci il mio piccolo alieno?
EDI: *sorride di più al sentirsi dare
ragione e a quella frase, a cui arrossisce leggermente e scuote la testa come a
dire che non era vero, poi dopo un po' di tentennamento gli si riavvicina
all'orecchio e gli bisbiglia ancora* di
quelle cose però, so che vogliono dire qualcosa solo se le penso con te! *e rimane così,
imbarazzato, per non farsi vedere*
STEVE: *mentre Edi scuoteva la testa invece,
lui annuiva come a dire che era vero, portando poi una mano a carezzargli la
nuca, sorridendo tra sè e sè, socchiudendo gli occhi anche per il sole che
stava tornando ad emanare luce* davvero le senti?
EDI: *annuisce ancora tutto arrossito* eccome! *e il cuore
che gli batteva più forte lo dimostrava* perchè dovrei dirti una bugia? *e si ferma a
rifletterci su qualche istante* e
poi penso sia normale essere innamorati del proprio fidanzato! *facendo
spallucce, come fosse stata giustamente una obiezione banale*
STEVE: *gli sorride annuendogli,
giocherellando con una ciocca di capelli arancioni del ragazzo* eccome se lo
è! *addolcendosi tantissimo nell'espressione e nel tono di voce, lasciando
intendere che era quello che provava anche lui, stringendolo di più*
EDI: perchè, anche tu sei innamorato del tuo fidanzato? *facendo un sorrisino divertito fingendo che si parlasse di
qualcun'altro*
STEVE: *assume un'aria pensierosa,
arricciando le labbra, poi in tono vago* boh, non lo so.. forse!
EDI: *fa un'espressione delusa sporgendo
il labbro inferiore e guardandolo, quindi si tira su a sedere addosso a lui
impuntando le mani sul petto del ragazzo*
STEVE: *ridacchia, prendendo poi le mani del
ragazzo e incrociandole nelle proprie, giocherellandoci, sorridendogli poi*
ma scherzavo!
EDI: *di tutta risposta, a voce più alta e
gesticolando* io sono innamorato di te e tu mi prendi in giro, ma ti pare
bello?! *ridendo anche, mentre i genitori, che l'avevano sentito, si guardavano
attoniti*
Eva: *sbatte le palpebre interdetta,
avvicinandosi a Lucy e tirandole la gonna per attirare l'attenzione*
STEVE: *si schiaffeggia la fronte amareggiato,
scuotendo la testa* ma su, per uno scherzetto innocente..!
LUCY: *guarda per un attimo la bambina
rivolgendole un'espressione molto più interdetta della sua, fissando poi il
figlio, come
sarebbe a dire?*
Nathan... *e si
avvicina al marito, che era concentrato nello smontare la videocamera dal
telescopio, e come al solito non aveva notato nulla, bisbigliandogli qualcosa*
EDI: e allora dimmelu... *facendo una vocina tenera e ondeggiando mentre gli sta addosso,
sorridendogli*
STEVE: *gli sorride a sua volta, portando
una mano a carezzargli la guancia delicatamente* certo che sono innamorato
di te!
Eva: *si imbroncia perchè nessuno le
spiega niente, quindi si siede a terra a gambe e braccia incrociate, sbuffando,
si innamorano tra amici?!*
EDI: *gli sorride tantissimo a quella
frase dimostrando tutta la felicità che diceva di provare* sai una cosa? *e si
guarda un attimo intorno, come a controllare che nessuno stesse prestando
attenzione, poi tornando a guardare il ragazzo* ho cambiato i miei programmi
per il futuro!
STEVE: ah sì? *e inclina un po' la testa di
lato, guardandolo con aria interrogativa* e che cambiamenti hai effettuato?
EDI: non lo so! *e scuote la testa,
ridendo* è questo il bello! *e gli annuisce* sono diciotto anni che sono
convinto di fare l'astronomo da grande.. ed è comunque una delle cose che amo di più, però
*e alza un attimo lo sguardo, sorridendo* pensavo che per lavorare con papà
dovrei stare lontano dall'Inghilterra per lunghi periodi, e non voglio, poi non
posso vederti! *e fa spallucce, dicendolo con una naturalezza estrema*
STEVE: *gli sorride automaticamente nel
vederlo così quando poi in un lampo rivive un breve flash back "abbiamo
deciso, io e Nathan, che lo porteremo in Svizzera al più presto." quindi
scuote impercettibilmente la testa, guardandolo con aria intenerita da quelle
parole che nessuno mai aveva pensato di rivolgergli* ma Edi, è il tuo sogno più
grande, non devi rinunciarci per me! *sempre guardandolo fisso negli occhi,
sorridendogli* e poi potremmo stare via anche insieme, no?
EDI: *scuote la testa* non è più il mio
sogno più grande! ci ho pensato bene! *e gli sorride* "stare via
insieme"? *inclinando la testa mentre lo guarda*
STEVE: *lo guarda interdetto, annuendo* beh,
hai detto che per fare l'astronomo dovresti stare via dall'Inghilterra per
lunghi periodi di tempo... mica crederai che ti faccio andare via da solo?
*storcendo il muso, a segno che quella cosa non gli andava a genio*
EDI: *lo guarda incantato, a bocca mezza
aperta, poi con un filo di voce perchè non ci credeva* verresti con me...?
STEVE: *gli annuisce, poi fa per spingerlo
per allontanarlo ma alla fine lo tira di nuovo a sè, abbracciandolo come prima,
poi gli bisbiglia all'orecchio* dì un po', tante storie per stare insieme e poi
pensi che puoi piantarmi qua in Inghilterra mentre vai in giro per il mondo a
studiare le stelle? sono un osso duro, mica ti puoi liberare di me così
facilmente! *annuendo anche, "qualsiasi mutazione genetica accorcia la
vita di chi ne è affetto, Steve. E in particolare, l'autismo l'accorcia di
molto."*
EDI: *chiude gli occhi non appena
l'abbraccia, lasciandosi quasi cullare da quelle parole così belle, e lo
stringe forte a sua volta* tanto
la prossima volta vado a fare solo un sopralluogo per vedere l'osservatorio a
Ginevra, papà me l'ha detto stamattina mentre tu eri a fare la doccia! così
vedo.. se è un brutto posto, ti risparmio anche di venirci! *e ride,
tenendolo ancora stretto*
STEVE: *lo abbraccia di più con aria quasi
possessiva, non ti lascerò andare guardando il cielo non ora*
Edi... cosa provavi prima, quando hai detto che eri felice?
EDI: mh? *riaprendo gli occhi e
scostandosi solo un poco, per guardarlo interogativo,
sbattendo piano le palpebre, poi fa mente locale* lo so che mi hai detto di non pensare
a queste cose... però ho pensato che se potessi scegliere come morire lo vorrei
fare così. mentre sono abbracciato a te! *e gli annuisce* perchè stare così
mi rende felice!
*che non era esattamente una spiegazione, ma era la verità almeno*
STEVE: *gli accarezza la testa
delicatamente, scostandogli una ciocca di capelli e mettendogliela dietro
l'orecchio, dandogli un bacio sulla fronte* anche io vorrei tenerti sempre
abbracciato a me. *e per nessuna ragione al mondo permetterò a qualcuno
di portarti via.*
NATHAN: *si avvicina ai due, mentre la moglie
portava in casa Eva con la scusa di farsi aiutare a cucinare, andando a sedersi
sull'erba lì accanto* allora! piaciuto lo spettacolo? *e sorridendo, con l'aria
di chi volesse introdurre un discorso e partiva da lontano*
STEVE: *assottiglia gli occhi guardandolo
manco stesse progettando chissà quale piano diabolico e istintivamente stringe
di più Edi, annuendo* sì, è stato bello.
NATHAN: *sorride al ragazzo guardandolo
leggermente perplesso per quell'occhiataccia che gli aveva fatto, poi
scompigliando i capelli al figlio* fossimo stati dal mio osservatorio, avremmo
potuto guardarlo come se ci stessi a due metri, dal sole! *e gli sorride*
STEVE: è stato bello anche da qua. *annuendo
una volta sola e con nessun tono di voce particolare, guardandolo come a
studiarlo per capire dove voleva arrivare*
NATHAN: credimi figliolo, non c'è paragone!
*e ride* presto andremo a vederlo, vero Edison? *e sorride tranquillo al
figlio, ma con una nota strana nella voce*
EDI: *annuisce al padre, tirandosi un poco
su e tornando a mettersi seduto, sempre addosso a Steve* gliel'ho detto giusto
poco fa!
STEVE: *si mette con le braccia piegate
reggendosi sui gomiti, mentre storce il muso come a sottolineare il proprio
disappunto, limitandosi ad annuire a quello che aveva detto Edi*
NATHAN: oh, bene! *e fa qualche istante di
pausa, poi tira un sospiro e riprende* pensavamo la settimana prossima, che
dici, ti va? *sempre sorridendo al figlio*
STEVE: *sgrana un attimo gli occhi,
mettendosi a sedere pur facendo restare Edi in braccio a lui, abbracciandolo
per la vita, poi in tono che suona un po' acido* vedo che non perde tempo...
NATHAN: *stavolta guarda seriamente perplesso
il ragazzo, quasi spiazzato da quel tono, ma lo ignora di proposito,
rivolgendosi di nuovo al figlio* allora? che ne pensi? *poggiandogli una mano
sulla spalla, senza smettere di sorridergli*
EDI: *guarda a sua volta Steve senza
capire, avendo avvertito anche lui distintamente - e stranamente - una nota di
acidità in quel tono che aveva usato il ragazzo, poi verso il padre, confuso*
così presto?
STEVE: *continua a tenerlo abbracciato
stretto da dietro, fissando alternativamente i due, no, no, no e NO!!*
NATHAN: *abbassa lo sguardo per un attimo,
poi riprende a sorridere in quel modo con l'aria di chi vuol per forza ottenere
qualcosa ma si sforza di non farlo apparire come una costrizione* beh, perchè
aspettare? come diceva quel grande latino, carpe diem!
*e guarda Steve in maniera eloquente, che sembrava dire "beh, aiutami a
convincerlo, no?"*
EDI: *solleva un sopracciglio, lancia
un'occhiata confusa a Steve, poi si stringe nelle spalle* guarda pa', a me non è che dispiace, però per venire qui già ho
fatto due assenze a lezione, se poi partiamo di già la settimana prossima non
capisco più niente del programma, quando torno! *e gli sorride, cercando di
spiegarsi*
STEVE: *percepisce nettamente l'occhiata di
Nathan ma l'ignora di proposito come l'uomo aveva fatto prima con lui,
ridacchiando sotto ai baffi per quello che aveva detto Edi, poggiandosi col
mento sulla spalla del ragazzo, guardando poi Nathan come a dire ironicamente
"eh, ha fatto due assenze!"*
NATHAN: *fa un'espressione irritata più dal
fatto che Steve lo ignorasse che dalla risposta del figlio che opponeva
resistenza ignaro di tutto, quindi riprende, adesso senza sorridere più, appena
seccato* ma figliolo, capirai che saranno mai un po' di assenze, su!
recupererai senza problemi quando torneremo! *con una nota di amarezza nel
tono, SE
torneremo...*
EDI: *aggrotta le sopracciglia a
quell'atteggiamento del padre, stringendosi a sua volta un po' di più a Steve,
capendo che c'era qualcosa che non andava, allora scuote impercettibilmente la
testa* ma non capisco che fretta ci sia, che fa se ci andiamo... che so... il
mese prossimo? almeno ho il tempo di ambientarmi un poco al college! *e di stare con
Steve!*
STEVE: *si limita a ignorare ancora Nathan
assumendo l'espressione più gnorri dell'ultimo secolo, stringendo di più il
ragazzo, ma che tornare... che so 'ste prese in
giro...*
NATHAN: c'è che ho già prenotato l'aereo,
Edison! *annuendo e alzandosi da lì, ripulendosi i pantaloni dall'erba* quindi
verrai con noi. *e lancia un'occhiataccia a Steve, che si ostinava ad
ignorarlo*
EDI: ma... *interdetto, e scuotendo la
testa* ma che me lo chiedete a fare allora se avete già fatto tutto?!
*alterandosi anche, stranamente, perchè la testa dura ce l'aveva eccome, anche
se spesso lo celava* non voglio venire, adesso!
STEVE: *resta praticamente di sasso a
quell'affermazione di Nathan, ricambiando con gli interessi quell'occhiataccia*
ma si possono disdire le prenotazioni!
NATHAN: *ignorando totalmente il figlio
adesso, e rivolgendosi soltanto al ragazzo* non credo debba entrare tu in
merito di questo. *e assume un'espressione serissima* poi ne riparleremo con
mia moglie Lucy, anche. *e suona quasi lapidario* ci tengo che Edison venga con me
all'osservatorio, la settimana prossima.
EDI: *scuote la testa, guardando Steve
mentre risponde al padre, poi abbassa lo sguardo sentendosi pure in colpa per
un attimo perchè il padre gli aveva detto che "ci teneva", quindi
addolcisce un po' il tono* dicevo solo di andarci tra un po' più di tempo...
STEVE: *resta in silenzio dopo quella
risposta ma fissandolo in modo ostile, certo, prima mi mettono in mezzo e mi
dicono cose e poi dicono che non c'entro. coertentissimo!
stringendosi nelle spalle e poggiandosi con la fronte sulla spalla di Edi*
NATHAN: e allora non ci sarà problema ad
andarci adesso, no? così evitiamo di attendere chissà quanta burocrazia per
spostare i voli. *in tono retorico, visto che era un ordine più che una
domanda, poi rivolge un'altra espressione severissima a Steve*
EDI: *si stringe nelle spalle a sua volta
non sapendo come replicare visto che il padre sembrava tanto convinto, e
abbassa solo lo sguardo, intristito, annuendogli piano*
STEVE: *non se ne cura minimamente dell'occhiata
severissima che gli aveva lanciato Nathan, semplicemente continua a stringere
Edison perchè devono portarlo via proprio ora? scuotendo
impercettibilmente la testa come se non realizzasse, "Edison ha bisogno
di cure costanti. non qui, ma in Svizzera." perchè...*
NATHAN: *annuisce una volta sola con aria
grave e vagamente colpevole dopo che il figlio aveva detto di sì, quindi quasi
con urgenza rientra in casa, mormorando qualcosa tra sè e sè, contrariato*
EDI: *segue il padre con lo sguardo senza
cambiare espressione nè capire cosa fosse effettivamente che non andava, poi
guarda il ragazzo rimanendo in silenzio, quasi attendesse che glielo spiegasse*
STEVE: *distoglie il proprio sguardo da
quello del ragazzo, "non credo debba entrare tu in merito di questo"sticazzi. sbuffando, stringendosi nelle spalle* nonloso.
EDI: ma era un'impressione mia o ti guardava male..? *dicendolo a bassa voce perchè normalmente non notava nè capiva
tali gesti mezzi velati, quindi non era convinto*
STEVE: *lo guarda un attimo mezzo sorpreso,
poi gli annuisce, che devo fare? che posso fare?* male è un eufemismo in
questo caso.
EDI: *tira un sospiro riabbassando lo
sguardo visto che lui l'aveva distolto dal proprio, poi a mezza voce* perchè ha
fatto così secondo te...?
STEVE: non-- *non posso dirglielo, non
spetta a me. guardandolo con la coda dell'occhio, non posso nemmeno
permettere che lo portino lì ora che sembri andar meglio. chiudendo gli
occhi e stringendoli per il mal di testa che gli stava venendo, ma Lucy non
ci crede, io non so che pensare.* non ne ho idea. *non posso nemmeno
stare qui a dire balle* bisognerebbe chiederglielo.
EDI: *assume un'espressione concentrata
mentre lo guarda, poi resta qualche istante a pensarci,si stringe nelle spalle* allora provo a
parlare con mamma, magari lei sa spiegarmi meglio cosa gli è preso, a voler
partire così in fretta e furia all'improvviso... no?
STEVE: *e poi anche se glielo dicessi,
potrebbe non credermi. e nel caso lo facesse, potrebbe anche arrabbiarsi con i
suoi genitori. quindi gli annuisce, sono bloccato.* sì, converrebbe
fare così. tua madre mi sembra anche molto più razionale rispetto a tuo padre!
EDI: *annuisce un po' più tranquillo
perchè sembrava aver avuto un'idea giusta, poi gli prende le mani e gli sorride
guardandolo* mi ci accompagni? *e assume un'espressione un po' imbarazzata*
così magari se ce l'hanno con me per qualche motivo non mi sgridano se ci sei
tu davanti! *e ride piano*
STEVE: *stringe per qualche secondo le mani
del ragazzo, ma quale avercela con te... e gli annuisce in risposta,
facendolo alzare e alzandosi a sua volta*e poi eventualmente tua mamma
sgriderebbe anche me! *ridacchiando*
EDI: questo è vero! *e gli annuisce
tranquillo, sorridendo, e rimettendosi in piedi come aveva fatto lui, quando
dall'ingresso di casa vede uscire, piuttosto agitata e nervosa, la sorella, che
gesticolava e parlava tra sè e sè come se avesse appena litigato con qualcuno,
quindi rivolgendosi al ragazzo* ecco,
secondo me è ricaduta dalle scale ed è tornata in sè!
STEVE: *secondo me ha appena finito di
discutere con Lucy, prima mi ha detto che le avrebbe parlato. e si stringe
nelle spalle, prendendogli di nuovo la mano* ma no dai, stamattina sembrava
sincera!
DIANNE: *andando a passo spedito fuori casa,
inchioda di colpo nel vedere i due, che guarda alternativamente in panico per
qualche istante, poi tutta sorridente come se niente fosse si avvicina a loro
giocherellando nervosamente con le mani* ma ciao voi! che facevate? *poi senza
attendere risposta* Edi, c'era Eva che ti voleva su in camera tua, comunque,
l'ho beccata uscendo di casa e ti reclamava con urgenza! *annuendo e lanciando
un'occhiata a Steve come a fargli capire che voleva allontanarlo*
STEVE: *recepisce al volo il messaggio
inviatole da Dianne, ma si schiaffeggia la fronte veramente affranto al
pensiero che si era dimenticata della sorella* oh porca miseria, Eva!! me ne
sono completamente dimenticato! *scuotendo la testa, guardando Dianne però con
aria interrogativa*
EDI: *fa spallucce guardando Steve e
ridendo appena a quella reazione* allora vado a vedere che vuole! a tra poco!
*e va tranquillamente verso casa, anche rincuorato dal fatto che la sorella non fosse
rinsavita*
DIANNE: *appena il fratello si è allontanato
ed è rientrato in casa, scuote la testa smettendo di sorridere in quel modo
forzato di poco prima e si rivolge al ragazzo, di nuovo agitatissima* Steve, i
miei vogliono partire la settimana prossima, mi devi aiutare, non mi vogliono
ascoltare!!
STEVE: *resta un attimo sballottato da quel
susseguirsi di azioni, poi le annusce, facendole
cenno con le mani di calmarsi* ok, prima cosa sta tranquilla! *tirando un
respiro profondo a sua volta, mettendosi le mani in tasca e stringendosi nelle
spalle* anche a me tua madre non ha voluto ascoltare. tu che le hai detto?
DIANNE: *riprende a scuotere la testa
agitatissima, gesticolando mentre parla* hanno intenzione di parlargli e dirgli
tutto, capisci? *allarmata, cosa che doveva suonare molto strana visto lo
standard della ragazza nei confronti del fratello a cui tutti erano abituati*
quando poi non servirà a niente portarlo là e farlo curare, ho provato a
piegarglielo ma non c'è stato verso, si sono preoccupati a morte per la crisi
che ha avuto ieri e... *distogliendo lo sguardo, coprendosi poi gli occhi* ed è
pure colpa mia...
STEVE: *annuisce come a dire che era vero
che in fondo era colpa della ragazza, ma al momento non aveva tempo per pensare
di farle il terzo grado, quindi rapidamente riordina tutti i pensieri che gli
confondevano il cervello, poi ha come un'illuminazione* dirglielo sarebbe la
cosa giusta, Dianne. *poi incrocia le braccia, borbottando tra sè e sè* che
Edi prima ha anche detto che sentiva di essere felice, quindi se glielo
spiegasse lui magari gli credono, ma se glielo dicono poi va a finire che
rimane sconvolto...
DIANNE: dirglielo?! *mostrando tutto insieme
quello che non aveva fatto per diciotto anni* ma capisci che cosa significa,
Steve?! tu come ti sentiresti se ti dicessero una cosa del genere, stai
scherzando?! *scuotendo la testa continuamente come a sottolineare un concetto
già chiaro*
STEVE: *la guarda assottigliando gli occhi,
restando fermo in quella posizione* prima o poi lo scoprirà comunque, Dianne.
preferisci che gli venga detto da genitori che gli vogliono bene, o che abbia
uno shock peggiore magari sentendoli parlare e scoprendo tutto così, a caso?!
DIANNE: sapere che è malato e se ne deve
andare lasciando te, Steve? francamente non so quanto possa fargli piacere, in
qualsiasi modo glielo si dica! *gesticolando ancora mentre parla, e fissandolo
a sua volta*
STEVE: no, oh, frena, io parlavo di fargli
prendere coscienza che è malato, non che se ne deve andare! *gesticolando
nervosamente* nessuno mi leverà dalla testa che quello che ha detto Edi prima è
perchè lo sentiva, non perchè lo ripeteva "meccanicamente"!! ed è
bene che se lo ficchino in testa anche i tuoi genitori!
DIANNE: *si pianta le mani sui fianchi
guardandolo scettica a sua volta* e come fai a esserne tanto certo? te la
prendi tu la responsabilità di non farlo curare, se poi ti stessi sbagliando?!
STEVE: toglimi una curiosità, *alzando un
sopracciglio, scazzandosi quasi per quel tono* si può sapere che cavolo credi
di fare tu?! prima piombi qua a dire che non devono dirglielo e che non devono
farlo andare via, poi quasi ti giri a male, oh! ok l'agitazione ma mettiti d'accordo!
DIANNE: *alza lo sguardo al cielo esasperata
a sua volta* per me, *cercando di spiegarsi più calma che potesse* non glielo
si dovrebbe dire affatto! dovrebbe restare qui *indicando a terra con le dita*
con te! *indicando poi il ragazzo* senza sapere niente, perchè è così che è
felice! tanto non guarirà anche se tenteranno di curarlo! *in tono mezzo
strozzato, fissandolo ancora negli occhi*
STEVE: ok, fin qui tutto chiaro. anche
secondo me sarebbe meglio che resti qui con me, ma sono convinto che non è vero
che non guarirà, mi ci giocherei la mano destra che sta già molto meglio.
*continuando a gesticolare mentre parlava, incrociando poi le braccia,
sospirando nervosamente* ma che cosa possiamo fare se i tuoi pare che abbiano
già deciso e non ascoltano nessuno?!
DIANNE: o li convinciamo, *enumerando sulle
dita* non so come, oppure... *stringendosi nelle spalle, e scuotendo la testa*
oppure glielo diranno e se ne andranno la settimana prossima, c'è poco da fare.
ma sono convinta che gli farà molto più male lasciare te piuttosto che sapere
della malattia in sè. *e ci pensa su qualche attimo, poi guardandolo di nuovo*
se lo lasciassi, sarebbe tutto più semplice!
STEVE: *la guarda assumendo un'espressione
indefinibile, mista tra varie cose tra cui principalmente appariva il proprio
shock a quella frase* tu stai fuori!! ma veramente sei caduta dalle scale
stamattina?!
DIANNE: *solleva un sopracciglio a quella
frase, poi ancora gesticolando* ma che dici, non sono caduta dalle scale!! *e
fa un gesto d'esasperazione alzando lo sguardo al cielo* e pensaci, se lo
lasciassi almeno non avrebbe da soffrire perchè ti ha perso, ci arrivi o no?!
STEVE: ma-- *bloccandosi nel bel mezzo del
proprio gesticolare, "dovrei stare lontano dall'Inghilterra per lunghi
periodi, e non voglio, poi non posso vederti!" facendosi scivolare le
mani lungo i fianchi e abbassando lo sguardo mentre stringe i pugni* ma..
starebbe male lo stesso se lo lasciassi, non trovi?
DIANNE: se ti facessi detestare... di meno.
almeno se ne farebbe una ragione e non penserebbe di aver dovuto lasciare la
persona che lo amava, ti pare? *stringendosi nelle spalle e continuando a
guardare il ragazzo, scrutandolo con attenzione, certo che il destino si accanisce
proprio, con le persone.*
STEVE: *tiene lo sguardo piantato verso il
basso, a farmi detestare sono un campione, ma... tirando un respiro,
alzando lo sguardo verso la ragazza, non convinto* credi davvero che gli farà
meno male?
DIANNE: *fa spallucce un'altra volta, con
aria triste* credo di sì... *riflettendoci su un attimo* che io ricordi, ho
sofferto molto di meno con un ragazzo che mi disse di essersi trovato un'altra
e con me s'era solo divertito, piuttosto che con quello che ho dovuto lasciare
perchè ci eravamo conosciuti in vacanza e una relazione a distanza non avrebbe
funzionato. perchè lo amavo ancora e ci siamo dovuti separare per forza di
cose! *annuendogli, cercando di far filare il ragionamento, almeno credo...*
STEVE: *si stringe nelle spalle a sua volta,
liberando i pugni, annuendole, metà tra il triste e l'indeciso* forse hai
ragione...
DIANNE: *resta in silenzio osservando il
ragazzo davanti a sè, quindi gli si avvicina poggiandogli le mani sulle spalle*
so che non ho mai dato a vederlo... ma io voglio bene veramente a mio fratello,
è l'aver saputo di tutto questo disastro da piccola, che mi ha spinto a tentare
di odiarlo... m'illudevo di riuscire a farmi detestare a mia volta, così da non
dover soffrire entrambi una volta che fosse arrivato questo momento. però.. *e
fa una pausa come tentennando* alla fine non è servito, perchè è venuto lui
stesso a consolarmi anche se non l'avrei meritato affatto, stanotte. non ti
odierà, se è questo che temi... però, come con me, capirà che è meglio per
entrambi starsi alla larga, se fai così come ti ho detto. e soffrirà molto
meno... no? *annuendogli, sperando di essersi fatta capire e di aver detto una
cosa giusta, togliendogli le mani dalle spalle*
STEVE: *le annuisce, mezzo sorpreso per
quella cosa che gli aveva detto, stringendosi nelle spalle, perchè porca
puttana le persone stanno meglio sempre se io vado via?* già... è così!
*abbozzando un sorriso, facendo quindi per entrare dentro*
DIANNE: *lo segue con lo sguardo, intristita
per tutta quella situazione, poi prima che entrasse in casa* prova a parlare
con mia madre, spiegale che lo vedi migliorato... magari è grazie a te che sta
così, e non partiranno più. *sorridendogli mestamente*
STEVE: *le annuisce quasi inconsciamente tanto
che era perso nei propri pensieri, poi mentre camminava per casa incontra Lucy
e si piazza di fronte a lei, guardandola fisso negli occhi*
LUCY: *ricambia quello sguardo a metà tra
il severo e l'affranto, poi in tono pacato* hai parlato con Dianne, giusto?
STEVE: *annuisce, poi parlandole in tono
addirittura calmo anche se dentro di sè aveva una guerra* perchè?
LUCY: *tira un sospiro profondo prendendo
il ragazzo per un braccio e trascinandolo letteralmente di peso in salotto,
dove c'era anche Nathan seduto sul divano, lo fa sedere e gli si piazza
accanto, guardandolo e ignorando la sua domanda* che ti sei messo in testa di
fare, eh?
STEVE: *incrocia le braccia, aggrottando le
sopracciglia* no, voi cosa vi siete messi in testa di fare?!
LUCY: *sforzandosi di mantenere la calma,
perchè comunque capiva lo stato d'animo del ragazzo, tira un altro sospiro più
profondo ancora e gli risponde* esattamente quello che ti ha detto mio marito,
dire ad Edison quel che ha e portarlo in Svizzera per farlo curare.
STEVE: *restando in quella posizione,
guardandola fisso* proprio mo che sta meglio?! perchè?! qualcuno mi spieghi che
cavolo di senso ha! *prendendo a gesticolare nervosamente*
LUCY: Steve, in che lingua te lo devo
spiegare... *scuotendo la testa* credi di saper fare il lavoro di psichiatra
meglio di me, o cosa? *fissandolo a sua volta*
STEVE: *scuote la testa velocemente* non sto
dicendo questo! *tirando poi un respiro profondo, cercando di restare calmo*
quelle cose.. non le ha dette meccanicamente, lo so che non è così, perchè non
ci parla invece che spedirlo in Svizzera?!
LUCY: "lo sai che è così"?
*involontariamente in tono di mezza sufficienza* da quanto tempo è che conosci
mio figlio? come fai a dirlo?
STEVE: perchè io con le persone ci parlo e
so capire quando le cose le dicono perchè le sentono davvero e non meccanicamente!
*alzando un sopracciglio, scazzato ed esaurito al massimo* e dovrebbe saperlo
anche lei, visto il lavoro che fa!
LUCY: *comincia a perdere la pazienza anche
lei, sotto lo sguardo cupo del marito che stava a braccia incrociate ad
osservarli, sul divano accanto* se
c'è anche una sola possibilità su un milione di salvare mio figlio, non devo
certo dare conto a te e a quello che hai condiviso con lui in pochi giorni!! *sibilandoglielo direttamente in faccia, con gli occhi che
le diventavano rapidamente lucidi* sulla
base di cosa, poi?! una frase che puoi aver travisato! sono i fatti ciò che
conta, e i fatti dicono che ieri poteva morire di ictus qua per terra! *indicandogli
con un gesto secco il tavolo dove avevano cenato la sera prima, a poca distanza
da loro*
STEVE: *le parla alla stessa maniera,
guardandola assottigliando gli occhi e praticamente a pezzi* prima di
scoprire che sua sorella in realtà gli vuole bene. *alzandosi dal divano* e
comunque fate quello che volete, tanto come ha accennato suo marito *indicando
distrattamente Nathan* non ci devo entrare in merito! *non riuscendo quasi a
capire se era più la rabbia o la tristezza in quel momento a dominare il suo
umore, facendo per andare di sopra, fanculo*
LUCY: Steve aspet--
*ma restando interrotta perchè il ragazzo se ne andava e sopraggiungeva invece
Eva, trotterellando per le scale*
EVA: oh, eccoti qua! *inchiodando di
fronte al ragazzo, all'ultimo gradino, piantandosi le mani sui fianchi* Edi mi
aveva giusto mandato giù a controllare che fossi vivo e Dianne non t'avesse
scannato in un attimo di brillantezza! *fermandosi poi qualche istante a
riflettere* o era brilluccichio? *e si porta un dito
alla tempia grattandosi* ah no! lucidità! un attimo di lucidità! *e annuisce,
sorridendogli perchè s'era ricordata il termine "difficile"*
LUCY: *osserva i due con un'espressione
triste e affranta stampata in viso, odiandosi perchè non avrebbe mai voluto
dare un simile dispiacere a un ragazzo cui pure s'era affezionata così tanto
nel giro di poco tempo, ma non potendo fare altrimenti* Eva tesoro, vieni che
ti riporto da mamma, su! *sforzandosi di sorridere e cercando di distrarre la
bambina, così che Steve non dovesse badarle, almeno*
STEVE: *per un solo attimo ha il sorriso
stampato in faccia seppur fosse triste per quello che aveva detto la sorella,
quindi le poggia una mano in testa scompigliandole i capelli e guardandola con
aria dolce* non preoccuparti, ora vado di sopra a dirgli che sono vivo *e
che deve odiarmi. sì deve odiarmi, ha ragione Dianne, quello davvero era un
attimo di lucidità lasciandola andare verso Lucy, guardando la donna con la
coda dell'occhio, è così, anche io ho smesso di soffrire quando ho iniziato
ad odiare Michelle*
EDI: *tranquillo, percorre il corridoio
che aveva appena percorso anche la bambina, fermandosi però a metà
nell'incrociare il ragazzo e sorridendogli nel vederlo* in realtà non sono
davvero così pigro da mandare Eva a cercarti, proprio no! *scuotendo la testa
fingendo di giustificarsi e ridendo*
STEVE: *ha come una stretta al cuore
nell'incrociarlo, stringendo gli occhi, quindi lo prende per un braccio
strattonandolo verso la stanza del ragazzo e sforzando di apparire quanto più
seccato possibile* sì, me ne sono accorto che sei pigro, gli agenti in borghese
mi mandi. *salendo poi le scalette della botola, deve odiarmi,
assolutamente, deve odiarmi*
EDI: scusa! *senza prenderlo sul serio, e
lasciandosi trascinare, entrando in camera dopo che l'aveva fatto lui* però
sai, sali e scendi, mi viene un'ernia a 25 anni di questo passo! *facendo
spallucce e ridendo ancora*
STEVE: sì, vabeh
*sforzando ancora quel tono, prendendo tutta la roba che aveva sparso in camera
di Edi e mettendola alla men peggio nel borsone, senza guardarlo negli occhi, me
lo diceva il mio neurone all'inizio di lasciar perdere, stupida testa* devo
dirti una cosa.
EDI: *segue i gesti del ragazzo con aria
interdetta* ma che fai? guarda che la prenotazione del treno è stasera sul
tardi! *sentendo poi quel che aveva detto, continua a guardarlo con quell'aria
e si stringe nelle spalle* che cosa?
STEVE: la verità. *in tono fermo e
continuando a non guardarlo, mentre continuava a fare quello che stava facendo,
avanti Ve hai fatto lo stronzo 22 anni interi* sei troppo un bravo
ragazzo perciò sarò sincero *stupido* in realtà io sono innamorato di
un'altra persona *non è vero* che non ricambia assolutamente *bugiardo*
così ho pensato che concentrando le mie attenzioni su qualcun'altro me ne sarei
dimenticato, ma vedi, in realtà ho capito solo che l'amo davvero. *facendo
spallucce fingendo indifferenza, chiudendo il borsone e prendendo il fodero con
dentro la chitarra, mettendoselo a tracolla* cioè, mi dispiace anche dirtelo
così, eh, ma non provo niente per te! *scuotendo la testa, ti odio*
EDI: *immobile là dov'era rimasto, "tu non sei
immaginario, stupido!",
per un attimo ha la sensazione di smaterializzarsi e perdere tutta la coscienza
della realtà intorno, "perchè
io sono un alieno... come te!"
lo sguardo ancora fisso su di lui e i suoi gesti, "...sono innamorato di un'altra
persona"
e sgrana di più gli occhi, iniziando a piangere contemporaneamente come avesse
premuto un interruttore, "e
allora dimmelo", "certo che sono innamorato di te!" e resta col
fiato mozzato, "ho
capito solo che l'amo davvero",
prendendo a tremare da testa a piedi e scuotere la testa, "anche io
voglio stare con te!"
senza fare un fiato, e infatti non riprende a respirare finchè
lui non pronuncia quell'ultima frase, "ma
non provo niente per te!",
e rilascia i pugni che aveva stretto per la tensione, "è come la prima volta che
ho suonato la chitarra, e ho capito che non avevo bisogno di nient'altro, è
così!",
e prova a parlare, ma non produce alcun suono, come se il cervello non
rispondesse affatto, "vi
ho fottuti, certo che voglio divertirmi", e perde un battito dopo l'altro,
avvertendo debolezza in ogni punto del corpo, "proviamo a fare di nuovo
l'amore?"*
STEVE: *resta immobile col cuore in mille
pezzettini, imponendosi di resistere e soprattutto di respingere l'istinto di
andargli vicino per abbracciarlo e dirgli tutta la vera verità, distogliendo lo
sguardo, stringendo i pugni, ti amo, Edi... scuotendo impercettibilmente
la testa, mettendosi anche il borsone sulla spalla, praticamente vuoto e con i
pensieri azzerati, sforzandosi di sorridergli debolmente* dai, non ci pensare,
tanto ora vai in Svizzera, ti dimenticherai di me e vivrai felice per il resto
dei tuoi giorni *che cazzata* vedrai! sicuramente incontrerai qualcuno
che non sia stronzo come me e mi identificherai come una perdita di tempo! *se
lo lasciassi almeno non avrebbe da soffrire perchè ti ha perso, ci arrivi o no?*
EDI: *"non volevo farti male...", con la testa
che produce fitte sempre più dolorose, il cuore che l'accompagna, "è su
Plutone che voglio andare, okei...?" e i tremiti che non accennano a
smettere, "proprio
perchè fa freddo non posso lasciarti solo!", fa qualche passo lentamente
verso di lui, "sono
qui con te...",
quindi copre la distanza tra sè e il ragazzo allungando un braccio verso di
lui, "...e
non svanirò improvvisamente come una sorta d'allucinazione." e quasi gli
cade addosso, "ecco,
dà le vertigini..."
stringendolo più che potesse, "verrò
con te."*
t... i a...
mo...
STEVE: *sgrana gli occhi che cominciavano
quasi a essere lucidi, sebbene si era imposto di apparire freddo e razionale, a
quelle parole, sentendosi come un puzzle gettato a terra e smontato, non può
averlo detto meccanicamente, non--- scuotendo impercettibilmente la testa
"credi di saper fare il mio lavoro meglio di me?" spostando un
braccio bloccandosi a metà del gesto non sapendo che fare, "non credo
tu debba entrarne in merito"* n-non.. *accarezzandogli la testa, se
solo mi ascoltassero, amore, se solo mi credessero..* non piangere, dai...
EDI: *resta a tenerlo abbracciato più
stretto che potesse, desiderando con tutte le forze che ricambiasse quel gesto
perchè ogni volta che lo faceva "sono
felice!",
e non accenna minimamente a smettere di piangere, anzi trema di più perchè si
sente venire meno nelle gambe, "vorrei
essere il tuo primo pensiero quando ti svegli e l'ultimo quando ti addormenti,
vorrei vedere il mondo con te, vorrei... mancarti... e vorrei che suonassi per
me, vorrei che m'insegnassi tutte le cose che non so, vorrei dare il tuo nome a
una stella..."*
devo farti
vedere la tua stella.. come faccio se non vieni con me.. *con un filo
di voce, non sapendo come trattenerlo, come fargli capire, come fare in modo
che tornasse tutto come pochi minuti prima*
STEVE: am-- *scuotendo la testa come a vietarsi
di parlare* Edi, non me la merito mica la stella, su! *avvicinandosi al letto
per farlo sedere, scostandoselo di dosso, standogli però di fronte* quella la
devi dedicare a chi ti ama davvero! *avvertendo un dolore lancinante
all'altezza del cuore, togliendogli gli occhiali e asciugandogli le lacrime con
la manica della felpa, se solo potessi fare qualcosa.. "se c'è anche
una sola possibilità su un milione di salvare mio figlio, non devo certo dare
conto a te e a quello che hai condiviso con lui in pochi giorni!! "* mica
a me...
EDI: *seduto sul letto, tiene gli occhi
piantati nei suoi anche se gli bruciano tanto, poi in tono fermissimo anche se
flebile come un soffio* quelle
cose,
*e serra più forte le mani sulla coperta, quasi a farsi male, mentre ripete una
frase che già gli aveva detto quella stessa mattina* vogliono dire qualcosa solo se le
penso con TE
*e lo guarda ancora fisso, anche se piangeva* se non posso dedicarla a te, non
voglio più vedere nemmeno una sola stella in tutta la mia vita.
STEVE: *scuote la testa velocemente, voglio
sparire dalla faccia della terra* non dire così ora! *sforzandosi di
sorridergli* un giorno, quando meno te l'aspetti, ti innamorerai di nuovo e ne
vedrai così tante di stelle, che quella che rappresentava me era solo la luce
di un aereoplano. *annuendogli, scostandosi e andando
verso la botola, aprendola, "proviamo
a fare di nuovo l'amore?"* vado a salutare Eva... ci.. ci vediamo...
*"è come quando sono andato all'osservatorio di papà la prima volta e
mi ha fatto guardare nel telescopio e ho visto tutte quelle cose bellissime e
ho capito che era quello che volevo fare davvero nella mia vita..."
facendogli cenno con la mano, "ecco, così..." uscendo e incrociando
Dianne, quindi la guarda con aria quasi supplice* prenditi cura di lui, Dianne,
per favore...
DIANNE: *che si aggirava da quelle parti in
attesa che Steve tornasse, scuote appena la testa nel sentirgli dire quelle
parole e senza se nè ma sale in fretta la scala ed entra in camera del
fratello, trovandolo come una statua sul letto a fissare la botola oltre la
quale era appena sparito Steve, per cui va subito sul letto accanto a lui,
abbracciandolo stretto* presto
passerà, Edi... te lo dimenticherai e starai meglio...
EDI: *respira a stento, senza muovere un
solo nervo nemmeno quando la sorella lo abbraccia, poi appena sente quelle
parole ha come un raptus ed esplode letteralmente, riprendendo a piangere più
di prima e urlando* NON VOGLIO! CAPITO? NON VOGLIO!! *e agitandosi mentre
trema, cercando di liberarsi dalla stretta della sorella per scendere dalla
stanza anche lui* NON VOGLIO, IO LO AMO, NON VOGLIO CHE SE NE VADA, NON VOGLIO,
NON VOGLIO, LASCIAMI!! *dimenandosi tra le braccia di Dianne che per contro lo
teneva più stretto, per evitare che lo seguisse* NON VOGLIO!!
STEVE: *lo sente urlare e stringe di più la
manica del borsone come se volesse immediatamente tornare da lui, è per il
suo bene che te ne vai, deficiente! quindi fa una corsa lungo tutte le
scale, nemmeno lo sa quanto lo ami... fermandosi all'ultimo gradino,
stropicciandosi gli occhi, trovandosi ad osservare la scena di Eva aggrappata
alla porta che non voleva andare via*
EVA: *appunto, aggrappata allo stipite
della porta* non ci vado a casa senza Steve!!!
STEVE: *tira un sospiro, forza Ve, porta
Eva a casa, vai a prendere il primo treno che trovi e tornatene a lavorare,
così non avrai nemmeno la forza di pensare* vieni Eva, andiamo... ti porto
io a casa...
LUCY: *che cercava di portare la bambina a
casa, vede il ragazzo coi bagagli in spalla e rimane a fissarlo qualche attimo,
sentendo poi distintamente la voce del figlio che ancora urlava, ma un po' più
vicina, e sente una stretta al cuore* che hai fatto..?
STEVE: *tira un respiro profondo,
praticamente esausto, distrutto da tutta quella storia* se me ne vado, *facendo
scendere la bambina, prendendole la mano* Edi non avrà da soffrire per me
quando sarà in Svizzera, per lui sarà molto più facile. *con voce praticamente
strozzata, annuendo, poi alla bambina* su, forza, fai la brava e saluta!
LUCY: *stringe gli occhi per qualche attimo
a quelle parole, sentendosi peggio che mai al pensiero di quello che dovevano
star sentendo entrambi, ma
forse è davvero meglio così...*
mi
dispiace, Steve...
*e si morde forte un labbro a sentire alternatamente le urla del figlio e
quelle di Dianne che si sforzava di trattenerlo*
STEVE: *sì, ci credo proprio... si
stringe nelle spalle, poi nuovamente con voce strozzata* io vado, arrivederci
*e fa per uscire, trascinando via la bambina di peso, senza nemmeno voltarsi, perchè...
allontanandosi, poi, dal cancello*
***
ANGOLO RECENSIONI
CriminalMindsCorp. a rapporto<3
*la CMC si asciuga le lacrime* ... *tira su col
naso* ...BWAAAAAAA!!! çWç non v'ha fatto piangere
questo capitolo, eh?! poverini questi due, non hanno un attimo di pace T_T chissà come andrà a finire...
Lelèchan:
ç______ç anche Ve la pensa come te, consolati!
Martyz: 1) noi lo facciamo apposta
per provocare xD 2) su come puoi dire vita triste se
siamo tra i ricordi della tua vita? xD (ndMario, tra l'altro rido come una scema a pensarci
MAUHUHAUHAUHAHAU) 3) è caduta dalle scale, quale allineamento dei pianeti o_ò 4) ç_ç 5) leggi per sapere!
6) abbiamo appena aggiornato ù_ùe grazie <3
Marie16:
infatti, questa è una cosa a suo favore, anche se non giustifica totalmente il
comportamento che ha avuto... in fondo non è tanto antipatica e stronza, no? :P
Sally_182: non
risponderemo alle tue mille domande, semplicemente ti consigliamo di continuare
a leggere <3 ed è bella e giusta l'interpretazione che hai della foto :3
Higasi: è compito di Ve proteggere
Edi, sai? non rubargli il lavoro o_ò (anche se in
questo capitolo... ç____ç bwaaaaa speriamo si
riprenda pure quell'altro!) e non piangere su... e soprattutto non farti venire
niente DX <3
Chibimal: ovvio che interrompiamo sul
più bello, altrimenti dov'è la suspence?! xDmauhahua tutti a rivalutare
Dianne :D eccoti l'aggiornamento :3
Capitolo 23 *** Please just take these photos from my hands ***
« C O B A L A M I N »
« COBALAMIN »
original
screenplay by CriminalMindsCorp.
***
CAPITOLO
XXIII
- Please
just take these photos from my hands -
ore 08:00 am, Londra.
STEVE: *circa un mese dopo il viaggio in Cornovaglia e che Edi era
partito per la Svizzera, è steso sul letto della propria camera al college, con
i vestiti ancora sporchi dalla nottata passata al lavoro e i capelli che gli
erano cresciuti di molto visto che a tutto aveva pensato meno che a tagliarli,
si sveglia di soprassalto dal sonno* NO!!! *aprendo gli occhi di scatto e
guardandosi intorno, non notando nessuno, quindi si ributta sul letto,
sbuffando, buttando un occhio alla fotografia della propria stella che aveva
rubato a Edison qualche tempo prima, chissà... avvertendo una stretta al
cuore come ogni volta che gli capitava di vederla, quindi la stacca dal muro
con fare brusco e la butta sotto al letto, quale fortuna delle fortune,
stronzate! solo stronzate!!*
***
ore 08:05 am, Ginevra.
Dianne: *vestita in jeans e un semplice pullover bianco già visto su
qualcun'altro,
talmente sfatta e stanca che quasi non la si riconosce, è seduta su una
panchina nel mezzo di un'area verde attigua a un imponente edificio bianco, il
maggiore ospedale della città. In una mano il telefono cellulare, nell'altra un
foglietto di carta, digita un numero, poi resta in attesa di una risposta,
stringendosi nella maglia per il freddo e guardandosi intorno con espressione
spenta*
Steve: *si è appena acceso una sigaretta facendo un tiro quando sente
lo squillo di un telefono e cerca alla cazzo quello di camera propria, tastando
varie cose prima di prendere la cornetta, alzandola, cacciando il fumo in uno
sbuffo, e mo chi cazzo è... rispondendo* seh?
Dianne: *resta zitta un paio di secondi, trattenendo quasi il respiro,
poi a voce bassa* Steve? sei tu?
Steve: *non riconosce la voce della ragazza visto che è ancora stonato
dal sonno, dal fumo e dall'alcool, quindi ancora in tono di voce secco* se non
sono io è qualcuno che ha la mia stessa voce.
Dianne: *lo ascolta in silenzio, poi alza lo sguardo stanco e cerchiato
da due profonde occhiaie al cielo che si annuvolava* Steve, sono Dianne...
Halley... *quasi cercando di evitare di nominare il fratello*
Steve: *sgrana gli occhi come a svegliarsi di botto, alzandosi e
mettendosi seduto, stringendo gli occhi per il mal di testa* ah... Dianne...
*assumendo un'espressione stranita* che... perchè.... *scuotendo la testa
cercando di ordinare le parole* come mai mi hai telefonato?
Dianne: *riabbassa lo sguardo, poi poggia un gomito sul ginocchio e si
tiene la fronte, con la mano in mezzo ai capelli in disordine* come stai..?
*ignorando, per il momento, la domanda che le aveva fatto*
Steve: *assume un'espressione interdetta, alzandosi dal letto e andando
verso il bagno, aprendo il rubinetto del lavandino* sono stato meglio.
*annuendo anche se lei non poteva vederlo* tu?
Dianne: anch'io sono stata meglio... *e anche lui..., portando la
mano dai capelli a coprirsi* sei a Londra?
Steve: *che mentre ascoltava si era lavato la faccia, si passa
l'asciugamano in volto* sì, al college *mettendo l'asciugamano a posto di
nuovo* voi siete ancora in Svizzera?
Dianne: sì... *e resta zitta diversi secondi senza avere il coraggio di
parlare, poi a voce ancora più bassa* ho dovuto prendere il tuo numero di
nascosto dal suo cellulare...
i miei non volevano che ti chiamassi...
Steve: *assume un'espressione preoccupata, rimettendosi seduto a letto*
è successo qualcosa a Edi?
Dianne: *trattiene di nuovo il respiro come avesse sperato che quella
domanda non arrivasse mai anche se l'aveva chiamato apposta* ...sì. e i miei
dicevano che sarebbe stato meglio tenerti fuori, visto quello che hanno
combinato, ormai... ma per quel poco che so di te, posso dire per certo che non
l'avresti voluto, e per questo ti ho chiamato lo stesso...
Steve: porca puttana!! *ignora praticamente tutto quello che le aveva
detto la ragazza, sfilandosi la maglia e mettendosene una pulita presa random
dall'armadio* che diavolo è successo, Dianne, qualcosa di grave?
Dianne: *sente dei passi dietro di sè, quindi si volta di scatto temendo
fosse uno dei genitori ma era soltanto un infermiere, quindi torna a parlare
sottovoce* io ho cercato di spiegarglielo, che era grazie a te che stava
meglio, Steve... dopo che te ne sei andato è precipitato tutto, non ha
praticamente più dormito nè quasi mangiato, non ha voluto mettere il naso fuori
di camera nemmeno a trascinarcelo... ed è peggiorato, Steve, non ci riconosce
più a tratti... *col tono strozzato dal pianto, coprendosi quindi la bocca per
non farsi notare* ieri
non riusciva a dire il mio nome nemmeno, ha crisi tutti i giorni, è fisso in
ospedale da una settimana e mezza già e lo stanno riempiendo di farmaci... *quindi,
quasi mormorando* sta
morendo, Steve...
Steve: *sgrana pian piano gli occhi man mano che l'ascolta, "mh,
penso che dovrò farmi un tatuaggio" NO..."e tu mi farai da vocalist!" NO... "devo dare il tuo nome
a una stella" NO!! "dobbiamo vedere tanti posti insieme" NO!!! avendo
quasi un mancamento nel sentire quelle ultime tre parole, restando quasi senza
fiato* non.. non starai dicendo davvero.. vero..? stai.. stai mentendo...
*scuotendo la testa come se non realizzasse, "sta morendo,
Steve..." ed ha uno scatto nell'uscire dalla stanza stando ancora al
cellulare con la ragazza, facendo per uscire dal college senza nemmeno sapere
che cosa stava facendo in quell'istante*
Dianne: *scuote la testa senza sapere che dirgli, cercando di asciugarsi
gli occhi con la manica del maglione rubato al fratello* potrei mai mentire su
una cosa del genere, Steve..?
Steve: *prima controlla se in tasca aveva contanti necessari per fare
quello che voleva fare, una volta che se ne è accertato inizia a correre come
un pazzo verso la stazione per prendere la metropolitana per Heathrow* come
cazzo si chiama l'ospedale, Dianne?
Dianne: *sorride debolmente per la tenerezza di quel momento, visto che
era sicura al cento per cento che avrebbe fatto un gesto simile* è l'ospedale
universitario, vuoi che chiami un taxi per farti venire a prendere
all'aeroporto...?
Steve: sì, ti mando un sms dopo per farti sapere a che ora c'è l'aereo!
*superando i controlli alla metro* grazie di tutto, Dianne *correndo verso i
binari visto che stava arrivando la metro*
Dianne: va bene.. *e deglutisce, asciugandosi di nuovo gli occhi e
voltandosi nel vedere sopraggiungere la madre* c'è mia madre, fammi sapere
prima che puoi, buon viaggio.. *e attacca in fretta e furia, nascondendo il
cellulare in tasca*
Steve: ok, mi faccio sentire io! *staccando la chiamata, entrando a
tempo nella metro, abbandonandosi contro la porta che si era chiusa dopo il suo
ingresso, Edi... non puoi farmi questo...*
***
ore 08:00 pm circa, ospedale universitario di Ginevra.
Steve: *corre lungo tutto il cortile dell'ospedale come un pazzo,
nonostante fosse stanco per il viaggio e ancora sottoshock per la notizia,
raggiungendo la reception e parlando con il suo francese che quasi suonava
perfetto alla tipa dietro al bancone* mi dica immediatamente dov'è Halley,
Edison Halley e si muova!
Infermiera: *sussulta spiazzata a quell'arrivo così di colpo, quindi scuote
appena la testa mentre compilava dei documenti su una cartelletta* non alzi la
voce, siamo in un ospedale, e lei chi è, signore?
Steve: *abbassa la voce, mantenendo comunque quel tono mezzo agitato*
senta, non mi faccia domande idiote e mi dica dove diavolo sta Edison Halley, è
questione di vita o di morte, se vuole le lascio i documenti, mi dica dov'è
quella stanza la prego me lo dica devo vederlo, me lo dica! *assumendo man mano
che parlava un tono sempre più supplice, prendendo appunto i documenti dalla
tasca*
Infermiera: *scuote ancora la testa rivolgendosi alla collega che era con
lei dietro il bancone, parlando a mezza voce* prova a chiamare qualcuno, non
possiamo certo farlo salire cos--
Dianne: Steve!! *raggiungendolo attraverso la hall dell'ospedale non
appena lo vede, rincuorata* eccoti finalmente! sta con me, può salire, siamo
della stanza 157! *rivolgendosi alle infermiere* vieni, ti porto da l--
Nathan: *sopraggiungendo con l'aria di chi aveva inseguito più che
semplicemente seguito la ragazza* che ti salta in mente, Dianne?! *poi incrocia
il ragazzo* Steve... *e assume un'espressione colpevole, è venuto fin qui
da Londra per...*
Steve: oh santo cielo Dianne, meno male che sei arrivata! *voltandosi
poi e notando anche Nathan, quindi lo guarda con espressione quasi omicida
dipinta sul volto* guardi, meglio che non le rivolgo proprio la parola, anche
perchè non ho tempo da perdere! *poi rivolgendosi di nuovo alla ragazza* dimmi
come si arriva alla stanza, spiegami meglio cos'è successo...
Nathan: vista la situazione, non è proprio il caso di mettere altra carne
a cuocere! *protestando a quell'imposizione* capisco che anche tu ne stia
soffrendo, ma abbi la maturità di capire e rispettare il dolore di una famig--
Dianne: PAPA',
BASTA!!
*sibilandolo tra i denti esasperata perchè non poteva comunque alzare la voce,
e afferrando un braccio del ragazzo* è perchè gliel'avete allontanato che
adesso mio fratello sta male, lo capisci?! stava meglio per davvero, e appena
se n'è andato lui è peggiorato fino a ridursi così!! *poi in tono durissimo* e
non ho assolutamente intenzione di stare qua a vedere mio fratello che muore
senza alzare un dito, CHIARO?! *facendo poi per portare il ragazzo verso
l'ascensore che portava ai reparti*
Steve: *nemmeno lo calcola e si limita solo a sbuffare guardando
l'orologio, lasciandosi trascinare poi da Dianne sia in ascensore e poi verso
la stanza dove c'era Edi* forse mi sarei dovuto imporre di più...
Dianne: non è colpa tua. non pensarlo neanche... *scuotendo la testa e
continuando a portarlo verso la stanza* ho sbagliato io per diciotto anni, e
hanno sbagliato i miei a portarlo qui, e ancora ho sbagliato io e consigliarti
di lasciarlo... quasi tutta la colpa è mia, ma sto cercando di rimediare come
posso... *con le lacrime agli occhi perchè comunque sarebbe stato tutto inutile
da lì a poco, raggiungendo la stanza che aveva la porta chiusa, e Lucy era
dentro col ragazzo* mi
sto facendo salassare perchè sono l'unica compatibile col suo gruppo sanguigno
in famiglia... ma adesso lo vedrai... almeno... *portandosi una mano alla fronte
sull'orlo di una crisi nervosa e indicandogli la porta, senza aprirla,
abbassando lo sguardo*
Steve: non dire così Dianne, *camminando accanto a lei, intristendosi
di più ad ogni passo, che faccio ora che posso fare perchè sono venuto qui
con che faccia mi posso presentare davanti al mio piccolo alieno?* anche i
tuoi pensavano che era meglio se lo lasciavo, ne ho parlato a tua mamma prima
di uscire di casa, ma che dovevo fare ero disarmato e-- *entrando nella stanza
restando fermo sulla soglia, col cuore che perde un battito* Edi…
***
ANGOLO RECENSIONI
CriminalMindsCorp. a rapporto<3
qua si prospetta una tragedia che manco la buon’anima
di Vittorio Alfieri... comunque! O_O" beh grazie
a tutti per le recensioni! non c'aspettavamo mica tutta quest'affluenza alle
urne O_O brave brave <3
siamo felici di questo e delle belle parole che ci dite ^W^!
Lelèchan:
questi psichiatri... qua nessuno sa svolgere più il proprio lavoro con
professionalità .____.
Martyz:o_ò OOOOOOOOOOOOOOH
NON DARE DEL CRETINO A STEVE!! quello pensava di fare una cosa buona per il suo
piccino .___. se devi prendertela con qualcuno, fallo con Lucy e Nathan D: e
comunque la storia non è finita con quel capitolo, eccotene
uno nuovo :3
Marie16: qua
in fondo tutti provano ad agire per il bene di Edi, ma vedi un po' che gli
combinano...
Sally_182: (ndMary la mente di Ve
è un pochino contorta, te lo dico io che sono la mamma: lui pensa di fargli
bene nel lasciarlo andare lì con la famiglia, poi i genitori di Edi non l'hanno
trattato molto bene in mattinata : quindi insomma, c'aveva le mani legate.) çWç grazie per le splendide parole, siamo entusiaste di
riuscire a trasmettere emozioni <3per delle "scrittrici" penso questo sia un enorme traguardo!
Higasi: hai
ragione, non si può sapere cos'è meglio per una persona, ma uno ci prova, no?
si fanno un sacco di errori sperando di fare del bene a qualcuno e Ve non è di
certo impazzito che di punto in bianco se ne esce col fare una stronzata e
allora non lo ama più. spero che questo capitolo nuovo ti sia piaciuto un po'
di più di quello precedente!
Lidiuz93:
infatti non è ancora finita xD
Stacyfore: tu
sì che hai capito il dolore di entrambi :) per il resto, come si dice,
"diamo tempo al tempo!" ^^!
Free__sky__77: ciao
nuova lettrice :D siamo contente di leggerti, finalmente! non ti possiamo dire
su cosa ci hai preso e su cosa no, ma di sicuro siamo d'accordo che tutto
questo dolore non se lo meritano proprio. vedi di dormire un po', su xD sognati questi due <3 (e come vedi siamo state brave.
abbiamo aggiornato subito XD)
Capitolo 24 *** All good things come to an end ***
« C O B A L A M I N »
« COBALAMIN »
original
screenplay by CriminalMindsCorp.
***
CAPITOLO
XXIV
- All good things come to an end -
STEVE: …non dire così Dianne, *camminando accanto a lei,
intristendosi di più ad ogni passo, che faccio ora che posso fare perchè
sono venuto qui con che faccia mi posso presentare davanti al mio piccolo
alieno?* anche i tuoi pensavano che era meglio se lo lasciavo, ne ho
parlato a tua mamma prima di uscire di casa, ma che dovevo fare ero disarmato
e-- *entrando nella stanza restando fermo sulla soglia, col cuore che perde un
battito* Edi..
LUCY: *seduta a bordo letto per tenere stretta la mano del
figlio nelle sue, si volta a fissare il ragazzo sulla porta non appena la vede
aprirsi, gli occhi lucidissimi ed evidentemente esausti, da persona che da
troppo non dormiva decentemente, e non fa un fiato, quasi se l'aspettasse,
tornando subito dopo a guardare il figlio che stava in quel letto a contorcersi
piano di dolore per l'effetto dei calmanti che terminava l'ennesima volta,
lamentandosi per il male alla testa mentre era cosciente e restando come morto
dopo le convulsioni, sfinito da tutte quelle crisi, e addirittura dimagrito più
di quanto lo fosse un mese prima*
STEVE: *rimane sconvolto nell'osservare la scena, scuotendo
appena la testa come a riprendersi da qualsiasi pensiero e si avvicina
inconsciamente a Edi dopo aver rivolto la stessa occhiataccia omicida che aveva
riservato a Nathan poco prima anche a Lucy, rimanendo un attimo indeciso sul da
farsi, ma poi si piega un po' sulle ginocchia restando vicino al letto del
ragazzo, carezzandogli delicatamente il volto quasi lo sfiorasse soltanto*
piccolo...
DIANNE: *rientra in camera avvicinandosi alla madre, mettendole
le mani sulle spalle e tirandola piano a sè, chinandosi a bisbigliarle qualcosa
a un orecchio e convincendola a lasciarli almeno un attimo da soli, per cui la
fa alzare e la porta con sè al di fuori della stanza, pur rimanendo accanto
alla soglia per poter controllare dentro*
EDI: *resta con la mano a mezz'aria qualche istante quando la
madre lo lascia, voltandosi verso il ragazzo e guardandolo fisso con occhi
spenti mentre rimette piano la mano giù sul letto, stringendo forte il lenzuolo
per sfogare il dolore, e respirando a tratti mentre inconsciamente piangeva per
il male alla testa*
STEVE: *lancia un'occhiata a Dianne come a ringraziarla,
sedendosi poi sul letto, prendendogli una mano e stringendola nella propria,
allungandosi la manica della felpa e asciugandogli gli occhi, dandogli un
leggero bacio sulla fronte* che ti hanno fatto... *ed è anche colpa
mia, mi dovevo far ascoltare, dovevo insistere, dovevo restare vicino a te*
EDI: *socchiude gli occhi al susseguirsi di quei gesti, come
se li capisse pur non reagendo, e continua comunque a fissarlo negli occhi
respirando un po' più piano, senza riuscire nemmeno a parlare, ma probabilmente
non lo riconosceva neppure*
STEVE: *lo fissa negli occhi a sua volta, portando la mano
libera a scostargli una ciocca di capelli da davanti agli occhi, parlandogli
con tono dolce e pacato, quasi come se gli occhi di Edi l'avessero calmato da
tutto quel nervosismo, anche se era triste per la situazione in cui versava* non
mi riconosci, vero...?
EDI: *respira più a fondo e in maniera irregolare, lacrimando
ancora per il male ma senza spostare di un millimetro gli occhi dai suoi,
insieme sofferente e stanco, però gli stringe un poco più forte la mano quasi a
rispondergli, e mima solo con le labbra, "Steve"*
STEVE: *resta sorpreso da quella cosa, annuendogli piano,
ripetendo di nuovo quel gesto di asciugargli le lacrime, senza staccare gli
occhi dai suoi e parlando ancora con quel tono, consapevole del fatto che
l'ascoltava e lo capiva* di tutte quelle cose che ti ho detto a casa tua...
non era vera nemmeno una sillaba... *stringendogli di più la mano,
respirando piano a sua volta* dicevano che saresti stato meglio se venendo
qui non avessi dovuto soffrire la mia mancanza, se mi avessi odiato... sarei
stato felice se tu fossi stato meglio, anche a costo di essere odiato da te... *poi
scuote piano la testa* io durante questo tempo non ho smesso di amarti
nemmeno per un secondo…
EDI: *allenta leggermente la presa dalla mano del ragazzo
sentendo quelle parole, chiudendo gli occhi per i dolori atroci alla testa,
sentendo al contempo ovattata e in eco la sua voce, "non era vero",
"felice", "amarti" e si contorce in quel letto per quanto
stava male stringendogli di nuovo più forte la mano, per poi riallentarla ancora di scatto, fermandosi di nuovo nella
crisi* Steve...
STEVE: *continua a guardarlo con aria dolce seppur intristito
per quanto si sentiva male il ragazzo ed ogni piccolo lamento suonava come una
pugnalata al cuore, gli stringe di più la mano portandosela davanti alla bocca
quasi sfiorandogliela con le labbra* ti amo... davvero, Edi.. *dicendolo
in tono basso e dolce, ma convinto*
EDI: *lo guarda ad occhi socchiusi e annebbiati perchè a
quelle parole piangeva ancora di più, all'idea che stava per finire tutto - e
lo sapeva da un mese ormai - ma non aveva avuto nemmeno il tempo di stare
ancora un po' con lui e fare almeno una di tutte quelle cose che avevano
inutilmente progettato* ho
p-paura...
*tenendo la testa inclinata sul cuscino, cercando di parlargli con lo sguardo
più che a voce* ho
paura...
STEVE: *porta una mano a carezzargli dolcemente il viso,
delicatamente nemmeno fosse fatto di porcellana e avesse paura di romperlo,
asciugandogli le lacrime con le mani* non avere paura, piccolo, ci sono io
qui... *maledicendosi mentalmente per quello che, anche se in buona fede,
aveva fatto, e ancora di più perchè l'intuizione che aveva avuto era giusta ma
non gli avevano creduto* andrà tutto bene, vedrai...
EDI: *stringe forte gli occhi all'ennesima fitta, “se mi abbracci
non posso sentire freddo!”
e gli sembra di sentire i suoni,i rumori e le luci della festa a cui l'aveva
incontrato quasi per errore, “e
non ho paura di niente!”
sostituite da quelle emanate dalle stelline adesive della sua camera nel
college, che fissava mentre facevano l’amore la prima volta, “lo so che mi hai
detto di non pensare a queste cose...” e senza riaprire gli occhi perchè il
dolore non accennava minimamente a diminuire, fisse nella mente quelle stesse
luci che adesso erano le lucciole che avevano visto dalla casetta sull’albero,
“...però ho
pensato che se potessi scegliere come morire, lo vorrei fare così.” e allunga le
braccia verso il ragazzo senza riuscire nemmeno a parlargli per la debolezza*
STEVE: *gli si avvicina di più abbracciandolo per quanto
potesse senza stringerlo forte per non fargli male, poi scuote la testa
impercettibilmente e senza minimamente prendere in considerazione la gravità
della situazione perchè non voleva nè poteva realizzare, rimane così
abbracciato a lui sentendosi forse per la prima volta debole e impotente,
limitandosi a dire con voce strozzata e quasi come se avesse percepito il
pensiero del ragazzo* non le pensare nemmeno, queste cose...
EDI: *”perchè
stare così mi rende felice.”
e non appena lo abbraccia, lo stringe a sua volta più che può, “posso rimanere
solo un altro pochino così?”
poi mormora il suo nome in maniera incomprensibile, “puoi rimanere così quanto vuoi.” quindi
trattiene il fiato, mentre quel dolore fortissimo si spegneva quasi di colpo
assieme alle luci, i suoni e tutto il resto, “e cosa stai sognando?” quindi
rilascia il respiro chiudendo piano gli occhi, allentando la presa, “di stare sempre
così.”
e resta abbandonato tra le braccia del ragazzo, immobile.*
STEVE: *continua a tenerlo
abbracciato in quel susseguirsi dei pensieri del ragazzo che lui non poteva
sapere, in pieno buio mentale, cosa succede? sentendolo rilasciare il
respiro, che cazzo sta succedendo?* Edi... *sentendolo
appesantirsi tra le braccia e quindi di colpo sbianca sgranando gli occhi che
diventavano apatici, ho paura, Edi e istintivamente lo abbraccia di più
avvertendo tutta la sua debolezza crescere ed espandersi in tutto il corpo,
poggiando la testa sulla spalla del ragazzo, con le lacrime che iniziavano a
solcargli il viso e lui nemmeno se ne era accorto, non puoi farmi questo,
Edi, dimmi che succede*amore...
***
ANGOLO RECENSIONI
CriminalMindsCorp. a rapporto<3
Lelèchan: HAI DATO DEL DANNATO A MIO FIGLIO. te ne pentirai, eccome, te ne farò
pentire. (ndMary) o.ò
Martyz: *la CMC si allontana gesticolando*susu, non mi pare il caso, abbassa quell'arma D: Edi ti ha
capito con quella metafora ed è d'accordo con te DX eccoti l'aggiornamento, ma
ora liberaciH!
Marie16:purtroppo anche Steve lo
sapeva, ma non l'hanno ascoltato ._.
Sally_182:loro due sono un po' come i
pappagallini inseparabili, hai presente? è perchè si amano davvero... e tu che
cerchi il lato romantico delle cose, dovresti sapere che l'amore non ha confini
;) ma hai visto ora in che condizioni è Edi? .___.
Higasi: purtroppo essere genitori non è un lavoro facile e il rapporto che
intercorre coi figli è sempre strano. e io non credo che ci conoscano
"meno", magari non sanno tutto quello che facciamo o le situazioni in
cui ci troviamo, però sanno esattamente cosa sentiamo. siamo contente che ti
sia ricreduta su Dianne, in effetti se lo merita un riconoscimento, senza di
lei Ve non avrebbe saputo niente... :( speriamo ti sia piaciuto anche questo
capitolo!
Lidiuz93: infatti non è finita ancora! continua a leggerci <3
Chibimal:noi non siamo cattive .______.
è che ci disegnano così!
Free__sky__77:in bocca al lupo per gli esami
*w* so cosa significa appigliarsi a qualcosa il giorno prima degli esami D:
anche Ve ed Edi ti augurano buona fortuna u,u e comunque sappi che tutto era
fatto in buona fede per il piccino ._.
ciurma! sappiate che la storia non è ancora
finita, quindi continuate a controllare tra gli aggiornamenti...
Steve: *continua a tenerlo abbracciato in quel susseguirsi dei
pensieri del ragazzo che lui non poteva sapere, in pieno buio mentale, cosa
succede? sentendolo rilasciare il respiro, che cazzo sta succedendo?*
Edi... *sentendolo appesantirsi tra le braccia e quindi di colpo sbianca
sgranando gli occhi che diventavano apatici, ho paura, Edi e
istintivamente lo abbraccia di più avvertendo tutta la sua debolezza crescere
ed espandersi in tutto il corpo, poggiando la testa sulla spalla del ragazzo,
con le lacrime che iniziavano a solcargli il viso e lui nemmeno se ne era
accorto, non puoi farmi questo, Edi, dimmi che succede* amore...
Dottore: *dopo aver guardato con un sospiro i familiari che
piangevano e versavano tutti nella stesso identico stato al contempo distrutto
e rassegnato, cercando di tenere i nervi saldi come la sua professione
richiedeva si avvicina ai due con sguardo grave e senza strumenti nè
attrezzature, senza nemmeno chiedere a Steve di spostarsi vista la situazione,
prendendo solamente con una mano il polso dell'altro ragazzo* ... *sgranando
gli occhi perchè non se l'aspettava* un momento giovanotto, spostati per
favore!! *a Steve, in tono esagitato e con urgenza*
Steve: *alza lo sguardo verso il medico dopo che si era
stropicciato gli occhi con il palmo della mano, scioccato, senza quasi più
forza* ...che..?
Dottore: *sta chinato verso il letto tirando fuori in fretta e
furia lo stetoscopio dalla tasca e indossandolo, poggiandolo sul petto di Edi
che era ancora immobile ed esanime nel letto mentre controllava il tempo
all'orologio da polso* ma è vivo!! *e sorride istintivamente verso il ragazzo,
bussando ripetutamente il pulsante lì accanto per far accorrere un infermiere,
che compare dopo qualche istante* presto, il carvasin, standard! *e si alza
dopo aver sorriso di nuovo al ragazzo, preparando l'ossigeno visto che aveva il
respiro molto flebile*
Steve: *continua a tenere lo sguardo fisso verso il medico, con
gli occhi che gli si illuminavano man mano di più, è vivo... incredulo
quasi, sorridendo meccanicamente al dottore per quella notizia seppur ancora
pallido per lo shock, tirando un respiro profondo nel guardare poi Edi*
Dianne: *che teneva il viso coperto dalle mani, fissa a bocca
aperta la scena scuotendo la testa totalmente incredula* vivo... *e
istintivamente si avvicina un po' di più come a volersene accertare*
Dottore: *non appena l'infermiere ritorna col carvasin,
precisissimo e rapido glielo fa assumere via orale visto che era una compressa
sublinguale, sistemandogli subito dopo la mascherina del respiratore* mai visto
niente del genere *sorridendo ancora mentre sistemava meglio il suo piccolo
paziente nel letto e ordinava una tac all'infermiere firmando una delibera che
gli porgeva* in TUTTA la mia carriera! giuro! *annuendo soddisfatto verso tutti
i presenti, in particolare alla collega che era sotto
shock abbracciata al marito, con gli occhi sbarrati* al diavolo tu e le tue
teorie pessimistiche, Lucy, hai visto? se non ce l'ha tolto questo dalla faccia
della terra, tuo figlio...!
Steve: *alza gli occhi al cielo, in qualche modo rassicurato,
annuendo al medico quasi avesse espresso il concetto che da lì a poco avrebbe
detto in termini e modi propri alla donna per quanto aveva da sfogare,
buttandosi con poca delicatezza su una sedia che era poggiata vicino al letto
mentre tira un sospiro di sollievo, sorridendo a Dianne*
Dianne: *ricambia quel sorriso, felice di aver fatto per una
volta la scelta giusta, quindi aggiunge* meno male che ho chiamato Steve. gli
fa davvero un ottimo effetto! *e si annuisce soddisfatta almeno quanto il
medico*
Lucy: *scostandosi dal marito che sorrideva stancamente a
quell'uscita, ancora tremando e sbiancata per la paura si avvicina al collega
quasi mormorando* sta
bene davvero, Rick...?
Dottore: certo che sta bene, Lucy! *annuendole e tornando a
guardare il ragazzo a letto* c'è mancato veramente poco, ma a quanto pare tuo
figlio non era tanto d'accordo! *sorridendo poi a Steve* e nemmeno il ragazzo
qui!
Steve: *annuisce a Dianne, restando con quel sorriso stampato
in faccia stesso dovuto alla contentezza che Edi stava "meglio", poi
incrocia le braccia ascoltando il medico, ma guardando Lucy e Nathan di
sottecchi* no, che non ero d'accordo. almeno Edi m'ascolta! *dicendolo con una
nota di soddisfazione nel tono*
Lucy: *lancia un'occhiata colpevole al ragazzo dopo quella
frase, scostandosi e rimanendo con lo sguardo basso senza sapere che dire nè
che fare, guardando solo il figlio in quel letto, con aria spenta, finchè non lo vede riaprire un poco gli occhi* Edison...
Dottore: *termina di appuntare sulla cartella medica, quindi
sente la donna bisbigliare e rialza lo sguardo sul ragazzo, vedendolo ritornare
in sè*heyhey, già qui? ma bravo! *sorridendo e tornando ad
appoggiargli lo stetoscopio sul petto per poi togliergli la mascherina visto
che respirava regolarmente* mi vedi bene? *muovendogli un poco la mano davanti
agli occhi, per conferma*
Edi: *guarda fisso quel dottore perchè era la prima cosa che
aveva davanti, non capendo quasi niente, ma rispondendo alla frase con voce
flebile flebile*beh no... sono miope...
Steve:
*tira un altro sospiro, poggiando il gomito sullo schienale della sedia e
poggiando la testa sulla mano, ridacchiando per quello che aveva appena detto*
e pure c'ha ragione..
Dottore: *ride appresso a Steve per quelle parole*
effettivamente! *e si scosta da lì per prendere l'attrezzatura di una sorta di
elettroencefalogramma, estraendo due pinzette a beccuccio dalla tasca per
tenergli i capelli via dalla fronte e fa per incollarci dei piccoli elettrodi*
Edi: *assottiglia appena gli occhi ancora tutto stordito da
quella situazione e il precedente forte dolore alla testa che ancora non gli
faceva distinguere bene il mondo attorno, quindi incrocia con lo sguardo Steve,
che era seduto là vicino* dottore... mi sa che ho di nuovo le allucinazioni...
*ma non distoglie lo sguardo, fissandolo a bocca mezza aperta*
Steve: *alza un sopracciglio a quell'affermazione, ma allora
ho parlato inutilmente tutto 'sto tempo!! sospirando, va beh chi se ne
fotte, l'importante è che stia meglio! e quindi scuote la testa* ma quali allucinazioni?!
Dottore: *guarda interdetto il ragazzino, sbattendo gli occhi e
voltandosi poi verso Steve, ridendo* guarda che è là davvero! *e controlla lo
schermo del macchinario che registrava l'attività cerebrale, appuntando*
Edi: *sbatte gli occhi a sua volta, stupito al massimo, poi
appena Steve gli parla il macchinario comincia a produrre una sequenza di bip quasi assordante* ma tu eri a Londra! *interdetto, ma sorridendo
al contempo perchè finalmente - avendo rimosso quel che era appena capitato -
lo rivedeva dopo un mese, e allungando anche un braccio verso di lui*
Steve: *gli sorride meccanicamente, prendendogli la mano e
giocherellandoci, poi con tono sarcastico* è che ho appena inventato il
teletrasporto!
Dottore: *rimane a guardare l'attivissimo grafico su quello
schermo praticamente scioccato, voltandosi a fissare i due per qualche istante,
poi rivolgendosi a Lucy che era lì in piedi senza fare un fiato a fissare la
scena a sua volta* lo
vedi da sola quello che sta succedendo, no..?
Edi: *senza calcolare minimamente il dottore nè nessun altro,
sorride di più al ragazzo cominciando a riprendere un minimo di colorito,
stando voltato verso di lui e spostandosi anche un poco nel letto per stargli
un po' vicino, incurante del fatto che magari dovesse stare fermo* forte!! *e
gli annuisce anche, convinto* Steve, mentre non c'eri ho scoperto una cosa!
Sono autistico! *dicendolo con una tenerezza disarmante* un sacco di grandi
geni e scienziati del passato lo erano, se mi curo bene mentre cresco potrei
diventare davvero qualcuno d'importante!
Steve: *si scosta trascinando la sedia per stare più vicino a
lui, e gli sorride poi con aria quasi da rimprovero* Edi, devi stare fermo!
*tirando un sospiro, annuendogli* certo che diventerai qualcuno di importante,
non ci sono assolutamente dubbi!
Edi: *rimane fermo solo perchè gliel'aveva detto lui, quindi
annuisce piano piano solamente, poi si blocca un
momento e aggrotta lo sguardo come se stesse realizzando* aspetta un momento,
ma tu m'avevi lasciato, perchè sei qui? *e immediatamente s'illumina di nuovo*
sei tornato? ci hai ripensato? eh? *e gli sorride speranzoso* se vuoi ti
perdono! *in tono tale che suonava come una richiesta più che una concessione,
visto che ignorava totalmente le motivazioni reali per cui l'aveva lasciato*
Dottore: *segue quella scena ancora allibito visto che
l'elettroencefalogramma era attivo e per giunta stabile in quel modo, quindi fa
spallucce verso la donna e suo marito* che dire...! *ed esce dalla camera,
dando una pacca sulla spalla a Nathan*
Nathan: la scienza alza le mani, ecco cosa si deve dire...
*incredulo e scuotendo la testa, andando accanto alla moglie che non riusciva
ancora nemmeno a reagire*
Steve: santo cielo qualcuno glielo rispieghi, perchè!
*borbottando tra sè e sè in tono quasi lamentoso, poi si avvicina a lui
bisbigliandogli all'orecchio, armandosi di pazienza* sono qui per te, scemo,
perchè tutte le cose che ti ho detto a casa tua non erano vere!!
Edi: *lo ascolta in silenzio, quindi arriccia le labbra pensandoci
su qualche secondo* aspetta, forse ho capito: mi hai detto quelle cose brutte
solo perchè così avrei sofferto di meno dovendo venire qui e altre scempiaggini
del genere? *guardandolo sollevando un sopracciglio*
Dianne: *sgrana gli occhi e si volta dall'altra parte, alla faccia sua
se s'è ripreso!*
Steve: *alza un sopracciglio a sua
volta, scostandosi e guardandolo interdetto, quindi con tono sarcastico* oh, ma
che hai imparato a giocare a cluedo in questo mese?!
Edi: *assottiglia leggermente gli occhi verso il ragazzo,
perplesso* e secondo te *prendendo pure a gesticolare, col sottofondo
ininterrotto di quei bip*
bastava che tu mi dicessi una cosa simile per farti detestare? *e scuote la
testa* 'a Steve, ma va', va'! e poi sarei io quello scemo che sta in un
ospedale psichiatrico!!
Steve: *gli sorride per il senso della frase, poi realizzando
solo dopo che gli aveva dato dello scemo* oooh, vai a fare del bene e ti
chiamano pure scemo! *imbronciandosi, incrociando le braccia*
Edi: non mi hai mica fatto del bene! *in tono di protesta, ma
ridendo* cioè, sono in ospedale, ho una fame che non ci vedo perchè non mangio
decentemente da non so quando, mi sento come se mi avesse schiacciato un
trattore e per giunta ho delle mollettine da femmina nei
capelli! *indicandosele anche*
Dianne: *ride a guardarlo, poi va a sedersi a bordo letto* in
verità gliel'ho consigliato io... *un po' per cavare Steve dalla situazione, un
po' perchè non aveva intenzione di mentirgli oltre su nulla* però sono anche quella
che l'ha avvisato e fatto tornare qua! *annuendogli sperando che bastasse a
farsi perdonare*
Steve: a parte che era fatto in buona fede, *rimanendo così,
imbronciato e con le braccia incrociate* e poi è solo perchè quando parlo
nessuno mi ascolta, ecco! *sbuffando, poi annuendo a Dianne* mo che ci penso,
mi sa che ho lasciato la porta di camera mia aperta... *pensando praticamente
ad alta voce*
Edi: *lo guarda con aria felice quasi non importasse
effettivamente quel che diceva o aveva fatto, e la sua presenza lì fosse
sufficiente, appoggiandosi la mano che prima stringeva quella del ragazzo
sull'addome* chi è che non ti ascolta?
Nathan: noi. noi non l'abbiamo ascoltato, io in primis, poi tua
madre. *e gli annuisce, andando a sedersi dall'altra parte del letto, tirando a
sè anche la moglie anche se non faceva un fiato* Steve ha tentato di
convincerci che stessi meglio ed effettivamente non ci fosse necessità di
portarti via, solo che non gli abbiamo creduto per paura di perderti, e abbiamo
fatto un enorme sbaglio facendo scaturire tutto questo. *annuendo a sè stesso
in maniera grave, guardando alternatamente il figlio e Steve*
Steve: *annuisce a quello che diceva Nathan tenendo stampata
sul volto un'espressione quasi come se volesse rimproverarlo, tenendo sempre le
braccia incrociate, poi tira uno sbuffo, capendo che qualsiasi cosa avessero
fatto Lucy e Nathan era in buona fede esattamente come la cosa che aveva fatto
lui, ed era finalizzata per il bene di Edi, facendo una linguaccia in maniera
scherzosa a Lucy* ha visto che davvero lo so fare meglio di lei, il suo lavoro?
*scuotendo la testa* ma non si preoccupi, al massimo studierò le menti dei
criminali, io!
Lucy: *guarda Steve affranta e colpevole al massimo, quindi
gli fa un sorriso tiratissimo che poi rivolge parimenti al figlio* adesso mi
odi, vero? *mentre per contro il marito l'abbracciava più stretta come a farle
forza*
Edi: *guarda in sequenza gli interlocutori, sbattendo appena
gli occhi nell'ascoltarli, poi con naturalezza* tutti quanti qui hanno pensato
di fare una cosa buona per me, chi più chi meno, però non odio nessuno, anzi!
vuol dire che mi volete bene! *e annuisce* perchè dovrei odiare te?
Lucy: *lo guarda con gli occhi lucidi e trattenendosi dal
piangere di fronte a quelle parole così giuste, stentando quasi a credere che
non portasse un minimo di rancore* perchè ti ho portato qui anche se non ce
n'era bisogno, e ho messo Steve in condizioni di lasciarti... perchè per colpa
mia stavi per morire, amore...
Edi: *scuote la testa stringendosi nelle spalle* questo
dovrebbe farti pensare che la prossima volta devi chiederle direttamente a me
le cose, se non sei convinta, invece di fare di testa tua! non che ti odio! *e
in effetti il ragionamento non faceva una grinza, guardando Steve per conferma*
no?
Steve: *guarda alternativamente Lucy ed Edi ad ogni scambio di
battuta, massaggiandosi le tempie per il mal di testa che gli era salito,
annuendo infine al ragazzo* parole sante! *sorridendogli in maniera dolce*
Edi: *fa spallucce dopo la conferma ricevuta, come bastasse
quello a rendere oro colato ogni parola* ecco!
Lucy: *annuisce staccando gli elettrodi dalla fronte del
figlio come le aveva lasciato scritto di fare il collega sopra alla cartella
clinica visto che lei stessa lavorava lì, e gli toglie le mollettine
dai capelli, sistemandoglieli piano piano e
chinandosi a baciarlo* farò
così allora, grazie di avermelo insegnato, amore... *poi va da Steve, tira un
sospiro quando gli sta accanto, quindi gli sorride appena poggiandogli una mano
sulla spalla* di volta in volta verrò anche a chiedere conferma a te, va bene?
Steve: *annuisce, poi sarcastico come al solito* certo, sarò
lieto di farle da avallante! *scuotendo impercettibilmente la testa,
ridacchiando*
Dianne: *scuote la testa affranta da quello scambio di battute*susu, adesso andatevene
tutti e soprattutto tu *alla mamma* prima che ti salti in testa di smettere di
esercitare il mestiere dopo questi ripetuti strafalcioni! *e ride, spingendo
via i genitori, facendo un occhiolino a Steve e mandando un bacino volante al
fratello* e comunque le mollettine ti stavano bene!
*accompagnando il tutto con una linguaccia, e chiudendosi la porta dietro*
Edi: *la guarda interdettissimo, poi si volta verso il
ragazzo* stava scherzando, vero?
Steve: *gli annuisce in risposta, poggiando la testa
sull'addome di Edi, portando una mano e poggiandogliela in testa, arricciandosi
una ciocca di capelli di Edi intorno al dito, poi dice ridacchiando* però
davvero ti stavano bene!
Edi: *fa un'espressione finto sofferente, rimanendo a
guardarlo incantato come aveva sempre fatto, seguendo i suoi gesti* però anche
tu chiedimi le cose prima di andartene, ok...?
Steve: *gli annuisce quasi tornando serio di botto, restando in
silenzio qualche minuto continuando a giocare con quella ciocchetta di capelli*
mamma quanto sono stato male quella giornata... e che cazzo di paura pure prima
che mi hai fatto prendere... quando poi stamattina mi ha chiamato Dianne, non
ti dico... *poi tira un sospiro, sorridendogli* ma che mi hai combinato?!
Edi: *fa spallucce ridendo piano come a dire "e che
posso farci!"* e dire che è da sempre che ripeto che sono scemo e le cose
non le capisco se non me le spiegano... e tutti a fare cosa? a tenermi
all'oscuro! ma ti sembra logico, dico io?! *non capacitandosene, poi fermandosi
un attimo a riflettere* sai... penso di averti sognato, prima! *facendo mente
locale tra quei ricordi confusi che credeva fossero solo un sogno* mi chiamavi "amore"... *dicendolo
a voce bassa bassa e arrossendo, senza guardarlo*
Steve: *sorride tra sè e sè ascoltandolo, mentre gli accarezza
il viso giocherellando di tanto in tanto con i capelli, scuotendo piano la
testa* amore, non stavi sognando! *sorridendogli, alzando la testa e
andando a dargli tanti bacini sulla guancia* quanto mi sei mancato...
Edi: *socchiude appena gli occhi e sorride a quelle parole,
cingendolo con entrambe le braccia più stretto che potesse, tenendogli una mano
tra i capelli e respirando a fondo quel profumo che tanto amava* che hai fatto
tutto questo tempo...?
*poi subito dopo aggiunge* alla
fine sei davvero venuto con me come avevi detto...
Steve:
*lo stringe a sè di più a sua volta, restando con le labbra poggiate sulla
guancia del ragazzo, stringendosi nelle spalle* ho concentrato le mie forze sul
lavoro per cercare, inutilmente, di non pensare. *poi sorride tra sè e sè* ti
ho anche comprato una cosa da darti quando saresti tornato...!
Edi: *tu
davi per scontato che sarei tornato... e se lo scosta pochissimo di dosso giusto
per avere lo spazio per guardarlo, quindi si illumina letteralmente mentre gli
sorride, con gli occhi lucidi* che cosa, che cosa??
Steve: non te lo dico! *e gli fa una linguaccia* quando
torniamo a Londra ti farò vedere. *sorridendogli, passandogli una mano tra i
capelli e scompigliandoglieli*
Edi: torniamo presto! *annuendogli e dicendolo convinto,
portando entrambe le mani al suo viso* devi anche aiutarmi a fare una cosa...
faticosa... *ridendo al pensiero che da lì a poco l'avrebbe sicuramente mandato
a quel paese*
Steve: *lo guarda fisso negli occhi, socchiudendo gli occhi nel
dargli un bacino sulla punta del naso* no, eh, niente spostamenti di sassi!
Edi: *ride di nuovo, cingendogli di nuovo il collo con le braccia*
mi devi aiutare a riappiccicare tutte le stelline in camera al college!
*cercando di dirlo più serio che potesse e annuendogli* i miei hanno mandato
qualcuno a prendere la mia roba e me le hanno staccate tutte!! *poisoggiunge*...'sti stronzi!
Steve: *lo guarda alzando un sopracciglio come a volersi
censurare da quello che stava per dire, quindi scuote la testa affranto* in
fronte una ad una te le appiccico, le stelline!! *dicendolo quasi in tono
minaccioso, poi ridacchia* e che sono queste parolacce?!
Edi: ma tu hai capito quanta fatica ho fatto per appiccicarle
tutte nella giusta posizione?! *giustamente, ma ridendo pure lui* e poi ho un
mese di foto arretrate... *in tono lamentoso* e comunque ti vedo un po'
esaurito,... *poi distogliendo lo sguardo perchè s'imbarazzava, però ci teneva
a dirglielo* ...amore!
Steve: ah, ecco perchè s'è abbassato il tasso delle cadute dai
cornicioni! *roteando gli occhi, fingendosi seccato, poi assume un'espressione
divertita sentendo l'ultima frase* si dice represso, tesoro!
Edi: *cerca di rispondergli seriamente* non sono mai caduto
da nessun cornicione, e comunq-- *poi
scoppia a ridere senza riuscire nemmeno a rispondergli alla seconda parte di
frase*
Steve: *tenta di restare serio, ma poi ride anche lui, un po'
per la situazione, un po' perchè era felice di vedere il ragazzo ridere* eh, tu
ridi!!
Edi: eh ma mi fai ridere, che ci devo fare!! *tirandoselo
contro per dargli un bacio a schiocco sulle labbra, riprendendo di nuovo a
ridere* "si
dice represso, tesoro!"
*imitandone anche il tono di voce, portandosi una mano in faccia per cercare di
calmarsi, senza troppa riuscita*
Lucy: scusate se interrompo, è tutto ok-- *e si ferma sulla
soglia sbattendo gli occhi a quella scenetta, sorridendo istintivamente a
vedere il figlio ridere di quella maniera* ma che gli hai fatto adesso??
*divertita, a Steve*
Steve: *si blocca dal ridere sentendo Lucy, restando comunque
abbracciato a lui* mi avvalgo della facoltà di non rispondere! *in tono
scherzoso, annuendo*
Edi: cose tra fidanzati, che ne vuoi sapere, tu!
*abbracciandoselo stretto con aria possessiva per sottolineare il concetto, e
annuendole*
Lucy: *resta un secondo interdetta, poi ridendo e annuendo* ho
capito, ho capito, avete un mese intero da recuperare! *in tono eloquente, poi
prima di uscire di nuovo, aggiunge* e non soffocarlo in quell'abbraccio,
nessuno vi separa più! *ridendo di nuovo, e uscendo per davvero*
Steve: *ridacchia a quel tono, allora il suo mestiere lo sa
ancora fare! abbracciandolo di più a sua volta, dandogli un bacio sul
collo* e il prossimo che ci prova lo spedisco al cimitero!
Edi: allora il suo mestiere lo sa ancora fare! *esclama non
appena esce, ridendo ancora, poi guardandolo con la coda dell'occhio, e imitando
ancora il suo tono di voce, mentre lo abbraccia meglio* ciao, sono alternativo e amo uno
sfigato, alla faccia del sistema...
*socchiudendo poi un poco gli occhi, sorridendogli dolcemente, finalmente in
pace, con lui*
Steve: *si sistema meglio con il volto vicinissimo a quello di
Edi, socchiudendo gli occhi, parlandogli contro le labbra* ciao, sarò anche
sfigato, ma il mio ragazzo represso mi ama alla follia.. *ridacchiando,
chiudendo gli occhi, prendendogli il viso tra le mani, baciandolo dolcemente,
totalmente estraneo a tutto quello che c'era intorno, come se la magia di quel
momento avesse cancellato quegli attimi di paura e agitazione lasciando spazio
solo ai brividi lungo la schiena che provava nel momento in cui le loro labbra
si erano di nuovo sfiorate*
***
ANGOLO RECENSIONI
CriminalMindsCorp. a rapporto<3
Ok, ok, l'ammettiamo, siamo state veramente PERFIDE con quel taglio e col nostro farvi credere che il
nostro piccolo alienuccio Edi fosse morto! *mamma e
zia di Edi vanno a grattargli le palline u_u* ...ma ci siamo fatte perdonare,
no? :3 con questo bellissimo ulti--- oddio! è
l'ultimo capitolo, gente O_O! beh che dire... allora come prima cosa, vorremmo
ringraziare tutti i lettori, dal primo all'ultimo, attivi e passivi, che ci
hanno supportato e spronato ad andare avanti <3 un grazie particolare a
tutti quelli che con le loro recensioni ci hanno fatto commuovere per i
complimenti detti col cuore in mano TwT! infinite grazie, non sapremmo come fare senza
di voi çWç e ora, prima di rispondervi, qualche
raccomandazione.
a) leggete anche il resto delle nostre storie, pleaseçWç ce ne è un'altra già pubblicata e altre in arrivo
per voi <3 e ci farebbe piacere continuare ad ascoltarvi nelle recensioni e
a sentire il vostro calore *O*
b) se v'interessa saperne "di più", entrambi i membri della CMC
hanno account su deviantART... magari dateci un'occhiatina, così potrete vedere
i disegni ispirati ai personaggi delle storie :P ecco i link:
bene, direi che non ho dimenticato nulla... quindi
passiamo a voi :3
Lelechan: *la CMC ti fa pernacchie una dietro l'altra e poi scappa altrove per
fuggire alla tua ira xD*auhauhauhauha
non sbagli proprio MAI eh, quando ti senti queste cose?!
X°°°°°°°°DDDDDDDDDDDDDDD
Martyz: O_O riprenditi dalle crisi, non è finita così!!
Marie16: aaaaaaaaaww :° ci fa piacere tu ti sia
affezionata tanto a loro <3
Higasi: ...e sei stata accontentata :P ci dispiace averti fatto sentire così
male, ma al contempo siamo fiere di essere riuscite a comunicare qualcosa di
così potente OwO!!
Sally182: beh sì, i pappagallini inseparabili sono così ._. (ndMary, io ne avevo una coppia e appena hanno ucciso lui,
lei è morta subito dopo T_T erano bellissimi, ci
facevo ore e ore di dialogo!! ndAnto, io invece ne
avevo due dei quali morì la femmina, il maschio se n’è strafregato
e s’è “sposato” altre tre volte come se niente fosse x°D)
ma come vedi... tutto bene quel che finisce bene :°3
Lidiuz93: ora è finita. XD
hugs & kisses from the CMC <3
PS: ma qui nessuno è curioso di sapere come mai
questa storia si chiama "Cobalamin"? beh, forse farete meglio a
continuare a controllare gli aggiornamenti, che a breve ci sarà una piccola sorpresina... :P stay tuned!
Circa sei anni dopo, a Londra, in un
locale chiamato Kashmir situato nella zona di Paddington,
da pochi minuti un gruppo denominato "Cobalamin" ha terminato
l'esibizione.
Steve: *ormai ventottenne, dopo aver preso la laurea in Scienze
Politiche ha iniziato a studiare psicologia e lavora ordinariamente come
psichiatra, occupandosi maggiormente di adolescenti. sempre il solito ragazzo dai
capelli mezzi verdi e dall'abbigliamento "stravagante", è ora seduto
con ancora la chitarra a tracolla dal manico rivolto verso il basso al bancone
del bar, con la camicia aperta e la sigaretta tra le labbra aspettando il suo
whiskey* aaaaaaaah, che bello essere da questo lato!
credevo di dover servire alcolici ai vecchiacci per sempre... *ridacchiando,
facendo un tiro alla sigaretta*
Eva: *ormai una bella sedicenne, coi capelli lungi e raccolti in due
codine, guarda il ragazzo con aria severa* Ve, a parte che non si fuma,
*togliendogli la sigaretta dalle mani e spegnendola gettandola a terra e
calpestandola* volevo dirti che ti saluta la mamma, le ho telefonato prima
dell'esibizione! *sorridendogli in maniera dolce, poi* comunque il tuo
tatuaggio è troppo figo!*fissando il basso ventre evidentemente in
vista del ragazzo, dove campeggiava in bella vista la scritta in caratteri
capitali “VI VERI VENIVERSUM VIVUS VICI”,
letteralmente “con la forza della verità,
in vita, ho conquistato l’universo”*
Edi: *ventiquattro anni da poco
compiuti, assottiglia con espressione divertita gli occhi azzurrissimi, ora
liberi da quei pesanti occhiali grazie a un intervento che gli aveva corretto
la vista* sì Eva, certo, proprio "figo"!
*sporgendosi dallo sgabello girevole del bancone verso il proprio fidanzato, per
riabbottonargli la parte inferiore della camicia* in realtà è solo una scusa
per girare mezzo nudo davanti ai fans! e dire che una volta faceva storie a me!
*prendendo poi al volo il whiskey che arrivava per Steve, fregandogli il
bicchiere e facendo per berlo lui*
Dianne: tu non bevi niente! *togliendo il
bicchiere di mano al fratello e per giunta bevendoselo lei, standogli di
spalle, anche lei perfetta come sempre anche se più matura e meno Barbie, poi gli
toglie dalla testa un paio di antennine da alieno
fosforescenti, risistemandogli infine i capelli che adesso erano una cascata di
riccioletti arancioni lunga fino alle spalle* e poi, capisco
che ci sei affezionato perchè te le ha regalate Steve, ma un po' di
consapevolezza, altrimenti quando diventerete più famosi i ragazzini gireranno
con queste assurdità in testa per imitarti!
Steve: *rotea gli occhi sbuffando alla
sorella perchè gli aveva spento la sigaretta* certo che sei una cagacazzi! *e
annuendo a darsi ragione, poi lascia che Edi gli abbottoni la camicia per poi
sbottonarsela di nuovo e dicendo in tono lamentoso* eh no, amore, c'ho caldo,
mi sa che me la levo proprio sta cosa! *e contemporaneamente riprendendosi le antennine e mettendole in testa al fidanzato,
sorridendogli* e poi Dianne, uno, gli stanno bene, due, quello era il mio
whiskey. *assottigliando gli occhi mentre la guardava*
Eva: *ridacchia a quella scenetta,
mettendo le mani sui fianchi* no, cagacazzi ci sarai tu! *poi tirando un
respiro profondo come a dire di lasciar perdere, poi a Dianne* piantala, è il
secondo bicchiere che ti bevi, ricorda che poi devi guidare!
Edi: *lo guarda malissimo prendendo i
due lembi della sua camicia unendoli pur senza chiuderli, in una ragionevole
via di mezzo* tesoro, tu provaci e
ti spacco il cranio con Yakuza! *sorridendogli amorevole, quindi si risistema
le antennine in testa e le accende pure a
intermittenza, totalmente incurante*
Dianne: hai detto bene, ERA. *e sorride
anche lei al ragazzo, poi tirando la ragazzina per un codino* sono
perfettamente sobria, signorinella! piuttosto, le brave bimbe a quest'ora sono
a letto da un pezzo! *controllando l'orologio al proprio polso, e in effetti
erano già passate le 00:30* quindi da brava, saluta che ce ne andiamo e li
lasciamo rilassarsi... *facendo cadere la frase, con aria ammiccante*
Steve: *borbotta quasi tra sè e sè*
l'avevo detto io che dovevo fare la pornostar, così non potevano spaccarmi
niente in testa...
Eva: *ridacchia per quella scenetta,
fingendo un'espressione di dolore quando Dianne la prende per i capelli* ma ci
tenevo a vedere mio fratello suonare, uffi! *tirando
su col naso, poi liberandosi dalla presa e avvicinandosi al fratello per dargli
un bacio sulla guancia* ci vediamo presto! *e gli sorride, ripetendo lo stesso
gesto con Edi* e non dar retta a Dianne, è vero che ti stanno benissimo!
*sorridendo ai due, facendo loro ciaociao con la
manina mentre Dianne la trascinava via*
Steve: *saluta entrambe con lo stesso
gesto di Eva, mettendosi in piedi e stiracchiandosi, sorridendo poi a Edi*
torniamo a casa?
Edi: *gli sorride alla stessa identica
maniera, mettendosi in piedi a sua volta e recuperando una giacca di jeans e
una messenger-bag dallo schienale dello sgabello,
indossando entrambe, e parlandogli sottovoce in tono di sfottò* che c'è, il
pornodivo non ha riprese sul set, stasera?
Steve: *storce il muso portandosi le mani
dietro la testa, incrociandole, con la camicia che non essendo stata chiusa si
riapre di nuovo* è che ho pensato che visto che il mio fidanzato domani riparte
per Ginevra, volevo girare con lui stanotte! *facendogli una linguaccia,
portando poi un braccio a cingerlo per le spalle, sistemandosi con l'altra mano
la tracolla della chitarra*
ma se ti dispiace, chiamo il regista, eh!
Edi: il tuo fidanzato mi dice di farti
sapere che non obietta alla proposta! *scuotendo la testa divertito e
richiudendogli la camicia per la milionesima volta in quella serata, uscendo
all'esterno del locale e tirando un profondo sospiro quando si ritrovano in una
strada semideserta, giacchè erano tutti dentro
qualche locale a divertirsi, in una notte scurissima perchè senza luna, ma
limpida e piena di stelle*
Steve: *sorride istintivamente, camminando
abbracciato a lui per quella strada, dandogli un bacio sulla testa* l'ho sempre
detto che il mio fidanzato è il più intelligente dell'universo! *poi aggiunge
ridacchiando* anche più dei suoi amici alieni che giocano a Cluedo in quel
sasso!
Edi: *si volta lentamente a guardarlo,
allibito, e invece di domandargli giustamente come diavolo facesse a ricordare
ancora quella battuta dopo tanti anni, sbatte gli occhi ed esclama* ...oh dio,
giusto del sasso stavo per parlarti!!
Steve: *scuote la testa con fare da maestrino scocciato* ma, Edison Halley, da te non me
l'aspettavo! *fingendo di sbuffare* è un meteorite, non un sasso! *ridendo
piano, poi con tono scherzoso* oh dio, non dirmi che c'erano davvero gli alieni
dentro che giocavano?!
Edi: ma quello è un Signor Sasso! *con
tanto di indice per aria* e no, non c'erano gli alieni dentro che giocavano a cluedo, o comunque se ci sono non li ho ancora scoperti!
*ridendo* in compenso, *fermandosi in mezzo al marciapiedi deserto, prendendogli
entrambe le mani andandogli di fronte, e apparentemente cambiando del tutto
argomento* sai che giorno è oggi? *e gli sorride a più non posso, il tutto
sempre con le antennine intermittenti in testa*
Steve: *si ferma di fronte a lui lasciando
che gli prendesse le mani, guardandolo interdetto, poi sforzandosi* mmmmmmmh, lo so, eh... *fingendo di rifletterci su* non
dirmi niente, perchè lo so! *annuendo* me l'hai detto anche l'anno scorso,
dunque... *poi finge ancora di imbronciarsi* però non vale, io quella sera ero
brillo!
Edi: tu ti ricordi benissimo di
specificare ogni volta che eri brillo e non
ubriaco, però poi ti scordi la ricorrenza! qualcuno mi spieghi la logica!
*ridendo e scuotendo la testa e poi abbassandola per frugare nella borsa a
tracolla, creando per un attimo un disegno evanescente nell'aria con le luci
delle antennine* ho aspettato apposta oggi per dirti
del sasso... *e gli sorride arrossendo un poco, tenendo dei fogli in mano, poi
tira un sospiro e prosegue* una settimana fa, al lavoro, studiavo proprio quel
sasso lì, con l'equipe di mio padre... *fa una breve pausa, poi soggiunge* e io
- sì, proprio io! - ho scoperto che il nostro sasso proveniva da uno sciame di sass-- cioè *e ride* uno sciame di asteroidi sconosciuto...
*annuendo ancora e sorridendogli, con aria entusiasta*
Steve: oh, senti, io c'ho un'età, mica
posso ricordarmi tutto! *in tono di protesta rispondendo alla prima frase,
sorridendogli di più man mano che lo vedeva più entusiasta* e bravo, fai anche
le prime scoperte! lo sapevo che saresti diventato un grande astrofisico!
Edi: *prima gli sorride di più, poi
ridendo* Steve! ma lo sai che significa questo? *guardandolo negli occhi,
intensamente* il nostro sasso è un frammento di stella cadente! lì da dove è
caduto, ci sono centinaia e centinaia di altri sassi pronti a cadere... *poi
scuote la testa* e io ti avevo fatto una promessa. *andandogli accanto per
mostrargli quei fogli, corredati da coordinate spaziali e foto da telescopio,
indicandogli con un dito un rigo di testo che recava il suo nome
nell'intestazione, "Dott.
Edison Halley",
poi lascia scorrere il dito più in basso per fargli leggere l'oggetto del
documento sotto un'infinità di dati matematici: "meteoroidi, classe M, 158 koronis, nomenclatura: ILUV."*
Steve: *resta un attimo confuso da quella
serie di dati matematici, prendendo il foglio tra le mani e rileggendolo un
paio di volte assumendo un'aria pensierosa, dunque, se ILU sta per I Love
You leggendo applicatissimo, quella V sta
per... sta per Ve! sì, Ve, nel senso di.. me, ecco! e quindi alza lo
sguardo verso il ragazzo, sorridendogli di più, in maniera dolcissima* la
stella che mi avevi promesso...
Edi: no no,
altro che stella, quelle sono tante stelle, anzi tanti sassi! proprio un sacco
di sassi! *e gli annuisce velocemente, parlando a macchinetta come ogni volta
che s'imbarazzava* perchè sì beh, te l'avevo detto un sacco di volte, e poi ci
tenevo, è il nostro sasso e, ecco, è la prima cosa che scopro e quindi sì, lhodedicataateperchètiamoveramentetantissimoedevonosaperlotutti. *dicendolo
tutto d'un fiato arrossendo a più non posso, con la testa bassa ma guardandolo
ancora*
Steve: *ormai non lo guarda nemmeno più con
aria interrogativa visto che si era abituato anche a questo e anzi
probabilmente era uno dei tanti aspetti che proprio amava di lui* grazie!
*sorridendogli e portandogli poi una mano sotto al mento per alzargli la testa,
guardandolo intensamente negli occhi per dei secondi, tirandolo a sè* e ti
amo anche io… *parlandogli contro le labbra, baciandolo, mentre dal cielo
buio di Londra cadeva una stella*
***
ANGOLO RECENSIONI
CriminalMindsCorp. a rapporto<3
...e con questa possiamo anche aggiungere la
parola "fine"
a « Cobalamin », la nostra seconda
storia :D che speriamo sia piaciuta anche a voi (perchè noi siamo legatissime
ad ogni singola creaturina che c'appartiene, relativi
partners e avventure <3)!
detto ciò, ecco a voi il perchè di questo titolo:
"Cobalamin" è il corrispettivo inglese di "cobalamina"
(o vitamina b12) che è una sostanza di colore rosso (nd
Mary, come il piccolo Edi ;W;) e che deve essere PER FORZA presente nel nostro
corpo ma difficile da bilanciare, perchè nè è pericolosa la carenza quanto il
sovradosaggio (cosa che sintetizza anche un po' il rapporto tra i due, non vi
pare?).
and now.. bring me that
horizon... XD
Lelechan: noi
invece non ti odiamo <3
Martyz: *la
CMC offre altri fazzoletti* grazie per la maledizione, troppo gentile,
veramente xD
Higasi: O_O dopo essere sopravvissute ai lanci dei coltelli
pensiamo che sia il caso che tu ci raccomandi a Moira Orfei!! comunque ti
ringraziamo per il supporto che ci hai dato! ora che anche tutti i tuoi dubbi
sono svaniti, la cmc può dormire tranquilla -w- e
c'inchiniamo al tuo cospetto per il perdono concesso! :*
Sally_182: prima di tutto, siamo contente che questa storia
sia stata una delle "poche elette" che t'hanno fatto ossessionare tanto
:3 e che senza dubbio alcuno siamo ancora più felici che quelle sensazioni
descritte da Edi o anche le altre situazioni vissute tra questi due ti abbiano
regalato sorrisi pianti o risate, è veramente una soddisfazione! speriamo di
risentirti presto non solo in « 2 O'clock » ma anche sulla storia che abbiamo
appena iniziato a postare! e grazie a te di tutto il sostegno che c'hai dato,
sappi che più volte ci hai fatto commuovere con le tue parole <3
Chibimal:
grazie a te per averla letta çWç e per questa cosa
bellissima delle emozioni regalate che ci hai detto!! siccome siamo un po' agli
inizi e scriviamo per puro divertimento, è davvero una cosa che scalda il cuore
sapere che la passione che ci mettiamo arriva anche a persone
"esterne" alla faccenda <3 grazie! ç_ç
Lidiuz93: çWç siamo contente che lo sia stato! ma se vuoi continuare
a seguirci, a fondo pagina troverai il link di una nostra nuova storia ^^
Marie16: TwT erano troppo carini per non trovare un happy ending!
Stacyfore: eh sì,
tutto bene quel che finisce bene :P e come hai potuto vedere il regalo non era
una chiavetta (non è proprio Ve's style) ma il
frontino con le antennine che indossa Edi in
quest'epilogo <3 speriamo ti sia piaciuto lo stesso però :P
bene... con questo vi salutiamo, per Cobalamin è
tutto, ci vediamo alla prossima, ancora infinite grazie <3
hugs & kisses, your CMC <3
{ dalla CMC per voi, ecco il link per
seguirci ancora con♥Kokorogrue! }