Cobalamin

di CriminalMindsCorp
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** This is who we are ***
Capitolo 2: *** Do the panic ***
Capitolo 3: *** Stars and stripes ***
Capitolo 4: *** All the small things ***
Capitolo 5: *** I caught fire in your eyes ***
Capitolo 6: *** Just like heaven ***
Capitolo 7: *** Hit or miss ***
Capitolo 8: *** Love is noise ***
Capitolo 9: *** A little's enough ***
Capitolo 10: *** Slow hands ***
Capitolo 11: *** Look what happened ***
Capitolo 12: *** Goodnight, travel well ***
Capitolo 13: *** This is home ***
Capitolo 14: *** In the shadows ***
Capitolo 15: *** Join me in death ***
Capitolo 16: *** Another brick in the wall ***
Capitolo 17: *** Miserable ***
Capitolo 18: *** Disturbia ***
Capitolo 19: *** Rest my chemistry ***
Capitolo 20: *** All that I'm living for ***
Capitolo 21: *** Total eclypse of the heart ***
Capitolo 22: *** Sugar, we're going down ***
Capitolo 23: *** Please just take these photos from my hands ***
Capitolo 24: *** All good things come to an end ***
Capitolo 25: *** Unintended ***
Capitolo 26: *** EXTRA! I don't cry no more. ***



Capitolo 1
*** This is who we are ***


« C O B A L A M I N »

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original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

 

***

 

 

CAPITOLO I

- This is who we are -

 

 

EDI: *   ...il modello di Bohr-Sommerfeld si basava ancora su postulati e soprattutto funzionava bene solo per l'idrogeno: tutto ciò, alla luce anche del principio di indeterminazione introdotto da Heisenberg nel millenovecen--    * AAAHH E' LA DECIMA VOLTA CHE LO RILEGGO E NON STO CAPENDO NIENTE, NON NE POSSO PIU'! *chiudendo di scatto il libro da cui stava leggendo* ma non esiste rispetto in questo posto EH? EH?! *alzando la voce in protesta manco qualcuno potesse sentirlo, senza riuscire ovviamente a sovrastare il frastuono che lo infastidiva nello studio, proveniente dalla palestra del college al piano terra, dove era in corso una qualche festa notturna,    ora basta, a tutto c'è un limite!     infilando velocemente le scarpe da ginnastica ed uscendo poi dalla propria camera, attraversando i corridoi deserti dell'edificio con aria incacchiatissima*    ora gliene dico quattro, oh se gliene dico a questi casinisti nullafacenti!     *sibila tra i denti, poi raggiunge la palestra e cerca di farsi spazio per raggiungere la consolle del Dj, incurante del fatto di essere totalmente fuori luogo in quella folla di ragazzi, per lo più alternativi, che si divertivano* HEY, TU, DICO A TE! *alzando la voce più che poteva e assumendo anche un tono fastidioso, picchiettandogli la spalla*

DJ: *un ragazzo con più di vent'anni sicuro, alto e nemmeno tanto magro, con le mani ancora sul mixer intento a svolgere il suo ruolo, lancia un'occhiataccia al tizio che l'aveva appena chiamato, togliendosi le cuffie con una mano e in tono ostile* ...cazzo vuoi?

EDI: *dal basso del suo metro e sessanta lo fissa ostile a sua volta, quindi si sistema gli occhiali con un dito e ricomincia* dovete abbassare il volume, c'è qualcuno che sta cercando di studiare, qua! *in tono che vorrebbe essere autoritario, ma provenendo da un ragazzino appena diciottenne non doveva sortire l'effetto sperato* non avete un briciolo di rispetto per gli altri, questa è la verità!

DJ: *lo guarda alzando un sopracciglio, poi gli ride praticamente in faccia* ora che me l'hai detto, smettiamo subito guarda! *continuando a ridere, poi scuote la testa* tornatene a letto ragazzino! *lasciando un attimo la musica andare da , girandosi verso di lui e incrociando le braccia* quelli come te, se non vogliono rogne, a quest'ora dovrebbero già dormire! *fissandolo sempre in maniera ostile*

EDI: *di tutta risposta alza di più la voce per supplire alla differenza d'altezza* io non vado da nessuna parte finchè non avete abbassato questo stupido volume, devo studiare, ho un test domani e per colpa vostra mi andrà male! ma a voi ovviamente non frega nulla perchè in questo college ci state solo per perdere tempo e restare ignoranti a vita!

DJ: *rotea gli occhi, afferrando il ragazzo per il collo della maglia  e sbattendolo contro un muro* ora mi hai veramente rotto! chi cazzo ti credi d'essere, eh? dì un po' Einstein quant'è che ti è d'aiuto la tua cultura ora? *facendo per colpirlo con un pugno, ma viene bloccato e quindi si volta di scatto, notando un ragazzo alto più o meno quanto lui, con gli spikes in testa e i capelli mezzi verdi* ..Ve? lascialo a me, me la vedo io!

STEVE: *tenendo il ragazzo bloccato con un braccio, mentre con l'altra mano si toglie la sigaretta dalla bocca lanciandola a terra con noncuranza e gettando via il fumo* ..cazzo fai? lo sai che non voglio rogne nei miei festini. *guardando malissimo il Dj e lanciando un'occhiata al ragazzino che sembrava essere un po' spaesato*

EDI: *che era rimasto con gli occhi stretti in attesa del pugno che non era arrivato, riapre lentamente un occhio solo spostando lo sguardo dall'uno all'altro, interdetto, quindi al ragazzo con gli spikes* diglielo tu che deve abbassare il volume perchè non si riesce nemmeno a capire quel che si legge, così! *praticamente pretendendo un appoggio*

STEVE: *lo guarda ancora più interdetto di lui, ridendo e scuotendo la testa* tu pretendi troppo! *lasciando andare il braccio del Dj e rivolgendosi a quest'ultimo* e tu cambia canzone che questa mi fa schifo! *lasciandosi guardare spiazzato dal tizio che si allontana ritornando al mixer, piantando poi una mano sul muro in modo da tenere l'altro ragazzino di fronte, con una mano in tasca* che problema hai? sentiamo! *quasi a prenderlo palesemente in giro, visto che non gliene importava niente*

EDI: *lo guarda fisso qualche secondo non convinto che facesse sul serio, poi cominciando a enumerare sulle dita* domani ho un test, sono due ore che questo frastuono va avanti, ho riletto la stessa frase dieci volte senza capirla e voglio che il volume venga abbassato! *annuendo poi con convinzione*

STEVE: *assumendo un'espressione quasi interessata, ascoltandolo in silenzio* capito. *annuendo una sola volta e spostandogli la mano sulla testa* sono sicurissimo che tu a differenza nostra *indicando con lo sguardo la folla* hai passato il tempo studiando. quindi non preoccuparti, vai a dormire e vedi che domani il test lo passi. *in tono autoconclusivo, scompigliandogli i capelli e poi prendendo il pacchetto di sigarette dalla tasca per accendersene un'altra, facendo per allontanarsi, che si metta il cuore in pace!*

EDI: *non si muove di un millimetro, fissandolo tutto il tempo sempre con quell'espressione interdetta, poi prima che si allontanasse* non m'interessa, dovete abbassare il volume, in queste condizioni non riuscirei neppure a dormire, come dici tu! *in tono più fastidioso di prima*

STEVE: *alzando un sopracciglio iniziando quasi ad alterarsi, l'afferra per un braccio e lo trascina lungo tutta la palestra* ascoltami bene coso, non me ne fotte un cazzo di quello che riesci o meno a fare. abbiamo organizzato tutto con i relativi permessi quindi non rompere! *tenendolo fermo con una mano mentre con l'altra apre la porta della palestra* e ora tornatene da dove sei venuto, questo è il posto meno adatto a te! *facendo per sbatterlo fuori*

EDI: ma chi ti credi di essere!! *sbattendo il braccio per cercare di divincolarsi, con scarsi risultati* non vi costa niente abbassare un po' il volume, così non riuscirei a dormire a studiare, non è giusto!! e non chiamarmi "coso", razza di incivile!

STEVE: *stavolta veramente incazzato, sbattendolo contro lo stipite della porta e tenendolo fermo* moccioso ti piace di più? *alzando un sopracciglio, guardandolo fisso negli occhi quasi con aria minacciosa*

EDI: ha parlato Matusa! ho diciotto anni! *precisandolo ostile, anche se per via della corporatura esile e delle lentiggini ne dimostra meno* e non mi toccare! *alzando di più la voce*

STEVE: ed io ventidue. *con lo stesso tono ostile di prima, tenendo poggiate ora entrambe le mani sulle spalle del ragazzo* e faccio quello che cazzo mi pare. *e continuando a guardarlo*  e per essere precisi, siccome qua siamo tutti incivili, la musica non l'abbassiamo. quindi, te ne puoi anche andare.

EDI:   ciao, sono alternativo e faccio quello che mi pare, alla faccia del sistema!     *facendogli praticamente il verso* siete solo ridicoli! *cercando di divincolarsi dalla presa*

STEVE: ciao, sono uno sfigato che non ha un cazzo da fare e per hobby mi faccio picchiare dagli alternativi che fanno quello che gli pare. *facendogli il verso a sua volta, spingendolo praticamente fuori dalla palestra e nemmeno tanto delicatamente* tornatene sui libri coso, che è meglio per te! *chiudendo poi in modo violento la porta, 'sti secchioni, che cazzo! stanno svegli anche a quest'ora?*

EDI: *praticamente catapultato fuori di peso, rimane un paio di secondi a fissare la porta chiusa con aria adirata, quindi con passo militare torna ad aprirla e gli urla dietro per farsi sentire* anche nell'insultare il vostro vocabolario è limitato, svecchiatelo e aggiornatevi! *quindi sbatte di nuovo la porta, richiudendola*

STEVE: *alza gli occhi al cielo nel sentirlo di nuovo, poi massaggiandosi le tempie, è un ragazzino, non puoi picchiarlo, quindi calma Steve, conta fino a 10... 1... 2... ma poi ha uno scatto nell'aprire di nuovo la porta della palestra e nell'uscire a sua volta piazzandosi di fronte a lui* dì un po' wikipedia, ancora qua stai?! *veramente incazzato e non potendo tollerare un'ulteriore rottura di scatole, facendo scrocchiare le dita, calmo col cazzo!*

EDI: *sussulta un attimo, poi mantenendo il tono indisponente* certo che sono qui, o oltre che ignorante sei diventato anche cieco, eh?!

STEVE: *alza un sopracciglio cercando disperatamente di non mettergli veramente le mani addosso, questo ragazzino... mi urta il sistema nervoso. tirando un respiro profondo, accendendosi l'ennesima sigaretta della serata* vattene. *guardandolo assottigliando gli occhi con aria che di rassicurante aveva ben poco, facendo un tiro*

EDI: *rimane a guardarlo in silenzio qualche secondo, non convinto, poi in tono stupito* cos'è.. non mi picchi? *guardandolo circospetto, come se si aspettasse un qualche colpo basso all'improvviso* guarda che questa tattica è vecchia, non mi freghi!

STEVE: tu.. *guardandolo sempre con quegli occhi e stringendo una mano in un pugno, ma perchè non lo pesto così da lasciarlo qui in una pozza di sangue? che cazzo me ne fotte, del resto?! ma prendendolo per la maglia e trascinandolo lungo la strada per i dormitori* sei un ragazzino stupido, masochista e pure logorroico! ed io oggi mi sento buono. *parlando con la sigaretta tra le labbra, poi togliendosela avvicinandosi a lui soffiandogli il fumo contro* o preferisci essere picchiato? *con tono malizioso*

EDI: *tossisce scacciando il fumo con una mano, lasciandosi trascinare visto che non avrebbe potuto fare altrimenti* notevole, sai anche che vuol dire "logorroico"! e no, non ci tengo per niente!

STEVE: *portandolo praticamente al piano terra dell'edificio dove c'erano gli appartamenti per i ragazzi, spingendolo piano nel corridoio visto che non sapeva in quale appartamento dormiva il ragazzo, alzando un sopracciglio* allora smettila di scocciare!

EDI: non sto scocciando, cerco solo di far valere i miei diritti di studente! *lasciandosi trascinare* non so te, ma io sono venuto qui per studiare!!

STEVE: fin qui era chiaro. *annuendo una sola volta, continuando a fumare fottendosene del fatto che era all'interno di un edificio* ma si studia di giorno, di notte o si dorme o ci si diverte, punto. *continuando a spingerlo* e cos'è che studi? *...ma che domande sto facendo? sarà l'alcool.*

EDI: ovviamente la possibilità di divertirsi imparando non è minimamente contemplata! *scuotendo la testa affranto* comunque studio scienze naturalistiche, che vuoi fare, vandalizzarci il laboratorio per sabotare le lezioni?

STEVE: ovviamente la possibilità che un ragazzo che si presenta come me possa non essere un teppista non è proprio contemplata, eh? *facendogli il verso, guardandolo male anche* eppure pensavo che i secchioni avessero cervello, probabilmente mi sbagliavo.. *facendo spallucce con tono vago, smettendo di spingerlo, fermandosi*

EDI: *guardandolo ostile di nuovo, piantandoglisi davanti* uno che fuma dove non è consentito e pensa solo a divertirsi fregandosene delle esigenze altrui E' un teppista, non è che sto andando per ipotesi!

STEVE: *gettando la sigaretta finita a terra, spegnendola calpestando il mozzicone e guardandolo incrociando le braccia* in effetti, hai ragione.

EDI: *lo guarda negli occhi, rimanendo in silenzio e mantenendo quell'espressione imbronciata* lo so! *con sufficienza*

STEVE: *fa spallucce, girandosi e mettendosi le mani in tasca, facendo per andarsene* cya! *portandosi una mano in fronte, mi scoppia la testa, porca troia.*

EDI: *seguendolo i suoi movimenti con lo sguardo e scuotendo la testa* ma guardati, stupido, sei ubriaco!

STEVE: brillo. *tenendo a precisare, visto che aveva avuto lucidità mentale di fare tutto quello che aveva fatto, poggiandosi contro il muro, guardandolo con la coda dell'occhio* e poi che diavolo te ne frega? *massaggiandosi le tempie, vero però, quanto ho bevuto? e soprattutto cosa?*

EDI: *ridendo* proprio un bel niente, è solo che mi fai pena, conciato così, fai tanto il duro e poi barcolli! *scuotendo ancora la testa*

STEVE: *gli lancia un'occhiataccia quasi peggiore di tutte quelle che gli aveva fatto, chiudendo gli occhi per il mal di testa, dopo che ho evitato che venisse pestato a sangue il risultato è che faccio ridere? minchia, devo versare in uno stato pietoso. vabeh chissenefotte!* che c'entra, non sono mica un robot. *scostandosi dal muro, facendo per uscire dall'edificio, forse un po' d'aria mi farà bene, magari rinsavisco!*

EDI: *continua a guardarlo mentre si allontana,    beh, almeno non mi ha pestato come tutti gli altri, anche se mi ha offeso in vari modi.     poi s'illumina all'improvviso come avesse avuto un'idea guardandolo, torna in camera propria di corsa, prende il libro che studiava prima dell'interruzione assieme alla matita, una felpa pesante, e lo segue a passo svelto verso l'uscita* mi hai dato un'ottima idea, grazie! *sorridendogli anche, e superandolo, uscendo sul vasto giardino del college*

STEVE: *stendendosi sul giardino con le mani incrociate sotto la testa, guardandolo con aria interrogativa, questo che cazzo d'intenzioni c'ha?!* mh? ma se non ho parlato! *sbattendo le palpebre interdetto, facendo spallucce e guardando fisso un punto indefinito del cielo per far riposare il cervello*

EDI: *gli rivolge di nuovo quell'espressione, quindi si siede a gambe incrociate sul prato nei pressi dov'era lui, aprendo il libro e rigirandosi la matita tra le mani* posso studiare qui, i rumoracci della festa qua fuori non si sentono quasi!

STEVE: *facendogli un gesto con la mano* fai fai.. basta che non parli eh, mi fa male la testa. *guardandolo mentre gli parlava, tornando poi a fissare il cielo, non piove nemmeno per fortuna.*

EDI: *scuote la testa in risposta tenendo lo sguardo fisso sul libro, leggendo mentalmente tutto concentrato, voltando le pagine rapidamente, sottolineando, cerchiando e prendendo note a bordo pagina, isolandosi letteralmente*

STEVE: *l'osserva per circa mezz'ora interdetto, poi gli si avvicina quatto quatto strappandogli il libro dalle mani, aprendo una pagina a caso leggendo, poi lo guarda* su cosa si basava il modello di Bohr-Sommerfeld? *sorridendogli anche, cazzo faccio?*

EDI: *lo guarda sgranando gli occhi stupito, ancora con le mani a mezz'aria* su dei postulati non esatti perchè valevano solo per l'idrogeno, quindi si decise di stabilire un modello probabilistico per descrivere il moto degli elettroni intorno al nucleo, piuttosto che deterministico!

STEVE: *annuisce come a dire che aveva risposto bene, sfogliando ancora il libro che era pieno di note praticamente ovunque* e cos'è l'effetto fotoelettrico? *tentando di leggere tra tutti quei cerchietti, ma perchè non vado a dormire, piuttosto?*

EDI: *arriccia per un attimo le labbra riflettendo, alzando lo sguardo al cielo, poi* l'emanazione di elettroni da parte di un metallo quando colpito da una scarica elettromagnetica! *annuendo una volta sola, guardandolo*

STEVE: *gli sorride addirittura* te l'avevo detto io che queste cose le sapevi e non c'era bisogno che studiavi! *chiudendo il libro, restituendoglielo* ora dovresti andare a dormire, sennò domani non ti svegli! *ma che diavolo... alzandosi da terra, pulendosi poi i pantaloni*

EDI: *lo guarda sbattendo gli occhi, prendendo il libro e rimettendosi in piedi, chiudendo la zip della felpa per il freddo* come ti chiami? *guardandolo incuriosito*

STEVE: *iniziando a camminare seguito da lui* Steve *annuendo* tu?

EDI: *distoglie lo sguardo come si fosse ricordato solo in quel momento che avrebbe dovuto presentarsi anche lui, quindi a voce bassissima e stringendosi il libro al petto, rallentando anche il passo*    Edison..

STEVE: *tentando disperatamente di non ridere anche perchè non sarebbe stato gentile* Edison? *mettendosi una mano davanti alla bocca* beh sfido io, con un nome così se non sei un genio l'alternativa è un colpo di rivoltella! *ridendo leggermente, mettendogli una mano in testa* è un bel nome, però! *sorridendogli* è.. originale!     

EDI: *lo guarda stranito perchè non si aspettava una reazione gentile, quindi sorridendo ironicamente* puoi anche ridere e farci battute, eh, tanto ci sono abituato. *ostinandosi a tenere lo sguardo basso, riprendendo a seguirlo*

STEVE: è per questo che non lo faccio, non ci troverei sfizio! *alzandogli un po' la testa per guardarlo, sorridendogli e poi allontanandosi verso l'ascensone, premendo il tastino per chiamarlo* dì un po' genio, a che piano sta la tua camera?

EDI: non è colpa mia se mi hanno chiamato così, non l'ho chiesto io! *protestando, mettendo su il broncio e voltandosi dall'altra parte mentre attende vicino all'ascensore* il secondo.

STEVE: che permaloso... *ridacchiando, poggiandosi con un braccio in testa a lui, assumendo un'aria pensierosa* mica è brutto come nome! *entrando poi nell'ascensore, aspettandolo*

EDI: *fa un'espressione scocciata mantenendo il broncio e cercando di sistemarsi i capelli, rossissimi e arruffati, entrando poi in ascensore e standogli distante, attaccato alla parete* saresti permaloso anche tu, se avessi un nome come il mio.

STEVE: *in effetti. facendo però spallucce* perchè, che ha il tuo nome che non va? è solo che è poco comune perciò può sembrare.. mh.. come dire.. *cercando le parole gesticolando con le mani, ridicolo? no dai poverino..* strano. *schiacciando il pulsante per andare al secondo piano*

EDI: si dice "ridicolo". *rispondendo quasi meccanicamente, sospirando e rimanendo a testa bassa*

STEVE: *lo guarda di sottecchi allungando una mano e tenendogli la testa ferma contro la parete dell'ascensore* ma insomma, non buttarti giù così, sennò è scontato che la gente ti sfotte! fai tutto il tipetto venendo a rompere la palle col volume e poi ti butti giù per un nome un po' fuori dal comune.. *ridacchiando, scuotendo la testa* sei proprio scemo!

EDI: sono diciotto anni che mi dicono che è ridicolo, non sono scemo, ho le mie ragioni per intristirmi. *distogliendo lo sguardo pur rimanendo fermo*

Steve: *restando fermo in quella posizione, guardandolo con la coda dell'occhio* vergognarsi del proprio nome è come vergognarsi di parte di stessi. un ragazzo intelligente come te che motivo avrebbe per farlo? *ma che te ne frega, ma piantalo qui e vai a dormire!*

EDI: *fa spallucce, continuando a tenere lo sguardo basso* mi prendono in giro per tanti altri motivi, anche. e lo sai!

STEVE: *devo fumare! continuando a guardarlo di sottecchi* ma che ti frega di quello che dice la gente.. *dicendolo con tono di ovvietà, visto il proprio modo di pensare*

EDI: niente. *dicendolo con poca convinzione, quindi si scansa ed esce dall'ascensore ormai ferma e aperta*

STEVE: *bloccandolo per un braccio quasi istintivamente, ..eh?* se è niente perchè ti butti giù, allora?

EDI: *si volta verso di lui senza strattonare il braccio, poi in tono retorico* non è vero che è niente, ma tanto non importa a nessuno, quindi non fa differenza, ti pare?

STEVE: *a quelle parole ha come una sorta di déjà-vu che non riesce a mettere a fuoco per via dell'emicrania, scuotendo la testa e tirandolo verso di , poggiandogli le mani sulle spalle, fissandolo* non pongo mai domande se non m'interessano le risposte.

EDI: *lo guarda stranito, rimanendo fermo davanti a lui e guardandolo negli occhi* perchè mai dovrebbe interessarti? *ridendo anche, sarcastico*

STEVE: *facendo spallucce, mi domando perchè il ragazzo più intelligente del college verso il quale provo una certa ammirazione, si vergogni. continuando a guardarlo* semplice curiosità.

EDI: *assume un'espressione a metà tra l'imbronciato e il sospettoso,    ma perchè finge d'interessarsi?    * e che vorresti sapere?

STEVE: *fa spallucce sempre restando in quella posizione* quello che ti ho chiesto prima. per quale motivo ti butti giù. *annuendo una sola volta, sempre fissandolo*

EDI: perchè a nessuno interessa niente, forse? *stringendosi nelle spalle e distogliendo lo sguardo, in tono retorico*

STEVE: *alzando un sopracciglio, un attimo interdetto* niente di cosa?

Edi: niente di    me    ! *dicendolo mentre scuote la testa, come non potesse capire*

STEVE: *sgrana un attimo gli occhi per qualche secondo vivendo in una sorta di flash back "non muoverti di qui, mamma torna subito..." e la vista di mille persone che mi passavano davanti, mentre l'orologio camminava e poi un uomo "hey piccolo, stiamo chiudendo.." scuotendo la testa velocemente come a non voler ricordare, guardando il ragazzo e istintivamente abbracciandolo* io ti ammiro molto. hai diciott'anni e sei già al college senza contare che... hey, sei uno dei più bravi qui. non devi dar conto agli sfottò della gente, al fatto che possano evitarti... spesso è invidia o peggio, paura di confrontarsi. *staccandoselo di dosso, guardandolo di nuovo, ma perchè mai sto tentando di consolare questo ragazzino?*

EDI: *resta letteralmente pietrificato, sgranando gli occhi mentre lo ascolta senza muoversi minimamente fare un fiato, guardandolo poi negli occhi stupito al massimo una volta che se l'è allontanato,    ma che sta succedendo? perchè?    * tu.. mi ammiri?

STEVE: *lo guarda annuendo* io al posto tuo se qualcuno mi prendesse in giro, lo pesterei a sangue. *ridendo piano* tu non lo fai perchè stordisci l'avversario con la tua parlantina.. ed è meglio così. *annuendo una volta sola* perchè insomma, significa che conosci un sacco di cose, che preferisci usare il cervello.. ed è da ammirare tutto questo, no? *sorridendogli debolmente, devo star straparlando.*

EDI: *lo guarda poco convinto da quell'atteggiamento per certi versi "strano", poi ridendo appena divertito* secondo me stai straparlando, tu non sei lo stesso che prima voleva uccidermi per via del volume!

STEVE: *annuisce in risposta, visto che era la stessa cosa che aveva pensato, guardandolo un attimo allibito, poi ridacchiando* mi sa che è l'alcool..!

EDI: penso anch'io.. *scrolla le spalle, tira un sospiro mezzo dispiaciuto aspettandoselo, poi abbassa lo sguardo, leva gli occhiali e si stropiccia stancamente un occhio, tornando a guardarlo*

STEVE: vabbè ma com'era.. in vino veritas.. quella cosa là, insomma! *facendo un gesto con la mano, poi osservandolo mentre si stropicciava l'occhio, accarezzandogli la testa* vai a dormire, va’!

EDI: *gli annuisce sorridendogli* sì, era "in vino veritas"! *e rimette gli occhiali, quindi stringe il libro al petto, e abbassa lo sguardo* hey.. grazie per aver detto quelle cose, anche se le hai dette solo perchè sei ubr-- cioè, brillo! *annuendo*

STEVE: *gli sorride di rimando* le penso davvero, in fondo.. sempre per la regola lì, in vino veritas! *soddisfatto quasi di essersi ricordato questa frase latina* buona fortuna per il test di domani!

EDI: *sempre guardandolo mezzo stupito, gli sorride appena e gli annuisce* spero che andrà bene! *e lo saluta con la mano, voltandosi e avviandosi verso la propria camera,    incredibile, esistono punkacosi civilizzati!     poi girandosi di nuovo verso di lui, dal corridoio* stanotte, quasi allo zenit *indicando in alto con un dito* se guardi attentamente il cielo si riesce a vedere Andromeda! *e gli annuisce, sorridendogli mentre cammina all'indietro senza fermarsi, poi si volta di nuovo e prosegue per la propria strada*

STEVE: *affacciandosi dall'ascensore per seguirlo nell'allontanarsi con lo sguardo, Andromeda? sbattendo le palpebre interdetto mentre lo guarda, ritornando nell'ascensore e schiacciando il pulsante per il terzo piano, andando poi in camera sua togliendosi la maglia e gettandola sul letto, aprendo la finestra ed affacciandosi guardando il cielo in alto come Edison gli aveva indicato, non so se sono più idiota o più "brillo"!*

EDI: *entra in camera silenziosamente, rimuginando,    beh, almeno non mi ha picchiato come gli altri suoi "simili".. m'è andata anche bene, in fondo! sono riuscito anche a studiare!     pensa, mentre si spoglia infilando poi il pigiama, ampiamente fuori misura per la sua corporatura più che esile, quindi apre la finestra poggiandosi con le mani sul davanzale e guardando quella galassia che sembrava minuscola,    chissà quanti la guardano e credono che sia una nullità. invece è immensa e bellissima!     quindi tira un sospiro sorridendo impercettibilmente tra e ,    ha detto che "mi ammira"..    *

STEVE: *prendendo il pacchetto di sigarette dalla tasca dei pantaloni, è anche l'ultima, vaffanculo! accartocciando il pacchetto e buttandolo giù accendendosi la sigaretta, tornando a guardare il cielo interessato anche*

EDI: *sgrana gli occhi vedendo volare giù qualcosa di accartocciato,    ma chi diavolo butta di sotto la spazzatura ora?!     affacciandosi e guardando in alto* hey, ma c-- *bloccandosi poi nel vederlo* TU?! nella mia stessa verticale?! *dimenticandosi per un attimo di sgridarlo per il pacchetto gettato via*

STEVE:..eh? *guardando giù, rilasciando il fumo, un po' sorpreso* oh ciao Edi! *sorridendogli e facendogli un cenno con la mano* stavo guardando, eh! *indicando poi il cielo con lo sguardo*

EDI: *rimane perfettamente immobile, senza sapere nemmeno come rispondere a un'uscita del genere, quindi sbatte gli occhi evitando di commentare, poi gli sorride stranito di rimando* ah, hai visto davvero! *annuendogli*

STEVE: *annuisce sorridendogli di nuovo* certo che ho visto! *facendo un altro tiro dalla sigaretta lasciandosela tra le labbra mentre si stiracchia un po'* cosa mi sai dire di questa galassia? *sorridendo tra e *

EDI: *gli sorride di più sempre più stupito del fatto che gli mostrasse interesse, per di più riguardo una cosa che amava* è la cosa più lontana che puoi vedere ad occhio nudo! *sedendosi poi sul davanzale, indicandogli ciò di cui parlava* è una delle tre spirali giganti che conosciamo, e forse al suo centro c'è un enorme buco nero!

STEVE: *fa un'espressione tra l'interessato e il meravigliato nell'ascoltarlo guardandolo mentre parlava* eppure vista da qui sembra così piccola!

EDI: e invece è enorme! *annuendogli* è vasta più di 250 anni luce, e sai una cosa fighissima? *esaltandosi realmente* fra circa tre miliardi di anni si schianterà contro la nostra Via Lattea! *annuendo a ripetizione*

STEVE: *lo guarda interdetto mentre lascia cadere la cenere della sigaretta giù, poi ridendo* e la cosa ti esalta?! *poi scuote la testa* vabeh dici tu, tanto tra tre miliardi di anni saremo già morti!

EDI: è un peccato invece, potessi vorrei esserci! sai che botto!! *ridendo e continuando a guardare in su*

STEVE: *scoppiando a ridere, spegnendo la sigaretta sul davanzale* tu sei pazzo! *annuendo come a darsi ragione, tornando a guardare la costellazione, rabbrividendo per il freddo*

EDI: *rimane a guardarlo qualche secondo con aria assorta, poi sorridendogli* un anonimo disse "io non soffro di pazzia, anzi, me ne godo ogni minuto"!

STEVE: *gli sorride di rimando, dopo averlo ascoltato* fai bene, bravo! *sedendosi anche lui sul davanzale con una gamba a penzoloni fuori e l'altra dentro, guardando alternativamente il cielo ed il ragazzo*

EDI: *porta le ginocchia al petto cingendole con le braccia, per stare più caldo, poi* in questo periodo *indicando verso sud* si vede anche una delle costellazioni che mi piace di più, quella dell'Acquario! *alzando lo sguardo verso di lui* la sua stella più luminosa produce delle radiazioni particolari che la rendono accecante, se vista con le giuste attrezzature.. invece, da qui, non si vede praticamente nulla! è una specie di tesoro nascosto.. *tenendo lo sguardo fisso verso quel punto che aveva indicato, come fosse perso in quel pensiero*

STEVE: ah, sì? *ascoltandolo e guardando nel punto da lui indicato, poi ridendo* io sono dell'acquario! *tornando a guardarlo, sorridendogli* ora però la voglio vedere la mia stella *sbuffando* mi hai incuriosito!

EDI: *lo guarda stupito, poi gli sorride* una volta ne ho vista una foto bellissima! *poi abbracciandosi di più e tornando a guardare il cielo* e poi ha un nome bellissimo! si chiama Sadalsuud, che in arabo vuol dire "la più grande delle fortune possibili".. *sorridendogli di nuovo*

STEVE: hai capito, mi sono beccato la stella più grande, più luminosa e più fortunata! *ridacchiando, sorridendogli ancora* dì un po', vorresti diventare un astronomo? *dicendolo un po' come a voler sottolineare la conoscenza del ragazzo sulla questione delle stelle*

EDI: *gli sorride tantissimo, diventando di colpo l'incarnazione pura dell'entusiasmo* sì! *e annuisce con convinzione* voglio diventare un astronomo e scoprire un sacco di cose nuove che il mondo non riesce nemmeno a immaginare! voglio scoprire com'è nato l'universo! e anche altro! *gesticolando mentre parla* e voglio incontrare gli alieni!

STEVE: *lo guarda sbattendo le palpebre, e dire che io stavo scherzando! ma poi ride* gli alieni?! *scuotendo la testa affranto* non so se per incontrare gli alieni sarà lo stesso, ma credo che non avrai difficoltà a diventare un astronomo. *sorridendogli, guardando poi in alto, in silenzio, sospirando devo essere impazzito.*

EDI: *mantenendo quell'espressione senza staccargli gli occhi di dosso* quando sarò un astronomo, ti farò venire nel mio osservatorio per vedere la tua stella col telescopio! *e gli annuisce convinto, soddisfatto della pensata*

STEVE: e chi ti dice che io ci verrei? *ridendo, poi tornando serio* scherzo, mi farebbe piacere! *sorridendogli, poi stringendosi nelle spalle visto che era senza maglia ed iniziava a sentire freddo, stando in silenzio*

EDI: *lo guarda in silenzio qualche secondo, con aria assorta, poi distoglie lo sguardo poggiando il mento in mezzo alle ginocchia* era.. un sacco di tempo che non parlavo con qualcuno.

STEVE:? *guardandolo un po' scettico, con aria interrogativa anche* eh? e perchè mai? *guardandolo attentamente*

EDI: *fa spallucce, poi ride piano* è una delle caratteristiche base degli sfigati, non lo sapevi? *senza guardarlo*

STEVE: *mi fa quasi tenerezza... sorridendogli, eh? no io non l'ho pensato.* di solito sono al college la mattina e la notte. però insomma, quando vuoi puoi parlare con me. *distogliendo subito lo sguardo, scendendo dal davanzale per rientrare in camera, a me l'alcool fa un brutto effetto.*

EDI: *segue i suoi movimenti attentamente con lo sguardo, poi gli annuisce* in caso di emergenza verrò a scocciarti, ok! *e scende a sua volta dal davanzale, affacciandosi però* buonanotte, allora!

STEVE: *ridendo* buonanotte! *chiudendo la finestra poi, gettandosi sul letto con ancora le scarpe ai piedi, incontrare gli alieni... sorridendo tra e , facendo per addormentarsi*

 

 

 

 

***

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Capitolo 2
*** Do the panic ***


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original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

 

***

 

 

CAPITOLO II

- Do the panic -

 

 

STEVE: *circa l'una e mezza, seduto al tavolino di uno dei bar del college mentre tutti gli altri uscivano da lezione, tenendo in una mano cinque carte francesi, nell'altra una sigaretta che si lascia tra le labbra nel puntare lasciando dei cents al centro del tavolo* vedo. *annuendo*

EDI: ..non m'importa Daniels, la prossima volta studia così non dovrai scocciare me! *uscendo a passo svelto dall'edificio, i soliti 3-4 libri stretti al petto, borsa a tracolla, sguardo basso* e lasciami in pace! *seminando nella folla del bar un ragazzo nerboruto che lo infastidiva per non avergli passato le risposte al test appena concluso,    ma se ho fatto appena in tempo a concluderlo per me! idiota!     andando poi al bancone a prendere un cappuccino,    non ho manco fatto colazione, che fame!     andando a sedersi a uno dei tavoli, più distante, da solo*

ROBERT: sfigato del cazzo! *gli urla dietro, recuperando poi una sedia e mettendosi a sedere al tavolo con Steve ed altri ragazzi, dove si giocava a poker* ragazzi, cattive nuove, per colpa di un coglione mi è andato male il test di fisica! sono nella merda!

STEVE: scala. *facendo l'ultimo tiro dalla sigaretta e prendendo il malloppo, mentre vede sedere questo ragazzo al tavolino* Rob, tu sei sempre nella merda! *ridendo* c'avrei scommesso sulla tua bocciatura!

JULIAN: ...fanculo Steve, hai vinto anche stavolta! secondo me bari. *anche piuttosto arrabbiato, girandosi verso l'altro ragazzo* dicci chi è questo coglione, così lo pestiamo! *tirando un paio di pugni all'aria*

ROBERT: sticazzi. mi sarebbe bastato questo test per salvarmi! e invece no, perchè il signorino era troppo impegnato a prendere il massimo! ma crepasse! *indicandolo con un gesto stizzito, senza curarsi di abbassare la voce* Edison Halley, chi altri? *calcando particolarmente sul nome, in maniera tale che i presenti sentissero bene, scoppiando poi a ridere*

STEVE: *Edison? massaggiandosi un attimo le tempie, questo nome devo averlo sentito da qualche parte*

JULIAN: oh no ancora lui, quella testa rossa? *scuotendo la testa amareggiato* pensa che ieri è venuto a rompere alla festa! l'avrei già pestato se mr culo rotto *indicando Steve con lo sguardo* non si fosse intromesso!

STEVE: *oh, ecco perchè mi era familiare. spegnendo la sigaretta nel portacenere, guardando i due* ma poverino, l'avevo visto spaventato!

ROBERT: spaventato? ma ti pare normale che uno all'una di notte viene a rompere i coglioni perchè deve    studiare    ?! *vedendolo poi passare mentre ignaro aveva finito di bere, lo afferra per un braccio, strattonandolo verso il tavolo* eccolo qua, il premio nobel per la coglionaggine! sai che a me e ai miei amici girano molto le palle per questo scherzetto che mi hai fatto oggi?

EDI: *quasi sussulta, poi strattona a sua volta il braccio cercando invano di farsi lasciare* mi fai male, lasciami! *notando solo in quel momento che a quel tavolo era seduto anche Steve, zittendosi e abbassando lo sguardo*

STEVE: *sgranando gli occhi all'osservare la scena, no. tu non ti muovi da qui. sono cose che non ti riguardano.*

JULIAN: *lo afferra per i capelli facendogli alzare la testa, togliendogli gli occhiali e poggiandoli sul tavolo* avanti, stronzetto, perchè cazzo non gli hai passato le risposte? per uno come te doveva essere una passeggiata! *sempre tirandogli i capelli avvicinandolo a *

EDI: *fa un lamento nel sentirsi tirare i capelli, spaventandosi nell'aspettarsi un ennesimo pestaggio ma cercando di non darlo a vedere, distogliendo lo sguardo come poteva* non avevo nemmeno il tempo di finirlo per me, altrimenti gliele avrei passate come sempre! *in tono strozzato per il nervosismo*

ROBERT: mi stai dicendo che sono un ignorante, frocetto? *stringendogli di più il braccio* guarda che te lo spezzo, così non puoi nemmeno più divertirti da solo, sfigato del cazzo!

JULIAN: *ridendo a quello che aveva detto l'amico, tirandogli sempre di più i capelli* ma perchè secondo te 'sto sfigato s'è divertito mai con qualcun'altro?

STEVE: *che si costringeva nel restare fermo si alza di soppiatto afferrando Julian per un braccio facendolo sbattere con la testa sul tavolo* e tu hai mai provato l'ebbrezza invece, neh? *parlandogli all'orecchio, in tono volutamente provocatorio, lasciandolo ed indicando Robert con un dito* e tu, Robert, invece di prendertela con i ragazzini, perchè non te la vedi con quelli della tua stessa taglia?! *afferrando Edison e tirandolo a , prendendogli gli occhiali e rimettendoglieli* sei più cagasotto o più incapace di quest'altro idiota *indicando Julian con lo sguardo* per farlo?

ROBERT: *lo guarda seriamente interdetto* hey amico, ma che ti prende? *ridendo mezzo isterico* si scherzava, come sempre! che hai da scaldarti tanto? non è la prima volta che ci si diverte a pestare gli sfigati!

EDI: *più interdetto di tutti, alterna lo sguardo fra i tre, una volta rimessosi gli occhiali, stentando a credere ai propri occhi,    non è possibile, non sta accadendo davvero, mi hanno pestato e ho perso i sensi e ora sono in coma facendo sogni astrusi, sì!    *

STEVE: mi prende che-- *bloccandosi e facendo un gesto con la mano come a dire "non importa"* pestate chi cazzo volete ma provate solo a torcergli un capello che vi mando tutta Camden contro, è chiaro? *guardando i due alternativamente con aria minacciosa, essendo lui una sorta di 'capo' per loro*

JULIAN: *rimettendosi in piedi, massaggiandosi un braccio per il dolore, sogghignando* non pensavo ti piacessero i secchioni pel di carota...

EDI: *   ..eh?     non sapendo per quale delle due frasi essere più sconvolto,    sì, ma non lo sapevo che durante il coma si avessero sogni COSI' astrusi, ora comincerò a vedere gli orologi squagliati di Salvador Dalì!    *

ROBERT: *avvicinandosi di più all'amico, guardando male Steve* ma che stai scherzando? no, non me lo dire! *scoppiando a ridere senza contegno*

JULIAN: *annuisce ridendo anche lui* non lo sapevi? Steve è frocio! *ridendo a più non posso insieme all'amico, e nel frattempo si era radunata un po' di gente intorno*

STEVE: *inizialmente si porta una mano in fronte amareggiato e incazzato al massimo, ora li ammazzo. afferrando poi la testa di un ragazzo con una mano e con l'altra la testa dell'altro ragazzo per farle poi scontrare senza un briciolo di delicatezza* che CAZZO avete da ridere, ? vi insegno io a ridere, coglioni! *facendo fare loro testa e testa di continuo mentre parlava, man mano sempre con più forza*

EDI: *coprendosi la bocca,    oddìo!!     fissando scioccato la scena,    ora li ammazza!     notando poi che si stava radunando una certa folla intorno, lo tira istintivamente per un braccio cercando di fermarlo* basta, Steve, li ammazzi così!! *   aaaaahhh ma da quando io non sono quello pestato?!    *

STEVE: *fermandosi, ma continuando a tenere le teste dei due spiattellate l'una contro l'altra* avete sentito, bastardi? ora dovete anche ringraziarlo! *con un che di soddisfazione nel dirlo perchè fosse per lui li avrebbe ammazzati sul serio*

EDI: *continuando a tenerlo per il braccio, lo tira di più così che li lasciasse, tenendo lo sguardo basso, imbarazzato per l'avere addosso gli sguardi di quella folla,    ha picchiato due amici, per me..?    *

JULIAN: *parlando tra i denti a bassa voce, ancora sotto le mani di Steve* grazie *tossendo per non farsi sentire*

STEVE: *pestandogli un piede e prendendolo per il collo della maglia* che hai detto? non ti ho sentito io, figurati lui! *sempre con tono di voce incazzato, lasciandosi comunque tirare da Edi*

EDI: *tira di più il ragazzo per il braccio cercando di allontanarlo dai due*    va bene così Steve, ho sentito, lasciali stare..     *   è la fine, dopo questa posso tranquillamente sotterrarmi vivo e dire addio alla mia sopravvivenza in questo college!    *

STEVE: *guardando minaccioso Julian mentre l'altro ragazzo se l'era data a gambe levate* provate a torcergli un solo capello e non sarò più così clemente! *lasciando il ragazzo dalla presa spingendolo con violenza indietro*

EDI: *   dio santo, ma è una furia!     tirandolo via, lontano dal bar, senza dire più niente e tenendo lo sguardo basso per non dover incrociare lo sguardo di qualcuno in quella folla, verso l'edificio*

STEVE: *si lascia tirare via camminando ad un passo dietro di lui, mettendosi una mano in fronte come a massaggarsi le tempie, vedi tu se è normale che uno a prima mattina deve già litigare con la gente.*

EDI: *lo lascia andare una volta raggiunta un'area del college più tranquilla, all'esterno della sala di lettura della biblioteca, piazzandolo di peso sopra a una panchina e rimanendo in piedi di fronte a lui nel fissarlo in silenzio qualche secondo* ..volevi ammazzarli o cosa?!

STEVE: *devo fumare. e bere qualcosa, prima che sbatta a terra! restando seduto sulla panchina dove l'aveva piazzato Edi, prendendo il pacchetto di sigarette estraendone una ed accendendola inizialmente ignorandolo, poi* così imparano. *distogliendo lo sguardo e abbandonandosi contro lo schienale della panchina, continuando a fumare*

EDI: *lo guarda interdetto, cominciando a esaminare mentalmente varie opzioni di risposta,    "ma sei fuori?!", "ma sei uno psicolabile violento!", "ma cosa diavolo fumi?!"    , risolvendosi poi, stringendosi nelle spalle* ma perchè..?

STEVE: *facendo un altro tiro, rilasciando il fumo, sempre tenendo lo sguardo perso tra gli alberi del cortile anche un po' per calmarsi visto che aveva ancora i nervi tesi come corde di violino* io quelli che mi sfottono o che mi rompono le palle, li pesto a sangue. *pensando che probabilmente aveva già detto una frase del genere, ma non ricordando esattamente quando*

EDI: *scrolla le spalle evitando di ribattere visto che sembrava già molto nervoso di suo* sono stato fortunato allora, a trovarmi nei paraggi proprio mentre ti rompevano le scatole! *annuendogli e accennando a un sorriso*

STEVE: *sospira, poggiando le braccia sulle gambe e guardando la sigaretta fumare da sola* mi ha infastidito il modo in cui ti stavano trattando.

EDI: *lo guarda in silenzio, sorpreso, poi va a sedersi vicino a lui sulla panchina stiracchiando le gambe davanti a , poggiando quindi le mani sulle ginocchia e tornando a guardarlo* meno male che c'eri tu! *mantenendo quell'espressione*

STEVE: *gli sorride leggermente guardandolo di sottecchi tirando un respiro profondo come a calmarsi, poi realizzando improvvisamente girandosi verso di lui* il braccio? ti sei fatto male?

EDI: eh? *non capendo subito, poi alzandosi la manica della camicia e del maglione* ah! no no, è ok! solo un lividino! *mostrandoglielo, sull'avambraccio*

STEVE: *guarda l'avambraccio del ragazzo, sfiorando delicatamente il livido con le dita quasi ad accarezzarlo, poi ritornando con le braccia poggiate sulle gambe, guardandolo* vabbè un paio di giorni e passa! *sorridendogli leggermente*

EDI: *annuisce tirando giù la manica* sì, sfortunatamente ho    anche     la pella delicata, quindi subito mi faccio male! *prendendola a ridere, scuotendo la testa*

STEVE: *sospira, facendo l'ultimo tiro alla sigaretta* ma dico io, non hai mai pensato di iscriverti a qualche corso per l'autodifesa? tipo il judo o che so io... *ridacchiando mentre lo diceva, immaginando che Edi non fosse esattamente tipo da menare le mani*

EDI: *annuisce convinto* sono quinto dan di karate, però è parecchio che non lo faccio, devo averci perso la mano! e in ogni caso non mi piace. *facendo spallucce*

STEVE: *lo guarda praticamente sconvolto, rimanendo con la bocca aperta* tu.. quinto dan di karate? *scuotendo la testa e scoppiando a ridere, non riuscendo a trattenersi*

EDI: ecco! questo è il motivo per cui non lo dico a nessuno! perchè in quanto karateka, secondo il codice, ho il dovere di avvisare l'avversario prima di difendermi, ma se lo facessi mi riderebbe in faccia! *facendo spallucce, guardandolo*

STEVE: *lo ascolta cercando di riprendere un contegno* no, scusa è che quando ti avevo chiesto quella cosa avevo pensato che non fossi tipo da arti marziali! *ritornando serio per qualche secondo* il tuo segreto è al sicuro con me! *riferendosi al fatto che lui aveva detto che non lo diceva a nessuno, guardandolo e scoppiando a ridere di nuovo*

EDI: *lo guarda sorridendogli* almeno ti ho fatto ridere e ti sei rilassato un poco rispetto a prima! *annuendogli*

STEVE: *lo guarda spiazzato per quell'uscita, ricomponendosi e annuendogli poi fa per alzarsi stiracchiandosi* devo assolutamente mangiare qualcosa! *guardandolo, poi* tu non hai fame?

EDI: *annuisce e fa per alzarsi, sistemandosi la tracolla* ti offro qualcosa per sdebitarmi! *annuendo con convinzione, prendendo a tirarlo per un braccio, senza attendere risposta*

STEVE: no, tu non mi offri proprio niente. *in tono fermo, seppur lasciandosi tirare, con una mano poggiata sullo stomaco, saranno più di 12 ore che non mangio!*

EDI: perchè no? *inchiodando di colpo rimanendogli di fronte, strattonandogli il braccio* te lo devo, mi hai salvato da ben due pestaggi, è il minimo che possa fa-- *riflettendoci poi su un attimo,    aspetta, forse non vuol farsi vedere in giro con me..? sì giusto, che idiota    * s-se.. se ti va.. *abbassando di colpo lo sguardo e lasciandolo andare*

STEVE: *lo guarda non capendo perchè aveva abbassato lo sguardo, quindi sospira* mi va di mangiare con te, ma hey, ho un onore da difendere, sono io che devo offrire! *ridacchiando, prendendo a trascinarlo a sua volta* su, che ieri era anche giorno di paga! che vuoi mangiare?

EDI: *si riprende di colpo a quelle parole, ignorando totalmente l'ultima domanda, lasciandosi trascinare* uh! che lavoro fai? *avanzando il passo, per tenere il suo*

STEVE: lavoro in un locale a Camden come aiuto barista *annuendo, camminando continuando a tenerlo per il polso a trascinarlo* la paga non è molta ma riesco a pagarmi gli studi e a togliermi qualche sfizio! *facendo spallucce, uscendo dal college che era praticamente al centro di Londra* pizza! ti va? *sorridendogli*

EDI: *lo segue senza opporre resistenza, guardandolo fisso tutto il tempo* non si rifiuta mai una pizza! *annuendo e sorridendogli di rimando,    è incredibile, non solo ho scampato due pestaggi, ho superato il test, sto per mangiare una pizza: ho anche conosciuto l'unico studente non piantagrane del college! che dio si sia ricordato che esisto?    * è ammirevole che tu riesca a pagarti gli studi da solo!

STEVE: *quando non hai nessuno al mondo, devi anche pagarti gli studi da solo! annuendo ad Edi ma più a stesso* e devi anche dire che fra tre esami ho finito! *sorridendo contento di questo* è ancora più ammirevole! *ridacchiando, fermandosi davanti ad un locale dove vendevano pizza a taglio* entriamo!

EDI: ti manca poco! bravo! *seguendolo dentro e guardando famelico le pizze* ah! *voltandosi verso di lui annuendo* sono vegetariano! *tornando poi a guardare le pizze per scegliere*

STEVE: *lo guarda un attimo interdetto, poi fa spallucce* scegli quello che vuoi! *annuendogli, aspettando poi gli dicesse quello che voleva così da poter andare alla cassa a fare lo scontrino*

EDI: *scartando quelle zeppe di wurstel, prosciutto o salsicce, si alza sulle punte andando ad indicare l'ultimo trancetto di margherita* quella! *e gli annuisce, tornando giù*

STEVE: *gli annuisce, indicandogli poi un tavolino* aspettami lì! *sorridendogli e andando poi alla cassa, devo avere i neuroni totalmente bruciati. è così.*

EDI: *va a sedersi al tavolino che gli aveva indicato, tranquillissimo, poggiando il mento in mezzo alle mani e guardandolo,    uhm, chissà da quanto tempo sono in coma, ormai?    *

STEVE: *per forza dev'essere così. attendendo le pizze al banco, ma nel frattempo aveva già in mano due lattine, una di aranciata che aveva preso per Edi e l'altra di birra per lui, madonna che fame. prendendo poi i due tranci di pizza in un cartone, sedendosi poi al tavolo* oh finalmente si mangia!

EDI: yeah! *e si strofina le mani una contro l'altra, guardando famelico la pizza e cominciando subito a mangiare* bhn apptith! *in maniera abbastanza incomprensibile per la bocca piena, poi dopo aver deglutito* e grazie per avermela offerta! *sorridendogli*

STEVE: *scuote la testa amareggiato, poi sorridendogli di rimando* di niente! *e cominciando a mangiare anche lui, oh mi sento già meglio!*

EDI: *continuando a mangiare* mh, e cosa studi? che esami ti mancano? sono difficili? quando conti di darli? e la tesi? ci hai già pensato? eh? *ponendogli domande una dopo l'altra senza attendere una risposta, smettere di mangiare* di cosa tratterà? hai scelto il professore con cui discuterla? sai già quando? mh?

STEVE: tu fai troppe domande. comunque... *lo guarda mentre mangia, sbattendo le palpebre sempre più interdetto, finendo di mangiare il trancio di pizza e aprendo la lattina di birra* scienze politiche, statistica economia applicata e diritto internazionale, spero presto, non lo so, no, boh, no, no. *annuendo, ho risposto a tutto? uah se è così sono un genio!*

EDI: *lo guarda fisso qualche secondo, con l'ultimo pezzetto di pizza a mezz'aria, poi scuotendo la testa non contento* non mi hai detto se gli esami sono difficili!

STEVE: *cazzo. mi ero quasi illuso! sospirando* quello di statistica me lo porto dietro da tre anni. *annuendo* gli altri due sono piuttosto facili, ho visto i programmi *facendo spallucce, bevendo la birra*

EDI: ho anche io un esame di statistica! *mangiando l'ultimo boccone e annuendogli* l'ho dato il mese scorso! non era tanto complicato.. *facendo spallucce e prendendo la lattina di aranciata, aprendola*

STEVE: potrei seriamente odiarti per questa cosa. *annuendo convinto, finendo di bere la birra e poggiando la lattina vuota sul tavolo, guardandolo fisso*

EDI: *lo guarda fisso a sua volta, sbattendo gli occhi, poi inclina la testa di lato facendo spallucce di nuovo* posso aiutarti, se vuoi! tanto è semplice! *bevendo l'aranciata*

STEVE: *lo guarda scrutandolo* davvero mi aiuteresti? *un po' scettico, essendo abituato a fare sempre tutto da solo da sempre*

EDI: *gli annuisce mettendo giù la lattina* qual è il problema? te lo devo anche! *poggiando i gomiti sul tavolo e il mento in mezzo alle mani, guardandolo negli occhi*

STEVE: *gli sorride ricambiando lo sguardo, ma sì, qual è il problema...* mi farebbe piacere!

EDI: *gli sorride di rimando, annuendo* sennò a che servono, gli amici? *alzandosi poi e prendendo la borsa che aveva lasciato sullo schienale della sedia, mettendola*

STEVE: *lo guarda interdetto alzandosi, amici? si sta prendendo troppa confidenza! ma annuendogli, uscendo e subito accendendosi un'altra sigaretta* che ore sono?

EDI: *guarda l'orologio enorme che portava al polso, poi tornando a guardare lui* le 3! *poi assottigliando lo sguardo e facendo una mezza smorfia* tu fumi troppo!

STEVE: lo so. i miei polmoni mi ringrazieranno per questo! *annuendo* le 3? *sbuffando scocciato* allora io vado alla metropolitana.. tu torni al college?

EDI: io.. credo di sì! *annuendogli, abbassando lo sguardo un attimo ripensando alla mattinata, e al fatto che probabilmente la voce doveva aver già girato parecchio, assumendo un'espressione preoccupata* tu dove vai..?

STEVE: al lavoro *annuendo* così per le 7 dovrei finire e magari riesco anche a studiare.. se non sono troppo stanco, ovviamente! *ridacchiando, poi guardandolo* ? che c'è? *con aria interrogativa*

EDI: *riprendendosi di colpo da quei pensieri e scuotendo la testa* no, niente! buon lavoro allora, e grazie ancora del pranzo! *sorridendogli* ah, e per la cosa di statistica, quando vuoi basta che me lo dici!

STEVE: *lo guarda non convinto, finendo di fumare nel frattempo e come al solito gettando il mozzicone a terra calpestandolo, annuendogli* grazie! ci vediamo, allora! *mettendosi le mani in tasca e facendo per andarsene*

EDI: sì.. *rimanendo a guardarlo per diversi secondi con aria assorta mentre si allontanava, alzando poi lo sguardo al cielo mentre delle nuvole grigie che promettevano pioggia iniziavano ad addensarsi, e si dà una scossa, avviandosi a passo spedito verso il college*

 

 

 

 

***

 

 

ANGOLO RECENSIONI

CriminalMindsCorp. a rapporto<3

 

LELECHAN: grazie per la buona fortuna :3 ma Edi lascialo stare, nun se tocca u_ù

MARTYZ: ma Ve non ha bevuto tanto, era solo brillo... e non sia mai la testata, gli si rovinano gli spikes xD! grazie per i complimenti e speriamo ti piaccia anche questo capitolo :3

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Stars and stripes ***


« C O B A L A M I N »

« C O B A L A M I N »

original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

 

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CAPITOLO III

- Stars and stripes -

 

 

STEVE: *circa le 9 e mezzo di sera, al secondo piano dell'edificio vestito alla men peggio e con i capelli in parte legati in un codino ed un libro in mano* tu. *parlando con un ragazzo che aveva incrociato* qual è la camera di Edison Halley? *in tono nemmeno tanto cordiale, osservando il tipo che gli indicava la porta per poi bussare, aspettando, ma io che ci faccio qua?*

EDI: *che tranquillamente stava leggendo per fatti suoi, con indosso il pantalone del pigiama e un enorme maglione bianco slargato, si alza dal letto ancora totalmente sovrappensiero e immerso nella lettura andando ad aprire* sì-- *alzando poi lo sguardo e sussultando quasi, a occhi sgranati, col libro a mezz'aria ancora aperto*

STEVE: *poggiandosi contro lo stipite della porta, guardandolo quasi a squadrarlo, incrociando le braccia* disturbo?

EDI: *lo guarda fisso fisso a sua volta, prendendo poi a scuotere la testa a ripetizione e scostandosi per lasciarlo entrare*

STEVE: *entra in camera di Edi, guardandosi intorno aspettandosi quasi di venire risucchiato in un buco nero per com'era personalizzata la stanza, che sia lui, l'alieno? facendo spallucce però* stavi studiando?

EDI: *richiude la porta dietro di lui, scuotendo la testa* no no, leggevo! *mostrandogli il libro che aveva in mano, il classico di Adams* ormai lo conosco a memoria, però lo adoro! *sorridendogli e facendo spallucce*

STEVE: beh, se ti piace.. *facendo spallucce, ognuno si diverte come vuole! sorridendogli poi* ero venuto per.. *mostrandogli il libro di statistica che aveva in mano, annuendo*

EDI: è un bel libro, dovresti leggerlo.. *abbassando lo sguardo sulla copertina* se vuoi te lo presto! *sorridendogli e poi annuendo* per studiare statistica, sì! *facendogli poi cenno con il braccio che si sedesse dove preferiva* sai, non pensavo alla fine saresti venuto sul serio! *dicendolo quasi imbarazzato, stringendosi nelle spalle*

STEVE: *si siede sul letto, guardandolo con aria interrogativa* perchè no? è vero che non sono uno studente modello, però insomma, non è bello farmelo notare! *ridacchiando mentre lo diceva*

EDI: *scuote la testa prendendo il libro dalle sue mani e sedendosi poi accanto a lui, incrociando le gambe sul letto* pensavo solo che quando fossi rinsavito dalla sbornia della prima sera avresti cominciato ad evitarmi! *abbassando poi lo sguardo sul libro praticamente illibato, manco fosse nuovo*

STEVE: a parte che ero solo leggermente brillo, *come al solito tenendo a specificare* poi non mi avevi fatto niente di tanto grave per farti evitare da me. *annuendo, poi guardando il libro* no, in realtà una volta l'ho aperto. *annuendo di nuovo*

EDI: *lo guarda un attimino interdetto, poi gli sorride* beh, meglio di niente, dai! cominciamo dall'inizio, allora! *sporgendosi a recuperare una matitina dalla scrivania lì accanto, prendendo appunti per lui* dimmi, cos'è la statistica? è una scienza che studia cosa? *guardandolo speranzoso*

STEVE: senti. se l’avessi saputo secondo te non avrei continuato a leggere il libro oltre la prima riga? *alzando un sopracciglio, interdetto, poi sospira* i modi in cui possono essere compresi degli eventi?

EDI: *si stringe nelle spalle facendo una mezza smorfia* detto meglio, è la scienza che studia come sintetizzare e comprendere un fenomeno. *annuendo, mentre glielo scrive a bordo pagina* poi esistono due tipi di statistica: *enumerando sulle dita mentre lo guarda* quella descrittiva, e quella inferenziale. la descrittiva sintetizza per mezzo di grafici, quella inferenziale invece usa delle teorie generali. *sorridendogli e annuendo* capito?

STEVE: *lo guarda come se gli avesse detto chissà quale legge fisica, sempre più interdetto* mi sono fermato a "inferenziale". *sbattendo le palpebre*

EDI: *ricambia lo sguardo interdetto, ma per altri motivi* beh, allora: *gesticolando per farsi capire meglio* diciamo che ci sono due modi di fare statistica: o coi grafici, tipo le tabelle, hai presente? oppure con leggi teoriche, tipo che so.. *alzando lo sguardo riflettendo* tipo, diciamo che dati certi presupposti, sicuramente avverrà un certo evento. questa anche è statistica! *annuendogli*

STEVE: *lo guarda fisso cercando di concentrarsi, seguendo con lo sguardo i gesti di Edi, portandosi una mano in fronte un po' avvilito, restando in silenzio* ..tipo che se bevi molto alcool a stomaco vuoto all'80% è sicuro che sbatti a terra perdendo i sensi? *cercando una sorta di esempio pratico in modo da poter avere chiaro il concetto*

EDI: *gli annuisce sorridendogli* sì! bravo! poi la statistica serve anche per mettere in relazione più fenomeni, oppure definire delle scale.. che so! grazie alla statistica possiamo dire che di quell'80%, il 50% rimarrà anche a vomitare tutta la notte! *annuendo ancora, soddisfatto che stesse capendo*

STEVE: ..mentre il restante 30% si salverà dalla maledizione del vomito andando a dormire! *annuendo, sistemandosi meglio a gambe incrociate di fronte a lui* ho capito!

EDI: bravissimo! *sorridendogli di più e prendendogli appunti sul libro* infine, grazie alla statistica esplorativa, possiamo mettere in relazione più statistiche inferenziali. per esempio: di tutti i giovani che si sballano il sabato sera, l'80% si ubriaca, il 7% si droga e il rimanente 13% è sano. di tutti quelli che si ubriacano, il 20% muore per incidente stradale.. *sempre gesticolando e guardandolo nel frattempo* di quelli che si drogano, il 3% muore di overdose. quindi, *annuendo* possiamo dire che su 100 ragazzi, ogni sabato sera in totale ne crepano 23 per varie cause!

STEVE: ...praticamente una strage! *ridendo* ho capito però! sembra quasi facile *annuendo, sorridendogli poi di rimando, meno male che per ora faccio parte di quei 77 che nonostante tutto, sono ancora vivi!*

EDI: lo è! *annuendo ancora e terminando di prendere una nota, poi guardandolo* non ci crederai, ma con questo si conclude già il primo capitolo, con le definizioni base della statistica! *facendogli segno di vittoria con le dita e sorridendo*

STEVE: *fa un'espressione sorpresa* eh? davvero? *prendendogli il libro da mano, sfogliando le pagine e osservando le varie note che Edi aveva scritto* grazie! *chiudendo il libro e stiracchiandosi* uno non se l'aspetta!

EDI: visto? volere è potere! *dicendolo solennemente, poi allungando una mano verso di lui* 100 sterline! *e gli sorride*

STEVE: *guarda alternativamente la mano del ragazzo e il ragazzo stesso, poi in tono fermo* scordatelo. *annuendo una volta sola, sorridendogli però visto che sapeva che stava scherzando, guardandolo fisso*

EDI: *insiste tendendo il braccio verso di lui* 50, allora! *annuendogli*

STEVE: *lo guarda fisso negli occhi, mettendogli una mano in testa dandogli qualche colpetto senza fargli male però* su, fai il bravo e non farmi più richieste del genere! 

EDI: *rotea gli occhi abbassando la testa e sospirando fingendosi afflitto* lo sapevo io, che avrei finito col lavorare per la gloria! *sporgendosi poi verso di lui come ad osservarlo più da vicino e indicandogli i capelli* sai che sei strano, così? *ridendo*

STEVE: mh? *guardando lui e poi realizzando* ah, i capelli! *sospirando afflitto davvero*  io non mi ci vedo proprio coi capelli così, ma nemmeno posso tenerli sempre alti.. sennò mi ritrovo calvo! e sarebbe peggio! *ridendo però all'immaginarsi calvo, scuotendo poi la testa*

EDI: *continua a scrutarlo in silenzio per qualche altro secondo, applicatissimo, poi esclama* ma stai bene, così! *annuendo convinto* dicevo "strano" perchè non ti ci avevo mai visto, però stai bene! *sorridendogli*

STEVE: che c'entra, quello è perchè sono bello io! *annuendo convinto, facendo spalluce* grazie comunque! *sorridendogli a sua volta, se lo dice lui che sto bene!*

EDI: beh, sì! *spontaneamente e annuendo ancora* di niente! *poi incrociando con lo sguardo l'orologio* oddìo, è quasi l'ora! *andando poi sparato verso un cassetto e tirandone fuori una Nikon reflex, apre la finestra e dopo essersi seduto sul davanzale, si rimette in piedi sul cornicione, tranquillo come niente fosse* attimino, rientro subito! *e si sposta più in là, aderendo al muro*

STEVE: *rimane un attimo spiazzato dalla risposta che gli aveva dato, correndo verso la finestra affacciandosi e guardandolo* ma che diavolo fai lì?!

EDI: *raggiungendo l'angolo del cornicione e regolando la macchinetta* faccio foto, non si vede? *sorridendogli come se nemmeno si rendesse conto di essere in bilico a quindici metri da terra*

STEVE: *gesticolando* sì che si vede, ma tu hai presente che sei a più di quindici metri da terra? *urlando un po' per farsi sentire*

EDI: certo! *guardando un attimo l'orologio da polso e mettendosi poi a scattare diverse foto, apparentemente riprendendo punti ben precisi del cielo* lo faccio tutti i giorni, non è pericoloso! *scattando poi l'ultima e facendo per tornare indietro, così com'era venuto*

STEVE: tu.. tu non stai bene! *scuotendo la testa sempre più amareggiato* e sì che è pericoloso! *seguendolo poi con lo sguardo*

EDI: *giunge alla finestra della propria camera, quindi gli poggia una mano sulla spalla per aiutarsi e torna dentro con un salto* ma è per un esperimento! *dicendolo come se bastasse da sola come motivazione, quindi torna a guardare il display della macchinetta*

STEVE: quale esperimento, "vediamo quante volte riesco a farlo prima di cadere di sotto e spappolarmi il cervello"? *alzando un sopracciglio seriamente interdetto, è uno sconsiderato!*

EDI: *lo guarda facendo un'espressione stupita* no! *in tono tale da sottolineare che quella sì che sarebbe stata un'idea balzana, avvicinandosi poi a lui facendogli vedere il display con le foto che aveva scattato, in successione* guarda! *facendole scorrere* tutti i giorni scatto foto ad alcune porzioni di cielo in massima risoluzione, poi le farò sviluppare ed avrò la più grande mappa celeste mai costruita! *annuendo, senza staccare gli occhi dal display*

STEVE: *alterna lo sguardo tra lui e le foto, sospirando* stai attento.. *accarezzandogli la testa per un attimo, sporgendosi con le braccia fuori poi accendendosi una sigaretta, fumando e guardando il cielo* e dove pensi poi di appenderla, questa mappa?

EDI: *fa spallucce seguendolo con lo sguardo poi ridendo e portandosi una mano alla nuca* ..boh! però sarà grandissima! *allargando le braccia per sottolineare il concetto, andando a riporre la digitale per poi tirare fuori un grosso mucchio di foto dal cassetto, sedendosi sul davanzale dall'interno, accanto a lui, mostrandogliele* guarda quante!

STEVE: *sorride guardandolo, ma come devo fare con questo qui.. ha la testa da un'altra parte, proprio! dando poi un'occhiata alle foto che lui gli stava mostrando* vedo che non hai perso tempo..!

EDI: *annuisce e gli sorride, estraendo poi una foto dal mucchio, tutte ordinatamente numerate sul retro con data e coordinate* guarda, questa è la tua stella! *voltandola verso di lui e indicandogliela* quella che ti devo far vedere quando divento astronomo! *annuendo con convinzione e serietà*

STEVE: la mia stella? *sorridendogli, prendendogli poi la foto delicatamente dalle mani* allora questa me la prendo io! *annuendo convinto, guardando la foto poi tenendo sempre le braccia fuori dalla finestra, "la più grande delle fortune possibili", eh?*

EDI: la fortuna delle fortune! puoi tenerla, te la regalo! *poggiando il mucchio di foto sulla libreria lì accanto alla finestra e voltandosi a guardare il ragazzo* non le avevo mai fatte vedere a nessuno le foto! *correggendosi poi* beh, non che qualcuno avesse avuto voglia di vederle! *ridendo*

STEVE: nemmeno io volevo vederle, me le hai rifilate con l'inganno! ora te le scordi le 50 sterline! *ridendo, tenendo però stretta la foto tra le mani, spegnendo la sigaretta ormai finita sul davanzale e come al solito gettando di sotto il mozzicone, girandosi verso di lui sorridendogli* se tu non avessi voluto regalarmela, me la sarei tenuta lo stesso. *annuendo una volta sola, con tono di voce fermo*

EDI: *lo guarda fisso qualche attimo, tenendo le mani sul davanzale e dondolando le gambe* ti piace tanto? *sorridendogli dolcemente*

STEVE: *lo guarda attentamente, annuendogli e sorridendogli alla stessa maniera di come gli aveva sorriso lui* è anche logico, visto che, oltre ad essere mia, è anche quella più luminosa e fortunata! *dicendolo come al solito in tono convinto, dando un'ultima occhiata alla foto scostandosi di lì e andandola a mettere poi nel libro, in modo da non rovinarla*

EDI: *annuisce, poi scende dal davanzale stiracchiandosi e andando a sedersi sul letto, contro il cuscino mezzo alzato sul muro, levando gli occhiali e pulendoli alla men peggio con l'orlo del lenzuolo* nessun festino notturno fino all'alba, oggi? *ridendo*

STEVE: *guardando l'orologio che segnava circa le undici, quindi fa spallucce* non so se hanno organizzato qualcosa.. io però sono stanco per andarci! *stiracchiandosi, guardandolo e storcendo il muso* è veramente un peccato che porti gli occhiali..

EDI: *alza lo sguardo verso di lui, stranito, e assottigliandolo di poco istintivamente perchè appunto, senza occhiali, da lontano non vedeva bene* eh..?

STEVE: il colore dei tuoi occhi.. cioè.. hai degli occhi bellissimi, è un peccato che tu porti gli occhiali! *annuendo, sedendosi sul letto accanto a lui, guardandolo fisso*

EDI: *sgrana di più gli occhi azzurrissimi a quelle parole, anche perchè adesso che era vicino lo vedeva più che bene, e di tutta risposta rimette gli occhiali abbassando lo sguardo* non è.. niente di che.. cioè, insomma! *facendo spallucce evidentemente imbarazzato* non hanno niente di speciale, ecco! non ci vedono neanche bene, sono inutili! *ridendo istericamente*

STEVE: *sorride alla reazione del ragazzo, facendo spallucce* a me piacciono. sono belli davvero! *sorridendo a lui stavolta, non staccandogli gli occhi da dosso*

EDI: *distoglie lo sguardo per non dover incontrare il suo, continuando a sorridere istericamente* forte, nessuno mi aveva mai fatto un complimento! già! che strano! *gesticolando nervosamente e guardando totalmente altrove manco non stesse parlando con lui*

STEVE: *sorride di nuovo, abbracciandolo con un braccio solo, dandogli una leggera pacca sulla spalla* su, su, non imbarazzarti, io ho solo detto la verità! *ridacchiando*

EDI: *diventa praticamente una statua, perfettamente immobile per diversi secondi continuando a tenere lo sguardo basso* grazie.. *sorridendo anche se da lì non poteva vederlo*

STEVE: *continua a tenerlo abbracciato così, sorridendogli di nuovo, poi con tono di voce vago* un giorno di questi, mi piacerebbe portarti a lavoro con me. sono sicuro che ti piacerebbe come locale! *poi guardandolo* ci verresti?

EDI: *sgrana di nuovo gli occhi, voltandosi a guardarlo con quell'espressione mezza incredula, tirandosi le ginocchia al petto e indicandosi con un dito* dici a me? *che potrebbe sembrare retorico, ma sul serio aveva il dubbio,    cara mamma, caro papà, credo che il mio coma stia peggiorando. dite al dottore di abbassare la dose di morfine. spero che stiate venendo a trovarmi ogni tanto!    *

STEVE: *lo guarda sbattendo le palpebre, poggiandosi con la propria testa su quella del ragazzo* se tu sei Edison Halley, sì, dico a te! *ed annuisce, non c'è niente da fare: lui non è di questo mondo!*

EDI: potrebbe anche essere uno sfortunatissimo caso di omonimia, magari c'è qualche altro sfigato al mondo che porta questo brutto nome, chissà! sarebbe divertente! cioè no, sarebbe tragico per lui, però a me farebbe un sacco ridere! *facendo spallucce a ripetizione e guardandolo con la coda dell'occhio sviando senza volerlo il discorso per l'imbarazzo*

STEVE: *si allontana da lui guardandolo assottigliando gli occhi* tu in realtà non sei un terrestre. *annuendo, stendendosi poi sul letto senza troppi complimenti, stiracchiandosi*

EDI: *rimane a guardarlo in silenzio, stringendosi le ginocchia al petto, poi dopo un minuto buono di silenzio* comunque mi piacerebbe! *sorridendogli e diventando magenta di botto*

STEVE: *gli sorride a sua volta, guardando poi il soffitto* ODDIO... *girandosi a guardarlo* QUELLE *indicando delle stelline fluorescenti applicate sul soffitto* non le avevo notate!

EDI: le mie stelline! aspetta! *scavalcandolo poi e andando a spegnere l'abat-jour sulla scrivania così che ci fosse più buio e risaltassero meglio, tornando poi dov'era prima, mezzo steso, tenendosi sui gomiti* belle, eh? *sorridendogli entusiasta*

STEVE: *seguendolo con lo sguardo nei movimenti, lanciando un'occhiata alle stelle, tornando poi a guardarlo e notando la sua aria sognante mentre osservava le lucine fluorescenti sul soffitto* belle, sì..

EDI: *gli sorride ancora, poi si mette giù poggiando una mano sull'addome e indicandogli con l'altra* le ho disposte così come stanno per davvero in cielo, così anche se è brutto tempo posso avere lo stesso le mie stelle da guardare!

STEVE:..cioè, tu ti sei studiato la posizione esatta delle stelle per disporle in modo tale da guardarle anche se c'è brutto tempo? *è folle.* ingegnoso, però. *incrociando poi le braccia mettendole sotto la testa guardando il soffitto* in effetti sembra di guardare stelle "vere"...

EDI: *si volta a guardare lui e gli sorride* lo so che stai pensando che sono pazzo! però.. *rimanendo in silenzio qualche momento prima di continuare* il mio mondo è confinato tra queste mura quando è brutto tempo, mi sento "in gabbia" se non posso guardare le stelle, allora le ho portate qui dentro! e poi *alzando gli occhiali così da tenerli nei capelli come frontino* le mie sono abbastanza vicine da poterle vedere anche così!

STEVE: *si gira mettendosi sul fianco guardandolo ed ascoltandolo attentamente* tu non sei pazzo perchè metti le stelline sul soffitto nella posizione giusta, ma per altre cose.. che so, tipo startene a fotografarle sul cornicione a più di quindici metri da terra. *scuotendo la testa ricordando gli istanti precedenti, poi sospira* è bello che tu ti sia riprodotto il tuo mondo in camera, perchè... beh è il posto dove ti senti "sicuro", no? è bello. *sorridendogli poi* 

EDI: *volta la testa verso di lui così da guardarlo in silenzio e sbattendo gli occhi, poi gli sorride* sono più pazzo io che l'ho creato, o tu che dopo averlo visto non sei fuggito a gambe levate? *rimanendo a guardarlo*

STEVE: io non sono pazzo, quindi tu. *in tono convinto, sorridendogli ma ridendo subito dopo, tornando poi a guardare le stelle finte*

EDI: oh, ok! come vuoi! *facendo spallucce e in tono di sfottò come se lo stesse assecondando, tornando a guardare le stelline anche lui* in fondo un pazzo non ammetterebbe mai di esserlo, quindi..

STEVE: *rimanendo in silenzio per qualche attimo, poi parlandogli senza staccare gli occhi dal soffitto* qui siamo tutti matti. io sono matto. tu sei matto... *in tono vago, facendo spallucce*

EDI: *ride piano* Carroll era dell'acquario, come te! *annuendo, stiracchiandosi appena senza muoversi troppo, e facendo poi un sospiro* sai, quando ero più piccolo gli altri bambini mi prendevano in giro chiamandomi "alieno".. per via del mio aspetto soprattutto. per questo voglio incontrarli! *socchiudendo gli occhi* da qualche parte nell'universo dev'esserci un mondo con tanti esseri uguali a me, dove nessuno viene maltrattato per com'è.

STEVE: *lo guarda con la coda dell'occhio, ascoltandolo* per via del tuo aspetto? *scrutandolo quasi, non capendo effettivamente il perchè visto che non sembrava avere deformazione alcuna*

EDI: *annuisce, ridendo* beh sai, sono basso, ho i capelli rossi, sono troppo magro, ho la pelle cadaverica, sono pieno di lentiggini e porto gli occhiali! *facendo spallucce*

STEVE: *tira un respiro profondo ascoltandolo* ma questo non c'entra.. è facile prendere in giro le persone, e lo si fa indipendentemente dal fatto che il malcapitato sia alto, basso, moro, biondo, abbronzato... c'è sempre chi avrà da ridire! *facendo spallucce, istintivamente accarezzandogli la testa* uno non deve mai dar peso a queste critiche per nulla costruttive..

EDI: è solo che non sono mai stato il genere di persona che piace alle altre persone, ho sempre guardato con invidia quelli che riuscivano ad avere tutti intorno senza dover dimostrare nulla-- *appena si sente carezzare la testa chiude gli occhi, rilassandosi quasi istantaneamente dalla tristezza dovuta da quei pensieri, e annuisce piano* prima o poi *parlando a bassa voce* incontrerò un alieno come me a cui piacerò proprio perchè sono così. e a cui non piacerei se fossi fatto diversamente. *rimanendo in silenzio qualche secondo, ridendo poi da solo a quell'affermazione ridicola*

STEVE: *sempre accarezzandogli la testa, evitando di guardarlo, con gli occhi puntati sul soffitto* mia madre mi ha abbandonato quando avevo 6 anni ed ho vissuto diec'anni in orfanotrofio litigando con gli altri bambini perchè ero convinto che mi sarebbe venuta a prendere mentre loro mi dicevano il contrario. *facendo spallucce, parlando quasi come se la cosa non gli interessasse* a saperlo che era così, avrei evitato vittime innocenti! *ridacchiando poi nel dirlo* la gente non li guarda bene quelli come me.. ma fortunatamente a me non importa poi tanto! *smettendo di accarezzarlo, stiracchiandosi* ho un sacco di libertà e mi prendo quello che voglio dalla vita, che m'importa di quello che dice la gente, in fondo!

EDI: *lo ascolta in silenzio e attentamente, assumendo di colpo un'espressione triste a sentirgli dire quelle cose, tirandosi poi su e sporgendosi oltre il letto per tirarne fuori un pelouche, mostrandoglielo poi rimanendo in ginocchio* lo conosci? lui è E.T.! *annuendogli e indicandoglielo* Spielberg l'ha inventato quando era piccolo perchè i suoi genitori hanno divorziato e l'hanno lasciato solo *poggiandolo poi sul letto e indicandosi mentre gli sorride* se vuoi, io posso essere il tuo alieno immaginario, così ti sentirai meno solo! *annuendo ancora a sorridendogli dolcemente*

STEVE: *sgrana un attimo gli occhi alla scena, nessuno.. nessuno mi ha mai parlato così.. e di tutta risposta lo tira a sè, abbracciandolo forte e scuotendo la testa, però sorridendogli* tu non sei immaginario, stupido! *questo ragazzino.. stringendolo di più, mi ha stordito con le sue chiacchiere.*

EDI: *fa spallucce abbracciandolo a sua volta stretto* non fa niente, anche E.T. poi è diventato un alieno vero! va bene lo stesso! *annuendo a ripetizione, senza lasciarlo*

STEVE: *lo tiene abbracciato un altro po', è veramente un caso perso. sorridendo tra sè e sè, staccandoselo poi di dosso e prendendogli il viso tra le mani* tu sei più vero di E.T. ed è meglio così. *annuendogli una volta, sorridendogli* e sei anche più carino di lui. *in tono fermo, guardandolo negli occhi*

EDI: *lo guarda fisso perfettamente immobile senza quasi nemmeno respirare, per diversi secondi, poi distogliendo lo sguardo e cominciando ad arrossire un'altra volta imbarazzato* beh E.T. sarà anche tenerissimo ma non è una gran beltà, non ci vuole poi molto!

STEVE: *rimane fisso in quella posizione ascoltandolo, scoppiando a ridere sentendolo ed abbracciandolo di nuovo, rimanendo in silenzio però quando smette di ridere*

EDI: *rimane poggiato contro di lui abbracciandolo a sua volta per le spalle, quasi abbandonandosi, poi a bassa voce*    nessuno mi aveva mai abbracciato a parte mamma e papà..    

STEVE: *tentando di ricordare quando fosse stata l'ultima volta che sua madre l'aveva abbracciato senza però riuscirci, distogliendo poi lo sguardo da lui per qualche secondo ma di tutta risposta stringendolo di più* io l'ho appena fatto!

EDI: *annuisce senza lasciarlo, rimanendo in ginocchio e accoccolandosi più vicino a lui*    posso rimanere solo un altro pochino così?     *pentendosi subito di averlo detto e nascondendo il viso contro la sua spalla vergognandosi,    sono patetico    *

STEVE: *sorride istintivamente, annuendo piano* puoi rimanere così quanto vuoi. *senza lasciarlo, parlandogli direttamente all'orecchio*

EDI: *rimane immobile, stupito del fatto che non l'avesse preso in giro per quella richiesta infantile e resta in silenzio per un poco per paura di dire qualcosa e rovinare quel momento di pace, poi solo gli bisbiglia piano*    perchè?    

STEVE: *respira piano restando un attimo in silenzio cercando le parole adatte per spiegarglielo dato che non era abituato a parlare con le persone o almeno non di queste cose, sospirando poi* perchè.. perchè io sono un alieno. come te. *sorridendo un po' anche se lui non poteva vederlo, rifacendosi a quello che Edi gli aveva detto prima*

EDI: *sgrana gli occhi a quella risposta, con gli occhiali ancora tra i capelli e rimanendo anche a bocca mezza aperta*    wow...     *stringendolo di più per un attimo solo e scostandosi poi a guardarlo negli occhi* rimani con me? *annuendogli quasi a suggerirgli la risposta*

STEVE: ..mh? *guardandolo un attimo interdetto* intendi, a dormire? *dormire, stop. annuendogli* se ti fa piacere, sì!

EDI: *gli annuisce sorridendogli contento che avesse detto di sì, domandandosi poi mentalmente per quale motivo stesse lì a chiedere una cosa simile a uno che in effetti neppure conosceva,    ..ho un amico solo, ed è lui! non posso permettere che si allontani    * sì! *lanciando poi un'occhiata al letto* staremo un po' strettini però! scusa! *facendo spallucce imbarazzato*

STEVE: ..non è un problema! *dicendolo quasi d'istinto, cercando però di evitare certi pensieri, e che cavolo, Ve!* voglio dire, nessuno di noi due è grosso quanto un elefante! *ridacchiando, poggiandolsi una mano sull'addome*

EDI: giusto! *annuendogli ancora e scendendo dal letto, andando verso l'armadio a prendere un'altra coperta arrampicandosi sugli scaffali per raggiungerla*

STEVE: *restando seduto lì seguendolo però con lo sguardo, però è carino! scuotendo la testa* serve una mano? *ridacchiando*

EDI: no, no! *tornando giù con la coperta* ce l'ho fatta, sai noi bassi dobbiamo imparare ad arrampicarci per essere autosufficienti! *buttandola poi sul letto e facendogli un gesto, divertito* su, sistemati, che ti rimbocco le coperte! *annuendogli*

STEVE: *ridendo nel sentirgli dire la prima frase, lo guarda interdetto sul finale* ...eh? stai scherzando! *prendendo la coperta mentre con un gesto si toglieva le scarpe lasciandole lì a terra, mettendosi di sotto su un fianco e poi aprendola tenendo un braccio in aria* vieni!

EDI: *gli sorride* ma a me fa piacere rivolgere premure! *annuendogli, poi si sfila il maglione che aveva addosso andando a metterlo sulla sedia, chinandosi infine al cassetto del comodino per cercare la maglia del pigiama*

STEVE: *oh santo cielo... poi uno si deve anche trattenere! mettendosi una mano in fronte chiudendo gli occhi* ah, sì? ti piace rivolgere premure?

EDI: *annuisce, tirando fuori la maglia dal cassetto, poi toglie gli occhiali poggiandoli sul comodino e mettendosi in ginocchio sul letto vicino a lui* mi piace più farne che riceverne! *facendo spallucce, e infilandola poi*

STEVE: *sì, ti devi assolutamente trattenere, idiota! guardandolo però fisso, facendo spallucce da sotto le coperte* io non lo so, non mi sono mai posto il problema!

EDI: *gli sorride solamente in risposta, quindi si sistema la maglia e si infila sotto la coperta aggiustandola così da coprire bene entrambi, stando su un fianco rivolto verso di lui, attaccato per lo spazio ristretto* stai bene? *e gli sorride ancora*

STEVE: ? sìsì, benissimo! *annuendo, dormi e non pensarci più! sorridendogli e senza staccargli gli occhi da dosso* e tu?

EDI: anch'io! *annuendogli convinto e accoccolandosi più vicino a lui coprendosi meglio* non avevo mai avuto amici a dormire con me, nemmeno a casa!

STEVE: *io non ho mai veramente avuto una casa, pensa te! scuotendo la testa quasi impercettibilmente, abbracciandolo e tenendoselo così accoccolato addosso, almeno questo.. sorridendogli* buonanotte, Edison..

EDI: *lo abbraccia per la vita a sua volta, standogli accoccolato contro il petto e chiudendo gli occhi,    ho incontrato un alieno..!    *    buonanotte anche a te!     *annuendogli piano*

 

 

 

 

***

 

 

ANGOLO RECENSIONI

CriminalMindsCorp. a rapporto<3

 

LELECHAN: no, Steve non è Rage, non difende i gay in genere, difende sè stesso e ciò che è suo, e basta x°D

MARTYZ: tu inciti alla violenza e... sappi che Ve potrebbe odiare anche te quando saprà che hai dato statistica xD

MARIE16: siamo contente che ti piaccia e che ti sia divertita :3 e se continui a seguire, leggerai battute ancora più belle e lollose X3

 

see you soon <3

 

 

 

 

***

 

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Capitolo 4
*** All the small things ***


« C O B A L A M I N »

« C O B A L A M I N »

original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

 

***

 

 

CAPITOLO IV

- All the small things -

 

 

STEVE: *il mattino dopo, dorme ancora abbracciato ad Edi, stringendo un po' gli occhi infastidito dalla luce che passava dalla finestra attraverso la tendina, muovendosi un po' sotto le coperte quasi a stringersi di più all'altro ragazzo, respirando profondamente sempre nel sonno*

EDI: mmmhh.. *muovendosi piano nello svegliarsi per il sole soffuso negli occhi, quindi si tira su con un braccio guardando l'altro ragazzo un po' stordito, come non stesse realizzando ancora bene, mentre in quel preciso momento suona le sveglia sul comodino*

STEVE: *aprendo gli occhi di scatto sentendo la suoneria della sveglia, saltando dal sonno* ..'cazzo è?! *guardandosi intorno spiazzato, come se si aspettasse qualcuno che gli saltasse addosso per fargli del male da un momento all'altro, realizzando poi* ah.. la sveglia.. *rimettendosi con la testa sul cuscino, massaggiandosi le tempie con una mano*

EDI: *si volta di scatto verso il comodino, spegnendola, tornando poi a guardare il ragazzo* scusami! non volevo farti spaventare! *scuotendo la testa*

STEVE: *respira profondamente scuotendo la testa* no è che non sono abituato.. *girandosi poi a guardarlo, con i capelli più chiari a causa della luce e gli occhi ancora lucidi visto che si era appena svegliato scuotendo nuovamente la testa* n-non preoccuparti! *eh certo, iniziamo a prima mattina! stiracchiandosi, guardando l'orologio* ma è prestissimo! *sgranando gli occhi veramente sconvolto nell'osservare che erano le 8:30* 

EDI: *lo guarda stranito passandosi una mano in mezzo ai capelli tentando inutilmente di sistemarseli* ma le lezioni iniziano alle 9! *notando poi il calendario al muro, sott'occhio* oddìo, ma è sabato! non c'è lezione! *schiaffeggiandosi la fronte*

STEVE: *a sentirlo alza un sopracciglio un po' scazzato, sospirando e sedendosi sul letto, guardandolo fisso, apparentemente serio* sai che me la pagherai per questo, vero? *sorridendogli in maniera veramente irritante*

EDI: scusa!! *sorridendogli in maniera carina e mettendo le mani avanti* non l'ho fatto apposta, ieri ero convinto che oggi fosse venerdì!

STEVE: non m'interessa di cos'eri convinto. *annuendo una volta sola, guardandolo fisso quasi a volerlo scrutare* mhhh... *assumendo un'aria pensierosa, sedendosi sopra di lui cercando di non risultare troppo pesante per non fargli male* devo pensare a qualcosa di cattivo, un attimo!

EDI: pietà! *stendendosi e mettendosi il cuscino in faccia come scudo* non uccidermi, per favore, ho già programmato la mia morte, non rovinarmi i piani!

STEVE: *tirandogli via il cuscino gettandolo a terra, prendendogli entrambi i polsi con le mani e fissandolo* non lo sai che le cose programmate non riescono mai? no? non te l'hanno detto? *trattenendosi dal ridere, non avendo davvero cattive intenzioni*

EDI: *sgrana gli occhi fissandolo per dei secondi in silenzio, poi imbronciandosi e in tono di protesta* io devo conservarmi sano per farmi analizzare e vivisezionare dagli alieni quando arriveranno per studiarci, quindi non puoi farmi del male!

STEVE: oh beh, potrebbe essere una valida motivazione ma... *continuando a tenergli bloccati i polsi con una mano sola, standogli sopra a cavalcioni, facendo spallucce* a me non è che interessa più di tanto! *assumendo di nuovo quell'aria pensierosa, poi lo guarda e fa un ghigno*

EDI: ma a me sì! è una cosa importantissima per me! *pregandolo sul serio e scuotendo la testa* possiamo rimetterci a dormire come prima, tranquilli tranquilli, e dimenticare questo piccolo disguido! *sorridendogli* io stavo dormendo benissimo!

STEVE: *lo fissa ancora sempre tenendogli i polsi, stava dormendo benissimo? sorridendogli, poi scuote la testa* avremmo continuato a dormire così se TU, genio, non avessi puntato la sveglia! è giusto che tu venga punito! *in tono fermo, annuendo* quindi preparati! *iniziando quindi a fargli il solletico con la mano libera, ridendo*

EDI: ma non l'ho fatto appost-- *scoppiando subito a ridere per il solletico, dimenandosi a più non posso* no ti prego, no! il solletico no! tutto ma non il solletico!! *riuscendo a liberarsi solo una mano e cercando di colpirlo alla cieca*

STEVE: sì invece, così impari! *ridendo, schivando i colpi di lui e continuando a fargli il solletico* chiedi perdono!

EDI: non-- *cercando di articolare una frase sensata ma non riuscendoci per il troppo ridere, aggrappandosi alla testata del letto per cercare di trascinarsi via e sottrarsi*

STEVE: no, no, non puoi sottrarti! *scuotendo la testa, continuando a fargli il solletico, smettendo per un secondo parlandogli all'orecchio, tenendo però le mani ferme addosso a lui* chiedi perdono e smetto! ...forse.

EDI: *col respiro accelerato e ancora i residui delle risate, cerca di calmarsi così da rispondergli ma non riesce nemmeno impegnandosi, tanto che ormai era preso da una crisi da solletico acuta, lacrimando quasi*

STEVE: *facendo spallucce* ti sei giocato la tua possibilità! *ridacchiando, facendogli un altro po' di solletico per torturarlo ancora un po', ma poi smettendo dopo poco tornando a stendersi affianco a lui, abbracciandolo*

EDI: iiiihhh... *portandosi una mano al petto e l'altra ad asciugarsi gli occhi che gli erano lacrimati, col fiatone* potevo morire!! *voltandosi verso di lui, protestando*

STEVE: *ridacchia, sempre tenendolo abbracciato* eeeeh.. in quel caso avrei spedito il tuo cadavere su un altro pianeta per farti vivisezionare da un alieno! *in tono scherzoso, facendo spallucce, sorridendogli*

EDI: *prima lo guarda interdetto, in silenzio, ancora affannando, poi illuminandosi in un sorriso entusiasta* ..FORTE!! e su quale pianeta mi avresti spedito? *annuendogli, e dicendo sul serio*

STEVE: *prima scuote la testa affranto, sorridendogli dolcemente* Mercurio! ti piace? *accarezzandogli la testa piano, nel frattempo*

EDI: *ci pensa su un attimo, arricciando le labbra, poi scuote la testa* no, fa alternativamente troppo freddo e troppo caldo su Mercurio perchè ci abiti qualcuno, troppo vicino al sole! *alzando lo sguardo verso di lui, tenendo le braccia sull'addome*

STEVE: mh.. *assumendo un'aria pensierosa, guardando il soffitto, poi di nuovo con lo sguardo verso il ragazzo* allora Giove!

EDI: su Giove c'è una gravità altissima, arriverei come un'omelette! *scuotendo la testa e facendogli un gesto con la mano come a dirgli che non importava*

STEVE: lo vedi? *facendo spallucce* è per questo che non ti ho ucciso, non sapevo su quale pianeta volevi andare! *liberandolo dall'abbraccio, guardando un punto fisso del soffitto*

EDI: devo scrivere un testamento.. *portandosi un indice al labbro come se riflettesse, poi notando lui che fissava, lo guarda con aria interrogativa*

STEVE: *gli dà un leggero colpo in testa, rimanendo col braccio fermo* ma sta' zitto.. il testamento a 18 anni! *scuotendo la testa* invece di pensare a goderti la vita!

EDI: *lo guarda poco convinto, imbronciandosi e incrociando le braccia al petto* ma io me la godo eccome, la vita! *annuendo a se stesso*

STEVE: e come te la godi? sentiamo! *mettendosi sul fianco, guardandolo, portandosi una mano sotto al mento come ad indicare di voler ascoltare*

EDI: faccio quello che mi piace! imparo un sacco di cose interessanti, scopro cose nuove.. *contando sulla mano*

STEVE: ti fai picchiare dagli altri, pensi al testamento, programmi la tua morte.. *imitando il suo gesto, annuendo* notevole!

EDI: *lo guarda assottigliando lo sguardo, poi ripetendo il gesto* sto a letto con gli sconosciuti, ci passo tutta la notte abbracciato, ne ricevo complimenti..

STEVE: *ripetendo il gesto anche lui* rischi di cadere di sotto camminando sul cornicione, pur di passare la notte con 'gli sconosciuti' li inviti a 'studiare' da te..

EDI: *sorridendogli indispettito ed indicandolo, in tono di accusa* tu SEI uno sconosciuto, e quello STUDIARE non era una scusa! è quel che abbiamo fatto!

STEVE: *ignorandolo bellamente* ah, dimenticavo! attenti alla salute psichica di uno sconosciuto con il quale passi la notte puntando la sveglia alle 8:30 di sabato mattina a rischio di farti picchiare a sangue! *annuendo convinto*

EDI: non l'ho fatto apposta! *scandendo le parole e gesticolando come stesse spiegando il concetto a un bambino* sei pesante! uno sconosciuto pesante! *annuendogli*

STEVE: *fingendo di ignorandolo di nuovo* ah perchè poi presentarsi ad un festino organizzato da persone che un giorno sì e l'altro pure provano a picchiarti per far abbassare il volume...

EDI: *guardandolo e avvicinandoglisi, parlando a voce più bassa* meno male che c'è sempre un certo sconosciuto pronto a cavarmi dai guai.. *sempre fissandolo negli occhi*

STEVE: pesante. uno sconosciuto pesante! *annuendogli, fissandolo negli occhi a sua volta e rivolgendogli un sorrisino irritante, basta, basta! quello è perchè mi trattengo, perciò divento pesante!*

EDI: *gli annuisce lentamente, rimanendo dov'era, e sorridendogli, tenendosi sui gomiti* ma tempestivo!

STEVE: almeno questo vah, sennò il tuo cadavere sulla terra sarebbe rimasto! *sbuffando, distogliendo lo sguardo seppur guardandolo con la coda dell'occhio* invece di ringraziare, mi dici pure che sono pesante! io non mi dovevo fermare col solletico, dovevo essere più crudele! *annuendo*

EDI: *si sporge ad abbracciarlo per il collo, dandogli un bacio sulla guancia e rimanendo poi così* oh, mio eroe! *in tono di palese presa in giro*

STEVE: *lo guarda assottigliando gli occhi colpendolo di nuovo in testa* e non prendermi in giro! *ma poi ride, abbracciandolo con un braccio solo, poi guardandolo* sai di cos'ho voglia?

EDI: no, di cosa? *rimanendo a guardarlo incuriosito, standogli vicino in quel modo*

STEVE: *gli sorride, e che palle mi sono trattenuto fino ad ora!* non te lo dico. *facendogli una linguaccia* così impari! e SI, sono pesante! *annuendo, poi lo guarda fisso di nuovo negli occhi, eh sì..*

EDI: *guardandolo malissimo e dandogli una manata in faccia, per spostarselo di dosso* che razza di amici vado a trovarmi! ma tutte a me!

STEVE: *ridacchia, spostandosi la mano di lui dalla faccia tenendogli fermo il polso, mentre tiene l'altra mano poggiata sul fianco di Edi, fissandolo negli occhi e sorridendogli* ma non ero uno sconosciuto?

EDI: *rimane in silenzio qualche attimo riflettendoci, poi guardandolo di nuovo, non convinto* possiamo essere amici anche se ci conosciamo da poco, no..?

STEVE: *amici. annuendogli, amici. * guarda che sei stato tu a darmi dello sconosciuto!

EDI: *gli sorride rincuorato, scuotendo la testa* ma non è vero! stavo scherzando! cioè.. *alzando lo sguardo come a voler cercare le parole, poi riprendendo* è vero che quasi non ci conosciamo, però scommetto che abbiamo un sacco di cose in comune, dobbiamo solo scoprire quali! *sorridendogli ancora* in fondo siamo uguali! lo so! *annuendogli con convinzione certa*

STEVE: * ...siamo uguali? guardandolo interdetto* e cosa te lo fa pensare? *sempre tenendolo fermo come stava facendo prima, continuando a fissarlo*

EDI: *rimanendo a pensarci un attimo* beh, se non fosse così il mio istinto di sopravvivenza mi avviserebbe così da difendermi da te! *annuendogli* invece mi piaci, quindi si vede che siamo simili!

STEVE: ti dirò, *ridacchiando, pensando alle parole che gli aveva appena rivolto* il tuo istinto mi sta simpatico! *annuendo, mollando la presa e quindi tenendo le braccia lungo i fianchi, non devo fare niente di avventato.* chi lo sa, magari ha ragione! *sorridendogli poi*

EDI: sicuramente è così, Darwin non sbaglia! *solenne, annuendo ancora, poi gli si spiaccica addosso, intrecciando le mani e poggiandoci il mento sopra, per guardarlo sorridente* hai dormito bene, tu?

STEVE: * no, non devo? e come cazzo faccio? guardandolo* eh, insomma! *facendo un gesto con la mano come a completare quello che aveva detto, facendo poi spallucce* mi hai tirato un paio di calci che mi hanno un po' disturbato il sonno, però tutto ok, in fondo. *annuendo, ovviamente scherzava*

EDI: *sgrana per un attimo gli occhi, scostandosi* oddìo, ti ho fatto male? scusa! *assumendo un'espressione colpevole* non me ne sono nemmeno accorto.. mi dispiace.. *distogliendo lo sguardo, ovviamente gli aveva creduto*

STEVE: no vabeh non importa, tranquillo, anzi meno male che ha suonato la sveglia, un altro po' e mi dovevi portare in ospedale poi! *continuando in tono serio, divertito dal fatto che lui gli aveva creduto*

EDI: *lo guarda dispiaciuto, poi abbassa lo sguardo e si alza dal letto, andando a prendere il maglione del giorno prima dalla sedia e gli occhiali dirigendosi poi all'armadio cercando un paio di jeans* vado al bar a prendere qualcosa per colazione e lo porto su, tu che cosa vuoi? *tornando a guardarlo con aria carina, come cercasse di farsi perdonare per la nottataccia che doveva avergli procurato*

STEVE: *segue i movimenti di Edi con lo sguardo scuotendo la testa, alzandosi e abbracciandolo da dietro* guarda che stavo scherzando, non era vero. *ridacchiando, poi staccandosi e stiracchiandosi* comunque prendi quello che vuoi, è uguale! *annuendo, poi sorridendogli* solo che mangiamo poi su da me, così mentre tu prendi da mangiare io mi faccio una doccia.. *tirandosi un po' la maglia da dosso, guardandola male*

EDI: *lo ascolta rimanendo impalato, poi assottiglia gli occhi* tu.. *stringendo maglia e jeans tra le mani e torcendole per il nervoso* tu.. *voltandosi poi a guardarlo, facendo un gesto di esasperazione con la mano* mi hai fatto sentire in colpa per niente..?

STEVE: no, non per niente! *scuotendo la testa, poi pensandoci su* cioè sì. *annuendo, dandogli una pacca sulla spalla* ma stavo scherzando su, che sarà mai! *ridacchiando*

EDI: *lo guarda peggio che malissimo, rimettendo poi giù la mano stretta a pugno e scansandolo gli dà le spalle avvicinandosi al letto per poggiarci sopra i vestiti e spogliarsi, senza rivolgergli la parola*

STEVE: *l'osserva tutto il tempo, roteando gli occhi e avvicinandosi a lui mettendogli una mano in testa* io vado su, ci vediamo tra un po'! *sorridendogli, dandogli poi un leggero bacio sulla guancia come a volersi far perdonare e facendo per uscire dalla stanza*

EDI: il libro.. *indicandoglielo sulla scrivania, chiudendosi i jeans e chinandosi a infilare le scarpe, riavvicinandosi poi a lui* ti piace la cioccolata, SCEMO? *calcando particolarmente sull'ultima parola, in tono acido, ma scherzando*

STEVE: *facendo un'espressione stranita andandosi a riprendere il libro avendolo totalmente dimenticato, gli punta un dito direttamente al centro della fronte* io non sono scemo. *annuendo, mettendo la mano sulla maniglia della porta* e comunque sì, mi piace.

EDI: lo sei. *guardandolo fisso negli occhi, poi lo sposta dalla porta per aprirla lui, per dispetto, ed esce, aspettandolo fuori imbronciato*

STEVE: *scuote la testa veramente amareggiato, alzando lo sguardo al cielo ed uscendo, chiudendo la porta alle sue spalle* guarda che la mia camera è la 305 *annuendo* lascio la porta socchiusa! *accarezzandogli la testa, andando verso la rampa di scale*

 

 

 

***

 

 

ANGOLO RECENSIONI

CriminalMindsCorp. a rapporto<3

 

LELECHAN: mettiti in fila u_u quella cosa delle stelline Edi deve farla prima in camera mia!

MARTYZ: ma... ma... è che Ve ha un cuore, in fondo.. piccolo piccolo ma ce l'ha, perciò! u_u poi è presto, su!! dai tempo al tempo u_u.

MARIE16: ma no, mica pensiamo che tu sei matta... sennò noi che dovremmo essere? xD siamo felici che ti stia divertendo a leggere questa storia... e Steve ringrazia per quello che ha preso come un complimento u_u

 

See ya <3

 

 

 

***

 

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Capitolo 5
*** I caught fire in your eyes ***


« C O B A L A M I N »

« C O B A L A M I N »

original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

 

***

 

 

CAPITOLO V

- I caught  fire in your eyes -

 

EDI: *una decina di minuti dopo ritorna su camminando piano per non rovesciare il vassoio con due tazze stracolme di cioccolata calda, con una certa abilità,    a furia di passeggiare sui cornicioni il mio equilibrio è migliorato!     raggiungendo quindi la camera 305, mentre tutto il college sembrava vuoto per quanto c'era silenzio visto che tutti ancora dormivano* permesso! *e apre la porta spingendola con la spalla, richiudendola poi poggiandocisi contro di schiena*

STEVE: *manco lo sente arrivare, tanto che è in bagno, con l'asciugamano avvolto intorno alla vita, poggiato con una mano sul lavandino guardandosi allo specchio mentre con l'altra reggeva il phon asciugandosi i capelli, mamma mia, ho una fame!*

EDI: *arriccia le labbra non vedendolo in giro, scrutando la stanza in penombra e andando a poggiare il vassoio sulla scrivania, quindi si dirige quatto quatto in bagno e senza farsi vedere gli va dietro* oddìo, i punkacosi si lavano anche?!

STEVE: *sussulta per lo spavento, girandosi di scatto e trovandoselo lì, poi lo guarda assottigliando gli occhi* IO mi lavo. *annuendo una volta sola, tornando poi a guardarsi allo specchio continuando ad asciugarsi i capelli, eh, ma quello si presenta pure in bagno!*

EDI: *incrociando le braccia al petto e imbronciandosi* cosa vorresti insinuare con quell' "IO"?

STEVE: *spegnendo il phon e poggiandolo a terra, prendendo poi la spazzola pettinandosi* dì un po', tu ti sei lavato? non mi pare!

EDI: *lo guarda malissimo rimanendo a bocca mezza aperta, quindi facendogli un gesto con la mano* non guardare!

STEVE: *guardandolo attraverso lo specchio con aria interrogativa* mh? che vuoi fare? devi andare in bagno? *poggiando la spazzola sul lavandino e prendendo un elastico per legarsi  i capelli*

EDI: *fa un mezzo sbuffo, poi si sfila la maglia* non fa niente, va'! *chinandosi a togliere le scarpe*

STEVE: *di tutta risposta si gira poggiandosi contro il lavandino e incrociando le braccia, guardandolo* dì un po', se tu non riuscissi a diventare un astronomo, vorresti essere uno spogliarellista? *alzando un sopracciglio, tenendogli gli occhi piantati addosso*

EDI: *alza lo sguardo verso di lui, interrogativo, poi fa spallucce slacciandosi i jeans* non so, non ci ho mai pensato.. non penso di avere il fisico! perchè? *ridendo, calandoseli*

STEVE: lo dicevo più che altro perchè non fai altro che spogliarti *davanti a me. continuando a guardarlo, in quella posizione*

EDI: non a caso ti avevo detto di non guardarmi, non ci tenevo mica a farti assistere al brutto spettacolo! *sistemando tutto quello che s'era tolto sopra a un mobile, poggiandoci gli occhiali sopra*

STEVE: non intendevo questo. *poggiandosi le mani sui fianchi, guardandolo* poi lo scemo sarei io... *scuotendo la testa veramente affranto, ma senza smettere di guardarlo, che almeno quello è concesso!*

EDI: e cosa? *rabbrividendo leggermente e andando ad aprire l'acqua della doccia restando però fuori dalla cabina, con solo una mano per saggiarne la temperatura, guardando lui*

STEVE: *ma ci è o ci fa? seriamente interdetto, avvicinandosi camminando piano verso di lui* ..secondo te?

EDI: secondo me mi prendi in giro un'altra volta! *scuotendo la testa, aumentando un poco l'acqua calda e tornando a guardarlo*  

STEVE: *arrivando di fronte a lui, poggiando un braccio contro la porta della cabina della doccia, guardandolo fisso* non ti sto prendendo in giro.

EDI: *alza lo sguardo verso di lui, assumendo un'aria interrogativa, poi gli sorride* allora davvero non ho capito che vuoi dire! *facendo spallucce*

STEVE: *oddio mio... tenendo sempre una mano sulla porta della cabina della doccia, portando l'altra a massaggiarsi le tempie, poi guardandolo* tu ti ricordi cos'hanno detto quei due ieri mattina, vero?

EDI: *solleva lo sguardo come a voler fare mente locale* a parte le solite minacce non mi ricordo niente di particolare.. perchè?

STEVE: *respira profondamente, chiudendo gli occhi per un secondo poi tornando a guardarlo* non a te. intendo, su di me. ti ricordi?

EDI: *lo guarda fisso cercando di capire, serio perchè sembrava esserlo anche lui* beh sì, ti hanno offeso in vario modo, poi li hai picchiati perchè hanno esagerato..

STEVE: *quello sembra scemo, ma ci può arrivare. sospirando, sempre guardandolo* Edison, non mi hanno 'offeso'. hanno deriso la mia 'condizione'.

EDI: ... *e continua a guardarli fisso, perfettamente immobile, in silenzio assoluto, poi arrossisce di colpo abbassando lo sguardo e prendendo alla cieca la maglia che si era tolto per cercare di coprirsi*    s-scusa.. scusami..     *scostandosi istintivamente e poggiandosi di schiena contro la cabina, senza riuscire nemmeno a guardarlo*

STEVE: *fa un sorriso un po' triste tra e aspettandosi una reazione del genere, gesticolando con la mano come a dire 'non importa' allontanandosi da lui, sono un idiota, ecco, ho buttato tutto all'aria! facendo per uscire dal bagno, in silenzio*

EDI: *lo segue con lo sguardo, sott'occhio, cercando di ragionare in fretta a travisando completamente* ma.. *trattenendolo per un braccio riavvicinandoglisi, e guardandolo cercando di apparire rassicurante* guarda che non ho nulla contro gli omosessuali, eh.. cioè.. *cercando di spiegarsi* mi dispiace, sono stato stupido perchè non avevo capito e giustamente.. per esempio.. *abbassando il tono di voce per l'imbarazzo e anche lo sguardo*    per esempio se mi spoglio davanti a te ti metto in imbarazzo.. mi dispiace.. però se sto attento va bene, no..?     *rialzando appena lo sguardo, preoccupato per un'eventuale risposta*

STEVE: *si ferma quando il ragazzo gli afferra il braccio, senza girarsi, scuotendo la testa* il punto non è che mi metti in imbarazzo se ti spogli davanti a me..

EDI: *assume un'espressione triste scuotendo piano la testa, poi gli gira intorno così da averlo di fronte, e gli prende le mani* senti.. *abbassando un attimo lo sguardo cercando le parole mentre si morde un labbro, cercando di contenere l'imbarazzo* qualsiasi cosa sia si debba fare per risolvere questo fastidio che ti ho creato, me lo dici tranquillamente e lo risolviamo! *annuendogli* io sono un po'.. cioè.. *scuotendo la testa* non ne capisco di queste cose, ecco, però se mi spieghi capisco subito e non sbaglio più! *sorridendogli e annuendo veloce per spiegarsi*

STEVE: *gli lascia una mano poggiandogliela sulla spalla, sospirando* l'avevo capito che non ne capisci niente! *scuotendo la testa affranto, guardandolo* non mi crei imbarazzi fastidi, capito? è che.. * NO! non ci pensare neanche. facendo un gesto con la mano* niente, niente. *sorridendogli poi* dì un po' la colazione l'hai presa? ho una fame!

EDI: *abbassa lo sguardo di nuovo intristito dopo quel "niente, niente", non sapendo come ribattere,    come amico valgo proprio poco, se non riesco neppure a rassicurarlo così che si confidi con me..     e gli annuisce* sì, è di là.. *indicandogli verso la porta del bagno, ad intendere la camera*

STEVE: *gli mette una mano in testa accarezzandolo, sono riuscito a farlo intristire per la seconda volta in poche ore. però sorridendogli di nuovo* tu lavati! io nel frattempo mi vesto che sto morendo di freddo! *annuendo come conferma, aprendo la porta uscendo e chiudendola alle sue spalle, poggiandosi contro il muro una volta fuori, insomma Ve, diciamocelo, sei un idiota!*

EDI: *lo segue con lo sguardo, mantenendo con l'espressione, in silenzio, poi dopo che ha chiuso la porta* okei.. *e si scopre di nuovo andando sotto la doccia, facendo in fretta*

STEVE: *apre un'anta dell'armadio gettandovi dentro alcuni vestiti che precedentemente aveva preso da sopra al letto, prendendo invece un pantalone nero ed una camicia rossa, in fondo non si può fare niente, no? facendo spallucce, gettando l'asciugamano a terra e mettendosi l'intimo, l'ho spaventato, maledizione! infilandosi i pantaloni lasciandoli sbottonati mentre cercava una cintura, ed ora?*

EDI: *dopo qualche minuto esce e prende un'asciugamano più o meno grande che era appesa lì accanto, mettendola sulle spalle e la testa avvolgendocisi dentro, mettendosi poi seduto sull'angolo della base rialzata della cabina doccia aspettando che il telo assorbisse un po' l'acqua, strofinandosi la testa per asciugare un po' i capelli, con lo sguardo basso,    è proprio vero che non capisco niente, perchè sono così stupido? L'ho messo in imbarazzo, l'ho offeso e fatto dispiacere..poi ho anche il coraggio di chiedermi perchè nessuno vuole avermi vicino?    *

STEVE: *cioè, dico, hai visto come ha reagito? seriamente Ve, ti pareva il caso? cercando ancora la cintura, mettendosi una mano in testa per fare mente locale, ma dove cazz-- ricordandosi poi ah. l'ho lasciata in bagno. avvicinandosi di nuovo alla porta del bagno, facendo per aprirla, tanto avrà finito no.. sarà vestito no.. certo, dopo quello che è stato! facendo spallucce aprendola e trovandoselo praticamente di fronte, seduto sulla base della cabina, guardandolo interdetto* ..è comoda?

EDI: *sussulta un attimo perchè era sovrappensiero, quindi alza lo sguardo verso di lui e scuote la testa, stringendosi di più nell'asciugamano per coprirsi meglio e si alza da lì, rimanendo con gli occhi bassi e senza parlare per evitare di fare altri danni, prendendo il phon*

STEVE: *fa spallucce aspettandosi un comportamento del genere, prendendo i pantaloni che si era tolto prima di farsi la doccia e togliendo la cintura che era ancora lì vicino, infilandosela uscendo di nuovo da lì per non farlo imbarazzare ulteriormente, in silenzio, non sapendo che dire*

EDI: *   che posso fare? che posso dirgli?     guardandosi intorno, poi prima che uscisse* Steve! *cercando velocemente un argomento per tirarlo su o almeno trattenerlo,    ...    *

STEVE: mh? *girandosi a guardarlo sentendosi chiamare, abbottonandosi i pantaloni e chiudendosi la cintura* dimmi!

EDI: ... *riprendendo a guardarsi intorno in panico in cerca di un argomento di dialogo e muovendo il phon per aria sovrappensiero, finchè non lo vede e si risveglia dal trance* ...mi aiuti? *porgendoglielo e annuendo mentre sorride,    ...ma che ho detto?!    *

STEVE: *scuote la testa affranto, ma ridendo* ma come, a diciott'anni non sai ancora asciugarti i capelli?! *avvicinandosi però, prendendogli il phon dalle mani* vergogna!

EDI: *si porta una mano alla fronte lasciandogli il phon e andando poi davanti allo specchio, dandogli le spalle* è solo la prima cosa che mi è venuta in mente!

STEVE: *ridendo, ancora in tono di sfottò* ma perchè non lo ammetti che è vero che non sai farlo? *facendo spallucce* non c'è niente di male, insomma, ognuno c'ha i suoi talenti! *annuendo mentre gli passa il phon tra i capelli per asciugarglieli*

EDI: *rialza lo sguardo guardandolo attraverso lo specchio, sorridendo,    in fondo non fa niente se ride di me, l'importante è che lo faccia!    * perchè non è vero, è solo che sono pigro per farlo da solo!

STEVE: sì, certo... *in tono ironico, stando in piedi dietro di lui a passargli il phon* "pigro".. ora si dice così! *scuotendo la testa, poi commentando distrattamente* lo sai che in antichità, associavano i capelli rossi al diavolo?

EDI: *lo guarda in silenzio, poi distogliendo gli occhi dal suo riflesso* è per dire che sei arrabbiato con me?

STEVE:? arrabbiato con te? *guardandolo con aria interrogativa* non lo sono. e se lo fossi stato, non credo che starei qua a prenderti in giro mentre ti asciugo i capelli, ti pare? *facendo spallucce* perchè dovrei esserlo?

EDI: perchè.. *gesticolando di nuovo sovrappensiero, cercando le parole* beh, perchè.. perchè come amico non valgo poi molto.. eh.. per questo.. *evitando di guardarlo*

STEVE: tu.. tu sei veramente.. veramente scemo. *annuendo, colpendolo leggermente con il beccuccio del phon, scuotendo la testa* perchè ti sei messo quest'idea in testa?!

EDI: perchè non vuoi dirmi che hai.. *   ma perchè diavolo dovrebbe dirtelo? ma chi ti credi di essere?     abbassando lo sguardo e scuotendo piano la testa*

STEVE: *spegne il phon poggiandolo sul mobile, alzandogli delicatamente il viso con una mano per guardarlo, cercando di essere pacato nell'espressione* prima.. insomma.. mi è parso dalla tua reazione che ti eri... come dire... spaventato. e la cosa lì per lì mi ha fatto un po' dispiacere, tutto qua. *annuendo, guardandolo* ma ora è tutto okay, no? *abbozzando un sorriso*

EDI: *lo guarda fisso attraverso lo specchio, in silenzio per degli attimi, poi voltandosi verso di lui non convinto, stando poggiato contro il lavandino* "non è imbarazzo, non è fastidio, è che.."? *ripetendo le parole che lui aveva detto prima*

STEVE: ..è che appunto mi ero preoccupato, credevo di averti spaventato, stupido! *facendo schioccare l'indice e il pollice colpendolo in testa senza troppa delicatezza, scuotendo la testa e riprendendo il phon, finendo di asciugargli i capelli*

EDI: ahi.. *portandosi una mano al punto che gli aveva colpito, rimanendo poi a fissarlo assorto e in silenzio, con aria quasi indagatoria, mentre continuava ad asciugargli i capelli* e come l'hai scoperto?

STEVE: l'orfanotrofio che mi ha ospitato era popolato maggiormente da bambine... avevo un solo amico, lì *annuendo distrattamente* e mi faceva più piacere ricevere attenzioni e sorrisi da lui che da quelle bambine *facendo spallucce* ..le trovavo stupide!

EDI: *lo ascolta attento, poi arricciando le labbra e facendo spallucce* e se uno non ha mai avuto amici maschi femmine, come fa a capirlo? *guardandolo con un'aria che gli faceva perdere dieci anni di età in un colpo solo*

STEVE: *lo guarda interdetto, sbattendo le palpebre* non lo so! *scrollando le spalle* lo senti dentro.. che so, tipo che stai bene con una persona e non t'importa che è del tuo stesso sesso... che inizi a provare qualcosa di più del semplice affetto tra amici, qualcosa così, credo...

EDI: *sbatte gli occhi, poi gli annuisce* ho capito! *poi non contento* "qualcosa di più" tipo cosa? *inclinando la testa di lato*

STEVE: *assumendo un'aria pensierosa, poi guardandolo* tipo che ti capita di pensare a quella persona circa l'80% del tempo, che trovi un po' di quella persona ovunque e la cerchi in ogni cosa che fai, che vorresti stare sempre tra le sue braccia, che inizi a provare anche una certa attrazione fisica.. *facendo spallucce* queste cose così, insomma! che sono diverse dalla semplice amicizia, no?

EDI: *lo guarda ascoltandolo tutto il tempo, poi aggiustandosi meglio l'asciugamano sulle spalle e annuendogli* credo di sì, non so quasi nulla nemmeno dell'amicizia ma penso tu abbia ragione! *poi riflettendoci* dev'essere una bella sensazione, se qualcuno prova tutte queste cose per te!

STEVE: *annuisce, sorridendogli* sì, lo è! *poggiandogli le mani sulle spalle strofinandole contro l'asciugamano per fargli calore, ok, lezione numero uno completata! ora distraiti!* ora però rivestiti che fa veramente freddo!

EDI: *senza staccargli gli occhi di dosso, quasi non avesse sentito quel che aveva detto, assume un'espressione preoccupata* tu le provi già per qualcuno, tutte quelle cose? *prendendo alla cieca i propri vestiti da sopra al mobile accanto al lavandino, continuando a guardare lui*

STEVE: *lo guarda spiazzato, senza sapere quasi come rispondere, no.. forse.. sì.. non lo so poi fa spallucce ridacchiando* dì un po', che ti sembro il tipo io?

EDI: *scuote subito la testa in risposta più per evitare di infastidirlo dicendo il contrario che perchè lo pensasse per davvero, poi però gli sorride debolmente* almeno sono sicuro che nessuno ti ruberà! *annuendogli e spostandosi un po' da lui gli dà le spalle per vestirsi, velocemente*

STEVE: ...? *eh? guardandolo interdetto a quell'affermazione* nessuno farà cosa?

EDI: *voltandosi solo con la testa a guardarlo, sorridendogli* nessuno ti ruberà! *poi termina di vestirsi e gli si riavvicina* se dovessi provare tutte quelle cose per qualcuno, poi non avresti più tempo per me, quindi meglio così! *annuendogli e sorridendo tranquillo*

STEVE: *resta con quell'espressione stampata in faccia per un altro po' di tempo, e se quel qualcuno potesse essere lui? ma poi scuotendo la testa come a non volersi prendere in considerazione* e chi te lo dice, scusa?

EDI: *resta un po' a rifletterci su, poi guardandolo ancora* se hai da pensare a questa persona l'80% del tempo, poi dovrò accontentarmi del 20%, per esempio.. oppure potresti stancarti di avere a che fare con me perchè l'altra persona è molto più carina, simpatica ed interessante di me.. potrebbe essere molto più capace e intuitiva, più forte, più matura.. meno schizzata.. meno stupida.. un sacco di cose! *sorridendogli* e allora non reggerei il confronto! *facendo spallucce, poi tirandolo per un braccio* andiamo a prendere la cioccolata? dev'essere diventata solida ormai! *ridendo piano*

STEVE: *scuote la testa amareggiato, poggiando un pugno sulla testa di Edi* devi aver subito un forte trauma, stai sragionando. *annuisce convinto, tirandolo a abbracciandolo* non devi pensare a queste cavolate! *staccandoselo poi di dosso, uscendo dal bagno* e se la cioccolata è diventata solida, tu scendi e la vai a riprendere! *in tono fermo, andando nell'altra stanza, prendendo la camicia, indossandola e abbottonandosela*

EDI: *rimane a guardarlo qualche istante seguendone i gesti, poi andando verso la scrivania dove aveva poggiato la cioccolata, la scopre della copertura di carta argentata e di tutta risposta ci ficca un dito dentro per controllare* non è solida! *mostrandoglielo, poi assaggiando* anzi è ancora buona e calda anche! *annuendogli*

STEVE: *qualcuno mi aiuti! sedendosi sul letto, infilandosi gli anfibi* bene, portamela! *sorridendogli*

EDI: *prende tutto il vassoio e va a sedersi vicino a lui, poggiandoselo sulle gambe e porgendogli poi la tazza della cioccolata che aveva assaggiato* ..è che l'altra ancora non l'ho controllata, magari quella è solida e poi mi costringi a scendere di nuovo al bar!

STEVE: *guarda alternativamente il bicchiere e lui, sbattendo un attimo le palpebre* cioè, tu vorresti farmi bere questa cosa dopo averci infilato un dito dentro?! *scherzando ovviamente, prendendo il bicchiere e guardandolo*

EDI: *imbronciandosi* ma mi sono appena lavato! quante storie! *mettendo poi un dito anche dentro l'altra e appiccicandoglielo sulla guancia per dispetto* oh!

STEVE: *alzando un sopracciglio* ma come ti permetti?! *strofinandosi una mano sulla guancia per pulirsela, poi se l'asciuga sul maglioncino di Edi* toh! ma guarda te!

EDI: *fa un lamento cercando di scansarsi ma non riesce, tirandosi poi il maglione per guardare quella macchiolina* guarda! me l'hai sporcato! *sbuffando* quanto sei schifiltoso, però! tra amici non dovrebbe essere così! *protestando* mi dormi vicino tutta la notte e poi ti schifi per una cosa così!

STEVE: io ti stavo solo sfottendo come mio solito, quindi se tu non mi avessi spiattellato la cioccolata in faccia, ora non avresti quella macchiolina! *ed annuisce una volta sola, facendo un sorso dal bicchiere per bere la cioccolata*

EDI: *lo guarda assottigliando gli occhi e imbronciandosi, quindi poggia il vassoio sul comodino e beve tranquillamente la propria cioccolata quasi d'un fiato*

STEVE: *lo guarda con la coda dell'occhio, bevendo la propria cioccolata, poi ridacchiando* che è quello sguardo?!

EDI: *finge di non averlo sentito, quindi una volta terminato di bere la cioccolata poggia la tazza sopra il vassoio e manco fosse un agguato gli si spiaccica contro strofinandogli forte la guancia con le labbra, che gli erano rimaste sporche di cioccolata, per sporcarlo a sua volta* ECCO!

STEVE: porc--- *facendo per sottrarsi senza però provarci davvero, ridendo poi* dannatissimo! *gettando il bicchiere vuoto nel cestino, centrandolo* ora pulisci, se ci tieni alla vita!

EDI: *ridendo a sua volta e ripulendosi dai residui di cioccolata col dorso della mano* dovresti tenertela, perchè te la sei cercata! *però gli si avvicina stando in ginocchio sul letto e tenendogli il viso fermo con una mano sulla guancia opposta, gli lecca la cioccolata via da quella sporca, con l'intento di farlo schifare ancora di più*

STEVE: maledetto.. *parlandogli a bassa voce e direttamente all'orecchio data la posizione* avevano ragione gli antichi!*pizzicandogli i fianchi con le mani per farlo saltare*

EDI: *scoppia a ridere ma di tutta risposta lo abbraccia per il collo più stretto che può per non farsi spostare, continuando a leccarlo sulla guancia in quel modo apparentemente innocuo divertendosi un mondo* saliva-attack!! *insistendo di più*

STEVE: mi arrendo, mi arrendo, hai vinto, ma ora basta! *dicendolo più che altro perchè non voleva traumatizzarlo oltre, tenendolo abbracciato a sua volta, sospirando* un giorno me la pagherai!

EDI: *gli sorride facendo il gesto di vittoria con le dita, poi ridendo e tentando di asciugargli la guancia con le mani* ti ho insalivato tutto, poverino! *ridendo divertito come niente fosse*

STEVE: ma vah?! non  me ne ero mica accorto! *ovviamente in tono sarcastico, poggiandosi con la testa sulla spalla di Edi, tenendolo sempre abbracciato, dannazione!* a saperlo prima, non mi sarei fatto la doccia!

EDI: la prossima volta chiamami e ci penso io! *continuando a ridere senza rendersi minimamente conto del senso di quel che diceva, e tenendolo stretto* e poi tu la fai a me, perchè IO non mi schifo di te! *tenendoci a precisarlo*

STEVE: *tira un respiro profondo, staccandoselo di dosso e tenendogli le mani poggiate sulle spalle* mi devi promettere una cosa. *serio, guardandolo fisso negli occhi*

EDI: *assume meccanicamente la stessa espressione sua, ricambiando lo sguardo* che cosa?

STEVE: *tenendo quell'espressione ancora stampata in faccia* promettimi che non ti comporterai con nessun'altro così. insomma, potresti trovare qualche malintenzionato! *annuendo convinto*

EDI: *fa un'espressione stranita* così come? *inclinando la testa di lato*

STEVE: così come fai con me! *annuendo, l'avevo detto io che non è di questo mondo!* promettilo!

EDI: okei, okei! *annuendogli visto che insisteva, pur non essendo esattamente convinto, tornando ad abbracciarlo come prima* sei tu il mio amico, chiunque altro mi avrebbe già cacciato da tempo!

STEVE:... *scuotendo la testa, è solo per questo...  sospirando ed abbracciandolo di nuovo* è che ho molta pazienza! *facendo spallucce, tirandolo un po' più a istintivamente*

EDI: *si scosta un pochino così da poterlo stringere dal lato e tenere la guancia poggiata contro la sua, abbracciandolo per il collo e standogli addosso per metà* lo so che tu non sei quel tipo di persona quindi forse non sai dirmelo, però, secondo te.. secondo te qualcuno potrebbe mai provarle per me, tutte quelle cose belle che dicevi prima? *guardandolo e sorridendogli speranzoso, in attesa*

STEVE: ..? *facendo mente locale, annuendo piano, sempre tenendolo stretto* certo, perchè non dovrebbe esserci un qualcuno che prova quelle cose per te? *sorridendogli debolmente, guardandolo*

EDI: *abbassa lo sguardo dispiaciuto, senza sapere come rispondergli e stringendosi un po' di più a lui, nascondendosi contro la spalla di lui quasi spaurito da qualcosa*

STEVE: chi lo sa, *lasciando che si stringesse a lui* magari è più vicino di quanto immagini! *facendo spallucce, notando poi lo sguardo del ragazzo e guardandolo con aria interrogativa* cosa c'è..?

EDI: *rimane ancora in silenzio per qualche secondo, stringendogli un poco la camicia con le mani nell'abbracciarlo*    non voglio che nessuno provi quelle cose per me     *parlandogli a bassa voce vicino all'orecchio*    perchè se poi vorrà che io lo ricambi e gli dia l'80% dei miei pensieri, come faccio a pensare a te?     *imbronciandosi all'idea, senza schiodarsi da quella posizione*

STEVE: *sgrana gli occhi nel sentirlo, avvertendo una strana sensazione nello stomaco, scuotendo impercettibilmente la testa, poi gli sorride* io non permetterei mai a qualcun'altro di occupare l'80% dei tuoi pensieri, lo picchierei se solo ci provasse.

EDI: *gli si accoccola di più addosso nemmeno ci fosse qualcuno a tirarlo via da lui di peso*    anche se non c'è nessuno che mi vuole e quindi non c'è rischio che succeda mai, mi prometti che lo farai?    

STEVE: *annuisce piano, non è vero che non ti vuole nessuno, comunque* te lo prometto. *sorridendogli dolcemente, zittendosi poi e respirando piano chiudendo gli occhi, godendosi quel momento di pace*

EDI: *si scosta un pochino da lui così da vederlo in viso sorridendogli più tranquillo e mettendoglisi poi in braccio, facendogli carezzine sulla guancia con una mano mentre gli dà bacini leggeri a ripetizione sull'altra*

STEVE: *porta una mano ad accarezzare la mano con la quale Edi gli accarezzava la guancia stringendola poi nella sua, mentre con l'altra mano lo mantiene per un fianco, aprendo la bocca come a voler dire qualcosa ma zittendosi, ..."posso baciarti?" cioè, ti rendi conto Ve? a te la nicotina t'ha distrutto il cervello! restando quindi così senza dire niente*

EDI: *nota un leggero movimento sott'occhio, quindi si scosta leggermente da lui chinandosi appena per guardarlo* hai detto qualcosa...?

STEVE: mh? *guardandolo con la coda dell'occhio, scuotendo la testa come a dire "no"* perchè me lo chiedi?

Edi: oh, nulla! *scuotendo anche lui la testa in conferma* mi era parso stessi per dire qualcosa, me lo sarò sognato, che scemo! *facendo spallucce, dandogli un altro bacino sulla guancia e rimanendo in quel modo, attaccato a lui*

STEVE: *non posso dirglielo. sorridendogli debolmente e accarezzandolo lentamente lungo i fianchi* non stavo dicendo niente, e comunque anche se fosse, saresti stato comunque scemo! *annuendo e sfottendolo come al solito*

EDI: *rotea gli occhi anche se non può vederlo, però non si scosta, e piuttosto ignora la provocazione* i tuoi capelli *prendendo una ciocca e giocandoci* profumissimano! *ridendo*

STEVE: *si gira un po' a guardarlo con aria interrogativa, lasciando però che il ragazzo giocasse con i propri capelli* profu-che? *sbattendo le palpebre*

EDI: profumissimano.. *arricciolandosi una ciocca di capelli tra le dita e guardandola tutto assorto e concentrato mentre ci gioca*

STEVE: *resta un attimo interdetto non avendo realizzato a primo impatto, poi scuote la testa amareggiato* intendi dire che profumano? *sospirando, poggiandosi con la propria testa contro quella di Edi come a fingere di dargli una testata ma non mettendo alcuna forza* beh, so che ti sembra strano, ma prima li ho lavati! *annuendo piano*

EDI: intendo dire che profumano moltissimo! *precisando, poi lo abbraccia di più respirando forte tra i capelli del ragazzo, vicino al collo* odorano di buono.. *a voce più bassa, rilassandosi in braccio a lui*

STEVE: ..di buono? *assumendo un'espressione interrogativa nello stringerlo di più, respirando piano, ma come fanno ad odiarti? come si può?*

EDI: sì.. *rimanendo in quella posizione stretto a lui e cercando alla cieca la sua mano con la propria* odorano come quando rimani a riposare sotto a un albero all'ombra, d'estate, in mezzo a un campo.. e c'è vento.. e stai facendo un bel sogno! *sorridendo anche se non lo poteva vedere, raggiungendogli la mano*

STEVE: *sorride tra e , prendendogli la mano e stringendola nella propria, ... spostandogli i capelli dall'orecchio con l'altra mano delicatamente, per poi tornare a poggiargliela sul fianco* e tu ora stai facendo un bel sogno? *a bassa voce, direttamente contro il suo orecchio*

EDI: *gli annuisce in risposta, rimanendo accoccolato contro di lui e spostando un poco lo sguardo sulle loro mani, giocherellando con quella di lui*

STEVE: e cosa stai sognando? *sorridendo nuovamente tra e e con lo stesso tono di prima, lasciando che giocasse con la propria mano e ricambiando di tanto in tanto il gesto*

EDI: *rabbrividisce appena per quel bisbigliare di lui, lungo la schiena* di stare sempre così! *chiudendo gli occhi per un attimo, come a voler focalizzare quella sensazione per fissarla nella mente*

STEVE: *sorridendo tra e , pensando alle parole che prima gli aveva rivolto e sempre con quel tono di voce* intendi dire che vorresti stare sempre tra le mie braccia?

EDI: *fa per annuire, poi realizza di colpo e rimane fermo e zitto, con gli occhioni sgranati e diventando rosso fuoco sulle guance,    che ho detto!!    *    sì..     *   ..e gli dico pure sì!    *

STEVE: *ridacchia sentendolo, spostando la mano libera nei capelli di Edi accarezzandoglieli, avvertendo il calore emanato dalle guance e quindi intuendo che era arrossito* e restaci! *facendo spallucce, tenendolo così*

EDI: *rimane in silenzio per un poco, mentre si rilassa per quelle carezzine che gli faceva*    è che mi piace!     *   "mi piace"?     si ripete mentalmente riflettendo su quel termine,    e cioè? mi piace? mi piace perchè fa calduccio! ecco.. e perchè è comodo.. e perchè mi dà tranquillità, e ha un buon odore! ..no aspetta, dev'esserci qualcos'altro che mi sfugge perchè altrimenti con una coperta sarebbe lo stesso!! ma perchè sono nato stupido?    *    ..più di una copertina!     *aggiunge*

STEVE: ti piaccio più di una copertina? *ridendo piano, scuotendo la testa ma stringendogli di più la mano e continuando ad accarezzarlo* questa non l'avevo mai sentita!

EDI:    beh sì..     *a voce bassa per l'imbarazzo, portando anche l'altro braccio a stringerlo, come a volersi nascondere,    potevo anche fare un paragone meno stupido!    , cercando di impegnarsi a pensare qualcosa di meglio*    più di una torta al cioccolato! perchè è bella da vedersi, è morbida, ha un buon profumo, e..     *fermandosi poi*    no un momento, non lo so se sei buono pure da mangiare!     *portandosi una mano alla fronte, affranto con se stesso*

STEVE: *di tutta risposta scoppia a ridere, sempre senza lasciarlo, poi fa spallucce smettendo di ridere* beh, finchè non provi.. *con tono di voce tendente dal vago ma che di vago non aveva quasi nulla*

EDI: *si scosta leggermente da lui così da vederlo negli occhi, pur rimanendogli addosso e con le braccia al collo, con aria spaesata oltre che interrogativa* ...?

STEVE: *lo guarda sbattendo le palpebre* beh se non assaggi non saprai mai se sono buono pure da mangiare. *facendo spallucce* no?

EDI: *lo guarda fisso e si sforza visibilmente di comprendere quello che stava dicendo, rendendosi vagamente conto che era una sorta di metafora o giù di lì, quindi prende ad annuire lentamente, senza convinzione* sì, penso.. di sì.. credo..

STEVE: per esempio, tu *lasciandolo e poggiando le mani sul letto, facendosi forza con le braccia e assumendo un'aria pensierosa* secondo me sai di *senza ovviamente staccargli gli occhi di dosso* vaniglia. *annuendo lentamente, sorridendogli*

EDI: *inclina appena la testa di lato guardandolo incuriosito* di vaniglia? perchè? *sistemandosi meglio adesso che non lo reggeva più*

STEVE: *annuisce di nuovo guardandolo* perchè la vaniglia ha un sapore dolce.. *portando poi una mano ad accarezzargli una guancia lentamente, sorridendogli* delicato, ed è tutto naturale. *sorridendogli di nuovo e rimettendo la mano sul letto*

EDI: *lo guarda e ascolta con aria incantata, poi gli sorride* allora tu sai di peperoncino! *annuendogli*

STEVE: ...un peperoncino? *trattenendosi a stento dal ridere, conoscendo le proprietà della pianta alla quale l'aveva paragonato* e perchè mai?

EDI: *con aria dolcissima* perchè funzioni da antidolorifico naturale come il peperoncino! lo sai che se mangi peperoncino regolarmente e nelle giuste quantità, funziona come analgesico perchè stimola la produzione di endorfine, che ti fanno sentire bene? *sorridendogli*

STEVE: *annuisce come a dire che lo sapeva, poi continuando a guardarlo* in che senso funziono da antidolorifico? *come se cercasse di capire meglio il concetto*

EDI: *rimane un attimo con lo sguardo all'insù, come cercando i termini, poi annuendogli* fai dimenticare le cose tristi! *stando con le braccia attorno al collo di lui*

STEVE: le cose tristi..? *dicendolo in tono pacato non capendo, lasciandosi cadere sul letto come a stendersi e abbracciandolo forte, poi gli fa all'orecchio* non voglio tu sia triste..

EDI: *gli si sistema meglio addosso, poi scuote la testa* non sono triste, adesso sto benissimo! grazie a te! *e gli sorride, annuendo per sottolineare il concetto*    con te non posso essere triste!     *gli bisbiglia a sua volta, abbracciandolo forte*

STEVE: *gli sorride con aria dolce, poi sogghigna e gli bisbiglia all'orecchio* lo sai che il peperoncino ha proprietà afrodisiache?

EDI: *gli annuisce tranquillo ricambiando il sorriso* anche la vaniglia!

STEVE: *gli annuisce a sua volta* lo so, non è che dico le cose a sproposito! *ridendo, accarezzandolo lentamente lungo la schiena con una mano*

EDI: *sbatte gli occhi, guardandolo, e poggiandogli le mani sul petto e il mento a sua volta sopra* ah, era per questo che l'hai detto? *più stupito che spaesato, stavolta*

STEVE: *annuisce restando in silenzio a guardarlo fisso, non muovendosi di un solo millimetro*

EDI: *rimane a guardarlo fisso a sua volta mentre ricomincia ad arrossire diffusamente sulle guance, senza fare un fiato, per alcuni secondi,    di' qualcosa d'intelligente!    *    oddìo, sto arrossendo un'altra volta..     *in tono lamentoso e abbassando il viso contro il suo petto, a nascondersi,    questo ti sembra intelligente, dico?!    *

STEVE: *sorride tra e , tenendogli una mano poggiata al centro della schiena e l'altra dietro al collo accarezzandoglielo* è divertente quando arrossisci, diventi tutt'uno con i capelli! *ridacchiando, dicendolo più che altro per evitare che continuasse a sentirsi così imbarazzato*

EDI: *tiene il viso voltato di lato, con una guancia poggiata al suo petto, senza guardarlo* mi dispiace di essere così.. *fermandosi come a cercare la parola, facendo dei disegnini immaginari su di lui con un dito* incapace, ecco.. vorrei essere bravo come te, in queste cose qui!

STEVE: *fa spallucce, continuando a tenerlo abbracciato, assumendo un'aria pensierosa* mhh.. *ma poi guardandolo, sorridendogli* ma se tu lo fossi, saresti diverso, poi non mi piaceresti.. *facendo spallucce* è meglio così! *annuendo e sorridendogli di nuovo*

EDI: *alza lo sguardo verso di lui, quasi perso,    gli piaccio? lui non pensa che io sia un mostriciattolo insignificante? no, aspetta..     scuotendo impercettibilmente la testa,    intenderà.. forse caratterialmente.. forse gli sto simpatico, sì..    * io ti piaccio..? *dicendoglielo mentre lo guarda con due occhi immensi,    ma che domande fai, stupido!    *

STEVE: *lo guarda assottigliando gli occhi interdetto, annuendo e sempre tenendolo a quel modo* l'ho anche detto poco fa! *che cavolo sto facendo..*

EDI: *lo guarda letteralmente incantato dopo quella risposta* per che cosa ti piaccio? *senza staccare gli occhi dai suoi, con l'aria di un bambino davanti a un negozio di giocattoli*

STEVE: *distoglie un attimo lo sguardo da quello di Edi, poi gli dice ridacchiando tra e * perchè sembri un angioletto strano, con tutte quelle lentiggini.. *poggiandogli una mano in testa scompigliandogli i capelli* sei buffo! *sorridendogli però*

EDI: *chiudendo gli occhi quando gli scompiglia i capelli e sorridendogli appena* "buffo" è già un po' meglio di mostriciattolo o sfigato.. che è come mi chiamano di solito.. *incrociando le braccia sul petto di lui e poggiandoci una guancia su, guardando verso un punto indefinito* quando sarò più grande voglio diventare bellissimo come te!

STEVE: *bellissimo come me...?* ma io dicevo "buffo" nel senso buono.. *inclinando un po' la testa per guardarlo negli occhi* e comunque non sei per niente un mostriciattolo! *facendo schioccare le dita e colpendolo con l'indice in fronte, sorridendogli*

EDI: *scuote la testa nascondendosi di più tra le braccia per non farsi guardare* sei tu il genere di ragazzo che piace agli altri, non io! *rimanendo un poco in silenzio, poi riprendendo con un sospiro, a voce più bassa*    per questo non ne capisco niente e sono tutto stupido...    

STEVE: *fa un leggero movimento con la schiena come a volerlo far alzare, prendendolo poi per le spalle e avvicinando il proprio viso a quello di Edi, guardandolo fisso negli occhi* non sei stupido. *annuendo una volta sola, sempre fissandolo* ...e poi tu piaci a me! *dicendolo a voce bassissima, sentendosi a stento*

EDI: *   com'è gentile    , guardandolo con gli occhi leggermente lucidi e l'aria triste,    perde il suo tempo per dirmi tutte queste cose..    , rendendosi conto che il proprio cuore batteva un poco più forte,    vorrei... come faccio...     e abbassa lo sguardo non sapendo come dimostrargli quello che aveva*

STEVE: hey... *notando lo sguardo triste del ragazzo, avvicinandoselo di più e accarezzandogli il viso delicatamente* che cosa c'è, *..piccolo?* Edi..? *mantenendo un tono di voce basso, un po' preoccupato nel vederlo intristito*

EDI: *guardando con la coda dell'occhio il movimento della sua mano e scuotendo piano la testa*    n-non... non so come...     *cercando le parole che non gli venivano in mente*    vorrei...     *interrompendosi di nuovo, senza cambiare espressione e arrossendo solo lievemente*

STEVE: vorresti..? *non sapendo che fare per aiutarlo continua a tenerlo stretto a se con un braccio solo ed ad accarezzargli il viso, dandogli poi un bacio leggero sulla fronte, rimanendo fermo così*

EDI: *stringendogli sovrappensiero la stoffa della camicia tra le mani e respirando nervosamente mentre continua a scuotere la testa piano, in continuazione*    non lo so... cioè...     *interrompendosi per l'ennesima volta, abbassando di nuovo lo sguardo*    non so come spiegartelo..

STEVE: shh.. *tenendolo stretto a con entrambe le braccia* non preoccuparti, non importa, non devi dirmi niente.. *sempre con tono di voce delicato, che gli prende? che posso fare per farlo sentire un po' meglio? poi gli sorride, stringendolo un po' di più*

EDI: *lo guarda negli occhi intensamente come a voler cercare di capire qualcosa, sforzandosi quasi visibilmente nel muovere le labbra a vuoto senza riuscire effettivamente a parlare, poi scuote di nuovo la testa*    il cuore     *portandosi una mano al petto mentre lo guarda ancora, intensamente come prima*    mi batte forte, adesso!     *annuendogli sperando che capisse quel che voleva dire*

STEVE: *lo guarda scostandosi giusto un po', è emozionato? è felice? sbattendo un attimo le palpebre, accarezzandolo fino a poggiare la mano destra su quella che il ragazzo si era portato al petto, stringendola nella sua, mordicchiandosi per un secondo il labbro, avvicinandosi di nuovo a lui con il viso, dandogli un bacio sulla guancia un po' troppo vicino all'angolo delle labbra, cavolo..*

EDI: *rimane a guardarlo attentamente, in silenzio, come stesse assimilando una lezione e rendendosi conto che quel gesto di lui gli aveva provocato un'altra accelerazione del battito, ne imita il gesto andando a baciarlo nello stesso identico punto che gli aveva baciato lui, con precisione millimetrica, rimanendogli poi vicino e sorridendogli appena, sperando di sortire lo stesso effetto*

STEVE: *sgrana un attimo gli occhi sorpreso da quella reazione aspettandosi tutt'altro, avvertendo una strana sensazione prendergli lo stomaco ed istintivamente gli stringe di più la mano, frena! non farlo! ma ignorandosi totalmente, dandogli un altro bacio leggero stavolta proprio all'angolo delle labbra, senza staccargli manco per un secondo gli occhi da dosso, idiota!*

EDI: *socchiude per un attimo gli occhi nel momento in cui lui lo bacia di nuovo, cercando di focalizzare la sensazione, riflettendo più in fretta che potesse per non perderla,    il cuore accelerato, un leggero brivido lungo la schiena, la stretta della sua mano, il calore delle labbra di lui contro la pelle    , poi riapre gli occhi guardandolo perso,    se le persone si baciano sempre è perchè è così che ci si sente, è questo, è piacevole..    *    m'insegni a baciare?    

 

 

 

***

 

 

ANGOLO RECENSIONI

CriminalMindsCorp. a rapporto<3

 

Ringraziando tutti coloro che ci stanno seguendo con affetto <3 e sperando di sapere al più presto il parere anche di coloro che ci hanno solamente watchato senza ancora recensirci çvç passiamo a rispondere alle recensioni!

LELECHAN: con l'acqua fredda se la fa, così placa i bollenti spiriti... XD

MARTYZ: Edi è lo schiavetto di Ve, non tuo xD e poi spiegami come fa ad arrivare da Londra a Palermo, la cioccolata diventerà un magnum double chocolate! X°D

MARIE16: non preoccuparti, Ve resisterà per il bene dell'umanità (e anche per il tuo : P)

 

See ya <3

 

 

 

***

 

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Capitolo 6
*** Just like heaven ***


« C O B A L A M I N »

« C O B A L A M I N »

original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

 

***

 

 

CAPITOLO VI

- Just like heaven -

 

STEVE: *sorride a quella domanda sempre tenendogli la mano, portando l'altra dietro la nuca di Edi avvicinandoselo e parlandogli all'orecchio* però sappi che poi potrai baciare solo me.. *bisbigliandoglielo all'orecchio, ridacchiando ed annuendogli in risposta socchiudendo gli occhi nell'avvicinare le proprie labbra a quelle del ragazzo, facendo per baciarlo*

EDI: *assume un'aria interrogativa per qualche istante scuotendo poi la testa per evitare di farsi distrarre da quel pensiero con l'intento di ripescarlo in un secondo momento, scostandosi poi qualche millimetro all'indietro prima che entrassero in contatto*    prima dimmi che devo fare!     *sorridendo quasi istericamente per l'imbarazzo*

STEVE: chiudi gli occhi e assecondami! *in tono quasi divertito ma sorridendogli addirittura in maniera dolce, un momento, questo significa che è il suo primo bacio? sfiorandogli le labbra con le proprie, iniziando a baciargliele leggermente, stringendogli ancora di più la mano*

EDI: *esegue subito l'ordine chiudendo gli occhi serratissimi per non sbagliare, stringendogli la mano a sua volta appena lo avverte contro le proprie labbra rimanendo tesissimo e fermo,    "assecondami"... come faccio ad assecondarlo se non so come si fa?!    *

STEVE: *sorride tra e notando una certa tensione nel ragazzo, poi parlandogli praticamente contro le labbra* ...rilassati, prova a fare quello che faccio io, poi ti viene naturale *accarezzandogli le labbra con le proprie, senza lasciargli la mano*

EDI: *riapre appena gli occhi per guardarlo mentre lo ascolta, quindi fa un breve respiro per rilassarsi e ne imita i gesti, baciandolo piano piano sulle labbra così come aveva fatto lui e ancora tenendogli la mano più stretta che potesse, come per sicurezza*

STEVE: *avverte un leggero brivido lungo la schiena a fare da contorno alle 'farfalle' nello stomaco, chiude gli occhi a sua volta prendendo a baciarlo un po' più intensamente restando però dolce nei movimenti, accarezzando la mano di lui nel tenerla comunque stretta*

EDI: *gli si avvicina un po' di più stringendo di nuovo forte gli occhi nel cercare di ricambiare quel bacio altrettanto intensamente, ripetendo quasi con precisione i gesti di lui sperando in tal modo di fargli provare le stesse sensazioni,    sto baciando Steve    , riaprendo di pochissimo gli occhi,    ed è...    , richiudendoli subito, senza fermarsi,    è...    *

STEVE: *santo cielo.. continuando a baciarlo man mano sempre con più intensità ed istintivamente spostando la mano di Edi che stringeva sul proprio petto e stringendola di più, come a voler fargli sentire come batteva il proprio di cuore*

EDI: *   che cos'è?     fermandosi per un attimo nel sentire il cuore di lui battere tanto forte, forse quanto il proprio che anche sembrava imitarlo,    che cos'è questo?     riprendendo poi più intensamente di prima che interrompesse, mettendoci impegno, continuando a tenergli la mano sul petto quasi a controllare che non rallentasse mai,    dà i brividi e riscalda contemporaneamente, come ci riesce...?    *

STEVE: *rallenta un po' fino a staccarsi un attimo soltanto per riprendere fiato, prendendo poi a baciarlo di nuovo, stringendogli di più la mano, non riesco a fermarmi..*

EDI: *continua a ricambiarlo meglio che può, senza riuscire ad avvertire nient'altro che lui, estraniandosi letteralmente, riaprendo appena gli occhi e richiudendoli subito ogni volta per un senso di vertigine, rallentando*    è...     *e riprendendo un po' più piano non riuscendo a trovare le parole pur sforzandosi*

STEVE: *si stacca un po' da lui rimanendo poggiato con le proprie labbra contro quelle del ragazzo* è? *riprendendo poi ad accarezzargliele come prima, lentamente*

EDI:    non--     *scuotendo subito la testa,    non dire "non lo so", ragiona, che senti?    *    ecco, dà le vertigini...     *sentendosi in colpa perchè non riusciva ad esprimersi meglio, rimanendo poggiato contro le labbra di lui a sua volta*

STEVE: *le vertigini.. prova le vertigini.. sorridendogli, rimanendo fermo in quella posizione solo annuendogli piano* vorrei stare ancora un po' così..

EDI: *lo guarda aprendo meglio gli occhi che teneva ancora socchiusi, sorridendogli istintivamente a quella frase*    hai le vertigini anche tu?     *senza lasciargli la mano, allontanandosi solo di poco così da vederlo negli occhi*

STEVE: *digli di no! guardandolo con la coda dell'occhio, annuendo* sì... *oh, bravo! anche lui senza lasciargli la mano, spostandosi poi a guardarlo, ma è così carino.. sorridendogli*

EDI: *continuando a guardarlo con quell'espressione involontariamente dolce perchè smarrita*    è una cosa buona..?

STEVE: più che buona! *sorridendogli di nuovo, lasciandogli la mano e stiracchiandosi, continuando a fissarlo, poi distoglie lo sguardo basta così, e che diavolo, che cosa ti eri detto tempo fa? non bisogna dar peso a queste cose! scuotendo la testa come a scacciare dei pensieri e alzandosi dal letto per aprire la finestra, prendendo il pacchetto di sigarette dalla scrivania poggiandosi poi con le braccia sul davanzale, facendo per accendersene una, ecco, è solo l'assenza di nicotina che genera tutto ciò!*     

EDI: *si tira su con un braccio per poi gattonare fino all'angolo del letto, accanto alle finestra dov'era lui, rimanendo poi in ginocchio lì senza scendere, guardandolo* sapevo davvero di vaniglia come avevi pensato? *inclinando appena la testa di lato, sorridendogli*

STEVE: *deficiente, credevi davvero che così si sarebbe interrotto il momento? sorridendo tra e , poi con tono quasi divertito* ed io sapevo davvero di peperoncino?

EDI: *gli annuisce con aria più distesa rispetto a prima* sì, abbastanza! un po' più dolce del peperoncino! *e abbassa lo sguardo per un attimo, tornando poi a guardarlo* ti sei messo a fumare per toglierti il mio sapore di bocca?

STEVE: *scuote la testa lentamente come a dire di no, guardando la sigaretta fuori dalla finestra* erano più di otto ore che non fumavo, capisci? è come una droga, poi vado in astinenza! *ridacchiando, facendo un altro tiro, rilasciando il fumo* stasera.. ti va di venire al lavoro con me? *guardandolo con la coda dell'occhio*

EDI: *rimane a guardarlo da lì, e subito gli annuisce* posso stare con te anche tutto il giorno, se vuoi! *allungando le braccia verso di lui e sorridendogli*

STEVE: *fa un altro tiro scrollando le spalle* non devi studiare? *rilasciando poi il fumo, guardando alternativamente lui e le braccia allungate* eh?

EDI: *resta qualche secondo con le braccia tese verso di lui, poi a quella domanda le ritira subito abbassando lo sguardo* solo un pochino..

STEVE: *sarà dura, accidenti... fissando la sigaretta per qualche secondo, sospirando e tornando a guardarlo* vieni tu qui! *facendogli cenno di avvicinarsi con la mano libera*

EDI: *si alza in silenzio tirandosi giù il maglione e gli si avvicina, senza guardarlo direttamente in viso* sì?

STEVE: *rotea gli occhi spegnendo la sigaretta sul davanzale, chi mi sta dando tutta questa pazienza? portando una mano ad alzargli il viso, guardandolo e facendosi guardare negli occhi* che cosa c'è?

EDI: *distoglie lo sguardo solamente senza però abbassare la testa, con una strana sensazione addosso,    com'è che funziona, adesso? siamo ancora amici, no? o è cambiato qualcosa? che dovrei fare, come ci si comporta adesso?     e tira un sospiro, tornando a guardarlo* non ho capito una cosa! *scuotendo la testa*

STEVE: *lo guarda con aria interrogativa, sbattendo le palpebre e facendo spallucce* dimmi, cos'è che non hai capito?

EDI: *arriccia le labbra un momento, come rimuginasse, poi inclinando la testa di lato mentre lo guarda* perchè non posso baciare nessun'altro, adesso? *sbattendo gli occhi*

STEVE: *per un attimo solo s'immagina i propri neuroni prendere a testate la scatola cranica, sedendosi sul davanzale alzando un sopracciglio* perchè, chi altri vorresti baciare? *quasi in tono di sfottò, anche se l'idea l'infastidiva un po' ma non voleva pensarci darlo a vedere*

EDI: *   piuttosto, a chi cavolo salterebbe mai in mente di baciarmi, non so nemmeno per quale motivo lui--     interrompendosi e scuotendo la testa, standogli di fronte* nessuno.. *   dimenticavo, perchè gli ho chiesto di insegnarmi a farlo    *

STEVE: appunto! *annuendo a darsi ragione, poi gli sorride poggiandogli le mani sulle spalle guardandolo negli occhi per poi tirarlo a , abbracciandolo, Ve ma avevamo detto di...* a cosa pensi? *..TACI stupido neurone del cavolo, fammi stare in pace un altro poco!*

EDI: *si rilassa quasi istantaneamente appena lo abbraccia di nuovo, stando abbandonato contro di lui,    no.. è perchè gli piaccio un pochino, perchè mi trova buffo, sì, perchè io sembro un angioletto strano e lui è un alieno come me.. sì..     ripetendosi mentalmente le parole che gli aveva detto, per fissarle bene* che.. *   che sto.. bene? è stare bene questo, è così che si chiama?    * credo di star bene.. così..

STEVE: ..credi? *ridendo piano, ma tenendolo abbracciato, poi parlandogli direttamente all'orecchio* anche io sto bene così. *sorridendo, vedi? non c'è niente di male a lasciarsi andare *

EDI: *   sta bene anche lui!     poggiandogli le mani sui fianchi e rimanendogli abbracciato,    allora avevo ragione, questo qui è star bene.. un pochino ci sto riuscendo!    * è che.. *scostandosi leggermente da lui e prendendo a gesticolare con lo sguardo basso, sforzandosi di spiegarsi* quando mi succede qualcosa, ecco.. forse è perchè non sono abituato, e quindi.. però.. non mi rendo conto.. non so perchè.. *scuotendo la testa e scrollando le spalle* è complicato.. *assumendo involontariamente un'espressione imbronciata*

STEVE: *l'allontana un pochino tenendolo comunque abbracciato, giusto per guardarlo negli occhi, quasi a studiarlo, poi* quando non capisci qualcosa, puoi chiederla a me, posso provare a spiegartela se so di cosa parli. *annuendo, poi con aria pensierosa a metà tra lo scherzoso* poi se è una cavolata di quelle mondiali potrei prenderti in giro a vita ma ci sei abituato visto che lo faccio spesso, però insomma *ridacchiando, scuotendo la testa* ecco, sentiti libero di parlarmi di quello che vuoi. *sorridendogli poi, ma che cazzo dico?*

EDI: *lo ascolta attentamente, trattenendosi dal ridere per un attimo perchè il suo discorso sembrava abbastanza illogico come quello che lui stesso aveva tentato di fare, però l'aveva capito ugualmente, e gli annuisce convinto* okei! *sorridendogli* è carino anche quando mi prendi in giro *sempre guardandolo con gli occhioni fissi nei suoi* perchè mi fa ricordare di quando prima hai detto che se lo fai è perchè non sei arrabbiato con me! e mi ricordo anche della sensazione di quando mi tocchi i capelli.. *alzando lo sguardo con aria persa in quel pensiero, quasi incantandosi*

STEVE: *lo vedi cretino? impari a non dare ascolto a te stesso! ascoltandolo con attenzione e guardandolo negli occhi a sua volta, poi assottigliandoli* che sensazione..?

EDI: *sorridendogli* mi asciugavi i capelli mentre lo dicevi, per questo me lo ricordo! ed era-- *gesticolando con la mano cercando un termine, ma non arrendendosi al non averlo trovato* era come quando ti svegli il primo giorno di vacanze dopo che è finita la scuola! *sorridendogli di più, sperando di aver reso l'idea*

STEVE: *pensando alla situazione che gli aveva fatto presente, alzando gli occhi al cielo, poi lo guarda sorridendogli* una delle sensazioni più belle del mondo! *annuisce ridendo, ma contento per la cosa che gli aveva detto, tornando a stringerlo a e portando, di proposito, una mano a giocherellare con i capelli di lui lentamente*

EDI: *resta in silenzio poggiandosi con le mani contro il petto di lui, accoccolandosi, poi di colpo sgrana gli occhi come realizzando,    un momento, ma..    * Steve... *   ..ho baciato un ragazzo, quindi--    * ...secondo te, alla luce delle ultime cose successe, io potrei essere gay? *guardandolo un po' spaesato, sbattendo gli occhi*

STEVE: *si trattiene a stento dal ridere a sentire quella domanda, prendendo la palla al balzo per giocare quella carta a suo favore, guardandolo fisso* mh, non saprei.. *fingendo di osservare intorno ma guardando Edi di sottecchi* che ne so, dipende se ti è piaciuto, se lo vuoi rifare.. *facendo spallucce, con aria vaga*

EDI: *sbatte le palpebre diverse volte, poi si sistema gli occhiali con un dito e porta le mani dietro la schiena* se volessi rifarlo e mi fosse piaciuto, sarebbe sì? *non tanto convinto*

STEVE: beh, sì! *annuendo convinto, poggiando le mani sul davanzale dov'era seduto, continuando ad avere stampata in volto la stessa aria di prima, sorridendogli*

EDI: uhm.. *alzando lo sguardo e riflettendo assorto* penso che più riesco a stare vicino a te, più il cuore mi accelera! *dicendolo con una spontaneità tale che era evidente non si rendesse conto dell'importanza di quelle parole* e mi vengono le vertigini e i brividi però riscalda anche.. *tornando a guardarlo* se tutte queste cose sono buone, penso che mi piaccia.. *come a chiedergli conferma*

STEVE: *l'ascolta sorridendogli in maniera dolcissima davanti a tutta quella spontaneità, il battito accellerato? scendendo dal davanzale mette i brividi e riscalda? e mettendosi in piedi di fronte a lui, lo prova davvero? guardandolo fisso* se è quello che senti davvero, penso anche io..

EDI: *gli annuisce, guardandolo negli occhi* certo che è quello che sento davvero! e poi-- *abbassando lo sguardo un attimo come fosse imbarazzato, ma facendosi poi coraggio e tornando a guardarlo* di solito, dormo male.. non so perchè.. faccio brutti sogni e mi sveglio in continuazione, però stanotte vicino a te ho dormito benissimo come non riuscivo da un sacco di tempo! *annuendogli ancora, sorridendo appena*

STEVE: *sgrana gli occhi sentendolo, sorridendogli* allora potremmo dormire sempre insieme! *dicendolo con un tono che non aveva niente di rassicurante, ridendo poi, abbassandosi un po' e guardandolo fisso negli occhi, sorridendogli di nuovo*

EDI: *lo guarda lievemente spaesato, poi solamente gli sorride immaginando che probabilmente fosse una cosa che poteva far piacere anche a lui e per questo reagiva così* sì! *e gli annuisce* così dormirò sempre bene! che darei..! *totalmente ignaro di quello che passava per la testa all'altro ragazzo, sorridendogli tranquillo*

STEVE: *è proprio ingenuo... sorridendogli ancora scuotendo piano la testa, dandogli un bacio leggero sulle labbra staccandosi subito, stiracchiandosi e andando verso la porta* andiamo a mangiare vah! *poggiandosi una mano sullo stomaco* ho proprio fame!

EDI: *lo segue con lo sguardo mordendosi piano un labbro dall'interno dopo quel lieve bacio, arrivando a squadrarlo senza rendersene conto, sovrappensiero, le spalle, il petto, le braccia,    sembra.. uno di quegli studi anatomici rinascimentali italiani..     scuotendo poi la testa e sgranando gli occhi,    un momento, che pensiero era?!     e per giunta si perde totalmente la frase che lui aveva detto*

STEVE: *si gira a guardarlo mettendo una mano in tasca e l'altra sulla maniglia* mh? Edi? guarda che se muoio di fame mi terrai sulla coscienza!

EDI: *riprendendosi di colpo e guardandolo, prendendo a gesticolare* scusa! m'ero perso guardandoti, stavo    pensando una cosa stupida    ... *abbassando la voce man mano che si rendeva conto, troppo tardi, di averlo ormai detto*

STEVE: *si poggia con le spalle contro la porta, guardandolo un po' interdetto* e cosa pensavi, guardandomi?

EDI: che.. che.. *prendendo ad arrossire diffusamente e dandosi mentalmente del cretino per averlo detto così apertamente,    sono un bambino idiota, dio!    * che le proporzioni del tuo corpo mi ricordano.. insomma..    gli studi anatomici del rinascimento italiano..     *distogliendo lo sguardo,    mi odio    *

STEVE: *gli sorride, poi lo guarda quasi scrutandolo, con aria interrogativa* come mai?

EDI: perchè è.. *sapendo perfettamente come spiegarsi stavolta, ma non riuscendo a farlo per imbarazzo, quindi abbassando di nuovo la voce mentre arrossisce di più*    armonico e perfettamente proporzionato come i canoni di bellezza antichi.. ecco..     *   ...cosa diavolo stai dicendo, Edison Halley?!    *

STEVE: *assume un'espressione pensierosa ricordandosi di quello che gli aveva detto quella mattina* uah! *guardandosi qualche attimo, ridacchiando tra e * e chi l'aveva mai pensato! *poi gli sorride* grazie! *e si avvicina a lui bisbigliandogli all'orecchio* questa si chiama attrazione fisica.. *ridacchiando, abbracciandolo di nuovo*

EDI:    questa si chiama attrazione fisica..     *si ripete a bassa voce come lo stesse assimilando, sentendosi disorientato per un attimo al pensiero che dopo quel singolo bacio che gli aveva chiesto stava cominciando a precipitare tutto fuori controllo,    che mi prende, che razza di pensieri faccio--     con una sorta di scarica elettrica lungo la schiena nel momento in cui l'abbraccia, simile a un brivido ma più intensa, e le guance che non accennavano minimamente a disarrossire*

STEVE: *è arrossito di nuovo... sorridendo tra e avvertendo il calore emanato dalle guance del ragazzo, accarezzandolo lungo la schiena e dandogli un bacio sulla guancia, continuando a tenerlo abbracciato*

EDI: *voltandosi leggermente col viso verso di lui, per guardarlo, parlando a bassa voce*    non è normale vero.. che provi attrazione fisica per il mio amico..?     *dicendolo più preoccupato che imbarazzato, tentennando un poco*

STEVE: *si fa passare in mente mille frasi da potergli dire ma poi rimane in silenzio, razza di cretino! perchè vuoi approfittarti più del dovuto del fatto che è ingenuo e rovinare tutto? quindi scuotendo la testa* non ci pensare.. *non ci pensare? NON CI PENSARE?* che t'importa se è o meno normale, non ti fare condizionare da questo tipo ti pensieri!

EDI: *rimane a rifletterci qualche istante, non convinto che fosse effettivamente giusto, scuotendo poi piano la testa,    Steve non mi consiglierebbe mai male, no..? è mio amico!    * okei, mi fido di te! farò così! *annuendogli e sorridendo più tranquillo*

STEVE: *abbozza un sorriso a sua volta, vergognati Ve.. guardandolo, si fida di te e tu? scuotendo impercettibilmente la testa, prendendolo per le spalle e muovendolo un po'* ho fame Edi, ho fame, se non mangio potrei morire! *e tu sei un coglione fino in fondo!*

EDI: *ride lasciandosi scuotere, poi prendendolo per un braccio e tirandolo verso la porta* andiamo, non vorrei mai che morissi qua davanti a me, poi penso che mi incolperebbero anche! *aprendo la porta e uscendo tirandolo fuori, inchiodando poi nel trovarsi di fronte a due persone, i ragazzi che Steve aveva malmenato il giorno prima per    colpa     sua, che aspettavano a braccia conserte contro il muro del corridoio, attendendo probabilmente l'«amico» per dirgli qualcosa*

STEVE: sì certo, perchè in effetti c'hai la faccia dell'assassi--*dicendolo mentre si lasciava tirare fuori e chiudendo la porta, bloccandosi nel trovarsi di fronte quei due, guardandoli con gli occhi leggermente assottigliati* esattamente, cos'è che ci fate qua? *alzando un sopracciglio*

JULIAN: heylà Ve, vedo che oggi sei di ottimo umore! *ridacchiando, guardando alternativamente lui ed Edison*

ROBERT: *nello stesso tono dell'amico, sorridendo a quest'ultimo* ed è una gioia per noi saperlo sereno e contento! *annuendogli con un mezzo ghigno stampato in faccia, poi avvicinandosi ai due* dovremmo dirti due cosette, Ve, hai un minuto? *voltandosi poi verso il ragazzino* in privato, se fosse possibile! *in tono velatamente minaccioso*

EDI: *istintivamente indietreggia appena attaccandosi di più al ragazzo quando i due si avvicinano, alternando poi lo sguardo tra Robert e Steve* s-sì.. *annuendogli* vado un attimo giù in camera, ok..? ti aspetto all'ingresso del college.. *scostandosi e facendo per allontanarsi*

STEVE: credo che il mio umore si sia abbassato appena il mio sguardo abbia incrociato il vostro, comunque *annuendo poi, aprendo di nuovo la porta e facendoli per invitare ad entrare* prego! *e mentre i due entravano bisbiglia ad Edi* non ti muovere da camera tua, ok? 

JULIAN: *entra con nonchalanche, poggiandosi con una spalla contro un muro* ci dispiace averti importunato, ma come ha detto Rob, abbiamo delle cose da dirti.. *facendo schioccare le dita incrociando le mani*

EDI: *lo guarda negli occhi preoccupato che potesse capitargli qualcosa, poi gli annuisce in silenzio e si allontana piano, diretto per l'appunto verso camera propria*

    

 

 

 

***

 

 

ANGOLO RECENSIONI

CriminalMindsCorp. a rapporto<3

 

Prima di rispondere alle recensioni, la CMC vuole ringraziare tutte le persone che ci aggiungono ai preferiti/seguiti :3 speriamo di poter leggere presto le vostre recensioni <3 e ora...

 

LELECHAN: tu non osare mai più lamentarti per le interruzioni, guarda, non sei nei panni adatti per farlo o_ò! e non si può proprio chiamarlo mostriciattolo çwç in realtà è un esserino adorabile, ha ragione Ve, è tutta invidia quella degli altri :°

MARTYZ: non è una scusa banale o.ò non è colpa sua se ha dato il primo bacio a Steve! *invidia profonda* xD e poi Ve, in fondo, è un signore u_ù.

MARIE16: ma no, qui nessuno vuole ucciderti... perchè dovrebbero, visto che li riempi di complimenti? :P grazie mille per tutto il supporto che ci dai <3

RIVELLA_CHAN: eheh grazie dei complimenti da entrambe :3 per quanto riguarda Steve non l'abbiamo mica capito com'è... probabilmente si crea la scusa dell'alcool xD! Edi invece è veramente così, un amore :° ed eccoti accontentata con questo nuovo capitolo! ^^ speriamo che continuerai a seguirci :3

 

Detto ciò, vi lasciamo in balia della suspence u_ù a presto per un nuovo aggiornamento, la CMC <3

 

 

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Capitolo 7
*** Hit or miss ***


« C O B A L A M I N »

original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

 

***

 

 

CAPITOLO VII

- Hit or miss -

 

ROBERT: *entrato in camera, si guarda in giro con aria divertita, poi guardando Steve* allora Ve, te la sei spassata tutta la notte come dio comanda? *ammiccando all'amico*

JULIAN: *fa di tutto per trattenersi dal ridere, non riuscendoci però*

STEVE: *entra in camera chiudendo la porta e guardando male alternativamente i due in quel susseguirsi d'azioni, poi con lo sguardo rivolto verso Robert* da uno a dieci quanta voglia ho di risponderti, secondo te?

ROBERT: no, non te l'ha neppure dato?! *esibendo un'espressione a metà tra il divertito e il finto-sconcertato* bisognerà pestarlo anche per questo allora! *dandogli una pacca sulla spalla facendo l'amichevole*

JULIAN: *annuendogli* si era qui proprio per mettere una pietra sopra il fattaccio di ieri mattina.. insomma, non ci siamo capiti, senza rancore! *poggiando un gomito sulla spalla dell'amico* non è vero, Rob?

ROBERT: verissimo! si scherzava! niente contro di te, amico! *rivolgendosi di nuovo a Steve, annuendo*

STEVE: *ma credono che io sia stupido o cosa? continuando a guardarli in quel modo, scostandosi anche dal tocco di Robert*  non penserete mica che io creda che vi siete presi il disturbo di venire fin qui solo per dirmi questo, wow, sarebbe veramente troppo se l'avreste fatto davvero!

JULIAN: ma andiamo, Ve! *facendo spallucce e scuotendo la testa affranto* quante storie, da quand'è che fai tutte 'ste scenate per una cazzata tra di noi? ti starai mica rammollendo dietro a quello? *ridendone amaramente*

STEVE: ...EH? *un attimo sgranando gli occhi, scuotendo poi la testa, rammollendo io? ma come osano.. tirando poi un respiro profondo* ditemi cosa volete e facciamola finita che mi sono già rotto, sono anche disposto a perdonarvi le frasi che mi avete appena rivolto!

ROBERT: *incrociando le braccia al petto e scuotendo la testa verso Julian* Ve rammollito? *fingendo poi di bisbigliare a Steve* lascialo perdere, è imbecille, lo sai! *ridendo poi* vorrà dargli una bottarella per divertimento, no? *con convinzione, poi poggiando le mani sui fianchi e sollevando un sopracciglio* diglielo a sto stronzo, Ve! *indicando Julian con la testa*

STEVE: so che è imbecille quanto so che tu sei idiota. *annuendo e sorridendogli in maniera tutt'altro che cordiale, andando a sedersi sulla scrivania, poi tutto ad un tratto* e tu da quando ti interessi di quella sfera della mia vita che non comprende l'alcool, il fumo e la "lotta tra bande"? *facendo anche il segno delle virgolette con le mani, dove vogliono arrivare?*

JULIAN: *guarda interdetto l'amico per qualche istante, poi annuendo all'unisono con lui* s'è rammollito. *scuotendo infine la testa, amareggiato, bisbigliando a mezza voce con Robert* che t'avevo detto? ci doveva essere un motivo se andava contro i suoi amici per difendere quell'idiota davanti a tutti.. *lanciando occhiate mezze schifate a Steve stesso*

STEVE: *se non faccio il loro gioco, non saprò mai quello che vogliono. quindi ridacchia* cretini, vi ho fottuti! certo che voglio divertirmi, ma vi pare? *scuotendo la testa, sì, divertirmi..*

ROBERT: *dando una pacca violenta dietro alla testa a Julian* visto, pezzo d'asino? mi devi 50 sterline! *rivolgendosi poi con aria sollevata a Steve, indicando l'altro* io non avevo dubbi, il testa di cazzo qui invece pensava di stessi rincoglionendo appresso al premio nobel, lì!

JULIAN: ma fanculo! *a Robert, portandosi una mano dove l'aveva colpito, poi* se non è rincoglionito ancora, poco ci manca, me lo sento! ancora non se l'è trombato manco! *ridendo*

STEVE: e tu che ne sai, Julian? *guardandolo con aria di sfida quasi dipinta in volto, poi guardandoli alternativamente* non ho capito, voi scommettete su quello che mi accade? certo che quelli che si sono rincoglioniti qua siete voi, eh... cosa non si fa per 50 sterline.. *scuotendo la testa ancora più affranto*

JULIAN: *totalmente ignorando quel che aveva detto, tranne la prima frase* perchè, te lo sei sbattuto già? *dicendolo quasi speranzoso*

ROBERT: in tal caso, meglio così! *facendo spallucce, colpendosi poi il palmo della mano con un pugno* devo ancora suonargliele per il test che non mi ha passato! *ghignando*

STEVE: ...ancora a pensare al test, stai! ma fattene una ragione! *stiracchiandosi, ignorando totalmente quello che aveva detto Julian, iniziando nuovamente a fumare, accendendosi una sigaretta, dannazione, perchè non vuotano il sacco 'sti bastardi?*

JULIAN: guardalo! non risponde! *ridendo e indicandolo* non ti devo proprio niente, compare! s'è rincoglionito, e io con un rincoglionito in giro non mi faccio vedere! *scuotendo la testa e ridendo a più non posso*

ROBERT: *avvicinandosi a Steve sbuffando, e dandogli una pacca leggera sulla spalla* non 50, ma dieci volte tanto *rivolgendosi quindi all'amico* che entro domani a quest'ora se lo è fatto! e se vinco *tornando a guardare Steve* sono tutte tue!

STEVE: Julian guarda che te ne puoi pure andare, quella è la porta *indicandogliela con lo sguardo, facendo un tiro* conviene più a me che a te se sparisci! *roteando gli occhi anche piuttosto seccato, poi guarda Robert di sottecchi* se perdi però non ti do niente, sappilo! *santo cielo, che sto facendo? sta a vedere che mi sono rincoglionito davvero?*

ROBERT: se perdo, te li dà quel coglione laggiù! *indicando Julian*

JULIAN: col cazzo, fai tanto il duro e poi non riesci manco a trombarti uno di prima, che peraltro chiunque riuscirebbe a prendere per il culo. *incrociando le braccia al petto e ghignando* e poi senza di noi sei nessuno, Steve, inoltre dubito molto che qualcuno voglia avere a che fare con te, dopo la figura di merda che hai fatto davanti a tutti ieri mattina. volentieri te le

do, le 500, se mi dimostri che sei ancora sano di mente!

STEVE: *assottiglia gli occhi guardando Julian, ghignando a sua volta* perchè, tu chi ti credi di essere senza di me? vogliamo dire di chi è il merito se qualcuno ti dà ancora un briciolo di considerazione qui al college? le 500 dovresti darmele per il solo fatto che ancora ti rivolgo la parola! *non posso permettere che mi crolli addosso quello che ho costruito.. continuando a fumare, ...ma ti pare normale quello che stai per fare? su cosa cazzo scommetti, Ve? * comunque, ci sto. *..eh?*

ROBERT: *sorridendo all'altro ragazzo e dando un'altra pacca sulla spalla a Steve* ben detto, Ve! questo è parlare da uomini!

JULIAN: *scuotendo la testa* io non caccio nemmeno un centesimo senza prove, ovviamente.. ammesso che riesca a portarmene *rivolgendogli la stessa espressione di sfida*

STEVE: *che cazzo fai Ve, in che merda di situazione ti stai infilando? sei masochista o cosa? guardandolo allo stesso modo di prima* che prove vorresti? sentiamo!

JULIAN: quello che ti pare! *dicendolo realmente divertito* una foto, un video.. ingegnati!

STEVE: ok, ok, d'accordo! *facendo spallucce, vaffanculo Ve* avrai le tue prove!

***

 

ANGOLO RECENSIONI

CriminalMindsCorp. a rapporto<3

 

Eccoci alla fine di un altro capitolo :D beh, che ve ne pare? Attendiamo notizie :3 e ringraziamo anche i nuovi watchers >w< detto ciò…

LELECHAN: eeeeh :°D il neurone di Ve è un personaggio a parte ed Edi confonde tutti xD

MARTYZ: Ve non parla da solo, ma col neurone. È diverso xD. Ecco che volevano questi due ù_ù.

MARIE16: grazie mille dei complimenti <3 anche Edi e Ve ringraziano e apprezzano :°3

Alla prossima <3

 

 

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Capitolo 8
*** Love is noise ***


« C O B A L A M I N »

« C O B A L A M I N »

original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

 

***

 

 

CAPITOLO VIII

- Love is noise -

 

STEVE: *si stiracchia uscendo fuori da un localino dove aveva pranzato con Edi, mettendosi poi una mano sullo stomaco, tirando un respiro profondo* aaah, mi ci voleva proprio, c'avevo una fame!

EDI: *camminandogli vicino e guardandolo continuamente da quando si erano rivisti, gli sorride appena e poi porta le braccia in alto, stiracchiandosi a sua volta* digerirò tra un mese per quanto ho mangiato! *anche se in realtà non era poi tanto*

STEVE: *lo guarda alzando un sopracciglio ma con aria e tono di voce scherzoso* ma se non hai mangiato quasi niente! *distogliendo poi lo sguardo, mettendosi le mani in tasca*

EDI: sembra! guarda che le insalatine riempiono! *sorridendogli e abbracciandogli un braccio, continuando a scrutarlo mentre cammina per strada con lui* che genere di locale è quello dove lavori?

STEVE: sì, riempono, come no... *in tono sarcastico ma sorridendo nel vederlo che l'abbracciava per un braccio quando nella sua mente rimbombava il discorso fatto prima con i suoi "amici", scuotendo la testa come a scacciare quei pensieri, poi rispondendogli* uno di quei locali dove c'è un palchetto occupato da una qualche band a caso che suona sperando che la gente li ascolti, mentre in realtà sono tutti impegnati a fare altro! *annuendo, facendo spallucce*

EDI: woha.. *alzando lo sguardo mezzo sognante, prendendo la via per Hyde Park, poi tornando a guardarlo* a me piace la musica. e mi piace anche ballare! *annuendogli*

STEVE: ah sì? *ridacchiando, camminando insieme a lui lungo l'ingresso del parco* a me ballare non piace, però la musica sì, tantissimo, specialmente dal vivo.. è tutta un'altra cosa! *annuendo, sorridendogli*

EDI: che genere di musica ti piac-- *rimanendo interrotto dal suono del proprio cellulare, che aveva in tasca, estraendolo e rivelando un telefono praticamente nascosto dagli adesivi fluorescenti a stellina come quelli del soffitto* pronto? hey ma'! ciao! *prendendo a sorridere, senza lasciare il braccio di lui* sto bene! sono ad Hyde Park con un amico, adesso!

STEVE: *che amico del cazzo che ti è capitato, Edi... guardandolo ed ascoltando quello che aveva detto alla mamma, distogliendo poi lo sguardo e fissando un punto indefinito del cielo, perchè faccio stronzate e me ne accorgo dopo? e soprattutto, perchè ora penso siano stronzate? perchè mi sta facendo venire tutti questi complessi? in fondo che ho da condividere con lui..*

EDI: sì, con un amico.. *rimanendo in ascolto per un poco al telefono, poi sollevando un sopracciglio con aria interdetta* sì, ti ho detto che sto bene! *quindi tornando a sorridere* si chiama Steve! *e si volta a lui a sorridergli* pensa che mi ha salvato da ben due pestaggi! *annuendo*

STEVE: *sì, e che scommette con gli amici sul fatto di portarti a letto! e gli sorride di rimando, ma perchè mi sento così... che forse aveva ragione quell'imbecille di Julian e mi sto rincoglionendo davvero? ma io non voglio, dannazione! guardandolo, mi sento quasi uno schifo per quello che ho "fatto".. lui è così.. è così... non staccandogli gli occhi da dosso*

EDI: uhm? *guardando verso l'alto mentre ascolta la madre al telefono* sì, ho pranzato con lui poco fa! e poi più tardi mi porta al lavoro con lui! lavora in una specie di pianobar! *annuendo ancora* sì, starò attento.. stai tranquilla! *poi dopo un attimo di pausa* posso provare a chiederglielo! te lo faccio sapere!

STEVE: *...è che è carino, poi è simpatico, un po' stralunato forse, però come dire.. sospirando, ditemi che non mi sto affezionando a lui, ve ne prego!*

EDI: okei! *annuendo ancora al telefono, poi roteando gli occhi* è proprio necessario..? *lanciando un'occhiata amareggiata a Steve, poi in tono lamentoso come recitasse una solfa* non berrò, non fumerò, non giocherò d'azzardo, non mi drogherò e farò sempre i compiti, promesso.. a presto, e salutami papà! *e attacca, rimettendo il cellulare in tasca* mi costringe a farlo ogni volta! *imbronciandosi*

STEVE: *ridacchia nel sentirgli dire quella specie di filastroca* ma che bravo ragazzino! *ridendo ancora, poi sorridendogli* dai, significa che si preoccupa per te, che c'è di male in fondo..

EDI: sì, ma *stiracchiando un sorriso* la ripeto almeno due volte al giorno, a volte anche di più, insomma okei che sto tra le nuvole ma non esageriamo! *ridendo e facendo spallucce, poi andandogli di fronte e prendendogli le mani* ti andrebbe di venire a casa mia la prossima volta che ci torno? *sorridendogli tantissimo*

STEVE: *lo guarda un po' interdetto, sbattendo le palpebre, fissando alternativamente lui e le mani* a casa tua? 

EDI: *annuisce velocemente senza smettere di sorridergli* ci torno a metà settimana prossima, per andare a vedere l'eclissi totale! da casa mia si vedrà benissimo! *annuendo ancora* abito in Cornovaglia, sono due-tre ore in treno! vieni? eh? *guardandolo speranzoso*

STEVE: Cornovaglia? *continuando ad essere interdettissimo, probabilmente la settimana prossima manco mi vorrà più vedere.. ma annuendogli, però se ora può farlo contento questo!* massì, non l'ho mica mai vista la Cornovaglia! *sorridendogli*

EDI: *gli sorride a più non posso lasciandogli le mani e saltandogli letteralmente addosso gettandogli le braccia al collo stringendolo forte* graziegraziegrazie!! sarà ancora più bello così! non vedo l'ora! *stampandogli un bacio a schiocco sulla guancia e tornando ad abbracciarlo stretto*

STEVE: *sarà ancora più bello..? rimane un attimino spiazzato da quella reazione realizzando che in effetti non aveva fatto una bella cosa facendosi quasi assalire dal senso di colpa ma ignorandosi come al solito mentre si lasciava abbracciare, ma quei due si possono considerare veramente amici? ed abbracciandolo a sua volta, sorridendogli*  di nulla! così mi faccio anche una vacanza! *ridacchiando*

EDI: *si scosta sorridendogli come prima e scendendogli di dosso, ma prendendo ad abbracciarlo per la vita* così vedrai anche casa mia! *lasciandolo e iniziando a gesticolare tutto esaltato* e poi staremo un sacco insieme! *annuendogli, visibilmente felice*

STEVE: *continua a tenerlo abbracciato, accarezzandogli come suo solito la testa lentamente con una mano come a coccolarlo* per quanti giorni staremo da te?

EDI: un paio! *annuendogli* andiamo lunedì mattina, restiamo un giorno e poi torniamo mercoledì verso sera! *poggiandogli il mento contro il petto per guardarlo* l'eclissi è mercoledì mattina presto! *sorridendogli a più non posso* è bellissimo che vieni..

STEVE: *continuando a tenerlo in quel modo, assottigliando gli occhi ed evitando di incrociare il suo sguardo, mi odierà, mi odierà...* bellissimo?

EDI: sì.. *scostandosi appena per cercare di guardarlo negli occhi, poi spegnendosi appena nel sorriso* qualcosa non va..?

STEVE: eh? *guardandolo, scuotendo poi la testa* no, no! *e sorridendogli* stavo solo pensando a come torturarti in quei giorni! *annuendogli, ridendo poi*

EDI: *gli sorride dolcemente come non fosse minimamente preoccupato dalla cosa, sicuro al 100% che scherzasse, sedendosi poi su una panchina lì accanto e stiracchiandosi* sai, mamma non ci credeva che fossi davvero con un amico! è rimasta sconvolta! m'immagino papà, poi.. e mia sorella! *allungando le gambe davanti a sè e guardandolo*

STEVE: *stando in piedi di fronte a lui ed iniziando a fumare come suo solito, lo guarda con aria sorpresa* hai anche una sorella?! dev'essere una figata!

EDI: insomma.. *stringendosi nelle spalle e distogliendo lo sguardo, spostandolo verso il prato lì vicino* io faccio di tutto per piacerle, però lei non mi sopporta proprio.. è più grande di me, e dice che mamma e papà mi hanno viziato mentre lei non ha mai avuto quello che voleva. *ridendo poi debolmente* ma se ho dovuto pregare mamma e papà tutta la vita e aspettare il college per poter andare a scuola, io! *scuotendo la testa*

STEVE: *sgrana un attimo gli occhi sorpreso, finendo col farsi andare il fumo in gola e quindi tossendo, poi lo guarda quasi scandalizzato* cioè, tu non sei mai andato a scuola prima d'ora?!

EDI: *scuote la testa in risposta* papà è professore universitario in astrofisica, ed è sempre riuscito a farmi avere permessi per poter studiare a casa.. quello che so me lo ha insegnato lui. *incupendosi appena nell'espressione* non ho mai capito perchè.. mamma diceva che mi sarebbe potuto succedere qualcosa, che era pericoloso.. papà non voleva, però mamma deve averlo convinto, in fondo è un dottore, le saprà bene le cose, credo..

STEVE: *lo guarda quasi studiandolo, come se ci fosse quasi qualcosa che non quadrava in quella storia, poi nota l'espressione cupa del ragazzo e si poggia col gomito in testa a lui come a reggersi* se ti interessa, io ho studiato in una specie di convento! *scoppiando poi a ridere, scuotendo la testa* insomma, sei andato meglio tu!

EDI: *alza la testa come può visto che gli faceva peso, e ride* siamo stati in clausura entrambi! però.. *assumendo un'espressione più serena, guardandolo* la mia camera è all'ultimo piano e dà su una grande terrazza, da cui c'è una veduta bellissima.. *sorridendo poi* non so quante volte mamma mi ha sgridato perchè ho preso la febbre dormendo lì fuori la notte!

STEVE: *restando fermo in quella posizione guardandolo di sottecchi, poi facendo un'espressione che era tutta un programma* certo che iniziavi da piccolo tu! dalle terrazze ai cornicioni! *ridendo, poi scompigliandogli i capelli e sedendosi accanto a lui sulla panchina* ma che è, non avverti il pericolo o cosa? *scuotendo la testa affranto*

EDI: *aggrotta un attimo lo sguardo e arriccia le labbra come riflettendo, poi fa spallucce voltandosi verso di lui* a me non sembra di fare niente di pericoloso. lo faccio perchè voglio farlo, diciamo che non mi preoccupo tanto delle conseguenze.. *abbassando lo sguardo* io ho un sogno, e ho dovuto lottare diciotto anni per poter avere la possibilità di raggiungerlo, però alla fine ce l'ho fatta! se non avessi trascorso tutte quelle notti a guardare il cielo, a quest'ora non sarei qui, e non ti avrei nemmeno conosciuto.. *sorridendogli* ne è valsa la pena!

STEVE: *ed ora è proprio il senso di colpa che l'assale, ne è valsa la pena.. lo pensa sul serio? ne è valsa la pena... guardandolo praticamente con gli occhi sbarrati, facendo l'ultimo tiro dalla sigaretta che stava fumando guardandola che si spegneva tra le mani, annuendogli, restando in silenzio*

EDI: *rimane a guardarlo in silenzio a sua volta, smettendo di sorridere, distogliendo lo sguardo dopo qualche momento,    devo aver detto qualcosa di sbagliato..?     poggiando le mani sul bordo della panchina e restando con gli occhi bassi*    ho espresso così tante volte questo desiderio, che prima o poi doveva pur avverarsi..     *in tono di voce bassissimo*

STEVE: *quanto può volerti bene una persona che ti spinge a fare cose spregevoli? gettando il mozzicone a terra, continuando a fissarlo, poi guardando Edi con la coda dell'occhio, quanto invece può volertene uno che ti dice queste cose? ...ti ricordi Ve, quand'è che hai detto una cosa del genere anche tu? chiudendo poi gli occhi quasi a cercare di ricordare qualcosa, poggiando i gomiti sulle gambe e la testa sui pugni stretti, quando vivevi il tuo di sogno e ti hanno distrutto tutto... vuoi fargli provare la stessa cosa..? perchè? PERCHE'? sospirando* io anche sono contento di averti conosciuto.

EDI: *lo osserva assumendo quasi meccanicamente la stessa espressione senza però riuscire a realizzare perchè sembrasse così triste, quindi gli si avvicina cingendogli le spalle con le braccia, dandogli un bacino contro la tempia* io non sono bravo ad aiutare le persone e capire quello che hanno, però *rimanendoci poi poggiato con una guancia* ti prometto che qualsiasi cosa succeda, rimarrò vicino a te per tirarti su facendo da bersaglio per le tue prese in giro! *sorridendogli debolmente*

STEVE: *lo ascolta e sorride istintivamente, poi balza in piedi di fronte a lui stringendo un pugno* oh, ora so su chi sfogare le mie frustazioni! *ma poi ride, scuotendo la testa* andiamo vah, che sennò faccio tardi a lavoro!

 

***

 

STEVE: *circa le undici e mezza di sera è fuori dal locale dove lavorava, come al solito ormai insieme ad Edi, stanchissimo e con la camicia che odorava di whiskey che un cliente casualmente gli aveva fatto finire addosso, guarda Edi che era tutto contento, ridacchiando* certo che ti sei divertito, eh?

EDI: *che per l'appunto stava tutto esaltato a girargli intorno, saltellando e gesticolando* bel-lis-si-mo!! voglio venirci tutti i giorni! *tenendolo per un braccio stretto, quasi aggrappandosi* ti rendi conto di quante cose mi sono perso in tutto questo tempo?! *ridendo*

STEVE: *lo ascolta scuotendo la testa amareggiato, sospirando* e dire che stasera i tizi che suonavo non erano nemmeno questo granché! *facendo spallucce poi, sorridendogli* però mi fa piacere che ti sia divertito! *iniziando poi a camminare praticamente trascinandolo visto che gli si era aggrappato al braccio*

EDI: tantissimo! *sorridendogli mentre lo guarda e continuando a tenerlo stretto per il braccio, camminandogli a fianco* tutta quella gente, la musica.. un sacco di cose che non avevo mai nemmeno visto! *esaltato come si trattasse di qualcosa di spettacolare, ma a tutti gli effetti per lui lo era*

STEVE: *gli sorride di nuovo guardandolo* se ti è piaciuto così tanto, ti ci porterò di nuovo allora! *entrando alla stazione della metropolitana per prendere l'ultimo treno che li avrebbe portati direttamente fuori al college*

EDI: davvero? *guardandolo realmente felice e stringendosi di più a lui, seguendolo in stazione in attesa del treno che stava per passare* non ho mai neppure preso il treno così tardi!

STEVE: wow, praticamente ti ho fatto conoscere un mondo nuovo! *dicendolo in tono di sfottò visto che come al solito scherzava, anche se poi era vero, ridacchiando e salendo poi sul treno che si era appena fermato*

EDI: *sale sul treno tirando il ragazzo con sè, mettendosi a sedere tranquillo e rimanendo appiccicato al suo braccio nemmeno fossero siamesi o avesse paura di perderlo per strada, senza smettere di sorridergli e guardarlo*

STEVE: *lasciando che lui gli stesse appiccicato addosso, accidenti! tirando un respiro profondo, poi guardandosi la maglia commenta distrattamente* chissà se andrà via l'odore di whiskey!

EDI: *gli si avvicina di più annusandogli addosso mentre gli sta poggiato con la guancia sulla spalla* addosso a te non è sgradevole! *sorridendogli tranquillo*

STEVE: *lo guarda con la coda dell'occhio, poi con tono leggermente malizioso* ah, non è sgradevole addosso a me?

EDI: *senza fare una piega, scuote solo leggermente la testa in risposta, continuando a rimanere in quella posizione abbracciato a lui respirandogli addosso*

STEVE: *sorride tra sè e sè, è un esserino adorabile.. poggiando la propria testa su quella di lui e guardandolo con la coda dell'occhio* alla prossima dobbiamo scendere!

EDI: *annuisce in silenzio, poi mentre solleva la testa verso di lui porta una mano alla guancia opposta, baciandogli quella che aveva vicino, sorridendogli poi e alzandosi, tirandolo per mano, per avviarsi alla porta del treno che stava per fermarsi*

STEVE: *solo per quell'istante chiude gli occhi godendosi quell'attimo di tranquillità, lasciandosi tirare e stando praticamente mano nella mano con lui scendendo dal treno che si era fermato* lo sai che circolano storie strane su questa stazione?

EDI: davvero? *alzando lo sguardo verso di lui mentre si avviano assieme al college, con aria curiosa* che genere di storie? *ricominciando ad esaltarsi*

STEVE: *fa spallucce, con tono vago* dicono che quando sia stata costruita, abbiano distrutto una cripta di una chiesa e tutto il suo contenuto.. lessi sul giornale qualche tempo fa che c'era addirittura chi diceva d'aver visto dei fantasmi!

EDI: *sgrana gli occhi* FORTISSIMO!! *aggrappandosi ulteriormente al braccio e scuotendolo* tu ne hai mai visti? io non ho mai visto un fantasma! *scuotendo la testa e gesticolando, tutto preso*

STEVE: *guardando per un secondo altrove, e dire che io volevo spaventarlo! sospirando e scuotendo la testa* no, non l'ho mai visto un fantasma, o almeno non credo!

EDI: *gli sorride e prende ad annuire a ripetizione, raggiungendo il college* è bellissimo, qualche volta dobbiamo tornarci di notte! *tirandolo dentro per la mano* dobbiamo riuscire a vederli! *stringendo una mano a pugno, con gli occhi che gli brillavano all'idea*

STEVE: tu.. tu sei completamente andato! *sottolineando il concetto con un gesto della mano, annuendogli* perchè mai vorresti vedere un fantasma?! *camminando lungo il cortile del college praticamente deserto visto l'orario*

EDI: *non accusando minimamente l'offesa, alzando lo sguardo* perchè sarebbe una cosa interessantissima! vedere un fantasma vero.. *portandosi un dito della mano libera alle labbra, come stesse riflettendo* chissà come ci si sente a essere un fantasma! *sbattendo gli occhi verso di lui* saranno tristi, nessuno crede in loro...

STEVE: nah.. *e gli viene quasi da consolarlo vedendolo così, dato che quasi gli faceva tenerezza* sono un sacco le persone che credono nei fantasmi.. io se lo fossi, mi diverterei a spaventare la gente! *ridendo poi*

EDI: io anche ci credo.. *annuendogli e raggiungendo l'ascensore al piano terra, rimanendogli di fronte senza lasciargli la mano, dopo averla chiamata col pulsante* se fossi un fantasma starei vicino a quelli soli! anche se, non so quanto gradirebbero! *ridendo e facendo spallucce*

STEVE: ma insomma, i fantasmi dovrebbero spaventare, non fare compagnia! *annuendo convinto, poi sorridendogli* perchè non dovrebbero gradire? *facendo spallucce ed entrando nell'ascensore, trascinando dentro anche lui*

EDI: perchè già coi vivi non vado tanto d'accordo adesso che sono vivo anche io, figurati da morto e per giunta fantasma.. *dicendolo con convinzione però ridendo, rimanendo vicino a lui, di fronte*

STEVE: è per questo che i fantasmi si divertono ad incutere timore! *annuendo convinto una sola volta, poi gli sorride, schiacciando il pulsante per il secondo piano*

EDI: *abbassando lo sguardo per un attimo pensandoci su, poi imbronciandosi appena* quando muoio spero di diventare un fantasma allora, perchè ho un sacco di gente a cui dover incutere timore..

STEVE: la vendetta è uno dei sette peccati capitali, non dovresti fare pensieri così impuri! *annuendogli, notando poi che l'ascensore si era fermata gli lascia la mano* io salgo un attimo in camera mia... sai, il whiskey non è proprio il mio profumo preferito!

EDI: *fa un'espressione finto-offesa al rimprovero, poi gli annuisce e gli dà un altro bacino sulla guancia, vicino all'angolo delle labbra, sorridendogli e uscendo, diretto verso camera propria*

STEVE: *sorride di rimando ad Edi, salendo poi in camera sua, eh sì... è proprio adorabile! percorrendo poi il corridoio ed entrando nella propria stanza*

 

    

 

***

 

 

ANGOLO RECENSIONI

CriminalMindsCorp. a rapporto<3

 

Anzitutto, come di prassi, la CMC ringrazia tutti quelli che hanno aggiunto questa storia alle seguite/preferite u_u e vi sprona a lasciare qualche recensione... X3

 

Lelèchan: o_ò tu non rasi la testa a nessuno, oh!!! ma come osi?!

Fliss90: siamo contente ti piaccia la nostra storia :3 e comunque bisogna leggere per scoprire le reazioni di Steve u_ù

Rivella_Chan: e oltre a essere maschio, è anche acquario xD e si sà che quel segno è portato a ponderare pensieri da pervertiti ù-ù (senza offesa, hanno anche un sacco di qualità <3) e Ve non è squinternato çWç! comunque a noi fa soltanto piacere se ci recensisci ^^

Marie16: Ve non ce l'ha mai avuto un neurone sano... no, forse ad avercelo sì, ma non gli ha mai dato ascolto ù_ù

 

detto ciò, ci si sente al prossimo aggiornamento u.u

see ya <3

 

 

***

 

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Capitolo 9
*** A little's enough ***


« C O B A L A M I N »

« C O B A L A M I N »

original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

 

***

 

 

CAPITOLO IX

- A little’s enough -

 

JULIAN: *sogghigna tra sè e sè dato che aveva visto un po' la scena visto che era nascosto lì vicino, ed ora a noi due, Ve! controllando nelle tasche e andando verso la camera di Edison dopo circa un paio di minuti, bussando*

EDI: *che armeggiava col caricabatterie del proprio cellulare dopo averlo cercato nel disordine assurdo dei propri cassetti, si volta di scatto verso la porta con aria mezza stupita,    di già?     facendo poi spallucce e avviandosi ad aprirla, rimanendo a occhi sgranati davanti a Julian*

JULIAN: sorpresa! *con entrambe le mani in tasca poggia un piede vicino allo stipite della porta in modo tale che il ragazzo non potesse chiudere la porta, poi sorridendogli beffardo* muoio proprio dalla voglia di scambiare due parole con te! *dicendolo ovviamente in tono ironico, seppur in effetti aveva delle cose da dirgli*

EDI: *indietreggia leggermente lasciando la maniglia della porta e guardandolo sospetto* che vuoi..?

JULIAN: e che palle, fammi entrare, no? l'educazione dov'è finita?! *scuotendo la testa mantenendo quell'espressione, guardandosi poi in torno ed entrando in camera sua spontaneamente, chiudendo la porta e guardarlo, restando qualche secondo in silenzio, poi improvvisamente* sai, oggi pomeriggio abbiamo fatto una scommessa con Ve!

EDI: eh? *   una scommessa? con Steve?     facendo un'espressione interdetta e seguendolo con lo sguardo* che vuoi dire..?

JULIAN: non che me ne freghi di te, *mettendo le mani avanti, senza manco troppa delicatezza* te lo dico perchè insomma, non vorrei perdere le mie cinquecento sterline, che *sogghignando poi* quei due avrebbero preso se entro domani pomeriggio tu e Ve avreste scopato! 

EDI: *immediatamente avverte una violenta stretta al petto a quella frase, e rimane ad occhi sgranati fissandolo, come pietrificato, senza quasi respirare, poi scuotendo in fretta la testa* e ti aspetti che ti creda? *ridendo istericamente e abbassando lo sguardo* Steve.. *fermandosi un attimo prima di continuare* non lo farebbe mai..

JULIAN: oh povero piccolo! *ovviamente in tono ironico, a prenderlo spudoratamente per culo* ne sei davvero così sicuro? *sogghignando di nuovo, stringendo nelle mani una cosa sempre tenendole in tasca*

EDI: *torna a guardarlo, visibilmente spaventato, stringendo forte i pugni per il nervoso* certo!! *quasi gli urla contro, in tono strozzato* lui non lo farebbe mai, lui è mio amico, lui-- *   non l'ha fatto davvero, sta mentendo, lo dice solo per farmi soffrire, non è vero niente    * lui non mi farebbe mai del male! *cercando inutilmente di deglutire*

JULIAN: *a quelle parole scoppia a ridere, scuotendo la testa ed estraendo dalla tasca una sorta di ipod dov'era registrata la conversazione avuta quel pomeriggio* allora senti qui! *e gli piazza le cuffie nelle orecchie, accendendo e selezionando la traccia, sciacciando su play, ho vinto io, ho decisamente vinto io!*

EDI: *dapprima resta spaesato da quel gesto, lasciando che gli mettesse gli auricolari dell'ipod nelle orecchie,    una registrazione..?     e rimane in ascolto, sgranando di nuovo gli occhi e tenendoli fissi al pavimento nel riconoscere la voce di Steve di seguito a quelle di Julian e Robert,    "ti starai mica rammollendo dietro a quello?"    ,    "vorrà dargli una bottarella per divertimento, no?"     e prende a respirare quasi a fatica, scosso da un tremito continuo in attesa della risposta di Steve    "..vi ho fottuti, certo che voglio divertirmi, ma vi pare?"    *    no..     *mormora pianissimo, portandosi una mano alla bocca con gli occhi che gli venivano lucidi senza che riuscisse a controllarlo nel continuare ad ascoltarlo,    "se perdi non ti do niente, però"    ,    "ci sto!"    ,    "avrai le tue prove!"     e prende a scuotere velocemente la testa, senza riuscire neppure più a parlare, tremando solo*

JULIAN: *sorridendo soddisfatto, gli toglie le cuffie prendendosi l'ipod e spegnendolo, rimettendolo in tasca* ora mi credi, sì? *facendo spallucce* la verità è che non gliene frega niente di te! *infierendo ancora di più, così impari Ve, a metterti contro quelli più grandi di te! ed andando verso la porta* ah che bello, domani avrò le mie 500 sterline! *dicendolo tra sè e sè più che a lui, aprendo la porta ed uscendo*

 

***

 

STEVE: *ignaro della cosa, dopo aver fatto una doccia veloce e indossato una tuta a mo di pigiama, prende le chiavi della propria stanza e fa per raggiungere quella di Edi scendendo le scale ed intravedendo tra i gradini delle punte di cresta blu, Julian? un attimo stranito, poi collegando con quel pomeriggio, eh? no, oddio, no! no vabbè ma quello Julian è stupido, non avrebbe mai potuto avere l'idea di andare a parlare con Edi! facendo spallucce ma affrettando il passo, sono diventato malpensante... e arrivando fuori la porta della camera di Edi, bussando*

EDI: *rimasto fisso impalato lì dove aveva ascoltato quella registrazione,    perchè?     gli occhi lucidissimi puntati ancora a terra senza riuscire a mettere a fuoco nè l'immagine nè i pensieri, sentendo solo un fortissimo dolore al petto,    che gli ho fatto di male?     scosso continuamente da tremiti per un senso di smarrimento, sussultando nel sentire bussare alla porta, e avvertendo contemporaneamente quel dolore acuirsi, sapendo che era proprio lui*

STEVE: *aggrottando un attimo la fronte realizzando che il ragazzo non gli aveva ancora aperto, bussa di nuovo più forte supponendo che non l'aveva sentito* Edi? sono Steve, apri!

EDI: *si volta a guardare la porta che in realtà non era neppure chiusa a chiave, senza avvicinarsi neppure ad essa, quasi ne avesse paura e difatti la sua espressione non esprime nient'altro,    "non può andare al college, Nathan, lo capisci? Lo capisci che sarebbe indifeso?"     e scuote la testa che cominciava a girargli mentre cerca invano di respirare normalmente, e allunga la mano verso la maniglia,    "invece potrebbe essere l'occasione giusta per trovare un amico, Lucy"     rimanendo però fermo a mezz'aria e ritirandola subito, tornando invece al letto, rifugiandosi nell'angolo e stringendo forte il pelouche di E.T., senza fare un fiato nè riuscire a piangere, in pieno panico*

STEVE: *bussa di nuovo continuando a chiamarlo senza ricevere risposta, così prova ad aprire la porta e nota che in effetti era aperta, affacciandosi e non scorgendolo nella penombra della stanza* ..Edi? *entrando, chiudendo la porta* dovresti chiuderla la porta, ci sono sempre cattivi sogge-- *interrompendosi nel vederlo rannicchiato in un angolo abbracciato al pelouche, avvicinandosi e guardandolo con aria preoccupata, si siede praticamente accanto a lui* hey... *non collegando per niente e soprattutto non immaginando nemmeno lontanamente quello che era successo*

EDI: *di tutta risposta si stringe di più nell'angolo, senza rispondergli nè smettere di tremare, senza neppure guardarlo, col viso nascosto contro il pelouche e le ginocchia al petto,    voleva solo portarmi a letto, E.T., mi ha detto un sacco di bugie, è stato più cattivo di tutti, sai?     chiudendo anche stretti gli occhi*

STEVE: *ancora più preoccupato di prima nel vederlo tremare così tanto, fa per poggiargli una mano sulla spalla* cosa c'è, Edi? non ti senti bene? vuoi che chiami un dottore..?  *dicendolo con tono di voce basso, anche piuttosto allarmato*

EDI: *   e poi aveva ragione la mamma, e aveva ragione Deedee, solo tu sei--    , scansandosi istintivamente appena lo tocca, stringendo di più il pelouche*    voglio andare a casa.. voglio andare a casa.. voglio.. andare a casa..     *con un filo di voce, senza riuscire a calmarsi*

STEVE: *rimanendo fermo con la mano a mezz'aria vedendolo scansarsi ma senza arrendersi, prendendo ad accarezzarlo* ci vai la settimana prossima, ci dobbiamo andare insieme, ricordi? *abbozzando un sorriso come a volerlo tranquillizzare, che cosa gli è preso? che posso fare?* non mi vuoi dire cosa c'è, Edi? perchè stai così, cos'è successo?

EDI:   avevi bisogno di soldi..? potevo prestarteli, ho dei risparmi, sai.. ne ho.. un po'..     *chiudendo gli occhi per i capogiri e quasi abbandonandosi contro il pelouche, senza lasciarlo*    che freddo..

STEVE: eh? ma che cosa stai dice-- *in quel momento quasi collega tutto, alzandosi da lì e rimboccandogli le coperte per farlo stare al caldo, sedendosi di nuovo, vittima ormai del senso di colpa più profondo* hai.. hai parlato con Julian? l'ho visto scendere le scale, mentre venivo qui..

EDI: *si accuccia nella coperta tirandosela fin sul naso, con aria ancora più terrorizzata dopo aver risentito il nome del ragazzo e gli occhi pieni di lacrime, ancora stretto al pelouche*    puoi telefonare mamma.. per favore.. puoi chiederle di venire a prendermi..?     *senza guardarlo in viso*

STEVE: Edi, ascoltami... *distogliendo lo sguardo, ma quanto faccio schifo? prendendogli le mani con le quali lui stringeva la coperta e intrecciandole delicatamente nelle sue, accarezzandole* non so cosa ti abbia detto, ma io non.. *inclinando un po' la testa per guardarlo negli occhi mentre parlava* non ti avrei fatto niente, davvero.. *seh, e pretendi che ti creda? faresti molto meglio a prendere il telefono e chiamare sua madre! gli faresti meno male!*

EDI: *rimane per qualche attimo con lo sguardo basso ascoltandolo, poi fa per ritirare debolmente le mani dalle sue, cominciando finalmente a piangere e tremando di più, teso in maniera quasi innaturale*    cretini.. vi ho fottuti.. certo che voglio divertirmi ma vi pare.. se perdi però.. non ti do niente..     *ripetendo esattamente le parole della registrazione, aderendo al muro per stare distante da lui*

STEVE: *sgrana gli occhi sentendo quelle parole, lo stronzo ha registrato la conversazione? incredulo quasi, poi alzandosi dal letto in modo tale che Edi potesse evitare di stare incollato al muro a causa sua, scuotendo la testa  guardandolo* che non mi crederai mai, nemmeno io lo farei *facendo spallucce* volevo assecondarli per capire cosa volevano da me. *distogliendo poi lo sguardo* non ho mai avuto sul serio l'intenzione di farti del male... *questa cosa non doveva iniziare nè svolgersi così, mi starà odiando a morte... che posso fare? eh, e che devo fare... fossi in lui mi picchierei io per primo!*

EDI:    perchè non me l'hai detto, allora.. eh.. perchè..     *accartocciandosi di nuovo su se stesso abbracciando stretto il pelouche senza riuscire a smettere di piangere, per cui leva gli occhiali poggiandoli sul comodino con la mano che gli tremava visibilmente dato che erano completamente appannati, sentendosi la testa scoppiare e pertanto la vista annebbiata*

STEVE: *non piangere! aiutandolo istintivamente a poggiare gli occhiali sul comodino, sfiorandogli la mano* perchè non volevo sapessi di questa cosa, visto che loro sicuramente volevano vendicarsi soltanto su di me.. *accarezzandogli dolcemente una guancia, scusami... e sedendosi poi a terra, accanto al letto*

EDI: *resta a guardarlo attraverso le ciglia bagnate senza sapere come rispondergli, con lo sguardo spaventato, poi allunga un braccio fuori dalle coperte continuando a tenere stretto a sè il pelouche con l'altro,    sai E.T., sono proprio tutto stupido, mi fa tanto male ma non voglio che stia seduto lontano da me     facendogli un po' di spazio rimettendosi nell'angolo e facendogli segno di sedersi, guardandolo negli occhi mentre piange*

STEVE: *lo guarda con aria interrogativa tornando a sedersi accanto a lui sul letto, allungandosi la manica della maglia ed asciugandogli gli occhi* non piangere..

EDI: *lascia che lui gli asciughi gli occhi, poi gli si accoccola contro il petto come a cercare calore, stando ad occhi socchiusi per debolezza e il mal di testa, prendendogli una mano e portandosela al petto*    è su Plutone che voglio andare, okei..? te lo ricordi..?

STEVE: *non capisce più niente per quell'istante, stringendolo di più a sè ed accarezzando la sua mano con la propria, annuendogli* però così saremmo lontani..

EDI:    tanto.. quando dovrai mandarmi nello spazio sarò morto.. saremmo lontani comunque..     *a voce bassissima e chiudendo gli occhi, senza un briciolo di forza in corpo*

STEVE: verrò con te. *dicendolo quasi in un lamento e in tono talmente basso da non sentirsi quasi, continuando a tenerlo stretto a sè, accarezzandogli la testa di tanto in tanto, alternando lo sguardo tra lui e quelle stelline incollate sul soffitto, quanto male devo avergli fatto?*

EDI: *scuote piano la testa rimanendogli accoccolato contro*    fa un sacco freddo su Plutone, non venire..     *alzando poi appena lo sguardo verso di lui*    ho dimenticato di fare le foto stasera..

STEVE: proprio perchè fa freddo non posso lasciarti solo. *annuendo una volta sola, respirando piano e ricambiando lo sguardo* vuoi che vada a farle io?

EDI: *gli fa cenno di no con la testa, poi si scosta mettendosi giù steso, poggiato con la testa sulle sue gambe, guardando le proprie stelline luminose al soffitto ad occhi socchiusi, con aria triste*    quando hai detto di essere felice di avermi conosciuto.. perchè l'hai detto..?

STEVE: *stando con la schiena poggiata contro il muro, accarezzandogli la testa e giocherellando con alcune ciocche di capelli del ragazzo* stare vicino a te mi fa sentire bene, mi mette di buon umore.. *annuendo piano, alzando lo sguardo anche lui verso quel cielo finto*     

EDI: *tentenna qualche istante, poi alzando lo sguardo verso di lui* ti piaccio solo in quel senso? caratterialmente? *dicendolo stranamente senza arrossire, e un po' più calmo di prima*

STEVE: *si mordicchia un labbro all'interno guardandolo nei suoi occhi azzurri che brillavano ancora di più, indeciso quasi se dirglielo o meno dato il momento, poi sospirando* non solo in quel senso..

EDI: *rimane a guardarlo in quel modo, in silenzio, poi si tira su con un braccio standogli più vicino, vedendolo solo per la luce che entrava dalla finestra*    quanto?    

STEVE: *sorride tra sè e sè a quella domanda, non staccandogli gli occhi da dosso, vedendolo attraverso la stessa luce* anche tanto. *annuendo piano una sola volta*

EDI: *continua a fissarlo negli occhi attentamente da quella distanza,    perchè non riesco a non credergli?     assumendo un'espressione triste,    sono così stupido da credergli dopo quello che ho sentito, perchè devo essere così?     senza staccare gli occhi dai suoi, tanto intensamente che sembrava volergli leggere dentro solo guardandolo,    avesse voluto divertirsi con me avrebbe potuto farlo fin dal primo momento, no..?     scuotendo poi appena la testa, confuso,    potrebbe star dicendo queste cose solo per convincermi..    *

STEVE: *rimane fermo in quella posizione a guardarlo immaginandosi quasi quali fossero i pensieri di Edi, beh già è tanto che mi parla! guardandolo fisso a sua volta quasi a volergli trasmettere un qualcosa, accarezzandolo di tanto in tanto, pensare che era così contento prima! respirando piano* mi spiace.. 

EDI: *abbassa appena lo sguardo, poi quasi mormorando, senza guardarlo più*    forse davvero sono stupido e malato di mente come dice mia sorella, sai.. dice che ho cose strane nella testa.. e immagino cose che non esistono     *corrugando la fronte nel parlare*    e ha ragione anche mamma, non so difendermi, e nemmeno capisco che non devo fidarmi così tanto delle persone perchè poi fa male.. sono stupido davvero     *alzando per un attimo lo sguardo verso di lui sorridendo debolmente, poi abbassandolo nuovamente*    però..     *tornando triste, fissando verso un punto indefinito*    crederti adesso è come camminare in bilico a quindici metri da terra per fotografare le stelle.. insensato e pericoloso, però non riesco a farne a meno, per qualche motivo.. è che..     *abbassando sempre di più il tono di voce, che gli tremava appena*    nemmeno stare a quindici metri dal suolo mi dà vertigini come me ne dai tu, e questo non può essere solo immaginazione, no..? non può essere che lo sto solo immaginando come tutto il resto.. eh..?    

STEVE: *lo ascolta attentamente cercando per quant'è possibile di guardarlo negli occhi, le vertigini.. "ecco, dà la vertigini"  cercando le sue mani, "meglio di una copertina, anzi, meglio di una torta al cioccolato!" prendendogliele e accarezzandogliele, per poi stringerle nelle proprie "era come quando ti svegli il primo giorno di vacanze dopo che è finita la scuola!"  sorridendo debolmente, poggiandosi con la propria testa contro quella del ragazzo* non farti condizionare Edi, io sono qui e-- *e..? "ti voglio bene?"* ed è vero, sono qui con te e non svanirò improvvisamente come una sorta d'allucinazione...

EDI: *tiene lo sguardo basso lasciando che gli prendesse le mani, sentendole ghiacciate contro quelle di lui, poi respira piano cercando di farsi calmare e convincere da quelle poche parole, annuendo appena*

STEVE: *resta per qualche secondo ancora così a tenergli le mani, bloccato quasi come non sapesse come esprimersi a parole, quindi porta una mano di lui sul proprio petto come a fargli sentire il battito del cuore che era aumentato un po'  in seguito a quello che gli aveva detto e tirandolo a sè poi abbracciandolo con un braccio solo, restando seduto sul letto con la schiena contro il muro*

EDI:    perchè il tuo cuore fa così?     *rimanendogli poggiato contro, semirilassato più per stanchezza che per tranquillità effettiva*

STEVE: credo che faccia così perchè gli piace stare insieme a te. *sempre tenendolo a quel modo, respirando piano*

EDI: *alza lo sguardo verso di lui per un attimo, con gli occhi grandi e l'aria stupita, poi gli si poggia precisamente con le labbra contro il cuore depositandovi un bacio e poi delle carezzine lievi*    quando gli parli la prossima volta, digli che sono felice che gli piaccia stare con me, e che lo ricambio!    

STEVE: *gli sorride in maniera dolce, poggiandogli una mano sulla testa* penso.. penso che ti abbia sentito, sai? *guardandolo con aria quasi persa, passandogli poi la mano che gli aveva poggiato sulla testa tra i capelli*

EDI: *ricambia lo stesso sorriso e lo stesso sguardo, più tranquillo,    ..e poi perchè non dovrei credergli?     portando una mano a carezzargli il viso solo con le dita, pianissimo quasi da non sentirsi, sulla guancia e scivolando poi piano verso le labbra, sfiorandogli i piercings,    gliel'ho anche promesso    *

STEVE: *socchiude gli occhi a quelle carezze cercando di godersi quel momento rilassandosi un po', poggiandogli delicatamente le mani sui polsi, quasi ad accarezzarglieli* vuoi.. vuoi ancora rimanere vicino a me?

    

 

***

 

 

ANGOLO RECENSIONI

CriminalMindsCorp. a rapporto<3

 

Proprio oggi abbiamo avuto nuove persone a seguirci <3 siamo contente che questa nostra storia vi piaccia ^O^ ma come sempre aspettiamo cenni di vita... Quindi sbrigatevi a recensire o.ò

 

Lelechan: o_ò OOOOOOOHHHH leva le zampe da dosso a Edi!! ma ti pare dopo tutte quelle seghe mentali che gli faccia del male?! ma ci hai mai giocato a cluedo? XD

Marie16: certo, Steve per quanto strano possa essere è un gentleman, non gli farebbe mai niente (sese XD)! ù_ù ed Edi è suo.

Rivella_Chan: Edi è cuccioloso infinito+1 (L) e Ve non si farebbe mai domande sull'esserlo o meno, conosce già le risposte, fidati xD! e per il fatto che ha studiato a casa... continua a leggere perchè ci sono un sacco di sorprese ù.ù che assolutamente non riveleremo, altrimenti non son degne di questo nome!

Martyz: in che senso ti stai rincoglionendo appresso a Ve? xD e non è un dannato ç_ç non parlare male di lui sennò s'incazza e son guai!!

 

A questo punto ci auguriamo che anche questo capitolo sia stato di vostro gradimento :3 e alla prossima!

kiss kiss bang bang, la CMC <3

 

***

 

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Capitolo 10
*** Slow hands ***


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original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

 

***

 

 

CAPITOLO X

- Slow hands -

 

STEVE: *socchiude gli occhi a quelle carezze cercando di godersi quel momento rilassandosi un po', poggiandogli delicatamente le mani sui polsi, quasi ad accarezzarglieli* vuoi.. vuoi ancora rimanere vicino a me? *dicendolo a voce bassissima*

EDI:    io mantengo le promesse che faccio!     *dicendolo con convinzione, imbronciandosi appena a quella domanda la cui risposta dava per scontata, annuendogli*

STEVE: *sorridendogli di nuovo* meglio così! *annuendo, poi si stacca da lui e stiracchiandosi* ho un sonno pazzesco, credo di essere stanchissimo! *sbadigliando e stendendosi sul letto occupandolo praticamente tutto*

EDI: *rimanendo spiaccicato contro l'angolo perchè non gli aveva lasciato spazio, prima lo guarda interdetto, poi trattenendosi dal ridere* certo che così la scommessa la perdevi anche se io non ne fossi stato al corrente!

STEVE: *lo guarda assottigliando gli occhi* tsk. *sistemandosi meglio sul fianco, guardandolo poi con aria che di innocente aveva più o meno.. niente* se davvero voglio fare una cosa, ci riesco comunque ed in qualsiasi situazione. *annuendo come a darsi ragione*

EDI: *lo guarda arricciando un attimo le labbra, poi si sistema accanto a lui, su un fianco a sua volta così da stargli di fronte* se lo dici tu. *facendo spallucce*

STEVE: ma è vero! *annuendo di nuovo, poi si toglie l'elastico dai capelli poggiandolo sul comodino accanto agli occhiali di Edi scuotendo appena la testa, poggiandosi poi di nuovo con la testa sul cuscino*

EDI: non lo metto in dubbio! *annuendogli tranquillo ma con aria assorta, come se riflettesse insistentemente su qualcosa, poi si tira su sporgendosi oltre di lui, verso il comodino, a prendersi il pigiama dal cassetto, poggiandoglielo addosso con noncuranza quasi lui fosse un mobiletto, mentre si toglie la felpa che aveva addosso* certo che 500 sterline sono parecchie, eh.. *con lo sguardo verso l'alto*

STEVE: *lo guarda assottigliando gli occhi e stavolta con aria involontariamente minacciosa, poi prende il suo pigiama e lo esamina quasi, infine gli lancia un'occhiata tra il divertito e il malizioso* di’ un po', ti stai facendo pensieri su di me? *continuando a tenere il suo pigiama tra le mani*

EDI: pensieri? *rimanendo con la zip aperta fino in fondo e sollevando un sopracciglio* riflettevo solo sul fatto che sono un sacco di soldi, ci si possono fare tante cose! *allungando una mano verso di lui come a fargli cenno di passargli il pigiama*

STEVE: *aggrotta le sopracciglia fingendo di annuire e poi in tono ironico* sì, ci sto credendo che pensavi a quello! *e scuote la testa come a dire no, stringendo di più a sè il pigiama di Edi*

EDI: e a cosa sennò? *ridendo, e insistendo a tenere il braccio steso verso di lui* dammelo!

STEVE: no! *annuendo, continuando a tenersi il pigiama e facendogli una linguaccia* dormi senza! *dicendolo con tono di voce ed espressione leggermente maliziosi*

EDI: *lo guarda fisso diversi secondi, poi si rimette giù così come stava e gli si avvicina, bisbigliandogli all'orecchio e schermandosi con una mano come stesse per confidargli un segreto inconfessabile*    già che devo stare così tutta la notte, a questo punto adoperiamoci e prendiamoci quelle 500 sterline!     *ridendo subito dopo*

STEVE: *fa per rispondergli ma poi scuote la testa tra sè e sè quasi scandalizzato da quello che gli aveva appena detto* VEDI? io l'avevo detto che ti stavi facendo i pensieri sconci su di me, altro che “500 sterline sono un mucchio di soldi”! *ridendo anche lui, gettando poi il pigiama di Edi a terra e tornando a guardarlo con aria furba*

EDI: *segue con lo sguardo il proprio pigiama che volava via, poi sposta gli occhi mezzi sgranati su di lui* ma scusami, è in virtù delle 500 sterline che ci pensavo! *sorridendogli poi, e parlando come se si trattasse di andare al cinema* facciamolo, nel mentre ci fotografiamo e poi porto io personalmente le foto a quell'idiota! sai che soddisfazione.. *con una strana lucina negli occhi* così impara, sì..

STEVE: tu stai frequentando brutta gente! *ridacchiando, sistemandosi meglio sul letto e avvicinando poi le proprie labbra all'orecchio di Edi e parlandogli sottovoce con tono vagamente sensuale* di’ piuttosto che muori dalla voglia di venire a letto con me..

EDI: *rimane un attimo così, supino e con l'espressione strabuzzata, poi facendo una risatina* ma su, scherzavo! *dandogli una leggera gomitata,    eh insomma.. UN MOMENTO! "INSOMMA" CHE?!    * e poi dicono che faccia male, non ci tengo! *scuotendo la testa a ripetizione*

STEVE: *restando sempre con le labbra poggiate contro l'orecchio di Edi, portandogli una mano sul viso accarezzandoglielo delicatamente e piuttosto divertito all'idea*    ma io farei piano..     

EDI: *chiude gli occhi qualche istante a sentirlo parlare in quel modo, poi cominciando a tentennare parlando a macchinetta* sì ma insomma ecco, è che non sono capace, poi sono un imbranato in queste cose, l'hai visto, e non ho nemmeno la minima idea perchè non ho mai neppure fatto pratica, non ne so niente di niente, proprio zero, poi magari ti rovini la serata, ecco..! *prendendo a ridere istericamente di nuovo e annuendo a ripetizione*

STEVE: *ridacchia tra sè e sè nel sentirlo parlare, è troppo divertente quando fa così! scuotendo impercettibilmente la testa, scostandosi un attimo per sorridergli, portando poi l'altra mano sull'altra guancia avvicinando di più il proprio viso a quello di Edi, carezzando le labbra del ragazzo con le proprie e baciandogliele delicatamente, sorridendo*

EDI: *sgrana gli occhi per la sorpresa rimanendo immobile come una statua per diversi secondi prima di rendersi conto, quindi ricomincia a respirare e si rilassa leggermente, socchiudendo gli occhi,    non posso mai sopravvivere, se solo per un bacio accennato rischio l'infarto!    *

STEVE: *continua per diversi secondi così, ogni tanto mordicchiandogli leggermente il labbro senza fargli male, prendendo poi a baciarlo man mano più intensamente portandogli una mano dietro la nuca e l'altra giù lentamente finendo col tenerla poggiata sul fianco di Edi*

EDI: *cerca di fare respiri lunghi e profondi mentre lo ricambia piano, impiegando un po' ad ingranare tanto che era agitato, poi chiude completamente gli occhi lasciandosi più andare mentre arrossisce vistosamente per via del battito accelerato, stringendosi un po' di più a lui quasi per sicurezza*

STEVE: *continua a baciarlo così mentre gli fa grattini sulla nuca con la mano che aveva poggiato lì precedentemente, staccando poi le proprie labbra da quelle di Edi prendendo a baciargli lentamente il collo, guardandolo con aria assorta, accarezzandogli la schiena delicatamente dal basso verso l'alto*

EDI: *prende a respirare piano a labbra socchiuse, scosso da leggeri brividi per ognuno di quei baci sul collo e le carezze alla schiena, arcuandosi leggermente contro di lui per impulso nervoso, mentre gli porta una mano alla nuca, in mezzo ai capelli, accarezzandoglieli piano sovrappensiero*

STEVE: *socchiude gli occhi rilassandosi per quel gesto di lui, baciandolo poi nell'incavo tra il collo e la spalla spostandolo delicatamente in modo da farlo stendere meglio sul letto mettendosi poi sopra di lui e portando una mano sul fianco del ragazzo lasciandone metà fuori e metà tra la stoffa dei pantaloni*

EDI: *riapre appena gli occhi per seguire i gesti di lui con lo sguardo, tutto arrossito in viso e con aria persa anche se teso, portando entrambe le braccia al suo collo per tenerlo più vicino*    s-scusa è che--     *cercando di sistemarsi un po' meglio sotto di lui per poterne assecondare i movimenti*    sono tutto imbranato, scusa..     *sorridendo nervosamente*

STEVE: *scuotendo piano la testa* è anche questo che mi piace di te! *bisbigliandoglielo all'orecchio data la posizione, sorridendogli e staccandosi poi da lui giusto il tempo di togliersi la maglia, tornando poi ad abbracciarlo per la vita e baciandogli dolcemente l'angolo delle labbra*

EDI: *lo guarda con la coda dell'occhio, ricambiando lievemente quel bacio e scostandosi a mordicchiargli le labbra perchè in precedenza l'aveva fatto lui, portando le mani alle sue guance per tenergli il viso, ad occhi chiusi*

STEVE: *dio... sorride a quel gesto del ragazzo, baciandolo a tratti quasi per tentarlo poi prende a baciarlo lungo il petto lentamente fermandosi all'ombelico, iniziando quindi a sfilargli pian piano i pantaloni*

EDI: *respira un po' più forte non accennando minimamente a disarrossire, cominciando addirittura a sentire caldo per tutta quella situazione anche se percorso da brividi continui a metà tra il nervosismo e l'eccitazione mentre tiene lo sguardo al soffitto, fissando questa o quella stellina senza realmente vederle, totalmente perso*

STEVE: *una volta sfilati i pantaloni e averli gettati a terra senza troppa delicatezza, porta di nuovo le mani a tenere il viso del ragazzo, parlandogli praticamente contro le labbra* prova a calmarti un po'.. *baciandolo di nuovo, ancora più intensamente di come aveva fatto precedentemente*

EDI: *tenta di rispondergli ma non fa in tempo, producendo solo un mezzo versetto direttamente nella bocca di lui e prendendo poi a baciarlo con altrettanta intensità, quasi a ritmo del cuore che gli andava a mille, morto d'imbarazzo ma cercando di non curarsene troppo mentre gli aderisce contro involontariamente, per impulso*

STEVE: *non smette di baciarlo mentre lo tiene stretto a sè solo con un braccio, chiudendo gli occhi ormai totalmente perso, portando poi la mano destra ad accarezzarlo lungo tutto il petto, l'addome e finendo tra i mini boxer del ragazzo iniziando a stuzzicarlo un po' e poi sfilandogli lentamente anche l'intimo*

EDI: *trattiene il respiro lungo tutto quel "percorso", portando poi una mano a coprirsi la bocca per soffocare un minuscolo lamento mormorando subito dopo delle scuse a mezza voce, imbarazzato come mai prima, diventando letteralmente un fuoco e non solo per il colorito*

STEVE: e di che ti scusi..? *non capacitandosene, allontanandosi da lui giusto il tempo necessario per terminare di spogliarsi rimettendosi poi nuovamente sopra di lui facendosi forza sulle braccia e poggiando le mani sul letto ai lati della testa di Edi, prendendo di nuovo a baciarlo, col cuore che gli batteva forte*

EDI: *riprende a sua volta a baciarlo intensamente, staccandosi di tanto in tanto per guardarlo rapito e ricominciare più di prima, portandogli le mani alla schiena e carezzandogliela di continuo lungo la spina dorsale, inarcandosi di più contro di lui e attirandolo a sè per le spalle quasi possessivo, per non farlo allontanare*

STEVE: *viene percorso da un brivido lungo la schiena quando lui l'accarezza, questo ragazzo.. ricambiando quei baci a tratti, strusciandosi un po' contro di lui, perchè mi piace così tanto? staccandosi dalle sue labbra guardandolo assorto, socchiudendo gli occhi e prendendo a baciargli nuovamente il collo, perchè oltre ad essere oggettivamente bello, è anche intelligente, gentile, divertente, poi... sistemandosi meglio sopra di lui cercandogli le mani*

EDI: *volgendo un poco la testa all'indietro, respira più profondamente per via di quei baci sul collo che gli provocavano fremiti intensi lungo tutto il corpo, incrociando poi il suo sguardo e perdendocisi mentre gli raggiunge le mani, intrecciandole piano con le proprie*    a che pensi, Steve..?    

STEVE: penso che mi piaci un sacco. e che sto davvero bene con te. *annuendo piano, stringendo un po' di più le mani del ragazzo* e che vorrei farti mio... *questo bisbigliandoglielo direttamente all'orecchio, dandogli poi un bacio sulla guancia, non staccandogli nemmeno per un secondo gli occhi da dosso*

EDI: *   gli piaccio un sacco     si ripete mentalmente,    sta davvero bene con me.. proprio con me, non qualcun'altro, proprio me-me..     sentendosi in pace con se stesso forse per la prima volta in assoluto, e mordendosi forte un labbro a sentirlo bisbigliare*    io.. ecco..     *distogliendo appena lo sguardo per l'imbarazzo, guardandolo solo con la coda dell'occhio*    ho un po' di paura..    

STEVE: *annuisce come a dire che l'aveva capito, restando col viso poggiato accanto a quello di Edi e stringendogli sempre le mani* paura di..?

EDI: *voltandosi di nuovo verso di lui, e parlandogli a voce bassissima per quanto l'aveva vicino, assumendo un'espressione dolce perchè un po' spaurita*    di non essere capace, soprattutto.. e anche un pochino che faccia male..!     *sorridendogli con aria innocente*

STEVE: *gli poggia la testa tra il collo e la spalla, soffiandosi via una ciocca di capelli e stringendogli di più le mani nel vederlo con quell'espressione* un po' sì, farà male *dicendoglielo per essere sincero con lui* ma non devi preoccuparti..

EDI: *dopo un paio di secondi di riflessione, fa un breve respiro e gli annuisce*    se me lo dici tu, mi fido!     *sorridendogli di nuovo cercando di mostrarsi tranquillo, anche se era evidente che conteneva la paura*

STEVE: e poi, se dovesse farti troppo male, me lo dici e smetto. *annuendo e rimanendo fermo in quella posizione, baciandogli la guancia di tanto in tanto*

EDI: *sorride appena a tanta premura*    sono sicuro che mi girerà talmente la testa da capire anche meno del mio standard, nemmeno me ne accorgerò, che farà male!     *guardandolo negli occhi fisso, perdendosi quasi*

STEVE: *sorride meccanicamente al ragazzo vedendolo così, deve sentirsi legato a me davvero tanto.. alzandosi un po' e mettendosi in modo da farsi cingere dalle gambe del ragazzo, riprendendo a baciarlo dolcemente sulle labbra*

EDI: *fa un respiro profondo lasciandosi guidare e fremendo non poco, sia per l'attesa che per la tensione, ricambiando piano quel bacio e portando le braccia al suo collo, senza staccare gli occhi dai suoi, mentre serra appena le gambe attorno ai suoi fianchi*

STEVE: *resta per un po' così come stava, poi realizzando tutto d'un botto una cosa* oh cavolo, mi sa che c'è un problema.. *restando poggiato con le proprie labbra contro quelle del ragazzo*

EDI: *sgrana gli occhi un attimo guardandolo fisso, liberando di colpo tutto il panico che stava cercando di contenere* che ho fatto?!

STEVE: *lo guarda un po' interdetto, sbattendo le palpebre* tu niente! *scuotendo la testa come a sottolineare il concetto* è che.. insomma.. non ho i preservativi.. *distogliendo lo sguardo e la cosa risultava quasi come a sottolineare che era appunto come aveva detto prima, ossia che non aveva intenzione di portarlo a letto per tener fede alla scommessa, e che cazzo, quando una cosa ti serve non c'è mai!*

EDI: *lo guarda ancora fisso in silenzio per qualche attimo, sbattendo gli occhi sinceramente stupito per tutti quei problemi che si creava non aspettandoselo, poi sorridendogli*    io non penso di avere malattie, tu?    

STEVE: nemmeno io.. *scuotendo leggermente la testa come a sottolineare il concetto, accarezzandogli il collo con le labbra*

EDI:    e allora non fa niente...     *socchiudendo leggermente gli occhi mentre porta una mano alla sua nuca per accarezzarlo piano, senza farsi passare nemmeno per l'anticamera del cervello che potesse avergli detto una bugia di circostanza*

STEVE: *non fa niente? e se io gli avessi mentito? deve fidarsi proprio tanto.. sorridendogli, rimettendosi meglio sopra di lui e accarezzandolo lungo tutti i fianchi, contento della "scelta" del ragazzo data anche la situazione in cui si trovava, portando l'altra mano a stringere quella di Edi, guardandolo negli occhi* qualsiasi cosa, qualsiasi ripensamento.. dimmelo, ok? *abbozzando un sorriso, in tono di voce che suonava anche dolce* 

EDI: *ricambia l'espressione, tira un respiro profondo e gli annuisce, guardandolo negli occhi a sua volta*    okei!     *e gli tiene ben stretta la mano, come a farsi coraggio*

STEVE: *rimane qualche altro secondo fermo lì ad osservarlo con quell'espressione, poi gli si avvicina di più, tenendo sempre la sua mano stretta e l'altra poggiata sul fianco del ragazzo, gli da un leggero bacio nell'angolo delle labbra facendo per prenderlo piano*

EDI: *respira piano e a fondo, a labbra socchiuse, avvertendo distintamente il proprio battito acceleratissimo nell'attesa, tutto arrossito, mentre lo guarda con la coda dell'occhio per qualche istante,    ti prego fa' che riesca a resistere fino alla fine! ti prego! è così... così...     distogliendo lo sguardo*

STEVE: *prendendolo poi, cercando di fare quanto più delicatamente possibile, stringendogli di più la mano e continuando a baciarlo sulle guance coi propri capelli che accarezzavano il viso e parte del collo di Edi, dio..*

EDI: *schiude di più le labbra stringendo contemporaneamente gli occhi, mentre trattiene il respiro nel sentirlo e serra di più la mano nella sua e le gambe attorno ai suoi fianchi, per istinto*

STEVE: *fa dei movimenti lenti col bacino nel prenderlo meglio, portando la mano libera ad accarezzargli il viso, mordicchiandogli le labbra senza fargli male, respirando giusto un po' più forte*

EDI: *prende a mordersi forte un labbro dall'interno cominciando a sentire un lieve dolore, ma cerca di assecondare i suoi movimenti senza lamentarsi, riaprendo un poco gli occhi per guardarlo mentre respira forte per l'eccitazione,    sto facendo l'amore...     guardandolo con aria persa    sto facendo l'amore con Steve...    *

STEVE: *gli stringe di più la mano in maniera quasi possessiva, muovendosi man mano più velocemente a ritmo del respiro che s'intensificava maggiormente, col battito cardiaco accelerato, prendendo a baciargli le guance, il collo, le spalle, guardandolo con la stessa aria persa di lui*

EDI: *volge appena il collo all'indietro cacciando un piccolo gemito per il male misto al piacere senza riuscire a trattenersi oltre, imbarazzandosi di più per questo e distogliendo lo sguardo dal ragazzo ma di tutta risposta stringendosi di più a lui, con la testa che quasi gli girava, prendendo a chiamarlo sottovoce senza neppure rendersene conto*

STEVE: *curvando un po' la schiena muovendosi con più decisione e ansimando leggermente, accarezzandogli tutto l'addome con una mano e stringendo sempre di più l'altra* Edi.. *bisbigliandoglielo direttamente all'orecchio data la posizione e dolcemente anche*

EDI: *fa per parlargli ma rimane interrotto da un altro gemito più forte per il dolore intenso ma ostinandosi a ignorarlo concentrarsi sull'altra metà di sensazione, portando la mano libera a stringere il lenzuolo per scaricare la tensione dato che tremava da testa a piedi*    p-penso che stia per esplodermi il cuore..     *dicendolo con un filo di voce e a salti per non alzarla troppo*

STEVE: *muovendosi ancora un po' più velocemente, ansimando ancora di più e andando a chiudere il proprio respiro contro le labbra di Edi, baciandolo dolcemente e staccandosi per riprendere fiato, poggiandogli una mano sul petto in corrispondenza del cuore* tutto questo per me..?  *con voce bassa e un po' roca per via del momento*

EDI: *respirando forte e con gli occhi che gli venivano lucidi per tutto quell'insieme di percezioni, gli annuisce portando una mano a scostarsi un ciuffo di capelli dalla fronte col dorso*    scusa se non è normale o è sbagliato ma non riesco a controllarlo..     *dicendolo a voce bassissima e in tono preoccupato, perchè d'altra parte erano pur sempre "amici"*

STEVE: no--non è sbagliato.. *avvertendo un brivido lungo tutta la schiena, muovendosi più rapidamente in quegli ultimi momenti, stringendogli di più la mano che aveva intrecciato precedentemente con quella di Edi* è così anche per me..

EDI: *stringe di più gli occhi lamentandosi a voce più bassa che potesse mentre di inarca contro di lui, guardandolo negli occhi tutti il tempo,    certo che... è proprio bello da guardare...     perdendosi qualche attimo in quel pensiero e la sensazione di piacere che cresceva, ansimando forte, portando una mano alla sua guancia carezzandogliela, mentre gli occhi gli diventavano sempre più lucidi,    e in questo momento appartiene a me... a me...    *

STEVE: *insiste ancora di più con quei movimenti, culminando quasi, fissandolo negli occhi, ansimando un po' di più chiudendo gli occhi lasciandosi accarezzare da lui, è.. è tutto.. è bellissimo così*

EDI: *respira forte scostandogli i capelli dal viso con la mano, continuando a guardarlo fisso e venendo dolcemente senza quasi realizzarlo in un gemito basso e prolungato, avvicinandoselo poi attirandolo a sè per la nuca per baciarlo, meno insicuro e più spontaneo di prima anche se appena smarrito per quella confusione di sentimenti per lui indecifrabili*

STEVE: *sospira un po' più forte nel venire insieme a lui, ma senza lasciarlo e abbandonandosi quasi contro di lui, continuando ad avere il respiro accelerato,  baciandolo a sua volta dolcemente portando le mani a tenergli il viso*

EDI: *chiude gli occhi in quegli ultimi momenti, avvertendo una sensazione di accaldamento per certi versi strana ma contemporaneamente piacevole perchè tanto intima, portando le mani a sua volta al viso di lui quasi ad incorniciarglielo, stentando a credere di essere davvero là con lui in quella situazione*

STEVE: *lo lascia andare lentamente, continuando a baciarlo, staccandosi poi e stendendosi praticamente addosso, poggiando la testa tra il collo e la spalla di lui, recuperando pian piano il ritmo del respiro, accarezzandogli delicatamente il viso, quant'è bello..*

EDI: *chiude piano gli occhi respirando ancora a fondo mentre lo sente allontanarsi, quindi lo cinge con entrambe le braccia quando gli si stende addosso, accarezzandogli i capelli con una mano, apparentemente stremato*

STEVE: *si rilassa di più socchiudendo gli occhi e lasciandosi abbracciare, carezzandogli ancora il viso, respirando piano* come ti senti..?

EDI: *cerca di riprendere un respiro normale con un po' di fatica così da potergli rispondere, sistemandosi poi un poco meglio sotto di lui*    credo... credo bene... un po' di mal di schiena, ma credo bene...!    

STEVE: *sorride tra sè e sè annuendo come a dire d'aver capito quello che intendeva, dandogli un bacio leggero sulla guancia e stendendosi poi affianco a lui* beh sì, è normale in fondo..

EDI:    in fondo!     *ripete con aria divertita, cercando poi di sistemarsi meglio e facendo un piccolo lamento, girandosi su un fianco così da guardarlo*    ...la mia prima volta!!     *dicendolo mezzo esaltato ma con la solita aria innocente*

STEVE: *gli piazza una mano in testa, sorridendo con aria divertita* beh non è andata nemmeno tanto male! *facendo spallucce, prendendolo in giro come al solito*

EDI: *abbassa per un attimo lo sguardo a quella frase, poi arriccia le labbra riflettendo*    la prossima volta spero che mi verrà meglio...     *sorridendogli appena*

STEVE: *annuisce come a dargli ragione, la prossima volta? poi ridacchiando* guarda che stavo scherzando! *scuotendo la testa ed abbracciandolo appena per la vita*

EDI: *gli si avvicina un po' di più, con gli occhioni pieni di speranza*    allora l'hai trovata piacevole come sensazione?     *annuendogli impercettibilmente*

STEVE: *rispondendo con aria vaga e quasi facendo la parodia di Edi visto come gli aveva risposto prima* credo di sì.. *facendo poi spallucce, tsk*

EDI: *spegnendosi per un attimo nell'espressione a quella risposta*    sempre meglio che "no"...     *facendo spallucce sorridendogli debolmente, alzandosi poi tirando la coperta su entrambi, mettendosi a sistemargliela con cura addosso*

STEVE: *sistemandosi meglio sotto la coperta ed abbracciandolo di nuovo* ti ho risposto esattamente come mi hai risposto tu! *annuendo, con la testa poggiata poi sul cuscino, chiudendo gli occhi*

EDI: *rimane fermo a guardarlo*    è vero..     *abbassando un poco lo sguardo pensandoci su, quindi rannicchiandosi vicino a lui stando supino*    ti capita mai di... di sentire qualcosa, una sensazione forte dentro, di sentirla nitidamente, sai che è lì... però non riesci a capire che cos'è?    

STEVE: *lo ascolta attentamente aggrottando le sopracciglia come a voler capire, riflettendo, stringendolo di più a sè, scuotendo appena la testa* forse mi sarà capitato qualche volta, in genere no!

EDI: *resta in silenzio distogliendo lo sguardo e assumendo involontariamente un'espressione triste*    a me sempre...    

STEVE: *gli accarezza la testa lentamente, poggiandogli la propria contro, con aria interrogativa* com'è la sensazione? magari posso aiutarti..

EDI: *mantenendo lo sguardo basso e quell'espressione, si stringe nelle spalle*    non so dirlo...     *e si stringe nelle spalle*    ogni volta cerco di ricordarmi qualcosa di simile per far capire com'è... è difficile     *scuotendo la testa tristemente, mostrando che era evidentemente un problema grave per lui*    stavolta è come--     *puntualmente fermandosi, muovendo piano le labbra come cercasse qualche parola ma la rimangiasse un attimo prima di dirla*

STEVE: *rimane ad ascoltarlo in silenzio, non sapendo come ribattere, continuando a tenerlo in quel modo domandandosi perchè era così difficile anche trovare un paragone visto che precedentemente ci era riuscito, forse dev'essere qualcosa di troppo grande per spiegarlo con qualche metafora..* se non sai dirlo non preoccuparti, magari poi riuscirai a farlo in un'altra occasione! *sorridendogli anche con aria dolce, non volendo metterlo a disagio*

EDI: *scuote la testa come a dirgli di aspettare perchè si stava sforzando di dirlo, chiudendo per qualche secondo gli occhi cercando di ricordare*    è..     *respirando piano, e continuando a tenere gli occhi chiusi mentre parla*    come quando sono andato all'osservatorio di papà la prima volta... e mi ha fatto guardare nel telescopio, ecco... e ho visto tutte quelle cose bellissime e ho capito che era quello che volevo fare davvero nella mia vita... ecco, così...     *guardandolo poi ad occhi socchiusi e l'espressione triste*

STEVE: *lo guarda e istintivamente gli sorride con aria dolce, non sapendo che cosa dirgli e gli accarezza delicatamente la guancia, scostandosi poi e sistemando le coperte alla men peggio addosso per coprire entrambi, stendendosi poi nuovamente affianco a lui, abbracciandolo poi stretto nuovamente, in modo tale che Edi stesse con la testa poggiata sul proprio petto* un giorno voglio guardare anche io il cielo da un telescopio.

EDI: il MIO telescopio! *sollevando un indice come a sottolineare il concetto e alzando lo sguardo verso di lui con la coda dell'occhio* a casa ne ho uno quasi professionale, così! *facendo un gesto d'ampiezza con le braccia che pareva avesse pescato un tonno*

STEVE: *gli annuisce, accarezzandogli la testa facendogli pat-pat manco fosse un cagnolino* sì, il tuo telescopio! *sbadigliando poi perchè doveva essere stanco, socchiudendo gli occhi* tanto la settimana prossima dobbiamo andare a casa tua, no? *abbozzando un sorriso*

EDI: *gli annuisce ricambiando il sorriso, poi di tutta risposta si alza di botto mollandolo lì e andando - ovviamente così come stava - al cassetto della scrivania, frugandoci*

STEVE: *resta un attimo ad occhi sgranati più che altro non capendo perchè s'era alzato, notando che poi stava frugando nel cassetto, rimanendo steso lì* che cosa cerchi? *con tono di voce ed espressione maliziosi, al solito*

EDI: *si volta verso di lui stando chinato verso il cassetto, poi si riavvicina tenendo qualcosa nascosto dietro la schiena e ricambiando la stessa identica espressione pur con intenzioni diverse* chiudi gli occhi!

STEVE: *di tutta risposta lo guarda interdetto, sbattendo le palpebre* ma sono stanco, non ce la faccio a fare certi "giochini"! *continuando a tenere quell'espressione dipinta sul volto* che nascondi?

EDI: e dai, su! non fare i capricci! *sforzando un tono autoritario e rimanendo fermo in quel modo*

STEVE: *rotea gli occhi, seccato, chiudendoli* certo che tu ti prendi il dito con tutta la mano!

EDI: *sorride perchè gli era stato a sentire, quindi gli si va a piazzare a cavalcioni addosso con lui ancora steso, tirando fuori la Nikon e tenendola puntata addosso a entrambi col braccio in alto* di' «cheese»!

STEVE: *lo guarda veramente interdetto, non sapendo se ridere o piangere per quell'uscita, quindi scuote la testa* a te le cinquecento sterline ti hanno dato alla testa! *annuendo* dì la verità che sei venuto a letto con me solo per quelle! *in tono scherzoso, ridacchiando e dandogli una leggera spinta con le mani, senza fargli male, tirandosi su e mettendosi in ginocchio sul letto, cingendolo con un braccio con lo sguardo rivolto verso l'obiettivo* cheese!

EDI: *si volta verso di lui guardandolo sconcertato* non è vero! *dicendolo seriamente* l'ho fatto perchè così saprò che rispondere quando mi chiameranno sfigato! *annuendogli, poi gli pianta un bacio su una guancia e scatta*

STEVE: *aspetta che lui scatti, poi scuote la testa amareggiato al massimo* eh, mi pare giusto! *ma ridendo, rimettendosi steso a letto occupando praticamente tutto lo spazio* ora hai anche le prove, li zittirai proprio! *annuendo, serio*

EDI: 'sti stronzi! *dicendolo quasi di sfuggita mentre riguarda la foto sul display, alzando poi lo sguardo verso di lui con gli occhioni sgranati e portandosi una mano davanti alla bocca*

STEVE: no! *esibendo un'espressione finto-sconvolto che era tutto un programma, ma sembrando serio* non ci credo!! tu.. tu... *fissandolo ancora in quel modo, cercando di trattenersi dal ridere* conosci e dici le parolacce! *incrociando le braccia, guardandolo con aria da sfottò* ma che bambino cattivo..! non lo sai che non si dicono?

EDI: *prima distoglie lo sguardo mezzo offeso, poi spegne la digitale lasciandola sul comodino e lo guarda male* io ne so un sacco, però sono educato e non le dico. *e si rimette giù addosso a lui steso a mo' di copertina, tirandosi poi addosso quella vera coprendo entrambi*

STEVE: ah, sì? *ridacchiando, lasciando che gli si stendesse addosso, poggiandogli le mani sui fianchi come ad abbracciarlo* e quali conosci? sentiamo, ora sono curioso!

EDI: allora... *poggiando il mento sul petto di lui a guardarlo, concentrandosi, e cominciando ad enumerare sulle dita come fosse a un esame ma a bassa voce, arrossendo anche leggermente*    stronzo, cazzo, cacchio, merda, coglione, vaffanculo, troia, puttana, zoccola!     *e gli sorride innocente manco avesse recitato bene la filastrocca di Natale e volesse i complimenti*

STEVE: oh, ma che bravo! certo c'è qualche problema con l'espressione, ma puoi migliorare, hai del potenziale! *ridendo poi, non riuscendo a trattenersi, stringendolo un po' di più, sorridendogli*

EDI: davvero? *illuminandosi letteralmente e prendendolo sul serio* devi insegnarmi anche questo, allora! *annuendogli tutto esaltato* imparerò bene!

STEVE: mhh.. *arricciando le labbra, pensieroso* non so se mi va di insegnartelo...

EDI: *dapprima lo guarda confuso, poi dispiaciuto* no, perchè? *infine imbronciandosi* se è così, le lezioni di statistica te le scordi!

STEVE: *non calcolando minimamente la minaccia quasi non gli toccasse, del resto non è che gliene importasse molto della statistica, continua a tenere quell'espressione pensierosa* perchè poi se le impari bene potresti dirle anche a me e non vorrei farti del male dopo, mon amie! *sorridendogli, con aria tutt'altro che innocente*

EDI: tu *ridendo poi, come prendendolo palesemente in giro ma senza intenderlo* non lo faresti mai! *facendo spallucce, convinto di quel che dice,e  gli sorride tranquillo*

STEVE: *alza un sopracciglio a quella frase* tsk. *guardandolo con quell'espressione* e chi te l'assicura?

EDI: *continua a guardarlo perdendo di convinzione, non capendo, poi di colpo con aria da eureka* il fatto che ora siamo amanti oltre che amici! *annuendogli*

STEVE: *lo guarda facendo un'espressione ancora più scandalizzata di quelle che aveva precedentemente fatto, scoppiando a ridere* siamo cosa?!

EDI: *abbassa subito lo sguardo arrossendo a più non posso pensando di aver detto una stupidaggine, imbarazzatissimo, cominciando a torturarsi le mani*    amanti oltre che amici...     *ripete, a voce bassa*

STEVE: oh, sai anche che significa essere amanti? *continuando a ridere, non riuscendo a smettere, sempre con la sua aria da sfottò* sei una sorpresa continua!

EDI: *mantiene lo sguardo basso tutto arrossito nel sentirsi ridicolo per quell'uscita che aveva avuto spontaneamente, non sapendo come ribattere e spostandosi un pochino scendendogli di dosso, per mettersi al lato, su un fianco, sempre senza guardarlo*

STEVE: *alza gli occhi verso il finto cielo stellato, sospirando, guardandolo poi con la coda dell'occhio e ostinandosi con quel tono da sfottò* che c'è, hai perso la lingua?

EDI: *fa spallucce raggomitolandosi e nascondendosi contro il cuscino, tutto storto per non farsi vedere* almeno non dico più idiozie!

STEVE: oh, ma andiamo... *mettendosi di lato anche lui per guardarlo, spostando il cuscino e pokandogli la guancia* io ti stavo solo prendendo in giro! *annuendo convinto*

EDI: *gli sposta la mano con la propria e rimette il viso contro il cuscino* se non vuoi essermi amante basta dirlo! *in tono seriamente ostile, un po' come gli aveva parlato la primissima volta durante il rave*

STEVE: *scuote la testa con aria da maestrino, togliendo il cuscino da lì e abbracciandoselo, guardandolo con aria maliziosa* ...convincimi! *annuendogli*

EDI: *assottiglia gli occhi su di lui fissandolo qualche secondo, poi gli cinge il collo con un braccio per avvicinarselo e baciarlo intensamente sulle labbra, meglio di quanto avesse fatto in precedenza, scivolando la mano libera in basso a carezzarlo prima attorno ai fianchi, poi di colpo tra le gambe*

STEVE: *non si smuove di un millimetro volutamente, sorridendo tra sè e sè per quel gesto rabbrividendo leggermente dietro la schiena, ricambiando il bacio a tratti quasi a volerlo tentare, mugolandogli contro le labbra* mh-h! *accompagnandosi con un gesto della mano come a dire "così e così", guardandolo quasi con aria di sfida*

EDI: *si scosta appena mettendo su l'aria più imbronciata dell'ultimo secolo, poi lo tira meglio a sè per la nuca riprendendo a baciarlo con insistenza e proseguendo più intensamente le carezze chi gli faceva, mentre gli mordicchia a tratti le labbra vicino ai piercings impegnandosi di più quasi dovesse per davvero dare prova di qualche abilità*

STEVE: *sorride mentre ricambia quei baci, poggiandogli le mani sui fianchi delicatamente, hai capito il ragazzino! continuando a lasciarsi toccare, respirando un po' più velocemente* mh, forse...

EDI: *quasi lo zittisce per il nervoso con un bacio più intenso ancora, togliendosi il fiato a momenti, smettendo poi di carezzarlo di colpo e scostandosi, guardandolo fisso negli occhi dopo averlo mollato in quelle condizioni*

STEVE: *rimane spiazzato, senza perdersi d'animo, fissandolo negli occhi a sua volta, corrugando la fronte* chi ti ha detto di fermarti?!

EDI: *fa spallucce con noncuranza fingendo di ignorarlo* non so se mi va... *guardando altrove*

STEVE: no, a te va eccome! *annuendogli serio, con quell'espressione e in tono fermo, riprendendo a baciarlo dapprima sul collo e poi risalendo fino alle labbra, stringendo di più le mani che gli aveva poggiato sui fianchi*

EDI: *si scosta leggermente all'indietro per fingere di voler sottrarsi al contatto, stringendosi nelle spalle e girando il viso di lato* dai, ho sonno... *guardandolo poi con la coda dell'occhio* e poi come    amante     non sono nemmeno un granchè! *calcando particolarmente la parola*

STEVE: *sbuffa, roteando gli occhi e staccandosi davvero, stendendosi accanto a lui* vorrà dire che dovrò trovarmene un altro! *con tono quasi di sfida, facendo spallucce*

EDI: *torna a guardarlo cambiando totalmente espressione, intristendosi per quelle parole, quindi dopo qualche secondo di immobilità gli si riavvicina quasi con cautela per paura che non volesse, poggiandosi con la testa vicino alla sua spalla e riprendendo a carezzarlo più dolcemente, senza stargli addosso nè guardarlo*

STEVE: *sogghigna tra sè e sè, poggiandosi con la propria fronte contro quella di Edi, sospirando per quelle carezze* ma non avevi sonno, tu? *facendogli una linguaccia, dandogli un leggero bacio sulla punta del naso*

EDI: *resta in silenzio per un poco, continuando a dedicargli quelle attenzioni con cura e facendo intensamente pur rimanendo dolce nei movimenti, poi scuote piano la testa in risposta, mantenendo quell'espressione senza parlare*

STEVE: *gli sorride debolmente seppur con aria dolce, prendendogli il viso tra le mani dandogli un bacio leggero, accarezzandogli il collo delicatamente baciandoglielo poi lentamente, sospirando di più*

EDI: *chiude gli occhi lasciandosi baciare, ascoltandolo sospirare e regolando il ritmo delle carezze sull'intensità dei suoi respiri, quasi a volergli centrare i punti deboli, senza fare un fiato a sua volta*

STEVE: *lo bacia più insistentemente nell'incavo tra il collo e le spalle, carezzandogli queste ultime lentamente scendendo poi lungo i fianchi, abbracciandolo, stringendo gli occhi e sospirando forte*

EDI: *si stringe un po' di più a lui poggiandoglisi addosso e incastrandosi quasi tra la sua spalla e il cuscino*    va bene così...?     *bisbigliandogli pianissimo in tono quasi preoccupato, carezzandolo dolcemente pur aumentando ancora il ritmo*

STEVE: *quasi gli viene da ridere a quella domanda ma si limita ad annuirgli, sospirando forte in quegli ultimi attimi, portando poi le proprie labbra vicino all'orecchio di Edi* ti concedo di essere il mio amante! *ridacchiando, tenendolo abbracciato*

EDI: *fa un sonoro sbuffo a quell'ennesimo sfottò, però lo abbraccia di più a sua volta evitando di cedere alla tentazione di interrompere di nuovo proprio all'ultimo, intensificando invece*

STEVE: *sospira di più nell'arrivare, stringendolo di più a sè, dandogli un bacio sulla guancia, poi continuando a parlargli all'orecchio* ma dimmi, dov'è che hai imparato?

EDI: *rimane ad accarezzarlo piano piano per un poco, lasciandolo poi e accoccolandosi un po' più vicino a lui, facendo spallucce e arrossendo leggermente* boh, è la prima volta che lo faccio...

STEVE: *sorride tra sè e sè, sempre tenendolo a quel modo, guardandolo con aria dolce mentre gli si accoccolava contro, accarezzandogli la testa, socchiudendo gli occhi per la stanchezza*

EDI: *socchiude gli occhi stanco a sua volta, pulendosi alla men peggio contro il lenzuolo per poterlo abbracciare di rimando, stretto, come cercasse calore*

STEVE: *quasi mezzo addormentato sistema meglio la coperta in modo che potesse riscaldarli meglio, tornando poi a stringerlo forte, chiudendo gli occhi* 'notte..

EDI: *si tira su appena a dargli un bacio su una guancia quasi fossero tornati semplici amici adesso che era "finito tutto", poi si rimette giù stretto a lui per dormire*

    

 

***

 

 

ANGOLO RECENSIONI

CriminalMindsCorp. a rapporto<3

 

Hello hello hello everybooooooooooooooooody. Immagino vi sia piaciuto questo capitolo... o_ò e non immaginatevi Edi & Ve nudi, sennò ci tocca fare stragi èOé! Detto ciò u_u

 

Lelechan: quante cose che non puoi sapere, lelè XD altro che avvertimenti mauhauhahuahuahua

Martyz: smettila di piangere o_ò anche se da un lato è una cosa buona perchè significa che siam riuscite a comunicare qualcosa a livello emotivo u_u" e comunque continua a seguire e vedrai °O°

Marie16: :°D mi ha fatto scompisciare il fatto che io (ShittyValentine) e te abbiamo detto praticamente la stessa cosa nelle recensioni del capitolo precedente mauhahuahuahua! e Steve è più tranquillo ora che sa che te ne occupi tu ;P

Rivellachan: eeeeeeh chissà che nascondiamo, chissà! u_u lo scoprirai solo leggendo (8)... xD e comunque l'immagine di Edi col pelouche non è carina, è di più <3 e fai bene a temere Ve X°D guai a chi gli tocca il suo uke u_ù

 

e comunque, ci aggiorniamo alla prossima.

kiss kiss bang bang, la CMC <3 

 

 

***

 

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Capitolo 11
*** Look what happened ***


« C O B A L A M I N »

« C O B A L A M I N »

original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

 

***

 

 

CAPITOLO XI

- Look what happened -

 

EDI: *il mattino dopo di buon'ora, dopo essersi lavato e vestito silenziosissimamente per non far svegliare Steve che ancora dormiva tranquillo, prende la digitale dal comodino, la infila a tracolla ed esce dalla camera portando con sè le chiavi, andando sparato verso gli alloggi dell'ultimo anno, bussando con convinzione alla porta di Julian che ben conosceva visto che più volte era andato a portargli compiti svolti, rimanendo in attesa canticchiando*

JULIAN: *apre lentamente un occhio sentendo bussare alla porta, chi cazzo è? facendo per alzarsi dal letto, portandosi una mano alla testa, che mal di testa... dando un'occhiata all'orologio, le 8:30? l'unico deficiente che si sveglia a quest'ora e viene a rompere le palle me lo becco io, ti pareva! aprendo la porta e trovandosi Edi di fronte, ..dicevo io! alzando un sopracciglio* spero per te che abbia un motivo valido per avermi svegliato e che non sia perchè vuoi morire dopo lo shock di ieri!

 

***

 

STEVE: *quasi in contemporanea all'amico si sveglia sentendo il suono della sveglia di Edi, porca puttana qualcuno glielo dovrà spiegare come si disattiva! buttando una mano sul comodino come a cercarla* Edi, la prossima volta ti uccido, vedi come te lo dico... *sbadigliando*

 

***

 

EDI: *si schiarisce un attimo la voce stringendosi nelle spalle, poi con aria innocente* buongiorno anche a te! sono venuto a prendermi le 500 sterline della scommessa! *annuendogli come niente fosse*

JULIAN: *gli scoppia a ridere in faccia senza un briciolo di pudore* ma va’ a fare colazione che è meglio! *chiudendogli la porta in faccia, scuotendo la testa, qua davvero stanno perdendo la testa! facendo per rimettersi a letto*

 

***

 

STEVE: *apre gli occhi realizzando che il ragazzo non c'era* Edi? *guardandosi intorno, alzandosi così come stava e andando a vedere se magari fosse in bagno, non c'è... guardandosi intorno stranito, recuperando i vestiti da terra, magari aveva fa-- bloccandosi nel realizzare che la digitale di Edi non era più sol comodino oh cristo santo, l'ha fatto davvero!*

 

***

 

EDI: *alza un attimo lo sguardo aspettandoselo precisamente, quindi bussa di nuovo con più insistenza* guarda che resto qua finchè non mi dai i soldi! e se non me li dai metto in giro la voce che non sei un uomo di parola, razza di vigliacco smidollato!

JULIAN: *rotea gli occhi aprendo la porta, poggiandosi contro lo stipite, fissandolo quasi con disprezzo* e perchè dovrei darti quei soldi?

 

***

 

STEVE: *...oddio, ma allora ora è andato da Julian o da Rob? sgranando gli occhi, vestendosi di fretta, prendendo le chiavi della sua stanza e catapultandosi fuori lasciando anche la porta aperta, avanzando il passo per andare di sopra anche lui, lo staranno già pestando! Edi sta proprio fuori!*

 

***

 

EDI: perchè alla fine io e Steve l'abbiamo fatto! *annuendogli mentre tira fuori la digitale dalla borsa* qui ho le prove! *mostrandogliela* tu intanto prepara i soldi!

JULIAN: *cambia espressione, guardandolo con aria divertita, ignorando parte della frase* ah, sì? l'avete fatto? Fa’ un po' vedere! *tirandogli la digitale dalle mani*

STEVE: *lo troverò senza un orecchio o magari con un braccio rotto! arrivando al terzo piano, dove c'era anche la sua camera, guardando il corridoio mentre si accende sovrappensiero una sigaretta*

EDI: *incrocia le braccia al petto seccato* non me la rompere che me la ripaghi! *guardandolo poi* sì, alla faccia tua e di quell'altro cretino che vi mettete a scommettere su di me, ma non avete niente di meglio da fare, dico io? *dicendolo con noncuranza ignorando totalmente un eventuale pericolo*

JULIAN: *accende la digitale, guardando lui di sottecchi con aria quasi truce, dando un'occhiata alla foto* 'sta foto non vale nemmeno 5 penny! *poi guardando di nuovo lui* e tu prova a parlarmi di nuovo così e vedi che ti combino a te e alla tua digitale! *facendo per buttargliela a terra*

STEVE: *arriva in quell'esatto istante, con la sigaretta tra le labbra, stando dietro Edi e poggiando una mano contro lo stipite della porta dov'era poggiato Julian* tu provaci e da 500 dovrai dargliene 1000 di sterline! *sorridendogli anche, seppur aveva usato un tono di voce per nulla rassicurante*

EDI: *sgrana un attimo gli occhi rimanendo con le mani a mezz'aria nell'atto di prendere la digitale prima che la buttasse a terra, quindi si volta verso Steve* e no, però! *protestando e imbronciandosi verso Julian senza cogliere minimamente la sua intenzione* mi hai rovinato la sorpresa, e che cavolo! me li vuoi dare 'sti soldi o no?!

STEVE: *rotea gli occhi, rilasciando il fumo tenendo la sigaretta tra le mani* quale sorpresa? il tuo cadavere a pezzi? *alzando un sopracciglio, pure seccato visto che Edi non aveva apprezzato che lui fosse andato lì per non fargli prendere le botte, poi all'altro ragazzo fa cenno di dargli quello che gli spettava* e muoviti che ho anche fame! *in tono che suona quasi minaccioso*

JULIAN: ma quelle fo--- *facendo per ribattere, ma poi guardando lo sguardo di Steve che non era proprio cordiale gli fa cenno d'aspettare, andando dentro a prendere il portafogli, e che cazzo!*

EDI: stava per darmeli, i soldi! *e storce le labbra scocciato da quella precisazione e dal fatto che avrebbe voluto tornare in camera coi soldi e fargli una "sorpresa" prima che si fosse svegliato*

STEVE: no, stava per dartele e basta! *precisando ancora una volta, prendendo senza troppa delicatezza i soldi dalla mano di Julian* e vaffanculo! *chiudendo poi la porta della stanza del ragazzo senza troppa delicatezza, piazzando i soldi in mano a Edi e trascinandolo lungo il corridoio tenendolo per un polso, cercando le chiavi della propria stanza arrivando di fronte ad essa, aprendo la porta e sbattendoci dentro Edi, chiudendo la porta una volta entrato anche lui, facendo un altro tiro alla sigaretta, fissandolo diritto negli occhi con aria severa e in tono piuttosto alterato* che cosa diavolo credevi di fare?!

EDI: *rimane a guardarlo fisso qualche attimo, non capendo quella reazione, poi in tono tra l'ovvio e l'ostile* prendermi i soldi e tornare in camera prima che ti fossi svegliato!

STEVE: *lo fissa diritto negli occhi continuando a mantenere quell'aria e quel tono* e tu credi davvero che te li avrebbe dati? cazzo Edi un'altra parola e t'avrebbe fatto a pezzi, lo capisci o no? sei masochista o cosa? *facendo l'ultimo tiro alla sigaretta, buttando poi il mozzicone a terra, schiacciandolo coi piedi per spegnerlo, strafregandosene sia del fatto che non si poteva fumare al college, sia che stava inquinando l'aria di camera sua*

EDI: *rotea gli occhi facendo un mezzo sospiro a quei rimproveri* e potevo difendermi da solo! mio dio, sei peggio di mia madre! *agitando per aria digitale e soldi mentre parlava, mettendo poi i soldi sulla scrivania del ragazzo e la digitale nella tracolla*

STEVE: *fa un'espressione alquanto minacciosa, afferrando Edi e sbattendolo contro la porta, tenendolo fermo per le spalle con le mani, parlando quasi tra i denti* stammi a sentire ragazzino suicida, ti saresti difeso da solo come le altre volte, sì?

EDI: *sussulta quasi per la botta, tornando poi a guardarlo negli occhi fermo contro la porta* se volessi difendermi saprei farlo da solo!

STEVE: *aggrotta le sopracciglia assumendo un'espressione ancora più dura* ci credo, guarda! *ovviamente ironico, scuotendo la testa* non devi lanciarti completamente disarmato nella tana del lupo, cristo santo! lo capisci o no che poteva farti male sul serio? cazzo, ma non avverti il pericolo o sei completamente fuori?

EDI: *distoglie lo sguardo a quelle parole, diventando ostile per davvero* appunto, le stesse identiche cose che dice mia madre! *sbuffando pure*

STEVE: c'hai mai pensato che potrebbe essere vero? *cerca di controllarsi, ma s'infastidisce talmente tanto a quel tono che lo prende e lo fa cadere a terra quasi lanciandolo, tenendogli bloccate le braccia dietro la schiena e con tono alterato ancora di più* avanti, fammi vedere come ti sai difendere, sono proprio curioso!

EDI: *rimane qualche secondo immobile e spiazzato da quel gesto, poi realizzando e cominciando a dimenare le braccia per fargli mollare la presa, ma con scarsi risultati* che fai?! lasciami! *in tono reso un po' stridulo dal nervoso*

STEVE: *continua a tenerlo fermo per le braccia poggiando un gomito sulla testa di lui tenendolo praticamente con la faccia contro il pavimento* è il massimo che sai fare, sì? è così che sai come difenderti? *parlandogli sempre con quel tono alterato, non facendo nemmeno tanta forza perchè in fondo non voleva fargli davvero del male ma piuttosto fargli capire che era indifeso sul serio*

EDI: *stringe gli occhi a stare col viso contro il pavimento, scuotendo la testa come poteva visto che lo teneva fermo* e tu invece ti diverti?! *non riuscendo a reagire più perchè non si era aspettato quel gesto da lui che per la differenza di forza, che pure era tanta* l'unico che non mi aveva ancora picchiato in tutto il college pure mi ha alzato le mani addosso e messo in ridicolo, grazie!! *smettendo quindi di muoversi perchè tanto non sarebbe servito a niente*

STEVE: prego! *e poi lo fa girare mettendolo con la schiena sul pavimento, facendogli stendere le braccia e tenendogliele sempre ferme per i polsi sopra la testa, prendendogli il viso con l'altra mano per costringerlo a guardarlo mentre gli parla* non fare mai più quello che hai fatto poco fa, chiaro?

EDI: *lo guarda fisso con le sopracciglia aggrottate a metà tra il dispiacere e la rabbia a quello che stava facendo, respirando forte dal nervosismo, e di tutta risposta si gira a forza dall'altra parte per non guardarlo, senza rispondergli*

STEVE: *aggrotta le sopracciglia continuando a fissarlo e girandogli ancora il viso, con più forza* Edison, mi hai capito?

EDI: *ricambia quella stessa espressione, con gli occhi leggermente lucidi* certo, adesso che so di poter contare sul mio amico che pure mi alza le mani addosso, sicuramente non lo farò più! *respirando quasi a fatica per la tensione*

STEVE: *sospira, tirandolo a sè per abbracciarlo, stringendolo, addolcendo solo di un po' il tono* IO *calcando la parola* ero preoccupato, pensavo ti stesse riducendo a brandelli!

EDI: *prima resta fermo così tra le sue braccia per qualche attimo, poi gli impunta entrambe le mani contro il petto per scostarlo e spostarsi poi a sua volta all'indietro, rimanendo seduto a terra, rivolgendogli una sola occhiata cupissima e massaggiandosi piano i polsi che gli aveva stretto*

STEVE: *rimane qualche attimo seduto di fronte a lui, con le mani poggiate a terra e le gambe stese, fissandolo in ogni suo movimento, in silenzio e sempre con quell'aria dipinta sul volto, del resto che me ne importa, la prossima volta che lo vedo che si sta per far picchiare mi siedo e mi guardo la scena mangiando pop corn!*

EDI: e IO *dopo qualche secondo in silenzio, senza neppure guardarlo* volevo solo farti una sorpresa per farti felice appena ti fossi svegliato! *alzandosi poi le maniche guardandosi dei lividini che gli erano rimasti su entrambi i polsi e risaltavano tanto per via della pelle chiarissima, per poi mostrarli a lui rimettendosi in piedi* grazie! *con gli occhi un po' più lucidi* e soprattutto GRAZIE per aver sottolineato che sono incapace di difendermi da solo a diciotto anni!

STEVE: *lo guarda inizialmente dispiaciuto per quei lividi che gli aveva fatto, poi si alza con tranquillità, andando ad aprire la finestra e sedendosi sul davanzale, dà prima uno sguardo al cortile del college e poi si volta verso lui* e ti lamenti per quelli? a quest'ora avresti potuto stare peggio!

EDI: *mantiene quell'espressione seguendolo con lo sguardo, triste perchè continuava a rincarare la dose e non dimostrava molto dispiacere per quello che aveva fatto, pur capendo a sua volta che in effetti si era messo in pericolo - come al solito senza neppure accorgersene* già *annuendogli e stringendosi nelle spalle, tirandosi poi giù le maniche e tenendo lo sguardo basso* ti ringrazio per la lezione di vita, allora *voltandosi poi e facendo per uscire*

STEVE: *scende dal davanzale camminando quasi come a non volersi farsi sentire, alla fine gli ho fatto male davvero! quindi poggia una mano sulla porta come a non volergliela fare aprire, abbracciandolo da dietro con un braccio solo* non volevo farti male.. *oh insomma Steve, ma che cavolo te ne frega?*

EDI: *resta immobile e spalanca gli occhi, con la mano ancora poggiata sulla maniglia della porta* meglio due lividi da niente che un braccio spezzato, in fondo, no? *a voce bassa e facendo spallucce, ma senza voltarsi*

STEVE: *fa scivolare la mano lungo tutta la porta arrivando alla maniglia, prendendo la mano di Edi e incrociandola nella propria, abbracciandolo con entrambe le braccia senza lasciargli la mano, stringendolo di più a sè quasi non sapesse spiegargli quello che aveva da dirgli con le parole, respirando piano*

EDI: che c'è...? *lasciandosi stringere e rilassandosi pian piano da tutto quel nervosismo appena l'abbraccia, tranquillizzandosi e ricominciando a riconoscerlo*

STEVE: ho avuto paura che Julian ti stesse facendo del male e tu sapevi che avrebbe potuto fartene, perciò ho reagito così *sempre tenendolo stretto, parlandogli con tono di voce più calmo* è l'unico modo che mi hanno insegnato per fronteggiare le situazioni. *distogliendo lo sguardo, ma senza lasciarlo* insomma, mi dispiace per quei lividi.. *lasciandogli la mano e accarezzandogli i polsi, respirandogli contro la nuca*

EDI: *tiene gli occhi bassi ascoltandolo e seguendo i suoi gesti con lo sguardo, sentendosi subito di volerlo perdonare così come per la scommessa, chiedendosi per un attimo solo se fosse una cosa giusta da farsi ma non riuscendo proprio a farne a meno nel momento in cui gli torna in mente quel "allora dovrò trovarmene un altro" che gli aveva rivolto la sera prima* non importa..! *scuotendo la testa ed evitando quindi di dare altro peso alla questione anche se ci era rimasto molto male, per paura che lui si stancasse*

STEVE: *sorride debolmente anche se lui non poteva vederlo, sapendo che comunque ci era rimasto male e quindi abbracciandolo di nuovo, un pochino più forte, dandogli tanti bacini sul collo* com'è il clima in Cornovaglia?

EDI: è più o meno come qui! solo che è meno umido e fa più freschino *inclinando un poco il collo di lato e sorridendo per il solletico* perchè dove abito io è in collina e vicino a un fiume, quindi la sera si muore di freddo!

STEVE: mh dovrò portarmi qualcosa di pesante allora! *annuendo tra sè e sè, continuando a dargli bacini e tenendolo ancora abbracciato* e com'è la tua famiglia?

EDI: *alza lo sguardo come a fare mente locale* in realtà è difficile che ci troviamo tutti quanti lì in contemporanea, perchè siamo sempre tutti fuori! chi per lavoro, chi per studiare... però andiamo d'accordo! i miei tengono molto a me e sono iperprotettivi... *poi facendo una mezza smorfia* con mia sorella Dianne ho qualche problemino come ti dicevo, insomma, lei se potesse affogarmi nel fiume lo farebbe! *facendo spallucce mezzo imbarazzato*

STEVE: *storce un po' il muso a quella frase, con aria pensierosa*  penso sia normale che tra fratelli e sorelle si litighi, però non credo che ti affogherebbe nel fiume! *dicendolo anche piuttosto convinto* è più piccola di te?

EDI: *scuote la testa* ha più o meno la tua età, un annetto in meno, e fidati, mi affogherebbe eccome. *annuendo una volta sola e girandosi poi così da averlo di fronte, sorridendogli debolmente* me lo dice chiaramente che mi odia e che mi affogherebbe, non è che lo immagino io!

STEVE: *si stringe nelle spalle, ma poverino! lasciandolo lì e aprendo l'armadio per mettersi qualcos'altro addosso visto che stava ancora in pigiama, prendendo pantalone e maglietta a caso* e dì un po', com'è tua sorella?

EDI: *lo guarda attentamente sollevando un sopracciglio, poi con noncuranza* alta più o meno così... *indicando con una mano circa un metro e settanta* ha i capelli lunghi, ricci e biondo-ramati *accompagnando la descrizione con dei gesti* e gli occhi azzurri come me. *intrecciando poi le mani tra loro*

STEVE: *spogliandosi e gettando la roba sporca sul letto con nonchalanche, mettendosi addosso invece i vestiti puliti, con fare lento* mh, sembra carina dalla descrizione!

EDI: *continua a seguire i suoi movimenti, poi distoglie lo sguardo lateralmente trattenendo il fastidio* è anche intelligente e talentuosa. sa cantare benissimo.

STEVE: oh! *terminando di abbottonarsi la camicia, infilandosela nei pantaloni sistemandola meglio* allora sono sicuro che andremmo d'accordo, io suono! *annuendo tra sè e sè, andando verso il bagno facendo per lavarsi i denti*

EDI: *cambia espressione diventando curioso, seguendolo spedito in bagno e poggiandosi coi gomiti sul bordo del lavandino come fosse affacciato a un balcone* davvero? cosa suoni? *guardandolo tutto applicato*

STEVE: *parlando con lo spazzolino in bocca* chitarra! *annuendo, sciacquandosi poi, mettendo lo spazzolino nel bicchiere davanti allo specchio, aggiustandosi i capelli e facendo una smorfia* mh devo tagliarli un po' sennò poi non posso alzarli più...

EDI: *rimane a guardarlo mentre lava i denti, poi di colpo* AH-AH! *indicandolo con un dito* allora non vai bene per mia sorella, lei canta lirica! *dimostrando un tantino troppo entusiasmo alla scoperta*

STEVE: *rimane con una ciocca di capelli tra le mani, trattenendosi dal ridere, guardandolo divertito da quella reazione e facendo spallucce, assumendo un'espressione finto intristita* no.. che peccato... io che mi ero esaltato all'idea...

EDI: *assottiglia lo sguardo fissandolo male, come al solito senza capire che stava scherzando* poverino, si era esaltato, lui!

STEVE: *ridacchia, legandosi i capelli e guardandolo con la coda dell'occhio, sempre divertito* che c'è, Edi? sembri infastidito! *ridacchiando, continuando a guardarsi allo specchio* ma canta solo lirica? non è che magari si sa adattare a cantare su un altro genere?

EDI: oh, se glielo chiedi tu sicuramente si adatterà! *incrociando le braccia al petto e voltandosi dall'altra parte senza minimamente celare la scenata*

STEVE: glielo chiederò allora! *annuendo, poi di gira a guardarlo e ride, poi poggiandogli le mani sui fianchi standogli dietro gli bisbiglia ridacchiando all'orecchio* cos'è, una scenata questa?

EDI: *sbuffa guardando di lato dalla parte opposta alla sua* CERTO!

STEVE: *ride, passandogli una mano tra i capelli e scompigliandoglieli tutti* ma non si può nemmeno scherzare! *scuotendo la testa fingendosi affranto, poi improvvisamente ha come un'illuminazione* devo farmi un tatuaggio!

EDI: *alza lo sguardo seccato cominciando a gesticolare* io sono stupido, non lo capisco quando scherzi, lo vuoi capire o no?! *voltandosi poi verso di lui ancora più scocciato* eh sì, dove? sentiamo! *poggiando le mani sui fianchi*

STEVE: *ignora totalmente la prima parte del discorso, parlandogli seriamente e anche calmo, a differenza di lui che era scocciato, passandosi lentamente un dito come a fare da contorno sopra alla camicia nel punto corrispondente all'ombelico scendendo giù piano, guardandolo fisso* proprio qui!

EDI: *segue il suo gesto con lo sguardo, poi alza gli occhi nei suoi fissandolo qualche attimo in silenzio ancora in quella posizione, poi in tono che sembrava non ammettere repliche* NO! *incrociando di nuovo le braccia al petto e distogliendo lo sguardo*

STEVE: *lo guarda interdetto, sbattendo le palpebre* perchè no? non ti piace? invece secondo me, mi starebbe bene! *fissando di nuovo quella linea immaginaria che aveva tracciato* che so, magari una bella frase... *poi annuisce come a darsi ragione* sì, dovrò assolutamente farlo!

EDI: *annuisce assecondandolo, sempre tenendo le braccia incrociate* io invece mi devo assolutamente fare un piercing al capezzolo! *annuendo ancora convinto* mi starebbe bene! *guardandolo poi storto* non mi costringere a farti male, sai!

STEVE: *lo guarda alzando un sopracciglio infastidito dalla prima frase che gli aveva detto* non ti starebbe per nulla bene, invece! *incrociando le braccia a sua volta, fissandolo, strofinandosi una mano sulla camicia* oh, sto tremando dalla paura.

EDI: *prima lo guarda peggio che male a quel tono di sfida, quindi gli va dietro aggrappandoglisi addosso stile koala per supplire alla differenza di altezza, stringendogli poi forte con una mano tra il collo e la clavicola, in corrispondenza del plesso nervoso della spalla* invece mi starebbe benissimo! *parlandogli vicino all'orecchio e ridendo*

STEVE: *stringe un occhio per il dolore, porca troia! non facendo un fiato per non dargli soddisfazione, muovendosi e facendolo scendere da dosso, massaggiandosi la parte lesa* invece no. *in tono fermo e guardandolo anche male, uscendo dal bagno stiracchiandosi, che male, mannaggia! seguito dal ragazzo verso il quale si gira di scatto* dimmi una bella frase!

EDI: invece sì! *seguendolo fuori dal bagno come un'ombra* mhh.. *assumendo un'aria pensierosa nell'alzare lo sguardo* "se mi fanno una mossa di karate fingo che non mi faccia male perchè sono un vero duro"!

STEVE: *inizialmente gli lancia un'occhiataccia, sedendosi sul letto e stringendosi nelle spalle, poi sospira* ma è troppo lunga! *poi guarda fuori dalla finestra come a pensare qualcosa, ma poi viene interrotto dallo squillo del telefono, e mo chi cazzo è? alzando quindi la cornetta del telefono, rispondendo*

EDI: *inclina la testa di lato interrogativo andando poi a sedersi vicino a lui, in ginocchio, abbracciandolo per il collo e facendogli carezzine sulla spalla che gli aveva stretto, guardandolo con la coda dell'occhio*

STEVE: *sorride al ragazzo per quel gesto, roteando gli occhi scocciato per quello che gli stavano dicendo* ma-- *"ascolta bene Steve, ti serve il lavoro? allora oggi porti il culo qui visto che da domani a mercoledì non vieni e io non ho intenzione di pagarti nemmeno un singolo minuto che perdi!"* ..CHE PALLE! *"bene, ci vediamo tra un'ora al locale" e il click di chi riaggancia, al che butta la cornetta a casaccio sul comodino con fare anche piuttosto nervoso vecchiotirannospilorciodelcazzo. tirando un respiro profondo* 

EDI: *si scosta appena da lui vedendolo agitato, poi portandosi un dito alla tempia* quali palle? *sbattendo gli occhi*

STEVE: *sbuffa nuovamente, alzandosi e cercando le scarpe sotto al letto* quelle del mio capo che sperano possano esplodere per tutte le maledizioni che gli sto lanciando così che se ne vada a fare in culo! *in uno slancio di finezza e bontà d'animo, recuperando le scarpe e mettendosele, scocciato*

EDI: *scoppia a ridere senza riuscire a trattenersi coprendosi subito la bocca temendo che potesse innervosirsi* cavoli, deve fare discretamente male!

STEVE: *lo guarda assottigliando gli occhi, scocciato ma non a causa sua, allacciandosi gli anfibi* a dire il vero spero che faccia più che discretamente male!

EDI: *annuendogli* farà moltissimo male! *guardandolo con aria quasi amorevole, dispiaciuto del fatto che fosse di cattivo umore per via del lavoro* pensa che domani inizia la mini-vacanzina! e staremo un sacco insieme! *fermandosi poi* cioè, non so se questo è un bene in effetti... cioè, non mi fraintendere! per me lo è, però insomma, non so se poi magari ti secca e preferiresti andare a lavoro, come dire, ecco, così! *parlando a raffica e non capendosi nemmeno da solo, per questo guardandolo spaesato*

STEVE: *lo guarda e si trattiene dal ridere, alzandosi e mettendosi di fronte a lui che era seduto ancora sul letto, poggiandogli le mani sulle spalle e guardandolo fisso* se mi seccasse non t'avrei detto di sì. *annuendogli, poi gli sorride* mi diverto a stare con te! *fissandolo un altro po', dandogli un bacio leggero sulle labbra, poi staccandosi e sorridendogli ancora, scostandosi del tutto e prendendo le chiavi della stanza* e poi devo conoscere tua sorella! *scoppiando a ridere*

EDI: *lo fissa incacchiato, poi in tono di protesta alzandosi e andandogli di fronte* sentimi bene, TU *piantandogli un dito contro il petto* mi hai fatto diventare gay, ora prenditi le tue responsabilità e non ti atteggiare a etero! *annuendogli una volta sola e insistendo col dito*

STEVE: *lo guarda abbassando un po' la testa, poi gli sorride in maniera tutt'altro che rassicurante* io non ho fatto proprio niente, sei tu che hai iniziato a farti pensieri sconci su di me, io ti ho solo accontentato. *annuendo, ma poi ride, abbassandosi per bisbigliargli all'orecchio* tranquillo, tra te e lei il mio preferito resti sempre tu! *dandogli un altro bacio come quello di prima, piazzandogli le chiavi della propria stanza in mano* quello è il mio armadio, prendi quello che mi può servire e piazzalo in quel borsone lì *indicandogli con lo sguardo un borsone ai piedi del letto* siccome devo andare a lavoro e torno tardi, non ce la farò mai a prepararmelo da solo per domattina!

EDI: *rotea gli occhi a quella frase* mi scusi se l'ho costretta a sacrificarsi in nome della mia identità sessuale, non deve per forza    accontentarmi    ! *facendogli il verso, poi ammorbidendo un po' il tono dopo quel bacino* ooook, praticamente starò a far valigie tutto il giorno! *stringendosi nelle spalle e avviandosi verso l'armadio*

STEVE: *gli sorride con aria dolce, accarezzandogli il viso e baciandolo come si deve, in maniera anche dolce, rimanendo poi a parlargli contro le labbra* io vado, mi raccomando, stai attento, pensami e fai il bravo mentre lo stai facendo! *ridendo, accarezzandolo di nuovo e andando verso la porta, uscendo*

EDI: *lo guarda interdetto sgranando gli occhi e arrossendo leggermente, sorridendogli imbarazzato* non mancherò! *annuendogli, e mettendosi poi all'opera non appena esce dalla stanza*

    

 

***

 

 

ANGOLO RECENSIONI

CriminalMindsCorp. a rapporto<3

 

Bonsoir fedeli lettori u_u rieccoci al nostro consueto appuntamento *si aggiusta la cartellina per cui legge la scaletta* duuunque, procediamo!

 

Lelechan: ..sì che lo è, è una parolaccia fine u_u ben nascosta!!

Martyz: pauuuura ç_ç non ti abbiamo fatto aspettare a lungo, visto? e perchè cambiarle... si possono sfruttare ancora, le lenzuola... u_u

Marie16: ammazza, ma Steve ti piace proprio un sacco anche se credo che Edi non è molto felice di ciò X°D comunque siamo entrambe molto contente che ti prenda così tanto la storia :3

Rivella_chan: Ve è un uomo dalle mille sorprese u_u e non farti uccidere dall'ansia xD eccoti un altro capitolo <3

 

per quest'edizione è tutto, il resto lo scoprirete nella prossima puntata u_u

kisskiss bangbang la CMC <3

 

***

 

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Capitolo 12
*** Goodnight, travel well ***


« C O B A L A M I N »

« C O B A L A M I N »

original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

 

***

 

 

CAPITOLO XII

- Goodnight, travel well -

 

STEVE: *circa le 8:30 del mattino dopo è ancora a letto in camera sua che dorme beato, essendo tornato dal lavoro appena tre ore prima riuscendo ad entrare nella stanza perchè Edi si era dimenticato di chiuderla a chiave*

EDI: *ovviamente già sveglissimo e puntuale come un orologio svizzero, zainetto in spalla e trolley al seguito, addosso felpona azzurro cielo a cappuccio zippata sul davanti e jeans usurati, giunge di fronte alla camera 305 inchiodando e bussando subito con insistenza, a ripetizione, senza pietà*

STEVE: *mugola qualcosa al sentire il rumore ovattato di Edi che bussava alla porta, mettendosi con la testa sotto al cuscino, pieno di sonno, rannicchiandosi*

EDI: *rotea gli occhi sospirando mentre estrae le chiavi dalla tasca dei jeans entrando silenziosamente nella camera, lanciandogli un'occhiata nel vederlo ancora a letto e andando sparato verso la finestra alzando la tapparella* good morning, good morning! *spalancandola e canticchiando per svegliarlo* it's great to stay up late! *tirandogli il cuscino da testa e le coperte di dosso* good morning, good morning, to you! *saltandogli addosso e scuotendolo*

STEVE: *non capendo praticamente niente a parte qualche parola, apre gli occhi lentamente, ancora assonnato, con Edi addosso* great.. sì... *sbadigliando, cercando il cuscino con un braccio* good morning, certo... *non trovandolo e portandosi un braccio sugli occhi come a farsi ombra, realizzando poi in un secondo momento* Edi? scusa la domanda ma quand'è che sei entrato? *guardandolo interdetto, sbadigliando ancora, sbattendo le palpebre*

EDI: *lo guarda più interdetto ancora, quindi gli sorride sprizzando allegria da tutti i pori* un minuto fa! *standogli addosso a cavalcioni e annuendo, continuando a sbatacchiarlo imperterrito*

STEVE: ah... *guardandolo ancora in quel modo* basta, basta, mi alzo! *in tono lamentoso per quell'esser scosso, stiracchiandosi, sorridendogli meccanicamente a sua volta* e che ore sono?   

EDI: qualcosa in più delle otto e trenta! *afferrandogli poi una mano e trascinandolo giù dal letto di peso con una forza che chissà da dove gli usciva, verso l'armadio* allora seguimi: questa è la roba che ti devi mettere! *prendendola e piazzandogliela in mano, poi togliendosi lo zainetto dalle spalle e tirandone fuori un thermos da viaggio pieno di caffè caldo gliene versa un poco nel coperchietto-bicchiere piazzandoglielo in mano* questo è il tuo caffè! *poi indicandogli il borsone a terra che gli aveva preparato il giorno prima* e quella è la tua valigia! *annuendogli soddisfatto per l'organizzazione e guardandolo, ancora tutto sorridente*

STEVE: *lo segue interdetto in tutte quelle cose cercando rapidamente di fare mente locale, con una mano occupata dai vestiti e l'altra col bicchierino di caffè, guardandolo fisso ma sorridendogli* caspita, che organizzazione! *venendo colto da un brivido di freddo lungo la schiena perchè aveva addosso solo i pantaloni, rabbrividendo* chiudi quella finestra, che mi viene qualcosa! *dicendolo sempre in tono lamentoso, prendendo a bere  il caffè, che mal di testa!*

EDI: ho anche dei biscottini se vuoi! *alzando un indice per aria frugandoli quindi da una tasca dello zaino e piazzandogli anche quelli in mano, andando poi a chiudere la finestra e dirigendosi infine al letto, per riassettarlo* me lo sentivo che stavi ancora dormendo! *sistemando velocemente lenzuola e coperte manco fosse una colf di professione* quindi mi sono organizzato! *annuendogli dopo aver finito, poi facendo un attimo mente locale* ah! *tirando fuori due biglietti per il treno* questo è il tuo! *dandogliene uno, con lui che ormai aveva le mani stracolme di roba* presi ieri pomeriggio all'agenzia qua di fronte! *rimanendo in silenzio un attimo, poi sorridendogli ancora* ecco, ora ho finito!

STEVE: *si ritrova confuso, assonnato e sommerso di roba senza nemmeno aver capito perchè, poi con calma poggia tutto sulla scrivania ad eccezione dei vestiti, sorridendo al ragazzo con gentilezza* grazie Edi, a dire il vero non ho molta fame, comunque ti sei organizzato davvero bene! *annuendogli, poggiandosi i vestiti sulla spalla mentre si toglieva con noncuranza quelli che aveva indosso* mi devi dire quanto ti devo per il biglietto! *andando poi in bagno per lavarsi rapidamente e vestirsi*

EDI: *lo segue applicatissimo con lo sguardo tutto il tempo, seguendolo in bagno senza un briciolo di pudore e continuando a guardarlo* lo hanno pagato i miei in verità, hanno detto che sono contenti che vieni anche tu, non vedono l'ora di conoscerti! *annuendogli*

STEVE: contenti loro! *annuendo, uscendo dalla cabina della doccia asciugandosi con l'asciugamano, poi guarda Edi con aria tutt'altro che rassicurante e gli fa cenno di avvicinarsi a lui*

EDI: *lo scruta interrogativo, quindi gli si avvicina lentamente senza smettere di guardarlo* cosa?

STEVE: *gli sorride, avvicinandoselo di più e poggiandogli una mano dietro la nuca prende a baciarlo, dapprima piano e poi man mano con più insistenza, carezzandogli il collo delicatamente*

EDI: *resta qualche istante come spiazzato dal gesto, poi socchiude gli occhi e lo ricambia un po' in differita, parlandogli poi direttamente in bocca in maniera quasi incomprensibile* certo che per essere amici ci baciamo un sacco!

STEVE: *ridacchia, continuando a baciarlo, staccandosi un attimo per parlargli meglio* ma non eravamo anche amanti, noi? *riprendendo quindi a baciarlo, infilandogli le mani sotto la maglia, carezzandolo lungo la schiena*

EDI: ma non pensavo a tempo pien-- *rimanendo interrotto da lui che aveva ripreso a baciarlo, sgranando gli occhi e rabbrividendo leggermente perchè aveva le mani fredde, ma ovviamente lasciandolo fare anche se un po' impacciato*

STEVE: non mi piace fare le cose a ore! *ridacchiando giusto in qualche momento mentre riprendeva fiato, continuando a baciarlo, facendo scivolare le mani nei pantaloni del ragazzo, lentamente*

EDI: *stringe appena i suoi fianchi a quel gesto, ricambiando il bacio meglio adesso,    faremo tardissimo, perderemo il treno, ci sgrideranno, è la fine!     facendo un breve sospiro a sentirsi le sue mani addosso,    ...ooooh, ma chi se ne frega dopotutto!    *

STEVE: *sorride impercettibilmente nel baciarlo con più insistenza, mordicchiandogli le labbra, prendendo a carezzarlo tra le gambe con dei gesti lenti* dì un po' *bisbigliandoglielo all'orecchio* ti sono mancato?

EDI: *trattiene il respiro e si stringe a lui tenendogli le braccia attorno al collo, annuendo piano* te lo avevo detto che sei meglio di una copertina! *in tono spontaneo, arrossendo un poco*

STEVE: *sorride di nuovo, tenendo la mano sinistra dietro la nuca a giocare con una ciocchetta di capelli, iniziando a baciargli il collo mentre lo accarezzava ancora un po' più velocemente seppur in maniera dolce*

EDI: *stringe gli occhi abbracciandolo un po' di più mentre cominciava quasi a venire meno nelle gambe per i fremiti, alzando poi lo sguardo mentre sospira forte* spogliami! *esclama di colpo arrossendo vistosamente, ma intendendolo in maniera diversa da quel che potesse sembrare*

STEVE: *trattiene una risata a quella richiesta, riprendendo a baciarlo facendolo indietreggiare fino a farlo sbattere contro la parete, aprendogli la zip della felpa e in una sola tirata anche quella dei jeans, calandoglieli insieme all'intimo, chinandosi un po' per prendere a baciarlo lungo il collo e il petto, senza smettere di carezzarlo anzi alternando gesti lenti e un po' più veloci per provocarlo di più*

EDI: *aderisce alla parete tenendo la testa sollevata a respirare profondamente, alternando un sospiro a ogni movimento accelerato di lui e un piccolo lamento sommesso ai rallentamenti, tremando piano lungo l'intero corpo per tutto quello che faceva, senza riuscire nemmeno a pensare di dirgli di smettere altrimenti avrebbero perso il treno*

STEVE: *lo guarda con la coda dell'occhio restando a baciarlo nelle vicinanze dell'ombellico, poi ha una sorta di illuminazione portandogli una mano sul petto vicino ai capezzoli* dove hai detto che volevi farti il piercing, tu? *quasi con aria da rimprovero, continuando a carezzarlo in quel modo sempre dolce nei movimenti*

EDI: *impiega qualche istante a recuperare la facoltà della parola vista la situazione, parlando comunque a salti perchè era quasi al termine* ehm, dici che non mi donerebbe? *sorridendogli imbarazzatissimo e completamente arrossito*

STEVE: *scuote la testa prendendo a baciargli il capezzolo dove gli aveva poggiato la mano prima, mordicchiandoglielo e carezzandolo più velocemente in quegli ultimi attimi*

EDI: *produce un piccolo gemito a quei baci, venendo quasi contemporaneamente scosso da un forte tremito lungo tutta la spina dorsale e stringendolo un po' di più a sè quasi a sorreggersi, ansimando ancora forte*

STEVE: *sorride tra sè e sè compiaciuto, dandogli dei bacini all'angolo delle labbra, tenendolo abbracciato con un braccio solo fino a quando non riprende a respirare normalmente, liberandolo poi dalla presa e accarezzandogli la testa con la mano pulita, sorridendogli dolcemente, staccandosi poi e andandosi a lavare le mani, dando un'occhiata alla radiosveglia che aveva in bagno* uh, mancano due minuti alle nove! *e quindi fa per vestirsi velocemente*

EDI: *rimane per un altro minuto buono in quello stato, seguendolo con lo sguardo stralunato senza nemmeno realizzare, poi ricordandosi di botto* ODDIO, IL TRENO! *sgranando gli occhi e facendo per incamminarsi ma inciampando quasi nei jeans, reggendosi a malapena contro il lavandino mentre tenta di rivestirsi alla men peggio più velocemente che potesse*

STEVE: *lo guarda ridacchiando sotto ai baffi per la scena, sistemandosi i vestiti addosso con tutta calma, pettinandosi anche, poi uscendo a mettersi le scarpe* dai, se corriamo ce la facciamo a prendere il treno! *allacciandosele, prendendo poi il fodero della chitarra con la chitarra all'interno da dentro l'armadio mettendoselo a tracolla, prendendo poi le chiavi della stanza che Edi aveva lasciato vicino la serratura, stando in piedi ad aspettarlo tra la porta e il borsone*

EDI: eh un attimo, tu non è che puoi scombussolare gli ormoni a uno e poi pretendere che si riprenda subito! *protestando e mettendo su il broncio mentre sistema tutto quello che aveva tirato fuori e si mette lo zaino in spalla che ancora teneva la felpa aperta, chiudendosi i jeans nel frattempo e cercando di salirsi la zip della maglia con una mano sola mentre si tira dietro il trolley uscendo*

STEVE: *ridacchia avvicinandosi a lui e aiutandolo a sistemarsi la felpa, chiudendogli la zip* ...ma se mi sono anche trattenuto! *scuotendo la testa affranto, ridendo, allontanandosi di nuovo e prendendo il borsone, aprendo la porta* forza, andiamo!

EDI: se facciamo tardi *praticamente correndo per tutto il college raggiungendo di volata l'uscita* la sgridata te la prendi tu, non voglio sapere niente! *incamminandosi di fretta verso la stazione guardando l'orologio da polso ogni 10 secondi* io glielo dirò chiaro è tondo, ai miei: "colpa sua che mi si trastulla nei momenti meno opportuni"!

STEVE: *correndo anche lui appresso a Edi per arrivare in tempo alla stazione* se invece arriviamo in orario, *mantenendo una mano a stringere la tracolla della chitarra* te li faccio vedere io i momenti meno opportuni! *annuendo convinto*

EDI: certo, certo!! *riuscendo a discuterci pur essendo quasi senza fiato per la corsa, raggiungendo l'angolo della stazione e zigzagando nella folla cercando con lo sguardo il loro treno sul pannello orario* tra poco vomito un polmone, altro che momenti meno opportuni! *ansimando per la corsa e avviandosi poi a passo svelto verso il binario stabilito*

STEVE: *lo segue, arrivando al binario, col treno che era appena arrivato* hai visto? *attendendo l'apertura delle porte e le persone che scendevano* siamo arrivati in tempo, ho vinto io! *annuendo convinto, afferrandolo con la mano libera trascinandolo sul treno*

EDI: non c'era nessuna gara in corso, cos'avresti vinto, nè? *salendo col fiatone sopra al treno, trascinandosi dietro i bagagli e tenendogli stretta la mano* cerca il 22! *riferendosi allo scompartimento, non avendo manco la forza di mettersi a controllare i numerini* sono questi i momenti in cui rimpiango di non essere onnivoro... *lamentandosi sommessamente per la stanchezza della corsa*

STEVE: ti avevo detto che se fossimo arrivati in tempo ti avrei fatto vedere quali erano i momenti meno opportuni! *sorridendogli con aria maliziosa, camminando lungo il treno cercando lo scompartimento* eccolo! *e trascinandolo tenendolo per mano, trovando i posti*

EDI: *si lascia trascinare fino al proprio posto, che stava tra il finestrino e il posto assegnato a Steve, abbandonandosi letteralmente sul sedile senza forze cercando di riprendere fiato, con ancora lo zaino in spalla* voglio proprio vedere, guarda! *dicendolo con poca convinzione, mentre si fa aria con una mano*

STEVE: *si siede accanto al finestrino, mettendo il proprio borsone sul portabagagli in alto* passami il tuo zaino e non fare storie, su! *mettendo le mani sui fianchi, con la chitarra ancora a tracolla*

EDI: *glielo passa senza appunto fare storie, ributtandosi poi di nuovo con poca grazia sopra al sedile stanco morto e levando gli occhiali per stropicciarsi gli occhi*

STEVE: *sistema lo zaino di Edi accanto al suo borsone, togliendosi poi la tracolla e mantenendo il fodero per il manico, andando a sedersi accanto al finestrino, sistemando la chitarra a terra, tra le gambe* pensa che ora non ti muoverai per almeno un paio d'ore!

EDI: *di tutta risposta si sporge verso il sedile di lui avvinghiandosi al braccio e guardandolo con gli occhioni*

STEVE: mh? *girandosi a guardarlo piuttosto interdetto* che c'è?

EDI: *sbatte un paio di volte gli occhioni con aria tenera rimanendo avvinghiato al suo braccio* sai una cosa?

STEVE: *lo guarda diritto negli occhi, quasi come se guardandogli gli occhi azzurro cielo si rilassasse, scuotendo la testa* cosa?

EDI: è proprio bello che vieni! *sorridendogli e stringendosi di più a lui stando in bilico tra i due sedili, facendogli le fusa contro il braccio*

STEVE: *gli sorride, accarezzandogli la testa con la mano sinistra visto che l'altro braccio era bloccato* il piacere è mio!

EDI: chissà i miei come la prenderanno! *con nonchalance, senza schiodarsi da lì*

STEVE: *lo guarda con gli occhi sgranati, smettendo di accarezzarlo, col treno che si ferma di botto* come prenderanno cosa?

EDI: *guardandolo un po' stranito dalla domanda* intendo, come la prenderanno quando dirò loro che stiamo insieme!

STEVE: EH? *guardandosi intorno rendendosi conto di aver alzato la voce, massaggiandosi le tempie, no calma Ve, eh, calma! respirando profondamente, guardandolo ancora più scioccato di prima* Edi n--non mi pare il caso di dirglielo! e poi insomma, “stiamo insieme”... *prendendo a gesticolare, teso*

EDI: *allenta un poco la presa appena alza la voce, scostandosi così da guardarlo mentre parla e gesticola* perchè, non stiamo insieme? *assumendo un'espressione più spaesata, come se non se l'aspettasse*

STEVE: *alza gli occhi al cielo, distogliendo lo sguardo da lui* n-no.. cioè, no! *scuotendo la testa, tornando a guardarlo* ci conosciamo da troppo poco per stare insieme!

EDI: *scuote la testa come lui mentre parla e dice quelle cose, lasciandogli poi andare il braccio mentre abbassa lo sguardo aggrottando appena le sopracciglia, non capendo il ragionamento e avvertendo una strana sensazione dentro, come una stretta* ah! okei... *tornando a guardarlo sorridendo debolmente e annuendogli senza convinzione, rimettendosi poi a sedere composto sul proprio sedile* avevo capito male...! *annuendo a ripetizione senza guardarlo, sempre sorridendo in quel modo, tornando poi serio di colpo e giocherellando nervosamente con le maniche della felpa*

STEVE: *distoglie lo sguardo nuovamente da lui, dispiaciuto nel vederlo in quel modo, beh e che dovevo fare, mica potevo dirgli di sì! prenderlo in giro ok, ma fino a un certo punto! stringendosi nelle spalle guardando fuori, poi sospirando* nel senso che è presto ora, poi un giorno chissà... non affrettiamo le cose! *tornando a guardarlo, abbozzando un sorriso*

EDI: *annuisce ancora piano piano, senza distogliere lo sguardo dai polsini, tirandoseli sulle mani* è okei, non ti preoccupare! *sorridendo come prima rimettendo poi gli occhiali e prendendo il cellulare dalla tasca, sempre senza alzare la testa, indicando l'apparecchio* chiamo... chiamo mamma, le dico che siamo partiti *annuendosi e avviando la chiamata, rimanendo in ascolto mentre ora si tortura il bordo della felpa*

STEVE: *gli annuisce piano, cingendolo con un braccio tirandolo a sè mentre era al telefono con la mamma come se in qualche modo quel gesto poteva tirarlo su, guardandolo con la coda dell'occhio, e fai tris, altre due carte e fai scala reale! riferendosi al fatto che era la terza volta che lo faceva rimanere male, beh però stava correndo troppo, io poi sono uno spirito libero, non mi è mai piaciuto stare con qualcuno.. continuando a tenerlo in quel modo, però boh... non ci pensare ora, Ve!*

EDI: ...mamma? *abbassando un po' di più lo sguardo quando lui l'abbraccia, senza reagire in altro modo* sì è tutto okei, ti volevo solo dire che siamo partiti, il treno è in orario quindi dovremmo arrivare per pranzo... *continuando ad arricciare il bordo della felpa mentre ascolta* sì, ho detto che sto bene *distogliendo lo sguardo perchè evidentemente la madre doveva aver capito che qualcosa non andasse dal tono di voce del figlio* è qui vicino a me, sì, va tutto bene, ci sentiamo più tardi, ciao! *attaccando quasi di fretta per paura che facesse altre domande, rimettendo il cellulare in tasca e rimanendo in silenzio senza fare una piega*

STEVE: *lo stringe un po' di più senza effettivamente sapere che dirgli, mentre con l'altra mano gli prende il viso delicatamente, costringendolo a guardarlo negli occhi* scusa, ti ho rovinato l'umore...

EDI: *lo guarda con gli occhi lievemente lucidi e per questo si ostinava a nasconderli, prendendo quindi a sorridere subito come prima un'altra volta* non è colpa tua! *scuotendo la testa* sono io che sono stupido come al solito e non capisco mai niente! già! che testaccia! *facendo spallucce e distogliendo lo sguardo, scostandosi un poco mentre continua a sorridergli in quel modo per prendere qualcosa dallo zaino che stava sul portabagagli in cima*

STEVE: *lo segue con lo sguardo in quei movimenti, scuotendo la testa* non sei stupido, è che in fondo non abbiamo mai discusso di questo "dettaglio" *stringendosi nelle spalle avendo notato i suoi occhi lucidi, intristendosi un po' per questo* che cerchi?

EDI: *   dettaglio     si ripete mentalmente, sentendosi anche peggio, scuotendo appena la testa per scacciare quella parola e tornando a guardarlo sorridendo debolmente, mostrandogli un iPod bianco e un libro di Stephen King, quasi a sottolineare che volesse cambiare argomento visto che aveva travisato tutto e si sentiva stupido per questo, mettendosi seduto e porgendogli un auricolare* vuoi? *sforzandosi di far finta di niente, e si vedeva esplicitamente*

STEVE: *scuote la testa come a dire no, tirando un respiro profondo, ancora più dispiaciuto, è intelligente, capirà... poggiandosi con la testa contro il finestrino, smanettando distrattamente con la cerniera del fodero della chitarra* che leggi?

EDI: *rimane con una sola cuffietta indossata così da poterlo ugualmente ascoltare se parlava, riprendendo il libro da dove l'aveva interrotto, togliendo il segnalibro e tenendo lo sguardo basso* «L'acchiappasogni»...

STEVE: *sorride impercettibilmente, continuando a smanettare con la zip del fodero* sempre roba che riguarda gli alieni, eh?

EDI: *annuisce, poi si volta verso di lui mettendogli l'auricolare sorridendogli un poco di più come a cercare di "riconquistarlo" dopo quell'uscita che aveva avuto, mentre si sporge sul sedile* la sai? *annuendogli mentre partiva    "Time is running out"     dei Muse*

STEVE: *ascolta le prime note di quella canzone che partiva, sorprendendosi ma annuendogli* i Muse, no? *e sorridendogli* mi piacciono abbastanza, ho studiato sulle loro canzoni per imparare a suonare! *a quanto pare ascolta anche musica buona!*

EDI: sì! è una delle mie preferite fatte da loro! *poggiandosi con il gomito sul bracciolo tra i due sedili a reggersi il mento, distogliendo lo sguardo mezzo sognante* come vorrei saper suonare o cantare... invece questo talento è capitato a mia sorella! *sbuffando mentre oscilla piano con la testa a ritmo della canzone*

STEVE: *lo guarda pensieroso, con aria interrogativa* perchè, hai provato a cantare qualche volta e ti hanno detto che non sai farlo?

EDI: *solleva un sopracciglio stupito, rimanendo un po' in silenzio, poi facendo spallucce* beh no! però non sono capace! *convinto e arrossendo a prescindere* è lei quella brava in questo! *annuendo*

STEVE: *lo guarda quasi con aria di sfida e colto da una folgorazione si libera dall'auricolare prendendogli l'ipod e spegnendoglielo, poggiandolo sul sediolino, apre poi il fodero prendendo la chitarra e riprendendo a guardarlo in quel modo* voglio sentirti cantare. *annuendo una volta sola in tono che non era per niente una richiesta, sistemandosi la chitarra meglio addosso controllando che fosse accordata*

EDI: *si volta prima a guardare l'ipod sul sediolino, poi lui, a occhi spalancati e cominciando a scuotere la testa a velocità impressionante* nonoononono, non se ne parla proprio, io non so cantare! e vorrei conservare un minimo di dignità, siamo pure in pubblico! *facendo quasi per alzarsi e andarsene*

STEVE: *di tutta risposta lo ferma tirandolo per un braccio, rimettendolo a sedere e fissandolo assottigliando gli occhi* no, tu canti e secondo me hai anche una bella voce! *guardandosi intorno e notando che lo scompartimento non era nemmeno tanto affollato* e poi che t'importa dei quattro gatti che ci stanno, tu canti per me!

EDI: *si guarda in giro con la coda dell'occhio arrossendo a più non posso*    ma non voglio!!     *coprendosi il viso con entrambe le mani*

STEVE: e io invece voglio sentirti cantare, su, che stamattina mi sono perso la tua esibizione! *ridacchiando, cercando di ricordarsi gli accordi di "Time is running out", provandoli sulla chitarra e che subito gli riescono, uah, che memoria!*

EDI: *si toglie le mani dal viso tenendone solo una di lato come a non farsi vedere*    lo capisci sì, che non ho mai cantato in vita mia?!     *morto d'imbarazzo, cominciando a canticchiare a voce bassissima la prima strofa, tanto che quasi non lo si sentiva coperto dalla chitarra, per non farsi notare*

STEVE: c'è sempre una prima volta. *annuendo, concentrandosi per ascoltarlo* e alza la voce che non ti sento! *continuando a suonare la prima parte della canzone, quasi come se accarezzasse dolcemente le corde dello strumento*

EDI: *alza appena appena la voce sul bridge, cercando di contenere l'imbarazzo per non passare per ragazzino spaurito, guardandolo suonare e concentrandosi sui movimenti di lui* bury it.. *scuotendo appena la testa nel guardargli le mani* I won't let you bury it, I won't let you smother it.. *alzando di più la voce e anche gli occhi nei suoi, quasi gli stesse parlando sul serio* I won't let you murder it..

STEVE: *ricambia quello sguardo quasi soddisfatto, concentrandosi ancora di più nel continuare a suonare, ascoltandolo e sorridendogli in maniera anche dolce, hai capito che bella vocina!*

EDI: *riabbassa lo sguardo imbarazzandosi quando anche lui lo guarda, diventando rosso, ma senza interrompersi, mentre si porta il tempo sovrappensiero muovendosi piano a ritmo* our time is-- *rendendosi conto di aver riabbassato la voce, si sforza di vincere la vergogna tenendo di tanto in tanto gli occhi chiusi* running out, our time is running out, you can't push it underground-- *distogliendo lo sguardo e postandolo sulla gente che guardava incuriosita, arrossendo ancora di più e tornando quindi a guardare Steve* you can't stop it screaming out, how did it come to this? *incredibilmente azzeccando tutte le note manco avesse studiato musica per davvero, quando in realtà era la prima volta che cantava seriamente davanti a qualcuno*

STEVE: *per lui invece era diverso, già non gliene fregava niente della gente che guardava nè era la prima volta che suonava davanti ad un "pubblico" seppur improvvisato, sorridendo tra sè e sè ricambiando quello sguardo a tratti e va anche a tempo, praticamente un fenomeno! continuando a far vibrare le corde alla sua fender*

EDI: *tira un sospiro, poi prosegue vocalizzando sulla parte strumentale talmente preso e imbarazzato che quasi non sentiva nè se stesso nè la musica di Steve, facendogli poi il gesto di "tagliare" con una mano, morto di vergogna ma ridendo*

STEVE: *termina di suonare delle note osservando il gesto, alzando gli occhi verso Edi restando serio per qualche secondo e poi scoppia a ridere* e meno male che non sapevi cantare! *scuotendolo per una spalla, tornando poi ad abbracciare la propria chitarra, notando gli occhi delle persone rivolti su di loro* 

EDI: *diventa definitivamente porpora accucciandosi sul sedile e coprendosi il viso con una mano lateralmente, facendo una smorfia*    che figura di cacca, Steve!!    

STEVE: di cacca? *prima alza un sopracciglio, poi ridacchia* invece no, hai una bella vo-- *interrompendosi nel vedere una bambina che tirava Edi per la maglia e questa da dov'è uscita?*

EVA: *una bambina sui nove anni, bionda con gli occhi verdi, tira Edi per la maglia sorridendogli* ciao! io mi chiamo Eva!

EDI: *si volta stupito verso la bambina, ancora mezzo arrossito, facendo un'espressione interrogativa, poi si guarda intorno come a cercare da dove fosse arrivata* ehm, ciao Eva! *lanciando poi un'occhiata a Steve, interdetto, e sorride alla bambina*

EVA: *lo guarda continuando a sorridergli, abbracciando il suo pelouche enorme a forma di coniglietto* canti un'altra canzone?

STEVE: *all'assistere alla scena si trattiene dal ridere e poi si avvicina di più a Edi parlandogli sottovoce* hai già una fan!

EDI: *di tutta risposta invece ride, sforzandosi di non apparire troppo imbarazzato anche se lo era esageratamente, poggiando una mano sulla spalla della bambina sorridendole con aria dolce* sei molto carina e gentile, Eva, ma devi sapere che prima mi ha costretto questo tizio qui! *indicando Steve e parlando sottovoce come stesse complottando contro di lui*

EVA: *sposta un attimo lo sguardo verso Steve, poi torna a guardare Edi facendo un musino intristito* ma mi piace tanto la tua voce!

STEVE: *origlia tutta la discussione in silenzio, incastrando il plettro tra le corde della chitarra, rivolgendosi alla bambina*  è che è un fifone, tutto qua! *annuendo*

EDI: graz-- *prima sgrana gli occhi, poi si volta verso Steve guardandolo peggio che malissimo* fifone ci sarai te! *abbassando poi la voce per non spaventare la bambina* ecco Eva, diglielo! *annuendo e cercando appoggio morale*

EVA: non è fifone! *scuotendo la testa velocemente, arrampicandosi addosso ad Edi e sedendosi in braccio a lui* però ora canta!

STEVE: *rotea gli occhi scocciato, borbottando in tono lamentoso* sta a vedere che finiso per fare il baby sitter... che fine indegna..

EDI: *lancia un'altra occhiataccia a Steve bisbigliandogli*    spero tu ti riferisca solo alla bambina!     *poi sistemandosela meglio sulle gambe e abbracciandola per non farla cadere, si mette a canticchiarle una canzone di qualche film Disney, a voce più bassa così che gli altri non sentissero*

EVA: *si accucciola addosso ad Edi senza lasciare però il proprio pelouche, sorridendogli dolcemente mentre l'ascoltava* che bella, "in fondo al mar" è la mia preferita!!

STEVE: certo che no! *rispondendo a Edi, sistemandosi meglio sul sediolino piegando le gambe poggiandole contro quello davanti, con la chitarra sulla pancia, giocando distrattamente con le corde che di tanto in tanto emettevano qualche suono, guardandosi intorno, possibile che questa bambina stia da sola in treno?*

EDI: *dà una gomitata violenta a Steve dopo quela risposta, terminando intanto la canzoncina per la bambina* visto? l'intuito, poi dicono che sono scemo, seh! un genio incompreso, questo sono! *ridendo, senza prendersi minimamente sul serio, poi guardando Steve* la adottiamo? *sbattendo gli occhi verso di lui*

STEVE: *sposta solo gli occhi verso di lui e poi in tono fermo* no. *facendo per alzarsi mettendo la chitarra sul sediolino* rimani qui con la bambina, vado a vedere se la stanno cercando, l'unica cosa che mi manca è una denuncia per sequestro di persona! *facendo per uscire dal corridoio*

EVA: e ora mi canti un'altra canzone? però ne voglio una da peter pan! *sorridendo ad Edi, senza minimamente calcolare l'altro ragazzo*

EDI: vabbe'... *segue il ragazzo con lo sguardo rimanendoci quasi male perchè già si stava affezionando e sul serio voleva adottarla, canticchiandole quello che voleva nell'attesa, coccolandola*

EVA: *lo guarda come se riflettesse, sbattendo gli occhi, poi facendogli un'occhiata dolcissma* vuoi diventare il mio fidanzato?

STEVE: *gira per i corridoi domandando alla gente se qualcuno stesse cercando quella bambina, senza alcun risultato e quasi vivendo in un déjà-vu, non è che l'hanno lasciata qui? sarebbe squallidissimo! devo assolutamente trovare i parenti di quella bambina! quando poi incrocia una donna che urlava il nome della bambina* signora, signora mi aspetti! *avvicinandosi a lei, fermandola* per caso la bambina che cerca è bionda con gli occhi verdi?

SIGNORA: *gli annuisce senza nemmeno osservarlo* sì, Eva!! sai dov'è, l'hai vista? *guardandolo meglio, sgranando gli occhi e portandosi una mano alla bocca* sta bene, la mia bambina? è scappata all'improvviso e con tutta questa gente l'ho persa di vista!!

STEVE: *le annuisce quasi intenerito alla scena, oh, meno male...* sta bene.. mi segua, la porto da lei! *annuendole, stringendosi nelle spalle e facendo dietrofront*

EDI: *prima esibisce un'espressione stupita, poi tutto contento annuendole e ricambiando il sorriso quasi fosse la bambina ad assecondare lui e non viceversa* certo! e appena diventi più grande ti sposo!

EVA: *sorride ancora di più, con aria ancora più dolce* che bello!! *poi assume un'espressione stranita di punto in bianco* ma.. mi sa che c'è un problema...

SIGNORA: *cammina dietro il ragazzo, osservandolo accuratamente, spostandosi un po' per vedere il suo sguardo, scuotendo la testa* mi potresti dire com'è che ti chiami?

STEVE: *si volta verso la signora alzando un sopracciglio, interdetto* Steve *ma che gliene frega? pensasse alla figlia! facendo per entrare nel vagone dove c'erano Edi e la bambina*

EDI: che probl-- *interrompendosi nel voltarsi verso Steve e la madre della bambina che entravano nello scompartimento, senza dire niente nè mollare la bambina*

EVA: *imbronciandosi, guardandolo fisso* ma tu come ti chiami?! io non so il tuo nome!!

SIGNORA: Steve... *continuando a scuotere la testa, fermandosi a un passo dietro di lui, non può essere, è una coincidenza!* e quanti anni hai?

STEVE: *rotea gli occhi seccato voltandosi verso la donna* cosa c'è, vuole le mie generalità per ringraziarmi pubblicamente piazzando manifesti indicandomi come l'eroe delle ferrovie di Londra o cosa?

EDI: eeehh... insomma... *alzando lo sguardo esasperato perchè odiava quella domanda più della guerra, dell'odio, del diavolo, delle tasse e della morte messi insieme*    michiamoEdisonmapuoichiamarmicomevuoieh!     *dicendolo tutto d'un fiato,    ecco, mi sono giocato l'unica fan che mai avrò!     poi guardando i due che erano entrati, alternativamente, rimanendo interdetto all'uscita di Steve, ma ancora senza mollare la bambina* è la mamma di Eva? *nemmeno tanto convinto*

EVA: Edison.. *ripetendolo come a volerlo imparare, annuendo, abbracciandolo di nuovo e poi voltandosi di scatto* mamma!!

SIGNORA: *scuote la testa distogliendo lo sguardo* ne hai 22, vero?

STEVE: *guarda la donna sconvolto, senza darlo a vedere più di tanto, CHE?* complimenti, qual è il suo lavoro, l'indovina? *voltandosi poi verso Edi, annuendogli* sì, è lei!

SIGNORA: *sorridendo alla figlia, voltandosi verso l'altro ragazzo, non potrà mai riconoscermi...* e sei nato a febbraio?

STEVE: *stavolta ancora più sconvolto, quasi angosciato da tutte quelle domande* sì, per l'esattezza il 2, ma lei ch-- *bloccandosi osservando meglio la donna, scuotendo la testa* senta, si faccia i fatti suoi, la bambina sta bene come vede! 

EDI: *segue allibito quel botta e risposta abbracciando meglio la bambina invece di restituirla alla madre che peraltro sembrava più interessata a Steve che ad Eva, poi di colpo capendo* oddìo, è la ma-- *zittendosi poi per non intromettersi,    ODDIO! ora la uccide!!    *

SIGNORA: *lancia un'occhiata ad Edi come realizzando che ci fosse, poi prende Steve che si stava rimettendo a sedere per il polso* Ve aspetta! non ti ricordi proprio di me?

STEVE: *alza un sopracciglio innervosendosi, liberandosi senza delicatezza dalla presa della donna* prima di tutto, non mi tocchi, poi *guardandola meglio, senza sforzarsi* perchè dovrei ricord-- *sgranando gli occhi invece nel notare meglio i tratti della donna, vedendo per qualche secondo l'immagine di un bambino in un centro commerciale pieno di gente che gli passava davanti e la figura di una donna che si allontanava mentre lui la chiamava, sbiancando, scuotendo poi la testa no, no, no.. guardando di sottecchi la bambina, quindi esclama a metà tra l'ironico e lo scosso* AH ma allora è un vizio.. ti ho rovinato i piani stavolta?

EDI: *guarda alternatamente i due come fosse a una partita di ping-pong, quindi per evitare che la situazione precipitasse oltre* ehm, Steve, forse sarebbe meglio non alzare la voce, no? c'è pure una bambina presente, perchè non ne parlate con calma? eh? che è un sacco che non vi vedete, su... *annuendogli e guardando poi la signora per cercare conferma, con la bambina che pure seguiva il tutto un po' stranita tenendogli la felpa*

STEVE: *si stringe nelle spalle ascoltando Edi, annuendogli, addirittura ragionevole forse per lo shock* certo che è un sacco che non ci vediamo, capita quando vieni mollato in un grande magazzino e poi ti ritrovi in un orfanotrofio, chissà, magari se avesse avuto un po' di coscienza sarebbe diverso e onestamente io non ho assolutamente niente nè da dire nè da condividere con quella donna! *rimettendosi a sedere, prendendo di nuovo la chitarra in braccio*

SIGNORA: *rimane impalata guardando il "figlio" con gli occhi praticamente lucidi* Steve, almeno ascoltami, lascia che ti spieghi..

EVA: *osserva la scena senza capire quindi domanda ad Edi a bassa voce* perchè è arrabbiato con la mia mamma?

EDI: *guarda Steve assumendo un'espressione triste automaticamente, senza sapere che dirgli per aiutarlo, poi rispondendo alla bambina* non è arrabbiato con la tua mamma, è solo che a volte le persone non si capiscono bene perchè non vogliono ascoltarsi, tutto sarebbe più semplice se si parlasse di più o almeno ci si provasse... *lanciando un'occhiata a entrambi sperando che cogliessero l'antifona, coccolando la bimba*

STEVE: *si rimette in quella posizione di prima suonando a tratti la chitarra mentre guardava fuori dal finestrino, ignorando sia la signora che Edi, ascoltarla? e che c'è da ascoltare? perchè devo ascoltare una donna che mi ha praticamente fatto mancare tutto e ha il coraggio di farsi chiamare mamma? mi fa così schifo che anche solo dirglielo è limitativo.. ascoltare.. parlare.. sticazzi!*

SIGNORA: vedo che mantieni sempre la tua testa dura, eh? *scuotendo la testa affranta, poi rivolgendosi alla bambina* vieni Eva, torniamo a sederci...

EVA: no! *scuotendo la testa e incollandosi ad Edi* io voglio restare qui con il mio fidanzato!

EDI: *tira un sospiro dispiaciuto visto che sembrava non potersi risolvere in alcun modo, poi fa un sorrisino mezzo imbarazzato verso la donna stringendosi nelle spalle* è una bambina molto affettuosa! *poi dopo aver ricevuto l'illuminazione* scende fra molte fermate, signora? posso riportargliela più tardi se vuole! *annuendole sperando in un sì*

STEVE: sarà ma è quella che mi ha tenuto in vita fin'ora. *in tono autoconclusivo, continuando a non degnare di uno sguardo la donna*

SIGNORA: *si rattrista nel sentire quella frase da Steve, poi annuisce ad Edi* siamo diretti in Cornovaglia, ci vorrà un po'. *accarezzando la testa della bambina dolcemente* 

EDI: *guarda Steve sott'occhio a quella frase immaginando quanto male dovesse sentirsi ad avere in giro quella donna, quindi rivolgendosi di nuovo a lei tranquillamente* anche noi andiamo là, a St Just, può lasciarmela finchè non arriviamo così le canto qualche altra canzoncina e sta buona senza scapparsene in giro! *mezzo imbarazzato perchè da un lato avrebbe voluto prendere la donna a morsi per quel che aveva fatto a Steve, dall'altro si sforzava di mantenere rispetto per quello che era pur sempre il suo ruolo*

SIGNORA: oh.. *e gli annuisce, guardando alternativamente i due, lasciando i capelli alla bambina* sì, va bene.. torno a prenderla io prima di scendere.. *annuendo, dando un bacio sulla fronte alla bambina e allontanandosi*    

 

***

 

 

ANGOLO RECENSIONI

CriminalMindsCorp. a rapporto<3

 

Eccoci qui con un nuovo capitolo °O° mmmhhh, le cose iniziano a farsi intriganti, vero? u_ù

 

Lelechan: e sono partiti come puoi vedere u_ù e le 500 sterline se le sono tenute, tzè xD

Martyz: perchè non c'aveva pensato, ecco perchè u_u" e poi era andato da Julian con altre intenzioni mica per picchiarlo XD

Marie16: ma che dobbiamo fare, Steve è un pochino manesco ma non è colpa sua, è che lo disegnano così... u_u"

Rivella_chan: oddio, scusa la franchezza,ma sei inquientante O_O" cosa vuoi che ci facciano con 500 sterline in    quel     senso? e tranquilla, la conoscerai presto la sorella di Edi u_ù ma quante altre cose hai da scoprire.. u_u

 

Detto ciò :3 vi auguriamo un buon proseguimento di giornata,

kiss kiss bang bang, la CMC <3

***

 

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Capitolo 13
*** This is home ***


« C O B A L A M I N »

« C O B A L A M I N »

original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

 

***

 

 

CAPITOLO XIII

- This is home -

 

STEVE: *tira un sospiro quando vede quella donna andarsene di nuovo, poi facendo spallucce poggiando i gomiti sulle ginocchia* se non altro, la mia sorellastra è adorabile! *annuendo convinto, sentendo poi l'avviso che la prossima fermata era la loro*

EDI: *gli sorride mestamente sapendo che in fondo soffriva per quella situazione anche se si sforzava di non darlo a vedere* non devi per forza fare finta anche davanti a me, eh... *poggiandogli una mano sulla spalla come a volerlo rassicurare, continuando a sorridergli*

STEVE: mh? *e si gira guardandolo, davvero interdetto* far finta di cosa? *sbattendo le palpebre*

EDI: *togliendogli la mano dalla spalla, cercando di parlargli tranquillamente per evitare che scattasse all'improvviso* io non ci credo che non t'importa niente più di tua madre, ti fa male tenerti tutto dentro, Steve...

STEVE: aaah, per quello dici... *facendo un gesto con la mano come a dire di lasciar perdere, alzandosi e prendendo le borse da sopra al portavaligie passando ad Edi la sua* diciamo che col tempo mi sono abituato *prendendo poi il fodero della chitarra e mettendolo a tracolla* del resto è inutile stare lì a rimuginare, no? *abbozzando un sorriso*

EDI: *prende la borsa dalle sue mani rimettendo anche lo zainetto sulle spalle, facendo un leggero sbuffo non sapendo che dirgli, mentre si stringe nelle spalle avviandosi all'uscita,    tanto minimo adesso che scendiamo li ribecchiamo...     guardandolo sott'occhio*

STEVE: *si avvia verso la porta per uscire dal treno controllando che Edi stesse dietro di lui* sai... *guardandolo con la coda dell'occhio* l'unica cosa che mi dispiace è che quella bambina, in fondo, m'è simpatica!

EDI: la mia fidanzatina dici? *annuendo e tirandosi dietro la valigia* hai ragione, è proprio simpatica! dev'essere una cosa di famiglia! *sorridendogli dolcemente*

STEVE: *gli annuisce, con aria seria* almeno i miei geni sono finiti in buone mani! *poi lo guarda in maniera truce, assottigliando gli occhi* la tua fidanzatina, eh?

EDI: *annuisce continuando a sorridergli in quel modo* nonchè mia prima e unica fan! *facendo spallucce*

STEVE: *santo cielo una bambina di quell'età che mi fa le scarpe! alzando gli occhi al cielo, sbuffando, poi lo guarda sempre con quell'aria, alzando un sopracciglio* muoviti va’, scendiamo!

EDI: *resta in stand-by qualche secondo come in precedenza, poi di colpo* mi sta sorgendo il dubbio che possano piacermi anche le donne! *quindi si riprende e scende dal treno, seguendo Steve*

STEVE: *incrocia le braccia guardandolo fisso mentre scende i gradini del treno, come prima cosa prendendo il pacchetto di sigarette visto che la stazione era all'aperto* ma perchè non ci tieni alla tua vita, perchè?

EDI: che ho detto? *seriamente stupito, uscendo anche lui nella stazione e rimanendogli accanto, guardandosi in giro e respirando a fondo l'aria già più pura rispetto a quella di Londra, visto che c'era molto più verde* aaaahhh, senti che bello? lascia stare le sigarette!! *allargando le braccia* caaaaaasa! *quasi canticchiando, avviandosi poi fuori dalla stazione, verso la strada, per prendere un taxi*

STEVE: lascia stare le sigarette?? *guardandolo come se avesse detto un'eresia, peggio di quella precedente, e accendosene una di tutta risposta, facendo un tiro* ho due ore di sono, ho incontrato l'unica persona che non avrei mai voluto incontrare e scoperto che la mia sorellastra è peggio di me, e non devo fumare?! te lo scordi! *annuendo, facendo un altro tiro, sospirando sollevato subito dopo*

EDI: *fa uno sbuffo dispiaciuto scuotendo la testa, allungando un braccio verso la strada per attirare l'attenzione di qualche tassista* come fai a venire in un posto del genere e fumare? *smettendo di agitarsi quando un taxi accosta, voltandosi verso di lui* i miei sono anche salutisti, ti verrà l'esaurimento, se non l'hai già...

STEVE: fumerei anche in una riserva naturale, per come sto! *annuendo, poi notando la scena* wow, in taxi?

EDI: *sorridendogli* se vuoi scalare la collina di casa mia a piedi, fai pure! ma dubito che i tuoi poveri polmoncini rattrappiti e catramosi possano farcela... *facendogli una linguaccia, senza cogliere la stranezza, lasciando le borse all'autista così che le sistemasse nel portabagagli, salendo in macchina*

STEVE: *lo guarda interdetto senza nemmeno accorgersi che l'autista del taxi gli aveva preso la borsa da mano, polmoncini rattrappiti e catramosi?* ... *facendo un altro tiro alla sigaretta, rilasciando il fumo* i miei polmoni funzionano benissimo. *annuendo* è che non ho mai preso il taxi.

EDI: ci credo, secondo me somigliano ai sacchetti dell'indifferenziata! *facendo una smorfia disgustata, in attesa che salisse* no? mai? uha! *ridendo* allora anche io sarò artefice di una tua prima volta!

STEVE: *getta la sigaretta a terra calpestando il mozzicone, scuotendo la testa affranto ma ridendo allo stesso tempo* seh, due a uno palla al centro!

EDI: *rotea gli occhi* sali, su! non ti si può dire niente, io ero serio! *incrociando le braccia al petto mentre anche l'autista tornava al posto di guida*

STEVE: *sale sedendosi accanto a lui, guardandolo fisso* ero serio anche io, eh!

EDI: *gli rivolge l'ennesima occhiata assassina della giornata, poi cambia totalmente espressione appiccicandoglisi addosso e sorridendogli mentre sbatte gli occhioni*

STEVE: *abbassa lo sguardo su di lui poggiando la propria testa sulla sua, sorridendogli* che c'è, sei felice?

EDI: *annuisce rapidamente continuando a guardarlo in quel modo, poi bisbigliandogli con aria a metà tra il malizioso e il divertito*    siccome non posso dire niente di noi ai miei, dovremo fare le cose di nascosto, che figata!!   

STEVE: *lo guarda trattenendosi una risata, parlandogli con lo stesso tono di voce* hai capito, prima le foto, poi le cose di nascosto, la verità è che sei più malato di me! *ridendo, poi parlandogli all'orecchio direttamente* che c'è, ti eccita l'idea?

EDI: *senza un minimo d'imbarazzo perchè - tanto per cambiare - non si rendeva conto*    sì!     *annuendo ancora, e avvinghiandosi lateralmente a mo' di koala*    perchè, a te no?     *sbattendo gli occhi*

STEVE: *fa una faccia non convinta, per sfottò, annuendo* però insomma, se volessi darmi un anticipo.. *in tono vago e malizioso, lanciando un'occhiata al taxista cercando di capire se guardasse o meno*

EDI: *lo imita lanciando a sua volta un'occhiata al tassista, arricciando le labbra e tornando poi a guardare lui, come in attesa di conferma e cominciando già a tendere al rossiccio*

STEVE: *una volta che si accorge che il taxista non li stava proprio calcolando porta il braccio libero ad accarezzargli la nuca tirandolo a sè, sorridendo impercettibilmente, prendendo a baciarlo piano sulle labbra*

EDI: *resta con lo sguardo puntato lateralmente per controllare la situazione, non rilassato, ma ricambiandolo stranamente senza un attimo di ritardo, poggiandogli una mano sulla nuca per avvicinarselo, quasi in simmetria coi suoi gesti*

STEVE: *prende a baciarlo con più insistenza, piacevolmente sorpreso dal fatto che stavolta l'aveva ricambiato subito, lanciando di tanto in tanto occhiate furtive al taxista, mentre con la mano  che gli aveva portato alla nuca scende piano piano lungo tutta la schiena, accarezzandogliela appena con la punta delle dita*

EDI: *gli si stringe di più contro, smettendo di controllare e anzi chiudendo del tutto gli occhi mentre lo bacia meglio, tenendogli il viso tra le mani e andandogli quasi in braccio con le gambe*

STEVE: *continua a baciarlo in quel modo e controllando di tanto in tanto, mettendogli le mani sotto la maglietta e facendogli i grattini lungo i fianchi, scostandosi poi e parlandogli direttamente all'orecchio* dico io, che te ne fai dei fan...

EDI: *scuotendo piano la testa, senza smettere di baciarlo nè riaprire gli occhi*    nie--    

TASSISTA: *che giustamente attendeva indicazioni una volta immessosi sull'unica strada principale, senza voltarsi ma con l'aria di chi ha intuito* allora, dove andiamo, eh?

EDI: *senza fare minimamente una piega, si stacca solo un attimo* in fondo alla main di St Just in Roseland... *riprendendo subito dopo a baciare il ragazzo*

STEVE: *sorride impercettibilmente ricambiando quei baci, mettendo anche l'altra mano sotto la maglia di lui tenendolo quindi abbracciato per la vita, prendendo a baciarlo lungo in collo* sono proprio curioso di vedere camera tua!

TASSISTA: caso mai vi avviso per tempo così vi ricomponete...! *dicendolo divertito come nulla fosse*

EDI: ah grazie! *ridendo fingendosi non imbarazzato ma arrossendo a morte, poi rispondendo a lui*    sono sicuro ti piacerà...     *richiudendo gli occhi e lasciandolo fare, lanciando sguardi furtivi di tanto in tanto alla strada per capire quando distassero ancora, carezzandolo piano tra i capelli con una mano*

STEVE: e questo chi è, lo stereotipo del lord inglese? *bisbigliandolo a Edi riferendosi al taxista, facendo spallucce e tirandolo più a sè, continuando ad accarezzarlo sotto la maglia, poi ridacchia* ha anche questa le stelline?

EDI: *ride piano all'uscita sul lord, poi gli annuisce rabbrividendo appena per quelle carezze*    queste sono un po' più realistiche, però...    

STEVE: *arriccia le labbra pensieroso, poggiandosi col mento sulla spalla di lui, poi in tono sarcastico* nel senso che devo aspettarmi anche un'invasione aliena?

EDI:   vedrai!     *abbracciandolo stretto e scostandoselo appena di dosso subito dopo, una volta giunti nella strada che conduceva in cima alla suddetta collina, accanto al fiume di St Just* guarda! *indicandogli dal finestrino, ma senza scendergli di dosso, una grossa villa su più piani* casa! *con gli occhi che gli brillavano*

STEVE: *si volta a guardare nel punto in cui gli aveva indicato dal finestrino, sempre tenendoselo stretto addosso, alla faccia della casa!* cioè, quella sarebbe casa tua?

EDI: sì! perchè? *vedendolo un po' perplesso* non ti piace? in effetti è un po' fuori mano... ma per il lavoro di papà era necessario, visto che non può andare a Ginevra tutti i giorni! *sorridendogli*

STEVE: *scuote la testa* no, cioè, sì, mi piace, solo che.. cioè.. *e lo guarda veramente perplesso* è grandissima, ma siete solo voi quattro?

EDI: *spiaccicandosi contro il finestrino* sì! *scendendogli poi di dosso mentre l'auto accostava nei pressi del viale d'ingresso della villa* fermi pure qui! *praticamente schizzando subito fuori trascinando letteralmente Steve per la mano appena il tassista ha parcheggiato, perdendo dieci anni di colpo per tutto l'entusiasmo che aveva in corpo, diretto al cancello*

STEVE: aspe-- *si blocca essendo trascinato da Edi* aspetta Edi, le valigie, la mia chitarra!! *bloccandosi poi davanti al cancello enorme, a bocca aperta, alla faccia della villa!*

EDI: *bussa al citofono accanto al cancello, scuotendo la testa verso di lui mentre gli sorride felice* non ti preoccupare! *rispondendo poi a una voce femminile e metallica dall'altoparlante che suonava altrettanto felice,    "Edison, amore, sei tu?"    * mamma! sì, mandi qualcuno a prendere le valigie per favore? *sorridendo ancora al ragazzo* perchè fare tanta fatica quando c'è qualcuno che può farlo per te? *facendo spallucce mentre il cancello automatico si apriva, riprendendo a tirarlo per mano verso l'ingresso della villa*

STEVE: *fa per ribattere, poi sospira ignorando una serie di battutine che gli erano passate per la testa* però sappi che se succede qualcosa alla mia chitarra ti ritengo diretto responsabile dell'incidente. *in tono fermo, guardandolo fisso e annuendo una volta sola, voltandosi verso il vialetto una volta che il cancello si era aperto*

EDI: se dovesse capitarle qualcosa, ti darò l'onore di licenziare chi l'ha rotta! *ridendo, illuminandosi poi in un sorriso enorme appena la porta di casa si apre, lasciandogli la mano e prendendo la rincorsa per saltare addosso alla mamma, un donnone che sembrava una walkiria per la stazza e i lunghi capelli biondi*

STEVE: *s'interrompe per dire quello che stava per dire, voltandosi verso la donna che doveva essere la mamma di Edi guardandola interdetto, mettendosi le mani in tasca restando fermo e distogliendo lo sguardo per qualche attimo, tirando un respiro profondo e muovendo un passo verso i due*

LUCY: amore di mamma! *abbracciando forte il figlio evidentemente felice del suo ritorno e alzandolo da terra tanto che era alta* stai bene? fatto buon viaggio? fatto colazione? avuto mal d'auto in taxi? AH! dov'è?? *rimettendo giù il figlio*

EDI: mamma, certe volte sei peggio di me a domande! sì, sì, no e no! *rispondendole in ordine come fosse abituato, andando poi verso Steve e tirandolo di nuovo per la mano* mamma, questo è Steve, il mio-- *tentennando un attimo mentre lo guarda, poi sorridendo alla donna* amico! *annuendo convinto, mentre un paio di uomini in livrea portavano le valigie in casa e pagavano il taxi*

STEVE: *alza lo sguardo verso la donna che era di poco più alta di lui, quindi le porge la mano sorridendole e cercando di apparire tranquillo anche se si sentiva un po' a disagio in quel genere di situazioni* buongiorno! io mi chiamo Steve, piacere di conoscerla!

LUCY: *squadra per un minuto buono il ragazzo da testa a piedi, assottigliando appena gli occhi, poi sorride con lo stesso identico sorriso dolce del figlio e gli stringe la mano a sua volta* io sono Lucy, la mamma di Edison, piacere di conoscerti giovanotto! *poi intrecciando le mani tra loro* scommetto che sarete affamati e stanchi dal viaggio, venite dentro, su! che ci stiamo prendendo un sacco di umidità! *facendo dietrofront con passo quasi militare, attraversando la sala d'ingresso*

EDI: *lancia un'occhiata divertita a Steve, poi bisbigliandogli mentre gli fa cenno di seguirlo dentro*    mamma ti ha già fatto il check-up!!    

STEVE: *rimane lì impalato quasi si fosse addormentato poi scuote la testa guardando Edi* dicesti che è un medico, è il suo lavoro! *annuendo una volta sola, poi seguendo la donna* però ha ragione, ad avere fame, ho fame!

LUCY: ah, gli hai parlato di me? *facendo loro strada in cucina, dove aleggiava un persistente odore di crostata al cioccolato, andando verso il forno*

EDI: *annuisce alla madre* sì! *sedendosi poi al tavolo, intrecciando le mani sul ripiano* però non sa che sei una psichiatra e che con quell'occhiata puoi già dire la sua vita, le sue opere e i suoi miracoli! *ridendo perchè, anche a questo, era abituato*

STEVE: *scosta la sedia dal tavolo sedendosi, tenendo le braccia incrociate e roteando gli occhi, sarcastico* e io che pensavo di poter bluffare! *chissà che opinione poi si sarà fatta, perchè poi per sembrare, intuitiva lo sembra!*

LUCY: ancora deve nascere il punk che riesce a bluffare con me! *ridendo bonaria, portando in tavola la crostata ancora calda di forno, andando poi a recuperare un coltello per farla a fette*

EDI: mamma... *roteando gli occhi e facendo spallucce mezzo imbarazzato verso il ragazzo, come a dire "che possiamo farci, è fatta così!"*

LUCY: non fare quella faccina rassegnata, tu! *fingendo di rimproverare il figlio, mettendosi poi a tagliare la crostata* almeno mangiate qualcosa per placare la fame, stasera ceniamo abbondante quindi per ora accontentatevi! *rivolgendosi quindi a Steve, offrendogli una fetta bella grossa* allora? com'è che vi siete conosciuti?

STEVE: *gli si illuminano praticamente gli occhi davanti a quell'offerta, ringraziandola e aspettando si freddi un po', stringendosi nelle spalle a quella domanda, esaminando diverse ipotesi sul modo di risponderle, poi con estrema naturalezza* si faceva casino in palestra così Edi era entrato convinto che il dj smettesse. *annuendo una volta sola* ovviamente non ha smesso, voleva picchiarlo e poi sono intervenuto io e l'ho portato via! *annuendo ancora, assaggiando la crostata* wow, è buonissima! *sorridendo alla donna*

EDI: *sgrana gli occhi verso il ragazzo rimanendo con la propria fetta di crostata a mezz'aria nell'atto di addentarla, volgendo poi lentamente lo sguardo verso la madre aspettandosi una qualche reazione spropositata* a dire il v--

LUCY: ...casino?! dj?! *piantando le mani sui fianchi e guardando alternatamente i due* ma ho mandato mio figlio a un nightclub o a un college?! Nathan mi sente! OH SE MI SENTE! *agitando il coltello per aria con aria che non prometteva niente di buono* e TU, giovanotto! *indicandolo con l'oggetto* che razza di ambienti frequenti, eh?

EDI: mamma ma non è niente! Era solo una festa, e c'era la musica alta, però Steve mi ha salvato! vero? *annuendo verso il ragazzo e poi verso la mamma* mi ha salvato, lui era lì per caso, per puro caso! e ce ne siamo andati subito! giusto? *tornando ad annuire a Steve* non è successo niente!

STEVE: *osserva lo scambio di battute tra i due alternando gli sguardi, annuendo come a dare ragione ad Edi, guardando l'oggetto assottigliando gli occhi quasi ci fosse abituato a quel tipo di minacce* l'importante è che non sia successo niente!

LUCY: *assottiglia gli occhi un'altra volta sul ragazzo con quell'aria indagatoria, mettendo giù il coltello dopo qualche secondo e annuendo come tranquillizzata in parte* va bene, per stavolta passi, ma solo stavolta! intesi? *girandosi poi al figlio in tono di mezzo rimprovero e mettendogli una mano sulla testa, allontanandosi subito dopo* vado a vedere tuo padre che combina, mi raccomando!

EDI: sì.. *e annuisce in silenzio, staccando pezzettini di crostata dalla propria fetta per mangiarli, tirando un sospiro e guardando Steve* scusa..

STEVE: *si trattiene dal ridere quando la mamma di Edi esce, puoi scuote la testa, ripetendo il gesto che gli aveva rivolto la madre scompigliandogli i capelli* ho capito da chi hai preso! *annuendo* no, scusa tu, non pensavo che parole come casino e dj potessero farle avere quella reazione!

EDI: è un po' molto moltissimo apprensiva, vive nel terrore che mi capiti qualcosa come se tutto il mondo cospirasse contro di me e attentasse alla mia vita! non lo capisce che la gente ha di meglio da fare! *ridendo e facendo spallucce* non lo capisce pr-- *interrompendosi poi sentendo suonare il campanello di casa, si volta un po' in giro vedendo che non arrivava nessuno, quindi si alza* vado a vedere chi è! *annuendogli e andando verso la porta, aprendola*

DIANNE: *una bellissima ragazza sui vent'anni, alta e magra, i lunghi capelli biondi raccolti in due code basse, occhiali scuri sugli occhi e chewing-gum in bocca* ah, ciao sgorbio! *evitando letteralmente il fratello* mai che i treni facciano ritardo quando serve! *andando sparata verso la cucina facendo un gran rumore con gli stivali a tacco alto*

STEVE: *annuisce ad Edi finendo di mangiare la crostata che gli aveva offerto la madre del ragazzo, perdendosi l'ingresso in scena di Dianne che incrocia in cucina, guardandola dal basso verso l'alto, alzando un sopracciglio, e questa sarebbe la sorellina che canta lirica? mi pare uscita dalla fabbrica della Mattel!*

EDI: ciao Deedee... *tirando un sospiro dispiaciuto come ogni volta che gli rivolgeva la parola, visto che quello era lo standard delle comunicazioni ed era evidente non gliene fregasse un fico secco che era stato lontano da casa per del tempo, seguendola in cucina*

DIANNE: non mi chiamare in quel modo, per te è Dianne, sono diciotto anni che te lo ripeto, ma ogni volta torni più stupido o che-- *inchiodando in mezzo alla cucina sgranando gli occhi e togliendosi gli occhiali per metterli sulla testa nel vedere Steve* e tu chi sei?!

STEVE: *censurandosi dal fare qualsiasi tipo di battuta sul pensiero di qualche secondo prima e cercando di apparire quantomeno gentile* un amico di Edi, mi chiamo Steve. *non ho mai detto il mio nome tante volte in una giornata, ho fatto il mio record personale! continuando a guardarla in quel modo*

DIANNE: *continua a fissarlo qualche attimo quasi più scandalizzata del ragazzo stesso, voltandosi per un attimo verso il fratello con odio puro negli occhi* amico TUO? questo? *indicando Steve, scuotendo la testa come non ci credesse, rivolgendogli poi un sorriso smagliante cambiando totalmente espressione* ma ciao, Steve! io sono Dianne, però puoi chiamarmi Deedee, che è come mi chiamano gli amici stretti! *annuendogli e mostrandosi carinissima*

EDI: *alza lo sguardo con aria esasperata da tutta quella situazione, senza nemmeno replicare a tono all'uscita della sorella tanto che ci aveva fatto il callo con gli anni* sì, è un mio amico del college. *e va a sedersi di nuovo dov'era*

STEVE: *segue Edi con lo sguardo, mi sa che c'aveva ragione, non lo sopporta proprio... ma perchè? sospirando silenziosamente, sorridendo forzatamente alla ragazza* Dianne va benissimo! *annuendole, per amici stretti chi intende, Ken e Malibu Stacy?*

DIANNE: *fa una mezza smorfia alla risposta, riprendendo poi a sorridergli a più non posso non calcolando minimamente il fratello, come non fosse neppure presente* come preferisci! ma dimmi qualcosa di te, mi sembri un ragazzo interessante! che fai nella vita? Da queste parti è raro incontrare qualcuno che non sia insulso e inutile! *sedendosi al tavolo accanto a Steve, sbattendo gli occhi verso di lui*

EDI: *poggia una tempia contro il pugno chiuso sospirando in silenzio, guardandoli di tanto in tanto mentre spizzica dalla fettina di crostata sovrappensiero,    non mi ha mai dato così tanta attenzione in diciotto anni interi...    *

STEVE: *guarda prima la ragazza e poi Edi, pare quasi non si sia accorto di lui! tornando di nuovo a guardare lei* studio, lavoro e suono *annuendole una volta sola* poi quando pubblicherò la mia autobiografia saprai tutto quello che vuoi sulla mia vita per niente insulsa e inutile! *ridacchiando, cercando poi di essere gentile visto che era comunque la sorella del suo "amico"* tu invece che fai?

DIANNE: *lo ascolta attentamente senza togliergli gli occhi di dosso nemmeno un secondo, entusiasmandosi ancora prima che le ponesse la domanda* suoni? davvero?

EDI: *guarda alternatamente i due mentre si scambiano domande e risposte, assumendo un'espressione triste involontariamente,    adesso lei gli dirà che sa cantare, e avranno trovato solo il primo dei mille punti in comune di cui parlare, finirà come sempre, come tutte le altre volte...    *

DIANNE: ...pensa un po', io canto! andremo sicuramente d'accordissimo! *rivolgendo poi un'occhiata acidissima al fratello* senti    coso    , ma per forza qua devi stare? perchè non vai un po' a prendere la tua roba e ti levi dalle scatole?

EDI: *riprendendosi di scatto da quel pensiero appena si sente interpellato* sto aspettando che papà venga a salutarmi, mamma era andata a chiamarlo... *tenendo lo sguardo basso per la soggezione, senza riuscire nemmeno a risponderle come avrebbe meritato*

STEVE: *fa un gesto con la mano come a realizzare, sorridendo alla ragazza* è un'ottima idea! *alzandosi e prendendo Edi, facendo per trascinarlo via* su, forza, devo andare a salvare la mia Yakuza *trascinandolo davvero, poi alla ragazza* scusaci, torniamo subito, se arrivasse tuo padre fermalo, voglio conoscere anche lui! *annuendo, facendo la strada a ritroso, tenendo Edi per il polso*

EDI: *si lascia trascinare via senza opporre resistenza nè rispondere più alla sorella che seguiva interdetta la scena, continuando a tenere lo sguardo basso mentre si allontana verso la sala d'ingresso, dove stavano i loro bagagli*

STEVE: *porta una mano ad alzargli il viso, guardandolo* hey? *e poi lo scuote un po', mettendosi davanti a lui* che c'è?

EDI: *scuote la testa e una mano davanti a lui come a dire "niente", stringendosi poi nelle spalle e facendo un sorriso forzatissimo* è che sono stupido davvero, e ogni volta spero che cambi qualcosa! ma tanto non cambia mai niente! *fingendo di ridere, facendo poi per spostarsi e prendere i bagagli da terra lì accanto*

STEVE: *lo guarda con aria interrogativa, chinandosi vicino al fodero della chitarra aprendolo un po' per controllare e poi chiudendolo, rimettendoselo a tracolla* ti riferisci a tua sorella? *e fa un'espressione un po' intristita, rimettendosi in piedi* in effetti avevi ragione, pare che davvero non scorra buon sangue..

EDI: *riabbassa gli occhi annuendo piano e restando in silenzio per un poco, poi tornando a guardarlo con aria triste pur sorridendo* hai visto? mi odia proprio! e non so nemmeno perchè...! *distogliendo lo sguardo e smettendo di sorridere per degli istanti, riprendendo poi, guardandolo*

STEVE: mhh.. *arricciando le labbra, pensieroso, mentre prende il proprio borsone da terra, guardandolo poi* ma hai mai provato a chiederglielo, le hai mai parlato di questa cosa?

EDI: parlarle? *dicendolo in tono che suonava divertito ma era tutt'altro* ma hai visto che non gliene importa niente di me? se glielo chiedessi, mi direbbe che io non mi merito niente perchè sono stupido, come ha detto ogni volta...

STEVE: *fa un gesto con la mano come a dire di non pensarci* spesso le persone non parlano per paura di confrontarsi e si rifugiano dietro frasi stupide e immotivate! *facendo spallucce, continuando a fissarlo* e poi che ti frega? devi insistere se vuoi saperlo davvero!

EDI: *scuote la testa non convinto, prendendo le proprie borse e facendo per avviarsi verso un corridoio laterale, per raggiungere camera propria* non so se voglio saperlo sul serio, magari sarebbe peggio di quel che mi dice..!

STEVE: ma almeno sarebbe la verità! *facendo spallucce, seguendolo lungo il corridoio, per quanto barbie possa essere è impossibile che una persona si comporta così senza motivo! cambiando poi discorso* ..comunque tua mamma è una forte!

EDI: sì! *sorridendo un po' di più e facendogli strada lungo un corridoio che pareva non finire mai, prendendo a salire una prima rampa di scale con un po' di difficoltà vista la valigia che si trascinava dietro* povero papà, lo sgriderà da qui all'eternità per avermi permesso di andare al college, dopo aver saputo quella cosa del festino!

STEVE: *si trattiene dal ridere, avvicinandosi a lui e aiutandolo con la valigia* beh in effetti incuteva un po' di timore... *poi come a realizzare* ma il coltello l'ha lasciato in cucina, sì?

EDI: *inchioda voltandosi lentamente verso di lui, poi scoppia a ridere* ma non lo so, non ci ho fatto caso! spero di sì! *riprendendo poi a salire, facendo un mezzo sbuffo una volta raggiunta la fine della rampa, passandosi un avambraccio sulla fronte* ora viene la parte brutta! *indicandogli con lo sguardo una rampa ancora più ripida, e molto più stretta*

STEVE: lo spero anche io, per tuo padre! *annuendo, poi fissando alternativamente Edi e l'altra rampa di scale* scusa ma camera tua dov'è, nella torre più remota del castello?

EDI: *gli annuisce senza cogliere l'ironia della domanda, poggiandosi le mani sui fianchi e rimanendo a guardare le scale* camera mia era la soffitta, e l'abbiamo riadattata! *facendosi schioccare il collo inclinando la testa di lato* io dico di mollare qui la roba e farcela portare su da qualcuno! anche perchè una volta arrivati lassù, l'ingresso non è esattamente agevole! *voltandosi a guardarlo* che dici?

STEVE: *gli annuisce senza se e ma, tenendosi però la chitarra a tracolla e guardandosi intorno, avvicinandosi poi a lui e parlandogli a voce bassa* questo significa anche che possiamo agire indisturbati..!

EDI: *sposta gli occhi lateralmente a guardarlo, allo stesso modo in cui l'aveva guardato quando aveva detto dell'«anticipo» da dargli nel taxi, poi lo prende per un polso e lo trascina quasi verso l'altra rampa*

 

***

 

 

ANGOLO RECENSIONI

CriminalMindsCorp. a rapporto<3

 

aHRRRr :D come butta? purtroppo noi ci siamo prese un po' più di tempo per aggiornare... speriamo non ci vogliate male! comunque ci siamo fatte perdonare con questo bel nuovo capitolo :P

 

Lelechan: se Steve non l'ha picchiata è per rispetto a Eva e per evitare sceneggiate alla Mario Merola (riposi in pace) anche nel treno XD

Martyz: solo sei testate? XD almeno un centinaio per farla riprendere eh sì Edi fa tenerezza quando Ve gli dice quella cosa, ma chissà...

Marie 16: Edi ha una vocina più che bella *_________* e Steve non l'ascolta perchè l'ha lasciato in un centro commerciale quand'aveva sei anni e s'è sempre disinteressata nei suoi confronti. la famiglia di Edi invece è troppo caruccia *_*

KikiDaikiri: eheh :D Steve & Edi ringraziano! e Ve (che che se ne dica in giro ) non è un assassino, perciò non l'ha uccisa (oltre che per i motivi elencati nelle risposte alle recensioni qui sopra ^^).

 

Detto ciò... vi salutiamo, ciurmaglia e speriamo che questo capitolo sia stato di vostro gradimento :3

kiss kiss bang bang, la CMC <3

 

***

 

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Capitolo 14
*** In the shadows ***


« C O B A L A M I N »

« C O B A L A M I N »

original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

 

***

 

 

CAPITOLO XIV

- In the shadows -

 

STEVE: *si trattiene dal ridere lasciandosi trascinare da lui, caspita, che effetto che gli faccio! però sorridendogli divertito* oh-oh e quello sguardo cos'era?

EDI: *sale le scale ridendo* perchè, che sguardo ho fatto? *senza mollargli il polso e salendo di fretta, raggiungendo una specie di corridoio a vicolo cieco e fermandosi*

STEVE: era uno sguardo tipo "saliamo e agiamo, muoviti!" *ridendo anche lui, fermandosi poi guardando il corridoio* perchè ti sei fermato? *guardandolo interdetto, sbattendo le palpebre*

EDI: voglio solo farti vedere la mia stanza! *esibendo l'espressione più innocente che avesse, poi indicando in alto* perchè è qua! *alzando lo sguardo e afferrando una specie di cordicella che pendeva dal soffitto aprendo la tipica botola da soffitta, con tanto di scala a scendere fino al pavimento, sorridendogli*

STEVE: *annuisce corrugando la fronte, quindi ironico* ti sto credendo proprio... *poi guarda la scala che era scesa da quella botola* caspita, è un percorso ad ostacoli...

EDI: questa è l'ultima però! *sorridendogli ancora e salendo le scale, spuntando all'interno di un'ampia stanza quadrata quasi completamente bianca e luminosa grazie alla presenza di un balcone con terrazza, senza nulla sui muri, il soffitto sgombero, con il mobilio strettamente necessario e soltanto un grande letto al centro, il pavimento in moquette blu scuro* eccoci qua! *porgendogli la mano come a dirgli di salire*

STEVE: *sale le scale anche lui, sorridendogli dolcemente, poi mettendo le mani sui fianchi e guardandosi intorno* bene bene, quindi questa è la tua vera camera!

EDI: *gli annuisce sorridendogli in silenzio, conducendolo al centro di quella stanza che pareva molto anonima rispetto a quella del college, sedendosi sul letto e facendo sedere anche lui* inizialmente non c'era nemmeno la terrazza, ce l'hanno aggiunta i miei perchè continuavo a camminare sui cornicioni!

STEVE: *si siede accanto al ragazzo dopo aver poggiato la chitarra a terra ai piedi del letto, guardandolo con gli occhi assottigliati* un giorno ti lego con quelle corde tipiche da bunjee jumping, almeno mi sento più sicuro! *annuendo serio, continuando a guardarlo con quell'aria*

EDI: *si trattiene dal ridere e lo spinge giù sul letto, facendolo stendere tenendogli due dita puntate contro il petto, parlandogli in tono vagamente malizioso* adesso ti faccio vedere una cosa che non ti aspetteresti mai...

STEVE: oooh.. *restando steso sul letto guardandolo con aria tra il finto-sorpreso e il malizioso, più malizioso a dire il vero, parlandogli con rispettivo tono di voce* l'avevo detto io che non era solo per farmi vedere la stanza!

EDI: ma infatti la stanza devo farti vedere! *annuendogli con aria mezza interrogativa lasciandolo steso e sporgendosi oltre il letto a prendere qualcosa da terra, una sorta di telecomandino, mettendosi steso a fianco a lui* siccome continuavo ad ammalarmi perchè stavo fuori anche d'inverno per guardare il cielo, *schiacciando un pulsante rosso dallo strumento, puntando verso il soffitto* ai miei diciotto anni, mamma e papà mi hanno regalato questo! *rimanendo steso a guardare il soffitto che, assieme alle pareti della stanza, da bianchi diventavano gradatamente trasparenti, rivelando alla vista un cielo azzurrissimo* forte, eh? È formato da piccoli pannelli in poliestere metallizzato riflettente che ruotano e per effetto ottico sembrano invisibili!

STEVE: *rotea gli occhi quasi deluso per quello che s'era immaginato, guardando quello spettacolo e realizzando* aaah, ecco perchè mi dicevi che le stelle c'erano, ma più realistiche! *sorridendogli e annuendo* sì, è una figata!

EDI: la parte migliore è che da fuori non si vede niente proprio perché sono riflettentu, dall’esterno… *girandosi su un fianco a guardarlo con l'altra metà di aria maliziosa che si era risparmiato prima*

STEVE: no.. che delusione... io già mi ero immaginato di finire come pornostar ripreso dai satelliti! *ridendo, stando sollevato leggermente facendo leva sui gomiti, guardandolo con aria ancora più maliziosa di quella di Edi*

EDI: *solleva un sopracciglio a metà tra lo sconcertato e il più sconcertato ancora, scoppiando poi a ridere ributtandosi sul letto, rotolandosi morto dalle risate*

STEVE: *ride anche lui, però scuotendolo con una mano poggiata sul suo fianco* ma che ridi?! era una bella fantasia!

EDI: *rimane tramortito dal troppo ridere col viso nascosto tra le braccia, a pancia in giù, scuotendo la testa perchè non riusciva a riprendersi* ma sei un depravato, che cavolo!!

STEVE: a parte che la mia era una battuta, poi *sbuffando, stendendosi del tutto e tenendo le braccia incrociate* è vero che lo sono, ma non arrivo a tanto!

EDI: *volta il viso verso di lui per guardarlo, levandosi gli occhiali per asciugarsi le lacrimucce dal troppo ridere, poi esclama* non ti credo!

STEVE: tsk... *restando in quella posizione distogliendo lo sguardo come a cercare qualche argomentazione a suo favore, poi* e poi parli proprio tu che l'altra volta stavi con la fotocamera pronto..

EDI: ma almeno io non faccio finta di non arrivare a tanto! *facendo spallucce e sorridendogli con un'inedita aria veramente poco innocente*

STEVE: non so se considerarlo o meno un punto a tuo favore! *poi voltandosi e notando l'aria che aveva, quindi gli sorride di rimando* e dimmi, ora quale pensiero strano ti sta girando per la testa?!

EDI: *lo guarda sbattendo gli occhi qualche volta, poi gli si avvicina fino ad appiccicarsi* possiamo sempre fare i filmini con la videocamera, se vuoi diventare una pornostar!

STEVE: tu... sei un piccolo pervertito che si nasconde dietro quell'aria da innocentino! *scuotendo la testa ridacchiando, avvicinandosi a lui e dandogli un bacio leggero sulle labbra*

EDI: *scuote la testa ritraendosi di pochissimo, diventando rossiccio* non è vero, dicevo così solo perchè tu ci tenevi! e poi per me non è un problema, lo sai che mi spoglio davanti a tutti senza problemi! *dicendolo senza un briciolo di malizia, incredibilmente visto il contenuto della frase, pensando di dire una cosa buona*

STEVE: *lo guarda con aria peggio che truce, assottigliando gli occhi* tu non devi spogliarti assolutamente davanti a nessun'altro!!

EDI: *lo guarda sgranando gli occhi a quell'occhiataccia, stupendosi solamente* e perchè mai? *e la cosa tragica è che lo dice convinto*

STEVE: *alza un sopracciglio, quasi infastidito ma ci è o ci fa?* perchè lo dico io!

EDI: non è una motivazione! *mettendo su pure il broncio, non tanto perchè ci tenesse realmente a spogliarsi davanti a qualcun'altro, quanto perchè non avesse avuto una risposta decente*

STEVE: *rotea gli occhi, tirando un respiro profondo, tornando a guardarlo* sì che lo è, non mi sta mica bene che ti spogli davanti a tutti!

EDI: ma non c'è niente di male, e poi mica la gente mi guarda, se è perchè sei geloso! *facendo spallucce con noncuranza*

STEVE: *lo guarda di nuovo con quell'aria truce, poi sbuffa, sempre infastidito* lo dirò anche io la prossima volta che provi a farmi una scenata per quel magnifico tatuaggio che mi farò perchè per farlo dove voglio mi spoglierò davanti alla gente!

EDI: *guardandolo fisso, enumerando sulle dita* uno, la gente ti guarda eccome! due, *incrociando le braccia al petto e girandosi dall'altra parte, offeso* e allora io mi faccio il piercing, ecco!

STEVE: *finge di non ascoltarlo, fantasticando* aaah che bello poi quando farò vedere il mio tatuaggio a tutti... che ne so, magari cambio lavoro, farò lo spogliarellista, così lo metto in mostra!

EDI: *mantenendo lo stesso atteggiamento di lui* DUE piercings! *indicandogli il numero con le dita* e poi mi faccio assumere da qualche gruppo in cerca di cantante e divento un idolo delle folle per davvero! ogni giorno con un fan diverso!

STEVE: *assottiglia di più gli occhi, intestardendosi ancora di più* e poi magari un talent scout mi trova e mi fa davvero fare la pornostar... altro che fan...!!

EDI: *si volta a guardarlo in silenzio qualche attimo, poi gli si accoccola vicino un'altra volta bisbigliandogli con una mano avanti come fosse un segreto*    ...senti Steve, la finiamo? questo gioco sta prendendo una brutta piega!

STEVE: *lo guarda con la coda dell'occhio, sospirando, girandosi su un fianco e tirandolo a sè, abbracciandolo* vabeh va, per questa volta ti perdono!

EDI: *ricambia l'abbraccio portandogli le mani alle guance e baciandolo piano sulle labbra, stranamente per iniziativa propria quasi a farsi perdonare sul serio anche se dopotutto non gli era chiara la motivazione*

STEVE: *sorride tra sè e sè a quel gesto, stringendolo di più, baciandolo a sua volta e in maniera più insistente ma staccandosi dopo qualche minuto* secondo me in questo momento tua mamma starà girando per casa con quel coltello cercandomi per farmi a fettine.

EDI: *sorride senza lasciarlo, parlandogli praticamente contro le labbra*    mia mamma in realtà non farebbe male a una mosc--    

NATHAN: *spuntando di colpo come un fungo dalla botola d'ingresso alla stanza* FIGLIOLO! mi hai fatto girare per tutta la casa cercandoti, bentornato! *un uomo sulla cinquantina, capelli ancora rossicci nonostante l'età sparati in tutte le direzioni, una sorta di Einstein formato inglese dall'aria stralunata* ah! e tu devi essere l'amico di Edison! io sono Nathan, il suo papà! *porgendo la mano al ragazzo come se non si fosse minimamente reso conto della scena, guardandosi invece in giro, sempre con la mano tesa* gli hai mostrato il soffitto a scomparsa, bravo!

STEVE: *praticamente sobbalzando, voltandosi di scatto verso l'uomo, seriamente sconvolto, ma ce ne fosse uno normale in questa famiglia, oh! scostandosi leggermente da Edi, sorridendo al padre, annuendo* sì, io invece mi chiamo Steve! *stringendo la mano a quel signore, non ne posso più di presentarmi, uno alla volta, e io poi vorrei fare la rockstar e scrivere il mio nome su stupidi fogliettini almeno milioni di volte al giorno.. seh, come no!!* eh, sì, è proprio forte questo soffitto!

EDI: *diventa rossissimo guardando altrove, morto d'imbarazzo, cercando di mimetizzarsi con la trapunta che stava sul letto, senza fare un fiato*

NATHAN: vero, eh? così forse la smetterà di passeggiare sui cornicioni, questo disgraziatello! *attirando a sè il figlio con poca delicatezza per abbracciarlo, stando accanto al letto* allora, pronto per domani, figliolo? la tua prima eclissi! ahhh, è proprio mio figlio, poco da fare! *praticamente stritolandolo, poi rivolgendosi a Steve* mi hanno riferito che porti mio figlio ai festini notturni! bravissimo! lo dicevo io che si sarebbe divertito al college, eeeehhh, i bei tempi andati...

EDI: pa'! sto soffoc-- *cercando di spostarlo senza molta riuscita, alzando lo sguardo verso l'uomo* e poi che dici?! io non vado ai festini!!

STEVE: *a questo punto non so se ha preso più dalla madre o dal padre! invece sono certo che la barbie è fuori razza, proprio! sedendosi poi sul letto a gambe incrociate, guardando il padre di Edi con aria quasi incuriosita* perchè, lei andava ai festini?

NATHAN: andarci? io li organizzavo!! *assumendo un'espressione sognante persa nel vuoto che tanto dava l'idea del figlio* era l'unico modo per sfuggire alla nomea di sfigato! aaahh, allora sì che si stava bene... sono anche stato sospeso numerose volte! *dicendolo orgoglioso, annuendosi*

EDI: io non me ne vanterei! *guardandolo storto e rimanendo spiaccicato contro il padre che ancora lo teneva stretto*

STEVE: certo che se ne deve vantare! *annuendo, serio* però un tempo sì che c'erano bei festini, c'era bella musica, ora invece è tutto più.. più.. più trash insomma!  *sospirando, sempre rivolgendosi a Nathan* ma dai! la sospesero per i festini?

NATHAN: esattamente! *sorridendogli* più e più volte, finchè non si stancarono! e fu proprio durante uno di questi festini che conobbi tua madre *parlando in tono epico al figlio* che era a Londra per lo scambio culturale... e che minigonna aveva! penso che non me la scorderò mai... anche se forse me la ricordo più corta del dovuto perchè ero un po' fatto, ma vabbè!

EDI: MA PAPA'! *scandalizzandosi ulteriormente e riuscendo finalmente a staccarsi, girandosi poi verso Steve* e tu, non dargli corda!!

STEVE: e perchè no?! *guardando Edi interdetto, poi di nuovo Nathan* certo che a Londra qualche anno fa ci si sballava un casino! *stringendosi nelle spalle* io dovevo essere 20enne nel '77, sono sprecato qua!

NATHAN: eccome! *annuendo fiero al ragazzo, ignorando i rimproveri del figlio* e pensa, io portavo i capelli per aria, tinti blu! tipo come li hai tu, ma avevo la cresta! ascoltavo i Sex Pistols, i Clash, The Jam, io! che tempi...

EDI: *rimane letteralmente pietrificato fissando il padre, voltandosi poi lentamente verso Steve* GIURO, questo non lo sapevo nemmeno io!

STEVE: *contemporaneamente a Edi si volta verso di lui con aria sconvolta, poi di scatto di nuovo verso Nathan guardandolo con aria piena d'ammirazione* la stessa musica che ascolto io!! *gasandosi quasi di più* io di solito porto gli spikes!! *annuendo* e suono anche!!

NATHAN: *rivolge a Steve la stessa espressione, felice di aver trovato un'anima affine* NO! davvero?! *esaltandosi come un ragazzino* cosa suoni? io suonavo l'elettrica da giovane! ma non sono mai riuscito a mettere su un gruppo come si deve... il mio vocalist morì investito da un bus double-deck sul più bello!

EDI: *rimane solo in silenzio sconcertato, in ginocchio sopra al letto guardando i due come fosse a una partita da tennis,    e poi quello strano sarei io, boh..    *

STEVE: io anche suono la chitarra elettrica! *annuendo di più, entusiasmato* e lui *indicando Edi e guardandolo* che lo voglia o no mi farà da vocalist! *in tono deciso, rivolgendo poi di nuovo lo sguardo a Nathan* cavoli, mi dispiace per il suo vocalist però...

NATHAN: e che dobbiamo fare, noi gliel'avevamo detto che non doveva andare in giro quando stava fatto in quel modo lì! non vide il bus e lo hanno stirato... poveretto! *facendo spallucce con nonchalance, poi guardando il figlio* e da quando tu canteresti?

EDI: da mai!! *agitando le mani e la testa per negare tutto* perchè poi il look, i fans, troppe complicazioni, non ci tengo proprio! *ricordandosi dello scambio di ripicche con Steve*

STEVE: *hai capito Nathan, e chi se lo sarebbe mai aspettato! ascoltandolo, poi rivolgendo un'occhiata a Edi ma parlando col padre* invece lo farà! *annuendo*

EDI: assolutamente no! *scuotendo ancora la testa e ridendo istericamente* non fanno per me queste cose, inoltre non voglio avere a che fare con nessun fan, MAI!

NATHAN: ma non sapevo neppure che sapessi cantare, figliolo! bello di papà, astronomo e cantante, sono orgoglioso di te! *abbracciandolo un'altra volta strettissimo e strofinandogli un pugno chiuso in testa velocemente*

STEVE: invece canta pure bene! *annuendo, coalizzandosi indirettamente col padre del ragazzo, sorridendo soddisfatto*

EDI: non è vero, non mettergli strane idee in testa, poi ci crede! *cercando di scollarsi il padre di dosso e di sottrarsi alla strofinata impuntandosi con le braccia*

DIANNE: *spuntando dalla botola d'ingresso, compare all'improvviso in camera* oh, c'è proprio la folla qua! *mettendo le mani sui fianchi e fingendo un tono allegro* mamma mi ha detto di avvisarvi che papà aveva finito al telescopio, ma evidentemente sono stata preceduta...

NATHAN: ma figliolo, è una cosa così bella, hai anche l'amico chitarrista, meglio di quest-- *interrompendosi poi nel vedere la figlia giungere* oh Dianne, finalmente ho scoperto cos'avete in comune tu e tuo fratello!

STEVE: sì che è vero, su, c'hai pure una fan!! *ridacchiando nel rispondere a Edi, voltandosi poi verso la ragazza sorridendo però per quello che aveva detto Nathan* eh, Edi me l'ha detto che anche lei canta!

DIANNE: *facendo un'espressione stranita e cominciando già a guardare schifata il fratello, intuendo* ...che cosa significherebbe "   anche    " io?

NATHAN: anche Edison sa cantare! *annuendo alla ragazza e dando forti pacche sulla schiena al figlio, con soddisfazione* finalmente abbiamo scovato un punto in comune, che sia la volta buona che riuscite ad andare un po' d'accordo?

EDI: *scuote la testa a ripetizione per tutta quella scena e quello svolgersi di eventi, immaginando per filo e per segno la reazione che avrebbe avuto la sorella* no, non è vero niente, è lei quella brava, io--

DIANNE: TU sapresti cantare? ma non farmi ridere! *ridendo, per l'appunto, con sufficienza e acidità nel tono* cos'è, cerchi di rubarmi anche questo? non ti basta già tutto quello che hai? no, lui dev'essere primo in tutto, Einstein! non ci arrivi che sei solo un povero sfigato e tutti hanno pietà di te perchè sei stupido! *girando i tacchi e andandosene di sotto di punto in bianco*

STEVE: *e questa mo chi cazzo si crede di essere?! alza un sopracciglio ascoltando la ragazza assumendo un'espressione ancora più acida e irritante di quella di lei e rivolgendole quell'occhiataccia seguendola con lo sguardo fino a quando non scende, poggiando una mano su quella di Edi quasi a volergliela stringere capendo che ci restava male per quello che la sorella gli diceva, guardando poi il signore* ...ma è sempre così?

NATHAN: DIANNE! *alzandole la voce contro in tono severissimo mentre si allontana, cambiando totalmente espressione rispetto a quella scherzosa di poco prima, rivolgendosi poi solo poco più pacatamente a Steve* scusala ragazzo, è che certe persone non sanno proprio rendersi conto delle proprie fortune, e soprattutto non sanno mai quando tacere! *poi al figlio* non ascoltarla figliolo, sai com'è fatta, no? *facendogli una carezza in testa* perchè dopo non vieni al telescopio? ho ordinato delle lenti nuove mentre non c'eri, così te le faccio provare! *seguendo infine la ragazza di sotto, con aria grave*

EDI: *annuisce silenziosamente al padre seguendolo con lo sguardo finchè non scompare oltre la botola, rimanendo poi perfettamente immobile senza muovere un muscolo nè fare un solo fiato*

STEVE: *segue il padre di Edi con lo sguardo fino a quando non scompare, poi afferra la mano del ragazzo stringendola e tirando lui a sè, abbracciandolo forte, spero che Nathan le faccia quello che non posso farle io!!*

EDI: *rimane fermo contro il ragazzo lasciandosi abbracciare, sospirando forte e continuando a tenere la testa bassa per qualche minuto, poi scostandosi appena mentre si strofina gli occhi con un braccio* stanotte stiamo comodi *cambiando argomento, senza guardarlo* questo letto qui è molto più grande di quello del college!

STEVE: *gli annuisce, alzandogli il viso portandogli una mano sotto il mento, carezzandogli il viso e dandogli un bacio leggero sulla fronte* e poi saremo sotto le stelle vere!

EDI: *gli annuisce piano sorridendogli debolmente, avvicinandosi un po' di più standogli in ginocchio di fronte e abbracciandolo stretto per il collo, come avesse voluto dirgli qualcosa di bello preferendo però un metodo più diretto e semplice per esprimerlo*

STEVE: *socchiude gli occhi, stringendolo un po' di più, accarezzandogli la schiena dolcemente* penso che tuo padre sia diventato il mio nuovo mito! *dicendolo ridacchiando, come a voler cambiare discorso per farlo distrarre*

EDI: *ride piano insieme a lui, rimanendo però ad abbracciarlo forte senza avere la minima intenzione di schiodarsi da lì* e secondo me tu sei diventato il nuovo mito suo! una specie di erede! questo spiega anche perchè mi piaci tanto tu!

STEVE: *si scosta giusto un po' tenendolo abbracciato, per guardarlo in viso, con aria divertita* ah sì, eh? ti piaccio tanto? *ridacchiando ancora* non mi aspettavo proprio che tuo padre fosse un tipo da sesso, droga e rock and roll!

EDI: certo che mi piaci tanto! *spontaneamente, annuendogli una volta sola, deciso* e nemmeno io lo sapevo, l'ho scoperto solo oggi che era punkoso come te! *alzando lo sguardo in mezza trance* questo spiega anche da dove vengono i miei attacchi da "voglio un piercing" e "voglio cambiare look"!

STEVE: *arriccia le labbra pensieroso, poi annuisce* dev'essere una cosa ereditaria, magari indirettamente senti l'influenza di tuo padre! *con aria divertita, poggiandogli le mani sui fianchi* tanto quanto?

EDI: *riabbassa lo sguardo su di lui, riflettendo* mmmh... *accopagnando poi coi gesti delle mani la spiegazione* come una mattina d'inverno che fa tanto freddo e sei sotto alla trapuntona e scopri che non si va a scuola perchè ha nevicato troppo e puoi dormire finchè vuoi!

STEVE: *lo guarda con un'espressione affranta, sospirando all'ennesimo paragone, poi sorridendogli con aria dolce a quelle che in fondo erano parole tenere* una delle cose più belle del mondo!

EDI: *gli annuisce contento di essersi spiegato bene, poi bloccandosi qualche secondo entrando stavolta totalmente in trance e portandosi un dito alle labbra* a questo punto mi chiedo come sia una mattina del genere quando vicino nel letto ci sei anche tu!

STEVE: mh.. secondo me sarebbe ancora meglio, però dovremmo provare! *annuendo, stendendosi poi sul letto e facendo stendere pure lui, mettendogli una mano in testa e scompigliandogli tutti i capelli* e ora basta fantasticare!

EDI: okei! *sorridendogli tranquillo, ormai ripreso dalla tristezza di poco prima, rimanendo a guardarlo come in attesa di qualcosa, senza minimamente preoccuparsi di tenere i capelli in anarchia*

STEVE: *scuote la testa amareggiato e come al solito fa lui la prima mossa, tenendogli le mani sulle spalle, controllando prima che non arrivasse nessuno, prendendo poi a baciarlo piano*

EDI: *sposta appena lo sguardo di lato pur ricambiandolo, parlandogli contro le labbra in maniera mezza incomprensibile*    se ti scoccia non devi farlo per forza!    

STEVE: di’ un po' *alzando un sopracciglio, continuando a baciarlo a tratti parlandogli mentre fa scendere le mani lungo i fianchi accarezzandoglieli* ti pare che mi scoccio?!

EDI: *si stringe nelle spalle, mettendo su il broncio e appiccicandosi a lui*    lo sai che non ne capisco! magari lo fai solo per farmi stare zitto e buono!    

STEVE: ma hai presente con chi stai parlando, Edi? *ridacchiando, infilandogli le mani sotto la maglia, facendolo stendere a pancia in su e mettendosi a cavalcioni sopra di lui*

EDI: *gli annuisce guardandolo con un'aria così innocente che a momenti gli spuntavano dei fiorellini roteanti attorno*    del mio amico nonchè amante Steve!     *alzando anche un indice a sottolineare il concetto*

STEVE: ...appunto! *spostando poi a baciarlo lungo il collo, quando fa queste espressioni quasi mi fa desiderare di abbracciarlo soltanto... poi guardandolo meglio, mentre gli alza la maglietta, ..naaaah!*

EDI: *lo guarda fisso fisso negli occhi lasciandogli fare quel che voleva, trattenendosi dal ridere nel vederlo tanto applicato*    a vederti, sembra tu stia pensando all'origine dell'universo!    

STEVE: credimi, *prendendo a baciarlo lungo l'addome senza togliergli la maglietta semplicemente tenendogliela alzata* se dovessi pensare a qualcosa questo non sarebbe il momento. *annuendo anche come a darsi ragione, prendendo poi a sbottonargli i pantaloni con la mano destra*

EDI: *segue i suoi movimenti con lo sguardo, concentratissimo, mordicchiandosi un angolo del labbro inferiore, alzando un poco il bacino per assecondarlo nei gesti*    ho letto che il sangue si sposta di circa il 30% più velocemente verso il basso, in situazioni come questa!     *annuendo, come a dargli ragione*

STEVE: *alza ancora un sopracciglio piantandogli la mano sinistra sulla bocca come a dirgli di stare zitto* mi sto concentrando! *e annuendo, togliendogli poi la mano da lì e tracciando una sorta di linea immaginaria lungo il corpo di Edi, tirandogli giù a metà pantaloni e intimo*

EDI: *lo guarda con gli occhioni senza più fare un fiato, e anzi giusto quello, deglutendo come a mandare giù altre eventuali parole da dire e smettendo di seguire i suoi gesti per evitare di farsi prendere dall'imbarazzo, peraltro in quella stanza che sembrava di essere all'aperto*

STEVE: *aaah, pace, silenzio, il nirvana! stendendosi sopra di lui strusciandosi addosso, cominciando di nuovo a baciarlo con insistenza seppur in maniera dolce*

EDI: *socchiude di poco gli occhi fissandolo attentamente quasi volesse memorizzarlo, passandogli piano le dita sul viso e poi nei capelli concentrandosi sul dettaglio dello strano colore iridescente che assumevano al sole là dove erano tinti, ricambiando con un po' di lentezza quel bacio per assaporarlo meglio, sorridendo impercettibilmente perchè non sapeva tanto di peperoncino così come aveva ipotizzato ma piuttosto di metallo per via dei piercings che aveva alle labbra*

STEVE: *continua così per un po', assumendo anche un'espressione più tranquilla, strofinando il proprio naso contro quello del ragazzo, facendo delicatamente scivolare le mani giù*

EDI: *solleva di nuovo il bacino per istinto a quei gesti, abbracciandolo stretto in maniera anche possessiva, schiudendo appena le labbra come a dirgli qualcosa ma rimanendo troncato da un bussare alla botola, per cui arrossisce di botto rimanendo immobile*

LUCY: piccolo? Steve? *parlando dall'altra parte della botola, senza aprirla, a voce un po' alta per farsi sentire* siete là? è tutto ok?

STEVE: *e meno male che non è un posto accessibile! scostandosi un po' da Edi, parlandogli contro le labbra* aspetta, mi affaccio io e spero che non mi uccida! *dandogli un altro bacio leggero, scostandosi definitivamente, aprendo la botola e guardando la signora* sì, siamo qui ed è tutto ok! *sorridendole anche con aria gentile*

LUCY: *non percependo alcun segno di vita da parte del figlio, squadra il ragazzo che ha di fronte con l'aria indagatoria di chi ha capito tutto, quindi tira un sospiro e mormora*    verresti un momento giù? devo parlarti, solo a te. puoi dire a Edison che il padre lo aspetta al telescopio.     *e gli sorride, tranquillamente, allontanandosi*

 

***

 

 

ANGOLO RECENSIONI

CriminalMindsCorp. a rapporto<3

 

la CMC è veramente contenta che questa storia stia riscuotendo un certo interesse -w- grazie a tutti quelli che ci supportano <3

 

Lelechan: la mamma di Edi is love <3 come la mamma di quel qualcuno u_ù eh sì Dianne non si può proprio sopportare -_-

Martyz: ma no, Edi non è un pervertito, è l'influenza di Ve xD

Marie 16: hey. Steve fa sempre cose giuste o.ò ed è della tua stessa opinione, lo disse in qualche capitolo fa, pensando qualcosa tipo "come possono odiarlo?" -w- Edi si merita solo le coccole più coccoloshe <3

Higasi: O_O" cavoli, ti abbiamo tenuta sveglia fino alle 3:20!! cobalamin power n_nV!! inutile dirti che ci fa piacere ti stia appassionando così tanto... ed eccoti accontentata con un nuovo capitolo (siamo state veloci, no? :P)! siamo anche felici che ti piacciano entrambi i personaggi, comunque sì, Ve si è accorto di Edi proprio perchè è fuori dalle righe e tanto dolce e ingenuo ^^ ben arruolata Higasi, speriamo tu recensisca anche gli altri capitoli :3

Phantome: è scritta in forma di sceneggiatura, ma siamo contente che ti piaccia :3

 

Alla prossima, ciurmaglia :3

kiss kiss bang bang, la CMC <3

 

***

 

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Capitolo 15
*** Join me in death ***


« C O B A L A M I N »

« C O B A L A M I N »

original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

 

***

 

 

CAPITOLO XV

- Join me in death -

 

LUCY: *non percependo alcun segno di vita da parte del figlio, squadra il ragazzo che ha di fronte con l'aria indagatoria di chi ha capito tutto, quindi tira un sospiro e mormora*    verresti un momento giù? devo parlarti, solo a te. puoi dire a Edison che il padre lo aspetta al telescopio.     *e gli sorride, tranquillamente, allontanandosi*

STEVE: *annuisce alla donna con aria interrogativa, speriamo che almeno abbia messo via quel coltello! quindi la guarda andare via e poi rivolge lo sguardo a Edison* tu! *avvicinandosi di nuovo a lui, abbassandogli la maglietta e dandogli un bacio sulla guancia* devi andare al telescopio da tuo padre, mentre penso che davvero non sono simpatico a tua mamma. *annuendo anche, convinto*

EDI: *sbatte gli occhi tirandosi su, guardandolo mezzo atterrito* perchè, che ti ha detto...?

STEVE: che vuole fare quattro chiacchiere con me *annuendo, aiutandolo a risistemarsi i vestiti addosso* mi toccherà fare appello al mio fascino...

EDI: *solleva un sopracciglio mezzo interdetto, poi gli dà un paio di pacche sulla spalla e si mette in piedi, aggiustandosi un poco la felpa che si era stropicciata* l'ultima volta che mi disse "dobbiamo fare quattro chiacchiere" fu quando mi presi la polmonite a dieci anni per vedere la fantomatica stella cometa della notte di Natale! *ridendo al ricordo*

STEVE: *prima ride sentendo quel racconto sulla cometa di Natale, però poi realizza* rassicurante... *borbottando tra sè e sè con fare ironico, alzandosi dal letto dove si era seduto, facendo per scendere giù* spero solo non sia armata!

EDI: vedrai che non sarà niente di preoccupante! *facendo spallucce, seguendolo di sotto e avviandosi verso la seconda rampa di scale, scendendola* secondo me vuole solo farti il terzo grado per sapere se mangio regolarmente e studio davvero come le dico! *sorridendogli dolcemente*

STEVE: allora annuirò e ti difenderò, così non ti farà nessun terzo grado! *annuendo e dicendolo con tono solenne, scendendo l'ultima rampa di scale, quindi girando verso destra* allora ci vediamo dopo! *sorridendogli alla stessa maniera*

EDI: *gli annuisce e lo saluta con la mano ricambiando ancora il sorriso come a volergli augurare buona fortuna, prendendo la direzione opposta e uscendo sul giardino attraverso un'uscita secondaria, dove lo aspettava il padre col telescopio, poco lontano dalla villa, in un punto visibile dalla veranda*

LUCY: *senza più il grembiule addosso col quale aveva cucinato tutta la mattinata, attende Steve in veranda seduta su una panca di legno tenendo le mani intrecciate sul tavolo, sorridendogli anche lei con espressione addolcita appena lo vede*

STEVE: *arriva in veranda incrociando la signora, sorridendole a sua volta e anche un po' agitato perchè si aspetta domande personali e colloqui del genere lo mettono in soggezione, all'apparenza però molto tranquillo* eccomi qui! *sorridendole ancora, volgendo poi un'occhiata al giardino di fronte alla villa dove c'erano Edi e Nathan, tornando poi a guardare la signora, standole impalato in piedi, davanti*

LUCY: *lancia anche lei un'occhiata nella stessa direzione, facendogli poi cenno di sedersi, poi con aria indulgente* ho interrotto qualcosa, eh?

STEVE: *si siede accanto alla signora guardandola poi con aria semi scandalizzata, ma che fa, la psichiatra o l'indovina?!* ...eh??

LUCY: *si trattiene dal ridere a quella reazione, continuando a rivolgergli quell'espressione* l'avevo intuito dalla prima volta che Edison mi ha parlato di te, veramente. non c'è da scandalizzarsi!

STEVE: ah.. *facendo un'inedita espressione tendente all'imbarazzato, stringendosi nelle spalle, distogliendo lo sguardo ma guardandola con la coda dell'occhio* ecco, beh.. ci sono problemi?

LUCY: *si stringe nelle spalle facendo un'espressione a metà tra il rassegnato e il consapevole* finchè tratti bene mio figlio non c'è nessun problema, certo diciotto anni sono un po' pochini per fare di queste cose, però beh... se Edison ne è felice, ben venga. *annuendogli con fare rassicurante*

STEVE: *l'ascolta veramente applicandosi, annuendole, capendo che per una mamma che sembrava iperprotettiva anche cinquant'anni sarebbero stati pochini, quindi le sorride come a volerla rassicurare a sua volta* non ho proprio alcuna intenzione di trattare male Edison, stia tranquilla!

LUCY: *abbassa lo sguardo sorridendo debolmente* è un bene questo... *annuendo piano* è che Edison è... come dire... *lanciando un'occhiata al figlio che gironzolava tutto impaziente attorno al padre che sistemava le nuove lenti al telescopio* è ingenuo, basta che qualcuno gli dimostri un poco di affetto e subito travisa tutto, restituendo dieci volte tanto.

STEVE: *le annuisce piano* sì, l'ho notato questo. *guardando nella stessa direzione della donna, ripensando anche all'episodio avuto con la bambina in treno* si affeziona subito!

LUCY: *annuisce ancora, sospirando* il problema è che spesso e volentieri non si rende conto neppure di affidarsi alle persone sbagliate, o meglio... *cercando le parole giuste per riassumere un concetto difficile* in generale, non ha la percezione del pericolo. se vuol fare una cosa la fa e basta, senza preoccuparsi delle eventuali conseguenze anche traumatiche che potrebbero insorgere dopo. non so se hai notato anche questo...

STEVE: sì, che l'ho notato! e quando ho cercato di fargli capire che stava facendo una cosa pericolosa, *riferendosi al fatto che camminava sui cornicioni o che era andato da Julian la mattina prima, sospirando, anche perchè era una cosa che in fondo preoccupava anche a lui* dice sempre "tanto non mi succede niente!"..

LUCY: è che lo crede sul serio. *sorridendo tristemente* vedi Steve, non vorrei doverti fare un discorso del genere, ma... anche se ho idea che tu sia uno di quelli che finge indifferenza piuttosto che mostrare un sentimento, sono convinta che anche tu voglia un po' di bene a mio figlio, quindi è giusto che tu sappia in che situazione ti stai imbarcando. *in tono quasi secco, visto che toccava un argomento difficile per lei stessa, guardandolo negli occhi*

STEVE: *la guarda con aria interrogativa e curiosa, assottigliando un po' gli occhi fissandola come a volerla scrutare* che discorso?

LUCY: *tira un sospiro profondo poi guardandolo* oltre al fatto che non percepisce il pericolo, avrai notato sicuramente anche altre cose... "strane", in mio figlio. non è così? *guardandolo sforzando un sorriso, più per non allarmarlo che per altro*

STEVE: *mantiene la stessa espressione di prima, annuendole, aspettando il resto del discorso*

LUCY: sembra un po' "fra le nuvole", no? sta in un mondo tutto suo, con quella sua fissazione maniacale per le stelle, lo spazio, gli alieni, a volte ancora parla con quel suo pelouche di E.T. ...  *sorridendo però dolcemente nel guardare il figlio, che da lontano insisteva perchè il padre gli permettesse di montare le lenti al telescopio* ma, soprattutto, non riesce ad esprimere bene quello che prova. spesso si inventa strane metafore e giri di parole per farsi capire, non so se l'ha mai fatto con te..?

STEVE: *le annuisce ancora, istintivamente guardando anche lui Edi seppur da lontano* un sacco di volte, una volta mi ha anche detto che sente delle cose, ma non capisce cosa sono..

LUCY: *annuisce quasi impercettibilmente* lo avevo immaginato. Ma non è colpa sua, e non è stupido, anche se molti l'hanno definito tale e lui stesso crede di esserlo anche se è bravissimo a scuola. Mio figlio è un ragazzino    speciale    ... *tirando un sospiro distogliendo lo sguardo dal giardino, e tornando a fissare gli occhi su Steve* Edison è    autistico    , Steve. Hai idea di cosa stia parlando?

STEVE: eh? *e la guarda praticamente incredulo, sgranando gli occhi* no, mi scusi, forse ho sentito male, può ripetere? *Edi è autistico?*

LUCY: *fa un sorriso triste e forzato* d'altra parte sarebbe stato ingiusto non dirtelo soltanto per paura che tu possa allontanarti da lui    prima del tempo    . *ripetendo poi scandendo meglio le parole* Edison è autistico geneticamente, è affetto da una forma aggravata di sindrome di Asperger, che gli causa tutte quelle "stranezze" che abbiamo elencato poco fa.

STEVE: *rimane praticamente di sasso, scuotendo la testa, sempre incredulo* in che senso prima del tempo? *guardando Edi da lontano come a studiarlo, poi di nuovo la signora* può spiegarmi meglio in cosa consiste la sindrome?

LUCY: *annuisce, accompagnando la spiegazione con gesti delle mani* vedi Steve, l'autismo è una forma di ritardo mentale, nella peggiore delle ipotesi ha origini genetiche e quindi comporta dei disturbi anche a livello fisico. *elencando poi sulle dita* Edison dorme male, soffre d'insonnia, è molto magro perchè è di costituzione debole essendo nato prematuro di quasi due settimane, è intollerante a molti alimenti, si fa male subito... in parole povere, è fragile. e-- *tentennando qualche istante prima di parlare, poi tirando un sospiro* e dovrebbe curarsi, ma lui non sa neppure di essere malato. abbiamo evitato di dirglielo per non complicargli ulteriormente la vita già difficile che deve condurre.

STEVE: *l'ascolta attentamente cercando di restare quantomeno lucido, aggrottando la fronte, non riuscendo però a realizzare, sconvolto quasi peggio di come lo era stato quella stessa mattina incrociando la madre* e non sarebbe meglio dirglielo invece, così capisce che non è stupido come la maggior parte delle persone gli dicono? *e poi tornando ad insistere, anche perchè era preoccupato* e cosa significa quel prima del tempo di poco fa? curarsi da cosa?

LUCY: *resta in silenzio qualche istante voltandosi di nuovo a guardare il figlio che era riuscito ad averla vinta sul padre e maneggiava una lente tutto concentrato* l'autismo, se non arginato, peggiora. Quello che adesso è scambiato per uno "stare tra le nuvole", se non curato un domani si aggraverà abbastanza da compromettere il suo contatto con la realtà. in pratica, smetterebbe di riconoscere le persone, di rispondere agli stimoli esterni, di fare ragionamenti logici. e il suo sogno, quello di diventare un astronomo, sarebbe compromesso definitivamente. Avrebbe bisogno fin da subito di cure costanti... *abbassando ora lo sguardo, stringendosi nelle spalle* ...in una clinica specializzata. *guardando il ragazzo, adesso* non qui, ma in Svizzera.

STEVE: *guarda la donna con espressione ancora più sconvolta di quella di prima, mentre il suo cuore perde un battito senza nemmeno sapere perchè, guardando Edi, poi abbassando lo sguardo e restando in silenzio, portandosi una mano a massaggiarsi le tempie come se stesse riflettendo, poi tornando a guardare la donna* proprio per questo bisogna dirglielo, no..? *in Svizzera...*

LUCY: *riabbassa lo sguardo facendo un sorriso tiratissimo, che evidentemente serviva a coprire un'enorme tristezza* non è una scelta semplice, Steve. Io e Nathan siamo di fronte a un bivio... *scuotendo appena la testa* lasciare che prosegua i suoi studi ignaro e con una persona che sembra volergli bene abbastanza da farlo sorridere, ma al contempo vedendolo peggiorare senza rimedio, *facendo una brevissima pausa* oppure strapparlo dal suo mondo e procurargli male dicendogli la verità, sapendo che qualsiasi cura e qualsiasi sforzo non gli permetteranno comunque di-- *portandosi una mano alla bocca e tenendo gli occhi, resi lucidi, bassi verso il tavolo*

STEVE: *deglutisce, ascoltandola ancora più sconvolto, stringendosi nelle spalle, cercando di scacciare in tutti i modi i brutti pensieri che gli passavano per la testa per quegli attimi di tensione da cui era stato assalito resi ancora più lunghi da quella suspence* ...di?

LUCY: *rialza lo sguardo verso il ragazzo, poggiandogli una mano sul braccio e sorridendogli debolmente con gli occhi lucidissimi* qualsiasi mutazione genetica accorcia la vita di chi ne è affetto, Steve. E in particolare, l'autismo l'accorcia... di molto. *e deglutisce* il fatto che quasi non esistano studi scientifici sull'autismo in età adulta, fa riflettere... *tirando poi un sospiro e voltandosi a guardare il figlio, il viso tiratissimo in un'espressione disperata, malcelata*

STEVE: *resta pietrificato, senza emettere un fiato, con lo sguardo basso e le mani a reggersi la testa, senza sapere esattamente che cosa pensare per diversi minuti, poi* come si sentirebbe se Edison tutto d'un tratto smettesse di riconoscerla? *scuotendo la testa ancora incredulo* se continuasse a non curarsi e dovesse smettere di rispondere agli stimoli, non riuscirebbe nemmeno a realizzare il sogno per il quale ha studiato e sta studiando da una vita intera... sarebbe come negargli una sola e unica possibilità di vivere normalmente...

LUCY: secondo te Edison sarebbe in grado di accettare una cosa simile? a diciotto anni, che è poco più di un ragazzino? *guardando Steve e scuotendo la testa* tu come ti sentiresti se scoprissi all'improvviso di non avere tutta la vita davanti, ma solo una minima parte di essa, e che tutti gli sforzi che hai impiegato per realizzare il tuo sogno al 90% sono stati vani, perchè con ogni probabilità nemmeno avrai il    tempo    , di realizzarlo? *fissandolo negli occhi coi propri che a stento trattenevano le lacrime* per quale motivo secondo te ho ceduto alle insistenze sue e di suo padre affinchè frequentasse un college lontano da casa, convivendo ogni giorno col terrore che possa capitargli qualcosa? *asciugandosi una singola lacrima che le era scivolata giù dalla guancia, col dorso della mano* per dargli almeno un'illusione di normalità, perchè non ha fatto niente di male per meritarsi un inferno simile. lo capisci questo?

STEVE: *continua ad ascoltare la donna, distogliendo lo sguardo da quello di lei e socchiudendo gli occhi cercando di realizzare tutta quella storia in silenzio, annuendole piano come a rispondere alla domanda*

LUCY: *fa una breve pausa rimanendo a guardare il ragazzo, poi tiene lo sguardo basso a sua volta e prosegue in tono flebile* e poi, non so come lui si comporti con te, ma ho il dovere di avvisarti che tende a ingigantire i sentimenti e l'attaccamento per le persone. qualsiasi genere di persona, e in qualsiasi momento…

STEVE: *la guarda con la coda dell'occhio, tenendo sempre quell'espressione, avendo capito perfettamente l'esempio vivendo quella situazione in prima persona e anche ricordandosi di Eva, ma volendo capire ancora meglio* in che senso?

LUCY: nel senso che.. *tentennando come a voler cercare le parole, poi guardandolo come in intesa* io non metto in dubbio che tu sia un bravo ragazzo, ok? peraltro mi ricordi molto mio marito alla tua età, quindi mi ispiri fiducia a pelle. voglio dare per scontato che tu non approfitti delle debolezze di mio figlio, ma purtroppo... *tirando un sospiro* molti tendevano a farlo. abbiamo provato già una volta, quando Edison aveva 7 anni, a lasciargli frequentare la scuola sperando uscisse un po' dallo stato di sociopatia in cui versava, ma il risultato fu disastroso. *in tono fermo e secco, senza neppure guardarlo* non voglio scendere nei particolari, sappi solo che alcuni ragazzini più grandi si divertivano a fargli fare    certe cose    , approfittando del fatto che non avrebbe mai "capito". per fortuna sembra aver rimosso per il trauma, anche se di tanto in tanto ha incubi su quegli eventi...

STEVE: EH? *e si gira a guardare la donna in un certo senso quasi sconvolto, rendendosi conto di aver per un attimo urlato ma non dando importanza al fatto, alzando un sopracciglio capendo perfettamente a cosa si riferiva la donna con le parole "certe cose", guardando solo per un secondo Edi che s'aggrappava al padre, tornando a fissare la donna* non mi ha detto cosa sogna, però mi disse che ha gli incubi quasi ogni notte..

LUCY: *gli sorride appena intenerita dal fatto che sembrava esserci comunque un legame abbastanza stretto tra i due, visto che il figlio riusciva a parlargli e confidargli questo genere di cose su cui generalmente era chiusissimo* anche se immagino che si comporterà come fossero primissime volte per lui... *guardandolo negli occhi, quasi a volergli trasmettere il senso di preoccupazione materno all'idea che facesse determinate cose e volesse essere confortata*

STEVE: *le annuisce quasi istintivamente a quello che aveva detto ricordandosi di qualche notte prima, capendo però quello sguardo che le aveva rivolto la signora, sorridendole debolmente come a volerla rassicurare*  comunque non si preoccupi, io non ho intenzione di approfittarmene... *scuotendo la testa piano come a voler sottolineare il concetto*

LUCY: *gli annuisce piano, poi aggiunge a voce bassa vedendo il figlio che si avvicinava a loro con qualcosa in mano come un grosso sasso*    nel frattempo vedremo di decidere sul da farsi... in ogni caso, sono felice che ti abbia incontrato.     *sorridendogli dolcemente*

EDI: guardate qua!! *sprizzando come al solito entusiasmo da tutti i pori, mettendo con poca delicatezza una pietra nero-rossiccia sul tavolo di legno della veranda e piazzandosi tra i due sulla panca dopo aver scavalcato Steve*

STEVE: *fa per rispondere alla madre del ragazzo ma viene interrotto dal rumore della pietra che Edi aveva poggiato sul tavolo, scostandosi un po' per fargli spazio sulla panchina, guardando alternativamente Edi e il masso, interdetto* e questo da dov'è uscito?!

EDI: sssshhh! *mettendosi un dito davanti alle labbra per dirgli di fare silenzio, come se lui prima non avesse urlato, parlando poi sottovoce spostando la pietra al centro del tavolo tenendola con le due mani e poggiando il mento sul ripiano, scrutandola applicatissimo*    è un meteorite che papà ha portato da Ginevra per studiarlo! potrebbero esserci chissà quali microscopiche forme aliene qui dentro!    

LUCY: *si trattiene dal ridere perchè nonostante lo conoscesse da nove mesi prima di nascere era pur sempre una continua sorpresa anche per lei, alternando lo sguardo tra il figlio, l'altro ragazzo e quella pietra che sembrava anonima ma per lui era tanto importante*

STEVE: *mantiene quell'espressione, prendendo a massaggiarsi le tempie, poi parlando a bassa voce anche lui, fissando alternativamente Edi e la pietra* e perchè parli a bassa voce, hai paura che ti sentono??

EDI: *lo guarda come se avesse fatto una domanda stupida*    non voglio spaventarli!     *avvicinandosi la pietra senza alzarla dal tavolo*    devo farmeli amici!    

LUCY: *scuote la testa divertita passando una mano tra i capelli del figlio scompigliandoglieli, parlando poi anche lei a bassa voce*    vado a controllare che quella belva di tua sorella non stia licenziando nessuno, mi raccomando non fatevi rapire dai batteri alieni!    

STEVE: *restando con un sopracciglio alzato* ma non si sentiranno un poco osservati?

EDI: *arriccia le labbra voltandosi a guardarlo non convinto*    secondo te dovrei lasciarli da soli?     *serissimo, e ostinandosi a parlare sottovoce*

STEVE: *lo guarda ancora interdetto, ma annuendogli* penso che tu stia invadendo la loro privacy!

EDI:    ah!     *rimanendoci un po' male perchè l'aveva naturalmente preso sul serio, quindi prende il sasso e lo sposta un po' di lato, mettendosi anche più vicino al ragazzo, rimanendo a guardarlo da lontano*

STEVE: *si trattiene dal ridere a quella scena, scuotendo la testa con aria affranta, cingendolo con un braccio e poggiando il mento sulla testa di Edi* e poverini, magari sono timidi e si vergognavano se continuavi a fissarli!

EDI: *annuisce alzando lo sguardo verso di lui*    quando si sentiranno pronti usciranno, non ho mica fretta, li posso aspettare finchè pare a loro!    

STEVE: *all'ascoltare quelle ultime parole viene pervaso da una sensazione di tristezza, tirandolo un po' di più a sè, parlandogli con tono relativo al suo stato d'animo* però così pare un agguato..

EDI: *ci pensa su qualche attimo, poi tira di nuovo il sasso a sè bisbigliandoci contro*    hey, io non voglio mettervi fretta, fate con comodo, però poi quando ve la sentirete fatemi sapere, eh! che ci tengo!     *annuendosi e rimettendolo sul tavolo* ecco, spero che abbiano capito quello che ho detto! *voltandosi di nuovo a guardare il ragazzo e spegnendo l'aria dolce nel vederlo con quell'espressione* qualcosa non va...?

STEVE: *lo segue in tutto quel susseguirsi di azioni con aria mista tra la dolce e la triste, poi ascolta la domanda e scuote la testa, sorridendogli* è tutto ok! *e annuendogli* pensa, tua mamma non m'ha nemmeno ucciso!

EDI: *si gira un po' così da stargli di fronte, sorridendogli di nuovo* cosa doveva dirti? *incuriosito*

STEVE: *tossisce come a scandirsi la voce, poi con aria da finto-saputello e col dito alzato come a sottolineare il concetto* in base alla legge sulla protezione dei dati personali, non sono incline a raccogliere la tua richiesta! *annuendo anche come a darsi ragione, alzandosi poi dalla panchina dopo avergli accarezzato la testa, stiracchiandosi*

EDI: ma! *rimanendoci malissimo e imbronciandosi* lo voglio sapere, che razza di amico sei, in combutta con mia madre! PAAAAAAAAAAAAAA'! *chiedendo soccorsi al padre* di' a Steve che deve dirmelo! *senza neppure specificare cosa*

NATHAN: *che era in procinto di tornare, poggiando tre libri sul tavolo e degli attrezzi da lavoro* Steve, diglielo, non è carino non dirglielo! *annuendo senza manco chiedersi cosa, andando a recuperare la pietra*

STEVE: *fissa prima Edi, poi Nathan, del resto, tale padre, tale figlio...  poi sbuffa* parlerò solo in presenza del mio avvocato!

EDI: uffa! *alzandosi e incrociando le braccia al petto* lui ha segreti con tutti, anche con la mia fidanzata! non è giusto!

NATHAN: hai una fidanzata? *guardando stranito il figlio* oddìo bello di papà, e io che ero convinto che fossi gay e voi due steste insieme! *grattandosi una tempia con un dito*

STEVE: *guarda scioccato Nathan, mettendosi le mani in tasca e tirando un respiro profondo, tutti della stessa bandiera in questa casa!!*

EDI: PA'! *rivolgendogli un'occhiata assassina e diventando color porpora, gli piazza in mano tutto quello che aveva lasciato sul tavolo e lo spinge dentro casa guardando Steve imbarazzatissimo* scusalo, ha preso un po' troppo sole in giardino da stamattina! *annuendo e scaraventandolo in casa senza pietà*

NATHAN: ma mi sembravate così carini assieme! pensa che quando ero giovane anche io una volt-- *rimanendo interrotto dal figlio che gli aveva sbattuto la porta dietro lasciandolo dentro*

STEVE: NO!! *ridendo però per quella scena, poi guardando Edi con tono lamentoso* ma io volevo sentire quello che stava raccontando!! *sedendosi di nuovo sulla panchina senza troppa delicatezza, guardando il cielo e facendogli cenno di avvicinarsi*

EDI: poi te lo farai raccontare quando non sono presente! *ridendo pur essendo mezzo scandalizzato non osando pensare cosa mai il padre avesse da dire, avvicinandoglisi poi e rimanendo in piedi davanti a lui guardandolo*

STEVE: *gli sorride con aria tenera nel vederlo ridere, allargando le braccia e tendendole verso di lui come a dirgli di abbracciarlo*

EDI: *gli sorride tutto contento per il gesto che non si aspettava e gli salta letteralmente addosso spiaccicandoglisi contro e abbracciandolo stretto, standogli seduto sulle gambe e facendo versetti sottovoce mentre gli fa le fusa*

STEVE: *sorride tra sè e sè abbracciandolo stretto anche per non farlo cadere, dandogli un bacino leggero sulla fronte* tua mamma mi ha detto che le ricordo tuo padre alla mia età!

EDI: ah ecco! al posto tuo mi preoccuperei visto il soggetto! *ridendo ancora e tenendolo stretto a sua volta* e che ci voleva a dirmelo? chissà che credevo vi foste detti!

STEVE: *si scosta un po' sempre tenendolo a quel modo, per guardarlo meglio* io penso che tuo padre sia un grande! *annuendo, prendendo quasi inconsciamente ad accarezzargli la schiena*

EDI: è scemo come me! *sorridendogli tutto contento come se la cosa non lo riguardasse, anche con una certa fierezza* e poi gli devo tantissimo, è solo grazie a lui se sono riuscito ad andare al college e se farò l'astronomo! *dicendolo sognante con gli occhi che gli brillavano*

STEVE: *"che tutti gli sforzi che hai impiegato per realizzare il tuo sogno al 90% sono stati vani, perchè con ogni probabilità nemmeno avrai il    tempo    , di realizzarlo?" e di tutta risposta lo stringe di più, avvertendo di nuovo quella sensazione di tristezza* perchè solo grazie a lui? tua mamma non voleva?

EDI: *scuote un poco la testa, poi fa spallucce mentre lo abbraccia di nuovo stretto istintivamente perchè l'aveva fatto lui* mamma vorrebbe che non mi muovessi mai di casa perchè mi potrebbe capitare qualcosa, ma non ce la faccio proprio a stare rinchiuso io, voglio esplorare, scoprire, vedere cose nuove! e poi da grande voglio viaggiare anche! non sono mai nemmeno andato via dall'Inghilterra! *dicendolo anche mezzo imbarazzato, poi piantandogli un dito in fronte con decisione* e TU *sorridendogli* verrai con me! *annuendosi*

STEVE: *socchiude gli occhi avvertendo quella sensazione crescere dentro di lui, continuando a carezzarlo piano lungo la schiena, poggiando la propria testa su quella di Edi* io invece sono andato in Scozia, una volta! *annuendo, dandogli un bacio sulla testa tenendo le labbra poggiate lì* dove vuoi che ti porti?

EDI: *scostandosi per guardarlo con gli occhioni spalancati* forte!! il mostro l'hai visto, eh? eh? *senza poi dargli tempo di rispondere, tirando fuori una puntina di lingua mentre enumera sulle dita e guarda verso l'alto* allora, voglio andare negli Stati Uniti e vedere l'area 51! e in Perù a vedere i cerchi nel grano a Nazca... e in Florida a Cape Canaveral a vedere un lancio dal vivo! *annuendogli* ma il posto dove più desidero andare... *facendo una pausa come a creare suspense* ...è su Plutone per farmi analizzare quando avrò tirato le cuoia! *ridendo*

STEVE: *tira un respiro profondo, scuotendo la testa amareggiato* certo, sono intimo amico del mostro di Loch Ness io.. *guardandolo poi con aria divertita* sì, gli USA mi hanno sempre attratto, penso che lì ti ci porterò! *annuendo tra sè e sè*

EDI: EVVAI! *stringendo le mani a pugno e alzandole per aria in segno di vittoria, poi poggiandogli le braccia attorno al collo e tenendosi le mani* mamma mi ha detto di recente al telefono che forse prossimamente andiamo a Ginevra, penso a trovare i nostri parenti che sono di lì! *annuendogli* la Svizzera dev'essere bella, potresti venire anche tu!

STEVE: *"Avrebbe bisogno fin da subito di cure costanti in una clinica specializzata. non qui, ma in Svizzera." stringendosi nelle spalle sempre con quell'aria, ma continuando a tenerlo abbracciato con aria quasi possessiva* non ci sono mai andato in Svizzera, ma vedere posti nuovi è sempre bello!

EDI: voglio che vieni con me! *sorridendogli e annuendo convinto* e poi fanno la cioccolata buonaaaaah... *alzando la testa e fingendo di sbavare con la lingua di fuori*

STEVE: *gli sorride debolmente, poggiandogli una mano sulla pancia* che diciamocelo, non ti farebbe mica male!

EDI: *si guarda addosso alzandosi la felpa manco non sapesse com'è che era fatto* è che non posso mangiare un sacco di cose... *poi illuminandosi di colpo rimanendo in quella posizione* AH! sai una volta ho mangiato carne di vitello e ho vomitato per 5 ore e mezza di fila?! *dicendolo divertito*

STEVE: *prima lo guarda con aria preoccupata, poi rotea gli occhi* io non me ne vanterei, eh! *accarezzandogli la pancia* ma sei pelle e ossa, sfido io che poi subito ti fai male!

EDI: ma tanto ho te che mi proteggi! *sorridendogli dolcemente e dicendolo con assoluta spontaneità, spostando poi lo sguardo a un taxi che passava rumorosamente lungo la strada davanti casa seguito da un camion telonato, diretti lungo la fine della strada, facendo un'espressione stupita verso il ragazzo*

STEVE: *gli annuisce come a rispondergli a quello che aveva detto, guardando prima il taxi, poi il camion telonato* io avanzo l'ipotesi che siano dei nuovi vici-- *bloccandosi nel vedere sbucare fuori dalla porta del taxi che si era fermato, la stessa bambina incontrata in treno*

EDI: *fa la stessa identica espressione del ragazzo nel vedere Eva, la bambina del treno, rimanendo totalmente irrigidito in braccio a lui per lo sconcerto* quella bambina... somiglia un sacco alla tua sorellina... o sono io che ho perso qualche altra diottria? *in tono cauto*

STEVE: se tu hai perso qualche altra diottria io devo avere le allucinazioni! *praticamente ancora più sconvolto di Edi, continuando a tenerlo stretto, notando che la bambina scendendo dal taxi vi aveva trascinato fuori anche la madre tenendola per mano* ditemi che non è vero...

 

 

 

***

 

 

ANGOLO RECENSIONI

CriminalMindsCorp. a rapporto<3

 

Prima di tutto, vorremmo ringraziare le nuove persone che hanno aggiunto questa storia tra le seguite e le preferite <3 e ci auguriamo di leggere presto i vostri commenti >w< e poi vorremmo anche ringraziare le persone che continuano a recensirci çWç grazie ragazze <3

 

Lelechan: beh Nathan è un mito per tutti noi u.u e ora hai scoperto che voleva Lucy da Steve ._.

Martyz: come ho detto a Lelè, Nathan è un mito *_* un esempio da seguire!! e quella Dianne.. mamma mia ._. non ne parliamo, non se ne scendeva proprio >.> e sei stata accontentata con un rapido aggiornamento u_u

Marie16: ..come hai potuto notare, sì, la mamma ha capito tutto XD anche se .__________. poverino il piccolo Edi...

Higasi: si sa, i genitori sono nati per apparire come funghi nei momenti meno opportuni u_u e come hai potuto vedere, era un pochino più serio il motivo di quella chiacchierata... e questo in fondo è stato anche un modo per farlo sentire gradito e apprezzato, no? (: gli dà fiducia! per quanto riguarda Dianne, presto scoprirai tutto quello che c'è da sapere u.u e siamo anche contente che non ti toglieremo dalle scatole perchè ci fanno un sacco piacere le tue chilometriche recensioni <3

 

See ya soon, people :3

kiss kiss bang bang, la CMC <3

 

PS. Sasso rocks! X°

***

 

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Capitolo 16
*** Another brick in the wall ***


« C O B A L A M I N »

« C O B A L A M I N »

original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

 

***

 

 

CAPITOLO XVI

- Another brick in the wall -

 

NATHAN: oh ragazzi! *piombando all'improvviso in veranda, rimanendo a guardarli qualche istante* l'avevo detto io! *poi indicando fuori al cancello* sono arrivati i nuovi vicini, mi ero scordato di avvisarvi, ci avevano avvisato sarebbero arrivati oggi! perchè non andiamo a presentarci? DIANNE, SCENDI! LUCY! *chiamando a raccolta tutta la famiglia urlando con poca discrezione dentro casa*

EDI: *deglutisce scendendo di dosso al ragazzo e giocherellando nervosamente con una manica della felpa* mi sa che li conosciamo già, pa'...

STEVE: *rimane praticamente immobile e senza fare un fiato nell'osservare la bambina che tirava la mamma e lasciandola le girava intorno tutta sorridente, il karma deve avercela pesantemente con me...*

NATHAN: come sarebbe? *dirigendosi verso il cancello senza attendere risposta, sbracciandosi* benvenuti a St Just! *guardando poi meglio* anzi, benvenutE! Andato bene il viaggio? io sono Nathan Halley! *prendendo la mano della donna e stringendogliela per salutarla*

EDI: *lancia un'occhiata a Steve rivolgendo poi lo sguardo alla madre che sopraggiungeva* mamma, penso ci sia... come dire... un    problemino    ...

LUCY: *sbatte gli occhi verso il figlio, poi vedendo l'espressione affranta di Steve* che succede?

STEVE: *rimane impietrito nell'osservare tutta la scena, non riuscendo nemmeno a spiaccicare parola, mentre veniva riconosciuto da quella bambina che gli rivolge un sorriso di quelli più spontanei che ci siano, non è possibile, no... tra tutti i posti del mondo perchè qui? non sia mai detto che mi venga dato un attimo di pace.. non... ce la faccio più*

MICHELLE: *che è la madre della bambina e di Steve, stringe la mano a Nathan a sua volta, sorridendogli, senza notare il figlio, mentre tiene la figlia con l'altra mano* sì, il viaggio è andato benissimo, grazie! e grazie anche per l'accoglienza, noi siamo Michelle e Eva Meyers!

EVA: *che rivolge uno sguardo intimidito a Nathan mentre salutava la madre appunto sorride a Steve, osservando che c'era anche Edi* Steve!! Edison!! *e sorride tutta contenta, salutandoli con la mano mentre la mamma la teneva con l'altra per non farla scappare*

EDI: *si avvicina alla mamma bisbigliandole a voce più o meno bassa* quella signora è la mamma di Steve, e non sono tanto in buoni rapporti, diciamo così... li abbiamo incontrati oggi in treno e non si vedevano da anni... *interrompendosi poi nel salutare con un sorriso e con la mano la bambina*

LUCY: *sgrana gli occhi a quella spiegazione incredula, perchè effettivamente la coincidenza lasciava allibiti, guardando qualche istante Steve che era evidentemente tesissimo, avviandosi quindi verso la signora* e io sono sua moglie, Lucy! diamoci del tu, no? benvenute! *rivolgendosi poi a Eva* che bella bimba! *infine di nuovo alla madre, in tono più basso* mio figlio Edison mi ha detto che vi siete già incontrati in treno, stamattina. *come a voler preparare il terreno*

EVA: *riuscendosi a liberare dalla presa della mamma, si avvicina a Edi abbracciandolo fortissimo dopo essergli saltata addosso* che bello, che bello, che bello, io mi ero intristita tantissimo pensando che chissà quando ti avrei rivisto!

STEVE: *sorride tra sè e sè debolmente nell'osservare la sua sorellina, ma se ha il mio stesso cognome, significa che...*

MICHELLE: *che chiacchierava con Nathan* tra un po' arriverà anche mio marito, stava sbrigando delle faccend-- *bloccandosi per l'arrivo della signora, salutandola a sua volta e sorridendole di rimando, con gentilezza, poi sgranando gli occhi per quella frase* e cosa le ha detto?

EDI: *abbraccia stretta la bambina tenendola in braccio* invece, hai visto? solo poche ore di separazione! *sorridendole, poi rivolge uno sguardo scandalizzato a Steve nel sentire parlare del "marito che doveva arrivare"* oh mamma...

LUCY: *distoglie un attimo lo sguardo come a cercare le parole, poi abbassando ancora la voce e rivolgendo lo sguardo ai due ragazzi con la bambina* è che tuo figlio è amico del mio, Michelle, ed è ospite da noi in questi giorni...

STEVE: *perchè.. perchè? ancora scosso da tutto quell'ambaradan di notizie shock che aveva ricevuto in nemmeno mezza giornata, poggiandosi con le spalle al muro quasi a cercare sostegno, ditemi che almeno non è ancora quel bastardo..*

EVA: *gli annuisce contenta, tenendolo ancora stretto* che bello, così conosci anche il mio papà!!

MICHELLE: ah. *e praticamente sbianca alla notizia, realizzando solo in un secondo momento che Steve era di fronte a lei anche se in lontananza* forse è meglio che vada, non vorrei creare casini... *sorridendo alla donna, poi rivolgendosi alla figlia* Eva, vieni qui!

NATHAN: *segue il dialogo tra le due come fosse un match di ping pong, quindi interviene - a sproposito - anche perchè proprio non concepiva che tra genitori e figli non ci fosse un rapporto di enorme affetto* ma non c'è miglior modo per risolvere le questioni che parlarsi! restate a cena, no? anche tuo marito, tanto mia moglie cucina per un esercito!

LUCY: Nathan tesoro non so se-- *riflettendo sul fatto che ormai la frittata era fatta, e certo per il ragazzo sarebbe stato peggio assistere a un'ennesima scena di indifferenza nei suoi confronti, quindi proseguendo a bassa voce* magari se trascorrete del tempo insieme le cose potrebbero sistemarsi un poco o almeno chiarirsi, no...? non è bello che fra genitori e figli ci sia tutto questo gelo.

EDI: eh, mi farebbe piacere Eva! *mettendola poi giù ma tenendole la mano quando la mamma la chiama, facendo per riaccompagnarla verso di lei ma andando pianissimo come fosse poco convinto, guardando Steve in quello stato*

STEVE: * NO! osserva tutta quella scena scandalizzato man mano da tutto quello scambio di battute, NO!! stringendosi nelle spalle, con le mani in tasca*

MICHELLE: *ringrazia Edi sorridendogli per avergli riportato la figlia, poi abbassa lo sguardo nel parlare alla donna* non so se è una buona idea, è che-- *venendo interrotta dall'entrata in scena del marito*

DAVID: *il marito di Michelle e padre di Steve, dal quale il ragazzo aveva preso non poco, piomba sorridente abbracciando con un braccio la moglie, sorridendo ai vicini di casa, porgendo loro una mano* buon pomeriggio! vedo che avete fatto già conoscenza... io sono David, scusatemi per il ritardo! *sorridendo in maniera cordiale*

LUCY: *assume un'espressione interdetta alla scena, non sapendo come comportarsi vista la situazione con Steve, quindi stringe la mano anche al marito della nuova vicina mettendo su l'aria più gentile che potesse per onorare l'accoglienza* io sono Lucy, lui è mio marito Nathan, e lui mio figlio Edison, benvenuti! volete accomodarvi, così magari stiamo più comodi e riesco a presentarvi anche Dianne? *facendo loro strada verso casa, e rivolgendo poi un'occhiata al figlio*    venite un attimo tu e Steve in cucina?     *e va*

EDI: *annuisce solamente alla madre sperando che avesse avuto una qualche miracolosa idea per risolvere tutto, facendo poi per tornare da Steve che era un stato tra il catatonico e il disperato*

DAVID: *sorride alla signora, seguendo Nathan che portava lui e la propria famiglia verso la stanza da pranzo, ignorando totalmente la presenza di Steve, con in braccio la bambina* certo che qui si respira tutta un'altra aria!

STEVE: *segue i movimenti di quell'uomo con la coda dell'occhio come se stesse progettando chissà quale piano diabolico per toglierlo di mezzo, sentendosi come se un autocarro di almeno dieci tonnellate l'avesse investito, notando poi Edi che gli si avvicinava* e io che pensavo che alla stazione era finito tutto...

EDI: *lo osserva intristito*    forse sarebbe stato meglio se non ti avessi chiesto di venire qui, sta diventando un incubo per te...     *abbassando il tono finchè gli altri non fossero entrati in casa e lo sguardo, senza sapere che dirgli per tirarlo su da tutto quello che gli capitava* mamma ci vuole un attimo in cucina da lei, andiamo?

STEVE: *scuote piano la testa, sfilandosi una mano dalla tasca e portandogliela sotto il mento per fargli alzare lo sguardo* non dire stupidaggini, non c'entra niente il fatto che sono venuto qui, probabilmente mi sarebbero piombati davanti anche in Borneo! *e tira un respiro profondo, annuendo come a rispondergli, seguendolo fino in cucina*

LUCY: *andando loro incontro mentre Nathan intratteneva gli ospiti in salotto, li porta in cucina piazzandosi poi di fronte a loro, con le mani sui fianchi e l'aria accigliata* allora? *guardando il figlio, poi Steve* qualcuno mi spieghi la faccenda in breve, prima che avvenga l'apocalisse.

STEVE: *cerca nel minor tempo possibile di organizzare un discorso cercando di essere diplomatico, ma poi fa spallucce e con tono di voce da suonare quasi distaccato anche se non lo era affatto* quella donna *riferendosi alla madre* sedici anni fa, mi ha piantato in asso in un centro commerciale. *annuendo una volta sola*

LUCY: *sgrana gli occhi rimanendo per il resto totalmente immobile, quindi sposta per un attimo lo sguardo sul figlio che la guardava sott'occhio, infine fissa di nuovo Steve* e tuo padre...?

STEVE: *si stringe nelle spalle perdendosi in mille flashback relativi a quell'uomo sentendosi la testa girare pesantemente, poi chiudendo gli occhi e tirando un respiro profondo* mi portava in certi locali strani e fu anche arrestato.

EDI: *si volta a guardarlo più scioccato della madre,    locali strani? arrestato?    , poi guarda la donna*

LUCY: *tira un sospiro distogliendo lo sguardo da entrambi, incrociando le braccia al petto come riflettesse, poi con aria dispiaciuta verso Steve* se preferisci non incontrarli affatto lo capisco, ma non mi sembra neppure giusto che tu debba soffrire in questo modo ogni volta che si presenti una situazione simile, non dev'essere semplice. penso che proverò a parlare a tua madre, che ne dici?

STEVE: *si stringe nelle spalle, guardando la donne di sottecchi, con tono quasi rassegnato all'idea che quelle persone di là erano perfetti estranei se non fosse che gli avevano arrecato del male in passato* per dirle cosa?

EDI: per capire perchè l'ha fatto! *intromettendosi di colpo e prendendo a gesticolare* perchè non è giusto, e ci vuole qualcuno che le faccia capire che ha sbagliato e la faccia rinsavire! *annuendo velocemente e guardando poi la mamma* no? non è mica giusto che lui sia tutto solo e non sappia nemmeno il perchè!

LUCY: *resta mezza spiazzata dalla reazione del figlio che difficilmente si interessava a qualcosa di tanto serio, concreto e "reale", e annuisce lentamente, guardando poi Steve* esattamente, quel che ha detto lui. parole sagge!

STEVE: *anche lui come Lucy resta mezzo spiazzato per quell'uscita di Edi, facendo spallucce rivolgendosi alla signora* io la ringrazio, se vuole provarci ci provi pure, tanto... sicuro non può andare peggio..

LUCY: *poggia una mano sulla spalla del ragazzo scuotendolo piano e sorridendogli per rincuorarlo* se i tuoi genitori non si sono preoccupati di aver cura di te fino ad oggi, non è detto che nessun'altro possa provare a farlo. *guardando poi il figlio* giusto?

EDI: *le annuisce convinto* giustissimo! *in tono quasi militare, applicandosi evidentemente molto alla faccenda* e se non vuole capirlo con le buone, glielo faremo capire con le cattive!

STEVE: *   ..perchè sono così gentili, con me?     ma sorridendo alla signora di rimando per quello che aveva detto, ascoltando poi Edi e trattenendosi dal ridere* paauuura!

LUCY: guarda che mio figlio è quinto dan di karate. aveva un insegnante privato, *alzando lo sguardo e sospirando al ricordo*    aveva    , perchè si ritirò dall'attività quando Edison gli spaccò un braccio con una presa. *assottigliando poi gli occhi sul figlio*

EDI: *arrossisce guardandosi intorno come se la questione non lo riguardasse, poi guardando la madre e infine Steve facendo spallucce* e allora?! avevo sorvolato su questo piccolo dettaglio insignificante!

STEVE: *tirando un respiro profondo* certo, uno manda la gente all'ospedale e lo chiamiamo dettaglio insignificante!

EDI: non l'ho fatto apposta! *incrociando le braccia al petto e voltandosi dall'altra parte imbronciato, poi tornando subito a gesticolare di nuovo* e comunque se non dovesse stare a sentire cosa mamma ha da dirle, spezzo il braccio anche a lei! ecco!

LUCY: Edison! ma che dici! *in tono di rimprovero, poi scuotendo la testa* certo che tu o tutto o niente, figlio mio! comunque! *ricomponendosi* adesso è meglio che andiate altrove, così provo a parlare con Michelle.

STEVE: ..che non mi pare proprio il caso di assistere alla scena, forza Karate Kid, andiamo a vedere come sta Yakuza! *spingendolo per trascinarlo via, poi voltandosi verso la donna e sorridendole con aria dolce come a esprimerle la propria gratitudine*

EDI: Karate Kid?! *lasciandosi spingere senza opporre troppa resistenza* e io che ti volevo aiutare, qua nessuno mi prende sul ser--

LUCY: *scuote ancora la testa affranta ma intenerita dalla scena, ricambiando il sorriso al ragazzo e tornando poi in salotto, salutando i presenti e rivolgendosi poi direttamente alla mamma di Steve* Michelle! potresti seguirmi un momento in cucina per cortesia?

MICHELLE: *che rideva ad una battuta che aveva fatto Nathan, si volta verso la donna con aria interrogativa, ma le annuisce vagamente intuendo di cosa voleva parlare, quindi dopo aver chiesto al marito di fare attenzione a Eva, segue la donna in cucina, guardandola nuovamente con quell'aria* dimmi pure, Lucy..! *sorridendole cordialmente*

LUCY: *tira un sospiro profondo, sedendosi al tavolo della cucina e facendo cenno alla donna di sedersi* sai già di cosa devo parlarti, vero Michelle?

MICHELLE: *si siede sotto l'invito della donna, portandosi le mani chiuse a pugno sulle ginocchia, annuendo* di Steve, no..? *dicendolo con tono di voce basso*

LUCY: *annuisce prima, poi inizia, guardandola negli occhi* probabilmente starai pensando che non ho alcun diritto di farti questo genere di discorsi, ma il punto è che adesso tuo figlio fa parte della vita del mio, se Steve soffre di conseguenza soffre anche Edison. Per giunta - non so se è un bene - l'ho già preso maledettamente a cuore come non mi era mai capitato prima con un estraneo. Quindi, *facendo una brevissima pausa* devi spiegarmi necessariamente cosa è successo.

MICHELLE: *segue attentamente il discorso della donna, annuendole sul finale, perchè visto che in fondo anche lei era una madre, poteva capirla, quindi tirando un respiro profondo* vedi Lucy... mio marito prima.. diciamo che non era l'uomo perfetto. e soprattutto, non era quello che normalmente viene definito "buon padre". *con gli occhi sempre più lucidi man mano che parlava e lo sguardo basso*  ero giovane e sola nel cuore di Londra, mi ero da poco trasferita e non potevo permettere che continuasse a fare a Steve quello che gli stava facendo, così... *bloccandosi poi, con le lacrime agli occhi*

LUCY: *l'ascolta attentamente senza quasi fiatare, portando una mano al braccio della donna, e le sorride, guardandola ancora negli occhi, intensamente, mentre le parla in tono pacato e rassicurante* per il lavoro che faccio, sono abituata ad ascoltare le peggiori confessioni di menti criminali e schizofreniche... quindi sentiti libera di parlarmene senza remore, voglio solo aiutarti perchè credo di capire com'è che si sente una madre costretta a fare gravi scelte per proteggere il proprio figlio. *e le sorride di più, alzandosi poi per recuperare l'acqua che aveva messo a scaldare poco prima in attesa che i vicini arrivassero, prendendo una tazza e versandocela, lasciandola davanti alla donna mettendoci dentro una bustina da the per offrirglielo, con accanto la zuccheriera, così che si mettesse a proprio agio*

MICHELLE: *le sorride ringraziandola per il the, fissando dentro la tazza la bustina che faceva espandere la sostanza fino a far diventare l'acqua arancione, con le mani ancora chiuse a pugno* non mi importava se faceva del male a me, ma che stava facendo vivere un inferno a Steve che a quell'età avrebbe dovuto correre spensierato nei parchi e tornare a casa sporco di fango, non potevo accettarlo. i miei genitori erano morti da poco ed essendo figlia unica, non avevo nessuno a cui poterlo affidare, perciò feci quella scelta. *annuendo una volta sola, piano, prendendo a sorseggiare il the, amaro*

LUCY: *resta ad ascoltarla in silenzio, immedesimandosi in quel dolore di madre* che gli ha fatto...?

MICHELLE: quando Steve aveva cinque anni, David perse il lavoro. non provenendo da famiglie benestanti, erano tempi duri. cercavamo entrambi di collaborare per trovare finanze, ma più di un lavoro part time non riuscivamo a trovare nulla. *sospirando e facendo un altro sorso, poggiando delicatamente la tazza sul tavolo* purtroppo in quel periodo David iniziava a tornare a casa totalmente ubriaco e... l'atmosfera non era delle migliori. così la notte, dopo l'ennesima lite e l'ennesima violenza che mi applicava, lo trascinava fuori di casa con sè, portandolo in uno di quei locali frequentati da maniaci, dove lasciava che, in cambio di vile denaro che spendeva in alcool, la gente "giocasse" con mio figlio. io ero all'oscuro di tutto ciò, perchè lo obbligava al silenzio, minacciandolo. *con la voce quasi strozzata per le lacrime che tentava di soffocare ricordando quel periodo*

LUCY: *porta una mano a coprirsi la bocca stringendosi appena il viso, ammutolita per qualche istante al pensiero e capendo perfettamente la sensazione visto che pressappoco ci era passata anche lei col figlio anche se per vie diverse, prendendo poi entrambe le mani della donna nelle proprie* ti capisco, Michelle *sorridendole debolmente cercando di trasmetterle serenità* e l'importante è che tuo figlio adesso sia sano e salvo nonostante tutto. E sono sicura, ci scommetto qualsiasi cosa, che se provassi almeno tu a parlare con Steve, lui capirebbe. E' un ragazzo intelligente e anche sensibile, sotto quella scorza che si è creato per difendersi. Me ne ha data grande prova oggi. *annuendole piano*

MICHELLE: *alza lo sguardo piano piano incrociando quello della donna, scuotendo la testa* è proprio per questo, perchè si è sentito ferito, che non mi permetterà di avvicinarmi a lui. non ho nemmeno avuto il coraggio di cercarlo quando le cose si erano sistemate...

LUCY: se è riuscito ad avvicinarlo un sociopatico come mio figlio, ci riuscirai anche tu! *sorridendole ancora tentando di farle coraggio* basterà fare gradatamente, magari all'inizio sarà meglio evitare che ci sia anche tuo marito, che sarà più complicato... ma vedrai che per te sarà più semplice di quel che credi, e poi hai quella figlioletta adorabile che mi sembra un'ottima scusa per riallacciare i rapporti!

MICHELLE: *l'ascolta attentamente, sorridendole debolmente* lo credi davvero? se già mi rivolgesse la parola per me sarebbe una cosa bellissima..

LUCY: certamente! fidati, ne parlerò anche a mio figlio, ho la sensazione che abbia una certa influenza sul tuo... *ridacchiando poi* forse sarà meglio evitare che restiate tutti a cena questa sera, anche se mi piacerebbe davvero tanto... ma non so Steve come potrebbe mai trovarsi ad avere anche il padre davanti! perchè non fai restare Eva?

MICHELLE: mi sa che lo prenderebbe a botte... *annuendo tra sè e sè sovrappensiero come a darsi ragione, poi rispondendo alla domanda* certo! anche perchè Eva pare si sia affezionata sia a Edison che a Steve, ha voluto passare tutto il viaggio in treno con loro, stamattina!

LUCY: sì me l'hanno detto! è un bene, farà piacere a tutti e tu hai un'ottima scusa per tornare, che lui lo voglia o no! *facendole un occhiolino d'intesa* appena andate via gli parlo, vedrai che mi starà a sentire. *sorridendole ancora e alzandosi, tornando in salotto, poi sottovoce*    ah, poi dovrò parlarti anche di un'altra cosina... ma non è niente di grave, tranquilla! 

MICHELLE: *la segue in salotto con aria incuriosita* eh? un'altra cosina? su di lui, sempre?

STEVE: *che era seduto sul divano con Eva che gli si era arrampicata addosso mentre gli tirava i capelli* i capelli no!! dannata! *mantenendosi le ciocche per non farsele tirare o comunque sentire meno dolore* Edi, levami questa cosa di dosso, santo cielo, levamela!!! *iniziando anche ad innervosirsi*

EVA: *rimane con una ciocca di capelli di Steve in mano guardando inizialmente quello che era il fratello, poi Edi, facendogli un paio di occhioni esageratamente dolci* lo vedi? mi hai detto una bugia, lui non è bravo quanto te!

EDI: e mamma mia, è una bambina, mica un barracuda! che sarà mai! *ridendo e prendendola in braccio facendole lasciare i capelli del ragazzo con cautela* devi cercare di capirlo Eva, poi se ne viene la parrucca in mano!

LUCY: eh s-- *bloccandosi sulla soglia guardando la scena, facendo spallucce e rivolgendo un sorrisino a Michelle* visto? è un'ottima idea farla restare!

STEVE: no, non è una bambina, è una piovra!! *annuendo come a darsi ragione, carezzandosi la ciocca di capelli, guardando Edi assottigliando gli occhi* e non è una parrucca! *senza notare le due donne*

EVA: *tira su col naso, abbracciando Edison* ma io volevo vedere com'è calvo...

LUCY: *segue ancora per un poco la scenetta, poi richiamando l'attenzione* ciurma! io e Michelle abbiamo pensato che sarebbe stato carino far restare Eva per oggi, che ne dite? *poi alla donna* potresti anche venire direttamente domani, no? *guardando poi di sottecchi il gruppetto* tanto abbiamo spazio!

EDI: *guarda fisso la madre abbracciando meglio Eva,    e io che speravo di poter rimanere un poco da solo con St--- OOOOH EDISON MA CHE PENSIERO E'?!    * ..è un'ottima idea!! *sorridendo tantissimo, forse fin troppo, per mascherare il pensiero di poco prima*

STEVE: *l'avevo detto che oggi non era giornata e che questa bambina era una piovra! pensa ascoltando Lucy e guardando di sottecchi Edi, non potendo obiettare pur volendo, annuendo quindi*

MICHELLE: *che in tutto questo non aveva staccato gli occhi da dosso a Steve nemmeno per un secondo, rivolge uno sguardo all'altra donna, interrogativa* non so, non vorrei creare disturbo, poi Eva non ha mai dormito fuori casa...

LUCY: oh, ma non c'è problema, si trovano così bene insieme! *facendo spallucce e sorridendo ai ragazzi divertita come ne avesse intuito il pensiero* e poi, se proprio non volesse, possiamo riportarla noi, tanto siete qui a due passi! *   almeno legheranno un po' fratello e sorella... e quei due staranno un poco più sotto controllo, non ultimo!    *

EVA: FORTE!!! *entusiasmata all'idea, anche se la mamma non aveva ancora detto di sì, scostandosi per abbracciare anche Steve* così possiamo stare un saaaacco di tempo insieme!! *sorridendo a più non posso*

MICHELLE: *scuote la testa affranta per il comportamento della figlia, ma ridacchiando* Eva, tesoro, guarda che non ti ho mica dato il permesso!

EVA: *si gira verso la mamma, rivolgendole i suoi occhioni dolci* ma mamma... posso?

MICHELLE: *sospira, annuendo, rivolgendosi poi a Lucy* sicura che non disturba?

LUCY: certo che non disturba! *rivolgendosi poi sia a Steve che al figlio* mica disturba, no?

EDI: no, no!! *scuotendo velocemente la testa,    sigh.    *

STEVE: *no-o... Lucy ha una mente diabolica, è questa la verità! quindi scuote la testa a sua volta* basta che non mi tira i capelli!

EVA: *scuote velocissima la testa, lasciando andare Edi e gettandosi tra le braccia di Steve* no no no, faccio la brava!! *sorridendogli e guardando i due alternativamente aspettando di essere ricambiata*

MICHELLE: allora d'accordo! *sorridendo nel vedere quella scena, immaginando per un attimo di essere lei ad abbracciare il figlio anzichè Eva* allora passo io domani, per qualsiasi cosa... beh, sai dove abito! *sorridendole*

LUCY: va benissimo, vieni pure quando preferisci! *annuendole e facendo per accompagnarla via cercando i loro mariti che dovevano essere da qualche parte, e prima di uscire rivolge una linguaccia divertita a Steve*

EDI: *segue la scena e si volta a guardare interdetto il ragazzo*

STEVE: *scuote la testa affranto ma sorridendole con aria divertita per quella scena, roteando però gli occhi e incrociando lo sguardo di Edi gli fa cenno di lasciare stare* a criminologia ero il primo del corso! *annuendo come a darsi ragione, soddisfatto, anche se Edi non poteva capire, rivolgendosi poi alla sorellina* allora, che vuoi fare?

EDI: *sbatte gli occhi verso il ragazzo, appunto senza capire, poi mimando con le labbra mentre la bambina era girata    "e io che volevo stare con te!"    *

STEVE: *ah, ma non vincerà certo lei, eh! riferendosi a Lucy, "ascoltando" il ragazzo e annuendogli come a dire che lo voleva anche lui, sospirando, mentre la bambina elencava tutta una serie di cose che voleva fare parlando quasi da sola per come si stava fomentando, mentre a lui inizia ad arrivare un'idea, facendo cenno a Edi di avvicinarsi e bisbigliandogli poi all'orecchio* facciamola stancare così s'addormenta in fretta!

 

 

 

***

 

 

ANGOLO RECENSIONI

CriminalMindsCorp. a rapporto<3

 

eeeh, signori e signori, che rivelazione scottante quella del capitolo precedente, eh? O_O speriamo che continuerete a seguirci perchè ci sono ancora un sacco di cose da sapere!!

 

Lelechan: lelè, io non so se tu sai cosa stai leggendo, è Cobalamin, non Beautiful X°°°°°°°°°

Martyz: buona quella del meteorite terapeutico XD fa tanto Edi come invenzione mauahuahuahua e che amarezza quei vicini nuovi *la CMC scuote la testa amareggiata*

Marie16: il fatto che stessi per piangere lo prendiamo come un complimento, significa che siamo riuscite a comunicare emozioni ^^  e sì, questa cosa è difficile, sia per Edi che per Ve, Lucy, Nathan... ._.

Higasi: anzitutto, è bene che tu sappia che il tuo analizzare quello che scriviamo ci rende immensamente grate. proprio leggendoti abbiamo esclamato che scriveremmo notte e dì pur di leggere commenti così sentiti :3 anche a noi quei tipi hanno fatto un sacco rabbia, brutti stronzi!!  o.ò maltrattare Edi... sfogati pure quanto ti pare, tanto siamo d'accordo u_ù detto ciò... fai molta attenzione al Sasso U_U!!

Sally_182: come ho detto a Marie16, il fatto che la storia ti abbia comunicato qualche emozione forte ci rende "felici", è una soddisfazione questa! ^^ per quanto riguarda l'autismo, noi ci siamo ben informate e abbiamo saputo che ne esistono diverse manifestazioni, probabilmente è per questo che non sei riuscita a capirlo (e ci dispiace davvero per tuo fratello, nonostante non lo conosciamo, ha tutto il nostro sostegno :*). beh, la fine che faranno la leggerai più avanti (manca ancora un po') u_u per ora goditi il nuovo capitolo! ci auguriamo di leggerti presto <3

 

Au revoir, people :3

kiss kiss bang bang, la CMC <3

 

***

 

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Capitolo 17
*** Miserable ***


« C O B A L A M I N »

« C O B A L A M I N »

original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

 

***

 

 

CAPITOLO XVII

- Miserable -

 

EVA: *si gira giusto in tempo nel vedere Steve che parlava nell'orecchio a Edi, imbronciandosi* HEY!!

EDI: HEY! *saltando quasi per l'urlata della bambina e scostandosi di colpo, poi sorridendole cogliendo l'antifona e scattando in piedi* ora andiamo di sopra e proviamo tutti i giochi dai primi anni '90 a oggi! *annuendo e avviandosi per davvero*

EVA: *lo guarda interdetta* ma io veramente... *facendo però spallucce, seguendo Edi e trascinando anche Steve* che cosa gli hai detto?!

STEVE: io niente! *esibendo l'espressione più angelica che era in grado di fare, seguendo i due verso camera del ragazzo, ma che si è messo in mente, Edi? me l'immagino, mo se ne esce con qualcosa tipo twister e io veramente li mando su Plutone  tutti e due!*

EDI: mmmh... *passeggiando lungo il corridoio principale della casa, riflettendo, poi voltandosi verso i due e camminando all'indietro* e se giocassimo al vecchio, sano, intramontabile nascondino? *esibendo un sorrisino a mille denti* tanto vinco io, perchè li so solo io i nascondigli più sicuri di questo posto! *piantando le mani sui fianchi e fingendo una risata malvagia*

EVA: ma non vale così!!! *sbuffando e incrociando le braccia* così noi due siamo svantaggiati...

STEVE: *..nascondino, eh? posti più sicuri? iniziando a elaborare strane teorie, ma annuendogli, parlando poi alla bambina* e che importa, noi almeno avremmo giocato con onestà! *dicendolo in tono solenne, annuendo anche a darsi ragione*

EDI: *rotea gli occhi* allora sto sotto io, e voi vi nascondete! *portando le mani dietro la schiena con fare innocente, annuendo*

STEVE: beh, era ovvio che stessi tu, sotto! *annuendo anche, fiero di quel doppio senso*

EVA: devi contare almeno fino a 50!! *annuendo, prendendo poi Steve per un polso e facendo per trascinarlo* forza tu, andiamoci a nascondere, non ci deve trovare!!

EDI: *guarda Steve con l'aria di chi ha perso un tratto di ragionamento, poi scuote appena la testa e si poggia contro il muro coprendosi gli occhi con le braccia e contando ad alta voce così che sentissero, lentamente*

EVA: *guarda il ragazzo studiandolo, incrociando le braccia* ma tu sei troppo alto, io dove ti nascondo?! *sbuffando, quasi arrabbiata per questo*

STEVE: eeeh... *annuendo* è per questo che non ho mai vinto a nascondino, mi trovavano subito! *poi le mette una mano in testa, annuendole* ma io ho proprio il nascondiglio per te, guarda... *prendendo a trascinarla lui stavolta*

EDI: trenta, trentuno... *tirando un sospiro e sbirciando di tanto in tanto,    certo però, chi l'avrebbe mai detto... qui, a giocare a nascondino alla veneranda età di diociotto anni, col ragazzo che mi piace e la sua sorellina nascosta!    * quarantotto, quarantanove...

EVA: *stando rannicchiata dietro ad una poltroncina in una delle tante stanze della casa, in un piano dove stavano solo loro tre a giocare, annuisce a Steve parlandogli a bassa voce* hai ragione!! io sono piccolina chi ci pensa che sto nascosta qui, pare impossibile.. e poi posso sempre girare in tondo, così da non farmi trovare!! ma tu..?

STEVE: *guarda la bambina trattenendosi dal ridere, hai capito, non so se sono peggio io o lei! e scuote la testa amareggiato, parlandole in tono solenne* tanto mi troverà per primo e tu uscirai urlando salvi tutti, salvando anche me! *annuendole*

EDI:...CINQUANTA! *alzando di più la voce così che sentissero bene, spostandosi poi dal muro e cominciando a vagare per il corridoio buttando distrattamente un occhio nelle varie camere, senza realmente applicarsi, "   tanto dovevano solo far stancare Eva    ", mettendo le mani in tasca e fischiettando anche*

STEVE: *comparendo dal nulla dietro di lui guardandosi intorno con fare sospetto, l'abbraccia da dietro bisbigliandogli all'orecchio* buh! *e sorridendogli*

EDI: *salta facendo un movimento inconsulto per lo spavento non aspettandoselo visto che era lui a cercarlo, e per pochissimo non gli molla una capocciata*    IH, e avvisa!!    

STEVE: *scuote la testa, parlandogli sempre all'orecchio* ma se t'avessi avvisato non ti saresti spaventato! *ridacchiando, tenendolo poi abbracciato con un braccio solo e scostandogli i capelli dal collo con l'altra mano, per baciarglielo*

EDI: *ride piano, lasciandolo fare per un poco, poi lo afferra con poca delicatezza per un braccio e gli bisbiglia*    dove l'hai nascosta tua sorella?!     *facendogli strada altrove*

STEVE: *si lascia trascinare, sorridendo tra sè e sè per quella scena, ma poi dice seriamente* non te lo dico, poi dice che faccio la spia...

EDI: *gli lancia un'occhiataccia, quindi imbocca un piccolo corridoio laterale con una porta in fondo e l'apre, facendolo entrare: una stanza non troppo grande e appena illuminata dal sole per mezzo di una serranda mezza rotta alla finestra, strapiena di cianfrusaglie vecchie di tutti i tipi, con un tavolo da lavoro al centro, una vecchia bici appesa al muro, album fotografici, progetti arrotolati, vestiti rovinati dentro una cassapanca* visto che in quella che era la vera soffitta adesso c'è camera mia... *richiudendo la porta dietro di sè incastrandoci pure una scopa davanti così che non si aprisse dall'esterno* c'è un bel po' di disordine, ma almeno non ci viene mai nessuno! *sorridendogli e muovendo una mano davanti a sè spostando i pulviscoli a mezz'aria, resi visibili dai fasci di sole*

STEVE: *si guarda intorno per studiare l'ambiente, ascoltandolo, hai capito! ridacchiando tra sè e sè, avvicinandosi a lui sfiorandogli con un dito da sopra la maglia prima l'ombelico, poi il petto, poi la fronte come a fare tre puntini immaginari* quindi significa che possiamo starcene un po' tranquilli... *ammiccandogli, facendo quel percorso a ritroso, prendendogli le mani e incrociandole nelle proprie*

EDI: *gli annuisce piano senza voltarsi, assecondando i suoi gesti, poi bisbiglia mettendo su un mezzo broncio imbarazzato*    non mi fraintendere, Eva mi è un sacco simpatica! però speravo di stare un poco con te... ecco... visto che deve rimanere anche di notte e di certo non può stare da sola...     *abbassando sempre di più il tono di voce man mano che parlava*

STEVE: *gli sorride dolcemente, stringendogli di più le mani, poggiandosi con la fronte su quella di lui* lo so che ti è simpatica, è simpatica anche a me e anche io voglio stare un po' da solo con te! *annuendo piano e parlandogli con tono dolce come a tranquillizzarlo, dandogli un bacio leggero sulla punta del naso e un altro all'angolo delle labbra*

EDI: *si volta per averlo di fronte, poggiandosi di schiena contro il tavolo e stringendo un po' gli occhi per via del sole, mentre lo guarda e gli tiene le mani* e io che pensavo che mamma ti avrebbe fatto scappare raccontandoti qualcosa di scabroso sulla mia infanzia!

STEVE: *socchiude gli occhi pensando a tutto quello che gli aveva detto la madre di Edison stanco per tutte quegli shock in nemmeno mezza giornata, sospirando piano e sempre tenendogli le mani scuote la testa piano* credo di esserle simpatico invece, sai? *sorridendogli, poi ridacchia* e poi vabeh, l'episodio del maestro di karate è fenomenale!

EDI: meno male! *ridendo poi al ricordarsi dell'appellativo "karate kid" che gli aveva affibbiato, infine annuendo* almeno non ti caccerà con chissà che scusa come tutti quelli che hanno cercato di avvicinarmi! *abbracciandolo e poggiandosi col mento contro il petto del ragazzo, lo sguardo alto verso di lui, pensieroso* nemmeno mi ricordo...

STEVE: * "non voglio scendere nei particolari, sappi solo che alcuni ragazzini più grandi si divertivano a fargli fare    certe cose    , approfittando del fatto che non avrebbe mai "capito". per fortuna sembra aver rimosso per il trauma" stringendolo di più a sè quasi con aria protettiva* anche se ci avesse provato, non ci sarebbe riuscita!

EDI: *sorride dolcemente a quelle parole, sentendo il cuore battere un po' più forte dell'ultima volta mentre lo guarda intensamente negli occhi pensando a qualcosa di bello da dirgli per "ricambiarlo", ma dopo diversi secondi trascorsi a pensarci senza riuscita scuote appena la testa tirandolo un po' più giù per averlo vicino, e baciarlo sulle labbra, ad occhi socchiusi*

STEVE: *sorride tra sè e sè a quel gesto e anche nell'osservare l'espressione che aveva Edison, provando una sorta di brivido lungo la schiena, abbassandosi un po' nel ricambiare quel bacio con altrettanta dolcezza, portando le mani sui fianchi del ragazzo* aaah, ma come devo fare con te, non riesci proprio a resistermi! *staccandosi qualche secondo parlandogli contro le labbra, ridacchiando, prendendo poi a baciarlo di nuovo*

EDI: *lo ricambia ridendo per quella frase e prendendo uno strano colorito color lentiggine perchè proprio non riusciva ad abituarsi alla situazione, portandogli le braccia al collo per tenerselo vicino, quindi bisbiglia*    non sono COSI' stupido!    

STEVE: e meno male! *ridendo anche lui parlandogli con lo stesso tono di voce, tirandolo di più a sè infilando le dita nei passanti per la cintura sul pantalone che indossava Edison, prendendo a baciarlo lungo il collo lentamente*

 

***

 

EVA: *nel frattempo seduta dietro alla poltrona, con le gambe incrociate eh, ok che non mi avrebbe trovata, ma mi sta cercando per tutta la Cornovaglia o cosa?!*

 

***

 

EDI: *si struscia piano contro di lui stringendosi meglio nel cingergli la vita, rimanendo in silenzio, senza farsi minimamente passare per la testa che la bambina era da qualche parte nascosta ad aspettare*    sai--     *interrompendosi perchè aveva cominciato a parlare quasi sovrappensiero, senza rendersene conto*

STEVE: *lasciando la presa con la mano destra, portando il dito come a tracciare il contorno del bordo del jeans sfiorandogli la pelle* mh? che stavi dicendo?

EDI: *abbassa lo sguardo seguendo quel gesto attentamente, poi senza accennare minimamente a disarrossire, deglutisce un attimo e riprende senza alzare gli occhi*    non vedo l'ora che sia passato abbastanza tempo per poter stare insieme!    

STEVE: *lo guarda con aria dolce, non capacitandosi del perchè di tutta quell'insistenza nel voler stare con lui visto che tutte le persone che hanno a che fare con me è solo per avere qualcosa in cambio, io non potrò mai dargli niente! poggiandosi con il mento sulla testa di Edi, tenendo le mani ferme così* perchè?

EDI: *continuando a tenere lo sguardo basso, resta un minuto a pensarci a fondo per cercare le parole giuste, poi tira un sospiro*    deve essere una bella sensazione quando qualcuno pensa a te appena si sveglia, e poi anche come ultima cosa quando va a dormire... e vuole vedere le cose del mondo con te, e non ha voglia di fare niente quando non ci sei...     *stringendosi appena nelle spalle*    non lo so bene, però una volta mamma mi ha spiegato che funziona così quando due persone stanno insieme...

STEVE:     *rimane con la testa poggiata su quella di Edison, abbracciandolo di nuovo man mano che l'ascoltava, sorridendo tra sè e sè* ed è solo per questo che vorresti stare con me?

EDI: *alza di poco lo sguardo verso di lui arrossendo di più e fingendo un tono di lamento*    non sono bravo a spiegare le coseeeee...     *poi ci riflette su un attimo ancora*    anche perchè voglio che suoni per me tutti i giorni!     *annuendogli*    e perchè voglio che m'insegni a fare bene le cose che fanno i fidanzati! e perchè...     *pensandoci su ancora un attimo*    voglio dare il tuo nome al primo corpo celeste che scoprirò quando sarò un astronomo!

STEVE: *gli sorride intenerito da tutte quelle cose che gli aveva detto, risalendo con una mano tutta la schiena di lui, carezzandogli il viso che era leggermente accaldato per tutto quel rossore, credendoci davvero che Edi diventerà un astronomo, forse perchè ancora non riusciva a realizzare quello che Lucy gli aveva spiegato, o perchè lui l'aveva convinto con tutto quell'entusiasmo ogni volta che gliene parlava*  sarei onorato se un corpo celeste si chiamasse come me... e mi piacerebbe suonare per te ogni giorno! *annuendo piano, una volta sola*

 

***

 

EVA: *imbronciandosi e incrociando le braccia, ho capito, lo cerco io! non vorrei mai che gli fosse successo qualcosa!*

 

***

 

EDI:    allora devo solo aspettare!     *annuendogli di rimando con l'aria felice di chi freme per l'attesa ed è impaziente, poi si mordicchia il labbro inferiore guardandolo e infine stringe un pugnetto per aria con espressione mistica* per allora avrò anche imparato benissimo le cose dei fidanzati!

STEVE: *ride piano a quella scena* non metto in dubbio! *annuendo serio, come a incoraggiarlo, passandogli una mano tra i capelli, guardandolo fisso nei suoi occhioni azzurri, sorridendogli*

EDI: non ridere, diventerò bravissimo davvero! *annuendogli sicuro* più bravo di te! *piantandogli una ditata contro il petto,    secondo me Eva ci starà cercando. oh beh!    *

STEVE: *annuisce aggrottando le sopracciglia dopo averlo ascoltato e seguendolo con lo sguardo in tutti i movimenti* vedremo, vedremo!

 

***

 

EVA: *arrivando alla postazione dove aveva lasciato Edi, urla contenta* salvi tutti!! *guardandosi intorno però insospettita, perchè non vedeva Edison*

 

***

 

EDI: stanotte ti faccio ved-- *rimanendo con il dito contro il petto del ragazzo e interrompendosi nel sentire in lontananza la voce della bambina* NO, HA VINTO!! *scandalizzato*

STEVE: *scoppia a ridere sia per quello che stava per dire, sia per il suo essersi scandalizzato, scuotendo la testa affranto* aaah, Edi, era ovvio che vincesse, non l'hai nemmeno cercata! *scostandosi da lui, facendo per togliere la scopa dalla porta per aprirla*

EDI: *lo segue con lo sguardo incredulo per l'affronto subìto, poi senza nemmeno avere il tempo di rifletterci lo prende per un polso fermandolo a metà e tenendolo contro la porta ormai sbloccata ma prima che l'aprisse, attirandolo poi con un braccio per baciarlo intensamente e infilargli una mano sotto la maglia a carezzarlo forte*

STEVE: *ricambia quel bacio cercando di non ridere per quella situazione solita dove lui lo provocava ed Edi reagiva così, prendendogli il braccio e scostandoselo di dosso, poi con aria da maestrino* stanotte ti faccio vedere meglio! *annuendogli e facendogli una linguaccia, aprendo la porta*

EDI: *lo segue con lo sguardo arrossendo da morire per l'imbarazzo e rimanendoci malissimo, quindi esce appena apre, incazzato come una iena* antipatico, per una volta che mi muovevo io!! *anche ad alta voce, senza aspettarlo*

STEVE: *rotea gli occhi, seguendolo e chiudendo la porta alle sue spalle* oh, andiamo Edi-- *bloccandosi nel vedere la bambina imbronciata*

EVA: AH, FINALMENTE! *incrociando le braccia, guardandoli* dov'eravate?! pensavo che vi eravate persi!!

EDI: "andiamo" niente! antipatico! *guardandolo peggio che male, offesissimo,    per una volta che mi era venuto il coraggio di fare qualcosa, mi pareva strano che avessi capito qualcosa...     girandosi poi di nuovo verso la bambina* sì, ci eravamo persi! hai vinto tu, brava!

EVA: *sorride a Edi tutta contenta, poi sbuffa* però non voglio giocare a nascondino, facciamo un'altra cosa!!

STEVE: che permaloso! *borbotta tra sè e sè, roteando gli occhi sbuffando quasi in contemporanea con la sorella*

EDI: *si unisce al coro e sbuffa pure lui, voltandosi dall'altra parte incrociando le braccia al petto e ostinandosi a non guardarlo* scegli tu, Eva! nascondino ha stufato anche me! *inacidito*

EVA: *guarda i due alternativamente, sedendosi a terra con le gambe e le braccia incrociate* prima fate pace!

EDI: non voglio fare pace con lui! *senza voltarsi verso il ragazzo, sentendosi ridicolo per aver tentato di prendere l'iniziativa ed essere stato "respinto"*

EVA: *sbuffa, alzandosi e facendo per allontanarsi* io vado a fare la pipì, quando torno voglio vedervi andare d'amore e d'accordo! *annuendo una volta sola e andandosene in bagno, guardandoli con la coda dell'occhio prima di entrarvi dentro*

STEVE: *alza gli occhi al cielo, eh beh certo, era per concludere in bellezza la giornata! seguendo la sorella con lo sguardo e poi guardando Edi e mettendo le mani in tasca, con tono dispiaciuto* ma andiamo Edi, non volevo "respingerti" ma dovevamo uscire da lì prima che quella piovra chiamasse il 999!

EDI: benissimo, non c'è problema! *facendo spallucce ma mantenendo il tono acido senza nemmeno girarsi perchè era ancora tutto arrossito per l'imbarazzo*

STEVE: *rotea gli occhi mugolando qualcosa di non meglio identificabile, avvicinandosi a lui e abbracciandolo da dietro prendendogli il viso con una mano e guardandolo fisso negli occhi* dai, insultami, così ti sfoghi, poi dopo facciamo pace!

EDI: non devo sfogare niente! *riabbassando il viso a forza* e poi, chi se ne importa, non ne avevo neppure voglia davvero!

STEVE: *tenendogli a forza il viso alto così da guardarlo, sapendo che stava mentendo visto che gliel'aveva detto proprio lui che di voglia ne aveva eccome, gli bisbiglia all'orecchio* e se è così perchè ti sei arrabbiato, allora?

EDI: non mi sono arrabbiato! *esibendo un sorrisino tiratissimo, riabbassando poi subito la testa*

STEVE: *gli lascia andare il viso, tenendolo sempre abbracciato e parlandogli sempre allo stesso modo di prima* guarda che a me non la dai a bere..

EDI: *smette di sorridere a quel modo, distogliendo lo sguardo,    ma perchè devo essere così stupido? prima mi metto a fare quei discorsi che voglio stare con lui, poi gli salto addosso, dopo che mi ha detto già di no perchè quasi non ci conosciamo, ma che cavolo mi prende?     e tira un sospiro triste, facendo spallucce e scuotendo la testa* non sono arrabbiato, davvero! *   sono solo cretino    *

STEVE: *sospira anche lui alla stessa maniera, capendo di averlo in qualche modo ferito, quindi lo tiene abbracciato ancora più stretto il tempo di mettere a fuoco cos'è che voleva davvero e il perchè ci rimaneva male nel vederlo così pur essendo un tipo abbastanza strafottente, quindi lo fa girare in modo da avercelo di fronte, tenendogli le mani sulle spalle, facendolo indietreggiare fino a farlo finire con le spalle al muro, guardandolo fisso negli occhi, stranamente serio* me lo ripeti il perchè vuoi stare con me?

EDI: *lo guarda con espressione smarrita perdendo tutta quell'acidità che aveva assunto poco prima, sentendosi in soggezione per lo sguardo di lui e la domanda che gli aveva fatto* l'ho capito che erano stupidaggini, non c'è bisogno che me lo rispieghi... *abbassando lo sguardo, in tono piccolo*

STEVE: *scuote la testa, continuando a tenerlo così e a fissarlo in quel modo* Edison, io ho incontrato solo persone opportuniste nella mia vita e sono cresciuto nell'indifferenza più totale.  *ma tu... * mi rispieghi perchè vuoi stare con me?

EDI: *rialza di pochissimo gli occhi verso di lui, non capendo perchè dicesse quelle cose, quindi, ancora in tono minuscolo che quasi tremava*    p-perchè vorrei... vorrei essere il tuo primo pensiero quando ti svegli e l'ultimo quando ti addormenti, vorrei vedere il mondo con te, vorrei... mancarti... e vorrei che suonassi per me, vorrei che m'insegnassi tutte le cose che non so, vorrei dare il tuo nome a una stella...    

STEVE: *lo ascolta attentamente, addolcendosi nello sguardo man mano che sentiva nuovamente quelle parole, tu non sei così, non sei tutti gli altri, non vuoi nient'altro che...  portandogli le mani al collo accarezzandoglielo, avvicinando il proprio viso a quello di Edi, annuendogli a segno che tutte quelle cose che gli aveva detto erano fattibilissime* ma se io suonassi per te, tu canteresti per me?

EDI: *lo guarda negli occhi, coi propri resi lucidi per l'emozione nervosa, pur rimanendo con la testa bassa, e il cuore che a momenti gli esplodeva* se... se vuoi, sì...

STEVE: certo che voglio, sennò non te lo chiedevo! *annuendogli, sempre guardandolo dolcemente, carezzandogli le guance con i pollici* ti confesserò un segreto... *avvicinandoglisi di più, parlandogli praticamente contro le labbra* anche io voglio stare con te!

EDI: *sgrana gli occhi a quella frase, dopo qualche attimo di smarrimento rialza bene il viso verso di lui, a bocca socchiusa per lo stupore, cominciando a tremare per davvero*    Steve, penso... penso di essermi immaginato una cosa, un attimo...

STEVE: *scuote la testa impercettibilmente, sorridendo davanti a tutta quella spontaneità, portando le mani giù e abbracciandolo, perchè tremava* voglio stare con te! *ripetendoglielo, carezzandogli poi le labbra con le proprie*     

EDI: *trattiene il respiro per qualche istante quando l'abbraccia e dice di nuovo quella frase, "   voglio stare con te    ", stringendo forte gli occhi sforzandosi di non sfogare tutta quell'emozione con un pianto liberatorio,    vuole stare con me... vuole stare con me... con me...    *    s-stamattina dicevi--     *   ...con me...    *

STEVE: *porta una mano dietro la nuca di lui, tra i suoi capelli arancioni, carezzandogliela, mentre aveva preso a baciarlo dolcemente, tirandolo a sè*

EVA: *cavoli questa casa è enorme... ah, ecco Steve! vedendo solo lui di spalle, senza realizzare, quindi avanzando il passo* allooooora, avete fatto pace?

EDI: *nemmeno il tempo di ricambiare il bacio che se lo sposta di dosso poggiandogli le mani contro le spalle e arrossisce tantissimo nel sentire la bambina sopraggiungere*    uffa però!!    

STEVE: *alza un sopracciglio seccato, guardandolo* Edi, o la mandi via tu con le buone, o ci penso io con le cattive, scegli! *innervosito anche per l'interruzione*

EVA: *li guarda con aria interrogativa, avvicinandosi ai due, ingenuamente* allora?

EDI: *gli fa un sorrisino dandogli un paio di pacche leggere su una spalla in segno di comprensione, poi annuisce alla bambina* sì ! è tutto a posto ora! tu l'hai fatta tutta, sì? *   ...    *

EVA: *gli annuisce come se le avesse chiesto la cosa più normale del mondo, poi gli prende le mani cercando di trascinarlo via* dai dai andiamo a fare un gioco di società!! *sorridendogli, il tutto sotto lo sguardo a metà tra il nervoso e l'interdetto di Steve che sembrava non avesse molta voglia di giocare*

EDI: *lancia un'occhiata amareggiata a Steve, facendosi mezzo trascinare, poi di colpo* facciamo il gioco della bottiglia! *alzando un indice per aria come la ritenesse un'idea geniale, cercando approvazione annuendo*

EVA: *incrocia le braccia, guardando Edi* ma poi non voglio che se esce che ci dobbiamo baciare, Steve rimane da solo!

STEVE: *alza uno sguardo prima mezzo scioccato verso Edi, poi ancora più scioccato verso la bambina* ma dico io, era così bello nascondino!

EDI:    colpa tua che l'hai interrotto!     *bisbiglia a Steve, poi alza lo sguardo schiaffeggiandosi la fronte* ma una volta le bambine non giocavano con le Barbie? *e precisamente in quel momento si sente in lontananza la voce della sorella che doveva star esercitando su un pezzo lirico*    ...parli del diavolo.     *tra sè e sè*

EVA: *scuote la testa velocemente* Barbie è vecchia, ora ci sono le Winx! *e annuisce, poi si ferma ad ascoltare quella voce* chi è che canta? UN FANTASMA? *elettrizzata*

STEVE: ma quale fantasma... *roteando gli occhi, poi ascolta per qualche secondo quella voce, poi fa a Edi poggiandoglisi con un braccio sulla spalla* ecco, potresti prendere esempio ed esercitarti anche tu!

EDI: ed Eva fa le coreografie! *annuendo e ridendo,    così si stanca, magari!    , poi tornando serio* non lo so, non vorrei mai che lei mi sentisse... già mi ammazzerebbe, se mi metto a cantare scende e mi strozza direttamente! *facendo spallucce, mentre la sorella stonava di brutto su un punto e lui sgranava gli occhi*

EVA: SII!!! A ME PIACE BALLARE! *ancora più elettrizzata di prima, cominciando a girare intorno ai due, saltellando*

STEVE: ma no, sta tranquillo ch-- *bloccandosi con una mano in testa a Edi mentre sentiva quella stonatura, facendo un'espressione seriamente interdetta, eppure m'aveva detto che era brava!*

EDI: ...si vede che oggi è particolarmente nervosa! *ridendo verso il ragazzo, poi prende sia lui che la bambina per mano avviandosi di sopra verso camera propria*

STEVE: *fa spallucce, tenendogli la mano a sua volta quasi inconsciamente, mentre cammina lungo quelle scale per andare in camera di Edi*

EVA: *guarda Edison tutta contenta, come sempre del resto* e ora dove andiamo? e che facciamo? poi posso ballare veramente?

EDI: certo che puoi ballare! *annuendole tranquillo e rilassato, raggiungendo dopo poco camera propria e aiutando la bambina a salire su per la scaletta per evitare che si facesse male* almeno, stando qua, è improbabile che mia sorella venga a strozzarmi fin quassù!

STEVE: eppure se dovesse arrivare, non hai di che temere! *e gli annuisce, sorridendogli in maniera dolce come a dire che lui l'avrebbe protetto, lasciandogli la mano per farlo salire per primo*

EVA: UAH!! *arrivando in camera di Edi e vedendo che c'era ancora il vetro al posto del tetto, intravedendo il cielo, quindi tenendo gli occhi rivolti verso il soffitto* spaziale!!

EDI: ho la guardia del corpo, io! *sorridendogli allo stesso modo portando le mani dietro la schiena con aria innocente, poi alla bambina, esaltandosi più di lei* FICO, EH?? *alzando lo sguardo* quando farà buio sarà ancora più bello! e domattina, poi... *tutto sognante, andando quindi a buttarsi sul lettone, stiracchiandosi    stranamente     tutto contento*

EVA: che bello, non vedo l'ora di vederlo sia stanotte che domattina!! *zompettando tutta contenta facendo per mettersi sul letto vicino a Edi, inciampando però nella custodia della chitarra di Steve, in modo che lei finisce sul letto e la chitarra a terra*

STEVE: *che stava per dire una cosa a Edi mentre gli rivolgeva un'espressione a metà tra il dolce e il malizioso, rimane praticamente pietrificato alla vista della chitarra che cadeva* NO!! *e si avvicina per prendersela, guardando con aria quasi truce quella bambina* tu...

EDI: *si tira prima su sopra i gomiti guardando la scena con gli occhi di fuori, poi si butta addosso al ragazzo abbracciandolo e facendogli carezzine in testa per calmarlo* non è niente, non è niente! *poi alla bambina*    fuggi finchè sei in tempo, io lo tengo!

STEVE: *che di calmo non aveva nulla* ma come non è niente, mi stava uccidendo Yakuza!! *e si trascina con Edi addosso abbassandosi e prendendo la chitarra, accarezzandola, continuando a guardare la bambina in malo modo*

EVA: *sbuffa, non sapendo che a Steve stava così a cuore quello strumento, incrociando le braccia e avvicinandosi, pensando che stesse scherzando* ma dai, che sarà mai! *abbassandosi anche lei per toccare la chitarra* tanto era nella custodia, non s'è fatta niente!

STEVE: *di tutta risposta si tira di più la chitarra a sè, alzandosi in piedi e mettendosi pure davanti a Edi, quasi in segno di possessività* tieni giù le mani!!

EDI: ma non è successo niente, su! *   mamma mia, proprio fratello e sorella, sempre a bisticciare!     mettendo le mani avanti* mica l'ha fatto apposta, è inciampata, la prossima volta starà più attenta ora che sa che ci tieni tanto! *annuendo alla bambina* vero?

STEVE: mi stava uccidendo Yakuza e non è successo niente?! *girandosi verso Edi guardandolo con aria pressocchè sconvolta*

EVA: *si imbroncia, tornando a sedersi sul letto a gambe incrociate, rivolgendogli la stessa occhiata truce che le aveva rivolto lui* uffa se devi rompere le scatole così la prossima volta ci salto sopra e te la riduco in mille pezzi! *come a confermare quello che aveva detto Edi*

EDI: *si mette le mani nei capelli col mal di testa che avanzava tra quei due che litigavano e la sorella che cantava nella stanza precisamente sotto alla propria* OOOH basta ora, su!! se non la piantate di bisticciare ve la suono in testa a tutti e due, la chitarra, con tutta la custodia!

STEVE: *stavolta lo guarda con un sopracciglio alzato e innervosito, abbracciandosi la chitarra*

EVA: *sbuffa, alzando le mani in segno di resa* va bene, va bene, la pianto! *mettendosi le dita a formare una X davanti alla bocca*

Steve: ecco. *annuendo anche soddisfatto, sedendosi a terra ai piedi del letto, sempre con la chitarra abbracciata*

EDI: *annuisce soddisfatto dell'ordine ristabilito, tirando un sospiro scocciato mentre la sorella cominciava a intonare il tema della Bohème* questa adesso la fa almeno dieci volte! *e si sposta sul letto appena dietro il ragazzo, affiancandolo con le proprie gambe e chinandosi ad abbracciarlo per stampargli un bacio su una guancia, rimanendo poi in quella posizione parlandogli all'orecchio* tu e Yakuza suonereste qualcosa per me, che la Bohème non la sopporto proprio? *ridacchiando*

EVA: *li guarda sbattendo le palpebre dei suoi occhioni innocenti, portandosi un dito al mento come a ragionare, in silenzio*

STEVE: *l'asseconda nei movimenti lasciandosi abbracciare e baciare, annuendogli, scostandosi un po' per poi fargli cenno di sedersi accanto a lui, assumendo un'aria pensierosa mentre controllava che il suono di ogni nota fosse giusto* mh, vediamo...

EDI: *si scosta mettendosi seduto a terra accanto a lui, di schiena contro il letto, le gambe accavallate e stese davanti a sè, guardandolo tutto applicato, letteralmente incantato*

STEVE: *gli sorride a vederlo in quel modo, illuminandosi tutto ad un tratto come ad aver intuito che canzone suonare e iniziando quindi a interpretare le prime note di "Miserable" dei Lit, iniziando anche a canticchiarci sopra non sapendo se il ragazzo la conoscesse o meno*

EDI: *resta talmente perso davanti a quella sequenza di fatti - lui che effetuava il soundcheck, poi lo guardava riflettendo e infine sceglieva una canzone con un simile testo - che solamente lo guarda ammutolito, preso dal senso di quelle parole pur sapendo la canzone visto che era il genere che suo padre ascoltava da sempre e continuava ad ascoltare, incantandosi letteralmente e scordandosi che doveva cantare,    "anche io voglio stare con te!"    *

STEVE: nothing to share *continuando a canticchiare con una voce che non era tanto male anche se a lui non piaceva poi molto per il semplice fatto che preferiva suonare* why should I care if you're near me? *guardandolo e di tanto in tanto sorridendogli in maniera carina*

EVA: *che si era messa stesa sul letto a pancia in giù reggendosi la testa con le mani, facendo dondolare i piedi all'aria, ascoltandolo, beh, anche se è antipatico, devo dire che suona proprio bene...*

EDI: *gli sorride alla stessa maniera seguendolo a voce abbastanza bassa da non coprire quella di lui perchè voleva sentirlo cantare*    give up all my plans, but     who    needs them     *tirandosi le ginocchia al petto cingendosele con le braccia*    when     you    mean everything?     *e lo guarda negli occhi come non esistesse nient'altro al mondo, intendendo davvero quelle parole*

STEVE: *lo guarda come a volerlo studiare senza perdersi però e continuando a canticchiare, ah ma allora la conosce! poi gli rivolge un'espressione maliziosa* you make me come... *ma poi la corregge quasi, addolcendosi* you make me complete..

EDI: *lo guarda tornando color lentiggine come suo solito, trattenendosi a stento dal ridere a quella frase, mimando solo con le labbra    "you too!"     in risposta, proseguendo poi a cantare con lui finchè la botola d'ingresso alla camera non si apre di scatto, allora s'interrompe voltandosi verso di essa*

DIANNE: ...ma che diavolo è?! *prendendo a gesticolare verso il fratello e alzare la voce senza un briciolo di pudore come non ci fossero "estranei" presenti* mi sto esercitando, idiota! si può sapere che cosa ti dice la testa di fare tutto 'sto casino?!

EVA: *rimane sorpresa dall'ingresso di quella ragazza, guardandola male e abbassando le gambe, e questa chi è?*

STEVE: *assottiglia gli occhi interrompendo la performance, poggiando delicatamente la chitarra sulle proprie gambe* Dianne *visto che lei gli aveva dato il "permesso" di chiamarla così, prima* guarda che ero io a fare casino!

DIANNE: *rivolge per un attimo solo lo sguardo sul ragazzo, assottigliando gli occhi e correggendosi in extremis mentre sale in camera* non mi riferivo a te che suonavi *guardando poi di nuovo il fratello, col solito sguardo d'odio* ma a lui che gracchiava! sei ridicolo, devo essere io a venire a dirti che spacchi i vetri di casa?! *dicendolo acidissima, ed era fin troppo evidente che il tutto fosse solo ed esclusivamente mirato a metterlo in difficoltà e in imbarazzo davanti all'   amico    *

EDI: *la guarda fisso qualche attimo, abbassando lo sguardo solo per un paio di istanti stringendo i denti, quindi a sorpresa, in tono ancora più acido di quello di lei* se non se ne sono caduti con quella tua stecca terribile di poco fa, dubito possano farlo a causa mia! *sorridendole anche, di tutta risposta, quasi a farle il verso*

STEVE: *fa per rispondere a Dianne ma viene interrotto dalla risposta di Edi, quindi si volta verso di lui, orgoglioso anche di come aveva ribattuto, oh, finalmente!*

EVA: *guarda Edi e Dianne sbattendo le palpebre, e poi dice di me e Steve...*

DIANNE: *sgrana gli occhi a quella risposta che s'aspettava meno di tutto al mondo, diventando rossissima per la rabbia e stringendo i pugni* come... come ti permetti!! chi ti credi di essere per giudicare me e quello che faccio?! sei solo un essere inutile!! ti senti importante soltanto perchè qualcuno ti sta calcolando per pietà? *sbraitando a voce acutissima e fastidiosa* non ti preoccupare che tra poco capirà anche lui che non servi e non ti meriti niente, così potrai tornare al tuo pelouche e alle cazzate!

EDI: *la fissa ammutolito di fronte a quella marea di cattiverie assurde che gli urlava contro, alzandosi di scatto e andandole di fronte esplodendo* ma chi ti credi di essere, eh?! non mi sopporti tra i piedi eppure stai sempre qua a rompermi le scatole, ma non hai niente di meglio da fare? che c'è, sei invidiosa? *alzando la voce per supplire alla differenza d'altezza* sei invidiosa perchè anche se sono solo uno stupido inutile ho lui accanto e tu no? beh sai che ti dico? *fissandola gelido* ALLA FACCIA TUA, che mi maltratti da diciotto anni!!

STEVE: *poggia la chitarra sul letto di Edi, con Eva che nel frattempo era vicino a lui che l'abbracciava spaventata per quelle urla, quindi se la tiene stretta con un braccio solo, l'aveva detto anche Eva che le Barbie son passate di moda! portando l'altro sul fianco, piegato, guardo Dianne storcendo il muso mentre l'ascolta, poi con tono calmo, serissimo* Dianne, scusa tutta l'onestà, ma la figura della stupida la stai facendo tu ora. *annuendo a darsi ragione* che cosa credi di fare venendo qua a sbraitare?

DIANNE: *prima fissa il fratello incredula a quelle parole, poi nemmeno il tempo di rispondergli che si sente dare della stupida anche dall'altro ragazzo* tu... *facendo un sorriso cattivo* tu hai parlato con mia madre, vero? tu    sai    ... *annuendosi come tramasse qualcosa e dicendolo con tono carico d'odio, fissando poi ancora il fratello* e tu, *sibilandogli contro*    prova a rivolgerti ancora a me in quel tono e ti faccio passare un brutto guaio prima del tempo!     *dandogli uno spintone e andandosene senza attendere repliche*

STEVE: *ricambia totalmente lo sguardo che gli rivolgeva la ragazza, alla stessa maniera, senza nemmeno farsi intimorire, "prima del tempo"... ma io l'ammazzo a 'sta stronza! e facendo per seguirla, ma venendo bloccato da Eva che lo guarda, scuotendo la testa e indicandogli Edi con lo sguardo, quindi tira un respiro profondo, lasciandola e avvicinandosi a lui, abbracciandolo* Edi, te lo giuro su me stesso, fosse l'ultima cosa che faccio la prossima volta che la sento parlare così le sfondo il cranio!

EDI: *lascia che lui l'abbracciasse, ma continua a guardare la botola ormai chiusa come se la sorella fosse ancora là, come fosse bloccato e non realizzasse bene* che vuol dire...?

STEVE: *lo tiene stretto per qualche secondo cercando le parole da dirgli, poi si abbassa un po' per guardarlo negli occhi, tenendogli il viso tra le mani e parlandogli dolcemente* è che... *sforzandosi di farsi venire le parole giuste in mente, in modo da poter raggirare l'ostacolo senza mentirgli* ...sei tanto delicato e un sacco di cose potrebbero farti del male *annuendogli, in primis, tua sorella, ma lei la levo di mezzo io se solo ci prova* e dovresti cercare di fare più attenzione sennò può succederti qualcosa. ma tu non devi preoccuparti, perchè... *sorridendogli, accarezzandogli il viso* ora ci sono io con te.

EDI: *lo guarda negli occhi scuotendo pianissimo la testa per poi tornare a guardare in quel punto dov'era Dianne poco prima, come qualcosa gli sfuggisse* tu sai... cos'è che sai...?

 

 

 

***

 

 

ANGOLO RECENSIONI

CriminalMindsCorp. a rapporto<3

 

*la CMC arriva saltellando* TADAAAAN!! :D vi siamo mancate, eh? eh?? certo che vi siamo mancate u.u ma ora eccoci qui <3

 

Lelechan:  O_O non incitare alla violenza, quello Ve già sta bello!!

Marie16:  certo che Edi è Karate Kid. xD e siamo soddisfatte se ti fa ridere u_u

Higasi: quelle cose che hai detto nel commento riguardanti Michelle e Steve, rappresentano la motivazione per la quale Ve odia tanto sua madre, proprio perchè gli ha rubato l'infanzia e la possibilità di essere cresciuto ed educato con affetto e amore materno.  per il resto è proprio vero, questi due sono sfortunati, però si amano <3 chissà che succederà, chissà... ( :P le coccole le avrai, le avrai! )

Sally_182: se non vuoi aggiornamenti veloci, basta chiederlo, così vi lasciamo nella curiosità più tremenda, tzè xD vai a far del bene!! Eva però sembra essere cresciuta bene ^^ del resto stesso Michelle ha detto che le cose con il marito si erano risolte ma non aveva avuto il coraggio di contattare Steve. beh, mi sa che è proprio quello che Lucy vuole dire a Michelle x°D

 

Cya soon people :3

kiss kiss bang bang, la CMC <3

 

***

 

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Capitolo 18
*** Disturbia ***


Edi: * lo guarda negli occhi scuotendo pianissimo la testa per poi tornare a guardare in quel punto dov'era Dianne poco prima, come qualcosa gli sfuggisse* tu sai

« C O B A L A M I N »

original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

***

 

 

CAPITOLO XVIII

- Disturbia -

 

EDI: * lo guarda negli occhi scuotendo pianissimo la testa per poi tornare a guardare in quel punto dov'era Dianne poco prima, come qualcosa gli sfuggisse* tu sai... cos'è che sai...?

STEVE: *e ora che posso dirgli? mannaggia alla Barbie, se l'incontro la faccio a pezzi davvero! continuando a tenerlo e a guardarlo in quel modo* quello che ti ho appena detto *annuendogli piano* che sarebbe quello che mi ha detto tua madre, ma che io sapevo già. *in parte.*

EDI: *resta a rifletterci in silenzio qualche istante guardandolo fisso negli occhi sforzandosi di seguirlo, convinto in qualche angolo dentro di sè che qualcosa non fosse chiara ma non riuscendo a focalizzare cosa, quindi rinuncia e gli annuisce solamente, sorridendogli* ah, okei!

STEVE: *gli sorride a sua volta, abbracciandolo di nuovo per un po', passandogli poi una mano tra i capelli scompigliandoglieli*

EVA: *guarda la scena da seduta sul letto, sorridendo, com'è bello avere gli amici! alzando lo sguardo verso il soffitto dal quale si intravedeva il tramonto* WOW CHE BELLO!! il sole sta tramontando!

EDI: *si tranquillizza subito appena l'abbraccia, lanciando poi un'occhiata al cielo nel sentire la bambina e bisbigliando a bassa voce*    mi piacciono tanto i tramonti...     *tirandolo per la mano stendendosi sul letto accanto alla bambina, guardando l'imbrunire, così che stessero vicini tutti e tre, senza lasciargli la mano*

STEVE: *stando steso senza lasciare la mano a Edi, anzi stringendogliela di più mentre guarda il tramonto e con l'altra mano giocherella con le corde della chitarra che precedentemente aveva poggiato lì, che cosa voleva intendere con quel "tu sai" minaccioso?*

EVA: *inizialmente fa per abbracciare Edi ma poi nota che è mano nella mano con l'altro ragazzo e allora lo scavalca, guardando prima male Steve e poi dandogli un morso vicino al polso, visto che per lei Edi era il suo "fidanzato"*

EDI: *segue i movimenti della bambina con lo sguardo, non capendo cos'avesse intenzione di fare, spalancando poi gli occhi nel vederla mordere Steve* oddìo Eva ma che fai?! cannibale!! *scostandola per farle mollare la presa e lasciando quindi la mano al ragazzo*

STEVE: PORC-- *censurandosi in tempo per non dire parolacce davanti alla bambina, guardandola a sua volta malissimo cercando di pulirsi addosso a lei* ma che ti prende?!

EVA: *alza un sopracciglio, abbarbicandosi addosso a Edi* mio!

EDI: *la guarda sconcertato lanciando poi un'occhiata al ragazzo e facendo spallucce come a dire "e che dobbiamo fare, in fondo è una bambina, che vuoi dirle!"* e su Eva, non essere così gelosa! non stava facendo niente di male!

EVA: *scuote la testa velocemente* ti stava dando la mano, ho visto!!

STEVE: *rotea gli occhi, accarezzandosi il polso e guardando Edi come a dire "abbattiamola!", poi sbuffa e assume un tono lamentoso* però che palle, Eva, proprio tu che non volevi fare il gioco della bottiglia per non farmi fare la candela.. va bene ho capito *girandosi fingendosi offeso, abbracciando la chitarra* me ne sto solo soletto a riflettere sui miei errori!

EDI: *tira un sospiro domandandosi chi dei due fratelli fosse il minore, quindi gli poggia una mano sulla spalla scuotendolo piano* e dai, non isolarti! *poi alla bambina* Eva, non è bello escludere gli altri! e poi lui mica è il nemico... insomma, come dire... *e s'illumina per l'idea* tu sei la principessa, no? io faccio il principe *indicando quindi Steve* e lui è il mio fidato cavaliere che protegge i regnanti! *annuendole soddisfatto della pensata*

STEVE: *alza un sopracciglio non sapendo a chi picchiare per primo, poi tira un respiro profondo* ma quale cavaliere e cavaliere! *girandosi verso Edi ed Eva, gesticolando*

EVA: *ride alla scena, però non fa una piega! e poi gli sorride* va bene, gli concedo di restare qua...

STEVE: ah, grazie eh! *incrociando le braccia, innervosendosi davvero*

EVA: prego! *e gli sorride innocentemente, poi bisbiglia a Edi* la mamma mi ha sempre detto che avrei potuto avere un fratello maggiore... sarebbe bellissimo se fosse Steve, sarebbe divertente!

EDI: *sorride dolcemente a quelle parole della bambina, guardando per un attimo Steve, prende poi una mano del ragazzo a una di Eva facendole giungere, poggiandosele entrambe sul petto* secondo me, *fingendo un tono vago* siete fratellini davvero e non lo sapete!

STEVE/EVA: *guardano Edi sbattendo le palpebre*

STEVE: *sempre più interdetto, non avendo sentito la bambina, lo guarda come a dire "che cazzo dici?"*

EVA: MAGARI!! *esclama tutto d'un tratto, liberandosi dalla presa delle mani e abbracciando Steve per qualche secondo, lasciandolo subito dopo e ristendendosi sul letto a di stella marina, fissando il cielo tutta contenta quasi come se quello che aveva detto Edi fosse vero... cosa che in effetti era, ma lei non lo sapeva*

EDI: *ignora l'occhiataccia di Steve e ride alla scenetta d'amore fraterno a senso unico,    ce l'avessi io una sorellina così...     intrecciando le mani sul proprio addome dopo essersi stiracchiato appena, guardando il cielo che tra le nuvole rossastre e le prime stelle diventava blu scuro man mano che calava il sole, poi toglie gli occhiali poggiandoli sul letto e chiude gli occhi stropicciandoseli*

STEVE: che c'è, hai sonno? *guardando Edi con la coda dell'occhio, tenendo una mano sullo stomaco che un po' brontolava, tirandosi su però sui gomiti* io ho una fame...

EDI: è quando ho fame che mi viene sonno! *sbadigliando anche, quasi a sottolineare il concetto, poi si volta verso il ragazzo sorridendogli nella maniera più carina possibile* andresti a chiedere a mia mamma quanto manca alla cena? mi secca scendere e poi risalire, se ci vuole tempo ancora! *sbattendo anche gli occhi*

STEVE: *balza dal letto, annuendogli velocemente quasi gli avesse dato la scusa che voleva* così nel frattempo faccio anche l'assaggiatore! *ridacchiando, poi gli sorride e scende giù per la botola, facendo per andare in cucina a parlare con Lucy*

DIANNE: *che a momenti gli sbatteva contro visto che veniva dalla direzione opposta, inchioda appena in tempo fermandosi di fronte al ragazzo, a poca distanza*

STEVE: *si ferma a sua volta, di fronte a lei, alzando un sopracciglio, guardandola con aria mista tra l'indagatoria e lo scazzato, facendo per riprendere a camminare, quasi a volerla scansare*

DIANNE: *lo guarda fisso assottigliando gli occhi, quindi di colpo esclama* e dire che a prima occhiata mi eri sembrato un tipo intelligente...

STEVE: *si ferma, girandosi a guardarla, mettendo le mani in tasca, alzando un sopracciglio* tu no.

DIANNE: *non fa una piega, anzi scuote soltanto un poco la testa con saccenza* intanto, uno dei molti stupidi che si è lasciato fregare da mio fratello sei tu, non io.

STEVE: *rotea gli occhi, piegando le braccia e mettendosi le mani sui fianchi, guardandola storcendo il muso* che intendi dire?

DIANNE: *si trattiene dal ridere avvicinandosi un poco, guardandolo fisso negli occhi* come al solito mia mamma è andata raccontando solo la parte carina della faccenda, giusto? povero tesoro, tutti ad approfittarsi di lui... non è vero? *scuotendo ancora la testa mostrando amarezza* il fatto che va facendo    la gatta morta     con tutti quanti l'ha omesso, invece? *ridendo adesso* chissà con quanti altri ha fatto il carino mentre lo faceva con te...

STEVE: *rotea di nuovo gli occhi, scocciato, rimanendo in quella posizione* senti Dianne, a me queste vocine pestifere di corridoio che fanno tanto liceali americani mi stanno tremendamente sulle palle, davvero. *annuendole, sbuffando poi*

DIANNE: *assume un'espressione stranamente seria di colpo, poi in tono lapidario, è meglio così…* è la verità.

STEVE: e tu che ne sai? *rimettendosi di nuovo le mani in tasca, guardandola fisso, serio anche lui*

DIANNE: in primis, ci vivo insieme da diciotto anni *in tono che suonava retorico, visto che era una risposta logica* quindi lo conosco sicuramente meglio di te, so quel che fa, e come si comporta con la gente. mia madre non ti ha raccontato cosa faceva da piccolo? per forza hanno dovuto toglierlo da scuola! *scuotendo la testa, mentre gli spiega* non capisce e travisa i gesti e le intenzioni degli altri, basta che tu gli dia un minimo di attenzione, che subito è pronto a darsi. *poi fissandolo negli occhi, coi propri che erano identici a quelli del fratello* vuoi dirmi che con te non ha fatto così?

STEVE: *cerca di mantenersi più calmo possibile, anche se quello che diceva effettivamente era vero, senza nè annuire nè scuotere la testa, fissandola a sua volta* embè?

DIANNE: come "embè"? *facendo una breve pausa, poi come illuminandosi* aaaaaah, ho capito, gli vai dietro solo per fartelo, no? allora sì! *annuendogli come fosse rincuorata, schiaffeggiandosi la fronte* che scema, non ci ho pensato!

STEVE: oooooh, ma che palle, tutti con 'sta stessa storia *sbuffando seriamente scocciato* dicevo, embè che vuoi?! mettermi in guardia e proteggere i miei poveri sentimenti? *con tono molto ironico sul finale, poi serio* ti ringrazio tanto ma so badare benissimo a me stesso!

DIANNE: *assume un'espressione realmente intristita, poi in tono appena strozzato* è incredibile che uno che si comporta male come lui riesca ad avere chi gli pare intorno, e poi io debba sentirmi rispondere in questo modo dopo che cerco di aiutare qualcuno. *tacendo di colpo, rimanendo con lo sguardo basso*

STEVE: *tirando un respiro profondo* e vabeh, cose che capitano! *annuendole, facendo per incamminarsi di nuovo, mentre in testa gli ronzavano tutte le cose che gli aveva detto Dianne*

DIANNE: *in tono più basso, senza alzare lo sguardo* mia madre mi aveva chiesto di venire ad avvisarvi, è pronto in tavola. *rimanendo ferma dov'è*

STEVE: *di tutta risposta fa un giro completo su se stesso ritornando sui propri passi* oh, questa era proprio la notizia che volevo! *annuendo tutto sorridente, fermandosi però accanto a lei* dai Dianne..

DIANNE: *fa spallucce, senza alzare il viso, mezza coperta dai capelli che adesso portava sciolti* è che mi piaci! *scuotendo poi subito la testa, come a correggersi, ma che sto dicendo?* cioè... mi sembri diverso da quelli precedenti, come ti ho detto, mi sei parso un ragazzo intelligente, quindi mi dispiace che tu debba finire come tutti quelli *facendo poi un sorriso triste, spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio* e mi dispiace che tu mi abbia ritenuto una cretina fin dal primo momento, però beh, penso sia un pensiero comune..

STEVE: *sgrana gli occhi praticamente rimanendo di sasso, girandosi a rallentatore verso di lei, guardandola fisso, quasi dispiaciuto, stringendosi nelle spalle* se vuoi possiamo essere amici... *pentendosi poi quasi subito per quello che aveva detto, ma del resto lei gli sembrava piuttosto sincera in quel momento*

DIANNE: *alza lo sguardo verso il ragazzo, sbattendo gli occhi con un fare che la rendeva la precisa versione femminile del fratello* davvero? *sorridendogli poi e annuendo* mi farebbe piacere! *e in effetti sembra contenta sul serio della cosa*

STEVE: *ma in che cosa mi sto mettendo, ma non mi bastavano i guai, poi dico che mi stresso, eh! ma annuendole, seppur si sentisse a disagio per quella cosa* sì cioè ci possiamo provare, ecco.

DIANNE: *gli annuisce ancora, apparendo quasi timida rispetto alla iena di poco prima* te ne sono grata! *sorridendo dolcemente, poi indicandogli il corridoio e facendo per allontanarsi* ci vediamo tra poco a tavola, allora!

STEVE: *le sorride debolmente e in maniera quasi forzata, anche io ti facevo un tipo intelligente, Ve! e va verso camera di Edi tutto sparato come se non volesse farsi distrarre da altro*

EDI: *scendendo dalla scaletta che portava in camera sua con Eva in braccio* ...ma secondo me sarà tipo caduto per le scale, oppure gli è venuto un attacco di dissent-- *mettendo giù la bambina tenendola per mano e incrociando il ragazzo* ah no, eccoti! pensavamo fossi morto! *sbattendo gli occhi*

STEVE: *lo guarda alzando un sopracciglio* ci vuole ben altro per uccidere Steve Meyers! *annuendo a darsi ragione, poi sorridendogli e dicendolo con naturalezza assoluta* è che ho incontrato tua sorella.

EVA: *...Steve Meyers?*

EDI: *non notando nemmeno lui la "parola di troppo" del ragazzo, assume solamente un'espressione interrogativa nel guardarlo, sollevando un sopracciglio* mia sorella? che ti ha detto? *continuando a tenere la bambina per mano, mentre si avvia verso la sala da pranzo*

STEVE: *si stringe nelle spalle, mettendosi le mani in tasca* niente... era dispiaciuta per come s'è comportata, mi pareva volesse diventare amica mia. *annuendo, "è che mi piaci!"*

EDI: *sgrana gli occhi stupitissimo dalla prima metà di frase, rimanendo poi talmente di sasso alla seconda metà tanto da non rispondere affatto, così mantiene soltanto quell'espressione,    ...    *

STEVE: è che bisogna allearsi con il nemico! *e gli annuisce anche come a sottolineare il concetto, seh!*

EDI: ah! *per niente convinto, facendo spallucce e avanzando il passo per arrivare in sala da pranzo, dove tutti gli altri erano già seduti, con Nathan a capotavola, e Lucy e Dianne al lato destro*

NATHAN: oh, finalmente! *in tono gioviale come al solito* che tra poco il pollo se ne volava via da solo e l'insalatina di Edison diventava un baobab!

STEVE: *ridacchia alla battuta di Nathan, andandosi a sedere vicino a al padre di Edi* ma stavano giocando! *annuendo anche*

EVA: *annuisce a Steve ripetutamente* anche se vi dovete vergognare, a quest'età, non sapete ancora giocare a nascondino... *scuotendo la testa affranta, sedendosi accanto a Edi*

NATHAN: giocare è importante, ma mangiare lo è di più! buon appetito! *e s'attacca vorace al pollo farcito che Lucy aveva preparato*

EDI: *seduto tra Steve ed Eva, prende la forchetta giocherellando con una fogliolina d'insalata con un mucchio di altre verdurine dentro e tenendo lo sguardo basso sul piatto, arricciando appena le labbra come se pensasse a qualcosa, tenendosi una guancia con una mano, senza minimamente prestare attenzione a nessun discorso che c'era a tavola*

LUCY: ah, a nascondino giocavate? *in tono finto-vago, rivolgendo poi un sorrisino complice alla bambina* non sanno giocare? e perchè? che hanno fatto?

STEVE: *fa praticamente la stessa cosa di Nathan, annuendogli* sono pienamente d'accordo! buon appetito! *e inizia a mangiare anche lui tutto contento, guardando Edi con la coda dell'occhio*

EVA: *fa spallucce, prendendo la forchetta in mano* ma non lo so, io mi sono nascosta no, ma poi non li ho visti più... e ho vinto io facendo salvi tutti! *annuendo, prendendo un pezzo di pollo sulla forchetta* buon appetito! aaaaaaaum *tutta sorridente, mangiando*

NATHAN: eeehhh, chissà che facevano! *ridendo, come la cosa fosse di dominio pubblico e non privata dei diretti interessati, lanciando un'occhiata al figlio che era totalmente assente e nemmeno mangiava, quindi guarda la moglie, interrogativo*

LUCY: Nathan! *in tono di rimprovero, quindi vede il marito farle cenno* Oh? Edison?

EDI: *alza appena lo sguardo sentendosi chiamare, guardandosi intorno con aria assente* sì?

LUCY: non mangi e non parli, qualcosa non va...? *scrutandolo con aria subito preoccupatissima, come ogni volta che riguardava lui*

DIANNE: *tira uno sbuffo finto-mascherato, sorridendo poi di colpo* Steve! *allungando un braccio verso di lui* per favore, mi passi il sale? *in tono particolarmente squillante, ammiccando quasi*

STEVE: *annuisce distrattamente alla ragazza, passandoglielo, ma tenendo gli occhi puntati su Edison, poggiandogli l'altra mano sulla gamba e facendo come a scuoterlo un po', rivolgendo un'occhiata preoccupata a Lucy*

EVA: *smette di mangiare anche lei preoccupata per Edi, guardando poi Steve, ma uffa, mi sa che hanno bisticciato di nuovo e nemmeno me ne sono accorta...*

EDI: *rimane a guardare la madre con espressione spenta per qualche attimo, senza nemmeno risponderle,    "ti faccio passare un guaio prima del tempo, stupido!"     sovrapponendo l'immagine recente ad una molto più vecchia, ma identica,    "sei inutile adesso, tua sorella è più simpatica!"     e poi un forte capogiro, mentre sbianca più del normale, allentando piano piano la presa dalla forchetta che teneva in mano*

LUCY: Edison! *alzandosi di scatto e andandogli vicino, contemporaneamente preoccupatissima ma determinata come qualsiasi medico che sa fare il suo lavoro* oh! amore guardami! *cercando di dargli una scossa scostandolo dal tavolo, guardandolo in viso e schiaffeggiandogli piano una guancia come a farlo riprendere* che c'è? ti fa male la testa?

DIANNE: *rotea gli occhi come non fosse assolutamente niente* eccolo là, come al solito... *scuotendo la testa e continuando a mangiare tranquillamente, guardandolo però sott’occhio, Edi…*

STEVE: *che si trattiene a stento dal tirare qualcosa appresso a Dianne per l'uscita, tira un sospiro mentalmente che gli succede? e fa per prendergli la mano che gli era scivolata sotto al tavolo, guardandolo preoccupatissimo*

EVA: *s'imbroncia tantissimo guardando male Dianne, se avessi un fratello e si sentisse male io mi sentirei male insieme a lui!*

EDI: *avverte un acutissimo dolore alla parte destra della testa e pertanto stringe gli occhi, lasciando la forchetta cadere di colpo sul tavolo e sbiancando come un fantasma, senza però fare un fiato, abbandonandosi appena contro la madre che lo teneva per le spalle*

LUCY:    DIANNE!!     *praticamente furente verso la figlia, ma senza alzare la voce vista la situazione, prendendo in braccio il figlio e facendolo poi stendere per terra visto che sembrava stesse svenendo* Steve aiutami, tienigli le gambe sollevate! *poi di nuovo al figlio*    Edison amore, va tutto bene, non ti agitare!     *   che diavolo gli avrà detto, adesso?! maledizione!!    *

NATHAN: *preoccupato a morte, ma fidandosi profondamente della moglie e sapendo che allarmarsi avrebbe solo peggiorato tutto, piuttosto si rivolge alla figlia con lo stesso identico tono che aveva usato Lucy*    l'hai fatto un'altra volta?! che diavolo ti è saltato in mente, Dianne?!!     *strattonandola violentemente per un braccio e costringendola a prestargli attenzione*

STEVE: *annuisce subito alla donna catapultandosi dalla sedia, in preda all'ansia e soprattutto non capendo che cos'ha il mio.. ragazzo?, tenendogli quindi le gambe sollevate ancora più preoccupato di prima, lanciando un'occhiataccia di quelle dalla serie "se gli sguardi potessero uccidere" a Dianne, tornando però a guardare subito Edi*

EVA: *si guarda intorno praticamente spaesata, facendosi piccola piccola sulla sedia e guardando Steve come a cercare un po' di forza*

DIANNE: non ho fatto niente!! *strattonando a sua volta il braccio per cercare di liberarsi dalla presa* è lui che come al solito deve attirare l'attenzione di tutti sennò non è contento, in realtà sta beniss--

NATHAN: *la interrompe mollandole uno schiaffone in viso, furioso* non ti permettere mai più di dire queste cose, Dianne, adesso basta, sparisci prima che ti faccio passare la voglia di fare la bambina viziata! *e le indica le scale come a dirle di andarsene, e la ragazza esegue l'ordine, dopo aver lanciato un'occhiata assassina a tutti i presenti*

LUCY: *scuote la testa al comportamento di Dianne, chinandosi verso il figlio accarezzandogli piano i capelli come a volerlo far rilassare, parlandogli a bassa voce vicino all'orecchio*    amore, va tutto bene, calmati...     *e lancia un'occhiata indefinibile a Steve, riprendendo poi a bassa voce*    Steve si sta preoccupando, da bravo amore, fagli vedere come ti passa subito!

STEVE: *osserva la scena con la coda dell'occhio, io l'avevo detto che Nathan era il mio mito!, continuando a tenere Edi in quel modo, annuendo a Lucy e parlando anche lui in tono preoccupato* dai, Edi...

EVA: *!!! ben le sta!!! annuendo soddisfatta dopo la scenata di Nathan*    

EDI: *stringe ancora gli occhi per quelle fitte, senza fare nemmeno un lamento, portandosi una mano alla tempia destra*

LUCY: *fa un respiro forte per l'agitazione, poi parlando quasi tra sè e sè*    di nuovo la testa, eh?     *accarezzandogli poi una guancia, lievemente*    lo sai che quelle cose brutte che dice Dianne non sono vere amore, non devi ascoltarla, quante volte te l'ho detto? le dice apposta, non è vero niente..     *cercando poi di intuire, spostandogli la mano dalla testa e tenendogliela, mentre gli parla a voce ancora più bassa*    ha provato a farlo anche con Steve? se è questo, non devi preoccuparti, lui ti vuole bene, te ne vuole veramente, credimi... vedessi quanto si sta preoccupando adesso, amore...    

EDI: *focalizza un po' meglio quelle parole, e si sforza di respirare regolarmente per calmarsi, riaprendo gli occhi anche se la testa gli faceva male ancora, cercando il ragazzo con lo sguardo come prima cosa*

STEVE: *lo guarda fisso negli occhi sempre con quell'espressione preoccupata, abbassandosi piegandosi con le gambe ma tenendo quelle di Edi poggiate sulle proprie, ma glielo faccio vedere io l'amico a Dianne! prendendogli l'altra mano e stringendola nella propria, carezzandogliela delicatamente, senza però distogliere lo sguardo, come se quel gesto valesse più di altre mille parole*

EDI: *lo guarda a sua volta fisso con gli occhi lucidi per il male alla testa, respirando profondamente per prendere più aria così come la madre gli aveva detto di fare quando si sentiva male in quel modo, riuscendo così a calmarsi un poco*

LUCY: questa stupida pressione bassa... *scuotendo la testa e sorridendo appena al figlio, guardando poi Steve con uno sguardo triste visto che il ragazzo sapeva che in realtà si trattava di tutt'altro, quindi al marito che era in piedi lì accanto a loro con la stessa espressione di tutti, stando vicino a Eva che sembrava giustamente spaventata*

STEVE: *continua a giocherellare con la mano di Edi, quasi stringendo le gambe del ragazzo, ricambiando in pieno lo sguardo che gli aveva rivolto Lucy*

EVA: *alza gli occhi spaventata verso Nathan, facendosi piccola sulla sedia, parlandogli a bassa voce* sta tanto male?

NATHAN: *scuote la testa facendo una carezzina sulla testa della bambina, per rassicurarla* Edison è come Yoda di Guerre stellari, sembra tutto piccoletto e inoffensivo, e poi ci vuole l'armata di Darth Fener coi rinforzi per abbatterlo! *annuendo*

EDI: *istintivamente sorride sentendo la battuta del padre, riprendendo quel poco di colorito naturale che aveva e a respirare più calmo visto che passava, rilassandosi*

LUCY: *sorride anche lei mentre scuote la testa fingendosi amareggiata, quindi tira un sospiro tranquillizzandosi visto che sembrava stare meglio e si volta verso Steve* resta un momento qui, lasciagli pure le gambe, torno subito *facendo poi al marito cenno di seguirla, fuori dalla stanza*

STEVE: *sorride pure lui alla battuta di Nathan, annuendo però a Lucy e lasciando le gambe al ragazzo, mentre i genitori escono dalla stanza e quindi si sposta sedendosi a terra accanto a dove stava steso Edi, accarezzandogli lentamente il viso e guardandolo sempre con quell'aria preoccupata* è.. stato per qualcosa che ho detto..?

 

***

 

Helloooooooo here we areeeee (H) :D speriamo che abbiate sentito troppo la nostra mancanza ù_ù perché se non è così, ci arrabbieremo troppo.

 

Lelechan: xD ok che siamo la CMC ma non è che in ogni storia deve  morire per forza qualcuno! Perché non far vivere tutti e due, invece? xD

Marie16: O_O aiuto!! Non vorremmo mai essere nei panni di Dianne dopo la minaccia che le hai rivolto xD

Sally 182: hey :3 per prima cosa bellissimo l’esordio: andavi di fretta e poi – per nostro sommo piacere – hai scritto comunque una recensione di due metri :D è bellissimo che ci aspetteresti per così tanto tempo, ma noi anche se CMC in fondo siamo buone , quindi aggiorniamo presto presto u.u7 eeeh i paragoni di Edi çwç su quello della copertina siamo morte dal ridere xD ed è bello che quella del restare a casa quando nevica sia arrivata bene, visto che io (ndAnto, la fautrice dei paragoni xD) non ho mai manco visto la neve X°° (ndMary, manco io l’ho vista la neve, se ti può consolare xD) tieni bene in mente quella serie di cose che Edi ha detto a Steve dichiarandosi… torneranno sul finale :° e Dianne, immaginiamo che in questo capitolo ti abbia colpito e fatta pensare di più, attendiamo con ansia le tue riflessioni a riguardo :3 come vedi, infine, Steve ha dovuto tacere, ma purtroppo le cose vanno storte spesso e volentieri… speriamo che la festa ti sia andata bene xD e a presto! :*

 

…e approfittiamo di quest’angolino per salutare Higasi di cui non abbiamo ricevuto notizie (t’abbiamo anche aspettato, ma dovevamo aggiornare ç_ç), speriamo di sentirti presto <3

 

Kiss kiss bang bang, la CMC <3

 

 

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Capitolo 19
*** Rest my chemistry ***


« C O B A L A M I N »

original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

***

 

 

CAPITOLO XIX

- Rest my chemistry -

 

 

EDI: *prima lo guarda spegnendosi nell'espressione divertita di pochi attimi prima, quindi scuote piano la testa e cerca di tirarsi su sopra i gomiti per mettersi seduto*

STEVE: *l'aiuta a mettersi su, stando comunque seduto a terra con le gambe aperte ma piegate e lo tira a abbracciandolo piano per non fargli male, facendo per dirgli qualcosa perchè basandosi su quello che era successo poco fa l'aveva intuito che era per qualcosa che aveva detto/fatto lui, ma rimane in silenzio, con le labbra poggiate sulla testa del ragazzo*

EDI: *resta appoggiato contro di lui tranquillizzandosi di più come ogni volta che l'abbracciava, socchiude appena gli occhi* non ti volevo far preoccupare, mi dispiace, era parecchio tempo che non mi succedeva più questo...

STEVE: *scuote piano la testa, abbracciandolo di più e giocherellando con una ciocca di capelli del ragazzo* dispiace più a me che ti sia sentito così a causa mia. *in tono fermo e annuendo a sottolineare il concetto*

EVA: *guarda la scena come una studentessa attenta che segue la lezione, lo dicevo che avevano bisticciato!*

EDI: no tu non c'entri, non ti preoccupare! *scostandosi un poco e portandosi una mano alla tempia a massaggiarsela, aggiungendo poi a voce più bassa e a denti stretti*    Dianne si deve solo permettere, la butto giù dalla terrazza per quant'è vero che mi chiamo Edison Halley. 

STEVE: *sorride a quella minaccia, portando una mano a carezzargli la testa nel punto in cui gli faceva male* ma tu non devi pensare che possa preferire lei a te.. insomma.. *cercando di spiegarsi, poi ha come una sorta di illuminazione e gli bisbiglia all'orecchio, canticchiando* used up all of my friends, who needs them? when you mean everything...

EDI: *sorride di più a quelle parole, poi voltandosi verso di lui e bisbigliandogli a sua volta fingendo di canticchiare*    e poi insomma, sei pur sempre gay!

STEVE: *assume un'espressione piuttosto seccata, alzando un sopracciglio, ma che cazzo, oggi non è giornata, è la seconda interruzione, ma vaffanculo! continuando a tenerlo così, annuendogli anche* appunto!

EDI: *gli fa un sorriso a trentadue denti, poi poggiandogli una mano sulla spalla per aiutarsi si rimette in piedi barcollando leggermente* la mia testa, ahi...

LUCY: *rientrando assieme al marito, con un'espressione molto seria stampata in viso* Edison! ti senti meglio? *avvicinandosi a passo svelto per controllarlo*

EDI: sto bene, mamma! *annuendole* non ti preoccupare! *e si siede al posto suo, lanciando un sorriso anche a Eva* mi dispiace avervi fatto preoccupare, però insomma, un po' di pressione bassa non ha mai ucciso nessuno! *annuendosi*

STEVE: *lo aiuta a rialzarsi e poi si mette in piedi a sua volta, scompigliando i capelli alla sorellastra per farle un dispetto così che si riprendesse, sedendosi anche lui al proprio posto, guardando alternativamente Lucy e Nathan dopo l'affermazione di Edi*

EVA: *scuote la testa imbronciata sistemandosi i capelli, poi sorride dolcemente al ragazzo* non dispiacerti, però devi mangiare ora! *annuendogli seria* sennò ti senti male di nuovo!

EDI: *annuisce alla bambina e subito attacca con l'insalatina, mangiandola con gusto manco fosse una torta al cioccolato doppio strato, mettendo la mano destra giù e portandola a tenere quella di Steve, senza fare una piega chiedere, lanciargli un'occhiata*

NATHAN: oh, adesso ragioniamo! *vedendo che il figlio stava meglio, recuperando la giovialità per risollevare un po' il morale, riprendendo a mangiare*

LUCY: *guarda ancora un poco il figlio per assicurarsi che stesse bene sul serio, poi tira un sospiro e porta via il piatto di Dianne, tornando a sedersi pochi attimi dopo*

STEVE: *riprende a mangiare anche lui, stringendo a sua volta la mano di Edi e anche lui senza guardarlo, sorridendo però compiaciuto tra e per quel gesto di lui, facendo un movimento con la testa per togliersi dagli occhi un ciuffo di capelli ribelle*

EVA: *sorride compiaciuta a Edi, e riprende a mangiare anche lei, sollevata dal fatto che Edi si sentisse meglio*

EDI: *vedendo il movimento del ragazzo sott'occhio, mette la forchetta in bocca tenendola tra le labbra e con la mano libera gli mette il ciuffetto dietro l'orecchio con una naturalezza estrema, riprendendo subito dopo a mangiare, finendo in fretta un'insalata che sembrava interminabile*

LUCY: *osserva la scena con la coda dell'occhio, rendendosi conto che i due si stavano tenendo la mano, accennando a un sorriso impercettibile,    grazie dio di averglielo mandato, almeno questo...    *

NATHAN: prima che l'insalatina mietesse una vittima *riprendendo di punto in bianco mentre finiva un pezzo di pollo e attaccava con le patate al forno* stavo dicendo che al college, durante il mio periodo punk, conobbi anche io un ragazzo proprio    simpatico    ! *annuendo, sotto lo sguardo scandalizzato della moglie che evidentemente non sapeva nulla* eeehhh, che ricordi!

STEVE: *guarda inizialmente sorpreso Edi per quel gesto ma sorridendogli in maniera dolce, senza lasciargli la mano, ascoltando Nathan e trattenendosi dal ridere* ah sì! lo stava dicendo anche prima, in veranda! *annuendo, quasi interessato anche ad ascoltare il racconto*

NATHAN: allora *mangiando distrattamente mentre si accinge a raccontare* prima di tutto penso che uno debba provare tutto per poter scegliere quello che è meglio, quindi non vedo perchè precludere a prescindere certe affascinanti esperienz--

LUCY: *lo blocca piantandogli una mano sulla bocca* zitto tu!! non insegnare cose strane a MIO figlio e ricordati che abbiamo una minorenne a tavola! e poi *lasciandolo e guardandolo truce* DOPO NE PARLIAMO! traditore! lo dicevo io che quel biondino aveva ben altri piani, altro che ripetizioni di analisi uno!!

EDI: *segue il battibecco sconcertato, spostando lentamente lo sguardo verso Steve e parlandogli a bassa voce*    ho uno strano déjà-vu!    

EVA: *guarda il battibecco tra i due senza riuscire veramente a capire, quindi fa spallucce, prendendo altre patate e mangiandosele*

STEVE: *ride sotto ai baffi per quella discussione, poi parla a bassa voce a Edi* che c'entra? io veramente volevo studiare statistica... ma la vita è fatta di priorità! *annuendogli e facendogli una linguaccia*

NATHAN: ma che c'entra? *mangiando l'ultima patata e facendo spallucce* io veramente volevo studiare analisi uno, ma come si dice, la vita è fatta di priorità!

EDI: *scoppia a ridere portandosi una mano davanti alla bocca per trattenersi, facendosi quasi andare di traverso la mollichina di pane che mangiava* come no! *annuendogli come ad assecondarlo, riprendendo poi a ridere*

STEVE: *scoppia a ridere istintivamente sentendo Nathan, visto che aveva ripetuto le sue stesse parole, e gli annuisce, sempre ridendo* è quello che penso anche io!!

EVA: *guarda i due ridere sbattendo le palpebre interdetta, poi a Lucy* io non ci sto capendo niente, voglio ridere anche io!!

LUCY: *lancia un'occhiata omicida a Steve dopo quella risposta* TU! *alzandosi poi e cominciando a sparecchiare, mentre finge un tono severo* aiutami a sparecchiare, marsch! te la do io la priorità! *portando via alcuni piatti*

NATHAN: ma tesoro, è la verità! insomma, non avessi conosciuto lui adesso non apprezzerei te! *facendo spallucce con naturalezza e annuendole*

EDI: *scuote la testa ridendo ancora come un pazzo, quindi a Eva* un giorno ti spiego tutto, promesso!

STEVE: *ancora ridendo si alza per davvero prendendo il resto dei piatti* agli ordini, generale! *scuotendo la testa fingendosi amareggiato e seguendola di là in cucina*

EVA: *si imbroncia incrociando le braccia* ma io voglio saperlo adesso!

LUCY: *sistemando i piatti in cucina, e portandosi una mano sulla schiena dolorante* ahhh, ma perchè la squadra inservienti non posso averla tutto il giorno? *voltandosi poi al ragazzo, sospirando e facendo un sorriso debole* mi dispiace per quella brutta scena di prima a cui hai dovuto assistere, Steve... ma purtroppo mia figlia è una piccola vipera viziata e non si rende conto della gravità dei suoi gesti... *mettendo via alcune verdure rimaste tagliate sul ripiano*

STEVE: *aiuta la signora con i piatti visto che era abituato a fare questo tipo di servizi, sia per i turni in orfanotrofio, sia per il proprio lavoro, fa spallucce scuotendo la testa* e perchè si comporta così? *dicendolo in tono vago ma invece era seriamente interessato, più che altro per vedere se l'avesse preso in giro o meno prima*

LUCY: *scuote la testa innervosita, poggiandosi contro un mobile e guardando il ragazzo* lo fa da sempre, e tre volte è arrivata a farlo sentire così male. fondamentalmente, perchè non le importa niente se sta male, e anzi il suo scopo è proprio quello. lo detesta, ce l'ha con lui perchè per via della malattia abbiamo dovuto per forza di cose dedicarci più spesso a lui che a lei. *lavandosi le mani dallo sporco delle verdure* ovviamente il fatto che non le abbiamo mai fatto mancare niente nonostante questo, non ha la minima valenza. non dovrei dirlo, *guardandolo di nuovo* ma mia figlia è semplicemente cattiva.

STEVE: *l'ascolta attentamente facendo un'espressione mezza scocciata non per la storia ma per il fatto che si era fatto prendere per i fondelli da una maledettissima Barbie, tutte stronze, con lo stampino le fanno! e quasi per riflesso incondizionato, per gli stessi motivi di prima, prende a lavare i piatti, stringendosi nelle spalle* si offende se le dico che l'avevo vagamente intuito?

LUCY: no, purtroppo è abbastanza evident-- *guardandolo a occhi sgranati e chiudendogli l'acqua per fermarlo* ma che fai tesoro, mica devi lavare anche i piatti! *ridendo*

STEVE: *si volta a guardare la signora esibendo la migliore espressione da cucciolo mai vista prima, rimanendo con le mani piene di schiuma* ma ci sono abituato io, quasi mi diverte!

LUCY: *scuote la testa intenerita riaprendo l'acqua e spostandoci le mani del ragazzo sotto per sottolineare il concetto* li lavo io più tardi! non ti preoccupare! *e gli sorride* comunque ho parlato con tua madre oggi, è stato... costruttivo. *poggiandogli una mano su una spalla* dovresti provarci anche tu, sai? ti stupiresti.

STEVE: *fa un musino intristito come ad un bambino a cui è stato tolto il giocattolo, lasciando gocciolare le mani e guardando le gocce d'acqua cadere* ho già avuto troppe sorprese, vorrei evitare, veramente. *annuendo come a sottolineare il concetto* tanto pure parlandole le cose non cambierebbero.. quindi perchè dovrei?

LUCY: perchè mi ha dato l'idea di una persona molto pentita, e soprattutto che ti vuole veramente molto bene. solo che è spaventata... *poggiandogli un pugno in testa* non fare il capoccione e credi a quel che dico, che la gente so capirla per mestiere, io!

STEVE: ma poteva pentirsi prima, ecco! *mettendo su il broncio, con fare scherzoso, poi tira un respiro profondo, poggiandosi contro il mobile guardando la donna* però se le parlassi lo farei solo perchè così potrò rivedere Eva.

LUCY: bravo giovanotto! *abbracciandolo istintivamente, stretto* sono veramente felice che mio figlio possa stare    un po'     con te, sul serio! *lasciandolo poi, e sorridendogli* conoscendolo penso che ora vorrà portarti a vedere "una cosa bellissima"... non ti dico niente per non rovinargli la sorpresa, ma mi raccomando... *in tono eloquente*

STEVE: *ricambia l'abbraccio invece leggermente imbarazzato, poi la guarda incuriosito mentre parla di "una cosa bellissima" e poi ridacchia a quella raccomandazione, facendole un sorrisino* tanto qualcuno ha pensato di mandarci Eva come supervisore! *ridacchiando ancora e facendole una linguaccia, mettendo le mani in tasca e facendo per tornare di là*

LUCY: la metto a dormire, è tardi per lei per uscire a quest'ora, e poi... *a voce più bassa*    beh dai, non sono così cattiva, certe cose le capisco, su!    

EDI: *incrociandolo mentre stava per uscire* hey! *tutto sorridente e ignaro, poi alla madre* mamma mamma mamma! *andandole vicino e sfoderando l'arma peggiore: gli occhioni con tanto di sbattimento di palpebre* possiamo uscire un po', vero? restiamo qua in giro! *voltandosi poi verso Steve* devo farti vedere una cosa bellissima!

STEVE: e meno male! *aggiunge in risposta alla donna, poi senza attendere risposta da lei, cinge Edi con un braccio e gli annuisce* certo che possiamo uscire! *e facendo per trascinarlo verso la porta d'ingresso, dopo aver fatto a Lucy la stessa linguaccia che gli aveva fatto quel pomeriggio* che cosa devi farmi vedere?

EDI: ma stavo chiedendo a mamma! *facendosi però trascinare via, rinunciando a imporsi* è una sorpresa! *sorridendogli con aria felice e battendo anche le mani, prendendo una sciarpa dall'armadio nell'ingresso perchè fuori faceva più fresco* ne vuoi una anche t--

LUCY: EEEDISON LA SCIARPA! NON TE LA SCORDARE! *urlando dalla cucina*

EDI: L'HO GIA' MESSA, MA'! *scuotendo poi la testa verso il ragazzo* so quello che mia mamma dirà, ancora prima che lo dica!

STEVE: *ridacchia, una famiglia di indovini, proprio! prendendogli la sciarpa da mano e avvolgendogliela intorno al collo, scuote la testa come a dire no* io non mi ammalo manco se sto in costume sotto la pioggia d'inverno! *annuendo a sottolineare il concetto, dicendolo in tono come a dire che era una cosa che potenzialmente poteva aver fatto, uscendo fuori insieme a lui, stiracchiandosi, e mo ci vuole una bella sigaretta!*

EDI: in costume? *   in costume...     perdendosi per un attimo in quel pensiero facendo l'espressione più assente degli ultimi dieci minuti, seguendolo poi fuori zompettando giù per le scale e tirandolo per un braccio* qua non ci sono bei locali da vedere come a Londra, però ci sono altre cose altrettanto belle! *   in costume...    , e gli annuisce, uscendo dal cancello della villa sulla strada esterna, ormai buia, con un bel venticello che causava il frusciare degli alberi* sono sicuro che ti piacerà! *   in costume.........    *

STEVE: *resta ad ascoltarlo mentre si accendeva una sigaretta tenendola tra le labbra, facendo poi un tiro* ma ora sono curioso di sapere cos'è! *e poi lo guarda con quell'espressione assente e gli poggia una mano sulla testa scompigliandogli i capelli, allontanando la mano con la quale reggeva la sigaretta e bisbigliandogli all'orecchio* risparmiati i pensieri osceni per dopo!

EDI: *diventa rossissimo di botto e si scansa quasi avesse preso la scossa, avanzando il passo verso quello che era un lungo sentiero semi-sterrato più che una vera e propria strada di paese visto l'ambiente, alzandosi la sciarpa in viso per non farsi vedere arrossito* non stavo facendo nessun pensiero osceno, proprio no!! per chi mi hai preso, eh?! *scuotendo la testa freneticamente*

STEVE: *ridacchia nell'osservare la scena e nel seguire i movimenti del ragazzo, scuotendo la testa amareggiato mentre lo segue* ah, no? *fingendosi offeso, portando la sigaretta alle labbra e facendo un altro tiro, alzando lo sguardo verso il cielo scuro nel rilasciare il fumo, poi facendo spallucce* peccato!

EDI: *si volta per un attimo inchiodando e facendosi raggiungere* certo che no! *annuendosi una volta sola e mettendo le mai nella tasca anteriore della felpa, proseguendo accanto a lui a passo militare, ancora tutto rosso*

STEVE: ho capito, ho capito! *sbuffando seccato, incrociando le braccia, parlando con la sigaretta tra le labbra quasi borbottando tra e sè* e che cazzo però, qualche volta potresti pure farne!

EDI: *si volta a guardarlo facendo il musino anche se non lo si vede visto che è coperto dalla sciarpa, sentendosi pure in colpa per il rimprovero che ovviamente aveva preso sul serio, quindi in tono minuscolo*    stavo pensando che magari saresti carino in costume, non ti ci ho mai visto, non lo so se è un pensiero osceno questo!     *imbarazzatissimo*

STEVE: *se la ride sotto ai baffi riprendendo la sigaretta quasi finita e tenendola con la mano destra, mentre porta il braccio sinistro a cingere Edi per le spalle, poi scuote la testa* non carino, sono proprio bello in costume! *e annuisce a darsi ragione*

EDI: ah, bene!! *dicendolo con un tantino troppo entusiasmo e quindi distoglie lo sguardo facendo finta di niente, poi torna a guardarlo* andava bene come pensiero osceno o devo pensarne un altro? *sbattendo gli occhi poco convinto, manco fosse un gioco*

STEVE: *scuote la testa affranto, lasciando cadere a terra il mozzicone di sigaretta e calpestandolo per spegnerlo definitivamente dopo aver fatto l'ultimo tiro, rilasciando poi il fumo, però dice ridendo* puoi fare di meglio, però per ora va bene così! *annuendo ancora, tenendolo ancora con un braccio intorno alle spalle, poi guardandosi meglio intorno* Edi, ok che a casa tua non c'è privacy, ma per forza in un bosco ci dobbiamo infrattare?

EDI: *sgrana gli occhi guardandolo* infrattarsi? io ti devo far vedere una cosa, che c'entra l'infrattarsi?! *e scuote la testa* una cosa bella, ti devo far vedere! *attraversando un ponticello sopra al fiume in cui la sorella minacciava sempre di volerlo affogare*

STEVE: e io che pensavo fosse una scusa... *scuotendo la testa affranto a sua volta, camminando accanto a lui, poi serio* cos'è che devi farmi vedere?

EDI: una cosa che sicuramente non hai mai potuto vedere a Londra! *prendendolo per una mano e tirandolo verso un sentiero lontano dalla stradina principale, inoltrandosi dentro il bosco di cui sopra, dando l'idea che conoscesse molto bene il posto, inchiodando poi di colpo e mettendosi di fronte a lui, nei pressi di una grossa quercia* ecco! *e gli annuisce* prima di tutto, qui *poggiando una mano contro l'albero, in corrispondenza di un pezzo di legno che vi era stato applicato con dei chiodi* c'è la mia casetta che mi ha costruito papà quando ero piccolo! *e gli indica in su con lo sguardo, una bellissima casa sull'albero in legno di quelle che normalmente si vedono nei film, ancora in ottimo stato*

STEVE: *si lascia trascinare da lui fino a quell'albero, sorridendo nel vederlo così allegro, ascoltandolo, poi alzando lo sguardo verso la casa sull'albero che gli aveva indicato si trattiene dal dire qualcosa che lo faccia passare veramente come un pervertito* uah, manco Bart Simpson ne ha una così!

EDI: *gli sorride contento, poi gli lascia la mano e prende a salire quelle scalette applicate sul tronco dell'albero* l'altra cosa devo fartela vedere da su, sali! *una volta raggiunta la casetta, rimanendo inginocchiato sul pavimento in travi di legno e tendendogli la mano*

STEVE: *gli annuisce, salendo anche lui sulle scalette, prendendogli la mano e stringendogliela mentre c'ha i piedi sull'ultimo gradino, guardandolo fisso in quei suoi occhioni azzurri che quasi facevano luce anche al buio, quindi lo tira a non riuscendo a trattenersi, baciandolo dolcemente mentre entra nella casetta abbassandosi un po' perchè è alto, sorridendogli poi una volta che si è staccato, tenendogli le mani e sedendosi accanto al ragazzo e in tono anche incuriosito* cos'è l'altra cosa?

EDI: *resta in ginocchio, vicino a lui, poi libera una mano sola dalle sue e si sposta verso un'apertura grande e quadrata dall'altra parte della casetta che fungeva da finestra, coperta da una stoffa scura a mo' di tenda* guarda qui sotto! *e gli sorride spostando la tenda così che si vedesse, affacciandosi a sua volta sopra a una radura che non si vedeva da giù per via degli alti arbusti, piena zeppa di decine e decine di piccolissime lucciole svolazzanti nell'aria, che effettivamente formavano una "coreografia" incredibile* non sono bellissime? *sorridendogli con un'aria da bambino piccolo*

STEVE: *si affaccia da quell'apertura, inizialmente sbattendo le palpebre interdetto, poi guarda la coreografia fatta dalla lucciole, incantato quasi*

EDI: *sorride di più vedendolo con quell'espressione, quindi si scosta appena per sistemare la tenda così che stesse aperta, incastrandola contro un piccolo piolo messo lì apposta, tornando subito dopo ad affacciarsi, standogli accanto, attaccato* riesco a trovare stelline dappertutto, anche a terra! *ridendo di sè*

STEVE: *si volta a guardarlo per qualche attimo sorridendo a quella frase, poggiandogli una mano in testa e scompigliandogli i capelli restando però poi fermo così, con una mano sul "davanzale" della finestra e con l'altra accarezzandogli la testa, prendendo di nuovo a guardare le lucciole* sembra stiano ballando!

EDI: certo che lo stanno facendo! *sorridendogli e abbracciandolo* ho avvisato il loro manager per dirgli che avevo un ospite importante alla prima di questa sera, e adesso si stanno esibendo per te! *dicendolo con tono talmente serio che bisognava quasi crederci*

STEVE: *lo guarda sorridendogli in maniera dolce per quello che aveva detto, quindi lo stringe di più a , ridacchiando* c'abbiamo anche il posto con la visuale migliore!

EDI: è logico! *in tono di ovvietà* sono le    mie     lucciole, è uno spettacolo privato, questo! *annuendogli e stringendolo forte*

STEVE: *gli sorride di più, tenendolo abbracciato forte con un braccio solo, tenendo l'altro piegato sul davanzale e la testa poggiata tra le mani guardando quasi più Edi che le lucciole* eh sì, che spettacolo...

EDI: *alza lo sguardo verso il ragazzo tenendogli le braccia attorno al collo, scostandosi di pochissimo all'indietro così da vederlo meglio in viso, quindi gli sorride dolcemente, sbatte gli occhi un paio di volte, e all'improvviso* proviamo a fare di nuovo l'amore? *con un'espressione innocente che sembrava si parlasse di unicorni e arcobaleni* adesso che stiamo insieme magari mi viene meglio!

 

***

 

 

ANGOLO RECENSIONI

CriminalMindsCorp. a rapporto<3

 

Eccoci qui, rapide come sempre u_u7 grazie a tutti per seguirci costantemente, sappiate che ci rendete felici <3

Lelechan: O_O” ma non è morto nessuno, che te piagni?!

Martyz: Nathan è un esempio per tutti noi :3 per quanto riguarda Dianne, beh, se lo meritava quel ceffone u__u.

Sally_182: siamo felici delle tue recensioni da due metri, quindi non ti preoccupare xD (e auguri neo-diciottenne, speriamo che tu abbia votato bene xD)! Ci dà soddisfazione il fatto che tu stai iniziando a farti i film in testa per quanto riguarda il finale… che ovviamente non riveleremo nemmeno sottotortura xD e poi… perché quello non dovrebbe essere Steve? o_ò basta coi pregiudizi, che siccome c’ha i capelli verdi ed è un pochino acido non può innamorarsi O_O! ha un cuore anche lui! Per quanto concerne Dianne, il suo comportamento rimarrà un enigma fino alla fine, quindi continua a seguirci e risolverai il mistero +_+! :°°°°  la cosa del film che dicevi, ci ha riscaldato il cuore. Noi scriviamo queste storie e inventiamo i personaggi solo per “divertimento” ma nonostante questo c’impegnamo davvero tanto per non far risultare banali sia i characters che i racconti, di conseguenza questa tua affermazione (che non è per niente una cazzata <3) ci ha fatte sentire apprezzatissime (e l’autostima non fa mai male). Grazie mille… 

 

Higasi: O_O ammazza, il tuo disprezzo verso Dianne è arrivato alle stelle!!  Per quanto riguarda quei due invece, sì, hanno bisogno d’amore e forza a vicenda e per fortuna si sono trovati ^^ e certo che sei importante ù_ù noi ci teniamo tantissimo alle tue recensioni, che ci fanno riflettere e ci spronano per farci continuare :D perciò, non farti uccidere da tua sorella (ma prova a ribellarti u_u non può mica avere il monopolio sul pc!), e grazie a te :D

Kiss kiss, bang bang, la CMC <3

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Capitolo 20
*** All that I'm living for ***


« C O B A L A M I N »

« C O B A L A M I N »

original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

 

***

 

 

CAPITOLO XX

- All that I’m living for -

 

EDI: *alza lo sguardo verso il ragazzo tenendogli le braccia attorno al collo, scostandosi di pochissimo all'indietro così da vederlo meglio in viso, quindi gli sorride dolcemente, sbatte gli occhi un paio di volte, e all'improvviso* proviamo a fare di nuovo l'amore? *con un'espressione innocente che sembrava si parlasse di unicorni e arcobaleni* adesso che stiamo insieme magari mi viene meglio!

STEVE: *sorride ta sè e sè per quella frase detta in quel modo, scostandogli una ciocca di capelli dal viso e mettendogliela dietro l'orecchio, "proviamo a fare di nuovo l'amore?" sorridendogli poi con aria addolcita, " alcuni ragazzini più grandi si divertivano a fargli fare    certe cose    , approfittando del fatto che non avrebbe mai capito.", carezzandogli delicatamente il viso* solo se tu vuoi davvero.

EDI: *rimane a guardarlo in quella penombra sbattendo appena le palpebre qualche altra volta, non afferrando, e fa spallucce con naturalezza* te l'ho chiesto perchè vogl-- *scuote un attimo la testa, correggendosi* vorrei riprovarci, forse adesso è più bello! *e gli annuisce con aria speranzosa*

STEVE: *gli annuisce guardandolo con aria dolce* allora va bene. *e gli sorride, "proviamo di nuovo a fare l'amore?" portandogli una mano dietro la nuca ad accarezzargliela, avvicinando le proprie labbra a quelle del ragazzo, per baciarlo*

EDI: *chiude gli occhi avvicinandosi un poco di più pur rimanendo in ginocchio, ricambiando quel bacio lentamente mentre gli mordicchia il labbro inferiore di tanto in tanto, poi si scosta di nuovo poggiandogli le mani sulle spalle e gli sorride dolcissimo e innocente da fare paura* m'insegni qualcosa di nuovo stavolta? *e inclina anche la testa di lato*

STEVE: *inizialmente lo guarda interdetto per come stonava quell'espressione con quello che gli chiedeva, ma gli annuisce sorridendogli con espressione addirittura rassicurante* certo! *avvicinandosi di nuovo a lui leccandogli le labbra, portandogli le mani sotto la maglia ad accarezzargli i fianchi lentamente mentre riprende a baciarlo, spingendolo delicatamente verso il basso per farlo stendere*

EDI: *tira un sospiro e gli sorride un po' di più quasi a ringraziarlo, lasciandosi poi mettere giù steso e guardandolo fisso come fosse in attesa, sistemandosi meglio, tranquillissimo e applicato*

STEVE: *resta steso sopra di lui continuando a baciarlo mentre con una mano gli toglie la sciarpa, accarezzandolo prima da sotto la maglia, aprendogli poi la felpa lentamente, portando poi la mano destra ad accarezzargli il collo scostandogli una ciocca di capelli e dopo calandogli le maniche della maglia in modo che la spalla destra del ragazzo fosse nuda, tracciando con la punta della lingua una sorta di percorso immaginario lungo tutto il collo fino alla spalla, baciandogliela dopo*

EDI: *sospira piano seguendolo attentamente con la coda dell'occhio e assecondando i suoi movimenti per farsi togliere la sciarpa e abbassare la maglia, rabbrividendo appena per quei baci e anche un po' perchè c'era fresco, mentre memorizza ogni gesto e ogni sensazione che provocava, così da riuscire a ripeterla poi*

STEVE: *gli mordicchia la spalla, aprendogli meglio la felpa, facendo pressappoco la stessa cosa di prima con la lingua lungo il petto del ragazzo, soffermandosi a mordicchiargli un capezzolo mentre porta la mano destra a sbottonargli lentamente i pantaloni*

EDI: *chiude gli occhi volgendo un poco il collo all'indietro e respirando più forte, portando entrambe le mani alle sue spalle e stringendolo sovrappensiero, senza pensarci*

STEVE: *accarezza il corpo del ragazzo con la punta delle dita lungo tutto il contorno dei pantaloni, aprendoglieli definitivamente, portando poi la mano sotto l'intimo del ragazzo sfiorandolo delicatamente, mentre lo baciava intorno all'ombelico*

EDI: *allenta la presa dalle spalle del ragazzo, portando una mano a togliersi gli occhiali e spostandosi i capelli dagli occhi con l'altro avambraccio, allungando poi di nuovo la sinistra a toccargli la spalla fino alla nuca come non volesse perdere il contatto con lui per sentirsi più tranquillo, guardandolo tutto arrossito e mordicchiandosi un labbro per quelle carezze che gli faceva*

STEVE: *gli tira giù a metà pantaloni e intimo, alzando lo sguardo incrociando quello del ragazzo e quindi gli sorride, scostandogli la mano dalla propria nuca e stringendola nella propria come ad aggrapparsi mentre con l'altra mano l'accarezzava un altro po' tra le gambe, riprendendo a baciarlo scendendo più giù, mentre i propri capelli si poggiavano sulla pancia del ragazzo*

EDI: *trattiene letteralmente il respiro distogliendo lo sguardo per l'imbarazzo, incurvandosi appena nella schiena istintivamente, mentre gli stringe forte la mano a sua volta anche per cercare di tenerla ferma visto che fremeva pianissimo da testa a piedi*

STEVE: *sorride tra sè e sè soddisfatto per come reagiva il corpo del ragazzo, stringendogli a sua volta di più la mano, continuando a baciarlo tra le gambe, mordicchiandolo a tratti, mentre aveva l'altra mano poggiata sul fianco destro del ragazzo*

EDI: *alza di nuovo poco poco lo sguardo verso di lui, morto d'imbarazzo e quasi cercando di non farsi vedere, mentre si trattiene mordendosi forte un labbro e facendo solo qualche lamentino sommesso, quando di colpo come in un flash elettrico nella testa rivede nitida una scena identica di anni addietro che nemmeno ricordava più, trattenendo il respiro per diversi attimi prima di scuotere la testa per scacciare quell'immagine*

STEVE: *continua a tenergli la mano stringendogliela forte, smettendo di baciarlo lì e poggiando le labbra sulla zona interna della gamba* lo dicevo io che sapevi di vaniglia... *ridacchiando e facendogli un succhiotto lì dove aveva poggiato le labbra*

EDI: *sorride istintivamente tranquillizzandosi nel sentire la sua voce, mentre respira profondamente tutto scosso da tremiti di eccitazione*    questi baci qua danno almeno il doppio delle vertigini!  

STEVE: *ride piano nel sentirgli dire quella frase* ah, sì? ti piacciono di più? *mordicchiandogli quel punto della gamba su cui aveva lasciato un segno*

EDI: *di tutta risposta gli annuisce davvero, tirandosi su prima sui gomiti e poi sulle braccia mettendosi seduto, come a controllare che stesse facendo visto che non capiva che gli aveva lasciato un segno*    ma mi stai mangiucchiando la gamba?

STEVE: *alza lo sguardo verso il ragazzo rimanendo fermo così, guardandolo interdetto, ma gli annuisce anche in maniera convinta*

EDI: ma mi serve!! *ridendo e cercando di spostarlo fingendo di tirarlo per i capelli ma senza farlo realmente, poi tutto preso dall'entusiasmo* da dai dai, fammi provare! *e gli sorride carino*

STEVE: *ridacchia, staccandosi definitivamente mettendosi a cavalcioni sopra di lui, fingendosi gnorri* provare a fare cosa?

EDI: questo che hai fatto tu! *annuendo due volte con tutta la naturalezza del mondo, mancando dell'imbarazzo che forse stavolta ci sarebbe stato anche bene*

STEVE: va bene, te lo concedo! *continuando a ridacchiare e a restargli sopra in quel modo*

EDI: *annuisce altre due volte e rimane a guardarlo come aspettando qualcosa, tenendosi con le mani, poi dopo qualche secondo di assoluto silenzio solleva un sopracciglio* be'? spostati, no? come faccio, mica sono un contorsionista! *poggiandogli una mano contro il petto e facendo per spostarlo*

STEVE: *si sposta mettendosi tipo seduto di fronte a lui poggiando le mani a terra sorreggendosi, poi sbuffando* poi sono io, il malato.. *scuotendo la testa affranto*

EDI: *sbatte gli occhi* che ho fatto che non va? *mentre con qualche difficoltà si leva direttamente tutti gli indumenti della parte inferiore, che messi a metà in quel modo gli davano impiccio*

STEVE: *scuote la testa come a dirgli di no, ormai rassegnato a quel tipo di comportamento, osservandolo attentamente in quei suoi movimenti*

EDI: *fa spallucce e poi si sposta carponi più vicino a lui, rimanendogli in ginocchio di fronte, si sistema meglio la felpa addosso chiudendosi a metà la zip, quindi si mette buono buono a maneggiare con la chiusura dei pantaloni del ragazzo slacciandoglieli e facendolo mettere in ginocchio a sua volta così da tirarglieli giù a metà, tutto applicato*

STEVE: *asseconda i movimenti del ragazzo e resta in ginocchio di fronte a lui, seguendo attentamente ogni sua mossa con lo sguardo*

EDI: *con assoluta tranquillità, prende e gli tira giù anche i boxer, restando seduto in ginocchio davanti a lui guardandolo anche a breve distanza per diversi secondi, quindi alza lo sguardo e sbattendo gli occhi* ho una domanda! *alzando anche un indice quasi a chiedere parola*

STEVE: *lo guarda pressochè interdetto, sbattendo le palpebre anche lui* domanda accolta! *dicendolo manco fosse il giudice di una causa in un tribunale*

EDI: ecco... *facendo un gesto con la mano come a cercare le parole, poi torna a guardarlo negli occhi* cioè insomma, io non ce l'ho così grande e quindi vai comodo, a me il tuo non entra mica! *facendo spallucce, come niente fosse*

STEVE: *fa un'espressione che pare dire "mi cadono proprio le braccia" schiaffeggiandosi la fronte, facendo appello a tutta la pazienza che ha* Edi, non è un problema.. *scuotendo la testa affranto*

EDI: *fa un'espressione tenera scuotendo appena la testa a vederlo fare così, quindi si alza sulle ginocchia ad abbracciarlo stretto per il collo* non ti arrabbiare! scusami! *stranamente capendo che doveva aver detto qualcosa che non doveva, e gli dà un bacio forte sulla guancia per poi annuire* adesso ti faccio vedere che ho imparato bene! *e gli sorride dolcemente sperando di farsi perdonare, e si rimette giù, dandogli dei bacini a ripetizione sull'addome abbracciandolo per la vita*

STEVE: *tira un sospiro lasciando cadere le braccia lungo i fianchi, annuendogli, abbassando lo sguardo per guardarlo* mh, vedremo!

EDI: *arrossisce tantissimo perchè com'è ovvio non era per nulla convinto di saperlo fare anche se ormai l'aveva detto, quindi resta ancora qualche attimo solamente ad abbracciarlo stretto in quel modo come a farsi coraggio, poi prende a carezzarlo lentamente tra le gambe solo con la sinistra, continuando a tenerlo abbracciato col braccio destro per la vita con una guancia poggiata contro l'addome del ragazzo, lo sguardo basso su quel che faceva per non farsi vedere*

STEVE: *gli sorride dolcemente guardandolo per quella serie di gesti, accusando un leggero brivido lungo la schiena per quelle carezze, percependo il suo rossore per il calore che emanava il viso in quanto ce l'aveva poggiato sul proprio addome, abbracciandolo a sua volta per le spalle*

EDI: *prosegue in quel modo senza smettere di abbracciarlo perchè lo tranquillizzava dall'agitazione, scostandosi poi solo un poco a posarci dei bacini leggeri mentre ancora lo carezzava, un po' più forte, e allentando un po' la presa dalla vita di lui col braccio*

STEVE: *sospira piano per quei bacini e quelle carezze più forti, accusando nuovamente un brivido lungo la schiena più forte di quello di prima, continuando a tenerlo abbracciato con un braccio, portando una mano a scostargli i capelli dal viso lentamente*

EDI: *chiude gli occhi sentendosi le guance avvampare per imbarazzo e paura di non riuscirci, quindi si fa coraggio, lo lascia andare dall'abbraccio, e dopo un attimo di smarrimento riprende a baciarlo in quel modo, prima piano e poi un po' più intensamente, in modo spontaneo, giacchè non ricordava minimamente com'è che aveva fatto lui poco prima tanto che era teso*

STEVE: *si mordicchia un labbro per quei baci, spostando la mano sulla testa del ragazzo tenendogliela tra i capelli, accarezzandoglieli*

EDI: *continua a carezzarlo pian piano con una mano, fermandosi di tanto in tanto a sfiorarlo solo con le labbra o la guancia quasi gli facesse le fusa, riuscendo incredibilmente ad apparire tenero pure in quella situazione, riprendendo poi a baciarlo intensamente, più che potesse, anche se era tesissimo e si vedeva*

STEVE: *sospira un po' più forte, guardandolo con aria intenerita mentre porta la mano più giù lasciandogli una ciocca di capelli con la quale aveva preso a giocare, facendogli i grattini sul collo*

EDI: *nel sentire quei grattini alza appena lo sguardo verso di lui ancora tutto arrossito, addolcendosi nei movimenti pur insistendo di più e perdendosi in quei gesti, quasi avvertisse ancora meno del solito tutto il mondo attorno*

STEVE: *sospira di più per tutte quelle piacevoli sensazioni che gli attraversavano il corpo, stringendo gli occhi e mordicchiandosi più forte il labbro, mentre infila una mano dentro la maglia del ragazzo da sopra, continuando a fargli i grattini*

EDI: *si stringe di più a lui abbracciandolo per le gambe nel rendersi conto che era quasi al limite, percorrendolo piano solo con la lingua diverse volte, poi di colpo sgrana gli occhi e si stacca, scostandosi appena all'indietro e guardandolo tutto esaltato* aspetta, prima che vieni, facciamolo! *e gli annuisce*

STEVE: *non se lo fa ripetere due volte e quindi gli annuisce, estraendo velocemente il contraccettivo dal portafogli che aveva recuperato dalla tasca dei pantaloni, poi mentre lo applica* stavolta non sono impreparato! *con una nota di soddisfazione nella voce, facendo voltare Edi una volta che era steso a terra e mettendosi sopra di lui, baciandogli poi il collo e infilandogli una mano sotto la felpa carezzandolo lungo tutta la schiena fino al sedere, bisbigliandogli all'orecchio* quanto sei bello.. *strusciandosi poi contro di lui, senza però prenderlo ancora, mordicchiandogli poi il collo senza fargli male*

EDI: che bravo! *ridendo piano per l'uscita e rabbrividendo da testa a piedi nel sentirselo addosso, reggendosi sulle mani e inclinando la testa da un lato quando lo mordicchia, rimanendo senza fiato a quella frase,    io? bello?     e resta perfettamente immobile per dei secondi finchè non lo sente strusciarsi e allora si riprende*    dici davvero...?     *con un filo di voce*

STEVE: *gli annuisce, continuando a carezzarlo ancora per un po' sul fondoschiena lasciandolo poi e cingendolo con un braccio per la vita mentre si sorregge con l'altro* certo che dico davvero! *facendo per prenderlo, dolcemente*

EDI: *si rilassa in quel mezzo abbraccio, tanto che gli vengono gli occhi lucidi per tutta quella situazione, e sorride scuotendo piano la testa*    è... bello... nessuno me lo aveva mai detto prim--     *trattenendo il respiro nel sentirlo, per poi rilasciarlo sottoforma di piccolo gemito, riprendendo mentalmente quella frase,    lui pensa che io sia bello...    *

STEVE: *si mordicchia un labbro nel prenderlo di più, continuando a baciargli il collo con più impeto, sempre tenendolo così mezzo abbracciato, continuando a parlargli all'orecchio mentre inizia a muoversi lentamente dentro di lui, bisbigliandogli all'orecchio con voce un po' strozzata visto il momento* lo sei e anche tanto!

EDI: *   che vorrei dirgli?     assecondandolo e respirando a fondo per i suoi movimenti,    come si dice...?     sentendo il cuore battere velocissimo dentro di sè ma restando bloccato e in silenzio per l'ennesima volta, scuotendo piano la testa per la frustrazione del non riuscire ad esternare quel che provava,    perchè...     e trema per il tono di voce che aveva, incurvandosi, e stringendo forte gli occhi*    ... 

STEVE: *lo guarda con aria dolce, muovendosi un po' più velocemente, tenendolo a quel modo e capendo che doveva dirgli qualcosa perchè probabilmente era spaventato da qualcosa, sempre parlandogli all'orecchio* è.. come la prima volta che ho suonato la chitarra.. e ho capito che non avevo bisogno di nient'altro... è così!

EDI: *vedendolo con la coda dell'occhio e riuscendo a capire esattamente la sensazione, stavolta, grazie a quell'associazione di idee*    come quando io ho usato il telescopio!     *e annuisce, felice, con due lacrimucce invisibili che venivano giù senza che se ne accorgesse neppure, sapendo adesso che si sentivano allo stesso modo, mentre ne asseconda i movimenti*

STEVE: *gli sorride in maniera tenera, contento di essere riuscito a farsi capire, annuendogli per il paragone* sì, così! *aumentando il ritmo in quelli che erano gli ultimi attimi, sospirando più forte*

EDI: *respira più forte praticamente all'unisono con lui, curvandosi di più contro il corpo del ragazzo mentre si morde violentemente il labbro inferiore per reprimere un gemito più forte, poi riapre gli occhi che aveva ancora lucidi e porta una mano a intrecciarsi con quella di lui con cui si sorreggeva*

STEVE: *lo stringe di più a sè a quel gesto, sospirando più forte nel venire, senza però lasciarlo, abbandonandosi contro di lui e accarezzandogli la mano che aveva intrecciato nella propria con il pollice, lentamente, dandogli una serie di bacini all'angolo delle labbra*

EDI: *resta fermo anche lui come a voler godere di quella sensazione ancora per un poco, socchiudendo gli occhi e sorridendo a quell'abbraccio più stretto, voltandosi meglio col viso verso di lui soffiandogli via una ciocca di capelli mezzi verdi che gli era finita davanti, così da ricambiare quei bacini*

STEVE: *sorride impercettibilmente, respirando ancora affannosamente, prendendo poi a baciarlo con più impeto rimanendo però pur sempre dolce sulle labbra, staccandosi poi da lui, continuando a tenerlo abbracciato*

EDI: *appena lui si scosta si tira su seduto in ginocchio, così da potersi girare meglio col viso, rimanendo poggiato di schiena contro di lui, una mano a stringere ancora la sua e l'altra a sfiorargli la nuca, con la felpa mezza calata su una spalla, baciandolo a sua volta e parlandogli poi contro le labbra sorridendo*    era vero, stavolta è stato più bello ancora!    

STEVE: *si alza pure lui stando in ginocchio dietro al ragazzo, abbracciandolo di più, continuando a baciarlo, annuendogli* ogni volta lo sarà sempre di più!

EDI:    davvero?     *dicendolo in tono che suona incredulo, poi si volta così da stare ancora in ginocchio ma averlo di fronte, allargando le braccia per sistemarsi la felpa e squadrandolo nel frattempo, giacchè era ancora mezzo nudo, ed esclama* mamma mia! *ridendo piano*

STEVE: *annuisce come dire "sì" a quel "davvero?", ridendo alla seconda esclamazione* cosa mamma mia? *facendo lo gnorri in una maniera incredibile, mettendosi poi in piedi per sistemarsi meglio i pantaloni addosso, rivestendosi, andando poi a recuperare il resto degli abiti di Edi*

EDI: no, non ti rivestire!! *rimanendo fermo lì dove stava e sembrando piccolissimo, sbattendo gli occhi verso di lui, senza rispondere alla domanda ma dicendo qualcosa di altrettanto eloquente*

STEVE: *lo guarda facendogli un sorriso maliziosissimo bloccandosi a metà del gesto, quindi torna a sedersi di fronte a lui, restando mezzo nudo, guardandolo fisso* ti piaccio proprio tanto, eh?

EDI: *lo segue fisso-fisso con lo sguardo finchè non si siede, alzando poi lo sguardo verso gli occhi del ragazzo* che domanda scema!

STEVE: *alza un sopracciglio e di tutta risposta fa per rivestirsi di nuovo* e che palle potevi rispondermi di sì, noi acquario dobbiamo sentirci apprezzati! *sbuffando e prendendo una sigaretta dal pacchetto nella tasca dei pantaloni, accendendosela*

EDI: *sbatte gli occhi una volta sola, stupito, quindi agita le mani davanti a sè per accompagnare lo scuotimento di testa mentre ricomincia a diventare rosso* volevo dire che è logico che la risposta è sì! *annuendogli, sperando bastasse per farlo rispogliare*

STEVE: *lo guarda alzando un sopracciglio, restando vestito e seduto di fronte a lui, facendo un tiro e cacciando il fumo praticamente facendolo finire in faccia al ragazzo* non ti credo!

EDI: ma è vero... *stringendo gli occhi e tossendo per il fumo, ciononostante mettendosi più vicino a lui, mentre si tira giù la felpa per coprirsi almeno un poco* è evidente che sei bello, mica c'è bisogno che te lo dica io! *facendogli il musino e gli occhioni*

STEVE: *lo tira a sè tenendo la sigaretta tra le labbra, abbracciandolo anche con le gambe per trasmettergli calore, parlandogli sempre tenendo la sigaretta a quel modo* e io invece voglio che me lo dici tu!

EDI: *assottiglia di nuovo gli occhi per via del fumo, quindi gli si aggrappa addosso abbracciandolo forte per il collo, bisbigliandogli all'orecchio con vocina dolce*    il mio ragazzo è il più bellissimissimo di tutto l'universo!    

STEVE: *sorride tra sè e sè, prendendo la sigaretta con una mano e continuando a tenerlo abbracciato con l'altro braccio, cacciando via il fumo all'aria* va beh va... stavolta ti perdono! *ridacchiando, dandogli un bacio sulla guancia*

EDI: *si scosta pur rimanendogli abbracciato e gli sorride in maniera carinissima* "il mio ragazzo"! *e annuisce* che è bellissimissimo sia nudo che vestito! *poi lo riabbraccia* ed è il mio ragazzo! *annuendo ancora, sottolineando il concetto nel caso non fosse chiaro, accoccolandoglisi contro standogli quasi in braccio*

STEVE: *ridacchia tra sè e sè, il mio ragazzo. mettendosi di nuovo la sigaretta tra le labbra e prendendolo praticamente in braccio, abbracciandolo con un braccio solo mentre con l'altra mano se la rileva dalle labbra dopo aver fatto l'ultimo tiro, annuendogli in risposta, poi in tono preoccupato, sistemandogli meglio la felpa addosso* piccolo, ma non senti freddo? 

EDI: *prima si scosta a guardarlo con due occhi enormi a quell'appellativo, anche a labbra mezze aperte, poi lo riabbraccia strettissimo e scuote la testa* se mi abbracci non posso sentire freddo! *facendogli le fusa contro il collo con una guancia* e non mi fa paura niente! *annuendo*

STEVE: *sorride a quella reazione, poi scuote la testa, tenendolo sempre abbracciato con un braccio mentre dopo aver spento la sigaretta si allunga a prendere il resto dei vestiti di Edi* invece a me fa paura se poi prendi freddo e ti ammali! *dandogli un bacio sulla fronte e passandogli la mano tra i capelli scompigliandoglieli, facendo pure per rivestirlo*

EDI: ma mi piace stare così, è bello, mi ci sento bene, perchè mi dà una sensazione di... come dire, fiducia! *dicendolo con convinzione, fermandosi poi un attimo come rendendosi conto di quel che aveva appena affermato,    ...eh?     e rimane incantato mentre lui fa per rivestirlo, senza fare una grinza, scioccato dall'aver esternato qualcosa tanto apertamente e in maniera veloce senza un minimo di pensiero o riflessione, e lo guarda fisso senza capire*

STEVE: *alza lo sguardo verso di lui mentre rimane che gli aveva infilato a metà i pantaloni, guardandolo interdetto sbattendo le palpebre, sorpreso perchè in base a quello che gli aveva detto Lucy quello faceva parte di ciò che Edi non poteva "identificare", quindi gli lascia i pantaloni a metà e lo tira a sè abbracciandolo fortissimo* è bello che ti fidi di me... *addolcendosi nello sguardo tenendo gli occhi socchiusi anche se lui non poteva vederlo*

EDI: *annuisce subito lasciandosi abbracciare, contento anche lui di non essersi "inceppato" a metà ragionamento per la prima volta in vita sua* lo sento davvero! mi fido di te! *più per fissarlo bene in sè stesso che per convincere lui, ricollegando di colpo la sensazione ad un'altra scena, la stessa sensazione che aveva provato quando saputo della scommessa alla fine aveva deciso di credergli, e adesso capiva essere "fiducia"*    mi fido davvero di te...

STEVE: *respira piano contro il collo del ragazzo, tenendolo tra le braccia quasi cullandolo, portandogli poi una mano dietro la nuca, poggiandosi con la propria fronte contro quella del ragazzo guardandolo fisso per qualche secondo e in maniera molto intensa, accarezzandogli le labbra con le proprie* anche io mi fido di te. *in tono fermo seppur basso, baciandolo poi*

EDI: *ricambia lo sguardo con altrettanta intensità baciandolo poi a sua volta, piano piano, felice di quelle parole che aveva detto e di quella sensazione che era riuscito a conquistare, portandogli le mani sul viso per carezzarlo lievemente, solo con le dita, scostandosi infine con un sorriso e facendo per rivestirsi*

STEVE: *gli sorride a sua volta, aiutandolo a rivestirsi abbottonandogli i pantaloni, poi ridacchiando* sai che tua mamma l'ha capito che stiamo insieme?

EDI: *rimasto in piedi, bloccato nell'atto di tirarsi su la zip della felpa, lo fissa* che?

STEVE: *gli tira su la zip della felpa, annuendogli, con aria divertita* è anche contenta!

EDI: *sgrana gli occhi, poi fa un'espressione disperata* nuuuuuuuu cavoliiiii... *lamentandosi a più non posso mentre infila le scarpe e si china ad allacciarle*

STEVE: *lo guarda alzando un sopracciglio* e che è quel tono lamentoso?!

EDI: *una volta riallacciate le scarpe, prende la sciarpa e se l'appoggia attorno al collo, guardandolo sempre con quell'espressione* allora di sicuro avrà capito pure tutto quello che è successo da che abbiamo messo piede fuori casa fino ad ora che ce lo rimettiamo dentro!

STEVE: *ride piano, poggiandogli una mano in testa* ci ha dato il permesso, eh! *e pure se non ce lo dava non è che me ne sarebbe fregato più di tanto!*

EDI: *lo guarda in silenzio degli attimi, poi ridendo istericamente* ma è imbarazzante, capisci?! *portandosi una mano in viso stropicciandoselo, poi guardandolo di nuovo* ...e poi volevo dirglielo io!

STEVE: *lo guarda imbronciandosi, tenendogli ferma la mano in testa* perchè imbarazzante, ti vergogni di stare con me? *sbuffando, poi facendo spallucce* ma tua mamma l'avrebbe capito comunque prima che glielo dicevi tu!

EDI: no!! *rispondendo subito e scuotendo la testa* è che... *   un momento, ho detto che è imbarazzante?     riprendendo poi* è che è strano che una mamma sappia queste cose! *facendo spallucce anche lui, esibendo poi un musino facendo per uscire* e io che volevo prenderla di sorpresa!

STEVE: *lo guarda assottigliando gli occhi* sì, hai detto che è imbarazzante! *quasi a leggergli nel pensiero, stringendosi poi nelle spalle, facendo per uscire a sua volta* io non so come funzionano certe cose, ma una mamma non puoi mai prenderla di sorpresa.. credo..

EDI: *si sporge giù dalla casetta e si avvia a scendere, arricciando le labbra e facendo spallucce una volta che salta giù, strofinandosi le mani per pulirle* mia mamma non penserebbe mai queste cose di me! andiamo!

STEVE: *lo guarda seriamente interdetto* dì un po' *saltando giù direttamente, mettendosi le mani sui fianchi, guardandolo arricciando le labbra* ma hai mai giocato a Cluedo in vita tua?

EDI: *si sistema meglio la sciarpa attorno al collo, quindi guardandolo con l'espressione più interrogativa del cosmo* clue-che? *facendo spallucce e avviandosi nel bosco per tornare sulla via principale*

STEVE: *scuote la testa affranto, tirando un respiro profondo* è un gioco dove raccogliendo gli indizi devi indovinare chi ha ucciso Mr Black! *annuendo, poi con una nota di soddisfazione nel tono anche se era quasi nostalgico* ogni volta che ci giocavo vincevo sempre!

EDI: *lo guarda un po' perplesso, quindi esce sulla strada e lo aspetta, inclinando la testa di lato nel guardarlo* che giochi violenti che ti piacciono!

STEVE: *scuote la testa affranto, camminando dietro di lui* è un gioco di deduzione... *annuendo* perchè tu impersoni il detective, allora ipotizzi, scopri gli indizi... *alzando gli occhi al cielo come a ricordarsi le partite, poi* non è un caso se sul compito di criminologia di architettare il delitto perfetto ho preso l'unica A di tutta la mia vita! *dicendolo ancora in tono più soddisfatto*

EDI: *si ferma per affiancarlo, proseguendo poi guardandolo attentamente mentre spiega, sinceramente ammirato* wow! bravo! *sorridendogli e appiccicandosi al suo braccio*    e in che consisteva questo delitto perfetto?     *dicendolo un po' più a bassa voce, manco ci fossero delle spie appostate e il delitto fosse vero*

STEVE: *lo guarda con la coda dell'occhio, interdetto* ma perchè parli a bassa voce?! *scuotendo la testa, poi* il trucco stava nel non lasciare impronte digitali, quindi mettere lo skotch sulle dita e battere al pc un messaggio d'addio facendolo passare per un suicidio *parlandone manco fosse il suo lavoro e quindi gli veniva automatico fare queste cose* di conseguenza la vittima doveva venire tipo stordita.. che so.. cloroformio, alcool.. *facendo spallucce, poi continuando* e poi dopo avergli piazzato una pistola tra le mani, far esplodere il colpo in modo da lasciare le impronta del morto di turno sull'arma! *annuendo in conclusione del discorso*

EDI: perchè sennò ci scoprono! *dicendolo anche convinto, poi lo ascolta tutto il tempo assumendo man mano un'espressione più atterrita, prima lasciandogli il braccio, poi allontanandosi addirittura lungo il ciglio della strada*

STEVE: *alza gli occhi al cielo schiaffeggiandosi la faccia affranto, facendo appello a tutto il suo self-control* Edi, *tirando un respiro profondo* noi non abbiamo ucciso nessuno, per cosa cazzo ci dovrebbero scoprire?!

EDI: *sussulta, poi gli si riavvicina coprendogli la bocca con una mano* sshhhh!! *sbattendo poi gli occhi verso di lui* a parte che secondo me, tu davvero hai ucciso qualcuno, altrimenti tutte queste cose non le avresti pensate! *annuendo convinto* e poi non vorrei incolpassero anche me! ecco!

STEVE: *alza gli occhi al cielo facendo un'espressione esasperata* chi diavolo ci incolpa, i tuoi amici alieni che giocano a Cluedo nel sasso che hai schiantato sul tavolo in veranda oggi pomeriggio?! *scuotendo la testa seriamente affranto* e poi, a parte che non ho ucciso nessuno da quando ho memoria, e comunque pure se l'avessi fatto non mi sarei di certo fatto sgamare, nè da te, nè dalla polizia, nè dagli alieni!

EDI: *lo guarda fisso tutto il tempo mentre parla, poi distoglie lo sguardo e resta zitto diverso tempo capendo che lo stava involontariamente facendo esasperare di brutto, nascondendo le mani nella tasca della felpa e il viso nella sciarpa*    era un meteorite, non un sasso.     *in tono piccolo piccolo, con lo sguardo basso*

STEVE: insomma, quello che era! *e tira un respiro profondo, avvicinandosi a lui e cingendolo con un braccio* e  io non sono un assassino!

EDI: questo è tutto da verificare! *guardandolo di sbieco assottigliando gli occhi, l'unica parte di viso non nascosta dalla sciarpa*

Steve: *sbuffa lasciandolo dalla presa e mettendo le mani in tasca, scocciato* a pensarci, mica è brutto come lavoro...

EDI: perchè, vuoi ammazzare qualcuno? *pensando solo dopo che la risposta era abbastanza ovvia, quindi distoglie lo sguardo e resta zitto per evitare di sentirsi dire "sì, te!", giungendo nel viale davanti casa*

STEVE: *tira un respiro profondo evitando di rispondere alla domanda, sorridendo tra sè e sè guardando il mio ragazzo... e quindi toglie la mano destra dalla tasca, prendendo la mano del ragazzo, stringendola nella propria*

EDI: *resta a sua volta con una mano nella felpa e l'altra a stringere quella di lui, quindi alza poco poco lo sguardo parlando contro la sciarpa in tono alquanto timoroso, mentre scosta con una spalla la porta del cancello per entrare nel giardino della villa*    non mi vuoi ammazzare più?  

STEVE: ma quanto sei scemo... *dicendolo mentre rideva piano, aiutandolo ad aprire il cancello e chiudendolo una volta che erano entrati, senza lasciargli la mano* mica ti volevo ammazzare!

EDI: senti, mi hanno spiegato una volta che "chi tace acconsente", tu hai taciuto, quindi hai acconsentito! *camminando verso casa* e poi capirai, mi hanno minacciato di morte così tante volte che non m'impressiono nemmeno più! *ridendo addirittura*

STEVE: *tossisce per schiarirsi la voce, poi* tu mi hai chiesto se volevo ammazzare qualcuno, mica se volevo ammazzare te! *facendo spallucce* te non ti ammazzerei, qualcun'altro forse sì *annuendo anche, alzando gli occhi al cielo « Vi veri veniversum vivus vici »*

EDI: *lo guarda leggermente confuso, poi scuote la testa* ma tu in realtà non sei cattivo, fai solo la parte! *con nonchalance e sprezzo del pericolo, e rimanendo impalato davanti alla porta di casa una volta arrivati ...   ho dimenticato le chiavi.    *

STEVE: nah, so esserlo davvero! *annuendogli, guardando la porta e poi girandosi verso Edi, guardandolo interdetto, poi come a studiarlo, arricciando le labbra* ...ce le hai le chiavi, sì?

EDI: certo che ce le ho! *distogliendo poi lo sguardo qualche attimo, rivolgendogli poi un sorrisino dolce* solo che non sono qui in questo momento esatto!

STEVE: *lo guarda ancora più interdetto, scrollando le spalle, poi in tono di chi aveva già capito tutto* fammi indovinare.. stanno dall'altro lato della porta!

EDI: *volge lo sguardo di lato, come pensandoci su qualche istante, poi sorridendogli di nuovo in quel modo* mi sa che stavolta Mr.Black l'ho ucciso io!

STEVE: lo dicevo io che non è difficile come gioco, cluedo.. *scuotendo la testa affranto guardando il cielo scurissimo perchè era notte fonda* non mi pare nemmeno il caso di bussare...

EDI: *imita il gesto del ragazzo, guardando in alto* potremmo accamparci in giardino, pensa che figata! potrebbe arrivare una qualche nave spaziale e risucchiarci dentro un fascio di luce mentre dormiam-- *interrompendosi perchè di colpo viene, per l'appunto, investito in pieno da un fascio di luce gialla*

LUCY: *che aveva acceso dall'interno la luce della veranda su cui si trovavano, apre la porta con indosso una pesante vestaglia, guardando alternatamente i due e facendo tintinnare un mazzo di chiavi con un pupazzetto di gomma a forma di alieno all'estremità, facendo un'espressione a metà tra il divertito e l'affranto*

STEVE: *resta un attimo interdetto, poi a Edi* vedi? il fascio di luce ti ha investito! *annuendo, poi a Lucy, con aria divertita* ah, meno male che è arrivata, mi sarebbe dispiaciuto improvvisarmi scassinatore!

LUCY: meno male che non vado mai a dormire finchè non so che il signorino qui è sano e salvo dentro a un letto! *scuotendo la testa e ridendo, mentre attacca il moschettone delle chiavi a un passante dei jeans del figlio e gli sorride scuotendo la testa divertita, poi a Steve* allora? piaciute le lucciole? *quasi ammiccandogli, intendendo tutt'altro e in tono vagamente minaccioso*

STEVE: *segue i movimenti della donna con lo sguardo, annuendole con assoluta nonchalance* certo che sì, ballavano benissimo! *facendo allusioni anche lui, capendo quello a cui si riferiva la signora* un piccolo spiraglio di pace proprio! *sorridendole, mentre in tutto questo continuava a tenere la mano ad Edi*

LUCY: *   ma che piccolo figlio di buona donna!     scuotendo piano la testa pur sorridendo intenerita perchè si tenevano per mano e, dopotutto, si fidava per davvero di lui* mi fa piacere! *quindi al figlio* Eva mi ha detto di riferirti che non ti sposerà mai perchè l'hai abbandonata da sola nel letto nuziale!

EDI: cavoli!! *schiaffeggiandosi in fronte* me l'ero totalmente dimenticata, dicevo io che mi stava sfuggendo qualcosa... ma dove ho la testa!

STEVE: *sorride alla donna in maniera quasi eloquente, stringendo di più la mano al ragazzo* eeeh, saranno state le lucciole!

LUCY: *gli fa una guardata atroce che sembrava emettere saette per una frazione di secondo, poi mettendo su un sorriso tranquillissimo* ve le do io le lucciole, razza di scapestrati!! *facendo per spingerli verso il corridoio* su su, a letto, che domattina l'eclissi non aspetta voi!

STEVE: *si trattiene dal ridere, divertito un sacco per quella situazione, camminando per il corridoio sempre tenendo per mano Edi* allora buonanotte!

EDI: *guarda i due interdetto senza capire* non sono uno scapestrato, lui sì, ma io no! *avviandosi nel corridoio anche lui ma voltandosi indietro a guardare la madre mentre le parla*

LUCY: lo so amore, lo so, poi domani ricordami di spiegarti un simpatico proverbio sugli zoppi! *ridendo, mentre prende un'altra direzione per andare nella propria camera da letto,    beata innocenza!    *

STEVE: *ridacchia, poggiando la propria testa su quella del ragazzo* si dice che chi va con lo zoppo, impara a zoppicare!

EDI: *lo guarda tutto imbronciato*    ecco, hai visto? ora mamma pensa che sono un depravato come te!     *passando nel corridoio silenziosissimo e buio, finchè non sente come una specie di pianto ovattato, in lontananza, e si ferma a guardare il ragazzo restando in ascolto*

STEVE: lo sei! *facendogli una linguaccia, fermandosi insieme al ragazzo e guardandolo a sua volta, interdetto* me lo sono immaginato o qualcuno sta piangendo?

EDI: *scuote la testa in risposta alla seconda frase, ignorando la prima, poi lo tira per la mano verso una stanza in fondo al corridoio, appena prima delle scale, poggiandosi contro la porta per sentire, avvertendo distintamente quello che era un vero e proprio pianto*    è Dianne!     *guardando il ragazzo di nuovo anche se con un po' di difficoltà visto il buio*

STEVE: *resta ancora più interdetto, guardando Edi a sua volta e parlandogli a bassa voce* su, vai a chiederle perchè piange!

EDI:    sicuramente sarà per colpa mia che piange... per quello che è successo a cena     *e resta qualche istante poggiato alla porta, senza avere il coraggio di entrare, poi tira un sospiro e gli lascia la mano abbassando la maniglia,    tanto ormai, che potrà mai dirmi di più...    * Deedee...?

DIANNE: *che piangeva contro il cuscino apparendo disperata, a pancia in giù sul letto, ancora vestita così come stava dalla cena nonostante fosse ormai tardi* che vuoi? chi ti ha dato il permesso di entrare? vattene! *senza nemmeno alzare lo sguardo, appena sente la voce del fratello*

STEVE: *si poggia con le spalle contro il muro accanto allo stipite della porta, facendo cenno al ragazzo di non demordere, del resto sono sempre fratello e sorella, mica possono stre così per sempre*

EDI: *lancia un'occhiata al ragazzo stringendosi nelle spalle un po' sconfortato da quel solito trattamento ostile, quindi prova ad avvicinarsi un po' di più mettendosi accovacciato vicino al letto piuttosto che sedersi sopra, sapendo che si sarebbe infastidita anche di questo* sei arrabbiata con me perchè prima papà ti ha sgridato...?

DIANNE: *stringe di più il cuscino tra le braccia innervosendosi e alzandosi poi sui gomiti a guardarlo, il viso e gli occhi arrossatissimi per il pianto* perchè sei tornato? perchè? non potevi restare al college? eh? perchè sei tornato?! *rimettendo poi il viso nel cuscino* perchè devi essere proprio mio fratello?

STEVE: *alza un sopracciglio scazzandosi per quello che la ragazza gli stava dicendo, indeciso sul da farsi, continuando ad origliare*

EDI: *resta a guardarla qualche istante in silenzio dopo quella frase, assumendo un'espressione triste, poi di tutta risposta si sporge verso il letto rimanendo in ginocchio per terra, abbracciando la ragazza, per le spalle*    Deedee, non piangere!     *in tono leggermente strozzato, ma cercando di nasconderlo più che potesse*    domani sera vado via, poi chissà quando torno! passerà sicuramente un sacco di tempo!     *annuendo piano e stringendola un po' di più*    quando mamma e papà mi chiederanno di tornare a casa la prossima volta, proverò a convincerli a venire loro a Londra, ok? così non dobbiamo vederci per forza! non piangere!     *e le dà un bacino sulla testa*    mi dispiace di farti arrabbiare sempre e crearti tutti questi problemi, lo so che mi odi tanto, però...     *rimanendo in silenzio qualche attimo*    io ti voglio bene, Dianne!     *e la tiene abbracciata qualche secondo ancora, poi si alza, lasciandola, restando davanti a lei che era ancora in quella posizione, immobile, e in silenzio, senza più piangere, senza fare un fiato*

STEVE: *resta praticamente immobile appoggiato al muro, con gli occhi sgranati ascoltando quello che il ragazzo diceva alla sorella, Edi... mordendosi un labbro, ma come può stare ferma immobile?*

EDI: *aspetta così davanti a lei un minuto, sperando che facesse o dicesse qualcosa, guardandola, poi capendo che non sarebbe mai successo nulla del genere, abbassa lo sguardo e sorride debolmente*    almeno non stai piangendo più...     *e prende a camminare lentamente all'indietro, senza distogliere gli occhi dalla sorella, uscendo e rimanendo poggiato contro la porta chiusa, guardando Steve nella penombra, con gli occhioni pieni di lacrime, però gli sorride forzatamente facendo spallucce, come a dire "hai visto?"*

STEVE: *gli annuisce intristito a sua volta da quel comportamento, scostandosi dal muro e avvicinandosi a Edi, buttandogli le braccia al collo e abbracciandolo per le spalle, sorridendogli debolmente* eppure io sono sicuro che un giorno riuscirete ad andare d'amore e d'accordo.

EDI: *lo abbraccia a sua volta per la vita, strofinando gli occhi contro di lui per non scoppiare a piangere, e gli annuisce, alzando lo sguardo e sorridendogli allo stesso modo*    almeno sono riuscito a dirle che le voglio bene!     *e annuisce*    erano anni che cercavo di farlo!  

STEVE: *che le vuole bene. ripetendoselo mentalmente come quando prima gli aveva detto che si fidava di lui, tenendolo stretto, annuendogli e passandogli una mano tra i capelli* non tutto il male viene per nuocere..

EDI: *gli annuisce rasserenandosi, lasciandosi cullare da quell'abbraccio e dal suono della sua voce, prendendogli poi di nuovo la mano e dirigendosi verso camera propria con lui, mentre il pendolo dal salotto scandiva le due di notte*

 

 

 

***

 

 

ANGOLO RECENSIONI

CriminalMindsCorp. a rapporto<3

 

ç_________ç ma non è dolcissimo da far salire il diabete, questo capitolo? attendiamo con ansia le vostre recensioni ç_ç e grazie a tutti i nuovi lettori <3 speriamo di sentirvi presto :D

 

Lelechan: non so se tu abbia mai visto Shrek, comunque Fiona all'inizio non era contenta ma poi s'è innamorata di lui, quindi o Shrek o Azzurro non è che cambia molto xD! e poi è vero ç_ç Edi è un sacco dolce <3

Marie16:  tranquilla, ti perdoniamo per l'assenza xD e grazie per i complimenti :3

Martyz: ma le lucciole di Edi sono belle <3 e quest'è niente, guarda qui che dolcezza T_T

Higasi: è vero quello che dici, di base Edi è dolcissimo, ma è la sua condizione che lo porta ad essere più "innocente", spontaneo nell'esprimersi... e la rabbia di Dianne non penso derivi solo da quello, ma anche dal fatto che in testa a lei il fratello ha tutte le attenzioni dei genitori e lei no (cosa che ha comunque detto qualche capitolo fa ^^). e Ve lo tratta benissimo o_ò è il suo cuccioletto, Edi :3 ed eccoti l'aggiornamento :D

Chibimal: bevenuta anche tu nel fantastico mondo di Cobalamin u_u il neurone di Ve è davvero intelligente, peccato che quel ragazzaccio lo ignori sempre xD ma come si può resistere alla dolcezza di Edi..? -w- siamo contente ti stia piacendo questa storia :D e non farti divorare dall'ansia, eccoti il capitolo nuovo!

 

...e un salutino anche alla nostra cara Sally 182, speriamo tu stia bene, che non ti sia successo niente e che torni presto per leggerci e recensirci :*

 

Cya soon people :3

kiss kiss bang bang, la CMC <3

 

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Capitolo 21
*** Total eclypse of the heart ***


« C O B A L A M I N »

original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

 

***

 

 

CAPITOLO XXI

- Total eclypse of the heart -

STEVE: *l'indomani mattina è ancora mezzo stordito per le poche ore di sonno, steso sul prato del giardino di casa Halley, con Eva che gli si era seduta sulla pancia, tutti ad attendere l'ora X per vedere l'eclissi* dì un po', nanerottola, stai comoda, sì?!

EVA: *gli annuisce in risposta, tutta contenta* sei più comodo di un divano! *soddisfatta*

EDI: *al contrario è riposatissimo, visto che come ogni volta che dormiva con Steve aveva goduto di sonni tranquilli e senza incubi, e sta seduto accanto ai due, le gambe stese davanti a , reggendosi con le mani mentre guardava il cielo, in silenzio, perso in qualche pensiero*

NATHAN: *dal telescopio lì accanto, sistema alcune impostazioni così da riprendere l'evento, lanciando un'occhiata di tanto in tanto alla moglie che poco lontano, a un tavolino da giardino, preparava dei croissants con varie marmellate, creme e cioccolata* Lucy, è in momenti come questi che ti risposerei mille volte ancora! *con l'acquolina in bocca*

LUCY: *guardando indietro verso la villa, e per la precisione verso una finestra ancora chiusa del secondo piano, sospira, rivolgendosi poi a Nathan mentre era impegnata a farcire un cornetto* sono preoccupata per Dianne... capisco che non le interessi minimamente l'eclissi, però di solito è comunque mattiniera... sarà il caso che vada a controllare se è tutto ok?

STEVE: *guarda Edi con la coda dell'occhio, sospirando mentalmente, portando una mano e poggiandola sulla gamba del ragazzo, come a scuoterlo* a che pensi?

EVA: *che praticamente si era stesa sopra al ragazzo, con gli occhi socchiusi, giocherellando con i laccetti della felpa di Steve, mi sembra di conoscerlo da sempre!*

EDI: *sussulta quasi, tanto che era sovrappensiero, e si volta verso il ragazzo scuotendo la testa e sorridendogli* nulla di particolare! *mettendosi poi steso sull'erba anche lui voltato a guardare Eva che giocherellava e spostandole una ciocchetta di capelli dal viso* stamattina mi sento strano, boh... cioè, non che normalmente sia normale, eh! però... *e ride, facendo spallucce* sarà l'allineamento dei pianeti!

STEVE: *lo guarda arricciando le labbra, mentre attorciglia una ciocca di capelli di Eva intorno al proprio indice, pensieroso, quindi rivolge un'occhiata al cielo ancora azzurrissimo, poi torna a guardare il ragazzo* che strano, pensavo c'entrasse l'episodio di stanotte..

EDI: *tira un sospiro e fa spallucce, sorridendo appena e tornando a guardare il cielo, terso e assolato, stringendo un poco gli occhi* d'altra parte ci sono un sacco di persone che non possono sopportarmi, diciamo un buon 99%? perchè lei dovrebbe fare differenza? solo perchè è mia sorella? *poi abbassando la voce*    non posso mica costringerl--    

DIANNE: buongiorno! *sopraggiungendo all'improvviso appena alle spalle del gruppetto, fermandosi a un passo dal fratello e proiettando la propria ombra su di lui, le mani piantate sui fianchi, vestita in maniera semplice e con i capelli legati in una coda* dico io, c'è l'eclissi e nessuno mi sveglia! *scuotendo la testa affranta, spostandosi poi e sedendosi accanto al fratello che stava steso, tirandosi le ginocchia al petto* allora? a che ora è?

STEVE:  *alza lo sguardo verso la ragazza, interdettissimo, sbattendo gli occhi e stringendosi nelle spalle, poi l'osserva nei suoi movimenti, quasi a studiarla, forse è caduta dalle scale, boh... facendole un cenno con la mano come a rispondere al saluto, sentendo pian piano la sorella appesantirsi e quindi parlandole all'orecchio* oh, Eva! *continuando a guardare Edi e Dianne con la coda dell'occhio*

EDI:  *fissa la sorella praticamente impietrito, tirandosi su sopra ai gomiti e rimanendo a guardarla un minuto buono prima di risponderle* tra una mezz'ora... *   forse è caduta dalle scale, boh...    *

DIANNE: oh, bene! pensavo di essermela persa! *e sorride, poi notando che il fratello aveva un'espressione logicamente stranita* oh, riprenditi, scemo! *e gli dà una leggera botta in fronte col palmo della mano, senza fargli male, ridendo, sotto lo sguardo sconvolto di entrambi i genitori che fissavano allibiti la scena*

STEVE: *la guarda ancora più allibito, stropicciando gli occhi alla bambina e costringendola a rimettersi seduta* non è possibile che t'addormenti ovunque! *poggiandole le mani in vita, scuotendo la testa, poi guarda Edi con aria interrogativa, come a chiedergli del comportamento di Dianne*

LUCY: *sempre guardando la scena con aria interrogativa anche per il semplice fatto che Dianne stesse seduta nell'erba schifiltosa com'era, si sporge passando il vassoio coi cornetti che aveva preparato alla figlia, così che li distribuisse* vedi che ce ne sono di quattro tipi diversi, cioccolata, crema, albicocca e pesca!

DIANNE:  *annuisce alla mamma, mettendosi seduta a gambe incrociate col vassoio addosso prendendo dei fazzolettini di carta per distribuirli* allora, a te crema, che è il tuo preferito! *e lo piazza in mano al fratello* voi altri come lo volete? *sorridendo in maniera carina a Steve e la bambina*

EDI:  *che di tutta risposta aveva guardato a sua volta il ragazzo per cercare spiegazioni visto che ne capiva meno di tutti, scuote impercettibilmente la testa stringendosi nelle spalle non sapendo che dirgli, poi rimane col cornetto in mano guardandolo alternatamente con la sorella* e tu che ne sai che è il mio preferito...?

STEVE: *resta ancora interdetto osservando la scena, sbattendo le palpebre e mettendosi seduto, con Eva che gli stava addosso, secondo me veramente è caduta dalle scale!* io al cio--- *venendo interrotto poi dalla sorella*

EVA: io voglio quello al cioccolato! *annuendo convinta e dicendolo in maniera sparata, fiondandosi verso il vassoio e sorridendo a Dianne, che bello che è gentile con Edi oggi!*

STEVE:  *guarda la bambina praticamente ancora più sconvolto, tirandola per la vita e fissandola minaccioso* no, io lo voglio al cioccolato, tu arrangiati!

DIANNE:  è logico che una sorella sappia ciò che piace al proprio fratello, che domande fai? *poi guardando quel battibecco, di tutta risposta prende il vassoio e lo lascia in mano al fratello, andando lei stessa a preparare un altro cornetto al cioccolato, tornando quindi a sedersi e porgendolo a Steve con aria gentile, prendendo per quello alla pesca e cominciando a mangiarlo*

EDI:  *la osserva tutto il tempo con gli occhi da fuori, continuando a tenere quel cornetto in mano immobile come fosse una reliquia sacra,    l'hanno rapita gli alieni, questa qui è un clone, poi dicono che io mi fisso!    *

STEVE:  *rimane pure lui col cornetto in mano, sconcertato da quella serie di azioni, e guarda alternativamente Dianne, Edi, Nathan e Lucy, non capendo, altro che botta, qua secondo me è l'influenza del sasso!*

EVA:  *fa una smorfia a Steve, addentando il cornetto* lo vedi, lei è gentile, potresti prendere esempio invece di fare sempre l'antipatico!

DIANNE: *mangia tranquillamente il proprio cornetto, tenendolo addentato poi mentre si lega meglio i capelli con l'elastico, guardando prima il fratello, poi l'altro ragazzo, infine ridendo e parlando con il morso in bocca all'uscita della bambina* ma non è antipatico lui, povera bambina, ancora non sai quali sono gli uomini antipatici per davvero! *riprendendo poi a mangiare* Edi, non mangi? *sbattendo gli occhi*

EDI:  *si riprende da quello stato di trance nel sentire il proprio nome,    eh?     e sgrana gli occhi involontariamente,    mi ha chiamato per nome?     e le annuisce cominciando a mangiare,    ha detto "Edi" e non idiota, imbecille o cretino?    * mi ero incantato un attimo! *   secondo me è stato il sass-- cioè, il meteorite!    *

STEVE:  *sbatte gli occhi ancora più interdetto, oddio l'ha chiamato per nome! manco avesse detto un'eresia, poi risponde alla bambina* allora siccome sono antipatico scendimi da dosso che mi si stanno addormentando le gambe!

EVA:  *sbuffa, poi prende a gesticolare secca, con metà cornetto in mano, facendo per alzarsi* lo vedi che ho ragione io, Dianne?! è brutto e antipa--- *inciampando nei fili di stoffa che collegavano i lati dei pantaloni del ragazzo, cadendo e col cornetto che le cade a terra una volta che le è scivolato dalle mani, quindi tira su col naso*

STEVE:  oddio Eva! *tirandola su con un braccio solo mentre con l'altro reggeva il cornetto, rimettendosela seduta addosso* ti sei fatta male?

EVA: *tira di nuovo su col naso, mentre si pulisce le ginocchia dai fili d'erba* tu e i tuoi pantaloni scemi, mi avete fatto cadere il cornetto!

STEVE:  *tira un respiro di sollievo nel vedere che non si era fatta niente visto che non aveva perso tempo a incacchiarsi come al solito, quindi le piazza il proprio tra le mani* tieni, mangia e stai zitta, vah! *allungandosi a prendere quello che era caduto e poggiandolo sul vassoio vuoto, ma che cagacazzo 'ste sorelle! meravigliandosi da solo per il pensiero che aveva avuto*

EDI:  *scoppia a ridere alla scena seguito a ruota da Dianne, per cui si volta di scatto verso di lei tacendo visto che erano circa 18 anni che non la sentiva ridere in quel modo*

DIANNE: mamma che buffi, sembrate fratello e sorellina! *annuendo e terminando il cornetto , sbattendo le mani l'una contro l'altra per pulirsele, portandole poi dietro la testa a reggersela nello stendersi di nuovo sull'erba* aaaahh, e ora aspettiamo. *e accavalla anche le gambe, poi guarda il fratello e sorride*

EDI:  *spiazzato, impiega qualche attimo a ricambiare il sorriso, forzandolo un po' perchè proprio non capiva* sei allegra, stamattina!

DIANNE: *gli annuisce, chiudendo poi gli occhi nel guardare verso il cielo* sarà l'allineamento dei pianeti!

STEVE:   *lo siamo davvero! scuotendo la testa affranto e mettendo una mano sulla faccia di Eva fingendo di volerla spingere* blah ma chi vuole essere fratello di questa qua!

EVA: *gli fa una linguaccia, in maniera dispettosa* io non ti vorrei assolutissimamente come fratello, ecco! *e dando un morso al cornetto che le aveva dato Steve*

STEVE:    ancora più affranto, quasi più della sera precedente, preferivo quasi passare per l'assassino di turno! poggiando poi le mani a terra restando seduto e reggendosi con le braccia, sorridendo al ragazzo contento che tra Edi e Dianne stesse andando bene*

EDI: *mangia l'ultimo pezzetto di cornetto, poi alza le sopracciglia continuando a guardarla* non per allarmarti, ma poco fa ho detto esattamente la stessa frase! *voltandosi poi verso Steve* vero? tu mi hai sentito!

NATHAN: ho ragazzi, inforcate gli occhialini, che sta iniziando! *passando a distribuire per tutti delle lenti di carta scure a filtro, recuperate chissà dove tra le sue mille scartoffie*

DIANNE: *indossa gli occhialini, poi ride* guarda che ti credo, non è necessario che chiami i testimoni del crimine!

EDI: *mette gli occhialini a sua volta, da sopra gli occhiali da vista, poi si ristende e tira un sospiro, bisbigliando a Steve*    però che cavolo eh, potevano rapire me gli alieni invece che lei, è una vita che aspetto!!

STEVE:  certo che ti ho sentito! *annuendogli, mettendo gli occhiali prima a Eva e poi mettendoseli lui, bisbigliando a Edi* mannò, secondo me è caduta dalle scale e ha preso una bella botta!

EDI: mah! *e gli prende la mano tenendola stretta, cosa che ormai gli veniva naturale e spontanea, quindi resta a guardare in silenzio per qualche minuto il sole, che lentamente veniva ricoperto in un angolino da uno spicchietto scuro* ci pensate? *di punto in bianco* quante possibilità c'erano che la luna e il sole si trovassero a distanze tali dalla terra da sembrare delle stesse dimensioni pur essendo uno enorme e l'altra piccolissima, così da combaciare perfettamente l'una sull'altro durante le eclissi?

DIANNE: non ci avevo mai pensato! *in tono che suona addirittura interessato* in effetti è stranissimo, però meglio così, altrimenti adesso non staremmo qua a guardare questo spettacolo, no? *e si stiracchia, senza distogliere lo sguardo*

STEVE:   *ricambia il gesto del ragazzo stringendogli la mano a sua volta, annuendo a quello che diceva la ragazza* sono d'accordo con Dianne!

EVA: *guarda la scena dell'eclissi aggiustandosi gli occhiali, con l'aria meravigliata tipica dei bambini* sembrano davvero della stessa dimensione...

Dianne: *intreccia le mani sull'addome restando in silenzio a guardare, mentre il cielo diventava man mano più scuro, poi lancia uno sguardo al fratello con la coda dell'occhio, come a non voler farsi notare, e dopo qualche secondo gli si avvicina un poco di più, andando a bisbigliargli all'orecchio quasi di soppiatto, coprendosi anche la bocca con una mano, facendosi sentire solo da lui*    quelle cose che hai detto stanotte... le faresti davvero?    

EDI: *fa un'espressione stupita per il gesto in , non capendo al primo colpo che cosa volesse dire, quindi si volta poco poco verso di lei, guardandola mentre fa mente locale*    intendi il non venire più qui per non darti fastidio...?

STEVE: *che stando lì vicino ascolta quello che Dianne dice a Edi, scuotendo impercettibilmente la testa, lo sapevo che c'era qualcosa sotto...*

DIANNE:  *annuisce, restando in quella posizione e fissandolo, senza dire altro, in attesa di una risposta*

EDI: *aggrotta lo sguardo spegnendosi da tutta l'allegria di poco prima,    ecco perchè sembrava felice.     e resta qualche istante a rifletterci,    perchè mi odi così tanto?     mentre d'istinto stringe un po' di più la mano al ragazzo senza accorgersene, tornando a guardare il sole che era ormai coperto per quasi tre quarti*    sì...

STEVE:       *lo guarda di sottecchi quando sente che lui gli stringeva di più la mano, ricambiando a sua volta il gesto, ma su, non è possibile che sia completamente priva di sensibilità 'sta ragazza, ma com'è possibile?!*

DIANNE:  *scuote la testa lentamente a quella risposta*    mi fai arrabbiare veramente... ma da che pianeta vieni?     *e gli sorride, poi addirittura allunga un braccio a cingerlo per le spalle, stando su un fianco, continuando a bisbigliargli*    nonostante tutto quello che ti ho fatto e detto, tu veramente faresti un sacrificio simile per me... ma che sei stupido forte per davvero, allora!     *dicendolo in tono di rimprovero*    dovevi mandarmi a fanculo, sai come si fa? ripeti con me, "v a f f a n c u l o"! è facile!     *e ride*    non voglio che te ne vada... quello che mi hai detto stanotte mi ha fatto pensare.    

EDI: *si volta lentamente verso la ragazza irrigidendosi da testa a piedi a quel gesto, letteralmente impietrito, poi di tutta risposta esclama*    ...ma vaffanculo veramente, Dianne!!     *con tutta l'enfasi accumulata in tutte le volte che non l'aveva detto, ridendo istericamente subito dopo*

STEVE:  *gli viene quasi da ridere alla scena, beh, finalmente gliel'ha detto! aspettava l'eclissi... com'era? sarà l'allineamento dei pianeti! scuotendo la testa affranto senza lasciargli la mano, portando l'altra ad accarezzare la testa di Eva, prendendo a giocare con i suoi capelli*

EVA:  *abbassa un po' lo sguardo a quel gesto intristendosi e sentendosi in colpa per quello che gli aveva detto prima, quindi gli dice a bassa voce* sai Steve, mamma mi ha sempre detto che da qualche parte in giro per Londra c'è il mio vero fratello... *stringendosi nelle spalle, togliendosi gli occhiali che aveva messo per guardare l'eclissi* il tuo cognome è Meyers, come il mio, vero?

EDI:  *fa l'espressione più indefinibile dell'ultimo millennio, felice, stupita, scandalizzata, commossa, divertita e affranta insieme,    ma che è qua... Dianne che dà di testa e mi abbraccia, questi due che ora scoprono di essere fratello e sorella, i pianeti che si allineano, io felicemente fidanzato...     e tira un sospiro, chiudendo gli occhi per qualche istante come a fare ordine mentalmente, poi torna a guardare il sole quasi completamente oscurato dalla luna,    non che abbia fretta di farlo, però potessi, vorrei morire così. altro che vivisezionato dagli alieni.    *

DIANNE:  *sorride a quell'uscita del fratello e resta a tenerlo abbracciato da un lato solo, ascoltando distrattamente quello che si dicevano Steve ed Eva, guardando a sua volta il cielo con la coda dell'occhio,    lo sapessi, tu, il motivo per cui ho fatto così per tutti questi anni.     stringendo involontariamente il maglione del ragazzo,    che qui son tutti bravi a giudicare, chissà se a loro qualcuno ha mai detto da bambini che tuo fratello morirà presto. chissà...     allentando un po' la presa,    chissà se qualcuno qui se l'immagina, che cosa significhi costringersi ad odiarlo per non dover soffrire una volta che se ne sarà andato. devo essere pazza per aver pensato di riuscirci davvero, e poi bastava che mi abbracciasse una sola volta per perdere tutta quella convinzione...    *

STEVE: *guarda di sottecchi Dianne ed Edi contento interiormente per quella situazione, senza lasciargli la mano, poi ascolta Eva e le annuisce*

EVA:  *gli sorride in maniera dolcissima, con gli occhi praticamente lucidi, anche se di conferma non ne aveva avuta nessuna e di certo non era il cognome uguale a dichiararli come fratello e sorella* dimmi che sei davvero tu... *prendendogli poi la mano con la quale le accarezzava i capelli e stringendola in entrambe le proprie, guardandolo speranzosa*

STEVE:  *le sorride alla stessa maniera, annuendole* certo che sono io, mocciosa! *facendo per spingerla via liberandosi la mano, ma poi tirandola a sè* e si vede pure che siamo e fratello e sorella, siamo un bel duo di detective! *ridacchiando poi*

DIANNE: *si riprende da quei pensieri applicandosi a seguire quella scena, sgranando poi gli occhi e bisbigliando ancora al fratello*    o dio, erano fratelli davvero?! e io che lo dicevo per scherzare!     *ridendo piano contro la sua spalla*

EDI:  *le annuisce trattenendosi dal ridere, poi aggiunge, senza distogliere lo sguardo da Steve che vedeva tanto felice*    e pure io e te si vede che siamo fratello e sorella, che come detective facciamo pietà, a differenza loro!   

EVA:   *ridacchia a quello che aveva detto Steve, abbracciandolo forte* ma è perchè giocavo tanto a cluedo con le mie compagne di scuola...

STEVE:   eh, io c'ho speso le notti all'orfanotrofio, mi sognavo il reverendo Green la notte! *scuotendo la testa affranto, abbracciandola a sua volta con un braccio solo, ridendo a quello che aveva detto Edi* a ognuno il suo!

DIANNE: che cos'è cluedo? *facendo la stessa identica espressione interrogativa che il fratello aveva esibito la notte prima*

EDI:  *scuotendo la testa e ridendo per quello che diceva Steve* niente niente, un gioco che va di moda nella sua famiglia, *indicandolo* dove si ammazza un tipo e poi si deve scoprire chi è stato... boh!

DIANNE:  *ci pensa su qualche attimo, poi sbotta* che giochi violenti che fate, mamma mia!

EVA:  *guarda Dianne ed Edi interdetta, sbattendo le palpebre* ma non è violento!

STEVE:  *borbotta tra e sè* certo che siete inquietanti... *poi scuote la testa, mettendo una mano in testa a Eva a scompigliarle i capelli* lascia stare Eva, credimi, è inutile che glielo stai a spiegare! *ridacchiando*

EDI:   e certo, sono scemo, io! *e fa spallucce, quasi come la faccenda non lo toccasse visto che ormai c'era più che abituato, e lasciando che la sorella si alzasse assieme a lui si mette su a sedere, senza lasciare la mano a Steve, e sorridendo, mentre indica il sole che era ormai scomparso dietro un disco nero, se non per i raggi attorno che lo facevano sembrare infuocato, senza dire niente, incantato di fronte a quello spettacolo*

DIANNE:  *si aggiusta meglio gli occhialini imitando il gesto del fratello* dio, guardate là...

STEVE:  *anche lui non lascia la mano al ragazzo, mentre rimette gli occhialini a Eva che se li era tolti prima, guardando poi il cielo* oddio, è impressionante...

EVA:  *si aggiusta gli occhialini una volta che il fratello glieli aveva rimessi, guardando estasiata lo spettacolo* che figata!!

LUCY:  *che era andata di soppiatto dietro di loro* fate cheese! *e attende tutta intenerita a quella scenetta che mai si sarebbe aspettata di vedere e giustamente voleva immortalare, con la fotocamera in mano* su su, mettetevi in posa! *   prima che qualcuno rinsavisca e si sfracelli tutto l'idillio!    *

EDI:  *si volta verso la madre ridendo a quell'uscita* ma mamma, proprio nel bel mezzo dell'eclissi?!

STEVE:  *in tono che suona lamentoso, all'uscita di Lucy* e no, però, dopo, che con gli occhiali vengo pure male in foto! *opponendosi*

EVA:  *invece non se lo fa ripetere due volte, si volta verso la fotocamera e sorride manco stesse facendo uno spot pubblicitario*

LUCY:  e te li levi un attimo, su! *dando per quel secondo l'idea del figlio quando s'impuntava a voler fare per forza qualcosa* forza! non mi costringere a farti restare digiuno per punizione!

EDI:  *fa spallucce verso Steve con aria rassegnata mentre sorride, e si volta togliendo gli occhialini scuri*

DIANNE: *contenta da fare impressione visto lo standard a cui tutti erano abituati, si volta e si scioglie i capelli assumendo in quattro e quattr'otto la solita apparenza di ragazza perfetta, e sorridendo si riappiccica al fratello*

LUCY:  *   secondo me è caduta dalle scale.    * certo che uno pensa di aver visto di tutto a 45 anni suonati, e invece...!

STEVE:  *rotea gli occhi sbuffando, togliendosi gli occhiali e sistemandosi la ciocca di capelli che gli era davanti* questo è un ricatto, non vale... *avvicinandosi di più a Edi con la sorellina in braccio, sorridendo verso l'obiettivo*

EDI:  *si accoccola più vicino a Steve, poggiandogli la testa sulla spalla e guardandolo con la coda dell'occhio, rilassatissimo, poi sorride felice verso la fotocamera,    così. è così che vorrei finire. precisamente così.    *    sono felice.     *bisbiglia a voce bassissima così che lo sentisse solo il ragazzo, senza rendersi neppure conto della grandezza della cosa che aveva detto*

LUCY: ho una certa esperienza nell'ambito della persuasione dei punk, cosa credi! *ridendo, poi mette a fuoco e scatta un paio di foto, per sicurezza, controllando poi dal display che fossero venute bene*

STEVE:   *fa una mezza smorfia a quello che aveva detto Lucy, facendo per risponderle ma bloccandosi  appena ascolta Edi, voltandosi lentamente verso di lui a guardarlo, sorpreso* ...felice? *ma... non capendo sul serio, visto che da lì a poco aveva codificato ben due sensazioni, ossia, la felicità e la fiducia*

EDI: *si scosta un poco dal ragazzo, gli sorride spontaneamente e gli annuisce, come non capisse perchè si stupiva tanto* sì! *e si alza da terra, sorridendogli di nuovo, guardando per un attimo verso il cielo che era ancora scurissimo, andando poi dal padre* viene bene il filmato? voglio vedere! *spostandolo di peso per guardare nel telescopio*

NATHAN: *sbalzato via, riprende l'equilibrio e si pianta le mani sui fianchi* certo che a te, figlio mio, quel corso di karate t'ha rovinato! *ridendo*

LUCY:  *lascia la fotocamera a tracolla mettendosi in ginocchio accanto alla figlia e sorridendole in maniera addolcita anche se poco convinta per quel repentino cambio di atteggiamento nei confronti del fratello,    vuoi vedere che per la prima volta nella mia gloriosa carriera da psichiatra ho sbagliato a giudicare qualcuno?    * guarda come sono venute bene, Dianne! *e mostra le foto alla ragazza, restando vicino al gruppetto, lanciando di tanto in tanto occhiate al figlio che bisticciava col padre per stare al telescopio*

EVA: *spinta dalla curiosità tipica dei bambini, si alza anche lei e corre dietro a Edi, saltellandogli intorno* voglio vedere anche io!!!

STEVE:   *segue con lo sguardo Edi ed Eva, tirando un respiro profondo e stendendosi di nuovo sul prato a di stella, rimettendosi gli occhialini e guardando poi ancora il cielo, portando poi l'avambraccio destro a poggiarsi sulla fronte, rivolgendo un'occhiata a Lucy, pensieroso*

LUCY: *nota il ragazzo che stava voltato a guardarla sott'occhio con quell'aria pensosa, quindi solleva lo sguardo verso Dianne che guardava la foto dalla digitale* Dianne per favore, la porteresti dentro? sia mai si rovina qua fuori, tuo fratello poi mi uccide! *e gliela lascia in mano, seguendola con lo sguardo finchè non rientra, quindi a bassa voce verso il ragazzo* scandalizzato dal cambiamento repentino di mia figlia? *ridendo piano, per non farsi sentire dagli altri che erano al telescopio*

STEVE: *si stringe nelle spalle, scoprendo il volto e mettendosi steso facendosi forza sui gomiti, guardando la donna* forse è caduta per le scale... almeno è cambiata in meglio! *annuendole una volta sola, poi la guarda con l'aria di chi vorrebbe chiedere qualcosa ma non sa come formulare la domanda*

LUCY: *lo fissa qualche istante,    cavolo. la stessa cosa ho pensato!     poi si riprende da quel pensiero e annuisce* chissà che le è preso. poi vedrò di parlarle. *e guarda il ragazzo sollevando un sopracciglio, facendo un'espressione interrogativa*

STEVE:  *arriccia le labbra in una smorfia, poi fa spallucce* sono pur sempre fratello e sorella, è normale, in fondo... *poi la guarda con aria interrogativa a sua volta, abbassando un po' la testa, sbattendo le palpebre* perchè mi guarda così?!

LUCY: stavi pensando qualcosa e poi non l'hai più detto, perciò ti ho guardato "così"! *mettendosi in ginocchio a raccogliere il vassoio e i rimasugli vari* allora? *aspettando quel che avesse da dire*

STEVE: oh, cavoli, ma allora è proprio una brava psichiatra. *in tono ironico, stendendosi di nuovo come prima, poi guardandola di sottecchi* felicità e fiducia, fanno parte di quello che un autistico non può ben identificare?

LUCY: *solleva un sopracciglio un'altra volta a quella prima frase, inacidendosi* metti in dubbio le mie facoltà di medico, giovanotto?! *restando poi in silenzio dopo quella domanda, diversi attimi* perchè mi chiedi questa cosa...?

STEVE:  *scuote la testa come a risponderle di no dopo la domanda sulle facoltà di medico, poi si stringe nelle spalle* prima, Edi mi ha detto che era felice. *annuendo una volta sola, sempre restando steso e guardandola con la coda dell'occhio* invece stanotte mi ha detto che stare tra le mie braccia gli crea una sensazione di fiducia. *annuendo ancora, come prima* per questo chiedevo...

LUCY: che cosa ti avrebbe detto?? *alzando per un attimo la voce ma correggendo il tono subito dopo, per non farsi sentire* Steve, davvero ti ha detto una cosa del genere...? ma l'avrà ripetuto meccanicamente sentendolo da qualcuno... lui non può biologicamente capire quelle cose... *scuotendo la testa*

STEVE:  *le annuisce come a risponderle di sì* prima di alzarsi per andare al telescopio, l'ha detto. *annuendo ancora, stringendosi nelle spalle* anche io sono rimasto sorpreso, visto quello che mi ha detto lei... *sospirando, poggiandosi l'altra mano sull'addome e fissando poi il cielo ancora* forse è come dice lei, l'avrà ripetuto meccanicamente, del resto lei ne capisce sicuramente più di me... *ragionando praticamente ad alta voce, facendo spallucce*

LUCY: *tira un sospiro guardando il ragazzo, capendo che doveva essere rimasto deluso dalla cosa, poi annuisce* è così, Steve. Purtroppo, come ti ho spiegato, se anche provasse una cosa del genere non riuscirebbe a decifrarla. dev'essere successo così, l'avrà sentito da qualcuno, e l'ha detto "per circostanza"... *e resta zitta diversi attimi, riprendendo poi a tono più basso*    abbiamo deciso, io e Nathan, che lo porteremo in Svizzera al più presto.    

 

***

 

 

ANGOLO RECENSIONI

CriminalMindsCorp. a rapporto<3

 

Oh nostri fedelissimi lettori vecchi e nuovi, eccoci a voi con un nuovo capitolo di questa apprezzatissima fic (e ci fa tanto, tantissimo piacere! *-*)... e tenetevi pronti, che tra poco succederanno terribili patatrac... ma non divaghiamo, ecco le risposte alle vostre recensioni <3

 

Martyz: auhahuahuah sìììì come dimenticare x°D "la nobile arte della fellatio" "...eh?" "l'arte di prenderlo in bocca, Mario!" (ndMario/Mary ç_ç non è colpa mia se sono un piccolo tenero e puro esserino!) X°°DDD ci stavamo sentendo male... bello vero? *_* è bello che resti a bocca aperta con la nostra storia <3

Lelechan: NON DIRE LA PAROLA AZZURRO! *Anto ha una repulsione per fatti non spiegabili in questa sede* e u.u sì, il capitolo è dolcissimissimo, Edino sta facendo progressi :3

Higasi: pensiamo sia la prima volta che a Edi viene affibbiato l'aggettivo "malizioso"... cosa non può, la parola! XD e quante gliene dedichi di bellissime! :° come al solito sei andata un sacco oltre il significato base delle parole e hai intuito un bel po' di cose sullo svolgimento della trama... dal prossimo capitolo troverai risposte alle tue domande :3 e come vedi, Dianne l'esame di coscienza se l'è fatto, e anche se aveva il 100% del torto, forse un pochino va perdonata (o forse, *anticipazione time* si meriterà un bel perdono poi!). un bacione immenso e grazie per l'ennesima volta! :*

sally_182: avevamo intuito giusto allora ç_ç ci eravamo preoccupate, e siamo felici tu sia tornata sana e salva <3 e vediamo che da brava fan apprezzi la finezza dei piccoli gesti u.u *parolone xD* e sì, quella dell'usare il paragone da parte di Ve è stato un gesto amorosissimo *_* anche se inaspettato, ma il fattore sorpresa è importante! xD ciau, e speriamo che anche questo sia stato di tuo gradimento! :3

Marie16: , il piccolo Edi è tanto tanto dolce <3 e fatti forza, vedrai che tutto andrà bene e come sai per parlare sai sempre a chi rivolgerti :3 ci fa piacere la nostra storia ti faccia distrarre, grazie a te che ci segui! :*

chibimal: la sorella... le sorelle sono sempre piaghe, poco da fare u.u <3

 

bacini a tutti e alla prossima!

(preparatevi psicologicamente... vi basti sapere che noi ci sentiamo male ogni volta che rileggiamo la scena che seguirà questa. ç_ç)

- your lovely CMC <3

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Capitolo 22
*** Sugar, we're going down ***


« C O B A L A M I N »

« C O B A L A M I N »

original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

 

***

 

 

CAPITOLO XXII

- Sugar, we’re going down -

 

STEVE: *distoglie praticamente lo sguardo da ogni cosa, fissando un punto indefinito del prato, borbottando tra sè e sè* secondo me l'ha decifrata davvero! *sgranando poi gli occhi a quell'ultima frase, stringendosi la maglia forte con la mano che aveva poggiato sull'addome, in Svizzera... ma annuendo, rispondendo con lo stesso tono di voce solo un po' strozzato* credo sia la cosa giusta da fare per lui. *al più presto, in Svizzera.*

LUCY: *annuisce piano guardandolo tristemente, e gli passa delicatamente una mano nei capelli, come a volerlo carezzare*    non sta migliorando davvero, la crisi che ha avuto ieri a cena lo dimostra... deve assolutamente curarsi.     *lasciandolo andare poi, ritirando la mano*

STEVE: *si stringe nelle spalle perchè in fondo lui ci credeva davvero che stesse migliorando, socchiudendo appena gli occhi a quel gesto, ma com'è possibile che chiunque si leghi a me è costretto a fuggire via? annuendo alla donna, senza dire niente*

Eva: wow!!! *saltellando per tutto il giardino e avvicinandosi al fratello, sorridendogli* Edi mi ha detto un sacco di cose bellissime sulle stelle!!!

LUCY: *guarda i due intenerita, aggiungendo sottovoce prima che arrivasse magari anche il figlio*    sarà dura parlargliene, non so come fare.     *e abbozza un sorriso, ripetendo lo stesso gesto di poco prima tra i capelli della bambina, alzandosi e lanciando uno sguardo al cielo, che tornava a schiarirsi sempre di più*

EDI: *come previsto, sopraggiunge appena dopo Eva, fiondandosi addosso alla mamma, abbracciandola* ma', è venuto benissimo il filmato! *lasciandola* devo comprimerlo e metterlo sulla pendrive, così posso rivederlo anche al college! *e annuisce, senza dare il tempo di rispondere e andando a buttarsi per terra sull'erba, quasi schiantandosi su Steve* figata! *in tono esaltato, e intreccia le mani sul petto del ragazzo, poggiandoci sopra il mento per guardarlo*

STEVE: *si riprende da quei pensieri quando il ragazzo gli si schianta praticamente addosso, portandogli un braccio ad abbracciarlo per i fianchi per non farlo cadere, togliendosi gli occhialini con l'altro braccio, guardandolo con aria dolce ma leggermente intristita, ma sorridendogli in maniera naturale* allora devo prepararmi a vedere questo filmato almeno dieci volte al giorno?

EDI: bravo... vedo che giochi sempre meglio a Cluedo! *ridendo e scrutandolo da vicino, portando una mano a tenersi fermo un gruppo di riccioletti che gli andavano davanti per via del vento che si alzava, e assottiglia gli occhi fissandolo nei suoi*    ti devo dire un segreto...    

STEVE: l'ho detto io che sono un genio a quel gioco. *anche in tono fermo perchè lo intendeva davvero, ricambiando quello sguardo, con aria interrogativa* che segreto?

EDI: *restandogli addosso si avvicina all'orecchio del ragazzo coprendo con entrambe le mani per non far sentire a nessun'altro*    ci ho pensato, e penso di aver capito che vogliono dire tutte quelle cose che mamma mi ha spiegato riguardo l'innamorarsi! però non dirglielo!

STEVE: *l'ascolta interdetto sbattendo le palpebre anche se lui non poteva vederlo visto che era impegnato a parlargli all'orecchio, poi si volta a guardarlo con espressione mezza stranita* davvero l'hai capito? e cosa vogliono dire? *"se anche provasse una cosa del genere non riuscirebbe a decifrarla. dev'essere successo così, l'avrà sentito da qualcuno, e l'ha detto per circostanza..."*

EDI: *si scosta da quella posizione così da poterlo guardare, poggiando le mani l'una sull'altra sul petto del ragazzo e il mento in cima*    e come faccio a spiegartelo? lo sento! mica si può spiegare!     *e gli sorride*

STEVE: e pure hai ragione! *e gli sorride a sua volta, lo sente! ha detto che lo sente! sta a vedere che qua internano pure me... abbracciandolo stretto con entrambe le braccia* ma quant'è bello da uno a dieci il mio piccolo alieno?

EDI: *sorride di più al sentirsi dare ragione e a quella frase, a cui arrossisce leggermente e scuote la testa come a dire che non era vero, poi dopo un po' di tentennamento gli si riavvicina all'orecchio e gli bisbiglia ancora*    di quelle cose però, so che vogliono dire qualcosa solo se le penso con te!     *e rimane così, imbarazzato, per non farsi vedere*

STEVE: *mentre Edi scuoteva la testa invece, lui annuiva come a dire che era vero, portando poi una mano a carezzargli la nuca, sorridendo tra sè e sè, socchiudendo gli occhi anche per il sole che stava tornando ad emanare luce* davvero le senti?

EDI: *annuisce ancora tutto arrossito*    eccome!     *e il cuore che gli batteva più forte lo dimostrava*    perchè dovrei dirti una bugia?     *e si ferma a rifletterci su qualche istante*    e poi penso sia normale essere innamorati del proprio fidanzato!     *facendo spallucce, come fosse stata giustamente una obiezione banale*

STEVE: *gli sorride annuendogli, giocherellando con una ciocca di capelli arancioni del ragazzo* eccome se lo è! *addolcendosi tantissimo nell'espressione e nel tono di voce, lasciando intendere che era quello che provava anche lui, stringendolo di più*

EDI:    perchè, anche tu sei innamorato del tuo fidanzato?     *facendo un sorrisino divertito fingendo che si parlasse di qualcun'altro*

STEVE: *assume un'aria pensierosa, arricciando le labbra, poi in tono vago* boh, non lo so.. forse!

EDI: *fa un'espressione delusa sporgendo il labbro inferiore e guardandolo, quindi si tira su a sedere addosso a lui impuntando le mani sul petto del ragazzo*

STEVE: *ridacchia, prendendo poi le mani del ragazzo e incrociandole nelle proprie, giocherellandoci, sorridendogli poi* ma scherzavo!

EDI: *di tutta risposta, a voce più alta e gesticolando* io sono innamorato di te e tu mi prendi in giro, ma ti pare bello?! *ridendo anche, mentre i genitori, che l'avevano sentito, si guardavano attoniti*

Eva: *sbatte le palpebre interdetta, avvicinandosi a Lucy e tirandole la gonna per attirare l'attenzione*

STEVE: *si schiaffeggia la fronte amareggiato, scuotendo la testa* ma su, per uno scherzetto innocente..!

LUCY: *guarda per un attimo la bambina rivolgendole un'espressione molto più interdetta della sua, fissando poi il figlio,    come sarebbe a dire?    *    Nathan...     *e si avvicina al marito, che era concentrato nello smontare la videocamera dal telescopio, e come al solito non aveva notato nulla, bisbigliandogli qualcosa*

EDI:    e allora dimmelu...     *facendo una vocina tenera e ondeggiando mentre gli sta addosso, sorridendogli*

STEVE: *gli sorride a sua volta, portando una mano a carezzargli la guancia delicatamente* certo che sono innamorato di te!

Eva: *si imbroncia perchè nessuno le spiega niente, quindi si siede a terra a gambe e braccia incrociate, sbuffando, si innamorano tra amici?!*

EDI: *gli sorride tantissimo a quella frase dimostrando tutta la felicità che diceva di provare* sai una cosa? *e si guarda un attimo intorno, come a controllare che nessuno stesse prestando attenzione, poi tornando a guardare il ragazzo* ho cambiato i miei programmi per il futuro!

STEVE: ah sì? *e inclina un po' la testa di lato, guardandolo con aria interrogativa* e che cambiamenti hai effettuato?

EDI: non lo so! *e scuote la testa, ridendo* è questo il bello! *e gli annuisce* sono diciotto anni che sono convinto di fare l'astronomo da grande.. ed è comunque una delle cose che    amo     di più, però *e alza un attimo lo sguardo, sorridendo* pensavo che per lavorare con papà dovrei stare lontano dall'Inghilterra per lunghi periodi, e non voglio, poi non posso vederti! *e fa spallucce, dicendolo con una naturalezza estrema*

STEVE: *gli sorride automaticamente nel vederlo così quando poi in un lampo rivive un breve flash back "abbiamo deciso, io e Nathan, che lo porteremo in Svizzera al più presto.    " quindi scuote impercettibilmente la testa, guardandolo con aria intenerita da quelle parole che nessuno mai aveva pensato di rivolgergli* ma Edi, è il tuo sogno più grande, non devi rinunciarci per me! *sempre guardandolo fisso negli occhi, sorridendogli* e poi potremmo stare via anche insieme, no?

EDI: *scuote la testa* non è più il mio sogno più grande! ci ho pensato bene! *e gli sorride* "stare via insieme"? *inclinando la testa mentre lo guarda*

STEVE: *lo guarda interdetto, annuendo* beh, hai detto che per fare l'astronomo dovresti stare via dall'Inghilterra per lunghi periodi di tempo... mica crederai che ti faccio andare via da solo? *storcendo il muso, a segno che quella cosa non gli andava a genio*

EDI: *lo guarda incantato, a bocca mezza aperta, poi con un filo di voce perchè non ci credeva* verresti con me...?

STEVE: *gli annuisce, poi fa per spingerlo per allontanarlo ma alla fine lo tira di nuovo a sè, abbracciandolo come prima, poi gli bisbiglia all'orecchio* dì un po', tante storie per stare insieme e poi pensi che puoi piantarmi qua in Inghilterra mentre vai in giro per il mondo a studiare le stelle? sono un osso duro, mica ti puoi liberare di me così facilmente! *annuendo anche, "qualsiasi mutazione genetica accorcia la vita di chi ne è affetto, Steve. E in particolare, l'autismo l'accorcia di molto."*

EDI: *chiude gli occhi non appena l'abbraccia, lasciandosi quasi cullare da quelle parole così belle, e lo stringe forte a sua volta*    tanto la prossima volta vado a fare solo un sopralluogo per vedere l'osservatorio a Ginevra, papà me l'ha detto stamattina mentre tu eri a fare la doccia! così vedo.. se è un brutto posto, ti risparmio anche di venirci!     *e ride, tenendolo ancora stretto*

STEVE: *lo abbraccia di più con aria quasi possessiva, non ti lascerò andare guardando il cielo non ora* Edi... cosa provavi prima, quando hai detto che eri felice?

EDI: mh? *riaprendo gli occhi e scostandosi solo un poco, per guardarlo interogativo, sbattendo piano le palpebre, poi fa mente locale*    lo so che mi hai detto di non pensare a queste cose... però ho pensato che se potessi scegliere come morire lo vorrei fare così. mentre sono abbracciato a te!     *e gli annuisce*    perchè stare così mi rende felice!     *che non era esattamente una spiegazione, ma era la verità almeno*

STEVE: *gli accarezza la testa delicatamente, scostandogli una ciocca di capelli e mettendogliela dietro l'orecchio, dandogli un bacio sulla fronte* anche io vorrei tenerti sempre abbracciato a me. *e per nessuna ragione al mondo permetterò a qualcuno di portarti via.*

NATHAN: *si avvicina ai due, mentre la moglie portava in casa Eva con la scusa di farsi aiutare a cucinare, andando a sedersi sull'erba lì accanto* allora! piaciuto lo spettacolo? *e sorridendo, con l'aria di chi volesse introdurre un discorso e partiva da lontano*

STEVE: *assottiglia gli occhi guardandolo manco stesse progettando chissà quale piano diabolico e istintivamente stringe di più Edi, annuendo* sì, è stato bello.

NATHAN: *sorride al ragazzo guardandolo leggermente perplesso per quell'occhiataccia che gli aveva fatto, poi scompigliando i capelli al figlio* fossimo stati dal mio osservatorio, avremmo potuto guardarlo come se ci stessi a due metri, dal sole! *e gli sorride*

STEVE: è stato bello anche da qua. *annuendo una volta sola e con nessun tono di voce particolare, guardandolo come a studiarlo per capire dove voleva arrivare*

NATHAN: credimi figliolo, non c'è paragone! *e ride* presto andremo a vederlo, vero Edison? *e sorride tranquillo al figlio, ma con una nota strana nella voce*

EDI: *annuisce al padre, tirandosi un poco su e tornando a mettersi seduto, sempre addosso a Steve* gliel'ho detto giusto poco fa!

STEVE: *si mette con le braccia piegate reggendosi sui gomiti, mentre storce il muso come a sottolineare il proprio disappunto, limitandosi ad annuire a quello che aveva detto Edi*

NATHAN: oh, bene! *e fa qualche istante di pausa, poi tira un sospiro e riprende* pensavamo la settimana prossima, che dici, ti va? *sempre sorridendo al figlio*

STEVE: *sgrana un attimo gli occhi, mettendosi a sedere pur facendo restare Edi in braccio a lui, abbracciandolo per la vita, poi in tono che suona un po' acido* vedo che non perde tempo...

NATHAN: *stavolta guarda seriamente perplesso il ragazzo, quasi spiazzato da quel tono, ma lo ignora di proposito, rivolgendosi di nuovo al figlio* allora? che ne pensi? *poggiandogli una mano sulla spalla, senza smettere di sorridergli*

EDI: *guarda a sua volta Steve senza capire, avendo avvertito anche lui distintamente -    e stranamente     - una nota di acidità in quel tono che aveva usato il ragazzo, poi verso il padre, confuso* così presto?

STEVE: *continua a tenerlo abbracciato stretto da dietro, fissando alternativamente i due, no, no, no e NO!!*

NATHAN: *abbassa lo sguardo per un attimo, poi riprende a sorridere in quel modo con l'aria di chi vuol per forza ottenere qualcosa ma si sforza di non farlo apparire come una costrizione* beh, perchè aspettare? come diceva quel grande latino, carpe diem! *e guarda Steve in maniera eloquente, che sembrava dire "beh, aiutami a convincerlo, no?"*

EDI: *solleva un sopracciglio, lancia un'occhiata confusa a Steve, poi si stringe nelle spalle* guarda pa', a me non è che dispiace, però per venire qui già ho fatto due assenze a lezione, se poi partiamo di già la settimana prossima non capisco più niente del programma, quando torno! *e gli sorride, cercando di spiegarsi*

STEVE: *percepisce nettamente l'occhiata di Nathan ma l'ignora di proposito come l'uomo aveva fatto prima con lui, ridacchiando sotto ai baffi per quello che aveva detto Edi, poggiandosi col mento sulla spalla del ragazzo, guardando poi Nathan come a dire ironicamente "eh, ha fatto due assenze!"*

NATHAN: *fa un'espressione irritata più dal fatto che Steve lo ignorasse che dalla risposta del figlio che opponeva resistenza ignaro di tutto, quindi riprende, adesso senza sorridere più, appena seccato* ma figliolo, capirai che saranno mai un po' di assenze, su! recupererai senza problemi quando torneremo! *con una nota di amarezza nel tono,    SE torneremo...    *

EDI: *aggrotta le sopracciglia a quell'atteggiamento del padre, stringendosi a sua volta un po' di più a Steve, capendo che c'era qualcosa che non andava, allora scuote impercettibilmente la testa* ma non capisco che fretta ci sia, che fa se ci andiamo... che so... il mese prossimo? almeno ho il tempo di ambientarmi un poco al college! *   e di stare con Steve!    *

STEVE: *si limita a ignorare ancora Nathan assumendo l'espressione più gnorri dell'ultimo secolo, stringendo di più il ragazzo, ma che tornare... che so 'ste prese in giro...*

NATHAN: c'è che ho già prenotato l'aereo, Edison! *annuendo e alzandosi da lì, ripulendosi i pantaloni dall'erba* quindi verrai con noi. *e lancia un'occhiataccia a Steve, che si ostinava ad ignorarlo*

EDI: ma... *interdetto, e scuotendo la testa* ma che me lo chiedete a fare allora se avete già fatto tutto?! *alterandosi anche, stranamente, perchè la testa dura ce l'aveva eccome, anche se spesso lo celava* non voglio venire, adesso!

STEVE: *resta praticamente di sasso a quell'affermazione di Nathan, ricambiando con gli interessi quell'occhiataccia* ma si possono disdire le prenotazioni!

NATHAN: *ignorando totalmente il figlio adesso, e rivolgendosi soltanto al ragazzo* non credo debba entrare tu in merito di questo. *e assume un'espressione serissima* poi ne riparleremo con mia moglie Lucy, anche. *e suona quasi lapidario*    ci tengo     che Edison venga con me all'osservatorio, la settimana prossima.

EDI: *scuote la testa, guardando Steve mentre risponde al padre, poi abbassa lo sguardo sentendosi pure in colpa per un attimo perchè il padre gli aveva detto che "ci teneva", quindi addolcisce un po' il tono* dicevo solo di andarci tra un po' più di tempo...

STEVE: *resta in silenzio dopo quella risposta ma fissandolo in modo ostile, certo, prima mi mettono in mezzo e mi dicono cose e poi dicono che non c'entro. coertentissimo! stringendosi nelle spalle e poggiandosi con la fronte sulla spalla di Edi*

NATHAN: e allora non ci sarà problema ad andarci adesso, no? così evitiamo di attendere chissà quanta burocrazia per spostare i voli. *in tono retorico, visto che era un ordine più che una domanda, poi rivolge un'altra espressione severissima a Steve*

EDI: *si stringe nelle spalle a sua volta non sapendo come replicare visto che il padre sembrava tanto convinto, e abbassa solo lo sguardo, intristito, annuendogli piano*

STEVE: *non se ne cura minimamente dell'occhiata severissima che gli aveva lanciato Nathan, semplicemente continua a stringere Edison perchè devono portarlo via proprio ora? scuotendo impercettibilmente la testa come se non realizzasse, "Edison ha bisogno di cure costanti. non qui, ma in Svizzera." perchè...*

NATHAN: *annuisce una volta sola con aria grave e vagamente colpevole dopo che il figlio aveva detto di sì, quindi quasi con urgenza rientra in casa, mormorando qualcosa tra sè e sè, contrariato*

EDI: *segue il padre con lo sguardo senza cambiare espressione nè capire cosa fosse effettivamente che non andava, poi guarda il ragazzo rimanendo in silenzio, quasi attendesse che glielo spiegasse*

STEVE: *distoglie il proprio sguardo da quello del ragazzo, "non credo debba entrare tu in merito di questo" sticazzi. sbuffando, stringendosi nelle spalle* nonloso.

EDI:    ma era un'impressione mia o ti guardava male..?     *dicendolo a bassa voce perchè normalmente non notava nè capiva tali gesti mezzi velati, quindi non era convinto*

STEVE: *lo guarda un attimo mezzo sorpreso, poi gli annuisce, che devo fare? che posso fare?* male è un eufemismo in questo caso.

EDI: *tira un sospiro riabbassando lo sguardo visto che lui l'aveva distolto dal proprio, poi a mezza voce* perchè ha fatto così secondo te...?

STEVE: non-- *non posso dirglielo, non spetta a me. guardandolo con la coda dell'occhio, non posso nemmeno permettere che lo portino lì ora che sembri andar meglio. chiudendo gli occhi e stringendoli per il mal di testa che gli stava venendo, ma Lucy non ci crede, io non so che pensare.* non ne ho idea. *non posso nemmeno stare qui a dire balle* bisognerebbe chiederglielo.

EDI: *assume un'espressione concentrata mentre lo guarda, poi resta qualche istante a pensarci,  si stringe nelle spalle* allora provo a parlare con mamma, magari lei sa spiegarmi meglio cosa gli è preso, a voler partire così in fretta e furia all'improvviso... no?

STEVE: *e poi anche se glielo dicessi, potrebbe non credermi. e nel caso lo facesse, potrebbe anche arrabbiarsi con i suoi genitori. quindi gli annuisce, sono bloccato.* sì, converrebbe fare così. tua madre mi sembra anche molto più razionale rispetto a tuo padre!

EDI: *annuisce un po' più tranquillo perchè sembrava aver avuto un'idea giusta, poi gli prende le mani e gli sorride guardandolo* mi ci accompagni? *e assume un'espressione un po' imbarazzata* così magari se ce l'hanno con me per qualche motivo non mi sgridano se ci sei tu davanti! *e ride piano*

STEVE: *stringe per qualche secondo le mani del ragazzo, ma quale avercela con te... e gli annuisce in risposta, facendolo alzare e alzandosi a sua volta* e poi eventualmente tua mamma sgriderebbe anche me! *ridacchiando*

EDI: questo è vero! *e gli annuisce tranquillo, sorridendo, e rimettendosi in piedi come aveva fatto lui, quando dall'ingresso di casa vede uscire, piuttosto agitata e nervosa, la sorella, che gesticolava e parlava tra sè e sè come se avesse appena litigato con qualcuno, quindi rivolgendosi al ragazzo*    ecco, secondo me è ricaduta dalle scale ed è tornata in sè!    

STEVE: *secondo me ha appena finito di discutere con Lucy, prima mi ha detto che le avrebbe parlato. e si stringe nelle spalle, prendendogli di nuovo la mano* ma no dai, stamattina sembrava sincera!

DIANNE: *andando a passo spedito fuori casa, inchioda di colpo nel vedere i due, che guarda alternativamente in panico per qualche istante, poi tutta sorridente come se niente fosse si avvicina a loro giocherellando nervosamente con le mani* ma ciao voi! che facevate? *poi senza attendere risposta* Edi, c'era Eva che ti voleva su in camera tua, comunque, l'ho beccata uscendo di casa e ti reclamava con urgenza! *annuendo e lanciando un'occhiata a Steve come a fargli capire che voleva allontanarlo*

STEVE: *recepisce al volo il messaggio inviatole da Dianne, ma si schiaffeggia la fronte veramente affranto al pensiero che si era dimenticata della sorella* oh porca miseria, Eva!! me ne sono completamente dimenticato! *scuotendo la testa, guardando Dianne però con aria interrogativa*

EDI: *fa spallucce guardando Steve e ridendo appena a quella reazione* allora vado a vedere che vuole! a tra poco! *e va tranquillamente verso casa, anche rincuorato dal fatto che la sorella    non     fosse rinsavita*

DIANNE: *appena il fratello si è allontanato ed è rientrato in casa, scuote la testa smettendo di sorridere in quel modo forzato di poco prima e si rivolge al ragazzo, di nuovo agitatissima* Steve, i miei vogliono partire la settimana prossima, mi devi aiutare, non mi vogliono ascoltare!!

STEVE: *resta un attimo sballottato da quel susseguirsi di azioni, poi le annusce, facendole cenno con le mani di calmarsi* ok, prima cosa sta tranquilla! *tirando un respiro profondo a sua volta, mettendosi le mani in tasca e stringendosi nelle spalle* anche a me tua madre non ha voluto ascoltare. tu che le hai detto?

DIANNE: *riprende a scuotere la testa agitatissima, gesticolando mentre parla* hanno intenzione di parlargli e dirgli tutto, capisci? *allarmata, cosa che doveva suonare molto strana visto lo standard della ragazza nei confronti del fratello a cui tutti erano abituati* quando poi non servirà a niente portarlo là e farlo curare, ho provato a piegarglielo ma non c'è stato verso, si sono preoccupati a morte per la crisi che ha avuto ieri e... *distogliendo lo sguardo, coprendosi poi gli occhi* ed è pure colpa mia...

STEVE: *annuisce come a dire che era vero che in fondo era colpa della ragazza, ma al momento non aveva tempo per pensare di farle il terzo grado, quindi rapidamente riordina tutti i pensieri che gli confondevano il cervello, poi ha come un'illuminazione* dirglielo sarebbe la cosa giusta, Dianne. *poi incrocia le braccia, borbottando tra sè e sè* che Edi prima ha anche detto che sentiva di essere felice, quindi se glielo spiegasse lui magari gli credono, ma se glielo dicono poi va a finire che rimane sconvolto...

DIANNE: dirglielo?! *mostrando tutto insieme quello che non aveva fatto per diciotto anni* ma capisci che cosa significa, Steve?! tu come ti sentiresti se ti dicessero una cosa del genere, stai scherzando?! *scuotendo la testa continuamente come a sottolineare un concetto già chiaro*

STEVE: *la guarda assottigliando gli occhi, restando fermo in quella posizione* prima o poi lo scoprirà comunque, Dianne. preferisci che gli venga detto da genitori che gli vogliono bene, o che abbia uno shock peggiore magari sentendoli parlare e scoprendo tutto così, a caso?!

DIANNE: sapere che è malato e se ne deve andare lasciando te, Steve? francamente non so quanto possa fargli piacere, in qualsiasi modo glielo si dica! *gesticolando ancora mentre parla, e fissandolo a sua volta*

STEVE: no, oh, frena, io parlavo di fargli prendere coscienza che è malato, non che se ne deve andare! *gesticolando nervosamente* nessuno mi leverà dalla testa che quello che ha detto Edi prima è perchè lo sentiva, non perchè lo ripeteva "meccanicamente"!! ed è bene che se lo ficchino in testa anche i tuoi genitori!

DIANNE: *si pianta le mani sui fianchi guardandolo scettica a sua volta* e come fai a esserne tanto certo? te la prendi tu la responsabilità di non farlo curare, se poi ti stessi sbagliando?!

STEVE: toglimi una curiosità, *alzando un sopracciglio, scazzandosi quasi per quel tono* si può sapere che cavolo credi di fare tu?! prima piombi qua a dire che non devono dirglielo e che non devono farlo andare via, poi quasi ti giri a male, oh! ok l'agitazione ma mettiti d'accordo!

DIANNE: *alza lo sguardo al cielo esasperata a sua volta* per me, *cercando di spiegarsi più calma che potesse* non glielo si dovrebbe dire affatto! dovrebbe restare qui *indicando a terra con le dita* con te! *indicando poi il ragazzo* senza sapere niente, perchè è così che è felice! tanto non guarirà anche se tenteranno di curarlo! *in tono mezzo strozzato, fissandolo ancora negli occhi*

STEVE: ok, fin qui tutto chiaro. anche secondo me sarebbe meglio che resti qui con me, ma sono convinto che non è vero che non guarirà, mi ci giocherei la mano destra che sta già molto meglio. *continuando a gesticolare mentre parlava, incrociando poi le braccia, sospirando nervosamente* ma che cosa possiamo fare se i tuoi pare che abbiano già deciso e non ascoltano nessuno?!

DIANNE: o li convinciamo, *enumerando sulle dita* non so come, oppure... *stringendosi nelle spalle, e scuotendo la testa* oppure glielo diranno e se ne andranno la settimana prossima, c'è poco da fare. ma sono convinta che gli farà molto più male lasciare te piuttosto che sapere della malattia in sè. *e ci pensa su qualche attimo, poi guardandolo di nuovo* se lo lasciassi, sarebbe tutto più semplice!

STEVE: *la guarda assumendo un'espressione indefinibile, mista tra varie cose tra cui principalmente appariva il proprio shock a quella frase* tu stai fuori!! ma veramente sei caduta dalle scale stamattina?!

DIANNE: *solleva un sopracciglio a quella frase, poi ancora gesticolando* ma che dici, non sono caduta dalle scale!! *e fa un gesto d'esasperazione alzando lo sguardo al cielo* e pensaci, se lo lasciassi almeno non avrebbe da soffrire perchè ti ha perso, ci arrivi o no?!

STEVE: ma-- *bloccandosi nel bel mezzo del proprio gesticolare, "dovrei stare lontano dall'Inghilterra per lunghi periodi, e non voglio, poi non posso vederti!" facendosi scivolare le mani lungo i fianchi e abbassando lo sguardo mentre stringe i pugni* ma.. starebbe male lo stesso se lo lasciassi, non trovi?

DIANNE: se ti facessi detestare... di meno. almeno se ne farebbe una ragione e non penserebbe di aver dovuto lasciare la persona che lo amava, ti pare? *stringendosi nelle spalle e continuando a guardare il ragazzo, scrutandolo con attenzione,    certo che il destino si accanisce proprio, con le persone.    *

STEVE: *tiene lo sguardo piantato verso il basso, a farmi detestare sono un campione, ma... tirando un respiro, alzando lo sguardo verso la ragazza, non convinto* credi davvero che gli farà meno male?

DIANNE: *fa spallucce un'altra volta, con aria triste* credo di sì... *riflettendoci su un attimo* che io ricordi, ho sofferto molto di meno con un ragazzo che mi disse di essersi trovato un'altra e con me s'era solo divertito, piuttosto che con quello che ho dovuto lasciare perchè ci eravamo conosciuti in vacanza e una relazione a distanza non avrebbe funzionato. perchè lo amavo ancora e ci siamo dovuti separare per forza di cose! *annuendogli, cercando di far filare il ragionamento,    almeno credo...    *

STEVE: *si stringe nelle spalle a sua volta, liberando i pugni, annuendole, metà tra il triste e l'indeciso* forse hai ragione...  

DIANNE: *resta in silenzio osservando il ragazzo davanti a sè, quindi gli si avvicina poggiandogli le mani sulle spalle* so che non ho mai dato a vederlo... ma io voglio bene veramente a mio fratello, è l'aver saputo di tutto questo disastro da piccola, che mi ha spinto a tentare di odiarlo... m'illudevo di riuscire a farmi detestare a mia volta, così da non dover soffrire entrambi una volta che fosse arrivato questo momento. però.. *e fa una pausa come tentennando* alla fine non è servito, perchè è venuto lui stesso a consolarmi anche se non l'avrei meritato affatto, stanotte. non ti odierà, se è questo che temi... però, come con me, capirà che è meglio per entrambi starsi alla larga, se fai così come ti ho detto. e soffrirà molto meno... no? *annuendogli, sperando di essersi fatta capire e di aver detto una cosa giusta, togliendogli le mani dalle spalle*

STEVE: *le annuisce, mezzo sorpreso per quella cosa che gli aveva detto, stringendosi nelle spalle, perchè porca puttana le persone stanno meglio sempre se io vado via?* già... è così! *abbozzando un sorriso, facendo quindi per entrare dentro*

DIANNE: *lo segue con lo sguardo, intristita per tutta quella situazione, poi prima che entrasse in casa* prova a parlare con mia madre, spiegale che lo vedi migliorato... magari è grazie a te che sta così, e non partiranno più. *sorridendogli mestamente*

STEVE: *le annuisce quasi inconsciamente tanto che era perso nei propri pensieri, poi mentre camminava per casa incontra Lucy e si piazza di fronte a lei, guardandola fisso negli occhi*

LUCY: *ricambia quello sguardo a metà tra il severo e l'affranto, poi in tono pacato* hai parlato con Dianne, giusto?

STEVE: *annuisce, poi parlandole in tono addirittura calmo anche se dentro di sè aveva una guerra* perchè?

LUCY: *tira un sospiro profondo prendendo il ragazzo per un braccio e trascinandolo letteralmente di peso in salotto, dove c'era anche Nathan seduto sul divano, lo fa sedere e gli si piazza accanto, guardandolo e ignorando la sua domanda* che ti sei messo in testa di fare, eh?

STEVE: *incrocia le braccia, aggrottando le sopracciglia* no, voi cosa vi siete messi in testa di fare?!

LUCY: *sforzandosi di mantenere la calma, perchè comunque capiva lo stato d'animo del ragazzo, tira un altro sospiro più profondo ancora e gli risponde* esattamente quello che ti ha detto mio marito, dire ad Edison quel che ha e portarlo in Svizzera per farlo curare.

STEVE: *restando in quella posizione, guardandola fisso* proprio mo che sta meglio?! perchè?! qualcuno mi spieghi che cavolo di senso ha! *prendendo a gesticolare nervosamente*

LUCY: Steve, in che lingua te lo devo spiegare... *scuotendo la testa* credi di saper fare il lavoro di psichiatra meglio di me, o cosa? *fissandolo a sua volta*

STEVE: *scuote la testa velocemente* non sto dicendo questo! *tirando poi un respiro profondo, cercando di restare calmo* quelle cose.. non le ha dette meccanicamente, lo so che non è così, perchè non ci parla invece che spedirlo in Svizzera?!

LUCY: "lo sai che è così"? *involontariamente in tono di mezza sufficienza* da quanto tempo è che conosci mio figlio? come fai a dirlo?

STEVE: perchè io con le persone ci parlo e so capire quando le cose le dicono perchè le sentono davvero e non meccanicamente! *alzando un sopracciglio, scazzato ed esaurito al massimo* e dovrebbe saperlo anche lei, visto il lavoro che fa!

LUCY: *comincia a perdere la pazienza anche lei, sotto lo sguardo cupo del marito che stava a braccia incrociate ad osservarli, sul divano accanto*    se c'è anche una sola possibilità su un milione di salvare mio figlio, non devo certo dare conto a te e a quello che hai condiviso con lui in pochi giorni!!     *sibilandoglielo direttamente in faccia, con gli occhi che le diventavano rapidamente lucidi*    sulla base di cosa, poi?! una frase che puoi aver travisato! sono i fatti ciò che conta, e i fatti dicono che ieri poteva morire di ictus qua per terra!     *indicandogli con un gesto secco il tavolo dove avevano cenato la sera prima, a poca distanza da loro*

STEVE: *le parla alla stessa maniera, guardandola assottigliando gli occhi e praticamente a pezzi* prima di scoprire che sua sorella in realtà gli vuole bene. *alzandosi dal divano* e comunque fate quello che volete, tanto come ha accennato suo marito *indicando distrattamente Nathan* non ci devo entrare in merito! *non riuscendo quasi a capire se era più la rabbia o la tristezza in quel momento a dominare il suo umore, facendo per andare di sopra, fanculo*

LUCY: Steve aspet-- *ma restando interrotta perchè il ragazzo se ne andava e sopraggiungeva invece Eva, trotterellando per le scale*

EVA: oh, eccoti qua! *inchiodando di fronte al ragazzo, all'ultimo gradino, piantandosi le mani sui fianchi* Edi mi aveva giusto mandato giù a controllare che fossi vivo e Dianne non t'avesse scannato in un attimo di brillantezza! *fermandosi poi qualche istante a riflettere* o era brilluccichio? *e si porta un dito alla tempia grattandosi* ah no! lucidità! un attimo di lucidità! *e annuisce, sorridendogli perchè s'era ricordata il termine "difficile"*

LUCY: *osserva i due con un'espressione triste e affranta stampata in viso, odiandosi perchè non avrebbe mai voluto dare un simile dispiacere a un ragazzo cui pure s'era affezionata così tanto nel giro di poco tempo, ma non potendo fare altrimenti* Eva tesoro, vieni che ti riporto da mamma, su! *sforzandosi di sorridere e cercando di distrarre la bambina, così che Steve non dovesse badarle, almeno*

STEVE: *per un solo attimo ha il sorriso stampato in faccia seppur fosse triste per quello che aveva detto la sorella, quindi le poggia una mano in testa scompigliandole i capelli e guardandola con aria dolce* non preoccuparti, ora vado di sopra a dirgli che sono vivo *e che deve odiarmi. sì deve odiarmi, ha ragione Dianne, quello davvero era un attimo di lucidità lasciandola andare verso Lucy, guardando la donna con la coda dell'occhio, è così, anche io ho smesso di soffrire quando ho iniziato ad odiare Michelle*

EDI: *tranquillo, percorre il corridoio che aveva appena percorso anche la bambina, fermandosi però a metà nell'incrociare il ragazzo e sorridendogli nel vederlo* in realtà non sono davvero così pigro da mandare Eva a cercarti, proprio no! *scuotendo la testa fingendo di giustificarsi e ridendo*

STEVE: *ha come una stretta al cuore nell'incrociarlo, stringendo gli occhi, quindi lo prende per un braccio strattonandolo verso la stanza del ragazzo e sforzando di apparire quanto più seccato possibile* sì, me ne sono accorto che sei pigro, gli agenti in borghese mi mandi. *salendo poi le scalette della botola, deve odiarmi, assolutamente, deve odiarmi*

EDI: scusa! *senza prenderlo sul serio, e lasciandosi trascinare, entrando in camera dopo che l'aveva fatto lui* però sai, sali e scendi, mi viene un'ernia a 25 anni di questo passo! *facendo spallucce e ridendo ancora*

STEVE: sì, vabeh *sforzando ancora quel tono, prendendo tutta la roba che aveva sparso in camera di Edi e mettendola alla men peggio nel borsone, senza guardarlo negli occhi, me lo diceva il mio neurone all'inizio di lasciar perdere, stupida testa* devo dirti una cosa.

EDI: *segue i gesti del ragazzo con aria interdetta* ma che fai? guarda che la prenotazione del treno è stasera sul tardi! *sentendo poi quel che aveva detto, continua a guardarlo con quell'aria e si stringe nelle spalle* che cosa?

STEVE: la verità. *in tono fermo e continuando a non guardarlo, mentre continuava a fare quello che stava facendo, avanti Ve hai fatto lo stronzo 22 anni interi* sei troppo un bravo ragazzo perciò sarò sincero *stupido* in realtà io sono innamorato di un'altra persona *non è vero* che non ricambia assolutamente *bugiardo* così ho pensato che concentrando le mie attenzioni su qualcun'altro me ne sarei dimenticato, ma vedi, in realtà ho capito solo che l'amo davvero. *facendo spallucce fingendo indifferenza, chiudendo il borsone e prendendo il fodero con dentro la chitarra, mettendoselo a tracolla* cioè, mi dispiace anche dirtelo così, eh, ma non provo niente per te! *scuotendo la testa, ti odio*

EDI: *immobile là dov'era rimasto,    "tu non sei immaginario, stupido!"    , per un attimo ha la sensazione di smaterializzarsi e perdere tutta la coscienza della realtà intorno,    "perchè io sono un alieno... come te!"     lo sguardo ancora fisso su di lui e i suoi gesti,    "...sono innamorato di un'altra persona"     e sgrana di più gli occhi, iniziando a piangere contemporaneamente come avesse premuto un interruttore,    "e allora dimmelo", "certo che sono innamorato di te!"     e resta col fiato mozzato,    "ho capito solo che l'amo davvero"    , prendendo a tremare da testa a piedi e scuotere la testa,    "anche io voglio stare con te!"     senza fare un fiato, e infatti non riprende a respirare finchè lui non pronuncia quell'ultima frase,    "ma non provo niente per te!"    , e rilascia i pugni che aveva stretto per la tensione,    "è come la prima volta che ho suonato la chitarra, e ho capito che non avevo bisogno di nient'altro, è così!"    , e prova a parlare, ma non produce alcun suono, come se il cervello non rispondesse affatto,    "vi ho fottuti, certo che voglio divertirmi"    , e perde un battito dopo l'altro, avvertendo debolezza in ogni punto del corpo,    "proviamo a fare di nuovo l'amore?"    *

STEVE: *resta immobile col cuore in mille pezzettini, imponendosi di resistere e soprattutto di respingere l'istinto di andargli vicino per abbracciarlo e dirgli tutta la vera verità, distogliendo lo sguardo, stringendo i pugni, ti amo, Edi... scuotendo impercettibilmente la testa, mettendosi anche il borsone sulla spalla, praticamente vuoto e con i pensieri azzerati, sforzandosi di sorridergli debolmente* dai, non ci pensare, tanto ora vai in Svizzera, ti dimenticherai di me e vivrai felice per il resto dei tuoi giorni *che cazzata* vedrai! sicuramente incontrerai qualcuno che non sia stronzo come me e mi identificherai come una perdita di tempo! *se lo lasciassi almeno non avrebbe da soffrire perchè ti ha perso, ci arrivi o no?*

EDI: *   "non volevo farti male..."    , con la testa che produce fitte sempre più dolorose, il cuore che l'accompagna,    "è su Plutone che voglio andare, okei...?"     e i tremiti che non accennano a smettere,    "proprio perchè fa freddo non posso lasciarti solo!"    , fa qualche passo lentamente verso di lui,    "sono qui con te..."    , quindi copre la distanza tra sè e il ragazzo allungando un braccio verso di lui,    "...e non svanirò improvvisamente come una sorta d'allucinazione."     e quasi gli cade addosso,    "ecco, dà le vertigini..."     stringendolo più che potesse,    "verrò con te."    *    t... i a... mo...    

STEVE: *sgrana gli occhi che cominciavano quasi a essere lucidi, sebbene si era imposto di apparire freddo e razionale, a quelle parole, sentendosi come un puzzle gettato a terra e smontato, non può averlo detto meccanicamente, non--- scuotendo impercettibilmente la testa "credi di saper fare il mio lavoro meglio di me?" spostando un braccio bloccandosi a metà del gesto non sapendo che fare, "non credo tu debba entrarne in merito"* n-non.. *accarezzandogli la testa, se solo mi ascoltassero, amore, se solo mi credessero..* non piangere, dai...

EDI: *resta a tenerlo abbracciato più stretto che potesse, desiderando con tutte le forze che ricambiasse quel gesto perchè ogni volta che lo faceva    "sono felice!"    , e non accenna minimamente a smettere di piangere, anzi trema di più perchè si sente venire meno nelle gambe,    "vorrei essere il tuo primo pensiero quando ti svegli e l'ultimo quando ti addormenti, vorrei vedere il mondo con te, vorrei... mancarti... e vorrei che suonassi per me, vorrei che m'insegnassi tutte le cose che non so, vorrei dare il tuo nome a una stella..."    *    devo farti vedere la tua stella.. come faccio se non vieni con me..     *con un filo di voce, non sapendo come trattenerlo, come fargli capire, come fare in modo che tornasse tutto come pochi minuti prima*

STEVE: am-- *scuotendo la testa come a vietarsi di parlare* Edi, non me la merito mica la stella, su! *avvicinandosi al letto per farlo sedere, scostandoselo di dosso, standogli però di fronte* quella la devi dedicare a chi ti ama davvero! *avvertendo un dolore lancinante all'altezza del cuore, togliendogli gli occhiali e asciugandogli le lacrime con la manica della felpa, se solo potessi fare qualcosa.. "se c'è anche una sola possibilità su un milione di salvare mio figlio, non devo certo dare conto a te e a quello che hai condiviso con lui in pochi giorni!!     "* mica a me...

EDI: *seduto sul letto, tiene gli occhi piantati nei suoi anche se gli bruciano tanto, poi in tono fermissimo anche se flebile come un soffio*    quelle cose,     *e serra più forte le mani sulla coperta, quasi a farsi male, mentre ripete una frase che già gli aveva detto quella stessa mattina*    vogliono dire qualcosa solo se le penso con TE     *e lo guarda ancora fisso, anche se piangeva*    se non posso dedicarla a te, non voglio più vedere nemmeno una sola stella in tutta la mia vita.

STEVE: *scuote la testa velocemente, voglio sparire dalla faccia della terra* non dire così ora! *sforzandosi di sorridergli* un giorno, quando meno te l'aspetti, ti innamorerai di nuovo e ne vedrai così tante di stelle, che quella che rappresentava me era solo la luce di un aereoplano. *annuendogli, scostandosi e andando verso la botola, aprendola,     "proviamo a fare di nuovo l'amore?"* vado a salutare Eva... ci.. ci vediamo... *"è come quando sono andato all'osservatorio di papà la prima volta e mi ha fatto guardare nel telescopio e ho visto tutte quelle cose bellissime e ho capito che era quello che volevo fare davvero nella mia vita..." facendogli cenno con la mano, "ecco, così...    " uscendo e incrociando Dianne, quindi la guarda con aria quasi supplice* prenditi cura di lui, Dianne, per favore...

DIANNE: *che si aggirava da quelle parti in attesa che Steve tornasse, scuote appena la testa nel sentirgli dire quelle parole e senza se nè ma sale in fretta la scala ed entra in camera del fratello, trovandolo come una statua sul letto a fissare la botola oltre la quale era appena sparito Steve, per cui va subito sul letto accanto a lui, abbracciandolo stretto*    presto passerà, Edi... te lo dimenticherai e starai meglio...    

EDI: *respira a stento, senza muovere un solo nervo nemmeno quando la sorella lo abbraccia, poi appena sente quelle parole ha come un raptus ed esplode letteralmente, riprendendo a piangere più di prima e urlando* NON VOGLIO! CAPITO? NON VOGLIO!! *e agitandosi mentre trema, cercando di liberarsi dalla stretta della sorella per scendere dalla stanza anche lui* NON VOGLIO, IO LO AMO, NON VOGLIO CHE SE NE VADA, NON VOGLIO, NON VOGLIO, LASCIAMI!! *dimenandosi tra le braccia di Dianne che per contro lo teneva più stretto, per evitare che lo seguisse* NON VOGLIO!!

STEVE: *lo sente urlare e stringe di più la manica del borsone come se volesse immediatamente tornare da lui, è per il suo bene che te ne vai, deficiente! quindi fa una corsa lungo tutte le scale, nemmeno lo sa quanto lo ami... fermandosi all'ultimo gradino, stropicciandosi gli occhi, trovandosi ad osservare la scena di Eva aggrappata alla porta che non voleva andare via*

EVA: *appunto, aggrappata allo stipite della porta* non ci vado a casa senza Steve!!!

STEVE: *tira un sospiro, forza Ve, porta Eva a casa, vai a prendere il primo treno che trovi e tornatene a lavorare, così non avrai nemmeno la forza di pensare* vieni Eva, andiamo... ti porto io a casa...

LUCY: *che cercava di portare la bambina a casa, vede il ragazzo coi bagagli in spalla e rimane a fissarlo qualche attimo, sentendo poi distintamente la voce del figlio che ancora urlava, ma un po' più vicina, e sente una stretta al cuore* che hai fatto..?

STEVE: *tira un respiro profondo, praticamente esausto, distrutto da tutta quella storia* se me ne vado, *facendo scendere la bambina, prendendole la mano* Edi non avrà da soffrire per me quando sarà in Svizzera, per lui sarà molto più facile. *con voce praticamente strozzata, annuendo, poi alla bambina* su, forza, fai la brava e saluta!

LUCY: *stringe gli occhi per qualche attimo a quelle parole, sentendosi peggio che mai al pensiero di quello che dovevano star sentendo entrambi,    ma forse è davvero meglio così...    *    mi dispiace, Steve...     *e si morde forte un labbro a sentire alternatamente le urla del figlio e quelle di Dianne che si sforzava di trattenerlo*

STEVE: *sì, ci credo proprio... si stringe nelle spalle, poi nuovamente con voce strozzata* io vado, arrivederci *e fa per uscire, trascinando via la bambina di peso, senza nemmeno voltarsi, perchè... allontanandosi, poi, dal cancello*

 

 

 

***

 

 

ANGOLO RECENSIONI

CriminalMindsCorp. a rapporto<3

 

*la CMC si asciuga le lacrime* ... *tira su col naso* ...BWAAAAAAA!!! çWç non v'ha fatto piangere questo capitolo, eh?! poverini questi due, non hanno un attimo di pace T_T chissà come andrà a finire...

 

Lelèchan: ç______ç anche Ve la pensa come te, consolati!

Martyz: 1) noi lo facciamo apposta per provocare xD 2) su come puoi dire vita triste se siamo tra i ricordi della tua vita? xD (ndMario, tra l'altro rido come una scema a pensarci MAUHUHAUHAUHAHAU) 3) è caduta dalle scale, quale allineamento dei pianeti o_ò 4) ç_ç 5) leggi per sapere! 6) abbiamo appena aggiornato ù_ù  e grazie <3

Marie16: infatti, questa è una cosa a suo favore, anche se non giustifica totalmente il comportamento che ha avuto... in fondo non è tanto antipatica e stronza, no? :P

Sally_182: non risponderemo alle tue mille domande, semplicemente ti consigliamo di continuare a leggere <3 ed è bella e giusta l'interpretazione che hai della foto :3

Higasi: è compito di Ve proteggere Edi, sai? non rubargli il lavoro o_ò (anche se in questo capitolo... ç____ç bwaaaaa speriamo si riprenda pure quell'altro!) e non piangere su... e soprattutto non farti venire niente DX <3

Chibimal: ovvio che interrompiamo sul più bello, altrimenti dov'è la suspence?! xD mauhahua tutti a rivalutare Dianne :D eccoti l'aggiornamento :3

 

mi raccomando, continuate a seguirci... ç_ç

kiss kiss, bang bang, la CMC <3

 

***

 

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Capitolo 23
*** Please just take these photos from my hands ***


« C O B A L A M I N »

« C O B A L A M I N »

original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

 

***

 

 

CAPITOLO XXIII

- Please just take these photos from my hands -

 

 

 

ore 08:00 am, Londra.

 

 

 

STEVE: *circa un mese dopo il viaggio in Cornovaglia e che Edi era partito per la Svizzera, è steso sul letto della propria camera al college, con i vestiti ancora sporchi dalla nottata passata al lavoro e i capelli che gli erano cresciuti di molto visto che a tutto aveva pensato meno che a tagliarli, si sveglia di soprassalto dal sonno* NO!!! *aprendo gli occhi di scatto e guardandosi intorno, non notando nessuno, quindi si ributta sul letto, sbuffando, buttando un occhio alla fotografia della propria stella che aveva rubato a Edison qualche tempo prima, chissà... avvertendo una stretta al cuore come ogni volta che gli capitava di vederla, quindi la stacca dal muro con fare brusco e la butta sotto al letto, quale fortuna delle fortune, stronzate! solo stronzate!!*

 

 

 

***

 

 

 

ore 08:05 am, Ginevra.

 

 

 

Dianne: *vestita in jeans e un semplice pullover bianco    già visto su qualcun'altro    , talmente sfatta e stanca che quasi non la si riconosce, è seduta su una panchina nel mezzo di un'area verde attigua a un imponente edificio bianco, il maggiore ospedale della città. In una mano il telefono cellulare, nell'altra un foglietto di carta, digita un numero, poi resta in attesa di una risposta, stringendosi nella maglia per il freddo e guardandosi intorno con espressione spenta*

Steve: *si è appena acceso una sigaretta facendo un tiro quando sente lo squillo di un telefono e cerca alla cazzo quello di camera propria, tastando varie cose prima di prendere la cornetta, alzandola, cacciando il fumo in uno sbuffo, e mo chi cazzo è... rispondendo* seh?

Dianne: *resta zitta un paio di secondi, trattenendo quasi il respiro, poi a voce bassa* Steve? sei tu?

Steve: *non riconosce la voce della ragazza visto che è ancora stonato dal sonno, dal fumo e dall'alcool, quindi ancora in tono di voce secco* se non sono io è qualcuno che ha la mia stessa voce.

Dianne: *lo ascolta in silenzio, poi alza lo sguardo stanco e cerchiato da due profonde occhiaie al cielo che si annuvolava* Steve, sono Dianne... Halley... *quasi cercando di evitare di nominare il fratello*

Steve: *sgrana gli occhi come a svegliarsi di botto, alzandosi e mettendosi seduto, stringendo gli occhi per il mal di testa* ah... Dianne... *assumendo un'espressione stranita* che... perchè.... *scuotendo la testa cercando di ordinare le parole* come mai mi hai telefonato?

Dianne: *riabbassa lo sguardo, poi poggia un gomito sul ginocchio e si tiene la fronte, con la mano in mezzo ai capelli in disordine* come stai..? *ignorando, per il momento, la domanda che le aveva fatto*

Steve: *assume un'espressione interdetta, alzandosi dal letto e andando verso il bagno, aprendo il rubinetto del lavandino* sono stato meglio. *annuendo anche se lei non poteva vederlo* tu?

Dianne: anch'io sono stata meglio... *   e anche lui...    , portando la mano dai capelli a coprirsi* sei a Londra?

Steve: *che mentre ascoltava si era lavato la faccia, si passa l'asciugamano in volto* sì, al college *mettendo l'asciugamano a posto di nuovo* voi siete ancora in Svizzera?

Dianne: sì... *e resta zitta diversi secondi senza avere il coraggio di parlare, poi a voce ancora più bassa* ho dovuto prendere il tuo numero di nascosto dal    suo     cellulare... i miei non volevano che ti chiamassi...

Steve: *assume un'espressione preoccupata, rimettendosi seduto a letto* è successo qualcosa a Edi?

Dianne: *trattiene di nuovo il respiro come avesse sperato che quella domanda non arrivasse mai anche se l'aveva chiamato apposta* ...sì. e i miei dicevano che sarebbe stato meglio tenerti fuori, visto quello che hanno combinato, ormai... ma per quel poco che so di te, posso dire per certo che non l'avresti voluto, e per questo ti ho chiamato lo stesso...

Steve: porca puttana!! *ignora praticamente tutto quello che le aveva detto la ragazza, sfilandosi la maglia e mettendosene una pulita presa random dall'armadio* che diavolo è successo, Dianne, qualcosa di grave?

Dianne: *sente dei passi dietro di sè, quindi si volta di scatto temendo fosse uno dei genitori ma era soltanto un infermiere, quindi torna a parlare sottovoce* io ho cercato di spiegarglielo, che era grazie a te che stava meglio, Steve... dopo che te ne sei andato è precipitato tutto, non ha praticamente più dormito nè quasi mangiato, non ha voluto mettere il naso fuori di camera nemmeno a trascinarcelo... ed è peggiorato, Steve, non ci riconosce più a tratti... *col tono strozzato dal pianto, coprendosi quindi la bocca per non farsi notare*    ieri non riusciva a dire il mio nome nemmeno, ha crisi tutti i giorni, è fisso in ospedale da una settimana e mezza già e lo stanno riempiendo di farmaci...     *quindi, quasi mormorando*    sta morendo, Steve...    

Steve: *sgrana pian piano gli occhi man mano che l'ascolta, "mh, penso che dovrò farmi un tatuaggio" NO...  "e tu mi farai da vocalist!" NO... "devo dare il tuo nome a una stella" NO!! "dobbiamo vedere tanti posti insieme" NO!!! avendo quasi un mancamento nel sentire quelle ultime tre parole, restando quasi senza fiato* non.. non starai dicendo davvero.. vero..? stai.. stai mentendo... *scuotendo la testa come se non realizzasse, "sta morendo, Steve..." ed ha uno scatto nell'uscire dalla stanza stando ancora al cellulare con la ragazza, facendo per uscire dal college senza nemmeno sapere che cosa stava facendo in quell'istante*

Dianne: *scuote la testa senza sapere che dirgli, cercando di asciugarsi gli occhi con la manica del maglione rubato al fratello* potrei mai mentire su una cosa del genere, Steve..?

Steve: *prima controlla se in tasca aveva contanti necessari per fare quello che voleva fare, una volta che se ne è accertato inizia a correre come un pazzo verso la stazione per prendere la metropolitana per Heathrow* come cazzo si chiama l'ospedale, Dianne?

Dianne: *sorride debolmente per la tenerezza di quel momento, visto che era sicura al cento per cento che avrebbe fatto un gesto simile* è l'ospedale universitario, vuoi che chiami un taxi per farti venire a prendere all'aeroporto...?

Steve: sì, ti mando un sms dopo per farti sapere a che ora c'è l'aereo! *superando i controlli alla metro* grazie di tutto, Dianne *correndo verso i binari visto che stava arrivando la metro*

Dianne: va bene.. *e deglutisce, asciugandosi di nuovo gli occhi e voltandosi nel vedere sopraggiungere la madre* c'è mia madre, fammi sapere prima che puoi, buon viaggio.. *e attacca in fretta e furia, nascondendo il cellulare in tasca*

Steve: ok, mi faccio sentire io! *staccando la chiamata, entrando a tempo nella metro, abbandonandosi contro la porta che si era chiusa dopo il suo ingresso, Edi... non puoi farmi questo...*

 

 

 

***

 

 

 

ore 08:00 pm circa, ospedale universitario di Ginevra.

 

 

 

Steve: *corre lungo tutto il cortile dell'ospedale come un pazzo, nonostante fosse stanco per il viaggio e ancora sottoshock per la notizia, raggiungendo la reception e parlando con il suo francese che quasi suonava perfetto alla tipa dietro al bancone* mi dica immediatamente dov'è Halley, Edison Halley e si muova!

Infermiera: *sussulta spiazzata a quell'arrivo così di colpo, quindi scuote appena la testa mentre compilava dei documenti su una cartelletta* non alzi la voce, siamo in un ospedale, e lei chi è, signore?

Steve: *abbassa la voce, mantenendo comunque quel tono mezzo agitato* senta, non mi faccia domande idiote e mi dica dove diavolo sta Edison Halley, è questione di vita o di morte, se vuole le lascio i documenti, mi dica dov'è quella stanza la prego me lo dica devo vederlo, me lo dica! *assumendo man mano che parlava un tono sempre più supplice, prendendo appunto i documenti dalla tasca*

Infermiera: *scuote ancora la testa rivolgendosi alla collega che era con lei dietro il bancone, parlando a mezza voce* prova a chiamare qualcuno, non possiamo certo farlo salire cos--

Dianne: Steve!! *raggiungendolo attraverso la hall dell'ospedale non appena lo vede, rincuorata* eccoti finalmente! sta con me, può salire, siamo della stanza 157! *rivolgendosi alle infermiere* vieni, ti porto da l--

Nathan: *sopraggiungendo con l'aria di chi aveva inseguito più che semplicemente seguito la ragazza* che ti salta in mente, Dianne?! *poi incrocia il ragazzo* Steve... *e assume un'espressione colpevole,    è venuto fin qui da Londra per...    *

Steve: oh santo cielo Dianne, meno male che sei arrivata! *voltandosi poi e notando anche Nathan, quindi lo guarda con espressione quasi omicida dipinta sul volto* guardi, meglio che non le rivolgo proprio la parola, anche perchè non ho tempo da perdere! *poi rivolgendosi di nuovo alla ragazza* dimmi come si arriva alla stanza, spiegami meglio cos'è successo...

Nathan: vista la situazione, non è proprio il caso di mettere altra carne a cuocere! *protestando a quell'imposizione* capisco che anche tu ne stia soffrendo, ma abbi la maturità di capire e rispettare il dolore di una famig--

Dianne:    PAPA', BASTA!!     *sibilandolo tra i denti esasperata perchè non poteva comunque alzare la voce, e afferrando un braccio del ragazzo* è perchè gliel'avete allontanato che adesso mio fratello sta male, lo capisci?! stava meglio per davvero, e appena se n'è andato lui è peggiorato fino a ridursi così!! *poi in tono durissimo* e non ho assolutamente intenzione di stare qua a vedere mio fratello che muore senza alzare un dito, CHIARO?! *facendo poi per portare il ragazzo verso l'ascensore che portava ai reparti*

Steve: *nemmeno lo calcola e si limita solo a sbuffare guardando l'orologio, lasciandosi trascinare poi da Dianne sia in ascensore e poi verso la stanza dove c'era Edi* forse mi sarei dovuto imporre di più...

Dianne: non è colpa tua. non pensarlo neanche... *scuotendo la testa e continuando a portarlo verso la stanza* ho sbagliato io per diciotto anni, e hanno sbagliato i miei a portarlo qui, e ancora ho sbagliato io e consigliarti di lasciarlo... quasi tutta la colpa è mia, ma sto cercando di rimediare come posso... *con le lacrime agli occhi perchè comunque sarebbe stato tutto inutile da lì a poco, raggiungendo la stanza che aveva la porta chiusa, e Lucy era dentro col ragazzo*    mi sto facendo salassare perchè sono l'unica compatibile col suo gruppo sanguigno in famiglia... ma adesso lo vedrai... almeno...     *portandosi una mano alla fronte sull'orlo di una crisi nervosa e indicandogli la porta, senza aprirla, abbassando lo sguardo*

Steve: non dire così Dianne, *camminando accanto a lei, intristendosi di più ad ogni passo, che faccio ora che posso fare perchè sono venuto qui con che faccia mi posso presentare davanti al mio piccolo alieno?* anche i tuoi pensavano che era meglio se lo lasciavo, ne ho parlato a tua mamma prima di uscire di casa, ma che dovevo fare ero disarmato e-- *entrando nella stanza restando fermo sulla soglia, col cuore che perde un battito* Edi…

 

 

 

***

 

 

ANGOLO RECENSIONI

CriminalMindsCorp. a rapporto<3

 

qua si prospetta una tragedia che manco la buon’anima di Vittorio Alfieri... comunque! O_O" beh grazie a tutti per le recensioni! non c'aspettavamo mica tutta quest'affluenza alle urne O_O brave brave <3 siamo felici di questo e delle belle parole che ci dite ^W^!

 

Lelèchan: questi psichiatri... qua nessuno sa svolgere più il proprio lavoro con professionalità .____.

Martyz:  o_ò OOOOOOOOOOOOOOH NON DARE DEL CRETINO A STEVE!! quello pensava di fare una cosa buona per il suo piccino .___. se devi prendertela con qualcuno, fallo con Lucy e Nathan D: e comunque la storia non è finita con quel capitolo, eccotene uno nuovo :3

Marie16: qua in fondo tutti provano ad agire per il bene di Edi, ma vedi un po' che gli combinano...

Sally_182: (ndMary la mente di Ve è un pochino contorta, te lo dico io che sono la mamma: lui pensa di fargli bene nel lasciarlo andare lì con la famiglia, poi i genitori di Edi non l'hanno trattato molto bene in mattinata : quindi insomma, c'aveva le mani legate.) çWç grazie per le splendide parole, siamo entusiaste di riuscire a trasmettere emozioni <3  per delle "scrittrici" penso questo sia un enorme traguardo!

Higasi: hai ragione, non si può sapere cos'è meglio per una persona, ma uno ci prova, no? si fanno un sacco di errori sperando di fare del bene a qualcuno e Ve non è di certo impazzito che di punto in bianco se ne esce col fare una stronzata e allora non lo ama più. spero che questo capitolo nuovo ti sia piaciuto un po' di più di quello precedente!

Lidiuz93: infatti non è ancora finita xD

Stacyfore: tu sì che hai capito il dolore di entrambi :) per il resto, come si dice, "diamo tempo al tempo!" ^^!

Free__sky__77: ciao nuova lettrice :D siamo contente di leggerti, finalmente! non ti possiamo dire su cosa ci hai preso e su cosa no, ma di sicuro siamo d'accordo che tutto questo dolore non se lo meritano proprio. vedi di dormire un po', su xD sognati questi due <3 (e come vedi siamo state brave. abbiamo aggiornato subito XD)

 

stay tuned... +_+

kiss kiss, bang bang, la CMC <3

 

***

 

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Capitolo 24
*** All good things come to an end ***


« C O B A L A M I N »

« C O B A L A M I N »

original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

 

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CAPITOLO XXIV

- All good things come to an end -

 

 

 

STEVE: …non dire così Dianne, *camminando accanto a lei, intristendosi di più ad ogni passo, che faccio ora che posso fare perchè sono venuto qui con che faccia mi posso presentare davanti al mio piccolo alieno?* anche i tuoi pensavano che era meglio se lo lasciavo, ne ho parlato a tua mamma prima di uscire di casa, ma che dovevo fare ero disarmato e-- *entrando nella stanza restando fermo sulla soglia, col cuore che perde un battito* Edi..

LUCY: *seduta a bordo letto per tenere stretta la mano del figlio nelle sue, si volta a fissare il ragazzo sulla porta non appena la vede aprirsi, gli occhi lucidissimi ed evidentemente esausti, da persona che da troppo non dormiva decentemente, e non fa un fiato, quasi se l'aspettasse, tornando subito dopo a guardare il figlio che stava in quel letto a contorcersi piano di dolore per l'effetto dei calmanti che terminava l'ennesima volta, lamentandosi per il male alla testa mentre era cosciente e restando come morto dopo le convulsioni, sfinito da tutte quelle crisi, e addirittura dimagrito più di quanto lo fosse un mese prima*

STEVE: *rimane sconvolto nell'osservare la scena, scuotendo appena la testa come a riprendersi da qualsiasi pensiero e si avvicina inconsciamente a Edi dopo aver rivolto la stessa occhiataccia omicida che aveva riservato a Nathan poco prima anche a Lucy, rimanendo un attimo indeciso sul da farsi, ma poi si piega un po' sulle ginocchia restando vicino al letto del ragazzo, carezzandogli delicatamente il volto quasi lo sfiorasse soltanto* piccolo...

DIANNE: *rientra in camera avvicinandosi alla madre, mettendole le mani sulle spalle e tirandola piano a sè, chinandosi a bisbigliarle qualcosa a un orecchio e convincendola a lasciarli almeno un attimo da soli, per cui la fa alzare e la porta con sè al di fuori della stanza, pur rimanendo accanto alla soglia per poter controllare dentro*

EDI: *resta con la mano a mezz'aria qualche istante quando la madre lo lascia, voltandosi verso il ragazzo e guardandolo fisso con occhi spenti mentre rimette piano la mano giù sul letto, stringendo forte il lenzuolo per sfogare il dolore, e respirando a tratti mentre inconsciamente piangeva per il male alla testa*

STEVE: *lancia un'occhiata a Dianne come a ringraziarla, sedendosi poi sul letto, prendendogli una mano e stringendola nella propria, allungandosi la manica della felpa e asciugandogli gli occhi, dandogli un leggero bacio sulla fronte* che ti hanno fatto... *ed è anche colpa mia, mi dovevo far ascoltare, dovevo insistere, dovevo restare vicino a te*

EDI: *socchiude gli occhi al susseguirsi di quei gesti, come se li capisse pur non reagendo, e continua comunque a fissarlo negli occhi respirando un po' più piano, senza riuscire nemmeno a parlare, ma probabilmente non lo riconosceva neppure*

STEVE: *lo fissa negli occhi a sua volta, portando la mano libera a scostargli una ciocca di capelli da davanti agli occhi, parlandogli con tono dolce e pacato, quasi come se gli occhi di Edi l'avessero calmato da tutto quel nervosismo, anche se era triste per la situazione in cui versava* non mi riconosci, vero...?

EDI: *respira più a fondo e in maniera irregolare, lacrimando ancora per il male ma senza spostare di un millimetro gli occhi dai suoi, insieme sofferente e stanco, però gli stringe un poco più forte la mano quasi a rispondergli, e mima solo con le labbra,    "Steve"    *

STEVE: *resta sorpreso da quella cosa, annuendogli piano, ripetendo di nuovo quel gesto di asciugargli le lacrime, senza staccare gli occhi dai suoi e parlando ancora con quel tono, consapevole del fatto che l'ascoltava e lo capiva* di tutte quelle cose che ti ho detto a casa tua... non era vera nemmeno una sillaba... *stringendogli di più la mano, respirando piano a sua volta* dicevano che saresti stato meglio se venendo qui non avessi dovuto soffrire la mia mancanza, se mi avessi odiato... sarei stato felice se tu fossi stato meglio, anche a costo di essere odiato da te... *poi scuote piano la testa* io durante questo tempo non ho smesso di amarti nemmeno per un secondo…

EDI: *allenta leggermente la presa dalla mano del ragazzo sentendo quelle parole, chiudendo gli occhi per i dolori atroci alla testa, sentendo al contempo ovattata e in eco la sua voce,    "non era vero", "felice", "amarti"     e si contorce in quel letto per quanto stava male stringendogli di nuovo più forte la mano, per poi riallentarla ancora di scatto, fermandosi di nuovo nella crisi*    Steve...

STEVE: *continua a guardarlo con aria dolce seppur intristito per quanto si sentiva male il ragazzo ed ogni piccolo lamento suonava come una pugnalata al cuore, gli stringe di più la mano portandosela davanti alla bocca quasi sfiorandogliela con le labbra* ti amo... davvero, Edi..     *dicendolo in tono basso e dolce, ma convinto*

EDI: *lo guarda ad occhi socchiusi e annebbiati perchè a quelle parole piangeva ancora di più, all'idea che stava per finire tutto - e lo sapeva da un mese ormai - ma non aveva avuto nemmeno il tempo di stare ancora un po' con lui e fare almeno una di tutte quelle cose che avevano inutilmente progettato*    ho p-paura...     *tenendo la testa inclinata sul cuscino, cercando di parlargli con lo sguardo più che a voce*    ho paura...

STEVE: *porta una mano a carezzargli dolcemente il viso, delicatamente nemmeno fosse fatto di porcellana e avesse paura di romperlo, asciugandogli le lacrime con le mani* non avere paura, piccolo, ci sono io qui... *maledicendosi mentalmente per quello che, anche se in buona fede, aveva fatto, e ancora di più perchè l'intuizione che aveva avuto era giusta ma non gli avevano creduto* andrà tutto bene, vedrai...

EDI: *stringe forte gli occhi all'ennesima fitta, “   se mi abbracci non posso sentire freddo!”     e gli sembra di sentire i suoni,i rumori e le luci della festa a cui l'aveva incontrato quasi per errore, “   e non ho paura di niente!”     sostituite da quelle emanate dalle stelline adesive della sua camera nel college, che fissava mentre facevano l’amore la prima volta, “   lo so che mi hai detto di non pensare a queste cose...”     e senza riaprire gli occhi perchè il dolore non accennava minimamente a diminuire, fisse nella mente quelle stesse luci che adesso erano le lucciole che avevano visto dalla casetta sull’albero, “   ...però ho pensato che se potessi scegliere come morire, lo vorrei fare così.”     e allunga le braccia verso il ragazzo senza riuscire nemmeno a parlargli per la debolezza*

STEVE: *gli si avvicina di più abbracciandolo per quanto potesse senza stringerlo forte per non fargli male, poi scuote la testa impercettibilmente e senza minimamente prendere in considerazione la gravità della situazione perchè non voleva nè poteva realizzare, rimane così abbracciato a lui sentendosi forse per la prima volta debole e impotente, limitandosi a dire con voce strozzata e quasi come se avesse percepito il pensiero del ragazzo* non le pensare nemmeno, queste cose...

EDI: *”   perchè stare così mi rende felice.”     e non appena lo abbraccia, lo stringe a sua volta più che può, “   posso rimanere solo un altro pochino così?”     poi mormora il suo nome in maniera incomprensibile, “   puoi rimanere così quanto vuoi.”     quindi trattiene il fiato, mentre quel dolore fortissimo si spegneva quasi di colpo assieme alle luci, i suoni e tutto il resto, “   e cosa stai sognando?”     quindi rilascia il respiro chiudendo piano gli occhi, allentando la presa, “   di stare sempre così.”     e resta abbandonato tra le braccia del ragazzo, immobile.                *

STEVE: *continua a tenerlo abbracciato in quel susseguirsi dei pensieri del ragazzo che lui non poteva sapere, in pieno buio mentale, cosa succede? sentendolo rilasciare il respiro, che cazzo sta succedendo?* Edi... *sentendolo appesantirsi tra le braccia e quindi di colpo sbianca sgranando gli occhi che diventavano apatici, ho paura, Edi e istintivamente lo abbraccia di più avvertendo tutta la sua debolezza crescere ed espandersi in tutto il corpo, poggiando la testa sulla spalla del ragazzo, con le lacrime che iniziavano a solcargli il viso e lui nemmeno se ne era accorto, non puoi farmi questo, Edi, dimmi che succede* amore...

 

 

 

***

 

 

ANGOLO RECENSIONI

CriminalMindsCorp. a rapporto<3

 

Lelèchan: HAI DATO DEL DANNATO A MIO FIGLIO. te ne pentirai, eccome, te ne farò pentire. (ndMary) o.ò

Martyz: *la CMC si allontana gesticolando* susu, non mi pare il caso, abbassa quell'arma D: Edi ti ha capito con quella metafora ed è d'accordo con te DX eccoti l'aggiornamento, ma ora liberaciH!

Marie16:  purtroppo anche Steve lo sapeva, ma non l'hanno ascoltato ._.

Sally_182:  loro due sono un po' come i pappagallini inseparabili, hai presente? è perchè si amano davvero... e tu che cerchi il lato romantico delle cose, dovresti sapere che l'amore non ha confini ;) ma hai visto ora in che condizioni è Edi? .___.

Higasi: purtroppo essere genitori non è un lavoro facile e il rapporto che intercorre coi figli è sempre strano. e io non credo che ci conoscano "meno", magari non sanno tutto quello che facciamo o le situazioni in cui ci troviamo, però sanno esattamente cosa sentiamo. siamo contente che ti sia ricreduta su Dianne, in effetti se lo merita un riconoscimento, senza di lei Ve non avrebbe saputo niente... :( speriamo ti sia piaciuto anche questo capitolo!

Lidiuz93: infatti non è finita ancora! continua a leggerci <3

Chibimal:  noi non siamo cattive .______. è che ci disegnano così!

Free__sky__77:  in bocca al lupo per gli esami *w* so cosa significa appigliarsi a qualcosa il giorno prima degli esami D: anche Ve ed Edi ti augurano buona fortuna u,u e comunque sappi che tutto era fatto in buona fede per il piccino ._.

 

ciurma! sappiate che la storia non è ancora finita, quindi continuate a controllare tra gli aggiornamenti...

kiss kiss, bang bang, la CMC <3

 

***

 

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Capitolo 25
*** Unintended ***


« C O B A L A M I N »

« C O B A L A M I N »

original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

 

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CAPITOLO XXV

- Unintended -

 

 

 

Steve: *continua a tenerlo abbracciato in quel susseguirsi dei pensieri del ragazzo che lui non poteva sapere, in pieno buio mentale, cosa succede? sentendolo rilasciare il respiro, che cazzo sta succedendo?* Edi... *sentendolo appesantirsi tra le braccia e quindi di colpo sbianca sgranando gli occhi che diventavano apatici, ho paura, Edi e istintivamente lo abbraccia di più avvertendo tutta la sua debolezza crescere ed espandersi in tutto il corpo, poggiando la testa sulla spalla del ragazzo, con le lacrime che iniziavano a solcargli il viso e lui nemmeno se ne era accorto, non puoi farmi questo, Edi, dimmi che succede* amore...

Dottore: *dopo aver guardato con un sospiro i familiari che piangevano e versavano tutti nella stesso identico stato al contempo distrutto e rassegnato, cercando di tenere i nervi saldi come la sua professione richiedeva si avvicina ai due con sguardo grave e senza strumenti nè attrezzature, senza nemmeno chiedere a Steve di spostarsi vista la situazione, prendendo solamente con una mano il polso dell'altro ragazzo* ... *sgranando gli occhi perchè non se l'aspettava* un momento giovanotto, spostati per favore!! *a Steve, in tono esagitato e con urgenza*

Steve: *alza lo sguardo verso il medico dopo che si era stropicciato gli occhi con il palmo della mano, scioccato, senza quasi più forza* ...che..?

Dottore: *sta chinato verso il letto tirando fuori in fretta e furia lo stetoscopio dalla tasca e indossandolo, poggiandolo sul petto di Edi che era ancora immobile ed esanime nel letto mentre controllava il tempo all'orologio da polso* ma è vivo!! *e sorride istintivamente verso il ragazzo, bussando ripetutamente il pulsante lì accanto per far accorrere un infermiere, che compare dopo qualche istante* presto, il carvasin, standard! *e si alza dopo aver sorriso di nuovo al ragazzo, preparando l'ossigeno visto che aveva il respiro molto flebile*

Steve: *continua a tenere lo sguardo fisso verso il medico, con gli occhi che gli si illuminavano man mano di più, è vivo... incredulo quasi, sorridendo meccanicamente al dottore per quella notizia seppur ancora pallido per lo shock, tirando un respiro profondo nel guardare poi Edi*

Dianne: *che teneva il viso coperto dalle mani, fissa a bocca aperta la scena scuotendo la testa totalmente incredula* vivo... *e istintivamente si avvicina un po' di più come a volersene accertare*

Dottore: *non appena l'infermiere ritorna col carvasin, precisissimo e rapido glielo fa assumere via orale visto che era una compressa sublinguale, sistemandogli subito dopo la mascherina del respiratore* mai visto niente del genere *sorridendo ancora mentre sistemava meglio il suo piccolo paziente nel letto e ordinava una tac all'infermiere firmando una delibera che gli porgeva* in TUTTA la mia carriera! giuro! *annuendo soddisfatto verso tutti i presenti, in particolare alla    collega     che era sotto shock abbracciata al marito, con gli occhi sbarrati* al diavolo tu e le tue teorie pessimistiche, Lucy, hai visto? se non ce l'ha tolto questo dalla faccia della terra, tuo figlio...!

Steve: *alza gli occhi al cielo, in qualche modo rassicurato, annuendo al medico quasi avesse espresso il concetto che da lì a poco avrebbe detto in termini e modi propri alla donna per quanto aveva da sfogare, buttandosi con poca delicatezza su una sedia che era poggiata vicino al letto mentre tira un sospiro di sollievo, sorridendo a Dianne*

Dianne: *ricambia quel sorriso, felice di aver fatto per una volta la scelta giusta, quindi aggiunge* meno male che ho chiamato Steve. gli fa davvero un ottimo effetto! *e si annuisce soddisfatta almeno quanto il medico*

Lucy: *scostandosi dal marito che sorrideva stancamente a quell'uscita, ancora tremando e sbiancata per la paura si avvicina al collega quasi mormorando*    sta bene davvero, Rick...?    

Dottore: certo che sta bene, Lucy! *annuendole e tornando a guardare il ragazzo a letto* c'è mancato veramente poco, ma a quanto pare tuo figlio non era tanto d'accordo! *sorridendo poi a Steve* e nemmeno il ragazzo qui!

Steve: *annuisce a Dianne, restando con quel sorriso stampato in faccia stesso dovuto alla contentezza che Edi stava "meglio", poi incrocia le braccia ascoltando il medico, ma guardando Lucy e Nathan di sottecchi* no, che non ero d'accordo. almeno Edi m'ascolta! *dicendolo con una nota di soddisfazione nel tono*

Lucy: *lancia un'occhiata colpevole al ragazzo dopo quella frase, scostandosi e rimanendo con lo sguardo basso senza sapere che dire nè che fare, guardando solo il figlio in quel letto, con aria spenta, finchè non lo vede riaprire un poco gli occhi*    Edison...    

Dottore: *termina di appuntare sulla cartella medica, quindi sente la donna bisbigliare e rialza lo sguardo sul ragazzo, vedendolo ritornare in sè* hey hey, già qui? ma bravo! *sorridendo e tornando ad appoggiargli lo stetoscopio sul petto per poi togliergli la mascherina visto che respirava regolarmente* mi vedi bene? *muovendogli un poco la mano davanti agli occhi, per conferma*

Edi: *guarda fisso quel dottore perchè era la prima cosa che aveva davanti, non capendo quasi niente, ma rispondendo alla frase con voce flebile flebile*    beh no... sono miope...    

Steve: *tira un altro sospiro, poggiando il gomito sullo schienale della sedia e poggiando la testa sulla mano, ridacchiando per quello che aveva appena detto* e pure c'ha ragione..

Dottore: *ride appresso a Steve per quelle parole* effettivamente! *e si scosta da lì per prendere l'attrezzatura di una sorta di elettroencefalogramma, estraendo due pinzette a beccuccio dalla tasca per tenergli i capelli via dalla fronte e fa per incollarci dei piccoli elettrodi*

Edi: *assottiglia appena gli occhi ancora tutto stordito da quella situazione e il precedente forte dolore alla testa che ancora non gli faceva distinguere bene il mondo attorno, quindi incrocia con lo sguardo Steve, che era seduto là vicino* dottore... mi sa che ho di nuovo le allucinazioni... *ma non distoglie lo sguardo, fissandolo a bocca mezza aperta*

Steve: *alza un sopracciglio a quell'affermazione, ma allora ho parlato inutilmente tutto 'sto tempo!! sospirando, va beh chi se ne fotte, l'importante è che stia meglio! e quindi scuote la testa* ma quali allucinazioni?!

Dottore: *guarda interdetto il ragazzino, sbattendo gli occhi e voltandosi poi verso Steve, ridendo* guarda che è là davvero! *e controlla lo schermo del macchinario che registrava l'attività cerebrale, appuntando*

Edi: *sbatte gli occhi a sua volta, stupito al massimo, poi appena Steve gli parla il macchinario comincia a produrre una sequenza di    bip     quasi assordante* ma tu eri a Londra! *interdetto, ma sorridendo al contempo perchè finalmente - avendo rimosso quel che era appena capitato - lo rivedeva dopo un mese, e allungando anche un braccio verso di lui*

Steve: *gli sorride meccanicamente, prendendogli la mano e giocherellandoci, poi con tono sarcastico* è che ho appena inventato il teletrasporto!

Dottore: *rimane a guardare l'attivissimo grafico su quello schermo praticamente scioccato, voltandosi a fissare i due per qualche istante, poi rivolgendosi a Lucy che era lì in piedi senza fare un fiato a fissare la scena a sua volta*    lo vedi da sola quello che sta succedendo, no..?    

Edi: *senza calcolare minimamente il dottore nè nessun altro, sorride di più al ragazzo cominciando a riprendere un minimo di colorito, stando voltato verso di lui e spostandosi anche un poco nel letto per stargli un po' vicino, incurante del fatto che magari dovesse stare fermo* forte!! *e gli annuisce anche, convinto* Steve, mentre non c'eri ho scoperto una cosa! Sono autistico! *dicendolo con una tenerezza disarmante* un sacco di grandi geni e scienziati del passato lo erano, se mi curo bene mentre cresco potrei diventare davvero qualcuno d'importante!

Steve: *si scosta trascinando la sedia per stare più vicino a lui, e gli sorride poi con aria quasi da rimprovero* Edi, devi stare fermo! *tirando un sospiro, annuendogli* certo che diventerai qualcuno di importante, non ci sono assolutamente dubbi!

Edi: *rimane fermo solo perchè gliel'aveva detto lui, quindi annuisce piano piano solamente, poi si blocca un momento e aggrotta lo sguardo come se stesse realizzando* aspetta un momento, ma tu m'avevi lasciato, perchè sei qui? *e immediatamente s'illumina di nuovo* sei tornato? ci hai ripensato? eh? *e gli sorride speranzoso* se vuoi ti perdono! *in tono tale che suonava come una richiesta più che una concessione, visto che ignorava totalmente le motivazioni reali per cui l'aveva lasciato*

Dottore: *segue quella scena ancora allibito visto che l'elettroencefalogramma era attivo e per giunta stabile in quel modo, quindi fa spallucce verso la donna e suo marito* che dire...! *ed esce dalla camera, dando una pacca sulla spalla a Nathan*

Nathan: la scienza alza le mani, ecco cosa si deve dire... *incredulo e scuotendo la testa, andando accanto alla moglie che non riusciva ancora nemmeno a reagire*

Steve: santo cielo qualcuno glielo rispieghi, perchè! *borbottando tra sè e sè in tono quasi lamentoso, poi si avvicina a lui bisbigliandogli all'orecchio, armandosi di pazienza* sono qui per te, scemo, perchè tutte le cose che ti ho detto a casa tua non erano vere!!

Edi: *lo ascolta in silenzio, quindi arriccia le labbra pensandoci su qualche secondo* aspetta, forse ho capito: mi hai detto quelle cose brutte solo perchè così avrei sofferto di meno dovendo venire qui e altre scempiaggini del genere? *guardandolo sollevando un sopracciglio*

Dianne: *sgrana gli occhi e si volta dall'altra parte,    alla faccia sua se s'è ripreso!    *

Steve: *alza un sopracciglio a sua volta, scostandosi e guardandolo interdetto, quindi con tono sarcastico* oh, ma che hai imparato a giocare a cluedo in questo mese?!

Edi: *assottiglia leggermente gli occhi verso il ragazzo, perplesso* e secondo te *prendendo pure a gesticolare, col sottofondo ininterrotto di quei    bip    * bastava che tu mi dicessi una cosa simile per farti detestare? *e scuote la testa* 'a Steve, ma va', va'! e poi sarei io quello scemo che sta in un ospedale psichiatrico!!

Steve: *gli sorride per il senso della frase, poi realizzando solo dopo che gli aveva dato dello scemo* oooh, vai a fare del bene e ti chiamano pure scemo! *imbronciandosi, incrociando le braccia*

Edi: non mi hai mica fatto del bene! *in tono di protesta, ma ridendo* cioè, sono in ospedale, ho una fame che non ci vedo perchè non mangio decentemente da non so quando, mi sento come se mi avesse schiacciato un trattore e per giunta ho delle mollettine da femmina nei capelli! *indicandosele anche*

Dianne: *ride a guardarlo, poi va a sedersi a bordo letto* in verità gliel'ho consigliato io... *un po' per cavare Steve dalla situazione, un po' perchè non aveva intenzione di mentirgli oltre su nulla* però sono anche quella che l'ha avvisato e fatto tornare qua! *annuendogli sperando che bastasse a farsi perdonare*

Steve: a parte che era fatto in buona fede, *rimanendo così, imbronciato e con le braccia incrociate* e poi è solo perchè quando parlo nessuno mi ascolta, ecco! *sbuffando, poi annuendo a Dianne* mo che ci penso, mi sa che ho lasciato la porta di camera mia aperta... *pensando praticamente ad alta voce*

Edi: *lo guarda con aria felice quasi non importasse effettivamente quel che diceva o aveva fatto, e la sua presenza lì fosse sufficiente, appoggiandosi la mano che prima stringeva quella del ragazzo sull'addome* chi è che non ti ascolta?

Nathan: noi. noi non l'abbiamo ascoltato, io in primis, poi tua madre. *e gli annuisce, andando a sedersi dall'altra parte del letto, tirando a sè anche la moglie anche se non faceva un fiato* Steve ha tentato di convincerci che stessi meglio ed effettivamente non ci fosse necessità di portarti via, solo che non gli abbiamo creduto per paura di perderti, e abbiamo fatto un enorme sbaglio facendo scaturire tutto questo. *annuendo a sè stesso in maniera grave, guardando alternatamente il figlio e Steve*

Steve: *annuisce a quello che diceva Nathan tenendo stampata sul volto un'espressione quasi come se volesse rimproverarlo, tenendo sempre le braccia incrociate, poi tira uno sbuffo, capendo che qualsiasi cosa avessero fatto Lucy e Nathan era in buona fede esattamente come la cosa che aveva fatto lui, ed era finalizzata per il bene di Edi, facendo una linguaccia in maniera scherzosa a Lucy* ha visto che davvero lo so fare meglio di lei, il suo lavoro? *scuotendo la testa* ma non si preoccupi, al massimo studierò le menti dei criminali, io!

Lucy: *guarda Steve affranta e colpevole al massimo, quindi gli fa un sorriso tiratissimo che poi rivolge parimenti al figlio* adesso mi odi, vero? *mentre per contro il marito l'abbracciava più stretta come a farle forza*

Edi: *guarda in sequenza gli interlocutori, sbattendo appena gli occhi nell'ascoltarli, poi con naturalezza* tutti quanti qui hanno pensato di fare una cosa buona per me, chi più chi meno, però non odio nessuno, anzi! vuol dire che mi volete bene! *e annuisce* perchè dovrei odiare te?

Lucy: *lo guarda con gli occhi lucidi e trattenendosi dal piangere di fronte a quelle parole così giuste, stentando quasi a credere che non portasse un minimo di rancore* perchè ti ho portato qui anche se non ce n'era bisogno, e ho messo Steve in condizioni di lasciarti... perchè per colpa mia stavi per morire, amore...

Edi: *scuote la testa stringendosi nelle spalle* questo dovrebbe farti pensare che la prossima volta devi chiederle direttamente a me le cose, se non sei convinta, invece di fare di testa tua! non che ti odio! *e in effetti il ragionamento non faceva una grinza, guardando Steve per conferma* no?

Steve: *guarda alternativamente Lucy ed Edi ad ogni scambio di battuta, massaggiandosi le tempie per il mal di testa che gli era salito, annuendo infine al ragazzo* parole sante! *sorridendogli in maniera dolce*

Edi: *fa spallucce dopo la conferma ricevuta, come bastasse quello a rendere oro colato ogni parola* ecco!

Lucy: *annuisce staccando gli elettrodi dalla fronte del figlio come le aveva lasciato scritto di fare il collega sopra alla cartella clinica visto che lei stessa lavorava lì, e gli toglie le mollettine dai capelli, sistemandoglieli piano piano e chinandosi a baciarlo*    farò così allora, grazie di avermelo insegnato, amore...     *poi va da Steve, tira un sospiro quando gli sta accanto, quindi gli sorride appena poggiandogli una mano sulla spalla* di volta in volta verrò anche a chiedere conferma a te, va bene?

Steve: *annuisce, poi sarcastico come al solito* certo, sarò lieto di farle da avallante! *scuotendo impercettibilmente la testa, ridacchiando*

Dianne: *scuote la testa affranta da quello scambio di battute* susu, adesso andatevene tutti e soprattutto tu *alla mamma* prima che ti salti in testa di smettere di esercitare il mestiere dopo questi ripetuti strafalcioni! *e ride, spingendo via i genitori, facendo un occhiolino a Steve e mandando un bacino volante al fratello* e comunque le mollettine ti stavano bene! *accompagnando il tutto con una linguaccia, e chiudendosi la porta dietro*

Edi: *la guarda interdettissimo, poi si volta verso il ragazzo* stava scherzando, vero?

Steve: *gli annuisce in risposta, poggiando la testa sull'addome di Edi, portando una mano e poggiandogliela in testa, arricciandosi una ciocca di capelli di Edi intorno al dito, poi dice ridacchiando* però davvero ti stavano bene!

Edi: *fa un'espressione finto sofferente, rimanendo a guardarlo incantato come aveva sempre fatto, seguendo i suoi gesti* però anche tu chiedimi le cose prima di andartene, ok...?

Steve: *gli annuisce quasi tornando serio di botto, restando in silenzio qualche minuto continuando a giocare con quella ciocchetta di capelli* mamma quanto sono stato male quella giornata... e che cazzo di paura pure prima che mi hai fatto prendere... quando poi stamattina mi ha chiamato Dianne, non ti dico... *poi tira un sospiro, sorridendogli* ma che mi hai combinato?!

Edi: *fa spallucce ridendo piano come a dire "e che posso farci!"* e dire che è da sempre che ripeto che sono scemo e le cose non le capisco se non me le spiegano... e tutti a fare cosa? a tenermi all'oscuro! ma ti sembra logico, dico io?! *non capacitandosene, poi fermandosi un attimo a riflettere* sai... penso di averti sognato, prima! *facendo mente locale tra quei ricordi confusi che credeva fossero solo un sogno* mi chiamavi    "amore"    ... *dicendolo a voce bassa bassa e arrossendo, senza guardarlo*

Steve: *sorride tra sè e sè ascoltandolo, mentre gli accarezza il viso giocherellando di tanto in tanto con i capelli, scuotendo piano la testa* amore, non stavi sognando! *sorridendogli, alzando la testa e andando a dargli tanti bacini sulla guancia* quanto mi sei mancato...

Edi: *socchiude appena gli occhi e sorride a quelle parole, cingendolo con entrambe le braccia più stretto che potesse, tenendogli una mano tra i capelli e respirando a fondo quel profumo che tanto amava*    che hai fatto tutto questo tempo...?     *poi subito dopo aggiunge*    alla fine sei davvero venuto con me come avevi detto...    

Steve: *lo stringe a sè di più a sua volta, restando con le labbra poggiate sulla guancia del ragazzo, stringendosi nelle spalle* ho concentrato le mie forze sul lavoro per cercare, inutilmente, di non pensare. *poi sorride tra sè e sè* ti ho anche comprato una cosa da darti quando saresti tornato...!

Edi: *   tu davi per scontato che sarei tornato...     e se lo scosta pochissimo di dosso giusto per avere lo spazio per guardarlo, quindi si illumina letteralmente mentre gli sorride, con gli occhi lucidi* che cosa, che cosa??

Steve: non te lo dico! *e gli fa una linguaccia* quando torniamo a Londra ti farò vedere. *sorridendogli, passandogli una mano tra i capelli e scompigliandoglieli*

Edi: torniamo presto! *annuendogli e dicendolo convinto, portando entrambe le mani al suo viso* devi anche aiutarmi a fare una cosa... faticosa... *ridendo al pensiero che da lì a poco l'avrebbe sicuramente mandato a quel paese*

Steve: *lo guarda fisso negli occhi, socchiudendo gli occhi nel dargli un bacino sulla punta del naso* no, eh, niente spostamenti di sassi!

Edi: *ride di nuovo, cingendogli di nuovo il collo con le braccia* mi devi aiutare a riappiccicare tutte le stelline in camera al college! *cercando di dirlo più serio che potesse e annuendogli* i miei hanno mandato qualcuno a prendere la mia roba e me le hanno staccate tutte!! *poi soggiunge*    ...'sti stronzi!    

Steve: *lo guarda alzando un sopracciglio come a volersi censurare da quello che stava per dire, quindi scuote la testa affranto* in fronte una ad una te le appiccico, le stelline!! *dicendolo quasi in tono minaccioso, poi ridacchia* e che sono queste parolacce?!

Edi: ma tu hai capito quanta fatica ho fatto per appiccicarle tutte nella giusta posizione?! *giustamente, ma ridendo pure lui* e poi ho un mese di foto arretrate... *in tono lamentoso* e comunque ti vedo un po' esaurito,... *poi distogliendo lo sguardo perchè s'imbarazzava, però ci teneva a dirglielo*    ...amore!    

Steve: ah, ecco perchè s'è abbassato il tasso delle cadute dai cornicioni! *roteando gli occhi, fingendosi seccato, poi assume un'espressione divertita sentendo l'ultima frase* si dice represso, tesoro!

Edi: *cerca di rispondergli seriamente* non sono mai caduto da nessun cornicione, e comunq-- *poi scoppia a ridere senza riuscire nemmeno a rispondergli alla seconda parte di frase*

Steve: *tenta di restare serio, ma poi ride anche lui, un po' per la situazione, un po' perchè era felice di vedere il ragazzo ridere* eh, tu ridi!!

Edi: eh ma mi fai ridere, che ci devo fare!! *tirandoselo contro per dargli un bacio a schiocco sulle labbra, riprendendo di nuovo a ridere* "   si dice represso, tesoro!"     *imitandone anche il tono di voce, portandosi una mano in faccia per cercare di calmarsi, senza troppa riuscita*

Lucy: scusate se interrompo, è tutto ok-- *e si ferma sulla soglia sbattendo gli occhi a quella scenetta, sorridendo istintivamente a vedere il figlio ridere di quella maniera* ma che gli hai fatto adesso?? *divertita, a Steve*

Steve: *si blocca dal ridere sentendo Lucy, restando comunque abbracciato a lui* mi avvalgo della facoltà di non rispondere! *in tono scherzoso, annuendo*

Edi: cose tra fidanzati, che ne vuoi sapere, tu! *abbracciandoselo stretto con aria possessiva per sottolineare il concetto, e annuendole*

Lucy: *resta un secondo interdetta, poi ridendo e annuendo* ho capito, ho capito, avete un mese intero da    recuperare    ! *in tono eloquente, poi prima di uscire di nuovo, aggiunge* e non soffocarlo in quell'abbraccio, nessuno vi separa più! *ridendo di nuovo, e uscendo per davvero*

Steve: *ridacchia a quel tono, allora il suo mestiere lo sa ancora fare! abbracciandolo di più a sua volta, dandogli un bacio sul collo* e il prossimo che ci prova lo spedisco al cimitero!

Edi: allora il suo mestiere lo sa ancora fare! *esclama non appena esce, ridendo ancora, poi guardandolo con la coda dell'occhio, e imitando ancora il suo tono di voce, mentre lo abbraccia meglio*    ciao, sono alternativo e amo uno sfigato, alla faccia del sistema...     *socchiudendo poi un poco gli occhi, sorridendogli dolcemente, finalmente in pace, con lui*

Steve: *si sistema meglio con il volto vicinissimo a quello di Edi, socchiudendo gli occhi, parlandogli contro le labbra* ciao, sarò anche sfigato, ma il mio ragazzo represso mi ama alla follia.. *ridacchiando, chiudendo gli occhi, prendendogli il viso tra le mani, baciandolo dolcemente, totalmente estraneo a tutto quello che c'era intorno, come se la magia di quel momento avesse cancellato quegli attimi di paura e agitazione lasciando spazio solo ai brividi lungo la schiena che provava nel momento in cui le loro labbra si erano di nuovo sfiorate*

 

 

 

***

 

 

ANGOLO RECENSIONI

CriminalMindsCorp. a rapporto<3

 

Ok, ok, l'ammettiamo, siamo state veramente PERFIDE con quel taglio e col nostro farvi credere che il nostro piccolo alienuccio Edi fosse morto! *mamma e zia di Edi vanno a grattargli le palline u_u* ...ma ci siamo fatte perdonare, no? :3 con questo bellissimo ulti--- oddio! è l'ultimo capitolo, gente O_O! beh che dire... allora come prima cosa, vorremmo ringraziare tutti i lettori, dal primo all'ultimo, attivi e passivi, che ci hanno supportato e spronato ad andare avanti <3 un grazie particolare a tutti quelli che con le loro recensioni ci hanno fatto commuovere per i complimenti detti col cuore in mano TwT! infinite grazie, non sapremmo come fare senza di voi çWç e ora, prima di rispondervi, qualche raccomandazione.

 

a) leggete anche il resto delle nostre storie, please çWç ce ne è un'altra già pubblicata e altre in arrivo per voi <3 e ci farebbe piacere continuare ad ascoltarvi nelle recensioni e a sentire il vostro calore *O*

b) se v'interessa saperne "di più", entrambi i membri della CMC hanno account su deviantART... magari dateci un'occhiatina, così potrete vedere i disegni ispirati ai personaggi delle storie :P ecco i link:

- Anto (mammina di Edi) http://lassurdoinpersona.deviantart.com

- Mary (mammina di Ve) http://shittyvalentine.deviantart.com

c) e se per caso vi trovate su Facebook (specie se siete in fissa con pet society, aaaah!) sapete chi potrete trovare? :O beh... Edi ( http://www.facebook.com/profile.php?id=1380143856 ) e Ve ( http://www.facebook.com/profile.php?id=1670963819&ref=mf ) <3

 

bene, direi che non ho dimenticato nulla... quindi passiamo a voi :3

 

Lelechan: *la CMC ti fa pernacchie una dietro l'altra e poi scappa altrove per fuggire alla tua ira xD* auhauhauhauha non sbagli proprio MAI eh, quando ti senti queste cose?! X°°°°°°°°DDDDDDDDDDDDDDD

Martyz: O_O riprenditi dalle crisi, non è finita così!!

Marie16: aaaaaaaaaww :° ci fa piacere tu ti sia affezionata tanto a loro <3

Higasi: ...e sei stata accontentata :P ci dispiace averti fatto sentire così male, ma al contempo siamo fiere di essere riuscite a comunicare qualcosa di così potente OwO!!

Sally182: beh sì, i pappagallini inseparabili sono così ._. (ndMary, io ne avevo una coppia e appena hanno ucciso lui, lei è morta subito dopo T_T erano bellissimi, ci facevo ore e ore di dialogo!! ndAnto, io invece ne avevo due dei quali morì la femmina, il maschio se n’è strafregato e s’è “sposato” altre tre volte come se niente fosse x°D) ma come vedi... tutto bene quel che finisce bene :°3

Lidiuz93: ora è finita. XD

 

hugs & kisses from the CMC <3

 

 

PS: ma qui nessuno è curioso di sapere come mai questa storia si chiama "Cobalamin"? beh, forse farete meglio a continuare a controllare gli aggiornamenti, che a breve ci sarà una piccola sorpresina... :P stay tuned!

 

***

 

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Capitolo 26
*** EXTRA! I don't cry no more. ***


« C O B A L A M I N »

« C O B A L A M I N »

original screenplay by CriminalMindsCorp.

 

 

 

***

 

 

EXTRA!

- I don’t cry no more -

 

 

 

Circa sei anni dopo, a Londra, in un locale chiamato Kashmir situato nella zona di Paddington, da pochi minuti un gruppo denominato "Cobalamin" ha terminato l'esibizione.

 

 

Steve: *ormai ventottenne, dopo aver preso la laurea in Scienze Politiche ha iniziato a studiare psicologia e lavora ordinariamente come psichiatra, occupandosi maggiormente di adolescenti. sempre il solito ragazzo dai capelli mezzi verdi e dall'abbigliamento "stravagante", è ora seduto con ancora la chitarra a tracolla dal manico rivolto verso il basso al bancone del bar, con la camicia aperta e la sigaretta tra le labbra aspettando il suo whiskey* aaaaaaaah, che bello essere da questo lato! credevo di dover servire alcolici ai vecchiacci per sempre... *ridacchiando, facendo un tiro alla sigaretta*

Eva: *ormai una bella sedicenne, coi capelli lungi e raccolti in due codine, guarda il ragazzo con aria severa* Ve, a parte che non si fuma, *togliendogli la sigaretta dalle mani e spegnendola gettandola a terra e calpestandola* volevo dirti che ti saluta la mamma, le ho telefonato prima dell'esibizione! *sorridendogli in maniera dolce, poi* comunque il tuo tatuaggio è troppo figo!  *fissando il basso ventre evidentemente in vista del ragazzo, dove campeggiava in bella vista la scritta in caratteri capitali “VI VERI VENIVERSUM VIVUS VICI”, letteralmente “con la forza della verità, in vita, ho conquistato l’universo”*

Edi: *ventiquattro anni da poco compiuti, assottiglia con espressione divertita gli occhi azzurrissimi, ora liberi da quei pesanti occhiali grazie a un intervento che gli aveva corretto la vista* sì Eva, certo, proprio "figo"! *sporgendosi dallo sgabello girevole del bancone verso il proprio    fidanzato    , per riabbottonargli la parte inferiore della camicia* in realtà è solo una scusa per girare mezzo nudo davanti ai fans! e dire che una volta faceva storie a me! *prendendo poi al volo il whiskey che arrivava per Steve, fregandogli il bicchiere e facendo per berlo lui*

Dianne: tu non bevi niente! *togliendo il bicchiere di mano al fratello e per giunta bevendoselo lei, standogli di spalle, anche lei perfetta come sempre anche se più matura e meno    Barbie    , poi gli toglie dalla testa un paio di antennine da alieno fosforescenti, risistemandogli infine i capelli che adesso erano una cascata di riccioletti arancioni lunga fino alle spalle* e poi, capisco che ci sei affezionato perchè te le ha regalate Steve, ma un po' di consapevolezza, altrimenti quando diventerete più famosi i ragazzini gireranno con queste assurdità in testa per imitarti!

Steve: *rotea gli occhi sbuffando alla sorella perchè gli aveva spento la sigaretta* certo che sei una cagacazzi! *e annuendo a darsi ragione, poi lascia che Edi gli abbottoni la camicia per poi sbottonarsela di nuovo e dicendo in tono lamentoso* eh no, amore, c'ho caldo, mi sa che me la levo proprio sta cosa! *e contemporaneamente riprendendosi le antennine e mettendole in testa al fidanzato, sorridendogli* e poi Dianne, uno, gli stanno bene, due, quello era il mio whiskey. *assottigliando gli occhi mentre la guardava*

Eva: *ridacchia a quella scenetta, mettendo le mani sui fianchi* no, cagacazzi ci sarai tu! *poi tirando un respiro profondo come a dire di lasciar perdere, poi a Dianne* piantala, è il secondo bicchiere che ti bevi, ricorda che poi devi guidare!

Edi: *lo guarda malissimo prendendo i due lembi della sua camicia unendoli pur senza chiuderli, in una ragionevole via di mezzo*    tesoro    , tu provaci e ti spacco il cranio con Yakuza! *sorridendogli amorevole, quindi si risistema le antennine in testa e le accende pure a intermittenza, totalmente incurante*

Dianne: hai detto bene, ERA. *e sorride anche lei al ragazzo, poi tirando la ragazzina per un codino* sono perfettamente sobria, signorinella! piuttosto, le brave bimbe a quest'ora sono a letto da un pezzo! *controllando l'orologio al proprio polso, e in effetti erano già passate le 00:30* quindi da brava, saluta che ce ne andiamo e li lasciamo rilassarsi... *facendo cadere la frase, con aria ammiccante*

Steve: *borbotta quasi tra sè e sè* l'avevo detto io che dovevo fare la pornostar, così non potevano spaccarmi niente in testa...

Eva: *ridacchia per quella scenetta, fingendo un'espressione di dolore quando Dianne la prende per i capelli* ma ci tenevo a vedere mio fratello suonare, uffi! *tirando su col naso, poi liberandosi dalla presa e avvicinandosi al fratello per dargli un bacio sulla guancia* ci vediamo presto! *e gli sorride, ripetendo lo stesso gesto con Edi* e non dar retta a Dianne, è vero che ti stanno benissimo! *sorridendo ai due, facendo loro ciaociao con la manina mentre Dianne la trascinava via*

Steve: *saluta entrambe con lo stesso gesto di Eva, mettendosi in piedi e stiracchiandosi, sorridendo poi a Edi* torniamo a casa?

Edi: *gli sorride alla stessa identica maniera, mettendosi in piedi a sua volta e recuperando una giacca di jeans e una messenger-bag dallo schienale dello sgabello, indossando entrambe, e parlandogli sottovoce in tono di sfottò*    che c'è, il pornodivo non ha riprese sul set, stasera?

Steve: *storce il muso portandosi le mani dietro la testa, incrociandole, con la camicia che non essendo stata chiusa si riapre di nuovo* è che ho pensato che visto che il mio fidanzato domani riparte per Ginevra, volevo girare con lui stanotte! *facendogli una linguaccia, portando poi un braccio a cingerlo per le spalle, sistemandosi con l'altra mano la tracolla della chitarra*     ma se ti dispiace, chiamo il regista, eh!

Edi: il tuo fidanzato mi dice di farti sapere che non obietta alla proposta! *scuotendo la testa divertito e richiudendogli la camicia per la milionesima volta in quella serata, uscendo all'esterno del locale e tirando un profondo sospiro quando si ritrovano in una strada semideserta, giacchè erano tutti dentro qualche locale a divertirsi, in una notte scurissima perchè senza luna, ma limpida e piena di stelle*

Steve: *sorride istintivamente, camminando abbracciato a lui per quella strada, dandogli un bacio sulla testa* l'ho sempre detto che il mio fidanzato è il più intelligente dell'universo! *poi aggiunge ridacchiando* anche più dei suoi amici alieni che giocano a Cluedo in quel sasso!

Edi: *si volta lentamente a guardarlo, allibito, e invece di domandargli giustamente come diavolo facesse a ricordare ancora quella battuta dopo tanti anni, sbatte gli occhi ed esclama* ...oh dio, giusto del sasso stavo per parlarti!!

Steve: *scuote la testa con fare da maestrino scocciato* ma, Edison Halley, da te non me l'aspettavo! *fingendo di sbuffare* è un meteorite, non un sasso! *ridendo piano, poi con tono scherzoso* oh dio, non dirmi che c'erano davvero gli alieni dentro che giocavano?!

Edi: ma quello è un Signor Sasso! *con tanto di indice per aria* e no, non c'erano gli alieni dentro che giocavano a cluedo, o comunque se ci sono non li ho ancora scoperti! *ridendo* in compenso, *fermandosi in mezzo al marciapiedi deserto, prendendogli entrambe le mani andandogli di fronte, e apparentemente cambiando del tutto argomento* sai che giorno è oggi? *e gli sorride a più non posso, il tutto sempre con le antennine intermittenti in testa*

Steve: *si ferma di fronte a lui lasciando che gli prendesse le mani, guardandolo interdetto, poi sforzandosi* mmmmmmmh, lo so, eh... *fingendo di rifletterci su* non dirmi niente, perchè lo so! *annuendo* me l'hai detto anche l'anno scorso, dunque... *poi finge ancora di imbronciarsi* però non vale, io quella sera ero brillo!

Edi: tu ti ricordi benissimo di specificare ogni volta che eri    brillo     e non ubriaco, però poi ti scordi la ricorrenza! qualcuno mi spieghi la logica! *ridendo e scuotendo la testa e poi abbassandola per frugare nella borsa a tracolla, creando per un attimo un disegno evanescente nell'aria con le luci delle antennine* ho aspettato apposta oggi per dirti del sasso... *e gli sorride arrossendo un poco, tenendo dei fogli in mano, poi tira un sospiro e prosegue* una settimana fa, al lavoro, studiavo proprio quel sasso lì, con l'equipe di mio padre... *fa una breve pausa, poi soggiunge* e io - sì, proprio io! - ho scoperto che il nostro sasso proveniva da uno sciame di sass-- cioè *e ride* uno sciame di asteroidi sconosciuto... *annuendo ancora e sorridendogli, con aria entusiasta*

Steve: oh, senti, io c'ho un'età, mica posso ricordarmi tutto! *in tono di protesta rispondendo alla prima frase, sorridendogli di più man mano che lo vedeva più entusiasta* e bravo, fai anche le prime scoperte! lo sapevo che saresti diventato un grande astrofisico!

Edi: *prima gli sorride di più, poi ridendo* Steve! ma lo sai che significa questo? *guardandolo negli occhi, intensamente* il nostro sasso è un frammento di stella cadente! lì da dove è caduto, ci sono centinaia e centinaia di altri sassi pronti a cadere... *poi scuote la testa* e io ti avevo fatto una promessa. *andandogli accanto per mostrargli quei fogli, corredati da coordinate spaziali e foto da telescopio, indicandogli con un dito un rigo di testo che recava il suo nome nell'intestazione,    "Dott. Edison Halley"    , poi lascia scorrere il dito più in basso per fargli leggere l'oggetto del documento sotto un'infinità di dati matematici:    "meteoroidi, classe M, 158 koronis, nomenclatura: ILUV."    *

Steve: *resta un attimo confuso da quella serie di dati matematici, prendendo il foglio tra le mani e rileggendolo un paio di volte assumendo un'aria pensierosa, dunque, se ILU sta per I Love You leggendo applicatissimo, quella V sta per... sta per Ve! sì, Ve, nel senso di.. me, ecco! e quindi alza lo sguardo verso il ragazzo, sorridendogli di più, in maniera dolcissima* la stella che mi avevi promesso...

Edi: no no, altro che stella, quelle sono tante stelle, anzi tanti sassi! proprio un sacco di sassi! *e gli annuisce velocemente, parlando a macchinetta come ogni volta che s'imbarazzava* perchè sì beh, te l'avevo detto un sacco di volte, e poi ci tenevo, è il nostro sasso e, ecco, è la prima cosa che scopro e quindi sì,    lhodedicataateperchètiamoveramentetantissimoedevonosaperlotutti    . *dicendolo tutto d'un fiato arrossendo a più non posso, con la testa bassa ma guardandolo ancora*

Steve: *ormai non lo guarda nemmeno più con aria interrogativa visto che si era abituato anche a questo e anzi probabilmente era uno dei tanti aspetti che proprio amava di lui* grazie! *sorridendogli e portandogli poi una mano sotto al mento per alzargli la testa, guardandolo intensamente negli occhi per dei secondi, tirandolo a sè* e ti amo anche io… *parlandogli contro le labbra, baciandolo, mentre dal cielo buio di Londra cadeva una stella*

 

 

 

***

 

 

ANGOLO RECENSIONI

CriminalMindsCorp. a rapporto<3

 

...e con questa possiamo anche aggiungere la parola "fine" a « Cobalamin », la nostra seconda storia :D che speriamo sia piaciuta anche a voi (perchè noi siamo legatissime ad ogni singola creaturina che c'appartiene, relativi partners e avventure <3)!

 

detto ciò, ecco a voi il perchè di questo titolo:

"Cobalamin" è il corrispettivo inglese di "cobalamina" (o vitamina b12) che è una sostanza di colore rosso (nd Mary, come il piccolo Edi ;W;) e che deve essere PER FORZA presente nel nostro corpo ma difficile da bilanciare, perchè nè è pericolosa la carenza quanto il sovradosaggio (cosa che sintetizza anche un po' il rapporto tra i due, non vi pare?).

 

and now.. bring me that horizon... XD

 

Lelechan: noi invece non ti odiamo <3

Martyz: *la CMC offre altri fazzoletti* grazie per la maledizione, troppo gentile, veramente xD

Higasi: O_O dopo essere sopravvissute ai lanci dei coltelli pensiamo che sia il caso che tu ci raccomandi a Moira Orfei!! comunque ti ringraziamo per il supporto che ci hai dato! ora che anche tutti i tuoi dubbi sono svaniti, la cmc può dormire tranquilla -w- e c'inchiniamo al tuo cospetto per il perdono concesso! :*

Sally_182: prima di tutto, siamo contente che questa storia sia stata una delle "poche elette" che t'hanno fatto ossessionare tanto :3 e che senza dubbio alcuno siamo ancora più felici che quelle sensazioni descritte da Edi o anche le altre situazioni vissute tra questi due ti abbiano regalato sorrisi pianti o risate, è veramente una soddisfazione! speriamo di risentirti presto non solo in « 2 O'clock » ma anche sulla storia che abbiamo appena iniziato a postare! e grazie a te di tutto il sostegno che c'hai dato, sappi che più volte ci hai fatto commuovere con le tue parole <3

Chibimal: grazie a te per averla letta çWç e per questa cosa bellissima delle emozioni regalate che ci hai detto!! siccome siamo un po' agli inizi e scriviamo per puro divertimento, è davvero una cosa che scalda il cuore sapere che la passione che ci mettiamo arriva anche a persone "esterne" alla faccenda <3 grazie! ç_ç

Lidiuz93: çWç siamo contente che lo sia stato! ma se vuoi continuare a seguirci, a fondo pagina troverai il link di una nostra nuova storia ^^

Marie16: TwT erano troppo carini per non trovare un happy ending!

Stacyfore: eh sì, tutto bene quel che finisce bene :P e come hai potuto vedere il regalo non era una chiavetta (non è proprio Ve's style) ma il frontino con le antennine che indossa Edi in quest'epilogo <3 speriamo ti sia piaciuto lo stesso però :P

 

bene... con questo vi salutiamo, per Cobalamin è tutto, ci vediamo alla prossima, ancora infinite grazie <3

 

hugs & kisses, your CMC <3

 

 

 

 

{ dalla CMC per voi, ecco il link per seguirci ancora con Kokoro grue! }

 

 

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