Origins

di snake73
(/viewuser.php?uid=1066236)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Risa nella notte ***
Capitolo 2: *** SHAMAN ***



Capitolo 1
*** Risa nella notte ***



Ricordo ancora, non dimenticherò ma più quella sera umida di nebbia…
Con Maria vagavamo nella notte, ebbri di amore reciproco e di giovinezza; toccandoci, baciandoci, desiderandoci  e anelando la prossima intimità.
Ubriacati dai sensi non ci accorgevamo che la strada si faceva sempre più stretta, la notte sempre più buia e fitta di ombre.
La risata squarciò la nebbia riconducendoci bruscamente alla realtà come uno schiaffo…
Le ombre si mossero e si avvicinarono minacciose.
Una in particolare si stagliò minacciosa e spettrale alla fioca luce dell’unico lampione: una faccia bianca solcata da paurose cicatrici che disegnavano un ghigno, capelli verde smeraldo, una mole imponente.
Mio Dio il supercriminale che i giornali hanno soprannominato Jena!
Sento Maria rabbrividire e stringersi a me: anche lei l’ha riconosciuto.
Tutto intorno sgherri mutanti che sono la sua truppa, la sua brigata.
Il mio sguardo sicuramente esprime paura
- SSSSSSStark  -
Una voce come un sibilo, il mio nome.
Il mio sguardo sicuramente esprime perplessità
- Non mi riconosci vero, gran figlio di puttana!!- 
- Certo sono ben diverso da quando ci siamo conosciuti –
Non capisco e lui lo vede…
- Già – grida sghignazzando – dimenticavo che il signor Stark non ha tempo per ricordare le facce dei suoi schiavi, io per te non sono mai stato nessuno vero? –
Cazzo, Steven Nolan, il dipendente delle Stark Industries che è stato vittima di quel pauroso incidente coi raggi gamma! Tutti lo credevano vaporizzato, sono stato anche al suo funerale.
- Nolan – mormorò
- Ah allora ti ricordi finalmente, dannato maiale, è colpa tua se sono diventato così – dice indicandosi il volto mostruso.
- Ma ora ti darò un promemoria –
Un cenno impercettibile e due mutanti, la ragazza sfigurata e quello basso, si avventano contro Maria e la immobilizzano.
Continuerò a sentire sempre le sue urla…
- Mariaaa! – Grido
Quello grosso mi è addosso, mi colpisce al torace con un pugno che sembra un maglio.
Cado a terra in ginocchio e nello stesso punto, sopra al cuore, quello mi rifila un calcio.
Sento rompersi qualcosa dentro.
Sputo sangue e mentre la vista mi si affievolisce vedo Nolan avvicinarsi a Maria.
Ride e squarcia vestiti e carne...

Poi tutto diventa tenebra.


Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** SHAMAN ***


Un anno fa - Padron Stark - Una fievole voce che eppure incrina le tenebre. Schiudo le palpebre che sento pesanti come mille porte. Metto faticosamente a fuoco la figura scura che mi sta davanti. Jarvis... il fedele maggiordomo che ho ereditato da mio padre, il mio amico e la mia famiglia. mi ragguaglia sulle mie condizioni. Pessime. I colpi del mutante hanno provocato diverse lesioni interne, una costola spezzata ha danneggiato il cuore. Irreparabilmente- La costola non è stata l'unica cosa che me lo ha distrutto. Non potrò mai dimenticare quella notte... il grido di Maria. Glielo chiedo, la domanda è scontata ed anche la risposta... lo sapevo già, l'ho sempre saputo da quando la risata ha infranto le tenebre e Nolan ha sibilato il mio nome. Una lacrima rotola sul volto di Jarvis - Mi dispiace padron Stark - Le tenebre mi inghiottono di nuovo. Oggi. Risorgere è stato difficile, ma nulla è impossibile avendo risorse finanziarie praticamente illimitate. Percorriamo i livelli sotterranei delle Stark Industries insieme a Jarvis e al dottor Pym, il mio ingegnere migliore. I passi risuonano e rimbombano nei corridoi che luci alogene illuminano di un colore bluastro. Sono volato in Europa, a Oslo, dal dottor Blake che attualmente è considerato il miglior neurochirurgo del pianeta. Anzichè un trapianto dal risultato incerto è riuscito a rimettere in sesto il cuore ed impiantarmi una sorta di pacemaker di nuovissima concezione che lo coadiuva. Il pacemaker è chiaramente definitivo; un piccolo dispositivo elettrico che monitorerà per sempre il mio cuore e lo aiuterà artificialmente. Contrariamente a quel che accade di solito, però, il dottor Blake e Pym hanno collegato il dispositivo ad una batteria esterna che hanno installato in una finissima cotta di maglia che posso indossare come una canottiera. E' solo la prima parte del piano... Una porta si schiude con un soffio, altre luci si accendono illuminando l'ultima stanza del corridoio. In una teca in fondo alla sala l'armatura nera e rossa creata dal dottor Pym: il mio totem, il mio nuovo io. Sento Jarvis rabbrividire di paura... Bene... Un anno fa Mi si presenta nella notte, emergendo in un soffio ovattato, farmacologico, malato. sogno ed è un incubo, so di sognare, so di dormire, ma tutti i miei sensi sono all'erta... La bestia sfonda il vetro della finestra, è enorme, occhi come due fari rossi dardeggianti. Si appollaia sul bordo del letto e mi scruta reclinando leggermente il capo, sembra incuriosita... Non ho paura anche se il sogno è così realistico, so che la bestia non mi farà alcun male. La bestia sono io. E Nolan è morto! La bestia si avvicina e mi ricopre con le sue lunghe ali neri e squamose, si china su di me come se volesse baciarmi. O mi volesse divorare. Oggi. L'armatura si chiude intorno al mio corpo, ne diventa parte; si collega al pacemaker, mi divora e mi fa suo; io la faccio mia. Un anno fa... Sogno ancora quella caverna nella tenuta della mia famiglia, vicino a Stark Manor; la leggera scossa di terremoto della notte prima ha rivelato un'apertura da chissà quanto celata. Sono stato sempre un bambino curioso, per me è come un bellissimo gioco nuovo. Entro, mi avventuro nelle tenebre... Il buio mi circonda, ora sembra un essere palpabile, freddo, sgusciante, che ti accarezza viscido e pericoloso. Ora ho paura. I ciminali sono una razza stupida e superstiziosa... Inavvertitamente inciampo, faccio rumore. Dall'alto qualcosa mi risponde: sembra un cigolio, ma più sinistro. Quando alzo gli occhi verso l'alto, il buio sembra davvero vivo, la volta della caverna è piena di qualcosa di vivo e di immondo. Poi l'orda si avventa strepitante contro di me, mi avvolge mentre io bambino urlo e piango. Lunghe e viscide ali nere mi accarezzano, mi colpisono e il frastuono sembra quello di un fiume in piena che si riversa verso l'apertura della grotta. Oggi... L'elmetto nero si chiude sulla mia faccia ricoprendola interamente. Jarvis piagnucola: - Padron Bruce... - No! Bruce Stark è morto quella notte insieme a Maria... Io sono Iron Bat!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3756725