Puzza di putrefazione di kamy (/viewuser.php?uid=60751)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.1 Cacciatore di zombie ***
Capitolo 2: *** Cap.2 Casa dell’orrore ***
Capitolo 3: *** Cap.3 Umanità ***
Capitolo 4: *** Cap.4 Morte elegante ***
Capitolo 5: *** Cap.5 Addio forzato ***
Capitolo 1 *** Cap.1 Cacciatore di zombie ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.1 Cacciatore di zombie
Afferrò la mazza da
baseball con entrambe le mani. Il puzzo
di putrefazione gli pizzicava le narici, sentì un sapore di
acido in bocca, la
nausea salire. Deglutì un paio di volte, sentiva il legno
scivolargli sotto le
dita a causa del sudore. Le nocche erano bianche, il viso pallido
tendeva al
giallino sulle guance, le labbra erano bluastre. Negli occhi rossi non
si
vedeva la pupilla e i capelli castano rossicci gli aderivano al viso.
Diede un
colpo con la mazza e un braccio cadaverico volò via.
Lo zombie davanti a lui mostro i
denti sporchi di sostanza
bluastra.
[100].
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Capitolo 2 *** Cap.2 Casa dell’orrore ***
sprazz
Ringrazio
anche solo chi legge.
Cap.2
Casa dell’orrore
Una
vocetta femminile si mise a canticchiare una serie di
làlàlà che rimbombarono nel
corridoio
facendo l’eco. Si percepirono in sottofondo le note di un
pianoforte e la
padrona di casa avanzò. Le sue ballerine azzurre scivolavano
lungo la
superficie in marmo e lo strascicò blu scivolava dietro di
lei. I capelli rossi
le oscillavano solleticandole la porzione di schiena nuda. Le guance
incavate
erano ingrigite e gli occhi azzurri erano quasi del tutto bianco. Le
perline
che le decoravano il vestito e quella al bracciale oscillavano a tempo
di
musica.
“Bambina
mia, sei venuta a prendermi?” domandò. Le luci del
corridoio si spensero, la porta alla fine si aprì mostrando
un agglomerato
nero. La creatura aprì la bocca mostrando una serie di
denti, si abbatté sulla
donna, allungando delle mani cadaveriche dalla pelle verde e la
inghiottì. Si
ritirò, la porta si chiuse di scatto e la melodia
cessò.
[150].
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Capitolo 3 *** Cap.3 Umanità ***
Scritto col prompt di E.M.: "In un
mondo come questo, i
vivi sono a volte più pericolosi dei morti.".
Cap.3 Umanità
Lukas legò i lacci della
protesi della sua gamba di metallo,
fatta con scarti di cuoio e di stampelle. Si rizzò e si
passò l’indice sotto il
naso, sporco di polvere e sangue rappreso.
“Diamoci una
mossa” ordinò alla ragazza davanti a lui.
Quest’ultima si
posò la sega sulla spalla, dalla parte in
cui non era tagliente, e si voltò, facendo ondeggiare la
coda alta.
“Hanno ucciso
più persone gli sciacalli e le folle in fuga,
che gli zombie, in questo posto” disse.
“In un mondo come questo, i
vivi sono a volte più pericolosi
dei morti” rispose grave Lukas.
[100].
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Capitolo 4 *** Cap.4 Morte elegante ***
Cap.4 Morte elegante
Il necromante osservò il
suo esercito di scheletri, che avanzavano
con le teste piegate. Avevano pesanti spade, dai bordi intarsiati che
emanavano
una luce verde, nei loro teschi privi di carne brillavano,
all’altezza delle
orbite vuote, dei bagliori vermigli.
“Non capisco
perché utilizzare gli zombie, con la loro puzza
di putrefazione e i loro arti cascanti, con tutti i loro difetti
‘umani’ ancora
in mostra; quando si può evocare la vita dalla morte in modo
più elegante”
sussurrò.
Sotto il cappuccio, i suoi lunghi
capelli verdi ondeggiavano,
incorniciando il suo viso pallido tendente all’azzurro,
incavato e dagli zigomi
nettamente sporgenti.
[100].
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Capitolo 5 *** Cap.5 Addio forzato ***
Cap.5 Addio forzato
“Mamma! Mamma, no!
Lasciatemi, mia madre è
rimasta a terra!” la bambina
gridava, in piedi sul furgoncino. Con una mano stringeva a
sé il coniglietto di
peluche, sporco di fango, l’altra l’allungava verso
una donna. Un uomo
seduto dietro di lei le impediva di
cadere.
La madre veniva trattenuta da dei
militari. Aveva gli occhi
sgranati, il viso stravolto dal terrore, mentre gridava con la bocca
spalancata, le lacrime a rigarle copiose la pelle lacera.
“Mi dispiace, non
può passare nessun altro. Dovrà aspettare
il prossimo mezzo” si limitò a ripetere uno dei
soldati, con voce atona. Teneva
stretto un fucile al petto.
Il furgoncino si allontanò
rumorosamente.
[108].
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