Ringrazio anche solo chi legge.

Cap.1 Folletta e funghi

La giovane conficcò il bastone nel terreno, la pigna di cristallo rossa alla sua sommità brillò. Le orecchie della folletta tremarono, i peli che le contornavano si sollevarono. Si voltò, i capelli rossi le mulinarono dietro il capo, le iridi vermiglie le brillarono. Batté le palpebre e sorrise. I seni avevano dei segni rossi provocati dai merletti del suo top rosso. Si sollevò la gonna, i lembi di stoffa pallida strofinarono contro il terreno, si sfilò una scarpa, ripeté lo stesso con l’altra.

“È un buon punto dove cominciare a cercare funghi. Quest’anno ne troverò più di chiunque altro” disse.

[100].

Ringrazio anche solo chi legge.

Cap.2 Folletta da guerra

La folletta fece un paio di passi avanti, l’armatura cigolò. Ghignò, mostrando i canini e passò in mezzo a due goblin. L’anello di ferro intorno al capo le stringeva la punta delle orecchie. Si sollevò la cintura, strofinando le unghie contro i piccoli corni d’osso, sbatté con la gamba contro un goblin che cadde per terra, gli schiacciò la zampa con la punta dello stivale metallico. Il suo ciondolo dorato a forma di teschio sbatté contro il top metallico. Dimenò la coda a punta e sbatté contro il corno di un’altra creatura. Inspirò, le narici le si dilatarono e sentì l’odore del sangue.

[103].

Ringrazio anche solo chi legge.

Cap.3 Folletti

Il folletto saltò, il cappello a toppe gli ricadde di lato, mostrando le lunghe orecchie verdi. Andò a sbattere contro una boccetta dentro l’inchiostro blu, che si rovesciò sui fogli bianchi.

L’umano tentò di schiacciare un altro folletto, la creaturina scomparve in una serie di lumicini dorati. Altri due folletti spiccarono il volo da dentro un barattolo di ferro, gli afferrarono un ciuffo di capelli biondi, tirandoglielo. Un altro folletto ancora gli corse su per il braccio nudo e tirò il lobo dell’orecchio del ragazzo, sbattendo le lunghe scarpe a punta. Un folletto bambino gli scivolò lungo la piega della maglietta rossa.

“Basta! Fuori da casa mia!” gridò il biondo.

[110].

Cap.4 Rosso rubino

La piccola folletta accarezzò il pendaglio che ondeggiava davanti a lei, la catena dorata era posata su un ramo ed era decorato da un grande rubino.

La piccola guardò il proprio riflesso sulla superfice vermiglia.

“Come sei bella. Vorrei essere abbastanza grande da poterti indossare” desiderò. La gemma s’illuminò, i grandi occhi della creatura della foresta si chiusero, mentre i suoi capelli ondeggiavano intorno al suo viso, levitando verso l’alto.

Stelline di luce dorata tramutarono il suo vestito di foglie, in una veste azzurra di seta.

Il bagliore accecò tutte le creature circostanti, avvolgendo nella luce la folletta, dilagando tutt’intorno.

[100].

Seguito di Rosso rubino.

Scritta col prompt E.M.: Una giovane ragazza viene catturata da un vampiro, e attimi prima che il vampiro in questione le morda il collo e la trasformi, succhiandole il sangue e maledicendola per sempre, si ferma. Perché non riesce a farlo? Dovrebbe essere facile, eppure c'è qualcosa di diverso in lei...

Cap.5 Preda

Joannah rabbrividì, guardandosi intorno, stringendosi nel suo cappotto, indossava una collana d’oro con una gemma rossa.

Alzò il capo, osservando la luna piena, la cui luce illuminava la tiara che teneva sul capo.

Il vampiro la osservava, acquattato su un ramo. Si leccò le labbra, ed inspirò rumorosamente dalle narici sentendo il profumo della ragazza.

Attese che passasse sotto di lui, balzò e imprigionò la giovane tra le sue braccia, avvolgendola col suo mantello. I sui canini si allungarono, scivolando fuori dalla sua bocca, e li avvicinò al collo della ragazza.

< La mia maledizione passerà a lei, o morrà >.

[101].

Seguito di Preda.

Scritta col prompt E.M.: Una giovane ragazza viene catturata da un vampiro, e attimi prima che il vampiro in questione le morda il collo e la trasformi, succhiandole il sangue e maledicendola per sempre, si ferma. Perché non riesce a farlo? Dovrebbe essere facile, eppure c'è qualcosa di diverso in lei...

Cap.6 Metamorfosi

Il vampiro le accarezzò il collo, i suoi occhi incontrarono quelli di lei. Ritirò i denti, guardandola in viso.

< Lei… ha qualcosa di diverso. Il suo odore, non coperto da quello umano, è differente da qualunque altro >. Si deterse le labbra e si allontanò, spalancando il mantello.

Joannah si ritirò indietro, rabbrividendo.

“Chi-chi sei?” esalò.

Il vampiro guardò la gemma rossa al suo collo e l’accarezzò, sentì le dita lunghe candide scottare. Ritirò la mano e alzò gli occhi nuovamente sul viso di lei.

“Chi sei tu? Non sei umana” sussurrò.

“No, sono figlia di questa foresta” ammise lei.

[101].