L’anello perduto

di badgirlriri
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Running ***
Capitolo 2: *** Villa Wayne ***
Capitolo 3: *** Tell her how you feel ***



Capitolo 1
*** Running ***


Stava correndo.
Un altro furto, un altro inseguimento. 
Il ragazzo a cui aveva rubato il portafogli sembrava essersi stancato e Selina svoltando a destra capì che aveva vinto lei.
Salì le scale anti incendio di quella che avrebbe potuto definire “casa”, una vecchia stanza di un hotel che era ormai andato in rovina e in cui nessuno andava mai a causa della pessima posizione.
Iniziò a contare i soldi sperando che avrebbe potuto pagarsi i prossimi pasti, e notando il malloppo consistente sorrise. 
Si sedette sulla sua malandata poltrona blu e alzò gli occhi verso la mensola davanti a lei.
Notò in piccolo anello d’argento con una pietra incastonata e con una dedica 
“Alla mia amata Martha”  ,di cui si era completamente dimenticata, era quello che aveva trovato nella tavola calda in cui aveva tentato di uccidere Jerome Valeska e che doveva essere probabilmente cascato a Bruce quando loro due erano caduti per terra.
Selina scosse la testa per non ricordare quel momento in cui Bruce le era così vicino, e in cui lei avrebbe desiderato lo fosse ancora di più.
Bruce Wayne non era più solo quel imbranato e impavido ragazzetto, era cresciuto ed era diventato quasi un uomo, che per giunta la attraeva come una calamita. 
Più volte durante il corso di quella famosa notte aveva desiderato che lui la baciasse, ma Bruce aveva giocato sporco più di una volta.
Adesso aveva due possibilità:
vendere l’anello e guadagnarsi soldi per cibo e abiti oppure riportare l’anello a Bruce.
E si era quasi convinta a vendere l’anello quando si ricordò dello sguardo che lui le aveva lanciato quando gli era corsa in aiuto, e capì che lo voleva rivedere e che l’anello sarebbe stato un ottimo pretesto.

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Capitolo 2
*** Villa Wayne ***


Giunse a casa Wayne con una delle bici che aveva rubato per strada, la villa era imponente come sempre, ma la brezza mattutina la rendeva quasi più piccola.
Saltò sul balcone, come sempre, e scostò le tende sperando di trovare Bruce dietro ad esse, ma lui non era lì . 
Selina cominciò a vagare per la casa alla ricerca del ragazzo che le stava tanto antipatico quanto simpatico ma invano, sembrava che in casa non ci fosse nessuno.
Continuò a camminare fino alla cucina, pensò che ne avrebbe approfittato per mangiare qualcosa, quando, entrata in cucina, incontrò Alfred.
Il maggiordomo sentendo dei passi si girò e rimase sorpreso alla vista di Selina Kyle nella sua cucina 
“Signorina Kyle, da quanto tempo “ 
Le disse in tono perentorio.
“Alfred è sempre un piacere venire qua, ma sapete ho avuto cose da fare”
Rispose Cat sorridendo. 
“A cosa dobbiamo questa visita?”
Le domandò.
“Devo dare una cosa a Bruce”
Rispose lei restando sul vago.
“Va bene, la dia pure a me e la riporterò al signorino Bruce”
Selina si ritrasse.
“No, voglio dargliela io, in persona”
“Capisco” 
Disse soltanto Alfred ma con uno sguardo che faceva intendere molte cose, poi uscì dalla cucina.
Dieci biscotti dopo Selina fu mandata nello studio, nel quale Bruce era andato.
Cat entrò senza bussare, le piaceva cogliere di sorpresa le persone, non mentono quando non sanno di essere osservate.
“Selina” 
Disse Bruce, seduto alla scrivania, senza nemmeno alzare lo sguardo verso di lei. 
La ragazza sbuffò scontenta che non era riuscita nella sua entrata ad effetto. 
“Alfred mi ha detto che hai una cosa per me, cos’è ?”
Chiese sempre mantenendo lo sguardo fisso sui suoi fogli. 
“Questo” 
Disse Selina ottenendo finalmente lo sguardo di Bruce. 
Le fu addosso in un secondo e glielo strappò di mano. 
“Dove l’hai trovato ?”
Le chiese quasi con sufficenza, a Selina non stava piacendo per niente il suo atteggiamento. 
“Prego”
Sputò fuori Selina con rabbia, avrebbe dovuto venderlo.
“Selina, dove lo hai trovato?”
Gli richiese lui però questa volta le strinse il polso con forza però senza farle male. 
Cat abbassò lo sguardo sulle loro mani e rispose 
“Nella tavola calda, ti deve essere caduto quando mi hai spinto “ 
Bruce lasciò la presa, come scottato a quel ricordo e abbassò lo sguardo. 
Selina pensò che forse qualcosa di quel ragazzino che aveva conosciuto lei anni fa era rimasto.

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Capitolo 3
*** Tell her how you feel ***


“Bruce” 
Si avvicinò a lui lentamente, vedeva che c’era qualcosa che non andava.
“Bruce perché questo anello é così importante per te? “
Gli chiese tentando di avvicinarsi alla sua figura voltata di spalle. 
“Bruce?”
Egli si voltò di scatto, afferrò il suo volto, e le posò un bacio non così tanto casto sulle labbra.
Bruce avrebbe voluto usare quel bacio per distrarre Selina, ma le sue labbra erano così morbide e invitanti e il suo sapore così buono che finì col dimenticarsi totalmente il motivo del bacio e impetuosamente le afferrò i fianchi e la avvicinò ancora di più a lui. 
Selina totalmente presa di sprovvista prima cerco di trattenersi poi però sentendo la presa ferrea delle mani di Bruce sui suoi fianchi si lasciò andare e posò le mani sul volto di lui leggermente. 
Non seppero neppure loro quanto tempo passò prima che per mancanza d’aria si dovettero separare, seppero solo che finalmente si erano dati un bacio vero, e che bacio!
Bruce fu il primo a staccarsi, voleva vedere la reazione di Selina.
La ragazza rimase immobile un minuto poi guardando dritto negli occhi e posando le mani attorno al suo collo lo baciò di nuovo, e Bruce non poté fare a meno di ricambiare, indietreggiarono sempre di più finché Selina raggiunse il muro e Bruce la schiacciò contro con gentilezza ma anche impetuosità.
La verità é che la voleva, fisicamente, mentalmente, completamente, e per quanto avesse provato a starle lontano non ci era riuscito per niente. 
E proprio in quel momento Alfred entrò con James Gordon, il quale era venuto a trovare Bruce. 
Il ragazzo di separò subito da Selina imbarazzato, mentre Selina fece finta di niente e dando una spallata a Gordon uscì dalla stanza. 
“Signorino Bruce mi dispiace di averla interrotta, non avevo idea di stare interrompendo qualcosa”
Disse sorridendo sotto i baffi.
Bruce ancora non aveva realizzato cosa era successo in quei minuti.
“Vedo che hai seguito il mio consiglio !”
Disse Gordon, ridendo pure lui. 
Bruce tornò a quel giorno nella tavola calda in cui James gli disse 
“Dille quello che provi “
E realizzò di non averlo mai fatto. 
“Io ... no, in verità no” 
Rispose esitante.
Gordon e Alfred si guardarono, poi il primo si rivolse al ragazzo
“E cosa stai aspettando ?”
Bruce guardò prima l’uno poi l’altro, e dopo aver ringraziato Gordon corse giù per la scale fino ad arrivare all’entrata.
“Selina?”
Nessuna risposta.
“Selina?”
Uscì fuori.
“Selina ! “
Ma la ragazza era già andata via. 

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