Deep inside my gray soul

~ in the arms of the ocean ~

Disclaimer: non sono miei, ovviamente.
Titolo: Deep inside my gray soul
Generi: Angst, Sentimentale
Avvertimenti: //
Rating: Verde
Contesto: 1x22
Personaggi: Jemma Simmons, Leopold Fitz
Pairings: Fitzsimmons a.k.a. la mia più grande OTP del MCU insieme a Pepper e Tony.
N/A - Note dell'Autrice: Prima apparizione nel fandom, ehliààà!!! Grazie a Laodamia e al suo bellissimo contest sono riuscita ad approdare anche qui (thanks, GiudiciA!). Spero che queste due piccole flash vi piacciano almeno un po’. ^.^

 
Alla prossima

 
Ale

I

{ 199 parole }

Il grigiore metallico della cabina sembra ancora più scuro e freddo nel profondo oceano. L’ossigeno finirà a breve, e ad attenderli ci sono trenta metri d’acqua da superare per raggiungere la superfice – cosa che potrebbe rivelarsi totalmente inutile senza qualcuno pronto a soccorrerli.
Jemma vuole essere ottimista, credere che potranno farcela, che ne usciranno anche questa volta – c’è vita intorno a loro, e il verde-acqua dell’oceano cristallino rischiara e porta luce – ma quando Fitz le porge l’ultima bombola d’ossigeno, ogni speranza si spegne e sbiadisce, e c’è di nuovo soltanto quella dannata cabina  – grigia, fredda e insensibile a ciò che accade al suo interno.
Il tempo stesso sembra macchiarsi di quel grigiore, Jemma percepisce ogni attimo con ogni cellula del corpo, e ora rischia d’inghiottire anche Fitz (il suo Fitz), che Jemma ha sempre visto dei colori dell’arcobaleno – il timido splendore che spazza via la foschia cupa delle nuvole di pioggia. Le lacrime cominciano a riempirle gli occhi, le palpebre tremano ad ogni battito di ciglia; presto anche il suo sguardo si appanna e sbiadisce, i singhiozzi le tolgono il respiro e riecheggiano nei timpani, al ritmo del suo cuore.
E c’è solo freddo, c’è solo grigio, un’ultima volta.

Deep inside my gray soul

~ you're still a shadow in my dreams ~

Disclaimer: non sono miei, ovviamente.
Titolo: Deep inside my gray soul
Generi: Angst, Romantico, Introspettivo
Avvertimenti: //
Rating: Verde
Contesto: da qualche parte dopo The Avengers
Personaggi: Audrey Nathan, Phil Coulson (onirico)
Pairings: adoro i Philinda, ma Coulson e Audrey hanno un posto speciale nel mio cuore.

II

{ 236 parole }

Percepiva il vuoto con frustrante chiarezza, quasi fosse tangibile – un lama affilata tra le dita, un macigno franato sul petto. Ne conosceva la forma esatta: un viso, degli occhi, una voce.
Un nome.
«… Phil…»
Era lì davanti a lei, proprio come lo ricordava, il sorriso dolce e rassicurante che l’aveva spinta a fidarsi di lui fin dal loro primo incontro.
«… Phil…»
Lo chiamava tutte le volte. Era sempre pochi passi da lei, così vicino da poter percepire il calore del suo corpo, eppure sempre troppo distante da raggiungere – anche se ci provava ogni volta, tendeva le braccia più avanti che poteva, come se stesse per precipitare in un burrone e l’unica via di salvezza fosse la roccia davanti a sé, ma era tutto invano, per quanto si sforzasse ogni volta le sue mani stringevano nient’altro che vuoto.
Perciò lo chiamava – una supplica per risparmiare il dolore costante, una preghiera per riavere ciò che ormai era perso per sempre.
«… resta...»
Phil la guardava in silenzio, la giacca abbandonata sul divano del salotto e le maniche della camicia rimboccate sugli avambracci. La guardava come se avesse ancora mille cose da dirle, come se stesse cercando di chiederle scusa. Nel momento in cui le labbra si schiudevano e le parole cercavano di prendere forma, tutto sfocava e svaniva, come fumo spazzato via dal vento – nebbia che inghiottiva tutti i suoi sogni più preziosi.
Quando riapriva gli occhi, l’unica cosa che restava era quel vuoto.

If I tell you
Will you listen?
Will you stay?
{Bittersweet, Within Temptation}