My Evil Roommate

di itachiforever
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Premessa alla storia ***
Capitolo 2: *** Il primo incontro ***
Capitolo 3: *** Iniziando a conoscersi ***



Capitolo 1
*** Premessa alla storia ***


Premessa alla storia


 
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Prima di lasciarvi alla lettura, vorrei farvi questa piccola premessa.
L'idea per questa storia è nata in un giorno in cui stavo studiando chimica e tra una pausa e l'altra guardavo gli ultimi episodi usciti di Dragon Ball Super insieme al mio coinquilino. La sera, dopo cena, mi sono messa a giocare a The Sims 4 dopo un bel po' di tempo e dopo aver creato l'ennesima Simmina single con pet (niente meno che un gatto dall'aspetto di Lord Beerus) in un impeto di creatività la mia mente ha ben pensato di partorire una trama e un abbozzo dei personaggi. Avendo provato sulla mia pelle le gioie e i dolori della convivenza ed essendo una fan di Freezer ho pensato che questa storia magari non è poi così male come credevo. Così ho ripreso in mano le due righe che buttai giù quella sera e ho iniziato a scriverla sul serio.
Cercherò di mantenere i personaggi il più IC possibile, impresa che non credo sia facile parlando di Freezer e data la trama di questa storia. I momenti di comicità (spero non di totale no sense) ci saranno, o almeno proverò a inserirli. In ogni caso è probabile che Freezer possa risultare un pelino OOC e che ci siano delle forzature. Ma nelle fanfiction è una cosa più che comune, no? E poi ammettiamolo, se Freezer rimanesse completamente IC farebbe fuori chiunque gli si pari davanti, distruggerebbe pianeti e non ci sarebbe una storia carina (si spera) da raccontare XD.
In più questa è solo la prima di una serie di tre storie che mi è venuta in mente. Perché io sono così: un momento prima ripudio le trame che invento e il momento dopo le trasformo in saghe che neanche One Piece.
In ogni caso, spero possa piacervi!
Presto aggiungerò la Simmina che mi ha ispirato e che farà da presta volto alla protagonista.
Buona lettura!

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Capitolo 2
*** Il primo incontro ***


Il primo incontro

 
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Saki Mura aveva da poco finito le lezioni ed era in una sala studio della sua Università, intenta a bilanciare delle reazioni chimiche. Le sue lunghe ciocche viola le ricadevano davanti agli occhi azzurri, infastidendola e costringendola a mettere giù la penna e sistemarle per l'ennesima volta. Non ebbe il tempo di tornare a concentrarsi sui suoi esercizi che il suo telefono squillò. Fortunatamente la sala era vuota, non c'era nessuno, oltre lei, che potesse venir disturbato dalla sua allegra suoneria.
Stava per rifiutare la chiamata quando si accorse che il nome sullo schermo era nientemeno che quello di Bulma Brief. A lei non poteva assolutamente non rispondere.
"Pronto?"
"Pronto, Saki? Sono Bulma!" Rispose la donna all’altro capo del telefono.
"Mrs. Bulma, buongiorno! Come sta?"
"Molto bene, cara. E tu?"
"Bene, grazie. Le serviva qualcosa?"
"Volevo chiederti se stai ancora cercando qualcuno con cui condividere l'appartamento. Forse ti ho trovato qualcuno."
"Sarebbe stupendo! Io non sono riuscita a trovare nessuno finora." Felicemente stupita dalla notizia di quella che era quasi la sua datrice di lavoro, Saki non si era accorta del tono un po’ nervoso dell’altra.
"La situazione però è un po' complicata...potresti passare a casa mia?"
"Oh, sì certo. Quando?"
"Appena puoi, anche subito se riesci. È una cosa piuttosto urgente."
"Va bene allora. Il tempo della strada e sono da lei." Saki si chiedeva il perché di tutta questa fretta, ma se Bulma aveva chiamato proprio lei allora c’era sicuramente un valido motivo.
"Perfetto. Grazie, Saki. A dopo!"
"A più tardi."
La ragazza, abbastanza euforica all’idea di aver trovato qualcuno con cui dividere il piccolo appartamento che aveva in affitto, perse completamente interesse per i suoi compiti. Mise tutte le sue cose nello zaino e uscì dall’edificio universitario. Salì sulla sua piccola macchina a due posti e si diresse immediatamente alla Capsule Corporation.
Saki proveniva da una famiglia non proprio povera, ma neanche ricca. Fino alle scuole superiori aveva vissuto con i suoi genitori in un paesino di campagna lontano dalla città. Loro volevano assicurarle un buon futuro e quindi avevano deciso di ignorare le scuole locali e iscriverla in quelle della città. Così facendo però la ragazza doveva viaggiare ogni giorno, con uno dei genitori quando era piccola e da sola quando fu abbastanza grande.  Quando per lei arrivò il momento di frequentare l’Università, nonostante la loro situazione economica non fosse delle migliori, le comprarono una macchina e le affittarono un piccolo appartamento.
Inizialmente lo aveva condiviso con una ragazza più grande di lei, ma era già da un anno che quella si era trasferita altrove, lasciando a Saki e alla sua famiglia tutto il peso delle spese.
Fortunatamente la Capsule Corporation collaborava spesso con le facoltà scientifiche dell’Università cittadina e aveva in corso un progetto. Gli studenti potevano fare domanda per fare del tirocinio pagato nei laboratori della famiglia Brief. Saki era stata subito accettata e riconoscendone le potenzialità Bulma l’aveva voluta a lavorare nella sua sezione dell’azienda. Almeno ora non doveva pesare completamente sulle spalle dei suoi.


*Intanto alla Capsule Corporation*


Bulma aveva appena finito la chiamata con Saki, la più giovane delle sue assistenti di laboratorio.
"Speriamo solo che accetti e che riesca a tener testa a quello lì." Sospirò la donna.
"Saki sembra una ragazza intelligente, sono sicuro che se la caverà. Se dovesse trovarsi in difficoltà potrà sempre mettersi in contatto con me o con Lord Beerus." La rassicurò Whis, con il suo fare calmo che riusciva a mantenere in qualunque situazione. Ma del resto lui raramente rischiava grosso.  Anche durante il Torneo del Potere, che si era concluso solo poche ore prima, non aveva mai perso il controllo di sé.
"Se dovesse aver bisogno di una mano sono pronto ad intervenire personalmente, non voglio rischiare di perdere la miglior pasticcera della Terra." Disse il Dio della distruzione, comodamente disteso su una sdraio "E ovviamente Goku sarà sempre disponibile ad aiutare, dico bene!?" Aggiunse quasi urlando, attirando l'attenzione del Saiyan che stava cercando di fare conversazione con un Freezer a dir poco scocciato.
"Ma certo Lord Beerus! Può contare su di me! Sono sicuro che Freezer continuerà a collaborare!" Esclamò Goku, cercando di dare una pacca sulla spalla al suddetto, che senza troppi problemi la schivò.
"Tsk." Ci teneva a mantenere al minimo i contatti con quegli stupidi scimmioni.
Si allontanò dal campione del torneo - e salvatore di tutti gli universi - dirigendosi in un punto più lontano da tutti, fissando il suo sguardo sull'orizzonte e i suoi pensieri sul come uscire da quella situazione.
Lui, Lord Freezer, padrone di gran parte della galassia e soprannominato Imperatore del Male, costretto a dover dividere casa con una inutile ragazzina umana che aveva la fortuna di godere della protezione di quella specie di gatto con manie di grandezza.
A quel punto non gli rimaneva che sperare in una femmina servile da poter sfruttare finché non fosse arrivato il suo momento. O forse avrebbe potuto inscenare un incidente del tutto casuale del quale lei sarebbe rimasta vittima.
Se non fosse stato per quell'idiota di Re Yammer a quel punto sarebbe già stato resuscitato.
Come da patti, Freezer aveva aiutato l'Universo 7 a vincere il Torneo del Potere. Non solo, era anche arrivato terzo, sacrificandosi per permettere a quell'altro idiota di Goku di sconfiggere Jiren e vincere il desiderio delle super sfere del drago. Goku aveva promesso di resuscitarlo in caso di vittoria ed effettivamente stava per farlo. Ma Yammer lo aveva fermato.
"Se lo resusciti mi ritroverò sommerso dalle anime di tutti quelli che farà fuori! Non si è mai pentito di ciò che ha fatto, quindi non è sicuro resuscitarlo!"
Fortunatamente per Freezer, Goku era rimasto un ingenuo. Aveva proposto a Re Yammer di far restare Freezer sulla Terra e se si fosse comportato come si deve per un anno intero loro lo avrebbero resuscitato. Aveva fatto una promessa in fondo. Così avevano chiesto al Drago Shenron di permettere al corpo e all'anima di Freezer di restare sulla Terra.
Aveva davanti a sé 364 giorni ancora. Il primo lo aveva trascorso a casa di Bulma e Vegeta, in quanto, a detta di Lord Beerus, i due avrebbero dovuto sapere come stare nello stesso luogo senza uccidersi a vicenda. Sfortunatamente, non appena Dio e Angelo furono andati via, Vegeta e Freezer avevano iniziato a stuzzicarsi, sfociando in un combattimento che aveva distrutto il giardino sul retro della casa.
Era evidente che quei due non avrebbero potuto restare così vicini, ma nessuno voleva avere intorno Freezer. Crilin c'era rimasto secco per colpa dell'Ice-jin ed era subito stato escluso, Chichi non voleva e non si discuteva, Gohan aveva la piccola Pan e Videl, Tensing e Rif avevano un dojo da mandare avanti e un villaggio da ricostruire, Yamcha...era Yamcha, il Genio se l'era vista brutta al torneo e aveva bisogno di riposo e Lord Beerus non lo voleva assolutamente sul suo pianeta - con gran sollievo del lucertolone.
Non rimaneva che trovargli una sistemazione con qualcuno che lui non odiasse e che avrebbe potuto tenerlo d'occhio.
A Bulma era subito venuta in mente Saki e il fatto che la giovane conoscesse due esseri superiori del calibro di Whis e Beerus giocava a suo favore. Ma lì si stava comunque parlando dell'essere più crudele della galassia - se non di tutti gli universi - quindi nulla doveva essere preso alla leggera. Se la ragazza avesse accettato, Bulma avrebbe provveduto a pagare la metà delle spese di affitto, più tutte quelle che il mantenimento di una creatura della risma del Demone del freddo richiedeva.
Per il momento, a Freezer non restava che fare buon viso a cattivo gioco. Dopo tutto era un bravo attore e non sarebbe stato troppo difficile manipolare una ragazzina. O almeno era ciò che credeva lui.
Saki arrivò alla Capsule Corporation dopo non molto e venne accolta dal Signor Brief. Lui, essendo stato avvisato dalla figlia, la scortò subito fino al giardino, ormai devastato, sul retro. Bulma le andò subito in contro, salutandola.
"Sei già qui! Grazie per aver fatto così in fretta Saki, ho davvero un grande favore da chiederti."
"Certo Mrs. Bulma, se posso aiutarla lo faccio con piacere." rispose educatamente lei.
Sentendo la voce della ragazza, anche Lord Beerus si riscosse dai suoi pensieri e le si avvicinò insieme a Whis.
"Bene, hai fatto in fretta." Il dio era ansioso di chiudere quella faccenda. Dopo gli avvenimenti degli ultimi giorni non vedeva l'ora di tornarsene sul suo pianeta e dormire per qualche anno senza essere disturbato. Ma sapeva più che bene che quel testone di Goku non glielo avrebbe permesso.
"Buon pomeriggio, Saki." La salutò cordialmente l'Angelo.
"Lord Beerus, Lord Whis!" La ragazza si affrettò a salutarli con un piccolo inchino. "Non sapevo ci foste anche voi, o vi avrei portato qualcosa."
Da quando Bulma le aveva chiesto aiuto per far assaggiare qualcosa di buono a quei due, era diventata praticamente la loro pasticcera di fiducia ogni volta che si trovavano sulla Terra.
"Non fa nulla, abbiamo cose più importanti a cui pensare adesso." Il felino liquidò la faccenda con uno sguardo estremamente serio.
Il suo nervosismo era palpabile e un brivido corse lungo la spina dorsale della ragazza, che non stava più capendo cosa stesse succedendo.
In ogni caso, sapeva che il dio poteva essere alquanto capriccioso e impulsivo, e di conseguenza non avrebbe fatto nulla per irritarlo ulteriormente. Non voleva certo rischiare di fargli distruggere il pianeta.
"Ditemi, farò ciò che posso."
"Prendi posto con noi, dobbiamo spiegarti un paio di cose." Le disse Whis, indicandole una sedia.
Così si sedette ad un tavolo con i due esseri superiori e Bulma, che le versò un bicchiere di succo d'arancia dalla caraffa sul tavolo.
"Grazie, ma non era necessario."
"Credimi, ne avrai bisogno." Le disse la donna.
Il comportamento di quei tre le stava decisamente mettendo ansia, quindi aspettò che iniziassero a parlarle.
Whis prese l'iniziativa e cominciò a spiegarle tutto dal momento in cui Zeno aveva indetto il torneo tra tutti gli Universi. Aveva avuto occasione di scambiare due chiacchiere con lui, quindi Saki era già a conoscenza della gerarchia degli esseri superiori e dell'esistenza di più universi.
Dovettero invece spiegarle qualcosa in più su Freezer, in quanto non aveva mai sentito parlare dell'alieno.
"Quindi dovrei vivere per un anno intero con colui che ha sterminato intere razze, distrutto pianeti e che si fa chiamare "Imperatore del Male" perché lui e il Signor Vegeta non vanno d’accordo?"
"Esattamente." Fu la risposta che diedero in coro i tre.
La ragazza prese tra le mani il bicchiere di succo e lo tracannò tutto in una volta. Le sarebbe servito qualcosa di più forte, ma si accontentò.
"Beh...se mi assicurate che non c'è pericolo, suppongo che potrei provare." Disse alla fine la ragazza, dopo qualche attimo di riflessione.
"Molto bene, allora è deciso." Tagliò corto Beerus "GOKU! FREEZER! VENITE SUBITO QUI!" Urlò improvvisamente, facendo rischiare l'infarto alla povera ragazza.
Saki, così presa dal racconto, non aveva minimamente notato la presenza degli altri due.
"Arriviamo subito Lord Beerus!" Rispose il Sayan, smettendo di fare flessioni sul mignolo destro e andando a raccattare Freezer dal suo angolino di riflessione - dal quale aveva osservato attentamente il quartetto, cercando di sentire qualcosa di ciò che dicevano.
"Giusto perché tu lo sappia: Freezer sa apprezzare il rispetto e la disciplina. Cerca di non infastidirlo e non dovresti avere troppi problemi." Le suggerì Whis.
"Va bene, se basta questo non dovrebbe essere troppo difficile."
"Non per te, cara." Intervenne Bulma "Sei sempre così ben educata e a modo."
"L'unica rimasta in tutta la Terra a quello che ho visto." Aggiunse uno scocciato Beerus, che ormai aveva rinunciato anche solo a sperare in un comportamento adeguato al suo status da parte di quella banda di sciocchi mortali che aveva conosciuto. Ma almeno mangiava gratis a sazietà.
Quel commento fece sinceramente piacere a Saki. Il rispetto, la disciplina e l'educazione possono rivelarsi fondamentali per ottenere il successo. Lo aveva imparato già da un po'. Ed era al successo che lei mirava.
Goku non tardò ad arrivare, insieme ad un Freezer che stava dando fondo a tutte le sue risorse di autocontrollo per non polverizzarlo seduta stante. Ma come si permetteva quella specie di scimpanzé senza pelo a prenderlo sotto braccio in quel modo?!
"Eccoci qua! Ciao Saki!" La salutò Goku.
La ragazza si girò sentendo la voce dell’uomo, incontrando un paio di gelidi occhi rossi che sembravano avere l'essenza della malvagità stessa racchiusa al loro interno.








Angolo Autrice:
Wooooo frase finale ad effetto per concludere questo primo capitolo.
Che ve ne pare fin qui?
Nella premessa e nell’introduzione ho detto un po’ tutto quello che c’era da sapere fin ora. Se voi volete chiedermi altro o darmi pareri e consigli fatevi pure avanti ^^
A presto!

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Capitolo 3
*** Iniziando a conoscersi ***


Iniziando a conoscersi



 
Saki continuava a spostare lo sguardo dall'alto Sayan sorridente al più basso alieno dall'aspetto rettiliano e l’espressione corrucciata.
"Ciao Goku, è bello rivederti." Disse la ragazza, alzandosi dalla sedia e cercando di mantenere un certo contegno, mostrandosi comunque amichevole e sicura di sé. Dopo varie insistenze di Goku, Saki aveva finalmente iniziato a dargli del tu.
L'alieno bianco intanto la squadrava con occhio critico, attendendo che fosse lei a fare la prima mossa. Non avrebbe certo abbandonato i suoi modi da superiore con una comunissima terrestre.
Una comunissima terrestre che comunque aveva un aspetto a prima vista piuttosto interessante, pensò il tiranno, che non era certo del tutto immune alla presenza del gentil sesso. Aveva anche lui certe voglie in certi momenti di certe giornate.
Saki non si fece attendere e, da brava ragazza educata qual era, si presentò, nel modo migliore che le era venuto in mente.
"Lei dev'essere Lord Freezer. Il mio nome è Saki Mura, è un onore fare la sua conoscenza."
L'ice-jin, dovette ammetterlo almeno a se stesso, rimase piuttosto colpito dal modo di fare della sua futura coinquilina, da quella disciplina che dimostrava con la postura e con le parole, e un sorrisetto compiaciuto spuntò sulle sue labbra. Era da un bel pezzo che non riceveva tali dimostrazioni di rispetto, seppur minime come quella, dall'ultima volta che era stato a contatto con qualcuno del suo esercito. Gli erano mancate. Si divertiva a vedere i tentativi dei lecchini di entrare nelle sue grazie, ma presto si stancava e li eliminava. Saki però sembrava leggermente diversa da loro, sia dai più controllati che da quelli più paurosi: sembrava sincera.
La giovane riusciva a tenere un comportamento esemplare con chi riteneva meritasse il suo rispetto - o con chi riteneva dovesse far finta di rispettare - senza mai apparire però una ruffiana in cerca di favoritismi. Questo grazie al sorriso dolce che la caratterizzava e al suo tono molto gentile ma non dolcissimo, misto al controllo che riusciva ad avere sul suo corpo e sulle sue emozioni.
In genere aveva l'abitudine di guardare il suo interlocutore dritto negli occhi, come anche Freezer faceva, ma questa volta era diverso. Saki guardava quegli occhi rosso sangue, desiderosa per una volta di interrompere quel contatto che lei stessa aveva creato, ma incapace di sfuggirgli. Se avesse continuato a fissarlo ancora per molto, la sua maschera di perfezione rischiava di sbriciolarsi.
Morte, distruzione e paura erano ciò che riusciva a vedere in quello sguardo, che da solo bastava a far tremare i più coraggiosi degli uomini. Ma nonostante quel timore reverenziale che l'alieno incuteva, facendolo sembrare più imponente di quanto non facesse la sua altezza, Saki si sentí pervadere da un'ondata di ammirazione, dovuta forse a quello che Whis le aveva raccontato di lui.  Non era certo da tutti riuscire a conquistare quasi un'intera galassia, governarla e mantenerla sotto il proprio controllo per tutto quel tempo. E nonostante lui fosse un tiranno spietato, o forse proprio grazie a questo, aveva dei fedelissimi seguaci che avevano fatto di tutto per resuscitarlo e farlo tornare al potere quando venne sconfitto.
“Ma che ragazza per bene abbiamo qui” Disse Freezer con tono mellifluo “Piacere mio, Saki.”
“Ora che le presentazioni sono state fatte” Iniziò Beerus “Vedi di comportarti come si deve, Freezer. Se vengo a sapere che a Saki è stato fatto del male puoi scordarti la resurrezione.” Il suo tono faceva ben capire che se gli avesse disobbedito non sarebbe stato clemente.
Saki si sentiva onorata da tutte quelle attenzioni che un essere importante come il Dio della distruzione le riservava; la facevano sentire come se anche lei fosse importante. Ma quelle continue raccomandazioni a Freezer significavano anche che non si fidavano affatto di lui. Magari stava pianificando qualcosa che avrebbe portato a grossi guai, e lei non aveva modo di scoprirlo al momento.
Whis richiamò la sua attenzione, porgendole un piccolo oggetto rotondo verde scuro dal contorno dorato e con un pulsante blu su quella che pensava fosse la parte superiore. “Se dovessi aver bisogno di noi premi quel pulsante e risponderemo subito alla tua chiamata.” Le disse l’angelo.
"Grazie mille, lo terrò con cura. Sono abbastanza fiduciosa però, non credo sarà necessario usarlo." Disse rivolgendo uno sguardo veloce a Freezer.
"Cercherò di controllarmi." Il sorrisetto che lui fece però faceva pensare al contrario.
"Vedi di non farti scivolare ancora le mani, Saki non é resistente quanto noi" Gli ricordò Goku.
"Lo terrò a mente." Freezer frustò l'aria con la coda, un movimento che provocò uno schiocco abbastanza forte. Se quel gesto era per affermate la sua forza o il suo disprezzo per i presenti e la situazione, a Saki non era dato saperlo. Di sicuro però aveva l’aria di chi con una sferzata di quella cosa potesse polverizzare la roccia più dura, e da quello che Saki aveva visto dopo aver incontrato quella strana comitiva di umani e alieni era una cosa assolutamente possibile.
"Tutto questo non vale solo per lei, ma anche per tutti gli abitanti della Terra." Precisò Lord Beerus.
"Non si preoccupi, finché manterrete la promessa io manterrò la mia parola. Mi sembra di averlo già fatto fin ora." Il tono dell'Ice-jin stava diventando sempre più scocciato, segno che la sua pazienza stava per finire.
Anche Bulma notò questo particolare e intervenne per cambiare discorso.
"Stavo quasi per dimenticare! Ho intenzione di dare una festa per la nascita della piccola Bra tra un paio di giorni, siete tutti invitati. Ovviamente anche Saki e Freezer. Ne approfitteremo per festeggiare anche la vittoria del torneo."
Tra le esclamazioni euforiche all'idea del cibo di Beerus, Whis e Goku e lo sbuffare annoiato di Freezer, Saki aveva l'impressione di essersi lasciata sfuggire qualcosa.
"La nascita della piccola Bra. Uhm..." Poi finalmente realizzò che il pancione della donna era sparito. "Ma Signora Bulma! Ha partorito e io non me ne sono neanche resa conto! Congratulazioni!"
"Grazie mille Saki" Disse Bulma con aria orgogliosa. "Opera di Whis"
"...eh?" La ragazza era un po' confusa. Che voleva dire?
"Ohohoh" Rise l'interessato "Vegeta non voleva partecipare al torneo perché Bulma doveva partorire e voleva essere presente alla nascita. Così sono intervenuto."
"Incredibile! Se mai dovessi restare incinta mi ricordi di chiamarla" Scherzò Saki. O forse era seria?
"Sarò felice di aiutarti. Ma non abituatevi troppo."
"E quindi Vegeta è diventato un paparino responsabile?" Sghignazzò Freezer, che non aveva saputo del nuovo arrivo fino a quel momento. Tutti si erano guardati bene dal rivelargli questa informazione."E chi l'avrebbe mai detto?"
Bulma avrebbe voluto rispondergli, ma voleva anche evitare di creare ulteriore scompiglio, quindi lasciò correre.
"Ti andrebbe di vederla?" chiese alla ragazza "È dentro con Vegeta e i bambini"
"Certamente! Mi piacerebbe molto!" Così le due entrarono in casa, seguite da Freezer, anche lui curioso di vedere la figlia di Vegeta.
Quando la donna, girandosi, vide l’alieno che senza essere stato invitato le seguiva beffardo, non disse nulla, ma si vedeva che non ne era contenta. E Freezer se ne accorse.
“Conosco Vegeta da più tempo di tutti voi, mi sembra giusto che anche io veda la sua deliziosa prole” Disse lui, pronunciando quella parola con molto sarcasmo. Era piuttosto ovvio che intendesse l’esatto opposto. “Disgustose scimmie” pensò infatti.
Anche Saki si girò a guardarlo, incuriosita da quelle parole. “Vi conoscete da molto tempo allora?” Chiese.
“Si può dire che l’abbia cresciuto io” Rispose il Changeling, che ancora godeva dei torti che aveva fatto al principe Sayan.
Saki non sapeva molto di Vegeta: solo che non era un terrestre e che quando Bulma lo conobbe non era esattamente una brava persona. Ora capiva meglio il perché del comportamento scontroso dell’uomo ed era curiosa di saperne di più. Se non altro avrebbe avuto qualcosa di cui parlare col suo nuovo coinquilino.
“Bhe questa si che sembra una storia interessante” Gli disse rivolgendogli un leggero sorriso, ricambiando quasi quello del tiranno spaziale.
“Suppongo che qualcuno potrebbe definirla tale, sì” Disse lui, decidendo sul momento che avrebbe sparlato un po’ di Vegeta, e degli altri, se la ragazza gliene avesse dato occasione, per il puro gusto di farlo. Era al momento impossibilitato a farli fuori, almeno li avrebbe ridicolizzati un po’. Questo era quello che lui sperava.
Arrivarono finalmente nella stanza dove i bambini, Trunks e Goten, cercavano di far ridere la piccola Bra supervisionati da Vegeta. E lì iniziarono i problemi.
“Che diavolo ci fa lui qui?!” Il principe Sayan iniziò a sbraitare, indignato dalla presenza del suo secondo peggior nemico –il primo restava Kakaroth – provocando il pianto della neonata spaventata da quell’improvvisa confusione e i conseguenti rimproveri della moglie.
In tutto questo, Freezer stava a sogghignare e Saki faceva del suo meglio per non sbuffare esasperata. Andava sempre a finire con Vegeta e Bulma che litigavano per ogni minima cosa quando lei era nei paraggi. Aveva anche iniziato a pensare che fosse lei la causa del malumore dell’uomo.
Vedendo che la cosa sembrava andare per le lunghe ed essendosi creato un silenzio piuttosto imbarazzante tra lei e l’Ice-jin, decise di prendere l’iniziativa. Si avvicinò ai bambini e li salutò allegra.
“Ciao ragazzi. Eccitati per il nuovo arrivo?”
“Ciao Saki!” Le risposero loro in coro. Aveva già incontrato entrambi i bambini, dato che Trunks era il figlio di Bulma e Goten il suo migliore amico, e quei due erano sempre lì in giro quando non erano a scuola.
“Non è carinissima?” Le chiese Goten.
“Non è che sai farla smettere di piangere?” Chiese invece Trunks, che faticava a tenere bene la bambina che urlava e si agitava.
“Posso provare” Saki non era molto esperta di bambini, ma quella in particolare rischiava di cadere a terra da un momento all’altro, quindi preferì prenderla in braccio.
"Ehilà! Ciao piccolina!" iniziò a cullare la bambina, facendole facce buffe e parlandole...bhe...con quella strana vocetta che si usa con i bambini - o gli animali - riuscendo a calmarla quasi subito con sua grande sorpresa. Non era poi così diversa dal suo gatto: bastava prenderlo in braccio e fargli qualche moina per fargli smettere di fare l'offeso.
"Wow! Sei proprio brava con i bambini!" Si complimentò Trunks.
"Sarai una mamma bravissima!" Le disse Goten sorridendole. Saki si sorprendeva sempre di quanto fosse uguale a Goku.
La ragazza, un po' imbarazzata da quell'osservazione, arrossí leggermente e si fece sfuggire una risatina nervosa.
"Mi sembra un po' troppo presto per quello, ma grazie Goten" gli rispose gentile, sempre con un sorriso.
Freezer, decisamente annoiato da quell'adorabile quadretto, si avvicinò per guardare meglio la bambina, mani dietro la schiena ed espressione di sufficienza.
Saki, convinta che non le avrebbe fatto nulla, più per il disgusto che sembrava mostrare nei confronti della creaturina che per odio verso Vegeta, si girò leggermente verso di lui per consentirgli di vederla meglio.
“E’ carina, non trova?”
“Pff, una piccola scimmietta.” Rispose quello, decisamente poco impressionato e anzi forse addirittura schifato dalla bimbetta che lo guardava e sorrideva.
Saki ridacchiò a quella definizione, che a lei sembrava simpatica, non sapendo della capacità dei Sayan di diventare giganteschi scimmioni con la luna piena.
“Sarà una scimmietta, ma almeno assomiglia più alla signora Bulma che al signor Vegeta” Affermò lei sottovoce, in modo da farsi sentire solo dal lucertolone.
Freezer rise pacatamente a sua volta, divertito da quella constatazione. “Hai ragione, resta da sperare che non abbia neanche il suo brutto carattere.”
Sentendo i due ospiti, a lui alquanto sgraditi entrambi, ridacchiare Vegeta lasciò perdere la moglie e si precipitò a passo svelto verso di loro, con un atteggiamento decisamente aggressivo. Vedendoselo arrivare in quel modo Saki ebbe un momento di paura quando incrociò gli occhi scuri e rabbiosi dell’uomo e d’istinto indietreggiò, andando ad addossarsi un po’ troppo al tiranno galattico per un movimento del tutto casuale, finendo con l’inciampare quasi sul piede di lui.
Freezer non si scompose di certo e senza spostarsi di un millimetro la sorresse con la sua coda, dandole una leggerissima spinta in avanti sulla schiena per farle recuperare l’equilibrio prima ancora che lei lo perdesse del tutto.
Vegeta sembrava troppo arrabbiato anche per accorgersi che la ragazza che teneva sua figlia in braccio aveva rischiato di cadere per colpa sua. Senza alcuna delicatezza le strappò la bambina dalle braccia. “Dammi qua!”
“E-ehi!” Prima che potesse dire qualcosa, venne zittita subito.
“Chi ti ha dato il permesso di prenderla eh?!”
“VEGETA!” Bulma intervenne nuovamente a riprendere il marito.
“Ma come fa a sopportarlo?” Si chiedeva Saki. “Come diamine ha fatto a sposarlo?!”
“Ti sembra il modo di comportarsi con gli ospiti?”
“Taci donna!” La zittì lui, anche se solo per breve tempo. Ebbe giusto il tempo di ringhiare contro il suo ex capo “Non azzardarti ad avvicinarti a mia figlia!”
“Come mai così nervoso, Vegeta?” Lo stuzzicò Freezer “Qualcosa ti turba? Per caso ti rode ancora che tu sia arrivato, come sempre, secondo? E stavolta solo per merito mio aggiungerei!” Il suo ghigno andava ad allargarsi sempre di più, insieme alla vena pulsante sulla fronte del combattente di fronte a lui.
Vegeta stava per tirargli un pugno in faccia, ma un’ulteriore intervento di Bulma interruppe l’imminente scontro sul nascere.
“Adesso basta voi due!” Bulma prese la bambina, che aveva ricominciato a piangere, e se la strinse al petto. “Sono stufa di sentirvi litigare ogni volta che vi scambiate uno sguardo. Comportatevi da persone mature invece che fare i bambini!”
Il silenzio cadde nella stanza e poco dopo Saki, scura in volto, decise che era arrivato il momento di andarsene a casa.
“Credo sia arrivato il momento di levare il disturbo Mrs. Bulma.” Disse infatti, con una freddezza che stonava molto con il suo solito fare.
La donna assunse un’espressione mortificata e annuì leggermente. “Mi spiace per il comportamento di mio marito, Saki. Vi accompagno alla macchina.” Mosse qualche passo in direzione della porta, ma la bambina era piuttosto innervosita da tutto quel baccano fatto negli ultimi momenti e non voleva più saperne di smettere di agitarsi in preda al pianto.
“Non si preoccupi, conosco la strada. Lei si occupi della bambina. Buona serata.” Detto ciò si voltò e si avviò verso l’uscita che portava al giardino sul retro.
Freezer fece lo stesso, lanciando un ultimo ghigno a Vegeta che portava il chiaro messaggio “Sei sempre il solito scimmione idiota.”
Mentre camminavano per il corridoio l’alieno commentò “Vegeta non è cambiato per nulla in tutti questi anni. Sarà anche passato dalla parte dei buoni, ma il suo comportamento è uguale a quello di quando era un mocciosetto al mio servizio. Ma almeno prima era ubbidiente e meno fastidioso.”
“Dicono che si peggiori con l’età.” Disse la ragazza. E in quel preciso istante si rese conto di una cosa: la coda di Freezer non le si era staccata di dosso, ignorata da tutti, fino a quando lei non si era mossa per andarsene. Il pensiero le provocò una strana sensazione, che lì per lì non riuscì a spiegarsi, ma che la fece arrossire leggermente sulle guance.
“Grazie per avermi aiutata a non cadere, prima.” Aggiunse. Saki non era più abituata ad avere qualcuno che le urlava in faccia; situazioni del genere riuscivano ancora a metterla molto a disagio.
“Figurati.” Disse semplicemente lui.
Una volta arrivati all’esterno Saki si affrettò a salutare Lord Beerus, Whis e Goku, che rimasero abbastanza sorpresi dal vederla meno allegra di pochi minuti prima. Aveva reso abbastanza evidente la sua volontà di andarsene e nessuno obiettò.
Saki e Freezer quindi si congedarono e a breve salirono sulla macchina di lei. I sedili non erano fatti per ospitare qualcuno con una coda dalle dimensioni pari a quella dell’alieno, ma lui riuscì comunque ad accomodarsi, tenendosela accanto dal lato dello sportello.
Saki non sapeva se la convivenza con “l’Imperatore del male” sarebbe stata pacifica o comunque sopportabile, ma era assolutamente certa che non sarebbe mai e poi mai riuscita a sopportarne una con quell’odioso Sayan.





A/N
Ciao a tutti!
Sono finalmente tornata con il secondo capitolo di questa storia. Che ne pensate?
Non mi trattengo molto, quindi come promesso eccovi l’immagine della simmina che mi ha ispirato il personaggio di Saki.
In più ecco una piccola curiosità: in giapponese “Saki” vuol dire “destinazione” o, secondo google traduttore, “precedente”. “Murasaki” vuol dire “viola”, colore che caratterizza e piace molto sia a Saki che a Freezer. C’è un personaggio nella prima serie di Dragon Ball che si chiama Murasaki ma non ha nulla a che vedere con questa storia.
Grazie di essere arrivati fin qui e a presto!



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