Un amore al caffè

di Lady Atena
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Settemila caffè
Li ho già presi perché
Sono stanco di stare al volante
E vorrei arrivare entro sera da te
 
L’odore della notte entrava dai finestrini abbassati della macchina, che sfrecciava tra le strade facendo lo slalom tra le automobili.
Reborn prese un bicchiere pieno di caffè e lo bevve, gettò il bicchiere dietro di sé, tra decine di bicchieri uguali.
Con un movimento brusco, superò una macchina a sinistra, accelerando lungo l’autostrada. Premette una mano sul clacson, e nello stesso momento in cui il suono squarciò l’aria, la macchinetta da caffè interna alla sua macchina fece uscire un nuovo bicchiere pieno.
Reborn prese il caffè e lo bevve, d’un sorso.
< Aspettami, Luce. Sto arrivando da te > pensò.

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Capitolo 2
*** 2 ***


Che aspetti me, nel castello lassù
Con la treccia già sciolta
Affacciata al balcone, vestita di blu
 
Al suono di una macchina che frenava, Luce corse al balcone, sporgendosi fino a non toccare terra con i piedi nudi.
“Ehi!”.
Reborn sollevò il capo verso di lei con un sogghigno, di fianco alla macchina parcheggiata in diagonale.
Chaos”.
Chiuse la portiera dell’automobile, una folata di vento gli fece ondeggiare il cappello e lui se lo premette sulla testa, guardando dal basso il vestito blu di Luce ondeggiare, evidenziando le forme rotonde, il viso sorridente circondato dai capelli che sfuggivano dalla treccia che le ricadeva oltre il balcone.
“Vengo ad aprirti!” strillò Luce.
Reborn sorrise, mentre lei correva dentro.

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Capitolo 3
*** 3 ***


Settemila caffè
È l'effetto che ho
Quando arrivo al portone e
Ti vedo gridare con gli occhi il mio nome perciò
Vieni verso di me e io pazzo di te
In un attimo ci diamo il bacio
Più dolce, più dolce che c'è
 
Di fronte al portone, Reborn giocherellava con il cappello stretto tra le mani, in un movimento nervoso. Quando si aprì sollevò gli occhi, incontrando quelli di Luce, grandi e pieni di gioia.
Lei avanzò nell’erba umida a piedi nudi, lui la raggiunse e la strinse a sé, cingendole i fianchi con un solo braccio, le loro bocche unite in un dolce bacio.
Si scostarono, lei gli sorrise e Reborn la baciò di nuovo. Quando si allontanarono, Luce sorrideva, ciocche di capelli sfuggiti alla treccia le contornavano il viso radioso.
Reborn le carezzò una guancia.
< Sono pazzo di lei >.

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Capitolo 4
*** 4 ***


Ho bisogno di te
Perché sei bella e poi
Ho bisogno di tutte quelle cose che non hai
Ho bisogno di te
Come l'acqua il caffè
Come un mondo che gira e che
Amore se non vuoi
Non finirà mai
Oh non finirà mai
 
Stretti nel letto, i seni di Luce aderivano al petto di Reborn. Lui le carezzava i capelli, perdendosi nelle sfumature verdi delle ciocche di lei. Luce sorrideva, il capo sollevato dai cuscini.
“Stai pensando che sono bella”.
Reborn sogghignò, le guardò le iridi azzurre, intensamente.
“Penso che ho bisogno di te, di tutto quello che mi dai”.
Le sfiorò il piccolo tatuaggio arancione sotto l’occhio sinistro.
“Ho bisogno di te, come al caffè serve l’acqua”.
Le sue iridi nere scintillarono, e sorrise furbo.
“Ma sì, sei anche bella”.
Luce ridacchiò, e gli poggiò il capo sulla spalla, a occhi chiusi.

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Capitolo 5
*** 5 ***


Ad esempio lo sai
L'altra sera ero a casa
Cercavo da bere ma il frigo era vuoto
Perché non ho fatto la spesa
Tu non ci crederai
Indovina che c'è?
Ho trovato una tazza
Con l'ultimo dei settemila caffè
 
Solo nella suo appartamento, Reborn mandò giù l’ennesimo caffè, con gli occhi puntati sull’orologio della cucina.
< Solo dodici ore che ho lasciato Luce, e già sto impazzendo di mancanza > pensò.
Sbuffò, lasciò la tazza vuota e raggiunse il frigorifero, aprendolo per noia. Batté stupito gli occhi vedendo un thermos, lo prese e lo scosse, sentendo del liquido dentro.
< Uno di quelli che mi ero portato per il viaggio verso casa sua …> si disse.
Con un sorriso dolce, aprì il tappo e inspirò l’odore ad occhi chiusi, vedendo le iridi azzurre di Luce dietro le palpebre chiuse.

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Capitolo 6
*** 6 ***


Ora sto qui da solo e non dormo e non volo
Mentre tu sei lontana
Ripenso a una scena di te senza velo
Non so bene cos'è
Forse i troppi caffè
Ma stanotte non riesco a dormire
E l'amore lo faccio da me
 
Seduto sulla sedia della cucina, Reborn si accarezzava intimamente, a occhi chiusi.
 
Luce sfilò le spalline blu del vestito, lasciandolo cadere lungo il corpo morbido. Arrossì, carezzandosi la treccia che le scendeva dalla spalla.
 
Reborn sospirò di piacere, sfiorandosi l’erezione.
 
Gli occhi azzurri di Luce presero sfumature verde acqua e bagliori dorati adornarono la sua chioma.
“Questo è ciò che vuoi” sussurrò una voce maschile.
 
Reborn spalancò gli occhi scattando in piedi, si girò guardandosi alle spalle. Bicchieri di caffè punteggiavano il tavolino.
Con un gemito, Reborn si passò la mano tra i capelli.
< Troppi caffè. Tutto qui >.

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Capitolo 7
*** 7 ***


In questo mondo che gira e che
Amore se non vuoi
Non finirà mai
Oh non finirà mai
 
Al buio nella camera da letto, Reborn sfiorò la foto di Luce sul suo comodino.
< In questo mondo che gira e cambia, devo restare fermo sul mio amore, sulle mie decisioni > si disse.
Infilò l’altra mano sotto il cuscino, stringendo la pistola.
< Una donna bella e dolce che mi ama, una carriera che amo, essere il migliore. Non posso deviare e farmi trascinare dalle mie perversioni >.
Con entrambe le mani si premette il cappello sulla testa, gli occhi stretti con forza.
< Anche se non finirò mai di volere ben altro, la missione con Luce è la cosa più importante >.
Con una mano, scese a stringere un ciucciotto giallo.
 
Luce gli porse il ciucciotto giallo, con un sorriso dolce.
“Devi prenderlo”, disse, “ne ho uno anch’io, vedi?”.
Tirò fuori dalla tasca in ciucciotto arancione, e lo ondeggiò davanti a lui.
“Faremo una missione insieme, dove potremmo vederci tutti i giorni, ma solo se accetti che ci porterà inevitabilmente alla morte”.
Reborn aggrottò scettico la fronte, prendendo il proprio ciucciotto.
“Come tutte le missioni” disse.
Luce sorrise triste, gli baciò la guancia.
“Da questa non possiamo scappare” mormorò.
 
Reborn sospirò.
< Né vorrei fuggire > pensò.

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