Stormy

di Kimiko_H
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Trouble are coming ***
Capitolo 2: *** Hunting ***



Capitolo 1
*** Trouble are coming ***


Trouble are coming 

 
 
Jude era un ragazzo affascinante ma la sua miglior qualità era la furbizia non per altro veniva chiamato “Snake” da quasi tutti i suoi compagni di scuola. Riusciva ad infiltrarsi in qualsiasi database e a rubare ciò che gli serviva senza mai farsi beccare. Per sua fortuna i sistemi di protezione della scuola in cui andava, seppur fossero più avanzati rispetto ad altre scuole, per lui erano un gioco, facile quanto rubare una caramella ad un bambino. Sapeva i segreti di tutti coloro che lo circondavano, professori compresi ed era pronto ad usare ciò che sapeva nel caso gli fosse tornato utile, ovviamente mantenendo un basso profilo, non si intrometteva mai in prima persona nei casini che creava. Solo Lionel la sua più cara amica sapeva ogni dettaglio di tutto quello che architettava e talvolta visto la sua abilità nel manipolare le persone ne prendeva parte, aiutandolo. 
Jude però non sapeva che stavano arrivando dei problemi su cui non avrebbe avuto nessun controllo, non sapeva che da lì a poco qualcuno avrebbe scombinato tutti i tasselli che aveva accuratamente posizionato.  

 

"Life's not making sense 
want to get in trouble 

( Ethel and the Chordtones - Trouble ft. Ryan Levine of Wildling )  

 

Tutto procedeva secondo i piani di Jude, aveva appena consegnato i test di metà semestre al capitano della squadra di basket nel parcheggio della scuola. Ovviamente si faceva pagare e non poco per quel tipo di informazione. Sapeva bene come controllare i file che lasciava in giro in modo tale che non capitassero in mani indesiderate. I file che forniva erano particolari e a meno che non fosse stato lui non potevi né inoltrarli né stamparli, e in quanto alle foto, i cellulari erano la cosa più semplice da controllare. Ma oltre a questo, nessuno si sarebbe permesso di disobbedire alle sue direttive, era successo solo una volta e le cose non erano finite per niente bene.  
Una volta terminata la consegna era tornato da Lionel per parlare con lei, dato che era l'unica persona con cui non dovesse indossare una maschera e fingere di essere ciò che in realtà non era.  
Quella pacifica mattinata venne interrotta dal rombo assordante del motore di una Chevrolet Impala del '67 che arrivò nel parcheggio. Dal sedile del guidatore spuntava una testa biondo platino con addosso un sorriso sornione di quelli che fanno tremare le ginocchia; e se quello era il suo sorriso c'era da chiedersi come fossero i suoi occhi che al momento erano coperti da un paio di occhiali usciti dallo stesso decennio dell'auto. Tutti i presenti nelle vicinanze si erano zittiti e i loro sguardi erano rivolti verso lo sconosciuto. Scese dall'auto un ragazzo alto e dal fisico palestrato che si stava godendo le attenzioni, si sfilò gli occhiali rivelando due occhi di un azzurro cristallino, dallo sguardo ammaliatore.  
Jude era, forse l'unico ad aver ignorato il nuovo arrivato. Non ci trovava nulla di nuovo o che non avesse mai visto, tutte le mattine quel parcheggio si trasformava in una passerella dove si faceva a  gara a chi fosse il più attraente o su chi avesse l'ultimo modello di auto super costosa. Ma si dovette ricredere, come poteva ignorare uno sguardo tanto intenso da fargli venire la pelle d'oca. Uno sguardo che era finito su di lui e che da quando aveva trovato un punto di appoggio non si era più staccato, se non quando ormai sarebbe stato troppo ovvio mantenerlo.  
«Qualcuno qui ha fatto colpo» disse Lionel con un tono di voce percepibile solo a lui per poi fargli l'occhiolino.  
«Lionel ti prego.» ribatté Jude roteando gli occhi  
«Dico solo ciò che vedo» disse lei guardando divertita Jude che sospirò scuotendo il capo mentre si incamminavano verso l'entrata.  
«Ti voglio bene anche io J.» Lei era l'unica a sapere della sua omosessualità. 









Angolo scrittrice: 
Giusto due parole su questa fanfiction, se non avete mai visto Hit the floor e questa coppia non sapete cosa vi state perdendo. La Zude è seriamente una coppia che fa scintille e ho voluto scrivere questa FF per poter dare sfogo alle mie fantasie su di loro , e mettere i loro caratteri in un ambiente diverso. 
In oltre vi consiglio di ascoltare le canzoni  di cui ho messo dei versi mentre leggete, sono quelle che in parte mi hanno ispirato. 
P.S. 
Un grosso grazie alla mia piccola "editrice" che mi aiuta nel rivedere i capitoli e a volte anche con la storia. 
ENJOY. 





 

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Capitolo 2
*** Hunting ***


Hunting 

 

Zero non aveva neanche messo piede in quella ridicola scuola piena di damerini, che qualcuno aveva già catturato il suo interesse. Si sarebbe buttato sulle cheerleaders, ed era quello che avrebbe fatto. Se non fosse stato per lo sguardo di disapprovazione che gli aveva lanciato quel ragazzo accendendo qualcosa in lui, forse era solo la sua voglia di causare problemi ovunque andasse o forse era consapevole del fatto che le cheerleader ormai erano diventate noiose per lui, già da molto tempo.  

Si chiedeva ancora perché avesse accettato l'offerta di sua nonna, anche se sapeva benissimo che non aveva un altro posto dove andare oltre quello, visto che era stato cacciato da casa dai suoi genitori e neanche sua sorella lo aveva voluto con sé. Quindi si era ritrovato su un volo diretto per Los Angeles verso casa di sua nonna. Ma non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi in una scuola del genere, andando in giro con quelle ridicole uniformi. L'unica cosa positiva era la macchina che era riuscito a rubare a sua nonna e si era convinto che quel ragazzo lo avrebbe fatto divertire almeno un po'. 
Non era un tipo da ragazzi, ma non era neanche un tipo da solo ragazze, gli piaceva il sesso e non gli importava il genere, bastava fosse solo del buon sesso.  

 
Sulla soglia dello sportello didattico, tanto per cambiare, si era beccato il primo richiamo da parte della direttrice Jelena Howard, una grandissima stronza di fama e di fatto. «Gideon, giusto 
«Mi chiami pure Zero», la interruppe subito lui con fare sicuro, non aveva mai amato in modo particolare quel nome. 
 «Gideon, la prego di richiedere l'uniforme al più presto. In questa scuola ci sono delle regole da rispettare e tra queste c'è l'uso giornaliero della divisa.», il tono utilizzato dalla direttrice era tagliente e non ammetteva obbiezioni e per il bene della salute di sua nonna Zero si sarebbe comportato bene, ma solo per un certo periodo di tempo almeno finché non si fosse rotto le palle di giocare al bravo bambino. «Sarà fatto» disse con un tono di finta cordialità.  
Cambiarsi non era stato affatto facile, dato che non c'erano divise della sua taglia e si era dovuto infilare una camicia e un pantalone più piccoli. Quando gli venne data anche la giacca da mettere semplicemente si rifiutò, non aveva intenzione di sembrare ridicolo e poi erano a Los Angeles e si moriva di caldo. Così facendo si mise lo zaino sulle spalle, prese le sue cose e si diresse verso l'armadietto che gli era stato assegnato, scoprendo così che era a poca distanza da quello della mora che aveva visto quella mattina insieme al ragazzo che aveva puntato. Prese quella circostanza come un segno e incontrando il suo sguardo si presentò «Hey, io sono Zero.»  disse sorridendo. Lionel lo guardo, anzi lo studiò per un momento. «Lionel, piacere.» disse appoggiandosi all'armadietto «Carina la scenetta di sta mattina.» 
 «Si, beh….» iniziò portandosi il ciuffo di capelli biondi all’indietro «È il mio stile.», in quello stesso momento suonò la campanella della prima ora e dopo averle fatto l'occhiolino disse  
«Ci si vede in giro»  e con quel suo fare dannatamente sicuro di sé si girò e se ne andò; 
«Si…ci si vede.» pensò Lionel che raggiunse Jude per raccontargli ciò che era appena accaduto.  
«Jude, hai visto chi ho come vicino d'armadietto 
«Si, e quindi?.» 
«E quindi… magari riesco a combinare qualcosa per te.» 
«Lionel no..» 
«Senti Jude non me ne starò qui con le mani in mano. La tua vita amorosa, anzi no, la tua vita sociale è pari a quella di un bradipo, non fa progressi da quando sei in quinta elementare.» 
 Questo perché sto benissimo così, non combinare casini..» 
Zero aveva puntato Jude e Lionel lo aveva capito benissimo e di certo non si sarebbe tirata indietro di fronte all'opportunità di dare il via alla via sentimentale dell'amico. 

 

Ready or not 
Here I come 
You can't hide 

 ( Ready or Not – Misha “Book” Chilled ftEsthero ) 

 

Zero durante le prime ore scoprì che lui e Jude, adesso per lo meno aveva scoperto il suo nome, avevano quasi tutte le lezioni insieme, e per sua fortuna anche Lionel aveva il loro stesso orariocosì avrebbe potuto usarla come punto d'aggancio. Non gli ci volle molto per capire che passavano l'intera giornata insieme, solo loro due, senza includere nessun altro, non che qualcuno ci provasse.  
Ciò che infastidiva Zero e che lo rendeva interessato a Jude erano gli sguardi di totale indifferenza che gli lanciava, non gli era mai successo. Di solito suscitava amore o odio, nessuna via di mezzo. Mentre Jude si ostinava a guardarlo senza guardarlo veramente come se la sua presenza non lo avesse smosso minimante. 
Il suo primo approccio avvenne verso l'ultima ora, quella di informatica. A quanto pare uno dei corsi in cui Jude eccelleva visto quante domande riceveva dai compagni di classe e che un paio di volte aveva anche corretto l'insegnante durante la spiegazione. Si era messo di proposito di fianco a lui, dopo che Lionel gli aveva gentilmente ceduto il posto.  
«Da quello che vedo sei un mago del computer»  disse Zero. 
«Così sembrerebbe» rispose Jude atono, continuando a battere sulla tastiera 
«Tu invece non ne capisci niente da quello che vedo, stai sbagliando tutto»  
Zero non si aspettava quel commento da parte sua e di certo non si aspettava che dopo un sospirò di puro fastidio Jude si avvicinasse a lui, prendesse la tastiera ed iniziasse a sistemare tutti gli errori che aveva fatto. «Un consiglio, cambia corso.»   
Detto ciò portò di nuovo l'attenzione sul suo pc e lasciò Zero ancora interdetto da quello che era appena successo. Neanche il tempo di poter ribattere qualcosa che la campanella suonò. Di certo le cose non erano andate secondo i piani di Zero, ma non aveva importanza, dato che non si sarebbe più interessato a quel ragazzino dai capelli perfetti che se la tirava tanto. Peccato che mentisse a sé stesso, facendo così, Jude aveva accesso solo di più l'interesse nei suoi confronti. 

 





Angolo autrice: 
Ecco il nuovo capitolo  di questa fanfiction, avrei voluto pubblicarlo prima ma pultroppo non ho avuto tempo, la maturità si avvicina e il tempo per scrivere si accorcia sempre di più. Per chi ha chiesto se l'impala del 67 era un riferimento a Supernatural, lo è , ma è stato un suggerimento della mia "editrice". 
Spero che questo secondo capitolo vi piaccia e che vi invogli a continuare a seguire la mia storia. Sentitevi liberi di commentare e di darmi le vostre opinioni. 
ENJOY!

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