The Avengers: Khloe, figlia di Odino.

di Danielle83
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Asgard; ***
Capitolo 2: *** Il sacrificio di Thor; ***
Capitolo 3: *** New York; ***
Capitolo 4: *** Questioni familiari; ***
Capitolo 5: *** Khloe e Steve; ***
Capitolo 6: *** Il piano di Loki; ***
Capitolo 7: *** Malekith e gli Elfi Oscuri. ***



Capitolo 1
*** Asgard; ***






THE AVENGERS: KHLOE, FIGLIA DI ODINO.
Capitolo 1; Asgard



 
 
 
   
 
In principio,
esisteva solo il nulla ed il vuoto fino alla nascita di due mondi, creatosi agli angoli estremi dell'universo ancora spoglio che, crescendo sempre di più, plasma e genera Bor. Costui, insieme alla moglie e gigantessa Bestla, generano i primi Asi: ovvero i primi Dei, tra cui Odino.
Odino, insieme ai suoi fratelli, creano un regno in cui stabilirsi con la loro discendenza; tale regno prende il nome di Asgard e viene posizionato esattamente al di sopra della Terra, a cui è collegato tramite il Ponte dell'Arcobaleno.
Passano i millenni e su Asgard
 s'imbatte un terribile Buco Nero che, pian piano distorce il tempo e modella il tempo il Regno. Odino, per evitare la distorsione totale, costruisce un pianeta dalle sembianze di un satellite naturale, un pianeta che copra e comprima il Buco Nero. Quel pianeta è Unfkrõs, chiamato dagli asgardiani "Satellite del veloce tempo.".  Il Nucleo di Unfkrõs è, appunto, il Buco Nero e, per tale motivo, il tempo sul satellite è differente da quello asgardiano: otto anni su Unfkrös equivalgono a solo due giorni su Asgard. 
Passeranno altri 4 millenni prima che Unfkrõs ottenga degli abitanti e venga considerato pianeta abitabile.
Odino donerà il satellite al suo fedele guardiano del Bifrost, Gabriel, lì prima dell'arrivo di Heimdall, e sarà il primo abitante.
Insieme alla moglie Luna, Gabriel, darà inizio alla prima generazione che a sua voltà proseguirà con altre generazioni. 
Tuttavia, Unkrõs subirà un tentativo di conquista. Nonostante arriveranno dei guardiani, fedeli di Odino, provenienti da altri mondi per aiutarli, Luna perderà la vita. Gabriel, insieme ai guardiani dall'aspetto angelico, vincerà la battaglia e cambierà il nome dal satellite da Unkrõs a Lunakrõs, in onore della sua amata.
I guardiani angelici rimarrano sul pianeta, generando e modificando nuove generazioni più forti e più prodigiose.




 
965 d.C. 

I Giganti di Ghiaccio tentano di conquistare i Nove Mondi partendo dalla Terra, ma Odino li ferma e li costringe ad una tregua, privando il loro re, Laufey, privandolo sia dello "Scrigno degli Antichi Inverni", fonte del suo immenso potere, e sia di suo figlio, il neonato Loki. 
Adottandolo come proprio figlio, Odino spera che Loki possa porre fine all'ostilità delle due razze.
Loki cresce e si allena per la difesa di Asgard insieme a suo fratello Thor, Dio del Tuono, che con il tempo è destinato a possedere il potentissimo martello Mjolnir.
Oltre ai due, c'è la figlia minore Khloe, nata però in fin di vita. Odino, per non perdere la figlia che già tanto amava ed evitare il dolore alla moglie Frigga, ha chiamato Killendör, attuale Re di 
Lunakrõs, per salvarla.
Molte migliaia di anni fa il padre di Odino, Bor, ha racchiuso una delle sei Gemme dell'Infinito, la Gemma della Realtà, nel Mondo Oscuro, per evitare che finisca in mani sbagliate. Adesso quella Gemma serve ad Odino: vuole iniettarne una parte in Khloe, così che il suo potere possa rinforzare la bambina. Il Re di tutti gli Dei sa quanto sia piccola la possibilità che Khloe sopravviva, la Gemma potrebbe pure ucciderla, e se non subito, potrebbe farlo con il tempo, crescendo dentro di lei.
Ma Odino vuole provare a salvare la piccola.

Killendör, inietta la Gemma, anche detta Aether.
«Ricorda Killendör: nessuno deve sapere che i suoi poteri derivano dalla Gemma della Realtà.» Enuncia Odino, Re degli Dei.
«Siamo sicuri che questo sia l'unico modo per salvarla?» Domanda Killendör, Re degli Angeli Asgardiani.
«Non è solo per salvarla, è anche per prepararla. Userà la Gemma per difendersi se mai arriverà la guerra di tutte le guerre.» Risponde Odino, prendendo tra le braccia la principessa di Asgard.

«Devi prepararli tutti e tre, Odino.» Replica Killendör, riferendosi anche a Loki e Thor.
Odino annuisce, avvicinando la sua mano al volto di Khloe. Le accarezza i capelli, ma la sua mano lascia una lunga scia rossa quando questa entra a contatto con la piccola. Una scia quasi ipnotica. Odino la osserva, quasi incantato.
«Non lasciarti illudere dalla Gemma.» Enuncia Killendör.
Odino scuote la testa. Intanto il suo respiro non è più affannato, ben si più stabile: segno che l'Aether si sta adattando al suo nuovo corpo.
E quando il Re incrocia il primo sguardo della bambina, capisce che quella sarà la cosa che proteggerà fino alla fine dei suoi giorni, ed oltre.
«
Killendör..» Chiama Odino. L'angelo di volta. La figura di Odino è curva, intento solo a stringere a sè Khloe. «Ucciderò tutti quelli che lo verranno a sapere. Te compreso, se necessario.» Rivela.
Killendör annuisce, per poi andar via senza rispondere.
Intanto alcuni guerrieri di Lunakrõs, riportando ciò che resta della Gemma, nel nascondiglio creato da Bor, nel Mondo Oscuro.



 
Un millenio dopo
 
I tre fratelli asgardiani si stanno preparando ad uno degli eventi più importanti: la cerimonia d'incoronazione di Thor, erede al trono di Asgard.
Tutti si radunano al palazzo di Odino per assistervi. Thor entra, acclamato dalla folla, sotto lo sguardo fiero di Odino che aspetta solo di plocamarlo.
Thor s'inginocchia e rivolge subito il suo sguardo alla madre Frigga e alla sorella Khloe, mostrandogli la sua felicità ammiccando.
Anche Loki è presente, ma non mostra esattamente la loro stessa felicità.
Odino non fa in tempo ad iniziare la celebrazione: due giganti di Jotunheim si sono intromessi dentro l'impero di Asgard, disturbando ed interrompendo la celebrazione. Tuttavia il Distruttore, uno dei guardiani di Asgard, riesce a distruggere i due giganti, scampando il pericolo.
A Thor questo non basta e, preso dall'ira, si chiude nel salone reale insieme ai due fratelli e ai suoi amici: Lady Sif, Volstagg, Hogun e Fandral.
«Dovremmo attaccare e difenderci! Come fa nostro padre a non reagire?» Dice furioso mentre si avvicina alla tavola bandita.
Khloe capisce l'intento del fratello, così si avvicina più veloce di lui ed afferra due cosce di pollo succulente.
Due istanti dopo, Thor lancia in aria la pesante tavola.

Adesso Thor è un uomo, fisico imponente e forza bruta. Lunghi capelli biondi e grandi occhi azzurri. Affascinante, intrepido ma molto, molto vanitoso ed individualista. Non abbandona mai il suo leggendario martello Mjolnir, strumento usato per colpire mostri e nemici. Loki, invece, ha sempre mantenuto un profilo basso ed anonimo: capelli neri e occhi verdi, alto e magrolino e dai lineamenti delicati. Molto gentile ed garbato, anch'esso coraggioso. Il suo potere è l'illusione, insegnatogli dalla madre Frigga. Khloe, invece, è considerata una delle più belle Dee di Asgard, accompagnata dal suo spirito guerriero e il suo amore per la patria asgardiana. Nobile di cuore ed affascinante, Khloe accompagna spesso i suoi fratelli anche nelle lotte più impetuose. Lunghi capelli biondi e grandi occhi azzurri, formosa ed allenata di fisico, viene considerata lo specchio di Thor, essendo molto simili. Il suo reale potere rimane la Gemma della Realtà, a lei sconosciuta anche grazie al sigillo che Odino le ha piazzato in corpo, per cui la sua fedele arma è una spada forgiata dai migliori Mastri di Lunakrõs, il pianeta dove viene maggiormente acclamata per via della sua bellezza angelica somigliante alla genealogia del satellite.

«Se può consolarti io dico che hai ragione, riguardo ai Giganti di Ghiaccio: Se hanno trovato il modo di penetrare le difese di Asgard già una volta, chi dice che non riproveranno, con un esercito magari.» Enuncia Khloe, condividendo le cosce di pollo con Volstagg.
Thor annuisce, cercando l'approvazione di Loki, ma questa non arriva.
«Non c'è nulla che tu possa fare senza disobbedire nostro padre.» Dice Loki, sedendosi pensieroso.
«Qualcosa c'è...» Risponde il Dio del Tuono.
Lancia uno sguardo ai suoi due fratelli, mentre Loki si mostra contrario, Khloe ha già preso la sua spada.
Così, Thor e i suoi alleati vanno a Jotunheim, grazie anche all'aiuto di Heimdall, guardiano del Bifrost.
Una volta giunti su Jotunheim, si rendono conto di quanto questo mondo sia il contrario di Asgard: solo freddo e neve. Nessuna casa ma delle grotte ghiacciate.
Una distesa di ghiaccio apparentemente deserta.
«E' una follia, se questi giganti non ci uccideranno, stai pur certo che ci penserà nostro padre.» Dice Loki, sempre più ansioso.
«Allora torna a casa, così sarai salvo.» Risponde ironicamente Hogun.
Gli altri lo deridono. Proseguono il loro cammino, finchè Khloe non punta la sua spada alla gola, proprio la gola di Hogun.
«Ti fai beffa di mio fratello, Hogun?» Dice, seriamente.
Hogun deglutisce con fatica, tenendo lo sguardo su Khloe.
Un istante durato quasi un'eternità, ed una spada che sembra strozzare sempre di più. La supplica con lo sguardo, lei non ditoglie, spinge ed insiste.
«Hai paura? Forse dovresti tornare a casa.» Sussurra Loki, all'orecchio di Hogun.
I due fratelli si guardando, cominciando a ridere insieme.
Hogun tira un sospiro di sollievo ma per lui è stato uno scherzo di pessimo gusto.
Il momento viene interrotto dall'arrivo dei giganti. Uno, due, tre..sempre più giganti intorno a loro. I guerrieri si guardano intorno, affrontano la dura realtà di essere in minoranza ma non si arrendono.
Infine li raggiunge anche Laufey, Re di Jotunheim.

« Avete fatto molta strada per morire, asgardiani.» Enuncia Laufey.
«Io sono Thor, figlio di Odino!»
«Sappiano chi sei.» Risponde a sua volta.
«Come ha fatto la tua gente ad entrare ad Asgard?» Domanda Khloe, facendosi avanti.
« La casa di Odino è colma di traditori.» Ribatte Laufey.
« Non disonorare con le tue bugie il nome di mio padre!» Risponde Thor, alzando il Mjolnir.
I Giganti di Ghiaccio circondano Thor e i suoi compagni. Thor spinge la sorella dietro di lui, ed anche Loki prende posizione davanti a lei. 
Quest'ultimo, così vicino a Thor, ne approfitta per farlo ragionare un'ultima volta:
«Thor, fermati e rifletti! Siamo inferiori numericamente.»
«Non sai cosa potrebbero scatenare le tue azioni. Io si. Andate, finché ancora ve lo consento.» Enuncia Laufey.
«Accetteremo questa tua gentile offerta. Andiamo, fratello!» Risponde Loki.
Thor si convince ad andar via, ma prima che possano voltare tutti le spalle, uno degli Jotunn si prende gioco di lui:
«Torna a casa, principessina!»

Thor lo colpisce con forza e ira.
«Appunto.» Sussurra Loki.
Adesso sono costretti a combattere e rispondere agli attacchi. Khloe si arma della sua spada e comincia a far a pezzetti quanti più Jotunn possibili.
Un Jotunn, però, le tocca la spalla e lei cade a terra congelata. Quel misero tocco le ha bruciato la spalla dal congelamento. Interviene Loki al quale viene preservato lo stesso trattamento, ma su di lui non ha nessun effetto. Il ghiaccio non lo penetra neanche di sfioro. Uccide lo Jotunn e soccorre la sorella.
«Come diavolo hai fatto?» Domanda, ancora sofferente.
Loki scuote la testa sconvolto. Ma prima che la guerra vada per le lunghe, s'intromette Odino.

«Padre! Insieme li stermineremo!!!» Enuncia glorioso Thor.
«Silenzio!» Il suono della voce di Odino rimbomba su ogni grotta di Jotunheim. «Laufey, adesso finiamola.» Dice poi, guardando Laufey.
«È stato tuo figlio a volerlo.»
«È vero... e sono le azioni di un infante, considerale tali. Poniamo fine alla cosa, qui e ora. Prima di spargere altro sangue.» Risponde ancora, il padre degli Dei.
Uno degli Jotunn si fa avanti, ma Laufey lo blocca: ha perso quasi la metà dei suoi uomini per 7 piccoli esserini. Come potrebbe essere combattere contro Odino ed il resto di Asgard? Laufey si ritira, lasciando Thor libero di essere punito da suo padre, che intanto ringrazia con lo sguardo.


Giunti ad Asgard, Lady Sif e gli altri portano Khloe dai Maestri della Cura di Asgard. Loki si allontana e Thor rimane con Odino. Quest'ultimo, irritato dal comportamento immaturo e irresponsabile del figlio, decide di punirlo, e di bandirlo dal regno di Asgard, abbandonandolo su Midgard, la Terra.
Spogliandolo anche della potenza di cui è dotato;
Qualche ora dopo Loki, agitato, prende in mano lo Scrigno dei Giganti di Ghiaccio: la sua pelle diventa blu e i suoi occhi rossi. Sembrano i poteri di un Gigante di Ghiaccio che su Khloe hanno avuto un effetto diverso. Odino lo blocca:
«Sono maledetto?» Domanda Loki, preoccupato.
«No.» Risponde Odino, avvicinandosi piano.
« Che cosa sono?» Chiede ancora Loki.
Il Re rimane in silenzio. Loki si gira e va verso Odino mentre torna normale.
«Lo Scrigno non è stata l'unica cosa che hai portato via da Jötunheim quel giorno, vero?» Domanda atterrito.
«No, al termine della battaglia sono andato nel tempio e ho trovato un bambino.Troppo minuto per essere il figlio di un Gigante, lasciato li, sofferente, solo a morire, il figlio di Laufey.» Rivela Odino, cercando di avvicinarsi a Loki.
«Il figlio di Laufey!?» Loki prende le distanze, poi realizza e comincia a piangere. 
«Perché!? Eri fino alle ginocchia nel sangue degli Jötunn, perche mi hai preso!?» Domanda sconvolto.
«Eri un bambino innocente.» Risponde sofferente Odino.
«No, mi hai preso per un motivo, qual'era? DIMMELO!!!» Loki insiste, alzando il tono di voce.
«Pensavo che avremo potuto unire i nostri popoli, un giorno, costituire un'alleanza, creare una pace durevole, attraverso te. Ma quei piani non hanno più importanza.» Confessa il Re.
«Allora io non sono niente più che un'altra reliquia rubata, relegata quassù fino a quando non potrò esserti utile!?» Chiede ancora Loki, sempre più dolente.
« Perché deformi le mie parole?» Odino comincia a sentir un male fisico, fa fatica a respirare.
« Avresti potuto dirmi cos'ero fin dal principio, perché non l'hai fatto!?» 
« Tu sei mio figlio, ho cercato di proteggerti dalla verità.»
«Perché!? Perché i-io sono il mostro da cui i genitori mettono in guardia i propri figli la notte!?» Loki continua, trovando sempre più spiegazioni a ciò che è successo nel corso della sua vita. «Bene, tutto ha senso ora, perché hai sempre preferito Thor in tutti questi anni, perché nonostante tu affermi di amarmi...»

Odino si accascia al suolo ed espira un ultimo «Ascoltami.» 
«...non potresti mai accettare un Gigante di Ghiaccio sul trono di Asgard!!!» Urla Loki.
Il Padre degli Dei si sente male e cade nel "sonno di Odino". Loki chiama le guardie che repentinamente lo portano via.


 

Qualche ora più tardi, i Maestri della Cura hanno rimesso in piedi la principessa Khloe che è già in cerca dei suoi fratelli ma trova soltanto Loki seduto sul trono.
Frigga gli ha dato l'ordine e l'affidamento di Asgard fino all'arrivo di Thor o il risveglio di Odino.
Khloe si guarda intorno confusa, non trovando altri oltre Loki, parla con lui.
«Dov'è padre? » Domanda, diffidente nei confronti del fratello seduto nel trono che egli stesso tanto desiderava.
«Padre è caduto nel Sonno di Odino, Madre teme che possa non risvegliarsi più.
» Rivela Loki, fingendo di esser dispiaciuto.
Khloe chiude gli occhi sofferente, prende un respiro profondo. Poi, con un nodo alla gola, domanda ancora:
«Thor? Dov'è nostro fratello?» 
Loki si disgusta per queste parole ma non lascia trapelare nessun dettaglio riguardando la vicenda.

«Esiliato sulla Terra, cara Khloe.» Risponde, quasi come se questa cosa dispiacesse anche lui.
Khloe risponde incredula alle affermazioni del fratello.
«Io vado a parlare con nostra madre per chiederle di riportarlo qui.»
Loki si avvicina a Khloe, e accarezzandole i capelli le risponde:
«Si rifiuta di abbandonare il capezzale di Padre. Puoi rivolgere la questione urgente a me... 
» la fissa dritto negli occhi «.. il tuo Re.»
Khloe si scansa disgustata.
«Cosa stai aspettando per riportare Thor qui su Asgard, allora? Padre ha bisogno di noi tre insieme e tu stai qui a giocare?» Chiede la principessa, cominciando ad irritarsi.
«Il mio primo ordine non può contrapporre l'ultimo del Padre degli Dei.» Loki gira intorno a Khloe, sussurrandole queste parole. «Il nostro popolo necessita di un senso di continuità, per sentirsi al sicuro, in questi tempi difficili. Dobbiamo restare uniti, per il bene di Asgard.» Le sposta un ciuffo e lo porta dietro l'orecchio, poi le sorride.
Khloe è ancora interdetta e, non sapendo  della vicenda passata, si allontana in silenzio con un solo intento: riprendere Thor da sola.
Mentre si allontana, Loki la scruta e con commozione, confessa tra sè e sè:
«Tornerai da me..»

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Capitolo 2
*** Il sacrificio di Thor; ***






THE AVENGERS: KHLOE, FIGLIA DI ODINO.
Capitolo 2; Asgard


 
Intanto, Thor si ritrova in Nuovo Messico dove viene scoperto ed aiutato dagli astrofisici Jane Foster, Erik Selvig e Darcy, trovatesi lì per studio di alcuni fenomeni. Nel frattempo anche il martello di Thor, il dispositivo denominato Mjolnir, viene ritrovato in Nuovo Messico ma il martello è stato programmato da Odino unicamente per chi ne è degno; e dopo aver destato sospetti su quale fosse la sua provenienza, lo S.H.I.E.L.D. costruisce un centro di ricerca tutto attorno ad esso. Thor, non appena scopre che il Mjolnir non si trova tanto lontano da lui, decide di andare a riprenderselo da solo, anche se Jane gli spiega che è davvero impossibile mettere mani dentro un centro S.H.I.E.L.D.
Jane Foster non sa che Thor è un Dio asgardiano e che la sua imponenza, al momento, lo porterà ben oltre. Ma pultroppo, essendo soltanto un uomo comune senza alcun potere, viene braccato e incarcerato dai soldati dell'agente Phil Coulson, proprio mentre il Dio del tuono sta cercando di sollevare il Mjolnir.
Quando Thor riceve il rifiuto del martello, percipisce che il suo fallimento è dovuto ad Odino che lo ritiene indegno e questo lo lascia nello sconforto.
Intanto Khloe, su Asgard, ha riunito Lady Sif, Volstagg, Hogun e Fandral per andare su Midgard, raggiungendo di nascosto Heimdall.
«Dimmi che è ancora vivo.» Implora Khloe, avvicinandosi al guardiano del Bifrost.
Lui annuisce. I cinque guerrieri tirano un sospiro di sollievo. Poi Khloe si avvicina al portale, ancora chiuso.

«Puoi fare questo per me?» Domanda ad Heimdall.
«Questo e molto altro, principessa.» il Guardiano apre il portale che, a poco a poco, risucchia tutti i guerrieri.

 
Midgard, Terra.
Loki è giunto per parlare con Thor. Si fa spazio tra agenti e stanze dello S.H.I.E.L.D., passando inosservato grazie al suo potere. Muovendosi sotto illusione.
«Loki... che ci fai qui? Cos'è successo!? Fammi spiegare a nostro padre...» Parla Thor, non appena vede il fratello.
«Padre è morto!» Dichiara Loki.
Thor sgrana lo sguardo. E' incredulo. Il suo comportamento ha ucciso davvero suo padre?
Questo lo demoralizza e lo deteriora dentro. Ora più che mai vorrebbe andare via. Non può credere di aver perso suo Padre, e che sia successo in sua assenza.
« Il tuo allontanamento e il tuo gesto di minaccia di una nuova guerra erano fardelli troppo pesanti da sopportare. Non dare la colpa a te stesso, io so che tu lo amavi, ho provato a dirglielo, ma non mi ha dato ascolto; Il peso del trono è caduto su di me ora.» Dichiara Loki, mostrandosi dispiaciuto ma fiero.
«Fammi tornare, ti prego!» Supplica Thor.
« Madre ha proibito il tuo ritorno. Questo è un addio, fratello.» Informa il fratello.
Loki va via. Ma prima, prova a sollevare il Mjolnir, senza successo. Segno percettibile anche a lui che Odino lo ritiene indegno.
Thor cade in depressione, ma fortunatamente, viene tirato fuori da quel centro di ricerca da Erik Selvig, che lo fa credere essere il dottor Donald Blake, l'ex fidanzato di Jane. Coulson non crede ad una parola, ma accetta di liberarlo, facendoli sorvegliare di nascosto.
Thor, pur se con fatica, decide di ricomincare la sua vita proprio da Midgard, dimenticando di essere stato non solo Dio del Tuono ma prossimo Re del suo popolo. Anche se il suo cuore batte ancora per Asgard, Jane Foster si sta prendendo cura di lui, facendo battere il suo cuore anche per lei.



 
Ritornato su Asgard, Loki si rende conto del tradimento di Khloe e dei quattro guerrieri, così richiama a sè i Giganti di Ghiaccio per un alleanza, ovvero loro uccideranno Odino in cambio dello Scrigno degli Antichi Inverni.
Quindi per prima cosa, fa congelare Heimdall, per aver anch'esso tradito, poi manda il Distruttore su Midgard per uccidere Thor, Khloe, Sif ed i guerrieri.
Mentre su Asgard Loki da potere ai suoi piani, Khloe riesce a raggiungere il suo adorato fratello. Lo trova in un Cafè della zona mentre chiacchera con Jane, Erik e Darcy. La principessa, credendo che Thor si stia rilassando senza provare a raggiungere Asgard, caccia fuori tutta la sua ira: il vetro della finestra del Cafè, dalla quale Khloe sta guardando il fratello, si scioglie come burro fuso. Essa ed i suoi alleati guerrieri credono che una finestra che si sciolga sia normale su Midgard, ma ciò che Khloe non sa è che in realtà è stato l'Aether ad agire. Infondo loro non sanno come funziona un mondo diverso dal loro.
La principessa, dunque, si reca diretta verso il fratello Thor, che intanto la sta fissando incredulo.
«Asgard va in rovina e tu stai qui a divertirti?» Urla la sorella.
Thor la guarda dal basso, ancora esterefatto. Poi si solleva di scatto, la prende in braccio e la fa girare dalla felicità. Poi fa la stessa cosa con i guerrieri.
«Sono così contento di rivedervi e sapere che non siete arrabbiati con me!» Enuncia entusiasto Thor. Poi, il Dio del Tuono, si dedica un momento per sè e sua sorella, abbracciandola con sofferenza.
«Non posso credere che ci abbia lasciato.. ti chiedo scusa. E' tutta colpa mia.» Afferma Thor, riferendosi ad Odino.
I guerrieri e Khloe, confusi da queste affermazioni, si guardano confusi.

«Thor, di chi stai parlando?» Gli domanda la sorella.
Thor si porta la mano alla bocca e guarda Lady Sif e i guerrieri con sconcerto.
«Lei non lo sa ancora?» Domanda con una tristezza infinita, pensando che Khloe sia allo scuro del fatto che Odino sia morto, così afferra la sorella per le spalle e prende un lungo sospiro.
«Khloe.. nostro Padre è morto.» 
«Cosa!?» Domanda atterrita.
«No! Thor, cosa stai dicendo?» Risponde Sif imbarazza.
Anche Volstagg, Hogun e Fandral si danno verso per far capire a Thor che Odino sta "dormendo" ma che non è morto.
In un attimo, per Thor e Khloe, è tutto chiaro: c'è Loki dietro tutto questo. Non fanno in tempo ad intervenire, il Distruttore li ha raggiunti.
Da lontano, gli agenti stanno guardando la scena. 
«È roba di Tony Stark, quella? » Domanda un agente.
«Quello non mi dice mai niente. » Risponde Coulson, rimettendo gli occhi sul cannocchiale.
I guerrieri escono fuori mentre Thor ordina a Erik, Darcy e Jane di rifugiarsi ma quest'ultima si rifiuta, vuole rimanere insieme a lui.
Khloe si mette di fronte Thor, e così fanno anche Lady Sif ed i tre guerrieri.
«Sif, Volstagg, Hogun e Fandral!!» Khloe chiama le loro attenzioni 
«Proteggete Thor ad ogni costo.»
S'imbattono nella lotta contro il Distruttore, ma vengono quasi subito annientati. Le loro doti da guerrieri non possono competere con un mostro dai poteri distruttivi. Khloe si risolleva e corre verso il nemico. La sua spada prende luce e con un balzo, lo colpisce, tagliando di netto un suo braccio meccanico.
Il Distruttore, tuttavia, riesce a colpirla, facendole perdere i sensi.
Lì, Thor capisce che dietro quel nemico imbattibile, c'è Loki.
Dunque decide di presentarsi al suo cospetto. Cammina diretto verso il Distruttore.
Il Dio del Tuono, ormai indifeso senza i suoi poteri e la sua arma. Senza sua sorella e senza le parole di Odino e Frigga apre le braccia verso Loki.

«Loki, tu è me che vuoi.» Enuncia ad alta voce, così che possa risentirlo chiaro e forte. « Lasciali stare, prendi me e riporta questo mostro dove ritieni più giusto. Uccidimi, a condizione che non torcerai un capello ai nostri amici, ai nostri genitori, alla nostra Khloe e, soprattutto, al nostro popolo e gli altri Mondi attorno. PROMETTIMELO!!»
Il Distruttore annuisce piano e poi, il suo raggio colpisce Thor, uccidendolo sotto gli occhi di Jane, che lo soccorre atterrita.
 
Odino, intanto, che ha predetto questo atto di estremo altruismo come il sacrificio di Thor, fa volare il Mjolnir verso il figlio, donandogli nuova forza e linfa vitale. Grazie a questo, il Dio del Tuono è capace di sconfiggere il Distruttore con un solo colpo. Poi corre da Khloe, che ha già ripreso coscienza. 
«Thor..Dio del Tuono.. » sussurra, stanca ma sorridente.
Gli accarezza la guancia sorridendo. Lui la stringe a sè.
«Perdonami sorella, non posso portarti con me in guerra su Asgard in queste condizioni.» Sussurra Thor, per poi affidarla a Jane.
«Tornerò a riprenderla.» Afferma. Poi si avvicina a lei e le dona un caldo ed intenso bacio. «Tornerò anche per te.» Rivela.
Poi si gira verso Coulson, che intanto li ha raggiunti. 
«Potete contare su di me per difendere la Terra.» 
Thor quindi ottiene da Heimdall, che nel frattempo è riuscito a liberarsi dalla morsa congelante, il permesso di ritornare ad Asgard.

Il piano di Loki si rivela essere un altro: non ha mai stretto un allenza con Laufey, in realtà voleva portarlo di fronte al capezzale di Odino per sconfiggerlo davanti la madre Frigga, così che possa stimarlo e affidargli il trono di Asgard in definitiva. 
Così accade, o almeno, Loki riesce a distruggere i Giganti di Ghiaccio da lui stesso portati, e di soccorrere la madre in difficoltà.
Ma in quello stesso istante, sopraggiunge Thor che viene abbracciato da Frigga.
«Loki. Dille la verità. LA VERA VERITA'.» Urla Thor.
Loki rivolge il suo sguardo a Frigga, l'unica persona che le è rimasta da voler amare ancora come fosse la sua vera madre. Frigga capisce tutto e con dolore, lascia cadere le sue lacrime mentre Loki la guarda, anch'esso commosso. Thor si avvicina al fratello ma lui si allontana usando i suoi poteri. Loki colpisce una colonna che rischia di cadere su Frigga. Quest'ultima viene salvata da Khloe, che l'afferra buttandosi su di lei, per poi perdere le ultime forze che le sono rimaste. Le due donne vengono soccorse e protette da Lady Sif, Volstagg, Fandral e Hogun, ancora un pò afflitti dalla precedente lotta.
Loki è sconfitto moralmente, si ritrova contro quella che pensava fosse la sua famiglia ma ciò non distoglie le sue attenzioni dal suo obiettivo:
«Se mi permetti, Thor..» Dice, riprendendosi dal momento prima. «.. vado a distruggere Jotunheim.» 
Lo colpisce, facendolo sbalzare fuori dal palazzo. Poi va al Bifrost dove viene raggiunto da Thor.
I due ingaggiano una forte lotta, il quale Loki minaccia di uccidere Jane Foster e poi di distruggere Jotunheim utilizzando il potere di Bifrost e congelandolo con lo Scrigno, in modo che non possa essere arrestato. Riesce nel suo intento, congelando il Bifrost in azione contro Jotunheim.
«Non puoi fermarlo. il Bifrost crescerà e di Jotunheim resteranno solo brandelli!» Urla Loki.
Loki colpisce Thor.
«Dimmi: perché lo hai fatto?!» Domanda Thor.
«Per dimostrare a mio padre che io sono il figlio degno. Quando si risveglierà io avrò salvato la sua vita, avrò annientato quella razza di mostri e sarò il vero erede al trono!» Dichiara Loki.
«Non puoi sterminare un'intera razza!» Risponde il Dio del Tuono.
« Perché no?! E cos'è questo ritrovato amore per i Giganti di ghiaccio!? Tu avresti voluto trucidarli a mani nude.» Risponde.
«Sono cambiato!»
« Anch'io! Ora combatti con me!» Continua a colpirlo.  «Non ho mai bramato il trono, volevo solo essere tuo pari!!» Dichiara.
«Non combatterò contro di te, fratello!» Risponde Thor.
«Non sono tuo fratello, non lo sono mai stato!» Confessa Loki.
Loki parla della sua vera discendenza. A quel punto, Thor, accecato dalla rabbia, comprende che l'unico modo per fermare il Bifrost è distruggerlo, anche se questo comporta lasciare Jane per sempre. Thor comincia a martellare contro il Bifrost, e anche sotto le urla di Loki che gli parla di Jane, Thor continua la sua impresa. Questo risveglia il Padre degli Dei.
 Alla fine, il Bifrost cede, disperdendo la sua potenza in un enorme esplosione che fa balzare via Thor e Loki. E
 mentre stanno cadendo, vengono afferrati da Odino, e rimangono appesi. Loki tenta di nuovo di spiegare le sue ragioni al padre, il quale, però, non giustifica il piano del figliastro;
Sentendosi tradito e di nuovo incompreso, Loki si lascia perciò cadere nel vuoto cosmico, scomparendo. 
Questo distrugge Thor che, anche se a malincuore, deve dichiarare la guerra conclusa.

Col passare del tempo, su Asgard torna la pace. Thor è ancora afflitto per la perdita sia di Jane che di Loki.
Quest'ultimo ha lasciato un grande vuoto anche nel cuore di Khloe, ancora incredula per la scomparsa e la realtà sul suo essere.
Thor si ritrova a parlare da solo con suo padre che, decide di confessargli la verità su Khloe e la Gemma della Realtà così, dopo avergli raccontato i primi attimi di vita della principessa e l'impresa di Killendör, loro alleato, continua dicendo:
«La Gemma della Realtà ha la capacità di distorcere realtà e cambiare leggi della fisica oltre ogni dove. Khloe non sa controllare questo potere e, soprattutto, non sa di averlo. Dentro di lei risiede solo una piccola parte dell'Aether. Ad oggi, non ha mostrato segni di degenerazione, grazie anche al sigillo che le ho impresso. Un sigillo frangibile solo con il Mjolnir. E so che tu, non glielo rivolgerai mai contro.» 
«Cosa succede se la Gemma esce allo scoperto? » Domanda Thor. 
« Non lo sappiamo.» Confessa Odino. Thor abbassa lo sguardo. « Thor.. prenditi cura di lei.» 
I due si girano e Khloe è lì, insieme a Frigga. Indossa un lungo abito angelico, i capelli raccolti e i suoi accessori preferiti: due grandi occhi azzurri come il cielo. 
«Lo farò finchè sarò in vita, padre.» Rivela.
 «Sarai un Re saggio.» Confessa Odino.
«Non esisterà un Re più saggio di te, o un padre migliore. Io ho molto da apprendere, ora sono consapevole. Un giorno, forse, ti renderò fiero di me.» Dichiara il Dio del Tuono.
«Tu mi hai già reso fiero.» Odino lo guarda con occhi colmi di commozione.
 
 
 
 
 
Laboratori S.H.I.E.L.D.
 
Erik Selvig viene chiamato da Nick Fury, direttore dello S.H.I.E.L.D., che gli mostra il Tesseract.
«Che cos'è?» Dice Erik, riferendosi al Tesseract.
«Energia, dottore. Se riusciamo a trovare il modo di carpirla, forse energia illimitata.» Dichiara Fury.
« Credo valga la pena dargli uno sguardo.» Si sente una voce.
Si mostra Loki, sorridendo invisibile e udito solo da Selvig. In realtà, non si è suicidato davvero e sta ancora progettando la resa della Terra sotto il suo controllo.
«Credo valga la pena dargli uno sguardo.» Ripete Erik Selvig, sotto influsso del Dio dell'Inganno.



 
 

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Capitolo 3
*** New York; ***







THE AVENGERS: KHLOE, FIGLIA DI ODINO.
Capitolo 3; New York



 
Loki non è davvero svanito nel nulla, facendo credere a Thor ed Odino di essere morto; in realtà si trova su un pianeta sconosciuto e sta stringendo un alleanza con un alieno misterioso ed il suo portavoce, chiamato The Other: Loki gli porterà il Tesseract, un antico artefatto in grado di produrre energia illimitata, in cambio di un posto a governo dell'intero Universo. Dunque Loki si precipita sulla Terra accompagnato da soldati e armato di scettro magico, forniti dai suoi superiori.
Il Tesseract è stato recuperato da 
Howard Stark negli anni cinquanta nell'Oceano Atlantico settentrionale, e adesso si trova tra le mani di Nick Fury, in un complesso dove si trovano molti laboratori sperimentali dello S.H.I.E.L.D.
Inaspettatamente il Cubo Cosmico comincia a muoversi, aprendo un varco dimensionale all'interno della sala, dalla quale appare Loki. Il suo volto è carico di energia, sembra ri-nato. Tra le sue mani scorre il potere di un sovrano intento a colmare il vuoto da sempre provato. E' il suo momento, ed il suo momento s'imbatte sul colonello Fury, che intanto stava cercando di portar via il Tesseract. 
Loki punta lo scettro prima sul petto di Erik Selvig e poi sul petto di Clint Barton, prendendo il possesso della loro mente.
«Io sono Loki, da Asgard, e sono ricolmo di gloriosi propositi.» Enuncia il Dio.

«So chi sei: sei il fratello di Thor. E sappi che non abbiamo dispute con il tuo popolo.» Risponde Fury, con apparente calma.
«Una formica e uno stivale hanno dispute?» Domanda furbo Loki.
«Il tuo piano è di calpestarci?!»
«Giungo a voi con la lieta notizia di un mondo reso libero. Libero dalla libertà: la più grande menzogna della vita. Una volta che accetterai questo nel tuo cuore...conoscerai la pace.» Afferma l'asgardiano.
«Parli di pace, ma tu intendi il suo contrario.» Contrabbatte il colonello.
Infine, 
Barton spara a Fury e poi Loki e i suoi uomini se ne vanno col Tesseract. A nulla valgono i tentativi del colonnello Fury e dell'agente Maria Hill di recuperare l'artefatto. Il direttore proclama un allarme di livello 7, essendo poi costretto ad inviare gli agenti Coulson e Romanoff a localizzare un gruppo di persone già note alle cartelle dello S.H.I.E.L.D., con l'intento di creare una squadra d'azione speciale: Il progetto è chiamato Avengers.
Così i due recuperano Steve Rogers, un soldato della 
Seconda guerra mondiale che attraverso un siero possiede capacità fisiche umane potenziate. Poi Tony Stark, un vero genio e miliardario, un ingegnere che costruisce un'armatura high-tech che indossa lui stesso. Ed infine Bruce Banner, un genio scientifico esperto di radiazioni che, dopo una violenta esposizione a radiazioni gamma, quando soggetto a rabbia o eccitazione si trasforma in un mostro incredibilmente grande e forte. Si riuniscono tutti su un enorme Helicarrier, un enorme portaerei dotata di una tecnologia sofisticata in grado di alzarla in volo dall'Oceano e di mimetizzarla rendendola invisibile. 
Loki è stato molto chiaro: vuole impadronirsi della Terra, dunque manderà un esercito per sterminarla.
Intanto, proprio Loki e i suoi soldati privi di ragione, si dirigono a Stoccarda per rubare l'iridio, utile assieme al Tesseract, per aprire il portale comunicante coi Chitauri, l'esercito da cui vuol essere affiancato. Ma li viene intercettato dallo S.H.I.E.L.D. mentre ingocchia un intera folla al suo cospetto. Contento di ciò, Loki non si rende conto dell'arrivo di Capitan America, Steve Roger, che lo scaraventa al suolo.
Circondato dal Quinjet, il Capitano e Iron Man con le armi rivolte verso di lui, Loki si arrende, consegnandosi allo S.H.I.E.L.D.
Porteranno Loki sull'Helicarrier e fino a quando non ci saranno tracce del Tesseract, lui rimarrà imprigionato sotto la custodia di Nick Fury.
Il viaggio sul Quinjet, tuttavia, non prosegue nel migliore dei modi: Romanoff, Roger, Stark e Loki si ritrovano sotto la furia di una tempesta di fulmini e l'unico preoccupato è quest'ultimo.

«Cosa c'è? Paura di un paio di fulmini?» Domanda il capitano, divertito.
« Io non apprezzo quello che ne seguirà.» Risponde seriamente il Dio dell'inganno.
Quei fulmini sono opera di Thor, venuto per riprendersi il fratellastro e portarlo a giudizio su Asgard.
La porta del Quinjet si distrugge e si mostra la figura del Dio asgardiano che, senza dire una parola, afferra il fratello per il colletto e vola via con lui.
Tony Stark si lancia immediatamente per recuperare il suo prigioniero.
Nel frattempo, Thor e Loki stanno discutendo su di un monte non tanto lontano dalla traiettoia del Quinjet.
«Dov'è il Tesseract?» Domanda Thor, irritato.
«Anche tu mi sei mancato.» Risponde, ridendo amaramente.
«Ti avverto che non sono di buon umore!» Thor lo risolleva da Terra, parlando da suo pari.
«Oh, dovresti ringraziarmi. Ora che il Bifrost è andato, quanta energia oscura ha raccolto Padre-Tutto per farti manifestare qui... sulla tua preziosa Terra?» Domanda Loki, ancora ironicamente.
I due si guardano negli occhi, poi il Dio del Tuono gli rivela con dolore:
«Ti credevo morto.»
«Eri in lutto?» Chiede Loki, prendendosi beffa di lui.
«Lo eravamo tutti. Nostro padre...»
«Tuo padre!» Loki si scansa dal fratellastro.  «Ti ha rivelato le mie vere discendenze, vero?» Domanda.
«Ci hanno allevati insieme. Abbiamo giocato insieme, abbiamo combattuto insieme. Non ricordi nulla di questo?» Chiede Thor, continuando a guardare negli occhi quel fratello che credeva morto.
«Ricordo un'ombra. Una vita all'ombra della tua grandezza. Persino all'ombra di Khloe, una semplice principessa la quale il trono non gli appartiene. Ricordo che tu mi hai scaraventato nell'abisso, TUTTI VOI. Io che ero e dovrei essere re!» Rivela Loki.
«E ti prendi il mondo che amo come ricompensa per una tua visionaria inferiorità? No, la Terra è sotto la mia protezione, Loki.» Afferma il Dio asgardiano.
«Ammetto che stai compiendo un lavoro egregio. Gli umani si uccidono tra loro in massa mentre tu ti agiti pigramente! Io intendo governarli per una giusta causa.» Enuncia.
«Ti ritieni superiore a loro? Ti sfugge il vero significato del governare, fratello. Un trono non è adatto a te.» 
«Io ho visto mondi che tu nemmeno conosci! Sono cresciuto, figlio di Odino, nel mio esilio. Ho visto il vero potere del Tesseract e quando lo esercito... » Confessa il Dio dell'inganno.
« Chi ti ha mostrato questo potere? Chi controlla il mancato re?!» Domanda, furibondo, Thor.
«IO SONO UN RE!!!» Urla Loki, perdendo la pazienza.
«NON QUI!! Devi rinunciare al Tesseract! Devi rinunciare a questo delirio venefico! E tornartene a casa con me e Khloe.» Risponde Thor.
Loki sgrana lo sguardo, quasi commosso.
« ...Lei è qui? » Domanda, riferendosi a Khloe. Thor lo guarda con dolore, e dopo un breve momento di silenzio, Loki ritorna a parlare del Tesseract: 
«Non è qui con me! Serve il cubo per riportarmi a casa. Ma l'ho spedito lontano e non so dov'è.»
Thor, ormai sdegnato, si rivolge ancora a Loki:
« Ascoltami bene, fratello...»
S'intromette Iron Man, che colpisce violentemente Thor, scaraventandolo via. Lasciando Loki lì sul monte con le mani incatenate.
«Non mi toccare un'altra volta.» Enuncia Thor, sollevandosi da Terra.
«E tu non prendere le mie cose.» L'elmo meccanico di Tony si ritira, mostrando il suo vero volto.
«Non hai idea di che cosa stai affrontando...» 
«Uh, Shakespeare in estiva? Vostra madre sa che indossate le sue vesti?» Dice Tony, prendendosi gioco di Thor.
«Questa faccenda non ti riguarda, Uomo di Metallo. Loki affronterà la giustizia asgardiana!» Afferma il Dio asgardiano.
«Se ci dice dove si trova il Tesseract e ce lo riconsegna, è tutto tuo. Fino ad allora, togliti di mezzo.» Stark si rimette l'elmo per combattere il nemico.
I due ingaggiano una lotta dove, fra i due, sembra Thor il più forte, anche se i suoi 
fulmini non fanno altro che alimentare Iron Man.
Non è sceso sulla Terra da solo: ha portato Khloe con sè. La dea si lancia al centro della lotta colpendo Iron Man con la sua spada.
I suoi lunghi capelli biondi e fluenti. La sua veste per la lotta e la sua ira. La sua frustrazione si riversa su Iron Man.
«Cosa abbiamo qui? La compagna d'avventure?» Domanda ironico Stark.
«Taci, uomo di latta.» Risponde Khloe.
«Di latta? Con quello che mi è costata l'armatura? » 
Khloe sovraccarica la sua spada con i fulmini del fratello e li scaraventa verso Tony. Tuttavia, nessun fulmine riesce a sfiorare l'ingegnere, che si trova protetto da Capitan America ed il suo scudo, giunto per battere la tregua.
Non appena Khloe termina, Steve Roger si solleva, spostando il suo sguardo sulla dea agguerrita. I due si fissano profondamente. Mentre da parte di Khloe c'è solo l'intento di combattere per la custodia di Loki, dall'altra parte Roger la sta ammirando con incanto e stupore: non ha mai visto una dea asgardiana, nè tanto meno una creatura così affascinante.
I due asgardiani si fanno convincere a collaborare con lo S.H.I.E.L.D. così che possano tornare su Asgard con Loki salvando il pianeta tanto amato da Thor.

Tornati sull'Helicarrier, si respira un clima di tensione e le incomprensioni non tardano ad arrivare: La presenza di Hulk rende inoltre tutti un po' irrequieti, ma il dottor Banner sembra aver sviluppato un notevole autocontrollo sulla rabbia che in lui scatena la trasformazione nel mostro. Si siedono per riflettere sulle reali intenzioni di Loki.
«Quando arrivai sulla Terra la rabbia di Loki mi rincorse e il vostro popolo ne pagò il prezzo... ora di nuovo. In gioventù io adulavo la guerra.
» Annuncia Thor, sconsolato.
«La guerra non è ancora cominciata. Riuscirai a convincere Loki a dirci dove si trova il Tesseract?» Domanda Fury.
«Questo non lo so. La mente di Loki ormai è smarrita, non è solo il potere che desidera, vuole vendetta... su di me. La sua brama non sparirebbe neanche di fronte al dolore.» Enuncia Thor.
«Questo lo pensano in molti... finché il dolore non comincia.» Rivela il colonnello.
«Cosa mi stai chiedendo di fare?» Domanda Thor, cercando di capire.
«Ti sto chiedendo cosa tu sei disposto a fare!» Risponde Fury.
«Loki è un prigioniero, basta questo. Non farò del male a mio fratello.» Afferma il Dio asgardiano.
«Loki è un prigioniero, esatto. Allora perché ho la sensazione che l'unico che desideri trovarsi su questa nave sia lui!?» Domanda Nick.
«Perché Loki si è lasciato arrestare? Da qui non può guidare eserciti.» Afferma Steve Rogers.
 
Mentre il gruppo discute, Romanoff richiama le loro attenzioni sullo schermo che mostra la stanza dove Loki è prigioniero, ovvero dentro una gabbia costruita a misura di Hulk e per Hulk. La telecamera riprende Khloe, di fronte la gabbia, lì per parlare finalmente con Loki.
Sono poche le persone che possono prendermi alle spalle.» Rivela Loki.
Quando si gira e scopre che in realtà, lì di fronte, si trova Khloe, ha un sospiro trattenuto. Le mani si irrigidiscono. Lo sguardo si raffredda. Lui la teme, non fisicamente. E' la sua parte debole, il suo punto debole. Un punto intoccabile. 
«Ma immaginavi che sarei venuta.» Risponde freddamente Khloe, non sapendo che Loki in realtà sia molto sorpreso.
Poi riprende la sua parte da cattivo, rispondendo alla dea:
«Dopo. Dopo tutte le torture che Fury avesse escogitato... Saresti sembrata un'amica, una carezza. E io avrei collaborato.»
«Dimmi cosa hai fatto all'agente Barton e ad Erik.» Ordina Khloe.
«Direi che ho ampliato la loro mente.» Risponde lui.
Risale un momento di silenzio. Khloe cerca le parole, Loki cerca di non perdersi un centimetro di quella bellezza asgardiana che, deve ammetterlo, gli è mancata ammirare.
« E quando avrai vinto... quando sarai il re dei re... che fine farà la tua di mente?» Domanda la dea.
Loki ha un presentimento. Un leggero flash di quel che sarà. La scruta, la studia, analizza ed impara a conoscere cose di sua sorella, una Khloe nuova. Rancorosa, delusa, dolente, insoddisfatta. Ma c'è un punto, c'è  una luce in lei. Un brillante che la colpisce: lei sta provando qualcosa. I suoi pensieri si stanno dedicando a qualcuno. E quel qualcuno, non è Loki, come lui desidera.

«E' amore, il tuo, Khloe? » Domanda, sconfitto.
«Di cosa stai parlando? » Chiede, confusa.
«Ho visto come vi siete guardati tu e quel Capitano.» Rivela Loki, trasformando il suo tono di voce.
«Erano sguardi ostili. Il mio cuore batte solo per Asgard.» Risponde lei.
Loki abbassa lo sguardo, sorridendo sconfitto.
«L'amore per la patria.. un pò come lui.» Borbotta. Khloe richiama la sua attenzione.
«Loki smettila. Tutto questo non ha senso. Non sei tu. Smettiamola e torna a casa con noi.» Sussurra contro il vetro, a poco spazio da Loki.
Lui le ricambia lo sguardo. Poi domanda, rivelando un argomento che in questi ultimi tempi lo ha tormentato.
«Non siamo fratelli. Nè di madre, nè di padre. Non abbiamo stesso sangue che scorre nelle nostre vene. Allora dimmi, Khloe, adesso cosa ti trattiene dall'essere mia
Khloe si allontana atterrita. Un pò incredula. Spera di aver sentito male.
«N-non importa il sangue. Ci hanno allevato come fratelli. Sarai sempre questo per me, Loki.» Risponde Khloe, ancora confusa e spaventata.
Loki sbatte il pugno sul vetro che li separa, preso dalla collera.
«Allora rispondi a questa domanda: che farai se promettessi di risparmiarlo!?» Riferendosi a Steve Rogers.
«Loki, il mio cuore..» 
«..batte solo per Asgard. Ho capito. Ho capito questa tua menzogna.» Loki la interrompe, ormai spazientito. Poi comincia a ridere. Una risata maniacale che lo rende un folle, agli occhi di Khloe. Loki ha ormai perso la ragione. E continua dicendo, tornando serio: «Io non vi toccherò.. » Batte di nuovo il pugno sul vetro. « ..non finché i Chitauri non vi avranno ucciso. Lentamente, interiormente, con tutti i modi che io so che voi temete. E quando Odino verrà per prendersi i vostri corpi senza vita, io ucciderò lui! È questo il mio patto, viscida traditrice! » Urla Loki.
«Sei un mostro.» Afferma Khloe, atterrita.
«Oh, no! Voi... avete portato il mostro.» Risponde divertito.
Khloe rimane in silenzio. Poi si gira, asciugandosi le lacrime.
«Allora, Banner! È questo il tuo piano?!» Domanda.
«Cosa?» Loki è senza parole. Khloe l'ha scoperto solo scatenando la sua ira.
«Loki ha intenzione di scatenare Hulk. Tenete Banner in laboratorio. Sto arrivando. Chiamate anche Thor. » La dea attiva il microfono avvisando gli agenti. 
Qualche istante prima aveva ricevuto delle indicazioni da Natasha per mettere al sacco Loki. E dopo aver studiato come funziona quel macchinario chiamato microfono, Khloe è passata all'opera.
«Grazie... per la tua collaborazione.» Enuncia Khloe, sorridendo.
«Tu.. mi hai tradito..» Loki la guarda amareggiato. 
Nel corso della sua vita, Khloe è sempre stata accanto a Loki, come esso desidera. Adesso lui si sente solo ed i suoi veri sentimenti sono così fragili davanti quella dea che l'ha sempre trattato come il cuore voleva. Adesso Loki quella donna, quella cura, quel sedativo chiamato Khloe, la vuole al suo fianco. Vuole Khloe a calmarlo durante le sue turbolenze mentali. Vuole soltanto lei. Khloe va via, ma non senza aver cercato di guardare dentro gli occhi di Loki per trovare quel fratello perduto.
Nel frattempo, si scoprono le reali intenzioni dello S.H.I.E.L.D.: prototipi e progetti di armi di distruzione di massa. Nick Fury rivela al gruppo che da quando è stata scoperta l'esistenza di altri mondi, dalla prima venuta di Thor, lo S.H.I.E.L.D. ha iniziato ad utilizzare il Tesseract per attuare un serio e pesante potenziamento militare, allo scopo di farsi trovare pronti ed evoluti in un possibile scontro con civiltà sconosciute. 
Il gruppo di supereroi, non entusiasti di ciò, discutono e mettono in ballo ogni faccenda.

Durante questo momento di distrazione, Clint Barton ed altri agenti che hanno subito l'incantesimo di Loki assaltano l'Helicarrier per liberare il dio dalla sua prigione.

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Capitolo 4
*** Questioni familiari; ***


 





THE AVENGERS: KHLOE, FIGLIA DI ODINO.
Capitolo 3; Questioni familiari



 
Khloe abbandona la postazione di Loki, in lacrime. 
Dopo tutto questo tempo, la persona che ha sempre visto come fratello, si dichiara per lei. Sicuramente, in preda alla follia che sta vivendo. Quella mente contorta gli sta sfocando la vista e lo sta mettendo contro tutti e tutto. Il Loki che conosce Khloe non è così. Mentre quest'ultima corre verso la sala di controllo, dove ci sono gli altri, incontra il Capitano. I due si guardano. Ma prima che lui possa dire una parola, scorge con la coda dell'occhio un veivolo non distante da loro, un veivolo che mira proprio verso l'Helicarrier. Con un balzo, Rogers si butta su Khloe, salvandola dall'esplosione.

Presi dal soprassalto, e con il corpo del Capitano completamente sopra il suo, Khloe borbotta:
«Quello che ha detto mio fratello non è vero.» Scuotendo la testa velocemente, imbarazzata.
«Lo so, lo so» Risponde Steve, anch'esso imbarazzato.
Gli agenti di Loki irrompono nell'Helicarrier tramite varie esplosioni che colpiscono gli eroi nel bel mezzo della loro discussione riguardo il reale scopo sull'utilizzo del Tesseract. 
Gli avengers si armano delle loro armi e delle loro armature, combattento i nemici. 
Rogers si unisce a Stark, tentando insieme di far ripartire i motori dell'Helicarrer, distrutti dai soldati di Loki. Khloe raggiunge proprio il fratello, ma la scena che segue è semplicemente Loki dentro la prigione, seduto con un volto compiaciuto. Insieme a lei c'è l'agente Coulson.
«Non ti farò uscire da lì.» Enuncia Khloe, sfidandolo con lo sguardo. 
«Khloe, ricordami il potere di tuo fratello..» Sussurra Coulson.
Improvvisamente dal suo petto esce la punta dello scettro di Loki. 
«L'illusione.» Manifesta il Dio dell'Inganno.
Il suo sguardo assassino osserva Khloe. Quello è il vero Loki. Quello dentro la cella era solo un'illusione.
Il fratellastro le tira un calcio sulle ginocchia, facendola inginocchiare al suolo. Poi le afferra i capelli e le punta la testa verso la prigione dov'era rinchiuso.
L'illusione di Loki seduto dentro la cella si trasforma in realtà ovvero Thor catturato al posto suo.
«Sorpresa!» Dice compiaciuto Loki.

«Lascialo andare!! Prendi me!!» Urla Khloe, distrutta.
Thor prende a pugni il vetro, tentando di frantumarlo in tutti i modi.
«Oh! Prenderò sicuramente te. E si, lascerò andare anche lui..» Loki si avvicina verso il computer, mettendo il dito sul bottone che aziona la caduta della cella verso il vuoto sottostante. «Dì addio al tuo fratello, Khloe.» Enuncia l'asgardiano, soddisfatto.
Loki lo lascia cadere nel vuoto. Khloe si solleva di scatto tentando di lanciarsi dietro il fratello ma Loki chiude lo sportello, lasciando Khloe sopra.
La dea sbatte ripetutamente i pugni sullo sportello. Poi si alza di scatto mirando verso Loki.
«Non dovevi farlo.» Enuncia.
«La piccola dea perso il suo fratellino. Davvero, cosa sei senza di lui? » Domanda, con tono disgustato.
Khloe si scaglia su di lui, cercandolo di prenderlo a pugni da ogni direzione. Riesce ad atterrare Loki, ma proprio mentre sta per concludere, dietro di lei un soldato le fa perdere i sensi.
Mentre Loki riesce a scappare con lo scettro e la sorella in ostaggio, Hulk ha perso il controllo tenendo occupata la Vedova Nera. Quest'ultima, in una lotta contro Clint Barton, riesce a farlo rinvenire. Pultroppo Hulk, precipita dalla base volante mentre tenta di distruggere un cacciabombardiere che lo aveva attaccato.

La morte dell'agente Coulson, la dispersione di due eroi e la cattura di Khloe, crea coesione tra gli eroi e dà loro una giusta motivazione per combattere insieme il nemico comune.
«Ascoltate, io credo che Loki abbia bisogno di un level up di stima personale.Ma sa che deve eliminarci per vincere, giusto? È questo che lui vuole: vuole sconfiggerci e vuole esser visto mentre lo fa... vuole un pubblico!» Enuncia Tony.
«Come ha fatto a Stoccarda!»  Risponde Rogers.
«Sì, era la prova generale e questa... questa è la prima e Loki è una diva a tutti gli effetti: vuole fiori, vuole parate, vuole un monumento costruito in cielo col suo nome sopra... figlio di puttana!» Dice Tony, capendo che Loki mira alla sua Stark Tower.

Intanto, proprio sulla Stark Tower, Loki ha fatto incatenare le mani di Khloe ed incaricato il Dottor. Selvig di aprire il portale ai Chitauri con il Tesseract.
Loki accascia verso Khloe, che ricambia lo sguardo.
«Come sta la piccola di casa?» Domanda ironico Loki.

«Loki, lascia perdere questo piano folle ed io verrò con te. Faremo tutto quello che vuoi. Ma lasciali vivere..» Supplica Khloe.
Loki le carezza la guancia, quasi tentato.
«Prima voglio farti vedere il potere magico del mondo che ci spetta.» Dice, entusiasto.
Khloe lo richiama ma lui continua dicendo:
«NO! Io lo so a che gioco stai giocando! Chi mi dice che Thor o l'esercito del vostro paparino non distruggerano ogni pianeta esistente per ritrovarti? » Dice, quasi furioso.
Lei scuote la testa, ormai esausta. Prima che Loki possa rispondere, Stark li coglie di sorpresa.
«Non volevo immetermi nelle vostre questioni familiari.» Enuncia.
«Ti prego, dimmi che farai appello alla mia umanità.» Dice Loki.
«Ah, in realtà intendo minacciarti! » Risponde Stark.
«I Chitauri stanno arrivando, nulla può cambiare. Cosa dovrei temere?» Domanda divertito Loki.
« I Vendicatori... ci facciamo chiamare così: una specie di squadra. "Gli eroi più forti della Terra" o roba simile.»
« Sì, li ho conosciuti.» Risponde il dio.
«Già! Ci mettiamo un po' a riscaldarci, questo te lo concedo. Ma facciamo la conta dei presenti: Tuo fratello, il semidio ; un supersoldato.. » 
Loki ringhia infastidito nel sentirli nominare. «..una leggenda vivente che vive nella leggenda; un uomo con grossi problemi nel gestire la propria rabbia; un paio di assassini provetti e tu, bellimbusto, sei riuscito a far incazzare tutti quanti!» Rivela Stark. Poi lancia un rapido sguardo a Khloe. «Credo proprio che anche lei sia incazzata.»
«Era questo il piano.» 
«Non è un granché. Quando verranno, e lo faranno, verranno per te.»
«Ho un esercito.» Confessa Loki.
«Noi un Hulk!» Enuncia Stark.
«Non importa! Vi piegherete tutti al mio cospetto ugualmente!! » Afferando per il collo Stark.  
«J.A.R.V.I.S. AVVIA!! » Urla Tony.
Loki lancia Stark dalla finestra. Poi, afferrando Khloe per un piede, trascina verso la finestra anche lei. 
«Se non posso averti io, non ti avrà nessuno.» Loki lascia cadere anche lei e poi si allontana, anche se la sua mente è rivolta verso Khloe. Quando avrebbe voluto averla dalla sua parte. Tuttavia, Khloe non muore: viene salvata da Tony Stark, diventato Iron Man grazie a J.A.R.V.I.S. che è riuscito in tempo a rivestirlo della sua armatura.

 Intanto il portale spaziale generato dal Tesseract si apre in cielo ed escono i Chitauri, che assalgono l'isola di Manhattan. Iron Man e Khloe ne uccidono il più possibile, tuttavia due soli supereroi non bastano. In città arrivano uno ad uno tutti i supereroi del progetto Vendicatori, compreso Banner, che rivela di riuscire a controllare la sua trasformazione e a riconoscere gli eroi alleati. 
«Ascoltatemi. Finché non chiuderemo il portale, faremo contenimento. Barton, ti voglio sul tetto. Occhi su tutto, schemi e azioni isolate. Stark, a te il perimetro. Ogni cosa oltrepassi i tre isolati, la incenerisci o la rimandi indietro.
Thor, bisogna restringere quel portale. Rallentali. Hai i fulmini, brucia quei bastardi. Io, Natasha e Khloe rimarremo qui a combattere, mentre Hulk? SPACCA!» Enuncia il Capitano.
Benché i Vendicatori stiano avendo la meglio sugli invasori Chitauri, finché il portale spaziale rimarrà aperto i rinforzi 
alieni continueranno ad affluire.
Hulk raggiunge Loki e, nonostante gli altezzosi proclami dell'asgardiano, lo sconfigge con surreale facilità.

Il dottor Selvig, intanto, si è ripreso dall'incantesimo di Loki e lavora alla chiusura del portale con Natasha Romanoff. Ma nel frattempo, il consiglio ha deciso di inviare un missile nucleare per distruggere i nemici insieme alla popolazione residente: Iron Man, in un atto di estremo sacrificio, usa tutte le forze per deviare il missile verso il portale e lo attraversa, colpendo la nave madre dei Chitauri. Stark si trova nello spazio e sviene non riuscendo a respirare, ma fortunatamente spinto dall'onda d'urto dell'esplosione, oltrepassa nuovamente il portale prima che si chiuda definitivamente, tornando così sulla Terra. Nel precipitare, viene salvato da Hulk. Intanto tutti i Chitauri sulla Terra muoiono in seguito all'esplosione della nave madre. 

Gli avengers si rincontrano per salutare gli asgardiani. Ma poco prima di andare:
«Non capisco come tu abbia fatto a lasciare la Terra dopo Jane.» Enuncia Khloe, parlando con Thor, guardando Rogers.
Thor inizialmente sorride poi, dopo aver intuito le intezioni della sorella, volge uno sguardo confuso. Khloe sospira, abbassando lo sguardo.
Il fratello la scruta mentre lei vorrebbe solo rimanere ancora un pò.

«Ti concedo qualche giorno. Parlo io con nostro Padre.» Enuncia Thor. Khloe sorride, felice come non mai. Mentre Loki si dimena e cerca di parlare sotto la benda che compre la sua bocca. Lui non è molto contento di questa cosa. La dea sta per allontanarsi.

Natasha, che intanto ha capito, annuisce a Thor confermandogli di potersi fidare. 
«Bada sorella! Se succede qualcosa, verrò a prenderti personalmente e riportarti su Asgard.» Enuncia il Dio del Tuono, per poi sparire su per il Bifrost insieme a Loki, sempre più contrariato.
In questi giorni, Khloe vivrà insieme a Natasha. Come andrà?
 

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Capitolo 5
*** Khloe e Steve; ***







THE AVENGERS: KHLOE, FIGLIA DI ODINO.
Capitolo 4; Khloe e Steve

 


Khloe è rimasta sulla Terra per un mese.
Il suo intento era quello di rimanere il più possibile con il soldato Steve, ma ogni loro appuntamento è sempre saltato a causa di qualche missione speciale che i due hanno, per lo meno, affrontato insieme. Però una sera, il capitano riesce a portare a cena fuori Khloe.
Riesce a trovare un ristorante dallo stile del lontano 1940, quello che gli appartiene. Uno di quei ristoranti che tiene fede al tema del tempo che fu.
Con non molta sorpresa, i due trovano il locale tappezzato da poster con la figura del Capitan America tanto amato negli anni Quaranta.
«Eri tu il Dio in quei tempi.» Enuncia Khloe, dopo essersi seduta. Steve lascia trapelare un sorriso.
«Oh no, esiste un Dio soltanto, e sono certo che non si veste in quel modo!» Dice, indicando il poster d'illustrazione di Capitan America in divisa.
Khloe accavalla le gambe, tiene lo sguardo fisso su Steve. Stasera indossa un attillato abito nero, che non lascia molta fantasia sulle forme del suo corpo.
Tutto sotto consiglio della Romanoff.
La cena tuttavia prosegue bene, nessuno ha chiamato. Nè sulla Terra nè su Asgard. I due camminano per le strade di una Washington D.C. illuminata dalla luce tenue dei lampioni e da un'immensa luna piena.
«Ti confesserò: ho vissuto questa serata con il timore che ci chiamassero da qualche parte. Da qualsiasi parte dell'universo.» Enuncia Steve, avvicinandosi a Khloe.
Le sfiora il braccio e le guarda il corpo, fino ad incrociare lo sguardo dell'asgardiana.
«Ho visto un film ieri sera.. insieme a Natasha.»
 Rivela Khloe, ingenuamente.
Roger sorride, è intenerito da quello sguardo innocente.
«A fine serata, dopo la cena, l'uomo e la donna si sono scambiati un bacio d'amore...» Sussurra Khloe.
Steve è incantato da così tanta dolcezza e delicatezza: in questo momento, quella Dea è la creatura più lieve che il capitano abbia mai incontrato. 
Sta per baciarla, le accarezza il volto, socchiude gli occhi. Khloe si avvicina alle labbra di Steve e poi borbotta innocentemente:
«E poi hanno coinvolto i loro corpi in un accoppiamento nel letto di lui.» 
Rogers scoppia in una risata intensa, piena di imbarazzo. Inizialmente la Dea è confusa, poi comincia a ridere con lui.
Lui le mette il braccio intorno al collo e riprende a camminare, ancora imbarazzato.
«E' ancora presto.» Enuncia il Capitano, non proprio convinto di sè.

Tuttavia, Khloe e Steve finiscono a letto quella sera. Coinvolgendo non solo i loro corpi, ma anche le loro emozioni. E' la prima volta per entrambi. Una Dea ed un super-soldato. La voglia di scoprirsi, la dolcezza della prima volta, la protezione del capitano verso quella principessa, le loro labbra insieme, i loro corpi appiccicati, tutto in una sola lunga notte. Alla fine del rapporto, Khloe crolla addormentandosi tra le braccia di Steve che, osservandola, si chiede come sia riuscito ad avere quella dolce ed attraente Dea tra le sue braccia. Lei è la figlia di Odino. Come può mantenere questo suo sentimento d'amore con una dea immortale, lui semplice umano? Le accarezza i capelli. Mentre le accarezza i capelli, però, si rende conto che tutte le volte che la sua mano tocca la sua testa, si nota una 
scintillante scia rossa. Non è dolorosa, anzi è quasi incantevole. Steve rimane ad osservare quella scia per un pò, senza chiedersi il perchè, sa che Khloe è pur sempre una dea mistica, così si addormenta anche lui, abbracciato a lei.
Ciò nonostante, nè Khloe nè Steve sanno la verità. Passano tre settimane e la storia dei due prosegue piano e felice. I due, dopo aver consumato la loro prima volta, si stanno dedicando alla rispettiva conoscenza, non trascurando i doveri da componenti dello S.H.I.E.L.D. 
Eppure, da qualche giorno, Khloe avverte che qualcosa dentro di lei sta cambiando. Dei fasci di luce rossa, a volte, si presentano attorno a lei, scatenando anomalie. 
E su Asgard, Killend
ör avvisa il Padre degli Dei, che la Gemma sta per sbloccarsi. Occore avvisare Khloe dell'immane che arriverà e, soprattutto, rinchiuderla prima che distrugga un intero pianeta. Anche se dentro di lei risiede solo una piccola parte della Gemma, la Gemma della Realtà è considerata una tra le più potenti in quanto capace di infrangere ogni legge fisica e scambiare, ad esempio, la materia di un pianeta con quella dell'acqua o delle bolle di sapone, uccidendo l'umanità che vi vive. Odino, allarmato, manda Heimdall a recuperare Khloe sulla Terra, e riportarla su Asgard così che possano controllarla i Guardiani di Lunakrõs.

Khloe sta dormendo da Natasha, Steve è in missione quella notte.
La Dea si sveglia di sopprassalto. Si trova all'interno del Bifrost. Di fronte a lei, si trova la figura di Heimdall.
In realtà, quest'ultimo ha l'abilità di vista ed udito soprannaturali, ed è in grado di trasmettere i suoi poteri a qualcuno per fargli vedere o sentire ciò che lui vuole.

«Khloe, devi venire su Asgard immediatamente, Odino deve parlarti di una cosa.» Enuncia Heimdall.
La Dea si risveglia sulla Terra, ancora a casa della Romanoff.
Si alza di scatto ma cade al suolo. Sente le sue ossa pesanti e le sue articolazioni bruciare.
Confusa, continua a trascinarsi verso la finestra, così che Heimdall possa lasciarle il portale senza distruggere il tetto della casa di Natasha, che intanto si sta svegliando. Sentendo dei rumori dentro la stanza di Khloe, afferra la sua pistola e si avvia di scatto verso la stanza. 

« Che succede?» Domanda Natasha, da dietro la porta. «Khloe, tutto bene?»
Khloe apre la finestra, distruggendola senza volontà. L'agente Romanoff interviene, buttando giù la porta. Vede Khloe in piedi, davanti quello che rimane della finestra, con le spalle rivolte contro di lei.
Si guarda le mani. Le sue vene sono completamente rosse, il suo cuore batte a mille.
Natasha cerca di avvicinarsi a lei, ma Khloe non sembra la stessa adesso.
Si gira e mostra un volto dolorante.
«Khloe, che ti sta succedendo?» Domanda, l'agente preoccupata. Si avvicina ancora di più.
«Devo tornare su Asgard. Avvisa Steve.» Riesce a dire Khloe.
Natasha cerca di avvicinarsi ancora, ma la Dea si lascia cadere giù dalla finestra, sotto lo sguardo sconcertato dell'agente.
Heimdall lascia il portale, portandola principessa di Asgard.
Natasha scorge lo sguardo verso il giardino, completamente segnato dal Bifrost.
«Quando inventeranno dei mezzi meno distruttivi?» Dice, sospirando.

Khloe viene sbalzata al suolo, è completamente avvolta dai fasci di luce rossa. Killendör si avvicina a lei, cercando di sedare la Gemma con un nuovo sigillo. 
Ma non appena fa il primo passo, si rende conto di una cosa. Si china verso di lei.
«Il sigillo non è rotto.» Enuncia, notanto che il ciontolo è intanto, anche se dondola in preda ai poteri che vogliono fuori uscire.
Odino e Thor volgono uno sguardo confuso. Il guardiano di Lunakrõs osserva in silenzio, poi passa una mano sopra Khloe, ancora sofferente. Si ferma sull'addome.
«Parla Killendör, cosa ha annullato la quiete dentro di lei?» Domanda Thor, spazientito.
Killendör si gira, piacevolmente sorpreso.
«Un bambino.» Dichiara.
Thor e Odino rimangono sconcertati. Solo Thor riesce a prendere parola.
«Khloe aspetta un bambino? Da chi!?» Domanda.
«Un super-uomo.» Risponde.
Thor ha solo un nome: Steve. 
Deglutisce, infastidito. Odino più infastidito di lui.
«Odino sapevi che tra le possibili cause dello sblocco della Gemma c'era la maternità. E sapevi che avresti dovuto avvisarla in tempo. Lei non era cosciente, pensava di star facendo una cosa normale.» Risponde Killendõr.
«La sua castità appartiene alla nostra famiglia. Prima di potersi cedere un tale, specialmente essere umano, il consenso deve passare dai noi, dopo che l'uomo avrà chiesto a me la sua mano. Questo lei lo sapeva, ma si è fatta prendere da inutili comportamenti da umani.» Dichiara Odino, furioso. Poi continua dicendo:
« Portatela su Lunakrös, prendete il bambino e adottatelo come vostro. Khloe non deve vederlo. Ordina alle guardie di Lunakros.
Killendõr, re di quel pianeta, si oppone.
«Non puoi riempirla di bugie ancora. E non puoi toglierle questo bambino.»
Dalla nascita del pianeta, alcuni asgardiani, preparano i loro figli maschi alla "Rigenerazione": li mandano da piccoli per qualche ora asgardiana e ritrovano un uomo diventato soldato, divenendo orgoglio del capo famiglia. Molto spesso, le donne, sono in disaccordo su questo con gli uomini, perchè in quanto madre, vorrebbero viversi i loro figli giorno per giorno e non ritrovare degli "sconosciuti".
 
Odino è irremovibile, pretende che Killendõr prenda Khloe sotto sua custodia, la separi dal bambino e la rispedisca da lui per il giudizio asgardiano.
Thor riprende lucidità per un attimo.
«Padre, è pur sempre Khloe. Non possiamo farle questo. Merita tempo e spiegazioni.» 
L'urlo di Odino rimbomba. Thor tace.
Killendõr si avvicina a Khloe ma prima che possa toccarla, una spada gli viene puntata alla gola.
«Toccala e verrà versato il tuo sangue.»
E' Frigga, madre di Thor e Khloe. Completamente in disaccordo con il volere del marito.
«Tu non porterai mia figlia su Lunakrõs. Nè la separerai da quella creatura. Parola mia.» Enuncia Frigga, sfidando Odino con uno sguardo truce.
Quest'ultimo va via, furioso e turbolento.
Frigga si china verso Khloe.
«Com'è possibile che sia ancora viva? La Gemma si è sbloccata improvvisamente, cosa la tiene in vita?» Domanda Frigga.
«Il bambino. Il bambino la sta salvando.» Enuncia Killendör. Frigga si commuove poi, insieme a Thor, porta Khloe dai Maestri della Cura asgardiani, che si prenderanno cura di lei.

Non appena Khloe si risveglia, trova al suo fianco Odino, che la guarda commosso.

«Padre..» sossurra, ancora dolorante.
«Mi dispiace, piccola mia..» Enuncia Odino, in lacrime. «Ti ho fatto del male.»
Khloe lo guarda confuso, così Odino comincia a raccontare tutta la storia di Khloe e della Gemma dentro di lei.
Nonostante le dichiarazioni del Padre, Khloe non si scompone. Rimane impassibile.
«Ho parte di una delle sei Gemme dell'Infinito dentro di me?» Domanda, ancora un pò interdetta.
Odino annuisce. Khloe poggia una mano sulla sua.
«L'avete fatto per salvarmi e per proteggermi. Non posso che ringraziarvi. » Enuncia. Odino la guarda, sorpreso. «Vi prometto che riuscirò a controllare questo potere. » Continua.
Odino la osserva, poi decide: dirà anche la verità attuale.
Dichiara alla figlia della scoperta del bambino che essa ha avuto con l'umano Steve Rogers. Per questo è rimasta chiusa in quella stanza, e ve ne rimarrà fino a nuovo ordine di Odino, poichè è ancora convinto che sua figlia debba pagare per aver disobbedito. Odino lascia la Dea da sola, non volendo assistere alla sua reazione.
Khloe rimane bloccata. Segnata da quella dichiarazione. Un bambino dentro di lei, che l'ha salvata e sbloccata dall Gemma, il figlio di Steve Rogers.
Scoppia in una crisi nervosa, lasciandosi andare ad un pianto disperato.

Qualche giorno più tardi, dopo essere stata esiliata in quella stanza, Khloe viene portata dalle guardie verso il Salone Reale. Dinanzi a lei ci sono Odino e Frigga.
 Frigga è in lacrime, con l'impossibilità di scomporsi, mentre Odino volge uno sguardo gelido.
La principessa ha lo sguardo in basso.
«Ho provato a rimanere in silenzio ed immobile dinanzi questa spiacevole situazione.» Enuncia Odino. «Ma non riesco ad accettare. Così abbiamo concordato con la Regina la giusta punizione.» 
Khloe solleva lo sguardo, angosciata.
«Khloe, figlia di Odino, hai tradito esplicitamente il comando del tuo Re. Attraverso la tua avventatezza e la tua ingenuità hai esposto la tua illibatezza senza il nostro consenso.» 
Khloe interrompe il Padre.
«TU MI HAI MENTITO SULLA MIA VERA NATURA!» Urla Khloe, disperata.
Odino urla più forte di lei, facendola tacere. Lei si accascia al suolo.
«Tuttavia, non ti esilierò come ho fatto con Thor. Ma ti priverò per sempre di vedere Midgard e quell'uomo.» Enuncia. Khloe scoppia in lacrime, scuotendo la testa con dolore. «Passerai la tua gestazione dentro una cella, la cella di Loki. Verrai curata dai Maestri della Cura. Ma non avrai notizie di me fino alla nascita della creatura.»
Khloe perde la forza di rispondere. Rimane impassibile. Troppo dolore per lei.
Viene portata via. Non ci può credere. Aspetta un bambino dall'uomo che le ha fatto capire per la prima volta cos'è l'amore, in più di mille anni di vita. I suoi genitori gli hanno voltato le spalle per delle regole asgardiane. Non ha notizie di Thor. Sta per essere messa in una cella, come una criminale, a pari del fratellastro Loki, un assassino.
Si trova di fronte la cella.
Lui la guarda, con disprezzo, delusione e rabbia. Lui non aspettava altro che lei che, in tutto questo tempo, non ha fatto altro che visitare quel pianeta solo per quel soldato che Loki tanto odia. Lei lo guarda ed ha paura. 
I due rimangono soli ma Loki le sta il più lontano possibile, non le vuole parlare. Lei volge il suo sguardo fuori, accarezza il ventre ed aspetta. Aspetta suo fratello Thor. Aspetta e si aspetta che suo fratello possa aiutarla con Steve, perchè questo è il suo unico pensiero.

Intanto, proprio Steve Rogers..

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Capitolo 6
*** Il piano di Loki; ***







THE AVENGERS: KHLOE, FIGLIA DI ODINO.
Capitolo 5; Il piano di Loki


 
Dopo aver visto Khloe sparire dentro il Bifrost, con un aria presso che anomala, Natasha corre verso la base segreta dello S.H.I.E.L.D. dove Rogers dovrebbe essere di ritorno dalla missione tra poco.
Tuttavia, la squadra di Steve è stata avvisata di un enorme fascio di luce colorato proveniente dal cielo che ha colpito proprio la casa della Romanoff.
Il soldato si fa portare personalmente nel luogo preoccupato per Khloe e Nat. 
La casa dell'agente Romanoff è circondata da agenti dello S.H.I.E.L.D. già sul posto, insieme a loro c'è l'agente Sam Wilson, Falcon, grande amico di Steve.

«Hanno visto lo stesso fascio di luce che usano Thor e Khloe per raggiungerci, ha colpito il giardino di Natasha e poi è sparito. Il simbolo è distante dalla casa, non ci sono segni di usura infatti su di essa.. solo su quella finestra.» Sam indica la finestra che Khloe ha distrutto con la Gemma.
«Dove sono Khloe e Natasha?» Domanda Rogers.
«Qualche istante fa, mi è giunta notizia che Romanoff è nella base centrale che ti cercava mentre di Khloe nessuna traccia.» Enuncia Wilson.
Si guarda intorno e poi sussurra all'amico.
«Forse lei sa dove si trova Khloe, per questo è lì e cerca te: per dirtelo.»
Steve sgrana lo sguardo e poi si avvia verso l'auto diretto verso la base centrale. Ma prima che possa arrivare davanti l'auto, il cielo si apre e scaglia dei fulmini. 
Steve guarda in alto consapevole che Thor sta arrivando. Il Bifrost si apre, ricadendo sul giardino di Natasha. 
L'arcobaleno asgardiano si apre e si mostra la figura di Thor, che cammina deciso verso Rogers.
Steve afferra lo scudo e lo guarda, quasi confuso.
Il Dio del Tuono si ferma davanti a lui: il suo sguardo è truce, cupo ed irrequieto. Poi si guarda intorno, troppa gente attorno che ascolta per i suoi gusti. Afferra Steve per il collo e vola via, verso il tetto più alto della città.
Scaraventa Rogers al suolo, lui si piazza in posizione di attacco.
«Che ti prende Thor?» Domanda Steve, stordito.
Thor si avvicina di nuovo deciso verso Rogers e, tirandolo verso di se, lo abbraccia calorosamente.
«Benvenuto in famiglia!» Risponde, sorridendo come un bambino. 
Lo scansa per guardarlo in faccia. Steve è totalmente perplesso ed turbato. 
«Sai, inizialmente quando ho saputo della creatura, volevo venire sulla Terra per ucciderti. Poi ho pensato: Ma no! Abbiamo combattuto una grande battaglia insieme! Tu sei mio amico!» Thor lo guarda quasi commosso. «E adesso sei mio fratello!»
Steve si scansa in preda alla confusione.
«Thor di che stai parlando?  Quale creatura? » Domanda interdetto il Capitano.
Il Dio del Tuono sorride confuso: forse Steve non sa nulla.
«Il bambino. Khloe aspetta un bambino da te.» Dichiara Thor. 
Steve ha un mancamento d'aria. Per un attimo la città è sotto sopra. Si appoggia al muro, è davvero senza parole. 
«Ma tu e Khloe lo sapevate, giusto?» Domanda l'asgardiano.
Rogers scuote piano la testa. Non può crederci. 
«Oh! Beh, voi avete il mio consenso. Non ti preoccupare per mio Padre, impedirò che mandi le guardie qui.» Dichiara Thor.
«Dov'è Khloe adesso?» Domanda Steve, ignorando completamente le parole dell'amico.
Thor spiega tutta la storia: della Gemma che ha salvato Khloe alla nascita, di Asgard e di come questo su Asgard stessa sia un discredito verso il Capo-famiglia. E qui, in particolar modo, il Capo-famiglia è il Padre degli Dei, Re di Asgard. 
«Khloe dovrà rimanere in prigionia fino a nuovo ordine di nostro Padre.» Enuncia Thor. «Ma ti prometto che convincerò Odino e potremo vivere come una famiglia felice.»
«Devo parlare con tuo Padre. Mi prenderò io cura di Khloe.» Risponde agguerrito Steve.
«Nella nostra cultura, uno scredito come questo comporta la morte della madre del nascituro e del nascituro stesso. In questo caso, Odino ha risparmiato Khloe ed il piccolo, ma non è detto che la morte non si riversi su di te per mano sua. E' meglio che tu stia al tuo posto, Rogers. Tornerò. E tornerò con loro due.» Dichiara Thor.
Il Bifrost si riapre e Thor si lancia verso esso. Capitan America prende lo slancio, si lancerà nel Bifrost anche lui perchè il suo unico pensiero è rivolto alla sua Khloe. 
Heimdall, che sta vedendo e sentendo tutto, trasmette i suoi poteri visivi per far vedere a Steve ciò che vuole: l'oscurità. Steve perde la vista per un attimo, il tempo che il Bifrost si richiuda per poi riaverla.

Il soldato si accascia al suolo. Non è possibile. Avrà un figlio, il suo primo figlio, con un essere immortale. Nato semplice uomo, sopravvissuto 70anni al ghiaccio, rinato super-uomo e adesso, padre di un bambino che avrà con una Dea asgardiana. Lui adesso vorrebbe solo parlare con lei, rendersi conto che ciò che gli è stato raccontato sia la verità. Ma con Khloe, lui non può parlare. Odino la tiene rinchiusa, lontano dalla Terra, in una cella asgardiana, insieme al fratellastro Loki.

Intanto proprio Khloe si è risvegliata, sente dei dolori alla schiena. Fatica ad alzarsi e sa, che non è la gestazione a far si che lei senta dolore, quanto più la Gemma dentro di lei. Alza una mano, toccando la gamba del tavolo, in un istante, la gamba del tavolo in legno di quercia diventa una gamba di piume. Il tavolo cade, Khloe lo afferra con una mano ma il tavolo esplonde in mille piume di uccello. Khloe è meravigliata. Questo è il potere della Gemma, può trasformare qualsiasi cosa,  può alterare, manipolare e ignorare ogni legge fisica. Quando la sua mano si richiude, il tavolo ritorna normale. Khloe capisce che la Gemma non ha un effetto permanente. Si gira verso il muro della cella. Le bastebbero 2 secondi, trasformare quel muro in polvere e fuggire verso le vie nascoste. Correrà verso il Bifrost dove sicuramente Heimdall la farà passare. Avvicina la mano verso il muro magico. Prova a contenere i suoi poteri verso la porta, ma prende inversione della realtà, distorcendosi da sola e perdendo i sensi. Loki, che ha osservato la scena in silenzio, è rimasto in disparte. Quando vede Khloe al suolo tremante, dopo qualche istante di esitazione, si appresta a soccorrerla. L'avvicina a sè, le accarezza i capelli ed il fascio di luce rossa si ripresenta anche con Loki, incantandolo. Loki rimane a fissare Khloe per tanto tempo.
Arrivano i Maestri della Cura ma trova Khloe che dorme da una parte della stanza, e Loki che dorme dall'altra parte. Decidono di non disturbare così vanno via. 
In realtà, quella è un'illusione creata da Loki per non essere disturbato in questo suo momento privato con lei. Continua ad osservarlo, diventa un folle, la vuole al suo fianco ma come? Come può legarla a lui per sempre? Specialmente adesso che aspetta un bambino da quel soldato. Un fascio dell'Aether lo colpisce in fronte e Loki, preso dall'umore della rabbia e del disprezzo, diventa uno squilibrato. Comincia a tramare. Ha mente distorta.
L'idea gli è chiara. Approfitterà di Khloe. Userà tutta la sua magia per avere una creatura che possa avvicinarli. Che possa rendere il sogno di Loki realtà.
Un amore non corrisposto ma che Khloe non potrà ignorare se tra di loro ci sarà un bambino.
Poggia la mano sul suo mentre. Lui sente il bambino di Steve, è un bambino con un anima forte. Riesce a farsi spazio e creare magicamente la sua creatura dentro Khloe.
Quest'ultima si sveglia di soprassalto, prende il braccio di Loki e lo scaraventa la muro. Non riesce ad alzarsi.

«Loki cos'hai fatto!?!?» Domanda Khloe, inorridita.
Loki rimane in silenzio, quasi scosso. Entrambi sono sconvolti. 
«Come hai potuto farmi questo?» Scoppia in una crisi nervosa.

Solleva la mano. La mano si avvolge di fasci rossi e scintillanti.
«No...» Borbotta Loki.
Khloe scaglia la mano verso il ventre ma non riesce a colpirlo. Non può fare questo. Rischierebbe di colpire anche il bambino con Steve. Loki si avvicina, in lacrime e pentito. Khloe lo respinge. Loki la afferra per il braccio e la porta a sè. 

«Sono l'unica cosa che hai qui dentro. Ti prego, non lasciarmi solo anche tu. » Dichiara, piangendo.
Khloe rimane rannicchiata, si chiude su se stessa. Con un dito, di nascosto, manda un fascio di energia della Gemma alla neo-creatura dentro di lei, cercando di togliere il DNA di Loki. Riesce a rendere il gene della creatura in un gene umano in modo permanente, ma non riesce a togliere i poteri magici di Loki da essa. 
L'effetto della Gemma si rispegne. Khloe non sente più nulla e, sfinita, si addormenta tra le braccia di Loki. Non ha la forza mentale e fisica per respingerlo. Non ha più la forza per reagire così, per la prima volta, è costretta ad arrendersi.



Qualche giorno più tardi, il Re di Lunakrõs porge visite alla principessa asgardiana, che Odino si premura di far trovare fuori dalla cella. 
Killendör la visita da solo. Non passa molto prima che si renda conto che c'è un altro bambino dentro di lei.
Khloe lo guarda fisso, scende una lacrima ma Killendör enuncia:
«Stanno tutti e due bene.
» Poi posiziona la mano sulla fronte di Khloe, per rendersi conto di cosa è accaduto. «La Gemma della Realtà ha distorto Loki ed i suoi poteri per un attimo, ma è bastato un attimo per rendere un azione permanente. Tu hai cambiato la sua forma, ma non la sua natura. Adesso, qualsiasi utilizzo compirai con la Gemma, questa ti ucciderà. Hai usato già fin troppo l'Aether. Adesso non potrai usarlo, fino a quando non saranno nati entrambi i bambini. Fino ad allora, ogni anomalia che la Gemma creerà senza che tu lo voglia, tu dovrai ignorarla.»Dichiara Killendör.
Khloe annuisce. Il suo pensiero va ancora a Steve. Nonostante Thor l'abbia rassicurata che Steve sta bene e che la sta aspettando, lei vorrebbe ancora fuggire da Asgard per raggiungerlo.
Intanto, su Midgard, Steve è continuamente afflitto da un incubo: Khloe che tiene uno specchio di fronte a lui. Steve continua ad invecchiare mentre lei rimane lieve e solare. Bella e giovane. Lo specchio poi si rompe e alla fine si sente la voce di un giovane ragazzo che urla «"Papà!
"»
Il pensiero del capitano va solo alla sua Khloe, così nei giorni e nelle settimane successive. Riuscirà a riabbracciarla o darà priorità alle varie missioni per salvare il mondo?

 

 

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Capitolo 7
*** Malekith e gli Elfi Oscuri. ***







THE AVENGERS: KHLOE, FIGLIA DI ODINO.
Capitolo 6; Malekith e gli Elfi Oscuri.


 
E' di nuovo mattina su Asgard; sono passate molte settimane dalla scoperta di Killendör riguardo il secondo bambino nato sotto impulso di Loki. Khloe è stata trasferita nella sua dimora, nel palazzo reale e non più in una cella. 
Il segreto dei due bambini continua a persistere, finchè quella mattina..
Khloe si alza ed allontana dal letto. Oggi più che mai, il suo pensiero va al suo Steve che riesce tutti i giorni a sentirlo accanto a sè ma oggi, vuole vederlo.
Raggiunge il Bifrost, controllato da Heimdall, stupito della presenza della ragazza.
«Principessa.. siete un incanto.» Mormora Heimdall guardando per la prima volta dopo tanto tempo, la principessa Khloe.
Lei sorride lentamente e socchiude lo sguardo, ha una richiesta davvero grande per Heimdall.
«Voglio vedere Steve.» Enuncia Khloe.
Heimdall scuote la testa.
«Non posso principessa, non posso spedirla sulla Terra.» La guarda serio. Poi continua. «Ma posso assicurarle che sta bene e che non smette di guardare il cielo.» Informa Heimdall. 
Khloe si avvicina, poggiando la testa sul braccio del guardiano, ammirando l'universo dinanzi ad essi.
Poco a poco, Khloe perde la vista dell'universo. Si allontana di colpo e in un attimo si ritrova dentro un appartamento.
Si guarda intorno: è l'appartamento di Rogers.
Khloe corre a cercarlo in ogni stanza, urla il suo nome ma non lo trova. Poi si ferma di fronte uno specchio. 
I suoi occhi sono gialli: Heimdall le ha solo passato la vista, ma non si trova fisicamente sulla Terra. Quando se ne accorge, Rogers esce dalla porta del bagno, indossa un asciugamano dalla vita in giù, è ancora tutto umido. Si passa una mano tra i capelli bagnati, il suo sguardo è vuoto, triste e combattuto. Ha una ferita nello zigomo, una ferita fresca e qualche livido sparso. Sarà reduce da qualche missione.
Si avvicina alla finestra, Khloe adagia una mano ma questa lo trapassa.
Lui si ferma a guardare il cielo, come se stesse cercando qualcosa.
«Quando torni, Khloe? Quando ritorni da me? » Domanda, tra sè e sè.
«Presto. Te lo prometto.» Risponde Khloe, come se lui potesse sentirla.
Rogers di gira lentamente, nella direzione di Khloe. Quest'ultima ha un sussulto, crede che lui la stia guardando. Poi Steve abbassa la testa e poggia le mani sulla finestra, ancora sconfitto.
Prima che Khloe possa riavvicinarsi, Heimdall la riporta su Asgard.
La trattiene con le mani, prima che possa cadere. Lei scuote la testa e si riprende.
«Stai bene?» Mormora Heimdall, a bassa voce.
Lei annuisce e lo abbraccia, quasi commossa.
«Mi dispiace principessa, davvero. Ma è un ordine impatito dal Re per il vostro bene.» Enuncia il guardiano.
Khloe annuisce, accarezzandosi il ventre: «Lo so, non posso raggiungere la Terra perchè Steve Rogers non è degno.» Dice Khloe, imitando la voce del padre.
«No Khloe. Non puoi raggiungere la Terra perchè potrebbe far male al bambino.» Ribatte Heimdall.
La principessa sorride poi risponde: «Come se questo potesse importare al Re.» Enuncia ironicamente.
«Importa più di quanto pensi, Khloe.» Informa Heimdall.
La dea scuote la testa e, ancora sorpresa da quelle affermazioni, si allontana dal Bifrost, ritornando al regno.
Mentre passeggia tra le strade di Asgard, ad un certo punto, Khloe, sente un forte dolore al ventre. Impossibilitata a muoversi, si accascia al suolo, stringendosi forse a sè. Viene soccorsa da alcuni asgardiani che, preoccupati, chiamato le guardie reali che si trovano lì. 
Le guardie portano la principessa dal Re e la Regina che, toccandola alla fronte, scatenano una forte scarica di Aether che risuona su tutta Asgard.

La scarica di Aether risveglia Malekith, Re degli Elfi Oscuri, e questi ultimi. Una razza temibile che ha sempre voluto impossessarsi dell'Aether ma venne sconfitta da Bor, padre di Odino, al primo tentativo di prendere la Gemma.
Khloe riprende il respiro ma mormora qualcosa:
«I miei bambini.. i miei bambini.. » Sussurra la principessa, ancora delirante.
La mente di Odino risuona di dubbi, così decide di portare Khloe dai Maestri della Cura che, mediante procedimento olografico, vedranno cosa aspetta Khloe:
«Odino aspetta, magari Khloe non ,è quello che vuole..» Frigga cerca di fermarlo, pur non essendo a conoscenza dei fatti, decide di salvaguardare la figlia. 
«E' ora di conoscere la creatura e vedere com'è fatta!» Enuncia Odino, freddo ma deciso.
«Potrebbe essere contro la sua volontà! Non le hai dato un briciolo di attenzione in questi mesi e adesso? Adesso hai ricordato di avere una figlia!?» Sbraita con forza Frigga.
«Guarderò quel bambino proprio perchè non ho dimenticato di avere una figlia, ma perchè ogni giorno penso al bambino che lo aspetta. E ora più che mai, voglio assicurarmi che stia bene.. » Risponde il Re.
Frigga sorride piano poi, dopo aver poggiato Khloe sul letto, si avvicina ad Odino.
I Maestri della Cura posizionano una lastra sul ventre di Khloe e, dopo aver fatto qualche tocco su essa, si allontanano, mentre l'ologramma risale sopra lo sguardo di tutti i presenti.
Si unisce anche Thor, che ha chiamato anche Killendör, quest'ultimo un pò allarmato.
L'ologramma prende una forma ovale che, molto lentamente, prende le sembianze di un feto, raggomitolato su se stesso, che stringe i polsi quasi con fare minaccioso. Odino, Frigga e Thor ammirano quasi commossi.
Il Maestro della Cura tiene le dita sulla lastra muovendo la visuale e, ad un certo punto, il cursore finisce su un'altra manina, che pian piano si scopre essere di un altro bambino, stretto all'altro, quasi unito. Un piccolo bambino, quasi impaurito, come se stesse facendo un brutto sogno. Attorno a lui, piccoli fasci di luce verde trattenuti dal potere dell'Aether, che quasi li schiaccia su di essi. 
«Sono due.» Enuncia Thor.
«Com'è possibile..?» Domanda Odino, sconvolto.

Il silenzio prevale su tutta la stanza, poi Killendör decide di raccontare l'evento accaduto tra Loki e Khloe mesi prima.
Thor si allontana imbufalito, diretto verso la cella di Loki. La reazione di Odino è una sorpresa per il Guardiano Angelico. Il Re degli Dei si avvicina alla figlia, si siede accanto al suo capezzale e le accarezza il volto, lasciandosi andare ad un pianto quasi trattenuto.
«E' tutta colpa mia. Ho messo lei, impotente all'Aether con un pazzo. Se solo l'avessi saputo, se solo avessi ragionato di più.. » Sussurra.
«Khloe, per questo, potrebbe perdere quel soldato.» Enuncia Frigga, sconvolta anch'essa.

Intanto Thor raggiunge Loki:
«Come hai potuto? Chi ha spinto ad arrivare a tanto?» Domanda con prepotenza il Dio del Tuono.
Loki si gira, anch'esso molto combattuto. Non risponde.
«Aspetta un bambino.. ANCHE DA TE. Che sei suo fratello.» Dice Thor.
«NON SONO SUO FRATELLO!!» Urla Loki, esausto.
«E COSA SEI? Se non sei suo fratello, cosa sei? Cresciuto su Asgard! Allevato come noi! Eri suo fratello, ti consideravi tale fino a prima di sapere la realtà! Quando hai nutrito questi sentimenti!?» Domanda.
«Lei mi ha sempre protetto. Era l'unica a non trattarmi come se fossi in meno. Mi trattava come suo pari se non di più. E quando mi sono ritrovato da solo, l'unico mio desiderio era ancora un pò di quel suo amore.» Dichiara Loki, quasi commosso.
«Avresti potuto averlo, se solo avresti ragionato. Se solo non fossi scappato. Avresti ricevuto tutto l'amore fraterno di cui necessitava il suo cuore.» Risponde Thor. Non ricevendo risposta, il Dio del Tuono va via, ritornando dalla sorella, ancora priva di sensi.
Intanto Malekith e gli Elfi Oscuri, decidono di portare a termine la loro vendetta, recuperando l'Aether: Algrim, dopo essersi mascherato, riesce a farsi imprigionare all'interno del palazzo reale di Asgard insieme ad alcuni Marauders catturati dai Tre guerrieri, ma una volta condotto in cella sfrutta l'arma segreta degli Elfi Oscuri. Egli si trasforma in un "Dannato" di nome Kurse, acquistando una forza brutale. In seguito riesce ad evadere ed a liberare tutti i Marauders rinchiusi, scatenando il panico. Loki, tuttavia, non viene liberato. 
Su Asgard viene dichiarato l'allarme e tutti i soldati asgardiani, scendono in campo contro gli Elfi Oscuri.

Khloe si risveglia. E' rinchiusa in una stanza insieme alla madre, che si accinge ad abbracciarla forte.
«Amore mio, perchè non mi hai detto del secondo bambino?» Domanda Frigga.
Khloe è confusa, si stringe alla madre. Poi vede la lastra e capisce che il segreto è stato svelato.
«Mi dispiace madre, vi prego.. non punite Loki.. è stato l'Aether a stordir...» Frigga la interrompe.
« Non puniremo più nessuno, figlia mia, quando gli invasori andranno via, ti prometto che ti riporterò da quel soldato che tanto desideri. Che tuo Padre voglia, oppure no.» Enucia la Regina.
«Invasori? Quali invasori!?» Domanda preoccupata Khloe. Improvvisamente la nave madre degli Elfi oscuri riesce a penetrare ad Asgard, seminando distruzione. Nonostante gli sforzi di Heimdall, Malekith giunge sino alla sala del trono di Odino, per riprendere l'Aether. 
La Gemma della Realtà, si trova in un luogo segreto che solo Odino conosce, ma una parte di essa si trova dentro Khloe. Ed è proprio lei che Malekith sta cercando, così che una volta presa la principessa, si farà dire da Odino dove si trova l'altra parte, poi riconosciugere la Gemma e impossessarsene per intero.
Irrompe nella stanza di Khloe:
«Rinuncia, bestia, e forse potrai ancora sopravvivere.» Enuncia Frigga.
«Sono sopravvissuto a ben altro, donna.» Risponde con sfida Malekith.
«Chi sei?» Domanda la Regina.
«Io sono Malekith e avrò ciò che mi appartiene!»
Malekith si scaglia sulla donna, ma Khloe si precipita ad aiutare la madre, sbalzando l'Elfo Oscuro.

«Madre, state bene?» Domanda la Dea.
«Ti avevo detto di nasconderti!!» 
Li raggiunge anche Kurse, fedele aiutante di Malekith che, dopo un breve scontro con Khloe, riesce a ferirla e trattenerla a sè.
Malekith strattona Frigga:
«Dimmi dove si trova il restante Aether!» Ordina.
«Non te lo dirò mai!» Risponde la Regina.
«Ti credo.» Borbotta Malekith.
Poi afferra la sua lama e trapassa il petto di Frigga, uccidendola all'istante sotto gli occhi di Khloe e Thor, appena sopraggiunto sul luogo.
Khloe libera tutta la sua forza, distorcendo la realtà di Kurse, rendendolo polvere. 
Dopo aver spolverizzato il suo fedele aiutante, Malekith viene aggredito da Thor che riesce a sfigurargli il volto. L'Elfo, tuttavia, riesce a scappare via da Asgard.
Nonostante ciò, Kurse è riuscito a passare col pensiero la posizione del restante Aether a Malekith, qualche istante prima di morire.
La posizione segreta gli è stata data da Loki, ancora rinchiuso in cella.

Odino soccorre la Regina, ma ormai non c'è più nulla da fare. Le accarezza il volto. Lascia che le sue lacrime si ricongiungano su di lei. La bagna della sua tristezza. Ha perso il suo amore.
Khloe crolla al suolo, sconfitta e disperata per non aver potuto salvare sua Madre. Viene sollevata da Thor, che la porta via.
Dopo il funerale di Frigga, Odino, colmo di dolore, decide di prendere misure drastiche, chiudendo il Bifröst. Sapendo che è solo questione di tempo prima che Malekith attacchi di nuovo Asgard. Thor, in realtà, brama già vendetta, così si riunisce con i suoi amici e fidati.

« Andremp nel mondo oscuro e attirerò il nemico lontano da Asgard. Quando Malekith riprenderà l'Aether rimasto, quest'ultimo sarà allo scoperto e vulnerabile: così distruggerò sia l'Aether sia Malekith. »
«Padre non te lo lascerà fare. Ha già mandato delle guardie a difesa dell'Aether. Non manderà anche i suoi figli.» Enuncia Khloe.
«Voglio prendere Malekith con le mie mani. E, per inciso, non verrai con me.» Risponde Thor.
«Anche io voglio uccidere Malekith.» 
«E se prendesse anche l'Aether dentro di te? Non sappiamo se sopravviveresti. Specialmente con due bambini in grembo.» Dice Thor.
I Tre Guerrieri e Lady Sif rimangono sconcertati da quell'affermazione. 
«Distogliendo lo sguardo da me: il Bifrost è chiuso, come farete a raggiungere il mondo oscuro?» Domanda Khloe.
«DUE BAMBINI?!?» Domanda Sif.
«Il Bifrost non è l'unica uscita da Asgard.. ci sono tante uscite nascoste.» Informa Thor.
«Sono uscite che conoscono in pochi.» Risponde Volstagg
«In realtà, le conosce solo una persona...» Dice Thor, riferendosi a Loki.



«Oh! Sei tornato a farmi visita? A cosa devo questo onore?» Domanda Loki, divertito.
« Loki ora basta. Niente più illusioni.» Ordina Thor.
L'illusione svanisce e la stanza in ordine si rivela essere distrutta e Loki, che era in piedi, in realtà seduto per terra, ferito e in disordine.
«Ora mi vedi, fratello?Lei ha sofferto?» Riferendosi a Frigga,
«Non sono venuto per condividere il nostro dolore. Ho intenzione di offrirti qualcosa di solennemente più sacro. So che brami vendetta tanto quanto me. Se tu mi aiuterai a scappare da Asgard io te la concederò. Vendetta. Dopo di che tornerai in cella.» Informa Thor.
«Oh, devi essere veramente molto disperato per chiedermi aiuto. Perché pensi di poterti fidare?» Domanda Loki, sorpreso.
«Io non mi fido! Nostra madre si. Anche dopo aver saputo quello che hai fatto a Khloe, lei ha mandato subito delle guardie a proteggerti dal caos combinato da Malekith. » Loki accascia lo sguardo, commosso. «Ma sappi che quando abbiamo combattuto in passato nutrivo un barlume di speranza che dentro di te mio fratello esistesse ancora. Quella speranza è svanita, non avrai più protezione. Tu tradiscimi e io ti ucciderò.» 
« Quando cominciamo?» Termina Loki.


Thor e Loki, liberato in cambio della vendetta per Frigga, cui entrambi tenevano moltissimo, riescono ad uscire da Asgard grazie alla complicità dei Tre guerrieri, di Sif e di Heimdall, superando le guardie che li stavano seguendo. Per mezzo di alcune vie segrete note solo a Loki.
«Lookii!!» Richiama Thor, quasi spaventato.
Loki va direzionato velocemente in un crepaccio nella montagna di Asgard.
«Se fosse facile lo farebbero tutti!» Ammette Loki.
«Sei impazzito?!» Urla Thor.
Uscendo a Svartalfheimr.
 «Ta-Daa!» Enuncia Loki, quasi divertito.
«Ta-Daa!» Enuncia Khloe, sbucando da sotto un telo.
Thor e Loki si girano, infuriati: «Khloe!!» 
Thor rimprovera la sorella.
»
«Tu non ci hai proprio pensato? Malekith potrebbe prendere l'Aether dentro di te come fosse un capello, aspetti due bambini! Non ci hai davvero pensato! » Urla Thor.
«Credi che io non ci abbia pensato bene? Devo vendicare madre! Questa è la mia priorità. E nessuno toccherà i miei bambini.» Enuncia Khloe.
«Uno dei due sicuro, finchè ci sono io.» Borbotta Loki, quasi in modo impercettibile.
I tre riescono a giungere nello Svartalfaheimr, il regno degli Elfi Oscuri. 

Mentre l'astronave percorre il mondo oscuro, fino ad arrivare al punto esatto dove si trova l'Aether. Quando i tre fratelli giungono, la scena è orribile:
Tutte le guardie senza vita attorno al cubo dell'Aether e Malekith ad un passo da esso. I suoi fedeli trattengono i tre fratelli, scagliandosi la maggior parte su Khloe.
Malekith estrae l'Aether, così Thor cerca di colpirlo. Tuttavia, riesce ad impossessarsene completamente, così Loki ha un piano.

«Ti fidi di me, fratello?» Domanda.
«Tu lo faresti?» Risponde Thor.
«No, non lo farei!» Risponde Loki, tagliando il polso di Thor e prendendo Khloe per il braccio.   «Pensi davvero che mi importasse di Frigga?! O di tutti voi?! L'unica cosa che volevo era te e Odino morti ai miei piedi!» Khloe lo richiama, in lacrime, implorandolo di non farlo. «Malekith! Io sono Loki di Jotunheim... e ti porto un dono!» Scaraventa Khloe al suo cospetto. «Desidero una sola cosa in cambio: un comodo posto da cui osservare Asgard che brucia!» Enuncia.
«Era un prigioniero di Asgard, è loro nemico.» Informa un alleato di Malekith ad esso.
Mentre Malekith si avvicina a Khloe, per prendere anche il restante Aether, Loki rivela l'illusione, Thor ritorna in piedi e colpisce a morte tutti gli alleati di Malekith per poi scagliarsi su di lui. Loki ferisce a morte un alleato, che a sua volta, riesce a rispondere al Dio dell'Inganno trapassandolo con una lancia, lasciandolo morente al suolo.
Malekith lascia Khloe:
«Lascia perdere! Non ho bisogno di te! Ho una convergenza che mi spetta.» Dichiara Malekith, per poi sparire.
«No, no, no, no, no! Ah, sei un folle, non mi hai ascoltato!» Rimprovera Thor, in lacrime.
«Lo so, s-sono un folle. Sono un folle!» Risponde Loki, con dolore. «Mi dispiace! Mi dispiace!» Enuncia, guardando Thor.
«Resta con me! Rimani sveglio!» Supplica Thor.
«Non posso! Non riesco! Mi dispiace! Guardami Thor, ti chiedo scusa!» Insiste Loki.
Il suo sguardo si rivolge a Khloe, anch'essa disperata.
«Mi dispiace.» Sussurra Loki.
Khloe gli accarezza il volto, piangendo sul corpo del fratello.
«Va bene. Va bene. Dirò a nostro padre cos'hai fatto qui oggi.» Enuncia Thor.
«Io non l'ho fatto per lui...» Borbotta Loki, alludendo al bambino che aspetta Khloe.
Si lascia andare. Emette l'ultimo respiro e poi si lascia andare.
Thor trova subito un modo per uscire, mentre Khloe rimane ancora lì con Loki.
«Non è perfetto e la situazione sarà molto complicata da accettare. Ma voglio che sia questo, l'ultimo ricordo che hai di tuo padre..» Dice Khloe, accarezzando il ventre.
Poi raggiunge Thor, che intanto ha trovato un portale dimensionale. I due lo attraversano e, in un attimo, si ritrovano in un edificio tenuto sotto controllo da degli studiosi. I due Dei, tengono la guardia alta, mentre gli studiosi indietreggiano spaventati.
Ad un certo punto, esce tra la marmaglia, Jane Foster che, togliendogli gli occhiali, volge il suo sguardo a Thor, riscoprendosi entrambi ancora molto innamorati l'uno dell'altro,
L'edificio si trova a Londra, ad un passo dal luogo esatto in cui sarebbe avvenuta la Convergenza,
 un rarissimo allineamento di pianeti che, sfruttando l'Aether, avrebbe potuto riportare l'universo nella sua oscurità originaria. Questo luogo è Greenwich.

 



 

 

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