When the Rain falls down

di hendrick urzaiz
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Suicide way? ***
Capitolo 2: *** Risveglio ***



Capitolo 1
*** Suicide way? ***


Vivere la vita giorno per giorno,godendosi ogni singolo secondo,una piccola aspirazione per la mia vita. Ebbene, questo sogno si é spento all'ingresso alle scuole medie. Venni subito trattato come carta straccia,deriso, umiliato,e perfino schifato. Pensavo che sarebbe stato solo un anno così. Decisi di sopportare per altri due anni queste persone,la situazione non cambiò di una virgola. Arrivai alle superiori,il primo anno andò liscio come l'olio:benvoluto,ben introdotto nel gruppo.Avevo persino una ragazza. Ma un giorno, mentre la riaccompagnavo a casa sua,una macchina,guidata da un alcolizzato,la travolse. La mia vita subii un brusco cambiamento:mi isolai, scivolavo lentamente verso la depressione,mollai pure la scuola,il dolore era ed é insopportabile. Queste sono le mie ultime memorie,scritte da me stesso:Giovanni Verri (detto cabbu) , scrivo da un ponte non ben precisato. Fu così che chiusi la lettera e la infilai nell'incavo di un tubo semimarcio. Decisi di concedermi l'ultima cicca del pacchetto (le mie immancabili Marlboro rosse rigorosamente nel pacchetto morbido) ,inspirando l'odore pungente della benzina bruciata dallo zippo che la mia amata mi regalò per il compleanno. Buttando fuori il fumo in piccole nuvolette ripensai a ciò che stavo per fare,ed effettivamente mi sembrava una scelta da codardo,come mi definivano da ragazzino,ma questa scelta è la più sicura per risolvere definitivamente i miei problemi. Ero pronto per lanciarmi , quando davanti si paró una donna:medio alta,capelli biondi e setosi,curve ben proporzionate,una pelle innaturalmente pallida ,e degli occhi verdi smeraldo,quasi fluorescenti.Una bellezza mozzafiato. Mi chiese il motivo della mia voglia di buttarmi,e immediatamente notò la lettera,la lesse e mi abbracciò. Nel mentre sentivo che puntava con la lingua il mio collo, sentivo la mia ansia crescere,e la sua eccitazione salire a livelli altissimi. Poi mi morse,e incominciò a piovere...

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Capitolo 2
*** Risveglio ***


Mi risvegliai in una casa diroccata,da solo,in evidente stato confusionale. Non ricordai niente su come ci sia arrivato,ne cosa mi sia successo la notte prima,sentivo solo di aver voglia di uccidere,vedevo qualunque cosa con un filtro rosso agli occhi. Poi entro una donna,mi sembrava di averla già vista, infatti mi ricordai di lei,mi ricordai anche che mi aveva morso. Lei si avvicinò senza dirmi niente,mi fece assaggiare una goccia di un qualcosa di rosso,aveva un sapore metallico. In quel momento sentii un dolore potente alla bocca:vidi i miei denti cadere,dal primo all'ultimo,e li vidi ricrescere perfettamente bianchi,e i canini molto più lunghi del normale.Poi sentii un dolore estremo agli occhi, talmente forte che d'istinto mi venne da cavarmeli a mano,dopo un breve attimo in cui non vedevo niente,tornai a vedere,molto più profondamente e con una maggiore varietà di dettagli. Solo dopo ciò la donna si presentò,mi disse il suo nome:micaiah. Disse che è un vampiro,nata nell'antica Grecia,è rinata a 20 anni sottoforma di vampiro.Non mi spiegò come lo fosse diventata, però disse che aveva trasformato me.Le chiesi il motivo,ma mi liquidò con un semplice"mi facevi pena". Le chiesi il perché del mio dolore alla bocca e agli occhi,e in poche parole mi spiegò che dovevano cadere i vecchi denti adatti a masticare cibo,per far nascere i denti adatti a succhiare il sangue delle persone, invece il dolore agli occhi é un semplice espediente per convincere il neonato vampiro ad estirparli per fare spazio a degli occhi adatti alla caccia,con una pupilla totalmente diversa da quella umana. Infine mi chiese:"Hai fame?" In quel momento sentii la gola bruciare,vidi il mio corpo diventare etereo,tipo nebbia,e guidato da un odore molto leggero,ma buono,mi ritrovai in una casa. Era notte,e si sentiva russare una persona in un divano. La casa era piccola,costruita in legno,ma, vendendo che c'erano infiltrazioni d'acqua, probabilmente il legno era marcio. Nonostante fossi al buio,vedevo chiaramente ogni cosa,dal granello di polvere in terra a una zanzara che era appoggiata su un muro. Come vidi l'uomo,sentii il mio corpo perdere il controllo.Volsi subito il mio sguardo sul suo collo, sentivo un profumo celestiale,e la giugulare che pulsava era un chiaro invito ad essere profanata. Infilai i miei canini aguzzi sul collo e incominciai a succhiare,sentivo la gola dissetarsi, più succhiavo e più volevo continuare. Solo dopo averlo completamente prosciugato mi sentii sazio.Infine pensai:"cazzo che figata". Note dell'autore Questa é la mia prima storia,scusate il mio linguaggio abbastanza ripetitivo e banale,ma col tempo dovrei migliorare. Saluti

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