Marvel... in poche parole

di fiore di girasole
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tutti hanno un cuore ***
Capitolo 2: *** Freddo ***
Capitolo 3: *** "Non lo fare più!" ***
Capitolo 4: *** Tre anni senza di lei ***



Capitolo 1
*** Tutti hanno un cuore ***


Fandom: Iron Man
Personaggi: Tony Stark
Rating: Giallo
Numero Parole: 460 secondo Utelio




"Tutti hanno un cuore"


In tutta la mia vita non ho "mai" avuto dubbi. La mia razionalità mi ha reso uno stronzo di prim'ordine, fiero di non avere legami, di collezionare donne e stronzate, e soprattutto di costruire armi con cui continuare ad accumulare fama e ricchezze; e l'ingenua illusione di armare bene i nostri soldati per proteggerli.
Volevo difendere la Patria.
È bastato un attimo per sperimentare in prima persona che era tutto un imbroglio e che ci ero cascato persino io. D'improvviso capisco che basta un nonnulla per causare la morte di civili e dei nostri stessi soldati, quelli che volevamo proteggere. E quante delle nostre armi sono ancora lì, pronte a uccidere le persone "sbagliate"?

Adesso rischio la vita ogni giorno per colpa di me stesso, della mia ambizione e della mia stessa bomba: frammenti di uno "Stark" conficcati accanto al cuore di un altro Stark, con la meritata conseguenza di dover portare per sempre un foro nel petto con dentro un generatore e dei magneti.

Perdo il mio primo amico e comprendo cosa conti davvero nella vita. Decido che sono fortunato e capisco cosa devo fare. Ancora una volta non ho né dubbi, né esitazioni: io non mi abbasserò mai più a produrre armi, e chissenefrega del profitto, delle Stark Industries, del consiglio d'amministrazione e se non potrò più scoparmi la prima bella giornalista che capita!

Di Pepper però mi importa. Si lamenta della mia decisione, della mia ostinazione, mi parla delle azioni in calo - milioni persi - tutte cose di cui non me ne frega un cazzo, e si licenzia. Questo sì che è un tradimento, un colpo al cuore di quelli che fanno male, più di quelle schegge impossibili da estrarre.
«Mi sei stata accanto finché fabbricavo morte, e ora che scelgo la pace te ne vai?»
Non può essere vero, sono io lo stronzo e lei non è una persona meschina e avida. Lei è l'impiegata più fedele del mondo... è lei che mi aiuta ad organizzare il lavoro, è grazie a lei se io sono me. Lei mi ha anche aiutato a sostituire il generatore nel petto, certe cose non si lasciano fare al primo che capita... e di certo non si è offesa per non essermi ricordato del suo compleanno. Forse mi lascia solo perché sono un irresponsabile.

Nel giro di poche ore devo sopportare un altro tradimento, del mio socio, quel figlio di puttana! Mi droga e mi toglie il generatore dal petto e io non ho neanche Pepper. Sono solo, a pochi passi dalla morte. D'improvviso mi torna in mente il suo regalo, il vecchio generatore che lei non aveva buttato e grazie a quello sono di nuovo salvo. Aveva fatto incidere "Per ricordare che anche Tony Stark ha un cuore". Cuore che batterà solo per lei quando tornerà.

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Capitolo 2
*** Freddo ***


Fandom: Captain America
Personaggi: Steve Rogers
Rating: Verde
Numero Parole: 110 secondo Utelio




"Freddo"




Ho freddo.
Nonostante la coperta doppia e il riscaldamento acceso, non riesco ancora a togliermi di dosso il freddo glaciale e pungente che provai. Me lo sento addosso in ogni momento, si è impossessato del mio essere, fissato nelle mie ossa.
Restare congelato tra i ghiacci del Polo Nord per settantatré anni, senza memoria né consapevolezza; senza passato né futuro, mentre la vita lì fuori continuava a scorrere...

Ogni notte mi sento sopraffare da quel freddo, non smetterò mai di sognare quel gelo, quei ghiacci che mi hanno allontanato per sempre dall'amore e dalla felicità.
O forse devo smetterla di dormire sul pavimento, solo perché il materasso è così morbido da sembrare marmellata.



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Capitolo 3
*** "Non lo fare più!" ***


Fandom: Avengers
Personaggi: Tony Stark e Steve Rogers
Rating: Verde
Numero Parole: 390 secondo Utelio




"Non lo fare più"


Siamo partiti col piede sbagliato, io troppo impulsivo e il Capitano troppo rigoroso. Del gruppetto alla fine spetta sempre a noi fare tutto, sacrificarsi oltre misura, come quando per riattivare il motore danneggiato quasi mi faceva affettare dalle trubine, eppure in quel momento nessuno poteva occuparsi di quella piccola manutenzione a parte noi due.
Appena conosciuti, fu l'occasione in cui per la prima volta avemmo un piacevole “scambio di pareri”; e forse perché il vecchietto ha novant'anni nel corpo di un venticinquenne, o perché è stato lui il primo supereroe della storia, ancora adesso non la smette di dare ordini a tutti e di fare il guastafeste! Come l'altro giorno vicino alla base del Barone Von Strucker. Nemici ovunque. Gli Avengers riuniti per sconfiggerli e sono tanti che la spuntiamo perché superiori in addestramento e capacità... Io vado quasi a scontarmi contro la barriera invisibile e mi scappa una parolaccia. Ovvio! Chi non direbbe Cazzo! in un momento del genere? E lui, come se niente fosse «Linguaggio, Tony!»
Certo: siamo braccati, ci hanno individuati tutti, non aspettano altro che farci fuori e dobbiamo ricordarci anche della buona educazione? Normalmente i soldati imprecano con tutto il cuore.
Quando ordina la ritirata posso togliermi questo sfizio «E per la miseria, attento al linguaggio!» gli dico, in fondo siamo amici; e lui sorride.

Da lì faccio una stronzata dopo l'altra e capita che ci scontriamo altre volte, soprattutto per aver creato un'AI senza avvisare nessuno fuorché Bruce, a cui avevo nascosto alcuni “dettagli”.
Capisco che sono stato un coglione e che non devo farlo più, e ora ci troviamo in disaccordo anche su Thor che è tornato a casa a fare le sue ricerche - senza prima salutare! Ehi, e a lui non rompe le palle per il galateo? - e ne parliamo mentre spacchiamo la legna. Quel lavoro manuale si trasforma nell'ennesima sfida testosteronica, tra me che decido di parlare chiaro e punto sulla libertà, sul desiderio di vincere per tornare a casa e sul suo amato galateo.
«Puoi chiamarmi all'antica.» Lui forse si sente punto nell'orgoglio, stupido vecchio, e invece di passare alle mani lascia l'accetta, prende uno dei pezzi di tronco da tagliare, se lo poggia sul petto e lo apre in due a mani nude. Stavolta giuro che mi ha intimorito. «E non farlo mai più davanti a me!» gli dico io stavolta, chiudendo così la questione.

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Capitolo 4
*** Tre anni senza di lei ***


Fandom: Deadpool
Personaggi: Deadpool, Colossus, Francis, Vanessa.
Rating: Arancione
Numero Parole: 500 secondo Contacaratteri.it e 492 secondo Utelio



"Tre anni senza di lei"


Ne ho compiute di follie da quando... non ricordo neanche più! A volte penso che folli si nasce.
Mister cazzo gigante d'acciaio insiste con le sue stronzate dei quattro o cinque attimi nella vita che rendono un uomo un eroe, come se il fatto che ho scelto di indossare una tutina aderente (e molto sexy, guarda che fisico mi fa!) mi obblighi a vivere da eroe o a diventarlo. Ehi io non sono un fottutissimo eroe, ok? Sono un ex soldato, un ex mercenario, ex donnaiolo, ex strafigo da paura... Ed eccoli i quattro o cinque momenti di merda della mia nuova vita! Sono diventato ex di tutto ciò che ero prima, per colpa di quel mezzo effeminato dal nome che è tutto una presentazione: Francis qualcosa, il più grande psicopatico, il vero super cattivo di questa storia. Forse avere genitori che chiamano un maschio con un nome da femmina renderebbe psicopatico chiunque, ma il sesto senso mi dice che quello lì è nato bacato.
"Ma che cazzo ti è successo per diventare così stronzo?" gli ho chiesto una volta, una domanda a cui non sa rispondere neanche lui. ^^ Nessun essere umano sano di mente (e nemmeno altri psicopatici gravi come quel pezzo di merda) penserebbe a tutte le idee strampalate e alle perversioni che quello è riuscito a mettere in pratica! E per colpa di quello stronzo dall'accento da finocchietto inglese sono diventato ciò che detesto di più: un mostro inguardabile fuori e dentro, costretto a vivere nell'ombra perché la gente ne ha ribrezzo, e infine... ormai sono l'ex fidanzato di una ragazza bellissima che non smetterò mai di amare.
E anche se è passato qualche anno sento che nel cuore sono sempre lo stesso: sono ancora solamente un ragazzo che ama una ragazza e che sogna di vivere tutta la vita con lei, dopo averla conquistata con un anello di plastica e quell'orribile maglione natalizio rosso con le renne.

Poi un giorno ho un'opportunità. Hai capito bene, amico dal gigante corpo argentato? Op-por-tu-ni-tà! Gli attimi eroici, i combattimenti atroci e le altre cose fighe li lascio a te, che io non so che farmene. M'importa solo il fatto che finalmente, per la prima volta "grazie" a quell'essere umano privo di umanità, potrò chiudere il conto in sospeso che ho con lui.
Il figlio di puttana ha rapito la mia donna e sono costretto a tirar fuori le palle per davvero. Che angoscia! quando mi riconoscerà, cosa penserà di me? E se non mi volesse più?

Combatto contro Francis come sempre, col massimo sforzo, infine, dopo l'ennesimo blablabla del colosso dai muscoli metallici tirati a lucido, mi libero del nemico e ora posso stare con lei. Si incazza, e anche tanto, ma sono lusingato: in questi tre anni mi credeva morto eppure ha continuato ad amarmi. Devo raccogliere tutte le mie forze per farmi vedere col mio nuovo aspetto, lei però non è spaventata.
E comprendo: la più grande follia è stata vivere questi anni lontano da lei.

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