Universe in the palm of the hand di Melitot Proud Eye (/viewuser.php?uid=1469)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cuna e canto, gioia e rimpianto ***
Capitolo 2: *** Con un dito, seminò una lacrima ***
Capitolo 3: *** Il peso del passato ***
Capitolo 4: *** Canzone d'estate ***
Capitolo 5: *** Mamme ***
Capitolo 6: *** Di questo e molte altre cose ***
Capitolo 1 *** Cuna e canto, gioia e rimpianto ***
Nota
dell'autrice: innanzitutto, non
possiedo Slayers. Questa raccolta ha mero scopo
intrattenitivo e nessun guadagno... a parte la gloria personale? XD
Passando alle amenità... sì, lo so, avevo
promesso di lavorare alla revisione di quel benedetto capitolo de La via della spada,
invece sto cominciando mille raccolte di flashfics e drabbles
addirittura di un altro fandom ^^; a mia discolpa posso dire che
è periodo di esami e ho tempo per ispirazioni brevi.
E
poi, dopo aver rivisto Try, ho avuto le più irresistibili
urgenze di scrivere su Vargarv. Per ora è
la versione mignon post-rinascita... poi si vedrà >:)
I miei gusti in fatto di pairing sono leggermente mutati, negli anni.
Non sono più ciecamente per FiliaZeross. Non solo, almeno
*hint* Potrebbe essere l'anno miracoloso in cui termino Kaleidoscope.
Enjoy!
---------------------------------------
#01
Cuna e canto, gioia e
rimpianto
Lei cantava e cullava, cantava e cullava; dolce
rollio profumato di acqua e terra. Stanchezza stemperata dalla
presenza di amici, di una casa e un futuro caldo come il tè.
A volte si
addormentava sul tornio, ancora
bagnato.
Tenevo un gioiello
fra le dita – quando
mi
addormentai –
caldo era il giorno,
e
noioso il vento –
mi
dissi
"resterà"...*
Var
farfugliava nella culla; allora Filia si
puliva le mani e gli carezzava la fronte, riconoscendo i segni di un
capolavoro.
------
*Versi
di E. Dickinson.
Il titolo
della raccolta è preso da Try Treasury II: l'omonimo brano
è dedicato alla rinascita di Vargarv ed è quello
che si sente alla fine della serie, durante l'apparizione di LoN.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Con un dito, seminò una lacrima ***
Nota: non credo che Filia
abbia vita facile dopo essersi separata dal gruppo, anche se insieme a
Ziras e Gurabos... dopotutto, è pur sempre l'ultima del suo
clan, ha adottato l'ultimo di una stirpe condannata alla damnatio
memoriae e non ha la più pallida idea di come crescerlo,
senza contare le difficoltà economiche... se volete leggere
alcune analisi splendide sul tema, andate su STILL WATERS (http://submissive.mazoku.org/index2.html). Ci sono
anche splendide ff =)
----------------------
#02
Con un dito,
seminò una lacrima
E una delusione, e
un'altra ancora...
La
gente non capiva. Viveva nel sospetto, convinta
di perseguire un qualche valore ascoltando l'orgoglio. La paura
sedeva loro accanto.
E
Filia sentiva la tristezza sua compagna quando
riportava a casa Var, deluso, scioccato o ferito, ogni volta.
Perché
era così difficile non far del male agli altri?
Perché si
disprezzava un sogno? Tutti vivevano rabbiosamente.
Ma lei... lei ci
credeva, in quel sogno. Se poteva
pagare con la sofferenza e dargli quella dolcezza, allora non si
sarebbe arresa.
Per
lei il cielo era azzurro, sempre, anche sotto
le nubi più nere.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Il peso del passato ***
Nota:
grazie delle recensioni ^^
----------------------------------
#03
Il peso del passato
A volte lo sentiva,
vicino e scuro come un
crepuscolo. Usciva sul terrazzo col piccolo in braccio, silenziosa,
cercando di leggere il vento.
Forse
era inutile.
Del
resto, da lui non avrebbe mai saputo la
verità. Grata che le sue visite fossero sporadiche, provava
comunque timore per l'apparente casualità con cui appariva.
Perché
era lì? Cosa cercava?
Non
s'illudeva che fosse per lei, nel bene o nel
male.
No,
ogni notte dormiva tendendo le orecchie verso
la culla, sforzandosi di non portare il bambino nel letto, accanto a
sé.
Lo scudo di Luna
l'avrebbe protetto, si diceva.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Canzone d'estate ***
#04
Canzone
d'estate
Ormai era sera, a Poggio del Pruno, e dalla casa
si diffondeva una voce di madre. I rami frondosi, carichi di frutti,
ondeggiavano lievemente sulle capocchie dei girasoli che una volpe
aveva voluto piantare nel minuscolo giardino, sotto la finestra
dell'infante.
O sera,
tu raccogli le
cose
che si spersero
al
sole...
Sull'erba e sul
profilo della città si stendeva
la luce azzurrina e trasparente dei primi tramonti d'estate;
dappertutto c'era una gran pace.
La volpe
poggiò la zappa contro il muro e sedette
sotto il davanzale, un mezzo sorriso sulle labbra.
O sera,
tu raccogli le
cose
che si spersero
al
sole...
-------
[versi di A.
Lindgren]
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Mamme ***
Nota:
un po' di comicità violenta alla Filia per spezzare l'angst
=)
---------------------
#05
Mamme
«Mamma. Mam-ma. Su, prova! Maaamma!»
Var la
guardò dal seggiolone, perplesso. Filia
ripeté ancora, esagerando i movimenti della bocca.
Ottenne un
comico muggito.
«No»
rise, solleticandogli una guancia. «Guarda
come faccio io.»
Seguirono
altri volenterosi tentativi, che
strapparono a Gurabos uno sghignazzo. Filia si rilassò
contro lo
schienale, recuperando il cucchiaino. «Sembrava la volta
buona...»
Ziras, che
aveva finito di innaffiare le aiuole,
si sporse sul basso davanzale insieme a un secchio. «Fossi in
te
lascerei perdere, capo. Mai sentiti versi così in vita mia,
per la
miseria.» E rise, nasale.
«Eria...
seria. Miseria!»
Tutti e tre si
voltarono verso Var, che fissava lo
zio, ispirato.
«C-cos'hai
detto, amore?» balbettò Filia.
Il pupo
sbatté un pugnetto sul piatto e ripeté,
imitando le loro facce costernate: «Miseria!»
Attimi di
silenzio.
«Ziras...
il mio bambino non ha appena
imparato una parolaccia da te,
vero?»
La volpe
appiattì le orecchie sulla testa.
«M-ma
miseria non è proprio una–»
«Non
è così, vero?!»
«Oh
mio–oh no, la mazza no–capo– no,
aiutoo!»
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Di questo e molte altre cose ***
Nota:
eccomi di ritorno! Ho battuto la fiacca, lo so ;-p
------------------
#06
Di
questo e molte altre cose
Lo
guarda giocare ridendo e pensa alla prima volta
in cui l'ha visto, alto, piombare dal cielo sul volto sterile del
deserto.
Ricorda lo
shock – non aveva mai incontrato una
di quelle creature. E al dubbio di Lina
– un demone? – da
Vargarv era giunta una sola risposta, così gravida di
segreti...
«Più
o meno.»
Oh, le cose
che ancora Filia non sapeva.
L'esperienza
apre gli occhi sulla realtà molto
più di talari, di dogmi, di scaffali e pergamene. Per lei
è stato
così. Ha lasciato il mondo dell'infanzia fiduciosa ed
è divenuta
donna.
E di questo,
come di molte altre cose, deve
ringraziarlo.
«Mamma!»
Lo accoglie
nel suo abbraccio, stringendo forte.
«Var,
dov'è lo zio?»
«Ha
visto un pesce.»
«Cadrà
di nuovo nel fiume.»
Il bambino
ridacchia e corre via; Filia respira
quel suono.
Sì,
Var. Fammi sentire ancora come ridi...
fammi sentire come ridi.
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=376826
|