Come un uragano

di Giulietta senza Romeo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Introduzione.

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Hailey strinse forte gli occhi, come a voler cancellare la vista che aveva davanti a se. Non poteva resistere, quello era troppo anche per lei e in quel momento il suo cuore si spezzò in mille pezzetti senza fare rumore alcuno.

Suo marito, l’uomo che lei aveva desiderato più della sua stessa vita era li, davanti a lei nella loro camera da letto con niente di meno che sua cugina. Iniziò a camminare verso l’uscita di casa, ma proprio in quel momento..
- Hailey.. – fece una voce maschile che sembrava tanto distante quanto disgustosa.Una mano la raggiunse toccandole il braccio, lei sobbalzò e guardò il possessore di quella mano come se l’avesse scottata.
-Come ti permetti di toccarmi? – urlò come un animale che era appena stato ferito.La stessa mano che l’aveva raggiunta prima smise di toccarla.

Proprio in quell’istante si rese conto che non stava piangendo e stupendosi di se stessa, per la forza e l’orgoglio che in quel momento stava dimostrando, sorrise dentro di se ringraziando per la propria dignità - Continua così, Hailey - si disse.

- Sei sporco, lurido. – Riprese a parlare questa volta con un tono di voce più calmo, quasi glaciale. – non ho altro da dirti, ci vediamo davanti al giudice e adesso levati da casa mia. –In quel momento gli occhi di suo marito si spalancarono.
-T- Tu mi vuoi lasciare? Ma.. Amore possiamo risolvere tutto. – le disse suo marito Matt. Ma come si permetteva? Hailey era oltraggiata. Non ci poteva credere.
E sua cugina dove diavolo era? L’avrebbe uccisa se solo non avesse voluto sporcarsi le mani per quella lurida.
Senza controllo la sua mano si infranse contro la guancia del suo futuro ex marito.
-Come ti permetti? Chi lo dice che possiamo risolvere? Tu? Mi tradisci con mia cugina e hai anche la sfacciataggine di fare il povero pulcino indifeso? Risparmiami almeno queste scene. – Fece iniziando a superarlo, perche lui non era l’unico con il quale era arrabbiata. – E rivestiti, sei squallido. – lo liquidò guardando con disgusto la sua intimità ancora esposta.

Come una furia sbattè la porta della camera da letto trovando sua cugina Caroline ancora nel suo letto, nuda con gli occhi azzurri enormi spalancati e i lunghi capelli biondi arruffati che la guardava terrorizzata boccheggiando mentre sollevava la coperta al petto.
La raggiunse trovandosi ai piedi del letto, gli occhi infuocati.

-Non hai trovato ancora il tempo di rivestirti e levare il disturbo? – Per un secondo la sua voce la tradì, facendo intendere quanto fosse agitata.
- I-Io.. Tuo marito ama me– Iniziò lei dapprima timida e poi alzando lo sguardo e puntando il naso alla francesina verso l’alto in un gesto di fierezza con un sorriso malefico stampato sul volto, stringendo la coperta con più forza tra le dita.
- Si certo.. Ascolta Caroline, tesoro, puoi benissimo tenertelo mio marito: siete fatti l’uno per l’altra, credimi. Ma adesso levati da casa mia e vattene a fare queste schifezze lontano dal mio letto. Sei patetica. –
- Qua l’unica patetica che vedo sei tu. Cosa ci fai tu ancora qui? Non hai un minimo di dignità? – Iniziò la cugina.
- Ti sbagli, non sono io che ho deciso di rovinare la vita a mia cugina solo perchè nutro gelosia nei suoi confronti. E comunque, si da il caso che questa sia casa mia e adesso smamma ragazzina. – Hailey stava iniziando a perdere la pazienza e le mani le prudevano terribilmente alla vista di sua cugina che, apparentemente, aveva deciso di mettere su casa nel suo letto.
- Me ne andrò quando me lo dirà Matt – Hailey strabuzzò gli occhi, incapace a trattattenersi oltre da quello che bramava di fare.
- Tesoro questa non è casa di Matt, è casa mia e adesso.. – continuò raggiungendola a letto e afferrandola per i capelli trascinandola giù dal letto mentre all’altra si inumidivano gli occhi e iniziava a lagnarsi – Ti levi dal cazzo perchè sennò ti prendo a sberle. – e la lasciò a terra.

Caroline si rivestì velocemente schizzando via dall’appartamento velocissima sbattendo la porta e, dopo un attimo di silenzio che sembrò interminabile sentì altri passi, il fruscio creato dai movimenti veloci di suo marito mentre si rivestiva e, di nuovo, la porta sbattere.

Bene, finalmente se ne sono andati” pensò rilassandosi e concedendosi di sfogare la sua sofferenza.
Hailey si schiacciò addosso al muro, iniziando a lasciar sprofondare il fisico minuto verso il pavimento freddo mentre i grandi occhi neri si inumidivano e i singhiozzi si facevano largo squarciando il silenzio di casa che sarebbe stata vuota così come il suo cuore da quel momento in poi.
Non riusciva a crederci, piangendo e con gli occhi ofuscati dalle lacrime si pizzicò forte il braccio nell’assurdo tentativo di svegliarsi da quell’incubo infame, che purtroppo un sogno non era: era solo la dura realtà.
Faceva schifo soffrire in quel modo. Hailey, con le mani strette tra i capelli non capiva cosa potesse aver sbagliato per arrivare a quel punto dopo solo 3 anni di matrimonio.
Si erano conosciuti giovanissimi, lei e Matt, e lo aveva amato dal primo istante, così dopo solo 1 anno avevano deciso di sposarsi e adesso lei, si trovava li, sul pavimento inerme e sola.
Hailey tirò su la mano sinistra osservando il bellissimo diamante e la fede. Si tolse quest’ultima e lesse l’incisione “Per sempre tuo” mentre di nuovo gli occhi si riempivano di lacrime.
In un moto di orgoglio gettò la fede lontana da lei vedendola rotolare sotto al letto.

-Potrei vendere il diamante. – Disse parlando tra se e se – e comprarmi una bella borsa. – 
 
Il weekend lo passò tra letto e divano, in un’incessabile routine finalizzata all’auto-distruzione.
Se avesse mangiato in quei giorni? Poco e niente, era distrutta e pensando che l’indomani sarebbe dovuta tornare a lavoro si sentì pesante. Non ci voleva andare, voleva darsi malata ma farlo sarebbe significato concedere la vittoria a quelle due serpi, cosa che non poteva assolutamente accadere.
Doveva accettare quello che era successo, in fondo non era l’unica ad essere tradita da suo marito. Rettifica, non era l’unica ad essere stata tradita da suo marito con la cugina. Nel loro appartamento. Nel loro letto. Accorgendosene cogliendoli in flagrante. No pensò, sicuramente non era l’unica.
Doveva continuare la sua vita con il solito orgoglio e voglia di vivere che la contrastingueva.

Cosa avrebbe detto a sua madre? Lei adorava Matt, era come un secondo figlio. Decise che quella situazione l’avrebbe gestita con più calma quando sarebbe stata in una posizione più favorevole, in fondo sua madre si trovava a mille chilometri di distanza da casa sua, perciò se la saprebbe saputa cavare con quella piccola menzogna, giusto?



 


Sbagliatissimo.
Sua madre, Susan, era la regina delle stalker e non sentendola da qualche giorno nonostante l’avesse chiamata un milione di volte si era preoccupata e aveva chiamato Matt, che ovviamente aveva raccontato tutto, il verme. Hailey lo scoprì quando, dopo l’ennesima telefonata ricevuta dalla madre, si decise a rispondere.
 
- Mamma, ehm.. Ciao! – Tentennò un secondo, e sua madre sospirò dall’altro lato della cornetta. 

- Quando avevi intenzione di dirmelo? – Accidenti! Lei sapeva. Doveva assolutamente negare tutto. 

- Di cosa stai parlando mamma? – Disse fingendosi assolutamente ignara di ciò che stava insinuando Susan. 

- Lo sai di cosa, di tuo marito quel pezzente, che ti ha tradita con Caroline. Me l’ha detto lui stesso. – Sua madre aveva la voce incrinata. – Quella sgualdrina schifosa, se becco sua madre vedrai cosa faccio… - 

- Mamma, ci ho già pensato io. – Hailey sorrise beffarda colmandosi di soddisfazione al ricordo dei capelli di sua cugina tra le dita. 

- Si lo so Tesoro di mamma. – Rise la madre, facendosi seria subito dopo – Lo sai vero che non hai fallito nulla? Io e soprattutto papa, siamo fieri di te, ah Hailey, se lui.. – 

- Se ci fosse lo avrebbe preso a pugni – Hailey si ritrovò a sorridere, mentre gli occhi si fecero improvvisamente lucidi. Pensò che ultimamente stava piangendo un po’ troppo per i suoi gusti, e si ricompose. 

- Tesoro, vuoi che venga a stare da te per un po’? – Chiese Susan accigliata. 

- No mamma, grazie. Credo che avrò molti impegni con il lavoro in questi giorni, perciò non avrei molto tempo per stare con te. Ma a fine mese passo a trovarti, sto qualche giorno. – il gelido cuore di Hailey si riscaldò giusto un secondo, intenerito dalla dolcezza della madre. 
 
- Va bene Tesoro, ma qualsiasi cosa ci sia non esitare a chiamarmi. Io sono qua per te ricordati. Sei una ragazza stupenda, oltre che molto più bella di Caroline, modestamente ho lavorato bene, ma su quello non c’erano dubbi, è per quello che quella squallida ha fatto questo: perchè è sempre stata gelosa di te, così come sua madre era gelosa di me. Ma non sei solo più bella fuori, lo sei anche dentro. Ti voglio bene, ora corri a prepararti e vai a farti una passeggiata. E mangia qualcosa che sento il tuo stomaco che brontola fino a qua! – L’ultimo asserimento di sua madre tuonò alle sue orecchie prima che la telefonata fosse terminata.


Hailey sorrise al vuoto – come la conosceva bene sua mamma – pensò. E poi da brava figlia, fece come le aveva appena detto la madre, sentendo improvvisamente lo stomaco contorcersi per i due giorni di secca che aveva appena affrontato.

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Buongiorno ragazze e ragazzi! 

Sono qui a pubblicare questa storia, una delle tante che mi trovo a scrivere, con un ansia incredibile!

Spero che vi piaccia, e fatemi sapere se avete qualche suggerimento lasciandomi qualche recensione :)

Grazie mille di avermi letta!

Al prossimo capitolo.

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1

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I mesi passarono incessabili per Hailey che si sentiva sempre più sola: aveva infatti abbandonato tutto e tutti per seguire suo marito Matt quando avevano deciso di sposarsi, perdendo molti rapporti importanti ma soprattutto si era allontanata dalla sua città d'origine e da sua madre.
Tutto ciò la portò a pesare che dopo il divorzio, non aveva senso rimanere li. L'unica cosa che bloccava Hailey era il lavoro. Dopo molti sacrifici, era riuscita ad affermarsi come commercialista in un importante studio commerciale, dove era presto diventata Vice capo. 
Così, dopo averci pensato per mesi, Hailey stava spulciando le offerte di lavoro disponibili nella sua piccola cittadina di origine e se ne stava li, con il computer sulle ginocchia mentre con occhi attenti valutava ogni singolo annuncio. Effettivamente non è che ci fossero molte proposte interessanti.. Anzi! Non c'era nemmeno un'offerta riguardante qualsiasi cosa avesse a che fare con la contabilità.

- Rimarrò qua per sempre - Sbuffò parlando con Olivia, la sua fedelissima cagnolina. - E morirò qui. E nessuno si accorgerà che sarò morta finchè qualcuno sentirà una strana puzza provenire dall'appartamento. - continuò borbottando.

Hailey aveva preso Olivia quasi due mesi fa, non appena ottenuto il divorzio. Matt non era più fra i piedi perciò finalmente poteva comprarsi un cane e scelse quel piccolo batuffolo, una dolcissima cucciola di Yorkshire, che almeno non l'avrebbe tradita mai. La chiamò vicino a se, e non appena la cagnolina la raggiunse scodinzolando, la tirò su, facendola appoggiare sul divano iniziando a coccolarla.

- Dai Olivia, speriamo di trovare qualcosa. Magari tu mi porti fortuna. - E così fu. La ragazza strabuzzò gli occhi davanti al computer, com'era possibile che nei giorni precedenti non avesse visto quell'annuncio? Davvero Olivia le aveva portato fortuna? - Guarda Olivia! Finalmente un lavoro! - La piccola cagnolina iniziò a leccarla dappertutto.

Finalmente! Hailey mandò immediatamente il curriculum all'indirizzo mail indicato e chiuse il computer con il cuore in gola: forse le cose stavano iniziando a girare per il verso giusto.
Dopo qualche ora, il cellulare iniziò a trillarle e, senza guardare il numero con attenzione non ci pensò due volte a rispondere.

- Pronto? - Iniziò una voce maschile profonda.
- Si pronto, sono Hailey Stewart, con chi parlo? - Rispose lei sicura di se.
- Salve Hailey, mi chiamo David Reece, ho appena ricevuto il suo curriculum, e devo dire che è molto interessante! Quando possiamo vederci per un colloquio? Lei sembra esattamente la persona di cui abbiamo bisogno! -
- Domani nel pomeriggio? Potrebbe andarle bene? -
- Ottimo signorina Stewart, domani pomeriggio alle quattro. - 
- Perfetto, la ringrazio e le auguro buona giornata. -
- Buona giornata a lei -


Appena chiusa la chiamata Hailey scoppiò in un urlo di gioia, iniziando a correre per tutta la casa seguita a ruota da Olivia.
Avrebbe dovuto scegliere l'abbigliamento adeguato, e si sarebbe dovuta preparare per bene se voleva quel posto. Ma quello non era affatto difficile per Hailey, che tra le altre cose, era di una bellezza unica: nonostante fosse piuttosto bassa, risultava comunque abbastanza slanciata grazie al suo fisico che aveva le curve al punto giusto accompagnato da un viso angelico, con una carnagione olivastra, aveva gli occhi color pece, enormi, e un sorriso bellissimo. 
Doveva assolutamente avvisare sua madre riguardo al colloquio, perciò prese il telefono e, trillante, le annunciò la novità: non serve dire che Susan era felicissima della notizia.
Prima di andare a dormire, si fece la doccia, scelse i vestiti e, dopo cena si coricò a letto agitatissima, riuscendo a prendere sonno solo qualche ora dopo.
Il colloquio andò alla grande e, dopo aver trovato un grazioso appartamento vicino all'ufficio, si occupò del trasloco con l'aiuto di sua madre.

- Mamma! Quel pacco lascialo in salotto! - Urlò Hailey da sotto le scale con uno scatolone enorme tra le mani che la copriva del tutto.
- Ma tesoro! Come farai a mettere tutto apposto da sola? - Le rispose Susan urlando a sua volta dal pianerottolo.
- Mamma mi arrangio! - Hailey iniziò a salire le scale quando sentì un uggiolio. - E attenta a Olivia, se la schiacci.. - non riuscì a finire la frase, perchè andò a sbattere contro qualcosa finendo rovinosamente a terra e lo scatolone le finì addosso.
- Accidenti! Cazzo! - Imprecò lei.
- Accidenti un corno! Come hai fatto a non vedermi? - Una voce maschile irritata la sopraggiunse. Dunque non era qualcosa, ma un qualcuno.
- Non so se te ne sei accorto, ma avevo uno scatolone grande quanto me e la vista bloccata. Genio. - Era irritatissima. Non solo le era venuto addosso ma non la stava nemmeno aiutando a tirarsi via quel pacco di dosso. Così si scansò quel peso enorme che aveva sullo stomaco, e, non senza fatica si tirò su, tutta sudata.
- Le bamboline come te non dovrebbero fare questi lavori pesanti, ma voi donne volete sempre dimostrare a voi stesse di riuscire a fare tutto da sole. - Continuò lui con irriverenza. 

Hailey, che fino a quel momento non l'aveva guardato, incrociò i suoi occhi sentendo un profondo turbamento, quello stronzo era bellissimo: era altissimo e con un fisico chiaramente allenato, aveva dei capelli biondo cenere scompigliati, come se si fosse appena svegliato e degli occhi blu come la notte. Doveva assolutamente ricomporsi, e doveva assolutamente venirle qualche frase per incenerirlo.

E invece le venne fuori solo un borbottio.. - Oh zitto tu! Zoticone. - Prese il suo scatolone salendo le scale alla rapidità della luce e, non appena ebbe raggiunto il suo appartamento sbattè la porta fortissimo sentendo il cuore esplodere per lo sforzo appena sostenuto. Perchè il cuore le batteva così per lo sforzo, vero?

- Hailey, tesoro che ti è successo? - La raggiunse Susan preoccupata.
- Niente mamma, mi sono solo stancata portando su questo pacco. - 
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Eccomi qua con il primo capitolo della storia!

Spero che vi piaccia.

Un bacione!!

Julia





 

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