Fall in love

di laragazzacheleggevailibri
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** AVVISO ***
Capitolo 2: *** Capitolo1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***



Capitolo 1
*** AVVISO ***


La storia è stata modificata un'po.
Per quanto ho lasciato alcune parti invariate ho deciso di portare alcune modifiche alla trama iniziale.
Se avevate già cominciato a leggerla vi consiglio di ricominciare, in quanto alcune parti essenziali della storia hanno subito modifiche.
Spero vi piaccia

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Capitolo 2
*** Capitolo1 ***


Ciao, io sono Marinette, una ragazza timida, ho 17 anni e studio nell'accademia di moda più prestigiosa di Parigi, oltre che a studiare , uscire con gli amici e aiutare i miei genitori (qualche volta) in pasticcera , salvo anche Parigi dal terribile Papillion che cerca di impossessarsi dei Miraculus miei e del mio collega Chat Noir per qualche oscuro motivo. Ho anche una segretissima cotta per il mio compagno di classe Adrien Agrest, ma questo piccolo segreto -oltre le mie migliori amiche-  non lo sa nessun'altro. Ora che vi ho parlato di me, facendovi un breve riassunto su chi sono, posso passare oltre e raccontarvi cosa sta succedendo adesso.

è mattina e come sempre sono in ritardo per scuola... si succede abbastanza spesso, ma non traete conclusioni affrettate, ho i miei motivi: la prof di moda ci ha dato un'importante progetto su cui lavorare entro la fine della settimana e come se non bastasse molti Akuma stanno apparendo in piena notte e quindi sono costretta a fare le ore piccole, sono distrutta!
Ma non importa, sapere che Parigi è al sicuro mi fa sentire bene e poi ho sempre Adrien che mi da un po di solievo con il suo natuale splendore -Ahhhhh.... UN Pò DI CONTEGNO MARINETTE!- la mia integrità morale fa capolino come sempre-
Ritardo, ritardo, ritardo, RITARDOOOO, è quello che continuo a ripetermi durante la mia corsa, sono le 7.45 e non sono nemmeno a metà strada, non penso proprio di riuscire ad arrivare in orario nemmeno oggi.
Mentre mi sto arrendendo all'idea di essere in ritardo per l'ennesima volta un'auto nera si avvicina ed il passeggero abbassa il finestrino, era Adrien -Ciao Marinette, sei in ritardo ance tu? Vuoi un passaggio?- mi chiede con un sorriso timido, io in questo momento devo sembrare davvero messa male perché respiro come un tricheco che sta per partorire, e mentre lui attende una risposta da me che sto cercando di riprendere fiato incomincio a farmi tutte le canne mentali che una persona del mio calibro può fare e fa costantemente e quindi: comincio a balbettare.... lo so, non è una mossa intelligente, ma quando lo vedo il mio cervello va in fumo e sembra non voler rispondere ai comandi -Sssssi ggrazie- rispondo , vorrei prendermi a schiaffi da sola per quando stupida ed impedita gli posso essere sembrata. 
Lui sorride e apre la portiera, così da farmi entrare , |ok Marinette, questo è il tuo momento per brilare, non fare cagate ma soprattutto non dire cagate| mentre tento di salire completamente in auto inciampo con l'altro piede finendogli letteralmente addosso, |oh mio DIOO, ma cosa sto combinando, che vergogna, puzzo probabilmente, anzi sicuramente, ho appena finito di fare 2 km di corsa, non posso essergli caduta addosso proprio ora| -S s scusa, non l'ho fatto apposta, veramente, scusami ancora, e che sai, la corsa, le mie gggambe sono gggerlatina,e tu sei bello, cccioè, tu non sei bello, i tuoi capelli lo sono, ma i capelli sono tuoi e quqquindi aaanche tu lo ssei e...e...- probabilmente sono tutta rossa, in un secondo mi compongo, chiudo la porta e metto la cintura. Lui capendo il mio disagio sorride cercando di rassicurarmi- hahaha, no importa, ti sei fatta male?- awww, è preoccupato per me, ma quanto può essere adorabile questo ragazzo? Ma sbaglio o quelle sono occhiaie? In effetti è da un pò che ha quest'aria stanca, magari sarà per via del suo lavoro e mentre mi fermo a contemplare i misteri della vita vedo una mano difronte a me muoversi e in un attimo mi ripiglio dal mio stato di trance -hey, Marinette, tutto apposto? Siamo arrivati. Sicura di stare bene? Mi sembri un pò pallida- mi dice lui con un tono preoccupato, - ehh, chi io? Naah, ttttutto apposto gggrazie- lui accenna ad un sorriso e scende dall'auto, cerco di fare anche io la stessa cosa, ma dato che ho l'eleganza e la delicatezza di un lottatore di sumo non faccio in tempo a scendere completamente che volo giù di faccia. Inutile dire che si mettono a ridere tutti Adrien incluso, che per non ferirmi cerca di nasconderlo, ma immagino che la scena sia stata abbastanza comica e infatti mi metto a ridere anche io, cercando di raggiungere la classe il prima possibile ma non prima di aver ringraziato a modo Adrien.



_Angolo della Dany_
tatatataaaa eccomi qua, grazie per aver letto il ppprimo capitolo di questa storia, spero vi sia piaciuta e che continuiate a leggerla. Per qualsiasi commento fate pure, nonvedo l'ora di scoprire cosa ne pensate. Ciao e grazie. ALLA PROSSIMAAAAAAAAAAAAAAAAA
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Entro in classe e devo ammettere che Adrien ha ragione, non mi sento molto bene, ho un pò di mal di testa, e un sacco di ore di sonno arretrate, oltre al fatto che lavoro anche tanto in questi giorni, ma devo resistere perchè se lo do troppo a vedere rischio di farmi scoprire e questo non va bene.
Inizia la lezione di chimica e oggi dobbiamo inventare una nuova tonalità di colore adatta al tessuto assegnatoci, io ho la seta e penso che proverò a stare sui toni del blu così da far risultare meglio la stoffa.
Le due ore passano in fretta e il mio lavoro procede molto bene, vago con lo sguardo per la classe e noto che Chloè è intenta a fare uno dei suoi dispetti a Maria, una delle più brave del corso che come sempre ha superato ogni aspettativa creando un colore tra l'oro e l'argento.
Chloè si sta avvicinando pericolosamente al suo tessuto con una fiala di colorante nero approfittandosi del fatto che Maria stava aiutando una nostra compagna in difficoltà, mi alzo e faccio per raggiungerla quando oramai il danno è fatto... il tessuto si macchia rovinando il suo lavoro.
Maria si è accorta che la classe sta guardando il suo lavoro con la bocca aperta e una faccia scioccata , così si gira e realizza il tutto, Chloè con la fialetta in piedi al suo lavoro. Lei è sconcertata -Ma che cosa hai combinato Chloè? Mi spieghi perchè lo hai fatto? Speravo di creare qualcosa da poter dare ad una persona importante e tu me lo hai rovinato! Mi spieghi cosa ci hai guadagnato con questo?- lei è in lacrime e Chloè la guarda ridendole in faccia -Ma che cosa stai dicendo, è stato un incidente e comunque dovresti ringraziarmi, ora è più bello- 
La prof accorgendosi del casino chiede spiegazioni e chiama il preside, Chloè dice- Questa qui vuole incolparmi per qualcosa che non ho fatto e voleva anche mettermi le mani addosso, non so se al mio fantastico paparino farà piacere sapere che la sua amatissima figlia è stata trattata ingiustamente rischiando di esse ferita.-
Tutta la classe è in disaccordo, ma il preside dice a Maria - sei sospesa per un giorno, e vedi di passarlo a ragionare sul tuo comportamento, tutti gli altri rientrate in classe e finite il vostro lavoro!-
  Non mi piacciono le ingiustizie così dico - Non è giusto preside, Maria non ha fatto assolUtamente nulla per meritarsi una spospensione e...- vengo interrotta da Maria che mi guarda con uno sguardo che è un misto tra il grato e il deluso.
Prende le sue cose e la sua stoffa e va via sotto lo sguardo triste di tutti tranne quello compiaciuto di Chloè, questa volta era troppo, l'aveva combinata grossa!
La prof richiama la nostra attenzione e noi siamo costretti a tacere e a ritornare al nostro lavoro.
è passata un'ora da quando Maria è stata sospesa e la tensione in classe è alle stelle, ora il nostro compito è creare qualche cosa con il tessuto da noi modificato.
Sinceramente sono ancora triste per quello che è successo e quindi non è che abbia tanta voglia di lavorare anche perchè la stanchezza si fa sentire,, e non poco, sto per chiedere il permesso per andare in bagno quando il terreno incomincia a tremare, e subito le finestre della nostra aula si tingono di nero.
Ad un tratto una figura tutta nera, con un vestito sfumato tra l'argento e l'oro fa la sua comparsa - Io sono miss Petrole e sono qui per avere giustizia contro colei che mi ha trattata male-
Così dalla sua mano esce un getto di petrolio che va a colpire la professoressa statuificandola, poi si gira verso noi con rabbia
-Dov'è lei? Dov'è Chloè?- 
Il suo sguardo è pietrificante, ma cerco di far scappare più persone possibili, facendoli uscire dalla porta
-Marinette, tu sei sempre gentile e sei stata l'unica a difendermi dall'ingiustizia, ma sei così buona che aiuteresti perfino un mostro come lei e quindi non posso lasciarti andare- aggiunge lei avvicinandosi a me - tranquilla, tu diventerai mia alleata e ti trasformerò un un angelo d'oro- cerca di colpirmi con il suo raggio, ma qualcuno mi attira a se e chiude la porta, sento il calore del suo corpo e due grosse braccia che mi circondano facendomi sentire al sicuro, riconosco il suo profumo, mi giro ed era lui
- tutto bene Marinette? Tranquilla, ci sono qui io, adesso andiamo qui non siamo al sicuro- mi dice con voce dolce il mio amato Adrien, ed anche se ammetto che vorrei che mi stringesse all'infinito, io sapevo che un'altro compito, molto importante mi attendeva e cioè trasformarmi in Lady Bug e salvare quella povera ragazza che veniva controllata dal perfido Papillon.
Ci alziamo e ci mettiamo a correre aiutando anche gli altri a nascondersi, quando Petrole esce dall'aula colpendo con i suoi raggi d'oro Alià e Rose, che subito si trasformano in 2 angeli di color argento e oro. -Marinette, avanti, non puoi scappare per l'eternità, vieni qui e diventa un angelo!-
Io e Adrien ci eravamo separati e così non persi tempo e mi trasformai.
-Marintte non c'è, ora è al sicuro, Maria, lo so che sei una brava persona, non arrenderti!- lei ride alle mie parole e di tutta risposta cerca di colpirmi con un raggio d'oro dicendomi - dammi il tuo Miraculus, ho intenzione di punire tutti quanti gli ingiusti, non costringermi a pietrificare anche te! Tu non sai nulla, ne di me, ne di quello che sta succedento, quindi stanne fuori!- cerca ancora di colpirmi con i suoi raggi che questa volta sono neri e ai due angeli ordina di andare a cercare Chloè, ad un tratto finisce per terra, con Chat Noir addosso che se ne esce con una delle sue solite battutine : - Buongiorno Milady sono in ritardo per la festa? - sorrido alla sua affermazione e lo ringrazio mentalmente per il suo solito ottimo tempismo - No micetto, sei arrivato giusto in tempo, l'akuma è nel suo vestito- lei si rialza e mentre Chat cerca di usare il suo Kataclisma lei si sposta e lui colpisce il pavimento,CAVOLIIII, c'eravamo quasi -
Non così un fretta brutto gattaccio, non ti hanno insegnato le buone maniere? Ora fai il bravo e consegnami il tuo Miraculus!!- così disse e scagliò uno dei suoi raggi d'oro su Chat, che prontamente schivò, la cosa positiva era che lei non sapeva volare.
Chat Noir mi prese con se e mi portò via con il suo bastone, salvandomi da quello che era uno dei suoi raggi, -Non ho molto tempo milady e a meno che tu non voglia scoprire la mia identità dobbiamo separarci, ce la fai a tenerla a bada?- mi disse, io lo guardai come offesa e dissi -Cero micetto, non c'è problema me la posso cavare benissimo anche da sola-, lui sorrise e disse - non prendertela, è solo che non mi sembri molto in forma, mi sembri anche dimagrita, va tutto bene- non potei rispondere che ci fermammo in una casa abbandonata, lui entrò in una stanza e poi non so dire cosa è successo, era tutto nero, sentii solo una voce familiare dire milady e un profumo che non confonderei con nulla al mondo, una sensazione di sicurezza mi pervase in tutto il corpo.


_Angolo della Dany_
Ecco un nuovo capitolo, che ne dite? io ringrazio ancora le persone che lo stanno leggendo e vi sprono a darmi un vostro giudizio. sciaooooo.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Pov Adrien

Mi stavo ritrasformando quando l'ho vista per terra, mi è preso un colpo, ed a quel punto non mi interessava minimamente l'essere riconosciuto o meno. La presi in braccio e toccai la sua fronte… scottava. È ora? Cos’avrei dovuto fare? Pensa Adrien pensa.

Decisi che avrei prima cercato di abbassare la sua temperatura corporea e dato delle medicine, se tutto ciò non fosse bastato allora le avrei tolto il Miraculus per poi portarla in ospedale.

Tirai fuori dalla tasca un Oki, che portavo sempre con me, perché era una settimana che soffrivo di mal di testa, mi tolsi la maglietta, la strappai e la inzuppai nell'acqua, la strizzai per bene lasciandola comunque umida e l'appoggiai delicatamente sulla sua fronte, per fortuna c’era un rubinetto funzionante in quella casa, per darle la medicina -dato che era in polvere- la aprii, misi dell'acqua all'interno della bustina , è gliela passai bocca a bocca. Dei brividi mi passarono lungo la schiena: era da anni che sognavo questo momento, solo beh, in maniera più romantica...

Aspettai che Plagg finisse il suo camomebert. Erano passate oramai 2 ore penso, e Lady Bug non dava segno di ripresa, stavo per ritrasformarmi quando lei aprii gli occhi… Plag si nascose subito -Mmmh… d dove sono? Aaah... Che mal di testa- mi avvicinai subito a lei - Lady Bug, tutto bene? Sei svenuta è da due ore che non davi segni di ripresa.- lei era confusa e cercava di collegare quello che dicevo cercando di analizzare la situzione in cui si trovava , faceva passare lo sguardo dappertutto, poi mi guardò e arrossì violentemente, abbasai lo sguardo e mi resi conto di non avere la maglietta addosso perché l'avevo usata come straccio e messa sulla sua fronte per abbassare la temperatura corporea. -Scusami, non pensare male- lei si sedette e le cadde la maglietta bagnata addosso, e cosí capì, la mia felpa era sotto la sua testa.

Lei ci pensò un attimo, fece uno sguardo tra il preoccupato e il confuso e disse - Chat Noir… dov'è Chat Noir? Doveva ritrasformarsi e… tu..- stava per scoprirmi, andai in panico, dovevo inventarmi una scusa. Da un lato però, mi sollevava l'idea che si preoccupava per me, ma non potevo perdere tempo e farmi scoprire, cos' la prima cosa che mi venne in mente fu di fare qualcosa per distrarla, allora mi alzai, mi grattai la nuca mettendo in risalto i bicipiti, spostando la parte superiore del mio corpo mettendo in mostra anche gli addominali ed i pettorali ( su cui lavoravo tanto per via del mio lavoro da modello), con discrezione , alle ragazze piaceva ed era cosí che il piú delle volte le convincevo a coprirmi se durante le lezioni volevo sgattaiolare o se facevo tardi. L'essere un modello condizionava molto il mio stile di vita ma ora ho 18 anni e mio padre non può piú scegliere tutto per me .

Lei si imbarazzó diventó ancora piú rossa raggiungendo la tonalità di rosso del suo costume, era molto carina e il fatto di non esserle indifferente mi faceva sperare in qualcosa.

-Ppppenso che aaa andró da Cchat Noir che mi starà cercando o starà tenendo a bada Petrole, g g grazie per la maglia, te la riporteró lavata,o forse no... Cccioè non so dove aaabiti è ovvio, io io vado- disse tutto d’un fiato balbettando, mi ricordò Marinette per un attimo,, e l'dea mi fece sorridere. A volte ho l'impressione che possa essere lei, ma sono cosí diverse...

Si era allontanata, cosí decisi di trasformarmi anche io.

 

Pov Marinette

ODDIO, ERA ADRIEN! Ma quanto puó essere bello quel ragazzo, è ho la sua maglietta, gliela ridaró a scuola (o forse potrei tenermela...No, ritorna in te Marinette! Ci sono cose più importanti a cui pensare ora!)

Eccola, trovai Petrole, aveva piú angeli e di Chat Noir non c'era traccia, era il momento di utilizzare il Luky charm, mi apparse un’ ombrello? Cosa ci posso fare? Mi guardai intorno, ero in cima ad un palazzo. Il mio yoyo, il bastone di Chat e l'ombrello, ma certo.

Chiamai Chat -micetto, mi serve il tuo aiuto, dove sei?- una voce alle mie spalle di disse -Dietro di te milady, come stai? - si avvicinò a me è con la sua fronte tocco la mia, arrossii, lui sorrise, la sua voce , la nostra vicinanza mi fece perdere un battito... - Sei ancora malata, la tua fronte brucia e sei tutta rossa in viso, non sforzarti troppo- mi disse dolcemente, era troppo vicino e lo trovai dolce e così..sensuale... mi imbarazzai piú, ma probabilmente quella strana sensazione allo stomaco era data dalla febbre, sto delirando per via della febbre!Dev'essere quello!

Con il bastone del micetto ci sollevammo, e mentre Petrole provava a colpirci con l'aiuto dei suoi angeli, aprii l'ombrello e il raggio nero le coló addosso pietrificandola, Chat con il suo cataclisma disintegró il suo vestito e purificai l’akuma.

Non avevo piú forze cosí chat mi accompagnó fino ad un punto non troppo lontano da casa, mi portava in braccio, è il suo profumo mi circondava come le sue braccia , una sensazione di sicurezza si faceva viva in me, di nuovo quella strana sensazione nello stomaco, mi sa che la mia febbre sta peggiorando. -Chat... grazie- sussurrai, tra i denti. Ormai ero allo stremo delle mie forze.

Andai a casa e appena arrivai all'atto collassai per terra.

 


POV ADRIEN
Erano passati un pó di giorni ma Marinette non dava segni di miglioramento, e tutti cominciarono a preoccuparsi seriamente per la salute della ragazza, quale poteva essere a causa del suo malessere? P perchè non si era ancora ripresa?
In quanto a lei si trovava come bloccata in un sogno, dal quale non riusciva ad uscire. Pensava che quella fosse la realtà non sapeva invece che era a letto collegata a dei tubi che la tenevano in vita.

Alià andava a visitarla ogni pomeriggio, le raccontava tutto ciò che succedeva e anche Adrien andava a visitarla qualche volta, tormentandsi sul come fosse possibile che la sua amica potesse essere in quello stato, i dottori dicevano che era stress e mancanza di sonno, aveva sforzato sè stessa spingendosi al limite ed il suo corpo non era riuscito a sopportarlo, fu anche avvisato che fu trovata per terra dentro camera sua di sera. Era molto preoccupato anche per Ladybug che da un po non si faceva vedere.

 

Era passata una settimana, era un lunedí come gli altri ,e lui era andato a trovarla in ospedale, le aveva portato dei fiori, le stringeva la mano e le raccontava un pò di tutto. Quella mano gli sembrava cosí familiare, e vederla così inerme gli spezzava il cuore, l'ida che lei potesse non riprendersi più lo inquietava , non sapeva perché si sentiva cosí legato a lei, -Hey, Marinette, ti prego, torna, abbiamo bisogno di te… ho bisogno di te, della tua goffaggine, del tuo balbettare, del tuo sorriso… insomma mi manchi.- gli era uscito come un sussurro, non sapeva nemmeno lui da dove venissero fuori quei sentimenti, ma oramai erano 3 anni che si conoscevano, andavano in classe insieme, avevano la stessa compagnia , eppure lei non era cambiata a differenza sua.

Vide una lacrima scorrere sul suo volto e i parametri riportati sui macchinari che indicavano il suo battito cardiaco diventarono instabili, chiamó subito un dottore che peró lo fece uscire.

 

Pov Marinette

Da quando mi ero svegliata era tutto diverso, i miei genitori non facevano altro che litigare, a scuola andavo male, Alià se n’era andata e come se non bastasse Chat Noir si era alleato con Papillon, in quel momento stavo combattendo contro un akumizzato e contro Chat che non faceva altro che ripetermi di odiarmi, riuscii a sconfiggere l’akuma e ne usci Adrien che venne immediatamente trafitto da Chat Noir, -NOOOO! COS’HAI FATTO!- urlai io in lacrime, lui aveva ferito Adrien? Perché-Dammi il tuo miraculus o lo uccideró!- mi disse arrabbiato ma soddisfatto del risultato, io mi tolsi gli orecchini glieli lanciai e corsi subito da Adrien, che era tutto sporco di sangue, a quel punto sentivo che era giunta la fine, mi ero arresa... - Mi manchi- Cccosa? Aaadrien? Ma come puó essere?

 

_angolo della Dany_

Rieccomiii spero davvero che vi piaccia. Miraccomando lasciatemi un commento se vi va. Alla prossima.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Pov Marinette

Aprii gli occhi, mi trovavo in una stanza non mia, tutto bianco, persone attorno a me, mascherine, aghi, un rumore irregolare, ero circondata da persone che non conoscevo, è non riuscivo a controllare il mio corpo, e Adrien? Non lo vedo, che sarà stato ricoverato anche lui? È ancora vivo? Il mondo è sprofondato nell'abisso?

-Si è svegliata! Dottore dammi 10 grammi di tranquillante..- era un infermiere… bip,bip,bip,bip. Sono cosí stanca…

Quando riaprii gli occhi c'erano tutti vicino a me, con fiori, palloncini, è perfino una torta. Sorrisi, ero felicissima, ed il dottore mi ha detto che posso tornare a casa, a quanto pare avevo la febbre alta e l'essermi sforzata non ha aiutato cosí, si è alzata di molto raggiungendo livelli pericolosi, ma grazie al fatto che avevo assunto un farmaco la febbre non ha avuto modo di crearmi danni irreparabili, peró è strano, io non mi ricordo di aver preso una medicina… bah chi lo sa...



 

Marinette si era svegliata oramai da qualche giorno e tutto sembrava essere tornato alla normalità, tranne per il fatto che ora Adrien era più coscente della sua presenza.

 

Era tarda serata quando al telegiornale trasmisero un fuori onda, c’era una donna colorata di blu dalla testa ai piedi, vestita da sposa con un bouquet di rose in mano -Renderò il mondo monocolore e sarà tutto azzurro, e non soltanto, dato che non posso decidere nulla della mia vita ma sono sempre gli altri a decidere per me d’ora in poi io sceglierò per tutti! Io sono Celest!-

I due eroi, uno con la scusa di volersi allenare un po con il piano, e l'altra dicendo di essere stanca, si precipitarono al Louvre dove trovarono Celest che stava dando ordini strani alla gente. Chat si schiari la voce per attirare l’attenzione , e come solo lui sapeva fare incominció ad ironizzare sulla situazione -wow Celest, lo sai che il video della canzone 'I’m blue' è già stato girato? Ora va di moda il giallo-

Celest arrabbiata disse -Celest dice non parlare piú!- il povero micetto ,che, non fece in tempo a muoversi si ritovò con bocca blu e non poté piú spiccare parola.
Ladybug dal canto suo si mise a ridere - Hahaha, ora il gattino è rimasto senza parole, haha, grazie Celest, sono tentata di lasciarti andare, Cht tende a chiacchierare un pò toppo a volte. Ma purtoppo non posso.-
E cosí Lady insieme al suo compagno d'avventure le andarono addosso, sospettando che fosse il bouquet a contenere l’akuma. Ed infatti la previsione si riveló giusta, strapparono il bouquet e l’akuma voló via, Ladybug la purificó, lei lo stava per salutare ma lui la fermó -Insettina non è che ti andrebbe di stare un pó con me? Tanto non ci dobbiamo ritrasformare E io non ho saputo nulla di te in questi giorni. Mi sei mancata...- lei era sorpresa dalle sue parole, ma visto che non aveva voglia di andare a casa e lui gli era mancato, decise di assecondare la sua richiesta.

Salirono sull'edificio sul quale solitamente si appostavano per dare un'occhiata alla città e lui aprí bocca -Come ti senti? L’ultima volta ti ho lasciata senza sensi, ed un ragazzo è entrato nell'edificio per scappare da Petrole, e ti ho lasciata con lui. Ma sono passati un bel po’ di giorni e nonostante provavo a chiamarti non mi rispondevi, è logico che mi sia preoccupato no?- disse il ragazzo avvicinandosi un po’ di piú alla ragazza , con uno sguardo sinceramente scosso.

Lei rispose -Sono stata male un paio di giorni, e sinceramente non avevo la forza necessaria per fare qualsiasi movimento, mi spiace per averti fatto preoccupare.- mentre guardava il suo viso illuminato dalla luce della luna lei sentiva quella strana sensazione allo stomaco che non era riuscita ad identificare prima, era strano.

Lui vedendo il volto della sua amata incupidirsi le mise una mano sulla guancia, e con il pollice la accarezzava -Non ti preoccupare- continuò sussurrando lentamente, appoggiando anche la fronte sulla sua- l'importante per me è che adesso tu stia, bene e soprattutto averti al mio fianco adesso, mi rende piú sereno e tranquillo.- la ragazza divenne rossa e oltre alla strana sensazione allo stomaco mille brividi percorsero il suo corpo che erano dovuti sia dalla vicinanza del ragazzo che dal suono della sua voce.

Lei fece la stessa cosa, appoggiando anche la sua di mano sulla sua guancia, i due si guardavano dritto negli occhi, -Grazie per esserti preso cura di me- disse lei quasi in un sussurro, -Non c’è di che, lo farei altre mille volte se fosse necessario.- fece una pausa guardandola dritta negli occhi, la sua voce stava diventando più profonda e roca, spostò lo sguardo sulle labbra rosee della ragazza, inconsciamente, ed aggiunse - per te farei qualunque cosa...- e detto ciò il ragazzo annullò completamente la distanza che avevano.
La bació, ma fu uno di quei baci dolci, senza malizia, ed entrambi sentirono scintille attorno a loro, tutti i rumori sparirono perfino l'edificio stesso che li stava sorreggendo sembrava non esserci piú.
Si staccarono da quel lungo bacio per riprendere fiato, non staccando peró gli occhi l'uno dall'altro.
Ad un tratto la campana che segnava la mezzanotte li riportó con i piedi per terra, e la ragazza imbarazzatissima e rossa come un peperone si alzó , con una forza di volontà che non sapeva nemmeno lei di avere. Voleva restare, voleva continuare quel momento magioco, continuare ad assaporare le labbra di quel misterioso ragazzo , col quale combatteva fianco a fianco quasi ogni giono, ma del quale non sapeva assolutamente nulla. Lo salutó ,e corse a casa sua, piú sconvolta che mai, ma non tanto del bacio in sè, ma delle emozioni che avevano scatenato nella stessa.

Il ragazzo invece rimase ancora sul palazzo a ripensare a ció che era appena successo, e quanto quel bacio lo aveva cosí profondamente scosso, eppure di ragazze ne aveva baciate .

Era oramai da 3 anni che lavoravano insieme, eppure sembrava che Ladybug non si era ancora accorta dei suoi sentimenti, o se lo aveva fatto, sembrava non dargli importanza, come se fosse solo uno scherzo o una fase passeggera.

Eppure non riusciva a reprimerli, per quante ragazze lui frequentasse l'immagine di Ladybug lo accompagnava ovunque e non sapeva proprio come togliersela dalla testa.

Ma a quanto pare, neppure lui le era indifferente e lei lo avrebbe capito pian piano, e quel bacio, dato inaspettatamente era solo l'inizio di qualcosa di piú grande perfino di loro stessi.

 

_angolo della Dany_

Sorratemi se non pubblico da un po ma sto esami mi stanno facendo fuori.

Spero come sempre che la storia vi sia piaciuta e che continuate a leggerla e commentarla, grazie a tutti quelli che l anno fatto ❤.

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Pov Marinette

Ed ora come avrei fatto a guardarlo ancora negli occhi?  Ma soprattutto come avrei fatto con Adrien? Lui mi piaceva, ma in quel momento non sono riuscita a pensare ad altro che a tutte le emozioni che provavo.

Devo fare finta di nulla, eppure non ho dormito tutta la notte.

Oggi stranamente sono arrivata a scuola perfino in anticipo, decido di bermi un caffè, magari riuscirà a mettere in sesto quest’orribile faccia.

Pensavo di essere l'unica, quando ad un tratto qualcun'altro fa il suo ingresso nel Bar, sarà il solito secchione di turno.
Ma da dove mi viene tutta sta cattiveria? Boh.
Immersa nei miei pensieri mi accorgo distrattamente che c'è una chioma bionda spuntata fuori dal nulla , seduta davanti a me.
Prese anche lui la stessa cosa che avevo preso io e poi disse - Ciao Marinette, anche tu notte in bianco?- ci misi un pó per realizzare che colui che mi stava parlando era il mio amatissimo e adorato Adrien.
Ma nemmeno la sua presenza in quel momento riusciva a distogliere i miei pensieri da Chat, quel gatto mi aveva stregata in qualche strano modo - Ciao Adrien, Si, sono totalmente distrutta, ieri sera un ragazzo mia ha…- mi morsi la lingua,cosa stai combinando Marinette?!?!??! Lui sembrava incuriosito -Uuhhh , continua Marinette, ora sono curioso. Cosa ha ti ha fatto un ragazzo ieri sera?-
Dannazione, ora che faccio? Ne parlo? Ma in fin dei conti basta non raccontargli chi è il ragazzo, non capirebbe che sono Ladybug -ieri un ragazzo mi ha... baciata, o per meglio dire, ci siamo baciati e… e.. è stato strano. Dimmi Adrien, ti è mai capitato di provare qualcosa per 2 persone? Una ti piace da tantissimo tempo e l'altra incomincia ad interessarti dopo, io non ci capisco nulla, davvero…-
Gli avevo raccontato tutto… ma con quale coraggio poi, non potrebbe capirmi….

 

Pov Adrien

 

Ero scioccato da quello che mi aveva detto, non pensavo provasse anche lei queste cose, chi l'aveva baciata poi? Perchè mi sento così infastidito all'idea che qualcuno la potesse toccare? Che qualcuno l'ha baciata poi.... mi fa imbestalire!
Chi sono i ragazzi che le le piacciono, ci saró io tra quelli? Mi ha detto tutto senza balbettare, ed il che è davvero strano da parte sua, che stia pensando a li adesso? Cazzo, ero sinceramente convinto di piacerle.

Leggevo nel suo sguardo una confusione unica e sentivo crescere in me una voglia di tranquillizarla e di picchiare quello stronzo che non le dava la certezza che lei si meritava. - Ho paura di essere nella tua stessa situazione. Sai.. anche io ho provato delle emozioni mai provate, ho da poco baciato una ragazza, della quale ero innamorato da tempo, ed è per questo che ho passato la nottata in bianco- Vidi il suo viso fare una smorfia di dolore quasi impercepibile, ma se si tratta di lei noto tutto, soprattutto in questo ultimo periodo. Forse il sentirsi dire che ho baciato una ragazza le dava fastidio.
- ma ti diró- mi avvicinai al giradischi del bar e misi una monetina selezionando 'Another one bites the dust' dei Queen, la presi per un braccio e la trascinai al centro del Bar, e le sorrisi - Beh, siccome siamo entrambi nella stessa situazione perché non balliamo?- lei mi guaró stranita e si mise a ridere dicendo - cosa centra hahha, solo perché siamo nella stessa situazione dobbiamo ballare alle 7 del mattino?-
Mi piaceva il suo sorriso, è quindi mi misi a fare dei movimenti a ritmo di musica , le rise ancora di più e mi seguí, ne fui sorpreso ma felice.

E cosí ballammo fino alla fine della canzone, come due matti, mi piaceva la sua compagnia, non dovevo mostrarmi superficiale, o per ciò che non ero, con lei potevo essere me stesso.
- ma tu il mio numero ce l’hai?- le chiesi ad un tratto, lei sembrava stupita e scosse la testa - no- disse, intimidita, allora a mia volta dissi -rimediamo subito- lei prese il suo telefono e io le lasciai il mio numero, fece uno squillo e cosí anche io salvai il suo, mi sentivo come un bambino delle elementari.

Entrammo in classe e le scrissi subito dato che mi stavo annoiando.
C'era storia ed io odiavo storia _Hai visto gli occhiali della prof? Sembrano mongolfiere_
lei prese il telefono, rise e scrisse -a me sembrano alla moda, molto chic, guarda invece le scarpe... - e cosí via passammo tutte le lezioni a scriverci e scoppiai a ridere facendomi quasi ritirare il telefono dai prof.

Anche nel tragitto di casa le scrissi, si fece sera e mi recai al posto dove ieri io e la mia insettina ci eravamo baciati e dove ci riunivamo quando durante la giornata non era successo nulla alla città.

E lei puntuale come sempre arrivó, ero un pó agitato, e tutta la tranquillità che Marinette mi aveva suscitato svanirono in un attimo cosa che a quanto pare successe anche a lei.


I due non sapevano che avevano passato in pratica tutta la giornata a scriversi, lei disse al ragazzo - Chat dobbiamo parlare di quello che è successo ieri- lui annuì un pó confuso e lei continuò dicendo
-abbiamo fatto un errore, noi siamo colleghi e non possiamo permetterci debolezze del genere, perché se per sbaglio dovessimo rivelarci la nostra identità a vicenda saremmo entrambi in pericolo, se uno di noi fosse akumizzato rivelerebbe l'identità dell'altro e sarebbero tutti in pericolo.- disse la ragazza tutto d'un fiato, non voleva veramente abbandonare ciò che provava, ma aveva realmente paura che se fossero andati oltre il rapporto di colleghi non sarebbe andata bene.
Lui era sconcertato, -io non…- si interruppe, sapeva che non sarebbe mai riuscito a farle cambiare idea. - Penso che tu abbia ragione, non vorrei fare nulla che possa metterti in pericolo…- cosí dicendo se ne andò lasciando la ragazza sola con i suoi pensieri, ed una grande fitta che le stringeva il petto. Quella sapeva riconoscerla, era dolore, un grande ed immenso senso di vuoto.
Andó a casa , prese il telefono , c'era un messaggio di Adrien che le chiedeva _Cosa fai di bello?Vuoi uscire?_ .
La ragazza ne fu molto colpita, decise che sarebbe uscita volentieri, bast pensare a Chat Noir, aveva bisogno di distrarsi.
Si mise un vestito azzurro, sciolse i capelli, che con il tempo furono cresciuti, mise un paio di ballerine dello stesso colore del vestito , si trasformó e si recó velocemente all'indirizzo che le inviò il ragazzo, trovando un luogo isolato qualche metro prima della piazza principale, si ritrasformó tornando ad essere ancora Marinette. Marinette scorgeva un'alta figura maschile, con capelli biondi , una t shirt bianca, un paio di jeans, scarpe e giacca di pelle neri, si meravigliava perfino lei di quanto fosse cambiato il suo amato in cosí poco tempo.
Era diventato molto più alto e piú virile, aveva le spalle larghe e delle grandi mani, anche il suo taglio di capelli era leggermente cambiato, pure lo sguardo che prima celava un po’ di trascuratezza, tristezza e di speranza ora era rimpiazzato da uno sguardo forte e sicuro, ma quel velo di tristezza c'era sempre, una cosa che non era cambiata era il suo profumo, che lei aveva sempre amato e che avrebbe riconosciuto su un milione.
Lui la accolse con un sorriso, ma si vedeva che era tirato, - Sei molto bella Marinette- le disse , è quelle parole la fecero arrossire, - Anche tu stai bene...- rispose lei.
Aveva notato che la ragazza non era molto presente, cominciò a chiedersi se il ragazzo di cui aveva parlato stamattina l'aveva fatta soffrire. - è successo qualcosa? Non mi sembri molto contenta, forse non vorresti nemmeno essere qui con me , calcolando anche l'ora... conoscendoti ti sarai sentita in obbligo di accettare…- disse il ragazzo un pò affranto , lei lo interruppe - Amo passare il tempo in tua compagnia, abbiamo molte passioni in comune, il problema è un altro, ed è anche per questo che sono qui con te, tu mi svuoti la mente da qualsiasi problema. Ed ora ho bisogno proprio di questo, ho bisogno di te.- disse lei sinceramente ed anche un pò in imbarazzo, e poi aggiunse - nemmeno tu mi  sembri informa..- lui la guaró e sorrise
-Ho ricevuto una delusione d'amore, me la sto prendendo molto con lei, ma devo ammettere che ha ragione… l'amore non corrisposto fa male..-
Lei non disse nulla per un istante, si avvicinó piú al ragazzo e disse quasi in un sussurro -...ti capisco…-
Lui la guardó un pó stupefatto da quello che aveva appena sentito, si sentii compreso, ed era cosí che si sentiva sempre con lei.
Lui le cinse la vita con un braccio e la avvicinó piú a se, per 2 motivi, uno perché la folla stava aumentando e 2 perché voleva sentirla piú vicina a se.

La ragazza stupita da quel gesto arrossì e sorrise timidamente sussurrando un -Gggrazie- i due si diressero in un luna park e decisero di salire sulle montagne russe, dove Adrien si stupí del fatto che Marinette era quasi in piedi a godersi il brivido di quella ripida discesa, lei lo guardó con il sorriso stampato in faccia e lui sentí una sensazione strana, gli era già successo quando i due ballarono insieme alla festa che aveva dato Chloè per mostrargli che era una persona gentile, e pure quella volta in cui era stato akumizzato il suo bodyguard, lei era cosí imprevedibile e cosí vera.
Dopo essere scesi dalla giostra Adrien non vedeva l'ora di entrare nella casa degli orrori , ma la ragazza era spaventata a morte dall’idea.
- se non vuoi non ci andiamo, tranquilla- disse lui divertito -N-N-no, voglio andarci....- la ragazza raccolse un pó di coraggio, aveva sconfitto molti nemici, non poteva avere paura di una stupida attrazione di un luna park, giusto?
-d'accordo, ci andiamo, ma in caso tu avessi paura attaccati pure al mio braccio- disse lui sorridendo.
La ragazza arrossì, fù tentata dall'dea, ma il suo orgolio la fermò anche perchè ciò che disse il ragazzo dopo le fece perdere le staffe perchè disse:
- è un pó stupido che tutte le ragazze abbiano paura della casa degli orrori. Siete tutte uguali, secondo me è solo una scusa per attirare l'attenzione di qualcuno. Se vuoi stringerti a me puoi farlo anche senza usare questa scusa, non saresti la prima a farlo- disse tutto senza pensarci troppo, con leggerezza, un pò anche per provocarla, la ragazza dal canto suo, fece una faccia che era un misto tra arrabbiato e il deluso, e mentre il ragazzo si stava avvicinando a lei, lei lo superó ingorandolo e rispose dicendo
- non paragonarmi alle stupide ochette che frequenti, ok? Non riesco a crederci che tu lo abbia detto veramente. Non ho bisogno di attrare l'attenzione di nessuno, men che meno la tua!- disse il tutto entrando all'interno senza aspettarlo.
Lui si pentì subito delle sue parole e seppure ciò che aveva detto era vero, non pensava che Marinette fosse una delle tante, anzi sentiva che in lei c'era qualcosa di diverso.
La ragazza infuriata passó quasi tutta la metà del percorso, accecata troppo dalla sua rabbia per accorgersi delle persone mascherate che uscivano dai meandri della casa , fino a quando qualcosa non prese la sua mano, e lei si giró dicendo con tono arrabbiato  - cosa c’è, ti ho già detto che non ho bisogno del tuo supporto morale!-
Ma rimase di sasso quando una figura dal viso verde fluo si avvicinó pericolosamente a lei, e cosí in preda al panico si mise ad urlare.
Il ragazzo sentendola corse subito nella direzione dalla quale proveniva l'urlo, trovando il ‘mostro’ a terra e la ragazza accucciata in un angolino, che tremava come una foglia e sull'orlo del pianto. Lei era seriamente spaventata, a differenza delle altre ragazze che si avvinghiavano a lui solo per avere un qualsiasi tipo di contatto fisico.
Lui andó dalla ragazza, la prese in braccio e si diressero verso l'uscita, nel frattempo lui le sussurrava -scusami, sono stato uno stupido, mi dispiace-
Lei si sentí avvolta da quelle sue potenti braccia, che la circondavano, era ancora arrabbiata con Lui, ma l'essere cosí vicina a lui, cosí tanto da riuscire a sentire i battiti del suo cuore, sentire la sua voce profonda, sentire il suo profumo, l'avevano calmata in parte.
Appena usciti si sedettero su una panchina sempre restando nella stessa posizione, lui le accarezzava i capelli e si inebriava di quel profumo dolce tipico della ragazza .
- Scusami, è stata colpa mia, non avrei dovuto dirti quelle cose. Tu non sei come le altre, sei… speciale- e al sentire quelle dolci parole provenire dal suo ragazzo dei sogni, le fece dimenticare qualsiasi sentimento negativo provato in precedenza.
Dopo una buona mezz'oretta passata l'uno tra le braccia dell'altro tra sguardi e carezze l'atmosfera era ritornata la solita.
- come posso farmi perdonare Milady? - chiese il ragazzo senza pensarci troppo.
-Milady? Oh davvero? Potremmo andare alla ruota panoramica- disse la ragazza sorridendo.
Inconsciamente aveva chiamato la ragazza nello stesso modo con cui chiamava la sua Ladybug, perché?
Accettò la richiesta della ragazza scartando il pensiero. E ad un tratto si ritrovarono sospesi, con Parigi illuminata soltanto dalle luci della notte, lui si soffermò a guardare il viso della ragazza che aveva difronte, illuminata solo dalla luce pallida della luna. Si soffermó a guardare ogni tratto del suo viso, è poi scese piú in basso con lo sguardo, notando che la ragazza aveva freddo, cosí si sfiló la sua giacca di pelle e gliela mise sulle spalle, la ragazza si stupí del gesto, e portó la sua attenzione al ragazzo .
‘ma quanto puó essere bello ?’ si chiese la ragazza in quel momento.
I visi dei due ragazzi si avvicinarono pericolosamente e cosí il ragazzo si fece coraggio, e annulló le distanze tra i due. Quel bacio per loro fu qualcosa di pazzesco, di nuovo, ma allo stesso tempo cosí familiare.

E fu allora che la giostra si fermó violentemente.
La cabina traballó e i due finirono a terra, l'uno sopra l’altro, risero, pensando fosse  uno scherzo del giostraio e cosí , tra il sorriso imbarazzato di lei, e quello divertito di lui riannullarono la distanza tra i loro visi.
Ma il tutto non duró molto, perché una voce li interruppe.
- Buonasera a tutti, o dovrei dire buongiorno ormai, io sono le Temp, e sono qui per fermare il tempo di tutti quanti. Dato che voi perdete il vostro tempo in queste stupide giostre, intrappolando anche me qui!-
I due a questo punto tornarono seri, come avrebbero fatto a trasformarsi in cima ad una cabina di una giostra panoramica senza farsi beccare?

 

_Angolo della Dany_

Esami finiti, sono contentissima, è infatti rieccomi con un nuovo capitolo, contenti? Ditemi se vi piace, è ora come faranno i nostri protagonisti che sono sospesi su Parigi a trasformarsi l'uno difronte all'altro ? Ci vediamo alla prossima e ringrazio ancora le persone che continuano a supportarli lasciandomi un commento, graziee ❤. Sciaooo belli.

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


I due erano evidentemente in difficoltà, come avrebbero fatto a non farsi scoprire l'un l'altro e sconfiggere il nemico?

- Ho un idea- disse lei sistemandosi la giacca
- Apriamo la parte superiore della cabina, cosí da riuscire a salire sul tetto, cercheró di aggrapparmi alle strutture fino ad arrivare a terra e chiederò aiuto.-
Lui la guardó scioccato - Non dirlo neanche per scherzo! Tu non vai da nessuna parte, non potrei mai starmene qui a vederti rischiare la vita. Andró io e non si discute!- detto questo aprí la botola superiore e uscì, nonostante la ragazza cercó in tutti i modi di fermarlo lui sapeva che da lì a poco sarebbe arrivata Ladybug, cosí arrivato ad un certo punto della struttura si trasformò, cosa che fece anche lei appena non vide piú Adrien.

Andò subito a cercarlo, è incrocio Chat Noir -hai per caso visto..- i due dissero la stessa cosa contemporaneamente -io l'ho trovato sulla struttura della ruota e lui mi ha detto che all'interno c'era una ragazza e…- disse lui cercando una scusa in qualche modo -stessa cosa- disse lei.

- Ora cerchiamo do capire dove si trova l’akuma , sbrighiamoci- disse la ragazza con una determinazione unica , lui era un po colpito da questa sua improvvisa voglia di sconfiggere subito il suo avversario -ok, andiamo!- rispose il ragazzo , fortunatamente, riuscire a sconfiggere il nemico era stato cosí semplice, che non dovettero nemmeno usare il Lucky charm o il cataclisma , cosí si congedarono e sia Marinette che Adrien sbucarono da dietro un cespuglio, l'uno opposto all'altro.

-Hey, hai avuto paura? - le chiese lui preoccupato, la risposta non tardò ad arrivare, che la ragazza si fiondò tra le braccia del biondo, che sorpreso e sollevato ricambiò l'abbracciodella ragazza, cercando di darle sicuezza e conforto.
-Non fare mai piú una cosa del genere, HAI CAPITO!??! E se non ci fosse stato Chat Noir? È se fossi caduto?? E se fossi scivolato?!? E se tu fossi...oddio no... - Marinette era in lacrime, l'idea di poterlo perdere le spezzava il cuore, lei batteva i pugni sulla sua schiena, pugni leggeri, perchè non voleva fargli male, ma servivano a liberarla della sua furstrazione.
Lui sorrise,la strinse più a se, e le sussurrò -Hey, calma baby, sono qui con te e non lascerò che ci accada nulla. Lascia che sia io a difenderti. Non è successo nulla, è ti ricordo che era una tua idea, e volevi farlo tu, non pensi che sarebbe stato rischioso anche per te?Cos'avrei fato io senza di te, mia dolce Marinette?-
I due restarono in quella posizione per un pò : l'uno tra le braccia dell'altra.
Poi andarono a sedersi su una panchina , lei si strinse dentro la giacca che lui le aveva dato in precedenza è appoggiò la testa sulla sua spalla.
-Sai, mi piacerebbe ringraziare Chat Noir- con quelle parole la ragazza spezzò il silenzio creatosi in mezzo alla coppia, lei catturó subito l'attenzione del ragazzo che la guardó in attesa che la ragazza proseguisse.
- Sai, lui mi ha salvata piú di una volta e penso che senza di lui Ladybug non riuscirebbe a portare a termine le sue missioni. Sai cosa? Voglio andare a casa, prendere brioche e macarons e andare sul balcone ad aspettare Chat Noir, che probabilmente starà facendo la sua ronda, e offrirgli i dolci che ho preparato in pasticceria stamattina.-
Adrian sorrise all'idea
- Penso che apprezzerà molto il tuo gesto.-
Si stava piano piano accorgendo della ragazza, però lei non sapeva chi era Chat noir, come poteva parlare così liberamente di un'altro ragazzo mentre lei era tra le sue braccia? Si stava ingelosendo di se stesso,ed il pensiero che lei corresse ad offrire i suoi dolci e la sua compagnia ad un altro lo irritava sopra ogni limite. E allora stringendo più a se la ragazza chiese - Ma se invece ce ne stessimo qui ancora un po? Oppure andiamo da qualche altra parte, conosco un posticino dove possiamo restare al calduccio e berci qualcosa... - La ragazza, che non colse la gelosia celata tra le parole del ragazzo rispose decisa sul da farsi, cosí lui, a malincuore, la fece salire sulla sua moto e andarono a casa sua, lei lo salutó velocemente e si diresse all'interno.
  Prese un vassoio e lo riempí di leccornie e diresse in camera sua, senza fare rumore, dove salì sulla sua terrazza attraverso la botola. Appoggió i dolci su un tavolino, prese una coperta e si sdraió sulla sua sdraio dove piano piano, mentre aspettava il supereroe, si addormentó.

Chat Noir fece il suo ingresso poco dopo, guardando la dolce fanciulla addormentata, con affianco a lei appoggiato un vassoio pieno di dolci.
Lei era cosí, come i dolci che preparava, buona e con un aspetto invitante, con un sorriso stampato in faccia si avvicinó alla ragazza , e la ringraziò in un sussurro , le accarezzó i capelli, notó che aveva inglobato coperta, per coprirsi dalla brezza notturna, scorse gli che indossava stessi vestiti, e che aveva ancora la sua giacca addosso, segno che l'aveva aspettato da quando era tornata a casa.
Lei aprí gli occhi, e sorrise - Ciao Chaton, ti ho lasciato dei dolci, li vuoi? Volevo ringraziarti di tutto.- disse il tutto con la voce impastata, mentre cercava di sistemarsi in modo da rendersi più presentabile.
La sua risposta non tardó ad arrivare - Grazie principessa, è il mio lavoro ed un piacere. Penso che sia meglio che tu rientri però, o ti prenderai un bel raffreddore, in fondo non siamo ancora a giugno, e fuori fa ancora molto freddo.-
Lei annuì e lo invitó ad entrare, dicendo - Anche se sei un gatto non hai il pelo, la notte è fredda anche per te, vieni a riscaldarti un pò, posso preparare della cioccolata calda e darti una coperta.-
Lui sorrise ed annuì, ma come fa una ragazza ad invitare uno sconosciuto, in camera sua , nel pieno della notte? Lo infastidiva quel pensiero, lei poteva essere così gentile solo con lui.
I due si trovarono seduti sul letto a mangiare dolci e a parlare del piú e del meno, e poi lui le chiese, stuzzicandola un pochino - Di chi è quella bella giacca Mari? Sembra un pò troppo grande per essere la tua... -
Lei lo guardò confusa, fece vagare il suo sguardo in giro, cercando di capire a cosa alludesse il supereroe, e poi realizzò che non ebbe restituito la giacca al suo amico.
- oh, cazzo- le sue guance andarono a fuoco - mmmme lll'ha pppprestata uuun mmio aaamico, pperché avevo freddo, ed eravamo sulla ruota panoramica e…- si bloccó d'un tratto e arrossí ancora di piú.
Dal canto suo il ragazzo era felice di sapere che le faceva questo effetto, si divertiva a vederla andare in tilt mentre pensava a lui e aggiunse - sai, ero li per caso, che facevo il mio solito giretto di controllo, e mi sembrava di averti vista da qualche parte, e quindi hai un ragazzo eh? -
Lei tacque - non proprio, per lui io sono solo un amica, nulla di più...-
Il ragazza chiese- quindi non hai ancora chiarito i tuoi dubbi sui due ragazzi?-
Lei d'un tratto si incupí, il ragazzo si distese sul letto, appoggiando la testa sulle gambe della ragazza e notó che erano gelate, avendo addosso un vestito ed essendosi coperta solo sulla parte superiore avrà sicuramente patito il freddo. Alla ragazza venne l'impulso naturale di accarezzargli la testa e lui fece le fusa , colta di sorpresa si mise a ridere - Non ci credo, hahah, ti sei davvero messo a fare le fusa ! Hahah...- Il ragazzo si sentiva un po in imbarazzo, ma l'aveva fatta sorridere, e nulla era piú appagante di quello , cosí cambiò posizione, si avvicinò alla ragazza mettendosi a quattro zampe, spostandosi sempre più al suo viso e disse - sono purrr sempre un gatto, No? Chi ti ha detto di fermarti?- lei rise ancora e continuó a fare quello che le fu chiesto, il ragazzo posizionò la testa un petto della ragazza. Poteva sentire il suo cuore battere velocemente , i suo respiro irregolare, l'aroma proveniente dai suoi vestiti e dalla sua pelle,e le mani che vagavano sui suoi capelli.
- Ti posso confessare che con te mi sento molto a mio agio? - disse il ragazzo -Tu sei speciale Marinette, non permettere a nessuno stronzo di farti soffrire... Io non ti farei mai soffrire- disse sollevandosi avvicinandosi sempre più al viso della ragazza, che lo guardava sorpresa. -Marinette, mi stai mandando a puttane il cervello... Sei perfetta- disse sussurrando e accorciando la distanza trai due mano a mano -Sei dannatamente sexy, e voglio baciarti cazzo, posso?...-
Erano così vicini , lui le sfiorava le labbra con le sue, ma non era ancora un bacio, lui voleva che fosse lei a farlo, non voleva forzarla. Doveva bramarlo, e così fu, la ragazza non resistette, allacciò le sue braccia intorno al collo del ragazzo ed annullò completamente la distanza.
Marinette era il suo sapore preferitò, come una droga, non riusciva a farne a meno. Il bacio si trasformò in qualcosa di più passionale e le mani di lui cominciarono a vagare sul coro dell ragazza: le sciolse i capelli, scese sul suo collo, dove cominciò a piantare dei baci umidi,e cominciò a 'marcare' il suo 'territorio' lasciandole piccoli segni sul collo. La mano ne frattempo scese sotto il vestito della ragazza, dove risalì cominciando a stuzzicare i seni della giovane.
La situazione si stava scaldando,ed nessuno dei due sembrava dispiacere la situazione, anzi sembrava che i due stavano dando sfogo ad un desiderio represso da sin troppo tempo.
Lei gemeva al suo tocco, le sue mani erano immerse nella chioma del biondo , che mano a mano stava cominciando a perdere il controllo. Doveva tornare in se, o non sarebbe più riuscito a trattenersi, così capovolse la situazione, mise la ragazza a giacere sul petto, le accarezzava, la testa , prese una coperta trovata vicino a lui e coprì la ragazza che giaceva sul suo corpo, si mise a fare respiri profondi mentre la stringeva a se.
-Cazzo Marinette... Solo tu mi fai questo effetto, non voglio fare qualcosa di affrettato. Perdonami se ti sto mettendo in imbarazzo, ma sento di volerti. Non ti muovere o non enso che riuscirò a trattenermi...- Il ragazzo sussurrava il tutto con una voce roca, ansimando.
Marinette era stupitadi ciò che aveva appena fatto, lei lo voleva, ma sapeva che il supereroe aveva ragione, stavano correndo. Sentiva il battito impazzito del cuore del ragazzo, e qualcosa di consistente premere a conttto dello stomaco della ragazza, era il suo.... pensò lei ed arrossì.
Cercò di tranquillizzarsi anche lei, e ricambiò l'abbraccio del ragazzo e sussurrò -Grazie... Non mi hai spaventata...- Entrambi i giovani chiusero gli occhi e poco a poco si addormantarono entrambi l'uno tra le braccia dell'altra.

Adrien si sveglió per primo, sentí qualcosa tra le sue braccia, stava abbracciando qualcosa, è tra le sue gambe ce n'erano delle altre, ed un dolce odore gli invadeva le narici, un odore che conosceva bene oramai, aprí gli occhi e trovó una chioma mora accoccolata sul suo petto, si guardó intorno un pó confuso, è poi realizzó il fatto di essersi addormentato, si guardó allo specchio che era posto difronte al letto e vide di essersi ritrasformato in Adrien.
L'anello si era leggermente sfilato, se si fosse mosso anche solo di un millimetro l'avrebbe sicuramente svegliata, svelando cosí la sua identità, ed anche se alla fine non gli dispiaceva tanto l idea, il problema era che non avrebbe più potuto parlare con lei di Adrien e quindi quasi in un sussurro si ritrasformó, ma senza muoversi.

Decise che si sarebbe alzato più tardi godendosi cosí, ancora qualche attimo con la sua amata.
E cosí tra un pensiero e l altro si riaddormentó ancora. Questa volta fu Marinette a svegliarsi, sentendosi avvolta tra morbide e calde coperte,come se qualcuno la stesse abbracciando, e circondata dal profumo del ragazzo che le aveva rapito il cuore tanti anni fa.
Aspetta, lei non aveva spruzzato profumi in giro, aprí gli occhi e vide qualcosa di nero e... grosso? Alzó lo sguardo, e dalla sommità di questa enorme tuta sbucavano dei biondi e folti capelli biondi.

Oh mamma penso lei. Cosa doveva fare? Doveva ammettere che la situazione era molto confortevole, il che la mandava ancora piú in confusione sul da farsi tra i due ragazzi.

Ma per una volta se ne sarebbe fregata e avrebbe goduto il momento, senza troppi ragionamenti, seguí l'istinto, e oltre ad analizzare ogni singolo dettaglio del viso del ragazzo che aveva affianco le venne naturale accarezzargli i capelli, per poi scendere con la mano fino ai tratti del viso, come se stesse disegnando i contorni dello stesso, con l'indice: disegnó le sue guance, i suoi lineamenti marcati ed in fine il contorno delle labbra, rosee carnose e così invitanti... labbra che vide inclinarsi in un dolce sorriso
-Buongiorno principessa- disse il ragazzo con la voce roca di chi si è appena svegliato -Bbbuongiorno a ttte ... - disse lei sorpresa ed imbarazzata dai suoi stessi pensieri e dal fatto di essere stata colta in flagrante , lui aprii gli occhi divertito, e lei si perse nel suo bosco, mentre lui nel suo oceano.
- Sai, questo è stato il risveglio piú bello della mia vita- disse quasi in un sussurro, lei sorrise 'anche il mio ' pensó tra se .

- Non vorrei rovinare l'atmosfera, ma che ore sono? - chiese il ragazzo con malavoglia -vediamo un pó- rispose lei alzando il braccio per vedere l'orologio- oddio , sono le 10.30!?!- la ragazza si alzó di scatto , notó di avere ancora la giacca di Adrien addosso, il ragazzo rideva perché le stava troppo grande, ma ció la rese ai suoi occhi molto sexy.
Lei cominció a togliersi la giacca, prese dal suo armadio un paio di pantaloncini e li mise facendoli passare da sotto il vestito, stando attenta a non far vedere nulla e infiló la canottiera allo stesso modo sfilando pian piano il vestito dall'alto.

Il ragazzo osservava la scena stupito da tutta la sua maestria, chiedendosi come facevano le donne ad essere così precise e svelte - Come mai tutta questa fretta?- chiese il ragazzo incuriosito - Hai presente il ragazzo a cui appartiene la giacca? Qualche giorno fa mi ha invitata ad assistere ad un suo shooting fotografico - disse la ragazza, a quel punto al povero micetto crollò  il mondo addosso , aveva uno shooting fotografico per le 11.
-Allora principessa ti saluto, a stasera- disse cosí e le mandó un bacio volante.

Uscì di corsa e grazie al suo bastone e alla sua agilità in un attimo riuscì ad essere a casa e a prepararsi.




 

_Angolo della Dany_

Rieccomi, come state? Spero bene, grazie per aver letto anche questo capitolo è miraccomando fatemi sapere cosa ne pensate. Byeeee❤

 

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Si recarono nel luogo dove sarebbe avvenuto lo shoot fotografico, avevano scelto una località immersa nel verde con un piccolo laghetto che aveva l’acqua cristallina.

Per questo servizio fotografico aveva invitato il suo solito gruppo di amici composto da Alyà , Nino e Marinette.

Lì aveva avvisati di portare il costume da bagno perchè lui oltre a possedere quella proprietà aveva anche la piscina, era quasi sicuro al 100% che Marinette lo avrebbe dimenticato perchè mentre la guardava mettere via le cose nella borsa non l’aveva vista metterlo via.

Lei era troppo impegnata a non fare tardi per ricordarsi il costume, ma nei dintorni c'erano dei negozi e cosí durante la preparazione dello shoot Marinette e Alyà andarono a comprarne uno per la corvina, non avendo molto tempo non stettero a guardare troppo il modello, presero le misure giuste e uscirono di corsa ritornando cosí dall'amico.

Era tutto pronto ed il set completamente allestito, mancava solo Adrien che uscì poco dopo, fecero i primi scatti e ogni volta cambiava abbigliamento , si passava dalla camicia bianca e jeans nero allo smoking, per poi terminare con il costume da bagno . Marinette non era pronta per quella fantastica visione e Adrien fu felice nel vedere che lui non le era affatto indifferente , ad un tratto il fotografo disse : -Manca qualcosa, mi serve qualcuno… una donna, voglio una donna ! - si giró in cerca di qualcuno, puntando con sguardo attento persona per persona , è alla fine puntó gli occhi su Marinette che venne trascinata immediatamente in camerino, lei non  aveva capito ciò che stava succedendo perché era troppo attenta ad osservare Adrien e la professionalità degli stilisti, delle truccatrici e dello staff in generale. Le diedero un costume e le dissero di indossarlo, è lei fece come le fu chiesto. Quando ebbe indossato lo stesso una trup di acconciatori e make up artist si fondarono sulla sua esile figura. Il suo costume era un body nero con un largo spacco sulla schiena , uno scollo importante sul davanti e la scritta Bae Watch bianca sul davanti, le inumidirono i capelli, come se fosse uscita dall'acqua , mettendole un rossetto rosso e un leggero e naturale trucco sul viso, le misero un copricostume bianco fatto a mó di macramè e la portarono dov'era situato Adrien.

La ragazza venne praticamente catapultata nel tutto che non si accorse che stava praticamente la facendo da co modella con Adrien, è quando realizzó il tutto era troppo tardi.

Adrien si accorse di quanto il fisico della ragazza fosse cambiato molto, era molto più formosa e magra di quanto pensasse, aveva le forme giuste al punto giusto, si accorse pure di quanto le sue labbra fossero carnose e di come i suoi occhi risaltassero cosí tanto perché in contrasto con i capelli scuri .

Vide la ragazza un po insicura e goffa , data la sua prima esperienza in quel campo, si ritrovó a doverla prendere in braccio -situazione piuttosto familiare per lui - le pose furono diverse, così come i costumi e le location e oramai Marinette si era abituata alle fotocamere e alle richieste -che a lei sembravano bizzarre- del fotografo .

Dovette ammettere che fare la modella era un lavoro a tratti divertente, ma al contempo molto ma molto stancante. Dopo 5 ore finalmente giunse il termine è i ragazzi poterono andare in piscina, Ninó e Alyà erano già all'interno, che si scambiavano baci, coccole, frecciatine , insomma una coppietta. Marinette li guardava imbarazzata, com'era possibile che riuscissero a fare tutto con questa confidenza l'uno verso l'altro, alla fine stavano insieme già da 4 anni oramai, ma da allora le cose tra i due non sembravano affatto cambiate in alcun modo, Alyà le raccontava sempre tutto sempre con la stessa luce negli occhi e con un entusiasmo pazzesco, -quei due sono inseparabili -disse sorridendo Marinette - È vero- aggiunse sorridendo Adrien -piacerebbe anche a me trovare qualcosa di cosí forte e cosí vero- continuó il ragazzo -concordo- disse lei.

- Non possiamo comunque lasciargli la piscina, potrebbero spingersi oltre ai baci e non sono curioso di vedere la scena- disse il ragazzo ridendo e correndo verso la piscina per poi finirci dentro, non prima di aver fatto un avvitamento in aria. Lei sorrise e lo seguí, senza fare avvitamento peró .

Rimasero all'interno per un pó, dopo di che divenne ora di mangiare e si diressero all'interno della villa.

La villa era composta da un'infinità di camere, 3 piani, una terrazza con un idromassaggio enorme, un'ampia cucina attrezzata con tutto , con tanto di chef personale e camerieri, una sauna, un giardino enorme nel retro, che aveva un campo da calcio, uno da tennis, un gazebo, un'area picnic e una serra.

Il giardino difronte all'entrata aveva una grande fontana, un labirinto di cespugli, un bosco , un planetario e tanta vegetazione.

Dopo essersi cambiati i ragazzi si diressero nella sala da pranzo, dove cenarono tutti insieme, poi Alyà e Ninó si diressero in camera e rimasero solo Adrien e Marinette, per Marinette la sua stanza era troppo grande, ed un pó questo la impauriva, pensava che l'avrebbe divisa con la sua amica, ma non voleva prendere il posto del suo ragazzo e cosí non disse nulla, dal canto suo Adrien era felice, finalmente non aveva mangiato da solo cosa che succedeva da fin troppo tempo per i suoi gusti , propose a Marinette di guardare un film e lei accettó.

Avendo la possibilità di scegliere decise di guardare il film della madre di Adrien perché lo avevano incominciato tempo fa ma per colpa di un akuma non lo avevano finito.

Adrien fu felice della richiesta ed entrambi si sedettero sul divano a guardare il film , è siccome per Adrien c'era troppa distanza fece appoggiare Marinette su di lui, la testa sulla sua spalle e le cinse con un braccio la vita. Restarono in quella posizione per tutta la durata del film. E per Marinette quello era il paradiso - ah, Adrien ho la tua giacca- disse lei , ma poi si accorse che lui stava dormendo. Non voleva svegliarlo, ma non voleva che lui dormisse scomodo, cosí cercó di modificare le posizioni, non avendo calcolato che il peso del ragazzo era nettamente maggiore della sua forza si ritrovó sdraiata con di fianco Adrien che la abbracciava. < br/> Si era arresa all'idea di cambiare posizione e cosí la sua attenzione fu riportata  completamente al ragazzo e alle emozioni che lui le trasmetteva.

Viaggió con gli occhi sul suo viso, sui suoi lineamenti perfetti, e incominció ad accarezzargli il viso seguendo le sue forme , come se lo stesse disegnando lei stessa, passò la sua mano tra i suoi capelli, scendendo piano piano, lo zigomo, le labbra, era tutto così stranamente familiare, perchè lo faceva pensare a Chat Noir? Era col ragazzo dei suoi sogni, allora perchè pensava ancora a lui? Si accoccoló meglio tra quelle braccia che la facevano sentire al sicuro e che le provocavano un senso di familiarità inaspettata, e si addormentó a sua volta senza accorgersene.

 

*ciac, ciac* flash *ciac ciac*

 

Adrien si sveglió sentendo questi rumori accompagnati da bisbigli e risatine che terminarono con dei passi che si stavano allontanando di corsa tra risate e altrettanti bisbigli.

Lui aprí gli occhi e appena vide accanto a chi era sdraiato sorrise, nonostante lui odiasse svegliarsi la mattina, se ritrovava Marinette tra le sue braccia era la persona piú felice al mondo.
  La sentí completamente accoccolata, quanto amava quella sensazione, il suo profumo, sentirla cosí vicina e tranquilla, erano cose che lo facevano sentire in pace con il mondo.

Si fermó ad osservarla, era proprio cambiata in cosí poco tempo, sotto i suoi occhi e lui non se ne era mai accorto, o almeno, da un pó incominciava a notare tutto di lei. Notó perfino un piccolo neo sulla base del collo.

Si fermó a pensare che per quanto diceva do amare Ladybug non sapeva praticamente nulla di lei e che non l’aveva mai osservata nel modo in cui guardava Marinette, la sua bizzarra amica che inciampava ogni 2 per 3, ma che aveva piú coraggio di qualsiasi essere umano in terra (case stregate apparte) , lei sapeva sempre come sorprenderlo ogni volta e sapeva dire sempre le cose giuste al momento giusto.

 

Lui sorrise, è per quanto gli dispiaceva, non avrebbe potuto lasciare oltre la ragazza sul divano, perché in vestaglia, si spostó piano piano, la prese in braccio e la portó in una camera, quella accanto alla sua, spostó le coperte e la appoggió delicatamente sullo stesso.

Fece distendere la ragazza sull'enorme letto, posizionandola al centro, e mentre cercava di staccarsi dalla stessa si accorse che aveva abbracciato il suo braccio nel sonno -Chat...non andare via... Io sono..- Disse Marinette all'improvviso,stringendo il braccio di Adrien che la guardava stupito -Mmmmh.... Ti voglio...Mmmmh-
Ora Adrien provava un misto di emozioni, marinette lo stava sognando (il che lo faceva ingelosire a morte, ma allo stesso tempo lo esaltava l'idea), chissà cosa stava sognando di fare la ragazza con Chat Noir, si chiese lui.

Decise che per un pó sarebbe stato con lei, si sdraió con e con la mano libera le accarezzó i capelli. Il ragazzo si avvicinó di piú, per poterla sentire piú vicina e si rese conto che il braccio che stava abbracciando Marinette era esattamente in mezzo al suo seno, cosí da riuscire a sentire che la ragazza non stava indossando il reggiseno, lui deglutì, cercó di pensare a qualcos'altro, ma la vicinanza che egli stesso aveva ridotto non facevano altro che peggiorare la situazione, ad un tratto la ragazza disse -Aaahh, aahh, sii più delicato...gattaccio-
Ora Adrien non aveva più dubbi su ciò che stava sognando la ragazza , ma proprio per questo motivo lo stare così attaccato a lei gli stava rendendo difficile trattenersi e sentiva il suo fisico avere una reazione più che naturale: doveva allontanarsi dalla ragazza, non poteva permetterle di vedere che lui si era eccitato nel vederla dormire, sarebbe stato riguardato come un maniaco dalla ragazza, che avrrebbe preso le distanze da lui.
Mentre stava pensando sul da farsi sentì la ragazza muoversi, segno che stava per svegliarsi, cosí Adrien chiuse gli occhi e finse di dormire.

Infatti la ragazza si sveglió a breve, fú stupita di vedere accanto a lei il ragazzo, si chiedeva come avesse fatto ad arrivare fino in camera, è cominció a vagare con la fantasia.

Dopo una buona mezz'ora passata a pensare ogni tipo di scenario possibile le venne in mente che se Chat noir fosse passato quella sera per mangiare qualche dolce o per conversare con lei, non avrebbe trovato nulla e nessuno, è il che la preoccupava non poco. Ancora Chat Noir, sospirò, com'è che continuava a pensare a lui costantemente, e poi quel sogno...
La ragazza sentì le guance andarle a fuoco al solo ricordo del sogno dal quale si era appena svegliata. Sentì il desiderio di vivere quelle emozioni per davverò, riassaggiare le labbra di quel misterioso ragazzo, sentire il suo tocco sulla sua pelle... A qel punto non erano soltatnto le guance ad andare a fuoco, ma sentì tutto il corpo che fremeva anche soltanto all'idea di avrelo vicino...

Ma accantonó il pensiero e si alzó piano piano, guardó l'orologio, erano le 10.30.

Andó in bagno a darsi una rinfrescata, è dopo mezz'oretta uscì trovando ancora il ragazzo sul letto , che dal canto suo, per non destare alcun sospetto del fatto che fosse stato sveglio per tutto il tempo, era rimasto immobile, assumendo l'aspetto di qualcuno che stava dormendo seriamente.

Cosí Marinette cercó di svegliare Adrien, gli passó le mani tra i capelli cercando di spostare quelli che aveva sul volto dicendo con voce dolce -Adrien, svegliati, sono le 11.00. Andiamo a fare colazione con gli altri?-
Il ragazzo aprí gli occhi e sorrise dicendo - per svegliarmi ho bisogno di un bacio…- la ragazza ne fú stupita ma si chinó e gli bació la fronte, lasciando il ragazzo senza parole.

Sorrise mettendosi a sedere e le disse con la voce un pó roca (data dal fatto che non aveva parlato da quando si era svegliato) - la prossima volta lo voglio sulle labbra- e la guardó in cerca di una sua reazione che non tardó ad arrivare, infatti diventó paonazza.
  Lui amava farle questo effetto è infatti sorrise, spostó il suo sguardo un pó più in basso, notando che la spallina sul suo vestito da notte, era scesa le lasciava intravedere un pó del suo decoltè lasciando libero sfogo alla sua immaginazione, ora si che la situazione era critica per lui.
Lei chiese tra una risata e l'altra  - Perché quello rosso in viso ora sei tu?- seguí lo sguardo del ragazzo e capí subito, diventando più rossa .

 

Lui andó in camera sua , dopo averle detto di mettere il costume perché dopo mangiato sarebbero andati a fare il bagno tutti insieme, poi quasì scappò in bagno, accese la doccia e si fece una doccia fredda.

Fecero colazione e si diressero in salone , dove trovarono Alià e Nino abbracciati intenti a guardare la tv.

Appena si accorsero della loro presenza Alyà scattó in aria, dirigendosi subito dall'amica con un sorriso sorione, è le disse -Sai che pretendo delle spiegazioni, vero?- vedendo che la sua amica non aveva afferrato il concetto tiró fuori il telefono, e le fece vedere le foto che ritraevano lei ed Adrien che dormivano abbracciati.
La ragazza arrossí di colpo -beh… stavamo guardando un film e ci siamo addormentati…- disse imbarazzatissima - peró quella foto me la passi, vero? - Alyà sorrise -assolutamente si-.

 

Si diressero tutti in piscina e passarono li un po di tempo, poi decisero che sarebbero usciti a cenare e a fare un giro nella città.

Alyà e Marinette si prepararono insieme, è dato che il posto in cui sarebbero andati era un ristorante stellato di uno dei piú famosi chef francesi avrebbero dovuto avere un certo abbigliamento.

Era passata poco più di un'ora da quando le ragazze si erano rinchiuse nella camera per prepararsi e i ragazzi erano un pó stufi di aspettare. Ma entrambi appena videro le ragazze uscire credettero che l'attesa era stata piú che accettabile.

Il biondo da canto suo non riusciva a staccare gli occhi di dosso da Marinette, che indossava un vestito rosso aderente sul sopra e piú morbido man mano che scendeva, con una lunga scollatura sulla schiena ,una un po piú contenuta sul davanti e un bello spacco laterale sulla gonna, il vestito arrivava fino a terra , è grazie allo spacco della gonna si riusciva a intravedere il tacco nero , Alyà invece indossava un vestito aderente nero ricoperto di paiette che risplendevano ad ogni movimento e anche lei indossava delle scarpe nere con un tacco alto.

Scesero le scale sotto lo sguardo attento dei ragazzi, Marinette peró sentendosi troppo osservata verso gli ultimi scalini inciampó , Adrien con i suoi riflessi infallibili la prese in braccio - Sei bellissima, non riesco a staccarti gli occhi di dosso- disse il biondo con la ragazza ancora tra le sue braccia , che immediatamente arrossí sentendo quelle parole, -G g g grazie, anche tu stai molto bene, mi spiace , ma ho paura che potrei inciampare anche nel locale, ti metterei in imbarazzo…- disse lei timidamente - beh, anche se cosí fosse sarei pronto a prendere in braccio la mia principessa maldestra - disse il ragazzo senza pensare troppo alle sue parole, e accorgendosi solo guardando l'espressione della ragazza di quello che aveva detto.

Vennero accompagnati da una limousine fino all'ingresso del locale, dove a due a due si diressero all'ingresso dove vennero accompagnati sulla terrazza, nel posto piú bello.

Entrarono nel luogo accompagnati da un camerieriere che indicó loro il posto prenotato.

I ragazzi aiutarono a far accomodare le ragazze, mangiarono e tutto filó liscio come previsto, se solo non fosse che un cameriere venne akumizzato, nel panico generale i due giovani riuscirono a disperdersi, è cosí Ladybug e chat noir furono pronti per affrontare il nemico.

-io sono Veritè , io ho sempre detto la verità, ma gli altri mi hanno sempre mentito, quindi ora tutti direte la verità. Partendo da voi due…- e cosí dicendo il nemico scaglió una corda, che uscì fuori dalla sua penna e fece loro una domanda, la ragazza rispose correttamente e la corda si sciolse, ma il ragazzo no è venne pietrificato.

-Bugie, bugie e solo bugie… gli umani sanno fare solo quello. Ma vediamo se anche i nostri eroi parigini non fanno altro che mentire.
Veritè ordina di dire la verità altrimenti la vostra trasformazione si annullerà!- e cosí Ladybug e Chat noir vennero circondati dalla corda della verità
- Bene bene, allora vediamo se , la regina ed il re , diranno la Veritè! Chat Noir e  Ladybug voi provate dei sentimenti l'uno per l’altro!- Chat Noir ne fu colpito e voleva vedere se i suoi sentimenti fossero minimamente corrisposti, per lui quella domanda era semplice, era da tanto che li provava.

Il ragazzo rispose - io si, provo qualcosa per lei, è la provo da tanto.- La ragazza un pó sconvolta per la sicurezza emanata dal ragazzo non sapeva che rispondere. Ma lei provava qualcosa o No?

-I I Io… -


_Angolo della Dany_

Rieccomi dopo tanto tempo, spero di farmi perdonare con questo capitolo. Grazie a tutti coloro che commentano la mia storia e vi prego di continuare a farlo. Un bacione e alla prossima. <3

 

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


-I I Io Non….- disse la ragazza lasciando in sospeso la frase, ma cosí facendo la trasformazione si stava annullando -Non lo so, lui non mi è indifferente, ma mi piace qualcun'altro... penso- dicendo cosí la corda si slegó e i due si liberarono.
-Quindi….- disse Chat Noir - Non mi sembra il momento adatto - Svió la ragazza che usó subito il lukycharm. -Una bustina di sfere di vetro? - Si illuminó. Il pavimento, la mano di chat noir e la penna che teneva in mano il nemico .

La ragazza lanció a terra le sfere di vetro, che fecero cadere il nemico, subito dopo Chat Noir usó il suo cataclisma sul lampadario che cadde addosso al nemico neutralizzandolo , Ladybug spezzó la penna e purificó l’akuma.

I due si salutarono con la solita frase , e anche se il ragazzo voleva saperne di piú era già soddisfatto sapendo che lei provava qualcosa per lui , ma al contempo era combattuto perché era davvero innamorato di Marinette.

Ritornò tutto alla normalità, Adrien che era uscito da dietro il divano cercava Marinette , che uscí dopo qualche minuto dal bagno.

-Marinette, hai avuto paura? Come stai? - la ragazza sorrise rispondendo che stava bene, e cosí si incamminarono verso il loro tavolo, cercando di finire la serata in tranquillità.

-Ragazzi ecco a voi il menù dei dolci offerto dalla casa, per scusarci dell'inconveniente- disse il cameriere, i ragazzi ordinarono i loro dolci e si avviarono in cassa, dove Marinette e Adrien ebbero un animata discussione si chi dovesse pagare il conto, cosa che fece Adrien lasciando pure una più che generosa mancia.

-Sai, non ho mai lottato per chi dovesse pagare con una ragazza- disse Adrien tra le risate - Beh lei è Marinette, non è come le altre- disse Alyà ridendo anche lei a sua volta -Ma non è giusto, tu ci hai accolto in casa tua, ci hai offerto pranzo ,cena , vitto e alloggio e mi sembrava il minimo pagare la cena fuori no? - rispose la ragazza corvina, -Grazie Mari, lo apprezzo davvero tantissimo ma se vi ho invitati è stato per un mio capriccio, è poi - disse avvicinandosi all'orecchio della ragazza - per vederti cosí pagarei qualsiasi somma, non so se tel’ho già detto ma sei bellissima- la ragazza arrossí di colpo e perse l'equilibrio e Adrien la prese sibito in braccio, sorrise alla ragazza, che oramai era piú simile ad un pomodoro, lei affondó la sua testa nell'incavo del suo collo, per nascondere il suo viso dato che era imbarazzatissima.

Si recarono nella limousine che li stava aspettando fuori, Alyà e Ninó avevano detto che c'era un posto in cui volevano andare da soli e così Marinette si ritrovó sola con Adrien che la stava tenendo in braccio e l'aveva adagiata nel sedile posteriore, aprí il bagagliaio e tiró fuori un paio di Adidas bianche , nuove di pacca, è le diede alla ragazza - Ho pensato che saresti stata piú comoda con queste -
-Vuoi andare da qualche parte principessa?- chiese assorto dai suoi pensieri alla ragazza.
-A casa grazie, si è fatto tardi e forse sono ancora in tempo per... fare una cosa che ieri non sono riuscita a fare.
Il ragazzo annuì anche se voleva stare con lei, sarebbe passato come Chat Noir a vedere cosa l'avrebbe occupata.
Arrivarono a casa di Marinette, che ringraziò e salì di corsa in camera dopo aver preso qualche dolce.
Aprì la botola e salì in terrazza senza cambiarsi, perchè non voleva che il supereroe passasse pensando che la ragazza dormiva
Chat Noir non si fece attendere molto, fece la sua entrata di scena fischiando - Woow, sono senza parole, ma che elegnza...- disse il ragazzo senza staccarle gli occhi di dosso, la ragazza arrossì
-Anche tu sei elegante, come mai la giacca di uno smoking addosso? Volevi impressionare qualcuno?- disse la ragazza avvicinandosi al supereroe -Ti sta proprio bene sai...- continuò facendo scorrere la sua mano sul tessuto pregiato della giacca. Il ragazzo irrigidì, di solito era lui che flirtava e vedere una Marinette così sicura di se stessa e così sensuale lo disarmava completamente.
Prese la ragazza tra le sue braccia -Ho deciso che stasera ti rapisco, lasciami sorprenderti- .

Arrivarono alla Tour Eiffel, dove lui la portò sul punto piú alto , la ragazza era stupita, nonostante fosse nata e cresciuta nella città non era mai riuscita a salire cosí in alto di notte.

Chat si tolse la giacca e la mise sulle spalle dalla sua compagna che lo ringrazió subito, poi disse- Marinette , io…. Io provo qualcosa per te che va oltre l'amicizia , e lo so che tu provi dei sentimenti per un altro ma... ti prego dammi la possibilità di essere l'unico per te. Io sento il bisogno di averti affianco a me , di vederti sorridere e di consolarti quando stai male e….- lei lo interruppe - cosa ti piace di me? Sono goffa e potresti trovarne mille anche piú belle di me, quindi perché me?- il ragazzo rimase un pó sorpreso dalla domanda, ma rispose subito - Beh, tu sei dolce, gentile , coraggiosa, fai di tutto per aiutare le persone indipendentemente dallo status sociale, è potrei continuare per ore e ore a dirti ció che mi piace di te, ma so che non sei il tipo che si fa abbindolare dai complimenti, è solo che mi sei entrata in testa e non ti voglio far uscire da lì-
La ragazza ascoltó tutto attentamente, non sapeva come prendere la notizia, lo baciò, il bacio venne ricambiato subito, ed eccola qui la sensazione nello stomaco, le farfalle ed un fuoco unico venne innescato tra i due. La ragazza sorrise - Anche tu mi piaci perché sei cosí sincero ed onesto, ma non so se posso definirlo come amore. Io non so niente di te, eppure con te mi sento diversa. Mi accendi qualcosa dentro e non so descriverlo...- il ragazzo la guardó sorridente - Scusami, ti aprirei il mondo, m non posso rivelarti nulla di me...- la ragazza rispose -si, lo so, e mi va bene così. Stammi solo accanto, ok?- e cosí il ragazzo si fiondó sulle labbra della ragazza che ricambió il bacio.

Lui la riaccompagnò in casa, i due entrarono in camera, lui si accomodò sul letto, le ragazza andò a cambiarsi in bagno e preparò della cioccolata calda, la porse al ragazzo e disse -Non sarà comodo star ein quella tuta tutto il tempo, se vuoi ti posso dare un cambio-
La guardò , sorrise e cominciò ad abbassare la cerniera della tuta di latex, alla vista di quel corpo statuario la ragazza arrossì, porse il cambio al ragazzo e spense le luci - se vuoi puoi anche ritrasformarti, non potrò vederti comunque con la luce spenta.- Il ragazzo, come se stregato annullò la transformazione una volta che le luci furono spente.

La ragazza si avvicinò sul suo letto, dove giaceva il ragazzo, che appena percepì la sua presenza , l'attirò a se e cominciò a baciarla con desiderio. Lei stava giocando col fuoco, e sembrava che le andasse bene così.
I due erano fuori controllo, lui le tolse la maglietta e cominciò a giocare con i suoi seni, mai aveva sentito così tanto desiderio pervadere il suo corpo in quel modo.
Lasciava piccoli 'segni' sul corpo pallido della ragazza, che era troppo in estasi. Le mani del ragazzo scesero, voleva toglierle il pantaloncino del pigiama e l'intimo, -posso?-
La ragazza in tutta risposta gli levò la maglia e lo baciò, il ragazzo continò nel suo intento e rimosse anche l'ultima parte di tessuto che lo ostacolava.
Lei gli rimosse la maglietta e i boxer, lasciando anche il ragazzo nella stessa situazione in cui lei si trovava. I due continuarono a baciarsi metre lui si facev spazio con le dita nella sua intimità...

La loro fu una notte passionale, i due si addormentarno esausti senza basare al loro aspetto. La mattina fu la ragazza la prima a svegliarsi, e con la memoria ancora vivida nella sua mente e sualla sua pelle sorrise. S i ricordò che Chat era nella sua forma normale ed anche se spinta da una curiosità assurda, di scoprire chi era stato la sua prima volta, decise che avrebbe rispettato la privacy del ragazzo, che dormiva tutto beato. Così si riaddormentò anche lei.
Lui venne svegliato da Plagg che gli ricordò che non era trasformato, così il ragazzò si trasformò.
Guardò con orgoglio i 'marchi' lasciati la notte prima sul collo della ragazza, ne studiava i lineamenti, ne accarezzava la pelle morbida scoperta e pallida.
-Ora sei mia, e non permetterò a nessuno di toglierti il sorriso- sussurò il rgazzo, che notò la pelle bianca del viso della ragazza divenare rossa.
Voleva rispondere ma venne interrotto dal rumore di passi proveniente dal piano inferiore -Marinette, amore , c'è una sopresa per te...- urlò una voce femminile ,che stava pian piano avvicinandosi sempre più ...

_Angolo della Dany_

Rieccomi, lo so in ritardo, ma non avevo un computer qui, sono in vacanza e ho lasciato il pc a casa e non sono riuscita per il codice sorgente, ma questo non mi ha impedito do scrivere ofline.  Grazie a chi ha letto la mia storia, è scusate ancora per il disagio. Spero che ci stia piacendo, e se è cosí ci prego di farmelo sapere lasciando un commento. Grazie Byeee.

 

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